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Dott.ssa Maria Letizia Primo: medico psichiatra ed esperta PNEIM -omotossicologia PSICOBIOTA “TRA MENTE ED INTESTINO”

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Page 1: Presentazione standard di PowerPoint · “Secondol’AmericanPsychological Association (APA) i batteri intestinali producono una vasta gamma di sostanze neurochimiche che il cervello

Dott.ssa Maria Letizia Primo:medico psichiatra ed esperta PNEIM -omotossicologia

PSICOBIOTA“TRA MENTE ED INTESTINO”

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“Secondo l’American Psychological Association (APA) i batteriintestinali producono una vasta gamma di sostanzeneurochimiche che il cervello utilizza per la regolazione deiprocessi fisiologici e mentali, compresa la memoria,l’apprendimento e l’umore. Infatti il 95% della fornitura alcorpo di serotonina è prodotto dai batteri intestinali e il 95per cento dei recettori per la serotonina - su cui agiscono gliantidepressivi SSRI - "abita" proprio nell'intestino”

Eugenio Aguglia, presidente del comitato scientifico locale del congresso SIP e direttoredella Clinica Psichiatrica dell’Università di Catania

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Clinical evidence

B-GOS Increased cognitive processing of

positive versus negative attentional

vigilance

Reduced cortisol awakening response (Schmidt

et al., 2015)

Lactobacillus casei strain

Shirota

Reduced anxiety scores in patients with

chronic fatigue syndrome

Increased numbers of Lactobacillus and Bifidobacterium in faecal samples (Rao et al.,

2009)

Improved mood in individuals with a low

mood prior to taking the probiotic

NA (Benton et al.,

2007)

Probiotic

formulation: Lactobacillus

helveticus and Bifidobacteriu

m longum

Reduced psychological distress as

measured by the HADS

Reduced 24-h UFC levels (Messaoudi

et al., 2011a)

Multispecies probiotic

formulation: Lactobacillus an

d

Bifidobacteriumspecies

Reduced cognitive processing of sad

mood; decreased aggressive feelings

and rumination

NA (Steenbergen

et al., 2015)

Preclinical evidence

Prebiotic- FOS and GOS Antidepressant and anxiolytic-like effects

in adult mice. Reversed the behavioural

effects of chronic psychosocial stress in

mice.

Increased BDNF, NR1 and NR2A mRNA, and protein expression in the dentate gyrus

and frontal cortex

Reduced acute and chronic stress-induced corticosterone release. Modified specific

gene expression in the hippocampus and hypothalamus. Reduced chronic stress-

induced elevations in pro-inflammatory cytokines levels

(Savignac

et al.,

2013; Burokas

et al., 2017)

Prebiotic-3′Sialyllactose and

6'sialyllactose Anxiolytic effect in mice exposed to SDR Prevented SDR-mediated reduction in the number of immature neurons (Tarr et al.,

2015)

Prebiotic- GOS &

polydextrose with lactoferrin

(Lf) and milk fat globule

membrane

Bifidobacterium infantis

Reduced immobility time of maternally

separated rats in a forced swim test

Improves NREM Sleep, Enhance REM Sleep Rebound and Attenuate the Stress-

Induced Decrease in Diurnal Temperature

Attenuated exaggerated IL-6 response in maternally separated rats following

concanavalin A stimulation

(Thompson

et al., 2016)

(Desbonnet

et al., 2010)

Bifidobacterium breve Improved depressive and anxiety-related

behaviours in mice

No effect upon circulating corticosterone (Savignac

et al., 2014)

Bifidobacterium longum Anxiolytic effect in step-down inhibitory

avoidance

Anxiolytic effect mediated via the vagus nerve (Bercik et al.,

2011b)

Lactobacillus

plantarum PS128

Reduced immobility time and increased

sucrose preference in ELS mice

Decreased basal and stress-induced circulating corticosterone levels; attenuated

circulating TNF-α and IL-6 levels while increasing IL-10 levels in ELS mice

(Liu et al.,

2016b)

