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BILANCI 2017: CONTABILIZZAZIONE DELLE SCRITTURE DI RETTIFICA E DI INTEGRAZIONE UN ANNO DI FORMAZIONE INSIEME Gennaio Dicembre 2017

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BILANCI 2017: CONTABILIZZAZIONE

DELLE SCRITTURE DI RETTIFICA

E DI INTEGRAZIONE

UN ANNO DI FORMAZIONE INSIEME Gennaio – Dicembre 2017

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• Controllo del bilancio di verifica e operazioni di rettifica e assestamento

• Saldi clienti e fornitori e verifica valutazione dei crediti - verifica di errate

contabilizzazioni

• Controllo saldo dei conti finanziari

Rilevazione delle scritture di rettifica:

• Fatture e note credito da ricevere

• Fatture e note credito da emettere

• Contratti di locazione finanziaria (calcolo e controllo risconti)

• Risconti attivi e passivi

• Ratei attivi e passivi

• Rapporti con il personale

• Ammortamenti

• Rimanenze finali

• Accantonamento imposte di competenza

INDICE

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Bilancio d’esercizio

Stato Patrimoniale Nota integrativa Conto economico

ART. 2423

Codice Civile

ART. 2424

Codice Civile

ART. 2425

Codice Civile

ART. 2427

Codice Civile

Confluiscono tutti i costi e i

ricavi d’esercizio; in tal modo è

possibile ottenere il valore del

reddito, come differenza tra

componenti positivi e negativi.

Confluiscono tutti gli altri conti

che non interessano il conto

economico (costi e ricavi

pluriennali, costi e ricavi

sospesi, conti economici di

capitale, conti numerari attivi e

passivi).

Descrive e analizza i valori

contenuti nei precedenti

prospetti.

Una delle finalità del bilancio d’esercizio è

l’individuazione del reddito d’esercizio

Pagina 3 Lezione 8 Corso di Ragioneria generale e applicata

Prof. Riccardo Acernese

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PRINCIPIO DELLA COMPETENZA

ECONOMICA

ART. 2423-bis Codice

Civile n. (3)

Si deve tener conto dei proventi e degli oneri di competenza

dell’esercizio, indipendentemente dalla data di incasso o del

pagamento.

PC – OIC n.11 L’effetto delle operazioni e degli altri eventi deve essere

rilevato contabilmente ed attribuito all’esercizio al quale tali

operazioni ed eventi si riferiscono e non a quello in cui si

concretizzano i relativi movimenti di numerario (incassi e

pagamenti)

Un corollario fondamentale del principio di competenza è quello che “i costi devono

essere correlati con i ricavi dell’esercizio”. Tale correlazione esprime la necessità di

contrapporre ai ricavi dell’esercizio i relativi costi, siano essi certi che presunti

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PRINCIPIO DELLA COMPETENZA

ECONOMICA

ASSESTAMENTI

Ricavi “di competenza” dell’esercizio

Costi “di competenza” dell’esercizio

Necessità di opportuni

Le scritture di assestamento sono redatte al fine di individuare i componenti

di reddito di competenza dell’esercizio. Mediante tali scritture, si depurano i

costi e i ricavi già rilevati da quelle somme che incidono sugli esercizi futuri,

nonché si aggiungono quei valori che, seppur non ancora registrati, incidono

sulla formazione del reddito.

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FASE PRELIMINARE ALLA

PREDISPOSZIONE DEL BILANCIO

Inserimento della contabilità a tutto il 31.12.2016

Fatture emesse

e ricevute Prima nota ed

estratti conto

Stampa bilancio di verifica al 31.12.2016

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I CONTROLLI DEI SALDI

SALDI CLIENTI E FORNITORI

verificare e segnalare eventuali crediti in contenzioso con

clienti o crediti relativi a procedure concorsuali al fine di

determinare l’accantonamento a fondo perdite su crediti;

l’esistenza di conti clienti aperti in avere o di conti fornitori

aperti in dare deve essere riscontrata con il mastrino per

verificare errate contabilizzazioni (quali per esempio quelle

riguardanti caparre);

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I ricavi devono essere rilevati contabilmente al verificarsi di

due contestuali condizioni:

Il processo produttivo dei beni e dei servizi è già stato

completato

Lo scambio è già avvenuto, deve cioè essersi già verificato

lo scambio sostanziale e non formale del titolo di proprietà

si considera solitamente avvenuto alla data di spedizione o

di consegna dei beni mobili

REQUISITI PER LA RILEVAZIONE CONTABILE

1. VALUTAZIONE CIVILISTICA DEI CREDITI

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Deve essere rettificato per tenere conto di:

perdite per inesigibilità

resi e rettifiche di fatturazione

sconti ed abbuoni

interessi non maturati

altre cause di non realizzo

Presumibile valore di realizzo

Valore nominale Fondo

svalutazione crediti

1. VALUTAZIONE CIVILISTICA DEI CREDITI

VALORE DI ISCRIZIONE IN BILANCIO

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Il fondo svalutazione crediti deve essere stanziato per coprire perdite per

