posta elettronica: e-mail istituto = natf02000t@istruzione ... · il secondo sportello “con...
TRANSCRIPT
Unione .Europea Regione Campania Provincia di Napoli Comune di Napoli
Certificato n° Cert 16170-2005 AQ–NPL-
SINCERT
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE
“ AUGUSTO RIGHI “ FUSIONE TRA ITIS A. RIGHI e ITIS VIII dal 01/09/1998
MECCANICA, MECCATRONICA ED ENERGIA
ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA
CHIMICA E BIOTECNOLOGIE AMBIENTALI
INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI
VIALE KENNEDY N. 112 - 80125 NAPOLI –Tel.: centralino e Fax 0815705385 / 01
Test center
Local
Academy
CODICE MINISTERIALE: NATF02000T CODICE FISCALE: 80026980633 CC B.:201260 BNL Ag. 8 NAPOLI ABI:01005 CAB:03408 IBAN = IT26 J010 0503 4080 0000 0201 260 c/c postale 331801 Posta elettronica: e-mail istituto = [email protected] Pagina Web Istituto = www.itirighi.gov.it
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA
FORMATIVA (P.T.O.F.)
TRIENNIO2016–2019
Responsabile Funzione Strumentale Area 1 Dirigente Scolastico Prof. Guido Cimminiello Prof. Ing. Vittoria Rinaldi
Approvato dal Consiglio di Istituto con delibera n. 52 Elaborato dal Collegio dei docenti il 13/01/2016
Aggiornamento A.S. 2018/19
Prot. 4248/013 del 5/11/2018
Il 18/01/2016.
1
Sommario
Premessa Pag. 3
1. Presentazione dell’Istituto Pag. 4
2. Priorità strategiche Pag. 6
3. Piano di Miglioramento Pag. 9
4. Progettazione curricolare, extracurricolare, Pag. 10
educativa e organizzativa
5. Fabbisogno di organico Pag. 76
6. Fabbisogno di infrastrutture e Pag. 78
attrezzature materiali
7. Programmazione delle attività formative Pag. 81
rivolte al personale
2
PREMESSA
PIANO TRIENNALE DELL’ OFFERTA FORMATIVA 2016- 2019
VISTA la Legge n. 59 del 1997, che ha introdotto l’autonomia delle istituzioni scolastiche e la
dirigenza;
VISTO il DPR n.275/1999, che disciplina l’autonomia scolastica;
VISTO Il DI n. 44/2001
VISTO il D.L.vo n.165 del 2001 e ss.mm. ed integrazioni;
VISTA la Legge n.107/2015 con le modifiche introdotte alla previgente normativa.
VIENE REDATTO IL PIANO TRIENNALE DELL’ OFFERTA FORMATIVA 2016- 2019 IN RIFERIMENTO
ALL’ATTO D’ INDIRIZZO EMANATO DAL DIRIGENTE SCOLASTICO
Le indicazioni per la redazione del Piano dell’offerta formativa triennale 2016/19 sono formulate
tenendo conto degli esiti del Rapporto di autovalutazione. Esse costituiscono il punto di partenza
dell’atto di indirizzo (All. 1) emanato dal Dirigente Scolastico.
Il Collegio dei docenti è chiamato a redigere il Piano dell’offerta formativa, che con la legge
107/2015 diviene triennale ed è soggetto a valutazione degli obiettivi in esso inseriti. Tale Piano
dell’offerta formativa triennale deve comprendere le opzioni metodologiche, le linee di sviluppo
didattico-educativo, le opzioni di formazione e aggiornamento del personale docente e ATA, il
fabbisogno di organico funzionale dell’autonomia.
E’ evidente che per una buona gestione e per una concreta ed effettiva realizzazione del POFT è
necessario l’apporto di ogni componente della comunità scolastica, laddove per buona gestione si
vuole intendere il dialogo fra componenti interne ed esterne e fra elementi delle singole
componenti al proprio interno. Il Piano dell’offerta formativa triennale è predisposto dal Collegio
dei docenti sulla base dell’atto di indirizzo del DS e successivamente diviene oggetto di delibera da
parte del Consiglio di Istituto (ex legge 107/2015).
3
1. PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO
1.1 Nascita e sviluppo dell’ITI “Augusto Righi”
All’inizio degli anni ’60 fu aperta a Fuorigrotta una succursale dell'Itis "A. Volta" che nel
1964 si trasferì nei nuovi locali di viale Kennedy e divenne istituto autonomo con il nome di "V ITIS”
e quindi di "Augusto Righi". Nel 1975 a causa dell’aumento della popolazione studentesca fu
attivato un nuovo istituto localizzato nelle vicinanze denominato "VIII" con le specializzazioni di
telecomunicazione e informatica, mentre restavano al "Righi" le specializzazioni di elettronica
industriale ed energia nucleare. Negli anni successivi a seguito della necessità di nuove figure
professionali, delle nuove richieste del mercato del lavoro e di formazione è stato modificato
l'assetto dei piani di studi e delle stesse specializzazioni. Nel 1998 gli organi istituzionali hanno
ritenuto necessaria la fusione delle due realtà scolastiche che quindi hanno dato vita dal primo
settembre 1998 alla nuova istituzione "Righi - VIII" con le specializzazioni di "Elettronica e
telecomunicazioni", "Fisica Ambientale Sanitaria Europea", “Informatica“, oltre al biennio
propedeutico.
Dall’anno scolastico 2010/11 la riforma della scuola media superiore modifica l’impianto
complessivo degli istituti tecnici, conseguentemente gli indirizzi di studio della scuola diventano
“Elettrotecnica ed Elettronica” “Informatica e telecomunicazioni”, “Chimica, materiali e
biotecnologie e “Meccanica, meccatronica ed energia”. I nuovi indirizzi sono diventati operativi –
per il secondo biennio - dall’anno scolastico 2012/13. L’Istituito frattanto riprende l’antica
denominazione di “Augusto Righi”.
Nel corso dell’ anno scolastico 2011-12 è stata costituita una associazione di ex alunni del
Righi volta a fornire tra l’altro un supporto per le attività di formazione.
4
1.2 Il contesto economico-sociale e culturale dell’area flegrea
Dal punto di vista urbanistico il territorio non offre strutture adeguate alle esigenze della
popolazione; le attività culturali e sportive sono insufficienti e mancano centri di aggregazione
giovanili.
La platea scolastica si presenta alquanto varia ed articolata: una piccola parte si iscrive per
adempiere esclusivamente l’obbligo scolastico; un’altra mira al conseguimento di un titolo
spendibile nel mercato del lavoro; un’altra poi prosegue gli studi accedendo alle facoltà
universitarie.
La scuola è continuamente tesa a sperimentare politiche tendenti ad eliminare squilibri
vecchi e nuovi, a diversificare l’offerta investendo di più sulle fasce a rischio e potenziando gli
interventi laddove è maggiore il bisogno, pur non tralasciando, anzi valorizzando, le esigenze
dei soggetti culturalmente più evoluti e motivati, accompagnandoli nell’inserimento nel mondo del
lavoro e nel proseguimento degli studi.
5
2. PRIORITA’ STRATEGICHE
2.1 IDENTITA’
L’IDENTITÀ dell’Istituto Tecnico Industriale si caratterizza per una solida base culturale di
carattere scientifico e tecnologico in linea con le indicazioni dell’Unione europea. Tale cultura è
costruita attraverso lo studio, l’approfondimento e l’applicazione di linguaggi e metodologie di
carattere generale e specifico correlati a settori fondamentali per lo sviluppo economico e
produttivo del Paese. L’obiettivo è di far acquisire agli studenti, in relazione all’esercizio di
professioni, tecniche, saperi e competenze necessari sia per un rapido inserimento nel
mondo del lavoro e sia per l’accesso all’università e all’istruzione e formazione tecnica superiore.
2.2 MISSION
La nostra MISSION è:
1. Formare persone in grado di pensare ed agire autonomamente e responsabilmente
all’interno della società
2. Promuovere la cultura della legalità, educando alle forme di convivenza civile democratica
nella società, alle forme di partecipazione alla comunità scolastica, al rispetto delle
minoranze e all’integrazione, al rispetto per l’ambiente scolastico e dell’ambiente in
generale, ai valori della pace, della solidarietà e della convivenza tra i popoli;
3. Formare dei tecnici competenti nelle aree professionali di indirizzo in grado di rispondere
alle esigenze del mondo del lavoro;
4. Fornire le conoscenze, abilità e competenze utili al proseguimento degli studi;
5. Favorire il successo scolastico, inteso come sviluppo delle potenzialità di ogni allievo per il
raggiungimento degli obiettivi educativi, formativi e didattici, compatibili con le
caratteristiche individuali e l’assolvimento dell’obbligo scolastico prevenendo la
dispersione e l’abbandono scolastico attraverso azioni di accoglienza e integrazione;
6. Realizzare un inserimento proficuo ed efficace di alunni diversamente abili con azioni di
integrazione rispettose delle specifiche potenzialità; realizzare appieno il diritto
all’apprendimento e all’inclusione scolastica e sociale per tutti gli studenti in situazione di
handicap o di difficoltà a causa di svantaggi educativi determinati da circostanze personali,
sociali, culturali o economiche.
6
2.3 VISION
La nostra VISION è un sistema formativo, aperto verso l’esterno, integrato e complessivo,
fondato sul rispetto della persona e sulla valorizzazione dei rapporti interpersonali ed
interistituzionali, che coinvolga tutti i soggetti protagonisti del processo di crescita.
Lo studente è considerato nella interezza della sua persona: soggettiva, cognitiva,
relazionale, interiore e professionale, parte in causa capace di partecipare attivamente alla
realizzazione di se stesso, del proprio progetto di vita ed intervenire per migliorare la scuola e
più in generale il proprio contesto di appartenenza.
La famiglia è invitata ad espletare responsabilmente il suo ruolo, condividendo il patto
educativo finalizzato al raggiungimento della maturità dei ragazzi.
I docenti, nell’esercizio della loro professionalità, favoriscono la crescita dello studente
attraverso un aggiornamento continuo, graduale, flessibile, finalizzato allo sviluppo di abilità e
competenze, operando una continua riflessione sulle pratiche didattiche innovative e coinvolgenti.
Il territorio che, in un rapporto organico, attivo, funzionale e condiviso con le istituzioni e
ampliato in una dimensione europea, viene inteso come contesto di appartenenza ricco di risorse
e vincoli, da cogliere e da superare e con il quale interagire ed integrarsi.
2.4 La scuola: Centro Territoriale per l’inclusione (CTI)
Il nostro Istituto è sempre stato molto attento alle problematiche dell’inclusione. Con DI
A00DRCA 97/28V prot. 5/12/2013 la scuola è stata riconosciuta CTI per la X Municipalità.
L’obiettivo principale è quello di far acquisire gradualmente un efficace metodo di studio e
una buona autonomia nel lavoro scolastico e domestico agli alunni con Bisogni Educativi Specifici.
I docenti somministreranno agli alunni con DSA e BES materiale didattico dispensativo e
compensativo che miri a facilitare l’apprendimento degli stessi attraverso contenuti espressi
tramite tabelle, immagini, mappe concettuali, sintesi vocali ed esercizi multimediali.
L’Istituto attiva corsi di formazione e sperimentazione di nuove metodologie e software
calibrati sulle singole potenzialità degli alunni BES, condividendo le strategie messe in atto con
docenti di altre Istituzioni scolastiche afferenti alla nostra rete CTI e al CTS di competenza.
Per facilitare ulteriormente l’inserimento degli alunni nella comunità scolastica all’interno
dell’Istituto sono presenti 2 sportelli di ascolto:
7
Il primo sportello è tenuto dal presidente dell’Associazione Italiana Dislessia (AID) e da un
suo collaboratore: lo sportello è rivolto agli alunni, ai genitori e ai docenti per sensibilizzare il
mondo scolastico e rappresentare un punto di riferimento sicuro e qualificato per ottenere
informazioni e aiuto, per consulenza e assistenza per l’identificazione del problema o per
l’approccio riabilitativo e scolastico.
Il secondo sportello “CON ….TATTO” è sempre rivolto agli alunni, ai genitori e ai docenti
ed è tenuto da una psicologa della ASL NA1. L’obiettivo principale è quello di favorire negli
alunni la conoscenza del proprio corpo, dei propri sentimenti e dell’affettività e di soddisfare in
maniera professionale le curiosità e le paure degli adolescenti in tema di disagio giovanile.
(Ulteriori informazioni sono contenute nel PAI All. n.2)
8
3. PIANO DI MIGLIORAMENTO
Il PdM allegato al presente documento (All. 3) è stato redatto a partire dal RAV e pone
l’accento sulle una serie di priorità e obiettivi di processo.
Le difficoltà incontrate nelle materie di base da un numero non trascurabile di alunni iscritti al
primo anno con il conseguente rischio di insuccesso e di abbandono, e i risultati nelle prove nazionali
in italiano e matematica, ci spingono ad avere tra le priorità per il successo formativo dei nostri
studenti il rafforzamento delle competenze di base.
L’obiettivo è quello di far si che gli alunni che si affacciano al secondo biennio abbiano una
preparazione adeguata per studiare in modo approfondito le materie di indirizzo e quelle comuni sì
da poter affrontare serenamente sia il mondo del lavoro che, eventualmente, il percorso
universitario.
Sono state individuate le seguenti azioni da intraprendere per conseguire I suddetti obiettivi:
Corso di recupero per gli alunni del primo anno che si trovano in particolari difficoltà nellematerie di italiano, matematica, inglese da svolgersi nel primo periodo dell' anno
scolastico.
Sportello didattico
Prove comuni di valutazione per gli alunni del secondo anno in italiano, matematica ed
inglese volte a migliorare le performance nelle prove nazionali (INVALSI) in italiano e
matematica
9
4. PROGETTAZIONE CURRICOLARE, EXTRACURRICOLARE, EDUCATIVA E
ORGANIZZATIVA
4.1 L’OFFERTA FORMATIVA DELL’ ITIS “AUGUSTO RIGHI” I nuovi indirizzi e le articolazioni previsti dalla riforma dell’istruzione tecnica del febbraio
2010 e attivati attualmente sono:
“Elettronica ed elettrotecnica”
“Informatica e telecomunicazioni”
“Meccanica, Meccatronica ed Energia”
“Chimica, materiali e biotecnologie”
Caratteristiche generali di ogni indirizzo:
Durata: 5 anni
Ore alla settimana: 32 ore settimanali di lezione di 60 minuti
Struttura del percorso scolastico:
Un biennio comune, il primo biennio che costituisce assolvimento dell’obbligo scolastico
Un triennio di indirizzo o specializzazione costituito da un secondo biennio e un quinto anno
Percorsi di alternanza scuola-lavoro. Sono previste 400 ore nell’arco del triennio.
Quando si sceglie il percorso professionalizzante?
Alla fine del biennio lo studente, sceglie l’indirizzo vero e proprio
Titolo di studio finale:
Alla fine dei 5 anni si consegue il Diploma di Istruzione Tecnica, dopo il superamento dell'esame di Stato.
Il Diploma permette l'accesso a qualsiasi corso di laurea universitario
Dopo il diploma
Università (qualsiasi Corso di Laurea).
Mondo del lavoro in aziende che operano nei settori dell’indirizzo di studio scelto.
Partecipazione ai concorsi pubblici.
Per quanto riguarda in generale gli indirizzi, i profili, i quadri e i risultati di apprendimento del
settore tecnologico si rimanda all’Allegato C del documento elaborato dal MIUR e scaricabile
dal seguente link:
http://archivio.pubblica.istruzione.it/riforma_superiori/nuovesuperiori/doc/ALL_B_C Tecnic i_4_02_10.pdf
10
4.2 IL PRIMO BIENNIO
Il primo biennio ha carattere orientativo, e rappresenta un momento di preparazione al percorso da
svolgersi nei vari indirizzi di studio, ma anche di formazione globale della persona: una buona crescita
personale è una condizione essenziale per una positiva riuscita scolastica e professionale. Pertanto docenti,
allievi e famiglie collaborano nel primo biennio al raggiungimento delle finalità educative e formative dello
studente ed alla costruzione delle competenze specifiche e trasversali che permetteranno di completare
con successo il percorso della scuola secondaria superiore. Le competenze acquisite al termine del primo
biennio vengono osservate dai docenti delle discipline che, in sede di scrutinio finale del secondo anno,
compilano il "Certificato delle competenze di base" come previsto dal DM 27- 2010. Tale certificato è a
disposizione delle famiglie che ne facciano richiesta all'Istituto.
Le finalità educative sono:
acquisire conoscenza, accettazione e controllo di sé(responsabilizzazione);
sviluppo di competenze sociali;
avvio all’analisi critica della realtà (umana e scientifica).
Le finalità didattiche sono:
costruzione/consolidamento dei prerequisiti dell’apprendimento (capacità di attenzione e di
concentrazione, memorizzazione, osservazione, comprensione di un testo scritto) e delle abilità
fondamentali di base;
acquisizione di un metodo di studio adeguato al percorso formativo intrapreso;
acquisizione delle competenze trasversali e disciplinari necessarie al proseguimento del percorso
formativo.
Il Piano dell’Offerta Formativa per gli allievi del biennio si articola secondo alcune direttrici
principali:
Attività di accoglienza (principalmente nelle prima classe, ma deve trovare cittadinanza in tutte le
classi): consente la riappropriazione dei prerequisiti necessari per un corretto svolgimento dell’
anno scolastico e migliorare l’aspetto motivazionale/relazionale che costituisce il presupposto del
successo scolastico. L’accoglienza costituisce, quindi, un progetto essenzialmente curriculare a
carico dei singoli consigli di classe. Si può prevedere per le classi prime un coordinamento
scolastico.
le attività di sostegno volte al recupero scolastico;
il percorso integrato;
11
i percorsi di eccellenza e di arricchimento dell’offerta formativa;
l’accompagnamento degli allievi verso l’uscita dal biennio;
il sostegno sulla lingua italiana per studenti stranieri.
Quadro orario del Primo Biennio
DISCIPLINE DEL PIANODI STUDIOre settimanali per anno di corso
primo secondoLINGUA E LETTERATURA ITALIANA 4 4STORIA 2 2LINGUA INGLESE 3 3DIRITTO ED ECONOMIA 2 2MATEMATICA 4 4SCIENZE INTEGRATE (FISICA) 3 3 (1)SCIENZE INTEGRATE (CHIMICA) 3 3 (1)SCIENZE E TECNOLOGI E APPLICATE - 3SCIENZE INTEGRATE (SCIENZE DELLA TERRA E 2 2SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE 2 2GEOGRAFIA 1 -TECNOLOGIE E TECNICHE DI RAPPRESENTAZIONE GRAFICA
3 (1)
3 (1)
TECNOLOGIEINFORMATICHE 3 -RELIGIONE CATTOLICA O ATTIVITA’ ALTERNATIVE 1 1
TOTALE ORE SETTIMANALI 33 32
I numeri tra parentesi indicano le ore di laboratorio durante le quali il docente di teoria e il docente
tecnico-pratico sono co-presenti.
12
4.3 IL SECONDO BIENNIO E IL MONOENNIO FINALE
Le linee generali degli indirizzi di studio sono:
formare dei tecnici con buona preparazione di base, esperti nel settore specifico (elettronico e
dell’automazione; informatico e delle telecomunicazioni; meccanico, meccatronico e
dell’energia; fisico-ambientale e delle biotecnologie ambientali) e preparati per il mondo del
lavoro;
preparare gli studenti ad affrontare i successivi corsi universitari, con accesso preferenziale alle
facoltà universitarie culturalmente vicine alla specializzazione (Politecnico, ingegneria, e
Università, facoltà scientifiche), grazie alla preparazione acquisita durante i cinque anni di
corso; peraltro, l’accesso a tutte le altre facoltà universitarie è libero.
Le competenze trasversali in uscita sono:
Linguistico-espressive;
Logico-matematiche;
Uso di strumenti informatici;
Affrontare situazioni problematiche in termini sistemici;
Riconversione ed educazione permanente;
Progetti (sperimentali) di educazione a distanza.
Quali sono gli sbocchi formativi e lavorativi/professionali?
Partecipare ai concorsi pubblici.
Accesso a tutti i percorsi universitari.
Accesso ai corsi di formazione professionale post diploma.
13
4.3.1 Indirizzo: Elettronica ed elettrotecnica (Articolazione: Elettronica)
Che cosa si impara?
Progettare, costruire e collaudare i sistemi elettronici.
Utilizzare la strumentazione di laboratorio e di settore e i metodi di misura per verifiche
controlli e collaudi.
Programmare controllori e microprocessori.
Progettare circuiti elettronici con riferimento al settore di impiego.
Lavorare in gruppo utilizzando strumenti di comunicazione efficace.
Quali sono le materie specifiche dell’ indirizzo di studi?
Tecnologie e progettazione di sistemi elettrici ed elettronici - La disciplina, comune alle due
articolazioni, contribuisce alla costruzione delle conoscenze nel campo dei materiali specifici
per la realizzazione dei dispositivi elettronici ed allo sviluppo di capacità progettuali attraverso
l’utilizzo delle tecnologie proprie del settore e la realizzazione di apparecchiature anche con
l’ausilio di software CAD/CAE e di simulazione.
Elettronica ed Elettrotecnica - La disciplina presenta una lieve variazione del monte ore
curriculare in relazione alle due articolazioni. La conoscenza dei principi e metodi
dell’elettrotecnica e delle macchine elettriche si raccorda con la teoria dei componenti
elettronici verso un processo induttivo di interpretazione di schemi elettrici e di manuali. La
pratica laboratoriale, invece, con il metodo deduttivo misura-verifica dei risultati è centrale per
l’analisi funzionale di dispostivi commerciali ed è fondamentale per lo sviluppo delle capacità
progettuali.
Sistemi automatici - La teoria dei circuiti elettronici trova nella disciplina una dimensione
sistemica. Il diverso peso orario nel curricolo orienta naturalmente verso le due diverse
articolazioni dell’indirizzo di studio. Le definizioni di sistema e del relativo controllo vanno ad
integrare le conoscenze di Elettronica ed Elettrotecnica con modalità e contenuti che
permettono di capire ed intervenire nei processi tipici dell’automazione industriale,
dell’acquisizione dati, nella realizzazione di sistemi di interfaccia. Nell’ambito dell’utilizzo
di architetture specifiche, basate su microprocessori o su microcontrollori, si
approfondiscono alcuni linguaggi di programmazione e lo sviluppo di algoritmi secondo i
modelli iconografici della teoria dei sistemi.
14
Sbocchi professionali di indirizzo
Lavorare con svariati ruoli (progettazione, collaudo, manutenzione, commercializzazione,
programmazione e gestione) in aziende specializzate nella produzione e/o vendita di
apparecchiature elettroniche, in particolare nei campi dell’elettronica, delle telecomunicazioni
e della produzione di hardware per sistemi informatici.
Ampliamento dell’offerta formativa dell’ ITI “Augusto Righi”
La programmazione dei docenti delle materie di indirizzo in accordo con quanto stabilito con il CTS
(Comitato Tecnico Scientifico) prevede:
Gli studenti del corso di elettronica acquisiscono competenze nell’utilizzo di Arduino
Gli studenti dell’articolazione Elettronica, utilizzando la quota del 20% dell’autonomia (D.Lgs.
275/99 e DPR87/10), attuano la curvatura del curriculo per realizzare il percorso Robotica (la
descrizione dell’attività è nella sez. “Attività di ampliamento dell’offerta Formativa”).
Quadro orario
Elettronica ed elettrotecnica: articolazione Elettronica
DISCIPLINE DEL PIANO DI STUDI Ore settimanali per anno di corso
AREA DI ISTRUZIONE GENERALE Terzo Quarto Quinto
LINGUA E LETTERATURA ITALIANA 4 4 4
LINGUA INGLESE 3 3 3
STORIA 2 2 2
MATEMATICA 3 3 3
COMPLEMENTI DI MATEMATICA 1 1 - SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE 2 2 2
RELIGIONE CATTOLICA O ATTIVITÀ 1 1 1
AREA DI INDIRIZZO
TECNOLOGIE E PROGETTAZIONE DI SISTEMI ELETTRICI ED
5(3) 5(3) 6(3)
ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA 7(3) 6(3) 6(4) SISTEMI AUTOMATICI 4(2) 5(3) 5(3) Totale ore di insegnamenti di indirizzo 16 16 17
Di cui di laboratorio 8 9 10
Totale complessivo ore 32 32 32
I numeri tra parentesi indicano le ore di laboratorio durante le quali il docente di teoria e il
docente tecnico-pratico sono co-presenti.
15
4.3.2 Indirizzo: Informatica e telecomunicazioni (Articolazioni: Informatica, Telecomunicazioni)
Che cosa si impara?
Operare nell’ ambito dei sistemi informatici, delle applicazioni e tecnologie Internet/Web,delle
reti di computer e apparati di comunicazione (fissi,wireless,satellitari).
Acquisire conoscenze in materia di analisi, progettazione, installazione e gestione
delle basidi dati, dei sistemi informatici, delle reti di sistemi, dei sistemi multimediali.
Conoscere tutte le componenti di un computer.
Conoscere l' inglese tecnico.
Operare nell'ambito delle leggi sulla sicurezza sul lavoro e del rispetto dell'ambiente.
Lavorare in squadra e comunicare in modo efficace nella forma scritta e orale.
Quali sono le materie specifiche dell’indirizzo di studi?
Le materie professionalizzanti sono le stesse per le due aree, ma a seconda dell’articolazione
vengono approfonditi maggiormente i temi caratterizzanti l’area stessa, con una diversa
suddivisione del quadro orario. In particolare, nell’articolazione Informatica si approfondiscono le
problematiche relative allo sviluppo del software e applicazioni; nell’articolazione
Telecomunicazioni si approfondiscono le tematiche relative agli apparati hardware e alle
apparecchiature.
Informatica - Si impara a realizzare programmi per il computer, ma soprattutto ad affrontare
problemi complessi, individuandone le soluzioni partendo dall'analisi alla realizzazione,
scegliendo le metodologie e gli strumenti software più idonei tra quelli a disposizione.
Telecomunicazioni - Vengono fornite le basi dell’ elettronica e i concetti fondamentali delle
telecomunicazioni, in modo da poter utilizzare in modo consapevole gli strumenti tecnologici
con cui il futuro perito dovrà lavorare.
Sistemi e reti - Vengono affrontate le problematiche della comunicazione tra calcolatori in
rete sia a livello locale che geografico (internet), in modo da formare tecnici in grado di
progettare e configurare reti, e di realizzare applicazioni informatiche in rete.
Tecnologie e progettazione di sistemi informatici e di telecomunicazioni - L’approccio
all’elaboratore porta a vedere la macchina dal punto di vista sistemico, analizzando più a
fondo il “come è fatto” e il “come funziona”. Vengono inoltre affrontate le problematiche della
16
progettazione di Sistemi di elaborazione e di trasmissione delle informazioni seguendo le
principali metodologie di progetto.
Gestione progetto, organizzazione d’ impresa-Materia solo dell’ultimo anno che fornisce le
basi per saper gestire un progetto anche dal punto di vista gestionale e non solo tecnico.
Fornisce anche indicazioni su come sono organizzate le imprese.
Sbocchi professionali di indirizzo
Trovare impiego in aziende che operano nell’ambito delle tecnologie informatiche.
Trovare impiego in aziende che operano nell’ambito della produzione di software. Ampliamento dell’offerta formativa dell’ ITIS “Augusto Righi”
La programmazione dei docenti delle materie di indirizzo in accordo con quanto stabilito con il
CTS (Comitato Tecnico Scientifico) prevede:
Gli studenti del corso di informatica acquisiscono competenze nell’utilizzo di Arduino.
Gli studenti partecipano al programma di formazione Cisco Networking Academy acquisendo
competenze specifiche certificate sulla diagnostica e sulle infrastrutture di rete e telefonia,
ossatura della moderna ICT – Information and Communication Technology.
Gli studenti dell’articolazione Telecomunicazioni, utilizzando la quota del 20% dell’autonomia
(D.Lgs. 275/99 e DPR87/10), attuano la curvatura del curriculo per realizzare il percorso
DIGITAL VIDEO MAKER, (la descrizione dell’attività è nella sez. “Attività di ampliamento
dell’offerta Formativa”).
Gli studenti dell’articolazione Informatica, utilizzando la quota del 20% dell’autonomia (D.Lgs.
275/99 e DPR87/10), attuano la curvatura del curriculo per realizzare il percorso Robotica (la
descrizione dell’attività è nella sez. “Attività di ampliamento dell’offerta Formativa”).
17
Quadro orario: Informatica e telecomunicazioni
articolazione Informatica
DISCIPLINE DEL PIANO DI STUDI Ore settimanali per anno di Corso
AREA DI ISTRUZIONE GENERALE Terzo Quarto Quinto
LINGUA E LETTERATURA ITALIANA 4 4 4
LINGUA INGLESE 3 3 3
STORIA 2 2 2
MATEMATICA 3 3 3
COMPLEMENTI DI MATEMATICA 1 1 - SCIENZ EMOTORIE E SPORTIVE 2 2 2
RELIGIONE CATTOLICA O ATTIVITÀ ALTERNATIVE 1 1 1
AREA DI INDIRIZZO
SISTEMI E RETI 4(2) 4(2 4(3) TECNOLOGIE E PROGETTAZIONE DI SISTEMI INFORMATICI E DI TELECOMUNICAZIONI
3(1) 3(2) 4(3)
GESTIONE, PROGETTO, ORGANIZZAZIONE DI IMPRESA
- - 3(1)
INFORMATICA 6(3) 6(3) 6(3) TELECOMUNICAZIONI 3(2) 3(2) - Totale ore di insegnamenti di indirizzo 16 16 17
Di cui di laboratorio 8 9 10
Totale complessivo ore 32 32 32
Quadro orario: Informatica e telecomunicazioni articolazione Telecomunicazioni
DISCIPLINE DEL PIANO DI STUDI Ore settimanali per anno di corso
AREADI ISTRUZIONE GENERALE Terzo Quarto Quinto
LINGUA E LETTERATURAITALIANA 4 4 4
LINGUA INGLESE 3 3 3
STORIA 2 2 2
MATEMATICA 3 3 3
COMPLEMENTI DI MATEMATICA 1 1 - SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE 2 2 2
RELIGIONE CATTOLICA O ATTIVITÀ ALTERNATIVE 1 1 1
AREA DI INDIRIZZO
SISTEMI E RETI 4(2) 4(2) 4(2)
TECNOLOGIE E PROGETTAZIONE DI SISTEMI INFORMATICI E DI TELECOMUNICAZIONI
3(2) 3(2) 4(3)
GESTIONE, PROGETTO, ORGANIZZAZIONE DI IMPRESA
- - 3(2)
INFORMATICA 3(2) 3(2) -
TELECOMUNICAZIONI 6(2) 6(3) 6(3) Totale ore di insegnamenti di indirizzo 16 16 17
Di cui di laboratorio 8 9 10
Totale complessivo ore 32 32 32
I numeri tra parentesi indicano le ore di laboratorio durante le quali il docente di teoria e il docente
tecnico-pratico sono co-presenti.
18
4.3.3 Indirizzo: Chimica, materiali e biotecnologie (Articolazione: Chimica e biotecnologie ambientali)
Che cosa si impara?
Individuare le interazioni tra i sistemi energetici e l’ambiente con particolare
riferimento alle emissioni inquinanti e all’impatto ambientale
Attuare ed elaborare progetti biotecnologici e attività di laboratorio.
Acquisire competenze per l'analisi dei reflui (acque provenienti da scarichi urbani e
industriali).
Governare e controllare progetti e attività nel pieno rispetto delle normative sulla
protezione ambientale e sicurezza negli ambienti di lavoro.
Lavorare in squadra e comunicare in modo efficace nella forma scritta e orale.
Quali sono le materie specifiche dell’indirizzo di studi?
Chimica analitica e strumentale-La chimica analitica permette di individuare la
composizione di campioni di origine naturale o artificiale individuando i componenti
presenti e la loro abbondanza (concentrazione). Nel corso del triennio vengono
affrontate tecniche di tipo qualitativo, che permettono di individuare le sostanze
presenti nei campioni, tecniche di tipo quantitativo, che consentono di stabilire la
quantità dei diversi componenti impiegando sia tecniche tradizionali che tecniche di
tipo strumentale, attribuendo la massima importanza sia agli aspetti pratici sia alle basi
teoriche delle metodologie impiegate.
Chimica organica e biochimica- La chimica bio-organica si occupa dello studio degli
idrocarburi (saturi, insaturi, aromatici) e dei composti contenenti gruppi funzionali
(alcoli, composti carbonici, acidi carbossilici e derivati, ammine) al fine di comprendere
i principali meccanismi di reazione e la correlazione tra struttura molecolare e
proprietà chimiche e chimico-fisiche. Nel corso del triennio si affronta lo studio delle
caratteristiche strutturali e funzionali delle biomolecole (glucidi, lipidi, proteine, acidi
nucleici) e quello della catalisi enzimatica e dell’energia in biochimica in modo tale da
porre le basi per la logica comprensione dei principali processi metabolici. Nella
19
trattazione dei contenuti si mettono in evidenza gli aspetti applicativi della disciplina e le
correlazioni con la vita quotidiana.
Biologia, microbiologia e tecnologie di controllo ambientale-Vengono studiati
argomenti di biologia, dalla struttura della cellula agli ecosistemi, e di microbiologia, con
particolare riferimento a quei microrganismi sfruttati in moltissime applicazioni
biotecnologiche, per esempio nella bonifica di aree inquinate. La pratica di laboratorio
permette agli allievi di analizzare i fenomeni biologici oggetto di studio : osservare i
microrganismi con il microscopio e mediante terreni di coltura, individua re i principali
inquinanti di aria, acqua e terreno; approfondire la tecnologia di recupero energetico
dei rifiuti. Viene affrontato inoltre lo studio delle biotecnologie e delle loro applicazioni
ambientali.
Fisica ambientale - La Fisica ambientale studia la produzione di energia e le sue
trasformazioni, con particolare riferimento all’ambiente; esamina poi i problemi degli
inquinanti di tipo fisico, in particolare il rumore, le radiazioni non ionizzanti (campi
elettromagnetici) e quelle ionizzanti (radiazioni nucleari). Nell’ambito della fisica
ambientale si riprendono le tecniche di misura, la normativa sugli inquinanti di tipo
fisico e i loro effetti biologici.
Sbocchi professionali di indirizzo
Lavorare come tecnico di laboratorio adibito ai controlli nei settori ecologico/ambientali
Svolgere mansioni di responsabile dell’ impatto ambientale dei processi produttivi.
Acquisire competenze di progettazione, costruzione e collaudo di sistemi e processi a
contenuto biotecnologico
Ampliamento dell’ offerta formativa dell’ ITIS “Augusto Righi”
La programmazione dei docenti delle materie di indirizzo in accordo con quanto stabilito con il
CTS (Comitato Tecnico Scientifico) prevede:
Per l’articolazione “Chimica e biotecnologie ambientali” è stato modificato, su proposta del
Dipartimento delle materie di indirizzo di Chimica e biotecnologie ambientali e con successiva
delibera del Collegio dei docenti, il quadro orario delle classi terza, quarta e quinta, utilizzando
la quota del 20% dell’autonomia (D.Lgs. 275/99 e DPR87/10). Nello specifico è stata
20
incrementata Fisica Ambientale di un’ora settimanale di laboratorio per valorizzare il
patrimonio culturale e professionale, nonché la strumentazione di laboratorio, acquisiti nel
corso degli anni e i rapporti consolidati con le aziende ed enti di ricerca del settore.
Per quanto riguarda gli insegnamenti di Chimica Organica e Analitica il Dipartimento
delle materie di indirizzo di Chimica e biotecnologie ambientale ha proposto di modificare la
distribuzione delle ore al terzo e quinto anno di corso nel modo seguente: 3 ore settimanali di
Chimica Analitica e 5 ore settimanali di Chimica Organica al terzo anno, 5 ore settimanali di
Chimica Analitica e 3 ore settimanali di Chimica Organica al quinto anno. Tale proposta si basa
sulla considerazione che al terzo anno la Chimica Organica è una materia completamente
nuova e che necessita di un maggior numero di ore per essere assimilata, mentre la Chimica
Analitica risulta essere un approfondimento e/o una prosecuzione degli argomenti studiati al
primo biennio. Al quinto anno il docente di Chimica Analitica con un maggior numero di ore a
disposizione può curare, in sinergia con l’insegnante di microbiologia, gli aspetti impiantistici
propri del curriculo di studi.
La programmazione dei docenti delle materie di indirizzo del Dipartimento di Chimica e
biotecnologie dell’ ITIS “A.Righi”, oltre alle classiche attività curriculari prevede per tutti gli
studenti iscritti alla specializzazione la possibilità di svolgere sia in orario curriculare che
extracurriculare attività altamente qualificate presso le strutture dell’Università Federico II di
Napoli, partecipando alle attività previste dal Piano Lauree Scientifiche presso i laboratori di
Chimica, Biochimica, Fisica e Ingegneria in collaborazione con i corsi di laurea in Chimica,
Biologia e Scienze e Ingegneria dei materiali.
Sono consolidate attività di stage presso le strutture del CNR (Area di ricerca NA3) in particolare
presso l’Istituto di Chimica Biomolecolare (ICB), l’Istituto di Cibernetica “E. Caianiello” (ICIB),
l’Istituto Nazionale di Ottica (INO) e l’Istituto per i Polimeri Compositi e i Biomateriali (IPCB).
I migliori studenti del corso sono selezionati annualmente per la partecipazione alle selezioni
regionali per le olimpiadi della Chimica.
21
Quadro orario
Chimica, Materiali e Biotecnologie: articolazione Chimica e Biot.Ambientali
DISCIPLINE DELPIANO DI STUDI Ore settimanali per anno
di corso
AREA DI ISTRUZIONE GENERALE Terzo Quarto Quinto
LINGUA E LETTERATURA ITALIANA 4 4 4
LINGUA INGLESE 3 3 3
STORIA 2 2 2
MATEMATICA 3 3 3
COMPLEMENTI DI MATEMATICA 1 1 - SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE 2 2 2
RELIGIONE CATTOLICA O ATTIVITÀ 1 1 1
AREA DI INDIRIZZO
CHIMICA ANALITICA E STRUMENTALE 3(2) 4(2) 5(3) CHIMICA ORGANICA E BIOCHIMICA 5(2) 4(2) 3(2) FISICA AMBIENTALE 3(1) 3(1) 3(1) BIOLOGIA, MICROBIOLOGIA E TECNOLOGIE DI CONTROLLO
5(3) 5(4) 6(4)
Totale ore di insegnamenti di indirizzo 16 16 17
Di cui di laboratorio 8 9 10
Totale complessivo ore 32 32 32
I numeri tra parentesi indicano le ore di laboratorio durante le quali il docente di teoria e il docente
tecnico-pratico sono co-presenti.
22
4.3.4 Indirizzo: Meccanica, Meccatronica ed Energia (Articolazione: Meccanica e Meccatronica)
Che cosa si impara?
Acquisire competenze specifiche nel campo dei materiali, nella loro scelta, nei loro
trattamenti e lavorazioni.
Definire, classificare e programmare sistemi di automazione integrata e robotica applicata ai
processi produttivi.
Acquisire competenze di progettazione, costruzione e collaudo di dispositivi e prodotti.
Documentare, programmare e organizzare la produzione industriale.
Progettare sistemi e strutture, applicando anche modelli matematici, e analizzarne le risposte
alle sollecitazioni meccaniche, termiche, elettriche, e di altra natura.
Operare in autonomia per garantire la sicurezza sul lavoro e la difesa dell'ambiente.
Lavorare in gruppo utilizzando strumenti di comunicazione efficace.
Quali sono le materie specifiche dell’indirizzo di studi?
Meccanica, Macchine ed Energia – Il corso, che si sviluppa dal terzo al quinto anno, ha lo
scopo di fornire le competenze di dimensionamento degli organi meccanici (seguendo metodi
tradizionali, ma anche innovativi come l’analisi agli elementi finiti) in campo statico e dinamico,
di progettazione e gestione dei sistemi idraulici, termotecnica, motoristici e di produzione
dell’energia.
Sistemi e Automazione Industriale – Il corso, che si sviluppa dal terzo al quinto anno, fornisce
agli studenti la capacità di affrontare la gestione ed il controllo dei processi industriali attraverso
l'uso delle tecnologie informatiche e dei sistemi automatizzati. Durante il corso, gli studenti
apprendono l’uso dei principi fondamentali dell'Elettrotecnica, dell'Elettronica e dell’Informatica
e le loro applicazioni nel campo dell’ automazione industriale, della robotica e della
meccatronica, con particolare riferimento ai sistemi pneumatici e oleodinamici, ai controlli PLC e
alla programmazione e gestione dei robot.
Tecnologie meccaniche di processo e di prodotto – Il corso, che si sviluppa dal terzo al quinto
anno in continuità con la disciplina Scienze e Tecnologie Applicate del secondo anno, consolida le
competenze nei campi della scienza dei materiali, dei processi produttivi tradizionali e innovativi,
23
dei controlli di qualità e della sicurezza sul lavoro. Particolare attenzione viene riservata alla
didattica laboratoriale in cui si utilizzano macchine utensili tradizionali e CNC, il software
CAMVISI e una innovativa stampante tridimensionale per particolari in plastica.
Disegno progettazione e organizzazione industriale – Il corso, che si sviluppa dal terzo al
quinto anno in continuità con la disciplina Scienze e Tecnologie Applicate del secondo anno, ha lo
scopo di fornire agli studenti le competenze di progettazione di sistemi meccanici e di
produzione di disegni costruttivi di particolare e d'insieme, utilizzando il software AutoCAD
(CAD: Computer Aided Design) e di modellazione solida CATIA. In stretto contatto con le altre
discipline fornisce solide competenze riguardanti l'organizzazione, la gestione e l'analisi dei
costi della produzione industriale, nel rispetto delle norme antinfortunistiche, di sicurezza del
lavoro e di tutela dell' ambiente.
Attività di ampliamento dell’ offerta formativa dell’ ITIS “Augusto Righi”
La programmazione dei docenti delle materie di indirizzo in accordo con quanto stabilito con il CTS
(Comitato Tecnico Scientifico) prevede:
Gli studenti del corso di Meccanica e Meccatronica acquisiscono competenze certificate
nell’uso del software Catia, nella gestione di macchine a CNC e nell'utilizzo di stampanti 3D.
