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Unione .Europea Regione Campania Provincia di Napoli Comune di Napoli Certificato n° Cert 16170-2005 AQ–NPL- SINCERT ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ AUGUSTO RIGHI FUSIONE TRA ITIS A. RIGHI e ITIS VIII dal 01/09/1998 MECCANICA, MECCATRONICA ED ENERGIA ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA CHIMICA E BIOTECNOLOGIE AMBIENTALI INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI VIALE KENNEDY N. 112 - 80125 NAPOLI –Tel.: centralino e Fax 0815705385 / 01 Test center Local Academy CODICE MINISTERIALE: NATF02000T CODICE FISCALE: 80026980633 CC B.:201260 BNL Ag. 8 NAPOLI ABI:01005 CAB:03408 IBAN = IT26 J010 0503 4080 0000 0201 260 c/c postale 331801 Posta elettronica: e-mail istituto = [email protected] Pagina Web Istituto = www.itirighi.gov.it PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA (P.T.O.F.) TRIENNIO2016–2019 Responsabile Funzione Strumentale Area 1 Dirigente Scolastico Prof. Guido Cimminiello Prof. Ing. Vittoria Rinaldi Approvato dal Consiglio di Istituto con delibera n. 52 Elaborato dal Collegio dei docenti il 13/01/2016 Aggiornamento A.S. 2018/19 Prot. 4248/013 del 5/11/2018 Il 18/01/2016. 1

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Unione .Europea Regione Campania Provincia di Napoli Comune di Napoli

Certificato n° Cert 16170-2005 AQ–NPL-

SINCERT

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE

“ AUGUSTO RIGHI “ FUSIONE TRA ITIS A. RIGHI e ITIS VIII dal 01/09/1998

MECCANICA, MECCATRONICA ED ENERGIA

ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA

CHIMICA E BIOTECNOLOGIE AMBIENTALI

INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI

VIALE KENNEDY N. 112 - 80125 NAPOLI –Tel.: centralino e Fax 0815705385 / 01

Test center

Local

Academy

CODICE MINISTERIALE: NATF02000T CODICE FISCALE: 80026980633 CC B.:201260 BNL Ag. 8 NAPOLI ABI:01005 CAB:03408 IBAN = IT26 J010 0503 4080 0000 0201 260 c/c postale 331801 Posta elettronica: e-mail istituto = [email protected] Pagina Web Istituto = www.itirighi.gov.it

PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA

FORMATIVA (P.T.O.F.)

TRIENNIO2016–2019

Responsabile Funzione Strumentale Area 1 Dirigente Scolastico Prof. Guido Cimminiello Prof. Ing. Vittoria Rinaldi

Approvato dal Consiglio di Istituto con delibera n. 52 Elaborato dal Collegio dei docenti il 13/01/2016

Aggiornamento A.S. 2018/19

Prot. 4248/013 del 5/11/2018

Il 18/01/2016.

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Sommario

Premessa Pag. 3

1. Presentazione dell’Istituto Pag. 4

2. Priorità strategiche Pag. 6

3. Piano di Miglioramento Pag. 9

4. Progettazione curricolare, extracurricolare, Pag. 10

educativa e organizzativa

5. Fabbisogno di organico Pag. 76

6. Fabbisogno di infrastrutture e Pag. 78

attrezzature materiali

7. Programmazione delle attività formative Pag. 81

rivolte al personale

2

PREMESSA

PIANO TRIENNALE DELL’ OFFERTA FORMATIVA 2016- 2019

VISTA la Legge n. 59 del 1997, che ha introdotto l’autonomia delle istituzioni scolastiche e la

dirigenza;

VISTO il DPR n.275/1999, che disciplina l’autonomia scolastica;

VISTO Il DI n. 44/2001

VISTO il D.L.vo n.165 del 2001 e ss.mm. ed integrazioni;

VISTA la Legge n.107/2015 con le modifiche introdotte alla previgente normativa.

VIENE REDATTO IL PIANO TRIENNALE DELL’ OFFERTA FORMATIVA 2016- 2019 IN RIFERIMENTO

ALL’ATTO D’ INDIRIZZO EMANATO DAL DIRIGENTE SCOLASTICO

Le indicazioni per la redazione del Piano dell’offerta formativa triennale 2016/19 sono formulate

tenendo conto degli esiti del Rapporto di autovalutazione. Esse costituiscono il punto di partenza

dell’atto di indirizzo (All. 1) emanato dal Dirigente Scolastico.

Il Collegio dei docenti è chiamato a redigere il Piano dell’offerta formativa, che con la legge

107/2015 diviene triennale ed è soggetto a valutazione degli obiettivi in esso inseriti. Tale Piano

dell’offerta formativa triennale deve comprendere le opzioni metodologiche, le linee di sviluppo

didattico-educativo, le opzioni di formazione e aggiornamento del personale docente e ATA, il

fabbisogno di organico funzionale dell’autonomia.

E’ evidente che per una buona gestione e per una concreta ed effettiva realizzazione del POFT è

necessario l’apporto di ogni componente della comunità scolastica, laddove per buona gestione si

vuole intendere il dialogo fra componenti interne ed esterne e fra elementi delle singole

componenti al proprio interno. Il Piano dell’offerta formativa triennale è predisposto dal Collegio

dei docenti sulla base dell’atto di indirizzo del DS e successivamente diviene oggetto di delibera da

parte del Consiglio di Istituto (ex legge 107/2015).

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1. PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO

1.1 Nascita e sviluppo dell’ITI “Augusto Righi”

All’inizio degli anni ’60 fu aperta a Fuorigrotta una succursale dell'Itis "A. Volta" che nel

1964 si trasferì nei nuovi locali di viale Kennedy e divenne istituto autonomo con il nome di "V ITIS”

e quindi di "Augusto Righi". Nel 1975 a causa dell’aumento della popolazione studentesca fu

attivato un nuovo istituto localizzato nelle vicinanze denominato "VIII" con le specializzazioni di

telecomunicazione e informatica, mentre restavano al "Righi" le specializzazioni di elettronica

industriale ed energia nucleare. Negli anni successivi a seguito della necessità di nuove figure

professionali, delle nuove richieste del mercato del lavoro e di formazione è stato modificato

l'assetto dei piani di studi e delle stesse specializzazioni. Nel 1998 gli organi istituzionali hanno

ritenuto necessaria la fusione delle due realtà scolastiche che quindi hanno dato vita dal primo

settembre 1998 alla nuova istituzione "Righi - VIII" con le specializzazioni di "Elettronica e

telecomunicazioni", "Fisica Ambientale Sanitaria Europea", “Informatica“, oltre al biennio

propedeutico.

Dall’anno scolastico 2010/11 la riforma della scuola media superiore modifica l’impianto

complessivo degli istituti tecnici, conseguentemente gli indirizzi di studio della scuola diventano

“Elettrotecnica ed Elettronica” “Informatica e telecomunicazioni”, “Chimica, materiali e

biotecnologie e “Meccanica, meccatronica ed energia”. I nuovi indirizzi sono diventati operativi –

per il secondo biennio - dall’anno scolastico 2012/13. L’Istituito frattanto riprende l’antica

denominazione di “Augusto Righi”.

Nel corso dell’ anno scolastico 2011-12 è stata costituita una associazione di ex alunni del

Righi volta a fornire tra l’altro un supporto per le attività di formazione.

4

1.2 Il contesto economico-sociale e culturale dell’area flegrea

Dal punto di vista urbanistico il territorio non offre strutture adeguate alle esigenze della

popolazione; le attività culturali e sportive sono insufficienti e mancano centri di aggregazione

giovanili.

La platea scolastica si presenta alquanto varia ed articolata: una piccola parte si iscrive per

adempiere esclusivamente l’obbligo scolastico; un’altra mira al conseguimento di un titolo

spendibile nel mercato del lavoro; un’altra poi prosegue gli studi accedendo alle facoltà

universitarie.

La scuola è continuamente tesa a sperimentare politiche tendenti ad eliminare squilibri

vecchi e nuovi, a diversificare l’offerta investendo di più sulle fasce a rischio e potenziando gli

interventi laddove è maggiore il bisogno, pur non tralasciando, anzi valorizzando, le esigenze

dei soggetti culturalmente più evoluti e motivati, accompagnandoli nell’inserimento nel mondo del

lavoro e nel proseguimento degli studi.

5

2. PRIORITA’ STRATEGICHE

2.1 IDENTITA’

L’IDENTITÀ dell’Istituto Tecnico Industriale si caratterizza per una solida base culturale di

carattere scientifico e tecnologico in linea con le indicazioni dell’Unione europea. Tale cultura è

costruita attraverso lo studio, l’approfondimento e l’applicazione di linguaggi e metodologie di

carattere generale e specifico correlati a settori fondamentali per lo sviluppo economico e

produttivo del Paese. L’obiettivo è di far acquisire agli studenti, in relazione all’esercizio di

professioni, tecniche, saperi e competenze necessari sia per un rapido inserimento nel

mondo del lavoro e sia per l’accesso all’università e all’istruzione e formazione tecnica superiore.

2.2 MISSION

La nostra MISSION è:

1. Formare persone in grado di pensare ed agire autonomamente e responsabilmente

all’interno della società

2. Promuovere la cultura della legalità, educando alle forme di convivenza civile democratica

nella società, alle forme di partecipazione alla comunità scolastica, al rispetto delle

minoranze e all’integrazione, al rispetto per l’ambiente scolastico e dell’ambiente in

generale, ai valori della pace, della solidarietà e della convivenza tra i popoli;

3. Formare dei tecnici competenti nelle aree professionali di indirizzo in grado di rispondere

alle esigenze del mondo del lavoro;

4. Fornire le conoscenze, abilità e competenze utili al proseguimento degli studi;

5. Favorire il successo scolastico, inteso come sviluppo delle potenzialità di ogni allievo per il

raggiungimento degli obiettivi educativi, formativi e didattici, compatibili con le

caratteristiche individuali e l’assolvimento dell’obbligo scolastico prevenendo la

dispersione e l’abbandono scolastico attraverso azioni di accoglienza e integrazione;

6. Realizzare un inserimento proficuo ed efficace di alunni diversamente abili con azioni di

integrazione rispettose delle specifiche potenzialità; realizzare appieno il diritto

all’apprendimento e all’inclusione scolastica e sociale per tutti gli studenti in situazione di

handicap o di difficoltà a causa di svantaggi educativi determinati da circostanze personali,

sociali, culturali o economiche.

6

2.3 VISION

La nostra VISION è un sistema formativo, aperto verso l’esterno, integrato e complessivo,

fondato sul rispetto della persona e sulla valorizzazione dei rapporti interpersonali ed

interistituzionali, che coinvolga tutti i soggetti protagonisti del processo di crescita.

Lo studente è considerato nella interezza della sua persona: soggettiva, cognitiva,

relazionale, interiore e professionale, parte in causa capace di partecipare attivamente alla

realizzazione di se stesso, del proprio progetto di vita ed intervenire per migliorare la scuola e

più in generale il proprio contesto di appartenenza.

La famiglia è invitata ad espletare responsabilmente il suo ruolo, condividendo il patto

educativo finalizzato al raggiungimento della maturità dei ragazzi.

I docenti, nell’esercizio della loro professionalità, favoriscono la crescita dello studente

attraverso un aggiornamento continuo, graduale, flessibile, finalizzato allo sviluppo di abilità e

competenze, operando una continua riflessione sulle pratiche didattiche innovative e coinvolgenti.

Il territorio che, in un rapporto organico, attivo, funzionale e condiviso con le istituzioni e

ampliato in una dimensione europea, viene inteso come contesto di appartenenza ricco di risorse

e vincoli, da cogliere e da superare e con il quale interagire ed integrarsi.

2.4 La scuola: Centro Territoriale per l’inclusione (CTI)

Il nostro Istituto è sempre stato molto attento alle problematiche dell’inclusione. Con DI

A00DRCA 97/28V prot. 5/12/2013 la scuola è stata riconosciuta CTI per la X Municipalità.

L’obiettivo principale è quello di far acquisire gradualmente un efficace metodo di studio e

una buona autonomia nel lavoro scolastico e domestico agli alunni con Bisogni Educativi Specifici.

I docenti somministreranno agli alunni con DSA e BES materiale didattico dispensativo e

compensativo che miri a facilitare l’apprendimento degli stessi attraverso contenuti espressi

tramite tabelle, immagini, mappe concettuali, sintesi vocali ed esercizi multimediali.

L’Istituto attiva corsi di formazione e sperimentazione di nuove metodologie e software

calibrati sulle singole potenzialità degli alunni BES, condividendo le strategie messe in atto con

docenti di altre Istituzioni scolastiche afferenti alla nostra rete CTI e al CTS di competenza.

Per facilitare ulteriormente l’inserimento degli alunni nella comunità scolastica all’interno

dell’Istituto sono presenti 2 sportelli di ascolto:

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Il primo sportello è tenuto dal presidente dell’Associazione Italiana Dislessia (AID) e da un

suo collaboratore: lo sportello è rivolto agli alunni, ai genitori e ai docenti per sensibilizzare il

mondo scolastico e rappresentare un punto di riferimento sicuro e qualificato per ottenere

informazioni e aiuto, per consulenza e assistenza per l’identificazione del problema o per

l’approccio riabilitativo e scolastico.

Il secondo sportello “CON ….TATTO” è sempre rivolto agli alunni, ai genitori e ai docenti

ed è tenuto da una psicologa della ASL NA1. L’obiettivo principale è quello di favorire negli

alunni la conoscenza del proprio corpo, dei propri sentimenti e dell’affettività e di soddisfare in

maniera professionale le curiosità e le paure degli adolescenti in tema di disagio giovanile.

(Ulteriori informazioni sono contenute nel PAI All. n.2)

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3. PIANO DI MIGLIORAMENTO

Il PdM allegato al presente documento (All. 3) è stato redatto a partire dal RAV e pone

l’accento sulle una serie di priorità e obiettivi di processo.

Le difficoltà incontrate nelle materie di base da un numero non trascurabile di alunni iscritti al

primo anno con il conseguente rischio di insuccesso e di abbandono, e i risultati nelle prove nazionali

in italiano e matematica, ci spingono ad avere tra le priorità per il successo formativo dei nostri

studenti il rafforzamento delle competenze di base.

L’obiettivo è quello di far si che gli alunni che si affacciano al secondo biennio abbiano una

preparazione adeguata per studiare in modo approfondito le materie di indirizzo e quelle comuni sì

da poter affrontare serenamente sia il mondo del lavoro che, eventualmente, il percorso

universitario.

Sono state individuate le seguenti azioni da intraprendere per conseguire I suddetti obiettivi:

Corso di recupero per gli alunni del primo anno che si trovano in particolari difficoltà nellematerie di italiano, matematica, inglese da svolgersi nel primo periodo dell' anno

scolastico.

Sportello didattico

Prove comuni di valutazione per gli alunni del secondo anno in italiano, matematica ed

inglese volte a migliorare le performance nelle prove nazionali (INVALSI) in italiano e

matematica

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4. PROGETTAZIONE CURRICOLARE, EXTRACURRICOLARE, EDUCATIVA E

ORGANIZZATIVA

4.1 L’OFFERTA FORMATIVA DELL’ ITIS “AUGUSTO RIGHI” I nuovi indirizzi e le articolazioni previsti dalla riforma dell’istruzione tecnica del febbraio

2010 e attivati attualmente sono:

“Elettronica ed elettrotecnica”

“Informatica e telecomunicazioni”

“Meccanica, Meccatronica ed Energia”

“Chimica, materiali e biotecnologie”

Caratteristiche generali di ogni indirizzo:

Durata: 5 anni

Ore alla settimana: 32 ore settimanali di lezione di 60 minuti

Struttura del percorso scolastico:

Un biennio comune, il primo biennio che costituisce assolvimento dell’obbligo scolastico

Un triennio di indirizzo o specializzazione costituito da un secondo biennio e un quinto anno

Percorsi di alternanza scuola-lavoro. Sono previste 400 ore nell’arco del triennio.

Quando si sceglie il percorso professionalizzante?

Alla fine del biennio lo studente, sceglie l’indirizzo vero e proprio

Titolo di studio finale:

Alla fine dei 5 anni si consegue il Diploma di Istruzione Tecnica, dopo il superamento dell'esame di Stato.

Il Diploma permette l'accesso a qualsiasi corso di laurea universitario

Dopo il diploma

Università (qualsiasi Corso di Laurea).

Mondo del lavoro in aziende che operano nei settori dell’indirizzo di studio scelto.

Partecipazione ai concorsi pubblici.

Per quanto riguarda in generale gli indirizzi, i profili, i quadri e i risultati di apprendimento del

settore tecnologico si rimanda all’Allegato C del documento elaborato dal MIUR e scaricabile

dal seguente link:

http://archivio.pubblica.istruzione.it/riforma_superiori/nuovesuperiori/doc/ALL_B_C Tecnic i_4_02_10.pdf

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4.2 IL PRIMO BIENNIO

Il primo biennio ha carattere orientativo, e rappresenta un momento di preparazione al percorso da

svolgersi nei vari indirizzi di studio, ma anche di formazione globale della persona: una buona crescita

personale è una condizione essenziale per una positiva riuscita scolastica e professionale. Pertanto docenti,

allievi e famiglie collaborano nel primo biennio al raggiungimento delle finalità educative e formative dello

studente ed alla costruzione delle competenze specifiche e trasversali che permetteranno di completare

con successo il percorso della scuola secondaria superiore. Le competenze acquisite al termine del primo

biennio vengono osservate dai docenti delle discipline che, in sede di scrutinio finale del secondo anno,

compilano il "Certificato delle competenze di base" come previsto dal DM 27- 2010. Tale certificato è a

disposizione delle famiglie che ne facciano richiesta all'Istituto.

Le finalità educative sono:

acquisire conoscenza, accettazione e controllo di sé(responsabilizzazione);

sviluppo di competenze sociali;

avvio all’analisi critica della realtà (umana e scientifica).

Le finalità didattiche sono:

costruzione/consolidamento dei prerequisiti dell’apprendimento (capacità di attenzione e di

concentrazione, memorizzazione, osservazione, comprensione di un testo scritto) e delle abilità

fondamentali di base;

acquisizione di un metodo di studio adeguato al percorso formativo intrapreso;

acquisizione delle competenze trasversali e disciplinari necessarie al proseguimento del percorso

formativo.

Il Piano dell’Offerta Formativa per gli allievi del biennio si articola secondo alcune direttrici

principali:

Attività di accoglienza (principalmente nelle prima classe, ma deve trovare cittadinanza in tutte le

classi): consente la riappropriazione dei prerequisiti necessari per un corretto svolgimento dell’

anno scolastico e migliorare l’aspetto motivazionale/relazionale che costituisce il presupposto del

successo scolastico. L’accoglienza costituisce, quindi, un progetto essenzialmente curriculare a

carico dei singoli consigli di classe. Si può prevedere per le classi prime un coordinamento

scolastico.

le attività di sostegno volte al recupero scolastico;

il percorso integrato;

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i percorsi di eccellenza e di arricchimento dell’offerta formativa;

l’accompagnamento degli allievi verso l’uscita dal biennio;

il sostegno sulla lingua italiana per studenti stranieri.

Quadro orario del Primo Biennio

DISCIPLINE DEL PIANODI STUDIOre settimanali per anno di corso

primo secondoLINGUA E LETTERATURA ITALIANA 4 4STORIA 2 2LINGUA INGLESE 3 3DIRITTO ED ECONOMIA 2 2MATEMATICA 4 4SCIENZE INTEGRATE (FISICA) 3 3 (1)SCIENZE INTEGRATE (CHIMICA) 3 3 (1)SCIENZE E TECNOLOGI E APPLICATE - 3SCIENZE INTEGRATE (SCIENZE DELLA TERRA E 2 2SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE 2 2GEOGRAFIA 1 -TECNOLOGIE E TECNICHE DI RAPPRESENTAZIONE GRAFICA

3 (1)

3 (1)

TECNOLOGIEINFORMATICHE 3 -RELIGIONE CATTOLICA O ATTIVITA’ ALTERNATIVE 1 1

TOTALE ORE SETTIMANALI 33 32

I numeri tra parentesi indicano le ore di laboratorio durante le quali il docente di teoria e il docente

tecnico-pratico sono co-presenti.

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4.3 IL SECONDO BIENNIO E IL MONOENNIO FINALE

Le linee generali degli indirizzi di studio sono:

formare dei tecnici con buona preparazione di base, esperti nel settore specifico (elettronico e

dell’automazione; informatico e delle telecomunicazioni; meccanico, meccatronico e

dell’energia; fisico-ambientale e delle biotecnologie ambientali) e preparati per il mondo del

lavoro;

preparare gli studenti ad affrontare i successivi corsi universitari, con accesso preferenziale alle

facoltà universitarie culturalmente vicine alla specializzazione (Politecnico, ingegneria, e

Università, facoltà scientifiche), grazie alla preparazione acquisita durante i cinque anni di

corso; peraltro, l’accesso a tutte le altre facoltà universitarie è libero.

Le competenze trasversali in uscita sono:

Linguistico-espressive;

Logico-matematiche;

Uso di strumenti informatici;

Affrontare situazioni problematiche in termini sistemici;

Riconversione ed educazione permanente;

Progetti (sperimentali) di educazione a distanza.

Quali sono gli sbocchi formativi e lavorativi/professionali?

Partecipare ai concorsi pubblici.

Accesso a tutti i percorsi universitari.

Accesso ai corsi di formazione professionale post diploma.

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4.3.1 Indirizzo: Elettronica ed elettrotecnica (Articolazione: Elettronica)

Che cosa si impara?

Progettare, costruire e collaudare i sistemi elettronici.

Utilizzare la strumentazione di laboratorio e di settore e i metodi di misura per verifiche

controlli e collaudi.

Programmare controllori e microprocessori.

Progettare circuiti elettronici con riferimento al settore di impiego.

Lavorare in gruppo utilizzando strumenti di comunicazione efficace.

Quali sono le materie specifiche dell’ indirizzo di studi?

Tecnologie e progettazione di sistemi elettrici ed elettronici - La disciplina, comune alle due

articolazioni, contribuisce alla costruzione delle conoscenze nel campo dei materiali specifici

per la realizzazione dei dispositivi elettronici ed allo sviluppo di capacità progettuali attraverso

l’utilizzo delle tecnologie proprie del settore e la realizzazione di apparecchiature anche con

l’ausilio di software CAD/CAE e di simulazione.

Elettronica ed Elettrotecnica - La disciplina presenta una lieve variazione del monte ore

curriculare in relazione alle due articolazioni. La conoscenza dei principi e metodi

dell’elettrotecnica e delle macchine elettriche si raccorda con la teoria dei componenti

elettronici verso un processo induttivo di interpretazione di schemi elettrici e di manuali. La

pratica laboratoriale, invece, con il metodo deduttivo misura-verifica dei risultati è centrale per

l’analisi funzionale di dispostivi commerciali ed è fondamentale per lo sviluppo delle capacità

progettuali.

Sistemi automatici - La teoria dei circuiti elettronici trova nella disciplina una dimensione

sistemica. Il diverso peso orario nel curricolo orienta naturalmente verso le due diverse

articolazioni dell’indirizzo di studio. Le definizioni di sistema e del relativo controllo vanno ad

integrare le conoscenze di Elettronica ed Elettrotecnica con modalità e contenuti che

permettono di capire ed intervenire nei processi tipici dell’automazione industriale,

dell’acquisizione dati, nella realizzazione di sistemi di interfaccia. Nell’ambito dell’utilizzo

di architetture specifiche, basate su microprocessori o su microcontrollori, si

approfondiscono alcuni linguaggi di programmazione e lo sviluppo di algoritmi secondo i

modelli iconografici della teoria dei sistemi.

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Sbocchi professionali di indirizzo

Lavorare con svariati ruoli (progettazione, collaudo, manutenzione, commercializzazione,

programmazione e gestione) in aziende specializzate nella produzione e/o vendita di

apparecchiature elettroniche, in particolare nei campi dell’elettronica, delle telecomunicazioni

e della produzione di hardware per sistemi informatici.

Ampliamento dell’offerta formativa dell’ ITI “Augusto Righi”

La programmazione dei docenti delle materie di indirizzo in accordo con quanto stabilito con il CTS

(Comitato Tecnico Scientifico) prevede:

Gli studenti del corso di elettronica acquisiscono competenze nell’utilizzo di Arduino

Gli studenti dell’articolazione Elettronica, utilizzando la quota del 20% dell’autonomia (D.Lgs.

275/99 e DPR87/10), attuano la curvatura del curriculo per realizzare il percorso Robotica (la

descrizione dell’attività è nella sez. “Attività di ampliamento dell’offerta Formativa”).

Quadro orario

Elettronica ed elettrotecnica: articolazione Elettronica

DISCIPLINE DEL PIANO DI STUDI Ore settimanali per anno di corso

AREA DI ISTRUZIONE GENERALE Terzo Quarto Quinto

LINGUA E LETTERATURA ITALIANA 4 4 4

LINGUA INGLESE 3 3 3

STORIA 2 2 2

MATEMATICA 3 3 3

COMPLEMENTI DI MATEMATICA 1 1 - SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE 2 2 2

RELIGIONE CATTOLICA O ATTIVITÀ 1 1 1

AREA DI INDIRIZZO

TECNOLOGIE E PROGETTAZIONE DI SISTEMI ELETTRICI ED

5(3) 5(3) 6(3)

ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA 7(3) 6(3) 6(4) SISTEMI AUTOMATICI 4(2) 5(3) 5(3) Totale ore di insegnamenti di indirizzo 16 16 17

Di cui di laboratorio 8 9 10

Totale complessivo ore 32 32 32

I numeri tra parentesi indicano le ore di laboratorio durante le quali il docente di teoria e il

docente tecnico-pratico sono co-presenti.

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4.3.2 Indirizzo: Informatica e telecomunicazioni (Articolazioni: Informatica, Telecomunicazioni)

Che cosa si impara?

Operare nell’ ambito dei sistemi informatici, delle applicazioni e tecnologie Internet/Web,delle

reti di computer e apparati di comunicazione (fissi,wireless,satellitari).

Acquisire conoscenze in materia di analisi, progettazione, installazione e gestione

delle basidi dati, dei sistemi informatici, delle reti di sistemi, dei sistemi multimediali.

Conoscere tutte le componenti di un computer.

Conoscere l' inglese tecnico.

Operare nell'ambito delle leggi sulla sicurezza sul lavoro e del rispetto dell'ambiente.

Lavorare in squadra e comunicare in modo efficace nella forma scritta e orale.

Quali sono le materie specifiche dell’indirizzo di studi?

Le materie professionalizzanti sono le stesse per le due aree, ma a seconda dell’articolazione

vengono approfonditi maggiormente i temi caratterizzanti l’area stessa, con una diversa

suddivisione del quadro orario. In particolare, nell’articolazione Informatica si approfondiscono le

problematiche relative allo sviluppo del software e applicazioni; nell’articolazione

Telecomunicazioni si approfondiscono le tematiche relative agli apparati hardware e alle

apparecchiature.

Informatica - Si impara a realizzare programmi per il computer, ma soprattutto ad affrontare

problemi complessi, individuandone le soluzioni partendo dall'analisi alla realizzazione,

scegliendo le metodologie e gli strumenti software più idonei tra quelli a disposizione.

Telecomunicazioni - Vengono fornite le basi dell’ elettronica e i concetti fondamentali delle

telecomunicazioni, in modo da poter utilizzare in modo consapevole gli strumenti tecnologici

con cui il futuro perito dovrà lavorare.

Sistemi e reti - Vengono affrontate le problematiche della comunicazione tra calcolatori in

rete sia a livello locale che geografico (internet), in modo da formare tecnici in grado di

progettare e configurare reti, e di realizzare applicazioni informatiche in rete.

Tecnologie e progettazione di sistemi informatici e di telecomunicazioni - L’approccio

all’elaboratore porta a vedere la macchina dal punto di vista sistemico, analizzando più a

fondo il “come è fatto” e il “come funziona”. Vengono inoltre affrontate le problematiche della

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progettazione di Sistemi di elaborazione e di trasmissione delle informazioni seguendo le

principali metodologie di progetto.

Gestione progetto, organizzazione d’ impresa-Materia solo dell’ultimo anno che fornisce le

basi per saper gestire un progetto anche dal punto di vista gestionale e non solo tecnico.

Fornisce anche indicazioni su come sono organizzate le imprese.

Sbocchi professionali di indirizzo

Trovare impiego in aziende che operano nell’ambito delle tecnologie informatiche.

Trovare impiego in aziende che operano nell’ambito della produzione di software. Ampliamento dell’offerta formativa dell’ ITIS “Augusto Righi”

La programmazione dei docenti delle materie di indirizzo in accordo con quanto stabilito con il

CTS (Comitato Tecnico Scientifico) prevede:

Gli studenti del corso di informatica acquisiscono competenze nell’utilizzo di Arduino.

Gli studenti partecipano al programma di formazione Cisco Networking Academy acquisendo

competenze specifiche certificate sulla diagnostica e sulle infrastrutture di rete e telefonia,

ossatura della moderna ICT – Information and Communication Technology.

Gli studenti dell’articolazione Telecomunicazioni, utilizzando la quota del 20% dell’autonomia

(D.Lgs. 275/99 e DPR87/10), attuano la curvatura del curriculo per realizzare il percorso

DIGITAL VIDEO MAKER, (la descrizione dell’attività è nella sez. “Attività di ampliamento

dell’offerta Formativa”).

Gli studenti dell’articolazione Informatica, utilizzando la quota del 20% dell’autonomia (D.Lgs.

275/99 e DPR87/10), attuano la curvatura del curriculo per realizzare il percorso Robotica (la

descrizione dell’attività è nella sez. “Attività di ampliamento dell’offerta Formativa”).

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Quadro orario: Informatica e telecomunicazioni

articolazione Informatica

DISCIPLINE DEL PIANO DI STUDI Ore settimanali per anno di Corso

AREA DI ISTRUZIONE GENERALE Terzo Quarto Quinto

LINGUA E LETTERATURA ITALIANA 4 4 4

LINGUA INGLESE 3 3 3

STORIA 2 2 2

MATEMATICA 3 3 3

COMPLEMENTI DI MATEMATICA 1 1 - SCIENZ EMOTORIE E SPORTIVE 2 2 2

RELIGIONE CATTOLICA O ATTIVITÀ ALTERNATIVE 1 1 1

AREA DI INDIRIZZO

SISTEMI E RETI 4(2) 4(2 4(3) TECNOLOGIE E PROGETTAZIONE DI SISTEMI INFORMATICI E DI TELECOMUNICAZIONI

3(1) 3(2) 4(3)

GESTIONE, PROGETTO, ORGANIZZAZIONE DI IMPRESA

- - 3(1)

INFORMATICA 6(3) 6(3) 6(3) TELECOMUNICAZIONI 3(2) 3(2) - Totale ore di insegnamenti di indirizzo 16 16 17

Di cui di laboratorio 8 9 10

Totale complessivo ore 32 32 32

Quadro orario: Informatica e telecomunicazioni articolazione Telecomunicazioni

DISCIPLINE DEL PIANO DI STUDI Ore settimanali per anno di corso

AREADI ISTRUZIONE GENERALE Terzo Quarto Quinto

LINGUA E LETTERATURAITALIANA 4 4 4

LINGUA INGLESE 3 3 3

STORIA 2 2 2

MATEMATICA 3 3 3

COMPLEMENTI DI MATEMATICA 1 1 - SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE 2 2 2

RELIGIONE CATTOLICA O ATTIVITÀ ALTERNATIVE 1 1 1

AREA DI INDIRIZZO

SISTEMI E RETI 4(2) 4(2) 4(2)

TECNOLOGIE E PROGETTAZIONE DI SISTEMI INFORMATICI E DI TELECOMUNICAZIONI

3(2) 3(2) 4(3)

GESTIONE, PROGETTO, ORGANIZZAZIONE DI IMPRESA

- - 3(2)

INFORMATICA 3(2) 3(2) -

TELECOMUNICAZIONI 6(2) 6(3) 6(3) Totale ore di insegnamenti di indirizzo 16 16 17

Di cui di laboratorio 8 9 10

Totale complessivo ore 32 32 32

I numeri tra parentesi indicano le ore di laboratorio durante le quali il docente di teoria e il docente

tecnico-pratico sono co-presenti.

18

4.3.3 Indirizzo: Chimica, materiali e biotecnologie (Articolazione: Chimica e biotecnologie ambientali)

Che cosa si impara?

Individuare le interazioni tra i sistemi energetici e l’ambiente con particolare

riferimento alle emissioni inquinanti e all’impatto ambientale

Attuare ed elaborare progetti biotecnologici e attività di laboratorio.

Acquisire competenze per l'analisi dei reflui (acque provenienti da scarichi urbani e

industriali).

Governare e controllare progetti e attività nel pieno rispetto delle normative sulla

protezione ambientale e sicurezza negli ambienti di lavoro.

Lavorare in squadra e comunicare in modo efficace nella forma scritta e orale.

Quali sono le materie specifiche dell’indirizzo di studi?

Chimica analitica e strumentale-La chimica analitica permette di individuare la

composizione di campioni di origine naturale o artificiale individuando i componenti

presenti e la loro abbondanza (concentrazione). Nel corso del triennio vengono

affrontate tecniche di tipo qualitativo, che permettono di individuare le sostanze

presenti nei campioni, tecniche di tipo quantitativo, che consentono di stabilire la

quantità dei diversi componenti impiegando sia tecniche tradizionali che tecniche di

tipo strumentale, attribuendo la massima importanza sia agli aspetti pratici sia alle basi

teoriche delle metodologie impiegate.

Chimica organica e biochimica- La chimica bio-organica si occupa dello studio degli

idrocarburi (saturi, insaturi, aromatici) e dei composti contenenti gruppi funzionali

(alcoli, composti carbonici, acidi carbossilici e derivati, ammine) al fine di comprendere

i principali meccanismi di reazione e la correlazione tra struttura molecolare e

proprietà chimiche e chimico-fisiche. Nel corso del triennio si affronta lo studio delle

caratteristiche strutturali e funzionali delle biomolecole (glucidi, lipidi, proteine, acidi

nucleici) e quello della catalisi enzimatica e dell’energia in biochimica in modo tale da

porre le basi per la logica comprensione dei principali processi metabolici. Nella

19

trattazione dei contenuti si mettono in evidenza gli aspetti applicativi della disciplina e le

correlazioni con la vita quotidiana.

Biologia, microbiologia e tecnologie di controllo ambientale-Vengono studiati

argomenti di biologia, dalla struttura della cellula agli ecosistemi, e di microbiologia, con

particolare riferimento a quei microrganismi sfruttati in moltissime applicazioni

biotecnologiche, per esempio nella bonifica di aree inquinate. La pratica di laboratorio

permette agli allievi di analizzare i fenomeni biologici oggetto di studio : osservare i

microrganismi con il microscopio e mediante terreni di coltura, individua re i principali

inquinanti di aria, acqua e terreno; approfondire la tecnologia di recupero energetico

dei rifiuti. Viene affrontato inoltre lo studio delle biotecnologie e delle loro applicazioni

ambientali.

Fisica ambientale - La Fisica ambientale studia la produzione di energia e le sue

trasformazioni, con particolare riferimento all’ambiente; esamina poi i problemi degli

inquinanti di tipo fisico, in particolare il rumore, le radiazioni non ionizzanti (campi

elettromagnetici) e quelle ionizzanti (radiazioni nucleari). Nell’ambito della fisica

ambientale si riprendono le tecniche di misura, la normativa sugli inquinanti di tipo

fisico e i loro effetti biologici.

Sbocchi professionali di indirizzo

Lavorare come tecnico di laboratorio adibito ai controlli nei settori ecologico/ambientali

Svolgere mansioni di responsabile dell’ impatto ambientale dei processi produttivi.

Acquisire competenze di progettazione, costruzione e collaudo di sistemi e processi a

contenuto biotecnologico

Ampliamento dell’ offerta formativa dell’ ITIS “Augusto Righi”

La programmazione dei docenti delle materie di indirizzo in accordo con quanto stabilito con il

CTS (Comitato Tecnico Scientifico) prevede:

Per l’articolazione “Chimica e biotecnologie ambientali” è stato modificato, su proposta del

Dipartimento delle materie di indirizzo di Chimica e biotecnologie ambientali e con successiva

delibera del Collegio dei docenti, il quadro orario delle classi terza, quarta e quinta, utilizzando

la quota del 20% dell’autonomia (D.Lgs. 275/99 e DPR87/10). Nello specifico è stata

20

incrementata Fisica Ambientale di un’ora settimanale di laboratorio per valorizzare il

patrimonio culturale e professionale, nonché la strumentazione di laboratorio, acquisiti nel

corso degli anni e i rapporti consolidati con le aziende ed enti di ricerca del settore.

Per quanto riguarda gli insegnamenti di Chimica Organica e Analitica il Dipartimento

delle materie di indirizzo di Chimica e biotecnologie ambientale ha proposto di modificare la

distribuzione delle ore al terzo e quinto anno di corso nel modo seguente: 3 ore settimanali di

Chimica Analitica e 5 ore settimanali di Chimica Organica al terzo anno, 5 ore settimanali di

Chimica Analitica e 3 ore settimanali di Chimica Organica al quinto anno. Tale proposta si basa

sulla considerazione che al terzo anno la Chimica Organica è una materia completamente

nuova e che necessita di un maggior numero di ore per essere assimilata, mentre la Chimica

Analitica risulta essere un approfondimento e/o una prosecuzione degli argomenti studiati al

primo biennio. Al quinto anno il docente di Chimica Analitica con un maggior numero di ore a

disposizione può curare, in sinergia con l’insegnante di microbiologia, gli aspetti impiantistici

propri del curriculo di studi.

La programmazione dei docenti delle materie di indirizzo del Dipartimento di Chimica e

biotecnologie dell’ ITIS “A.Righi”, oltre alle classiche attività curriculari prevede per tutti gli

studenti iscritti alla specializzazione la possibilità di svolgere sia in orario curriculare che

extracurriculare attività altamente qualificate presso le strutture dell’Università Federico II di

Napoli, partecipando alle attività previste dal Piano Lauree Scientifiche presso i laboratori di

Chimica, Biochimica, Fisica e Ingegneria in collaborazione con i corsi di laurea in Chimica,

Biologia e Scienze e Ingegneria dei materiali.

Sono consolidate attività di stage presso le strutture del CNR (Area di ricerca NA3) in particolare

presso l’Istituto di Chimica Biomolecolare (ICB), l’Istituto di Cibernetica “E. Caianiello” (ICIB),

l’Istituto Nazionale di Ottica (INO) e l’Istituto per i Polimeri Compositi e i Biomateriali (IPCB).

I migliori studenti del corso sono selezionati annualmente per la partecipazione alle selezioni

regionali per le olimpiadi della Chimica.

21

Quadro orario

Chimica, Materiali e Biotecnologie: articolazione Chimica e Biot.Ambientali

DISCIPLINE DELPIANO DI STUDI Ore settimanali per anno

di corso

AREA DI ISTRUZIONE GENERALE Terzo Quarto Quinto

LINGUA E LETTERATURA ITALIANA 4 4 4

LINGUA INGLESE 3 3 3

STORIA 2 2 2

MATEMATICA 3 3 3

COMPLEMENTI DI MATEMATICA 1 1 - SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE 2 2 2

RELIGIONE CATTOLICA O ATTIVITÀ 1 1 1

AREA DI INDIRIZZO

CHIMICA ANALITICA E STRUMENTALE 3(2) 4(2) 5(3) CHIMICA ORGANICA E BIOCHIMICA 5(2) 4(2) 3(2) FISICA AMBIENTALE 3(1) 3(1) 3(1) BIOLOGIA, MICROBIOLOGIA E TECNOLOGIE DI CONTROLLO

5(3) 5(4) 6(4)

Totale ore di insegnamenti di indirizzo 16 16 17

Di cui di laboratorio 8 9 10

Totale complessivo ore 32 32 32

I numeri tra parentesi indicano le ore di laboratorio durante le quali il docente di teoria e il docente

tecnico-pratico sono co-presenti.

22

4.3.4 Indirizzo: Meccanica, Meccatronica ed Energia (Articolazione: Meccanica e Meccatronica)

Che cosa si impara?

Acquisire competenze specifiche nel campo dei materiali, nella loro scelta, nei loro

trattamenti e lavorazioni.

Definire, classificare e programmare sistemi di automazione integrata e robotica applicata ai

processi produttivi.

Acquisire competenze di progettazione, costruzione e collaudo di dispositivi e prodotti.

Documentare, programmare e organizzare la produzione industriale.

Progettare sistemi e strutture, applicando anche modelli matematici, e analizzarne le risposte

alle sollecitazioni meccaniche, termiche, elettriche, e di altra natura.

Operare in autonomia per garantire la sicurezza sul lavoro e la difesa dell'ambiente.

Lavorare in gruppo utilizzando strumenti di comunicazione efficace.

Quali sono le materie specifiche dell’indirizzo di studi?

Meccanica, Macchine ed Energia – Il corso, che si sviluppa dal terzo al quinto anno, ha lo

scopo di fornire le competenze di dimensionamento degli organi meccanici (seguendo metodi

tradizionali, ma anche innovativi come l’analisi agli elementi finiti) in campo statico e dinamico,

di progettazione e gestione dei sistemi idraulici, termotecnica, motoristici e di produzione

dell’energia.

Sistemi e Automazione Industriale – Il corso, che si sviluppa dal terzo al quinto anno, fornisce

agli studenti la capacità di affrontare la gestione ed il controllo dei processi industriali attraverso

l'uso delle tecnologie informatiche e dei sistemi automatizzati. Durante il corso, gli studenti

apprendono l’uso dei principi fondamentali dell'Elettrotecnica, dell'Elettronica e dell’Informatica

e le loro applicazioni nel campo dell’ automazione industriale, della robotica e della

meccatronica, con particolare riferimento ai sistemi pneumatici e oleodinamici, ai controlli PLC e

alla programmazione e gestione dei robot.

Tecnologie meccaniche di processo e di prodotto – Il corso, che si sviluppa dal terzo al quinto

anno in continuità con la disciplina Scienze e Tecnologie Applicate del secondo anno, consolida le

competenze nei campi della scienza dei materiali, dei processi produttivi tradizionali e innovativi,

23

dei controlli di qualità e della sicurezza sul lavoro. Particolare attenzione viene riservata alla

didattica laboratoriale in cui si utilizzano macchine utensili tradizionali e CNC, il software

CAMVISI e una innovativa stampante tridimensionale per particolari in plastica.

