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Il fascismo e l’inquadramento della gioventù italiana Emilangues – Di Carlo - 2011 Prima lezione : L’ideologia fascista e la scuola. Documento 1 : Qualche consiglio per i maestri elementari. [...] Ci sono ancora dei genitori che, a causa di sciocchi pregiudizi, sono reticenti all’iscrizione dei loro figli ai Balilla. Qualche tempo fa, in uno sperduto paesino di montagna, ho dovuto battermi contro certi pregiudizi volutamente e malignamente diffusi presso la popolazione: la si era persuasa che nella prossima guerra i Balilla sarebbero i primi a partire all’assalto e a morire. Il bene fatto dal fascismo all’italia, anche solo semplicemente salvandola dall’anarchia, è cosi’ evidente ed ancora cosi’ attuale che non è difficile spiegarlo, anche agli spiriti più ignoranti. I maestri non avranno alcuna difficoltà ad esporre, in un ambito sufficientemente degno e decoroso, un ritratto col volto del Duce che, nei suoi molteplici aspetti di profeta, di guida, d’uomo di stato e favoloso organizzatore delle forze della Nazione, di vendicatore e di ricostruttore, riassume in lui tutti i tratti caratteristici della razza, domina e trascina il popolo nel suo più puro ideale: rendere la patria gloriosa, rispettata, potente. Qualche frase del nostro Duce deve penetrare lo spirito delle nostre giovani Camice nere come un nuovo credo [...] tutti i nostri sforzi devono tendere all’educazione della volontà, a formare il carattere. I nostri Balilla devono obbedire alla disciplina dei soldati, alla forza, ai regolamenti, ai legami della legge e tutto cio’ senza discutere. Il regolamento è sacrosanto, l’obbedienza deve essere cieca, piena, totale. [...] G. Bonomi, Il maestro del regime, Milano, La Prora, 1934 (manuale di formazione destinato ai maestri della scuola elementare) Esercizio N°1 Tutti gli alunni leggono ed analizzano il testo per poter trovare una serie di elementi: 1) Spiegare a chi è indirizzato il testo e quindi qual’é l’importanza del documento per l’organizzazione della scuola fascista; 2) Rilevare il modo in cui devono essere utilizzati dai maestri il ritratto e le frasi del Duce e presentare gli insegnamenti che devono essere impartiti a partire dal ritratto e dalle frasi di Mussolini; 3) Rilevare e spiegare l’obiettivo degli sforzi dei maestri; 5) Rilevare gli elementi che mostrano il legame tra l’insegnamento e la disciplina militare, tra gli alunni ed i soldati. Gli alunni metteranno quindi in comune, all’orale, il frutto delle loro analisi dicutendo delle loro risposte e trovando punti comuni o punti di divergenza.

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Il fascismo e l’inquadramento della gioventù italiana Emilangues – Di Carlo - 2011

Prima lezione : L’ideologia fascista e la scuola.  

Documento 1 : Qualche consiglio per i maestri elementari.  [...] Ci sono ancora dei genitori che, a causa di sciocchi pregiudizi, sono reticenti all’iscrizione dei loro figli ai Balilla. Qualche tempo fa, in uno sperduto paesino di montagna, ho dovuto battermi contro certi pregiudizi volutamente e malignamente diffusi presso la popolazione: la si era persuasa che nella prossima guerra i Balilla sarebbero i primi a partire all’assalto e a morire.  Il bene  fatto dal  fascismo all’italia, anche  solo  semplicemente  salvandola dall’anarchia, è  cosi’ evidente ed ancora  cosi’ attuale che non è difficile spiegarlo, anche agli spiriti più ignoranti.  I maestri non avranno alcuna difficoltà ad esporre, in un ambito sufficientemente degno e decoroso, un ritratto col volto del Duce che, nei  suoi molteplici aspetti di profeta, di guida, d’uomo di  stato e  favoloso organizzatore delle  forze della Nazione, di vendicatore e di ricostruttore, riassume in lui tutti i tratti caratteristici della razza, domina e trascina il popolo nel suo più puro ideale: rendere la patria gloriosa, rispettata, potente. Qualche frase del nostro Duce deve penetrare lo spirito delle nostre giovani Camice nere come un nuovo credo [...] tutti i nostri  sforzi  devono  tendere  all’educazione  della  volontà,  a  formare  il  carattere.  I  nostri  Balilla  devono  obbedire  alla disciplina  dei  soldati,  alla  forza,  ai  regolamenti,  ai  legami  della  legge  e  tutto  cio’  senza  discutere.  Il  regolamento  è sacrosanto, l’obbedienza deve essere cieca, piena, totale. [...]  G.  Bonomi,  Il maestro  del  regime, Milano,  La  Prora,  1934  (manuale  di  formazione  destinato  ai maestri  della  scuola elementare) 

