potenziamento delle strategie di studio
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Dott. ssa Marta Vettore. POTENZIAMENTO DELLE STRATEGIE DI STUDIO . Forlì, 6 Febbraio 2006. IL SUCCESSO SCOLASTICO… . · Intelligenza · Abilità di base (memoria, attenzione, ecc.) · Conoscenze precedenti · Abilità di studio · Motivazione · Impegno · Ambiente socio-culturale - PowerPoint PPT PresentationTRANSCRIPT
POTENZIAMENTO POTENZIAMENTO DELLE STRATEGIE DI STUDIO DELLE STRATEGIE DI STUDIO
Dott.Dott.ssassa Marta Vettore Marta Vettore
Forlì, 6 Febbraio 2006
IL SUCCESSO SCOLASTICO… IL SUCCESSO SCOLASTICO… Intelligenza Abilità di base (memoria, attenzione, ecc.) Conoscenze precedenti Abilità di studio Motivazione Impegno Ambiente socio-culturale Sostegno di insegnanti, genitori Aiuto dei compagni Atteggiamento metacognitivo Stile cognitivo “personale”
1. LE ABILITÀ DI STUDIO1. LE ABILITÀ DI STUDIO(da Pazzaglia et al. 2002)
ORGANIZZAZIONE
STRATEGIE DI STUDIO
Schemi
SottolineaturaAppunti
Lettura
Ripetizione
ORGANIZZARSI… i tempi dello studioORGANIZZARSI… i tempi dello studio
Come organizzano i ragazzi il tempo dello studio?Programmano quello che devono fare? Riescono a rispettare i loro piani? Hanno tempo per altre attività?
• Rispetto gli impegni presi senza troppi problemi• Studio alla sera dopo cena o di mattina• Concentro il mio studio in pochi giorni alla settimana• Dedico molto tempo agli argomenti che mi interessano, trascurando il resto • Decido al momento cosa devo fare• All’inizio di ogni settimana so quanto tempo libero avrò• Mi lascio distrarre da visite, telefonate• Sto davanti al libro e penso ad altro• Lavoro per terminare i compiti senza considerare l’orario
Considera le seguenti affermazioni
FARE UN PIANO DI STUDIOFARE UN PIANO DI STUDIO
Piano di studio
Decidere il punto di partenza
Individuare l’obiettivo da raggiungere
Pianificare le strategie da utilizzare
Fissare le regole che governano l’attività di studio
UTILIZZARE STRATEGIE EFFICACIUTILIZZARE STRATEGIE EFFICACI
Cos’è una STRATEGIA?
È una procedura che si mette in atto (in modo più o meno consapevole) per risolvere un problema, per raggiungere un obiettivo in presenza di qualche ostacolo
Se adeguata, permette l’assimilazione, l’elaborazione, la memorizzazione e il recupero dei contenuti d’apprendimento
Provate a pensare a come i ragazzi affrontano i compiti…
Utilizzano strategie diverse?
Alcuni modi di procedere… Alcuni modi di procedere…
• Dare una lettura generale al testo• Lasciare perdere se si ha la sensazione di non capire• Leggere a voce alta• Copiare sul quaderno le parole chiave• Sottolineare sempre tutto• Controllare il numero di pagine da studiare• Ripassare tutto il pomeriggio• Studiare dopo aver svolto i compiti scritti• Fare degli schemi• Sottolineare con diversi colori• Ripetere oralmente rielaborando• Scrivere parole chiave a lato del testo• Collegare ciò che si sta studiando con le conoscenze già acquisite
sono tutte strategie?sono tutte strategie?
