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lavinia stiz portfolio_2013

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progetti e lavori fino a ottobre 2013

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Nero Redivivus - Padiglione temporaneo a Roma, Piazza del Popolo

tema: progettare e costruire con la tecnica degli assi cartesiani un modellino in legno „stecchette e pannellucci“

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spaceGO! - GreenSpace zona Puerto Valencia

tema: almacenes multifuncionales conectados - exposión, conciertos, pub, lectura

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Piscina Caimi con acque termali, Milano - Recupero e ristrutturazione

tema: progetto di una piscina multifunzionale, con strutture e spazi dedicati ad eventi e spettacoli del Teatro Franco Parenti

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La TRASVERSALITÀ dell‘abitare - Casa Labirinto

tema: progettare un nuovo modo di abitare in uno spazio cubico di 10 x 10 x 10 m

p_01 , WORKSHOP EXTRACURRICULARE - agosto/settembre_010

Prix de Rome PIRANESI - Parco Archeologico Adrianeo

tema: studio e progettazione in loco di un museo itinerante con l‘obiettivo di valorizzare il parco di Villa Adriana a Roma

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STAGE PRATICO EXTRACURRICULARE - maggio/settembre_09, p_09

Logistica Campionati Mondiali di Ciclismo su strada 2009 - Mendrisio

tema: logistica percorso, grandi strutture temporanee, organizzazione grandi eventi

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STAGE PRATICO EXTRACURRICULARE - agosto/settembre_011, p_10

Progetti per la ristrutturazione di una casa privata con ostello - Lucerna

tema: rivedere la disposizione degli interni e creare modelli 3D e plastici per la presentazione ai clienti

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ETNOcity - Area ex manifattura tabacchi Milano

tema: centro di prima accoglienza per stranieri con servizi pubblici

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Ospedale Fatebenefratelli Milano

tema: ristrutturazione e adattamento da reparto oculistica a reparto ortopedia

Facoltà di Architettura e Società Corso di studi in scienze dell'Architettura (MI) A.A. 2008/2009

Laboratorio di Costruzione dell’Architettura IProff. O.Tronconi, J. Astolfi, L. BaiardiArch. Anna Gornati, Antonio Invernale, Davide Manera, Valentina Puglisi Gruppo 10: Kristine Macatangay 206238Isabella Marcolini 204592Lavinia Stiz 204963Serena Toniolo 717174

II Esercitazione

Facoltà di Architettura e Società Corso di studi in scienze dell'Architettura (MI) A.A. 2008/2009

Costruzione dell’Architettura I: Proff. O.Tronconi, J. Astolfi, L. Baiardi

h. Anna Gornati, Antonio Invernale, Davide Manera, Valentina Puglisi

Kristine Macatangay 206238 Isabella Marcolini 204592 Lavinia Stiz 204963

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h. Anna Gornati, Antonio Invernale, Davide Manera, Valentina Puglisi

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Concurso miniBANEO - Politecnica de Valencia

tema: concurso por un baneo esencial y màs pequeño

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P I R A N E S IIl Premio PIRANESI Prix de Rome, organizzato

dalla Accademia Adrianea di architettura e

archeologia, é un seminario internazionale

che si svolge a Villa Adriana, a Tivoli. Al suo

interno, oltre che la competizione per la

realizzazione di un museo itinerante all’interno

del parco Adrianeo, raccoglie anche uno spirito

di esperienza umana e di vita che ripercorre

con la memoria quello vissuto tra il 1613 e il

1968 dagli studenti dell’Accademia di Francia,

che si muovevamo verso la città eterna per

acquisire i fondamenti dell’episteme classica.

Durante il Workshop si ha avuto la possibilità di

effettuare sopralluoghi e visitare aree riservate

dei giardini muovendosi liberamente. Inoltre,

a fianco del concorso universitario, si é svolto

un concorso per professionisti che hanno

tenuto delle conferenze all’Ara Pacis dedicate

alla presentazioni delle loro migliori opere

museali create sempre all’interno di parchi

archeologici, e vinto infine dall’Architetto

Rafael Moneo.

Workshop Internazionale _2010

Professori: Martemucci, Basso Peressut, Caliari

Partecipanti: Erba, Spinelli, Stiz, Volpi

Il muro del Pecile disegnato da Le Corbusier, 1911

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L ‘ i d e n t i t à M u s e a l e

Parte del workshop é stata caratterizzata da un progetto di comunicazione visiva e di immagine coordinata riferita a tutti i format, statici o dinamici, con cui l’entità museale comunica in modo strategico con l’ambiente esterno, e con cui tende a definire e rendere specifica presso il pubblico la propria identità e il proprio ruolo sociale.

L’idea del logo é nata dal famoso muro del Pecile disegnato da Le Corbusier nel 1911. Ci ha colpiti la sua semplicità e il suo impatto, ci é quindi sembrato immediato anche nella comunicazione visiva. Il colore del logo invece deriva dai materiali già esistenti e quelli invece utilizzati dal mostro progetto, cioè il rosso dei mattoni e del corten.Non si é deciso di ricorrere ad un acronimo perchè la scritta completa del nostro museo si addiceva perfettamente al completamento della semplice linea del muro, quasi come spiegazione dello stesso.

Oltre al classico merchandising commerciale si é pensato di proporre la produzione di un olio d’oliva dedicato a Villa Adriana in quanto l’intero parco e le zone limitrofe sono colme di ulivi secolari e passeggiando tra le sue rovine si ha proprio la sensazione, grazie anche a questi alberi, di poter tornare indietro nel tempo e potercisi sedere alle radici.

Altra new entry dei giorni nostri é la possibilità di poter scaricare una guida interattiva per smartphone e tablet in grado di accompagnare i visitatori nella passeggiata e di poter far rivivere anche da casa le sensazioni e le opere del Parco Archeologico Adrianeo.

L’IDENTITÀ DEL MUSEO...

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P e r c o r s i e S o s t ePianta generale infrastrutture_

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La Villa fu la residenza voluta dall’imperatore da dove potè governare lontano dal Palatino, tradizionalmente sede ufficiale del potere della Repubblica. Unica nel genere, risulta essere dissimile dalle tipologie codificate dell’architettura romana e sotto alcuni versi ancora incomprensibile.Il progetto del nostro Parco Archeologico Adrianeo si sviluppa lungo un percorso che permette di visitare l’intera Villa in assenza di barriere architettoniche e con la presenza di soste studiate nei punti di maggiore interesse, regalando scorci di paesaggio incantevoli e attività interattive. Le infrastrutture sono state quindi realizzate a partire dalla Valle di Tempe, ingresso e uscita del percorso, in Piazza d’Oro, usata come Visitor Center e museo architettonico (rialzata e vetrata consente di vedere le antiche vasche sottostanti), proseguendo poi lungo un filare di ulivi secolari si arriva al belvedere, con sala lettura, situato nell’antico Palazzo d’Inverno e si continua poi la passeggiata costeggiando il Canopo fino all’esposizione statuaria nella Sala dei Filosofi e nel Teatro Marittimo. Il percorso é infine concluso da uno spazio dedicato alle esposizioni temporanee e costruito ipogeo ex-novo lungo il muro del Pecile, dal quale si gode di una vista prospettica particolare dello stesso.La nostra idea parte dalla volontà di valorizzare il sito di Villa Adriana e di diffondere i valori che si riconoscono nel senso dell’opera dell’imperatore Elio Adriano e che permangono come tali e pregnanti nella contemporaneità. Il profondo interesse per l’architettura e per le arti come veicolo di comunicazione di valori portarono Adriano ad intraprendere numerosi viaggi nelle diverse regioni dell’impero. All’interno del Parco viene quindi sviluppato il tema del viaggio approfondito nelle sue componenti: spaziale e temporale.

Valle di Tempe, Pianta piano terreno Valle di Tempe, Pianta primo piano Valle di Tempe, vista ingresso

Piazza d’Oro, Sezione prospettica

Piazza d’Oro, Pianta piano terreno Piazza d’Oro, Planivolumetrico

Valle di Temple - Ingresso

Piazza d’Oro, Prospetto N-E

Piazza d’Oro, Prospetto S-O

Piazza d’Oro - Museo Materiale Archeologico

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Palazzo d’Inverno, Pianta piano terreno Palazzo d’Inverno, sezione con vista del percorsoPalazzo d’Inverno, sezione con vista del belvedere

Teatro marittimo e Sala dei filosofi, Pianta piano terreno Teatro marittimo, Sezione e vista dell’esposizione statuaria Sala dei filosofi, Vista notturna dell’esposizione

P a l a z z o d ‘ I n v e r n o - T e a t r o M a r i t t i m o

Palazzo d’Inverno - Belvedere e sala lettura

Teatro Marittimo e Sala dei Filosofi - Esposizione statuaria

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M u s e o d e l P e c i l e - A r c a t e S e v e r i a n e , R o m a

Museo Temporaneo, Masterplan e vista del PecileMuseo Temporaneo, Pianta ipogea

Museo Temporaneo, Sezione con vista sul Pecile

Museo Temporaneo, Sezione con vista sul Pecile

Arcate Severiane - Museo Immateriale

Ipogeo davanti al Muro del Pecile - Museo Spaziale

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NEROredivivusIn seguito ad una visita a Roma si é deciso

di progettare sul suolo di Piazza del Popolo

una struttura temporanea capace di ospitare

e ricordare, per forme e volumi, una mostra

sul tema di Nerone. Durante le lezioni ci é

stata poi insegnata una tecnica particolare di

costruire modellini molto sofisticati con listelli

e stecchette di legno, usando come perno

strutturale gli assi cartesiani e dividendo per

spessore e lavorazione la struttura, le scale e

l’allestimento stesso del nostro progetto. Si é

quindi dedicato più tempo alla realizzazione

pratica che al progetto, riuscendo ad

aumentare le nostre capacità manuali e

stimolando fantasia e ingegno.

