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1
LE MODALITA’ ATTENTIVE, LIGUISTICHE,
VISUO-PERCETTIVE NELLE DIFFICOLTA’DI
LETTURA:UN’INDAGINE
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI GENOVAFACOLTA’ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE
CORSO DI LAUREA IN PSICOLOGIA
Candidato:Elena BelliaRelatore:Prof. Francesco Umberto BensoCorrelatore:Prof. Fabrizio Bracco
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DISLESSIA E MODELLI TEORICI DI RIFERIMENTO
LINGUAGGIO può essere associata alla consapevolezza fonologica (Bradley and Bryant, 1983)
PERCEZIONE VISIVA a deficit visuopercettivi che coinvolgono il sistema visivo magnocellulare o transiente (Best and Demb, 1999; Facoetti and Molteni, 2001), alla latenza nella persistenza visibile (Coltheart, 1980) e nella transizione dalla memoria iconica alla memoria a breve termine (Stanley, 1975), alla processazione a breve termine dei segnali visivi (Di Lollo et al., 1983), alla conversione grafema-fonema (Golden and Zenhausern, 1983), al crowding asimmetrico(Geiger and Lettvin, 1987)
ATTENZIONE a deficit attenzionale (Stein and Walsh, 1997; Steinman et al., 1998), a deficit di attenzione spaziale (Facoetti and Molteni, 2001; Facoetti and Turatto, 2000; Facoetti, Paganoni, Lo Russo, 2000), o oculomotorio a deficit degli spostamenti oculari (Biscaldi et al., 1994; Biscaldi et al., 2000).
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QUINDI una così ampia varietà di fattori suggerisce che la dislessia non possa essere collegabile a un singolo deficit, ma possa implicare differenti sottotipi
INOLTRE i modelli teorici che si riferiscono ad una unica componente, come causa della dislessia, si falsificano (popperianamente) a vicenda, dai lavori stessi che vogliono confermare il “proprio” modello “monocomponenziale”.
Benso, Stella, Zanzurino e Chiorri (2005) propongono un modello “unificatore” (Moscovitch e Umiltà, 1990) che considera le tre principali componenti (attenzione, percezione visiva e linguaggio) rilevanti per le difficoltà di apprendimento della lettura.
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MODELLO multicomponenziale
Percezione di configurazioniSemplici.
MODULO I tipo
Percezione di suoni elementari
MODULO I tipo
Coordinamento delle unità percepite
MODULO I tipoMODULO I tipo
Coordinamento fonatorio
MODULO I tipo
Risorse attentive implicitePROCESSORE DEDICATO
Risorse attentive implicitePROCESSORE DEDICATO
Risorse attentive esplicite
PROCESSORE CENTRALE
Mod. II tipo PERCEZIONE VISIVA Mod. II tipo LINGUAGGIO
LETTURA LETTURAMod. III tipo
Moscovitch e Umiltà, 1990
5
Se è vero che il modello della lettura è multicomponenziale: linguaggio e percezione visiva
assemblati dalle risorse del Processore Centrale
allora somministrando prove diversificate per le tre componenti a soggetti con disturbo specifico dell’apprendimento della
lettura, dovremmo ottenere cadute nei diversi tipi di test (attentivi-esecutivi, linguistici e visuo-percettivi).
Se sarà solo una componente a sostenere l’apprendimento della lettura,
allora la caduta sarà evidenziata dai test che la rappresentano.
Questo,però, non porterà a trarre conclusioni certe perché le altre aree potrebbero essere rappresentate da prove non
sufficientemente potenti statisticamente.
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Gruppo sperimentale
20 soggetti
Media età 9,06
BRANO
z =-2,13
PAROLE
z =-1,6
NON PAROLE
Z=-1,44
Gruppo di controllo
20 soggetti
Media età 9,04
BRANO
0,92
PAROLE
1,81
NON PAROLE
1,42
I soggetti
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Prove psicometriche utilizzateLinguistiche
Analisi fonemicaFusione fonemica Denominazione
Vocabolario FAS
Spoonerismo
Visuo PercettiveTPV - Subtest 2,3,4,5
Figura di Rey (indaga anche sul sistema esecutivo)
AttentiveNumerazione indietro
Switch di CalcoloPASAT
Cancellazione
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Una singola prova per componente
(linguaggio, percezione visiva e attenzione)
può rendere il Gruppo Sperimentale
diverso significativamente
rispetto al Gruppo di Controllo
e portare
a generalizzazioni indebite.
