pmi central italy chapter - passione e competenza …...strategico per garantire una sempre maggiore...

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I I I l l l C C C o o o r r r r r r i i i e e e r r r e e e d d d e e e l l l P P P M M M L L L U U U G G G L L L I I I O O O 2 2 2 0 0 0 1 1 1 6 6 6 N N N u u u m m m e e e r r r o o o 2 2 2 5 5 5 ( ( 3 3 - - 2 2 0 0 1 1 6 6 ) ) www.pmi-rome.org PMI Central Italy Chapter: cambiare per crescere! Come avrete già letto dalle news pubblicate sul nostro sito, il nostro Chapter ha intrapreso un percorso di cambiamento importante, che passa innanzi tutto per un cambio del suo nome e logo. Da ora in avanti impa- reremo a conoscerlo come PMI CENTRAL ITALY CHAPTER. Questo cambio di brand arriva alla fine di un lungo percorso che abbia- mo fatto insieme agli altri due Chap- ter Italiani, il PMI Northern Italy Chap- ter e il PMI Southern Italy Chapter, con i quali da quasi due anni si sta lavorando per migliorare la collabora- zione a livello nazionale e ottimizzare la rappresentanza a livello locale del- le tre associazioni. Un lavoro di cesello che ha impegna- to per il nostro Chapter prima Anna Maria Felici e poi il nuovo Presidente Sergio Gerosa (oltreché gli altri membri del Comitato Direttivo, che hanno seguito da vicino lo sviluppo di tutta la vicenda, trovando sempre un momento di sintesi a livello di board). E quello raggiunto è davvero un risul- tato che possiamo definire epocale per il PMI ® in Italia (e non a caso il PMI EMEA ha seguito con grande attenzione e coinvolgimento tutto il processo). Sicuramente per la solu- zione finalmente trovata alla rappre- sentatività locale delle tre associa- zioni, che garantirà un migliore servi- zio a tutti i soci e PM Italiani, ma so- prattutto per lo spirito di collaborazio- ne che sta contraddistinguendo il re- cente operato dei tre Chapter a livello nazionale. A questo diamo grande risalto anche nei prossimi articoli di questa new- sletter e crediamo che tale spirito sia ben sintetizzato da una foto “premo- nitrice” scattata con gli attuali tre Pre- sidenti dei Chapter Italiani al Leader Institute Meeting (LIM) di Madrid del- lo scorso Novembre, in sala stampa del Santiago Bernabeu … I tre Presidenti dei Chapter Italiani riuniti lo scorso novembre al LIM di Madrid Da sinistra verso destra, o da Nord verso Sud se preferite: Stefano Setti, Sergio Gerosa e Giacomo Franco. Il cantiere è aperto, e adesso c’è tan- to da fare … insieme! Il Comitato di Redazione IN QUESTO NUMERO EDITORIALE o PMI Central Italy Chapter: cambiare per crescere! 1 NEWS o Accordo strategico tra i Chapter Italiani: nasce il PMI Central Italy Chapter! 2 o Eventi internazionali a Roma: una straordinaria occasione 3 o Siamo sempre di più! 5 o Dai nostri Comitati Operativi 7 o Dai nostri Comitati Settoriali 9 o Dai nostri Branch (Comitati Territoriali) 10 EVENTI o Green Economy e Sociale 12 o Mega Project Challenges 15 o EMEA LIM & Global Congress 2016 16 o Il nostro Chapter era presente anche … 18 ARTICOLI o Goal Setting: Variabili e dimensioni 20 RECENSIONI o Come far crescere una piccola azienda 22 CONOSCERCI MEGLIO o Alessio Puccinelli Unplugged23 o Andrew Chiesa Unplugged 24 COMITATO DI REDAZIONE Responsabile: Sergio GEROSA PM di questo numero: Orlando LIO Contributi alla redazione di questo numero: R. Ascione, E. De Fazio, M. Cardullo, A. Di Ciò, A.M. Felici, A. Filippetti, A. Fiorentino, S. Funtò, M. Negri, C. Paragano, D. Restante, L. Romano, D. Scalmani, R. Taraschi.

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PMI Central Italy Chapter cambiare per crescere

Come avrete giagrave letto dalle news pubblicate sul nostro sito il nostro Chapter ha intrapreso un percorso di cambiamento importante che passa innanzi tutto per un cambio del suo nome e logo Da ora in avanti impa-reremo a conoscerlo come PMI CENTRAL ITALY CHAPTER Questo cambio di brand arriva alla fine di un lungo percorso che abbia-mo fatto insieme agli altri due Chap-ter Italiani il PMI Northern Italy Chap-ter e il PMI Southern Italy Chapter con i quali da quasi due anni si sta lavorando per migliorare la collabora-zione a livello nazionale e ottimizzare la rappresentanza a livello locale del-le tre associazioni Un lavoro di cesello che ha impegna-to per il nostro Chapter prima Anna Maria Felici e poi il nuovo Presidente Sergio Gerosa (oltrecheacute gli altri membri del Comitato Direttivo che hanno seguito da vicino lo sviluppo di tutta la vicenda trovando sempre un momento di sintesi a livello di board) E quello raggiunto egrave davvero un risul-tato che possiamo definire epocale per il PMIreg in Italia (e non a caso il PMI EMEA ha seguito con grande attenzione e coinvolgimento tutto il processo) Sicuramente per la solu-zione finalmente trovata alla rappre-sentativitagrave locale delle tre associa-

zioni che garantiragrave un migliore servi-zio a tutti i soci e PM Italiani ma so-prattutto per lo spirito di collaborazio-ne che sta contraddistinguendo il re-cente operato dei tre Chapter a livello nazionale A questo diamo grande risalto anche nei prossimi articoli di questa new-sletter e crediamo che tale spirito sia ben sintetizzato da una foto ldquopremo-nitricerdquo scattata con gli attuali tre Pre-sidenti dei Chapter Italiani al Leader Institute Meeting (LIM) di Madrid del-lo scorso Novembre in sala stampa del Santiago Bernabeu hellip

I tre Presidenti dei Chapter Italiani riuniti lo

scorso novembre al LIM di Madrid

Da sinistra verso destra o da Nord verso Sud se preferite Stefano Setti Sergio Gerosa e Giacomo Franco Il cantiere egrave aperto e adesso crsquoegrave tan-to da fare hellip insieme

Il Comitato di Redazione

IN QUESTO NUMERO

EDITORIALE o PMI Central Italy Chapter

cambiare per crescere 1

NEWS o Accordo strategico tra i

Chapter Italiani nasce il PMI Central Italy Chapter 2

o Eventi internazionali a Roma una straordinaria occasione 3

o Siamo sempre di piugrave 5 o Dai nostri Comitati Operativi 7 o Dai nostri Comitati Settoriali 9 o Dai nostri Branch (Comitati

Territoriali) 10

EVENTI o Green Economy e Sociale 12 o Mega Project Challenges 15 o EMEA LIM amp Global Congress

2016 16 o Il nostro Chapter era presente

anche hellip 18

ARTICOLI o Goal Setting Variabili e

dimensioni 20

RECENSIONI o Come far crescere una piccola

azienda 22

CONOSCERCI MEGLIO o Alessio Puccinelli hellip Unplugged23 o Andrew Chiesa hellip Unplugged 24

COMITATO DI REDAZIONE

Responsabile Sergio GEROSA

PM di questo numero Orlando LIO

Contributi alla redazione di questo numero

R Ascione E De Fazio

M Cardullo A Di Ciograve AM Felici

A Filippetti A Fiorentino

S Funtograve M Negri C Paragano

D Restante L Romano

D Scalmani R Taraschi

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LUGLIO 2016 Numero 25

Accordo strategico tra i Chapter Italiani nasce il PMI Central Italy Chapter Quello che vogliamo fare per il Project Management in ItaliaAlla fine di Giugno i tre Chapter Ita-liani del Project Management Institute (PMIreg) hanno firmato un accordo strategico per garantire una sempre maggiore collaborazione a livello na-zionale e una capillare presenza sul territorio Per molti aspetti rappresen-ta un momento ldquostoricordquo per il Project Management e il PMIreg in Italia

Una ripartizione piugrave chiara e

semplice su base regionale Tale accordo stipulato sotto lrsquoegida del PMIreg EMEA prevede una capilla-re copertura del territorio nazionale Al PMI Rome Italy Chapter che prende contestualmente la denomi-nazione di PMI Central Italy Chapter egrave affidato tutto il Centro Italia Lazio Abruzzo Sardegna Toscana Mar-che e Umbria Al PMI Northern Italy Chapter sono affidate le regioni del Nord Italia Piemonte Liguria Lombardia Valle DrsquoAosta Veneto Friuli Venezia Giu-lia Trentino Alto Adige ed Emilia Romagna E infine al PMI Southern Italy Chap-ter egrave affidato il Sud del paese Cam-pania Molise Puglia Basilicata Ca-labria e Sicilia Unrsquoazione volta a garantire alla community PMIreg sempre piugrave oppor-tunitagrave formative ed eventi professio-nali sullrsquointero territorio nazionale (nelle grandi cittagrave come in provincia) Il nostro Chapter cresce e si rinnova per rispondere ad una esigenza di maggiore rappresentativitagrave del Cen-tro Italia su cui il Chapter egrave andato progressivamente ri-focalizzando le proprie attivitagrave con una serie di attivi-tagrave organizzate negli ultimi mesi Lrsquoimpegno egrave quello di riuscire a svi-luppare una cultura di Project Mana-gement anche su base locale regio-ne per regione andando incontro alle specifiche esigenze delle varie aree (in funzione delle loro specificitagrave eco-nomico-sociali) e sviluppando com-munity locali di soci e volontari che

diventino essi stessi artefici di tale sviluppo

Cambia il nostro brand Il cambio del nome e del logo e il po-tenziamento dei branch regionali del Chapter (uno per ogni regione rap-presentata) che saranno sanciti e regolati in un nuovo Statuto da ap-provare nel nostro prossimo Annual General Meeting vanno esattamente in questa direzione Rimarragrave nel nostro logo il simbolo ldquostoricordquo del Colosseo che ha ac-compagnato i nostri primi 20 anni di attivitagrave e che caratterizza anche lrsquoimmagine scelta per lrsquoevento inter-nazionale del 6-7 Ottobre Un ele-mento di continuitagrave per confermare unrsquoidentitagrave che in questi ultimi anni ci ha portato a crescere sia in termini di soci che di interesse e riconoscimen-to da parte delle istituzioni delle grandi e piccole aziende e dei partner che ci stanno accompagnando in questi anni con il loro sostegno Ma quella piccola parola che cambia sotto al nostro simbolo ldquoCentral Italyrdquo al posto del richiamo alla nostra capi-tale significa invece una nuova vi-sion piugrave ldquoinclusivardquo verso i colleghi PM del Centro Italia dove crediamo sia possibile oltrecheacute auspicabile una grande crescita nei prossimi an-ni

Un accordo ldquofederativordquo E lrsquoaccordo prevede soprattutto una maggiore collegialitagrave su tutte le tema-tiche a valenza nazionale

bull dal riconoscimento del Project Ma-nagement come disciplina Univer-sitaria alla sua capillare diffusione nel nostro paese

bull dal riconoscimento del fondamen-tale ruolo del Project Manager per la crescita delle nostre aziende e dellrsquointero sistema paese alle te-matiche relative alle certificazioni internazionali

bull dalla collaborazione integrata con altre associazioni professionali al

rapporto con i Registered Educa-tion Provider (REPreg)

bull dalla collaborazione con le grandi aziende alla rappresentanza nelle istituzioni e nella politica italiana

bull e tanto altro ancora hellip

I Chapter Italiani costituiranno a tal fine una vera e propria ldquofederazionerdquo per garantire il massimo coordina-mento operativo e unrsquoefficace azione divulgativa a livello nazionale a be-neficio di tutti i soci Italiani del PMIreg Daranno inoltre vita ad eventi a carat-tere nazionale gruppi di lavoro per la diffusione ed il riconoscimento del Project Management e un sempre piugrave attivo supporto verso i nostri PMPreg (e altri professional certificati) E a rappresentare questo spirito co-mune i tre Chapter avranno anche un brand per le iniziative congiunte

Il nuovo brand dei tre Chapter Italiani

Rimarragrave tuttavia una piena autonomia dei Chapter per quanto riguarda lrsquoazione locale a livello regionale e provinciale e una chiara identifica-zione degli stessi a livello EMEA Un elemento da evidenziare egrave che la community dei tre Chapter Italiani rappresenta giagrave oggi con i suoi 3341 soci (dati a fine Maggio 2016) la se-conda realtagrave nazionale in Europa (dietro solo alla Francia 4280 soci e davanti al Regno Unito 3308 soci alla Germania 3248 soci e alla Spa-gna 2388 soci) Ma lrsquoaspirazione egrave quella di crescere insieme per diven-tare al piugrave presto leader in Europa e tra le piugrave numerose al mondo E que-sto egrave oggi un traguardo piugrave vicino grazie a questo accordo di collabora-zione

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Eventi internazionali a Roma una straordinaria occasione Evento Internazionale per il 20deg Anniversario a Ott obre 2016 ed EMEA LIM e Global Congress ad Aprile-Maggio 2017 6-7 Ottobre 2016 ndash Evento Inter-

nazionale per il 20deg Anniversario A metagrave dello scorso anno pensando a come celebrare il nostro 20deg anni-versario abbiamo cominciato a ra-gionare su un evento che fosse ldquodi-versordquo da quelli che normalmente of-friamo (in numero anche ragguarde-vole) ai nostri soci e ai tanti appas-sionati di Project Management in Ita-lia Un evento che fosse anche unrsquooccasione per tutti coloro che non hanno la possibilitagrave di partecipare ai grandi eventi internazionali del PMIreg per ragioni di disponibilitagrave economi-che o a viaggiare su lunghe distanze di non dover rinunciare del tutto alla possibilitagrave di un evento di livello ldquoin-ternazionalerdquo La partecipazione di un numero crescente di membri del no-

stro Comitato Direttivo agli eventi le-gati al networking associativo del PMIreg (LIM Region 8 meeting ecc) hanno spinto la riflessione ad aprire un tale evento anche ai membri degli altri Chapter Europei per rendere ancora piugrave ricca lrsquoatmosfera interna-zionale E cosigrave si egrave deciso lo scorso Ottobre di celebrare il nostro anniversario con un evento tutto in lingua inglese e di ben due giornate Un impegno impor-tante (ldquochallengingrdquo come si direbbe in termini di Project Management) e la cui realizzazione egrave destinata ad impegnare il Chapter (e i suoi tanti volontari) nel corso di un intero anno Anche la scelta della data (6-7 Otto-bre) e della location (a Roma presso il Centro Frentani a metagrave strada tra

la Stazione Termini e lrsquoUniversitagrave di Roma ldquoLa Sapienzardquo) sono andati nella direzione di facilitare lrsquo abbina-mento di un evento professionale con lrsquooccasione di visitare la cittagrave eterna in un periodo di grande fascino e allrsquointerno dellrsquoanno del Giubileo Straordinario E la risposta sembra non mancare avendo raccolto lrsquointeresse a fine Luglio di ben 16 Supporting Chap-ters dellrsquoarea EMEA (ed altri si stan-no aggiungendo) 6 Sponsor (grazie al cui impegno possiamo mantenere le tariffe di partecipazione particolar-mente economiche) e soprattutto 130 partecipanti assicurati a circa due mesi dallrsquoevento Unrsquoagenda che si sta andando com-ponendo di sicuro interesse e con

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speaker provenienti da tutto il mondo (Australia USA Canada UK Fran-cia Belgio hellip e naturalmente qual-cuno anche dallrsquoItalia) che cercheragrave di coprire tutte le componenti indi-spensabili per raggiungere lrsquo eccellen-za nella gestione dei propri progetti le tematiche piugrave tecniche legate al Project Program amp Portfolio Man-agement cosigrave come le competenze piugrave comportamentali (soft skill) le problematiche di knowledge sharing management allrsquointerno dellrsquo organiz-zazione gli aspetti contrattuali e le-gali della gestione dei progetti e tan-to altro

28 Aprile ndash 5 Maggio 2017

PMI EMEA 2017 (LIM Global

Congress SeminarsWorld) E giagrave quanto sopra era per il nostro Chapter una ragione di grande sod-disfazione quando un paio di setti-mane prima che la nostra delegazio-ne partisse per il LIM EMEA di Bar-cellona (vedi articolo a pag 16 di questa newsletter) il PMIreg Global comunicava al Presidente del Chap-ter la straordinaria notizia che la ker-messe del PMI EMEA 2017 si sareb-be svolta a Roma

Una notizia che ha suscitato una grande emozione in tutto il Comitato Direttivo (e per la veritagrave anche un porsquo di incredulitagrave in un primo momento) e che corona un sogno che coltivava-mo giagrave da alcuni anni E se in un primo momento la coinci-denza dei due eventi internazionali aveva un porsquo preoccupato il Comitato Direttivo anche per il surplus di im-pegno che questo comporta ci si egrave resi presto conto che saragrave invece una straordinaria occasione poter fruire di entrambi questi eventi ognuno con le sue caratteristiche e peculiaritagrave Non poteva esserci insomma modo mi-gliore per celebrare in maniera degna questi 20 anni di impegno della no-stra associazione per il Project Ma-nagement in Italia Ed ecco le date e i dettagli dei tre av-venimenti principali

bull 28-30 Aprile 2017 Si terragrave in questi tre giorni il Leader-ship Institute Meeting la riunione annuale di tutti i rappresentanti dei vari Chapter EMEA (questrsquoanno a Barcellona erano stati piugrave di trecen-to i volontari presenti in rappresen-tanza di circa 80 Chapters) Unrsquooccasione unica per il nostro

Chapter per allargare la partecipa-zione a questo importante evento anche ad altri dei nostri volontari

bull 1-3 Maggio 2017 Saranno i tre giorni centrali della kermesse dedicati al Congresso EMEA che raccoglie ogni anno un migliaio di PM da tutte le parti del mondo (non solo dallrsquoarea EMEA) e che rappresenta lrsquoevento clou del Project Management continentale Speriamo anche in questo caso che sia lrsquoopportunitagrave giusta per avere una massiccia partecipazione Ita-liana allrsquoevento Non mancate

bull 4-5 Maggio 2017 Saranno di nuovo a Roma i Semi-narsWorld che avevamo ospitato ad Aprile 2015 (dopo una pausa di circa 10 anni) e che saranno una ghiotta opportunitagrave di formazione di alto livello in P3M

E grazie allrsquoaccordo strategico siglato con gli altri due Chapter Italiani ed Europei potremo contare anche sul supporto dei nostri colleghi PMIreg in tutta Europa per fare di entrambi gli eventi un grande successo interna-zionale

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Siamo sempre di piugrave Continua il trend positivo di crescita del nostro C hapter che a fine Luglio raggiunge quota 1158 soci Quale miglior modo di festeggiare la nascita del PMI Central Italy Chapter (come evoluzione naturale del nostro Rome Italy Chapter) se non con un altro balzo in avanzi di ben 32 soci in un solo mese Ebbene si al 31 Luglio il Chapter ha raggiunto quota 1158 soci ritoccan-do il precedente record di 1126 del mese precedente Una crescita straordinaria se si pensa che a fine 2015 eravamo 1017 (con un +14 da inizio anno) e che allrsquoinizio del 2014 eravamo 796 (con una crescita del 455 in poco piugrave 2 anni e mez-zo) Un trend di crescita non costante che ha visto un vero e proprio exploit nel 2014 un assestamento nel 2015 e un nuovo trend di forte crescita nel 2016 Un risultato straordinario che premia lrsquoimpegno di tanti volontari (ormai piugrave di cento) che mettono a disposizione del Chapter il loro tempo e la loro professionalitagrave per realizzare eventi di qualitagrave e diffondere il Project Ma-nagement in tutti i contesti organizza-tivi Un risultato di cui andiamo fieri e che dimostrano il crescente interesse per il Project Management e per la nostra associazione E nei prossimi mesi contiamo di fare

ancora meglio grazie al rinnovato spirito di collaborazione tra i Chapter Italiani e il nuovo accordo strategico siglato lo scorso mese che ci sta permettendo di sviluppare ancora piugrave attivitagrave per i nostri soci e per tutti i PM Italiani concentrandosi sullrsquoItalia Centrale Ma vediamo come sta evolvendo il nostro Chapter utilizzando i parame-tri che vi avevamo giagrave presentato nellrsquoarticolo dellrsquo Ottobre 2014 de ldquoIl Corriere del PMrdquo (no 18 pag 2) dal titolo ldquoUna radiografia del nostro Chapterrdquo Innanzitutto la composizione per set-tore

Composizione per settore

Si nota una crescita sostanziosa del settore Difesa e Aerospazio (arrivata al 13) mentre i due settori trainanti rimangono quello della Consulenza (sostanzialmente costante e peraltro molto variegato) e dellrsquoInformatica

(scesa perograve dal 22 di un paio di anni fa al 19 di oggi) Da segnalare un discreto contributo anche del set-tore Energia (6) Si egrave drasticamente ridotto il numero di iscritti delle Universitagrave (passato dal 14 al 6) che erano legati sostan-zialmente ai corsi CAPM svolti negli scorsi anni in collaborazione con va-rie Universitagrave Italiane che abbiamo ridotto sensibilmente in questi ultimi anni Questo perograve fa capire anche che egrave aumentato sostanzialmente la percentuale di professional iscritti al Chapter che egrave comunque un fattore positivo Per quanto riguarda le grandi azien-de che contribuiscono in maniera importante alla nostra associazione in termini di numero di iscritti rimane in testa Engineering (con una contra-zione dal 22 di un paio di anni fa al 18 attuale) seguita da Leonardo ex Finmeccanica che grazie al suo rinnovato piano di certificazioni PMPreg e allrsquointesa sottoscritta lo scorso anno con il nostro Chapter arriva a una quota dellrsquo11 dei nostri iscritti Scende invece al terzo posto Hewlett Packard (che subisce anche una contrazione dal 9 di un paio di anni fa allrsquo8 attuale Da sole queste tre aziende costituiscono piugrave di un terzo dei nostri associati

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Tra le altre aziende segnaliamo Enel (con 29 soci pari al 3 del totale) Ericsson (17 soci) Sirti (16 soci) NTT Data e Altran (con 15 soci ognuna) Thales Alenia Space (13 soci) e infine TIM ENI e SNAM (con 12 soci a testa)

Composizione per AziendaOrganizzazione

Molto interessante anche la distribu-zione per regione Svetta sempre in testa il Lazio (845 soci) con una con-trazione comunque dal 75 di un paio di anni fa allrsquoattuale 73 Passa in seconda posizione la To-scana che con i suoi 51 soci egrave la re-gione con il piugrave alto tasso di crescita grazie soprattutto alla rifocalizzazione

sul Centro Italia che abbiamo attuato in questrsquoultimo anno ai primi eventi in Toscana (Grosseto e Pisa a Marzo e Firenze a fine Giugno) in collabora-zione con il NIC E proprio su questa regione si appunta lrsquoattenzione del nostro Chapter per i prossimi anni con un obiettivo di una crescita so-stanziale (il target egrave di arrivare a qualche centinaio di soci nei prossimi due anni) Lrsquoaccordo strategico con gli altri Chapter dovrebbe aiutare so-stanzialmente in tal senso consen-tendo a questa regione di sviluppare tutto il suo grande potenziale Al terzo posto crsquoegrave lrsquoAbruzzo che no-nostante una contrazione dei soci scesi a quota 49 (principalmente do-vuta alla scomparsa della componen-te studenti dellrsquoUniversitagrave de LrsquoAquila) sta sviluppando un grande potenziale in termini di affiliazione (crescita dei volontari attivi) e di eventi sviluppati Scende fisiologicamente la Lombar-dia (che mantiene tuttavia ancora il quarto posto a livello regionale) che era stata una costola del nostro Cha-

pter per ragioni storiche (ricordiamo che il PMI Rome Italy Chapter era stato fondato dallrsquoENI Corporate Uni-versity e per 15 anni ha svolto circa metagrave dei propri eventi presso le sedi ENI di Milano)

Composizione per Regione

Crescono infine le Marche (27 soci) la Sardegna (9 soci) e lrsquoUmbria (6 soci) su cui stiamo puntando (insie-me alla Toscana di cui abbiamo par-lato piugrave sopra) con il nuovo ruolo del PMI Central Italy Chapter nellrsquoItalia Centrale Insomma un grande Chapter che vuole continuare a crescere

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Dai nostri Comitati Operativi Comitato Formazione e PMIEF Liaison - Il Project Ma nagement nelle scuole dopo Roma e Pomezia egrave il turno di Aci lia

Introduzione Il comitato Formazione egrave nato nel 2015 primo anno di vita della funzio-ne Formazione Come braccio opera-tivo del Board del Chapter egrave stato guidato nel suo primo anno da Fa-brizio Tedone con gli obiettivi di im-plementare le attivitagrave pianificate nellrsquoanno precedente elaborare un documento di policy ed eseguire una prima fase di assessment per la creazione di una lista di formatori ac-creditati Nel 2016 la funzione For-mazione affidata a valle delle elezio-ni a Emanuela De Fazio ha iniziato a svolgere una serie di attivitagrave volte a valorizzare quanto svolto nellrsquoanno precedente identificare una strategia piugrave ampia e dettagliata aggiornare il documento di policy standardizzare i template utilizzati per le convenzioni e la documentazione utilizzata dalla funzione Sono state anche condotte attivitagrave pianificate in precedenza oltre a quelle emerse nei primi mesi dellrsquoanno La recente nomina come PMIEF Liaison di Anna Maria Felici Past President e la sua partecipa-zione attiva ai Gruppi di Lavoro ISO ed UNI ha dato poi a tutto ciograve nuovo impulso e spinta Nel mese di maggio egrave stata fatta una call for volunteer pubblicata sul VRMS con lo scopo di dare maggiore corpo e nuovo slancio al comitato e condividere sempre di piugrave spirito strategia ed attivitagrave Nel mese di luglio si egrave tenuto il primo kick off meeting ed il terzo trimestre dellrsquoanno saragrave principalmente dedica-to alla finalizzazione della policy alla sua autorizzazione da parte del board e alla distribuzione verso i comitati operativi di settore e territo-riali Lrsquoarticolo egrave focalizzato sulle atti-vitagrave che il Chapter sta svolgendo presso le scuole superiori lasciando ad un articolo successivo gli appro-fondimenti sulle altre attivitagrave presidiati dalla funzione Le attivitagrave di Forma-zione svolte dal Chapter sono rivolte ai soci alle Universitagrave alle Business School ed alle Associazioni Profes-sionali Le strategie ed i progetti ri-volti alle scuole superiori sono definiti

e coordinati dal PMIEF Liaison e supportati dalla funzione formazione

La PMI Educational Foundation La PMI Educational Foundation egrave il braccio filantropico del PMI Fondata nel 1990 consi-dera la gestione dei progetti come unrsquo obiettivo ed una competenza che serve nella vita mentre il PMI supporta la professione La PMIEF egrave focaliz-zata anche sul sociale cui forni-sce competenze ed aiuto Quali sono le colonne portanti della Fondazione I giovani attra-verso risorse e programmi gratuiti di formazione per studenti insegnanti e scuole Le Organizzazioni no-profit cui forni-sce formazione risorse gratuite a supporto del loro lavoro La futura forza lavoro attraverso bor-se di studio premi e finanziamenti per la ricerca Il Chapter pensa che gli sforzi e la missione di divulgazione continua che vengono fatti su questi tre filoni aiuteragrave a rendere piugrave facile la vita alle prossime generazioni Partendo dal principio infatti che qualunque cam-biamento o innovazione parte con un progetto la community mette a di-sposizione delle future generazione uno strumento potente ed efficace da utilizzare per non disperdere sforzi su azioni a volte inutili o che non portano da nessuna parte Per-cheacute questo Percheacute il Chapter crede che fare progetti egrave una disciplina or-mai matura che puograve tranquillamente essere alla portata di tutti e che fare tutto ciograve in modo del tutto gratuito e volontario aiuti il PMI a realizzare il proprio piano strategico Lrsquoobiettivo primario del PMI egrave rendere il Project Management indispensabile

per ogni risultato personale e di Bu-siness ed ampliare e rendere sem-pre piugrave profonda la consapevolezza che solo attraverso una gestione strutturata ed equilibrata dei progetti si puograve giungere al successo

PMIEFreg - per costruire ldquoponti di culturardquo

La divulgazione del PM nelle

Scuole Superiori Con la ratifica della direttiva ministe-riale che amplia gli impegni degli Isti-tuti Superiori in materia di alternanza scuola lavoro (legge 13 luglio 2015 n 107 laquoRiforma del sistema nazio-nale di istruzione e formazione e de-lega per il riordino delle disposizioni legislative vigentiraquo ) lrsquoesigenza del sistema scolastico italiano ha subito un significativo ampliamento Il Chap-ter si egrave messo a disposizione di tale esigenza iniziando a lavorare su al-cuni progetti di alternanza scuola la-voro due anni fa Ha messo a dispo-sizione lrsquoesperienza e la professiona-litagrave di volontari che hanno svolto atti-vitagrave formative in alcuni Istituti misu-randosi con un contesto diverso dal solito non semplice e sicuramente sfidante Il tradizionale target audi-ence delle attivitagrave formative fino ad allora era stato rappresentato da pro-fessionisti o universitari con espe-rienza professionale o con formazio-ne tecnica E sempre perograve diventata piugrave forte negli ultimi anni la consape-volezza che lo sviluppo e la valoriz-

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LUGLIO 2016 Numero 25

zazione dei talenti delle abilitagrave e del-le attitudini debba essere un proces-so da sviluppare con la crescita dellindividuo sin da giovane etagrave Ov-viamente egrave necessario realizzare una progettazione differenziata per target diversi bilanciando opportunamente forme contenuti e punti di vista di-versi Il punto di partenza dei progetti formativi dedicati alle Scuole Supe-riori non egrave stato il PMBoK ma i soft skill che sono necessari nella gestio-ne di attivitagrave non necessariamente ingegneristiche ed industriali ma an-che di quelle legate alla vita quotidia-na ( es la preparazione di un viaggio importante una partita di calcio) Il percorso formativo egrave rivolto alla con-divisione di come le tecniche e le teo-rie siano applicate a casi pratici I soft skill sollecitati nelle attivitagrave proposte sono problem solving team working collaboration comunicazione e ne-goziazione presentazione e soste-gno di una tesi gestione del tempo gestione degli obiettivi gestione dello stress e team building Le metodolo-gie di insegnamento non sono quelle classiche frontali ma sfruttano tecni-che quali quelle di gamification di classe ribaltata quella dei wall brown papers Ogni progetto oltre alla fase di progettazione programmazione ed erogazione egrave caratterizzato da una fase di chiusura in cui si condividono i risultati raggiunti rispetto a quelli pianificati le lesson learnt e le propo-ste di miglioramento che verranno prese in considerazione nella proget-tazione delle iniziative future Le esperienze specifiche svolte sono raccontate di seguito

La prima iniziativa RomaEUR A dare ldquoavvio alle danzerdquo nel 2013 presso lrsquoistituto Alberti di Roma egrave il gruppo di volontari del Chapter costi-tuito da Iolanda Napolitano Benia-mino Romano e Patrizio Lazzaretti Lrsquoidea egrave quella di adattare lrsquo esperien-za giagrave effettuata dal Chapter allrsquo inter-no delle Universitagrave e portare la cultu-ra del Project Management anche nelle Scuole Superiori Lrsquoesperienza riscuote entusiasmo e successo e viene ripetuta con lo stesso team di volontari anche lrsquoanno successivo nel 2014 Lrsquoimpianto ba-se viene sostanzialmente mantenuto invariato ma stavolta la competizione vede contrapporsi ben sette diverse

Scuole Superiori in una sorta di Olimpiadi di Project Management

Lrsquoiniziativa di Pomezia Nel 2014 anche lrsquoIstituto Copernico di Pomezia ospita una iniziativa analo-ga a quella di Roma (seppure con un programma completamente rinnova-to) con il team di volontari costituito da Alessandra Filippetti Orlando Lio e David Restante Anche qui come nellrsquoesperienza romana pur mantenendo intatto il framework teo-rico alla base del PMBOK il percorso di formazione egrave stato arricchito con tecniche di gamification rendendo lo studio divertente grazie allrsquo integra-zione con la componente ludica e pratica piugrave adatta allrsquoetagrave degli studen-ti Per aumentare ulteriormente lrsquo ap-peal del corso i contenuti sono stati inseriti nella cornice di una competi-zione tra team e tutti gli aspetti ri-guardanti la comunicazione ed i feedback sono stati gestiti attraverso lrsquoutilizzo dei social media (Facebook) I concetti chiave del Project Mana-gement sono stati facilmente assimi-lati dagli studenti rendendoli giagrave in grado di poterli utilizzare autonoma-mente nel loro quotidiano scolastico ed extra-scolastico Il successo dellrsquoiniziativa e la grande partecipazione sia degli studenti che del corpo docenti e della dirigenza scolastica e lrsquointeresse manifestato anche dallrsquoamministrazione comunale della cittagrave conducono a ripetere lrsquoesperienza anche nellrsquoAS appena terminato e probabilmente a ripropor-la anche per lrsquoanno successivo

Il selfie del Sindaco di Pomezia con i ragazzi del progetto

Lrsquoiniziativa di Acilia Nei mese di Aprile e Maggio sono state condotte sotto la spinta di An-na Maria Felici con notevole rapiditagrave ma con una buona efficacia le attivitagrave

di progettazione pianificazione ed erogazione del percorso formativo presso lrsquo ITC Ferdinando Magellanordquo di Acilia Il team di volontari egrave stato costituito da Roberto Ascione Emanuela De Fazio Antonietta Fiorentino Sergio Funtograve e Danilo Scalmani Si egrave trattato della prima edizione e si prevede di rieseguire una seconda edizione nellrsquoanno sco-lastico 201617 Il percorso egrave stato rivolto a trenta ragazzi provenienti da terza e quarta classe ed egrave stato svol-to su cinque giornate (apertura piugrave quattro giornate in aula) La rapiditagrave con cui si egrave svolto il progetto non ha permesso lutilizzo di social networks ed il programma svolto ha ripreso in parte quello utilizzato nellesperienza di Pomezia La preside ed il corpo docente hanno sostenuto lrsquoiniziativa apprezzato ed incoraggiato il proget-to credendo nelle potenzialitagrave dei propri ragazzi e nel riscontro positivo che questa esperienza puograve avere sul-le attivitagrave scolastiche ordinarie

Conclusioni Il Chapter crede fermamente che lo sviluppo sociale del sistema Scola-stico della classe professionale di oggi e di domani debba essere in li-nea con una Strategia di sviluppo del sistema Paese Questo non puograve che non basarsi su iniziative di formazio-ne e sviluppo trainate da organizza-zioni basate su esperienze e ricono-scimento internazionale I risultati delle iniziative degli ultimi anni indi-cano che le potenzialitagrave dei giovani sono molte e che lo sviluppo di atti-tudini e competenze debba essere un processo graduale continuo diffe-renziato e focalizzato su obiettivi performance e sulla condivisione I percorsi ed i progetti formativi devono prevedere una fase di progettazione idonea tenendo conto del materiale umano su cui si va ad agire gli ele-menti distintivi del target audience a cui ci si rivolge il contesto e gli obiet-tivi Lrsquoamalgama dei vari fattori ed il successo ultimo di tali iniziative egrave pe-rograve legato alla motivazione a quanto si riesce a sollecitare lrsquoentusiasmo dei ragazzi ed ad avvicinarli a tema-tiche specifiche del mondo del lavoro ma applicabili anche a contesti piugrave disparati

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Dai nostri Comitati Settoriali Ripartono le attivitagrave del Comitato Difesa Sicurezza e Spazio Lo scorso 20 Aprile si egrave tenuto la prima riunione del 2016 del Comitato Difesa Sicurezza e Spazio del nostro Chapter Vi hanno partecipato 17 persone provenienti oltre che dai vo-lontari del nostro Chapter impegnati in questo settore e dai rappresentanti del Capitolo di Roma di AFCEA e della sezione di INCOSE in Italia (AISE) che collaborano entrambe al Comitato stesso anche da molte aziende del settore Aerospazio e Di-fesa Ersquo stata lrsquooccasione per un con-fronto e una discussione ldquoopen mindrdquo sulle attivitagrave che il Comitato dovrebbe portare avanti e sui temi su cui sa-rebbe utile sviluppare una discussio-ne Ad ospitare questa riunione del Co-mitato egrave stata questa volta Altran nella sua nuova sede di Via Tiburtina Qui di seguito alcune delle idee e proposte emerse durante la discus-sione che egrave stata molta partecipa e propositiva

bull Da piugrave parti si egrave indicata la Difesa in tutte le sue componenti (Marina Esercito Aeronautica) come un im-portante interlocutore sui temi di Project Management non solo per gli aspetti metodologici ma anche per le tematiche di soft skill Ersquo stata infatti evidenziata la grande espe-rienza maturata dalle Forze Armate in termini di gestione progetti e pro-grammi di natura e con metodologie molto differenti In tali progetti la componente di Project Manage-ment egrave stata a seconda della fase storica e dellrsquoapproccio selezionato sia interna alle Forze Armate che di tipo consulenza supporto esterno da parte di terzi (tra cliente e prime contractor) Ersquo indubbio comunque che sui pro-getti militari in Italia il Project Mana-gement egrave di livello avanzato rispetto a molti altri settori e contesti anche se crsquoegrave una notevole disomogeneitagrave di maturitagrave (per esempio tra i grandi player nazionaliinternazionali e i piccoli fornitori focalizzati piuttosto sullrsquoeccellenza tecnologica dei pro-pri prodotti) Lrsquoapplicazione di un Project Management e un Systems

Engineering strutturati e di qualitagrave ha consentito negli ultimi decenni di ridurre sensibilmente i tempi di ese-cuzione dei progetti della Difesa

bull Al Comitato Difesa Sicurezza e Spazio aderiscono partecipanti di varie associazioni che operano in settoritemi trasversali al Project Management AISE-INCOSE (Sy-stem Engineering) AFCEA (Elet-tronicaDifesa) DSSEA (AgileSW) hellip che possono dare un contributo importante alla discussione ognuno per il suo campo di esperienza Ersquo stato proposto da DSSEA come tema su cui sviluppare eventi con-giunti quello dellrsquoAgile per progetti SW per la Difesa Uno degli ele-menti critici da esaminare egrave quello della gestione dei contratti per pro-getti che usano tecniche Agile an-che in considerazione degli aspetti legati allrsquoImportExport dei compo-nenti dual use Altro tema di interesse egrave lanalisi delle interazioni tra il Project Mana-gement (anche Agile) ed il Systems Engineering in riferimento special-mente ai framework architetturali che prevedono artefatti che corri-spondono a deliverablemilestone di progetto e che hanno un forte im-patto anche a livello di definizione di piano di progetto (WBS ecc)

bull Un tema molto interessante legato alla fase realizzativa del progetto egrave la necessitagrave di una cultura diffusa di Project Management estesa non solo ai PM ma a tutti i teammates del progetto Sono stati portati esempi di formazione in azienda estesa a tutti gli stakeholder del progetto

bull Nei progetti di scienza di base e tecnologie innovative egrave necessaria una sensibilizzazione particolare sui temi di Project Management ed in particolare sulla dimensione del ti-me management nei progetti di va-ste dimensioni (ldquodream projectsrdquo che rischiano appunto di rimanere dei ldquosognirdquo non realizzati)

bull La figura del PM sta evolvendo e va sempre di piugrave verso le tematiche come soft skill visione strategica leadership business analysis hellip Il

Talent Triangle del PMIreg cerca proprio di spostare lrsquoattenzione su queste nuove ldquodimensionirdquo del PM Questo egrave assolutamente necessario in contesti quali i grandi progetti di innovazione (Horizon 2020) dove ai grandi player egrave richiesta una grande agilitagrave nel contesto globale Ersquo ne-cessario in tal senso sviluppare an-che eventi di levatura manageriale (con sviluppo di tutte le dimensioni necessarie alla conduzione di porta-fogli programmi e progetti) che possano poi trasmettere questa vi-sion ai livelli operativi dentro le pro-prie aziende e organizzazioni

Tra i principali temi da approfondire sono stati segnalati soft skill stake-holder management e relativi punti di vista (cliente prime contractor forni-tore consulente hellip) progetti con metodologia Agile inclusivo degli aspetti specifici di Contract Manage-ment eventi orientati a tutti gli attori della value chain della PA delle grandi organizzazioni e delle Piccole e Medie Imprese che operano nel settore formazione estesa e cultura diffusa di Project Management verso tutti gli stakeholders (in primis lrsquoingegneria di progetto) e nellrsquoambito dei progetti di scienza di base eventi orientati ai centri di ricerca e sviluppo tecnologico eventi volti a sviluppare una migliore comprensione di come affrontare le opportunitagrave di business per piccole medie e grandi aziende nel framework Horizon 2020 Per quanto riguarda gli eventi del Comitato Difesa Sicurezza e Spazio a medio-breve termine si sta verifi-cando le opportunitagrave di fare Seminari in Azienda (alcune aziende del setto-re hanno giagrave espresso interesse in tal senso) o un nuovo evento allrsquo Osser-vatorio di Monte Porzio Catone (INAF) questa volta aperto a tutti i soci delle varie associazioni patroci-nanti Con INAF si sta valutando anche la possibilitagrave di un evento presso lrsquoOsservatorio di Teramo in collabo-razione con il Comitato Abruzzo del PMI Central Italy Chapter

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Dai nostri Branch (Comitati Territoriali) Per essere sempre vicini ai nostri soci Branch ABRUZZO PM in Actionhellip

il viaggio continua Il Branch Abruzzo in viaggio nella sua regione per visitare le aziende e le realtagrave industriali Abruzzesi Il viaggio egrave cominciato lo scorso anno con la visita in ABICert dove si egrave affrontato il tema della Qualitagrave nei progetti ed egrave proseguito questrsquoanno con la visita di ArgoConsul che ci ha parlato di cam-biamento delle persone e delle orga-nizzazioni Lrsquoultima tappa il 10 Giu-gno egrave stata Proger con la quale ab-biamo parlato del Project Manage-ment nei grandi progetti di costruzioni e del valore aggiunto del project ma-nagement nel raggiungimento degli obiettivi nei lavori pubblici in Italia come allrsquoestero

PM in Action del 7 Maggio 2016

PM in Actionhellip in Abruzzo egrave molto piugrave di un semplice seminario egrave una condivisione di esperienze un luogo di incontro dove le azione parlano delle proprie esperienze di Project hellip hellip Management del proprio modo di implementare la metodologia PMI un luogo dove si condividono best prac-tice e lesson learnt Dalle prime tre tappe egrave emerso un bisogno di project management nelle nostre realtagrave aziendali un bisogno di ricorrere a strumenti organizzativi che facciano crescere le imprese verso quellrsquorsquoottimo a cui tutti gli imprenditori piccoli e grandi aspirano PM in Action hellip in Abruzzo egrave lrsquooccasione per chi partecipa di cono-scere le importanti realtagrave industriali del territorio apprendere dalle buone esperienze e fare tanto networking

PM in Action del 10 Giugno 2016

Il Comitato diventa il tramite per vei-colare queste esperienze positive e per creare relazioni positive che fac-ciano crescere il nostro modo di ge-stire i progetti e fare impresa Se sei unrsquoimpresa Abruzzese e ci vuoi raccontare la tua esperienza nel-la gestione dei progetti una espe-rienza di cambiamento o il supporto che puoi dare allo sviluppo industriale della nostra regione alla sua interna-zionalizzazione alla crescita dei no-stri professionisti il nostro Comitato Abruzzo saragrave lieto di venirti a trovare e valutare insieme un nuovo PM in Actionhellipin Abruzzo

Branch Marche primi eventi e

inaugurazione ufficiale Giugno egrave stato il mese del lancio del-le attivitagrave del PMI Central Italy Chap-ter (anche se ancora la nuova deno-minazione non era ancora effettiva) nelle Marche in stretta collaborazio-ne con i volontari del PMI-NIC Tra il 23 e il 24 Giugno si sono infatti tenuti ben due eventi uno ad Urbino e uno ad Ancona Il primo in ordine temporale egrave stato il Pomeriggio allrsquoUniversitagrave tenutosi presso lrsquoUniversitagrave degli Studi di Ur-bino Carlo Bo il 23 Giugno sul tema ldquoLeadership amp Strategic Project Man-agement hellip to lead success lrsquo eserci-zio efficace della leadership nel teamrdquo I Project Manager devono infatti af-frontare sfide uniche per mantenere

le persone del team motivate e alli-neate alle strategie dellrsquo organizzazio-ne e del progetto Questa difficoltagrave egrave spesso dovuta alla differenza tra lea-dership ed autoritagrave potere ed in-fluenza Il PM deve essere flessibile saper delegare e associare ad ogni situazione il talento di chi meglio si addice alla situazione stessa Inoltre al mutare delle circostanze deve met-tere in atto un comportamento che abbia la maggiore efficacia prevedibi-le verso lo scopo prefissato soprat-tutto nei riguardi del team Questi i temi dibattuti in questo primo seminario organizzato dai volontari del PMI Northern Italy Chapter (NIC) con la collaborazione del PMI Central Italy Chapter Il giorno successivo il 24 Giugno 2016 si egrave tenuto invece lrsquoevento ldquoLa nuova azienda marchigiana tra tradi-zione ed innovazione con il Project Managementrdquo Questo secondo evento egrave stato organizzato dal PMI Central Italy Chapter in collaborazio-ne con Confindustria Marche e con il PMI NIC In tale occasione egrave stato presentato il gruppo di volontari del Branch Mar-che del PMI Central Italy Chapter (nato alla fine dello scorso anno e giunto con questo evento alla sua inaugurazione ufficiale) che ha lrsquoobiettivo di diffondere la cultura di Project Management e condividere esperienze in un territorio dove arti-gianato e impresa manifatturiera so-no esempi ed eccellenze Lrsquoevento si egrave svolto portando alla luce esperienze e case study di aziende del territorio marchigiano sullrsquo adozio-ne di processi e metodi di Project Management Molto pertinente lrsquointroduzione del Pres della Piccola Industria di Con-findustria Pesaro Urbino Dott Diego Boinega che ha parlato di come il Project Management sia un abilitato-re al business e non sia necessaria-mente orientato solo alle grandi aziende infatti lrsquointroduzione e lrsquoutilizzo di una gestione strutturata dei progetti aiuta tutte le aziende a crescere

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A seguire lrsquointervento della nostra Anna Maria Felici che ha focalizza-to lrsquoattenzione sul ruolo del PMI e sul-le attivitagrave del Chapter portando esempi di come la cultura del Project Management vada ben oltre la mera realizzazione di un diagramma di Gantt parlando di ProjectProgram e Portfolio Management e della vision PMI e ISO sul futuro della disciplina Essere Project Manager richiede grandi abilitagrave comunicative e di rela-zione con tutte le funzioni tipicamente presenti allrsquointerno delle aziende stesse Fondamentale anche lrsquo impor-tanza delle certificazioni non solo come elemento culturale ma anche come abilitatore ad un professione sempre piugrave richiesta da qui ai pros-simi anni A seguire differenti tipologie di azien-de marchigiane hanno raccontato la loro esperienza di introduzione del Project Management In apertura lrsquointervento del Dott Ro-berto Pierdicca dottorando della Universitagrave Politecnica delle Marche che ha condiviso un caso di gestione progettuale allrsquointerno di un progetto

di ricerca internazionale con stake-holder distribuiti geograficamente in tutta Europa a seguire lrsquointervento di Francesco Paladino responsabile del sistema qualitagrave della Filippetti SpA che ha raccontato con grande entusiasmo come la qualitagrave aziendale abbia contribuito alla crescita della azienda in maniera esponenziale nel corso degli anni e di come il Project Management sia strettamente colle-gato alla gestione della qualitagrave azien-dale aggiungendo valore ed innova-zione Giorgio Ferretti IT Manager di Schnell SpA ha esposto le moti-vazioni che hanno portato alla ado-zione degli standard del PMI per ge-stire progetti sempre piugrave complessi ed in ambito internazionale in un contesto dove metodologie di Project Management tradizionali e agile viaggiano in totale sinergia fra loro A conclusione dellrsquoevento la societagrave Emmedata Srl leader di soluzioni software ERP e gestione del ciclo di produzione nel campo del fashion attraverso un doppio intervento di Andrea Bucciarelli e Luigi Scocco ha esposto come il Project Manage-

ment sia diventato allrsquointerno della societagrave un metodo il metodo Em-medata Tale metodo crea un iter di gestione dei progetti che inizia dal Business Case fino al collaudo della soluzione ldquoNoi del Comitato Marche del PMI siamo certi che il nostro territorio sia terreno fertile per promuovere una cultura che rappresenta la nostra pro-fessione e che questa sia una mis-sion che porteragrave il nostro gruppo ad avere sempre piugrave adesioni e momenti di confrontordquo

Maria Boschetti e Anna Maria Felici

E questo in fondo egrave e saragrave sempre lo spirito di tutte le persone che com-pongono la grande famiglia dei soci del PMI

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Green Economy e Sociale 3deg TampPM ndash 17 Giugno 2016 allrsquoUniversitagrave Roma Tre A Roma nel luglio dellrsquoanno che pro-babilmente si confermeragrave il piugrave caldo del secolo presso la facoltagrave di Eco-nomia dellrsquoUniversitagrave di Roma Tre si egrave svolto il 3deg Meeting del PMI Central Italy Chapter dedicato al tema ldquoGreen Economy e Socialeldquo in cui si egrave discusso sui principi di sostenibilitagrave ambientale e sociale oltre che eco-nomica di ogni iniziativa come valori fondanti e strategie per realizzare un mondo migliore

Andrea Di Ciograve responsabile del nostro Comitato Sociale e Sostenibile

Dopo una breve introduzione sui temi della giornata di Andrea Di Ciograve in qualitagrave di Responsabile del Comitato Sociale e Sostenibile del PMI Central Chapter la parola egrave al Presidente del Chapter Sergio Gerosa che ha fatto il punto della situazione con lrsquo aggior-namento degli ultimi dati che eviden-ziano il trend positivo di crescita del Chapter Grande risalto egrave stato inoltre dato allrsquoevento per il ventesimo anni-versario del Chapter che si svolgeragrave presso il Centro Congressi Frentani il prossimo 6-7 Ottobre menzionando anche la sempre piugrave stretta collabo-razione fra i tre Chapter e il cambia-mento del nome del nostro Chapter di cui vi abbiamo parlato piugrave estesa-mente allrsquoinizio della newsletter La parola egrave tornata poi a Andrea Di Ciograve che egrave entrato nel vivo della gior-nata introducendo i principi fondanti della Sostenibilitagrave per cui le azioni di oggi devono preservare lrsquoequilibrio del ldquocapitale naturalerdquo anche per le generazioni future

Al contrario i disastri naturali e socia-li del climate change che ha origine antropiche rendono evidente che questrsquoequilibrio si sta modificando in modo irreversibile Dopo un accenno al Summit dellrsquoOnu ed i nuovi obiettivi di Sostenibilitagrave al 2030 (SDG) si so-no illustrati i principali contenuti della conferenza di Parigi COP21 in cui si egrave posto il target di contenimento della temperatura entro i 2degC e le neces-sarie modifiche ad incremento dei

target del pacchet-to climaenergia dellrsquoUE per elabo-rare una nuova Strategia Energeti-ca Nazionale fino al 2030 Delle pos-sibili strategie per il go-green come le energie rinnovabili lrsquoe-mobility le agro-energie la circular economy si egrave descritta la po-

tenzialitagrave dellrsquoEfficienza

Energetica con un focus nei settori del terziario della grande distribuzio-ne organizzata e del settore alber-ghiero fornendo unrsquo analisi del mer-cato in termini di volumi di investi-mento (Capex) tipologie di tecnolo-gia adottate (LED cogenerazione ecc) per conseguire i risparmi nei consumi energetici ed i connessi guadagni sul conto economico (Opex) Infine viene descritto un inte-ressante approfondimento su un tipo di contratto utilizzato per la realizza-zione e finanziamento di progetti di efficientamento energetico definito Energy Performance Contract (EPC) accordo tramite il quale si sono effi-cientati 50 punti vendita Bricocenter Lrsquointervento si conclude con una de-scrizione delle opportunitagrave e conve-nienze di azioni go-green e interventi di efficientamento energetico nel set-tore alberghiero sulla linea di quanto avviato da alcuni grandi gruppi (NH Hotel Starwood ed altri) A questo punto come da programma ha preso la parola Luigi Gitto diretto-re del Settore Power amp Energy di

DBA Progetti SpA che dopo aver descritto le attivitagrave della sua azienda che opera in 7 paesi in molti ambiti dellrsquoIngegneria ha fornito i dettagli di un intervento per la riduzione dei consumi energetici in un data center di unrsquoaffermata TelCo

Luigi Gitto

La presentazione ha illustrato una simulazione grafica della distribuzio-ne dei flussi drsquoaria in un data center ottenute con un singolare strumento il balometro che rileva portata tem-peratura ed umiditagrave dei flussi drsquoaria e che tramite analisi termografiche ca-ratterizzate da esaustivi quanto ac-cattivanti effetti visivi permette lo studio di dettaglio delle zone di aria fredda e calda evitando miscelazioni inefficienti ed ottimizzando il lay-out della sala ed il free cooling ciograve a dire lrsquoareazione naturale A seguire egrave sta-to presentato un case study di un audit energetica di un data center illustrando la metodologia per la ridu-zione del Power Usage Effectiveness (PUE) e lrsquoattivitagrave di Business Analy-sis illustrando come best practice la modalitagrave di individuazione del miglior investimento in uno o piugrave interventi di efficientamento energetico sui cui risultati incide fortemente la tempera-tura prescelta di set point della sala richiesta dagli apparati Molto inte-ressante egrave la descrizione di una ma-trice decisionale in cui su un portafo-glio di interventi possibili su Impianti di raffreddamento Building Manage-ment System (BMS) ed altre diffe-renti tecnologie stimati oltre una de-cina e di un mix di relative aggrega-zioni viene fornito un metodo di se-lezione del miglior investimento sulla base dei parametri finanziari tipici (IRR VAN payback) associati a cia-scuno scenario a supporto delle

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scelte di investimento concordate con il cliente

Maurizio Bufalini

Dopo il networking break egrave stata la volta di Maurizio Bufalini Direttore Generale Aggiunto TELT (Tunnel Euralpin Lyon Turin) che ha argo-mentato sulla sostenibilitagrave nelle gran-di opere descrivendo in modo molto preciso e dettagliato il progetto della UE per il completamento del 3deg Cor-ridoio Europeo ferroviario che uniragrave le principali aree metropolitane gli hub e i porti di Spagna Francia ed Italia verso est superando le barriere delle Alpi e dei Pirenei lungo un per-corso di 3000 km di strada ferrata Lo scambio import-export dellrsquoItalia verso i paesi del nord (Francia In-ghilterra) egrave pari al 40 del totale na-zionale da ciograve si evince che la do-manda esiste ma non viene intercet-tata dato che le infrastrutture attuali sono le stesse da 140 anni peraltro i traffici verso la Francia sono per la quasi totalitagrave su strada ad alto inqui-namento ambientale Il progetto della TELT con il collegamento della Tori-no-Lione aumenta lrsquoefficacia e lrsquoefficienza delle infrastrutture di tra-sporto della tratta e favorendo il pas-saggio modale dalla strada alla ferro-via riduce lrsquoimpatto ambientale evi-tando lrsquoemissione di CO2 pari ad una cittagrave di 300000 abitanti allrsquoanno oltre alla conseguente riduzione dellrsquo inqui-namento da polveri sottili Il respon-sabile che aveva inizialmente dichia-rato che avrebbe fatto una presenta-zione asettica dellrsquoargomento limitan-dosi agli aspetti tecnici onde evitare derive di tipo ideologico ha dovuto comunque illustrare al pubblico la storia dellrsquoapprovazione del progetto e le criticitagrave per un PM di gestire gli stakeholder a partire dalle iniziali pro-teste riportando una slide sui Black Blocks che ha sollevato alcune sin-gole reazioni da parte del pubblico Ersquo stata cosigrave lrsquooccasione per com-prendere che lrsquoapprovazione del pro-

getto in Francia egrave avvenuta tramite un deacutebat publique procedura ammi-nistrativa consolidata di coinvolgi-mento del territorio nella definizione delle caratteristiche dellrsquoopera e che non ha generato le stesse reazioni di opposizione avvenute in Italia dove per risolverle egrave stato successiva-mente costituito un tavolo politico e un Osservatorio Tecnico Tali organismi coinvolgendo le co-munitagrave locali hanno svolto 240 riu-nioni dal 2006 centinaia di audizioni di esperti tanto da portare ad un progetto definitivo come undicesima variante del layout del percorso nella Val di Susa La Torino-Lione egrave cosigrave un caso di studio di inserimento di una grande opera infrastrutturale nel contesto sociale ambientale di un territorio favorendone politiche ed azioni di sviluppo dello stesso TELT egrave stata accettata dal Global Compact dellrsquoONU associazione di 4000 im-prese con il comune obiettivo di crea-re unrsquoeconomia globale sostenibile attraverso la tutela dellrsquoambiente e la lotta alla criminalitagrave A riguardo pri-mo caso in Europa le procedure an-timafia ed anticorruzione sono appli-cate a prescindere dalla nazionalitagrave dei cantieri e le aziende assegnata-rie dei lavori dovranno rispettare i dieci punti del Global Compact

Emanuele Plata

Il successivo intervento ha visto Emanuele Plata Presidente della Planet Life Economy Foundation (on-lus) presentare con grande enfasi e catturando lrsquointeresse della platea i principi naturali che ispirano la vita e la sua organizzazione sociale e so-stenibile Ersquo necessario lrsquoavvio di un nuovo ri-nascimento dellrsquoeconomia e cambia-re il paradigma attuale pena la scomparsa del genere umano od una sua degradazione ad un livello inferiore cosigrave come previsto sin al 1972 dal Club di Roma Lrsquoeconomia sostenibile nella visione discussa partendo da unrsquoanalisi dei beni e dei

bisogni trova la soluzione in un equi-librio per lrsquouomo tra bisogni materiali ed immateriali e lrsquoazienda locale ra-dicata nel territorio egrave lrsquoattore principa-le del cambiamento in un approccio ldquodal piccolo al granderdquo Lrsquoimpresa ap-plica un nuovo schema di valori di sostenibilitagrave ambientale sociale ed economica la cui direzione egrave orienta-ta al benessere ed il modello sociale che ne consegue osserva processi bio-imitativi simili a quelli della natu-ra a ciclo chiuso Ersquo unrsquoarmonia in cui in ogni ambito il rifiuto non egrave mai uno spreco ma sempre utile ad un equili-brio complessivo del ldquosistema natura-lerdquo La creazione di valore aggiunto dellrsquoimpresa viene ripartita tra gli stakeholder collaboratori clienti for-nitori diretti e di filiera comunitagrave e azionisti Il posizionamento strategico dellrsquoimpresa avviene tramite lrsquoinvesti-mento nel ldquopatrimonio intangibilerdquo (etica cultura la forza del sapere formazione bio-imitazione raccordo con i soggetti interessati) che ne va-lorizzano il marchio e il radicamento nel territorio a proprio beneficio del benessere della comunitagrave e dei sin-goli realizzando cosigrave la vision di PLEF

Ulla Mauno

Dopo il pranzo e stata la volta di Ulla Mauno project planner finlandese di Carbonsink che ha illustrato un me-todo di finanziamento di progetti per lo sviluppo sostenibile in Africa e nel sud del mondo tramite il meccani-smo della carbon finance la cui finali-tagrave egrave la vendita sul mercato di titoli de-finiti ldquocrediti di Carboniordquo (EU-ETS) La riduzione delle emissioni di pro-getti di efficienza energetica come la sostituzione di caldaie in 4000 fami-glie in Mozambico viene certificata tramite modalitagrave consolidate da istituti internazionali Tali titoli vengono ac-quistati sul mercato finanziario da soggetti obbligati o volontari e con trattative bilaterali Lrsquoobiettivo egrave di ri-spettare i vincoli del pacchetto UE

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ldquoClima Energiardquo di riduzione di CO2 o per le aziende di realiz-zare in modo volontario i propri obiettivi di posizionamento strategico di impresa go-green dichiarando le proprie attivitagrave carbon neutral La valutazione delle effettive esigenze di unrsquoimpresa avviene tramite uno studio preliminare della carbon footprint del processo produttivo ciograve a dire dellrsquoimpronta ecologica misu-rata tramite il calcolo delle emissioni equivalenti di CO2

Anna Maria Felici

A seguire egrave stata Anna Maria Felici Past President e nuovo Liaison del PMI Educational Foundation a presentare al pubblico lrsquoopportunitagrave di finan-ziamento di progetti di forma-zione di Project Management a partire dalle scuole in Italia grazie ad i fondi resi disponibili dal PMIEFreg Dopo di lei ha preso la parola il dott Salvatore Carbone che ha presentato lrsquoAssociazione Italiana dei Progettisti Sociali (APIS) e ha evidenziato le dif-ferenze tra la gestione dei pro-getti in una azienda privata e quelli gestiti da entitagrave che ope-rano nel sociale dove il suc-cesso non egrave misurabile solo con i parametri di rispetto dei tempi e dei costi

Salvatore Carbone

Infine Andrea Stacchiero re-sponsabile di Policy e Advoca-

cy della Federazione di Organi-smi di Volontariato Internazionale (FOCSIV) ha illustrato con ulte-riore ottica i principali avvenimenti del 2015 anno storico per lrsquoambiente e per la cooperazione internazionale con la definizione dei 17 SDG dellrsquoONU e ha pre-sentato lrsquoenciclica ecologica ldquoLaudato Sigraverdquo e i programmi ed azioni ad esso ispirati Ha evi-denziato le difficoltagrave di attuazione dellrsquoenciclica nelle diocesi italia-ne e la situazione dei programmi di volontariato che riscuotono un forte successo nella societagrave civile con molti giovani disposti e can-didarsi ma che a causa di un de-ficit finanziario dovuto alla difficol-tagrave di erogazione di fondi lrsquoofferta di iniziative e volontari egrave maggiore della richiesta Interessante lrsquoaffermazione per cui la povertagrave che apparteneva solo al Terzo Mondo dove prima venivano convogliate la totalitagrave degli aiuti non egrave piugrave vera percheacute anche le societagrave opulente sono in una crisi oramai globale

Andrea Stocchiero

Tra le novitagrave delle modalitagrave di fi-nanziamento egrave il ruolo della Cas-sa Depositi e Prestiti in Italia che daragrave supporto ad iniziative di Cooperazione Internazionale svi-luppate in Partenariato Pubblico Privato (PPP) FOCSIV egrave inoltre impegnata nella difesa delle po-polazioni oppresse nei progetti ldquoi minerali dei conflittirdquo per una le-gislazione UE che ostacoli il commercio dei minerali estratti sotto il controllo di bande e signo-ri della guerra che sfruttano le popolazioni locali e le pongono in condizioni di schiavitugrave (come av-viene ad esempio in Congo) ed in altre operazione umanitarie per lrsquoaffermazione di principi etici fondanti un nuovo modello di svi-luppo economico sostenibile

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Managing Mega Project Challenges Evento Internazionale in collaborazione con LUISS B usiness School e Project Management Institute Roma 19-20 Maggio Il 19 maggio scorso presso la Luiss Business School si egrave tenuto un inte-ressante evento internazionale a late-re di una piugrave ampia due giorni di con-fronto di metodologie modelli ed esperienze nellrsquoambito della gestione di mega-project

Prof Andrea Prencipe (LBS)

Durante lrsquoevento che vedeva la par-tecipazione di un centinaio di perso-ne anche straniere sono stati affron-tati gli argomenti e gli aspetti piugrave for-temente legati a progetti di grandi dimensioni Il Lavori sono stati aperti dal Prof Andrea Prencipe docente di Inter-national Development and Quality Management alla LUISS Business School e coordinatore del seminario che ha presentato il keynote speaker della giornata Mark Thurston Re-gional Managing Director di CH2M

Mark Thurston

Nel suo intervento Thurston ha avuto modo di individuare alcuni fattori piugrave specificatamente attinenti i mega-project fattori di scala complessitagrave regulation politica e interfaccia Que-sto sulla base di una lunga esperien-za personale e con evidenza di quat-tro progetti di grandi dimensioni come i Giochi Olimpici di Londra del 2012 la realizzazione di un nuovo tratto fer-roviario nella zona sud est di Londra

(il progetto Crossrail) realizzazione di un tunnel di 25 km al di sotto del Tamigi (il progetto Tideway) realiz-zazione di unrsquo autostrada da Londra a Leeds e Manchester (Progetto High Speed 2)

La pianificazione di costruzione del progetto CrossRail

Mark Thurston ha inoltre esposto lrsquointeressante parallelo tra il concetto di ldquohomeostasisrdquo per un sistema vi-vente e la modellizzazione della ge-stione del setting di variabili tali da mantenere la stabilitagrave di un sistema complesso applicato allrsquoambito di gestione di grandi progetti Tale ar-gomento egrave stato fonte di un interes-sante dibattito con grande partecipa-zione dei presenti Ha poi esposto i fattori di maggiore influenza di pro-getti di grandi dimensioni suddivisi in 4 prospettive di maggiore impatto people and leadership governance and controls organization and cultu-re outside world

Prof Reymond Levitt

Lrsquoevento egrave stato chiuso dagli inter-venti di Reymond Levitt Professore di Ingegneria Civile e Ambientale alla Stanford University e Gernot Grab-her Professore di Economia alla HafenCity University di Amburgo e da una tavola rotonda coordinata da Andrea Prencipe della LUISS Busi-ness School

Lrsquoapprofondimento dei temi ha porta-to a focalizzare il dibattito successivo su argomenti legat al controllo del ri-schio allrsquoimportanza della definizione e comunicazione dello scope e alla disciplina necessaria a condurre con efficacia tali imprese

La tavola rotonda che ha concluso lrsquoevento

Come si diceva allrsquoinizio questo se-minario aperto a tutti i nostro soci grazie alla collaborazione con la LUISS Business School faceva parte di un piugrave ampio programma una se-rie di eventi annuali sponsorizzati dal Project Management Institute per fa-vorire lrsquoincontro tra le grandi Universi-tagrave Internazionali e le grandi aziende che utilizzano il Project Program Portfolio Management per la gestione dei mega-progetti Le due mezze giornate di lavori del ldquo4th International Mega-Projects Workshop Theory meets Practicerdquo si sono svolte questrsquoanno presso la LUISS Busi-ness School dopo che le precedenti tre edizioni erano state ospitate da rinomate universitagrave internazionali

Sergio Gerosa e il Prof Corrado Lo Storto (Univ Federico II di Napoli) durante i lavori

Per il PMI Central Italy Chapter erano stati invitati a partecipare a questo esclusivo consesso il Presidente Sergio Gerosa e la Past President Anna Maria Felici

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EMEA LIM amp Global Congress 2016 Si egrave svolta a Barcellona dal 6 allrsquo11 Maggio la ker messe EMEA il nostro Chapter era presente ad entrambi gli appu ntamentiLo scorso Maggio Barcellona (Spa-gna) egrave stata teatro della kermesse annuale del PMI EMEA (Europe Middle East and Africa) ospitando in successione i due piugrave importanti eventi a livello continentale

- Il Leadership Institute Meeting EMEA (6-8 Maggio)

- Il Global Congress EMEA (9-11 Maggio)

Una nutrita delegazione del nostro Chapter ha partecipato ad entrambi gli eventi con numerose presenta-zioni Nei giorni successive inoltre si sono tenute varie sessioni di Semi-narsWorld (che Roma aveva ospitato ad Aprile 2015)

EMEA Leadership Institute

Meeting

I numeri del LIM EMEA di Barcellona

Il Leadership Institute Meeting EMEA egrave la riunione annuale di tutti i leader (membri del board ma anche sem-plici volontari) dei Chapter EMEA Ci si incontra per ascoltare le ultime no-tizie e indicazioni da parte del board del Project Management Institute per seguire le presentazioni di grandi leader e keynote speaker di levatura mondiale ma soprattutto per confron-tarsi sulle best practice nella gestione delle nostre community locali

Il mega-annuncio dellrsquoEMEA 2017 a Roma

Questrsquoanno ad accogliere la rappre-sentativa del nostro Chapter compo-

sta da Sergio Gerosa Giancarlo Duranti Silvia Frigerio e Sergio Funtograve una gradita sorpresa (anche se la notizia era giagrave stata anticipata da qualche settimane al nostro Pre-sidente) il mega cartellone con lrsquoannuncio che il prossimo anno la kermesse PMI EMEA saragrave ospitata proprio dallrsquoItalia e in particolare da Roma

Foto di gruppo del team del nostro Chapter con Mark A Langley (Presidente PMI reg)

Unrsquooccasione irripetibile per il nostro Chapter e tutti i PM Italiani soprattut-to in considerazione dellrsquoaltro evento internazionale che il Chapter sta giagrave organizzando per il 6-7 Ottobre 2016 a Roma per festeggiare il nostro ven-tesimo anniversario Ma di questo vi abbiamo giagrave parlato nellrsquoarticolo a pag 3 di questa newsletter Proprio in vista di questi due eventi internazionali che vedranno Roma al centro dellrsquoattenzione la delegazione del Comitato Direttivo del Chapter ha lavorato alacremente durante il LIM EMEA di Barcellona per stabilire con-tatti con il Board del Project Mana-gement Institute (incontrando anche il Presidente del PMIreg Mark A Lan-gley e vari membri del Board PMIreg) cosigrave come per pubblicizzare lrsquoevento internazionale di Ottobre con i re-sponsabili dei Chapter EMEA che sono stati successivamente coinvolti (con grande successo) come Sup-porting Chapter dellrsquoevento Lrsquoiniziativa del nostro Chapter asso-lutamente innovativa in questo sen-so egrave stata accolta con grande inte-resse e simpatia dai colleghi degli al-tri Chapter cosigrave come la prospettiva

di poter venire a Roma per il prossi-mo Congresso EMEA del PMIreg

Il brindisi tra i tre Presidenti dei Chapter Italiani e il nostro Mentor Kris Troukens

Il LIM EMEA egrave stato inoltre lrsquo occasio-ne per consolidare il rapporto con la leadership degli altri Chapter Italiani tutti presenti allrsquoevento con un primo Memorandum of Understanding sot-toscritto dai tre Presidenti (Sergio Gerosa Stefano Setti e Giacomo Franco ) insieme ai rappresentanti del PMI EMEA (il nostro regional mentor Kris Troukens Lysan Drabon e Blanca Lalanda ) che egrave stato successivamente finalizzato nellrsquoaccordo strategico di cui vi ab-biamo parlato nellrsquoarticolo a pag 2 di questa newsletter) Il nostro Chapter ha portato al LIM anche in questa occasione un suo speaker il nostro Direttore dei Volon-tari Sergio Funtograve con un intervento dal titolo ldquoVolunteers a cast to con-quer How to involve and keep en-gaged chapter volunteersrdquo

Lrsquointervento di Sergio Funtograve

Lrsquointervento egrave stato molto apprezzato dalla folta platea presente nonostan-te fosse pianificato nellrsquoultimo slot prima della chiusura dellrsquoevento Tra gli interventi piugrave apprezzati degli altri oratori ricordiamo quelli introdut-tivi del Presidente PMIreg Mark A Langley che ha fornito una visione di dove stia andando il PMIreg e come intenda supportare sempre meglio i

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PM di tutto il mondo nella loro cresci-ta professionale e di Antonio Nieto Rodriguez molto coinvolgente e ba-sato sulla personale esperienza di PM tra tante difficoltagrave e grandi soddi-sfazioni professionali

Lo speech di Mark A Langley insieme a Antonio Nieto Rodriguez

Molto interessante e ldquomotivazionalerdquo anche lo speech del keynote speaker Reneacute Carayol dal titolo ldquoCollaboration is the new leadershiprdquo con degli spunti davvero interessanti in termini di applicazione della servant leader-ship

Lo speech di Mark A Langley insieme a Antonio Nieto Rodriguez

EMEA Global Congress AllrsquoEMEA Global Congress il nostro Chapter era presente con gli inter-venti di Marco Negri e Luca Romano oltre a quello del nostro Giancarlo Duranti Marco Negri (ANAS) ha presentato assieme a Mustafa Duumllgerler (Na-tional Bank of Abu Dhabi) un inter-vento sulle Lessons Learned dal tito-lo Lessons (really) Learned How to Retain Project Knowledge and Avoid Recurring Nightmares La presentazione egrave partita dallrsquo osser-vazione che sebbene la maggior parte delle aziende abbiano ormai istituzionalizzato il processo di identi-ficazione e documentazione delle lessons learned anche quando tali lezioni sono correttamente identifica-te e documentate spesso finiscono in un database o su una intranet che nessuno mai consulta (il cosiddetto buco nero delle lessons learned) impedendo alle aziende di imparare dallrsquoesperienza e rischiando di ripete-re gli errori giagrave commessi

Lrsquointervento di Marco Negri

Il processo tradizionale egrave quindi inef-ficace percheacute non riesce a incorpo-rare le lezioni nelle operations e so-prattutto percheacute non riesce a cambia-re migliorandolo il nostro modo di condurre i progetti Sono stati quindi analizzati i problemi piugrave comuni del processo di identifica-zione documentazione e comunica-zione delle lessons learned ed egrave sta-to proposto un approccio semplice ed efficace per incorporare le lezioni di-rettamente nei processi operativi del-le aziende In pratica al posto di documentare le lessons learned nella tradizionale forma testuale si suggerisce innanzi-tutto di classificarle sulla base dei de-liverable a cui si riferiscono (per esempio si dividono le lezioni che ri-guardano i Gantt dalle le lezioni rela-tive al budget oppure al ldquoPiano di ri-sposta ai rischirdquo ecc) e successi-vamente si propone di raccogliere le lezioni in delle checklist una per ogni tipologia di deliverable (quindi la checklist dei Gantt la checklist del budget la checklist del Piano di ri-sposta ai rischi ecc) In questo modo la conoscenza viene trasposta direttamente negli organi-zational process assets in una forma prontamente utilizzabile prima di ini-ziare a lavorare su uno specifico deli-verable per consultare tutte le lezioni apprese dallrsquoazienda sullrsquoargomento basteragrave aprire la relativa checklist Si potrebbe quindi dire che una les-son non egrave veramente ldquolearnedrdquo fine-chegrave non egrave stata incorporata in una checklist

Marco Negri e Giancarlo Duranti

Infine Luca Romano (Nexen) ha presentato ben due interventi il pri-mo insieme a Roberta Grimaldi e Francesco Saverio Colasuonno di INAIL dal titolo ldquoDemand manage-ment as a critical success factor in Portfolio Managementrdquo La trasfor-mazione digitale della Pubblica Am-ministrazione italiana caratterizzata da ritardi incertezze e resistenze al cambiamento puograve annoverare a pie-no titolo INAIL come caso di succes-so paradigmatico In questrsquoambito sulla base dellrsquoesperienza maturata presso la Direzione Centrale Orga-nizzazione Digitale egrave stata analizzata lrsquoimportanza della corretta gestione della fase di Demand durante il pro-cesso di Project Portfolio Manage-ment Il Demand Management infatti sostanziandosi nella raccolta e valu-tazione delle iniziative progettuali vecchie e nuove dellrsquoazienda egrave pro-pedeutico alla fase di definizione del-le prioritagrave e selezione delle iniziative influenzandone inevitabilmente la qualitagrave la durata e lrsquoefficacia Una corretta gestione della fase di de-mand durante la predisposizione del Portfolio progetti aziendale permette alle organizzazioni di indirizzare cor-rettamente le proprie azioni e di man-tenere uno stretto collegamento tra quello che viene attuato e la traietto-ria strategica complessiva

Luca Romano

Nel secondo intervento Luca Roma-no ha avuto il ruolo di moderatore di un panel dal titolo ldquoNext Generation Project Management Digitalization and Collaborationrdquo Questo ldquonuovordquo format del PMI aggrega speaker che hanno presentato idee simili in un unico evento durante il quale a valle della presentazione da parte dei panelist si apre una discussione con domande e risposte Lrsquooggetto come si desume dal titolo egrave stata la digita-lizzazione e la collaborazione in am-bito PM argomento peraltro abba-stanza in voga durante il Congresso a Barcellona

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Il nostro Chapter era presente anche hellip Grazie alle nostre convenzioni e ai volontari del C hapter abbiamo portato un porsquo di Project Management ad alt ri eventi La diffusione del Project Manage-ment passa attraverso la presenza a importanti seminari ed eventi Il no-stro Chapter ha partecipato negli ul-timi mesi ad alcuni eventi spesso or-ganizzati dalle associazioni con cui il PMI Central Italy Chapter ha siglato delle convenzioni di collaborazione proprio al fine di aumentare la cassa di risonanza del Project Management in Italia Una scelta che sta eviden-temente pagando visto il moltiplicarsi delle occasioni di interscambio cultu-rale che queste collaborazioni stanno generando

XVI Convegno Nazionale AIIC

Bari 7-9 Aprile

Il corso di Project Management

al Convegno Nazionale AIIC

Il Past President del Chapter Anna Maria Felici egrave intervenuta allrsquo As-semblea Generale conclusiva del XVI Convegno Nazionale dellrsquo Associazio-ne Italiana Ingegneri Clinici (AIIC) di cui fa parte anche il nostro Resp del Comitato Clinica Farmaceutica e Me-dicale Giulio Iachetti Ersquo stata lrsquo oc-casione per ribadire lrsquointeresse relati-vo al recente e rinnovato accordo tra il Chapter e AIIC e per rafforzare lrsquoimportanza delle conoscenze e dellrsquoapplicazione del Project Mana-gement in ambito Sanitario Anna Maria ha anche premiato i cinque componenti della squadra vincente La nostra Past President inoltre era giagrave intervenuta in qualitagrave di docente durante la prima giornata del Corso di Formazione sul Project Manage-ment che si prefiggeva lo scopo di fornire le basi di impostazione di un progetto con una metodologia struttu-rata di Project Management illu-strandone lrsquo intero ciclo di gestione e

gli strumenti di pianificazione e con-trollo Allrsquointerno del corso egrave stata da-ta una panoramica degli strumenti informatizzati piugrave utili in ambito di Project Management per lrsquoIngegnere Clinico dando evidenza di modalitagrave di impostazione dei tool informatizzati oggi disponibili In chiusura del Corso di Formazione egrave stato sviluppato infi-ne un partecipatissimo business ga-me con la partecipazione di ben set-te squadre che si sono confrontate su una simulazione in ambito healthca-re

Anna Maria Felici

Questo tipo di iniziative didattiche svolte in collaborazione con le nostre associazioni partner sono volte pro-prio a diffondere il Project Manage-ment allrsquointerno di contesti dove egrave necessario consolidarne la maturitagrave e saranno un campo dove il Chapter continueragrave ad impegnarsi nel prossi-mo futuro

Congresso Nazionale Astrofisica

Roma 2-6 Maggio Lo scorso 4 Maggio il Presidente del Chapter Sergio Gerosa ha tenuto un interessante intervento sulla ldquoComplessitagrave nel Project Manage-mentrdquo nellrsquoambito dei lavori del LX Congresso della Societagrave Astronomica Italiana che si egrave tenuto a Roma dal 2 al 6 Maggio nella prestigiosa sede del Centro Nazionale delle Ricerche (CNR) a Piazzale Aldo Moro a Roma La presentazione egrave stata incentrata sui risultati della ricerca svolta del Project Management Institute e pub-blicati sul numero de ldquoPulse of the Profession in depth reportrdquo dedicato al tema ldquoNavigating Complexityrdquo (di-sponibile per i soci sul sito del PMIreg

La locandina del LX Congresso della Societagrave Astronomica Italiana

Lo studio era volto ad individuare quali siano gli elementi che caratte-rizzano i best performer tra le varie organizzazioni che si confrontano con potafogli di progetti di grande complessitagrave come sono certamente quelli che riguardano la ricerca in campo astronomico ed astrofisico con budget di grandissime dimensio-ni in gioco

Sergio Gerosa al congresso della SAI

Lrsquooccasione di questo intervento egrave nata grazie alla collaborazione con Davide Fierro Resp Ufficio Centrale di Ingegneria dellrsquoIstituto Nazionale di Astro Fisica (INAF) organizzatore della giornata di lavori e nostro part-ner nellrsquoambito della collaborazione con AFCEA e INCOSE nellrsquoambito del Comitato Difesa Sicurezza e Spazio di cui vi parliamo anche

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nellrsquoarticolo sui nostri Comitati Setto-riali Con lui avevamo anche organiz-zato il Convegno dello scorso anno presso lrsquoOsservatorio di Monte Porzio Catone (vedi articolo a pag 13 del no 21 de ldquoIl Corriere del PMrdquo - Luglio 2015)

Davide Fierro organizzatore della giornata

Seminario SEDA 2016 Roma 10

Maggio Unrsquoatra associazione con cui abbia-mo stabilito rapporti di reciproco scambio culturale egrave il DSSEA (De-fense amp Security Software Engineers Association) il cui Segretario Gene-rale Brigadiere Angelo Messina era

stato nostro ospite al Pomeriggio allrsquoUniversitagrave tenutosi lo scorso Di-cembre (in cui si egrave parlato della matu-ritagrave del Project Management nel set-tore ICT) Il DSSEA ha organizza ogni anno un appuntamento internazionale su te-matiche ICT nel mondo delle Forze Armate e denominato SEDA (Soft-ware Engineering for Defense Appli-cations) giunto questrsquoanno alla quin-ta edizione tenutasi il 10 Maggio scorso presso la Scuola Trasporti e Materiali della Cecchignola a Roma in unrsquoaula gremita da moltissime per-sone A rappresentare il PMI Central Italy Chapter crsquoera Carmine Paragano Responsabile del Comitato ICT e or-ganizzatore di molti dei nostri Webi-nar che egrave intervenuto per condivide-re le metodologie di Project Mana-gement Agile e la loro applicazione in un settore cosigrave delicato come quello delle Forze Armate Lrsquointervento si egrave tenuto nel pomerig-gio in cui si sono affrontate con mag-gior approfondimento le tematiche

ldquoAgilirdquo Dopo unlsquointroduzione iniziale sulle diverse metodologie Agili ed i diversi campi di applicazione si egrave ap-profondito lrsquoapproccio proposto dal PMI con la sua certificazione PMI-ACP

Carmine Paragano al Congresso SEDA

Nellrsquoultima parte dellrsquointervento si so-no poi condivise anche con gli altri speaker le difficoltagrave nel gestire un progetto con metodologie innovative che richiedono un cambiamento nellrsquoapproccio al progetto da parte di tutti gli stakeholder coinvolti

20 Settembre 2016 dalle ore 930 alle ore 1330

Seminario in Azienda in collaborazione con INAIL

Dal Progetto alla Governance Quale futuro per la PA

Roma Sede Centrale INAIL ndash Piazzale Pastore 6 (EUR)

Lrsquoevento permette di maturare 3 PDUrsquos

Per informazioni wwwpmi-romeorg

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Goal-setting variabili e dimensioniLrsquoarma vincente per la definizione degli obiettivi di progettoIl nostro vivere quotidiano egrave carico di obiettivi che ci prefissiamo di rag-giungere dalla volontagrave di prenderci un caffegrave al bar preferito fino al rag-giungimento della tanto desiderata vacanza o al piugrave elevato scopo di ri-coprire un ruolo ambito allrsquointerno del gruppo di lavoro e di un Organizza-zione Tutti questi stimoli sociali nel momento in cui vengono traguardati diventano per noi fonte di beneficio percheacute ci infondono un forte senso di controllo degli eventi un alto grado di motivazione ed un buon livello di au-toefficacia percepita (quanto mi spe-rimento efficace in determinate situa-zioni Bandura 1986) Esistono una serie di variabili che in-cidono fortemente sulla nostra capa-citagrave di perseguire un obiettivo sia nel-la nostra vita privata sia nella nostra carriera professionale Ersquo necessario quindi tenere presenti questi fattori facendo una meta-analisi qualora sia possibile effettuarla dei potenziali ri-schi e delle risorse che abbiamo a disposizione per centrare a pieno lrsquoobiettivo Le teorie social-cognitive ci aiutano in tal senso (Caprara Cervone 2003) La teoria dellrsquoazione pianificata (Ajzen 1996) afferma che le nostre intenzioni riguardano lrsquoatteggiamento di una persona rispetto al mettere in atto un determinato comportamento la sua percezione della pressione so-ciale a mettere (o non mettere) in atto quel certo comportamento e il con-trollo percepito sul comportamento cioegrave la percezione di facilitagrave o difficol-tagrave ad eseguirlo Locke e Latham (1990) con la loro teoria degli obiettivi hanno identificato un insieme di dimensioni degli obiet-tivi (goal-setting) cioegrave dei modi in cui gli obiettivi di prestazione possono variare ed essere ben progettati in funzione dello scopo da perseguire e tenendo in grande considerazione le variabili individuali che permettono di raggiungerlo Il goal-setting egrave il livello dello scopo cioegrave il livello di sfida che le persone assumono nellrsquoesecuzione di un certo compito Gli obiettivi diffe-riscono per quantitagrave per difficoltagrave qualitativamente nel significato che rivestono per lrsquoindividuo per ampiez-

za (a breve o a lungo termine) e pos-sono essere ristretti o ampi se legati gerarchicamente

Dimensioni degli obiettivi Il goal-setting cioegrave la definizione degli obiettivi costituisce una determinante psicologica centrale nellrsquoautomotivazione al successo

Esiste in letteratura una forte relazio-ne positiva tra il livello di sfida dellrsquoobiettivo e il livello di successo nella prestazione Nella misura in cui le persone si ritengono impegnate nel raggiungimento dei loro scopi gli obiettivi maggiormente impegnativi stimolano piugrave elevati livelli di succes-so Ersquo evidente quindi che fornire al team obiettivi articolati rispetto ad obiettivi semplici o ad assenza di obiettivi permette la stimolazione di un maggior senso di motivazione Una seconda dimensione fondamen-tale oltre al coinvolgimento sugli obiettivi consiste nella specificitagrave di essi In alcune professioni o attivitagrave gli scopi da raggiungere possono es-sere impegnativi ma vaghi Gli obiet-tivi specifici rispetto ad obiettivi non specifici e generici (ldquofare del proprio megliordquo) contribuiscono maggiormen-te al miglioramento della prestazione (Locke et al 1981) Unrsquoultima di-mensione fondamentale per generare successo consiste nel programmare obiettivi prossimali piuttosto che di-stali percheacute vi egrave una tendenza natu-rale delle persone a suddividere i compiti distali in prossimali (Bandura e Schuck 1981) I benefici degli obiettivi prossimali richiedono ovvia-mente che lrsquoindividuo non perda natu-

ralmente di vista gli scopi a lungo termine Gli obiettivi prossimali hanno due effetti importanti sul sistema del seacute Il primo consiste nellrsquoaumentare lrsquoautoefficacia percepita iniziale Quando intraprendiamo un compito sostenere attivitagrave iniziali piugrave semplici faragrave sigrave che lrsquoobiettivo nellrsquoinsieme ri-sultati maggiormente gestibili nella sua totalitagrave I sotto-obiettivi se ben definiti migliorano le reazioni auto-valutative personali fornendo indica-tori sul progresso in atto Esistono inoltre moderatori degli ef-fetti del goal-setting il feedback e la complessitagrave del compito Un obiettivo impegnativo aumenta la motivazione solo quando il soggetto egrave in grado di monitorare le sue azioni traendo van-taggio dal feedback che riceve sul grado dei suoi progressi In assenza di feedback lrsquo assegna-zione di obiettivi impegnativi non au-menta in maniera affidabile la presta-zione Nel momento in cui il gruppo di lavoro riceve feedback espliciti su scopi ben definiti esso reagisce in maniera auto-valutativa rispetto i propri risultati analizza la sua effica-cia nella prestazione stabilisce obiet-tivi e standard specifici Ognuno di questi processi riferiti al singolo membro contribuiscono a generare la motivazione successiva Ecco che si innesca qui un meccani-smo benefico che si autoalimenta in cui i feedback il monitoraggio conti-nuo degli scopi prossimali raggiunti la definizione chiara dei compiti favo-risce un team consapevole della me-ta che sta perseguendo e del cammi-no che vede protagonisti tutti i parte-cipanti

Sperimentare efficacia Proviamo a questo punto ad attuare unrsquoulteriore precisazione per rendere la definizione dei nostri obiettivi vin-cente e fornire al gruppo di lavoro esperienze positive di successo che possano essere generalizzate e di-ventino punti di forza per il team nella sua totalitagrave Lrsquoindividuo possiede due strumenti per valutare seacute stesso da un lato ab-biamo lrsquoautostima che corrisponde al senso globale del proprio valore

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(Coopersmith 1967) mentre dallrsquo altro abbiamo lrsquoautoefficacia percepita che si riferisce ai giudizi che noi diamo rispetto alle nostre capacitagrave di ese-guire determinati corsi di azione in ambiti specifici Lrsquoautoefficacia per-cepita ha un forte valore predittivo del comportamento che il soggetto potragrave mettere in atto mentre lrsquoautostima predice le condotte piuttosto debol-mente (Leary 1995)

Lrsquoautoefficacia percepita egrave definita contestualmente legata cioegrave a parti-colari sfide o prove con cui lrsquoindividuo si sta confrontando Le valutazioni di autoefficacia percepita predicono non solo i livelli generali di successo ma anche gli esiti di successo e di falli-mento comportamentali degli atti sin-goli (Cervone 1985) Bandura (1997) definisce quattro processi tramite cui le convinzioni di efficacia incidono sugli esiti legati al compito Lrsquoautoefficacia influenza

- le decisioni su quali attivitagrave persegui-re Lrsquoindividuo si impegneragrave solo in attivitagrave in cui ritiene se stesso effica-ce ed eviteragrave compiti che ritiene di non riuscire a compiere

- lo sforzo e la persistenza nel compi-to chi dubita della propria efficacia tenderagrave a ridurre sforzi e a desiste-re

- le risposte al livello affettivo un ele-vato senso di efficacia favorisce mi-nori livelli di ansia nellrsquoaffrontare eventi potenzialmente minacciosi

- la qualitagrave delle prestazioni cognitive principalmente in attivitagrave in cui si ri-chiede unrsquoalta conoscenza del com-pito ed una formulazione di strate-gie un maggior livello di efficacia percepita facilita la produzione di so-luzioni in maniera piugrave analitica ed accresce la prestazione in compiti di memoria ad esempio stressanti (Berry et al 1989)

Tutte queste esperienze benefiche possono inoltre essere generalizza-te ad altre situazioni similari diven-tando un bagaglio positivo per lrsquointero gruppo di lavoro Lrsquoautoefficacia per-cepita permette di conseguenza lrsquoaccettazione delle sfide la persi-stenza nonostante le avversitagrave lrsquoesecuzione di complesse strategie cognitive lrsquoabbassamento del livello di ansia ed una maggiore tranquillitagrave che si associa alle difficoltagrave Aumentare le convinzioni di efficacia e di controllo egrave possibile Il modo piugrave affidabile per instillare fiducia nelle persone consiste nel fornire occasio-ni di esperienza diretta di successo (Bandura 1997 Williams 1995) Quando calibriamo gli obiettivi per il gruppo di lavoro avere una buona conoscenza delle risorse umane a nostra disposizione dei punti di forza e di debolezza di ogni membro per-metteragrave di formulare gli scopi secon-do i punti elencati in base alla teoria del goal-setting e cercheragrave di stimola-re un sempre crescente senso di sperimentazione efficace del proprio operare allrsquointerno del team

Conclusioni Tenere presente la strutturazione de-gli obiettivi tramite indicazioni del goal-setting e lrsquoesistenza del costrutto di autoefficacia percepita permette di fare una breve riflessione di autoana-lisi su come guidare al meglio il no-stro gruppo di progetto Le dimensio-ni dellrsquoobiettivo non si traducono di-rettamente in successo essi avranno effetti sulla prestazione che a sua volta favoriragrave un certo livello di cre-scente forza nel gruppo di maggiore sintonia e di ampia produttivitagrave

Annalisa Albergo Psicologa del Benessere nel Corso di Vita e Psico-terapeuta esperta in Valutazione Psicologica e Counselling Vanta esperienza decennale in ambito riabi-

litativo e di in-tervento psico-logico nel campo della disabilitagrave visiva presso il Cen-tro Regionale S Alessio Margherita di

