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PIANO DI OFFERTA FORMATIVAa.s. 2015/16
Istituto Professionale di Stato servizi per l’enogastronomia e ospitalità alberghiera,
servizi commerciali Assisi
I.P.S.S.E.O.A.S.C.06081 Assisi (PG)
Via Eremo delle Carceri, 19 Tel. 075/81.30.54 – Fax 075/81.37.32
Via San Benedetto Tel. 075.819.72.45
Web: www.alberghieroassisi.it
E-mail:[email protected]
PIANO DI OFFERTA FORMATIVA Istituto Professionale di Stato servizi per l’enogastronomia e ospitalità alberghiera, servizi commerciali di Assisi
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PREMESSA
Che cos’è il P.O.F.?
Il P.O.F (piano di offerta formativa) è la carta d’identità della scuola. Ne esplicita i
programmi, gli indirizzi, le finalità, le opportunità che offre.
A chi serve?
Agli studenti, ai genitori, ai docenti, ai collaboratori ausiliari, tecnici e amministrativi.
Insomma a tutti quelli che, a vario titolo, frequentano la scuola.
A cosa serve?
Principalmente per orientare le scelte degli studenti e delle loro famiglie, attraverso la
trasparenza. Poi per rendere certa l’attività svolta. Quindi per fornire tutte le informazioni che
riguardano la vita della scuola a chiunque vi si trovi ad operare.
Si può cambiare?
Certo! Ogni qualvolta se ne renda necessario per adattare l’offerta formativa alle mutate
situazioni culturali e formative. Tutte le componenti scolastiche, studenti, genitori, docenti,
personale amministrativo tecnico ed ausiliario, riuniti in commissione, nel rispetto delle
proprie competenze, ridefiniscono la carta d‘identità della scuola.
Come nasce?
Il P.O.F. evidenzia il complessivo processo educativo della scuola finalizzato al successo
formativo degli studenti, per il quale tutte le componenti scolastiche sono chiamate a dare il
proprio contributo. Attraverso il P.O.F. si definiscono i percorsi di flessibilità didattica ed
organizzativa. I Consigli di Classe hanno il compito di elaborare curricoli orientati alle
esigenze e alle inclinazioni degli studenti, per condurli lungo la strada più adeguata perché
esprimano i talenti che possiedono. La nostra scuola punta sulla qualità dell’apprendimento
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per tutti: una qualità in grado di affermarsi sostenendo sia difficoltà e disagi, sia potenzialità
ed eccellenze. Anche l’alunno in situazione di handicap ha un successo formativo da
conquistare, un successo che consiste nella piena realizzazione delle sue possibilità. È dunque
necessario un preciso percorso di apprendimento i cui tempi, i cui traguardi siano
perfettamente proporzionati a ciascuno degli allievi a cui si rivolgono. Questo è lo spirito con
cui abbiamo elaborato il nostro P.O.F., il quale non è nato per caso, ma è il frutto di anni di
sperimentazione e di innovazione, spesso superando, sia pure con qualche difficoltà, le
rigidità proprie del sistema scolastico.
Fondato sull’attenta analisi dei bisogni, il piano di offerta formativa, attraverso una serie di
azioni mirate tende:
a rafforzare la vocazione professionale della scuola, specializzandone ulteriormente l’offerta formativa, attraverso un più organico rapporto con la realtà economica e professionale del territorio;
a superare la divisione tra “teoria” e “pratica”, attraverso una forte integrazione tra le discipline professionali e quelle teoriche, tra il mondo della scuola e il mondo del lavoro;
a favorire il protagonismo studentesco, attraverso la realizzazione di politiche di gestione condivisa delle attività scolastiche e attraverso l’apertura della scuola all’iniziativa studentesca;
ad aprire gli studenti alla formazione post-diploma; a ripensare e ridefinire la qualità della vita dello studente, dall’utilizzo del tempo-scuola,
alle regole e alle modalità della partecipazione; a ripensare e riqualificare il ruolo del personale docente e non docente, definendone
funzioni e competenze. a introdurre metodologie didattiche nuove e strumenti di verifica dell’efficacia
dell’attività di insegnamento svolta. Riferimenti normativi:
D.P.R n. 275/1999 Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche, ai sensi dell’art.21 della L. 15 marzo 1997, n. 59
D.P.R. 24 giugno 1998 n. 249: Statuto delle studentesse e degli studenti e successive modifiche di cui al D.P.R. 21 novembre 2007 n. 235.
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LA NOSTRA STORIA
L’Istituto Professionale di stato per i servizi alberghieri e della ristorazione (in sigla
I.P.S.S.A.R.) nasce a Spoleto nel 1965. La data non è casuale. Sono gli anni della crescita e
l’Umbria contadina si scopre industriale, commerciale e turistica. La forte richiesta di
personale qualificato in grado di sostenere la nascente industria turistica pone le più
favorevoli condizioni per la nascita e l’affermazione della scuola.
Nel 1970, sull’onda del successo, viene istituita la sede coordinata di Assisi. Le due scuole
diventano, in breve tempo, punto di riferimento regionale per la formazione nel settore
turistico-ricettivo e ristorativo. La sede centrale di Spoleto ospita gli allievi provenienti dal
sud della Regione, mentre Assisi accoglie gli studenti della parte centro-settentrionale.
Il 1° settembre 2000, la sede di Assisi diventa autonoma.
Unica nel suo genere e profondamente radicata nel territorio, la scuola, a distanza di oltre 30
anni dalla nascita, con orgoglio rivendica il contribuito che ha dato allo sviluppo del turismo
in Umbria, consegnando al mondo della professione migliaia di studenti che oggi
rappresentano le risorse umane più qualificate sia come lavoratori dipendenti, che autonomi
imprenditori. E con eguale orgoglio pensa ai numerosi studenti che, conseguito il diploma,
hanno seguito percorsi universitari, scegliendo corsi di laurea diversi e in particolar modo il
corso di Economia del Turismo, la cui sede è nel comune di Assisi.
La crescita è stata graduale. Assecondando lo sviluppo dell’industria turistico-ricettiva e
ristorativa e assumendo l’innovazione come elemento ispiratore, la Scuola ha seguito i
cambiamenti e ne ha tratto utili spunti formativi. Nel contempo ha restituito cultura
professionale nuova. Il punto di forza è stato nella perfetta sinergia con il mondo
imprenditoriale, tanto che oggi, le nuove politiche scolastiche ben si innestano nella nostra
tradizione che da sempre ha coniugato teoria e pratica, cultura generale e cultura
professionale. Gli allievi, nel corso dell’anno, svolgono stage di alternanza scuola-lavoro nelle
migliori strutture turistico-ricettive della Regione e di fuori Regione, non trascurando, spesso,
le realtà internazionali. Il rapporto con gli enti e imprese private è strettissimo, così come con
le amministrazioni pubbliche. Manifestazioni di ottimo rilievo trovano sempre pronta la
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Scuola a dare il proprio contributo. Non sono rare le occasioni in cui la Regione, la Provincia,
le amministrazioni comunali e le Istituzioni Scolastiche si affidano alla nostra scuola per
l’organizzazione di banchetti e ricevimenti, così come per promuovere fuori dai confini
regionali la migliore tradizione eno-gastronomica umbra e la cultura dell’accoglienza. Il 1°
settembre 2010 prende via il riordino dei cicli scolastici. La nostra scuola riesce a
mantenere la sua identità culturale e professionale ma cambia nome (istituto professionale di
stato di assisi servizi per l’enogastronomia e ospitalità alberghiera servizi commerciali)
in sigla, I.P.S.S.E.O.A.S.C e il piano di studi si arricchisce di nuove discipline. Il monte
orario settimanale diventa di 32 ore (dall’a.s. 2014/15 fa ingresso la geografia dunque nelle
prime classi il monte orario settimanale sale a 33) , vengono confermate le specializzazioni
professionali nelle terze classi e l’esame di qualifica. Accanto al corso tradizionale
alberghiero (ora ribattezzato servizi per l’enogastronomia e ospitalità alberghiera) fa il nuovo
ingresso il corso “servizi commerciali” arricchendo di fatto l’offerta formativa complessiva.
Agli studenti viene offerta un ulteriore opzione scolastica, distinta dalla ristorazione ma
sempre nell’ambito del terziario. Per questo motivo la nostra scuola si onora di diventare il
polo formativo “per i servizi” tra i più interessanti, attuali e completi della Regione Umbria.
I NOSTRI STUDENTI
Dalle poche centinaia di iscritti degli anni ‘70, siamo giunti agli attuali 1004 di cui 15
provengono da fuori Regione e ospitati presso il Convitto nazionale di Assisi.
Gli studenti, al 53% maschi e al 47% femmine, provengono da un bacino territoriale
particolarmente esteso, con tempi di percorrenza casa-scuola che in alcuni casi sfiorano anche
le due ore. Il territorio si estende dal Lago Trasimeno fino a Foligno e all’alta valle del
Tevere. Particolarmente significativa, numericamente, è la componente che proviene dalla
città di Perugia e comuni limitrofi.
Il pendolarismo costituisce un aggravio alla fatica scolastica, ma consente anche di avere una
popolazione studentesca davvero poliedrica, portatrice di aspetti socio-culturali variegati che,
integrandosi gli uni con gli altri, costituiscono una dimensione umana davvero pregevole. Un
contributo notevole proviene, inoltre, dai tanti di cultura e provenienza extra-europea.
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Gli studenti che scelgono l’Istituto Alberghiero di Assisi presentano, in ingresso, profonde
motivazioni verso il mondo delle professioni in campo enogastronomico e dell’ospitalità
alberghiera così come per i servizi commerciali e apprezzabile consapevolezza della scelta
compiuta. La loro composizione è veramente eterogenea sia per i contesti socio-culturali di
provenienza, sia per quelli socio-economici. Il monitoraggio dei giudizi finali di terza media
confermano l’eterogeneità; infatti si rilevano sia situazioni di eccellenza che situazioni di
mediocrità.
LA MISSION
L’I.P.S.S.E.O.A.S.C di Assisi, come nella migliore tradizione del suo percorso, mantiene
come fulcro del proprio impegno e, dunque, della propria progettualità la centralità del
processo insegnamento–apprendimento da cui discendono, appunto collateralmente, le altre
emanazioni dell’attività complessiva della scuola.
La ricerca e la sperimentazione di metodologie, strumenti e risorse è, tra l’altro, una delle
strategie individuate dal Collegio dei Docenti. D’altro canto questo non è altro che un modo o,
meglio un tentativo, di tradurre in pratica la filosofia contenuta nell’impianto autonomistico.
La stessa partecipazione di questa scuola al Progetto Qualità è un aspetto dell’autonomia di
ricerca e di sperimentazione di cui alla C.M. 765/97 e al DPR. 275/98.
In questa ottica, peraltro, la scelta di alcune priorità operative oggi (come ieri) ci conducono a
privilegiare l’impegno verso:
a) l’innovazione e la qualità;
b) rapporti con il territorio;
c) aggiornamento del personale.
Da tale propedeuticità dunque i traguardi da consolidare e/o raggiungere sembrano essere:
- prevedere nuove forme di recupero per limitare l’insuccesso;
- indurre atteggiamenti responsabili e civili negli allievi, non con lo strumento disciplinare
ma con l’esempio , l’autorevolezza e il dialogo educativo;
- trasformarsi da scuola del “programma” a Scuola dell’Offerta;
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- passare dalla valutazione sommativa a quella formativa fondata sul riconoscimento della
forte valenza educativa della motivazione;
- affiancare il Docente “didatta” con il docente “progettista”;
- potenziare la collegialità come valore, rifiutando tuttavia il collegialismo e
l’assemblearismo;
- valorizzare le risorse umane e professionali, e soprattutto: onorare l’etica della
responsabilità.
In conclusione: il fine originario della scuola che ci è stato tramandato, quello di
accompagnare e sostenere lo sviluppo della persona, si incontrerà così efficacemente con
un’altra mission imposta dalla società cognitiva: quella di rendere più facile ai diplomati la
spendibilità iniziale del titolo di studio sul mercato del lavoro ed insieme di fornire loro gli
strumenti per un long life learning, un vero apprendimento lungo l’intero arco della vita.