inesigibilità che possono ragionevolmente essere previste e che sono

inerenti ai saldi dei crediti esposti in bilancio

Perdite per situazioni di inesigibilità

già manifestatesi

Perdite per altre inesigibilità non

ancora manifestatesi ma temute o

latenti

Nel rispetto del principio

di competenza, occorre

considerare

Deve inoltre coprire le perdite che si potranno subire sui crediti ceduti a

terzi per i quali sussista ancora un'obbligazione di regresso

1. VALUTAZIONE CIVILISTICA DEI CREDITI

IL FONDO SVALUTAZIONE CREDITI: ACCANTONAMENTO

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Lo stanziamento del fondo svalutazione crediti può avvenire utilizzando

diverse metodologie

Analisi dei singoli crediti e determinazione delle perdite presunte per

ciascuna situazione di inesigibilità già manifestatasi

Stima, in base all'esperienza ed ad ogni altro elemento utile, delle ulteriori

perdite che si presume si dovranno subire sui crediti in essere alla data di

bilancio

Valutazione dell'andamento degli indici di anzianità dei crediti scaduti

rispetto a quelli degli esercizi precedenti

Esame delle condizioni economiche generali, di settore e di rischio paese

1. VALUTAZIONE CIVILISTICA DEI CREDITI IL FONDO SVALUTAZIONE CREDITI: ACCANTONAMENTO

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Il fondo svalutazione crediti viene utilizzato per la copertura di

future perdite sui crediti

1. VALUTAZIONE CIVILISTICA DEI CREDITI

IL FONDO SVALUTAZIONE CREDITI: UTILIZZO

Si possono verificare due casistiche

Fondo capiente Fondo NON capiente

Utilizzo diretto del fondo

Utilizzo diretto del fondo

+

Perdita su crediti

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SCRITTURA

F.do svalut. crediti a Crediti v/clienti 6.300

__/__/2015

a) Fondo esistente euro 12.500 perdite su crediti 6.300

b) Fondo esistente euro 12.500 perdite su crediti 18.300

F.do svalut. crediti

a Crediti v/clienti 18.300 Diversi

Perdite su crediti

12.500

5.800

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Crediti verso

clienti

Fonte normativa

Art. 106 TUIR

Art. 101, c. 5

TUIR

Disciplina fiscale

1. Base di calcolo della

svalutazione deducibile

(Accantonamento)

2. Deducibilità delle perdite

(utilizzo del fondo)

2. PROBLEMATICHE FISCALI

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Art. 101 co.

5 TUIR

Le perdite (…) su crediti

sono deducibili se

risultano da elementi certi e

precisi

in ogni caso, se il debitore è

assoggettato a procedure

concorsuali

2. PROBLEMATICHE FISCALI

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Presenza di “elementi certi e precisi” ex lege

Credito di modesta entità e

decorso di un periodo di sei

mesi dalla scadenza di

pagamento del credito stesso

€ 5.000 per le

imprese di più

rilevante

dimensione

Non superiore a

€ 2.500 per le

altre imprese

Quando il diritto alla

riscossione del

credito è prescritto

Svalutazione

«civilistica» =

Perdita «fiscale»

2. PROBLEMATICHE FISCALI

IL TRATTAMENTO CONTABILE – ART. 101 CO. 5

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I CONTROLLI DEI SALDI

SALDI CONTI FINANZIARI

cassa: il saldo deve sempre essere in dare

banche: devono “quadrare” rispetto al saldo di

estratto conto comprensivo degli interessi

addebitati/accreditati per l’ultimo trimestre (se

necessario predisporre un prospetto di

riconciliazione tra saldo contabile e saldo di e/c)

ATTENZIONE alla corretta rilevazione delle ritenute sugli interessi attivi lordi

(le ritenute dell’attivo di bilancio devono corrispondere al 26% degli interessi

attivi che compaiono in conto economico percepiti fino al 31.12.2016).

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INTERESSI ATTIVI SUI C/C BANCARI

Denominazione conti DARE AVERE

Interessi attivi

Crediti per ritenute subite

Banca c/c

312

888

1.200

Alla fine del periodo amministrativo si rilevano gli interessi attivi lordi

maturati nell’ultimo trimestre sul c/c bancario per € 1.200. La ritenuta

fiscale è pari al 26%.

ESEMPIO

N.B. Il c/crediti per ritenute subite si utilizza quando il soggetto che

effettua le registrazioni è una società.

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I CONTROLLI DEI SALDI

Dipendenti c/retribuzioni

Compensi

amministratori/collaboratori

Principio di “cassa allargato”

E’ DI COMPETENZA DEL 2016 TUTTO QUELLO CHE

E’ STATO PAGATO ENTRO IL 12.01.2017

VERIFICARE CHE IL SALDO

CORRISPONDE CON LE

RETRIBUZIONI EROGATE

NELL’ANNO COME DA

PROSPETTI RIEPILOGATIVI

DEL CONSULENTE

Verifica delibera assembleare

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Rapporti con Erario ed Enti previdenziali: il saldo deve

corrispondere con quanto pagato nel gennaio 2017 (già

arrotondato).