Modellino realizzato in scala 1:50.

Corso Integrato Museografia _2010

Professori: Caliari

Studenti: Stiz

Vista interna del modellinocon le esposizioni

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F o t o M o d e l l i n o e I n q u a d r a m e n t o

Per la realizzazione del nostro progetto si é scelto di seguire le due linee guida principali di Piazza del Popolo, per attenerci il più possibile alla richiesta di semplicità del progetto, e cioè l’orientamento della piazza e quello dell’obelisco; e di riportarli nell’incrocio di due volumi ricordando le due grandi fasi della vita di Nerone. Il primo volume é quindi alto e corto, per ricordare l’mponenza dell’Imperatore e la sua ascesa rapida, in cui si svolge la prima parte del percorso della mostra a lui dedicata; il secondo volume é riferito invece alla sua successiva fase di caduta-morte-sepoltura, e si sviluppa piu orizzontalmente e con allestimenti fitti, quasi a ricordare il sentimento di soffocamento che si prova in un incendio, lo stesso incendio di cui lo si accusa e con cui si chiude la mostra.I due volumi sono collegati da una scalinata esterna utilizzabile anche come seduta per le proiezioni che avvengono la sera sui tendaggi che scendono dal volume più alto, i quali di giorno invece fungono da frangisole.Sul tetto dell’edificio basso é stata inoltre allestita una passeggiata che permette una visuale unica sulla piazza e sull’obelisco che si erge al suo lato e che permette alla luce di penetrare nella parte sottostante della mostra con un effetto a pioggia, sempre a ricordare la fase di discesa dell’Imperatore Nerone.L’intera installazione resta visitabile sia durante il giorno che nella notte, proprio per poter percepire la doppia sensazione di luci naturali ed artificiali.

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piscinaC A I M ILa piscina Caimi presa in considerazione per

la riqualificazione e la riabilitazione è situata

nell’area di Porta Romana precisamente in via

Botta. Per questo intervento è stato necessario

studiare le normative vigenti da regolamento

CONI, secondo la Norma UNI 10637. La

difficoltà è stata adattare gli spazi esistenti

alle rigorose normative. Abbiamo deciso di

ripristinare la funzione di balneazione alla

piscina, supportandola di nuovi spogliatoi, e

ampliandola sua funzione anche a termale.

Per l’ingresso e gli spogliatoi ci siamo serviti

degli spogliatoi già esistenti, aumentando di

un piano e rendendo solarium la copertura

di quest’ultimi. Il corpo invece posto a SUD

lo abbiamo attrezzato affinchè potessero

crearsi spazi termali. La vasca a disposizione

ha una lunghezza di 50m e una profondità di

MASSIMO 1,60 m.

Laboratorio Costruzioni 2 _2012

Professori: Carotti, Talso, Utica

Studenti: Favero, Stiz, Ventura

Mappe concettuali e contestuali

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Nell’ambito della piscina pubblica abbiamo individuato in base ai differenti gradi di tutela igienico sanitaria, le seguenti aree: Area pubblico: Accessibile alla generalità degli utenti, senza alcuna barriera di protezione igienica. Area di rispetto: Destinata ai frequentatori e che separa l’area pubblico dall’area a piedi nudi e che corrisponde agli spogliatoi. Area a piedi nudi: riservata ai frequentatori, percorribile anche a piedi nudi, la cui pavimentazione ha caratteristiche rispondenti all’esigenza di facile pulizia e disinfezione, quest’area è collocata dopo aver superato gli spogliatoi, e comprende anche la piscina. Il solarium è un’area destinata alla sosta ed eventuale esposizione al sole dei frequentatori, avente i requisiti dell’area a piedi nudi. L’accesso all’area bagnanti: l’accesso degli utenti all’area bagnanti è consentito esclusivamente previa completa pulizia personale mediante doccia.VASCHE: Le vasche d’acqua sono state pensate considerando 2mq a persona per ogni vasca. Le vasche raggiungono massime di 30 gradi e minime di 18. Ogni piscina ha banchine di 1,5 metri e tutti gli spazi sono percorribili poiché sono su superficie sdrucciolevole. Il ricircolo dell’acqua deve avvenire in continuo. Il tempo nel quale la somma del volume dell’acqua di vasca e del 60% del volume convenzionale dell’eventuale vasca di compenso attraversa l’impianto di trattamento deve essere: per nuotatori e di addestramento al nuoto o con profondità <1200 mm: 3 ore. E’ stata pensata una vasca di 25 m per 25 adibita a acque termali, funzionante anche durante il periodo invernale, una seconda vasca di 15 metri che presenti gradoni appositamente pensati per avere differenti livelli di altezza, una vasca di 18 per 25m adibita a nuoto libero, un corridoio di 4m e un’area esclusivamente riservate a corsie per il nuoto di 7 per 25metri.

P i s c i n a : P i a n t a , f u n z i o n i e R e n d e r

Vista piscina agonistica Vista lato Teatro Franco Parenti

Vista piscina idromassaggio Vista lato spogliatoi e ingresso

Masterplan progettuale

Teatro Franco Parenti

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_ T e r m e : P i a n t a , f u n z i o n i e R e n d e r

L’edificio principale, ex ingresso alle piscine comprendente spogliatoi e funzioni legate alla piscina e agli ospiti, è stato riconvertito in terme per creare un punto di attrazione in più e soprattutto per dare modo al complesso di vivere in tutte le stagioni. L’ampio ingresso smista uomini e donne nei rispettivi spogliatoi dai quali si intraprende un percorso termale composto da vasche a diverse temperature e per diverse esigenze. Per finire abbiamo inserito dei camerini per i massaggi e una sala relax al riparo dal rumore della città oltre a una sauna e un bagno turco.

Vasca Pediluvio Vasca con cascata

Pianta piano terreno con vasche termali

Sezione longitudinale

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R i s t o r a n t e : P i a n t a , d e t t a g l i o e R e n d e r

Expo 2015 ci ha dato l’idea del nuovo ristorante che sorgerà nell’attuale area tennis seguendo i punti che riguardano il progetto internazionale: alimentazione e stili di vita, cibo e cultura, educazione alimentare. Tutto l’area sarà dedicata alla cura del corpo inteso come fisico, anima e mente: terme, piscina, ristorante, teatro; funzioni che colloquiano tra di loro grazie al nucleo creato dalla piscina centrale.Il ristorante affaccerà su Largo Parenti e verrà collegato direttamente al Teatro permettendo al pubblico di fermarsi per cena gustando cibi biologici e soprattutto nostrani. Nella zona sono presenti altri ristoranti entro un raggio di circa 150 metri: ristoranti italiani ed etnici ma sicuramente tradizionali. Visitando il sito e il suo intorno ci siamo rese conto del basso flusso di persone esistente, non ci sono elementi di attrazione e i mezzi pubblici non sono direttamente collegati ma si trovano a circa 200 metri dall’area. L’idea è di creare un punto di attrazione, curiosità, cultura: il ristorante non avrà solo questa funzione ma sarà, in parte, adibito ad area espositiva ed educativa rispetto all’alimentazione.Un ristorante esclusivo che permetterà agli interessati di capire una parte del tema del progetto Expo che per ora non ha ancora suscitato l’interesse dovuto o, magari, sperato, per via dei ritardi e della “fragilità” che arriva ai nostri occhi.L’edificio sorgerà in un punto strategico per via del triplo affaccio su Largo Parenti che sarà zona pedonale e quindi una possibile area di sosta, il giardino su via Vasari che permetterà un ingresso dalla città con sedute e verde costruito all’italiana, la piscina che offrirà un suggestivo panorama nel caso di eventi teatrali o per la cultura dell’alimentazione.Il ristorante è strettamente in contatto con la piscina che ne permette l’apertura e quindi la dilatazione nel caso appunto di eventi che richiedono uno spazio che il modesto edificio non potrebbe offrire.

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L a b i r i n t oIl corso si é orientato sullo studio di una nuova

possibilità di abitare, diversa da quella a cui

si é normalmente abituati e standardizzati,

in modo da poter sviluppare all’interno di

un cubo di dimensioni limitate ogni genere

di sentimento suscitato dalle 10 lezioni di

acquario sul tema prima dell’inizio dei progetti.

Il punto chiave della nostra reinterpretazione

é stato ad esempio lo sconvolgimento

dell’abitudinarietà che si avrebbe normalmente

in un normale ambiente domestico e familiare

quale la propria casa, rendendolo, grazie

all’uso di tecnologie e lo sviluppo di tecniche

di mutamento ed evoluzione, un labirinto

ogni giorno ed ogni ora differente, con

infinite soluzioni possibili e intercambiabili.

La possibilità di muovere pareti e solette non

solo sullo stesso piano ma anche da un piano

all’altro, rende perciò il mostro progetto un

grande organismo vivo e grazie all’uso della

tecnologia, anche sempre aggiornato agli

eventi che vi si manifestano.

Laboratorio Progettazione 1 _2010

Professori: Salvadeo, Colaci, Ostellino

Studenti: Carbone, Guerini, Stiz

Schizzo concettuale sull’abitare e sul perdersi.