Disegno progettazione e organizzazione industriale – Il corso, che si sviluppa dal terzo al

quinto anno in continuità con la disciplina Scienze e Tecnologie Applicate del secondo anno, ha lo

scopo di fornire agli studenti le competenze di progettazione di sistemi meccanici e di

produzione di disegni costruttivi di particolare e d'insieme, utilizzando il software AutoCAD

(CAD: Computer Aided Design) e di modellazione solida CATIA. In stretto contatto con le altre

discipline fornisce solide competenze riguardanti l'organizzazione, la gestione e l'analisi dei

costi della produzione industriale, nel rispetto delle norme antinfortunistiche, di sicurezza del

lavoro e di tutela dell' ambiente.

Attività di ampliamento dell’ offerta formativa dell’ ITIS “Augusto Righi”

La programmazione dei docenti delle materie di indirizzo in accordo con quanto stabilito con il CTS

(Comitato Tecnico Scientifico) prevede:

Gli studenti del corso di Meccanica e Meccatronica acquisiscono competenze certificate

nell’uso del software Catia, nella gestione di macchine a CNC e nell'utilizzo di stampanti 3D.

4.3.5 Indirizzo: Meccanica, Meccatronica ed Energia (Articolazione: Energia)

Che cosa si impara?

Acquisire competenze specifiche nel campo dei processi produttivi (macchine e controlli) e negli

impianti di generazione, conversione e trasmissione dell’energia

Definire, classificare e programmare sistemi di automazione integrata e robotica applicata ai

processi produttivi.

Acquisire competenze di progettazione, costruzione e collaudo di impianti meccanici (di

condizionamento idrici antincendio) per usi industriali e civili.

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Applicare le normative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, sulla tutela ambientale e sull’uso

razionale dell’energia

Acquisire competenze di progettazione, costruzione e collaudo di semplici organi meccanici

Lavorare in gruppo utilizzando strumenti di comunicazione efficace.

Quali sono le materie specifiche dell’indirizzo di studi?

Meccanica, Macchine ed Energia – Il corso, che si sviluppa dal terzo al quinto anno, ha lo scopo di

fornire le competenze di dimensionamento degli organi meccanici (seguendo metodi tradizionali,

ma anche innovativi come l’analisi agli elementi finiti) in campo statico e dinamico, di

progettazione e gestione dei sistemi idraulici, termotecnica, motoristici e di produzione

dell’energia.

Sistemi e Automazione Industriale – Il corso, che si sviluppa dal terzo al quinto anno, fornisce agli

studenti la capacità di affrontare la gestione ed il controllo dei processi industriali attraverso l'uso

delle tecnologie informatiche e dei sistemi automatizzati. Durante il corso, gli studenti apprendono

l’uso dei principi fondamentali dell'Elettrotecnica, dell'Elettronica e dell’Informatica e le loro

applicazioni nel campo dell’automazione industriale, della robotica e della meccatronica, con

particolare riferimento ai sistemi pneumatici e oleodinamici, ai controlli PLC e alla

programmazione e gestione dei robot.

Tecnologie meccaniche di processo e di prodotto – Il corso, che si sviluppa dal terzo al quinto

anno in continuità con la disciplina Scienze e Tecnologie Applicate del secondo anno, consolida le

competenze nei campi della scienza dei materiali, dei processi produttivi tradizionali e innovativi,

dei controlli di qualità e della sicurezza sul lavoro. Particolare attenzione viene riservata alla

didattica laboratoriale in cui si utilizzano macchine utensili CNC e una innovativa stampante

tridimensionale per particolari in plastica.

Impianti termici, disegno e progettazione – Il corso che si sviluppa dal terzo al quinto anno ha lo

scopo di fornire agli studenti le competenze di progettazione di impianti meccanici idrici e termici e

le competenze di produzione di disegni costruttivi sia di impianti che di particolari e di insiemi

meccanici, utilizzando il software di modellazione solida CATIA. In stretto contatto con le altre

discipline fornisce solide competenze riguardanti l'organizzazione, la gestione e l'analisi dei costi

25

della produzione industriale, nel rispetto delle norme antinfortunistiche, di sicurezza del lavoro e di

tutela dell’ambiente.

Sbocchi professionali di indirizzo Il Diplomato Meccanica, Meccatronica ed Energia, che abbia seguito il percorso

Meccatronica, si inserisce prevalentemente in aziende meccaniche e manifatturiere

occupandosi dell'organizzazione del lavoro nel rispetto delle normative di tutela

dell'ambiente per il miglioramento della qualità ed economicità dei prodotti. Trova impiego

nei seguenti ambiti: impiantistici pneumatici, idraulici e di automazione industriale,

programmazione delle macchine a controllo numerico, progettazione e disegno tecnico

mediante CAD.

Il Diplomato che abbia seguito il percorso Energia al termine del corso di studi potrà

candidarsi prevalentemente presso studi tecnici o aziende inerenti al settore di studio, in

particolare qualificandosi come: Progettista di impianti di riscaldamento, di

condizionamento e di impianti antincendio, Esperto nel campo della sicurezza. In base alle

normative vigenti é in grado di rilasciare certificati energetici.

Il Diploma in Meccanica, Meccatronica ed Energia, inoltre consente anche il proseguimento

degli studi presso tutte le facoltà, con una ovvia affinità per le facoltà di ingegneria nelle sue

molteplici sfaccettature.

26

Quadro orario

Meccanica, Meccatronica ed Energia: articolazione Meccanica e Meccatronica

DISCIPLINE DEL PIANO DI STUDI Ore settimanali per anno di Corso

AREA DI ISTRUZIONE GENERALE Terzo Quarto Quinto

LINGUA E LETTERATURA ITALIANA 4 4 4

LINGUA INGLESE 3 3 3

STORIA 2 2 2

MATEMATICA 3 3 3

COMPLEMENTI DI MATEMATICA 1 1 - SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE 2 2 2

RELIGIONECATTOLICA O ATTIVITÀ 1 1 1

AREA DI INDIRIZZO

MECCANICA, MACCHINE ED ENERGIA 4(2) 4(2) 4(2) SISTEMI E AUTOMAZIONE 4(2) 3(2) 3(2) TECNOLOGIE MECCANICHE DI PROCESSO E PRODOTTO

5(2) 5(3) 5(3)

DISEGNO, PROGETTAZIONE E ORGANIZZAZIONE INDUSTRIALE

3(2) 4(2) 5(3)

Totale ore di insegnamenti di indirizzo 16 16 17 Di cui di laboratorio 8 9 10 Totale complessivo ore 32 32 32

Quadro orario

Meccanica, Meccatronica ed Energia: articolazione Energia

DISCIPLINE DEL PIANO DI STUDI Ore settimanali per anno di Corso

AREA DI ISTRUZIONE GENERALE Terzo Quarto Quinto LINGUA E LETTERATURA ITALIANA 4 4 4

LINGUA INGLESE 3 3 3

STORIA 2 2 2

MATEMATICA 3 3 3

COMPLEMENTI DI MATEMATICA 1 1 - SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE 2 2 2

RELIGIONECATTOLICA O ATTIVITÀ 1 1 1

AREA DI INDIRIZZO

MECCANICA, MACCHINE ED ENERGIA 5(2) 5(2) 5(2) SISTEMI E AUTOMAZIONE 4(2) 4(2) 4(2) TECNOLOGIE MECCANICHE DI PROCESSO E PRODOTTO

4(2) 2(2) 2(2)

DISEGNO,PROGETTAZIONE E ORGANIZZAZIONE INDUSTRIALE

3(2) 5(3) 6(4)

Totale ore di insegnamenti di indirizzo 16 16 17 Di cui di laboratorio 8 9 10

Totale complessivo ore 32 32 32

I numeri tra parentesi indicano le ore di laboratorio durante le quali il docente di teoria e il docente

tecnico-pratico sono co-presenti.

27

28

4.4 Il corso serale in rete con il CIPIA

Il corso serale, nel rispetto della vigente normativa, definisce i seguenti obiettivi:

punta a consolidare e a sviluppare con la massima flessibilità la progettazione mediante UDA e

la conseguente strutturazione per crediti formativi;

prevede la redazione di un patto formativo atto a sancire il contratto formativo tra corsista e

istituzione scolastica, nel quale viene ricostruita l'esperienza scolastica e lavorativa del corsista,

viene indicato il percorso scolastico individualizzato, vengono certificati gli attestati conseguiti

nel corso degli anni con le relative conseguenze;

prevede il docente coordinatore di classe, capace di cogliere le esigenze dei singoli corsisti, e di

mettere a fuoco e di risolvere i problemi che di volta in volta si pongono;

compatibilmente con il forte turn over dei docenti, attraverso la formazione continua degli stessi,

garantisce un corpo-docenti funzionale, professionalmente motivato e capace di gestire

l'insegnamento agli adulti con metodologie appropriate;

garantisce, laddove se ne presenta la necessità, l'apprendimento a distanza, con la

programmazione del lavoro, con il materiale opportuno, con esercizi controllati e corretti e con

le verifiche periodicamente effettuate;

riconosce la possibilità di frequentare singole discipline e di ottenere crediti;

è coordinato da una figura di sistema che ha fra le sue funzioni anche compiti di accoglienza,

accompagnamento, orientamento e ri-orientamento per la gestione di percorsi integrati e la

facilitazione di percorsi formali;

organizza in rete con gli altri soggetti scolastici, un percorso annuale modulare corrispondente al

biennio iniziale di scuola superiore curando la preparazione individualizzata per i diversi indirizzi

finalizzata all'ammissione alla classe terza di ogni istituto;

POTENZIAMENTO TECNICO/SCIENTIFICO CORSO SERALE

OBIETTIVIFORMATIVI Potenziamento delle competenze tecnico/scientifiche, logico- matematiche e sviluppo di competenze trasversali.

MODALITA’DI POTENZIAMENTO

Corsi di recupero di matematica, elettronica ed elettrotecnica

generale.

Valorizzazione di percorsi formativi individualizzati mediante

PSP.

Incontri con aziende e rappresentanti del mondo del lavoro e

delle istituzioni che operano sul territorio.

Ristrutturazione impiantistica dei due laboratori: in particolare

installazione di rete LAN per il collegamento in rete di tutte le

postazioni PC.

Acquisto di pc ovvero n.16 per laboratorio di informatica e n.16

per laboratorio di elettronica/elettrotecnica, completi di

software applicativi tipo Office, Multisim ed Antivirus.

Acquisto di una postazione PLC Siemens o Schneider per lab.

Elettronica/elettrotecnica per lo sviluppo delle competenze

elettromeccaniche.

Acquisto di sistemi completi per la programmazione di PIC

(Circuiti Integrati, interfaccia, software) per lab.

Informatica/Telecomunicazioni per lo sviluppo delle

competenze informatiche

Acquisto di n. 5 Kits della Lego Robotics per lo sviluppo delle

competenze elettromeccaniche ed informatiche.

Acquisto o noleggio di piattaforma mediatica in rete per

fornire agli studenti la possibilità di effettuare alcune ore di

studio ON-LINE.

LIM per i laboratori;

Stampanti collegabili in rete

5 multimetri;

KIT completi di componentistica hardware:

15 schede Arduino Uno, 15 schede Arduino Mega, KIT

componentistica di base (sensori di temperatura, ottici di

riflessione, ultrasuoni, prossimità, umidità, gas; Display LCD

16x2; piastre millefori; minipulsanti; relé doppio scambio 6-

12V; LED; servomotori; motori DC; transistor e resistenze di

varia tipologia)

DURATA Intero anno scolastico

SCANSIONE TEMPORALE Si rimanda ai singoli progetti

DOCENTI COINVOLTI Docenti di Matematica, Scienze Integrate ed elettronica (Fisica, Scienze della terra e biologia, Chimica, Elettrotecnica generale)

ESPERTI ESTERNI Dirigenti d’azienda, Funzionari degli Enti territoriali, Case produttrici di sistemi elettromeccanici per l’industria, enti di formazione professionale

DISCIPLINE COINVOLTE Matematica, elettronica ed elettrotecnica,

RICHIESTA DI POTENZIAMENTO 1 Docente di Elettronica ed elettrotecnica

29

4.5 ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO E AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

Attività di Alternanza Scuola-Lavoro

Il percorso di Alternanza Scuola-Lavoro dell’Istituto interessa tutti gli studenti del secondo

biennio e quinto anno nella misura di almeno 400 ore da svolgersi nell’arco di tre anni e sviluppa

la proposta formativa prevista dalla legge 107/2015.

Il nostro Istituto, al fine di incrementare le opportunità di lavoro e le capacità di orientamento

degli studenti, già da diversi anni organizza, anche col sostegno dei finanziamenti europei PON –

POR FSE, attività di stage per gli studenti del secondo biennio e del quinto anno presso enti di ricerca

(es. CNR, Università) e aziende specializzate nei settori relativi agli indirizzi di studio. Gli stage hanno

da sempre costituito una preziosa occasione di applicare sul campo conoscenze e studio d’aula, oltre

che costituire un vero e proprio tirocinio guidato.

Si tratta di una proposta formativa che viene continuamente rinnovata, in quanto tiene conto

delle trasformazioni in atto sia nel mondo della scuola sia in quello del lavoro e che considera un

valore aggiunto l’ipotesi formativa integrata: si offre quindi allo studente una modalità innovativa che

assicuri, oltre alle conoscenze di base, l’acquisizione di competenze spendibili nel mercato del

lavoro e che coinvolge le imprese nella formazione dello studente.

Nel nostro istituto l’attività è rivolta alle classi III – IV – V dei quattro indirizzi, con percorsi

differenziati in base al diverso indirizzo di studio. La scuola ha stabilito convenzioni e protocolli d’intesa

con enti di ricerca e aziende presenti sul territorio per realizzare percorsi di alternanza scuola-lavoro

conformi alla normativa vigente.

Tutte le classi prima di iniziare le attività di ASL presso gli enti di ricerca e le aziende suddette,

seguono un corso di formazione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro tenuto da esperti dell’INAIL.

30

Indirizzo: Meccanica, Meccatronica ed Energia (Articolazione: Meccanica e Meccatronica)

Anno Scolastico Classe Sezione Indirizzo/Articolazione Azienda/Ente

2015/16 3a A Meccanica e Meccatronica Università Federico II

2016/17 3a

4a A A

Meccanica e Meccatronica Università Federico II

2017/18 4a

5a A A

Meccanica e Meccatronica Università Federico II

“OPERATORE CAD-CAE”

L’attività di ASL è stata concepita come uno strumento per avviare gli allievi alla progettazione

CAD e per orientarli nell’ambito delle competenze tecniche, culturali e di gestione del lavoro,

specifiche dell’operatore CAD.

Il disegnatore CAD è una figura professionale diffusamente richiesta, perché trova

collocazione in molteplici settori industriali. Possiede un bagaglio di specifiche competenze, sia nel

campo del disegno tecnico, sia in quello dei metodi di progettazione e di calcolo. Oltre alla padronanza

dei sistemi software, sa pianificare secondo precise scelte metodologiche il percorso più efficiente

per realizzare un progetto.

Il percorso delineato offre agli allievi la possibilità di acquisire metodologie e strumenti

operativi specifici della progettazione industriale, in particolare di sviluppare competenze tecniche

operative finalizzate alla realizzazione di elaborati grafici bidimensionali e tridimensionali,

indipendentemente dal software e dal settore.

Il disegnatore progettista CAD realizza il disegno di prodotti industriali utilizzando le tecnologie

informatiche, in particolare il sistema CAD (Computer Aided Design) e realizza o analizza calcoli di

dimensionamento e/o verifica delle parti attraverso i sistemi CAE per garantire le specifiche

prestazionali del progetto. Opera nel rispetto degli standards aziendali, delle procedure e delle norme

cui è soggetto il prodotto. Inoltre si correla strettamente col reparto produzione e con il settore

vendite per far sì che il prodotto sia costantemente in linea con le esigenze del cliente.

31

Indirizzo: Meccanica, Meccatronica ed Energia (Articolazione: Meccanica e Meccatronica)

Anno Scolastico Classe Sezione Indirizzo/Articolazione Azienda/Ente

2017/18 3a A Meccanica e Meccatronica Università Federico II

“TECNOLOGO DI PROCESSO E DI PRODOTTO DELLE INDUSTRIE MECCANICHE”

L’attività di ASL è stata concepita come uno strumento per contribuire alla formazione di figure

professionali con profilo di tecnologo di processo e di prodotto nell’ambito delle industrie meccaniche.

Tale figura professionale, sempre più richiesta nel nostro contesto territoriale, è orientata alla

realizzazione del prodotto conformemente alle specifiche richieste, impiegando al meglio (in termini di

costi per l’azienda) le risorse e garantendo gli standard qualitativi, il rispetto dei termini di consegna e

la soddisfazione del cliente. Il Tecnologo di prodotto e di processo si relaziona con tutte le funzioni

aziendali e dialoga con i fornitori e con i clienti. Prende in autonomia le decisioni che riguardano le

modalità di costruzione interna o esterna, lo svolgimento dei contenuti tecnici della commessa e dei

cicli di lavorazione e l'acquisto di particolari materiali o pezzi mentre con altri condivide quelle relative

allo slittamento dei termini di consegna, alle migliorie tecniche in corso d’opera e al budget.

Il percorso delineato offre agli allievi la possibilità di conseguire il bagaglio di competenze che consente

di industrializzare una produzione meccanica nel rispetto degli standard qualitativi progettuali richiesti,

realizzando e ottimizzando processi di produzione in termini di macchinari, attrezzature, tempi e

sequenze di lavorazione.

È prevista una specifica attività di formazione sia sui sistemi software e sui macchinari per la

produzione, sia sulla pianificazione del percorso più efficiente per realizzare un progetto secondo

precise scelte metodologiche.

“TECNICO DELLA GESTIONE DI RETI E IMPIANTI IDRICI”

Anno Scolastico Classi Sezione Indirizzo/Articolazione Azienda/Ente

2017/18 3a A Energia ABC

Il percorso formativo di ASL è finalizzato a formare un profilo di “Tecnico della gestione di reti e

impianti idrici”, figura professionale che opera per il monitoraggio e controllo delle risorse idriche e per

la messa a punto degli interventi per il riutilizzo delle acque reflue.

32

Il profilo prevede la formazione sui processi manutentivi degli impianti idrici e sui sistemi

informativi di manutenzione attraverso i quali poter effettuare in tempo reale un monitoraggio in

remoto degli impianti, sulle modalità di pianificazione degli interventi di manutenzione preventiva degli

impianti e sulla pianificazione della gestione delle risorse.

Nello specifico gli allievi svilupperanno competenze e conoscenza relative a:

ciclo idrico integrato e delle problematiche relative alla corretta gestione della risorsa idrica

nell’ottica della tutela ambientale.

tecniche di funzionamento degli impianti di adduzione e captazione delle acque, degli impianti di

depurazione, delle reti di fognatura e delle reti idriche.

processi di controllo, manutenzione e verifica di opere ed interventi sulle infrastrutture connesse

alle risorse idriche.

sistemi e modalità operative in grado di massimizzare l’efficienza infrastrutturale ed impiantistica

dei sistemi idrici, minimizzare i consumi di energia e di risorse chimiche nocive durante i processi di

potabilizzazione e depurazione della risorsa idrica, rispettando le leggi applicabili vigenti ed i

parametri normativi di settore.

Indirizzo: Informatica e telecomunicazioni (Articolazione: Informatica)

“AUGMENTED REALITY EXPERT“

Anno Scolastico Classi Sezione Indirizzo/Articolazione Azienda/Ente

2015/16 3a A, B, D, E Informatica Protom

2016/17 3a

4a A, C A, C, D

Informatica Protom

2017/18 3a

4a

5a

A, B A, C A, C, D

Informatica Protom

Nei prossimi anni le imprese italiane del manifatturiero si troveranno ad affrontare un nuovo

modello produttivo legato alla quarta rivoluzione industriale, la cosidetta “Industry 4.0”. L’impresa

diventerà “intelligente” (Smart Factory) grazie a sistemi che attraverso migliaia di sensori installati sui

macchinari consentiranno un’interazione e connessione continua tra di loro, permettendo così il

controllo e la gestione autonoma dei processi produttivi. Tra le tecnologie chiave su cui si baserà

tale rivoluzione troviamo la cyber security, i big data, il cloud computing, la realtà aumentata, la

33

realtà virtuale, la robotica, la prototipazione rapida, la super connessione degli impianti e la stampa in

3D.

Tra tali nuove tecnologie chiave particolare interesse suscita la realtà aumentata (AR,

dall'inglese Augmented Reality) con la quale si riferisce ad un sistema in grado di combinare immagini

provenienti dal mondo reale con informazioni e oggetti calcolati da computer. L’utente di

un’applicazione di AR, utilizzando opportune apparecchiature (si pensi agli ultimi dispositivi come gli

hololens di Microsoft, gli Oculus Rift e Smart Glasses di ultima generazione), è nella condizione di vivere

un’esperienza sensoriale arricchita di informazioni ed elementi virtuali, a volte anche interagendo con

loro.

Nasce così la figura professionale dell’ “Augmented Reality Expert“ (l’esperto di realtà

aumentata) individuata e definita recentemente nella norma “G3 Web Skills Profiles - versione 2.0 -

Generation 3 European ICT Professional Profiles”.

L’Augmented Reality Expert ha il compito di progettare e realizzare esperienze efficaci di realtà

aumentata. Applica i principi di accessibilità e usabilità delle interfacce e crea modelli d’interazione

positiva e coerente, in base all’analisi dell’utente e al tipo di esperienza che si vuole creare. Possiede

conoscenze interdisciplinari, analizza e seleziona tecnologie utili al design della realtà aumentata.

Durante il processo di progettazione della realtà aumentata si focalizza sui risultati attesi ed è in grado

di condurre, una volta terminato il prototipo di esperienza, una valutazione della stessa attraverso il

monitoraggio delle sperimentazioni con gruppi ristretti di utenti.

Dalle considerazioni prima esposte è nata l’idea del progetto al quale hanno partecipato gli allievi

del terzo anno della specializzazione Informatica e Telecomunicazione con articolazione informatica i

quali hanno già familiarità con gli strumenti di base della programmazione e del trattamento di dati

sotto varia forma (testi, grafica, più in generale multimediali).

Obiettivo del progetto sarà la formazione di tecnici (esperto di scenari di realtà aumentata e

modellazione 3D) da poter inserire in aziende che si interessano della valorizzazione del territorio e dei

beni culturali. Non è da escludere inserimento in aziende specializzate nel settore ludico-didattico

(videogame, realtà virtuale applicata alla didattica, etc.).

Finalità è far acquisire le competenze di base per la gestione degli aspetti creativi e tecnici

nell'ambito della realtà virtuale e aumentata. I partecipanti al progetto acquisiranno competenze

multidisciplinari utili ad un accesso trasversale a diversi settori produttivi delle imprese del settore.

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Gli allievi partecipanti saranno in grado di utilizzare gli strumenti informatici per sviluppare

semplici modelli 3D per la definizione di scenari virtuali affiancando gli studi teorici con simulazioni

pratiche per la realizzazione di prototipi virtuali.

“CONFIGURATORE E GESTORE DI SISTEMI PER IL SUPERCALCOLO”

Anno Scolastico Classi Sezione Indirizzo/Articolazione Azienda/Ente

2015/16 3a C Informatica Università Federico II

2016/17 4a B Informatica Università Federico II

2017/18 5a B Informatica Università Federico II

Lo scopo dell’ASL è stato quello di avvicinare lo studente, attraverso testimonianze dirette, al

mondo della ricerca e dei servizi a supporto della stessa, nonché all’approccio mentale dell’

universo “ricerca” intesa come tempi, processi, azioni ed obiettivi.

Per perseguire questo scopo ci siamo avvalsi del Centro Servizi Informativi dell’Università

“Federico II” di Napoli, con il quale è iniziato un percorso triennale.

Il profilo professionale che sarà raggiunto alla fine dei 3 anni sarà “Configuratore e gestore di

sistemi per il supercalcolo”.

Il percorso che ha visto impegnati gli studenti nei tre anni può essere riassunto come segue:

• Al termine del primo anno (classe 3) lo studente ha acquisito le seguenti competenze/abilità:

elementi di “Primo Soccorso e Gesti Salvavita”, elementi di “Struttura, Funzionamento e

Gestione di sistemi per il supercalcolo”, elementi di “Installazione, configurazione, gestione ed

Utilizzo di sistemi informatici basati sul sistema operativo Unix/Linux accessibili in rete”.

Gli allievi hanno potuto vedere il supercalcolatore (circa 2500 core) in dotazione all’Università di

Monte Santangelo, ed hanno potuto conoscere tutte le tecnologie per la realizzazione, gestione

e manutenzione di tutto il sistema.

Inoltre hanno potuto conoscere le problematiche inerenti il sistema di raffreddamento del

supercalcolatore.

• Le attività svolte al secondo anno (classe 4) hanno riguardato: l'installazione, la configurazione e

la gestione di sistemi informatici basati sul sistema operativo Unix/Linux e accessibili in rete;

l’utilizzo di comandi di Linux e la loro concatenazione per la costruzione di comandi complessi;

l’installazione e la configurazione di server WEB basati su tecnologia Apache per l’accessibilità e

la fruibilità di manualistica prodotta ad hoc; la programmazione della shell di Linux;

l’installazione, la configurazione e l’esecuzione ragionata di benchmark; l’installazione e la

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configurazione di strumenti per la condivisione di dati ed informazioni (I servizi NFS e NIS); la

partecipazione ad eventi sui temi del calcolo distribuito, del IoT e dei Big-Data.

• Al quinto anno, la classe ha realizzato effettivamente un cluster di tipo Beowulf con 8 raspberry.

È stato, inoltre, installato un sistema centralizzato per la creazione e gestione centralizzata degli

utenti e la distribuzione automatizzata dei codici macchina su tutti i nodi del cluster. Infine è

stato installato un monitoring di sistema per gestire e vedere, in modo grafico, il carico di lavoro

sulle singole unità.

Come già detto, il sistema ha un alto contenuto tecnologico e didattico perché il cluster sarà parte

integrante del Laboratorio di Informatica/Sistemi e Reti/TPSIT, e darà la possibilità a tutti gli allievi

dell’istituto di poter sviluppare software di tipo parallelo senza limitarsi ad astratte conoscenze

teoriche.

Descrizione del progetto finale

Introduzione

Un computer cluster, o più semplicemente un cluster (dall'inglese grappolo), è un insieme di computer

connessi tramite una rete telematica. Lo scopo di un cluster è quello di distribuire una elaborazione

molto complessa tra i vari computer che lo compongono.

Un cluster è generalmente costituito da due o più computer (nodi) connessi tra loro, in un singolo

luogo, o fisicamente separati e connessi via LAN. Appare come un unico sistema agli utenti e alle

applicazioni e fornisce un modo conveniente per ottenere benefici.

Il cluster ha numerose applicazioni scientifiche e ingegneristiche:

• Business Applications: E-commerce Applications (Amazon, eBay), Database Applications (Oracle on

clusters);

• Internet Applications: ASPs (Application Service Providers), Computing Portals, E-commerce and E-

business;

• Mission Critical Applications: Sistemi di controllo, banche, controllo di reattori nucleari, ecc.

I vantaggi sostanziali dei cluster corrispondono ad un rapporto prezzo/performance più basso in

confronto a quello dei computer paralleli dedicati, ad una crescita incrementale che spesso si abbina

con i patterns richiesti, alla possibilità di fornire sistemi multipurpose (Scientific, commercial, Internet

applications) e per questo i cluster sono diventati i principali sistemi informatici nelle imprese.

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Il progetto F.I.D.O. (Fare, Implementare, Distribuire, Osservare)

Il progetto ha implementato un cluster di tipo Beowulf, che è un sistema di calcolo parallelo basato su

personal computer collegati tramite reti informatiche standard, senza l'utilizzo di apparecchiature

sviluppate esplicitamente per il calcolo parallelo.

In particolar modo il nostro progetto include tutti i requisiti necessari per la realizzazione del cluster

utilizzando dei Raspberry Pi 3 con S.O. Raspbian e la libreria MPI (Message Passing Interface) per la

comunicazione tra i nodi. Il funzionamento di questa libreria è specialmente adatto per architetture a

memoria distribuita. In questo modello i thread si trovano su una o più macchine e comunicano tra di

loro attraverso Ethernet tramite messaggi.

Per gli esempi di programmazione parallela è stato utilizzato come linguaggio il Python.

“DIGITAL VIDEO MAKER”

Anno Scolastico Classi Sezione Indirizzo/Articolazione Azienda/Ente

2016/17 3a C Informatica Digital Video Maker

2017/18 4a B Informatica Digital Video Maker

Le tecnologie di comunicazione, così in continua e profonda evoluzione, stanno portando ad un

profondo cambiamento dei paradigmi della comunicazione. L’analisi del comportamento dei

consumatori e il web monitoring dei social media, attraverso i quali il brand dialoga con i propri

consumatori e veicola i propri valori, e il mobile marketing ne sono ormai strumenti imprescindibili.

Bisogna comprendere e fare proprie le logiche digitali che governano il marketing e la

comunicazione sul web e possedere le competenze strategiche e operative per utilizzare e gestire le

opportunità offerte dai media digitali.

La sfida principale, in questo scenario, è formare delle figure professionali in grado di districarsi

nella complessità e nella varietà delle tecniche e dei linguaggi possibili per trasmettere e diffondere

messaggi efficaci. In tale contesto varie competenze, un tempo ben separate e definite entro

confini specifici, oggi sono sempre più integrate, sia in termini di tecnologie, che in termini di

linguaggi e culture.

Il Digital Video Maker crea prodotti audiovisivi che integrano suoni, immagini, grafica, filmati,

animazioni digitali, ecc. da utilizzare su siti web, piattaforme mobile, digital advertising, e altri canali

digitali.

Riguardo all’area tecnologica questa figura professionale deve padroneggiare le tecniche di ripresa

e montaggio video, di animazione, motion graphics e audio e saper utilizzare le principali applicazioni

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software di elaborazione grafica. Al termine del percorso formativo, i partecipanti avranno acquisito

competenze tecnico-professionali che gli permetteranno di poter affrontare il mondo del lavoro a 360°.

I discenti, saranno in grado di progettare prodotti di comunicazione multimediale, riuscendo a definire

in ogni fase i migliori processi da applicare per l'ideazione e progettazione dell'idea creativa. Inoltre

potranno occuparsi anche della stesura dei contenuti tramite l'identificazione del target di riferimento,

ed occuparsi dell’organizzazione/coordinamento del team di sviluppo del prodotto.

Accompagneranno il prodotto multimediale in tutto il suo ciclo di vita step by step:

1. IDEAZIONE: in questa fase il prodotto potrebbe essere poco conosciuto dai consumatori ed il

mercato poco attratto, deve essere abilità e competenza dei progettisti comprendere le reali esigenze

dei consumatori ed identificare un primo target group a cui sottoporre l'idea creativa per percepire il

reale interessamento e validità;

2. SVILUPPO: in questa fase è prevista la realizzazione materiale del prodotto multimediale tramite le

operazioni di produzione e montaggio;

3. MATURITA': all'interno del ciclo di vita del prodotto questa risulta essere una delle fasi più delicate in

quanto il mercato è pronto a recepire e conoscere il prodotto multimediale, di conseguenza vanno

effettuate operazioni di sponsorizzazione. Trovandosi in un mercato altamente segmentato è

necessario pianificare e programmate delle campagne di comunicazione mirate, in quanto sono

imposte operazioni di marketing mix differenti in base al segmento di riferimento. Una volta persuaso il

consumatore della qualità del prodotto multimediale si può procedere alle operazioni di vendita.

“PROGETTO CFS-INAIL”

Anno Scolastico Classi Sezione Indirizzo/Articolazione Azienda/Ente

2017/18 3a C Informatica CFS

Gli studenti hanno svolto il periodo di alternanza nel periodo Marzo/Maggio 2018 per un totale di 100

ore 38 delle quali condotte, sia in istituto sia presso la Direzione Regionale della Campania, da docenti

dell’INAIL.

Il tema proposto per il percorso di alternanza è stato incentrato sull’acquisizione di conoscenze in

merito ai temi della sicurezza sui luoghi di lavoro (rischi, comportamenti, ruoli e responsabilità) e di

possibili soluzioni integrate (elettroniche/informatiche) in grado di supportare le attività di monitoraggio e

controllo necessarie al fine di garantire standard elevati di sicurezza nei luoghi di lavoro.

Il percorso formativo a carico dell’INAIL ha previsto una prima tappa durante la quale si è erogato un

pacchetto base di quattro ore in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, a cura dei professionisti

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della Uot Cvr di Napoli, poi le otto ore a cura del Cfs (Centro formazione e sicurezza), prima dell’approdo in

direzione regionale presso la sala riunioni, e il laboratorio della Contarp regionale.

Presso la direzione regionale gli studenti hanno avuto modo di approcciare anche alcuni temi legati al

rischio chimico ed all’osservazione e controllo di alcune sostanze di particolare pericolosità.

Durante il percorso formativo, oltre che sui rischi e misure di prevenzione per la salute e sicurezza sul

lavoro, gli studenti hanno avuto modo di conoscere e comprendere quali i compiti istituzionali dell’Inail,

quale la sua organizzazione interna, e quali le strategie di comunicazione con particolare riferimento alle

attuali campagne, “Le belle storie”, “ Storie di prevenzione” e sulla presa in carico del lavoratore

infortunato.

Il CdC ha completato il percorso con l’approfondimento di temi sia di contesto storico ed etico (diritti

doveri di lavoratori e datori di lavoro) sia tecnico. Gli studenti hanno avuto modo di acquisire le prime

conoscenze in ordine al trattamento e all’analisi dei dati, alla trasmissione di segnali, alle tecnologie

disponibili per la rilevazione di parametri ambientali (sensori), all’uso di strumenti di sviluppo software.

La classe ha seguito lo svolgimento dell’intero corso con interesse e partecipazione così come dimostrato

anche dalla valutazione espressa al termine del percorso (manifestazione conclusiva del 1/6/2018 presso

la sede del Righi).

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Indirizzo: Informatica e telecomunicazioni (Articolazione: Telecomunicazioni) Indirizzo: Elettrotecnica ed Elettronica (Articolazione: Elettronica)

“OPERATORE ADDETTO ALLA GESTIONE E ALLA MANUTENZIONE DI ROBOT E SISTEMI DI

AUTOMAZIONE INDUSTRIALE”

Anno Scolastico Classi Sezione Indirizzo/Articolazione Azienda/Ente

2015/16 3a

3a A A

Telecomunicazioni Elettronica

Protom

2016/17 4a

4a A A

Telecomunicazioni Elettronica

Protom

2017/18

4a 5° 4a 5a

A A A A

Telecomunicazioni Elettronica

Protom

Il percorso offre agli allievi la possibilità di conoscere uno dei più interessanti settori

scientifici e tecnologici del momento: il controllo, in loco e/o da remoto, la manutenzione e

soprattutto la capacità di adattare un robot ad un compito specifico rappresentano competenze

lavorative che aprono buone prospettive occupazionali visto la sempre più diffusa richiesta di

automazione per il funzionamento e l'ottimizzazione dei più disparati processi industriali e nel futuro

si prospetta sempre di più il ricorso alla telegestione di sistemi di automazione e di robot anche in

ambito domestico. Per gestirli occorre personale che coniughi una buona preparazione culturale di

base in ambito umanistico, storico, economico-giuridico con solide competenze tecnologiche: questo

è l’obiettivo principale del particolare percorso di alternanza scuola lavoro in essere.

Gli studenti, nell'arco di tre anni, potranno acquisire, in un'azienda che progetta e realizza robot

per altre aziende, competenze in tutti i campi citati; potranno essere coinvolti in azioni di gestione

dell’apparecchiatura, manutenzione, adattamento e/o progettazione di blocchi funzionali per

adattarli a specifiche esigenze, progettazione realizzazione e collaudo di quadri elettrici e

apparati di alimentazione delle macchine, sviluppo di controllo a distanza.

PROFILO PROFESSIONALE IN USCITA

L’obiettivo è il formare figure capaci di adattarsi a problematiche diverse di automazione

industriale per scegliere o gestire o adattare prodotti dell’industria robotica alle esigenze specifiche

dell’azienda con cui si troveranno a lavorare.

La capacità di affrontare e risolvere problemi diversi, l’abitudine al lavoro sul campo, cioè con i

tempi e le modalità imposti dall’esterno (il dover fare) e la consuetudine al rispetto delle regole

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vissute nell’azienda saranno esperienze molto utili sia che i nostri allievi vogliano proseguire i loro

studi sia che vogliano inserirsi da subito in aziende del settore.

Più in dettaglio, alla fine del percorso, i nostri allievi esperti potranno conoscere e saper

utilizzare automatismi su base PLC sottoposti ad azioni di controllo in locale o a distanza,

sapranno gestire i relativi impianti di alimentazione, potranno scegliere gli azionamenti elettronici per

le diverse esigenze, sapranno realizzare l’ interfacciamento di potenza PLC – motori utilizzando i

componenti più opportuni dell’ elettronica di potenza in continua evoluzione, leggeranno lo

schema di cablaggio di un quadro elettrico, lo sapranno realizzare e collaudare, sapranno redigere

una distinta materiali, sapranno individuare il lay-out ottimale per l'isola robotica.

MACRO-COMPETENZE IN USCITA VERSO LA ROBOTICA

Cinque Macro-Competenze Specialistiche:

1. Saper utilizzare e far funzionare un robot in ambito del telecontrollo e nel rispetto delle norme di

sicurezza;

2. Conoscere le diverse parti costitutive di un robot (architettura meccanica, elettrica,

elettronica, informatica);

3. Conoscere l’architettura di un apparato di un sistema complesso di automazione e

riconoscere l’influenza di un singolo blocco sul funzionamento complessivo.

4. Saper utilizzare i diversi programmi di simulazione e di programmazione di moduli e sistemi

automatici e robotizzati.

5. Capacità di analizzare le prestazioni dei singoli blocchi al fine di operare ottimizzazioni tecniche

ed economiche.

Due Macro-Competenze Trasversali:

1. Inglese.

2. Sicurezza.

PIANO FORMATIVO TRIENNALE

Il corso di addetto alla gestione e alla manutenzione di microcontrollore e sistemi di automazione

industriale si svilupperà attraverso due tipologie:

• apprendimento in aula con introduzione, approfondimento ed ampliamento teorico-pratico dei

saperi tecnici e culturali affini e/o specifici attraverso l’insegnamento curriculare in classe;

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• apprendimento sul campo/lavoro presso l’azienda che ospita gli allievi e che per una percentuale

di ore formative del percorso si fa carico di introdurre i giovani ad una concreta realtà.

“TECNICO DI IMPIANTI ELETTRICI E SISTEMI ELETTRONICI E/O DELLE TELECOMUNICAZIONI”

Anno Scolastico Classi Sezione Indirizzo/Articolazione Azienda/Ente

2016/17 3a

3a A A

Telecomunicazioni Elettronica

Protom

Le professioni comprese in questa categoria, considerando disegni o altre rappresentazioni

schematiche, riparano, sostituiscono parti e testano sistemi elettronici e/o delle telecomunicazioni,

agendo in laboratorio o direttamente sui luoghi in cui sono installati.

Si occupano della riparazione e della manutenzione, secondo norma, degli impianti elettrici e di sistemi

elettronici e/o delle telecomunicazioni di edifici adibiti ad usi civili o provvedono all’adattamento di

impianti elettrici già esistenti installando linee, interruttori e prese adatti all’assorbimento di energia delle

singole apparecchiature previste, sistemi di illuminazione, apparati di sicurezza, linee telefoniche,

televisive e di trasmissione dati.

Il percorso ASL iniziato il 2016/2017 in un piano triennale per le classi terze di Indirizzo

elettrotecnica ed Elettronica con articolazione Elettronica e di Indirizzo Informatica e Telecomunicazioni

con articolazione Telecomunicazioni intende una formazione orientata alla libera professione avvalendosi

di esperienze sul campo in collaborazione con l’ente “Ordine dei Periti Industriali e dei Periti industriali

laureati di Napoli” e di ditte ed imprese del settore elettrico sul territorio nonché dell’interessamento

dell’Istituto INAIL in materia di sicurezza sul lavoro.

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Indirizzo: Chimica, materiali e biotecnologie (Articolazione: Chimica e biotecnologie ambientali)

“TECNICO PER IL CONTROLLO E LA CONDUZIONE DI IMPIANTI DI TRATTAMENTO DELLE ACQUE

REFLUE”

Anno Scolastico Classi Sezione Indirizzo/Articolazione Azienda/Ente

2015/16 3a A Chimica e Biot. Ambientali COGEI

2016/17 4a A Chimica e Biot. Ambientali COGEI

2017/18 5a A Chimica e Biot. Ambientali COGEI

Lo scopo dell’attività di ASL è quello di avvicinare lo studente, attraverso un contatto diretto

con il mondo del lavoro, alla realtà della ricerca scientifica intesa come tempi, processi, azioni ed

obiettivi. In particolare, il profilo professionale che gli studenti raggiungeranno al termine del percorso

triennale sarà quello di “Tecnico per il controllo e la conduzione di impianti di trattamento delle

acque reflue”. L’attività è stata svolta presso le strutture della IMPEC Costruzioni SPA, azienda che

si occupa della progettazione, costruzione, e gestione di impianti di trattamento acque. Al termine

del percorso del primo anno (classe 3a) lo studente ha acquisito le seguenti competenze/abilità:

nozioni sulla sicurezza relativa agli impianti di depurazione, sulla valutazione del rischio

chimico/biologico ed elettrico, elementi di organizzazione aziendale, valutazione della concentrazione

di inquinanti nelle acque reflue, raccolta ed analisi chimico-fisiche di campioni di acqua:

determinazione del COD, della durezza, determinazione e riconoscimento di microorganismi al

microscopio, titolazioni redox. Studio di bioreattori.

“ IN JOB, IN SCIENCE. DALL’ ALCHIMIA ALLA MODERNA FISICA NUCLEARE”

Anno Scolastico Classi Sezione Indirizzo/Articolazione Azienda/Ente

2016/17 3a A Chimica e Biot. Ambientali Bottega Scientifica

2017/18 4a A Chimica e Biot. Ambientali Bottega Scientifica

L’obiettivo di questa attività è la creazione di una figura professionale di guida scientifica museale,

alla luce dei numerosi strumenti spesso inutilizzati e di importanza scientifica di cui l’istituto è dotato.