 Esercizio N°1  Tutti gli alunni leggono ed analizzano il testo per poter trovare una serie di elementi:  1) Spiegare a chi è indirizzato il testo e quindi qual’é l’importanza del documento per l’organizzazione della scuola fascista;  2) Rilevare il modo in cui devono essere utilizzati dai maestri il ritratto e le frasi del Duce e presentare gli insegnamenti che devono essere impartiti a partire dal ritratto e dalle frasi di Mussolini;  3) Rilevare e spiegare l’obiettivo degli sforzi dei maestri; 5) Rilevare gli elementi che mostrano il legame tra l’insegnamento e la disciplina militare, tra gli alunni ed i soldati.   Gli alunni metteranno quindi in comune, all’orale, il frutto delle loro analisi dicutendo delle loro risposte e trovando punti comuni o punti di divergenza.                  

Il fascismo e l’inquadramento della gioventù italiana Emilangues – Di Carlo - 2011

 Documento 2 : estratti di un manuale per la terza classe elementare (alunni di 10 anni circa), 1939. 

 

 

Il fascismo e l’inquadramento della gioventù italiana Emilangues – Di Carlo - 2011

   

Documento 3 : Poesia che gli alunni imparavano a memoria.   

    

Il fascismo e l’inquadramento della gioventù italiana Emilangues – Di Carlo - 2011

Documento 4 : copertina di un quaderno scolastico (1940) 

 Documento 5 : Interno del quaderno, esercizio di aritmetica (Terza elementare), 1940 

 

Il fascismo e l’inquadramento della gioventù italiana Emilangues – Di Carlo - 2011

  Documento 6 : Pagella scolastica di un’alunna di Terza Classe (anno scolastico 1940/1941)  

A ‐ Copertina della pagella  

        

Il fascismo e l’inquadramento della gioventù italiana Emilangues – Di Carlo - 2011

 B ‐ Interno della pagella 

 

  Esercizio N° 2 Gli  alunni  formeranno  2  gruppi  e  si  divideranno  l’analisi  dei  tre  documenti  (il  libro  di  testo  per  un  primo  gruppo,  il quaderno scolastico e la pagella per l’altro gruppo).  In seguito, ogni gruppo dovrà:  1) Rilevare, esaminare e spiegare le immagini e simboli riconducibili al fascismo presenti nei documenti, cercando anche di presentare l’estetica particolare adottata dal regime fascista per il mondo della scuola. 2) Rilevare, anche con riferimento al documento N. 2 (Istruzioni ai maestri elementari), in che modo la figura di Mussolini (il  “duce”)  viene  utilizzata  per  trasmettere  le  idee  fasciste  ed  in  che modo  i  consigli  dati  ai maestri  si  ritrovano  nei documenti. 3) Gli elementi che provano il peso dell’ideologia fascista nella formazione degli alunni.   Ogni gruppo dovrà quindi preparare una riflessione che, basandosi sullo studio dei documenti, mostri a che punto il regime fascista considerava importante servirsi della scuola per formare i giovani italiani.  Tale riflessione sarà in seguito presentata al resto della classe e quindi una sintesi comune verrà realizzata a fine attività.