Savoia per i Ciechi nel servizio do-miciliare e scolastico Si occupa di Formazione e Consulenza Aziendale Selezione ed Assessment Valuta-zione dei Profili nellrsquoarea Risorse Umane Ha svolto ricerca scientifica presso lrsquoIstituto di Ricerca e Cura a Carattere Scientifico Fondazione S Lucia su malattie genetiche rare in-fantili e survey presso lrsquoUniversitagrave degli Studi di Roma ldquoSapienzardquo Ersquo infine esperta in costruzione e som-ministrazione di test psicologici e proiettivi

La nostra Newsletter egrave

scritta quasi interamente dai membri del

PMI Rome-Italy Charter

Essa vuole essere infatti innanzitutto uno strumento di

collaborazione e scambio di informazioni allrsquo interno del Chapter

Se vuoi far parte anche tu della redazione del ldquoCorriere del PMrdquo

scrivici a

newsletterpmi-romeorg

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Come far crescere una piccola impresa Di Stefano Luisotti (Amministratore Delegato di Wel come Italia e nostro ospite nel recente evento sulla Leadership a Pisa)Lrsquoautore di questo libro Stefano Lui-sotti egrave un amico del nostro Chapter come AD di Welcome Italia ha ospi-tato lo scorso 30 Marzo il primo Se-minario in Azienda in Toscana E non lo ha solo ospitato ma egrave stato uno dei protagonisti dellrsquoevento stesso con un intervento sulla leadership molto apprezzato da tutti i parteci-panti

Lrsquointervento sulla leadership

di Stefano Luisotti AD di Welcome Italia

E proprio in occasione di quellrsquo even-to Luisotti ha voluto donare al Chap-ter una copia del suo libro ldquoCome far crescere una piccola impresardquo pub-blicato nella collana Trend di Franco Angeli Un libro che vuole essere un piccolo manuale da leggere tutto drsquoun fiato o a piccole dosi per coloro che non hanno mai tanto tempo da dedicare alla lettura (come dice lrsquoautore stesso basta un capitolo di poche pagine al mattino dopo il caf-fegrave) basato sulla sua esperienza sia professionale che personale (molti sono gli aneddoti familiari o della sua gioventugrave) Un libro la cui lettura scorre con leg-gerezza ma che lascia il segno e fa riflettere Basato su uno schema semplice ogni capitolo egrave composto da una frase celebre un breve aned-doto di vita vissuta (con i suoi suc-cessi e insuccessi) una breve con-clusione in calce al capitolo che ri-sponde alla domanda ldquoe quindirdquo Un libro per chi vuole fare lrsquo imprendi-tore che tuttavia merita una lettura attenta anche da parte di un Project

Manager Spesso infatti il successo dei nostri progetti nasce proprio dal considerarli ldquonostrirdquo e come una pic-cola ldquoimpresardquo familiare mettendoci quella passione e amor proprio che normalmente un imprenditore deve mettere nella propria piccola azienda Ma anche una certa vision e chiarez-za degli obiettivi che ci si pone Alla domanda sul percheacute molti im-prenditori non ce la fanno o molte aziende non riescono a ldquosfondarerdquo acquisendo dimensioni piugrave grandi nel loro sviluppo lrsquoautore si da una ri-sposta tanto semplice quanto vera ldquole piccole imprese rimangono picco-le percheacute i loro imprenditori si prefig-gono piccoli scopirdquo E ci vuole pertanto anche una bella dose di coraggio e responsabilitagrave Luisotti raccomanda infatti a chi ha deciso di far crescere la propria im-presa ldquohellip egrave venuto il momento di prelevare i vostri sogni nel cassetto metterli bene a fuoco e dichiararli apertamente dichiarare i propri sogni egrave una cosa pericolosa che espone allrsquoinsuccesso e alle critiche Ma quando i nostri sogni coinvolgono anche altre persone come nel caso della vostra azienda egrave inevitabilerdquo E chiarisce bene anche cosa si in-tenda per responsabilitagrave ldquorispondere delle proprie azioni e delle proprie decisioni Ogni volta che cerchiamo alibi scuse o colpevoli non facciamo altro che dichiarare agli altri la nostra incapacitagrave di assumere le nostre re-sponsabilitagraverdquo Per chi ha avuto modo di conoscerlo Stefano Luisotti egrave riuscito perfetta-mente nellrsquointento di travasare nelle pagine del suo libro le sue naturali doti di leadership la chiarezza di idee su come un imprenditore dovrebbe essere e agire la sua brillante aper-tura mentale verso chi nellrsquoazienda lavora per lui la passione e lrsquoamore per le sue ldquocreaturerdquo che siano lrsquoazienda che si egrave messa in piedi o la figlia che si sta crescendo (la piccola Sara che fa capolino nella copertina del libro lo ha illustrato con i suoi di-

segni di bambina ed egrave protagonista inconsapevole di uno dei racconti piugrave toccanti del libro non a caso quello che illustra il concetto di responsabili-tagrave che abbiamo riportato piugrave sopra)

La copertina del libro (Ed Franco Angeli)

Ebbene si il libro di Stefano Luisotti ci egrave proprio piaciuto E come tutti i libri belli quando si arriva alle fine si vor-rebbe che ci fossero degli altri capitoli per continuare a leggerlo Ma la bel-lezza del libro forse sta proprio in questo saper concentrare in un cen-tinaio di pagine tanta esperienza e un porsquo di saggezza Chissagrave magari dopo questo incontro con il PMI Central Italy Chapter tra qualche anno potragrave scrivere un nuo-vo manuale hellip su come essere e fare il Project Manager Per la cronaca Lrsquoautore prevede an-che una ldquoassicurazionerdquo sul proprio libro Se lo comprate e non lo riuscite a finire lo potete rimandare allrsquoautore che ve lo rimborseragrave Ma non spera-teci troppo percheacute saragrave molto difficile che questo accada Un grande in bocca al lupo a Stefano Luisotti e ai suoi colleghi (come lui ama chiamare i propri dipendenti o collaboratori) per il successo della propria ldquoimpresardquo Editore Franco Angeli Pagine 136 Prezzo di Copertina euro 950

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Alessio Puccinelli hellip Unplugged Sono padre felice di tre figli maschi nati da una moglie paziente che incautamente incoraggia (e a volte sopporta) le mie tante iniziative Ho la fortuna di abitare in un piccolo angolo di paradiso sulle colline della Versilia con vista mare su tutto lrsquoarcipelago fino alla Corsica Saragrave percheacute ci sono nato ma egrave un posto magi-co le Alpi Apuane le spiagge della Ver-silia il lago di Massaciuccoli la Pineta di Levante ecchellip posti fantastici a pochi chilometri da casa mi rigenera e mi ripa-ga di tanti chilometri macinati ogni gior-no per andare al lavoro Ho iniziato a lavorare molto presto e mi sono occupato un porsquo di tutto edilizia manifattura restauri ecc poi ho iniziato a lavorare come Perito ed infine come Ingegnere delle Telecomunicazioni Ed egrave proprio come Ingegnere in IDS che ho iniziato a gestire progetti internazionali nel campo navale ed a scontrarmi con realtagrave del calibro della Raytheon verso le quali mi sentivo inadeguato rispetto al compito che mi era stato affidato dovevo preparare stati di avanzamento mensili basati sullrsquoEarned Value Master Plan Integrated Master Schedule ecc cose che quindici anni fa non erano proprio allrsquoordine del giorno nella campagna pi-sanahellip Allora mi sono rimboccato le ma-niche ed ho iniziato a studiare Project Management prendendoci sempre piugrave

gusto iniziando un percorso che non avrei piugrave abbandonato

Se lrsquoincontro con il Project Management egrave stato amore a prima vista quello con il Chapter egrave stata una vera e propria folgo-razione Tutto egrave nato dal Corso di Alta Formazione in Project Program e Portfo-lio Management che il Chapter ha orga-nizzato in collaborazione con la Sapienza e che IDS ha generosamente finanziato Al corso ho conosciuto persone fantasti-che sia umanamente che professional-mente ma soprattutto ho conosciuto An-na Maria Felici che mi ha proposto di ldquodare una manordquo in Toscana e cosigrave sono diventato responsabile per lrsquoarea Toscana Nord-Ovest titolo che mi spalanca le porte nelle aziende ed organizzazioni a cui mi presento per proporre varie colla-borazioni Sono orgoglioso di far parte del PMI ed amo profondamente entrare

in contatto con le realtagrave della mia zona Purtroppo la distanza da Roma mi impe-disce di frequentare i tanti eventi orga-nizzati nella capitale per questo farograve del mio meglio per organizzare eventi in To-scana Con tre figli piccoli un cane un lavoro lontano (ma tutto egrave relativo) un orto e una casa da mantenere il cosiddetto ldquotempo liberordquo egrave praticamente inesisten-te Allora ascolto audiolibri mentre guido e la mia palestra egrave un orto dove faccio crescere verdure saporite certo non ho i bicipiti di uno sportivo ma egrave unrsquoattivitagrave che riusciamo a fare tutti quanti insieme appassionatamente un modo piacevole per stare allrsquoaria aperta e che mi tiene in forma Anche percheacute ne ho davvero bi-sogno e non solo per la vita sedentaria ma soprattutto percheacute ho una grande pas-sione per il cibo e il buon vino Amo cu-cinare e il modo in cui lo faccio mi rap-presenta in pieno ho bisogno di speri-mentare e quando una ricetta ha raggiun-to alti livelli di gradimento (a giudizio di amici e familiari) devo trovarne subito una nuova da sperimentare La foto egrave di dieci anni fa (non ho Photo-shop per ritoccarne una piugrave recente)

Alessio

14 Ottobre 2016 SAVE THE DATE

Seminario in Azienda

in collaborazione con ABBANOA

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il PMO nelle aziende di servizi pubblici

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LUGLIO 2016 Numero 25

Andrew ChiesahellipUnplugged ldquoCulturalmente schizofrenicordquo hellip quel-la che egrave nata come battuta da usare su Twitter egrave diventato un mantra per provare a spiegare chi sono Nato a New York da madre americana e padre italiano fin da piccolo la diver-sitagrave culturale egrave parte del mio quoti-diano Dopo un primo periodo in cui ci dividiamo tra lrsquoItalia e gli Stati Uniti nel 1965 ci trasferiamo prima in Ar-gentina per poi approdare in Messi-co dove dovevamo rimanere per 4 anni oggi i miei genitori continuano a risiedere a Cittagrave del Messico In que-sti anni si aggiunge un altro mattone alla diversitagrave culturale con mio fratel-lo e sorella lo spagnolo e la cultura messicana diventano una parte del nostro quotidiano Finito il liceo con lrsquointenzione di se-guire biologia marina allrsquouniversitagrave ottengo un lavoro estivo presso un laboratorio di ricerca americano qui ho il mio primo vero contattato con lrsquoinformatica Colpo di fulmine Da ligrave passo tutte le estati in Olivetti Messi-co prima come programmatore poi come analista junior mentre allrsquo uni-versitagrave finisco una laurea in Econo-mia e Commercio Laureato inizio a lavorare a tempo pieno con Olivetti Messico ma solo poco anni dopo sono obbligato a cer-care una nuova alternativa quando il Paese precipita in un crollo che fa chiudere molte delle industrie Basti un ricordo una sera vado a letto con la benzina che costava poco piugrave di 1

pesos al litro ed al risveglio lrsquo indo-mani mattina era salita al 10 pesos al litro

Si dice ldquonon tutti i mali vengono per nuocererdquo la chiusura di Olivetti Mes-sico mi apre la porta per una trasferta presso Olivetti Francia Cinque anni intensi in cui ho imparato tanto mi sono divertito tanto e ho lasciato nel-la Ville Lumiegravere un pezzo del mio cuore Con Olivetti France comincia-no i miei primi passi come Project Manager nella migliore delle tradi-zioni come membro junior di un team per il rifacimento dellinfrastruttura in-formatica degli sportelli del Creacutedit Lyonnais Poi lrsquoItalia dapprima Ivrea poi Milano per approdare nel 1990 a Roma A ogni passaggio un altalena tra Pro-duct e Project Management con questrsquoultimo che diventa sempre di piugrave il mio mestiere A Roma conosco mia moglie una espatriata fiorentina (e continua la diversitagrave culturale) e

nascono prima Martina e poi Agosti-no In questi anni seguo progetti sia drsquoinformatica (Progetto Sigfried per lrsquoINAIL e OASIS-2 con fondi Esprit dellrsquoUnione Europea) che di comuni-cazione (gestione dei trade show per i settori specializzati dellrsquoOlivetti) af-finando le mie conoscenze della ge-stione progetti Finalmente nel 2011 faccio la certificazione PMP e con-fesso che sono moderatamente fiero di averlo passato al primo colpo piugrave di 30 anni dopo il mio ultimo esame universitario Oggi sono il Technical PMO per lrsquoecosistema dei progetti del sito corporate di Telecom Italia Tra le mie passioni non vi stupiragrave a questo punto ci siano i viaggi in ogni loro forma hobby facile da alimenta-re con la famiglia sparsa per il mon-do Di recente ho iniziato a giocare a pallacanestro come risultato di aver seguito i miei figli per anni nelle loro partite Da sempre la fantascienza il fantasy e il fai-da-te uno dei modi migliori per riprendere contatto con il ldquomondo verordquo Per citare Mark Twain ldquoIl viaggio egrave fatale per i pregiudizi il bigottismo e la ristrettezza mentalerdquo oppure SantrsquoAgostino ldquoIl mondo egrave un libro e chi non viaggia ne conosce solo una paginardquo Di una cosa sono certo viaggiare conoscere assaggiare queste sono le cose che arricchisco-no

Andrew

Segreteria Organizzativa

Telefono 06 92946741 E-mail segreteriapmi-romeorg Sito Web wwwpmi-romeorg

Comitato di Redazione de ldquo Il Corriere del PM rdquo

E-mail newsletterpmi-romeorg

COMITATO DIRETTIVO del CHAPTER

Presidente Sergio Gerosa

Sviluppo Professionale Giancarlo Duranti

Organizzazione Interna Danilo Scalmani Marketing Silvia Frigerio Formazione Emanuela De Fazio Membership Antonietta Fiorentino Volontari Sergio Funtograve Tesoreria Antonio Leone

COMITATO DI REDAZIONE della NEWSLETTER

Responsabile Sergio GEROSA

Angela ALLEVI Roberto ASCIONE Raffaele AVELLA Lo renzo CAPANNA

Maria Natalia CARDULLO Domenico CASTALDO Emanuela DE FAZIO

Giancarlo DURANTI Pasquale DURSO Anna Maria FELI CI Alessandra FILIPPETTI

Orlando LIO Vito MADAIO Carmine PARAGANO Cristin a PATERNOSTER Luca ROMANO Roberto TARASCHI

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LUGLIO 2016 Numero 25

Accordo strategico tra i Chapter Italiani nasce il PMI Central Italy Chapter Quello che vogliamo fare per il Project Management in ItaliaAlla fine di Giugno i tre Chapter Ita-liani del Project Management Institute (PMIreg) hanno firmato un accordo strategico per garantire una sempre maggiore collaborazione a livello na-zionale e una capillare presenza sul territorio Per molti aspetti rappresen-ta un momento ldquostoricordquo per il Project Management e il PMIreg in Italia

Una ripartizione piugrave chiara e

semplice su base regionale Tale accordo stipulato sotto lrsquoegida del PMIreg EMEA prevede una capilla-re copertura del territorio nazionale Al PMI Rome Italy Chapter che prende contestualmente la denomi-nazione di PMI Central Italy Chapter egrave affidato tutto il Centro Italia Lazio Abruzzo Sardegna Toscana Mar-che e Umbria Al PMI Northern Italy Chapter sono affidate le regioni del Nord Italia Piemonte Liguria Lombardia Valle DrsquoAosta Veneto Friuli Venezia Giu-lia Trentino Alto Adige ed Emilia Romagna E infine al PMI Southern Italy Chap-ter egrave affidato il Sud del paese Cam-pania Molise Puglia Basilicata Ca-labria e Sicilia Unrsquoazione volta a garantire alla community PMIreg sempre piugrave oppor-tunitagrave formative ed eventi professio-nali sullrsquointero territorio nazionale (nelle grandi cittagrave come in provincia) Il nostro Chapter cresce e si rinnova per rispondere ad una esigenza di maggiore rappresentativitagrave del Cen-tro Italia su cui il Chapter egrave andato progressivamente ri-focalizzando le proprie attivitagrave con una serie di attivi-tagrave organizzate negli ultimi mesi Lrsquoimpegno egrave quello di riuscire a svi-luppare una cultura di Project Mana-gement anche su base locale regio-ne per regione andando incontro alle specifiche esigenze delle varie aree (in funzione delle loro specificitagrave eco-nomico-sociali) e sviluppando com-munity locali di soci e volontari che

diventino essi stessi artefici di tale sviluppo

Cambia il nostro brand Il cambio del nome e del logo e il po-tenziamento dei branch regionali del Chapter (uno per ogni regione rap-presentata) che saranno sanciti e regolati in un nuovo Statuto da ap-provare nel nostro prossimo Annual General Meeting vanno esattamente in questa direzione Rimarragrave nel nostro logo il simbolo ldquostoricordquo del Colosseo che ha ac-compagnato i nostri primi 20 anni di attivitagrave e che caratterizza anche lrsquoimmagine scelta per lrsquoevento inter-nazionale del 6-7 Ottobre Un ele-mento di continuitagrave per confermare unrsquoidentitagrave che in questi ultimi anni ci ha portato a crescere sia in termini di soci che di interesse e riconoscimen-to da parte delle istituzioni delle grandi e piccole aziende e dei partner che ci stanno accompagnando in questi anni con il loro sostegno Ma quella piccola parola che cambia sotto al nostro simbolo ldquoCentral Italyrdquo al posto del richiamo alla nostra capi-tale significa invece una nuova vi-sion piugrave ldquoinclusivardquo verso i colleghi PM del Centro Italia dove crediamo sia possibile oltrecheacute auspicabile una grande crescita nei prossimi an-ni

Un accordo ldquofederativordquo E lrsquoaccordo prevede soprattutto una maggiore collegialitagrave su tutte le tema-tiche a valenza nazionale

bull dal riconoscimento del Project Ma-nagement come disciplina Univer-sitaria alla sua capillare diffusione nel nostro paese

bull dal riconoscimento del fondamen-tale ruolo del Project Manager per la crescita delle nostre aziende e dellrsquointero sistema paese alle te-matiche relative alle certificazioni internazionali

bull dalla collaborazione integrata con altre associazioni professionali al

rapporto con i Registered Educa-tion Provider (REPreg)

bull dalla collaborazione con le grandi aziende alla rappresentanza nelle istituzioni e nella politica italiana

bull e tanto altro ancora hellip

I Chapter Italiani costituiranno a tal fine una vera e propria ldquofederazionerdquo per garantire il massimo coordina-mento operativo e unrsquoefficace azione divulgativa a livello nazionale a be-neficio di tutti i soci Italiani del PMIreg Daranno inoltre vita ad eventi a carat-tere nazionale gruppi di lavoro per la diffusione ed il riconoscimento del Project Management e un sempre piugrave attivo supporto verso i nostri PMPreg (e altri professional certificati) E a rappresentare questo spirito co-mune i tre Chapter avranno anche un brand per le iniziative congiunte

Il nuovo brand dei tre Chapter Italiani

Rimarragrave tuttavia una piena autonomia dei Chapter per quanto riguarda lrsquoazione locale a livello regionale e provinciale e una chiara identifica-zione degli stessi a livello EMEA Un elemento da evidenziare egrave che la community dei tre Chapter Italiani rappresenta giagrave oggi con i suoi 3341 soci (dati a fine Maggio 2016) la se-conda realtagrave nazionale in Europa (dietro solo alla Francia 4280 soci e davanti al Regno Unito 3308 soci alla Germania 3248 soci e alla Spa-gna 2388 soci) Ma lrsquoaspirazione egrave quella di crescere insieme per diven-tare al piugrave presto leader in Europa e tra le piugrave numerose al mondo E que-sto egrave oggi un traguardo piugrave vicino grazie a questo accordo di collabora-zione

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Eventi internazionali a Roma una straordinaria occasione Evento Internazionale per il 20deg Anniversario a Ott obre 2016 ed EMEA LIM e Global Congress ad Aprile-Maggio 2017 6-7 Ottobre 2016 ndash Evento Inter-

nazionale per il 20deg Anniversario A metagrave dello scorso anno pensando a come celebrare il nostro 20deg anni-versario abbiamo cominciato a ra-gionare su un evento che fosse ldquodi-versordquo da quelli che normalmente of-friamo (in numero anche ragguarde-vole) ai nostri soci e ai tanti appas-sionati di Project Management in Ita-lia Un evento che fosse anche unrsquooccasione per tutti coloro che non hanno la possibilitagrave di partecipare ai grandi eventi internazionali del PMIreg per ragioni di disponibilitagrave economi-che o a viaggiare su lunghe distanze di non dover rinunciare del tutto alla possibilitagrave di un evento di livello ldquoin-ternazionalerdquo La partecipazione di un numero crescente di membri del no-

stro Comitato Direttivo agli eventi le-gati al networking associativo del PMIreg (LIM Region 8 meeting ecc) hanno spinto la riflessione ad aprire un tale evento anche ai membri degli altri Chapter Europei per rendere ancora piugrave ricca lrsquoatmosfera interna-zionale E cosigrave si egrave deciso lo scorso Ottobre di celebrare il nostro anniversario con un evento tutto in lingua inglese e di ben due giornate Un impegno impor-tante (ldquochallengingrdquo come si direbbe in termini di Project Management) e la cui realizzazione egrave destinata ad impegnare il Chapter (e i suoi tanti volontari) nel corso di un intero anno Anche la scelta della data (6-7 Otto-bre) e della location (a Roma presso il Centro Frentani a metagrave strada tra

la Stazione Termini e lrsquoUniversitagrave di Roma ldquoLa Sapienzardquo) sono andati nella direzione di facilitare lrsquo abbina-mento di un evento professionale con lrsquooccasione di visitare la cittagrave eterna in un periodo di grande fascino e allrsquointerno dellrsquoanno del Giubileo Straordinario E la risposta sembra non mancare avendo raccolto lrsquointeresse a fine Luglio di ben 16 Supporting Chap-ters dellrsquoarea EMEA (ed altri si stan-no aggiungendo) 6 Sponsor (grazie al cui impegno possiamo mantenere le tariffe di partecipazione particolar-mente economiche) e soprattutto 130 partecipanti assicurati a circa due mesi dallrsquoevento Unrsquoagenda che si sta andando com-ponendo di sicuro interesse e con

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speaker provenienti da tutto il mondo (Australia USA Canada UK Fran-cia Belgio hellip e naturalmente qual-cuno anche dallrsquoItalia) che cercheragrave di coprire tutte le componenti indi-spensabili per raggiungere lrsquo eccellen-za nella gestione dei propri progetti le tematiche piugrave tecniche legate al Project Program amp Portfolio Man-agement cosigrave come le competenze piugrave comportamentali (soft skill) le problematiche di knowledge sharing management allrsquointerno dellrsquo organiz-zazione gli aspetti contrattuali e le-gali della gestione dei progetti e tan-to altro

28 Aprile ndash 5 Maggio 2017

PMI EMEA 2017 (LIM Global

Congress SeminarsWorld) E giagrave quanto sopra era per il nostro Chapter una ragione di grande sod-disfazione quando un paio di setti-mane prima che la nostra delegazio-ne partisse per il LIM EMEA di Bar-cellona (vedi articolo a pag 16 di questa newsletter) il PMIreg Global comunicava al Presidente del Chap-ter la straordinaria notizia che la ker-messe del PMI EMEA 2017 si sareb-be svolta a Roma

Una notizia che ha suscitato una grande emozione in tutto il Comitato Direttivo (e per la veritagrave anche un porsquo di incredulitagrave in un primo momento) e che corona un sogno che coltivava-mo giagrave da alcuni anni E se in un primo momento la coinci-denza dei due eventi internazionali aveva un porsquo preoccupato il Comitato Direttivo anche per il surplus di im-pegno che questo comporta ci si egrave resi presto conto che saragrave invece una straordinaria occasione poter fruire di entrambi questi eventi ognuno con le sue caratteristiche e peculiaritagrave Non poteva esserci insomma modo mi-gliore per celebrare in maniera degna questi 20 anni di impegno della no-stra associazione per il Project Ma-nagement in Italia Ed ecco le date e i dettagli dei tre av-venimenti principali

bull 28-30 Aprile 2017 Si terragrave in questi tre giorni il Leader-ship Institute Meeting la riunione annuale di tutti i rappresentanti dei vari Chapter EMEA (questrsquoanno a Barcellona erano stati piugrave di trecen-to i volontari presenti in rappresen-tanza di circa 80 Chapters) Unrsquooccasione unica per il nostro

Chapter per allargare la partecipa-zione a questo importante evento anche ad altri dei nostri volontari

bull 1-3 Maggio 2017 Saranno i tre giorni centrali della kermesse dedicati al Congresso EMEA che raccoglie ogni anno un migliaio di PM da tutte le parti del mondo (non solo dallrsquoarea EMEA) e che rappresenta lrsquoevento clou del Project Management continentale Speriamo anche in questo caso che sia lrsquoopportunitagrave giusta per avere una massiccia partecipazione Ita-liana allrsquoevento Non mancate

bull 4-5 Maggio 2017 Saranno di nuovo a Roma i Semi-narsWorld che avevamo ospitato ad Aprile 2015 (dopo una pausa di circa 10 anni) e che saranno una ghiotta opportunitagrave di formazione di alto livello in P3M

E grazie allrsquoaccordo strategico siglato con gli altri due Chapter Italiani ed Europei potremo contare anche sul supporto dei nostri colleghi PMIreg in tutta Europa per fare di entrambi gli eventi un grande successo interna-zionale

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LUGLIO 2016 Numero 25

Siamo sempre di piugrave Continua il trend positivo di crescita del nostro C hapter che a fine Luglio raggiunge quota 1158 soci Quale miglior modo di festeggiare la nascita del PMI Central Italy Chapter (come evoluzione naturale del nostro Rome Italy Chapter) se non con un altro balzo in avanzi di ben 32 soci in un solo mese Ebbene si al 31 Luglio il Chapter ha raggiunto quota 1158 soci ritoccan-do il precedente record di 1126 del mese precedente Una crescita straordinaria se si pensa che a fine 2015 eravamo 1017 (con un +14 da inizio anno) e che allrsquoinizio del 2014 eravamo 796 (con una crescita del 455 in poco piugrave 2 anni e mez-zo) Un trend di crescita non costante che ha visto un vero e proprio exploit nel 2014 un assestamento nel 2015 e un nuovo trend di forte crescita nel 2016 Un risultato straordinario che premia lrsquoimpegno di tanti volontari (ormai piugrave di cento) che mettono a disposizione del Chapter il loro tempo e la loro professionalitagrave per realizzare eventi di qualitagrave e diffondere il Project Ma-nagement in tutti i contesti organizza-tivi Un risultato di cui andiamo fieri e che dimostrano il crescente interesse per il Project Management e per la nostra associazione E nei prossimi mesi contiamo di fare

ancora meglio grazie al rinnovato spirito di collaborazione tra i Chapter Italiani e il nuovo accordo strategico siglato lo scorso mese che ci sta permettendo di sviluppare ancora piugrave attivitagrave per i nostri soci e per tutti i PM Italiani concentrandosi sullrsquoItalia Centrale Ma vediamo come sta evolvendo il nostro Chapter utilizzando i parame-tri che vi avevamo giagrave presentato nellrsquoarticolo dellrsquo Ottobre 2014 de ldquoIl Corriere del PMrdquo (no 18 pag 2) dal titolo ldquoUna radiografia del nostro Chapterrdquo Innanzitutto la composizione per set-tore

Composizione per settore

Si nota una crescita sostanziosa del settore Difesa e Aerospazio (arrivata al 13) mentre i due settori trainanti rimangono quello della Consulenza (sostanzialmente costante e peraltro molto variegato) e dellrsquoInformatica

(scesa perograve dal 22 di un paio di anni fa al 19 di oggi) Da segnalare un discreto contributo anche del set-tore Energia (6) Si egrave drasticamente ridotto il numero di iscritti delle Universitagrave (passato dal 14 al 6) che erano legati sostan-zialmente ai corsi CAPM svolti negli scorsi anni in collaborazione con va-rie Universitagrave Italiane che abbiamo ridotto sensibilmente in questi ultimi anni Questo perograve fa capire anche che egrave aumentato sostanzialmente la percentuale di professional iscritti al Chapter che egrave comunque un fattore positivo Per quanto riguarda le grandi azien-de che contribuiscono in maniera importante alla nostra associazione in termini di numero di iscritti rimane in testa Engineering (con una contra-zione dal 22 di un paio di anni fa al 18 attuale) seguita da Leonardo ex Finmeccanica che grazie al suo rinnovato piano di certificazioni PMPreg e allrsquointesa sottoscritta lo scorso anno con il nostro Chapter arriva a una quota dellrsquo11 dei nostri iscritti Scende invece al terzo posto Hewlett Packard (che subisce anche una contrazione dal 9 di un paio di anni fa allrsquo8 attuale Da sole queste tre aziende costituiscono piugrave di un terzo dei nostri associati

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Tra le altre aziende segnaliamo Enel (con 29 soci pari al 3 del totale) Ericsson (17 soci) Sirti (16 soci) NTT Data e Altran (con 15 soci ognuna) Thales Alenia Space (13 soci) e infine TIM ENI e SNAM (con 12 soci a testa)

Composizione per AziendaOrganizzazione

Molto interessante anche la distribu-zione per regione Svetta sempre in testa il Lazio (845 soci) con una con-trazione comunque dal 75 di un paio di anni fa allrsquoattuale 73 Passa in seconda posizione la To-scana che con i suoi 51 soci egrave la re-gione con il piugrave alto tasso di crescita grazie soprattutto alla rifocalizzazione

sul Centro Italia che abbiamo attuato in questrsquoultimo anno ai primi eventi in Toscana (Grosseto e Pisa a Marzo e Firenze a fine Giugno) in collabora-zione con il NIC E proprio su questa regione si appunta lrsquoattenzione del nostro Chapter per i prossimi anni con un obiettivo di una crescita so-stanziale (il target egrave di arrivare a qualche centinaio di soci nei prossimi due anni) Lrsquoaccordo strategico con gli altri Chapter dovrebbe aiutare so-stanzialmente in tal senso consen-tendo a questa regione di sviluppare tutto il suo grande potenziale Al terzo posto crsquoegrave lrsquoAbruzzo che no-nostante una contrazione dei soci scesi a quota 49 (principalmente do-vuta alla scomparsa della componen-te studenti dellrsquoUniversitagrave de LrsquoAquila) sta sviluppando un grande potenziale in termini di affiliazione (crescita dei volontari attivi) e di eventi sviluppati Scende fisiologicamente la Lombar-dia (che mantiene tuttavia ancora il quarto posto a livello regionale) che era stata una costola del nostro Cha-

pter per ragioni storiche (ricordiamo che il PMI Rome Italy Chapter era stato fondato dallrsquoENI Corporate Uni-versity e per 15 anni ha svolto circa metagrave dei propri eventi presso le sedi ENI di Milano)

Composizione per Regione

Crescono infine le Marche (27 soci) la Sardegna (9 soci) e lrsquoUmbria (6 soci) su cui stiamo puntando (insie-me alla Toscana di cui abbiamo par-lato piugrave sopra) con il nuovo ruolo del PMI Central Italy Chapter nellrsquoItalia Centrale Insomma un grande Chapter che vuole continuare a crescere

Nel catalogo corsi di E-quality Italia troverete la formazione necessaria per tutte le aree del Talent Triangle dallo Strategic amp Business Management (corsi di Benefits Management Contract amp Commercial Management Business Relationship Mana-gement) alla leadership (corsi di Change Management Facilitation Stakeholder Engagement) ai corsi tecnici di Project Program Portfolio e Product Management Per consultare il catalogo visitate il sito httpwwwimlearningit

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Dai nostri Comitati Operativi Comitato Formazione e PMIEF Liaison - Il Project Ma nagement nelle scuole dopo Roma e Pomezia egrave il turno di Aci lia

Introduzione Il comitato Formazione egrave nato nel 2015 primo anno di vita della funzio-ne Formazione Come braccio opera-tivo del Board del Chapter egrave stato guidato nel suo primo anno da Fa-brizio Tedone con gli obiettivi di im-plementare le attivitagrave pianificate nellrsquoanno precedente elaborare un documento di policy ed eseguire una prima fase di assessment per la creazione di una lista di formatori ac-creditati Nel 2016 la funzione For-mazione affidata a valle delle elezio-ni a Emanuela De Fazio ha iniziato a svolgere una serie di attivitagrave volte a valorizzare quanto svolto nellrsquoanno precedente identificare una strategia piugrave ampia e dettagliata aggiornare il documento di policy standardizzare i template utilizzati per le convenzioni e la documentazione utilizzata dalla funzione Sono state anche condotte attivitagrave pianificate in precedenza oltre a quelle emerse nei primi mesi dellrsquoanno La recente nomina come PMIEF Liaison di Anna Maria Felici Past President e la sua partecipa-zione attiva ai Gruppi di Lavoro ISO ed UNI ha dato poi a tutto ciograve nuovo impulso e spinta Nel mese di maggio egrave stata fatta una call for volunteer pubblicata sul VRMS con lo scopo di dare maggiore corpo e nuovo slancio al comitato e condividere sempre di piugrave spirito strategia ed attivitagrave Nel mese di luglio si egrave tenuto il primo kick off meeting ed il terzo trimestre dellrsquoanno saragrave principalmente dedica-to alla finalizzazione della policy alla sua autorizzazione da parte del board e alla distribuzione verso i comitati operativi di settore e territo-riali Lrsquoarticolo egrave focalizzato sulle atti-vitagrave che il Chapter sta svolgendo presso le scuole superiori lasciando ad un articolo successivo gli appro-fondimenti sulle altre attivitagrave presidiati dalla funzione Le attivitagrave di Forma-zione svolte dal Chapter sono rivolte ai soci alle Universitagrave alle Business School ed alle Associazioni Profes-sionali Le strategie ed i progetti ri-volti alle scuole superiori sono definiti

e coordinati dal PMIEF Liaison e supportati dalla funzione formazione

La PMI Educational Foundation La PMI Educational Foundation egrave il braccio filantropico del PMI Fondata nel 1990 consi-dera la gestione dei progetti come unrsquo obiettivo ed una competenza che serve nella vita mentre il PMI supporta la professione La PMIEF egrave focaliz-zata anche sul sociale cui forni-sce competenze ed aiuto Quali sono le colonne portanti della Fondazione I giovani attra-verso risorse e programmi gratuiti di formazione per studenti insegnanti e scuole Le Organizzazioni no-profit cui forni-sce formazione risorse gratuite a supporto del loro lavoro La futura forza lavoro attraverso bor-se di studio premi e finanziamenti per la ricerca Il Chapter pensa che gli sforzi e la missione di divulgazione continua che vengono fatti su questi tre filoni aiuteragrave a rendere piugrave facile la vita alle prossime generazioni Partendo dal principio infatti che qualunque cam-biamento o innovazione parte con un progetto la community mette a di-sposizione delle future generazione uno strumento potente ed efficace da utilizzare per non disperdere sforzi su azioni a volte inutili o che non portano da nessuna parte Per-cheacute questo Percheacute il Chapter crede che fare progetti egrave una disciplina or-mai matura che puograve tranquillamente essere alla portata di tutti e che fare tutto ciograve in modo del tutto gratuito e volontario aiuti il PMI a realizzare il proprio piano strategico Lrsquoobiettivo primario del PMI egrave rendere il Project Management indispensabile

per ogni risultato personale e di Bu-siness ed ampliare e rendere sem-pre piugrave profonda la consapevolezza che solo attraverso una gestione strutturata ed equilibrata dei progetti si puograve giungere al successo

PMIEFreg - per costruire ldquoponti di culturardquo

La divulgazione del PM nelle

Scuole Superiori Con la ratifica della direttiva ministe-riale che amplia gli impegni degli Isti-tuti Superiori in materia di alternanza scuola lavoro (legge 13 luglio 2015 n 107 laquoRiforma del sistema nazio-nale di istruzione e formazione e de-lega per il riordino delle disposizioni legislative vigentiraquo ) lrsquoesigenza del sistema scolastico italiano ha subito un significativo ampliamento Il Chap-ter si egrave messo a disposizione di tale esigenza iniziando a lavorare su al-cuni progetti di alternanza scuola la-voro due anni fa Ha messo a dispo-sizione lrsquoesperienza e la professiona-litagrave di volontari che hanno svolto atti-vitagrave formative in alcuni Istituti misu-randosi con un contesto diverso dal solito non semplice e sicuramente sfidante Il tradizionale target audi-ence delle attivitagrave formative fino ad allora era stato rappresentato da pro-fessionisti o universitari con espe-rienza professionale o con formazio-ne tecnica E sempre perograve diventata piugrave forte negli ultimi anni la consape-volezza che lo sviluppo e la valoriz-

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zazione dei talenti delle abilitagrave e del-le attitudini debba essere un proces-so da sviluppare con la crescita dellindividuo sin da giovane etagrave Ov-viamente egrave necessario realizzare una progettazione differenziata per target diversi bilanciando opportunamente forme contenuti e punti di vista di-versi Il punto di partenza dei progetti formativi dedicati alle Scuole Supe-riori non egrave stato il PMBoK ma i soft skill che sono necessari nella gestio-ne di attivitagrave non necessariamente ingegneristiche ed industriali ma an-che di quelle legate alla vita quotidia-na ( es la preparazione di un viaggio importante una partita di calcio) Il percorso formativo egrave rivolto alla con-divisione di come le tecniche e le teo-rie siano applicate a casi pratici I soft skill sollecitati nelle attivitagrave proposte sono problem solving team working collaboration comunicazione e ne-goziazione presentazione e soste-gno di una tesi gestione del tempo gestione degli obiettivi gestione dello stress e team building Le metodolo-gie di insegnamento non sono quelle classiche frontali ma sfruttano tecni-che quali quelle di gamification di classe ribaltata quella dei wall brown papers Ogni progetto oltre alla fase di progettazione programmazione ed erogazione egrave caratterizzato da una fase di chiusura in cui si condividono i risultati raggiunti rispetto a quelli pianificati le lesson learnt e le propo-ste di miglioramento che verranno prese in considerazione nella proget-tazione delle iniziative future Le esperienze specifiche svolte sono raccontate di seguito

La prima iniziativa RomaEUR A dare ldquoavvio alle danzerdquo nel 2013 presso lrsquoistituto Alberti di Roma egrave il gruppo di volontari del Chapter costi-tuito da Iolanda Napolitano Benia-mino Romano e Patrizio Lazzaretti Lrsquoidea egrave quella di adattare lrsquo esperien-za giagrave effettuata dal Chapter allrsquo inter-no delle Universitagrave e portare la cultu-ra del Project Management anche nelle Scuole Superiori Lrsquoesperienza riscuote entusiasmo e successo e viene ripetuta con lo stesso team di volontari anche lrsquoanno successivo nel 2014 Lrsquoimpianto ba-se viene sostanzialmente mantenuto invariato ma stavolta la competizione vede contrapporsi ben sette diverse

Scuole Superiori in una sorta di Olimpiadi di Project Management

Lrsquoiniziativa di Pomezia Nel 2014 anche lrsquoIstituto Copernico di Pomezia ospita una iniziativa analo-ga a quella di Roma (seppure con un programma completamente rinnova-to) con il team di volontari costituito da Alessandra Filippetti Orlando Lio e David Restante Anche qui come nellrsquoesperienza romana pur mantenendo intatto il framework teo-rico alla base del PMBOK il percorso di formazione egrave stato arricchito con tecniche di gamification rendendo lo studio divertente grazie allrsquo integra-zione con la componente ludica e pratica piugrave adatta allrsquoetagrave degli studen-ti Per aumentare ulteriormente lrsquo ap-peal del corso i contenuti sono stati inseriti nella cornice di una competi-zione tra team e tutti gli aspetti ri-guardanti la comunicazione ed i feedback sono stati gestiti attraverso lrsquoutilizzo dei social media (Facebook) I concetti chiave del Project Mana-gement sono stati facilmente assimi-lati dagli studenti rendendoli giagrave in grado di poterli utilizzare autonoma-mente nel loro quotidiano scolastico ed extra-scolastico Il successo dellrsquoiniziativa e la grande partecipazione sia degli studenti che del corpo docenti e della dirigenza scolastica e lrsquointeresse manifestato anche dallrsquoamministrazione comunale della cittagrave conducono a ripetere lrsquoesperienza anche nellrsquoAS appena terminato e probabilmente a ripropor-la anche per lrsquoanno successivo

Il selfie del Sindaco di Pomezia con i ragazzi del progetto

Lrsquoiniziativa di Acilia Nei mese di Aprile e Maggio sono state condotte sotto la spinta di An-na Maria Felici con notevole rapiditagrave ma con una buona efficacia le attivitagrave

di progettazione pianificazione ed erogazione del percorso formativo presso lrsquo ITC Ferdinando Magellanordquo di Acilia Il team di volontari egrave stato costituito da Roberto Ascione Emanuela De Fazio Antonietta Fiorentino Sergio Funtograve e Danilo Scalmani Si egrave trattato della prima edizione e si prevede di rieseguire una seconda edizione nellrsquoanno sco-lastico 201617 Il percorso egrave stato rivolto a trenta ragazzi provenienti da terza e quarta classe ed egrave stato svol-to su cinque giornate (apertura piugrave quattro giornate in aula) La rapiditagrave con cui si egrave svolto il progetto non ha permesso lutilizzo di social networks ed il programma svolto ha ripreso in parte quello utilizzato nellesperienza di Pomezia La preside ed il corpo docente hanno sostenuto lrsquoiniziativa apprezzato ed incoraggiato il proget-to credendo nelle potenzialitagrave dei propri ragazzi e nel riscontro positivo che questa esperienza puograve avere sul-le attivitagrave scolastiche ordinarie

Conclusioni Il Chapter crede fermamente che lo sviluppo sociale del sistema Scola-stico della classe professionale di oggi e di domani debba essere in li-nea con una Strategia di sviluppo del sistema Paese Questo non puograve che non basarsi su iniziative di formazio-ne e sviluppo trainate da organizza-zioni basate su esperienze e ricono-scimento internazionale I risultati delle iniziative degli ultimi anni indi-cano che le potenzialitagrave dei giovani sono molte e che lo sviluppo di atti-tudini e competenze debba essere un processo graduale continuo diffe-renziato e focalizzato su obiettivi performance e sulla condivisione I percorsi ed i progetti formativi devono prevedere una fase di progettazione idonea tenendo conto del materiale umano su cui si va ad agire gli ele-menti distintivi del target audience a cui ci si rivolge il contesto e gli obiet-tivi Lrsquoamalgama dei vari fattori ed il successo ultimo di tali iniziative egrave pe-rograve legato alla motivazione a quanto si riesce a sollecitare lrsquoentusiasmo dei ragazzi ed ad avvicinarli a tema-tiche specifiche del mondo del lavoro ma applicabili anche a contesti piugrave disparati

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Dai nostri Comitati Settoriali Ripartono le attivitagrave del Comitato Difesa Sicurezza e Spazio Lo scorso 20 Aprile si egrave tenuto la prima riunione del 2016 del Comitato Difesa Sicurezza e Spazio del nostro Chapter Vi hanno partecipato 17 persone provenienti oltre che dai vo-lontari del nostro Chapter impegnati in questo settore e dai rappresentanti del Capitolo di Roma di AFCEA e della sezione di INCOSE in Italia (AISE) che collaborano entrambe al Comitato stesso anche da molte aziende del settore Aerospazio e Di-fesa Ersquo stata lrsquooccasione per un con-fronto e una discussione ldquoopen mindrdquo sulle attivitagrave che il Comitato dovrebbe portare avanti e sui temi su cui sa-rebbe utile sviluppare una discussio-ne Ad ospitare questa riunione del Co-mitato egrave stata questa volta Altran nella sua nuova sede di Via Tiburtina Qui di seguito alcune delle idee e proposte emerse durante la discus-sione che egrave stata molta partecipa e propositiva

bull Da piugrave parti si egrave indicata la Difesa in tutte le sue componenti (Marina Esercito Aeronautica) come un im-portante interlocutore sui temi di Project Management non solo per gli aspetti metodologici ma anche per le tematiche di soft skill Ersquo stata infatti evidenziata la grande espe-rienza maturata dalle Forze Armate in termini di gestione progetti e pro-grammi di natura e con metodologie molto differenti In tali progetti la componente di Project Manage-ment egrave stata a seconda della fase storica e dellrsquoapproccio selezionato sia interna alle Forze Armate che di tipo consulenza supporto esterno da parte di terzi (tra cliente e prime contractor) Ersquo indubbio comunque che sui pro-getti militari in Italia il Project Mana-gement egrave di livello avanzato rispetto a molti altri settori e contesti anche se crsquoegrave una notevole disomogeneitagrave di maturitagrave (per esempio tra i grandi player nazionaliinternazionali e i piccoli fornitori focalizzati piuttosto sullrsquoeccellenza tecnologica dei pro-pri prodotti) Lrsquoapplicazione di un Project Management e un Systems

Engineering strutturati e di qualitagrave ha consentito negli ultimi decenni di ridurre sensibilmente i tempi di ese-cuzione dei progetti della Difesa

bull Al Comitato Difesa Sicurezza e Spazio aderiscono partecipanti di varie associazioni che operano in settoritemi trasversali al Project Management AISE-INCOSE (Sy-stem Engineering) AFCEA (Elet-tronicaDifesa) DSSEA (AgileSW) hellip che possono dare un contributo importante alla discussione ognuno per il suo campo di esperienza Ersquo stato proposto da DSSEA come tema su cui sviluppare eventi con-giunti quello dellrsquoAgile per progetti SW per la Difesa Uno degli ele-menti critici da esaminare egrave quello della gestione dei contratti per pro-getti che usano tecniche Agile an-che in considerazione degli aspetti legati allrsquoImportExport dei compo-nenti dual use Altro tema di interesse egrave lanalisi delle interazioni tra il Project Mana-gement (anche Agile) ed il Systems Engineering in riferimento special-mente ai framework architetturali che prevedono artefatti che corri-spondono a deliverablemilestone di progetto e che hanno un forte im-patto anche a livello di definizione di piano di progetto (WBS ecc)

bull Un tema molto interessante legato alla fase realizzativa del progetto egrave la necessitagrave di una cultura diffusa di Project Management estesa non solo ai PM ma a tutti i teammates del progetto Sono stati portati esempi di formazione in azienda estesa a tutti gli stakeholder del progetto

bull Nei progetti di scienza di base e tecnologie innovative egrave necessaria una sensibilizzazione particolare sui temi di Project Management ed in particolare sulla dimensione del ti-me management nei progetti di va-ste dimensioni (ldquodream projectsrdquo che rischiano appunto di rimanere dei ldquosognirdquo non realizzati)

bull La figura del PM sta evolvendo e va sempre di piugrave verso le tematiche come soft skill visione strategica leadership business analysis hellip Il

Talent Triangle del PMIreg cerca proprio di spostare lrsquoattenzione su queste nuove ldquodimensionirdquo del PM Questo egrave assolutamente necessario in contesti quali i grandi progetti di innovazione (Horizon 2020) dove ai grandi player egrave richiesta una grande agilitagrave nel contesto globale Ersquo ne-cessario in tal senso sviluppare an-che eventi di levatura manageriale (con sviluppo di tutte le dimensioni necessarie alla conduzione di porta-fogli programmi e progetti) che possano poi trasmettere questa vi-sion ai livelli operativi dentro le pro-prie aziende e organizzazioni

Tra i principali temi da approfondire sono stati segnalati soft skill stake-holder management e relativi punti di vista (cliente prime contractor forni-tore consulente hellip) progetti con metodologia Agile inclusivo degli aspetti specifici di Contract Manage-ment eventi orientati a tutti gli attori della value chain della PA delle grandi organizzazioni e delle Piccole e Medie Imprese che operano nel settore formazione estesa e cultura diffusa di Project Management verso tutti gli stakeholders (in primis lrsquoingegneria di progetto) e nellrsquoambito dei progetti di scienza di base eventi orientati ai centri di ricerca e sviluppo tecnologico eventi volti a sviluppare una migliore comprensione di come affrontare le opportunitagrave di business per piccole medie e grandi aziende nel framework Horizon 2020 Per quanto riguarda gli eventi del Comitato Difesa Sicurezza e Spazio a medio-breve termine si sta verifi-cando le opportunitagrave di fare Seminari in Azienda (alcune aziende del setto-re hanno giagrave espresso interesse in tal senso) o un nuovo evento allrsquo Osser-vatorio di Monte Porzio Catone (INAF) questa volta aperto a tutti i soci delle varie associazioni patroci-nanti Con INAF si sta valutando anche la possibilitagrave di un evento presso lrsquoOsservatorio di Teramo in collabo-razione con il Comitato Abruzzo del PMI Central Italy Chapter

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Dai nostri Branch (Comitati Territoriali) Per essere sempre vicini ai nostri soci Branch ABRUZZO PM in Actionhellip

il viaggio continua Il Branch Abruzzo in viaggio nella sua regione per visitare le aziende e le realtagrave industriali Abruzzesi Il viaggio egrave cominciato lo scorso anno con la visita in ABICert dove si egrave affrontato il tema della Qualitagrave nei progetti ed egrave proseguito questrsquoanno con la visita di ArgoConsul che ci ha parlato di cam-biamento delle persone e delle orga-nizzazioni Lrsquoultima tappa il 10 Giu-gno egrave stata Proger con la quale ab-biamo parlato del Project Manage-ment nei grandi progetti di costruzioni e del valore aggiunto del project ma-nagement nel raggiungimento degli obiettivi nei lavori pubblici in Italia come allrsquoestero

PM in Action del 7 Maggio 2016

PM in Actionhellip in Abruzzo egrave molto piugrave di un semplice seminario egrave una condivisione di esperienze un luogo di incontro dove le azione parlano delle proprie esperienze di Project hellip hellip Management del proprio modo di implementare la metodologia PMI un luogo dove si condividono best prac-tice e lesson learnt Dalle prime tre tappe egrave emerso un bisogno di project management nelle nostre realtagrave aziendali un bisogno di ricorrere a strumenti organizzativi che facciano crescere le imprese verso quellrsquorsquoottimo a cui tutti gli imprenditori piccoli e grandi aspirano PM in Action hellip in Abruzzo egrave lrsquooccasione per chi partecipa di cono-scere le importanti realtagrave industriali del territorio apprendere dalle buone esperienze e fare tanto networking

PM in Action del 10 Giugno 2016

Il Comitato diventa il tramite per vei-colare queste esperienze positive e per creare relazioni positive che fac-ciano crescere il nostro modo di ge-stire i progetti e fare impresa Se sei unrsquoimpresa Abruzzese e ci vuoi raccontare la tua esperienza nel-la gestione dei progetti una espe-rienza di cambiamento o il supporto che puoi dare allo sviluppo industriale della nostra regione alla sua interna-zionalizzazione alla crescita dei no-stri professionisti il nostro Comitato Abruzzo saragrave lieto di venirti a trovare e valutare insieme un nuovo PM in Actionhellipin Abruzzo

Branch Marche primi eventi e

inaugurazione ufficiale Giugno egrave stato il mese del lancio del-le attivitagrave del PMI Central Italy Chap-ter (anche se ancora la nuova deno-minazione non era ancora effettiva) nelle Marche in stretta collaborazio-ne con i volontari del PMI-NIC Tra il 23 e il 24 Giugno si sono infatti tenuti ben due eventi uno ad Urbino e uno ad Ancona Il primo in ordine temporale egrave stato il Pomeriggio allrsquoUniversitagrave tenutosi presso lrsquoUniversitagrave degli Studi di Ur-bino Carlo Bo il 23 Giugno sul tema ldquoLeadership amp Strategic Project Man-agement hellip to lead success lrsquo eserci-zio efficace della leadership nel teamrdquo I Project Manager devono infatti af-frontare sfide uniche per mantenere

le persone del team motivate e alli-neate alle strategie dellrsquo organizzazio-ne e del progetto Questa difficoltagrave egrave spesso dovuta alla differenza tra lea-dership ed autoritagrave potere ed in-fluenza Il PM deve essere flessibile saper delegare e associare ad ogni situazione il talento di chi meglio si addice alla situazione stessa Inoltre al mutare delle circostanze deve met-tere in atto un comportamento che abbia la maggiore efficacia prevedibi-le verso lo scopo prefissato soprat-tutto nei riguardi del team Questi i temi dibattuti in questo primo seminario organizzato dai volontari del PMI Northern Italy Chapter (NIC) con la collaborazione del PMI Central Italy Chapter Il giorno successivo il 24 Giugno 2016 si egrave tenuto invece lrsquoevento ldquoLa nuova azienda marchigiana tra tradi-zione ed innovazione con il Project Managementrdquo Questo secondo evento egrave stato organizzato dal PMI Central Italy Chapter in collaborazio-ne con Confindustria Marche e con il PMI NIC In tale occasione egrave stato presentato il gruppo di volontari del Branch Mar-che del PMI Central Italy Chapter (nato alla fine dello scorso anno e giunto con questo evento alla sua inaugurazione ufficiale) che ha lrsquoobiettivo di diffondere la cultura di Project Management e condividere esperienze in un territorio dove arti-gianato e impresa manifatturiera so-no esempi ed eccellenze Lrsquoevento si egrave svolto portando alla luce esperienze e case study di aziende del territorio marchigiano sullrsquo adozio-ne di processi e metodi di Project Management Molto pertinente lrsquointroduzione del Pres della Piccola Industria di Con-findustria Pesaro Urbino Dott Diego Boinega che ha parlato di come il Project Management sia un abilitato-re al business e non sia necessaria-mente orientato solo alle grandi aziende infatti lrsquointroduzione e lrsquoutilizzo di una gestione strutturata dei progetti aiuta tutte le aziende a crescere

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A seguire lrsquointervento della nostra Anna Maria Felici che ha focalizza-to lrsquoattenzione sul ruolo del PMI e sul-le attivitagrave del Chapter portando esempi di come la cultura del Project Management vada ben oltre la mera realizzazione di un diagramma di Gantt parlando di ProjectProgram e Portfolio Management e della vision PMI e ISO sul futuro della disciplina Essere Project Manager richiede grandi abilitagrave comunicative e di rela-zione con tutte le funzioni tipicamente presenti allrsquointerno delle aziende stesse Fondamentale anche lrsquo impor-tanza delle certificazioni non solo come elemento culturale ma anche come abilitatore ad un professione sempre piugrave richiesta da qui ai pros-simi anni A seguire differenti tipologie di azien-de marchigiane hanno raccontato la loro esperienza di introduzione del Project Management In apertura lrsquointervento del Dott Ro-berto Pierdicca dottorando della Universitagrave Politecnica delle Marche che ha condiviso un caso di gestione progettuale allrsquointerno di un progetto

di ricerca internazionale con stake-holder distribuiti geograficamente in tutta Europa a seguire lrsquointervento di Francesco Paladino responsabile del sistema qualitagrave della Filippetti SpA che ha raccontato con grande entusiasmo come la qualitagrave aziendale abbia contribuito alla crescita della azienda in maniera esponenziale nel corso degli anni e di come il Project Management sia strettamente colle-gato alla gestione della qualitagrave azien-dale aggiungendo valore ed innova-zione Giorgio Ferretti IT Manager di Schnell SpA ha esposto le moti-vazioni che hanno portato alla ado-zione degli standard del PMI per ge-stire progetti sempre piugrave complessi ed in ambito internazionale in un contesto dove metodologie di Project Management tradizionali e agile viaggiano in totale sinergia fra loro A conclusione dellrsquoevento la societagrave Emmedata Srl leader di soluzioni software ERP e gestione del ciclo di produzione nel campo del fashion attraverso un doppio intervento di Andrea Bucciarelli e Luigi Scocco ha esposto come il Project Manage-

ment sia diventato allrsquointerno della societagrave un metodo il metodo Em-medata Tale metodo crea un iter di gestione dei progetti che inizia dal Business Case fino al collaudo della soluzione ldquoNoi del Comitato Marche del PMI siamo certi che il nostro territorio sia terreno fertile per promuovere una cultura che rappresenta la nostra pro-fessione e che questa sia una mis-sion che porteragrave il nostro gruppo ad avere sempre piugrave adesioni e momenti di confrontordquo

Maria Boschetti e Anna Maria Felici

E questo in fondo egrave e saragrave sempre lo spirito di tutte le persone che com-pongono la grande famiglia dei soci del PMI

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Green Economy e Sociale 3deg TampPM ndash 17 Giugno 2016 allrsquoUniversitagrave Roma Tre A Roma nel luglio dellrsquoanno che pro-babilmente si confermeragrave il piugrave caldo del secolo presso la facoltagrave di Eco-nomia dellrsquoUniversitagrave di Roma Tre si egrave svolto il 3deg Meeting del PMI Central Italy Chapter dedicato al tema ldquoGreen Economy e Socialeldquo in cui si egrave discusso sui principi di sostenibilitagrave ambientale e sociale oltre che eco-nomica di ogni iniziativa come valori fondanti e strategie per realizzare un mondo migliore

Andrea Di Ciograve responsabile del nostro Comitato Sociale e Sostenibile

Dopo una breve introduzione sui temi della giornata di Andrea Di Ciograve in qualitagrave di Responsabile del Comitato Sociale e Sostenibile del PMI Central Chapter la parola egrave al Presidente del Chapter Sergio Gerosa che ha fatto il punto della situazione con lrsquo aggior-namento degli ultimi dati che eviden-ziano il trend positivo di crescita del Chapter Grande risalto egrave stato inoltre dato allrsquoevento per il ventesimo anni-versario del Chapter che si svolgeragrave presso il Centro Congressi Frentani il prossimo 6-7 Ottobre menzionando anche la sempre piugrave stretta collabo-razione fra i tre Chapter e il cambia-mento del nome del nostro Chapter di cui vi abbiamo parlato piugrave estesa-mente allrsquoinizio della newsletter La parola egrave tornata poi a Andrea Di Ciograve che egrave entrato nel vivo della gior-nata introducendo i principi fondanti della Sostenibilitagrave per cui le azioni di oggi devono preservare lrsquoequilibrio del ldquocapitale naturalerdquo anche per le generazioni future

Al contrario i disastri naturali e socia-li del climate change che ha origine antropiche rendono evidente che questrsquoequilibrio si sta modificando in modo irreversibile Dopo un accenno al Summit dellrsquoOnu ed i nuovi obiettivi di Sostenibilitagrave al 2030 (SDG) si so-no illustrati i principali contenuti della conferenza di Parigi COP21 in cui si egrave posto il target di contenimento della temperatura entro i 2degC e le neces-sarie modifiche ad incremento dei

target del pacchet-to climaenergia dellrsquoUE per elabo-rare una nuova Strategia Energeti-ca Nazionale fino al 2030 Delle pos-sibili strategie per il go-green come le energie rinnovabili lrsquoe-mobility le agro-energie la circular economy si egrave descritta la po-

tenzialitagrave dellrsquoEfficienza

Energetica con un focus nei settori del terziario della grande distribuzio-ne organizzata e del settore alber-ghiero fornendo unrsquo analisi del mer-cato in termini di volumi di investi-mento (Capex) tipologie di tecnolo-gia adottate (LED cogenerazione ecc) per conseguire i risparmi nei consumi energetici ed i connessi guadagni sul conto economico (Opex) Infine viene descritto un inte-ressante approfondimento su un tipo di contratto utilizzato per la realizza-zione e finanziamento di progetti di efficientamento energetico definito Energy Performance Contract (EPC) accordo tramite il quale si sono effi-cientati 50 punti vendita Bricocenter Lrsquointervento si conclude con una de-scrizione delle opportunitagrave e conve-nienze di azioni go-green e interventi di efficientamento energetico nel set-tore alberghiero sulla linea di quanto avviato da alcuni grandi gruppi (NH Hotel Starwood ed altri) A questo punto come da programma ha preso la parola Luigi Gitto diretto-re del Settore Power amp Energy di

DBA Progetti SpA che dopo aver descritto le attivitagrave della sua azienda che opera in 7 paesi in molti ambiti dellrsquoIngegneria ha fornito i dettagli di un intervento per la riduzione dei consumi energetici in un data center di unrsquoaffermata TelCo

Luigi Gitto

La presentazione ha illustrato una simulazione grafica della distribuzio-ne dei flussi drsquoaria in un data center ottenute con un singolare strumento il balometro che rileva portata tem-peratura ed umiditagrave dei flussi drsquoaria e che tramite analisi termografiche ca-ratterizzate da esaustivi quanto ac-cattivanti effetti visivi permette lo studio di dettaglio delle zone di aria fredda e calda evitando miscelazioni inefficienti ed ottimizzando il lay-out della sala ed il free cooling ciograve a dire lrsquoareazione naturale A seguire egrave sta-to presentato un case study di un audit energetica di un data center illustrando la metodologia per la ridu-zione del Power Usage Effectiveness (PUE) e lrsquoattivitagrave di Business Analy-sis illustrando come best practice la modalitagrave di individuazione del miglior investimento in uno o piugrave interventi di efficientamento energetico sui cui risultati incide fortemente la tempera-tura prescelta di set point della sala richiesta dagli apparati Molto inte-ressante egrave la descrizione di una ma-trice decisionale in cui su un portafo-glio di interventi possibili su Impianti di raffreddamento Building Manage-ment System (BMS) ed altre diffe-renti tecnologie stimati oltre una de-cina e di un mix di relative aggrega-zioni viene fornito un metodo di se-lezione del miglior investimento sulla base dei parametri finanziari tipici (IRR VAN payback) associati a cia-scuno scenario a supporto delle

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scelte di investimento concordate con il cliente

Maurizio Bufalini

Dopo il networking break egrave stata la volta di Maurizio Bufalini Direttore Generale Aggiunto TELT (Tunnel Euralpin Lyon Turin) che ha argo-mentato sulla sostenibilitagrave nelle gran-di opere descrivendo in modo molto preciso e dettagliato il progetto della UE per il completamento del 3deg Cor-ridoio Europeo ferroviario che uniragrave le principali aree metropolitane gli hub e i porti di Spagna Francia ed Italia verso est superando le barriere delle Alpi e dei Pirenei lungo un per-corso di 3000 km di strada ferrata Lo scambio import-export dellrsquoItalia verso i paesi del nord (Francia In-ghilterra) egrave pari al 40 del totale na-zionale da ciograve si evince che la do-manda esiste ma non viene intercet-tata dato che le infrastrutture attuali sono le stesse da 140 anni peraltro i traffici verso la Francia sono per la quasi totalitagrave su strada ad alto inqui-namento ambientale Il progetto della TELT con il collegamento della Tori-no-Lione aumenta lrsquoefficacia e lrsquoefficienza delle infrastrutture di tra-sporto della tratta e favorendo il pas-saggio modale dalla strada alla ferro-via riduce lrsquoimpatto ambientale evi-tando lrsquoemissione di CO2 pari ad una cittagrave di 300000 abitanti allrsquoanno oltre alla conseguente riduzione dellrsquo inqui-namento da polveri sottili Il respon-sabile che aveva inizialmente dichia-rato che avrebbe fatto una presenta-zione asettica dellrsquoargomento limitan-dosi agli aspetti tecnici onde evitare derive di tipo ideologico ha dovuto comunque illustrare al pubblico la storia dellrsquoapprovazione del progetto e le criticitagrave per un PM di gestire gli stakeholder a partire dalle iniziali pro-teste riportando una slide sui Black Blocks che ha sollevato alcune sin-gole reazioni da parte del pubblico Ersquo stata cosigrave lrsquooccasione per com-prendere che lrsquoapprovazione del pro-

getto in Francia egrave avvenuta tramite un deacutebat publique procedura ammi-nistrativa consolidata di coinvolgi-mento del territorio nella definizione delle caratteristiche dellrsquoopera e che non ha generato le stesse reazioni di opposizione avvenute in Italia dove per risolverle egrave stato successiva-mente costituito un tavolo politico e un Osservatorio Tecnico Tali organismi coinvolgendo le co-munitagrave locali hanno svolto 240 riu-nioni dal 2006 centinaia di audizioni di esperti tanto da portare ad un progetto definitivo come undicesima variante del layout del percorso nella Val di Susa La Torino-Lione egrave cosigrave un caso di studio di inserimento di una grande opera infrastrutturale nel contesto sociale ambientale di un territorio favorendone politiche ed azioni di sviluppo dello stesso TELT egrave stata accettata dal Global Compact dellrsquoONU associazione di 4000 im-prese con il comune obiettivo di crea-re unrsquoeconomia globale sostenibile attraverso la tutela dellrsquoambiente e la lotta alla criminalitagrave A riguardo pri-mo caso in Europa le procedure an-timafia ed anticorruzione sono appli-cate a prescindere dalla nazionalitagrave dei cantieri e le aziende assegnata-rie dei lavori dovranno rispettare i dieci punti del Global Compact

Emanuele Plata

Il successivo intervento ha visto Emanuele Plata Presidente della Planet Life Economy Foundation (on-lus) presentare con grande enfasi e catturando lrsquointeresse della platea i principi naturali che ispirano la vita e la sua organizzazione sociale e so-stenibile Ersquo necessario lrsquoavvio di un nuovo ri-nascimento dellrsquoeconomia e cambia-re il paradigma attuale pena la scomparsa del genere umano od una sua degradazione ad un livello inferiore cosigrave come previsto sin al 1972 dal Club di Roma Lrsquoeconomia sostenibile nella visione discussa partendo da unrsquoanalisi dei beni e dei

bisogni trova la soluzione in un equi-librio per lrsquouomo tra bisogni materiali ed immateriali e lrsquoazienda locale ra-dicata nel territorio egrave lrsquoattore principa-le del cambiamento in un approccio ldquodal piccolo al granderdquo Lrsquoimpresa ap-plica un nuovo schema di valori di sostenibilitagrave ambientale sociale ed economica la cui direzione egrave orienta-ta al benessere ed il modello sociale che ne consegue osserva processi bio-imitativi simili a quelli della natu-ra a ciclo chiuso Ersquo unrsquoarmonia in cui in ogni ambito il rifiuto non egrave mai uno spreco ma sempre utile ad un equili-brio complessivo del ldquosistema natura-lerdquo La creazione di valore aggiunto dellrsquoimpresa viene ripartita tra gli stakeholder collaboratori clienti for-nitori diretti e di filiera comunitagrave e azionisti Il posizionamento strategico dellrsquoimpresa avviene tramite lrsquoinvesti-mento nel ldquopatrimonio intangibilerdquo (etica cultura la forza del sapere formazione bio-imitazione raccordo con i soggetti interessati) che ne va-lorizzano il marchio e il radicamento nel territorio a proprio beneficio del benessere della comunitagrave e dei sin-goli realizzando cosigrave la vision di PLEF

Ulla Mauno

Dopo il pranzo e stata la volta di Ulla Mauno project planner finlandese di Carbonsink che ha illustrato un me-todo di finanziamento di progetti per lo sviluppo sostenibile in Africa e nel sud del mondo tramite il meccani-smo della carbon finance la cui finali-tagrave egrave la vendita sul mercato di titoli de-finiti ldquocrediti di Carboniordquo (EU-ETS) La riduzione delle emissioni di pro-getti di efficienza energetica come la sostituzione di caldaie in 4000 fami-glie in Mozambico viene certificata tramite modalitagrave consolidate da istituti internazionali Tali titoli vengono ac-quistati sul mercato finanziario da soggetti obbligati o volontari e con trattative bilaterali Lrsquoobiettivo egrave di ri-spettare i vincoli del pacchetto UE

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ldquoClima Energiardquo di riduzione di CO2 o per le aziende di realiz-zare in modo volontario i propri obiettivi di posizionamento strategico di impresa go-green dichiarando le proprie attivitagrave carbon neutral La valutazione delle effettive esigenze di unrsquoimpresa avviene tramite uno studio preliminare della carbon footprint del processo produttivo ciograve a dire dellrsquoimpronta ecologica misu-rata tramite il calcolo delle emissioni equivalenti di CO2

Anna Maria Felici

A seguire egrave stata Anna Maria Felici Past President e nuovo Liaison del PMI Educational Foundation a presentare al pubblico lrsquoopportunitagrave di finan-ziamento di progetti di forma-zione di Project Management a partire dalle scuole in Italia grazie ad i fondi resi disponibili dal PMIEFreg Dopo di lei ha preso la parola il dott Salvatore Carbone che ha presentato lrsquoAssociazione Italiana dei Progettisti Sociali (APIS) e ha evidenziato le dif-ferenze tra la gestione dei pro-getti in una azienda privata e quelli gestiti da entitagrave che ope-rano nel sociale dove il suc-cesso non egrave misurabile solo con i parametri di rispetto dei tempi e dei costi

Salvatore Carbone

Infine Andrea Stacchiero re-sponsabile di Policy e Advoca-

cy della Federazione di Organi-smi di Volontariato Internazionale (FOCSIV) ha illustrato con ulte-riore ottica i principali avvenimenti del 2015 anno storico per lrsquoambiente e per la cooperazione internazionale con la definizione dei 17 SDG dellrsquoONU e ha pre-sentato lrsquoenciclica ecologica ldquoLaudato Sigraverdquo e i programmi ed azioni ad esso ispirati Ha evi-denziato le difficoltagrave di attuazione dellrsquoenciclica nelle diocesi italia-ne e la situazione dei programmi di volontariato che riscuotono un forte successo nella societagrave civile con molti giovani disposti e can-didarsi ma che a causa di un de-ficit finanziario dovuto alla difficol-tagrave di erogazione di fondi lrsquoofferta di iniziative e volontari egrave maggiore della richiesta Interessante lrsquoaffermazione per cui la povertagrave che apparteneva solo al Terzo Mondo dove prima venivano convogliate la totalitagrave degli aiuti non egrave piugrave vera percheacute anche le societagrave opulente sono in una crisi oramai globale

Andrea Stocchiero

Tra le novitagrave delle modalitagrave di fi-nanziamento egrave il ruolo della Cas-sa Depositi e Prestiti in Italia che daragrave supporto ad iniziative di Cooperazione Internazionale svi-luppate in Partenariato Pubblico Privato (PPP) FOCSIV egrave inoltre impegnata nella difesa delle po-polazioni oppresse nei progetti ldquoi minerali dei conflittirdquo per una le-gislazione UE che ostacoli il commercio dei minerali estratti sotto il controllo di bande e signo-ri della guerra che sfruttano le popolazioni locali e le pongono in condizioni di schiavitugrave (come av-viene ad esempio in Congo) ed in altre operazione umanitarie per lrsquoaffermazione di principi etici fondanti un nuovo modello di svi-luppo economico sostenibile

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Managing Mega Project Challenges Evento Internazionale in collaborazione con LUISS B usiness School e Project Management Institute Roma 19-20 Maggio Il 19 maggio scorso presso la Luiss Business School si egrave tenuto un inte-ressante evento internazionale a late-re di una piugrave ampia due giorni di con-fronto di metodologie modelli ed esperienze nellrsquoambito della gestione di mega-project

Prof Andrea Prencipe (LBS)

Durante lrsquoevento che vedeva la par-tecipazione di un centinaio di perso-ne anche straniere sono stati affron-tati gli argomenti e gli aspetti piugrave for-temente legati a progetti di grandi dimensioni Il Lavori sono stati aperti dal Prof Andrea Prencipe docente di Inter-national Development and Quality Management alla LUISS Business School e coordinatore del seminario che ha presentato il keynote speaker della giornata Mark Thurston Re-gional Managing Director di CH2M

Mark Thurston

Nel suo intervento Thurston ha avuto modo di individuare alcuni fattori piugrave specificatamente attinenti i mega-project fattori di scala complessitagrave regulation politica e interfaccia Que-sto sulla base di una lunga esperien-za personale e con evidenza di quat-tro progetti di grandi dimensioni come i Giochi Olimpici di Londra del 2012 la realizzazione di un nuovo tratto fer-roviario nella zona sud est di Londra

(il progetto Crossrail) realizzazione di un tunnel di 25 km al di sotto del Tamigi (il progetto Tideway) realiz-zazione di unrsquo autostrada da Londra a Leeds e Manchester (Progetto High Speed 2)

La pianificazione di costruzione del progetto CrossRail

Mark Thurston ha inoltre esposto lrsquointeressante parallelo tra il concetto di ldquohomeostasisrdquo per un sistema vi-vente e la modellizzazione della ge-stione del setting di variabili tali da mantenere la stabilitagrave di un sistema complesso applicato allrsquoambito di gestione di grandi progetti Tale ar-gomento egrave stato fonte di un interes-sante dibattito con grande partecipa-zione dei presenti Ha poi esposto i fattori di maggiore influenza di pro-getti di grandi dimensioni suddivisi in 4 prospettive di maggiore impatto people and leadership governance and controls organization and cultu-re outside world

Prof Reymond Levitt

Lrsquoevento egrave stato chiuso dagli inter-venti di Reymond Levitt Professore di Ingegneria Civile e Ambientale alla Stanford University e Gernot Grab-her Professore di Economia alla HafenCity University di Amburgo e da una tavola rotonda coordinata da Andrea Prencipe della LUISS Busi-ness School

Lrsquoapprofondimento dei temi ha porta-to a focalizzare il dibattito successivo su argomenti legat al controllo del ri-schio allrsquoimportanza della definizione e comunicazione dello scope e alla disciplina necessaria a condurre con efficacia tali imprese

La tavola rotonda che ha concluso lrsquoevento

Come si diceva allrsquoinizio questo se-minario aperto a tutti i nostro soci grazie alla collaborazione con la LUISS Business School faceva parte di un piugrave ampio programma una se-rie di eventi annuali sponsorizzati dal Project Management Institute per fa-vorire lrsquoincontro tra le grandi Universi-tagrave Internazionali e le grandi aziende che utilizzano il Project Program Portfolio Management per la gestione dei mega-progetti Le due mezze giornate di lavori del ldquo4th International Mega-Projects Workshop Theory meets Practicerdquo si sono svolte questrsquoanno presso la LUISS Busi-ness School dopo che le precedenti tre edizioni erano state ospitate da rinomate universitagrave internazionali

Sergio Gerosa e il Prof Corrado Lo Storto (Univ Federico II di Napoli) durante i lavori

Per il PMI Central Italy Chapter erano stati invitati a partecipare a questo esclusivo consesso il Presidente Sergio Gerosa e la Past President Anna Maria Felici

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EMEA LIM amp Global Congress 2016 Si egrave svolta a Barcellona dal 6 allrsquo11 Maggio la ker messe EMEA il nostro Chapter era presente ad entrambi gli appu ntamentiLo scorso Maggio Barcellona (Spa-gna) egrave stata teatro della kermesse annuale del PMI EMEA (Europe Middle East and Africa) ospitando in successione i due piugrave importanti eventi a livello continentale

- Il Leadership Institute Meeting EMEA (6-8 Maggio)

- Il Global Congress EMEA (9-11 Maggio)

Una nutrita delegazione del nostro Chapter ha partecipato ad entrambi gli eventi con numerose presenta-zioni Nei giorni successive inoltre si sono tenute varie sessioni di Semi-narsWorld (che Roma aveva ospitato ad Aprile 2015)

EMEA Leadership Institute

Meeting

I numeri del LIM EMEA di Barcellona

Il Leadership Institute Meeting EMEA egrave la riunione annuale di tutti i leader (membri del board ma anche sem-plici volontari) dei Chapter EMEA Ci si incontra per ascoltare le ultime no-tizie e indicazioni da parte del board del Project Management Institute per seguire le presentazioni di grandi leader e keynote speaker di levatura mondiale ma soprattutto per confron-tarsi sulle best practice nella gestione delle nostre community locali

Il mega-annuncio dellrsquoEMEA 2017 a Roma

Questrsquoanno ad accogliere la rappre-sentativa del nostro Chapter compo-

sta da Sergio Gerosa Giancarlo Duranti Silvia Frigerio e Sergio Funtograve una gradita sorpresa (anche se la notizia era giagrave stata anticipata da qualche settimane al nostro Pre-sidente) il mega cartellone con lrsquoannuncio che il prossimo anno la kermesse PMI EMEA saragrave ospitata proprio dallrsquoItalia e in particolare da Roma

Foto di gruppo del team del nostro Chapter con Mark A Langley (Presidente PMI reg)

Unrsquooccasione irripetibile per il nostro Chapter e tutti i PM Italiani soprattut-to in considerazione dellrsquoaltro evento internazionale che il Chapter sta giagrave organizzando per il 6-7 Ottobre 2016 a Roma per festeggiare il nostro ven-tesimo anniversario Ma di questo vi abbiamo giagrave parlato nellrsquoarticolo a pag 3 di questa newsletter Proprio in vista di questi due eventi internazionali che vedranno Roma al centro dellrsquoattenzione la delegazione del Comitato Direttivo del Chapter ha lavorato alacremente durante il LIM EMEA di Barcellona per stabilire con-tatti con il Board del Project Mana-gement Institute (incontrando anche il Presidente del PMIreg Mark A Lan-gley e vari membri del Board PMIreg) cosigrave come per pubblicizzare lrsquoevento internazionale di Ottobre con i re-sponsabili dei Chapter EMEA che sono stati successivamente coinvolti (con grande successo) come Sup-porting Chapter dellrsquoevento Lrsquoiniziativa del nostro Chapter asso-lutamente innovativa in questo sen-so egrave stata accolta con grande inte-resse e simpatia dai colleghi degli al-tri Chapter cosigrave come la prospettiva

di poter venire a Roma per il prossi-mo Congresso EMEA del PMIreg

Il brindisi tra i tre Presidenti dei Chapter Italiani e il nostro Mentor Kris Troukens

Il LIM EMEA egrave stato inoltre lrsquo occasio-ne per consolidare il rapporto con la leadership degli altri Chapter Italiani tutti presenti allrsquoevento con un primo Memorandum of Understanding sot-toscritto dai tre Presidenti (Sergio Gerosa Stefano Setti e Giacomo Franco ) insieme ai rappresentanti del PMI EMEA (il nostro regional mentor Kris Troukens Lysan Drabon e Blanca Lalanda ) che egrave stato successivamente finalizzato nellrsquoaccordo strategico di cui vi ab-biamo parlato nellrsquoarticolo a pag 2 di questa newsletter) Il nostro Chapter ha portato al LIM anche in questa occasione un suo speaker il nostro Direttore dei Volon-tari Sergio Funtograve con un intervento dal titolo ldquoVolunteers a cast to con-quer How to involve and keep en-gaged chapter volunteersrdquo

Lrsquointervento di Sergio Funtograve

Lrsquointervento egrave stato molto apprezzato dalla folta platea presente nonostan-te fosse pianificato nellrsquoultimo slot prima della chiusura dellrsquoevento Tra gli interventi piugrave apprezzati degli altri oratori ricordiamo quelli introdut-tivi del Presidente PMIreg Mark A Langley che ha fornito una visione di dove stia andando il PMIreg e come intenda supportare sempre meglio i

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PM di tutto il mondo nella loro cresci-ta professionale e di Antonio Nieto Rodriguez molto coinvolgente e ba-sato sulla personale esperienza di PM tra tante difficoltagrave e grandi soddi-sfazioni professionali

Lo speech di Mark A Langley insieme a Antonio Nieto Rodriguez

Molto interessante e ldquomotivazionalerdquo anche lo speech del keynote speaker Reneacute Carayol dal titolo ldquoCollaboration is the new leadershiprdquo con degli spunti davvero interessanti in termini di applicazione della servant leader-ship

Lo speech di Mark A Langley insieme a Antonio Nieto Rodriguez

EMEA Global Congress AllrsquoEMEA Global Congress il nostro Chapter era presente con gli inter-venti di Marco Negri e Luca Romano oltre a quello del nostro Giancarlo Duranti Marco Negri (ANAS) ha presentato assieme a Mustafa Duumllgerler (Na-tional Bank of Abu Dhabi) un inter-vento sulle Lessons Learned dal tito-lo Lessons (really) Learned How to Retain Project Knowledge and Avoid Recurring Nightmares La presentazione egrave partita dallrsquo osser-vazione che sebbene la maggior parte delle aziende abbiano ormai istituzionalizzato il processo di identi-ficazione e documentazione delle lessons learned anche quando tali lezioni sono correttamente identifica-te e documentate spesso finiscono in un database o su una intranet che nessuno mai consulta (il cosiddetto buco nero delle lessons learned) impedendo alle aziende di imparare dallrsquoesperienza e rischiando di ripete-re gli errori giagrave commessi

Lrsquointervento di Marco Negri

Il processo tradizionale egrave quindi inef-ficace percheacute non riesce a incorpo-rare le lezioni nelle operations e so-prattutto percheacute non riesce a cambia-re migliorandolo il nostro modo di condurre i progetti Sono stati quindi analizzati i problemi piugrave comuni del processo di identifica-zione documentazione e comunica-zione delle lessons learned ed egrave sta-to proposto un approccio semplice ed efficace per incorporare le lezioni di-rettamente nei processi operativi del-le aziende In pratica al posto di documentare le lessons learned nella tradizionale forma testuale si suggerisce innanzi-tutto di classificarle sulla base dei de-liverable a cui si riferiscono (per esempio si dividono le lezioni che ri-guardano i Gantt dalle le lezioni rela-tive al budget oppure al ldquoPiano di ri-sposta ai rischirdquo ecc) e successi-vamente si propone di raccogliere le lezioni in delle checklist una per ogni tipologia di deliverable (quindi la checklist dei Gantt la checklist del budget la checklist del Piano di ri-sposta ai rischi ecc) In questo modo la conoscenza viene trasposta direttamente negli organi-zational process assets in una forma prontamente utilizzabile prima di ini-ziare a lavorare su uno specifico deli-verable per consultare tutte le lezioni apprese dallrsquoazienda sullrsquoargomento basteragrave aprire la relativa checklist Si potrebbe quindi dire che una les-son non egrave veramente ldquolearnedrdquo fine-chegrave non egrave stata incorporata in una checklist

Marco Negri e Giancarlo Duranti

Infine Luca Romano (Nexen) ha presentato ben due interventi il pri-mo insieme a Roberta Grimaldi e Francesco Saverio Colasuonno di INAIL dal titolo ldquoDemand manage-ment as a critical success factor in Portfolio Managementrdquo La trasfor-mazione digitale della Pubblica Am-ministrazione italiana caratterizzata da ritardi incertezze e resistenze al cambiamento puograve annoverare a pie-no titolo INAIL come caso di succes-so paradigmatico In questrsquoambito sulla base dellrsquoesperienza maturata presso la Direzione Centrale Orga-nizzazione Digitale egrave stata analizzata lrsquoimportanza della corretta gestione della fase di Demand durante il pro-cesso di Project Portfolio Manage-ment Il Demand Management infatti sostanziandosi nella raccolta e valu-tazione delle iniziative progettuali vecchie e nuove dellrsquoazienda egrave pro-pedeutico alla fase di definizione del-le prioritagrave e selezione delle iniziative influenzandone inevitabilmente la qualitagrave la durata e lrsquoefficacia Una corretta gestione della fase di de-mand durante la predisposizione del Portfolio progetti aziendale permette alle organizzazioni di indirizzare cor-rettamente le proprie azioni e di man-tenere uno stretto collegamento tra quello che viene attuato e la traietto-ria strategica complessiva

Luca Romano

Nel secondo intervento Luca Roma-no ha avuto il ruolo di moderatore di un panel dal titolo ldquoNext Generation Project Management Digitalization and Collaborationrdquo Questo ldquonuovordquo format del PMI aggrega speaker che hanno presentato idee simili in un unico evento durante il quale a valle della presentazione da parte dei panelist si apre una discussione con domande e risposte Lrsquooggetto come si desume dal titolo egrave stata la digita-lizzazione e la collaborazione in am-bito PM argomento peraltro abba-stanza in voga durante il Congresso a Barcellona

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Il nostro Chapter era presente anche hellip Grazie alle nostre convenzioni e ai volontari del C hapter abbiamo portato un porsquo di Project Management ad alt ri eventi La diffusione del Project Manage-ment passa attraverso la presenza a importanti seminari ed eventi Il no-stro Chapter ha partecipato negli ul-timi mesi ad alcuni eventi spesso or-ganizzati dalle associazioni con cui il PMI Central Italy Chapter ha siglato delle convenzioni di collaborazione proprio al fine di aumentare la cassa di risonanza del Project Management in Italia Una scelta che sta eviden-temente pagando visto il moltiplicarsi delle occasioni di interscambio cultu-rale che queste collaborazioni stanno generando

XVI Convegno Nazionale AIIC

Bari 7-9 Aprile

Il corso di Project Management

al Convegno Nazionale AIIC

Il Past President del Chapter Anna Maria Felici egrave intervenuta allrsquo As-semblea Generale conclusiva del XVI Convegno Nazionale dellrsquo Associazio-ne Italiana Ingegneri Clinici (AIIC) di cui fa parte anche il nostro Resp del Comitato Clinica Farmaceutica e Me-dicale Giulio Iachetti Ersquo stata lrsquo oc-casione per ribadire lrsquointeresse relati-vo al recente e rinnovato accordo tra il Chapter e AIIC e per rafforzare lrsquoimportanza delle conoscenze e dellrsquoapplicazione del Project Mana-gement in ambito Sanitario Anna Maria ha anche premiato i cinque componenti della squadra vincente La nostra Past President inoltre era giagrave intervenuta in qualitagrave di docente durante la prima giornata del Corso di Formazione sul Project Manage-ment che si prefiggeva lo scopo di fornire le basi di impostazione di un progetto con una metodologia struttu-rata di Project Management illu-strandone lrsquo intero ciclo di gestione e

gli strumenti di pianificazione e con-trollo Allrsquointerno del corso egrave stata da-ta una panoramica degli strumenti informatizzati piugrave utili in ambito di Project Management per lrsquoIngegnere Clinico dando evidenza di modalitagrave di impostazione dei tool informatizzati oggi disponibili In chiusura del Corso di Formazione egrave stato sviluppato infi-ne un partecipatissimo business ga-me con la partecipazione di ben set-te squadre che si sono confrontate su una simulazione in ambito healthca-re

Anna Maria Felici

Questo tipo di iniziative didattiche svolte in collaborazione con le nostre associazioni partner sono volte pro-prio a diffondere il Project Manage-ment allrsquointerno di contesti dove egrave necessario consolidarne la maturitagrave e saranno un campo dove il Chapter continueragrave ad impegnarsi nel prossi-mo futuro

Congresso Nazionale Astrofisica

Roma 2-6 Maggio Lo scorso 4 Maggio il Presidente del Chapter Sergio Gerosa ha tenuto un interessante intervento sulla ldquoComplessitagrave nel Project Manage-mentrdquo nellrsquoambito dei lavori del LX Congresso della Societagrave Astronomica Italiana che si egrave tenuto a Roma dal 2 al 6 Maggio nella prestigiosa sede del Centro Nazionale delle Ricerche (CNR) a Piazzale Aldo Moro a Roma La presentazione egrave stata incentrata sui risultati della ricerca svolta del Project Management Institute e pub-blicati sul numero de ldquoPulse of the Profession in depth reportrdquo dedicato al tema ldquoNavigating Complexityrdquo (di-sponibile per i soci sul sito del PMIreg

La locandina del LX Congresso della Societagrave Astronomica Italiana

Lo studio era volto ad individuare quali siano gli elementi che caratte-rizzano i best performer tra le varie organizzazioni che si confrontano con potafogli di progetti di grande complessitagrave come sono certamente quelli che riguardano la ricerca in campo astronomico ed astrofisico con budget di grandissime dimensio-ni in gioco

Sergio Gerosa al congresso della SAI

Lrsquooccasione di questo intervento egrave nata grazie alla collaborazione con Davide Fierro Resp Ufficio Centrale di Ingegneria dellrsquoIstituto Nazionale di Astro Fisica (INAF) organizzatore della giornata di lavori e nostro part-ner nellrsquoambito della collaborazione con AFCEA e INCOSE nellrsquoambito del Comitato Difesa Sicurezza e Spazio di cui vi parliamo anche

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nellrsquoarticolo sui nostri Comitati Setto-riali Con lui avevamo anche organiz-zato il Convegno dello scorso anno presso lrsquoOsservatorio di Monte Porzio Catone (vedi articolo a pag 13 del no 21 de ldquoIl Corriere del PMrdquo - Luglio 2015)

Davide Fierro organizzatore della giornata

Seminario SEDA 2016 Roma 10

Maggio Unrsquoatra associazione con cui abbia-mo stabilito rapporti di reciproco scambio culturale egrave il DSSEA (De-fense amp Security Software Engineers Association) il cui Segretario Gene-rale Brigadiere Angelo Messina era

stato nostro ospite al Pomeriggio allrsquoUniversitagrave tenutosi lo scorso Di-cembre (in cui si egrave parlato della matu-ritagrave del Project Management nel set-tore ICT) Il DSSEA ha organizza ogni anno un appuntamento internazionale su te-matiche ICT nel mondo delle Forze Armate e denominato SEDA (Soft-ware Engineering for Defense Appli-cations) giunto questrsquoanno alla quin-ta edizione tenutasi il 10 Maggio scorso presso la Scuola Trasporti e Materiali della Cecchignola a Roma in unrsquoaula gremita da moltissime per-sone A rappresentare il PMI Central Italy Chapter crsquoera Carmine Paragano Responsabile del Comitato ICT e or-ganizzatore di molti dei nostri Webi-nar che egrave intervenuto per condivide-re le metodologie di Project Mana-gement Agile e la loro applicazione in un settore cosigrave delicato come quello delle Forze Armate Lrsquointervento si egrave tenuto nel pomerig-gio in cui si sono affrontate con mag-gior approfondimento le tematiche

ldquoAgilirdquo Dopo unlsquointroduzione iniziale sulle diverse metodologie Agili ed i diversi campi di applicazione si egrave ap-profondito lrsquoapproccio proposto dal PMI con la sua certificazione PMI-ACP

Carmine Paragano al Congresso SEDA

Nellrsquoultima parte dellrsquointervento si so-no poi condivise anche con gli altri speaker le difficoltagrave nel gestire un progetto con metodologie innovative che richiedono un cambiamento nellrsquoapproccio al progetto da parte di tutti gli stakeholder coinvolti

20 Settembre 2016 dalle ore 930 alle ore 1330

Seminario in Azienda in collaborazione con INAIL

Dal Progetto alla Governance Quale futuro per la PA

Roma Sede Centrale INAIL ndash Piazzale Pastore 6 (EUR)

Lrsquoevento permette di maturare 3 PDUrsquos

Per informazioni wwwpmi-romeorg

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Goal-setting variabili e dimensioniLrsquoarma vincente per la definizione degli obiettivi di progettoIl nostro vivere quotidiano egrave carico di obiettivi che ci prefissiamo di rag-giungere dalla volontagrave di prenderci un caffegrave al bar preferito fino al rag-giungimento della tanto desiderata vacanza o al piugrave elevato scopo di ri-coprire un ruolo ambito allrsquointerno del gruppo di lavoro e di un Organizza-zione Tutti questi stimoli sociali nel momento in cui vengono traguardati diventano per noi fonte di beneficio percheacute ci infondono un forte senso di controllo degli eventi un alto grado di motivazione ed un buon livello di au-toefficacia percepita (quanto mi spe-rimento efficace in determinate situa-zioni Bandura 1986) Esistono una serie di variabili che in-cidono fortemente sulla nostra capa-citagrave di perseguire un obiettivo sia nel-la nostra vita privata sia nella nostra carriera professionale Ersquo necessario quindi tenere presenti questi fattori facendo una meta-analisi qualora sia possibile effettuarla dei potenziali ri-schi e delle risorse che abbiamo a disposizione per centrare a pieno lrsquoobiettivo Le teorie social-cognitive ci aiutano in tal senso (Caprara Cervone 2003) La teoria dellrsquoazione pianificata (Ajzen 1996) afferma che le nostre intenzioni riguardano lrsquoatteggiamento di una persona rispetto al mettere in atto un determinato comportamento la sua percezione della pressione so-ciale a mettere (o non mettere) in atto quel certo comportamento e il con-trollo percepito sul comportamento cioegrave la percezione di facilitagrave o difficol-tagrave ad eseguirlo Locke e Latham (1990) con la loro teoria degli obiettivi hanno identificato un insieme di dimensioni degli obiet-tivi (goal-setting) cioegrave dei modi in cui gli obiettivi di prestazione possono variare ed essere ben progettati in funzione dello scopo da perseguire e tenendo in grande considerazione le variabili individuali che permettono di raggiungerlo Il goal-setting egrave il livello dello scopo cioegrave il livello di sfida che le persone assumono nellrsquoesecuzione di un certo compito Gli obiettivi diffe-riscono per quantitagrave per difficoltagrave qualitativamente nel significato che rivestono per lrsquoindividuo per ampiez-

za (a breve o a lungo termine) e pos-sono essere ristretti o ampi se legati gerarchicamente