Il c/Inail generalmente è aperto in dare patrimoniale

avendo rilevato gli acconti; sarà oggetto di rettifica per la

quota di costo di competenza in sede di scritture di rettifica.

PERSONALE, AMMINISTRATORI,

COLLABORATORI

VERIFICARE PROSPETTO AUTOLIQUIDAZIONE INAIL

CONSULENTE DEL LAVORO

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I CONTROLLI DEI SALDI

ACCONTI E IMPOSTE

gli acconti relativi alle imposte (quali Ires e Irap) vanno

lasciati tra i crediti in compensazione del debito complessivo

che si rileverà nel determinare le imposte sul reddito (metodo

significativo solo per le società di capitali e di persone)

saldo Iva a credito/debito in base alla dichiarazione annuale

(salvo arrotondamenti)

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OPERAZIONI RIGUARDANTI L'IVA

Chiudere i conti "IVA acquisti" e "IVA vendite" al conto "Erario

c.to IVA" riepilogativo.

Verificare che il saldo di quest'ultimo conto corrisponda a quanto

indicato in dichiarazione IVA.

Provvedere all'eventuale arrotondamento attivo e passivo.

Rilevare eventuali rettifiche del credito/debito in presenza di pro-

rata di detraibilità.

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REDDITO D’ESERCIZIO E PRINCIPIO DI COMPETENZA

Scritture di assestamento

Scritture di integrazione Scritture di ammortamento Scritture di rettifica

Rilevano quote di costo o di ricavo

che, pur essendo state registrate

nel corso dell’esercizio ed avendo

avuto la loro manifestazione

numeraria, non sono di

competenza e, quindi, devono

essere rinviate al periodo

amministrativo successivo.

Consentono di imputare ad un

dato periodo amministrativo i

componenti di reddito che, pur

essendo di competenza, non

sono stati rilevati attraverso le

operazioni di esercizio.

E’ un procedimento contabile

che consente di ripartire il

costo di un bene pluriennale

nei diversi esercizi in cui esso

manifesta la propria utilità.

Ratei attivi e passivi

Fatture da emettere e da ricevere

Interessi attivi e passivi

Fondi rischi e spese

Risconti attivi e passivi

Rimanenze di magazzino

Ammortamenti

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I RATEI ATTIVI E PASSIVI

Ratei

I ratei misurano proventi ed oneri la cui competenza è

anticipata rispetto alla manifestazione numeraria e/o

documentale; essi prescindono dalla data di pagamento o

riscossione dei relativi proventi ed oneri, i quali devono

necessariamente essere comuni a due o più esercizi e

ripartibili in ragione del tempo.

Attivi

Passivi

Misurano quote di proventi la cui integrale

liquidazione avverrà in un successivo

esercizio, ma di competenza dell’esercizio a

cui si riferisco il bilancio.

Misurano quote di costi il cui integrale

pagamento avverrà in un successivo

esercizio, ma di competenza dell’esercizio a

cui si riferisco il bilancio.

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ESEMPIO:

L’azienda ALFA ha affittato un proprio capannone a €18.000 semestrali.

La riscossione avviene il 28 febbraio e il 31 agosto di ogni anno, in maniera

posticipata. Si redigano le scritture di assestamento al 31 dicembre.

31

/08

/201

6

31

/08

/201

7

31

/12

/201

6

RATEO ATTIVO

DURATA DELLA

PRESTAZIONE

28

/02

/201

7

CALCOLI Importo semestrale : 6 mesi = importo del rateo : mesi di competenza

18.000 : 6 = X : 4

X = 18.000 * 4 / 6 = € 12.000

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I ratei attivi e passivi SCRITTURA

Ratei attivi a Fitti attivi 12.000

31/12/2016

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ESEMPIO: L’azienda ALFA paga al 1/10 di ogni anno, interessi passivi posticipati su un

mutuo di €10.000, al tasso del 5%.

Redigere le scritture di assestamento relative all’operazione.

01

/10

/201

6

31

/12

/201

7

31

/12

/016

RATEO PASSIVO

DURATA DELLA

PRESTAZIONE

01

/10

/201

7

CALCOLI

Interessi annui = €10.000 x 5% = €500

Interessi di competenza = (€500 / 12) x 3 = €125

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I ratei attivi e passivi SCRITTURA

Interessi passivi a Ratei passivi 125

31/12/2016

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MAXICANONE INIZIALE DEL

CONTRATTO DI LEASING

dare avere Diversi a Debiti vs fornitori 46.604 Canoni di leasing 38.200 Iva a credito 8.404

Dal documento evidenziamo le seguenti caratteristiche:

Maxicanone: euro 38.200 + iva

Canone mensile 2.369,35 + iva per 36 mensilità

Consegna del bene : 31.7.2016

Durata del leasing 36 mesi

Riscatto finale : euro 1.140

Nel 2016, all’arrivo della fattura relativa al maxicanone, pari a euro

38.200, è stata eseguita la seguente registrazione:

La scrittura al 30.07.2016 è

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MAXICANONE INIZIALE DEL

CONTRATTO DI LEASING

dare Avere

Risconti Attivi 32.894,44

Canoni di leasing 32,894,44

A fine anno, bisogna riscontare il maxicanone leasing di competenza

futura, pari a euro 32.894,44; infatti dei 36 mesi previsti per la durata del

leasing, 5 sono di competenza del 2016 e 31 sono di competenza futura.