4.3.5 Indirizzo: Meccanica, Meccatronica ed Energia (Articolazione: Energia)
Che cosa si impara?
Acquisire competenze specifiche nel campo dei processi produttivi (macchine e controlli) e negli
impianti di generazione, conversione e trasmissione dell’energia
Definire, classificare e programmare sistemi di automazione integrata e robotica applicata ai
processi produttivi.
Acquisire competenze di progettazione, costruzione e collaudo di impianti meccanici (di
condizionamento idrici antincendio) per usi industriali e civili.
24
Applicare le normative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, sulla tutela ambientale e sull’uso
razionale dell’energia
Acquisire competenze di progettazione, costruzione e collaudo di semplici organi meccanici
Lavorare in gruppo utilizzando strumenti di comunicazione efficace.
Quali sono le materie specifiche dell’indirizzo di studi?
Meccanica, Macchine ed Energia – Il corso, che si sviluppa dal terzo al quinto anno, ha lo scopo di
fornire le competenze di dimensionamento degli organi meccanici (seguendo metodi tradizionali,
ma anche innovativi come l’analisi agli elementi finiti) in campo statico e dinamico, di
progettazione e gestione dei sistemi idraulici, termotecnica, motoristici e di produzione
dell’energia.
Sistemi e Automazione Industriale – Il corso, che si sviluppa dal terzo al quinto anno, fornisce agli
studenti la capacità di affrontare la gestione ed il controllo dei processi industriali attraverso l'uso
delle tecnologie informatiche e dei sistemi automatizzati. Durante il corso, gli studenti apprendono
l’uso dei principi fondamentali dell'Elettrotecnica, dell'Elettronica e dell’Informatica e le loro
applicazioni nel campo dell’automazione industriale, della robotica e della meccatronica, con
particolare riferimento ai sistemi pneumatici e oleodinamici, ai controlli PLC e alla
programmazione e gestione dei robot.
Tecnologie meccaniche di processo e di prodotto – Il corso, che si sviluppa dal terzo al quinto
anno in continuità con la disciplina Scienze e Tecnologie Applicate del secondo anno, consolida le
competenze nei campi della scienza dei materiali, dei processi produttivi tradizionali e innovativi,
dei controlli di qualità e della sicurezza sul lavoro. Particolare attenzione viene riservata alla
didattica laboratoriale in cui si utilizzano macchine utensili CNC e una innovativa stampante
tridimensionale per particolari in plastica.
Impianti termici, disegno e progettazione – Il corso che si sviluppa dal terzo al quinto anno ha lo
scopo di fornire agli studenti le competenze di progettazione di impianti meccanici idrici e termici e
le competenze di produzione di disegni costruttivi sia di impianti che di particolari e di insiemi
meccanici, utilizzando il software di modellazione solida CATIA. In stretto contatto con le altre
discipline fornisce solide competenze riguardanti l'organizzazione, la gestione e l'analisi dei costi
25
della produzione industriale, nel rispetto delle norme antinfortunistiche, di sicurezza del lavoro e di
tutela dell’ambiente.
Sbocchi professionali di indirizzo Il Diplomato Meccanica, Meccatronica ed Energia, che abbia seguito il percorso
Meccatronica, si inserisce prevalentemente in aziende meccaniche e manifatturiere
occupandosi dell'organizzazione del lavoro nel rispetto delle normative di tutela
dell'ambiente per il miglioramento della qualità ed economicità dei prodotti. Trova impiego
nei seguenti ambiti: impiantistici pneumatici, idraulici e di automazione industriale,
programmazione delle macchine a controllo numerico, progettazione e disegno tecnico
mediante CAD.
Il Diplomato che abbia seguito il percorso Energia al termine del corso di studi potrà
candidarsi prevalentemente presso studi tecnici o aziende inerenti al settore di studio, in
particolare qualificandosi come: Progettista di impianti di riscaldamento, di
condizionamento e di impianti antincendio, Esperto nel campo della sicurezza. In base alle
normative vigenti é in grado di rilasciare certificati energetici.
Il Diploma in Meccanica, Meccatronica ed Energia, inoltre consente anche il proseguimento
degli studi presso tutte le facoltà, con una ovvia affinità per le facoltà di ingegneria nelle sue
molteplici sfaccettature.
26
Quadro orario
Meccanica, Meccatronica ed Energia: articolazione Meccanica e Meccatronica
DISCIPLINE DEL PIANO DI STUDI Ore settimanali per anno di Corso
AREA DI ISTRUZIONE GENERALE Terzo Quarto Quinto
LINGUA E LETTERATURA ITALIANA 4 4 4
LINGUA INGLESE 3 3 3
STORIA 2 2 2
MATEMATICA 3 3 3
COMPLEMENTI DI MATEMATICA 1 1 - SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE 2 2 2
RELIGIONECATTOLICA O ATTIVITÀ 1 1 1
AREA DI INDIRIZZO
MECCANICA, MACCHINE ED ENERGIA 4(2) 4(2) 4(2) SISTEMI E AUTOMAZIONE 4(2) 3(2) 3(2) TECNOLOGIE MECCANICHE DI PROCESSO E PRODOTTO
5(2) 5(3) 5(3)
DISEGNO, PROGETTAZIONE E ORGANIZZAZIONE INDUSTRIALE
3(2) 4(2) 5(3)
Totale ore di insegnamenti di indirizzo 16 16 17 Di cui di laboratorio 8 9 10 Totale complessivo ore 32 32 32
Quadro orario
Meccanica, Meccatronica ed Energia: articolazione Energia
DISCIPLINE DEL PIANO DI STUDI Ore settimanali per anno di Corso
AREA DI ISTRUZIONE GENERALE Terzo Quarto Quinto LINGUA E LETTERATURA ITALIANA 4 4 4
LINGUA INGLESE 3 3 3
STORIA 2 2 2
MATEMATICA 3 3 3
COMPLEMENTI DI MATEMATICA 1 1 - SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE 2 2 2
RELIGIONECATTOLICA O ATTIVITÀ 1 1 1
AREA DI INDIRIZZO
MECCANICA, MACCHINE ED ENERGIA 5(2) 5(2) 5(2) SISTEMI E AUTOMAZIONE 4(2) 4(2) 4(2) TECNOLOGIE MECCANICHE DI PROCESSO E PRODOTTO
4(2) 2(2) 2(2)
DISEGNO,PROGETTAZIONE E ORGANIZZAZIONE INDUSTRIALE
3(2) 5(3) 6(4)
Totale ore di insegnamenti di indirizzo 16 16 17 Di cui di laboratorio 8 9 10
Totale complessivo ore 32 32 32
I numeri tra parentesi indicano le ore di laboratorio durante le quali il docente di teoria e il docente
tecnico-pratico sono co-presenti.
27
28
4.4 Il corso serale in rete con il CIPIA
Il corso serale, nel rispetto della vigente normativa, definisce i seguenti obiettivi:
punta a consolidare e a sviluppare con la massima flessibilità la progettazione mediante UDA e
la conseguente strutturazione per crediti formativi;
prevede la redazione di un patto formativo atto a sancire il contratto formativo tra corsista e
istituzione scolastica, nel quale viene ricostruita l'esperienza scolastica e lavorativa del corsista,
viene indicato il percorso scolastico individualizzato, vengono certificati gli attestati conseguiti
nel corso degli anni con le relative conseguenze;
prevede il docente coordinatore di classe, capace di cogliere le esigenze dei singoli corsisti, e di
mettere a fuoco e di risolvere i problemi che di volta in volta si pongono;
compatibilmente con il forte turn over dei docenti, attraverso la formazione continua degli stessi,
garantisce un corpo-docenti funzionale, professionalmente motivato e capace di gestire
l'insegnamento agli adulti con metodologie appropriate;
garantisce, laddove se ne presenta la necessità, l'apprendimento a distanza, con la
programmazione del lavoro, con il materiale opportuno, con esercizi controllati e corretti e con
le verifiche periodicamente effettuate;
riconosce la possibilità di frequentare singole discipline e di ottenere crediti;
è coordinato da una figura di sistema che ha fra le sue funzioni anche compiti di accoglienza,
accompagnamento, orientamento e ri-orientamento per la gestione di percorsi integrati e la
facilitazione di percorsi formali;
organizza in rete con gli altri soggetti scolastici, un percorso annuale modulare corrispondente al
biennio iniziale di scuola superiore curando la preparazione individualizzata per i diversi indirizzi
finalizzata all'ammissione alla classe terza di ogni istituto;
POTENZIAMENTO TECNICO/SCIENTIFICO CORSO SERALE
OBIETTIVIFORMATIVI Potenziamento delle competenze tecnico/scientifiche, logico- matematiche e sviluppo di competenze trasversali.
MODALITA’DI POTENZIAMENTO
Corsi di recupero di matematica, elettronica ed elettrotecnica
generale.
Valorizzazione di percorsi formativi individualizzati mediante
PSP.
Incontri con aziende e rappresentanti del mondo del lavoro e
delle istituzioni che operano sul territorio.
Ristrutturazione impiantistica dei due laboratori: in particolare
installazione di rete LAN per il collegamento in rete di tutte le
postazioni PC.
Acquisto di pc ovvero n.16 per laboratorio di informatica e n.16
per laboratorio di elettronica/elettrotecnica, completi di
software applicativi tipo Office, Multisim ed Antivirus.
Acquisto di una postazione PLC Siemens o Schneider per lab.
Elettronica/elettrotecnica per lo sviluppo delle competenze
elettromeccaniche.
Acquisto di sistemi completi per la programmazione di PIC
(Circuiti Integrati, interfaccia, software) per lab.
Informatica/Telecomunicazioni per lo sviluppo delle
competenze informatiche
Acquisto di n. 5 Kits della Lego Robotics per lo sviluppo delle
competenze elettromeccaniche ed informatiche.
Acquisto o noleggio di piattaforma mediatica in rete per
fornire agli studenti la possibilità di effettuare alcune ore di
studio ON-LINE.
LIM per i laboratori;
Stampanti collegabili in rete
5 multimetri;
KIT completi di componentistica hardware:
15 schede Arduino Uno, 15 schede Arduino Mega, KIT
componentistica di base (sensori di temperatura, ottici di
riflessione, ultrasuoni, prossimità, umidità, gas; Display LCD
16x2; piastre millefori; minipulsanti; relé doppio scambio 6-
12V; LED; servomotori; motori DC; transistor e resistenze di
varia tipologia)
DURATA Intero anno scolastico
SCANSIONE TEMPORALE Si rimanda ai singoli progetti
DOCENTI COINVOLTI Docenti di Matematica, Scienze Integrate ed elettronica (Fisica, Scienze della terra e biologia, Chimica, Elettrotecnica generale)
ESPERTI ESTERNI Dirigenti d’azienda, Funzionari degli Enti territoriali, Case produttrici di sistemi elettromeccanici per l’industria, enti di formazione professionale
DISCIPLINE COINVOLTE Matematica, elettronica ed elettrotecnica,
RICHIESTA DI POTENZIAMENTO 1 Docente di Elettronica ed elettrotecnica
29
4.5 ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO E AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Attività di Alternanza Scuola-Lavoro
Il percorso di Alternanza Scuola-Lavoro dell’Istituto interessa tutti gli studenti del secondo
biennio e quinto anno nella misura di almeno 400 ore da svolgersi nell’arco di tre anni e sviluppa
la proposta formativa prevista dalla legge 107/2015.
Il nostro Istituto, al fine di incrementare le opportunità di lavoro e le capacità di orientamento
degli studenti, già da diversi anni organizza, anche col sostegno dei finanziamenti europei PON –
POR FSE, attività di stage per gli studenti del secondo biennio e del quinto anno presso enti di ricerca
(es. CNR, Università) e aziende specializzate nei settori relativi agli indirizzi di studio. Gli stage hanno
da sempre costituito una preziosa occasione di applicare sul campo conoscenze e studio d’aula, oltre
che costituire un vero e proprio tirocinio guidato.
Si tratta di una proposta formativa che viene continuamente rinnovata, in quanto tiene conto
delle trasformazioni in atto sia nel mondo della scuola sia in quello del lavoro e che considera un
valore aggiunto l’ipotesi formativa integrata: si offre quindi allo studente una modalità innovativa che
assicuri, oltre alle conoscenze di base, l’acquisizione di competenze spendibili nel mercato del
lavoro e che coinvolge le imprese nella formazione dello studente.
Nel nostro istituto l’attività è rivolta alle classi III – IV – V dei quattro indirizzi, con percorsi
differenziati in base al diverso indirizzo di studio. La scuola ha stabilito convenzioni e protocolli d’intesa
con enti di ricerca e aziende presenti sul territorio per realizzare percorsi di alternanza scuola-lavoro
conformi alla normativa vigente.
Tutte le classi prima di iniziare le attività di ASL presso gli enti di ricerca e le aziende suddette,
seguono un corso di formazione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro tenuto da esperti dell’INAIL.
30
Indirizzo: Meccanica, Meccatronica ed Energia (Articolazione: Meccanica e Meccatronica)
Anno Scolastico Classe Sezione Indirizzo/Articolazione Azienda/Ente
2015/16 3a A Meccanica e Meccatronica Università Federico II
2016/17 3a
4a A A
Meccanica e Meccatronica Università Federico II
2017/18 4a
5a A A
Meccanica e Meccatronica Università Federico II
“OPERATORE CAD-CAE”
L’attività di ASL è stata concepita come uno strumento per avviare gli allievi alla progettazione
CAD e per orientarli nell’ambito delle competenze tecniche, culturali e di gestione del lavoro,
specifiche dell’operatore CAD.
Il disegnatore CAD è una figura professionale diffusamente richiesta, perché trova
collocazione in molteplici settori industriali. Possiede un bagaglio di specifiche competenze, sia nel
campo del disegno tecnico, sia in quello dei metodi di progettazione e di calcolo. Oltre alla padronanza
dei sistemi software, sa pianificare secondo precise scelte metodologiche il percorso più efficiente
per realizzare un progetto.
Il percorso delineato offre agli allievi la possibilità di acquisire metodologie e strumenti
operativi specifici della progettazione industriale, in particolare di sviluppare competenze tecniche
operative finalizzate alla realizzazione di elaborati grafici bidimensionali e tridimensionali,
indipendentemente dal software e dal settore.
Il disegnatore progettista CAD realizza il disegno di prodotti industriali utilizzando le tecnologie
informatiche, in particolare il sistema CAD (Computer Aided Design) e realizza o analizza calcoli di
dimensionamento e/o verifica delle parti attraverso i sistemi CAE per garantire le specifiche
prestazionali del progetto. Opera nel rispetto degli standards aziendali, delle procedure e delle norme
cui è soggetto il prodotto. Inoltre si correla strettamente col reparto produzione e con il settore
vendite per far sì che il prodotto sia costantemente in linea con le esigenze del cliente.
31
Indirizzo: Meccanica, Meccatronica ed Energia (Articolazione: Meccanica e Meccatronica)
Anno Scolastico Classe Sezione Indirizzo/Articolazione Azienda/Ente
2017/18 3a A Meccanica e Meccatronica Università Federico II
“TECNOLOGO DI PROCESSO E DI PRODOTTO DELLE INDUSTRIE MECCANICHE”
L’attività di ASL è stata concepita come uno strumento per contribuire alla formazione di figure
professionali con profilo di tecnologo di processo e di prodotto nell’ambito delle industrie meccaniche.
Tale figura professionale, sempre più richiesta nel nostro contesto territoriale, è orientata alla
realizzazione del prodotto conformemente alle specifiche richieste, impiegando al meglio (in termini di
costi per l’azienda) le risorse e garantendo gli standard qualitativi, il rispetto dei termini di consegna e
la soddisfazione del cliente. Il Tecnologo di prodotto e di processo si relaziona con tutte le funzioni
aziendali e dialoga con i fornitori e con i clienti. Prende in autonomia le decisioni che riguardano le
modalità di costruzione interna o esterna, lo svolgimento dei contenuti tecnici della commessa e dei
cicli di lavorazione e l'acquisto di particolari materiali o pezzi mentre con altri condivide quelle relative
allo slittamento dei termini di consegna, alle migliorie tecniche in corso d’opera e al budget.
Il percorso delineato offre agli allievi la possibilità di conseguire il bagaglio di competenze che consente
di industrializzare una produzione meccanica nel rispetto degli standard qualitativi progettuali richiesti,
realizzando e ottimizzando processi di produzione in termini di macchinari, attrezzature, tempi e
sequenze di lavorazione.
È prevista una specifica attività di formazione sia sui sistemi software e sui macchinari per la
produzione, sia sulla pianificazione del percorso più efficiente per realizzare un progetto secondo
precise scelte metodologiche.
“TECNICO DELLA GESTIONE DI RETI E IMPIANTI IDRICI”
Anno Scolastico Classi Sezione Indirizzo/Articolazione Azienda/Ente
2017/18 3a A Energia ABC
Il percorso formativo di ASL è finalizzato a formare un profilo di “Tecnico della gestione di reti e
impianti idrici”, figura professionale che opera per il monitoraggio e controllo delle risorse idriche e per
la messa a punto degli interventi per il riutilizzo delle acque reflue.
32
Il profilo prevede la formazione sui processi manutentivi degli impianti idrici e sui sistemi
informativi di manutenzione attraverso i quali poter effettuare in tempo reale un monitoraggio in
remoto degli impianti, sulle modalità di pianificazione degli interventi di manutenzione preventiva degli
impianti e sulla pianificazione della gestione delle risorse.
Nello specifico gli allievi svilupperanno competenze e conoscenza relative a:
ciclo idrico integrato e delle problematiche relative alla corretta gestione della risorsa idrica
nell’ottica della tutela ambientale.
tecniche di funzionamento degli impianti di adduzione e captazione delle acque, degli impianti di
depurazione, delle reti di fognatura e delle reti idriche.
processi di controllo, manutenzione e verifica di opere ed interventi sulle infrastrutture connesse
alle risorse idriche.
sistemi e modalità operative in grado di massimizzare l’efficienza infrastrutturale ed impiantistica
dei sistemi idrici, minimizzare i consumi di energia e di risorse chimiche nocive durante i processi di
potabilizzazione e depurazione della risorsa idrica, rispettando le leggi applicabili vigenti ed i
parametri normativi di settore.
Indirizzo: Informatica e telecomunicazioni (Articolazione: Informatica)
“AUGMENTED REALITY EXPERT“
Anno Scolastico Classi Sezione Indirizzo/Articolazione Azienda/Ente
2015/16 3a A, B, D, E Informatica Protom
2016/17 3a
4a A, C A, C, D
Informatica Protom
2017/18 3a
4a
5a
A, B A, C A, C, D
Informatica Protom
Nei prossimi anni le imprese italiane del manifatturiero si troveranno ad affrontare un nuovo
modello produttivo legato alla quarta rivoluzione industriale, la cosidetta “Industry 4.0”. L’impresa
diventerà “intelligente” (Smart Factory) grazie a sistemi che attraverso migliaia di sensori installati sui
macchinari consentiranno un’interazione e connessione continua tra di loro, permettendo così il
controllo e la gestione autonoma dei processi produttivi. Tra le tecnologie chiave su cui si baserà
tale rivoluzione troviamo la cyber security, i big data, il cloud computing, la realtà aumentata, la
33
realtà virtuale, la robotica, la prototipazione rapida, la super connessione degli impianti e la stampa in
3D.
Tra tali nuove tecnologie chiave particolare interesse suscita la realtà aumentata (AR,
dall'inglese Augmented Reality) con la quale si riferisce ad un sistema in grado di combinare immagini
provenienti dal mondo reale con informazioni e oggetti calcolati da computer. L’utente di
un’applicazione di AR, utilizzando opportune apparecchiature (si pensi agli ultimi dispositivi come gli
hololens di Microsoft, gli Oculus Rift e Smart Glasses di ultima generazione), è nella condizione di vivere
un’esperienza sensoriale arricchita di informazioni ed elementi virtuali, a volte anche interagendo con
loro.
Nasce così la figura professionale dell’ “Augmented Reality Expert“ (l’esperto di realtà
aumentata) individuata e definita recentemente nella norma “G3 Web Skills Profiles - versione 2.0 -
Generation 3 European ICT Professional Profiles”.
L’Augmented Reality Expert ha il compito di progettare e realizzare esperienze efficaci di realtà
aumentata. Applica i principi di accessibilità e usabilità delle interfacce e crea modelli d’interazione
positiva e coerente, in base all’analisi dell’utente e al tipo di esperienza che si vuole creare. Possiede
conoscenze interdisciplinari, analizza e seleziona tecnologie utili al design della realtà aumentata.
Durante il processo di progettazione della realtà aumentata si focalizza sui risultati attesi ed è in grado
di condurre, una volta terminato il prototipo di esperienza, una valutazione della stessa attraverso il
monitoraggio delle sperimentazioni con gruppi ristretti di utenti.
Dalle considerazioni prima esposte è nata l’idea del progetto al quale hanno partecipato gli allievi
del terzo anno della specializzazione Informatica e Telecomunicazione con articolazione informatica i
quali hanno già familiarità con gli strumenti di base della programmazione e del trattamento di dati
sotto varia forma (testi, grafica, più in generale multimediali).
Obiettivo del progetto sarà la formazione di tecnici (esperto di scenari di realtà aumentata e
modellazione 3D) da poter inserire in aziende che si interessano della valorizzazione del territorio e dei
beni culturali. Non è da escludere inserimento in aziende specializzate nel settore ludico-didattico
(videogame, realtà virtuale applicata alla didattica, etc.).
Finalità è far acquisire le competenze di base per la gestione degli aspetti creativi e tecnici
nell'ambito della realtà virtuale e aumentata. I partecipanti al progetto acquisiranno competenze
multidisciplinari utili ad un accesso trasversale a diversi settori produttivi delle imprese del settore.
34
Gli allievi partecipanti saranno in grado di utilizzare gli strumenti informatici per sviluppare
semplici modelli 3D per la definizione di scenari virtuali affiancando gli studi teorici con simulazioni
pratiche per la realizzazione di prototipi virtuali.
“CONFIGURATORE E GESTORE DI SISTEMI PER IL SUPERCALCOLO”
Anno Scolastico Classi Sezione Indirizzo/Articolazione Azienda/Ente
2015/16 3a C Informatica Università Federico II
2016/17 4a B Informatica Università Federico II
2017/18 5a B Informatica Università Federico II
Lo scopo dell’ASL è stato quello di avvicinare lo studente, attraverso testimonianze dirette, al
mondo della ricerca e dei servizi a supporto della stessa, nonché all’approccio mentale dell’
universo “ricerca” intesa come tempi, processi, azioni ed obiettivi.
Per perseguire questo scopo ci siamo avvalsi del Centro Servizi Informativi dell’Università
“Federico II” di Napoli, con il quale è iniziato un percorso triennale.
Il profilo professionale che sarà raggiunto alla fine dei 3 anni sarà “Configuratore e gestore di
sistemi per il supercalcolo”.
Il percorso che ha visto impegnati gli studenti nei tre anni può essere riassunto come segue:
• Al termine del primo anno (classe 3) lo studente ha acquisito le seguenti competenze/abilità:
elementi di “Primo Soccorso e Gesti Salvavita”, elementi di “Struttura, Funzionamento e
Gestione di sistemi per il supercalcolo”, elementi di “Installazione, configurazione, gestione ed
Utilizzo di sistemi informatici basati sul sistema operativo Unix/Linux accessibili in rete”.
Gli allievi hanno potuto vedere il supercalcolatore (circa 2500 core) in dotazione all’Università di
Monte Santangelo, ed hanno potuto conoscere tutte le tecnologie per la realizzazione, gestione
e manutenzione di tutto il sistema.
Inoltre hanno potuto conoscere le problematiche inerenti il sistema di raffreddamento del
supercalcolatore.
• Le attività svolte al secondo anno (classe 4) hanno riguardato: l'installazione, la configurazione e
la gestione di sistemi informatici basati sul sistema operativo Unix/Linux e accessibili in rete;
l’utilizzo di comandi di Linux e la loro concatenazione per la costruzione di comandi complessi;
l’installazione e la configurazione di server WEB basati su tecnologia Apache per l’accessibilità e
la fruibilità di manualistica prodotta ad hoc; la programmazione della shell di Linux;
l’installazione, la configurazione e l’esecuzione ragionata di benchmark; l’installazione e la
35
configurazione di strumenti per la condivisione di dati ed informazioni (I servizi NFS e NIS); la
partecipazione ad eventi sui temi del calcolo distribuito, del IoT e dei Big-Data.
• Al quinto anno, la classe ha realizzato effettivamente un cluster di tipo Beowulf con 8 raspberry.
È stato, inoltre, installato un sistema centralizzato per la creazione e gestione centralizzata degli
utenti e la distribuzione automatizzata dei codici macchina su tutti i nodi del cluster. Infine è
stato installato un monitoring di sistema per gestire e vedere, in modo grafico, il carico di lavoro
sulle singole unità.
Come già detto, il sistema ha un alto contenuto tecnologico e didattico perché il cluster sarà parte
integrante del Laboratorio di Informatica/Sistemi e Reti/TPSIT, e darà la possibilità a tutti gli allievi
dell’istituto di poter sviluppare software di tipo parallelo senza limitarsi ad astratte conoscenze
teoriche.
Descrizione del progetto finale
Introduzione
Un computer cluster, o più semplicemente un cluster (dall'inglese grappolo), è un insieme di computer
connessi tramite una rete telematica. Lo scopo di un cluster è quello di distribuire una elaborazione
molto complessa tra i vari computer che lo compongono.
Un cluster è generalmente costituito da due o più computer (nodi) connessi tra loro, in un singolo
luogo, o fisicamente separati e connessi via LAN. Appare come un unico sistema agli utenti e alle
applicazioni e fornisce un modo conveniente per ottenere benefici.
Il cluster ha numerose applicazioni scientifiche e ingegneristiche:
• Business Applications: E-commerce Applications (Amazon, eBay), Database Applications (Oracle on
clusters);
• Internet Applications: ASPs (Application Service Providers), Computing Portals, E-commerce and E-
business;
• Mission Critical Applications: Sistemi di controllo, banche, controllo di reattori nucleari, ecc.
I vantaggi sostanziali dei cluster corrispondono ad un rapporto prezzo/performance più basso in
confronto a quello dei computer paralleli dedicati, ad una crescita incrementale che spesso si abbina
con i patterns richiesti, alla possibilità di fornire sistemi multipurpose (Scientific, commercial, Internet
applications) e per questo i cluster sono diventati i principali sistemi informatici nelle imprese.
36
Il progetto F.I.D.O. (Fare, Implementare, Distribuire, Osservare)
Il progetto ha implementato un cluster di tipo Beowulf, che è un sistema di calcolo parallelo basato su
personal computer collegati tramite reti informatiche standard, senza l'utilizzo di apparecchiature
sviluppate esplicitamente per il calcolo parallelo.
In particolar modo il nostro progetto include tutti i requisiti necessari per la realizzazione del cluster
utilizzando dei Raspberry Pi 3 con S.O. Raspbian e la libreria MPI (Message Passing Interface) per la
comunicazione tra i nodi. Il funzionamento di questa libreria è specialmente adatto per architetture a
memoria distribuita. In questo modello i thread si trovano su una o più macchine e comunicano tra di
loro attraverso Ethernet tramite messaggi.
Per gli esempi di programmazione parallela è stato utilizzato come linguaggio il Python.
“DIGITAL VIDEO MAKER”
Anno Scolastico Classi Sezione Indirizzo/Articolazione Azienda/Ente
2016/17 3a C Informatica Digital Video Maker
2017/18 4a B Informatica Digital Video Maker
Le tecnologie di comunicazione, così in continua e profonda evoluzione, stanno portando ad un
profondo cambiamento dei paradigmi della comunicazione. L’analisi del comportamento dei
consumatori e il web monitoring dei social media, attraverso i quali il brand dialoga con i propri
consumatori e veicola i propri valori, e il mobile marketing ne sono ormai strumenti imprescindibili.
Bisogna comprendere e fare proprie le logiche digitali che governano il marketing e la
comunicazione sul web e possedere le competenze strategiche e operative per utilizzare e gestire le
opportunità offerte dai media digitali.
La sfida principale, in questo scenario, è formare delle figure professionali in grado di districarsi
nella complessità e nella varietà delle tecniche e dei linguaggi possibili per trasmettere e diffondere
messaggi efficaci. In tale contesto varie competenze, un tempo ben separate e definite entro
confini specifici, oggi sono sempre più integrate, sia in termini di tecnologie, che in termini di
linguaggi e culture.
Il Digital Video Maker crea prodotti audiovisivi che integrano suoni, immagini, grafica, filmati,
animazioni digitali, ecc. da utilizzare su siti web, piattaforme mobile, digital advertising, e altri canali
digitali.
Riguardo all’area tecnologica questa figura professionale deve padroneggiare le tecniche di ripresa
e montaggio video, di animazione, motion graphics e audio e saper utilizzare le principali applicazioni
37
software di elaborazione grafica. Al termine del percorso formativo, i partecipanti avranno acquisito
competenze tecnico-professionali che gli permetteranno di poter affrontare il mondo del lavoro a 360°.
I discenti, saranno in grado di progettare prodotti di comunicazione multimediale, riuscendo a definire
in ogni fase i migliori processi da applicare per l'ideazione e progettazione dell'idea creativa. Inoltre
potranno occuparsi anche della stesura dei contenuti tramite l'identificazione del target di riferimento,
ed occuparsi dell’organizzazione/coordinamento del team di sviluppo del prodotto.
Accompagneranno il prodotto multimediale in tutto il suo ciclo di vita step by step:
1. IDEAZIONE: in questa fase il prodotto potrebbe essere poco conosciuto dai consumatori ed il
mercato poco attratto, deve essere abilità e competenza dei progettisti comprendere le reali esigenze
dei consumatori ed identificare un primo target group a cui sottoporre l'idea creativa per percepire il
reale interessamento e validità;
2. SVILUPPO: in questa fase è prevista la realizzazione materiale del prodotto multimediale tramite le
operazioni di produzione e montaggio;
3. MATURITA': all'interno del ciclo di vita del prodotto questa risulta essere una delle fasi più delicate in
quanto il mercato è pronto a recepire e conoscere il prodotto multimediale, di conseguenza vanno
effettuate operazioni di sponsorizzazione. Trovandosi in un mercato altamente segmentato è
necessario pianificare e programmate delle campagne di comunicazione mirate, in quanto sono
imposte operazioni di marketing mix differenti in base al segmento di riferimento. Una volta persuaso il
consumatore della qualità del prodotto multimediale si può procedere alle operazioni di vendita.
“PROGETTO CFS-INAIL”
Anno Scolastico Classi Sezione Indirizzo/Articolazione Azienda/Ente
2017/18 3a C Informatica CFS
Gli studenti hanno svolto il periodo di alternanza nel periodo Marzo/Maggio 2018 per un totale di 100
ore 38 delle quali condotte, sia in istituto sia presso la Direzione Regionale della Campania, da docenti
dell’INAIL.
Il tema proposto per il percorso di alternanza è stato incentrato sull’acquisizione di conoscenze in
merito ai temi della sicurezza sui luoghi di lavoro (rischi, comportamenti, ruoli e responsabilità) e di
possibili soluzioni integrate (elettroniche/informatiche) in grado di supportare le attività di monitoraggio e
controllo necessarie al fine di garantire standard elevati di sicurezza nei luoghi di lavoro.
Il percorso formativo a carico dell’INAIL ha previsto una prima tappa durante la quale si è erogato un
pacchetto base di quattro ore in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, a cura dei professionisti
38
della Uot Cvr di Napoli, poi le otto ore a cura del Cfs (Centro formazione e sicurezza), prima dell’approdo in
direzione regionale presso la sala riunioni, e il laboratorio della Contarp regionale.
Presso la direzione regionale gli studenti hanno avuto modo di approcciare anche alcuni temi legati al
rischio chimico ed all’osservazione e controllo di alcune sostanze di particolare pericolosità.
Durante il percorso formativo, oltre che sui rischi e misure di prevenzione per la salute e sicurezza sul
lavoro, gli studenti hanno avuto modo di conoscere e comprendere quali i compiti istituzionali dell’Inail,
quale la sua organizzazione interna, e quali le strategie di comunicazione con particolare riferimento alle
attuali campagne, “Le belle storie”, “ Storie di prevenzione” e sulla presa in carico del lavoratore
infortunato.
Il CdC ha completato il percorso con l’approfondimento di temi sia di contesto storico ed etico (diritti
doveri di lavoratori e datori di lavoro) sia tecnico. Gli studenti hanno avuto modo di acquisire le prime
conoscenze in ordine al trattamento e all’analisi dei dati, alla trasmissione di segnali, alle tecnologie
disponibili per la rilevazione di parametri ambientali (sensori), all’uso di strumenti di sviluppo software.
La classe ha seguito lo svolgimento dell’intero corso con interesse e partecipazione così come dimostrato
anche dalla valutazione espressa al termine del percorso (manifestazione conclusiva del 1/6/2018 presso
la sede del Righi).
39
Indirizzo: Informatica e telecomunicazioni (Articolazione: Telecomunicazioni) Indirizzo: Elettrotecnica ed Elettronica (Articolazione: Elettronica)
“OPERATORE ADDETTO ALLA GESTIONE E ALLA MANUTENZIONE DI ROBOT E SISTEMI DI
AUTOMAZIONE INDUSTRIALE”
Anno Scolastico Classi Sezione Indirizzo/Articolazione Azienda/Ente
2015/16 3a
3a A A
Telecomunicazioni Elettronica
Protom
2016/17 4a
4a A A
Telecomunicazioni Elettronica
Protom
2017/18
4a 5° 4a 5a
A A A A
Telecomunicazioni Elettronica
Protom
Il percorso offre agli allievi la possibilità di conoscere uno dei più interessanti settori
scientifici e tecnologici del momento: il controllo, in loco e/o da remoto, la manutenzione e
soprattutto la capacità di adattare un robot ad un compito specifico rappresentano competenze
lavorative che aprono buone prospettive occupazionali visto la sempre più diffusa richiesta di
automazione per il funzionamento e l'ottimizzazione dei più disparati processi industriali e nel futuro
si prospetta sempre di più il ricorso alla telegestione di sistemi di automazione e di robot anche in
ambito domestico. Per gestirli occorre personale che coniughi una buona preparazione culturale di
base in ambito umanistico, storico, economico-giuridico con solide competenze tecnologiche: questo
è l’obiettivo principale del particolare percorso di alternanza scuola lavoro in essere.
Gli studenti, nell'arco di tre anni, potranno acquisire, in un'azienda che progetta e realizza robot
per altre aziende, competenze in tutti i campi citati; potranno essere coinvolti in azioni di gestione
dell’apparecchiatura, manutenzione, adattamento e/o progettazione di blocchi funzionali per
adattarli a specifiche esigenze, progettazione realizzazione e collaudo di quadri elettrici e
apparati di alimentazione delle macchine, sviluppo di controllo a distanza.
PROFILO PROFESSIONALE IN USCITA
L’obiettivo è il formare figure capaci di adattarsi a problematiche diverse di automazione
industriale per scegliere o gestire o adattare prodotti dell’industria robotica alle esigenze specifiche
dell’azienda con cui si troveranno a lavorare.
La capacità di affrontare e risolvere problemi diversi, l’abitudine al lavoro sul campo, cioè con i
tempi e le modalità imposti dall’esterno (il dover fare) e la consuetudine al rispetto delle regole
40
vissute nell’azienda saranno esperienze molto utili sia che i nostri allievi vogliano proseguire i loro
studi sia che vogliano inserirsi da subito in aziende del settore.
Più in dettaglio, alla fine del percorso, i nostri allievi esperti potranno conoscere e saper
utilizzare automatismi su base PLC sottoposti ad azioni di controllo in locale o a distanza,
sapranno gestire i relativi impianti di alimentazione, potranno scegliere gli azionamenti elettronici per
le diverse esigenze, sapranno realizzare l’ interfacciamento di potenza PLC – motori utilizzando i
componenti più opportuni dell’ elettronica di potenza in continua evoluzione, leggeranno lo
schema di cablaggio di un quadro elettrico, lo sapranno realizzare e collaudare, sapranno redigere
una distinta materiali, sapranno individuare il lay-out ottimale per l'isola robotica.
MACRO-COMPETENZE IN USCITA VERSO LA ROBOTICA
Cinque Macro-Competenze Specialistiche:
1. Saper utilizzare e far funzionare un robot in ambito del telecontrollo e nel rispetto delle norme di
sicurezza;
2. Conoscere le diverse parti costitutive di un robot (architettura meccanica, elettrica,
elettronica, informatica);
3. Conoscere l’architettura di un apparato di un sistema complesso di automazione e
riconoscere l’influenza di un singolo blocco sul funzionamento complessivo.
4. Saper utilizzare i diversi programmi di simulazione e di programmazione di moduli e sistemi
automatici e robotizzati.
5. Capacità di analizzare le prestazioni dei singoli blocchi al fine di operare ottimizzazioni tecniche
ed economiche.
Due Macro-Competenze Trasversali:
1. Inglese.
2. Sicurezza.
PIANO FORMATIVO TRIENNALE
Il corso di addetto alla gestione e alla manutenzione di microcontrollore e sistemi di automazione
industriale si svilupperà attraverso due tipologie:
• apprendimento in aula con introduzione, approfondimento ed ampliamento teorico-pratico dei
saperi tecnici e culturali affini e/o specifici attraverso l’insegnamento curriculare in classe;
41
• apprendimento sul campo/lavoro presso l’azienda che ospita gli allievi e che per una percentuale
di ore formative del percorso si fa carico di introdurre i giovani ad una concreta realtà.
“TECNICO DI IMPIANTI ELETTRICI E SISTEMI ELETTRONICI E/O DELLE TELECOMUNICAZIONI”
Anno Scolastico Classi Sezione Indirizzo/Articolazione Azienda/Ente
2016/17 3a
3a A A
Telecomunicazioni Elettronica
Protom
Le professioni comprese in questa categoria, considerando disegni o altre rappresentazioni
schematiche, riparano, sostituiscono parti e testano sistemi elettronici e/o delle telecomunicazioni,
agendo in laboratorio o direttamente sui luoghi in cui sono installati.
Si occupano della riparazione e della manutenzione, secondo norma, degli impianti elettrici e di sistemi
elettronici e/o delle telecomunicazioni di edifici adibiti ad usi civili o provvedono all’adattamento di
impianti elettrici già esistenti installando linee, interruttori e prese adatti all’assorbimento di energia delle
singole apparecchiature previste, sistemi di illuminazione, apparati di sicurezza, linee telefoniche,
televisive e di trasmissione dati.
Il percorso ASL iniziato il 2016/2017 in un piano triennale per le classi terze di Indirizzo
elettrotecnica ed Elettronica con articolazione Elettronica e di Indirizzo Informatica e Telecomunicazioni
con articolazione Telecomunicazioni intende una formazione orientata alla libera professione avvalendosi
di esperienze sul campo in collaborazione con l’ente “Ordine dei Periti Industriali e dei Periti industriali
laureati di Napoli” e di ditte ed imprese del settore elettrico sul territorio nonché dell’interessamento
dell’Istituto INAIL in materia di sicurezza sul lavoro.
42
Indirizzo: Chimica, materiali e biotecnologie (Articolazione: Chimica e biotecnologie ambientali)
“TECNICO PER IL CONTROLLO E LA CONDUZIONE DI IMPIANTI DI TRATTAMENTO DELLE ACQUE
REFLUE”
Anno Scolastico Classi Sezione Indirizzo/Articolazione Azienda/Ente
2015/16 3a A Chimica e Biot. Ambientali COGEI
2016/17 4a A Chimica e Biot. Ambientali COGEI
2017/18 5a A Chimica e Biot. Ambientali COGEI
Lo scopo dell’attività di ASL è quello di avvicinare lo studente, attraverso un contatto diretto
con il mondo del lavoro, alla realtà della ricerca scientifica intesa come tempi, processi, azioni ed
obiettivi. In particolare, il profilo professionale che gli studenti raggiungeranno al termine del percorso
triennale sarà quello di “Tecnico per il controllo e la conduzione di impianti di trattamento delle
acque reflue”. L’attività è stata svolta presso le strutture della IMPEC Costruzioni SPA, azienda che
si occupa della progettazione, costruzione, e gestione di impianti di trattamento acque. Al termine
del percorso del primo anno (classe 3a) lo studente ha acquisito le seguenti competenze/abilità:
nozioni sulla sicurezza relativa agli impianti di depurazione, sulla valutazione del rischio
chimico/biologico ed elettrico, elementi di organizzazione aziendale, valutazione della concentrazione
di inquinanti nelle acque reflue, raccolta ed analisi chimico-fisiche di campioni di acqua:
determinazione del COD, della durezza, determinazione e riconoscimento di microorganismi al
microscopio, titolazioni redox. Studio di bioreattori.
“ IN JOB, IN SCIENCE. DALL’ ALCHIMIA ALLA MODERNA FISICA NUCLEARE”
Anno Scolastico Classi Sezione Indirizzo/Articolazione Azienda/Ente
2016/17 3a A Chimica e Biot. Ambientali Bottega Scientifica
2017/18 4a A Chimica e Biot. Ambientali Bottega Scientifica
L’obiettivo di questa attività è la creazione di una figura professionale di guida scientifica museale,
alla luce dei numerosi strumenti spesso inutilizzati e di importanza scientifica di cui l’istituto è dotato.
La valorizzazione di questo patrimonio culturale rappresenta un’occasione per gli alunni per orientarsi
in un percorso didattico di storia e di scienza, che vede anche la possibilità di allestimento di uno spazio
temporaneo di divulgazione scientifica, osservazione e sperimentazione e messa in opera di un
“Museo” nella sede dell’Istituto. Nella prima annualità, infatti, gli studenti sono stati istruiti alla
43
schedatura ed alla etichettatura di ogni strumento, alla messa in funzione degli apparati ed alla
realizzazione di esperienze didattiche.
