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Presentazione del corso di Scienza delle Finanze Sapienza Università di Roma Facoltà di Economia – Sede di Latina Prof. Fabio Sabatini

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Presentazione del corso di Scienza delle Finanze

Sapienza Università di Roma Facoltà di Economia – Sede di Latina

Prof. Fabio Sabatini

www.socialcapitalgateway.org/editor

Che cosa è un economista •  Un economista fa ricerca.

Si legga Alberto Bisin (New York University) su noiseFromAmerika: http://noisefromamerika.org/articolo/cos-economista. E anche il mio post su MicroMega: http://temi.repubblica.it/micromega-online/economisti-dappertutto/

Che cosa è un economista •  Un economista ha un Dottorato di ricerca. •  Un economista fa ricerca. E pubblica sulle

riviste scientifiche internazionali. •  Un economista ascolta seminari e

presenta regolarmente il proprio lavoro, a seminari e a conferenze; e poi fa referee report.

•  Un economista insegna ad un dottorato di ricerca e cura l’attività di ricerca degli studenti di dottorato.

•  Ricercatore in Economia politica alla Sapienza – ASN da Prof. Ordinario in Politica economica.

•  Laboratory for Comparative Social Research della Higher School of Economics di Mosca e San Pietroburgo.

•  European Research Institute on Cooperative and Social Enterprises di Trento.

•  Editor di Journal of Entrepreneurial and Organizational Diversity e di Social Capital Gateway. Referee per circa 30 riviste scientifiche internazionali.

•  Ho scritto decine di saggi pubblicati su riviste scientifiche internazionali.

Chi sono

Chi sono

•  Area di ricerca: behavioral economics: disciplina che applica la ricerca scientifica nell'ambito della psicologia cognitiva alla comprensione delle decisioni economiche e di come queste si riflettono nei prezzi di mercato e nell'allocazione delle risorse.

•  A livello teorico, i modelli studiati in questi campi tipicamente integrano risultati della psicologia cognitiva con l'economia neoclassica.

•  La ricerca nel campo della behavioral economics però è tipicamente empirica.

•  La mia attività di ricerca è soprattutto empirica, nel guado tra Microeconomia ed Economia applicata.

Chi sono •  I Pdf dei miei lavori possono essere scaricati

gratuitamente qui: www.socialcapitalgateway.org/editor

•  Temi di ricerca più recenti: - Determinanti del benessere individuale e della coesione sociale.

- Tra di esse, particolare attenzione al ruolo di Internet e dei social network.

- Motivazioni altruistiche vs. motivazioni autointeressate nel comportamento economico.

- Conseguenze della coesione sociale su crescita e sviluppo economico. Il ruolo del capitale sociale.

Due parole sul capitale sociale

•  Lo sviluppo e la crescita economica non sono determinati solo dai fattori “tradizionali” della produzione – capitale naturale, capitale fisico, capitale umano.

•  Esiste anche un fattore intangibile, chiamato capitale sociale.

•  Con il termine “capitale sociale” si indica l’insieme degli elementi della struttura sociale – come per esempio le norme sociali, le reti di relazioni interpersonali e le organizzazioni volontarie – che incentivano i comportamenti cooperativi e favoriscono il coordinamento tra gli individui…

•  … e potenzialmente hanno effetti positivi sulla performance dell’economia e sul benessere sociale, nonché sul benessere individuale.

Due parole sul capitale sociale

•  Esempi: – Possibilità di raggiungere obiettivi condivisi,

grazie al coordinamento. Questo è un tipico argomento di Scienza delle finanze, perché…

– Riduzione dei costi di transazione à Miglioramento dell’andamento dell’economia.

– Effetti sul benessere individuale (felicità, salute, ecc.).

•  Temi come questi richiedono necessariamente un approccio multidisciplinare, che spazia dall’economia a psicologia, sociologia e scienze politiche.

•  Behavioral economics è in effetti solo una disciplina della ben più ampia behavioral science.

Due parole sul capitale sociale

Social Capital Gateway

•  Materiale sui miei temi di ricerca si trova sul sito Social Capital Gateway: http://www.socialcapitalgateway.org/

Il docente •  Che cosa c’entra tutto questo con Scienza delle

finanze? •  In teoria poco! Ma…

–  Proveremo a dare al corso un taglio più “aperto”, sia alla pluralità degli approcci scientifici sia ai risultati e alle intuizioni provenienti dalle altre discipline, seguendo la stessa impostazione della mia attività di ricerca.