Dimensioni degli obiettivi Il goal-setting cioegrave la definizione degli obiettivi costituisce una determinante psicologica centrale nellrsquoautomotivazione al successo

Esiste in letteratura una forte relazio-ne positiva tra il livello di sfida dellrsquoobiettivo e il livello di successo nella prestazione Nella misura in cui le persone si ritengono impegnate nel raggiungimento dei loro scopi gli obiettivi maggiormente impegnativi stimolano piugrave elevati livelli di succes-so Ersquo evidente quindi che fornire al team obiettivi articolati rispetto ad obiettivi semplici o ad assenza di obiettivi permette la stimolazione di un maggior senso di motivazione Una seconda dimensione fondamen-tale oltre al coinvolgimento sugli obiettivi consiste nella specificitagrave di essi In alcune professioni o attivitagrave gli scopi da raggiungere possono es-sere impegnativi ma vaghi Gli obiet-tivi specifici rispetto ad obiettivi non specifici e generici (ldquofare del proprio megliordquo) contribuiscono maggiormen-te al miglioramento della prestazione (Locke et al 1981) Unrsquoultima di-mensione fondamentale per generare successo consiste nel programmare obiettivi prossimali piuttosto che di-stali percheacute vi egrave una tendenza natu-rale delle persone a suddividere i compiti distali in prossimali (Bandura e Schuck 1981) I benefici degli obiettivi prossimali richiedono ovvia-mente che lrsquoindividuo non perda natu-

ralmente di vista gli scopi a lungo termine Gli obiettivi prossimali hanno due effetti importanti sul sistema del seacute Il primo consiste nellrsquoaumentare lrsquoautoefficacia percepita iniziale Quando intraprendiamo un compito sostenere attivitagrave iniziali piugrave semplici faragrave sigrave che lrsquoobiettivo nellrsquoinsieme ri-sultati maggiormente gestibili nella sua totalitagrave I sotto-obiettivi se ben definiti migliorano le reazioni auto-valutative personali fornendo indica-tori sul progresso in atto Esistono inoltre moderatori degli ef-fetti del goal-setting il feedback e la complessitagrave del compito Un obiettivo impegnativo aumenta la motivazione solo quando il soggetto egrave in grado di monitorare le sue azioni traendo van-taggio dal feedback che riceve sul grado dei suoi progressi In assenza di feedback lrsquo assegna-zione di obiettivi impegnativi non au-menta in maniera affidabile la presta-zione Nel momento in cui il gruppo di lavoro riceve feedback espliciti su scopi ben definiti esso reagisce in maniera auto-valutativa rispetto i propri risultati analizza la sua effica-cia nella prestazione stabilisce obiet-tivi e standard specifici Ognuno di questi processi riferiti al singolo membro contribuiscono a generare la motivazione successiva Ecco che si innesca qui un meccani-smo benefico che si autoalimenta in cui i feedback il monitoraggio conti-nuo degli scopi prossimali raggiunti la definizione chiara dei compiti favo-risce un team consapevole della me-ta che sta perseguendo e del cammi-no che vede protagonisti tutti i parte-cipanti

Sperimentare efficacia Proviamo a questo punto ad attuare unrsquoulteriore precisazione per rendere la definizione dei nostri obiettivi vin-cente e fornire al gruppo di lavoro esperienze positive di successo che possano essere generalizzate e di-ventino punti di forza per il team nella sua totalitagrave Lrsquoindividuo possiede due strumenti per valutare seacute stesso da un lato ab-biamo lrsquoautostima che corrisponde al senso globale del proprio valore

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(Coopersmith 1967) mentre dallrsquo altro abbiamo lrsquoautoefficacia percepita che si riferisce ai giudizi che noi diamo rispetto alle nostre capacitagrave di ese-guire determinati corsi di azione in ambiti specifici Lrsquoautoefficacia per-cepita ha un forte valore predittivo del comportamento che il soggetto potragrave mettere in atto mentre lrsquoautostima predice le condotte piuttosto debol-mente (Leary 1995)

Lrsquoautoefficacia percepita egrave definita contestualmente legata cioegrave a parti-colari sfide o prove con cui lrsquoindividuo si sta confrontando Le valutazioni di autoefficacia percepita predicono non solo i livelli generali di successo ma anche gli esiti di successo e di falli-mento comportamentali degli atti sin-goli (Cervone 1985) Bandura (1997) definisce quattro processi tramite cui le convinzioni di efficacia incidono sugli esiti legati al compito Lrsquoautoefficacia influenza

- le decisioni su quali attivitagrave persegui-re Lrsquoindividuo si impegneragrave solo in attivitagrave in cui ritiene se stesso effica-ce ed eviteragrave compiti che ritiene di non riuscire a compiere

- lo sforzo e la persistenza nel compi-to chi dubita della propria efficacia tenderagrave a ridurre sforzi e a desiste-re

- le risposte al livello affettivo un ele-vato senso di efficacia favorisce mi-nori livelli di ansia nellrsquoaffrontare eventi potenzialmente minacciosi

- la qualitagrave delle prestazioni cognitive principalmente in attivitagrave in cui si ri-chiede unrsquoalta conoscenza del com-pito ed una formulazione di strate-gie un maggior livello di efficacia percepita facilita la produzione di so-luzioni in maniera piugrave analitica ed accresce la prestazione in compiti di memoria ad esempio stressanti (Berry et al 1989)

Tutte queste esperienze benefiche possono inoltre essere generalizza-te ad altre situazioni similari diven-tando un bagaglio positivo per lrsquointero gruppo di lavoro Lrsquoautoefficacia per-cepita permette di conseguenza lrsquoaccettazione delle sfide la persi-stenza nonostante le avversitagrave lrsquoesecuzione di complesse strategie cognitive lrsquoabbassamento del livello di ansia ed una maggiore tranquillitagrave che si associa alle difficoltagrave Aumentare le convinzioni di efficacia e di controllo egrave possibile Il modo piugrave affidabile per instillare fiducia nelle persone consiste nel fornire occasio-ni di esperienza diretta di successo (Bandura 1997 Williams 1995) Quando calibriamo gli obiettivi per il gruppo di lavoro avere una buona conoscenza delle risorse umane a nostra disposizione dei punti di forza e di debolezza di ogni membro per-metteragrave di formulare gli scopi secon-do i punti elencati in base alla teoria del goal-setting e cercheragrave di stimola-re un sempre crescente senso di sperimentazione efficace del proprio operare allrsquointerno del team

Conclusioni Tenere presente la strutturazione de-gli obiettivi tramite indicazioni del goal-setting e lrsquoesistenza del costrutto di autoefficacia percepita permette di fare una breve riflessione di autoana-lisi su come guidare al meglio il no-stro gruppo di progetto Le dimensio-ni dellrsquoobiettivo non si traducono di-rettamente in successo essi avranno effetti sulla prestazione che a sua volta favoriragrave un certo livello di cre-scente forza nel gruppo di maggiore sintonia e di ampia produttivitagrave

Annalisa Albergo Psicologa del Benessere nel Corso di Vita e Psico-terapeuta esperta in Valutazione Psicologica e Counselling Vanta esperienza decennale in ambito riabi-

litativo e di in-tervento psico-logico nel campo della disabilitagrave visiva presso il Cen-tro Regionale S Alessio Margherita di

Savoia per i Ciechi nel servizio do-miciliare e scolastico Si occupa di Formazione e Consulenza Aziendale Selezione ed Assessment Valuta-zione dei Profili nellrsquoarea Risorse Umane Ha svolto ricerca scientifica presso lrsquoIstituto di Ricerca e Cura a Carattere Scientifico Fondazione S Lucia su malattie genetiche rare in-fantili e survey presso lrsquoUniversitagrave degli Studi di Roma ldquoSapienzardquo Ersquo infine esperta in costruzione e som-ministrazione di test psicologici e proiettivi

La nostra Newsletter egrave

scritta quasi interamente dai membri del

PMI Rome-Italy Charter

Essa vuole essere infatti innanzitutto uno strumento di

collaborazione e scambio di informazioni allrsquo interno del Chapter

Se vuoi far parte anche tu della redazione del ldquoCorriere del PMrdquo

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Come far crescere una piccola impresa Di Stefano Luisotti (Amministratore Delegato di Wel come Italia e nostro ospite nel recente evento sulla Leadership a Pisa)Lrsquoautore di questo libro Stefano Lui-sotti egrave un amico del nostro Chapter come AD di Welcome Italia ha ospi-tato lo scorso 30 Marzo il primo Se-minario in Azienda in Toscana E non lo ha solo ospitato ma egrave stato uno dei protagonisti dellrsquoevento stesso con un intervento sulla leadership molto apprezzato da tutti i parteci-panti

Lrsquointervento sulla leadership

di Stefano Luisotti AD di Welcome Italia

E proprio in occasione di quellrsquo even-to Luisotti ha voluto donare al Chap-ter una copia del suo libro ldquoCome far crescere una piccola impresardquo pub-blicato nella collana Trend di Franco Angeli Un libro che vuole essere un piccolo manuale da leggere tutto drsquoun fiato o a piccole dosi per coloro che non hanno mai tanto tempo da dedicare alla lettura (come dice lrsquoautore stesso basta un capitolo di poche pagine al mattino dopo il caf-fegrave) basato sulla sua esperienza sia professionale che personale (molti sono gli aneddoti familiari o della sua gioventugrave) Un libro la cui lettura scorre con leg-gerezza ma che lascia il segno e fa riflettere Basato su uno schema semplice ogni capitolo egrave composto da una frase celebre un breve aned-doto di vita vissuta (con i suoi suc-cessi e insuccessi) una breve con-clusione in calce al capitolo che ri-sponde alla domanda ldquoe quindirdquo Un libro per chi vuole fare lrsquo imprendi-tore che tuttavia merita una lettura attenta anche da parte di un Project

Manager Spesso infatti il successo dei nostri progetti nasce proprio dal considerarli ldquonostrirdquo e come una pic-cola ldquoimpresardquo familiare mettendoci quella passione e amor proprio che normalmente un imprenditore deve mettere nella propria piccola azienda Ma anche una certa vision e chiarez-za degli obiettivi che ci si pone Alla domanda sul percheacute molti im-prenditori non ce la fanno o molte aziende non riescono a ldquosfondarerdquo acquisendo dimensioni piugrave grandi nel loro sviluppo lrsquoautore si da una ri-sposta tanto semplice quanto vera ldquole piccole imprese rimangono picco-le percheacute i loro imprenditori si prefig-gono piccoli scopirdquo E ci vuole pertanto anche una bella dose di coraggio e responsabilitagrave Luisotti raccomanda infatti a chi ha deciso di far crescere la propria im-presa ldquohellip egrave venuto il momento di prelevare i vostri sogni nel cassetto metterli bene a fuoco e dichiararli apertamente dichiarare i propri sogni egrave una cosa pericolosa che espone allrsquoinsuccesso e alle critiche Ma quando i nostri sogni coinvolgono anche altre persone come nel caso della vostra azienda egrave inevitabilerdquo E chiarisce bene anche cosa si in-tenda per responsabilitagrave ldquorispondere delle proprie azioni e delle proprie decisioni Ogni volta che cerchiamo alibi scuse o colpevoli non facciamo altro che dichiarare agli altri la nostra incapacitagrave di assumere le nostre re-sponsabilitagraverdquo Per chi ha avuto modo di conoscerlo Stefano Luisotti egrave riuscito perfetta-mente nellrsquointento di travasare nelle pagine del suo libro le sue naturali doti di leadership la chiarezza di idee su come un imprenditore dovrebbe essere e agire la sua brillante aper-tura mentale verso chi nellrsquoazienda lavora per lui la passione e lrsquoamore per le sue ldquocreaturerdquo che siano lrsquoazienda che si egrave messa in piedi o la figlia che si sta crescendo (la piccola Sara che fa capolino nella copertina del libro lo ha illustrato con i suoi di-

segni di bambina ed egrave protagonista inconsapevole di uno dei racconti piugrave toccanti del libro non a caso quello che illustra il concetto di responsabili-tagrave che abbiamo riportato piugrave sopra)

La copertina del libro (Ed Franco Angeli)

Ebbene si il libro di Stefano Luisotti ci egrave proprio piaciuto E come tutti i libri belli quando si arriva alle fine si vor-rebbe che ci fossero degli altri capitoli per continuare a leggerlo Ma la bel-lezza del libro forse sta proprio in questo saper concentrare in un cen-tinaio di pagine tanta esperienza e un porsquo di saggezza Chissagrave magari dopo questo incontro con il PMI Central Italy Chapter tra qualche anno potragrave scrivere un nuo-vo manuale hellip su come essere e fare il Project Manager Per la cronaca Lrsquoautore prevede an-che una ldquoassicurazionerdquo sul proprio libro Se lo comprate e non lo riuscite a finire lo potete rimandare allrsquoautore che ve lo rimborseragrave Ma non spera-teci troppo percheacute saragrave molto difficile che questo accada Un grande in bocca al lupo a Stefano Luisotti e ai suoi colleghi (come lui ama chiamare i propri dipendenti o collaboratori) per il successo della propria ldquoimpresardquo Editore Franco Angeli Pagine 136 Prezzo di Copertina euro 950

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Alessio Puccinelli hellip Unplugged Sono padre felice di tre figli maschi nati da una moglie paziente che incautamente incoraggia (e a volte sopporta) le mie tante iniziative Ho la fortuna di abitare in un piccolo angolo di paradiso sulle colline della Versilia con vista mare su tutto lrsquoarcipelago fino alla Corsica Saragrave percheacute ci sono nato ma egrave un posto magi-co le Alpi Apuane le spiagge della Ver-silia il lago di Massaciuccoli la Pineta di Levante ecchellip posti fantastici a pochi chilometri da casa mi rigenera e mi ripa-ga di tanti chilometri macinati ogni gior-no per andare al lavoro Ho iniziato a lavorare molto presto e mi sono occupato un porsquo di tutto edilizia manifattura restauri ecc poi ho iniziato a lavorare come Perito ed infine come Ingegnere delle Telecomunicazioni Ed egrave proprio come Ingegnere in IDS che ho iniziato a gestire progetti internazionali nel campo navale ed a scontrarmi con realtagrave del calibro della Raytheon verso le quali mi sentivo inadeguato rispetto al compito che mi era stato affidato dovevo preparare stati di avanzamento mensili basati sullrsquoEarned Value Master Plan Integrated Master Schedule ecc cose che quindici anni fa non erano proprio allrsquoordine del giorno nella campagna pi-sanahellip Allora mi sono rimboccato le ma-niche ed ho iniziato a studiare Project Management prendendoci sempre piugrave

gusto iniziando un percorso che non avrei piugrave abbandonato

Se lrsquoincontro con il Project Management egrave stato amore a prima vista quello con il Chapter egrave stata una vera e propria folgo-razione Tutto egrave nato dal Corso di Alta Formazione in Project Program e Portfo-lio Management che il Chapter ha orga-nizzato in collaborazione con la Sapienza e che IDS ha generosamente finanziato Al corso ho conosciuto persone fantasti-che sia umanamente che professional-mente ma soprattutto ho conosciuto An-na Maria Felici che mi ha proposto di ldquodare una manordquo in Toscana e cosigrave sono diventato responsabile per lrsquoarea Toscana Nord-Ovest titolo che mi spalanca le porte nelle aziende ed organizzazioni a cui mi presento per proporre varie colla-borazioni Sono orgoglioso di far parte del PMI ed amo profondamente entrare

in contatto con le realtagrave della mia zona Purtroppo la distanza da Roma mi impe-disce di frequentare i tanti eventi orga-nizzati nella capitale per questo farograve del mio meglio per organizzare eventi in To-scana Con tre figli piccoli un cane un lavoro lontano (ma tutto egrave relativo) un orto e una casa da mantenere il cosiddetto ldquotempo liberordquo egrave praticamente inesisten-te Allora ascolto audiolibri mentre guido e la mia palestra egrave un orto dove faccio crescere verdure saporite certo non ho i bicipiti di uno sportivo ma egrave unrsquoattivitagrave che riusciamo a fare tutti quanti insieme appassionatamente un modo piacevole per stare allrsquoaria aperta e che mi tiene in forma Anche percheacute ne ho davvero bi-sogno e non solo per la vita sedentaria ma soprattutto percheacute ho una grande pas-sione per il cibo e il buon vino Amo cu-cinare e il modo in cui lo faccio mi rap-presenta in pieno ho bisogno di speri-mentare e quando una ricetta ha raggiun-to alti livelli di gradimento (a giudizio di amici e familiari) devo trovarne subito una nuova da sperimentare La foto egrave di dieci anni fa (non ho Photo-shop per ritoccarne una piugrave recente)

Alessio

14 Ottobre 2016 SAVE THE DATE

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il PMO nelle aziende di servizi pubblici

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LUGLIO 2016 Numero 25

Andrew ChiesahellipUnplugged ldquoCulturalmente schizofrenicordquo hellip quel-la che egrave nata come battuta da usare su Twitter egrave diventato un mantra per provare a spiegare chi sono Nato a New York da madre americana e padre italiano fin da piccolo la diver-sitagrave culturale egrave parte del mio quoti-diano Dopo un primo periodo in cui ci dividiamo tra lrsquoItalia e gli Stati Uniti nel 1965 ci trasferiamo prima in Ar-gentina per poi approdare in Messi-co dove dovevamo rimanere per 4 anni oggi i miei genitori continuano a risiedere a Cittagrave del Messico In que-sti anni si aggiunge un altro mattone alla diversitagrave culturale con mio fratel-lo e sorella lo spagnolo e la cultura messicana diventano una parte del nostro quotidiano Finito il liceo con lrsquointenzione di se-guire biologia marina allrsquouniversitagrave ottengo un lavoro estivo presso un laboratorio di ricerca americano qui ho il mio primo vero contattato con lrsquoinformatica Colpo di fulmine Da ligrave passo tutte le estati in Olivetti Messi-co prima come programmatore poi come analista junior mentre allrsquo uni-versitagrave finisco una laurea in Econo-mia e Commercio Laureato inizio a lavorare a tempo pieno con Olivetti Messico ma solo poco anni dopo sono obbligato a cer-care una nuova alternativa quando il Paese precipita in un crollo che fa chiudere molte delle industrie Basti un ricordo una sera vado a letto con la benzina che costava poco piugrave di 1

pesos al litro ed al risveglio lrsquo indo-mani mattina era salita al 10 pesos al litro

Si dice ldquonon tutti i mali vengono per nuocererdquo la chiusura di Olivetti Mes-sico mi apre la porta per una trasferta presso Olivetti Francia Cinque anni intensi in cui ho imparato tanto mi sono divertito tanto e ho lasciato nel-la Ville Lumiegravere un pezzo del mio cuore Con Olivetti France comincia-no i miei primi passi come Project Manager nella migliore delle tradi-zioni come membro junior di un team per il rifacimento dellinfrastruttura in-formatica degli sportelli del Creacutedit Lyonnais Poi lrsquoItalia dapprima Ivrea poi Milano per approdare nel 1990 a Roma A ogni passaggio un altalena tra Pro-duct e Project Management con questrsquoultimo che diventa sempre di piugrave il mio mestiere A Roma conosco mia moglie una espatriata fiorentina (e continua la diversitagrave culturale) e

nascono prima Martina e poi Agosti-no In questi anni seguo progetti sia drsquoinformatica (Progetto Sigfried per lrsquoINAIL e OASIS-2 con fondi Esprit dellrsquoUnione Europea) che di comuni-cazione (gestione dei trade show per i settori specializzati dellrsquoOlivetti) af-finando le mie conoscenze della ge-stione progetti Finalmente nel 2011 faccio la certificazione PMP e con-fesso che sono moderatamente fiero di averlo passato al primo colpo piugrave di 30 anni dopo il mio ultimo esame universitario Oggi sono il Technical PMO per lrsquoecosistema dei progetti del sito corporate di Telecom Italia Tra le mie passioni non vi stupiragrave a questo punto ci siano i viaggi in ogni loro forma hobby facile da alimenta-re con la famiglia sparsa per il mon-do Di recente ho iniziato a giocare a pallacanestro come risultato di aver seguito i miei figli per anni nelle loro partite Da sempre la fantascienza il fantasy e il fai-da-te uno dei modi migliori per riprendere contatto con il ldquomondo verordquo Per citare Mark Twain ldquoIl viaggio egrave fatale per i pregiudizi il bigottismo e la ristrettezza mentalerdquo oppure SantrsquoAgostino ldquoIl mondo egrave un libro e chi non viaggia ne conosce solo una paginardquo Di una cosa sono certo viaggiare conoscere assaggiare queste sono le cose che arricchisco-no

Andrew

Segreteria Organizzativa

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Comitato di Redazione de ldquo Il Corriere del PM rdquo

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COMITATO DIRETTIVO del CHAPTER

Presidente Sergio Gerosa

Sviluppo Professionale Giancarlo Duranti

Organizzazione Interna Danilo Scalmani Marketing Silvia Frigerio Formazione Emanuela De Fazio Membership Antonietta Fiorentino Volontari Sergio Funtograve Tesoreria Antonio Leone

COMITATO DI REDAZIONE della NEWSLETTER

Responsabile Sergio GEROSA

Angela ALLEVI Roberto ASCIONE Raffaele AVELLA Lo renzo CAPANNA

Maria Natalia CARDULLO Domenico CASTALDO Emanuela DE FAZIO

Giancarlo DURANTI Pasquale DURSO Anna Maria FELI CI Alessandra FILIPPETTI

Orlando LIO Vito MADAIO Carmine PARAGANO Cristin a PATERNOSTER Luca ROMANO Roberto TARASCHI

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LUGLIO 2016 Numero 25

Eventi internazionali a Roma una straordinaria occasione Evento Internazionale per il 20deg Anniversario a Ott obre 2016 ed EMEA LIM e Global Congress ad Aprile-Maggio 2017 6-7 Ottobre 2016 ndash Evento Inter-

nazionale per il 20deg Anniversario A metagrave dello scorso anno pensando a come celebrare il nostro 20deg anni-versario abbiamo cominciato a ra-gionare su un evento che fosse ldquodi-versordquo da quelli che normalmente of-friamo (in numero anche ragguarde-vole) ai nostri soci e ai tanti appas-sionati di Project Management in Ita-lia Un evento che fosse anche unrsquooccasione per tutti coloro che non hanno la possibilitagrave di partecipare ai grandi eventi internazionali del PMIreg per ragioni di disponibilitagrave economi-che o a viaggiare su lunghe distanze di non dover rinunciare del tutto alla possibilitagrave di un evento di livello ldquoin-ternazionalerdquo La partecipazione di un numero crescente di membri del no-

stro Comitato Direttivo agli eventi le-gati al networking associativo del PMIreg (LIM Region 8 meeting ecc) hanno spinto la riflessione ad aprire un tale evento anche ai membri degli altri Chapter Europei per rendere ancora piugrave ricca lrsquoatmosfera interna-zionale E cosigrave si egrave deciso lo scorso Ottobre di celebrare il nostro anniversario con un evento tutto in lingua inglese e di ben due giornate Un impegno impor-tante (ldquochallengingrdquo come si direbbe in termini di Project Management) e la cui realizzazione egrave destinata ad impegnare il Chapter (e i suoi tanti volontari) nel corso di un intero anno Anche la scelta della data (6-7 Otto-bre) e della location (a Roma presso il Centro Frentani a metagrave strada tra

la Stazione Termini e lrsquoUniversitagrave di Roma ldquoLa Sapienzardquo) sono andati nella direzione di facilitare lrsquo abbina-mento di un evento professionale con lrsquooccasione di visitare la cittagrave eterna in un periodo di grande fascino e allrsquointerno dellrsquoanno del Giubileo Straordinario E la risposta sembra non mancare avendo raccolto lrsquointeresse a fine Luglio di ben 16 Supporting Chap-ters dellrsquoarea EMEA (ed altri si stan-no aggiungendo) 6 Sponsor (grazie al cui impegno possiamo mantenere le tariffe di partecipazione particolar-mente economiche) e soprattutto 130 partecipanti assicurati a circa due mesi dallrsquoevento Unrsquoagenda che si sta andando com-ponendo di sicuro interesse e con

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speaker provenienti da tutto il mondo (Australia USA Canada UK Fran-cia Belgio hellip e naturalmente qual-cuno anche dallrsquoItalia) che cercheragrave di coprire tutte le componenti indi-spensabili per raggiungere lrsquo eccellen-za nella gestione dei propri progetti le tematiche piugrave tecniche legate al Project Program amp Portfolio Man-agement cosigrave come le competenze piugrave comportamentali (soft skill) le problematiche di knowledge sharing management allrsquointerno dellrsquo organiz-zazione gli aspetti contrattuali e le-gali della gestione dei progetti e tan-to altro

28 Aprile ndash 5 Maggio 2017

PMI EMEA 2017 (LIM Global

Congress SeminarsWorld) E giagrave quanto sopra era per il nostro Chapter una ragione di grande sod-disfazione quando un paio di setti-mane prima che la nostra delegazio-ne partisse per il LIM EMEA di Bar-cellona (vedi articolo a pag 16 di questa newsletter) il PMIreg Global comunicava al Presidente del Chap-ter la straordinaria notizia che la ker-messe del PMI EMEA 2017 si sareb-be svolta a Roma

Una notizia che ha suscitato una grande emozione in tutto il Comitato Direttivo (e per la veritagrave anche un porsquo di incredulitagrave in un primo momento) e che corona un sogno che coltivava-mo giagrave da alcuni anni E se in un primo momento la coinci-denza dei due eventi internazionali aveva un porsquo preoccupato il Comitato Direttivo anche per il surplus di im-pegno che questo comporta ci si egrave resi presto conto che saragrave invece una straordinaria occasione poter fruire di entrambi questi eventi ognuno con le sue caratteristiche e peculiaritagrave Non poteva esserci insomma modo mi-gliore per celebrare in maniera degna questi 20 anni di impegno della no-stra associazione per il Project Ma-nagement in Italia Ed ecco le date e i dettagli dei tre av-venimenti principali

bull 28-30 Aprile 2017 Si terragrave in questi tre giorni il Leader-ship Institute Meeting la riunione annuale di tutti i rappresentanti dei vari Chapter EMEA (questrsquoanno a Barcellona erano stati piugrave di trecen-to i volontari presenti in rappresen-tanza di circa 80 Chapters) Unrsquooccasione unica per il nostro

Chapter per allargare la partecipa-zione a questo importante evento anche ad altri dei nostri volontari

bull 1-3 Maggio 2017 Saranno i tre giorni centrali della kermesse dedicati al Congresso EMEA che raccoglie ogni anno un migliaio di PM da tutte le parti del mondo (non solo dallrsquoarea EMEA) e che rappresenta lrsquoevento clou del Project Management continentale Speriamo anche in questo caso che sia lrsquoopportunitagrave giusta per avere una massiccia partecipazione Ita-liana allrsquoevento Non mancate

bull 4-5 Maggio 2017 Saranno di nuovo a Roma i Semi-narsWorld che avevamo ospitato ad Aprile 2015 (dopo una pausa di circa 10 anni) e che saranno una ghiotta opportunitagrave di formazione di alto livello in P3M

E grazie allrsquoaccordo strategico siglato con gli altri due Chapter Italiani ed Europei potremo contare anche sul supporto dei nostri colleghi PMIreg in tutta Europa per fare di entrambi gli eventi un grande successo interna-zionale

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Siamo sempre di piugrave Continua il trend positivo di crescita del nostro C hapter che a fine Luglio raggiunge quota 1158 soci Quale miglior modo di festeggiare la nascita del PMI Central Italy Chapter (come evoluzione naturale del nostro Rome Italy Chapter) se non con un altro balzo in avanzi di ben 32 soci in un solo mese Ebbene si al 31 Luglio il Chapter ha raggiunto quota 1158 soci ritoccan-do il precedente record di 1126 del mese precedente Una crescita straordinaria se si pensa che a fine 2015 eravamo 1017 (con un +14 da inizio anno) e che allrsquoinizio del 2014 eravamo 796 (con una crescita del 455 in poco piugrave 2 anni e mez-zo) Un trend di crescita non costante che ha visto un vero e proprio exploit nel 2014 un assestamento nel 2015 e un nuovo trend di forte crescita nel 2016 Un risultato straordinario che premia lrsquoimpegno di tanti volontari (ormai piugrave di cento) che mettono a disposizione del Chapter il loro tempo e la loro professionalitagrave per realizzare eventi di qualitagrave e diffondere il Project Ma-nagement in tutti i contesti organizza-tivi Un risultato di cui andiamo fieri e che dimostrano il crescente interesse per il Project Management e per la nostra associazione E nei prossimi mesi contiamo di fare

ancora meglio grazie al rinnovato spirito di collaborazione tra i Chapter Italiani e il nuovo accordo strategico siglato lo scorso mese che ci sta permettendo di sviluppare ancora piugrave attivitagrave per i nostri soci e per tutti i PM Italiani concentrandosi sullrsquoItalia Centrale Ma vediamo come sta evolvendo il nostro Chapter utilizzando i parame-tri che vi avevamo giagrave presentato nellrsquoarticolo dellrsquo Ottobre 2014 de ldquoIl Corriere del PMrdquo (no 18 pag 2) dal titolo ldquoUna radiografia del nostro Chapterrdquo Innanzitutto la composizione per set-tore

Composizione per settore

Si nota una crescita sostanziosa del settore Difesa e Aerospazio (arrivata al 13) mentre i due settori trainanti rimangono quello della Consulenza (sostanzialmente costante e peraltro molto variegato) e dellrsquoInformatica

(scesa perograve dal 22 di un paio di anni fa al 19 di oggi) Da segnalare un discreto contributo anche del set-tore Energia (6) Si egrave drasticamente ridotto il numero di iscritti delle Universitagrave (passato dal 14 al 6) che erano legati sostan-zialmente ai corsi CAPM svolti negli scorsi anni in collaborazione con va-rie Universitagrave Italiane che abbiamo ridotto sensibilmente in questi ultimi anni Questo perograve fa capire anche che egrave aumentato sostanzialmente la percentuale di professional iscritti al Chapter che egrave comunque un fattore positivo Per quanto riguarda le grandi azien-de che contribuiscono in maniera importante alla nostra associazione in termini di numero di iscritti rimane in testa Engineering (con una contra-zione dal 22 di un paio di anni fa al 18 attuale) seguita da Leonardo ex Finmeccanica che grazie al suo rinnovato piano di certificazioni PMPreg e allrsquointesa sottoscritta lo scorso anno con il nostro Chapter arriva a una quota dellrsquo11 dei nostri iscritti Scende invece al terzo posto Hewlett Packard (che subisce anche una contrazione dal 9 di un paio di anni fa allrsquo8 attuale Da sole queste tre aziende costituiscono piugrave di un terzo dei nostri associati

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Tra le altre aziende segnaliamo Enel (con 29 soci pari al 3 del totale) Ericsson (17 soci) Sirti (16 soci) NTT Data e Altran (con 15 soci ognuna) Thales Alenia Space (13 soci) e infine TIM ENI e SNAM (con 12 soci a testa)

Composizione per AziendaOrganizzazione

Molto interessante anche la distribu-zione per regione Svetta sempre in testa il Lazio (845 soci) con una con-trazione comunque dal 75 di un paio di anni fa allrsquoattuale 73 Passa in seconda posizione la To-scana che con i suoi 51 soci egrave la re-gione con il piugrave alto tasso di crescita grazie soprattutto alla rifocalizzazione

sul Centro Italia che abbiamo attuato in questrsquoultimo anno ai primi eventi in Toscana (Grosseto e Pisa a Marzo e Firenze a fine Giugno) in collabora-zione con il NIC E proprio su questa regione si appunta lrsquoattenzione del nostro Chapter per i prossimi anni con un obiettivo di una crescita so-stanziale (il target egrave di arrivare a qualche centinaio di soci nei prossimi due anni) Lrsquoaccordo strategico con gli altri Chapter dovrebbe aiutare so-stanzialmente in tal senso consen-tendo a questa regione di sviluppare tutto il suo grande potenziale Al terzo posto crsquoegrave lrsquoAbruzzo che no-nostante una contrazione dei soci scesi a quota 49 (principalmente do-vuta alla scomparsa della componen-te studenti dellrsquoUniversitagrave de LrsquoAquila) sta sviluppando un grande potenziale in termini di affiliazione (crescita dei volontari attivi) e di eventi sviluppati Scende fisiologicamente la Lombar-dia (che mantiene tuttavia ancora il quarto posto a livello regionale) che era stata una costola del nostro Cha-

pter per ragioni storiche (ricordiamo che il PMI Rome Italy Chapter era stato fondato dallrsquoENI Corporate Uni-versity e per 15 anni ha svolto circa metagrave dei propri eventi presso le sedi ENI di Milano)

Composizione per Regione

Crescono infine le Marche (27 soci) la Sardegna (9 soci) e lrsquoUmbria (6 soci) su cui stiamo puntando (insie-me alla Toscana di cui abbiamo par-lato piugrave sopra) con il nuovo ruolo del PMI Central Italy Chapter nellrsquoItalia Centrale Insomma un grande Chapter che vuole continuare a crescere

Nel catalogo corsi di E-quality Italia troverete la formazione necessaria per tutte le aree del Talent Triangle dallo Strategic amp Business Management (corsi di Benefits Management Contract amp Commercial Management Business Relationship Mana-gement) alla leadership (corsi di Change Management Facilitation Stakeholder Engagement) ai corsi tecnici di Project Program Portfolio e Product Management Per consultare il catalogo visitate il sito httpwwwimlearningit

PUBBLICITAgrave

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Dai nostri Comitati Operativi Comitato Formazione e PMIEF Liaison - Il Project Ma nagement nelle scuole dopo Roma e Pomezia egrave il turno di Aci lia

Introduzione Il comitato Formazione egrave nato nel 2015 primo anno di vita della funzio-ne Formazione Come braccio opera-tivo del Board del Chapter egrave stato guidato nel suo primo anno da Fa-brizio Tedone con gli obiettivi di im-plementare le attivitagrave pianificate nellrsquoanno precedente elaborare un documento di policy ed eseguire una prima fase di assessment per la creazione di una lista di formatori ac-creditati Nel 2016 la funzione For-mazione affidata a valle delle elezio-ni a Emanuela De Fazio ha iniziato a svolgere una serie di attivitagrave volte a valorizzare quanto svolto nellrsquoanno precedente identificare una strategia piugrave ampia e dettagliata aggiornare il documento di policy standardizzare i template utilizzati per le convenzioni e la documentazione utilizzata dalla funzione Sono state anche condotte attivitagrave pianificate in precedenza oltre a quelle emerse nei primi mesi dellrsquoanno La recente nomina come PMIEF Liaison di Anna Maria Felici Past President e la sua partecipa-zione attiva ai Gruppi di Lavoro ISO ed UNI ha dato poi a tutto ciograve nuovo impulso e spinta Nel mese di maggio egrave stata fatta una call for volunteer pubblicata sul VRMS con lo scopo di dare maggiore corpo e nuovo slancio al comitato e condividere sempre di piugrave spirito strategia ed attivitagrave Nel mese di luglio si egrave tenuto il primo kick off meeting ed il terzo trimestre dellrsquoanno saragrave principalmente dedica-to alla finalizzazione della policy alla sua autorizzazione da parte del board e alla distribuzione verso i comitati operativi di settore e territo-riali Lrsquoarticolo egrave focalizzato sulle atti-vitagrave che il Chapter sta svolgendo presso le scuole superiori lasciando ad un articolo successivo gli appro-fondimenti sulle altre attivitagrave presidiati dalla funzione Le attivitagrave di Forma-zione svolte dal Chapter sono rivolte ai soci alle Universitagrave alle Business School ed alle Associazioni Profes-sionali Le strategie ed i progetti ri-volti alle scuole superiori sono definiti

e coordinati dal PMIEF Liaison e supportati dalla funzione formazione

La PMI Educational Foundation La PMI Educational Foundation egrave il braccio filantropico del PMI Fondata nel 1990 consi-dera la gestione dei progetti come unrsquo obiettivo ed una competenza che serve nella vita mentre il PMI supporta la professione La PMIEF egrave focaliz-zata anche sul sociale cui forni-sce competenze ed aiuto Quali sono le colonne portanti della Fondazione I giovani attra-verso risorse e programmi gratuiti di formazione per studenti insegnanti e scuole Le Organizzazioni no-profit cui forni-sce formazione risorse gratuite a supporto del loro lavoro La futura forza lavoro attraverso bor-se di studio premi e finanziamenti per la ricerca Il Chapter pensa che gli sforzi e la missione di divulgazione continua che vengono fatti su questi tre filoni aiuteragrave a rendere piugrave facile la vita alle prossime generazioni Partendo dal principio infatti che qualunque cam-biamento o innovazione parte con un progetto la community mette a di-sposizione delle future generazione uno strumento potente ed efficace da utilizzare per non disperdere sforzi su azioni a volte inutili o che non portano da nessuna parte Per-cheacute questo Percheacute il Chapter crede che fare progetti egrave una disciplina or-mai matura che puograve tranquillamente essere alla portata di tutti e che fare tutto ciograve in modo del tutto gratuito e volontario aiuti il PMI a realizzare il proprio piano strategico Lrsquoobiettivo primario del PMI egrave rendere il Project Management indispensabile

per ogni risultato personale e di Bu-siness ed ampliare e rendere sem-pre piugrave profonda la consapevolezza che solo attraverso una gestione strutturata ed equilibrata dei progetti si puograve giungere al successo

PMIEFreg - per costruire ldquoponti di culturardquo

La divulgazione del PM nelle

Scuole Superiori Con la ratifica della direttiva ministe-riale che amplia gli impegni degli Isti-tuti Superiori in materia di alternanza scuola lavoro (legge 13 luglio 2015 n 107 laquoRiforma del sistema nazio-nale di istruzione e formazione e de-lega per il riordino delle disposizioni legislative vigentiraquo ) lrsquoesigenza del sistema scolastico italiano ha subito un significativo ampliamento Il Chap-ter si egrave messo a disposizione di tale esigenza iniziando a lavorare su al-cuni progetti di alternanza scuola la-voro due anni fa Ha messo a dispo-sizione lrsquoesperienza e la professiona-litagrave di volontari che hanno svolto atti-vitagrave formative in alcuni Istituti misu-randosi con un contesto diverso dal solito non semplice e sicuramente sfidante Il tradizionale target audi-ence delle attivitagrave formative fino ad allora era stato rappresentato da pro-fessionisti o universitari con espe-rienza professionale o con formazio-ne tecnica E sempre perograve diventata piugrave forte negli ultimi anni la consape-volezza che lo sviluppo e la valoriz-

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zazione dei talenti delle abilitagrave e del-le attitudini debba essere un proces-so da sviluppare con la crescita dellindividuo sin da giovane etagrave Ov-viamente egrave necessario realizzare una progettazione differenziata per target diversi bilanciando opportunamente forme contenuti e punti di vista di-versi Il punto di partenza dei progetti formativi dedicati alle Scuole Supe-riori non egrave stato il PMBoK ma i soft skill che sono necessari nella gestio-ne di attivitagrave non necessariamente ingegneristiche ed industriali ma an-che di quelle legate alla vita quotidia-na ( es la preparazione di un viaggio importante una partita di calcio) Il percorso formativo egrave rivolto alla con-divisione di come le tecniche e le teo-rie siano applicate a casi pratici I soft skill sollecitati nelle attivitagrave proposte sono problem solving team working collaboration comunicazione e ne-goziazione presentazione e soste-gno di una tesi gestione del tempo gestione degli obiettivi gestione dello stress e team building Le metodolo-gie di insegnamento non sono quelle classiche frontali ma sfruttano tecni-che quali quelle di gamification di classe ribaltata quella dei wall brown papers Ogni progetto oltre alla fase di progettazione programmazione ed erogazione egrave caratterizzato da una fase di chiusura in cui si condividono i risultati raggiunti rispetto a quelli pianificati le lesson learnt e le propo-ste di miglioramento che verranno prese in considerazione nella proget-tazione delle iniziative future Le esperienze specifiche svolte sono raccontate di seguito

La prima iniziativa RomaEUR A dare ldquoavvio alle danzerdquo nel 2013 presso lrsquoistituto Alberti di Roma egrave il gruppo di volontari del Chapter costi-tuito da Iolanda Napolitano Benia-mino Romano e Patrizio Lazzaretti Lrsquoidea egrave quella di adattare lrsquo esperien-za giagrave effettuata dal Chapter allrsquo inter-no delle Universitagrave e portare la cultu-ra del Project Management anche nelle Scuole Superiori Lrsquoesperienza riscuote entusiasmo e successo e viene ripetuta con lo stesso team di volontari anche lrsquoanno successivo nel 2014 Lrsquoimpianto ba-se viene sostanzialmente mantenuto invariato ma stavolta la competizione vede contrapporsi ben sette diverse

Scuole Superiori in una sorta di Olimpiadi di Project Management

Lrsquoiniziativa di Pomezia Nel 2014 anche lrsquoIstituto Copernico di Pomezia ospita una iniziativa analo-ga a quella di Roma (seppure con un programma completamente rinnova-to) con il team di volontari costituito da Alessandra Filippetti Orlando Lio e David Restante Anche qui come nellrsquoesperienza romana pur mantenendo intatto il framework teo-rico alla base del PMBOK il percorso di formazione egrave stato arricchito con tecniche di gamification rendendo lo studio divertente grazie allrsquo integra-zione con la componente ludica e pratica piugrave adatta allrsquoetagrave degli studen-ti Per aumentare ulteriormente lrsquo ap-peal del corso i contenuti sono stati inseriti nella cornice di una competi-zione tra team e tutti gli aspetti ri-guardanti la comunicazione ed i feedback sono stati gestiti attraverso lrsquoutilizzo dei social media (Facebook) I concetti chiave del Project Mana-gement sono stati facilmente assimi-lati dagli studenti rendendoli giagrave in grado di poterli utilizzare autonoma-mente nel loro quotidiano scolastico ed extra-scolastico Il successo dellrsquoiniziativa e la grande partecipazione sia degli studenti che del corpo docenti e della dirigenza scolastica e lrsquointeresse manifestato anche dallrsquoamministrazione comunale della cittagrave conducono a ripetere lrsquoesperienza anche nellrsquoAS appena terminato e probabilmente a ripropor-la anche per lrsquoanno successivo

Il selfie del Sindaco di Pomezia con i ragazzi del progetto

Lrsquoiniziativa di Acilia Nei mese di Aprile e Maggio sono state condotte sotto la spinta di An-na Maria Felici con notevole rapiditagrave ma con una buona efficacia le attivitagrave

di progettazione pianificazione ed erogazione del percorso formativo presso lrsquo ITC Ferdinando Magellanordquo di Acilia Il team di volontari egrave stato costituito da Roberto Ascione Emanuela De Fazio Antonietta Fiorentino Sergio Funtograve e Danilo Scalmani Si egrave trattato della prima edizione e si prevede di rieseguire una seconda edizione nellrsquoanno sco-lastico 201617 Il percorso egrave stato rivolto a trenta ragazzi provenienti da terza e quarta classe ed egrave stato svol-to su cinque giornate (apertura piugrave quattro giornate in aula) La rapiditagrave con cui si egrave svolto il progetto non ha permesso lutilizzo di social networks ed il programma svolto ha ripreso in parte quello utilizzato nellesperienza di Pomezia La preside ed il corpo docente hanno sostenuto lrsquoiniziativa apprezzato ed incoraggiato il proget-to credendo nelle potenzialitagrave dei propri ragazzi e nel riscontro positivo che questa esperienza puograve avere sul-le attivitagrave scolastiche ordinarie

Conclusioni Il Chapter crede fermamente che lo sviluppo sociale del sistema Scola-stico della classe professionale di oggi e di domani debba essere in li-nea con una Strategia di sviluppo del sistema Paese Questo non puograve che non basarsi su iniziative di formazio-ne e sviluppo trainate da organizza-zioni basate su esperienze e ricono-scimento internazionale I risultati delle iniziative degli ultimi anni indi-cano che le potenzialitagrave dei giovani sono molte e che lo sviluppo di atti-tudini e competenze debba essere un processo graduale continuo diffe-renziato e focalizzato su obiettivi performance e sulla condivisione I percorsi ed i progetti formativi devono prevedere una fase di progettazione idonea tenendo conto del materiale umano su cui si va ad agire gli ele-menti distintivi del target audience a cui ci si rivolge il contesto e gli obiet-tivi Lrsquoamalgama dei vari fattori ed il successo ultimo di tali iniziative egrave pe-rograve legato alla motivazione a quanto si riesce a sollecitare lrsquoentusiasmo dei ragazzi ed ad avvicinarli a tema-tiche specifiche del mondo del lavoro ma applicabili anche a contesti piugrave disparati

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Dai nostri Comitati Settoriali Ripartono le attivitagrave del Comitato Difesa Sicurezza e Spazio Lo scorso 20 Aprile si egrave tenuto la prima riunione del 2016 del Comitato Difesa Sicurezza e Spazio del nostro Chapter Vi hanno partecipato 17 persone provenienti oltre che dai vo-lontari del nostro Chapter impegnati in questo settore e dai rappresentanti del Capitolo di Roma di AFCEA e della sezione di INCOSE in Italia (AISE) che collaborano entrambe al Comitato stesso anche da molte aziende del settore Aerospazio e Di-fesa Ersquo stata lrsquooccasione per un con-fronto e una discussione ldquoopen mindrdquo sulle attivitagrave che il Comitato dovrebbe portare avanti e sui temi su cui sa-rebbe utile sviluppare una discussio-ne Ad ospitare questa riunione del Co-mitato egrave stata questa volta Altran nella sua nuova sede di Via Tiburtina Qui di seguito alcune delle idee e proposte emerse durante la discus-sione che egrave stata molta partecipa e propositiva

bull Da piugrave parti si egrave indicata la Difesa in tutte le sue componenti (Marina Esercito Aeronautica) come un im-portante interlocutore sui temi di Project Management non solo per gli aspetti metodologici ma anche per le tematiche di soft skill Ersquo stata infatti evidenziata la grande espe-rienza maturata dalle Forze Armate in termini di gestione progetti e pro-grammi di natura e con metodologie molto differenti In tali progetti la componente di Project Manage-ment egrave stata a seconda della fase storica e dellrsquoapproccio selezionato sia interna alle Forze Armate che di tipo consulenza supporto esterno da parte di terzi (tra cliente e prime contractor) Ersquo indubbio comunque che sui pro-getti militari in Italia il Project Mana-gement egrave di livello avanzato rispetto a molti altri settori e contesti anche se crsquoegrave una notevole disomogeneitagrave di maturitagrave (per esempio tra i grandi player nazionaliinternazionali e i piccoli fornitori focalizzati piuttosto sullrsquoeccellenza tecnologica dei pro-pri prodotti) Lrsquoapplicazione di un Project Management e un Systems

Engineering strutturati e di qualitagrave ha consentito negli ultimi decenni di ridurre sensibilmente i tempi di ese-cuzione dei progetti della Difesa

bull Al Comitato Difesa Sicurezza e Spazio aderiscono partecipanti di varie associazioni che operano in settoritemi trasversali al Project Management AISE-INCOSE (Sy-stem Engineering) AFCEA (Elet-tronicaDifesa) DSSEA (AgileSW) hellip che possono dare un contributo importante alla discussione ognuno per il suo campo di esperienza Ersquo stato proposto da DSSEA come tema su cui sviluppare eventi con-giunti quello dellrsquoAgile per progetti SW per la Difesa Uno degli ele-menti critici da esaminare egrave quello della gestione dei contratti per pro-getti che usano tecniche Agile an-che in considerazione degli aspetti legati allrsquoImportExport dei compo-nenti dual use Altro tema di interesse egrave lanalisi delle interazioni tra il Project Mana-gement (anche Agile) ed il Systems Engineering in riferimento special-mente ai framework architetturali che prevedono artefatti che corri-spondono a deliverablemilestone di progetto e che hanno un forte im-patto anche a livello di definizione di piano di progetto (WBS ecc)

bull Un tema molto interessante legato alla fase realizzativa del progetto egrave la necessitagrave di una cultura diffusa di Project Management estesa non solo ai PM ma a tutti i teammates del progetto Sono stati portati esempi di formazione in azienda estesa a tutti gli stakeholder del progetto

bull Nei progetti di scienza di base e tecnologie innovative egrave necessaria una sensibilizzazione particolare sui temi di Project Management ed in particolare sulla dimensione del ti-me management nei progetti di va-ste dimensioni (ldquodream projectsrdquo che rischiano appunto di rimanere dei ldquosognirdquo non realizzati)

bull La figura del PM sta evolvendo e va sempre di piugrave verso le tematiche come soft skill visione strategica leadership business analysis hellip Il

Talent Triangle del PMIreg cerca proprio di spostare lrsquoattenzione su queste nuove ldquodimensionirdquo del PM Questo egrave assolutamente necessario in contesti quali i grandi progetti di innovazione (Horizon 2020) dove ai grandi player egrave richiesta una grande agilitagrave nel contesto globale Ersquo ne-cessario in tal senso sviluppare an-che eventi di levatura manageriale (con sviluppo di tutte le dimensioni necessarie alla conduzione di porta-fogli programmi e progetti) che possano poi trasmettere questa vi-sion ai livelli operativi dentro le pro-prie aziende e organizzazioni

Tra i principali temi da approfondire sono stati segnalati soft skill stake-holder management e relativi punti di vista (cliente prime contractor forni-tore consulente hellip) progetti con metodologia Agile inclusivo degli aspetti specifici di Contract Manage-ment eventi orientati a tutti gli attori della value chain della PA delle grandi organizzazioni e delle Piccole e Medie Imprese che operano nel settore formazione estesa e cultura diffusa di Project Management verso tutti gli stakeholders (in primis lrsquoingegneria di progetto) e nellrsquoambito dei progetti di scienza di base eventi orientati ai centri di ricerca e sviluppo tecnologico eventi volti a sviluppare una migliore comprensione di come affrontare le opportunitagrave di business per piccole medie e grandi aziende nel framework Horizon 2020 Per quanto riguarda gli eventi del Comitato Difesa Sicurezza e Spazio a medio-breve termine si sta verifi-cando le opportunitagrave di fare Seminari in Azienda (alcune aziende del setto-re hanno giagrave espresso interesse in tal senso) o un nuovo evento allrsquo Osser-vatorio di Monte Porzio Catone (INAF) questa volta aperto a tutti i soci delle varie associazioni patroci-nanti Con INAF si sta valutando anche la possibilitagrave di un evento presso lrsquoOsservatorio di Teramo in collabo-razione con il Comitato Abruzzo del PMI Central Italy Chapter

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Dai nostri Branch (Comitati Territoriali) Per essere sempre vicini ai nostri soci Branch ABRUZZO PM in Actionhellip

il viaggio continua Il Branch Abruzzo in viaggio nella sua regione per visitare le aziende e le realtagrave industriali Abruzzesi Il viaggio egrave cominciato lo scorso anno con la visita in ABICert dove si egrave affrontato il tema della Qualitagrave nei progetti ed egrave proseguito questrsquoanno con la visita di ArgoConsul che ci ha parlato di cam-biamento delle persone e delle orga-nizzazioni Lrsquoultima tappa il 10 Giu-gno egrave stata Proger con la quale ab-biamo parlato del Project Manage-ment nei grandi progetti di costruzioni e del valore aggiunto del project ma-nagement nel raggiungimento degli obiettivi nei lavori pubblici in Italia come allrsquoestero

PM in Action del 7 Maggio 2016

PM in Actionhellip in Abruzzo egrave molto piugrave di un semplice seminario egrave una condivisione di esperienze un luogo di incontro dove le azione parlano delle proprie esperienze di Project hellip hellip Management del proprio modo di implementare la metodologia PMI un luogo dove si condividono best prac-tice e lesson learnt Dalle prime tre tappe egrave emerso un bisogno di project management nelle nostre realtagrave aziendali un bisogno di ricorrere a strumenti organizzativi che facciano crescere le imprese verso quellrsquorsquoottimo a cui tutti gli imprenditori piccoli e grandi aspirano PM in Action hellip in Abruzzo egrave lrsquooccasione per chi partecipa di cono-scere le importanti realtagrave industriali del territorio apprendere dalle buone esperienze e fare tanto networking

PM in Action del 10 Giugno 2016

Il Comitato diventa il tramite per vei-colare queste esperienze positive e per creare relazioni positive che fac-ciano crescere il nostro modo di ge-stire i progetti e fare impresa Se sei unrsquoimpresa Abruzzese e ci vuoi raccontare la tua esperienza nel-la gestione dei progetti una espe-rienza di cambiamento o il supporto che puoi dare allo sviluppo industriale della nostra regione alla sua interna-zionalizzazione alla crescita dei no-stri professionisti il nostro Comitato Abruzzo saragrave lieto di venirti a trovare e valutare insieme un nuovo PM in Actionhellipin Abruzzo

Branch Marche primi eventi e

inaugurazione ufficiale Giugno egrave stato il mese del lancio del-le attivitagrave del PMI Central Italy Chap-ter (anche se ancora la nuova deno-minazione non era ancora effettiva) nelle Marche in stretta collaborazio-ne con i volontari del PMI-NIC Tra il 23 e il 24 Giugno si sono infatti tenuti ben due eventi uno ad Urbino e uno ad Ancona Il primo in ordine temporale egrave stato il Pomeriggio allrsquoUniversitagrave tenutosi presso lrsquoUniversitagrave degli Studi di Ur-bino Carlo Bo il 23 Giugno sul tema ldquoLeadership amp Strategic Project Man-agement hellip to lead success lrsquo eserci-zio efficace della leadership nel teamrdquo I Project Manager devono infatti af-frontare sfide uniche per mantenere

le persone del team motivate e alli-neate alle strategie dellrsquo organizzazio-ne e del progetto Questa difficoltagrave egrave spesso dovuta alla differenza tra lea-dership ed autoritagrave potere ed in-fluenza Il PM deve essere flessibile saper delegare e associare ad ogni situazione il talento di chi meglio si addice alla situazione stessa Inoltre al mutare delle circostanze deve met-tere in atto un comportamento che abbia la maggiore efficacia prevedibi-le verso lo scopo prefissato soprat-tutto nei riguardi del team Questi i temi dibattuti in questo primo seminario organizzato dai volontari del PMI Northern Italy Chapter (NIC) con la collaborazione del PMI Central Italy Chapter Il giorno successivo il 24 Giugno 2016 si egrave tenuto invece lrsquoevento ldquoLa nuova azienda marchigiana tra tradi-zione ed innovazione con il Project Managementrdquo Questo secondo evento egrave stato organizzato dal PMI Central Italy Chapter in collaborazio-ne con Confindustria Marche e con il PMI NIC In tale occasione egrave stato presentato il gruppo di volontari del Branch Mar-che del PMI Central Italy Chapter (nato alla fine dello scorso anno e giunto con questo evento alla sua inaugurazione ufficiale) che ha lrsquoobiettivo di diffondere la cultura di Project Management e condividere esperienze in un territorio dove arti-gianato e impresa manifatturiera so-no esempi ed eccellenze Lrsquoevento si egrave svolto portando alla luce esperienze e case study di aziende del territorio marchigiano sullrsquo adozio-ne di processi e metodi di Project Management Molto pertinente lrsquointroduzione del Pres della Piccola Industria di Con-findustria Pesaro Urbino Dott Diego Boinega che ha parlato di come il Project Management sia un abilitato-re al business e non sia necessaria-mente orientato solo alle grandi aziende infatti lrsquointroduzione e lrsquoutilizzo di una gestione strutturata dei progetti aiuta tutte le aziende a crescere

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A seguire lrsquointervento della nostra Anna Maria Felici che ha focalizza-to lrsquoattenzione sul ruolo del PMI e sul-le attivitagrave del Chapter portando esempi di come la cultura del Project Management vada ben oltre la mera realizzazione di un diagramma di Gantt parlando di ProjectProgram e Portfolio Management e della vision PMI e ISO sul futuro della disciplina Essere Project Manager richiede grandi abilitagrave comunicative e di rela-zione con tutte le funzioni tipicamente presenti allrsquointerno delle aziende stesse Fondamentale anche lrsquo impor-tanza delle certificazioni non solo come elemento culturale ma anche come abilitatore ad un professione sempre piugrave richiesta da qui ai pros-simi anni A seguire differenti tipologie di azien-de marchigiane hanno raccontato la loro esperienza di introduzione del Project Management In apertura lrsquointervento del Dott Ro-berto Pierdicca dottorando della Universitagrave Politecnica delle Marche che ha condiviso un caso di gestione progettuale allrsquointerno di un progetto

di ricerca internazionale con stake-holder distribuiti geograficamente in tutta Europa a seguire lrsquointervento di Francesco Paladino responsabile del sistema qualitagrave della Filippetti SpA che ha raccontato con grande entusiasmo come la qualitagrave aziendale abbia contribuito alla crescita della azienda in maniera esponenziale nel corso degli anni e di come il Project Management sia strettamente colle-gato alla gestione della qualitagrave azien-dale aggiungendo valore ed innova-zione Giorgio Ferretti IT Manager di Schnell SpA ha esposto le moti-vazioni che hanno portato alla ado-zione degli standard del PMI per ge-stire progetti sempre piugrave complessi ed in ambito internazionale in un contesto dove metodologie di Project Management tradizionali e agile viaggiano in totale sinergia fra loro A conclusione dellrsquoevento la societagrave Emmedata Srl leader di soluzioni software ERP e gestione del ciclo di produzione nel campo del fashion attraverso un doppio intervento di Andrea Bucciarelli e Luigi Scocco ha esposto come il Project Manage-

ment sia diventato allrsquointerno della societagrave un metodo il metodo Em-medata Tale metodo crea un iter di gestione dei progetti che inizia dal Business Case fino al collaudo della soluzione ldquoNoi del Comitato Marche del PMI siamo certi che il nostro territorio sia terreno fertile per promuovere una cultura che rappresenta la nostra pro-fessione e che questa sia una mis-sion che porteragrave il nostro gruppo ad avere sempre piugrave adesioni e momenti di confrontordquo

Maria Boschetti e Anna Maria Felici

E questo in fondo egrave e saragrave sempre lo spirito di tutte le persone che com-pongono la grande famiglia dei soci del PMI

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Green Economy e Sociale 3deg TampPM ndash 17 Giugno 2016 allrsquoUniversitagrave Roma Tre A Roma nel luglio dellrsquoanno che pro-babilmente si confermeragrave il piugrave caldo del secolo presso la facoltagrave di Eco-nomia dellrsquoUniversitagrave di Roma Tre si egrave svolto il 3deg Meeting del PMI Central Italy Chapter dedicato al tema ldquoGreen Economy e Socialeldquo in cui si egrave discusso sui principi di sostenibilitagrave ambientale e sociale oltre che eco-nomica di ogni iniziativa come valori fondanti e strategie per realizzare un mondo migliore

Andrea Di Ciograve responsabile del nostro Comitato Sociale e Sostenibile

Dopo una breve introduzione sui temi della giornata di Andrea Di Ciograve in qualitagrave di Responsabile del Comitato Sociale e Sostenibile del PMI Central Chapter la parola egrave al Presidente del Chapter Sergio Gerosa che ha fatto il punto della situazione con lrsquo aggior-namento degli ultimi dati che eviden-ziano il trend positivo di crescita del Chapter Grande risalto egrave stato inoltre dato allrsquoevento per il ventesimo anni-versario del Chapter che si svolgeragrave presso il Centro Congressi Frentani il prossimo 6-7 Ottobre menzionando anche la sempre piugrave stretta collabo-razione fra i tre Chapter e il cambia-mento del nome del nostro Chapter di cui vi abbiamo parlato piugrave estesa-mente allrsquoinizio della newsletter La parola egrave tornata poi a Andrea Di Ciograve che egrave entrato nel vivo della gior-nata introducendo i principi fondanti della Sostenibilitagrave per cui le azioni di oggi devono preservare lrsquoequilibrio del ldquocapitale naturalerdquo anche per le generazioni future

Al contrario i disastri naturali e socia-li del climate change che ha origine antropiche rendono evidente che questrsquoequilibrio si sta modificando in modo irreversibile Dopo un accenno al Summit dellrsquoOnu ed i nuovi obiettivi di Sostenibilitagrave al 2030 (SDG) si so-no illustrati i principali contenuti della conferenza di Parigi COP21 in cui si egrave posto il target di contenimento della temperatura entro i 2degC e le neces-sarie modifiche ad incremento dei

target del pacchet-to climaenergia dellrsquoUE per elabo-rare una nuova Strategia Energeti-ca Nazionale fino al 2030 Delle pos-sibili strategie per il go-green come le energie rinnovabili lrsquoe-mobility le agro-energie la circular economy si egrave descritta la po-

tenzialitagrave dellrsquoEfficienza

Energetica con un focus nei settori del terziario della grande distribuzio-ne organizzata e del settore alber-ghiero fornendo unrsquo analisi del mer-cato in termini di volumi di investi-mento (Capex) tipologie di tecnolo-gia adottate (LED cogenerazione ecc) per conseguire i risparmi nei consumi energetici ed i connessi guadagni sul conto economico (Opex) Infine viene descritto un inte-ressante approfondimento su un tipo di contratto utilizzato per la realizza-zione e finanziamento di progetti di efficientamento energetico definito Energy Performance Contract (EPC) accordo tramite il quale si sono effi-cientati 50 punti vendita Bricocenter Lrsquointervento si conclude con una de-scrizione delle opportunitagrave e conve-nienze di azioni go-green e interventi di efficientamento energetico nel set-tore alberghiero sulla linea di quanto avviato da alcuni grandi gruppi (NH Hotel Starwood ed altri) A questo punto come da programma ha preso la parola Luigi Gitto diretto-re del Settore Power amp Energy di

DBA Progetti SpA che dopo aver descritto le attivitagrave della sua azienda che opera in 7 paesi in molti ambiti dellrsquoIngegneria ha fornito i dettagli di un intervento per la riduzione dei consumi energetici in un data center di unrsquoaffermata TelCo

Luigi Gitto

La presentazione ha illustrato una simulazione grafica della distribuzio-ne dei flussi drsquoaria in un data center ottenute con un singolare strumento il balometro che rileva portata tem-peratura ed umiditagrave dei flussi drsquoaria e che tramite analisi termografiche ca-ratterizzate da esaustivi quanto ac-cattivanti effetti visivi permette lo studio di dettaglio delle zone di aria fredda e calda evitando miscelazioni inefficienti ed ottimizzando il lay-out della sala ed il free cooling ciograve a dire lrsquoareazione naturale A seguire egrave sta-to presentato un case study di un audit energetica di un data center illustrando la metodologia per la ridu-zione del Power Usage Effectiveness (PUE) e lrsquoattivitagrave di Business Analy-sis illustrando come best practice la modalitagrave di individuazione del miglior investimento in uno o piugrave interventi di efficientamento energetico sui cui risultati incide fortemente la tempera-tura prescelta di set point della sala richiesta dagli apparati Molto inte-ressante egrave la descrizione di una ma-trice decisionale in cui su un portafo-glio di interventi possibili su Impianti di raffreddamento Building Manage-ment System (BMS) ed altre diffe-renti tecnologie stimati oltre una de-cina e di un mix di relative aggrega-zioni viene fornito un metodo di se-lezione del miglior investimento sulla base dei parametri finanziari tipici (IRR VAN payback) associati a cia-scuno scenario a supporto delle

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scelte di investimento concordate con il cliente

Maurizio Bufalini

Dopo il networking break egrave stata la volta di Maurizio Bufalini Direttore Generale Aggiunto TELT (Tunnel Euralpin Lyon Turin) che ha argo-mentato sulla sostenibilitagrave nelle gran-di opere descrivendo in modo molto preciso e dettagliato il progetto della UE per il completamento del 3deg Cor-ridoio Europeo ferroviario che uniragrave le principali aree metropolitane gli hub e i porti di Spagna Francia ed Italia verso est superando le barriere delle Alpi e dei Pirenei lungo un per-corso di 3000 km di strada ferrata Lo scambio import-export dellrsquoItalia verso i paesi del nord (Francia In-ghilterra) egrave pari al 40 del totale na-zionale da ciograve si evince che la do-manda esiste ma non viene intercet-tata dato che le infrastrutture attuali sono le stesse da 140 anni peraltro i traffici verso la Francia sono per la quasi totalitagrave su strada ad alto inqui-namento ambientale Il progetto della TELT con il collegamento della Tori-no-Lione aumenta lrsquoefficacia e lrsquoefficienza delle infrastrutture di tra-sporto della tratta e favorendo il pas-saggio modale dalla strada alla ferro-via riduce lrsquoimpatto ambientale evi-tando lrsquoemissione di CO2 pari ad una cittagrave di 300000 abitanti allrsquoanno oltre alla conseguente riduzione dellrsquo inqui-namento da polveri sottili Il respon-sabile che aveva inizialmente dichia-rato che avrebbe fatto una presenta-zione asettica dellrsquoargomento limitan-dosi agli aspetti tecnici onde evitare derive di tipo ideologico ha dovuto comunque illustrare al pubblico la storia dellrsquoapprovazione del progetto e le criticitagrave per un PM di gestire gli stakeholder a partire dalle iniziali pro-teste riportando una slide sui Black Blocks che ha sollevato alcune sin-gole reazioni da parte del pubblico Ersquo stata cosigrave lrsquooccasione per com-prendere che lrsquoapprovazione del pro-

getto in Francia egrave avvenuta tramite un deacutebat publique procedura ammi-nistrativa consolidata di coinvolgi-mento del territorio nella definizione delle caratteristiche dellrsquoopera e che non ha generato le stesse reazioni di opposizione avvenute in Italia dove per risolverle egrave stato successiva-mente costituito un tavolo politico e un Osservatorio Tecnico Tali organismi coinvolgendo le co-munitagrave locali hanno svolto 240 riu-nioni dal 2006 centinaia di audizioni di esperti tanto da portare ad un progetto definitivo come undicesima variante del layout del percorso nella Val di Susa La Torino-Lione egrave cosigrave un caso di studio di inserimento di una grande opera infrastrutturale nel contesto sociale ambientale di un territorio favorendone politiche ed azioni di sviluppo dello stesso TELT egrave stata accettata dal Global Compact dellrsquoONU associazione di 4000 im-prese con il comune obiettivo di crea-re unrsquoeconomia globale sostenibile attraverso la tutela dellrsquoambiente e la lotta alla criminalitagrave A riguardo pri-mo caso in Europa le procedure an-timafia ed anticorruzione sono appli-cate a prescindere dalla nazionalitagrave dei cantieri e le aziende assegnata-rie dei lavori dovranno rispettare i dieci punti del Global Compact

Emanuele Plata

Il successivo intervento ha visto Emanuele Plata Presidente della Planet Life Economy Foundation (on-lus) presentare con grande enfasi e catturando lrsquointeresse della platea i principi naturali che ispirano la vita e la sua organizzazione sociale e so-stenibile Ersquo necessario lrsquoavvio di un nuovo ri-nascimento dellrsquoeconomia e cambia-re il paradigma attuale pena la scomparsa del genere umano od una sua degradazione ad un livello inferiore cosigrave come previsto sin al 1972 dal Club di Roma Lrsquoeconomia sostenibile nella visione discussa partendo da unrsquoanalisi dei beni e dei

bisogni trova la soluzione in un equi-librio per lrsquouomo tra bisogni materiali ed immateriali e lrsquoazienda locale ra-dicata nel territorio egrave lrsquoattore principa-le del cambiamento in un approccio ldquodal piccolo al granderdquo Lrsquoimpresa ap-plica un nuovo schema di valori di sostenibilitagrave ambientale sociale ed economica la cui direzione egrave orienta-ta al benessere ed il modello sociale che ne consegue osserva processi bio-imitativi simili a quelli della natu-ra a ciclo chiuso Ersquo unrsquoarmonia in cui in ogni ambito il rifiuto non egrave mai uno spreco ma sempre utile ad un equili-brio complessivo del ldquosistema natura-lerdquo La creazione di valore aggiunto dellrsquoimpresa viene ripartita tra gli stakeholder collaboratori clienti for-nitori diretti e di filiera comunitagrave e azionisti Il posizionamento strategico dellrsquoimpresa avviene tramite lrsquoinvesti-mento nel ldquopatrimonio intangibilerdquo (etica cultura la forza del sapere formazione bio-imitazione raccordo con i soggetti interessati) che ne va-lorizzano il marchio e il radicamento nel territorio a proprio beneficio del benessere della comunitagrave e dei sin-goli realizzando cosigrave la vision di PLEF

Ulla Mauno

Dopo il pranzo e stata la volta di Ulla Mauno project planner finlandese di Carbonsink che ha illustrato un me-todo di finanziamento di progetti per lo sviluppo sostenibile in Africa e nel sud del mondo tramite il meccani-smo della carbon finance la cui finali-tagrave egrave la vendita sul mercato di titoli de-finiti ldquocrediti di Carboniordquo (EU-ETS) La riduzione delle emissioni di pro-getti di efficienza energetica come la sostituzione di caldaie in 4000 fami-glie in Mozambico viene certificata tramite modalitagrave consolidate da istituti internazionali Tali titoli vengono ac-quistati sul mercato finanziario da soggetti obbligati o volontari e con trattative bilaterali Lrsquoobiettivo egrave di ri-spettare i vincoli del pacchetto UE

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ldquoClima Energiardquo di riduzione di CO2 o per le aziende di realiz-zare in modo volontario i propri obiettivi di posizionamento strategico di impresa go-green dichiarando le proprie attivitagrave carbon neutral La valutazione delle effettive esigenze di unrsquoimpresa avviene tramite uno studio preliminare della carbon footprint del processo produttivo ciograve a dire dellrsquoimpronta ecologica misu-rata tramite il calcolo delle emissioni equivalenti di CO2

Anna Maria Felici

A seguire egrave stata Anna Maria Felici Past President e nuovo Liaison del PMI Educational Foundation a presentare al pubblico lrsquoopportunitagrave di finan-ziamento di progetti di forma-zione di Project Management a partire dalle scuole in Italia grazie ad i fondi resi disponibili dal PMIEFreg Dopo di lei ha preso la parola il dott Salvatore Carbone che ha presentato lrsquoAssociazione Italiana dei Progettisti Sociali (APIS) e ha evidenziato le dif-ferenze tra la gestione dei pro-getti in una azienda privata e quelli gestiti da entitagrave che ope-rano nel sociale dove il suc-cesso non egrave misurabile solo con i parametri di rispetto dei tempi e dei costi

Salvatore Carbone

Infine Andrea Stacchiero re-sponsabile di Policy e Advoca-

cy della Federazione di Organi-smi di Volontariato Internazionale (FOCSIV) ha illustrato con ulte-riore ottica i principali avvenimenti del 2015 anno storico per lrsquoambiente e per la cooperazione internazionale con la definizione dei 17 SDG dellrsquoONU e ha pre-sentato lrsquoenciclica ecologica ldquoLaudato Sigraverdquo e i programmi ed azioni ad esso ispirati Ha evi-denziato le difficoltagrave di attuazione dellrsquoenciclica nelle diocesi italia-ne e la situazione dei programmi di volontariato che riscuotono un forte successo nella societagrave civile con molti giovani disposti e can-didarsi ma che a causa di un de-ficit finanziario dovuto alla difficol-tagrave di erogazione di fondi lrsquoofferta di iniziative e volontari egrave maggiore della richiesta Interessante lrsquoaffermazione per cui la povertagrave che apparteneva solo al Terzo Mondo dove prima venivano convogliate la totalitagrave degli aiuti non egrave piugrave vera percheacute anche le societagrave opulente sono in una crisi oramai globale

Andrea Stocchiero

Tra le novitagrave delle modalitagrave di fi-nanziamento egrave il ruolo della Cas-sa Depositi e Prestiti in Italia che daragrave supporto ad iniziative di Cooperazione Internazionale svi-luppate in Partenariato Pubblico Privato (PPP) FOCSIV egrave inoltre impegnata nella difesa delle po-polazioni oppresse nei progetti ldquoi minerali dei conflittirdquo per una le-gislazione UE che ostacoli il commercio dei minerali estratti sotto il controllo di bande e signo-ri della guerra che sfruttano le popolazioni locali e le pongono in condizioni di schiavitugrave (come av-viene ad esempio in Congo) ed in altre operazione umanitarie per lrsquoaffermazione di principi etici fondanti un nuovo modello di svi-luppo economico sostenibile

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Managing Mega Project Challenges Evento Internazionale in collaborazione con LUISS B usiness School e Project Management Institute Roma 19-20 Maggio Il 19 maggio scorso presso la Luiss Business School si egrave tenuto un inte-ressante evento internazionale a late-re di una piugrave ampia due giorni di con-fronto di metodologie modelli ed esperienze nellrsquoambito della gestione di mega-project

Prof Andrea Prencipe (LBS)

Durante lrsquoevento che vedeva la par-tecipazione di un centinaio di perso-ne anche straniere sono stati affron-tati gli argomenti e gli aspetti piugrave for-temente legati a progetti di grandi dimensioni Il Lavori sono stati aperti dal Prof Andrea Prencipe docente di Inter-national Development and Quality Management alla LUISS Business School e coordinatore del seminario che ha presentato il keynote speaker della giornata Mark Thurston Re-gional Managing Director di CH2M

Mark Thurston

Nel suo intervento Thurston ha avuto modo di individuare alcuni fattori piugrave specificatamente attinenti i mega-project fattori di scala complessitagrave regulation politica e interfaccia Que-sto sulla base di una lunga esperien-za personale e con evidenza di quat-tro progetti di grandi dimensioni come i Giochi Olimpici di Londra del 2012 la realizzazione di un nuovo tratto fer-roviario nella zona sud est di Londra

(il progetto Crossrail) realizzazione di un tunnel di 25 km al di sotto del Tamigi (il progetto Tideway) realiz-zazione di unrsquo autostrada da Londra a Leeds e Manchester (Progetto High Speed 2)

La pianificazione di costruzione del progetto CrossRail

Mark Thurston ha inoltre esposto lrsquointeressante parallelo tra il concetto di ldquohomeostasisrdquo per un sistema vi-vente e la modellizzazione della ge-stione del setting di variabili tali da mantenere la stabilitagrave di un sistema complesso applicato allrsquoambito di gestione di grandi progetti Tale ar-gomento egrave stato fonte di un interes-sante dibattito con grande partecipa-zione dei presenti Ha poi esposto i fattori di maggiore influenza di pro-getti di grandi dimensioni suddivisi in 4 prospettive di maggiore impatto people and leadership governance and controls organization and cultu-re outside world

Prof Reymond Levitt

Lrsquoevento egrave stato chiuso dagli inter-venti di Reymond Levitt Professore di Ingegneria Civile e Ambientale alla Stanford University e Gernot Grab-her Professore di Economia alla HafenCity University di Amburgo e da una tavola rotonda coordinata da Andrea Prencipe della LUISS Busi-ness School

Lrsquoapprofondimento dei temi ha porta-to a focalizzare il dibattito successivo su argomenti legat al controllo del ri-schio allrsquoimportanza della definizione e comunicazione dello scope e alla disciplina necessaria a condurre con efficacia tali imprese

La tavola rotonda che ha concluso lrsquoevento

Come si diceva allrsquoinizio questo se-minario aperto a tutti i nostro soci grazie alla collaborazione con la LUISS Business School faceva parte di un piugrave ampio programma una se-rie di eventi annuali sponsorizzati dal Project Management Institute per fa-vorire lrsquoincontro tra le grandi Universi-tagrave Internazionali e le grandi aziende che utilizzano il Project Program Portfolio Management per la gestione dei mega-progetti Le due mezze giornate di lavori del ldquo4th International Mega-Projects Workshop Theory meets Practicerdquo si sono svolte questrsquoanno presso la LUISS Busi-ness School dopo che le precedenti tre edizioni erano state ospitate da rinomate universitagrave internazionali

Sergio Gerosa e il Prof Corrado Lo Storto (Univ Federico II di Napoli) durante i lavori

Per il PMI Central Italy Chapter erano stati invitati a partecipare a questo esclusivo consesso il Presidente Sergio Gerosa e la Past President Anna Maria Felici

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EMEA LIM amp Global Congress 2016 Si egrave svolta a Barcellona dal 6 allrsquo11 Maggio la ker messe EMEA il nostro Chapter era presente ad entrambi gli appu ntamentiLo scorso Maggio Barcellona (Spa-gna) egrave stata teatro della kermesse annuale del PMI EMEA (Europe Middle East and Africa) ospitando in successione i due piugrave importanti eventi a livello continentale

- Il Leadership Institute Meeting EMEA (6-8 Maggio)

- Il Global Congress EMEA (9-11 Maggio)

Una nutrita delegazione del nostro Chapter ha partecipato ad entrambi gli eventi con numerose presenta-zioni Nei giorni successive inoltre si sono tenute varie sessioni di Semi-narsWorld (che Roma aveva ospitato ad Aprile 2015)

EMEA Leadership Institute

Meeting

I numeri del LIM EMEA di Barcellona

Il Leadership Institute Meeting EMEA egrave la riunione annuale di tutti i leader (membri del board ma anche sem-plici volontari) dei Chapter EMEA Ci si incontra per ascoltare le ultime no-tizie e indicazioni da parte del board del Project Management Institute per seguire le presentazioni di grandi leader e keynote speaker di levatura mondiale ma soprattutto per confron-tarsi sulle best practice nella gestione delle nostre community locali

Il mega-annuncio dellrsquoEMEA 2017 a Roma

Questrsquoanno ad accogliere la rappre-sentativa del nostro Chapter compo-

sta da Sergio Gerosa Giancarlo Duranti Silvia Frigerio e Sergio Funtograve una gradita sorpresa (anche se la notizia era giagrave stata anticipata da qualche settimane al nostro Pre-sidente) il mega cartellone con lrsquoannuncio che il prossimo anno la kermesse PMI EMEA saragrave ospitata proprio dallrsquoItalia e in particolare da Roma

Foto di gruppo del team del nostro Chapter con Mark A Langley (Presidente PMI reg)

Unrsquooccasione irripetibile per il nostro Chapter e tutti i PM Italiani soprattut-to in considerazione dellrsquoaltro evento internazionale che il Chapter sta giagrave organizzando per il 6-7 Ottobre 2016 a Roma per festeggiare il nostro ven-tesimo anniversario Ma di questo vi abbiamo giagrave parlato nellrsquoarticolo a pag 3 di questa newsletter Proprio in vista di questi due eventi internazionali che vedranno Roma al centro dellrsquoattenzione la delegazione del Comitato Direttivo del Chapter ha lavorato alacremente durante il LIM EMEA di Barcellona per stabilire con-tatti con il Board del Project Mana-gement Institute (incontrando anche il Presidente del PMIreg Mark A Lan-gley e vari membri del Board PMIreg) cosigrave come per pubblicizzare lrsquoevento internazionale di Ottobre con i re-sponsabili dei Chapter EMEA che sono stati successivamente coinvolti (con grande successo) come Sup-porting Chapter dellrsquoevento Lrsquoiniziativa del nostro Chapter asso-lutamente innovativa in questo sen-so egrave stata accolta con grande inte-resse e simpatia dai colleghi degli al-tri Chapter cosigrave come la prospettiva

di poter venire a Roma per il prossi-mo Congresso EMEA del PMIreg

Il brindisi tra i tre Presidenti dei Chapter Italiani e il nostro Mentor Kris Troukens

Il LIM EMEA egrave stato inoltre lrsquo occasio-ne per consolidare il rapporto con la leadership degli altri Chapter Italiani tutti presenti allrsquoevento con un primo Memorandum of Understanding sot-toscritto dai tre Presidenti (Sergio Gerosa Stefano Setti e Giacomo Franco ) insieme ai rappresentanti del PMI EMEA (il nostro regional mentor Kris Troukens Lysan Drabon e Blanca Lalanda ) che egrave stato successivamente finalizzato nellrsquoaccordo strategico di cui vi ab-biamo parlato nellrsquoarticolo a pag 2 di questa newsletter) Il nostro Chapter ha portato al LIM anche in questa occasione un suo speaker il nostro Direttore dei Volon-tari Sergio Funtograve con un intervento dal titolo ldquoVolunteers a cast to con-quer How to involve and keep en-gaged chapter volunteersrdquo

Lrsquointervento di Sergio Funtograve

Lrsquointervento egrave stato molto apprezzato dalla folta platea presente nonostan-te fosse pianificato nellrsquoultimo slot prima della chiusura dellrsquoevento Tra gli interventi piugrave apprezzati degli altri oratori ricordiamo quelli introdut-tivi del Presidente PMIreg Mark A Langley che ha fornito una visione di dove stia andando il PMIreg e come intenda supportare sempre meglio i

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PM di tutto il mondo nella loro cresci-ta professionale e di Antonio Nieto Rodriguez molto coinvolgente e ba-sato sulla personale esperienza di PM tra tante difficoltagrave e grandi soddi-sfazioni professionali

Lo speech di Mark A Langley insieme a Antonio Nieto Rodriguez

Molto interessante e ldquomotivazionalerdquo anche lo speech del keynote speaker Reneacute Carayol dal titolo ldquoCollaboration is the new leadershiprdquo con degli spunti davvero interessanti in termini di applicazione della servant leader-ship

Lo speech di Mark A Langley insieme a Antonio Nieto Rodriguez

EMEA Global Congress AllrsquoEMEA Global Congress il nostro Chapter era presente con gli inter-venti di Marco Negri e Luca Romano oltre a quello del nostro Giancarlo Duranti Marco Negri (ANAS) ha presentato assieme a Mustafa Duumllgerler (Na-tional Bank of Abu Dhabi) un inter-vento sulle Lessons Learned dal tito-lo Lessons (really) Learned How to Retain Project Knowledge and Avoid Recurring Nightmares La presentazione egrave partita dallrsquo osser-vazione che sebbene la maggior parte delle aziende abbiano ormai istituzionalizzato il processo di identi-ficazione e documentazione delle lessons learned anche quando tali lezioni sono correttamente identifica-te e documentate spesso finiscono in un database o su una intranet che nessuno mai consulta (il cosiddetto buco nero delle lessons learned) impedendo alle aziende di imparare dallrsquoesperienza e rischiando di ripete-re gli errori giagrave commessi

Lrsquointervento di Marco Negri

Il processo tradizionale egrave quindi inef-ficace percheacute non riesce a incorpo-rare le lezioni nelle operations e so-prattutto percheacute non riesce a cambia-re migliorandolo il nostro modo di condurre i progetti Sono stati quindi analizzati i problemi piugrave comuni del processo di identifica-zione documentazione e comunica-zione delle lessons learned ed egrave sta-to proposto un approccio semplice ed efficace per incorporare le lezioni di-rettamente nei processi operativi del-le aziende In pratica al posto di documentare le lessons learned nella tradizionale forma testuale si suggerisce innanzi-tutto di classificarle sulla base dei de-liverable a cui si riferiscono (per esempio si dividono le lezioni che ri-guardano i Gantt dalle le lezioni rela-tive al budget oppure al ldquoPiano di ri-sposta ai rischirdquo ecc) e successi-vamente si propone di raccogliere le lezioni in delle checklist una per ogni tipologia di deliverable (quindi la checklist dei Gantt la checklist del budget la checklist del Piano di ri-sposta ai rischi ecc) In questo modo la conoscenza viene trasposta direttamente negli organi-zational process assets in una forma prontamente utilizzabile prima di ini-ziare a lavorare su uno specifico deli-verable per consultare tutte le lezioni apprese dallrsquoazienda sullrsquoargomento basteragrave aprire la relativa checklist Si potrebbe quindi dire che una les-son non egrave veramente ldquolearnedrdquo fine-chegrave non egrave stata incorporata in una checklist

Marco Negri e Giancarlo Duranti

Infine Luca Romano (Nexen) ha presentato ben due interventi il pri-mo insieme a Roberta Grimaldi e Francesco Saverio Colasuonno di INAIL dal titolo ldquoDemand manage-ment as a critical success factor in Portfolio Managementrdquo La trasfor-mazione digitale della Pubblica Am-ministrazione italiana caratterizzata da ritardi incertezze e resistenze al cambiamento puograve annoverare a pie-no titolo INAIL come caso di succes-so paradigmatico In questrsquoambito sulla base dellrsquoesperienza maturata presso la Direzione Centrale Orga-nizzazione Digitale egrave stata analizzata lrsquoimportanza della corretta gestione della fase di Demand durante il pro-cesso di Project Portfolio Manage-ment Il Demand Management infatti sostanziandosi nella raccolta e valu-tazione delle iniziative progettuali vecchie e nuove dellrsquoazienda egrave pro-pedeutico alla fase di definizione del-le prioritagrave e selezione delle iniziative influenzandone inevitabilmente la qualitagrave la durata e lrsquoefficacia Una corretta gestione della fase di de-mand durante la predisposizione del Portfolio progetti aziendale permette alle organizzazioni di indirizzare cor-rettamente le proprie azioni e di man-tenere uno stretto collegamento tra quello che viene attuato e la traietto-ria strategica complessiva

Luca Romano

Nel secondo intervento Luca Roma-no ha avuto il ruolo di moderatore di un panel dal titolo ldquoNext Generation Project Management Digitalization and Collaborationrdquo Questo ldquonuovordquo format del PMI aggrega speaker che hanno presentato idee simili in un unico evento durante il quale a valle della presentazione da parte dei panelist si apre una discussione con domande e risposte Lrsquooggetto come si desume dal titolo egrave stata la digita-lizzazione e la collaborazione in am-bito PM argomento peraltro abba-stanza in voga durante il Congresso a Barcellona

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Il nostro Chapter era presente anche hellip Grazie alle nostre convenzioni e ai volontari del C hapter abbiamo portato un porsquo di Project Management ad alt ri eventi La diffusione del Project Manage-ment passa attraverso la presenza a importanti seminari ed eventi Il no-stro Chapter ha partecipato negli ul-timi mesi ad alcuni eventi spesso or-ganizzati dalle associazioni con cui il PMI Central Italy Chapter ha siglato delle convenzioni di collaborazione proprio al fine di aumentare la cassa di risonanza del Project Management in Italia Una scelta che sta eviden-temente pagando visto il moltiplicarsi delle occasioni di interscambio cultu-rale che queste collaborazioni stanno generando

XVI Convegno Nazionale AIIC

Bari 7-9 Aprile

Il corso di Project Management

al Convegno Nazionale AIIC

Il Past President del Chapter Anna Maria Felici egrave intervenuta allrsquo As-semblea Generale conclusiva del XVI Convegno Nazionale dellrsquo Associazio-ne Italiana Ingegneri Clinici (AIIC) di cui fa parte anche il nostro Resp del Comitato Clinica Farmaceutica e Me-dicale Giulio Iachetti Ersquo stata lrsquo oc-casione per ribadire lrsquointeresse relati-vo al recente e rinnovato accordo tra il Chapter e AIIC e per rafforzare lrsquoimportanza delle conoscenze e dellrsquoapplicazione del Project Mana-gement in ambito Sanitario Anna Maria ha anche premiato i cinque componenti della squadra vincente La nostra Past President inoltre era giagrave intervenuta in qualitagrave di docente durante la prima giornata del Corso di Formazione sul Project Manage-ment che si prefiggeva lo scopo di fornire le basi di impostazione di un progetto con una metodologia struttu-rata di Project Management illu-strandone lrsquo intero ciclo di gestione e

gli strumenti di pianificazione e con-trollo Allrsquointerno del corso egrave stata da-ta una panoramica degli strumenti informatizzati piugrave utili in ambito di Project Management per lrsquoIngegnere Clinico dando evidenza di modalitagrave di impostazione dei tool informatizzati oggi disponibili In chiusura del Corso di Formazione egrave stato sviluppato infi-ne un partecipatissimo business ga-me con la partecipazione di ben set-te squadre che si sono confrontate su una simulazione in ambito healthca-re

Anna Maria Felici

Questo tipo di iniziative didattiche svolte in collaborazione con le nostre associazioni partner sono volte pro-prio a diffondere il Project Manage-ment allrsquointerno di contesti dove egrave necessario consolidarne la maturitagrave e saranno un campo dove il Chapter continueragrave ad impegnarsi nel prossi-mo futuro

Congresso Nazionale Astrofisica

Roma 2-6 Maggio Lo scorso 4 Maggio il Presidente del Chapter Sergio Gerosa ha tenuto un interessante intervento sulla ldquoComplessitagrave nel Project Manage-mentrdquo nellrsquoambito dei lavori del LX Congresso della Societagrave Astronomica Italiana che si egrave tenuto a Roma dal 2 al 6 Maggio nella prestigiosa sede del Centro Nazionale delle Ricerche (CNR) a Piazzale Aldo Moro a Roma La presentazione egrave stata incentrata sui risultati della ricerca svolta del Project Management Institute e pub-blicati sul numero de ldquoPulse of the Profession in depth reportrdquo dedicato al tema ldquoNavigating Complexityrdquo (di-sponibile per i soci sul sito del PMIreg

La locandina del LX Congresso della Societagrave Astronomica Italiana

Lo studio era volto ad individuare quali siano gli elementi che caratte-rizzano i best performer tra le varie organizzazioni che si confrontano con potafogli di progetti di grande complessitagrave come sono certamente quelli che riguardano la ricerca in campo astronomico ed astrofisico con budget di grandissime dimensio-ni in gioco

Sergio Gerosa al congresso della SAI

Lrsquooccasione di questo intervento egrave nata grazie alla collaborazione con Davide Fierro Resp Ufficio Centrale di Ingegneria dellrsquoIstituto Nazionale di Astro Fisica (INAF) organizzatore della giornata di lavori e nostro part-ner nellrsquoambito della collaborazione con AFCEA e INCOSE nellrsquoambito del Comitato Difesa Sicurezza e Spazio di cui vi parliamo anche

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nellrsquoarticolo sui nostri Comitati Setto-riali Con lui avevamo anche organiz-zato il Convegno dello scorso anno presso lrsquoOsservatorio di Monte Porzio Catone (vedi articolo a pag 13 del no 21 de ldquoIl Corriere del PMrdquo - Luglio 2015)

Davide Fierro organizzatore della giornata

Seminario SEDA 2016 Roma 10

Maggio Unrsquoatra associazione con cui abbia-mo stabilito rapporti di reciproco scambio culturale egrave il DSSEA (De-fense amp Security Software Engineers Association) il cui Segretario Gene-rale Brigadiere Angelo Messina era

stato nostro ospite al Pomeriggio allrsquoUniversitagrave tenutosi lo scorso Di-cembre (in cui si egrave parlato della matu-ritagrave del Project Management nel set-tore ICT) Il DSSEA ha organizza ogni anno un appuntamento internazionale su te-matiche ICT nel mondo delle Forze Armate e denominato SEDA (Soft-ware Engineering for Defense Appli-cations) giunto questrsquoanno alla quin-ta edizione tenutasi il 10 Maggio scorso presso la Scuola Trasporti e Materiali della Cecchignola a Roma in unrsquoaula gremita da moltissime per-sone A rappresentare il PMI Central Italy Chapter crsquoera Carmine Paragano Responsabile del Comitato ICT e or-ganizzatore di molti dei nostri Webi-nar che egrave intervenuto per condivide-re le metodologie di Project Mana-gement Agile e la loro applicazione in un settore cosigrave delicato come quello delle Forze Armate Lrsquointervento si egrave tenuto nel pomerig-gio in cui si sono affrontate con mag-gior approfondimento le tematiche

ldquoAgilirdquo Dopo unlsquointroduzione iniziale sulle diverse metodologie Agili ed i diversi campi di applicazione si egrave ap-profondito lrsquoapproccio proposto dal PMI con la sua certificazione PMI-ACP

Carmine Paragano al Congresso SEDA

Nellrsquoultima parte dellrsquointervento si so-no poi condivise anche con gli altri speaker le difficoltagrave nel gestire un progetto con metodologie innovative che richiedono un cambiamento nellrsquoapproccio al progetto da parte di tutti gli stakeholder coinvolti