Pertanto euro 38.200 ÷ 36 × 31 mesi = 32.894,44 euro.

La scrittura al 31.12.2016 è :

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LE FATTURE DA EMETTERE

E DA RICEVERE

Fatture da

emettere e da

ricevere

Si tratta di variazioni numerarie attive e passive che

misurano ricavi e costi presunti che, pur essendo di

competenza, avranno in futuro una manifestazione

numeraria di ammontare non ancora definito.

Da emettere

Da ricevere

Si tratta di ricavi che hanno

manifestazione numeraria posticipata e

di ammontare non ancora definito.

Si tratta di crediti presunti.

Si tratta di costi che hanno manifestazione

numeraria posticipata e di ammontare

non ancora definito. Si tratta di debiti

presunti.

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ESEMPIO 1

L’azienda ALFA ha venduto prodotti, ma non ha ancora emesso la relativa fattura;

il valore del credito presunto ammonta a €38.000.

Fatture da emettere a Ricavi delle vendite 38.000

31/12/2016

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ESEMPIO 2: L’azienda ALFA ha commissionato una consulenza ad un professionista che, al

termine dell’esercizio di competenza, non ha presentato la relativa parcella; il

valore presunto del debito è stimato pari a €6.500.

Costi per servizi a Fatture da ricevere 6.500

31/12/2016

In particolare:

Telecom, Enel, Utenze in genere, Consulenze, Acquisti e

prestazioni relative, Autostrade, Carburanti, Manutenzioni,

pubblicità

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Interessi attivi e

passivi

Sono scritture di integrazione anche quelle relative

alla rilevazione degli interessi attivi e passivi

maturati sui conti correnti (bancari e postali) accessi

dall’impresa.

ESEMPIO 1:

Una impresa individuale rileva, al 31 dicembre, le seguenti somme, maturate a

titolo di interesse sui propri conti correnti:

interessi passivi bancari = €400

interessi attivi bancari lordi = €150

interessi attivi postali lordi = €500

sugli interessi attivi, sia bancari che postali, occorre calcolare la ritenuta fiscale

del 26%.

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Interessi passivi bancari

a Diversi

a Banca c/c passivo

31/12/2016

400,0

31/12/2016

150,0 Interessi attivi bancari

Erario c/ritenute subite

Banca c/c attivo 111,0

39,0

a Diversi

31/12/2016

500,0 Interessi attivi postali

Erario c/ritenute subite

C/c postale 370,0

130,0

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I RISCONTI ATTIVI E PASSIVI

Risconti I risconti misurano proventi ed oneri la cui competenza è

posticipata rispetto alla manifestazione numeraria e/o

documentale; essi prescindono dalla data di pagamento o

riscossione dei relativi proventi ed oneri, i quali devono

necessariamente essere comuni a due o più esercizi e

ripartibili in ragione del tempo.

Attivi

Passivi

Misurano quote di costi rilevate integralmente

nell’esercizio in corso od in precedenti esercizi

e rappresentano la quota parte rinviata ad uno

o più esercizi successivi.

Misurano quote di proventi rilevati

integralmente nell’esercizio in corso od in

precedenti esercizi e rappresentano la quota

parte rinviata ad uno o più esercizi successivi.

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ESEMPIO 1: L’azienda ALFA ha affittato un proprio capannone a €9.000 annuali.

La riscossione avviene il 30 aprile di ogni anno, in maniera anticipata.

Si redigano le scritture di assestamento al 31 dicembre.

30

/04

/201

6

31

/12

/200

17

31

/12

/201

6

RISCONTO PASSIVO

DURATA DELLA

PRESTAZIONE

30

/04

/201

7

CALCOLI Importo annuale : 12 mesi = importo del risconto: mesi non di competenza

9.000 : 12 = X : 4

X = 9.000 * 4 / 12 = € 3.000

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SCRITTURA

Fitti attivi a Risconti passivi 3.000

31/12/2016

Possono riguardare anche prestazioni su contratti

pluriennali (quali utenze, assistenza tecnica, ecc.)

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ESEMPIO 2: L’azienda ALFA paga in via anticipata, il 1/02 e il 1/08 di ogni anno, un canone di

manutenzione impianti semestrale di €4.500.

Redigere le scritture di assestamento relative all’operazione.