La valorizzazione di questo patrimonio culturale rappresenta un’occasione per gli alunni per orientarsi

in un percorso didattico di storia e di scienza, che vede anche la possibilità di allestimento di uno spazio

temporaneo di divulgazione scientifica, osservazione e sperimentazione e messa in opera di un

“Museo” nella sede dell’Istituto. Nella prima annualità, infatti, gli studenti sono stati istruiti alla

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schedatura ed alla etichettatura di ogni strumento, alla messa in funzione degli apparati ed alla

realizzazione di esperienze didattiche.

“PROGETTO CASSIODORO”

Anno Scolastico Classi Sezione Indirizzo/Articolazione Azienda/Ente

2017/18 3a A Chimica e Biot. Ambientali INNOVA

Il progetto ha come oggetto "Le acque termali dei Campi Flegrei" ed è rivolto a studenti delle scuole

dell'area flegrea. L'argomento è trattato in modo interdisciplinare. Gli studenti acquisteranno

competenza sulle risorse esistenti e sui modi di gestirle e studiarle. Le acque saranno trattate dal punto di

vista storico-letterario, gestionale-aziendale, geologico, biologico, chimico e ambientale, a cura di docenti

universitari e di gestori delle risorse.

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4.5.1 Attività di ampliamento dell’Offerta Formativa

Convenzioni con il CNR - Area di Ricerca NA3

A partire dall’a.s 2013/14 sono state avviate e consolidate attività di ampliamento dell’offerta

formativa presso le strutture del CNR (Area di ricerca NA3) in particolare presso l’Istituto di Chimica

Biomolecolare (ICB), l’Istituto di Cibernetica “E. Caianiello” (ICIB), l’Istituto Nazionale di Ottica (INO) e

l’Istituto per i Polimeri Compositi e i Biomateriali (IPCB). Gli studenti del corso di Chimica e

Biotecnologie Ambientali si recano presso i laboratori del CNR dove, guidati dai ricercatori,

apprendono e riproducono le varie fasi di cui si compone un lavoro di ricerca scientifica.

Convenzioni con il CNR – Istituto Motori

A partire dall’a.s. 2017/18 è stata stipulata una convenzione tra l’ITI “Augusto Righi” e il CNR -

Istituto Motori in base alla quale i migliori studenti delle quarte classi delle specializzazioni di

Elettronica, Meccanica e Chimica e Biotecnologie Ambientali, sono selezionati per frequentare un

tirocinio formativo presso i laboratori dell’Istituto Motori. Gli studenti, guidati da tecnici e ricercatori

del CNR, arricchiscono il loro bagaglio di conoscenze tecnico-scientifiche relative al loro corso di studi e

applicano quanto appreso in un ambiente in cui la ricerca relativa ai motori è di assoluto rilievo

internazionale.

Studiare l’impresa, l’impresa di studiare

L'Unione Industriali di Napoli, Il Mattino, l'Ufficio Scolastico Regionale per la Campania e la

Provincia di Napoli hanno messo a punto e gestiscono da alcuni anni questo progetto integrato per

l'orientamento al lavoro. Nel corso di tale progetto, sono previsti incontri scuola-impresa al fine di

presentare le aziende nonché di individuare un profilo professionale particolarmente richiesto dal

settore merceologico di appartenenza. Visite aziendali e seminari di orientamento al lavoro ed alla

cultura di impresa permetteranno ai ragazzi coinvolti di entrare in contatto concretamente con il

"modus operandi" dell'azienda gemellata. Al termine del progetto alcuni giovani, ormai diplomati e

particolarmente meritevoli, svolgeranno un tirocinio formativo presso l'azienda gemellata. Il Mattino

segue il progetto dedicando ampi spazi agli Istituti ed ai ragazzi coinvolti nonché ai comparti

merceologici, alle aziende ed agli imprenditori.

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Piano Lauree Scientifiche (PLS)

Il nostro Istituto ha già partecipato a questa attività negli ultimi tre anni scolastici presso i laboratori

dei dipartimenti di Chimica, Biologia, Fisica e Ingegneria dei Materiali.

Il progetto, che non prevede costi a carico dell’ Istituto, è rivolto agli studenti delle Scuole

Secondarie, principalmente del III-IV anno, ed ha come obiettivo principale lo sviluppo di un laboratorio

PLS. Il laboratorio è costituito da un ciclo di esperienze collegate tra loro in un percorso didattico

stabilito di concerto con i docenti della Scuola sulla base dei programmi ministeriali e arricchito di nuovi

temi. L'attività pratica è svolta nei laboratori universitari e/o degli stessi istituti (qualora presenti); è

preceduta da una preparazione teorica guidata e si completa con una fase di analisi, elaborazione e

presentazione dei risultati. Laboratori di approfondimento sono sviluppati nel secondo anno del

progetto con gli studenti più motivati selezionando tematiche di attualità, ad es. nell'ambito della

chimica per lo sviluppo sostenibile (green chemistry, energie rinnovabili, nuovi materiali) da svolgersi

presso laboratori di ricerca, non necessariamente universitari.

Progetto UNESCO

L’ Istituto Augusto Righi, dall’anno scolastico 2010/2011 è scuola associata alla rete

internazionale e nazionale dell’UNESCO. Il progetto coinvolge associazioni e istituzioni presenti sul

territorio, quali il Comune di Napoli e la X Municipalità, con eventi e divulgazione dell’esperienza

educativa svolta.

Le tematiche trattate (diversità culturale, conoscenza, sviluppo sostenibile, mare, condizioni

per la pace) hanno come finalità principale quella di formare le giovani generazioni sui valori unescani.

Attraverso l’adozione e la fattiva partecipazione alla Rete delle Scuole Unesco, il Righi focalizza

l’attenzione degli alunni sui temi del dialogo tra i popoli, culture lingue e religioni diverse nonché dello

sviluppo umano, sostenibile e pacifico.

La rete scolastica internazionale unescana, pertanto, attraverso le varie iniziative svolte

dall’istituto diviene, per gli alunni, uno strumento di stimolo alla conoscenza che, attraverso il

rispetto delle differenze, induce a considerare la diversità come valore e occasione di arricchimento e

crescita.

Gli eventi organizzati, nell’ambito del Progetto Unesco, vedono anche la partecipazione delle

varie realtà artistico-culturali del territorio come ulteriore risorsa per la formazione umana e sociale

degli alunni.

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CATIA

E’ la più evoluta applicazione di CAD meccanico, che offre oltre a soluzioni di disegno, anche

strumenti di progettazione ed analisi, che permettono di gestire la produzione in 3D, ed il supporto del

manufatto meccanico.

Cisco Networking Academy – Percorso CCNA Exploration

L’ITIS “A. Righi” fa parte della rete di scuole aderenti al programma di formazione Cisco

Networking Academy. Cisco Systems è azienda leader mondiale nel settore del networking: gran

parte dell’infrastruttura necessaria al funzionamento della rete Internet è realizzata con

apparecchiature Cisco.

Come la maggior parte delle aziende, Cisco ha un proprio programma di formazione e

certificazione per i tecnici destinati a configurare e manutenere i dispositivi da essa prodotti e

commercializzati. Alla rete di formazione e certificazione convenzionali, Cisco ha affiancato una rete

di formazione riservata al mondo della scuola e dell’Università: Cisco Networking Academy.

Maggiori informazioni sul percorso sono disponibili a questo indirizzo:

http://www.cisco.com/web/IT/training_education/networking_academy/netacad_home.html

Aderendo a questo programma, i nostri studenti iscritti ai corsi di Informatica acquisiscono

durante le ore curricolari una formazione specifica sulle infrastrutture di rete, ossatura della

moderna ICT – Information and Communication Technology.

LA ROBOTICA A SCUOLA

Robotica

I docenti dei Dipartimento delle materie di indirizzo delle articolazioni di Elettronica,

Informatica e Meccanica e Meccatronica, in una naturale osmosi di discipline differenti ma

complementari, hanno progettato una curvatura comune dei curriculi a partire dalla classe terza,

utilizzando la quota del 20% dell’Autonomia didattica e organizzativa, finalizzata all’acquisizione di

competenze trasversali che prevedono l’utilizzo della “cella robotica” in dotazione al nostro

Istituto e della realizzazione di un prototipo Manipolatore Antropomorfo. Gli alunni delle classi

coinvolte nella curvatura comune dei curriculi acquisiranno le seguenti competenze specialistiche e

trasversali alle tre specializzazioni:

Saper utilizzare e far funzionare un robot, nel rispetto delle norme di sicurezza;

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Conoscere le diverse parti costitutive del robot (architettura meccanica, elettrica,

elettronica, informatica);

Saper utilizzare i diversi programmi di simulazione per poterne definire gli ingombri, le

funzionalità e la costruzione/modellazione dei diversi tool;

Capacità di sfruttare le potenzialità del robot in un ambiente di lavoro al fine di operare

ottimizzazioni tecniche ed economiche sui cicli di produzione ed assemblaggio;

Inglese;

Sicurezza;

Economia.

Robotica per la scuola

Progetto per la realizzazione di automatismi utilizzando schede a microcontrollore ARDUINO e

NUCLEO 64 della STMicroelettronics.

Gli allievi realizzeranno prototipi per partecipare ad uno showroom il 9 maggio nella sede della

STMicroelettronics.

La metodologia utilizzata è quella del “Learning by doing” (apprendimento attraverso le azioni).

Il progetto è rivolto agli allievi delle classi III e IV di tutte le specializzazioni.

Cluster con schede RASBERRY per il calcolo parallelo

Progetto per la realizzazione di un cluster di 8 CPU utilizzando le schede single-board computer

RASPBERRY.

Questo cluster permetterà la creazione di un mini supercalcolatore per il calcolo parallelo utilizzando il

protocollo MPI (Message Passing Interface) per il calcolo su sistemi a memoria distribuita.

La metodologia utilizzata è quella del “Learning by doing” (apprendimento attraverso le azioni).

Progetto rivolto agli allievi delle classi V di Informatica

Il C/C++ con Arduino

Gli studenti dei corsi di informatica, Meccatronica ed Elettronica dell’ITI A. Righi imparano ad

utilizzare Arduino, una piattaforma open-source (made in Italy) di prototipazione elettronica basata su

hardware e software flessibili e facili da usare. Arduino è una piattaforma hardware low-cost

programmabile, con cui è possibile creare dispositivi di vario tipo per molte applicazioni che

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utilizzano sensori, attuatori e che permettono la comunicazione con altri dispositivi utili anche in

ambito di robotica ed automazione. I partecipanti sono stimolati a creare soluzioni con l’uso del

microcontrollore ampliando così le competenze digitali e del pensiero computazionale. L’utilizzo di

Arduino si inserisce nel progetto Robotica.

ZERO ROBOTICS

L’ITI A.Righi da alcuni anni partecipa alla competizione finale di Zerorobotics alla Esa, centro

spaziale europeo. Si tratta di un torneo di programmazione di micro satelliti spaziali chiamati

Spheres (Synchronized Position Hold Engage and Reorient Experimental Satellites). Questi piccoli

satelliti della dimensione di una palla da bowling sono già utilizzati dalla NASA all'interno della

Stazione Spaziale per collaudare cicli di istruzioni per eseguire rendezvous autonomi e operazioni di

attracco. Tre SPHERES in volo libero lavorano insieme all'interno della Stazione Spaziale. Sono

indipendenti, ciascuna con la propria energia, i loro propulsori, i computer e i sistemi di

navigazione. I risultati ottenuti con questi SPHERES sono importanti per la manutenzione,

l'assemblaggio di satelliti, lo studio delle manovre di attracco (docking) e il volo di formazione.

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Coding e Pensiero Computazionale

Contrariamente a ciò che si è portati a pensare il coding non è solo programmazione informatica

ma molto di più. Il coding introduce un modo nuovo di approcciarsi alla risoluzione dei problemi, un

nuovo paradigma formativo che di fatto rappresenta una vera e propria competenza: il pensiero

computazionale.

Il fondamentale contributo culturale apportato dall’informatica alla società contemporanea è

definito in modo sintetico dall’espressione pensiero computazionale cioè un processo mentale per la

risoluzione di problemi costituito dalla combinazione di metodi caratteristici e di strumenti intellettuali,

che hanno tutti valore generale.

Avere familiarità con i concetti di base dell’informatica come materia scientifica è un elemento critico

del processo di formazione dei cittadini e per essere adeguatamente preparato a qualunque lavoro vorrà

fare da grande.

La scuola inserisce il Coding e il Pensiero Computazionale già dalle classi prime di ogni

specializzazione perché il coding dà una forma mentis che permetterà loro di affrontare problemi

anche complessi quando saranno più grandi.

First Lego League L’ITIS A. Righi partecipa alla First Lego League, un concorso mondiale per qualificazioni successive

di scienza e robotica tra squadre di ragazzi dai 9 ai 16 anni che progettano, costruiscono e

programmano robot autonomi, applicandoli a problemi reali di grande interesse generale, ecologico,

economico, sociale, per cercare soluzioni innovative.

La competizione richiede ai suoi partecipanti di effettuare una ricerca con tutti i criteri

caratteristici del protocollo scientifico su una problematica attuale. Dunque FLL non è solo robotica. Oltre

ad appassionarsi alla scienza divertendosi, i ragazzi acquisiscono, tramite l’uso del Coding e lo sviluppo

del conseguente Pensiero Computazionale, conoscenze e competenze digitali utili al loro futuro

lavorativo e si avvicinano in modo concreto a potenziali carriere in ambito sociale, scientifico e

ingegneristico. La sfida è uguale in tutto il mondo. FLL nasce dalla collaborazione tra LEGO e

FIRST®(acronimo dell’Associazione americana For Inspiration and Recognition of Science and Technology,

ovvero ‘Per l’ispirazione e la valorizzazione di Scienza e Tecnologia’). Permettere sullo stesso piano

concorrenti di età differenti ,i promotori della competizione hanno pensato di proporre a tutti i

partecipanti l’uso esclusivo dei materiali LEGO Mindstorms per la realizzazione dei robot. Attualmente

sono coinvolte 70 nazioni distribuite sui 5 continenti, le qualificazioni partono dalla fase regionale per

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proseguire in quella nazionale che fornisce l’accesso alle manifestazioni internazionali continentali e

mondiali.

Seminari su prevenzione e sicurezza L’Istituzione scolastica, in collaborazione con la AIAS, INAIL e il CTSorganizza seminari allo scopo

di fornire agli studenti elementi di base circa la sicurezza e la prevenzione di rischi per la salute

negli ambienti di lavoro.

WebRadio/tv

La WebRadio/TV è una radio la cui trasmissione avviene attraverso la rete Internet piuttosto

che tramite le classiche frequenze radio. Essa nasce da un protocollo d' intesa sottoscritto dall' Istituto

con l' Università di Salerno, Centro I.C.T. di Ateneo (Information and Communications Technology) il

quale ha come propria missione la promozione dell' uso e della diffusione delle tecnologie dell'

informazione e della comunicazione.

Scopi della WebRadio/TV sono quelli di incrementare la base culturale dei partecipanti,

sviluppare capacità creative e progettuali, educare i partecipanti al lavoro di gruppo, al confronto e

al rispetto reciproco.

Il progetto intende coinvolgere studenti, genitori, docenti e personale tecnico della scuola.

Placement Scolastico L’ ITI “A. Righi“ di Napoli attraverso il Programma Formazione e Innovazione per l’Occupazione

FIxO Scuola e Università ha posto in essere percorsi individuali personalizzati, tramite il servizio d

iplacement e counseling scolastico per tutti gli studenti diplomandi e diplomati dell’Istituto.

Le attività previste sono:

Colloquio di Orientamento

Tutoring e Counseling orientativo

Pubblicazione del Curriculum Vitae

Scouting aziendale e ricerca attiva del lavoro, in collaborazione con la Quanta

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Programma “Scuola Viva”: "COMUNICARE PER PARTECIPARE"

La Regione Campania attiva il Programma “Scuola Viva” in coerenza con quanto previsto nella

programmazione attuativa del PO FSE 2014-2020 promuovendo la realizzazione di interventi finalizzati

a rafforzare la comunità locale attraverso esperienze e percorsi di cultura e apprendimento basati sulla

relazione tra scuola, territorio, imprese e cittadini.

Il Programma “Scuola Viva” intende rappresentare un riferimento territoriale della filiera

educativa/produttiva e, in linea con le politiche europee e nazionali per l’apprendimento permanente,

mira a strutturare percorsi di rafforzamento dell’offerta scolastica e delle reti permanenti, capaci di

promuovere l’innovazione sociale e l’inclusività per contrastare l’abbandono e la dispersione scolastica

anche ampliando, diversificando e arricchendo le esperienze culturali e lavorative all’interno dei

percorsi formativi.

La dispersione scolastica è un fenomeno complesso, sia nella definizione che nella individuazione

dei fattori che lo originano.

Parlare di dispersione significa far riferimento ad un insieme di insuccessi che non si esauriscono

con l'abbandono , piuttosto con una serie di fallimenti nella carriera formativa che conducono, non di

rado, alla fuoriuscita dal sistema formativo. Il fenomeno è tanto più subdolo quanto difficile da

individuare e combattere perché la dispersione nella scuola fino alla secondaria di primo grado non è

rilevante in termini di percentuale ma investe in ogni caso larghe fasce di studenti e li identifica come

potenziali 'dispersi' nel passaggio alla fase di studi successiva, dove si hanno invece percentuali di

dispersione attorno al 20% nel primo anno di scuola secondaria e all'incirca 18% nel secondo anno di

scuola secondaria.

Gli elementi che caratterizzano l'insuccesso sono da ricercare principalmente nell'ambiente

socio- culturale deprivante e spesso economicamente instabile che genera una serie di fenomeni

che si acuiscono con il trascorre dell'età e con l'aumentare delle difficoltà che si incontrano nello

studio. Tali fenomeni come inadeguatezza e scarsa autostima, difficoltà di relazione, limitate capacità

comunicative innescano quello che possiamo definire un 'disagio educativo' con conseguente

esclusione sociale.

Proprio nella difficoltà di comunicare con l'ambiente circostante, ambiente inteso come insieme

delle relazioni sociali che un ragazzo instaura con il territorio, si può individuare uno dei fattori

fondamentali di abbandono, o comunque di marginalizzazione.

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Migliorare quindi la "comunicazione" sia attiva che passiva dei destinatari del progetto può

consentire loro una migliore interazione col sistema di relazioni sociali, in particolare con le "agenzie

educative" e quindi contrastare efficacemente sia i fenomeni di dispersione, sia quelli di

marginalizzazione.

La valenza fortemente innovativa consiste nel porre al centro del processo educativo la

comunicazione. Tutte le discipline, attraverso il perseguimento di competenze trasversali,

concorrono a trasferire ai destinatari la consapevolezza che l'apprendimento è essenzialmente

comunicazione", quindi le tecniche di comunicazione diventano strumento cardine di apprendimento.

Inoltre le regole della comunicazione sono riconducibili alle regole che disciplinano i rapporti socialì ,

pertanto migliorare la comunicazione significa anche educare al rispetto delle regole.

Il progetto, articolato in 6 moduli, utilizzando la metodologia del "doing to learning" si propone

di sviluppare la capacità del destinatario di comunicare in tutte le sue forme (verbale, paraverbale,

non verbale). Pertanto, ogni forma di espressione è comunicazione, ogni forma di comunicazione ha

le sue regole (comuni a tutte le forme di comunicazione), il rispetto delle regole significa partecipazione

attiva.

Si chiude cosi il cerchio: "COMUNICO QUINDI PARTECIPO".

Le attività devono essere rivolte agli studenti iscritti, agli studenti degli altri Istituti di I e II grado

del territorio e ai giovani fino ai 25 anni di età, italiani e stranieri, prevedendo il più ampio

coinvolgimento delle diverse fasce di popolazione.

Progetto S.Co.P.E

Il Progetto S.Co.P.E. è un'iniziativa dell’Università degli Studi di Napoli Federico II. Nasce con

l’obiettivo di creare un'infrastruttura di supercomputing general purpose, basata sul paradigma del

Grid e sulle più moderne tecnologie di calcolo distribuito, a supporto della ricerca di base ed delle

Piccole e Medie Imprese.

I partecipanti sono parte attiva tra l’altro alla realizzazione e implementazione di un cluster (un

insieme di computer connessi tra loro tramite una rete telematica. Lo scopo di un cluster è quello di

distribuire una elaborazione molto complessa tra i vari computer componenti il cluster. In sostanza,

un problema che richiede molte elaborazioni per essere risolto viene scomposto in sottoproblemi

separati i quali vengono risolti in parallelo.)

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Progetto “La bellezza della Vita: per un nuovo umanesimo”

La Curia Vescovile di Pozzuoli si è impegnata nell’elaborazione di un progetto, di durata

triennale, rivolto a tutte le scuole della Diocesi, col fine di creare un patto educativo tra la stessa Curia,

le Scuole e le agenzie che si occupano della formazione e della crescita dei ragazzi (Scuola – Chiesa

– Famiglia- territorio) per attivare una progettualità che renda forte questa collaborazione, e trovare

orientamenti comuni finalizzati alla educazione non solo culturale ma anche alla vita.

Si propone la realizzazione di attività sportive, culturali, musicali, sociali, tecnologiche e di

counseling in ambito scolastico, con eventuali opportunità a carattere interdisciplinare, in modo

da favorire processi di crescita utili alla prevenzione della dispersione scolastica e, più in generale,

del disagio giovanile;

Le attività proposte dal Progetto, opportunamente strutturate ed articolate in adeguati percorsi di

apprendimento, si prefiggono di:

concorrere allo sviluppo di coerenti comportamenti relazionali

favorire lo sviluppo cognitivo, stimolando la capacità di iniziativa e di risoluzione dei problemi

costituire un prezioso supporto alla didattica, soprattutto quando tale attività è mirata ad un

totale coinvolgimento delle scolaresche senza distinzione alcuna, ad un pieno inserimento di

tutti gli alunni e ad una reale integrazione degli alunni diversamente portatori di Bisogni Speciali;

Nell’ambito del progetto, alle Associazioni viene affidato il compito di operare nelle Istituzioni

Scolastiche con i propri volontari che affiancheranno gli insegnanti di classe in orario curriculare e/o

extra-curricolare (da specificare), secondo calendari da concordare, per raggiungere gli obiettivi

programmati.

Le Istituzioni Scolastiche si impegnano a mettere a disposizione, per la realizzazione del

progetto, i propri laboratori, gli impianti coperti e/o scoperti normalmente utilizzati per le attività e

tutti i materiali necessari allo svolgimento delle attività previste, nonché il personale docente

volontariamente coinvolto come previsto dall’art. 7 del DPR 275/1999.

Gli Insegnanti delle classi mantengono il loro ruolo di depositari dell’attività didattica e, perciò, anche

la responsabilità della vigilanza sugli alunni nel corso delle attività, svolgendo, pertanto un ruolo

attivo nella realizzazione delle attività e nella verifica delle finalità previste nel progetto.

I volontari delle Associazioni, autorizzati ad operare con le classi, si impegnano a svolgere, senza

alcun onere economico a carico dell’Istituzione Scolastica, una funzione di affiancamento e di

consulenza dei docenti delle classi stesse e sono, quindi, responsabili della correttezza delle

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attività proposte, in coerenza con le finalità del progetto. Nel rapporto con i discenti, inoltre, i

volontari si impegnano ad attuare modalità di relazione e di comunicazione consone al ruolo

educativo che sono chiamati a rivestire e, nel contempo, a favorire un clima di lavoro sereno ed un

coinvolgimento attivo di tutti gli alunni partecipanti. L’attività prevista dal Progetto interesserà le

classi delle Istituzioni Scolastiche aderenti al Progetto e le loro famiglie.

Il calendario degli interventi sarà predisposto annualmente (o periodicamente) dal Gruppo di

Progetto, in accordo con gli insegnanti delle classi e dei laboratori interessati e proposti dalle singole

I.S. L’Istituzione Scolastica si impegna a monitorare le attività realizzate inviando un feedback al

termine di ogni percorso realizzato mediante la compilazione di una griglia di valutazione finale.

Nucleo Sommozzatori “Augusto Righi”

Dall’a.s. 2016-17 inizia ufficialmente la formazione del Nucleo Sommozzatori dell’ITI “Augusto

Righi”. Il corso, unico nel suo genere in Italia e tra i primi in Europa, gestito dal Gruppo Subacquei

Federali FIPSAS di Napoli permetterà agli studenti dell'Istituto di entrare in contatto con la più

importante risorsa del territorio partenopeo: il mare. Un corso per imparare ad esplorare i fondali

marini diventando esperti sub. Le lezioni di teoria e pratica verranno fatte in piscina.

Dopo lo studio delle tecniche di subacquea e delle modalità di salvamento ed utilizzo delle

attrezzature, gli studenti del «Righi» passeranno alla pratica con una serie di immersioni nella piscina

del Cus, il centro sportivo universitario di via Campegna. Le ore di corso sono scansionate nel modo

seguente:

12 ore di teoria sulla subacquea, le attrezzature, i comportamenti da tenere in acqua

10 ore di immersioni in piscina

6 immersioni in mare

Al termine del corso gli studenti sosterranno un esame per il conseguimento del brevetto P1.

Progetto “Memoria per riflettere”

Il progetto, elaborato per l’ a.s. 2017/18 dai docenti del Dipartimento di Materie Umanistiche, si

propone il coinvolgimento di un cospicuo numero di classi, secondo un calendario che preveda in classe

momenti di riflessione, lavoro e progettazione, anche di prodotti multimediali. Sono previsti 3 incontri

in aula magna durante i quali interverranno anche ospiti esterni. La scansione temporale di tali incontri

è la seguente:

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Novembre: incontro tematico "Contro la violenza sulle donne"

Gennaio: incontro tematico in occasione della giornata della Memoria dedicata a "L'olocausto delle

minoranze: omosessuali, rom"

Marzo: "Giornata nazionale della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime delle mafie"

Programma Erasmus+

Erasmus Plus è il programma dell’Unione europea per l’Istruzione, la Formazione, la Gioventù e lo

Sport 2014-2020.

Gli obiettivi Erasmus+ per l’istruzione scolastica prevedono:

Migliorare le competenze del personale della scuola e rafforzare la qualità dell’insegnamento e dell’apprendimento

Ampliare la conoscenza e la comprensione delle politiche e delle pratiche educative dei paesi europei

Innescare cambiamenti in termini di modernizzazione e internazionalizzazione delle scuole

Promuovere attività di mobilità all’estero per gli alunni e lo staff delle scuole.

L’ITI Righi ha una consolidata esperienza nei progetti di internazionalizzazione. Attualmente sono in corso

due Partenariati strategici che fanno parte dell’Erasmus Plus Azione Chiave 2, Cooperazione per

l’innovazione e lo scambio di buone pratiche:

Il progetto “RemoteLab - A common teaching resource for European schools” coinvolge 4

istituti superiori (Germania, Spagna, Turchia e Italia), ha durata biennale e prevede scambi a breve

termine di gruppi di allievi impegnati in attività di apprendimento. Il progetto è focalizzato sullo

sviluppo e l’uso di un ambiente di elearning open source attraverso cui produrre e scambiare materiale

didattico.

Il progetto “Getting to know, sharing and enjoying our cultural heritage” coinvolge 6 paesi

(Spagna, Romania, Gran Bretagna, Polonia, Grecia, Italia) ha durata biennale, si propone di sollecitare

la riflessione sul patrimonio culturale di ciascun paese e produrre materiale didattico utilizzando le ICT.

In particolare l’ITI Righi si occuperà di guidare le scuole partner nello sviluppo di app per cellulari e

tablet. Sono previsti scambi a breve termine di gruppi di allievi impegnati in attività di apprendimento.

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La Pratica Sportiva Si tratta di un’attività sportiva extracurriculare finalizzata alla partecipazione dei nostri allievi alle

gare dei Giochi Sportivi Studenteschi. Tale attività è tesa a sviluppare le capacità motorie finalizzate

ad una sana competizione ed all’ampliamento delle conoscenze tecnico-tattiche delle varie discipline

nonché a promuovere il senso di appartenenza alla comunità scolastica.

Certificazione in lingua inglese: Conseguimento KET, PET, FCE (certificazioni A2, B1, B2)

In considerazione della sempre maggiore rilevanza delle certificazioni linguistiche sia nell’ambito

lavorativo che in quello universitario, in special modo quelle riguardanti l’inglese a livello di comunità

europea, il nostro Istituto già da tempo ha attivato dei corsi strutturati per il conseguimento delle

Certificazioni Cambridge ESOL :

Key English Test (KET) – Costituisce il primo livello degli esami Cambridge ed è inserito a livello A2

dal Quadro Comune Europeo del Consiglio d’Europa.

Preliminary English Test (PET) - Costituisce il secondo livello degli esami Cambridge ed è di livello

B1. Il candidato che supera questo esame è in grado di fronteggiare circostanze in cui è richiesto

un uso quotidiano della lingua, ma riesce anche a percepire opinioni, atteggiamenti e stati d’animo

nella lingua inglese parlata e scritta.

FIRST Certificate in English (FCE)- Ritenuto un esame di livello intermedio superiore e inserito al

livello B2 del QCER, l’esame è riconosciuto da molte università italiane e britanniche e costituisce una

valida qualifica per tutti coloro che intendono lavorare e studiare all’estero.

Tutti i corsi, svolti in orario extracurricolare, sono rivolti agli allievi interni dell’istituto selezionati

in base agli esiti dei test di ingresso.

Progetto “Spazio Ascolto di Istituto”

Il progetto nasce dal riconoscere la scuola come luogo di vita, spazio di comunicazione e di

confronto tra coetanei e non. Un luogo per promuovere il benessere fisico, psicologico e relazionale

dei ragazzi, che vivono nella scuola un tempo importante della propria esistenza.

L’obiettivo del progetto è quello di valorizzare l’individuo nella propria interezza rendendolo libero di

esprimersi nel rispetto dell’altro e di se stesso. Le esperienze all’interno della scuola possono aiutare a

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crescere ma, a volte, possono creare disagi, che, molto spesso, si aggiungono ad altre problematiche

individuali, che acuiscono maggiormente il disagio.

All’interno dello spazio ascolto gli alunni possono essere liberi di portare i propri vissuti e di imparare a

gestirli o a fronteggiarli con strategie adeguate. Qualora nel corso dei colloqui si evidenziassero

problematiche strutturali o comunque più profonde lo studente verrà inviato ai servizi pubblici

dell’area territoriale di competenza, più precisamente al Polo Famiglia della X Municipalità con cui

l’Istituto collabora. Il progetto è rivolto anche ai genitori qualora ne facessero richiesta.

Progetto “Laboratorio di Biologia”

Il progetto prevede di implementare le attività da svolgere nel laboratorio scientifico e di chimica

in compresenza con docenti di queste due discipline affinché siano la principale modalità di approccio

alla Biologia. Sono previsti i seguenti moduli:

1. Il metodo sperimentale e la sua applicazione.

2. La scheda di laboratorio.

3. Il microscopio ottico composto.

4. Lo stereoscopio.

5. Preparazione di vetrini a fresco e colorati.

6. Visione di vetrini già preparati.

7. Semplici esperimenti sulle proprietà dell’acqua.

8. Esperimenti concordati con i docenti delle discipline in compresenza che verranno scelti in base

agli argomenti di biologia svolti nelle classi.

Per quanto riguarda la metodologia didattica si adotteranno: input frontali, problem solving, didattica

per mappe concettuali, cooperative learning and working, didattica metacognitiva.

Gli studenti acquisiranno le seguenti conoscenze: struttura e funzione del microscopio ottico composto

e dello stereoscopio; conoscenze teoriche sugli argomenti che verranno presentati in laboratorio.

Per quanto riguarda le competenze, al termine del corso gli allievi sapranno:

1. Applicare il metodo sperimentale,

2. Far funzionare un microscopio e uno stereoscopio,

3. Preparare un vetrino a fresco e colorato

4. Allestire un esperimento e illustrarlo sia in forma orale che scritta, compilando nelle sue parti la

scheda di laboratorio.

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Si valuteranno le capacità di collaborare insieme per la soluzione dei problemi, di organizzare le

attività di gruppo e l’impegno nel portare avanti il progetto. La partecipazione attiva degli alunni alle

attività del progetto inciderà sul voto di condotta e sul voto della disciplina coinvolta. Potranno essere

scelti gli alunni più collaborativi e interessati per illustrare le attività svolte in occasione degli Open

Days.

Progetto PrEmo: “L’intelligenza emotiva a scuola”

Si tratta di un progetto di educazione alle emozioni che ha un duplice obiettivo generale:

favorire un processo di conoscenza delle emozioni in modo da stimolare l’elaborazione

metacognitiva sul valore funzionale/disfunzionale di alcune emozioni, pensieri e comportamenti

in relazione al contesto.

accogliere ansie, dubbi, incertezze, curiosità, angosce e timori relativi sia all'ambito delle

relazioni familiari, socio-amicali e scolastiche, sia ai processi di crescita emotiva, fisica, cognitiva

e alla percezione di sé.

Tra gli obiettivi specifici particolare risalto sarà dato ai seguenti punti:

Formazione dei docenti e studenti referenti allo scopo di acquisire le competenze necessarie per

prevenire disagi evolutivi;

Stimolare negli alunni l’acquisizione di una maggiore conoscenza e consapevolezza delle

emozioni proprie e altrui;

Rafforzare l’autostima e la fiducia nel rapporto con gli altri;

Migliorare la qualità della vita a scuola con risvolti positivi anche in famiglia;

Aumentare le capacità relazionali e affettive che favoriscono una buona costruzione

dell'identità;

Aumentare la motivazione allo studio;

Fornire un sostegno per prevenire e gestire eventuali difficoltà scolastiche;

Offrire uno spazio di ascolto e un contenitore dove esprimere quelle emozioni, ansie, paure che

influenzano negativamente la quotidianità.

Il progetto si articolerà in due fasi :

formazione dei docenti e studenti finalizzati ad introdurre una serie di procedure, tecniche e

strategie, validate e testate scientificamente per aiutare gli alunni ad individuare, gestire e

modulare correttamente le emozioni e il proprio mondo interiore;

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Strutturazione di “Spazio Dedicato” finalizzato ad offrire ai ragazzi la possibilità di prevenire o di

affrontare le diverse forme di disagio.

Il progetto, finalizzato alla prevenzione del disagio minorile è promosso dalla Direzione Generale

dell’Ufficio Scolastico Regionale della Campania in collaborazione con l’Ospedale Buon Consiglio

Fatebenefratelli di Napoli e l’Università degli Studi Internazionali di Roma.

Agli incontri di formazione potranno partecipare 10 studenti, selezionati a cura delle istituzioni

scolastiche, e un docente referente per l’inclusione individuato dal Dirigente Scolastico. Ogni

incontro sarà suddiviso in una prima parte di formazione/informazione, seguita da una parte

laboratoriale di confronto e discussione di specifici casi.

Gli esperti che parteciperanno al progetto lavoreranno in sinergia con le scuole al fine di

rendere lo “Spazio Dedicato ” un punto di riferimento che offra accoglienza e ascolto alle

diverse forme di disagio percepite e soprattutto un luogo dove poter aiutare i giovani ad

attenuare i pregiudizi rispetto alla richiesta di aiuto.

Le attività di ascolto verranno realizzate attraverso colloqui individuali di consulenza e non

avranno carattere terapeutico. L'allievo sarà accolto nelle proprie richieste attraverso una

modalità empatica, non giudicante, con l'obiettivo di aiutarlo nell'analisi del problema e nella

comprensione del proprio vissuto.

WWF URBAN NATURE 2018

Il progetto, in collaborazione con Carabinieri, Associazione Nazionale Musi Scientifici,

WWF nazionale e territoriale è volto a promuovere la biodiversità in città. Tra gli obiettivi, di

URBAN NATURE, iniziativa in atto su tutto il territorio nazionale dedicata dal WWF Italia alla

natura urbana, ci si propone di:

Generare un modo di pensare gli spazi urbani dando più valore alla natura.

Promuovere azioni virtuose da parte di amministratori, comunità, cittadini, imprese,

università e scuole per proteggere e incrementare la biodiversità.

Se biodiversità è diversità della vita, cioè l’insieme di habitat, piante e animali, allora la

biodiversità urbana è l'insieme di natura selvatica che vive nelle nostre città.

Perché la biodiversità non esiste solo fuori da noi, in luoghi lontani con specie faunistiche e

floristiche esotiche e sconosciute, ma anzi è molto più vicina e accessibile di quanto si possa

immaginare. Le città, e le loro periferie, possono infatti essere “lette” adottando la lente della

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biodiversità e le scoperte saranno molteplici. Tra l’altro gli esperti stanno sempre più

confermando un aumento di biodiversità nei contesti urbani. Recentemente è stato scoperto

che le città sono diventate anche luoghi-rifugio per la biodiversità, come ad esempio per

farfalle, api e impollinatori in generale che fuggono luoghi poco salutari per la loro vita, come

nel caso dei campi coltivati in modo intensivo con l’uso di pesticidi.

L’iniziativa è rivolta agli studenti e docenti delle Scuole Superiori che, dopo un primo incontro

presso la sede scolastica, sono invitati a realizzare uno spot o un breve video sull’importanza

della Natura in città e ad attivarsi per “adottare” uno spazio di natura da valorizzare o

riqualificare vicino alla Scuola .

Progetto “Non stiamo zitti”

La violenza e gli abusi hanno diversi volti, e colpiscono migliaia di bambini e adolescenti. “Non

stiamo zitti” è il progetto di Telefono Azzurro per rompere il silenzio che nasconde queste

drammatiche situazioni, a partire dal bullismo, una violenza tra coetanei dalle drammatiche

conseguenze.

Il Progetto prevede 2 momenti di formazione, della durata di 3 ore ciascuno, a cura di un tutor

di Telefono azzurro per gli alunni di una classe dell’Istituto; un incontro di formazione, sempre a

cura del tutor di Telefono azzurro, della durata di 2 ore, per 2 docenti referenti della classe

coinvolta nel progetto; la formazione in piattaforma di 5 docenti dell’Istituto interessati; un

momento di formazione/informazione collegiale.

Protocollo d’Intesa tra ITI Righi e Polo Territoriale per le famiglie (X Municipalità)

L’intesa tra l’Istituto ed il Polo Territoriale, rappresentato dalla Coop. Sociale “Il

Quadrifoglio”, mira a prevenire ed intervenire, utilizzando la competenza e professionalità degli

esperti della struttura pubblica di riferimento, in tutte le situazioni di disagio minorile, giovanile

e delle famiglie degli alunni dell’Istituto.

Obiettivi dell’intesa sono:

inserire l’Istituto in una rete di collaborazione e scambio con gli enti territoriali, al fine di

intervenire efficacemente in tutte le situazioni che necessitano di sostegno socio-

educativo

diffondere le attività e favorire la partecipazione degli alunni e delle loro famiglie

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realizzare incontri formativi sul tema della genitorialità rivolti a docenti e genitori degli

alunni dell’Istituto

Progetto “Ciudadania/Scholas Occurrentes”

Il progetto è frutto di un’intesa tra il MIUR e la fondazione pontificia “Scholas Occurrentes”

L’obiettivo del progetto è quello di favorire l’inclusione sociale, l’integrazione degli studenti, la

promozione della cultura dell’incontro per la pace, anche attraverso l’uso di metodologie digitali.

Il progetto è rivolto agli studenti del penultimo anno delle scuole secondarie superiori e tende, in una

prima fase, a favorire l’incontro e la cooperazione tra studenti della stessa età provenienti da zone

differenti della stessa città. La fase internazionale del progetto prevede la partecipazione di alcuni

studenti italiani che hanno partecipato alla prima fase e di studenti di altri paesi.

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4.6 ORGANIZZAZIONE E AMBIENTI DI APPRENDIMENTO

Sono garantiti un minimo di 200 giorni di lezione secondo lo standard europeo per la scuola

secondaria, effettuate entro i limiti del calendario regionale.

L’anno scolastico, come deliberato dal Collegio dei docenti, è articolato su due quadrimestri.

4.6.1 Orario delle lezioni

Prime Lunedì e Venerdì 08.00- 14.00

Martedì, Mercoledì e Giovedì 08.00- 15.00

Seconde Lunedì,Mercoledì e Venerdì 08.00- 14.00

Martedì e Giovedì 08.00- 15.00

Triennio Lunedì, Mercoledì e Venerdì 08.00–14.00

Martedì e Giovedì 08.00- 15.00

Serale Dal Lunedì al Venerdì 17,00-22.00

4.6.2 Orario ricevimento del Dirigente Scolastico e delle Segreterie Dirigente Scolastico Dal Lunedì al Venerdì 11.00-13.00 Segreteria Amministrativa Lunedì 10.30-12.30

Mercoledì 10.30-12.30

Venerdì 10.30-12.30

Segreteria Didattica Lunedì 08.30-10.30

(Corso diurno) Mercoledì, Venerdì 10.00-12.00

Martedì 14.30-16.30

Segreteria Didattica Martedì 16.30-18.30

(Corso serale) Giovedì 16.30-18.30

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4.6.3 Organizzazione didattica: “Combattere la dispersione, favorire il successo scolastico e l’inclusione, promuovere le eccellenze”.

Uno dei punti essenziali della nostra mission è ridurre la dispersione e l’insuccesso scolastico,

nonché promuovere le eccellenze.

Utilizzando anche le risorse dell’organico di potenziamento istituito dalla legge 107/2015 saranno

attivate diverse strategie:

Classi aperte:

Gli allievi a rischio dispersione verranno coinvolti in orario curricolare in attività alternative finalizzate

a:

Promuovere e sviluppare la “formazione del cittadino” educando gli alunni alla legalità, al

rispetto delle differenze e al dialogo interculturale.

Favorire relazioni umane rispettose e solidali sviluppando l'acquisizione progressiva delle

regole fondamentali che consentono di “vivere in relazione con gli altri”, cioè collaborare

e partecipare, interagire in gruppo, gestendo la conflittualità e contribuendo alla

realizzazione delle attività collettive, nel riconoscimento dei diritti fondamentali altrui;

Educare a comportamenti sostenibili attraverso se stessi, gli altri e l’ambiente.

Uso consapevole delle tecnologia e dei social network, volto anche a contrastare episodi

di cyberbullismo.

