prevenzione incendi-termini e definizioni generali di
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prevenzione incendi-termini e Definizioni GeneraliTRANSCRIPT
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Decreto Ministero dellInterno30 novembre 1983
TERMINI E DEFINIZIONI GENERALI DI PREVENZIONE INCENDIPREVENZIONE INCENDI
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1. Caratteristiche costruttive
2. Distanze
3. Affollamento - esodo
D.M. 30/11/1983D.M. 30/11/1983
3. Affollamento - esodo
4. Mezzi antincendio
5. Tolleranze delle misure
6. Simboli grafici
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Altezza antincendioAltezza dei pianiCarico dincendioCarico dincendio specificoCompartimento antincendio
Caratteristiche costruttiveCaratteristiche costruttive
Compartimento antincendioComportamento al fuocoResistenza al fuocoReazione al fuocoFiltro a prova di fumoSpazio scopertoIntercapedine antincendi
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Altezza ai fini antincendi degli edifici civili: altezza massima misurata dal livello inferiore dellapertura pi alta dellultimo piano abitabile e/o agibile, escluse quelle dei vani tecnici, al livello del piano esterno pi basso.
Altezza antincendioAltezza antincendio
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Altezza in gronda altezza massima misurata dal pianoesterno accessibile ai mezzi di soccorso dei vv.f.allintradosso del soffitto del piu elevato locale
Altezza antincendioAltezza antincendio
CIRCOLARE N. 25 MI.SA. del 2 GIUGNO 1982
allintradosso del soffitto del piu elevato localeabitabile
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Altezza dei piani: altezza massima tra pavimento e intradosso del soffitto.
Altezza dei pianiAltezza dei piani
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Carico dincendioCarico dincendio
Attenzione!
La definizione del carico
dincendio del D.M. 30/11/1983 non dincendio del D.M. 30/11/1983 non
coincide con lanaloga definizione
della circolare M.I. n. 91/61
sostituita successivamente con
quella del
DM del 9/3/2007
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Carico dincendio: potenziale termico della totalit dei materiali combustibili contenuti in uno spazio ivi compresi i rivestimenti dei muri dei pavimenti e dei soffitti. Convenzionalmente espresso in Kg di legna equivalente (potere calorifico inferiore 4400 kcal/kg).
Carico dincendio cir. 91/61Carico dincendio cir. 91/61
q =gi Hi
4400
i
Unit di misura Kg di legna equivalente
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Carico dincendio circ. 91/61Carico dincendio circ. 91/61
q carico di incendio in kg/mq legna equivalente
gi peso del combustibile (kg)
H potere calorifico
q =gi Hi
4400 A
i
Hi potere calorifico superiore (kcal/kg)
A superficie orizzontale del locale considerato (mq)
4.400 potere calorifico superiore del legno standard (kcal/kg)
q =gi Hi
18,42 A
i
Hi in MJ 1 MJ = 238,85 kcal
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Carico dincendio specifico: Carico dincendio riferito alla unit di superficie lorda.
