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Presentazione del Magnifico Rettore Care Studentesse, Cari Studenti, desidero porgere il mio saluto con l’augurio che la scelta del percorso formativo presso questo Ateneo soddisfi in pieno le vostre aspirazioni culturali e professionali. L’Università di Siena si è confermata al primo posto nella classifica Censis-Repubblica degli atenei italiani, con il punteggio medio in assoluto più alto a livello nazionale: una conferma che ci rende orgogliosi, ottenuta coniugando la valorizzazione della nostra tradizione e il consolidamento a livello nazionale e internazionale della ricerca e della didattica. Fermi nel mantenere gli studenti al centro dei nostri progetti, abbiamo lavorato per sviluppare una rete integrata di servizi, in collaborazione con le altre istituzioni cittadine e del territorio. Tale lavoro si è concretizzato con la realizzazione del portale USienaWelcome, dove sono raccolte tutte le opportunità che permettono di vivere un’esperienza universitaria a tutto tondo. Vi porgo il mio più cordiale benvenuto, con i migliori auguri per un anno di studi sereno e produttivo. Prof. Angelo Riccaboni

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Page 1: Presentazione del Magnifico Rettore · 2014-10-02 · Presentazione del Magnifico Rettore Care Studentesse, Cari Studenti, desidero porgere il mio saluto con l’augurio che la scelta

Presentazione del Magnifico Rettore

Care Studentesse,

Cari Studenti,

desidero porgere il mio saluto con l’augurio che la scelta del percorso formativo presso

questo Ateneo soddisfi in pieno le vostre aspirazioni culturali e professionali.

L’Università di Siena si è confermata al primo posto nella classifica Censis-Repubblica

degli atenei italiani, con il punteggio medio in assoluto più alto a livello nazionale: una

conferma che ci rende orgogliosi, ottenuta coniugando la valorizzazione della nostra

tradizione e il consolidamento a livello nazionale e internazionale della ricerca e della

didattica.

Fermi nel mantenere gli studenti al centro dei nostri progetti, abbiamo lavorato per

sviluppare una rete integrata di servizi, in collaborazione con le altre istituzioni cittadine e

del territorio. Tale lavoro si è concretizzato con la realizzazione del portale

USienaWelcome, dove sono raccolte tutte le opportunità che permettono di vivere

un’esperienza universitaria a tutto tondo.

Vi porgo il mio più cordiale benvenuto, con i migliori auguri per un anno di studi sereno e

produttivo.

Prof. Angelo Riccaboni

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Presentazione del Direttore

Nel mondo contemporaneo le università sono chiamate a svolgere le due funzioni principali

di ricerca scientifica e di didattica. All’interno degli atenei, quindi, si studia in un contesto

nel quale si fa anche ricerca e si produce innovazione.

In moltissime università esistono, secondo una ormai lunga tradizione, facoltà, o scuole o

dipartimenti di Scienze Politiche (Sciences Politiques nella tradizione francese o

Government nella tradizione americana), che hanno una natura scientifica multidisciplinare.

Inserendosi in questo filone, il Dipartimento di Scienze Politiche e Internazionali si propone

di formare funzionari e dirigenti nelle più diverse amministrazioni, organizzazioni, enti e

imprese. Particolare attenzione è dedicata alla formazione internazionale anche con la

possibilità di trascorrere periodi di studio all'estero.

La forza delle Scienze Politiche sta nell'analisi dei contesti e quindi nella preparazione ad

ampio raggio, che consente di avere strumenti concettuali utilizzabili in vari ambiti

lavorativi.

L’offerta formativa del Dipartimento di Scienze Politiche e Internazionali comprende le aree

delle lingue, del diritto, dell’economia, della storia, della politologia, della sociologia,

rivolgendosi a quegli studenti che aspirano a lavorare come funzionari o dirigenti nelle

amministrazioni pubbliche, nelle imprese, nella politica, nella diplomazia, nelle istituzioni

europee, nelle organizzazioni internazionali non governative (ONG), nelle associazioni

destinate alla cooperazione nazionale e internazionale, nelle cooperative per l’assistenza

sociale, nella gestione delle risorse umane, nei sindacati e in alcune libere professioni come

quella del giornalismo e della comunicazione.

L’offerta formativa si presenta pertanto come un’offerta multidisciplinare, volta a preparare

lo studente a confrontarsi con più discipline e con metodi di studio e di ricerca di natura

diversa, che privilegiano la varietà e complessità dei problemi della società globale e la

duttilità nella formazione culturale, sempre utile durante la vita lavorativa.

Lo studente può scegliere un corso di laurea (Scienze Politiche, L-36) e due corsi di laurea

magistrale (Scienze Internazionali, LM-52; Pubbliche amministrazioni e Organizzazioni

Complesse, LM-63), orientandosi tra i diversi curricula concernenti le grandi aree di

interesse del Dipartimento: il settore storico-politico, quello internazionale, quello giuridico-

amministrativo, quello economico.

Da questo anno accademico gli insegnamenti del curriculum European Studies della laurea

magistrale in Scienze Internazionali sono proposti in lingua inglese.

Oltre a fornire allo studente gli strumenti necessari per approcciarsi al mondo del lavoro, il

Dipartimento promuove progetti di natura interdisciplinare o multidisciplinare, fondati sulla

cooperazione con le istituzioni locali, nazionali e internazionali. Il tutto in un contesto che

offre moderni ed efficienti spazi didattici e una biblioteca di dimensioni e qualità difficili da

trovare altrove.

All’interno di questo sito si possono reperire tutte le informazioni sul calendario didattico,

sugli orari, sui servizi, sulla biblioteca, sui centri di ricerca e sui laboratori.

Prof. Stefano Maggi

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SEDE E RECAPITI

Ufficio Studenti e Didattica Dipartimento di Scienze politiche e internazionali Via P.A. Mattioli, 10 (Piano 0) 53100 Siena Orario apertura al pubblico:

lunedì: 09.00-13.30 Martedì e Giovedì 14.30-16.30 Venerdì previo appuntamento (da prenotare telefonicamente o per e-mail)

Telef. 0577-233349 (dal lunedì al venerdì ore 12.00-13.00) e-mail: [email protected] Per comunicazioni relative alla propria carriera (richieste informazioni esami, tasse, verbalizzazioni, verbali esami ecc.) gli studenti dovranno utilizzare esclusivamente l’indirizzo di posta elettronica istituzionale assegnato al momento dell’immatricolazione/iscrizione ([email protected]). L’Ufficio Studenti e Didattica del D.I.S.P.I. risponderà soltanto alle richieste pervenute dagli indirizzi istituzionali. In caso di smarrimento delle credenziali è possibile recuperarle attraverso la procedura di “Password dimenticata” presente sulla segreteria on.line (https://segreteriaonline.unisi.it/Home.do) inserendo il proprio codice fiscale.

Eventuali modifiche e/o integrazioni saranno riportate in tempo reale nella versione online presente nella pagine web del Dipartimento:

http://www.dispi.unisi.it/it/didattica/guida-dello-studente-aa-2014-2015-notiziario

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OFFERTA DIDATTICA A.A. 2014-2015

Il Dipartimento di Scienze Politiche e Internazionali offre una ampia gamma di programmi didattici nei vari livelli previsti nel sistema universitario italiano e riconosciuti dall’ordinamento comunitario: in particolare, i corsi di laurea - programmi triennali ai quali si accede con un titolo di scuola superiore – e i corsi di laurea magistrale – programmi biennali ai quali si viene ammessi dopo aver conseguito una laurea. Vi sono inoltre corsi post-laurea autonomamente strutturati e orientati a una specifica formazione professionale. Infine, i dottorati di ricerca rappresentano il livello più elevato di istruzione superiore.

Corsi di Laurea

Scienze politiche (Classe L-36) curr. Storico-politico curr. Studi internazionali curr. Governo locale e terzo settore curr. Politico-amministrativo

Corsi di Laurea Magistrale

Scienze internazionali (Classe LM-52) curr. European Studies (didattica erogata in lingua inglese) curr. Scienze internazionali e Diplomatiche curr. Sviluppo e cooperazione internazionale

Pubbliche amministrazioni e organizzazioni complesse (Classe LM-63) curr. Amministrazione, economia e impresa curr. Comunicazione sociale e istituzionale

INFORMAZIONI SULL'IDONEITÀ OBBLIGATORIA DI

LINGUA INGLESE a.a. 2014/2015

L’Università di Siena richiede a tutti i suoi studenti il superamento di una PROVA

OBBLIGATORIA D’IDONEITÀ DI LINGUA INGLESE di livello B1 (lauree triennali)

e B2 (lauree magistrali).

L’idoneità deve essere conseguita tramite una prova presso il Centro Linguistico d’Ateneo.

A tale scopo una volta immatricolato lo studente dovrà subito SOSTENERE UN TEST

DI LIVELLO che valuta il suo attuale livello di conoscenza della lingua inglese, a meno

che non sia già in possesso di una certificazione internazionale (la tabella delle certificazioni

riconosciute dall'Ateneo è pubblicata sul sito web del CLA). In tal caso lo studente non

dovrà sostenere il test, ma presentare al Centro Linguistico entro il 15 dicembre 2014

l’originale del certificato per ottenere il riconoscimento dei Crediti Formativi Universitari

obbligatori corrispondenti a quelli previsti dal proprio corso di studi per la conoscenza della

lingua inglese.

RICORDA: se non sei in possesso di alcuna certificazione devi SUBITO

PRENOTARTI ONLINE (www.cla.unisi.it) per sostenere il test!

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I test di livello a Siena si svolgono dal 23 SETTEMBRE al 3 OTTOBRE

Nelle stesse date sarà possibile iscriversi ai corsi

I corsi iniziano il I ottobre

___________________

LAUREE MAGISTRALI

Tutti gli studenti già in possesso del livello B1 attestato tramite certificazione

internazionale riconosciuta dall'Ateneo - la tabella delle certificazioni riconosciute

dall'Ateneo è pubblicata sul sito web del CLA - o idoneità rilasciata dal Centro Linguistico

possono accedere direttamente al corso B2 senza sostenere il test.

Le iscrizioni si tengono dal 22 SETTEMBRE al 3 OTTOBRE

presso il Centro Linguistico d’Ateneo

Gli studenti provenienti da altri Atenei, per accedere ai corsi di preparazione B2,

dovranno dimostrare di aver raggiunto il livello di competenza richiesto per l'accesso alla

magistrale (B1) sostenendo un test di livello (prenotazioni online), a meno che non

presentino al Centro Linguistico una certificazione internazionale riconosciuta dall'Ateneo.

Agli studenti che, sebbene in possesso del certificato B1 (o idoneità), non abbiano

praticato la lingua da tempo, si raccomanda di svolgere un test di autovalutazione

(http://www.cla.unisi.it) e ricorrere allo studio autonomo per colmare le eventuali

lacune che non permetterebbero di seguire con profitto il corso di preparazione

all’idoneità B2.

Per maggiori informazioni: http://www.cla.unisi.it

CENTRO LINGUISTICO DI ATENEO Piazza San Francesco, 8 - SIENA Tel. 0577/232702-232703

e-mail: [email protected] http://www.cla.unisi.it/

Orario di Apertura dal lunedì al venerdì: 10,00 - 13,00

SEDE DI AREZZO - Viale Cittadini, 33 (sede del Pionta - Palazzina Uomini - Primo Piano)

tel. 0575/926384 o 926221 (Segreteria) tel. 0575/926233 (Lab. Linguistico)

e-mail: [email protected]

Orario di Apertura dal lunedì al venerdì: 10.30-12.30 e 13.00-15.00

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CORSO DI LAUREA IN: SCIENZE POLITICHE (L-36) (I piani di studio degli aa.aa. precedenti sono consultabili nelle pagine web del Dipartimento)

SCIENZE POLITICHE (L-36) – curriculum Storico-politico Studenti immatricolati a.a. 2014-2015

I ANNO 1. Diritto costituzionale (9 CFU) 2. Sociologia (12 CFU) 3. Storia contemporanea (9 CFU) 4. Storia delle relazioni internazionali contemporanee (9 CFU) 5. A scelta: Storia delle dottrine politiche (6 CFU) o

Storia delle istituzioni politiche (6 CFU) 6. A scelta:

Lingua francese (9 CFU) o Lingua spagnola (9 CFU)

Idoneità lingua inglese liv. B1 (3 CFU)

II ANNO 7. Economia politica (9 CFU) 8. Statistica (9 CFU) 9. Scienza politica (9 CFU) 10. Diritto dell’Unione Europea (6 CFU) 11. Lingua inglese (6 CFU) 12. Diritto costituzionale italiano e comparato (6 CFU) 13. Filosofia politica (6 CFU) 14. Diritto internazionale (9 CFU)

III ANNO 15. Sistema politico italiano (6 CFU) 16. Demografia (9 CFU) 17. Storia dell’economia e del territorio (6 CFU) 18. Storia del diritto internazionale (6 CFU) 19. Politica economica (6 CFU

Attività formative a scelta (12 CFU) Stage (8 CFU) Idoneità informatica (3 CFU) Prova finale (7 CFU)

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SCIENZE POLITICHE (L-36) – curriculum Studi internazionali Studenti immatricolati a.a. 2014-2015

I ANNO 1. Diritto costituzionale (9 CFU) 2. Sociologia (12 CFU) 3. Storia contemporanea (9 CFU) 4. Storia delle relazioni internazionali contemporanee (9 CFU) 5. A scelta:

Storia delle dottrine politiche (6 CFU) o Storia delle istituzioni politiche (6 CFU)

6. A scelta: Lingua francese (9 CFU) o Lingua spagnola (9 CFU)

Idoneità lingua inglese liv. B1 (3 CFU)

II ANNO 7. Economia politica (9 CFU) 8. Statistica (9 CFU) 9. Scienza politica (9 CFU) 10. Diritto dell’Unione Europea (6 CFU) 11. Politica economica (6 CFU) 12. Lingua inglese (6 CFU) 13. Metodologia della ricerca sociale (6 CFU) 14. Diritto internazionale (9 CFU)

III ANNO 15. Storia dell’economia e del territorio (6 CFU) 16. Sistema politico italiano (6 CFU) 17. Storia del Diritto internazionale (9 CFU) 18. Economia applicata (6 CFU) 19. Sviluppo e globalizzazione (6 CFU)

Attività formative a scelta (12 CFU) Stage (8 CFU) Idoneità informatica (3 CFU) Prova finale (7 CFU)

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SCIENZE POLITICHE (L-36) – curriculum Governo locale e Terzo settore Studenti immatricolati a.a. 2014-2015

I ANNO 1 Diritto costituzionale (9 CFU) 2 Sociologia (12 CFU) 3 Storia sociale (9 CFU) 4 Storia delle relazioni internazionali contemporanee (9 CFU) 5 A scelta: Storia delle dottrine politiche (6 CFU) o Storia delle istituzioni politiche (6 CFU) 6 A scelta:

Lingua francese (9 CFU) o Lingua spagnola (9 CFU)

Idoneità lingua inglese liv. B1 (3 CFU)

II ANNO 7 Economia politica (9 CFU) 8 Statistica (9 CFU) 9 Scienza politica (9 CFU) 10 Diritto dell’Unione Europea (6 CFU) 11 Lingua inglese (6 CFU) 12 Metodologia della ricerca sociale (6 CFU) 13 Diritto internazionale (9 CFU) 14 Economia pubblica (6 CFU) 15 Geografia (9 CFU)

III ANNO 16 Storia dell’economia e del territorio (6 CFU) 17 Economia e gestione del Terzo settore (6 CFU) 18 Sistema politico italiano (6 CFU) 19 Sociologia delle migrazioni (6 CFU) Attività formative a scelta (12 CFU)

Stage (8 CFU) Idoneità informatica (3 CFU)

Prova finale (7 CFU)

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SCIENZE POLITICHE (L-36) – curriculum Politico-amministrativo Studenti immatricolati a.a. 2014-2015

I ANNO 1. Istituzioni Diritto privato (9 CFU) 2. Sociologia (12 CFU) 3. Storia contemporanea (9 CFU) 4. Storia delle relazioni industriali (9 CFU) 5. A scelta:

Storia delle dottrine politiche (6 CFU) o Storia delle istituzioni politiche (6 CFU)

6. A scelta: Lingua francese (9 CFU) o

Lingua spagnola (9 CFU) Idoneità lingua inglese liv. B1 (3 CFU)

II ANNO 7. Diritto costituzionale (9 8. Economia politica (9 CFU) 9. Statistica (9 CFU) 10. Scienza politica (9 CFU) 11. Diritto internazionale (6 CFU) 12. Politica economica (6 CFU) 13. Lingua inglese (6 CFU) 14. Diritto amministrativo (6 CFU)

III ANNO 15. Storia dell’economia e del territorio (6 CFU) 16. Sistema politico italiano (6 CFU) 17. A scelta: Diritto costituzionale italiano e comparato (6 CFU)

Diritto del lavoro (6 cfu) 18. Diritto tributario (9 CFU) 19. Economia pubblica (6 CFU)

Attività formative a scelta (12 CFU) Stage (8 CFU) Idoneità informatica (3 CFU) Prova finale (7 CFU)

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CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN: SCIENZE INTERNAZIONALI (LM-52) (I piani di studio degli aa.aa. precedenti sono consultabili nelle pagine web del Dipartimento)

SCIENZE INTERNAZIONALI (LM-52) Curriculum European studies Studenti immatricolati a.a. 2014-2015

I ANNO 1. European Macroeconomics (6 CFU) 2. European Union Politics (9 CFU) 3. Environmental Economics (6 CFU) 4. European Human Rights Protection (6 CFU) 5. Lingua UE (6 CFU) 6. Comparative Politics (9 CFU) 7. Contemporary European History (9 CFU) 8. Attività formative a scelta (9 CFU) II ANNO 9. Lingua UE (6 CFU) 10. History of International Relations (9 CFU) 11. Monetary Economics (6 CFU) 12. International Economic Law (6 CFU)

Idoneità di lingua inglese (4 CFU) Idoneità informatica (3 CFU) Stage (8 CFU) Prova finale (18 CFU

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SCIENZE INTERNAZIONALI (LM-52) curriculum Sviluppo e cooperazione internazionale Studenti immatricolati a.a. 2014-2015

I ANNO 1. Economia internazionale (6 CFU) 2. Relazioni internazionali (9 CFU) 3. Diritto dell’Unione Europea (corso progredito) (6 CFU) 4. Lingua UE (6 CFU) 5. Organizzazione internazionale (6 CFU) 6. Economia dello sviluppo (6 CFU) 7. A scelta:

Sociologia dello sviluppo (9 CFU) o Geografia dello sviluppo (9 CFU)

8. A scelta: Storia globale dell’età contemporanea (9 CFU) o Storia dello sviluppo (9 CFU)

Idoneità informatica (3 CFU) II ANNO 9. Lingua UE (6 CFU) 10. A scelta:

Tutela internazionale dei diritti umani (6 CFU) o International Economic Law (6 CFU)

11. Storia dell’Africa (6 CFU) Attività formative a scelta (9 CFU)

Laboratorio di cooperazione allo sviluppo (3 CFU) Idoneità di lingua inglese (4 CFU) Stage (8 CFU) Prova finale (18 CFU)

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SCIENZE INTERNAZIONALI (LM-52) Curriculum Scienze internazionali e diplomatiche Studenti immatricolati a.a. 2014-2015

I ANNO

1. Economia internazionale (6 CFU) 2. A scelta:

Relazioni internazionali (9 CFU) o Comparative Politics (9 CFU)

3. Lingua UE (6 CFU) 4. A scelta:

Storia delle relazioni internazionali II (6 CFU) o Storia della diplomazia (6 CFU) o Storia del pensiero politico (6 CFU)

5. A scelta: Organizzazione internazionale (6 CFU) o Diritto dell’Unione Europea (corso progredito) (6 CFU)

6. A scelta: Storia dei sistemi politici (9 CFU) o Storia contemporanea II (9 CFU)

7. A scelta: Storia dell’Asia (9 CFU) o Storia dei rapporti tra Stato e Chiesa (9 CFU) o Storia dei movimenti e dei partiti politici (9 CFU)

8. A scelta: Storia del diritto europeo (9 CFU) o Storia dello sviluppo (9 CFU)

II ANNO 9. Lingua UE (6 CFU) 10. Tutela internazionale dei diritti umani (6 CFU) 11. Diritto internazionale privato e processuale (6 CFU) 12. Attività formative a scelta (9 CFU)

Idoneità di lingua inglese (4 CFU) Idoneità informatica (3 CFU) Stage (8 CFU) Prova finale (18 CFU)

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CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN: PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI E ORGANIZZAZIONI COMPLESSE (LM-63)

(I piani di studio degli aa.aa. precedenti sono consultabili nelle pagine web del Dipartimento)

PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI E ORGANIZZAZIONI COMPLESSE (LM-63) curriculum Amministrazione, economia e impresa Studenti immatricolati a.a. 2014-2015

I ANNO 1. Economia internazionale (6 CFU) 2. Politica economia internazionale (6CFU) 3. Storia contemporanea II (9 CFU) 4. Economia monetaria (6 CFU) 5. Diritto amministrativo II (9 CFU) 6. Analisi dei dati (9 CFU) 7. Sociologia politica (9 CFU) 8. Diritto dell’Unione europea (corso progredito) (6 CFU) II ANNO 9. A scelta:

Analisi delle politiche pubbliche (6 CFU) o Metodologia della scienza politica (6 CFU) 10. A scelta:

Ist. Diritto e procedura penale (9 CFU) o Diritto tributario europeo (9 CFU) 11. A scelta:

Diritto sociale europeo (6 CFU) o Diritto regionale (6 CFU)

Attività formative a scelta (9 CFU) Idoneità di lingua inglese (4 CFU) Stage (8 CFU) Prova finale (18 CFU)

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PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI E ORGANIZZAZIONI COMPLESSE (LM-63) curriculum Comunicazione sociale e istituzionale Studenti immatricolati a.a. 2014-2015

I ANNO 1. Economia internazionale (6 CFU) 2. Storia delle comunicazioni (9 CFU) 3. Economia monetaria (6 CFU) 4. Diritto amministrativo II (9 CFU) 5. Analisi dei dati (9 CFU) 6. Analisi del linguaggio politico (6 CFU) 7. Metodologia della scienza politica (6 CFU) 8. Storia del giornalismo (9 CFU) II ANNO 9. Analisi delle politiche pubbliche (6 CFU) 10. Diritto della comunicazione politica (6 CFU) 11. Diritto dell’informazione (9 CFU)

Attività formative a scelta (9 CFU) Idoneità di lingua inglese (4 CFU) Stage (8 CFU) Prova finale (18 CFU)

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Programmi Post-Laurea

Corsi di Perfezionamento Operatore delle società sportive Il corso, coordinato dai Proff. Saverio Battente e Simone Borghesi, intende offrire un programma di aggiornamento e crescita professionale per tutti coloro, neolaureati o professionisti già in carriera, che intendono perfezionare le proprie capacità nel management dello sport e negli altri contesti professionali connessi alla crescita dell'associazionismo sportivo. (Per informazioni: [email protected]; [email protected])

Dottorato di Ricerca Studi Storici Università di Firenze - Università di Siena (Sede amministrativa l’Università degli Studi di Firenze). Il Dipartimento di Scienze Politiche e Internazionali ha ereditato una tradizione formativa post-lauream che risale al 1999, quando fu attivato il dottorato in Teoria e storia della modernizzazione in età contemporanea, che ha portato nel corso di oltre un decennio a formare numerosi dottori di ricerca, studiosi di diversi aspetti della società contemporanea. Dal 2013, il Dipartimento partecipa attivamente al corso di Dottorato di ricerca in Studi Storici organizzato dalle Università di Siena e di Firenze, che spazia dalla storia dell'Oriente antico fino alla contemporaneità e offre la possibilità di confrontarsi con temi di ampio respiro che indagano i processi di trasformazione economica, sociale, politica, religiosa e culturale delle civiltà del passato e del presente. La presenza di discipline dedite all’analisi delle fonti e delle trasformazioni del territorio arricchiscono un percorso che ogni curriculum declina in modi specifici. Il curriculum in Storia e civiltà del Mondo Antico e del Vicino Oriente insiste su una

concezione unitaria del mondo antico e ne persegue l’analisi attraverso metodologie interdisciplinari.

Il curriculum in Storia medievale offre percorsi di ricerca in grado di affrontare, attraverso documentazione originale e inedita, i principali temi del millennio medievale.

Il curriculum di Storia moderna promuove ricerche originali sulla storia dei secoli XVI-XIX, con attenzione alle tematiche transnazionali e transculturali e alle implicazioni della storia europea con quella del mondo extraeuropeo.

Il curriculum in Storia contemporanea prepara a competenze pluridisciplinari, con particolare attenzione alla dimensione metodologica e storiografica, e al confronto con i contesti di svolgimento dei fenomeni dell'età contemporanea.

Il curriculum in Scienze del libro, istituzioni e archivi orienta allo studio della storia della cultura scritta, dei sistemi di produzione e conservazione del libro, nonché dei complessi documentari dall’età tardoantica a quella contemporanea.

Per informazioni: http://www.dssbc.unisi.it/it/dottorato-studi-storici

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Tabella corrispondenza INSEGNAMENTI tra precedenti ordinamenti e gli attuali

Insegnamenti precedenti ordinamenti Insegnamenti attivi a.a. 2014-2015

Storia dell'integrazione europea Storia dei movimenti e dei partiti politici

Diritto commerciale Diritto commerciale (Giurisprudenza) Diritto del lavoro italiano ed europeo

Diritto sociale europeo Diritto dell'economia Diritto del mercato unico

Diritto dell' U.E. (corso progredito) Diritto europeo del commercio e della concorrenza Economia ambientale

Environmental economics Economia applicata Economia e gestione del settore Cooperativo

Economia e Gestione del III Settore

Metodologia della scienza politica Sc. Dell'opinione pubblica (Dispoc) Organizzazione e diritto dell'Unione europea

Diritto dell'unione europea

Scienza delle finanze Politica economica internazionale Sociologia dell'organizzazione Sociologia del lavoro Statistica economica

Analisi dei dati Statistica sociale Storia del diritto italiano

Storia del diritto internazionale Storia del diritto italiano (storia del diritto internazionale) Storia del territorio e dello Sviluppo locale

Storia dell'economia e del territorio

Storia della cultura inglese Lingua inglese II Storia dell'amministrazione Storia istituzioni politiche Storia delle dottrine sociali storia delle dottrine politiche Storia delle istituzioni dell'europa contemporanea

Storia del diritto europeo

Storia economica II (c.l.m. Sc. Internaz.) Storia dello sviluppo

Storia Moderna Storia economica e sociale dell'età moderna

Storia economica (per triennale) Storia economica (c.l.m. Pubbl. Amm. Org. Complesse) mutuato da Storia dello Sviluppo (c.l.m. Sc. Internaz.)

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ANALISI DEI DATI Docente: PAOLA PALMITESTA Numero ore: 60 Periodo: Primo semestre Crediti: 9 Settori: SECS-S/03 Obiettivi formativi Scopo del corso è di fornire gli strumenti utili per un'efficace strutturazione dell'analisi statistica dei dati, nonché di presentare le tecniche statistiche e le procedure di analisi quantitativa necessarie per un impiego corretto ed efficiente dei dati e delle informazioni qualitative e quantitative

CONTENUTI DEL CORSO

Richiami di analisi statistica descrittiva univariata e bivariata. Caratteri, unità statistiche, scale di misurazione. Popolazione e campione. Struttura di un dataset, matrice dei dati e sua rappresentazione mediante foglio elettronico. Distribuzione di frequenza di un carattere e sua rappresentazione grafica o tabellare. Sintesi di una distribuzione. Distribuzione di frequenza congiunta di due caratteri e sua rappresentazione mediante grafico o tabella. Sintesi di una distribuzione congiunta. Applicazioni su foglio elettronico. Richiami di alcune nozioni base di inferenza statistica. Modelli statistici, stima di medie, proporzioni, differenze di medie, varianze ed altri parametri incogniti, standard error di una stima, intervalli di confidenza, verifica di ipotesi, p-value e sua interpretazione. Modelli di regressione. Struttura generale e obiettivi di un modello di regressione, analisi della dipendenza di una variabile da altre variabili esplicative. Applcazioni su software R Gli studenti non frequentanti sono pregati di contattare il docente. MODALITA’ DI VERIFICA DELL’APPRENDIMENTO

L'esame consiste nello svolgimento di esercizi sul programma indicato utilizzando i software Calc e R e in una prova orale

TESTI DI RIFERIMENTO

- Crivellari R., Analisi Statistica dei dati con R, Apogeo, 2006

- Iacus S.M., Masarotto G., Laboratorio di Statistica con R, II ed., McGraw-Hill, 2007

- Stefanini F.M., Introduzione alla Statistica Applicata con esempi in R, Pearson Education, 2008

- Ieva F. et al., Laboratorio di Statistica con R, Pearson education, 2012

- S. Borra, A. Di Ciaccio, Statistica - metodologie per le scienze economiche e sociali, III edizione McGraw-Hill, Milano, 2014.

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ANALISI DEL LINGUAGGIO POLITICO Docente: SERGIO AMATO Numero ore: 40 Periodo: Secondo semestre Crediti: 6 Settori: SPS/04 Obiettivi formativi Acquisizione degli strumenti teorico-metodologici e storici per la comprensione del linguaggio politico europeo del Settecento e dell'Ottocento attraverso lo studio analitico del celebre testo di Montesquieu, Lo spirito delle leggi (1748). Contenuti del corso Modulo A Dopo alcune lezioni introduttive del docente sul lessico politico del Settecento, con particolare riferimento ai concetti-chiave di 'nazione', 'patria', 'Stato', 'sovranità', 'cittadinanza' politica, 'libertà civile' e 'libertà politica', 'democrazia diretta' e 'democrazia rappresentativa', il primo modulo corso consisterà nella lettura, commento discussione seminariale dei Libri I-V del testo di Montesquieu, Lo spirito delle leggi (1748). Modulo B L'analisi del linguaggio politico di Montesquieu nei libri VI-XI dello Spirito delle leggi si concentrerà sui termini fondamentali: 'legge naturale', 'natura' e 'princìpi' dei 'tre governi'; la 'virtù politica' repubblicana come 'amore per la patria e per le leggi', l''onore' nelle monarchie moderate, la 'paura' negli Stati dispotici; la 'degenerazione' delle due forme moderate di governo (monarchia e repubblica) nel 'dispotismo'; la 'dimensione' degli Stati e la 'repubblica federativa'; l'elogio dei 'corpi intermedi' ed il ruolo della 'divisione dei poteri' nella 'costituzione' inglese, la 'moderazione del potere' attraverso il 'potere'. Metodi didattici Spiegazione storico-critica del testo di Montesquieu sull'Esprit des Lois (1748) Modalità di verifica dell'apprendimento Esame orale alla fine del corso Testi di riferimento - MONTESQUIEU, Lo spirito delle leggi, a cura e con introduzione di Sergio Cotta, Torino UTET, in una qualsiasi edizione. - Materiale distribuito dal docente sul testo di Montesquieu, Lo spirito delle leggi.