Lactobacillus rhamnosus Reduced immobility time in the forced

swim test

Decreased stress-induced anxiety-like

behaviour

Decreased stress-induced circulating corticosterone secretion and altered central

GABA receptor subunit expression

Attenuated chronic stress-related activation of dendritic cells while increasing IL-

10 + regulatory T cells

(Bravo et al.,

2011)

(Bharwani

et al., 2017)

Lactobacillus fermentum NS9 Reduced ampicillin-induced anxiety

behaviour

Decreased ampicillin-induced corticosterone secretion and increased hippocampal

mineralocorticoid receptor and NMDA receptor levels

(Wang et al.,

2015)

Butyric acid Reduced immobility time in Flinders

sensitive line rats exposed to a forced

swim test

Increased BDNF expression within the prefrontal cortex (Wei et al.,

2014)

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The Neuroendocrinology of the Microbiota-Gut-Brain Axis: A Behavioural Perspective - Latest review in FiN by Sofia Cussotto

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Nel 1819 scopre che la causa del fenomenodella colorazione rossa della polenta è unbatterio che battezza Serratia marcescens(scomparendo) in onore del fisicofiorentino Serafino Serrati, inventore delbattello a vapore

BARTOLOMEO BIZIO (Longare, 1791 –Venezia,1862) chimicoNel 1820 si diplomò farmacista e nello stesso anno acquistò unafarmacia a Venezia Per i suoi studi al microscopio può essereconsiderato un precursore della moderna microbiologia.

Serratia si dimostrò responsabile di un caso dicontaminazione alimentare .Lacontaminazione dei prodotti alimentari daparte di S. marcescens è indicata da unacolorazione da rosa a rossa dovuta alla suaproduzione del pigmento prodigiosina. ...

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Louis Pasteur (1822 – 1895) chimico, biologo e microbiologo francese.

Premio Nobel per la medicina 1905

Robert Koch (1843 – 1910)

medico, batteriologo e microbiologo tedesco

Un mondo di batteri aggressivi e per lo più mortali

1935 Prontosil (1° antibiotico) -1942 penicillina

Anti-bios = contro la vita

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Sono classici i suoi studî sullastitichezza e le sue ideesull'opportunità della curachirurgica radicale con lacolectomia (operazione di Lane)

Delle sue pubblicazioni ricordiamo: Manual ofoperative surgery (Londra 1886)

The operative treatment of chronic constipation (ivi1909; 4ª ed., 1918)

LANE, William Arbuthnot. - Chirurgo, nato a Port George (Scozia)il 4 luglio 1856. morto nel 1943 Figlio di un chirurgo militare, fueducato a Stanley House e fece la sua carriera medico-chirurgicanel Guy's Hospital di Londra. La sua carriera fortunata gli haconcesso di raggiungere i più alti onori, tanto che nel 1913 venivacreato dal re d'Inghilterra baronetto, e fu socio del Reale Collegiomedico inglese e maestro di chirurgia.

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Tra i suoi meriti più importanti vi è la scoperta del meccanismo della fagocitosi,grazie al quale vinse il Premio Nobel per la Medicina nel 1908 assieme a PaulEhrlich.Interessanti furono anche i suoi molteplici studi sulla longevità delle popolazionicaucasiche, evidenziandone la causa nell'assumere nella dieta acido lattico efermenti lattici, i quali, per le loro proprietà, ritardavano l'invecchiamento.Concluse anche che certi tipi di batteri fossero in grado di influenzare il declinodello stato di salute e del livello cognitivo attraverso la manipolazionedell’ambiente intestinale

Elie Metchnikoff(Char'kov, 16 maggio 1845 – Parigi, 16 luglio 1916)

biologo e immunologo russo.