“PROGETTO CASSIODORO”
Anno Scolastico Classi Sezione Indirizzo/Articolazione Azienda/Ente
2017/18 3a A Chimica e Biot. Ambientali INNOVA
Il progetto ha come oggetto "Le acque termali dei Campi Flegrei" ed è rivolto a studenti delle scuole
dell'area flegrea. L'argomento è trattato in modo interdisciplinare. Gli studenti acquisteranno
competenza sulle risorse esistenti e sui modi di gestirle e studiarle. Le acque saranno trattate dal punto di
vista storico-letterario, gestionale-aziendale, geologico, biologico, chimico e ambientale, a cura di docenti
universitari e di gestori delle risorse.
44
4.5.1 Attività di ampliamento dell’Offerta Formativa
Convenzioni con il CNR - Area di Ricerca NA3
A partire dall’a.s 2013/14 sono state avviate e consolidate attività di ampliamento dell’offerta
formativa presso le strutture del CNR (Area di ricerca NA3) in particolare presso l’Istituto di Chimica
Biomolecolare (ICB), l’Istituto di Cibernetica “E. Caianiello” (ICIB), l’Istituto Nazionale di Ottica (INO) e
l’Istituto per i Polimeri Compositi e i Biomateriali (IPCB). Gli studenti del corso di Chimica e
Biotecnologie Ambientali si recano presso i laboratori del CNR dove, guidati dai ricercatori,
apprendono e riproducono le varie fasi di cui si compone un lavoro di ricerca scientifica.
Convenzioni con il CNR – Istituto Motori
A partire dall’a.s. 2017/18 è stata stipulata una convenzione tra l’ITI “Augusto Righi” e il CNR -
Istituto Motori in base alla quale i migliori studenti delle quarte classi delle specializzazioni di
Elettronica, Meccanica e Chimica e Biotecnologie Ambientali, sono selezionati per frequentare un
tirocinio formativo presso i laboratori dell’Istituto Motori. Gli studenti, guidati da tecnici e ricercatori
del CNR, arricchiscono il loro bagaglio di conoscenze tecnico-scientifiche relative al loro corso di studi e
applicano quanto appreso in un ambiente in cui la ricerca relativa ai motori è di assoluto rilievo
internazionale.
Studiare l’impresa, l’impresa di studiare
L'Unione Industriali di Napoli, Il Mattino, l'Ufficio Scolastico Regionale per la Campania e la
Provincia di Napoli hanno messo a punto e gestiscono da alcuni anni questo progetto integrato per
l'orientamento al lavoro. Nel corso di tale progetto, sono previsti incontri scuola-impresa al fine di
presentare le aziende nonché di individuare un profilo professionale particolarmente richiesto dal
settore merceologico di appartenenza. Visite aziendali e seminari di orientamento al lavoro ed alla
cultura di impresa permetteranno ai ragazzi coinvolti di entrare in contatto concretamente con il
"modus operandi" dell'azienda gemellata. Al termine del progetto alcuni giovani, ormai diplomati e
particolarmente meritevoli, svolgeranno un tirocinio formativo presso l'azienda gemellata. Il Mattino
segue il progetto dedicando ampi spazi agli Istituti ed ai ragazzi coinvolti nonché ai comparti
merceologici, alle aziende ed agli imprenditori.
45
Piano Lauree Scientifiche (PLS)
Il nostro Istituto ha già partecipato a questa attività negli ultimi tre anni scolastici presso i laboratori
dei dipartimenti di Chimica, Biologia, Fisica e Ingegneria dei Materiali.
Il progetto, che non prevede costi a carico dell’ Istituto, è rivolto agli studenti delle Scuole
Secondarie, principalmente del III-IV anno, ed ha come obiettivo principale lo sviluppo di un laboratorio
PLS. Il laboratorio è costituito da un ciclo di esperienze collegate tra loro in un percorso didattico
stabilito di concerto con i docenti della Scuola sulla base dei programmi ministeriali e arricchito di nuovi
temi. L'attività pratica è svolta nei laboratori universitari e/o degli stessi istituti (qualora presenti); è
preceduta da una preparazione teorica guidata e si completa con una fase di analisi, elaborazione e
presentazione dei risultati. Laboratori di approfondimento sono sviluppati nel secondo anno del
progetto con gli studenti più motivati selezionando tematiche di attualità, ad es. nell'ambito della
chimica per lo sviluppo sostenibile (green chemistry, energie rinnovabili, nuovi materiali) da svolgersi
presso laboratori di ricerca, non necessariamente universitari.
Progetto UNESCO
L’ Istituto Augusto Righi, dall’anno scolastico 2010/2011 è scuola associata alla rete
internazionale e nazionale dell’UNESCO. Il progetto coinvolge associazioni e istituzioni presenti sul
territorio, quali il Comune di Napoli e la X Municipalità, con eventi e divulgazione dell’esperienza
educativa svolta.
Le tematiche trattate (diversità culturale, conoscenza, sviluppo sostenibile, mare, condizioni
per la pace) hanno come finalità principale quella di formare le giovani generazioni sui valori unescani.
Attraverso l’adozione e la fattiva partecipazione alla Rete delle Scuole Unesco, il Righi focalizza
l’attenzione degli alunni sui temi del dialogo tra i popoli, culture lingue e religioni diverse nonché dello
sviluppo umano, sostenibile e pacifico.
La rete scolastica internazionale unescana, pertanto, attraverso le varie iniziative svolte
dall’istituto diviene, per gli alunni, uno strumento di stimolo alla conoscenza che, attraverso il
rispetto delle differenze, induce a considerare la diversità come valore e occasione di arricchimento e
crescita.
Gli eventi organizzati, nell’ambito del Progetto Unesco, vedono anche la partecipazione delle
varie realtà artistico-culturali del territorio come ulteriore risorsa per la formazione umana e sociale
degli alunni.
46
CATIA
E’ la più evoluta applicazione di CAD meccanico, che offre oltre a soluzioni di disegno, anche
strumenti di progettazione ed analisi, che permettono di gestire la produzione in 3D, ed il supporto del
manufatto meccanico.
Cisco Networking Academy – Percorso CCNA Exploration
L’ITIS “A. Righi” fa parte della rete di scuole aderenti al programma di formazione Cisco
Networking Academy. Cisco Systems è azienda leader mondiale nel settore del networking: gran
parte dell’infrastruttura necessaria al funzionamento della rete Internet è realizzata con
apparecchiature Cisco.
Come la maggior parte delle aziende, Cisco ha un proprio programma di formazione e
certificazione per i tecnici destinati a configurare e manutenere i dispositivi da essa prodotti e
commercializzati. Alla rete di formazione e certificazione convenzionali, Cisco ha affiancato una rete
di formazione riservata al mondo della scuola e dell’Università: Cisco Networking Academy.
Maggiori informazioni sul percorso sono disponibili a questo indirizzo:
http://www.cisco.com/web/IT/training_education/networking_academy/netacad_home.html
Aderendo a questo programma, i nostri studenti iscritti ai corsi di Informatica acquisiscono
durante le ore curricolari una formazione specifica sulle infrastrutture di rete, ossatura della
moderna ICT – Information and Communication Technology.
LA ROBOTICA A SCUOLA
Robotica
I docenti dei Dipartimento delle materie di indirizzo delle articolazioni di Elettronica,
Informatica e Meccanica e Meccatronica, in una naturale osmosi di discipline differenti ma
complementari, hanno progettato una curvatura comune dei curriculi a partire dalla classe terza,
utilizzando la quota del 20% dell’Autonomia didattica e organizzativa, finalizzata all’acquisizione di
competenze trasversali che prevedono l’utilizzo della “cella robotica” in dotazione al nostro
Istituto e della realizzazione di un prototipo Manipolatore Antropomorfo. Gli alunni delle classi
coinvolte nella curvatura comune dei curriculi acquisiranno le seguenti competenze specialistiche e
trasversali alle tre specializzazioni:
Saper utilizzare e far funzionare un robot, nel rispetto delle norme di sicurezza;
47
Conoscere le diverse parti costitutive del robot (architettura meccanica, elettrica,
elettronica, informatica);
Saper utilizzare i diversi programmi di simulazione per poterne definire gli ingombri, le
funzionalità e la costruzione/modellazione dei diversi tool;
Capacità di sfruttare le potenzialità del robot in un ambiente di lavoro al fine di operare
ottimizzazioni tecniche ed economiche sui cicli di produzione ed assemblaggio;
Inglese;
Sicurezza;
Economia.
Robotica per la scuola
Progetto per la realizzazione di automatismi utilizzando schede a microcontrollore ARDUINO e
NUCLEO 64 della STMicroelettronics.
Gli allievi realizzeranno prototipi per partecipare ad uno showroom il 9 maggio nella sede della
STMicroelettronics.
La metodologia utilizzata è quella del “Learning by doing” (apprendimento attraverso le azioni).
Il progetto è rivolto agli allievi delle classi III e IV di tutte le specializzazioni.
Cluster con schede RASBERRY per il calcolo parallelo
Progetto per la realizzazione di un cluster di 8 CPU utilizzando le schede single-board computer
RASPBERRY.
Questo cluster permetterà la creazione di un mini supercalcolatore per il calcolo parallelo utilizzando il
protocollo MPI (Message Passing Interface) per il calcolo su sistemi a memoria distribuita.
La metodologia utilizzata è quella del “Learning by doing” (apprendimento attraverso le azioni).
Progetto rivolto agli allievi delle classi V di Informatica
Il C/C++ con Arduino
Gli studenti dei corsi di informatica, Meccatronica ed Elettronica dell’ITI A. Righi imparano ad
utilizzare Arduino, una piattaforma open-source (made in Italy) di prototipazione elettronica basata su
hardware e software flessibili e facili da usare. Arduino è una piattaforma hardware low-cost
programmabile, con cui è possibile creare dispositivi di vario tipo per molte applicazioni che
48
utilizzano sensori, attuatori e che permettono la comunicazione con altri dispositivi utili anche in
ambito di robotica ed automazione. I partecipanti sono stimolati a creare soluzioni con l’uso del
microcontrollore ampliando così le competenze digitali e del pensiero computazionale. L’utilizzo di
Arduino si inserisce nel progetto Robotica.
ZERO ROBOTICS
L’ITI A.Righi da alcuni anni partecipa alla competizione finale di Zerorobotics alla Esa, centro
spaziale europeo. Si tratta di un torneo di programmazione di micro satelliti spaziali chiamati
Spheres (Synchronized Position Hold Engage and Reorient Experimental Satellites). Questi piccoli
satelliti della dimensione di una palla da bowling sono già utilizzati dalla NASA all'interno della
Stazione Spaziale per collaudare cicli di istruzioni per eseguire rendezvous autonomi e operazioni di
attracco. Tre SPHERES in volo libero lavorano insieme all'interno della Stazione Spaziale. Sono
indipendenti, ciascuna con la propria energia, i loro propulsori, i computer e i sistemi di
navigazione. I risultati ottenuti con questi SPHERES sono importanti per la manutenzione,
l'assemblaggio di satelliti, lo studio delle manovre di attracco (docking) e il volo di formazione.
49
Coding e Pensiero Computazionale
Contrariamente a ciò che si è portati a pensare il coding non è solo programmazione informatica
ma molto di più. Il coding introduce un modo nuovo di approcciarsi alla risoluzione dei problemi, un
nuovo paradigma formativo che di fatto rappresenta una vera e propria competenza: il pensiero
computazionale.
Il fondamentale contributo culturale apportato dall’informatica alla società contemporanea è
definito in modo sintetico dall’espressione pensiero computazionale cioè un processo mentale per la
risoluzione di problemi costituito dalla combinazione di metodi caratteristici e di strumenti intellettuali,
che hanno tutti valore generale.
Avere familiarità con i concetti di base dell’informatica come materia scientifica è un elemento critico
del processo di formazione dei cittadini e per essere adeguatamente preparato a qualunque lavoro vorrà
fare da grande.
La scuola inserisce il Coding e il Pensiero Computazionale già dalle classi prime di ogni
specializzazione perché il coding dà una forma mentis che permetterà loro di affrontare problemi
anche complessi quando saranno più grandi.
First Lego League L’ITIS A. Righi partecipa alla First Lego League, un concorso mondiale per qualificazioni successive
di scienza e robotica tra squadre di ragazzi dai 9 ai 16 anni che progettano, costruiscono e
programmano robot autonomi, applicandoli a problemi reali di grande interesse generale, ecologico,
economico, sociale, per cercare soluzioni innovative.
La competizione richiede ai suoi partecipanti di effettuare una ricerca con tutti i criteri
caratteristici del protocollo scientifico su una problematica attuale. Dunque FLL non è solo robotica. Oltre
ad appassionarsi alla scienza divertendosi, i ragazzi acquisiscono, tramite l’uso del Coding e lo sviluppo
del conseguente Pensiero Computazionale, conoscenze e competenze digitali utili al loro futuro
lavorativo e si avvicinano in modo concreto a potenziali carriere in ambito sociale, scientifico e
ingegneristico. La sfida è uguale in tutto il mondo. FLL nasce dalla collaborazione tra LEGO e
FIRST®(acronimo dell’Associazione americana For Inspiration and Recognition of Science and Technology,
ovvero ‘Per l’ispirazione e la valorizzazione di Scienza e Tecnologia’). Permettere sullo stesso piano
concorrenti di età differenti ,i promotori della competizione hanno pensato di proporre a tutti i
partecipanti l’uso esclusivo dei materiali LEGO Mindstorms per la realizzazione dei robot. Attualmente
sono coinvolte 70 nazioni distribuite sui 5 continenti, le qualificazioni partono dalla fase regionale per
50
proseguire in quella nazionale che fornisce l’accesso alle manifestazioni internazionali continentali e
mondiali.
Seminari su prevenzione e sicurezza L’Istituzione scolastica, in collaborazione con la AIAS, INAIL e il CTSorganizza seminari allo scopo
di fornire agli studenti elementi di base circa la sicurezza e la prevenzione di rischi per la salute
negli ambienti di lavoro.
WebRadio/tv
La WebRadio/TV è una radio la cui trasmissione avviene attraverso la rete Internet piuttosto
che tramite le classiche frequenze radio. Essa nasce da un protocollo d' intesa sottoscritto dall' Istituto
con l' Università di Salerno, Centro I.C.T. di Ateneo (Information and Communications Technology) il
quale ha come propria missione la promozione dell' uso e della diffusione delle tecnologie dell'
informazione e della comunicazione.
Scopi della WebRadio/TV sono quelli di incrementare la base culturale dei partecipanti,
sviluppare capacità creative e progettuali, educare i partecipanti al lavoro di gruppo, al confronto e
al rispetto reciproco.
Il progetto intende coinvolgere studenti, genitori, docenti e personale tecnico della scuola.
Placement Scolastico L’ ITI “A. Righi“ di Napoli attraverso il Programma Formazione e Innovazione per l’Occupazione
FIxO Scuola e Università ha posto in essere percorsi individuali personalizzati, tramite il servizio d
iplacement e counseling scolastico per tutti gli studenti diplomandi e diplomati dell’Istituto.
Le attività previste sono:
Colloquio di Orientamento
Tutoring e Counseling orientativo
Pubblicazione del Curriculum Vitae
Scouting aziendale e ricerca attiva del lavoro, in collaborazione con la Quanta
51
Programma “Scuola Viva”: "COMUNICARE PER PARTECIPARE"
La Regione Campania attiva il Programma “Scuola Viva” in coerenza con quanto previsto nella
programmazione attuativa del PO FSE 2014-2020 promuovendo la realizzazione di interventi finalizzati
a rafforzare la comunità locale attraverso esperienze e percorsi di cultura e apprendimento basati sulla
relazione tra scuola, territorio, imprese e cittadini.
Il Programma “Scuola Viva” intende rappresentare un riferimento territoriale della filiera
educativa/produttiva e, in linea con le politiche europee e nazionali per l’apprendimento permanente,
mira a strutturare percorsi di rafforzamento dell’offerta scolastica e delle reti permanenti, capaci di
promuovere l’innovazione sociale e l’inclusività per contrastare l’abbandono e la dispersione scolastica
anche ampliando, diversificando e arricchendo le esperienze culturali e lavorative all’interno dei
percorsi formativi.
La dispersione scolastica è un fenomeno complesso, sia nella definizione che nella individuazione
dei fattori che lo originano.
Parlare di dispersione significa far riferimento ad un insieme di insuccessi che non si esauriscono
con l'abbandono , piuttosto con una serie di fallimenti nella carriera formativa che conducono, non di
rado, alla fuoriuscita dal sistema formativo. Il fenomeno è tanto più subdolo quanto difficile da
individuare e combattere perché la dispersione nella scuola fino alla secondaria di primo grado non è
rilevante in termini di percentuale ma investe in ogni caso larghe fasce di studenti e li identifica come
potenziali 'dispersi' nel passaggio alla fase di studi successiva, dove si hanno invece percentuali di
dispersione attorno al 20% nel primo anno di scuola secondaria e all'incirca 18% nel secondo anno di
scuola secondaria.
Gli elementi che caratterizzano l'insuccesso sono da ricercare principalmente nell'ambiente
socio- culturale deprivante e spesso economicamente instabile che genera una serie di fenomeni
che si acuiscono con il trascorre dell'età e con l'aumentare delle difficoltà che si incontrano nello
studio. Tali fenomeni come inadeguatezza e scarsa autostima, difficoltà di relazione, limitate capacità
comunicative innescano quello che possiamo definire un 'disagio educativo' con conseguente
esclusione sociale.
Proprio nella difficoltà di comunicare con l'ambiente circostante, ambiente inteso come insieme
delle relazioni sociali che un ragazzo instaura con il territorio, si può individuare uno dei fattori
fondamentali di abbandono, o comunque di marginalizzazione.
52
Migliorare quindi la "comunicazione" sia attiva che passiva dei destinatari del progetto può
consentire loro una migliore interazione col sistema di relazioni sociali, in particolare con le "agenzie
educative" e quindi contrastare efficacemente sia i fenomeni di dispersione, sia quelli di
marginalizzazione.
La valenza fortemente innovativa consiste nel porre al centro del processo educativo la
comunicazione. Tutte le discipline, attraverso il perseguimento di competenze trasversali,
concorrono a trasferire ai destinatari la consapevolezza che l'apprendimento è essenzialmente
comunicazione", quindi le tecniche di comunicazione diventano strumento cardine di apprendimento.
Inoltre le regole della comunicazione sono riconducibili alle regole che disciplinano i rapporti socialì ,
pertanto migliorare la comunicazione significa anche educare al rispetto delle regole.
Il progetto, articolato in 6 moduli, utilizzando la metodologia del "doing to learning" si propone
di sviluppare la capacità del destinatario di comunicare in tutte le sue forme (verbale, paraverbale,
non verbale). Pertanto, ogni forma di espressione è comunicazione, ogni forma di comunicazione ha
le sue regole (comuni a tutte le forme di comunicazione), il rispetto delle regole significa partecipazione
attiva.
Si chiude cosi il cerchio: "COMUNICO QUINDI PARTECIPO".
Le attività devono essere rivolte agli studenti iscritti, agli studenti degli altri Istituti di I e II grado
del territorio e ai giovani fino ai 25 anni di età, italiani e stranieri, prevedendo il più ampio
coinvolgimento delle diverse fasce di popolazione.
Progetto S.Co.P.E
Il Progetto S.Co.P.E. è un'iniziativa dell’Università degli Studi di Napoli Federico II. Nasce con
l’obiettivo di creare un'infrastruttura di supercomputing general purpose, basata sul paradigma del
Grid e sulle più moderne tecnologie di calcolo distribuito, a supporto della ricerca di base ed delle
Piccole e Medie Imprese.
I partecipanti sono parte attiva tra l’altro alla realizzazione e implementazione di un cluster (un
insieme di computer connessi tra loro tramite una rete telematica. Lo scopo di un cluster è quello di
distribuire una elaborazione molto complessa tra i vari computer componenti il cluster. In sostanza,
un problema che richiede molte elaborazioni per essere risolto viene scomposto in sottoproblemi
separati i quali vengono risolti in parallelo.)
53
Progetto “La bellezza della Vita: per un nuovo umanesimo”
La Curia Vescovile di Pozzuoli si è impegnata nell’elaborazione di un progetto, di durata
triennale, rivolto a tutte le scuole della Diocesi, col fine di creare un patto educativo tra la stessa Curia,
le Scuole e le agenzie che si occupano della formazione e della crescita dei ragazzi (Scuola – Chiesa
– Famiglia- territorio) per attivare una progettualità che renda forte questa collaborazione, e trovare
orientamenti comuni finalizzati alla educazione non solo culturale ma anche alla vita.
Si propone la realizzazione di attività sportive, culturali, musicali, sociali, tecnologiche e di
counseling in ambito scolastico, con eventuali opportunità a carattere interdisciplinare, in modo
da favorire processi di crescita utili alla prevenzione della dispersione scolastica e, più in generale,
del disagio giovanile;
Le attività proposte dal Progetto, opportunamente strutturate ed articolate in adeguati percorsi di
apprendimento, si prefiggono di:
concorrere allo sviluppo di coerenti comportamenti relazionali
favorire lo sviluppo cognitivo, stimolando la capacità di iniziativa e di risoluzione dei problemi
costituire un prezioso supporto alla didattica, soprattutto quando tale attività è mirata ad un
totale coinvolgimento delle scolaresche senza distinzione alcuna, ad un pieno inserimento di
tutti gli alunni e ad una reale integrazione degli alunni diversamente portatori di Bisogni Speciali;
Nell’ambito del progetto, alle Associazioni viene affidato il compito di operare nelle Istituzioni
Scolastiche con i propri volontari che affiancheranno gli insegnanti di classe in orario curriculare e/o
extra-curricolare (da specificare), secondo calendari da concordare, per raggiungere gli obiettivi
programmati.
Le Istituzioni Scolastiche si impegnano a mettere a disposizione, per la realizzazione del
progetto, i propri laboratori, gli impianti coperti e/o scoperti normalmente utilizzati per le attività e
tutti i materiali necessari allo svolgimento delle attività previste, nonché il personale docente
volontariamente coinvolto come previsto dall’art. 7 del DPR 275/1999.
Gli Insegnanti delle classi mantengono il loro ruolo di depositari dell’attività didattica e, perciò, anche
la responsabilità della vigilanza sugli alunni nel corso delle attività, svolgendo, pertanto un ruolo
attivo nella realizzazione delle attività e nella verifica delle finalità previste nel progetto.
I volontari delle Associazioni, autorizzati ad operare con le classi, si impegnano a svolgere, senza
alcun onere economico a carico dell’Istituzione Scolastica, una funzione di affiancamento e di
consulenza dei docenti delle classi stesse e sono, quindi, responsabili della correttezza delle
54
attività proposte, in coerenza con le finalità del progetto. Nel rapporto con i discenti, inoltre, i
volontari si impegnano ad attuare modalità di relazione e di comunicazione consone al ruolo
educativo che sono chiamati a rivestire e, nel contempo, a favorire un clima di lavoro sereno ed un
coinvolgimento attivo di tutti gli alunni partecipanti. L’attività prevista dal Progetto interesserà le
classi delle Istituzioni Scolastiche aderenti al Progetto e le loro famiglie.
Il calendario degli interventi sarà predisposto annualmente (o periodicamente) dal Gruppo di
Progetto, in accordo con gli insegnanti delle classi e dei laboratori interessati e proposti dalle singole
I.S. L’Istituzione Scolastica si impegna a monitorare le attività realizzate inviando un feedback al
termine di ogni percorso realizzato mediante la compilazione di una griglia di valutazione finale.
Nucleo Sommozzatori “Augusto Righi”
Dall’a.s. 2016-17 inizia ufficialmente la formazione del Nucleo Sommozzatori dell’ITI “Augusto
Righi”. Il corso, unico nel suo genere in Italia e tra i primi in Europa, gestito dal Gruppo Subacquei
Federali FIPSAS di Napoli permetterà agli studenti dell'Istituto di entrare in contatto con la più
importante risorsa del territorio partenopeo: il mare. Un corso per imparare ad esplorare i fondali
marini diventando esperti sub. Le lezioni di teoria e pratica verranno fatte in piscina.
Dopo lo studio delle tecniche di subacquea e delle modalità di salvamento ed utilizzo delle
attrezzature, gli studenti del «Righi» passeranno alla pratica con una serie di immersioni nella piscina
del Cus, il centro sportivo universitario di via Campegna. Le ore di corso sono scansionate nel modo
seguente:
12 ore di teoria sulla subacquea, le attrezzature, i comportamenti da tenere in acqua
10 ore di immersioni in piscina
6 immersioni in mare
Al termine del corso gli studenti sosterranno un esame per il conseguimento del brevetto P1.
Progetto “Memoria per riflettere”
Il progetto, elaborato per l’ a.s. 2017/18 dai docenti del Dipartimento di Materie Umanistiche, si
propone il coinvolgimento di un cospicuo numero di classi, secondo un calendario che preveda in classe
momenti di riflessione, lavoro e progettazione, anche di prodotti multimediali. Sono previsti 3 incontri
in aula magna durante i quali interverranno anche ospiti esterni. La scansione temporale di tali incontri
è la seguente:
55
Novembre: incontro tematico "Contro la violenza sulle donne"
Gennaio: incontro tematico in occasione della giornata della Memoria dedicata a "L'olocausto delle
minoranze: omosessuali, rom"
Marzo: "Giornata nazionale della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime delle mafie"
Programma Erasmus+
Erasmus Plus è il programma dell’Unione europea per l’Istruzione, la Formazione, la Gioventù e lo
Sport 2014-2020.
Gli obiettivi Erasmus+ per l’istruzione scolastica prevedono:
Migliorare le competenze del personale della scuola e rafforzare la qualità dell’insegnamento e dell’apprendimento
Ampliare la conoscenza e la comprensione delle politiche e delle pratiche educative dei paesi europei
Innescare cambiamenti in termini di modernizzazione e internazionalizzazione delle scuole
Promuovere attività di mobilità all’estero per gli alunni e lo staff delle scuole.
L’ITI Righi ha una consolidata esperienza nei progetti di internazionalizzazione. Attualmente sono in corso
due Partenariati strategici che fanno parte dell’Erasmus Plus Azione Chiave 2, Cooperazione per
l’innovazione e lo scambio di buone pratiche:
Il progetto “RemoteLab - A common teaching resource for European schools” coinvolge 4
istituti superiori (Germania, Spagna, Turchia e Italia), ha durata biennale e prevede scambi a breve
termine di gruppi di allievi impegnati in attività di apprendimento. Il progetto è focalizzato sullo
sviluppo e l’uso di un ambiente di elearning open source attraverso cui produrre e scambiare materiale
didattico.
Il progetto “Getting to know, sharing and enjoying our cultural heritage” coinvolge 6 paesi
(Spagna, Romania, Gran Bretagna, Polonia, Grecia, Italia) ha durata biennale, si propone di sollecitare
la riflessione sul patrimonio culturale di ciascun paese e produrre materiale didattico utilizzando le ICT.
In particolare l’ITI Righi si occuperà di guidare le scuole partner nello sviluppo di app per cellulari e
tablet. Sono previsti scambi a breve termine di gruppi di allievi impegnati in attività di apprendimento.
56
La Pratica Sportiva Si tratta di un’attività sportiva extracurriculare finalizzata alla partecipazione dei nostri allievi alle
gare dei Giochi Sportivi Studenteschi. Tale attività è tesa a sviluppare le capacità motorie finalizzate
ad una sana competizione ed all’ampliamento delle conoscenze tecnico-tattiche delle varie discipline
nonché a promuovere il senso di appartenenza alla comunità scolastica.
Certificazione in lingua inglese: Conseguimento KET, PET, FCE (certificazioni A2, B1, B2)
In considerazione della sempre maggiore rilevanza delle certificazioni linguistiche sia nell’ambito
lavorativo che in quello universitario, in special modo quelle riguardanti l’inglese a livello di comunità
europea, il nostro Istituto già da tempo ha attivato dei corsi strutturati per il conseguimento delle
Certificazioni Cambridge ESOL :
Key English Test (KET) – Costituisce il primo livello degli esami Cambridge ed è inserito a livello A2
dal Quadro Comune Europeo del Consiglio d’Europa.
Preliminary English Test (PET) - Costituisce il secondo livello degli esami Cambridge ed è di livello
B1. Il candidato che supera questo esame è in grado di fronteggiare circostanze in cui è richiesto
un uso quotidiano della lingua, ma riesce anche a percepire opinioni, atteggiamenti e stati d’animo
nella lingua inglese parlata e scritta.
FIRST Certificate in English (FCE)- Ritenuto un esame di livello intermedio superiore e inserito al
livello B2 del QCER, l’esame è riconosciuto da molte università italiane e britanniche e costituisce una
valida qualifica per tutti coloro che intendono lavorare e studiare all’estero.
Tutti i corsi, svolti in orario extracurricolare, sono rivolti agli allievi interni dell’istituto selezionati
in base agli esiti dei test di ingresso.
Progetto “Spazio Ascolto di Istituto”
Il progetto nasce dal riconoscere la scuola come luogo di vita, spazio di comunicazione e di
confronto tra coetanei e non. Un luogo per promuovere il benessere fisico, psicologico e relazionale
dei ragazzi, che vivono nella scuola un tempo importante della propria esistenza.
L’obiettivo del progetto è quello di valorizzare l’individuo nella propria interezza rendendolo libero di
esprimersi nel rispetto dell’altro e di se stesso. Le esperienze all’interno della scuola possono aiutare a
57
crescere ma, a volte, possono creare disagi, che, molto spesso, si aggiungono ad altre problematiche
individuali, che acuiscono maggiormente il disagio.
All’interno dello spazio ascolto gli alunni possono essere liberi di portare i propri vissuti e di imparare a
gestirli o a fronteggiarli con strategie adeguate. Qualora nel corso dei colloqui si evidenziassero
problematiche strutturali o comunque più profonde lo studente verrà inviato ai servizi pubblici
dell’area territoriale di competenza, più precisamente al Polo Famiglia della X Municipalità con cui
l’Istituto collabora. Il progetto è rivolto anche ai genitori qualora ne facessero richiesta.
Progetto “Laboratorio di Biologia”
Il progetto prevede di implementare le attività da svolgere nel laboratorio scientifico e di chimica
in compresenza con docenti di queste due discipline affinché siano la principale modalità di approccio
alla Biologia. Sono previsti i seguenti moduli:
1. Il metodo sperimentale e la sua applicazione.
2. La scheda di laboratorio.
3. Il microscopio ottico composto.
4. Lo stereoscopio.
5. Preparazione di vetrini a fresco e colorati.
6. Visione di vetrini già preparati.
7. Semplici esperimenti sulle proprietà dell’acqua.
8. Esperimenti concordati con i docenti delle discipline in compresenza che verranno scelti in base
agli argomenti di biologia svolti nelle classi.
Per quanto riguarda la metodologia didattica si adotteranno: input frontali, problem solving, didattica
per mappe concettuali, cooperative learning and working, didattica metacognitiva.
Gli studenti acquisiranno le seguenti conoscenze: struttura e funzione del microscopio ottico composto
e dello stereoscopio; conoscenze teoriche sugli argomenti che verranno presentati in laboratorio.
Per quanto riguarda le competenze, al termine del corso gli allievi sapranno:
1. Applicare il metodo sperimentale,
2. Far funzionare un microscopio e uno stereoscopio,
3. Preparare un vetrino a fresco e colorato
4. Allestire un esperimento e illustrarlo sia in forma orale che scritta, compilando nelle sue parti la
scheda di laboratorio.
58
Si valuteranno le capacità di collaborare insieme per la soluzione dei problemi, di organizzare le
attività di gruppo e l’impegno nel portare avanti il progetto. La partecipazione attiva degli alunni alle
attività del progetto inciderà sul voto di condotta e sul voto della disciplina coinvolta. Potranno essere
scelti gli alunni più collaborativi e interessati per illustrare le attività svolte in occasione degli Open
Days.
Progetto PrEmo: “L’intelligenza emotiva a scuola”
Si tratta di un progetto di educazione alle emozioni che ha un duplice obiettivo generale:
favorire un processo di conoscenza delle emozioni in modo da stimolare l’elaborazione
metacognitiva sul valore funzionale/disfunzionale di alcune emozioni, pensieri e comportamenti
in relazione al contesto.
accogliere ansie, dubbi, incertezze, curiosità, angosce e timori relativi sia all'ambito delle
relazioni familiari, socio-amicali e scolastiche, sia ai processi di crescita emotiva, fisica, cognitiva
e alla percezione di sé.
Tra gli obiettivi specifici particolare risalto sarà dato ai seguenti punti:
Formazione dei docenti e studenti referenti allo scopo di acquisire le competenze necessarie per
prevenire disagi evolutivi;
Stimolare negli alunni l’acquisizione di una maggiore conoscenza e consapevolezza delle
emozioni proprie e altrui;
Rafforzare l’autostima e la fiducia nel rapporto con gli altri;
Migliorare la qualità della vita a scuola con risvolti positivi anche in famiglia;
Aumentare le capacità relazionali e affettive che favoriscono una buona costruzione
dell'identità;
Aumentare la motivazione allo studio;
Fornire un sostegno per prevenire e gestire eventuali difficoltà scolastiche;
Offrire uno spazio di ascolto e un contenitore dove esprimere quelle emozioni, ansie, paure che
influenzano negativamente la quotidianità.
Il progetto si articolerà in due fasi :
formazione dei docenti e studenti finalizzati ad introdurre una serie di procedure, tecniche e
strategie, validate e testate scientificamente per aiutare gli alunni ad individuare, gestire e
modulare correttamente le emozioni e il proprio mondo interiore;
59
Strutturazione di “Spazio Dedicato” finalizzato ad offrire ai ragazzi la possibilità di prevenire o di
affrontare le diverse forme di disagio.
Il progetto, finalizzato alla prevenzione del disagio minorile è promosso dalla Direzione Generale
dell’Ufficio Scolastico Regionale della Campania in collaborazione con l’Ospedale Buon Consiglio
Fatebenefratelli di Napoli e l’Università degli Studi Internazionali di Roma.
Agli incontri di formazione potranno partecipare 10 studenti, selezionati a cura delle istituzioni
scolastiche, e un docente referente per l’inclusione individuato dal Dirigente Scolastico. Ogni
incontro sarà suddiviso in una prima parte di formazione/informazione, seguita da una parte
laboratoriale di confronto e discussione di specifici casi.
Gli esperti che parteciperanno al progetto lavoreranno in sinergia con le scuole al fine di
rendere lo “Spazio Dedicato ” un punto di riferimento che offra accoglienza e ascolto alle
diverse forme di disagio percepite e soprattutto un luogo dove poter aiutare i giovani ad
attenuare i pregiudizi rispetto alla richiesta di aiuto.
Le attività di ascolto verranno realizzate attraverso colloqui individuali di consulenza e non
avranno carattere terapeutico. L'allievo sarà accolto nelle proprie richieste attraverso una
modalità empatica, non giudicante, con l'obiettivo di aiutarlo nell'analisi del problema e nella
comprensione del proprio vissuto.
WWF URBAN NATURE 2018
Il progetto, in collaborazione con Carabinieri, Associazione Nazionale Musi Scientifici,
WWF nazionale e territoriale è volto a promuovere la biodiversità in città. Tra gli obiettivi, di
URBAN NATURE, iniziativa in atto su tutto il territorio nazionale dedicata dal WWF Italia alla
natura urbana, ci si propone di:
Generare un modo di pensare gli spazi urbani dando più valore alla natura.
Promuovere azioni virtuose da parte di amministratori, comunità, cittadini, imprese,
università e scuole per proteggere e incrementare la biodiversità.
Se biodiversità è diversità della vita, cioè l’insieme di habitat, piante e animali, allora la
biodiversità urbana è l'insieme di natura selvatica che vive nelle nostre città.
Perché la biodiversità non esiste solo fuori da noi, in luoghi lontani con specie faunistiche e
floristiche esotiche e sconosciute, ma anzi è molto più vicina e accessibile di quanto si possa
immaginare. Le città, e le loro periferie, possono infatti essere “lette” adottando la lente della
60
biodiversità e le scoperte saranno molteplici. Tra l’altro gli esperti stanno sempre più
confermando un aumento di biodiversità nei contesti urbani. Recentemente è stato scoperto
che le città sono diventate anche luoghi-rifugio per la biodiversità, come ad esempio per
farfalle, api e impollinatori in generale che fuggono luoghi poco salutari per la loro vita, come
nel caso dei campi coltivati in modo intensivo con l’uso di pesticidi.
L’iniziativa è rivolta agli studenti e docenti delle Scuole Superiori che, dopo un primo incontro
presso la sede scolastica, sono invitati a realizzare uno spot o un breve video sull’importanza
della Natura in città e ad attivarsi per “adottare” uno spazio di natura da valorizzare o
riqualificare vicino alla Scuola .
Progetto “Non stiamo zitti”
La violenza e gli abusi hanno diversi volti, e colpiscono migliaia di bambini e adolescenti. “Non
stiamo zitti” è il progetto di Telefono Azzurro per rompere il silenzio che nasconde queste
drammatiche situazioni, a partire dal bullismo, una violenza tra coetanei dalle drammatiche
conseguenze.
Il Progetto prevede 2 momenti di formazione, della durata di 3 ore ciascuno, a cura di un tutor
di Telefono azzurro per gli alunni di una classe dell’Istituto; un incontro di formazione, sempre a
cura del tutor di Telefono azzurro, della durata di 2 ore, per 2 docenti referenti della classe
coinvolta nel progetto; la formazione in piattaforma di 5 docenti dell’Istituto interessati; un
momento di formazione/informazione collegiale.
Protocollo d’Intesa tra ITI Righi e Polo Territoriale per le famiglie (X Municipalità)
L’intesa tra l’Istituto ed il Polo Territoriale, rappresentato dalla Coop. Sociale “Il
Quadrifoglio”, mira a prevenire ed intervenire, utilizzando la competenza e professionalità degli
esperti della struttura pubblica di riferimento, in tutte le situazioni di disagio minorile, giovanile
e delle famiglie degli alunni dell’Istituto.
Obiettivi dell’intesa sono:
inserire l’Istituto in una rete di collaborazione e scambio con gli enti territoriali, al fine di
intervenire efficacemente in tutte le situazioni che necessitano di sostegno socio-
educativo
diffondere le attività e favorire la partecipazione degli alunni e delle loro famiglie
61
realizzare incontri formativi sul tema della genitorialità rivolti a docenti e genitori degli
alunni dell’Istituto
Progetto “Ciudadania/Scholas Occurrentes”
Il progetto è frutto di un’intesa tra il MIUR e la fondazione pontificia “Scholas Occurrentes”
L’obiettivo del progetto è quello di favorire l’inclusione sociale, l’integrazione degli studenti, la
promozione della cultura dell’incontro per la pace, anche attraverso l’uso di metodologie digitali.
Il progetto è rivolto agli studenti del penultimo anno delle scuole secondarie superiori e tende, in una
prima fase, a favorire l’incontro e la cooperazione tra studenti della stessa età provenienti da zone
differenti della stessa città. La fase internazionale del progetto prevede la partecipazione di alcuni
studenti italiani che hanno partecipato alla prima fase e di studenti di altri paesi.
62
4.6 ORGANIZZAZIONE E AMBIENTI DI APPRENDIMENTO
Sono garantiti un minimo di 200 giorni di lezione secondo lo standard europeo per la scuola
secondaria, effettuate entro i limiti del calendario regionale.
L’anno scolastico, come deliberato dal Collegio dei docenti, è articolato su due quadrimestri.
4.6.1 Orario delle lezioni
Prime Lunedì e Venerdì 08.00- 14.00
Martedì, Mercoledì e Giovedì 08.00- 15.00
Seconde Lunedì,Mercoledì e Venerdì 08.00- 14.00
Martedì e Giovedì 08.00- 15.00
Triennio Lunedì, Mercoledì e Venerdì 08.00–14.00
Martedì e Giovedì 08.00- 15.00
Serale Dal Lunedì al Venerdì 17,00-22.00
4.6.2 Orario ricevimento del Dirigente Scolastico e delle Segreterie Dirigente Scolastico Dal Lunedì al Venerdì 11.00-13.00 Segreteria Amministrativa Lunedì 10.30-12.30
Mercoledì 10.30-12.30
Venerdì 10.30-12.30
Segreteria Didattica Lunedì 08.30-10.30
(Corso diurno) Mercoledì, Venerdì 10.00-12.00
Martedì 14.30-16.30
Segreteria Didattica Martedì 16.30-18.30
(Corso serale) Giovedì 16.30-18.30
63
4.6.3 Organizzazione didattica: “Combattere la dispersione, favorire il successo scolastico e l’inclusione, promuovere le eccellenze”.
Uno dei punti essenziali della nostra mission è ridurre la dispersione e l’insuccesso scolastico,
nonché promuovere le eccellenze.
Utilizzando anche le risorse dell’organico di potenziamento istituito dalla legge 107/2015 saranno
attivate diverse strategie:
Classi aperte:
Gli allievi a rischio dispersione verranno coinvolti in orario curricolare in attività alternative finalizzate
a:
Promuovere e sviluppare la “formazione del cittadino” educando gli alunni alla legalità, al
rispetto delle differenze e al dialogo interculturale.
Favorire relazioni umane rispettose e solidali sviluppando l'acquisizione progressiva delle
regole fondamentali che consentono di “vivere in relazione con gli altri”, cioè collaborare
e partecipare, interagire in gruppo, gestendo la conflittualità e contribuendo alla
realizzazione delle attività collettive, nel riconoscimento dei diritti fondamentali altrui;
Educare a comportamenti sostenibili attraverso se stessi, gli altri e l’ambiente.
Uso consapevole delle tecnologia e dei social network, volto anche a contrastare episodi
di cyberbullismo.
Classi capovolte: la “Flipped Classroom”
I docenti del Righi hanno in programma una formazione specifica sulla nuova metodologia
didattica della flipped classroom che dovrebbe consentire di potenziare il loro intervento didattico,
dedicando più spazio al recupero individualizzato e alla cura delle eccellenze.
Una flipped classroom è un modello pedagogico nel quale le classiche lezioni e l’assegnazione
del lavoro da svolgere a casa, vengono capovolti. L’insegnante assegna per casa ai propri studenti
alcuni materiali multimediali da esaminare su un dato argomento, prima di trattarlo in classe. In
questo modo, poiché gli studenti hanno già un’infarinatura generale dei contenuti da
affrontare, si può dedicare il tempo a disposizione a scuola per dare chiarimenti, effettuare delle
esercitazioni e approfondire le conoscenze.