Carico dincendio circ. 91/61Carico dincendio circ. 91/61
g H q =
gi Hi
4400 * A
i
Unit di misura Kg di legna equivalente al mq
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MaterialiMateriali Peso Peso [KG][KG] HHii MJMJ
Gommapiuma 6000 42 252.000
Carta e cartoni 1000 17 17.000
ESEMPIO
Compartimento: 500 mq
Carico dincendio circ. 91/61Carico dincendio circ. 91/61
Tessuti 1000 17 17.000
Totale 286.000
q =q =286.000286.000
18,42 x 50018,42 x 500= 31 kg/m= 31 kg/m22
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Carico dincendio specifico
carico di incendio riferito all'unit di superficie lorda. E' espresso in MJ/m2
Carico dincendio DM 9/3/2007Carico dincendio DM 9/3/2007
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Carico D'incendio Specifico Di Progetto
carico d'incendio specifico corretto in base aiparametri indicatori del rischio di incendio delcompartimento e dei fattori relativi alle misure diprotezione presenti.Esso costituisce la grandezza di riferimento per le
Carico dincendio DM 9/3/2007Carico dincendio DM 9/3/2007
Esso costituisce la grandezza di riferimento per levalutazioni della resistenza al fuoco dellecostruzioni
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DETERMINAZIONE DEL
CARICO DINCENDIO SPECIFICO DI
PROGETTO
Carico dincendio DM 9/3/2007Carico dincendio DM 9/3/2007
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Superficie in pianta lorda delcompartimento (m
2)
q1 Superficie in pianta lorda delcompartimento (m
2)
q1
A < 500 1,00 2.500 < A < 5.000 1,60
q1 il fattore che tiene conto del rischio di incendio
in relazione alla dimensione del compartimento
I fattori di correzione
Carico dincendio DM 9/3/2007Carico dincendio DM 9/3/2007
A < 500 1,00 2.500 < A < 5.000 1,60
500 < A < 1.000 1,20 5.000 < A < 10.000 1,80
1.000 < A < 2.500 1,40 A > 10.000 2,00
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q2 il fattore che tiene conto del rischio di incendio
in relazione al tipo di attivit svolta nel compartimento
Classi di rischio
Descrizione q2
I Aree che presentano un basso rischio di incendio in termini di probabilit di innesco, velocit di propagazione delle fiamme e possibilit di controllo
0,80
I fattori di correzione
Carico dincendio DM 9/3/2007Carico dincendio DM 9/3/2007
innesco, velocit di propagazione delle fiamme e possibilit di controllo dell'incendio da parte delle squadre di emergenza
II Aree che presentano un moderato rischio di incendio in termini di probabilit d'innesco, velocit di propagazione di un incendio e possibilit
di controllo dell'incendio stesso da parte delle squadre di emergenza
1,00
III Aree che presentano un alto rischio di incendio in termini di probabilit d'innesco, velocit di propagazione delle fiamme e possibilit di controllo
dell'incendio da parte delle squadre di emergenza
1,20
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I fattori di correzione
Carico dincendio DM 9/3/2007Carico dincendio DM 9/3/2007
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q2 classificazione analoga alla norma UNI 10779:2007
n1 OK per sistemi automatici a schiuma
n3 OK E.F.C. equivalenti. OK cupolini bassofondenti. OK impianti ad attivazione manuale con presidio H24
Chiarimenti della circolare P414 sott. 55 del 28 marzo 2008
Carico dincendio DM 9/3/2007Carico dincendio DM 9/3/2007
n4 OK se limpianto funzionante H24 con attivazione piano emergenza
n5 OK se la squadra presente H24
n8 OK accesso diretto dallesterno o con ascensore di soccorso (DM 15/9/05)
n9 OK i requisiti di accesso richiesti solitamente dalla regole tecniche di P.I.
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AttivitValore medio
(MJ/m2)Frattile 80%(MJ/m2)
Civili abitazioni 780 948
Ospedali (stanza) 230 280
Carico dincendio DM 9/3/2007Carico dincendio DM 9/3/2007
Chiarimenti della circolare P414 sott. 55 del 28 marzo 2008
Ospedali (stanza) 230 280
Alberghi (stanza) 310 377
Biblioteche 1500 1824
Uffici 420 511
Scuole 285 347
Centri commerciali 600 730
Teatri (cinema) 300 365
da EN 1991 1-2
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Compartimento antincendio: parte della costruzioneorganizzata per rispondere alle esigenze della sicurezzain caso di incendio e delimitata da elementi costruttiviidonei a garantire, sotto l'azione del fuoco e per un datointervallo di tempo, la capacit di compartimentazione
Capacit di compartimentazione in caso d'incendio:
Compartimento antincendioCompartimento antincendio
Capacit di compartimentazione in caso d'incendio:attitudine di un elemento costruttivo a conservare, sottol'azione del fuoco, oltre alla propria stabilit, unsufficiente isolamento termico ed una sufficiente tenutaai fumi e ai gas caldi della combustione, nonch tutte lealtre prestazioni se richieste
Superficie in pianta lorda di un compartimento:superficie in pianta compresa entro il perimetro internodelle pareti delimitanti il compartimento.