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SIAMO UNA CAVITA’ INTESTINALE CHE SI E’EVOLUTA ED ESTERNALIZZATA OUN’EPIDERMIDE CHE SI E’ INTERNALIZZATAACQUISENDO NUOVI COMPITI? DALLOSTUDIO DELLE SPECIE CHE ESISTONOANCORA OGGI L’ENDODERMA SEMBRAESSERE IL FOGLIETTO PIU’ ANTICO

IN PRINCIPIO SIAMO STATI INTESTINI

THE GUT BRAIN MICROBE AXIS: IL CERVELLO VISCERALE NEUROLOGIA E NEUROBIOPATOLOGIA DELL’APPARATO DIGERENTE M.L. Primo LA MEDICINA BIOLOGICA GENNAIO - MARZO 2015

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MISSION : “SBARCARE IL LUNARIO”ogni organismo deve parare i colpi dell’ambiente

prima di tutto bisogna nutrirsi ,poi viene tutto il resto

CON LO SVILUPPO DELL’ECTODERMA CISI DIFENDE E SI COMUNICA

CON LO SVILUPPO DELL’ENDODERMACI SI NUTRE PERCHE’ ALLA BASE DITUTTO LO SVILUPPO DEI VIVENTI .PER RIPRODURSI E SOPRAVVIVEREBISOGNA ASSIMILARE PERMETABOLIZZARE

IL MESODERMA CHE SI SVILUPPA PERULTIMO CI SOSTIENE NEL MOVIMENTODI OGNI TIPO

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BATTERIO NEUROTRASMETTIT

ORI

LATTOBACILLI GABA; ACETILCOLINA

BIFIDOBATTE

RI

GABA; TRIPTOFANO

E.COLI NORADRENALINA

SEROTONINA

SACCAROMIC

ETI

NORADRENALINA

BACILLI NORADRENALINA;

DOPAMINA

SERRATIA DOPAMINA

CANDIDA SEROTONINA

BACILLUS spp DOPAMINA

ENTEROCOC

CHI

SEROTONINA

STREPTOCOC

CHI

SEROTONINA

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VIT B3

LA CARENZA PROVOCA ✔PELLAGRA – PELLE SECCA E SQUAMATA-DIARREA ✔IRRITABILITA’ INSONNIA DISTURBI DI ANSIA ✔DEPRESSIONE ✔CATTIVA DIGESTIONE✔FATIGUE (CICLO DI KREBS CATENA RESPIRATORIA ) ✔CEFALEA (INTOLLERANZE ALIMENTARI)

❑DIMINUISCE IMMUNOGENETICITA’ DI ALCUNI ALIMENTI PROTEICI(PIU’ ALTO E’ IL RAPPORTO NIACINA/PROTEINE PIU’ E’ BASSAL’ALLERGICITA’ DEGLI ALIMENTI )❑RIDUCE I DANNI NEUROLOGICI ASSOCIATI ALL’ALZHEIMERABBASSA % DI TOSSICI SOPRATTUTTO I LIVELLI DI PROTEINA TAURIDUCE NEUROINFLAMMATIONMIGLIORA FITNESS MENTALE E LA NEUROTRASMISSIONE NEI TOPINIMALATI COME LA CAPACITA’ DI ORIENTARSI NELLO SPAZIO E DIRICONOSCERE GLI OGGETTIDOPO 3 MESI DI TERAPIA LA PERDITA DI CELLULE NERVOSE E DISINAPSI SI RIDUCE E SI RILEVANO MENO DANNI AL DNA NELLECELLULE IPPOCAMPALI

NAD+ supplementation normalizes key Alzheimer’s features and DNA damage responses in a new AD mouse model with introduced DNA repair deficiency P. Mattson and Vilhelm A. Bohr PNAS 2018 February, 115 (8) E1876 E1885. https://doi.org/10.1073/pnas.1718819115

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Brain gut microbe communication in health and disease “frontiers in physiology Vol 2, 2011; 10.3389/fphys.2011.00094

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Secondo una review pubblicata su BioEssays (Carlo Maley, direttore

del Center for Evolution and Cancer dell’Università della California di San

Francisco, è autore del lavoro datato Agosto 2014) i nostri gusti alimentari

sarebbero influenzati dai batteri intestinali, che ci utilizzerebbero per i loro

propositi.