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ANALISI DELLE POLITICHE PUBBLICHE Docente: LUCA VERZICHELLI Numero ore: 40 Periodo: Primo semestre Crediti: 6 Settori: SPS/04 Contenuti del corso La prima parte del corso introduce i concetti fondamentali di una disciplina, l’analisi delle politiche pubbliche, che da tempo costituisce una autonoma prospettiva di studio nell’ambito della scienza politica. Le lezioni alterneranno riflessioni teoriche sui molteplici strumenti concettuali propri dell’analisi delle politiche ad esercitazioni pratiche tese a sviluppare la sensibilità degli studenti verso l’applicazione di detti strumenti. In particolare, ci si concentrerà su quel versante della disciplina definito come lo studio empirico del policy making. Ovverosia, lo studio delle azioni messe (o non messe) in opera dai governi e dagli altri attori politici, le interazioni tra tali attori, i tempi e le modalità dei processi decisionali, gli stili decisionali. Nel dettaglio, gli argomenti trattati saranno i seguenti: la definizione di politica pubblica, il processo decisionale, gli attori della politica, il ciclo di vita delle politiche pubbliche, le tipologie delle politiche pubbliche; l’attuazione delle politiche pubbliche e la valutazione delle politiche pubbliche. La seconda parte del corso verte sui problemi della comparabilità delle politiche pubbliche, sviluppando l'analisi di alcuni politiche pubbliche locali e territoriali: gli interventi infrastrutturali, la difesa del territorio, il controllo della legalità, la difesa ambientale. The first part of the course introduces the basic concept of a discipline – public policy analysis – which has been established in recent decades as one of the most promising perspective of study within the field of political science. The lectures will alternate theoretical reflections about the conceptual instruments of the discipline and practical exercises finalized to develop the receptivity of these instruments by the young students. In particular, the course will focus the sector of the discipline defined as the empirical study of policy making. That is to say, the analysis of the decision put in action (or not) by governments and other politically relevant actors, the interactions among these actors, the modes and the timing of the processes, the policy styles. More in details, the central topics of the module will be the following: definition of public policy, policy processes, policy actors, policy cycle, typologies of public policies, policy implementation and policy evaluation. The second part of the course deals with the comparison among public policies, focusing in particular some cycles of local and territorial policy making: infrastructures, territorial protection, peripheral crime, environmental protection

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Obiettivi formativi Il corso intende essenzialmente fornire gli strumenti analitici di base per un corretto approccio alle politiche pubbliche. Gli studenti devono mostrare, alla fine del modulo, di saper utilizzare detti strumenti e di saper condurre una approfondita analisi dei processi decisionali. L’obiettivo della seconda parte è invece sostantivo. Gli studenti dovranno approfondire la conoscenza di alcuni settori di policy centrali nella trasformazione delle democrazie contemporanee, con specifico riferimento alla convergenza dei processi decisionali nell’area dell’Unione Europea. The course aims at providing the students with the basic instruments of public policy analysis. At the end of the course, each student has to show command of such methodological instruments and to know how to produce a comprehensive analysis of a process of decision making. On the contrary, the aim of the second part is substantive. Students will have to develop their knowledge of a few policy sectors which are critical in the comprehension of current transformations within the democratic regimes. A specific focus will be proposed concerning the convergence of policy processes within the European Union. Metodi didattici Lezioni frontali e seminari con la partecipazione degli studenti attraverso presentazioni Modalità di verifica dell'apprendimento Esame finale sulla base di una esercitazione scritta e di un colloquio orale. Possibilità di una prova scritta in itinere Testi di riferimento Per la parte metodologica: B. Dente, Le decisioni di policy, Bologna, il Mulino 2011 Per la parte sostantiva : L. Lanzalaco e A. Prontera, Politiche pubbliche comparate, Bologna, Il Mulino 2012. Gli studenti impossibilitati a seguire assiduamente sono pregati di contattare il docente per chiarire contenuti e modalità dell’esame. Students who cannot attend the course are asked to contact the teacher in order to clarify content and modes of the exam. Website http://lucaverzichelli.weebly.com/analisi-delle-politiche-pubbliche.html

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ANALISI DELLE POLITICHE SOCIALI Docente: SABRINA CAVATORTO Numero ore: 40 Periodo: Primo semestre Crediti: 6 Settori: SPS/04 CONTENUTI Il corso affronta le problematiche legate alle costruzione e allo sviluppo delle politiche sociali, nonché all'evoluzione dei modelli di stato sociale (welfare state) a livello europeo e internazionale. Viene in particolare approfondito il modello sociale europeo, con riferimento alla istituzionalizzazione della dimensione sovranazionale e al ruolo delle politiche comunitarie nei processi di cambiamento dei regimi di welfare degli stati dell'Unione europea. In collaborazione con la Prof.ssa Susan Senior saranno approfonditi alcuni esempi di progetti di politica sociale finanziati dall’UE. Una sezione specifica è infine dedicata all’analisi degli interventi di risposta alla crisi finanziaria ed economica degli ultimi anni. Anche attraverso studi di caso, verranno esaminate politiche di livello nazionale e regionale. OBIETTIVI FORMATIVI Il corso si propone di fornire agli studenti le conoscenze necessarie per comprendere fattori e dinamiche di sviluppo e funzionamento del welfare da una prospettiva di analisi delle politiche pubbliche. L'approfondimento della dimensione europea delle politiche sociali costituirà un obiettivo formativo specifico. METODI DIDATTICI Lezioni frontali e lavori di gruppo. Gli studenti frequentanti potranno sostenere prove intermedie di valutazione. Gli studenti non frequentanti devono concordare il programma d’esame con il docente. MODALITA’ DI VERIFICA DELL’APPRENDIMENTO Esame scritto (solo per frequentanti) oppure esame orale. TESTI DI RIFERIMENTO - Ferrera M. (2012) Le politiche sociali, il Mulino (selezione di capitoli da concordare con il docente). - Ascoli U. & Pavolini E. (2012) “Ombre rosse. Il sistema di welfare italiano dopo venti anni di riforme”, Stato e mercato, n. 3, pp. 429-464. - Saraceno C. (2014) “Simmetrie perverse. I paradossi delle politiche di contrasto alla povertà negli anni della crisi in Italia”, Politiche Sociali, n. 1, pp. 27-40. - Fargion, V. & Gualmini E. (a cura di) (2013) Tra l'incudine e il martello. Regioni e nuovi rischi sociali in tempo di crisi, il Mulino (selezione di capitoli da concordare con il docente). - Vandenbroucke F. (2013) “A European Social Union: Why We Need It, What It Means”, Rivista Italiana di Politiche Pubbliche, n. 2, pp. 221-248.

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SITI CONSIGLIATI Rivista quadrimestrale Politiche sociali www.rivisteweb.it/issn/2284-2098 ESPAnet Italia - Il network Italiano per l'analisi delle Politiche Sociali http://www.espanet-italia.net ** Materiale didattico integrativo e letture aggiuntive o sostitutive saranno consigliate durante il corso.

COMPARATIVE POLITICS Docente: MAURIZIO COTTA Numero ore: 60 Periodo: Primo semestre Crediti: 9 Settori: SPS/04 Obiettivi formativi “Forms of Governments and Party Systems in the Old and New Democracies of Europe” Summary of the Course: The aim of the course is to understand why comparative research stands at the core of political science, and to develop the analytical instruments through which it can be done. After a short introduction on the comparative method, the course will be devoted to analyzing two fundamental elements which concur in defining the structure and functioning of democratic regimes: the form of government and the party system. These two elements have been traditionally studied with regard to the established democracies of the Western world. The democratization of the Post-Communist countries of Europe and the increasing importance of the new system of supra-national governance of the EU require to extend the comparative effort also to these experiences. The first module of the course will be devoted to discussing the main conceptual instruments for the analysis of forms of governments and party systems. In the second module the students will be asked to conduct a comparison of a limited number of cases and to write a paper on a chosen topic. The readings for this course (articles and books) will be assigned in class. Attendance and active participation are strongly encouraged

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CONTEMPORARY EUROPEAN HISTORY Docente: Paul Richard Corner Numero ore: 60 Periodo: Secondo semestre Crediti: 9 Settori: M-STO/04 Obiettivi formativi:

Theme of the course Totalitarian Movements in the Twentieth Century The course will look at one of the themes that has dominated the historyof the twentieth century – that of the totalitarian movements of fascism, communism, and nazism. It will analyze the difering characteristics of the regimes and seek to understand the reasons for their success and eventual failure. As far as possible the lessons will be conducted as seminars, with student participation. For this reason the curse requires that students already have a good basic knowledge of twentieth century history and of historical methodology. Students who feel they lack this should read the relevant sections of T. Detti e G. Gozzini, Storia contemporanea. II. Il Novecento, Bruno Mondadori 2002. A good reading knowledge of English is essential. All students will have to prepare a short paper, to be handed in ten days before the exam. Students are strongly encouraged to frequent the lessons/seminars. Those who cannot do so should register for the course within two weeks of its beginning. After that date it will not be possible to register for the exam. Registration for the exam is online. Testi consigliati:

P. Corner, Riformismo e fascismo. L'Italia dal 1900 al 1940, Bulzoni, Roma 2002. (cap. 1,2,3,6,7,8) P. Corner, Il consenso totalitario, Laterza, Roma-Bari 2012 (English edition: Popular Opinion in Totalitarian Regimes, Oxford 2009) P. Corner, Il fascismo provinciale (titolo provvisorio), Carocci, Roma 2015 (English edition: the Fascist Party and Popular Opinion, Oxford 2012) I. Kershaw, Che cos'è il nazismo?, Bollati Boringhieri, Torino 2003. G. Procacci, Warfare-Welfare, Carocci, Roma 2013

E. Collotti, Il fascismo e gli ebrei, Laterza, Roma-Bari, 2003 E. Traverso, A ferro e fuoco. La guerra civile europea 1914-45, Il Mulino, Bologna, 2007

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DEMOGRAFIA Docente: CINZIA BUCCIANTI Numero ore: 60 (+20 ore esercitazioni) Periodo: Secondo semestre Crediti: 9 Settori: SECS-S/04 Obiettivi formativi Nella prima parte del programma (MODULO A) saranno trattate le fondamentali e basilari metodologie demografiche, a partire dalle fonti, per consentire agli studenti di capire ed analizzare i fenomeni demografici attuali. Nello specifico si presterà particolare attenzione al processo di invecchiamento, al calo della fecondità, all'importanza dei flussi migratori e al mutamento della composizione famigliare, influenzata anche dal calo della nuzialità e dall'emergenza di nuove forme di famiglia. Nella seconda parte (MODULO B) avrà un ruolo fondamentale lo studio della demografia dei Paesi in via di sviluppo, con particolare riguardo al continente africano e nello specifico all'Eritrea sia in termini di studio di transizione demografica, che di analisi del settore minerario eritreo con confronti con quello ghanese, nonché l'analisi di alcune aziende produttive attive ad Asmara e volte alla crescita socio-economica del Paese. Infine, durante le ore seminariali (20) si proporrà ed imposterà la realizzazione di studi e tesine che lo studente deciderà con il docente al termine dei moduli A e B. Studenti frequentanti: Buccianti C. (2011), La demografia in 14 lezioni, Libreria Scientifica, Siena - MODULO A Buccianti C., Fusari V.(2012),Mo(vi)menti di studio tra la demografia e l'antropologia, Libreria Scientifica, Siena - MODULO B Studenti non frequentanti: Contattare il docente al seguente indirizzo mail: [email protected]

DIRITTO AMMINISTRATIVO

Docente: MASSIMILIANO BELLAVISTA Numero ore: 40 Periodo: Primo semestre Crediti: 6 Settori: IUS/10 Programma Il corso è volto alla conoscenza delle fonti e dell’evoluzione storica del diritto amministrativo, con attenzione ai principi tanto dell’organizzazione quanto dell’attività amministrativa. Particolare rilievo sarà dato:

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1. ai concetti di potere, funzione amministrativa e di servizio pubblico; 2. all’organizzazione amministrativa sia in senso soggettivo (enti pubblici) sia in

senso oggettivo (norma – fatto); 3. alle procedure amministrative, come luogo processualizzato, da un lato, di

incontro – scontro fra interessi diversi e, dall’altro lato, di costituzione di rapporti giuridici.

Lo studio del diritto amministrativo sostanziale non può prescindere dalla conoscenza puntuale della legge 7 agosto 1990, n. 241. Testi consigliati: L.R. PERFETTI (a cura di), Corso di diritto amministrativo, II ed., Padova, CEDAM, 2008, capitoli: I, II, III, IV, V (sino a § 1.3 compreso), VI, IX, X, XII, XIII, XIV, XVI e XX. Lo studente dovrà, altresì, munirsi di una raccolta di leggi amministrative aggiornata al 2013. Svolgimento del corso: Il processo di avvicinamento allo studio del diritto amministrativo sostanziale sarà supportato, durante tutto lo svolgimento del corso, dalla comparazione con altri ordinamenti giuridici tanto di civil law quanto di common law. A tal fine verranno effettuati dei seminari aggiuntivi alle lezioni vere e proprie. Per gli studenti frequentanti sarà indicato un percorso differenziato per arrivare a sostenere l’esame.

DIRITTO AMMINISTRATIVO II Docente: FABIO FRANCARIO Numero ore: 60 (+ 20 esercitazioni) Periodo: Primo semestre Crediti: 9 Settori: IUS/10 Obiettivi formativi Il corso si propone di affrontare i principali aspetti del diritto amministrativo, con particolare riferimento ai profili dell’organizzazione e dell’attività della pubblica amministrazione, nonchè alle possibili forme di tutela del privato nei confronti dell’esercizio del potere amministrativo Contenuti del corso MODULO A: Parte prima: Amministrazione Pubblica, Politica, Diritto. L’amministrazione degli interessi dei cittadini – Il diritto delle amministrazioni pubbliche. Parte seconda: Funzioni e Amministrazioni (atti, posizioni giuridiche soggettive, apparati organizzativi).

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Amministrazione di regolazione – Amministrazione delle prestazioni – Amministrazione delle funzioni strumentali -Amministrazione delle funzioni ausiliarie. Parte quarta: Nozioni, disciplina e forme dell’attività Sezione prima: Caratteri e disciplina sostanziale Attività discrezionali e attività vincolate – Principi e regole dell’attività amministrativa. MODULO B: Parte terza: Nozioni, disciplina e forme dell’organizzazione Il potere di organizzare – Forme e relazioni organizzative. Parte quarta: Nozioni, disciplina e forme dell’attività Sezione seconda: Disciplina procedimentale Il procedimento amministrativo – Le conclusioni del procedimento. Parte quinta: Giustizia amministrativa: presupposti e caratteri delle tutele Invalidità, irregolarità, illiceità: conseguenze e rimedi – Origini, sviluppi e caratteristiche del sistema delle tutele. Metodi didattici lezioni frontali con ausilio di slides Modalità di verifica dell'apprendimento esame orale Testi di riferimento D. Sorace, Diritto delle amministrazioni pubbliche, Il Mulino, Bologna, V ediz. 2010 Altre informazioni Si raccomanda la conoscenza del testo aggiornato della legge n. 241/1990 s.m.i.

DIRITTO COSTITUZIONALE Docente: MICHELA MANETTI Numero ore: 60 Periodo: Secondo semestre Crediti: 9 Settori: IUS/08 Contenuti del corso LA COSTITUZIONE E I SUOI PRINCIPI FONDAMENTALI. Art. 1. Sovranità popolare e Costituzione rigida. Democrazia diretta e democrazia rappresentativa. Principio di maggioranza e pluralismo. Art. 139 I limiti alla revisione costituzionale : la forma repubblicana e i principi supremi della Costituzione. Art. 134 Il sindacato di costituzionalità delle leggi e degli atti aventi forza di legge. Art. 2. Il principio di libertà dei singoli e delle formazioni sociali. I doveri inderogabili. Art. 3, primo comma. Dal principio di eguaglianza formale al principio di ragionevolezza delle classificazioni legislative. Art. 3, secondo comma. Lo Stato sociale. Il godimento effettivo dei diritti e i diritti sociali. La prevalenza del mercato nel diritto comunitario. Art. 5 e nuovo art. 114. Lo Stato delle autonomie. Paragone con lo Stato federale.

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Art.7 e art. 8. Il principio concordatario e la derogabilità delle norme costituzionali ad eccezione dei principi supremi. Le intese con le comunità religiose diverse dalla cattolica. Art. 10 e art. 117. Il principio internazionalista. L’adattamento automatico per le norme di diritto internazionale generalmente riconosciute. La soggezione agli obblighi scaturenti dal diritto internazionale pattizio, salva la conformità di quest’ultimo alla Costituzione. Art. 11. Il principio pacifista. Le limitazioni alla sovranità in favore di organizzazioni internazionali. La partecipazione alla Unione Europea : prevalenza delle fonti comunitarie ; derogabilità delle norme costituzionali ad eccezione dei c.d. principi supremi. L’ORGANIZZAZIONE - Forme di Stato e forme di governo. Gli organi costituzionali. La giurisdizione e la pubblica amministrazione. LE FONTI DEL DIRITTO - Norme giuridiche, sociali e morali. Fonti fatto. La consuetudine. Fonti atto. Il procedimento di adozione e il valore che ne consegue. L’interpretazione della legge. Principio di completezza dell’ordinamento. I criteri per l’integrazione delle lacune. Principio di coerenza dell’ordinamento e risoluzione delle antinomie. Le leggi costituzionali e la protezione delle minoranze. La legge ordinaria e il significato del procedimento parlamentare. La riserva di legge e il suo significato in regime di Costituzione rigida. La riserva di legge nella prassi. Atti con forza di legge. Il decreto legge. Il decreto legislativo delegato. Il potere regolamentare dell’esecutivo nella legge n. 400 del 1988. La delegificazione. Il referendum abrogativo. Il sindacato della Cassazione e il sindacato di ammissibilità della Corte costituzionale. L’espansione dei limiti ex art. 75 Cost. Il seguito del referendum. LE LIBERTA’ – Inviolabilità, riserva di legge e riserva di giurisdizione. Testi di riferimento R. BIN - G. PITRUZZELLA, “Diritto pubblico”, Giappichelli Editore, Torino, 2012. E’ indispensabile consultare il testo della Costituzione italiana, l’art. 12 delle Disposizioni preliminari al Codice civile, nonché l’art. 17 della legge n. 400 del 1988, tutti reperibili in www.normattiva.it. (testo vigente). Il programma d’esame per gli studenti frequentanti sarà concordato con la docente all’inizio del corso. Durante il periodo delle lezioni verrà svolto un seminario integrativo facoltativo riguardante l’organizzazione politica e amministrativa, nonché la tutela giurisdizionale.

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DIRITTO COSTITUZIONALE ITALIANO E COMPARATO Docente: ROBERTO BORRELLO Numero ore: 40 Periodo: Secondo semestre Crediti: 6 Settori: IUS/08 Obiettivi formativi L'insegnamento si propone di evidenziare i presupposti della comparazione nel settore giuridico e in particolare nel campo pubblicistico e di fornire esemplificazioni pratiche dell'attività di comparazione stessa. Viene fornita anche la conoscenza più approfondita, rispetto all'esame di diritto costituzionale, di temi della materia costituzionalistica. Prerequisiti Conoscenza del Diritto costituzionale o, almeno, di nozioni di base del diritto Contenuti del corso

a) i temi cruciali della problematica costituzionalistica ed in particolare: il concetto di costituzione, la rigidità e la revisione costituzionale, potere costituente e di revisione costituzionale, il metodo delle riforme costituzionali in Italia;

b) la metodologia comparatistica nel campo del diritto costituzionale (microcomparazione e macrocomparazione), con particolare riguardo alle nozioni di forma di stato e forma di governo ed alle loro più usuali classificazioni;

c) i sistemi e le famiglie giuridiche: nozioni e classificazioni. Common Law e Civil Law:

d) fonti del diritto nel diritto comparato. TESTI Per gli studenti frequentanti: Appunti delle lezioni e materiale che sarà indicato e in parte fornito durante il corso Per gli studenti non frequentanti: G. Morbidelli, L. Pegoraro, A. Reposo, M. Volpi, Diritto pubblico comparato, 4 ed., Giappichelli, Torino, 2012, capp. I, II, III, IV e V.

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DIRITTO DEL LAVORO Docente: GIOVANNI ORLANDINI Numero ore: 40 Periodo: Secondo semestre Crediti: 6 Settori: IUS/07 Il corso si propone di far acquisire agli studenti conoscenze di carattere generale su principi, questioni problematiche e prospettive evolutive del diritto del lavoro italiano. Il corso, di carattere istituzionale, ha ad oggetto la disciplina che regola i rapporti individuali e collettivi di lavoro. L'analisi dei diversi istituti lavoristici sarà condotta ricostruendone l'evoluzione storica e tenendo conto in particolare dell'influenza delle politiche sociali e occupazionali dell'Unione europea. La prima parte del corso sarà dedicata all'analisi dei principi generali e del sistema delle fonti del diritto del lavoro. Verranno quindi affrontate le principali aree tematiche del diritto sindacale: libertà e organizzazione sindacale, contrattazione collettiva, concertazione, bilateralità e partecipazione, conflitto. Nella seconda parte del corso sarà esaminata la regolazione del mercato del lavoro (accesso al lavoro e servizi per l'impiego, formazione professionale, libertà di circolazione, mobilità e integrazioni salariali) e la disciplina del rapporto di lavoro subordinato (subordinazione e parasubordinazione, amministrazione del rapporto, organizzazione imprenditoriale e decentramento produttivo, contratti di lavoro speciali, estinzione del rapporto). Le riforme che negli ultimi anni hanno interessato il lavoro nelle pubbliche amministrazioni saranno oggetto di specifico approfondimento. Testo consigliato per l’esame: R. Del Punta, Diritto del lavoro, Giuffrè, ult.ed.

DIRITTO DELL’INFORMAZIONE

Docente: MICHELA MANETTI Numero ore: 60 Periodo: Secondo semestre Crediti: 9 Settori: IUS/09 Contenuti del corso LE PROBLEMATICHE CLASSICHE DELLA LIBERTA’ DI PENSIERO I limiti individualistici alla libertà di pensiero. Onore e riservatezza. Tutela dei dati personali. I limiti collettivi. l buon costume tra morale pubblica e libertà di scelta dell’utente. La sentenza n. 293 del 2000 della Corte costituzionale. La protezione dei minori in Internet.

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La tutela dei sentimenti religiosi. Ordine pubblico ideale e ordine pubblico materiale. I reati di opinione nel codice penale italiano. Il pensiero criminogeno: apologia, istigazione a delinquere e concorso nel reato. Il pensiero sovversivo. La distinzione tra pensiero e azione. Il clear and present danger. La sentenza della Corte Suprema degli Stati Uniti nella causa Texas v. Johnson. La democrazia protetta in Germania. Il pensiero fascista nella XII disp. trans. e nella legge Scelba. La giurisprudenza costituzionale italiana e la scelta per una democrazia aperta. Il nuovo ordine pubblico ideale internazionale. Dall'apologia di genocidio al divieto di propaganda razzista, sino alla punizione del negazionismo nell’Unione Europea. Il messaggio razzista e il cross burning in USA. MASSMEDIA E FUNZIONAMENTO DELLA DEMOCRAZIA L'art. 21 e la libertà di usare i mezzi di diffusione. Il principio del pluralismo. La legge sulla stampa e lo statuto dell'informazione giornalistica. Regole antitrust nell'editoria. La disciplina della radiotelevisione. Il monopolio pubblico nella giurisprudenza costituzionale. Il “diritto di accesso” alla radiotelevisione pubblica nella legge n. 103 del 1975. La liberalizzazione delle tv locali e nazionali. La legge 223 del 1990 e i limiti antitrust nel mercato delle radiotelevisioni. La sentenza della Corte Costituzionale n. 420 del 1994. I referendum abrogativi del giugno '95 sulla radiotelevisione. La legge n. 249 del 1997 : l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni. La mancata applicazione dei limiti antitrust e la sentenza n. 466 del 2002. La legge Gasparri e il T.U. della Radiotelevisione (ora T.U. dei servizi di media audiovisivi e radiofonici). Nuovo spazio al pluralismo con il digitale terrestre? La sentenza della Corte Costituzionale n. 155/2002 e la disciplina della par condicio. La difficile regolamentazione della Rete. Prerequisiti Esame di Diritto costituzionale o di Istituzioni di diritto pubblico Testi di riferimento M. MANETTI, “La libertà di manifestazione del pensiero”, in R. NANIA, P. RIDOLA, “I diritti costituzionali”, vol. II., Giappichelli, Torino, seconda edizione, 2006; M. MANETTI (a cura di), “Europa e informazione, Quaderno della Rassegna di diritto pubblico europeo”, E.S.I., Napoli, 2004. M. MANETTI, “Pluralismo dell’informazione e libertà di scelta” in Rivista AIC n. 1/2012 (Saggi e anticipazioni), www.associazionedeicostituzionalisti.it. Il programma di esame per gli studenti frequentanti sarà concordato con la docente all’inizio del corso.

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DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA Docente: PIETRO PUSTORINO Numero ore: 40 (+ 20 ore esercitazione) Periodo: Secondo semestre Crediti: 6 Settori: IUS/14 Programma: Il corso si pone l’obiettivo generale di fornire agli studenti gli elementi di base della materia e di coglierne nello stesso tempo l’evoluzione complessiva, sino ad analizzare gli sviluppi attuali del diritto dell’Unione europea. Particolare importanza verrà attribuita all’applicazione concreta, sia nel diritto interno, sia nell’ordinamento comunitario, del diritto dell’UE. Più specificamente, si analizzeranno le origini, gli sviluppi graduali e i caratteri generali dell’integrazione europea, dedicando una particolare attenzione ai problemi posti dalle adesioni di nuovi Paesi membri. Di seguito verranno esaminati i valori e gli obiettivi dell’UE nonché i principi generali in tema di ripartizione delle competenze fra UE e Stati membri. Si analizzeranno poi la cittadinanza europea, la struttura istituzionale, i procedimenti di formazione degli atti comunitari, le fonti del diritto dell’UE e le competenze degli organi giudiziari dell’UE. Infine, Infine verrà analizzato il problema dei rapporti fra ordinamento comunitario e ordinamenti interni degli Stati membri dell’UE, sia con riferimento al rango del diritto dell’UE negli ordinamenti nazionali, sia con riguardo alle competenze fra Stato e Regioni in tema di formazione ed esecuzione del diritto dell’UE. Durante il corso verranno svolte esercitazioni, seminari o conferenze su casi attuali, che saranno presi in considerazione ai fini della valutazione delle conoscenze degli studenti. Testi consigliati per l’esame: U. Villani, Istituzioni di Diritto dell’Unione europea, 3’ edizione, 2013, Bari, Cacucci Editore

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DIRITTO DELL’UNIONE EUROPEA (CORSO PROGREDITO)

Docente: RICCARDO PISILLO MAZZESCHI Numero ore: 40 (+20 ore esercitazioni) Periodo: Secondo semestre Crediti: 6 Settori: IUS/14

Tipologia di insegnamento: seminariale Modulo: non è diviso in moduli Settore scientifico disciplinare: IUS 14 Propedeuticità: Diritto dell’Unione Europea (primo livello), Diritto internazionale Frequenza: fortemente consigliata Periodo didattico: II semestre Prerequisiti: vedi supra, Propedeuticità Obiettivi formativi: Fornire agli studenti del secondo livello un quadro sintetico, ma completo, della parte materiale del diritto dell'Unione Europea, per completare la parte generale ed istituzionale dell'offerta formativa del primo livello. Il corso avrà natura seminariale e si svolgerà mediante la previa distribuzione agli studenti frequentanti di materiali giuridici (sentenze, regolamenti, direttive, scritti dottrinali, ecc.) che verranno via via discussi in aula. Tali studenti saranno valutati prevalentemente durante lo svolgimento del corso. Per gli studenti impossibilitati a frequentare viene fornito un programma alternativo sui manuali qui sotto consigliati Contenuti del corso:

I. Introduzione. 1. Evoluzione storica del diritto dell’UE 2. Diritto materiale dell’UE 3. Dall’unione doganale al mercato unico

II. Obiettivi e competenze dell’UE 4. In generale 5. Attribuzione di competenze 6. Principio di sussidiarietà e proporzionalità

III. Principi generali di diritto dell’UE 7. In generale 8. Certezza del diritto e legittimo affidamento 9. Leale cooperazione 10. Non discriminazione ed uguaglianza 11. Rispetto dei diritti umani fondamentali 12. Diritti della difesa.

IV. Libera circolazione delle merci 13. In generale 14. Nozione di merce 15. Divieto di dazi doganali e di imposizioni interne discriminatorie 16. Divieto di restrizioni quantitative e misure d’effetto equivalente

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17. Deroghe V. Libera circolazione dei lavoratori

18. Introduzione alla libera circolazione di persone e servizi. 19. La circolazione dei lavoratori subordinati. 20. I lavoratori e le loro famiglie 21. Coloro che cercano lavoro. 22. Deroghe

VI. Libertà di stabilimento 24. In generale 25. Nozione di stabilimento 26. Contenuto del diritto 27. Stabilimento secondario 28. Deroghe

VII. Libera prestazione di servizi 29. In generale 30. Nozione di servizio 31. Contenuto della libertà 32. Deroghe

VIII. Cittadinanza dell’Unione Europea 33. Cittadinanza europea e diritti dei cittadini verso l’Unione 34. La libera circolazione dei cittadini europei

IX. Concorrenza applicabile alle imprese 35. In generale 36. Nozione di impresa 37. Le intese vietate. 38. Pregiudizio al commercio 39. Accordi di distribuzione. Dichiarazione di nullità. Esenzioni 40. Abuso di posizione dominante 41. Procedura di applicazione degli artt.101 e 102 42. Concentrazioni 43. Imprese pubbliche e servizi d’interesse pubblico

X. Concorrenza applicabile agli Stati 44. Azioni statali che influenzano la concorrenza 45. Aiuti di Stato 46. Deroghe. Valutazione di compatibilità degli aiuti.

XI. Libera circolazione dei capitali e dei pagamenti 47. In generale 48. Nozione e contenuto 49. Deroghe

XII. Politica economica e monetaria 50. In generale 51. La politica economica 52. La politica monetaria

XIII. Spazio di libertà, sicurezza e giustizia 53. In generale 54. La politica dell’immigrazione

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55. La cooperazione giuridica in materia civile 56. Accesso effettivo alla giustizia :i rimedi dinanzi ai giudici nazionali per

violazioni del diritto europeo. 57. La cooperazione di polizia e doganale 58. La cooperazione in materia penale

XIV. Politica estera e di sicurezza comune e politica europea di sicurezza e difesa 59. In generale 60. La politica estera e di difesa comune 61. La politica comune di sicurezza e difesa

Prove di verifica: Per gli studenti che avranno seguito assiduamente le lezioni/seminari (che si svolgeranno sulle Parti da I a X del programma sopra indicato), la valutazione avverrà soprattutto durante il corso, sulla base degli interventi e delle discussioni sui materiali letti, e la prova orale finale sarà solo una verifica, che verterà su un argomento concordato fra il docente e lo studente. Invece, gli studenti che non potranno frequentare le lezioni/seminari dovranno sostenere l'esame orale tradizionale su tutto il programma (Parti da I a XIV), preparato sui seguenti testi: L. DANIELE, Diritto del Mercato Unico Europeo: Cittadinanza-Libertà di circolazione-Concorrenza-Aiuti di Stato, 2° ed., Giuffrè Editore, Milano, 2012 e in aggiunta: U. DRAETTA, N. PARISI (a cura di), Elementi di diritto dell’Unione Europea-Parte speciale: Il diritto sostanziale, 3° ed., Giuffrè Editore, Milano, 2010, Capitoli I, VI e VII.