Protagonista “Linea”

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Piano Terreno - simulazione #1 Piano Terreno - simulazione #2

Primo Piano - simulazione #1 Primo Piano - simulazione #2

Secondo Piano - simulazione #1 Secondo Piano - simulazione #2

Terzo Piano - simulazione #1 Terzo Piano - simulazione #2

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s p a c e GO!Il tema di progetto riguarda la ristrutturazione

di vecchi magazzini dismessi nella zona vicina

al porto di Valencia.

L’obiettivo del progetto era il riutilizzo di questi

spazi per luoghi di interesse pubblico con

proposte personali, in particolare nella nostra

proposta vengono allestiti nei due capannoni,

rispettivamente una sala espositiva con

accesso tramite scale mobili, un bar verano/

invierno con sala lettura e dehors che funge

da collegamento tra i due edifici e una sala

concerti con studio di registrazione e mixer

con controllo luci e suoni.

Dato che il corso era integrato con lezioni di

fisica, particolare attenzione é stata data allo

studio dell’illuminotecnica della sala espositiva

e lo studio dell’acustica della sala concerti.

Arquitectura de Interiores _2007/08

Professori: Olcina, Salandin

Studenti: Cimino, Stiz

Poltroncine “GLOBULO”Antonio Magaro design

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Pianta piano terrenosala lettura e sala concerti

Pianta primo pianosala espositiva e console concerti

Sezione A-A’veduta generale e bar giardino

Sezione B-B’sala lettura e sala espositiva

Sezione C-C’sala concerti con console

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Sala lettura e sala espositivaveduta dall’ingresso in basso

Sala lettura e sala espositivaveduta dall’ingresso in alto

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Sala letturaveduta dal fondo

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Sala lettura veduta ingresso

Sala espositivaveduta generale

giardino e zona ristorososta e relax

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O s p e d a l e

FatebenefratelliIl corso ha previsto l’ascolto dei bisogni dei

“committenti” del progetto, quali medici,

infermieri e pazienti del reparto di ortopedia

dell’ospedale Fatebenefratelli di Milano.

Il reparto necessitava di una ristrutturazione

perché va ora a rimpiazzare il piano dove

originariamente si trovava il reparto di

oculistica.

Il progetto ha modificato interamente la

disposizione di spazi comuni, camere, studi

medici e sale operatorie per poter meglio

accogliere le diverse esigenze di pazienti

e dottori differenti dai precedenti, senza

però andare a toccare la struttura portante

dell’edificio e le principali distribuzioni di acqua

e ossigeno.

Particolare attenzione é stata data al rispetto

della normativa per i disabili e si é reso

accessibile l’intero piano, inoltre é stato

effettuato uno studio di cromoterapia per i

colori si stanze e corridoi in modo da infondere

tranquillità e sicurezza ai pazienti.

Laboratorio Costruzioni 1 _2009

Professori: Astolfi, Baiardi, Tronconi

Studenti: Marcolini, Macatangay, Stiz, Toniolo

AssonometriaCamera tipo

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Introduzione Solitamente i nostri edifici sono costruiti per durare nel tempo. Soprattutto gli ospedali, oggetto d’importanti investimenti economici ma anche beni considerati dalla collettività d’alto valore simbolico. Gli ospedali e in genere i luoghi della salute sono quelli che nei secoli di più hanno evidenziato l’interrelazione tra lo spazio fisico di un luogo e il suo essere operatore attivo d’azioni sociali, i primi luoghi della salute hanno coinciso con i luoghi del sacro: sono stati i santuari. Con la nascita dell’ospedale moderno (come il Ca’ Granda dei Poveri di Dio del Filarete a Milano), l’edificio assume connotati specifici non più solo per l’assistenza ai malati cronici , ma soprattutto per la cura e la guarigione degli acuti. In Italia il 57% degli ospedali ha oltre 60 anni, sono strutture ormai obsolete per le quali sarà necessario un intervento di riqualificazione che le riporti alla loro funzione, cioè quella di rispondere alle esigenze di una sanità sempre più tecnologica e in continua evoluzione. Nei prossimi dieci anni cambierà oltre l’80% di conoscenze e metodi di diagnosi, terapia e prevenzione, come ha affermato Umberto Veronesi, quindi si comprende quanto le strutture ospedaliere siano destinate a subire profonde trasformazioni. L’adeguamento architettonico alle nuove esigenze non riguarda solo la tecnologia, ma anche gli aspetti organizzativi e logistici sempre più rilevanti per il buon funzionamento della “macchina”. L’ospedale è un sistema, un organismo edilizio in continua evoluzione, dunque soggetto a rapido invecchiamento, per questo deve essere in grado di sottostare al principio della flessibilità e deve nascere per essere ristrutturato. Le tre ipostesi con cui si può affrontare il problema sono:

1. Realizzare ospedali nuovi, in aree nuove, progettati e costruiti secondo i criteri fortemente innovativi; 2. Recuperare un organismo edilizio ospedaliero esistente, apportando le modifiche necessarie a renderlo conforme alle nuove esigenze; 3. Eliminazione dei vecchi ospedali e la ricostruzione dei nuovi, nelle stesse aree.

Nel nostro caso si è deciso di assumere la seconda ipotesi come modello e gli obiettivi dell’intervento sono stati: Riorganizzazione spaziale d’attività e percorsi, mantenendo la connessione tra le funzioni clinico-diagnostiche e quelle di supporto e accoglienza ai pazienti ed eliminando le barriere architettoniche; Integrazione con il fabbricato esistente, valorizzazione architettonica del volume interessato dal progetto mediante tecnologie congruenti con l’esistente.

Un ospedale non può inoltre non soddisfare una condizione essenziale: l’accessibilità, in termini infrastrutturali e di rete informatizzata. L’ospedale che oggi deve essere considerato “digitale” non coincide solo con il sistema informatico dell’ospedale stesso, ma è un sistema integrato, allo scopo di velocizzare la burocrazia e permettere maggiori benefici per il paziente. Per esempio un computer portatile che si può appendere alla testata del letto e che funge sia da cartella clinica sia da piattaforma per l’archiviazione di dati, consentendo di comunicare, via chat o voce, con i medici e seguire passo passo l’evoluzione clinica del malato. La Sanità non può prescindere da una ricerca costante d’ottimizzazione dei servizi sotto i molteplici aspetti della qualità, dell’efficienza e dell’ottimizzazione delle risorse, attraverso l’assicurazione della regolarità nella consegna dei beni sanitari, tecnici, economali ai reparti e ai servizi che lo richiedono, limitando al tempo stesso i costi di stoccaggio e movimentazione al massimo. Quindi devono essere sempre presenti tre aspetti: migliorare in modo costante la qualità dell’assistenza per il paziente, semplificare gli impegni professionali degli operatori e garantire un efficiente impiego delle risorse. Tutto questo può essere fatto tenendo ben presente le richieste della committenza, in questo caso composta da molteplici “attori”: medici, infermieri, assistenti, pazienti e visitatori. Ciascuno porta con se un bagaglio di necessità, doveri e richieste specifico e per questo il progetto deve cercare di avvicinarsi il più possibile alla soddisfazione di tale bagaglio, poiché il luogo dell’ospedale è carico di connotazioni non solo lavorative, ma anche emozionali, spesso si tratta di momenti particolari della propria vita in cui un ambiente sereno e “a misura d’uomo”( o meglio di paziente) può aiutare nella guarigione.

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P i a n t a c o n p e r c o r s i p e r d i s a b i l i

Partendo da questa introduzione possiamo iniziare un'analisi di quello che per noi oggi significa l'essere disabile, soprattutto sotto l'aspetto della progettazione.Solitamente nello studio di una qualsiasi procedura od oggetto o struttura si prende a modello una persona adulta, sana e di dimensioni medie, non tenendo presente che tale persona può subire delle modifiche alle capacità fisiche o mentali, oppure può entrare a contatto con una persona dalle suddette capacità limitate per cause congenite, accidentali o del tutto naturali (giovane età o invecchiamento).La differenziazione quindi dal modello comune ha inizio con una menomazione, la quale produce una disabilità, che a sua volta è causa di un handicap, vale a dire dello svantaggio di una persona rispetto alle altre.

MENOMAZIONE

Perdita o anomalia, di tipo anatomico, psicologico o sensoriale, imputabile ad eventi congeniti, accidentali o naturali

DISABILITA'

Perdita o riduzione delle capacità funzionali, relazionali o comunque attive, conseguenti alla menomazione

HANDICAP

Condizione di svantaggio vissuta fisicamente e psicologicamente durante le relazioni sociali

L'handicap, in altri termini, è l'espressione delle conseguenze sociali e ambientali della disabilità e della menomazione, e si può ritrovare nella semplice utilizzazione di stampelle o nell'invecchiamento, che implica per esempio difficoltà di movimento.Le persone residenti in Italia che presentano difficoltà in almeno una delle attività quotidiane quali possono essere cura della propria persona, vita sociale, movimento, sono circa 3 milioni e 300 mila. In particolare viene ritenuto disabile il 7 % della popolazione femminile complessiva e il 5,3 % della popolazione complessiva maschile.Per 1 milione e 150 mila persone il livello di disabilità raggiunge il confinamento (in un letto, su una sedia o in una abitazione). Circa 1 milione e mezzo di persone non è in grado di accudire se stesso nelle funzioni basilari della sopravvivenza come farsi autonomamente il bagno o la doccia, vestirsi o spogliarsi, alimentarsi da soli.