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IL PIANO DI STUDI
“SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITÀ ALBERGHIERA”
“SERVIZI COMMERCIALI”
A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato in servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera” e “servizi commerciali” consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze.
Valutare fatti ed orientare i propri comportamenti in base ad un sistema di valori coerenti con i principi della Costituzione e con le carte internazionali dei diritti umani.
Utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze comunicative nei vari contesti: sociali, culturali, scientifici, economici, tecnologici.
Stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali, sia in una prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro.
Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento razionale, critico e responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni, ai suoi problemi anche ai fini dell’apprendimento permanente.
Riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell’ambiente naturale ed antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo.
Riconoscere il valore e le potenzialità dei beni artistici e ambientali, per una loro corretta fruizione e valorizzazione.
Utilizzare e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale, anche con riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete.
Padroneggiare la lingua inglese e, ove prevista, un’altra lingua comunitaria per scopi comunicativi e utilizzare i linguaggi settoriali relativi ai percorsi di studio, per interagire in
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diversi ambiti e contesti professionali, al livello B2 quadro comune europeo di riferimento per le lingue (QCER).
Riconoscere gli aspetti comunicativi, culturali e relazionali dell’espressività corporea e l’importanza che riveste la pratica dell’attività motorio-sportiva per il benessere individuale e collettivo.
Utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per organizzare e valutare adeguatamente informazioni qualitative e quantitative.
Utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici e algoritmici per affrontare situazioni problematiche, elaborando opportune soluzioni.
Utilizzare i concetti e i modelli delle scienze sperimentali per investigare fenomeni sociali e naturali e per interpretare dati.
Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare. Analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche per la vita sociale e culturale con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio. Utilizzare i principali concetti relativi all'economia e all'organizzazione dei processi produttivi e dei servizi. Correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle tecniche negli specifici campi professionali di riferimento. Applicare le metodologie e le tecniche della gestione per progetti.
Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali.
Individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione e di team working più appropriati per intervenire nei contesti organizzativi e professionali di riferimento.
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PROFILO PROFESSIONALE E COMPETENZE:
“SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITÀ ALBERGHIERA”
Profilo
Il Diplomato di istruzione professionale nell’indirizzo “Servizi per l’enogastronomia
e l’ospitalità alberghiera” ha specifiche competenze tecniche, economiche e
normative nelle filiere dell’enogastronomia e dell’ospitalità alberghiera, nei cui ambiti
interviene in tutto il ciclo di organizzazione e gestione dei servizi.
È in grado di:
utilizzare le tecniche per la gestione dei servizi enogastronomici e l’organizzazione della commercializzazione, dei servizi di accoglienza, di ristorazione e di ospitalità;
organizzare attività di pertinenza, in riferimento agli impianti, alle attrezzature e alle risorse umane;
applicare le norme attinenti la conduzione dell’esercizio, le certificazioni di qualità, la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro;
utilizzare le tecniche di comunicazione e relazione in ambito professionale orientate al cliente e finalizzate all’ottimizzazione della qualità del servizio;
comunicare in almeno due lingue straniere;
reperire ed elaborare dati relativi alla vendita, produzione ed erogazione dei servizi con il ricorso a strumenti informatici e a programmi applicativi;
attivare sinergie tra servizi di ospitalità-accoglienza e servizi enogastronomici;
curare la progettazione e programmazione di eventi per valorizzare il patrimonio delle risorse ambientali, artistiche, culturali, artigianali del territorio e la tipicità dei suoi prodotti.
L’indirizzo presenta le articolazioni: “Enogastronomia”, “Servizi di sala e di vendita” e “Accoglienza turistica”, nelle quali il profilo viene orientato e declinato.
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Nell’articolazione “Enogastronomia”, il Diplomato è in grado di intervenire nella
valorizzazione, produzione, trasformazione, conservazione e presentazione dei prodotti
enogastronomici; operare nel sistema produttivo promuovendo le tradizioni locali,
nazionali e internazionali, e individuando le nuove tendenze enogastronomiche.
Nell’articolazione “Servizi di sala e di vendita”, il diplomato è in grado di svolgere
attività operative e gestionali in relazione all’amministrazione, produzione,
organizzazione, erogazione e vendita di prodotti e servizi enogastronomici;
interpretare lo sviluppo delle filiere enogastronomiche per adeguare la produzione e la
vendita in relazione alla richiesta dei mercati e della clientela, valorizzando i prodotti
tipici.
A conclusione del percorso quinquennale, i diplomati nelle relative articolazioni
“Enogastronomia” e “Servizi di sala e di vendita”, conseguono i risultati di
apprendimento di seguito specificati in termini di competenze.
1. Controllare e utilizzare gli alimenti e le bevande sotto il profilo organolettico, merceologico, chimico-fisico, nutrizionale e gastronomico.
2. Predisporre menu coerenti con il contesto e le esigenze della clientela, anche in relazione a specifiche necessità dietologiche.
3. Adeguare e organizzare la produzione e la vendita in relazione alla domanda dei mercati, valorizzando i prodotti tipici.
Nell’articolazione “Accoglienza turistica”, il diplomato è in grado di intervenire nei
diversi ambiti delle attività di ricevimento, di gestire e organizzare i servizi in
relazione alla domanda stagionale e alle esigenze della clientela; di promuovere i
servizi di accoglienza turistico-alberghiera anche attraverso la progettazione di prodotti
turistici che valorizzino le risorse del territorio.
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A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell’articolazione “Accoglienza
turistica” consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di
competenze.
1. Utilizzare le tecniche di promozione, vendita, commercializzazione, assistenza, informazione e intermediazione turistico-alberghiera.
2. Adeguare la produzione e la vendita dei servizi di accoglienza e ospitalità in relazione alle richieste dei mercati e della clientela.
3. Promuovere e gestire i servizi di accoglienza turistico-alberghiera anche attraverso la progettazione dei servizi turistici per valorizzare le risorse ambientali, storico-artistiche, culturali ed enogastronomiche del territorio.
4. Sovrintendere all’organizzazione dei servizi di accoglienza e di ospitalità, applicando le tecniche di gestione economica e finanziaria alle aziende turistico-alberghiere.
A conclusione del percorso quinquennale, i Diplomati nell’indirizzo “Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera” conseguono i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze.
1. Agire nel sistema di qualità relativo alla filiera produttiva di interesse.
2. Utilizzare tecniche di lavorazione e strumenti gestionali nella produzione di servizi e prodotti enogastonomici, ristorativi e di accoglienza turistico-alberghiera.
3. Integrare le competenze professionali orientate al cliente con quelle linguistiche, utilizzando le tecniche di comunicazione e relazione per ottimizzare la qualità del servizio e il coordinamento con i colleghi.
4. Valorizzare e promuovere le tradizioni locali, nazionali e internazionali individuando le nuove tendenze di filiera.
5. Applicare le normative vigenti, nazionali e internazionali, in fatto di sicurezza, trasparenza e tracciabilità dei prodotti.
6. Attuare strategie di pianificazione, compensazione, monitoraggio per ottimizzare la produzione di beni e servizi in relazione al contesto.
PROFILO PROFESSIONALE E COMPETENZE:
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“SERVIZI COMMERCIALI”
Profilo
Il Diplomato di istruzione professionale nell’indirizzo “Servizi commerciali“ ha
competenze professionali che gli consentono di supportare operativamente le aziende del
settore sia nella gestione dei processi amministrativi e commerciali sia nell’attività di
promozione delle vendite. In tali competenze rientrano anche quelle riguardanti la
promozione dell’immagine aziendale attraverso l’utilizzo delle diverse tipologie di
strumenti di comunicazione, compresi quelli pubblicitari.
Si orienta nell’ambito socio-economico del proprio territorio e nella rete di
interconnessioni che collega fenomeni e soggetti della propria regione con contesti
nazionali ed internazionali.
E’ in grado di:
1. ricercare ed elaborare dati concernenti mercati nazionali e internazionali;
2. contribuire alla realizzazione della gestione commerciale e degli adempimenti amministrativi ad essa connessi;
3. contribuire alla realizzazione della gestione dell’area amministrativo–contabile;
4. contribuire alla realizzazione di attività nell’area marketing;
5. collaborare alla gestione degli adempimenti di natura civilistica e fiscale;
6. utilizzare strumenti informatici e programmi applicativi di settore;
7. organizzare eventi promozionali;8. utilizzare tecniche di relazione e comunicazione
commerciale, secondo le esigenze del territorio e delle corrispondenti declinazioni;
9. comunicare in almeno due lingue straniere con una corretta utilizzazione della terminologia di settore;
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10. collaborare alla gestione del sistema informativo aziendale.
A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato consegue i risultati di
apprendimento di seguito specificati in termini di competenze.
1. Individuare le tendenze dei mercati locali, nazionali e internazionali.2. Interagire nel sistema azienda e riconoscere i diversi modelli di strutture
organizzative aziendali.3. Svolgere attività connesse all’attuazione delle rilevazioni aziendali con l’utilizzo
di strumenti tecnologici e software applicativi di settore.4. Contribuire alla realizzazione dell’amministrazione delle risorse umane con
riferimento alla gestione delle paghe, al trattamento di fine rapporto ed ai connessi adempimenti previsti dalla normativa vigente.
5. Interagire nell’area della logistica e della gestione del magazzino con particolare attenzione alla relativa contabilità.
6. Interagire nell’area della gestione commerciale per le attività relative al mercato e finalizzate al raggiungimento della customer satisfaction.
7. Partecipare ad attività dell’area marketing ed alla realizzazione di prodotti pubblicitari.
8. 8 Realizzare attività tipiche del settore turistico e funzionali all’organizzazione di servizi per la valorizzazione del territorio e per la promozione di eventi.
9. Applicare gli strumenti dei sistemi aziendali di controllo di qualità e analizzare i risultati.
10. Interagire col sistema informativo aziendale anche attraverso l’uso di strumenti informatici e telematici.
ORARIO SETTIMANALE “SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITÀ ALBERGHIERA”
MATERIE1° biennio 2° biennio quinto anno
I anno II anno III anno* IV* anno V anno
Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4
Storia 2 2 2 2 2
Lingua Inglese 3 3 3 3 3
Diritto ed economia 2 2
Matematica 4 4 3 3 3
Scienze integrate (Sc.terra/biologia) 2 2
Geografia 1
Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2
Religione cattolica o attività alternativa 1 1 1 1 1
Area comune ore settimanali 20 ore 20 ore 15 ore 15 ore 15 ore
Scienze integrate (fisica) 2
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Scienze integrate (chimica) 2
Scienza degli alimenti 2 2
Laboratorio di servizi enogastronomici – settore cucina 2 2
Laboratorio di servizi enogastronomici – settore sala e vendita 2 2
Laboratorio di servizi di accoglienza turistica 2 2
2^ lingua straniera (francese) 2 2 3 3 3
Articolazione “ENOGASTRONOMIA”
Scienze e cultura dell’alimentazione 4 3 3
Diritto e tecniche amministrative
della struttura ricettiva4 5 5
Laboratorio di servizi enogastronomici – settore cucina 6 4 4
Laboratorio di servizi enogastronomici – settore sala e vendita 2 2
Articolazione “SERVIZI DI SALA E DI VENDITA”
Scienze e cultura dell’alimentazione 4 3 3
Diritto e tecniche amministrative
della struttura ricettiva4 5 5
Laboratorio di servizi enogastronomici – settore cucina 2 2
Laboratorio di servizi enogastronomici – settore sala e vendita 6 4 4
Articolazione “ACCOGLIENZA TURISTICA”
Scienze e cultura dell’alimentazione 4 2 2
Diritto e tecniche amministrative
della struttura ricettiva4 6 6
Tecniche di comunicazione 2 2
Laboratorio di servizi di accoglienza turistica 6 4 4
Area di indirizzo ore settimanali 12 12 17 17 17
Totale ore settimanali 33 32 32 32 32
* AL TERMINE DEL TERZO ANNO SONO PREVISTI ESAMI DI QUALIFICA
ORARIO SETTIMANALE “SERVIZI COMMERCIALI”
MATERIE1° biennio 2° biennio quinto anno
I anno II anno III* anno IV* anno V anno
Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4
Storia 2 2 2 2 2
Lingua Inglese 3 3 3 3 3
Diritto ed economia 2 2
Matematica 4 4 3 3 3
Scienze integrate (Sc.terra/biologia) 2 2
Geografia 1
Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2
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15
Religione cattolica o attività alternativa 1 1 1 1 1
Area comune ore settimanali 21 ore 20 ore 15 ore 15 ore 15 ore
Scienze integrate (fisica) 2
Scienze integrate (chimica) 2
Informatica e laboratorio 2 2
Tecniche professionali dei servizi commerciali 5 5 8 8 8
2^ lingua straniera 3 3 3 3 3
Diritto / Economia 4 4 4
Tecniche di comunicazione 2 2 2
Area di indirizzo ore settimanali 12 12 17 17 17
Totale ore settimanali 33 32 32 32 32
* AL TERMINE DEL TERZO SONO PREVISTI ESAMI DI QUALIFICA
L’ORGANIZZAZIONE DEL TEMPO SCUOLA
ORARIO DELLE LEZIONI
L’a.s. 2015/16 si apre all’insegna di profonde novità introdotte dalla L. 107/15: “La Buona
scuola” che spinge ulteriormente le istituzioni scolastiche a potenziare il successo formativo
degli allievi, venendo incontro sia alle loro specifiche esigenze, sia a quelle del territorio.