Classi capovolte: la “Flipped Classroom”

I docenti del Righi hanno in programma una formazione specifica sulla nuova metodologia

didattica della flipped classroom che dovrebbe consentire di potenziare il loro intervento didattico,

dedicando più spazio al recupero individualizzato e alla cura delle eccellenze.

Una flipped classroom è un modello pedagogico nel quale le classiche lezioni e l’assegnazione

del lavoro da svolgere a casa, vengono capovolti. L’insegnante assegna per casa ai propri studenti

alcuni materiali multimediali da esaminare su un dato argomento, prima di trattarlo in classe. In

questo modo, poiché gli studenti hanno già un’infarinatura generale dei contenuti da

affrontare, si può dedicare il tempo a disposizione a scuola per dare chiarimenti, effettuare delle

esercitazioni e approfondire le conoscenze.

64

4.7 LA VALUTAZIONE

4.7.1 La Valutazione: aspetti normativi

La valutazione è un momento fondamentale della vita scolastica in quanto consente di verificare

costantemente la validità dei processi formativi in atto, al fine di favorire il raggiungimento di livelli

adeguati di apprendimento per ciascun alunno e di apportare eventuali correttivi didattici ed

organizzativi ove si rivelino punti critici nel percorso intrapreso.

La valutazione non è la media matematica dei voti conseguiti nelle varie discipline ma si articola nei

seguenti momenti:

diagnostica: in quanto accerta i prerequisiti indispensabili per un progetto educativo-

formativo;

sommativa: in quanto esprime un giudizio numerico sul percorso didattico dell’alunno;

formativa: in quanto mette in evidenza i cambiamenti positivi dell’alunno, coinvolgendolo in

un ruolo attivo di autovalutazione;

orientativa: in quanto tende a selezionare e a rafforzare le attitudini dell’alunno e a

maturare le sue capacità decisionali.

Nel procedere alla formulazione dei criteri di valutazione, in ottemperanza ai principi stabiliti nel DPR

122/09, il CdD, nelle sue articolazioni funzionali dei Dipartimenti, ha elaborato griglie di valutazione

della condotta e dei saperi disciplinari di seguito riportate.

4.7.2 La Valutazione: saperi essenziali

I singoli dipartimenti hanno individuato per ogni materia le conoscenze e le competenze fondamentali

che devono costituire il patrimonio irrinunciabile di ogni studente.

Le schede sui saperi essenziali vengono rielaborate ed aggiornate ogni anno e sono pubblicate sul sito

della scuola.

65

4.7.3 Valutazione finale e verifica dei risultati didattici

Gli studenti per essere ammessi alla valutazione finale non devono superare il 25 % di assenze

del monte ore previsto per l’anno scolastico (1056 h ). Sono previste deroghe deliberate dal CdD

per motivi certificati relativi a motivi di salute, gravi motivi familiari, partecipazione ad attività

sportive agonistiche.

L’allievo è promosso a giugno se consegue una valutazione sufficiente (non inferiore a 6/10) in

tutte le materie.

L’allievo che consegue allo scrutinio finale un massimo di due mediocrità (5/10) può essere

promosso e gli verrà assegnato un piano di recupero da svolgere nel periodo estivo.

L’allievo che allo scrutinio finale consegue un massimo di due insufficienze può ottenere la

sospensione di giudizio, partecipare quindi ai corsi estivi organizzati dalla scuola nel mese di giugno-

luglio oppure prepararsi autonomamente e sostenere successivamente, entro il 31 agosto, una prova

che accerti il superamento dell’insufficienza.

Gli allievi del quinto anno al termine dell’anno scolastico, per poter essere ammessi all’esame,

devono ottenere la sufficienza in tutte le materie.

Gli alunni del triennio promossi alla classe successiva conseguono ogni anno un “credito

scolastico” che costituisce la base del voto di diploma. Il credito viene assegnato secondo quanto

descritto dalla tabella seguente:

M

(media dei voti)

Terzo

anno

Quarto anno Quinto anno

6 3– 4 3– 4 4– 5

6 <M≤7 4– 5 4– 5 5– 6

7 <M≤8 5– 6 5– 6 6– 7

8 <M≤9 6– 7 6– 7 7– 8

9 <M≤10 7– 8 7– 8 8– 9

Il consiglio di classe, in casi in cui ritenesse necessario può, facendo valere la sua primaria ed

imprescindibile competenza nella valutazione della classe nel suo complesso, derogare dalle

indicazioni precedenti e valutare la possibilità di promuovere l’allievo pur al di fuori dei parametri

stabiliti, indicando le motivazioni didattiche formative in forma chiara ed inequivocabile.

66

4.7.4 Griglia per l’attribuzione del voto di condotta

Il comportamento degli studenti, valutato dal Consiglio di Classe, concorrerà alla valutazione

complessiva dello studente e, ai sensi del D.L. n. 137 del 01 settembre 2008, determinerà, se

insufficiente, la non ammissione alla classe successiva o la non ammissione agli Esami di Stato. Per

l’attribuzione del voto di condotta si propone una griglia comune, finalizzata a valutare il

comportamento degli alunni secondo criteri omogenei.

D

E

S

C

R

I

T

T

O

R

I

INDICATORI

Frequenz

a A

Comportamento

B

Partecipazione

C

Impegno

D

Voto

Assidua (n° assenze ≤ al 5% dei

giorni di lezione escluse quelle

per motivi scolastici).

Puntualità costante (fino a 2

ritardi e/o uscite anticipate a

quadrimestre).

Esemplare, spiccato

senso di

responsabilità e

affidabilità

Attenta, interessata, massima disponibilità a collaborare in modo propositivo, interazione proficua con compagni e docenti

Lodevole, costante, attenta cura del materiale scolastico, completa autonomia, precisione e puntualità nei lavori

9-10

Regolare (n° assenze ≤ 10%

dei giorni di lezione escluse

quelle per motivi scolastici)

Puntualità regolare (fino a 4

ritardi e/o uscite anticipate

a quadrimestre).

Corretto e responsabile

Attenta, interessata,

collaborazione

costruttiva, interazione

positiva con compagni e

docenti

Proficuo, costante,

attenta cura del

materiale

scolastico, buona

autonomia,

puntualità nei lavori

assegnati

8

Abbastanza regolare (n° assenze ≤ 15% dei giorni di lezione escluse quelle per motivi scolastici)

Puntualità abbastanza regolare

(fino a 6 ritardi e/o uscite

anticipate a quadrimestre

Vivace ma

complessivamente

corretto, senza

note o sanzioni

disciplinari sul

registro di classe.

Interessata e costante

ma non sempre attiva,

confronto ed

interazione corretta

con compagni e docenti

Assiduo, cura del materiale scolastico, puntualità nei lavori assegnati

7

Non molto regolare (n°

assenze

≤ 20% dei giorni di lezione

escluse quelle per motivi

scolastici)

Puntualità limitata (fino a 8

ritardi e/o uscite anticipate a

Generalmente

corretto, lievi note

disciplinari sul

registro di classe,

nessuna sanzione

disciplinare

Non sempre attiva,

confronto ed

interazione corretta

con compagni e docenti.

Regolare,

sufficiente cura

del materiale

scolastico,

svolgimento non

sempre puntuale dei

lavori assegnati

6

Molto irregolare (n° assenze

superiori al 20% delle ore

totali di lezione), molti ritardi

e/o uscite anticipate talvolta

prive di giustificazioni (più di

10 ritardi e/o uscite

anticipate a quadrimestre).

Scorretto, poco responsabile, ripetute note e sanzioni disciplinari sul registro di classe, allontanamento temporaneo dalla

Nulla, assenza di attenzione, gravi e ripetuti disturbi in classe.

Nullo, non esegue i

compiti, non porta il

materiale scolastico,

si disinteressa

completamente delle

attività didattiche, si

sottrae alle verifiche

5

67

4.7.5 Griglia di valutazione disciplinare

INDICATORI

D

E

S

C

R

I

T

T

O

R

I

Conoscenze Competenze Capacità Voto

Molto negativo Nessuna

Poche/pochissime

conoscenze

Non riesce ad applicare le

sue conoscenze e

commette gravi errori

Non è capace di effettuare

analisi e sintesi delle conoscenze

acquisite.

Non è capace di

1-2

Insufficiente Frammentarie e Riesce ad applicare le

conoscenze in compiti

semplici, ma commette

Errori anche gravi

Effettua analisi e sintesi solo

parziali ed imprecise.

Sollecitato e guidato

effettua valutazioni non

3-4

Mediocre Superficiali e non

del tutto

complete

Commette qualche errore

non grave nell’esecuzione di

compiti piuttosto semplici

Effettua analisi e sintesi ma

non complete ed

approfondite. Guidato e

sollecitato sintetizza le

conoscenze acquisite e sulla

5

Sufficiente Complete ma non

approfondite

Applica le conoscenze

acquisite ed esegue compiti

senza fare errori.

Effettua analisi e sintesi

complete, ma non

approfondite. Guidato e

sollecitato riesce ad

effettuare valutazioni anche

6

Discreto Complete ed

approfondite.

Esegue compiti complessi e sa

applicare i contenuti e le

procedure, ma commette

qualche errore non grave.

Effettua analisi e sintesi

complete ed approfondite.

Effettua valutazioni

autonome parziali, ma non

7

Buono Complete,

approfondite e

coordinate

Esegue compiti complessi e sa

applicare i contenuti e le

procedure, ma commette

qualche imprecisione.

Effettua analisi e sintesi

complete. Valuta

autonomamente, pur con

qualche incertezza.

8

Ottimo/eccellente Complete, approfondite,

coordinate, ampliate,

personalizzate

Esegue compiti complessi,

applica le conoscenze e le

procedure in nuovi contesti e

non commette errori.

Coglie gli elementi di un

insieme, stabilisce relazioni,

organizza autonomamente e

completamente le conoscenze

e le procedure acquisite.

Effettua valutazioni autonome,

complete, approfondite e

personali.

9-10

68

4.7.6 Modalità di comunicazione delle valutazioni

Il rendimento scolastico e il comportamento sono comunicati periodicamente alle famiglie

attraverso:

l’accesso personale al registro elettronico;

il documento di valutazione alla fine del primo e secondo periodo didattico, sempre in

formato elettronico;

Incontri periodici Scuola-Famiglia

segnalazioni scritte che il Coordinatore di Classe provvede ad inviare alle famiglie qualora il

Consiglio di classe lo ritenga opportuno;

la pubblicazione degli esiti finali successivi agli scrutini a conclusione dell’anno scolastico;

comunicazioni da parte dell’Ufficio di Segreteria.

4.7.7 Modalità di recupero delle carenze formative

Recupero in itinere

Utilizzando anche le risorse dell’organico di potenziamento istituito dalla legge 107/2015 il nostro

istituto ha previsto diverse modalità di sostegno agli allievi volte al recupero delle carenze

formative:

Classi aperte: nel corso delle attività curriculari diurne, in alcuni periodi dell’anno,

verranno organizzati gruppi interclasse di allievi di livello omogeneo che svolgeranno

attività di recupero, consolidamento e potenziamento.

Sportello didattico: si svolge in orario pomeridiano; gli alunni scelgono l’insegnante e

prenotano la lezione presso il collaboratore scolastico del piano addetto a tale compito; il

docente sceglie il giorno e l’ora in uno o piu giorni alla settimana; lo sportello terminerà il

15 di Maggio; dopo gli scrutini del 1° quadrimestre, lo sportello didattico sarà potenziato e

sarà rivolto prioritariamente agli studenti con carenze da recuperare.

Recupero estivo

Per gli studenti ai quali è stato sospeso il giudizio nello scrutinio di Giugno vengono effettuate

attività di recupero per facilitare il superamento dei Debiti Formativi, in particolare :

i docenti consegnano agli studenti programmi svolti ed indicazioni per lo studio estivo e

programmano prove comuni per classi parallele;

69

In un periodo compreso tra le ultime due settimane di Giugno e le prime due settimane di

Luglio, secondo un calendario stabilito dalla scuola, vengono organizzati corsi di recupero. Il

test di verifica volto ad accertare il superamento del debito formativo verrà effettuato nel

corso del mese di luglio dopo la conclusione dei suddetti corsi di recupero;

La frequenza è obbligatoria. Le famiglie degli studenti che non intendono avvalersi del

recupero estivo sono tenute a dichiararlo per iscritto in segreteria.

70

4.8 ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA (ruoli, funzioni, dipartimenti, commissioni)

4.8.1 Figure di Sistema

Staff di Presidenza: 1° Collaboratore, 2° Collaboratore, Responsabile della rete informatica di Istituto, Animatore Digitale, Figure Strumentali.

Funzioni Strumentali al Piano dell’Offerta Formativa

Le aree ed i docenti individuati sono cinque:

AREA 1: Coordinamento del Piano dell'0fferta Formativa

Revisione ed aggiornamento del P.T.O.F., documentazione e pubblicizzazione delle attività

dell’Istituto.

Attività di raccordo tra tutte le figure di sistema per garantire l’unitarietà delle attività svolte in

armonia col PTOF.

Coordinamento dell’attività di progettazione (raccolta ed analisi dei progetti, controllo della

coerenza dei progetti con il P.T.O.F.)

AREA 2: Supporto allo sviluppo professionale ed al lavoro dei docenti

Individuazione dei bisogni formativi dei docenti

Redazione del piano di formazione per i docenti e valutazione dell’efficacia dei progetti di

formazione realizzati

Supporto ai docenti nelle procedure della programmazione annuale e della sua verifica in

itinere, nella stesura della relazione finale disciplinare, nell’attività di elaborazione,

monitoraggio e rettifica degli strumenti per la valutazione oggettiva degli alunni

Accoglienza dei nuovi docenti e supporto ai docenti tutor.

AREA 3: Interventi e servizi per gli studenti

Elaborazione di una programmazione didattica relativa agli interventi di recupero, in

sinergia con i coordinatori di dipartimento ed i coordinatori di classe

Raccolta dati sui debiti formativi assegnati al termine dell’anno scolastico;

Definizione del calendario dei corsi di recupero extracurriculari

Divulgazione di tutte le informazioni relative a progetti, iniziative, concorsi di interesse per gli

studenti

71

Coordinamento delle attività extracurricolari: visite didattiche

Attività di ascolto per gli studenti e le famiglie

AREA 4: Orientamento

Orientamento in entrata:

a) Cura i rapporti con le scuole secondarie di primo grado del territorio e promuove la

collaborazione tra i docenti dei diversi ordini per facilitare il passaggio tra la scuola secondaria

di primo grado e la secondaria di secondo grado.

b) Promuove e predispone una serie di incontri con docenti degli ordini diversi delle scuole del

territorio per orientare gli alunni alla scelta del tipo di istruzione più adeguata.

c) Promuove incontri con i genitori degli alunni della scuola secondaria di primo grado per la

diffusione dell’offerta formativa della scuola.

Orientamento in itinere (passaggio dal primo al secondo biennio della secondaria di

secondo grado: scelta dell’articolazione)

Orientamento in uscita verso l’Università

Orientamento in uscita verso il mondo del lavoro

AREA 5: Valutazione del Sistema Scuola

Coordina il gruppo di Miglioramento per la stesura del RAV e del Piano di Miglioramento.

Esegue un monitoraggio in itinere sull’avanzamento delle azioni previste nel PdM

Cura l’organizzazione e lo svolgimento delle prove INVALSI

Relaziona al Collegio dei Docenti sulle azioni della valutazione di sistema.

Lo svolgimento delle attività delle funzioni strumentali può richiedere la collaborazione di un

gruppo di docenti per programmare e realizzare specifiche attività.

In particolare coerentemente con l’avvio del Sistema Nazionale di Valutazione (DPR n.80/2013) e con

la direttiva MIUR n.11/2014 si costituisce come supporto alla F.S. area 5 il Nucleo di Valutazione.

72

Altre figure di sistema necessarie al corretto funzionamento dell’Istituzione scolastica e nominate dal

DS sono:

• 1 Docente responsabile dei servizi di Biblioteca

• 1 Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (R.S.P.P.)

• 1 Docente responsabile del sito web dell’Istituto

• 3 Docenti componenti della Commissione Elettorale

• 1 Docente responsabile dell’Ufficio Tecnico

• 2 Docenti referenti dell’aula web/radio-TV

• 1 Docente responsabile per il CTI (Centro Territoriale per l’Inclusione) e coordinatore del gruppo GLHI

• I Docenti Coordinatori di Classe

• 1 Docente referente per CISCO

• I Docenti referenti per per l’Alternanza Scuola-Lavoro (1 docente per per ciascun indirizzo)

• I Coordinatori delle aree dipartimentali

Commissione valutazione crediti

La commissione, prevista dalla normativa dell’EDA, è stata costituita dal Dirigente Scolastico e

comprende, oltre al DS, il referente del corso serale e il I° collaboratore di presidenza. Compito

della Commissione è esaminare i curricoli e i patti formativi degli adulti iscritti al corso serale e le

proposte di attribuzione dei crediti formativi derivanti da competenze formali, non formali e

informali.

Organi Collegiali

L’Istituto si avvale, per la sua gestione democratica, degli Organi Collegiali previsti dal D.P.R. 416/74 e

dal D.P.R. 249/98 e successive modifiche ed integrazioni. In ottemperanza al DPR 88/2010 sono stati

istituiti i Dipartimenti Disciplinari, quali articolazioni funzionali del Collegio dei Docenti.

73

I Dipartimenti:

Effettuano la progettazione didattica

Elaborano i criteri comuni di valutazione del profitto e del comportamento degli alunni

Individuano gli obiettivi generali

Definiscono gli obiettivi minimi, i saperi essenziali, i metodi e gli strumenti degli interventi di

recupero

Procedono all’analisi dei libri di testo ai fini dell’adozione

Promuovono progetti ed iniziative

Contribuiscono alla stesura dei test d’ingresso dal primo e terzo anno ed alla definizione

dei test di fine anno.

Al coordinatore di Dipartimento compete: coordinare il dipartimento, riferire al D.S. e al

Collegio Docenti, collaborare con tutti i docenti Funzioni Strumentali, in particolare con la

F.S. per il P.T.O.F.).

Dipartimento Materie

Materie scientifiche (biennio)

Chimica

Fisica

Scienze

Scienze applicate

Tecnologia e disegno

Tecnologie informatiche

Materie umanistiche (biennio e triennio)

Lettere (biennio e Lingua straniera

Discipline giuridiche ed Religione

Scienze motorie

Matematica

Matematica biennio

Matematica triennio

Complementi di

Materie di indirizzo:

Informatica e Telecomunicazioni

Elettronica (Informatica)

Informatica

Sistemi

Materie di indirizzo: Elettronica

Elettrotecnica

ElettronicaE/T

Meccanica

Sistemi E/T

Telecomunicazioni

T.D.P.

Materie di indirizzo: Meccanica e meccatronica

Meccanica

Materie di indirizzo:

Chimica e biotecnologie ambientali

Chimica analitica

Chimica organica

Microbiologia

Fisica ambientale

74

Il Coordinatore di classe

All’interno dei Consigli di classe viene individuata la figura del Coordinatore di Classe che dovrà:

presiedere i Consigli di classe su delega del Dirigente Scolastico e designare un segretario

verbalizzatore;

verbalizzare, quando non presiede;

rilevare i casi di allievi in posizione critica riguardo a: evasione, dispersione, ritardi,

infrazioni disciplinari e profitto scadente in più discipline. Monitorare particolarmente

la frequenza degli allievi in obbligo scolastico e segnalare gli inadempienti per attivare la

procedura di legge.

curare la raccolta delle autorizzazioni per partecipazioni ad attività parascolastiche e/o

extrascolastiche;

raccogliere in tempo utile e revisionare il materiale necessario per procedere agli scrutini

quadrimestrali e finali.

Ambiti di partecipazione dei Genitori ai Consigli di Classe (CC)

Ottobre: elezione dei rappresentanti dei genitori nei CC e successivo insediamento

Novembre: incontro pomeridiano del CC con i genitori

Febbraio: incontro pomeridiano del CC con i genitori

Aprile: incontro pomeridiano del CC con i genitori

Riunione dei CC per i libri di testo

Giugno: incontro dei coordinatori di classe con i genitori degli alunni respinti o

con giudizio sospeso

Organo di garanzia per le impugnazioni delle sanzioni disciplinari

L’ organo di garanzia per le impugnazioni delle sanzioni disciplinari è previsto dall'art. 5, commi

2 e 3 dello Statuto delle studentesse e degli studenti.

Tale organo è presieduto dal Dirigente Scolastico, ed è costituito inoltre da :

n.1 Docente designato dal Consiglio d’Istituto

n. 1 Genitore eletto dai genitori

n. 1 Alunno eletto dagli alunni

75

5. FABBISOGNO DI ORGANICO

5.1 Posti comuni e di sostegno

SCUOLA SECONDARIA SECONDO GRADO natf02000t diurno

Classe di concorso/ sostegno

a.s. 2016-17 a.s. 2017-18 a.s. 2018-19 Motivazione: indicare il piano delle classi previste e le loro caratteristiche

A012 13 (1) 14 15 Nell’anno scolastico 2016/2017 sono presenti n° 37 classi. La previsione per gli anni successivi viene effettuata sulla base delle statistiche degli ultimi 3 anni e sulla base del naturale proseguimento verticale delle classi esistenti nell’anno scolastico 2016/17.

A026 9 (1) 10 10

AB24 8 (2) 9 9

A020 4 (1) 4 4

A034 4 4 5

A050 4 (1) 4 5

A037 3 3 3

A046 5 (3) 5 5

A041 8 9 10

A040 6 6 6

A042 3 4 4

A048 4 5 5

B016 4 5 6

B017 2 3 3

B012 2 3 3

B003 1 1 2

B015 3 3 3

IRC 2 3 3

Sostegno 15 15 15

TOTALE 100 110 116

Tra parentesi il numero di docenti coinvolti in attività di ampliamento dell’offerta formativa

SCUOLA SECONDARIA SECONDO GRADO natf02507serale

Classe di concorso/ sostegno

a.s. 2016-17 a.s. 2017-18 a.s. 2018-19 Motivazione: indicare il piano delle classi previste e le loro caratteristiche

A012 2 3 3 Il corso serale ha avuto un andamento in crescita dagli ultimi tre anni ad oggi ; la nuova normativa dei CIPIA ha consentito, attraverso una progettazione trasversale, una sinergia con il mondo del lavoro e le esigenze degli adulti del territorio.

A026 1 2 2

AB24 1 1 1

A020 1 1 1

A050 1 1 1

A040 4 4 4

B015 2 2 2

A041 1 1 1

A037 1 1 1

TOTALE 14 16 16

76

5.2 Posti per il personale amministrativo e ausiliario, nel rispetto dei limiti e dei

parametri come riportati nel comma 14 art. 1 legge 107/2015.

Tipologia n.

Assistente amministrativo 7

Collaboratore scolastico 12

Assistente tecnico e relativo profilo (solo scuole superiori)

10

DSGA 1

77

6. FABBISOGNO DI ATTREZZATURE E INFRASTRUTTURE MATERIALI

6.1 Risorse strutturali della scuola

La sede scolastica occupa una superficie coperta di circa 12000 mq più un ampio spazio

circostante adibito in parte ad area libera ed in parte a parcheggio. Il suo sviluppo verticale è di quattro

piani f.t più un piano interrato.

Gli Uffici (presidenza, ufficio del 1° Collaboratore, segreteria didattica ed amministrativa, ufficio

tecnico) sono posti a piano terra. L’ufficio dei Collaboratori del Dirigente Scolastico e la sala

insegnanti sono al primo piano.

Complessivamente sono attivi 44 aule e 20 laboratori dislocati sui vari piani con il criterio di

raggruppare in aree fisicamente vicine laboratori della medesima area disciplinare.

Una tensostruttura, una sala ping-pong e una palestra necessarie per le attività sportive, che

consentono un adeguato utilizzo degli spazi interni ed esterni.

Un'aula al piano terra, dotata di LIM e tablet, è dedicata all’apprendimento o aggiornamento dei

docenti relativamente alle nuove metodologie didattiche.

Un'aula - teatro di 250 posti con annessa una sala-museo.

Una biblioteca con sala lettura con circa 7000 libri per consultazione. In particolare la biblioteca è

composta da:

una sala conservazione libri dove sono collezionati libri di lettura, saggi e libri tecnico scientifici;

una sala lettura consultazione con sei postazioni internet ed attrezzata per video proiezioni;

un’aula da 40 posti per conferenze, visione film e programmi televisivi.

Un punto di ristoro al piano terra.

Infrastrutture di rete tra le più moderne del Sud Italia: i collegamenti tra tutti i computer della scuola

avvengono tramite dorsale ottica cablata e Wi-FI, la connessione a Internet è realizzata attraverso il

GARR ad altissima velocità.

78

Gli spazi che ospitano le infrastrutture in dotazione all’Istituto sono così distribuiti:

Infrastrutture dedicate alle discipline tecniche Quantità Descrizione 3 Laboratorio di Informatica (II° biennio + V° anno) 3 Laboratorio di Elettronica 1 Laboratorio di Sistemi per elettronica e meccatronica 1 Laboratorio di Informatica (Primo anno) 1 Laboratorio di Tecnologia e Disegno

1 Tecnologie meccaniche di processo e prodotto CATIA

1 Tecnologie e progettazione di sistemi elettrici ed elettronici Tecnologie e progettazione di sistemi automatici e

Infrastrutture dedicate alle discipline scientifiche Quantità Descrizione 2 Laboratorio di Fisica

1 Laboratorio di Chimica biennio 1 Laboratorio di Chimica triennio 1 Laboratorio di Scienze

Infrastrutture dedicate alle discipline umanistiche e alle attività motorie Quantità Descrizione 2 Laboratorio linguistico (I° biennio/II° biennio + V° anno) 2 Palestra 1 Tensostruttura

Infrastrutture a supporto delle attività didattiche Quantità Descrizione 1 Aula multimediale - Laboratorio delle Tecnologie dell' informazione e

della comunicazione (ICT) 1 Laboratorio di simulazione dei processi produttivi - Aula multimediale – Web

Radio 1 Aula convegni

A causa della rapida evoluzione tecnologica ogni anno si rende necessario un adeguamento

puntuale delle attrezzature informatico/elettroniche

Per una migliore offerta formativa si reputano necessarie le seguenti azioni:

Allestimento di aule per la sperimentazione delle nuove tecnologie didattiche

Ammodernamento e potenziamento di laboratori obsoleti

Allestimento di un Laboratorio di Microbiologia con almeno 25 postazioni

79

Acquisto di strumenti, reagenti e vetreria per i laboratori di Chimica, con particolare riguardo

all’indirizzo di Chimica, Materiali e Biotecnologie ambientali

Postazioni PC multimediali e in rete in Biblioteca

Per realizzare l’adeguamento strutturale degli ambienti di apprendimento si utilizzeranno le risorse

finanziare provenienti al Piano integrato degli interventi del Fondo Sociale Europeo (FSE)

“Competenze per lo sviluppo” e del FESR “Ambienti per l’apprendimento” del Programma Operativo

Nazionale (PON), fondi MIUR, finanziamenti EELL.

80

7. PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITA’ FORMATIVE RIVOLTE AL PERSONALE

7.1 Formazione del personale docente

L’attività di formazione e aggiornamento, in un processo di miglioramento sia metodologico- didattico

che di tipo contenutistico-disciplinare, finalizzato alla ricerca di modalità di intervento formativo più

efficaci, diversificate, inclusive, diviene azione fondamentale nella quale investire risorse e condividere

idee. Nell’ottica di una sempre maggiore personalizzazione dell’apprendimento sarà utile andare sempre

più verso l’integrazione della lezione frontale con nuove modalità di docenza che prevedano anche la

modalità dell’apprendimento cooperativo e la didattica laboratoriale, utilizzando anche le opportunità

messe a disposizione dalle moderne tecnologie, più vicine al vissuto quotidiano degli studenti.

Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD)

L’ITI “A. Righi” è Scuola Polo della rete regionale per la formazione degli animatori digitali.

Coerentemente con quanto previsto dal PNSD l’Animatore Digitale del nostro Istituto ha realizzato un

apposito spazio WEB sul sito della scuola al fine della condivisione del PNSD con l’intero corpo docente e

per avviare una seria riflessione in merito. E’ stato effettuato un sondaggio tra i docenti i cui risultati,

unitamente a quelli emersi dall’analisi del RAV, hanno permesso di individuare ciò di cui hanno bisogno gli

insegnanti del nostro istituto in termini di innovazione (mediante le tecnologie ma non solo) sia

nell’immediato che nei prossimi tre anni. L’Animatore Digitale ha progettato interventi di formazione

specifici (All. n. 4), attività formative trasversali rivolte al personale che, anche per una questione di

economie di scala, sono indicati in ordine di priorità:

1. Formazione sull’uso degli strumenti digitali di base da utilizzare nella didattica.

2. Formazione su un cloud d’Istituto (Google apps for Education).

3. Formazione per l’uso di software open source per la LIM.

4. Formazione sulla metodologia della flipped classroom.

5. Formazione sulla digitalizzazione e dematerializzazione dei documenti delle segreterie pertutto il personale addetto.

6. Formazione del personale ATA per la manutenzione/asssitenza delle apparecchiature digitalidella scuola

7. Formazione per l’uso del coding, utile all’Introduzione al pensiero computazionale, nella

didattica compreso in quella del Sostegno e contro la dispersione scolastica.

8. Formazione per un migliore utilizzo degli ampliamenti digitali dei testi in adozione.

9. Formazione sulla sicurezza e la privacy in rete per tutto il personale.

Il finanziamento è previsto nell’”Azione #25 - Formazione in servizio per l’innovazione didattica e

organizzativa”. Il PON interverrà con un finanziamento di 25 milioni di euro nel 2016 e di 15

81

milioni a decorrere dal 2017 fino al 2020 per un totale di 85 milioni di euro. A queste risorse si

aggiungono 10 milioni di euro annui a decorrere dal 2016 e fino al 2020, per un totale di 50 milioni di

euro, rinvenienti dai finanziamenti per la formazione previsti dalla Legge 107/15.

Ulteriori interventi per la formazione del personale docente

Il nostro Istituto oltre a quelli previsti in relazione al PNSD ha inoltre intenzione di attivare i

seguenti interventi:

Corsi di formazione/aggiornamento sull’uso degli spazi laboratoriali e delle strumentazioni

presenti nei laboratori per l’implementazione della dimensione pratico-esperienziale della

didattica.

Corsi di formazione/aggiornamento disciplinari e/o interdisciplinari, a carattere

contenutistico e/o metodologico-didattico.

Corsi di formazione sull’inclusione degli alunni con BES (in particolare con DSA).

Corsi di formazione, riservati principalmente ai docenti tutor di classe, sull’alternanza

scuola-lavoro.

Corsi di formazione e/o aggiornamento sulla sicurezza.

Corsi di formazione sul primo soccorso e sull’uso di dispositivi di salvataggio.

Giovani della Campania per l'Europa: Diritti, Ambiente, Dieta mediterranea e Agricoltura

Tre percorsi di formazione destinati esclusivamente ai docenti in servizio delle scuole secondarie

di secondo grado, statali e paritarie, della Regione Campania, per accrescere le conoscenze e

competenze sui temi Diritti, Ambiente, Dieta mediterranea e Agricoltura, di forte rilevanza europea,

identitaria della Campania e a forte valenza educativa, al fine di sviluppare competenze e promuovere

pratiche virtuose nei comportamenti giovanili. Dopo il reclutamento dei docenti da formare, da

realizzarsi d’intesa con il MIUR - USR per la Campania, gli stessi parteciperanno ad uno dei percorsi

formativi. L'obiettivo dell'intervento è accrescere la cultura dell'appartenenza e dell'integrazione

euromediterranea e favorire la sensibilizzazione e la condivisione su alcuni temi, come i diritti,

l'ambiente, la dieta mediterranea e l'agricoltura, di forte rilevanza per veicolare competenze e

pratiche virtuose dirette ad orientare i comportamenti giovanili alla promozione di uno sviluppo

sostenibile e di una crescita responsabile delle nuove generazioni. I partecipanti saranno suddivisi in

tre gruppi che parteciperanno a tre diversi percorsi formativi declinati in 7 giornate di attività (cinque

dedicate a ciascun percorso e due comuni). I percorsi saranno strutturati con modalità e tempi

82

coerenti con le esigenze del corpo docente e riguarderanno aspetti contenutistici e pedagogici per

accrescere non solo le competenze tecniche sui temi oggetto dell'azione, ma anche le relative

competenze educative.

Ambiti formativi: Alternanza scuola-lavoro; Cittadinanza attiva e legalita'; Conoscenza e rispetto della

realta' naturale e ambientale; Didattica e metodologie

Destinatari: Docenti scuola secondaria II grado

Mappatura delle competenze: L'iniziativa costituisce la I fase, dedicata alla "Formazione dei Formatori"

di una Azione più ampia ed articolata, all'esito della quale sarà bandito un concorso, per la

progettazione e realizzazione da parte di giovani alunni del biennio e del triennio, di elaborati sulle

tematiche Diritti, Ambiente, Dieta mediterranea e Agricoltura. In questa seconda fase risulterà molto

importante trasferire e mutuare le competenze che i docenti avranno in corso di acquisizione per le

attività previste nella prima fase del progetto. I progetti dovranno prevedere la realizzazione di un

prodotto finale che racconti le attività realizzate e i risultati ottenuti (sono ammessi tutti gli strumenti

multimediali possibili).

Metodi di verifica finale: Test a risposta multipla. Durata (ore): 33. Frequenza necessaria (ore): 23

7.2 Personale ATA

Il personale ATA è una risorsa necessaria per la funzionalità dei servizi scolastici e per consentire la

realizzazione delle attività previste del POF.

I percorsi formativi permettono di acquisire le competenze necessarie per fare al meglio il proprio

lavoro e offrire all’utenza un servizio di qualità. Il nostro Istituto ha intenzione di attivare:

Corsi di formazione e/o aggiornamento sulla sicurezza e sulle tecniche di primo soccorso.

Corsi di formazione specifici per gli Assistenti Tecnici di laboratorio sull’uso degli spazi

laboratoriali, delle strumentazioni presenti nei laboratori, dei nuovi software.

Corsi di formazione per gli Assistenti Amministrativi su fatturazione elettronica, certificazione

crediti, gare di appalto, gestione personale e alunni, segreteria digitale, sito Web.

83

Allegati:

1. Atto di indirizzo del Dirigente Scolastico

2. Piano Annuale per I’ Inclusione

3. Piano di Miglioramento

4. Piano di intervento per il PNSD

5. Organigramma

6. Regolamento d’Istituto

7. Patto di Corresponsabilità

All. 1

Unione .Europea Regione Campania Provincia di Napoli Comune di Napoli

Certificato n° Cert

16170-2005 AQ-NPL- SINCERT

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE

“ AUGUSTO RIGHI “ FUSIONE TRA ITIS A. RIGHI e ITIS VIII dal 01/09/1998

MECCANICA, MECCATRONICA ED ELETTRONICA ED

ENERGIA ELETTROTECNICA

CHIMICA E INFORMATICA E

BIOTECNOLOGIE AMBIENTALI TELECOMUNICAZIONI

VIALE KENNEDY N. 112 - 80125 NAPOLI -Tel.: centralino e Fax 0815705385 / 01

Test center

Local

Academy

CODICE MINISTERIALE: NATF02000T CODICE FISCALE: 80026980633 CC B.:201260 BNL Ag. 8 NAPOLI ABI:01005 CAB:03408 IBAN = IT26 J010 0503 4080 0000 0201 260 c/c postale 331801

Posta elettronica: e-mail istituto = [email protected] Pagina Web Istituto = www.itirighi.it

Prot. n.5321

Napoli, lì 14/12/2015

AL COLLEGIO DEI DOCENTI

E P.C. AL CON“IGLIO D’I“TITUTO AI GENITORI

AGLI ALUNNI

AL PERSONALE ATA

ATTI ALBO

OGGETTO: ATTO D’INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA EX

ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015.

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

- VI“TA la legge . del . . d’o a i poi: Legge , e a te la Riforma del

sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle

disposizioni legislative vigenti ; - PRE“O TTO he l’a t ͘ della p edetta legge, ai o i -17, prevede che:

1) le istituzioni scolastiche predispongono, entro il mese di ottobre dell'anno

scolastico precedente il triennio di riferimento, il piano triennale dell'offerta

fo ativa d’o a i poi: Piano);

All. 1

2) il piano deve essere elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi

per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti

dal dirigente scolastico;

il pia o è app ovato dal o siglio d’istituto; 4) esso vie e sottoposto alla ve ifi a dell’U“R pe a e ta e la o pati ilită o i li iti d’o ga i o asseg ato e, all’esito della ve ifi a, t as esso dal edesi o USR al MIUR;

5) una volta espletate le procedure di cui ai precedenti punti, il Piano verrà

pubblicato nel portale unico dei dati della scuola;

- TENUTO CONTO delle p oposte e dei pa e i fo ulati dal CT“ dell’Istituzio e Scolastica

EMANA

ai sensi dell’a t ͘ del DPR /99, osì o e sostituito dall’a t ͘ o a della legge 13.7.2015, n. 107, il seguente

Atto d’i dirizzo

per le attività della scuola e le scelte di gestione e di amministrazione

1) Le priorità, i traguardi e gli obiettivi individuati dal rapporto di autovalutazione

RAV e il o segue te pia o di iglio a e to di ui all’a t ͘ , o a , del Decreto del Presidente della Repubblica 28.3.2013 n.80 dovranno costituire

parte integrante del Piano;

2) Nel defi i e le attivită pe il e upe o ed il pote zia e to del p ofitto, si te ă o to dei isultati delle ilevazio i INV L“I elative all’ a o i:

i italia o il pu teggio edio dell’ Istituto è aggiore di 7.2 punti rispetto a

quello delle scuole con background familiare simile, è in linea con il

punteggio medio della Campania e del Sud ma è inferiore di 6.2 punti

rispetto alla media nazionale;

i Mate ati a il pu teggio edio dell’ Istituto è aggio e di . pu ti rispetto a quello delle scuole con background familiare simile, di 3.5 punti al

di sopra del punteggio medio della Campania, di poco superiore a quello del

Sud ma inferiore di 3.9 punti rispetto alla media nazionale.

All. 1

“i itie e, pe ta to, e essa io po e o e o iettivo ell’ a o di uesto triennio migliorare le performance nei test INVALSI in entrambe le discipline,

riducendo lo scarto dalla media nazionale a non più di 3 punti in Italiano e a

non più di un punto in Matematica.

3) Le proposte ed i pareri formulati dagli enti locali e dalle diverse

realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio e

che confluiscono nel CTS della scuola , nonché dagli organismi e dalle

associazioni dei genitori e degli studenti di cui tener conto nella formulazione

del Piano sono i seguenti :

potenziare nel curricolo la didattica per competenze per dare agli

alunni diplomati una formazione rispondente alle esigenze delle

aziende del territorio;

potenziare la didattica orientativa per rendere gli allievi consapevoli

della realtà esterna sia per il mondo del lavo o he dell’u ive sità

evidenziare le curvature nei curricoli rispondenti alle sollecitazioni

del mondo del lavoro per particolari indirizzi

4) Il Piano dovrà fare particolare riferimento alle indicazioni della legge 107

del 2015 ed in particolare:

Il Pia o T ie ale dell’Offe ta Fo ativa va i teso o e documento ostitutivo dell’ide tità culturale dell' Istituzione

Scolastica. A partire da una vision e da una mission condivise, deve

esplicitare gli obiettivi che l'Istituto intende perseguire e deve

delineare, nella forma di un programma esaustivo e coerente, la

struttura del curricolo, le attività proposte, la logistica organizzativa,

l'impostazione metodologico- didattica, le modalità di valutazione, le

forme di utilizzo, promozione e valorizzazione delle risorse umane,

le forme i modi e i tempi del rapporto con i genitori e il territorio,

con particolare attenzione, data la peculiarità tecnica dei percorsi di

studio di questo Istituto, al mondo del lavoro.