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Partendo da questa introduzione possiamo iniziare un'analisi di quello che per noi oggi significa l'essere disabile, soprattutto sotto l'aspetto della progettazione.Solitamente nello studio di una qualsiasi procedura od oggetto o struttura si prende a modello una persona adulta, sana e di dimensioni medie, non tenendo presente che tale persona può subire delle modifiche alle capacità fisiche o mentali, oppure può entrare a contatto con una persona dalle suddette capacità limitate per cause congenite, accidentali o del tutto naturali (giovane età o invecchiamento).La differenziazione quindi dal modello comune ha inizio con una menomazione, la quale produce una disabilità, che a sua volta è causa di un handicap, vale a dire dello svantaggio di una persona rispetto alle altre.

MENOMAZIONE

Perdita o anomalia, di tipo anatomico, psicologico o sensoriale, imputabile ad eventi congeniti, accidentali o naturali

DISABILITA'

Perdita o riduzione delle capacità funzionali, relazionali o comunque attive, conseguenti alla menomazione

HANDICAP

Condizione di svantaggio vissuta fisicamente e psicologicamente durante le relazioni sociali

L'handicap, in altri termini, è l'espressione delle conseguenze sociali e ambientali della disabilità e della menomazione, e si può ritrovare nella semplice utilizzazione di stampelle o nell'invecchiamento, che implica per esempio difficoltà di movimento.Le persone residenti in Italia che presentano difficoltà in almeno una delle attività quotidiane quali possono essere cura della propria persona, vita sociale, movimento, sono circa 3 milioni e 300 mila. In particolare viene ritenuto disabile il 7 % della popolazione femminile complessiva e il 5,3 % della popolazione complessiva maschile.Per 1 milione e 150 mila persone il livello di disabilità raggiunge il confinamento (in un letto, su una sedia o in una abitazione). Circa 1 milione e mezzo di persone non è in grado di accudire se stesso nelle funzioni basilari della sopravvivenza come farsi autonomamente il bagno o la doccia, vestirsi o spogliarsi, alimentarsi da soli.

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Partendo da questa introduzione possiamo iniziare un'analisi di quello che per noi oggi significa l'essere disabile, soprattutto sotto l'aspetto della progettazione.Solitamente nello studio di una qualsiasi procedura od oggetto o struttura si prende a modello una persona adulta, sana e di dimensioni medie, non tenendo presente che tale persona può subire delle modifiche alle capacità fisiche o mentali, oppure può entrare a contatto con una persona dalle suddette capacità limitate per cause congenite, accidentali o del tutto naturali (giovane età o invecchiamento).La differenziazione quindi dal modello comune ha inizio con una menomazione, la quale produce una disabilità, che a sua volta è causa di un handicap, vale a dire dello svantaggio di una persona rispetto alle altre.

MENOMAZIONE

Perdita o anomalia, di tipo anatomico, psicologico o sensoriale, imputabile ad eventi congeniti, accidentali o naturali

DISABILITA'

Perdita o riduzione delle capacità funzionali, relazionali o comunque attive, conseguenti alla menomazione

HANDICAP

Condizione di svantaggio vissuta fisicamente e psicologicamente durante le relazioni sociali

L'handicap, in altri termini, è l'espressione delle conseguenze sociali e ambientali della disabilità e della menomazione, e si può ritrovare nella semplice utilizzazione di stampelle o nell'invecchiamento, che implica per esempio difficoltà di movimento.Le persone residenti in Italia che presentano difficoltà in almeno una delle attività quotidiane quali possono essere cura della propria persona, vita sociale, movimento, sono circa 3 milioni e 300 mila. In particolare viene ritenuto disabile il 7 % della popolazione femminile complessiva e il 5,3 % della popolazione complessiva maschile.Per 1 milione e 150 mila persone il livello di disabilità raggiunge il confinamento (in un letto, su una sedia o in una abitazione). Circa 1 milione e mezzo di persone non è in grado di accudire se stesso nelle funzioni basilari della sopravvivenza come farsi autonomamente il bagno o la doccia, vestirsi o spogliarsi, alimentarsi da soli.

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Soltanto il 18 % dei disabili vive con un partner o con i figli.Il livello di autonomia è in molti casi fortemente diminuito dalla rigidità del patrimonio residenziale e dell'inadeguatezza funzionale-dimensionale della maggior parte delle abitazioni, dalla scarsa mobilità delle famiglie, dalla presenza di barriere architettoniche e di ostacoli ambientali.Tutto ciò comporta un coinvolgimento sul processo di riqualificazione, sia di autorità politico-amministrative, che della società tutta, la quale deve modificare l'attuale concezione sul disabile, non visto più come un carico sul budget sociale, ma al contrario che rappresenta una risorsa in grado di contribuire a realizzare una società più equa.In questa ottica i disabili non sono gli oggetti destinatari dei servizi, ma i fruitori, i clienti da soddisfare nell'erogazione del servizio stesso, per poter continuare a vivere senza rinunciare alla qualità della vita, intesa come possibilità di curarsi della propria persona, dell'ambiente in cui vivono, delle relazioni sociali.Il fine concreto diventa quindi quello di creare spazi in cui il disabile sia in grado di svolgere tutte le mansioni, o gran parte di esse, limitando al minimo l'ausilio di altre persone.Scopo quindi della nostra ricerca è quello di analizzare la normativa a favore di una progettazione che tenda alla fruibilità degli impianti e degli apparecchi, unita alla realizzazione concreta di un progetto di riqualificazione di un edificio residenziale che diventi quindi a misura d'uomo, cioè a misura di una persona con abilità diverse.

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Cromoterapia “I colori agiscono sull’anima suscitando sensazioni, risvegliando emozioni e pensieri che si distendono o ci agitano, che pro(JW Goethe,La teoria dei colori, 1792)Il benessere fisico ed emotivo è influenzato da più fattori ambientali: luce, colore, suono, odore, tatto e spazio; una attento della componente cromatica facilita l’orientamento, in quanto può funzionare da codice, quasi come una segnaletica pama uno strumento terapeutico rispetto ai deficit cognitivi del malato, oltre che un potente fattore che lo influenza psichicasangue, nella respirazione, attivazione coticale, tensione muscolare e altro. In natura il colore è orientamento, l’assenza dnel tenere in efficienza l’attività celebrale e mantenere attiva la dialettica tra ratio ed emozione, tra sentimento e intellettoPer questo motivo il colore entra a far parte della progettazione come un aiuto, un elemento che indirizza e promuove la compsenso di solidità e impressione di poggiare i piedi in sicurezza, mentre i colori delle pareti si distingueranno dai piani orsoggiorno dovrà essere rilassante con valenza di dilatazione della dimensione spaziale, mentre quello degli spazi da fruire stranquillizzare, l’arancione per spegnere gli odori, il verde come calmante. Va evitato il dominio di bianche e grigi. I corrgamma dei rosa, dei gialli e dei verdi in saturazioni medioLe camere ospitano persone rese ipersensibili dalla condizione di malattia, per lo più costrette a giacere supine e che dunqucaldi. L’uso attento della componente cromatica a livello distributivo può essere associato a una diversa colorazione anche de intensificarne l’attenzione mentre cerca d’orientarsi negli spazi. Le porte negli ambienti accessibili al malato dovrebbero avmentre le porte del personale di serv

SUB AREA ARREDO

Accoglienza Piano di lavoro in resine melaminicheperimetrali antishock in ABS spessore 3 mm. Spessore del piano 25 mm. Formato da scrivania con gonna frontale completamente chiusa con piedini livellatori e sopralzo a giorno con divisorio verticale e mensolina interna. Una porzione del bancone è ribassata per l'accesso facilitato ai disabili su carrozzella.

“I colori agiscono sull’anima suscitando sensazioni, risvegliando emozioni e pensieri che si distendono o ci agitano, che pro, 1792)

Il benessere fisico ed emotivo è influenzato da più fattori ambientali: luce, colore, suono, odore, tatto e spazio; una attento della componente cromatica facilita l’orientamento, in quanto può funzionare da codice, quasi come una segnaletica pama uno strumento terapeutico rispetto ai deficit cognitivi del malato, oltre che un potente fattore che lo influenza psichicasangue, nella respirazione, attivazione coticale, tensione muscolare e altro. In natura il colore è orientamento, l’assenza d

tenere in efficienza l’attività celebrale e mantenere attiva la dialettica tra ratio ed emozione, tra sentimento e intellettoPer questo motivo il colore entra a far parte della progettazione come un aiuto, un elemento che indirizza e promuove la compsenso di solidità e impressione di poggiare i piedi in sicurezza, mentre i colori delle pareti si distingueranno dai piani orsoggiorno dovrà essere rilassante con valenza di dilatazione della dimensione spaziale, mentre quello degli spazi da fruire stranquillizzare, l’arancione per spegnere gli odori, il verde come calmante. Va evitato il dominio di bianche e grigi. I corr

dei rosa, dei gialli e dei verdi in saturazioni medio-calde. Le camere ospitano persone rese ipersensibili dalla condizione di malattia, per lo più costrette a giacere supine e che dunqucaldi. L’uso attento della componente cromatica a livello distributivo può essere associato a una diversa colorazione anche d

ntensificarne l’attenzione mentre cerca d’orientarsi negli spazi. Le porte negli ambienti accessibili al malato dovrebbero avmentre le porte del personale di servizio andrebbero mimetizzate con la finitura della parete.