64
4.7 LA VALUTAZIONE
4.7.1 La Valutazione: aspetti normativi
La valutazione è un momento fondamentale della vita scolastica in quanto consente di verificare
costantemente la validità dei processi formativi in atto, al fine di favorire il raggiungimento di livelli
adeguati di apprendimento per ciascun alunno e di apportare eventuali correttivi didattici ed
organizzativi ove si rivelino punti critici nel percorso intrapreso.
La valutazione non è la media matematica dei voti conseguiti nelle varie discipline ma si articola nei
seguenti momenti:
diagnostica: in quanto accerta i prerequisiti indispensabili per un progetto educativo-
formativo;
sommativa: in quanto esprime un giudizio numerico sul percorso didattico dell’alunno;
formativa: in quanto mette in evidenza i cambiamenti positivi dell’alunno, coinvolgendolo in
un ruolo attivo di autovalutazione;
orientativa: in quanto tende a selezionare e a rafforzare le attitudini dell’alunno e a
maturare le sue capacità decisionali.
Nel procedere alla formulazione dei criteri di valutazione, in ottemperanza ai principi stabiliti nel DPR
122/09, il CdD, nelle sue articolazioni funzionali dei Dipartimenti, ha elaborato griglie di valutazione
della condotta e dei saperi disciplinari di seguito riportate.
4.7.2 La Valutazione: saperi essenziali
I singoli dipartimenti hanno individuato per ogni materia le conoscenze e le competenze fondamentali
che devono costituire il patrimonio irrinunciabile di ogni studente.
Le schede sui saperi essenziali vengono rielaborate ed aggiornate ogni anno e sono pubblicate sul sito
della scuola.
65
4.7.3 Valutazione finale e verifica dei risultati didattici
Gli studenti per essere ammessi alla valutazione finale non devono superare il 25 % di assenze
del monte ore previsto per l’anno scolastico (1056 h ). Sono previste deroghe deliberate dal CdD
per motivi certificati relativi a motivi di salute, gravi motivi familiari, partecipazione ad attività
sportive agonistiche.
L’allievo è promosso a giugno se consegue una valutazione sufficiente (non inferiore a 6/10) in
tutte le materie.
L’allievo che consegue allo scrutinio finale un massimo di due mediocrità (5/10) può essere
promosso e gli verrà assegnato un piano di recupero da svolgere nel periodo estivo.
L’allievo che allo scrutinio finale consegue un massimo di due insufficienze può ottenere la
sospensione di giudizio, partecipare quindi ai corsi estivi organizzati dalla scuola nel mese di giugno-
luglio oppure prepararsi autonomamente e sostenere successivamente, entro il 31 agosto, una prova
che accerti il superamento dell’insufficienza.
Gli allievi del quinto anno al termine dell’anno scolastico, per poter essere ammessi all’esame,
devono ottenere la sufficienza in tutte le materie.
Gli alunni del triennio promossi alla classe successiva conseguono ogni anno un “credito
scolastico” che costituisce la base del voto di diploma. Il credito viene assegnato secondo quanto
descritto dalla tabella seguente:
M
(media dei voti)
Terzo
anno
Quarto anno Quinto anno
6 3– 4 3– 4 4– 5
6 <M≤7 4– 5 4– 5 5– 6
7 <M≤8 5– 6 5– 6 6– 7
8 <M≤9 6– 7 6– 7 7– 8
9 <M≤10 7– 8 7– 8 8– 9
Il consiglio di classe, in casi in cui ritenesse necessario può, facendo valere la sua primaria ed
imprescindibile competenza nella valutazione della classe nel suo complesso, derogare dalle
indicazioni precedenti e valutare la possibilità di promuovere l’allievo pur al di fuori dei parametri
stabiliti, indicando le motivazioni didattiche formative in forma chiara ed inequivocabile.
66
4.7.4 Griglia per l’attribuzione del voto di condotta
Il comportamento degli studenti, valutato dal Consiglio di Classe, concorrerà alla valutazione
complessiva dello studente e, ai sensi del D.L. n. 137 del 01 settembre 2008, determinerà, se
insufficiente, la non ammissione alla classe successiva o la non ammissione agli Esami di Stato. Per
l’attribuzione del voto di condotta si propone una griglia comune, finalizzata a valutare il
comportamento degli alunni secondo criteri omogenei.
D
E
S
C
R
I
T
T
O
R
I
INDICATORI
Frequenz
a A
Comportamento
B
Partecipazione
C
Impegno
D
Voto
Assidua (n° assenze ≤ al 5% dei
giorni di lezione escluse quelle
per motivi scolastici).
Puntualità costante (fino a 2
ritardi e/o uscite anticipate a
quadrimestre).
Esemplare, spiccato
senso di
responsabilità e
affidabilità
Attenta, interessata, massima disponibilità a collaborare in modo propositivo, interazione proficua con compagni e docenti
Lodevole, costante, attenta cura del materiale scolastico, completa autonomia, precisione e puntualità nei lavori
9-10
Regolare (n° assenze ≤ 10%
dei giorni di lezione escluse
quelle per motivi scolastici)
Puntualità regolare (fino a 4
ritardi e/o uscite anticipate
a quadrimestre).
Corretto e responsabile
Attenta, interessata,
collaborazione
costruttiva, interazione
positiva con compagni e
docenti
Proficuo, costante,
attenta cura del
materiale
scolastico, buona
autonomia,
puntualità nei lavori
assegnati
8
Abbastanza regolare (n° assenze ≤ 15% dei giorni di lezione escluse quelle per motivi scolastici)
Puntualità abbastanza regolare
(fino a 6 ritardi e/o uscite
anticipate a quadrimestre
Vivace ma
complessivamente
corretto, senza
note o sanzioni
disciplinari sul
registro di classe.
Interessata e costante
ma non sempre attiva,
confronto ed
interazione corretta
con compagni e docenti
Assiduo, cura del materiale scolastico, puntualità nei lavori assegnati
7
Non molto regolare (n°
assenze
≤ 20% dei giorni di lezione
escluse quelle per motivi
scolastici)
Puntualità limitata (fino a 8
ritardi e/o uscite anticipate a
Generalmente
corretto, lievi note
disciplinari sul
registro di classe,
nessuna sanzione
disciplinare
Non sempre attiva,
confronto ed
interazione corretta
con compagni e docenti.
Regolare,
sufficiente cura
del materiale
scolastico,
svolgimento non
sempre puntuale dei
lavori assegnati
6
Molto irregolare (n° assenze
superiori al 20% delle ore
totali di lezione), molti ritardi
e/o uscite anticipate talvolta
prive di giustificazioni (più di
10 ritardi e/o uscite
anticipate a quadrimestre).
Scorretto, poco responsabile, ripetute note e sanzioni disciplinari sul registro di classe, allontanamento temporaneo dalla
Nulla, assenza di attenzione, gravi e ripetuti disturbi in classe.
Nullo, non esegue i
compiti, non porta il
materiale scolastico,
si disinteressa
completamente delle
attività didattiche, si
sottrae alle verifiche
5
67
4.7.5 Griglia di valutazione disciplinare
INDICATORI
D
E
S
C
R
I
T
T
O
R
I
Conoscenze Competenze Capacità Voto
Molto negativo Nessuna
Poche/pochissime
conoscenze
Non riesce ad applicare le
sue conoscenze e
commette gravi errori
Non è capace di effettuare
analisi e sintesi delle conoscenze
acquisite.
Non è capace di
1-2
Insufficiente Frammentarie e Riesce ad applicare le
conoscenze in compiti
semplici, ma commette
Errori anche gravi
Effettua analisi e sintesi solo
parziali ed imprecise.
Sollecitato e guidato
effettua valutazioni non
3-4
Mediocre Superficiali e non
del tutto
complete
Commette qualche errore
non grave nell’esecuzione di
compiti piuttosto semplici
Effettua analisi e sintesi ma
non complete ed
approfondite. Guidato e
sollecitato sintetizza le
conoscenze acquisite e sulla
5
Sufficiente Complete ma non
approfondite
Applica le conoscenze
acquisite ed esegue compiti
senza fare errori.
Effettua analisi e sintesi
complete, ma non
approfondite. Guidato e
sollecitato riesce ad
effettuare valutazioni anche
6
Discreto Complete ed
approfondite.
Esegue compiti complessi e sa
applicare i contenuti e le
procedure, ma commette
qualche errore non grave.
Effettua analisi e sintesi
complete ed approfondite.
Effettua valutazioni
autonome parziali, ma non
7
Buono Complete,
approfondite e
coordinate
Esegue compiti complessi e sa
applicare i contenuti e le
procedure, ma commette
qualche imprecisione.
Effettua analisi e sintesi
complete. Valuta
autonomamente, pur con
qualche incertezza.
8
Ottimo/eccellente Complete, approfondite,
coordinate, ampliate,
personalizzate
Esegue compiti complessi,
applica le conoscenze e le
procedure in nuovi contesti e
non commette errori.
Coglie gli elementi di un
insieme, stabilisce relazioni,
organizza autonomamente e
completamente le conoscenze
e le procedure acquisite.
Effettua valutazioni autonome,
complete, approfondite e
personali.
9-10
68
4.7.6 Modalità di comunicazione delle valutazioni
Il rendimento scolastico e il comportamento sono comunicati periodicamente alle famiglie
attraverso:
l’accesso personale al registro elettronico;
il documento di valutazione alla fine del primo e secondo periodo didattico, sempre in
formato elettronico;
Incontri periodici Scuola-Famiglia
segnalazioni scritte che il Coordinatore di Classe provvede ad inviare alle famiglie qualora il
Consiglio di classe lo ritenga opportuno;
la pubblicazione degli esiti finali successivi agli scrutini a conclusione dell’anno scolastico;
comunicazioni da parte dell’Ufficio di Segreteria.
4.7.7 Modalità di recupero delle carenze formative
Recupero in itinere
Utilizzando anche le risorse dell’organico di potenziamento istituito dalla legge 107/2015 il nostro
istituto ha previsto diverse modalità di sostegno agli allievi volte al recupero delle carenze
formative:
Classi aperte: nel corso delle attività curriculari diurne, in alcuni periodi dell’anno,
verranno organizzati gruppi interclasse di allievi di livello omogeneo che svolgeranno
attività di recupero, consolidamento e potenziamento.
Sportello didattico: si svolge in orario pomeridiano; gli alunni scelgono l’insegnante e
prenotano la lezione presso il collaboratore scolastico del piano addetto a tale compito; il
docente sceglie il giorno e l’ora in uno o piu giorni alla settimana; lo sportello terminerà il
15 di Maggio; dopo gli scrutini del 1° quadrimestre, lo sportello didattico sarà potenziato e
sarà rivolto prioritariamente agli studenti con carenze da recuperare.
Recupero estivo
Per gli studenti ai quali è stato sospeso il giudizio nello scrutinio di Giugno vengono effettuate
attività di recupero per facilitare il superamento dei Debiti Formativi, in particolare :
i docenti consegnano agli studenti programmi svolti ed indicazioni per lo studio estivo e
programmano prove comuni per classi parallele;
69
In un periodo compreso tra le ultime due settimane di Giugno e le prime due settimane di
Luglio, secondo un calendario stabilito dalla scuola, vengono organizzati corsi di recupero. Il
test di verifica volto ad accertare il superamento del debito formativo verrà effettuato nel
corso del mese di luglio dopo la conclusione dei suddetti corsi di recupero;
La frequenza è obbligatoria. Le famiglie degli studenti che non intendono avvalersi del
recupero estivo sono tenute a dichiararlo per iscritto in segreteria.
70
4.8 ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA (ruoli, funzioni, dipartimenti, commissioni)
4.8.1 Figure di Sistema
Staff di Presidenza: 1° Collaboratore, 2° Collaboratore, Responsabile della rete informatica di Istituto, Animatore Digitale, Figure Strumentali.
Funzioni Strumentali al Piano dell’Offerta Formativa
Le aree ed i docenti individuati sono cinque:
AREA 1: Coordinamento del Piano dell'0fferta Formativa
Revisione ed aggiornamento del P.T.O.F., documentazione e pubblicizzazione delle attività
dell’Istituto.
Attività di raccordo tra tutte le figure di sistema per garantire l’unitarietà delle attività svolte in
armonia col PTOF.
Coordinamento dell’attività di progettazione (raccolta ed analisi dei progetti, controllo della
coerenza dei progetti con il P.T.O.F.)
AREA 2: Supporto allo sviluppo professionale ed al lavoro dei docenti
Individuazione dei bisogni formativi dei docenti
Redazione del piano di formazione per i docenti e valutazione dell’efficacia dei progetti di
formazione realizzati
Supporto ai docenti nelle procedure della programmazione annuale e della sua verifica in
itinere, nella stesura della relazione finale disciplinare, nell’attività di elaborazione,
monitoraggio e rettifica degli strumenti per la valutazione oggettiva degli alunni
Accoglienza dei nuovi docenti e supporto ai docenti tutor.
AREA 3: Interventi e servizi per gli studenti
Elaborazione di una programmazione didattica relativa agli interventi di recupero, in
sinergia con i coordinatori di dipartimento ed i coordinatori di classe
Raccolta dati sui debiti formativi assegnati al termine dell’anno scolastico;
Definizione del calendario dei corsi di recupero extracurriculari
Divulgazione di tutte le informazioni relative a progetti, iniziative, concorsi di interesse per gli
studenti
71
Coordinamento delle attività extracurricolari: visite didattiche
Attività di ascolto per gli studenti e le famiglie
AREA 4: Orientamento
Orientamento in entrata:
a) Cura i rapporti con le scuole secondarie di primo grado del territorio e promuove la
collaborazione tra i docenti dei diversi ordini per facilitare il passaggio tra la scuola secondaria
di primo grado e la secondaria di secondo grado.
b) Promuove e predispone una serie di incontri con docenti degli ordini diversi delle scuole del
territorio per orientare gli alunni alla scelta del tipo di istruzione più adeguata.
c) Promuove incontri con i genitori degli alunni della scuola secondaria di primo grado per la
diffusione dell’offerta formativa della scuola.
Orientamento in itinere (passaggio dal primo al secondo biennio della secondaria di
secondo grado: scelta dell’articolazione)
Orientamento in uscita verso l’Università
Orientamento in uscita verso il mondo del lavoro
AREA 5: Valutazione del Sistema Scuola
Coordina il gruppo di Miglioramento per la stesura del RAV e del Piano di Miglioramento.
Esegue un monitoraggio in itinere sull’avanzamento delle azioni previste nel PdM
Cura l’organizzazione e lo svolgimento delle prove INVALSI
Relaziona al Collegio dei Docenti sulle azioni della valutazione di sistema.
Lo svolgimento delle attività delle funzioni strumentali può richiedere la collaborazione di un
gruppo di docenti per programmare e realizzare specifiche attività.
In particolare coerentemente con l’avvio del Sistema Nazionale di Valutazione (DPR n.80/2013) e con
la direttiva MIUR n.11/2014 si costituisce come supporto alla F.S. area 5 il Nucleo di Valutazione.
72
Altre figure di sistema necessarie al corretto funzionamento dell’Istituzione scolastica e nominate dal
DS sono:
• 1 Docente responsabile dei servizi di Biblioteca
• 1 Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (R.S.P.P.)
• 1 Docente responsabile del sito web dell’Istituto
• 3 Docenti componenti della Commissione Elettorale
• 1 Docente responsabile dell’Ufficio Tecnico
• 2 Docenti referenti dell’aula web/radio-TV
• 1 Docente responsabile per il CTI (Centro Territoriale per l’Inclusione) e coordinatore del gruppo GLHI
• I Docenti Coordinatori di Classe
• 1 Docente referente per CISCO
• I Docenti referenti per per l’Alternanza Scuola-Lavoro (1 docente per per ciascun indirizzo)
• I Coordinatori delle aree dipartimentali
Commissione valutazione crediti
La commissione, prevista dalla normativa dell’EDA, è stata costituita dal Dirigente Scolastico e
comprende, oltre al DS, il referente del corso serale e il I° collaboratore di presidenza. Compito
della Commissione è esaminare i curricoli e i patti formativi degli adulti iscritti al corso serale e le
proposte di attribuzione dei crediti formativi derivanti da competenze formali, non formali e
informali.
Organi Collegiali
L’Istituto si avvale, per la sua gestione democratica, degli Organi Collegiali previsti dal D.P.R. 416/74 e
dal D.P.R. 249/98 e successive modifiche ed integrazioni. In ottemperanza al DPR 88/2010 sono stati
istituiti i Dipartimenti Disciplinari, quali articolazioni funzionali del Collegio dei Docenti.
73
I Dipartimenti:
Effettuano la progettazione didattica
Elaborano i criteri comuni di valutazione del profitto e del comportamento degli alunni
Individuano gli obiettivi generali
Definiscono gli obiettivi minimi, i saperi essenziali, i metodi e gli strumenti degli interventi di
recupero
Procedono all’analisi dei libri di testo ai fini dell’adozione
Promuovono progetti ed iniziative
Contribuiscono alla stesura dei test d’ingresso dal primo e terzo anno ed alla definizione
dei test di fine anno.
Al coordinatore di Dipartimento compete: coordinare il dipartimento, riferire al D.S. e al
Collegio Docenti, collaborare con tutti i docenti Funzioni Strumentali, in particolare con la
F.S. per il P.T.O.F.).
Dipartimento Materie
Materie scientifiche (biennio)
Chimica
Fisica
Scienze
Scienze applicate
Tecnologia e disegno
Tecnologie informatiche
Materie umanistiche (biennio e triennio)
Lettere (biennio e Lingua straniera
Discipline giuridiche ed Religione
Scienze motorie
Matematica
Matematica biennio
Matematica triennio
Complementi di
Materie di indirizzo:
Informatica e Telecomunicazioni
Elettronica (Informatica)
Informatica
Sistemi
Materie di indirizzo: Elettronica
Elettrotecnica
ElettronicaE/T
Meccanica
Sistemi E/T
Telecomunicazioni
T.D.P.
Materie di indirizzo: Meccanica e meccatronica
Meccanica
Materie di indirizzo:
Chimica e biotecnologie ambientali
Chimica analitica
Chimica organica
Microbiologia
Fisica ambientale
74
Il Coordinatore di classe
All’interno dei Consigli di classe viene individuata la figura del Coordinatore di Classe che dovrà:
presiedere i Consigli di classe su delega del Dirigente Scolastico e designare un segretario
verbalizzatore;
verbalizzare, quando non presiede;
rilevare i casi di allievi in posizione critica riguardo a: evasione, dispersione, ritardi,
infrazioni disciplinari e profitto scadente in più discipline. Monitorare particolarmente
la frequenza degli allievi in obbligo scolastico e segnalare gli inadempienti per attivare la
procedura di legge.
curare la raccolta delle autorizzazioni per partecipazioni ad attività parascolastiche e/o
extrascolastiche;
raccogliere in tempo utile e revisionare il materiale necessario per procedere agli scrutini
quadrimestrali e finali.
Ambiti di partecipazione dei Genitori ai Consigli di Classe (CC)
Ottobre: elezione dei rappresentanti dei genitori nei CC e successivo insediamento
Novembre: incontro pomeridiano del CC con i genitori
Febbraio: incontro pomeridiano del CC con i genitori
Aprile: incontro pomeridiano del CC con i genitori
Riunione dei CC per i libri di testo
Giugno: incontro dei coordinatori di classe con i genitori degli alunni respinti o
con giudizio sospeso
Organo di garanzia per le impugnazioni delle sanzioni disciplinari
L’ organo di garanzia per le impugnazioni delle sanzioni disciplinari è previsto dall'art. 5, commi
2 e 3 dello Statuto delle studentesse e degli studenti.
Tale organo è presieduto dal Dirigente Scolastico, ed è costituito inoltre da :
n.1 Docente designato dal Consiglio d’Istituto
n. 1 Genitore eletto dai genitori
n. 1 Alunno eletto dagli alunni
75
5. FABBISOGNO DI ORGANICO
5.1 Posti comuni e di sostegno
SCUOLA SECONDARIA SECONDO GRADO natf02000t diurno
Classe di concorso/ sostegno
a.s. 2016-17 a.s. 2017-18 a.s. 2018-19 Motivazione: indicare il piano delle classi previste e le loro caratteristiche
A012 13 (1) 14 15 Nell’anno scolastico 2016/2017 sono presenti n° 37 classi. La previsione per gli anni successivi viene effettuata sulla base delle statistiche degli ultimi 3 anni e sulla base del naturale proseguimento verticale delle classi esistenti nell’anno scolastico 2016/17.
A026 9 (1) 10 10
AB24 8 (2) 9 9
A020 4 (1) 4 4
A034 4 4 5
A050 4 (1) 4 5
A037 3 3 3
A046 5 (3) 5 5
A041 8 9 10
A040 6 6 6
A042 3 4 4
A048 4 5 5
B016 4 5 6
B017 2 3 3
B012 2 3 3
B003 1 1 2
B015 3 3 3
IRC 2 3 3
Sostegno 15 15 15
TOTALE 100 110 116
Tra parentesi il numero di docenti coinvolti in attività di ampliamento dell’offerta formativa
SCUOLA SECONDARIA SECONDO GRADO natf02507serale
Classe di concorso/ sostegno
a.s. 2016-17 a.s. 2017-18 a.s. 2018-19 Motivazione: indicare il piano delle classi previste e le loro caratteristiche
A012 2 3 3 Il corso serale ha avuto un andamento in crescita dagli ultimi tre anni ad oggi ; la nuova normativa dei CIPIA ha consentito, attraverso una progettazione trasversale, una sinergia con il mondo del lavoro e le esigenze degli adulti del territorio.
A026 1 2 2
AB24 1 1 1
A020 1 1 1
A050 1 1 1
A040 4 4 4
B015 2 2 2
A041 1 1 1
A037 1 1 1
TOTALE 14 16 16
76
5.2 Posti per il personale amministrativo e ausiliario, nel rispetto dei limiti e dei
parametri come riportati nel comma 14 art. 1 legge 107/2015.
Tipologia n.
Assistente amministrativo 7
Collaboratore scolastico 12
Assistente tecnico e relativo profilo (solo scuole superiori)
10
DSGA 1
77
6. FABBISOGNO DI ATTREZZATURE E INFRASTRUTTURE MATERIALI
6.1 Risorse strutturali della scuola
La sede scolastica occupa una superficie coperta di circa 12000 mq più un ampio spazio
circostante adibito in parte ad area libera ed in parte a parcheggio. Il suo sviluppo verticale è di quattro
piani f.t più un piano interrato.
Gli Uffici (presidenza, ufficio del 1° Collaboratore, segreteria didattica ed amministrativa, ufficio
tecnico) sono posti a piano terra. L’ufficio dei Collaboratori del Dirigente Scolastico e la sala
insegnanti sono al primo piano.
Complessivamente sono attivi 44 aule e 20 laboratori dislocati sui vari piani con il criterio di
raggruppare in aree fisicamente vicine laboratori della medesima area disciplinare.
Una tensostruttura, una sala ping-pong e una palestra necessarie per le attività sportive, che
consentono un adeguato utilizzo degli spazi interni ed esterni.
Un'aula al piano terra, dotata di LIM e tablet, è dedicata all’apprendimento o aggiornamento dei
docenti relativamente alle nuove metodologie didattiche.
Un'aula - teatro di 250 posti con annessa una sala-museo.
Una biblioteca con sala lettura con circa 7000 libri per consultazione. In particolare la biblioteca è
composta da:
una sala conservazione libri dove sono collezionati libri di lettura, saggi e libri tecnico scientifici;
una sala lettura consultazione con sei postazioni internet ed attrezzata per video proiezioni;
un’aula da 40 posti per conferenze, visione film e programmi televisivi.
Un punto di ristoro al piano terra.
Infrastrutture di rete tra le più moderne del Sud Italia: i collegamenti tra tutti i computer della scuola
avvengono tramite dorsale ottica cablata e Wi-FI, la connessione a Internet è realizzata attraverso il
GARR ad altissima velocità.
78
Gli spazi che ospitano le infrastrutture in dotazione all’Istituto sono così distribuiti:
Infrastrutture dedicate alle discipline tecniche Quantità Descrizione 3 Laboratorio di Informatica (II° biennio + V° anno) 3 Laboratorio di Elettronica 1 Laboratorio di Sistemi per elettronica e meccatronica 1 Laboratorio di Informatica (Primo anno) 1 Laboratorio di Tecnologia e Disegno
1 Tecnologie meccaniche di processo e prodotto CATIA
1 Tecnologie e progettazione di sistemi elettrici ed elettronici Tecnologie e progettazione di sistemi automatici e
Infrastrutture dedicate alle discipline scientifiche Quantità Descrizione 2 Laboratorio di Fisica
1 Laboratorio di Chimica biennio 1 Laboratorio di Chimica triennio 1 Laboratorio di Scienze
Infrastrutture dedicate alle discipline umanistiche e alle attività motorie Quantità Descrizione 2 Laboratorio linguistico (I° biennio/II° biennio + V° anno) 2 Palestra 1 Tensostruttura
Infrastrutture a supporto delle attività didattiche Quantità Descrizione 1 Aula multimediale - Laboratorio delle Tecnologie dell' informazione e
della comunicazione (ICT) 1 Laboratorio di simulazione dei processi produttivi - Aula multimediale – Web
Radio 1 Aula convegni
A causa della rapida evoluzione tecnologica ogni anno si rende necessario un adeguamento
puntuale delle attrezzature informatico/elettroniche
Per una migliore offerta formativa si reputano necessarie le seguenti azioni:
Allestimento di aule per la sperimentazione delle nuove tecnologie didattiche
Ammodernamento e potenziamento di laboratori obsoleti
Allestimento di un Laboratorio di Microbiologia con almeno 25 postazioni
79
Acquisto di strumenti, reagenti e vetreria per i laboratori di Chimica, con particolare riguardo
all’indirizzo di Chimica, Materiali e Biotecnologie ambientali
Postazioni PC multimediali e in rete in Biblioteca
Per realizzare l’adeguamento strutturale degli ambienti di apprendimento si utilizzeranno le risorse
finanziare provenienti al Piano integrato degli interventi del Fondo Sociale Europeo (FSE)
“Competenze per lo sviluppo” e del FESR “Ambienti per l’apprendimento” del Programma Operativo
Nazionale (PON), fondi MIUR, finanziamenti EELL.
80
7. PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITA’ FORMATIVE RIVOLTE AL PERSONALE
7.1 Formazione del personale docente
L’attività di formazione e aggiornamento, in un processo di miglioramento sia metodologico- didattico
che di tipo contenutistico-disciplinare, finalizzato alla ricerca di modalità di intervento formativo più
efficaci, diversificate, inclusive, diviene azione fondamentale nella quale investire risorse e condividere
idee. Nell’ottica di una sempre maggiore personalizzazione dell’apprendimento sarà utile andare sempre
più verso l’integrazione della lezione frontale con nuove modalità di docenza che prevedano anche la
modalità dell’apprendimento cooperativo e la didattica laboratoriale, utilizzando anche le opportunità
messe a disposizione dalle moderne tecnologie, più vicine al vissuto quotidiano degli studenti.
Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD)
L’ITI “A. Righi” è Scuola Polo della rete regionale per la formazione degli animatori digitali.
Coerentemente con quanto previsto dal PNSD l’Animatore Digitale del nostro Istituto ha realizzato un
apposito spazio WEB sul sito della scuola al fine della condivisione del PNSD con l’intero corpo docente e
per avviare una seria riflessione in merito. E’ stato effettuato un sondaggio tra i docenti i cui risultati,
unitamente a quelli emersi dall’analisi del RAV, hanno permesso di individuare ciò di cui hanno bisogno gli
insegnanti del nostro istituto in termini di innovazione (mediante le tecnologie ma non solo) sia
nell’immediato che nei prossimi tre anni. L’Animatore Digitale ha progettato interventi di formazione
specifici (All. n. 4), attività formative trasversali rivolte al personale che, anche per una questione di
economie di scala, sono indicati in ordine di priorità:
1. Formazione sull’uso degli strumenti digitali di base da utilizzare nella didattica.
2. Formazione su un cloud d’Istituto (Google apps for Education).
3. Formazione per l’uso di software open source per la LIM.
4. Formazione sulla metodologia della flipped classroom.
5. Formazione sulla digitalizzazione e dematerializzazione dei documenti delle segreterie pertutto il personale addetto.
6. Formazione del personale ATA per la manutenzione/asssitenza delle apparecchiature digitalidella scuola
7. Formazione per l’uso del coding, utile all’Introduzione al pensiero computazionale, nella
didattica compreso in quella del Sostegno e contro la dispersione scolastica.
8. Formazione per un migliore utilizzo degli ampliamenti digitali dei testi in adozione.
9. Formazione sulla sicurezza e la privacy in rete per tutto il personale.
Il finanziamento è previsto nell’”Azione #25 - Formazione in servizio per l’innovazione didattica e
organizzativa”. Il PON interverrà con un finanziamento di 25 milioni di euro nel 2016 e di 15
81
milioni a decorrere dal 2017 fino al 2020 per un totale di 85 milioni di euro. A queste risorse si
aggiungono 10 milioni di euro annui a decorrere dal 2016 e fino al 2020, per un totale di 50 milioni di
euro, rinvenienti dai finanziamenti per la formazione previsti dalla Legge 107/15.
Ulteriori interventi per la formazione del personale docente
Il nostro Istituto oltre a quelli previsti in relazione al PNSD ha inoltre intenzione di attivare i
seguenti interventi:
Corsi di formazione/aggiornamento sull’uso degli spazi laboratoriali e delle strumentazioni
presenti nei laboratori per l’implementazione della dimensione pratico-esperienziale della
didattica.
Corsi di formazione/aggiornamento disciplinari e/o interdisciplinari, a carattere
contenutistico e/o metodologico-didattico.
Corsi di formazione sull’inclusione degli alunni con BES (in particolare con DSA).
Corsi di formazione, riservati principalmente ai docenti tutor di classe, sull’alternanza
scuola-lavoro.
Corsi di formazione e/o aggiornamento sulla sicurezza.
Corsi di formazione sul primo soccorso e sull’uso di dispositivi di salvataggio.
Giovani della Campania per l'Europa: Diritti, Ambiente, Dieta mediterranea e Agricoltura
Tre percorsi di formazione destinati esclusivamente ai docenti in servizio delle scuole secondarie
di secondo grado, statali e paritarie, della Regione Campania, per accrescere le conoscenze e
competenze sui temi Diritti, Ambiente, Dieta mediterranea e Agricoltura, di forte rilevanza europea,
identitaria della Campania e a forte valenza educativa, al fine di sviluppare competenze e promuovere
pratiche virtuose nei comportamenti giovanili. Dopo il reclutamento dei docenti da formare, da
realizzarsi d’intesa con il MIUR - USR per la Campania, gli stessi parteciperanno ad uno dei percorsi
formativi. L'obiettivo dell'intervento è accrescere la cultura dell'appartenenza e dell'integrazione
euromediterranea e favorire la sensibilizzazione e la condivisione su alcuni temi, come i diritti,
l'ambiente, la dieta mediterranea e l'agricoltura, di forte rilevanza per veicolare competenze e
pratiche virtuose dirette ad orientare i comportamenti giovanili alla promozione di uno sviluppo
sostenibile e di una crescita responsabile delle nuove generazioni. I partecipanti saranno suddivisi in
tre gruppi che parteciperanno a tre diversi percorsi formativi declinati in 7 giornate di attività (cinque
dedicate a ciascun percorso e due comuni). I percorsi saranno strutturati con modalità e tempi
82
coerenti con le esigenze del corpo docente e riguarderanno aspetti contenutistici e pedagogici per
accrescere non solo le competenze tecniche sui temi oggetto dell'azione, ma anche le relative
competenze educative.
Ambiti formativi: Alternanza scuola-lavoro; Cittadinanza attiva e legalita'; Conoscenza e rispetto della
realta' naturale e ambientale; Didattica e metodologie
Destinatari: Docenti scuola secondaria II grado
Mappatura delle competenze: L'iniziativa costituisce la I fase, dedicata alla "Formazione dei Formatori"
di una Azione più ampia ed articolata, all'esito della quale sarà bandito un concorso, per la
progettazione e realizzazione da parte di giovani alunni del biennio e del triennio, di elaborati sulle
tematiche Diritti, Ambiente, Dieta mediterranea e Agricoltura. In questa seconda fase risulterà molto
importante trasferire e mutuare le competenze che i docenti avranno in corso di acquisizione per le
attività previste nella prima fase del progetto. I progetti dovranno prevedere la realizzazione di un
prodotto finale che racconti le attività realizzate e i risultati ottenuti (sono ammessi tutti gli strumenti
multimediali possibili).
Metodi di verifica finale: Test a risposta multipla. Durata (ore): 33. Frequenza necessaria (ore): 23
7.2 Personale ATA
Il personale ATA è una risorsa necessaria per la funzionalità dei servizi scolastici e per consentire la
realizzazione delle attività previste del POF.
I percorsi formativi permettono di acquisire le competenze necessarie per fare al meglio il proprio
lavoro e offrire all’utenza un servizio di qualità. Il nostro Istituto ha intenzione di attivare:
Corsi di formazione e/o aggiornamento sulla sicurezza e sulle tecniche di primo soccorso.
Corsi di formazione specifici per gli Assistenti Tecnici di laboratorio sull’uso degli spazi
laboratoriali, delle strumentazioni presenti nei laboratori, dei nuovi software.
Corsi di formazione per gli Assistenti Amministrativi su fatturazione elettronica, certificazione
crediti, gare di appalto, gestione personale e alunni, segreteria digitale, sito Web.
83
Allegati:
1. Atto di indirizzo del Dirigente Scolastico
2. Piano Annuale per I’ Inclusione
3. Piano di Miglioramento
4. Piano di intervento per il PNSD
5. Organigramma
6. Regolamento d’Istituto
7. Patto di Corresponsabilità
All. 1
Unione .Europea Regione Campania Provincia di Napoli Comune di Napoli
Certificato n° Cert
16170-2005 AQ-NPL- SINCERT
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE
“ AUGUSTO RIGHI “ FUSIONE TRA ITIS A. RIGHI e ITIS VIII dal 01/09/1998
MECCANICA, MECCATRONICA ED ELETTRONICA ED
ENERGIA ELETTROTECNICA
CHIMICA E INFORMATICA E
BIOTECNOLOGIE AMBIENTALI TELECOMUNICAZIONI
VIALE KENNEDY N. 112 - 80125 NAPOLI -Tel.: centralino e Fax 0815705385 / 01
Test center
Local
Academy
CODICE MINISTERIALE: NATF02000T CODICE FISCALE: 80026980633 CC B.:201260 BNL Ag. 8 NAPOLI ABI:01005 CAB:03408 IBAN = IT26 J010 0503 4080 0000 0201 260 c/c postale 331801
Posta elettronica: e-mail istituto = [email protected] Pagina Web Istituto = www.itirighi.it
Prot. n.5321
Napoli, lì 14/12/2015
AL COLLEGIO DEI DOCENTI
E P.C. AL CON“IGLIO D’I“TITUTO AI GENITORI
AGLI ALUNNI
AL PERSONALE ATA
ATTI ALBO
OGGETTO: ATTO D’INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA EX
ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015.
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
- VI“TA la legge . del . . d’o a i poi: Legge , e a te la Riforma del
sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle
disposizioni legislative vigenti ; - PRE“O TTO he l’a t ͘ della p edetta legge, ai o i -17, prevede che:
1) le istituzioni scolastiche predispongono, entro il mese di ottobre dell'anno
scolastico precedente il triennio di riferimento, il piano triennale dell'offerta
fo ativa d’o a i poi: Piano);
All. 1
2) il piano deve essere elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi
per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti
dal dirigente scolastico;
il pia o è app ovato dal o siglio d’istituto; 4) esso vie e sottoposto alla ve ifi a dell’U“R pe a e ta e la o pati ilită o i li iti d’o ga i o asseg ato e, all’esito della ve ifi a, t as esso dal edesi o USR al MIUR;
5) una volta espletate le procedure di cui ai precedenti punti, il Piano verrà
pubblicato nel portale unico dei dati della scuola;
- TENUTO CONTO delle p oposte e dei pa e i fo ulati dal CT“ dell’Istituzio e Scolastica
EMANA
ai sensi dell’a t ͘ del DPR /99, osì o e sostituito dall’a t ͘ o a della legge 13.7.2015, n. 107, il seguente
Atto d’i dirizzo
per le attività della scuola e le scelte di gestione e di amministrazione
1) Le priorità, i traguardi e gli obiettivi individuati dal rapporto di autovalutazione
RAV e il o segue te pia o di iglio a e to di ui all’a t ͘ , o a , del Decreto del Presidente della Repubblica 28.3.2013 n.80 dovranno costituire
parte integrante del Piano;
2) Nel defi i e le attivită pe il e upe o ed il pote zia e to del p ofitto, si te ă o to dei isultati delle ilevazio i INV L“I elative all’ a o i:
i italia o il pu teggio edio dell’ Istituto è aggiore di 7.2 punti rispetto a
quello delle scuole con background familiare simile, è in linea con il
punteggio medio della Campania e del Sud ma è inferiore di 6.2 punti
rispetto alla media nazionale;
i Mate ati a il pu teggio edio dell’ Istituto è aggio e di . pu ti rispetto a quello delle scuole con background familiare simile, di 3.5 punti al
di sopra del punteggio medio della Campania, di poco superiore a quello del
Sud ma inferiore di 3.9 punti rispetto alla media nazionale.
All. 1
“i itie e, pe ta to, e essa io po e o e o iettivo ell’ a o di uesto triennio migliorare le performance nei test INVALSI in entrambe le discipline,
riducendo lo scarto dalla media nazionale a non più di 3 punti in Italiano e a
non più di un punto in Matematica.
3) Le proposte ed i pareri formulati dagli enti locali e dalle diverse
realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio e
che confluiscono nel CTS della scuola , nonché dagli organismi e dalle
associazioni dei genitori e degli studenti di cui tener conto nella formulazione
del Piano sono i seguenti :
potenziare nel curricolo la didattica per competenze per dare agli
alunni diplomati una formazione rispondente alle esigenze delle
aziende del territorio;
potenziare la didattica orientativa per rendere gli allievi consapevoli
della realtà esterna sia per il mondo del lavo o he dell’u ive sità
evidenziare le curvature nei curricoli rispondenti alle sollecitazioni
del mondo del lavoro per particolari indirizzi
4) Il Piano dovrà fare particolare riferimento alle indicazioni della legge 107
del 2015 ed in particolare:
Il Pia o T ie ale dell’Offe ta Fo ativa va i teso o e documento ostitutivo dell’ide tità culturale dell' Istituzione
Scolastica. A partire da una vision e da una mission condivise, deve
esplicitare gli obiettivi che l'Istituto intende perseguire e deve
delineare, nella forma di un programma esaustivo e coerente, la
struttura del curricolo, le attività proposte, la logistica organizzativa,
l'impostazione metodologico- didattica, le modalità di valutazione, le
forme di utilizzo, promozione e valorizzazione delle risorse umane,
le forme i modi e i tempi del rapporto con i genitori e il territorio,
con particolare attenzione, data la peculiarità tecnica dei percorsi di
studio di questo Istituto, al mondo del lavoro.
All. 1
La strutturazione del PTOF non può inoltre prescindere dalla
necessità di:
1. operare affinché l'ambiente risulti ben organizzato e il clima relazionale
improntato al rispetto, alla condivisione delle regole di convivenza,
all'onestà, alla solidarietà, al riconoscimento delle responsabilità ma
anche dei meriti individuali; ricercare in tal senso un miglioramento
continuo;
2. stimolare negli studenti un positivo senso di appartenenza al gruppo, il
rispetto dei ruoli e dell' istituzione che devono sempre accompagnarsi
alla capacità critica e alla possibilità di esercitare democraticamente i
propri diritti;
3. programmare le attività del primo biennio curando con la massima
attenzione l'integrazione del gruppo classe, lo sviluppo delle
abilità metacognitive, la maturazione delle competenze necessarie
ad un costruttivo approccio allo studio autonomo;
4. incardinare tra loro strettamente il primo e secondo biennio in modo
tale che le competenze acquisite nei primi due anni di studio e la
conoscenza di alcuni nuclei tematici fondanti possano positivamente
supportare il primo approccio alle materie tecnico-scientifiche del
secondo biennio;
5. affo za e la ost uzio e del u i olo ve ti ale e o izzo tale d’istituto, in modo tale che l'attenzione agli aspetti interdisciplinari e di
correlazione tra diverse discipline dello stesso anno di corso e la linea di
coerenza interna di una stessa disciplina in diverse annualità del percorso
di studi, permettano la migliore realizzazione dei diversi profili in uscita
in esito al quinto anno, con particolare attenzione alle discipline tecniche
professionalizzanti rispetto alle singole articolazioni degli indirizzi di
studio,
6. pote zia e l’offe ta formativa rivolta agli adulti, con particolare
attenzione alla stipula dei patti formativi individualizzati e al
riconoscimento dei crediti formali, informali e non formali, alla luce della
nuova normativa di riferimento, in rapporto con la rete del CIPIA di
appartenenza;
All. 1
7. supe a e la di e sio e t as issiva dell’i seg a e to e odifi a e l’i pia to etodologi o i odo da o t i ui e fattiva e te,
edia te l’azio e didatti a, allo sviluppo delle competenze
chiave per l'apprendimento permanente (Raccomandazione
2006/962/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 dicembre
2006, relativa a competenze chiave per l'apprendimento permanente -
G. U. L 394 del 30.12.2006, pag. 10);
8. operare per la reale personalizzazione dei curricoli, sia in termini di
supporto agli alunni in difficoltà che di sviluppo delle potenzialità, delle
attitudini e della valorizzazione delle eccellenze; monitorare e
intervenire tempestivamente sulle situazioni a rischio;
9. rafforzare il ruolo dei Dipartimenti intesi quale luogo di confronto, di
programmazione, di decisione collegiale e potenziare il ruolo delle
Funzioni Strumentali;
10. valutare con attenzione il problema dell'insuccesso scolastico,
soprattutto nel primo biennio e programmare iniziative che possano
migliorarne l'esito, attivandosi, se necessario, anche per possibili
passaggi ad altri percorsi di studio; implementare in tal senso la verifica
dei risultati operando anche a distanza come strumento di revisione,
correzio e, iglio a e to dell’offe ta formativa e del curricolo;
11. migliorare il sistema di comunicazione, la socializzazione e la condivisione
tra il personale, gli alunni, le famiglie delle informazioni e delle
conoscenze interne ed esterne relative agli obiettivi attesi e conseguiti,
alle modalità di gestione;
12. accrescere la qualità delle forme di collaborazione con il territorio: reti,
accordi, progetti, per migliorare vari aspetti dell'offerta educativa
e formativa dell'Istituto;
13. ge e alizza e l’uso delle te ologie digitali t a il pe so ale e iglio a e la competenza;
14. progettare un uso funzionale delle dotazioni tecnologiche dell'Istituto,
riconducendo le eventuali esigenze di rinnovo delle strumentazioni ad
una progettazione condivisa e strettamente correlata alle scelte
didattiche operate dai Dipartimenti;
15. sostenere la formazione e l'autoaggiornamento per la diffusione
dell’i ovazio e etodologi o-didattica;
16. implementare i processi di dematerializzazione e trasparenza
amministrativa;
All. 1
17. monitorare con attenzione le esigenze e i suggerimenti espressi dal
mondo del lavoro; ricercare con esso collaborazioni attive per quanto
attiene alla necessità di organizzare iniziative che, dalla semplice visita
in azienda, possano divenire uno stimolo alla realizzazione di progetti
didattici e di esperienze di alternanza scuola lavoro o stage estivo;
18. dedicare particolare attenzione all'orientamento degli studenti in
ingresso, in uscita e nel corso del secondo anno per la scelta
dell'articolazione di studio, affinché le iscrizioni degli studenti
rispondano alle loro potenziailtà e ai loro interessi;
19. consolidare il rapporto con l'Università e l'Istruzione Tecnica Superiore
per trarne stimolo scientifico e didattico e per favorire l'orientamento
degli studenti diplomati;
20. rafforzare la dimensione internazionale nell'ambito del corso di studi,
favorendo in tal modo il potenziamento delle competenze comunicative
in lingua inglese, senza trascurare la possibilità di offrire agli studenti
occasioni di studio di altre lingue europee;
21. operare in modo da garantire tanto la sicurezza dei lavoratori e degli
studenti ad essi equiparati, quanto la diffusione della cultura della
sicurezza
Per ciò che concerne attrezzature e infrastrutture materiali occorrerà
tenere presente che :
è necessario ottimizzare ed eventualmente potenziare gli strumenti
per una didattica multimediale in quanto essa permette di essere più
vicina alle esigenze degli studenti nativi digitali e di potenziare
metodologie che rispondano ai diversi stili di apprendimento
sono necessarie la manutenzione e il potenziamento dei laboratori, in
particolare quelli relativi alle discipline di indirizzo del secondo biennio e
o oe io fi ale e l’adegua e to di uelli elativi ai uovi i di izzi (microbiologia, meccatronica )
All. 1
per ciò che concerne i posti di organico, comuni e di sostegno, il
fabbisogno per il triennio di riferimento è così definito: CL.
