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A.A. 2019/20PROF.SSA PIA LUCIDI
RICEVIMENTO: dopo lezione o previo [email protected]
Quadro concettuale
• Cos’è l’istinto
• Esempio di comportamento istintivo
• Qual è il suo contrario?
• Si trasmette da genitori a figli?
• È importante conoscere gli «istinti» degli animali?
Istinto
Capacità di un animale di completare un comportamento complesso
in risposta ad uno stimolo incontrato per la prima volta
Moduli motori ereditati (N. Tinbergen)
Etologia naturalistica- ISTINTO
• Un argomento cardine è lo studio del comportamento istintivo (non influenzato da esperienze precedenti), da non confondersi con “impulsivo”
• Esso è geneticamente determinato (INNATO) e caratteristico della specie
• Si contrappone al comportamento acquisito o appreso (influenzato da esperienze)
Caratteristiche dei comportamenti innati
• specificità: ogni organismo ha il comportamento istintivo caratteristico della sua specie;
• uniformità e costanza: è uniforme tra i vari membri della specie e costante per tutta la durata del ciclo vitale;
• preformazione: si manifesta fin dalla sua prima esecuzione nella sua forma completa e definitiva;
• Un’analisi classica del comportamento istintivo è stata fatta da N. Tinbergen sul pesce spinarello; da quest’analisi è sorto il concetto di stimolo chiave o evocatore, cioè di entità stimolanti che fanno scattare l’inizio di una trama motoria stereotipata.
Junk DNA (spazzatura)
In “Filosofia zoologica” (1809) Lamarck afferma che la natura è soggetta a leggi proprie eautonome che determinano un cambiamento delle specie nel tempo. Secondo Lamarck,che sosteneva l’eredità dei caratteri acquisiti, tale cambiamento segue un progetto, undisegno insito nella natura stessa, che porta a un graduale perfezionamento degliorganismi generando forme via via più complesse.
Epigenetica
• Gli autori hanno condizionato alcuni topi di laboratorio a provare paura quando percepivano l'odore dell'acetofenone, una sostanza aromatica che ricorda il sentore di ciliegia. I piccoli di quei topi, anche se concepiti con inseminazione artificiale, hanno mostrato una risposta di paura maggiore all'odore di ciliegia che a qualunque altro odore, benché non fossero mai stati esposti all'acetofenone.
• Ancora più sorprendente è che lo stesso tipo di comportamento si rilevava anche nella seconda generazione di roditori.
• Questi dati hanno trovato conferma da uno studio neuroanatomico e genetico: sia i topi condizionati ad avere paura sia la loro progenie mostravano cambiamenti strutturali nel cervello, e più esattamente nelle regioni deputate alla percezione dell'odore, nonché specifici marcatori epigenetici sui geni responsabili della percezione dell'odore nelle cellule spermatiche.
Topi condizionati alla paura hanno tramandato geneticamente la loro ansia a figli e nipoti
Istinto
• Prima di Lorenz, gli studi sull’istinto erano considerati fondamentalmente “insulsi”
• Lorenz e Tinbergen, negli anni della II Guerra Mondiale e successivamente, fissarono le caratteristiche dell’istinto utilizzando prevalentemente studi di deprivazione, particolarmente osteggiati dall’Associazione degli psicologi americani
• Tinbergen apprezzò le critiche e da allora in poi si dedicò allo studio del comportamento come “adattamento all’ambiente” piuttosto che come carattere stabile. Nacque così l’ecologia comportamentale, tra i cui seguaci si colloca Richard Dawkins (Il gene egoista, 1976).
• Lorenz non rinnegò gli studi di deprivazione sostenendo che non c’è una caratteristica innata di per sé ma che “alcune parti dell’informazione che sostiene l’adattamento e che possono essere accertate attraverso esperimenti di deprivazione sono sicuramente innate” (Lorenz 1965).
http://www.ditext.com/ardrey/imperative/tinbergen2.jpg
Niko Tinbergen
Modelli per test di aggressione tra maschi di spinarello
I quattro modelli semplici e colorati sono più efficaci e stimolano
meglio l’attacco rispetto al modello più preciso ma non colorato.
http://www.flyfishingdevon.co.uk/salmon/year1/psy128ethology_experiments/egg-preferences1.gif
http://io.uwinnipeg.ca/~simmons/16cm05/1116/eggRetrieval.jpg
retrieval
Dallo stimolo releaserallo stimolo supernormale
Superstimolo
Il parassitismo di cova (cleptoparassitismo)
(Cuculus canorus)
Spostamento della scelta su
specie migratorie a lunga
distanza a causa
dell’influenza del
riscaldamento globale sulle
specie residenti e migratorie
di corta distanza
(cannareccione, cannaiola)
Ma anche animali più stanziali
come la cornacchia (Corvus
corone)
Perché l’ospite nutre il cuculo?