01

/02

/201

6

01

/02

/200

17

01

/08

/201

6

RISCONTO ATTIVO

DURATA DELLA

PRESTAZIONE

31

/12

/201

6

CALCOLI Importo semestrale : 6 mesi = importo del risconto: mesi non di competenza

4.500 : 6 = X : 1 X = 4.500 * 1 / 6 = € 750

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SCRITTURA

Risconto attivo a Spese di manutenzione 750

31/12/2016

Riguardano tutti i costi contabilizzati nel 2016 ma che producono

effetti, in tutto o in parte, sull'esercizio successivo, quali:

manutenzioni (ad es.: assistenza tecnica annuale)

assicurazioni

pubblicità

prestazioni su contratti pluriennali o a cavallo d'anno (quali

Telecom, Enel, altre utenze, assistenza tecnica, ecc.)

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LE RIMANENZE DI MAGAZZINO

Rimanenze di

magazzino

Costi imputabili a beni ancora in giacenza che si rinviano

al futuro esercizio in quanto si possono recuperare

tramite i ricavi di futuri periodi (correlazione tra costi e

ricavi).

I costi e i ricavi dei fattori a breve

ciclo di utilizzo sono considerati di

competenza dell’esercizio se al

termine del periodo amministrativo

essi sono totalmente utilizzati o

venduti.

Si rinviano, invece, quei costi

o i ricavi che riguardano i

fattori non utilizzati o non

venduti al termine del periodo

amministrativo.

Di competenza dell’esercizio Di competenza futura

Fattori produttivi

a breve ciclo di utilizzo

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MATERIE PRIME (intese come beni da impiegare in future produzioni e

presenti presso la ditta al 31.12.2016):

devono essere raggruppate in categorie omogenee per natura e

valore e valorizzate sulla base del minor costo di acquisto sostenuto

nell’esercizio, fatto salvo che il valore di mercato al 31.12.2016

non sia inferiore; in questo caso la valorizzazione deve essere

effettuata in base a detto valore.

LE RIMANENZE DI MAGAZZINO

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LAVORI IN CORSO NON ULTIMATI

Presupposto è che non si tratti di commesse di durata ultrannuale; la

valutazione deve essere fatta in base al costo sostenuto per

raggiungere lo stato di avanzamento lavori al 31.12.2016;

per ogni commessa deve essere dettagliato il s.a.l. con apposita

scheda che riepiloghi i costi sostenuti sino alla data di rilevazione

(materie prime, salari, costi diretti, quota spese generali con esclusione

delle spese di vendita).

LE RIMANENZE DI MAGAZZINO

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PRODOTTI FINITI

I prodotti finiti ultimati per la consegna devono essere valorizzati in base

al costo totale (s.a.l. 100%) sostenuto per la produzione indicando

anche il valore di vendita in base al contratto stipulato con il cliente.

LE RIMANENZE DI MAGAZZINO

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ESEMPIO 1

Dall’inventario redatto al 31 dicembre risulta che le rimanenze di magazzino

della società ALFA sono state valutate come segue:

materie prime: € 3.000;

semilavorati: € 5.000;

prodotti finiti €40.000.

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Le rimanenze di magazzino

Materie prime

a Semilavorati

a Materie prime a

c/rimanenze finali

31/12/2016

3.000

31/12/2016

5.000 Semilavorati c/rimanenze

finali

a Prodotti finiti

31/12/2016

40.000 Prodotti finiti a

c/rimanenze finali

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GLI AMMORTAMENTI

Ammortamento

Procedimento contabile che consente di ripartire il costo di un

bene pluriennale nei diversi esercizi in cui esso manifesterà la

propria utilità. La parte di costo che viene imputata al reddito,

per ciascuno degli esercizi di competenza è detta quota di

ammortamento (correlazione tra costi e ricavi).

Ammortamento

Metodo indiretto Metodo diretto

Le quote di ammortamento confluiscono anno

dopo anno in un apposito fondo, denominato

fondo ammortamento, che rappresenta una

rettifica del costo pluriennale.

Con tale tecnica il valore del conto accesso al

costo pluriennale non muta a seguito della

procedura di ammortamento

La quota di costo dell’esercizio viene

contrapposta al conto relativo al costo

pluriennale oggetto di ammortamento.

Con tale tecnica il valore del conto accesso al

costo pluriennale non rimane costante nel

tempo, ma si riduce gradualmente, in

funzione dell’ammortamento di anno in anno

operato.

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Raccogliere le fatture inerenti gli acquisti e le cessioni di beni

ammortizzabili (operazione già eseguita per la formazione del fascicolo

Iva)

Verificare la corretta contabilizzazione dell’acquisto e la

relativa quota di ammortamento attribuita

Verificare la corretta contabilizzazione dell’eventuale cessione e

la rilevazione della relativa plus/minus

GLI AMMORTAMENTI

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Il principio della competenza stabilisce che un costo si considera di

competenza di un periodo amministrativo se in tale periodo concorre a

realizzare il correlativo ricavo.