CONC.
DIURNO
SERALE
A013 6 1
A029 5
A034 6 5
A038 5
A042 9
A047 9 2
A050 13 2
A060 4
A071 4
A346 9 1
C240 3
C260 4 2
C290 1
C310 5
C320 3
A019 5
A020 3
AD01 4
AD02 2
AD03 3
AD04 1
TOTALE 104 13
TOTALE 117
All. 1
Nell’ela orazio e del Pia o si ra o a da di
affo za e i p o essi di ost uzio e del u i olo d’istituto ve ti ale e
a atte izza te l’ide tită dell’istituto;
strutturare i processi di insegnamento-apprendimento in modo che essi
rispondano esattamente alle Indicazioni Nazionali ed ai Profili di competenza
prevedere iniziative per monitorare ed intervenire tempestivamente sugli
alunni a rischio (a partire da una segnalazione precoce di casi potenziali DS /
BES/ dispersione);
prevedere iniziative per il recupero e il pote zia e to ͘ Dov a o esse e
programmati sportelli didattici , sperimentate tipologie di i seg a e to asate su lassi ape te, a he te e do o to delle possi ilită offe te
dall’o ga i o di pote zia e to ͘Pa ti ola e atte zio e dov ă essere posta nella
redazione di eventuali PDP prevedendo azioni tempestive e adeguate al
recupero degli svantaggi;
Cu a e l’o ie ta e to i e t ata att ave so i iziative volte a pote zia e la
continuità del u i olo ve ti ale, l’o ie ta e to i iti e e att ave so la didatti a o ie tativa e l’o ie ta e to i us ita p evede do dive se i iziative di placement;
Promuovere la valorizzazione del merito scolastico e dei talenti, anche
attraverso la pa te ipazio e ad attivită o e E as us plus, )e oRo oti s Cu a e il pote zia e to della Li gua i glese att ave so attivită fi alizzate al
conseguimento di certificazioni linguistiche e il potenziamento della
metodologia CLIL;
programmare e progettare percorsi di alternanza scuola-lavoro coerenti con
gli indirizzi di studio individuando figure sensibili;
prevedere azioni per sviluppare e migliorare le competenze digitali degli
alu i e del pe so ale e ga a ti e l’attuazio e del Pia o Nazio ale “ uola Digitale; potenziare la didattica laboratoriale; definire ruolo e funzioni
dell’a i ato e digitale; elaborare un piano di formazione del personale scolastico docente e T
coerente coi bisogni rilevati e funzionale alla realizzazione degli obiettivi
indicati nel Piano di Miglioramento e nel R V;
All. 1
Nell’a plia e to dell’Offerta For ativa prevedere: Il p osieguo delle attivită relative a Digital Video Maker
Cisco systems
Catia
1) I criteri generali per la programmazione educativa, per la programmazione e
l'attuazione delle attività parascolastiche, interscolastiche, extrascolastiche,
giă defi iti ei p e ede ti a i s olasti i dal o siglio d’istituto e e epiti ei POF di quei medesimi anni, che risultino coerenti con le indicazioni di cui ai
p e ede ti pu ti e pot a o esse e i se iti el Pia o 2) I progetti e le attività sui uali si pe sa di utilizza e do e ti dell’o ga i o del potenziamento devono fare esplicito riferimento a tale esigenza motivandola
e defi e do l’a ea dis ipli a e oi volta.͘ “i te à o to del fatto he l’o ga i o di potenziamento deve servire anche alla copertura delle supplenze brevi e
ui di si evite à di asso i e sui p ogetti l’i te a uota dispo i ile. 3) Per tutti i progetti e le attività previsti nel Piano, devono essere indicati i livelli
di partenza sui quali si intende intervenire, gli o iettivi ui te de e ell’a o del triennio di riferimento, gli indicatori quantitativi e/o qualitativi utilizzati o
da utilizzare per rilevarli.
4) Il Piano dovrà essere predisposto a cura della Funzione Strumentale a ciò
designata, eventualmente affiancata dal gruppo di lavoro individuato, entro il
ge aio p ossi o, pe esse e po tata all’esa e del ollegio stesso ella seduta del ge aio, he ğ fi d’o a fissata a tal fi e ͘
I TI AUGUSTO RI GHI - NAPOLI a.s. 2018/ 2019
Piano Annuale per l’I nclusione
Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità
A. Rilevazione dei BES presenti nell’a.s. 2018/ 2019: n°
1. disabilità certificate (Legge 104/ 92 art. 3, commi 1 e 3) 24 minorati vista 2 minorati udito
Psicofisici 22 2. disturbi evolutivi specifici 31
DSA 28 ADHD/ DOP
Borderline cognitivo 3
Altro
3. svantaggio ( indicare il disagio prevalente) 95
Socio-economico
Linguistico-culturale 5
Disagio comportamentale/ relazionale 90
Altro
Totali 150 % su popolazione scolastica 20
N° PEI redatti dai GLHO 23 N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria 27
N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria 6
B. Risorse professionali specifiche Prevalentemente utilizzate in… Sì / No
I nsegnanti di sostegno Attività individualizzate e di
piccolo gruppo SI
Attività laboratoriali integrate
(classi aperte, laboratori protetti,
ecc.)
SI
AEC Attività individualizzate e di
piccolo gruppo SI
Attività laboratoriali integrate
(classi aperte, laboratori protetti,
ecc.)
SI
Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate e di
piccolo gruppo SI
Attività laboratoriali integrate
(classi aperte, laboratori protetti,
ecc.)
NO
Funzioni strumentali / coordinamento 1 Referenti di I stituto (disabilità, DSA, BES) 1
Psicopedagogisti e affini esterni/ interni 1/ 1 Docenti tutor/ mentor 0
Altro:
Altro:
C. Coinvolgimento docenti curricolari Attraverso… Sì / No
Coordinatori di classe e simili
Partecipazione a GLI SI Rapporti con famiglie SI Tutoraggio alunni SI Progetti didattico-educativi a
prevalente tematica inclusiva SI
Altro:
Docenti con specifica formazione
Partecipazione a GLI SI Rapporti con famiglie SI Tutoraggio alunni SI Progetti didattico-educativi a
prevalente tematica inclusiva SI
Altro:
Altri docenti
Partecipazione a GLI SI Rapporti con famiglie SI Tutoraggio alunni SI Progetti didattico-educativi a
prevalente tematica inclusiva SI
Altro:
D. Coinvolgimento personale ATA
Assistenza alunni disabili SI Progetti di inclusione / laboratori integrati
Altro:
E. Coinvolgimento famiglie
Informazione / formazione su genitorialità e
psicopedagogia dell’età evolutiva SI
Coinvolgimento in progetti di inclusione SI Coinvolgimento in attività di promozione
della comunità educante SI
Altro:
F. Rapporti con servizi sociosanitari territoriali e istituzioni deputate alla sicurezza. Rapporti con CTS / CTI
Accordi di programma / protocolli di intesa
formalizzati sulla disabilità SI
Accordi di programma / protocolli di intesa
formalizzati su disagio e simili SI
Procedure condivise di intervento sulla
disabilità SI
Procedure condivise di intervento su
disagio e simili SI
Progetti territoriali integrati SI Progetti integrati a livello di singola scuola SI
Rapporti con CTS / CTI SI Altro:
G. Rapporti con privato sociale e volontariato
Progetti territoriali integrati SI
Progetti integrati a livello di singola scuola SI
Progetti a livello di reti di scuole
H. Formazione docenti
Strategie e metodologie educativo-
didattiche / gestione della classe SI
Didattica speciale e progetti educativo-
didattici a prevalente tematica inclusiva SI
Didattica interculturale / italiano L2 SI Psicologia e psicopatologia dell’età
evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.) SI
Progetti di formazione su specifiche
disabilità (autismo, ADHD, Dis. Intellettive,
sensoriali…) SI
Altro:
Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati* : 0 1 2 3 4
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo X
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento
degli insegnanti X
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; X
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola X
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola,
in rapporto ai diversi servizi esistenti; X
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare
alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative; X
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi
formativi inclusivi; X
Valorizzazione delle risorse esistenti X
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la
realizzazione dei progetti di inclusione X
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel
sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo
inserimento lavorativo. X
Altro:
Altro:
* = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici
Parte I I – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per l’anno scolastico 2018/ 2019
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo :
- Orientamento in entrata con coinvolgimento di alunni e genitori attraverso il raccordo con
la scuola di provenienza e con il servizio medico – riabilitativo per approfondire la
conoscenza dei nuovi iscritti a tutti i livelli
- Organizzazione flessibile dell’attività educativa e didattica anche nell’articolazione delle
classi, in relazione alla programmazione didattica individualizzata .
- Attivazione all’interno del team docenti di momenti di progettazione condivisa.
I docenti di sostegno intervengono in situazioni particolari in base alla flessibilita' didattica
che deve essere alla base della programmazione.
I docenti curriculari intervengono attivando una programmazione di attivita' che prevede
sia misure compensative che dispensative, attivando inoltre, diverse modalita' di lavoro :
apprendimento cooperativo e/o didattica laboratoriale.
Nelle attivita' riferite agli aspetti organizzativi e gestionali saranno previsti:
1) Sportello di ascolto tenuto da dottoresse dell'A.I.D. (Associazione Italiana Dislessia)
rivolto agli alunni, ai genitori e ai docenti per sensibilizzare tutte le componenti della
comunità scolastica e rappresentare un punto di riferimento sicuro e qualificato dove
ottenere informazioni e aiuto per consulenze, assistenza per l’identificazione del problema o
per l’approccio riabilitativo e scolastico.
2) Sportello di ascolto tenuto da esperti psicologi costituiti da docenti interni all’istituto che,
conoscendo la platea scolastica e le eventuali problematiche relazionali siano in grado di
offrire un valido contributo nell’ attività di prevenzione, informazione, sostegno e
consulenza, rivolte a tutte le componenti scolastiche, vale a dire non solo agli alunni ma
anche ai genitori ed ai docenti stessi.
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti:
- Coordinamento con i CTS per avere supporto e consulenza relativamente alla
formazione dei docenti sulle nuove tecnologie per l’inclusione, con l’ausilio dei centri
di ricerca , di formazione e di documentazione. - Collaborazione con l’Animatore digitale, prof. Lillini Gianfranco .
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive:
- Valutazione strettamente correlata al percorso individuale e non fa riferimento a standard
né qualitativi né quantitativi. Inoltre, è compito degli insegnanti curricolari, in collaborazione
con gli insegnanti di sostegno, la valutazione in itinere delle esperienze realizzate dall’alunno.
Ciò al fine di favorire nel corso dell’anno, una completa integrazione della programmazione
dell’alunno e rinforzare nello stesso il senso di appartenenza al gruppo classe.
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola: Le forme di individualizzazione vanno da semplici interventi di recupero, di sostegno e
d’integrazione degli apprendimenti fino alla costruzione di un piano educativo personalizzato
che trovi momenti comuni di condivisione tra le abilità possedute dall’alunno in difficoltà e gli
obiettivi propri del programma di classe.
Tale obiettivo si realizza attraverso un dialogo e una collaborazione costruttiva tra coloro che
concorrono al processo di maturazione dell’alunno/a.
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti:
- Ruolo di consulenza, svolto dagli operatori dell’ASL e dei servizi socio sanitari che,
per la loro competenza specifica, forniscono la Diagnosi Funzionale (DF) e collaborano alla
definizione del Piano Educativo Individualizzato (PEI) di ogni alunno/a.
- Interfacciamento con la rete territoriale per l’inclusione, in particolare con i CTS.
- Stretti rapporti con istituzioni pubbliche( Universita',CNR,ect),strutture e cooperative che
accolgono in stage i ragazzi.
- Sede del C.T.I. della X Municipalità che ha stretti contatti con l’A.S.L. di competenza, i
centri d assistenza e le agenzie formative Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative:
- Collaborazione costruttiva con la famiglia, le cui aspettative sono considerate per la
definizione del contratto formativo in merito alla scelta del tipo di percorso e della relativa
valutazione (previo periodo di osservazione da parte del consiglio di classe). La famiglia
viene sempre informata dell’evoluzione del percorso scolastico. L’informazione è garantita
attraverso colloqui informali e durante le ore di ricevimento con i genitori stabilite ad inizio
anno scolastico.
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi: - utilizzare tecniche specifiche che prevedono l’uso di rinforzi
- l’apprendimento attraverso l’imitazione , il raggiungimento di soluzioni attraverso tappe
successive, tecniche di analisi del compito in sottobiettivi, di generalizzazione delle abilità,
tecniche di aiuto progressivamente attenuato e di tutoring.
Le modalità di lavoro prevedono attività di apprendimento:
- in classe: gli insegnanti lavorano in compresenza con l’insegnante di sostegno per favorire
l’azione di recupero e verifica della programmazione o per sviluppare attività nella relazione
sociale.
- in gruppo: per avere la possibilità di affrontare la relazione, la comunicazione, la
collaborazione in attivita’ di recupero su obiettivi disciplinari e trasversali
- individualmente: con interventi finalizzati all’acquisizione di strumentalità di base e allo
sviluppo dell’autonomia.
Valorizzazione delle risorse esistenti: Il Dirigente Scolastico provvede alla valorizzazione delle risorse presenti nel consiglio di classe e
sollecita ogni singolo elemento ad offrire il personale contributo alla messa a punto degli obiettivi
necessari alla crescita personale del soggetto diversamente abile inserito nel gruppo classe. Per
l’organizzazione delle attività di integrazione, l’Istituto si avvale della collaborazione del gruppo
operativo attivato per realizzare attività quali:
Attuazione di progetti per alunni diversamente abili
Contatti con il territorio, in particolare con le ASL e il comune per la realizzazione delle attività
previste dalla normativa in merito.
Colloqui e consulenza con le famiglie degli studenti B.E.S. attuati in maniera intensiva senza i
limiti previsti da una rigida calendarizzazione
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione: Affinchè si possa realizzare in modo più proficuo l’inclusione scolastica e per una migliore
organizzazione degli interventi didattici aggiuntivi, si chiede che sia assicurata la presenza di
docenti di sostegno specializzati in particolar modo in discipline tecnico-scientifiche data la
specificità degli indirizzi di studio dell’istituto.
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo: attenzione al progetto di vita della persona fin dall’inizio del percorso formativo e
attivazione di forme sistematiche di orientamento, con inizio dall’ultima classe della scuola
secondaria di primo grado, in una concezione educativa che miri alla conoscenza di sé, degli
altri, alla capacità di operare scelte, di adeguarsi al cambiamento, di lavorare in gruppo.
L'istituto prevede attività di orientamento lavorativo e universitario con particolare riferimento alle
classi dell'ultimo e penultimo anno. L'istituto, inoltre, cercando di costruire un progetto di vita nel
quale il lavoro e l'autonomia siano le basi di partenza per un reale inserimento sociale, organizza
stage presso varie aziende nell’ottica della ASL promossa dalla legislazione vigente.
Deliberato dal Collegio dei Docenti in data: DELI BERA N. DEL 14.06.2016
All. 3
1
Piano di Miglioramento 2017/18 NATF02000T ITI RIGHI DI NAPOLI
SEZIONE 1 - Scegliere gli obiettivi di processo più rilevanti
e necessari in tre passi
Passo 1 - Verificare la congruenza tra obiettivi di processo e
priorità/traguardi Relazione tra obiettivi di processo e priorità strategiche (Sez.1-tab.1)
Priorità Area di processo Obiettivi di processo
1 2
prove comuni di valutazione per gli alunni del secondo anno in italiano, matematica ed inglese.
Sì
sportello didattico per gli alunni del primo anno Curricolo, progettazione e valutazione che si trovano in particolari difficoltà nelle materie
di italiano, matematica, inglese; corso di recupero Sì per gli alunni del primo anno da svolgersi nel primo periodo dell' a.s.
Continuità e orientamento Progettazione di attivita' in ingresso per il recupero delle abilità di base
Sì
Passo 2 - Elaborare una scala di rilevanza degli obiettivi di processo Calcolo della necessità dell'intervento sulla base di fattibilità ed impatto (Sez.1-tab.2)
Obiettivo di processo Fattibilità Impatto Prodotto
prove comuni di valutazione per gli alunni del secondo anno in italiano, 5 3 15 matematica ed inglese.
sportello didattico per gli alunni del primo anno che si trovano in particolari
difficoltà nelle materie di italiano,
matematica, inglese; corso di recupero
per gli alunni del primo anno da
svolgersi nel primo periodo dell' a.s.
Progettazione di attivita' in ingresso
per il recupero delle abilità di base
5 4 20
5 3 15
Passo 3 - Ridefinire l'elenco degli obiettivi di processo e indicare i risultati
attesi, gli indicatori di monitoraggio del processo e le modalità di
misurazione dei risultati Risultati attesi e monitoraggio (Sez.1-tab.3)
All. 3
2
Obiettivo di processo
Risultati attesi Indicatori di monitoraggio Modalità di rilevazione
capacità di
prove comuni di valutazione per gli alunni del secondo anno in italiano, matematica ed inglese.
costruire rubriche e griglie di costruzione effettiva di rubriche valutazione e griglie di valutazione; condivise; realizzazione di prove per la omogeneità nella valutazione infraquadrimestrali valutazione dentro e quadrimestrali. la classe e fra le classi;
uso delle suddette rubriche per le valutazioni quadrimestrali e infra quadrimestrali;
sportello didattico per gli alunni del primo anno che si trovano in particolari difficoltà nelle materie di italiano, matematica, inglese; corso di recupero per gli alunni del primo anno da svolgersi nel primo periodo dell' a.s.
Adozione di rubriche di valutazione per produzione nei diversi competenze e dipartimenti di materiali inerenti sintonia nelle la valutazione per competenze: modalità di progettazione di unità didattiche verifica, in modo per competenze e costruzione di da eliminare o griglie e prove per la ridurre le discrasie valutazione. nella valutazione tra gli insegnanti.
diminuzione della variabilità fra le classi nella valutazione degli allievi, in particolare riducendo quella DENTRO le classi in Italiano del 3% e quella FRA le classi in Matematica del 5%
Progettazione di attivita' in ingresso per il recupero delle abilità di base
OBIETTIVO DI PROCESSO: #17169 prove comuni di
valutazione per gli alunni del secondo anno in italiano,
matematica ed inglese.
SEZIONE 2 - Decidere le azioni per raggiungere ciascun
obiettivo di processo in due passi
Passo 1 - Ipotizzare le azioni da compiere considerandone i possibili effetti
negativi e positivi a medio e a lungo termine
Valutazione degli effetti positivi e negativi delle azioni (Sez.2-tab.4)
Azione prevista test intermedi e finali per la valutazione degli alunni delle classi seconde
Effetti positivi all'interno della preparazione omogenea e funzionale al raggiungimento di
scuola a medio termine una preparazione adeguata al successo formativo
Effetti negativi all'interno della scuola a medio termine
Effetti positivi all'interno della aumentare il numero degli studenti che proseguono il corso scuola e lungo termine degli studi
All. 3
3
Effetti negativi all'interno della scuola e lungo termine
Passo 2 - Rapportare gli effetti delle azioni a un quadro di riferimento
innovativo Caratteri innovativi (Sez.2-tab.5)
Nessun dato inserito
SEZIONE 3 - Pianificare le azioni di ciascun obiettivo di
processo individuato in tre passi Passo 1 - Definire l'impegno delle risorse umane e strumentali Descrivere l'impegno di risorse umane interne alla scuola (Sez.3 - tab. 6)
Figure professionali Docenti
Tipologia di attività
Numero di ore aggiuntive presunte
Costo previsto (€) Fonte finanziaria
Figure professionali Personale ATA
Tipologia di attività
Numero di ore aggiuntive presunte
Costo previsto (€) Fonte finanziaria
Figure professionali Altre figure
Tipologia di attività
Numero di ore aggiuntive presunte
Costo previsto (€) Fonte finanziaria
Descrivere l'impegno finanziario per figure professionali esterne alla scuola e/o beni e
servizi (Sez.3 - tab. 7)
Impegni finanziari per tipologia di spesa
Impegno presunto (€) Fonte finanziaria
Formatori
Consulenti
Attrezzature
Servizi
Altro
Passo 2 - Definire i tempi di attuazione delle attività
All. 3
4
Tempistica delle attività (Sez.3-tab. 8)
Attività Pianificazione delle attività
Set Ott Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu
Progettazione e somministrazione di
prove di valutazione Sì - Rosso Sì - Rosso intermedie e finali per le classi seconde
In fase di pianificazione elencare le azioni progettate. In corso di attuazione del PdM colorare le
azioni secondo legenda: Nessuno: per annullare selezione fatta
Rosso: azione non svolta secondo quanto pianificato/non in linea con gli obiettivi previsti
Giallo: azione in corso/ in linea con gli obiettivi previsti, ma ancora non avviata o non conclusa
Verde: azione attuata/conclusa come da obiettivi previsti
Passo 3 - Programmare il monitoraggio periodico dello stato di avanzamento
del raggiungimento dell'obiettivo di processo Monitoraggio delle azioni (Sez.3-tab. 9)
Data di rilevazione 19/06/2017 00:00:00
Indicatori di monitoraggio del processo
Realizzazione delle prove finali
Strumenti di misurazione Esiti delle prove somministrate
Criticità rilevate
Progressi rilevati
Modifiche / necessità di aggiunstamenti
Data di rilevazione 27/03/2017 00:00:00
Indicatori di monitoraggio del Realizzazione di rubriche e griglie di valutazione. processo Produzione di test di valutazione
Strumenti di misurazione Esiti dei test.
Criticità rilevate
Progressi rilevati
Modifiche / necessità di aggiunstamenti
OBIETTIVO DI PROCESSO: #17170 sportello didattico per gli
alunni del primo anno che si trovano in particolari difficoltà
nelle materie di italiano, matematica, inglese; corso di
recupero per gli alunni del primo anno da svolgersi nel
All. 3
5
primo periodo dell' a.s.
SEZIONE 2 - Decidere le azioni per raggiungere ciascun
obiettivo di processo in due passi
Passo 1 - Ipotizzare le azioni da compiere considerandone i possibili effetti
negativi e positivi a medio e a lungo termine Valutazione degli effetti positivi e negativi delle azioni (Sez.2-tab.4)
Azione prevista
sportello didattico per gli alunni del primo anno che presentano lievi lacune
Effetti positivi all'interno della rendere omogenea la preparazione degli studenti all' scuola a medio termine interno della stessa classe
Effetti negativi all'interno della scuola a medio termine
Effetti positivi all'interno della scuola e lungo termine
Effetti negativi all'interno della scuola e lungo termine
Azione prevista
corso di recupero per gli alunni del primo anno che presentano gravi lacune
Effetti positivi all'interno della rendere omogenea la preparazione all' interno delle singole scuola a medio termine classi e fra le classi parallele dell' Istituto
Effetti negativi all'interno della scuola a medio termine
Effetti positivi all'interno della scuola e lungo termine
Effetti negativi all'interno della scuola e lungo termine
Passo 2 - Rapportare gli effetti delle azioni a un quadro di riferimento
innovativo Caratteri innovativi (Sez.2-tab.5)
Nessun dato inserito
SEZIONE 3 - Pianificare le azioni di ciascun obiettivo di processo individuato in tre passi Passo 1 - Definire l'impegno delle risorse umane e strumentali Descrivere l'impegno di risorse umane interne alla scuola (Sez.3 - tab. 6)
Figure professionali Docenti
Tipologia di attività 3
Numero di ore aggiuntive presunte 72
All. 3
6
Costo previsto (€) Fonte finanziaria
Figure professionali Personale ATA
Tipologia di attività
Numero di ore aggiuntive presunte
Costo previsto (€) Fonte finanziaria
Figure professionali Altre figure
Tipologia di attività
Numero di ore aggiuntive presunte
Costo previsto (€) Fonte finanziaria
Descrivere l'impegno finanziario per figure professionali esterne alla scuola e/o beni e
servizi (Sez.3 - tab. 7) Nessun dato inserito
Passo 2 - Definire i tempi di attuazione delle attività Tempistica delle attività (Sez.3-tab. 8)
Attività Pianificazione delle attività
Set Ott Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu
Realizzazione di prove di ingresso e intermedie e loro somministrazione
Sì - Rosso Sì - Rosso Sì - Rosso
In fase di pianificazione elencare le azioni progettate. In corso di attuazione del PdM colorare le
azioni secondo legenda:
Nessuno: per annullare selezione fatta
Rosso: azione non svolta secondo quanto pianificato/non in linea con gli obiettivi previsti
Giallo: azione in corso/ in linea con gli obiettivi previsti, ma ancora non avviata o non conclusa
Verde: azione attuata/conclusa come da obiettivi previsti
Passo 3 - Programmare il monitoraggio periodico dello stato di avanzamento
del raggiungimento dell'obiettivo di processo Monitoraggio delle azioni (Sez.3-tab. 9)
Data di rilevazione 19/06/2017 00:00:00
Indicatori di monitoraggio del processo
Realizzazione di prove di verifica per competenze
Strumenti di misurazione Esiti delle prove
Criticità rilevate
Progressi rilevati
All. 3
7
Modifiche / necessità di aggiunstamenti
Data di rilevazione 20/03/2017 00:00:00
Indicatori di monitoraggio del Realizzazione delle prove di verifica infraquadrimestrali per processo competenza
Strumenti di misurazione Esiti delle prove
Criticità rilevate
Progressi rilevati
Modifiche / necessità di aggiunstamenti
OBIETTIVO DI PROCESSO: #48027 Progettazione di attivita'
in ingresso per il recupero delle abilità di base
SEZIONE 2 - Decidere le azioni per raggiungere ciascun
obiettivo di processo in due passi
Passo 1 - Ipotizzare le azioni da compiere considerandone i possibili effetti
negativi e positivi a medio e a lungo termine Valutazione degli effetti positivi e negativi delle azioni (Sez.2-tab.4)
Azione prevista test di ingresso per classi prime
Effetti positivi all'interno della scuola a medio termine
individuare gli studenti che necessitano eventualmente di sportello didattico o di corsi di recupero; individuare studenti che hanno carattere di eccellenza
Effetti negativi all'interno della scuola a medio termine
Effetti positivi all'interno della scuola e lungo termine
Effetti negativi all'interno della scuola e lungo termine
Azione prevista testi di ingresso per le classi terze
Effetti positivi all'interno della valorizzazione delle eccellenze; rendere agevole il percorso
scuola a medio termine scolastico negli ultimi tre anni del corso di studi
Effetti negativi all'interno della scuola a medio termine
Effetti positivi all'interno della scuola e lungo termine
Effetti negativi all'interno della scuola e lungo termine
Passo 2 - Rapportare gli effetti delle azioni a un quadro di riferimento
innovativo
All. 3
8
Caratteri innovativi (Sez.2-tab.5) Nessun dato inserito
SEZIONE 3 - Pianificare le azioni di ciascun obiettivo di
processo individuato in tre passi
Passo 1 - Definire l'impegno delle risorse umane e strumentali Descrivere l'impegno di risorse umane interne alla scuola (Sez.3 - tab. 6)
Figure professionali Docenti
Tipologia di attività progettazione, costruzione e somministrazione di test di valutazione
Numero di ore aggiuntive presunte 10
Costo previsto (€) Fonte finanziaria
Figure professionali Personale ATA
Tipologia di attività
Numero di ore aggiuntive presunte
Costo previsto (€) Fonte finanziaria
Figure professionali Altre figure
Tipologia di attività
Numero di ore aggiuntive presunte
Costo previsto (€) Fonte finanziaria
Descrivere l'impegno finanziario per figure professionali esterne alla scuola e/o beni e
servizi (Sez.3 - tab. 7) Nessun dato inserito
Passo 2 - Definire i tempi di attuazione delle attività Tempistica delle attività (Sez.3-tab. 8)
Attività Pianificazione delle attività
Set Ott Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu
Realizzazione di test di ingresso ed eventuali corsi di recupero
Sì - Rosso Sì - Rosso
In fase di pianificazione elencare le azioni progettate. In corso di attuazione del PdM colorare le
azioni secondo legenda:
Nessuno: per annullare selezione fatta
Rosso: azione non svolta secondo quanto pianificato/non in linea con gli obiettivi previsti
All. 3
9
Giallo: azione in corso/ in linea con gli obiettivi previsti, ma ancora non avviata o non conclusa
Verde: azione attuata/conclusa come da obiettivi previsti
Passo 3 - Programmare il monitoraggio periodico dello stato di avanzamento
del raggiungimento dell'obiettivo di processo Monitoraggio delle azioni (Sez.3-tab. 9)
Data di rilevazione 29/09/2017 00:00:00
Indicatori di monitoraggio del processo
esito dei test
Strumenti di misurazione test
Criticità rilevate insufficienze nelle materie indicate
Progressi rilevati
Modifiche / necessità di aggiunstamenti
Eventuali sportelli e corsi di recupero
SEZIONE 4 - Valutare, condividere e diffondere i risultati
del piano di miglioramento in quattro passi
Passo 1 - Valutare i risultati raggiunti sulla base degli indicatori relativi ai
traguardi del RAV sportello didattico per gli alunni del primo anno che si
Priorità 1
Priorità 2
trovano in particolari difficoltà nelle materie di italiano, matematica, inglese; corso di recupero per gli alunni del primo anno da svolgersi nel primo periodo dell' a.s.
prove comuni di valutazione per gli alunni del secondo anno in italiano, matematica ed inglese.
La valutazione in itinere dei traguardi legati agli ESITI (Sez.4 - tab. 10)
Esiti degli studenti Risultati scolastici
Traguardo della sezione 5 del RAV migliorare la preparazione degli alunni che affrontano la classe terza
Data rilevazione 15/06/2018 00:00:00
Indicatori scelti voti degli scrutini finali
aumento della percentuale di alunni che accedono al
Risultati attesi triennio con una buona valutazione nelle discipline coinvolte
Risultati riscontrati
Differenza
Considerazioni critiche e proposte di interrogazione e/o modifica
All. 3
10
Passo 2 - Descrivere i processi di condivisione del piano all'interno della
scuola
Condivisione interna dell'andamento del Piano di Miglioramento (Sez.4 - tab. 11)
Momenti di condivisione interna
Persone coinvolte
lavoro dei dipartimenti, dei singoli consigli di classe, dell' intero collegio dei docenti
direttori di dipartimento, coordinatori di classe, funzioni strumentali
Strumenti Incontri in presenza e condivisione di materiale online
Considerazioni nate dalla condivisione
Passo 3 - Descrivere le modalità di diffusione dei risultati del PdM sia
all'interno sia all'esterno dell'organizzazione scolastica Strategie di diffusione dei risultati del PdM all'interno della scuola (Sez.4 - tab. 12)
Metodi / Strumenti Destinatari Tempi
Sito istituzionale dell' Istituto. Dipartimenti, Consigli di Classe, coordinatori, Collegio dei docenti, Consiglio di Istituto
Cadenza quadrimestrale
Azioni di diffusione dei risultati del PdM all'esterno (Sez.4 - tab. 13)
Metodi / Strumenti Destinatari Tempi
Rendiconto sistematico dell' attività di miglioramento mediante il sito Genitori,alunni istituzionale dell' Istituto
Cadenza bimestrale o trimestrale a seconda delle attività in opera
Passo 4 - Descrivere le modalità di lavoro del Nucleo di valutazione Composizione del Nucleo di valutazione (Sez.4 - tab. 14)
Nome Ruolo
Vittoria Rinaldi Dirigente Scolastico
Salvatore Pelella Funzione Strumentale per la Valutazione
Guido Cimminiello Funzione Strumentale PTOF
Maria Luisa Papagni Vicaria
Maria Grazia Colucci Funzione Strumentale Studenti
Paolo Ruopoli Funzione strumentale Orientamento
Caratteristiche del percorso svolto (Sez.4 - for. 15)
All. 3
11
Sono coinvolti genitori, studenti o
altri membri della comunità scolastica, in qualche fase del
Piano di Miglioramento?
La scuola si è avvalsa di consulenze esterne?
No
No
Il Dirigente è stato presente agli incontri del Nucleo di valutazione Sì nel percorso di Miglioramento?
Il Dirigente ha monitorato l'andamento del Piano di Sì
Miglioramento?
PIANO DI ATTUAZIONE PNSD 2016/19
Animatore Digitale dell’Istituzione Scolastica.
F.to Alessandro Franco
1
Ambito A.S 2016-2017 A.S 2017-2018 A.S 2018-2019
Formazione
interna
Partecipazione alla formazione specifica per Animatore Digitale.
Partecipazione alla rete territoriale e Nazionale Animatori Digitali.
Formazione base per l’uso degli strumenti digitali da utilizzare nella didattica.
Formazione per l’uso di software open source per la LIM
Formazione per l’uso del coding nella didattica del Sostegno e per evitare la dispersione scolastica
Formazione per un migliore utilizzo degli ampliamenti digitali dei testi in adozione
Formazione per l’Introduzione al pensiero computazionale
Formazione per di un cloud d’Istituto (Google apps for Education/Microsoft Education).
Formazione sulla sicurezza e la privacy in rete per tutto il personale
Formazione sulla digitalizzazione delle segreterie per tutto il personale addetto
Formazione del personale Assistente Tecnico manutenzione/assistenza delle apparecchiature digitalizzazione della scuola
Partecipazione alla rete territoriale e Nazionale Animatori Digitali.
Formazione di secondo livello per l’uso degli strumenti digitali da utilizzare nella didattica.
Formazione sulla metodologia didattica flipped classroom
Utilizzo di piattaforme di elearning per potenziare e rendere
interattivo il processo di insegnamento/apprendimento e favorire la comunicazione tra i membri della comunità scolastica
Utilizzo del cloud d’Istituto per favorire la condivisione e la comunicazione tra i membri della comunità scolastica - relativa formazione ed implementazione
Formazione sull’ uso del coding nella didattica. Sostegno ai docenti per lo sviluppo e la diffusione del pensiero computazionale.
Formazione sulle tematiche della cittadinanza digitale.
Creazione di e-portfolio da parte dei docenti (cfr. azione #10 del PNSD)
Introduzione alla stesura dell’ e- portfolio di ogni studente per la registrazione delle attività svolte, del processo di sviluppo delle competenze e delle certificazioni
Partecipazione alla rete territoriale e Nazionale Animatori Digitali.
Monitoraggio attività e rilevazione del livello di competenze digitali acquisite.
Progettazione di percorsi didattici integrati basati sulla didattica per competenze
Realizzazione di learning objects con la LIM o altri strumenti dedicati
Condivisione di materiali didattici prodotti in modalità OER
Partecipazione a progetti internazionali ( e-twinning, Erasmus+ )
Utilizzo di piattaforme di e- learning per potenziare e rendere interattivo il processo di insegnamento/apprendimento
Utilizzo della metodologia didattica flipped classroom
Utilizzo del cloud d’Istituto nella sperimentazione e diffusione di metodologie e processi di didattica attiva e collaborativa.
Coinvolgimento di tutti i docenti all’utilizzo di testi digitali e all’adozione di metodologie didattiche innovative.
Uso del coding nella didattica 2
acquisite.(cfr. azione #9 del PNSD)
Aggiornamento del curricolo di Tecnologia nella scuola. (cfr. azione #18 del PNSD)
Sperimentazione di percorsi didattici basati sull’utilizzo di dispositivi individuali ( BYOD ).
Segnalazione di eventi / opportunità formative in ambito digitale.
Partecipazione a progetti internazionali ( eTwinning, Erasmus + )
Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali.
Uso del coding nella didattica del Sostegno e per evitare la dispersione scolastica
Formazione sulle tematiche della cittadinanza digitale.
Utilizzo di e-portfolio da parte di docenti ed alunni.
Azioni di ricerca di soluzioni tecnologiche da sperimentare e su cui formarsi per gli anni successivi.
Partecipazione a progetti internazionali ( eTwinning, Erasmus + )
Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali.
Coinvolgimento
della comunità
scolastica
Pubblicizzazione e socializzazione delle finalità del PNSD con il corpo docente. Coordinamento con lo staff di direzione e le altre figure di sistema. Somministrazione di un questionario ai docenti per la rilevazione dei bisogni formativi. Creazione di uno spazio sul sito scolastico dedicato al PNSD ed alle relative attività realizzate nella scuola. Azione di segnalazione di eventi / opportunità formative in ambito digitale. Creazione di un cloud d’Istituto
Coordinamento con lo staff di direzione e le altre figure di sistema
Somministrazione di un questionario ai docenti per la rilevazione dei bisogni formativi
Rilevamento ed eventuale ampliamento delle buone pratiche digitali realizzate nell’Istituto
Eventi aperti al territorio, con particolare riferimento ai genitori e agli alunni sui temi del PNSD ( cittadinanza digitale, sicurezza, uso dei social network, educazione ai media, cyberbullismo )
Utilizzo di spazi cloud d’Istituto
Coordinamento con lo staff di direzione e le altre figure di sistema
Eventi aperti al territorio, sui temi del PNSD ( cittadinanza digitale, sicurezza, uso dei social network, educazione ai media, cyberbullismo )
Utilizzo di spazi cloud d’Istituto per la condivisione di attività e la diffusione delle buone pratiche (Google apps for Education/Microsoft Education).
Partecipazione nell’ambito del progetto “Programma il futuro” a Code Week e a all’ora di coding attraverso la
3
(Google apps for Education/Microsoft Education).
Rilevamento ed eventuale ampliamento delle buone pratiche digitali realizzate nell’Istituto
Utilizzo di spazi cloud d’Istituto per la condivisione di attività e la diffusione delle buone pratiche (Google apps for Education/Microsoft Education).
Eventi aperti al territorio, con particolare riferimento ai genitori e agli alunni sui temi del PNSD ( cittadinanza digitale, sicurezza, uso dei social network, educazione ai media, cyberbullismo )
Partecipazione nell’ambito del progetto “Programma il futuro” a Code Week e a all’ora di coding attraverso la realizzazione di laboratori di coding aperti al territorio.
Partecipazione a progetti ed eventi nazionali ed internazionali eTwinning o Erasmus+
Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali.
Pubblicazione sullo spazio del sito scolastico di OER Open Educational Resources
Monitoraggio attività e rilevazione del livello di
per la condivisione di attività e la diffusione delle buone pratiche (Google apps for Education/Microsoft Education).
Realizzazione di una comunità anche on line con famiglie e territorio, attraverso servizi digitali che potenzino il ruolo del sito web della scuola e favoriscano il processo di dematerializzazione del dialogo scuola-famiglia in modalità sincrona e asincrona.
Partecipazione nell’ambito del progetto “Programma il futuro” a Code Week e a all’ora di coding attraverso la realizzazione di laboratori di coding aperti al territorio.
Partecipazione a Generazioni Connesse sui temi della cittadinanza Digitale
Utilizzo delle segreterie digitalizzate per tutto il personale addetto
Monitoraggio delle attività del personale Assistente Tecnico manutenzione/assistenza e rilevazione della quantità/qualità degli interventi effettuati su delle apparecchiature digitalizzazione della scuola
realizzazione di laboratori di coding aperti al territorio.
Partecipazione a Generazioni Connesse sui temi della cittadinanza Digitale
Coordinamento con lo staff di direzione e le altre figure di sistema
Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali anche attraverso accordi di rete con altre istituzioni scolastiche / Enti / Associazioni / Università
4
competenze digitali acquisite. Coordinamento e supporto delle
Associazioni, Aziende di settore e rete di stakeolders.