20 Settembre 2016 dalle ore 930 alle ore 1330

Seminario in Azienda in collaborazione con INAIL

Dal Progetto alla Governance Quale futuro per la PA

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LUGLIO 2016 Numero 25

Goal-setting variabili e dimensioniLrsquoarma vincente per la definizione degli obiettivi di progettoIl nostro vivere quotidiano egrave carico di obiettivi che ci prefissiamo di rag-giungere dalla volontagrave di prenderci un caffegrave al bar preferito fino al rag-giungimento della tanto desiderata vacanza o al piugrave elevato scopo di ri-coprire un ruolo ambito allrsquointerno del gruppo di lavoro e di un Organizza-zione Tutti questi stimoli sociali nel momento in cui vengono traguardati diventano per noi fonte di beneficio percheacute ci infondono un forte senso di controllo degli eventi un alto grado di motivazione ed un buon livello di au-toefficacia percepita (quanto mi spe-rimento efficace in determinate situa-zioni Bandura 1986) Esistono una serie di variabili che in-cidono fortemente sulla nostra capa-citagrave di perseguire un obiettivo sia nel-la nostra vita privata sia nella nostra carriera professionale Ersquo necessario quindi tenere presenti questi fattori facendo una meta-analisi qualora sia possibile effettuarla dei potenziali ri-schi e delle risorse che abbiamo a disposizione per centrare a pieno lrsquoobiettivo Le teorie social-cognitive ci aiutano in tal senso (Caprara Cervone 2003) La teoria dellrsquoazione pianificata (Ajzen 1996) afferma che le nostre intenzioni riguardano lrsquoatteggiamento di una persona rispetto al mettere in atto un determinato comportamento la sua percezione della pressione so-ciale a mettere (o non mettere) in atto quel certo comportamento e il con-trollo percepito sul comportamento cioegrave la percezione di facilitagrave o difficol-tagrave ad eseguirlo Locke e Latham (1990) con la loro teoria degli obiettivi hanno identificato un insieme di dimensioni degli obiet-tivi (goal-setting) cioegrave dei modi in cui gli obiettivi di prestazione possono variare ed essere ben progettati in funzione dello scopo da perseguire e tenendo in grande considerazione le variabili individuali che permettono di raggiungerlo Il goal-setting egrave il livello dello scopo cioegrave il livello di sfida che le persone assumono nellrsquoesecuzione di un certo compito Gli obiettivi diffe-riscono per quantitagrave per difficoltagrave qualitativamente nel significato che rivestono per lrsquoindividuo per ampiez-

za (a breve o a lungo termine) e pos-sono essere ristretti o ampi se legati gerarchicamente

Dimensioni degli obiettivi Il goal-setting cioegrave la definizione degli obiettivi costituisce una determinante psicologica centrale nellrsquoautomotivazione al successo

Esiste in letteratura una forte relazio-ne positiva tra il livello di sfida dellrsquoobiettivo e il livello di successo nella prestazione Nella misura in cui le persone si ritengono impegnate nel raggiungimento dei loro scopi gli obiettivi maggiormente impegnativi stimolano piugrave elevati livelli di succes-so Ersquo evidente quindi che fornire al team obiettivi articolati rispetto ad obiettivi semplici o ad assenza di obiettivi permette la stimolazione di un maggior senso di motivazione Una seconda dimensione fondamen-tale oltre al coinvolgimento sugli obiettivi consiste nella specificitagrave di essi In alcune professioni o attivitagrave gli scopi da raggiungere possono es-sere impegnativi ma vaghi Gli obiet-tivi specifici rispetto ad obiettivi non specifici e generici (ldquofare del proprio megliordquo) contribuiscono maggiormen-te al miglioramento della prestazione (Locke et al 1981) Unrsquoultima di-mensione fondamentale per generare successo consiste nel programmare obiettivi prossimali piuttosto che di-stali percheacute vi egrave una tendenza natu-rale delle persone a suddividere i compiti distali in prossimali (Bandura e Schuck 1981) I benefici degli obiettivi prossimali richiedono ovvia-mente che lrsquoindividuo non perda natu-

ralmente di vista gli scopi a lungo termine Gli obiettivi prossimali hanno due effetti importanti sul sistema del seacute Il primo consiste nellrsquoaumentare lrsquoautoefficacia percepita iniziale Quando intraprendiamo un compito sostenere attivitagrave iniziali piugrave semplici faragrave sigrave che lrsquoobiettivo nellrsquoinsieme ri-sultati maggiormente gestibili nella sua totalitagrave I sotto-obiettivi se ben definiti migliorano le reazioni auto-valutative personali fornendo indica-tori sul progresso in atto Esistono inoltre moderatori degli ef-fetti del goal-setting il feedback e la complessitagrave del compito Un obiettivo impegnativo aumenta la motivazione solo quando il soggetto egrave in grado di monitorare le sue azioni traendo van-taggio dal feedback che riceve sul grado dei suoi progressi In assenza di feedback lrsquo assegna-zione di obiettivi impegnativi non au-menta in maniera affidabile la presta-zione Nel momento in cui il gruppo di lavoro riceve feedback espliciti su scopi ben definiti esso reagisce in maniera auto-valutativa rispetto i propri risultati analizza la sua effica-cia nella prestazione stabilisce obiet-tivi e standard specifici Ognuno di questi processi riferiti al singolo membro contribuiscono a generare la motivazione successiva Ecco che si innesca qui un meccani-smo benefico che si autoalimenta in cui i feedback il monitoraggio conti-nuo degli scopi prossimali raggiunti la definizione chiara dei compiti favo-risce un team consapevole della me-ta che sta perseguendo e del cammi-no che vede protagonisti tutti i parte-cipanti

Sperimentare efficacia Proviamo a questo punto ad attuare unrsquoulteriore precisazione per rendere la definizione dei nostri obiettivi vin-cente e fornire al gruppo di lavoro esperienze positive di successo che possano essere generalizzate e di-ventino punti di forza per il team nella sua totalitagrave Lrsquoindividuo possiede due strumenti per valutare seacute stesso da un lato ab-biamo lrsquoautostima che corrisponde al senso globale del proprio valore

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(Coopersmith 1967) mentre dallrsquo altro abbiamo lrsquoautoefficacia percepita che si riferisce ai giudizi che noi diamo rispetto alle nostre capacitagrave di ese-guire determinati corsi di azione in ambiti specifici Lrsquoautoefficacia per-cepita ha un forte valore predittivo del comportamento che il soggetto potragrave mettere in atto mentre lrsquoautostima predice le condotte piuttosto debol-mente (Leary 1995)

Lrsquoautoefficacia percepita egrave definita contestualmente legata cioegrave a parti-colari sfide o prove con cui lrsquoindividuo si sta confrontando Le valutazioni di autoefficacia percepita predicono non solo i livelli generali di successo ma anche gli esiti di successo e di falli-mento comportamentali degli atti sin-goli (Cervone 1985) Bandura (1997) definisce quattro processi tramite cui le convinzioni di efficacia incidono sugli esiti legati al compito Lrsquoautoefficacia influenza

- le decisioni su quali attivitagrave persegui-re Lrsquoindividuo si impegneragrave solo in attivitagrave in cui ritiene se stesso effica-ce ed eviteragrave compiti che ritiene di non riuscire a compiere

- lo sforzo e la persistenza nel compi-to chi dubita della propria efficacia tenderagrave a ridurre sforzi e a desiste-re

- le risposte al livello affettivo un ele-vato senso di efficacia favorisce mi-nori livelli di ansia nellrsquoaffrontare eventi potenzialmente minacciosi

- la qualitagrave delle prestazioni cognitive principalmente in attivitagrave in cui si ri-chiede unrsquoalta conoscenza del com-pito ed una formulazione di strate-gie un maggior livello di efficacia percepita facilita la produzione di so-luzioni in maniera piugrave analitica ed accresce la prestazione in compiti di memoria ad esempio stressanti (Berry et al 1989)

Tutte queste esperienze benefiche possono inoltre essere generalizza-te ad altre situazioni similari diven-tando un bagaglio positivo per lrsquointero gruppo di lavoro Lrsquoautoefficacia per-cepita permette di conseguenza lrsquoaccettazione delle sfide la persi-stenza nonostante le avversitagrave lrsquoesecuzione di complesse strategie cognitive lrsquoabbassamento del livello di ansia ed una maggiore tranquillitagrave che si associa alle difficoltagrave Aumentare le convinzioni di efficacia e di controllo egrave possibile Il modo piugrave affidabile per instillare fiducia nelle persone consiste nel fornire occasio-ni di esperienza diretta di successo (Bandura 1997 Williams 1995) Quando calibriamo gli obiettivi per il gruppo di lavoro avere una buona conoscenza delle risorse umane a nostra disposizione dei punti di forza e di debolezza di ogni membro per-metteragrave di formulare gli scopi secon-do i punti elencati in base alla teoria del goal-setting e cercheragrave di stimola-re un sempre crescente senso di sperimentazione efficace del proprio operare allrsquointerno del team

Conclusioni Tenere presente la strutturazione de-gli obiettivi tramite indicazioni del goal-setting e lrsquoesistenza del costrutto di autoefficacia percepita permette di fare una breve riflessione di autoana-lisi su come guidare al meglio il no-stro gruppo di progetto Le dimensio-ni dellrsquoobiettivo non si traducono di-rettamente in successo essi avranno effetti sulla prestazione che a sua volta favoriragrave un certo livello di cre-scente forza nel gruppo di maggiore sintonia e di ampia produttivitagrave

Annalisa Albergo Psicologa del Benessere nel Corso di Vita e Psico-terapeuta esperta in Valutazione Psicologica e Counselling Vanta esperienza decennale in ambito riabi-

litativo e di in-tervento psico-logico nel campo della disabilitagrave visiva presso il Cen-tro Regionale S Alessio Margherita di

Savoia per i Ciechi nel servizio do-miciliare e scolastico Si occupa di Formazione e Consulenza Aziendale Selezione ed Assessment Valuta-zione dei Profili nellrsquoarea Risorse Umane Ha svolto ricerca scientifica presso lrsquoIstituto di Ricerca e Cura a Carattere Scientifico Fondazione S Lucia su malattie genetiche rare in-fantili e survey presso lrsquoUniversitagrave degli Studi di Roma ldquoSapienzardquo Ersquo infine esperta in costruzione e som-ministrazione di test psicologici e proiettivi

La nostra Newsletter egrave

scritta quasi interamente dai membri del

PMI Rome-Italy Charter

Essa vuole essere infatti innanzitutto uno strumento di

collaborazione e scambio di informazioni allrsquo interno del Chapter

Se vuoi far parte anche tu della redazione del ldquoCorriere del PMrdquo

scrivici a

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Come far crescere una piccola impresa Di Stefano Luisotti (Amministratore Delegato di Wel come Italia e nostro ospite nel recente evento sulla Leadership a Pisa)Lrsquoautore di questo libro Stefano Lui-sotti egrave un amico del nostro Chapter come AD di Welcome Italia ha ospi-tato lo scorso 30 Marzo il primo Se-minario in Azienda in Toscana E non lo ha solo ospitato ma egrave stato uno dei protagonisti dellrsquoevento stesso con un intervento sulla leadership molto apprezzato da tutti i parteci-panti

Lrsquointervento sulla leadership

di Stefano Luisotti AD di Welcome Italia

E proprio in occasione di quellrsquo even-to Luisotti ha voluto donare al Chap-ter una copia del suo libro ldquoCome far crescere una piccola impresardquo pub-blicato nella collana Trend di Franco Angeli Un libro che vuole essere un piccolo manuale da leggere tutto drsquoun fiato o a piccole dosi per coloro che non hanno mai tanto tempo da dedicare alla lettura (come dice lrsquoautore stesso basta un capitolo di poche pagine al mattino dopo il caf-fegrave) basato sulla sua esperienza sia professionale che personale (molti sono gli aneddoti familiari o della sua gioventugrave) Un libro la cui lettura scorre con leg-gerezza ma che lascia il segno e fa riflettere Basato su uno schema semplice ogni capitolo egrave composto da una frase celebre un breve aned-doto di vita vissuta (con i suoi suc-cessi e insuccessi) una breve con-clusione in calce al capitolo che ri-sponde alla domanda ldquoe quindirdquo Un libro per chi vuole fare lrsquo imprendi-tore che tuttavia merita una lettura attenta anche da parte di un Project

Manager Spesso infatti il successo dei nostri progetti nasce proprio dal considerarli ldquonostrirdquo e come una pic-cola ldquoimpresardquo familiare mettendoci quella passione e amor proprio che normalmente un imprenditore deve mettere nella propria piccola azienda Ma anche una certa vision e chiarez-za degli obiettivi che ci si pone Alla domanda sul percheacute molti im-prenditori non ce la fanno o molte aziende non riescono a ldquosfondarerdquo acquisendo dimensioni piugrave grandi nel loro sviluppo lrsquoautore si da una ri-sposta tanto semplice quanto vera ldquole piccole imprese rimangono picco-le percheacute i loro imprenditori si prefig-gono piccoli scopirdquo E ci vuole pertanto anche una bella dose di coraggio e responsabilitagrave Luisotti raccomanda infatti a chi ha deciso di far crescere la propria im-presa ldquohellip egrave venuto il momento di prelevare i vostri sogni nel cassetto metterli bene a fuoco e dichiararli apertamente dichiarare i propri sogni egrave una cosa pericolosa che espone allrsquoinsuccesso e alle critiche Ma quando i nostri sogni coinvolgono anche altre persone come nel caso della vostra azienda egrave inevitabilerdquo E chiarisce bene anche cosa si in-tenda per responsabilitagrave ldquorispondere delle proprie azioni e delle proprie decisioni Ogni volta che cerchiamo alibi scuse o colpevoli non facciamo altro che dichiarare agli altri la nostra incapacitagrave di assumere le nostre re-sponsabilitagraverdquo Per chi ha avuto modo di conoscerlo Stefano Luisotti egrave riuscito perfetta-mente nellrsquointento di travasare nelle pagine del suo libro le sue naturali doti di leadership la chiarezza di idee su come un imprenditore dovrebbe essere e agire la sua brillante aper-tura mentale verso chi nellrsquoazienda lavora per lui la passione e lrsquoamore per le sue ldquocreaturerdquo che siano lrsquoazienda che si egrave messa in piedi o la figlia che si sta crescendo (la piccola Sara che fa capolino nella copertina del libro lo ha illustrato con i suoi di-

segni di bambina ed egrave protagonista inconsapevole di uno dei racconti piugrave toccanti del libro non a caso quello che illustra il concetto di responsabili-tagrave che abbiamo riportato piugrave sopra)

La copertina del libro (Ed Franco Angeli)

Ebbene si il libro di Stefano Luisotti ci egrave proprio piaciuto E come tutti i libri belli quando si arriva alle fine si vor-rebbe che ci fossero degli altri capitoli per continuare a leggerlo Ma la bel-lezza del libro forse sta proprio in questo saper concentrare in un cen-tinaio di pagine tanta esperienza e un porsquo di saggezza Chissagrave magari dopo questo incontro con il PMI Central Italy Chapter tra qualche anno potragrave scrivere un nuo-vo manuale hellip su come essere e fare il Project Manager Per la cronaca Lrsquoautore prevede an-che una ldquoassicurazionerdquo sul proprio libro Se lo comprate e non lo riuscite a finire lo potete rimandare allrsquoautore che ve lo rimborseragrave Ma non spera-teci troppo percheacute saragrave molto difficile che questo accada Un grande in bocca al lupo a Stefano Luisotti e ai suoi colleghi (come lui ama chiamare i propri dipendenti o collaboratori) per il successo della propria ldquoimpresardquo Editore Franco Angeli Pagine 136 Prezzo di Copertina euro 950

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Alessio Puccinelli hellip Unplugged Sono padre felice di tre figli maschi nati da una moglie paziente che incautamente incoraggia (e a volte sopporta) le mie tante iniziative Ho la fortuna di abitare in un piccolo angolo di paradiso sulle colline della Versilia con vista mare su tutto lrsquoarcipelago fino alla Corsica Saragrave percheacute ci sono nato ma egrave un posto magi-co le Alpi Apuane le spiagge della Ver-silia il lago di Massaciuccoli la Pineta di Levante ecchellip posti fantastici a pochi chilometri da casa mi rigenera e mi ripa-ga di tanti chilometri macinati ogni gior-no per andare al lavoro Ho iniziato a lavorare molto presto e mi sono occupato un porsquo di tutto edilizia manifattura restauri ecc poi ho iniziato a lavorare come Perito ed infine come Ingegnere delle Telecomunicazioni Ed egrave proprio come Ingegnere in IDS che ho iniziato a gestire progetti internazionali nel campo navale ed a scontrarmi con realtagrave del calibro della Raytheon verso le quali mi sentivo inadeguato rispetto al compito che mi era stato affidato dovevo preparare stati di avanzamento mensili basati sullrsquoEarned Value Master Plan Integrated Master Schedule ecc cose che quindici anni fa non erano proprio allrsquoordine del giorno nella campagna pi-sanahellip Allora mi sono rimboccato le ma-niche ed ho iniziato a studiare Project Management prendendoci sempre piugrave

gusto iniziando un percorso che non avrei piugrave abbandonato

Se lrsquoincontro con il Project Management egrave stato amore a prima vista quello con il Chapter egrave stata una vera e propria folgo-razione Tutto egrave nato dal Corso di Alta Formazione in Project Program e Portfo-lio Management che il Chapter ha orga-nizzato in collaborazione con la Sapienza e che IDS ha generosamente finanziato Al corso ho conosciuto persone fantasti-che sia umanamente che professional-mente ma soprattutto ho conosciuto An-na Maria Felici che mi ha proposto di ldquodare una manordquo in Toscana e cosigrave sono diventato responsabile per lrsquoarea Toscana Nord-Ovest titolo che mi spalanca le porte nelle aziende ed organizzazioni a cui mi presento per proporre varie colla-borazioni Sono orgoglioso di far parte del PMI ed amo profondamente entrare

in contatto con le realtagrave della mia zona Purtroppo la distanza da Roma mi impe-disce di frequentare i tanti eventi orga-nizzati nella capitale per questo farograve del mio meglio per organizzare eventi in To-scana Con tre figli piccoli un cane un lavoro lontano (ma tutto egrave relativo) un orto e una casa da mantenere il cosiddetto ldquotempo liberordquo egrave praticamente inesisten-te Allora ascolto audiolibri mentre guido e la mia palestra egrave un orto dove faccio crescere verdure saporite certo non ho i bicipiti di uno sportivo ma egrave unrsquoattivitagrave che riusciamo a fare tutti quanti insieme appassionatamente un modo piacevole per stare allrsquoaria aperta e che mi tiene in forma Anche percheacute ne ho davvero bi-sogno e non solo per la vita sedentaria ma soprattutto percheacute ho una grande pas-sione per il cibo e il buon vino Amo cu-cinare e il modo in cui lo faccio mi rap-presenta in pieno ho bisogno di speri-mentare e quando una ricetta ha raggiun-to alti livelli di gradimento (a giudizio di amici e familiari) devo trovarne subito una nuova da sperimentare La foto egrave di dieci anni fa (non ho Photo-shop per ritoccarne una piugrave recente)

Alessio

14 Ottobre 2016 SAVE THE DATE

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il PMO nelle aziende di servizi pubblici

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Andrew ChiesahellipUnplugged ldquoCulturalmente schizofrenicordquo hellip quel-la che egrave nata come battuta da usare su Twitter egrave diventato un mantra per provare a spiegare chi sono Nato a New York da madre americana e padre italiano fin da piccolo la diver-sitagrave culturale egrave parte del mio quoti-diano Dopo un primo periodo in cui ci dividiamo tra lrsquoItalia e gli Stati Uniti nel 1965 ci trasferiamo prima in Ar-gentina per poi approdare in Messi-co dove dovevamo rimanere per 4 anni oggi i miei genitori continuano a risiedere a Cittagrave del Messico In que-sti anni si aggiunge un altro mattone alla diversitagrave culturale con mio fratel-lo e sorella lo spagnolo e la cultura messicana diventano una parte del nostro quotidiano Finito il liceo con lrsquointenzione di se-guire biologia marina allrsquouniversitagrave ottengo un lavoro estivo presso un laboratorio di ricerca americano qui ho il mio primo vero contattato con lrsquoinformatica Colpo di fulmine Da ligrave passo tutte le estati in Olivetti Messi-co prima come programmatore poi come analista junior mentre allrsquo uni-versitagrave finisco una laurea in Econo-mia e Commercio Laureato inizio a lavorare a tempo pieno con Olivetti Messico ma solo poco anni dopo sono obbligato a cer-care una nuova alternativa quando il Paese precipita in un crollo che fa chiudere molte delle industrie Basti un ricordo una sera vado a letto con la benzina che costava poco piugrave di 1

pesos al litro ed al risveglio lrsquo indo-mani mattina era salita al 10 pesos al litro

Si dice ldquonon tutti i mali vengono per nuocererdquo la chiusura di Olivetti Mes-sico mi apre la porta per una trasferta presso Olivetti Francia Cinque anni intensi in cui ho imparato tanto mi sono divertito tanto e ho lasciato nel-la Ville Lumiegravere un pezzo del mio cuore Con Olivetti France comincia-no i miei primi passi come Project Manager nella migliore delle tradi-zioni come membro junior di un team per il rifacimento dellinfrastruttura in-formatica degli sportelli del Creacutedit Lyonnais Poi lrsquoItalia dapprima Ivrea poi Milano per approdare nel 1990 a Roma A ogni passaggio un altalena tra Pro-duct e Project Management con questrsquoultimo che diventa sempre di piugrave il mio mestiere A Roma conosco mia moglie una espatriata fiorentina (e continua la diversitagrave culturale) e

nascono prima Martina e poi Agosti-no In questi anni seguo progetti sia drsquoinformatica (Progetto Sigfried per lrsquoINAIL e OASIS-2 con fondi Esprit dellrsquoUnione Europea) che di comuni-cazione (gestione dei trade show per i settori specializzati dellrsquoOlivetti) af-finando le mie conoscenze della ge-stione progetti Finalmente nel 2011 faccio la certificazione PMP e con-fesso che sono moderatamente fiero di averlo passato al primo colpo piugrave di 30 anni dopo il mio ultimo esame universitario Oggi sono il Technical PMO per lrsquoecosistema dei progetti del sito corporate di Telecom Italia Tra le mie passioni non vi stupiragrave a questo punto ci siano i viaggi in ogni loro forma hobby facile da alimenta-re con la famiglia sparsa per il mon-do Di recente ho iniziato a giocare a pallacanestro come risultato di aver seguito i miei figli per anni nelle loro partite Da sempre la fantascienza il fantasy e il fai-da-te uno dei modi migliori per riprendere contatto con il ldquomondo verordquo Per citare Mark Twain ldquoIl viaggio egrave fatale per i pregiudizi il bigottismo e la ristrettezza mentalerdquo oppure SantrsquoAgostino ldquoIl mondo egrave un libro e chi non viaggia ne conosce solo una paginardquo Di una cosa sono certo viaggiare conoscere assaggiare queste sono le cose che arricchisco-no

Andrew

Segreteria Organizzativa

Telefono 06 92946741 E-mail segreteriapmi-romeorg Sito Web wwwpmi-romeorg

Comitato di Redazione de ldquo Il Corriere del PM rdquo

E-mail newsletterpmi-romeorg

COMITATO DIRETTIVO del CHAPTER

Presidente Sergio Gerosa

Sviluppo Professionale Giancarlo Duranti

Organizzazione Interna Danilo Scalmani Marketing Silvia Frigerio Formazione Emanuela De Fazio Membership Antonietta Fiorentino Volontari Sergio Funtograve Tesoreria Antonio Leone

COMITATO DI REDAZIONE della NEWSLETTER

Responsabile Sergio GEROSA

Angela ALLEVI Roberto ASCIONE Raffaele AVELLA Lo renzo CAPANNA

Maria Natalia CARDULLO Domenico CASTALDO Emanuela DE FAZIO

Giancarlo DURANTI Pasquale DURSO Anna Maria FELI CI Alessandra FILIPPETTI

Orlando LIO Vito MADAIO Carmine PARAGANO Cristin a PATERNOSTER Luca ROMANO Roberto TARASCHI

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speaker provenienti da tutto il mondo (Australia USA Canada UK Fran-cia Belgio hellip e naturalmente qual-cuno anche dallrsquoItalia) che cercheragrave di coprire tutte le componenti indi-spensabili per raggiungere lrsquo eccellen-za nella gestione dei propri progetti le tematiche piugrave tecniche legate al Project Program amp Portfolio Man-agement cosigrave come le competenze piugrave comportamentali (soft skill) le problematiche di knowledge sharing management allrsquointerno dellrsquo organiz-zazione gli aspetti contrattuali e le-gali della gestione dei progetti e tan-to altro

28 Aprile ndash 5 Maggio 2017

PMI EMEA 2017 (LIM Global

Congress SeminarsWorld) E giagrave quanto sopra era per il nostro Chapter una ragione di grande sod-disfazione quando un paio di setti-mane prima che la nostra delegazio-ne partisse per il LIM EMEA di Bar-cellona (vedi articolo a pag 16 di questa newsletter) il PMIreg Global comunicava al Presidente del Chap-ter la straordinaria notizia che la ker-messe del PMI EMEA 2017 si sareb-be svolta a Roma

Una notizia che ha suscitato una grande emozione in tutto il Comitato Direttivo (e per la veritagrave anche un porsquo di incredulitagrave in un primo momento) e che corona un sogno che coltivava-mo giagrave da alcuni anni E se in un primo momento la coinci-denza dei due eventi internazionali aveva un porsquo preoccupato il Comitato Direttivo anche per il surplus di im-pegno che questo comporta ci si egrave resi presto conto che saragrave invece una straordinaria occasione poter fruire di entrambi questi eventi ognuno con le sue caratteristiche e peculiaritagrave Non poteva esserci insomma modo mi-gliore per celebrare in maniera degna questi 20 anni di impegno della no-stra associazione per il Project Ma-nagement in Italia Ed ecco le date e i dettagli dei tre av-venimenti principali

bull 28-30 Aprile 2017 Si terragrave in questi tre giorni il Leader-ship Institute Meeting la riunione annuale di tutti i rappresentanti dei vari Chapter EMEA (questrsquoanno a Barcellona erano stati piugrave di trecen-to i volontari presenti in rappresen-tanza di circa 80 Chapters) Unrsquooccasione unica per il nostro

Chapter per allargare la partecipa-zione a questo importante evento anche ad altri dei nostri volontari

bull 1-3 Maggio 2017 Saranno i tre giorni centrali della kermesse dedicati al Congresso EMEA che raccoglie ogni anno un migliaio di PM da tutte le parti del mondo (non solo dallrsquoarea EMEA) e che rappresenta lrsquoevento clou del Project Management continentale Speriamo anche in questo caso che sia lrsquoopportunitagrave giusta per avere una massiccia partecipazione Ita-liana allrsquoevento Non mancate

bull 4-5 Maggio 2017 Saranno di nuovo a Roma i Semi-narsWorld che avevamo ospitato ad Aprile 2015 (dopo una pausa di circa 10 anni) e che saranno una ghiotta opportunitagrave di formazione di alto livello in P3M

E grazie allrsquoaccordo strategico siglato con gli altri due Chapter Italiani ed Europei potremo contare anche sul supporto dei nostri colleghi PMIreg in tutta Europa per fare di entrambi gli eventi un grande successo interna-zionale

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Siamo sempre di piugrave Continua il trend positivo di crescita del nostro C hapter che a fine Luglio raggiunge quota 1158 soci Quale miglior modo di festeggiare la nascita del PMI Central Italy Chapter (come evoluzione naturale del nostro Rome Italy Chapter) se non con un altro balzo in avanzi di ben 32 soci in un solo mese Ebbene si al 31 Luglio il Chapter ha raggiunto quota 1158 soci ritoccan-do il precedente record di 1126 del mese precedente Una crescita straordinaria se si pensa che a fine 2015 eravamo 1017 (con un +14 da inizio anno) e che allrsquoinizio del 2014 eravamo 796 (con una crescita del 455 in poco piugrave 2 anni e mez-zo) Un trend di crescita non costante che ha visto un vero e proprio exploit nel 2014 un assestamento nel 2015 e un nuovo trend di forte crescita nel 2016 Un risultato straordinario che premia lrsquoimpegno di tanti volontari (ormai piugrave di cento) che mettono a disposizione del Chapter il loro tempo e la loro professionalitagrave per realizzare eventi di qualitagrave e diffondere il Project Ma-nagement in tutti i contesti organizza-tivi Un risultato di cui andiamo fieri e che dimostrano il crescente interesse per il Project Management e per la nostra associazione E nei prossimi mesi contiamo di fare

ancora meglio grazie al rinnovato spirito di collaborazione tra i Chapter Italiani e il nuovo accordo strategico siglato lo scorso mese che ci sta permettendo di sviluppare ancora piugrave attivitagrave per i nostri soci e per tutti i PM Italiani concentrandosi sullrsquoItalia Centrale Ma vediamo come sta evolvendo il nostro Chapter utilizzando i parame-tri che vi avevamo giagrave presentato nellrsquoarticolo dellrsquo Ottobre 2014 de ldquoIl Corriere del PMrdquo (no 18 pag 2) dal titolo ldquoUna radiografia del nostro Chapterrdquo Innanzitutto la composizione per set-tore

Composizione per settore

Si nota una crescita sostanziosa del settore Difesa e Aerospazio (arrivata al 13) mentre i due settori trainanti rimangono quello della Consulenza (sostanzialmente costante e peraltro molto variegato) e dellrsquoInformatica

(scesa perograve dal 22 di un paio di anni fa al 19 di oggi) Da segnalare un discreto contributo anche del set-tore Energia (6) Si egrave drasticamente ridotto il numero di iscritti delle Universitagrave (passato dal 14 al 6) che erano legati sostan-zialmente ai corsi CAPM svolti negli scorsi anni in collaborazione con va-rie Universitagrave Italiane che abbiamo ridotto sensibilmente in questi ultimi anni Questo perograve fa capire anche che egrave aumentato sostanzialmente la percentuale di professional iscritti al Chapter che egrave comunque un fattore positivo Per quanto riguarda le grandi azien-de che contribuiscono in maniera importante alla nostra associazione in termini di numero di iscritti rimane in testa Engineering (con una contra-zione dal 22 di un paio di anni fa al 18 attuale) seguita da Leonardo ex Finmeccanica che grazie al suo rinnovato piano di certificazioni PMPreg e allrsquointesa sottoscritta lo scorso anno con il nostro Chapter arriva a una quota dellrsquo11 dei nostri iscritti Scende invece al terzo posto Hewlett Packard (che subisce anche una contrazione dal 9 di un paio di anni fa allrsquo8 attuale Da sole queste tre aziende costituiscono piugrave di un terzo dei nostri associati

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Tra le altre aziende segnaliamo Enel (con 29 soci pari al 3 del totale) Ericsson (17 soci) Sirti (16 soci) NTT Data e Altran (con 15 soci ognuna) Thales Alenia Space (13 soci) e infine TIM ENI e SNAM (con 12 soci a testa)

Composizione per AziendaOrganizzazione

Molto interessante anche la distribu-zione per regione Svetta sempre in testa il Lazio (845 soci) con una con-trazione comunque dal 75 di un paio di anni fa allrsquoattuale 73 Passa in seconda posizione la To-scana che con i suoi 51 soci egrave la re-gione con il piugrave alto tasso di crescita grazie soprattutto alla rifocalizzazione

sul Centro Italia che abbiamo attuato in questrsquoultimo anno ai primi eventi in Toscana (Grosseto e Pisa a Marzo e Firenze a fine Giugno) in collabora-zione con il NIC E proprio su questa regione si appunta lrsquoattenzione del nostro Chapter per i prossimi anni con un obiettivo di una crescita so-stanziale (il target egrave di arrivare a qualche centinaio di soci nei prossimi due anni) Lrsquoaccordo strategico con gli altri Chapter dovrebbe aiutare so-stanzialmente in tal senso consen-tendo a questa regione di sviluppare tutto il suo grande potenziale Al terzo posto crsquoegrave lrsquoAbruzzo che no-nostante una contrazione dei soci scesi a quota 49 (principalmente do-vuta alla scomparsa della componen-te studenti dellrsquoUniversitagrave de LrsquoAquila) sta sviluppando un grande potenziale in termini di affiliazione (crescita dei volontari attivi) e di eventi sviluppati Scende fisiologicamente la Lombar-dia (che mantiene tuttavia ancora il quarto posto a livello regionale) che era stata una costola del nostro Cha-

pter per ragioni storiche (ricordiamo che il PMI Rome Italy Chapter era stato fondato dallrsquoENI Corporate Uni-versity e per 15 anni ha svolto circa metagrave dei propri eventi presso le sedi ENI di Milano)

Composizione per Regione

Crescono infine le Marche (27 soci) la Sardegna (9 soci) e lrsquoUmbria (6 soci) su cui stiamo puntando (insie-me alla Toscana di cui abbiamo par-lato piugrave sopra) con il nuovo ruolo del PMI Central Italy Chapter nellrsquoItalia Centrale Insomma un grande Chapter che vuole continuare a crescere

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Dai nostri Comitati Operativi Comitato Formazione e PMIEF Liaison - Il Project Ma nagement nelle scuole dopo Roma e Pomezia egrave il turno di Aci lia

Introduzione Il comitato Formazione egrave nato nel 2015 primo anno di vita della funzio-ne Formazione Come braccio opera-tivo del Board del Chapter egrave stato guidato nel suo primo anno da Fa-brizio Tedone con gli obiettivi di im-plementare le attivitagrave pianificate nellrsquoanno precedente elaborare un documento di policy ed eseguire una prima fase di assessment per la creazione di una lista di formatori ac-creditati Nel 2016 la funzione For-mazione affidata a valle delle elezio-ni a Emanuela De Fazio ha iniziato a svolgere una serie di attivitagrave volte a valorizzare quanto svolto nellrsquoanno precedente identificare una strategia piugrave ampia e dettagliata aggiornare il documento di policy standardizzare i template utilizzati per le convenzioni e la documentazione utilizzata dalla funzione Sono state anche condotte attivitagrave pianificate in precedenza oltre a quelle emerse nei primi mesi dellrsquoanno La recente nomina come PMIEF Liaison di Anna Maria Felici Past President e la sua partecipa-zione attiva ai Gruppi di Lavoro ISO ed UNI ha dato poi a tutto ciograve nuovo impulso e spinta Nel mese di maggio egrave stata fatta una call for volunteer pubblicata sul VRMS con lo scopo di dare maggiore corpo e nuovo slancio al comitato e condividere sempre di piugrave spirito strategia ed attivitagrave Nel mese di luglio si egrave tenuto il primo kick off meeting ed il terzo trimestre dellrsquoanno saragrave principalmente dedica-to alla finalizzazione della policy alla sua autorizzazione da parte del board e alla distribuzione verso i comitati operativi di settore e territo-riali Lrsquoarticolo egrave focalizzato sulle atti-vitagrave che il Chapter sta svolgendo presso le scuole superiori lasciando ad un articolo successivo gli appro-fondimenti sulle altre attivitagrave presidiati dalla funzione Le attivitagrave di Forma-zione svolte dal Chapter sono rivolte ai soci alle Universitagrave alle Business School ed alle Associazioni Profes-sionali Le strategie ed i progetti ri-volti alle scuole superiori sono definiti

e coordinati dal PMIEF Liaison e supportati dalla funzione formazione

La PMI Educational Foundation La PMI Educational Foundation egrave il braccio filantropico del PMI Fondata nel 1990 consi-dera la gestione dei progetti come unrsquo obiettivo ed una competenza che serve nella vita mentre il PMI supporta la professione La PMIEF egrave focaliz-zata anche sul sociale cui forni-sce competenze ed aiuto Quali sono le colonne portanti della Fondazione I giovani attra-verso risorse e programmi gratuiti di formazione per studenti insegnanti e scuole Le Organizzazioni no-profit cui forni-sce formazione risorse gratuite a supporto del loro lavoro La futura forza lavoro attraverso bor-se di studio premi e finanziamenti per la ricerca Il Chapter pensa che gli sforzi e la missione di divulgazione continua che vengono fatti su questi tre filoni aiuteragrave a rendere piugrave facile la vita alle prossime generazioni Partendo dal principio infatti che qualunque cam-biamento o innovazione parte con un progetto la community mette a di-sposizione delle future generazione uno strumento potente ed efficace da utilizzare per non disperdere sforzi su azioni a volte inutili o che non portano da nessuna parte Per-cheacute questo Percheacute il Chapter crede che fare progetti egrave una disciplina or-mai matura che puograve tranquillamente essere alla portata di tutti e che fare tutto ciograve in modo del tutto gratuito e volontario aiuti il PMI a realizzare il proprio piano strategico Lrsquoobiettivo primario del PMI egrave rendere il Project Management indispensabile

per ogni risultato personale e di Bu-siness ed ampliare e rendere sem-pre piugrave profonda la consapevolezza che solo attraverso una gestione strutturata ed equilibrata dei progetti si puograve giungere al successo

PMIEFreg - per costruire ldquoponti di culturardquo

La divulgazione del PM nelle

Scuole Superiori Con la ratifica della direttiva ministe-riale che amplia gli impegni degli Isti-tuti Superiori in materia di alternanza scuola lavoro (legge 13 luglio 2015 n 107 laquoRiforma del sistema nazio-nale di istruzione e formazione e de-lega per il riordino delle disposizioni legislative vigentiraquo ) lrsquoesigenza del sistema scolastico italiano ha subito un significativo ampliamento Il Chap-ter si egrave messo a disposizione di tale esigenza iniziando a lavorare su al-cuni progetti di alternanza scuola la-voro due anni fa Ha messo a dispo-sizione lrsquoesperienza e la professiona-litagrave di volontari che hanno svolto atti-vitagrave formative in alcuni Istituti misu-randosi con un contesto diverso dal solito non semplice e sicuramente sfidante Il tradizionale target audi-ence delle attivitagrave formative fino ad allora era stato rappresentato da pro-fessionisti o universitari con espe-rienza professionale o con formazio-ne tecnica E sempre perograve diventata piugrave forte negli ultimi anni la consape-volezza che lo sviluppo e la valoriz-

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zazione dei talenti delle abilitagrave e del-le attitudini debba essere un proces-so da sviluppare con la crescita dellindividuo sin da giovane etagrave Ov-viamente egrave necessario realizzare una progettazione differenziata per target diversi bilanciando opportunamente forme contenuti e punti di vista di-versi Il punto di partenza dei progetti formativi dedicati alle Scuole Supe-riori non egrave stato il PMBoK ma i soft skill che sono necessari nella gestio-ne di attivitagrave non necessariamente ingegneristiche ed industriali ma an-che di quelle legate alla vita quotidia-na ( es la preparazione di un viaggio importante una partita di calcio) Il percorso formativo egrave rivolto alla con-divisione di come le tecniche e le teo-rie siano applicate a casi pratici I soft skill sollecitati nelle attivitagrave proposte sono problem solving team working collaboration comunicazione e ne-goziazione presentazione e soste-gno di una tesi gestione del tempo gestione degli obiettivi gestione dello stress e team building Le metodolo-gie di insegnamento non sono quelle classiche frontali ma sfruttano tecni-che quali quelle di gamification di classe ribaltata quella dei wall brown papers Ogni progetto oltre alla fase di progettazione programmazione ed erogazione egrave caratterizzato da una fase di chiusura in cui si condividono i risultati raggiunti rispetto a quelli pianificati le lesson learnt e le propo-ste di miglioramento che verranno prese in considerazione nella proget-tazione delle iniziative future Le esperienze specifiche svolte sono raccontate di seguito

La prima iniziativa RomaEUR A dare ldquoavvio alle danzerdquo nel 2013 presso lrsquoistituto Alberti di Roma egrave il gruppo di volontari del Chapter costi-tuito da Iolanda Napolitano Benia-mino Romano e Patrizio Lazzaretti Lrsquoidea egrave quella di adattare lrsquo esperien-za giagrave effettuata dal Chapter allrsquo inter-no delle Universitagrave e portare la cultu-ra del Project Management anche nelle Scuole Superiori Lrsquoesperienza riscuote entusiasmo e successo e viene ripetuta con lo stesso team di volontari anche lrsquoanno successivo nel 2014 Lrsquoimpianto ba-se viene sostanzialmente mantenuto invariato ma stavolta la competizione vede contrapporsi ben sette diverse

Scuole Superiori in una sorta di Olimpiadi di Project Management

Lrsquoiniziativa di Pomezia Nel 2014 anche lrsquoIstituto Copernico di Pomezia ospita una iniziativa analo-ga a quella di Roma (seppure con un programma completamente rinnova-to) con il team di volontari costituito da Alessandra Filippetti Orlando Lio e David Restante Anche qui come nellrsquoesperienza romana pur mantenendo intatto il framework teo-rico alla base del PMBOK il percorso di formazione egrave stato arricchito con tecniche di gamification rendendo lo studio divertente grazie allrsquo integra-zione con la componente ludica e pratica piugrave adatta allrsquoetagrave degli studen-ti Per aumentare ulteriormente lrsquo ap-peal del corso i contenuti sono stati inseriti nella cornice di una competi-zione tra team e tutti gli aspetti ri-guardanti la comunicazione ed i feedback sono stati gestiti attraverso lrsquoutilizzo dei social media (Facebook) I concetti chiave del Project Mana-gement sono stati facilmente assimi-lati dagli studenti rendendoli giagrave in grado di poterli utilizzare autonoma-mente nel loro quotidiano scolastico ed extra-scolastico Il successo dellrsquoiniziativa e la grande partecipazione sia degli studenti che del corpo docenti e della dirigenza scolastica e lrsquointeresse manifestato anche dallrsquoamministrazione comunale della cittagrave conducono a ripetere lrsquoesperienza anche nellrsquoAS appena terminato e probabilmente a ripropor-la anche per lrsquoanno successivo

Il selfie del Sindaco di Pomezia con i ragazzi del progetto

Lrsquoiniziativa di Acilia Nei mese di Aprile e Maggio sono state condotte sotto la spinta di An-na Maria Felici con notevole rapiditagrave ma con una buona efficacia le attivitagrave

di progettazione pianificazione ed erogazione del percorso formativo presso lrsquo ITC Ferdinando Magellanordquo di Acilia Il team di volontari egrave stato costituito da Roberto Ascione Emanuela De Fazio Antonietta Fiorentino Sergio Funtograve e Danilo Scalmani Si egrave trattato della prima edizione e si prevede di rieseguire una seconda edizione nellrsquoanno sco-lastico 201617 Il percorso egrave stato rivolto a trenta ragazzi provenienti da terza e quarta classe ed egrave stato svol-to su cinque giornate (apertura piugrave quattro giornate in aula) La rapiditagrave con cui si egrave svolto il progetto non ha permesso lutilizzo di social networks ed il programma svolto ha ripreso in parte quello utilizzato nellesperienza di Pomezia La preside ed il corpo docente hanno sostenuto lrsquoiniziativa apprezzato ed incoraggiato il proget-to credendo nelle potenzialitagrave dei propri ragazzi e nel riscontro positivo che questa esperienza puograve avere sul-le attivitagrave scolastiche ordinarie

Conclusioni Il Chapter crede fermamente che lo sviluppo sociale del sistema Scola-stico della classe professionale di oggi e di domani debba essere in li-nea con una Strategia di sviluppo del sistema Paese Questo non puograve che non basarsi su iniziative di formazio-ne e sviluppo trainate da organizza-zioni basate su esperienze e ricono-scimento internazionale I risultati delle iniziative degli ultimi anni indi-cano che le potenzialitagrave dei giovani sono molte e che lo sviluppo di atti-tudini e competenze debba essere un processo graduale continuo diffe-renziato e focalizzato su obiettivi performance e sulla condivisione I percorsi ed i progetti formativi devono prevedere una fase di progettazione idonea tenendo conto del materiale umano su cui si va ad agire gli ele-menti distintivi del target audience a cui ci si rivolge il contesto e gli obiet-tivi Lrsquoamalgama dei vari fattori ed il successo ultimo di tali iniziative egrave pe-rograve legato alla motivazione a quanto si riesce a sollecitare lrsquoentusiasmo dei ragazzi ed ad avvicinarli a tema-tiche specifiche del mondo del lavoro ma applicabili anche a contesti piugrave disparati

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Dai nostri Comitati Settoriali Ripartono le attivitagrave del Comitato Difesa Sicurezza e Spazio Lo scorso 20 Aprile si egrave tenuto la prima riunione del 2016 del Comitato Difesa Sicurezza e Spazio del nostro Chapter Vi hanno partecipato 17 persone provenienti oltre che dai vo-lontari del nostro Chapter impegnati in questo settore e dai rappresentanti del Capitolo di Roma di AFCEA e della sezione di INCOSE in Italia (AISE) che collaborano entrambe al Comitato stesso anche da molte aziende del settore Aerospazio e Di-fesa Ersquo stata lrsquooccasione per un con-fronto e una discussione ldquoopen mindrdquo sulle attivitagrave che il Comitato dovrebbe portare avanti e sui temi su cui sa-rebbe utile sviluppare una discussio-ne Ad ospitare questa riunione del Co-mitato egrave stata questa volta Altran nella sua nuova sede di Via Tiburtina Qui di seguito alcune delle idee e proposte emerse durante la discus-sione che egrave stata molta partecipa e propositiva

bull Da piugrave parti si egrave indicata la Difesa in tutte le sue componenti (Marina Esercito Aeronautica) come un im-portante interlocutore sui temi di Project Management non solo per gli aspetti metodologici ma anche per le tematiche di soft skill Ersquo stata infatti evidenziata la grande espe-rienza maturata dalle Forze Armate in termini di gestione progetti e pro-grammi di natura e con metodologie molto differenti In tali progetti la componente di Project Manage-ment egrave stata a seconda della fase storica e dellrsquoapproccio selezionato sia interna alle Forze Armate che di tipo consulenza supporto esterno da parte di terzi (tra cliente e prime contractor) Ersquo indubbio comunque che sui pro-getti militari in Italia il Project Mana-gement egrave di livello avanzato rispetto a molti altri settori e contesti anche se crsquoegrave una notevole disomogeneitagrave di maturitagrave (per esempio tra i grandi player nazionaliinternazionali e i piccoli fornitori focalizzati piuttosto sullrsquoeccellenza tecnologica dei pro-pri prodotti) Lrsquoapplicazione di un Project Management e un Systems

Engineering strutturati e di qualitagrave ha consentito negli ultimi decenni di ridurre sensibilmente i tempi di ese-cuzione dei progetti della Difesa

bull Al Comitato Difesa Sicurezza e Spazio aderiscono partecipanti di varie associazioni che operano in settoritemi trasversali al Project Management AISE-INCOSE (Sy-stem Engineering) AFCEA (Elet-tronicaDifesa) DSSEA (AgileSW) hellip che possono dare un contributo importante alla discussione ognuno per il suo campo di esperienza Ersquo stato proposto da DSSEA come tema su cui sviluppare eventi con-giunti quello dellrsquoAgile per progetti SW per la Difesa Uno degli ele-menti critici da esaminare egrave quello della gestione dei contratti per pro-getti che usano tecniche Agile an-che in considerazione degli aspetti legati allrsquoImportExport dei compo-nenti dual use Altro tema di interesse egrave lanalisi delle interazioni tra il Project Mana-gement (anche Agile) ed il Systems Engineering in riferimento special-mente ai framework architetturali che prevedono artefatti che corri-spondono a deliverablemilestone di progetto e che hanno un forte im-patto anche a livello di definizione di piano di progetto (WBS ecc)

bull Un tema molto interessante legato alla fase realizzativa del progetto egrave la necessitagrave di una cultura diffusa di Project Management estesa non solo ai PM ma a tutti i teammates del progetto Sono stati portati esempi di formazione in azienda estesa a tutti gli stakeholder del progetto

bull Nei progetti di scienza di base e tecnologie innovative egrave necessaria una sensibilizzazione particolare sui temi di Project Management ed in particolare sulla dimensione del ti-me management nei progetti di va-ste dimensioni (ldquodream projectsrdquo che rischiano appunto di rimanere dei ldquosognirdquo non realizzati)

bull La figura del PM sta evolvendo e va sempre di piugrave verso le tematiche come soft skill visione strategica leadership business analysis hellip Il

Talent Triangle del PMIreg cerca proprio di spostare lrsquoattenzione su queste nuove ldquodimensionirdquo del PM Questo egrave assolutamente necessario in contesti quali i grandi progetti di innovazione (Horizon 2020) dove ai grandi player egrave richiesta una grande agilitagrave nel contesto globale Ersquo ne-cessario in tal senso sviluppare an-che eventi di levatura manageriale (con sviluppo di tutte le dimensioni necessarie alla conduzione di porta-fogli programmi e progetti) che possano poi trasmettere questa vi-sion ai livelli operativi dentro le pro-prie aziende e organizzazioni

Tra i principali temi da approfondire sono stati segnalati soft skill stake-holder management e relativi punti di vista (cliente prime contractor forni-tore consulente hellip) progetti con metodologia Agile inclusivo degli aspetti specifici di Contract Manage-ment eventi orientati a tutti gli attori della value chain della PA delle grandi organizzazioni e delle Piccole e Medie Imprese che operano nel settore formazione estesa e cultura diffusa di Project Management verso tutti gli stakeholders (in primis lrsquoingegneria di progetto) e nellrsquoambito dei progetti di scienza di base eventi orientati ai centri di ricerca e sviluppo tecnologico eventi volti a sviluppare una migliore comprensione di come affrontare le opportunitagrave di business per piccole medie e grandi aziende nel framework Horizon 2020 Per quanto riguarda gli eventi del Comitato Difesa Sicurezza e Spazio a medio-breve termine si sta verifi-cando le opportunitagrave di fare Seminari in Azienda (alcune aziende del setto-re hanno giagrave espresso interesse in tal senso) o un nuovo evento allrsquo Osser-vatorio di Monte Porzio Catone (INAF) questa volta aperto a tutti i soci delle varie associazioni patroci-nanti Con INAF si sta valutando anche la possibilitagrave di un evento presso lrsquoOsservatorio di Teramo in collabo-razione con il Comitato Abruzzo del PMI Central Italy Chapter

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Dai nostri Branch (Comitati Territoriali) Per essere sempre vicini ai nostri soci Branch ABRUZZO PM in Actionhellip

il viaggio continua Il Branch Abruzzo in viaggio nella sua regione per visitare le aziende e le realtagrave industriali Abruzzesi Il viaggio egrave cominciato lo scorso anno con la visita in ABICert dove si egrave affrontato il tema della Qualitagrave nei progetti ed egrave proseguito questrsquoanno con la visita di ArgoConsul che ci ha parlato di cam-biamento delle persone e delle orga-nizzazioni Lrsquoultima tappa il 10 Giu-gno egrave stata Proger con la quale ab-biamo parlato del Project Manage-ment nei grandi progetti di costruzioni e del valore aggiunto del project ma-nagement nel raggiungimento degli obiettivi nei lavori pubblici in Italia come allrsquoestero

PM in Action del 7 Maggio 2016

PM in Actionhellip in Abruzzo egrave molto piugrave di un semplice seminario egrave una condivisione di esperienze un luogo di incontro dove le azione parlano delle proprie esperienze di Project hellip hellip Management del proprio modo di implementare la metodologia PMI un luogo dove si condividono best prac-tice e lesson learnt Dalle prime tre tappe egrave emerso un bisogno di project management nelle nostre realtagrave aziendali un bisogno di ricorrere a strumenti organizzativi che facciano crescere le imprese verso quellrsquorsquoottimo a cui tutti gli imprenditori piccoli e grandi aspirano PM in Action hellip in Abruzzo egrave lrsquooccasione per chi partecipa di cono-scere le importanti realtagrave industriali del territorio apprendere dalle buone esperienze e fare tanto networking

PM in Action del 10 Giugno 2016

Il Comitato diventa il tramite per vei-colare queste esperienze positive e per creare relazioni positive che fac-ciano crescere il nostro modo di ge-stire i progetti e fare impresa Se sei unrsquoimpresa Abruzzese e ci vuoi raccontare la tua esperienza nel-la gestione dei progetti una espe-rienza di cambiamento o il supporto che puoi dare allo sviluppo industriale della nostra regione alla sua interna-zionalizzazione alla crescita dei no-stri professionisti il nostro Comitato Abruzzo saragrave lieto di venirti a trovare e valutare insieme un nuovo PM in Actionhellipin Abruzzo

Branch Marche primi eventi e

inaugurazione ufficiale Giugno egrave stato il mese del lancio del-le attivitagrave del PMI Central Italy Chap-ter (anche se ancora la nuova deno-minazione non era ancora effettiva) nelle Marche in stretta collaborazio-ne con i volontari del PMI-NIC Tra il 23 e il 24 Giugno si sono infatti tenuti ben due eventi uno ad Urbino e uno ad Ancona Il primo in ordine temporale egrave stato il Pomeriggio allrsquoUniversitagrave tenutosi presso lrsquoUniversitagrave degli Studi di Ur-bino Carlo Bo il 23 Giugno sul tema ldquoLeadership amp Strategic Project Man-agement hellip to lead success lrsquo eserci-zio efficace della leadership nel teamrdquo I Project Manager devono infatti af-frontare sfide uniche per mantenere

le persone del team motivate e alli-neate alle strategie dellrsquo organizzazio-ne e del progetto Questa difficoltagrave egrave spesso dovuta alla differenza tra lea-dership ed autoritagrave potere ed in-fluenza Il PM deve essere flessibile saper delegare e associare ad ogni situazione il talento di chi meglio si addice alla situazione stessa Inoltre al mutare delle circostanze deve met-tere in atto un comportamento che abbia la maggiore efficacia prevedibi-le verso lo scopo prefissato soprat-tutto nei riguardi del team Questi i temi dibattuti in questo primo seminario organizzato dai volontari del PMI Northern Italy Chapter (NIC) con la collaborazione del PMI Central Italy Chapter Il giorno successivo il 24 Giugno 2016 si egrave tenuto invece lrsquoevento ldquoLa nuova azienda marchigiana tra tradi-zione ed innovazione con il Project Managementrdquo Questo secondo evento egrave stato organizzato dal PMI Central Italy Chapter in collaborazio-ne con Confindustria Marche e con il PMI NIC In tale occasione egrave stato presentato il gruppo di volontari del Branch Mar-che del PMI Central Italy Chapter (nato alla fine dello scorso anno e giunto con questo evento alla sua inaugurazione ufficiale) che ha lrsquoobiettivo di diffondere la cultura di Project Management e condividere esperienze in un territorio dove arti-gianato e impresa manifatturiera so-no esempi ed eccellenze Lrsquoevento si egrave svolto portando alla luce esperienze e case study di aziende del territorio marchigiano sullrsquo adozio-ne di processi e metodi di Project Management Molto pertinente lrsquointroduzione del Pres della Piccola Industria di Con-findustria Pesaro Urbino Dott Diego Boinega che ha parlato di come il Project Management sia un abilitato-re al business e non sia necessaria-mente orientato solo alle grandi aziende infatti lrsquointroduzione e lrsquoutilizzo di una gestione strutturata dei progetti aiuta tutte le aziende a crescere

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A seguire lrsquointervento della nostra Anna Maria Felici che ha focalizza-to lrsquoattenzione sul ruolo del PMI e sul-le attivitagrave del Chapter portando esempi di come la cultura del Project Management vada ben oltre la mera realizzazione di un diagramma di Gantt parlando di ProjectProgram e Portfolio Management e della vision PMI e ISO sul futuro della disciplina Essere Project Manager richiede grandi abilitagrave comunicative e di rela-zione con tutte le funzioni tipicamente presenti allrsquointerno delle aziende stesse Fondamentale anche lrsquo impor-tanza delle certificazioni non solo come elemento culturale ma anche come abilitatore ad un professione sempre piugrave richiesta da qui ai pros-simi anni A seguire differenti tipologie di azien-de marchigiane hanno raccontato la loro esperienza di introduzione del Project Management In apertura lrsquointervento del Dott Ro-berto Pierdicca dottorando della Universitagrave Politecnica delle Marche che ha condiviso un caso di gestione progettuale allrsquointerno di un progetto

di ricerca internazionale con stake-holder distribuiti geograficamente in tutta Europa a seguire lrsquointervento di Francesco Paladino responsabile del sistema qualitagrave della Filippetti SpA che ha raccontato con grande entusiasmo come la qualitagrave aziendale abbia contribuito alla crescita della azienda in maniera esponenziale nel corso degli anni e di come il Project Management sia strettamente colle-gato alla gestione della qualitagrave azien-dale aggiungendo valore ed innova-zione Giorgio Ferretti IT Manager di Schnell SpA ha esposto le moti-vazioni che hanno portato alla ado-zione degli standard del PMI per ge-stire progetti sempre piugrave complessi ed in ambito internazionale in un contesto dove metodologie di Project Management tradizionali e agile viaggiano in totale sinergia fra loro A conclusione dellrsquoevento la societagrave Emmedata Srl leader di soluzioni software ERP e gestione del ciclo di produzione nel campo del fashion attraverso un doppio intervento di Andrea Bucciarelli e Luigi Scocco ha esposto come il Project Manage-

ment sia diventato allrsquointerno della societagrave un metodo il metodo Em-medata Tale metodo crea un iter di gestione dei progetti che inizia dal Business Case fino al collaudo della soluzione ldquoNoi del Comitato Marche del PMI siamo certi che il nostro territorio sia terreno fertile per promuovere una cultura che rappresenta la nostra pro-fessione e che questa sia una mis-sion che porteragrave il nostro gruppo ad avere sempre piugrave adesioni e momenti di confrontordquo

Maria Boschetti e Anna Maria Felici

E questo in fondo egrave e saragrave sempre lo spirito di tutte le persone che com-pongono la grande famiglia dei soci del PMI

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Green Economy e Sociale 3deg TampPM ndash 17 Giugno 2016 allrsquoUniversitagrave Roma Tre A Roma nel luglio dellrsquoanno che pro-babilmente si confermeragrave il piugrave caldo del secolo presso la facoltagrave di Eco-nomia dellrsquoUniversitagrave di Roma Tre si egrave svolto il 3deg Meeting del PMI Central Italy Chapter dedicato al tema ldquoGreen Economy e Socialeldquo in cui si egrave discusso sui principi di sostenibilitagrave ambientale e sociale oltre che eco-nomica di ogni iniziativa come valori fondanti e strategie per realizzare un mondo migliore

Andrea Di Ciograve responsabile del nostro Comitato Sociale e Sostenibile

Dopo una breve introduzione sui temi della giornata di Andrea Di Ciograve in qualitagrave di Responsabile del Comitato Sociale e Sostenibile del PMI Central Chapter la parola egrave al Presidente del Chapter Sergio Gerosa che ha fatto il punto della situazione con lrsquo aggior-namento degli ultimi dati che eviden-ziano il trend positivo di crescita del Chapter Grande risalto egrave stato inoltre dato allrsquoevento per il ventesimo anni-versario del Chapter che si svolgeragrave presso il Centro Congressi Frentani il prossimo 6-7 Ottobre menzionando anche la sempre piugrave stretta collabo-razione fra i tre Chapter e il cambia-mento del nome del nostro Chapter di cui vi abbiamo parlato piugrave estesa-mente allrsquoinizio della newsletter La parola egrave tornata poi a Andrea Di Ciograve che egrave entrato nel vivo della gior-nata introducendo i principi fondanti della Sostenibilitagrave per cui le azioni di oggi devono preservare lrsquoequilibrio del ldquocapitale naturalerdquo anche per le generazioni future

Al contrario i disastri naturali e socia-li del climate change che ha origine antropiche rendono evidente che questrsquoequilibrio si sta modificando in modo irreversibile Dopo un accenno al Summit dellrsquoOnu ed i nuovi obiettivi di Sostenibilitagrave al 2030 (SDG) si so-no illustrati i principali contenuti della conferenza di Parigi COP21 in cui si egrave posto il target di contenimento della temperatura entro i 2degC e le neces-sarie modifiche ad incremento dei

target del pacchet-to climaenergia dellrsquoUE per elabo-rare una nuova Strategia Energeti-ca Nazionale fino al 2030 Delle pos-sibili strategie per il go-green come le energie rinnovabili lrsquoe-mobility le agro-energie la circular economy si egrave descritta la po-

tenzialitagrave dellrsquoEfficienza

Energetica con un focus nei settori del terziario della grande distribuzio-ne organizzata e del settore alber-ghiero fornendo unrsquo analisi del mer-cato in termini di volumi di investi-mento (Capex) tipologie di tecnolo-gia adottate (LED cogenerazione ecc) per conseguire i risparmi nei consumi energetici ed i connessi guadagni sul conto economico (Opex) Infine viene descritto un inte-ressante approfondimento su un tipo di contratto utilizzato per la realizza-zione e finanziamento di progetti di efficientamento energetico definito Energy Performance Contract (EPC) accordo tramite il quale si sono effi-cientati 50 punti vendita Bricocenter Lrsquointervento si conclude con una de-scrizione delle opportunitagrave e conve-nienze di azioni go-green e interventi di efficientamento energetico nel set-tore alberghiero sulla linea di quanto avviato da alcuni grandi gruppi (NH Hotel Starwood ed altri) A questo punto come da programma ha preso la parola Luigi Gitto diretto-re del Settore Power amp Energy di

DBA Progetti SpA che dopo aver descritto le attivitagrave della sua azienda che opera in 7 paesi in molti ambiti dellrsquoIngegneria ha fornito i dettagli di un intervento per la riduzione dei consumi energetici in un data center di unrsquoaffermata TelCo

Luigi Gitto

La presentazione ha illustrato una simulazione grafica della distribuzio-ne dei flussi drsquoaria in un data center ottenute con un singolare strumento il balometro che rileva portata tem-peratura ed umiditagrave dei flussi drsquoaria e che tramite analisi termografiche ca-ratterizzate da esaustivi quanto ac-cattivanti effetti visivi permette lo studio di dettaglio delle zone di aria fredda e calda evitando miscelazioni inefficienti ed ottimizzando il lay-out della sala ed il free cooling ciograve a dire lrsquoareazione naturale A seguire egrave sta-to presentato un case study di un audit energetica di un data center illustrando la metodologia per la ridu-zione del Power Usage Effectiveness (PUE) e lrsquoattivitagrave di Business Analy-sis illustrando come best practice la modalitagrave di individuazione del miglior investimento in uno o piugrave interventi di efficientamento energetico sui cui risultati incide fortemente la tempera-tura prescelta di set point della sala richiesta dagli apparati Molto inte-ressante egrave la descrizione di una ma-trice decisionale in cui su un portafo-glio di interventi possibili su Impianti di raffreddamento Building Manage-ment System (BMS) ed altre diffe-renti tecnologie stimati oltre una de-cina e di un mix di relative aggrega-zioni viene fornito un metodo di se-lezione del miglior investimento sulla base dei parametri finanziari tipici (IRR VAN payback) associati a cia-scuno scenario a supporto delle

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scelte di investimento concordate con il cliente

Maurizio Bufalini

Dopo il networking break egrave stata la volta di Maurizio Bufalini Direttore Generale Aggiunto TELT (Tunnel Euralpin Lyon Turin) che ha argo-mentato sulla sostenibilitagrave nelle gran-di opere descrivendo in modo molto preciso e dettagliato il progetto della UE per il completamento del 3deg Cor-ridoio Europeo ferroviario che uniragrave le principali aree metropolitane gli hub e i porti di Spagna Francia ed Italia verso est superando le barriere delle Alpi e dei Pirenei lungo un per-corso di 3000 km di strada ferrata Lo scambio import-export dellrsquoItalia verso i paesi del nord (Francia In-ghilterra) egrave pari al 40 del totale na-zionale da ciograve si evince che la do-manda esiste ma non viene intercet-tata dato che le infrastrutture attuali sono le stesse da 140 anni peraltro i traffici verso la Francia sono per la quasi totalitagrave su strada ad alto inqui-namento ambientale Il progetto della TELT con il collegamento della Tori-no-Lione aumenta lrsquoefficacia e lrsquoefficienza delle infrastrutture di tra-sporto della tratta e favorendo il pas-saggio modale dalla strada alla ferro-via riduce lrsquoimpatto ambientale evi-tando lrsquoemissione di CO2 pari ad una cittagrave di 300000 abitanti allrsquoanno oltre alla conseguente riduzione dellrsquo inqui-namento da polveri sottili Il respon-sabile che aveva inizialmente dichia-rato che avrebbe fatto una presenta-zione asettica dellrsquoargomento limitan-dosi agli aspetti tecnici onde evitare derive di tipo ideologico ha dovuto comunque illustrare al pubblico la storia dellrsquoapprovazione del progetto e le criticitagrave per un PM di gestire gli stakeholder a partire dalle iniziali pro-teste riportando una slide sui Black Blocks che ha sollevato alcune sin-gole reazioni da parte del pubblico Ersquo stata cosigrave lrsquooccasione per com-prendere che lrsquoapprovazione del pro-

getto in Francia egrave avvenuta tramite un deacutebat publique procedura ammi-nistrativa consolidata di coinvolgi-mento del territorio nella definizione delle caratteristiche dellrsquoopera e che non ha generato le stesse reazioni di opposizione avvenute in Italia dove per risolverle egrave stato successiva-mente costituito un tavolo politico e un Osservatorio Tecnico Tali organismi coinvolgendo le co-munitagrave locali hanno svolto 240 riu-nioni dal 2006 centinaia di audizioni di esperti tanto da portare ad un progetto definitivo come undicesima variante del layout del percorso nella Val di Susa La Torino-Lione egrave cosigrave un caso di studio di inserimento di una grande opera infrastrutturale nel contesto sociale ambientale di un territorio favorendone politiche ed azioni di sviluppo dello stesso TELT egrave stata accettata dal Global Compact dellrsquoONU associazione di 4000 im-prese con il comune obiettivo di crea-re unrsquoeconomia globale sostenibile attraverso la tutela dellrsquoambiente e la lotta alla criminalitagrave A riguardo pri-mo caso in Europa le procedure an-timafia ed anticorruzione sono appli-cate a prescindere dalla nazionalitagrave dei cantieri e le aziende assegnata-rie dei lavori dovranno rispettare i dieci punti del Global Compact

Emanuele Plata

Il successivo intervento ha visto Emanuele Plata Presidente della Planet Life Economy Foundation (on-lus) presentare con grande enfasi e catturando lrsquointeresse della platea i principi naturali che ispirano la vita e la sua organizzazione sociale e so-stenibile Ersquo necessario lrsquoavvio di un nuovo ri-nascimento dellrsquoeconomia e cambia-re il paradigma attuale pena la scomparsa del genere umano od una sua degradazione ad un livello inferiore cosigrave come previsto sin al 1972 dal Club di Roma Lrsquoeconomia sostenibile nella visione discussa partendo da unrsquoanalisi dei beni e dei

bisogni trova la soluzione in un equi-librio per lrsquouomo tra bisogni materiali ed immateriali e lrsquoazienda locale ra-dicata nel territorio egrave lrsquoattore principa-le del cambiamento in un approccio ldquodal piccolo al granderdquo Lrsquoimpresa ap-plica un nuovo schema di valori di sostenibilitagrave ambientale sociale ed economica la cui direzione egrave orienta-ta al benessere ed il modello sociale che ne consegue osserva processi bio-imitativi simili a quelli della natu-ra a ciclo chiuso Ersquo unrsquoarmonia in cui in ogni ambito il rifiuto non egrave mai uno spreco ma sempre utile ad un equili-brio complessivo del ldquosistema natura-lerdquo La creazione di valore aggiunto dellrsquoimpresa viene ripartita tra gli stakeholder collaboratori clienti for-nitori diretti e di filiera comunitagrave e azionisti Il posizionamento strategico dellrsquoimpresa avviene tramite lrsquoinvesti-mento nel ldquopatrimonio intangibilerdquo (etica cultura la forza del sapere formazione bio-imitazione raccordo con i soggetti interessati) che ne va-lorizzano il marchio e il radicamento nel territorio a proprio beneficio del benessere della comunitagrave e dei sin-goli realizzando cosigrave la vision di PLEF

Ulla Mauno

Dopo il pranzo e stata la volta di Ulla Mauno project planner finlandese di Carbonsink che ha illustrato un me-todo di finanziamento di progetti per lo sviluppo sostenibile in Africa e nel sud del mondo tramite il meccani-smo della carbon finance la cui finali-tagrave egrave la vendita sul mercato di titoli de-finiti ldquocrediti di Carboniordquo (EU-ETS) La riduzione delle emissioni di pro-getti di efficienza energetica come la sostituzione di caldaie in 4000 fami-glie in Mozambico viene certificata tramite modalitagrave consolidate da istituti internazionali Tali titoli vengono ac-quistati sul mercato finanziario da soggetti obbligati o volontari e con trattative bilaterali Lrsquoobiettivo egrave di ri-spettare i vincoli del pacchetto UE

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ldquoClima Energiardquo di riduzione di CO2 o per le aziende di realiz-zare in modo volontario i propri obiettivi di posizionamento strategico di impresa go-green dichiarando le proprie attivitagrave carbon neutral La valutazione delle effettive esigenze di unrsquoimpresa avviene tramite uno studio preliminare della carbon footprint del processo produttivo ciograve a dire dellrsquoimpronta ecologica misu-rata tramite il calcolo delle emissioni equivalenti di CO2

Anna Maria Felici

A seguire egrave stata Anna Maria Felici Past President e nuovo Liaison del PMI Educational Foundation a presentare al pubblico lrsquoopportunitagrave di finan-ziamento di progetti di forma-zione di Project Management a partire dalle scuole in Italia grazie ad i fondi resi disponibili dal PMIEFreg Dopo di lei ha preso la parola il dott Salvatore Carbone che ha presentato lrsquoAssociazione Italiana dei Progettisti Sociali (APIS) e ha evidenziato le dif-ferenze tra la gestione dei pro-getti in una azienda privata e quelli gestiti da entitagrave che ope-rano nel sociale dove il suc-cesso non egrave misurabile solo con i parametri di rispetto dei tempi e dei costi

Salvatore Carbone

Infine Andrea Stacchiero re-sponsabile di Policy e Advoca-

cy della Federazione di Organi-smi di Volontariato Internazionale (FOCSIV) ha illustrato con ulte-riore ottica i principali avvenimenti del 2015 anno storico per lrsquoambiente e per la cooperazione internazionale con la definizione dei 17 SDG dellrsquoONU e ha pre-sentato lrsquoenciclica ecologica ldquoLaudato Sigraverdquo e i programmi ed azioni ad esso ispirati Ha evi-denziato le difficoltagrave di attuazione dellrsquoenciclica nelle diocesi italia-ne e la situazione dei programmi di volontariato che riscuotono un forte successo nella societagrave civile con molti giovani disposti e can-didarsi ma che a causa di un de-ficit finanziario dovuto alla difficol-tagrave di erogazione di fondi lrsquoofferta di iniziative e volontari egrave maggiore della richiesta Interessante lrsquoaffermazione per cui la povertagrave che apparteneva solo al Terzo Mondo dove prima venivano convogliate la totalitagrave degli aiuti non egrave piugrave vera percheacute anche le societagrave opulente sono in una crisi oramai globale

Andrea Stocchiero

Tra le novitagrave delle modalitagrave di fi-nanziamento egrave il ruolo della Cas-sa Depositi e Prestiti in Italia che daragrave supporto ad iniziative di Cooperazione Internazionale svi-luppate in Partenariato Pubblico Privato (PPP) FOCSIV egrave inoltre impegnata nella difesa delle po-polazioni oppresse nei progetti ldquoi minerali dei conflittirdquo per una le-gislazione UE che ostacoli il commercio dei minerali estratti sotto il controllo di bande e signo-ri della guerra che sfruttano le popolazioni locali e le pongono in condizioni di schiavitugrave (come av-viene ad esempio in Congo) ed in altre operazione umanitarie per lrsquoaffermazione di principi etici fondanti un nuovo modello di svi-luppo economico sostenibile

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Managing Mega Project Challenges Evento Internazionale in collaborazione con LUISS B usiness School e Project Management Institute Roma 19-20 Maggio Il 19 maggio scorso presso la Luiss Business School si egrave tenuto un inte-ressante evento internazionale a late-re di una piugrave ampia due giorni di con-fronto di metodologie modelli ed esperienze nellrsquoambito della gestione di mega-project

Prof Andrea Prencipe (LBS)

Durante lrsquoevento che vedeva la par-tecipazione di un centinaio di perso-ne anche straniere sono stati affron-tati gli argomenti e gli aspetti piugrave for-temente legati a progetti di grandi dimensioni Il Lavori sono stati aperti dal Prof Andrea Prencipe docente di Inter-national Development and Quality Management alla LUISS Business School e coordinatore del seminario che ha presentato il keynote speaker della giornata Mark Thurston Re-gional Managing Director di CH2M

Mark Thurston

Nel suo intervento Thurston ha avuto modo di individuare alcuni fattori piugrave specificatamente attinenti i mega-project fattori di scala complessitagrave regulation politica e interfaccia Que-sto sulla base di una lunga esperien-za personale e con evidenza di quat-tro progetti di grandi dimensioni come i Giochi Olimpici di Londra del 2012 la realizzazione di un nuovo tratto fer-roviario nella zona sud est di Londra

(il progetto Crossrail) realizzazione di un tunnel di 25 km al di sotto del Tamigi (il progetto Tideway) realiz-zazione di unrsquo autostrada da Londra a Leeds e Manchester (Progetto High Speed 2)

La pianificazione di costruzione del progetto CrossRail

Mark Thurston ha inoltre esposto lrsquointeressante parallelo tra il concetto di ldquohomeostasisrdquo per un sistema vi-vente e la modellizzazione della ge-stione del setting di variabili tali da mantenere la stabilitagrave di un sistema complesso applicato allrsquoambito di gestione di grandi progetti Tale ar-gomento egrave stato fonte di un interes-sante dibattito con grande partecipa-zione dei presenti Ha poi esposto i fattori di maggiore influenza di pro-getti di grandi dimensioni suddivisi in 4 prospettive di maggiore impatto people and leadership governance and controls organization and cultu-re outside world

Prof Reymond Levitt

Lrsquoevento egrave stato chiuso dagli inter-venti di Reymond Levitt Professore di Ingegneria Civile e Ambientale alla Stanford University e Gernot Grab-her Professore di Economia alla HafenCity University di Amburgo e da una tavola rotonda coordinata da Andrea Prencipe della LUISS Busi-ness School

Lrsquoapprofondimento dei temi ha porta-to a focalizzare il dibattito successivo su argomenti legat al controllo del ri-schio allrsquoimportanza della definizione e comunicazione dello scope e alla disciplina necessaria a condurre con efficacia tali imprese

La tavola rotonda che ha concluso lrsquoevento

Come si diceva allrsquoinizio questo se-minario aperto a tutti i nostro soci grazie alla collaborazione con la LUISS Business School faceva parte di un piugrave ampio programma una se-rie di eventi annuali sponsorizzati dal Project Management Institute per fa-vorire lrsquoincontro tra le grandi Universi-tagrave Internazionali e le grandi aziende che utilizzano il Project Program Portfolio Management per la gestione dei mega-progetti Le due mezze giornate di lavori del ldquo4th International Mega-Projects Workshop Theory meets Practicerdquo si sono svolte questrsquoanno presso la LUISS Busi-ness School dopo che le precedenti tre edizioni erano state ospitate da rinomate universitagrave internazionali

Sergio Gerosa e il Prof Corrado Lo Storto (Univ Federico II di Napoli) durante i lavori

Per il PMI Central Italy Chapter erano stati invitati a partecipare a questo esclusivo consesso il Presidente Sergio Gerosa e la Past President Anna Maria Felici

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EMEA LIM amp Global Congress 2016 Si egrave svolta a Barcellona dal 6 allrsquo11 Maggio la ker messe EMEA il nostro Chapter era presente ad entrambi gli appu ntamentiLo scorso Maggio Barcellona (Spa-gna) egrave stata teatro della kermesse annuale del PMI EMEA (Europe Middle East and Africa) ospitando in successione i due piugrave importanti eventi a livello continentale

- Il Leadership Institute Meeting EMEA (6-8 Maggio)

- Il Global Congress EMEA (9-11 Maggio)

Una nutrita delegazione del nostro Chapter ha partecipato ad entrambi gli eventi con numerose presenta-zioni Nei giorni successive inoltre si sono tenute varie sessioni di Semi-narsWorld (che Roma aveva ospitato ad Aprile 2015)

EMEA Leadership Institute

Meeting

I numeri del LIM EMEA di Barcellona

Il Leadership Institute Meeting EMEA egrave la riunione annuale di tutti i leader (membri del board ma anche sem-plici volontari) dei Chapter EMEA Ci si incontra per ascoltare le ultime no-tizie e indicazioni da parte del board del Project Management Institute per seguire le presentazioni di grandi leader e keynote speaker di levatura mondiale ma soprattutto per confron-tarsi sulle best practice nella gestione delle nostre community locali

Il mega-annuncio dellrsquoEMEA 2017 a Roma

Questrsquoanno ad accogliere la rappre-sentativa del nostro Chapter compo-

sta da Sergio Gerosa Giancarlo Duranti Silvia Frigerio e Sergio Funtograve una gradita sorpresa (anche se la notizia era giagrave stata anticipata da qualche settimane al nostro Pre-sidente) il mega cartellone con lrsquoannuncio che il prossimo anno la kermesse PMI EMEA saragrave ospitata proprio dallrsquoItalia e in particolare da Roma

Foto di gruppo del team del nostro Chapter con Mark A Langley (Presidente PMI reg)

Unrsquooccasione irripetibile per il nostro Chapter e tutti i PM Italiani soprattut-to in considerazione dellrsquoaltro evento internazionale che il Chapter sta giagrave organizzando per il 6-7 Ottobre 2016 a Roma per festeggiare il nostro ven-tesimo anniversario Ma di questo vi abbiamo giagrave parlato nellrsquoarticolo a pag 3 di questa newsletter Proprio in vista di questi due eventi internazionali che vedranno Roma al centro dellrsquoattenzione la delegazione del Comitato Direttivo del Chapter ha lavorato alacremente durante il LIM EMEA di Barcellona per stabilire con-tatti con il Board del Project Mana-gement Institute (incontrando anche il Presidente del PMIreg Mark A Lan-gley e vari membri del Board PMIreg) cosigrave come per pubblicizzare lrsquoevento internazionale di Ottobre con i re-sponsabili dei Chapter EMEA che sono stati successivamente coinvolti (con grande successo) come Sup-porting Chapter dellrsquoevento Lrsquoiniziativa del nostro Chapter asso-lutamente innovativa in questo sen-so egrave stata accolta con grande inte-resse e simpatia dai colleghi degli al-tri Chapter cosigrave come la prospettiva

di poter venire a Roma per il prossi-mo Congresso EMEA del PMIreg

Il brindisi tra i tre Presidenti dei Chapter Italiani e il nostro Mentor Kris Troukens

Il LIM EMEA egrave stato inoltre lrsquo occasio-ne per consolidare il rapporto con la leadership degli altri Chapter Italiani tutti presenti allrsquoevento con un primo Memorandum of Understanding sot-toscritto dai tre Presidenti (Sergio Gerosa Stefano Setti e Giacomo Franco ) insieme ai rappresentanti del PMI EMEA (il nostro regional mentor Kris Troukens Lysan Drabon e Blanca Lalanda ) che egrave stato successivamente finalizzato nellrsquoaccordo strategico di cui vi ab-biamo parlato nellrsquoarticolo a pag 2 di questa newsletter) Il nostro Chapter ha portato al LIM anche in questa occasione un suo speaker il nostro Direttore dei Volon-tari Sergio Funtograve con un intervento dal titolo ldquoVolunteers a cast to con-quer How to involve and keep en-gaged chapter volunteersrdquo

Lrsquointervento di Sergio Funtograve

Lrsquointervento egrave stato molto apprezzato dalla folta platea presente nonostan-te fosse pianificato nellrsquoultimo slot prima della chiusura dellrsquoevento Tra gli interventi piugrave apprezzati degli altri oratori ricordiamo quelli introdut-tivi del Presidente PMIreg Mark A Langley che ha fornito una visione di dove stia andando il PMIreg e come intenda supportare sempre meglio i

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PM di tutto il mondo nella loro cresci-ta professionale e di Antonio Nieto Rodriguez molto coinvolgente e ba-sato sulla personale esperienza di PM tra tante difficoltagrave e grandi soddi-sfazioni professionali

Lo speech di Mark A Langley insieme a Antonio Nieto Rodriguez

Molto interessante e ldquomotivazionalerdquo anche lo speech del keynote speaker Reneacute Carayol dal titolo ldquoCollaboration is the new leadershiprdquo con degli spunti davvero interessanti in termini di applicazione della servant leader-ship

Lo speech di Mark A Langley insieme a Antonio Nieto Rodriguez

EMEA Global Congress AllrsquoEMEA Global Congress il nostro Chapter era presente con gli inter-venti di Marco Negri e Luca Romano oltre a quello del nostro Giancarlo Duranti Marco Negri (ANAS) ha presentato assieme a Mustafa Duumllgerler (Na-tional Bank of Abu Dhabi) un inter-vento sulle Lessons Learned dal tito-lo Lessons (really) Learned How to Retain Project Knowledge and Avoid Recurring Nightmares La presentazione egrave partita dallrsquo osser-vazione che sebbene la maggior parte delle aziende abbiano ormai istituzionalizzato il processo di identi-ficazione e documentazione delle lessons learned anche quando tali lezioni sono correttamente identifica-te e documentate spesso finiscono in un database o su una intranet che nessuno mai consulta (il cosiddetto buco nero delle lessons learned) impedendo alle aziende di imparare dallrsquoesperienza e rischiando di ripete-re gli errori giagrave commessi

Lrsquointervento di Marco Negri

Il processo tradizionale egrave quindi inef-ficace percheacute non riesce a incorpo-rare le lezioni nelle operations e so-prattutto percheacute non riesce a cambia-re migliorandolo il nostro modo di condurre i progetti Sono stati quindi analizzati i problemi piugrave comuni del processo di identifica-zione documentazione e comunica-zione delle lessons learned ed egrave sta-to proposto un approccio semplice ed efficace per incorporare le lezioni di-rettamente nei processi operativi del-le aziende In pratica al posto di documentare le lessons learned nella tradizionale forma testuale si suggerisce innanzi-tutto di classificarle sulla base dei de-liverable a cui si riferiscono (per esempio si dividono le lezioni che ri-guardano i Gantt dalle le lezioni rela-tive al budget oppure al ldquoPiano di ri-sposta ai rischirdquo ecc) e successi-vamente si propone di raccogliere le lezioni in delle checklist una per ogni tipologia di deliverable (quindi la checklist dei Gantt la checklist del budget la checklist del Piano di ri-sposta ai rischi ecc) In questo modo la conoscenza viene trasposta direttamente negli organi-zational process assets in una forma prontamente utilizzabile prima di ini-ziare a lavorare su uno specifico deli-verable per consultare tutte le lezioni apprese dallrsquoazienda sullrsquoargomento basteragrave aprire la relativa checklist Si potrebbe quindi dire che una les-son non egrave veramente ldquolearnedrdquo fine-chegrave non egrave stata incorporata in una checklist

Marco Negri e Giancarlo Duranti

Infine Luca Romano (Nexen) ha presentato ben due interventi il pri-mo insieme a Roberta Grimaldi e Francesco Saverio Colasuonno di INAIL dal titolo ldquoDemand manage-ment as a critical success factor in Portfolio Managementrdquo La trasfor-mazione digitale della Pubblica Am-ministrazione italiana caratterizzata da ritardi incertezze e resistenze al cambiamento puograve annoverare a pie-no titolo INAIL come caso di succes-so paradigmatico In questrsquoambito sulla base dellrsquoesperienza maturata presso la Direzione Centrale Orga-nizzazione Digitale egrave stata analizzata lrsquoimportanza della corretta gestione della fase di Demand durante il pro-cesso di Project Portfolio Manage-ment Il Demand Management infatti sostanziandosi nella raccolta e valu-tazione delle iniziative progettuali vecchie e nuove dellrsquoazienda egrave pro-pedeutico alla fase di definizione del-le prioritagrave e selezione delle iniziative influenzandone inevitabilmente la qualitagrave la durata e lrsquoefficacia Una corretta gestione della fase di de-mand durante la predisposizione del Portfolio progetti aziendale permette alle organizzazioni di indirizzare cor-rettamente le proprie azioni e di man-tenere uno stretto collegamento tra quello che viene attuato e la traietto-ria strategica complessiva

Luca Romano

Nel secondo intervento Luca Roma-no ha avuto il ruolo di moderatore di un panel dal titolo ldquoNext Generation Project Management Digitalization and Collaborationrdquo Questo ldquonuovordquo format del PMI aggrega speaker che hanno presentato idee simili in un unico evento durante il quale a valle della presentazione da parte dei panelist si apre una discussione con domande e risposte Lrsquooggetto come si desume dal titolo egrave stata la digita-lizzazione e la collaborazione in am-bito PM argomento peraltro abba-stanza in voga durante il Congresso a Barcellona

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Il nostro Chapter era presente anche hellip Grazie alle nostre convenzioni e ai volontari del C hapter abbiamo portato un porsquo di Project Management ad alt ri eventi La diffusione del Project Manage-ment passa attraverso la presenza a importanti seminari ed eventi Il no-stro Chapter ha partecipato negli ul-timi mesi ad alcuni eventi spesso or-ganizzati dalle associazioni con cui il PMI Central Italy Chapter ha siglato delle convenzioni di collaborazione proprio al fine di aumentare la cassa di risonanza del Project Management in Italia Una scelta che sta eviden-temente pagando visto il moltiplicarsi delle occasioni di interscambio cultu-rale che queste collaborazioni stanno generando

XVI Convegno Nazionale AIIC

Bari 7-9 Aprile

Il corso di Project Management

al Convegno Nazionale AIIC

Il Past President del Chapter Anna Maria Felici egrave intervenuta allrsquo As-semblea Generale conclusiva del XVI Convegno Nazionale dellrsquo Associazio-ne Italiana Ingegneri Clinici (AIIC) di cui fa parte anche il nostro Resp del Comitato Clinica Farmaceutica e Me-dicale Giulio Iachetti Ersquo stata lrsquo oc-casione per ribadire lrsquointeresse relati-vo al recente e rinnovato accordo tra il Chapter e AIIC e per rafforzare lrsquoimportanza delle conoscenze e dellrsquoapplicazione del Project Mana-gement in ambito Sanitario Anna Maria ha anche premiato i cinque componenti della squadra vincente La nostra Past President inoltre era giagrave intervenuta in qualitagrave di docente durante la prima giornata del Corso di Formazione sul Project Manage-ment che si prefiggeva lo scopo di fornire le basi di impostazione di un progetto con una metodologia struttu-rata di Project Management illu-strandone lrsquo intero ciclo di gestione e

gli strumenti di pianificazione e con-trollo Allrsquointerno del corso egrave stata da-ta una panoramica degli strumenti informatizzati piugrave utili in ambito di Project Management per lrsquoIngegnere Clinico dando evidenza di modalitagrave di impostazione dei tool informatizzati oggi disponibili In chiusura del Corso di Formazione egrave stato sviluppato infi-ne un partecipatissimo business ga-me con la partecipazione di ben set-te squadre che si sono confrontate su una simulazione in ambito healthca-re

Anna Maria Felici

Questo tipo di iniziative didattiche svolte in collaborazione con le nostre associazioni partner sono volte pro-prio a diffondere il Project Manage-ment allrsquointerno di contesti dove egrave necessario consolidarne la maturitagrave e saranno un campo dove il Chapter continueragrave ad impegnarsi nel prossi-mo futuro

Congresso Nazionale Astrofisica

Roma 2-6 Maggio Lo scorso 4 Maggio il Presidente del Chapter Sergio Gerosa ha tenuto un interessante intervento sulla ldquoComplessitagrave nel Project Manage-mentrdquo nellrsquoambito dei lavori del LX Congresso della Societagrave Astronomica Italiana che si egrave tenuto a Roma dal 2 al 6 Maggio nella prestigiosa sede del Centro Nazionale delle Ricerche (CNR) a Piazzale Aldo Moro a Roma La presentazione egrave stata incentrata sui risultati della ricerca svolta del Project Management Institute e pub-blicati sul numero de ldquoPulse of the Profession in depth reportrdquo dedicato al tema ldquoNavigating Complexityrdquo (di-sponibile per i soci sul sito del PMIreg

La locandina del LX Congresso della Societagrave Astronomica Italiana

Lo studio era volto ad individuare quali siano gli elementi che caratte-rizzano i best performer tra le varie organizzazioni che si confrontano con potafogli di progetti di grande complessitagrave come sono certamente quelli che riguardano la ricerca in campo astronomico ed astrofisico con budget di grandissime dimensio-ni in gioco

Sergio Gerosa al congresso della SAI

Lrsquooccasione di questo intervento egrave nata grazie alla collaborazione con Davide Fierro Resp Ufficio Centrale di Ingegneria dellrsquoIstituto Nazionale di Astro Fisica (INAF) organizzatore della giornata di lavori e nostro part-ner nellrsquoambito della collaborazione con AFCEA e INCOSE nellrsquoambito del Comitato Difesa Sicurezza e Spazio di cui vi parliamo anche

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nellrsquoarticolo sui nostri Comitati Setto-riali Con lui avevamo anche organiz-zato il Convegno dello scorso anno presso lrsquoOsservatorio di Monte Porzio Catone (vedi articolo a pag 13 del no 21 de ldquoIl Corriere del PMrdquo - Luglio 2015)

Davide Fierro organizzatore della giornata

Seminario SEDA 2016 Roma 10

Maggio Unrsquoatra associazione con cui abbia-mo stabilito rapporti di reciproco scambio culturale egrave il DSSEA (De-fense amp Security Software Engineers Association) il cui Segretario Gene-rale Brigadiere Angelo Messina era

stato nostro ospite al Pomeriggio allrsquoUniversitagrave tenutosi lo scorso Di-cembre (in cui si egrave parlato della matu-ritagrave del Project Management nel set-tore ICT) Il DSSEA ha organizza ogni anno un appuntamento internazionale su te-matiche ICT nel mondo delle Forze Armate e denominato SEDA (Soft-ware Engineering for Defense Appli-cations) giunto questrsquoanno alla quin-ta edizione tenutasi il 10 Maggio scorso presso la Scuola Trasporti e Materiali della Cecchignola a Roma in unrsquoaula gremita da moltissime per-sone A rappresentare il PMI Central Italy Chapter crsquoera Carmine Paragano Responsabile del Comitato ICT e or-ganizzatore di molti dei nostri Webi-nar che egrave intervenuto per condivide-re le metodologie di Project Mana-gement Agile e la loro applicazione in un settore cosigrave delicato come quello delle Forze Armate Lrsquointervento si egrave tenuto nel pomerig-gio in cui si sono affrontate con mag-gior approfondimento le tematiche

ldquoAgilirdquo Dopo unlsquointroduzione iniziale sulle diverse metodologie Agili ed i diversi campi di applicazione si egrave ap-profondito lrsquoapproccio proposto dal PMI con la sua certificazione PMI-ACP

Carmine Paragano al Congresso SEDA

Nellrsquoultima parte dellrsquointervento si so-no poi condivise anche con gli altri speaker le difficoltagrave nel gestire un progetto con metodologie innovative che richiedono un cambiamento nellrsquoapproccio al progetto da parte di tutti gli stakeholder coinvolti

20 Settembre 2016 dalle ore 930 alle ore 1330

Seminario in Azienda in collaborazione con INAIL

Dal Progetto alla Governance Quale futuro per la PA

Roma Sede Centrale INAIL ndash Piazzale Pastore 6 (EUR)