DIRITTO DELLA COMUNICAZIONE POLITICA

Docente: ROBERTO BORRELLO Numero ore: 40 Periodo: Secondo semestre Crediti: 6 Settori: IUS/09 Obiettivi formativi Fornire la conoscenza della disciplina l settore dei processi comunicativi nel settore politico, come snodo della complessità del mondo contemporaneo, in relazione al più ampio ambito del diritto dell'informazione e alla diversità dei media coinvolti nei processi. Prerequisiti Conoscenza del diritto pubblico ed amministrativo Contenuti del corso Modulo A Contenuti: La disciplina dei processi comunicativi nel settore politico nell'ordinamento italiano (radiotelevisione, internet, stampa ed altri mezzi di comunicazione). Modulo B

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Contenuti: La disciplina dei processi comunicativi politici nelle esperienze straniere, con una analisi di alcune decisioni prese da Autorità indipendenti e Corti straniere. Metodi didattici lezioni frontali Modalità di verifica dell'apprendimento esami orali Testi di riferimento R. Borrello, Par condicio e radiotelevisione, I, Giappichelli, Torino, 2007, per intero. Materiale su supporto digitale che sarà fornito a chi voglia sostenere l’esame via e-mail previa richiesta all’indirizzo [email protected]. Tale materiale sarà disponibile on line non appena verrà predisposto il sito personale del docente

DIRITTO INTERNAZIONALE (curr.: Storico-politico, St. internazionali, Governo locale e Terzo settore)

Docente: RICCARDO PISILLO MAZZESCHI Numero ore: 60 Periodo: Primo semestre Crediti: 9 Settori: IUS/13 Tipologia di insegnamento: lezioni frontali Propedeuticità: nessuna, ma vedi prerequisiti. Frequenza: fortemente consigliata. Prerequisiti: Non sono richiesti esami propedeutici, ma è assai utile la conoscenza del Diritto costituzionale (o Istituzioni di diritto pubblico) e delle Istituzioni di diritto privato. Sarebbe auspicabile anche una base formativa istituzionale in Storia contemporanea e in Relazioni internazionali. Obiettivi: Fornire agli studenti del corso di laurea di primo livello un quadro sintetico, ma completo, del diritto internazionale pubblico, con un metodo didattico teorico-sistematico, ma che si fondi anche sulla prassi internazionale. Ciò al fine di dotare i laureati di primo livello di una preparazione metodologica e professionale adeguata, e di costituire al tempo stesso la base per ulteriori studi più specialistici nel settore internazionalistico, per gli studenti che intendano proseguire nei corsi di laurea magistrale, nei master o nei dottorati di ricerca. Contenuti delle lezioni: PARTE PRIMA: L’ORDINAMENTO GIURIDICO INTERNAZIONALE A. LA COMUNITA’ INTERNAZIONALE E IL SUO DIRITTO. 1. Nozione di Comunità e di Diritto internazionale. 2. Attenuazione del carattere interstatale dell’ordinamento internazionale contemporaneo.

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3. Caratteristiche essenziali dell’ordinamento internazionale. 4. Evoluzione storica della Comunità internazionale. 5. Evoluzione storica della scienza del diritto internazionale. 6. Segue. 7. Fondamento giuridico del diritto internazionale. B. SOGGETTI E DESTINATARI DI NORME INTERNAZIONALI. 8. Il concetto di soggettività internazionale. Crisi attuale di tale concetto. 9. Stati. Insorti. 10. Governi in esilio, comitati nazionali all’estero, movimenti di liberazione nazionale, altri enti non territoriali. 11. Il riconoscimento. 12. Organizzazioni internazionali. 13. ONU, UE, CdE ed altre organizzazioni. 14. Individui, minoranze e popoli. PARTE SECONDA: FORMAZIONE DEL DIRITTO INTERNAZIONALE A. FONTI NORMATIVE. 15. La consuetudine. 16. Segue 17. I principi generali di diritto riconosciuti dalle Nazioni civili. I principi del diritto internazionale. 18. I trattati come fonti del diritto internazionale. Le teorie sul valore degli accordi di codificazione. 19. Le fonti previste da accordi. Gli atti vincolanti delle organizzazioni internazionali. 20. Il soft law e le raccomandazioni internazionali. Le teorie sul valore delle dichiarazioni di principi dell’AG. 21. Giurisprudenza e dottrina. Equità. 22. Le norme di ius cogens 23. Obblighi erga omnes. Obblighi di risultato e di diligenza. Obblighi a realizzazione progressiva. 24. Atti unilaterali. 25. La gerarchia delle fonti. B. DIRITTO DEI TRATTATI 26. Formazione dei trattati. Competenza a stipulare. 27. Le riserve. 28. Efficacia dei trattati. Interpretazione dei trattati. 29. Successione degli Stati nei trattati. 30. Invalidità ed estinzione dei trattati. PARTE TERZA: CONTENUTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE A. SOVRANITA’ TERRITORIALE E TUTELA DI ALTRI STATI. 31. Sovranità territoriale. 32. Il dominio riservato. 33. Trattamento degli stranieri. Protezione diplomatica. 34. Trattamento ed immunità degli agenti diplomatici e di altri organi stranieri. 35. Trattamento ed immunità degli Stati stranieri.

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36. Trattamento ed immunità delle organizzazioni internazionali e dei loro funzionari. B. SOVRANITA’ TERRITORIALE E TUTELA DI INDIVIDUI 37. Tutela internazionale dei diritti umani. 38. Segue. 39. Diritto internazionale umanitario. 40. Diritto internazionale penale. I crimini internazionali degli individui. C. SOVRANITA’ TERRITORIALE E COOPERAZIONE FRA STATI 41. Diritto internazionale dell'ambiente. 42. Diritto internazionale dell'economia, del commercio e dello sviluppo. D. POTERE DI GOVERNO DEGLI STATI IN ALTRI SPAZI 43. Diritto del mare. Mare territoriale e zona contigua. 44. Piattaforma continentale e zona economica esclusiva. 45. Alto mare e fondi oceanici. La navigazione marittima. 46. Regioni polari. Spazio aereo e cosmico. PARTE QUARTA: APPLICAZIONE DEL DIRITTO INTERNAZIONALE NEGLI ORDINAMENTI STATALI. 47. Rapporti fra diritto internazionale e diritto interno. Monismo e dualismo: verso una integrazione fra i due concetti. 48. Applicazione del diritto internazionale generale nel diritto interno. 49. Applicazione dei trattati e degli atti delle organizzazioni internazionali nel diritto interno. 50. Applicazione del diritto dell’UE nel diritto interno. PARTE QUINTA: VIOLAZIONE DELLE NORME E ATTUAZIONE COERCITIVA DEL DIRITTO INTERNAZIONALE A. RESPONSABILITA' INTERNAZIONALE. 51. L'illecito internazionale dello Stato. L'elemento soggettivo. 52. L'elemento oggettivo. Le cause di esclusione dell’illiceità. 53. La colpa e la violazione degli obblighi di diligenza. Il danno. 54. Le conseguenze dell’illecito. La riparazione interstatale. 55. Le misure pacifiche di autotutela individuale: contromisure e ritorsioni. 56. Autotutela collettiva. Le violazioni gravi dello ius cogens. Le violazioni di obblighi erga omnes. 57. La responsabilità dello Stato verso gli individui. Diritto individuale alla riparazione. 58. La responsabilità dello Stato per fatti leciti. 59. La responsabilità delle organizzazioni internazionali B. USO DELLA FORZA. 60. Concetti generali sullo ius ad bellum. Divieto dell’uso della forza da parte degli Stati. 61. Eccezioni. Legittima difesa 62. Altre possibili eccezioni. C. SISTEMA DI SICUREZZA COLLETTIVA 63. Il Capitolo VII della Carta delle Nazioni Unite. 64. Operazioni per il mantenimento della pace. Uso della forza autorizzato dal Consiglio di sicurezza. Le organizzazioni regionali di difesa.

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PARTE SESTA: SOLUZIONE PACIFICA DELLE CONTROVERSIE E ACCERTAMENTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE 65. I mezzi diplomatici di soluzione delle controversie. 66. I mezzi giuridici di soluzione delle controversie: arbitrato e giurisdizione. 67. I tribunali internazionali. Prove di verifica: esame orale Testi consigliati per l’esame: Gli studenti assiduamente frequentanti possono preparare l’esame sugli appunti presi personalmente durante le lezioni. Ma si consiglia vivamente anche la lettura del manuale di Conforti, sotto indicato. Per gli studenti non frequentanti: B. CONFORTI, Diritto internazionale, X ed., Editoriale Scientifica, Napoli, 2014 e in aggiunta, a scelta, uno fra i seguenti testi: N. RONZITTI, Introduzione al diritto internazionale, 4° ed., Giappichelli Editore, Torino, 2013, capitoli 1, 2, 12, 17. C. FOCARELLI, Diritto internazionale, vol. I, Il sistema degli Stati e i valori comuni dell’umanità, 2° ed. CEDAM, Padova, 2012, capitolo V, sezioni 2, 3 e 4.

DIRITTO INTERNAZIONALE (curr.: Politico-Amministrativo)

Docente: RICCARDO PISILLO MAZZESCHI Numero ore: 40 Periodo: Primo semestre Crediti: 6 Settori: IUS/13 Tipologia di insegnamento: lezioni frontali Propedeuticità: nessuna, ma vedi prerequisiti. Frequenza: fortemente consigliata. Periodo didattico: I semestre Prerequisiti: Non sono richiesti esami propedeutici, ma è assai utile la conoscenza del Diritto costituzionale (o Istituzioni di diritto pubblico) e delle Istituzioni di diritto privato. Sarebbe auspicabile anche una base formativa istituzionale in Storia contemporanea e in Relazioni internazionali. Obiettivi: Fornire agli studenti del corso di laurea di primo livello un quadro sintetico, ma completo, del diritto internazionale pubblico, con un metodo didattico teorico-sistematico, ma che si fondi anche sulla prassi internazionale. Ciò al fine di dotare i laureati di primo livello di una preparazione metodologica e professionale adeguata, e di costituire al tempo stesso la base per ulteriori studi più specialistici nel settore internazionalistico, per gli studenti che intendano proseguire nei corsi di laurea

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magistrale, nei master o nei dottorati di ricerca. Contenuti delle lezioni: il programma comprende le prime quattro parti del programma per il corso di Diritto internazionale dei curr.: Storico-politico, St. internazionali, Governo locale e III settore (dal numero 1 al numero 50). Di conseguenza, anche dai testi di studio sopra indicati vanno esclusi i capitoli che attengono alle parti quinta e sesta del programma

DIRITTO INTERNAZIONALE DELL’ECONOMIA Docente: ALESSANDRA VIVIANI Numero ore: 40 Periodo: Secondo semestre Crediti: 6 Settori: IUS/13 Obiettivi formativi Il corso ha carattere monografico e si propone di fornire le conoscenze di base delle principali problematiche relative da un lato al commercio internazionale e dall'altro allo sviluppo delle relazioni economiche fra Stati. Prerequisiti E' opportuna una conoscenza istituzionale del diritto internazionale pubblico Contenuti del corso La prima parte del corso ha ad oggetto le questioni fondamentali del diritto internazionale dell'economia, dei soggetti e delle fonti di tale branca del diritto. Di seguito verranno esaminate le principali istituzioni internazionali economiche sia nella loro struttura che nei loro meccanismi di funzionamento e di controllo. In particolare, verranno affrontati il Fondo Monetario internazionale ed il gruppo della Banca Mondiale. La terza parte del corso è dedicata allo studio dei principi che regolano la tutela degli investimenti ed i rapporti fra Stati ed investitori. Infine, la quarta parte del corso si occupa dell'analisi della struttura e delle funzioni dell'Organizzazione Mondiale del Commercio. Metodi didattici Il corso non è diviso in moduli. Le lezioni del corso vengono tenute prevalentemente con metodo frontale. La parte finale del corso prevede la discussione in classe da parte degli studenti di casi e materiali concordati con il docente. Modalità di verifica dell'apprendimento Il corso prevede un esame finale orale. Gli studenti frequentanti possono optare per un esame finale scritto che tiene conto del lavoro svolto in classe. Testi di riferimento Gli studenti che frequentano assiduamente il corso preparano l'esame sugli appunti e sui materiali distribuiti a lezione. Per gli altri studenti: Sciso, Appunti di diritto internazionale dell'economia, 2° edizione, Torino, 2012.

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DIRITTO INTERNAZIONALE UMANITARIO Docente: PAOLO VENTURI Numero ore: 40 Periodo: Primo semestre Crediti: 6 Settori: IUS/13 Il corso è volto all’approfondimento delle regole giuridiche internazionali applicabili nei conflitti armati, con una particolare attenzione verso le problematiche sorte nei più recenti contesti bellici. Il corso sarà diviso in due parti. Prima Parte Distinzione fra ius ad bellum e ius in bello. Inquadramento della disciplina dello ius ad bellum. Evoluzione storica della disciplina dello ius ad bellum: da diritto naturale ed illimitato, al divieto dell’uso della forza ai sensi della Carta ONU. Regole che disciplinano l’uso della forza da parte degli Stati (individualmente o collettivamente). Il sistema di sicurezza collettivo ONU: disciplina della Carta e sua evoluzione nel tempo. Il ruolo delle organizzazioni regionali all’interno del sistema di sicurezza collettivo. Il ruolo dell’UE nell’ottica della Politica Estera e di Sicurezza Comune definito nel Trattato dell’UE. Questa parte potrà essere integrata con attività seminariali su argomenti e scenari specifici con la partecipazione attiva degli studenti frequentanti. Seconda Parte. Introduzione e sviluppo storico dello ius in bello e del diritto internazionale umanitario. Fonti del diritto internazionale umanitario. La distinzione fra conflitti armati internazionali e conflitti armati non internazionali. La cd. “guerra al terrorismo”. La nozione di Obbiettivo Militare ed il processo di Targeting. Il principio di proporzionalità e di precauzione. Metodi e mezzi di combattimento. Il regime di occupazione bellica. Gli attori del conflitto armato, lo status giuridico e il regime di protezione degli individui coinvolti. Le garanzie del diritto bellico. Durante lo svolgimento del modulo, con metodo seminariale, potranno essere discussi, in collaborazione con gli studenti, alcuni casi della prassi relativa ai più recenti conflitti armati. Testi consigliati: Studenti frequentanti: Ronzitti N., Diritto internazionale dei conflitti armati, Torino, Giappichelli, Ultima ed., Introduzione, Parte I, Parte II e Parte IV, unitamente agli appunti presi alle lezioni. Studenti non frequentanti: Ronzitti N., Diritto internazionale dei conflitti armati, 3 edizione, Torino, Giappichelli, Ultima ed., Introduzione, Parte I, Parte II e Parte IV

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Bartolini G., Le eliminazioni mirate di appartenenti a gruppi terroristici al vaglio della Corte suprema di Israele, in Diritto internazionale e diritti umani, 2007, p. 623 ss. Benvenuti, Recenti sviluppi in tema di osservanza del diritto internazionale umanitario da parte delle Forze delle Nazioni Unite: il bollettino del Segretario Generale, in La Comunità Internazionale, 2000, p. 379 ss. Di Ruzza, La Convenzione sulle munizioni a grappolo: fra esigenze umanitarie e necessità militare, in Diritti umani e diritto internazionale, 2008, p. 663 ss. Vierucci L., Nozione di obiettivo militare nella guerra aerea: recenti sviluppi della giurisprudenza internazionale, in Rivista di Diritto internazionale, 2006, p. 693 ss. Copia degli articoli si trova in formato PDF scaricabile sul sito web del Dipartimento, alla pagina del Docente Gli studenti dovranno disporre del testo delle più rilevanti convenzioni di Diritto internazionale e Diritto internazionale umanitario.

DIRITTO REGIONALE Docente: EVA LEHNER Numero ore: 40 Periodo: secondo semestre Crediti: 6 Settori: IUS/09

1. Stati federali e regionali alla luce della nozione di decentramento politico. 2. Autonomia e decentramento amministrativo. - 3. Principio unitario, indivisibilità della Repubblica e principio autonomistico ex art.5 Cost. – 4. La tutela delle minoranze linguistiche tra art. 6 Cost. e Statuti speciali. - 5. Concezione e attuazione del regionalismo italiano dall'Unità d'Italia alla Costituzione repubblicana. – 6. La legge cost. n.1 del 1999 e la legge cost. n. 3 del 2001: analisi complessiva. – 7. La forma di governo regionale. - 8. La potestà statutaria. – 9. La materia elettorale regionale. – 10. Uno sguardo d’insieme alle potestà legislative regionali: l'assetto precedente all’entrata in vigore della legge cost. n. 3 del 2001; l’assetto successivo alla riforma per quanto concerne le Regioni a Statuto ordinario . - 11 Le potestà legislative regionali tra materie trasversali, clausola residuale e chiamata in sussidiarietà. - 12. Le Regioni a Statuto speciale e la clausola di maggior favore. – 13. Le funzioni amministrative: sussidiarietà, poteri sostitutivi e forme tassative di esercizio della funzione di indirizzo e coordinamento. – 14. I rapporti internazionali e comunitari delle Regioni. – 15. Principio di leale collaborazione e intese Stato/Regione: dalla sent. C.cost. n. 303 del 2003 alla sent. C. cost. n. 33 del 2011. - 16. Profili problematici della evoluzione in senso prevalentemente "cooperativo" del regionalismo italiano.

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Testi di riferimento A.ANZON DEMMIG, "I poteri delle Regioni. Lo sviluppo attuale del secondo regionalismo", Giappichelli Editore, Torino, 2008 Sentenze della Corte costituzionale: n. 159 del 2009; n. 2 del 2004; n. 12 del 2006; n. 303 del 2003; n. 33 del 2011, reperibili sul sito: www.giurcost.org In riferimento a ciascuna delle sentenze segnalate occorre conoscere esclusivamente la parte motivazionale, denominata "Considerato in diritto” Il programma d’esame per gli studenti frequentanti sarà concordato con la docente all'inizio del corso. Prerequisiti Non sono richiesti test di accesso o esami propedeutici. Sarebbe auspicabile una base formativa istituzionale in Diritto costituzionale o in Diritto pubblico

DIRITTO SOCIALE EUROPEO Docente: GIOVANNI ORLANDINI Numero ore: 40 Periodo: Secondo semestre Crediti: 6 Settori: IUS/07 Il corso è rivolto a studenti che abbiano già acquisito le nozioni di base del diritto dell’Unione europea. Le lezioni sono orientate ad approfondire l’analisi delle dinamiche dell’integrazione europea, al fine di valutare il loro impatto sui sistemi nazionali di diritto del lavoro e di relazioni industriali. Attraverso la partecipazione attiva alle lezioni, lo studente è introdotto ad uno studio dei tradizionali istituti di diritto del lavoro e sindacale che tiene conto delle interrelazioni tra diversi ordinamenti (nazionali e sovranazionali) e tra diversi ambiti di regolazione (sociale e di mercato). La parte iniziale del corso sarà dedicata a ripercorrere le principali tappe del processo di integrazione europea, sia nella sua dimensione economica che sociale. Nel prosieguo del corso saranno affrontati i seguenti argomenti: accesso transfrontaliero alle prestazioni di welfare; libera circolazione dei lavoratori; distacco transnazionale di lavoratori; conflitto sindacale e contrattazione collettiva nel mercato unico. Il corso avrà natura seminariale. I temi oggetto di analisi saranno affrontati attraverso la lettura del materiale distribuito a lezione (fonti dell’UE, sentenze della Corte di giustizia, documenti delle istituzioni europee). I frequentanti sostengono l’esame preparandosi con il materiale distribuito durante le lezioni Testi consigliati per i non frequentanti: S. Sciarra, L’Europa e il lavoro, Laterza ed., 2013 S. Giubboni S., Diritti e solidarietà in Europa, Il Mulino, 2012

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DIRITTO TRIBUTARIO

Docente: LAURA CASTALDI Numero ore: 60 Periodo: Primo semestre Crediti: 9 Settori: IUS/12 Obiettivi formativi Il corso si propone di fornire agli studenti una preparazione approfondita sui temi istituzionali del diritto tributario e una panoramica sul sistema impositivo vigente con particolare riguardo alle imposte sui redditi e all’IVA. Prerequisiti E’ consigliata la conoscenza delle nozioni istituzionali di diritto pubblico e di diritto privato. Contenuti del corso Modulo A - Programma Obiettivi formativi: Conoscenza dei temi fondamentali del diritto tributario, come da programma. Contenuti: Nozione di tributo; le classificazioni dei tributi; principi costituzionali in materia tributaria; le fonti del diritto tributario; l’interpretazione della norma tributaria; l’efficacia nel tempo e nello spazio della stessa; la natura della norma tributaria; gli elementi costitutivi della fattispecie impositiva; i soggetti attivi e passivi d’imposta; il responsabile e il sostituto di imposta; la traslazione di imposta. Le obbligazioni solidali tributarie. Modulo B - Programma Obiettivi formativi: Conoscenza dei temi fondamentali del diritto tributario, come da programma. Contenuti: le vicende attuative dell’obbligazione tributaria: le dichiarazioni tributarie,i controlli di liquidazione; i poteri istruttori degli uffici finanziari; l’attività di accertamento con particolare riguardo alle imposte sui redditi e all’IVA; gli istituti di attività amministrativa partecipata; la riscossione dei tributi; i rimborsi. Durante il corso, con gli studenti frequentanti saranno effettuate esercitazioni su casi concreti: i relativi materiali di supporto saranno forniti dal docente. Metodi didattici Didattica frontale Modalità di verifica dell'apprendimento Prova orale finale. La frequenza e partecipazione attiva alle lezioni sarà considerata ai fini della valutazione finale Testi di riferimento La docente si riserva di indicare i testi di riferimento all’inizio delle lezioni. E' richiesto l'uso di un codice delle leggi tributarie fondamentali aggiornato al 2014

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DIRITTO TRIBUTARIO EUROPEO Docente: LAURA CASTALDI Numero ore: 60 Periodo: Secondo semestre Crediti: 9 Settori: IUS/12 Obiettivi formativi Fornire agli studenti del secondo livello un quadro approfondito dei principi e delle norme riguardanti la materia tributaria come risultano dall’insieme delle fonti comunitarie. Prerequisiti E’ richiesta la conoscenza delle nozioni istituzionali di diritto tributario. Contenuti del corso Il ruolo del diritto dell’unione europea in materia tributaria. I principi generali dell’ordinamento comunitario applicabili in materia tributaria. Le libertà comunitarie e il principio di non restrizione ai fini fiscali. Le libertà comunitarie e il principio di non discriminazione tributaria. L’impresa nel diritto comunitario e la disciplina sul divieto di aiuti di Stato in materia fiscale. La cooperazione fiscale nello scambio di informazioni. L’attuazione extraterritoriale della pretesa impositiva. La rilevanza della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo in materia tributaria. Metodi didattici Il corso avrà natura prettamente seminariale e si svolgerà anche mediante la previa distribuzione agli studenti frequentanti di materiali giuridici (sentenze, decisioni, regolamenti, direttive, contributi dottrinali) che verranno discussi collettivamente in aula. Nelle ultime 20 ore di corso alcune tematiche saranno affrontate in chiave esclusivamente seminariale in collaborazione con l’insegnamento di diritto dell’Unione Europea-corso progredito(prof. Riccardo Pisillo). Gli studenti frequentanti saranno valutati prevalentemente durante lo svolgimento del corso. Modalità di verifica dell’apprendimento Vedi sopra metodi didattici Testi di riferimento Per gli studenti che non possono frequentare il corso seminariale si suggeriscono: P. BORIA: Diritto tributario europeo, Giuffrè 2010, Capp. II (§ 4) ,III, IV, V,VI,VII,IX,XI; e in aggiunta: R. CORDEIRO GUERRA, Diritto tributario internazionale, CEDAM, 2012 Capp. VI; VIII (§§ 3 e 4) IX (§§ 6, 7 e 8)

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ECONOMIA APPLICATA Docente: ALESSANDRO INNOCENTI Numero ore: 40 Periodo: Primo semestre Crediti: 6 Settori: SECS-P/01 Obiettivi formativi Contenuti Il corso ha per oggetto l'analisi dei funzionamento dei mercati, delle imprese e delle organizzazioni . Attraverso l’impiego degli strumenti della teoria microeconomica si analizzeranno i principali problemi che i mercati, i consumatori e le imprese sono chiamati a risolvere. L'uso degli strumenti teorici di analisi viene calato nella realtà icorrendo ad esempi concreti di modelli organizzativi e del loro cambiamento nel tempo. Testi di riferimento Dan Ariely, Prevedibilmente irrazionale, Rizzoli, Milano, 2008 Alessandro Innocenti, L'economia cognitiva, Carocci, Roma, 2009. Daniel Kahneman, Pensieri lenti e veloci, Mondadori, Milano, 2012. Obiettivi formativi I. Introduzione all'economia II. Teoria del consumatore III. Incertezza e informazione IV. Teoria dei giochi e comportamento strategico V. Il metodo sperimentale nelle scienze sociali V. Economia comportamentale e cognitiva VI. Applicazioni sperimentali Metodi didattici Lezioni frontali e attività di laboratorio Modalità di verifica dell'apprendimento Prova scritta Programma esteso Sito web del corso: http://www.labsi.org/innocenti/economiaapplicata/

ECONOMIA DELLO SVILUPPO Docente: FRANCESCO FARINA Numero ore: 40 Periodo: Primo semestre Crediti: 6 Settori: SECS-P/01 Obiettivi formativi: Dotare lo studente di una più approfondita comprensione e di una autonoma capacità di ragionamento sui principali temi dell’Economia dello sviluppo attraverso gli strumenti analitici della teoria economica. Elenco lezioni (*) Settimana 1 - Lezione 1 Teorie della crescita esogena. Aspetti introduttivi

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Settimana 1 - Lezione 2 Teorie della crescita endogena. Aspetti introduttivi Settimana 1 - Lezione 3 Teorie della convergenza economica. Aspetti introduttivi (I) Settimana 2 - Lezione 1 Teorie della convergenza economica. Aspetti introduttivi (II) Settimana 2 - Lezione 2 Il nesso fra democrazia e crescita economica (I) Settimana 2 - Lezione 3 Il nesso fra democrazia e crescita economica (II) Settimana 3 - Lezione 1 Il ruolo delle istituzioni nello sviluppo economico (I) Settimana 3 - Lezione 2 Il ruolo delle istituzioni nello sviluppo economico (II) Settimana 3 - Lezione 3 Lo sviluppo economico nelle economie arretrate Settimana 4 - Lezione 1 Lo sviluppo economico nelle economie avanzate Settimana 4 - Lezione 2 L'indice di sviluppo umano: aspetti teorici Settimana 4 - Lezione 3 L'indice di sviluppo umano: aspetti empirici Settimana 5 - Lezione 1 Gli indici di sviluppo ambientale Settimana 5 - Lezione 2 Altri indicatori di sostenibilità dello sviluppo Settimana 5 - Lezione 3 Sviluppo economico e squilibri macroeconomici globali Settimana 6 - Lezione 1 Il nesso fra cultura e crescita economica Settimana 6 - Lezione 2 Distribuzione del reddito, sviluppo ed istituzioni politiche Settimana 6 - Lezione 3 Distribuzione del reddito, sviluppo e norme sociali Settimana 7 - Lezione 1 Il nesso fra diseguaglianza di reddito e redistribuzione del reddito Settimana 7 - Lezione 2 Il nesso fra diseguaglianza di reddito e crescita economica Libro di testo (Dispensa): F. Farina, Sviluppo, Crescita e Well-being (*) Durata: 2 ore

ECONOMIA E GESTIONE DEL TERZO SETTORE Docente: MARIA VELLA Numero ore: 40 Periodo: Secondo semestre Crediti: 6 Settori: SECS-S/03 Obiettivi Formativi del corso: Il corso è finalizzato all’approfondimento dell’importanza e del ruolo crescente del Terzo Settore termine con cui si individua tutto ciò che si differenzia sia dalla sfera pubblica (Stato, Regioni, enti locali), sia dalla sfera privata (dal mercato). Il Terzo Settore è, infatti, composto da cooperative sociali, organizzazioni di volontariato, imprese sociali, associazioni, fondazioni ed altre associazioni riconosciute e non che negli ultimi anni continuano a consolidarsi sotto il profilo economico, politico e sociale. Sarà quindi fatto riferimento agli aspetti legislativi, definitori, economici e gestionali al fine di metterne in evidenza le peculiarità organizzative e manageriali e le differenze rispetto alle imprese profit. Sarà evidenziata anche la consistenza del segmento a livello regionale, facendo riferimento alle statistiche fornite dall’ultimo censimento Istat.

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Prerequisiti: Non richiesti Programma del Corso Il corso è finalizzato alla presentazione dell’importanza del Terzo settore in Italia con riferimenti anche all’Europa e al mondo. Il riferimento all’estero è necessario per spiegare i molteplici modelli con cui si è articolato il terzo settore sia in Italia che all’estero, specie negli ultimi anni a seguito della crescita dovuta al suo andamento anti-ciclico rispetto alla recessione dei mercati economici-finanziari. Questi aspetti saranno accompagnati dall’esplicazione delle difficoltà definitorie del comparto, legate anche ad aspetti di natura legislativa ed operativa ed ai recenti approcci che hanno contribuito al passaggio dal Welfare State al Welfare civile e fatto emergere ampie divergenze e competenze rispetto alle imprese profit.. Sarà perciò necessario lo specifico riferimento alla regolamentazione, alla gestione, alle modalità organizzative ed agli ambiti di competenza delle organizzazioni di questo settore che continuano a garantire la fornitura di servizi alla persona, anche nei confronti delle classi emarginate e più bisognose delle popolazione. A questo proposito sarà quindi opportuno richiamare peculiarità e modelli organizzativi delle principali categorie appartenenti al Terzo settore (cooperative sociali, associazioni di volontariato ed imprese sociali) presenti ed operanti nel territorio nazionale. Seguirà l'analisi quantitativa del fenomeno, a livello nazionale e per disaggregazioni territoriali e settoriali con l’ausilio dei recenti dati forniti dal censimento Istat del 2011 e il ricorso ad altre banche dati (Fondazione Unicredit, Cesvot, ecc.) che potranno confermare il fondamentale ruolo del settore di volano per la ripresa economica dei mercati, specie per il contributo dato alla componente occupazionale. Metodi didattici Lezioni in aula con approfondimenti da parte di esperti del settore. Modalità di verifica dell'apprendimento Esame orale Testi di Riferimento Testo in corso di stampa. Rivolgersi al docente

ECONOMIA INTERNAZIONALE Docente: MASSIMO DI MATTEO Numero ore: 40 Periodo: Primo semestre Crediti: 6 Settori: SECS-P/01 Programma L’obiettivo del corso è quello di fornire un quadro essenziale delle principali problematiche dell’economia internazionale. Al termine del corso lo studente sarà in grado di conoscere in maniera critica le principali tesi circa il funzionamento dell’economia internazionale di oggi. Il corso è articolato in due parti: A e B.