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Risultati alcune proveCMF prova di spoonerismo. Il Kolmogorov-Smirnov indica che la distribuzione dei dati è diversa dalla curva
normale (p = .008) e quindi ci si affida ad un test non parametrico per individuare la significatività della differenza tra i due gruppi. Mann-Whitney U= 78 ; p = .001.
Prova visuo percettiva TPV Tavola 2Il test di Kolmogorov-Smirnov indica che la distribuzione dei dati è diversa dalla curva normale (p = .02) e quindi ci si affida ad un test non parametrico per individuare la significatività della differenza tra i due gruppi Mann-Whitney U = 83; p = .001
Numerazione indietro meno numerazione in avanti (valutazione di alcune funzioni esecutive).
Il test Kolmogorov-Smirnov indica che la distribuzione dei dati si approssima alla normale (p= .09) e quindi ci si affida ad un t test per varianze non omogenee (essendo p= .04 nel test di omogeneità di Levene) . t = 2.88 (df = 23,90) p = .008
10
Queste tre singole prove, se somministrate
una alla volta, con l’idea di validare un
modello per l’apprendimento della lettura ad
una sola componente, possono portare lo
sperimentatore a generalizzare erroneamente
che la caduta nel test avvenga allo stesso modo
per l’intero gruppo dei soggetti dislessici
(come spesso è accaduto in letteratura; vedi
seconda diapositiva ) e a sostenere i modelli
unicomponenziali.
11
GS: 10 / 20 GC: 0 / 20
Dalla tabella di contingenza si ricava:
χ2 = 13,333 p = .001
(con correzione di Yates) p = .001
Specificità = 1 Sensibilità = 0,5
L’alta specificità è giustificata dal fatto che il linguaggio è una componente
modulare del sistema lettura (Moscovitch e Umiltà, 1990)
CMF – prova di Spoonerismo
Gruppo Sperimentale
50%50%
Soggetti che cadono al test Soggetti che superano il test
Gruppo Controllo
0%
100%
12
GS: 10 / 20 GC: 0 / 20
Dalla tabella di contingenza si ricava:
χ2 = 13,333 p = .001
(con correzione di Yates) p = .001
Specificità = 1 Sensibilità = 0,5
L’alta specificità è giustificata dal fatto che la percezione visiva è una
componente modulare del sistema lettura
(Moscovitch e Umiltà, 1990)
TPV – subtest 2 & 4 + figura Rey
Gruppo Controllo
0%
100%
Soggetti che cadono al test Soggetti che superano il test
Gruppo Sperimentale
50%50%
13
GS: 6 / 20 GC: 1 / 20
Dalla tabella di contingenza si ricava:
χ2 = 4,329 p = .011
(con correzione di Yates) p = .04
Specificità = 0,95 Sensibilità = 0,3
Starebbe ad indicare che le funzioni esecutive
valutate da questa prova sono molto specifiche
per il modulo lettura
(Benso, Usai, Alcetti e Berriolo, 2005)
Num. indietro meno Num. avanti
Gruppo Sperimentale
30%
70%
Gruppo Controllo
5%
95%
Soggetti che cadono al test Soggetti che superano il test
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Risultati per aree
Verranno ora valutate
Sensibilità
e
Specificità
dell’insieme dei test
divisi per aree
( linguistiche, percettive visive, attentive)
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GS: 12 / 20 GC: 0 / 20
Dalla tabella di contingenza si ricava:
χ2 = 17,243 p > .0001
(con correzione di Yates) p < .0001
Specificità = 1 Sensibilità = 0,6
Viene confermata la specificità dei due sottomoduli della lettura percezione visiva e linguaggio.
Insieme dei test linguistici (6 prove)
Gruppo Serimentale
60%
40%
Soggetti che cadono al test Soggetti che superano il test
Gruppo Controllo
0%
100%
16
GS: 10 / 20 GC: 0 / 20
Dalla tabella di contingenza si ricava:
χ2 = 13.333 p = .001
(con correzione di Yates) p = .001
Specificità = 1 Sensibilità = 0,5
Viene confermata la specificità dei due sottomoduli della lettura percezione visiva e linguaggio.