–  I miei temi di ricerca forniscono spunti per una tesi di laurea in Economia politica, Politica economica e, ovviamente, Scienza delle finanze.

–  Per cui ce ne occuperemo nell’attività seminariale.

Attività pubblicistica •  Oltre all’attività di ricerca, svolgo attività pubblicistica e di

divulgazione collaborando con diverse testate giornalistiche.

Attività pubblicistica

•  Pagina 99: http://www.pagina99.it/ •  Fatto Quotidiano:

http://www.ilfattoquotidiano.it/blog/fsabatini/ •  MicroMega:

http://blog-micromega.blogautore.espresso.repubblica.it/category/fabio-sabatini/

•  Pagina Facebook pubblica: https://www.facebook.com/pages/Fabio-Sabatini/434028399995245

•  Twitter: https://twitter.com/FabbioSabatini

Contact

•  Email: [email protected] •  Ricevimento: martedì 14-16 studio 240 •  Altrimenti su appuntamento (da prendere

via email) •  Pagina del corso: http://bit.ly/sabatinilatina

Attenzione: leggere il disclaimer sulle email!

A che serve la Scienza delle finanze

•  Studio del ruolo dello stato nell’economia. •  Risposta alle 4 domande:

– Quando lo stato dovrebbe intervenire nell’economia?

–  In che modo dovrebbe intervenire? – Qual è l’effetto di tale intervento sulle variabili

economiche (macro e micro)? – Perché il policy maker decide di intervenire in

un determinato modo? (Quali sono i suoi obiettivi?)

A che serve la Scienza delle finanze

•  Più nel dettaglio, vedremo: •  A che cosa servono le tasse. •  A che cosa serve la spesa pubblica. •  Come funziona la finanza pubblica di uno

stato membro dell’Unione Monetaria. •  Implicazioni di politica economica.

Buone intenzioni •  Conoscenze acquisite

Lo sviluppo del programma consentirà agli studenti di acquisire le conoscenze teoriche necessarie sia per confrontarsi sul tema generale dell’opportunità dell’intervento pubblico nell’economia, sia per cogliere gli aspetti specifici del dibattito economico e politico sul ruolo del settore pubblico, soprattutto in materia di tassazione (perché tassare, cosa tassare, chi tassare) e spesa pubblica (pensioni, sanità, istruzione, ecc.) nel quadro del processo di integrazione europea.

•  Competenze acquisite Gli studenti che abbiano superato l’esame avranno le basi per comprendere pienamente alcuni aspetti dell’intervento pubblico di grande attualità in Italia e nel mondo come, per esempio, il funzionamento della finanza pubblica nel contesto dell’Unione Economica e Monetaria.

Come funziona il corso di Scienza delle finanze

Newsletter

•  Durante il corso curerò una newsletter per informarvi di questioni logistiche e di contenuto. Per esempio lezioni, esami, letture, ecc.

•  Per iscrivervi, inviate una mail a [email protected] scrivendo “Iscrizione alla newsletter di Scienza delle finanze 2014” nell’intestazione.

Comunicazioni via email •  Nelle comunicazioni con i professori è buona consuetudine rispettare alcune regole.

Eccone alcune che consiglio di seguire se volete ottenere risposta ai vostri dubbi. •  Non mandare lettere anonime. In qualsiasi circostanza le lettere devono essere firmate e devono avere per

mittente il nome e il cognome dello studente. Diavolina92 e Juventino94 non sono firme. La chiusa con le iniziali - FS per esempio - può usarla il professore, del quale il nome è già noto. Non lo studente.

•  Salutare il destinatario, possibilmente con formule adeguate al contesto in cui ci si trova. I cari vecchi "Cordiali saluti", per esempio, vanno benissimo.

•  Rispettare alcune strutturazioni formali, quali andare a capo dopo l’intestazione, prima dei saluti di chiusura, prima della propria firma.