Il microbioma intestinale potrebbe influenzare le nostre scelte alimentari,

attraverso il rilascio di molecole-segnale nell’intestino che, essendo

strettamente collegato ai sistemi immunitario, endocrino e nervoso, non tarda

a farle arrivare nella stanza dei bottoni, il cervello appunto. Secondo alcune

ricerche, i batteri intestinali controllerebbero i nostri gusti attraverso il

nervo vago, il più lungo dei nervi cranici.

I batteri intestinali influenzerebbero le nostre scelte alimentari in base al

contenuto di nutrienti che consentono loro di crescere più agevolmente.

Alcune specie batteriche preferiscono i cibi grassi, altre i carboidrati e in

qualche modo, ancora tutto da scoprire, trasmettono i loro desiderata al nostro

cervello, che prontamente esaudisce i loro comandi

I batteri riescono a manipolare il nostro comportamento e l’umore alterando i

segnali nervosi che viaggiano lungo il nervo vago, o modificando i recettori

del gusto, o producendo tossine che ci fanno sentire male o ancora

rilasciando molecole che fungendo da ‘segnali di ‘ricompensa’, ci danno un

senso di appagamento. E’ stato dimostrato che nei topi, alcuni batteri possono

ingenerare uno stato d’ansia, mentre nell’uomo, il consumo di probiotici

contenenti Lactobacillus casei, può migliorare il tono dell’umore

I batteri intestinali strumentalizzano i nostri gusti alimentari per soddisfare i

loro bisogni, alcuni allineati con i nostri obiettivi alimentari, altri decisamente

lontani.

La buona notizia è che l’influenza può essere reciproca; modificando

opportunamente la dieta, è possibile alterare la composizione del microbioma

intestinale, già dopo appena 24 ore.

La nostra dieta può avere un impatto importante sull’ecosistema intestinale,

che evolve molto rapidamente, anche nell’arco di minuti”

La review pubblicata su BioEssays è stata finanziata da National Institutes ofHealth, American Cancer Society, dalla ‘Bonnie D. Addario’ Lung Cancer Foundation edall’ Institute for Advanced Study di Berlino.Carlo Maley, direttore del Center for Evolution and Cancer dell’Università dellaCalifornia di San Francisco, è l’autore del lavoro .

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The Locus Coeruleus-Norepinephrine (LC-NE) System

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enteric nervous system

Exaptation (termine introdotto dai paleontologi S.J Goulde E.S Srba nel 1982) gli organismi spesso riadattano inmodo opportunista strutture già a disposizione perfunzioni inedite. Il concetto di exaptation è quindi un casodi studio evoluzionistico particolarmente interessante,perché evoca il rapporto fra strutture e funzioni.

T.G Dinan et Altr Psych Res 2015

1500-2000 grammi 1200- 1500 grammi

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Exploitation of host cells by enteropathogenic Escherichia coli B. A. Vallance and B. B. Finlay PNAS August 1, 2000 97 (16) 8799-8806; https://doi.org/10.1073/pnas.97.16.8799

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alterazioni del microbiota intestinale portano a variazioni metaboliche in specifiche regioni del cervello animale. Numerose vie sono implicate risultare (innervazione vagale, signaling neuro-endocrino e regolazione neuro-immune) e alterazioni nei livelli trascrizionali di particolari geni coinvolti nel metabolismo degli steroidi, nel potenziale sinaptico a lungo termine o nel signaling del cAMP, cosi come variazioni morfologiche a livello dendritico e alterazione delle mielinizzazione sono state già osservate.Le aree del cervello implicate corrisponderebbero a stazioni importanti per i dinamici circuiti nervosi correlati a stati emozionali quali ansia, paura, depressione e stress (amigdala, ippotalamo, corteccia prefrontale).