Insieme dei test visuo-percettivi (5 prove)
Gruppo Controllo
0%
100%
Soggetti che cadono al test Soggetti che superano il test
Gruppo Sperimentale
50%50%
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GS: 17 / 20 GC: 7 / 20 (falsi allarmi)
Dalla tabella di contingenza si ricava:
χ2 = 10,417 p = .005
(con correzione di Yates) p = .002
Specificità = 0,65 Sensibilità = 0,85
I test “Attentivi” sono meno specifici ma molto sensibili (Benso 2007)
I test che valutano l’attenzione e le funzioni esecutive manifestano anche dei “falsi allarmi” ciò si spiega con il
fatto che essendo, tali funzioni, di sostegno per tutti gli apprendimenti (Moscovitch e Umiltà, 1990) i test misurano nel Gruppo di Controllo degli aspetti ancora diversi da quelli
sottostanti la lettura
Insieme delle prove (4) che valutano funzioni esecutive
Gruppo Sperimentale
85%
15%
Gruppo Controllo
35%
65%
Soggetti che cadono al test Soggetti che superano il test
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MODELLO multicomponenziale
Percezione di configurazioniSemplici.
MODULO I tipo
Percezione di suoni elementari
MODULO I tipo
Coordinamento delle unità percepite
MODULO I tipoMODULO I tipo
Coordinamento fonatorio
MODULO I tipo
Risorse attentive implicitePROCESSORE DEDICATO
Risorse attentive implicitePROCESSORE DEDICATO
Risorse attentive esplicite
PROCESSORE CENTRALE
Mod. II tipo PERCEZIONE VISIVA Mod. II tipo LINGUAGGIO
LETTURA LETTURAMod. III tipo
Moscovitch e Umiltà, 1990
20
Il modello viene, quindi, confermato dalla distribuzione delle cadute ai diversi test che misurano le diverse abilità.
I test linguistici e percettivi sono più inerenti la lettura, mentre le risorse attentive e le funzioni esecutive sono di sostegno a tutti gli apprendimenti. Ciò spiega la maggiore specificità delle prove percettivo linguistiche e la maggiore sensibilità delle prove che valutano funzioni esecutive e risorse attentive.
Una sola prova che valuti un’ area specifica, senza analizzare le prestazioni dei singoli soggetti avrebbe potuto far generalizzare che “i dislessici” hanno problemi specifici per l’abilità che il test misura.
Concludendo…
21
Correlations
1,000 ,643** ,236 ,591** ,051 -,262 ,177 -,271 -,046 ,224 ,145 -,042 ,098 ,181 ,063
, ,002 ,318 ,006 ,832 ,264 ,528 ,248 ,848 ,343 ,543 ,862 ,681 ,535 ,792
20 20 20 20 20 20 15 20 20 20 20 20 20 14 20
,643** 1,000 ,709** ,549* ,054 -,564** ,332 -,586** -,391 -,090 -,115 -,295 ,364 ,054 ,307
,002 , ,000 ,012 ,821 ,010 ,226 ,007 ,088 ,705 ,629 ,207 ,115 ,855 ,188
20 20 20 20 20 20 15 20 20 20 20 20 20 14 20
,236 ,709** 1,000 ,470* ,065 -,667** ,416 -,456* -,464* -,292 -,155 -,296 ,168 -,081 ,468*
,318 ,000 , ,037 ,786 ,001 ,123 ,043 ,039 ,211 ,515 ,206 ,479 ,784 ,037
20 20 20 20 20 20 15 20 20 20 20 20 20 14 20
,591** ,549* ,470* 1,000 ,193 -,295 ,272 -,270 -,033 -,172 -,094 -,158 ,150 -,202 ,340
,006 ,012 ,037 , ,415 ,206 ,326 ,250 ,889 ,469 ,694 ,507 ,527 ,488 ,143
20 20 20 20 20 20 15 20 20 20 20 20 20 14 20
,051 ,054 ,065 ,193 1,000 -,371 -,433 -,367 -,518* -,665** -,429 -,072 -,089 -,318 ,032