L’introduzione della nuova scansione oraria sviluppa un niovo impianto didattico con
l’intento di perseguire i seguenti obiettivi:
1) Aumentare il nr.dei promossi2) Diminuire il nr dei “giudizi sospesi”3) Ridurre il fenomeno dell’abbandono scolastico
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4) Aumentare la frequenza alle lezioni5) Introdurre elementi di flessibilità 6) Aumentare le ore di laboratorio7) Aumentare le ore di presenza degli insegnanti di sostegno8) Utilizzare nuovi spazi orari per recupero carenze e potenziamento eccellenze.9) Introdurre corsi innovativi utilizzando nuovi spazi orari
L’orario delle lezioni si articola dal lunedì al venerdì per 7 unità orarie giornaliere. Il sabato
( dalle 8.25 alle 12.25) è dedicato alle attività di seguito indicate.
U.O. Dal lunedi al venerdi Sabato spazio aperto
1^ 8.15 – 9.00 1) Corsi di recupero mirati (es. disciplinari, motivazionali, lingua2, ecc)
2) Corsi di potenziamento (es. lingua, scienze, informatica ecc.
3) Introduzione di nuovi corsi (es. pasticceria, free styling, sommelier..ecc)
4) Altre attività didattico-formative (teatro, danza, musica..ecc)
2^ 9.00 – 9.45
3^ 9.45 – 10.30
4^ 10.30 – 11.10
Ricreazione 11.10 – 11.20
5^ 11.20 – 12.00
6^ 12.00 – 12.45
7^ 12.45 – 13.30
Caratteri generali della nuova scansione oraria
- 7 unità orarie giornaliere da 45 minuti dal lunedì al venerdì;
- Di norma ogni disciplina (escludendo la religione e la geografia che hanno un sola ora settimanale e le pratiche professionali il cui orario si allunga oltre le due ore) è inserita in orario settimanale con due unità orarie consecutive. Ciò comporta che ogni classe ha giornalmente mediamente non più di tre discipline.
- Gli insegnanti di sostegno diffondono l’attività didattica nelle unità orarie fino a concorrenza dell’intero orario cattedra.
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CLASSI PRIME- Le classi prime settimanalmente hanno 35 unità orarie (7unità orarie per 5
giorni= 35) , due delle quali attribuite ai docenti di cucina e sala per potenziarne l’insegnamento. Quindi nelle classi prime gli allievi stanno in laboratorio più tempo per pacchetti di 3 unità orarie.
NELLE ALTRE CLASSI:- Tutte le altre classi settimanalmente hanno 35 unità orarie (7unità orarie per 5
giorni= 35), tre delle quali attribuibili ai docenti di cucina, sala, accoglienza che in tal modo potenziano l’attività di pratica professionale, ma anche, nelle classi terminali, ad altri insegnamenti in preparazione all’Esame di Stato. Nel corso commercial, si potenziano le lingue e informatica, così come nel corso di accoglienza turistica
SABATO SPAZIO APERTO: Utilizzando le quote orarie di autonomia e di flessibilità, il sabato diventa spazio aperto (obbligatorio per gli studenti) per svolgere programmate attività di: 1) recupero mirato (es. disciplinari, motivazionali, lingua2, ecc)2) potenziamento (es. lingua, scienze, informatica ecc.)Ma anche per introdurre nei piani formativi:3) nuovi corsi (es. pasticceria, free styling, sommelier..ecc)4) altre attività didattico-formative (teatro, danza, musica..ecc)
RECUPERO ORE DOCENTI :
- Ogni docente recupera le ore non svolte per effetto della riduzione orario sostituendo i colleghi assenti. Nell’orario settimanale le ore sono fissate stabilmente. Gli eventuali residui sono debitamente comunicati agli interessati e di concerto viene stabilita la modalità di restituzione;
- Se nella stessa fascia orario si hanno più insegnanti a disposizione, le sostituzioni seguono i seguenti criteri di scelta: a) insegnante della classe che andrà a fare la propria lezione; b) insegnante non della classe ma di una disciplina impartita in quella classe che ugualmente andrà a fare lezione; c) insegnante di una disciplina non prevista nel piano di studio che svilupperà dei moduli preventivamente scelto e condivisi in sede di dipartimento e inserito dentro lo spazio della didattica nel registro elettronico. A parità di caratteristiche, se presenti più insegnanti si seguirà il criterio
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della rotazione. All’occorrenza, sulla base di uno specifico progetto, possono andare in attività didattica due insegnanti.
- Gli insegnanti che lo vorranno potranno utilizzare le ore a disposizione per svolgere attività didattico - formative alternative anche nella giornata di sabato secondo le modalità di seguito indicate.
MODALITA’ DI RESTITUZIONE DEL TEMPO SCUOLA AGLI ALLIEVIPER EFFETTO DELLA RIDUZIONE DELLE UNITA’ ORARIE DAL LUNEDI AL
VENERDI
ATTIVITA’ DA SVOLGERE NEL CORRENTE A.S. 2015/16 CLASSI INTERESSATE
Recupero e/o potenziamento nella giornata di sabato 1 2 3 4 5
Nuovi insegnamenti nella giornata di sabato 3 4 5
Escursioni mirate di sabato intera giornata 1
Esercitazioni didattiche esterne e interne anche di sabato 1 2 3 4 5
Teatro – musica- sport anche di sabato 1 2 3 4 5
Uscite nel territorio per eventi culturali e professionali 1 2 3 4 5
Attività didattico - formative esterne alla scuola 1 2 3 4 5
Alternanza scuola - lavoro 2 3 4 5
Le attività svolte in orario diverso dalla mattina ( pomeriggio o sera ) e quelle svolte nella giornata di sabato sono obbligatorie per gli allievi coinvolti e le assenze devono essere debitamente giustificate. Inoltre devono:
1) essere coerenti con il profilo professionale e il curricolo formativo;2) preventivamente essere autorizzate. 3) Devono indicare le ore che la segreteria decurterà da quelle messe a disposizione
nell’orario settimanale;4) essere comunicate agli studenti e alle loro famiglie con il giusto preavviso e
comunque non inferiore ad una settimana;5) Devono essere rendicontate, raccogliendo tutte le schede di fine attività in un fascicolo
di classe depositato in segreteria didattica.
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SCELTE ORGANIZZATIVE E METODOLOGICHE
GLI INSEGNAMENTI IN LINEA
Sul quadro orario settimanale le discipline possono essere collocate in modo che ogni
insegnante abbia un altro insegnante della stessa materia in linea.
Gli insegnanti-partner potranno scomporre il gruppo classe
per svolgere attività comuni
Per procedere verso specifiche azioni di recupero e/o di miglioramento
LA LEZIONE MAGGIORATA
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Ogni insegnante per specifiche esigenze didattiche si avvale della lezione maggiorata,
aggiungendo alle proprie, le ore di altri insegnanti ai quali le restituirà nelle settimane
successive.
IL CARICO DISCIPLINARE GIORNALIERO
Il carico disciplinare giornaliero, per ogni classe, di norma, non supera quattro insegnamenti,
esclusa la materia di religione e di educazione fisica.
ADATTAMENTO DEL CALENDARIO SCOLASTICO
Il Consiglio d’Istituto, su proposta del Collegio dei Docenti, adatta il calendario scolastico alle
esigenze didattico-educative, funzionali e organizzative della scuola nel rispetto del numero
minimo di giorni di lezioni annue, fissato in sede nazionale e regionale.
FLESSIBILITÀ DELLE ORE CURRICOLARI
Lo svolgimento delle ore curricolari è flessibile, nel rispetto
del monte ore annuo dei docenti e dell’insegnamento
delle singole discipline il cui insegnamento deve distribuirsi settimanalmente in non
meno di 5 giorni e per un minimo di 200 giorni annui
delle esigenze didattico-formative degli allievi
della compatibilità degli orari dei mezzi di trasporto degli studenti.
REGISTRO ELETTRONICO E INSERIMENTO IN RETE DEI VOTI E DELLE
ASSENZE
Nei primi giorni di scuola, ogni famiglia riceve un codice e una password personale per
accedere ai servizi on line per conoscere in tempo reale il profitto, le assenze dei propri figli
nelle singole discipline, le attività svolte, i compiti assegnati e la prenotazione dei colloqui.
Gli allievi ricevono anch’essi login e password per accedere ai servizi on line.
LA FORMAZIONE DELLE CLASSI
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Nella formazione delle classi si tiene conto dei seguenti fattori:
Composizione eterogenea della classe tendendo conto degli elementi di conoscenza forniti
dai fascicoli personali
Lingua straniera studiata nella scuola media
Scuola media di provenienza
Località di provenienza
Equa distribuzione nelle classi di alunni ripetenti e alunni con disabilità.
ASSEGNAZIONE DELLE CLASSI AI DOCENTI
L’assegnazione delle classi avviene di norma:
Garantendo prioritariamente la copertura delle classi quinte, terze e prime.
Quindi:
Per continuità didattica sia in rapporto alla classe che al corso.
CREDITO SCOLASTICO
Per attribuire il punto più alto nell’ambito della banda di assegnazione, si verificano
l’esistenza di questi elementi:
1. Frequenza delle lezioni di Religione o Materia alternativa con esito almeno discreto;
2. Attività complementari ed integrative (partecipazione a convegni, manifestazioni anche
professionali organizzate dalla Scuola, tirocini, teatro, danza etc.)
3. Partecipazione attiva e costruttiva agli organi studenteschi (rappresentanti di classe, di
Istituto, Commissione POF, Qualità, Regolamento, Tutoring etc.)
4. Credito formativo documentato;
5. Partecipazione assidua alle attività in alternanza scuola lavoro
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La presenza di almeno 2 elementi su 5 automaticamente fa scattare il punto.
Il Consiglio di classe, all’unanimità, può, altresì, deliberare di assegnare il punto più alto
anche in presenza di un solo indicatore per il quale l’allieva/o ha svolto attività
particolarmente significativa e importante.
LE FUNZIONI STRUMENTALI AL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Per la realizzazione delle finalità istituzionali della Scuola in regime di autonomia, in
coerenza con le finalità proprie del P.O.F., la risorsa fondamentale è costituita dal patrimonio
professionale dei docenti, da valorizzare per l’espletamento di specifiche funzioni riferite alle
seguenti aree:
Funzione 1
– Interventi e servizi per studenti e
genitori
Cura la formazione dei
rappresentanti d’Istituto, di
Classe e della Consulta
Cura la formazione dei
rappresentanti dei genitori in
seno ai Consigli di classe e
Istituto e altre Commissioni in
cui è prevista la componente
genitori;
Diffonde la cultura della
partecipazione;
Diffonde la conoscenza del POF,
Funzione 2
– orientamento educativo e formativo
Promuove, coordina e gestisce le
attività di orientamento in entrata e
in uscita.