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in presenza di soppalchi aperti o comunque di elementiorizzontali di suddivisione dei piani che non presentanoalcun requisito di resistenza al fuoco in termini dicapacit portante, tenuta ed isolamento, occorreriferirsi alla superficie in pianta di un singolo livello,quando invece il compartimento comunque unico su pi
Compartimento antincendioCompartimento antincendio
Caso particolareSOPPALCHI APERTI
quando invece il compartimento comunque unico su pipiani, perch ad esempio le scale di comunicazione sonodi tipo aperto, ma i solai garantiscono una adeguataresistenza al fuoco, ammesso considerareseparatamente il carico di incendio agente sui singolilivelli poich prevedibile un ritardo non trascurabilenella diffusione dellincendio dal piano di origine a quelliimmediatamente superiori.
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Compartimento antincendioCompartimento antincendioLa compartimentazione mediante ladozione di elementi di separazionetagliafuoco si divide in:
Compartimentazione verticale
Compartimentazione orizzontale
Muro Tagliafuoco
Porte Tagliafuoco
Solaio resistente al fuoco
Attraversamenti dei muri tagliafuoco
E buona norma evitare gliattraversamenti, tuttavia puaccadere che per tipo di lavorazionipericolose sia necessario attraversaretale struttura, in tal caso occorreadottare misure di sicurezza checonsentano di raggiungere un grado diSicurezza Equivalente
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Gli elementi divisori devono essere attraversati da varchi che permettano ilpassaggio di persone o mezzi (porte e portoni) e di impianti. Naturalmentequesti varchi devono essere protetti o chiusi con sistemi aventi la stessaresistenza al fuoco definita dal carico di incendio del compartimento.
Si definiscono varchi di attraversamento tutte le aperture di comunicazione fraun compartimento e l'altro. I varchi si dividono in:
Compartimento antincendioCompartimento antincendio
Varchi tecnici: atti al passaggio di impianti tecnologici ( canalette, tubazioni, passerelle, pluviali, canalizzazioni per condizionamento o estrazione,ecc.)
Varchi strutturali: giunti edilizi, giunti di dilatazione, ecc.Varchi di comunicazione: atti a consentire il passaggio di persone o mezzi
mobili ( porte, sportelli di ispezione, saracinesche, ecc. )
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Compartimento antincendioCompartimento antincendio
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Comportamento al fuoco: insieme di trasformazionichimiche e fisiche di un materiale o di un elemento dacostruzione sottoposto allazione del fuoco. Ilcomportamento al fuoco comprende la resistenza alfuoco delle strutture e la reazione al fuoco deimateriali.
Comportamento al fuocoComportamento al fuoco
materiali.
Materiale: il componente (o i componenti variamenteassociati) che pu (o possono) partecipare allacombustione in dipendenza della propria naturachimica e delle effettive condizioni di messa in operaper lutilizzazione.