Helen E. Vuong, Jessica M. Yano, Thomas C. Fung and Elaine Y. Hsiao (2017) The Microbiome and Host Behavior. Annu. Rev. NeuroscienceBehav Brain Res 2017 Mar 30;322(PtA):34-41. doi:10.1016/j.bbr.2017.01.021. Epub 2017 Jan 16.Effects of gut microbiota on the microRNA and mRNA expression in the hippocampus of mice.Chen JJ

Rappresentazione delle anormalità neurofisiologiche inanimali privi di microbiota intestinale.

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The microbiome-gut-brain axis inpsychiatry.

A number of factors have an influenceon the assembly, composition andstability of the gut microbiotaincluding mode of birth, lifestylefactors such as diet and exercise, andstress. These factors could thus impactsignaling along the microbiome-gut-brain axis, which has been implicatedin a variety of behavioral featuresrelevant to schizophrenia and autismincluding anxiety and cognition. Thisimpact may be underpinned bymicrobial regulation of the hostimmune system, CNS BDNF expressionand microglial activation states.

Cross Talk: The Microbiota and Neurodevelopmental

DisordersJohn R. Kelly; Chiara Minuto e coll Front.

Neurosci., 15 September 2017

| https://doi.org/10.3389/fnins.2017.00490;

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• Il team di ricerca ha sottoposto a screening più di 1.079 farmaci in commercio• Nel dettaglio, dei 1.079 farmaci totali, 156 rientrano nella categoria degli antibatterici, 88 in quella degli anti-infettivi e i restanti 835

appartengono a classi diverse, ma aventi tutte come target le cellule umane (antidiabetici, antipsicotici, anti-acidi, ecc.).• interazioni farmaco-microbioma

• Sono stati testati gli effetti su 40 specie batteriche presenti nell'intestino umano; valutata la variazione di densità batterica nel tempo in apposite piastre di coltura classificando come farmaci ad “attività anticommensale” quelli che mostravano di inibire la crescita di almeno una specie.

• Scoperto che più di un quarto dei medicinali non antibiotici (250 su 923) ha influito sulla crescita di almeno una specie batterica nel microbioma.

• Questo cambiamento nella composizione dei nostri batteri intestinali contribuisce a creare effetti collaterali dei farmaci, ma potrebbe anche fare parte dell'azione benefica del farmaco stesso

•rischio in precedenza non considerato che il consumo di farmaci non antibiotici possa promuovere la resistenza agli antibiotici, dal momento che i meccanismi generali di resistenza dei batteri ai farmaci di altre classi e agli antibiotici sembrano in gran parte sovrapporsi.

Peer Bork, Kiran Patil, NassosTypas e Georg Zeller dell'EMBL,laboratorio di ricerca con più sedi inEuropa,Nature doi:10.1038/nature25979https://www.nature.com/articles/nature25979

Un farmaco su quattro inibisce la crescita di batterinell'intestino umano, causando effetti indesiderati simili aquelli degli antibiotici ,probabilmente promuovendo laresistenza agli antibiotici stessi e la variabilità dellarisposta terapeutica

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la ricchezza del microbiota intestinale ha mostrato di rispondere in modo diverso ai farmaci.

Roseburia intestinalis, Eubacteriumrectale e Bacteroides vulgatus hannopresentato la maggiore suscettibilitàVisto che le specie con elevata abbondanzarelativa in un microbiota fisiologico hannoriportato la più spiccata sensibilità ai medicinalicon target cellulare umano, possiamo ipotizzareche l’impatto che questi ultimi hanno sullacomponente batterica è non solo rilevante, maanche diretto verso le specie chiave per lanostra salute, quali ad esempio i produttori diSCFAs, gli acidi grassi a catena cortaDopo aver valutato gli effetti in vitro, iricercatori hanno voluto trovarne confermacomparandoli con i dati metagenomicidisponibili e provenienti da ampie coorti disoggetti in trattamento con farmaci giàconsiderati nel loro campione iniziale.In base a precisi e predeterminati criteri diinclusione, sono stati dunque considerati irisultati di studi condotti su inibitori di pompaprotonica (PPIs), antipsicotici (AAPs) e su altre7 classi minori.