All. 1

La strutturazione del PTOF non può inoltre prescindere dalla

necessità di:

1. operare affinché l'ambiente risulti ben organizzato e il clima relazionale

improntato al rispetto, alla condivisione delle regole di convivenza,

all'onestà, alla solidarietà, al riconoscimento delle responsabilità ma

anche dei meriti individuali; ricercare in tal senso un miglioramento

continuo;

2. stimolare negli studenti un positivo senso di appartenenza al gruppo, il

rispetto dei ruoli e dell' istituzione che devono sempre accompagnarsi

alla capacità critica e alla possibilità di esercitare democraticamente i

propri diritti;

3. programmare le attività del primo biennio curando con la massima

attenzione l'integrazione del gruppo classe, lo sviluppo delle

abilità metacognitive, la maturazione delle competenze necessarie

ad un costruttivo approccio allo studio autonomo;

4. incardinare tra loro strettamente il primo e secondo biennio in modo

tale che le competenze acquisite nei primi due anni di studio e la

conoscenza di alcuni nuclei tematici fondanti possano positivamente

supportare il primo approccio alle materie tecnico-scientifiche del

secondo biennio;

5. affo za e la ost uzio e del u i olo ve ti ale e o izzo tale d’istituto, in modo tale che l'attenzione agli aspetti interdisciplinari e di

correlazione tra diverse discipline dello stesso anno di corso e la linea di

coerenza interna di una stessa disciplina in diverse annualità del percorso

di studi, permettano la migliore realizzazione dei diversi profili in uscita

in esito al quinto anno, con particolare attenzione alle discipline tecniche

professionalizzanti rispetto alle singole articolazioni degli indirizzi di

studio,

6. pote zia e l’offe ta formativa rivolta agli adulti, con particolare

attenzione alla stipula dei patti formativi individualizzati e al

riconoscimento dei crediti formali, informali e non formali, alla luce della

nuova normativa di riferimento, in rapporto con la rete del CIPIA di

appartenenza;

All. 1

7. supe a e la di e sio e t as issiva dell’i seg a e to e odifi a e l’i pia to etodologi o i odo da o t i ui e fattiva e te,

edia te l’azio e didatti a, allo sviluppo delle competenze

chiave per l'apprendimento permanente (Raccomandazione

2006/962/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 dicembre

2006, relativa a competenze chiave per l'apprendimento permanente -

G. U. L 394 del 30.12.2006, pag. 10);

8. operare per la reale personalizzazione dei curricoli, sia in termini di

supporto agli alunni in difficoltà che di sviluppo delle potenzialità, delle

attitudini e della valorizzazione delle eccellenze; monitorare e

intervenire tempestivamente sulle situazioni a rischio;

9. rafforzare il ruolo dei Dipartimenti intesi quale luogo di confronto, di

programmazione, di decisione collegiale e potenziare il ruolo delle

Funzioni Strumentali;

10. valutare con attenzione il problema dell'insuccesso scolastico,

soprattutto nel primo biennio e programmare iniziative che possano

migliorarne l'esito, attivandosi, se necessario, anche per possibili

passaggi ad altri percorsi di studio; implementare in tal senso la verifica

dei risultati operando anche a distanza come strumento di revisione,

correzio e, iglio a e to dell’offe ta formativa e del curricolo;

11. migliorare il sistema di comunicazione, la socializzazione e la condivisione

tra il personale, gli alunni, le famiglie delle informazioni e delle

conoscenze interne ed esterne relative agli obiettivi attesi e conseguiti,

alle modalità di gestione;

12. accrescere la qualità delle forme di collaborazione con il territorio: reti,

accordi, progetti, per migliorare vari aspetti dell'offerta educativa

e formativa dell'Istituto;

13. ge e alizza e l’uso delle te ologie digitali t a il pe so ale e iglio a e la competenza;

14. progettare un uso funzionale delle dotazioni tecnologiche dell'Istituto,

riconducendo le eventuali esigenze di rinnovo delle strumentazioni ad

una progettazione condivisa e strettamente correlata alle scelte

didattiche operate dai Dipartimenti;

15. sostenere la formazione e l'autoaggiornamento per la diffusione

dell’i ovazio e etodologi o-didattica;

16. implementare i processi di dematerializzazione e trasparenza

amministrativa;

All. 1

17. monitorare con attenzione le esigenze e i suggerimenti espressi dal

mondo del lavoro; ricercare con esso collaborazioni attive per quanto

attiene alla necessità di organizzare iniziative che, dalla semplice visita

in azienda, possano divenire uno stimolo alla realizzazione di progetti

didattici e di esperienze di alternanza scuola lavoro o stage estivo;

18. dedicare particolare attenzione all'orientamento degli studenti in

ingresso, in uscita e nel corso del secondo anno per la scelta

dell'articolazione di studio, affinché le iscrizioni degli studenti

rispondano alle loro potenziailtà e ai loro interessi;

19. consolidare il rapporto con l'Università e l'Istruzione Tecnica Superiore

per trarne stimolo scientifico e didattico e per favorire l'orientamento

degli studenti diplomati;

20. rafforzare la dimensione internazionale nell'ambito del corso di studi,

favorendo in tal modo il potenziamento delle competenze comunicative

in lingua inglese, senza trascurare la possibilità di offrire agli studenti

occasioni di studio di altre lingue europee;

21. operare in modo da garantire tanto la sicurezza dei lavoratori e degli

studenti ad essi equiparati, quanto la diffusione della cultura della

sicurezza

Per ciò che concerne attrezzature e infrastrutture materiali occorrerà

tenere presente che :

è necessario ottimizzare ed eventualmente potenziare gli strumenti

per una didattica multimediale in quanto essa permette di essere più

vicina alle esigenze degli studenti nativi digitali e di potenziare

metodologie che rispondano ai diversi stili di apprendimento

sono necessarie la manutenzione e il potenziamento dei laboratori, in

particolare quelli relativi alle discipline di indirizzo del secondo biennio e

o oe io fi ale e l’adegua e to di uelli elativi ai uovi i di izzi (microbiologia, meccatronica )

All. 1

per ciò che concerne i posti di organico, comuni e di sostegno, il

fabbisogno per il triennio di riferimento è così definito: CL.

CONC.

DIURNO

SERALE

A013 6 1

A029 5

A034 6 5

A038 5

A042 9

A047 9 2

A050 13 2

A060 4

A071 4

A346 9 1

C240 3

C260 4 2

C290 1

C310 5

C320 3

A019 5

A020 3

AD01 4

AD02 2

AD03 3

AD04 1

TOTALE 104 13

TOTALE 117

All. 1

Nell’ela orazio e del Pia o si ra o a da di

affo za e i p o essi di ost uzio e del u i olo d’istituto ve ti ale e

a atte izza te l’ide tită dell’istituto;

strutturare i processi di insegnamento-apprendimento in modo che essi

rispondano esattamente alle Indicazioni Nazionali ed ai Profili di competenza

prevedere iniziative per monitorare ed intervenire tempestivamente sugli

alunni a rischio (a partire da una segnalazione precoce di casi potenziali DS /

BES/ dispersione);

prevedere iniziative per il recupero e il pote zia e to ͘ Dov a o esse e

programmati sportelli didattici , sperimentate tipologie di i seg a e to asate su lassi ape te, a he te e do o to delle possi ilită offe te

dall’o ga i o di pote zia e to ͘Pa ti ola e atte zio e dov ă essere posta nella

redazione di eventuali PDP prevedendo azioni tempestive e adeguate al

recupero degli svantaggi;

Cu a e l’o ie ta e to i e t ata att ave so i iziative volte a pote zia e la

continuità del u i olo ve ti ale, l’o ie ta e to i iti e e att ave so la didatti a o ie tativa e l’o ie ta e to i us ita p evede do dive se i iziative di placement;

Promuovere la valorizzazione del merito scolastico e dei talenti, anche

attraverso la pa te ipazio e ad attivită o e E as us plus, )e oRo oti s Cu a e il pote zia e to della Li gua i glese att ave so attivită fi alizzate al

conseguimento di certificazioni linguistiche e il potenziamento della

metodologia CLIL;

programmare e progettare percorsi di alternanza scuola-lavoro coerenti con

gli indirizzi di studio individuando figure sensibili;

prevedere azioni per sviluppare e migliorare le competenze digitali degli

alu i e del pe so ale e ga a ti e l’attuazio e del Pia o Nazio ale “ uola Digitale; potenziare la didattica laboratoriale; definire ruolo e funzioni

dell’a i ato e digitale; elaborare un piano di formazione del personale scolastico docente e T

coerente coi bisogni rilevati e funzionale alla realizzazione degli obiettivi

indicati nel Piano di Miglioramento e nel R V;

All. 1

Nell’a plia e to dell’Offerta For ativa prevedere: Il p osieguo delle attivită relative a Digital Video Maker

Cisco systems

Catia

1) I criteri generali per la programmazione educativa, per la programmazione e

l'attuazione delle attività parascolastiche, interscolastiche, extrascolastiche,

giă defi iti ei p e ede ti a i s olasti i dal o siglio d’istituto e e epiti ei POF di quei medesimi anni, che risultino coerenti con le indicazioni di cui ai

p e ede ti pu ti e pot a o esse e i se iti el Pia o 2) I progetti e le attività sui uali si pe sa di utilizza e do e ti dell’o ga i o del potenziamento devono fare esplicito riferimento a tale esigenza motivandola

e defi e do l’a ea dis ipli a e oi volta.͘ “i te à o to del fatto he l’o ga i o di potenziamento deve servire anche alla copertura delle supplenze brevi e

ui di si evite à di asso i e sui p ogetti l’i te a uota dispo i ile. 3) Per tutti i progetti e le attività previsti nel Piano, devono essere indicati i livelli

di partenza sui quali si intende intervenire, gli o iettivi ui te de e ell’a o del triennio di riferimento, gli indicatori quantitativi e/o qualitativi utilizzati o

da utilizzare per rilevarli.

4) Il Piano dovrà essere predisposto a cura della Funzione Strumentale a ciò

designata, eventualmente affiancata dal gruppo di lavoro individuato, entro il

ge aio p ossi o, pe esse e po tata all’esa e del ollegio stesso ella seduta del ge aio, he ğ fi d’o a fissata a tal fi e ͘

I TI AUGUSTO RI GHI - NAPOLI a.s. 2018/ 2019

Piano Annuale per l’I nclusione

Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità

A. Rilevazione dei BES presenti nell’a.s. 2018/ 2019: n°

1. disabilità certificate (Legge 104/ 92 art. 3, commi 1 e 3) 24 minorati vista 2 minorati udito

Psicofisici 22 2. disturbi evolutivi specifici 31

DSA 28 ADHD/ DOP

Borderline cognitivo 3

Altro

3. svantaggio ( indicare il disagio prevalente) 95

Socio-economico

Linguistico-culturale 5

Disagio comportamentale/ relazionale 90

Altro

Totali 150 % su popolazione scolastica 20

N° PEI redatti dai GLHO 23 N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria 27

N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria 6

B. Risorse professionali specifiche Prevalentemente utilizzate in… Sì / No

I nsegnanti di sostegno Attività individualizzate e di

piccolo gruppo SI

Attività laboratoriali integrate

(classi aperte, laboratori protetti,

ecc.)

SI

AEC Attività individualizzate e di

piccolo gruppo SI

Attività laboratoriali integrate

(classi aperte, laboratori protetti,

ecc.)

SI

Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate e di

piccolo gruppo SI

Attività laboratoriali integrate

(classi aperte, laboratori protetti,

ecc.)

NO

Funzioni strumentali / coordinamento 1 Referenti di I stituto (disabilità, DSA, BES) 1

Psicopedagogisti e affini esterni/ interni 1/ 1 Docenti tutor/ mentor 0

Altro:

Altro:

C. Coinvolgimento docenti curricolari Attraverso… Sì / No

Coordinatori di classe e simili

Partecipazione a GLI SI Rapporti con famiglie SI Tutoraggio alunni SI Progetti didattico-educativi a

prevalente tematica inclusiva SI

Altro:

Docenti con specifica formazione

Partecipazione a GLI SI Rapporti con famiglie SI Tutoraggio alunni SI Progetti didattico-educativi a

prevalente tematica inclusiva SI

Altro:

Altri docenti

Partecipazione a GLI SI Rapporti con famiglie SI Tutoraggio alunni SI Progetti didattico-educativi a

prevalente tematica inclusiva SI

Altro:

D. Coinvolgimento personale ATA

Assistenza alunni disabili SI Progetti di inclusione / laboratori integrati

Altro:

E. Coinvolgimento famiglie

Informazione / formazione su genitorialità e

psicopedagogia dell’età evolutiva SI

Coinvolgimento in progetti di inclusione SI Coinvolgimento in attività di promozione

della comunità educante SI

Altro:

F. Rapporti con servizi sociosanitari territoriali e istituzioni deputate alla sicurezza. Rapporti con CTS / CTI

Accordi di programma / protocolli di intesa

formalizzati sulla disabilità SI

Accordi di programma / protocolli di intesa

formalizzati su disagio e simili SI

Procedure condivise di intervento sulla

disabilità SI

Procedure condivise di intervento su

disagio e simili SI

Progetti territoriali integrati SI Progetti integrati a livello di singola scuola SI

Rapporti con CTS / CTI SI Altro:

G. Rapporti con privato sociale e volontariato

Progetti territoriali integrati SI

Progetti integrati a livello di singola scuola SI

Progetti a livello di reti di scuole

H. Formazione docenti

Strategie e metodologie educativo-

didattiche / gestione della classe SI

Didattica speciale e progetti educativo-

didattici a prevalente tematica inclusiva SI

Didattica interculturale / italiano L2 SI Psicologia e psicopatologia dell’età

evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.) SI

Progetti di formazione su specifiche

disabilità (autismo, ADHD, Dis. Intellettive,

sensoriali…) SI

Altro:

Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati* : 0 1 2 3 4

Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo X

Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento

degli insegnanti X

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; X

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola X

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola,

in rapporto ai diversi servizi esistenti; X

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare

alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative; X

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi

formativi inclusivi; X

Valorizzazione delle risorse esistenti X

Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la

realizzazione dei progetti di inclusione X

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel

sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo

inserimento lavorativo. X

Altro:

Altro:

* = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici

Parte I I – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per l’anno scolastico 2018/ 2019

Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo :

- Orientamento in entrata con coinvolgimento di alunni e genitori attraverso il raccordo con

la scuola di provenienza e con il servizio medico – riabilitativo per approfondire la

conoscenza dei nuovi iscritti a tutti i livelli

- Organizzazione flessibile dell’attività educativa e didattica anche nell’articolazione delle

classi, in relazione alla programmazione didattica individualizzata .

- Attivazione all’interno del team docenti di momenti di progettazione condivisa.

I docenti di sostegno intervengono in situazioni particolari in base alla flessibilita' didattica

che deve essere alla base della programmazione.

I docenti curriculari intervengono attivando una programmazione di attivita' che prevede

sia misure compensative che dispensative, attivando inoltre, diverse modalita' di lavoro :

apprendimento cooperativo e/o didattica laboratoriale.

Nelle attivita' riferite agli aspetti organizzativi e gestionali saranno previsti:

1) Sportello di ascolto tenuto da dottoresse dell'A.I.D. (Associazione Italiana Dislessia)

rivolto agli alunni, ai genitori e ai docenti per sensibilizzare tutte le componenti della

comunità scolastica e rappresentare un punto di riferimento sicuro e qualificato dove

ottenere informazioni e aiuto per consulenze, assistenza per l’identificazione del problema o

per l’approccio riabilitativo e scolastico.

2) Sportello di ascolto tenuto da esperti psicologi costituiti da docenti interni all’istituto che,

conoscendo la platea scolastica e le eventuali problematiche relazionali siano in grado di

offrire un valido contributo nell’ attività di prevenzione, informazione, sostegno e

consulenza, rivolte a tutte le componenti scolastiche, vale a dire non solo agli alunni ma

anche ai genitori ed ai docenti stessi.

Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti:

- Coordinamento con i CTS per avere supporto e consulenza relativamente alla

formazione dei docenti sulle nuove tecnologie per l’inclusione, con l’ausilio dei centri

di ricerca , di formazione e di documentazione. - Collaborazione con l’Animatore digitale, prof. Lillini Gianfranco .

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive:

- Valutazione strettamente correlata al percorso individuale e non fa riferimento a standard

né qualitativi né quantitativi. Inoltre, è compito degli insegnanti curricolari, in collaborazione

con gli insegnanti di sostegno, la valutazione in itinere delle esperienze realizzate dall’alunno.

Ciò al fine di favorire nel corso dell’anno, una completa integrazione della programmazione

dell’alunno e rinforzare nello stesso il senso di appartenenza al gruppo classe.

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola: Le forme di individualizzazione vanno da semplici interventi di recupero, di sostegno e

d’integrazione degli apprendimenti fino alla costruzione di un piano educativo personalizzato

che trovi momenti comuni di condivisione tra le abilità possedute dall’alunno in difficoltà e gli

obiettivi propri del programma di classe.

Tale obiettivo si realizza attraverso un dialogo e una collaborazione costruttiva tra coloro che

concorrono al processo di maturazione dell’alunno/a.

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti:

- Ruolo di consulenza, svolto dagli operatori dell’ASL e dei servizi socio sanitari che,

per la loro competenza specifica, forniscono la Diagnosi Funzionale (DF) e collaborano alla

definizione del Piano Educativo Individualizzato (PEI) di ogni alunno/a.

- Interfacciamento con la rete territoriale per l’inclusione, in particolare con i CTS.

- Stretti rapporti con istituzioni pubbliche( Universita',CNR,ect),strutture e cooperative che

accolgono in stage i ragazzi.

- Sede del C.T.I. della X Municipalità che ha stretti contatti con l’A.S.L. di competenza, i

centri d assistenza e le agenzie formative Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative:

- Collaborazione costruttiva con la famiglia, le cui aspettative sono considerate per la

definizione del contratto formativo in merito alla scelta del tipo di percorso e della relativa

valutazione (previo periodo di osservazione da parte del consiglio di classe). La famiglia

viene sempre informata dell’evoluzione del percorso scolastico. L’informazione è garantita

attraverso colloqui informali e durante le ore di ricevimento con i genitori stabilite ad inizio

anno scolastico.

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi: - utilizzare tecniche specifiche che prevedono l’uso di rinforzi

- l’apprendimento attraverso l’imitazione , il raggiungimento di soluzioni attraverso tappe

successive, tecniche di analisi del compito in sottobiettivi, di generalizzazione delle abilità,

tecniche di aiuto progressivamente attenuato e di tutoring.

Le modalità di lavoro prevedono attività di apprendimento:

- in classe: gli insegnanti lavorano in compresenza con l’insegnante di sostegno per favorire

l’azione di recupero e verifica della programmazione o per sviluppare attività nella relazione

sociale.

- in gruppo: per avere la possibilità di affrontare la relazione, la comunicazione, la

collaborazione in attivita’ di recupero su obiettivi disciplinari e trasversali

- individualmente: con interventi finalizzati all’acquisizione di strumentalità di base e allo

sviluppo dell’autonomia.

Valorizzazione delle risorse esistenti: Il Dirigente Scolastico provvede alla valorizzazione delle risorse presenti nel consiglio di classe e

sollecita ogni singolo elemento ad offrire il personale contributo alla messa a punto degli obiettivi

necessari alla crescita personale del soggetto diversamente abile inserito nel gruppo classe. Per

l’organizzazione delle attività di integrazione, l’Istituto si avvale della collaborazione del gruppo

operativo attivato per realizzare attività quali:

Attuazione di progetti per alunni diversamente abili

Contatti con il territorio, in particolare con le ASL e il comune per la realizzazione delle attività

previste dalla normativa in merito.

Colloqui e consulenza con le famiglie degli studenti B.E.S. attuati in maniera intensiva senza i

limiti previsti da una rigida calendarizzazione

Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione: Affinchè si possa realizzare in modo più proficuo l’inclusione scolastica e per una migliore

organizzazione degli interventi didattici aggiuntivi, si chiede che sia assicurata la presenza di

docenti di sostegno specializzati in particolar modo in discipline tecnico-scientifiche data la

specificità degli indirizzi di studio dell’istituto.

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo: attenzione al progetto di vita della persona fin dall’inizio del percorso formativo e

attivazione di forme sistematiche di orientamento, con inizio dall’ultima classe della scuola

secondaria di primo grado, in una concezione educativa che miri alla conoscenza di sé, degli

altri, alla capacità di operare scelte, di adeguarsi al cambiamento, di lavorare in gruppo.

L'istituto prevede attività di orientamento lavorativo e universitario con particolare riferimento alle

classi dell'ultimo e penultimo anno. L'istituto, inoltre, cercando di costruire un progetto di vita nel

quale il lavoro e l'autonomia siano le basi di partenza per un reale inserimento sociale, organizza

stage presso varie aziende nell’ottica della ASL promossa dalla legislazione vigente.

Deliberato dal Collegio dei Docenti in data: DELI BERA N. DEL 14.06.2016

All. 3

1

Piano di Miglioramento 2017/18 NATF02000T ITI RIGHI DI NAPOLI

SEZIONE 1 - Scegliere gli obiettivi di processo più rilevanti

e necessari in tre passi

Passo 1 - Verificare la congruenza tra obiettivi di processo e

priorità/traguardi Relazione tra obiettivi di processo e priorità strategiche (Sez.1-tab.1)

Priorità Area di processo Obiettivi di processo

1 2

prove comuni di valutazione per gli alunni del secondo anno in italiano, matematica ed inglese.

sportello didattico per gli alunni del primo anno Curricolo, progettazione e valutazione che si trovano in particolari difficoltà nelle materie

di italiano, matematica, inglese; corso di recupero Sì per gli alunni del primo anno da svolgersi nel primo periodo dell' a.s.

Continuità e orientamento Progettazione di attivita' in ingresso per il recupero delle abilità di base

Passo 2 - Elaborare una scala di rilevanza degli obiettivi di processo Calcolo della necessità dell'intervento sulla base di fattibilità ed impatto (Sez.1-tab.2)

Obiettivo di processo Fattibilità Impatto Prodotto

prove comuni di valutazione per gli alunni del secondo anno in italiano, 5 3 15 matematica ed inglese.

sportello didattico per gli alunni del primo anno che si trovano in particolari

difficoltà nelle materie di italiano,

matematica, inglese; corso di recupero

per gli alunni del primo anno da

svolgersi nel primo periodo dell' a.s.

Progettazione di attivita' in ingresso

per il recupero delle abilità di base

5 4 20

5 3 15

Passo 3 - Ridefinire l'elenco degli obiettivi di processo e indicare i risultati

attesi, gli indicatori di monitoraggio del processo e le modalità di

misurazione dei risultati Risultati attesi e monitoraggio (Sez.1-tab.3)

All. 3

2

Obiettivo di processo

Risultati attesi Indicatori di monitoraggio Modalità di rilevazione

capacità di

prove comuni di valutazione per gli alunni del secondo anno in italiano, matematica ed inglese.

costruire rubriche e griglie di costruzione effettiva di rubriche valutazione e griglie di valutazione; condivise; realizzazione di prove per la omogeneità nella valutazione infraquadrimestrali valutazione dentro e quadrimestrali. la classe e fra le classi;

uso delle suddette rubriche per le valutazioni quadrimestrali e infra quadrimestrali;

sportello didattico per gli alunni del primo anno che si trovano in particolari difficoltà nelle materie di italiano, matematica, inglese; corso di recupero per gli alunni del primo anno da svolgersi nel primo periodo dell' a.s.

Adozione di rubriche di valutazione per produzione nei diversi competenze e dipartimenti di materiali inerenti sintonia nelle la valutazione per competenze: modalità di progettazione di unità didattiche verifica, in modo per competenze e costruzione di da eliminare o griglie e prove per la ridurre le discrasie valutazione. nella valutazione tra gli insegnanti.

diminuzione della variabilità fra le classi nella valutazione degli allievi, in particolare riducendo quella DENTRO le classi in Italiano del 3% e quella FRA le classi in Matematica del 5%

Progettazione di attivita' in ingresso per il recupero delle abilità di base

OBIETTIVO DI PROCESSO: #17169 prove comuni di

valutazione per gli alunni del secondo anno in italiano,

matematica ed inglese.

SEZIONE 2 - Decidere le azioni per raggiungere ciascun

obiettivo di processo in due passi

Passo 1 - Ipotizzare le azioni da compiere considerandone i possibili effetti

negativi e positivi a medio e a lungo termine

Valutazione degli effetti positivi e negativi delle azioni (Sez.2-tab.4)

Azione prevista test intermedi e finali per la valutazione degli alunni delle classi seconde

Effetti positivi all'interno della preparazione omogenea e funzionale al raggiungimento di

scuola a medio termine una preparazione adeguata al successo formativo

Effetti negativi all'interno della scuola a medio termine

Effetti positivi all'interno della aumentare il numero degli studenti che proseguono il corso scuola e lungo termine degli studi

All. 3

3

Effetti negativi all'interno della scuola e lungo termine

Passo 2 - Rapportare gli effetti delle azioni a un quadro di riferimento

innovativo Caratteri innovativi (Sez.2-tab.5)

Nessun dato inserito

SEZIONE 3 - Pianificare le azioni di ciascun obiettivo di

processo individuato in tre passi Passo 1 - Definire l'impegno delle risorse umane e strumentali Descrivere l'impegno di risorse umane interne alla scuola (Sez.3 - tab. 6)

Figure professionali Docenti

Tipologia di attività

Numero di ore aggiuntive presunte

Costo previsto (€) Fonte finanziaria

Figure professionali Personale ATA

Tipologia di attività

Numero di ore aggiuntive presunte

Costo previsto (€) Fonte finanziaria

Figure professionali Altre figure

Tipologia di attività

Numero di ore aggiuntive presunte

Costo previsto (€) Fonte finanziaria

Descrivere l'impegno finanziario per figure professionali esterne alla scuola e/o beni e

servizi (Sez.3 - tab. 7)

Impegni finanziari per tipologia di spesa

Impegno presunto (€) Fonte finanziaria

Formatori

Consulenti

Attrezzature

Servizi

Altro

Passo 2 - Definire i tempi di attuazione delle attività

All. 3

4

Tempistica delle attività (Sez.3-tab. 8)

Attività Pianificazione delle attività

Set Ott Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu

Progettazione e somministrazione di

prove di valutazione Sì - Rosso Sì - Rosso intermedie e finali per le classi seconde

In fase di pianificazione elencare le azioni progettate. In corso di attuazione del PdM colorare le

azioni secondo legenda: Nessuno: per annullare selezione fatta

Rosso: azione non svolta secondo quanto pianificato/non in linea con gli obiettivi previsti

Giallo: azione in corso/ in linea con gli obiettivi previsti, ma ancora non avviata o non conclusa

Verde: azione attuata/conclusa come da obiettivi previsti

Passo 3 - Programmare il monitoraggio periodico dello stato di avanzamento

del raggiungimento dell'obiettivo di processo Monitoraggio delle azioni (Sez.3-tab. 9)

Data di rilevazione 19/06/2017 00:00:00

Indicatori di monitoraggio del processo

Realizzazione delle prove finali

Strumenti di misurazione Esiti delle prove somministrate

Criticità rilevate

Progressi rilevati

Modifiche / necessità di aggiunstamenti

Data di rilevazione 27/03/2017 00:00:00

Indicatori di monitoraggio del Realizzazione di rubriche e griglie di valutazione. processo Produzione di test di valutazione

Strumenti di misurazione Esiti dei test.

Criticità rilevate

Progressi rilevati

Modifiche / necessità di aggiunstamenti

OBIETTIVO DI PROCESSO: #17170 sportello didattico per gli

alunni del primo anno che si trovano in particolari difficoltà

nelle materie di italiano, matematica, inglese; corso di

recupero per gli alunni del primo anno da svolgersi nel

All. 3

5

primo periodo dell' a.s.

SEZIONE 2 - Decidere le azioni per raggiungere ciascun

obiettivo di processo in due passi

Passo 1 - Ipotizzare le azioni da compiere considerandone i possibili effetti

negativi e positivi a medio e a lungo termine Valutazione degli effetti positivi e negativi delle azioni (Sez.2-tab.4)

Azione prevista

sportello didattico per gli alunni del primo anno che presentano lievi lacune

Effetti positivi all'interno della rendere omogenea la preparazione degli studenti all' scuola a medio termine interno della stessa classe

Effetti negativi all'interno della scuola a medio termine

Effetti positivi all'interno della scuola e lungo termine

Effetti negativi all'interno della scuola e lungo termine

Azione prevista

corso di recupero per gli alunni del primo anno che presentano gravi lacune

Effetti positivi all'interno della rendere omogenea la preparazione all' interno delle singole scuola a medio termine classi e fra le classi parallele dell' Istituto

Effetti negativi all'interno della scuola a medio termine

Effetti positivi all'interno della scuola e lungo termine

Effetti negativi all'interno della scuola e lungo termine

Passo 2 - Rapportare gli effetti delle azioni a un quadro di riferimento

innovativo Caratteri innovativi (Sez.2-tab.5)

Nessun dato inserito

SEZIONE 3 - Pianificare le azioni di ciascun obiettivo di processo individuato in tre passi Passo 1 - Definire l'impegno delle risorse umane e strumentali Descrivere l'impegno di risorse umane interne alla scuola (Sez.3 - tab. 6)

Figure professionali Docenti

Tipologia di attività 3

Numero di ore aggiuntive presunte 72

All. 3

6

Costo previsto (€) Fonte finanziaria

Figure professionali Personale ATA

Tipologia di attività

Numero di ore aggiuntive presunte

Costo previsto (€) Fonte finanziaria

Figure professionali Altre figure

Tipologia di attività

Numero di ore aggiuntive presunte

Costo previsto (€) Fonte finanziaria

Descrivere l'impegno finanziario per figure professionali esterne alla scuola e/o beni e

servizi (Sez.3 - tab. 7) Nessun dato inserito

Passo 2 - Definire i tempi di attuazione delle attività Tempistica delle attività (Sez.3-tab. 8)

Attività Pianificazione delle attività

Set Ott Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu

Realizzazione di prove di ingresso e intermedie e loro somministrazione

Sì - Rosso Sì - Rosso Sì - Rosso

In fase di pianificazione elencare le azioni progettate. In corso di attuazione del PdM colorare le

azioni secondo legenda:

Nessuno: per annullare selezione fatta

Rosso: azione non svolta secondo quanto pianificato/non in linea con gli obiettivi previsti

Giallo: azione in corso/ in linea con gli obiettivi previsti, ma ancora non avviata o non conclusa

Verde: azione attuata/conclusa come da obiettivi previsti

Passo 3 - Programmare il monitoraggio periodico dello stato di avanzamento

del raggiungimento dell'obiettivo di processo Monitoraggio delle azioni (Sez.3-tab. 9)

Data di rilevazione 19/06/2017 00:00:00

Indicatori di monitoraggio del processo

Realizzazione di prove di verifica per competenze

Strumenti di misurazione Esiti delle prove

Criticità rilevate

Progressi rilevati

All. 3

7

Modifiche / necessità di aggiunstamenti

Data di rilevazione 20/03/2017 00:00:00

Indicatori di monitoraggio del Realizzazione delle prove di verifica infraquadrimestrali per processo competenza

Strumenti di misurazione Esiti delle prove

Criticità rilevate

Progressi rilevati

Modifiche / necessità di aggiunstamenti

OBIETTIVO DI PROCESSO: #48027 Progettazione di attivita'

in ingresso per il recupero delle abilità di base

SEZIONE 2 - Decidere le azioni per raggiungere ciascun

obiettivo di processo in due passi

Passo 1 - Ipotizzare le azioni da compiere considerandone i possibili effetti

negativi e positivi a medio e a lungo termine Valutazione degli effetti positivi e negativi delle azioni (Sez.2-tab.4)

Azione prevista test di ingresso per classi prime

Effetti positivi all'interno della scuola a medio termine

individuare gli studenti che necessitano eventualmente di sportello didattico o di corsi di recupero; individuare studenti che hanno carattere di eccellenza

Effetti negativi all'interno della scuola a medio termine

Effetti positivi all'interno della scuola e lungo termine

Effetti negativi all'interno della scuola e lungo termine

Azione prevista testi di ingresso per le classi terze

Effetti positivi all'interno della valorizzazione delle eccellenze; rendere agevole il percorso

scuola a medio termine scolastico negli ultimi tre anni del corso di studi

Effetti negativi all'interno della scuola a medio termine

Effetti positivi all'interno della scuola e lungo termine

Effetti negativi all'interno della scuola e lungo termine

Passo 2 - Rapportare gli effetti delle azioni a un quadro di riferimento

innovativo

All. 3

8

Caratteri innovativi (Sez.2-tab.5) Nessun dato inserito

SEZIONE 3 - Pianificare le azioni di ciascun obiettivo di

processo individuato in tre passi

Passo 1 - Definire l'impegno delle risorse umane e strumentali Descrivere l'impegno di risorse umane interne alla scuola (Sez.3 - tab. 6)

Figure professionali Docenti

Tipologia di attività progettazione, costruzione e somministrazione di test di valutazione

Numero di ore aggiuntive presunte 10

Costo previsto (€) Fonte finanziaria

Figure professionali Personale ATA

Tipologia di attività

Numero di ore aggiuntive presunte

Costo previsto (€) Fonte finanziaria

Figure professionali Altre figure

Tipologia di attività

Numero di ore aggiuntive presunte

Costo previsto (€) Fonte finanziaria

Descrivere l'impegno finanziario per figure professionali esterne alla scuola e/o beni e

servizi (Sez.3 - tab. 7) Nessun dato inserito

Passo 2 - Definire i tempi di attuazione delle attività Tempistica delle attività (Sez.3-tab. 8)

Attività Pianificazione delle attività

Set Ott Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu

Realizzazione di test di ingresso ed eventuali corsi di recupero

Sì - Rosso Sì - Rosso

In fase di pianificazione elencare le azioni progettate. In corso di attuazione del PdM colorare le

azioni secondo legenda:

Nessuno: per annullare selezione fatta

Rosso: azione non svolta secondo quanto pianificato/non in linea con gli obiettivi previsti

All. 3

9

Giallo: azione in corso/ in linea con gli obiettivi previsti, ma ancora non avviata o non conclusa

Verde: azione attuata/conclusa come da obiettivi previsti

Passo 3 - Programmare il monitoraggio periodico dello stato di avanzamento

del raggiungimento dell'obiettivo di processo Monitoraggio delle azioni (Sez.3-tab. 9)

Data di rilevazione 29/09/2017 00:00:00

Indicatori di monitoraggio del processo

esito dei test

Strumenti di misurazione test

Criticità rilevate insufficienze nelle materie indicate

Progressi rilevati

Modifiche / necessità di aggiunstamenti

Eventuali sportelli e corsi di recupero

SEZIONE 4 - Valutare, condividere e diffondere i risultati

del piano di miglioramento in quattro passi

Passo 1 - Valutare i risultati raggiunti sulla base degli indicatori relativi ai

traguardi del RAV sportello didattico per gli alunni del primo anno che si

Priorità 1

Priorità 2

trovano in particolari difficoltà nelle materie di italiano, matematica, inglese; corso di recupero per gli alunni del primo anno da svolgersi nel primo periodo dell' a.s.

prove comuni di valutazione per gli alunni del secondo anno in italiano, matematica ed inglese.

La valutazione in itinere dei traguardi legati agli ESITI (Sez.4 - tab. 10)

Esiti degli studenti Risultati scolastici

Traguardo della sezione 5 del RAV migliorare la preparazione degli alunni che affrontano la classe terza

Data rilevazione 15/06/2018 00:00:00

Indicatori scelti voti degli scrutini finali

aumento della percentuale di alunni che accedono al

Risultati attesi triennio con una buona valutazione nelle discipline coinvolte

Risultati riscontrati

Differenza

Considerazioni critiche e proposte di interrogazione e/o modifica

All. 3

10

Passo 2 - Descrivere i processi di condivisione del piano all'interno della

scuola

Condivisione interna dell'andamento del Piano di Miglioramento (Sez.4 - tab. 11)

Momenti di condivisione interna

Persone coinvolte

lavoro dei dipartimenti, dei singoli consigli di classe, dell' intero collegio dei docenti

direttori di dipartimento, coordinatori di classe, funzioni strumentali

Strumenti Incontri in presenza e condivisione di materiale online

Considerazioni nate dalla condivisione

Passo 3 - Descrivere le modalità di diffusione dei risultati del PdM sia

all'interno sia all'esterno dell'organizzazione scolastica Strategie di diffusione dei risultati del PdM all'interno della scuola (Sez.4 - tab. 12)

Metodi / Strumenti Destinatari Tempi

Sito istituzionale dell' Istituto. Dipartimenti, Consigli di Classe, coordinatori, Collegio dei docenti, Consiglio di Istituto

Cadenza quadrimestrale

Azioni di diffusione dei risultati del PdM all'esterno (Sez.4 - tab. 13)

Metodi / Strumenti Destinatari Tempi

Rendiconto sistematico dell' attività di miglioramento mediante il sito Genitori,alunni istituzionale dell' Istituto

Cadenza bimestrale o trimestrale a seconda delle attività in opera

Passo 4 - Descrivere le modalità di lavoro del Nucleo di valutazione Composizione del Nucleo di valutazione (Sez.4 - tab. 14)

Nome Ruolo

Vittoria Rinaldi Dirigente Scolastico

Salvatore Pelella Funzione Strumentale per la Valutazione

Guido Cimminiello Funzione Strumentale PTOF

Maria Luisa Papagni Vicaria

Maria Grazia Colucci Funzione Strumentale Studenti

Paolo Ruopoli Funzione strumentale Orientamento

Caratteristiche del percorso svolto (Sez.4 - for. 15)

All. 3

11

Sono coinvolti genitori, studenti o

altri membri della comunità scolastica, in qualche fase del

Piano di Miglioramento?

La scuola si è avvalsa di consulenze esterne?

No

No

Il Dirigente è stato presente agli incontri del Nucleo di valutazione Sì nel percorso di Miglioramento?

Il Dirigente ha monitorato l'andamento del Piano di Sì

Miglioramento?

PIANO DI ATTUAZIONE PNSD 2016/19

Animatore Digitale dell’Istituzione Scolastica.

F.to Alessandro Franco

1

Ambito A.S 2016-2017 A.S 2017-2018 A.S 2018-2019

Formazione

interna

Partecipazione alla formazione specifica per Animatore Digitale.

Partecipazione alla rete territoriale e Nazionale Animatori Digitali.

Formazione base per l’uso degli strumenti digitali da utilizzare nella didattica.

Formazione per l’uso di software open source per la LIM

Formazione per l’uso del coding nella didattica del Sostegno e per evitare la dispersione scolastica

Formazione per un migliore utilizzo degli ampliamenti digitali dei testi in adozione

Formazione per l’Introduzione al pensiero computazionale

Formazione per di un cloud d’Istituto (Google apps for Education/Microsoft Education).

Formazione sulla sicurezza e la privacy in rete per tutto il personale

Formazione sulla digitalizzazione delle segreterie per tutto il personale addetto

Formazione del personale Assistente Tecnico manutenzione/assistenza delle apparecchiature digitalizzazione della scuola

Partecipazione alla rete territoriale e Nazionale Animatori Digitali.

Formazione di secondo livello per l’uso degli strumenti digitali da utilizzare nella didattica.

Formazione sulla metodologia didattica flipped classroom

Utilizzo di piattaforme di elearning per potenziare e rendere

interattivo il processo di insegnamento/apprendimento e favorire la comunicazione tra i membri della comunità scolastica

Utilizzo del cloud d’Istituto per favorire la condivisione e la comunicazione tra i membri della comunità scolastica - relativa formazione ed implementazione

Formazione sull’ uso del coding nella didattica. Sostegno ai docenti per lo sviluppo e la diffusione del pensiero computazionale.

Formazione sulle tematiche della cittadinanza digitale.

Creazione di e-portfolio da parte dei docenti (cfr. azione #10 del PNSD)

Introduzione alla stesura dell’ e- portfolio di ogni studente per la registrazione delle attività svolte, del processo di sviluppo delle competenze e delle certificazioni

Partecipazione alla rete territoriale e Nazionale Animatori Digitali.

Monitoraggio attività e rilevazione del livello di competenze digitali acquisite.

Progettazione di percorsi didattici integrati basati sulla didattica per competenze

Realizzazione di learning objects con la LIM o altri strumenti dedicati

Condivisione di materiali didattici prodotti in modalità OER

Partecipazione a progetti internazionali ( e-twinning, Erasmus+ )

Utilizzo di piattaforme di e- learning per potenziare e rendere interattivo il processo di insegnamento/apprendimento

Utilizzo della metodologia didattica flipped classroom

Utilizzo del cloud d’Istituto nella sperimentazione e diffusione di metodologie e processi di didattica attiva e collaborativa.

Coinvolgimento di tutti i docenti all’utilizzo di testi digitali e all’adozione di metodologie didattiche innovative.

Uso del coding nella didattica 2

acquisite.(cfr. azione #9 del PNSD)

Aggiornamento del curricolo di Tecnologia nella scuola. (cfr. azione #18 del PNSD)

Sperimentazione di percorsi didattici basati sull’utilizzo di dispositivi individuali ( BYOD ).

Segnalazione di eventi / opportunità formative in ambito digitale.

Partecipazione a progetti internazionali ( eTwinning, Erasmus + )

Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali.

Uso del coding nella didattica del Sostegno e per evitare la dispersione scolastica

Formazione sulle tematiche della cittadinanza digitale.

Utilizzo di e-portfolio da parte di docenti ed alunni.

Azioni di ricerca di soluzioni tecnologiche da sperimentare e su cui formarsi per gli anni successivi.

Partecipazione a progetti internazionali ( eTwinning, Erasmus + )

Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali.

Coinvolgimento

della comunità

scolastica

Pubblicizzazione e socializzazione delle finalità del PNSD con il corpo docente. Coordinamento con lo staff di direzione e le altre figure di sistema. Somministrazione di un questionario ai docenti per la rilevazione dei bisogni formativi. Creazione di uno spazio sul sito scolastico dedicato al PNSD ed alle relative attività realizzate nella scuola. Azione di segnalazione di eventi / opportunità formative in ambito digitale. Creazione di un cloud d’Istituto

Coordinamento con lo staff di direzione e le altre figure di sistema

Somministrazione di un questionario ai docenti per la rilevazione dei bisogni formativi

Rilevamento ed eventuale ampliamento delle buone pratiche digitali realizzate nell’Istituto

Eventi aperti al territorio, con particolare riferimento ai genitori e agli alunni sui temi del PNSD ( cittadinanza digitale, sicurezza, uso dei social network, educazione ai media, cyberbullismo )

Utilizzo di spazi cloud d’Istituto

Coordinamento con lo staff di direzione e le altre figure di sistema

Eventi aperti al territorio, sui temi del PNSD ( cittadinanza digitale, sicurezza, uso dei social network, educazione ai media, cyberbullismo )

Utilizzo di spazi cloud d’Istituto per la condivisione di attività e la diffusione delle buone pratiche (Google apps for Education/Microsoft Education).

Partecipazione nell’ambito del progetto “Programma il futuro” a Code Week e a all’ora di coding attraverso la

3

(Google apps for Education/Microsoft Education).

Rilevamento ed eventuale ampliamento delle buone pratiche digitali realizzate nell’Istituto

Utilizzo di spazi cloud d’Istituto per la condivisione di attività e la diffusione delle buone pratiche (Google apps for Education/Microsoft Education).

Eventi aperti al territorio, con particolare riferimento ai genitori e agli alunni sui temi del PNSD ( cittadinanza digitale, sicurezza, uso dei social network, educazione ai media, cyberbullismo )

Partecipazione nell’ambito del progetto “Programma il futuro” a Code Week e a all’ora di coding attraverso la realizzazione di laboratori di coding aperti al territorio.

Partecipazione a progetti ed eventi nazionali ed internazionali eTwinning o Erasmus+

Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali.

Pubblicazione sullo spazio del sito scolastico di OER Open Educational Resources

Monitoraggio attività e rilevazione del livello di

per la condivisione di attività e la diffusione delle buone pratiche (Google apps for Education/Microsoft Education).

Realizzazione di una comunità anche on line con famiglie e territorio, attraverso servizi digitali che potenzino il ruolo del sito web della scuola e favoriscano il processo di dematerializzazione del dialogo scuola-famiglia in modalità sincrona e asincrona.

Partecipazione nell’ambito del progetto “Programma il futuro” a Code Week e a all’ora di coding attraverso la realizzazione di laboratori di coding aperti al territorio.

Partecipazione a Generazioni Connesse sui temi della cittadinanza Digitale

Utilizzo delle segreterie digitalizzate per tutto il personale addetto

Monitoraggio delle attività del personale Assistente Tecnico manutenzione/assistenza e rilevazione della quantità/qualità degli interventi effettuati su delle apparecchiature digitalizzazione della scuola

realizzazione di laboratori di coding aperti al territorio.