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Nella parte A (20 ore) si esporranno le principali teorie delle cause del commercio internazionale. Si concentrerà poi l’attenzione sulla teoria normativa del commercio internazionale esaminando le ragioni pro e contro il protezionismo. Nella parte B (20 ore) si tratterà il problema dell’aggiustamento macroeconomico in economia aperta in presenza di movimenti di capitali sia in un contesto di cambi fissi che in uno di cambi flessibili. Le lezioni del corso sono tenute in italiano. Testi consigliati Parte A: G. De Arcangelis, Economia internazionale, terza edizione, McGraw Hill, 2013: capitoli 1; 2.1, 2.4, 2.5; 4 (esclusi 4.5, 4.6, 4.7 e Appendice); 5 (esclusi 5.1.1, 5.1.2, 5.4.1, 5.5.1, 5.6.1, 5.7.1, 5.8, 5.9, 5.11 e Appendici A, B, C); 6 (escluso 6.5.1); 7 (esclusi 7.2, 7.3, 7.4.1); 8.1; 9; 10 (esclusi: 10.1.3, 10.4), 11.1, 11.2. Inoltre il programma include lo studio dei seguenti Focus che appaiono alla fine dei capitoli: 4.1, 5.1, 6.1, 7.2, 8.2, 9.1, 10.1, 11.1 Parte B: G. De Arcangelis, Economia internazionale, terza edizione, McGraw Hill, 2013: capitoli 1; 2.1, 2.2, 2.3; 3; 12; 13 (escluso 13.1.3); 14 (escluso 14.2); 15 (esclusa Appendice), 16.1, 16.2.1, 16.2.2. Inoltre il programma include lo studio dei seguenti Focus che appaiono alla fine dei capitoli: 13.1, 14.1, 15.1. Alla fine di ogni capitolo compare anche la sezione: “.. e nella realtà europea?”. Benchè non facciano parte del programma di esame i contenuti di tali sezioni sono molto interessanti e gli studenti sono invitati a leggerle. Modalità di svolgimento dell’esame L'esame è scritto e consiste in una serie di domande a risposta aperta.

ECONOMIA MONETARIA Docente: RENZO AZELIO CASTELNUOVO Numero ore: 40 Periodo: Secondo semestre Crediti: 6 Settori: SECS-P/01 Obiettivi formativi Analisi del ruolo e delle funzioni della moneta e della finanza nella economia, secondo tre aspetti fondamentali e interconnessi: i comportamenti finanziari dei soggetti economici, il funzionamento di mercati e intermediari finanziari, gli effetti della moneta e della finanza sulla economia reale. Analisi del processo di integrazione economica e di unione monetaria in Europa; ruolo e funzioni dell'euro; la politica monetaria unica e la Banca Centrale Europea; integrazione finanziaria europea. Prerequisiti E' necessario aver seguito il corso di Economia politica. Contenuti del corso Moneta e finanza nella economia contemporanea

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Introduzione -Fondamenti concettuali della moneta e della finanza: moneta: definizione; evoluzione storica; funzioni; valore; tipologie e offerta di moneta; domanda di moneta; il sistema dei pagamenti; moneta e altre attività finanziarie; gli aggregati monetari; efficienza e imperfezioni dei mercati monetari e finanziari. -Le istituzioni monetarie e finanziarie: introduzione; il sistema finanziario: struttura e funzioni; gli strumenti finanziari: definizioni; tipologie e caratteristiche; valutazione delle attività finanziarie: liquidità, rendimento, rischio; mercati finanziari: classificazioni; tipologie: a) interbancario, b) monetario, c) mobiliare (azioni, obbligazioni pubbliche e private), d) dei cambi, e) finanziario internazionale, f) dei derivati; gli intermediari finanziari: classificazioni; tipologie: a) banca centrale, b) banche, c) altri intermediari. -Le decisioni finanziarie dei soggetti economici: introduzione; bisogni e comportamenti finanziari delle famiglie; la teoria delle scelte di portafoglio; bisogni e comportamenti finanziari delle imprese; bisogni e comportamenti finanziari del settore pubblico. -Relazioni monetarie e finanziarie (funzionamento dei mercati e degli intermediari): introduzione; mercati finanziari: funzioni; efficienza e imperfezioni; determinazione del tasso d'interesse; intermediari finanziari: fondamenti concettuali della loro esistenza; funzioni. -Moneta, finanza ed economia reale: introduzione; sviluppo finanziario e crescita economica; equilibrio macroeconomico; il modello IS/LM; moneta e inflazione. -La politica monetaria: obiettivi finali, obiettivi operativi, strumenti, indicatori; strategie; il meccanismo di trasmissione. -Regolamentazione finanziaria, supervisione e controlli: fondamenti della regolamentazione e sua evoluzione; tipologie; regolamentazione dei mercati e degli intermediari; obiettivi; assetti istituzionali. Linee generali del processo di integrazione economica e di unione monetaria in Europa: - fondamenti economici della Unione Economica e Monetaria Europea, - introduzione dell'euro, - politica monetaria della Banca Centrale Europea. Metodi didattici lezioni frontali e seminari Modalità di verifica dell'apprendimento esame orale Testi di riferimento Gli argomenti rilevanti contenuti nei più diffusi Manuali di Economia Politica; M. Onado: Economia e regolamentazione del sistema finanziario, Il Mulino, Bologna 2012; L. Bini Smaghi: L'euro. Bologna, Il Mulino 2001; P. De Grauwe: Economia dell'unione monetaria, Il Mulino, Bologna, 2013;appunti dalle lezioni.

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ECONOMIA POLITICA

Docente: MASSIMO DI MATTEO Numero ore: 60 Periodo: Primo semestre Crediti: 9 Settori: SECS-P/01 Programma La finalità del corso è di introdurre ai principi dell’economia politica. Alla fine lo studente sarà in grado di seguire il filo del ragionamento economico. Il corso comprende due parti, A e B. Nella parte A si introduce la semplice analisi del consumatore e dell’impresa. Successivamente si esaminano le determinanti della domanda e dell’offerta di beni e fattori nel contesto concorrenziale e monopolistico. Infine si presentano in maniera critica i concetti di equilibrio generale e parziale e le loro caratterizzazioni in termini di benessere. Nella parte B si esamina il comportamento dell’intero sistema economico, dapprima secondo la teoria neoclassica e poi secondo quella keynesiana. Si conclude con un cenno ai principali problemi di politica economica delle economie contemporanee. Le lezioni del corso sono tenute in italiano. Testi consigliati Cozzi, T. & Zamagni, S., Principi di economia politica, il Mulino 2004 (esclusi II.4; VI.5; VIII.5,6,7,8,11; X.7; XI.5,6,7,8,9,10,11; XIV.5,6,7,9) Modalità di svolgimento dell’esame L'esame è scritto e consiste in una serie di domande a risposta aperta.

ECONOMIA PUBBLICA Docente: FRANCESCO PULITINI Numero ore: 40 Periodo: Primo semestre Crediti: 6 Settori: SECS-P/03

L’inizio del corso sarà preceduto da alcune lezioni dedicate al richiamo di nozioni minime di Microeconomia. La conoscenza di tali nozioni minime è assolutamente indispensabile per la comprensione e lo studio dei contenuti del corso di Economia Pubblica e farà pertanto parte integrante della materia di esame. L’Economia Pubblica (Scienza delle Finanze - Settore Scientifico Disciplinare P03) si occupa della esistenza , delle modalità e degli effetti dell’intervento dello Stato nel sistema economico. La attività economica dello Stato si realizza essenzialmente attraverso le entrate e le spese del bilancio pubblico.

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La prima parte del corso sarà dedicata alle elaborazioni della teoria economica per lo studio dell'intervento intervento pubblico dal versante della spesa. La descrizione dei comportamenti economici degli operatori privati costituisce il necessario presupposto per lo studio della attività economica dello Stato. La teoria dei “fallimenti del mercato” compendia il rapporto tra l’agire degli operatori privati e quello dell’operatore pubblico (lo Stato). La seconda parte del corso tratta il versante delle entrate (imposte). La teoria generale della tassazione sarà seguita dalla presentazione dei principali tipi di imposte , delle loro caratteristiche e dei loro effetti sul sistema economico. Testo di riferimento: “Lezioni di Scienza delle Finanze” di Bruno Bises , G.Giappichelli Ed. Torino, Seconda Edizione 2013. Del primo volume (L’intervento pubblico nel sistema economico) sono da escludere i capitoli 4,6,7,8. Del secondo volume (Il sistema tributario) sono da escludere i capitoli 3, 4 e 11.

ENVIRONMENTAL ECONOMICS Docente: SIMONE BORGHESI Numero ore: 40 Periodo: Primo semestre Crediti: 6 Settori: SECS-P/01 Obiettivi formativi: The course aims at providing the students with the theoretical and empirical background in Environmental Economics that is needed to properly examine and fully understand the existing global environmental problems. For this purpose, particular attention will be devoted to the core concept of sustainable development with special emphasis on the impact that the ongoing globalization process has had on the sustainability of development in the last decades, from the economic, environmental, energy, social and health viewpoint. Syllabus (contenuti del corso): Introduction to Environmental Economics: origins, problems, instruments Globalization and sustainable development: definitions and foundations The sustainability of globalization: preview Growth, inequality, poverty and the environment: sustainability conditions and the Kuznets curves. Sustainable development, global warming and energy trends International environmental policies and new market instruments: the tradable permits Application of tradable permits to water and air problems. The EU-ETS (European Emission Trading System) and its future perspectives Environmental sustainability, social sustainability and health Economics and happiness: towards a new measure of well-being

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Textbook: Borghesi S., Vercelli A., Global Sustainability, Palgrave Macmillan, New York, 2008. A reading list containing further papers and articles on specific topics addressed by the course will be provided at the beginning of the semester Final examination: written exam For questions on the course please write to the following email address: [email protected]

EUROPEAN HUMAN RIGHT PROTECTION Docente: ALESSANDRA VIVIANI Numero ore: 40 Periodo: Secondo semestre Crediti: 6 Settori: IUS/13 Obiettivi formativi Il corso si propone di fornire agli studenti del corso di laurea di secondo livello un quadro approfondito degli aspetti più attuali legati alla tutela dei diritti umani in Europa. Seguendo un metodo didattico prevalentemente seminariale l'obiettivo è quello di sviluppare la capacità di analisi critica dei testi internazionali e della prassi degli organismi europei di tutela dei diritti dell'uomo, con particolare riguardo alla Corte europea dei diritti dell'uomo. Prerequisiti La conoscenza del diritto internazionale pubblico è necessaria. Contenuti del corso Il corso, che si svolge interamente in lingua inglese, segue il metodo seminariale, tramite la discussione di materiali giuridici, casi e documenti che verranno distribuiti dal docente all'inizio di ciascuna settimana di lezione. Il corso si occupa dell'analisi dei meccanismi di tutela dei diritti umani presenti a livello europeo. A tal fine, formano oggetto di studio le convenzioni sui diritti umani adottate nell'ambito del Consiglio d'Europa con particolare riferimento alla Convenzione europea dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali. Nella prima parte del corso vengono esaminati i principi generali della CEDU ed il meccanismo di funzionamento della Corte europea dei diritti dell’uomo. La seconda parte del corso è dedicata all’analisi della tutela di specifici diritti. Metodi didattici Il corso si svolge interamente con metodo seminariale con la discussione in classe dei casi e materiali distribuiti dal docente. Modalità di verifica dell'apprendimento Gli studenti verranno valutati in base alla loro partecipazione alle discussioni in classe ed al saggio scritto che presenteranno alla fine del corso. Testi di riferimento Gli studenti preparano l'esame sui materiali distribuiti da docente a lezione.

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EUROPEAN MACROECONOMICS Docente: FRANCESCO FARINA Numero ore: 40 Periodo: Primo semestre Crediti: 6 Settori: SECS-P/01 Obiettivi formativi: To allow the student to get a better knowledge and an autonomous reasoning on the main topics of the European macroeconomics through the analytical tools of economic theory. Elenco lezioni (*) Settimana 1 - Lezione 1 Methods of integration and institutions of the European Union (I) Settimana 1 - Lezione 2 Methods of integration and institutions of the European Union (II) Settimana 1 - Lezione 3 Methods of integration and institutions of the European Union (III) Settimana 2 - Lezione 1 Methods of integration and institutions of the European Union (IV) Settimana 2 - Lezione 2 The European macroeconomy from Bretton Woods to the European Monetary System (EMS) Settimana 2 - Lezione 3 The European macroeconomy during the EMS fixed exchange rates’ agreement (I) Settimana 3 - Lezione 1 The European macroeconomy during the EMS fixed exchange rates’ agreement (II) Settimana 3 - Lezione 2 The institutional setting of the European monetary union (I) Settimana 3 - Lezione 3 The institutional setting of the European monetary union (II) Settimana 4 - Lezione 1 The European macroeconomy after 1999 (I) Settimana 4 - Lezione 2 The European macroeconomy after 1999 (II) Settimana 4 - Lezione 3 Financial crisis and the Great Recession in Europe (I) Settimana 5 - Lezione 1 Financial crisis and the Great Recession in Europe (II) Settimana 5 - Lezione 2 Institutional changes in the European monetary union: from the SGP to the Fiscal Compact (I) Settimana 5 - Lezione 3 Institutional changes in the European monetary union: from the SGP to the Fiscal Compact: Fiscal Compact (II) Settimana 6 - Lezione 1 Macroeconomic imbalances within the Eurozone Settimana 6 - Lezione 2 Institutional changes in the European monetary union: the Banking Union (I) Settimana 6 - Lezione 3 Institutional changes in the European monetary union: the Banking Union (II) Settimana 7 - Lezione 1 The impact of the recession on income inequality and poverty Settimana 7 - Lezione 2 Perspectives on a future European Fiscal Union Reading list: A list of papers will be distributed at the beginning of the Course.

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EUROPEAN UNION POLITICS

Docente: SABRINA CAVATORTO Numero ore: 60 Periodo: Secondo semestre Crediti: 9 Settori: SPS/04

Presentazione del corso Il corso, che si svolgerà prevalentemente in lingua inglese, si propone di fornire agli studenti le conoscenze necessarie per comprendere il funzionamento del sistema politico comunitario e la governance multilivello utilizzando i principali concetti e gli strumenti di indagine della scienza politica. La conoscenza della storia dell'integrazione europea e del diritto dell'Unione Europea sono considerate propedeutiche. Nella prima parte del corso si dedicherà specifica attenzione all'evoluzione politico-istituzionale della polity comunitaria e alla sua configurazione attuale, approfondendo in particolare il ruolo e il funzionamento delle istituzioni UE, le procedure e le dinamiche dei processi decisionali, l'implementazione delle politiche. Ovvio risalto sarà dato alla elezione della nuova Commissione europea. La seconda parte del corso affronterà il tema dell'europeizzazione, studiando il caso italiano in prospettiva comparata. Attraverso lavori di gruppo guidati ed esercitazioni in aula, gli studenti potranno analizzare alcuni casi concreti di interazione fra sistemi politici nazionali e locali, e sistema politico UE. Una linea di lavoro riguarderà l'europeizzazione dei parlamenti nazionali dopo l'entrata in vigore del Trattato di Lisbona. La frequenza alle lezioni non è obbligatoria ma raccomandata. Oltre alle lezioni frontali, saranno organizzate discussioni in aula, lavori di gruppo e una prova di valutazione scritta in itinere. Coloro che non possono frequentare devono concordare un programma d’esame con il docente. Presentation of the course The aim of the course, which is mostly taught in English, is to provide students with an advanced knowledge to understand the functioning of the EU political system and the multilevel governance processes using the main concepts and tools of investigation of political science. The knowledge of the history of European integration and the European Union law are considered a prerequisite. The first part of the course will devote special attention to the historical evolution of EU political and institutional system and to the present organization of the polity as defined by the Lisbon Treaty. In particular, the role and functioning of EU institutions, the procedures and the dynamics of decision-making and the policy implementation in the multilevel governance system will be investigated. Obvious attention will be devoted to the election of the new European Commission. The second part of the course will deal with the problem of Europeanization. The Italian case will be studied in a comparative perspective. Through working groups and guided

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class discussions students will analyze empirical examples of interaction between national and local political systems, and the EU polity. Specifically, a type of activities will deal with the Europeanization of national Parliaments after the entry into force of the Lisbon Treaty. Frequent attendance and active participation in the teaching activities are highly recommended: discussions on the topics addressed by the instructor will be organized through oral presentations and a written test. Students actually unable to attend classes should arrange with the instructor alternative ways of participation and examination program. Testi di riferimento/References Parte 1: Hix S. and Hoyland B. (2011) The Political System of the European Union,3rd edn,

Palgrave. Cini M. and Borragan N.P. (2013)(eds) EU Politics, 4th edn, OUP. Materiale didattico integrativo ed eventuali letture sostitutive saranno consigliate durante il corso. Parte 2: Ladrech R. (2010) Europeanization and National Politics, Palgrave, Macmillan. Materiale didattico integrativo ed eventuali letture sostitutive saranno consigliate durante il corso. ARTICLES FROM THE LISBON TREATY WILL BE INCLUDED. POSSIBLE OTHER READINGS WILL BE SUGGESTED DURING THE COURSE. RELEVANT EU WEB RESOURCES WILL BE ALSO SHOWN TO THE CLASS. LISTS OF QUESTIONS FOR SELF-EVALUATION WILL BE ALSO CIRCULATED DURING THE COURSE.

FILOSOFIA POLITICA Docente: CARLO LOTTIERI Numero ore: 40 Periodo: Secondo semestre Crediti: 6 Settori: IUS/20 Programma: Il problema dello Stato nelle teorie della giustizia di secondo Novecento Il corso si propone d’introdurre a una lettura della statualità che ne sappia cogliere la dimensione storica (il suo carattere precipuamente moderno e post-medievale) e, al tempo stesso, che non si sottragga a una riflessione critica sulla natura dello Stato e dei suoi tratti strutturali.

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Nella seconda parte del corso ci si sforzerà di cogliere quale sia il ruolo che le principali teorie della giustizia di secondo Novecento – specialmente nel mondo di lingua inglese – attribuiscono allo Stato e quale comprensione esse hanno saputo sviluppare delle dinamiche effettive del potere e dei vincoli che esso impone a ogni riflessione di carattere normativo. Testi: G. Poggi, Lo Stato: natura, sviluppo, prospettive, Bologna, il Mulino, 1992. C. Lottieri, Il pensiero libertario contemporaneo, Macerata, Liberilibri, 2001. The role of the State in the 20th century theories of justice This course is an introduction to State theory and an inquiry of the specific modern and post-medieval dimensions of politics. At the same time, the class aims to develop a critical analysis of State and its structural elements. The second part of the course will focus the attention on the main theories of justice of the second half of the 20th century, with a special attention for the English speaking countries. The lessons will investigate the role given to State by the contemporary philosophy. Moreover, the course will try to investigate how the main political theorists have understood the real dimensions of the effective power and the constraints it imposes on every moral project.

GEOGRAFIA Docente: CRISTINA CAPINERI Numero ore: 60 Periodo: Primo semestre Crediti: 9 Settori: M-GGR/01 Obiettivi La conoscenza territoriale ha assunto una posizione strategica nelle politiche e nei processi di sviluppo alle diverse scale, da quella locale a quella globale. Il territorio, nella sua multidimensionalità, risulta essere una variabile fondamentale con cui si devono confrontare i diversi saperi ed apporti disciplinari. Il corso si propone di far conseguire agli studenti i seguenti obiettivi formativi: acquisire competenze per la padronanza disciplinare delle scienze geografiche e territoriali e delle loro applicazioni; acquisire gli strumenti teorici e metodologici per rappresentare e interpretare i sistemi territoriali nei loro assetti, specificità, processi e dinamiche di trasformazione; acquisire la capacità di riconoscere e individuare in maniera globale e sintetica l’impatto ambientale e socio-economico dei sistemi territoriali alle diverse scale; acquisire gli strumenti di base per la rappresentazione cartografica.

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Il corso si articola in tre parti. Modulo A Il modulo A introduce gli strumenti di base per l’analisi geografica dei fenomeni socio-economici: le strutture e l’organizzazione territoriale, la regionalizzazione, i processi di globalizzazione, la terziarizzazione, l’economia dell’informazione, la localizzazione delle attività economiche, la diffusione delle innovazioni, gli spazi di relazione e i commerci, i concetti di base della geopolitica. Questo modulo offre una interpretazione avanzata della ristrutturazione in corso della geografia e dell'organizzazione dell'economia mondiale. Si porrà l'accento su questioni attuali (come il commercio mondiale, gli investimenti esteri diretti e gli scambi commerciali, la geografia delle multinazionali, la geografia del lavoro, gli spazi della produzione e del consumo, la geografia delle risorse, la convergenza spazio-temporale, l'informazione e le comunicazione); alcuni casi di studio verteranno su regioni specifiche (Cina e India). Modulo B Il modulo B è incentrato sui big data e la citizen science. Questa parte esamina i modi in cui le tecnologie dell'informazione esistenti ed emergenti stanno contribuendo a trasformare luoghi e le modalità di interazione. In particolare si affronta l’utilizzo delle informazioni provenienti dal Web per analizzare in un’ottica spaziale l'intreccio tra società e la tecnologia, il digital divide, vicinanza e lontananza, i conflitti, e le relazioni tra le comunità virtuali, reali e di ibridazione. Il modulo B affronta il web come luogo in cui nascono nuove prospettive relazionali, come strumento attraverso il quale si trasformano luoghi già esistenti, come strumento di diffusione dell'informazione attraverso cui analizzare determinati fenomeni. Modulo C Il corso include esercitazioni di laboratorio dedicate alla rappresentazione cartografica con strumenti GIS e Web 2.0. Testi di riferimento G.Dematteis, C.Lanza, S.Conti, Geografia dell’economia mondiale, Utet, Torino, (ultima edizione) C.Capineri, C.Calvino, Just in time geographies. Nuova informazione e nuova geografia, 2013 (in stampa) D. Sui, S. Elwood, M.Goodchild, Crowdsourcing Geographic Knowledge: Volunteered Geographic Information, Springer, 2013 (capp. 1,6,7)

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GEOGRAFIA DELLO SVILUPPO

Docente: CRISTINA CAPINERI Numero ore: 60 Periodo: Primo semestre Crediti: 9 Settori: M-GGR/01 Obiettivi formativi Obiettivi La conoscenza territoriale ha assunto una posizione strategica nelle politiche e nei processi di sviluppo alle diverse scale, da quella locale a quella globale. Il territorio, nella sua multidimensionalità, risulta essere una variabile fondamentale con cui si devono confrontare i diversi saperi ed apporti disciplinari. Il corso si propone di far conseguire agli studenti i seguenti obiettivi formativi: acquisire competenze per la padronanza disciplinare delle scienze geografiche e territoriali e delle loro applicazioni; acquisire gli strumenti teorici e metodologici per rappresentare e interpretare i sistemi territoriali nei loro assetti, specificità, processi e dinamiche di trasformazione; acquisire la capacità di riconoscere e individuare in maniera globale e sintetica l’impatto ambientale e socio-economico dei sistemi territoriali alle diverse scale; acquisire gli strumenti di base per la rappresentazione cartografica. Il corso si articola in tre parti. Modulo A Il primo modulo porrà l'accento sui linguaggi e i metodi per l’analisi geografica inerenti le questioni dello sviluppo. I principali temi affrontati saranno: crescita e sviluppo, i fattori (morfologici, economici e storico-politici) che influiscono sulle dinamiche di sviluppo; gli indicatori; le teorie classiche dello sviluppo (modernizzazione, scambio ineguale, centro-periferia) in ottica territoriale; le rappresentazioni dello sviluppo. Il modulo A dunque si concentra sui cambiamenti storici, economici, politici e sociali degli ultimi anni, individuando le cause delle profonde diversità e disuguaglianze che ancora marcano i territori del Nord e del Sud del mondo. Agli albori del terzo millennio sono emerse dinamiche economiche, politiche, strategiche e sociali che ridefiniscono le realtà geopolitiche ed economiche di tutti i paesi del mondo, rendendo così necessario un adeguamento nel modo di osservarle e analizzarle. L'intersezione dei mercati regionali e del mercato unico mondiale, i nuovi giganti economici prima classificati in un indistinto Terzo Mondo, il riposizionamento negli equilibri politici, la composizione di nuovi spazi culturali, sono alcuni degli elementi che ridisegnano il tradizionale significato delle categorie di sviluppo e sottosviluppo, centro e periferia, ricchezza e povertà. Approfondimenti saranno sviluppati su regioni specifiche (come Brasile, Cina e India). Modulo B Il secondo modulo introduce nuove prospettive di sviluppo legate alla questione del cambiamento climatico e della scarsità delle risorse. I temi trattati sono quello dello

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sviluppo sostenibile e della decrescita e in particolare il modulo tratterà le teorie e le strategie per la gestione ambientale e lo sviluppo sostenibile. Gli argomenti sviluppati comprendono la pressione ambientale, la crescita della popolazione, il consumo di risorse, il degrado ambientale, la conservazione della biodiversità, la giustizia ambientale, la geopolitica dell'uso delle risorse, l'impatto dello sviluppo sostenibile sulle questioni di genere e la povertà, le misure di sostenibilità ambientale, le nuove misure di benessere e qualità della vita. Modulo C Introduzione alla cartografia digitale. Questo modulo introduce i concetti, le tecniche di base per la produzione cartografica digitale. Si tratta della centralità della mappa nella vita quotidiana e l'evoluzione del ruolo delle mappe in una società diventa sempre più ricca di tecnologie informatiche digitali, quali i sistemi informativi geografici (GIS) e sistemi di posizionamento globale (GPS). Il corso introduce i principi di progettazione cartografica e geovisualization attraverso strumenti open source e si conclude con una serie di mappe create da ogni studente. Testi di riferimento A.Vanolo, Geografia economica del sistema mondo. Territori e reti nello scenario globale, Utet, Torino, 2012. F. Boggio, G. Dematteis, Memoli, Geografia dello sviluppo. Spazi, economie e culture tra ventesimo secolo e terzo millennio, Utet, Torino, 2008. C.Capineri, Geografia verde 2.0. Transizioni e reti globali verso l’era post-fossile, 2013 (ebook in stampa)

IDONEITA’ DI INFORMATICA Docente: PAOLA PALMITESTA Numero ore: 20 Periodo: Primo semestre Crediti: 3 Settori: SECS-S/01

CORSO DI LAUREA TRIENNALE: OBIETTIVI FORMATIVI Guidare lo studente alla conoscenza e all'uso uso dei più comuni sistemi operativi e software applicativi open source. CONTENUTI DEL CORSO

Concetti di base delle tecnologie informatiche: l'hardware e il software; Uso del computer e gestione dei file; Elaborazione testi.

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METODI DIDATTICI Il corso è svolto in autoformazione attraverso l'utilizzo di una piattaforma on-line, consultabile all'indirizzo http://elearning.unisi.it/moodle/

L'accesso ai corsi avviene con password unica UnisiPass. Per sostenere l'esame si raccomanda l'iscrizione on-line. MODALITA’ DI VERIFICA DELL’APPRENDIMENTO

Test con domande a risposta multipla

E’ previsto un solo appello per sessione d’esame

TESTI DI RIFERIMENTO

-M. Grisà, F. Guerra, ECDL Open Source, McGraw-Hill, 2008. -F. Lughezzani et al., ECDL 5.0 Open per Linux Ubuntu 8.10 e Open Office 3.0, Hoepli editore, 2010. -C. Di Giacomo, La Patente Europea del Computer – Open Source, Tecniche nuove, 2010.

CORSO DI LAUREA MAGISTRALE

OBIETTIVI FORMATIVI Guidare lo studente alla conoscenza e all'uso uso dei più comuni software applicativi open source.

CONTENUTI DEL CORSO

Fogli elettronici; Database; Strumenti di presentazione; Reti informatiche.

METODI DIDATTICI Il corso è svolto in autoformazione attraverso l'utilizzo di una piattaforma on-line, consultabile all'indirizzo http://elearning.unisi.it/moodle/

L'accesso ai corsi avviene con password unica UnisiPass. Per sostenere l'esame si raccomanda l'iscrizione on-line.

MODALITA’ DI VERIFICA DELL’APPRENDIMENTO

Test con domande a risposta multipla

E’ previsto un solo appello per sessione d’esame

TESTI DI RIFERIMENTO

-M. Grisà, F. Guerra, ECDL Open Source, McGraw-Hill, 2008. -F. Lughezzani et al., ECDL 5.0 Open per Linux Ubuntu 8.10 e Open Office 3.0, Hoepli editore, 2010. -C. Di Giacomo, La Patente Europea del Computer – Open Source, Tecniche nuove, 2010.

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ISTITUZIONI DI DIRITTO E PROCEDURA PENALE

Docente: ELISABETTA ANTONINI Numero ore: 60 Periodo: Primo semestre Crediti: 9 Settori: IUS/17 Obiettivi formativi Il corso si propone di fornire una conoscenza dei caratteri generali del sistema penale anche attraverso l'esame dei rapporti fra il diritto penale e il processo. Prerequisiti Nessuno Contenuti del corso I principi fondamentali in materia penale e processuale e la loro funzione. Gli elementi costitutivi del reato. Il sistema sanzionatorio e la sua evoluzione. Il modello processuale. Metodi didattici lezioni frontali Modalità di verifica dell'apprendimento esame orale Testi di riferimento 1) F. RAMACCI, Corso di diritto penale, Giappichelli, Torino 2013, limitatamente alle seguenti parti: Parte I – Principi costituzionali e interpretazione della legge penale: Cap. Primo - Lineamenti generali del diritto penale; Cap. Secondo - I principi costituzionali e la legge penale; Cap. Terzo - L'efficacia della legge penale nel tempo e nello spazio; Parte II- Il reato: Cap. Quinto - Legge penale e reato; Parte III - Le conseguenze giuridiche del reato: Cap. Settimo - La pena; Cap. Ottavo - Le misure di sicurezza (par. 1 e 4); Cap. Decimo - Le cause di estinzione delle conseguenze giuridiche del reato (par. 1 e 4). Parte IV – La responsabilità “da reato” degli enti 2) G. UBERTIS, Il processo penale, Il Mulino, Bologna, 2008.

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ISTITUZIONI DI DIRITTO PRIVATO Docente: PIETRO SIRENA Numero ore: 60 (+20 ore esercitazione) Periodo: Primo semestre Crediti: 9 Settori: IUS/01 Obiettivi formativi L’obiettivo formativo è costituito dalla conoscenza dei lineamenti fondamentali del diritto privato italiano. Contenuti del corso MODULO A -La distinzione fra diritto privato e diritto pubblico; -Le situazioni giuridiche; -I fatti e gli atti giuridici; -I soggetti; -I diritti della persona; -Il contratto in generale; -Il fatto illecito. MODULO B -I beni -I diritti reali; -L’obbligazione in generale; -La famiglia; -Le successioni a causa di morte (cenni); -L’impresa e l’azienda. Nei corsi di laurea in cui è previsto che l’insegnamento corrisponda a 4 crediti, il programma corrisponde al solo modulo A ; è comunque possibile aggiungere nel proprio piano di studi il modulo B come “attività formativa a scelta dello studente”. Nei corsi di laurea in cui è previsto che l’insegnamento corrisponda a 8 crediti, il programma comprende sia il modulo A, che il modulo B. In tal caso, l’esame è unico. Metodi didattici Insegnamento orale Modalità di verifica dell'apprendimento La prova finale consiste in un esame orale da parte del docente, previo colloquio con alcuni collaboratori della cattedra Testi di riferimento BIANCA, Istituzioni di diritto privato, Giuffrè, Milano, 2014.