Raccorda la nostra scuola con il
primo ciclo e ne favorisce gli
accordi
Promuove attività di ricerca per
diffondere la pratica
dell’orientamento come modalità
educativa permanente e trasversale
che attraversa tutti gli ordini e gradi
di scuola e tutte le discipline;
Funzione 3
– orientamento professionale
Promuove attività di supporto e
di facilitazione alla presa di
decisone dello studente nel
rapporto scuola-lavoro;
Raccorda la scuola al mondo
dell’impresa
Promuove consapevolezza delle
capacità personali,
Sviluppa capacità di ricercare
informazioni,
Promuove capacità di costruire
strumenti di ricerca attiva del
lavoro (CV, lettere, indirizzari)
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del Regolamento d’Istituto e
dello Statuto delle Studentesse e
degli Studenti;
Coordina le attività autonome
promosse dagli studenti
Coordina il gruppo di lavoro per
gli interventi e i servizi per
studenti e genitori
Progetta e sperimenta percorsi di
orientamento:
Personalizzati
Funzione tutoriale del
docente
Didattica orientativa
Orienta a concretizzare le azioni di
ricerca del lavoro scaturite dal progetto
formativo/professionale.
Funzione 4
– realizzazione di progetti formativi di
educazione alla salute
Favorisce e coordina i rapporti
con Enti ed Istituzioni per
promuovere l’educazione alla
salute
Promuove attività per contrastare
il disagio giovanile
Promuove attività per la
prevenzione della dispersione
scolastica
Raccoglie dati sul fenomeni del
disagio giovanile
Coordina la commissione di
educazione alla salute
Funzione 5
– realizzazione di progetti di diffusione della
cultura e della pratica informatica
Promuove la diffusione della cultura e
della pratica informatica
Cura e coordina i corsi ECDL
Garantisce il supporto tecnico-
informativo per l’aula
multimediale
Aggiornamento delle pagine del
sito della scuola
Promuove le attività di
insegnameno/apprendimento a
distanza (e-learnig)
garantisce il supporto tecnico per
la diffusione delle pratiche
informatiche a scuola;
Funzione 6
– valutazione e autovalutazione d’Istituto
Collabora con il DS e il suo Staff
Nel monitoraggio dei dati
contenuti in “scuola in chiaro”.
nel monitoraggio dei risultati
delle prove Invalsi.
nell’individuazione delle criticità
e delle conseguenti azioni di
miglioramento.
Nell’individuazione degli ambiti
di positivo risultato e delle azioni
di mantenimento.
insieme al DS incontra ispettori
per la valutazione esterna
LA DIDATTICA
L’attività didattico-formativa
si propone l’acquisizione di COMPETENZE veicolate dall’acquisizione delle relative
CONOSCENZE e ABILITÀ, tutte opportunamente indicate e descritte nelle Linee
guida del Ministero.
tiene conto del peso che ha la dimensione affettiva e motivazionale di un alunno, ,
come opportunamente richiamata nelle Linee guida, nella misura in cui incide nella
esecuzione di una performance;
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aggiunge alle consuete esercitazioni scritte e orali attività didattiche meno rigide, più
ricche, numerose, flessibili e partecipate;
sollecita e promuove attività di ricerca attiva e partecipata realizzate dagli studenti,
singoli e in gruppo, soprattutto mediante la strategia laboratoriale, secondo la logica
del “meno lezione e più scoperta!”.
Fa proprio lo slogan: “no a un insegnante che parla, sì a un insegnante che fa fare”
favorisce la diffusione di nuove pratiche metodologiche attraverso le applicazioni
della tecnologia in grado di modificare l’ambiente di apprendimento e i processi
didattici.
Dialoga con gli studenti Nativi Digitali.
IL PERCORSO FORMATIVO (curriculum) quinquennale è scomposto in 3 tappe:
NUOVO ORDINAMENTO
1. primo biennio
2. secondo biennio
3. quinto anno
e viene definito dai DIPARTIMENTI in apertura dell’anno scolastico:
Il dipartimento, articolazione del Collegio dei Docenti, è composto dagli insegnanti che
appartengono alla stessa area disciplinare. Vengono cosi individuati:
1. dipartimento linguistico-storico-letterario; (a questo dipartimento partecipano anche
gli insegnanti di religione, storia dell’arte e tecniche della comunicazione e relazione
dell’articolazione della accoglienza turistica e dell’indirizzo commerciale)
2. dipartimento di lingue straniere;3. dipartimento di scienze matematiche 4. dipartimento di scienze della terra, biologia, fisica, chimica, , geografia 5. dipartimento giuridico economico6. dipartimento tecnico professionale e scienze dell’alimentazione;7. dipartimento di scienze motorie
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Gli insegnanti di sostegno, in ragione dell’incarico ricevuto, partecipano ai dipartimenti di
loro competenza. Coordinati dal dirigente scolastico o suo delegato, collegialmente formu-
lano proposte ai dipartimenti e agli organi collegiali per la progettazione di percorsi speciali
integrati all’interno della programmazione disciplinare e l’individuazione di strumenti e au-
sili tecnici e informatici, che possano rivelarsi più efficaci al raggiungimento degli obiettivi
programmati per ogni allievo con bisogni speciali.
IL DIPARTIMENTO definisce i percorsi formativi secondo le indicazioni delle nuove linee
guida e della deliberazione del Collegio dei Docenti. Più precisamente provvede alla
1. Declinazione delle conoscenze e delle abilità in grado di generare le competenze ovvero “Comprovate capacità di utilizzare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo pro-fessionale e personale.” (Le conoscenze e le abilità elencate nelle linee guida devono generare, in un sapiente mix, competenze da certificare attraverso la valutazione. Ciò premesso, appare chiaro il compito a cui è chiamato ogni docente il quale “non deve valutare ciò che un ragazzo sa, ma ciò che sa consapevolmente fare con ciò che sa”. Quindi ogni docente ha l’obbligo di creare le situazioni del fare in cui poter spendere conoscenze e abilità. A tal fine i Dipartimenti sviluppano percorsi modulari, scegliendoli in base alla loro “utilità” e “spendibilità”nel quotidiano dello studente.)
2. Individuazione dei contesti, luoghi, situazioni verso cui orientare le conoscenze e le abilità delle singole discipline;
3. Individuazione di specifiche attività/progetto al termine delle quali provvedere a va-lutazioni di profitto.
4. definizione del percorso formativo nel vecchio ordinamento (dalle classi quarte alle classi quinte.
5. Definizione dei progetti di alternanza scuola-lavoro. L’alternanza non è il tradizionale tirocinio o stage e non rappresenta un nuovo canale scolastico. E’ solo una modalità diversa per raggiungere obiettivi formativi già costitutivi del percorso, tramite esperienze di lavoro coerenti, pre-progettate ed incentrate sull'integrazione curriculare. Lo studente in alternanza acquisisce crediti spendibili nel percorso scolastico. Se l’attività di alternanza è ben progettata, si favorisce il superamento della separazione tra l'aula e il momento applicativo, tra la teoria e la pratica e si combinano, finalmente, in un unico progetto formativo educazione formale, educazione informale ed esperienza di lavoro. Tutto ciò per traghettare la scuola della conoscenza a quella più efficace della competenza.
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6. Sulla base delle direttive impartite dall’Ufficio di Presidenza, i dipartimenti propongono un calendario delle attività complementari e/o integrative compatibili e coerenti con la proposta formativa (viaggi d’istruzione, visite guidate, concorsi, gare, scambi, gemellaggi tirocini, ecc.), e ne individuano i docenti coordinatori e accompagnatori. Tutte le attivita’ programmate devono avere una ricaduta misurabile all’interno delle discipline o ambiti disciplinari.
Il coordinatore di dipartimento:
- presiede le riunioni- in concerto con il Dirigente Scolastico fissa l’ordine del giorno e convoca la riunione di
dipartimento.- modera il dibattito- cura la tenuta degli atti e quelli significativi e di interesse generale li trasmette alla F.S.
Docenti e al Dirigente Scolastico;- stabilisce i rapporti con le funzioni strumentali, il dirigente scolastico e gli altri
coordinatori di dipartimento;- promuove incontri con gli altri dipartimenti;
FINALITA’ EDUCATIVE
1 Rispetto e accettazione di sé e degli altri; Curare la pulizia della propria persona Rispettare e curare il proprio materiale, quello altrui e quello della scuola; Tenere puliti gli ambienti scolastici; Non deridere compagni in difficoltà; Evitare forme di aggressività verbale e fisica; Accettare, nell’attività di gruppo, i ruoli concordati con i compagni; Aiutare qualsiasi compagno ne abbia bisogno; Accettare opinioni e rilievi diversi sia dai coetanei che dagli altri; Essere disposti a rivedere le proprie opinioni.2 Rispetto delle regole della vita scolastica; A tal riguardo si veda il regolamento d’istituto3 Partecipazione responsabile e costruttiva alle varie attività e ai diversi momenti della
vita scolastica; Partecipare attivamente e costruttivamente agli organi collegiali. (assemblea di classe e
d’istituto, consigli do classe); Terminare, impegnandosi individualmente, gli impegni presi;
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Cercare e pretendere il dialogo costruttivo con i docenti della classe; Eseguire il proprio lavoro con continuità e precisione; Non assumere atteggiamenti che disturbano il lavoro degli insegnanti e dei compagni; Avanzare proposte di sviluppo, integrazione o sostituzione delle attività programmate,
motivando le ragioni;4 Autonomia personale; Essere in grado di utilizzare autonomamente materiali, strutture e sussidi didattici; Conoscere i piani orari e i piani delle attività; Pianificarne gli impegni sia a scuola che a
casa; Cercare il dialogo e contare anche sui docenti per la risoluzione dei problemi personali; Concorrere con l’aiuto del docente all’acquisizione del metodo di studio.5 Capacità di scelta e di critica Essere in grado di saper riconoscere i valori; Saper interpretare e valutare gli atteggiamenti e le situazioni; Saper valutare le motivazioni delle scelte altrui e proprie; Saper assumere un proprio ruolo e gestirlo autonomamente; Saper accettare le conseguenze delle proprie scelte; assumersi personalmente le proprie responsabilità.6 Sviluppo dell’orientamento e dell’autovalutazione Saper individuare gli aspetti del proprio carattere; Saper valutare le proprie risorse e potenzialità di fronte a situazioni specifiche; Saper riconoscere le proprie inclinazioni e abilità; Saper riconoscere il livello delle proprie prestazioni; Accettare di mettersi in discussione e rivedere le proprie posizioni.FINALITA’ DIDATTICO-DISCIPLINARI TRASVERSALI
1 Capacità di comprendere testi orali e scritti in modo coerente, completo e coeso;2 Capacità di produzione e rielaborazione;3 Capacità di porre e risolvere problemi;4 Capacità di operare confronti con le lingue straniere studiate;5 Capacità di utilizzare ed arricchire il lessico specifico;6 Capacità di analisi;7 Capacità di sintesi;8 Capacita di operare sintesi e transcodificazioni.
CRITERI DI VALUTAZIONE E COMUNICAZIONE ALLA FAMIGLIE
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LA VALUTAZIONEAi sensi del D.P.R. n. 122 del 22 giugno 2009, la valutazione ha per oggetto:
Il processo di apprendimento Il rendimento complessivo Il comportamento (la valutazione del comportamento è disgiunta dalla valutazione del
profitto art. 4 c.3 D.p.R 249/98 e concorre, collegialmente, all’attribuzione del voto di condotta)
Inoltre, ha lo scopo di:• Assumere informazioni sul processo di insegnamento/apprendimento in corso per orientarlo, modificarlo secondo le esigenze;(verifica formativa)• Controllare l'adeguatezza dei metodi, delle tecniche e degli strumenti impiegati;(verifica formativa);• Accertare il raggiungimento dei risultati di apprendimento, declinati in competenze, conoscenze e abilità;(verifica sommativa)• Pervenire, attraverso la verifica, all’autovalutazione degli alunni. LA VERIFICA FORMATIVALa verifica formativa consente di procedere verso l'individualizzazione dell'insegnamento ed eventualmente procedere in tempo reale all'azione di recupero. Per sua natura la verifica formativa non si conclude con alcuna annotazione rivolta a classificare gli alunni.LA VERIFICA SOMMATIVALa verifica sommativa, cioè riassuntiva, viene effettuata a posteriori una volta che si sia verificato l'apprendimento o si presume che si sia verificato. Da essa ne discende la classificazione degli alunni.Le verifiche scritte sono strumenti indispensabili per misurare specifiche competenze. Ogni dipartimento avrà cura di indicare le diverse tipologie ed eventualmente il numero minimo di verifiche scritte per periodo valutativo e porre particolare attenzione alle discipline sia di area comune che di indirizzo che potranno essere oggetto di specifica prova scritta nei futuri esami di Stato.Di norma non si procede a più di una verifica scritta al giorno. La medesima deve essere programmata e annotata preventivamente sul registro di classe. Le verifiche diverse da quelle scritte tengono conto:
1. Delle eventuali altre verifiche nel corso della stessa giornata;2. Delle esercitazioni speciali svolte nel giorno precedente;3. Dei rientri pomeridiani4. Di particolari situazioni anche di natura personale o familiare dell’allievo/a
L’esito di qualsiasi verifica deve essere tempestivamente annotato sul registro on line o sul diario dello studente.