Confronto tra le risposte del I e del II questionario
valutare la COERENZA STRATEGICA=
la distanza tra una dimensione associata al sé ideale (quello che lo studente pensa sia utile
fare) e una dimensione associata al sé reale
(quello che lo studente ritiene di fare realmente)
Questionari su uso e utilità delle strategie di studio (QS1 e QS2)
2005, Cornoldi, De Beni, Zamperlin e Meneghetti, AMOS 8-15, Trento, Erickson
IL METODO “PQ4R”IL METODO “PQ4R”Proposto da Robinson nel 1970
1. Preview = scorsa preliminare al materiale per focalizzare gli
elementi principali e la loro organizzazione (esame di titoli, sottotitoli, figure, tabelle, suddivisione in capitoli e paragrafi,…) 2. Question = porsi domande circa l’argomento principale (Chi?
Cosa? Perché?)3. Read = leggere4. Reflect = riflettere su ciò che si è letto, favorire la rielaborazione personale, mettere in relazione le nuove informazioni con quelle precedenti5. Recite = ripetere quanto letto6. Review = ripassare l’argomento, cercando di fissare i concetti principali e creando una visione globale
RICORDA:
È SOLO UN METODO
non va bene in tutti i casi!
L’importante è essere flessibili, modificare le proprie strategie e
non applicarle passivamente
LA SCHEMATIZZAZIONE
Cos’è uno schema?
È uno strumento utile a organizzare i dati di testi complessi, va elaborato dopo aver compreso il significato del testo (bisogna già aver chiari contenuti e relazioni), aiuta la memoria visiva
I ragazzi utilizzano schemi?Di che tipo? Sintetici o analitici?
LE SOTTOLINEATURELE SOTTOLINEATURE
Servono per selezionare gli elementi principali del testo, di solito una buona sottolineatura non copre più del 20-30% del testo
È possibile sottolineare ad una prima lettura?
Alcuni modi di procedere
Sottolineare - parole chiave - concetti principali
Usando – colori diversi- diversi tipi di sottolineatura (dritta, ondulata, utilizzando cerchi, riquadri, frecce e note a margine per
gerarchizzare le informazioni)
GLI APPUNTI …
I ragazzi prendono appunti durante le
lezioni?
Come utilizzano gli appunti?
Che difficoltà possono incontrare?
2. LA MOTIVAZIONE AD APPRENDERE2. LA MOTIVAZIONE AD APPRENDERE
E’ possibile desiderare
d’apprendere?
“Cosa ti spinge ad andare a
scuola?”
“Da cosa ti senti
motivato/attratto?”
MOTIVAZIONE
ESTRINSECA INTRINSECA• valori e interessi personali• desiderio di migliorarsi• piacere di apprendere• curiosità di scoprire nuove soluzioni• entrare in sfida con se stessi al fine di autorealizzarsi
• generata da stimoli esterni• desiderio di esibirsi• evitare rimproveri e punizioni• compiacere agli altri• bisogno di ricevere lode e
approvazione sociale• smania di competere con gli
altri
MEZZO PER UNO SCOPO, OTTENERE UN PREMIO O
EVITARE UN CASTIGO
APPRENDIMENTO=
RISPOSTA AL DESIDERIO DELLA CONOSCENZA
La motivazione è intrinseca quando le condizioni permettono
uno stato di “SFIDA OTTIMALE” (Harter, 1978, 1992):
il compito deve essere difficile quel tanto che basta per spingere a migliorarsi, senza provocare un probabile
fallimento.Desiderio di successo e possibilità di successo devono
essere maggiori della paura e della probabilità di insuccesso nel compito.