In base a tale principio pertanto, il costo dei fattori produttivi pluriennali

concorre a formare i ricavi di più anni e pertanto deve essere attribuito

a più periodi amministrativi (anni) attraverso la procedura contabile dell’

ammortamento. Se il costo di un macchinario (bene pluriennale) è pari

a 10.000 euro e la durata prevista in base alla quale concorre a

formare i ricavi è di dieci anni, la percentuale di ammortamento dunque

è uguale al 10%. Ciò significa che il costo di competenza di ciascun

periodo amministrativo è pari a euro 1.000.

Ammortizzare in italiano significa attutire, attenuare.

AMMORTAMENTI (DEFINIZIONE)

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AMMORTAMENTO ESEMPIO

E allora è importante ricordare:

La percentuale di ammortamento si calcola sempre sul costo storico

(costo di acquisto). Nel nostro esempio il costo storico è pari a 10.000,

la percentuale è del 10%, la quota di ammortamento è pari a 10.000 *

10% = 1.000.

La quota di ammortamento concorre a formare un fondo denominato

di ammortamento. La quota ogni anno è sempre la stessa, il Fondo

invece, aumenta con gli anni per un valore pari alle quote di

ammortamento maturate. Ad esempio al quarto anno di vita del

macchinario, la quota di ammortamento è pari a 1.000, il fondo

ammortamento invece, è pari a 1.000 * 4 = 4.000.

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ESEMPIO

Denominazione conti DARE AVERE

Ammortamento Macchinari

F.do Ammortamento Macchinari

1.000

1.000

Le scritture sono le seguenti:

Esiste una situazione per cui è necessario prestare particolare

attenzione. Se si deve procedere ad ammortizzare un fabbricato,

l’area su cui giace e che concorre a formare il valore del

fabbricato non è soggetta ad ammortamento. I terreni infatti,

avendo durata illimitata non sono soggetti ad ammortamento.

Segue un esempio.

AMMORTAMENTO

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Denominazione conti DARE AVERE

Ammortamento Fabbricati

F.do Ammortamento Fabbricati

4.800

4.800

Il costo del fabbricato è pari a 200.000 euro.

L’area su cui giace è pari a 40.000 euro. La percentuale di

ammortamento è del 3%. La quota di ammortamento si calcola

sul costo storico del fabbricato meno il valore dell’area.

Pertanto:

Quota di ammortamento del fabbricato =

(200.000 – 40.000) * 3% = 4.800

La scrittura è la seguente:

ESEMPIO

AMMORTAMENTO

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Fondo ammortamento impianti a Impianti 37.500

ESEMPIO 1:

L’impresa Alfa Srl cede un impianto per l’importo di € 13.000.

L’impianto era stato acquistato per € 50.000 ed è stato ammortizzato

indirettamente per € 37.500.

La prima scrittura da rilevare in partita doppia riguarda lo storno del

fondo ammortamento che viene portato al conto Impianti, in modo che

quest’ultimo rappresenti il valore contabile del bene.

Crediti verso clienti a Diversi 13.000

Impianti 12.500

Plusvalenze 500

A questo punto rileviamo la vendita dell’impianto e la plusvalenza.

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Contabilizzare costi per:

Tfr

ferie maturate e non godute

ratei 13/14ma

saldo Inail per il 2016

RAPPORTI CON IL PERSONALE DIPENDENTE

Utilizzare i prospetti TFR, ferie e dell’autoliquidazione

inail 2016/2017 rilasciato dallo Studio se le paghe

sono da noi gestite o richiedere i prospetti al

Consulente che si occupa delle paghe

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Gli oneri INAIL sono contabilizzati ogni anno in base al principio di competenza

economica. Le retribuzioni corrisposte nell’esercizio appena concluso saranno la

base per il calcolo del saldo 2016 e del premio anticipato per il 2017. Ipotizzando

di aver corrisposto in data 16/02/2016 un acconto INAIL pari a 1.500 euro e che

il premio totale calcolato al 31.12 sia pari ad € 1.600, le scritture da

contabilizzare saranno le seguenti:

Acconto INAIL

a Diversi

a Banca c/c

31/12/2016

1.500

16/02/2016

1.600 Premio INAIL

a Debiti v/INAIL 100

1.500 a Acconto INAIL

AUTOLIQUIDAZIONE INAIL

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Alcuni CCNL, oltre alla tredicesima, prevedono la corresponsione di un’ulteriore mensilità aggiuntiva,

normalmente denominata “quattordicesima mensilità”.

Nel calcolo rientrano:

il numero dei mesi di servizio prestato dal lavoratore nei 12 mesi precedenti la sua

corresponsione;

la retribuzione lorda del lavoratore.