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Le prove scritte corrette e valutate devono essere restituite entro 14 giorni dall’effettuazione della prova;
TIPOLOGIE, FORME DI VERIFICA E CRITERI DI VALUTAZIONE AL TERMINE DI OGNI PERIODO VALUTATIVO
Ai sensi della C.M. n. 89 del 18.10.2012, il Collegio dei Docenti ha deliberato che negli scrutini intermedi delle classi prime, seconde, terze e quarte la valutazione dei risultati raggiunti sia formulata, in ciascuna disciplina, mediante un voto unico, come nello scrutinio finale ;
Ha inoltre ribadito che :a. il voto deve essere espressione di sintesi valutativa e pertanto deve fondarsi su una
pluralità di prove di verifica riconducibili a diverse tipologie, coerenti con le strategie metodologico-didattiche adottate dai docenti;
b. le modalità e le forme di verifica dovranno essere funzionali all’accertamento degli obiettivi e dei risultati di apprendimento, declinati in competenze, conoscenze e abilità;
c. La valutazione, periodica e finale, costituisce una delle principali responsabilità delle scuole, anche con riguardo all’efficacia della comunicazione e del dialogo educativo con gli allievi e le loro famiglie, e deve pertanto rispondere a criteri di coerenza, motivazione, trasparenza e documentabilità rispetto a tutti gli elementi di giudizio che, acquisiti attraverso il maggior numero possibile di verifiche, hanno condotto alla sua formulazione.
d. il voto unico esprimerà la sintesi di differenti tipologie di prove, adottate in corrispondenza di diverse attività didattiche di aula, di laboratorio e sul campo.
Tipologie e forme di verifica Classi prime
Classi seconde
Classi terze Classiquarte
ATTIVITA DIDATTICHE IN AULA:prove orali; prove scritte; prove scritto-grafiche; prove pratico-operative; prove strutturate o semistrutturate; prove multimediali, prove interattive;
X X X X
Attività di laboratorio X X X XAttività sul campo X X X XAttività in alternanza scuola- lavoro X X X
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Attività in tirocinio di orientamento xAltre attività formative esterne alla scuola deliberate dal collegio Docenti (stage o tirocini, viaggi d’istruzione, visite guidate, esercitazioni speciali esterne, attività sportive, partecipazione ad eventi e concorsi)
X X X X
Nr. minimo di verifiche scritte per quadrimestre deliberato dai rispettivi Dipartimenticlassi Italiano Matematica Inglese Francese
Diritto e tecniche amm.
Tecniche prof.serv.com
Alimentazione
1^ 3 2 2 2 / 2 /2^ 3 2 2 2 / 2 /3^ 3 2 2 2 2 2 24^ 3 2 2 2 2 2 25^ 3 2 2 2 2 3 3
LA COMUNICAZIONE ALLE FAMIGLIE
Le famiglie puntualmente vengono informate:
Registroon line
Docente (colloquio settimanale –
colloquio generale)
Coordinatore di classe
DSmessaggistic
a dalla segreteria
Risultati di apprendimento X X X Xcomportamento X X Xfrequenza X X X XSospensione di giudizio X X XNon ammissione X X XNecessita di un colloquio X X X
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informativo
I colloqui settimanali si tengono previo appuntamento con ogni singolo docente la prima e la terza settimana di ogni mese, secondo un calendario pubblicato sul sito della Scuola;
I colloqui generali con le famiglie si tengono due volte l’anno.
VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA
Nel rispetto del D.P.R. 249/98 e succ. mod. e del D.P.R. 122/09, il voto di condotta viene
attribuito collegialmente dal Consiglio di Classe osservando il comportamento delle allieve e
degli allievi.
Per comportamento si intendono il rispetto formale e sostanziale delle prescrizioni
regolamentari e più in generale delle leggi dello Stato e i valori della lealtà e della solidarietà.
La valutazione del comportamento, inoltre, risponde alla finalità di “…accertare i livelli di
apprendimento e di consapevolezza raggiunti in riferimento alla cultura e ai valori della
cittadinanza e della convivenza civile.” D.M. 5/09
Tabella di corrispondenza:
voto di condotta Descrizione del comportamento
10 Eccellente
9 Più che accettabile
8 Accettabile
7 Lievi e continue violazione dei doveri di comportamento
6 gravi violazioni e/o reiterazione continua di lievi violazioni.
Per l’attribuzione del 5 in condotta si applica il disposto di cui al D.M.16 gennaio 2009, n. 5.
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Nello specifico:
Ai fini della valutazione del comportamento dello studente, il Consiglio di classe tiene
conto dell’insieme dei comportamenti posti in essere dallo stesso durante il corso
dell’anno.
La valutazione espressa in sede di scrutinio intermedio o finale non può riferirsi ad un
singolo episodio, ma deve scaturire da un giudizio complessivo di maturazione e di
crescita civile e culturale dello studente in ordine all’intero anno scolastico. In
particolare, tenuto conto della valenza formativa ed educativa cui deve rispondere
l’attribuzione del voto sul comportamento, il Consiglio di classe tiene in debita
evidenza e considerazione i progressi e i miglioramenti realizzati dallo studente nel
corso dell’anno.
la valutazione insufficiente del comportamento, soprattutto in sede di scrutinio finale,
deve scaturire da un attento e meditato giudizio del Consiglio di classe,
esclusivamente in presenza di comportamenti di particolare gravità riconducibili alle
fattispecie per le quali lo Statuto delle studentesse e degli studenti - D.P.R. 249/1998,
come modificato dal D.P.R. 235/2007 e chiarito dalla nota prot. 3602/PO del 31 luglio
2008 - nonché i regolamenti di istituto prevedano l’irrogazione di sanzioni disciplinari
che comportino l’allontanamento temporaneo dello studente dalla comunità scolastica
per periodi superiori a quindici giorni (art. 4, commi 9, 9 bis e 9 ter dello Statuto).”
L’attribuzione di una votazione insufficiente, vale a dire al di sotto di 6/10, in sede di
scrutinio finale, ferma restando l’autonomia della funzione docente anche in materia di
valutazione del comportamento, presuppone che il Consiglio di classe abbia accertato
che lo studente:
o nel corso dell’anno sia stato destinatario di almeno una delle sanzioni
disciplinari di cui al comma precedente;
o successivamente alla irrogazione delle sanzioni di natura educativa e
riparatoria previste dal sistema disciplinare, non abbia dimostrato apprezzabili
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e concreti cambiamenti nel comportamento, tali da evidenziare un sufficiente
livello di miglioramento nel suo percorso di crescita e di maturazione.
OBBLIGATORIETA’ DELLA FREQUENZA
Il DPR 122/09 ha previsto che gli studenti che alla fine dell’anno scolastico abbiano fatto
registrare assenze superiori ad un quarto delle lezioni svolte scatterà l’esclusione dallo
scrutinio finale e quindi la non ammissione alla classe successiva o all’esame finale di ciclo.
La C.M. nr. 20 del 4 marzo 2011, recante indicazioni per il computo delle assenze ai fini
della validità dell’anno scolastico, invita i Collegi Dei Docenti a prevedere possibili deroghe,
fermo restando che le medesime saranno applicabili "a condizione, comunque, che tali
assenze non pregiudichino, a giudizio del consiglio di classe, la possibilità di procedere alla
valutazione degli alunni interessati".
Ciò premesso il Collegio dei Docenti nella seduta straordinaria del 1° aprile 2011 ha
deliberato il seguente criterio per l’attribuzione delle deroghe:
“La deroga al limite fissato dal DPR 122/09 per la validità dell’anno scolastico può
essere concessa per IMPORTANTI MOTIVI PERSONALI E/O FAMILIARI, a titolo di
esempio motivi di salute e terapie e/o cure programmate, donazioni di sangue,
partecipazione ad attività sportive e agonistiche organizzate da federazioni riconosciute
dal Coni, adesione a confessioni religiose per le quali esistono specifiche intese che
considerano il sabato come giorno di riposo, trasporti, a condizione che tali assenze non
pregiudichino, a giudizio del consiglio di classe, la possibilità di procedere alla
valutazione degli alunni interessati.
I motivi delle assenze dovranno essere PREVENTIVAMENTE O COMUNQUE
TEMPESTIVAMENTE comunicati al Dirigente Scolastico.
Il Dirigente Scolastico acquisisce la documentazione giustificativa e se la medesima
risulta fondata e congrua la porta a conoscenza del Consiglio di Classe interessato per
l’eventuale deliberazione della deroga al limite di assenze stabilite dal DPR 122/09.”
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VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON DISABILITÀ
La valutazione degli alunni con disabilità certificata nelle forme e con le modalità
previste dalle disposizioni in vigore è riferita al comportamento, alle discipline e alle
attività svolte sulla base del piano educativo individualizzato previsto dall’articolo
314, comma 4, del testo unico di cui al decreto legislativo n. 297 del 1994, ed è
espressa con voto in decimi secondo le modalità e condizioni indicate nei precedenti
articoli.
Agli alunni con disabilità che non conseguono la licenza è rilasciato un attestato di
credito formativo. Tale attestato è titolo per l’iscrizione e per la frequenza delle classi
successive, ai soli fini del riconoscimento di crediti formativi validi anche per
l’accesso ai percorsi integrati di istruzione e formazione.
Gli alunni con disabilità sostengono le prove dell’esame di Stato conclusivo del
secondo ciclo dell’istruzione secondo le modalità previste dall’articolo 318 del testo
unico di cui al decreto legislativo n. 297 del 1994. (Equipollenza)
All’alunno con disabilità che ha svolto un percorso didattico differenziato e non ha
conseguito il diploma attestante il superamento dell’esame di Stato conclusivo del
secondo ciclo, è rilasciato un attestato recante gli elementi informativi relativi
all’indirizzo e alla durata del corso di studi seguito, alle materie di insegnamento
comprese nel piano di studi, con l’indicazione della durata oraria complessiva
destinata a ciascuna, alle competenze, conoscenze e capacità anche professionali,
acquisite e dei crediti formativi documentati in sede di esame.
VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON DIFFICOLTÀ SPECIFICA DI
APPRENDIMENTO (DSA)
Per gli alunni con difficoltà specifiche di apprendimento (DSA) adeguatamente
certificate, la valutazione e la verifica degli apprendimenti, comprese quelle effettuate
in sede di esame conclusivo dei cicli, devono tenere conto delle specifiche situazioni
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soggettive di tali alunni; a tali fini, nello svolgimento dell’attività didattica e delle
prove di esame, sono adottati, nell’ambito delle risorse finanziarie disponibili a
legislazione vigente, gli strumenti metodologico-didattici compensativi e dispensativi
ritenuti più idonei.
Nel diploma finale rilasciato al termine degli esami non viene fatta menzione delle
modalità di svolgimento e della differenziazione delle prove.
VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI IN OSPEDALE
Per gli alunni che frequentano per periodi temporalmente rilevanti corsi di istruzione
funzionanti in ospedali o in luoghi di cura, i docenti che impartiscono i relativi
insegnamenti trasmettono alla scuola di appartenenza elementi di conoscenza in ordine
al percorso formativo individualizzato attuato dai predetti alunni, ai fini della
valutazione periodica e finale.