,832 ,821 ,786 ,415 , ,107 ,107 ,111 ,019 ,001 ,059 ,764 ,709 ,267 ,894
20 20 20 20 20 20 15 20 20 20 20 20 20 14 20
-,262 -,564** -,667** -,295 -,371 1,000 -,157 ,376 ,377 ,331 ,291 ,284 -,066 ,147 -,353
,264 ,010 ,001 ,206 ,107 , ,575 ,102 ,101 ,154 ,214 ,224 ,782 ,616 ,127
20 20 20 20 20 20 15 20 20 20 20 20 20 14 20
,177 ,332 ,416 ,272 -,433 -,157 1,000 -,021 -,068 ,435 ,339 ,375 ,131 ,548 ,621*
,528 ,226 ,123 ,326 ,107 ,575 , ,940 ,810 ,105 ,216 ,168 ,641 ,127 ,014
15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 9 15
-,271 -,586** -,456* -,270 -,367 ,376 -,021 1,000 ,826** ,334 ,305 -,024 -,058 -,059 -,247
,248 ,007 ,043 ,250 ,111 ,102 ,940 , ,000 ,150 ,191 ,921 ,808 ,842 ,294
20 20 20 20 20 20 15 20 20 20 20 20 20 14 20
-,046 -,391 -,464* -,033 -,518* ,377 -,068 ,826** 1,000 ,497* ,404 -,087 ,104 -,064 -,289
,848 ,088 ,039 ,889 ,019 ,101 ,810 ,000 , ,026 ,077 ,716 ,663 ,829 ,217
20 20 20 20 20 20 15 20 20 20 20 20 20 14 20
,224 -,090 -,292 -,172 -,665** ,331 ,435 ,334 ,497* 1,000 ,717** ,184 -,027 ,467 -,117
,343 ,705 ,211 ,469 ,001 ,154 ,105 ,150 ,026 , ,000 ,438 ,910 ,093 ,622
20 20 20 20 20 20 15 20 20 20 20 20 20 14 20
,145 -,115 -,155 -,094 -,429 ,291 ,339 ,305 ,404 ,717** 1,000 ,288 -,148 ,378 ,200
,543 ,629 ,515 ,694 ,059 ,214 ,216 ,191 ,077 ,000 , ,218 ,534 ,183 ,397
20 20 20 20 20 20 15 20 20 20 20 20 20 14 20
-,042 -,295 -,296 -,158 -,072 ,284 ,375 -,024 -,087 ,184 ,288 1,000 -,188 ,183 ,231
,862 ,207 ,206 ,507 ,764 ,224 ,168 ,921 ,716 ,438 ,218 , ,427 ,531 ,328
20 20 20 20 20 20 15 20 20 20 20 20 20 14 20
,098 ,364 ,168 ,150 -,089 -,066 ,131 -,058 ,104 -,027 -,148 -,188 1,000 -,103 -,100
,681 ,115 ,479 ,527 ,709 ,782 ,641 ,808 ,663 ,910 ,534 ,427 , ,726 ,676
20 20 20 20 20 20 15 20 20 20 20 20 20 14 20
,181 ,054 -,081 -,202 -,318 ,147 ,548 -,059 -,064 ,467 ,378 ,183 -,103 1,000 ,279
,535 ,855 ,784 ,488 ,267 ,616 ,127 ,842 ,829 ,093 ,183 ,531 ,726 , ,333
14 14 14 14 14 14 9 14 14 14 14 14 14 14 14
,063 ,307 ,468* ,340 ,032 -,353 ,621* -,247 -,289 -,117 ,200 ,231 -,100 ,279 1,000
,792 ,188 ,037 ,143 ,894 ,127 ,014 ,294 ,217 ,622 ,397 ,328 ,676 ,333 ,
20 20 20 20 20 20 15 20 20 20 20 20 20 14 20
Correlation Coefficient
Sig. (2-tailed)
N
Correlation Coefficient
Sig. (2-tailed)
N
Correlation Coefficient
Sig. (2-tailed)
N
Correlation Coefficient
Sig. (2-tailed)
N
Correlation Coefficient
Sig. (2-tailed)
N
Correlation Coefficient
Sig. (2-tailed)
N
Correlation Coefficient
Sig. (2-tailed)
N
Correlation Coefficient
Sig. (2-tailed)
N
Correlation Coefficient
Sig. (2-tailed)
N
Correlation Coefficient
Sig. (2-tailed)
N
Correlation Coefficient
Sig. (2-tailed)
N
Correlation Coefficient
Sig. (2-tailed)
N
Correlation Coefficient
Sig. (2-tailed)
N
Correlation Coefficient
Sig. (2-tailed)
N
Correlation Coefficient
Sig. (2-tailed)
N
BRAN
PAR
NOPAR
COM
RICVIS
SWITCH
PASAT
NUMIND
NINMAV
REY
TPV1
TPV2
VOC
FUS
SPON
Spearman's rhoBRAN PAR NOPAR COM RICVIS SWITCH PASAT NUMIND NINMAV REY TPV1 TPV2 VOC FUS SPON
Correlation is significant at the .01 level (2-tailed).**.
Correlation is s ignificant at the .05 level (2-tailed).*.