Australian jewel beetle (Julodimorpha bakewelli)
FAP: eyebrown-flash in una donna della Namibia (Africa)
CARATTERI NEOTENICIiride
CARATTERI NEOTENICI comportamentali
• Ricerca di contatto fisico – es. abbraccio in seguito a shock emotivo
• Bacio (trofallassi)
• Anche gli animali sono sensibili ai segnali infantili delle altre specie, es l’uomo– es. bambini selvaggi (adozioni interspecifiche)
Caratteri neotenici comportamentaliSEGNALI DI PACIFICAZIONE
releasersuditivi
STIMOLI TATTILI
• In alcuni casi anche il senso del tatto può rappresentare uno stimolo releaser per scatenare comportamenti innati
– riflesso immobilità
– deviazione coda
– inarcamento dorso
Sensi chimici
• Olfatto
• Gusto
Logo olfattivo
ARCHITETTURE OLFATTIVE
Le architetture olfattive
sistema Scent Company
costruiscono le dimensioni
emozionali entro cui ogni
esperienza diventa unica e
indimenticabile. Tutti gli
spazi possono diventare
una architettura olfattiva
scegliendo il sistema Scent
System più idoneo.
recettori per il calcio
azione interpecificanon solo tra specie differenti, spesso tra regni differenti (animali e piante)
◼ Allomoni: beneficio della specie che emette il segnale ◼ scopo difensivo - es. acido formico, odore nauseabondo
delle cimici – per allontanare nemici
◼ Cairomoni: beneficio per la specie che riceve il segnale ◼ es. melata degli afidi attrae le crisope, insetti che se ne
cibano
◼ Sinomoni: beneficio per entrambe le specie ◼ es. profumo dei fiori per insetti impollinatori; ◼ sinomone del pomodoro parassitato (attira nemici
naturali dei parassiti)Tristram, 2003; Tirindelli et al, 2009
Azione intraspecifica: Feromoni
• Messaggeri chimici disciolti in sostanze organiche (liquidi o “solidi” biologici):
sudore, urine, secrezioni vaginali, feci
• Composizione chimica varia: aldeidi, chetoni, alcooli, acidi etc.• Alcuni non sono biologicamente attivi: hanno bisogno di combinarsi ad altri feromoni o
subire un’elaborazione microbica
• Veicolati da aria, acqua e più o meno persistenti su oggetti (marcatura)
• Classificazione:– Scatenanti (releasers)– Innescanti (primers)
• Non agiscono su chi li produce, non sono ormoni!
Ghiandole produttrici
• Seni paranali o ghiandole anali• Gh. sopracaudali (steroidodipendenti) • Gh. sottocaudali• Gh. regione del collo• Ghiandole periorali/mento• Gh. lacrimali • Ghiandole metatarsali, tarsali, interdigitali, podali• Ghiandole sebacee linea intermammaria, areolari• Ghiandole nel padiglione auricolare
• URINA, FECI, SALIVA, SECREZIONI VAGINALI ETC.
Organo vomeronasale• Organo doppio cilindrico, davanti e sotto il setto nasale
• Sembra ne siano sprovvisti gli uccelli, i cetacei e alcuni primati, uomo compreso (?)
• Le cellule sensoriali sono simili a quelle olfattive p.d. e prendono contatto con le
cellule mitrali dei bulbi olfattori accessori
• Connessioni con il sistema limbico
Nei roditori sbocco nasale
Classificazione (releaser/primers)
• Feromoni sessuali
• Feromoni di appagamento (apaisina)
• Feromoni gregari
• Feromoni di pista
• Feromoni di allarme
• Feromoni di marcatura dello spazio
Effetti studiati dei feromoni
• Effetto Lee-Boot: femmine tenute insieme
• Effetto Whitten: femmine sincronizzate da maschio
• Effetto Vandenbergh: anticipo entrata in pubertà
• Effetto Bruce: aborto (apprendimento)
• Nel maschio: sintesi di testosterone
• Effetti appaganti: feromoni tranquillizzanti
La percezione dei feromoni è un fenomeno attivo.
L’organo vomero nasale non e ́ facilmente
accessibile durante la normale respirazione
e per essere stimolato deve essere aperto
così che i feromoni possano legarsi ai recettori
Flehmen is not seen in domestic dogs.Olfactory communication in the dog is conducted via two main methods; the deposition of scents in the environment such asfaeces, urine and anal sacsecretions, and the distinctive body odours of individual dogs.
FEROMONOTERAPIA
• Disturbi da separazione (Gaultier et al, 2005)
• Fobie dei rumori (fuochi d’artificio) (Sheppard e Mills, 2003; Mills et al,
2003; Levine et al, 2007; Levine e Mills, 2008)
• Permanenza in canile (Tod 2005; Osella et al, 2005; Barlow e Goodwin, 2009; Schroll et al, 2005)
• Pratica clinica (Mills, 2006)
• Trasporto (Gaultier e Pageat, 2003; Gandia e Mills, 2006)
• Adozione del cucciolo (Taylor e Mills, 2007; Gaultier et al, 2008; Gaultier et al, 2009)
• Socializzazione e addestramento del cucciolo (Denenberg e Landsberg, 2008)
• Apprendimento (Mills, 2005; Frank et al, 2010)
• Iperattaccamento (Kim et al, 2010).