Nel caso in cui la frequenza dei corsi di cui sopra abbia una durata prevalente rispetto
a quella nella classe di appartenenza, i docenti che hanno impartito gli insegnamenti
nei corsi stessi effettuano lo scrutinio previa intesa con la scuola di riferimento, la
quale fornisce gli elementi di valutazione eventualmente elaborati dai docenti della
classe; analogamente si procede quando l’alunno, ricoverato nel periodo di
svolgimento degli esami conclusivi, deve sostenere in ospedale tutte le prove o alcune
di esse.
A decorrere dall’anno scolastico di entrata in vigore della riforma della scuola
secondaria di secondo grado, ai fini della validità dell’anno scolastico, compreso
quello relativo all’ultimo anno di corso, per procedere alla valutazione finale di
ciascuno studente, è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale
personalizzato. Le istituzioni scolastiche possono stabilire, per casi eccezionali,
motivate e straordinarie deroghe al suddetto limite. Tale deroga è prevista per assenze
documentate e continuative, a condizione, comunque, che tali assenze non
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pregiudichino, a giudizio del consiglio di classe, la possibilità di procedere alla
valutazione degli alunni interessati. Il mancato conseguimento del limite minimo di
frequenza, comprensivo delle deroghe riconosciute, comporta l’esclusione dallo
scrutinio finale e la non ammissione alla classe successiva o all’esame finale di ciclo.
PUBBLICITÀ DELLA PROGRAMMAZIONE
La progettazione curricolare realizza un «contratto formativo» con la classe. E’ un
documento pubblico conoscibili dagli studenti e dai loro genitori che l’insegnante segue nello
svolgimento delle attività didattiche e durante la verifica di fine modulo o intermedia.
IL RECUPERO E IL SOSTEGNO
Le attività di sostegno e di recupero costituiscono parte ordinaria e permanente del piano
dell’offerta formativa e si realizzano in ogni periodo dell’anno scolastico. Le azioni di
sostegno sono tendenzialmente finalizzate alla progressiva riduzione di quelle di recupero.
Quadro organizzativo
Mese di
Sett/ott/nov
Svolgimento delle attività programmate secondo quanto concordato in sede di dipartimento. La
programmazione modulare si arricchisce di moduli di recupero e di approfondimento.
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Consigli
intermedi di
fine novembre
Il Consiglio di
Classe,
acquisiti i dati
relativi al profitto
di ogni singolo
allievo, delibera
una delle seguenti
attività di sostegno
nelle discipline in
cui si registrano
carenze*
Utilizzo
quota locale
La quota locale del curricolo, fino al 20% del monte orario di
riferimento, può essere utilizzata solo nei casi in cui il numero
degli allievi che necessitano di attività di sostegno è tale da
giustificare l’interruzione delle normali attività didattiche.
L’utilizzo della quota, presentato in uno specifico progetto,
non comporta ore aggiuntive o pomeridiane ma un diverso uso
di quelle curricolari.
Mirato
intervento
in classe del
docente
Si utilizza questo strumento quando la carenza rilevata, a
parere del docente, si può tentare di sanarla con mirati
interventi durante lo svolgimento delle normali attività
didattiche ovvero utilizzando le ore di approfondimento.
Sportello
Help
Si ricorre allo sportello HELP ogni qualvolta, sentito il parere
del docente interessato, lo studente necessiti di attività di
recupero pomeridiano che si concluda con la verifica in classe.
L’Help è uno sportello disciplinare tenuto aperto, secondo un
calendario e secondo il fabbisogno, da un docente che
impartisce lezioni finalizzate al superamento della verifica in
classe. Il gruppo sarà costituito fino ad un massimo di 6
studenti per volta.
Sportello
Peer-
education
Lo sportello peer-education è tenuto da un docente con
compiti di consulenza e assistenza agli allievi che organizzano
attività di recupero pomeridiano seguiti dai propri compagni
che si fermano il pomeriggio a scuola per dare una mano al
compagno in difficoltà.
I.D.E.IIl docente che registra carenze nella preparazione di alcuni
allievi può proporre l’attivazione di corsi IDEI pomeridiani
* tutte le attività, dovranno essere documentate con un’apposita modulistica e si dovranno concludere con
una verifica finale.
Scrutinio
quadrimestrale
Il Consiglio di
Classe,
verificata la
permanenza di
insufficienze in
Recupero L’attività di recupero in attività pomeridiana
prevede un pacchetto di 16 ore ovvero 8 lezioni da
2 ore ciascuna distribuite in due giorni alla
settimana per complessive 4 settimane. Il numero
dei partecipanti al corso di norma non deve
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alcune discipline
decide una delle
seguenti attività
di recupero
superare le 15 unità.
Ogni studente di norma non potrà partecipare a più
di due corsi.
Per gli studenti che fanno registrare più di due
insufficienze si utilizzerà la modalità del “mirato
intervento in classe del docente”.
La disciplina che fa registrare un alto numero di
insufficienze attiverà la modalità dell’”utilizzo
della quota locale del curricolo”
Il corso di recupero è tenuto dai docenti interni (in
mancanza da esterni) che hanno dichiarato la
disponibilità ad effettuare il corso. La scelta dei
docenti, a cura della Presidenza, seguirà
trasparenti criteri legati alla professionalità e
oggettive competenze in materia di recupero.
Al termine del corso di recupero, i docenti
interessati svolgeranno verifiche documentabili
volte ad accertare l’avvenuto superamento delle
carenze riscontrate . Le modalità di verifica è
deliberata dal Consiglio di Classe acquisita la
proposta del relativo dipartimento.
Studio
autonomo
e
individuale
Il consiglio di Classe delibera questa modalità di
recupero tenuto conto della possibilità degli studenti
di raggiungere autonomamente gli obiettivi formativi
programmati.
Consigli
intermedi
Di fine marzo
Vedi consigli intermedi di novembre
Scrutinio Finale Il Consiglio di
Classe,
per gli studenti
che presentino in
una o più
discipline
frequenza di
corsi di
recupero
L’attività di recupero ( un pacchetto di 16 ore
per ciascun insegnamento) si svolge in due
soluzioni:
1. entro la fine di giugno primi di
luglio per complessive 16 ore;
assegnazione dei compiti da fare durante
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valutazioni
insufficienti,
procede ad una
valutazione della
possibilità
dell’alunno di
raggiungere gli
obiettivi
formativi e di
contenuto entro
il termine
dell’a.s.
mediante una
delle seguenti
modalità:
le vacanze
Il numero dei partecipanti al corso di norma non
deve superare le 15 unità.
Il corso di recupero è tenuto dai docenti interni
(in mancanza da esterni) che hanno dichiarato
la disponibilità ad effettuare il corso. La scelta
dei docenti, a cura della Presidenza, seguirà
trasparenti criteri legati alla professionalità e
oggettive competenze in materia di recupero.
Entro i primi giorni di settembre, il docente
interessato, secondo un calendario prestabilito,
condurrà le operazioni di verifica alla presenza
di almeno altri due docenti del C.d.C,
somministrando prove deliberate dal Consiglio
di Classe acquisita la proposta del relativo
dipartimento.
Studio
personale svolto
autonomamente
Il consiglio di Classe delibera questa
modalità di recupero tenuto conto della
possibilità degli studenti di raggiungere
autonomamente gli obiettivi formativi
programmati. Art.4 c.2
Entro i primi giorni di settembre, il
docente interessato, secondo un calendario
prestabilito, condurrà le operazioni di
verifica alla presenza di almeno altri due
docenti del C.d.C, somministrando prove
deliberate dal Consiglio di Classe
acquisita la proposta del relativo
dipartimento.
ALLIEVI IN SITUAZIONE DI HANDICAP
Per favorire l’integrazione scolastica degli alunni in situazione di handicap vengono
individuate le seguenti linee guida, finalità e obiettivi:
Linee guida:
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Integrazione e non inserimento
Valorizzazione della diversità
Promozione della personalità
Collaborazione con le realtà del territorio
Finalità:
Promuovere l’integrazione, in coerenza con la normativa vigente e nel rispetto dei
fondamentali diritti costituzionali di tutti i cittadini.
“L’integrazione scolastica ha come obiettivo lo sviluppo delle potenzialità della
persona handicappata nell'apprendimento, nella comunicazione, nelle relazioni e nella
socializzazione.” Art. 12 Legge 104/92.
Soddisfare le esigenze degli alunni diversamente abili per favorirne la crescita con i
loro pari e l’espressione delle proprie potenzialità.
Promuovere, in ogni allievo, la realizzazione del Progetto di vita.
Obiettivi:
Favorire l’autonomia personale.
Aiutare a consolidare la coscienza di sé.
Potenziare l’autostima e la percezione positiva di sé.
Favorire l’acquisizione di conoscenze e competenze comunicative ed espressive.
Favorire l’acquisizione di conoscenze e abilità tecnico-pratiche.
Aiutare a definire i propri settori d’interesse formativi e professionali.
Aiutare a definire i propri settori d’interesse formativi e professionale.
FASI DELL’ATTIVITA’ INTEGRATIVA
1. Accoglienza: contatti con la scuola media o con la scuola di provenienza e Servizi
Sanitari.
2. Passaggio di informazioni dal docente di sostegno al Consiglio di Classe.
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3. Osservazione iniziale da parte degli insegnanti di: modalità comportamentali e
relazionali dell’alunno in classe; abilità curricolari.
4. Individuazione degli obiettivi specifici curricolari da parte di ogni docente con
l’insegnante di sostegno.
5. Gruppo di Lavoro operativo: docente di sostegno, insegnanti curricolari, famiglia,
Servizi, assistente-operatore, per la stesura o l’aggiornamento del Profilo Dinamico
Funzionale (P.D.F.) e del Piano Educativo Individualizzato (P.E.I.).
6. Programmazione di incontri periodici del G.L. operativo con il fine di verificare
l’andamento del processo di integrazione.
7. Ricerca sul territorio di aziende o di strutture idonee all’accoglienza degli allievi per
progetti, stage e alternanza scuola-lavoro.
8. Monitoraggio delle attività progettuali e di stage.
9. Verifica e valutazione.
POSSIBILI PERCORSI EDUCATIVO-DIDATTICI
Tipo di curricolo Obiettividella programmazione
Attività/orario Titolo di studioconseguito
Comunealla classe
1) Senza modifiche2) Riduzione/sostituzione parziale3) Gli obiettivi minimi di ciascuna disciplina
Come la classe con metodologie specifiche.
Diploma legalmente riconosciuto
Differenziato, non riconducibile ai programmi ministeriali
DiversificatiModalità organizzative differenziate per attività e/o orario.Metodologie specifiche
Attestato di credito formativo
Art. 15 O.M. n. 90/2001
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PROGETTI
Per rendere più efficace l’intervento didattico-educativo vengono attivati dei progetti di
diverso tipo:
Progetto “Pasticceria in allegria”.
Progetto sportivo: nuoto, calcetto, partecipazione agli “Special Olympics”.
Laboratorio natalizio.
Orto botanico: realizzazione di un orto delle erbe aromatiche.
Laboratori a classi aperte: inserimento dell’alunno disabile in altri gruppi-classe
durante lo svolgimento delle attività di laboratorio (cucina, sala, ricevimento)
Alternanza scuola-lavoro: collocamento dell’alunno con difficoltà presso strutture
ricettive adeguate con lo scopo di affinare le abilità professionali.
PROSPETTIVE PER L’INSERIMENTO NEL MONDO DEL LAVORO
Al fine di orientare gli alunni verso un inserimento lavorativo la scuola attiva collaborazioni
con alcuni enti che operano sul territorio:
Servizi sociali del territorio,
Ufficio per il Collocamento mirato, Legge 68/99.
Aziende del territorio.
Cooperative di tipo B.
Formazione professionale: corsi di formazione organizzati dalle Agenzie
Formative con la collaborazione della Regione.
BES – BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
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“L’area dello svantaggio scolastico è molto più ampia di quella riferibile esplicitamente alla presenza di deficit. In ogni classe ci sono alunni che presentano una richiesta di speciale attenzione per una varietà di ragioni: svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse”.Cosi la Direttiva ministeriale del 27 dicembre 2012 “Strumenti di intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica” ha precisato succintamente il significato di BES.L’utilizzo dell’acronimo BES sta quindi ad indicare una vasta area di alunni per i quali il principio della personalizzazione dell’insegnamento, sancito dalla Legge 53/2003, va applicato con particolare forza.