Partecipazione a Generazioni Connesse sui temi della cittadinanza Digitale

Coordinamento con lo staff di direzione e le altre figure di sistema

Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali anche attraverso accordi di rete con altre istituzioni scolastiche / Enti / Associazioni / Università

4

competenze digitali acquisite. Coordinamento e supporto delle

Associazioni, Aziende di settore e rete di stakeolders.

Creazione di

soluzioni

innovative

Integrazione, ampliamento e utilizzo della rete wi-fi di Istituto mediante la partecipazione all’azione #2 del PNSD con attuazione del progetto PON se la candidatura verrà successivamente accettato dal MIUR. Revisione e utilizzo degli ambienti di apprendimento digitali creati mediante la partecipazione all’azione #4 del PNSD con attuazione del Progetto PON se la candidatura verrà successivamente accettato dal MIUR. Attività didattica e progettuale con sperimentazione di nuove metodologie. Realizzazione di test online sulle Intelligenze Multiple da rendere disponibile per la somministrazione agli alunni da parte dei docenti Diffusione della didattica project- based Selezione e presentazione di:

o contenuti digitali di qualità, riuso e condivisione di contenuti

didattici

Stimolare e diffondere la didattica project-based.

Sviluppo e diffusione di soluzioni per rendere un ambiente digitale con metodologie innovative e sostenibili (economicamente ed energeticamente).

Sperimentazione di nuove metodologie nella didattica: BYOD, webquest, flipped classroom, eTwinning

Potenziamento di Google apps for Education o Microsoft for Education.

Creazione di repository disciplinari per la didattica auto-prodotti e/o selezionati a cura della comunità docenti.

Cittadinanza digitale. Costruire curricola verticali per le

competenze digitali, soprattutto trasversali o calati nelle discipline.

Autorevolezza e qualità dell’informazione.

Partecipazione ad eventi / workshop / concorsi sul territorio.

Creazione di aule 2.0 o 3.0

Stimolare e diffondere la didattica project-based.

Diffusione della sperimentazione di nuove metodologie nella didattica: webquest, EAS, flipped classroom, BYOD, eTwinning

Creazione di repository disciplinari a cura della comunità docenti.

Utilizzo del coding con software dedicati (Scratch -

Scratch 4 , Minecraft, Arduino). Partecipazione ad eventi /

workshop / concorsi sul territorio.

Risorse educative aperte (OER) e costruzione di contenuti digitali.

Collaborazione e comunicazione in rete: dalle piattaforme digitali scolastiche alle comunità virtuali di pratica e di ricerca.

Creazione di aule 2.0 o 3.0

5

o siti dedicati, App, Webware, Software e Cloud per la didattica.

o strumenti di condivisione, di repository, di documenti, forum, blog e classi virtuali.

Educazione ai media e ai social network; utilizzo dei social nella didattica

Utilizzo di un cloud di istituto Sviluppo del pensiero

computazionale. Diffusione di podcast e video

digitali Realizzazione di test online

sulle Intelligenze Multiple da rendere disponibile per la somministrazione agli alunni da parte dei docenti

Ricerca, selezione, organizzazione di informazioni.

Attivazione di servizi digitali che potenzino il ruolo del sito web della scuola e favoriscano il processo di dematerializzazione

del dialogo scuola-famiglia

La cittadinanza digitale Creazione di aule 2.0 o 3.0

Essendo parte di un Piano Triennale ogni anno potrebbe subire variazioni o venire aggiornato secondo le esigenze e i cambiamenti

6

All.5

Orga igra a ITI“ Augusto Righi

Dirigente

Scolastico Collegio Docenti Giunta Esecutiva

Consiglio di

Istituto

Dir. Servizi

Generali e Amm.

Assistenti

Amministrativi

Assistenti

Tecnici

Collaboratori

Scolastici

Staff di Presidenza

Referenti

Alternanza

Scuola-Lavoro

Animatore

Digitale

Primo

Collaboratore

Responsabile

Ufficio Tecnico

Secondo

Collaboratore

Funzioni

Strumentali

Responsabile

Sito Web

Resp. Servizio

Prevenzione

Protezione

Referenti per

l’Inclusione

Dipartimenti

(Coordinatori)

Consigli di

Classe

(Coordinatori)

Responsabile

Biblioteca

Comitato di

Valutazione

Commissione

Elettorale

Referente

CISCO

Referenti Web

Radio/TV

Nucleo di

Valutazione

All. 6

1

REGOLAMENTO D’ISTITUTO

ITIS “ AUGUSTO RIGHI “

All. 6

2

INDICE

IL REGOLAMENTO D'ISTITUTO

CAPO I: APPLICAZIONE E PUBBLICIZZAZIONE

CAPO II: STUDENTI

CAPO III: DOCENTI

CAPO IV: GENITORI

CAPO V: PERSONALE ATA

CAPO VI: ORGANI COLLEGIALI

CAPO VII: LABORATORI

CAPO VIII: COMUNICAZIONE

CAPO IX: ACCESSO DEL PUBBLICO E CIRCOLAZIONE

CAPO X: RISTORAZIONE E UTILIZZO DELLA BUVETTE

CAPO XI: SICUREZZA

CAPO XII: VISITE E VIAGGI

CAPO XIII: PRIVACY

CAPO XIV: FORMAZIONE CLASSI E TRASFERIMENTI

CAPO XV: DISCIPLINA IN MATERIA DI SOMMINISTRAZIONE DI FARMACI

CAPO XVI: DISPOSIZIONI FINALI

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L REGOLAMENTO D'ISTITUTO

Art. 1 Premessa La scuola assicura, favorisce e promuove la formazione della persona e assicura il diritto allo studio garantito a tutti dalla Costituzione italiana. A tal fine è aperta a tutte le iniziative didattiche e culturali rivolte ad assicurare una formazione educativa di eguale livello per tutti, nel rispetto delle diverse condizioni sociali, ambientali ed economiche. È aperta alla realtà economica e culturale dell’ambiente in cui opera favorendo ed accrescendo rapporti con associazioni ed istituti culturali e scientifici, con altri organismi istituzionali e rappresentativi del quartiere, della città, della provincia e della regione. Sono considerati assolutamente incompatibili con la vita scolastica, e quindi in ogni modo vietati, atti di intimidazione della libera e democratica espressione o partecipazione delle varie componenti alla vita della scuola, manifestazioni di intolleranza, qualsiasi forma di violenza e discriminazione. CAPO I: APPLICAZIONE E PUBBLICIZZAZIONE

Art. 2 Applicazione ed osservanza del regolamento Il presente regolamento, nell'ambito dell'autonomia e del potere normativo del consiglio d'istituto, disciplina la vita della comunità scolastica dell’I T I “Augusto Righi” di Napoli. È coerente e funzionale al Piano Triennale dell'Offerta Formativa adottato dall'Istituto. Tutto il personale scolastico controlla che le norme del regolamento siano rispettate.

Art. 3 Pubblicazione – deposito -affissioni 1. Il regolamento è depositato nell’ufficio della Dirigenza, nella segreteria dell’istituto ed

affisso all’albo. 2. L’estratto del regolamento interno, relativamente alle parti interessate, viene distribuito

a tutte le componenti della comunità scolastica. In particolare, al completamento dell’iscrizione, il genitore si impegna ad accettare il contenuto del Regolamento, di cui può prendere visione anche sul sito web istituzionale della scuola.

3. Le regole che attengono l’attività interna dell’istituto sono presenti anche nel Regolamento delle studentesse e degli studenti.

CAPO II: STUDENTI

Art. 4 Gli allievi 1. La scuola si propone come luogo di educazione, dove il processo di apprendimento,

l'acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica degli studenti vengono favoriti e garantiti dal "Patto educativo di corresponsabilità".

2. Il diritto all'apprendimento è garantito a ciascuno studente e tutti i percorsi sono tesi a promuoverne il successo formativo.

3. Ogni componente della comunità scolastica si impegna ad osservare e a far osservare il presente regolamento che rappresenta uno strumento a carattere formativo per rendere gli allievi protagonisti del processo educativo e formativo.

4. La partecipazione alla vita dell’istituto è assicurata, oltre che dai diritti sanciti dalla

legge, in tutte le altre forme che, proposte dagli allievi, possono essere approvate dal Consiglio d’Istituto. Tali proposte vanno fatte tramite i Consigli di Classe, l’assemblea o, se esiste, il Comitato degli studenti.

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4.1 Diritto di trasparenza nella didattica

1. L'alunno ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola. Il coordinatore

del Cdc si farà carico di illustrare alla classe il PTOF e recepirà osservazioni e suggerimenti che verranno posti all'analisi e alla discussione del consiglio di classe.

2. Gli studenti hanno diritto ad essere informati in maniera efficace e tempestiva sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita della scuola, in particolare alla conoscenza delle scelte relative all'organizzazione, alla programmazione didattica, alle metodologie, ai criteri di valutazione, alla scelta dei libri di testo.

3. La valutazione sarà sempre tempestiva e adeguatamente motivata nell'intento di attivare negli alunni processi di autovalutazione che consentano di individuare i propri punti di forza e di debolezza e quindi migliorare il proprio rendimento.

4.2 Ingresso, circolazione nella scuola, uscita degli allievi

1. Ingresso a scuola e ritardi.

a. L’inizio delle lezioni è fissato per le ore 8.00. b. Gli allievi possono entrare nell’istituto alle ore 7.55. c. La chiusura dei cancelli esterni e il portone della scuola è prevista tassativamente per le ore

8.15. Alle ore 8.15 possono essere ammessi in aula solo singoli alunni e non tutta la classe. d. Potranno essere ammessi in classe dopo le ore 8.15 gli alunni con un ritardo causato e comprovato dall’azienda di trasporto pubblico o se accompagnati da un genitore, e comunque non prima delle ore 9.00 (seconda ora). Gli alunni ritardatari dovranno aspettare il permesso di poter accedere alle loro classi nella sala d’ingresso a cura di un docente incaricato. L’ora persa per ritardo sarà computata come ora di assenza. Non sono consentiti più di 3 (tre) ritardi in un mese. Il superamento di tale limite è uno degli indicatori che influenzano il voto di condotta, oltre che provvedimenti disciplinari.

e. I genitori che abitano in comuni con dimostrate problematiche di collegamento alla scuola potranno chiedere una giustifica permanente che consentirà l’ingresso durante tutta la prima ora. Gli abusi comporteranno il ritiro del permesso.

f. Il ritardo viene annotato sul registro di classe dal docente della prima ed eventualmente della seconda ora. La scuola, in ogni caso, non assume alcuna responsabilità circa la vigilanza prima del loro ingresso.

2. Accesso. a. L’ingresso pedonale a scuola è consentito esclusivamente attraverso il varco di Via Kennedy;

il passo carrabile riservato agli autoveicoli in via Barbagallo. 3. Uscite anticipate.

a. Per gli allievi del corso diurno non sono ammesse uscite anticipate se non in casi eccezionali, da individuare a cura della Presidenza e della Vicepresidenza caso per caso, e sempre con la presenza di un genitore o di chi ne fa le veci. Per gli alunni maggiorenni l’uscita anticipata viene comunque comunicata ai genitori.

b. Per gli allievi del corso serale si terrà conto delle esigenze familiari e di lavoro, fermo restando che le assenze orarie influiranno sul computo generale delle assenze ai fini della valutazione e della ammissione agli scrutini e agli esami di stato.

c. Nell’ultimo mese del trimestre( o del quadrimestre) e del pentamestre le uscite anticipate saranno consentite solo per gravi ed eccezionali motivi.

d. Gli alunni interessati ai permessi per motivi sportivi devono esibire la richiesta della società sportiva ad inizio d’anno. Il Consiglio di Classe può richiedere la revoca dei permessi in corso di anno scolastico per motivi didattici.

e. E’ assolutamente vietato allontanarsi dall’istituto durante le ore di lezione.

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4. Circolazione nella scuola.

a. L’uscita degli studenti dalle classi, durante le ore di lezione è regolata dai rispettivi docenti, in misura di uno per volta, dalla seconda ora alla penultima ora, e mai in corrispondenza del cambio d’ora. Lo studente avrà cura di rientrare in classe nel più breve tempo possibile, anche per non ostacolare l’eventuale uscita di un altro compagno che ne abbia necessità.

b. Nella prima e nell’ultima ora di lezione l’uscita per recarsi in bagno è consentita solo per casi eccezionali ed urgenti.

5.Sosta. a. È a. È vietato sostare nella scuola dopo la fine del proprio orario scolastico. Se è previsto un

rientro per attività pomeridiane, non è possibile permanere nell’area scolastica (edificio e cortile), ma bisogna uscire alla fine del proprio orario e tornare a scuola per l’ora prevista per l’attività pomeridiana.

4.3 Assenza degli allievi

1. Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente le lezioni, a favorirne lo svolgimento e ad

assolvere assiduamente gli impegni di studio. La presenza a scuola è obbligatoria anche per tutte le attività organizzate e programmate dal Consiglio di classe, così come è obbligatoria la presenza a tutte le attività esterne organizzate e programmate dal Consiglio di classe e dalla scuola.

2. Assenze. a. L’art. 14 com. 7 del DPR n. 122 del 22 giugno 2009 stabilisce che “ai fini della validità

dell’anno scolastico, compreso quello relativo all’ ultimo anno di corso, per procedere alla valutazione finale di ciascuno studente, è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato.

b. Rientrano nel numero delle ore di assenza: gli ingressi alla 2° ora, le uscite anticipate, le assenze saltuarie per malattia o per motivi familiari non meglio specificati, le assenze collettive (scioperi, manifestazioni), le assenze in occasione di attività extracurricolari (visite, viaggi, cineforum, attività di orientamento, ecc.), qualora gli alunni non fossero presenti. Il mancato conseguimento del limite di frequenza comporta l’esclusione dallo scrutinio finale e, di conseguenza, la non ammissione alla classe successiva, o all’esame di stato.

c. Un alto numero di assenze, così come i frequenti ritardi o la mancata consegna della giustifica, influiranno negativamente sul voto di condotta e di conseguenza sulla media dei voti finale, tranne nei casi specifici di grave malattia o di manifesta impossibilità alla frequenza. Il Collegio Docenti ha definito quali possibili deroghe al limite minimo di presenza per casi eccezionali, certi e documentati, le assenze dovute a gravi motivi di salute adeguatamente documentati e certificati:

- terapie o cure programmate - donazioni di sangue - partecipazione ad attività sportive ed agonistiche organizzate da federazioni

riconosciute dal C:O:N:I: - volontariato documentato - lutti familiari - scioperi generali e dei trasporti che impediscano il raggiungimento della scuola - alunni diversamente abili che non possono usufruire dell’intero orario scolastico - partecipazioni ad esami per il conseguimento di patenti e/o certificazioni esterne o a

concorsi. - per gli alunni del corso serale è prevista una deroga per assenze dovute a motivi di

lavoro certificati, sempre che tali assenze non pregiudichino la possibilità della valutazione complessiva.

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Per le iscrizioni tardive il computo verrà fatto sulla frequenza del 75% del monte ore calcolato dalla data di inizio frequenza. Per i trasferiti in corso d’anno saranno richieste le ore di assenza alla scuola di provenienza.

d. Nel caso in cui in una stessa classe il numero degli allievi assenti risultasse ingiustificatamente al di sopra della media normale, l’assenza stessa verrà considerata di massa e le famiglie degli allievi saranno contattate telefonicamente.

e. La documentazione relativa alle assenze deve essere fornita al coordinatore della classe o all’ufficio di presidenza ed inserita nel fascicolo personale dello studente.

e. È compito del consiglio di classe verificare, nel rispetto dei criteri definiti dal collegio dei docenti e delle indicazioni legislative, se il singolo allievo abbia superato il limite massimo consentito di assenze e se tali assenze, pur rientrando nelle deroghe previste dal collegio dei docenti, impediscano, comunque, di procedere alla fase valutativa, considerata la non sufficiente permanenza del rapporto educativo

f. È compito altresì del consiglio di classe esaminare e valutare eventuali casi specifici, come nel caso di assenze determinate da sospensioni senza obbligo di frequenza comminate dalla scuola.

g. Adesione a confessioni religiose per le quali specifiche intese che considerano il sabato come giorno di riposo (qualora il CD attivasse il sabato lavorativo).

h. L’istituzione scolastica provvede a comunicare agli studenti e alle famiglie le norme che regolano la frequenza scolastica, il limite minimo delle ore di presenza complessive da assicurare per la validità dell’anno, le deroghe a tale limite previste dal collegio dei docenti; fornisce informazioni concernenti le assenze, perché sia possibile avere aggiornata conoscenza della quantità oraria di assenze accumulate.

3. Giustificazioni delle assenze.

a. L’assenza sarà visibile in tempo reale dal registro elettronico. b. Ogni assenza dalle lezioni, deve essere giustificata on line, da un genitore o da chi ne fa le

veci. c. I maggiorenni possono auto giustificarsi se autorizzati ad inizio anno scolastico da un

genitore. d. Le assenze superiori a cinque giorni si giustificheranno presentando, il certificato medico. In

mancanza di tale certificato il coordinatore convocherà immediatamente i genitori e l’alunno non sarà ammesso in classe.

4.4 Responsabilità degli allievi

1. Gli allievi sono responsabili delle suppellettili scolastiche loro affidate e delle apparecchiature e

libri concessi in uso a sussidio delle lezioni, nonché di ogni attrezzatura o struttura presente nell’aula di lezione.

2. La famiglia dell’allievo che viene individuato come responsabile di un danno arrecato alla scuola risponde economicamente del danno stesso.

3. Qualora non venga accertata la responsabilità individuale e venga esclusa la responsabilità di terzi, subentra la responsabilità solidale dell’intera classe e il risarcimento del danno verrà ripartito tra le famiglie di tutti gli allievi coinvolti.

4.5 Norme di comportamento degli allievi 1. Gli alunni sono tenuti ad avere nei confronti del Dirigente Scolastico, dei docenti, di tutto il

personale amministrativo ed ausiliario e dei compagni, lo stesso rispetto, anche formale, consono ad una convivenza civile.

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2. Agli alunni è concessa l’autorizzazione alla sosta negli spazi adibiti a parcheggio, ma la stessa può essere revocata in caso di comportamento scorretto e/o guida pericolosa (ad esempio mancato rispetto della precedenza, impennata con lo scooter, velocità non adeguata al luogo...).

3. Gli alunni alla guida di un motociclo devono obbligatoriamente indossare il casco. 4. Al cambio di insegnante, negli spostamenti da un'aula all'altra, all'ingresso e all'uscita gli alunni

devono tenere un comportamento corretto ed educato. Non è permesso correre, uscire dalla classe senza autorizzazione, gridare nei corridoi e nelle aule, ecc...

5. Saranno puniti con gravi sanzioni disciplinari tutti gli episodi di violenza che dovessero verificarsi tra gli alunni all'interno della scuola .

6. Gli allievi devono vestire in modo consono all'ambiente scolastico. 7. Le aule debbono essere tenute in ordine e lasciate in ordine al momento dell’uscita. Nelle aule

ci sono appositi contenitori per la raccolta dei rifiuti: è necessario utilizzarli correttamente. 8. Gli impianti igienici devono essere utilizzati in modo corretto e rispettate le norme di igiene e

pulizia. 9. Gli insegnanti ed i collaboratori scolastici segnaleranno i nominativi degli alunni o le classi che

non rispettano queste regole. 10. Gli alunni sono tenuti a rispettare il lavoro e a seguire le indicazioni dei collaboratori scolastici

che assicurano, con i docenti, il buon funzionamento della scuola. 11. Gli alunni sono tenuti a portare a scuola solo l'occorrente per le lezioni, evitando oggetti estranei

alle lezioni e/o di particolare valore. La scuola è esonerata da ogni responsabilità per furti o danneggiamenti di materiale di proprietà degli alunni, che sono personalmente responsabili della custodia dei propri averi.

12. I comportamenti relativi al fumo sono regolati dalla vigente normativa. La legge 11 novembre 1975, n. 584. “ Divieto di fumare in determinati locali e su mezzi di trasporto pubblico” stabilisce:

a. Nell’art.1: i luoghi ai quali si applica il divieto di fumo nei quali sono comprese le scuole di ogni ordine e grado, (aule, corridoi, segreterie studenti, biblioteche, sale di lettura, bagni, ecc);

b. Nell’art.7: la sanzione amministrativa prevista che consiste nel pagamento di una somma di danaro.

13. I comportamenti relativi all’uso del cellulare sono regolati dalla vigente normativa. Gli alunni sono invitati ad evitare di portare a scuola i telefoni cellulari, poiché l'uso dei cellulari da parte degli studenti, durante lo svolgimento delle attività didattiche, è vietato, anche dallo Statuto delle Studentesse e degli Studenti (D.P.R. n. 249/1998 e successivi). In caso di inosservanza, gli alunni saranno invitati a trattenere la scheda e a consegnare al docente il telefonino, che sarà affidato ai Delegati della Dirigenza, i quali valuteranno se riconsegnarlo alla fine delle lezioni o

ai genitori. Per eventuali comprovate necessità, anche didattiche, l’ insegnante può autorizzare singoli alunni a tenere il cellulare acceso.

14. È vietato realizzare all'interno della scuola registrazioni fotografiche ed audiovisive non autorizzate, per le quali sono previste sanzioni disciplinari, penali e civili connesse alla violazione delle norme regolamentari, delle norme in materia di privacy nonché delle norme poste a tutela della persona. 15. È vietato usare l’ascensore senza la preventiva necessaria autorizzazione, che sarà concessa a chi ne farà richiesta corredata da un certificato medico che ne attesti la necessità e, per gli alunni minorenni, da una liberatoria firmata dai genitori. 16. Gli studenti possono recarsi nella sala insegnanti, in biblioteca, in palestra, nei laboratori, ecc…

solo con l'autorizzazione e sotto il controllo di un insegnante che se ne assuma la responsabilità. 17. Durante i trasferimenti dall’aula verso i laboratori, le palestre, ecc.. e viceversa i ragazzi sono

tenuti ad un comportamento rispettoso nei confronti di coloro che stanno facendo lezione. 18. E' vietato ostruire con mobili, arredi, anche solo temporaneamente, le vie di fuga e le uscite di

sicurezza e non è consentito, per ragioni di sicurezza, sostare sulle piattaforme delle uscite di sicurezza.

19. É fatto divieto agli alunni invitare estranei ed in trattenersi con loro nella scuola.

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20. Gli alunni che, per motivi di salute, non potranno seguire le lezioni di attività motoria dovranno presentare al Dirigente Scolastico la domanda di esonero firmata dal genitore unita a certificato del medico di famiglia su modulo A.S.L.

Art. 5 Il Regolamento di Disciplina

1. L’istituzione scolastica individua e sanziona quei comportamenti (gravi e/o reiterati) che rappresentano mancanze disciplinari con riferimento ai doveri elencati nel Patto Educativo di Corresponsabilità, indica le relative sanzioni, identifica gli organi competenti ad erogarle ed esplicita il relativo procedimento, sulla base dei seguenti principi regolativi: a. Nell’attribuzione delle sanzioni si valuteranno la situazione personale dello studente e il

contesto in cui si è verificato l’episodio. b. Le sanzioni vanno comminate dopo avere effettuato un’accurata ricostruzione dell’accaduto.

2. In via esemplificativa sono considerati comportamenti irregolari da sanzionare: a. assentarsi dalle lezioni o presentarsi in ritardo a scuola senza validi motivi b. assenza di massa della classe c. non eseguire i compiti assegnati e non portare il materiale didattico o le prove di verifica d. disturbare chiacchierando, facendo interventi inopportuni, spostandosi senza motivo o senza

autorizzazione nell'aula e nell'edificio e. violare le disposizioni del Regolamento d’Istituto e le norme di sicurezza f. sporcare intenzionalmente o danneggiare i locali, gli arredi o gli oggetti personali g. offendere con parole, gesti o azioni il personale scolastico o i compagni h. comportarsi in modo violento e/o aggressivo nei confronti del personale scolastico o i

compagni i. usare un linguaggio non consono all’ambiente scolastico j. avere atteggiamenti violenti, sia fisici che verbali, cioè atteggiamenti che mettono in pericolo

l’altrui incolumità e che ledono la dignità ed il rispetto della persona umana, anche sotto forma di atteggiamenti minacciosi

3. Anche se non è possibile definire “mancanza disciplinare” un certo tipo di abbigliamento, è opportuno che gli allievi utilizzino un vestiario idoneo all’ambiente scolastico.

4. In via esemplificativa sono così elencate le sanzioni previste: a. Richiamo verbale o scritto b. Richiesta formale di scuse c. Convocazione della famiglia d. Sospensione dalle visite d’istruzione e. Sospensione fino a 5 giorni con/senza obbligo di frequenza. f. Sospensione fino da 10 a 15 giorni senza obbligo di frequenza. g. Sospensione oltre i 15 giorni senza obbligo di frequenza.

1. In allegato sono illustrati comportamenti irregolari, sanzioni, organi competenti, note e procedimenti.

5.1 Modalità di irrogazione delle sanzioni 1. Le sanzioni e i provvedimenti disciplinari che comportino l’allontanamento dalla comunità

scolastica per un periodo inferiore ai 15 giorni sono sempre adottati dal Consiglio di classe. 2. Le sanzioni che comportino un allontanamento superiore ai 15 giorni, ivi compresi

l’allontanamento fino al termine delle lezioni o con esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all’esame di Stati conclusivo del corso di studi, sono adottate sempre dal Consiglio d’Istituto .

3. In particolare, con riferimento al Consiglio di classe quando esercita la competenza in materia disciplinare, deve operare nella composizione allargata a tutte le componenti, ivi compresi pertanto gli studenti e i genitori, fatto salvo il dovere di astensione ( es. qualora faccia parte dell’organo lo studente sanzionato o il genitore di questi) e di successiva e conseguente surroga.

Art. 6 Organo di Garanzia e impugnazioni

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1. L'Organo di Garanzia interno della scuola è composto dal Dirigente Scolastico, da un docente designato dal Consiglio d’istituto, da un rappresentante eletto dagli studenti e da un rappresentante eletto dai genitori.

2. Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso da parte di chiunque vi abbia interesse (genitori, studenti), entro quindici giorni dalla comunicazione all’Organo di Garanzia interno alla scuola. L’Organo di Garanzia dovrà esprimersi nei successivi dieci giorni.

6.1 Regolamento dell’Organo di garanzia 1. L'Organo di Garanzia interno all'Istituto, previsto dall'art. 5, commi 2 e 3 dello Statuto delle

studentesse e degli studenti, è istituito e disciplinato dal presente regolamento. 2. La convocazione dell'Organo di Garanzia spetta al Presidente, il Dirigente scolastico, che

provvede a designare, di volta in volta, il segretario verbalizzante. 3. L'avviso di convocazione va fatto pervenire ai membri dell'Organo, per iscritto, almeno 4 giorni

prima della seduta. 4. Qualora vi siano casi di incompatibilità (es. qualora un membro faccia parte dell'Organo di

Garanzia che abbia irrogato la sanzione o genitore dell’alunno sanzionato o lo stesso alunno sanzionato) subentrerà un membro supplente.

5. Per la validità della seduta l’Organo di Garanzia in prima convocazione deve essere “perfetto” (deliberazioni valide se sono presenti tutti i membri) in seconda convocazione funziona solo con i membri effettivamente partecipanti alla seduta. Il membro, impedito ad intervenire, deve far pervenire al Presidente dell'Organo di Garanzia, possibilmente per iscritto, prima della seduta la motivazione giustificativa dell'assenza.

6. Ciascun membro dell'Organo di Garanzia ha diritto di parola e di voto; l'espressione del voto è palese. Non è prevista l'astensione. In caso di parità prevale il voto del Presidente.

7. L'Organo di Garanzia, in forza del disposto di cui all'art. 5, dello Statuto delle studentesse e degli studenti, è chiamato ad esprimersi sui ricorsi dei genitori e degli studenti contro le sanzioni disciplinari.

8. Qualora l'avente diritto avanzi ricorso (che deve essere presentato per iscritto), il Presidente dell'Organo di Garanzia, preso atto dell'istanza inoltrata, dovrà convocare mediante lettera i componenti l'Organo non oltre 10 giorni dalla presentazione del ricorso medesimo.

9. Il Presidente, in preparazione dei lavori della seduta, deve accuratamente assumere tutti gli elementi utili allo svolgimento dell'attività dell'Organo, finalizzata alla puntuale considerazione dell'oggetto all'ordine del giorno.

10. L'esito del ricorso va comunicato per iscritto all'interessato non oltre il 10° giorno dalla presentazione del ricorso stesso.

11. Qualora l’Organo di Garanzia non decida entro tale termine, la sanzione non potrà che ritenersi confermata.

6.2 Organo di Garanzia regionale (art.5 comma 3, DPR 249/98, modificato dal DPR

235/2007 art.5 bis) 1. L'Organo di Garanzia regionale rappresenta l’ultimo grado di giudizio, con il compito di

controllare la conformità dei regolamenti allo statuto degli studenti e delle studentesse e il rispetto delle norme in esso disposte e di dirimere eventuali controversie.

2. L'Organo di Garanzia regionale, presieduto dal Direttore dell’USR o da un suo delegato, è composto da tre docenti, un genitore individuato nell’ambito del FoRAGS, due studenti designati dal coordinamento regionale delle consulte provinciali degli studenti.

CAPO III: DOCENTI

Art. 7 I docenti

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1. I docenti curano la conoscenza più approfondita dei rispettivi allievi, anche mediante la collaborazione ed il colloquio con i genitori al fine di indirizzare la loro attività didattica.

2. I docenti osservano scrupolosamente il loro orario di servizio, come da contratto. 3. Le assenze devono essere comunicate in segreteria amministrativa dalle ore 7.30 alle ore 8.00 e

non oltre le ore 8.30 del giorno interessato, per consentire il corretto svolgimento dell’attività didattica e dare la possibilità di effettuare le dovute sostituzioni.

4. Le assenze, così come i permessi brevi, sono regolati dalla normativa vigente. 7.1 Sostituzione dei docenti

1. In caso di sostituzione di docenti assenti per un periodo non superiore a 15 giorni saranno

utilizzati di norma i docenti con orario – cattedra inferiore alle 18 ore. 2. Le ore destinate alla sostituzione dei docenti assenti sono stabilite all’interno dell’orario di

lavoro giornaliero di ciascun docente. Durante le ore previste per le supplenze, al fine di fronteggiare eventuali impreviste e urgenti situazioni di assenza da parte dei colleghi, i docenti sono tenuti a consultare l’apposito registro delle sostituzioni o chiedere ai Delegati del Dirigente la classe loro assegnata per la sostituzione, e a rimanere nei locali della scuola per almeno 20 minuti dall’inizio dell’ora a disposizione, se non ancora assegnata. Ciò per fronteggiare eventuali altri casi di comunicazioni giunte in ritardo alla Segreteria del Personale.

3. Tutti i docenti, previa dichiarazione scritta di disponibilità, possono effettuare supplenze anche oltre il proprio orario-cattedra settimanale fino ad un massimo di 24 ore settimanali. Resta inteso che la retribuzione delle relative spettanze sarà erogata solo in caso di effettiva erogazione della prestazione eccedente l’orario cattedra settimanale.

4. In caso di assenza degli alunni diversamente abili gli insegnanti di sostegno restano a disposizione della scuola per eventuali supplenze di docenti assenti per tutta la durata del proprio orario di lavoro giornaliero.

5. Il Dirigente Scolastico, o un suo incaricato, assegna la supplenza breve seguendo, nel caso di più docenti a disposizione nella stessa ora, il seguente ordine: a. docente di qualunque materia che debba recuperare un permesso orario b. docente della stessa classe in cui si è verificata l’assenza c. docente della stessa materia, ma di altra classe d. docente di qualunque disciplina e. docente disponibile a prestare ore eccedenti d’insegnamento.

7.2 Rapporti scuola - famiglia 1. I docenti daranno la disponibilità ad incontri individuali con i genitori degli alunni tutte le volte

che la situazione lo richieda. 2. I docenti non possono trattenersi con i genitori durante l’attività didattica e gli incontri possono

avvenire esclusivamente fuori dall’orario di lezione del docente. 3. Annualmente sono programmati incontri pomeridiani degli insegnanti con le famiglie. In caso di

necessità, inoltre, vengono inviate alle famiglie informazioni scritte relative, secondo i casi, alla frequenza, al profitto, al comportamento dell'alunno.

4. Le valutazioni sono visibili alle famiglie giornalmente on line. 5. Ogni variazione della programmazione didattica che riguarda uscite ed entrate verrà pubblicata

in tempo utile sul sito della scuola. 7.3 Indicazioni sui doveri del docente 1. Il quadro normativo nel suo complesso assegna alla scuola il dovere della sorveglianza degli

allievi per tutto il tempo in cui sono affidati alla scuola. In particolare, è ricorrente, in

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giurisprudenza, l’affermazione che l’obbligo si estende dal momento dell’ingresso degli studenti negli spazi scolastici a quello della loro uscita.

2. Tutto il personale docente della scuola ha obblighi amministrativi, organizzativi, di controllo per la sorveglianza e la sicurezza, con conseguenti responsabilità, in caso di incidenti, per carenze a lui imputabili, allorché non abbia segnalato ed eliminato le fonti di pericolo, non abbia provveduto alla necessaria regolamentazione dell’ordinato comportamento in entrata, nella permanenza, all’uscita degli studenti.

3. Il docente, avendo uno specifico obbligo di vigilanza e controllo degli allievi a lui affidati nelle proprie ore di lezione, risponderà a titolo di responsabilità extracontrattuale tutte le volte in cui verrà violato l’obbligo di vigilanza sugli allievi. Pertanto la non presenza in classe o l’allontanamento dall’aula in orario di lezione comporta responsabilità per omissione. Nell’eventualità il docente debba per pochi minuti allontanarsi dai propri alunni, occorre che avvisi un collaboratore scolastico o un collega affinché vigili sulla classe.

4. I docenti devono prendere visione dei piani di sfollamento dei locali della scuola e devono sensibilizzare gli alunni sulle tematiche della sicurezza.

5. Tutte le circolari e gli avvisi affissi all'albo della scuola o inseriti nell'apposito registro o pubblicati sul sito istituzionale della scuola si intendono regolarmente notificati; è obbligo dei docenti, al rientro di eventuali assenze, prendere visione delle circolari e degli avvisi.

6. I docenti non possono utilizzare i telefoni cellulari durante l'orario di lavoro in classe e non possono utilizzare i telefoni della scuola per motivi personali.

7. Per assicurare l’accoglienza e la vigilanza degli alunni, i docenti sono tenuti a trovarsi in classe 5 minuti prima dell’inizio delle lezioni e ad assistere all’uscita degli alunni medesimi.

8. Il docente della prima ora deve segnalare sul registro di classe on line gli alunni assenti, controllare quelli dei giorni precedenti e segnare, se4mpre sul registro di classe on line, l'avvenuta giustificazione con certificato medico se l'assenza è superiore a cinque giorni. Qualora un alunno, al terzo giorno dal rientro, continui ad essere sprovvisto di giustificazione, il coordinatore provvederà a contattare telefonicamente la famiglia o, nell’impossibilità di contattarla, a inviare una comunicazione scritta (annotata anche sul registro di classe). Le assenze non continuative sono giustificate separatamente.

9. I docenti devono comunicare tempestivamente le classi assenti ai collaboratori della Dirigenza. 10. In caso di ritardo di un alunno l’ammissione è giustificata dal delegato. Il ritardo viene annotato

sul registro di classe. 11. I docenti controllano che nel registro di classe e sul registro personale sia inserito l’elenco

completo degli alunni. Indicano sempre sul registro di classe i compiti assegnati e gli argomenti svolti. Compilano correttamente, in ogni loro parte, i registri che rimangono a disposizione del Dirigente Scolastico. Segnalano a chi di competenza gli allievi dell’obbligo che non frequentano.

12. Durante le ore di lezione non è consentito fare uscire dalla classe più di un alunno per volta, fatta eccezione per i casi seriamente motivati.

13. In occasione di trasferimenti in palestra o nei laboratori, i docenti vigilano sul corretto comportamento degli allievi.

14. Al termine delle lezioni i docenti si accertano che tutti gli allievi abbiano lasciato la classe. 15. E' vietato ostruire con mobili, arredi, anche solo temporaneamente, le vie di fuga e le uscite di

sicurezza e non è consentito, per ragioni di sicurezza, sostare sulle piattaforme delle uscite di sicurezza.

16. Le richieste di fotocopie per uso didattico devono essere presentate dai docenti in forma scritta almeno un giorno prima.

17. I docenti hanno facoltà di richiedere colloqui, approfondimenti telefonici con le famiglie nell'ottica di un rapporto fra la scuola e la famiglia trasparente e fattivo; informano e ricevono e genitori in spazi appositamente destinati.

18. I docenti si asterranno dal trattenersi con i genitori durante l’attività didattica, anche per colloqui individuali riguardanti l’alunno: gli incontri possono avvenire esclusivamente fuori dal proprio orario di lezione (a meno che non sia presente una particolare urgenza .

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19. I docenti ricevono esclusivamente nella sala professori gli informatori editoriali per le operazioni di scelta dei libri di testo.

20. Il ricorso al Dirigente Scolastico, per problemi di ordine disciplinare, è contenuto al massimo per evitare, nell'alunno, l’eventuale errata convinzione di impotenza educativa da parte del docente.

7.4 Criteri assegnazione docenti alle classi Nell’ambito del quadro vigente e nel rispetto dell’organico, le assegnazioni alle classi vengono disposte dal Dirigente Scolastico, salvaguardando, fin dove possibile, i criteri di seguito indicati: 1. L’assegnazione alle diverse classi avviene considerando la maggiore continuità didattica

possibile, in relazione alla struttura oraria delle cattedre. 2. I docenti, di norma, sono confermati per scorrimento nelle classi in cui hanno prestato servizio

nell’anno precedente. La Dirigente scolastica si riserva la possibilità di interrompere la verticalizzazione dopo il primo biennio e di stabilire una diversa distribuzione delle cattedre in casi particolari documentati e riservati.

3. E’ opportuno che l’assegnazione tenga conto dell’operatività dei Consigli di classe per l’organizzazione generale e del conseguimento di obiettivi condivisi in un clima di serena collaborazione; è opportuno altresì che i rapporti tra i docenti del C.d.C. e gli alunni siano improntati ad equilibrio ed armonia.

4. I docenti, sulla base di richieste motivate, possono chiedere di essere assegnati ad altre classi. In tal caso, fermo restando la valutazione del DS, si terrà conto della posizione nella graduatoria interna di Istituto.

5. I docenti sono esclusi dall’assegnazione a classi dove sono iscritti parenti (e affini entro il quarto grado) o dove insegna il coniuge.

6. A seguito di contrazione di ore nell’organico di diritto le classi saranno assegnate tenendo conto della Graduatoria interna d’istituto.

CAPO IV: GENITORI

Art. 8 Indicazioni 1. I genitori sono i responsabili più diretti dell'educazione e dell'istruzione dei propri figli e hanno

il dovere di condividere tale importante compito con la scuola. E’ richiesta pertanto la collaborazione dei genitori per: a. trasmettere ai ragazzi l’importanza fondamentale della scuola per la costruzione del loro

futuro e della loro formazione culturale; b. creare un clima fra scuola e famiglia di reciproca fiducia e di fattivo sostegno;controllare

assiduamente l’andamento scolastico dei figli. Ciò può essere fatto giornalmente con il collegamento on line sul programma per la scuola: infatti con una password personalizzata i genitori e gli alunni possono in qualsiasi momento entrare nella piattaforma scolastica e partecipare così in tempo reale alla vita scolastica del proprio figlio.

2. Principale e fondamentale dovere dei genitori è la partecipazione attiva e costante alla vita dell’Istituto, sicuramente facilitata dalla tecnologia in uso. La partecipazione implica una collaborazione proficua e produttiva con i docenti ed i propri figli, al fine di contribuire al loro sviluppo morale, culturale e civile e di accrescere l’impegno allo studio, come momento fondamentale di arricchimento della personalità, di conoscenza e di interpretazione della realtà. I genitori hanno il dovere di

a. controllare, leggere ed eventualmente firmare tutti gli avvisi; b. partecipare con regolarità alle riunioni previste; c. favorire la partecipazione dei figli a tutte le attività programmate dalla scuola; d. conoscere e far osservare le modalità di organizzazione della scuola: giustificazione delle

assenze, dei ritardi e delle uscite anticipate, ecc. 3. Il genitore, all’atto dell’iscrizione, deve necessariamente indicare nel relativo modulo almeno

due recapiti telefonici.

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8.1 Rapporti con la scuola 1. Allo scopo di mantenere vivo e proficuo l'affiatamento tra le famiglie e la scuola, i genitori sono

invitati ad utilizzare al massimo le occasioni offerte a. intervenendo alle assemblee di classe; b. partecipando ai colloqui individuali con i docenti nelle occasioni di ricevimento; c. prendendo parte agli incontri periodici scuola – fa miglia.

Sono gradite e possibili anche altre forme di collaborazione o proposte di riunioni suggerite dai genitori stessi.

2. La scuola programma incontri individuali con gli insegnanti secondo l’orario e i giorni previsti per i colloqui informativi o quando venga fatta esplicita richiesta, in tal senso, dalla famiglia. La scuola, in casi urgenti o per segnalare situazioni particolari, convoca la famiglia per iscritto e/o con altri mezzi di comunicazione.

8.2 Accesso dei genitori nei locali scolastici 1. Non è consentita per nessun motivo la permanenza dei genitori nell’edificio scolastico, né

l’accesso ai piani superiori durante le attività didattiche, se non provvisti di cartellino” VISITATORE”

2. In caso di accompagnamento del figlio per ritardo e di uscita anticipata, l'ingresso dei genitori nella scuola è consentito esclusivamente al Piano Terra presso gli uffici della Segreteria Didattica.

3. I genitori degli alunni convocati dai docenti o dagli uffici della Vicepresidenza avranno cura di comunicare all’ingresso il proprio nominativo e attenderanno nella “hall” predisposta al Piano Terra.

4. I genitori degli alunni che vogliano richiedere un colloquio con un docente senza il tramite del/lla figlio/a, potranno telefonare alla vicepresidenza per fissare un appuntamento. I genitori si asterranno dal richiedere colloqui durante le ore di lezione: i docenti non possono trattenersi con i genitori durante l’attività didattica e gli incontri possono avvenire esclusivamente fuori dall’orario di lezione del docente.