Piano di lavoro in resine melaminiche cat.E1, finitura antigraffio e antimacchia. Bordature perimetrali antishock in ABS spessore 3 mm. Spessore del piano 25 mm. Formato da scrivania con gonna frontale completamente chiusa con piedini livellatori e sopralzo a giorno con divisorio

mensolina interna. Una porzione del bancone è ribassata per l'accesso facilitato ai disabili

“I colori agiscono sull’anima suscitando sensazioni, risvegliando emozioni e pensieri che si distendono o ci agitano, che pro

Il benessere fisico ed emotivo è influenzato da più fattori ambientali: luce, colore, suono, odore, tatto e spazio; una diversa composizione di detti fattori può determinare l’efficacia o meno del risultato progettuale. L’uso attento della componente cromatica facilita l’orientamento, in quanto può funzionare da codice, quasi come una segnaletica pama uno strumento terapeutico rispetto ai deficit cognitivi del malato, oltre che un potente fattore che lo influenza psichicasangue, nella respirazione, attivazione coticale, tensione muscolare e altro. In natura il colore è orientamento, l’assenza d

tenere in efficienza l’attività celebrale e mantenere attiva la dialettica tra ratio ed emozione, tra sentimento e intellettoPer questo motivo il colore entra a far parte della progettazione come un aiuto, un elemento che indirizza e promuove la compsenso di solidità e impressione di poggiare i piedi in sicurezza, mentre i colori delle pareti si distingueranno dai piani orizzontali e varieranno in base alla dessoggiorno dovrà essere rilassante con valenza di dilatazione della dimensione spaziale, mentre quello degli spazi da fruire stranquillizzare, l’arancione per spegnere gli odori, il verde come calmante. Va evitato il dominio di bianche e grigi. I corr

Le camere ospitano persone rese ipersensibili dalla condizione di malattia, per lo più costrette a giacere supine e che dunqucaldi. L’uso attento della componente cromatica a livello distributivo può essere associato a una diversa colorazione anche d

ntensificarne l’attenzione mentre cerca d’orientarsi negli spazi. Le porte negli ambienti accessibili al malato dovrebbero avizio andrebbero mimetizzate con la finitura della parete.

INFISSI

cat.E1, finitura antigraffio e antimacchia. Bordature perimetrali antishock in ABS spessore 3 mm. Spessore del piano 25 mm. Formato da scrivania con gonna frontale completamente chiusa con piedini livellatori e sopralzo a giorno con divisorio

mensolina interna. Una porzione del bancone è ribassata per l'accesso facilitato ai disabili

“I colori agiscono sull’anima suscitando sensazioni, risvegliando emozioni e pensieri che si distendono o ci agitano, che provocano gioia o tristezza”

diversa composizione di detti fattori può determinare l’efficacia o meno del risultato progettuale. L’uso attento della componente cromatica facilita l’orientamento, in quanto può funzionare da codice, quasi come una segnaletica passiva, che guida gli spostamenti del paziente. Il colore non è più solo un problema estetico ma uno strumento terapeutico rispetto ai deficit cognitivi del malato, oltre che un potente fattore che lo influenza psichicamente e fisiologicamente, con evidenti mutamenti nei battiti casangue, nella respirazione, attivazione coticale, tensione muscolare e altro. In natura il colore è orientamento, l’assenza di colore disorienta, come il suo uso anarchico; il colore nel nostro habitat ha un ruolo essenziale

tenere in efficienza l’attività celebrale e mantenere attiva la dialettica tra ratio ed emozione, tra sentimento e intelletto. Per questo motivo il colore entra a far parte della progettazione come un aiuto, un elemento che indirizza e promuove la comprensione della struttura, attraverso alcune semplici regole. Il colore dei pavimenti deve dare

izzontali e varieranno in base alla destinazione d’uso del locale d’appartenenza. Il colore del locale soggiorno dovrà essere rilassante con valenza di dilatazione della dimensione spaziale, mentre quello degli spazi da fruire seduti deve rilassare ma con valenza di spazialità limitata e conclutranquillizzare, l’arancione per spegnere gli odori, il verde come calmante. Va evitato il dominio di bianche e grigi. I corridoi, il punto di contatto tra ammalati e mondo esterno, vanno resi allegri e luminosi. Usando la

Le camere ospitano persone rese ipersensibili dalla condizione di malattia, per lo più costrette a giacere supine e che dunque vivono il soffitto come una parete. I colori più adatti sono il giacaldi. L’uso attento della componente cromatica a livello distributivo può essere associato a una diversa colorazione anche degli elementi d’arredo così da creare un espediente che stimoli nel malato associazioni corrette

ntensificarne l’attenzione mentre cerca d’orientarsi negli spazi. Le porte negli ambienti accessibili al malato dovrebbero avere un colore contrastante con quello della parete afferente, per favorirne l’individuazione,

FINITURE

Pavimento Risvolto

Pavimento in linoleum blu di una tonalità più chiara rispetto alle stanze.

Altezza h. 7 cm in linoleum blu.

diversa composizione di detti fattori può determinare l’efficacia o meno del risultato progettuale. L’uso tamenti del paziente. Il colore non è più solo un problema estetico

mente e fisiologicamente, con evidenti mutamenti nei battiti cardiaci, nella pressione del i colore disorienta, come il suo uso anarchico; il colore nel nostro habitat ha un ruolo essenziale

sione della struttura, attraverso alcune semplici regole. Il colore dei pavimenti deve dare tinazione d’uso del locale d’appartenenza. Il colore del locale

eduti deve rilassare ma con valenza di spazialità limitata e conclusa. Vanno scelti il blu per idoi, il punto di contatto tra ammalati e mondo esterno, vanno resi allegri e luminosi. Usando la

e vivono il soffitto come una parete. I colori più adatti sono il giallo cromo poco saturo e i toni da creare un espediente che stimoli nel malato associazioni corrette

ere un colore contrastante con quello della parete afferente, per favorirne l’individuazione,

Pareti Soffitto

Altezza h. 7 cm in Verde pastello poco saturo.

Verde pastello poco saturo.

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diversa composizione di detti fattori può determinare l’efficacia o meno del risultato progettuale. L’uso tamenti del paziente. Il colore non è più solo un problema estetico

rdiaci, nella pressione del i colore disorienta, come il suo uso anarchico; il colore nel nostro habitat ha un ruolo essenziale

sione della struttura, attraverso alcune semplici regole. Il colore dei pavimenti deve dare tinazione d’uso del locale d’appartenenza. Il colore del locale

sa. Vanno scelti il blu per idoi, il punto di contatto tra ammalati e mondo esterno, vanno resi allegri e luminosi. Usando la

llo cromo poco saturo e i toni da creare un espediente che stimoli nel malato associazioni corrette

ere un colore contrastante con quello della parete afferente, per favorirne l’individuazione,

Verde pastello poco

Stanza degenza Il letto possiede un piano a 4 sezioni ad altezza variabile, sostenuto da due colonne motorizzate verticali. Il solido basamento è in tubolare di acciaio verniciato, al quale sono agganciate le 2 colonne ed è protetto da un carter di copertura in ABS termoLa parte centrale della copertura ha la funzione di portabombole, facilmente lavabile, disinfettabile, completamente libero da ingombri. Il piano rete è realizzato interamente in ABS termoformato a struttura sagomata autoportante. Le nervature e ninferiore garantiscono RADIOTRASPARENZA e massima ACCESSIBILITA` alla pulizia. Il piano è completo di incavi per una continua aerazione del materasso, per evitare condense e conseguenti muffe. Una pedaliera elettrica bilaterale applicata al variare l'altezza del piano rete. Il materasso è tenuto fermo da quattro maniglie laterali e una collocata al lato testa. Gli spostamenti del letto

sono agevolati da un sistema di 4 ruote GEMELLATE con freno contemporaneo, diametro 15esagonali e tiranti longitudinali. L' articolo è composto da un' antinainterno, un cassetto superiore e piano servitore laterale. I comodini degenza sono stati pensati in funzione delle esigenze del paziente costretto a letto, e per la facile accessibilità e praticità d'uso da parte del personale ospedain tal modo comodità e funzionalità in ogni situazione. Sono caratterizzati da un design lineare ed ergonomico per facilitarne la manutenzione e la durata nel tempo. La struttura è realizzata in lamiera d' acciaio, spessore 1 mm, vernicipolveri epossidiche, che per la loro natura chimica, sono resistenti agli agenti corrosivi. I quattro angoli sono profilati in alluminio estruso raggiato antitrauma e arrotondato per evitare traumi o appigli accidentali. Il ripiano interno è in acciaè realizzato in polipropilene, completo di bordo perimetrale di contenimento liquidi. presenta un PIANO SERVITORE in polipropilene, dotato di comando unico per la rotazione, l' elevazione, l' inclinazione e l' estrazione. Ha due fori portabicchieri e uno per la movimentazione. E' sorretto da una colonna telescopica con molla a gas, applicata al basamento, completo di quattro ruote piroettanti, diametro 80 mm, due delle quali dotate di freno. L’armadio è composto da due vani. uno con ripiano superiore, asta appendiabiti e ripiano inferiore, mentre l'altro è completo di due ripiani e uGli armadi ospedalieri sono stati ideati con particolare attenzione alle problematiche tipichospedaliero. La struttura e i ripiani sono realizzati con

Il letto possiede un piano a 4 sezioni ad altezza variabile, sostenuto da due colonne motorizzate verticali. Il solido basamento è in tubolare di acciaio verniciato, al quale sono agganciate le 2 colonne ed è protetto da un carter di copertura in ABS termoformato. La parte centrale della copertura ha la funzione di portabombole, facilmente lavabile, disinfettabile, completamente libero da ingombri. Il piano rete è realizzato interamente in ABS termoformato a struttura sagomata autoportante. Le nervature e nessun rinforzo inferiore garantiscono RADIOTRASPARENZA e massima ACCESSIBILITA` alla pulizia. Il piano è completo di incavi per una continua aerazione del materasso, per evitare condense e conseguenti muffe. Una pedaliera elettrica bilaterale applicata al basamento permette di variare l'altezza del piano rete. Il materasso è tenuto fermo da quattro maniglie laterali e una collocata al lato testa. Gli spostamenti del letto

sono agevolati da un sistema di 4 ruote GEMELLATE con freno contemporaneo, diametro 150 mm, azionabili mediante barre esagonali e tiranti longitudinali.