INCLUSIONE DEGLI ALLIEVI CON BISOGNO EDUCATIVI SPECIALI: G.L.I. (Guppo lavoro inclusione) e P.A.I. (Piano Annuale per l’Inclusività)
Con la C.M. n. 8 del 6 marzo 2013, il M.I.U.R ha previsto la costituzione di un Gruppo di lavoro per favorire l’inclusione degli allievi con bisogno educativi speciali (G.L.I.).
Composizione del G.L.I. (Guppo lavoro inclusione):
Il gruppo di lavoro è presieduto dal dirigente scolastico o suo delegato. I membri sono: i coordinatori di classe, i docenti che ricoprono le funzioni strumentali, i coordinatori di dipartimento e gli insegnanti di sostegno ( uno per ogni area).Si riunisce entro la fine di maggio con il compito di elaborare una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività (P.A.I.) riferito a tutti gli alunni con BES.
Compiti del G.L.I. (Guppo lavoro inclusione):
rilevazione dei BES presenti nella scuola;
raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi posti in essere anche in funzione di azioni di apprendimento organizzativo in rete tra scuole e/o in rapporto con azioni strategiche dell’Amministrazione;
focus/confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di gestione delle classi;
rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola;
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raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai singoli GLH Operativi sulla base delle effettive esigenze;
elaborazione di una proposta di Piano Annuale per l’inclusività riferito a tutti gli alunni con BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico (entro il mese di Giugno). A tale scopo, il Gruppo procederà ad un’analisi delle criticità e dei punti di forza degli interventi di inclusione scolastica operati nell’anno appena trascorso e formulerà un’ipotesi globale di utilizzo funzionale delle risorse specifiche, istituzionali e non, per incrementare il livello di inclusività generale della scuola nell’anno successivo.
Scopi del Piano Annuale per l’Inclusività:
fornire un elemento di riflessione nella predisposizione del POF, di cui il P.A.I. è parte integrante. Il P.A.I. non va inteso come un ulteriore adempimento burocratico, bensì come uno strumento che possa contribuire ad accrescere la consapevolezza dell’intera comunità educante sulla centralità e la trasversalità dei processi inclusivi in relazione alla qualità dei “risultati” educativi, per creare un contesto educante dove realizzare concretamente la scuola “per tutti e per ciascuno”.
Essendo un atto interno della scuola autonoma, è finalizzato all’auto-conoscenza e alla pianificazione, da sviluppare in un processo responsabile e attivo di crescita e partecipazione.
il P.A.I. non è un “piano formativo per gli alunni con bisogni educativi speciali”, ad integrazione del P.O.F. perché se così fosse più che di un “piano per l’inclusione” si tratterebbe di un “piano per gli inclusi”.
il P.A.I. non è essendo un “documento” per chi ha bisogni educativi speciali, ma lo strumento per una progettazione della propria offerta formativa in senso inclusivo, diventa lo sfondo ed il fondamento sul quale sviluppare una didattica attenta ai bisogni di ciascuno nel realizzare gli obiettivi comuni (nota ministeriale prot.1551/2013).
la redazione del PAI non deve fornire l’occasione per categorizzare le persone ma per individuare le situazioni problematiche e le strategie per farvi fronte, qualificando le modalità di insegnamento.
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Strumenti operativi in usoa.s. 2013/14
Documento di riferimento
Disabilità certificata ai sensi dell’art. 3, c.1 e c.3 della L.104/1992
Disabilità intellettiva alternanza scuola-lavoro;
stage;
classe aperta;
didattica per competenze;
apprendimento cooperativo;
peer education;
progetto crisalide
uso LIM
tecnologie informatiche;
accesso internet;
setting d’aula
strumenti compensativi e/o dispensativi;
specifiche attività di sostegno
PEI
Disabilità sensoriale e motoria
PEI
Altra disabilità PEI
Disturbi evolutivi specifici (con certificazione o diagnosi)
DSA certificati ai sensi della L. 170/2010
PDP
Diagnosi di ADHDborder line cognitivialtri disturbi evolutivi specifici
PDP
Svantaggio socio-economico, linguistico e culturale
PDP
I LETTORI DI LINGUA MADRE
Sono previsti i lettori di lingua madre per le lingue straniere che:
1) coadiuvino gli insegnanti di lingua nelle attività didattiche;
2) siano compresenti nelle attività di laboratorio, per fornire un utile sussidio
nell’apprendimento della microlingua professionale.
INOLTRE LA SCUOLA PROMUOVE
Nell’ambito dell’autonomia di ricerca e di sperimentazione, la Scuola promuove:
La nascita di un osservatorio di ricerca Gestione diretta del servizio bar e/o mensa nei locali della scuola Promozione e diffusione di una nuova cultura dell’accoglienza, del servizio e della
gastronomia, attraverso: Organizzazione di seminari, congressi, forum Pubblicazioni nel settore turistico – alberghiero;
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Produzione di audiovisivi, ricettari, libri, di concerto anche con gli enti pubblici e privati;
Formazione permanente. Individuati i profili professionali richiesti dal mercato del lavoro, la scuola promuove l’istituzione di corsi di formazione permanente nel settore ristorativo e turistico-alberghiero (anche nel periodo estivo) rivolti : Lavoratori che vogliono acquisire nuove professionalità; Disoccupati; Studenti stranieri che intendono svolgere in Italia stage di perfezionamento nel
settore turistico-ricettivo ed eno-gastronomico.
ATTIVITÀ FORMATIVA ESTERNE ALL’ISTITUZIONE SCOLASTICA
Alternanza scuola-lavoro L’alternanza, già disciplinata dal Dlgs 77/2005, confermata e consolidata con i D.P.R nn. 87, 88 e 89 del 2010, riguardanti i nuovi ordinamenti degli istituti professionali, degli istituti tecnici e dei licei, dalla Legge 128 dell’ 8/11/2013 che rafforza la collaborazione tra scuola e mondo del lavoro, ed infine dalla Legge 107/2015 che sistematizza l’alternanza scuola lavoro integrandola negli ordinamenti scolastici.
La nostra scuola già fin dal 2005 ha accolto l’alternanza, intendendola da subito non come il tradizionale tirocinio o stage e neppure rappresentandola come un nuovo canale scolastico, ma come una modalità diversa per raggiungere obiettivi formativi già costitutivi del percorso, tramite esperienze di lavoro coerenti, pre-progettate ed incentrate sull'integrazione curriculare. Lo studente in alternanza acquisisce crediti spendibili nel percorso scolastico. Se l’attività di alternanza è ben progettata, si favorisce il superamento della separazione tra l'aula e il momento applicativo, tra la teoria e la pratica e si combinano, finalmente, in un unico progetto formativo educazione formale, educazione informale ed esperienza di lavoro. Tutto ciò per traghettare la scuola della conoscenza a quella più efficace della competenza.Secondo le nuove disposizioni legislative, ogni Istituzione Scolastica nel rispetto della propria autonomia, deve programmare e progettare percorsi di alternanza scuola lavoro, in una prospettiva pluriennale, tenendo conto sia della dimensione curricolare sia della dimensione esperenziale. Le due dimensioni vanno integrate in un percorso unitario che miri allo sviluppo di competenze richieste dal profilo educativo, culturale e professionale del corso di studi e spendibili nel mondo del lavoro. L’alternanza prevede una pluralità di tipologie di integrazione con il mondo del lavoro, tra cui:
- Incontri con esperti- Visite aziendali- Simulazione di impresa- Bottega scuola- Inserimento in azienda attraverso tirocini
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L’attività di alternanza viene svolta durante l’intero anno scolastico, anche durante i periodi di sospensione delle attività didattiche, tenuto conto del percorso programmato. L’inserimento in azienda può avvenire dopo aver valutato i requisiti strutturali, tecnologici e organizzativi del soggetto ospitante. Le imprese selezionate ad ospitare gli studenti possono essere ubicate in:-regione- fuori regione- paesi della comunità europea.
Per ogni singolo studente è previsto un periodo di alternanza a partire dal terzo anno di scuola per complessive 400 ore nel triennio, così ripartite:
3^ anno 4^ anno 5^ anno150 ore 150 ore 100 ore Per il corrente anno scolastico, stante il regime transitorio, le classi 4^ svolgono 140 ore, le classi 5^ 80 ore di attività di alternanza, attraverso lezioni in aula, visite guidate e diretto inserimento in azienda.La valutazione dell’alternanza da parte dei docenti in seno al Consiglio di Classe, entra a far parte della valutazione finale degli apprendimenti, concorre alla determinazione del voto di profitto delle discipline coinvolte nell’esperienza e del voto di condotta, partecipando all’attribuzione del credito scolastico a conclusione di ogni anno scolastico. L’alternanza scuola lavoro durante il periodo estivo è attività per tutti coloro che inoltrano la domanda di attivazione, essendo in possesso dei requisiti previsti dalla normativa vigente.
ALTERNANZA SCUOLA - LAVORO Periodo Prof. Referente Foligno “ i primi d’italia” Classi 3^ - 4^ - 5^ ante L. 107/15 Dal 24 al 27 settembre 2015
Proietti Patrizia
Inaugurazione Nuovo Commissariato Assisi “Palazzo Giampè” 15/09/15
Alternanza scuola – lavoroClassi terzeEnogastronomico
1° turno dall' 11/04/16 al 28/04/16 ; 2° turno dal 29/04/16 al 15/05/16
Alternanza scuola – lavoroClassi terzeCommerciale
11/04/16 al 28/04/16
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Alternanza scuola – lavoroClassi quarte tutti gli indirizzi dal 20/05/16 al 6/06/16
Alternanza scuola – lavoroClassi quinte tutti gli indirizzi
anno scolastico 2016/17- dal 5/09/16 al 22/9/16
Tirocinio formativo E di orientamento estivo Tutte le classi
Se regolarmente iscritti, avendo assolto l'obbligo scolastico, ogni allieva/o dal 15/06/15 per max 2 mesi con convenzione.
VISITE - ESCURSIONI – FIERE – CONGRESSI – CONCORSI – (il nr minimo di partecipanti deve corrispondere almeno al 75% dell’intera classe)
Classe/i Destinazione Data e/o periodo Prof. referente
2^3^-4^ Comm. Fiera “la terra dei mercanti” Bastia 19 settembre Conti
2^ - 3^- 4^ Eno - SSVMostra “ Il cibo dai documenti d’archivio” Assisi
Dal 21 al 25 sett. Martini
Classi 4^ Assisi: umanità in dialogo 23-27 settembre Martini
1^-2^-3^-4^-5^ Comm Fa la cosa giusta – Fiera Bastia 3 ottobre Geraci
4^ Eno - SSV UNTO (Assisi) 31/10 – 1/11 Apostolico
3^ Eno - SSV Visita ai frantoi Ott- Nov. Lo basso
Classi 4^Escursione all’Accademia di Francia -Villa Medici
Ottobre/NovembreBrunelli
Classi 4^ -5^Visita “Progetto Human Library” – Foligno corte di Palazzo Trinci in occasione di Umbria Libri
Sabato 3 ottobreBrunelli
Classe/i Destinazione Data e/o periodo Prof. referente
Tutte le classi Teatro in lingua - PerugiaInglese – francese (15/12)
Donnini (Inglese)Brunelli (Francese)
Classi 3^-4^-5^Concorso Miur “i giovani ricordano la Shoah”
Entro dicembre Braconi
3^-4^-5^ acc. Tur e Comm
Visita all’aeroporto di S. Francesco Entro dicembreProperzi-Cacciarelli- Baci Paci
Classi 2^ - tutte Roma – Camera dei Deputati (50 pax) Merc.4/5/16 ore 16.00 Geraci
Classi 2^ - tutte Roma - Senato della repubblica (50 pax) Martedì 1 dicembre
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Classi 2^ - tutte Roma Palazzo del Quirinale (50 pax) Da definire
3^-4^-5^ Eno - SSV SIGEP 26-27 gennaio Scoscia
3^-4^-5^ Acc. Tur. REX 23-27 gennaio Guarino
3^-4^-5^ Eno - SSV Cancelloni 22-25 febbraio Gagliardi
5^ Eno-SSV- Acc. Tur - Comm HARD ROCK CAFE Febbraio -Marzo Manni – Baci Paci
3^-4^ Acc. Tur.3^-4^ Comm.