Se prima dell'erogazione il lavoratore non ha maturato dodici mesi di servizio la quattordicesima è

calcolata in proporzione ai mesi di lavoro prestato. Considerato il fatto che la quattordicesima

mensilità matura nel periodo che va dal 1 luglio al 30 giugno dell’anno successivo sarà necessario

procedere alla rilevazione della quota di competenza maturata al 31 dicembre. Ipotizzando che la

quota parte maturata dal 1 luglio al 31 dicembre sia pari a 6.000 euro ed i relativi oneri INPS a 2.820,

la scrittura di assestamento sarà la seguente:

Denominazione conti DARE AVERE

Salari e stipendi

Dipendenti c/retribuzioni

6.000

6.000

Oneri sociali

INPS c/14°mensilità

2.820

2.820

QUATTORDICESIMA MENSILITÀ

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PERMESSI E FERIE NON GODUTE E’ frequente che al 31 dicembre non tutti i dipendenti abbiano goduto del

periodo di ferie loro spettante che di conseguenza deve essere rinviato

all’esercizio successivo. In questo caso sarà necessario operare una scrittura

di assestamento nella quale si rileva il costo per ferie non godute ed i relativi

oneri sociali a carico dell’azienda; ipotizzando che l’ammontare delle ferie

non godute sia pari a 3.000 euro ed i relativi oneri INPS a 1.900 euro, la

scrittura di assestamento sarà la seguente:

Denominazione conti DARE AVERE

Salari e stipendi per ferie non godute

Dipendenti c/retribuzioni per ferie non godute

3.000

3.000

Oneri sociali per ferie non godute

INPS c/ferie non godute

1.900

1.900

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Pur essendo erogato alla data di cessazione del contratto di lavoro esso

matura di anno in anno imputando una quota pari e comunque non superiore

all'importo della retribuzione lorda dovuta per l'anno stesso divisa per 13,5.

Gli accantonamenti devono essere rivalutati con l'applicazione di un tasso

costituito dall'1,5 per cento in misura fissa e dal 75% dell'aumento dell'indice

ISTAT, rispetto al mese di dicembre dell'anno precedente.

Su tale rivalutazione è dovuta un’imposta sostitutiva delle imposte sui

redditi del 17%.

Il versamento dell’imposta è a carico del datore di lavoro e deve essere

effettuato in due rate: l’acconto entro il 16.12 (codice tributo 1712) e

saldo entro il 16.02 dell’anno successivo (con il codice tributo 1713).

TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO – TFR

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ESEMPIO: pagato un acconto per Imposta sostitutiva su TFR pari a € 100 in data

16/12/2016, accantonamento TFR (al lordo della rivalutazione del fondo) per €

5.600 e una Imposta sostitutiva di € 249 le scritture da contabilizzare saranno le

seguenti:

DARE AVERE PARZIALI TOTALI

16/12/2016

Erario c/ Acconto imposta

sost. TFR

Banca c/c 100

31/12/2016

Accantonamento TFR #

Debiti TFR

Erario c/imposta sost.

5.351

249

5.600

16/02/2017

Erario c/imposta sost. TFR #

Banca c/c

Erario c/Acc imposta sost.

149

100

249

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È possibile che l’azienda decida di contrarre una polizza assicurativa

per garantire il trattamento di fine rapporto dei propri dipendenti, in

questo caso, al pagamento del premio, non è possibile effettuare una

compensazione ma occorre agire come segue.

Al pagamento del premio la scrittura contabile sarà:

Polizza assicurativa TFR dipendenti (sp) a Banca c/c (sp)ò

Il conto “polizza TFR dipendenti” è un conto di stato patrimoniale che accoglie

l’importo del premio pagato, rappresenta sostanzialmente un Credito verso Altri

da inserire in C II 5 ovvero in Attività Finanziarie immobilizzate B III 2 lett d. Alla

fine di ogni periodo di imposta occorrerà rilevare l’indennità di licenziamento

maturata:

Indennità di licenziamento (ce) a Fondo Tfr dipendenti (sp)

TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO – TFR

POLIZZA ASSICURATIVA

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Alla cessazione del rapporto di lavoro occorrerà rilevare la

liquidazione della indennità accantonata distinguendo la quota

maturata nell’anno da quella accantonata negli anni precedenti, la

scrittura contabile sarà la seguente:

Diversi a Dipendenti c/liquidazione (sp)

Fondo Tfr dipendenti (sp)

Indennità licenziamento (ce)

TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO –

TFR POLIZZA ASSICURATIVA

Avvenuta la cessazione occorrerà regolare la posizione con la società

di assicurazione. Necessita a questo punto distinguere due casistiche a

seconda che la polizza sia stata stipulata prima o dopo il 1.01.1996

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scrittura contabile per assicurazione ante 01.01.1996:

Diversi a Diversi

Banca c/c (sp)

Imposte varie (ce)

a Polizza assicurativa Tfr dipendenti (sp)

a Proventi vari (ce)

Il conto Imposte varie accoglie la ritenuta del 12,50 a titolo

definitivo gravante sul premio incassato

TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO

– TFR POLIZZA ASSICURATIVA

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TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO

– TFR POLIZZA ASSICURATIVA

polizza successiva al 1/1/1996 :

Diversi a Diversi

Banca c/c (sp)

Erario c/ ritenute subite (sp)

a Polizza assi.tiva Tfr dipendenti (sp)

a Proventi vari (ce)

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Controllare il relativo verbale assemblea e che l’importo deliberato

corrisponda a quello corrisposto.