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La Resistenza al Fuoco rappresenta una delle fondamentali strategie di protezione da perseguire per
garantire un adeguato livello di sicurezza della costruzione in condizioni di incendio
Resistenza al fuoco: la capacit portante in caso diincendio, per una struttura, per una parte dellastruttura o per un elemento strutturale nonch la
Resistenza al fuocoResistenza al fuoco
struttura o per un elemento strutturale nonch lacapacit di compartimentazione rispetto all'incendioper gli elementi di separazione sia strutturali, comemuri e solai, sia non strutturali, come porte e tramezzi
Classe di Resistenza al Fuoco: intervallo di tempoespresso in minuti, definito in base al carico di incendiospecifico di progetto, durante il quale il compartimentoantincendio garantisce la capacit dicompartimentazione
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- capacit portante (R) : capacit di un elemento da costruzione di resistere allesposizione del fuoco sotto azioni meccaniche su una o pi facce, per un determinato periodo di tempo senza alcuna perdita di stabilit strutturale;- tenuta/integrit (E) : capacit di un elemento da costruzione, con funzione di separazione, di resistere
Resistenza al fuocoResistenza al fuoco
- tenuta/integrit (E) : capacit di un elemento da costruzione, con funzione di separazione, di resistere allesposizione al fuoco su una faccia, senza trasmettere o produrre il fuoco sulla faccia non esposta in conseguenza al passaggio di fiamme, vapori o gas caldi;- isolamento termico (I) : capacit di un elemento da costruzione di resistere allesposizione al fuoco su una faccia, senza trasmettere il fuoco alla faccia non esposta in conseguenza di una trasmissine di calore significativa
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Resistenza al fuocoResistenza al fuoco
Simbolo Significato Campo di applicazione simbolo Significato Campo di applicazione
R Capacit portante
Muri, solai, tetti, travi, colonne, balconi, passerelle, controsoffitti, pavimenti
sopraelevati
P
PH
continuit di corrente o capacit di segnalazione
Cavi elettrici e loro sistemi di protezione dal fuoco
E Tenuta Muri, solai, tetti, controsoffitti, facciate continue, pavimenti sopraelevati, sistemi di sigillatura, porte canalizzazioni, condotte di ventilazione, serrande tagliafuoco, condotti di
estrazione del fumo
G Resistenza allincendio della
fuliggine
Camini
I Isolamento Muri, solai, tetti, controsoffitti, facciate K Capacit di Rivestimenti per pareti e soffittiI Isolamento Muri, solai, tetti, controsoffitti, facciate continue, pavimenti sopraelevati, sistemi di sigillatura, porte canalizzazioni, condotte di ventilazione, serrande tagliafuoco, condotti di
estrazione del fumo
K Capacit di protezione al fuoco
Rivestimenti per pareti e soffitti
W Irraggiamento Muri, facciate continue, porte, chiusure D Durata della stabilit a temperatura
costante
M Azione meccanica
Muri DH Durata della stabilit lungo la curva
standard temperatura-tempo
C Dispositivo automatico di
chiusura
Porte, chiusure di passaggi F Funzionalit degli evacuatori
motorizzati di fumo e calore
Evacuatori di fumo motorizzati
S Tenuta al fumo Serrande tagliafuoco, condotti di estrazione del fumo
B Funzionalit degli evacuatori naturali di
fumo e calore
Evacuatori di fumo naturali
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In relazione ai requisiti dimostrati gli elementi strutturali vengono classificati da un numero che
esprime i minuti primi:
15-20-30-45-60-90-120-180-240-360
Resistenza al fuocoResistenza al fuoco
15-20-30-45-60-90-120-180-240-360
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Resistenza al fuocoResistenza al fuoco
RE = elemento costruttivo che deve conservare,
REI = elemento costruttivo che deveconservare, per un tempo determinato,
la stabilit, la tenuta e l'isolamento
termico;
RE = elemento costruttivo che deve conservare,per un tempo determinato, la stabilit e la tenuta;
R = elemento costruttivo che deve conservare,per un tempo determinato, la stabilit.
In relazione ai requisiti dimostrati gli elementi strutturali vengono classificati
da un numero che esprime i minuti primi (es. RE 60, REI 120, ecc.)
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* Reazione al fuoco* Reazione al fuocoLa reazione al fuoco esprime il grado di partecipazione di un materialecombustibile al fuoco cui sottoposto nelle sue effettive condizioni dimessa in opera.
In relazione alle specifiche prove ai materiali per ledilizia (rivestimenti,controsoffitti, etc.) e a quelli di arredamento (tessuti, tendaggi, mobiliimbottiti) viene assegnata una classe :
Classe 0 (materiali incombustibili) Classe 1, 2, 3, 4, 5 allaumentare della loro partecipazione alla
combustione
Specifiche norme di prevenzione
incendi prescrivono per alcuni
ambienti in funzione della loro
destinazione duso e del livello del
rischio dincendio luso di materiali
aventi una determinata classe direazione al fuoco.