Creazione di
soluzioni
innovative
Integrazione, ampliamento e utilizzo della rete wi-fi di Istituto mediante la partecipazione all’azione #2 del PNSD con attuazione del progetto PON se la candidatura verrà successivamente accettato dal MIUR. Revisione e utilizzo degli ambienti di apprendimento digitali creati mediante la partecipazione all’azione #4 del PNSD con attuazione del Progetto PON se la candidatura verrà successivamente accettato dal MIUR. Attività didattica e progettuale con sperimentazione di nuove metodologie. Realizzazione di test online sulle Intelligenze Multiple da rendere disponibile per la somministrazione agli alunni da parte dei docenti Diffusione della didattica project- based Selezione e presentazione di:
o contenuti digitali di qualità, riuso e condivisione di contenuti
didattici
Stimolare e diffondere la didattica project-based.
Sviluppo e diffusione di soluzioni per rendere un ambiente digitale con metodologie innovative e sostenibili (economicamente ed energeticamente).
Sperimentazione di nuove metodologie nella didattica: BYOD, webquest, flipped classroom, eTwinning
Potenziamento di Google apps for Education o Microsoft for Education.
Creazione di repository disciplinari per la didattica auto-prodotti e/o selezionati a cura della comunità docenti.
Cittadinanza digitale. Costruire curricola verticali per le
competenze digitali, soprattutto trasversali o calati nelle discipline.
Autorevolezza e qualità dell’informazione.
Partecipazione ad eventi / workshop / concorsi sul territorio.
Creazione di aule 2.0 o 3.0
Stimolare e diffondere la didattica project-based.
Diffusione della sperimentazione di nuove metodologie nella didattica: webquest, EAS, flipped classroom, BYOD, eTwinning
Creazione di repository disciplinari a cura della comunità docenti.
Utilizzo del coding con software dedicati (Scratch -
Scratch 4 , Minecraft, Arduino). Partecipazione ad eventi /
workshop / concorsi sul territorio.
Risorse educative aperte (OER) e costruzione di contenuti digitali.
Collaborazione e comunicazione in rete: dalle piattaforme digitali scolastiche alle comunità virtuali di pratica e di ricerca.
Creazione di aule 2.0 o 3.0
5
o siti dedicati, App, Webware, Software e Cloud per la didattica.
o strumenti di condivisione, di repository, di documenti, forum, blog e classi virtuali.
Educazione ai media e ai social network; utilizzo dei social nella didattica
Utilizzo di un cloud di istituto Sviluppo del pensiero
computazionale. Diffusione di podcast e video
digitali Realizzazione di test online
sulle Intelligenze Multiple da rendere disponibile per la somministrazione agli alunni da parte dei docenti
Ricerca, selezione, organizzazione di informazioni.
Attivazione di servizi digitali che potenzino il ruolo del sito web della scuola e favoriscano il processo di dematerializzazione
del dialogo scuola-famiglia
La cittadinanza digitale Creazione di aule 2.0 o 3.0
Essendo parte di un Piano Triennale ogni anno potrebbe subire variazioni o venire aggiornato secondo le esigenze e i cambiamenti
6
All.5
Orga igra a ITI“ Augusto Righi
Dirigente
Scolastico Collegio Docenti Giunta Esecutiva
Consiglio di
Istituto
Dir. Servizi
Generali e Amm.
Assistenti
Amministrativi
Assistenti
Tecnici
Collaboratori
Scolastici
Staff di Presidenza
Referenti
Alternanza
Scuola-Lavoro
Animatore
Digitale
Primo
Collaboratore
Responsabile
Ufficio Tecnico
Secondo
Collaboratore
Funzioni
Strumentali
Responsabile
Sito Web
Resp. Servizio
Prevenzione
Protezione
Referenti per
l’Inclusione
Dipartimenti
(Coordinatori)
Consigli di
Classe
(Coordinatori)
Responsabile
Biblioteca
Comitato di
Valutazione
Commissione
Elettorale
Referente
CISCO
Referenti Web
Radio/TV
Nucleo di
Valutazione
All. 6
2
INDICE
IL REGOLAMENTO D'ISTITUTO
CAPO I: APPLICAZIONE E PUBBLICIZZAZIONE
CAPO II: STUDENTI
CAPO III: DOCENTI
CAPO IV: GENITORI
CAPO V: PERSONALE ATA
CAPO VI: ORGANI COLLEGIALI
CAPO VII: LABORATORI
CAPO VIII: COMUNICAZIONE
CAPO IX: ACCESSO DEL PUBBLICO E CIRCOLAZIONE
CAPO X: RISTORAZIONE E UTILIZZO DELLA BUVETTE
CAPO XI: SICUREZZA
CAPO XII: VISITE E VIAGGI
CAPO XIII: PRIVACY
CAPO XIV: FORMAZIONE CLASSI E TRASFERIMENTI
CAPO XV: DISCIPLINA IN MATERIA DI SOMMINISTRAZIONE DI FARMACI
CAPO XVI: DISPOSIZIONI FINALI
All. 6
3
L REGOLAMENTO D'ISTITUTO
Art. 1 Premessa La scuola assicura, favorisce e promuove la formazione della persona e assicura il diritto allo studio garantito a tutti dalla Costituzione italiana. A tal fine è aperta a tutte le iniziative didattiche e culturali rivolte ad assicurare una formazione educativa di eguale livello per tutti, nel rispetto delle diverse condizioni sociali, ambientali ed economiche. È aperta alla realtà economica e culturale dell’ambiente in cui opera favorendo ed accrescendo rapporti con associazioni ed istituti culturali e scientifici, con altri organismi istituzionali e rappresentativi del quartiere, della città, della provincia e della regione. Sono considerati assolutamente incompatibili con la vita scolastica, e quindi in ogni modo vietati, atti di intimidazione della libera e democratica espressione o partecipazione delle varie componenti alla vita della scuola, manifestazioni di intolleranza, qualsiasi forma di violenza e discriminazione. CAPO I: APPLICAZIONE E PUBBLICIZZAZIONE
Art. 2 Applicazione ed osservanza del regolamento Il presente regolamento, nell'ambito dell'autonomia e del potere normativo del consiglio d'istituto, disciplina la vita della comunità scolastica dell’I T I “Augusto Righi” di Napoli. È coerente e funzionale al Piano Triennale dell'Offerta Formativa adottato dall'Istituto. Tutto il personale scolastico controlla che le norme del regolamento siano rispettate.
Art. 3 Pubblicazione – deposito -affissioni 1. Il regolamento è depositato nell’ufficio della Dirigenza, nella segreteria dell’istituto ed
affisso all’albo. 2. L’estratto del regolamento interno, relativamente alle parti interessate, viene distribuito
a tutte le componenti della comunità scolastica. In particolare, al completamento dell’iscrizione, il genitore si impegna ad accettare il contenuto del Regolamento, di cui può prendere visione anche sul sito web istituzionale della scuola.
3. Le regole che attengono l’attività interna dell’istituto sono presenti anche nel Regolamento delle studentesse e degli studenti.
CAPO II: STUDENTI
Art. 4 Gli allievi 1. La scuola si propone come luogo di educazione, dove il processo di apprendimento,
l'acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica degli studenti vengono favoriti e garantiti dal "Patto educativo di corresponsabilità".
2. Il diritto all'apprendimento è garantito a ciascuno studente e tutti i percorsi sono tesi a promuoverne il successo formativo.
3. Ogni componente della comunità scolastica si impegna ad osservare e a far osservare il presente regolamento che rappresenta uno strumento a carattere formativo per rendere gli allievi protagonisti del processo educativo e formativo.
4. La partecipazione alla vita dell’istituto è assicurata, oltre che dai diritti sanciti dalla
legge, in tutte le altre forme che, proposte dagli allievi, possono essere approvate dal Consiglio d’Istituto. Tali proposte vanno fatte tramite i Consigli di Classe, l’assemblea o, se esiste, il Comitato degli studenti.
All. 6
4
4.1 Diritto di trasparenza nella didattica
1. L'alunno ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola. Il coordinatore
del Cdc si farà carico di illustrare alla classe il PTOF e recepirà osservazioni e suggerimenti che verranno posti all'analisi e alla discussione del consiglio di classe.
2. Gli studenti hanno diritto ad essere informati in maniera efficace e tempestiva sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita della scuola, in particolare alla conoscenza delle scelte relative all'organizzazione, alla programmazione didattica, alle metodologie, ai criteri di valutazione, alla scelta dei libri di testo.
3. La valutazione sarà sempre tempestiva e adeguatamente motivata nell'intento di attivare negli alunni processi di autovalutazione che consentano di individuare i propri punti di forza e di debolezza e quindi migliorare il proprio rendimento.
4.2 Ingresso, circolazione nella scuola, uscita degli allievi
1. Ingresso a scuola e ritardi.
a. L’inizio delle lezioni è fissato per le ore 8.00. b. Gli allievi possono entrare nell’istituto alle ore 7.55. c. La chiusura dei cancelli esterni e il portone della scuola è prevista tassativamente per le ore
8.15. Alle ore 8.15 possono essere ammessi in aula solo singoli alunni e non tutta la classe. d. Potranno essere ammessi in classe dopo le ore 8.15 gli alunni con un ritardo causato e comprovato dall’azienda di trasporto pubblico o se accompagnati da un genitore, e comunque non prima delle ore 9.00 (seconda ora). Gli alunni ritardatari dovranno aspettare il permesso di poter accedere alle loro classi nella sala d’ingresso a cura di un docente incaricato. L’ora persa per ritardo sarà computata come ora di assenza. Non sono consentiti più di 3 (tre) ritardi in un mese. Il superamento di tale limite è uno degli indicatori che influenzano il voto di condotta, oltre che provvedimenti disciplinari.
e. I genitori che abitano in comuni con dimostrate problematiche di collegamento alla scuola potranno chiedere una giustifica permanente che consentirà l’ingresso durante tutta la prima ora. Gli abusi comporteranno il ritiro del permesso.
f. Il ritardo viene annotato sul registro di classe dal docente della prima ed eventualmente della seconda ora. La scuola, in ogni caso, non assume alcuna responsabilità circa la vigilanza prima del loro ingresso.
2. Accesso. a. L’ingresso pedonale a scuola è consentito esclusivamente attraverso il varco di Via Kennedy;
il passo carrabile riservato agli autoveicoli in via Barbagallo. 3. Uscite anticipate.
a. Per gli allievi del corso diurno non sono ammesse uscite anticipate se non in casi eccezionali, da individuare a cura della Presidenza e della Vicepresidenza caso per caso, e sempre con la presenza di un genitore o di chi ne fa le veci. Per gli alunni maggiorenni l’uscita anticipata viene comunque comunicata ai genitori.
b. Per gli allievi del corso serale si terrà conto delle esigenze familiari e di lavoro, fermo restando che le assenze orarie influiranno sul computo generale delle assenze ai fini della valutazione e della ammissione agli scrutini e agli esami di stato.
c. Nell’ultimo mese del trimestre( o del quadrimestre) e del pentamestre le uscite anticipate saranno consentite solo per gravi ed eccezionali motivi.
d. Gli alunni interessati ai permessi per motivi sportivi devono esibire la richiesta della società sportiva ad inizio d’anno. Il Consiglio di Classe può richiedere la revoca dei permessi in corso di anno scolastico per motivi didattici.
e. E’ assolutamente vietato allontanarsi dall’istituto durante le ore di lezione.
All. 6
5
4. Circolazione nella scuola.
a. L’uscita degli studenti dalle classi, durante le ore di lezione è regolata dai rispettivi docenti, in misura di uno per volta, dalla seconda ora alla penultima ora, e mai in corrispondenza del cambio d’ora. Lo studente avrà cura di rientrare in classe nel più breve tempo possibile, anche per non ostacolare l’eventuale uscita di un altro compagno che ne abbia necessità.
b. Nella prima e nell’ultima ora di lezione l’uscita per recarsi in bagno è consentita solo per casi eccezionali ed urgenti.
5.Sosta. a. È a. È vietato sostare nella scuola dopo la fine del proprio orario scolastico. Se è previsto un
rientro per attività pomeridiane, non è possibile permanere nell’area scolastica (edificio e cortile), ma bisogna uscire alla fine del proprio orario e tornare a scuola per l’ora prevista per l’attività pomeridiana.
4.3 Assenza degli allievi
1. Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente le lezioni, a favorirne lo svolgimento e ad
assolvere assiduamente gli impegni di studio. La presenza a scuola è obbligatoria anche per tutte le attività organizzate e programmate dal Consiglio di classe, così come è obbligatoria la presenza a tutte le attività esterne organizzate e programmate dal Consiglio di classe e dalla scuola.
2. Assenze. a. L’art. 14 com. 7 del DPR n. 122 del 22 giugno 2009 stabilisce che “ai fini della validità
dell’anno scolastico, compreso quello relativo all’ ultimo anno di corso, per procedere alla valutazione finale di ciascuno studente, è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato.
b. Rientrano nel numero delle ore di assenza: gli ingressi alla 2° ora, le uscite anticipate, le assenze saltuarie per malattia o per motivi familiari non meglio specificati, le assenze collettive (scioperi, manifestazioni), le assenze in occasione di attività extracurricolari (visite, viaggi, cineforum, attività di orientamento, ecc.), qualora gli alunni non fossero presenti. Il mancato conseguimento del limite di frequenza comporta l’esclusione dallo scrutinio finale e, di conseguenza, la non ammissione alla classe successiva, o all’esame di stato.
c. Un alto numero di assenze, così come i frequenti ritardi o la mancata consegna della giustifica, influiranno negativamente sul voto di condotta e di conseguenza sulla media dei voti finale, tranne nei casi specifici di grave malattia o di manifesta impossibilità alla frequenza. Il Collegio Docenti ha definito quali possibili deroghe al limite minimo di presenza per casi eccezionali, certi e documentati, le assenze dovute a gravi motivi di salute adeguatamente documentati e certificati:
- terapie o cure programmate - donazioni di sangue - partecipazione ad attività sportive ed agonistiche organizzate da federazioni
riconosciute dal C:O:N:I: - volontariato documentato - lutti familiari - scioperi generali e dei trasporti che impediscano il raggiungimento della scuola - alunni diversamente abili che non possono usufruire dell’intero orario scolastico - partecipazioni ad esami per il conseguimento di patenti e/o certificazioni esterne o a
concorsi. - per gli alunni del corso serale è prevista una deroga per assenze dovute a motivi di
lavoro certificati, sempre che tali assenze non pregiudichino la possibilità della valutazione complessiva.
All. 6
6
Per le iscrizioni tardive il computo verrà fatto sulla frequenza del 75% del monte ore calcolato dalla data di inizio frequenza. Per i trasferiti in corso d’anno saranno richieste le ore di assenza alla scuola di provenienza.
d. Nel caso in cui in una stessa classe il numero degli allievi assenti risultasse ingiustificatamente al di sopra della media normale, l’assenza stessa verrà considerata di massa e le famiglie degli allievi saranno contattate telefonicamente.
e. La documentazione relativa alle assenze deve essere fornita al coordinatore della classe o all’ufficio di presidenza ed inserita nel fascicolo personale dello studente.
e. È compito del consiglio di classe verificare, nel rispetto dei criteri definiti dal collegio dei docenti e delle indicazioni legislative, se il singolo allievo abbia superato il limite massimo consentito di assenze e se tali assenze, pur rientrando nelle deroghe previste dal collegio dei docenti, impediscano, comunque, di procedere alla fase valutativa, considerata la non sufficiente permanenza del rapporto educativo
f. È compito altresì del consiglio di classe esaminare e valutare eventuali casi specifici, come nel caso di assenze determinate da sospensioni senza obbligo di frequenza comminate dalla scuola.
g. Adesione a confessioni religiose per le quali specifiche intese che considerano il sabato come giorno di riposo (qualora il CD attivasse il sabato lavorativo).
h. L’istituzione scolastica provvede a comunicare agli studenti e alle famiglie le norme che regolano la frequenza scolastica, il limite minimo delle ore di presenza complessive da assicurare per la validità dell’anno, le deroghe a tale limite previste dal collegio dei docenti; fornisce informazioni concernenti le assenze, perché sia possibile avere aggiornata conoscenza della quantità oraria di assenze accumulate.
3. Giustificazioni delle assenze.
a. L’assenza sarà visibile in tempo reale dal registro elettronico. b. Ogni assenza dalle lezioni, deve essere giustificata on line, da un genitore o da chi ne fa le
veci. c. I maggiorenni possono auto giustificarsi se autorizzati ad inizio anno scolastico da un
genitore. d. Le assenze superiori a cinque giorni si giustificheranno presentando, il certificato medico. In
mancanza di tale certificato il coordinatore convocherà immediatamente i genitori e l’alunno non sarà ammesso in classe.
4.4 Responsabilità degli allievi
1. Gli allievi sono responsabili delle suppellettili scolastiche loro affidate e delle apparecchiature e
libri concessi in uso a sussidio delle lezioni, nonché di ogni attrezzatura o struttura presente nell’aula di lezione.
2. La famiglia dell’allievo che viene individuato come responsabile di un danno arrecato alla scuola risponde economicamente del danno stesso.
3. Qualora non venga accertata la responsabilità individuale e venga esclusa la responsabilità di terzi, subentra la responsabilità solidale dell’intera classe e il risarcimento del danno verrà ripartito tra le famiglie di tutti gli allievi coinvolti.
4.5 Norme di comportamento degli allievi 1. Gli alunni sono tenuti ad avere nei confronti del Dirigente Scolastico, dei docenti, di tutto il
personale amministrativo ed ausiliario e dei compagni, lo stesso rispetto, anche formale, consono ad una convivenza civile.
All. 6
7
2. Agli alunni è concessa l’autorizzazione alla sosta negli spazi adibiti a parcheggio, ma la stessa può essere revocata in caso di comportamento scorretto e/o guida pericolosa (ad esempio mancato rispetto della precedenza, impennata con lo scooter, velocità non adeguata al luogo...).
3. Gli alunni alla guida di un motociclo devono obbligatoriamente indossare il casco. 4. Al cambio di insegnante, negli spostamenti da un'aula all'altra, all'ingresso e all'uscita gli alunni
devono tenere un comportamento corretto ed educato. Non è permesso correre, uscire dalla classe senza autorizzazione, gridare nei corridoi e nelle aule, ecc...
5. Saranno puniti con gravi sanzioni disciplinari tutti gli episodi di violenza che dovessero verificarsi tra gli alunni all'interno della scuola .
6. Gli allievi devono vestire in modo consono all'ambiente scolastico. 7. Le aule debbono essere tenute in ordine e lasciate in ordine al momento dell’uscita. Nelle aule
ci sono appositi contenitori per la raccolta dei rifiuti: è necessario utilizzarli correttamente. 8. Gli impianti igienici devono essere utilizzati in modo corretto e rispettate le norme di igiene e
pulizia. 9. Gli insegnanti ed i collaboratori scolastici segnaleranno i nominativi degli alunni o le classi che
non rispettano queste regole. 10. Gli alunni sono tenuti a rispettare il lavoro e a seguire le indicazioni dei collaboratori scolastici
che assicurano, con i docenti, il buon funzionamento della scuola. 11. Gli alunni sono tenuti a portare a scuola solo l'occorrente per le lezioni, evitando oggetti estranei
alle lezioni e/o di particolare valore. La scuola è esonerata da ogni responsabilità per furti o danneggiamenti di materiale di proprietà degli alunni, che sono personalmente responsabili della custodia dei propri averi.
12. I comportamenti relativi al fumo sono regolati dalla vigente normativa. La legge 11 novembre 1975, n. 584. “ Divieto di fumare in determinati locali e su mezzi di trasporto pubblico” stabilisce:
a. Nell’art.1: i luoghi ai quali si applica il divieto di fumo nei quali sono comprese le scuole di ogni ordine e grado, (aule, corridoi, segreterie studenti, biblioteche, sale di lettura, bagni, ecc);
b. Nell’art.7: la sanzione amministrativa prevista che consiste nel pagamento di una somma di danaro.
13. I comportamenti relativi all’uso del cellulare sono regolati dalla vigente normativa. Gli alunni sono invitati ad evitare di portare a scuola i telefoni cellulari, poiché l'uso dei cellulari da parte degli studenti, durante lo svolgimento delle attività didattiche, è vietato, anche dallo Statuto delle Studentesse e degli Studenti (D.P.R. n. 249/1998 e successivi). In caso di inosservanza, gli alunni saranno invitati a trattenere la scheda e a consegnare al docente il telefonino, che sarà affidato ai Delegati della Dirigenza, i quali valuteranno se riconsegnarlo alla fine delle lezioni o
ai genitori. Per eventuali comprovate necessità, anche didattiche, l’ insegnante può autorizzare singoli alunni a tenere il cellulare acceso.
14. È vietato realizzare all'interno della scuola registrazioni fotografiche ed audiovisive non autorizzate, per le quali sono previste sanzioni disciplinari, penali e civili connesse alla violazione delle norme regolamentari, delle norme in materia di privacy nonché delle norme poste a tutela della persona. 15. È vietato usare l’ascensore senza la preventiva necessaria autorizzazione, che sarà concessa a chi ne farà richiesta corredata da un certificato medico che ne attesti la necessità e, per gli alunni minorenni, da una liberatoria firmata dai genitori. 16. Gli studenti possono recarsi nella sala insegnanti, in biblioteca, in palestra, nei laboratori, ecc…
solo con l'autorizzazione e sotto il controllo di un insegnante che se ne assuma la responsabilità. 17. Durante i trasferimenti dall’aula verso i laboratori, le palestre, ecc.. e viceversa i ragazzi sono
tenuti ad un comportamento rispettoso nei confronti di coloro che stanno facendo lezione. 18. E' vietato ostruire con mobili, arredi, anche solo temporaneamente, le vie di fuga e le uscite di
sicurezza e non è consentito, per ragioni di sicurezza, sostare sulle piattaforme delle uscite di sicurezza.
19. É fatto divieto agli alunni invitare estranei ed in trattenersi con loro nella scuola.
All. 6
8
20. Gli alunni che, per motivi di salute, non potranno seguire le lezioni di attività motoria dovranno presentare al Dirigente Scolastico la domanda di esonero firmata dal genitore unita a certificato del medico di famiglia su modulo A.S.L.
Art. 5 Il Regolamento di Disciplina
1. L’istituzione scolastica individua e sanziona quei comportamenti (gravi e/o reiterati) che rappresentano mancanze disciplinari con riferimento ai doveri elencati nel Patto Educativo di Corresponsabilità, indica le relative sanzioni, identifica gli organi competenti ad erogarle ed esplicita il relativo procedimento, sulla base dei seguenti principi regolativi: a. Nell’attribuzione delle sanzioni si valuteranno la situazione personale dello studente e il
contesto in cui si è verificato l’episodio. b. Le sanzioni vanno comminate dopo avere effettuato un’accurata ricostruzione dell’accaduto.
2. In via esemplificativa sono considerati comportamenti irregolari da sanzionare: a. assentarsi dalle lezioni o presentarsi in ritardo a scuola senza validi motivi b. assenza di massa della classe c. non eseguire i compiti assegnati e non portare il materiale didattico o le prove di verifica d. disturbare chiacchierando, facendo interventi inopportuni, spostandosi senza motivo o senza
autorizzazione nell'aula e nell'edificio e. violare le disposizioni del Regolamento d’Istituto e le norme di sicurezza f. sporcare intenzionalmente o danneggiare i locali, gli arredi o gli oggetti personali g. offendere con parole, gesti o azioni il personale scolastico o i compagni h. comportarsi in modo violento e/o aggressivo nei confronti del personale scolastico o i
compagni i. usare un linguaggio non consono all’ambiente scolastico j. avere atteggiamenti violenti, sia fisici che verbali, cioè atteggiamenti che mettono in pericolo
l’altrui incolumità e che ledono la dignità ed il rispetto della persona umana, anche sotto forma di atteggiamenti minacciosi
3. Anche se non è possibile definire “mancanza disciplinare” un certo tipo di abbigliamento, è opportuno che gli allievi utilizzino un vestiario idoneo all’ambiente scolastico.
4. In via esemplificativa sono così elencate le sanzioni previste: a. Richiamo verbale o scritto b. Richiesta formale di scuse c. Convocazione della famiglia d. Sospensione dalle visite d’istruzione e. Sospensione fino a 5 giorni con/senza obbligo di frequenza. f. Sospensione fino da 10 a 15 giorni senza obbligo di frequenza. g. Sospensione oltre i 15 giorni senza obbligo di frequenza.
1. In allegato sono illustrati comportamenti irregolari, sanzioni, organi competenti, note e procedimenti.
5.1 Modalità di irrogazione delle sanzioni 1. Le sanzioni e i provvedimenti disciplinari che comportino l’allontanamento dalla comunità
scolastica per un periodo inferiore ai 15 giorni sono sempre adottati dal Consiglio di classe. 2. Le sanzioni che comportino un allontanamento superiore ai 15 giorni, ivi compresi
l’allontanamento fino al termine delle lezioni o con esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all’esame di Stati conclusivo del corso di studi, sono adottate sempre dal Consiglio d’Istituto .
3. In particolare, con riferimento al Consiglio di classe quando esercita la competenza in materia disciplinare, deve operare nella composizione allargata a tutte le componenti, ivi compresi pertanto gli studenti e i genitori, fatto salvo il dovere di astensione ( es. qualora faccia parte dell’organo lo studente sanzionato o il genitore di questi) e di successiva e conseguente surroga.
Art. 6 Organo di Garanzia e impugnazioni
All. 6
9
1. L'Organo di Garanzia interno della scuola è composto dal Dirigente Scolastico, da un docente designato dal Consiglio d’istituto, da un rappresentante eletto dagli studenti e da un rappresentante eletto dai genitori.
2. Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso da parte di chiunque vi abbia interesse (genitori, studenti), entro quindici giorni dalla comunicazione all’Organo di Garanzia interno alla scuola. L’Organo di Garanzia dovrà esprimersi nei successivi dieci giorni.
6.1 Regolamento dell’Organo di garanzia 1. L'Organo di Garanzia interno all'Istituto, previsto dall'art. 5, commi 2 e 3 dello Statuto delle
studentesse e degli studenti, è istituito e disciplinato dal presente regolamento. 2. La convocazione dell'Organo di Garanzia spetta al Presidente, il Dirigente scolastico, che
provvede a designare, di volta in volta, il segretario verbalizzante. 3. L'avviso di convocazione va fatto pervenire ai membri dell'Organo, per iscritto, almeno 4 giorni
prima della seduta. 4. Qualora vi siano casi di incompatibilità (es. qualora un membro faccia parte dell'Organo di
Garanzia che abbia irrogato la sanzione o genitore dell’alunno sanzionato o lo stesso alunno sanzionato) subentrerà un membro supplente.
5. Per la validità della seduta l’Organo di Garanzia in prima convocazione deve essere “perfetto” (deliberazioni valide se sono presenti tutti i membri) in seconda convocazione funziona solo con i membri effettivamente partecipanti alla seduta. Il membro, impedito ad intervenire, deve far pervenire al Presidente dell'Organo di Garanzia, possibilmente per iscritto, prima della seduta la motivazione giustificativa dell'assenza.
6. Ciascun membro dell'Organo di Garanzia ha diritto di parola e di voto; l'espressione del voto è palese. Non è prevista l'astensione. In caso di parità prevale il voto del Presidente.
7. L'Organo di Garanzia, in forza del disposto di cui all'art. 5, dello Statuto delle studentesse e degli studenti, è chiamato ad esprimersi sui ricorsi dei genitori e degli studenti contro le sanzioni disciplinari.
8. Qualora l'avente diritto avanzi ricorso (che deve essere presentato per iscritto), il Presidente dell'Organo di Garanzia, preso atto dell'istanza inoltrata, dovrà convocare mediante lettera i componenti l'Organo non oltre 10 giorni dalla presentazione del ricorso medesimo.
9. Il Presidente, in preparazione dei lavori della seduta, deve accuratamente assumere tutti gli elementi utili allo svolgimento dell'attività dell'Organo, finalizzata alla puntuale considerazione dell'oggetto all'ordine del giorno.
10. L'esito del ricorso va comunicato per iscritto all'interessato non oltre il 10° giorno dalla presentazione del ricorso stesso.
11. Qualora l’Organo di Garanzia non decida entro tale termine, la sanzione non potrà che ritenersi confermata.
6.2 Organo di Garanzia regionale (art.5 comma 3, DPR 249/98, modificato dal DPR
235/2007 art.5 bis) 1. L'Organo di Garanzia regionale rappresenta l’ultimo grado di giudizio, con il compito di
controllare la conformità dei regolamenti allo statuto degli studenti e delle studentesse e il rispetto delle norme in esso disposte e di dirimere eventuali controversie.
2. L'Organo di Garanzia regionale, presieduto dal Direttore dell’USR o da un suo delegato, è composto da tre docenti, un genitore individuato nell’ambito del FoRAGS, due studenti designati dal coordinamento regionale delle consulte provinciali degli studenti.
CAPO III: DOCENTI
Art. 7 I docenti
All. 6
10
1. I docenti curano la conoscenza più approfondita dei rispettivi allievi, anche mediante la collaborazione ed il colloquio con i genitori al fine di indirizzare la loro attività didattica.
2. I docenti osservano scrupolosamente il loro orario di servizio, come da contratto. 3. Le assenze devono essere comunicate in segreteria amministrativa dalle ore 7.30 alle ore 8.00 e
non oltre le ore 8.30 del giorno interessato, per consentire il corretto svolgimento dell’attività didattica e dare la possibilità di effettuare le dovute sostituzioni.
4. Le assenze, così come i permessi brevi, sono regolati dalla normativa vigente. 7.1 Sostituzione dei docenti
1. In caso di sostituzione di docenti assenti per un periodo non superiore a 15 giorni saranno
utilizzati di norma i docenti con orario – cattedra inferiore alle 18 ore. 2. Le ore destinate alla sostituzione dei docenti assenti sono stabilite all’interno dell’orario di
lavoro giornaliero di ciascun docente. Durante le ore previste per le supplenze, al fine di fronteggiare eventuali impreviste e urgenti situazioni di assenza da parte dei colleghi, i docenti sono tenuti a consultare l’apposito registro delle sostituzioni o chiedere ai Delegati del Dirigente la classe loro assegnata per la sostituzione, e a rimanere nei locali della scuola per almeno 20 minuti dall’inizio dell’ora a disposizione, se non ancora assegnata. Ciò per fronteggiare eventuali altri casi di comunicazioni giunte in ritardo alla Segreteria del Personale.
3. Tutti i docenti, previa dichiarazione scritta di disponibilità, possono effettuare supplenze anche oltre il proprio orario-cattedra settimanale fino ad un massimo di 24 ore settimanali. Resta inteso che la retribuzione delle relative spettanze sarà erogata solo in caso di effettiva erogazione della prestazione eccedente l’orario cattedra settimanale.
4. In caso di assenza degli alunni diversamente abili gli insegnanti di sostegno restano a disposizione della scuola per eventuali supplenze di docenti assenti per tutta la durata del proprio orario di lavoro giornaliero.
5. Il Dirigente Scolastico, o un suo incaricato, assegna la supplenza breve seguendo, nel caso di più docenti a disposizione nella stessa ora, il seguente ordine: a. docente di qualunque materia che debba recuperare un permesso orario b. docente della stessa classe in cui si è verificata l’assenza c. docente della stessa materia, ma di altra classe d. docente di qualunque disciplina e. docente disponibile a prestare ore eccedenti d’insegnamento.
7.2 Rapporti scuola - famiglia 1. I docenti daranno la disponibilità ad incontri individuali con i genitori degli alunni tutte le volte
che la situazione lo richieda. 2. I docenti non possono trattenersi con i genitori durante l’attività didattica e gli incontri possono
avvenire esclusivamente fuori dall’orario di lezione del docente. 3. Annualmente sono programmati incontri pomeridiani degli insegnanti con le famiglie. In caso di
necessità, inoltre, vengono inviate alle famiglie informazioni scritte relative, secondo i casi, alla frequenza, al profitto, al comportamento dell'alunno.
4. Le valutazioni sono visibili alle famiglie giornalmente on line. 5. Ogni variazione della programmazione didattica che riguarda uscite ed entrate verrà pubblicata
in tempo utile sul sito della scuola. 7.3 Indicazioni sui doveri del docente 1. Il quadro normativo nel suo complesso assegna alla scuola il dovere della sorveglianza degli
allievi per tutto il tempo in cui sono affidati alla scuola. In particolare, è ricorrente, in
All. 6
11
giurisprudenza, l’affermazione che l’obbligo si estende dal momento dell’ingresso degli studenti negli spazi scolastici a quello della loro uscita.
2. Tutto il personale docente della scuola ha obblighi amministrativi, organizzativi, di controllo per la sorveglianza e la sicurezza, con conseguenti responsabilità, in caso di incidenti, per carenze a lui imputabili, allorché non abbia segnalato ed eliminato le fonti di pericolo, non abbia provveduto alla necessaria regolamentazione dell’ordinato comportamento in entrata, nella permanenza, all’uscita degli studenti.
3. Il docente, avendo uno specifico obbligo di vigilanza e controllo degli allievi a lui affidati nelle proprie ore di lezione, risponderà a titolo di responsabilità extracontrattuale tutte le volte in cui verrà violato l’obbligo di vigilanza sugli allievi. Pertanto la non presenza in classe o l’allontanamento dall’aula in orario di lezione comporta responsabilità per omissione. Nell’eventualità il docente debba per pochi minuti allontanarsi dai propri alunni, occorre che avvisi un collaboratore scolastico o un collega affinché vigili sulla classe.
4. I docenti devono prendere visione dei piani di sfollamento dei locali della scuola e devono sensibilizzare gli alunni sulle tematiche della sicurezza.
5. Tutte le circolari e gli avvisi affissi all'albo della scuola o inseriti nell'apposito registro o pubblicati sul sito istituzionale della scuola si intendono regolarmente notificati; è obbligo dei docenti, al rientro di eventuali assenze, prendere visione delle circolari e degli avvisi.
6. I docenti non possono utilizzare i telefoni cellulari durante l'orario di lavoro in classe e non possono utilizzare i telefoni della scuola per motivi personali.
7. Per assicurare l’accoglienza e la vigilanza degli alunni, i docenti sono tenuti a trovarsi in classe 5 minuti prima dell’inizio delle lezioni e ad assistere all’uscita degli alunni medesimi.
8. Il docente della prima ora deve segnalare sul registro di classe on line gli alunni assenti, controllare quelli dei giorni precedenti e segnare, se4mpre sul registro di classe on line, l'avvenuta giustificazione con certificato medico se l'assenza è superiore a cinque giorni. Qualora un alunno, al terzo giorno dal rientro, continui ad essere sprovvisto di giustificazione, il coordinatore provvederà a contattare telefonicamente la famiglia o, nell’impossibilità di contattarla, a inviare una comunicazione scritta (annotata anche sul registro di classe). Le assenze non continuative sono giustificate separatamente.
9. I docenti devono comunicare tempestivamente le classi assenti ai collaboratori della Dirigenza. 10. In caso di ritardo di un alunno l’ammissione è giustificata dal delegato. Il ritardo viene annotato
sul registro di classe. 11. I docenti controllano che nel registro di classe e sul registro personale sia inserito l’elenco
completo degli alunni. Indicano sempre sul registro di classe i compiti assegnati e gli argomenti svolti. Compilano correttamente, in ogni loro parte, i registri che rimangono a disposizione del Dirigente Scolastico. Segnalano a chi di competenza gli allievi dell’obbligo che non frequentano.
12. Durante le ore di lezione non è consentito fare uscire dalla classe più di un alunno per volta, fatta eccezione per i casi seriamente motivati.
13. In occasione di trasferimenti in palestra o nei laboratori, i docenti vigilano sul corretto comportamento degli allievi.
14. Al termine delle lezioni i docenti si accertano che tutti gli allievi abbiano lasciato la classe. 15. E' vietato ostruire con mobili, arredi, anche solo temporaneamente, le vie di fuga e le uscite di
sicurezza e non è consentito, per ragioni di sicurezza, sostare sulle piattaforme delle uscite di sicurezza.
16. Le richieste di fotocopie per uso didattico devono essere presentate dai docenti in forma scritta almeno un giorno prima.
17. I docenti hanno facoltà di richiedere colloqui, approfondimenti telefonici con le famiglie nell'ottica di un rapporto fra la scuola e la famiglia trasparente e fattivo; informano e ricevono e genitori in spazi appositamente destinati.
18. I docenti si asterranno dal trattenersi con i genitori durante l’attività didattica, anche per colloqui individuali riguardanti l’alunno: gli incontri possono avvenire esclusivamente fuori dal proprio orario di lezione (a meno che non sia presente una particolare urgenza .
All. 6
12
19. I docenti ricevono esclusivamente nella sala professori gli informatori editoriali per le operazioni di scelta dei libri di testo.
20. Il ricorso al Dirigente Scolastico, per problemi di ordine disciplinare, è contenuto al massimo per evitare, nell'alunno, l’eventuale errata convinzione di impotenza educativa da parte del docente.
7.4 Criteri assegnazione docenti alle classi Nell’ambito del quadro vigente e nel rispetto dell’organico, le assegnazioni alle classi vengono disposte dal Dirigente Scolastico, salvaguardando, fin dove possibile, i criteri di seguito indicati: 1. L’assegnazione alle diverse classi avviene considerando la maggiore continuità didattica
possibile, in relazione alla struttura oraria delle cattedre. 2. I docenti, di norma, sono confermati per scorrimento nelle classi in cui hanno prestato servizio
nell’anno precedente. La Dirigente scolastica si riserva la possibilità di interrompere la verticalizzazione dopo il primo biennio e di stabilire una diversa distribuzione delle cattedre in casi particolari documentati e riservati.
3. E’ opportuno che l’assegnazione tenga conto dell’operatività dei Consigli di classe per l’organizzazione generale e del conseguimento di obiettivi condivisi in un clima di serena collaborazione; è opportuno altresì che i rapporti tra i docenti del C.d.C. e gli alunni siano improntati ad equilibrio ed armonia.
4. I docenti, sulla base di richieste motivate, possono chiedere di essere assegnati ad altre classi. In tal caso, fermo restando la valutazione del DS, si terrà conto della posizione nella graduatoria interna di Istituto.
5. I docenti sono esclusi dall’assegnazione a classi dove sono iscritti parenti (e affini entro il quarto grado) o dove insegna il coniuge.
6. A seguito di contrazione di ore nell’organico di diritto le classi saranno assegnate tenendo conto della Graduatoria interna d’istituto.
CAPO IV: GENITORI
Art. 8 Indicazioni 1. I genitori sono i responsabili più diretti dell'educazione e dell'istruzione dei propri figli e hanno
il dovere di condividere tale importante compito con la scuola. E’ richiesta pertanto la collaborazione dei genitori per: a. trasmettere ai ragazzi l’importanza fondamentale della scuola per la costruzione del loro
futuro e della loro formazione culturale; b. creare un clima fra scuola e famiglia di reciproca fiducia e di fattivo sostegno;controllare
assiduamente l’andamento scolastico dei figli. Ciò può essere fatto giornalmente con il collegamento on line sul programma per la scuola: infatti con una password personalizzata i genitori e gli alunni possono in qualsiasi momento entrare nella piattaforma scolastica e partecipare così in tempo reale alla vita scolastica del proprio figlio.
2. Principale e fondamentale dovere dei genitori è la partecipazione attiva e costante alla vita dell’Istituto, sicuramente facilitata dalla tecnologia in uso. La partecipazione implica una collaborazione proficua e produttiva con i docenti ed i propri figli, al fine di contribuire al loro sviluppo morale, culturale e civile e di accrescere l’impegno allo studio, come momento fondamentale di arricchimento della personalità, di conoscenza e di interpretazione della realtà. I genitori hanno il dovere di
a. controllare, leggere ed eventualmente firmare tutti gli avvisi; b. partecipare con regolarità alle riunioni previste; c. favorire la partecipazione dei figli a tutte le attività programmate dalla scuola; d. conoscere e far osservare le modalità di organizzazione della scuola: giustificazione delle
assenze, dei ritardi e delle uscite anticipate, ecc. 3. Il genitore, all’atto dell’iscrizione, deve necessariamente indicare nel relativo modulo almeno
due recapiti telefonici.
All. 6
13
8.1 Rapporti con la scuola 1. Allo scopo di mantenere vivo e proficuo l'affiatamento tra le famiglie e la scuola, i genitori sono
invitati ad utilizzare al massimo le occasioni offerte a. intervenendo alle assemblee di classe; b. partecipando ai colloqui individuali con i docenti nelle occasioni di ricevimento; c. prendendo parte agli incontri periodici scuola – fa miglia.
Sono gradite e possibili anche altre forme di collaborazione o proposte di riunioni suggerite dai genitori stessi.
2. La scuola programma incontri individuali con gli insegnanti secondo l’orario e i giorni previsti per i colloqui informativi o quando venga fatta esplicita richiesta, in tal senso, dalla famiglia. La scuola, in casi urgenti o per segnalare situazioni particolari, convoca la famiglia per iscritto e/o con altri mezzi di comunicazione.
8.2 Accesso dei genitori nei locali scolastici 1. Non è consentita per nessun motivo la permanenza dei genitori nell’edificio scolastico, né
l’accesso ai piani superiori durante le attività didattiche, se non provvisti di cartellino” VISITATORE”
2. In caso di accompagnamento del figlio per ritardo e di uscita anticipata, l'ingresso dei genitori nella scuola è consentito esclusivamente al Piano Terra presso gli uffici della Segreteria Didattica.
3. I genitori degli alunni convocati dai docenti o dagli uffici della Vicepresidenza avranno cura di comunicare all’ingresso il proprio nominativo e attenderanno nella “hall” predisposta al Piano Terra.
4. I genitori degli alunni che vogliano richiedere un colloquio con un docente senza il tramite del/lla figlio/a, potranno telefonare alla vicepresidenza per fissare un appuntamento. I genitori si asterranno dal richiedere colloqui durante le ore di lezione: i docenti non possono trattenersi con i genitori durante l’attività didattica e gli incontri possono avvenire esclusivamente fuori dall’orario di lezione del docente.
5. L’accesso agli Uffici di segreteria è consentito nei giorni e negli orari e secondo le modalità pubblicati con apposito avviso.