Lrsquoevento permette di maturare 3 PDUrsquos

Per informazioni wwwpmi-romeorg

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Goal-setting variabili e dimensioniLrsquoarma vincente per la definizione degli obiettivi di progettoIl nostro vivere quotidiano egrave carico di obiettivi che ci prefissiamo di rag-giungere dalla volontagrave di prenderci un caffegrave al bar preferito fino al rag-giungimento della tanto desiderata vacanza o al piugrave elevato scopo di ri-coprire un ruolo ambito allrsquointerno del gruppo di lavoro e di un Organizza-zione Tutti questi stimoli sociali nel momento in cui vengono traguardati diventano per noi fonte di beneficio percheacute ci infondono un forte senso di controllo degli eventi un alto grado di motivazione ed un buon livello di au-toefficacia percepita (quanto mi spe-rimento efficace in determinate situa-zioni Bandura 1986) Esistono una serie di variabili che in-cidono fortemente sulla nostra capa-citagrave di perseguire un obiettivo sia nel-la nostra vita privata sia nella nostra carriera professionale Ersquo necessario quindi tenere presenti questi fattori facendo una meta-analisi qualora sia possibile effettuarla dei potenziali ri-schi e delle risorse che abbiamo a disposizione per centrare a pieno lrsquoobiettivo Le teorie social-cognitive ci aiutano in tal senso (Caprara Cervone 2003) La teoria dellrsquoazione pianificata (Ajzen 1996) afferma che le nostre intenzioni riguardano lrsquoatteggiamento di una persona rispetto al mettere in atto un determinato comportamento la sua percezione della pressione so-ciale a mettere (o non mettere) in atto quel certo comportamento e il con-trollo percepito sul comportamento cioegrave la percezione di facilitagrave o difficol-tagrave ad eseguirlo Locke e Latham (1990) con la loro teoria degli obiettivi hanno identificato un insieme di dimensioni degli obiet-tivi (goal-setting) cioegrave dei modi in cui gli obiettivi di prestazione possono variare ed essere ben progettati in funzione dello scopo da perseguire e tenendo in grande considerazione le variabili individuali che permettono di raggiungerlo Il goal-setting egrave il livello dello scopo cioegrave il livello di sfida che le persone assumono nellrsquoesecuzione di un certo compito Gli obiettivi diffe-riscono per quantitagrave per difficoltagrave qualitativamente nel significato che rivestono per lrsquoindividuo per ampiez-

za (a breve o a lungo termine) e pos-sono essere ristretti o ampi se legati gerarchicamente

Dimensioni degli obiettivi Il goal-setting cioegrave la definizione degli obiettivi costituisce una determinante psicologica centrale nellrsquoautomotivazione al successo

Esiste in letteratura una forte relazio-ne positiva tra il livello di sfida dellrsquoobiettivo e il livello di successo nella prestazione Nella misura in cui le persone si ritengono impegnate nel raggiungimento dei loro scopi gli obiettivi maggiormente impegnativi stimolano piugrave elevati livelli di succes-so Ersquo evidente quindi che fornire al team obiettivi articolati rispetto ad obiettivi semplici o ad assenza di obiettivi permette la stimolazione di un maggior senso di motivazione Una seconda dimensione fondamen-tale oltre al coinvolgimento sugli obiettivi consiste nella specificitagrave di essi In alcune professioni o attivitagrave gli scopi da raggiungere possono es-sere impegnativi ma vaghi Gli obiet-tivi specifici rispetto ad obiettivi non specifici e generici (ldquofare del proprio megliordquo) contribuiscono maggiormen-te al miglioramento della prestazione (Locke et al 1981) Unrsquoultima di-mensione fondamentale per generare successo consiste nel programmare obiettivi prossimali piuttosto che di-stali percheacute vi egrave una tendenza natu-rale delle persone a suddividere i compiti distali in prossimali (Bandura e Schuck 1981) I benefici degli obiettivi prossimali richiedono ovvia-mente che lrsquoindividuo non perda natu-

ralmente di vista gli scopi a lungo termine Gli obiettivi prossimali hanno due effetti importanti sul sistema del seacute Il primo consiste nellrsquoaumentare lrsquoautoefficacia percepita iniziale Quando intraprendiamo un compito sostenere attivitagrave iniziali piugrave semplici faragrave sigrave che lrsquoobiettivo nellrsquoinsieme ri-sultati maggiormente gestibili nella sua totalitagrave I sotto-obiettivi se ben definiti migliorano le reazioni auto-valutative personali fornendo indica-tori sul progresso in atto Esistono inoltre moderatori degli ef-fetti del goal-setting il feedback e la complessitagrave del compito Un obiettivo impegnativo aumenta la motivazione solo quando il soggetto egrave in grado di monitorare le sue azioni traendo van-taggio dal feedback che riceve sul grado dei suoi progressi In assenza di feedback lrsquo assegna-zione di obiettivi impegnativi non au-menta in maniera affidabile la presta-zione Nel momento in cui il gruppo di lavoro riceve feedback espliciti su scopi ben definiti esso reagisce in maniera auto-valutativa rispetto i propri risultati analizza la sua effica-cia nella prestazione stabilisce obiet-tivi e standard specifici Ognuno di questi processi riferiti al singolo membro contribuiscono a generare la motivazione successiva Ecco che si innesca qui un meccani-smo benefico che si autoalimenta in cui i feedback il monitoraggio conti-nuo degli scopi prossimali raggiunti la definizione chiara dei compiti favo-risce un team consapevole della me-ta che sta perseguendo e del cammi-no che vede protagonisti tutti i parte-cipanti

Sperimentare efficacia Proviamo a questo punto ad attuare unrsquoulteriore precisazione per rendere la definizione dei nostri obiettivi vin-cente e fornire al gruppo di lavoro esperienze positive di successo che possano essere generalizzate e di-ventino punti di forza per il team nella sua totalitagrave Lrsquoindividuo possiede due strumenti per valutare seacute stesso da un lato ab-biamo lrsquoautostima che corrisponde al senso globale del proprio valore

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(Coopersmith 1967) mentre dallrsquo altro abbiamo lrsquoautoefficacia percepita che si riferisce ai giudizi che noi diamo rispetto alle nostre capacitagrave di ese-guire determinati corsi di azione in ambiti specifici Lrsquoautoefficacia per-cepita ha un forte valore predittivo del comportamento che il soggetto potragrave mettere in atto mentre lrsquoautostima predice le condotte piuttosto debol-mente (Leary 1995)

Lrsquoautoefficacia percepita egrave definita contestualmente legata cioegrave a parti-colari sfide o prove con cui lrsquoindividuo si sta confrontando Le valutazioni di autoefficacia percepita predicono non solo i livelli generali di successo ma anche gli esiti di successo e di falli-mento comportamentali degli atti sin-goli (Cervone 1985) Bandura (1997) definisce quattro processi tramite cui le convinzioni di efficacia incidono sugli esiti legati al compito Lrsquoautoefficacia influenza

- le decisioni su quali attivitagrave persegui-re Lrsquoindividuo si impegneragrave solo in attivitagrave in cui ritiene se stesso effica-ce ed eviteragrave compiti che ritiene di non riuscire a compiere

- lo sforzo e la persistenza nel compi-to chi dubita della propria efficacia tenderagrave a ridurre sforzi e a desiste-re

- le risposte al livello affettivo un ele-vato senso di efficacia favorisce mi-nori livelli di ansia nellrsquoaffrontare eventi potenzialmente minacciosi

- la qualitagrave delle prestazioni cognitive principalmente in attivitagrave in cui si ri-chiede unrsquoalta conoscenza del com-pito ed una formulazione di strate-gie un maggior livello di efficacia percepita facilita la produzione di so-luzioni in maniera piugrave analitica ed accresce la prestazione in compiti di memoria ad esempio stressanti (Berry et al 1989)

Tutte queste esperienze benefiche possono inoltre essere generalizza-te ad altre situazioni similari diven-tando un bagaglio positivo per lrsquointero gruppo di lavoro Lrsquoautoefficacia per-cepita permette di conseguenza lrsquoaccettazione delle sfide la persi-stenza nonostante le avversitagrave lrsquoesecuzione di complesse strategie cognitive lrsquoabbassamento del livello di ansia ed una maggiore tranquillitagrave che si associa alle difficoltagrave Aumentare le convinzioni di efficacia e di controllo egrave possibile Il modo piugrave affidabile per instillare fiducia nelle persone consiste nel fornire occasio-ni di esperienza diretta di successo (Bandura 1997 Williams 1995) Quando calibriamo gli obiettivi per il gruppo di lavoro avere una buona conoscenza delle risorse umane a nostra disposizione dei punti di forza e di debolezza di ogni membro per-metteragrave di formulare gli scopi secon-do i punti elencati in base alla teoria del goal-setting e cercheragrave di stimola-re un sempre crescente senso di sperimentazione efficace del proprio operare allrsquointerno del team

Conclusioni Tenere presente la strutturazione de-gli obiettivi tramite indicazioni del goal-setting e lrsquoesistenza del costrutto di autoefficacia percepita permette di fare una breve riflessione di autoana-lisi su come guidare al meglio il no-stro gruppo di progetto Le dimensio-ni dellrsquoobiettivo non si traducono di-rettamente in successo essi avranno effetti sulla prestazione che a sua volta favoriragrave un certo livello di cre-scente forza nel gruppo di maggiore sintonia e di ampia produttivitagrave

Annalisa Albergo Psicologa del Benessere nel Corso di Vita e Psico-terapeuta esperta in Valutazione Psicologica e Counselling Vanta esperienza decennale in ambito riabi-

litativo e di in-tervento psico-logico nel campo della disabilitagrave visiva presso il Cen-tro Regionale S Alessio Margherita di

Savoia per i Ciechi nel servizio do-miciliare e scolastico Si occupa di Formazione e Consulenza Aziendale Selezione ed Assessment Valuta-zione dei Profili nellrsquoarea Risorse Umane Ha svolto ricerca scientifica presso lrsquoIstituto di Ricerca e Cura a Carattere Scientifico Fondazione S Lucia su malattie genetiche rare in-fantili e survey presso lrsquoUniversitagrave degli Studi di Roma ldquoSapienzardquo Ersquo infine esperta in costruzione e som-ministrazione di test psicologici e proiettivi

La nostra Newsletter egrave

scritta quasi interamente dai membri del

PMI Rome-Italy Charter

Essa vuole essere infatti innanzitutto uno strumento di

collaborazione e scambio di informazioni allrsquo interno del Chapter

Se vuoi far parte anche tu della redazione del ldquoCorriere del PMrdquo

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Come far crescere una piccola impresa Di Stefano Luisotti (Amministratore Delegato di Wel come Italia e nostro ospite nel recente evento sulla Leadership a Pisa)Lrsquoautore di questo libro Stefano Lui-sotti egrave un amico del nostro Chapter come AD di Welcome Italia ha ospi-tato lo scorso 30 Marzo il primo Se-minario in Azienda in Toscana E non lo ha solo ospitato ma egrave stato uno dei protagonisti dellrsquoevento stesso con un intervento sulla leadership molto apprezzato da tutti i parteci-panti

Lrsquointervento sulla leadership

di Stefano Luisotti AD di Welcome Italia

E proprio in occasione di quellrsquo even-to Luisotti ha voluto donare al Chap-ter una copia del suo libro ldquoCome far crescere una piccola impresardquo pub-blicato nella collana Trend di Franco Angeli Un libro che vuole essere un piccolo manuale da leggere tutto drsquoun fiato o a piccole dosi per coloro che non hanno mai tanto tempo da dedicare alla lettura (come dice lrsquoautore stesso basta un capitolo di poche pagine al mattino dopo il caf-fegrave) basato sulla sua esperienza sia professionale che personale (molti sono gli aneddoti familiari o della sua gioventugrave) Un libro la cui lettura scorre con leg-gerezza ma che lascia il segno e fa riflettere Basato su uno schema semplice ogni capitolo egrave composto da una frase celebre un breve aned-doto di vita vissuta (con i suoi suc-cessi e insuccessi) una breve con-clusione in calce al capitolo che ri-sponde alla domanda ldquoe quindirdquo Un libro per chi vuole fare lrsquo imprendi-tore che tuttavia merita una lettura attenta anche da parte di un Project

Manager Spesso infatti il successo dei nostri progetti nasce proprio dal considerarli ldquonostrirdquo e come una pic-cola ldquoimpresardquo familiare mettendoci quella passione e amor proprio che normalmente un imprenditore deve mettere nella propria piccola azienda Ma anche una certa vision e chiarez-za degli obiettivi che ci si pone Alla domanda sul percheacute molti im-prenditori non ce la fanno o molte aziende non riescono a ldquosfondarerdquo acquisendo dimensioni piugrave grandi nel loro sviluppo lrsquoautore si da una ri-sposta tanto semplice quanto vera ldquole piccole imprese rimangono picco-le percheacute i loro imprenditori si prefig-gono piccoli scopirdquo E ci vuole pertanto anche una bella dose di coraggio e responsabilitagrave Luisotti raccomanda infatti a chi ha deciso di far crescere la propria im-presa ldquohellip egrave venuto il momento di prelevare i vostri sogni nel cassetto metterli bene a fuoco e dichiararli apertamente dichiarare i propri sogni egrave una cosa pericolosa che espone allrsquoinsuccesso e alle critiche Ma quando i nostri sogni coinvolgono anche altre persone come nel caso della vostra azienda egrave inevitabilerdquo E chiarisce bene anche cosa si in-tenda per responsabilitagrave ldquorispondere delle proprie azioni e delle proprie decisioni Ogni volta che cerchiamo alibi scuse o colpevoli non facciamo altro che dichiarare agli altri la nostra incapacitagrave di assumere le nostre re-sponsabilitagraverdquo Per chi ha avuto modo di conoscerlo Stefano Luisotti egrave riuscito perfetta-mente nellrsquointento di travasare nelle pagine del suo libro le sue naturali doti di leadership la chiarezza di idee su come un imprenditore dovrebbe essere e agire la sua brillante aper-tura mentale verso chi nellrsquoazienda lavora per lui la passione e lrsquoamore per le sue ldquocreaturerdquo che siano lrsquoazienda che si egrave messa in piedi o la figlia che si sta crescendo (la piccola Sara che fa capolino nella copertina del libro lo ha illustrato con i suoi di-

segni di bambina ed egrave protagonista inconsapevole di uno dei racconti piugrave toccanti del libro non a caso quello che illustra il concetto di responsabili-tagrave che abbiamo riportato piugrave sopra)

La copertina del libro (Ed Franco Angeli)

Ebbene si il libro di Stefano Luisotti ci egrave proprio piaciuto E come tutti i libri belli quando si arriva alle fine si vor-rebbe che ci fossero degli altri capitoli per continuare a leggerlo Ma la bel-lezza del libro forse sta proprio in questo saper concentrare in un cen-tinaio di pagine tanta esperienza e un porsquo di saggezza Chissagrave magari dopo questo incontro con il PMI Central Italy Chapter tra qualche anno potragrave scrivere un nuo-vo manuale hellip su come essere e fare il Project Manager Per la cronaca Lrsquoautore prevede an-che una ldquoassicurazionerdquo sul proprio libro Se lo comprate e non lo riuscite a finire lo potete rimandare allrsquoautore che ve lo rimborseragrave Ma non spera-teci troppo percheacute saragrave molto difficile che questo accada Un grande in bocca al lupo a Stefano Luisotti e ai suoi colleghi (come lui ama chiamare i propri dipendenti o collaboratori) per il successo della propria ldquoimpresardquo Editore Franco Angeli Pagine 136 Prezzo di Copertina euro 950

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Alessio Puccinelli hellip Unplugged Sono padre felice di tre figli maschi nati da una moglie paziente che incautamente incoraggia (e a volte sopporta) le mie tante iniziative Ho la fortuna di abitare in un piccolo angolo di paradiso sulle colline della Versilia con vista mare su tutto lrsquoarcipelago fino alla Corsica Saragrave percheacute ci sono nato ma egrave un posto magi-co le Alpi Apuane le spiagge della Ver-silia il lago di Massaciuccoli la Pineta di Levante ecchellip posti fantastici a pochi chilometri da casa mi rigenera e mi ripa-ga di tanti chilometri macinati ogni gior-no per andare al lavoro Ho iniziato a lavorare molto presto e mi sono occupato un porsquo di tutto edilizia manifattura restauri ecc poi ho iniziato a lavorare come Perito ed infine come Ingegnere delle Telecomunicazioni Ed egrave proprio come Ingegnere in IDS che ho iniziato a gestire progetti internazionali nel campo navale ed a scontrarmi con realtagrave del calibro della Raytheon verso le quali mi sentivo inadeguato rispetto al compito che mi era stato affidato dovevo preparare stati di avanzamento mensili basati sullrsquoEarned Value Master Plan Integrated Master Schedule ecc cose che quindici anni fa non erano proprio allrsquoordine del giorno nella campagna pi-sanahellip Allora mi sono rimboccato le ma-niche ed ho iniziato a studiare Project Management prendendoci sempre piugrave

gusto iniziando un percorso che non avrei piugrave abbandonato

Se lrsquoincontro con il Project Management egrave stato amore a prima vista quello con il Chapter egrave stata una vera e propria folgo-razione Tutto egrave nato dal Corso di Alta Formazione in Project Program e Portfo-lio Management che il Chapter ha orga-nizzato in collaborazione con la Sapienza e che IDS ha generosamente finanziato Al corso ho conosciuto persone fantasti-che sia umanamente che professional-mente ma soprattutto ho conosciuto An-na Maria Felici che mi ha proposto di ldquodare una manordquo in Toscana e cosigrave sono diventato responsabile per lrsquoarea Toscana Nord-Ovest titolo che mi spalanca le porte nelle aziende ed organizzazioni a cui mi presento per proporre varie colla-borazioni Sono orgoglioso di far parte del PMI ed amo profondamente entrare

in contatto con le realtagrave della mia zona Purtroppo la distanza da Roma mi impe-disce di frequentare i tanti eventi orga-nizzati nella capitale per questo farograve del mio meglio per organizzare eventi in To-scana Con tre figli piccoli un cane un lavoro lontano (ma tutto egrave relativo) un orto e una casa da mantenere il cosiddetto ldquotempo liberordquo egrave praticamente inesisten-te Allora ascolto audiolibri mentre guido e la mia palestra egrave un orto dove faccio crescere verdure saporite certo non ho i bicipiti di uno sportivo ma egrave unrsquoattivitagrave che riusciamo a fare tutti quanti insieme appassionatamente un modo piacevole per stare allrsquoaria aperta e che mi tiene in forma Anche percheacute ne ho davvero bi-sogno e non solo per la vita sedentaria ma soprattutto percheacute ho una grande pas-sione per il cibo e il buon vino Amo cu-cinare e il modo in cui lo faccio mi rap-presenta in pieno ho bisogno di speri-mentare e quando una ricetta ha raggiun-to alti livelli di gradimento (a giudizio di amici e familiari) devo trovarne subito una nuova da sperimentare La foto egrave di dieci anni fa (non ho Photo-shop per ritoccarne una piugrave recente)

Alessio

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LUGLIO 2016 Numero 25

Andrew ChiesahellipUnplugged ldquoCulturalmente schizofrenicordquo hellip quel-la che egrave nata come battuta da usare su Twitter egrave diventato un mantra per provare a spiegare chi sono Nato a New York da madre americana e padre italiano fin da piccolo la diver-sitagrave culturale egrave parte del mio quoti-diano Dopo un primo periodo in cui ci dividiamo tra lrsquoItalia e gli Stati Uniti nel 1965 ci trasferiamo prima in Ar-gentina per poi approdare in Messi-co dove dovevamo rimanere per 4 anni oggi i miei genitori continuano a risiedere a Cittagrave del Messico In que-sti anni si aggiunge un altro mattone alla diversitagrave culturale con mio fratel-lo e sorella lo spagnolo e la cultura messicana diventano una parte del nostro quotidiano Finito il liceo con lrsquointenzione di se-guire biologia marina allrsquouniversitagrave ottengo un lavoro estivo presso un laboratorio di ricerca americano qui ho il mio primo vero contattato con lrsquoinformatica Colpo di fulmine Da ligrave passo tutte le estati in Olivetti Messi-co prima come programmatore poi come analista junior mentre allrsquo uni-versitagrave finisco una laurea in Econo-mia e Commercio Laureato inizio a lavorare a tempo pieno con Olivetti Messico ma solo poco anni dopo sono obbligato a cer-care una nuova alternativa quando il Paese precipita in un crollo che fa chiudere molte delle industrie Basti un ricordo una sera vado a letto con la benzina che costava poco piugrave di 1

pesos al litro ed al risveglio lrsquo indo-mani mattina era salita al 10 pesos al litro

Si dice ldquonon tutti i mali vengono per nuocererdquo la chiusura di Olivetti Mes-sico mi apre la porta per una trasferta presso Olivetti Francia Cinque anni intensi in cui ho imparato tanto mi sono divertito tanto e ho lasciato nel-la Ville Lumiegravere un pezzo del mio cuore Con Olivetti France comincia-no i miei primi passi come Project Manager nella migliore delle tradi-zioni come membro junior di un team per il rifacimento dellinfrastruttura in-formatica degli sportelli del Creacutedit Lyonnais Poi lrsquoItalia dapprima Ivrea poi Milano per approdare nel 1990 a Roma A ogni passaggio un altalena tra Pro-duct e Project Management con questrsquoultimo che diventa sempre di piugrave il mio mestiere A Roma conosco mia moglie una espatriata fiorentina (e continua la diversitagrave culturale) e

nascono prima Martina e poi Agosti-no In questi anni seguo progetti sia drsquoinformatica (Progetto Sigfried per lrsquoINAIL e OASIS-2 con fondi Esprit dellrsquoUnione Europea) che di comuni-cazione (gestione dei trade show per i settori specializzati dellrsquoOlivetti) af-finando le mie conoscenze della ge-stione progetti Finalmente nel 2011 faccio la certificazione PMP e con-fesso che sono moderatamente fiero di averlo passato al primo colpo piugrave di 30 anni dopo il mio ultimo esame universitario Oggi sono il Technical PMO per lrsquoecosistema dei progetti del sito corporate di Telecom Italia Tra le mie passioni non vi stupiragrave a questo punto ci siano i viaggi in ogni loro forma hobby facile da alimenta-re con la famiglia sparsa per il mon-do Di recente ho iniziato a giocare a pallacanestro come risultato di aver seguito i miei figli per anni nelle loro partite Da sempre la fantascienza il fantasy e il fai-da-te uno dei modi migliori per riprendere contatto con il ldquomondo verordquo Per citare Mark Twain ldquoIl viaggio egrave fatale per i pregiudizi il bigottismo e la ristrettezza mentalerdquo oppure SantrsquoAgostino ldquoIl mondo egrave un libro e chi non viaggia ne conosce solo una paginardquo Di una cosa sono certo viaggiare conoscere assaggiare queste sono le cose che arricchisco-no

Andrew

Segreteria Organizzativa

Telefono 06 92946741 E-mail segreteriapmi-romeorg Sito Web wwwpmi-romeorg

Comitato di Redazione de ldquo Il Corriere del PM rdquo

E-mail newsletterpmi-romeorg

COMITATO DIRETTIVO del CHAPTER

Presidente Sergio Gerosa

Sviluppo Professionale Giancarlo Duranti

Organizzazione Interna Danilo Scalmani Marketing Silvia Frigerio Formazione Emanuela De Fazio Membership Antonietta Fiorentino Volontari Sergio Funtograve Tesoreria Antonio Leone

COMITATO DI REDAZIONE della NEWSLETTER

Responsabile Sergio GEROSA

Angela ALLEVI Roberto ASCIONE Raffaele AVELLA Lo renzo CAPANNA

Maria Natalia CARDULLO Domenico CASTALDO Emanuela DE FAZIO

Giancarlo DURANTI Pasquale DURSO Anna Maria FELI CI Alessandra FILIPPETTI

Orlando LIO Vito MADAIO Carmine PARAGANO Cristin a PATERNOSTER Luca ROMANO Roberto TARASCHI

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Siamo sempre di piugrave Continua il trend positivo di crescita del nostro C hapter che a fine Luglio raggiunge quota 1158 soci Quale miglior modo di festeggiare la nascita del PMI Central Italy Chapter (come evoluzione naturale del nostro Rome Italy Chapter) se non con un altro balzo in avanzi di ben 32 soci in un solo mese Ebbene si al 31 Luglio il Chapter ha raggiunto quota 1158 soci ritoccan-do il precedente record di 1126 del mese precedente Una crescita straordinaria se si pensa che a fine 2015 eravamo 1017 (con un +14 da inizio anno) e che allrsquoinizio del 2014 eravamo 796 (con una crescita del 455 in poco piugrave 2 anni e mez-zo) Un trend di crescita non costante che ha visto un vero e proprio exploit nel 2014 un assestamento nel 2015 e un nuovo trend di forte crescita nel 2016 Un risultato straordinario che premia lrsquoimpegno di tanti volontari (ormai piugrave di cento) che mettono a disposizione del Chapter il loro tempo e la loro professionalitagrave per realizzare eventi di qualitagrave e diffondere il Project Ma-nagement in tutti i contesti organizza-tivi Un risultato di cui andiamo fieri e che dimostrano il crescente interesse per il Project Management e per la nostra associazione E nei prossimi mesi contiamo di fare

ancora meglio grazie al rinnovato spirito di collaborazione tra i Chapter Italiani e il nuovo accordo strategico siglato lo scorso mese che ci sta permettendo di sviluppare ancora piugrave attivitagrave per i nostri soci e per tutti i PM Italiani concentrandosi sullrsquoItalia Centrale Ma vediamo come sta evolvendo il nostro Chapter utilizzando i parame-tri che vi avevamo giagrave presentato nellrsquoarticolo dellrsquo Ottobre 2014 de ldquoIl Corriere del PMrdquo (no 18 pag 2) dal titolo ldquoUna radiografia del nostro Chapterrdquo Innanzitutto la composizione per set-tore

Composizione per settore

Si nota una crescita sostanziosa del settore Difesa e Aerospazio (arrivata al 13) mentre i due settori trainanti rimangono quello della Consulenza (sostanzialmente costante e peraltro molto variegato) e dellrsquoInformatica

(scesa perograve dal 22 di un paio di anni fa al 19 di oggi) Da segnalare un discreto contributo anche del set-tore Energia (6) Si egrave drasticamente ridotto il numero di iscritti delle Universitagrave (passato dal 14 al 6) che erano legati sostan-zialmente ai corsi CAPM svolti negli scorsi anni in collaborazione con va-rie Universitagrave Italiane che abbiamo ridotto sensibilmente in questi ultimi anni Questo perograve fa capire anche che egrave aumentato sostanzialmente la percentuale di professional iscritti al Chapter che egrave comunque un fattore positivo Per quanto riguarda le grandi azien-de che contribuiscono in maniera importante alla nostra associazione in termini di numero di iscritti rimane in testa Engineering (con una contra-zione dal 22 di un paio di anni fa al 18 attuale) seguita da Leonardo ex Finmeccanica che grazie al suo rinnovato piano di certificazioni PMPreg e allrsquointesa sottoscritta lo scorso anno con il nostro Chapter arriva a una quota dellrsquo11 dei nostri iscritti Scende invece al terzo posto Hewlett Packard (che subisce anche una contrazione dal 9 di un paio di anni fa allrsquo8 attuale Da sole queste tre aziende costituiscono piugrave di un terzo dei nostri associati

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Tra le altre aziende segnaliamo Enel (con 29 soci pari al 3 del totale) Ericsson (17 soci) Sirti (16 soci) NTT Data e Altran (con 15 soci ognuna) Thales Alenia Space (13 soci) e infine TIM ENI e SNAM (con 12 soci a testa)

Composizione per AziendaOrganizzazione

Molto interessante anche la distribu-zione per regione Svetta sempre in testa il Lazio (845 soci) con una con-trazione comunque dal 75 di un paio di anni fa allrsquoattuale 73 Passa in seconda posizione la To-scana che con i suoi 51 soci egrave la re-gione con il piugrave alto tasso di crescita grazie soprattutto alla rifocalizzazione

sul Centro Italia che abbiamo attuato in questrsquoultimo anno ai primi eventi in Toscana (Grosseto e Pisa a Marzo e Firenze a fine Giugno) in collabora-zione con il NIC E proprio su questa regione si appunta lrsquoattenzione del nostro Chapter per i prossimi anni con un obiettivo di una crescita so-stanziale (il target egrave di arrivare a qualche centinaio di soci nei prossimi due anni) Lrsquoaccordo strategico con gli altri Chapter dovrebbe aiutare so-stanzialmente in tal senso consen-tendo a questa regione di sviluppare tutto il suo grande potenziale Al terzo posto crsquoegrave lrsquoAbruzzo che no-nostante una contrazione dei soci scesi a quota 49 (principalmente do-vuta alla scomparsa della componen-te studenti dellrsquoUniversitagrave de LrsquoAquila) sta sviluppando un grande potenziale in termini di affiliazione (crescita dei volontari attivi) e di eventi sviluppati Scende fisiologicamente la Lombar-dia (che mantiene tuttavia ancora il quarto posto a livello regionale) che era stata una costola del nostro Cha-

pter per ragioni storiche (ricordiamo che il PMI Rome Italy Chapter era stato fondato dallrsquoENI Corporate Uni-versity e per 15 anni ha svolto circa metagrave dei propri eventi presso le sedi ENI di Milano)

Composizione per Regione

Crescono infine le Marche (27 soci) la Sardegna (9 soci) e lrsquoUmbria (6 soci) su cui stiamo puntando (insie-me alla Toscana di cui abbiamo par-lato piugrave sopra) con il nuovo ruolo del PMI Central Italy Chapter nellrsquoItalia Centrale Insomma un grande Chapter che vuole continuare a crescere

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LUGLIO 2016 Numero 25

Dai nostri Comitati Operativi Comitato Formazione e PMIEF Liaison - Il Project Ma nagement nelle scuole dopo Roma e Pomezia egrave il turno di Aci lia

Introduzione Il comitato Formazione egrave nato nel 2015 primo anno di vita della funzio-ne Formazione Come braccio opera-tivo del Board del Chapter egrave stato guidato nel suo primo anno da Fa-brizio Tedone con gli obiettivi di im-plementare le attivitagrave pianificate nellrsquoanno precedente elaborare un documento di policy ed eseguire una prima fase di assessment per la creazione di una lista di formatori ac-creditati Nel 2016 la funzione For-mazione affidata a valle delle elezio-ni a Emanuela De Fazio ha iniziato a svolgere una serie di attivitagrave volte a valorizzare quanto svolto nellrsquoanno precedente identificare una strategia piugrave ampia e dettagliata aggiornare il documento di policy standardizzare i template utilizzati per le convenzioni e la documentazione utilizzata dalla funzione Sono state anche condotte attivitagrave pianificate in precedenza oltre a quelle emerse nei primi mesi dellrsquoanno La recente nomina come PMIEF Liaison di Anna Maria Felici Past President e la sua partecipa-zione attiva ai Gruppi di Lavoro ISO ed UNI ha dato poi a tutto ciograve nuovo impulso e spinta Nel mese di maggio egrave stata fatta una call for volunteer pubblicata sul VRMS con lo scopo di dare maggiore corpo e nuovo slancio al comitato e condividere sempre di piugrave spirito strategia ed attivitagrave Nel mese di luglio si egrave tenuto il primo kick off meeting ed il terzo trimestre dellrsquoanno saragrave principalmente dedica-to alla finalizzazione della policy alla sua autorizzazione da parte del board e alla distribuzione verso i comitati operativi di settore e territo-riali Lrsquoarticolo egrave focalizzato sulle atti-vitagrave che il Chapter sta svolgendo presso le scuole superiori lasciando ad un articolo successivo gli appro-fondimenti sulle altre attivitagrave presidiati dalla funzione Le attivitagrave di Forma-zione svolte dal Chapter sono rivolte ai soci alle Universitagrave alle Business School ed alle Associazioni Profes-sionali Le strategie ed i progetti ri-volti alle scuole superiori sono definiti

e coordinati dal PMIEF Liaison e supportati dalla funzione formazione

La PMI Educational Foundation La PMI Educational Foundation egrave il braccio filantropico del PMI Fondata nel 1990 consi-dera la gestione dei progetti come unrsquo obiettivo ed una competenza che serve nella vita mentre il PMI supporta la professione La PMIEF egrave focaliz-zata anche sul sociale cui forni-sce competenze ed aiuto Quali sono le colonne portanti della Fondazione I giovani attra-verso risorse e programmi gratuiti di formazione per studenti insegnanti e scuole Le Organizzazioni no-profit cui forni-sce formazione risorse gratuite a supporto del loro lavoro La futura forza lavoro attraverso bor-se di studio premi e finanziamenti per la ricerca Il Chapter pensa che gli sforzi e la missione di divulgazione continua che vengono fatti su questi tre filoni aiuteragrave a rendere piugrave facile la vita alle prossime generazioni Partendo dal principio infatti che qualunque cam-biamento o innovazione parte con un progetto la community mette a di-sposizione delle future generazione uno strumento potente ed efficace da utilizzare per non disperdere sforzi su azioni a volte inutili o che non portano da nessuna parte Per-cheacute questo Percheacute il Chapter crede che fare progetti egrave una disciplina or-mai matura che puograve tranquillamente essere alla portata di tutti e che fare tutto ciograve in modo del tutto gratuito e volontario aiuti il PMI a realizzare il proprio piano strategico Lrsquoobiettivo primario del PMI egrave rendere il Project Management indispensabile

per ogni risultato personale e di Bu-siness ed ampliare e rendere sem-pre piugrave profonda la consapevolezza che solo attraverso una gestione strutturata ed equilibrata dei progetti si puograve giungere al successo

PMIEFreg - per costruire ldquoponti di culturardquo

La divulgazione del PM nelle

Scuole Superiori Con la ratifica della direttiva ministe-riale che amplia gli impegni degli Isti-tuti Superiori in materia di alternanza scuola lavoro (legge 13 luglio 2015 n 107 laquoRiforma del sistema nazio-nale di istruzione e formazione e de-lega per il riordino delle disposizioni legislative vigentiraquo ) lrsquoesigenza del sistema scolastico italiano ha subito un significativo ampliamento Il Chap-ter si egrave messo a disposizione di tale esigenza iniziando a lavorare su al-cuni progetti di alternanza scuola la-voro due anni fa Ha messo a dispo-sizione lrsquoesperienza e la professiona-litagrave di volontari che hanno svolto atti-vitagrave formative in alcuni Istituti misu-randosi con un contesto diverso dal solito non semplice e sicuramente sfidante Il tradizionale target audi-ence delle attivitagrave formative fino ad allora era stato rappresentato da pro-fessionisti o universitari con espe-rienza professionale o con formazio-ne tecnica E sempre perograve diventata piugrave forte negli ultimi anni la consape-volezza che lo sviluppo e la valoriz-

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LUGLIO 2016 Numero 25

zazione dei talenti delle abilitagrave e del-le attitudini debba essere un proces-so da sviluppare con la crescita dellindividuo sin da giovane etagrave Ov-viamente egrave necessario realizzare una progettazione differenziata per target diversi bilanciando opportunamente forme contenuti e punti di vista di-versi Il punto di partenza dei progetti formativi dedicati alle Scuole Supe-riori non egrave stato il PMBoK ma i soft skill che sono necessari nella gestio-ne di attivitagrave non necessariamente ingegneristiche ed industriali ma an-che di quelle legate alla vita quotidia-na ( es la preparazione di un viaggio importante una partita di calcio) Il percorso formativo egrave rivolto alla con-divisione di come le tecniche e le teo-rie siano applicate a casi pratici I soft skill sollecitati nelle attivitagrave proposte sono problem solving team working collaboration comunicazione e ne-goziazione presentazione e soste-gno di una tesi gestione del tempo gestione degli obiettivi gestione dello stress e team building Le metodolo-gie di insegnamento non sono quelle classiche frontali ma sfruttano tecni-che quali quelle di gamification di classe ribaltata quella dei wall brown papers Ogni progetto oltre alla fase di progettazione programmazione ed erogazione egrave caratterizzato da una fase di chiusura in cui si condividono i risultati raggiunti rispetto a quelli pianificati le lesson learnt e le propo-ste di miglioramento che verranno prese in considerazione nella proget-tazione delle iniziative future Le esperienze specifiche svolte sono raccontate di seguito

La prima iniziativa RomaEUR A dare ldquoavvio alle danzerdquo nel 2013 presso lrsquoistituto Alberti di Roma egrave il gruppo di volontari del Chapter costi-tuito da Iolanda Napolitano Benia-mino Romano e Patrizio Lazzaretti Lrsquoidea egrave quella di adattare lrsquo esperien-za giagrave effettuata dal Chapter allrsquo inter-no delle Universitagrave e portare la cultu-ra del Project Management anche nelle Scuole Superiori Lrsquoesperienza riscuote entusiasmo e successo e viene ripetuta con lo stesso team di volontari anche lrsquoanno successivo nel 2014 Lrsquoimpianto ba-se viene sostanzialmente mantenuto invariato ma stavolta la competizione vede contrapporsi ben sette diverse

Scuole Superiori in una sorta di Olimpiadi di Project Management

Lrsquoiniziativa di Pomezia Nel 2014 anche lrsquoIstituto Copernico di Pomezia ospita una iniziativa analo-ga a quella di Roma (seppure con un programma completamente rinnova-to) con il team di volontari costituito da Alessandra Filippetti Orlando Lio e David Restante Anche qui come nellrsquoesperienza romana pur mantenendo intatto il framework teo-rico alla base del PMBOK il percorso di formazione egrave stato arricchito con tecniche di gamification rendendo lo studio divertente grazie allrsquo integra-zione con la componente ludica e pratica piugrave adatta allrsquoetagrave degli studen-ti Per aumentare ulteriormente lrsquo ap-peal del corso i contenuti sono stati inseriti nella cornice di una competi-zione tra team e tutti gli aspetti ri-guardanti la comunicazione ed i feedback sono stati gestiti attraverso lrsquoutilizzo dei social media (Facebook) I concetti chiave del Project Mana-gement sono stati facilmente assimi-lati dagli studenti rendendoli giagrave in grado di poterli utilizzare autonoma-mente nel loro quotidiano scolastico ed extra-scolastico Il successo dellrsquoiniziativa e la grande partecipazione sia degli studenti che del corpo docenti e della dirigenza scolastica e lrsquointeresse manifestato anche dallrsquoamministrazione comunale della cittagrave conducono a ripetere lrsquoesperienza anche nellrsquoAS appena terminato e probabilmente a ripropor-la anche per lrsquoanno successivo

Il selfie del Sindaco di Pomezia con i ragazzi del progetto

Lrsquoiniziativa di Acilia Nei mese di Aprile e Maggio sono state condotte sotto la spinta di An-na Maria Felici con notevole rapiditagrave ma con una buona efficacia le attivitagrave

di progettazione pianificazione ed erogazione del percorso formativo presso lrsquo ITC Ferdinando Magellanordquo di Acilia Il team di volontari egrave stato costituito da Roberto Ascione Emanuela De Fazio Antonietta Fiorentino Sergio Funtograve e Danilo Scalmani Si egrave trattato della prima edizione e si prevede di rieseguire una seconda edizione nellrsquoanno sco-lastico 201617 Il percorso egrave stato rivolto a trenta ragazzi provenienti da terza e quarta classe ed egrave stato svol-to su cinque giornate (apertura piugrave quattro giornate in aula) La rapiditagrave con cui si egrave svolto il progetto non ha permesso lutilizzo di social networks ed il programma svolto ha ripreso in parte quello utilizzato nellesperienza di Pomezia La preside ed il corpo docente hanno sostenuto lrsquoiniziativa apprezzato ed incoraggiato il proget-to credendo nelle potenzialitagrave dei propri ragazzi e nel riscontro positivo che questa esperienza puograve avere sul-le attivitagrave scolastiche ordinarie

Conclusioni Il Chapter crede fermamente che lo sviluppo sociale del sistema Scola-stico della classe professionale di oggi e di domani debba essere in li-nea con una Strategia di sviluppo del sistema Paese Questo non puograve che non basarsi su iniziative di formazio-ne e sviluppo trainate da organizza-zioni basate su esperienze e ricono-scimento internazionale I risultati delle iniziative degli ultimi anni indi-cano che le potenzialitagrave dei giovani sono molte e che lo sviluppo di atti-tudini e competenze debba essere un processo graduale continuo diffe-renziato e focalizzato su obiettivi performance e sulla condivisione I percorsi ed i progetti formativi devono prevedere una fase di progettazione idonea tenendo conto del materiale umano su cui si va ad agire gli ele-menti distintivi del target audience a cui ci si rivolge il contesto e gli obiet-tivi Lrsquoamalgama dei vari fattori ed il successo ultimo di tali iniziative egrave pe-rograve legato alla motivazione a quanto si riesce a sollecitare lrsquoentusiasmo dei ragazzi ed ad avvicinarli a tema-tiche specifiche del mondo del lavoro ma applicabili anche a contesti piugrave disparati

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Dai nostri Comitati Settoriali Ripartono le attivitagrave del Comitato Difesa Sicurezza e Spazio Lo scorso 20 Aprile si egrave tenuto la prima riunione del 2016 del Comitato Difesa Sicurezza e Spazio del nostro Chapter Vi hanno partecipato 17 persone provenienti oltre che dai vo-lontari del nostro Chapter impegnati in questo settore e dai rappresentanti del Capitolo di Roma di AFCEA e della sezione di INCOSE in Italia (AISE) che collaborano entrambe al Comitato stesso anche da molte aziende del settore Aerospazio e Di-fesa Ersquo stata lrsquooccasione per un con-fronto e una discussione ldquoopen mindrdquo sulle attivitagrave che il Comitato dovrebbe portare avanti e sui temi su cui sa-rebbe utile sviluppare una discussio-ne Ad ospitare questa riunione del Co-mitato egrave stata questa volta Altran nella sua nuova sede di Via Tiburtina Qui di seguito alcune delle idee e proposte emerse durante la discus-sione che egrave stata molta partecipa e propositiva

bull Da piugrave parti si egrave indicata la Difesa in tutte le sue componenti (Marina Esercito Aeronautica) come un im-portante interlocutore sui temi di Project Management non solo per gli aspetti metodologici ma anche per le tematiche di soft skill Ersquo stata infatti evidenziata la grande espe-rienza maturata dalle Forze Armate in termini di gestione progetti e pro-grammi di natura e con metodologie molto differenti In tali progetti la componente di Project Manage-ment egrave stata a seconda della fase storica e dellrsquoapproccio selezionato sia interna alle Forze Armate che di tipo consulenza supporto esterno da parte di terzi (tra cliente e prime contractor) Ersquo indubbio comunque che sui pro-getti militari in Italia il Project Mana-gement egrave di livello avanzato rispetto a molti altri settori e contesti anche se crsquoegrave una notevole disomogeneitagrave di maturitagrave (per esempio tra i grandi player nazionaliinternazionali e i piccoli fornitori focalizzati piuttosto sullrsquoeccellenza tecnologica dei pro-pri prodotti) Lrsquoapplicazione di un Project Management e un Systems

Engineering strutturati e di qualitagrave ha consentito negli ultimi decenni di ridurre sensibilmente i tempi di ese-cuzione dei progetti della Difesa

bull Al Comitato Difesa Sicurezza e Spazio aderiscono partecipanti di varie associazioni che operano in settoritemi trasversali al Project Management AISE-INCOSE (Sy-stem Engineering) AFCEA (Elet-tronicaDifesa) DSSEA (AgileSW) hellip che possono dare un contributo importante alla discussione ognuno per il suo campo di esperienza Ersquo stato proposto da DSSEA come tema su cui sviluppare eventi con-giunti quello dellrsquoAgile per progetti SW per la Difesa Uno degli ele-menti critici da esaminare egrave quello della gestione dei contratti per pro-getti che usano tecniche Agile an-che in considerazione degli aspetti legati allrsquoImportExport dei compo-nenti dual use Altro tema di interesse egrave lanalisi delle interazioni tra il Project Mana-gement (anche Agile) ed il Systems Engineering in riferimento special-mente ai framework architetturali che prevedono artefatti che corri-spondono a deliverablemilestone di progetto e che hanno un forte im-patto anche a livello di definizione di piano di progetto (WBS ecc)

bull Un tema molto interessante legato alla fase realizzativa del progetto egrave la necessitagrave di una cultura diffusa di Project Management estesa non solo ai PM ma a tutti i teammates del progetto Sono stati portati esempi di formazione in azienda estesa a tutti gli stakeholder del progetto

bull Nei progetti di scienza di base e tecnologie innovative egrave necessaria una sensibilizzazione particolare sui temi di Project Management ed in particolare sulla dimensione del ti-me management nei progetti di va-ste dimensioni (ldquodream projectsrdquo che rischiano appunto di rimanere dei ldquosognirdquo non realizzati)

bull La figura del PM sta evolvendo e va sempre di piugrave verso le tematiche come soft skill visione strategica leadership business analysis hellip Il

Talent Triangle del PMIreg cerca proprio di spostare lrsquoattenzione su queste nuove ldquodimensionirdquo del PM Questo egrave assolutamente necessario in contesti quali i grandi progetti di innovazione (Horizon 2020) dove ai grandi player egrave richiesta una grande agilitagrave nel contesto globale Ersquo ne-cessario in tal senso sviluppare an-che eventi di levatura manageriale (con sviluppo di tutte le dimensioni necessarie alla conduzione di porta-fogli programmi e progetti) che possano poi trasmettere questa vi-sion ai livelli operativi dentro le pro-prie aziende e organizzazioni

Tra i principali temi da approfondire sono stati segnalati soft skill stake-holder management e relativi punti di vista (cliente prime contractor forni-tore consulente hellip) progetti con metodologia Agile inclusivo degli aspetti specifici di Contract Manage-ment eventi orientati a tutti gli attori della value chain della PA delle grandi organizzazioni e delle Piccole e Medie Imprese che operano nel settore formazione estesa e cultura diffusa di Project Management verso tutti gli stakeholders (in primis lrsquoingegneria di progetto) e nellrsquoambito dei progetti di scienza di base eventi orientati ai centri di ricerca e sviluppo tecnologico eventi volti a sviluppare una migliore comprensione di come affrontare le opportunitagrave di business per piccole medie e grandi aziende nel framework Horizon 2020 Per quanto riguarda gli eventi del Comitato Difesa Sicurezza e Spazio a medio-breve termine si sta verifi-cando le opportunitagrave di fare Seminari in Azienda (alcune aziende del setto-re hanno giagrave espresso interesse in tal senso) o un nuovo evento allrsquo Osser-vatorio di Monte Porzio Catone (INAF) questa volta aperto a tutti i soci delle varie associazioni patroci-nanti Con INAF si sta valutando anche la possibilitagrave di un evento presso lrsquoOsservatorio di Teramo in collabo-razione con il Comitato Abruzzo del PMI Central Italy Chapter

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Dai nostri Branch (Comitati Territoriali) Per essere sempre vicini ai nostri soci Branch ABRUZZO PM in Actionhellip

il viaggio continua Il Branch Abruzzo in viaggio nella sua regione per visitare le aziende e le realtagrave industriali Abruzzesi Il viaggio egrave cominciato lo scorso anno con la visita in ABICert dove si egrave affrontato il tema della Qualitagrave nei progetti ed egrave proseguito questrsquoanno con la visita di ArgoConsul che ci ha parlato di cam-biamento delle persone e delle orga-nizzazioni Lrsquoultima tappa il 10 Giu-gno egrave stata Proger con la quale ab-biamo parlato del Project Manage-ment nei grandi progetti di costruzioni e del valore aggiunto del project ma-nagement nel raggiungimento degli obiettivi nei lavori pubblici in Italia come allrsquoestero

PM in Action del 7 Maggio 2016

PM in Actionhellip in Abruzzo egrave molto piugrave di un semplice seminario egrave una condivisione di esperienze un luogo di incontro dove le azione parlano delle proprie esperienze di Project hellip hellip Management del proprio modo di implementare la metodologia PMI un luogo dove si condividono best prac-tice e lesson learnt Dalle prime tre tappe egrave emerso un bisogno di project management nelle nostre realtagrave aziendali un bisogno di ricorrere a strumenti organizzativi che facciano crescere le imprese verso quellrsquorsquoottimo a cui tutti gli imprenditori piccoli e grandi aspirano PM in Action hellip in Abruzzo egrave lrsquooccasione per chi partecipa di cono-scere le importanti realtagrave industriali del territorio apprendere dalle buone esperienze e fare tanto networking

PM in Action del 10 Giugno 2016

Il Comitato diventa il tramite per vei-colare queste esperienze positive e per creare relazioni positive che fac-ciano crescere il nostro modo di ge-stire i progetti e fare impresa Se sei unrsquoimpresa Abruzzese e ci vuoi raccontare la tua esperienza nel-la gestione dei progetti una espe-rienza di cambiamento o il supporto che puoi dare allo sviluppo industriale della nostra regione alla sua interna-zionalizzazione alla crescita dei no-stri professionisti il nostro Comitato Abruzzo saragrave lieto di venirti a trovare e valutare insieme un nuovo PM in Actionhellipin Abruzzo

Branch Marche primi eventi e

inaugurazione ufficiale Giugno egrave stato il mese del lancio del-le attivitagrave del PMI Central Italy Chap-ter (anche se ancora la nuova deno-minazione non era ancora effettiva) nelle Marche in stretta collaborazio-ne con i volontari del PMI-NIC Tra il 23 e il 24 Giugno si sono infatti tenuti ben due eventi uno ad Urbino e uno ad Ancona Il primo in ordine temporale egrave stato il Pomeriggio allrsquoUniversitagrave tenutosi presso lrsquoUniversitagrave degli Studi di Ur-bino Carlo Bo il 23 Giugno sul tema ldquoLeadership amp Strategic Project Man-agement hellip to lead success lrsquo eserci-zio efficace della leadership nel teamrdquo I Project Manager devono infatti af-frontare sfide uniche per mantenere

le persone del team motivate e alli-neate alle strategie dellrsquo organizzazio-ne e del progetto Questa difficoltagrave egrave spesso dovuta alla differenza tra lea-dership ed autoritagrave potere ed in-fluenza Il PM deve essere flessibile saper delegare e associare ad ogni situazione il talento di chi meglio si addice alla situazione stessa Inoltre al mutare delle circostanze deve met-tere in atto un comportamento che abbia la maggiore efficacia prevedibi-le verso lo scopo prefissato soprat-tutto nei riguardi del team Questi i temi dibattuti in questo primo seminario organizzato dai volontari del PMI Northern Italy Chapter (NIC) con la collaborazione del PMI Central Italy Chapter Il giorno successivo il 24 Giugno 2016 si egrave tenuto invece lrsquoevento ldquoLa nuova azienda marchigiana tra tradi-zione ed innovazione con il Project Managementrdquo Questo secondo evento egrave stato organizzato dal PMI Central Italy Chapter in collaborazio-ne con Confindustria Marche e con il PMI NIC In tale occasione egrave stato presentato il gruppo di volontari del Branch Mar-che del PMI Central Italy Chapter (nato alla fine dello scorso anno e giunto con questo evento alla sua inaugurazione ufficiale) che ha lrsquoobiettivo di diffondere la cultura di Project Management e condividere esperienze in un territorio dove arti-gianato e impresa manifatturiera so-no esempi ed eccellenze Lrsquoevento si egrave svolto portando alla luce esperienze e case study di aziende del territorio marchigiano sullrsquo adozio-ne di processi e metodi di Project Management Molto pertinente lrsquointroduzione del Pres della Piccola Industria di Con-findustria Pesaro Urbino Dott Diego Boinega che ha parlato di come il Project Management sia un abilitato-re al business e non sia necessaria-mente orientato solo alle grandi aziende infatti lrsquointroduzione e lrsquoutilizzo di una gestione strutturata dei progetti aiuta tutte le aziende a crescere

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A seguire lrsquointervento della nostra Anna Maria Felici che ha focalizza-to lrsquoattenzione sul ruolo del PMI e sul-le attivitagrave del Chapter portando esempi di come la cultura del Project Management vada ben oltre la mera realizzazione di un diagramma di Gantt parlando di ProjectProgram e Portfolio Management e della vision PMI e ISO sul futuro della disciplina Essere Project Manager richiede grandi abilitagrave comunicative e di rela-zione con tutte le funzioni tipicamente presenti allrsquointerno delle aziende stesse Fondamentale anche lrsquo impor-tanza delle certificazioni non solo come elemento culturale ma anche come abilitatore ad un professione sempre piugrave richiesta da qui ai pros-simi anni A seguire differenti tipologie di azien-de marchigiane hanno raccontato la loro esperienza di introduzione del Project Management In apertura lrsquointervento del Dott Ro-berto Pierdicca dottorando della Universitagrave Politecnica delle Marche che ha condiviso un caso di gestione progettuale allrsquointerno di un progetto

di ricerca internazionale con stake-holder distribuiti geograficamente in tutta Europa a seguire lrsquointervento di Francesco Paladino responsabile del sistema qualitagrave della Filippetti SpA che ha raccontato con grande entusiasmo come la qualitagrave aziendale abbia contribuito alla crescita della azienda in maniera esponenziale nel corso degli anni e di come il Project Management sia strettamente colle-gato alla gestione della qualitagrave azien-dale aggiungendo valore ed innova-zione Giorgio Ferretti IT Manager di Schnell SpA ha esposto le moti-vazioni che hanno portato alla ado-zione degli standard del PMI per ge-stire progetti sempre piugrave complessi ed in ambito internazionale in un contesto dove metodologie di Project Management tradizionali e agile viaggiano in totale sinergia fra loro A conclusione dellrsquoevento la societagrave Emmedata Srl leader di soluzioni software ERP e gestione del ciclo di produzione nel campo del fashion attraverso un doppio intervento di Andrea Bucciarelli e Luigi Scocco ha esposto come il Project Manage-

ment sia diventato allrsquointerno della societagrave un metodo il metodo Em-medata Tale metodo crea un iter di gestione dei progetti che inizia dal Business Case fino al collaudo della soluzione ldquoNoi del Comitato Marche del PMI siamo certi che il nostro territorio sia terreno fertile per promuovere una cultura che rappresenta la nostra pro-fessione e che questa sia una mis-sion che porteragrave il nostro gruppo ad avere sempre piugrave adesioni e momenti di confrontordquo

Maria Boschetti e Anna Maria Felici

E questo in fondo egrave e saragrave sempre lo spirito di tutte le persone che com-pongono la grande famiglia dei soci del PMI

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Green Economy e Sociale 3deg TampPM ndash 17 Giugno 2016 allrsquoUniversitagrave Roma Tre A Roma nel luglio dellrsquoanno che pro-babilmente si confermeragrave il piugrave caldo del secolo presso la facoltagrave di Eco-nomia dellrsquoUniversitagrave di Roma Tre si egrave svolto il 3deg Meeting del PMI Central Italy Chapter dedicato al tema ldquoGreen Economy e Socialeldquo in cui si egrave discusso sui principi di sostenibilitagrave ambientale e sociale oltre che eco-nomica di ogni iniziativa come valori fondanti e strategie per realizzare un mondo migliore

Andrea Di Ciograve responsabile del nostro Comitato Sociale e Sostenibile

Dopo una breve introduzione sui temi della giornata di Andrea Di Ciograve in qualitagrave di Responsabile del Comitato Sociale e Sostenibile del PMI Central Chapter la parola egrave al Presidente del Chapter Sergio Gerosa che ha fatto il punto della situazione con lrsquo aggior-namento degli ultimi dati che eviden-ziano il trend positivo di crescita del Chapter Grande risalto egrave stato inoltre dato allrsquoevento per il ventesimo anni-versario del Chapter che si svolgeragrave presso il Centro Congressi Frentani il prossimo 6-7 Ottobre menzionando anche la sempre piugrave stretta collabo-razione fra i tre Chapter e il cambia-mento del nome del nostro Chapter di cui vi abbiamo parlato piugrave estesa-mente allrsquoinizio della newsletter La parola egrave tornata poi a Andrea Di Ciograve che egrave entrato nel vivo della gior-nata introducendo i principi fondanti della Sostenibilitagrave per cui le azioni di oggi devono preservare lrsquoequilibrio del ldquocapitale naturalerdquo anche per le generazioni future

Al contrario i disastri naturali e socia-li del climate change che ha origine antropiche rendono evidente che questrsquoequilibrio si sta modificando in modo irreversibile Dopo un accenno al Summit dellrsquoOnu ed i nuovi obiettivi di Sostenibilitagrave al 2030 (SDG) si so-no illustrati i principali contenuti della conferenza di Parigi COP21 in cui si egrave posto il target di contenimento della temperatura entro i 2degC e le neces-sarie modifiche ad incremento dei

target del pacchet-to climaenergia dellrsquoUE per elabo-rare una nuova Strategia Energeti-ca Nazionale fino al 2030 Delle pos-sibili strategie per il go-green come le energie rinnovabili lrsquoe-mobility le agro-energie la circular economy si egrave descritta la po-

tenzialitagrave dellrsquoEfficienza

Energetica con un focus nei settori del terziario della grande distribuzio-ne organizzata e del settore alber-ghiero fornendo unrsquo analisi del mer-cato in termini di volumi di investi-mento (Capex) tipologie di tecnolo-gia adottate (LED cogenerazione ecc) per conseguire i risparmi nei consumi energetici ed i connessi guadagni sul conto economico (Opex) Infine viene descritto un inte-ressante approfondimento su un tipo di contratto utilizzato per la realizza-zione e finanziamento di progetti di efficientamento energetico definito Energy Performance Contract (EPC) accordo tramite il quale si sono effi-cientati 50 punti vendita Bricocenter Lrsquointervento si conclude con una de-scrizione delle opportunitagrave e conve-nienze di azioni go-green e interventi di efficientamento energetico nel set-tore alberghiero sulla linea di quanto avviato da alcuni grandi gruppi (NH Hotel Starwood ed altri) A questo punto come da programma ha preso la parola Luigi Gitto diretto-re del Settore Power amp Energy di

DBA Progetti SpA che dopo aver descritto le attivitagrave della sua azienda che opera in 7 paesi in molti ambiti dellrsquoIngegneria ha fornito i dettagli di un intervento per la riduzione dei consumi energetici in un data center di unrsquoaffermata TelCo

Luigi Gitto

La presentazione ha illustrato una simulazione grafica della distribuzio-ne dei flussi drsquoaria in un data center ottenute con un singolare strumento il balometro che rileva portata tem-peratura ed umiditagrave dei flussi drsquoaria e che tramite analisi termografiche ca-ratterizzate da esaustivi quanto ac-cattivanti effetti visivi permette lo studio di dettaglio delle zone di aria fredda e calda evitando miscelazioni inefficienti ed ottimizzando il lay-out della sala ed il free cooling ciograve a dire lrsquoareazione naturale A seguire egrave sta-to presentato un case study di un audit energetica di un data center illustrando la metodologia per la ridu-zione del Power Usage Effectiveness (PUE) e lrsquoattivitagrave di Business Analy-sis illustrando come best practice la modalitagrave di individuazione del miglior investimento in uno o piugrave interventi di efficientamento energetico sui cui risultati incide fortemente la tempera-tura prescelta di set point della sala richiesta dagli apparati Molto inte-ressante egrave la descrizione di una ma-trice decisionale in cui su un portafo-glio di interventi possibili su Impianti di raffreddamento Building Manage-ment System (BMS) ed altre diffe-renti tecnologie stimati oltre una de-cina e di un mix di relative aggrega-zioni viene fornito un metodo di se-lezione del miglior investimento sulla base dei parametri finanziari tipici (IRR VAN payback) associati a cia-scuno scenario a supporto delle

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scelte di investimento concordate con il cliente

Maurizio Bufalini

Dopo il networking break egrave stata la volta di Maurizio Bufalini Direttore Generale Aggiunto TELT (Tunnel Euralpin Lyon Turin) che ha argo-mentato sulla sostenibilitagrave nelle gran-di opere descrivendo in modo molto preciso e dettagliato il progetto della UE per il completamento del 3deg Cor-ridoio Europeo ferroviario che uniragrave le principali aree metropolitane gli hub e i porti di Spagna Francia ed Italia verso est superando le barriere delle Alpi e dei Pirenei lungo un per-corso di 3000 km di strada ferrata Lo scambio import-export dellrsquoItalia verso i paesi del nord (Francia In-ghilterra) egrave pari al 40 del totale na-zionale da ciograve si evince che la do-manda esiste ma non viene intercet-tata dato che le infrastrutture attuali sono le stesse da 140 anni peraltro i traffici verso la Francia sono per la quasi totalitagrave su strada ad alto inqui-namento ambientale Il progetto della TELT con il collegamento della Tori-no-Lione aumenta lrsquoefficacia e lrsquoefficienza delle infrastrutture di tra-sporto della tratta e favorendo il pas-saggio modale dalla strada alla ferro-via riduce lrsquoimpatto ambientale evi-tando lrsquoemissione di CO2 pari ad una cittagrave di 300000 abitanti allrsquoanno oltre alla conseguente riduzione dellrsquo inqui-namento da polveri sottili Il respon-sabile che aveva inizialmente dichia-rato che avrebbe fatto una presenta-zione asettica dellrsquoargomento limitan-dosi agli aspetti tecnici onde evitare derive di tipo ideologico ha dovuto comunque illustrare al pubblico la storia dellrsquoapprovazione del progetto e le criticitagrave per un PM di gestire gli stakeholder a partire dalle iniziali pro-teste riportando una slide sui Black Blocks che ha sollevato alcune sin-gole reazioni da parte del pubblico Ersquo stata cosigrave lrsquooccasione per com-prendere che lrsquoapprovazione del pro-

getto in Francia egrave avvenuta tramite un deacutebat publique procedura ammi-nistrativa consolidata di coinvolgi-mento del territorio nella definizione delle caratteristiche dellrsquoopera e che non ha generato le stesse reazioni di opposizione avvenute in Italia dove per risolverle egrave stato successiva-mente costituito un tavolo politico e un Osservatorio Tecnico Tali organismi coinvolgendo le co-munitagrave locali hanno svolto 240 riu-nioni dal 2006 centinaia di audizioni di esperti tanto da portare ad un progetto definitivo come undicesima variante del layout del percorso nella Val di Susa La Torino-Lione egrave cosigrave un caso di studio di inserimento di una grande opera infrastrutturale nel contesto sociale ambientale di un territorio favorendone politiche ed azioni di sviluppo dello stesso TELT egrave stata accettata dal Global Compact dellrsquoONU associazione di 4000 im-prese con il comune obiettivo di crea-re unrsquoeconomia globale sostenibile attraverso la tutela dellrsquoambiente e la lotta alla criminalitagrave A riguardo pri-mo caso in Europa le procedure an-timafia ed anticorruzione sono appli-cate a prescindere dalla nazionalitagrave dei cantieri e le aziende assegnata-rie dei lavori dovranno rispettare i dieci punti del Global Compact

Emanuele Plata

Il successivo intervento ha visto Emanuele Plata Presidente della Planet Life Economy Foundation (on-lus) presentare con grande enfasi e catturando lrsquointeresse della platea i principi naturali che ispirano la vita e la sua organizzazione sociale e so-stenibile Ersquo necessario lrsquoavvio di un nuovo ri-nascimento dellrsquoeconomia e cambia-re il paradigma attuale pena la scomparsa del genere umano od una sua degradazione ad un livello inferiore cosigrave come previsto sin al 1972 dal Club di Roma Lrsquoeconomia sostenibile nella visione discussa partendo da unrsquoanalisi dei beni e dei

bisogni trova la soluzione in un equi-librio per lrsquouomo tra bisogni materiali ed immateriali e lrsquoazienda locale ra-dicata nel territorio egrave lrsquoattore principa-le del cambiamento in un approccio ldquodal piccolo al granderdquo Lrsquoimpresa ap-plica un nuovo schema di valori di sostenibilitagrave ambientale sociale ed economica la cui direzione egrave orienta-ta al benessere ed il modello sociale che ne consegue osserva processi bio-imitativi simili a quelli della natu-ra a ciclo chiuso Ersquo unrsquoarmonia in cui in ogni ambito il rifiuto non egrave mai uno spreco ma sempre utile ad un equili-brio complessivo del ldquosistema natura-lerdquo La creazione di valore aggiunto dellrsquoimpresa viene ripartita tra gli stakeholder collaboratori clienti for-nitori diretti e di filiera comunitagrave e azionisti Il posizionamento strategico dellrsquoimpresa avviene tramite lrsquoinvesti-mento nel ldquopatrimonio intangibilerdquo (etica cultura la forza del sapere formazione bio-imitazione raccordo con i soggetti interessati) che ne va-lorizzano il marchio e il radicamento nel territorio a proprio beneficio del benessere della comunitagrave e dei sin-goli realizzando cosigrave la vision di PLEF

Ulla Mauno

Dopo il pranzo e stata la volta di Ulla Mauno project planner finlandese di Carbonsink che ha illustrato un me-todo di finanziamento di progetti per lo sviluppo sostenibile in Africa e nel sud del mondo tramite il meccani-smo della carbon finance la cui finali-tagrave egrave la vendita sul mercato di titoli de-finiti ldquocrediti di Carboniordquo (EU-ETS) La riduzione delle emissioni di pro-getti di efficienza energetica come la sostituzione di caldaie in 4000 fami-glie in Mozambico viene certificata tramite modalitagrave consolidate da istituti internazionali Tali titoli vengono ac-quistati sul mercato finanziario da soggetti obbligati o volontari e con trattative bilaterali Lrsquoobiettivo egrave di ri-spettare i vincoli del pacchetto UE

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ldquoClima Energiardquo di riduzione di CO2 o per le aziende di realiz-zare in modo volontario i propri obiettivi di posizionamento strategico di impresa go-green dichiarando le proprie attivitagrave carbon neutral La valutazione delle effettive esigenze di unrsquoimpresa avviene tramite uno studio preliminare della carbon footprint del processo produttivo ciograve a dire dellrsquoimpronta ecologica misu-rata tramite il calcolo delle emissioni equivalenti di CO2

Anna Maria Felici

A seguire egrave stata Anna Maria Felici Past President e nuovo Liaison del PMI Educational Foundation a presentare al pubblico lrsquoopportunitagrave di finan-ziamento di progetti di forma-zione di Project Management a partire dalle scuole in Italia grazie ad i fondi resi disponibili dal PMIEFreg Dopo di lei ha preso la parola il dott Salvatore Carbone che ha presentato lrsquoAssociazione Italiana dei Progettisti Sociali (APIS) e ha evidenziato le dif-ferenze tra la gestione dei pro-getti in una azienda privata e quelli gestiti da entitagrave che ope-rano nel sociale dove il suc-cesso non egrave misurabile solo con i parametri di rispetto dei tempi e dei costi

Salvatore Carbone

Infine Andrea Stacchiero re-sponsabile di Policy e Advoca-

cy della Federazione di Organi-smi di Volontariato Internazionale (FOCSIV) ha illustrato con ulte-riore ottica i principali avvenimenti del 2015 anno storico per lrsquoambiente e per la cooperazione internazionale con la definizione dei 17 SDG dellrsquoONU e ha pre-sentato lrsquoenciclica ecologica ldquoLaudato Sigraverdquo e i programmi ed azioni ad esso ispirati Ha evi-denziato le difficoltagrave di attuazione dellrsquoenciclica nelle diocesi italia-ne e la situazione dei programmi di volontariato che riscuotono un forte successo nella societagrave civile con molti giovani disposti e can-didarsi ma che a causa di un de-ficit finanziario dovuto alla difficol-tagrave di erogazione di fondi lrsquoofferta di iniziative e volontari egrave maggiore della richiesta Interessante lrsquoaffermazione per cui la povertagrave che apparteneva solo al Terzo Mondo dove prima venivano convogliate la totalitagrave degli aiuti non egrave piugrave vera percheacute anche le societagrave opulente sono in una crisi oramai globale

Andrea Stocchiero

Tra le novitagrave delle modalitagrave di fi-nanziamento egrave il ruolo della Cas-sa Depositi e Prestiti in Italia che daragrave supporto ad iniziative di Cooperazione Internazionale svi-luppate in Partenariato Pubblico Privato (PPP) FOCSIV egrave inoltre impegnata nella difesa delle po-polazioni oppresse nei progetti ldquoi minerali dei conflittirdquo per una le-gislazione UE che ostacoli il commercio dei minerali estratti sotto il controllo di bande e signo-ri della guerra che sfruttano le popolazioni locali e le pongono in condizioni di schiavitugrave (come av-viene ad esempio in Congo) ed in altre operazione umanitarie per lrsquoaffermazione di principi etici fondanti un nuovo modello di svi-luppo economico sostenibile

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Managing Mega Project Challenges Evento Internazionale in collaborazione con LUISS B usiness School e Project Management Institute Roma 19-20 Maggio Il 19 maggio scorso presso la Luiss Business School si egrave tenuto un inte-ressante evento internazionale a late-re di una piugrave ampia due giorni di con-fronto di metodologie modelli ed esperienze nellrsquoambito della gestione di mega-project

Prof Andrea Prencipe (LBS)

Durante lrsquoevento che vedeva la par-tecipazione di un centinaio di perso-ne anche straniere sono stati affron-tati gli argomenti e gli aspetti piugrave for-temente legati a progetti di grandi dimensioni Il Lavori sono stati aperti dal Prof Andrea Prencipe docente di Inter-national Development and Quality Management alla LUISS Business School e coordinatore del seminario che ha presentato il keynote speaker della giornata Mark Thurston Re-gional Managing Director di CH2M

Mark Thurston

Nel suo intervento Thurston ha avuto modo di individuare alcuni fattori piugrave specificatamente attinenti i mega-project fattori di scala complessitagrave regulation politica e interfaccia Que-sto sulla base di una lunga esperien-za personale e con evidenza di quat-tro progetti di grandi dimensioni come i Giochi Olimpici di Londra del 2012 la realizzazione di un nuovo tratto fer-roviario nella zona sud est di Londra

(il progetto Crossrail) realizzazione di un tunnel di 25 km al di sotto del Tamigi (il progetto Tideway) realiz-zazione di unrsquo autostrada da Londra a Leeds e Manchester (Progetto High Speed 2)

La pianificazione di costruzione del progetto CrossRail

Mark Thurston ha inoltre esposto lrsquointeressante parallelo tra il concetto di ldquohomeostasisrdquo per un sistema vi-vente e la modellizzazione della ge-stione del setting di variabili tali da mantenere la stabilitagrave di un sistema complesso applicato allrsquoambito di gestione di grandi progetti Tale ar-gomento egrave stato fonte di un interes-sante dibattito con grande partecipa-zione dei presenti Ha poi esposto i fattori di maggiore influenza di pro-getti di grandi dimensioni suddivisi in 4 prospettive di maggiore impatto people and leadership governance and controls organization and cultu-re outside world

Prof Reymond Levitt

Lrsquoevento egrave stato chiuso dagli inter-venti di Reymond Levitt Professore di Ingegneria Civile e Ambientale alla Stanford University e Gernot Grab-her Professore di Economia alla HafenCity University di Amburgo e da una tavola rotonda coordinata da Andrea Prencipe della LUISS Busi-ness School

Lrsquoapprofondimento dei temi ha porta-to a focalizzare il dibattito successivo su argomenti legat al controllo del ri-schio allrsquoimportanza della definizione e comunicazione dello scope e alla disciplina necessaria a condurre con efficacia tali imprese

La tavola rotonda che ha concluso lrsquoevento

Come si diceva allrsquoinizio questo se-minario aperto a tutti i nostro soci grazie alla collaborazione con la LUISS Business School faceva parte di un piugrave ampio programma una se-rie di eventi annuali sponsorizzati dal Project Management Institute per fa-vorire lrsquoincontro tra le grandi Universi-tagrave Internazionali e le grandi aziende che utilizzano il Project Program Portfolio Management per la gestione dei mega-progetti Le due mezze giornate di lavori del ldquo4th International Mega-Projects Workshop Theory meets Practicerdquo si sono svolte questrsquoanno presso la LUISS Busi-ness School dopo che le precedenti tre edizioni erano state ospitate da rinomate universitagrave internazionali

Sergio Gerosa e il Prof Corrado Lo Storto (Univ Federico II di Napoli) durante i lavori

Per il PMI Central Italy Chapter erano stati invitati a partecipare a questo esclusivo consesso il Presidente Sergio Gerosa e la Past President Anna Maria Felici

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EMEA LIM amp Global Congress 2016 Si egrave svolta a Barcellona dal 6 allrsquo11 Maggio la ker messe EMEA il nostro Chapter era presente ad entrambi gli appu ntamentiLo scorso Maggio Barcellona (Spa-gna) egrave stata teatro della kermesse annuale del PMI EMEA (Europe Middle East and Africa) ospitando in successione i due piugrave importanti eventi a livello continentale

- Il Leadership Institute Meeting EMEA (6-8 Maggio)

- Il Global Congress EMEA (9-11 Maggio)

Una nutrita delegazione del nostro Chapter ha partecipato ad entrambi gli eventi con numerose presenta-zioni Nei giorni successive inoltre si sono tenute varie sessioni di Semi-narsWorld (che Roma aveva ospitato ad Aprile 2015)

EMEA Leadership Institute

Meeting

I numeri del LIM EMEA di Barcellona

Il Leadership Institute Meeting EMEA egrave la riunione annuale di tutti i leader (membri del board ma anche sem-plici volontari) dei Chapter EMEA Ci si incontra per ascoltare le ultime no-tizie e indicazioni da parte del board del Project Management Institute per seguire le presentazioni di grandi leader e keynote speaker di levatura mondiale ma soprattutto per confron-tarsi sulle best practice nella gestione delle nostre community locali

Il mega-annuncio dellrsquoEMEA 2017 a Roma

Questrsquoanno ad accogliere la rappre-sentativa del nostro Chapter compo-

sta da Sergio Gerosa Giancarlo Duranti Silvia Frigerio e Sergio Funtograve una gradita sorpresa (anche se la notizia era giagrave stata anticipata da qualche settimane al nostro Pre-sidente) il mega cartellone con lrsquoannuncio che il prossimo anno la kermesse PMI EMEA saragrave ospitata proprio dallrsquoItalia e in particolare da Roma

Foto di gruppo del team del nostro Chapter con Mark A Langley (Presidente PMI reg)

Unrsquooccasione irripetibile per il nostro Chapter e tutti i PM Italiani soprattut-to in considerazione dellrsquoaltro evento internazionale che il Chapter sta giagrave organizzando per il 6-7 Ottobre 2016 a Roma per festeggiare il nostro ven-tesimo anniversario Ma di questo vi abbiamo giagrave parlato nellrsquoarticolo a pag 3 di questa newsletter Proprio in vista di questi due eventi internazionali che vedranno Roma al centro dellrsquoattenzione la delegazione del Comitato Direttivo del Chapter ha lavorato alacremente durante il LIM EMEA di Barcellona per stabilire con-tatti con il Board del Project Mana-gement Institute (incontrando anche il Presidente del PMIreg Mark A Lan-gley e vari membri del Board PMIreg) cosigrave come per pubblicizzare lrsquoevento internazionale di Ottobre con i re-sponsabili dei Chapter EMEA che sono stati successivamente coinvolti (con grande successo) come Sup-porting Chapter dellrsquoevento Lrsquoiniziativa del nostro Chapter asso-lutamente innovativa in questo sen-so egrave stata accolta con grande inte-resse e simpatia dai colleghi degli al-tri Chapter cosigrave come la prospettiva

di poter venire a Roma per il prossi-mo Congresso EMEA del PMIreg

Il brindisi tra i tre Presidenti dei Chapter Italiani e il nostro Mentor Kris Troukens

Il LIM EMEA egrave stato inoltre lrsquo occasio-ne per consolidare il rapporto con la leadership degli altri Chapter Italiani tutti presenti allrsquoevento con un primo Memorandum of Understanding sot-toscritto dai tre Presidenti (Sergio Gerosa Stefano Setti e Giacomo Franco ) insieme ai rappresentanti del PMI EMEA (il nostro regional mentor Kris Troukens Lysan Drabon e Blanca Lalanda ) che egrave stato successivamente finalizzato nellrsquoaccordo strategico di cui vi ab-biamo parlato nellrsquoarticolo a pag 2 di questa newsletter) Il nostro Chapter ha portato al LIM anche in questa occasione un suo speaker il nostro Direttore dei Volon-tari Sergio Funtograve con un intervento dal titolo ldquoVolunteers a cast to con-quer How to involve and keep en-gaged chapter volunteersrdquo

Lrsquointervento di Sergio Funtograve

Lrsquointervento egrave stato molto apprezzato dalla folta platea presente nonostan-te fosse pianificato nellrsquoultimo slot prima della chiusura dellrsquoevento Tra gli interventi piugrave apprezzati degli altri oratori ricordiamo quelli introdut-tivi del Presidente PMIreg Mark A Langley che ha fornito una visione di dove stia andando il PMIreg e come intenda supportare sempre meglio i

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PM di tutto il mondo nella loro cresci-ta professionale e di Antonio Nieto Rodriguez molto coinvolgente e ba-sato sulla personale esperienza di PM tra tante difficoltagrave e grandi soddi-sfazioni professionali

Lo speech di Mark A Langley insieme a Antonio Nieto Rodriguez

Molto interessante e ldquomotivazionalerdquo anche lo speech del keynote speaker Reneacute Carayol dal titolo ldquoCollaboration is the new leadershiprdquo con degli spunti davvero interessanti in termini di applicazione della servant leader-ship

Lo speech di Mark A Langley insieme a Antonio Nieto Rodriguez

EMEA Global Congress AllrsquoEMEA Global Congress il nostro Chapter era presente con gli inter-venti di Marco Negri e Luca Romano oltre a quello del nostro Giancarlo Duranti Marco Negri (ANAS) ha presentato assieme a Mustafa Duumllgerler (Na-tional Bank of Abu Dhabi) un inter-vento sulle Lessons Learned dal tito-lo Lessons (really) Learned How to Retain Project Knowledge and Avoid Recurring Nightmares La presentazione egrave partita dallrsquo osser-vazione che sebbene la maggior parte delle aziende abbiano ormai istituzionalizzato il processo di identi-ficazione e documentazione delle lessons learned anche quando tali lezioni sono correttamente identifica-te e documentate spesso finiscono in un database o su una intranet che nessuno mai consulta (il cosiddetto buco nero delle lessons learned) impedendo alle aziende di imparare dallrsquoesperienza e rischiando di ripete-re gli errori giagrave commessi

Lrsquointervento di Marco Negri

Il processo tradizionale egrave quindi inef-ficace percheacute non riesce a incorpo-rare le lezioni nelle operations e so-prattutto percheacute non riesce a cambia-re migliorandolo il nostro modo di condurre i progetti Sono stati quindi analizzati i problemi piugrave comuni del processo di identifica-zione documentazione e comunica-zione delle lessons learned ed egrave sta-to proposto un approccio semplice ed efficace per incorporare le lezioni di-rettamente nei processi operativi del-le aziende In pratica al posto di documentare le lessons learned nella tradizionale forma testuale si suggerisce innanzi-tutto di classificarle sulla base dei de-liverable a cui si riferiscono (per esempio si dividono le lezioni che ri-guardano i Gantt dalle le lezioni rela-tive al budget oppure al ldquoPiano di ri-sposta ai rischirdquo ecc) e successi-vamente si propone di raccogliere le lezioni in delle checklist una per ogni tipologia di deliverable (quindi la checklist dei Gantt la checklist del budget la checklist del Piano di ri-sposta ai rischi ecc) In questo modo la conoscenza viene trasposta direttamente negli organi-zational process assets in una forma prontamente utilizzabile prima di ini-ziare a lavorare su uno specifico deli-verable per consultare tutte le lezioni apprese dallrsquoazienda sullrsquoargomento basteragrave aprire la relativa checklist Si potrebbe quindi dire che una les-son non egrave veramente ldquolearnedrdquo fine-chegrave non egrave stata incorporata in una checklist

Marco Negri e Giancarlo Duranti

Infine Luca Romano (Nexen) ha presentato ben due interventi il pri-mo insieme a Roberta Grimaldi e Francesco Saverio Colasuonno di INAIL dal titolo ldquoDemand manage-ment as a critical success factor in Portfolio Managementrdquo La trasfor-mazione digitale della Pubblica Am-ministrazione italiana caratterizzata da ritardi incertezze e resistenze al cambiamento puograve annoverare a pie-no titolo INAIL come caso di succes-so paradigmatico In questrsquoambito sulla base dellrsquoesperienza maturata presso la Direzione Centrale Orga-nizzazione Digitale egrave stata analizzata lrsquoimportanza della corretta gestione della fase di Demand durante il pro-cesso di Project Portfolio Manage-ment Il Demand Management infatti sostanziandosi nella raccolta e valu-tazione delle iniziative progettuali vecchie e nuove dellrsquoazienda egrave pro-pedeutico alla fase di definizione del-le prioritagrave e selezione delle iniziative influenzandone inevitabilmente la qualitagrave la durata e lrsquoefficacia Una corretta gestione della fase di de-mand durante la predisposizione del Portfolio progetti aziendale permette alle organizzazioni di indirizzare cor-rettamente le proprie azioni e di man-tenere uno stretto collegamento tra quello che viene attuato e la traietto-ria strategica complessiva

Luca Romano

Nel secondo intervento Luca Roma-no ha avuto il ruolo di moderatore di un panel dal titolo ldquoNext Generation Project Management Digitalization and Collaborationrdquo Questo ldquonuovordquo format del PMI aggrega speaker che hanno presentato idee simili in un unico evento durante il quale a valle della presentazione da parte dei panelist si apre una discussione con domande e risposte Lrsquooggetto come si desume dal titolo egrave stata la digita-lizzazione e la collaborazione in am-bito PM argomento peraltro abba-stanza in voga durante il Congresso a Barcellona

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Il nostro Chapter era presente anche hellip Grazie alle nostre convenzioni e ai volontari del C hapter abbiamo portato un porsquo di Project Management ad alt ri eventi La diffusione del Project Manage-ment passa attraverso la presenza a importanti seminari ed eventi Il no-stro Chapter ha partecipato negli ul-timi mesi ad alcuni eventi spesso or-ganizzati dalle associazioni con cui il PMI Central Italy Chapter ha siglato delle convenzioni di collaborazione proprio al fine di aumentare la cassa di risonanza del Project Management in Italia Una scelta che sta eviden-temente pagando visto il moltiplicarsi delle occasioni di interscambio cultu-rale che queste collaborazioni stanno generando

XVI Convegno Nazionale AIIC

Bari 7-9 Aprile

Il corso di Project Management

al Convegno Nazionale AIIC

Il Past President del Chapter Anna Maria Felici egrave intervenuta allrsquo As-semblea Generale conclusiva del XVI Convegno Nazionale dellrsquo Associazio-ne Italiana Ingegneri Clinici (AIIC) di cui fa parte anche il nostro Resp del Comitato Clinica Farmaceutica e Me-dicale Giulio Iachetti Ersquo stata lrsquo oc-casione per ribadire lrsquointeresse relati-vo al recente e rinnovato accordo tra il Chapter e AIIC e per rafforzare lrsquoimportanza delle conoscenze e dellrsquoapplicazione del Project Mana-gement in ambito Sanitario Anna Maria ha anche premiato i cinque componenti della squadra vincente La nostra Past President inoltre era giagrave intervenuta in qualitagrave di docente durante la prima giornata del Corso di Formazione sul Project Manage-ment che si prefiggeva lo scopo di fornire le basi di impostazione di un progetto con una metodologia struttu-rata di Project Management illu-strandone lrsquo intero ciclo di gestione e

gli strumenti di pianificazione e con-trollo Allrsquointerno del corso egrave stata da-ta una panoramica degli strumenti informatizzati piugrave utili in ambito di Project Management per lrsquoIngegnere Clinico dando evidenza di modalitagrave di impostazione dei tool informatizzati oggi disponibili In chiusura del Corso di Formazione egrave stato sviluppato infi-ne un partecipatissimo business ga-me con la partecipazione di ben set-te squadre che si sono confrontate su una simulazione in ambito healthca-re

Anna Maria Felici

Questo tipo di iniziative didattiche svolte in collaborazione con le nostre associazioni partner sono volte pro-prio a diffondere il Project Manage-ment allrsquointerno di contesti dove egrave necessario consolidarne la maturitagrave e saranno un campo dove il Chapter continueragrave ad impegnarsi nel prossi-mo futuro

Congresso Nazionale Astrofisica

Roma 2-6 Maggio Lo scorso 4 Maggio il Presidente del Chapter Sergio Gerosa ha tenuto un interessante intervento sulla ldquoComplessitagrave nel Project Manage-mentrdquo nellrsquoambito dei lavori del LX Congresso della Societagrave Astronomica Italiana che si egrave tenuto a Roma dal 2 al 6 Maggio nella prestigiosa sede del Centro Nazionale delle Ricerche (CNR) a Piazzale Aldo Moro a Roma La presentazione egrave stata incentrata sui risultati della ricerca svolta del Project Management Institute e pub-blicati sul numero de ldquoPulse of the Profession in depth reportrdquo dedicato al tema ldquoNavigating Complexityrdquo (di-sponibile per i soci sul sito del PMIreg

La locandina del LX Congresso della Societagrave Astronomica Italiana

Lo studio era volto ad individuare quali siano gli elementi che caratte-rizzano i best performer tra le varie organizzazioni che si confrontano con potafogli di progetti di grande complessitagrave come sono certamente quelli che riguardano la ricerca in campo astronomico ed astrofisico con budget di grandissime dimensio-ni in gioco

Sergio Gerosa al congresso della SAI

Lrsquooccasione di questo intervento egrave nata grazie alla collaborazione con Davide Fierro Resp Ufficio Centrale di Ingegneria dellrsquoIstituto Nazionale di Astro Fisica (INAF) organizzatore della giornata di lavori e nostro part-ner nellrsquoambito della collaborazione con AFCEA e INCOSE nellrsquoambito del Comitato Difesa Sicurezza e Spazio di cui vi parliamo anche

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nellrsquoarticolo sui nostri Comitati Setto-riali Con lui avevamo anche organiz-zato il Convegno dello scorso anno presso lrsquoOsservatorio di Monte Porzio Catone (vedi articolo a pag 13 del no 21 de ldquoIl Corriere del PMrdquo - Luglio 2015)

Davide Fierro organizzatore della giornata

Seminario SEDA 2016 Roma 10

Maggio Unrsquoatra associazione con cui abbia-mo stabilito rapporti di reciproco scambio culturale egrave il DSSEA (De-fense amp Security Software Engineers Association) il cui Segretario Gene-rale Brigadiere Angelo Messina era

stato nostro ospite al Pomeriggio allrsquoUniversitagrave tenutosi lo scorso Di-cembre (in cui si egrave parlato della matu-ritagrave del Project Management nel set-tore ICT) Il DSSEA ha organizza ogni anno un appuntamento internazionale su te-matiche ICT nel mondo delle Forze Armate e denominato SEDA (Soft-ware Engineering for Defense Appli-cations) giunto questrsquoanno alla quin-ta edizione tenutasi il 10 Maggio scorso presso la Scuola Trasporti e Materiali della Cecchignola a Roma in unrsquoaula gremita da moltissime per-sone A rappresentare il PMI Central Italy Chapter crsquoera Carmine Paragano Responsabile del Comitato ICT e or-ganizzatore di molti dei nostri Webi-nar che egrave intervenuto per condivide-re le metodologie di Project Mana-gement Agile e la loro applicazione in un settore cosigrave delicato come quello delle Forze Armate Lrsquointervento si egrave tenuto nel pomerig-gio in cui si sono affrontate con mag-gior approfondimento le tematiche

ldquoAgilirdquo Dopo unlsquointroduzione iniziale sulle diverse metodologie Agili ed i diversi campi di applicazione si egrave ap-profondito lrsquoapproccio proposto dal PMI con la sua certificazione PMI-ACP

Carmine Paragano al Congresso SEDA

Nellrsquoultima parte dellrsquointervento si so-no poi condivise anche con gli altri speaker le difficoltagrave nel gestire un progetto con metodologie innovative che richiedono un cambiamento nellrsquoapproccio al progetto da parte di tutti gli stakeholder coinvolti

20 Settembre 2016 dalle ore 930 alle ore 1330

Seminario in Azienda in collaborazione con INAIL

Dal Progetto alla Governance Quale futuro per la PA

Roma Sede Centrale INAIL ndash Piazzale Pastore 6 (EUR)

Lrsquoevento permette di maturare 3 PDUrsquos

Per informazioni wwwpmi-romeorg

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Goal-setting variabili e dimensioniLrsquoarma vincente per la definizione degli obiettivi di progettoIl nostro vivere quotidiano egrave carico di obiettivi che ci prefissiamo di rag-giungere dalla volontagrave di prenderci un caffegrave al bar preferito fino al rag-giungimento della tanto desiderata vacanza o al piugrave elevato scopo di ri-coprire un ruolo ambito allrsquointerno del gruppo di lavoro e di un Organizza-zione Tutti questi stimoli sociali nel momento in cui vengono traguardati diventano per noi fonte di beneficio percheacute ci infondono un forte senso di controllo degli eventi un alto grado di motivazione ed un buon livello di au-toefficacia percepita (quanto mi spe-rimento efficace in determinate situa-zioni Bandura 1986) Esistono una serie di variabili che in-cidono fortemente sulla nostra capa-citagrave di perseguire un obiettivo sia nel-la nostra vita privata sia nella nostra carriera professionale Ersquo necessario quindi tenere presenti questi fattori facendo una meta-analisi qualora sia possibile effettuarla dei potenziali ri-schi e delle risorse che abbiamo a disposizione per centrare a pieno lrsquoobiettivo Le teorie social-cognitive ci aiutano in tal senso (Caprara Cervone 2003) La teoria dellrsquoazione pianificata (Ajzen 1996) afferma che le nostre intenzioni riguardano lrsquoatteggiamento di una persona rispetto al mettere in atto un determinato comportamento la sua percezione della pressione so-ciale a mettere (o non mettere) in atto quel certo comportamento e il con-trollo percepito sul comportamento cioegrave la percezione di facilitagrave o difficol-tagrave ad eseguirlo Locke e Latham (1990) con la loro teoria degli obiettivi hanno identificato un insieme di dimensioni degli obiet-tivi (goal-setting) cioegrave dei modi in cui gli obiettivi di prestazione possono variare ed essere ben progettati in funzione dello scopo da perseguire e tenendo in grande considerazione le variabili individuali che permettono di raggiungerlo Il goal-setting egrave il livello dello scopo cioegrave il livello di sfida che le persone assumono nellrsquoesecuzione di un certo compito Gli obiettivi diffe-riscono per quantitagrave per difficoltagrave qualitativamente nel significato che rivestono per lrsquoindividuo per ampiez-

za (a breve o a lungo termine) e pos-sono essere ristretti o ampi se legati gerarchicamente

Dimensioni degli obiettivi Il goal-setting cioegrave la definizione degli obiettivi costituisce una determinante psicologica centrale nellrsquoautomotivazione al successo

Esiste in letteratura una forte relazio-ne positiva tra il livello di sfida dellrsquoobiettivo e il livello di successo nella prestazione Nella misura in cui le persone si ritengono impegnate nel raggiungimento dei loro scopi gli obiettivi maggiormente impegnativi stimolano piugrave elevati livelli di succes-so Ersquo evidente quindi che fornire al team obiettivi articolati rispetto ad obiettivi semplici o ad assenza di obiettivi permette la stimolazione di un maggior senso di motivazione Una seconda dimensione fondamen-tale oltre al coinvolgimento sugli obiettivi consiste nella specificitagrave di essi In alcune professioni o attivitagrave gli scopi da raggiungere possono es-sere impegnativi ma vaghi Gli obiet-tivi specifici rispetto ad obiettivi non specifici e generici (ldquofare del proprio megliordquo) contribuiscono maggiormen-te al miglioramento della prestazione (Locke et al 1981) Unrsquoultima di-mensione fondamentale per generare successo consiste nel programmare obiettivi prossimali piuttosto che di-stali percheacute vi egrave una tendenza natu-rale delle persone a suddividere i compiti distali in prossimali (Bandura e Schuck 1981) I benefici degli obiettivi prossimali richiedono ovvia-mente che lrsquoindividuo non perda natu-

ralmente di vista gli scopi a lungo termine Gli obiettivi prossimali hanno due effetti importanti sul sistema del seacute Il primo consiste nellrsquoaumentare lrsquoautoefficacia percepita iniziale Quando intraprendiamo un compito sostenere attivitagrave iniziali piugrave semplici faragrave sigrave che lrsquoobiettivo nellrsquoinsieme ri-sultati maggiormente gestibili nella sua totalitagrave I sotto-obiettivi se ben definiti migliorano le reazioni auto-valutative personali fornendo indica-tori sul progresso in atto Esistono inoltre moderatori degli ef-fetti del goal-setting il feedback e la complessitagrave del compito Un obiettivo impegnativo aumenta la motivazione solo quando il soggetto egrave in grado di monitorare le sue azioni traendo van-taggio dal feedback che riceve sul grado dei suoi progressi In assenza di feedback lrsquo assegna-zione di obiettivi impegnativi non au-menta in maniera affidabile la presta-zione Nel momento in cui il gruppo di lavoro riceve feedback espliciti su scopi ben definiti esso reagisce in maniera auto-valutativa rispetto i propri risultati analizza la sua effica-cia nella prestazione stabilisce obiet-tivi e standard specifici Ognuno di questi processi riferiti al singolo membro contribuiscono a generare la motivazione successiva Ecco che si innesca qui un meccani-smo benefico che si autoalimenta in cui i feedback il monitoraggio conti-nuo degli scopi prossimali raggiunti la definizione chiara dei compiti favo-risce un team consapevole della me-ta che sta perseguendo e del cammi-no che vede protagonisti tutti i parte-cipanti