I y-Proteobacteria hanno presentato lamigliore resistenza

Tutti e tre i farmaci PPIs considerati inizialmente hannoriportato gli stessi effetti antibatterici ad ampiospettro emersi dallo studio clinico con gli stessi principiattivi.

Risultati concordanti sono stati riscontrati anche per AAPs.Lo studio clinico ha mostrato come i pazienti in trattamentocon antipsicotici presentassero una riduzionenell’espressione di Akkermansia muciniphila (di contrastoalla sindrome metabolica) e, in linea con quanto appenaaffermato, i dati dello screening in vitro hanno sottolineatouna notevole sensibilità, sempre di A. muciniphila, inrisposta a AAPs. Nonostante tutte le limitazioni del caso, leevidenze in vitro hanno perciò trovato trasposizione in vivo.

Akkermansia muciniphila

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studio dell’Università Ben-Gurion del Negev, in Israele, e di quella tecnologica di Nanyang a Singapore, pubblicato su Molecules. 2018

I batteri nel sistema digestivo sono diventati tossici epatogeni se esposti a concentrazioni molto basse diquesti dolcificanti.

I ricercatori hanno modificato E.Coli (batteribioluminescenti) che si illuminano quando rilevanosostanze tossiche e agiscono come un modello dirilevamento rappresentativo del complesso sistemamicrobico

Questa è un’ulteriore prova del fatto che il consumo didolcificanti artificiali influisce negativamentesull’attività microbica intestinale che può causare unavasta gamma di problemi di salute

Lo studio indica la tossicità relativa di seidolcificanti artificiali (appunto aspartame,sucralosio, saccarina, neotame, advantame eacesulfame potassio-k) e 10 integratori sportivi cheli contengono.

I dolcificanti artificiali sono utilizzati ininnumerevoli prodotti alimentari e soft drinks aridotto contenuto di zuccheri. Sono stati ancheidentificati come inquinanti ambientaliemergenti come i farmaci e loro metaboliti sipossono trovare nelle acque potabili e disuperficie e nelle falde acquifere sotterranee.

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Sono stati analizzati i campioni fecali di 40 donne per scoprire i batteri presenti.

Le donne sono state poi sottoposte a risonanzamagnetica cerebrale mentre guardavano immaginiche evocavano risposte emotive: sono state poidivise in base alla loro composizione battericaintestinale in due gruppi: 33 avevano predominanzadi un batterio chiamato Bacteroides; 7 avevano unapredominanza di Prevotella.

Il gruppo Bacteroides ha mostrato unospessore maggiore della materia grigianella corteccia frontale, regione cerebralecoinvolta nell’elaborazione delleinformazioni. Inoltre avevano unippocampo più grande, regione coinvoltanell’elaborazione della memoria.

Il gruppo Prevotella invece ha mostrato piùcollegamenti tra regioni cerebrali checontrollano le emozioni e bassi volumicerebrali nell’ippocampo. Inoltre mostravanolivelli più elevati di sentimenti negativi, comeangoscia e irritabilità, dopo aver vistoimmagini negative.

Ancora non è chiaro, però, se siano i batteri a influenzare l’attività del cervello o se le differenze esistenti nel cervelloinfluenzino il tipo di batteri nell’intestino

Cervello-intestino: i batteri influenzano la percezione delle coseI batteri cambiano il modo di percepire le cose che accadono intorno a noi.