6. La Dirigente Scolastica riceve su appuntamento .
CAPO V: PERSONALE ATA
Art. 9 Il personale non docente Il ruolo del personale non docente è indispensabile, anche come supporto all'azione didattica. La valorizzazione delle competenze è decisiva per l'efficienza e l'efficacia del servizio e per il conseguimento delle finalità educative. Il personale ausiliario è tenuto all’osservanza dell’orario stabilito per legge e delle direttive e delle istruzioni impartite dal Dirigente scolastico e dal DSGA, nell’ambito dei criteri generali impartiti dal Consiglio d’Istituto. 9.1 Custodia L’incaricato deve aprire il cancello alle 7.55 e deve consentire l’entrata e l’uscita degli alunni autorizzati durante l’orario di lezione. 9.2 Il Personale ATA 1. Il Personale ATA tutto:
a. È tenuto al rispetto dell’orario di servizio: della presenza in servizio fa fede la registrazione elettronica del cartellino.
All. 6
14
b. Indossa, in modo ben visibile, il tesserino di riconoscimento per l'intero orario di lavoro ed al telefono risponde cortesemente con la denominazione dell'Istituzione Scolastica e il proprio nome.
c. Collabora con i docenti, i colleghi ed il restante personale. La qualità del rapporto con il pubblico e con il personale è di fondamentale importanza, in quanto esso contribuisce a determinare il clima educativo della scuola e a favorire il processo comunicativo tra le diverse componenti che dentro o attorno alla scuola si muovono.
d. Tratta con il pubblico sia interno che esterno sempre con gentilezza, cortesia e disponibilità. e. Non utilizza il telefono cellulare durante l'orario di lavoro, salvo casi particolari; non
utilizza il telefono della scuola per motivi personali.
f. Deve prendere visione delle circolari e degli avvisi; in ogni caso tutte le circolari e gli avvisi affissi all'albo della scuola, o inseriti nel registro degli avvisi o sul sito internet della scuola, si intendono regolarmente notificati al personale tutto.
2. Personale Amministrativo e di Segreteria La segreteria espleta i servizi amministrativi secondo le direttive generali, impartite dal consiglio d’istituto, dal Dirigente scolastico e dal DSGA.
a. Cura i rapporti con l'utenza, nel rispetto delle disposizioni in materia di trasparenza e di accesso alla documentazione amministrativa prevista dalla legge, nonché secondo le procedure previste dal D. Lgsl.196/2003 e nel rispetto del regolamento per l’identificazione ed il trattamento dei dati personali sensibili e giudiziari.
b. cura anche il rispetto, da parte dell’utenza, delle aree interdette e dell’orario di apertura degli uffici al pubblico.
3. Personale tecnico
a. Il personale tecnico, tenuto conto della normativa che assegna alla scuola il compito della sorveglianza sugli studenti per tutto il tempo della loro permanenza all’interno dell’area scolastica, ha obblighi di controllo per la sorveglianza e la sicurezza degli studenti.
b. Il personale assistente tecnico, in rapporto alle attività di laboratorio connesse con la didattica, coadiuva il personale docente ed è subconsegnatario con affidamento della custodia e gestione del materiale didattico, tecnico e scientifico dei laboratori.
c. Garantisce l’efficienza e la funzionalità dei laboratori. d. Fornisce il supporto tecnico allo svolgimento delle attività didattiche.
4. Collaboratori scolastici
a. I collaboratori scolastici sono tenuti a prestare servizio, salvo diverse disposizioni, nella zona di competenza secondo le mansioni loro assegnate.
b. Sono tenuti a tenere in vista il cartellino identificativo. c. Sono facilmente reperibili da parte dei docenti e del restante personale, per qualsiasi
evenienza. d. Non si allontanano dal posto di servizio, tranne che per motivi autorizzati. e. Evitano di parlare ad alta voce. f. Collaborano al complessivo funzionamento didattico e formativo. g. Accertano quotidianamente l'efficienza dei dispositivi di sicurezza, individuali e collettivi, e
la possibilità di utilizzarli con facilità. h. Sorvegliano le uscite di sicurezza. Devono prendere visione delle mappe di evacuazione dei
locali e di controllare quotidianamente la praticabilità ed efficienza delle vie di esodo.
All. 6
15
i. Ove accertino situazioni di disagio, di disorganizzazione o di pericolo, devono prontamente comunicarlo a chi di competenza.
j. All’uscita degli studenti dalle aule, provvedono a verificare lo stato degli ambienti lasciati dagli allievi.
k. Segnalano con immediata comunicazione eventuali danni annotati dopo la verifica quotidiana a chi di competenza per i provvedimenti del caso al fine di un regolare monitoraggio degli impegni assunti dagli allievi nel Patto di Corresponsabilità
l. Segnalano l'eventuale rottura di suppellettili, sedie o banchi prima di procedere alla sostituzione.
m. Prendono visione del calendario delle riunioni dei consigli di classe, dei collegi dei docenti o dei consigli di istituto, tenendosi aggiornati circa l'effettuazione del necessario servizio.
n. Per le riunioni degli OO.CC., delle assemblee e per ogni altra attività parascolastica ed interscolastica assicurano la loro presenza secondo le esigenze di servizio, ed in base ai criteri stabiliti dal Consiglio d’Istituto.
o. Collaborano per la diffusione delle circolari, degli ordini di servizio, delle sostituzioni dei docenti assenti, delle supplenze.
p. Curano la vigilanza sugli alunni, compresa l’ordinaria vigilanza d’assistenza necessaria durante il cambio dell’ora. Alla fine delle lezioni gli studenti lasciano le aule con i loro docenti.
q. Vigilano sulla sicurezza ed incolumità degli alunni negli spostamenti e nelle uscite degli alunni per recarsi ai servizi o in altri locali.
r. Sorvegliano gli alunni in caso di uscita dalle classi e di ritardo, di assenza o allontanamento momentaneo del docente.
s. Comunicano immediatamente al Dirigente Scolastico o ai suoi Collaboratori l'eventuale assenza del docente dall'aula, per evitare che la classe resti incustodita.
t. Impediscono, con le buone maniere, che alunni di altri corsi possano svolgere azioni di disturbo nel corridoio di propria pertinenza, riconducendoli con garbo e intelligenza alle loro classi.
u. Accolgono e collaborano con il genitore dell'alunno, che vuol richiedere l'autorizzazione all'uscita anticipata.
v. Invitano tutte le persone estranee che non siano espressamente autorizzate a uscire dalla Scuola. A tale proposito si terranno informati sugli orari di ricevimento dei genitori, collocati sempre in ore libere da insegnamento.
CAPO VI: ORGANI COLLEGIALI
Art. 10 Gli organi collegiali Al fine di realizzare la partecipazione della comunità sociale alla gestione della scuola sono stati istituiti gli Organi Collegiali: il Consiglio di Istituto, la Giunta Esecutiva, il Collegio dei Docenti, i Consigli di Classe, il Comitato di Valutazione del Servizio del Personale Docente. 1. Il Consiglio di Istituto. E’ l’organo rappresentativo di tutte le componenti scolastiche, elabora ed
adotta gli indirizzi generali e determina le forme di autofinanziamento. Nel nostro istituto è composto dal Dirigente Scolastico, otto docenti, quattro genitori, quattro rappresentanti degli studenti, due rappresentanti del personale A.T.A. E’ presieduto da un rappresentante dei genitori; tra le sue principali funzioni rientrano: a. l’ approvazione del bilancio preventivo e del conto consuntivo; b. la delibera sulle seguenti materie su proposta della Giunta: c. l’adozione del regolamento interno dell’istituto; d. l’acquisto, il rinnovo e la conservazione delle attrezzature;
All. 6
16
e. la formulazione dei criteri generali della programmazione educativa; la formulazione dei criteri per la programmazione ed attuazione attività para, inter, extrascolastiche con particolare riguardo ai corsi di recupero e di sostegno nonché alle visite guidate e viaggi di istruzione, alternanza scuola-lavoro.
f. la promozione di contatti con altre scuole e/o istituti per eventuali iniziative di collaborazione;
g. la partecipazione ad attività culturali, sportive e d educative di particolare interesse.
2. La Giunta Esecutiva. E’ un organo eletto dai e tra i componenti del Consiglio d’Istituto. E’ composta dal Dirigente Scolastico, un docente, un rappresentante del personale ATA, un genitore, un alunno e il DSGA. La Giunta si riunisce periodicamente per preparare i lavori del Consiglio d’Istituto e per eseguire le sue delibere .
3. Il Collegio dei Docenti. Il Collegio dei Docenti, presieduto dal Dirigente Scolastico, è formato da tutti i docenti che prestano servizio nell’istituto. Si riunisce periodicamente e possiede le seguenti competenze: a. ha potere deliberante in materia di funzionamento didattico dell’istituto; in particolare cura
la programmazione dell’azione educativa e il coordinamento interdisciplinare nel rispetto della libertà d’ insegnamento garantita a ciascun docente;
b. elabora il Piano Triennale dell’Offerta Formativa; c. formula proposte per la formazione delle classi e per l’orario scolastico; d. delibera la suddivisione dell’anno scolastico in trimestri o quadrimestri o altro; e. provvede all’adozione dei libri di testo sentiti i singoli Consigli di classe; f. sceglie i sussidi didattici e le attrezzature necessarie; g. elegge i docenti che fanno parte del Comitato di Valutazione del servizio del personale
docente; h. programma ed attua le iniziative per il sostegno degli alunni diversamente abili; i. promuove iniziative di sperimentazione; j. promuove iniziative di aggiornamento dei docenti
4. I Consigli di Classe. I Consigli di Classe sono composti da tutti i docenti in servizio nella classe,
inclusi gli insegnanti tecnico - pratici, da due rappresentanti dei genitori e da due rappresentanti della componente studenti. Sono presieduti dal D. S. o da un suo delegato. Per il coordinamento didattico e per la valutazione periodica e finale degli alunni, i Consigli di Classe si riuniscono limitatamente alla sola componente docenti. Ciascun Consiglio di Classe ha il proprio coordinatore. Hanno competenza in materia di: a. programmazione, valutazione e sperimentazione; b. formulazione di proposte al Collegio in ordine all’azione educativa e didattica.
5. Il Comitato di Valutazione del Servizio del Personale Docente. E’ un organo collegiale nominato
dal Collegio dei Docenti per la valutazione del servizio dei docenti; presieduto dal Dirigente Scolastico, dura in carica un anno scolastico ed esercita, altresì, competenze in materia di valutazione relativa all’anno di formazione del personale docente, nonché di riabilitazione.
10.1 Funzionamento del Consiglio dell'Istituzione Scolastica 1. La prima convocazione del C.D.I, immediatamente successiva alla nomina dei relativi membri
risultati eletti, è disposta dal Dirigente Scolastico. 2. Nella prima seduta, il C.D.I è presieduto dal Dirigente Scolastico ed elegge, tra i rappresentanti
dei genitori membri del Consiglio stesso, il proprio Presidente. L'elezione ha luogo a scrutinio segreto. Sono candidati tutti i genitori membri del C.D.I E' considerato eletto il genitore che abbia ottenuto la maggioranza assoluta dei voti rapportata al numero dei componenti del C.D.I Qualora non si raggiunga detta maggioranza nella prima votazione, il Presidente è eletto a maggioranza relativa dei votanti, sempre che siano stati presenti la metà più uno dei componenti
All. 6
17
in carica. In caso di parità si ripete la votazione finchè non si determini una maggioranza relativa (D.M. 26 luglio 1983).
3. Il C.D.I può deliberare di eleggere anche un vice p residente, da votarsi fra i genitori componenti il Consiglio stesso con le stesse modalità previste per l'elezione del Presidente. In caso di impedimento o di assenza del Presidente ne assume le funzioni il vice presidente o, in mancanza anche di questi, il consigliere più anziano di età.
4. Il Presidente del C.D.I è tenuto a disporre la convocazione del Consiglio su richiesta del
Presidente della Giunta Esecutiva e a formulare l'ordine del giorno 5. La pubblicità degli atti del C.D.I avviene mediante affissione in apposito albo dell'istituto, della
copia integrale, sottoscritta dal segretario del Consiglio, del testo delle deliberazioni adottate dal Consiglio.
6. I verbali e tutti gli atti preparatori delle sedute sono depositati agli atti dell'istituto e sono consultabili da chiunque ne abbia titolo su richiesta da esaudire entro due giorni dalla presentazione. Tale richiesta, indirizzata al Dirigente Scolastico, è scritta e motivata per docenti, personale A.T.A. e genitori ed in tutti gli altri casi.
7. Non sono soggetti a pubblicazione gli atti e le deliberazioni concernenti singole persone, salvo contraria richiesta dell'interessato.
8. Il consigliere assente per tre volte consecutive sarà invitato dal dirigente a presentare per iscritto le giustificazioni dell'assenza. Ove risultasse assente alla successiva seduta, sarà dichiarato decaduto dal C.D.I con votazione a maggioranza relativa. Le giustificazioni presentate saranno esaminate dal Consiglio: ove le assenze siano ritenute ingiustificate dalla maggioranza assoluta del Consiglio, il consigliere decade dalla carica. Ogni consigliere giustifica le sue assenze attraverso la Segreteria della scuola, al Presidente del C.D.I
10.2 Funzionamento della Giunta Esecutiva del C.D.I 1. Della Giunta fanno parte di diritto il Dirigente Scolastico, che la presiede ed ha la
rappresentanza dell'istituto, ed il DSGA, che svolge anche la funzione di segretario della Giunta stessa.
2. Il C.D.I. nella prima seduta, dopo l'elezione del Presidente, che assume immediatamente le sue funzioni, elegge nel suo seno una Giunta Esecutiva composta da un docente, un componente degli ATA, due genitori, secondo modalità stabilite dal Consiglio stesso e con voto segreto.
10.3 Funzionamento del Collegio dei Docenti 1. Il C.D si insedia all'inizio di ciascun anno scolastico e si riunisce secondo il Piano Annuale
delle Attività concordato ed approvato in seduta collegiale. 2. Le riunioni sono convocate dal Dirigente Scolastico in seduta ordinaria secondo calendario, in
seduta straordinaria ogni qualvolta il Dirigente Scolastico ne ravvisi la necessità o quando almeno un terzo dei suoi componenti ne faccia richiesta.
10.4 Funzionamento del Comitato per la valutazione del servizio degli insegnanti Il Comitato per la valutazione del servizio degli insegnanti è eletto in seno al CD ed è convocato dal DS, oltre ogni qualvolta se ne presenti la necessità, in periodi programmati
a. per la valutazione del servizio richiesta da singoli interessati a norma dell'art. 448 del D.L.vo n.297/94, per un periodo non superiore all'ultimo triennio;
b. alla conclusione dell'anno prescritto, agli effetti della valutazione del periodo di prova ai sensi degli artt. 438, 439 e 440 del D.L.vo n. 297/94.
c. Per la valorizzazione della professionalità docente ai sensi della L.107/2015 10.5 Funzionamento dei Consigli di Classe 1. I Consigli di Classe sono presieduti dal DS o da un docente (coordinatore), suo delegato,
membro del Consiglio e sono convocati, a seconda delle materie sulle quali deliberare, con la presenza della componente genitori e studenti ovvero con la sola presenza dei docenti.
2. I Consigli di Classe si insediano all'inizio di ciascun anno scolastico e si riuniscono secondo il Piano delle Attività concordato ed approvato in seduta collegiale.
All. 6
18
10.6 Organi collegiali: convocazione, validità sedute, discussione ordine del giorno,
dichiarazioni di voto 1. L'iniziativa della convocazione di un Organo Collegiale è esercitata dal Presidente dell'Organo
Collegiale stesso o da un terzo dei suoi componenti, nonché dalla Giunta Esecutiva. 2. L'atto di convocazione, emanato dal Presidente, è disposto con almeno cinque giorni di anticipo
rispetto alla data prevista per la seduta e con anticipo di almeno 24 ore nel caso di riunioni d’urgenza. In tale ultimo caso la convocazione potrà essere fatta col mezzo più rapido.
3. La convocazione deve indicare gli argomenti da trattare, il giorno, l'ora, il luogo della riunione. Le riunioni devono avvenire in ore non coincidenti con l'orario delle lezioni.
4. La seduta si apre all'ora indicata nell'avviso di convocazione e diventa valida a tutti gli effetti con la presenza di almeno la metà più uno dei componenti in carica.
5. Nel numero dei componenti in carica non vanno computati i membri decaduti dalla carica e non ancora sostituiti.
6. Il numero legale deve sussistere non solo al principio della seduta, ma anche al momento della votazione.
7. Il Presidente individua tra i membri dell'Organo Collegiale il segretario della seduta, fatta eccezione per i casi in cui il segretario è individuato per legge.
8. E' compito del Presidente porre in discussione tutti gli argomenti all' OdG nella successione in cui compaiono nell'avviso di convocazione.
9. Gli argomenti indicati nell’odg sono tassativi. Se l’Organo Collegiale è presente in tutti i suoi componenti, si possono aggiungere altri argomenti con il voto favorevole di tutti i presenti.
10. L'ordine di trattazione degli argomenti può essere modificato su proposta di un componente l’Organo Collegiale, previa approvazione a maggioranza. In caso di aggiornamento della seduta dovrà essere mantenuto lo stesso odg.
11. Dopo che il Presidente ha dichiarato chiusa la discussione, possono aver luogo le dichiarazioni di voto, con le quali i votanti possono, brevemente, esporre i motivi per i quali voteranno a favore o contro il deliberando o i motivi per i quali si asterranno dal voto. La dichiarazione di voto deve essere riportata nel verbale della seduta.
12. Le votazioni sono indette dal Presidente ed al momento delle stesse nessuno può più avere la parola, neppure per proporre mozioni d'ordine.
13. Le votazioni si effettuano in modo palese per alzata di mano ovvero per appello nominale ad alta voce, quando lo richiedono il Presidente o uno dei componenti.
14. La votazione è segreta quando riguarda determinate o determinabili persone. 15. Le sole votazioni concernenti persone si prendono a scrutinio segreto mediante il sistema delle
schede segrete. 16. La votazione non può validamente avere luogo, se i consiglieri non si trovano in numero legale. 17. I consiglieri che dichiarano di astenersi dal votare si computano nel numero necessario a rendere
legale l’adunanza, ma non nel numero dei votanti. Le deliberazioni sono adottate a maggioranza assoluta dei voti validamente espressi salvo che disposizioni speciali prescrivano diversamente. In caso di parità, ma solo per le votazioni palesi, prevale il voto del Presidente.
18. La votazione, una volta chiusa, non può essere riaperta per il sopraggiungere di altri membri e non può nemmeno essere ripetuta, a meno che non si riscontri che il numero dei voti espressi è diverso da quello dei votanti.
10.7 Verbali degli Organi collegiali 1. Nella prima parte del verbale si dà conto della legalità dell'adunanza (data, ora e luogo della
riunione, chi presiede, chi svolge la funzione di segretario, l'avvenuta verifica del numero legale dei presenti, i nomi con relativa qualifica dei presenti e degli assenti, questi ultimi se giustificati o no, l'odg).
2. Per ogni punto all' odg si indicano molto sinteticamente le considerazioni emerse durante il dibattito, quindi si dà conto dell'esito della votazione (numero dei presenti, numero dei votanti, numero dei voti favorevoli, contrari, astenuti e nulli).
All. 6
19
3. Nel verbale sono annotate anche le eventuali dichiarazioni di voto e il tipo di votazione seguito. 4. Un membro dell’Organo Collegiale può chiedere che a verbale risulti la volontà espressa da
ogni singolo membro sulla materia oggetto della deliberazione. 5. I membri dell' Organo Collegiale hanno facoltà di produrre il testo di una loro dichiarazione da
trascrivere a cura del segretario sul verbale. 6. I verbali delle sedute degli Organi Collegiali sono raccolti su appositi registri numerati
progressivamente nell'ambito dello stesso anno scolastico. 7. I verbali delle sedute degli Organi Collegiali possono:
a. essere redatti direttamente sul registro; b. se prodotti con programmi informatici, essere incollati sulle pagine del registro e quindi
timbrati e vidimati da segretario e Presidente in ogni pagina; c. se prodotti con programmi informatici, essere rilegati per formare un registro le cui pagine
dovranno essere timbrate e vidimate dal Dirigente Scolastico. 8. L’ultimo verbale si approverà prima dell'inizio della seduta immediatamente successiva tramite
precedente affissione all’albo del verbale redatto o tramite lettura. 9. Il verbale è redatto nel più breve tempo possibile. 10.8 Surroga di membri cessati 1. Per la sostituzione dei membri elettivi venuti a cessare per qualsiasi causa si procede secondo il
disposto dell'art.22 del D.P.R. 416/74. 2. Le eventuali elezioni suppletive si effettueranno, di norma, nello stesso giorno in cui si tengono
quelle per il rinnovo degli organi di durata annuale e, comunque, entro il primo trimestre di ogni anno scolastico.
3. I membri subentranti cessano anch'essi dalla carica allo scadere del periodo di durata del Consiglio.
10.9 Programmazione Ciascuno degli Organi Collegiali programma le proprie attività nel tempo, in rapporto alle proprie competenze, allo scopo di realizzare, nei limiti del possibile, un ordinato svolgimento delle attività stesse, raggruppando a date, prestabilite in linea di massima, la discussione di argomenti su cui sia possibile prevedere con certezza la necessità di adottare decisioni, proposte o pareri. 10.10 Decadenza 1. I membri dell’Organo Collegiale sono dichiarati decaduti quando perdono i requisiti richiesti per
l'eleggibilità o non intervengono per tre sedute successive senza giustificati motivi. 2. Spetta all’Organo Collegiale vagliare le giustificazioni addotte dagli interessati. 10.11 Dimissioni I componenti eletti dell’Organo Collegiale possono dimettersi in qualsiasi momento. Le dimissioni sono rassegnate per iscritto.
Art. 11 Assemblee degli studenti e dei genitori Le assemblee studentesche e dei genitori, pur non potendo essere considerate in senso tecnico-giuridico veri e propri organi collegiali, costituiscono occasione di partecipazione degli studenti e delle famiglie alla vita scolastica e alle diverse attività curricolari ed extracurricolari e rappresentano un utile momento di confronto e di dibattito per la crescita formativa degli allievi. 1. I rappresentanti degli studenti nei consigli possono costituire un comitato studentesco d’istituto
che può esprimere pareri e/o formulare proposte direttamente al Consiglio d’Istituto e/o al Collegio dei Docenti; i genitori rappresentanti di classe possono costituire un comitato di genitori d’istituto.
2. Le assemblee degli studenti possono essere sia di classe sia d’istituto, l'Assemblea dei genitori può essere di classe, sezione, dell'Istituzione Scolastica.
All. 6
20
3. Gli studenti, durante lo svolgimento delle assemblee, sono tenuti ad osservare le regole che vigono nella scuola. La mancata osservanza può determinare la sospensione dell’assemblea e la ripresa delle attività didattiche.
11.1 Assemblea d’Istituto 1. Le assemblee sono convocate dai rappresentanti degli studenti e regolate dal D.P.R. 416/74
artt.43 e 44. 2. Gli studenti hanno diritto ad un’assemblea mensile. La richiesta, firmata dai rappresentanti di
istituto, deve avvenire con un preavviso di cinque giorni, deve indicare l’O.d.G., la data di svolgimento, l’orario e deve essere autorizzata dal Dirigente Scolastico. E’ consentita l’integrazione dell’O.d.G. sino al termine della prima ora di lezione del giorno precedente alla data dell’assemblea. L’assemblea deve essere autorizzata dal Dirigente Scolastico.
3. Dell’assemblea fa fede il verbale da consegnare presso gli Uffici della Dirigenza. 11.2 Assemblea di classe 1. Gli studenti hanno diritto ad un’assemblea di classe mensile della durata massima di due ore. 2. La richiesta, firmata dagli alunni rappresentanti di classe, deve contenere l’O.d.G., la data di
svolgimento, l’orario e la controfirma dei docenti interessati che si dichiarano disponibili a far svolgere l’assemblea nelle loro ore di attività didattica. L’assemblea deve essere autorizzata dal Dirigente Scolastico.
3. Delle assemblee viene compilato un verbale in due copie: una copia per il docente Coordinatore di classe e una copia per il DS o suo delegato.
11.3 Assemblea dei Genitori
1. I genitori degli alunni hanno diritto di riunirsi in Assemblea nei locali della scuola secondo le
modalità previste dagli articoli 12 e 15 del Testo Unico del 16 aprile 1994, n.297. Le assemblee si svolgono fuori dall'orario delle lezioni.
2. La convocazione può essere richiesta, con preavviso di almeno cinque giorni, dagli insegnanti o da un quinto delle famiglie degli alunni della classe
3. Il Responsabile dei Genitori richiede per scritto l'autorizzazione e provvede a diramare gli avvisi di convocazione, contenenti l'ordine del giorno, alle famiglie.
4. L'Assemblea è valida qualunque sia il numero dei presenti. 5. Dei lavori dell'Assemblea viene redatto succinto verbale, a cura di uno dei componenti. Copia
del verbale viene inviata alla scuola. 6. Possono partecipare alle riunioni, con diritto di parola, il Dirigente Scolastico o Suo delegato e
gli insegnanti di classe. CAPO VII: LABORATORI – ALTRE STRUTTURE
Art. 12 Laboratori e aule speciali
12.1 Utilizzo dei laboratori e delle aule speciali 1. Le attività di coordinamento dell’organizzazione e del funzionamento dei laboratori e delle aule
speciali sono affidate all’Ufficio Tecnico. 2. I laboratori e le aule sono assegnati all'inizio di ogni anno ad un assistente tecnico di laboratorio,
che ha il compito di mantenere una lista del materiale, curare il calendario d'accesso allo stesso, proporre interventi di manutenzione, ripristino, sostituzione di attrezzature, ecc...
3. I docenti interessati concordano con il Dirigente Scolastico i tempi di utilizzo, le modalità ed i criteri per l'utilizzo delle infrastrutture, dei laboratori, delle aule speciali da parte delle classi
All. 6
21
secondo l’orario curriculare. L’ordine di utilizzo dei laboratori e delle aule speciali sarà affisso nei laboratori stessi, oltre che in vicepresidenza. 4. In caso di danni, manomissioni, furti alle attrezzature o ai locali il docente di turno, coadiuvato
dall’ITP, se previsto, e dall’assistente tecnico di laboratorio, è tenuto ad interrompere le attività, se le condizioni di sicurezza lo richiedono, e a segnalare la situazione tempestivamente alla Dirigenza per l'immediato ripristino delle condizioni di efficienza e al fine di individuare eventuali responsabili.
5. Le responsabilità inerenti all'uso dei laboratori e delle aule speciali, sia per quanto riguarda la fase di preparazione delle attività sia per quella di realizzazione delle stesse con gli allievi, competono all'insegnante nei limiti della sua funzione di sorveglianza ed assistenza agli alunni.
6. L'insegnante avrà cura, all'inizio ed alla fine di ogni lezione, di verificare l'integrità di ogni singola postazione e di ogni singolo strumento utilizzato. L'insegnante, qualora alla fine della lezione dovesse rilevare danni che non erano presenti all'inizio, è tenuto a darne tempestiva comunicazione al Dirigente Scolastico.
12.2 Utilizzo dei supporti digitali nelle aule 1. E’ prevista l’assegnazione di un tecnico di riferimento per problematiche insorgenti per i
computer di ogni aula. 2. L’uso della LIM in dotazione di ogni aula è possibile solo in presenza del docente e da lui
regolato secondo le sue esigenze didattiche. 3. In assenza di disposizioni da parte del docente, i device (smartphone, tablet e portatili) degli
studenti devono rimanere spenti. La funzione cellulare va lasciata spenta (o in modalità aereo) durante le lezioni, come da Circolare Ministeriale N° 30 del 15/3/2007.
4. Agli alunni è concesso di poter registrare l’audiovideo della lezione o di una sua parte, per l’utilizzo didattico personale o per la condivisione con gli altri alunni della classe, solo con autorizzazione formale del docente.
5. E’ vietato agli alunni l’uso della LIM in maniera autonoma e per usi non didattici (ascolto di musica, riproduzione di filmati, navigazione Web, ecc.).
6. Le stesse regole sono da applicare anche successivamente all’autorizzazione per l’uso di portatili Tablet o Smartphone nel corso della lezione.
7. Tutti i docenti dei consigli di classe assegnatari di Aule Digitali o che le utilizzano sono tenuti a vigilare sulla strumentazione.
8. Gli allievi della classe in aula digitale sono responsabili di eventuali danni alle attrezzature. 12.3 Accesso ai laboratori e aule speciali 1. L’ingresso ai laboratori e alle aule speciali non è consentito durante le ore dedicate alla
manutenzione affisse in ogni laboratorio. 2. Le classi previste in orario possono accedere al laboratorio solo se accompagnate dal docente. 3. Gli assistenti tecnici coadiuvano il docente nella vigilanza degli alunni, ma la loro esclusiva
presenza in laboratorio non è abilitante per consentire l’accesso e la permanenza degli studenti. 4. L’uso dei laboratori da parte degli studenti o dei docenti in orario non curricolare è consentito se
accordato dalla Dirigenza a seguito di specifica richiesta. 5. Le eventuali attività di progetto devono essere inserite in orario tenendo conto delle ore
curriculari, evitando sovrapposizioni e disagi a docenti e studenti. 6. Le presenze in laboratorio vengono comunicate ai tecnici addetti. 7. L‘apertura dei laboratori è garantita dagli assistenti tecnici assegnatari. Le chiavi dei laboratori e
delle aule speciali quotidianamente sono ritirate e consegnate presso l’Ufficio Addetto. In nessun caso le chiavi saranno date agli allievi.
8. I docenti che abbiano necessità di utilizzare i laboratori di cui non hanno normalmente l’uso perché non previsto dal quadro orario, possono avere accesso agli stessi se il laboratorio non è impegnato da una classe in orario e con precedenza per le materie cui il laboratorio è destinato. Non è permesso utilizzare laboratori afferenti ad altre materie se il laboratorio afferente la propria materia è disponibile.
All. 6
22
12.4 Svolgimento delle attività 1. E’ assolutamente vietata, senza l’approvazione della Dirigenza, l’installazione di software e/o
l’alterazione delle impostazioni di quelli installati regolarmente; inoltre è fatto divieto di cambiare le configurazioni di sistema e di rete.
2. Le connessioni di navigazione Internet devono essere autorizzate dal docente . 3. Per un’efficace organizzazione delle risorse e delle attività è opportuno che i docenti interessati
segnalino, preferibilmente ad inizio anno scolastico e comunque con ragionevole preavviso, le loro esigenze , al fine di informare i tecnici addetti per predisporre la necessaria assistenza.
12.5 Regole di comportamento degli studenti 1. L’accesso è consentito solo se si è accompagnati dal docente o dall'insegnante tecnico pratico. 2. Zaini, borse, cappotti, giubbotti ed altri oggetti ingombranti non devono essere appoggiati sulle
postazioni di lavoro, onde evitare incidenti o guasti. 3. E’ vietato consumare in laboratorio cibi e bevande in prossimità delle postazioni di lavoro. 4. E’ assolutamente vietato installare software di giochi sui computer e utilizzare cd-rom non
autorizzati dal docente accompagnatore della classe. 5. E’ assolutamente vietato utilizzare la rete INTERNET senza l’autorizzazione e il controllo del
docente. 6. E' assolutamente vietato l'utilizzo di cellulari durante la lezione, in caso contrario, gli apparecchi
telefonici saranno ritirati e consegnati al genitore dell’alunno trasgressore. 7. L’aula deve essere lasciata in ordine, con le sedie ed attrezzature varie al loro posto, i personal
computer spenti con la procedura corretta. 8. Per l'osservanza di queste norme è responsabile il docente accompagnatore. 9. In caso di malfunzionamento diffuso, il laboratorio viene chiuso per il tempo necessario al
ripristino funzionale da parte dei tecnici addetti, previa disposizione dei direttori di laboratorio. 12.6 Uso esterno della strumentazione tecnica 1. L'utilizzo esterno della strumentazione tecnica (macchine fotografiche, telecamere, portatili,
sussidi vari, ecc...) in dotazione alla scuola è autorizzato dal Dirigente Scolastico. 2. Va segnalato in apposito registro, ove verranno riportati tutti i dati richiesti a cura del
responsabile. 3. Alla riconsegna dell'attrezzatura, l'incaricato provvederà alla rapida verifica di funzionalità degli
strumenti, prima di deporli. Si riporterà inoltre sull'apposito registro la data dell'avvenuta riconsegna e le eventuali segnalazioni di danno.
12.7 Implementazione del patrimonio scolastico 1. Il Collegio dei Docenti promuove l'aggiornamento del patrimonio librario, documentario,
audiovisivo ed informatico, secondo le esigenze didattiche e culturali dell'Istituzione, recependo i suggerimenti specifici espressi dai docenti e dalle altre componenti scolastiche per quanto di loro competenza.
2. Gli studenti, per il tramite dei docenti, possono proporre l'acquisto di materiale librario, audiovisivo e/o informatico.
3. Non possono essere date in prestito opere di consultazione, quali dizionari, enciclopedie, ecc... 12.8 Attività extra - scolastiche 1. L’uso del laboratorio può essere consentito in orario extra-scolastico per attività extracurricolari
in genere e, se compatibili, per eventuali corsi di specializzazione, aggiornamento, post-diploma, etc., con prenotazione e presentazione di un calendario delle attività o, in caso di necessità con un preavviso di almeno tre giorni.
2. Per consentire a questo tipo di utenti l’accesso alle risorse è necessario talvolta che siano predisposte una serie di configurazioni e installazioni aggiuntive: in tal caso occorrerà valutare la compatibilità delle stesse con le caratteristiche tecniche delle macchine in dotazione. L’uso del laboratorio in orario extra-scolastico da parte di utenze esterne all’istituto è consentito solo se in
All. 6
23
presenza di un docente responsabile in servizio presso questa Istituzione scolastica o di un tecnico di laboratorio.
12.9 Uso degli strumenti di scrittura e duplicazione 1. Le attrezzature dell'Istituto per la stampa e la riproduzione (fax, fotocopiatrice, fotostampante,
computer), oltre al primario uso didattico ed amministrativo, possono essere utilizzate da tutte le componenti scolastiche per attività di interesse della scuola.
2. Il servizio di duplicazione e fascicolatura è affidato ai collaboratori scolastici. Le modalità di utilizzo delle fotocopiatrici sono compatibili con gli altri obblighi di lavoro del personale incaricato.
3. L'uso delle fotocopiatrici, per motivi di sicurezza e per evitare guasti, è riservato esclusivamente al personale incaricato.
4. I docenti devono consegnare al personale incaricato con anticipo il materiale da riprodurre. 5. Il materiale cartaceo è sottoposto alla normativa sui diritti d'autore, i richiedenti si assumono
ogni responsabilità sulla riproduzione e/o duplicazione dello stesso. 12.10 Utilizzo delle infrastrutture sportive dell'istituto 1. La palestra, lo spazio del ping-pong, la tensostruttura e le sue attrezzature sono riservate,
durante le ore di lezione, agli alunni. Per ragioni di tipo igienico si può entrare in palestra soltanto con le scarpe da ginnastica.
2. Tutti gli spazi di cui sopra possono essere utilizzati per eventi e manifestazioni, previa autorizzazione del Consiglio d’Istituto e del Dirigente Scolastico.
CAPO VIII: COMUNICAZIONE
Art. 13 La comunicazione 1. Le comunicazioni agli alunni, ai genitori e ai docenti sono fatte normalmente attraverso il sito
istituzionale dell’istituto. Le eventuali circolari scritte inviate in lettura nelle classi sono pubblicate in appositi registri. In forma ufficiale viene adottata anche la pubblicazione all’albo, in particolare per gli atti che devono essere riportati a conoscenza di tutti.
2. L’art. 68 com. 2 del D. LGSL. 150/2009 sancisce che la pubblicazione sul sito istituzionale della Scuola e sugli appositi registri di circolari e avvisi equivale a tutti gli effetti alla regolare notificazione per iscritto.
3. All'inizio dell'anno scolastico verranno illustrate agli studenti ed alle famiglie le opportunità offerte dal piano triennale dell'offerta formativa, comprensivo di tutte le attività e iniziative didattiche e formative facoltative e/o opzionali.
4. Nessun tipo di materiale informativo o di pubblicità varia potrà essere distribuito nelle classi, o comunque nell'area scolastica, senza la preventiva autorizzazione del Dirigente Scolastico.
5. E' garantita la possibilità di scambio e di circolazione di ogni tipo di materiale utilizzabile nel lavoro scolastico (giornali, ecc. ...) e di quello frutto del lavoro della scuola stessa e delle classi (giornalino, mostre, ricerche).
6. La scuola non consentirà la circolazione d’informazione pubblicitaria a scopo economico e speculativo.
7. Il Dirigente Scolastico disciplinerà la circolazione del materiale.
All. 6
24
CAPO IX: ACCESSO DEL PUBBLICO E CIRCOLAZIONE
Art. 14 Accesso del pubblico 1. Nessuna persona estranea e comunque non fornita di autorizzazione rilasciata dal Dirigente
Scolastico o suo delegato può entrare nell'edificio scolastico dove si svolgono le attività didattiche.
2. Qualora i docenti ritengano utile invitare in classe altre persone in funzione di "esperti" a supporto dell'attività didattica chiederanno, di volta in volta, l'autorizzazione al Dirigente Scolastico. Gli "esperti" permarranno nei locali scolastici per il tempo strettamente necessario all'espletamento delle loro funzioni. In ogni caso la completa responsabilità didattica e di vigilanza della classe resta del docente.
3. Ai genitori non è consentito l’accesso ai piani in cui si svolge l’attività didattica. In caso di accompagnamento del figlio per ritardo e di uscita anticipata, l'ingresso dei genitori nella scuola è autorizzato solo ed esclusivamente al Piano Terra. I genitori degli alunni convocati dai docenti o dagli uffici della Vicepresidenza avranno cura di comunicare all’ingresso il proprio nominativo e attenderanno nella hall predisposta al Piano Terra.
4. I docenti sono tenuti a convocare o fissare colloqui con i genitori alla fine del proprio orario di servizio nella Sala di Vicepresidenza al 1° piano .
5. Chiunque ne abbia necessità, può accedere agli Uffici di Segreteria durante l'orario di apertura dei medesimi al pubblico.
6. I tecnici che operano alle dipendenze della Amministrazione Provinciale possono accedere ai locali scolastici per l'espletamento delle loro funzioni.
7. I signori rappresentanti ed agenti commerciali devono qualificarsi esibendo tesserino di riconoscimento.
8. Durante i periodi in cui è prevista un maggiore accesso di pubblico, ad esempio in concomitanza del periodo delle iscrizioni (gennaio) o in vista della pubblicazione delle graduatorie l’accesso sarà appositamente regolamentato dal D.S. Non è consentito permanere nel cortile.
CAPO X: RISTORAZIONE E UTILIZZO DELLA BUVETTE
Art. 15 - Funzionamento Il servizio buvette è operativo solo durante i periodi di apertura dell’istituto scolastico, con attività didattiche e/o di servizio in corso. E’ tassativamente vietato il funzionamento della buvette durante i periodi di chiusura programmata o forzata dell’istituto. 15.1 Orario di funzionamento Il servizio buvette è attivo in orario antimeridiano per i corsi mattutini e in orario postmeridiano per i corsi serali. Orario antimeridiano per il personale: ore 7.30 - 15.00. Orario antimeridiano per gli allievi: ore 10.00 - 14.00 Orario postmeridiano per il personale e gli allievi: ore 17.00 - ore 20.00. 15.2 Accesso alla buvette Gli alunni possono recarsi nel locale adibito a buvette solo previa autorizzazione di un docente, nella misura di uno per volta. Al cambio d’ora, gli alunni devono attendere l’autorizzazione del docente in ingresso. Negli spostamenti da un'aula all'altra, all'ingresso e all'uscita gli alunni non possono allontanarsi per raggiungere la buvette senza l’autorizzazione di un docente. I docenti possono utilizzare la buvette fuori dal proprio orario di insegnamento.
All. 6
25
15.3 Ristorazione È severamente vietato sostare nei pressi del bar e al piano terra dell’istituto, o raggiungere la classe per la consumazione di pasti caldi. La ristorazione dovrà avvenire nel locale della buvette senza arrecare danno o intralcio all’operato dei dipendenti della buvette. E’ vietato trattenersi alla buvette più del dovuto.
15.4 Impiego Contenitori Tutti sono tenuti ad utilizzare gli appositi contenitori per la raccolta dei rifiuti per evitare di sporcare i locali adibiti a buvette, rispettando le indicazioni fornite dal personale. 15.5 Comportamento Gli alunni sono tenuti ad avere nei confronti del personale della buvette un comportamento rispettoso, consono ad una convivenza civile. Il personale della buvette e i docenti segnaleranno i nominativi degli alunni o le classi che non rispettano queste regole. 15.6 Danni provocati e sanzioni Chiunque provochi guasti o danni al materiale e alle suppellettili presenti nei locali dell’istituto adibiti alla ristorazione dovrà risarcire i danni e sarà sottoposto alle sanzioni disciplinari previste dal regolamento di disciplina dell’Istituto.
CAPO XI: SICUREZZA
Art. 16 Norme di comportamento per la sicurezza 1. Attenersi scrupolosamente alle disposizioni ricevute dal proprio superiore. 2. Osservare scrupolosamente tutte le prescrizioni in materia di sicurezza ed igiene richiamate da
specifici cartelli o indicate dai propri superiori. 3. Non usare macchine, impianti ed attrezzature senza autorizzazione. 4. Non eseguire operazioni o manovre non di propria competenza, o di cui non si è a perfetta
conoscenza: in casi dubbi occorre rivolgersi al proprio superiore. 5. Per accedere agli scaffali alti o a strutture sopraelevate, utilizzare le apposite scale. 6. Non rimuovere gli estintori dalla posizione segnalata. 7. Depositare i materiali nelle zone prestabilite e comunque in modo da non ingombrare,
ostacolare e/o impedire, anche solo parzialmente l'accesso alle uscite di sicurezza, al transito sulle vie di fuga (corridoi, scale di sicurezza, ecc...), in prossimità di mezzi ed impianti atti ad intervenire sugli incendi, ed in generale la normale circolazione.
8. Nei depositi, il materiale va riposto lasciando corridoi di 90 cm. 9. Adoperare gli attrezzi solamente per l'uso cui sono destinati e nel modo più idoneo evitando
l'uso di mezzi di fortuna o di attrezzi diversi da quelli predisposti o di apportare agli stessi modifiche di qualsiasi genere.