Sperimentare efficacia Proviamo a questo punto ad attuare unrsquoulteriore precisazione per rendere la definizione dei nostri obiettivi vin-cente e fornire al gruppo di lavoro esperienze positive di successo che possano essere generalizzate e di-ventino punti di forza per il team nella sua totalitagrave Lrsquoindividuo possiede due strumenti per valutare seacute stesso da un lato ab-biamo lrsquoautostima che corrisponde al senso globale del proprio valore

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(Coopersmith 1967) mentre dallrsquo altro abbiamo lrsquoautoefficacia percepita che si riferisce ai giudizi che noi diamo rispetto alle nostre capacitagrave di ese-guire determinati corsi di azione in ambiti specifici Lrsquoautoefficacia per-cepita ha un forte valore predittivo del comportamento che il soggetto potragrave mettere in atto mentre lrsquoautostima predice le condotte piuttosto debol-mente (Leary 1995)

Lrsquoautoefficacia percepita egrave definita contestualmente legata cioegrave a parti-colari sfide o prove con cui lrsquoindividuo si sta confrontando Le valutazioni di autoefficacia percepita predicono non solo i livelli generali di successo ma anche gli esiti di successo e di falli-mento comportamentali degli atti sin-goli (Cervone 1985) Bandura (1997) definisce quattro processi tramite cui le convinzioni di efficacia incidono sugli esiti legati al compito Lrsquoautoefficacia influenza

- le decisioni su quali attivitagrave persegui-re Lrsquoindividuo si impegneragrave solo in attivitagrave in cui ritiene se stesso effica-ce ed eviteragrave compiti che ritiene di non riuscire a compiere

- lo sforzo e la persistenza nel compi-to chi dubita della propria efficacia tenderagrave a ridurre sforzi e a desiste-re

- le risposte al livello affettivo un ele-vato senso di efficacia favorisce mi-nori livelli di ansia nellrsquoaffrontare eventi potenzialmente minacciosi

- la qualitagrave delle prestazioni cognitive principalmente in attivitagrave in cui si ri-chiede unrsquoalta conoscenza del com-pito ed una formulazione di strate-gie un maggior livello di efficacia percepita facilita la produzione di so-luzioni in maniera piugrave analitica ed accresce la prestazione in compiti di memoria ad esempio stressanti (Berry et al 1989)

Tutte queste esperienze benefiche possono inoltre essere generalizza-te ad altre situazioni similari diven-tando un bagaglio positivo per lrsquointero gruppo di lavoro Lrsquoautoefficacia per-cepita permette di conseguenza lrsquoaccettazione delle sfide la persi-stenza nonostante le avversitagrave lrsquoesecuzione di complesse strategie cognitive lrsquoabbassamento del livello di ansia ed una maggiore tranquillitagrave che si associa alle difficoltagrave Aumentare le convinzioni di efficacia e di controllo egrave possibile Il modo piugrave affidabile per instillare fiducia nelle persone consiste nel fornire occasio-ni di esperienza diretta di successo (Bandura 1997 Williams 1995) Quando calibriamo gli obiettivi per il gruppo di lavoro avere una buona conoscenza delle risorse umane a nostra disposizione dei punti di forza e di debolezza di ogni membro per-metteragrave di formulare gli scopi secon-do i punti elencati in base alla teoria del goal-setting e cercheragrave di stimola-re un sempre crescente senso di sperimentazione efficace del proprio operare allrsquointerno del team

Conclusioni Tenere presente la strutturazione de-gli obiettivi tramite indicazioni del goal-setting e lrsquoesistenza del costrutto di autoefficacia percepita permette di fare una breve riflessione di autoana-lisi su come guidare al meglio il no-stro gruppo di progetto Le dimensio-ni dellrsquoobiettivo non si traducono di-rettamente in successo essi avranno effetti sulla prestazione che a sua volta favoriragrave un certo livello di cre-scente forza nel gruppo di maggiore sintonia e di ampia produttivitagrave

Annalisa Albergo Psicologa del Benessere nel Corso di Vita e Psico-terapeuta esperta in Valutazione Psicologica e Counselling Vanta esperienza decennale in ambito riabi-

litativo e di in-tervento psico-logico nel campo della disabilitagrave visiva presso il Cen-tro Regionale S Alessio Margherita di

Savoia per i Ciechi nel servizio do-miciliare e scolastico Si occupa di Formazione e Consulenza Aziendale Selezione ed Assessment Valuta-zione dei Profili nellrsquoarea Risorse Umane Ha svolto ricerca scientifica presso lrsquoIstituto di Ricerca e Cura a Carattere Scientifico Fondazione S Lucia su malattie genetiche rare in-fantili e survey presso lrsquoUniversitagrave degli Studi di Roma ldquoSapienzardquo Ersquo infine esperta in costruzione e som-ministrazione di test psicologici e proiettivi

La nostra Newsletter egrave

scritta quasi interamente dai membri del

PMI Rome-Italy Charter

Essa vuole essere infatti innanzitutto uno strumento di

collaborazione e scambio di informazioni allrsquo interno del Chapter

Se vuoi far parte anche tu della redazione del ldquoCorriere del PMrdquo

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Come far crescere una piccola impresa Di Stefano Luisotti (Amministratore Delegato di Wel come Italia e nostro ospite nel recente evento sulla Leadership a Pisa)Lrsquoautore di questo libro Stefano Lui-sotti egrave un amico del nostro Chapter come AD di Welcome Italia ha ospi-tato lo scorso 30 Marzo il primo Se-minario in Azienda in Toscana E non lo ha solo ospitato ma egrave stato uno dei protagonisti dellrsquoevento stesso con un intervento sulla leadership molto apprezzato da tutti i parteci-panti

Lrsquointervento sulla leadership

di Stefano Luisotti AD di Welcome Italia

E proprio in occasione di quellrsquo even-to Luisotti ha voluto donare al Chap-ter una copia del suo libro ldquoCome far crescere una piccola impresardquo pub-blicato nella collana Trend di Franco Angeli Un libro che vuole essere un piccolo manuale da leggere tutto drsquoun fiato o a piccole dosi per coloro che non hanno mai tanto tempo da dedicare alla lettura (come dice lrsquoautore stesso basta un capitolo di poche pagine al mattino dopo il caf-fegrave) basato sulla sua esperienza sia professionale che personale (molti sono gli aneddoti familiari o della sua gioventugrave) Un libro la cui lettura scorre con leg-gerezza ma che lascia il segno e fa riflettere Basato su uno schema semplice ogni capitolo egrave composto da una frase celebre un breve aned-doto di vita vissuta (con i suoi suc-cessi e insuccessi) una breve con-clusione in calce al capitolo che ri-sponde alla domanda ldquoe quindirdquo Un libro per chi vuole fare lrsquo imprendi-tore che tuttavia merita una lettura attenta anche da parte di un Project

Manager Spesso infatti il successo dei nostri progetti nasce proprio dal considerarli ldquonostrirdquo e come una pic-cola ldquoimpresardquo familiare mettendoci quella passione e amor proprio che normalmente un imprenditore deve mettere nella propria piccola azienda Ma anche una certa vision e chiarez-za degli obiettivi che ci si pone Alla domanda sul percheacute molti im-prenditori non ce la fanno o molte aziende non riescono a ldquosfondarerdquo acquisendo dimensioni piugrave grandi nel loro sviluppo lrsquoautore si da una ri-sposta tanto semplice quanto vera ldquole piccole imprese rimangono picco-le percheacute i loro imprenditori si prefig-gono piccoli scopirdquo E ci vuole pertanto anche una bella dose di coraggio e responsabilitagrave Luisotti raccomanda infatti a chi ha deciso di far crescere la propria im-presa ldquohellip egrave venuto il momento di prelevare i vostri sogni nel cassetto metterli bene a fuoco e dichiararli apertamente dichiarare i propri sogni egrave una cosa pericolosa che espone allrsquoinsuccesso e alle critiche Ma quando i nostri sogni coinvolgono anche altre persone come nel caso della vostra azienda egrave inevitabilerdquo E chiarisce bene anche cosa si in-tenda per responsabilitagrave ldquorispondere delle proprie azioni e delle proprie decisioni Ogni volta che cerchiamo alibi scuse o colpevoli non facciamo altro che dichiarare agli altri la nostra incapacitagrave di assumere le nostre re-sponsabilitagraverdquo Per chi ha avuto modo di conoscerlo Stefano Luisotti egrave riuscito perfetta-mente nellrsquointento di travasare nelle pagine del suo libro le sue naturali doti di leadership la chiarezza di idee su come un imprenditore dovrebbe essere e agire la sua brillante aper-tura mentale verso chi nellrsquoazienda lavora per lui la passione e lrsquoamore per le sue ldquocreaturerdquo che siano lrsquoazienda che si egrave messa in piedi o la figlia che si sta crescendo (la piccola Sara che fa capolino nella copertina del libro lo ha illustrato con i suoi di-

segni di bambina ed egrave protagonista inconsapevole di uno dei racconti piugrave toccanti del libro non a caso quello che illustra il concetto di responsabili-tagrave che abbiamo riportato piugrave sopra)

La copertina del libro (Ed Franco Angeli)

Ebbene si il libro di Stefano Luisotti ci egrave proprio piaciuto E come tutti i libri belli quando si arriva alle fine si vor-rebbe che ci fossero degli altri capitoli per continuare a leggerlo Ma la bel-lezza del libro forse sta proprio in questo saper concentrare in un cen-tinaio di pagine tanta esperienza e un porsquo di saggezza Chissagrave magari dopo questo incontro con il PMI Central Italy Chapter tra qualche anno potragrave scrivere un nuo-vo manuale hellip su come essere e fare il Project Manager Per la cronaca Lrsquoautore prevede an-che una ldquoassicurazionerdquo sul proprio libro Se lo comprate e non lo riuscite a finire lo potete rimandare allrsquoautore che ve lo rimborseragrave Ma non spera-teci troppo percheacute saragrave molto difficile che questo accada Un grande in bocca al lupo a Stefano Luisotti e ai suoi colleghi (come lui ama chiamare i propri dipendenti o collaboratori) per il successo della propria ldquoimpresardquo Editore Franco Angeli Pagine 136 Prezzo di Copertina euro 950

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Alessio Puccinelli hellip Unplugged Sono padre felice di tre figli maschi nati da una moglie paziente che incautamente incoraggia (e a volte sopporta) le mie tante iniziative Ho la fortuna di abitare in un piccolo angolo di paradiso sulle colline della Versilia con vista mare su tutto lrsquoarcipelago fino alla Corsica Saragrave percheacute ci sono nato ma egrave un posto magi-co le Alpi Apuane le spiagge della Ver-silia il lago di Massaciuccoli la Pineta di Levante ecchellip posti fantastici a pochi chilometri da casa mi rigenera e mi ripa-ga di tanti chilometri macinati ogni gior-no per andare al lavoro Ho iniziato a lavorare molto presto e mi sono occupato un porsquo di tutto edilizia manifattura restauri ecc poi ho iniziato a lavorare come Perito ed infine come Ingegnere delle Telecomunicazioni Ed egrave proprio come Ingegnere in IDS che ho iniziato a gestire progetti internazionali nel campo navale ed a scontrarmi con realtagrave del calibro della Raytheon verso le quali mi sentivo inadeguato rispetto al compito che mi era stato affidato dovevo preparare stati di avanzamento mensili basati sullrsquoEarned Value Master Plan Integrated Master Schedule ecc cose che quindici anni fa non erano proprio allrsquoordine del giorno nella campagna pi-sanahellip Allora mi sono rimboccato le ma-niche ed ho iniziato a studiare Project Management prendendoci sempre piugrave

gusto iniziando un percorso che non avrei piugrave abbandonato

Se lrsquoincontro con il Project Management egrave stato amore a prima vista quello con il Chapter egrave stata una vera e propria folgo-razione Tutto egrave nato dal Corso di Alta Formazione in Project Program e Portfo-lio Management che il Chapter ha orga-nizzato in collaborazione con la Sapienza e che IDS ha generosamente finanziato Al corso ho conosciuto persone fantasti-che sia umanamente che professional-mente ma soprattutto ho conosciuto An-na Maria Felici che mi ha proposto di ldquodare una manordquo in Toscana e cosigrave sono diventato responsabile per lrsquoarea Toscana Nord-Ovest titolo che mi spalanca le porte nelle aziende ed organizzazioni a cui mi presento per proporre varie colla-borazioni Sono orgoglioso di far parte del PMI ed amo profondamente entrare

in contatto con le realtagrave della mia zona Purtroppo la distanza da Roma mi impe-disce di frequentare i tanti eventi orga-nizzati nella capitale per questo farograve del mio meglio per organizzare eventi in To-scana Con tre figli piccoli un cane un lavoro lontano (ma tutto egrave relativo) un orto e una casa da mantenere il cosiddetto ldquotempo liberordquo egrave praticamente inesisten-te Allora ascolto audiolibri mentre guido e la mia palestra egrave un orto dove faccio crescere verdure saporite certo non ho i bicipiti di uno sportivo ma egrave unrsquoattivitagrave che riusciamo a fare tutti quanti insieme appassionatamente un modo piacevole per stare allrsquoaria aperta e che mi tiene in forma Anche percheacute ne ho davvero bi-sogno e non solo per la vita sedentaria ma soprattutto percheacute ho una grande pas-sione per il cibo e il buon vino Amo cu-cinare e il modo in cui lo faccio mi rap-presenta in pieno ho bisogno di speri-mentare e quando una ricetta ha raggiun-to alti livelli di gradimento (a giudizio di amici e familiari) devo trovarne subito una nuova da sperimentare La foto egrave di dieci anni fa (non ho Photo-shop per ritoccarne una piugrave recente)

Alessio

14 Ottobre 2016 SAVE THE DATE

Seminario in Azienda

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lrsquoesperienza Abbanoa

il PMO nelle aziende di servizi pubblici

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LUGLIO 2016 Numero 25

Andrew ChiesahellipUnplugged ldquoCulturalmente schizofrenicordquo hellip quel-la che egrave nata come battuta da usare su Twitter egrave diventato un mantra per provare a spiegare chi sono Nato a New York da madre americana e padre italiano fin da piccolo la diver-sitagrave culturale egrave parte del mio quoti-diano Dopo un primo periodo in cui ci dividiamo tra lrsquoItalia e gli Stati Uniti nel 1965 ci trasferiamo prima in Ar-gentina per poi approdare in Messi-co dove dovevamo rimanere per 4 anni oggi i miei genitori continuano a risiedere a Cittagrave del Messico In que-sti anni si aggiunge un altro mattone alla diversitagrave culturale con mio fratel-lo e sorella lo spagnolo e la cultura messicana diventano una parte del nostro quotidiano Finito il liceo con lrsquointenzione di se-guire biologia marina allrsquouniversitagrave ottengo un lavoro estivo presso un laboratorio di ricerca americano qui ho il mio primo vero contattato con lrsquoinformatica Colpo di fulmine Da ligrave passo tutte le estati in Olivetti Messi-co prima come programmatore poi come analista junior mentre allrsquo uni-versitagrave finisco una laurea in Econo-mia e Commercio Laureato inizio a lavorare a tempo pieno con Olivetti Messico ma solo poco anni dopo sono obbligato a cer-care una nuova alternativa quando il Paese precipita in un crollo che fa chiudere molte delle industrie Basti un ricordo una sera vado a letto con la benzina che costava poco piugrave di 1

pesos al litro ed al risveglio lrsquo indo-mani mattina era salita al 10 pesos al litro

Si dice ldquonon tutti i mali vengono per nuocererdquo la chiusura di Olivetti Mes-sico mi apre la porta per una trasferta presso Olivetti Francia Cinque anni intensi in cui ho imparato tanto mi sono divertito tanto e ho lasciato nel-la Ville Lumiegravere un pezzo del mio cuore Con Olivetti France comincia-no i miei primi passi come Project Manager nella migliore delle tradi-zioni come membro junior di un team per il rifacimento dellinfrastruttura in-formatica degli sportelli del Creacutedit Lyonnais Poi lrsquoItalia dapprima Ivrea poi Milano per approdare nel 1990 a Roma A ogni passaggio un altalena tra Pro-duct e Project Management con questrsquoultimo che diventa sempre di piugrave il mio mestiere A Roma conosco mia moglie una espatriata fiorentina (e continua la diversitagrave culturale) e

nascono prima Martina e poi Agosti-no In questi anni seguo progetti sia drsquoinformatica (Progetto Sigfried per lrsquoINAIL e OASIS-2 con fondi Esprit dellrsquoUnione Europea) che di comuni-cazione (gestione dei trade show per i settori specializzati dellrsquoOlivetti) af-finando le mie conoscenze della ge-stione progetti Finalmente nel 2011 faccio la certificazione PMP e con-fesso che sono moderatamente fiero di averlo passato al primo colpo piugrave di 30 anni dopo il mio ultimo esame universitario Oggi sono il Technical PMO per lrsquoecosistema dei progetti del sito corporate di Telecom Italia Tra le mie passioni non vi stupiragrave a questo punto ci siano i viaggi in ogni loro forma hobby facile da alimenta-re con la famiglia sparsa per il mon-do Di recente ho iniziato a giocare a pallacanestro come risultato di aver seguito i miei figli per anni nelle loro partite Da sempre la fantascienza il fantasy e il fai-da-te uno dei modi migliori per riprendere contatto con il ldquomondo verordquo Per citare Mark Twain ldquoIl viaggio egrave fatale per i pregiudizi il bigottismo e la ristrettezza mentalerdquo oppure SantrsquoAgostino ldquoIl mondo egrave un libro e chi non viaggia ne conosce solo una paginardquo Di una cosa sono certo viaggiare conoscere assaggiare queste sono le cose che arricchisco-no

Andrew

Segreteria Organizzativa

Telefono 06 92946741 E-mail segreteriapmi-romeorg Sito Web wwwpmi-romeorg

Comitato di Redazione de ldquo Il Corriere del PM rdquo

E-mail newsletterpmi-romeorg

COMITATO DIRETTIVO del CHAPTER

Presidente Sergio Gerosa

Sviluppo Professionale Giancarlo Duranti

Organizzazione Interna Danilo Scalmani Marketing Silvia Frigerio Formazione Emanuela De Fazio Membership Antonietta Fiorentino Volontari Sergio Funtograve Tesoreria Antonio Leone

COMITATO DI REDAZIONE della NEWSLETTER

Responsabile Sergio GEROSA

Angela ALLEVI Roberto ASCIONE Raffaele AVELLA Lo renzo CAPANNA

Maria Natalia CARDULLO Domenico CASTALDO Emanuela DE FAZIO

Giancarlo DURANTI Pasquale DURSO Anna Maria FELI CI Alessandra FILIPPETTI

Orlando LIO Vito MADAIO Carmine PARAGANO Cristin a PATERNOSTER Luca ROMANO Roberto TARASCHI

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Tra le altre aziende segnaliamo Enel (con 29 soci pari al 3 del totale) Ericsson (17 soci) Sirti (16 soci) NTT Data e Altran (con 15 soci ognuna) Thales Alenia Space (13 soci) e infine TIM ENI e SNAM (con 12 soci a testa)

Composizione per AziendaOrganizzazione

Molto interessante anche la distribu-zione per regione Svetta sempre in testa il Lazio (845 soci) con una con-trazione comunque dal 75 di un paio di anni fa allrsquoattuale 73 Passa in seconda posizione la To-scana che con i suoi 51 soci egrave la re-gione con il piugrave alto tasso di crescita grazie soprattutto alla rifocalizzazione

sul Centro Italia che abbiamo attuato in questrsquoultimo anno ai primi eventi in Toscana (Grosseto e Pisa a Marzo e Firenze a fine Giugno) in collabora-zione con il NIC E proprio su questa regione si appunta lrsquoattenzione del nostro Chapter per i prossimi anni con un obiettivo di una crescita so-stanziale (il target egrave di arrivare a qualche centinaio di soci nei prossimi due anni) Lrsquoaccordo strategico con gli altri Chapter dovrebbe aiutare so-stanzialmente in tal senso consen-tendo a questa regione di sviluppare tutto il suo grande potenziale Al terzo posto crsquoegrave lrsquoAbruzzo che no-nostante una contrazione dei soci scesi a quota 49 (principalmente do-vuta alla scomparsa della componen-te studenti dellrsquoUniversitagrave de LrsquoAquila) sta sviluppando un grande potenziale in termini di affiliazione (crescita dei volontari attivi) e di eventi sviluppati Scende fisiologicamente la Lombar-dia (che mantiene tuttavia ancora il quarto posto a livello regionale) che era stata una costola del nostro Cha-

pter per ragioni storiche (ricordiamo che il PMI Rome Italy Chapter era stato fondato dallrsquoENI Corporate Uni-versity e per 15 anni ha svolto circa metagrave dei propri eventi presso le sedi ENI di Milano)

Composizione per Regione

Crescono infine le Marche (27 soci) la Sardegna (9 soci) e lrsquoUmbria (6 soci) su cui stiamo puntando (insie-me alla Toscana di cui abbiamo par-lato piugrave sopra) con il nuovo ruolo del PMI Central Italy Chapter nellrsquoItalia Centrale Insomma un grande Chapter che vuole continuare a crescere

Nel catalogo corsi di E-quality Italia troverete la formazione necessaria per tutte le aree del Talent Triangle dallo Strategic amp Business Management (corsi di Benefits Management Contract amp Commercial Management Business Relationship Mana-gement) alla leadership (corsi di Change Management Facilitation Stakeholder Engagement) ai corsi tecnici di Project Program Portfolio e Product Management Per consultare il catalogo visitate il sito httpwwwimlearningit

PUBBLICITAgrave

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Dai nostri Comitati Operativi Comitato Formazione e PMIEF Liaison - Il Project Ma nagement nelle scuole dopo Roma e Pomezia egrave il turno di Aci lia

Introduzione Il comitato Formazione egrave nato nel 2015 primo anno di vita della funzio-ne Formazione Come braccio opera-tivo del Board del Chapter egrave stato guidato nel suo primo anno da Fa-brizio Tedone con gli obiettivi di im-plementare le attivitagrave pianificate nellrsquoanno precedente elaborare un documento di policy ed eseguire una prima fase di assessment per la creazione di una lista di formatori ac-creditati Nel 2016 la funzione For-mazione affidata a valle delle elezio-ni a Emanuela De Fazio ha iniziato a svolgere una serie di attivitagrave volte a valorizzare quanto svolto nellrsquoanno precedente identificare una strategia piugrave ampia e dettagliata aggiornare il documento di policy standardizzare i template utilizzati per le convenzioni e la documentazione utilizzata dalla funzione Sono state anche condotte attivitagrave pianificate in precedenza oltre a quelle emerse nei primi mesi dellrsquoanno La recente nomina come PMIEF Liaison di Anna Maria Felici Past President e la sua partecipa-zione attiva ai Gruppi di Lavoro ISO ed UNI ha dato poi a tutto ciograve nuovo impulso e spinta Nel mese di maggio egrave stata fatta una call for volunteer pubblicata sul VRMS con lo scopo di dare maggiore corpo e nuovo slancio al comitato e condividere sempre di piugrave spirito strategia ed attivitagrave Nel mese di luglio si egrave tenuto il primo kick off meeting ed il terzo trimestre dellrsquoanno saragrave principalmente dedica-to alla finalizzazione della policy alla sua autorizzazione da parte del board e alla distribuzione verso i comitati operativi di settore e territo-riali Lrsquoarticolo egrave focalizzato sulle atti-vitagrave che il Chapter sta svolgendo presso le scuole superiori lasciando ad un articolo successivo gli appro-fondimenti sulle altre attivitagrave presidiati dalla funzione Le attivitagrave di Forma-zione svolte dal Chapter sono rivolte ai soci alle Universitagrave alle Business School ed alle Associazioni Profes-sionali Le strategie ed i progetti ri-volti alle scuole superiori sono definiti

e coordinati dal PMIEF Liaison e supportati dalla funzione formazione

La PMI Educational Foundation La PMI Educational Foundation egrave il braccio filantropico del PMI Fondata nel 1990 consi-dera la gestione dei progetti come unrsquo obiettivo ed una competenza che serve nella vita mentre il PMI supporta la professione La PMIEF egrave focaliz-zata anche sul sociale cui forni-sce competenze ed aiuto Quali sono le colonne portanti della Fondazione I giovani attra-verso risorse e programmi gratuiti di formazione per studenti insegnanti e scuole Le Organizzazioni no-profit cui forni-sce formazione risorse gratuite a supporto del loro lavoro La futura forza lavoro attraverso bor-se di studio premi e finanziamenti per la ricerca Il Chapter pensa che gli sforzi e la missione di divulgazione continua che vengono fatti su questi tre filoni aiuteragrave a rendere piugrave facile la vita alle prossime generazioni Partendo dal principio infatti che qualunque cam-biamento o innovazione parte con un progetto la community mette a di-sposizione delle future generazione uno strumento potente ed efficace da utilizzare per non disperdere sforzi su azioni a volte inutili o che non portano da nessuna parte Per-cheacute questo Percheacute il Chapter crede che fare progetti egrave una disciplina or-mai matura che puograve tranquillamente essere alla portata di tutti e che fare tutto ciograve in modo del tutto gratuito e volontario aiuti il PMI a realizzare il proprio piano strategico Lrsquoobiettivo primario del PMI egrave rendere il Project Management indispensabile

per ogni risultato personale e di Bu-siness ed ampliare e rendere sem-pre piugrave profonda la consapevolezza che solo attraverso una gestione strutturata ed equilibrata dei progetti si puograve giungere al successo

PMIEFreg - per costruire ldquoponti di culturardquo

La divulgazione del PM nelle

Scuole Superiori Con la ratifica della direttiva ministe-riale che amplia gli impegni degli Isti-tuti Superiori in materia di alternanza scuola lavoro (legge 13 luglio 2015 n 107 laquoRiforma del sistema nazio-nale di istruzione e formazione e de-lega per il riordino delle disposizioni legislative vigentiraquo ) lrsquoesigenza del sistema scolastico italiano ha subito un significativo ampliamento Il Chap-ter si egrave messo a disposizione di tale esigenza iniziando a lavorare su al-cuni progetti di alternanza scuola la-voro due anni fa Ha messo a dispo-sizione lrsquoesperienza e la professiona-litagrave di volontari che hanno svolto atti-vitagrave formative in alcuni Istituti misu-randosi con un contesto diverso dal solito non semplice e sicuramente sfidante Il tradizionale target audi-ence delle attivitagrave formative fino ad allora era stato rappresentato da pro-fessionisti o universitari con espe-rienza professionale o con formazio-ne tecnica E sempre perograve diventata piugrave forte negli ultimi anni la consape-volezza che lo sviluppo e la valoriz-

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zazione dei talenti delle abilitagrave e del-le attitudini debba essere un proces-so da sviluppare con la crescita dellindividuo sin da giovane etagrave Ov-viamente egrave necessario realizzare una progettazione differenziata per target diversi bilanciando opportunamente forme contenuti e punti di vista di-versi Il punto di partenza dei progetti formativi dedicati alle Scuole Supe-riori non egrave stato il PMBoK ma i soft skill che sono necessari nella gestio-ne di attivitagrave non necessariamente ingegneristiche ed industriali ma an-che di quelle legate alla vita quotidia-na ( es la preparazione di un viaggio importante una partita di calcio) Il percorso formativo egrave rivolto alla con-divisione di come le tecniche e le teo-rie siano applicate a casi pratici I soft skill sollecitati nelle attivitagrave proposte sono problem solving team working collaboration comunicazione e ne-goziazione presentazione e soste-gno di una tesi gestione del tempo gestione degli obiettivi gestione dello stress e team building Le metodolo-gie di insegnamento non sono quelle classiche frontali ma sfruttano tecni-che quali quelle di gamification di classe ribaltata quella dei wall brown papers Ogni progetto oltre alla fase di progettazione programmazione ed erogazione egrave caratterizzato da una fase di chiusura in cui si condividono i risultati raggiunti rispetto a quelli pianificati le lesson learnt e le propo-ste di miglioramento che verranno prese in considerazione nella proget-tazione delle iniziative future Le esperienze specifiche svolte sono raccontate di seguito

La prima iniziativa RomaEUR A dare ldquoavvio alle danzerdquo nel 2013 presso lrsquoistituto Alberti di Roma egrave il gruppo di volontari del Chapter costi-tuito da Iolanda Napolitano Benia-mino Romano e Patrizio Lazzaretti Lrsquoidea egrave quella di adattare lrsquo esperien-za giagrave effettuata dal Chapter allrsquo inter-no delle Universitagrave e portare la cultu-ra del Project Management anche nelle Scuole Superiori Lrsquoesperienza riscuote entusiasmo e successo e viene ripetuta con lo stesso team di volontari anche lrsquoanno successivo nel 2014 Lrsquoimpianto ba-se viene sostanzialmente mantenuto invariato ma stavolta la competizione vede contrapporsi ben sette diverse

Scuole Superiori in una sorta di Olimpiadi di Project Management

Lrsquoiniziativa di Pomezia Nel 2014 anche lrsquoIstituto Copernico di Pomezia ospita una iniziativa analo-ga a quella di Roma (seppure con un programma completamente rinnova-to) con il team di volontari costituito da Alessandra Filippetti Orlando Lio e David Restante Anche qui come nellrsquoesperienza romana pur mantenendo intatto il framework teo-rico alla base del PMBOK il percorso di formazione egrave stato arricchito con tecniche di gamification rendendo lo studio divertente grazie allrsquo integra-zione con la componente ludica e pratica piugrave adatta allrsquoetagrave degli studen-ti Per aumentare ulteriormente lrsquo ap-peal del corso i contenuti sono stati inseriti nella cornice di una competi-zione tra team e tutti gli aspetti ri-guardanti la comunicazione ed i feedback sono stati gestiti attraverso lrsquoutilizzo dei social media (Facebook) I concetti chiave del Project Mana-gement sono stati facilmente assimi-lati dagli studenti rendendoli giagrave in grado di poterli utilizzare autonoma-mente nel loro quotidiano scolastico ed extra-scolastico Il successo dellrsquoiniziativa e la grande partecipazione sia degli studenti che del corpo docenti e della dirigenza scolastica e lrsquointeresse manifestato anche dallrsquoamministrazione comunale della cittagrave conducono a ripetere lrsquoesperienza anche nellrsquoAS appena terminato e probabilmente a ripropor-la anche per lrsquoanno successivo

Il selfie del Sindaco di Pomezia con i ragazzi del progetto

Lrsquoiniziativa di Acilia Nei mese di Aprile e Maggio sono state condotte sotto la spinta di An-na Maria Felici con notevole rapiditagrave ma con una buona efficacia le attivitagrave

di progettazione pianificazione ed erogazione del percorso formativo presso lrsquo ITC Ferdinando Magellanordquo di Acilia Il team di volontari egrave stato costituito da Roberto Ascione Emanuela De Fazio Antonietta Fiorentino Sergio Funtograve e Danilo Scalmani Si egrave trattato della prima edizione e si prevede di rieseguire una seconda edizione nellrsquoanno sco-lastico 201617 Il percorso egrave stato rivolto a trenta ragazzi provenienti da terza e quarta classe ed egrave stato svol-to su cinque giornate (apertura piugrave quattro giornate in aula) La rapiditagrave con cui si egrave svolto il progetto non ha permesso lutilizzo di social networks ed il programma svolto ha ripreso in parte quello utilizzato nellesperienza di Pomezia La preside ed il corpo docente hanno sostenuto lrsquoiniziativa apprezzato ed incoraggiato il proget-to credendo nelle potenzialitagrave dei propri ragazzi e nel riscontro positivo che questa esperienza puograve avere sul-le attivitagrave scolastiche ordinarie

Conclusioni Il Chapter crede fermamente che lo sviluppo sociale del sistema Scola-stico della classe professionale di oggi e di domani debba essere in li-nea con una Strategia di sviluppo del sistema Paese Questo non puograve che non basarsi su iniziative di formazio-ne e sviluppo trainate da organizza-zioni basate su esperienze e ricono-scimento internazionale I risultati delle iniziative degli ultimi anni indi-cano che le potenzialitagrave dei giovani sono molte e che lo sviluppo di atti-tudini e competenze debba essere un processo graduale continuo diffe-renziato e focalizzato su obiettivi performance e sulla condivisione I percorsi ed i progetti formativi devono prevedere una fase di progettazione idonea tenendo conto del materiale umano su cui si va ad agire gli ele-menti distintivi del target audience a cui ci si rivolge il contesto e gli obiet-tivi Lrsquoamalgama dei vari fattori ed il successo ultimo di tali iniziative egrave pe-rograve legato alla motivazione a quanto si riesce a sollecitare lrsquoentusiasmo dei ragazzi ed ad avvicinarli a tema-tiche specifiche del mondo del lavoro ma applicabili anche a contesti piugrave disparati

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Dai nostri Comitati Settoriali Ripartono le attivitagrave del Comitato Difesa Sicurezza e Spazio Lo scorso 20 Aprile si egrave tenuto la prima riunione del 2016 del Comitato Difesa Sicurezza e Spazio del nostro Chapter Vi hanno partecipato 17 persone provenienti oltre che dai vo-lontari del nostro Chapter impegnati in questo settore e dai rappresentanti del Capitolo di Roma di AFCEA e della sezione di INCOSE in Italia (AISE) che collaborano entrambe al Comitato stesso anche da molte aziende del settore Aerospazio e Di-fesa Ersquo stata lrsquooccasione per un con-fronto e una discussione ldquoopen mindrdquo sulle attivitagrave che il Comitato dovrebbe portare avanti e sui temi su cui sa-rebbe utile sviluppare una discussio-ne Ad ospitare questa riunione del Co-mitato egrave stata questa volta Altran nella sua nuova sede di Via Tiburtina Qui di seguito alcune delle idee e proposte emerse durante la discus-sione che egrave stata molta partecipa e propositiva

bull Da piugrave parti si egrave indicata la Difesa in tutte le sue componenti (Marina Esercito Aeronautica) come un im-portante interlocutore sui temi di Project Management non solo per gli aspetti metodologici ma anche per le tematiche di soft skill Ersquo stata infatti evidenziata la grande espe-rienza maturata dalle Forze Armate in termini di gestione progetti e pro-grammi di natura e con metodologie molto differenti In tali progetti la componente di Project Manage-ment egrave stata a seconda della fase storica e dellrsquoapproccio selezionato sia interna alle Forze Armate che di tipo consulenza supporto esterno da parte di terzi (tra cliente e prime contractor) Ersquo indubbio comunque che sui pro-getti militari in Italia il Project Mana-gement egrave di livello avanzato rispetto a molti altri settori e contesti anche se crsquoegrave una notevole disomogeneitagrave di maturitagrave (per esempio tra i grandi player nazionaliinternazionali e i piccoli fornitori focalizzati piuttosto sullrsquoeccellenza tecnologica dei pro-pri prodotti) Lrsquoapplicazione di un Project Management e un Systems

Engineering strutturati e di qualitagrave ha consentito negli ultimi decenni di ridurre sensibilmente i tempi di ese-cuzione dei progetti della Difesa

bull Al Comitato Difesa Sicurezza e Spazio aderiscono partecipanti di varie associazioni che operano in settoritemi trasversali al Project Management AISE-INCOSE (Sy-stem Engineering) AFCEA (Elet-tronicaDifesa) DSSEA (AgileSW) hellip che possono dare un contributo importante alla discussione ognuno per il suo campo di esperienza Ersquo stato proposto da DSSEA come tema su cui sviluppare eventi con-giunti quello dellrsquoAgile per progetti SW per la Difesa Uno degli ele-menti critici da esaminare egrave quello della gestione dei contratti per pro-getti che usano tecniche Agile an-che in considerazione degli aspetti legati allrsquoImportExport dei compo-nenti dual use Altro tema di interesse egrave lanalisi delle interazioni tra il Project Mana-gement (anche Agile) ed il Systems Engineering in riferimento special-mente ai framework architetturali che prevedono artefatti che corri-spondono a deliverablemilestone di progetto e che hanno un forte im-patto anche a livello di definizione di piano di progetto (WBS ecc)

bull Un tema molto interessante legato alla fase realizzativa del progetto egrave la necessitagrave di una cultura diffusa di Project Management estesa non solo ai PM ma a tutti i teammates del progetto Sono stati portati esempi di formazione in azienda estesa a tutti gli stakeholder del progetto

bull Nei progetti di scienza di base e tecnologie innovative egrave necessaria una sensibilizzazione particolare sui temi di Project Management ed in particolare sulla dimensione del ti-me management nei progetti di va-ste dimensioni (ldquodream projectsrdquo che rischiano appunto di rimanere dei ldquosognirdquo non realizzati)

bull La figura del PM sta evolvendo e va sempre di piugrave verso le tematiche come soft skill visione strategica leadership business analysis hellip Il

Talent Triangle del PMIreg cerca proprio di spostare lrsquoattenzione su queste nuove ldquodimensionirdquo del PM Questo egrave assolutamente necessario in contesti quali i grandi progetti di innovazione (Horizon 2020) dove ai grandi player egrave richiesta una grande agilitagrave nel contesto globale Ersquo ne-cessario in tal senso sviluppare an-che eventi di levatura manageriale (con sviluppo di tutte le dimensioni necessarie alla conduzione di porta-fogli programmi e progetti) che possano poi trasmettere questa vi-sion ai livelli operativi dentro le pro-prie aziende e organizzazioni

Tra i principali temi da approfondire sono stati segnalati soft skill stake-holder management e relativi punti di vista (cliente prime contractor forni-tore consulente hellip) progetti con metodologia Agile inclusivo degli aspetti specifici di Contract Manage-ment eventi orientati a tutti gli attori della value chain della PA delle grandi organizzazioni e delle Piccole e Medie Imprese che operano nel settore formazione estesa e cultura diffusa di Project Management verso tutti gli stakeholders (in primis lrsquoingegneria di progetto) e nellrsquoambito dei progetti di scienza di base eventi orientati ai centri di ricerca e sviluppo tecnologico eventi volti a sviluppare una migliore comprensione di come affrontare le opportunitagrave di business per piccole medie e grandi aziende nel framework Horizon 2020 Per quanto riguarda gli eventi del Comitato Difesa Sicurezza e Spazio a medio-breve termine si sta verifi-cando le opportunitagrave di fare Seminari in Azienda (alcune aziende del setto-re hanno giagrave espresso interesse in tal senso) o un nuovo evento allrsquo Osser-vatorio di Monte Porzio Catone (INAF) questa volta aperto a tutti i soci delle varie associazioni patroci-nanti Con INAF si sta valutando anche la possibilitagrave di un evento presso lrsquoOsservatorio di Teramo in collabo-razione con il Comitato Abruzzo del PMI Central Italy Chapter

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Dai nostri Branch (Comitati Territoriali) Per essere sempre vicini ai nostri soci Branch ABRUZZO PM in Actionhellip

il viaggio continua Il Branch Abruzzo in viaggio nella sua regione per visitare le aziende e le realtagrave industriali Abruzzesi Il viaggio egrave cominciato lo scorso anno con la visita in ABICert dove si egrave affrontato il tema della Qualitagrave nei progetti ed egrave proseguito questrsquoanno con la visita di ArgoConsul che ci ha parlato di cam-biamento delle persone e delle orga-nizzazioni Lrsquoultima tappa il 10 Giu-gno egrave stata Proger con la quale ab-biamo parlato del Project Manage-ment nei grandi progetti di costruzioni e del valore aggiunto del project ma-nagement nel raggiungimento degli obiettivi nei lavori pubblici in Italia come allrsquoestero

PM in Action del 7 Maggio 2016

PM in Actionhellip in Abruzzo egrave molto piugrave di un semplice seminario egrave una condivisione di esperienze un luogo di incontro dove le azione parlano delle proprie esperienze di Project hellip hellip Management del proprio modo di implementare la metodologia PMI un luogo dove si condividono best prac-tice e lesson learnt Dalle prime tre tappe egrave emerso un bisogno di project management nelle nostre realtagrave aziendali un bisogno di ricorrere a strumenti organizzativi che facciano crescere le imprese verso quellrsquorsquoottimo a cui tutti gli imprenditori piccoli e grandi aspirano PM in Action hellip in Abruzzo egrave lrsquooccasione per chi partecipa di cono-scere le importanti realtagrave industriali del territorio apprendere dalle buone esperienze e fare tanto networking

PM in Action del 10 Giugno 2016

Il Comitato diventa il tramite per vei-colare queste esperienze positive e per creare relazioni positive che fac-ciano crescere il nostro modo di ge-stire i progetti e fare impresa Se sei unrsquoimpresa Abruzzese e ci vuoi raccontare la tua esperienza nel-la gestione dei progetti una espe-rienza di cambiamento o il supporto che puoi dare allo sviluppo industriale della nostra regione alla sua interna-zionalizzazione alla crescita dei no-stri professionisti il nostro Comitato Abruzzo saragrave lieto di venirti a trovare e valutare insieme un nuovo PM in Actionhellipin Abruzzo

Branch Marche primi eventi e

inaugurazione ufficiale Giugno egrave stato il mese del lancio del-le attivitagrave del PMI Central Italy Chap-ter (anche se ancora la nuova deno-minazione non era ancora effettiva) nelle Marche in stretta collaborazio-ne con i volontari del PMI-NIC Tra il 23 e il 24 Giugno si sono infatti tenuti ben due eventi uno ad Urbino e uno ad Ancona Il primo in ordine temporale egrave stato il Pomeriggio allrsquoUniversitagrave tenutosi presso lrsquoUniversitagrave degli Studi di Ur-bino Carlo Bo il 23 Giugno sul tema ldquoLeadership amp Strategic Project Man-agement hellip to lead success lrsquo eserci-zio efficace della leadership nel teamrdquo I Project Manager devono infatti af-frontare sfide uniche per mantenere

le persone del team motivate e alli-neate alle strategie dellrsquo organizzazio-ne e del progetto Questa difficoltagrave egrave spesso dovuta alla differenza tra lea-dership ed autoritagrave potere ed in-fluenza Il PM deve essere flessibile saper delegare e associare ad ogni situazione il talento di chi meglio si addice alla situazione stessa Inoltre al mutare delle circostanze deve met-tere in atto un comportamento che abbia la maggiore efficacia prevedibi-le verso lo scopo prefissato soprat-tutto nei riguardi del team Questi i temi dibattuti in questo primo seminario organizzato dai volontari del PMI Northern Italy Chapter (NIC) con la collaborazione del PMI Central Italy Chapter Il giorno successivo il 24 Giugno 2016 si egrave tenuto invece lrsquoevento ldquoLa nuova azienda marchigiana tra tradi-zione ed innovazione con il Project Managementrdquo Questo secondo evento egrave stato organizzato dal PMI Central Italy Chapter in collaborazio-ne con Confindustria Marche e con il PMI NIC In tale occasione egrave stato presentato il gruppo di volontari del Branch Mar-che del PMI Central Italy Chapter (nato alla fine dello scorso anno e giunto con questo evento alla sua inaugurazione ufficiale) che ha lrsquoobiettivo di diffondere la cultura di Project Management e condividere esperienze in un territorio dove arti-gianato e impresa manifatturiera so-no esempi ed eccellenze Lrsquoevento si egrave svolto portando alla luce esperienze e case study di aziende del territorio marchigiano sullrsquo adozio-ne di processi e metodi di Project Management Molto pertinente lrsquointroduzione del Pres della Piccola Industria di Con-findustria Pesaro Urbino Dott Diego Boinega che ha parlato di come il Project Management sia un abilitato-re al business e non sia necessaria-mente orientato solo alle grandi aziende infatti lrsquointroduzione e lrsquoutilizzo di una gestione strutturata dei progetti aiuta tutte le aziende a crescere

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A seguire lrsquointervento della nostra Anna Maria Felici che ha focalizza-to lrsquoattenzione sul ruolo del PMI e sul-le attivitagrave del Chapter portando esempi di come la cultura del Project Management vada ben oltre la mera realizzazione di un diagramma di Gantt parlando di ProjectProgram e Portfolio Management e della vision PMI e ISO sul futuro della disciplina Essere Project Manager richiede grandi abilitagrave comunicative e di rela-zione con tutte le funzioni tipicamente presenti allrsquointerno delle aziende stesse Fondamentale anche lrsquo impor-tanza delle certificazioni non solo come elemento culturale ma anche come abilitatore ad un professione sempre piugrave richiesta da qui ai pros-simi anni A seguire differenti tipologie di azien-de marchigiane hanno raccontato la loro esperienza di introduzione del Project Management In apertura lrsquointervento del Dott Ro-berto Pierdicca dottorando della Universitagrave Politecnica delle Marche che ha condiviso un caso di gestione progettuale allrsquointerno di un progetto

di ricerca internazionale con stake-holder distribuiti geograficamente in tutta Europa a seguire lrsquointervento di Francesco Paladino responsabile del sistema qualitagrave della Filippetti SpA che ha raccontato con grande entusiasmo come la qualitagrave aziendale abbia contribuito alla crescita della azienda in maniera esponenziale nel corso degli anni e di come il Project Management sia strettamente colle-gato alla gestione della qualitagrave azien-dale aggiungendo valore ed innova-zione Giorgio Ferretti IT Manager di Schnell SpA ha esposto le moti-vazioni che hanno portato alla ado-zione degli standard del PMI per ge-stire progetti sempre piugrave complessi ed in ambito internazionale in un contesto dove metodologie di Project Management tradizionali e agile viaggiano in totale sinergia fra loro A conclusione dellrsquoevento la societagrave Emmedata Srl leader di soluzioni software ERP e gestione del ciclo di produzione nel campo del fashion attraverso un doppio intervento di Andrea Bucciarelli e Luigi Scocco ha esposto come il Project Manage-

ment sia diventato allrsquointerno della societagrave un metodo il metodo Em-medata Tale metodo crea un iter di gestione dei progetti che inizia dal Business Case fino al collaudo della soluzione ldquoNoi del Comitato Marche del PMI siamo certi che il nostro territorio sia terreno fertile per promuovere una cultura che rappresenta la nostra pro-fessione e che questa sia una mis-sion che porteragrave il nostro gruppo ad avere sempre piugrave adesioni e momenti di confrontordquo

Maria Boschetti e Anna Maria Felici

E questo in fondo egrave e saragrave sempre lo spirito di tutte le persone che com-pongono la grande famiglia dei soci del PMI

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Green Economy e Sociale 3deg TampPM ndash 17 Giugno 2016 allrsquoUniversitagrave Roma Tre A Roma nel luglio dellrsquoanno che pro-babilmente si confermeragrave il piugrave caldo del secolo presso la facoltagrave di Eco-nomia dellrsquoUniversitagrave di Roma Tre si egrave svolto il 3deg Meeting del PMI Central Italy Chapter dedicato al tema ldquoGreen Economy e Socialeldquo in cui si egrave discusso sui principi di sostenibilitagrave ambientale e sociale oltre che eco-nomica di ogni iniziativa come valori fondanti e strategie per realizzare un mondo migliore

Andrea Di Ciograve responsabile del nostro Comitato Sociale e Sostenibile

Dopo una breve introduzione sui temi della giornata di Andrea Di Ciograve in qualitagrave di Responsabile del Comitato Sociale e Sostenibile del PMI Central Chapter la parola egrave al Presidente del Chapter Sergio Gerosa che ha fatto il punto della situazione con lrsquo aggior-namento degli ultimi dati che eviden-ziano il trend positivo di crescita del Chapter Grande risalto egrave stato inoltre dato allrsquoevento per il ventesimo anni-versario del Chapter che si svolgeragrave presso il Centro Congressi Frentani il prossimo 6-7 Ottobre menzionando anche la sempre piugrave stretta collabo-razione fra i tre Chapter e il cambia-mento del nome del nostro Chapter di cui vi abbiamo parlato piugrave estesa-mente allrsquoinizio della newsletter La parola egrave tornata poi a Andrea Di Ciograve che egrave entrato nel vivo della gior-nata introducendo i principi fondanti della Sostenibilitagrave per cui le azioni di oggi devono preservare lrsquoequilibrio del ldquocapitale naturalerdquo anche per le generazioni future

Al contrario i disastri naturali e socia-li del climate change che ha origine antropiche rendono evidente che questrsquoequilibrio si sta modificando in modo irreversibile Dopo un accenno al Summit dellrsquoOnu ed i nuovi obiettivi di Sostenibilitagrave al 2030 (SDG) si so-no illustrati i principali contenuti della conferenza di Parigi COP21 in cui si egrave posto il target di contenimento della temperatura entro i 2degC e le neces-sarie modifiche ad incremento dei

target del pacchet-to climaenergia dellrsquoUE per elabo-rare una nuova Strategia Energeti-ca Nazionale fino al 2030 Delle pos-sibili strategie per il go-green come le energie rinnovabili lrsquoe-mobility le agro-energie la circular economy si egrave descritta la po-

tenzialitagrave dellrsquoEfficienza

Energetica con un focus nei settori del terziario della grande distribuzio-ne organizzata e del settore alber-ghiero fornendo unrsquo analisi del mer-cato in termini di volumi di investi-mento (Capex) tipologie di tecnolo-gia adottate (LED cogenerazione ecc) per conseguire i risparmi nei consumi energetici ed i connessi guadagni sul conto economico (Opex) Infine viene descritto un inte-ressante approfondimento su un tipo di contratto utilizzato per la realizza-zione e finanziamento di progetti di efficientamento energetico definito Energy Performance Contract (EPC) accordo tramite il quale si sono effi-cientati 50 punti vendita Bricocenter Lrsquointervento si conclude con una de-scrizione delle opportunitagrave e conve-nienze di azioni go-green e interventi di efficientamento energetico nel set-tore alberghiero sulla linea di quanto avviato da alcuni grandi gruppi (NH Hotel Starwood ed altri) A questo punto come da programma ha preso la parola Luigi Gitto diretto-re del Settore Power amp Energy di

DBA Progetti SpA che dopo aver descritto le attivitagrave della sua azienda che opera in 7 paesi in molti ambiti dellrsquoIngegneria ha fornito i dettagli di un intervento per la riduzione dei consumi energetici in un data center di unrsquoaffermata TelCo

Luigi Gitto

La presentazione ha illustrato una simulazione grafica della distribuzio-ne dei flussi drsquoaria in un data center ottenute con un singolare strumento il balometro che rileva portata tem-peratura ed umiditagrave dei flussi drsquoaria e che tramite analisi termografiche ca-ratterizzate da esaustivi quanto ac-cattivanti effetti visivi permette lo studio di dettaglio delle zone di aria fredda e calda evitando miscelazioni inefficienti ed ottimizzando il lay-out della sala ed il free cooling ciograve a dire lrsquoareazione naturale A seguire egrave sta-to presentato un case study di un audit energetica di un data center illustrando la metodologia per la ridu-zione del Power Usage Effectiveness (PUE) e lrsquoattivitagrave di Business Analy-sis illustrando come best practice la modalitagrave di individuazione del miglior investimento in uno o piugrave interventi di efficientamento energetico sui cui risultati incide fortemente la tempera-tura prescelta di set point della sala richiesta dagli apparati Molto inte-ressante egrave la descrizione di una ma-trice decisionale in cui su un portafo-glio di interventi possibili su Impianti di raffreddamento Building Manage-ment System (BMS) ed altre diffe-renti tecnologie stimati oltre una de-cina e di un mix di relative aggrega-zioni viene fornito un metodo di se-lezione del miglior investimento sulla base dei parametri finanziari tipici (IRR VAN payback) associati a cia-scuno scenario a supporto delle

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scelte di investimento concordate con il cliente

Maurizio Bufalini

Dopo il networking break egrave stata la volta di Maurizio Bufalini Direttore Generale Aggiunto TELT (Tunnel Euralpin Lyon Turin) che ha argo-mentato sulla sostenibilitagrave nelle gran-di opere descrivendo in modo molto preciso e dettagliato il progetto della UE per il completamento del 3deg Cor-ridoio Europeo ferroviario che uniragrave le principali aree metropolitane gli hub e i porti di Spagna Francia ed Italia verso est superando le barriere delle Alpi e dei Pirenei lungo un per-corso di 3000 km di strada ferrata Lo scambio import-export dellrsquoItalia verso i paesi del nord (Francia In-ghilterra) egrave pari al 40 del totale na-zionale da ciograve si evince che la do-manda esiste ma non viene intercet-tata dato che le infrastrutture attuali sono le stesse da 140 anni peraltro i traffici verso la Francia sono per la quasi totalitagrave su strada ad alto inqui-namento ambientale Il progetto della TELT con il collegamento della Tori-no-Lione aumenta lrsquoefficacia e lrsquoefficienza delle infrastrutture di tra-sporto della tratta e favorendo il pas-saggio modale dalla strada alla ferro-via riduce lrsquoimpatto ambientale evi-tando lrsquoemissione di CO2 pari ad una cittagrave di 300000 abitanti allrsquoanno oltre alla conseguente riduzione dellrsquo inqui-namento da polveri sottili Il respon-sabile che aveva inizialmente dichia-rato che avrebbe fatto una presenta-zione asettica dellrsquoargomento limitan-dosi agli aspetti tecnici onde evitare derive di tipo ideologico ha dovuto comunque illustrare al pubblico la storia dellrsquoapprovazione del progetto e le criticitagrave per un PM di gestire gli stakeholder a partire dalle iniziali pro-teste riportando una slide sui Black Blocks che ha sollevato alcune sin-gole reazioni da parte del pubblico Ersquo stata cosigrave lrsquooccasione per com-prendere che lrsquoapprovazione del pro-

getto in Francia egrave avvenuta tramite un deacutebat publique procedura ammi-nistrativa consolidata di coinvolgi-mento del territorio nella definizione delle caratteristiche dellrsquoopera e che non ha generato le stesse reazioni di opposizione avvenute in Italia dove per risolverle egrave stato successiva-mente costituito un tavolo politico e un Osservatorio Tecnico Tali organismi coinvolgendo le co-munitagrave locali hanno svolto 240 riu-nioni dal 2006 centinaia di audizioni di esperti tanto da portare ad un progetto definitivo come undicesima variante del layout del percorso nella Val di Susa La Torino-Lione egrave cosigrave un caso di studio di inserimento di una grande opera infrastrutturale nel contesto sociale ambientale di un territorio favorendone politiche ed azioni di sviluppo dello stesso TELT egrave stata accettata dal Global Compact dellrsquoONU associazione di 4000 im-prese con il comune obiettivo di crea-re unrsquoeconomia globale sostenibile attraverso la tutela dellrsquoambiente e la lotta alla criminalitagrave A riguardo pri-mo caso in Europa le procedure an-timafia ed anticorruzione sono appli-cate a prescindere dalla nazionalitagrave dei cantieri e le aziende assegnata-rie dei lavori dovranno rispettare i dieci punti del Global Compact

Emanuele Plata

Il successivo intervento ha visto Emanuele Plata Presidente della Planet Life Economy Foundation (on-lus) presentare con grande enfasi e catturando lrsquointeresse della platea i principi naturali che ispirano la vita e la sua organizzazione sociale e so-stenibile Ersquo necessario lrsquoavvio di un nuovo ri-nascimento dellrsquoeconomia e cambia-re il paradigma attuale pena la scomparsa del genere umano od una sua degradazione ad un livello inferiore cosigrave come previsto sin al 1972 dal Club di Roma Lrsquoeconomia sostenibile nella visione discussa partendo da unrsquoanalisi dei beni e dei

bisogni trova la soluzione in un equi-librio per lrsquouomo tra bisogni materiali ed immateriali e lrsquoazienda locale ra-dicata nel territorio egrave lrsquoattore principa-le del cambiamento in un approccio ldquodal piccolo al granderdquo Lrsquoimpresa ap-plica un nuovo schema di valori di sostenibilitagrave ambientale sociale ed economica la cui direzione egrave orienta-ta al benessere ed il modello sociale che ne consegue osserva processi bio-imitativi simili a quelli della natu-ra a ciclo chiuso Ersquo unrsquoarmonia in cui in ogni ambito il rifiuto non egrave mai uno spreco ma sempre utile ad un equili-brio complessivo del ldquosistema natura-lerdquo La creazione di valore aggiunto dellrsquoimpresa viene ripartita tra gli stakeholder collaboratori clienti for-nitori diretti e di filiera comunitagrave e azionisti Il posizionamento strategico dellrsquoimpresa avviene tramite lrsquoinvesti-mento nel ldquopatrimonio intangibilerdquo (etica cultura la forza del sapere formazione bio-imitazione raccordo con i soggetti interessati) che ne va-lorizzano il marchio e il radicamento nel territorio a proprio beneficio del benessere della comunitagrave e dei sin-goli realizzando cosigrave la vision di PLEF

Ulla Mauno

Dopo il pranzo e stata la volta di Ulla Mauno project planner finlandese di Carbonsink che ha illustrato un me-todo di finanziamento di progetti per lo sviluppo sostenibile in Africa e nel sud del mondo tramite il meccani-smo della carbon finance la cui finali-tagrave egrave la vendita sul mercato di titoli de-finiti ldquocrediti di Carboniordquo (EU-ETS) La riduzione delle emissioni di pro-getti di efficienza energetica come la sostituzione di caldaie in 4000 fami-glie in Mozambico viene certificata tramite modalitagrave consolidate da istituti internazionali Tali titoli vengono ac-quistati sul mercato finanziario da soggetti obbligati o volontari e con trattative bilaterali Lrsquoobiettivo egrave di ri-spettare i vincoli del pacchetto UE

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ldquoClima Energiardquo di riduzione di CO2 o per le aziende di realiz-zare in modo volontario i propri obiettivi di posizionamento strategico di impresa go-green dichiarando le proprie attivitagrave carbon neutral La valutazione delle effettive esigenze di unrsquoimpresa avviene tramite uno studio preliminare della carbon footprint del processo produttivo ciograve a dire dellrsquoimpronta ecologica misu-rata tramite il calcolo delle emissioni equivalenti di CO2

Anna Maria Felici

A seguire egrave stata Anna Maria Felici Past President e nuovo Liaison del PMI Educational Foundation a presentare al pubblico lrsquoopportunitagrave di finan-ziamento di progetti di forma-zione di Project Management a partire dalle scuole in Italia grazie ad i fondi resi disponibili dal PMIEFreg Dopo di lei ha preso la parola il dott Salvatore Carbone che ha presentato lrsquoAssociazione Italiana dei Progettisti Sociali (APIS) e ha evidenziato le dif-ferenze tra la gestione dei pro-getti in una azienda privata e quelli gestiti da entitagrave che ope-rano nel sociale dove il suc-cesso non egrave misurabile solo con i parametri di rispetto dei tempi e dei costi

Salvatore Carbone

Infine Andrea Stacchiero re-sponsabile di Policy e Advoca-

cy della Federazione di Organi-smi di Volontariato Internazionale (FOCSIV) ha illustrato con ulte-riore ottica i principali avvenimenti del 2015 anno storico per lrsquoambiente e per la cooperazione internazionale con la definizione dei 17 SDG dellrsquoONU e ha pre-sentato lrsquoenciclica ecologica ldquoLaudato Sigraverdquo e i programmi ed azioni ad esso ispirati Ha evi-denziato le difficoltagrave di attuazione dellrsquoenciclica nelle diocesi italia-ne e la situazione dei programmi di volontariato che riscuotono un forte successo nella societagrave civile con molti giovani disposti e can-didarsi ma che a causa di un de-ficit finanziario dovuto alla difficol-tagrave di erogazione di fondi lrsquoofferta di iniziative e volontari egrave maggiore della richiesta Interessante lrsquoaffermazione per cui la povertagrave che apparteneva solo al Terzo Mondo dove prima venivano convogliate la totalitagrave degli aiuti non egrave piugrave vera percheacute anche le societagrave opulente sono in una crisi oramai globale

Andrea Stocchiero

Tra le novitagrave delle modalitagrave di fi-nanziamento egrave il ruolo della Cas-sa Depositi e Prestiti in Italia che daragrave supporto ad iniziative di Cooperazione Internazionale svi-luppate in Partenariato Pubblico Privato (PPP) FOCSIV egrave inoltre impegnata nella difesa delle po-polazioni oppresse nei progetti ldquoi minerali dei conflittirdquo per una le-gislazione UE che ostacoli il commercio dei minerali estratti sotto il controllo di bande e signo-ri della guerra che sfruttano le popolazioni locali e le pongono in condizioni di schiavitugrave (come av-viene ad esempio in Congo) ed in altre operazione umanitarie per lrsquoaffermazione di principi etici fondanti un nuovo modello di svi-luppo economico sostenibile

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Managing Mega Project Challenges Evento Internazionale in collaborazione con LUISS B usiness School e Project Management Institute Roma 19-20 Maggio Il 19 maggio scorso presso la Luiss Business School si egrave tenuto un inte-ressante evento internazionale a late-re di una piugrave ampia due giorni di con-fronto di metodologie modelli ed esperienze nellrsquoambito della gestione di mega-project

Prof Andrea Prencipe (LBS)

Durante lrsquoevento che vedeva la par-tecipazione di un centinaio di perso-ne anche straniere sono stati affron-tati gli argomenti e gli aspetti piugrave for-temente legati a progetti di grandi dimensioni Il Lavori sono stati aperti dal Prof Andrea Prencipe docente di Inter-national Development and Quality Management alla LUISS Business School e coordinatore del seminario che ha presentato il keynote speaker della giornata Mark Thurston Re-gional Managing Director di CH2M

Mark Thurston

Nel suo intervento Thurston ha avuto modo di individuare alcuni fattori piugrave specificatamente attinenti i mega-project fattori di scala complessitagrave regulation politica e interfaccia Que-sto sulla base di una lunga esperien-za personale e con evidenza di quat-tro progetti di grandi dimensioni come i Giochi Olimpici di Londra del 2012 la realizzazione di un nuovo tratto fer-roviario nella zona sud est di Londra

(il progetto Crossrail) realizzazione di un tunnel di 25 km al di sotto del Tamigi (il progetto Tideway) realiz-zazione di unrsquo autostrada da Londra a Leeds e Manchester (Progetto High Speed 2)

La pianificazione di costruzione del progetto CrossRail

Mark Thurston ha inoltre esposto lrsquointeressante parallelo tra il concetto di ldquohomeostasisrdquo per un sistema vi-vente e la modellizzazione della ge-stione del setting di variabili tali da mantenere la stabilitagrave di un sistema complesso applicato allrsquoambito di gestione di grandi progetti Tale ar-gomento egrave stato fonte di un interes-sante dibattito con grande partecipa-zione dei presenti Ha poi esposto i fattori di maggiore influenza di pro-getti di grandi dimensioni suddivisi in 4 prospettive di maggiore impatto people and leadership governance and controls organization and cultu-re outside world

Prof Reymond Levitt

Lrsquoevento egrave stato chiuso dagli inter-venti di Reymond Levitt Professore di Ingegneria Civile e Ambientale alla Stanford University e Gernot Grab-her Professore di Economia alla HafenCity University di Amburgo e da una tavola rotonda coordinata da Andrea Prencipe della LUISS Busi-ness School

Lrsquoapprofondimento dei temi ha porta-to a focalizzare il dibattito successivo su argomenti legat al controllo del ri-schio allrsquoimportanza della definizione e comunicazione dello scope e alla disciplina necessaria a condurre con efficacia tali imprese

La tavola rotonda che ha concluso lrsquoevento

Come si diceva allrsquoinizio questo se-minario aperto a tutti i nostro soci grazie alla collaborazione con la LUISS Business School faceva parte di un piugrave ampio programma una se-rie di eventi annuali sponsorizzati dal Project Management Institute per fa-vorire lrsquoincontro tra le grandi Universi-tagrave Internazionali e le grandi aziende che utilizzano il Project Program Portfolio Management per la gestione dei mega-progetti Le due mezze giornate di lavori del ldquo4th International Mega-Projects Workshop Theory meets Practicerdquo si sono svolte questrsquoanno presso la LUISS Busi-ness School dopo che le precedenti tre edizioni erano state ospitate da rinomate universitagrave internazionali

Sergio Gerosa e il Prof Corrado Lo Storto (Univ Federico II di Napoli) durante i lavori

Per il PMI Central Italy Chapter erano stati invitati a partecipare a questo esclusivo consesso il Presidente Sergio Gerosa e la Past President Anna Maria Felici

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EMEA LIM amp Global Congress 2016 Si egrave svolta a Barcellona dal 6 allrsquo11 Maggio la ker messe EMEA il nostro Chapter era presente ad entrambi gli appu ntamentiLo scorso Maggio Barcellona (Spa-gna) egrave stata teatro della kermesse annuale del PMI EMEA (Europe Middle East and Africa) ospitando in successione i due piugrave importanti eventi a livello continentale

- Il Leadership Institute Meeting EMEA (6-8 Maggio)

- Il Global Congress EMEA (9-11 Maggio)

Una nutrita delegazione del nostro Chapter ha partecipato ad entrambi gli eventi con numerose presenta-zioni Nei giorni successive inoltre si sono tenute varie sessioni di Semi-narsWorld (che Roma aveva ospitato ad Aprile 2015)

EMEA Leadership Institute

Meeting

I numeri del LIM EMEA di Barcellona

Il Leadership Institute Meeting EMEA egrave la riunione annuale di tutti i leader (membri del board ma anche sem-plici volontari) dei Chapter EMEA Ci si incontra per ascoltare le ultime no-tizie e indicazioni da parte del board del Project Management Institute per seguire le presentazioni di grandi leader e keynote speaker di levatura mondiale ma soprattutto per confron-tarsi sulle best practice nella gestione delle nostre community locali

Il mega-annuncio dellrsquoEMEA 2017 a Roma

Questrsquoanno ad accogliere la rappre-sentativa del nostro Chapter compo-

sta da Sergio Gerosa Giancarlo Duranti Silvia Frigerio e Sergio Funtograve una gradita sorpresa (anche se la notizia era giagrave stata anticipata da qualche settimane al nostro Pre-sidente) il mega cartellone con lrsquoannuncio che il prossimo anno la kermesse PMI EMEA saragrave ospitata proprio dallrsquoItalia e in particolare da Roma

Foto di gruppo del team del nostro Chapter con Mark A Langley (Presidente PMI reg)

Unrsquooccasione irripetibile per il nostro Chapter e tutti i PM Italiani soprattut-to in considerazione dellrsquoaltro evento internazionale che il Chapter sta giagrave organizzando per il 6-7 Ottobre 2016 a Roma per festeggiare il nostro ven-tesimo anniversario Ma di questo vi abbiamo giagrave parlato nellrsquoarticolo a pag 3 di questa newsletter Proprio in vista di questi due eventi internazionali che vedranno Roma al centro dellrsquoattenzione la delegazione del Comitato Direttivo del Chapter ha lavorato alacremente durante il LIM EMEA di Barcellona per stabilire con-tatti con il Board del Project Mana-gement Institute (incontrando anche il Presidente del PMIreg Mark A Lan-gley e vari membri del Board PMIreg) cosigrave come per pubblicizzare lrsquoevento internazionale di Ottobre con i re-sponsabili dei Chapter EMEA che sono stati successivamente coinvolti (con grande successo) come Sup-porting Chapter dellrsquoevento Lrsquoiniziativa del nostro Chapter asso-lutamente innovativa in questo sen-so egrave stata accolta con grande inte-resse e simpatia dai colleghi degli al-tri Chapter cosigrave come la prospettiva

di poter venire a Roma per il prossi-mo Congresso EMEA del PMIreg

Il brindisi tra i tre Presidenti dei Chapter Italiani e il nostro Mentor Kris Troukens

Il LIM EMEA egrave stato inoltre lrsquo occasio-ne per consolidare il rapporto con la leadership degli altri Chapter Italiani tutti presenti allrsquoevento con un primo Memorandum of Understanding sot-toscritto dai tre Presidenti (Sergio Gerosa Stefano Setti e Giacomo Franco ) insieme ai rappresentanti del PMI EMEA (il nostro regional mentor Kris Troukens Lysan Drabon e Blanca Lalanda ) che egrave stato successivamente finalizzato nellrsquoaccordo strategico di cui vi ab-biamo parlato nellrsquoarticolo a pag 2 di questa newsletter) Il nostro Chapter ha portato al LIM anche in questa occasione un suo speaker il nostro Direttore dei Volon-tari Sergio Funtograve con un intervento dal titolo ldquoVolunteers a cast to con-quer How to involve and keep en-gaged chapter volunteersrdquo

Lrsquointervento di Sergio Funtograve

Lrsquointervento egrave stato molto apprezzato dalla folta platea presente nonostan-te fosse pianificato nellrsquoultimo slot prima della chiusura dellrsquoevento Tra gli interventi piugrave apprezzati degli altri oratori ricordiamo quelli introdut-tivi del Presidente PMIreg Mark A Langley che ha fornito una visione di dove stia andando il PMIreg e come intenda supportare sempre meglio i

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PM di tutto il mondo nella loro cresci-ta professionale e di Antonio Nieto Rodriguez molto coinvolgente e ba-sato sulla personale esperienza di PM tra tante difficoltagrave e grandi soddi-sfazioni professionali

Lo speech di Mark A Langley insieme a Antonio Nieto Rodriguez

Molto interessante e ldquomotivazionalerdquo anche lo speech del keynote speaker Reneacute Carayol dal titolo ldquoCollaboration is the new leadershiprdquo con degli spunti davvero interessanti in termini di applicazione della servant leader-ship

Lo speech di Mark A Langley insieme a Antonio Nieto Rodriguez

EMEA Global Congress AllrsquoEMEA Global Congress il nostro Chapter era presente con gli inter-venti di Marco Negri e Luca Romano oltre a quello del nostro Giancarlo Duranti Marco Negri (ANAS) ha presentato assieme a Mustafa Duumllgerler (Na-tional Bank of Abu Dhabi) un inter-vento sulle Lessons Learned dal tito-lo Lessons (really) Learned How to Retain Project Knowledge and Avoid Recurring Nightmares La presentazione egrave partita dallrsquo osser-vazione che sebbene la maggior parte delle aziende abbiano ormai istituzionalizzato il processo di identi-ficazione e documentazione delle lessons learned anche quando tali lezioni sono correttamente identifica-te e documentate spesso finiscono in un database o su una intranet che nessuno mai consulta (il cosiddetto buco nero delle lessons learned) impedendo alle aziende di imparare dallrsquoesperienza e rischiando di ripete-re gli errori giagrave commessi

Lrsquointervento di Marco Negri

Il processo tradizionale egrave quindi inef-ficace percheacute non riesce a incorpo-rare le lezioni nelle operations e so-prattutto percheacute non riesce a cambia-re migliorandolo il nostro modo di condurre i progetti Sono stati quindi analizzati i problemi piugrave comuni del processo di identifica-zione documentazione e comunica-zione delle lessons learned ed egrave sta-to proposto un approccio semplice ed efficace per incorporare le lezioni di-rettamente nei processi operativi del-le aziende In pratica al posto di documentare le lessons learned nella tradizionale forma testuale si suggerisce innanzi-tutto di classificarle sulla base dei de-liverable a cui si riferiscono (per esempio si dividono le lezioni che ri-guardano i Gantt dalle le lezioni rela-tive al budget oppure al ldquoPiano di ri-sposta ai rischirdquo ecc) e successi-vamente si propone di raccogliere le lezioni in delle checklist una per ogni tipologia di deliverable (quindi la checklist dei Gantt la checklist del budget la checklist del Piano di ri-sposta ai rischi ecc) In questo modo la conoscenza viene trasposta direttamente negli organi-zational process assets in una forma prontamente utilizzabile prima di ini-ziare a lavorare su uno specifico deli-verable per consultare tutte le lezioni apprese dallrsquoazienda sullrsquoargomento basteragrave aprire la relativa checklist Si potrebbe quindi dire che una les-son non egrave veramente ldquolearnedrdquo fine-chegrave non egrave stata incorporata in una checklist

Marco Negri e Giancarlo Duranti

Infine Luca Romano (Nexen) ha presentato ben due interventi il pri-mo insieme a Roberta Grimaldi e Francesco Saverio Colasuonno di INAIL dal titolo ldquoDemand manage-ment as a critical success factor in Portfolio Managementrdquo La trasfor-mazione digitale della Pubblica Am-ministrazione italiana caratterizzata da ritardi incertezze e resistenze al cambiamento puograve annoverare a pie-no titolo INAIL come caso di succes-so paradigmatico In questrsquoambito sulla base dellrsquoesperienza maturata presso la Direzione Centrale Orga-nizzazione Digitale egrave stata analizzata lrsquoimportanza della corretta gestione della fase di Demand durante il pro-cesso di Project Portfolio Manage-ment Il Demand Management infatti sostanziandosi nella raccolta e valu-tazione delle iniziative progettuali vecchie e nuove dellrsquoazienda egrave pro-pedeutico alla fase di definizione del-le prioritagrave e selezione delle iniziative influenzandone inevitabilmente la qualitagrave la durata e lrsquoefficacia Una corretta gestione della fase di de-mand durante la predisposizione del Portfolio progetti aziendale permette alle organizzazioni di indirizzare cor-rettamente le proprie azioni e di man-tenere uno stretto collegamento tra quello che viene attuato e la traietto-ria strategica complessiva

Luca Romano

Nel secondo intervento Luca Roma-no ha avuto il ruolo di moderatore di un panel dal titolo ldquoNext Generation Project Management Digitalization and Collaborationrdquo Questo ldquonuovordquo format del PMI aggrega speaker che hanno presentato idee simili in un unico evento durante il quale a valle della presentazione da parte dei panelist si apre una discussione con domande e risposte Lrsquooggetto come si desume dal titolo egrave stata la digita-lizzazione e la collaborazione in am-bito PM argomento peraltro abba-stanza in voga durante il Congresso a Barcellona

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Il nostro Chapter era presente anche hellip Grazie alle nostre convenzioni e ai volontari del C hapter abbiamo portato un porsquo di Project Management ad alt ri eventi La diffusione del Project Manage-ment passa attraverso la presenza a importanti seminari ed eventi Il no-stro Chapter ha partecipato negli ul-timi mesi ad alcuni eventi spesso or-ganizzati dalle associazioni con cui il PMI Central Italy Chapter ha siglato delle convenzioni di collaborazione proprio al fine di aumentare la cassa di risonanza del Project Management in Italia Una scelta che sta eviden-temente pagando visto il moltiplicarsi delle occasioni di interscambio cultu-rale che queste collaborazioni stanno generando

XVI Convegno Nazionale AIIC

Bari 7-9 Aprile

Il corso di Project Management

al Convegno Nazionale AIIC

Il Past President del Chapter Anna Maria Felici egrave intervenuta allrsquo As-semblea Generale conclusiva del XVI Convegno Nazionale dellrsquo Associazio-ne Italiana Ingegneri Clinici (AIIC) di cui fa parte anche il nostro Resp del Comitato Clinica Farmaceutica e Me-dicale Giulio Iachetti Ersquo stata lrsquo oc-casione per ribadire lrsquointeresse relati-vo al recente e rinnovato accordo tra il Chapter e AIIC e per rafforzare lrsquoimportanza delle conoscenze e dellrsquoapplicazione del Project Mana-gement in ambito Sanitario Anna Maria ha anche premiato i cinque componenti della squadra vincente La nostra Past President inoltre era giagrave intervenuta in qualitagrave di docente durante la prima giornata del Corso di Formazione sul Project Manage-ment che si prefiggeva lo scopo di fornire le basi di impostazione di un progetto con una metodologia struttu-rata di Project Management illu-strandone lrsquo intero ciclo di gestione e

gli strumenti di pianificazione e con-trollo Allrsquointerno del corso egrave stata da-ta una panoramica degli strumenti informatizzati piugrave utili in ambito di Project Management per lrsquoIngegnere Clinico dando evidenza di modalitagrave di impostazione dei tool informatizzati oggi disponibili In chiusura del Corso di Formazione egrave stato sviluppato infi-ne un partecipatissimo business ga-me con la partecipazione di ben set-te squadre che si sono confrontate su una simulazione in ambito healthca-re

Anna Maria Felici

Questo tipo di iniziative didattiche svolte in collaborazione con le nostre associazioni partner sono volte pro-prio a diffondere il Project Manage-ment allrsquointerno di contesti dove egrave necessario consolidarne la maturitagrave e saranno un campo dove il Chapter continueragrave ad impegnarsi nel prossi-mo futuro

Congresso Nazionale Astrofisica

Roma 2-6 Maggio Lo scorso 4 Maggio il Presidente del Chapter Sergio Gerosa ha tenuto un interessante intervento sulla ldquoComplessitagrave nel Project Manage-mentrdquo nellrsquoambito dei lavori del LX Congresso della Societagrave Astronomica Italiana che si egrave tenuto a Roma dal 2 al 6 Maggio nella prestigiosa sede del Centro Nazionale delle Ricerche (CNR) a Piazzale Aldo Moro a Roma La presentazione egrave stata incentrata sui risultati della ricerca svolta del Project Management Institute e pub-blicati sul numero de ldquoPulse of the Profession in depth reportrdquo dedicato al tema ldquoNavigating Complexityrdquo (di-sponibile per i soci sul sito del PMIreg

La locandina del LX Congresso della Societagrave Astronomica Italiana

Lo studio era volto ad individuare quali siano gli elementi che caratte-rizzano i best performer tra le varie organizzazioni che si confrontano con potafogli di progetti di grande complessitagrave come sono certamente quelli che riguardano la ricerca in campo astronomico ed astrofisico con budget di grandissime dimensio-ni in gioco

Sergio Gerosa al congresso della SAI

Lrsquooccasione di questo intervento egrave nata grazie alla collaborazione con Davide Fierro Resp Ufficio Centrale di Ingegneria dellrsquoIstituto Nazionale di Astro Fisica (INAF) organizzatore della giornata di lavori e nostro part-ner nellrsquoambito della collaborazione con AFCEA e INCOSE nellrsquoambito del Comitato Difesa Sicurezza e Spazio di cui vi parliamo anche

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nellrsquoarticolo sui nostri Comitati Setto-riali Con lui avevamo anche organiz-zato il Convegno dello scorso anno presso lrsquoOsservatorio di Monte Porzio Catone (vedi articolo a pag 13 del no 21 de ldquoIl Corriere del PMrdquo - Luglio 2015)

Davide Fierro organizzatore della giornata

Seminario SEDA 2016 Roma 10

Maggio Unrsquoatra associazione con cui abbia-mo stabilito rapporti di reciproco scambio culturale egrave il DSSEA (De-fense amp Security Software Engineers Association) il cui Segretario Gene-rale Brigadiere Angelo Messina era

stato nostro ospite al Pomeriggio allrsquoUniversitagrave tenutosi lo scorso Di-cembre (in cui si egrave parlato della matu-ritagrave del Project Management nel set-tore ICT) Il DSSEA ha organizza ogni anno un appuntamento internazionale su te-matiche ICT nel mondo delle Forze Armate e denominato SEDA (Soft-ware Engineering for Defense Appli-cations) giunto questrsquoanno alla quin-ta edizione tenutasi il 10 Maggio scorso presso la Scuola Trasporti e Materiali della Cecchignola a Roma in unrsquoaula gremita da moltissime per-sone A rappresentare il PMI Central Italy Chapter crsquoera Carmine Paragano Responsabile del Comitato ICT e or-ganizzatore di molti dei nostri Webi-nar che egrave intervenuto per condivide-re le metodologie di Project Mana-gement Agile e la loro applicazione in un settore cosigrave delicato come quello delle Forze Armate Lrsquointervento si egrave tenuto nel pomerig-gio in cui si sono affrontate con mag-gior approfondimento le tematiche

ldquoAgilirdquo Dopo unlsquointroduzione iniziale sulle diverse metodologie Agili ed i diversi campi di applicazione si egrave ap-profondito lrsquoapproccio proposto dal PMI con la sua certificazione PMI-ACP

Carmine Paragano al Congresso SEDA

Nellrsquoultima parte dellrsquointervento si so-no poi condivise anche con gli altri speaker le difficoltagrave nel gestire un progetto con metodologie innovative che richiedono un cambiamento nellrsquoapproccio al progetto da parte di tutti gli stakeholder coinvolti

20 Settembre 2016 dalle ore 930 alle ore 1330

Seminario in Azienda in collaborazione con INAIL

Dal Progetto alla Governance Quale futuro per la PA

Roma Sede Centrale INAIL ndash Piazzale Pastore 6 (EUR)

Lrsquoevento permette di maturare 3 PDUrsquos

Per informazioni wwwpmi-romeorg

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Goal-setting variabili e dimensioniLrsquoarma vincente per la definizione degli obiettivi di progettoIl nostro vivere quotidiano egrave carico di obiettivi che ci prefissiamo di rag-giungere dalla volontagrave di prenderci un caffegrave al bar preferito fino al rag-giungimento della tanto desiderata vacanza o al piugrave elevato scopo di ri-coprire un ruolo ambito allrsquointerno del gruppo di lavoro e di un Organizza-zione Tutti questi stimoli sociali nel momento in cui vengono traguardati diventano per noi fonte di beneficio percheacute ci infondono un forte senso di controllo degli eventi un alto grado di motivazione ed un buon livello di au-toefficacia percepita (quanto mi spe-rimento efficace in determinate situa-zioni Bandura 1986) Esistono una serie di variabili che in-cidono fortemente sulla nostra capa-citagrave di perseguire un obiettivo sia nel-la nostra vita privata sia nella nostra carriera professionale Ersquo necessario quindi tenere presenti questi fattori facendo una meta-analisi qualora sia possibile effettuarla dei potenziali ri-schi e delle risorse che abbiamo a disposizione per centrare a pieno lrsquoobiettivo Le teorie social-cognitive ci aiutano in tal senso (Caprara Cervone 2003) La teoria dellrsquoazione pianificata (Ajzen 1996) afferma che le nostre intenzioni riguardano lrsquoatteggiamento di una persona rispetto al mettere in atto un determinato comportamento la sua percezione della pressione so-ciale a mettere (o non mettere) in atto quel certo comportamento e il con-trollo percepito sul comportamento cioegrave la percezione di facilitagrave o difficol-tagrave ad eseguirlo Locke e Latham (1990) con la loro teoria degli obiettivi hanno identificato un insieme di dimensioni degli obiet-tivi (goal-setting) cioegrave dei modi in cui gli obiettivi di prestazione possono variare ed essere ben progettati in funzione dello scopo da perseguire e tenendo in grande considerazione le variabili individuali che permettono di raggiungerlo Il goal-setting egrave il livello dello scopo cioegrave il livello di sfida che le persone assumono nellrsquoesecuzione di un certo compito Gli obiettivi diffe-riscono per quantitagrave per difficoltagrave qualitativamente nel significato che rivestono per lrsquoindividuo per ampiez-

za (a breve o a lungo termine) e pos-sono essere ristretti o ampi se legati gerarchicamente

Dimensioni degli obiettivi Il goal-setting cioegrave la definizione degli obiettivi costituisce una determinante psicologica centrale nellrsquoautomotivazione al successo

Esiste in letteratura una forte relazio-ne positiva tra il livello di sfida dellrsquoobiettivo e il livello di successo nella prestazione Nella misura in cui le persone si ritengono impegnate nel raggiungimento dei loro scopi gli obiettivi maggiormente impegnativi stimolano piugrave elevati livelli di succes-so Ersquo evidente quindi che fornire al team obiettivi articolati rispetto ad obiettivi semplici o ad assenza di obiettivi permette la stimolazione di un maggior senso di motivazione Una seconda dimensione fondamen-tale oltre al coinvolgimento sugli obiettivi consiste nella specificitagrave di essi In alcune professioni o attivitagrave gli scopi da raggiungere possono es-sere impegnativi ma vaghi Gli obiet-tivi specifici rispetto ad obiettivi non specifici e generici (ldquofare del proprio megliordquo) contribuiscono maggiormen-te al miglioramento della prestazione (Locke et al 1981) Unrsquoultima di-mensione fondamentale per generare successo consiste nel programmare obiettivi prossimali piuttosto che di-stali percheacute vi egrave una tendenza natu-rale delle persone a suddividere i compiti distali in prossimali (Bandura e Schuck 1981) I benefici degli obiettivi prossimali richiedono ovvia-mente che lrsquoindividuo non perda natu-

ralmente di vista gli scopi a lungo termine Gli obiettivi prossimali hanno due effetti importanti sul sistema del seacute Il primo consiste nellrsquoaumentare lrsquoautoefficacia percepita iniziale Quando intraprendiamo un compito sostenere attivitagrave iniziali piugrave semplici faragrave sigrave che lrsquoobiettivo nellrsquoinsieme ri-sultati maggiormente gestibili nella sua totalitagrave I sotto-obiettivi se ben definiti migliorano le reazioni auto-valutative personali fornendo indica-tori sul progresso in atto Esistono inoltre moderatori degli ef-fetti del goal-setting il feedback e la complessitagrave del compito Un obiettivo impegnativo aumenta la motivazione solo quando il soggetto egrave in grado di monitorare le sue azioni traendo van-taggio dal feedback che riceve sul grado dei suoi progressi In assenza di feedback lrsquo assegna-zione di obiettivi impegnativi non au-menta in maniera affidabile la presta-zione Nel momento in cui il gruppo di lavoro riceve feedback espliciti su scopi ben definiti esso reagisce in maniera auto-valutativa rispetto i propri risultati analizza la sua effica-cia nella prestazione stabilisce obiet-tivi e standard specifici Ognuno di questi processi riferiti al singolo membro contribuiscono a generare la motivazione successiva Ecco che si innesca qui un meccani-smo benefico che si autoalimenta in cui i feedback il monitoraggio conti-nuo degli scopi prossimali raggiunti la definizione chiara dei compiti favo-risce un team consapevole della me-ta che sta perseguendo e del cammi-no che vede protagonisti tutti i parte-cipanti

Sperimentare efficacia Proviamo a questo punto ad attuare unrsquoulteriore precisazione per rendere la definizione dei nostri obiettivi vin-cente e fornire al gruppo di lavoro esperienze positive di successo che possano essere generalizzate e di-ventino punti di forza per il team nella sua totalitagrave Lrsquoindividuo possiede due strumenti per valutare seacute stesso da un lato ab-biamo lrsquoautostima che corrisponde al senso globale del proprio valore

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(Coopersmith 1967) mentre dallrsquo altro abbiamo lrsquoautoefficacia percepita che si riferisce ai giudizi che noi diamo rispetto alle nostre capacitagrave di ese-guire determinati corsi di azione in ambiti specifici Lrsquoautoefficacia per-cepita ha un forte valore predittivo del comportamento che il soggetto potragrave mettere in atto mentre lrsquoautostima predice le condotte piuttosto debol-mente (Leary 1995)

Lrsquoautoefficacia percepita egrave definita contestualmente legata cioegrave a parti-colari sfide o prove con cui lrsquoindividuo si sta confrontando Le valutazioni di autoefficacia percepita predicono non solo i livelli generali di successo ma anche gli esiti di successo e di falli-mento comportamentali degli atti sin-goli (Cervone 1985) Bandura (1997) definisce quattro processi tramite cui le convinzioni di efficacia incidono sugli esiti legati al compito Lrsquoautoefficacia influenza

- le decisioni su quali attivitagrave persegui-re Lrsquoindividuo si impegneragrave solo in attivitagrave in cui ritiene se stesso effica-ce ed eviteragrave compiti che ritiene di non riuscire a compiere

- lo sforzo e la persistenza nel compi-to chi dubita della propria efficacia tenderagrave a ridurre sforzi e a desiste-re

- le risposte al livello affettivo un ele-vato senso di efficacia favorisce mi-nori livelli di ansia nellrsquoaffrontare eventi potenzialmente minacciosi

- la qualitagrave delle prestazioni cognitive principalmente in attivitagrave in cui si ri-chiede unrsquoalta conoscenza del com-pito ed una formulazione di strate-gie un maggior livello di efficacia percepita facilita la produzione di so-luzioni in maniera piugrave analitica ed accresce la prestazione in compiti di memoria ad esempio stressanti (Berry et al 1989)

Tutte queste esperienze benefiche possono inoltre essere generalizza-te ad altre situazioni similari diven-tando un bagaglio positivo per lrsquointero gruppo di lavoro Lrsquoautoefficacia per-cepita permette di conseguenza lrsquoaccettazione delle sfide la persi-stenza nonostante le avversitagrave lrsquoesecuzione di complesse strategie cognitive lrsquoabbassamento del livello di ansia ed una maggiore tranquillitagrave che si associa alle difficoltagrave Aumentare le convinzioni di efficacia e di controllo egrave possibile Il modo piugrave affidabile per instillare fiducia nelle persone consiste nel fornire occasio-ni di esperienza diretta di successo (Bandura 1997 Williams 1995) Quando calibriamo gli obiettivi per il gruppo di lavoro avere una buona conoscenza delle risorse umane a nostra disposizione dei punti di forza e di debolezza di ogni membro per-metteragrave di formulare gli scopi secon-do i punti elencati in base alla teoria del goal-setting e cercheragrave di stimola-re un sempre crescente senso di sperimentazione efficace del proprio operare allrsquointerno del team

Conclusioni Tenere presente la strutturazione de-gli obiettivi tramite indicazioni del goal-setting e lrsquoesistenza del costrutto di autoefficacia percepita permette di fare una breve riflessione di autoana-lisi su come guidare al meglio il no-stro gruppo di progetto Le dimensio-ni dellrsquoobiettivo non si traducono di-rettamente in successo essi avranno effetti sulla prestazione che a sua volta favoriragrave un certo livello di cre-scente forza nel gruppo di maggiore sintonia e di ampia produttivitagrave

Annalisa Albergo Psicologa del Benessere nel Corso di Vita e Psico-terapeuta esperta in Valutazione Psicologica e Counselling Vanta esperienza decennale in ambito riabi-

litativo e di in-tervento psico-logico nel campo della disabilitagrave visiva presso il Cen-tro Regionale S Alessio Margherita di

Savoia per i Ciechi nel servizio do-miciliare e scolastico Si occupa di Formazione e Consulenza Aziendale Selezione ed Assessment Valuta-zione dei Profili nellrsquoarea Risorse Umane Ha svolto ricerca scientifica presso lrsquoIstituto di Ricerca e Cura a Carattere Scientifico Fondazione S Lucia su malattie genetiche rare in-fantili e survey presso lrsquoUniversitagrave degli Studi di Roma ldquoSapienzardquo Ersquo infine esperta in costruzione e som-ministrazione di test psicologici e proiettivi

La nostra Newsletter egrave

scritta quasi interamente dai membri del

PMI Rome-Italy Charter

Essa vuole essere infatti innanzitutto uno strumento di

collaborazione e scambio di informazioni allrsquo interno del Chapter

Se vuoi far parte anche tu della redazione del ldquoCorriere del PMrdquo

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LUGLIO 2016 Numero 25

Come far crescere una piccola impresa Di Stefano Luisotti (Amministratore Delegato di Wel come Italia e nostro ospite nel recente evento sulla Leadership a Pisa)Lrsquoautore di questo libro Stefano Lui-sotti egrave un amico del nostro Chapter come AD di Welcome Italia ha ospi-tato lo scorso 30 Marzo il primo Se-minario in Azienda in Toscana E non lo ha solo ospitato ma egrave stato uno dei protagonisti dellrsquoevento stesso con un intervento sulla leadership molto apprezzato da tutti i parteci-panti

Lrsquointervento sulla leadership

di Stefano Luisotti AD di Welcome Italia

E proprio in occasione di quellrsquo even-to Luisotti ha voluto donare al Chap-ter una copia del suo libro ldquoCome far crescere una piccola impresardquo pub-blicato nella collana Trend di Franco Angeli Un libro che vuole essere un piccolo manuale da leggere tutto drsquoun fiato o a piccole dosi per coloro che non hanno mai tanto tempo da dedicare alla lettura (come dice lrsquoautore stesso basta un capitolo di poche pagine al mattino dopo il caf-fegrave) basato sulla sua esperienza sia professionale che personale (molti sono gli aneddoti familiari o della sua gioventugrave) Un libro la cui lettura scorre con leg-gerezza ma che lascia il segno e fa riflettere Basato su uno schema semplice ogni capitolo egrave composto da una frase celebre un breve aned-doto di vita vissuta (con i suoi suc-cessi e insuccessi) una breve con-clusione in calce al capitolo che ri-sponde alla domanda ldquoe quindirdquo Un libro per chi vuole fare lrsquo imprendi-tore che tuttavia merita una lettura attenta anche da parte di un Project