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LINGUA FRANCESE Docente: Numero ore: 60 Periodo: Secondo semestre Crediti: 9 Settori: L-LIN/04 Obiettivi Formativi Le cours est composé de deux modules. L'objectif du premier module est d’attirer l’attention des étudiants sur la variation géographique de la langue française et de décrire les principales particularités du français parlé dans différentes zones de l’espace francophone; le second module a pour objectif d' introduire les étudiants aux concepts de multilinguisme, plurilinguisme et contact linguistique; avec une attention particulière aux créoles et autres parlers mixtes nés des transformations subies par la langue française dans certaines zones de l’espace francophone. Prerequisiti Niveau A2 du CECR (Cadre Européen Commun de Reférence) Contenuti del Corso Module A: francophonie et variation de la langue française. Ce module est axé sur les particularités du français dans les différentes zones de la francophonie (principalement en Afrique, en Amérique du Nord et en Europe). Pour chaque sous-ensemble de la francophonie, on analysera les principales spécificités phonétiques, morphologiques, syntaxiques et lexicales. Une attention particulière sera accordée aux différents statuts du français dans la francophonie, des points de vue historique, démographique, législatif, etc. Dans ce module, il sera aussi question de l’Organisation Internationale de la francophonie (OIF). Modules B: contact des langues et multilinguisme dans l’espace francophone Ce module sera consacré à l’observation et à l’analyse des phénomènes liés à la cohabitation de plusieurs langues au sein d’une même société. Quelques études de cas permettront de mettre aussi en évidence les enjeux politiques, économiques, et socioculturels du multilinguisme. Metodi Didattici L'organisation du cours vise une combinaison du travail de l'enseignant et des recherches individuelles des étudiants. Pour ce faire, la participation active de ces derniers sera requise. Celle-ci consistera en une série d'exposés oraux par petits groupes, sur les aperçus généraux de certains pays francophones (population, langues, capitale, économie, statut de la langue française...) Modalità di verifica dell'apprendimento 1- Examen écrit (Test de connaissance du français) 2- Examen oral (Cours monographique)

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Testi di riferimento Articles en ligne, tous téléchargeables sur le site de faculté ou sur le blog du cours: http://kuitcheunisiena.canalblog.com/ 1- Remysen W., « Le français au Québec: au-delà des mythes », Romanesque, vol 28, n°1, pp. 28-41, 2003. 2- Provenzano F., « La francophonie, définitions et usages », Quaderni. N. 62, Hiver 2006-2007. pp. 93-102. 3- Marie-Christine Hazael-Massieux, Les créoles à base française: une description, in TIPA, vol. 21, 2002, Aix-en-Provence, pp. 63 86 Altre informazioni Les diapositives utilisées en classe, ainsi que d'autres informations seront régulièrement publiées sur le blog du cours: http://kuitcheunisiena.canalblog.com/

LINGUA FRANCESE II Docente: Numero ore: 40 Periodo: Secondo semestre Crediti: 6 Settori: L-LIN/04 Obiettivi formativi Dare la capacità di analizzare e commentare in lingua francese documenti audiovisivi, scritti e iconografici, con agevolezza. Prerequisiti Francese – livello B1 Contenuti del corso Les clichés de l'histoire de France : les "mythes fondateurs" et leur représentation au cinéma, dans les arts et la littérature. Metodi didattici lezioni frontali Modalità di verifica dell'apprendimento Esame orale Testi di riferimento François Reynaert, "Nos ancêtres les Gaulois et autres fadaises", Fayard 2010

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LINGUA INGLESE

Docente: Numero ore: 40 Periodo: Secondo semestre Crediti: 6 Settori: L-LIN/12 Obiettivi formativi Dalle lezioni e dalle letture consigliate gli studenti acquisiranno conoscenze e comprensione delle risorse della lingua inglese per l'espressione di valutazioni e modalità di attribuire, citare e parafrasare per potere commentare scelte e dichiarazioni di responsabilità per le affermazioni scritte. Impareranno ad applicare abilità analitiche e descrittive a testi dei media in inglese e a fare giudizi autonomi sugli effetti di scelte linguistiche, utilizzando un metalinguaggio appropriato. La competenza linguistica aumenta attraverso la pratica di trascrizione. Prerequisiti Livello B1 del CEFR. Contenuti del corso English media discourse: a corpus based approach to evaluation and attribution. Questo corso ha l'intenzione di introdurre agli studenti le caratteristiche della lingua inglese in due aree discorsuali, attribution e evaluation, con l'analisi di due tipologie testuali (broadsheets and TV news). Il corso si tiene in lingua inglese e gli studenti dovranno lavorare con testi in inglese durante le lezioni. Saranno dati anche esempi di ricerca in linguistica inglese sia qualitativa che quantitativa con i corpora. Esame finale scritto. Per la prova in itinere gli studenti preparano un progetto di collezione di dati, trascrizione e analisi da presentare. Metodi didattici Lezioni frontali, seminari, interazione con testi, trascrizioni, collezione di dati, analisi in gruppo e individuali. Modalità di verifica dell'apprendimento Esame scritto in cui due testi vengono confrontati e analizzati, usando le tecniche di descrizione e il metalinguaggio introdotti a lezione e nella bibliografia consigliata e esame orale basato su un lavoro di registrazione e trascrizione di un tg e analisi comparativa da preparare in gruppo. Vengono valutati al livello individuale il lavoro di trascrizione e come gruppo la discussione e analisi dei dati. Non è differenziato il lavoro per non-frequenanti, non potere usufruire dell’offerta didattica del lavoro in classe dove gli studenti vengono guidati nell’acquisizione delle abilità, costituisce una difficoltà maggiore e per quello si consiglia la frequenza regolare.

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Testi di riferimento: Hunston, S. and Thompson, G. Evaluation in Texts. Capitolo 1 OUP 2000 Partington, Duguid e Taylor Patterns and Meanings in Discourse. Benjamins 2013. Capitol 1 e 2 Carter, R. Mc Carthy, M. Cambridge Grammar of English CUP. 2006 Martin and White The language of Evaluation ch 3 Per chi ha un esame di 6 crediti inoltre ai testi già citati: Thompson, G. Voices in the Text in Applied Linguistics Duguid, A., Insistent voices in Morley and Bayley (eds) Per chi ha un’esame di 8 crediti la bibliografia qui sopra e in più Montgomery, M. The Discourse of Broadcast news. Routledge 2007 Altre informazioni materiale didattica disponibile e reperibile anche sul Prof Blog della Facoltà di Lettere sotto il nome della docente e dicitura Scienze Politiche(http://docenti.lett.unisi.it/frontend/?rr=BD_19)

LINGUA INGLESE II Docente: Numero ore: 40 Periodo: Secondo semestre Crediti: 6 Settori: L-LIN/12 Il programma del corso sarà indicato dal docente all'inizio delle lezioni

LINGUA SPAGNOLA Docente: Numero ore: 60 Periodo: II semestre Crediti: 9 Settori: L-LIN/07 Obiettivi formativi Al termine del corso lo studente dispone di conoscenza di base attiva e passiva della lingua spagnola. In particolare lo studente è in grado di: - leggere, prendere appunti, seguire una discussione in lingua spagnola

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- affrontare il linguaggio specialistico di tipo politico e mediatico nelle culture di lingua spagnola. Prerequisiti Nessun prerequisito richiesto Contenuti del corso Il corso di Lingua Spagnola è articolato in due parti:

- monografica: l'argomento centrale del corso monografico riguarda le pratiche testuali del discorso socio-politico, in modo particolare nella Spagna contemporanea.

- grammaticale: il programma prevede che lo studente acquisisca un livello B1 nelle sue competenze comunicative in lingua spagnola.

Metodi didattici Il corso prevede: - Pratiche testuali e risorse linguistiche. Aspetti morfosintattici, pragmatici e semantici. - Pratiche discorsive. Strategie di comprensione ed elaborazione di argomenti. - Pratiche sociali. La produzione di discorsi riguardo alle attuali condizioni sociali. Testi di riferimento:

- AA.VV, Vía Rápida: curso intensivo de español, Barcelona, Difusión, 2011. - Ortega y Gasset, J., La España invertebrada, Madrid, Biblioteca Nueva, 2002. - Dispense.

LINGUA SPAGNOLA II Docente: Numero ore: 40 Periodo: II semestre Crediti: 6 Settori: L-LIN/07 L’insegnamento è finalizzato a fornire gli strumenti adeguati per acquisire la competenza linguistica per almeno un livello B2 (QCER) sviluppando le quattro abilità (comprensione e produzione di testi scritti, comprensione ed espressione orale) in modo integrato. Il corso mira inoltre a sviluppare la capacità di leggere saggi e testi universitari in lingua spagnola relativi alle scienze politiche e sociali. L’obiettivo del corso è consolidare ed approfondire le conoscenze sulla lingua spagnola acquisite precedentemente dallo studente ed avviarlo verso una riflessione sul linguaggio nella comunicazione politica. Prerequisiti Per poter partecipare al corso è richiesto il superamento del corso Lingua spagnola o avere un livello B1(QCER) precedentemente acquisito. Contenuti del corso Il corso di Lingua Spagnola II (6 Cfu) è articolato in due parti:

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monografica: l'argomento centrale del corso monografico riguarda il linguaggio nella comunicazione politica.

grammaticale: il programma prevede che lo studente acquisisca un livello B2 nelle competenze comunicative.

Metodi didattici Il corso prevede: - Pratiche testuali e risorse linguistiche. Aspetti morfosintattici, pragmatici e semantici. - Pratiche discorsive. Strategie di comprensione ed elaborazione di argomenti. - Pratiche sociali. La produzione di discorsi riguardo alle attuali condizioni sociali e politiche. Testi di riferimento:

AA.VV, Abanico: Curso avanzado de español (libro del alumno + cuaderno de ejercicios), Barcelona, Difusión, 2010.

Fernández Lagunilla, M., La lengua en la comunicación política II: La palabra del poder, Arco Libros, 1999.

Dispense Altre informazioni: Per integrare il programma del corso gli studenti non frequentanti possono contattare la docente María Soler Sola ([email protected])

METODOLOGIA DELLA RICERCA SOCIALE Docente: PAOLO BELLUCCI Numero ore: 40 Periodo: Secondo semestre Crediti: 6 Settori: SPS/04 I. OBIETTIVI DEL CORSO Il corso introduce gli studenti alla logica e ai metodi della ricerca sociale. Le domande cui il corso offre risposta sono del tipo: cosa vuole dire "fare una ricerca"? Come si individua un problema di ricerca? Come si formulano le ipotesi e come si verificano? Quali tipo di dati è possibile utilizzare? Che differenza c'è tra la ricerca di un fisico o un biologo e quella di un ricercatore ed operatore sociale (assistente sociale, sociologo, politologo, storico o economista )? Programma del Corso Modulo A Questo modulo è dedicato alla logica della ricerca, all'analisi cioè dei principali paradigmi teorici che orientano la ricerca nelle scienze sociali ed alla traduzione empirica delle teorie (il passaggio cioè dalle ipotesi ai concetti alle variabili).

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Modulo B Il secondo modulo analizza le principali tecniche di ricerca quantitativa e qualitativa. Verrano esaminati le modalità e gli strumenti con cui si conducono le ricerche sociali: l'inchiesta di opinione, le interviste in profondità, le storie di vita. Testi consigliati: Piergiorgio Corbetta, Metodologia e tecniche della ricerca sociale, Bologna, Il Mulino, 1999 II. ORGANIZZAZIONE DEL CORSO Il Corso è organizzato in lezioni in aula e attività di ricerca. 1) Lezioni. Le lezioni, che saranno tenute sia in aula che presso il Laboratorio Informatico, seguiranno il calendario sotto riportato. 2) Attività di ricerca: Gli studenti realizzeranno/analizzeranno una indagine su un tema di opinione pubblica. L’attenzione si concentrerà quindi sulla costruzione del questionario, la rilevazione e l’analisi dei dati. I risultati ottenuti saranno oggetto di discussione durante le lezioni. Esame e Votazione Il voto è basato su una prova scritta finale. Esempi degli esami precedenti saranno disponibili sul sito web del Dipartimento di scienze sociali politiche e cognitive

METODOLOGIA DELLA SCIENZA POLITICA (Insegnamento mutuato da Scienza dell’Opinione Pubblica- offerto dal c.l. COMUNICAZIONE, LINGUE E CULTURE- Dipartimento Scienze Sociali, Politiche e Cognitive)

Docente: PIERANGELO ISERNIA Numero ore: 40 Periodo: Primo semestre Crediti: 6 Settori: SPS/04 Contenuti Il corso si concentrerà su tre aspetti: (a) La definizione del concetto di opinione pubblica e la sua storia; (b) La natura dell’opinione pubblica, con particolare riferimento alle teorie sulla sua formazione; (c) la relazione tra opinione pubblica e politiche pubbliche. L’analisi è basata sia sullo studio dei classici che sulle ricerche più recenti, guardando ai contributi non solo della scienza politica e della sociologia, ma anche a quelli della psicologia politica e delle scienze cognitive. L’obiettivo è familiarizzare lo studente con questo importante fattore delle moderne democrazie e valutarne la natura e l’impatto sulle scelte pubbliche. Nel corso del modulo, selezioneremo alcuni temi (ad es. globalizzazione, immigrazione, atteggiamenti di politica estera, ecc), in relazione ai quali studieremo l’atteggiamento del pubblico europeo ed americano.

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Obiettivi Il corso è un'introduzione al ruolo, natura e conseguenze dell’opinione pubblica nelle moderne democrazie occidentali. L'obiettivo è (a) familiarizzare lo studente con le principali ricerche empiriche sulla natura dell’opinione pubblica e sull’interazione tra opinione pubblica e politiche pubbliche e (b) offrire una introduzione alle metodologie con le quali misurare e studiare l'opinione pubblica. A questo scopo, nel corso verranno anche presentati i principali strumenti analitici con i quali comprendere meglio l’uso delle inchieste di opinione per lo studio dell’opinione pubblica. Il corso vi aiuterà (a) a diventare consumatori "critici" dei dati di opinione pubblica e (b) a cominciare a ragionare come scienziati sociali, facendo più attenzione alla qualità dei dati, alle evidenze empiriche e alle logiche di interpretazione dei dati. Prerequisiti Non vi sono prerequisiti Metodi Didattici Lo stile del Corso è seminariale, per cui mi aspetto una vivace discussione in classe. Questo significa che dovete partecipare attivamente e preparare le letture che vi saranno assegnate. Ogni settimana, il Martedì e Mercoledì discuteremo i principali contributi della letteratura sull'argomento, mentre il Venerdì analizzeremo i dati di opinione e li commenteremo insieme. Il Corso è organizzato in lezioni in aula, presentazioni e attività di ricerca. 1. Frequenza a lezione. Le lezioni seguiranno il calendario sotto riportato. A lezione

verrà presentato il materiale della settimana. 2. Esperienza pratica al LAPS. Per darvi una idea concreta di cosa significa fare

inchieste di opinione, dovrete dedicare qualche ora a condurre VERE interviste telefoniche, nell’ambito di una delle ricerche che il LAPS (Laboratorio Analisi Politiche e Sociali) sta conducendo in questo periodo.

3. Presentazione di una ricerca. Ciascuno di voi dovrà presentare brevemente (circa 20 minuti) una ricerca, con l’obbiettivo di contribuire alla discussione. Per questo, dovrete preparare un breve riassunto della lettura assegnatavi (2-4 pagine) che include una sintesi degli argomenti usati, le evidenze empiriche addotte ed i metodi utilizzati e una valutazione dei risultati.

4. Analisi di sondaggi e rapporto dei risultati: Ciascuno di voi si concentrerà sullo studio degli atteggiamento dell’opinione pubblica nei confronti di un problema specifico. I temi oggetto di attenzione saranno la globalizzazione, l'immigrazione e l'atteggiamento verso l'uso della forza in Kosovo (1999), Afghanistan (2001-2013) e Iraq (2003-2012). A seconda della vostra competenza metodologica, la relazione sarà basata sull’analisi delle inchieste disponibili, secondo lo schema dei Poll Trends di Public Opinion Quarterly, o sulla analisi statistica di alcune ipotesi di ricerca utilizzando reali inchieste. L’analisi consisterà in un breve rapporto di non più di 10-15 pagine, corredato dalle appropriate tabelle. Il breve rapporto va consegnato nella data dell’esame scritto (data ultima, il 1° Dicembre 2013; può essere inviata anche per posta elettronica).

Verifica dell'apprendimento Il voto è basato su: - Partecipazione attiva alle discussioni durante la lezione, includendo l'esperienza al LAPS (10% del voto complessivo)

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- Presentazione di una ricerca in classe (30% del voto complessivo) - Rapporto di analisi dei dati di inchieste di opinione (non più di 10 pagine, più i dati). Il rapporto va consegnato entro la data dell’esame scritto. (60% del voto complessivo) Altre Informazioni BACHECA ELETTRONICA I lucidi delle lezioni, il materiale didattico e ogni altro documento rilevante saranno disponibili per tutti gli studenti nella bacheca elettronica di Unisi 2.0. È possibile accedervi digitando la vostra e-mail e numero di matricola. Tutti gli studenti frequentanti devono avere un indirizzo di posta elettronica funzionante. CORRETTEZZA ACCADEMICA Il plagio e altre forme di disonestà accademica nella preparazione delle prove richieste o durante gli esami sono proibite. Gli studenti che si renderanno colpevoli di questi atti, a prescindere da ogni iniziativa l’Università vorrà intraprendere, ne risponderanno innanzitutto immediatamente ai docenti del corso, che li classificheranno come bocciati. Testi - Vincent Price (2004). L'opinione pubblica. Il Mulino. - Kenneth D. Bailey (2006). Metodi della Ricerca Sociale. II: L'Inchiesta. Bologna, Il Mulino.

ORGANIZZAZIONE INTERNAZIONALE Docente: PIETRO PUSTORINO Numero ore: 40 (+ 20 ore esercitazione) Periodo: Secondo semestre Crediti: 6 Settori: IUS/13

Programma: Il corso è articolato in due parti. Nella prima ci si soffermerà sulle origini storiche, la natura, le diverse tipologie, le modalità di costituzione, la personalità giuridica, la struttura organica, gli atti, le vicende relative allo status di membro, le immunità e privilegi e la responsabilità delle organizzazioni internazionali, sia di carattere universale che regionale. La finalità è quella di offrire allo studente un quadro quanto più possibile completo del sistema complessivo dell’organizzazione internazionale, segnalando altresì le tendenze recenti e le prospettive di modifica del sistema. Nella seconda parte si analizzeranno più specificamente alcune funzioni svolte dall’ONU, con particolare riguardo alle funzioni di mantenimento della pace e della sicurezza internazionali. Si analizzeranno pertanto i principi generali applicabili in materia, quali il principio che vieta l’uso della forza e il principio del dominio riservato degli Stati, nonché la funzione conciliativa svolta dal Consiglio di sicurezza sulla base del Cap. VI della Carta dell’ONU. Di seguito, verrà preso in esame l’ormai superato regime normativo previsto dal Cap. VII dello statuto dell’ONU e la prassi in materia di costituzione, da parte del Consiglio di sicurezza, di forze di peace-keeping, peace-

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enforcement e peace-building. Infine, verranno analizzati i casi della prassi concernenti le autorizzazioni del Consiglio di sicurezza all’uso della forza da parte di Stati membri o di organizzazioni di natura regionale. Durante il corso verranno svolte esercitazioni, seminari o conferenze su casi attuali, che saranno presi in considerazione ai fini della valutazione delle conoscenze degli studenti. Testi consigliati per l’esame: A. Del Vecchio (a cura di), Diritto delle organizzazioni internazionali, Napoli, Edizioni Scientifiche Italiane, 2012. Capitoli I, III, IV, V, VII e IX; B. Conforti, Le Nazioni Unite, 9’ edizione, Padova, Cedam, 2012, Cap. III.

POLITICA ECONOMICA Docente: SUSAN MARY SENIOR Numero ore: 40 Periodo: Secondo semestre Crediti: 6 Settori: SECS-P/02 Obiettivi: Il corso intende fornire un’analisi delle basi e delle articolazioni dell’intervento pubblico in economia. Prerequisiti: Non ci sono Orario di ricevimento Lunedì 10-12. Contenuti Elementi di teoria delle preferenze sociali: criterio di Pareto, teoria delle votazioni, teorema dell'impossibilità di Arrow Equità vs. efficienze delle politiche economiche I fallimenti del mercato: aspetti microeconomici I fallimenti del mercato: aspetti macroeconomici La politica microeconomica La politica macroeconomica Casi di applicazione alle politiche economiche europee. Manuale: Nicola Acocella (2011) Fondamenti di Politica Economica, quinta edizione, Carocci editore, Roma 6 crediti: Sono esclusi le sezioni con asterischi e anche i capitoli 9, 10, 12, 15, 17, 18 e 19 (con l’eccezione della parte sul Sistema Monetario Europeo).

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8 crediti: Sono esclusi le sezioni con asterischi e anche i capitoli 12, 15, 17, 18 e 19 (con l’eccezione della parte sul Sistema Monetario Europeo). 4 crediti: capitoli 1-8, 11, 13, 14 e 16. Modalità d'esame L’esame consiste in una prova scritta.

*** Objective of the course The aim of the course is to provide a basic understanding of the reasons for public intervention in the economy and the main policies used. Organisation of the course Elements of social preference theory: the Pareto criterion, the theory of voting, Arrow’s impossibility theorem. Equity vs. efficiency in the choice of economic policy Market failures: microeconomic aspects Market failures: macroeconomic aspects Microeconomic policies Macroeconomic policies Examples of economic policies applied in the European Union Textbook 6 credits: The sections with asterisks and chapters 9, 10, 12, 15, 17, 18 and 19 (apart from the discussion of the European Monetary System) are excluded. Type of exam A written exam with a choice of 4 questions out of 6. Un esempio dell’esame: Si risponda a 4 delle seguenti 6 domande (ciascuna domanda ha lo stesso peso relativo). Tempo a disposizione: 90 minuti. Domanda 1 Spiegate i seguenti concetti: i. La funzione del benessere sociale, ii. Le diverse forme di funzioni del benessere sociale, iii. Il teorema di Impossibilità di Arrow. Domanda 2 Descrivete i fallimenti microeconomici del mercato, e in particolare: Il monopolio naturale, le esternalità, l’informazione asimmetrica e I beni pubblici. Domanda 3 Spiegate come la Nuova Economia Politica (Public Choice o teoria delle scelte pubbliche) aiuti a capire il processo decisionale della politica economica, e fornite qualche esempio (domanda per 8 crediti).

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Domanda 4 Indicate le differenze tra la teoria macroeconomica classica e quella keynesiana. Domanda 5 Indicate i compiti, e le funzioni della Banca Centrale Europea. Domanda 6 Descrivete brevemente le fasi dell’introduzione dell’Unione Economica e Monetaria dell’UE e le prospettive per l’euro.

POLITICA ECONOMICA INTERNAZIONALE Docente: FRANCESCO FARINA Numero ore: 40 Periodo: Primo semestre Crediti: 6 Settori: SECS-P/01 Obiettivi formativi: Dotare lo studente di una più approfondita comprensione e di una autonoma capacità di ragionamento sui principali temi della Politica economica internazionale attraverso gli strumenti analitici della teoria economica. Elenco lezioni (*) Settimana 1 - Lezione 1 L’equilibrio macroeconomico: cenni introduttivi (I) Settimana 1 - Lezione 2 L’equilibrio macroeconomico: cenni introduttivi (II) Settimana 1 - Lezione 3 L’equilibrio macroeconomico: cenni introduttivi (III) Settimana 2 - Lezione 1 L’Unione Europea e l’Unione Monetaria Europea Settimana 2 - Lezione 2 Metodi di integrazione ed istituzioni dell’Unione Europea Settimana 2 - Lezione 3 La teoria delle aree valutarie ottimali Settimana 3 - Lezione 1 Dal Sistema Monetario Europeo all’Unione Monetaria Europea Settimana 3 - Lezione 2 Regole e obiettivi della politica monetaria della BCE Settimana 3 - Lezione 3 Politica monetaria di stabilizzazione Settimana 4 - Lezione 1 Deficit pubblico e debito pubblico Settimana 4 - Lezione 2 Regole e obiettivi di politica fiscale Settimana 4 - Lezione 3 L’interazione strategica fra BCE e governi nazionali Settimana 5 - Lezione 1 Dominanza monetaria e dominanza fiscale Settimana 5 - Lezione 2 Politica fiscale di stabilizzazione Settimana 5 - Lezione 3 Vincolo intertemporale del bilancio pubblico nell’UME Settimana 6 - Lezione 1 Fiscal Compact ed Unione Monetaria Europea Settimana 6 - Lezione 2 Gli squilibri macroeconomici nell'Unione Monetaria Europea Settimana 6 - Lezione 3 Parità dei tassi di interesse ed Unione Monetaria Europea Settimana 7 - Lezione 1 Teoria dei mercati efficienti e crisi finanziaria Settimana 7 - Lezione 2 Teoria economica e Grande Recessione Libro di testo (Dispensa): F. Farina, Politica economica internazionale ed economia dell’Unione Europea (*) Durata: 2 ore

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RELAZIONI INTERNAZIONALI

Docente: PIERANGELO ISERNIA Numero ore: 60 Periodo: Primo semestre Crediti: 9 Settori: SPS/04 Obiettivi formativi Il corso di relazioni internazionali ha l'obiettivo di familiarizzare lo studente con i principali concetti e risultati della letteratura politologica nelle relazioni internazionali, fornendo alcuni strumenti analitici con i quali comprendere meglio la complessa e dinamica natura delle relazioni internazionali in questo inizio di millennio. Prerequisiti Nessun prerequisito formale è richiesto Contenuti del corso Modulo A: Obiettivi formativi: Il modulo introduce lo studente ai principali temi delle relazioni internazionali, organizzati intorno ai diversi livelli di analisi. Più specificamente sono discussi i principali risultati della ricerca scientifica a quattro livelli di analisi: il sistema internazionale, i rapporti tra gli stati, le determinanti interne della politica estera e il ruolo dei decisori. Contenuti: Il modulo affronta con didattica frontale e letture assegnate agli studenti i seguenti argomenti: Le principali prospettive teoriche nelle relazioni internazionali: realismo, liberalismo e costruttivismo; Il sistema internazionale; le relazioni tra gli stati: forza e negoziati; le caratteristiche interne – la struttura istituzionale (pace ed economia); le caratteristiche interne (società ed opinione pubblica); i Processi decisionali; il ruolo degli individui (Personalità, ruoli e variabili cognitive). Modulo B: Obiettivi formativi: Il secondo modulo si sofferma questo anno sulle cause dello scoppio della Prima Guerra Mondiale. A questo scopo, lo studente parteciperà ad una simulazione (PlayDiplomacy Online) nella quale svolgerà il ruolo di decisore di uno delle grandi potenze nel sistema internazionale del 1914. La simulazione sarà una opportunità per riflettere sui concetti appresi nel primo modulo e per applicarli alle scelte che lo riguardano come decisore. Contenuti: Il modulo affronta lo studio dei rapporti tra crisi internazionali, deterrenza e guerra dal punto di vista teorico ed empirico. Dopo aver passato in rassegna le principali prospettive teoriche sull'argomento, usando il caso dello scoppio della Prima Guerra Mondiale come esempio, gli studenti verranno divisi in gruppi, ciascuno facente riferimento a un paese. La frequenza a lezione è vivamente raccomandata. Gli studenti che, per seri motivi, non possono frequentare devono contattare il docente entro le prime due settimane dall'inizio del corso per concordare un programma di studio specifico. Metodi didattici Il Corso prevede accanto alle lezioni del docente una serie di attività da parte degli studenti, fra le quali la preparazione di una scheda di sintesi di un articolo scientifico e

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la presentazione in classe di un tema di analisi. Gli studenti sono invitati a partecipare attivamente e preparare le letture che vi saranno assegnate. Il Corso è organizzato in lezioni in aula, letture individuali e ed una attività di esercitazione legata al tema di ricerca del secondo modulo – le cause dello scoppio della Prima Guerra Mondiale – sul quale scrivere un breve term paper (all’incirca di 15 pagine). Modalità di verifica dell'apprendimento Il voto è determinato da: - Partecipazione attiva alle discussioni durante la lezione - Presentazione di una scheda di sintesi di un articolo scientifico - Esame scritto a domande aperte - Presentazione in classe di un lavoro scientifico - Una breve relazione (circa 15 pagine) di analisi dei risultati della simulazione. Testi di riferimento Modulo A Frequentanti: F. Andreatta, A. Colombo, M. Clementi, M. Koenig Archibugi e V.E. Parsi, Relazioni internazionali, Il Mulino 2a edizione (escludendo i capitoli VII, VIII e IX) Non frequentanti: David Kinsella, Bruce Russett, Harvey Starr (2012). World Politics: The Menu for Choice. 10a edizione. Modulo B Frequentanti: partecipazione a lezione, presentazione di un saggio in classe, partecipazione alla simulazione e contribuire alla redazione del policy paper. Non frequentanti: da concordare con il docente entro le prime due settimane dall'inizio del corso. La scelta è tra l'esame scritto su due volumi da concordare con il docente o un term paper di rassegna della letteratura su un argomento di ricerca. Altre informazioni Per qualsiasi altra informazione, consultare il syllabus

SCIENZA POLITICA Docente: MAURIZIO COTTA Numero ore: 60 Periodo: Primo semestre Crediti: 9 Settori: SPS/04 Obiettivi: Il corso, a carattere introduttivo ed istituzionale, si propone di presentare e discutere i presupposti metodologici della disciplina nonché di delineare le principali tematiche sostanziali che ne costituiscono l’oggetto. Dopo una discussione iniziale sul concetto di politica e sulle relazioni tra la politica e gli altri ambiti della realtà sociale, il corso affronta l’analisi delle principali forme di regime politico e dei processi di transizione da un tipo di regime all’altro, concentrandosi infine sui regimi democratici contemporanei. Saranno analizzati gli attori, i processi e le istituzioni fondamentali della democrazia, mettendo in luce somiglianze e differenze tra i principali paesi democratici europei ed extra-europei e discutendo le linee principali di cambiamento sviluppatesi negli ultimi decenni. La discussione generale e in prospettiva comparata

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di queste tematiche sarà accompagnata da specifici riferimenti relativi al caso italiano e alle sue trasformazioni nel corso degli ultimi anni. Le lezioni del titolare sono affiancate dalle esercitazioni di Metodologia della scienza politica, tenute dai collaboratori della cattedra. Le esercitazioni chiariranno che cosa significa studiare scientificamente la politica e quali sono i problemi che si incontrano; come si raccolgono e analizzano i dati empirici, quali sono i metodi di verifica delle ipotesi, che rapporti ci sono tra teoria e ricerca empirica. Le esercitazioni sono vivamente consigliate per tutti gli studenti frequentanti e non frequentanti. Il corso si articola in due parti. Nel corso della prima parte saranno sviluppati i temi relativi ai capitoli I-II-III-IV-V-VII del manuale e ai capitoli I-II-III del testo di metodologia; nel corso della seconda parte i temi relativi ai cap. VI-VIII-IX-X-XI-XII del manuale e ai capitoli IV-V-VI del testo di metodologia. Testi per l’esame: M. Cotta, D. Della Porta, L. Morlino, Fondamenti di scienza politica, Bologna, Il Mulino. P. Isernia, Introduzione alla ricerca politica e sociale, Bologna, Il Mulino.