•  Non tempestare la mail di puntini di sospensione. Punti fermi, virgole, punti interrogativi, anche due punti, coprono probabilmente qualsiasi necessità stilistica in questi contesti. Nei casi in cui i puntini di sospensione sono opportuni, non se ne devono comunque usare più di tre.

•  Ricordarsi di disattivare il tasto caps lock. •  Eventualmente ringraziare. "Grazie dell'attenzione", "Grazie mille", "Grazie della risposta", per esempio.

Un esempio di mail "corretta":

Caro/Gentile Professor Sabatini, oppure: Buongiorno/Buonasera Professor Sabatini,

mi chiamo YZ e scrivo per…

domanda/esercizio/confessione/lamentela in oggetto

La ringrazio per…/Grazie (per…).

Distinti Saluti/Cordiali Saluti

firma di YX

Gruppo Facebook

•  Il gruppo Facebook del corso https://www.facebook.com/groups/254433171396651/ serve per comunicazioni di servizio, suggerimenti bibliografici, e soprattutto per lo scambio di informazioni e consigli tra studenti.

•  Per le domande al docente, tuttavia, è generalmente meglio ricorrere a email o ricevimento.

Letture

•  Stiglitz, J. (2003). Economia del settore pubblico. Volumi 1 (tutto) e 2 (capitoli 4-12). Milano: Hoepli. È l’edizione italiana di Stiglitz (2000). Economics of the Public Sector. New York: Norton & Company.

•  Bosi, P. (a cura di) (1996). Corso di Scienza delle

finanze. Bologna: Il Mulino (solo i paragrafi segnalati).

•  Queste slide.

•  Altre letture che vi consiglierò durante il corso, di approfondimento (facoltative, don’t worry).

Programma

1) Il settore pubblico in un’economia mista (Cap. 1 Stiglitz).

2) L’efficienza del mercato (Cap. 2 S.). 3) I fallimenti del mercato (Cap. 3 S.). 4) Efficienza ed equità (Cap. 4 S.).

Programma

5) Beni pubblici e beni privati forniti dal settore pubblico (Cap. 5 S.). 6) Le scelte pubbliche (Cap. 6 S.). 7) Produzione pubblica e burocrazia (Cap. 7 S.). 8) Il sistema tributario (Cap. 9 S.). 9) L’incidenza delle imposte (Cap. 10 S.). 10) Imposte ed efficienza economica (Cap. 11 S.). 11) Tassazione ottimale (Cap. 12 S.).

Programma

12) Il settore pubblico in pratica (Cap. 1, II Vol. S. oppure Cap. 2 Bosi).

Disavanzo di bilancio e debito pubblico.

13) La politica fiscale nell’Unione Economica e Monetaria (Slides e Cap. 5 Bosi).

Programma

13a) Vincoli fiscali posti dall’adesione all’Euro (Maastricht, Patto di Stabilità e Crescita, ecc.). 13b) Come siamo arrivati fin qui, e perché? Il processo di integrazione europea in prospettiva storica. 13c) Crisi e Unione. Cause della crisi e conseguenze sull’Euro e sull’intervento pubblico nell’economia nei paesi membri. 13d) Crisi, Unione e politica fiscale: fiscal

compact, European Stability Mechanism, politiche di austerità, conseguenze distributive, programmi dei partiti (if any).

Programma

14) Il welfare state (Slide). 15) Previdenza, Sanità, Assistenza, Disuguaglianze.

(Slide + materiale da definire) 16) Imposte (Slide + materiale da definire)

In parole povere: prima parte più teorica e noiosa (ma necessaria), seconda parte più attuale ed applicata.

Programma

•  Il corso si concluderà in corrispondenza delle elezioni europee (22-25 maggio 2014). Cercheremo quindi di analizzare il programma economico dei partiti (italiani e non) rispetto alla gestione della finanza pubblica nell’Unione Monetaria.

Joseph Stiglitz •  Joseph Stiglitz (Columbia University) ha vinto il premio

nobel per l’economia nel 2001 per la sua teoria del funzionamento dei mercati con informazioni asimmetriche (nei modelli neoclassici ortodossi, i mercati sono caratterizzati da perfetta informazione).

•  È stato vicepresidente e capo economista della Banca Mondiale dal 1997 al 2000.