La reazione al fuoco di un materiale pu
essere migliorata mediante specifico
trattamento di ignifugazione, da realizzarsi
con apposite vernici o altri rivestimenti, che
ne ritarda le condizioni favorevoli allinnesco
dellincendio, riducendo inoltre la velocit di
propagazione della fiamma e i fenomeni di
post-combustione.
combustione
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* Reazione al fuoco* Reazione al fuocoArmonizzazione ai sensi della direttiva 89/106/CE (prodotti da costruzione)
DMI 10/3/2005 requisiti attribuibili ai prodotti e norme applicabiliDMI 15/3/2005 classi di equivalenza in attivit normate
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Filtro a prova di fumo: vano delimitato da strutture con resistenza al fuoco REI predeterminata, e comunque non inferiore a 60, dotato di due o pi porte munite di congegni di autochiusura con resistenza al fuoco REI predeterminata e non inferiore a 60, con camino di ventilazione di sezione non inferiore a 0.10
Filtro a prova di fumoFiltro a prova di fumo
camino di ventilazione di sezione non inferiore a 0.10 mq sfociante al di sopra della copertura delledificio o mantenuto in sovrappressione ad almeno 0.30 mbar anche in condizioni di emergenza o aerato direttamente verso lesterno con aperture libere di superficie non inferiore ad 1 mq con esclusione di condotti.
1 bar = 1kg/cm2
0,30 mbar = 3 kg/m2
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Aerazione forzata con sovrappressione non
Camino di ventilazione di sezione non inferiore a 0.10 mq
Filtro a prova di fumoFiltro a prova di fumo
Aerazione forzata con sovrappressione non inferiore a 0.30 mbar
Apertura libera non inferiore a 1 mq
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Spazio a cielo libero o superiormente grigliato avente, anche se delimitato su tutti i lati, superficie minima in pianta (mq) non inferiore a quella calcolata moltiplicando per tre laltezza in metri della parete pi bassa che lo delimita.La distanza fra le strutture verticali che delimitano lo spazio scoperto deve essere non inferiore a 3,50 m.
Spazio scopertoSpazio scoperto
La distanza fra le strutture verticali che delimitano lo spazio scoperto deve essere non inferiore a 3,50 m.Se le pareti delimitanti lo spazio a cielo libero o grigliato hanno strutture che aggettano o rientrano, detto spazio considerato scoperto se sono rispettate le condizioni del precedente comma e se il rapporto fra la sporgenza (o rientranza) e la relativa altezza di impostazione non superiore ad 1/2.
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La superficie minima libera deve risultare al netto delle superfici aggettanti. La minima distanza di 3,50 m deve essere computata fra le pareti pi vicine in caso di
Spazio scopertoSpazio scoperto
le pareti pi vicine in caso di rientranze, fra parete e limite esterno della proiezione dellaggetto in caso di sporgenza, fra i limiti esterni delle proiezioni di aggetti prospicienti.
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Spazio scopertoSpazio scoperto
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Spazio scopertoSpazio scoperto
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Vano di distacco con funzione di aerazione e/o scarico di prodotti della combustione di larghezza trasversale non inferiore a 0,60 m; con funzione di passaggio di persone di larghezza trasversale non inferiore a 0,90 m.
Longitudinalmente delimitata dai muri perimetrali (con o senza aperture) appartenenti al fabbricato servito e da
Intercapedine antincendiIntercapedine antincendi
o senza aperture) appartenenti al fabbricato servito e da terrapieno e/o da muri di altro fabbricato, aventi pari resistenza al fuoco. Ai soli scopi di aerazione e scarico dei prodotti della combustione inferiormente delimitata da un piano ubicato a quota non inferiore ad 1 m dallintradosso del solaio del locale stesso.
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Per la funzione di passaggio di persone, la profondit dellintercapedine deve essere tale da assicurare il passaggio nei locali
Intercapedine antincendiIntercapedine antincendi
il passaggio nei locali serviti attraverso varchi aventi altezza libera di almeno 2 m. Superiormente delimitata da spazio scoperto.