5. L’accesso agli Uffici di segreteria è consentito nei giorni e negli orari e secondo le modalità pubblicati con apposito avviso.

6. La Dirigente Scolastica riceve su appuntamento .

CAPO V: PERSONALE ATA

Art. 9 Il personale non docente Il ruolo del personale non docente è indispensabile, anche come supporto all'azione didattica. La valorizzazione delle competenze è decisiva per l'efficienza e l'efficacia del servizio e per il conseguimento delle finalità educative. Il personale ausiliario è tenuto all’osservanza dell’orario stabilito per legge e delle direttive e delle istruzioni impartite dal Dirigente scolastico e dal DSGA, nell’ambito dei criteri generali impartiti dal Consiglio d’Istituto. 9.1 Custodia L’incaricato deve aprire il cancello alle 7.55 e deve consentire l’entrata e l’uscita degli alunni autorizzati durante l’orario di lezione. 9.2 Il Personale ATA 1. Il Personale ATA tutto:

a. È tenuto al rispetto dell’orario di servizio: della presenza in servizio fa fede la registrazione elettronica del cartellino.

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b. Indossa, in modo ben visibile, il tesserino di riconoscimento per l'intero orario di lavoro ed al telefono risponde cortesemente con la denominazione dell'Istituzione Scolastica e il proprio nome.

c. Collabora con i docenti, i colleghi ed il restante personale. La qualità del rapporto con il pubblico e con il personale è di fondamentale importanza, in quanto esso contribuisce a determinare il clima educativo della scuola e a favorire il processo comunicativo tra le diverse componenti che dentro o attorno alla scuola si muovono.

d. Tratta con il pubblico sia interno che esterno sempre con gentilezza, cortesia e disponibilità. e. Non utilizza il telefono cellulare durante l'orario di lavoro, salvo casi particolari; non

utilizza il telefono della scuola per motivi personali.

f. Deve prendere visione delle circolari e degli avvisi; in ogni caso tutte le circolari e gli avvisi affissi all'albo della scuola, o inseriti nel registro degli avvisi o sul sito internet della scuola, si intendono regolarmente notificati al personale tutto.

2. Personale Amministrativo e di Segreteria La segreteria espleta i servizi amministrativi secondo le direttive generali, impartite dal consiglio d’istituto, dal Dirigente scolastico e dal DSGA.

a. Cura i rapporti con l'utenza, nel rispetto delle disposizioni in materia di trasparenza e di accesso alla documentazione amministrativa prevista dalla legge, nonché secondo le procedure previste dal D. Lgsl.196/2003 e nel rispetto del regolamento per l’identificazione ed il trattamento dei dati personali sensibili e giudiziari.

b. cura anche il rispetto, da parte dell’utenza, delle aree interdette e dell’orario di apertura degli uffici al pubblico.

3. Personale tecnico

a. Il personale tecnico, tenuto conto della normativa che assegna alla scuola il compito della sorveglianza sugli studenti per tutto il tempo della loro permanenza all’interno dell’area scolastica, ha obblighi di controllo per la sorveglianza e la sicurezza degli studenti.

b. Il personale assistente tecnico, in rapporto alle attività di laboratorio connesse con la didattica, coadiuva il personale docente ed è subconsegnatario con affidamento della custodia e gestione del materiale didattico, tecnico e scientifico dei laboratori.

c. Garantisce l’efficienza e la funzionalità dei laboratori. d. Fornisce il supporto tecnico allo svolgimento delle attività didattiche.

4. Collaboratori scolastici

a. I collaboratori scolastici sono tenuti a prestare servizio, salvo diverse disposizioni, nella zona di competenza secondo le mansioni loro assegnate.

b. Sono tenuti a tenere in vista il cartellino identificativo. c. Sono facilmente reperibili da parte dei docenti e del restante personale, per qualsiasi

evenienza. d. Non si allontanano dal posto di servizio, tranne che per motivi autorizzati. e. Evitano di parlare ad alta voce. f. Collaborano al complessivo funzionamento didattico e formativo. g. Accertano quotidianamente l'efficienza dei dispositivi di sicurezza, individuali e collettivi, e

la possibilità di utilizzarli con facilità. h. Sorvegliano le uscite di sicurezza. Devono prendere visione delle mappe di evacuazione dei

locali e di controllare quotidianamente la praticabilità ed efficienza delle vie di esodo.

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i. Ove accertino situazioni di disagio, di disorganizzazione o di pericolo, devono prontamente comunicarlo a chi di competenza.

j. All’uscita degli studenti dalle aule, provvedono a verificare lo stato degli ambienti lasciati dagli allievi.

k. Segnalano con immediata comunicazione eventuali danni annotati dopo la verifica quotidiana a chi di competenza per i provvedimenti del caso al fine di un regolare monitoraggio degli impegni assunti dagli allievi nel Patto di Corresponsabilità

l. Segnalano l'eventuale rottura di suppellettili, sedie o banchi prima di procedere alla sostituzione.

m. Prendono visione del calendario delle riunioni dei consigli di classe, dei collegi dei docenti o dei consigli di istituto, tenendosi aggiornati circa l'effettuazione del necessario servizio.

n. Per le riunioni degli OO.CC., delle assemblee e per ogni altra attività parascolastica ed interscolastica assicurano la loro presenza secondo le esigenze di servizio, ed in base ai criteri stabiliti dal Consiglio d’Istituto.

o. Collaborano per la diffusione delle circolari, degli ordini di servizio, delle sostituzioni dei docenti assenti, delle supplenze.

p. Curano la vigilanza sugli alunni, compresa l’ordinaria vigilanza d’assistenza necessaria durante il cambio dell’ora. Alla fine delle lezioni gli studenti lasciano le aule con i loro docenti.

q. Vigilano sulla sicurezza ed incolumità degli alunni negli spostamenti e nelle uscite degli alunni per recarsi ai servizi o in altri locali.

r. Sorvegliano gli alunni in caso di uscita dalle classi e di ritardo, di assenza o allontanamento momentaneo del docente.

s. Comunicano immediatamente al Dirigente Scolastico o ai suoi Collaboratori l'eventuale assenza del docente dall'aula, per evitare che la classe resti incustodita.

t. Impediscono, con le buone maniere, che alunni di altri corsi possano svolgere azioni di disturbo nel corridoio di propria pertinenza, riconducendoli con garbo e intelligenza alle loro classi.

u. Accolgono e collaborano con il genitore dell'alunno, che vuol richiedere l'autorizzazione all'uscita anticipata.

v. Invitano tutte le persone estranee che non siano espressamente autorizzate a uscire dalla Scuola. A tale proposito si terranno informati sugli orari di ricevimento dei genitori, collocati sempre in ore libere da insegnamento.

CAPO VI: ORGANI COLLEGIALI

Art. 10 Gli organi collegiali Al fine di realizzare la partecipazione della comunità sociale alla gestione della scuola sono stati istituiti gli Organi Collegiali: il Consiglio di Istituto, la Giunta Esecutiva, il Collegio dei Docenti, i Consigli di Classe, il Comitato di Valutazione del Servizio del Personale Docente. 1. Il Consiglio di Istituto. E’ l’organo rappresentativo di tutte le componenti scolastiche, elabora ed

adotta gli indirizzi generali e determina le forme di autofinanziamento. Nel nostro istituto è composto dal Dirigente Scolastico, otto docenti, quattro genitori, quattro rappresentanti degli studenti, due rappresentanti del personale A.T.A. E’ presieduto da un rappresentante dei genitori; tra le sue principali funzioni rientrano: a. l’ approvazione del bilancio preventivo e del conto consuntivo; b. la delibera sulle seguenti materie su proposta della Giunta: c. l’adozione del regolamento interno dell’istituto; d. l’acquisto, il rinnovo e la conservazione delle attrezzature;

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e. la formulazione dei criteri generali della programmazione educativa; la formulazione dei criteri per la programmazione ed attuazione attività para, inter, extrascolastiche con particolare riguardo ai corsi di recupero e di sostegno nonché alle visite guidate e viaggi di istruzione, alternanza scuola-lavoro.

f. la promozione di contatti con altre scuole e/o istituti per eventuali iniziative di collaborazione;

g. la partecipazione ad attività culturali, sportive e d educative di particolare interesse.

2. La Giunta Esecutiva. E’ un organo eletto dai e tra i componenti del Consiglio d’Istituto. E’ composta dal Dirigente Scolastico, un docente, un rappresentante del personale ATA, un genitore, un alunno e il DSGA. La Giunta si riunisce periodicamente per preparare i lavori del Consiglio d’Istituto e per eseguire le sue delibere .

3. Il Collegio dei Docenti. Il Collegio dei Docenti, presieduto dal Dirigente Scolastico, è formato da tutti i docenti che prestano servizio nell’istituto. Si riunisce periodicamente e possiede le seguenti competenze: a. ha potere deliberante in materia di funzionamento didattico dell’istituto; in particolare cura

la programmazione dell’azione educativa e il coordinamento interdisciplinare nel rispetto della libertà d’ insegnamento garantita a ciascun docente;

b. elabora il Piano Triennale dell’Offerta Formativa; c. formula proposte per la formazione delle classi e per l’orario scolastico; d. delibera la suddivisione dell’anno scolastico in trimestri o quadrimestri o altro; e. provvede all’adozione dei libri di testo sentiti i singoli Consigli di classe; f. sceglie i sussidi didattici e le attrezzature necessarie; g. elegge i docenti che fanno parte del Comitato di Valutazione del servizio del personale

docente; h. programma ed attua le iniziative per il sostegno degli alunni diversamente abili; i. promuove iniziative di sperimentazione; j. promuove iniziative di aggiornamento dei docenti

4. I Consigli di Classe. I Consigli di Classe sono composti da tutti i docenti in servizio nella classe,

inclusi gli insegnanti tecnico - pratici, da due rappresentanti dei genitori e da due rappresentanti della componente studenti. Sono presieduti dal D. S. o da un suo delegato. Per il coordinamento didattico e per la valutazione periodica e finale degli alunni, i Consigli di Classe si riuniscono limitatamente alla sola componente docenti. Ciascun Consiglio di Classe ha il proprio coordinatore. Hanno competenza in materia di: a. programmazione, valutazione e sperimentazione; b. formulazione di proposte al Collegio in ordine all’azione educativa e didattica.

5. Il Comitato di Valutazione del Servizio del Personale Docente. E’ un organo collegiale nominato

dal Collegio dei Docenti per la valutazione del servizio dei docenti; presieduto dal Dirigente Scolastico, dura in carica un anno scolastico ed esercita, altresì, competenze in materia di valutazione relativa all’anno di formazione del personale docente, nonché di riabilitazione.

10.1 Funzionamento del Consiglio dell'Istituzione Scolastica 1. La prima convocazione del C.D.I, immediatamente successiva alla nomina dei relativi membri

risultati eletti, è disposta dal Dirigente Scolastico. 2. Nella prima seduta, il C.D.I è presieduto dal Dirigente Scolastico ed elegge, tra i rappresentanti

dei genitori membri del Consiglio stesso, il proprio Presidente. L'elezione ha luogo a scrutinio segreto. Sono candidati tutti i genitori membri del C.D.I E' considerato eletto il genitore che abbia ottenuto la maggioranza assoluta dei voti rapportata al numero dei componenti del C.D.I Qualora non si raggiunga detta maggioranza nella prima votazione, il Presidente è eletto a maggioranza relativa dei votanti, sempre che siano stati presenti la metà più uno dei componenti

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in carica. In caso di parità si ripete la votazione finchè non si determini una maggioranza relativa (D.M. 26 luglio 1983).

3. Il C.D.I può deliberare di eleggere anche un vice p residente, da votarsi fra i genitori componenti il Consiglio stesso con le stesse modalità previste per l'elezione del Presidente. In caso di impedimento o di assenza del Presidente ne assume le funzioni il vice presidente o, in mancanza anche di questi, il consigliere più anziano di età.

4. Il Presidente del C.D.I è tenuto a disporre la convocazione del Consiglio su richiesta del

Presidente della Giunta Esecutiva e a formulare l'ordine del giorno 5. La pubblicità degli atti del C.D.I avviene mediante affissione in apposito albo dell'istituto, della

copia integrale, sottoscritta dal segretario del Consiglio, del testo delle deliberazioni adottate dal Consiglio.

6. I verbali e tutti gli atti preparatori delle sedute sono depositati agli atti dell'istituto e sono consultabili da chiunque ne abbia titolo su richiesta da esaudire entro due giorni dalla presentazione. Tale richiesta, indirizzata al Dirigente Scolastico, è scritta e motivata per docenti, personale A.T.A. e genitori ed in tutti gli altri casi.

7. Non sono soggetti a pubblicazione gli atti e le deliberazioni concernenti singole persone, salvo contraria richiesta dell'interessato.

8. Il consigliere assente per tre volte consecutive sarà invitato dal dirigente a presentare per iscritto le giustificazioni dell'assenza. Ove risultasse assente alla successiva seduta, sarà dichiarato decaduto dal C.D.I con votazione a maggioranza relativa. Le giustificazioni presentate saranno esaminate dal Consiglio: ove le assenze siano ritenute ingiustificate dalla maggioranza assoluta del Consiglio, il consigliere decade dalla carica. Ogni consigliere giustifica le sue assenze attraverso la Segreteria della scuola, al Presidente del C.D.I

10.2 Funzionamento della Giunta Esecutiva del C.D.I 1. Della Giunta fanno parte di diritto il Dirigente Scolastico, che la presiede ed ha la

rappresentanza dell'istituto, ed il DSGA, che svolge anche la funzione di segretario della Giunta stessa.

2. Il C.D.I. nella prima seduta, dopo l'elezione del Presidente, che assume immediatamente le sue funzioni, elegge nel suo seno una Giunta Esecutiva composta da un docente, un componente degli ATA, due genitori, secondo modalità stabilite dal Consiglio stesso e con voto segreto.

10.3 Funzionamento del Collegio dei Docenti 1. Il C.D si insedia all'inizio di ciascun anno scolastico e si riunisce secondo il Piano Annuale

delle Attività concordato ed approvato in seduta collegiale. 2. Le riunioni sono convocate dal Dirigente Scolastico in seduta ordinaria secondo calendario, in

seduta straordinaria ogni qualvolta il Dirigente Scolastico ne ravvisi la necessità o quando almeno un terzo dei suoi componenti ne faccia richiesta.

10.4 Funzionamento del Comitato per la valutazione del servizio degli insegnanti Il Comitato per la valutazione del servizio degli insegnanti è eletto in seno al CD ed è convocato dal DS, oltre ogni qualvolta se ne presenti la necessità, in periodi programmati

a. per la valutazione del servizio richiesta da singoli interessati a norma dell'art. 448 del D.L.vo n.297/94, per un periodo non superiore all'ultimo triennio;

b. alla conclusione dell'anno prescritto, agli effetti della valutazione del periodo di prova ai sensi degli artt. 438, 439 e 440 del D.L.vo n. 297/94.

c. Per la valorizzazione della professionalità docente ai sensi della L.107/2015 10.5 Funzionamento dei Consigli di Classe 1. I Consigli di Classe sono presieduti dal DS o da un docente (coordinatore), suo delegato,

membro del Consiglio e sono convocati, a seconda delle materie sulle quali deliberare, con la presenza della componente genitori e studenti ovvero con la sola presenza dei docenti.

2. I Consigli di Classe si insediano all'inizio di ciascun anno scolastico e si riuniscono secondo il Piano delle Attività concordato ed approvato in seduta collegiale.

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10.6 Organi collegiali: convocazione, validità sedute, discussione ordine del giorno,

dichiarazioni di voto 1. L'iniziativa della convocazione di un Organo Collegiale è esercitata dal Presidente dell'Organo

Collegiale stesso o da un terzo dei suoi componenti, nonché dalla Giunta Esecutiva. 2. L'atto di convocazione, emanato dal Presidente, è disposto con almeno cinque giorni di anticipo

rispetto alla data prevista per la seduta e con anticipo di almeno 24 ore nel caso di riunioni d’urgenza. In tale ultimo caso la convocazione potrà essere fatta col mezzo più rapido.

3. La convocazione deve indicare gli argomenti da trattare, il giorno, l'ora, il luogo della riunione. Le riunioni devono avvenire in ore non coincidenti con l'orario delle lezioni.

4. La seduta si apre all'ora indicata nell'avviso di convocazione e diventa valida a tutti gli effetti con la presenza di almeno la metà più uno dei componenti in carica.

5. Nel numero dei componenti in carica non vanno computati i membri decaduti dalla carica e non ancora sostituiti.

6. Il numero legale deve sussistere non solo al principio della seduta, ma anche al momento della votazione.

7. Il Presidente individua tra i membri dell'Organo Collegiale il segretario della seduta, fatta eccezione per i casi in cui il segretario è individuato per legge.

8. E' compito del Presidente porre in discussione tutti gli argomenti all' OdG nella successione in cui compaiono nell'avviso di convocazione.

9. Gli argomenti indicati nell’odg sono tassativi. Se l’Organo Collegiale è presente in tutti i suoi componenti, si possono aggiungere altri argomenti con il voto favorevole di tutti i presenti.

10. L'ordine di trattazione degli argomenti può essere modificato su proposta di un componente l’Organo Collegiale, previa approvazione a maggioranza. In caso di aggiornamento della seduta dovrà essere mantenuto lo stesso odg.

11. Dopo che il Presidente ha dichiarato chiusa la discussione, possono aver luogo le dichiarazioni di voto, con le quali i votanti possono, brevemente, esporre i motivi per i quali voteranno a favore o contro il deliberando o i motivi per i quali si asterranno dal voto. La dichiarazione di voto deve essere riportata nel verbale della seduta.

12. Le votazioni sono indette dal Presidente ed al momento delle stesse nessuno può più avere la parola, neppure per proporre mozioni d'ordine.

13. Le votazioni si effettuano in modo palese per alzata di mano ovvero per appello nominale ad alta voce, quando lo richiedono il Presidente o uno dei componenti.

14. La votazione è segreta quando riguarda determinate o determinabili persone. 15. Le sole votazioni concernenti persone si prendono a scrutinio segreto mediante il sistema delle

schede segrete. 16. La votazione non può validamente avere luogo, se i consiglieri non si trovano in numero legale. 17. I consiglieri che dichiarano di astenersi dal votare si computano nel numero necessario a rendere

legale l’adunanza, ma non nel numero dei votanti. Le deliberazioni sono adottate a maggioranza assoluta dei voti validamente espressi salvo che disposizioni speciali prescrivano diversamente. In caso di parità, ma solo per le votazioni palesi, prevale il voto del Presidente.

18. La votazione, una volta chiusa, non può essere riaperta per il sopraggiungere di altri membri e non può nemmeno essere ripetuta, a meno che non si riscontri che il numero dei voti espressi è diverso da quello dei votanti.

10.7 Verbali degli Organi collegiali 1. Nella prima parte del verbale si dà conto della legalità dell'adunanza (data, ora e luogo della

riunione, chi presiede, chi svolge la funzione di segretario, l'avvenuta verifica del numero legale dei presenti, i nomi con relativa qualifica dei presenti e degli assenti, questi ultimi se giustificati o no, l'odg).

2. Per ogni punto all' odg si indicano molto sinteticamente le considerazioni emerse durante il dibattito, quindi si dà conto dell'esito della votazione (numero dei presenti, numero dei votanti, numero dei voti favorevoli, contrari, astenuti e nulli).

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3. Nel verbale sono annotate anche le eventuali dichiarazioni di voto e il tipo di votazione seguito. 4. Un membro dell’Organo Collegiale può chiedere che a verbale risulti la volontà espressa da

ogni singolo membro sulla materia oggetto della deliberazione. 5. I membri dell' Organo Collegiale hanno facoltà di produrre il testo di una loro dichiarazione da

trascrivere a cura del segretario sul verbale. 6. I verbali delle sedute degli Organi Collegiali sono raccolti su appositi registri numerati

progressivamente nell'ambito dello stesso anno scolastico. 7. I verbali delle sedute degli Organi Collegiali possono:

a. essere redatti direttamente sul registro; b. se prodotti con programmi informatici, essere incollati sulle pagine del registro e quindi

timbrati e vidimati da segretario e Presidente in ogni pagina; c. se prodotti con programmi informatici, essere rilegati per formare un registro le cui pagine

dovranno essere timbrate e vidimate dal Dirigente Scolastico. 8. L’ultimo verbale si approverà prima dell'inizio della seduta immediatamente successiva tramite

precedente affissione all’albo del verbale redatto o tramite lettura. 9. Il verbale è redatto nel più breve tempo possibile. 10.8 Surroga di membri cessati 1. Per la sostituzione dei membri elettivi venuti a cessare per qualsiasi causa si procede secondo il

disposto dell'art.22 del D.P.R. 416/74. 2. Le eventuali elezioni suppletive si effettueranno, di norma, nello stesso giorno in cui si tengono

quelle per il rinnovo degli organi di durata annuale e, comunque, entro il primo trimestre di ogni anno scolastico.

3. I membri subentranti cessano anch'essi dalla carica allo scadere del periodo di durata del Consiglio.

10.9 Programmazione Ciascuno degli Organi Collegiali programma le proprie attività nel tempo, in rapporto alle proprie competenze, allo scopo di realizzare, nei limiti del possibile, un ordinato svolgimento delle attività stesse, raggruppando a date, prestabilite in linea di massima, la discussione di argomenti su cui sia possibile prevedere con certezza la necessità di adottare decisioni, proposte o pareri. 10.10 Decadenza 1. I membri dell’Organo Collegiale sono dichiarati decaduti quando perdono i requisiti richiesti per

l'eleggibilità o non intervengono per tre sedute successive senza giustificati motivi. 2. Spetta all’Organo Collegiale vagliare le giustificazioni addotte dagli interessati. 10.11 Dimissioni I componenti eletti dell’Organo Collegiale possono dimettersi in qualsiasi momento. Le dimissioni sono rassegnate per iscritto.

Art. 11 Assemblee degli studenti e dei genitori Le assemblee studentesche e dei genitori, pur non potendo essere considerate in senso tecnico-giuridico veri e propri organi collegiali, costituiscono occasione di partecipazione degli studenti e delle famiglie alla vita scolastica e alle diverse attività curricolari ed extracurricolari e rappresentano un utile momento di confronto e di dibattito per la crescita formativa degli allievi. 1. I rappresentanti degli studenti nei consigli possono costituire un comitato studentesco d’istituto

che può esprimere pareri e/o formulare proposte direttamente al Consiglio d’Istituto e/o al Collegio dei Docenti; i genitori rappresentanti di classe possono costituire un comitato di genitori d’istituto.

2. Le assemblee degli studenti possono essere sia di classe sia d’istituto, l'Assemblea dei genitori può essere di classe, sezione, dell'Istituzione Scolastica.

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3. Gli studenti, durante lo svolgimento delle assemblee, sono tenuti ad osservare le regole che vigono nella scuola. La mancata osservanza può determinare la sospensione dell’assemblea e la ripresa delle attività didattiche.

11.1 Assemblea d’Istituto 1. Le assemblee sono convocate dai rappresentanti degli studenti e regolate dal D.P.R. 416/74

artt.43 e 44. 2. Gli studenti hanno diritto ad un’assemblea mensile. La richiesta, firmata dai rappresentanti di

istituto, deve avvenire con un preavviso di cinque giorni, deve indicare l’O.d.G., la data di svolgimento, l’orario e deve essere autorizzata dal Dirigente Scolastico. E’ consentita l’integrazione dell’O.d.G. sino al termine della prima ora di lezione del giorno precedente alla data dell’assemblea. L’assemblea deve essere autorizzata dal Dirigente Scolastico.

3. Dell’assemblea fa fede il verbale da consegnare presso gli Uffici della Dirigenza. 11.2 Assemblea di classe 1. Gli studenti hanno diritto ad un’assemblea di classe mensile della durata massima di due ore. 2. La richiesta, firmata dagli alunni rappresentanti di classe, deve contenere l’O.d.G., la data di

svolgimento, l’orario e la controfirma dei docenti interessati che si dichiarano disponibili a far svolgere l’assemblea nelle loro ore di attività didattica. L’assemblea deve essere autorizzata dal Dirigente Scolastico.

3. Delle assemblee viene compilato un verbale in due copie: una copia per il docente Coordinatore di classe e una copia per il DS o suo delegato.

11.3 Assemblea dei Genitori

1. I genitori degli alunni hanno diritto di riunirsi in Assemblea nei locali della scuola secondo le

modalità previste dagli articoli 12 e 15 del Testo Unico del 16 aprile 1994, n.297. Le assemblee si svolgono fuori dall'orario delle lezioni.

2. La convocazione può essere richiesta, con preavviso di almeno cinque giorni, dagli insegnanti o da un quinto delle famiglie degli alunni della classe

3. Il Responsabile dei Genitori richiede per scritto l'autorizzazione e provvede a diramare gli avvisi di convocazione, contenenti l'ordine del giorno, alle famiglie.

4. L'Assemblea è valida qualunque sia il numero dei presenti. 5. Dei lavori dell'Assemblea viene redatto succinto verbale, a cura di uno dei componenti. Copia

del verbale viene inviata alla scuola. 6. Possono partecipare alle riunioni, con diritto di parola, il Dirigente Scolastico o Suo delegato e

gli insegnanti di classe. CAPO VII: LABORATORI – ALTRE STRUTTURE

Art. 12 Laboratori e aule speciali

12.1 Utilizzo dei laboratori e delle aule speciali 1. Le attività di coordinamento dell’organizzazione e del funzionamento dei laboratori e delle aule

speciali sono affidate all’Ufficio Tecnico. 2. I laboratori e le aule sono assegnati all'inizio di ogni anno ad un assistente tecnico di laboratorio,

che ha il compito di mantenere una lista del materiale, curare il calendario d'accesso allo stesso, proporre interventi di manutenzione, ripristino, sostituzione di attrezzature, ecc...

3. I docenti interessati concordano con il Dirigente Scolastico i tempi di utilizzo, le modalità ed i criteri per l'utilizzo delle infrastrutture, dei laboratori, delle aule speciali da parte delle classi

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secondo l’orario curriculare. L’ordine di utilizzo dei laboratori e delle aule speciali sarà affisso nei laboratori stessi, oltre che in vicepresidenza. 4. In caso di danni, manomissioni, furti alle attrezzature o ai locali il docente di turno, coadiuvato

dall’ITP, se previsto, e dall’assistente tecnico di laboratorio, è tenuto ad interrompere le attività, se le condizioni di sicurezza lo richiedono, e a segnalare la situazione tempestivamente alla Dirigenza per l'immediato ripristino delle condizioni di efficienza e al fine di individuare eventuali responsabili.

5. Le responsabilità inerenti all'uso dei laboratori e delle aule speciali, sia per quanto riguarda la fase di preparazione delle attività sia per quella di realizzazione delle stesse con gli allievi, competono all'insegnante nei limiti della sua funzione di sorveglianza ed assistenza agli alunni.

6. L'insegnante avrà cura, all'inizio ed alla fine di ogni lezione, di verificare l'integrità di ogni singola postazione e di ogni singolo strumento utilizzato. L'insegnante, qualora alla fine della lezione dovesse rilevare danni che non erano presenti all'inizio, è tenuto a darne tempestiva comunicazione al Dirigente Scolastico.

12.2 Utilizzo dei supporti digitali nelle aule 1. E’ prevista l’assegnazione di un tecnico di riferimento per problematiche insorgenti per i

computer di ogni aula. 2. L’uso della LIM in dotazione di ogni aula è possibile solo in presenza del docente e da lui

regolato secondo le sue esigenze didattiche. 3. In assenza di disposizioni da parte del docente, i device (smartphone, tablet e portatili) degli

studenti devono rimanere spenti. La funzione cellulare va lasciata spenta (o in modalità aereo) durante le lezioni, come da Circolare Ministeriale N° 30 del 15/3/2007.

4. Agli alunni è concesso di poter registrare l’audiovideo della lezione o di una sua parte, per l’utilizzo didattico personale o per la condivisione con gli altri alunni della classe, solo con autorizzazione formale del docente.

5. E’ vietato agli alunni l’uso della LIM in maniera autonoma e per usi non didattici (ascolto di musica, riproduzione di filmati, navigazione Web, ecc.).

6. Le stesse regole sono da applicare anche successivamente all’autorizzazione per l’uso di portatili Tablet o Smartphone nel corso della lezione.

7. Tutti i docenti dei consigli di classe assegnatari di Aule Digitali o che le utilizzano sono tenuti a vigilare sulla strumentazione.

8. Gli allievi della classe in aula digitale sono responsabili di eventuali danni alle attrezzature. 12.3 Accesso ai laboratori e aule speciali 1. L’ingresso ai laboratori e alle aule speciali non è consentito durante le ore dedicate alla

manutenzione affisse in ogni laboratorio. 2. Le classi previste in orario possono accedere al laboratorio solo se accompagnate dal docente. 3. Gli assistenti tecnici coadiuvano il docente nella vigilanza degli alunni, ma la loro esclusiva

presenza in laboratorio non è abilitante per consentire l’accesso e la permanenza degli studenti. 4. L’uso dei laboratori da parte degli studenti o dei docenti in orario non curricolare è consentito se

accordato dalla Dirigenza a seguito di specifica richiesta. 5. Le eventuali attività di progetto devono essere inserite in orario tenendo conto delle ore

curriculari, evitando sovrapposizioni e disagi a docenti e studenti. 6. Le presenze in laboratorio vengono comunicate ai tecnici addetti. 7. L‘apertura dei laboratori è garantita dagli assistenti tecnici assegnatari. Le chiavi dei laboratori e

delle aule speciali quotidianamente sono ritirate e consegnate presso l’Ufficio Addetto. In nessun caso le chiavi saranno date agli allievi.

8. I docenti che abbiano necessità di utilizzare i laboratori di cui non hanno normalmente l’uso perché non previsto dal quadro orario, possono avere accesso agli stessi se il laboratorio non è impegnato da una classe in orario e con precedenza per le materie cui il laboratorio è destinato. Non è permesso utilizzare laboratori afferenti ad altre materie se il laboratorio afferente la propria materia è disponibile.

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12.4 Svolgimento delle attività 1. E’ assolutamente vietata, senza l’approvazione della Dirigenza, l’installazione di software e/o

l’alterazione delle impostazioni di quelli installati regolarmente; inoltre è fatto divieto di cambiare le configurazioni di sistema e di rete.

2. Le connessioni di navigazione Internet devono essere autorizzate dal docente . 3. Per un’efficace organizzazione delle risorse e delle attività è opportuno che i docenti interessati

segnalino, preferibilmente ad inizio anno scolastico e comunque con ragionevole preavviso, le loro esigenze , al fine di informare i tecnici addetti per predisporre la necessaria assistenza.

12.5 Regole di comportamento degli studenti 1. L’accesso è consentito solo se si è accompagnati dal docente o dall'insegnante tecnico pratico. 2. Zaini, borse, cappotti, giubbotti ed altri oggetti ingombranti non devono essere appoggiati sulle

postazioni di lavoro, onde evitare incidenti o guasti. 3. E’ vietato consumare in laboratorio cibi e bevande in prossimità delle postazioni di lavoro. 4. E’ assolutamente vietato installare software di giochi sui computer e utilizzare cd-rom non

autorizzati dal docente accompagnatore della classe. 5. E’ assolutamente vietato utilizzare la rete INTERNET senza l’autorizzazione e il controllo del

docente. 6. E' assolutamente vietato l'utilizzo di cellulari durante la lezione, in caso contrario, gli apparecchi

telefonici saranno ritirati e consegnati al genitore dell’alunno trasgressore. 7. L’aula deve essere lasciata in ordine, con le sedie ed attrezzature varie al loro posto, i personal

computer spenti con la procedura corretta. 8. Per l'osservanza di queste norme è responsabile il docente accompagnatore. 9. In caso di malfunzionamento diffuso, il laboratorio viene chiuso per il tempo necessario al

ripristino funzionale da parte dei tecnici addetti, previa disposizione dei direttori di laboratorio. 12.6 Uso esterno della strumentazione tecnica 1. L'utilizzo esterno della strumentazione tecnica (macchine fotografiche, telecamere, portatili,

sussidi vari, ecc...) in dotazione alla scuola è autorizzato dal Dirigente Scolastico. 2. Va segnalato in apposito registro, ove verranno riportati tutti i dati richiesti a cura del

responsabile. 3. Alla riconsegna dell'attrezzatura, l'incaricato provvederà alla rapida verifica di funzionalità degli

strumenti, prima di deporli. Si riporterà inoltre sull'apposito registro la data dell'avvenuta riconsegna e le eventuali segnalazioni di danno.

12.7 Implementazione del patrimonio scolastico 1. Il Collegio dei Docenti promuove l'aggiornamento del patrimonio librario, documentario,

audiovisivo ed informatico, secondo le esigenze didattiche e culturali dell'Istituzione, recependo i suggerimenti specifici espressi dai docenti e dalle altre componenti scolastiche per quanto di loro competenza.

2. Gli studenti, per il tramite dei docenti, possono proporre l'acquisto di materiale librario, audiovisivo e/o informatico.

3. Non possono essere date in prestito opere di consultazione, quali dizionari, enciclopedie, ecc... 12.8 Attività extra - scolastiche 1. L’uso del laboratorio può essere consentito in orario extra-scolastico per attività extracurricolari

in genere e, se compatibili, per eventuali corsi di specializzazione, aggiornamento, post-diploma, etc., con prenotazione e presentazione di un calendario delle attività o, in caso di necessità con un preavviso di almeno tre giorni.

2. Per consentire a questo tipo di utenti l’accesso alle risorse è necessario talvolta che siano predisposte una serie di configurazioni e installazioni aggiuntive: in tal caso occorrerà valutare la compatibilità delle stesse con le caratteristiche tecniche delle macchine in dotazione. L’uso del laboratorio in orario extra-scolastico da parte di utenze esterne all’istituto è consentito solo se in

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presenza di un docente responsabile in servizio presso questa Istituzione scolastica o di un tecnico di laboratorio.

12.9 Uso degli strumenti di scrittura e duplicazione 1. Le attrezzature dell'Istituto per la stampa e la riproduzione (fax, fotocopiatrice, fotostampante,

computer), oltre al primario uso didattico ed amministrativo, possono essere utilizzate da tutte le componenti scolastiche per attività di interesse della scuola.

2. Il servizio di duplicazione e fascicolatura è affidato ai collaboratori scolastici. Le modalità di utilizzo delle fotocopiatrici sono compatibili con gli altri obblighi di lavoro del personale incaricato.

3. L'uso delle fotocopiatrici, per motivi di sicurezza e per evitare guasti, è riservato esclusivamente al personale incaricato.

4. I docenti devono consegnare al personale incaricato con anticipo il materiale da riprodurre. 5. Il materiale cartaceo è sottoposto alla normativa sui diritti d'autore, i richiedenti si assumono

ogni responsabilità sulla riproduzione e/o duplicazione dello stesso. 12.10 Utilizzo delle infrastrutture sportive dell'istituto 1. La palestra, lo spazio del ping-pong, la tensostruttura e le sue attrezzature sono riservate,

durante le ore di lezione, agli alunni. Per ragioni di tipo igienico si può entrare in palestra soltanto con le scarpe da ginnastica.

2. Tutti gli spazi di cui sopra possono essere utilizzati per eventi e manifestazioni, previa autorizzazione del Consiglio d’Istituto e del Dirigente Scolastico.

CAPO VIII: COMUNICAZIONE

Art. 13 La comunicazione 1. Le comunicazioni agli alunni, ai genitori e ai docenti sono fatte normalmente attraverso il sito

istituzionale dell’istituto. Le eventuali circolari scritte inviate in lettura nelle classi sono pubblicate in appositi registri. In forma ufficiale viene adottata anche la pubblicazione all’albo, in particolare per gli atti che devono essere riportati a conoscenza di tutti.

2. L’art. 68 com. 2 del D. LGSL. 150/2009 sancisce che la pubblicazione sul sito istituzionale della Scuola e sugli appositi registri di circolari e avvisi equivale a tutti gli effetti alla regolare notificazione per iscritto.

3. All'inizio dell'anno scolastico verranno illustrate agli studenti ed alle famiglie le opportunità offerte dal piano triennale dell'offerta formativa, comprensivo di tutte le attività e iniziative didattiche e formative facoltative e/o opzionali.

4. Nessun tipo di materiale informativo o di pubblicità varia potrà essere distribuito nelle classi, o comunque nell'area scolastica, senza la preventiva autorizzazione del Dirigente Scolastico.

5. E' garantita la possibilità di scambio e di circolazione di ogni tipo di materiale utilizzabile nel lavoro scolastico (giornali, ecc. ...) e di quello frutto del lavoro della scuola stessa e delle classi (giornalino, mostre, ricerche).

6. La scuola non consentirà la circolazione d’informazione pubblicitaria a scopo economico e speculativo.

7. Il Dirigente Scolastico disciplinerà la circolazione del materiale.

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CAPO IX: ACCESSO DEL PUBBLICO E CIRCOLAZIONE

Art. 14 Accesso del pubblico 1. Nessuna persona estranea e comunque non fornita di autorizzazione rilasciata dal Dirigente

Scolastico o suo delegato può entrare nell'edificio scolastico dove si svolgono le attività didattiche.

2. Qualora i docenti ritengano utile invitare in classe altre persone in funzione di "esperti" a supporto dell'attività didattica chiederanno, di volta in volta, l'autorizzazione al Dirigente Scolastico. Gli "esperti" permarranno nei locali scolastici per il tempo strettamente necessario all'espletamento delle loro funzioni. In ogni caso la completa responsabilità didattica e di vigilanza della classe resta del docente.

3. Ai genitori non è consentito l’accesso ai piani in cui si svolge l’attività didattica. In caso di accompagnamento del figlio per ritardo e di uscita anticipata, l'ingresso dei genitori nella scuola è autorizzato solo ed esclusivamente al Piano Terra. I genitori degli alunni convocati dai docenti o dagli uffici della Vicepresidenza avranno cura di comunicare all’ingresso il proprio nominativo e attenderanno nella hall predisposta al Piano Terra.

4. I docenti sono tenuti a convocare o fissare colloqui con i genitori alla fine del proprio orario di servizio nella Sala di Vicepresidenza al 1° piano .

5. Chiunque ne abbia necessità, può accedere agli Uffici di Segreteria durante l'orario di apertura dei medesimi al pubblico.

6. I tecnici che operano alle dipendenze della Amministrazione Provinciale possono accedere ai locali scolastici per l'espletamento delle loro funzioni.

7. I signori rappresentanti ed agenti commerciali devono qualificarsi esibendo tesserino di riconoscimento.

8. Durante i periodi in cui è prevista un maggiore accesso di pubblico, ad esempio in concomitanza del periodo delle iscrizioni (gennaio) o in vista della pubblicazione delle graduatorie l’accesso sarà appositamente regolamentato dal D.S. Non è consentito permanere nel cortile.

CAPO X: RISTORAZIONE E UTILIZZO DELLA BUVETTE

Art. 15 - Funzionamento Il servizio buvette è operativo solo durante i periodi di apertura dell’istituto scolastico, con attività didattiche e/o di servizio in corso. E’ tassativamente vietato il funzionamento della buvette durante i periodi di chiusura programmata o forzata dell’istituto. 15.1 Orario di funzionamento Il servizio buvette è attivo in orario antimeridiano per i corsi mattutini e in orario postmeridiano per i corsi serali. Orario antimeridiano per il personale: ore 7.30 - 15.00. Orario antimeridiano per gli allievi: ore 10.00 - 14.00 Orario postmeridiano per il personale e gli allievi: ore 17.00 - ore 20.00. 15.2 Accesso alla buvette Gli alunni possono recarsi nel locale adibito a buvette solo previa autorizzazione di un docente, nella misura di uno per volta. Al cambio d’ora, gli alunni devono attendere l’autorizzazione del docente in ingresso. Negli spostamenti da un'aula all'altra, all'ingresso e all'uscita gli alunni non possono allontanarsi per raggiungere la buvette senza l’autorizzazione di un docente. I docenti possono utilizzare la buvette fuori dal proprio orario di insegnamento.

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15.3 Ristorazione È severamente vietato sostare nei pressi del bar e al piano terra dell’istituto, o raggiungere la classe per la consumazione di pasti caldi. La ristorazione dovrà avvenire nel locale della buvette senza arrecare danno o intralcio all’operato dei dipendenti della buvette. E’ vietato trattenersi alla buvette più del dovuto.

15.4 Impiego Contenitori Tutti sono tenuti ad utilizzare gli appositi contenitori per la raccolta dei rifiuti per evitare di sporcare i locali adibiti a buvette, rispettando le indicazioni fornite dal personale. 15.5 Comportamento Gli alunni sono tenuti ad avere nei confronti del personale della buvette un comportamento rispettoso, consono ad una convivenza civile. Il personale della buvette e i docenti segnaleranno i nominativi degli alunni o le classi che non rispettano queste regole. 15.6 Danni provocati e sanzioni Chiunque provochi guasti o danni al materiale e alle suppellettili presenti nei locali dell’istituto adibiti alla ristorazione dovrà risarcire i danni e sarà sottoposto alle sanzioni disciplinari previste dal regolamento di disciplina dell’Istituto.

CAPO XI: SICUREZZA

Art. 16 Norme di comportamento per la sicurezza 1. Attenersi scrupolosamente alle disposizioni ricevute dal proprio superiore. 2. Osservare scrupolosamente tutte le prescrizioni in materia di sicurezza ed igiene richiamate da

specifici cartelli o indicate dai propri superiori. 3. Non usare macchine, impianti ed attrezzature senza autorizzazione. 4. Non eseguire operazioni o manovre non di propria competenza, o di cui non si è a perfetta

conoscenza: in casi dubbi occorre rivolgersi al proprio superiore. 5. Per accedere agli scaffali alti o a strutture sopraelevate, utilizzare le apposite scale. 6. Non rimuovere gli estintori dalla posizione segnalata. 7. Depositare i materiali nelle zone prestabilite e comunque in modo da non ingombrare,

ostacolare e/o impedire, anche solo parzialmente l'accesso alle uscite di sicurezza, al transito sulle vie di fuga (corridoi, scale di sicurezza, ecc...), in prossimità di mezzi ed impianti atti ad intervenire sugli incendi, ed in generale la normale circolazione.