SISTEMA POLITICO ITALIANO Docente: LUCA VERZICHELLI Numero ore: 40 Periodo: Primo semestre Crediti: 6 Settori: SPS/04

Contenuti del corso Le lezioni illustreranno dapprima gli aspetti fondamentali nella dinamica del sistema politico italiano, per entrare poi nel vivo dei singoli snodi istituzionali. Dopo alcuni cenni sulla formazione della comunità politica e sulla storia istituzionale unitaria, ci si concentrerà sui seguenti elementi: caratteri della politica repubblicana: natura del sistema partitico, pratica del governo parlamentare, sistema di governo locale, sviluppo dell’amministrazione. Successivamente verranno approfonditi alcuni problemi emersi a seguito della recente transizione di sistema. Particolare attenzione verrà dedicata all’evoluzione del sistema dei partiti, al cammino delle riforme istituzionali e all’emergere di una più accentuata forma di decentramento politico-amministrativo. Dopo la panoramica istituzionale sulle caratteristiche del sistema politico, alcune lezioni affronteranno in forma seminariale due tematiche: 1) Lo sviluppo del sistema partitico e le prospettive del sistema politico nel corso della XVII legislatura. 2) La riforma costituzionale e il disegno di legge costituzionale "Boschi". In parallelo, alcune riflessioni saranno dedicate, sulla scorta dell'esperienza sviluppata negli ultimi anni con i progetti Il paese migliore e legalità organizzata, sui fenomeni che

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ancora connotano le problematiche relazioni tra organizzazioni criminali, amministrazione pubblica e ceto politico in Italia. The course is devoted to the dynamics of political change in contemporary Italy and to the main institutional mechanisms of this political system. The introductory lectures focus on the processes of state and nation building, while most of the presentations will deal with the evolution of Italian politics during the republican age. A particular attention will be paid concerning the transformation of parties and party system, legislative-executive relationships, local and regional governments, administrative and institutional reforms, judiciary politics. After the presentations on the Italian institutional scenario, some lessons and seminars will be deserved to two specific aspects of the Italian politics:

1) The development of the party system and the perspectives of the Italian political system after the 2013 elections

2) The process of constitutional reform and the Constitutional bill named "Boschi" from the name of the proponent minister

During the course, some reflections will be devoted to the persistent problems of the linkages between organised crime, public administration and political class in Italy. This activities will follow the disseminative work developed in the past academic years with the projects Il paese migliore and legalità organizzata. Obiettivi formativi Il corso si propone di sviluppare le conoscenze approfondite delle caratteristiche fondamentali del sistema politico, partendo dalla rinascita del regime democratico, nel secondo dopoguerra, e favorire una discussione analitica dei problemi sull’agenda politica nell’Italia dei giorni nostri, utilizzando i dati e gli strumenti tipici dell'analisi empirica della politica. The course aims at developing a detailed knowledge of the main features of the Italian political system, moving from the re-birth of the democratic rule, after WWII, and at the same time stimulating an analytic discussion among the students about the problems today present on the political agenda in Italy. The methodological approach is that of empirical political analysis. Modalità di verifica dell'apprendimento Esame orale. Possibilità di una prova di esonero scritta alla fine del primo periodo. Oral exam. Possible intermediate test concerning the topics approached during the first part of the course. Testi di riferimento M. Cotta e L. Verzichelli, Il sistema politico italiano, Bologna, Il Mulino, 2011 (seconda edizione) Un volume a scelta tra: - P. Corbetta e E. Gualmini (a cura di), Il Partito di Grillo, Bologna, Il Mulino, 2013

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- M. Almagisti, L. Lanzalaco e L. Verzichelli (a cura di), La transizione politica italiana, Roma, Carocci, 2014 - A. Chiaramonte e L. De Sio (a cura di), Terremoto elettorale. Le elezioni politiche del 2013, Bologna, Il Mulino. Website: http://lucaverzichelli.weebly.com/sistema-politico-italiano.html

SOCIOLOGIA Docente: FABIO BERTI Numero ore: 80 Periodo: Primo semestre Crediti: 12 Settori: SPS/07 Obiettivi Formativi Il corso di Sociologia ha l’obiettivo di familiarizzare lo studente con i principali concetti e con le teorie interpretative più significative del pensiero sociologico classico e contemporaneo oltre che con le tematiche più rilevanti affrontate dalla ricerca sociale. Saranno forniti gli strumenti essenziali per comprendere i processi e le trasformazioni sociali in atto e per affrontare ulteriori esami “specialistici” di ambito sociologico. Programma Modulo A Il primo modulo è finalizzato a fornire un panorama ampio, per quanto sintetico, sull’origine e sui principali problemi affrontati dalla disciplina, con un taglio storico-analitico. Gli studenti apprenderanno il punto di vista specifico con il quale la disciplina affronta lo studio della società, sia negli aspetti macrosociali che in quelli microsociali; in particolare, l’attenzione sarà focalizzata sui concetti fondamentali della sociologia, l’uso corretto del suo linguaggio, i temi cruciali di analisi. Sarà dato ampio risalto ad una delle principali problematiche della tradizione sociologica, ovvero il dilemma tra libertà e determinismo dell’agire individuale e ai paradigmi dell’ordine e della struttura, del conflitto e dell’azione. In quest’ottica sarà analizzato il pensiero dei cosiddetti “classici” della sociologia come, tra gli altri, Marx, Durkheim, Weber, Simmel, Tönnies, Parsons, Marcuse, oltre ad alcune “incursioni” nel pensiero di sociologi contemporanei come Beck, Bauman e Giddens. Durante il primo modulo sarà approfondito anche il processo di socializzazione insieme ad alcune tematiche correlate quali la relazionalità sociale, la formazione dei valori e il rapporto tra uomo e ambiente. Modulo B Il secondo modulo ha l’obiettivo di accompagnare lo studente lungo alcune delle tematiche sviluppate dalla ricerca sociologica quali il ruolo sociale della religione e della famiglia, le trasformazioni del lavoro e le diseguaglianze, i processi migratori e i sistemi di welfare, il ruolo dei consumi e le culture giovanili, ecc. Un’attenzione

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particolare sarà riservata al concetto di integrazione sociale: a partire dall’interpretazione classica di stampo funzionalista, verranno offerti spunti di riflessione sul significato di integrazione nelle moderne società pluraliste e multiculturali anche grazie all’analisi di ricerche empiriche. Per agevolare l’apprendimento e la comprensione delle tematiche trattate la tradizionale didattica “frontale” sarà integrata con la visione di film e documentari. Modalità di svolgimento dell’esame Per gli studenti frequentanti sono previste due prove intermedie in forma scritta e un breve colloquio orale; coloro che non potranno frequentare le lezioni dovranno sostenere l’esame in forma di colloqui orale. Testi consigliati: Modulo A - Ritzer G., Teoria sociologica. Radici classiche e sfide contemporanee, Apogeo, Milano, 2012. Modulo B - Berti F., Fornari S. (a cura di), Socio-movies. Capire la società con il cinema, Pacini editore, Pisa, 2013. Una lettura a scelta tra i seguenti due volumi: - Latouche S., La scommessa della decrescita, Feltrinelli, Milano, 2007. - Wilkinson R., Pickett K., La misura dell’anima. Perché le diseguaglianze rendono le società più infelici, Feltrinelli, Milano, 2009.

SOCIOLOGIA DELLE MIGRAZIONI Docente: FABIO BERTI Numero ore: 40 Periodo: Secondo semestre Crediti: 6 Settori: SPS/07 Obiettivi formativi Le migrazioni internazionali sono divenute uno dei fenomeni sociali, oltre che economici, politici e culturali, più importanti del nostro tempo: non solo stanno cambiando il volto della società in cui viviamo, ma pongono anche sfide inedite. L’obiettivo del corso è non solo quello di condividere i concetti di base per una lettura sociologica delle migrazioni, ma anche quello di analizzare a fondo i diversi aspetti che ruotano intorno ai fenomeni migratori, cercando di cogliere le chance che questi processi offrono e le contraddizioni che inevitabilmente emergono. Ripenseremo ai percorsi che producono integrazione e a quelli che invece generano marginalità e conflitti. Programma La prima parte del corso sarà dedicata all’apprendimento di alcune tematiche di base:

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l’evoluzione storica dei fenomeni migratori e le cause delle migrazioni, i percorsi di inserimento nel mercato del lavoro, con particolare attenzione alle differenze di genere, il ruolo della famiglia e le seconde generazioni, la funzione dei network migratori e delle reti etniche, il pregiudizio nei confronti dei migranti, le politiche migratorie e l’analisi dei costi/benefici sia per i paesi di origine che per quelli di destinazione. Tali argomenti saranno trattati in chiave comparativa tra i livelli, locale, nazionale e internazionale, integrando la dimensione quantitativa con quella qualitativa. Durante la seconda parte del corso ci soffermeremo sui processi di mobilità sociale degli immigrati, con particolare attenzione al caso dell’immigrazione cinese, analizzando i risultati di una ricerca empirica. Modalità di svolgimento dell’esame L’esame consiste in un colloquio orale a conclusione delle lezioni; con gli studenti frequentati è possibile concordare lo svolgimento di prove in itinere durante il periodo delle lezioni. Testi consigliati Per la prima parte è indispensabile la lettura del manuale: - Ambrosini M., Sociologia delle migrazioni, il Mulino, Bologna, 2011. da integrarsi con: - Berti F., L’equivoco dell’integrazione: gli immigrati e la società di approdo, in “Autonomie e servizi sociali”, 2, 2008 (disponibile presso il docente) Per la seconda parte il testo di riferimento è: - Berti F., Valzania A. (a cura di), Vendere e comprare, Pacini editore, Pisa, 2013. da integrarsi con: - Berti F., Situazioni di ordinaria esclusione. Le im-pari opportunità degli immigrati, in Zamperini A., Meringoli P. (a cura di), Esistenze recintate. L’esclusione sociale nel pensiero e nell’opera di Andrea Devoto, Carocci, Roma, 2012 (disponibile presso il docente)

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SOCIOLOGIA DELLO SVILUPPO Docente: LORENZO NASI Numero ore: 60 Periodo: Primo semestre Crediti: 9 Settori: SPS/07 Obiettivi formativi Obiettivo generale del corso è quello di fornire gli strumenti teorici e pratici per contribuire a migliorare la conoscenza e la consapevolezza circa i temi dello Sviluppo e della Cooperazione internazionale. Un primo obiettivo specifico è quello di fornire gli strumenti teorici per contribuire ad acquisire le conoscenze necessarie per affrontare, con la dovuta competenza e senso critico, problemi e fenomeni che hanno come focus il concetto di Sviluppo. Un ulteriore obiettivo specifico è quello di contribuire ad una conoscenza approfondita delle dinamiche della Cooperazione allo sviluppo e delle metodologie usate dagli organismi di Cooperazione per l'elaborazione di progetti di aiuto allo sviluppo. Contenuti del corso Il corso si propone di ripercorrere le tappe salienti di quello che viene definito il "romanzo dello sviluppo" analizzandone le principali teorie che si sono consolidate a partire dal secondo dopoguerra. L'attenzione sarà poi rivolta al tema della Cooperazione allo sviluppo con particolare riferimento al ruolo e alle modalità di azione delle Organizzazioni non governative. La prima parte del corso si propone di offrire un quadro completo di quelle che sono le principali teorie dello sviluppo. Partendo dagli economisti "pionieri" della teoria della modernizzazione verranno affrontate le trasformazioni e gli approcci allo sviluppo che hanno caratterizzato gli ultimi 65 anni di storia: dai basic needs e la self reliance allo sviluppo sostenibile, passando per lo sviluppo umano fino al tema della necessità di una alternativa allo sviluppo sintetizzata nello slogan-obiettivo della decrescita. Parallelamente verrà analizzato il tema della. Cooperazione internazionale allo sviluppo e dei suoi principali cambiamenti. Nella seconda parte, il corso si propone di approfondire le tematiche inerenti la Cooperazione allo Sviluppo ripercorrendone le principali linee evolutive, gli attori, le tipologie e le modalità. Particolare attenzione sarà rivolta alla realtà delle Organizzazioni non governative (ONG), analizzandone, attraverso l'utilizzo di casi concreti, l'evoluzione, le caratteristiche, le dinamiche e il ruolo che svolgono all'interno della Cooperazione. Il corso si propone inoltre di offrire gli elementi conoscitivi basilari concernenti il Project Cycle Management e l'approccio del Logical Framework. Lezioni a carattere frontale saranno integrate poi da lavori di gruppo ed esercitazioni in aula. Al fine di favorire la partecipazione e promuovere l'interazione, saranno organizzati incontri di approfondimento con l'intervento di esponenti di Ong e Organismi internazionali.

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Metodi didattici Lezioni Modalità di verifica dell'apprendimento Prova orale Testi di riferimento Per sostenere l'esame è necessario studiare tutti i seguenti testi di riferimento: 1. Bottazzi G., Sociologia dello Sviluppo, Editori Laterza, Roma-Bari 2009. 2. Bonaglia F., De Luca V., La cooperazione internazionale allo sviluppo, il Mulino, Bologna 2006. 3. Zupi M., Disuguaglianze in via di sviluppo, Carocci Editore, Roma 2013

SOCIOLOGIA POLITICA Docente: PAOLO BELLUCCI Numero ore: 60 Periodo: Primo semestre Crediti: 9 Settori: SPS/04 I. OBIETTIVI DEL CORSO Il corso di Sociologia Politica è una introduzione al ruolo dell'opinione pubblica nelle moderne democrazie occidentali. L'obiettivo è familiarizzare lo studente con le principali ricerche empiriche: (a) sulla natura dell'opinione pubblica; (b) sul comportamento politico e le sue determinanti; c) sugli atteggiamenti dell'opinione pubblica nei confronti dell'Unione Europea. A questo scopo, nel corso verranno anche offerti i principali strumenti analitici con i quali comprendere l'impiego delle inchieste demoscopiche per lo studio dell'opinione pubblica. Programma Tra gli argomenti che verranno trattati vi sono la nascita del concetto di opinione pubblica, la definizione e misurazione dell'opinione in sociologia e scienza politica, la struttura e stabilità delle opinioni e le dinamiche tra politiche pubbliche ed opinione pubblica. Modulo A I temi esaminati includono: la partecipazione elettorale, gli atteggiamenti nei confronti del sistema politico, le determinati delle scelte di voto. Con riferimento all'Italia verrà discussa la trasformazione del comportamento politico nel passaggio dalla Prima alla Seconda repubblica.

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Modulo B Vengono esaminati gli orientamenti dell'opinione pubblica, delle élite politiche e dei mass media nei confronti dell'Unione Europea Testi consigliati: Modulo A Paolo Bellucci, Paolo Segatti (a cura di). Votare in Italia, 1968-2008. Dall’appartenenza alla scelta, Bologna, il Mulino, 2011, pp. 410. Modulo B Paolo Bellucci, Nicolò Conti (a cura di), Gli italiani e l'Europa. Opinione pubblica, élite politiche e media. Carocci Editore, 2012 Per entrambi i moduli: ulteriori letture consigliate dal docente. II. ORGANIZZAZIONE DEL CORSO Lo stile del corso è seminariale, per cui mi attendo una vivace discussione in classe. Questo significa che dovete partecipare attivamente e preparare le letture che vi saranno assegnate. Il Corso è organizzato in lezioni in aula, presentazioni e attività di ricerca. 1) Lezioni. Le lezioni seguiranno un calendario distribuito all’inizio del corso. A lezione verrà presentato il materiale della settimana. 2) Presentazioni, analisi di ricerche, inchieste e rapporto dei risultati: Ciascuno di voi dovrà presentare brevemente (circa 10 minuti) i risultati di due ricerche (una per modulo), con l’obbiettivo di contribuire alla discussione. Per questo, dovrete preparare un breve riassunto della lettura assegnatavi (2-4 pagine) che include una sintesi degli argomenti usati, le evidenze empiriche addotte, i metodi utilizzati e una valutazione dei risultati. Potete utilizzare Power Point Nel modulo A la nostra attenzione si concentrerà sugli atteggiamenti dell’opinione pubblica italiana. A seconda della vostra competenza metodologica, la relazione sarà basata sull’analisi delle inchieste disponibili, secondo lo schema dei Poll Trends di Public Opinion Quarterly, o sulla analisi statistica di alcune ipotesi di ricerca utilizzando reali inchieste. L’analisi consisterà in un breve rapporto di non più di 10 pagine, corredato dalle appropriate tabelle. Il rapporto va consegnato alla fine del modulo A. Nel Modulo B ci concentreremo sull’analisi dell’opinione pubblica sull’Europa, e su altri temi in collegamento diretto con l’argomento della tesina che dovete scrivere entro la fine del corso. 3) Esperienza pratica al LAPS. Per darvi una idea concreta di cosa significa fare inchieste di opinione, dovrete dedicare qualche ora a condurre VERE interviste

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telefoniche, nell’ambito di una delle ricerche che il LAPS (Laboratorio Analisi Politiche e Sociali) sta conducendo in questo periodo. Esame e Votazione Il voto di chi frequenta è basato su:

- Partecipazione attiva alle discussioni durante le lezioni e nella esperienza presso il LAPS (10% del voto complessivo) e frequenza assidua alle lezioni (non sono possibili più del 10% di assenze). Sarete chiamati a presentare almeno due relazioni in aula (20% del voto complessivo);

- Rapporto di analisi dei dati provenienti da inchieste di opinione sul tema assegnato (non più di 10 pagine, più i dati). Il rapporto va consegnato alla fine del modulo A (20% del voto complessivo);

- Tesina (5000 parole) sul vostro personale lavoro di ricerca. La relazione va consegnata al termine del modulo B (50% del voto complessivo).

Chi non può frequentare sarà valutato attraverso con un esame scritto sui due testi di riferimento del corso III. CORRETTEZZA ACCADEMICA Il plagio e altre forme di disonestà accademica nella preparazione delle prove richieste o durante gli esami sono proibite. Gli studenti che si renderanno colpevoli di questi atti saranno esclusi dal corso/esame. Il docente illustrerà come scrivere una relazione e tesina citando correttamente gli autori e documenti consultati.

STATISTICA Docente: PAOLA PALMITESTA Numero ore: 60 Periodo: Primo semestre Crediti: 9 Settori: SECS-S/01

OBIETTIVI FORMATIVI Obiettivo del corso è di guidare lo studente all'apprendimento delle nozioni statistiche di base per lo svolgimento di analisi quantitative e qualitative di tipo descrittivo e di tipo inferenziale. La parte teorica di introduzione ai concetti di base sarà affiancata da una parte più strettamente applicata.

CONTENUTI DEL CORSO

La rilevazione dei fenomeni statistici. Distribuzione di un carattere e sua rappresentazione. Sintesi della distribuzione di un carattere – le medie. Sintesi della distribuzione di un carattere – la variabilità. La concentrazione. Analisi dell'associazione tra due caratteri. Test di indipendenza. Probabilità: concetti di base.

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Variabili casuali e distribuzioni di probabilità. Campionamento e distribuzioni campionarie. Stima puntuale. Stima per intervallo. Teoria dei test statistici. Test per medie, proporzioni e varianze. MODALITA’ DI VERIFICA DELL’APPRENDIMENTO

Esame scritto e orale

TESTI DI RIFERIMENTO

S. Borra, A. Di Ciaccio, Statistica - metodologie per le scienze economiche e sociali, III edizione McGraw-Hill, Milano, 2014.

STORIA CONTEMPORANEA Docente: SIMONE NERI SERNERI Numero ore: 60 Periodo: Primo semestre Crediti: 9 Settori: M-STO/04 Contenuti Il corso illustra i principali fenomeni socio-politici caratterizzanti la storia contemporanea su scala planetaria, ricostruendo la genesi dei processi di modernizzazione a partire dalla seconda metà del XVIII secolo, i percorsi di sviluppo delle principali aree del pianeta tra Otto e Novecento e le dinamiche di globalizzazione susseguitesi fino alla seconda metà del Novecento. I principali temi trattati sono: la protoglobalizzazione del tardo Settecento; il declino degli imperi e la transizione agli stati nazionali in Asia, America e Europa; il colonialismo in Africa e Asia; la società di massa; l'impatto sociale e politico delle guerre mondiali; regimi pluralisti e regimi totalitari in Europa; processi di State- e Nation-building in America e Asia tra Otto e Novecento; il welfare state e la Golden Age; la decolonizzazione e i regimi post-coloniali; le politiche di sviluppo in America meridionale e in Asia; gli anni Settanta e la globalizzazione. Obiettivi Conoscenza di base dei principali eventi e processi politici e sociali della storia europea e mondiale del XIX e XX secolo. Capacità elementari di analisi, interpretazione e comparazione della storia contemporanea, sostenute da elementari conoscenze demografiche ed economiche. Abilità di base nel valutare una fonte storica, nell'illustrare e collegare i principali processi storici e nel proporre alcune interpretazioni primarie.

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Prerequisiti Conoscenze elementari dei fatti e delle questioni principali della storia moderna e contemporanea, come appresi nelle scuole secondarie superiori. Metodi Didattici Lezioni frontali del docente Verifica dell'apprendimento e testi di studio La prova finale (esclusivamente in forma scritta) accerterà: I. lo studio individuale di entrambi i seguenti testi a carattere manualistico: P. Viola, L'Ottocento (Einaudi), e T. Detti, G. Gozzini, Storia contemporanea. II. Il Novecento (Bruno Mondadori) . II. la conoscenza degli argomenti trattati dal docente nel corso delle lezioni; oppure – per gli studenti impossibilitati a frequentare – una delle seguenti scelte: 1. M. Mazower, Le ombre dell'Europa. Democrazie e totalitarismi nel XX secolo (Garzanti); 2. T. Judt, Dopoguerra. Come è cambiata l'Europa dal dopoguerra a oggi (Mondadori); 3. G. Therborn, Le società d'Europa nel nuovo millennio (Il Mulino); 4. i due volumi: R. Betts, L'alba illusoria. L'imperialismo europeo nell'Ottocento (Il Mulino) e R. Betts, La decolonizzazione (Il Mulino); 5. W. Reinhard, Storia del colonialismo (Einaudi); 6. P. Wende, L'impero britannico. Storia di una potenza mondiale (Einaudi); 7. J. Hiffe, Popoli dell'Africa. Storia di un continente (Bruno Mondadori); 8. M. Carmagnani, L'altro Occidente. L'America latina dall'invasione europea al nuovo millennio (Einaudi), capp. IV e V; 9. i due volumi C. Parker, Relazioni globali nell'età moderna, 1400-1800 (Il Mulino), e J. Goldstone, Perché l'Europa? L'ascesa dell'Occidente nella storia mondiale, 1500-1850 (Il Mulino). Altre informazioni Per partecipare al corso è necessario iscriversi, entro la prima settimana di lezioni. In quell'occasione, saranno fornite ulteriori informazioni sui contenuti e le modalità di svolgimento del corso. Il corso richiede una frequenza regolare delle lezioni.

STORIA CONTEMPORANEA II (LM-63 “curr. Amministrazione Economia e Impresa”)

Docente: SAVERIO LUIGI BATTENTE Numero ore: 60 Periodo: Secondo semestre Crediti: 9 Settori: M-STO/04 Obiettivi formativi Il corso si ripropone di offrire i concetti base relativi al processo di costruzione dello stato nazione in Italia, con particolare riferimento alla questione identitaria e alla cultura economica. Una parte del corso, inoltre, si concentrerà sul tema dello sport

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come fenomeno sociale, sempre più rilevante in età contemporanea, inquadrandolo nel flusso della storia italiana del Novecento. L’attività seminariale, infine, oltre ad offrire un’opportunità di approfondimento per specifiche tematiche legate al corso, sarà un momento di verifica dei concetti acquisiti e, allo stesso tempo, di formulazione empirica di un proprio specifico e circoscritto percorso di ricerca. Prerequisiti Lo studente dovrà avere una buona padronanza delle principali tematiche storiografiche e una conoscenza manualistica degli eventi storici dell'età contemporanea e preferibilmente moderna. Contenuti del corso Identità nazionale e nazionalismo nella storia d’Italia Modulo A L’idea di nazione in Italia ed in Europa; Patria e nazione nel Risorgimento; L’Italia mille anni; Destra e sinistra storica; L’età Crispina; La crisi di fine secolo; Il problema storico dell’arretratezza politica; Nazione, Stato e modernizzazione; L’età Giolittiana; La guerra di Libia; Il “vario nazionalismo” delle origini; Il vero nazionalismo; Identità nazionale ed identità collettive; Piccola e grande patria; La prima guerra mondiale; Il nazionalfascismo; La seconda guerra mondiale; Fascismo antifascismo: guerra civile, guerra di liberazione; Nazione e Repubblica; L’Italia dei partiti; Il Miracolo economico; L’Italia dei consumi; Guerra fredda ed Integrazione europea; Da Tangentopoli alla Seconda repubblica. Una parte del modulo, infine, si soffermerà sul tema dell’impatto sociale dello sport nell’Italia del Novecento. Modulo B I liberali, l’individuo e lo stato; Il laissez – faire; Lo Stato organico; La scuola italiana; Il Risorgimento; L’età del libero – scambio; L’intervento dello stato; Il ritorno del protezionismo; La scuola storica; Lo stato amministrativo contemporaneo; Le radici dello statalismo; Economisti e liberismo; Liberismo e politica; Riformismo e liberismo; Liberismo di destra e di sinistra; Antisocialismo e antistatalismo; Il nazionalismo giuridico-economico; Antiliberismo e antisocialismo; Dalla prima alla seconda guerra mondiale; Liberismo e fascismo; Economia nazionale e fascismo; Liberismo e democrazia; Interventismo e democrazia; L’Italia repubblicana; Piano Marshall e integrazione europea; Il miracolo economico; intervento pubblico e liberismo; verso una cultura neo-keynesiana. Metodi didattici Lezioni frontali e seminari esame orale e tesina Testi di riferimento Modulo A S. Battente, Alfredo Rocco. Dal nazionalismo al fascismo (1907-1935), Milano, Angeli, 2005. Modulo B - A. Cardini, Storia del liberismo. Stato e mercato dal liberalismo alla democrazia, Napoli, ESI, 2009. - A.Cardini, Mario Pannunzio. Giornalismo e liberalismo, Napoli, Esi, 2011.

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Per gli studenti frequentanti è prevista un'attività seminariale da concordare all'inizio delle lezioni Si consiglia, infine, una rilettura di un manuale di storia contemporanea. Altre informazioni Si raccomanda la rilettura di un manuale di storia contemporanea.

STORIA CONTEMPORANEA II (LM-52 – curr. “Scienze Internazionali e Diplomatiche”)

Docente: ANDREA RAGUSA Numero ore: 60 Periodo: Secondo semestre Crediti: 9 Settori: M-STO/04 Obiettivi formativi L’Italia nelle relazioni internazionali otto-novecentesche: ascesa e declino di una media potenza Il corso avrà ad oggetto l’analisi delle fasi fondamentali della storia italiana dal punto di vista della politica estera, con uno sforzo di riflessone intorno al problema dell’affermazione del ruolo di media potenza e “portaerei nel Mediterraneo” e del recente declino ad un ruolo di marginalità nei nuovi scenari delle relazioni internazionali. Testi e materiali didattici di riferimento Gli studenti che potranno frequentare regolarmente il corso potranno preparare l’esame sui materiali delle lezioni e su materiali di supporto distribuiti dal docente. Gli studenti che non potranno frequentare il corso dovranno presentare i seguenti testi: E. Di Nolfo, Storia delle relazioni internazionali. Dal 1918 ai giorni nostri, Laterza, Bari-Roma,. 2010; G. Formigoni, La politica internazionale del Novecento, Il Mulino, Bologna, 2007; G. Mammarella-P. Cacace, La politica estera dell’Italia: dallo Stato unitario ai giorni nostri, Laterza, Bari-Roma, 2010. N.B. PER TUTTI L’ESAME CONTEMPLERA’ UN PRIMO MOMENTO VOLTO ALL’ACCERTAMENTO DELLA CONOSCENZA SUFFICIENTEMENTE APPROFONDITA DELLA STORIA CONTEMPORANEA, COMPRESA TRA IL CONGRESSO DI VIENNA E LA FINE DEGLI ANNI NOVANTA. IL SUPERAMENTO DI TALE PARTE SARA’ DISCRIMINANTE AI FINI DELL’ACCESSO ALLA SECONDA FASE DELL’ESAME. E’ PERTANTO NECESSARIA LA RILETTURA APPROFONDITA DI UN MANUALE.

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STORIA DEI MOVIMENTI E DEI PARTITI POLITICI Docente: Numero ore: 60 Periodo: Secondo semestre Crediti: 9 Settori: M-STO/04 Obiettivi formativi Il nominativo del Docente ed il programma saranno comunicati on-line appena disponibili

STORIA DEI RAPPORTI FRA STATO E CHIESA Docente: LILIANA SENESI Numero ore: 60 Periodo: Secondo semestre Crediti: 9 Settori: SPS/06 Obiettivi formativi Il corso si propone di fornire allo studente un panorama vasto ed esauriente dei rapporti fra Stato e Chiesa in Italia dal 1861 fino al 1984. Le lezioni si soffermeranno in particolare sulle origini della questione romana, sulle vicende che, dopo la fine del potere temporale dei papi nel 1870, portarono alla firma dei Patti Lateranensi nel 1929, sull'intensa azione diplomatica svolta dalla Santa Sede per impedire l'ingresso dell'Italia nel conflitto sia durante la prima che la seconda guerra mondiale, sulle relazioni fra le due parti durante e dopo il secondo conflitto, quando il paese si trovò di fronte a scelte impegnative sia sul piano interno che su quello internazionale. Il Corso si propone di chiarire le ragioni che portarono il Vaticano a riconoscere lo Stato di Israele solo 45 anni dopo la sua fondazione. Per mettere lo studente nelle condizioni di comprendere l'effettivo stato dei rapporti fra le due parti, il Corso sarà composto da una premessa nella quale verranno affrontati i problemi relativi alle difficili relazioni che nel corso dei secoli hanno caratterizzato i rapporti fra cattolici ed ebrei. Particolare attenzione verrà dedicata all'atteggiamento della Santa Sede verso l'antisemitismo e il sionismo. Prerequisiti E necessario avere conoscenze generali di Storia Contemporanea e di Storia delle Relazioni internazionali Contenuti del corso Italia e Santa Sede dalla formazione del Regno d'Italia alla firma del Concordato del 1984. Il programma si propone di sviluppare tematiche inerenti i rapporti tra la Santa Sede e lo Stato italiano dalla unificazione (1861) fino al 1984. Verranno analizzati i principali eventi che caratterizzarono le origini e gli sviluppi della questione romana, quelli inerenti il periodo fascista, il secondo conflitto mondiale e il secondo dopoguerra.