10. Non utilizzare bottiglie di bevande per il contenimento di altri liquidi, né abbandonare quelle vuote sul posto di lavoro.
11. Manipolare vetri o materiale pungente con i guanti. 12. Negli armadi o negli scaffali disporre in basso i materiali più pesanti. 13. In caso di movimentazione manuale di materiali (risme di carta, dossier, ecc:, mantenere la schiena
eretta e le braccia rigide. Durante il trasporto a mano, trattenere il carico in modo sicuro. 14. Non circolare né sostare nei sottoscala, sottopiani, ecc., degli edifici salvo giustificato motivo di
lavoro e previa autorizzazione dei superiori.
All. 6
26
15. Non accedere nelle zone o nei locali in cui vige il divieto di ingresso ai non autorizzati. 16. Non dare in uso scale, utensili e attrezzi al personale di ditte esterne che si trovino a lavorare
nella scuola. 17. Segnalare tempestivamente al proprio superiore ogni eventuale anomalia o condizione di
pericolo rilevata. 18. In caso di infortunio, riferire al più presto ed esattamente al responsabile della sicurezza
dell'evento. 19. Comunicare tempestivamente al Dirigente Scolastico l’eventuale stato di gravidanza. 20. Se viene usato il materiale della cassetta di pronto soccorso ripristinare la scorta. 21. Mantenere i videoterminali nella posizione definita secondo i principi dell'ergonomia delle
norme di legge e di buona tecnica. Qualsiasi variazione che si rendesse necessaria deve essere concordata con il proprio responsabile.
22. Mantenere pulito ed in ordine il proprio posto di lavoro. 23. Riporre le chiavi nelle apposite bacheche, dopo l'uso. 24. L'apertura di tutte le uscite di sicurezza deve avvenire prima dell'inizio delle lezioni. 25. Tenere un contegno corretto astenendosi da qualsiasi genere di scherzo e dal compiere atti che
possano distrarre o arrecare danno ai compagni di lavoro. CAPO XII: VISITE E VIAGGI
Art.17 Visite, viaggi ed uscite d'istruzione 17.1 Tipi di uscite e programmazione 1. Viaggi d'istruzione in Italia, nell’Unione Europea e nei Paesi Extracomunitari, visite tecniche
guidate, uscite brevi e uscite connesse con attività culturali e sportive devono proporsi di integrare la normale attività e pertanto sono progettati nella programmazione didattica, culturale, professionale ed organizzativa formulata dai Consigli di Classe, dalle delibere dei Dipartimenti, dalle delibere del Consiglio d’Istituto e dal Collegio Docenti durante l'anno scolastico.
2. Per "viaggi d'istruzione", “visite tecniche ”, “visite aziendali” sono da intendersi le attività che prevedono almeno un pernottamento fuori sede; per "visite guidate” si intendono, invece, le uscite didattiche che coprono al massimo l'arco di una giornata; le "uscite brevi" sono uscite didattiche che durano meno di una giornata e si effettuano in città. Per l’alternanza scuola-lavoro si fa riferimento alle autorizzazioni normative d’uopo.
3. Gli scambi educativi con scuole estere aventi carattere di reciprocità costituiscono anch'essi parte integrante della programmazione didattica dell'Istituto e delle singole classi che vi partecipano; pertanto sono progettati, di norma, nella fase iniziale di ciascun anno scolastico per il corrente e/o successivi anni scolastici. 4. Non è consentito l’uso di mezzi di trasporto diversi da quelli proposti e approvati (salvo
autorizzazioni speciali concesse dal Dirigente Scolastico).
17.2 Partecipanti 1. I partecipanti possono essere aggregati:
a. Per Classe – Per Classi Parallele - Per Corso – Per Indirizzo b. Per Progetto/Iniziativa dei Dipartimenti, della Commissione Viaggi, della Dirigenza c. Per Gruppi d’Interesse (Culturale, Scientifico, Tecnico, Professionale, Sportivo, ecc.)
2. Possono anche partecipare, a titolo gratuito, esperti interni/esterni proposti ed accreditati dall’Istituto, previa autorizzazione concessa dal Dirigente Scolastico.
3. Il numero minimo dei partecipanti alle visite e alle uscite deve costituire almeno l’80% degli allievi di una classe, mentre viene superata ogni limitazione riguardante il numero minimo dei partecipanti ai viaggi di istruzione.
4. Per quanto concerne la quota di partecipazione economica non è prevista alcuna limitazione sia propositiva che organizzativa, essendo previste iniziative a totale carico dell’Istituto, iniziative a
All. 6
27
parziale partecipazione economica da parte degli allievi e iniziative a totale carico dei partecipanti.
5. Per gli allievi diversamente abili è indispensabile, così come da disposizioni di legge, la presenza di un assistente materiale e del proprio insegnante di sostegno.
6. Non possono essere ammessi ai viaggi d’istruzione gli allievi che hanno un voto di condotta inferiore al sei, numerose assenze e che si siano comportati in maniera irresponsabile durante analoghe iniziative organizzate dall’Istituto, ciò al fine di favorire il recupero sociale e l’integrazione culturale di tali tipologie di allievi in un contesto extrascolastico, ritenendo che il rapporto tra alunno e docente viene rivalutato in maniera amichevole e fiduciosa.
17.3 Periodo di effettuazione 1. L'effettuazione dei viaggi di istruzione deve avvenire secondo i tempi programmati nel PTOF. 2. Le visite e uscite brevi possono avvenire in tutto l'arco dell'anno scolastico con esclusione
dell'ultimo mese di lezione, dei periodi di scrutinio e di attività collegiali previsti in calendario (salvo autorizzazioni speciali concesse dal Dirigente Scolastico).
3. Al divieto di effettuare viaggi, visite e uscite brevi nell’ultimo mese di lezione si può derogare per attività religiose, tecnico-professionali, sportive scolastiche nazionali ed internazionali o attività collegate con l’educazione ambientale, considerato che alcune attività all’aperto non possono essere svolte prima delle tarda primavera.
17.4 Durata massima delle uscite L'insieme annuale delle visite, delle uscite brevi e dei viaggi d'istruzione, per ciascuna classe dell'istituto, non può superare un decimo dei giorni previsti dal calendario scolastico. 17.5 Accompagnatori 1. Saranno Docenti Accompagnatori il Docente della Classe proponente l'iniziativa e i Docenti
disponibili del Consiglio di Classe. 2. Il ricorso a docenti estranei al Consiglio di classe sarà consentito solo con l’autorizzazione
concessa dal Dirigente Scolastico. 3. Ai fini di un’ottimale gestione delle iniziative, è consigliabile la partecipazione di un docente
ogni 15 allievi partecipanti. 4. Si auspica la disponibilità e l’avvicendamento dei docenti accompagnatori, in modo da
coinvolgere tutto il Corpo docente dell’Istituto. 5. Preferibilmente per i viaggi d'istruzione all'Estero un docente accompagnatore ed il suo sostituto
devono avere documentata conoscenza della lingua del Paese, ovvero di una lingua di uso corrente nel caso di lingue minoritarie, prevedendo comunque sempre il ricorso a guide locali.
6. Nelle uscite brevi è sufficiente un accompagnatore per classe. 7. Nei casi di accorpamento di più classi i docenti accompagnatori saranno in numero di uno ogni
15 alunni con una tolleranza massima di 5 alunni in più o in meno, per gli scambi culturali con l'estero di norma uno ogni 10/15; eventuali variazioni nel numero degli accompagnatori devono essere motivate ed approvate dal Dirigente Scolastico
8. Per ogni visita/viaggio uno degli accompagnatori è appositamente nominato dal Dirigente Scolastico responsabile dell’intero gruppo.
9. La partecipazione di persone estranee al Consiglio di Classe o all’Istituto sarà consentita solo con autorizzazione speciale del Dirigente Scolastico e con estensione della polizza assicurativa integrativa dell’Istituto.
17.6 Adempimenti del/i delegato/i per i viaggi 1. Tutte le iniziative sinora menzionate devono essere approvate dal Dirigente Scolastico
coadiuvato dal/i delegato/i per i viaggi durante l’intero anno scolastico. 2. Tali attività dovranno essere proposte con progetto preciso e indicazione di massima dell'onere a
carico delle famiglie.
All. 6
28
3. Il/i delegato/i concorda/no con il Dirigente, sentita la componente alunni, un piano delle attività da sottoporre all’attenzione dei C.d.c i quali presenteranno, attraverso la scheda viaggi, proposte coerenti alla Programmazione.
4. Al/i delegato/i deve anche essere prodotta la seguente documentazione: a. nominativi degli insegnanti accompagnatori e relativa dichiarazione per l'obbligo della
vigilanza; b. nominativi dei sostituti e relativa dichiarazione per l'obbligo della vigilanza; c. programma analitico dell’iniziativa e relazione illustrativa sugli obiettivi culturali e didattici
della stessa. 5. Tale documentazione deve essere presentata dal docente proponente al/i delegato/i entro i 10
giorni successivi con: a. elenco nominativo degli alunni, distinti per classe; b. dichiarazioni di consenso dei genitori.
6. Anche spettacoli teatrali, visite a mostre e partecipazioni a conferenze seguono lo stesso iter, salvo casi eccezionali di impossibilità di informazione nel tempo dovuto; in tal caso, le relative richieste devono comunque pervenire, complete di documentazione, almeno 7 giorni prima della data prevista per l'iniziativa.
7. Il docente accompagnatore avrà cura di a. raccogliere le autorizzazioni dei genitori, b. accertarsi dell’avvenuto pagamento delle quote con la raccolta dei bollettini dei versamenti
effettuati, che saranno consegnati poi al/i delegato/i, c. compilare il modulo di responsabilità personale per la vigilanza degli allievi durante il
viaggio/visita/uscita (da consegnare in segreteria prima della partenza), d. per la vista guidata di un giorno illustrerà il per corso alla classe.
17.7 Adempimenti dei docenti non partecipanti alle iniziative 1. Viene sancita la Pari Dignità dell’impegno didattico e culturale sia per il lavoro in sede che per
il lavoro fuori sede. 2. Pertanto i docenti non partecipanti alle iniziative fuori sede sono invitati a collaborare con lo
staff di dirigenza, con i collaboratori per la ricollocazione degli allievi non partecipanti alle iniziative e presenti in istituto.
3. Nel giorno successivo a uscite programmate che prevedano il rientro in sede nel pomeriggio dopo le ore 17.00, i docenti di classe di norma sono invitati a non programmare, né effettuare verifiche orali o scritte ai partecipanti alle predette iniziative.
17.8 Compiti del/i delegato/i per i viaggi 1. È compito del/i delegato/i visionare i progetti e le iniziative culturali proposte. 2. È compito del/i delegato/i, su mandato del Dirigente, seguire l’iter organizzativo presso
l’agenzia prescelta, dopo che il Dirigente avrà preventivamente contattato le agenzie per la gara d’appalto, avrà verificato i preventivi in sede di Giunta, avrà provveduto alla delibera in sede di C.D.I e avrà comunicato alla commissione l’agenzia prescelta.
3. È compito del/i delegato/i produrre copia di tutti gli elenchi con i nomi e i recapiti telefonici dei
docenti accompagnatori, con i percorsi, i recapiti telefonici degli alberghi e consegnarne copia al Dirigente scolastico prima della partenza per il viaggio.
4. Per il viaggi d’istruzione sarà cura del/i delegato /i, insieme ai docenti accompagnatori, presentare l’itinerario culturale alle classi.
17.9 Aspetti Finanziari 1. All'atto dell'adesione i partecipanti (modulo di autorizzazione firmato dai genitori) devono
versare sul c/c della scuola un acconto pari al 50% della quota proposta dal/i delegato/i al Dirigente Scolastico, saldando poi l'intera quota 1 mese prima della partenza.
2. Tutte le entrate e le spese sono di pertinenza del Bilancio dell'Istituto.
All. 6
29
3. Nel caso di mancata partecipazione al viaggio le eventuali penali saranno comunicate all’interessato.
4. Su richiesta degli alunni al Consiglio d’istituto si può aprire un conto corrente su cui gli alunni della quinta classe possono versare degli acconti per il viaggio d’istruzione di fine anno scolastico
17.10 Relazioni finali - Eventuali contestazioni 1. Al ritorno dal viaggio o dalla visita di istruzione, i docenti accompagnatori sono tenuti a
presentare al Dirigente Scolastico una breve relazione, segnalando ove necessario tutti gli inconvenienti occorsi.
2. Per gli scambi con l'estero la relazione, dettagliata secondo le disposizioni ministeriali, va inviata al Provveditore e alla Direzione Generale degli Scambi Culturali del MIUR.
3. I danni che malauguratamente venissero arrecati ai mezzi di trasporto o alle attrezzature dei luoghi di sosta o di pernottamento, per cause di comportamento scorretto, dovranno essere risarciti dai singoli o dalle classi responsabili.
4. Il docente accompagnatore responsabile deve portare con sé un modello per la denuncia di infortunio e l'elenco dei numeri telefonici della scuola compreso il numero del fax; dovrà informare telefonicamente il Dirigente Scolastico di qualsiasi disservizio o inadempienza delle Agenzie o Ditte; in casi di indisciplina degli alunni partecipanti un ordine del Dirigente Scolastico o del docente responsabile potrà interrompere il viaggio.
CAPO XIII: PRIVACY
Art.18 Diritto di privacy E’ garantito a chiunque il rispetto dei diritti alla tutela e riservatezza dei propri dati personali e sensibili, oggetto di trattamento da parte dell’istituzione scolastica, a norma del Decreto legislativo n. 196 del 30 giugno 2003. A tal fine l’Istituto “A. Righi” si dota di norme per il “corretto trattamento dei dati personali”, condizione essenziale per il rispetto della dignità delle persone, della loro identità, del loro diritto alla riservatezza. 1. Gli alunni e le loro famiglie sono informate su come l’Istituto tratta i dati personali attraverso
l’Informativa ai genitori ai sensi dell’articolo 13 del D. Lgs. n. 196/2003” che viene loro consegnata contestualmente all’iscrizione e pubblicata sul sito web istituzionale della scuola.
2. Sono particolarmente tutelate le categorie di dati personali sensibili e giudiziari degli studenti e delle famiglie, quali quelli sulle origini razziali ed etniche, le convinzioni religiose, lo stato di salute, le convinzioni politiche e i dati di carattere giudiziario. a. I dati sulle origini razziali ed etniche sono trattati dalla scuola esclusivamente per favorire
l’integrazione degli alunni stranieri. b. I dati sulle convinzioni religiose sono trattati dalla scuola soltanto al fine di garantire la
libertà di credo e per la fruizione dell’insegnamento della religione cattolica o delle attività alternative a tale insegnamento.
c. I dati idonei a rivelare lo stato di salute sono trattati unicamente per l’assegnazione del
sostegno agli alunni disabili; per la composizione delle classi; per la gestione delle assenze per malattia; per l’insegnamento domiciliare e ospedaliero nei confronti degli alunni affetti da gravi patologie; per la partecipazione alle attività sportive, alle visite guidate e ai viaggi di istruzione.
d. Le opinioni politiche sono trattate dalla scuola esclusivamente per garantire la costituzione e il funzionamento degli organismi di rappresentanza: ad esempio, le consulte e le associazioni degli studenti e dei genitori.
e. I dati di carattere giudiziario sono trattati unicamente per assicurare il diritto allo studio anche a soggetti sottoposti a regime di detenzione o di protezione. Il trattamento di dati sensibili e giudiziari è previsto anche per tutte le attività connesse ai contenziosi con gli
All. 6
30
alunni e con le famiglie (reclami, ricorsi, esposti, provvedimenti di tipo disciplinare, ispezioni, citazioni, denunce all’autorità giudiziaria, etc.), e per tutte le attività relative alla difesa in giudizio delle istituzioni scolastiche.
3. La documentazione relativa a tali dati è rigorosamente custodita nei fascicoli degli allievi e consultabile solo dal coordinatore di classe, autorizzato dalla Dirigenza Scolastica per le finalità su indicate.
4. Viene garantito alla persona il diritto di conoscere se sono conservate informazioni che la riguardano, di apprenderne il contenuto, di farle rettificare se erronee, incomplete o non aggiornate. Per esercitare questi diritti è possibile rivolgersi direttamente al “titolare del trattamento” (la scuola), anche tramite suoi incaricati o responsabili. A tale proposito, si precisa che l’accesso agli atti amministrativi non è regolato dal Codice della privacy, né vigilato dal Garante per la protezione dei dati personali, ma come indicato nella legge n. 241 del 1990 (e successive modifiche) spetta alla singola amministrazione valutare se esistono i presupposti normativi che permettono di prendere visione e di estrarre copia di documenti amministrativi ai soggetti con un “interesse diretto, concreto e attuale” alla conoscibilità degli atti.
5. Vengono osservati gli obblighi di riservatezza previsti per il corpo docente e riguardo al segreto d’ufficio e professionale, nonché quelli relativi alla conservazione dei dati personali eventualmente contenuti nei temi degli alunni, ma non commette violazione della privacy l’insegnante che assegna ai propri alunni lo svolgimento di temi in classe riguardanti il loro mondo personale o familiare.
6. Le informazioni sul rendimento scolastico sono soggette a un regime di trasparenza. Per il principio di trasparenza a garanzia di ciascuno, i voti degli scrutini e degli esami sono pubblicati nell’albo degli istituti. A tutela della privacy non vengono, invece, pubblicati i voti dei non promossi e delle sospensioni del giudizio, che sono consultabili presso la segreteria didattica, e i riferimenti a “prove differenziate” sostenute dagli studenti diversamente abili.
7. L’Istituto comunica, unicamente su richiesta degli studenti interessati o dopo autorizzazione degli stessi, i dati relativi ai loro risultati scolastici per aiutarli nell’orientamento, la formazione e l’inserimento professionale anche all’estero.
8. Svolgere attività di ricerca con la raccolta di informazioni personali, spesso anche sensibili, tramite questionari da sottoporre agli alunni, è consentito soltanto se i ragazzi, o i genitori nel caso di minori, sono stati preventivamente informati sulle modalità di trattamento e conservazione dei dati raccolti e sulle misure di sicurezza adottate. Gli intervistati, inoltre, possono avere la facoltà di non aderire all’iniziativa.
9. Sono consentite le raccolte di fotografie e le riprese video da parte degli allievi e dei genitori per fini personali, durante recite, manifestazioni e gite scolastiche. La pubblicazione in sede non locale o amicale, vale a dire in mostre, su Internet, sui social network richiede il consenso delle persone presenti nelle fotografie e nei video.
10. È possibile registrare la lezione esclusivamente pe r scopi personali, ad esempio per motivi di studio individuale, e solo a seguito di esplicito consenso delle persone coinvolte nella registrazione (professori, studenti, …). Per ogni altro utilizzo o eventuale diffusione, anche su Internet, è necessario ottenere espressa autorizzazione.
11. Non è consentito l’utilizzo di videofonini, registrazioni audio – video, riprese non autorizzate
all’interno delle aule di lezione e in tutto l’istituto. La diffusione, anche autorizzata, di riprese, anche in video conferenza, e di immagini deve avvenire sempre nel rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali delle persone coinvolte, in particolare della loro immagine e dignità.
12. È assolutamente vietato diffondere o comunicare sistematicamente i dati personali di altre persone (ad esempio immagini o registrazioni audio/video) senza aver prima informato adeguatamente le persone coinvolte e averne ottenuto l’esplicito consenso. Gli studenti e gli altri membri della comunità scolastica devono quindi prestare particolare attenzione a non mettere on line immagini (ad esempio su blog, siti web, social network) o a diffonderle via mms. Tale pratica può dar luogo a gravi violazioni del diritto alla riservatezza delle persone riprese, incorrendo in sanzioni disciplinari, pecuniarie ed eventuali reati.
All. 6
31
13. La pubblicazione di atti all’albo on line, ovvero sul sito web dell’istituto, prevista dalla L. 69/2009, art.32 e dalla L. 25/2010, avverrà nel rispetto degli obblighi di trasparenza e pubblicità legale e, secondo quanto specificato dal Garante della privacy nella Del. 88 del 2 marzo 2011, a. senza l’utilizzo o la diffusione indiscriminata di dati personali; b. con omissione di dati sensibili; c. mediante esposizione dei dati in forma aggregata; d. nel rispetto dei principi di pertinenza, non eccedenza, e indispensabilità dei dati; e. assicurando l’esattezza, l’aggiornamento e la pertinenza dei dati; f. garantendo il principio di temporaneità della pubblicazione per i documenti che presentano
necessariamente dati sensibili.
CAPO XIV: CRITERI FORMAZIONE CLASSI E TRASFERIMENTI
Art. 19 Criteri formazione classi 1. La distribuzione degli alunni nelle varie sezioni sarà predisposta in maniera equa e mirata, per
quanto possibile, tenendo conto delle valutazioni finali delle scuole di provenienza, in modo da avere classi prime con situazioni di partenza omogenee tra loro ed eterogenee al loro interno (per quel che è possibile desumere dagli atti e dalle informazioni in possesso della scuola);.
2. Saranno soddisfatte, se possibile, eventuali richieste degli allievi che desiderano essere messi in classe con qualche compagno/a.
3. Saranno valutate attentamente eventuali ulteriori richieste motivate delle famiglie, sempre facendo in modo tale da non alterare sostanzialmente i principi di cui sopra.
4. Saranno inseriti equamente nelle classi gli alunni diversamente abili. In tali classi, il numero di alunni potrà essere inferiore ai parametri fissati dal Regolamento sul dimensionamento (Art. 7 del Regolamento sul dimensionamento delle istituzioni scolastiche).
5. Gli alunni ripetenti saranno assegnati ai rispettivi corsi, salvo il caso di diversa richiesta delle famiglie, dei Consigli di Classe, e sempre nell’interesse educativo del gruppo classe.
6. Per le classi successive alle prime si darà assoluta priorità alla continuità didattica, tuttavia, saranno prese in considerazione eventuali richieste specifiche degli alunni e delle famiglie.
7. Eventuali accorpamenti delle classi saranno fatti su indicazioni dei consigli delle classi da accorpare, in relazione alla situazione didattica degli alunni e alle dinamiche individuali e di gruppo emerse nelle singole classi.
8. Saranno presi in considerazione spostamenti da una sezione all’altra, dopo l’assegnazione, solo in casi specifichi e del tutto eccezionali, debitamente documentati e valutati dalla Dirigenza Scolastica.
Art. 20 Criteri trasferimento allievi 20.1 Trasferimento allievi da altro istituto 1. L’accettazione delle richieste di trasferimento da altro istituto è subordinata alla sussistenza e
accertamento dei seguenti elementi: a. disponibilità del posto nella classe e nell’indirizzo richiesto; b. valutazione delle motivazioni che spingono al passaggio e della situazione scolastica dell’alunno; c. curricolo nell’istituto di partenza; d. situazione disciplinare del richiedente nell’istituto di provenienza; e. integrazione del curricolo in caso di difformità fra indirizzo di provenienza e indirizzo di
arrivo, con passerelle nel biennio ed esami integrativi nel triennio 2. Sono concessi trasferimenti durante l’anno scolastico in corso solo in presenza di congruità fra
corso di provenienza e corso richiesto, dopo aver accertato quanto al comma 1. 20.2 Trasferimento allievi ad altro istituto
All. 6
32
1. Ai sensi dell’art. 2 della legge n. 268/2002, la concessione di nulla osta non potrà comportare modifiche del numero delle classi già formate” (C.M . n.58 del 20.06.2008).
2. Non sono concessi trasferimenti ad altro istituto durante l’anno scolastico in corso se non adeguatamente motivati e documentati. I nulla osta all’eventuale trasferimento degli alunni sono accordati, pertanto, in presenza di situazioni particolari (trasferimento in altra città, cambio di abitazione, specifiche situazioni familiari, casi di incompatibilità ambientale).
3. L’accettazione delle richieste di trasferimento ad altro istituto è subordinata pertanto alla sussistenza e accertamento dei seguenti elementi: a. presentazione della richiesta ad inizio anno scolastico; b. valutazione delle motivazioni che spingono alla richiesta di nulla osta; c. colloquio con il Dirigente Scolastico; d. verifica della sussistenza di disponibilità da part e dell’istituto per il quale si richiede il
trasferimento. CAPO XV: SOMMINISTRAZIONE DI FARMACI
Art.21 Disciplina in materia "Linee-Guida per la somministrazione di farmaci in orario scolastico" Nota 2312 del 25/11/05 del Ministero dell'Istruzione: orientamenti volti a garantire "i principi gene-rali dell'istruzione ed i livelli essenziali delle prestazioni scolastiche", nonché a garantire la sicurezza della salute nelle strutture scolastiche. Art. 1 - Oggetto - Le presenti Raccomandazioni contengono le linee guida per la definizione degli interventi finalizzati all'assistenza di studenti che necessitano di somministrazione di farmaci in orario scolastico, al fine di tutelarne il diritto allo studio, la salute ed il benessere all'interno della struttura scolastica. Art. 2 - Tipologia degli interventi - La somministrazione di farmaci deve avvenire sulla base delle autorizzazioni specifiche rilasciate dal competente servizio delle AUSL; tale somministrazione non deve richiedere il possesso di cognizioni specialistiche di tipo sanitario, né l'esercizio di discrezionalità tecnica da parte dell'adulto. Art. 3 - Soggetti coinvolti – La somministrazione di farmaci agli alunni in orario scolastico coinvolge, ciascuno per le proprie responsabilità e competenze: - le famiglie degli alunni e/o gli esercenti la potestà genitoriale; - la scuola: dirigente scolastico, personale docente ed ATA; - i servizi sanitari: i medici di base e le AUSL competenti territorialmente; - gli enti locali: operatori assegnati in riferimento al percorso d'integrazione scolastica e formativa dell'alunno. Per quanto concerne i criteri cui si atterranno i medici di base per il rilascio delle certificazioni e la valutazione della fattibilità delle somministrazioni di farmaci da parte di personale non sanitario, nonché per la definizione di apposita modulistica, saranno promossi accordi tra le istituzioni scolastiche, gli Enti locali e le AUSL competenti. Art.4 - Modalità di intervento - La somministra-zione di farmaci in orario scolastico deve essere formalmente richiesta dai genitori degli alunni o da-gli esercitanti la potestà genitoriale, a fronte della presentazione di una certificazione medica atte-stante lo stato di malattia dell'alunno con la prescrizione specifica dei farmaci da assumere (conser-vazione, modalità e tempi di somministrazione, posologia). I dirigenti scolastici, a seguito della ri-chiesta scritta di somministrazione di farmaci: - effettuano una verifica delle strutture scolastiche, mediante l'individuazione del luogo fisico idoneo per la conservazione e la somministrazione dei farmaci; - concedono, ove richiesta, l'autorizzazione all'accesso ai locali scolastici durante l'orario scolastico ai genitori degli alunni, o a loro delegati, per la somministrazione dei farmaci; - verificano la disponibilità degli operatori scolastici in servizio a garantire la continuità della som-ministrazione dei farmaci, ove non già autorizzata ai genitori, esercitanti la potestà genitoriale o loro
delegati. Gli operatori scolastici possono essere individuati tra il personale docente ed ATA che abbia seguito i corsi di pronto soccorso ai sensi del Decreto legislativo n. 626/94. Potranno, altresì, essere
All. 6
33
promossi, nell'ambito della programmazione delle attività di formazione degli Uffici Scolastici re-gionali, specifici moduli formativi per il personale docente ed ATA, anche in collaborazione con le AUSL e gli Assessorati per la Salute e per i Servizi Sociali e le Associazioni. Qualora nell'edificio scolastico non siano presenti locali idonei, non vi sia alcuna disponibilità alla somministrazione da parte del personale o non vi siano i requisiti professionali necessari a garantire l'assistenza sanitaria, i dirigenti scolastici possono procedere, nell'ambito delle prerogative scaturenti dalla normativa vi-gente in tema di autonomia scolastica, all'individuazione di altri soggetti istituzionali del territorio con i quali stipulare accordi e convenzioni. Nel caso in cui non sia attuabile tale soluzione, i dirigenti scolastici possono provvedere all'attivazione di collaborazioni, formalizzate in apposite convenzioni, con i competenti Assessorati per la Salute e per i Servizi sociali, al fine di prevedere interventi coor-dinati, anche attraverso il ricorso ad Enti ed Associazioni di volontariato (es.: Croce Rossa Italiana, Unità Mobili di Strada). In difetto delle condizioni sopradescritte, il dirigente scolastico è tenuto a darne comunicazione formale e motivata ai genitori o agli esercitanti la potestà genitoriale e al Sin-daco del Comune di residenza dell'alunno per cui è stata avanzata la relativa richiesta. Art. 5 - Gestione delle emergenze - Resta prescritto in ricorso al Sistema Sanitario Nazionale di Pronto Soccorso nei casi in cui si ravvisi l'inadeguatezza dei provvedimenti programmabili secondo le presenti linee guida ai casi concreti presentati, ovvero qualora si ravvisi la sussistenza di una si-tuazione di emergenza.
CAPO XVI: DISPOSIZIONI FINALI
Art.22 Disposizioni finali 1. Eventuali deroghe al presente Regolamento possono essere autorizzate dal Dirigente Scolastico
in seno al Consiglio dell'Istituzione Scolastica. 2. Il presente Regolamento ha validità triennale e vie ne deliberato dal Consiglio d’Istituto. 3. Per tutto quanto non previsto nel presente regolamento valgono le vigenti disposizioni di legge.
All. 6
34
SANZIONI DISCIPLINARI (Art.5 – Regola e to d’Istituto)
Visti il D.P.R. / e la C.M. / / prot. N. he ri hia a il R.D. / / N. , osì o e odifi ato dall’art. 7 del
D.P.R. / / N. e dall’art. della L. / / N. , si prevedo o le segue ti sa zio i dis ipli ari: Comportamento irregolare Sanzioni e provvedimenti
disciplinari
Organo competente Note e procedimenti
- Ripetute assenze e ritardi non
seriamente motivati
- Ingressi in ritardo non
autorizzati
Richiamo verbale/nota
disciplinare
Convocazione della famiglia
Non ammissione in classe
Docente della 1^ ora
Coordinatore di classe
Delegato del Dirigente
Segnalazione sul registro di
classe sezione famiglie
Permanenza presso la
Vicepresidenza per lavori utili
alla scuola(pulizia, ordine,
accoglienza, ecc.)
- Scarso impegno nello studio
- Non eseguire i compiti
assegnati
- Non portare il materiale
didattico o le prove di verificare
- Rifiutare le verifiche orali
Richiamo verbale/nota
disciplinare
Docente
Coordinatore di classe
Convocazione delle famiglie
- Comportamento scorretto
durante le lezioni e le
sostituzioni
- Azioni di disturbo che
comportino lesione dei diritti
altrui
- Chiacchierare disturbando
- intervenire inopportunamente
durante le attività scolastiche
- Spostarsi senza motivo o
senza autorizzazione nell'aula e
nell'edificio
- Numero e qualità di note
disciplinari ( superiori a 5)
Richiamo verbale/nota
disciplinare
Segnalazione ai Collaboratori
della Dirigenza
Convocazione della famiglia
Sospensione fino a 5 gg
senza/con obbligo di frequenza
Docente
Coordinatore del Consiglio di
classe
Consiglio di classe disciplinare
presieduto dal Dirigente
Scolastico
Organo di Garanzia
Segnalazione sul registro di
classe visibile alla famiglia
Comunicazione ed eventuale
convocazione della famiglia al
consiglio disciplinare.
- violazioni varie e mancato
rispetto delle norme di
sicurezza:
a) danneggiamento e scritte sui
muri, porte, e banchi
b) uso del cellulare non
autorizzato
c) mancato rispetto del divieto
di fumo
d) portare a scuola oggetti non
pertinenti alle attività e/o
pericolosi
e) falsificazione della firma del
genitore o del docente
f) Intromissione e
manomissione della rete
scolastica
Nota disciplinare
Confisca immediata del
materiale dannoso ed
eventuale consegna ai genitori
Allontanamento dalla classe
con convocazione della famiglia
Sospensione dalle visite di
istruzione
Sospensione fino a 15 gg senza
obbligo di frequenza
Docente
Personale ATA
Coordinatore del consiglio di
classe
Consiglio di classe disciplinare
presieduto dla Dirigente
Scolastico
Organo di Garanzia
Segnalazione scritta sul registro
di classe visibile alla famiglia
Risarcimento del danno o
riparazione del danno a cura
dello stesso studente
- Comportamento lesivo della
dignità altrui ed atteggiamento
irriguardoso fuori e dentro la
classe:
a) linguaggio volgare ed
offensivo
b) atti osceni, etc..
Invito a presentare le proprie
scuse
Convocazione della famiglia
Sospensione dalle visite di
istruzione
Sospensione fino a 15 gg senza
obbligo di frequenza
Docente
Coordinatore del Consiglio di
Classe
Consiglio di Classe disciplinare
presieduto dal Dirigente
Scolastico
Organo di Garanzia
Convocazione della famiglia
All. 6
35
Comportamento irregolare Sanzioni e provvedimenti
disciplinari
Organo competente Note e procedimenti
-utilizzo scorretto delle
strutture e dei locali della
scuola
a)trascuratezza
b)lievi danni agli arredi,
suppellettili ed attrezzature
Ripristino del danno provocato
con interventi personali e
rimborso del costo sostenuto
dall’istituto
Sospensione delle visite di
istruzione
Sospensione fino a 5 giorni
senza obbligo di frequenza
Consiglio di classe disciplinare
presieduto dal Dirigente
Scolastico
Organo di Garanzia
Segnalazione scritta sul registro
di classe visibile alla famiglia
Risarcimento del danno o
riparazione del danno a cura
dello stesso studente
-Danni gravi intenzionalmente
apportati ai locali, alle
strutture, agli arredi,
palesemente riconducibili ad un
atto va dali o
Ripristino del danno provocato
con interventi personali e
rimborso del costo sostenuto
dall’istituto
Sospensione delle visite di
istruzione
Sospensione fino a 15 giorni
senza obbligo di frequenza
Consiglio di classe disciplinare
presieduto dal Dirigente
Scolastico
Organo di Garanzia
Segnalazione scritta sul registro
di classe visibile alla famiglia
Risarcimento del danno o
riparazione del danno a cura
dello stesso studente e della
famiglia
Segnalazione alle autorità
competenti per fatti di rilievo
civile e /o penale
-Comportamento lesivo
dell’i tegrità fisi a o orale propria e altrui, tenuto
singolarmente o da più studenti
in concorso tra loro
-A a do o dell’istituto i orario scolastico
Sospensione dalle lezioni per
un periodo superiore ai 15 gg
E quindi da tutte le attività
scolastiche
Consiglio di Istituto
Organo di Garanzia
Segnalazione scritta sul registro
di classe visibile alla famiglia e
relativa convocazione
Attività di recupero presso
Associazioni o Onlus di
volontariato presenti sul
territorio
Segnalazione alle Autorità
competenti per fatti di rilievo
civile e /o penale
-Interruzione di servizio
pubblico
-Reati che violino la dignità e il
rispetto della persona umana
a)violenza privata
b)percosse
c)ingiurie
d)reati di natura sessuale
-Concreta situazione di pericolo
per l’i olu ità delle perso e: a)incendio
b)allagamento, etc.
Sospensione dalle lezioni per
un periodo superiore ai 15 gg
senza obbligo di frequenza e,
nei casi di recidiva,
allontanamento dalla comunità
scolastica anche fino al termine
dell’a o s olasti o
Co siglio d’Istituto
Organo di Garanzia
Comunicazione scritta alla
famiglia
Segnalazione alle Autorità
competenti per fatti di rilievo
civile e/o penale
Attività di recupero in
Associazioni di volontariato
-Danni gravi apportati alle
strutture per intenzionale
scasso al fine di introdursi
fraudolentemente nei locali
scolastici e/o per furto
-Impedimento di effettuare
pubblico servizio con azioni
lesive al diritto allo studio
Immediata decadenza da
qualsivoglia carica ricoperta
all’i ter o dell’istituto. Sospensione dalle lezioni e
allontanamento dalla comunità
scolastica a partire da un
periodo superiore ai 15gg fino
al ter i e dell’a o s olasti o, con attività di recupero sociale
obbligatoria
Co siglio d’Istituto
Organo di Garanzia
Comunicazione scritta alla
famiglia
Segnalazione alle Autorità
competenti per fatti di rilievo
civile e/o penale
Attività di recupero obbligatoria
in Associazioni di volontariato
Attività di recupero in Associazioni di volontariato
All. 7
PATTO DI CORRESPONSABILITA’ EDUCATIVA
Visti
il D.M. . /A del otto e Li ee di i di izzo sulla cittadinanza democratica e
legalità
il D.P.R. . del / / e D.P.R. del / / Regola e to e a te lo “tatuto delle stude tesse e degli stude ti della s uola se o da ia
il D.M. . del / / Li ee di i di izzo ge e ali ed azio i a livello azio ale pe la prevenzione del ullis o
il D.M. . del / / Li ee di i di izzo ed i di azio i i ate ia di utilizzo di telefo i ellula i e di alt i dispositivi elett o i i du a te l’ attività didatti a, i ogazio i di sanzioni disciplinari, dovere di vigilanza e di cor espo sa ilità dei ge ito i e dei do e ti
La legge 8/02/2006, n. 54 "Disposizioni in materia di separazione dei genitori e
affidamento condiviso dei figli" nonché la successiva nota del MIUR prot. 5336 del
2/09/2015, e a te I di azio i ope ative pe la o eta attuazio e i a ito s olasti o della legge 54/2006.
il regolamento del 31/07/2008 n. 3602/P0
l’ a t. / del D.P.R. / e la C.M. . del / /
in osservanza:
del D.L. n. 137 del 01/09/2008 convertito con modificazioni nella legge 30/10/2008 n.
169;
della C. M. n. 100 del 11/12/2008;
del D.M. n. 5 del 16/01/2009
si stipula con la famiglia dell’ alunno il seguente
PATTO DI CORRESPONSABILITA’ EDUCATIVA
con il quale
LA SCUOLA SI IMPEGNA A
fornire una formazione culturale e professionale qualificata, aperta alla pluralità delle
idee, nel rispetto delle identità di ciascuno studente;
offrire un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona, garantendo un
servizio didattico di qualità in un ambiente educativo sereno, favorendo il processo di
formazione di ciascuno studente, nel rispetto dei suoi ritmi e dei suoi tempi di
apprendimento;
All. 7
offrire iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio, al fine di
favorire il successo formativo e combattere la dispersione scolastica oltre a promuovere il
merito ed incentivare le situazioni di eccellenza;
favorire momenti di ascolto e di dialogo;
far acquisire una graduale consapevolezza nelle proprie capacità per affrontare, con
autonomia e sicurezza, i nuovi apprendimenti;
favorire la piena integrazione degli studenti diversamente abili, promuovere iniziative di
accoglienza ed integrazione degli studenti stranieri, tutelandone la lingua e la cultura,
anche attraverso la realizzazione di iniziative interculturali, stimolare riflessioni e attivare
percorsi volti al benessere ed alla tutela della salute degli studenti;
garantire la massima trasparenza nelle valutazioni e nelle comunicazioni mantenendo un
costante rapporto con le famiglie, anche attraverso strumenti tecnologicamente avanzati
nel rispetto della privacy e nel rispetto della legge 54/2006 nel caso di genitori separati.
LO STUDENTE SI IMPEGNA A
prendere coscienza dei propri diritti e dei propri doveri rispettando la scuola intesa come
insieme di persone, ambienti e attrezzature;
avere nei confronti del Dirigente Scolastico, dei docenti, del personale A.T.A. e dei suoi
compagni lo stesso rispetto, anche formale, che chiede per se stesso;
non portare in classe oggetti personali di valore, consapevole che la scuola non è
responsabile del loro smarrimento o deterioramento;
rispettare i tempi programmati e concordati con i docenti per il raggiungimento del
p op io u i olo, i peg a dosi i odo espo sa ile ell’ ese uzio e dei o piti richiesti;
non fumare nei locali della scuola e ispetta e le ele e ta i o e igie i he ell’ uso dei bagni;
ispetta e i e i ollettivi a te e do l’ o di e e la pulizia dei lo ali che lo ospitano,
consapevole che è tenuto a risarcire danni volontariamente arrecati ai locali della scuola
o al materiale didattico;
rispettare le norme di sicurezza, adottando un comportamento corretto ed adeguato alle
diverse situazioni;
speg e e il telefo o ellula e e ualsiasi st u e to elett o i o du a te l’ o a io delle lezioni;
far controfirmare ai genitori (o dagli esercenti la patria potestà) le comunicazioni del
Dirigente Scolastico e dei docenti;
rispettare scrupolosamente le direttive dei docenti durante le visite guidate, i viaggi di
istruzione ed i soggiorni-studio.
All. 7
LA FAMIGLIA SI IMPEGNA A (non applicabile al corso serale)
valo izza e l’ istituzio e s olasti a, i stau a do u positivo li a di dialogo, el ispetto delle
scelte educative e didattiche condivise, oltre ad un atteggiamento di reciproca
collaborazione con i docenti, anche partecipando ai periodici incontri scuola-famiglia;
ispetta e l’ istituzio e s olasti a, favo e do u ’ assidua f e ue za dei p op i figli alle
lezioni, partecipando attivamente agli organismi collegiali e controllando
quotidianamente le comunicazioni provenienti dalla scuola, le assenza, gli ingressi
posticipati e le uscite anticipate;
fornire alla scuola il numero del proprio cellulare e controllare personalmente gli SMS
informativi che la scuola invia;
o t olla e he l’ allievo svolga i o piti asseg ati;
i fo a si siste ati a e te del p ofitto s olasti o dell’ allievo;
risarcire eventuali danni arrecati ai locali della scuola ed al materiali didattico;
seg ala e alla s uola gli eve tuali p o le i di salute al fi e di favo i e, all’ o o e za, interventi tempestivi, efficienti ed efficaci;
ade pie e pu tual e te alle i hieste di atti u o ati i i hiesti dall’ Ufficio didattico
della scuola;
dis ute e e o divide e o i p op i figli il patto edu ativo sottos itto o l’ Istituzio e Scolastica;
prendere visione del Regolamento di Istituto che, con la firma sulla ricevuta, si intende
accettato.