L' articolo è composto da un' antina inferiore con ripiano interno, un cassetto superiore e piano servitore laterale. I comodini degenza sono stati pensati in funzione delle esigenze del paziente costretto a letto, e per la facile accessibilità e praticità d'uso da parte del personale ospedaliero, assicurando in tal modo comodità e funzionalità in ogni situazione. Sono caratterizzati da un design lineare ed ergonomico per facilitarne la manutenzione e la durata nel tempo. La struttura è realizzata in lamiera d' acciaio, spessore 1 mm, verniciata a polveri epossidiche, che per la loro natura chimica, sono resistenti agli agenti corrosivi. I quattro angoli sono profilati in alluminio estruso raggiato antitrauma e arrotondato per evitare traumi o appigli accidentali. Il ripiano interno è in acciaio inox, estraibile e con fondo forato. Il piano superiore è realizzato in polipropilene, completo di bordo perimetrale di contenimento liquidi. presenta un PIANO SERVITORE in polipropilene, dotato di comando unico per la rotazione, l' elevazione, l' inclinazione e l' estrazione. Ha due fori portabicchieri e uno per la movimentazione. E' sorretto da una colonna telescopica con molla a gas,

plicata al basamento, completo di quattro ruote piroettanti, diametro 80 mm, due delle quali dotate di

è composto da due vani. uno con ripiano superiore, asta appendiabiti e ripiano inferiore, mentre l'altro è completo di due ripiani e un cassetto interno. Gli armadi ospedalieri sono stati ideati con particolare attenzione alle problematiche tipiche dell'ambiente

La struttura e i ripiani sono realizzati con

polveri epossidiche, che per la loro natura chimica, sono resistenti agli agenti corrosivi. I quattro angoli sono profilati in alluminio estruso raggiato antitrauma e arrotondato per evitare traumi o

io inox, estraibile e con fondo forato. Il piano superiore è realizzato in polipropilene, completo di bordo perimetrale di contenimento liquidi. Il comodino presenta un PIANO SERVITORE in polipropilene, dotato di comando unico per la rotazione, l'

Porta a due battenti, uno fisso ed uno mobile di 120 x 210 cm color pesca.

Porta a due battenti, uno fisso ed uno mobile di 120 x 210 cm

Pavimento in linoleum blu .

Altezza h. 7 cm in linoleum blu.

Giallo zinco

Giallo zinco

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Cromoterapia “I colori agiscono sull’anima suscitando sensazioni, risvegliando emozioni e pensieri che si distendono o ci agitano, che pro(JW Goethe,La teoria dei colori, 1792)Il benessere fisico ed emotivo è influenzato da più fattori ambientali: luce, colore, suono, odore, tatto e spazio; una attento della componente cromatica facilita l’orientamento, in quanto può funzionare da codice, quasi come una segnaletica pama uno strumento terapeutico rispetto ai deficit cognitivi del malato, oltre che un potente fattore che lo influenza psichicasangue, nella respirazione, attivazione coticale, tensione muscolare e altro. In natura il colore è orientamento, l’assenza dnel tenere in efficienza l’attività celebrale e mantenere attiva la dialettica tra ratio ed emozione, tra sentimento e intellettoPer questo motivo il colore entra a far parte della progettazione come un aiuto, un elemento che indirizza e promuove la compsenso di solidità e impressione di poggiare i piedi in sicurezza, mentre i colori delle pareti si distingueranno dai piani orsoggiorno dovrà essere rilassante con valenza di dilatazione della dimensione spaziale, mentre quello degli spazi da fruire stranquillizzare, l’arancione per spegnere gli odori, il verde come calmante. Va evitato il dominio di bianche e grigi. I corrgamma dei rosa, dei gialli e dei verdi in saturazioni medioLe camere ospitano persone rese ipersensibili dalla condizione di malattia, per lo più costrette a giacere supine e che dunqucaldi. L’uso attento della componente cromatica a livello distributivo può essere associato a una diversa colorazione anche de intensificarne l’attenzione mentre cerca d’orientarsi negli spazi. Le porte negli ambienti accessibili al malato dovrebbero avmentre le porte del personale di serv

SUB AREA ARREDO

Accoglienza Piano di lavoro in resine melaminicheperimetrali antishock in ABS spessore 3 mm. Spessore del piano 25 mm. Formato da scrivania con gonna frontale completamente chiusa con piedini livellatori e sopralzo a giorno con divisorio verticale e mensolina interna. Una porzione del bancone è ribassata per l'accesso facilitato ai disabili su carrozzella.

“I colori agiscono sull’anima suscitando sensazioni, risvegliando emozioni e pensieri che si distendono o ci agitano, che pro, 1792)

Il benessere fisico ed emotivo è influenzato da più fattori ambientali: luce, colore, suono, odore, tatto e spazio; una attento della componente cromatica facilita l’orientamento, in quanto può funzionare da codice, quasi come una segnaletica pama uno strumento terapeutico rispetto ai deficit cognitivi del malato, oltre che un potente fattore che lo influenza psichicasangue, nella respirazione, attivazione coticale, tensione muscolare e altro. In natura il colore è orientamento, l’assenza d

tenere in efficienza l’attività celebrale e mantenere attiva la dialettica tra ratio ed emozione, tra sentimento e intellettoPer questo motivo il colore entra a far parte della progettazione come un aiuto, un elemento che indirizza e promuove la compsenso di solidità e impressione di poggiare i piedi in sicurezza, mentre i colori delle pareti si distingueranno dai piani orsoggiorno dovrà essere rilassante con valenza di dilatazione della dimensione spaziale, mentre quello degli spazi da fruire stranquillizzare, l’arancione per spegnere gli odori, il verde come calmante. Va evitato il dominio di bianche e grigi. I corr

dei rosa, dei gialli e dei verdi in saturazioni medio-calde. Le camere ospitano persone rese ipersensibili dalla condizione di malattia, per lo più costrette a giacere supine e che dunqucaldi. L’uso attento della componente cromatica a livello distributivo può essere associato a una diversa colorazione anche d

ntensificarne l’attenzione mentre cerca d’orientarsi negli spazi. Le porte negli ambienti accessibili al malato dovrebbero avmentre le porte del personale di servizio andrebbero mimetizzate con la finitura della parete.

Piano di lavoro in resine melaminiche cat.E1, finitura antigraffio e antimacchia. Bordature perimetrali antishock in ABS spessore 3 mm. Spessore del piano 25 mm. Formato da scrivania con gonna frontale completamente chiusa con piedini livellatori e sopralzo a giorno con divisorio

mensolina interna. Una porzione del bancone è ribassata per l'accesso facilitato ai disabili

“I colori agiscono sull’anima suscitando sensazioni, risvegliando emozioni e pensieri che si distendono o ci agitano, che pro

Il benessere fisico ed emotivo è influenzato da più fattori ambientali: luce, colore, suono, odore, tatto e spazio; una diversa composizione di detti fattori può determinare l’efficacia o meno del risultato progettuale. L’uso attento della componente cromatica facilita l’orientamento, in quanto può funzionare da codice, quasi come una segnaletica pama uno strumento terapeutico rispetto ai deficit cognitivi del malato, oltre che un potente fattore che lo influenza psichicasangue, nella respirazione, attivazione coticale, tensione muscolare e altro. In natura il colore è orientamento, l’assenza d

tenere in efficienza l’attività celebrale e mantenere attiva la dialettica tra ratio ed emozione, tra sentimento e intellettoPer questo motivo il colore entra a far parte della progettazione come un aiuto, un elemento che indirizza e promuove la compsenso di solidità e impressione di poggiare i piedi in sicurezza, mentre i colori delle pareti si distingueranno dai piani orizzontali e varieranno in base alla dessoggiorno dovrà essere rilassante con valenza di dilatazione della dimensione spaziale, mentre quello degli spazi da fruire stranquillizzare, l’arancione per spegnere gli odori, il verde come calmante. Va evitato il dominio di bianche e grigi. I corr

Le camere ospitano persone rese ipersensibili dalla condizione di malattia, per lo più costrette a giacere supine e che dunqucaldi. L’uso attento della componente cromatica a livello distributivo può essere associato a una diversa colorazione anche d

ntensificarne l’attenzione mentre cerca d’orientarsi negli spazi. Le porte negli ambienti accessibili al malato dovrebbero avizio andrebbero mimetizzate con la finitura della parete.