BMT Borsa Mediterranea del TurismoNapoli
31-3/ 2-4 Guarino
Classi 1^-2^ Bosco di San Francesco Aprile-Maggio Giuliodori
Classi 1^-2^- 4^-5^ Festa della Scienza e Filosofia- Foligno AprileCapodimonti-Serra- Brunelli
Classi 2^ Olimpiadi delle Scienze- Foligno Aprile Serra
Classi 2^ Bevagna medievale Da definire Berardi
Classi 4^ RECANATI Aprile-maggio Filippucci-Susta
Classi 5^
Laboratori di Storia del Novecento sui luoghi degli eventi (Colfiorito e terr. nocerino, Ruscio, Pissignano, Tavernelle) ISUC
Da febbraio a maggio
Fabi
Classi 5^La Memoria e il Ricordo: partecipazione ad eventi e attività proposte dal territorio di Assisi
Gennaio e febbraio Insegnanti di lettere
Classi 5^ Festival Food & book Montecatini 23-25 ottobre Binaglia
Classi 1^ tutte Visita impianti Larderello Marzo-AprileMiccioni, Capodimonti,Serra
Classe/i Destinazione Data e/o periodo Prof. referente
1^ e 2^ TutteLaboratorio Scienze Sperimentali di Foligno Da definire Capodimonti-Serra
Classi 1^ Visite c/o COMUNE DI ASSISI Da definire Bertini
Classi 2^ TutteOrto botanico di Firenze Da definire Miccioni
Classi 1^IL BANCHETTO ETRUSCO - Ipogeo dei Volumni Da definire Cruciani D.
Classi 4^Uscita a BARBIANA (previo percorso formativo preliminare)
marzo Sorce
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Tutte le classiAttività proposte da LIBERA e uscite conclusive al Capitini Entro marzo Fabi
Tutte le classiPartecipazione alla giornata della memoria delle vittime della mafia a Perugia
21 Marzo Fabi
Classi 2^-3^4^-5^ Archivio di Stato Assisi Tutto l’anno Martini
Classi 3^Roma ( Banca d'Italia : museo della moneta Ara Pacis l' alimentazione nel periodo romano)
Primi di dicembre Conti
Classi 3^Perugia : Collegio del Cambio e della mercanzia in collaborazione con il dipartimento di lettere
Da definire Pieraccini
1^-2^-3^-4^-5^ Comm Out Valdichiana / IKEA febbraio Caporalini
ATTIVITA’ PREVISTE NELL’AMBITO DEL GRUPPO CSS
Classe/i Destinazione Data e/o periodo referente
Classi 1^ ISOLA POLVESE Maggio Bruognolo
Classi 2^ Ciaspolata/ BIBBIONE Gennaio/febbraio Stella
Classi 3^ RAFTING Maggio Bruognolo
Classi 4^Corso di vela e canoa lago Trasimeno/BIBBIONE Maggio Brufani
Classi 5^ Corso di vela Maggio Brufani
ATTIVITÀ PREVISTE NELL’AMBITO DELL’EDUCAZIONE ALLA SALUTE
Classe/i Destinazione Data e/o periodo Prof. referentePrime e seconde
Analisi delle dipendenze da alcool, fumo, droghe
1^ quadrimestre Biscarini
Prime e seconde
Educazione all'affettivita' 1^ quadrimestre Biscarini
Terze Primo soccorso e BSL e defibrillatore 2^ quadrimestre BruognoloQuarte Adesione al progetto cento passi Tutto l’anno Bruognolo
QuinteDonazione sangue e malattie sessualmente trasmesse Tutto l’anno Biscarini
Tutte le classi Visita a San Patrignano 2^ periodo Biscarini
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ALTRE ATTIVITÀ DELIBERATE IN SEDE DIPARTIMENTALE
Classe/i Destinazione Data e/o periodo Prof. referente
Corso com., eno ed accoglienza
Uscite nel territorio c/o strutture aziendali Tutto l’anno Insegnante Ec. Az.le
III “ Educazione finanziaria “ progettoin collaborazione con la Banca d'Italia gennaio Micillo
IV “Progetto Fisco /scuola”Da febbraio a maggio Pieracini
V Incontro con esperti sul tema del markeing
Seconda parte dell'anno In base alla disponibilità degli esperti
Antonella Baci Paci
IV comm Progetto “ A scuola d'impresa” Da gennaio Cammerieri
Tutte Uscite culturali sul territorio Tutto l’anno sc. Insegnanti di lettere
Prime, quarte e quinte
Il quotidiano in classe (Corriere della Sera, La Nazione, il Sole 24 Ore) Da nov. a giugno
FABI
Tutte BookSound, i libri alzano la voce Tutto l’anno Filippucci
Tutte
Letture da proporre in classe: - A. SQUARTA, Mi racconti di lui?, Caosfera- A.M.MORI, Nata in Istria, Rizzoli- Enciclica papale, Laudato si’
Tutto l’anno Insegnanti di lettere
Tutte Percorsi formativi su Don Lorenzo Milani e Don Pino Puglisi
Tutto l’annoSorce e insegnanti di lettere
TuttePartecipazione alla giornata della memoria delle vittime della mafia a Perugia 21 Marzo Fabi
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VIAGGI DI ISTRUZIONE: il viaggio di istruzione che prevede pernottamenti è previsto per le sole classi terze, quarte e quinte a condizione che prendano parte un congruo numero di studenti della classe stessa
Proposte interdipartimentali
Classe/i Destinazione Data e/o periodo referente
Classi 3^ Tour Enogastronomico regione italiana Marzo- Aprile Pilli
Classi 4^ Bordeaux e la Francia Marzo-Aprile Cantoni - Brunelli
Classi 5^ Berlino o Lisbona Marzo- Aprile
SCUOLE & ENTI PARTNER
La nostra Scuola promuove attività didattico - formative di intesa con le seguenti scuole e/o
Enti Parteners
Unesco
Partenariato Europeo con Fundacja Wspieranie in Warmia Masuria
ATTIVITA’ & PROGETTI & COMMISSIONI
L’offerta formativa della nostra scuola si arricchisce, inoltre, dell’area progettuale e degli ambiti di competenza di specifiche commissioni.
“a scuola d’impresa” avviso pubblico per la selezione di istituti di scuola secondaria superiore del territorio umbro da coinvolgere in attività formative e di accompagnamento finalizzate alla promozione dell’imprenditorialità nel mondo della scuola. Delibera collegio docenti del 1/10/14
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“ lezioni di Costituzione, dalle aule parlamentari alle aule di scuola” Delibera collegio docenti del 1/10/14
Dialogo interculturale e convivenza democratica – Teatro; Progetto di Educazione alla salute e progetto genitori; Progetto Unesco – Sviluppo sostenibile – L’identità di un territorio legata ai prodotti
agroalimentari di qualità alla riscoperta di vecchi mestieri. Pianeta bene comune: verso l’expo 2015/memoria: Libera 20 anni dopo. “Sicuramente” con Protezione civile; Collaborazioni esterne ed interne alla scuola, con enti pubblici e privati; Corretta alimentazione/ Alimenta la salute; Promossi con gusto; La natura a tavola: erbe e aromi. La storia nel piatto; Sulle orme della grande guerra; Centro Sportivo scolastico A scuola d’Impresa; Attività di certificazione esterna Trinity ESOL grade 6-7. Il mondo del caffè per le classi prime indirizzo enogastronomico e ospitalità
alberghiera• Gustando Assisi per tutte le classi
• Formazione Lim, registro elettronico, Web 2.0 ed editoria digitale per i docenti;
• Educazione alla salute e progetto genitori per tutte le classi e genitori delle classi 1^
• Cl@ssi 2.0
• Progetti PON per l’introduzione della tecnologia a supporta dei processi di
insegnamento/apprebdimento
E inoltre:
• PROGETTI EUROPEI
- per l biennop 2012/2014: The Reflections Of Traditions From Past To Now Via Photographs
(più brevemente chiamato: A visual travel to traditions) prevede la partecipazione di scuole di
6 stati: Bulgaria, Spagna, Polonia, Turchia, Repubblica Ceca e Italia. Il progetto prevede un
viaggio nelle tradizioni attraverso una raccolta di foto e testimonianze.
• PROGETTO DI EDUCAZIONE ALLA SALUTE
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Prevenzione del tabagismo (classi prime) Educazione all’affettività (classi prime) Prevenzione dell’alcolismo (classi seconde) Alimentazione e sport (classi seconde) Pronto soccorso (classi terze) Il doping nello sport (classi quarte) La donazione del sangue e degli organi (classi quinte) Educazione al ritmo e alla danza (facoltativo per tutti)
• PROGETTO DI INTEGRAZIONE DELLE ALLIEVE/I EXTRACOMUNITARI
(Art.9 CCNL)
Supporto alle/agli allievi neo-arrivato in fase di accoglienza; Corsi di Italiano L2 Attività di ricerca in classe per ridurre il gap di conoscenza tra le diverse culture; Organizzazione di eventi conviviali etnici; Attenzione all’assegnazione delle classi e sistemazione nelle aule. Monitoraggio
sistematico.
• PROGETTO INTERCULTURA
Scambio di studenti con scuole estere. Le attività di studio svolte all’estero sono
equipollenti a quelle svolte in sede scolastica.
• PROGETTO SCUOLA IN OSPEDALE E ISTRUZIONE DOMICILIARE
Favorire l’integrazione degli alunni impediti , per motivi di salute , alla frequenza
scolastica per lunghi periodi
assicurare il reinserimento dell'alunno nella classe di appartenenza.
COMMISSIONI
• Orario;• Elettorale• Valutazione• Stage e alternanza scuola lavoro;
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• Progetti europei
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LE RISORSE DELLA SCUOLA
Per conoscere nel dettaglio le risorse della scuola e le sue caratteristiche vai sul portale HTTP://CERCALATUASCUOLA.ISTRUZIONE.IT/CERCALATUASCUOLA/
Inoltre la scuola è dotata di: Laboratorio di informatica e trattamento testi Biblioteca Laboratorio di alimentazione Laboratorio di ricevimento Lim Classe 2.0
4 laboratori di sala-bar 5 laboratori di cucina Laboratorio di pasticceria Sala ristorante palestra
NOTIZIE UTILI
Il Dirigente scolastico riceve:
Tutti i giorni
Dalle 11.00 alle 13.00: genitori e visitatori esterni, previo appuntamento.
La segreteria è aperta:
dal Lunedì al Sabato : dalle ore 8.00 alle ore 9.00 e dalle ore 12.30 alle ore 13.30
( dalle ore 11.20 alle ore 11.30 solo gli studenti)
(dalle 11.00 alle 13.30 telefonate)
Incontri Scuola – famiglia:
Colloqui con i docenti: Ogni docente comunica l’ora in cui ogni 15 giorni (prima e terza
settimana di ogni mese) riceve, previo appuntamento, i genitori.
Colloqui generali: Nel mese di dicembre (14/12) e gennaio (25/01), domenica, sono
previsti due giorni di l’open day (l’apertura della Scuola per accogliere
in visita genitori e studenti)
Colloqui per appuntamento:
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possibilità di incontro con il docente coordinatore, il vice-preside o la
preside all’emergere di problemi particolari.
Visita della scuola e delle sue strutture
I genitori delle allieve e degli allievi frequentanti e i genitori che intendano acquisire utili
notizie anche per soli fini di conoscenza o di orientamento per la possibile iscrizione dei
propri figli, possono, previo appuntamento, visitare la scuola e le sue strutture. Il personale
preposto li accompagnerà nella visita, durante il normale svolgimento delle attività didattiche.
Studente per un giorno:
Le allieve e gli allievi che lo desiderano, attraverso la propria scuola, possono scrivere un
e.mail per trascorrere una giornata di scuola vera nel nostro istituto. I giovani allievi verranno
inseriti in una classe e seguiranno le lezioni per una intera giornata dalle ore 8.25 alle ore
13.25.
Per altre informazioni visita il nostro sito web: www.alberghieroassisi.it
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