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Particolare attenzione verrà dedicata ai rapporti fra De Gasperi e la Santa Sede, alla posizione della Chiesa di fronte alle scelte del paese nella politica estera e in quella interna (referendum del 1946, firma del Trattato di pace, inserimento dei Patti Lateranensi nella Costituzione, allontanamento dei comunisti dal governo, spaccatura sindacale, partecipazione italiana al Patto Atlantico, voto amministrativo del 1952 e operazione Sturzo) e alle trattative che portarono alla firma del Concordato del 1984. Israele e Santa Sede dal 1948 ai nostri giorni. Il programma si propone di sviluppare le tematiche inerenti l'atteggiamento della Santa Sede verso il sionismo e la nascita dello Stato di Israele fino ai giorni nostri. Dopo una breve premessa dedicata all'atteggiamento assunto dal Vaticano verso il sionismo e i progetti di sistemazione della Palestina in seguito alla fine del dominio Ottomano, verrà analizzata la posizione della Santa Sede di fronte alla fondazione dello Stato di Israele mettendo in risalto le ragioni del dissenso dovute alla tutela dei Luoghi Santi e delle istituzioni ecclesiastiche, alla questione dei rifugiati palestinesi e a quella di Gerusalemme. Particolare attenzione verrà dedicata alle ragioni che spinsero infine la Santa Sede al riconoscimento dello Stato israeliano. Metodi didattici Lezioni frontali. Modalità di verifica dell'apprendimento Esame orale. Testi di riferimento - Appunti dalle lezioni del docente. Per coloro che non potranno seguire le lezioni è consigliato il seguente volume: A.C.Jemolo, Chiesa e Stato in Italia negli ultimi cento anni, Einaudi, Torino 1990. - S. Minerbi, Il Vaticano, la Terra Santa e il sionismo, Bompiani, Milano 1988 - S. Ferrari, Vaticano e Israele dal secondo conflitto mondiale alla guerra del Golfo, Sansoni, Firenze 1991. -Letture consigliate: I. Garzia, Pio XII e l'Italia nella seconda guerra mondiale, Brescia, 1988. - G.Lo Grasso, Concordati (voce dell'Enciclopedia Cattolica) - P.A. D'Avak, Concordato ecclesiastico (voce dell'Enciclopedia del Diritto)

STORIA DEI SISTEMI POLITICI Docente: PELLEGRINO GERARDO NICOLOSI Numero ore: 60 Periodo: Secondo semestre Crediti: 9 Settori: M-STO/04 Obiettivi formativi Obiettivo formativo del corso è quello di favorire una acquisizione critica dei principali elementi riguardanti la genesi e lo sviluppo del sistema politico italiano e della sua classe politica. Il corso ha per oggetto la storia del sistema politico italiano, in una prospettiva comparata con quella dei maggiori paesi europei ed in particolare con la

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Gran Bretagna, considerata un modello di liberal-democrazia. Dopo una introduzione sulla genesi e lo sviluppo del sistema in età liberale, il corso si concentrerà sugli anni della transizione dal fascismo alla Repubblica e sulle caratteristiche della “repubblica dei partiti” Nell’ambito del corso sarà dedicata attenzione alla storia delle élites politico-amministrative in Italia. In particolare, verrà svolto un seminario sulla storia della diplomazia italiana dal titolo “Organizzazione del Ministero degli Affari Esteri ed accesso alla carriera diplomatica”. Esso avrà per oggetto la formazione della diplomazia nazionale, la sua natura politico-sociologica e funzionale, il concorso per l’accesso alla carriera nelle varie fasi della storia d'Italia, dall'Unità ai giorni nostri. Testi consigliati: Per gli studenti frequentanti il materiale didattico sarà fornito dal docente sotto forma di dispense o di letture consigliate. Per gli studenti non frequentanti si consiglia di prendere contatto con il docente per una selezione tra i seguenti testi: F. Cammarano, Storia politica dell'Italia liberale (1861-1901), Laterza, Bari (ultima edizione) F. Grassi Orsini, G. Quagliariello (a cura di), Il partito politico dalla Grande Guerra al fascismo, Il Mulino, Bologna 1996 G. Orsina (a cura di), Partiti e sistemi di partito in Italia e in Europa nel secondo dopoguerra, Rubbettino, Soveria Mannelli 2011 G. Nicolosi (a cura di), I partiti politici nell'Italia repubblicana, Rubbettino, Soveria Mannelli 2006. Sulla diplomazia nazionale: F. Perfetti (a cura di), Feluche d'Italia. Diplomazia e identità nazionale, Le Lettere, Firenze 2012. In particolare G. Nicolosi, La Corona e le feluche. Influenza regia e amministrazione degli Affari esteri nell'Italia liberale. Dagli anni della Destra storica alla Grande Guerra, pp. 27-65. F. Grassi Orsini, I diplomatici, in G. Melis (a cura di), Le élites nella storia dell'Italia unita, Cluen, Napoli 2003

STORIA DEL DIRITTO EUROPEO Docente: GIOVANNI MINNUCCI Numero ore: 60 Periodo: Primo semestre Crediti: 9 Settori: IUS/19 Obiettivi formativi Il Corso si propone di far conoscere allo studente l’epoca nella quale, pur in presenza di numerosi “particolarismi giuridici” (territoriali, di ceto etc.), il Continente europeo si

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caratterizzò per un comune tessuto giuridico: l’epoca del Diritto Comune. Lo studio dell’opera di Alberico Gentili, che si situa in un momento di passaggio fra la tradizione del Diritto Comune e l’affermarsi degli Stati nazionali, consente allo studente di cogliere pienamente il travaglio del Continente europeo ormai orientato verso i sistemi giuridici nazionali che verranno specificamente illustrati. In un’epoca come l’attuale, nella quale i confini fra gli Stati sono sempre più labili e nella quale, contestualmente, si cerca di costruire l’unità politica europea, una riflessione su queste tematiche appare di grande importanza sotto il profilo formativo per lo studente che, conoscendo meglio il passato dapprima “unitario” e successivamente “frammentato” dell’Europa, voglia aprirsi consapevolmente al futuro anche attraverso la conoscenza dell’evolversi del pensiero giuridico-politico. Programma Il corso viene suddiviso in due parti (A + B). Al termine della I parte del Corso (A) gli studenti frequentanti potranno sostenere la prova intermedia. A. Parte generale Questa parte del Corso si propone di illustrare, con ampi cenni, l’evoluzione della storia giuridica europea, dalla caduta dell’Impero Romano d’Occidente fino alla nascita dello Stato moderno. Si esamineranno, in particolare, i seguenti argomenti: le origini medioevali del Diritto Comune europeo, il diritto germanico, la consuetudine, il Corpus iuris civilis e il Corpus iuris canonici, le Università medioevali, i diritti particolari, Glossatori e Commentatori civilisti e canonisti, l’umanesimo giuridico, la crisi e il superamento del diritto comune, il diritto naturale, le consolidazioni, l’illuminismo giuridico, i codici moderni, il diritto inglese e la codificazione in Europa. B. Parte speciale Per la piena comprensione del passaggio dall’età classica del Diritto Comune alla prima Età Moderna, particolare rilievo sarà dato alla vicenda di uno dei maggiori giuristi continentali: Alberico Gentili (1552-1608). Perseguitato in patria per la sua adesione alle dottrine riformate, esule in Inghilterra dove ottiene la nomina a regius professor di civil law presso l’Università di Oxford, considerato uno dei padri fondatori del diritto internazionale moderno, il Gentili dedica la sua riflessione anche ad altri ambiti ed a temi e problemi di natura metodologica. La severa critica dell’intolleranza per motivi di religione; l’individuazione di una linea di demarcazione fra lo spirituale e il temporale, e delle corrispondenti rispettive competenze del teologo e del giurista, profondamente diversa da quella dell’Età medievale; il ricorso, attraverso un continuo sforzo interpretativo, ai principii del diritto naturale inteso come complesso di regole di giustizia e di valori etico-sociali universali, ora fondati sulla razionalità umana, costituiscono alcune delle basi teoriche sulle quali si inizia a costruire l’Europa moderna. E Gentili ne è pienamente partecipe da giurista totalmente immerso nelle vicende della storia, ed attento ai suoi continui e profondissimi mutamenti. A questo fine il docente leggerà, commenterà ed illustrerà alcuni testi del Gentili.

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Testi consigliati Parte A) Per gli studenti frequentanti L’esame verterà sugli appunti che gli stessi prenderanno a lezione. Parte B) Per gli studenti frequentanti Sono sufficienti gli appunti che gli studenti potranno utilmente prendere a lezione. In alternativa (per i frequentanti) E’ possibile sostenere la prova d’esame della parte B), attraverso la stesura di un elaborato di almeno 5/10 pagine (10.000/20.000 battute) che approfondisca i temi trattati a lezione su argomenti preventivamente concordati col docente. La prova d’esame consisterà in una discussione sull’elaborato Per gli studenti non frequentanti: Si consiglia lo studio delle parti dei seguenti testi, come accanto a ciascuno indicate: 1) A. Padoa Schioppa, Storia del diritto in Europa, Il Mulino, Bologna 2007, pp. 1-264. 2) F. Liotta (a cura di), Studi di Storia del diritto medioevale e moderno, 3; Milano, Monduzzi editoriale 2014 (i saggi di Errera, Sartorello, Minnucci). 3) R. Van Caenegem, Introduzione storica al diritto privato, Il Mulino, Bologna 1995, limitatamente alle pp. 143-215, vale a dire i seguenti capitoli: cap. IV (L’Illuminismo, il diritto naturale e i codici moderni: dalla metà del XVI secolo agli inizi del XIX secolo); cap. V (Il XIX secolo: l’interpretazione del Code civil e la lotta per il diritto); cap. VI: La legge, il case law e la dottrina. Ed, inoltre, una a scelta delle due monografie sotto indicate: 1) G. Minnucci, Alberico Gentili tra mos italicus e mos gallicus. L’inedito Commentario ad legem Juliam de adulteriis, ed. Monduzzi, Bologna 2002. 2) G. Minnucci, Alberico Gentili iuris interpres della prima Età moderna, ed. Monduzzi, Bologna 2011.

Objectives of the Educational Program The course is divided in two parts (A+B). At the end of the First part of the course (A) the students attending will be able to take the test in between. The course wants to convey to the students the age when, despite several “legal particularities” (territorial, about social classes…), the European continent was characterized by a common legal fabric: the era of Common Law. The study on the work of Alberico Gentili, that stands at an historic moment of transition from the Common Law tradition to the rise of national States, allows the student to fully grasp the travail of an European continent oriented towards national legal systems. At a time, like the present, where the boundaries between the states are increasingly weak and where, at the same time, we’re trying to build an European political unity, a reflection on these issues it’s important in terms of training for the student who, knowing better the European past previously “unitary” and then “fragmented”, wants

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to open up consciously to the future, also through the knowledge of the changing political-legal thought. Course program A. General part The aim of this first part of the course is to illustrate the evolution of European juridical history, from the fall of the Western Roman Empire until the birth of the Modern State. In particular, we will delve into the following topics: the medieval origins of “Ius Commune europaeum”, the Germanic law, the customary law, “Corpus iuris civilis” and “Corpus iuris canonici”, medieval universities, the special rights, Glossatori and civilist and canonist Commentators, legal humanism, the crisis of “ius commune” and its overcoming, natural law, the consolidations, the legal Enlightenment, the modern codes, English law and the codification in Europe. B. Special part Particular emphasis will be given to the story of one of the major continental jurists: Alberico Gentili (1552-1608). Persecuted at home for his adherence to the reformed doctrines, exile in England where he was nominate regius professor of civil law by Oxford University, considered one of the founding fathers of the modern international law, Gentili focuses his reflection also on other issues and problems: the severe criticism towards intolerance based on religion; the identification of a line of demarcation between the spiritual and the temporal, and of the corresponding competences respectively of the theologian and of the jurist, profoundly different from the Medieval Age, the recourse, through a continuous interpretative effort, to the principles of natural law, as set of rules of justice and of universal social-ethical values, now based on humanity rationality. Literature Part A) For attending students: Their own notes usefully taken during the lectures. Part B) For attending students: Their own notes usefully taken during the lectures. Alternatively, for the students which attend the course, it is possible to take the examination by writing one paper. For not attending students: 1) A. Padoa Schioppa, Storia del diritto in Europa, Bologna 2007, pp. 1-264 2) F. Liotta (a cura di), Studi di Storia del diritto medioevale e moderno, 3; Milano, Monduzzi editoriale 2014 (i saggi di Errera, Sartorello, Minnucci). 3) R. Van Caenegem, Introduzione storica al diritto privato, Il Mulino, Bologna 1995, pp. 143-215: cap. IV (L’Illuminismo, il diritto naturale e i codici moderni: dalla metà del XVI secolo agli inizi del XIX secolo); cap. V (Il XIX secolo: l’interpretazione del Code civil e la lotta per il diritto); cap. VI: La legge, il case law e la dottrina.

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And, furthermore, one of the two monographs indicated below: 1) G. Minnucci, Alberico Gentili tra mos italicus e mos gallicus. L’inedito Commentario ad legem Juliam de adulteriis, ed. Monduzzi, Bologna 2002. 2) G. Minnucci, Alberico Gentili iuris interpres della prima Età moderna, ed. Monduzzi, Bologna 2011.

STORIA DEL DIRITTO INTERNAZIONALE Docente: GIOVANNI MINNUCCI Numero ore: 40 (+ 20 ore esercitazioni) Periodo: Secondo semestre Crediti: 6 Settori: IUS/19 Obiettivi Formativi Il Corso è finalizzato alla conoscenza della Storia del diritto internazionale, della Storia dei “diritti umani” e del rapporto fra Diritto e Religione dall’Età moderna all’Età contemporanea. Programma del Corso Il Corso è finalizzato alla conoscenza delle origini e dello sviluppo del diritto internazionale, a decorrere dalla prima Età Moderna per giungere all’epoca contemporanea. Subito dopo aver illustrato, anche attraverso letture di brani particolarmente significativi, il pensiero dei maggiori pensatori della prima Età Moderna (Seconda Scolastica, Gentili, Grozio), durante il Corso si esamineranno le teorie che, nelle epoche successive, hanno caratterizzato l’evolversi del pensiero giuridico e filosofico posto alla base del diritto internazionale. Testi consigliati Per gli studenti frequentanti: Sono sufficienti gli appunti che gli studenti potranno utilmente prendere a lezione. In alternativa, per gli studenti frequentanti: E’ possibile sostenere la prova d’esame, attraverso la stesura di due elaborati, ciascuno di 3/5 pagine (per 6.000/10.000 battute complessive), che approfondiscano due dei temi trattati a lezione su argomenti preventivamente concordati col docente. La prova d’esame consisterà in una discussione sugli elaborati. Per gli studenti non frequentanti:

- G. Gozzi, Diritti e civiltà. Storia e filosofia del diritto internazionale, Il Mulino, Bologna 2010, pp. 23-384

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Objectives of the Educational Program The aim of the course is the knowledge of the History of International law, History of “human rights” and of the relations between Law and Religion from the modern age to the contemporary period. Course program The aim of the course is the knowledge of the origins and development of international law, from the early Modern Age until the contemporary era. After showing, also through particularly significant readings, the thought of the greatest thinkers of the early Modern Age (Second Scholastic, Gentili, Grozio), during the course we will examine the theories that, in later times, had characterized the evolution of the juridical and philosophical thinking, at the base of international law. Literature For attending students: Their own notes usefully taken during the lectures. Alternatively, For whose wishing to do so, it is possible to take the examination by writing two briefs papers (3/5 pages) on two topics covered in class; the subjects and the extent of the papers must be previously arranged with the teacher. For not attending students:

- G. Gozzi, Diritti e civiltà. Storia e filosofia del diritto internazionale, Il Mulino, Bologna 2010, pp. 23-384

_____ Seminari (20 ore) Al termine del corso di Storia del diritto internazionale il docente terrà una serie di seminari sulla storia dei diritti umani e sulla storia dei rapporti fra diritto e religione. Particolare rilievo verrà dato, sotto il profilo dell’elaborazione teorica e normativa, alla storia dei diritti umani: il concetto di diritto naturale ed il suo evolversi; la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo e la sua comparazione con le più recenti Dichiarazioni islamiche e arabe in materia di diritti dell’uomo. Seminars (20 hours) At the end of the course on the History of international law the teacher will hold a series of seminars on the history of human rights and on the history of the relationships between law and religion. Particular importance will be given, in terms of theoretic and normative elaboration, to the history of human rights: the concept of natural law and its development; the Universal Declaration of human rights and its comparison with the most recent Islamic and Arabic Declarations about human rights.

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STORIA DEL GIORNALISMO Insegnamento mutuato dal corso: NUOVI MEDIA E GLOBALIZZAZIONE (offerto dal corso di laurea magistrale in Strategie e Tecniche per la Comunicazione -LM92)

Docente: GIOVANNI GOZZINI Numero ore: 60 Periodo: Primo semestre Crediti: 9 Settori: M-STO/04 Il modulo è dedicato alla storia comparata della nascita e dell’evoluzione del giornalismo nei principali paesi del mondo. Il fenomeno stampa viene indagato a partire dai diversi rapporti che esso intrattiene con dinamiche e fattori paralleli e contigui: il processo di modernizzazione delle società nazionali, le trasformazioni della politica e delle istituzioni, il formarsi di un’opinione pubblica nell’accezione moderna del termine, la diffusione di altri media (radio, tv, reti telematiche). Purpose of the course is providing professional competencies on the historical transformations of the journalism all over the world since the early development of printing to the Internet era. Public opinion, mass media, information and communication technologies, Yellow journalism, Interpretative journalism, Advocacy journalism Stampa e modernizzazione. La rivoluzione dei caratteri mobili. I periodici di antico regime: privilegio e censura. Le gazzette illuministe e la Repubblica delle lettere. Stampa, capitalismo e borghesia. Stampa e rivoluzione: il caso inglese. Stampa e rivoluzione: i casi americano e francese. La penny press. Esercitazione scritta. Lo yellow journalism: Joseph Pulitzer. Lo yellow journalism: William Randolph Hearst. Il caso italiano. Il Novecento: guerre e giornalismo. L’epoca della radio e del settimanale. Dittature e giornalismo. Il Sessantotto e l’advocacy journalism. La rivoluzione informatica. Il giornalismo on-line. Riferimenti bibliografici Gozzini Giovanni, Storia del giornalismo, Bruno Mondadori, Milano 2011 (testo base)

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Bechelloni Giovanni, Giornalismo e postgiornalismo. Studi per pensare il modello italiano, Liguori, Napoli 1995 Bergamini Oliviero, La democrazia della stampa, Laterza, Roma 2006 Briggs Asa-Burke Peter, Storia dei media, il Mulino, Bologna 2003 Carotenuto Gennaro, Giornalismo partecipativo. Storia critica dell’informazione al tempo di Internet, Nuovi Mondi, Modena 2009 Cavallari Alberto, La fabbrica del presente. Lezioni d’informazione pubblica, Feltrinelli, Milano 1986 Gaggi Massimo-Marco Bardazzi, L’ultima notizia. Dalla crisi degli imperi di carta al paradosso dell’era di vetro, Rizzoli, Milano 2010 Gorman Lyn-David McLean, Media e società nel mondo contenporaneo, il Mulino, Bologna 2005 Jeanneney Jean Noël, Storia dei media, Editori riuniti, Roma 1996 Murialdi Paolo, Storia del giornalismo italiano, Gutenberg 2000, Torino 1986 Ortoleva Peppino, Il secolo dei media, il Saggiatore, Milano 2008 Ortoleva Peppino, Mediastoria. Comunicazione e cambiamento sociale nel mondo contemporaneo, Pratiche, Parma 1995 Pedemonte Enrico, Morte e resurrezione dei giornali. Chi li uccide, chi li salverà, Garzanti, Milano 2010 Schudson Michael, La scoperta della notizia. Storia sociale della stampa americana, Liguori, Napoli 1987 Sorrentino Carlo, I percorsi della notizia. La stampa quotidiana italiana tra politica e mercato, Baskerville, Bologna 1995 Tonello Fabrizio, Il giornalismo americano, Carocci, Roma 2005 Programma d’esame. A metà del corso gli studenti saranno tenuti a svolgere una esercitazione (sotto forma di risposte scritte a domande aperte) sugli argomenti fin allora trattati a lezione. L’esercitazione viene valutata in trentesimi e fa media con il voto dell’esame finale. L’esame finale consiste in un colloquio orale su: gli argomenti del corso un testo a scelta fra quelli indicati nella bibliografia di base elencata sopra o nella bibliografia più ampia contenuta nel testo base Programma d’esame per studenti lavoratori. I non frequentanti sono tenuti allo studio del manuale (Giovanni Gozzini, Storia del giornalismo, Bruno Mondadori, Milano 2011) più due testi scelti tra quelli indicati nella bibliografia del manuale. The exam will be oral and written, the written exercise will take place during the lessons. The exam concerns the textbook (Gozzini) and one book more, chosen from the bibliography. N.B. Per gli studenti del vecchio ordinamento è previsto un esame orale con le stesse modalità del programma d’esame per gli studenti del nuovo ordinamento, ma con in più un libro (per un totale di due) a scelta tra quelli indicati in bibliografia.

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STORIA DEL PENSIERO POLITICO

Docente: SERGIO AMATO Numero ore: 60 Periodo: Secondo semestre Crediti: 9 Settori: SPS/02 Obiettivi formativi Comprensione storico-critica dei concetti-chiave della dottrina dello Stato e delle teorie dei partiti nel pensiero politico europeo e tedesco della seconda metà dell'Ottocento e dei primi due decenni del Novecento, in chiave comparata: Germania, Inghilterra, Francia e Italia. Contenuti del corso Modulo A Il rapporto tra lo Stato e i 'partiti di opinione' nel pensiero politico liberale tedesco ed europeo della seconda metà dell'Ottocento: Robert von Mohl (1851-1874) e Johann Kaspar Bluntschli (1869). La delegittimazione dei partiti politici parlamentari nella dottrina dello Stato tedesca: il giuspubblicista Paul Laband e lo storico nazional-liberale Heinrich Gotthard von Treitschke (1871). Modulo B Le controversie tra i 'manchesteriani' e gli esponenti della 'giovane scuola storica' tedesca (1871-1872), la monarchia sociale amministrativa prussiana come alternativa al governo dei partiti, le contrapposte tesi di Treitschke, Gustav Schmoller e Max Weber. Partito dell'autorità e forma di governo parlamentare nel cattolicesimo politico tedesco: da Wilhelm Emanuel von Ketteler a Matthias Erzberger (1914). Il partito operaio socialdemocratico e la democrazia politica: Karl Kautsky e Eduard Bernstein (1881-1914). Metodi didattici Spiegazione storico-critica del pensiero politico degli scrittori pricipali esaminati nel libro di testo Modalità di verifica dell'apprendimento Esame orale alla fine del corso Testi di riferimento Sergio AMATO, Il problema 'partito' negli scrittori politici tedeschi (1851-1914), Firenze, Centro Editoriale Toscano,1993.

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STORIA DELL'AFRICA

Docente: ANDREA FRANCIONI Numero ore: 60 Periodo: Secondo semestre Crediti: 9 Settori: SPS/13 Obiettivi formativi: fornire gli strumenti per una conoscenza specialistica dell’evoluzione dei sistemi politici ed economici dell’Africa contemporanea, nel quadro delle relazioni transnazionali, per consentire agli studenti un approccio critico alla natura dei problemi, delle priorità e delle politiche nazionali e internazionali che riguardano i paesi africani. Prerequisiti: è consigliata una conoscenza di base della storia internazionale contemporanea. Contenuti del corso Il corso intende offrire un inquadramento comparativo, attraverso una presentazione diacronico-tematica, della storia contemporanea dell’Africa per analizzarne i processi di mutamento politico ed economico. Termine a quo e ad quem saranno, rispettivamente, le indipendenze nazionali dei paesi africani e la globalizzazione. Dopo aver precisato le eredità del colonialismo, verranno delineate le problematiche dello Stato-nazione africano, seguendo le trasformazioni dei sistemi politici nel contesto interno, dalle derive autoritarie ai processi di democratizzazione e decentralizzazione. Verranno studiati i problemi dello sviluppo, con particolare riferimento alle politiche di aggiustamento strutturale, di liberalizzazione economica, le riforme fiscali e dei mercati agricoli e la questione della sicurezza alimentare. Verranno affrontate le più recenti dinamiche delle società africane, quali la questione della povertà, i fenomeni di esclusione sociale, le crisi ambientali e le forme di mobilitazione della società civile. L’impatto della globalizzazione sui poteri e le capacità dello Stato in Africa sarà quindi esaminato alla luce sia delle relazioni con le istituzioni finanziarie sovranazionali e la comunità dei donatori, sia delle politiche di cooperazione continentale (dall’Organizzazione dell’Unità Africana all’Unione Africana) e regionale, ricostruendone l’evoluzione dei modelli di governance. Si affronteranno le forme della conflittualità e le emergenze umanitarie complesse. Saranno quindi passate in rassegna, in forma tematica, le strategie degli attori maggiormente coinvolti nel continente africano (Stati Uniti, Unione Europea, Cina, Russia, Francia, India, Paesi del Golfo e Turchia). Nell'ambito del corso, svolto con la collaborazione della Prof. Federica Guazzini, sono previsti seminari di approfondimento di studiosi ed esperti del settore. Metodi didattici: lezioni frontali Modalità di verifica dell'apprendimento: esame orale

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Testi di riferimento Gli studenti che frequenteranno con regolarità il corso potranno preparare l'esame sugli appunti personali e sui materiali di studio forniti dal docente durante le lezioni. I testi di riferimento per gli studenti non frequentanti sono i seguenti:

- A. M. Gentili, Il leone e il cacciatore. Storia dell’Africa Sub-Sahariana, Roma, Carocci, 2008 (pp. 11-38, 195-324, 333-435).

A. Pallotti, M. Zamponi, L’Africa sub-sahariana nella politica internazionale, Firenze, Le Monnier-Mondadori, 2010 (Introduzione, capitoli 2, 3, 5, 6, 7, 11, 12, 14, 15, 18, 19).

STORIA DELL'ASIA Docente: ANDREA FRANCIONI Numero ore: 60 Periodo: Primo semestre Crediti: 9 Settori: SPS/06 Obiettivi formativi: comprensione e valutazione critica dei processi di modernizzazione in Asia orientale e di integrazione dell'area nel sistema delle relazioni internazionali in età contemporanea. Prerequisiti: è consigliata una conoscenza di base della storia internazionale contemporanea. Contenuti del corso La Cina del Novecento: politica, economia e relazioni internazionali. MODULO A La prima parte del corso intende offrire un quadro d’insieme dell’evoluzione politica ed economica della Cina lungo l’arco del XX secolo. Saranno argomento di lezione: i movimenti di riforma durante l’ultimo periodo imperiale; la rivoluzione repubblicana; il movimento del 4 maggio 1919; Mao Zedong e la nascita del Pcc; il primo “fronte unito” Guomindang-Pcc e la rivoluzione nazionalista; il “decennio di Nanchino”; la Repubblica sovietica del Jiangxi; la “lunga marcia”; la guerra cino-giapponese e il secondo “fronte unito”; il Pcc negli anni di Yan’an; la leadership di Mao; la guerra civile e la nascita della Repubblica popolare cinese; la politica della “nuova democrazia”; le leggi di riforma agraria e sul matrimonio; la Costituzione del 1954 e il primo piano quinquennale; la svolta collettivistica del 1957; le grandi campagne di massa dei primi anni ’50; il movimento dei “cento fiori” e la campagna contro la destra; l’VIII Congresso del Pcc; il “grande balzo in avanti”; il processo di riaggiustamento politico ed economico; il Movimento di educazione socialista; la Rivoluzione culturale; la transizione del regime: gli anni del fazionalismo; la fine della “banda dei quattro” e l’archiviazione dell’epoca maoista; Deng Xiaoping e il programma delle “quattro modernizzazioni”; la primavera di Pechino; liberalizzazione economica e autoritarismo politico negli anni di Jiang Zemin.

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MODULO B La seconda parte del corso è dedicata all’approfondimento del ruolo svolto dalla Cina sullo scenario internazionale. Saranno argomento di lezione: lo sviluppo dell’egemonia giapponese in Cina fino al 1937; il Pcc, l’Urss e il Comintern; i rapporti tra Guomindang e Comintern: il sostegno sovietico alla Cina; i rapporti con gli Stati Uniti: la Cina nel progetto di ordine mondiale di Roosevelt; il trattato cino-sovietico del 1945; Stalin e il Pcc; la rottura con gli Stati Uniti e l’alleanza cino-sovietica; la Repubblica popolare cinese e la guerra di Corea; le questioni del Tibet e del Xinjiang; la Cina e i movimenti di liberazione nazionale in Asia; il XX Congresso del Pcus e il deterioramento dei rapporti cino-sovietici; la rottura fra Mosca e Pechino; evoluzione e crisi dei rapporti cino-indiani; l’escalation della tensione con Mosca negli anni ’60; la Cina e il Terzo mondo; la Cina di fronte alla guerra del Vietnam; il disgelo cino-americano: l’ingresso all’Onu, la visita di Nixon a Pechino e la normalizzazione diplomatica; l’Indocina nella strategia di Pechino degli anni ’70; lo sviluppo dei rapporti cino-giapponesi: il trattato del 1978; la “one China policy” e la questione di Taiwan; il riavvicinamento cino-sovietico negli anni di Gorbaciov; la politica estera cinese dopo la fine della Guerra fredda; la politica di riunificazione: Hong Kong e Macao tornano alla Cina. Metodi didattici: lezioni frontali, seminari Modalità di verifica dell’apprendimento: esame orale Testi di riferimento Gli studenti che frequenteranno con regolarità il corso potranno preparare l’esame sugli appunti presi a lezione e sul materiale di studio fornito dal docente. Potranno inoltre partecipare alle attività seminariali. I testi di riferimento per gli studenti non frequentanti sono i seguenti: Guido Samarani, La Cina del Novecento. Dalla fine dell’Impero a oggi, Einaudi, Torino 2004 Barbara Onnis, La Cina nelle relazioni internazionali. Dalle guerre dell'oppio a oggi, Carocci, Roma 2011 Andrea Francioni, A proposito di alcune pubblicazioni sul laogai, in “Storia e Futuro. Rivista di storia e storiografia”, n. 14, 2007 (on-line alla pagina web: http://www.storiaefuturo.com/it/numero_14/percorsi/)

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STORIA DELL’ECONOMIA E DEL TERRITORIO

Docente: STEFANO MAGGI Numero ore: 40 (+ 20 ore esercitazioni) Periodo: Secondo semestre Crediti: 6 Settori: M-STO/04 Obiettivi formativi Durante gli ultimi due secoli l’Italia e gli altri paesi europei hanno subito mutamenti economici e sociali tali da determinare rilevanti trasformazioni fisiche e da riflettersi profondamente sull’organizzazione del territorio. Il corso approfondisce le tematiche di storia economica del XIX e XX secolo, correlate soprattutto alla storia delle città, delle campagne, dello sviluppo urbanistico, dell’industria, delle reti territoriali, al fine di acquisire gli strumenti metodologici per un’analisi consapevole del presente attraverso la conoscenza del passato. • Studenti frequentanti almeno i ¾ delle lezioni. Appunti dalle lezioni del docente integrate con S. Maggi, Fra storia locale e storia sociale. Appunti per lo studio del territorio, in “Storia e Futuro”, n. 16, marzo 2008. www.storiaefuturo.com • Studenti non frequentanti. V. Zamagni, Introduzione alla storia economica d'Italia, Bologna, Il Mulino; S. Maggi, Fra storia locale e storia sociale. Appunti per lo studio del territorio, in "Storia e Futuro", n. 16, marzo 2008. www.storiaefuturo.com

STORIA DELL'ITALIA CONTEMPORANEA Docente: DANIELE PASQUINUCCI Numero ore: 60

Periodo: Secondo semestre

Crediti: 9

Settori: M-STO/04

Contenuto Il titolo del corso è: “L'Italia nelle relazioni internazionali”. L'obbiettivo del corso è di analizzare il ruolo svolto dall'Italia nella politica internazionale dalla caduta del fascismo (1943) fino ai giorni nostri. Nel quadro di un'analisi generale, particolare attenzione verrà dedicata ad alcuni temi cruciali, tra i quali: - i rapporti tra l'Italia e gli alleati 1943-1945 - Il trattato di pace - La “scelta atlantica” dell'Italia - L'Italia nella guerra fredda

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- La scelta “europeista” dell'Italia - la politica estera italiana e le armi atomiche - La politica mediterranea dell'Italia - Le relazioni tra Italia e Stati Uniti - La politica estera della “seconda Repubblica” Il corso intende inoltre mettere in luce il nesso tra le vicende politiche interne e le scelte internazionali compiute dal paese. Il corso sarà integrato da seminari e tavole rotonde organizzati nell'ambito della Cattedra Jean Monnet “Opinione pubblica, mass media e integrazione europea”

- Gli studenti che frequenteranno le lezioni e che parteciperanno ai seminari e alle tavole rotonde organizzate nell'ambito del corso dovranno elaborare un breve paper (che potrà essere scritto in italiano, inglese, francese o spagnolo) su un tema concordato con il docente. L'esame consisterà nella discussione (in italiano, inglese, francese o spagnolo) del paper. - Gli studenti non frequentanti sosterranno l'esame sul seguente testo: G. Mammarella, P. Cacace, La politica estera dell'Italia : dallo Stato unitario ai giorni nostri, Roma-Bari, Laterza, 2010.