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Prevotella favored a diet rich in carbohydrates:species are saccharolytic: all produce acetic andsuccinic acid from glucose

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The gut microbiome from patients with schizophrenia modulates the glutamate-glutamine-GABA cycle and schizophrenia-relevant behaviors in mice Peng Zheng, Benhua Zeng,

Meiling Liu Science Advances 06 Feb 2019: Vol. 5, no. 2, eaau8317 DOI: 10.1126/sciadv.aau8317

Il microbioma dei pazienti schizofrenici è diversocon famiglie batteriche o più rare della norma.Diversi taxa batterici (ad es. Veillonellaceae eLachnospiraceae) erano associati alla gravità deisintomi

Trapiantato nei ratti questo microbioma provocasintomi simili a quelli della schizofrenia e imetaboliti nelle loro feci indicano alterazioni nelmetabolismo di un gruppo di neurotrasmettitoriquello del GABA

Studi epidemiologici hanno dimostrato chel'infezione microbica prenatale ha comportatoun aumento del rischio da 10 a 20 volte disviluppare schizofrenia

Inoltre, la malattia è frequentemente associataa disordini gastrointestinali caratterizzati daalterazioni delle comunità microbiche intestinali

La disbiosi del microbiota intestinale nella SCZ èspecifica rispetto a quella del disturbo depressivomaggiore

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La carenza di specifici batteri intestinali potrebbe predisporre alcuniindividui ai disturbi depressivi . Lo studio ha evidenziato che due tipi dibatteri, Coprococcus e Dialister, sono consistentemente ridottinell'intestino di individui che soffrono di depressione. Esaminando ilmetabolismo delle persone depresse sono state individuate oltre 50sostanze prodotte o degradate dai batteri e capaci di alterare lafunzione delle cellule nervose

In un sottogruppo del campione gli esperti hanno anche collegatol'attività di alcuni batteri intestinali alla salute mentale, in particolarela capacità dei batteri di produrre una sostanza simile alla 'dopamina'(un neurotrasmettitore associato anche a senso di gratificazione) èrisultata legata a maggiori livelli di salute mentale.

Nat Microbiology 2019 Apr;4(4):623-632. doi: 10.1038/s41564-018-0337-x. Epub 2019 Feb 4. The neuroactive potential of the human gut microbiota in quality of lifeand depression. Valles-Colomer M Falony G Darzy Y, coll .

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The brain is not sterile.

Open your mind to a new and exciting view of human brainevolution and our symbiotic relationship with microbesLike the rest of our body, the brain is home to bacteria, virusesand fungus, such as yeast and larger parasites such as amoebas.This changes the clinical landscape of many conditions, includingautism, neurodegenerative disease such as Alzheimer's andParkinson's and chronic inflammatory response syndromes (CIRS).It also forces us to consider the 'mind', 'self', and 'agency' blurringthe lines between science and philosophy.

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Psychobiotics and the Manipulation of Bacteria–Gut–Brain Signals AmarSarkar; Soili M. Lehto Published Online: October 25, 2016DOI: http://dx.doi.org/10.1016/j.tins.2016.09.002

PSICOBIOTICA: quel sottile legame tra mente e intestinoLa psicobiotica è una disciplina recente che studia glieffetti del microbioma intestinale sulla mente, inparticolare sulle funzioni cognitive e sull'umore

Sperimentazioni effettuate su topi bhanno dimostratoche inserendo nell'intestino il giusto ceppo batterico èpossibile migliorare la funzione immunitaria, la reazioneallo stress e anche le funzioni cognitive, per esempio lamemoria.

Studi negli esseri umani hanno dato risultati simili perquanto riguarda il livello di infiammazionedell'organismo o di specifici apparati, che è un fattoredeterminante per diverse malattie, per esempio lasindrome del colon irritabile.

Un punto fermo è che in questa influenza dei batterisul cervello siano coinvolti sistema nervosodell'intestino (sistema nervoso gastroenterico- ENS ),sistema immunitario, nervo vago e, forse, ormoni,serotonina e dopamina.

L'assunzione di probiotici è solo uno dei possibiliapprocci alla psicobiotica In realtà, si punta a unallargamento della definizione di questo termine perincludere farmaci come rifamixina ,antidepressivi eantipsicotici, e attività come l'esercizio fisico e ilconsumo di alimenti, proprio per gli effetti sui batteriintestinali”.

Page 36: Presentazione standard di PowerPoint · “Secondol’AmericanPsychological Association (APA) i batteri intestinali producono una vasta gamma di sostanze neurochimiche che il cervello

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