L’ORIENTAMENTO MOTIVAZIONALE regola il passaggio
dalla MOTIVAZIONE ESTRINSECA
alla MOTIVAZIONE INTRINSECA
PROSPETTIVA EDUCATIVAPROSPETTIVA EDUCATIVA
attraverso la DIDATTICA
attraverso l’EDUCAZIONE
predisposizione di situazioni di “sfida
cognitiva ottimale”
attenzione alle attribuzioni individuali
TEORIA IMPLICITA DELL’INTELLIGENZATEORIA IMPLICITA DELL’INTELLIGENZA
concezione generale che una persona ha circa la natura delle proprie abilità
INTELLIGENZA
tratto stabile e generale, difficilmente modificabile
attraverso l’apprendimento (intelligenza come entità)
repertorio di abilità modificabile con opportune stimolazioni(intelligenza incrementale)
basso rendimento scolastico,
ansia, timore di fallire
funzionale all’apprendimento, fa accrescere l’impegno e la persistenza di fronte a compiti difficili
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTOOBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
= rappresentazione cognitiva di un risultato che si desidera o che si vuole evitare
OBIETTIVO
funzione di dirigere il comportamento al raggiungimento di quel risultato
OBIETTIVI
di PADRONANZA
lo studente, nell’affrontare un compito, vuole
soprattutto imparare
di PRESTAZIONE
lo studente è preoccupato di dimostrare le proprie
abilità oppure di evitare di dimostrarsi incapace
processi attraverso i quali gli individui interpretano le cause degli eventi e delle azioni
ATTRIBUZIONIATTRIBUZIONI
Per spiegare il successo o l’insuccesso in un compito, il soggetto prende in considerazione le cause
fondamentali
Weiner, 1974
ABILITÀ
SFORZO DIFFICOLTÀ
FORTUNA
intrinseci e controllabili
estrinseci e non controllabili
L’attribuzione del risultato all’una o all’altra causainfluenza le aspettative dell’individuo
circa i futuri risultati nel compito
È più probabile che gli studenti desiderino apprendere
quando il successo è attribuito alle componenti intrinseche e controllabili
ERRORE SISTEMATICO DI ATTRIBUZIONEERRORE SISTEMATICO DI ATTRIBUZIONE
SUCCESSI PROPRI
attribuiti acause interne
(abilità, impegno)
INSUCCESSI PROPRI
attribuiti acause esterne
(sfortuna, difficoltà)
SUCCESSI ALTRUI
attribuiti acause esterne
(fortuna, facilità)
INSUCCESSI ALTRUI
attribuiti acause interne
(abilità, impegno)
Jones e Nisbett, 1972
PERCEZIONI DI ABILITÀPERCEZIONI DI ABILITÀ
AUTOEFFICACIAAUTOEFFICACIA =
VALORE DI SÉ VALORE DI SÉ =
percezione, espressa prima dell’esecuzione di un compito, di riuscire a controllare e ad affrontare quella determinata situazione con successo
Stretta relazione tra autoefficacia percepita e prestazione !
le persone si sentono motivate verso quelle situazioni che permettono di esprimere al meglio il proprio valore, attraverso l’approvazione, l’accettazione e il rispetto da parte degli altri
Dimostrazione di abilità uno dei principali modi per esprimere
il valore di sé
STRATEGIE DIFENSIVESTRATEGIE DIFENSIVE
strategie che uno studente può mettere in atto per prevenire la frustrazione conseguente ad un
insuccesso
Strategie self- handicapping:
creare un qualche impedimento prima dell’esecuzione di un
compito, in modo da avere una giustificazione nel caso di un
eventuale insuccessohanno la funzione di sostenere un immagine positiva di sé
3. 3. STILI COGNITIVI STILI COGNITIVI DI DI ELABORAZIONE ELABORAZIONE DELL’INFORMAZIONEDELL’INFORMAZIONE
1.1. STILE GLOBALE/ANALITICOSTILE GLOBALE/ANALITICO
2.2. STILE VERBALE/VISUALESTILE VERBALE/VISUALE
3.3. STILE SISTEMATICO/INTUITIVOSTILE SISTEMATICO/INTUITIVO
4.4. STILE IMPULSIVO/RIFLESSIVOSTILE IMPULSIVO/RIFLESSIVO
1. STILE GLOBALE/ANALITICO:1. STILE GLOBALE/ANALITICO: preferenza di una persona per una percezione del dettaglio o dell’insieme
A A A A A AAAA A A AAAAA
2. 2. STILE VERBALE/VISUALE:STILE VERBALE/VISUALE: preferenza per il codice linguistico o per il codice visuospaziale
3. 3. STILE SISTEMATICO/INTUITIVO:STILE SISTEMATICO/INTUITIVO: si riferisce al ragionamento, al modo in cui un soggetto giunge
ad individuare una regola o un criterio di classificazione SISTEMATICO
- si caratterizza per la procedura a piccoli passi e
la considerazione di tutte le variabili in gioco
- richiede più tempo- rischio di soffermarsi solo sui dettagli
INTUITIVO
- lavora preferibilmente su ipotesi che si cerca di
confermare o confutare- rapidità nella risoluzione- rischio di limitarsi a vedere confermata la prima ipotesi formulata
Uno stile non può essere considerato migliore dell’altro, ma a seconda del tipo di compito o del contesto può essere preferibile utilizzare l’intuizione o la sistematicità.