STORIA DELLA DIPLOMAZIA Docente: FABIO CASINI Numero ore: 40 Periodo: Primo semestre Crediti: 6 Settori: SPS/06 Obiettivi formativi Il corso si prefigge di fornire agli studenti le conoscenze utili per comprendere i caratteri tipici, le forme , gli strumenti e le funzioni della diplomazia di ieri e di oggi. Percorrendo varie epoche storiche e ponendo l'attenzione su determinati momenti di svolta nei rapporti fra gli stati, il corso mira a delineare lo sviluppo dell'attività diplomatica all'interno dei mutevoli scenari della politica internazionale. Contenuti del corso Prima parte: Caratteri tipici, forme e funzioni della diplomazia. Diplomazia e politica estera. I soggetti della diplomazia: gli agenti diplomatici. Gli strumenti della diplomazia: i documenti diplomatici, la corrispondenza interna ed esterna. Le immunità diplomatiche. Cenni sull'evoluzione storica della diplomazia: la pace di Lodi, le paci di Westfalia e di Utrecht, il congresso di Vienna. La ragion di stato, il sistema degli equilibri, il principio di legittimità, la realpolitik. La conferenza di pace di Parigi del

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1919: Wilson e la open diplomacy. L'attività diplomatica nel periodo fra le due guerre: la normalizzazione apparente, l'appeasement. Hitler e la fine delle illusioni. La diplomazia durante il secondo conflitto mondiale. Tre approcci alla pace: Roosevelt, Stalin, Churchill. La conferenza di Yalta e la nascita di una nuova era diplomatica. Il concetto dei "Quattro Poliziotti". La sicurezza collettiva. Guerra fredda e diplomazia: l'età del bipolarismo e l'equilibrio del terrore. Nixon e la flessibilità diplomatica: la diplomazia triangolare. La fine della guerra fredda e la formazione di un nuovo ordine internazionale. L'evoluzione della diplomazia: nuovi attori e nuovi strumenti diplomatici nel mondo globalizzato. La public diplomacy. La Diplomazia e le sfide del nuovo millennio: proliferazione nucleare e terrorismo internazionale. Seconda parte: Un particolare momento del secondo conflitto mondiale: la campagna d'Italia ed il soggiorno in Toscana del Primo ministro britannico, Winston Churchill, nell'agosto 1944. Metodi didattici lezione frontale Modalità di verifica dell'apprendimento esame orale Testi di riferimento M. DE LEONARDIS, "Storia dei trattati e politica internazionale", Educatt., Milano, 2011. (da pag. 14 a pag. 86). H. KISSINGER, L'arte della diplomazia, Sperling & Kupfer, Milano 2004. I seguenti capitoli: cap.IX, cap.X, cap.XI, cap. XII, cap.XVI, cap.XXVIII.[Le fotocopie dei capitoli indicati sono a disposizione degli studenti presso il Circolo Giuridico]. F. CASINI, Churchill e la campagna d'Italia. Agosto 1944: "passaggio in Toscana", Nuova Immagine Editrice, Siena 2009.

STORIA DELLE COMUNICAZIONI Docente: STEFANO MAGGI Numero ore: 60 Periodo: Secondo semestre Crediti: 9 Settori: M-STO/04 Obiettivi formativi Il corso è dedicato ad approfondire la storia del XIX e XX secolo, nel settore delle comunicazioni e dei trasporti, analizzati con una lettura relativa alla modernizzazione e al cambiamento sociale, in modo da fornire gli strumenti concettuali per interpretare il presente attraverso il passato. Prima parte: analisi delle principali tematiche legate all'evoluzione della posta, del telegrafo, del telefono, del cinema, della musica, della radio e della televisione, fino ad arrivare all'affermarsi di internet.

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Seconda parte: analisi storica e attuale della ferrovia, della viabilità stradale, dell'automobile, della navigazione marittima e aerea, dei trasporti su condotta. Testi di riferimento ° Z. Ciuffoletti-E. Tabasso, Breve storia sociale della comunicazione, Roma, Carocci. ° S. Maggi, Storia dei trasporti in Italia, Bologna, Il Mulino. Gli studenti che frequentano almeno ¾ delle lezioni possono preparare l'esame con i soli appunti dalle lezioni del docente.

STORIA DELLE DOTTRINE POLITICHE Docente: SERGIO AMATO Numero ore: 40 Periodo: Secondo semestre Crediti: 6 Settori: SPS/02 Obiettivi formativi Esiste una teoria della classe dominante nel pensiero politico tedesco ed europeo tra fine Ottocento e primo Novecento? Quale ruolo specifico vi occupavano le aristocrazie politico-intellettuali dei 'colti', i giuristi, gli storici, gli economisti, gli scienziati politici, gli ideologi ed i capi del nascente movimento operaio e sindacale socialista? Contenuti del corso Su quali requisiti materiali, sociali e intellettuali poggiavano le ristrette élites culturali delle classi dirigenti tedesche, caratterizzate da una peculiare formazione professionale e da attitudini tipiche alla leadership spirituale ed alla auto-legittimazione del proprio primato etico-politico? Dopo alcune lezioni iniziali di inquadramento storico-politico sulle teorie delle forme di governo nell'Europa e nella Germania dell'Ottocento da parte del docente, verranno illustrate le teorie politiche di due esponenti delle classi dominanti tedesche: lo storico nazional-liberale Treitschke ed il 'socialista della cattedra' Gustav Schmoller. Su quali motivazioni teoriche e storiche poggiava, negli scrittori politici socialisti tra fine Ottocento e primo Novecento, l'ascesa del proletariato industriale a futura classe dominante nella società e nello Stato? Esaminando anche le teorie di Gaetano Mosca sulla classe politica e di Roberto Michels sull'organizzazione del partito socialista nella democrazia moderna, il corso verterà sulle teorie della democrazia, del parlamentarismo e dei partiti politici della 'scuola' marxista 'ortodossa' (Karl Kautsky) e 'revisionista (Eduard Bernstein). Metodi didattici Spiegazione storico-critica del pensiero politico degli scrittori principali contenuti nel libro di testo Modalità di verifica dell'apprendimento Esame orale alla fine del corso

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Testi di riferimento - Sergio AMATO, Aristocrazia politico-culturale e classe dominante nel pensiero tedesco (1871-1914), Firenze, Olschki, 2008. - Sergio AMATO, Il problema "partito" negli scrittori politici tedeschi (1851-1914), Firenze, Centro Editoriale Toscano, 1993

STORIA DELLE ISTITUZIONI POLITICHE

Docente: Tiziana FERRERI Numero ore: 40 ore Periodo: II semestre Crediti: 6 crediti Settori: SPS/03 Obiettivi Formativi Il corso si pone l’obiettivo di analizzare le tematiche relative alla storia delle istituzioni politiche, anche in riferimento alla storia del costituzionalismo, dall’epoca medievale alla nascita dello Stato moderno e sino al XIX secolo; in particolare, saranno esaminati gli ordinamenti e gli istituti di governo in Europa e negli Stati Uniti d’America in età moderna e contemporanea. Contenuti del Corso Il corso si propone di far conoscere, in relazione all’evolversi delle istituzioni politiche: l’Europa medioevale dalla fine dell’Impero romano d’Occidente al XV; la nascita dello Stato moderno; l’assolutismo classico di antico regime; il superamento dello stato assoluto (in particolare: le trasformazioni della monarchia inglese; l’assolutismo illuminato; gli Stati Uniti d’America; la Rivoluzione francese e il regime napoleonico); lo Stato nazionale nell’epoca della borghesia (ad esempio: Gran Bretagna, Francia e Germania post-napoleoniche); la crisi del modello liberale; l’esperienza italiana dalla svolta costituzionale alla costituzione repubblicana. Metodi didattici Lezioni frontali Modalità di verifica dell’apprendimento Esame orale Testi di riferimento Studenti non frequentanti:

- R. C. VAN CAENEGEM, Il diritto costituzionale occidentale. Un’introduzione storica. Nuova edizione italiana a cura di Federico Quaglia, Carocci Editore, Roma 2010 (tutto il libro) in alternativa:

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- J. ELLUL, Storia delle Istituzioni. Il Medioevo, ed. Mursia, Milano, 1976 e ristampe successive, limitatamente alle seguenti parti: pagg. 45-61 e 66-75 (Le istituzioni dell’Impero carolingio), pagg. 94-103 (La società feudale), pagg. 152-159 (Le istituzioni della Chiesa), pagg. 171-186 (La monarchia feudale);

- M. S. CORCIULO, Percorsi di storia istituzionale europea. Secc. XIII-XIX, La Sapienza Editrice, Roma 2008, con l'esclusione delle appendici di documenti ai capitoli e di tutto il cap. 5;

- F. BONINI, Lezioni di storia delle istituzioni politiche. Seconda edizione, Giappichelli Editore, Torino 2010, limitatamente alla parte seconda: pagg. 97-175. Studenti frequentanti: Per coloro che frequenteranno le lezioni i testi verranno concordati con il docente (saranno considerati frequentanti gli studenti che avranno seguito almeno l’80 % delle lezioni). Ulteriori informazioni Ulteriori informazioni sul corso, le modalità di svolgimento dell’esame, il programma e i testi consigliati verranno fornite all’inizio delle lezioni. Gli studenti non frequentanti e gli studenti con l’esame da 8 crediti o altro sono invitati a mettersi in contatto con il docente.

STORIA DELLE RELAZIONI INDUSTRIALI Docente: ANDREA RAGUSA Numero ore: 60 Periodo: Primo semestre Crediti: 9 Settori: M-STO/04 Obiettivi formativi La questione del lavoro nell’Italia del Novecento: sviluppo economico, inclusione sociale, cittadinanza politica Il corso avrà ad oggetto il tema del lavoro come questione centrale del Novecento, considerata dal punto di vista articolare della storia italiana. Si affronteranno i nodi fondamentali dello sviluppo della questione del lavoro – e ad essa connessa delle organizzazioni imprenditoriali e sindacali – per riflettere sul problema della crescita della centralità del lavoro come dimensione politica, sociale e culturale, fino al suo declino verso nuove forme di organizzazione in uno scenario mondiale completamente mutato. Testi e materiali didattici di riferimento Gli studenti che potranno frequentare regolarmente il corso potranno preparare l’esame sui materiali delle lezioni e su materiali di supporto distribuiti dal docente.

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Gli studenti che non potranno frequentare il corso dovranno presentare i seguenti testi: G. Sapelli, Storia economica dell’Italia contemporanea, Mondadori, Milano, 1997; S. Rogari, Sindacati e imprenditori. Le relazioni industriali in Italia dal dopoguerra ad oggi, Le Monnier, Firenze, 2000; P. Causarano-L. Falossi-P. Giiovannini (a cura di), Mondi operai, culture del lavoro e identità sindacali: il Novecento italiano, Ediesse, Roma, 2008. N.B. PER TUTTI L’ESAME CONTEMPLERA’ UN PRIMO MOMENTO VOLTO ALL’ACCERTAMENTO DELLA CONOSCENZA SUFFICIENTEMENTE APPROFONDITA DELLA STORIA CONTEMPORANEA, COMPRESA TRA IL CONGRESSO DI VIENNA E LA FINE DEGLI ANNI NOVANTA. IL SUPERAMENTO DI TALE PARTE SARA’ DISCRIMINANTE AI FINI DELL’ACCESSO ALLA SECONDA FASE DELL’ESAME. E’ PERTANTO NECESSARIA LA RILETTURA APPROFONDITA DI UN MANUALE.

STORIA DELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI CONTEMPORANEE Docente: LILIANA SENESI Numero ore: 60 Periodo: Primo semestre Crediti: 9 Settori: M-STO/04 Obiettivi formativi Il corso si propone di fornire approfondite conoscenze storiche e storiografiche sulle relazioni tra stati e sulla politica internazionale dalla metà del secolo XIX ai giorni nostri. Modulo A Il sistema europeo degli stati; Il "concerto delle potenze"; La guerra di Crimea; L'Europa dopo il 1870; Colonialismo e imperialismo; L'ascesa di USA e Giappone come nuove potenze; Le origini della prima guerra mondiale; La svolta del 1917; La pace di Parigi. La Società delle Nazioni; Le riparazioni; Il Piano Dawes; i trattati di Locarno; La fine dell'Impero Ottomano; La situazione dell'Estremo Oriente; La crisi del 1929 e l'avvento del nazismo; Il Giappone e la Manciuria; Nazismo e fascismo in Europa; La guerra di Etiopia; Anschluss e Appeasement; La conferenza di Monaco; L'Asse e Il patto d'Acciaio; La seconda guerra mondiale; La guerra globale: 1941-45; Da Yalta a Potsdam; La ricostruzione; La "dottrina Truman"; Il Piano Marshall; Il Cominform; Il blocco di Berlino. Modulo B L'alleanza atlantica; La guerra di Corea; Destalinizzazione e disgelo; Il XX congresso del PCUS; Polonia e Ungheria; La crisi di Suez; La decolonizzazione. La conferenza di

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Bandung; L'Algeria; Il Congo; La Comunità Europea (1957-1966); Le crisi del Medio Oriente (1956-1967); La distensione; La crisi di Cuba; I trattati Salt I e Salt II; La guerra del Vietnam; La diplomazia "triangolare"; La guerra dello "Yom Kippur" e la crisi petrolifera; L'espansione sovietica dal 1974 al 1979; La morte di Mao e la svolta di Deng Xiao Ping; La presidenza Reagan e la sfida all'URSS; Gorbacev, la perestroika e la glasnost; La fine del patto di Varsavia e la riunificazione tedesca; La fine dell'URSS; Le guerre contro l'Iraq; Le crisi balcaniche; Il nuovo ordine internazionale. Testi: Modulo A - G. Formigoni, Storia della politica internazionale nell'età contemporanea, Bologna, il Mulino, 2006, capp. I, II, III, IV, V. - E. Di Nolfo, Dagli imperi militari agli imperi tecnologici. La politica internazionale dal XX secolo a oggi, Roma-Bari, Laterza, 2007, capp. I, II, III, IV. Modulo B. E. Di Nolfo, Dagli imperi militari agli imperi tecnologici. La politica internazionale dal XX secolo a oggi, Roma-Bari, Laterza, 2007, capp. V, VI, VII.

STORIA DELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI II Docente: ANDREA FRANCIONI Numero ore: 40 Periodo: Primo semestre Crediti: 6 Settori: SPS/06 Obiettivi formativi: fornire strumenti per l'analisi dell'evoluzione del quadro internazionale in Asia orientale nell'età contemporanea. Prerequisiti: è consigliata una conoscenza di base della storia internazionale contemporanea. Contenuti del corso Cina e Stati Uniti: dall'alleanza di guerra alla "mutua dipendenza assicurata". Il corso intende offrire un quadro dell’evoluzione dei rapporti cino-americani dallo scoppio della guerra in Asia nel 1937 fino agli anni più recenti. L’analisi dell’andamento della relazione bilaterale Washington-Pechino permette di capire come storicamente si è strutturato uno degli assi portanti del sistema internazionale attuale, oltre ad offrire una chiave interpretativa per rileggere la storia delle relazioni internazionali di quel fondamentale quadrante strategico costituito dalla regione Asia-Pacifico. Saranno argomento di lezione: l’aggressione giapponese e la nascita dell’alleanza cino-americana; la Cina nazionalista nel grand design rooseveltiano; il fallimento della missione Marshall: gli Stati Uniti di fronte alla guerra civile; la vittoria comunista e “la perdita della Cina”; il confronto militare cino-americano in Corea;

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Washington stringe l’assedio: embargo e alleanze; Taiwan al centro della crisi; la coesistenza pacifica: Pechino fra Mosca e Washington; Cina e Stati Uniti in Vietnam; Nixon, Kissinger, Mao e Zhou: il riavvicinamento cino-americano; la normalizzazione diplomatica: la “one China policy”; la politica della nuova “Porta aperta” nella Cina delle riforme; l’ombra dei diritti umani e di Taiwan sulla cooperazione cino-americana; la crisi di Tiananmen; l’oscillazione dei rapporti fra Pechino e Washington durante gli anni ’90; Clinton, Jiang e il “partenariato strategico costruttivo”; l’era Bush e il ritorno della “minaccia cinese”; gli anni della nuova Mad (mutually assured dependence). Metodi didattici: lezioni frontali Modalità di verifica dell'apprendimento: esame orale Testi di riferimento Gli studenti che frequenteranno con regolarità il corso potranno preparare l'esame sugli appunti personali e sui materiali di studio forniti dal docente durante le lezioni. I testi di riferimento per gli studenti non frequentanti sono i seguenti:

- Giorgio Borsa, Dieci anni che cambiarono il mondo, 1941-1951. Storia politica e diplomatica della guerra nel Pacifico, Corbaccio, Milano 1995, pp. 13-57, 133-207;

- Ennio Di Nolfo, Storia delle relazioni internazionali. Dal 1918 ai giorni nostri, Laterza, Roma-Bari 2008, pp. 746-774, 1135-1145, 1173-1195, 1293-1298;

- Henry Kissinger, L’arte della diplomazia, Sperling & Kupfer, Milano 2004, pp. 547-569;

- Pietro P. Masina, Pechino, Taipei e Washington: la “questione di Taiwan” tra contrasto politico e integrazione economica, in “Studi storici”, n. 4, 1998, pp. 1159-1184;

- Paola Olla Brundu, Ottobre 1971, la Cina comunista nel Consiglio di sicurezza, Taiwan espulsa dalle Nazioni Unite: analisi di una sconfitta americana, in “Le Carte e la Storia”, n. 2, 2006, pp. 194-222;

- Giancarlo Giordano, Ronald Reagan e la Cina: vecchi timori e nuovi rapporti (1982-1989), in “Affari sociali internazionali”, n. 1, 2000, pp. 11-22;

- Andrea Francioni, Guerra di parole. “Minaccia cinese” e “Sviluppo pacifico” nel dibattito sulla scesa di Pechino (1992-2005), in “Storia e Futuro. Rivista di storia e storiografia on line”, parte I, n. 27, 2011 (scaricabile a questo link: http://storiaefuturo.eu/guerra-di-parole-minaccia-cinese-e-sviluppo-pacifico-nel-dibattito-sullascesa-di-pechino-1992-2005-i-parte/); parte II, n. 28, 2012 (scaricabile a questo link: http://storiaefuturo.eu/guerra-di-parole-minaccia-cinese-e-sviluppo-pacifico-nel-dibattito-sullascesa-di-pechino-1992-2005-ii-parte/).

I capitoli dei libri e gli articoli indicati sono reperibili presso la Biblioteca del Circolo giuridico; i due capitoli del libro di Giorgio Borsa sono disponibili in fotocopia presso l’Ufficio periodici della stessa biblioteca.

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STORIA DELLO SVILUPPO Docente: Numero ore: 60 Periodo: 2 semestre Crediti: 9 Settori: M-STO/04 Il nominativo del Docente ed il programma saranno comunicati on-line appena disponibili

STORIA GLOBALE DELL'ETÀ CONTEMPORANEA Docente: SIMONE NERI SERNERI Numero ore: 60 Periodo: Primo semestre Crediti: 9 Settori: M-STO/04 Obiettivi formativi Contenuti Il corso affronta la storia della seconda metà del Novecento, con particolare attenzione alle tematiche della modernizzazione ‘matura' e alle implicazioni sociali dei fenomeni di globalizzazione nel contesto planetario. Alla considerazione di alcuni temi su scala globale si accompagna l'analisi comparativa delle dinamiche e delle politiche di sviluppo socio-economico e politico-culturale realizzatesi nelle principali aree del pianeta. Obiettivi Conoscenza avanzata dei principali processi di sviluppo socio-economico e politico-culturale della storia mondiale della seconda metà del XX secolo. Capacità di approccio critico alla letteratura storica; capacità di discussione e comparazione di differenti proposte interpretative; capacità di elaborazione scritta e orale con partecipazione ad attività seminariali; capacità di redigere un programma di ricerca semplice. Prerequisiti Conoscenze fondamentali dei principali eventi e trasformazioni politiche e sociali della storia europea e mondiale a partire dalla seconda metà del Settecento, come da insegnamento di Storia contemporanea della laurea triennale. Metodi Didattici Lezioni frontali, attività seminariali, relazioni individuali

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Verifica dell'apprendimento e testi di studio Redazione di una tesina concordata con il docente ed esame finale orale sugli appunti dalle lezioni e il seguente volume: S. Guarracino, Storia degli ultimi settant'anni. Dalla guerra mondiale al conflitto globale (Bruno Mondadori). Gli studenti lavoratori impossibilitati a frequentare assiduamente il corso (almeno due terzi delle ore di lezione) devono possedere una conoscenza manualistica della storia della seconda metà del Novecento e preparare la prova d'esame con lo studio individuale sia del testo al punto 1 che di una opzione del punto 2: 1. G. Gozzini, Un'idea di giustizia. Globalizzazione e ineguaglianze dalla rivoluzione industriale a oggi (Bollati Boringhieri). 2. Una delle seguenti opzioni: 2.1. i tre volumi: J. Osterhammel, N.P. Petersson, Storia della globalizzazione (Il Mulino); P. Collier, D. Dollar, Globalizzazione, crescita economica e povertà. Rapporto della Banca Mondiale (Il Mulino); G. Gozzini, Le migrazioni di ieri e di oggi. Una storia comparata (Bruno Mondadori). 2.2. A. Rouquié, L’America latina. Introduzione all’estremo Occidente (Bruno Mondadori) oppure M. Carmagnani, L’altro occidente. L’America latina dall’invasione europea al nuovo millennio (Einaudi). 2.3. I.M. Lapidus, Storia delle società islamiche. III. I popoli musulmani, secoli XIX-XX (Einaudi) oppure R. Schulze, Il mondo islamico nel XX secolo (Feltrinelli). 2.4. M. Torri, Storia dell’India (Laterza) [i capp. X-XVII e la Conclusione] oppure i tre volumi seguenti: D. Rothermund, Storia dell’India (Il Mulino); D. Amirante, India (Il Mulino); J. Boillot, L’economia dell’India (Il Mulino). Altre informazioni Gli studenti che intendo frequentare devono registrarsi presso il docente entro la prima settimana di lezione. In quell'occasione, saranno fornite ulteriori informazioni sui contenuti e le modalità di svolgimento del corso. Il corso richiede una frequenza regolare delle lezioni.

STORIA SOCIALE Docente: GIANNI SILEI Numero ore: 60 Periodo: Primo semestre Crediti: 9 Settori: M-STO/04 Obiettivi formativi Il corso si propone di approfondire con un approccio storiografico alcune delle dinamiche sociali, politiche ed economiche del Novecento da una prospettiva globale, dedicando particolare attenzione al contesto italiano ed europeo.

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Obiettivi del modulo A sono quelli di fornire gli strumenti per una conoscenze delle principali vicende storiche dallo scoppio della prima guerra mondiale fino ai nuovi scenari interni ed internazionali scaturiti dalla fine del mondo bipolare. Tra gli obiettivi del modulo B ci sono quelli di proporre alcune chiavi di lettura in chiave storiografica delle trasformazioni sociali intervenute nell’arco del Novecento, con particolare riferimento ai temi della sicurezza e dell’insicurezza sociale nei paesi occidentali e in Italia ricercandone le origini e descrivendone le principali dinamiche evolutive. Contenuti del corso Il corso si propone di approfondire con un approccio storiografico alcune delle dinamiche sociali, politiche ed economiche del Novecento da una prospettiva globale, dedicando particolare attenzione al contesto italiano ed europeo. Ad una parte di carattere generale, dedicata all’analisi degli eventi storici del Novecento dalla prima guerra mondiale fino al recenti dinamiche del mondo globalizzato, se ne affianca una di carattere monografico incentrata sulle società occidentali del secondo dopoguerra dalla ricostruzione dell’immediato dopoguerra alla affluent society e dalla crisi degli anni Settanta fino alla società del “rischio” e dell’“incertezza”, con particolare attenzione ai temi della sicurezza e dell’insicurezza sociale e delle paure sociali. Il modulo A affronta le principali vicende storiche dallo scoppio della prima guerra mondiale fino ai nuovi scenari interni ed internazionali scaturiti dalla fine del mondo bipolare e punterà a fornire un panorama di carattere generale sulle più rilevanti dinamiche economiche, politiche e sociali del Novecento, fino ai primi anni del XXI secolo. Il modulo B si propone di affrontare i tratti caratteristici delle società occidentali del secondo dopoguerra e in particolare di quella italiana privilegiando i temi della sicurezza sociale e delle politiche di welfare, l’emergere della società del benessere, la questione della mobilità sociale nelle società avanzate, fino a delineare, attraverso la crisi degli anni Settanta e Ottanta, le principali caratteristiche e problematiche della società postindustriale. Agli studenti frequentanti sarà distribuito materiale di supporto e di approfondimento (lucidi, documenti, materiale audiovisivo). Sarà inoltre a disposizione un servizio di podcasting che permetterà di scaricare le registrazioni delle lezioni. Modalità di verifica dell'apprendimento prove scritte intermedie di verifica - esame orale Testi di riferimento Studenti frequentanti: G. Sabbatucci, V. Vidotto, Storia contemporanea. II. Il Novecento, Roma-Bari (ultima edizione) F. Conti, G. Silei, Breve storia dello Stato sociale. Nuova edizione, Roma, Carocci

2013 Studenti non frequentanti: G. Sabbatucci, V. Vidotto, Storia contemporanea. II. Il Novecento, Roma-Bari (ultima edizione) F. Conti, G. Silei, Breve storia dello Stato sociale. Nuova edizione, Roma, Carocci

2013

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William Beveridge, Alle origini del welfare state. Il Rapporto su Assicurazioni sociali e servizi assistenziali. Saggi di U. Ascoli, D. Benassi, E. Mingione, Milano, F. Angeli 2010.

SVILUPPO E GLOBALIZZAZIONE Docente: LORENZO NASI Numero ore: 40 Periodo: Secondo semestre Crediti: 6 Settori: SPS/07 Obiettivi Formativi Obiettivo generale del corso è quello di fornire gli strumenti per contribuire a migliorare la conoscenza e la consapevolezza in merito alle trasformazioni della società. In particolar modo, il corso intende analizzare il rapporto tra Sviluppo e Globalizzazione attraverso l’utilizzo delle principali teorie e metodologie della Sociologia visuale. Contenuto del Corso Il concetto di Globalizzazione rappresenta oggi una chiave interpretativa decisiva per descrivere i mutamenti sociali in corso a livello mondiale. Verranno analizzati quindi gli elementi che caratterizzano la società planetaria e le trasformazioni negli stili di vita e nelle relazioni interpersonali. Per il raggiungimento dell’obiettivo sopra indicato saranno passate in rassegna le aree proprie della Sociologia visuale, ovvero la cosiddetta Sociologia con le immagini (l'area della ricerca vera e propria, concernente la produzione o l’impiego di immagini come dati per l'analisi dei comportamenti o come strumenti per raccogliere informazioni) e la cosiddetta Sociologia sulle immagini. Il corso affronterà poi lo studio dei diversi ruoli che l’immagine può svolgere all’interno di una ricerca sociologica. Metodi didattici Lezioni/Esercitazioni pratiche Modalità di verifica dell'apprendimento Prova orale Testi di riferimento Faccioli P., Losacco G., Nuovo manuale di sociologia visuale, Franco Angeli.

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TUTELA INTERNAZIONALE DEI DIRITTI UMANI Docente: ALESSANDRA VIVIANI Numero ore: 40 Periodo: Secondo semestre Crediti: 6 Settori: IUS/13 Obiettivi formativi Il corso ha come obiettivo quello di fornire agli studenti una conoscenza di base delle norme e dei sistemi giuridici che, sul piano del diritto internazionale, disciplinano la materia dei diritti umani e delle libertà fondamentali. Prerequisiti La conoscenza di base del diritto internazionale pubblico è necessaria. Contenuti del corso Nella prima parte del corso, dopo una breve introduzione storica sullo sviluppo del diritto internazionale dei diritti umani, verranno descritti i sistemi normativi che nel quadro delle Nazioni Unite garantiscono la tutela dei diritti fondamentali. In particolare verranno analizzate sia le convenzioni a carattere generale (la Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo ed i Patti delle NU del 1966), che quelle che riguardano diritti umani specifici. La seconda parte del corso verranno esaminati alcuni temi quali tratta degli esseri umani, migranti, tutela dei poli indigeni e crimini internazionali. L’ultima parte del corso è dedicata alla discussione in classe dei seminari degli studenti. Metodi didattici In corso si svolge secondo il metodo didattico di lezioni frontali. Nella parte finale del corso saranno svolte esercitazioni sull'analisi della prassi degli organi internazionali per la tutela dei diritti umani. Modalità di verifica dell'apprendimento Esame finale orale. Gli studenti frequentanti potranno optare per un esame scritto e saranno valutati anche in base alla partecipazione al seminario alla fine del corso. Testi di riferimento Zanghì, La protezione internazionale dei diritti umani, Torino, III ed., 2013. In alternativa: Focarelli, La persona umana nel diritto internazionale, Il Mulino, 2013.