8. Nei depositi, il materiale va riposto lasciando corridoi di 90 cm. 9. Adoperare gli attrezzi solamente per l'uso cui sono destinati e nel modo più idoneo evitando

l'uso di mezzi di fortuna o di attrezzi diversi da quelli predisposti o di apportare agli stessi modifiche di qualsiasi genere.

10. Non utilizzare bottiglie di bevande per il contenimento di altri liquidi, né abbandonare quelle vuote sul posto di lavoro.

11. Manipolare vetri o materiale pungente con i guanti. 12. Negli armadi o negli scaffali disporre in basso i materiali più pesanti. 13. In caso di movimentazione manuale di materiali (risme di carta, dossier, ecc:, mantenere la schiena

eretta e le braccia rigide. Durante il trasporto a mano, trattenere il carico in modo sicuro. 14. Non circolare né sostare nei sottoscala, sottopiani, ecc., degli edifici salvo giustificato motivo di

lavoro e previa autorizzazione dei superiori.

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15. Non accedere nelle zone o nei locali in cui vige il divieto di ingresso ai non autorizzati. 16. Non dare in uso scale, utensili e attrezzi al personale di ditte esterne che si trovino a lavorare

nella scuola. 17. Segnalare tempestivamente al proprio superiore ogni eventuale anomalia o condizione di

pericolo rilevata. 18. In caso di infortunio, riferire al più presto ed esattamente al responsabile della sicurezza

dell'evento. 19. Comunicare tempestivamente al Dirigente Scolastico l’eventuale stato di gravidanza. 20. Se viene usato il materiale della cassetta di pronto soccorso ripristinare la scorta. 21. Mantenere i videoterminali nella posizione definita secondo i principi dell'ergonomia delle

norme di legge e di buona tecnica. Qualsiasi variazione che si rendesse necessaria deve essere concordata con il proprio responsabile.

22. Mantenere pulito ed in ordine il proprio posto di lavoro. 23. Riporre le chiavi nelle apposite bacheche, dopo l'uso. 24. L'apertura di tutte le uscite di sicurezza deve avvenire prima dell'inizio delle lezioni. 25. Tenere un contegno corretto astenendosi da qualsiasi genere di scherzo e dal compiere atti che

possano distrarre o arrecare danno ai compagni di lavoro. CAPO XII: VISITE E VIAGGI

Art.17 Visite, viaggi ed uscite d'istruzione 17.1 Tipi di uscite e programmazione 1. Viaggi d'istruzione in Italia, nell’Unione Europea e nei Paesi Extracomunitari, visite tecniche

guidate, uscite brevi e uscite connesse con attività culturali e sportive devono proporsi di integrare la normale attività e pertanto sono progettati nella programmazione didattica, culturale, professionale ed organizzativa formulata dai Consigli di Classe, dalle delibere dei Dipartimenti, dalle delibere del Consiglio d’Istituto e dal Collegio Docenti durante l'anno scolastico.

2. Per "viaggi d'istruzione", “visite tecniche ”, “visite aziendali” sono da intendersi le attività che prevedono almeno un pernottamento fuori sede; per "visite guidate” si intendono, invece, le uscite didattiche che coprono al massimo l'arco di una giornata; le "uscite brevi" sono uscite didattiche che durano meno di una giornata e si effettuano in città. Per l’alternanza scuola-lavoro si fa riferimento alle autorizzazioni normative d’uopo.

3. Gli scambi educativi con scuole estere aventi carattere di reciprocità costituiscono anch'essi parte integrante della programmazione didattica dell'Istituto e delle singole classi che vi partecipano; pertanto sono progettati, di norma, nella fase iniziale di ciascun anno scolastico per il corrente e/o successivi anni scolastici. 4. Non è consentito l’uso di mezzi di trasporto diversi da quelli proposti e approvati (salvo

autorizzazioni speciali concesse dal Dirigente Scolastico).

17.2 Partecipanti 1. I partecipanti possono essere aggregati:

a. Per Classe – Per Classi Parallele - Per Corso – Per Indirizzo b. Per Progetto/Iniziativa dei Dipartimenti, della Commissione Viaggi, della Dirigenza c. Per Gruppi d’Interesse (Culturale, Scientifico, Tecnico, Professionale, Sportivo, ecc.)

2. Possono anche partecipare, a titolo gratuito, esperti interni/esterni proposti ed accreditati dall’Istituto, previa autorizzazione concessa dal Dirigente Scolastico.

3. Il numero minimo dei partecipanti alle visite e alle uscite deve costituire almeno l’80% degli allievi di una classe, mentre viene superata ogni limitazione riguardante il numero minimo dei partecipanti ai viaggi di istruzione.

4. Per quanto concerne la quota di partecipazione economica non è prevista alcuna limitazione sia propositiva che organizzativa, essendo previste iniziative a totale carico dell’Istituto, iniziative a

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parziale partecipazione economica da parte degli allievi e iniziative a totale carico dei partecipanti.

5. Per gli allievi diversamente abili è indispensabile, così come da disposizioni di legge, la presenza di un assistente materiale e del proprio insegnante di sostegno.

6. Non possono essere ammessi ai viaggi d’istruzione gli allievi che hanno un voto di condotta inferiore al sei, numerose assenze e che si siano comportati in maniera irresponsabile durante analoghe iniziative organizzate dall’Istituto, ciò al fine di favorire il recupero sociale e l’integrazione culturale di tali tipologie di allievi in un contesto extrascolastico, ritenendo che il rapporto tra alunno e docente viene rivalutato in maniera amichevole e fiduciosa.

17.3 Periodo di effettuazione 1. L'effettuazione dei viaggi di istruzione deve avvenire secondo i tempi programmati nel PTOF. 2. Le visite e uscite brevi possono avvenire in tutto l'arco dell'anno scolastico con esclusione

dell'ultimo mese di lezione, dei periodi di scrutinio e di attività collegiali previsti in calendario (salvo autorizzazioni speciali concesse dal Dirigente Scolastico).

3. Al divieto di effettuare viaggi, visite e uscite brevi nell’ultimo mese di lezione si può derogare per attività religiose, tecnico-professionali, sportive scolastiche nazionali ed internazionali o attività collegate con l’educazione ambientale, considerato che alcune attività all’aperto non possono essere svolte prima delle tarda primavera.

17.4 Durata massima delle uscite L'insieme annuale delle visite, delle uscite brevi e dei viaggi d'istruzione, per ciascuna classe dell'istituto, non può superare un decimo dei giorni previsti dal calendario scolastico. 17.5 Accompagnatori 1. Saranno Docenti Accompagnatori il Docente della Classe proponente l'iniziativa e i Docenti

disponibili del Consiglio di Classe. 2. Il ricorso a docenti estranei al Consiglio di classe sarà consentito solo con l’autorizzazione

concessa dal Dirigente Scolastico. 3. Ai fini di un’ottimale gestione delle iniziative, è consigliabile la partecipazione di un docente

ogni 15 allievi partecipanti. 4. Si auspica la disponibilità e l’avvicendamento dei docenti accompagnatori, in modo da

coinvolgere tutto il Corpo docente dell’Istituto. 5. Preferibilmente per i viaggi d'istruzione all'Estero un docente accompagnatore ed il suo sostituto

devono avere documentata conoscenza della lingua del Paese, ovvero di una lingua di uso corrente nel caso di lingue minoritarie, prevedendo comunque sempre il ricorso a guide locali.

6. Nelle uscite brevi è sufficiente un accompagnatore per classe. 7. Nei casi di accorpamento di più classi i docenti accompagnatori saranno in numero di uno ogni

15 alunni con una tolleranza massima di 5 alunni in più o in meno, per gli scambi culturali con l'estero di norma uno ogni 10/15; eventuali variazioni nel numero degli accompagnatori devono essere motivate ed approvate dal Dirigente Scolastico

8. Per ogni visita/viaggio uno degli accompagnatori è appositamente nominato dal Dirigente Scolastico responsabile dell’intero gruppo.

9. La partecipazione di persone estranee al Consiglio di Classe o all’Istituto sarà consentita solo con autorizzazione speciale del Dirigente Scolastico e con estensione della polizza assicurativa integrativa dell’Istituto.

17.6 Adempimenti del/i delegato/i per i viaggi 1. Tutte le iniziative sinora menzionate devono essere approvate dal Dirigente Scolastico

coadiuvato dal/i delegato/i per i viaggi durante l’intero anno scolastico. 2. Tali attività dovranno essere proposte con progetto preciso e indicazione di massima dell'onere a

carico delle famiglie.

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3. Il/i delegato/i concorda/no con il Dirigente, sentita la componente alunni, un piano delle attività da sottoporre all’attenzione dei C.d.c i quali presenteranno, attraverso la scheda viaggi, proposte coerenti alla Programmazione.

4. Al/i delegato/i deve anche essere prodotta la seguente documentazione: a. nominativi degli insegnanti accompagnatori e relativa dichiarazione per l'obbligo della

vigilanza; b. nominativi dei sostituti e relativa dichiarazione per l'obbligo della vigilanza; c. programma analitico dell’iniziativa e relazione illustrativa sugli obiettivi culturali e didattici

della stessa. 5. Tale documentazione deve essere presentata dal docente proponente al/i delegato/i entro i 10

giorni successivi con: a. elenco nominativo degli alunni, distinti per classe; b. dichiarazioni di consenso dei genitori.

6. Anche spettacoli teatrali, visite a mostre e partecipazioni a conferenze seguono lo stesso iter, salvo casi eccezionali di impossibilità di informazione nel tempo dovuto; in tal caso, le relative richieste devono comunque pervenire, complete di documentazione, almeno 7 giorni prima della data prevista per l'iniziativa.

7. Il docente accompagnatore avrà cura di a. raccogliere le autorizzazioni dei genitori, b. accertarsi dell’avvenuto pagamento delle quote con la raccolta dei bollettini dei versamenti

effettuati, che saranno consegnati poi al/i delegato/i, c. compilare il modulo di responsabilità personale per la vigilanza degli allievi durante il

viaggio/visita/uscita (da consegnare in segreteria prima della partenza), d. per la vista guidata di un giorno illustrerà il per corso alla classe.

17.7 Adempimenti dei docenti non partecipanti alle iniziative 1. Viene sancita la Pari Dignità dell’impegno didattico e culturale sia per il lavoro in sede che per

il lavoro fuori sede. 2. Pertanto i docenti non partecipanti alle iniziative fuori sede sono invitati a collaborare con lo

staff di dirigenza, con i collaboratori per la ricollocazione degli allievi non partecipanti alle iniziative e presenti in istituto.

3. Nel giorno successivo a uscite programmate che prevedano il rientro in sede nel pomeriggio dopo le ore 17.00, i docenti di classe di norma sono invitati a non programmare, né effettuare verifiche orali o scritte ai partecipanti alle predette iniziative.

17.8 Compiti del/i delegato/i per i viaggi 1. È compito del/i delegato/i visionare i progetti e le iniziative culturali proposte. 2. È compito del/i delegato/i, su mandato del Dirigente, seguire l’iter organizzativo presso

l’agenzia prescelta, dopo che il Dirigente avrà preventivamente contattato le agenzie per la gara d’appalto, avrà verificato i preventivi in sede di Giunta, avrà provveduto alla delibera in sede di C.D.I e avrà comunicato alla commissione l’agenzia prescelta.

3. È compito del/i delegato/i produrre copia di tutti gli elenchi con i nomi e i recapiti telefonici dei

docenti accompagnatori, con i percorsi, i recapiti telefonici degli alberghi e consegnarne copia al Dirigente scolastico prima della partenza per il viaggio.

4. Per il viaggi d’istruzione sarà cura del/i delegato /i, insieme ai docenti accompagnatori, presentare l’itinerario culturale alle classi.

17.9 Aspetti Finanziari 1. All'atto dell'adesione i partecipanti (modulo di autorizzazione firmato dai genitori) devono

versare sul c/c della scuola un acconto pari al 50% della quota proposta dal/i delegato/i al Dirigente Scolastico, saldando poi l'intera quota 1 mese prima della partenza.

2. Tutte le entrate e le spese sono di pertinenza del Bilancio dell'Istituto.

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3. Nel caso di mancata partecipazione al viaggio le eventuali penali saranno comunicate all’interessato.

4. Su richiesta degli alunni al Consiglio d’istituto si può aprire un conto corrente su cui gli alunni della quinta classe possono versare degli acconti per il viaggio d’istruzione di fine anno scolastico

17.10 Relazioni finali - Eventuali contestazioni 1. Al ritorno dal viaggio o dalla visita di istruzione, i docenti accompagnatori sono tenuti a

presentare al Dirigente Scolastico una breve relazione, segnalando ove necessario tutti gli inconvenienti occorsi.

2. Per gli scambi con l'estero la relazione, dettagliata secondo le disposizioni ministeriali, va inviata al Provveditore e alla Direzione Generale degli Scambi Culturali del MIUR.

3. I danni che malauguratamente venissero arrecati ai mezzi di trasporto o alle attrezzature dei luoghi di sosta o di pernottamento, per cause di comportamento scorretto, dovranno essere risarciti dai singoli o dalle classi responsabili.

4. Il docente accompagnatore responsabile deve portare con sé un modello per la denuncia di infortunio e l'elenco dei numeri telefonici della scuola compreso il numero del fax; dovrà informare telefonicamente il Dirigente Scolastico di qualsiasi disservizio o inadempienza delle Agenzie o Ditte; in casi di indisciplina degli alunni partecipanti un ordine del Dirigente Scolastico o del docente responsabile potrà interrompere il viaggio.

CAPO XIII: PRIVACY

Art.18 Diritto di privacy E’ garantito a chiunque il rispetto dei diritti alla tutela e riservatezza dei propri dati personali e sensibili, oggetto di trattamento da parte dell’istituzione scolastica, a norma del Decreto legislativo n. 196 del 30 giugno 2003. A tal fine l’Istituto “A. Righi” si dota di norme per il “corretto trattamento dei dati personali”, condizione essenziale per il rispetto della dignità delle persone, della loro identità, del loro diritto alla riservatezza. 1. Gli alunni e le loro famiglie sono informate su come l’Istituto tratta i dati personali attraverso

l’Informativa ai genitori ai sensi dell’articolo 13 del D. Lgs. n. 196/2003” che viene loro consegnata contestualmente all’iscrizione e pubblicata sul sito web istituzionale della scuola.

2. Sono particolarmente tutelate le categorie di dati personali sensibili e giudiziari degli studenti e delle famiglie, quali quelli sulle origini razziali ed etniche, le convinzioni religiose, lo stato di salute, le convinzioni politiche e i dati di carattere giudiziario. a. I dati sulle origini razziali ed etniche sono trattati dalla scuola esclusivamente per favorire

l’integrazione degli alunni stranieri. b. I dati sulle convinzioni religiose sono trattati dalla scuola soltanto al fine di garantire la

libertà di credo e per la fruizione dell’insegnamento della religione cattolica o delle attività alternative a tale insegnamento.

c. I dati idonei a rivelare lo stato di salute sono trattati unicamente per l’assegnazione del

sostegno agli alunni disabili; per la composizione delle classi; per la gestione delle assenze per malattia; per l’insegnamento domiciliare e ospedaliero nei confronti degli alunni affetti da gravi patologie; per la partecipazione alle attività sportive, alle visite guidate e ai viaggi di istruzione.

d. Le opinioni politiche sono trattate dalla scuola esclusivamente per garantire la costituzione e il funzionamento degli organismi di rappresentanza: ad esempio, le consulte e le associazioni degli studenti e dei genitori.

e. I dati di carattere giudiziario sono trattati unicamente per assicurare il diritto allo studio anche a soggetti sottoposti a regime di detenzione o di protezione. Il trattamento di dati sensibili e giudiziari è previsto anche per tutte le attività connesse ai contenziosi con gli

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alunni e con le famiglie (reclami, ricorsi, esposti, provvedimenti di tipo disciplinare, ispezioni, citazioni, denunce all’autorità giudiziaria, etc.), e per tutte le attività relative alla difesa in giudizio delle istituzioni scolastiche.

3. La documentazione relativa a tali dati è rigorosamente custodita nei fascicoli degli allievi e consultabile solo dal coordinatore di classe, autorizzato dalla Dirigenza Scolastica per le finalità su indicate.

4. Viene garantito alla persona il diritto di conoscere se sono conservate informazioni che la riguardano, di apprenderne il contenuto, di farle rettificare se erronee, incomplete o non aggiornate. Per esercitare questi diritti è possibile rivolgersi direttamente al “titolare del trattamento” (la scuola), anche tramite suoi incaricati o responsabili. A tale proposito, si precisa che l’accesso agli atti amministrativi non è regolato dal Codice della privacy, né vigilato dal Garante per la protezione dei dati personali, ma come indicato nella legge n. 241 del 1990 (e successive modifiche) spetta alla singola amministrazione valutare se esistono i presupposti normativi che permettono di prendere visione e di estrarre copia di documenti amministrativi ai soggetti con un “interesse diretto, concreto e attuale” alla conoscibilità degli atti.

5. Vengono osservati gli obblighi di riservatezza previsti per il corpo docente e riguardo al segreto d’ufficio e professionale, nonché quelli relativi alla conservazione dei dati personali eventualmente contenuti nei temi degli alunni, ma non commette violazione della privacy l’insegnante che assegna ai propri alunni lo svolgimento di temi in classe riguardanti il loro mondo personale o familiare.

6. Le informazioni sul rendimento scolastico sono soggette a un regime di trasparenza. Per il principio di trasparenza a garanzia di ciascuno, i voti degli scrutini e degli esami sono pubblicati nell’albo degli istituti. A tutela della privacy non vengono, invece, pubblicati i voti dei non promossi e delle sospensioni del giudizio, che sono consultabili presso la segreteria didattica, e i riferimenti a “prove differenziate” sostenute dagli studenti diversamente abili.

7. L’Istituto comunica, unicamente su richiesta degli studenti interessati o dopo autorizzazione degli stessi, i dati relativi ai loro risultati scolastici per aiutarli nell’orientamento, la formazione e l’inserimento professionale anche all’estero.

8. Svolgere attività di ricerca con la raccolta di informazioni personali, spesso anche sensibili, tramite questionari da sottoporre agli alunni, è consentito soltanto se i ragazzi, o i genitori nel caso di minori, sono stati preventivamente informati sulle modalità di trattamento e conservazione dei dati raccolti e sulle misure di sicurezza adottate. Gli intervistati, inoltre, possono avere la facoltà di non aderire all’iniziativa.

9. Sono consentite le raccolte di fotografie e le riprese video da parte degli allievi e dei genitori per fini personali, durante recite, manifestazioni e gite scolastiche. La pubblicazione in sede non locale o amicale, vale a dire in mostre, su Internet, sui social network richiede il consenso delle persone presenti nelle fotografie e nei video.

10. È possibile registrare la lezione esclusivamente pe r scopi personali, ad esempio per motivi di studio individuale, e solo a seguito di esplicito consenso delle persone coinvolte nella registrazione (professori, studenti, …). Per ogni altro utilizzo o eventuale diffusione, anche su Internet, è necessario ottenere espressa autorizzazione.

11. Non è consentito l’utilizzo di videofonini, registrazioni audio – video, riprese non autorizzate

all’interno delle aule di lezione e in tutto l’istituto. La diffusione, anche autorizzata, di riprese, anche in video conferenza, e di immagini deve avvenire sempre nel rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali delle persone coinvolte, in particolare della loro immagine e dignità.

12. È assolutamente vietato diffondere o comunicare sistematicamente i dati personali di altre persone (ad esempio immagini o registrazioni audio/video) senza aver prima informato adeguatamente le persone coinvolte e averne ottenuto l’esplicito consenso. Gli studenti e gli altri membri della comunità scolastica devono quindi prestare particolare attenzione a non mettere on line immagini (ad esempio su blog, siti web, social network) o a diffonderle via mms. Tale pratica può dar luogo a gravi violazioni del diritto alla riservatezza delle persone riprese, incorrendo in sanzioni disciplinari, pecuniarie ed eventuali reati.

All. 6

31

13. La pubblicazione di atti all’albo on line, ovvero sul sito web dell’istituto, prevista dalla L. 69/2009, art.32 e dalla L. 25/2010, avverrà nel rispetto degli obblighi di trasparenza e pubblicità legale e, secondo quanto specificato dal Garante della privacy nella Del. 88 del 2 marzo 2011, a. senza l’utilizzo o la diffusione indiscriminata di dati personali; b. con omissione di dati sensibili; c. mediante esposizione dei dati in forma aggregata; d. nel rispetto dei principi di pertinenza, non eccedenza, e indispensabilità dei dati; e. assicurando l’esattezza, l’aggiornamento e la pertinenza dei dati; f. garantendo il principio di temporaneità della pubblicazione per i documenti che presentano

necessariamente dati sensibili.

CAPO XIV: CRITERI FORMAZIONE CLASSI E TRASFERIMENTI

Art. 19 Criteri formazione classi 1. La distribuzione degli alunni nelle varie sezioni sarà predisposta in maniera equa e mirata, per

quanto possibile, tenendo conto delle valutazioni finali delle scuole di provenienza, in modo da avere classi prime con situazioni di partenza omogenee tra loro ed eterogenee al loro interno (per quel che è possibile desumere dagli atti e dalle informazioni in possesso della scuola);.

2. Saranno soddisfatte, se possibile, eventuali richieste degli allievi che desiderano essere messi in classe con qualche compagno/a.

3. Saranno valutate attentamente eventuali ulteriori richieste motivate delle famiglie, sempre facendo in modo tale da non alterare sostanzialmente i principi di cui sopra.

4. Saranno inseriti equamente nelle classi gli alunni diversamente abili. In tali classi, il numero di alunni potrà essere inferiore ai parametri fissati dal Regolamento sul dimensionamento (Art. 7 del Regolamento sul dimensionamento delle istituzioni scolastiche).

5. Gli alunni ripetenti saranno assegnati ai rispettivi corsi, salvo il caso di diversa richiesta delle famiglie, dei Consigli di Classe, e sempre nell’interesse educativo del gruppo classe.

6. Per le classi successive alle prime si darà assoluta priorità alla continuità didattica, tuttavia, saranno prese in considerazione eventuali richieste specifiche degli alunni e delle famiglie.

7. Eventuali accorpamenti delle classi saranno fatti su indicazioni dei consigli delle classi da accorpare, in relazione alla situazione didattica degli alunni e alle dinamiche individuali e di gruppo emerse nelle singole classi.

8. Saranno presi in considerazione spostamenti da una sezione all’altra, dopo l’assegnazione, solo in casi specifichi e del tutto eccezionali, debitamente documentati e valutati dalla Dirigenza Scolastica.

Art. 20 Criteri trasferimento allievi 20.1 Trasferimento allievi da altro istituto 1. L’accettazione delle richieste di trasferimento da altro istituto è subordinata alla sussistenza e

accertamento dei seguenti elementi: a. disponibilità del posto nella classe e nell’indirizzo richiesto; b. valutazione delle motivazioni che spingono al passaggio e della situazione scolastica dell’alunno; c. curricolo nell’istituto di partenza; d. situazione disciplinare del richiedente nell’istituto di provenienza; e. integrazione del curricolo in caso di difformità fra indirizzo di provenienza e indirizzo di

arrivo, con passerelle nel biennio ed esami integrativi nel triennio 2. Sono concessi trasferimenti durante l’anno scolastico in corso solo in presenza di congruità fra

corso di provenienza e corso richiesto, dopo aver accertato quanto al comma 1. 20.2 Trasferimento allievi ad altro istituto

All. 6

32

1. Ai sensi dell’art. 2 della legge n. 268/2002, la concessione di nulla osta non potrà comportare modifiche del numero delle classi già formate” (C.M . n.58 del 20.06.2008).

2. Non sono concessi trasferimenti ad altro istituto durante l’anno scolastico in corso se non adeguatamente motivati e documentati. I nulla osta all’eventuale trasferimento degli alunni sono accordati, pertanto, in presenza di situazioni particolari (trasferimento in altra città, cambio di abitazione, specifiche situazioni familiari, casi di incompatibilità ambientale).

3. L’accettazione delle richieste di trasferimento ad altro istituto è subordinata pertanto alla sussistenza e accertamento dei seguenti elementi: a. presentazione della richiesta ad inizio anno scolastico; b. valutazione delle motivazioni che spingono alla richiesta di nulla osta; c. colloquio con il Dirigente Scolastico; d. verifica della sussistenza di disponibilità da part e dell’istituto per il quale si richiede il

trasferimento. CAPO XV: SOMMINISTRAZIONE DI FARMACI

Art.21 Disciplina in materia "Linee-Guida per la somministrazione di farmaci in orario scolastico" Nota 2312 del 25/11/05 del Ministero dell'Istruzione: orientamenti volti a garantire "i principi gene-rali dell'istruzione ed i livelli essenziali delle prestazioni scolastiche", nonché a garantire la sicurezza della salute nelle strutture scolastiche. Art. 1 - Oggetto - Le presenti Raccomandazioni contengono le linee guida per la definizione degli interventi finalizzati all'assistenza di studenti che necessitano di somministrazione di farmaci in orario scolastico, al fine di tutelarne il diritto allo studio, la salute ed il benessere all'interno della struttura scolastica. Art. 2 - Tipologia degli interventi - La somministrazione di farmaci deve avvenire sulla base delle autorizzazioni specifiche rilasciate dal competente servizio delle AUSL; tale somministrazione non deve richiedere il possesso di cognizioni specialistiche di tipo sanitario, né l'esercizio di discrezionalità tecnica da parte dell'adulto. Art. 3 - Soggetti coinvolti – La somministrazione di farmaci agli alunni in orario scolastico coinvolge, ciascuno per le proprie responsabilità e competenze: - le famiglie degli alunni e/o gli esercenti la potestà genitoriale; - la scuola: dirigente scolastico, personale docente ed ATA; - i servizi sanitari: i medici di base e le AUSL competenti territorialmente; - gli enti locali: operatori assegnati in riferimento al percorso d'integrazione scolastica e formativa dell'alunno. Per quanto concerne i criteri cui si atterranno i medici di base per il rilascio delle certificazioni e la valutazione della fattibilità delle somministrazioni di farmaci da parte di personale non sanitario, nonché per la definizione di apposita modulistica, saranno promossi accordi tra le istituzioni scolastiche, gli Enti locali e le AUSL competenti. Art.4 - Modalità di intervento - La somministra-zione di farmaci in orario scolastico deve essere formalmente richiesta dai genitori degli alunni o da-gli esercitanti la potestà genitoriale, a fronte della presentazione di una certificazione medica atte-stante lo stato di malattia dell'alunno con la prescrizione specifica dei farmaci da assumere (conser-vazione, modalità e tempi di somministrazione, posologia). I dirigenti scolastici, a seguito della ri-chiesta scritta di somministrazione di farmaci: - effettuano una verifica delle strutture scolastiche, mediante l'individuazione del luogo fisico idoneo per la conservazione e la somministrazione dei farmaci; - concedono, ove richiesta, l'autorizzazione all'accesso ai locali scolastici durante l'orario scolastico ai genitori degli alunni, o a loro delegati, per la somministrazione dei farmaci; - verificano la disponibilità degli operatori scolastici in servizio a garantire la continuità della som-ministrazione dei farmaci, ove non già autorizzata ai genitori, esercitanti la potestà genitoriale o loro

delegati. Gli operatori scolastici possono essere individuati tra il personale docente ed ATA che abbia seguito i corsi di pronto soccorso ai sensi del Decreto legislativo n. 626/94. Potranno, altresì, essere

All. 6

33

promossi, nell'ambito della programmazione delle attività di formazione degli Uffici Scolastici re-gionali, specifici moduli formativi per il personale docente ed ATA, anche in collaborazione con le AUSL e gli Assessorati per la Salute e per i Servizi Sociali e le Associazioni. Qualora nell'edificio scolastico non siano presenti locali idonei, non vi sia alcuna disponibilità alla somministrazione da parte del personale o non vi siano i requisiti professionali necessari a garantire l'assistenza sanitaria, i dirigenti scolastici possono procedere, nell'ambito delle prerogative scaturenti dalla normativa vi-gente in tema di autonomia scolastica, all'individuazione di altri soggetti istituzionali del territorio con i quali stipulare accordi e convenzioni. Nel caso in cui non sia attuabile tale soluzione, i dirigenti scolastici possono provvedere all'attivazione di collaborazioni, formalizzate in apposite convenzioni, con i competenti Assessorati per la Salute e per i Servizi sociali, al fine di prevedere interventi coor-dinati, anche attraverso il ricorso ad Enti ed Associazioni di volontariato (es.: Croce Rossa Italiana, Unità Mobili di Strada). In difetto delle condizioni sopradescritte, il dirigente scolastico è tenuto a darne comunicazione formale e motivata ai genitori o agli esercitanti la potestà genitoriale e al Sin-daco del Comune di residenza dell'alunno per cui è stata avanzata la relativa richiesta. Art. 5 - Gestione delle emergenze - Resta prescritto in ricorso al Sistema Sanitario Nazionale di Pronto Soccorso nei casi in cui si ravvisi l'inadeguatezza dei provvedimenti programmabili secondo le presenti linee guida ai casi concreti presentati, ovvero qualora si ravvisi la sussistenza di una si-tuazione di emergenza.

CAPO XVI: DISPOSIZIONI FINALI

Art.22 Disposizioni finali 1. Eventuali deroghe al presente Regolamento possono essere autorizzate dal Dirigente Scolastico

in seno al Consiglio dell'Istituzione Scolastica. 2. Il presente Regolamento ha validità triennale e vie ne deliberato dal Consiglio d’Istituto. 3. Per tutto quanto non previsto nel presente regolamento valgono le vigenti disposizioni di legge.

All. 6

34

SANZIONI DISCIPLINARI (Art.5 – Regola e to d’Istituto)

Visti il D.P.R. / e la C.M. / / prot. N. he ri hia a il R.D. / / N. , osì o e odifi ato dall’art. 7 del

D.P.R. / / N. e dall’art. della L. / / N. , si prevedo o le segue ti sa zio i dis ipli ari: Comportamento irregolare Sanzioni e provvedimenti

disciplinari

Organo competente Note e procedimenti

- Ripetute assenze e ritardi non

seriamente motivati

- Ingressi in ritardo non

autorizzati

Richiamo verbale/nota

disciplinare

Convocazione della famiglia

Non ammissione in classe

Docente della 1^ ora

Coordinatore di classe

Delegato del Dirigente

Segnalazione sul registro di

classe sezione famiglie

Permanenza presso la

Vicepresidenza per lavori utili

alla scuola(pulizia, ordine,

accoglienza, ecc.)

- Scarso impegno nello studio

- Non eseguire i compiti

assegnati

- Non portare il materiale

didattico o le prove di verificare

- Rifiutare le verifiche orali

Richiamo verbale/nota

disciplinare

Docente

Coordinatore di classe

Convocazione delle famiglie

- Comportamento scorretto

durante le lezioni e le

sostituzioni

- Azioni di disturbo che

comportino lesione dei diritti

altrui

- Chiacchierare disturbando

- intervenire inopportunamente

durante le attività scolastiche

- Spostarsi senza motivo o

senza autorizzazione nell'aula e

nell'edificio

- Numero e qualità di note

disciplinari ( superiori a 5)

Richiamo verbale/nota

disciplinare

Segnalazione ai Collaboratori

della Dirigenza

Convocazione della famiglia

Sospensione fino a 5 gg

senza/con obbligo di frequenza

Docente

Coordinatore del Consiglio di

classe

Consiglio di classe disciplinare

presieduto dal Dirigente

Scolastico

Organo di Garanzia

Segnalazione sul registro di

classe visibile alla famiglia

Comunicazione ed eventuale

convocazione della famiglia al

consiglio disciplinare.

- violazioni varie e mancato

rispetto delle norme di

sicurezza:

a) danneggiamento e scritte sui

muri, porte, e banchi

b) uso del cellulare non

autorizzato

c) mancato rispetto del divieto

di fumo

d) portare a scuola oggetti non

pertinenti alle attività e/o

pericolosi

e) falsificazione della firma del

genitore o del docente

f) Intromissione e

manomissione della rete

scolastica

Nota disciplinare

Confisca immediata del

materiale dannoso ed

eventuale consegna ai genitori

Allontanamento dalla classe

con convocazione della famiglia

Sospensione dalle visite di

istruzione

Sospensione fino a 15 gg senza

obbligo di frequenza

Docente

Personale ATA

Coordinatore del consiglio di

classe

Consiglio di classe disciplinare

presieduto dla Dirigente

Scolastico

Organo di Garanzia

Segnalazione scritta sul registro

di classe visibile alla famiglia

Risarcimento del danno o

riparazione del danno a cura

dello stesso studente

- Comportamento lesivo della

dignità altrui ed atteggiamento

irriguardoso fuori e dentro la

classe:

a) linguaggio volgare ed

offensivo

b) atti osceni, etc..

Invito a presentare le proprie

scuse

Convocazione della famiglia

Sospensione dalle visite di

istruzione

Sospensione fino a 15 gg senza

obbligo di frequenza

Docente

Coordinatore del Consiglio di

Classe

Consiglio di Classe disciplinare

presieduto dal Dirigente

Scolastico

Organo di Garanzia

Convocazione della famiglia

All. 6

35

Comportamento irregolare Sanzioni e provvedimenti

disciplinari

Organo competente Note e procedimenti

-utilizzo scorretto delle

strutture e dei locali della

scuola

a)trascuratezza

b)lievi danni agli arredi,

suppellettili ed attrezzature

Ripristino del danno provocato

con interventi personali e

rimborso del costo sostenuto

dall’istituto

Sospensione delle visite di

istruzione

Sospensione fino a 5 giorni

senza obbligo di frequenza

Consiglio di classe disciplinare

presieduto dal Dirigente

Scolastico

Organo di Garanzia

Segnalazione scritta sul registro

di classe visibile alla famiglia

Risarcimento del danno o

riparazione del danno a cura

dello stesso studente

-Danni gravi intenzionalmente

apportati ai locali, alle

strutture, agli arredi,

palesemente riconducibili ad un

atto va dali o

Ripristino del danno provocato

con interventi personali e

rimborso del costo sostenuto

dall’istituto

Sospensione delle visite di

istruzione

Sospensione fino a 15 giorni

senza obbligo di frequenza

Consiglio di classe disciplinare

presieduto dal Dirigente

Scolastico

Organo di Garanzia

Segnalazione scritta sul registro

di classe visibile alla famiglia

Risarcimento del danno o

riparazione del danno a cura

dello stesso studente e della

famiglia

Segnalazione alle autorità

competenti per fatti di rilievo

civile e /o penale

-Comportamento lesivo

dell’i tegrità fisi a o orale propria e altrui, tenuto

singolarmente o da più studenti

in concorso tra loro

-A a do o dell’istituto i orario scolastico

Sospensione dalle lezioni per

un periodo superiore ai 15 gg

E quindi da tutte le attività

scolastiche

Consiglio di Istituto

Organo di Garanzia

Segnalazione scritta sul registro

di classe visibile alla famiglia e

relativa convocazione

Attività di recupero presso

Associazioni o Onlus di

volontariato presenti sul

territorio

Segnalazione alle Autorità

competenti per fatti di rilievo

civile e /o penale

-Interruzione di servizio

pubblico

-Reati che violino la dignità e il

rispetto della persona umana

a)violenza privata

b)percosse

c)ingiurie

d)reati di natura sessuale

-Concreta situazione di pericolo

per l’i olu ità delle perso e: a)incendio

b)allagamento, etc.

Sospensione dalle lezioni per

un periodo superiore ai 15 gg

senza obbligo di frequenza e,

nei casi di recidiva,

allontanamento dalla comunità

scolastica anche fino al termine

dell’a o s olasti o

Co siglio d’Istituto

Organo di Garanzia

Comunicazione scritta alla

famiglia

Segnalazione alle Autorità

competenti per fatti di rilievo

civile e/o penale

Attività di recupero in

Associazioni di volontariato

-Danni gravi apportati alle

strutture per intenzionale

scasso al fine di introdursi

fraudolentemente nei locali

scolastici e/o per furto

-Impedimento di effettuare

pubblico servizio con azioni

lesive al diritto allo studio

Immediata decadenza da

qualsivoglia carica ricoperta

all’i ter o dell’istituto. Sospensione dalle lezioni e

allontanamento dalla comunità

scolastica a partire da un

periodo superiore ai 15gg fino

al ter i e dell’a o s olasti o, con attività di recupero sociale

obbligatoria

Co siglio d’Istituto

Organo di Garanzia

Comunicazione scritta alla

famiglia

Segnalazione alle Autorità

competenti per fatti di rilievo

civile e/o penale

Attività di recupero obbligatoria

in Associazioni di volontariato

Attività di recupero in Associazioni di volontariato

All. 7

PATTO DI CORRESPONSABILITA’ EDUCATIVA

Visti

il D.M. . /A del otto e Li ee di i di izzo sulla cittadinanza democratica e

legalità

il D.P.R. . del / / e D.P.R. del / / Regola e to e a te lo “tatuto delle stude tesse e degli stude ti della s uola se o da ia

il D.M. . del / / Li ee di i di izzo ge e ali ed azio i a livello azio ale pe la prevenzione del ullis o

il D.M. . del / / Li ee di i di izzo ed i di azio i i ate ia di utilizzo di telefo i ellula i e di alt i dispositivi elett o i i du a te l’ attività didatti a, i ogazio i di sanzioni disciplinari, dovere di vigilanza e di cor espo sa ilità dei ge ito i e dei do e ti

La legge 8/02/2006, n. 54 "Disposizioni in materia di separazione dei genitori e

affidamento condiviso dei figli" nonché la successiva nota del MIUR prot. 5336 del

2/09/2015, e a te I di azio i ope ative pe la o eta attuazio e i a ito s olasti o della legge 54/2006.

il regolamento del 31/07/2008 n. 3602/P0

l’ a t. / del D.P.R. / e la C.M. . del / /

in osservanza:

del D.L. n. 137 del 01/09/2008 convertito con modificazioni nella legge 30/10/2008 n.

169;

della C. M. n. 100 del 11/12/2008;

del D.M. n. 5 del 16/01/2009

si stipula con la famiglia dell’ alunno il seguente

PATTO DI CORRESPONSABILITA’ EDUCATIVA

con il quale

LA SCUOLA SI IMPEGNA A

fornire una formazione culturale e professionale qualificata, aperta alla pluralità delle

idee, nel rispetto delle identità di ciascuno studente;

offrire un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona, garantendo un

servizio didattico di qualità in un ambiente educativo sereno, favorendo il processo di

formazione di ciascuno studente, nel rispetto dei suoi ritmi e dei suoi tempi di

apprendimento;

All. 7

offrire iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio, al fine di

favorire il successo formativo e combattere la dispersione scolastica oltre a promuovere il

merito ed incentivare le situazioni di eccellenza;

favorire momenti di ascolto e di dialogo;

far acquisire una graduale consapevolezza nelle proprie capacità per affrontare, con

autonomia e sicurezza, i nuovi apprendimenti;

favorire la piena integrazione degli studenti diversamente abili, promuovere iniziative di

accoglienza ed integrazione degli studenti stranieri, tutelandone la lingua e la cultura,

anche attraverso la realizzazione di iniziative interculturali, stimolare riflessioni e attivare

percorsi volti al benessere ed alla tutela della salute degli studenti;

garantire la massima trasparenza nelle valutazioni e nelle comunicazioni mantenendo un

costante rapporto con le famiglie, anche attraverso strumenti tecnologicamente avanzati

nel rispetto della privacy e nel rispetto della legge 54/2006 nel caso di genitori separati.

LO STUDENTE SI IMPEGNA A

prendere coscienza dei propri diritti e dei propri doveri rispettando la scuola intesa come

insieme di persone, ambienti e attrezzature;

avere nei confronti del Dirigente Scolastico, dei docenti, del personale A.T.A. e dei suoi

compagni lo stesso rispetto, anche formale, che chiede per se stesso;

non portare in classe oggetti personali di valore, consapevole che la scuola non è

responsabile del loro smarrimento o deterioramento;

rispettare i tempi programmati e concordati con i docenti per il raggiungimento del

p op io u i olo, i peg a dosi i odo espo sa ile ell’ ese uzio e dei o piti richiesti;

non fumare nei locali della scuola e ispetta e le ele e ta i o e igie i he ell’ uso dei bagni;

ispetta e i e i ollettivi a te e do l’ o di e e la pulizia dei lo ali che lo ospitano,

consapevole che è tenuto a risarcire danni volontariamente arrecati ai locali della scuola

o al materiale didattico;

rispettare le norme di sicurezza, adottando un comportamento corretto ed adeguato alle

diverse situazioni;

speg e e il telefo o ellula e e ualsiasi st u e to elett o i o du a te l’ o a io delle lezioni;

far controfirmare ai genitori (o dagli esercenti la patria potestà) le comunicazioni del

Dirigente Scolastico e dei docenti;

rispettare scrupolosamente le direttive dei docenti durante le visite guidate, i viaggi di

istruzione ed i soggiorni-studio.

All. 7

LA FAMIGLIA SI IMPEGNA A (non applicabile al corso serale)

valo izza e l’ istituzio e s olasti a, i stau a do u positivo li a di dialogo, el ispetto delle

scelte educative e didattiche condivise, oltre ad un atteggiamento di reciproca

collaborazione con i docenti, anche partecipando ai periodici incontri scuola-famiglia;

ispetta e l’ istituzio e s olasti a, favo e do u ’ assidua f e ue za dei p op i figli alle

lezioni, partecipando attivamente agli organismi collegiali e controllando

quotidianamente le comunicazioni provenienti dalla scuola, le assenza, gli ingressi

posticipati e le uscite anticipate;

fornire alla scuola il numero del proprio cellulare e controllare personalmente gli SMS

informativi che la scuola invia;

o t olla e he l’ allievo svolga i o piti asseg ati;

i fo a si siste ati a e te del p ofitto s olasti o dell’ allievo;

risarcire eventuali danni arrecati ai locali della scuola ed al materiali didattico;

seg ala e alla s uola gli eve tuali p o le i di salute al fi e di favo i e, all’ o o e za, interventi tempestivi, efficienti ed efficaci;

ade pie e pu tual e te alle i hieste di atti u o ati i i hiesti dall’ Ufficio didattico

della scuola;

dis ute e e o divide e o i p op i figli il patto edu ativo sottos itto o l’ Istituzio e Scolastica;

prendere visione del Regolamento di Istituto che, con la firma sulla ricevuta, si intende

accettato.