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Distanze di sicurezzaDistanze di sicurezza
Distanza di sicurezza esternaDistanza di sicurezza internaDistanza di protezione
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Distanza di sicurezza esterna: valore minimo stabilitodalla norma, delle distanze misurate tra il perimetro inpianta di ciascun elemento pericoloso di unattivit e ilperimetro del pi vicino fabbricato esterno allattivitstessa o di altre opere pubbliche o private oppurerispetto ai confini di aree edificabili verso le quali tali
Distanze di sicurezzaDistanze di sicurezza
rispetto ai confini di aree edificabili verso le quali talidistanze devono essere osservate.
Distanza di sicurezza interna: valore minimo, stabilitodalla norma, tra i vari elementi pericolosi
Distanza di protezione: valore minimo, stabilito dallanorma, tra lelemento pericoloso e la recinzione (oveprescritta) ovvero il confine dellarea su cui sorgelattivit stessa.
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Distanze di sicurezzaDistanze di sicurezza
di
de
Limite di propriet Edificio esterno
didp
Area edificabileEdificio di
propriet
Centro di pericolo
de
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Distanze di sicurezzaDistanze di sicurezza
Distanza di sicurezza esterna
Distanza di sicurezza Distanza di sicurezza interna
Distanza di protezione
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Affollamento Affollamento -- EsodoEsodo
Luogo sicuroCapacit di deflussoDensit di affollamentolarghezza delle usciteMassimo affollamento ipotizzabileMassimo affollamento ipotizzabileSistema di vie di uscitaModulo di uscitaScala di sicurezza esternaScala a prova di fumoScala a prova di fumo internaScala protetta
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Luogo sicuroLuogo sicuro
spazio scoperto, ovvero compartimento antincendio, separato da altri compartimenti mediante spazio scoperto o filtri a prova di fumo, aventi caratteristiche idonee a:ricevere e contenere un predeterminato numero di persone (luogo sicuro statico), o numero di persone (luogo sicuro statico), o consentirne il movimento ordinato (luogo sicuro dinamico)
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Capacit di deflusso o di sfollamento: numeromassimo di persone che, in un sistema di vieduscita, si assume possano defluire attraverso unauscita di modulo uno. Tale dato, stabilito dallenorme, tiene conto del tempo occorrente per lo
Capacit di deflussoCapacit di deflusso
norme, tiene conto del tempo occorrente per losfollamento ordinato di un compartimento.
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Densit di affollamento: numero massimo di personeassunto per unit di superficie lorda di pavimento(persone/mq)
Densit di affollamentoDensit di affollamento
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Larghezza delle uscite di ciascun compartimento:numero complessivo di moduli di uscita necessari allosfollamento totale del compartimento.
Larghezza delle usciteLarghezza delle uscite
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Massimo affollamento ipotizzabile: numero di personeammesso in un compartimento. E determinato dalprodotto della densit di affollamento per la superficielorda del pavimento.
Massimo affollamento ipotizzabileMassimo affollamento ipotizzabile
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Sistema di vie duscita: percorso senza ostacoli aldeflusso che consente alle persone di raggiungereun luogo sicuro.
Sistema di vie di usciteSistema di vie di uscite
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Uscita: apertura atta a consentire il deflusso dipersone verso un luogo sicuro avente altezza noninferiore a 2,00 m.
UscitaUscita
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Modulo di uscita: unit di misura della larghezzadelle uscite. Il modulo uno, che si assume uguale a60 cm, esprime la larghezza media occupata da unapersona.
Modulo di uscitaModulo di uscita
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Scala di sicurezza esterna:scala totalmente esterna,rispetto al fabbricato servito,munita di parapettoregolamentare e di altre
Scala di sicurezza esternaScala di sicurezza esterna
regolamentare e di altrecaratteristiche stabilite dallanorma.