Manager Spesso infatti il successo dei nostri progetti nasce proprio dal considerarli ldquonostrirdquo e come una pic-cola ldquoimpresardquo familiare mettendoci quella passione e amor proprio che normalmente un imprenditore deve mettere nella propria piccola azienda Ma anche una certa vision e chiarez-za degli obiettivi che ci si pone Alla domanda sul percheacute molti im-prenditori non ce la fanno o molte aziende non riescono a ldquosfondarerdquo acquisendo dimensioni piugrave grandi nel loro sviluppo lrsquoautore si da una ri-sposta tanto semplice quanto vera ldquole piccole imprese rimangono picco-le percheacute i loro imprenditori si prefig-gono piccoli scopirdquo E ci vuole pertanto anche una bella dose di coraggio e responsabilitagrave Luisotti raccomanda infatti a chi ha deciso di far crescere la propria im-presa ldquohellip egrave venuto il momento di prelevare i vostri sogni nel cassetto metterli bene a fuoco e dichiararli apertamente dichiarare i propri sogni egrave una cosa pericolosa che espone allrsquoinsuccesso e alle critiche Ma quando i nostri sogni coinvolgono anche altre persone come nel caso della vostra azienda egrave inevitabilerdquo E chiarisce bene anche cosa si in-tenda per responsabilitagrave ldquorispondere delle proprie azioni e delle proprie decisioni Ogni volta che cerchiamo alibi scuse o colpevoli non facciamo altro che dichiarare agli altri la nostra incapacitagrave di assumere le nostre re-sponsabilitagraverdquo Per chi ha avuto modo di conoscerlo Stefano Luisotti egrave riuscito perfetta-mente nellrsquointento di travasare nelle pagine del suo libro le sue naturali doti di leadership la chiarezza di idee su come un imprenditore dovrebbe essere e agire la sua brillante aper-tura mentale verso chi nellrsquoazienda lavora per lui la passione e lrsquoamore per le sue ldquocreaturerdquo che siano lrsquoazienda che si egrave messa in piedi o la figlia che si sta crescendo (la piccola Sara che fa capolino nella copertina del libro lo ha illustrato con i suoi di-

segni di bambina ed egrave protagonista inconsapevole di uno dei racconti piugrave toccanti del libro non a caso quello che illustra il concetto di responsabili-tagrave che abbiamo riportato piugrave sopra)

La copertina del libro (Ed Franco Angeli)

Ebbene si il libro di Stefano Luisotti ci egrave proprio piaciuto E come tutti i libri belli quando si arriva alle fine si vor-rebbe che ci fossero degli altri capitoli per continuare a leggerlo Ma la bel-lezza del libro forse sta proprio in questo saper concentrare in un cen-tinaio di pagine tanta esperienza e un porsquo di saggezza Chissagrave magari dopo questo incontro con il PMI Central Italy Chapter tra qualche anno potragrave scrivere un nuo-vo manuale hellip su come essere e fare il Project Manager Per la cronaca Lrsquoautore prevede an-che una ldquoassicurazionerdquo sul proprio libro Se lo comprate e non lo riuscite a finire lo potete rimandare allrsquoautore che ve lo rimborseragrave Ma non spera-teci troppo percheacute saragrave molto difficile che questo accada Un grande in bocca al lupo a Stefano Luisotti e ai suoi colleghi (come lui ama chiamare i propri dipendenti o collaboratori) per il successo della propria ldquoimpresardquo Editore Franco Angeli Pagine 136 Prezzo di Copertina euro 950

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Alessio Puccinelli hellip Unplugged Sono padre felice di tre figli maschi nati da una moglie paziente che incautamente incoraggia (e a volte sopporta) le mie tante iniziative Ho la fortuna di abitare in un piccolo angolo di paradiso sulle colline della Versilia con vista mare su tutto lrsquoarcipelago fino alla Corsica Saragrave percheacute ci sono nato ma egrave un posto magi-co le Alpi Apuane le spiagge della Ver-silia il lago di Massaciuccoli la Pineta di Levante ecchellip posti fantastici a pochi chilometri da casa mi rigenera e mi ripa-ga di tanti chilometri macinati ogni gior-no per andare al lavoro Ho iniziato a lavorare molto presto e mi sono occupato un porsquo di tutto edilizia manifattura restauri ecc poi ho iniziato a lavorare come Perito ed infine come Ingegnere delle Telecomunicazioni Ed egrave proprio come Ingegnere in IDS che ho iniziato a gestire progetti internazionali nel campo navale ed a scontrarmi con realtagrave del calibro della Raytheon verso le quali mi sentivo inadeguato rispetto al compito che mi era stato affidato dovevo preparare stati di avanzamento mensili basati sullrsquoEarned Value Master Plan Integrated Master Schedule ecc cose che quindici anni fa non erano proprio allrsquoordine del giorno nella campagna pi-sanahellip Allora mi sono rimboccato le ma-niche ed ho iniziato a studiare Project Management prendendoci sempre piugrave

gusto iniziando un percorso che non avrei piugrave abbandonato

Se lrsquoincontro con il Project Management egrave stato amore a prima vista quello con il Chapter egrave stata una vera e propria folgo-razione Tutto egrave nato dal Corso di Alta Formazione in Project Program e Portfo-lio Management che il Chapter ha orga-nizzato in collaborazione con la Sapienza e che IDS ha generosamente finanziato Al corso ho conosciuto persone fantasti-che sia umanamente che professional-mente ma soprattutto ho conosciuto An-na Maria Felici che mi ha proposto di ldquodare una manordquo in Toscana e cosigrave sono diventato responsabile per lrsquoarea Toscana Nord-Ovest titolo che mi spalanca le porte nelle aziende ed organizzazioni a cui mi presento per proporre varie colla-borazioni Sono orgoglioso di far parte del PMI ed amo profondamente entrare

in contatto con le realtagrave della mia zona Purtroppo la distanza da Roma mi impe-disce di frequentare i tanti eventi orga-nizzati nella capitale per questo farograve del mio meglio per organizzare eventi in To-scana Con tre figli piccoli un cane un lavoro lontano (ma tutto egrave relativo) un orto e una casa da mantenere il cosiddetto ldquotempo liberordquo egrave praticamente inesisten-te Allora ascolto audiolibri mentre guido e la mia palestra egrave un orto dove faccio crescere verdure saporite certo non ho i bicipiti di uno sportivo ma egrave unrsquoattivitagrave che riusciamo a fare tutti quanti insieme appassionatamente un modo piacevole per stare allrsquoaria aperta e che mi tiene in forma Anche percheacute ne ho davvero bi-sogno e non solo per la vita sedentaria ma soprattutto percheacute ho una grande pas-sione per il cibo e il buon vino Amo cu-cinare e il modo in cui lo faccio mi rap-presenta in pieno ho bisogno di speri-mentare e quando una ricetta ha raggiun-to alti livelli di gradimento (a giudizio di amici e familiari) devo trovarne subito una nuova da sperimentare La foto egrave di dieci anni fa (non ho Photo-shop per ritoccarne una piugrave recente)

Alessio

14 Ottobre 2016 SAVE THE DATE

Seminario in Azienda

in collaborazione con ABBANOA

La Vetreria Via Italia 63 Cagliari

Lrsquoevento permette di maturare 3 PDUrsquos

Per informazioni wwwpmi-romeorg

Business

Process

Reenginering

lrsquoesperienza Abbanoa

il PMO nelle aziende di servizi pubblici

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LUGLIO 2016 Numero 25

Andrew ChiesahellipUnplugged ldquoCulturalmente schizofrenicordquo hellip quel-la che egrave nata come battuta da usare su Twitter egrave diventato un mantra per provare a spiegare chi sono Nato a New York da madre americana e padre italiano fin da piccolo la diver-sitagrave culturale egrave parte del mio quoti-diano Dopo un primo periodo in cui ci dividiamo tra lrsquoItalia e gli Stati Uniti nel 1965 ci trasferiamo prima in Ar-gentina per poi approdare in Messi-co dove dovevamo rimanere per 4 anni oggi i miei genitori continuano a risiedere a Cittagrave del Messico In que-sti anni si aggiunge un altro mattone alla diversitagrave culturale con mio fratel-lo e sorella lo spagnolo e la cultura messicana diventano una parte del nostro quotidiano Finito il liceo con lrsquointenzione di se-guire biologia marina allrsquouniversitagrave ottengo un lavoro estivo presso un laboratorio di ricerca americano qui ho il mio primo vero contattato con lrsquoinformatica Colpo di fulmine Da ligrave passo tutte le estati in Olivetti Messi-co prima come programmatore poi come analista junior mentre allrsquo uni-versitagrave finisco una laurea in Econo-mia e Commercio Laureato inizio a lavorare a tempo pieno con Olivetti Messico ma solo poco anni dopo sono obbligato a cer-care una nuova alternativa quando il Paese precipita in un crollo che fa chiudere molte delle industrie Basti un ricordo una sera vado a letto con la benzina che costava poco piugrave di 1

pesos al litro ed al risveglio lrsquo indo-mani mattina era salita al 10 pesos al litro

Si dice ldquonon tutti i mali vengono per nuocererdquo la chiusura di Olivetti Mes-sico mi apre la porta per una trasferta presso Olivetti Francia Cinque anni intensi in cui ho imparato tanto mi sono divertito tanto e ho lasciato nel-la Ville Lumiegravere un pezzo del mio cuore Con Olivetti France comincia-no i miei primi passi come Project Manager nella migliore delle tradi-zioni come membro junior di un team per il rifacimento dellinfrastruttura in-formatica degli sportelli del Creacutedit Lyonnais Poi lrsquoItalia dapprima Ivrea poi Milano per approdare nel 1990 a Roma A ogni passaggio un altalena tra Pro-duct e Project Management con questrsquoultimo che diventa sempre di piugrave il mio mestiere A Roma conosco mia moglie una espatriata fiorentina (e continua la diversitagrave culturale) e

nascono prima Martina e poi Agosti-no In questi anni seguo progetti sia drsquoinformatica (Progetto Sigfried per lrsquoINAIL e OASIS-2 con fondi Esprit dellrsquoUnione Europea) che di comuni-cazione (gestione dei trade show per i settori specializzati dellrsquoOlivetti) af-finando le mie conoscenze della ge-stione progetti Finalmente nel 2011 faccio la certificazione PMP e con-fesso che sono moderatamente fiero di averlo passato al primo colpo piugrave di 30 anni dopo il mio ultimo esame universitario Oggi sono il Technical PMO per lrsquoecosistema dei progetti del sito corporate di Telecom Italia Tra le mie passioni non vi stupiragrave a questo punto ci siano i viaggi in ogni loro forma hobby facile da alimenta-re con la famiglia sparsa per il mon-do Di recente ho iniziato a giocare a pallacanestro come risultato di aver seguito i miei figli per anni nelle loro partite Da sempre la fantascienza il fantasy e il fai-da-te uno dei modi migliori per riprendere contatto con il ldquomondo verordquo Per citare Mark Twain ldquoIl viaggio egrave fatale per i pregiudizi il bigottismo e la ristrettezza mentalerdquo oppure SantrsquoAgostino ldquoIl mondo egrave un libro e chi non viaggia ne conosce solo una paginardquo Di una cosa sono certo viaggiare conoscere assaggiare queste sono le cose che arricchisco-no

Andrew

Segreteria Organizzativa

Telefono 06 92946741 E-mail segreteriapmi-romeorg Sito Web wwwpmi-romeorg

Comitato di Redazione de ldquo Il Corriere del PM rdquo

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COMITATO DIRETTIVO del CHAPTER

Presidente Sergio Gerosa

Sviluppo Professionale Giancarlo Duranti

Organizzazione Interna Danilo Scalmani Marketing Silvia Frigerio Formazione Emanuela De Fazio Membership Antonietta Fiorentino Volontari Sergio Funtograve Tesoreria Antonio Leone

COMITATO DI REDAZIONE della NEWSLETTER

Responsabile Sergio GEROSA

Angela ALLEVI Roberto ASCIONE Raffaele AVELLA Lo renzo CAPANNA

Maria Natalia CARDULLO Domenico CASTALDO Emanuela DE FAZIO

Giancarlo DURANTI Pasquale DURSO Anna Maria FELI CI Alessandra FILIPPETTI

Orlando LIO Vito MADAIO Carmine PARAGANO Cristin a PATERNOSTER Luca ROMANO Roberto TARASCHI

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LUGLIO 2016 Numero 25

Dai nostri Comitati Operativi Comitato Formazione e PMIEF Liaison - Il Project Ma nagement nelle scuole dopo Roma e Pomezia egrave il turno di Aci lia

Introduzione Il comitato Formazione egrave nato nel 2015 primo anno di vita della funzio-ne Formazione Come braccio opera-tivo del Board del Chapter egrave stato guidato nel suo primo anno da Fa-brizio Tedone con gli obiettivi di im-plementare le attivitagrave pianificate nellrsquoanno precedente elaborare un documento di policy ed eseguire una prima fase di assessment per la creazione di una lista di formatori ac-creditati Nel 2016 la funzione For-mazione affidata a valle delle elezio-ni a Emanuela De Fazio ha iniziato a svolgere una serie di attivitagrave volte a valorizzare quanto svolto nellrsquoanno precedente identificare una strategia piugrave ampia e dettagliata aggiornare il documento di policy standardizzare i template utilizzati per le convenzioni e la documentazione utilizzata dalla funzione Sono state anche condotte attivitagrave pianificate in precedenza oltre a quelle emerse nei primi mesi dellrsquoanno La recente nomina come PMIEF Liaison di Anna Maria Felici Past President e la sua partecipa-zione attiva ai Gruppi di Lavoro ISO ed UNI ha dato poi a tutto ciograve nuovo impulso e spinta Nel mese di maggio egrave stata fatta una call for volunteer pubblicata sul VRMS con lo scopo di dare maggiore corpo e nuovo slancio al comitato e condividere sempre di piugrave spirito strategia ed attivitagrave Nel mese di luglio si egrave tenuto il primo kick off meeting ed il terzo trimestre dellrsquoanno saragrave principalmente dedica-to alla finalizzazione della policy alla sua autorizzazione da parte del board e alla distribuzione verso i comitati operativi di settore e territo-riali Lrsquoarticolo egrave focalizzato sulle atti-vitagrave che il Chapter sta svolgendo presso le scuole superiori lasciando ad un articolo successivo gli appro-fondimenti sulle altre attivitagrave presidiati dalla funzione Le attivitagrave di Forma-zione svolte dal Chapter sono rivolte ai soci alle Universitagrave alle Business School ed alle Associazioni Profes-sionali Le strategie ed i progetti ri-volti alle scuole superiori sono definiti

e coordinati dal PMIEF Liaison e supportati dalla funzione formazione

La PMI Educational Foundation La PMI Educational Foundation egrave il braccio filantropico del PMI Fondata nel 1990 consi-dera la gestione dei progetti come unrsquo obiettivo ed una competenza che serve nella vita mentre il PMI supporta la professione La PMIEF egrave focaliz-zata anche sul sociale cui forni-sce competenze ed aiuto Quali sono le colonne portanti della Fondazione I giovani attra-verso risorse e programmi gratuiti di formazione per studenti insegnanti e scuole Le Organizzazioni no-profit cui forni-sce formazione risorse gratuite a supporto del loro lavoro La futura forza lavoro attraverso bor-se di studio premi e finanziamenti per la ricerca Il Chapter pensa che gli sforzi e la missione di divulgazione continua che vengono fatti su questi tre filoni aiuteragrave a rendere piugrave facile la vita alle prossime generazioni Partendo dal principio infatti che qualunque cam-biamento o innovazione parte con un progetto la community mette a di-sposizione delle future generazione uno strumento potente ed efficace da utilizzare per non disperdere sforzi su azioni a volte inutili o che non portano da nessuna parte Per-cheacute questo Percheacute il Chapter crede che fare progetti egrave una disciplina or-mai matura che puograve tranquillamente essere alla portata di tutti e che fare tutto ciograve in modo del tutto gratuito e volontario aiuti il PMI a realizzare il proprio piano strategico Lrsquoobiettivo primario del PMI egrave rendere il Project Management indispensabile

per ogni risultato personale e di Bu-siness ed ampliare e rendere sem-pre piugrave profonda la consapevolezza che solo attraverso una gestione strutturata ed equilibrata dei progetti si puograve giungere al successo

PMIEFreg - per costruire ldquoponti di culturardquo

La divulgazione del PM nelle

Scuole Superiori Con la ratifica della direttiva ministe-riale che amplia gli impegni degli Isti-tuti Superiori in materia di alternanza scuola lavoro (legge 13 luglio 2015 n 107 laquoRiforma del sistema nazio-nale di istruzione e formazione e de-lega per il riordino delle disposizioni legislative vigentiraquo ) lrsquoesigenza del sistema scolastico italiano ha subito un significativo ampliamento Il Chap-ter si egrave messo a disposizione di tale esigenza iniziando a lavorare su al-cuni progetti di alternanza scuola la-voro due anni fa Ha messo a dispo-sizione lrsquoesperienza e la professiona-litagrave di volontari che hanno svolto atti-vitagrave formative in alcuni Istituti misu-randosi con un contesto diverso dal solito non semplice e sicuramente sfidante Il tradizionale target audi-ence delle attivitagrave formative fino ad allora era stato rappresentato da pro-fessionisti o universitari con espe-rienza professionale o con formazio-ne tecnica E sempre perograve diventata piugrave forte negli ultimi anni la consape-volezza che lo sviluppo e la valoriz-

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LUGLIO 2016 Numero 25

zazione dei talenti delle abilitagrave e del-le attitudini debba essere un proces-so da sviluppare con la crescita dellindividuo sin da giovane etagrave Ov-viamente egrave necessario realizzare una progettazione differenziata per target diversi bilanciando opportunamente forme contenuti e punti di vista di-versi Il punto di partenza dei progetti formativi dedicati alle Scuole Supe-riori non egrave stato il PMBoK ma i soft skill che sono necessari nella gestio-ne di attivitagrave non necessariamente ingegneristiche ed industriali ma an-che di quelle legate alla vita quotidia-na ( es la preparazione di un viaggio importante una partita di calcio) Il percorso formativo egrave rivolto alla con-divisione di come le tecniche e le teo-rie siano applicate a casi pratici I soft skill sollecitati nelle attivitagrave proposte sono problem solving team working collaboration comunicazione e ne-goziazione presentazione e soste-gno di una tesi gestione del tempo gestione degli obiettivi gestione dello stress e team building Le metodolo-gie di insegnamento non sono quelle classiche frontali ma sfruttano tecni-che quali quelle di gamification di classe ribaltata quella dei wall brown papers Ogni progetto oltre alla fase di progettazione programmazione ed erogazione egrave caratterizzato da una fase di chiusura in cui si condividono i risultati raggiunti rispetto a quelli pianificati le lesson learnt e le propo-ste di miglioramento che verranno prese in considerazione nella proget-tazione delle iniziative future Le esperienze specifiche svolte sono raccontate di seguito

La prima iniziativa RomaEUR A dare ldquoavvio alle danzerdquo nel 2013 presso lrsquoistituto Alberti di Roma egrave il gruppo di volontari del Chapter costi-tuito da Iolanda Napolitano Benia-mino Romano e Patrizio Lazzaretti Lrsquoidea egrave quella di adattare lrsquo esperien-za giagrave effettuata dal Chapter allrsquo inter-no delle Universitagrave e portare la cultu-ra del Project Management anche nelle Scuole Superiori Lrsquoesperienza riscuote entusiasmo e successo e viene ripetuta con lo stesso team di volontari anche lrsquoanno successivo nel 2014 Lrsquoimpianto ba-se viene sostanzialmente mantenuto invariato ma stavolta la competizione vede contrapporsi ben sette diverse

Scuole Superiori in una sorta di Olimpiadi di Project Management

Lrsquoiniziativa di Pomezia Nel 2014 anche lrsquoIstituto Copernico di Pomezia ospita una iniziativa analo-ga a quella di Roma (seppure con un programma completamente rinnova-to) con il team di volontari costituito da Alessandra Filippetti Orlando Lio e David Restante Anche qui come nellrsquoesperienza romana pur mantenendo intatto il framework teo-rico alla base del PMBOK il percorso di formazione egrave stato arricchito con tecniche di gamification rendendo lo studio divertente grazie allrsquo integra-zione con la componente ludica e pratica piugrave adatta allrsquoetagrave degli studen-ti Per aumentare ulteriormente lrsquo ap-peal del corso i contenuti sono stati inseriti nella cornice di una competi-zione tra team e tutti gli aspetti ri-guardanti la comunicazione ed i feedback sono stati gestiti attraverso lrsquoutilizzo dei social media (Facebook) I concetti chiave del Project Mana-gement sono stati facilmente assimi-lati dagli studenti rendendoli giagrave in grado di poterli utilizzare autonoma-mente nel loro quotidiano scolastico ed extra-scolastico Il successo dellrsquoiniziativa e la grande partecipazione sia degli studenti che del corpo docenti e della dirigenza scolastica e lrsquointeresse manifestato anche dallrsquoamministrazione comunale della cittagrave conducono a ripetere lrsquoesperienza anche nellrsquoAS appena terminato e probabilmente a ripropor-la anche per lrsquoanno successivo

Il selfie del Sindaco di Pomezia con i ragazzi del progetto

Lrsquoiniziativa di Acilia Nei mese di Aprile e Maggio sono state condotte sotto la spinta di An-na Maria Felici con notevole rapiditagrave ma con una buona efficacia le attivitagrave

di progettazione pianificazione ed erogazione del percorso formativo presso lrsquo ITC Ferdinando Magellanordquo di Acilia Il team di volontari egrave stato costituito da Roberto Ascione Emanuela De Fazio Antonietta Fiorentino Sergio Funtograve e Danilo Scalmani Si egrave trattato della prima edizione e si prevede di rieseguire una seconda edizione nellrsquoanno sco-lastico 201617 Il percorso egrave stato rivolto a trenta ragazzi provenienti da terza e quarta classe ed egrave stato svol-to su cinque giornate (apertura piugrave quattro giornate in aula) La rapiditagrave con cui si egrave svolto il progetto non ha permesso lutilizzo di social networks ed il programma svolto ha ripreso in parte quello utilizzato nellesperienza di Pomezia La preside ed il corpo docente hanno sostenuto lrsquoiniziativa apprezzato ed incoraggiato il proget-to credendo nelle potenzialitagrave dei propri ragazzi e nel riscontro positivo che questa esperienza puograve avere sul-le attivitagrave scolastiche ordinarie

Conclusioni Il Chapter crede fermamente che lo sviluppo sociale del sistema Scola-stico della classe professionale di oggi e di domani debba essere in li-nea con una Strategia di sviluppo del sistema Paese Questo non puograve che non basarsi su iniziative di formazio-ne e sviluppo trainate da organizza-zioni basate su esperienze e ricono-scimento internazionale I risultati delle iniziative degli ultimi anni indi-cano che le potenzialitagrave dei giovani sono molte e che lo sviluppo di atti-tudini e competenze debba essere un processo graduale continuo diffe-renziato e focalizzato su obiettivi performance e sulla condivisione I percorsi ed i progetti formativi devono prevedere una fase di progettazione idonea tenendo conto del materiale umano su cui si va ad agire gli ele-menti distintivi del target audience a cui ci si rivolge il contesto e gli obiet-tivi Lrsquoamalgama dei vari fattori ed il successo ultimo di tali iniziative egrave pe-rograve legato alla motivazione a quanto si riesce a sollecitare lrsquoentusiasmo dei ragazzi ed ad avvicinarli a tema-tiche specifiche del mondo del lavoro ma applicabili anche a contesti piugrave disparati

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LUGLIO 2016 Numero 25

Dai nostri Comitati Settoriali Ripartono le attivitagrave del Comitato Difesa Sicurezza e Spazio Lo scorso 20 Aprile si egrave tenuto la prima riunione del 2016 del Comitato Difesa Sicurezza e Spazio del nostro Chapter Vi hanno partecipato 17 persone provenienti oltre che dai vo-lontari del nostro Chapter impegnati in questo settore e dai rappresentanti del Capitolo di Roma di AFCEA e della sezione di INCOSE in Italia (AISE) che collaborano entrambe al Comitato stesso anche da molte aziende del settore Aerospazio e Di-fesa Ersquo stata lrsquooccasione per un con-fronto e una discussione ldquoopen mindrdquo sulle attivitagrave che il Comitato dovrebbe portare avanti e sui temi su cui sa-rebbe utile sviluppare una discussio-ne Ad ospitare questa riunione del Co-mitato egrave stata questa volta Altran nella sua nuova sede di Via Tiburtina Qui di seguito alcune delle idee e proposte emerse durante la discus-sione che egrave stata molta partecipa e propositiva

bull Da piugrave parti si egrave indicata la Difesa in tutte le sue componenti (Marina Esercito Aeronautica) come un im-portante interlocutore sui temi di Project Management non solo per gli aspetti metodologici ma anche per le tematiche di soft skill Ersquo stata infatti evidenziata la grande espe-rienza maturata dalle Forze Armate in termini di gestione progetti e pro-grammi di natura e con metodologie molto differenti In tali progetti la componente di Project Manage-ment egrave stata a seconda della fase storica e dellrsquoapproccio selezionato sia interna alle Forze Armate che di tipo consulenza supporto esterno da parte di terzi (tra cliente e prime contractor) Ersquo indubbio comunque che sui pro-getti militari in Italia il Project Mana-gement egrave di livello avanzato rispetto a molti altri settori e contesti anche se crsquoegrave una notevole disomogeneitagrave di maturitagrave (per esempio tra i grandi player nazionaliinternazionali e i piccoli fornitori focalizzati piuttosto sullrsquoeccellenza tecnologica dei pro-pri prodotti) Lrsquoapplicazione di un Project Management e un Systems

Engineering strutturati e di qualitagrave ha consentito negli ultimi decenni di ridurre sensibilmente i tempi di ese-cuzione dei progetti della Difesa

bull Al Comitato Difesa Sicurezza e Spazio aderiscono partecipanti di varie associazioni che operano in settoritemi trasversali al Project Management AISE-INCOSE (Sy-stem Engineering) AFCEA (Elet-tronicaDifesa) DSSEA (AgileSW) hellip che possono dare un contributo importante alla discussione ognuno per il suo campo di esperienza Ersquo stato proposto da DSSEA come tema su cui sviluppare eventi con-giunti quello dellrsquoAgile per progetti SW per la Difesa Uno degli ele-menti critici da esaminare egrave quello della gestione dei contratti per pro-getti che usano tecniche Agile an-che in considerazione degli aspetti legati allrsquoImportExport dei compo-nenti dual use Altro tema di interesse egrave lanalisi delle interazioni tra il Project Mana-gement (anche Agile) ed il Systems Engineering in riferimento special-mente ai framework architetturali che prevedono artefatti che corri-spondono a deliverablemilestone di progetto e che hanno un forte im-patto anche a livello di definizione di piano di progetto (WBS ecc)

bull Un tema molto interessante legato alla fase realizzativa del progetto egrave la necessitagrave di una cultura diffusa di Project Management estesa non solo ai PM ma a tutti i teammates del progetto Sono stati portati esempi di formazione in azienda estesa a tutti gli stakeholder del progetto

bull Nei progetti di scienza di base e tecnologie innovative egrave necessaria una sensibilizzazione particolare sui temi di Project Management ed in particolare sulla dimensione del ti-me management nei progetti di va-ste dimensioni (ldquodream projectsrdquo che rischiano appunto di rimanere dei ldquosognirdquo non realizzati)

bull La figura del PM sta evolvendo e va sempre di piugrave verso le tematiche come soft skill visione strategica leadership business analysis hellip Il

Talent Triangle del PMIreg cerca proprio di spostare lrsquoattenzione su queste nuove ldquodimensionirdquo del PM Questo egrave assolutamente necessario in contesti quali i grandi progetti di innovazione (Horizon 2020) dove ai grandi player egrave richiesta una grande agilitagrave nel contesto globale Ersquo ne-cessario in tal senso sviluppare an-che eventi di levatura manageriale (con sviluppo di tutte le dimensioni necessarie alla conduzione di porta-fogli programmi e progetti) che possano poi trasmettere questa vi-sion ai livelli operativi dentro le pro-prie aziende e organizzazioni

Tra i principali temi da approfondire sono stati segnalati soft skill stake-holder management e relativi punti di vista (cliente prime contractor forni-tore consulente hellip) progetti con metodologia Agile inclusivo degli aspetti specifici di Contract Manage-ment eventi orientati a tutti gli attori della value chain della PA delle grandi organizzazioni e delle Piccole e Medie Imprese che operano nel settore formazione estesa e cultura diffusa di Project Management verso tutti gli stakeholders (in primis lrsquoingegneria di progetto) e nellrsquoambito dei progetti di scienza di base eventi orientati ai centri di ricerca e sviluppo tecnologico eventi volti a sviluppare una migliore comprensione di come affrontare le opportunitagrave di business per piccole medie e grandi aziende nel framework Horizon 2020 Per quanto riguarda gli eventi del Comitato Difesa Sicurezza e Spazio a medio-breve termine si sta verifi-cando le opportunitagrave di fare Seminari in Azienda (alcune aziende del setto-re hanno giagrave espresso interesse in tal senso) o un nuovo evento allrsquo Osser-vatorio di Monte Porzio Catone (INAF) questa volta aperto a tutti i soci delle varie associazioni patroci-nanti Con INAF si sta valutando anche la possibilitagrave di un evento presso lrsquoOsservatorio di Teramo in collabo-razione con il Comitato Abruzzo del PMI Central Italy Chapter

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LUGLIO 2016 Numero 25

Dai nostri Branch (Comitati Territoriali) Per essere sempre vicini ai nostri soci Branch ABRUZZO PM in Actionhellip

il viaggio continua Il Branch Abruzzo in viaggio nella sua regione per visitare le aziende e le realtagrave industriali Abruzzesi Il viaggio egrave cominciato lo scorso anno con la visita in ABICert dove si egrave affrontato il tema della Qualitagrave nei progetti ed egrave proseguito questrsquoanno con la visita di ArgoConsul che ci ha parlato di cam-biamento delle persone e delle orga-nizzazioni Lrsquoultima tappa il 10 Giu-gno egrave stata Proger con la quale ab-biamo parlato del Project Manage-ment nei grandi progetti di costruzioni e del valore aggiunto del project ma-nagement nel raggiungimento degli obiettivi nei lavori pubblici in Italia come allrsquoestero

PM in Action del 7 Maggio 2016

PM in Actionhellip in Abruzzo egrave molto piugrave di un semplice seminario egrave una condivisione di esperienze un luogo di incontro dove le azione parlano delle proprie esperienze di Project hellip hellip Management del proprio modo di implementare la metodologia PMI un luogo dove si condividono best prac-tice e lesson learnt Dalle prime tre tappe egrave emerso un bisogno di project management nelle nostre realtagrave aziendali un bisogno di ricorrere a strumenti organizzativi che facciano crescere le imprese verso quellrsquorsquoottimo a cui tutti gli imprenditori piccoli e grandi aspirano PM in Action hellip in Abruzzo egrave lrsquooccasione per chi partecipa di cono-scere le importanti realtagrave industriali del territorio apprendere dalle buone esperienze e fare tanto networking

PM in Action del 10 Giugno 2016

Il Comitato diventa il tramite per vei-colare queste esperienze positive e per creare relazioni positive che fac-ciano crescere il nostro modo di ge-stire i progetti e fare impresa Se sei unrsquoimpresa Abruzzese e ci vuoi raccontare la tua esperienza nel-la gestione dei progetti una espe-rienza di cambiamento o il supporto che puoi dare allo sviluppo industriale della nostra regione alla sua interna-zionalizzazione alla crescita dei no-stri professionisti il nostro Comitato Abruzzo saragrave lieto di venirti a trovare e valutare insieme un nuovo PM in Actionhellipin Abruzzo

Branch Marche primi eventi e

inaugurazione ufficiale Giugno egrave stato il mese del lancio del-le attivitagrave del PMI Central Italy Chap-ter (anche se ancora la nuova deno-minazione non era ancora effettiva) nelle Marche in stretta collaborazio-ne con i volontari del PMI-NIC Tra il 23 e il 24 Giugno si sono infatti tenuti ben due eventi uno ad Urbino e uno ad Ancona Il primo in ordine temporale egrave stato il Pomeriggio allrsquoUniversitagrave tenutosi presso lrsquoUniversitagrave degli Studi di Ur-bino Carlo Bo il 23 Giugno sul tema ldquoLeadership amp Strategic Project Man-agement hellip to lead success lrsquo eserci-zio efficace della leadership nel teamrdquo I Project Manager devono infatti af-frontare sfide uniche per mantenere

le persone del team motivate e alli-neate alle strategie dellrsquo organizzazio-ne e del progetto Questa difficoltagrave egrave spesso dovuta alla differenza tra lea-dership ed autoritagrave potere ed in-fluenza Il PM deve essere flessibile saper delegare e associare ad ogni situazione il talento di chi meglio si addice alla situazione stessa Inoltre al mutare delle circostanze deve met-tere in atto un comportamento che abbia la maggiore efficacia prevedibi-le verso lo scopo prefissato soprat-tutto nei riguardi del team Questi i temi dibattuti in questo primo seminario organizzato dai volontari del PMI Northern Italy Chapter (NIC) con la collaborazione del PMI Central Italy Chapter Il giorno successivo il 24 Giugno 2016 si egrave tenuto invece lrsquoevento ldquoLa nuova azienda marchigiana tra tradi-zione ed innovazione con il Project Managementrdquo Questo secondo evento egrave stato organizzato dal PMI Central Italy Chapter in collaborazio-ne con Confindustria Marche e con il PMI NIC In tale occasione egrave stato presentato il gruppo di volontari del Branch Mar-che del PMI Central Italy Chapter (nato alla fine dello scorso anno e giunto con questo evento alla sua inaugurazione ufficiale) che ha lrsquoobiettivo di diffondere la cultura di Project Management e condividere esperienze in un territorio dove arti-gianato e impresa manifatturiera so-no esempi ed eccellenze Lrsquoevento si egrave svolto portando alla luce esperienze e case study di aziende del territorio marchigiano sullrsquo adozio-ne di processi e metodi di Project Management Molto pertinente lrsquointroduzione del Pres della Piccola Industria di Con-findustria Pesaro Urbino Dott Diego Boinega che ha parlato di come il Project Management sia un abilitato-re al business e non sia necessaria-mente orientato solo alle grandi aziende infatti lrsquointroduzione e lrsquoutilizzo di una gestione strutturata dei progetti aiuta tutte le aziende a crescere

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A seguire lrsquointervento della nostra Anna Maria Felici che ha focalizza-to lrsquoattenzione sul ruolo del PMI e sul-le attivitagrave del Chapter portando esempi di come la cultura del Project Management vada ben oltre la mera realizzazione di un diagramma di Gantt parlando di ProjectProgram e Portfolio Management e della vision PMI e ISO sul futuro della disciplina Essere Project Manager richiede grandi abilitagrave comunicative e di rela-zione con tutte le funzioni tipicamente presenti allrsquointerno delle aziende stesse Fondamentale anche lrsquo impor-tanza delle certificazioni non solo come elemento culturale ma anche come abilitatore ad un professione sempre piugrave richiesta da qui ai pros-simi anni A seguire differenti tipologie di azien-de marchigiane hanno raccontato la loro esperienza di introduzione del Project Management In apertura lrsquointervento del Dott Ro-berto Pierdicca dottorando della Universitagrave Politecnica delle Marche che ha condiviso un caso di gestione progettuale allrsquointerno di un progetto

di ricerca internazionale con stake-holder distribuiti geograficamente in tutta Europa a seguire lrsquointervento di Francesco Paladino responsabile del sistema qualitagrave della Filippetti SpA che ha raccontato con grande entusiasmo come la qualitagrave aziendale abbia contribuito alla crescita della azienda in maniera esponenziale nel corso degli anni e di come il Project Management sia strettamente colle-gato alla gestione della qualitagrave azien-dale aggiungendo valore ed innova-zione Giorgio Ferretti IT Manager di Schnell SpA ha esposto le moti-vazioni che hanno portato alla ado-zione degli standard del PMI per ge-stire progetti sempre piugrave complessi ed in ambito internazionale in un contesto dove metodologie di Project Management tradizionali e agile viaggiano in totale sinergia fra loro A conclusione dellrsquoevento la societagrave Emmedata Srl leader di soluzioni software ERP e gestione del ciclo di produzione nel campo del fashion attraverso un doppio intervento di Andrea Bucciarelli e Luigi Scocco ha esposto come il Project Manage-

ment sia diventato allrsquointerno della societagrave un metodo il metodo Em-medata Tale metodo crea un iter di gestione dei progetti che inizia dal Business Case fino al collaudo della soluzione ldquoNoi del Comitato Marche del PMI siamo certi che il nostro territorio sia terreno fertile per promuovere una cultura che rappresenta la nostra pro-fessione e che questa sia una mis-sion che porteragrave il nostro gruppo ad avere sempre piugrave adesioni e momenti di confrontordquo

Maria Boschetti e Anna Maria Felici

E questo in fondo egrave e saragrave sempre lo spirito di tutte le persone che com-pongono la grande famiglia dei soci del PMI

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Green Economy e Sociale 3deg TampPM ndash 17 Giugno 2016 allrsquoUniversitagrave Roma Tre A Roma nel luglio dellrsquoanno che pro-babilmente si confermeragrave il piugrave caldo del secolo presso la facoltagrave di Eco-nomia dellrsquoUniversitagrave di Roma Tre si egrave svolto il 3deg Meeting del PMI Central Italy Chapter dedicato al tema ldquoGreen Economy e Socialeldquo in cui si egrave discusso sui principi di sostenibilitagrave ambientale e sociale oltre che eco-nomica di ogni iniziativa come valori fondanti e strategie per realizzare un mondo migliore

Andrea Di Ciograve responsabile del nostro Comitato Sociale e Sostenibile

Dopo una breve introduzione sui temi della giornata di Andrea Di Ciograve in qualitagrave di Responsabile del Comitato Sociale e Sostenibile del PMI Central Chapter la parola egrave al Presidente del Chapter Sergio Gerosa che ha fatto il punto della situazione con lrsquo aggior-namento degli ultimi dati che eviden-ziano il trend positivo di crescita del Chapter Grande risalto egrave stato inoltre dato allrsquoevento per il ventesimo anni-versario del Chapter che si svolgeragrave presso il Centro Congressi Frentani il prossimo 6-7 Ottobre menzionando anche la sempre piugrave stretta collabo-razione fra i tre Chapter e il cambia-mento del nome del nostro Chapter di cui vi abbiamo parlato piugrave estesa-mente allrsquoinizio della newsletter La parola egrave tornata poi a Andrea Di Ciograve che egrave entrato nel vivo della gior-nata introducendo i principi fondanti della Sostenibilitagrave per cui le azioni di oggi devono preservare lrsquoequilibrio del ldquocapitale naturalerdquo anche per le generazioni future

Al contrario i disastri naturali e socia-li del climate change che ha origine antropiche rendono evidente che questrsquoequilibrio si sta modificando in modo irreversibile Dopo un accenno al Summit dellrsquoOnu ed i nuovi obiettivi di Sostenibilitagrave al 2030 (SDG) si so-no illustrati i principali contenuti della conferenza di Parigi COP21 in cui si egrave posto il target di contenimento della temperatura entro i 2degC e le neces-sarie modifiche ad incremento dei

target del pacchet-to climaenergia dellrsquoUE per elabo-rare una nuova Strategia Energeti-ca Nazionale fino al 2030 Delle pos-sibili strategie per il go-green come le energie rinnovabili lrsquoe-mobility le agro-energie la circular economy si egrave descritta la po-

tenzialitagrave dellrsquoEfficienza

Energetica con un focus nei settori del terziario della grande distribuzio-ne organizzata e del settore alber-ghiero fornendo unrsquo analisi del mer-cato in termini di volumi di investi-mento (Capex) tipologie di tecnolo-gia adottate (LED cogenerazione ecc) per conseguire i risparmi nei consumi energetici ed i connessi guadagni sul conto economico (Opex) Infine viene descritto un inte-ressante approfondimento su un tipo di contratto utilizzato per la realizza-zione e finanziamento di progetti di efficientamento energetico definito Energy Performance Contract (EPC) accordo tramite il quale si sono effi-cientati 50 punti vendita Bricocenter Lrsquointervento si conclude con una de-scrizione delle opportunitagrave e conve-nienze di azioni go-green e interventi di efficientamento energetico nel set-tore alberghiero sulla linea di quanto avviato da alcuni grandi gruppi (NH Hotel Starwood ed altri) A questo punto come da programma ha preso la parola Luigi Gitto diretto-re del Settore Power amp Energy di

DBA Progetti SpA che dopo aver descritto le attivitagrave della sua azienda che opera in 7 paesi in molti ambiti dellrsquoIngegneria ha fornito i dettagli di un intervento per la riduzione dei consumi energetici in un data center di unrsquoaffermata TelCo

Luigi Gitto

La presentazione ha illustrato una simulazione grafica della distribuzio-ne dei flussi drsquoaria in un data center ottenute con un singolare strumento il balometro che rileva portata tem-peratura ed umiditagrave dei flussi drsquoaria e che tramite analisi termografiche ca-ratterizzate da esaustivi quanto ac-cattivanti effetti visivi permette lo studio di dettaglio delle zone di aria fredda e calda evitando miscelazioni inefficienti ed ottimizzando il lay-out della sala ed il free cooling ciograve a dire lrsquoareazione naturale A seguire egrave sta-to presentato un case study di un audit energetica di un data center illustrando la metodologia per la ridu-zione del Power Usage Effectiveness (PUE) e lrsquoattivitagrave di Business Analy-sis illustrando come best practice la modalitagrave di individuazione del miglior investimento in uno o piugrave interventi di efficientamento energetico sui cui risultati incide fortemente la tempera-tura prescelta di set point della sala richiesta dagli apparati Molto inte-ressante egrave la descrizione di una ma-trice decisionale in cui su un portafo-glio di interventi possibili su Impianti di raffreddamento Building Manage-ment System (BMS) ed altre diffe-renti tecnologie stimati oltre una de-cina e di un mix di relative aggrega-zioni viene fornito un metodo di se-lezione del miglior investimento sulla base dei parametri finanziari tipici (IRR VAN payback) associati a cia-scuno scenario a supporto delle

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scelte di investimento concordate con il cliente

Maurizio Bufalini

Dopo il networking break egrave stata la volta di Maurizio Bufalini Direttore Generale Aggiunto TELT (Tunnel Euralpin Lyon Turin) che ha argo-mentato sulla sostenibilitagrave nelle gran-di opere descrivendo in modo molto preciso e dettagliato il progetto della UE per il completamento del 3deg Cor-ridoio Europeo ferroviario che uniragrave le principali aree metropolitane gli hub e i porti di Spagna Francia ed Italia verso est superando le barriere delle Alpi e dei Pirenei lungo un per-corso di 3000 km di strada ferrata Lo scambio import-export dellrsquoItalia verso i paesi del nord (Francia In-ghilterra) egrave pari al 40 del totale na-zionale da ciograve si evince che la do-manda esiste ma non viene intercet-tata dato che le infrastrutture attuali sono le stesse da 140 anni peraltro i traffici verso la Francia sono per la quasi totalitagrave su strada ad alto inqui-namento ambientale Il progetto della TELT con il collegamento della Tori-no-Lione aumenta lrsquoefficacia e lrsquoefficienza delle infrastrutture di tra-sporto della tratta e favorendo il pas-saggio modale dalla strada alla ferro-via riduce lrsquoimpatto ambientale evi-tando lrsquoemissione di CO2 pari ad una cittagrave di 300000 abitanti allrsquoanno oltre alla conseguente riduzione dellrsquo inqui-namento da polveri sottili Il respon-sabile che aveva inizialmente dichia-rato che avrebbe fatto una presenta-zione asettica dellrsquoargomento limitan-dosi agli aspetti tecnici onde evitare derive di tipo ideologico ha dovuto comunque illustrare al pubblico la storia dellrsquoapprovazione del progetto e le criticitagrave per un PM di gestire gli stakeholder a partire dalle iniziali pro-teste riportando una slide sui Black Blocks che ha sollevato alcune sin-gole reazioni da parte del pubblico Ersquo stata cosigrave lrsquooccasione per com-prendere che lrsquoapprovazione del pro-

getto in Francia egrave avvenuta tramite un deacutebat publique procedura ammi-nistrativa consolidata di coinvolgi-mento del territorio nella definizione delle caratteristiche dellrsquoopera e che non ha generato le stesse reazioni di opposizione avvenute in Italia dove per risolverle egrave stato successiva-mente costituito un tavolo politico e un Osservatorio Tecnico Tali organismi coinvolgendo le co-munitagrave locali hanno svolto 240 riu-nioni dal 2006 centinaia di audizioni di esperti tanto da portare ad un progetto definitivo come undicesima variante del layout del percorso nella Val di Susa La Torino-Lione egrave cosigrave un caso di studio di inserimento di una grande opera infrastrutturale nel contesto sociale ambientale di un territorio favorendone politiche ed azioni di sviluppo dello stesso TELT egrave stata accettata dal Global Compact dellrsquoONU associazione di 4000 im-prese con il comune obiettivo di crea-re unrsquoeconomia globale sostenibile attraverso la tutela dellrsquoambiente e la lotta alla criminalitagrave A riguardo pri-mo caso in Europa le procedure an-timafia ed anticorruzione sono appli-cate a prescindere dalla nazionalitagrave dei cantieri e le aziende assegnata-rie dei lavori dovranno rispettare i dieci punti del Global Compact

Emanuele Plata

Il successivo intervento ha visto Emanuele Plata Presidente della Planet Life Economy Foundation (on-lus) presentare con grande enfasi e catturando lrsquointeresse della platea i principi naturali che ispirano la vita e la sua organizzazione sociale e so-stenibile Ersquo necessario lrsquoavvio di un nuovo ri-nascimento dellrsquoeconomia e cambia-re il paradigma attuale pena la scomparsa del genere umano od una sua degradazione ad un livello inferiore cosigrave come previsto sin al 1972 dal Club di Roma Lrsquoeconomia sostenibile nella visione discussa partendo da unrsquoanalisi dei beni e dei

bisogni trova la soluzione in un equi-librio per lrsquouomo tra bisogni materiali ed immateriali e lrsquoazienda locale ra-dicata nel territorio egrave lrsquoattore principa-le del cambiamento in un approccio ldquodal piccolo al granderdquo Lrsquoimpresa ap-plica un nuovo schema di valori di sostenibilitagrave ambientale sociale ed economica la cui direzione egrave orienta-ta al benessere ed il modello sociale che ne consegue osserva processi bio-imitativi simili a quelli della natu-ra a ciclo chiuso Ersquo unrsquoarmonia in cui in ogni ambito il rifiuto non egrave mai uno spreco ma sempre utile ad un equili-brio complessivo del ldquosistema natura-lerdquo La creazione di valore aggiunto dellrsquoimpresa viene ripartita tra gli stakeholder collaboratori clienti for-nitori diretti e di filiera comunitagrave e azionisti Il posizionamento strategico dellrsquoimpresa avviene tramite lrsquoinvesti-mento nel ldquopatrimonio intangibilerdquo (etica cultura la forza del sapere formazione bio-imitazione raccordo con i soggetti interessati) che ne va-lorizzano il marchio e il radicamento nel territorio a proprio beneficio del benessere della comunitagrave e dei sin-goli realizzando cosigrave la vision di PLEF

Ulla Mauno

Dopo il pranzo e stata la volta di Ulla Mauno project planner finlandese di Carbonsink che ha illustrato un me-todo di finanziamento di progetti per lo sviluppo sostenibile in Africa e nel sud del mondo tramite il meccani-smo della carbon finance la cui finali-tagrave egrave la vendita sul mercato di titoli de-finiti ldquocrediti di Carboniordquo (EU-ETS) La riduzione delle emissioni di pro-getti di efficienza energetica come la sostituzione di caldaie in 4000 fami-glie in Mozambico viene certificata tramite modalitagrave consolidate da istituti internazionali Tali titoli vengono ac-quistati sul mercato finanziario da soggetti obbligati o volontari e con trattative bilaterali Lrsquoobiettivo egrave di ri-spettare i vincoli del pacchetto UE

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ldquoClima Energiardquo di riduzione di CO2 o per le aziende di realiz-zare in modo volontario i propri obiettivi di posizionamento strategico di impresa go-green dichiarando le proprie attivitagrave carbon neutral La valutazione delle effettive esigenze di unrsquoimpresa avviene tramite uno studio preliminare della carbon footprint del processo produttivo ciograve a dire dellrsquoimpronta ecologica misu-rata tramite il calcolo delle emissioni equivalenti di CO2

Anna Maria Felici

A seguire egrave stata Anna Maria Felici Past President e nuovo Liaison del PMI Educational Foundation a presentare al pubblico lrsquoopportunitagrave di finan-ziamento di progetti di forma-zione di Project Management a partire dalle scuole in Italia grazie ad i fondi resi disponibili dal PMIEFreg Dopo di lei ha preso la parola il dott Salvatore Carbone che ha presentato lrsquoAssociazione Italiana dei Progettisti Sociali (APIS) e ha evidenziato le dif-ferenze tra la gestione dei pro-getti in una azienda privata e quelli gestiti da entitagrave che ope-rano nel sociale dove il suc-cesso non egrave misurabile solo con i parametri di rispetto dei tempi e dei costi

Salvatore Carbone

Infine Andrea Stacchiero re-sponsabile di Policy e Advoca-

cy della Federazione di Organi-smi di Volontariato Internazionale (FOCSIV) ha illustrato con ulte-riore ottica i principali avvenimenti del 2015 anno storico per lrsquoambiente e per la cooperazione internazionale con la definizione dei 17 SDG dellrsquoONU e ha pre-sentato lrsquoenciclica ecologica ldquoLaudato Sigraverdquo e i programmi ed azioni ad esso ispirati Ha evi-denziato le difficoltagrave di attuazione dellrsquoenciclica nelle diocesi italia-ne e la situazione dei programmi di volontariato che riscuotono un forte successo nella societagrave civile con molti giovani disposti e can-didarsi ma che a causa di un de-ficit finanziario dovuto alla difficol-tagrave di erogazione di fondi lrsquoofferta di iniziative e volontari egrave maggiore della richiesta Interessante lrsquoaffermazione per cui la povertagrave che apparteneva solo al Terzo Mondo dove prima venivano convogliate la totalitagrave degli aiuti non egrave piugrave vera percheacute anche le societagrave opulente sono in una crisi oramai globale

Andrea Stocchiero

Tra le novitagrave delle modalitagrave di fi-nanziamento egrave il ruolo della Cas-sa Depositi e Prestiti in Italia che daragrave supporto ad iniziative di Cooperazione Internazionale svi-luppate in Partenariato Pubblico Privato (PPP) FOCSIV egrave inoltre impegnata nella difesa delle po-polazioni oppresse nei progetti ldquoi minerali dei conflittirdquo per una le-gislazione UE che ostacoli il commercio dei minerali estratti sotto il controllo di bande e signo-ri della guerra che sfruttano le popolazioni locali e le pongono in condizioni di schiavitugrave (come av-viene ad esempio in Congo) ed in altre operazione umanitarie per lrsquoaffermazione di principi etici fondanti un nuovo modello di svi-luppo economico sostenibile

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Managing Mega Project Challenges Evento Internazionale in collaborazione con LUISS B usiness School e Project Management Institute Roma 19-20 Maggio Il 19 maggio scorso presso la Luiss Business School si egrave tenuto un inte-ressante evento internazionale a late-re di una piugrave ampia due giorni di con-fronto di metodologie modelli ed esperienze nellrsquoambito della gestione di mega-project

Prof Andrea Prencipe (LBS)

Durante lrsquoevento che vedeva la par-tecipazione di un centinaio di perso-ne anche straniere sono stati affron-tati gli argomenti e gli aspetti piugrave for-temente legati a progetti di grandi dimensioni Il Lavori sono stati aperti dal Prof Andrea Prencipe docente di Inter-national Development and Quality Management alla LUISS Business School e coordinatore del seminario che ha presentato il keynote speaker della giornata Mark Thurston Re-gional Managing Director di CH2M

Mark Thurston

Nel suo intervento Thurston ha avuto modo di individuare alcuni fattori piugrave specificatamente attinenti i mega-project fattori di scala complessitagrave regulation politica e interfaccia Que-sto sulla base di una lunga esperien-za personale e con evidenza di quat-tro progetti di grandi dimensioni come i Giochi Olimpici di Londra del 2012 la realizzazione di un nuovo tratto fer-roviario nella zona sud est di Londra

(il progetto Crossrail) realizzazione di un tunnel di 25 km al di sotto del Tamigi (il progetto Tideway) realiz-zazione di unrsquo autostrada da Londra a Leeds e Manchester (Progetto High Speed 2)

La pianificazione di costruzione del progetto CrossRail

Mark Thurston ha inoltre esposto lrsquointeressante parallelo tra il concetto di ldquohomeostasisrdquo per un sistema vi-vente e la modellizzazione della ge-stione del setting di variabili tali da mantenere la stabilitagrave di un sistema complesso applicato allrsquoambito di gestione di grandi progetti Tale ar-gomento egrave stato fonte di un interes-sante dibattito con grande partecipa-zione dei presenti Ha poi esposto i fattori di maggiore influenza di pro-getti di grandi dimensioni suddivisi in 4 prospettive di maggiore impatto people and leadership governance and controls organization and cultu-re outside world

Prof Reymond Levitt

Lrsquoevento egrave stato chiuso dagli inter-venti di Reymond Levitt Professore di Ingegneria Civile e Ambientale alla Stanford University e Gernot Grab-her Professore di Economia alla HafenCity University di Amburgo e da una tavola rotonda coordinata da Andrea Prencipe della LUISS Busi-ness School

Lrsquoapprofondimento dei temi ha porta-to a focalizzare il dibattito successivo su argomenti legat al controllo del ri-schio allrsquoimportanza della definizione e comunicazione dello scope e alla disciplina necessaria a condurre con efficacia tali imprese

La tavola rotonda che ha concluso lrsquoevento

Come si diceva allrsquoinizio questo se-minario aperto a tutti i nostro soci grazie alla collaborazione con la LUISS Business School faceva parte di un piugrave ampio programma una se-rie di eventi annuali sponsorizzati dal Project Management Institute per fa-vorire lrsquoincontro tra le grandi Universi-tagrave Internazionali e le grandi aziende che utilizzano il Project Program Portfolio Management per la gestione dei mega-progetti Le due mezze giornate di lavori del ldquo4th International Mega-Projects Workshop Theory meets Practicerdquo si sono svolte questrsquoanno presso la LUISS Busi-ness School dopo che le precedenti tre edizioni erano state ospitate da rinomate universitagrave internazionali

Sergio Gerosa e il Prof Corrado Lo Storto (Univ Federico II di Napoli) durante i lavori

Per il PMI Central Italy Chapter erano stati invitati a partecipare a questo esclusivo consesso il Presidente Sergio Gerosa e la Past President Anna Maria Felici

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EMEA LIM amp Global Congress 2016 Si egrave svolta a Barcellona dal 6 allrsquo11 Maggio la ker messe EMEA il nostro Chapter era presente ad entrambi gli appu ntamentiLo scorso Maggio Barcellona (Spa-gna) egrave stata teatro della kermesse annuale del PMI EMEA (Europe Middle East and Africa) ospitando in successione i due piugrave importanti eventi a livello continentale

- Il Leadership Institute Meeting EMEA (6-8 Maggio)

- Il Global Congress EMEA (9-11 Maggio)

Una nutrita delegazione del nostro Chapter ha partecipato ad entrambi gli eventi con numerose presenta-zioni Nei giorni successive inoltre si sono tenute varie sessioni di Semi-narsWorld (che Roma aveva ospitato ad Aprile 2015)

EMEA Leadership Institute

Meeting

I numeri del LIM EMEA di Barcellona

Il Leadership Institute Meeting EMEA egrave la riunione annuale di tutti i leader (membri del board ma anche sem-plici volontari) dei Chapter EMEA Ci si incontra per ascoltare le ultime no-tizie e indicazioni da parte del board del Project Management Institute per seguire le presentazioni di grandi leader e keynote speaker di levatura mondiale ma soprattutto per confron-tarsi sulle best practice nella gestione delle nostre community locali

Il mega-annuncio dellrsquoEMEA 2017 a Roma

Questrsquoanno ad accogliere la rappre-sentativa del nostro Chapter compo-

sta da Sergio Gerosa Giancarlo Duranti Silvia Frigerio e Sergio Funtograve una gradita sorpresa (anche se la notizia era giagrave stata anticipata da qualche settimane al nostro Pre-sidente) il mega cartellone con lrsquoannuncio che il prossimo anno la kermesse PMI EMEA saragrave ospitata proprio dallrsquoItalia e in particolare da Roma

Foto di gruppo del team del nostro Chapter con Mark A Langley (Presidente PMI reg)

Unrsquooccasione irripetibile per il nostro Chapter e tutti i PM Italiani soprattut-to in considerazione dellrsquoaltro evento internazionale che il Chapter sta giagrave organizzando per il 6-7 Ottobre 2016 a Roma per festeggiare il nostro ven-tesimo anniversario Ma di questo vi abbiamo giagrave parlato nellrsquoarticolo a pag 3 di questa newsletter Proprio in vista di questi due eventi internazionali che vedranno Roma al centro dellrsquoattenzione la delegazione del Comitato Direttivo del Chapter ha lavorato alacremente durante il LIM EMEA di Barcellona per stabilire con-tatti con il Board del Project Mana-gement Institute (incontrando anche il Presidente del PMIreg Mark A Lan-gley e vari membri del Board PMIreg) cosigrave come per pubblicizzare lrsquoevento internazionale di Ottobre con i re-sponsabili dei Chapter EMEA che sono stati successivamente coinvolti (con grande successo) come Sup-porting Chapter dellrsquoevento Lrsquoiniziativa del nostro Chapter asso-lutamente innovativa in questo sen-so egrave stata accolta con grande inte-resse e simpatia dai colleghi degli al-tri Chapter cosigrave come la prospettiva

di poter venire a Roma per il prossi-mo Congresso EMEA del PMIreg

Il brindisi tra i tre Presidenti dei Chapter Italiani e il nostro Mentor Kris Troukens

Il LIM EMEA egrave stato inoltre lrsquo occasio-ne per consolidare il rapporto con la leadership degli altri Chapter Italiani tutti presenti allrsquoevento con un primo Memorandum of Understanding sot-toscritto dai tre Presidenti (Sergio Gerosa Stefano Setti e Giacomo Franco ) insieme ai rappresentanti del PMI EMEA (il nostro regional mentor Kris Troukens Lysan Drabon e Blanca Lalanda ) che egrave stato successivamente finalizzato nellrsquoaccordo strategico di cui vi ab-biamo parlato nellrsquoarticolo a pag 2 di questa newsletter) Il nostro Chapter ha portato al LIM anche in questa occasione un suo speaker il nostro Direttore dei Volon-tari Sergio Funtograve con un intervento dal titolo ldquoVolunteers a cast to con-quer How to involve and keep en-gaged chapter volunteersrdquo

Lrsquointervento di Sergio Funtograve

Lrsquointervento egrave stato molto apprezzato dalla folta platea presente nonostan-te fosse pianificato nellrsquoultimo slot prima della chiusura dellrsquoevento Tra gli interventi piugrave apprezzati degli altri oratori ricordiamo quelli introdut-tivi del Presidente PMIreg Mark A Langley che ha fornito una visione di dove stia andando il PMIreg e come intenda supportare sempre meglio i

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PM di tutto il mondo nella loro cresci-ta professionale e di Antonio Nieto Rodriguez molto coinvolgente e ba-sato sulla personale esperienza di PM tra tante difficoltagrave e grandi soddi-sfazioni professionali

Lo speech di Mark A Langley insieme a Antonio Nieto Rodriguez

Molto interessante e ldquomotivazionalerdquo anche lo speech del keynote speaker Reneacute Carayol dal titolo ldquoCollaboration is the new leadershiprdquo con degli spunti davvero interessanti in termini di applicazione della servant leader-ship

Lo speech di Mark A Langley insieme a Antonio Nieto Rodriguez

EMEA Global Congress AllrsquoEMEA Global Congress il nostro Chapter era presente con gli inter-venti di Marco Negri e Luca Romano oltre a quello del nostro Giancarlo Duranti Marco Negri (ANAS) ha presentato assieme a Mustafa Duumllgerler (Na-tional Bank of Abu Dhabi) un inter-vento sulle Lessons Learned dal tito-lo Lessons (really) Learned How to Retain Project Knowledge and Avoid Recurring Nightmares La presentazione egrave partita dallrsquo osser-vazione che sebbene la maggior parte delle aziende abbiano ormai istituzionalizzato il processo di identi-ficazione e documentazione delle lessons learned anche quando tali lezioni sono correttamente identifica-te e documentate spesso finiscono in un database o su una intranet che nessuno mai consulta (il cosiddetto buco nero delle lessons learned) impedendo alle aziende di imparare dallrsquoesperienza e rischiando di ripete-re gli errori giagrave commessi

Lrsquointervento di Marco Negri

Il processo tradizionale egrave quindi inef-ficace percheacute non riesce a incorpo-rare le lezioni nelle operations e so-prattutto percheacute non riesce a cambia-re migliorandolo il nostro modo di condurre i progetti Sono stati quindi analizzati i problemi piugrave comuni del processo di identifica-zione documentazione e comunica-zione delle lessons learned ed egrave sta-to proposto un approccio semplice ed efficace per incorporare le lezioni di-rettamente nei processi operativi del-le aziende In pratica al posto di documentare le lessons learned nella tradizionale forma testuale si suggerisce innanzi-tutto di classificarle sulla base dei de-liverable a cui si riferiscono (per esempio si dividono le lezioni che ri-guardano i Gantt dalle le lezioni rela-tive al budget oppure al ldquoPiano di ri-sposta ai rischirdquo ecc) e successi-vamente si propone di raccogliere le lezioni in delle checklist una per ogni tipologia di deliverable (quindi la checklist dei Gantt la checklist del budget la checklist del Piano di ri-sposta ai rischi ecc) In questo modo la conoscenza viene trasposta direttamente negli organi-zational process assets in una forma prontamente utilizzabile prima di ini-ziare a lavorare su uno specifico deli-verable per consultare tutte le lezioni apprese dallrsquoazienda sullrsquoargomento basteragrave aprire la relativa checklist Si potrebbe quindi dire che una les-son non egrave veramente ldquolearnedrdquo fine-chegrave non egrave stata incorporata in una checklist

Marco Negri e Giancarlo Duranti

Infine Luca Romano (Nexen) ha presentato ben due interventi il pri-mo insieme a Roberta Grimaldi e Francesco Saverio Colasuonno di INAIL dal titolo ldquoDemand manage-ment as a critical success factor in Portfolio Managementrdquo La trasfor-mazione digitale della Pubblica Am-ministrazione italiana caratterizzata da ritardi incertezze e resistenze al cambiamento puograve annoverare a pie-no titolo INAIL come caso di succes-so paradigmatico In questrsquoambito sulla base dellrsquoesperienza maturata presso la Direzione Centrale Orga-nizzazione Digitale egrave stata analizzata lrsquoimportanza della corretta gestione della fase di Demand durante il pro-cesso di Project Portfolio Manage-ment Il Demand Management infatti sostanziandosi nella raccolta e valu-tazione delle iniziative progettuali vecchie e nuove dellrsquoazienda egrave pro-pedeutico alla fase di definizione del-le prioritagrave e selezione delle iniziative influenzandone inevitabilmente la qualitagrave la durata e lrsquoefficacia Una corretta gestione della fase di de-mand durante la predisposizione del Portfolio progetti aziendale permette alle organizzazioni di indirizzare cor-rettamente le proprie azioni e di man-tenere uno stretto collegamento tra quello che viene attuato e la traietto-ria strategica complessiva

Luca Romano

Nel secondo intervento Luca Roma-no ha avuto il ruolo di moderatore di un panel dal titolo ldquoNext Generation Project Management Digitalization and Collaborationrdquo Questo ldquonuovordquo format del PMI aggrega speaker che hanno presentato idee simili in un unico evento durante il quale a valle della presentazione da parte dei panelist si apre una discussione con domande e risposte Lrsquooggetto come si desume dal titolo egrave stata la digita-lizzazione e la collaborazione in am-bito PM argomento peraltro abba-stanza in voga durante il Congresso a Barcellona

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Il nostro Chapter era presente anche hellip Grazie alle nostre convenzioni e ai volontari del C hapter abbiamo portato un porsquo di Project Management ad alt ri eventi La diffusione del Project Manage-ment passa attraverso la presenza a importanti seminari ed eventi Il no-stro Chapter ha partecipato negli ul-timi mesi ad alcuni eventi spesso or-ganizzati dalle associazioni con cui il PMI Central Italy Chapter ha siglato delle convenzioni di collaborazione proprio al fine di aumentare la cassa di risonanza del Project Management in Italia Una scelta che sta eviden-temente pagando visto il moltiplicarsi delle occasioni di interscambio cultu-rale che queste collaborazioni stanno generando

XVI Convegno Nazionale AIIC

Bari 7-9 Aprile

Il corso di Project Management

al Convegno Nazionale AIIC

Il Past President del Chapter Anna Maria Felici egrave intervenuta allrsquo As-semblea Generale conclusiva del XVI Convegno Nazionale dellrsquo Associazio-ne Italiana Ingegneri Clinici (AIIC) di cui fa parte anche il nostro Resp del Comitato Clinica Farmaceutica e Me-dicale Giulio Iachetti Ersquo stata lrsquo oc-casione per ribadire lrsquointeresse relati-vo al recente e rinnovato accordo tra il Chapter e AIIC e per rafforzare lrsquoimportanza delle conoscenze e dellrsquoapplicazione del Project Mana-gement in ambito Sanitario Anna Maria ha anche premiato i cinque componenti della squadra vincente La nostra Past President inoltre era giagrave intervenuta in qualitagrave di docente durante la prima giornata del Corso di Formazione sul Project Manage-ment che si prefiggeva lo scopo di fornire le basi di impostazione di un progetto con una metodologia struttu-rata di Project Management illu-strandone lrsquo intero ciclo di gestione e

gli strumenti di pianificazione e con-trollo Allrsquointerno del corso egrave stata da-ta una panoramica degli strumenti informatizzati piugrave utili in ambito di Project Management per lrsquoIngegnere Clinico dando evidenza di modalitagrave di impostazione dei tool informatizzati oggi disponibili In chiusura del Corso di Formazione egrave stato sviluppato infi-ne un partecipatissimo business ga-me con la partecipazione di ben set-te squadre che si sono confrontate su una simulazione in ambito healthca-re

Anna Maria Felici

Questo tipo di iniziative didattiche svolte in collaborazione con le nostre associazioni partner sono volte pro-prio a diffondere il Project Manage-ment allrsquointerno di contesti dove egrave necessario consolidarne la maturitagrave e saranno un campo dove il Chapter continueragrave ad impegnarsi nel prossi-mo futuro

Congresso Nazionale Astrofisica

Roma 2-6 Maggio Lo scorso 4 Maggio il Presidente del Chapter Sergio Gerosa ha tenuto un interessante intervento sulla ldquoComplessitagrave nel Project Manage-mentrdquo nellrsquoambito dei lavori del LX Congresso della Societagrave Astronomica Italiana che si egrave tenuto a Roma dal 2 al 6 Maggio nella prestigiosa sede del Centro Nazionale delle Ricerche (CNR) a Piazzale Aldo Moro a Roma La presentazione egrave stata incentrata sui risultati della ricerca svolta del Project Management Institute e pub-blicati sul numero de ldquoPulse of the Profession in depth reportrdquo dedicato al tema ldquoNavigating Complexityrdquo (di-sponibile per i soci sul sito del PMIreg

La locandina del LX Congresso della Societagrave Astronomica Italiana

Lo studio era volto ad individuare quali siano gli elementi che caratte-rizzano i best performer tra le varie organizzazioni che si confrontano con potafogli di progetti di grande complessitagrave come sono certamente quelli che riguardano la ricerca in campo astronomico ed astrofisico con budget di grandissime dimensio-ni in gioco

Sergio Gerosa al congresso della SAI

Lrsquooccasione di questo intervento egrave nata grazie alla collaborazione con Davide Fierro Resp Ufficio Centrale di Ingegneria dellrsquoIstituto Nazionale di Astro Fisica (INAF) organizzatore della giornata di lavori e nostro part-ner nellrsquoambito della collaborazione con AFCEA e INCOSE nellrsquoambito del Comitato Difesa Sicurezza e Spazio di cui vi parliamo anche

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nellrsquoarticolo sui nostri Comitati Setto-riali Con lui avevamo anche organiz-zato il Convegno dello scorso anno presso lrsquoOsservatorio di Monte Porzio Catone (vedi articolo a pag 13 del no 21 de ldquoIl Corriere del PMrdquo - Luglio 2015)

Davide Fierro organizzatore della giornata

Seminario SEDA 2016 Roma 10

Maggio Unrsquoatra associazione con cui abbia-mo stabilito rapporti di reciproco scambio culturale egrave il DSSEA (De-fense amp Security Software Engineers Association) il cui Segretario Gene-rale Brigadiere Angelo Messina era

stato nostro ospite al Pomeriggio allrsquoUniversitagrave tenutosi lo scorso Di-cembre (in cui si egrave parlato della matu-ritagrave del Project Management nel set-tore ICT) Il DSSEA ha organizza ogni anno un appuntamento internazionale su te-matiche ICT nel mondo delle Forze Armate e denominato SEDA (Soft-ware Engineering for Defense Appli-cations) giunto questrsquoanno alla quin-ta edizione tenutasi il 10 Maggio scorso presso la Scuola Trasporti e Materiali della Cecchignola a Roma in unrsquoaula gremita da moltissime per-sone A rappresentare il PMI Central Italy Chapter crsquoera Carmine Paragano Responsabile del Comitato ICT e or-ganizzatore di molti dei nostri Webi-nar che egrave intervenuto per condivide-re le metodologie di Project Mana-gement Agile e la loro applicazione in un settore cosigrave delicato come quello delle Forze Armate Lrsquointervento si egrave tenuto nel pomerig-gio in cui si sono affrontate con mag-gior approfondimento le tematiche

ldquoAgilirdquo Dopo unlsquointroduzione iniziale sulle diverse metodologie Agili ed i diversi campi di applicazione si egrave ap-profondito lrsquoapproccio proposto dal PMI con la sua certificazione PMI-ACP

Carmine Paragano al Congresso SEDA

Nellrsquoultima parte dellrsquointervento si so-no poi condivise anche con gli altri speaker le difficoltagrave nel gestire un progetto con metodologie innovative che richiedono un cambiamento nellrsquoapproccio al progetto da parte di tutti gli stakeholder coinvolti

20 Settembre 2016 dalle ore 930 alle ore 1330

Seminario in Azienda in collaborazione con INAIL

Dal Progetto alla Governance Quale futuro per la PA

Roma Sede Centrale INAIL ndash Piazzale Pastore 6 (EUR)

Lrsquoevento permette di maturare 3 PDUrsquos

Per informazioni wwwpmi-romeorg

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LUGLIO 2016 Numero 25

Goal-setting variabili e dimensioniLrsquoarma vincente per la definizione degli obiettivi di progettoIl nostro vivere quotidiano egrave carico di obiettivi che ci prefissiamo di rag-giungere dalla volontagrave di prenderci un caffegrave al bar preferito fino al rag-giungimento della tanto desiderata vacanza o al piugrave elevato scopo di ri-coprire un ruolo ambito allrsquointerno del gruppo di lavoro e di un Organizza-zione Tutti questi stimoli sociali nel momento in cui vengono traguardati diventano per noi fonte di beneficio percheacute ci infondono un forte senso di controllo degli eventi un alto grado di motivazione ed un buon livello di au-toefficacia percepita (quanto mi spe-rimento efficace in determinate situa-zioni Bandura 1986) Esistono una serie di variabili che in-cidono fortemente sulla nostra capa-citagrave di perseguire un obiettivo sia nel-la nostra vita privata sia nella nostra carriera professionale Ersquo necessario quindi tenere presenti questi fattori facendo una meta-analisi qualora sia possibile effettuarla dei potenziali ri-schi e delle risorse che abbiamo a disposizione per centrare a pieno lrsquoobiettivo Le teorie social-cognitive ci aiutano in tal senso (Caprara Cervone 2003) La teoria dellrsquoazione pianificata (Ajzen 1996) afferma che le nostre intenzioni riguardano lrsquoatteggiamento di una persona rispetto al mettere in atto un determinato comportamento la sua percezione della pressione so-ciale a mettere (o non mettere) in atto quel certo comportamento e il con-trollo percepito sul comportamento cioegrave la percezione di facilitagrave o difficol-tagrave ad eseguirlo Locke e Latham (1990) con la loro teoria degli obiettivi hanno identificato un insieme di dimensioni degli obiet-tivi (goal-setting) cioegrave dei modi in cui gli obiettivi di prestazione possono variare ed essere ben progettati in funzione dello scopo da perseguire e tenendo in grande considerazione le variabili individuali che permettono di raggiungerlo Il goal-setting egrave il livello dello scopo cioegrave il livello di sfida che le persone assumono nellrsquoesecuzione di un certo compito Gli obiettivi diffe-riscono per quantitagrave per difficoltagrave qualitativamente nel significato che rivestono per lrsquoindividuo per ampiez-

za (a breve o a lungo termine) e pos-sono essere ristretti o ampi se legati gerarchicamente

Dimensioni degli obiettivi Il goal-setting cioegrave la definizione degli obiettivi costituisce una determinante psicologica centrale nellrsquoautomotivazione al successo

Esiste in letteratura una forte relazio-ne positiva tra il livello di sfida dellrsquoobiettivo e il livello di successo nella prestazione Nella misura in cui le persone si ritengono impegnate nel raggiungimento dei loro scopi gli obiettivi maggiormente impegnativi stimolano piugrave elevati livelli di succes-so Ersquo evidente quindi che fornire al team obiettivi articolati rispetto ad obiettivi semplici o ad assenza di obiettivi permette la stimolazione di un maggior senso di motivazione Una seconda dimensione fondamen-tale oltre al coinvolgimento sugli obiettivi consiste nella specificitagrave di essi In alcune professioni o attivitagrave gli scopi da raggiungere possono es-sere impegnativi ma vaghi Gli obiet-tivi specifici rispetto ad obiettivi non specifici e generici (ldquofare del proprio megliordquo) contribuiscono maggiormen-te al miglioramento della prestazione (Locke et al 1981) Unrsquoultima di-mensione fondamentale per generare successo consiste nel programmare obiettivi prossimali piuttosto che di-stali percheacute vi egrave una tendenza natu-rale delle persone a suddividere i compiti distali in prossimali (Bandura e Schuck 1981) I benefici degli obiettivi prossimali richiedono ovvia-mente che lrsquoindividuo non perda natu-

ralmente di vista gli scopi a lungo termine Gli obiettivi prossimali hanno due effetti importanti sul sistema del seacute Il primo consiste nellrsquoaumentare lrsquoautoefficacia percepita iniziale Quando intraprendiamo un compito sostenere attivitagrave iniziali piugrave semplici faragrave sigrave che lrsquoobiettivo nellrsquoinsieme ri-sultati maggiormente gestibili nella sua totalitagrave I sotto-obiettivi se ben definiti migliorano le reazioni auto-valutative personali fornendo indica-tori sul progresso in atto Esistono inoltre moderatori degli ef-fetti del goal-setting il feedback e la complessitagrave del compito Un obiettivo impegnativo aumenta la motivazione solo quando il soggetto egrave in grado di monitorare le sue azioni traendo van-taggio dal feedback che riceve sul grado dei suoi progressi In assenza di feedback lrsquo assegna-zione di obiettivi impegnativi non au-menta in maniera affidabile la presta-zione Nel momento in cui il gruppo di lavoro riceve feedback espliciti su scopi ben definiti esso reagisce in maniera auto-valutativa rispetto i propri risultati analizza la sua effica-cia nella prestazione stabilisce obiet-tivi e standard specifici Ognuno di questi processi riferiti al singolo membro contribuiscono a generare la motivazione successiva Ecco che si innesca qui un meccani-smo benefico che si autoalimenta in cui i feedback il monitoraggio conti-nuo degli scopi prossimali raggiunti la definizione chiara dei compiti favo-risce un team consapevole della me-ta che sta perseguendo e del cammi-no che vede protagonisti tutti i parte-cipanti

Sperimentare efficacia Proviamo a questo punto ad attuare unrsquoulteriore precisazione per rendere la definizione dei nostri obiettivi vin-cente e fornire al gruppo di lavoro esperienze positive di successo che possano essere generalizzate e di-ventino punti di forza per il team nella sua totalitagrave Lrsquoindividuo possiede due strumenti per valutare seacute stesso da un lato ab-biamo lrsquoautostima che corrisponde al senso globale del proprio valore

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(Coopersmith 1967) mentre dallrsquo altro abbiamo lrsquoautoefficacia percepita che si riferisce ai giudizi che noi diamo rispetto alle nostre capacitagrave di ese-guire determinati corsi di azione in ambiti specifici Lrsquoautoefficacia per-cepita ha un forte valore predittivo del comportamento che il soggetto potragrave mettere in atto mentre lrsquoautostima predice le condotte piuttosto debol-mente (Leary 1995)

Lrsquoautoefficacia percepita egrave definita contestualmente legata cioegrave a parti-colari sfide o prove con cui lrsquoindividuo si sta confrontando Le valutazioni di autoefficacia percepita predicono non solo i livelli generali di successo ma anche gli esiti di successo e di falli-mento comportamentali degli atti sin-goli (Cervone 1985) Bandura (1997) definisce quattro processi tramite cui le convinzioni di efficacia incidono sugli esiti legati al compito Lrsquoautoefficacia influenza

- le decisioni su quali attivitagrave persegui-re Lrsquoindividuo si impegneragrave solo in attivitagrave in cui ritiene se stesso effica-ce ed eviteragrave compiti che ritiene di non riuscire a compiere

- lo sforzo e la persistenza nel compi-to chi dubita della propria efficacia tenderagrave a ridurre sforzi e a desiste-re

- le risposte al livello affettivo un ele-vato senso di efficacia favorisce mi-nori livelli di ansia nellrsquoaffrontare eventi potenzialmente minacciosi

- la qualitagrave delle prestazioni cognitive principalmente in attivitagrave in cui si ri-chiede unrsquoalta conoscenza del com-pito ed una formulazione di strate-gie un maggior livello di efficacia percepita facilita la produzione di so-luzioni in maniera piugrave analitica ed accresce la prestazione in compiti di memoria ad esempio stressanti (Berry et al 1989)

Tutte queste esperienze benefiche possono inoltre essere generalizza-te ad altre situazioni similari diven-tando un bagaglio positivo per lrsquointero gruppo di lavoro Lrsquoautoefficacia per-cepita permette di conseguenza lrsquoaccettazione delle sfide la persi-stenza nonostante le avversitagrave lrsquoesecuzione di complesse strategie cognitive lrsquoabbassamento del livello di ansia ed una maggiore tranquillitagrave che si associa alle difficoltagrave Aumentare le convinzioni di efficacia e di controllo egrave possibile Il modo piugrave affidabile per instillare fiducia nelle persone consiste nel fornire occasio-ni di esperienza diretta di successo (Bandura 1997 Williams 1995) Quando calibriamo gli obiettivi per il gruppo di lavoro avere una buona conoscenza delle risorse umane a nostra disposizione dei punti di forza e di debolezza di ogni membro per-metteragrave di formulare gli scopi secon-do i punti elencati in base alla teoria del goal-setting e cercheragrave di stimola-re un sempre crescente senso di sperimentazione efficace del proprio operare allrsquointerno del team

Conclusioni Tenere presente la strutturazione de-gli obiettivi tramite indicazioni del goal-setting e lrsquoesistenza del costrutto di autoefficacia percepita permette di fare una breve riflessione di autoana-lisi su come guidare al meglio il no-stro gruppo di progetto Le dimensio-ni dellrsquoobiettivo non si traducono di-rettamente in successo essi avranno effetti sulla prestazione che a sua volta favoriragrave un certo livello di cre-scente forza nel gruppo di maggiore sintonia e di ampia produttivitagrave

Annalisa Albergo Psicologa del Benessere nel Corso di Vita e Psico-terapeuta esperta in Valutazione Psicologica e Counselling Vanta esperienza decennale in ambito riabi-

litativo e di in-tervento psico-logico nel campo della disabilitagrave visiva presso il Cen-tro Regionale S Alessio Margherita di

Savoia per i Ciechi nel servizio do-miciliare e scolastico Si occupa di Formazione e Consulenza Aziendale Selezione ed Assessment Valuta-zione dei Profili nellrsquoarea Risorse Umane Ha svolto ricerca scientifica presso lrsquoIstituto di Ricerca e Cura a Carattere Scientifico Fondazione S Lucia su malattie genetiche rare in-fantili e survey presso lrsquoUniversitagrave degli Studi di Roma ldquoSapienzardquo Ersquo infine esperta in costruzione e som-ministrazione di test psicologici e proiettivi

La nostra Newsletter egrave

scritta quasi interamente dai membri del

PMI Rome-Italy Charter

Essa vuole essere infatti innanzitutto uno strumento di

collaborazione e scambio di informazioni allrsquo interno del Chapter

Se vuoi far parte anche tu della redazione del ldquoCorriere del PMrdquo

scrivici a

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Come far crescere una piccola impresa Di Stefano Luisotti (Amministratore Delegato di Wel come Italia e nostro ospite nel recente evento sulla Leadership a Pisa)Lrsquoautore di questo libro Stefano Lui-sotti egrave un amico del nostro Chapter come AD di Welcome Italia ha ospi-tato lo scorso 30 Marzo il primo Se-minario in Azienda in Toscana E non lo ha solo ospitato ma egrave stato uno dei protagonisti dellrsquoevento stesso con un intervento sulla leadership molto apprezzato da tutti i parteci-panti

Lrsquointervento sulla leadership

di Stefano Luisotti AD di Welcome Italia

E proprio in occasione di quellrsquo even-to Luisotti ha voluto donare al Chap-ter una copia del suo libro ldquoCome far crescere una piccola impresardquo pub-blicato nella collana Trend di Franco Angeli Un libro che vuole essere un piccolo manuale da leggere tutto drsquoun fiato o a piccole dosi per coloro che non hanno mai tanto tempo da dedicare alla lettura (come dice lrsquoautore stesso basta un capitolo di poche pagine al mattino dopo il caf-fegrave) basato sulla sua esperienza sia professionale che personale (molti sono gli aneddoti familiari o della sua gioventugrave) Un libro la cui lettura scorre con leg-gerezza ma che lascia il segno e fa riflettere Basato su uno schema semplice ogni capitolo egrave composto da una frase celebre un breve aned-doto di vita vissuta (con i suoi suc-cessi e insuccessi) una breve con-clusione in calce al capitolo che ri-sponde alla domanda ldquoe quindirdquo Un libro per chi vuole fare lrsquo imprendi-tore che tuttavia merita una lettura attenta anche da parte di un Project

Manager Spesso infatti il successo dei nostri progetti nasce proprio dal considerarli ldquonostrirdquo e come una pic-cola ldquoimpresardquo familiare mettendoci quella passione e amor proprio che normalmente un imprenditore deve mettere nella propria piccola azienda Ma anche una certa vision e chiarez-za degli obiettivi che ci si pone Alla domanda sul percheacute molti im-prenditori non ce la fanno o molte aziende non riescono a ldquosfondarerdquo acquisendo dimensioni piugrave grandi nel loro sviluppo lrsquoautore si da una ri-sposta tanto semplice quanto vera ldquole piccole imprese rimangono picco-le percheacute i loro imprenditori si prefig-gono piccoli scopirdquo E ci vuole pertanto anche una bella dose di coraggio e responsabilitagrave Luisotti raccomanda infatti a chi ha deciso di far crescere la propria im-presa ldquohellip egrave venuto il momento di prelevare i vostri sogni nel cassetto metterli bene a fuoco e dichiararli apertamente dichiarare i propri sogni egrave una cosa pericolosa che espone allrsquoinsuccesso e alle critiche Ma quando i nostri sogni coinvolgono anche altre persone come nel caso della vostra azienda egrave inevitabilerdquo E chiarisce bene anche cosa si in-tenda per responsabilitagrave ldquorispondere delle proprie azioni e delle proprie decisioni Ogni volta che cerchiamo alibi scuse o colpevoli non facciamo altro che dichiarare agli altri la nostra incapacitagrave di assumere le nostre re-sponsabilitagraverdquo Per chi ha avuto modo di conoscerlo Stefano Luisotti egrave riuscito perfetta-mente nellrsquointento di travasare nelle pagine del suo libro le sue naturali doti di leadership la chiarezza di idee su come un imprenditore dovrebbe essere e agire la sua brillante aper-tura mentale verso chi nellrsquoazienda lavora per lui la passione e lrsquoamore per le sue ldquocreaturerdquo che siano lrsquoazienda che si egrave messa in piedi o la figlia che si sta crescendo (la piccola Sara che fa capolino nella copertina del libro lo ha illustrato con i suoi di-

segni di bambina ed egrave protagonista inconsapevole di uno dei racconti piugrave toccanti del libro non a caso quello che illustra il concetto di responsabili-tagrave che abbiamo riportato piugrave sopra)

La copertina del libro (Ed Franco Angeli)

Ebbene si il libro di Stefano Luisotti ci egrave proprio piaciuto E come tutti i libri belli quando si arriva alle fine si vor-rebbe che ci fossero degli altri capitoli per continuare a leggerlo Ma la bel-lezza del libro forse sta proprio in questo saper concentrare in un cen-tinaio di pagine tanta esperienza e un porsquo di saggezza Chissagrave magari dopo questo incontro con il PMI Central Italy Chapter tra qualche anno potragrave scrivere un nuo-vo manuale hellip su come essere e fare il Project Manager Per la cronaca Lrsquoautore prevede an-che una ldquoassicurazionerdquo sul proprio libro Se lo comprate e non lo riuscite a finire lo potete rimandare allrsquoautore che ve lo rimborseragrave Ma non spera-teci troppo percheacute saragrave molto difficile che questo accada Un grande in bocca al lupo a Stefano Luisotti e ai suoi colleghi (come lui ama chiamare i propri dipendenti o collaboratori) per il successo della propria ldquoimpresardquo Editore Franco Angeli Pagine 136 Prezzo di Copertina euro 950

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LUGLIO 2016 Numero 25

Alessio Puccinelli hellip Unplugged Sono padre felice di tre figli maschi nati da una moglie paziente che incautamente incoraggia (e a volte sopporta) le mie tante iniziative Ho la fortuna di abitare in un piccolo angolo di paradiso sulle colline della Versilia con vista mare su tutto lrsquoarcipelago fino alla Corsica Saragrave percheacute ci sono nato ma egrave un posto magi-co le Alpi Apuane le spiagge della Ver-silia il lago di Massaciuccoli la Pineta di Levante ecchellip posti fantastici a pochi chilometri da casa mi rigenera e mi ripa-ga di tanti chilometri macinati ogni gior-no per andare al lavoro Ho iniziato a lavorare molto presto e mi sono occupato un porsquo di tutto edilizia manifattura restauri ecc poi ho iniziato a lavorare come Perito ed infine come Ingegnere delle Telecomunicazioni Ed egrave proprio come Ingegnere in IDS che ho iniziato a gestire progetti internazionali nel campo navale ed a scontrarmi con realtagrave del calibro della Raytheon verso le quali mi sentivo inadeguato rispetto al compito che mi era stato affidato dovevo preparare stati di avanzamento mensili basati sullrsquoEarned Value Master Plan Integrated Master Schedule ecc cose che quindici anni fa non erano proprio allrsquoordine del giorno nella campagna pi-sanahellip Allora mi sono rimboccato le ma-niche ed ho iniziato a studiare Project Management prendendoci sempre piugrave

gusto iniziando un percorso che non avrei piugrave abbandonato

Se lrsquoincontro con il Project Management egrave stato amore a prima vista quello con il Chapter egrave stata una vera e propria folgo-razione Tutto egrave nato dal Corso di Alta Formazione in Project Program e Portfo-lio Management che il Chapter ha orga-nizzato in collaborazione con la Sapienza e che IDS ha generosamente finanziato Al corso ho conosciuto persone fantasti-che sia umanamente che professional-mente ma soprattutto ho conosciuto An-na Maria Felici che mi ha proposto di ldquodare una manordquo in Toscana e cosigrave sono diventato responsabile per lrsquoarea Toscana Nord-Ovest titolo che mi spalanca le porte nelle aziende ed organizzazioni a cui mi presento per proporre varie colla-borazioni Sono orgoglioso di far parte del PMI ed amo profondamente entrare

in contatto con le realtagrave della mia zona Purtroppo la distanza da Roma mi impe-disce di frequentare i tanti eventi orga-nizzati nella capitale per questo farograve del mio meglio per organizzare eventi in To-scana Con tre figli piccoli un cane un lavoro lontano (ma tutto egrave relativo) un orto e una casa da mantenere il cosiddetto ldquotempo liberordquo egrave praticamente inesisten-te Allora ascolto audiolibri mentre guido e la mia palestra egrave un orto dove faccio crescere verdure saporite certo non ho i bicipiti di uno sportivo ma egrave unrsquoattivitagrave che riusciamo a fare tutti quanti insieme appassionatamente un modo piacevole per stare allrsquoaria aperta e che mi tiene in forma Anche percheacute ne ho davvero bi-sogno e non solo per la vita sedentaria ma soprattutto percheacute ho una grande pas-sione per il cibo e il buon vino Amo cu-cinare e il modo in cui lo faccio mi rap-presenta in pieno ho bisogno di speri-mentare e quando una ricetta ha raggiun-to alti livelli di gradimento (a giudizio di amici e familiari) devo trovarne subito una nuova da sperimentare La foto egrave di dieci anni fa (non ho Photo-shop per ritoccarne una piugrave recente)

Alessio

14 Ottobre 2016 SAVE THE DATE

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il PMO nelle aziende di servizi pubblici

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LUGLIO 2016 Numero 25

Andrew ChiesahellipUnplugged ldquoCulturalmente schizofrenicordquo hellip quel-la che egrave nata come battuta da usare su Twitter egrave diventato un mantra per provare a spiegare chi sono Nato a New York da madre americana e padre italiano fin da piccolo la diver-sitagrave culturale egrave parte del mio quoti-diano Dopo un primo periodo in cui ci dividiamo tra lrsquoItalia e gli Stati Uniti nel 1965 ci trasferiamo prima in Ar-gentina per poi approdare in Messi-co dove dovevamo rimanere per 4 anni oggi i miei genitori continuano a risiedere a Cittagrave del Messico In que-sti anni si aggiunge un altro mattone alla diversitagrave culturale con mio fratel-lo e sorella lo spagnolo e la cultura messicana diventano una parte del nostro quotidiano Finito il liceo con lrsquointenzione di se-guire biologia marina allrsquouniversitagrave ottengo un lavoro estivo presso un laboratorio di ricerca americano qui ho il mio primo vero contattato con lrsquoinformatica Colpo di fulmine Da ligrave passo tutte le estati in Olivetti Messi-co prima come programmatore poi come analista junior mentre allrsquo uni-versitagrave finisco una laurea in Econo-mia e Commercio Laureato inizio a lavorare a tempo pieno con Olivetti Messico ma solo poco anni dopo sono obbligato a cer-care una nuova alternativa quando il Paese precipita in un crollo che fa chiudere molte delle industrie Basti un ricordo una sera vado a letto con la benzina che costava poco piugrave di 1

pesos al litro ed al risveglio lrsquo indo-mani mattina era salita al 10 pesos al litro

Si dice ldquonon tutti i mali vengono per nuocererdquo la chiusura di Olivetti Mes-sico mi apre la porta per una trasferta presso Olivetti Francia Cinque anni intensi in cui ho imparato tanto mi sono divertito tanto e ho lasciato nel-la Ville Lumiegravere un pezzo del mio cuore Con Olivetti France comincia-no i miei primi passi come Project Manager nella migliore delle tradi-zioni come membro junior di un team per il rifacimento dellinfrastruttura in-formatica degli sportelli del Creacutedit Lyonnais Poi lrsquoItalia dapprima Ivrea poi Milano per approdare nel 1990 a Roma A ogni passaggio un altalena tra Pro-duct e Project Management con questrsquoultimo che diventa sempre di piugrave il mio mestiere A Roma conosco mia moglie una espatriata fiorentina (e continua la diversitagrave culturale) e

nascono prima Martina e poi Agosti-no In questi anni seguo progetti sia drsquoinformatica (Progetto Sigfried per lrsquoINAIL e OASIS-2 con fondi Esprit dellrsquoUnione Europea) che di comuni-cazione (gestione dei trade show per i settori specializzati dellrsquoOlivetti) af-finando le mie conoscenze della ge-stione progetti Finalmente nel 2011 faccio la certificazione PMP e con-fesso che sono moderatamente fiero di averlo passato al primo colpo piugrave di 30 anni dopo il mio ultimo esame universitario Oggi sono il Technical PMO per lrsquoecosistema dei progetti del sito corporate di Telecom Italia Tra le mie passioni non vi stupiragrave a questo punto ci siano i viaggi in ogni loro forma hobby facile da alimenta-re con la famiglia sparsa per il mon-do Di recente ho iniziato a giocare a pallacanestro come risultato di aver seguito i miei figli per anni nelle loro partite Da sempre la fantascienza il fantasy e il fai-da-te uno dei modi migliori per riprendere contatto con il ldquomondo verordquo Per citare Mark Twain ldquoIl viaggio egrave fatale per i pregiudizi il bigottismo e la ristrettezza mentalerdquo oppure SantrsquoAgostino ldquoIl mondo egrave un libro e chi non viaggia ne conosce solo una paginardquo Di una cosa sono certo viaggiare conoscere assaggiare queste sono le cose che arricchisco-no