Controllare la rispondenza del contributo Inps con i valori

corrisposti.

Verificare che sia stato corrisposto per intero nell'esercizio.

Accantonamento TFM amministratori - Verificare se previsto

statutariamente o se determinato con verbale dell’assemblea dei soci,

rilevare il costo maturato.

COMPENSO AMMINISTRATORE

RELATIVO ALL'ANNO 2016

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RILEVAZIONE DEL COMPENSO

AMMINISTRATORE I compensi amministratori sono:

deliberati dall'assemblea dei soci e sono assimilati, ai fini

fiscali, al compenso da lavoro dipendente.

certificati da una busta paga e sono assoggetti normalmente

anche ad Inail.

Sul compenso lordo dell'amministratore vengono trattenute sia le

ritenute fiscali che i contributi Inps.

La deduzione nel 2016 è assicurata se l’erogazione avviene entro il 12

gennaio dell’anno successivo a quello di “delibera”: si tratta del

c.d. principio di “cassa allargata”.

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Compensi

amministratori a Diversi 3.851,66

a Amministratori c/compensi 2.500,00

a Inps c/contributi collaboratori 321,85

a Erario c/ritenute dipendenti 1.017,07

a Inail c/contributi collaboratori 12,56

a Dipendenti c/arrotondamenti 0,18

ESEMPIO: Compenso lordo euro 3.851,66 ritenute inps 321,85, ritenute irpef

10.17,07 INAIL 12,56 le scritture da contabilizzare saranno le seguenti:

RILEVAZIONE DEL COMPENSO

AMMINISTRATORE

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Diversi a Diversi 668,82

Contributi c/Inps

amministratore 643,70

Contributi c/Inail

amministratore 25,12

a Inps c/contributi

collaboratori

643,70

a Inail c/contributi

collaboratori 25,12

ESEMPIO: rilevazione contributi carico azienda

RILEVAZIONE DEL COMPENSO

AMMINISTRATORE

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Scrittura contabile del versamento della 1° rata di acconto delle

imposte IRES e IRAP (mese di giugno):

_______________________ _____________________

Diversi a Banca c/c

Erario c/acconto IRES

Erario c/acconto IRAP

La medesima scrittura dovrà essere registrata in sede di calcolo

della 2° rata di acconto IRES ed IRAP (mese di novembre).

IMPOSTE DI COMPETENZA

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Al 31.12.X è necessario calcolare e rilevare in bilancio le imposte

di competenza dell’esercizio, le quali possono essere uguali,

superiori o inferiori a quelle versate a titolo di acconto.

Imposte di competenza superiori agli acconti:

______________________ ________________________

Diversi a Diversi

IRES dell’esercizio (5.000)

IRAP dell’esercizio (8.000)

Erario c/acconto IRES 4.100

Erario c/acconto IRAP 6.300

Erario c/debito IRES 900

Erario c/debito IRAP 1,700

IMPOSTE DI COMPETENZA

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IMPOSTE DI COMPETENZA

Imposte di competenza inferiori agli acconti versati:

_______________________ ___________________

Diversi a Diversi

IRES dell’esercizio (4.000)

IRAP dell’esercizio (3.000)

Erario c/IRES a credito (100)

Erario c/IRAP a credito (600)

Erario c/acconto IRES (4.100)

Erario c/acconto IRAP (3.600)

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«FOCUS FINALE»

UN ANNO DI FORMAZIONE INSIEME Gennaio – Dicembre 2017

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Verifica saldi clienti e fornitori ; arrotondamenti da eseguire e

valutazione crediti in contenzioso; attenzione ai conti clienti aperti in

avere e conti fornitori aperti in dare

Cassa: il saldo deve sempre essere in dare

Banche: riconciliazione con estratti conto bancari e verifica

contabilizzazione interessi di competenza dell’ultimo trimestre ( nuove

regole ABI); corretta rilevazione delle ritenute sugli interessi attivi lordi

Dipendenti c/retribuzioni, rapporti con Erario ed Enti : il saldo deve

corrispondere con le retribuzioni erogate nel gennaio 2017 (entro il 12.1)

al netto di acconti pagati nel 2016

Compensi amministratori e collaboratori: il saldo deve corrispondere con

i compensi erogati nel gennaio 2017 (entro il 12.1); per gli emolumenti

amministratori verifica delle delibere relative

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Fatture/note credito da ricevere e da emettere: verifica documenti

contabilizzati nel 2017

Contratti di locazione finanziaria; calcolo competenza e controllo

risconti

Verifica dei conteggi relativi a risconti attivi/passivi e ratei attivi/passivi

Verifica dei rapporti con il personale attraverso i prospetti rilasciati dal

consulente del lavoro relativi ai costi per Tfr, ferie maturate e non

godute, ratei 13/14ma e saldo Inail per il 2016

Ammortamenti: aggiornamento libro cespiti e individuazione aliquote

applicabili

Valutazione delle rimanenze finali

accantonamento imposte di competenza