•  Oggi è noto per il suo atteggiamento critico nei confronti del “Washington Consensus”, degli economisti e dei policy makers ultraliberisti (“free market fundamentalists”), delle istituzioni finanziarie internazionali (WB e IMF) e per la spiegazione degli effetti delle politiche liberiste sull’inasprimento delle disuguaglianze.

Joseph Stiglitz

•  Pagina dipartimentale: http://www2.gsb.columbia.edu/faculty/jstiglitz/

•  Pezzi divulgativi su Project Syndicate: http://www.project-syndicate.org/contributor/joseph-e--stiglitz

•  Un editoriale sul Guardian che riassume alcuni punti di vista di Stiglitz sui temi affrontati nel suo manuale e nel corso: http://www.guardian.co.uk/business/economics-blog/2012/sep/03/mitt-romney-tax-avoidance-society

Stiglitz sul Guardian, 3 settembre 2012 •  Conservative politicians in the US underestimate the importance of

publicly provided education, technology, and infrastructure (…). Economies in which government provides these public goods perform far better than those in which it does not.

•  But public goods must be paid for, and it is imperative that everyone pays their fair share.

•  Democracies rely on a spirit of trust and co-operation in paying taxes. If every individual devoted as much energy and resources as the rich do to avoiding their fair share of taxes, the tax system either would collapse, or would have to be replaced by a far more intrusive and coercive scheme. Both alternatives are unacceptable.

•  More broadly, a market economy could not work if every contract had to be enforced through legal action. But trust and co-operation can survive only if there is a belief that the system is fair.

•  Recent research has shown that a belief that the economic system is unfair undermines both co-operation and effort.

Joseph Stiglitz •  E sul piano della teoria economica?

•  Ascoltate qui:

http://www.youtube.com/watch?v=eCTIi2NNlr4

Joseph Stiglitz

•  Tuttavia, la dimensione scientifica del lavoro di Stiglitz è sostanzialmente ancorata al pensiero neoclassico, e il manuale adottato per il corso è “di stampo neoclassico”.

•  Tutti i modelli che vedremo a lezione sono basati (anche) sull’ipotesi dell’agente rappresentativo.

Agente rappresentativo

•  Stephen Kinsella (University of Limerick) sull’agente rappresentativo:

http://www.tubechop.com/watch/2110905

On YouTube: http://www.youtube.com/watch?v=9JD6uuiiZPY#t=102

Slide •  Ciò nonostante, quello di Stiglitz è un ottimo manuale per stabilire

la traccia di un corso di Scienza delle finanze e spiegare in modo semplice e non formalizzato alcuni concetti fondamentali.

•  Durante il corso saranno distribuite, nei limiti del possibile prima di ogni lezione, delle slide.

•  Nei limiti del possibile (la capacità e competenza del docente, l’esistenza di letteratura sul tema) ogni argomento sarà affrontato in modo critico, ricordando che le ipotesi dei modelli descritti non sono necessariamente vere (anzi!) e che ogni problema può essere visto da angoli diversi.

•  Le lezioni si baseranno fedelmente sul contenuto delle slide, a loro volta liberamente tratte non solo dai manuali consigliati, ma anche da altre fonti bibliografiche (che saranno accuratamente segnalate).

•  Le slide trattano tutti gli argomenti del corso senza alcuna esclusione. Tuttavia, ai fini della preparazione dell’esame, è necessario integrare il loro studio con quello dei manuali proposti..

•  I non frequentanti possono preparare l’esame: - solo sui due testi consigliati - sui testi consigliati + le slides.

Esami

•  Gli esami consisteranno generalmente di un compito scritto con domande aperte.

•  Alla fine di ogni blocchetto di slide saranno presentati degli esempi di domande d’esame. Attenzione: tali esempi non esauriscono la rosa di tutte le possibili domande!

•  Sulla pagina del docente sul sito di Facoltà sono disponibili i testi dei compiti degli esami precedenti.

Lezioni

•  Lunedì 16-19 aula 5 • Martedì 16-19 aula 5 • Mercoledì 16-18 aula 8

(esercitazione)

Lezioni

•  Interruzione lunedì 31 marzo – mercoledì 2 aprile per conferenza.

Grazie

•  Per ora è tutto, ci vediamo lunedì prossimo alle 16 in aula 5.