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Scala a prova di fumo: scala invano costituente compartimentoantincendio avente accesso perogni piano - mediante porte diresistenza al fuoco almeno REpredeterminata e dotate di
Scala a prova di fumoScala a prova di fumo
predeterminata e dotate dicongegno di autochiusura - daspazio scoperto o da disimpegnoaperto per almeno un lato suspazio scoperto dotato diparapetto a giorno.
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Scala a prova di fumointerna: scala in vanocostituente compartimentoantincendio avente accesso,per ogni piano, da filtro a
Scala a prova di fumo internaScala a prova di fumo interna
per ogni piano, da filtro aprova di fumo.
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Scala protettaScala protetta
Scala protetta: scala in vano costituente compartimento antincendio avente accesso diretto da accesso diretto da ogni piano, con porte di resistenza al fuoco REI predeterminata e dotate di congegno di autochiusura.
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Scala protettaScala protetta
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Nel caso discale a gior-no la percor-ribilit dellascala com-promessa sindai primi mo-menti del-lincendio
Scalaprotetta
ScaleScale
Al fine di garantirelesodo delle personedai piani superiori ointerrati le scale devo-no essere realizzatecon determinate carat-teristiche
Scalaa provadi fumo
Scalaa provadi fumointerna
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Attacco di mandata per autopompaDispositivo costituito da una valvola diintercettazione ed una di non ritorno,dotato di uno o pi attacchi unificati pertubazioni flessibili antincendi. Servecome alimentazione idrica sussidiaria.
Mezzi antincendioMezzi antincendio
come alimentazione idrica sussidiaria.
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Estintori --- apparecchiatura contenente un agente
estinguente che pu essere proiettato e diretto su un
fuoco sotto lazione della pressione interna. (D.M.
20.12.1982)
Mezzi antincendioMezzi antincendio
Portatile
Utilizzati a mano con Massa o Volume X non
superiore a 20 Kg.
Carrellato
Montati su ruote o su carrelli concepiti per
essere trainati a mano con Massa X non superiore a 300 Kg.
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Idrante antincendio: attaccounificato, dotato di valvola diintercettazione ad aperturamanuale, collegato a una retedi alimentazione idrica. (amuro, a colonna soprasuolo
Mezzi antincendioMezzi antincendio
muro, a colonna soprasuolooppure sotto suolo)
Impianto automatico di rivelazione dincendio: insiemedi apparecchiature destinate a rivelare, localizzare esegnalare automaticamente un principio di incendio.
Impianto di allarme: Insieme di apparecchiature adazionamento manuale utilizzate per segnalare unprincipio dincendio.
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Impianto fisso di estinzione: insieme di sistemi di alimentazione, di valvole, di condutture e di erogatori per proiettare o scaricare un idoneo agente estinguente su una zona dincendio. La sua attivazione pu essere automatica o manuale.
Lancia erogatrice: dispositivo provvisto di un bocchello di sezione opportuna e di attacco
Mezzi antincendioMezzi antincendio
di un bocchello di sezione opportuna e di attacco unificato. Pu essere anche dotata di una valvola che permette il getto pieno, il getto frazionato e la chiusura.
Naspo: attrezzatura antincendio costituitada una bobina mobile su cui avvolta unatubazione semirigida collegata ad una estremit,in modo permanente, con una rete dialimentazione idrica in pressione e terminanteallaltra estremit con una lancia erogatricemunita di valvola regolatrice e di chiusura delgetto
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Rete di idranti: sistema di tubazione fisse in pressioneper alimentazione idrica sulle quali sono derivati uno opi idranti antincendio.
Riserva di sostanza estinguente: quantitativo di
Mezzi antincendioMezzi antincendio
Riserva di sostanza estinguente: quantitativo diestinguente, stabilito dallautorit, destinatopermanentemente allesigenza di estinzione.
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misure lineari
2% per misure maggiori di 2,40 m
5%per misure minori di 2,40 m
Tolleranza delle misureTolleranza delle misure
misure di superficie 5%
misure di volume 5%
misure di pressione 1%
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Simboli graficiSimboli grafici
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Simboli graficiSimboli grafici
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Simboli graficiSimboli grafici
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Simboli graficiSimboli grafici