INFISSI

cat.E1, finitura antigraffio e antimacchia. Bordature perimetrali antishock in ABS spessore 3 mm. Spessore del piano 25 mm. Formato da scrivania con gonna frontale completamente chiusa con piedini livellatori e sopralzo a giorno con divisorio

mensolina interna. Una porzione del bancone è ribassata per l'accesso facilitato ai disabili

“I colori agiscono sull’anima suscitando sensazioni, risvegliando emozioni e pensieri che si distendono o ci agitano, che provocano gioia o tristezza”

diversa composizione di detti fattori può determinare l’efficacia o meno del risultato progettuale. L’uso attento della componente cromatica facilita l’orientamento, in quanto può funzionare da codice, quasi come una segnaletica passiva, che guida gli spostamenti del paziente. Il colore non è più solo un problema estetico ma uno strumento terapeutico rispetto ai deficit cognitivi del malato, oltre che un potente fattore che lo influenza psichicamente e fisiologicamente, con evidenti mutamenti nei battiti casangue, nella respirazione, attivazione coticale, tensione muscolare e altro. In natura il colore è orientamento, l’assenza di colore disorienta, come il suo uso anarchico; il colore nel nostro habitat ha un ruolo essenziale

tenere in efficienza l’attività celebrale e mantenere attiva la dialettica tra ratio ed emozione, tra sentimento e intelletto. Per questo motivo il colore entra a far parte della progettazione come un aiuto, un elemento che indirizza e promuove la comprensione della struttura, attraverso alcune semplici regole. Il colore dei pavimenti deve dare

izzontali e varieranno in base alla destinazione d’uso del locale d’appartenenza. Il colore del locale soggiorno dovrà essere rilassante con valenza di dilatazione della dimensione spaziale, mentre quello degli spazi da fruire seduti deve rilassare ma con valenza di spazialità limitata e conclutranquillizzare, l’arancione per spegnere gli odori, il verde come calmante. Va evitato il dominio di bianche e grigi. I corridoi, il punto di contatto tra ammalati e mondo esterno, vanno resi allegri e luminosi. Usando la

Le camere ospitano persone rese ipersensibili dalla condizione di malattia, per lo più costrette a giacere supine e che dunque vivono il soffitto come una parete. I colori più adatti sono il giacaldi. L’uso attento della componente cromatica a livello distributivo può essere associato a una diversa colorazione anche degli elementi d’arredo così da creare un espediente che stimoli nel malato associazioni corrette

ntensificarne l’attenzione mentre cerca d’orientarsi negli spazi. Le porte negli ambienti accessibili al malato dovrebbero avere un colore contrastante con quello della parete afferente, per favorirne l’individuazione,

FINITURE

Pavimento Risvolto

Pavimento in linoleum blu di una tonalità più chiara rispetto alle stanze.

Altezza h. 7 cm in linoleum blu.

diversa composizione di detti fattori può determinare l’efficacia o meno del risultato progettuale. L’uso tamenti del paziente. Il colore non è più solo un problema estetico

mente e fisiologicamente, con evidenti mutamenti nei battiti cardiaci, nella pressione del i colore disorienta, come il suo uso anarchico; il colore nel nostro habitat ha un ruolo essenziale

sione della struttura, attraverso alcune semplici regole. Il colore dei pavimenti deve dare tinazione d’uso del locale d’appartenenza. Il colore del locale

eduti deve rilassare ma con valenza di spazialità limitata e conclusa. Vanno scelti il blu per idoi, il punto di contatto tra ammalati e mondo esterno, vanno resi allegri e luminosi. Usando la

e vivono il soffitto come una parete. I colori più adatti sono il giallo cromo poco saturo e i toni da creare un espediente che stimoli nel malato associazioni corrette

ere un colore contrastante con quello della parete afferente, per favorirne l’individuazione,

Pareti Soffitto

Altezza h. 7 cm in Verde pastello poco saturo.

Verde pastello poco saturo.

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diversa composizione di detti fattori può determinare l’efficacia o meno del risultato progettuale. L’uso tamenti del paziente. Il colore non è più solo un problema estetico

rdiaci, nella pressione del i colore disorienta, come il suo uso anarchico; il colore nel nostro habitat ha un ruolo essenziale

sione della struttura, attraverso alcune semplici regole. Il colore dei pavimenti deve dare tinazione d’uso del locale d’appartenenza. Il colore del locale

sa. Vanno scelti il blu per idoi, il punto di contatto tra ammalati e mondo esterno, vanno resi allegri e luminosi. Usando la

llo cromo poco saturo e i toni da creare un espediente che stimoli nel malato associazioni corrette

ere un colore contrastante con quello della parete afferente, per favorirne l’individuazione,

Verde pastello poco

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P r e s e n t a z i o n e

E T N O c i t ySi tratta di una ipotesi di progetto per una

nuova struttura nell’area della ex Manifattura

Tabacchi in Viale Fulvio Testi a Milano.

Il tema del progetto é l’allestimento di un

centro di prima accoglienza per stranieri, con

alloggi temporanei di breve durata e servizi

destinati sia agli ospiti del centro che agli

abitanti della zona.

Molto importante per l’integrazione di questo

progetto, all’interno del quartiere, é stato

lo studio di rilievo del territorio intorno, per

poter migliorare la qualità abitativa della zona

inserendo servizi quali: lavanderia, sala TV,

phone center con internet point, laboratori

manuali e aule di studio per l’apprendimento

di lavori pratici, un mercato e un ristorante

etnici e un supermercato.

Laboratorio di Progettazione 2 _2007

Professori: Aimini, Bonaria, Veronese

Studenti: Scotti, Stiz, Teboni

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Dall’analisi effet-tuata sul rumore presente nell’area durante l’arco della giornata, si è de-ciso di inserire nel progetto alcune barriere acustiche naturali. Data l’al-ta densià di inqui-namento acustico causata dall’alto scorrimento di V.le Fulvio Testi, per ri-parare gli alloggi e l’area delle resi-denze in generale si è introdotta una serie di colline (di bassa altezza) su-bito retrostanti alla fascia di alberi esi-stenti. Invece, dato il minore traffico su V.le Suzzani, su quel lato dell’area si è in-serita una fascia al-berata, sempre con lo scopo di attutire l’inquinamento acu-stico e migliorare il comfort delle abita-zioni.

In questa tavola si studia la distribuzione dei servizi esistenti nell’intorno dell’area di progetto, le possibili vie d’accesso e la fruibilità dei mezzi. Le conclusioni che si possono trarre sono le seguenti: la posizione + accessibile dalle abitazioni dell’intorno, dove collocare la maggior parte dei servizi previsti dal progetto, è quella affacciata su V.le Esperia, che può essere facilmente raggiunta sia dalle fermate dei tram su Fulvio Testi, che dalle residenze su V.le Esperia e Suzzani, compresa l’area militare. La posizione del supermercato in progetto è stata decisa, sia in base alla posizione del GS esistente che dalla facilità di posizionare un accesso x il carico e scarico merci sul retro, dal quale si accede da V.le Suzzani.

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S c h e m i F u z i o n a l i

Percorsi, bacini e illuminazioni

Viali pedonali

Piattaforme luminose

Bacino di raccoglimento delle acque piovane

Residenze e alloggi

Modulo piano terra

Modulo primo piano

Modulo secondo piano

Complesso di sei alloggi

Organizzazione del verde

Rilievi terreno: barriere antirumore

Alberi: barriere antirumore

Verde pubblico

Servizi per gli ospiti del centro e per il quartiere

Uffici

Sala comune e phone center per ospiti del centro

Supermercato

Lavanderia

Phone center per quartiere

Laboratori piano terra

Laboratori primo piano

Aule piano terra

Aule primo piano

Ristorante etnico

Mercato etnico

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E d i f i c i o a n a l i z z a t o - l a v a n d e r i a e i n t e r n e t p o i n t

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Frangisole in legno di noce

Vetrocamera

Serramento in alluminio

Pannello leggero di chiusura verticale prefabbricato

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Masterplan di studio, unità abitativecon edifici “ponte” per servizi.

Masterplan di studio, vista da sud-ovest

Masterplan di studio, area di progetto con unità abitative, aule e laboratori, ristorante e mercato etnici, supermercato, viale alberato con illuminazioni di riferimento e bacino di raccolta idrica.

Maquette edificio analizzato,si possono notare i brise soleil delle vetrate piu grandi rivolte a sud.

Maquette edificio analizzato,si può qui notare la particolarità dell’edificio “ponte”sul bacino di raccolta acque piovane.

miniB A N E OPer la partecipazione a questo concorso

della Universidad Politecnica de Valencia era

necessario re-inventare un bagno essenziale

e il più piccolo possibile usando l’ingegno e

l’originalità.

Erano richiesti lo studio di materiali e la

funzionalità del progetto, il tutto doveva

essere evidente solo con la presentazione di

un’unica tavola riassuntiva ed esplicativa.

Di seguito riportata la tavola del concorso

reimpaginata orizzontalmente.

Arquitectura de Interiores _2007/08

Professori: Olcina

Studenti: Stiz

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C M`09Il lavoro svolto presso lo studio di architettura

dell’Arch. Aguet é iniziato nel marzo del

2009 con l’attività di Tirocinio, al termine del

quale sono stata regolarmente assunta fino

alla fine dell’allestimento e smantellamento

coordinati delle strutture dell’evento, alla fine

di settembre 2009.

Tema del progetto era l’organizzazione logistica

dei Campionati Mondiali di Ciclismo su strada

che si sono svolti dal 23 al 27 settembre ‘09 a

Mendrisio.