4. 4. STILE IMPULSIVO/RIFLESSIVO:STILE IMPULSIVO/RIFLESSIVO: si basa sui tempi decisionali e riguarda i processi di valutazione e decisione nella risoluzione di un compito cognitivo particolar-
mente difficile
NO all’insegnamento di strategie generali valide per
tutte le discipline e per tutti gli studenti
SI a training specifici basati su un approccio metacognitivo
tengono conto :- delle caratteristiche individuali dello studente- del tipo di compito- degli aspetti cognitivi, metacognitivi ed emotivo-motivazionali
DALLA VALUTAZIONE DALLA VALUTAZIONE ALL’INTERVENTOALL’INTERVENTO
IMPARARE A STUDIARE 2IMPARARE A STUDIARE 2Cornoldi, De Beni e Gruppo MT; Erickson, 2001
Programma didattico di tipo generale rivolto a ragazzi dai 10 ai 15 anni
OBIETTIVO: sviluppare negli studenti un atteggiamento metacognitivo, cioè la predisposizione a riflettere sul proprio funzionamento mentale e l’apprendimento
Si compone di 21 aree di intervento, suddivise in 4 PARTI:
1. strategie di apprendimento(importanza di organizzare tempi e attività di studio, di utilizzare sussidi; efficacia di un’elaborazione attiva del materiale; motivazione allo studio)
2. stili cognitivi(attività autovalutative per riconoscere il proprio stile preferenziale; importanza, in certe situazioni, di servirsi di uno stile diverso dal proprio)
3. aspetti tipici della metacognizione (sapersi concentrare e monitorare durante lo studio; sviluppare capacità di autovalutazione e previsione dei risultati; saper scegliere la strategia adeguata al compito)
4. atteggiamento verso la scuola e lo studio(rapporto con i compagni e con gli insegnanti; ansia scolastica e sua gestione; atteggiamento verso la scuola; attribuzione del successo scolastico)
STRATEGIE DI EMPOWERMWNT COGNITIVOSTRATEGIE DI EMPOWERMWNT COGNITIVOPazzaglia, Moè, Friso e Rizzato; Erickson, 2002
Programma volto a potenziare le abilità di studio di ragazzi di scuola secondaria di 2° grado attraverso un lavoro sugli aspetti motivazionali, strategici e sulla comprensionePropone anche alcuni spunti di riflessione per insegnanti ed operatori
creare uno studente artefice e responsabile della propria costruzione di conoscenze, migliorando il controllo dei diversi processi implicati nello studio
OBIETTIVO FINALE:
I PARTE – L’INSEGNANTE METACOGNITIVO
Cap. 1 - Teorie dell’intelligenza e aspetti attributivo-motivazionali
(schede di lavoro per gli insegnanti)
Cap. 2 - L’apprendimento motivatoCap. 3 - Lettura e comprensioneCap. 4 - Lo studio strategico
II PARTE – LO STUDENTE METACOGNITIVO
Cap. 5 - La motivazione (schede di lavoro per gli alunni)
Cap. 6 - La comprensione del testo (schede di lavoro per gli alunni)
Cap. 7 - Lo sviluppo delle abilità di studio (schede di lavoro per gli alunni)