Si é trattato di organizzare la progettazione,

l’allestimento e infine lo smantellamento

delle intere strutture temporanee destinate

al pubblico e agli “addetti ai lavori” che

ricoprivano l’intero percorso di 43 km che si

svolgeva per il Mendrisiotto. In particolare

abbiamo costruito le tribune del pubblico e

della stampa, il podio, le strutture essenziali alla

diretta lungo il tracciato e ho personalmente

curato dal principio alla fine l’allestimento

del villaggio Expomondiali, villaggio dove,

nell’arco di 4 giorni, hanno transitato piu di

200’000 spettatori e ciclisti.

Stage Extracurriculare _05/2009_09/2009

Datore di lavoro: AnneFrance Aguet,

c/o Associazione Mendrisio’09

Studenti: Stiz

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Piano di ipotesi villaggio prima della costruzione.

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podio diRancate

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Struttura palco premiazioni

Strutture pagode sponsor e pubblico Veduta panoramica sull’intera area di realizzazione.

Pianta di progetto conassegnazione delle pagode pubblicitarie

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D e n s i f i c a z i o n e

I Mondiali di ciclismo hanno avuto un impatto mediatico a livello mondiale. A seguirli sono stati presenti presenti 930 rappresentanti dei media provenienti da ogni parte del pianeta, 90 stazioni televisive e 200 testate della stampa scritta per un totale di 300 ore di trasmissioni televisive e 420 milioni di audience cumulata.Lungo i 43 Km di percorso dove hanno sfilato 700 atleti rappresentanti 54 nazioni differenti, sono arrivati piu di 200’000 spettatori appassionati, tutto questo per l’assegnazione di soli 6 titoli mondiali nell’arco di 4 giorni dopo 4 anni di prep ar azione. Per rendere la portata dell’evento piu comprensibile riporto alcuni confronti di cifre a esempi piu comuni nella vita quotidiana.

La lunghezza del percorso, 262,2 Km: se ci dovesse capitare di andare in macchina da Milano a Bologna percorreremmo in circa 2 ore e mezza un tragitto di 220 Km, 40 km in meno a quelli che percorreranno i corridori durante le 6-7 ore di gara che li attende (a seconda del vento).Il dislivello delle salite, 4’655 m: ogni giro é pari a 245 m di salita, il totale supera la vetta piu alta del Monte Rosa, la Punta Dufour, che sale solo fino a 4’634 m.Il pubblico atteso, 200’000 spettatori di cui 30’000 solo nel villaggio di partenza, equivalgono a 2 stadi da calcio come San Siro completi.Se mettessimo le persone una di fianco all’altra coprirebbero una distanza di 100 Km, pari a piu del doppio di Km di territorio interessati dalla gara.

Campagna Adorna, 20 agosto 2009

Campagna Adorna, 10 settembre 2009

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Campagna Adorna, Mendrisio

Villaggio Hospitality – Arrivo/PartenzaIl villaggio Hospitality, chiamato anche EXPOMONDIALI, è il fulcro dell’evento in quanto al suo interno si aspetta l’arrivo di più di 30’000 spettatori nell’arco dei 4 giorni di gara. Inizialmente aveva una forma di mezza chitarra cambiata poi e ridotta a causa dei tagli finanziari. È situato in una zona tra Mendrisio e Genestrerio chiamata Campagna Adorna per via dei numerosi campi di granturco che sorgono ai lati di questa trafficatissima strada. Strada giornalmente attraversata da più di 15 mila frontalieri che si recano sul posto di lavoro è stata di particolare difficoltà la sua progettazione e lo studio del suo allestimento per sconvolgere il meno possibile i ritmi della vita quotidiana dei suoi residenti e lavoratori.Il villaggio sorgerà quindi in un campo di granturco, il rivestimento del suolo utilizzato è cippato fornito dall’esercito e la sua forma sarà delineata dallo stesso granturco che in settembre sarà alto al suo intorno, il tutto per dare un impatto molto rurale e coerente con il paesaggio ticinese per avere un effetto promozione anche sul turismo.Al suo interno sorgerà Expomondiali, un allestimento di tende e pagode con gli sponsor ufficiali della competizione, gli studi radio-televisivi delle emittenti svizzere, un ristorante-catering per gli spettatori e le tribune direttamente poste sulla linea del traguardo.

Il solo distretto di Mendrisio ha una popolazione totale di 47’500 abitanti per una superficie totale di 100 Km2, la densità che inizialmente é di 470 p/Km2 crescerebbe per 4 giorni fino a 2’500 p/Km2 ! Come dire che per quattro giorni si sia passati a vivere, sulle stesse strade, da una cittadina tranquilla simile a Varese e dintorni fino a una città piu popolosa come Brescia o Firenze, senza aumentare la superficie del territorio.

Il materiale apportato, per tribune e infrastrutture temporanee, terra di riempimento, transennamenti, macchine al seguito o striscioni pubblicitari concentrato in un’aerea di meno di 0,2 Km2.Le cifre dicono:50 camion militari con rimorchio per le infrastrutture delle tribune10 camion per capannoni di ristoranti e promozione15 camion-container per uffici temporanei abitabili30 camion di terra per le strade temporanee40 Km di transenne (non su tutto il percorso, ma sui 2 lati) 40 Km di striscioni pubblicitari sulle transennepiu di 100 automobili al seguito per stampa, squadre, giuria e ospitialtro ancora come arredamenti, allacciamenti elettrici e telefonici o televisori per l’uso di addetti, stampa, sicurezza, ...

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T r i b u n e s t a m p a e p u b b l i c o

Tribune Nüssli per stampa e pubblico – Arrivo/PartenzaLe tribune della Nüssli, ditta che ho avuto il piacere di ammirare nel suo lavoro con persone di grande esperienza, erano inizialmente progettate per contenere più di 5 mila persone, ripartite in “Tribuna M.te S. Giorgio” e “Tribuna M.te Generoso” a seconda del tipo di servizio associato (catering incluso o meno, posti più o meno “VIP”,…) purtroppo per via dei mancati finanziamenti e la difficile ricerca di grandi Sponsor (il periodo di crisi si sente) sono state ridotte di numero a circa 1’200 posti a sedere totali, ripartiti in ugual maniera. La Nüssli si é impegnata nella costruzione a partire dal 25 di agosto fornendoci qualche uomo preparato a dirigere i lavori che sono stati eseguiti dai militari del GENIO volontari (un centinaio).Nel complessivo, il materiale necessario all’intero allestimento del Villaggio é arrivato ripartito nell’arco di 5 giornate, con 10 camion di materiale al giorno.Infine le tribune e tutte le strutture all’interno del villaggio sono state ricoperte da teli di colore rosso vivo per nascondere le strutture e creare effetti di luce in trasparenza che hanno caratterizzato l’insieme del villaggio di arrivo/partenza rendendolo vivace e vivo.

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CM09 AREA ARRIVO PARTENZE - SEZIONE TRIBUNA PUBBLICO0 1 2 5 10M

Tribuna Monte San Giorgio

Piattaforma

Tribuna Stampa

Arco d'arrivo

gradino per fotografipodio premiazione

swiss-timing

3 Lo oben

Podium

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3.9

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6.0 2.4 2.4

podio pianta supporto schermi

podio elevazione frontale supporto schermi elevazione frontale podio sezione podio elev. laterale supporto elev. laterale

Campionati del mondo di ciclismo su strada - Mendrisio 2009 - rivestimento podio zoccolo piattaforma timing e supporto schermi - schema di principio - maggio 2009

podio elevazione frontale

elevazione verso percorso elevazione verso protocollo

container per cabina cronometro formato da 2 box e da piazzare suuna piattaforma già montata dal committente (h 50cm)pos.3

Realizzazione tribuna pubblico e podio

Prospetto frantale e laterale podio

Elevazione frontale linea traguardo con infrastrutture

Struttura nascosta tribune, fine lavori

Veduta aerea linea d’arrivo e infrastrutture, inizio lavori

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B U TDurante l’attività di tirocinio mi sono trasferita

a Lucerna. Lo studio BUT é composto da un

architetto, un ingegnere e una designer di

interni. Io li ho affiancati nel lavoro di due

progetti ben differenti. Mi hanno accolta molto

bene, mi hanno dato una postazione personale

e ho avuto modo di confrontarmi anche con

la committenza e il cantiere. Un progetto

consisteva nella ristrutturazione di una vecchia

casa molto grande che doveva trasformarsi in

abitazione + attività commerciale (B&B) ed

era un progetto ancora su carta al quale ho

contribuito di piu e apportando molte idee

personali. Il secondo progetto non l’ho seguito

personalmente perche già in corso d’opera

ma l’architetto ha voluto portarmi in cantiere

per visitarlo e spiegarmi come funzionavano

le procedure. L’ho trovata una lezione molto

utile e formativa.

Materialmente il mio lavoro consisteva

nell’elaborazione grafica di render e nella

produzione di modellini il tutto volto alla

presentazione del progetto alla committenza,

lasciandomi pero molto spazio per sviluppo di

idee personali.

Stage Extracurriculare _08-09/2009

Datore di lavoro: BUT - Philippe Künzler

Studenti: Stiz

Pianta 3Dpiano terreno

B&B

P r e s e n t a z i o n e

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Tavola piano terrenoEsecutivo

Vista dalla cucina

Vista dalla sala

Vista della zona pranzo con portafinestra sull’esterno.Finestra ad angolo del soggiorno e parete vetrata sul giardino.

Progetto scala-libreria con scrivania.

P i a n t a P r o g e t t o e R e n d e r

l a v i n i a s t i z p o r t f o l i o _ 2 0 1 3