Andrew

Segreteria Organizzativa

Telefono 06 92946741 E-mail segreteriapmi-romeorg Sito Web wwwpmi-romeorg

Comitato di Redazione de ldquo Il Corriere del PM rdquo

E-mail newsletterpmi-romeorg

COMITATO DIRETTIVO del CHAPTER

Presidente Sergio Gerosa

Sviluppo Professionale Giancarlo Duranti

Organizzazione Interna Danilo Scalmani Marketing Silvia Frigerio Formazione Emanuela De Fazio Membership Antonietta Fiorentino Volontari Sergio Funtograve Tesoreria Antonio Leone

COMITATO DI REDAZIONE della NEWSLETTER

Responsabile Sergio GEROSA

Angela ALLEVI Roberto ASCIONE Raffaele AVELLA Lo renzo CAPANNA

Maria Natalia CARDULLO Domenico CASTALDO Emanuela DE FAZIO

Giancarlo DURANTI Pasquale DURSO Anna Maria FELI CI Alessandra FILIPPETTI

Orlando LIO Vito MADAIO Carmine PARAGANO Cristin a PATERNOSTER Luca ROMANO Roberto TARASCHI

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LUGLIO 2016 Numero 25

zazione dei talenti delle abilitagrave e del-le attitudini debba essere un proces-so da sviluppare con la crescita dellindividuo sin da giovane etagrave Ov-viamente egrave necessario realizzare una progettazione differenziata per target diversi bilanciando opportunamente forme contenuti e punti di vista di-versi Il punto di partenza dei progetti formativi dedicati alle Scuole Supe-riori non egrave stato il PMBoK ma i soft skill che sono necessari nella gestio-ne di attivitagrave non necessariamente ingegneristiche ed industriali ma an-che di quelle legate alla vita quotidia-na ( es la preparazione di un viaggio importante una partita di calcio) Il percorso formativo egrave rivolto alla con-divisione di come le tecniche e le teo-rie siano applicate a casi pratici I soft skill sollecitati nelle attivitagrave proposte sono problem solving team working collaboration comunicazione e ne-goziazione presentazione e soste-gno di una tesi gestione del tempo gestione degli obiettivi gestione dello stress e team building Le metodolo-gie di insegnamento non sono quelle classiche frontali ma sfruttano tecni-che quali quelle di gamification di classe ribaltata quella dei wall brown papers Ogni progetto oltre alla fase di progettazione programmazione ed erogazione egrave caratterizzato da una fase di chiusura in cui si condividono i risultati raggiunti rispetto a quelli pianificati le lesson learnt e le propo-ste di miglioramento che verranno prese in considerazione nella proget-tazione delle iniziative future Le esperienze specifiche svolte sono raccontate di seguito

La prima iniziativa RomaEUR A dare ldquoavvio alle danzerdquo nel 2013 presso lrsquoistituto Alberti di Roma egrave il gruppo di volontari del Chapter costi-tuito da Iolanda Napolitano Benia-mino Romano e Patrizio Lazzaretti Lrsquoidea egrave quella di adattare lrsquo esperien-za giagrave effettuata dal Chapter allrsquo inter-no delle Universitagrave e portare la cultu-ra del Project Management anche nelle Scuole Superiori Lrsquoesperienza riscuote entusiasmo e successo e viene ripetuta con lo stesso team di volontari anche lrsquoanno successivo nel 2014 Lrsquoimpianto ba-se viene sostanzialmente mantenuto invariato ma stavolta la competizione vede contrapporsi ben sette diverse

Scuole Superiori in una sorta di Olimpiadi di Project Management

Lrsquoiniziativa di Pomezia Nel 2014 anche lrsquoIstituto Copernico di Pomezia ospita una iniziativa analo-ga a quella di Roma (seppure con un programma completamente rinnova-to) con il team di volontari costituito da Alessandra Filippetti Orlando Lio e David Restante Anche qui come nellrsquoesperienza romana pur mantenendo intatto il framework teo-rico alla base del PMBOK il percorso di formazione egrave stato arricchito con tecniche di gamification rendendo lo studio divertente grazie allrsquo integra-zione con la componente ludica e pratica piugrave adatta allrsquoetagrave degli studen-ti Per aumentare ulteriormente lrsquo ap-peal del corso i contenuti sono stati inseriti nella cornice di una competi-zione tra team e tutti gli aspetti ri-guardanti la comunicazione ed i feedback sono stati gestiti attraverso lrsquoutilizzo dei social media (Facebook) I concetti chiave del Project Mana-gement sono stati facilmente assimi-lati dagli studenti rendendoli giagrave in grado di poterli utilizzare autonoma-mente nel loro quotidiano scolastico ed extra-scolastico Il successo dellrsquoiniziativa e la grande partecipazione sia degli studenti che del corpo docenti e della dirigenza scolastica e lrsquointeresse manifestato anche dallrsquoamministrazione comunale della cittagrave conducono a ripetere lrsquoesperienza anche nellrsquoAS appena terminato e probabilmente a ripropor-la anche per lrsquoanno successivo

Il selfie del Sindaco di Pomezia con i ragazzi del progetto

Lrsquoiniziativa di Acilia Nei mese di Aprile e Maggio sono state condotte sotto la spinta di An-na Maria Felici con notevole rapiditagrave ma con una buona efficacia le attivitagrave

di progettazione pianificazione ed erogazione del percorso formativo presso lrsquo ITC Ferdinando Magellanordquo di Acilia Il team di volontari egrave stato costituito da Roberto Ascione Emanuela De Fazio Antonietta Fiorentino Sergio Funtograve e Danilo Scalmani Si egrave trattato della prima edizione e si prevede di rieseguire una seconda edizione nellrsquoanno sco-lastico 201617 Il percorso egrave stato rivolto a trenta ragazzi provenienti da terza e quarta classe ed egrave stato svol-to su cinque giornate (apertura piugrave quattro giornate in aula) La rapiditagrave con cui si egrave svolto il progetto non ha permesso lutilizzo di social networks ed il programma svolto ha ripreso in parte quello utilizzato nellesperienza di Pomezia La preside ed il corpo docente hanno sostenuto lrsquoiniziativa apprezzato ed incoraggiato il proget-to credendo nelle potenzialitagrave dei propri ragazzi e nel riscontro positivo che questa esperienza puograve avere sul-le attivitagrave scolastiche ordinarie

Conclusioni Il Chapter crede fermamente che lo sviluppo sociale del sistema Scola-stico della classe professionale di oggi e di domani debba essere in li-nea con una Strategia di sviluppo del sistema Paese Questo non puograve che non basarsi su iniziative di formazio-ne e sviluppo trainate da organizza-zioni basate su esperienze e ricono-scimento internazionale I risultati delle iniziative degli ultimi anni indi-cano che le potenzialitagrave dei giovani sono molte e che lo sviluppo di atti-tudini e competenze debba essere un processo graduale continuo diffe-renziato e focalizzato su obiettivi performance e sulla condivisione I percorsi ed i progetti formativi devono prevedere una fase di progettazione idonea tenendo conto del materiale umano su cui si va ad agire gli ele-menti distintivi del target audience a cui ci si rivolge il contesto e gli obiet-tivi Lrsquoamalgama dei vari fattori ed il successo ultimo di tali iniziative egrave pe-rograve legato alla motivazione a quanto si riesce a sollecitare lrsquoentusiasmo dei ragazzi ed ad avvicinarli a tema-tiche specifiche del mondo del lavoro ma applicabili anche a contesti piugrave disparati

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LUGLIO 2016 Numero 25

Dai nostri Comitati Settoriali Ripartono le attivitagrave del Comitato Difesa Sicurezza e Spazio Lo scorso 20 Aprile si egrave tenuto la prima riunione del 2016 del Comitato Difesa Sicurezza e Spazio del nostro Chapter Vi hanno partecipato 17 persone provenienti oltre che dai vo-lontari del nostro Chapter impegnati in questo settore e dai rappresentanti del Capitolo di Roma di AFCEA e della sezione di INCOSE in Italia (AISE) che collaborano entrambe al Comitato stesso anche da molte aziende del settore Aerospazio e Di-fesa Ersquo stata lrsquooccasione per un con-fronto e una discussione ldquoopen mindrdquo sulle attivitagrave che il Comitato dovrebbe portare avanti e sui temi su cui sa-rebbe utile sviluppare una discussio-ne Ad ospitare questa riunione del Co-mitato egrave stata questa volta Altran nella sua nuova sede di Via Tiburtina Qui di seguito alcune delle idee e proposte emerse durante la discus-sione che egrave stata molta partecipa e propositiva

bull Da piugrave parti si egrave indicata la Difesa in tutte le sue componenti (Marina Esercito Aeronautica) come un im-portante interlocutore sui temi di Project Management non solo per gli aspetti metodologici ma anche per le tematiche di soft skill Ersquo stata infatti evidenziata la grande espe-rienza maturata dalle Forze Armate in termini di gestione progetti e pro-grammi di natura e con metodologie molto differenti In tali progetti la componente di Project Manage-ment egrave stata a seconda della fase storica e dellrsquoapproccio selezionato sia interna alle Forze Armate che di tipo consulenza supporto esterno da parte di terzi (tra cliente e prime contractor) Ersquo indubbio comunque che sui pro-getti militari in Italia il Project Mana-gement egrave di livello avanzato rispetto a molti altri settori e contesti anche se crsquoegrave una notevole disomogeneitagrave di maturitagrave (per esempio tra i grandi player nazionaliinternazionali e i piccoli fornitori focalizzati piuttosto sullrsquoeccellenza tecnologica dei pro-pri prodotti) Lrsquoapplicazione di un Project Management e un Systems

Engineering strutturati e di qualitagrave ha consentito negli ultimi decenni di ridurre sensibilmente i tempi di ese-cuzione dei progetti della Difesa

bull Al Comitato Difesa Sicurezza e Spazio aderiscono partecipanti di varie associazioni che operano in settoritemi trasversali al Project Management AISE-INCOSE (Sy-stem Engineering) AFCEA (Elet-tronicaDifesa) DSSEA (AgileSW) hellip che possono dare un contributo importante alla discussione ognuno per il suo campo di esperienza Ersquo stato proposto da DSSEA come tema su cui sviluppare eventi con-giunti quello dellrsquoAgile per progetti SW per la Difesa Uno degli ele-menti critici da esaminare egrave quello della gestione dei contratti per pro-getti che usano tecniche Agile an-che in considerazione degli aspetti legati allrsquoImportExport dei compo-nenti dual use Altro tema di interesse egrave lanalisi delle interazioni tra il Project Mana-gement (anche Agile) ed il Systems Engineering in riferimento special-mente ai framework architetturali che prevedono artefatti che corri-spondono a deliverablemilestone di progetto e che hanno un forte im-patto anche a livello di definizione di piano di progetto (WBS ecc)

bull Un tema molto interessante legato alla fase realizzativa del progetto egrave la necessitagrave di una cultura diffusa di Project Management estesa non solo ai PM ma a tutti i teammates del progetto Sono stati portati esempi di formazione in azienda estesa a tutti gli stakeholder del progetto

bull Nei progetti di scienza di base e tecnologie innovative egrave necessaria una sensibilizzazione particolare sui temi di Project Management ed in particolare sulla dimensione del ti-me management nei progetti di va-ste dimensioni (ldquodream projectsrdquo che rischiano appunto di rimanere dei ldquosognirdquo non realizzati)

bull La figura del PM sta evolvendo e va sempre di piugrave verso le tematiche come soft skill visione strategica leadership business analysis hellip Il

Talent Triangle del PMIreg cerca proprio di spostare lrsquoattenzione su queste nuove ldquodimensionirdquo del PM Questo egrave assolutamente necessario in contesti quali i grandi progetti di innovazione (Horizon 2020) dove ai grandi player egrave richiesta una grande agilitagrave nel contesto globale Ersquo ne-cessario in tal senso sviluppare an-che eventi di levatura manageriale (con sviluppo di tutte le dimensioni necessarie alla conduzione di porta-fogli programmi e progetti) che possano poi trasmettere questa vi-sion ai livelli operativi dentro le pro-prie aziende e organizzazioni

Tra i principali temi da approfondire sono stati segnalati soft skill stake-holder management e relativi punti di vista (cliente prime contractor forni-tore consulente hellip) progetti con metodologia Agile inclusivo degli aspetti specifici di Contract Manage-ment eventi orientati a tutti gli attori della value chain della PA delle grandi organizzazioni e delle Piccole e Medie Imprese che operano nel settore formazione estesa e cultura diffusa di Project Management verso tutti gli stakeholders (in primis lrsquoingegneria di progetto) e nellrsquoambito dei progetti di scienza di base eventi orientati ai centri di ricerca e sviluppo tecnologico eventi volti a sviluppare una migliore comprensione di come affrontare le opportunitagrave di business per piccole medie e grandi aziende nel framework Horizon 2020 Per quanto riguarda gli eventi del Comitato Difesa Sicurezza e Spazio a medio-breve termine si sta verifi-cando le opportunitagrave di fare Seminari in Azienda (alcune aziende del setto-re hanno giagrave espresso interesse in tal senso) o un nuovo evento allrsquo Osser-vatorio di Monte Porzio Catone (INAF) questa volta aperto a tutti i soci delle varie associazioni patroci-nanti Con INAF si sta valutando anche la possibilitagrave di un evento presso lrsquoOsservatorio di Teramo in collabo-razione con il Comitato Abruzzo del PMI Central Italy Chapter

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Dai nostri Branch (Comitati Territoriali) Per essere sempre vicini ai nostri soci Branch ABRUZZO PM in Actionhellip

il viaggio continua Il Branch Abruzzo in viaggio nella sua regione per visitare le aziende e le realtagrave industriali Abruzzesi Il viaggio egrave cominciato lo scorso anno con la visita in ABICert dove si egrave affrontato il tema della Qualitagrave nei progetti ed egrave proseguito questrsquoanno con la visita di ArgoConsul che ci ha parlato di cam-biamento delle persone e delle orga-nizzazioni Lrsquoultima tappa il 10 Giu-gno egrave stata Proger con la quale ab-biamo parlato del Project Manage-ment nei grandi progetti di costruzioni e del valore aggiunto del project ma-nagement nel raggiungimento degli obiettivi nei lavori pubblici in Italia come allrsquoestero

PM in Action del 7 Maggio 2016

PM in Actionhellip in Abruzzo egrave molto piugrave di un semplice seminario egrave una condivisione di esperienze un luogo di incontro dove le azione parlano delle proprie esperienze di Project hellip hellip Management del proprio modo di implementare la metodologia PMI un luogo dove si condividono best prac-tice e lesson learnt Dalle prime tre tappe egrave emerso un bisogno di project management nelle nostre realtagrave aziendali un bisogno di ricorrere a strumenti organizzativi che facciano crescere le imprese verso quellrsquorsquoottimo a cui tutti gli imprenditori piccoli e grandi aspirano PM in Action hellip in Abruzzo egrave lrsquooccasione per chi partecipa di cono-scere le importanti realtagrave industriali del territorio apprendere dalle buone esperienze e fare tanto networking

PM in Action del 10 Giugno 2016

Il Comitato diventa il tramite per vei-colare queste esperienze positive e per creare relazioni positive che fac-ciano crescere il nostro modo di ge-stire i progetti e fare impresa Se sei unrsquoimpresa Abruzzese e ci vuoi raccontare la tua esperienza nel-la gestione dei progetti una espe-rienza di cambiamento o il supporto che puoi dare allo sviluppo industriale della nostra regione alla sua interna-zionalizzazione alla crescita dei no-stri professionisti il nostro Comitato Abruzzo saragrave lieto di venirti a trovare e valutare insieme un nuovo PM in Actionhellipin Abruzzo

Branch Marche primi eventi e

inaugurazione ufficiale Giugno egrave stato il mese del lancio del-le attivitagrave del PMI Central Italy Chap-ter (anche se ancora la nuova deno-minazione non era ancora effettiva) nelle Marche in stretta collaborazio-ne con i volontari del PMI-NIC Tra il 23 e il 24 Giugno si sono infatti tenuti ben due eventi uno ad Urbino e uno ad Ancona Il primo in ordine temporale egrave stato il Pomeriggio allrsquoUniversitagrave tenutosi presso lrsquoUniversitagrave degli Studi di Ur-bino Carlo Bo il 23 Giugno sul tema ldquoLeadership amp Strategic Project Man-agement hellip to lead success lrsquo eserci-zio efficace della leadership nel teamrdquo I Project Manager devono infatti af-frontare sfide uniche per mantenere

le persone del team motivate e alli-neate alle strategie dellrsquo organizzazio-ne e del progetto Questa difficoltagrave egrave spesso dovuta alla differenza tra lea-dership ed autoritagrave potere ed in-fluenza Il PM deve essere flessibile saper delegare e associare ad ogni situazione il talento di chi meglio si addice alla situazione stessa Inoltre al mutare delle circostanze deve met-tere in atto un comportamento che abbia la maggiore efficacia prevedibi-le verso lo scopo prefissato soprat-tutto nei riguardi del team Questi i temi dibattuti in questo primo seminario organizzato dai volontari del PMI Northern Italy Chapter (NIC) con la collaborazione del PMI Central Italy Chapter Il giorno successivo il 24 Giugno 2016 si egrave tenuto invece lrsquoevento ldquoLa nuova azienda marchigiana tra tradi-zione ed innovazione con il Project Managementrdquo Questo secondo evento egrave stato organizzato dal PMI Central Italy Chapter in collaborazio-ne con Confindustria Marche e con il PMI NIC In tale occasione egrave stato presentato il gruppo di volontari del Branch Mar-che del PMI Central Italy Chapter (nato alla fine dello scorso anno e giunto con questo evento alla sua inaugurazione ufficiale) che ha lrsquoobiettivo di diffondere la cultura di Project Management e condividere esperienze in un territorio dove arti-gianato e impresa manifatturiera so-no esempi ed eccellenze Lrsquoevento si egrave svolto portando alla luce esperienze e case study di aziende del territorio marchigiano sullrsquo adozio-ne di processi e metodi di Project Management Molto pertinente lrsquointroduzione del Pres della Piccola Industria di Con-findustria Pesaro Urbino Dott Diego Boinega che ha parlato di come il Project Management sia un abilitato-re al business e non sia necessaria-mente orientato solo alle grandi aziende infatti lrsquointroduzione e lrsquoutilizzo di una gestione strutturata dei progetti aiuta tutte le aziende a crescere

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A seguire lrsquointervento della nostra Anna Maria Felici che ha focalizza-to lrsquoattenzione sul ruolo del PMI e sul-le attivitagrave del Chapter portando esempi di come la cultura del Project Management vada ben oltre la mera realizzazione di un diagramma di Gantt parlando di ProjectProgram e Portfolio Management e della vision PMI e ISO sul futuro della disciplina Essere Project Manager richiede grandi abilitagrave comunicative e di rela-zione con tutte le funzioni tipicamente presenti allrsquointerno delle aziende stesse Fondamentale anche lrsquo impor-tanza delle certificazioni non solo come elemento culturale ma anche come abilitatore ad un professione sempre piugrave richiesta da qui ai pros-simi anni A seguire differenti tipologie di azien-de marchigiane hanno raccontato la loro esperienza di introduzione del Project Management In apertura lrsquointervento del Dott Ro-berto Pierdicca dottorando della Universitagrave Politecnica delle Marche che ha condiviso un caso di gestione progettuale allrsquointerno di un progetto

di ricerca internazionale con stake-holder distribuiti geograficamente in tutta Europa a seguire lrsquointervento di Francesco Paladino responsabile del sistema qualitagrave della Filippetti SpA che ha raccontato con grande entusiasmo come la qualitagrave aziendale abbia contribuito alla crescita della azienda in maniera esponenziale nel corso degli anni e di come il Project Management sia strettamente colle-gato alla gestione della qualitagrave azien-dale aggiungendo valore ed innova-zione Giorgio Ferretti IT Manager di Schnell SpA ha esposto le moti-vazioni che hanno portato alla ado-zione degli standard del PMI per ge-stire progetti sempre piugrave complessi ed in ambito internazionale in un contesto dove metodologie di Project Management tradizionali e agile viaggiano in totale sinergia fra loro A conclusione dellrsquoevento la societagrave Emmedata Srl leader di soluzioni software ERP e gestione del ciclo di produzione nel campo del fashion attraverso un doppio intervento di Andrea Bucciarelli e Luigi Scocco ha esposto come il Project Manage-

ment sia diventato allrsquointerno della societagrave un metodo il metodo Em-medata Tale metodo crea un iter di gestione dei progetti che inizia dal Business Case fino al collaudo della soluzione ldquoNoi del Comitato Marche del PMI siamo certi che il nostro territorio sia terreno fertile per promuovere una cultura che rappresenta la nostra pro-fessione e che questa sia una mis-sion che porteragrave il nostro gruppo ad avere sempre piugrave adesioni e momenti di confrontordquo

Maria Boschetti e Anna Maria Felici

E questo in fondo egrave e saragrave sempre lo spirito di tutte le persone che com-pongono la grande famiglia dei soci del PMI

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Green Economy e Sociale 3deg TampPM ndash 17 Giugno 2016 allrsquoUniversitagrave Roma Tre A Roma nel luglio dellrsquoanno che pro-babilmente si confermeragrave il piugrave caldo del secolo presso la facoltagrave di Eco-nomia dellrsquoUniversitagrave di Roma Tre si egrave svolto il 3deg Meeting del PMI Central Italy Chapter dedicato al tema ldquoGreen Economy e Socialeldquo in cui si egrave discusso sui principi di sostenibilitagrave ambientale e sociale oltre che eco-nomica di ogni iniziativa come valori fondanti e strategie per realizzare un mondo migliore

Andrea Di Ciograve responsabile del nostro Comitato Sociale e Sostenibile

Dopo una breve introduzione sui temi della giornata di Andrea Di Ciograve in qualitagrave di Responsabile del Comitato Sociale e Sostenibile del PMI Central Chapter la parola egrave al Presidente del Chapter Sergio Gerosa che ha fatto il punto della situazione con lrsquo aggior-namento degli ultimi dati che eviden-ziano il trend positivo di crescita del Chapter Grande risalto egrave stato inoltre dato allrsquoevento per il ventesimo anni-versario del Chapter che si svolgeragrave presso il Centro Congressi Frentani il prossimo 6-7 Ottobre menzionando anche la sempre piugrave stretta collabo-razione fra i tre Chapter e il cambia-mento del nome del nostro Chapter di cui vi abbiamo parlato piugrave estesa-mente allrsquoinizio della newsletter La parola egrave tornata poi a Andrea Di Ciograve che egrave entrato nel vivo della gior-nata introducendo i principi fondanti della Sostenibilitagrave per cui le azioni di oggi devono preservare lrsquoequilibrio del ldquocapitale naturalerdquo anche per le generazioni future

Al contrario i disastri naturali e socia-li del climate change che ha origine antropiche rendono evidente che questrsquoequilibrio si sta modificando in modo irreversibile Dopo un accenno al Summit dellrsquoOnu ed i nuovi obiettivi di Sostenibilitagrave al 2030 (SDG) si so-no illustrati i principali contenuti della conferenza di Parigi COP21 in cui si egrave posto il target di contenimento della temperatura entro i 2degC e le neces-sarie modifiche ad incremento dei

target del pacchet-to climaenergia dellrsquoUE per elabo-rare una nuova Strategia Energeti-ca Nazionale fino al 2030 Delle pos-sibili strategie per il go-green come le energie rinnovabili lrsquoe-mobility le agro-energie la circular economy si egrave descritta la po-

tenzialitagrave dellrsquoEfficienza

Energetica con un focus nei settori del terziario della grande distribuzio-ne organizzata e del settore alber-ghiero fornendo unrsquo analisi del mer-cato in termini di volumi di investi-mento (Capex) tipologie di tecnolo-gia adottate (LED cogenerazione ecc) per conseguire i risparmi nei consumi energetici ed i connessi guadagni sul conto economico (Opex) Infine viene descritto un inte-ressante approfondimento su un tipo di contratto utilizzato per la realizza-zione e finanziamento di progetti di efficientamento energetico definito Energy Performance Contract (EPC) accordo tramite il quale si sono effi-cientati 50 punti vendita Bricocenter Lrsquointervento si conclude con una de-scrizione delle opportunitagrave e conve-nienze di azioni go-green e interventi di efficientamento energetico nel set-tore alberghiero sulla linea di quanto avviato da alcuni grandi gruppi (NH Hotel Starwood ed altri) A questo punto come da programma ha preso la parola Luigi Gitto diretto-re del Settore Power amp Energy di

DBA Progetti SpA che dopo aver descritto le attivitagrave della sua azienda che opera in 7 paesi in molti ambiti dellrsquoIngegneria ha fornito i dettagli di un intervento per la riduzione dei consumi energetici in un data center di unrsquoaffermata TelCo

Luigi Gitto

La presentazione ha illustrato una simulazione grafica della distribuzio-ne dei flussi drsquoaria in un data center ottenute con un singolare strumento il balometro che rileva portata tem-peratura ed umiditagrave dei flussi drsquoaria e che tramite analisi termografiche ca-ratterizzate da esaustivi quanto ac-cattivanti effetti visivi permette lo studio di dettaglio delle zone di aria fredda e calda evitando miscelazioni inefficienti ed ottimizzando il lay-out della sala ed il free cooling ciograve a dire lrsquoareazione naturale A seguire egrave sta-to presentato un case study di un audit energetica di un data center illustrando la metodologia per la ridu-zione del Power Usage Effectiveness (PUE) e lrsquoattivitagrave di Business Analy-sis illustrando come best practice la modalitagrave di individuazione del miglior investimento in uno o piugrave interventi di efficientamento energetico sui cui risultati incide fortemente la tempera-tura prescelta di set point della sala richiesta dagli apparati Molto inte-ressante egrave la descrizione di una ma-trice decisionale in cui su un portafo-glio di interventi possibili su Impianti di raffreddamento Building Manage-ment System (BMS) ed altre diffe-renti tecnologie stimati oltre una de-cina e di un mix di relative aggrega-zioni viene fornito un metodo di se-lezione del miglior investimento sulla base dei parametri finanziari tipici (IRR VAN payback) associati a cia-scuno scenario a supporto delle

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scelte di investimento concordate con il cliente

Maurizio Bufalini

Dopo il networking break egrave stata la volta di Maurizio Bufalini Direttore Generale Aggiunto TELT (Tunnel Euralpin Lyon Turin) che ha argo-mentato sulla sostenibilitagrave nelle gran-di opere descrivendo in modo molto preciso e dettagliato il progetto della UE per il completamento del 3deg Cor-ridoio Europeo ferroviario che uniragrave le principali aree metropolitane gli hub e i porti di Spagna Francia ed Italia verso est superando le barriere delle Alpi e dei Pirenei lungo un per-corso di 3000 km di strada ferrata Lo scambio import-export dellrsquoItalia verso i paesi del nord (Francia In-ghilterra) egrave pari al 40 del totale na-zionale da ciograve si evince che la do-manda esiste ma non viene intercet-tata dato che le infrastrutture attuali sono le stesse da 140 anni peraltro i traffici verso la Francia sono per la quasi totalitagrave su strada ad alto inqui-namento ambientale Il progetto della TELT con il collegamento della Tori-no-Lione aumenta lrsquoefficacia e lrsquoefficienza delle infrastrutture di tra-sporto della tratta e favorendo il pas-saggio modale dalla strada alla ferro-via riduce lrsquoimpatto ambientale evi-tando lrsquoemissione di CO2 pari ad una cittagrave di 300000 abitanti allrsquoanno oltre alla conseguente riduzione dellrsquo inqui-namento da polveri sottili Il respon-sabile che aveva inizialmente dichia-rato che avrebbe fatto una presenta-zione asettica dellrsquoargomento limitan-dosi agli aspetti tecnici onde evitare derive di tipo ideologico ha dovuto comunque illustrare al pubblico la storia dellrsquoapprovazione del progetto e le criticitagrave per un PM di gestire gli stakeholder a partire dalle iniziali pro-teste riportando una slide sui Black Blocks che ha sollevato alcune sin-gole reazioni da parte del pubblico Ersquo stata cosigrave lrsquooccasione per com-prendere che lrsquoapprovazione del pro-

getto in Francia egrave avvenuta tramite un deacutebat publique procedura ammi-nistrativa consolidata di coinvolgi-mento del territorio nella definizione delle caratteristiche dellrsquoopera e che non ha generato le stesse reazioni di opposizione avvenute in Italia dove per risolverle egrave stato successiva-mente costituito un tavolo politico e un Osservatorio Tecnico Tali organismi coinvolgendo le co-munitagrave locali hanno svolto 240 riu-nioni dal 2006 centinaia di audizioni di esperti tanto da portare ad un progetto definitivo come undicesima variante del layout del percorso nella Val di Susa La Torino-Lione egrave cosigrave un caso di studio di inserimento di una grande opera infrastrutturale nel contesto sociale ambientale di un territorio favorendone politiche ed azioni di sviluppo dello stesso TELT egrave stata accettata dal Global Compact dellrsquoONU associazione di 4000 im-prese con il comune obiettivo di crea-re unrsquoeconomia globale sostenibile attraverso la tutela dellrsquoambiente e la lotta alla criminalitagrave A riguardo pri-mo caso in Europa le procedure an-timafia ed anticorruzione sono appli-cate a prescindere dalla nazionalitagrave dei cantieri e le aziende assegnata-rie dei lavori dovranno rispettare i dieci punti del Global Compact

Emanuele Plata

Il successivo intervento ha visto Emanuele Plata Presidente della Planet Life Economy Foundation (on-lus) presentare con grande enfasi e catturando lrsquointeresse della platea i principi naturali che ispirano la vita e la sua organizzazione sociale e so-stenibile Ersquo necessario lrsquoavvio di un nuovo ri-nascimento dellrsquoeconomia e cambia-re il paradigma attuale pena la scomparsa del genere umano od una sua degradazione ad un livello inferiore cosigrave come previsto sin al 1972 dal Club di Roma Lrsquoeconomia sostenibile nella visione discussa partendo da unrsquoanalisi dei beni e dei

bisogni trova la soluzione in un equi-librio per lrsquouomo tra bisogni materiali ed immateriali e lrsquoazienda locale ra-dicata nel territorio egrave lrsquoattore principa-le del cambiamento in un approccio ldquodal piccolo al granderdquo Lrsquoimpresa ap-plica un nuovo schema di valori di sostenibilitagrave ambientale sociale ed economica la cui direzione egrave orienta-ta al benessere ed il modello sociale che ne consegue osserva processi bio-imitativi simili a quelli della natu-ra a ciclo chiuso Ersquo unrsquoarmonia in cui in ogni ambito il rifiuto non egrave mai uno spreco ma sempre utile ad un equili-brio complessivo del ldquosistema natura-lerdquo La creazione di valore aggiunto dellrsquoimpresa viene ripartita tra gli stakeholder collaboratori clienti for-nitori diretti e di filiera comunitagrave e azionisti Il posizionamento strategico dellrsquoimpresa avviene tramite lrsquoinvesti-mento nel ldquopatrimonio intangibilerdquo (etica cultura la forza del sapere formazione bio-imitazione raccordo con i soggetti interessati) che ne va-lorizzano il marchio e il radicamento nel territorio a proprio beneficio del benessere della comunitagrave e dei sin-goli realizzando cosigrave la vision di PLEF

Ulla Mauno

Dopo il pranzo e stata la volta di Ulla Mauno project planner finlandese di Carbonsink che ha illustrato un me-todo di finanziamento di progetti per lo sviluppo sostenibile in Africa e nel sud del mondo tramite il meccani-smo della carbon finance la cui finali-tagrave egrave la vendita sul mercato di titoli de-finiti ldquocrediti di Carboniordquo (EU-ETS) La riduzione delle emissioni di pro-getti di efficienza energetica come la sostituzione di caldaie in 4000 fami-glie in Mozambico viene certificata tramite modalitagrave consolidate da istituti internazionali Tali titoli vengono ac-quistati sul mercato finanziario da soggetti obbligati o volontari e con trattative bilaterali Lrsquoobiettivo egrave di ri-spettare i vincoli del pacchetto UE

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ldquoClima Energiardquo di riduzione di CO2 o per le aziende di realiz-zare in modo volontario i propri obiettivi di posizionamento strategico di impresa go-green dichiarando le proprie attivitagrave carbon neutral La valutazione delle effettive esigenze di unrsquoimpresa avviene tramite uno studio preliminare della carbon footprint del processo produttivo ciograve a dire dellrsquoimpronta ecologica misu-rata tramite il calcolo delle emissioni equivalenti di CO2

Anna Maria Felici

A seguire egrave stata Anna Maria Felici Past President e nuovo Liaison del PMI Educational Foundation a presentare al pubblico lrsquoopportunitagrave di finan-ziamento di progetti di forma-zione di Project Management a partire dalle scuole in Italia grazie ad i fondi resi disponibili dal PMIEFreg Dopo di lei ha preso la parola il dott Salvatore Carbone che ha presentato lrsquoAssociazione Italiana dei Progettisti Sociali (APIS) e ha evidenziato le dif-ferenze tra la gestione dei pro-getti in una azienda privata e quelli gestiti da entitagrave che ope-rano nel sociale dove il suc-cesso non egrave misurabile solo con i parametri di rispetto dei tempi e dei costi

Salvatore Carbone

Infine Andrea Stacchiero re-sponsabile di Policy e Advoca-

cy della Federazione di Organi-smi di Volontariato Internazionale (FOCSIV) ha illustrato con ulte-riore ottica i principali avvenimenti del 2015 anno storico per lrsquoambiente e per la cooperazione internazionale con la definizione dei 17 SDG dellrsquoONU e ha pre-sentato lrsquoenciclica ecologica ldquoLaudato Sigraverdquo e i programmi ed azioni ad esso ispirati Ha evi-denziato le difficoltagrave di attuazione dellrsquoenciclica nelle diocesi italia-ne e la situazione dei programmi di volontariato che riscuotono un forte successo nella societagrave civile con molti giovani disposti e can-didarsi ma che a causa di un de-ficit finanziario dovuto alla difficol-tagrave di erogazione di fondi lrsquoofferta di iniziative e volontari egrave maggiore della richiesta Interessante lrsquoaffermazione per cui la povertagrave che apparteneva solo al Terzo Mondo dove prima venivano convogliate la totalitagrave degli aiuti non egrave piugrave vera percheacute anche le societagrave opulente sono in una crisi oramai globale

Andrea Stocchiero

Tra le novitagrave delle modalitagrave di fi-nanziamento egrave il ruolo della Cas-sa Depositi e Prestiti in Italia che daragrave supporto ad iniziative di Cooperazione Internazionale svi-luppate in Partenariato Pubblico Privato (PPP) FOCSIV egrave inoltre impegnata nella difesa delle po-polazioni oppresse nei progetti ldquoi minerali dei conflittirdquo per una le-gislazione UE che ostacoli il commercio dei minerali estratti sotto il controllo di bande e signo-ri della guerra che sfruttano le popolazioni locali e le pongono in condizioni di schiavitugrave (come av-viene ad esempio in Congo) ed in altre operazione umanitarie per lrsquoaffermazione di principi etici fondanti un nuovo modello di svi-luppo economico sostenibile

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Managing Mega Project Challenges Evento Internazionale in collaborazione con LUISS B usiness School e Project Management Institute Roma 19-20 Maggio Il 19 maggio scorso presso la Luiss Business School si egrave tenuto un inte-ressante evento internazionale a late-re di una piugrave ampia due giorni di con-fronto di metodologie modelli ed esperienze nellrsquoambito della gestione di mega-project

Prof Andrea Prencipe (LBS)

Durante lrsquoevento che vedeva la par-tecipazione di un centinaio di perso-ne anche straniere sono stati affron-tati gli argomenti e gli aspetti piugrave for-temente legati a progetti di grandi dimensioni Il Lavori sono stati aperti dal Prof Andrea Prencipe docente di Inter-national Development and Quality Management alla LUISS Business School e coordinatore del seminario che ha presentato il keynote speaker della giornata Mark Thurston Re-gional Managing Director di CH2M

Mark Thurston

Nel suo intervento Thurston ha avuto modo di individuare alcuni fattori piugrave specificatamente attinenti i mega-project fattori di scala complessitagrave regulation politica e interfaccia Que-sto sulla base di una lunga esperien-za personale e con evidenza di quat-tro progetti di grandi dimensioni come i Giochi Olimpici di Londra del 2012 la realizzazione di un nuovo tratto fer-roviario nella zona sud est di Londra

(il progetto Crossrail) realizzazione di un tunnel di 25 km al di sotto del Tamigi (il progetto Tideway) realiz-zazione di unrsquo autostrada da Londra a Leeds e Manchester (Progetto High Speed 2)

La pianificazione di costruzione del progetto CrossRail

Mark Thurston ha inoltre esposto lrsquointeressante parallelo tra il concetto di ldquohomeostasisrdquo per un sistema vi-vente e la modellizzazione della ge-stione del setting di variabili tali da mantenere la stabilitagrave di un sistema complesso applicato allrsquoambito di gestione di grandi progetti Tale ar-gomento egrave stato fonte di un interes-sante dibattito con grande partecipa-zione dei presenti Ha poi esposto i fattori di maggiore influenza di pro-getti di grandi dimensioni suddivisi in 4 prospettive di maggiore impatto people and leadership governance and controls organization and cultu-re outside world

Prof Reymond Levitt

Lrsquoevento egrave stato chiuso dagli inter-venti di Reymond Levitt Professore di Ingegneria Civile e Ambientale alla Stanford University e Gernot Grab-her Professore di Economia alla HafenCity University di Amburgo e da una tavola rotonda coordinata da Andrea Prencipe della LUISS Busi-ness School

Lrsquoapprofondimento dei temi ha porta-to a focalizzare il dibattito successivo su argomenti legat al controllo del ri-schio allrsquoimportanza della definizione e comunicazione dello scope e alla disciplina necessaria a condurre con efficacia tali imprese

La tavola rotonda che ha concluso lrsquoevento

Come si diceva allrsquoinizio questo se-minario aperto a tutti i nostro soci grazie alla collaborazione con la LUISS Business School faceva parte di un piugrave ampio programma una se-rie di eventi annuali sponsorizzati dal Project Management Institute per fa-vorire lrsquoincontro tra le grandi Universi-tagrave Internazionali e le grandi aziende che utilizzano il Project Program Portfolio Management per la gestione dei mega-progetti Le due mezze giornate di lavori del ldquo4th International Mega-Projects Workshop Theory meets Practicerdquo si sono svolte questrsquoanno presso la LUISS Busi-ness School dopo che le precedenti tre edizioni erano state ospitate da rinomate universitagrave internazionali

Sergio Gerosa e il Prof Corrado Lo Storto (Univ Federico II di Napoli) durante i lavori

Per il PMI Central Italy Chapter erano stati invitati a partecipare a questo esclusivo consesso il Presidente Sergio Gerosa e la Past President Anna Maria Felici

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EMEA LIM amp Global Congress 2016 Si egrave svolta a Barcellona dal 6 allrsquo11 Maggio la ker messe EMEA il nostro Chapter era presente ad entrambi gli appu ntamentiLo scorso Maggio Barcellona (Spa-gna) egrave stata teatro della kermesse annuale del PMI EMEA (Europe Middle East and Africa) ospitando in successione i due piugrave importanti eventi a livello continentale

- Il Leadership Institute Meeting EMEA (6-8 Maggio)

- Il Global Congress EMEA (9-11 Maggio)

Una nutrita delegazione del nostro Chapter ha partecipato ad entrambi gli eventi con numerose presenta-zioni Nei giorni successive inoltre si sono tenute varie sessioni di Semi-narsWorld (che Roma aveva ospitato ad Aprile 2015)

EMEA Leadership Institute

Meeting

I numeri del LIM EMEA di Barcellona

Il Leadership Institute Meeting EMEA egrave la riunione annuale di tutti i leader (membri del board ma anche sem-plici volontari) dei Chapter EMEA Ci si incontra per ascoltare le ultime no-tizie e indicazioni da parte del board del Project Management Institute per seguire le presentazioni di grandi leader e keynote speaker di levatura mondiale ma soprattutto per confron-tarsi sulle best practice nella gestione delle nostre community locali

Il mega-annuncio dellrsquoEMEA 2017 a Roma

Questrsquoanno ad accogliere la rappre-sentativa del nostro Chapter compo-

sta da Sergio Gerosa Giancarlo Duranti Silvia Frigerio e Sergio Funtograve una gradita sorpresa (anche se la notizia era giagrave stata anticipata da qualche settimane al nostro Pre-sidente) il mega cartellone con lrsquoannuncio che il prossimo anno la kermesse PMI EMEA saragrave ospitata proprio dallrsquoItalia e in particolare da Roma

Foto di gruppo del team del nostro Chapter con Mark A Langley (Presidente PMI reg)

Unrsquooccasione irripetibile per il nostro Chapter e tutti i PM Italiani soprattut-to in considerazione dellrsquoaltro evento internazionale che il Chapter sta giagrave organizzando per il 6-7 Ottobre 2016 a Roma per festeggiare il nostro ven-tesimo anniversario Ma di questo vi abbiamo giagrave parlato nellrsquoarticolo a pag 3 di questa newsletter Proprio in vista di questi due eventi internazionali che vedranno Roma al centro dellrsquoattenzione la delegazione del Comitato Direttivo del Chapter ha lavorato alacremente durante il LIM EMEA di Barcellona per stabilire con-tatti con il Board del Project Mana-gement Institute (incontrando anche il Presidente del PMIreg Mark A Lan-gley e vari membri del Board PMIreg) cosigrave come per pubblicizzare lrsquoevento internazionale di Ottobre con i re-sponsabili dei Chapter EMEA che sono stati successivamente coinvolti (con grande successo) come Sup-porting Chapter dellrsquoevento Lrsquoiniziativa del nostro Chapter asso-lutamente innovativa in questo sen-so egrave stata accolta con grande inte-resse e simpatia dai colleghi degli al-tri Chapter cosigrave come la prospettiva

di poter venire a Roma per il prossi-mo Congresso EMEA del PMIreg

Il brindisi tra i tre Presidenti dei Chapter Italiani e il nostro Mentor Kris Troukens

Il LIM EMEA egrave stato inoltre lrsquo occasio-ne per consolidare il rapporto con la leadership degli altri Chapter Italiani tutti presenti allrsquoevento con un primo Memorandum of Understanding sot-toscritto dai tre Presidenti (Sergio Gerosa Stefano Setti e Giacomo Franco ) insieme ai rappresentanti del PMI EMEA (il nostro regional mentor Kris Troukens Lysan Drabon e Blanca Lalanda ) che egrave stato successivamente finalizzato nellrsquoaccordo strategico di cui vi ab-biamo parlato nellrsquoarticolo a pag 2 di questa newsletter) Il nostro Chapter ha portato al LIM anche in questa occasione un suo speaker il nostro Direttore dei Volon-tari Sergio Funtograve con un intervento dal titolo ldquoVolunteers a cast to con-quer How to involve and keep en-gaged chapter volunteersrdquo

Lrsquointervento di Sergio Funtograve

Lrsquointervento egrave stato molto apprezzato dalla folta platea presente nonostan-te fosse pianificato nellrsquoultimo slot prima della chiusura dellrsquoevento Tra gli interventi piugrave apprezzati degli altri oratori ricordiamo quelli introdut-tivi del Presidente PMIreg Mark A Langley che ha fornito una visione di dove stia andando il PMIreg e come intenda supportare sempre meglio i

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PM di tutto il mondo nella loro cresci-ta professionale e di Antonio Nieto Rodriguez molto coinvolgente e ba-sato sulla personale esperienza di PM tra tante difficoltagrave e grandi soddi-sfazioni professionali

Lo speech di Mark A Langley insieme a Antonio Nieto Rodriguez

Molto interessante e ldquomotivazionalerdquo anche lo speech del keynote speaker Reneacute Carayol dal titolo ldquoCollaboration is the new leadershiprdquo con degli spunti davvero interessanti in termini di applicazione della servant leader-ship

Lo speech di Mark A Langley insieme a Antonio Nieto Rodriguez

EMEA Global Congress AllrsquoEMEA Global Congress il nostro Chapter era presente con gli inter-venti di Marco Negri e Luca Romano oltre a quello del nostro Giancarlo Duranti Marco Negri (ANAS) ha presentato assieme a Mustafa Duumllgerler (Na-tional Bank of Abu Dhabi) un inter-vento sulle Lessons Learned dal tito-lo Lessons (really) Learned How to Retain Project Knowledge and Avoid Recurring Nightmares La presentazione egrave partita dallrsquo osser-vazione che sebbene la maggior parte delle aziende abbiano ormai istituzionalizzato il processo di identi-ficazione e documentazione delle lessons learned anche quando tali lezioni sono correttamente identifica-te e documentate spesso finiscono in un database o su una intranet che nessuno mai consulta (il cosiddetto buco nero delle lessons learned) impedendo alle aziende di imparare dallrsquoesperienza e rischiando di ripete-re gli errori giagrave commessi

Lrsquointervento di Marco Negri

Il processo tradizionale egrave quindi inef-ficace percheacute non riesce a incorpo-rare le lezioni nelle operations e so-prattutto percheacute non riesce a cambia-re migliorandolo il nostro modo di condurre i progetti Sono stati quindi analizzati i problemi piugrave comuni del processo di identifica-zione documentazione e comunica-zione delle lessons learned ed egrave sta-to proposto un approccio semplice ed efficace per incorporare le lezioni di-rettamente nei processi operativi del-le aziende In pratica al posto di documentare le lessons learned nella tradizionale forma testuale si suggerisce innanzi-tutto di classificarle sulla base dei de-liverable a cui si riferiscono (per esempio si dividono le lezioni che ri-guardano i Gantt dalle le lezioni rela-tive al budget oppure al ldquoPiano di ri-sposta ai rischirdquo ecc) e successi-vamente si propone di raccogliere le lezioni in delle checklist una per ogni tipologia di deliverable (quindi la checklist dei Gantt la checklist del budget la checklist del Piano di ri-sposta ai rischi ecc) In questo modo la conoscenza viene trasposta direttamente negli organi-zational process assets in una forma prontamente utilizzabile prima di ini-ziare a lavorare su uno specifico deli-verable per consultare tutte le lezioni apprese dallrsquoazienda sullrsquoargomento basteragrave aprire la relativa checklist Si potrebbe quindi dire che una les-son non egrave veramente ldquolearnedrdquo fine-chegrave non egrave stata incorporata in una checklist

Marco Negri e Giancarlo Duranti

Infine Luca Romano (Nexen) ha presentato ben due interventi il pri-mo insieme a Roberta Grimaldi e Francesco Saverio Colasuonno di INAIL dal titolo ldquoDemand manage-ment as a critical success factor in Portfolio Managementrdquo La trasfor-mazione digitale della Pubblica Am-ministrazione italiana caratterizzata da ritardi incertezze e resistenze al cambiamento puograve annoverare a pie-no titolo INAIL come caso di succes-so paradigmatico In questrsquoambito sulla base dellrsquoesperienza maturata presso la Direzione Centrale Orga-nizzazione Digitale egrave stata analizzata lrsquoimportanza della corretta gestione della fase di Demand durante il pro-cesso di Project Portfolio Manage-ment Il Demand Management infatti sostanziandosi nella raccolta e valu-tazione delle iniziative progettuali vecchie e nuove dellrsquoazienda egrave pro-pedeutico alla fase di definizione del-le prioritagrave e selezione delle iniziative influenzandone inevitabilmente la qualitagrave la durata e lrsquoefficacia Una corretta gestione della fase di de-mand durante la predisposizione del Portfolio progetti aziendale permette alle organizzazioni di indirizzare cor-rettamente le proprie azioni e di man-tenere uno stretto collegamento tra quello che viene attuato e la traietto-ria strategica complessiva

Luca Romano

Nel secondo intervento Luca Roma-no ha avuto il ruolo di moderatore di un panel dal titolo ldquoNext Generation Project Management Digitalization and Collaborationrdquo Questo ldquonuovordquo format del PMI aggrega speaker che hanno presentato idee simili in un unico evento durante il quale a valle della presentazione da parte dei panelist si apre una discussione con domande e risposte Lrsquooggetto come si desume dal titolo egrave stata la digita-lizzazione e la collaborazione in am-bito PM argomento peraltro abba-stanza in voga durante il Congresso a Barcellona

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Il nostro Chapter era presente anche hellip Grazie alle nostre convenzioni e ai volontari del C hapter abbiamo portato un porsquo di Project Management ad alt ri eventi La diffusione del Project Manage-ment passa attraverso la presenza a importanti seminari ed eventi Il no-stro Chapter ha partecipato negli ul-timi mesi ad alcuni eventi spesso or-ganizzati dalle associazioni con cui il PMI Central Italy Chapter ha siglato delle convenzioni di collaborazione proprio al fine di aumentare la cassa di risonanza del Project Management in Italia Una scelta che sta eviden-temente pagando visto il moltiplicarsi delle occasioni di interscambio cultu-rale che queste collaborazioni stanno generando

XVI Convegno Nazionale AIIC

Bari 7-9 Aprile

Il corso di Project Management

al Convegno Nazionale AIIC

Il Past President del Chapter Anna Maria Felici egrave intervenuta allrsquo As-semblea Generale conclusiva del XVI Convegno Nazionale dellrsquo Associazio-ne Italiana Ingegneri Clinici (AIIC) di cui fa parte anche il nostro Resp del Comitato Clinica Farmaceutica e Me-dicale Giulio Iachetti Ersquo stata lrsquo oc-casione per ribadire lrsquointeresse relati-vo al recente e rinnovato accordo tra il Chapter e AIIC e per rafforzare lrsquoimportanza delle conoscenze e dellrsquoapplicazione del Project Mana-gement in ambito Sanitario Anna Maria ha anche premiato i cinque componenti della squadra vincente La nostra Past President inoltre era giagrave intervenuta in qualitagrave di docente durante la prima giornata del Corso di Formazione sul Project Manage-ment che si prefiggeva lo scopo di fornire le basi di impostazione di un progetto con una metodologia struttu-rata di Project Management illu-strandone lrsquo intero ciclo di gestione e

gli strumenti di pianificazione e con-trollo Allrsquointerno del corso egrave stata da-ta una panoramica degli strumenti informatizzati piugrave utili in ambito di Project Management per lrsquoIngegnere Clinico dando evidenza di modalitagrave di impostazione dei tool informatizzati oggi disponibili In chiusura del Corso di Formazione egrave stato sviluppato infi-ne un partecipatissimo business ga-me con la partecipazione di ben set-te squadre che si sono confrontate su una simulazione in ambito healthca-re

Anna Maria Felici

Questo tipo di iniziative didattiche svolte in collaborazione con le nostre associazioni partner sono volte pro-prio a diffondere il Project Manage-ment allrsquointerno di contesti dove egrave necessario consolidarne la maturitagrave e saranno un campo dove il Chapter continueragrave ad impegnarsi nel prossi-mo futuro

Congresso Nazionale Astrofisica

Roma 2-6 Maggio Lo scorso 4 Maggio il Presidente del Chapter Sergio Gerosa ha tenuto un interessante intervento sulla ldquoComplessitagrave nel Project Manage-mentrdquo nellrsquoambito dei lavori del LX Congresso della Societagrave Astronomica Italiana che si egrave tenuto a Roma dal 2 al 6 Maggio nella prestigiosa sede del Centro Nazionale delle Ricerche (CNR) a Piazzale Aldo Moro a Roma La presentazione egrave stata incentrata sui risultati della ricerca svolta del Project Management Institute e pub-blicati sul numero de ldquoPulse of the Profession in depth reportrdquo dedicato al tema ldquoNavigating Complexityrdquo (di-sponibile per i soci sul sito del PMIreg

La locandina del LX Congresso della Societagrave Astronomica Italiana

Lo studio era volto ad individuare quali siano gli elementi che caratte-rizzano i best performer tra le varie organizzazioni che si confrontano con potafogli di progetti di grande complessitagrave come sono certamente quelli che riguardano la ricerca in campo astronomico ed astrofisico con budget di grandissime dimensio-ni in gioco

Sergio Gerosa al congresso della SAI

Lrsquooccasione di questo intervento egrave nata grazie alla collaborazione con Davide Fierro Resp Ufficio Centrale di Ingegneria dellrsquoIstituto Nazionale di Astro Fisica (INAF) organizzatore della giornata di lavori e nostro part-ner nellrsquoambito della collaborazione con AFCEA e INCOSE nellrsquoambito del Comitato Difesa Sicurezza e Spazio di cui vi parliamo anche

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nellrsquoarticolo sui nostri Comitati Setto-riali Con lui avevamo anche organiz-zato il Convegno dello scorso anno presso lrsquoOsservatorio di Monte Porzio Catone (vedi articolo a pag 13 del no 21 de ldquoIl Corriere del PMrdquo - Luglio 2015)

Davide Fierro organizzatore della giornata

Seminario SEDA 2016 Roma 10

Maggio Unrsquoatra associazione con cui abbia-mo stabilito rapporti di reciproco scambio culturale egrave il DSSEA (De-fense amp Security Software Engineers Association) il cui Segretario Gene-rale Brigadiere Angelo Messina era

stato nostro ospite al Pomeriggio allrsquoUniversitagrave tenutosi lo scorso Di-cembre (in cui si egrave parlato della matu-ritagrave del Project Management nel set-tore ICT) Il DSSEA ha organizza ogni anno un appuntamento internazionale su te-matiche ICT nel mondo delle Forze Armate e denominato SEDA (Soft-ware Engineering for Defense Appli-cations) giunto questrsquoanno alla quin-ta edizione tenutasi il 10 Maggio scorso presso la Scuola Trasporti e Materiali della Cecchignola a Roma in unrsquoaula gremita da moltissime per-sone A rappresentare il PMI Central Italy Chapter crsquoera Carmine Paragano Responsabile del Comitato ICT e or-ganizzatore di molti dei nostri Webi-nar che egrave intervenuto per condivide-re le metodologie di Project Mana-gement Agile e la loro applicazione in un settore cosigrave delicato come quello delle Forze Armate Lrsquointervento si egrave tenuto nel pomerig-gio in cui si sono affrontate con mag-gior approfondimento le tematiche

ldquoAgilirdquo Dopo unlsquointroduzione iniziale sulle diverse metodologie Agili ed i diversi campi di applicazione si egrave ap-profondito lrsquoapproccio proposto dal PMI con la sua certificazione PMI-ACP

Carmine Paragano al Congresso SEDA

Nellrsquoultima parte dellrsquointervento si so-no poi condivise anche con gli altri speaker le difficoltagrave nel gestire un progetto con metodologie innovative che richiedono un cambiamento nellrsquoapproccio al progetto da parte di tutti gli stakeholder coinvolti

20 Settembre 2016 dalle ore 930 alle ore 1330

Seminario in Azienda in collaborazione con INAIL

Dal Progetto alla Governance Quale futuro per la PA

Roma Sede Centrale INAIL ndash Piazzale Pastore 6 (EUR)

Lrsquoevento permette di maturare 3 PDUrsquos

Per informazioni wwwpmi-romeorg

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Goal-setting variabili e dimensioniLrsquoarma vincente per la definizione degli obiettivi di progettoIl nostro vivere quotidiano egrave carico di obiettivi che ci prefissiamo di rag-giungere dalla volontagrave di prenderci un caffegrave al bar preferito fino al rag-giungimento della tanto desiderata vacanza o al piugrave elevato scopo di ri-coprire un ruolo ambito allrsquointerno del gruppo di lavoro e di un Organizza-zione Tutti questi stimoli sociali nel momento in cui vengono traguardati diventano per noi fonte di beneficio percheacute ci infondono un forte senso di controllo degli eventi un alto grado di motivazione ed un buon livello di au-toefficacia percepita (quanto mi spe-rimento efficace in determinate situa-zioni Bandura 1986) Esistono una serie di variabili che in-cidono fortemente sulla nostra capa-citagrave di perseguire un obiettivo sia nel-la nostra vita privata sia nella nostra carriera professionale Ersquo necessario quindi tenere presenti questi fattori facendo una meta-analisi qualora sia possibile effettuarla dei potenziali ri-schi e delle risorse che abbiamo a disposizione per centrare a pieno lrsquoobiettivo Le teorie social-cognitive ci aiutano in tal senso (Caprara Cervone 2003) La teoria dellrsquoazione pianificata (Ajzen 1996) afferma che le nostre intenzioni riguardano lrsquoatteggiamento di una persona rispetto al mettere in atto un determinato comportamento la sua percezione della pressione so-ciale a mettere (o non mettere) in atto quel certo comportamento e il con-trollo percepito sul comportamento cioegrave la percezione di facilitagrave o difficol-tagrave ad eseguirlo Locke e Latham (1990) con la loro teoria degli obiettivi hanno identificato un insieme di dimensioni degli obiet-tivi (goal-setting) cioegrave dei modi in cui gli obiettivi di prestazione possono variare ed essere ben progettati in funzione dello scopo da perseguire e tenendo in grande considerazione le variabili individuali che permettono di raggiungerlo Il goal-setting egrave il livello dello scopo cioegrave il livello di sfida che le persone assumono nellrsquoesecuzione di un certo compito Gli obiettivi diffe-riscono per quantitagrave per difficoltagrave qualitativamente nel significato che rivestono per lrsquoindividuo per ampiez-

za (a breve o a lungo termine) e pos-sono essere ristretti o ampi se legati gerarchicamente

Dimensioni degli obiettivi Il goal-setting cioegrave la definizione degli obiettivi costituisce una determinante psicologica centrale nellrsquoautomotivazione al successo

Esiste in letteratura una forte relazio-ne positiva tra il livello di sfida dellrsquoobiettivo e il livello di successo nella prestazione Nella misura in cui le persone si ritengono impegnate nel raggiungimento dei loro scopi gli obiettivi maggiormente impegnativi stimolano piugrave elevati livelli di succes-so Ersquo evidente quindi che fornire al team obiettivi articolati rispetto ad obiettivi semplici o ad assenza di obiettivi permette la stimolazione di un maggior senso di motivazione Una seconda dimensione fondamen-tale oltre al coinvolgimento sugli obiettivi consiste nella specificitagrave di essi In alcune professioni o attivitagrave gli scopi da raggiungere possono es-sere impegnativi ma vaghi Gli obiet-tivi specifici rispetto ad obiettivi non specifici e generici (ldquofare del proprio megliordquo) contribuiscono maggiormen-te al miglioramento della prestazione (Locke et al 1981) Unrsquoultima di-mensione fondamentale per generare successo consiste nel programmare obiettivi prossimali piuttosto che di-stali percheacute vi egrave una tendenza natu-rale delle persone a suddividere i compiti distali in prossimali (Bandura e Schuck 1981) I benefici degli obiettivi prossimali richiedono ovvia-mente che lrsquoindividuo non perda natu-

ralmente di vista gli scopi a lungo termine Gli obiettivi prossimali hanno due effetti importanti sul sistema del seacute Il primo consiste nellrsquoaumentare lrsquoautoefficacia percepita iniziale Quando intraprendiamo un compito sostenere attivitagrave iniziali piugrave semplici faragrave sigrave che lrsquoobiettivo nellrsquoinsieme ri-sultati maggiormente gestibili nella sua totalitagrave I sotto-obiettivi se ben definiti migliorano le reazioni auto-valutative personali fornendo indica-tori sul progresso in atto Esistono inoltre moderatori degli ef-fetti del goal-setting il feedback e la complessitagrave del compito Un obiettivo impegnativo aumenta la motivazione solo quando il soggetto egrave in grado di monitorare le sue azioni traendo van-taggio dal feedback che riceve sul grado dei suoi progressi In assenza di feedback lrsquo assegna-zione di obiettivi impegnativi non au-menta in maniera affidabile la presta-zione Nel momento in cui il gruppo di lavoro riceve feedback espliciti su scopi ben definiti esso reagisce in maniera auto-valutativa rispetto i propri risultati analizza la sua effica-cia nella prestazione stabilisce obiet-tivi e standard specifici Ognuno di questi processi riferiti al singolo membro contribuiscono a generare la motivazione successiva Ecco che si innesca qui un meccani-smo benefico che si autoalimenta in cui i feedback il monitoraggio conti-nuo degli scopi prossimali raggiunti la definizione chiara dei compiti favo-risce un team consapevole della me-ta che sta perseguendo e del cammi-no che vede protagonisti tutti i parte-cipanti

Sperimentare efficacia Proviamo a questo punto ad attuare unrsquoulteriore precisazione per rendere la definizione dei nostri obiettivi vin-cente e fornire al gruppo di lavoro esperienze positive di successo che possano essere generalizzate e di-ventino punti di forza per il team nella sua totalitagrave Lrsquoindividuo possiede due strumenti per valutare seacute stesso da un lato ab-biamo lrsquoautostima che corrisponde al senso globale del proprio valore

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(Coopersmith 1967) mentre dallrsquo altro abbiamo lrsquoautoefficacia percepita che si riferisce ai giudizi che noi diamo rispetto alle nostre capacitagrave di ese-guire determinati corsi di azione in ambiti specifici Lrsquoautoefficacia per-cepita ha un forte valore predittivo del comportamento che il soggetto potragrave mettere in atto mentre lrsquoautostima predice le condotte piuttosto debol-mente (Leary 1995)

Lrsquoautoefficacia percepita egrave definita contestualmente legata cioegrave a parti-colari sfide o prove con cui lrsquoindividuo si sta confrontando Le valutazioni di autoefficacia percepita predicono non solo i livelli generali di successo ma anche gli esiti di successo e di falli-mento comportamentali degli atti sin-goli (Cervone 1985) Bandura (1997) definisce quattro processi tramite cui le convinzioni di efficacia incidono sugli esiti legati al compito Lrsquoautoefficacia influenza

- le decisioni su quali attivitagrave persegui-re Lrsquoindividuo si impegneragrave solo in attivitagrave in cui ritiene se stesso effica-ce ed eviteragrave compiti che ritiene di non riuscire a compiere

- lo sforzo e la persistenza nel compi-to chi dubita della propria efficacia tenderagrave a ridurre sforzi e a desiste-re

- le risposte al livello affettivo un ele-vato senso di efficacia favorisce mi-nori livelli di ansia nellrsquoaffrontare eventi potenzialmente minacciosi

- la qualitagrave delle prestazioni cognitive principalmente in attivitagrave in cui si ri-chiede unrsquoalta conoscenza del com-pito ed una formulazione di strate-gie un maggior livello di efficacia percepita facilita la produzione di so-luzioni in maniera piugrave analitica ed accresce la prestazione in compiti di memoria ad esempio stressanti (Berry et al 1989)

Tutte queste esperienze benefiche possono inoltre essere generalizza-te ad altre situazioni similari diven-tando un bagaglio positivo per lrsquointero gruppo di lavoro Lrsquoautoefficacia per-cepita permette di conseguenza lrsquoaccettazione delle sfide la persi-stenza nonostante le avversitagrave lrsquoesecuzione di complesse strategie cognitive lrsquoabbassamento del livello di ansia ed una maggiore tranquillitagrave che si associa alle difficoltagrave Aumentare le convinzioni di efficacia e di controllo egrave possibile Il modo piugrave affidabile per instillare fiducia nelle persone consiste nel fornire occasio-ni di esperienza diretta di successo (Bandura 1997 Williams 1995) Quando calibriamo gli obiettivi per il gruppo di lavoro avere una buona conoscenza delle risorse umane a nostra disposizione dei punti di forza e di debolezza di ogni membro per-metteragrave di formulare gli scopi secon-do i punti elencati in base alla teoria del goal-setting e cercheragrave di stimola-re un sempre crescente senso di sperimentazione efficace del proprio operare allrsquointerno del team

Conclusioni Tenere presente la strutturazione de-gli obiettivi tramite indicazioni del goal-setting e lrsquoesistenza del costrutto di autoefficacia percepita permette di fare una breve riflessione di autoana-lisi su come guidare al meglio il no-stro gruppo di progetto Le dimensio-ni dellrsquoobiettivo non si traducono di-rettamente in successo essi avranno effetti sulla prestazione che a sua volta favoriragrave un certo livello di cre-scente forza nel gruppo di maggiore sintonia e di ampia produttivitagrave

Annalisa Albergo Psicologa del Benessere nel Corso di Vita e Psico-terapeuta esperta in Valutazione Psicologica e Counselling Vanta esperienza decennale in ambito riabi-

litativo e di in-tervento psico-logico nel campo della disabilitagrave visiva presso il Cen-tro Regionale S Alessio Margherita di

Savoia per i Ciechi nel servizio do-miciliare e scolastico Si occupa di Formazione e Consulenza Aziendale Selezione ed Assessment Valuta-zione dei Profili nellrsquoarea Risorse Umane Ha svolto ricerca scientifica presso lrsquoIstituto di Ricerca e Cura a Carattere Scientifico Fondazione S Lucia su malattie genetiche rare in-fantili e survey presso lrsquoUniversitagrave degli Studi di Roma ldquoSapienzardquo Ersquo infine esperta in costruzione e som-ministrazione di test psicologici e proiettivi

La nostra Newsletter egrave

scritta quasi interamente dai membri del

PMI Rome-Italy Charter

Essa vuole essere infatti innanzitutto uno strumento di

collaborazione e scambio di informazioni allrsquo interno del Chapter

Se vuoi far parte anche tu della redazione del ldquoCorriere del PMrdquo

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Come far crescere una piccola impresa Di Stefano Luisotti (Amministratore Delegato di Wel come Italia e nostro ospite nel recente evento sulla Leadership a Pisa)Lrsquoautore di questo libro Stefano Lui-sotti egrave un amico del nostro Chapter come AD di Welcome Italia ha ospi-tato lo scorso 30 Marzo il primo Se-minario in Azienda in Toscana E non lo ha solo ospitato ma egrave stato uno dei protagonisti dellrsquoevento stesso con un intervento sulla leadership molto apprezzato da tutti i parteci-panti

Lrsquointervento sulla leadership

di Stefano Luisotti AD di Welcome Italia

E proprio in occasione di quellrsquo even-to Luisotti ha voluto donare al Chap-ter una copia del suo libro ldquoCome far crescere una piccola impresardquo pub-blicato nella collana Trend di Franco Angeli Un libro che vuole essere un piccolo manuale da leggere tutto drsquoun fiato o a piccole dosi per coloro che non hanno mai tanto tempo da dedicare alla lettura (come dice lrsquoautore stesso basta un capitolo di poche pagine al mattino dopo il caf-fegrave) basato sulla sua esperienza sia professionale che personale (molti sono gli aneddoti familiari o della sua gioventugrave) Un libro la cui lettura scorre con leg-gerezza ma che lascia il segno e fa riflettere Basato su uno schema semplice ogni capitolo egrave composto da una frase celebre un breve aned-doto di vita vissuta (con i suoi suc-cessi e insuccessi) una breve con-clusione in calce al capitolo che ri-sponde alla domanda ldquoe quindirdquo Un libro per chi vuole fare lrsquo imprendi-tore che tuttavia merita una lettura attenta anche da parte di un Project

Manager Spesso infatti il successo dei nostri progetti nasce proprio dal considerarli ldquonostrirdquo e come una pic-cola ldquoimpresardquo familiare mettendoci quella passione e amor proprio che normalmente un imprenditore deve mettere nella propria piccola azienda Ma anche una certa vision e chiarez-za degli obiettivi che ci si pone Alla domanda sul percheacute molti im-prenditori non ce la fanno o molte aziende non riescono a ldquosfondarerdquo acquisendo dimensioni piugrave grandi nel loro sviluppo lrsquoautore si da una ri-sposta tanto semplice quanto vera ldquole piccole imprese rimangono picco-le percheacute i loro imprenditori si prefig-gono piccoli scopirdquo E ci vuole pertanto anche una bella dose di coraggio e responsabilitagrave Luisotti raccomanda infatti a chi ha deciso di far crescere la propria im-presa ldquohellip egrave venuto il momento di prelevare i vostri sogni nel cassetto metterli bene a fuoco e dichiararli apertamente dichiarare i propri sogni egrave una cosa pericolosa che espone allrsquoinsuccesso e alle critiche Ma quando i nostri sogni coinvolgono anche altre persone come nel caso della vostra azienda egrave inevitabilerdquo E chiarisce bene anche cosa si in-tenda per responsabilitagrave ldquorispondere delle proprie azioni e delle proprie decisioni Ogni volta che cerchiamo alibi scuse o colpevoli non facciamo altro che dichiarare agli altri la nostra incapacitagrave di assumere le nostre re-sponsabilitagraverdquo Per chi ha avuto modo di conoscerlo Stefano Luisotti egrave riuscito perfetta-mente nellrsquointento di travasare nelle pagine del suo libro le sue naturali doti di leadership la chiarezza di idee su come un imprenditore dovrebbe essere e agire la sua brillante aper-tura mentale verso chi nellrsquoazienda lavora per lui la passione e lrsquoamore per le sue ldquocreaturerdquo che siano lrsquoazienda che si egrave messa in piedi o la figlia che si sta crescendo (la piccola Sara che fa capolino nella copertina del libro lo ha illustrato con i suoi di-

segni di bambina ed egrave protagonista inconsapevole di uno dei racconti piugrave toccanti del libro non a caso quello che illustra il concetto di responsabili-tagrave che abbiamo riportato piugrave sopra)

La copertina del libro (Ed Franco Angeli)

Ebbene si il libro di Stefano Luisotti ci egrave proprio piaciuto E come tutti i libri belli quando si arriva alle fine si vor-rebbe che ci fossero degli altri capitoli per continuare a leggerlo Ma la bel-lezza del libro forse sta proprio in questo saper concentrare in un cen-tinaio di pagine tanta esperienza e un porsquo di saggezza Chissagrave magari dopo questo incontro con il PMI Central Italy Chapter tra qualche anno potragrave scrivere un nuo-vo manuale hellip su come essere e fare il Project Manager Per la cronaca Lrsquoautore prevede an-che una ldquoassicurazionerdquo sul proprio libro Se lo comprate e non lo riuscite a finire lo potete rimandare allrsquoautore che ve lo rimborseragrave Ma non spera-teci troppo percheacute saragrave molto difficile che questo accada Un grande in bocca al lupo a Stefano Luisotti e ai suoi colleghi (come lui ama chiamare i propri dipendenti o collaboratori) per il successo della propria ldquoimpresardquo Editore Franco Angeli Pagine 136 Prezzo di Copertina euro 950

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Alessio Puccinelli hellip Unplugged Sono padre felice di tre figli maschi nati da una moglie paziente che incautamente incoraggia (e a volte sopporta) le mie tante iniziative Ho la fortuna di abitare in un piccolo angolo di paradiso sulle colline della Versilia con vista mare su tutto lrsquoarcipelago fino alla Corsica Saragrave percheacute ci sono nato ma egrave un posto magi-co le Alpi Apuane le spiagge della Ver-silia il lago di Massaciuccoli la Pineta di Levante ecchellip posti fantastici a pochi chilometri da casa mi rigenera e mi ripa-ga di tanti chilometri macinati ogni gior-no per andare al lavoro Ho iniziato a lavorare molto presto e mi sono occupato un porsquo di tutto edilizia manifattura restauri ecc poi ho iniziato a lavorare come Perito ed infine come Ingegnere delle Telecomunicazioni Ed egrave proprio come Ingegnere in IDS che ho iniziato a gestire progetti internazionali nel campo navale ed a scontrarmi con realtagrave del calibro della Raytheon verso le quali mi sentivo inadeguato rispetto al compito che mi era stato affidato dovevo preparare stati di avanzamento mensili basati sullrsquoEarned Value Master Plan Integrated Master Schedule ecc cose che quindici anni fa non erano proprio allrsquoordine del giorno nella campagna pi-sanahellip Allora mi sono rimboccato le ma-niche ed ho iniziato a studiare Project Management prendendoci sempre piugrave

gusto iniziando un percorso che non avrei piugrave abbandonato

Se lrsquoincontro con il Project Management egrave stato amore a prima vista quello con il Chapter egrave stata una vera e propria folgo-razione Tutto egrave nato dal Corso di Alta Formazione in Project Program e Portfo-lio Management che il Chapter ha orga-nizzato in collaborazione con la Sapienza e che IDS ha generosamente finanziato Al corso ho conosciuto persone fantasti-che sia umanamente che professional-mente ma soprattutto ho conosciuto An-na Maria Felici che mi ha proposto di ldquodare una manordquo in Toscana e cosigrave sono diventato responsabile per lrsquoarea Toscana Nord-Ovest titolo che mi spalanca le porte nelle aziende ed organizzazioni a cui mi presento per proporre varie colla-borazioni Sono orgoglioso di far parte del PMI ed amo profondamente entrare

in contatto con le realtagrave della mia zona Purtroppo la distanza da Roma mi impe-disce di frequentare i tanti eventi orga-nizzati nella capitale per questo farograve del mio meglio per organizzare eventi in To-scana Con tre figli piccoli un cane un lavoro lontano (ma tutto egrave relativo) un orto e una casa da mantenere il cosiddetto ldquotempo liberordquo egrave praticamente inesisten-te Allora ascolto audiolibri mentre guido e la mia palestra egrave un orto dove faccio crescere verdure saporite certo non ho i bicipiti di uno sportivo ma egrave unrsquoattivitagrave che riusciamo a fare tutti quanti insieme appassionatamente un modo piacevole per stare allrsquoaria aperta e che mi tiene in forma Anche percheacute ne ho davvero bi-sogno e non solo per la vita sedentaria ma soprattutto percheacute ho una grande pas-sione per il cibo e il buon vino Amo cu-cinare e il modo in cui lo faccio mi rap-presenta in pieno ho bisogno di speri-mentare e quando una ricetta ha raggiun-to alti livelli di gradimento (a giudizio di amici e familiari) devo trovarne subito una nuova da sperimentare La foto egrave di dieci anni fa (non ho Photo-shop per ritoccarne una piugrave recente)

Alessio

14 Ottobre 2016 SAVE THE DATE

Seminario in Azienda

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lrsquoesperienza Abbanoa

il PMO nelle aziende di servizi pubblici

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LUGLIO 2016 Numero 25

Andrew ChiesahellipUnplugged ldquoCulturalmente schizofrenicordquo hellip quel-la che egrave nata come battuta da usare su Twitter egrave diventato un mantra per provare a spiegare chi sono Nato a New York da madre americana e padre italiano fin da piccolo la diver-sitagrave culturale egrave parte del mio quoti-diano Dopo un primo periodo in cui ci dividiamo tra lrsquoItalia e gli Stati Uniti nel 1965 ci trasferiamo prima in Ar-gentina per poi approdare in Messi-co dove dovevamo rimanere per 4 anni oggi i miei genitori continuano a risiedere a Cittagrave del Messico In que-sti anni si aggiunge un altro mattone alla diversitagrave culturale con mio fratel-lo e sorella lo spagnolo e la cultura messicana diventano una parte del nostro quotidiano Finito il liceo con lrsquointenzione di se-guire biologia marina allrsquouniversitagrave ottengo un lavoro estivo presso un laboratorio di ricerca americano qui ho il mio primo vero contattato con lrsquoinformatica Colpo di fulmine Da ligrave passo tutte le estati in Olivetti Messi-co prima come programmatore poi come analista junior mentre allrsquo uni-versitagrave finisco una laurea in Econo-mia e Commercio Laureato inizio a lavorare a tempo pieno con Olivetti Messico ma solo poco anni dopo sono obbligato a cer-care una nuova alternativa quando il Paese precipita in un crollo che fa chiudere molte delle industrie Basti un ricordo una sera vado a letto con la benzina che costava poco piugrave di 1

pesos al litro ed al risveglio lrsquo indo-mani mattina era salita al 10 pesos al litro

Si dice ldquonon tutti i mali vengono per nuocererdquo la chiusura di Olivetti Mes-sico mi apre la porta per una trasferta presso Olivetti Francia Cinque anni intensi in cui ho imparato tanto mi sono divertito tanto e ho lasciato nel-la Ville Lumiegravere un pezzo del mio cuore Con Olivetti France comincia-no i miei primi passi come Project Manager nella migliore delle tradi-zioni come membro junior di un team per il rifacimento dellinfrastruttura in-formatica degli sportelli del Creacutedit Lyonnais Poi lrsquoItalia dapprima Ivrea poi Milano per approdare nel 1990 a Roma A ogni passaggio un altalena tra Pro-duct e Project Management con questrsquoultimo che diventa sempre di piugrave il mio mestiere A Roma conosco mia moglie una espatriata fiorentina (e continua la diversitagrave culturale) e

nascono prima Martina e poi Agosti-no In questi anni seguo progetti sia drsquoinformatica (Progetto Sigfried per lrsquoINAIL e OASIS-2 con fondi Esprit dellrsquoUnione Europea) che di comuni-cazione (gestione dei trade show per i settori specializzati dellrsquoOlivetti) af-finando le mie conoscenze della ge-stione progetti Finalmente nel 2011 faccio la certificazione PMP e con-fesso che sono moderatamente fiero di averlo passato al primo colpo piugrave di 30 anni dopo il mio ultimo esame universitario Oggi sono il Technical PMO per lrsquoecosistema dei progetti del sito corporate di Telecom Italia Tra le mie passioni non vi stupiragrave a questo punto ci siano i viaggi in ogni loro forma hobby facile da alimenta-re con la famiglia sparsa per il mon-do Di recente ho iniziato a giocare a pallacanestro come risultato di aver seguito i miei figli per anni nelle loro partite Da sempre la fantascienza il fantasy e il fai-da-te uno dei modi migliori per riprendere contatto con il ldquomondo verordquo Per citare Mark Twain ldquoIl viaggio egrave fatale per i pregiudizi il bigottismo e la ristrettezza mentalerdquo oppure SantrsquoAgostino ldquoIl mondo egrave un libro e chi non viaggia ne conosce solo una paginardquo Di una cosa sono certo viaggiare conoscere assaggiare queste sono le cose che arricchisco-no

Andrew

Segreteria Organizzativa

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Comitato di Redazione de ldquo Il Corriere del PM rdquo

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COMITATO DIRETTIVO del CHAPTER

Presidente Sergio Gerosa

Sviluppo Professionale Giancarlo Duranti

Organizzazione Interna Danilo Scalmani Marketing Silvia Frigerio Formazione Emanuela De Fazio Membership Antonietta Fiorentino Volontari Sergio Funtograve Tesoreria Antonio Leone

COMITATO DI REDAZIONE della NEWSLETTER

Responsabile Sergio GEROSA

Angela ALLEVI Roberto ASCIONE Raffaele AVELLA Lo renzo CAPANNA

Maria Natalia CARDULLO Domenico CASTALDO Emanuela DE FAZIO

Giancarlo DURANTI Pasquale DURSO Anna Maria FELI CI Alessandra FILIPPETTI

Orlando LIO Vito MADAIO Carmine PARAGANO Cristin a PATERNOSTER Luca ROMANO Roberto TARASCHI

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Dai nostri Comitati Settoriali Ripartono le attivitagrave del Comitato Difesa Sicurezza e Spazio Lo scorso 20 Aprile si egrave tenuto la prima riunione del 2016 del Comitato Difesa Sicurezza e Spazio del nostro Chapter Vi hanno partecipato 17 persone provenienti oltre che dai vo-lontari del nostro Chapter impegnati in questo settore e dai rappresentanti del Capitolo di Roma di AFCEA e della sezione di INCOSE in Italia (AISE) che collaborano entrambe al Comitato stesso anche da molte aziende del settore Aerospazio e Di-fesa Ersquo stata lrsquooccasione per un con-fronto e una discussione ldquoopen mindrdquo sulle attivitagrave che il Comitato dovrebbe portare avanti e sui temi su cui sa-rebbe utile sviluppare una discussio-ne Ad ospitare questa riunione del Co-mitato egrave stata questa volta Altran nella sua nuova sede di Via Tiburtina Qui di seguito alcune delle idee e proposte emerse durante la discus-sione che egrave stata molta partecipa e propositiva

bull Da piugrave parti si egrave indicata la Difesa in tutte le sue componenti (Marina Esercito Aeronautica) come un im-portante interlocutore sui temi di Project Management non solo per gli aspetti metodologici ma anche per le tematiche di soft skill Ersquo stata infatti evidenziata la grande espe-rienza maturata dalle Forze Armate in termini di gestione progetti e pro-grammi di natura e con metodologie molto differenti In tali progetti la componente di Project Manage-ment egrave stata a seconda della fase storica e dellrsquoapproccio selezionato sia interna alle Forze Armate che di tipo consulenza supporto esterno da parte di terzi (tra cliente e prime contractor) Ersquo indubbio comunque che sui pro-getti militari in Italia il Project Mana-gement egrave di livello avanzato rispetto a molti altri settori e contesti anche se crsquoegrave una notevole disomogeneitagrave di maturitagrave (per esempio tra i grandi player nazionaliinternazionali e i piccoli fornitori focalizzati piuttosto sullrsquoeccellenza tecnologica dei pro-pri prodotti) Lrsquoapplicazione di un Project Management e un Systems

Engineering strutturati e di qualitagrave ha consentito negli ultimi decenni di ridurre sensibilmente i tempi di ese-cuzione dei progetti della Difesa

bull Al Comitato Difesa Sicurezza e Spazio aderiscono partecipanti di varie associazioni che operano in settoritemi trasversali al Project Management AISE-INCOSE (Sy-stem Engineering) AFCEA (Elet-tronicaDifesa) DSSEA (AgileSW) hellip che possono dare un contributo importante alla discussione ognuno per il suo campo di esperienza Ersquo stato proposto da DSSEA come tema su cui sviluppare eventi con-giunti quello dellrsquoAgile per progetti SW per la Difesa Uno degli ele-menti critici da esaminare egrave quello della gestione dei contratti per pro-getti che usano tecniche Agile an-che in considerazione degli aspetti legati allrsquoImportExport dei compo-nenti dual use Altro tema di interesse egrave lanalisi delle interazioni tra il Project Mana-gement (anche Agile) ed il Systems Engineering in riferimento special-mente ai framework architetturali che prevedono artefatti che corri-spondono a deliverablemilestone di progetto e che hanno un forte im-patto anche a livello di definizione di piano di progetto (WBS ecc)

bull Un tema molto interessante legato alla fase realizzativa del progetto egrave la necessitagrave di una cultura diffusa di Project Management estesa non solo ai PM ma a tutti i teammates del progetto Sono stati portati esempi di formazione in azienda estesa a tutti gli stakeholder del progetto

bull Nei progetti di scienza di base e tecnologie innovative egrave necessaria una sensibilizzazione particolare sui temi di Project Management ed in particolare sulla dimensione del ti-me management nei progetti di va-ste dimensioni (ldquodream projectsrdquo che rischiano appunto di rimanere dei ldquosognirdquo non realizzati)

bull La figura del PM sta evolvendo e va sempre di piugrave verso le tematiche come soft skill visione strategica leadership business analysis hellip Il

Talent Triangle del PMIreg cerca proprio di spostare lrsquoattenzione su queste nuove ldquodimensionirdquo del PM Questo egrave assolutamente necessario in contesti quali i grandi progetti di innovazione (Horizon 2020) dove ai grandi player egrave richiesta una grande agilitagrave nel contesto globale Ersquo ne-cessario in tal senso sviluppare an-che eventi di levatura manageriale (con sviluppo di tutte le dimensioni necessarie alla conduzione di porta-fogli programmi e progetti) che possano poi trasmettere questa vi-sion ai livelli operativi dentro le pro-prie aziende e organizzazioni

Tra i principali temi da approfondire sono stati segnalati soft skill stake-holder management e relativi punti di vista (cliente prime contractor forni-tore consulente hellip) progetti con metodologia Agile inclusivo degli aspetti specifici di Contract Manage-ment eventi orientati a tutti gli attori della value chain della PA delle grandi organizzazioni e delle Piccole e Medie Imprese che operano nel settore formazione estesa e cultura diffusa di Project Management verso tutti gli stakeholders (in primis lrsquoingegneria di progetto) e nellrsquoambito dei progetti di scienza di base eventi orientati ai centri di ricerca e sviluppo tecnologico eventi volti a sviluppare una migliore comprensione di come affrontare le opportunitagrave di business per piccole medie e grandi aziende nel framework Horizon 2020 Per quanto riguarda gli eventi del Comitato Difesa Sicurezza e Spazio a medio-breve termine si sta verifi-cando le opportunitagrave di fare Seminari in Azienda (alcune aziende del setto-re hanno giagrave espresso interesse in tal senso) o un nuovo evento allrsquo Osser-vatorio di Monte Porzio Catone (INAF) questa volta aperto a tutti i soci delle varie associazioni patroci-nanti Con INAF si sta valutando anche la possibilitagrave di un evento presso lrsquoOsservatorio di Teramo in collabo-razione con il Comitato Abruzzo del PMI Central Italy Chapter

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Dai nostri Branch (Comitati Territoriali) Per essere sempre vicini ai nostri soci Branch ABRUZZO PM in Actionhellip

il viaggio continua Il Branch Abruzzo in viaggio nella sua regione per visitare le aziende e le realtagrave industriali Abruzzesi Il viaggio egrave cominciato lo scorso anno con la visita in ABICert dove si egrave affrontato il tema della Qualitagrave nei progetti ed egrave proseguito questrsquoanno con la visita di ArgoConsul che ci ha parlato di cam-biamento delle persone e delle orga-nizzazioni Lrsquoultima tappa il 10 Giu-gno egrave stata Proger con la quale ab-biamo parlato del Project Manage-ment nei grandi progetti di costruzioni e del valore aggiunto del project ma-nagement nel raggiungimento degli obiettivi nei lavori pubblici in Italia come allrsquoestero

PM in Action del 7 Maggio 2016

PM in Actionhellip in Abruzzo egrave molto piugrave di un semplice seminario egrave una condivisione di esperienze un luogo di incontro dove le azione parlano delle proprie esperienze di Project hellip hellip Management del proprio modo di implementare la metodologia PMI un luogo dove si condividono best prac-tice e lesson learnt Dalle prime tre tappe egrave emerso un bisogno di project management nelle nostre realtagrave aziendali un bisogno di ricorrere a strumenti organizzativi che facciano crescere le imprese verso quellrsquorsquoottimo a cui tutti gli imprenditori piccoli e grandi aspirano PM in Action hellip in Abruzzo egrave lrsquooccasione per chi partecipa di cono-scere le importanti realtagrave industriali del territorio apprendere dalle buone esperienze e fare tanto networking

PM in Action del 10 Giugno 2016

Il Comitato diventa il tramite per vei-colare queste esperienze positive e per creare relazioni positive che fac-ciano crescere il nostro modo di ge-stire i progetti e fare impresa Se sei unrsquoimpresa Abruzzese e ci vuoi raccontare la tua esperienza nel-la gestione dei progetti una espe-rienza di cambiamento o il supporto che puoi dare allo sviluppo industriale della nostra regione alla sua interna-zionalizzazione alla crescita dei no-stri professionisti il nostro Comitato Abruzzo saragrave lieto di venirti a trovare e valutare insieme un nuovo PM in Actionhellipin Abruzzo

Branch Marche primi eventi e

inaugurazione ufficiale Giugno egrave stato il mese del lancio del-le attivitagrave del PMI Central Italy Chap-ter (anche se ancora la nuova deno-minazione non era ancora effettiva) nelle Marche in stretta collaborazio-ne con i volontari del PMI-NIC Tra il 23 e il 24 Giugno si sono infatti tenuti ben due eventi uno ad Urbino e uno ad Ancona Il primo in ordine temporale egrave stato il Pomeriggio allrsquoUniversitagrave tenutosi presso lrsquoUniversitagrave degli Studi di Ur-bino Carlo Bo il 23 Giugno sul tema ldquoLeadership amp Strategic Project Man-agement hellip to lead success lrsquo eserci-zio efficace della leadership nel teamrdquo I Project Manager devono infatti af-frontare sfide uniche per mantenere

le persone del team motivate e alli-neate alle strategie dellrsquo organizzazio-ne e del progetto Questa difficoltagrave egrave spesso dovuta alla differenza tra lea-dership ed autoritagrave potere ed in-fluenza Il PM deve essere flessibile saper delegare e associare ad ogni situazione il talento di chi meglio si addice alla situazione stessa Inoltre al mutare delle circostanze deve met-tere in atto un comportamento che abbia la maggiore efficacia prevedibi-le verso lo scopo prefissato soprat-tutto nei riguardi del team Questi i temi dibattuti in questo primo seminario organizzato dai volontari del PMI Northern Italy Chapter (NIC) con la collaborazione del PMI Central Italy Chapter Il giorno successivo il 24 Giugno 2016 si egrave tenuto invece lrsquoevento ldquoLa nuova azienda marchigiana tra tradi-zione ed innovazione con il Project Managementrdquo Questo secondo evento egrave stato organizzato dal PMI Central Italy Chapter in collaborazio-ne con Confindustria Marche e con il PMI NIC In tale occasione egrave stato presentato il gruppo di volontari del Branch Mar-che del PMI Central Italy Chapter (nato alla fine dello scorso anno e giunto con questo evento alla sua inaugurazione ufficiale) che ha lrsquoobiettivo di diffondere la cultura di Project Management e condividere esperienze in un territorio dove arti-gianato e impresa manifatturiera so-no esempi ed eccellenze Lrsquoevento si egrave svolto portando alla luce esperienze e case study di aziende del territorio marchigiano sullrsquo adozio-ne di processi e metodi di Project Management Molto pertinente lrsquointroduzione del Pres della Piccola Industria di Con-findustria Pesaro Urbino Dott Diego Boinega che ha parlato di come il Project Management sia un abilitato-re al business e non sia necessaria-mente orientato solo alle grandi aziende infatti lrsquointroduzione e lrsquoutilizzo di una gestione strutturata dei progetti aiuta tutte le aziende a crescere

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A seguire lrsquointervento della nostra Anna Maria Felici che ha focalizza-to lrsquoattenzione sul ruolo del PMI e sul-le attivitagrave del Chapter portando esempi di come la cultura del Project Management vada ben oltre la mera realizzazione di un diagramma di Gantt parlando di ProjectProgram e Portfolio Management e della vision PMI e ISO sul futuro della disciplina Essere Project Manager richiede grandi abilitagrave comunicative e di rela-zione con tutte le funzioni tipicamente presenti allrsquointerno delle aziende stesse Fondamentale anche lrsquo impor-tanza delle certificazioni non solo come elemento culturale ma anche come abilitatore ad un professione sempre piugrave richiesta da qui ai pros-simi anni A seguire differenti tipologie di azien-de marchigiane hanno raccontato la loro esperienza di introduzione del Project Management In apertura lrsquointervento del Dott Ro-berto Pierdicca dottorando della Universitagrave Politecnica delle Marche che ha condiviso un caso di gestione progettuale allrsquointerno di un progetto

di ricerca internazionale con stake-holder distribuiti geograficamente in tutta Europa a seguire lrsquointervento di Francesco Paladino responsabile del sistema qualitagrave della Filippetti SpA che ha raccontato con grande entusiasmo come la qualitagrave aziendale abbia contribuito alla crescita della azienda in maniera esponenziale nel corso degli anni e di come il Project Management sia strettamente colle-gato alla gestione della qualitagrave azien-dale aggiungendo valore ed innova-zione Giorgio Ferretti IT Manager di Schnell SpA ha esposto le moti-vazioni che hanno portato alla ado-zione degli standard del PMI per ge-stire progetti sempre piugrave complessi ed in ambito internazionale in un contesto dove metodologie di Project Management tradizionali e agile viaggiano in totale sinergia fra loro A conclusione dellrsquoevento la societagrave Emmedata Srl leader di soluzioni software ERP e gestione del ciclo di produzione nel campo del fashion attraverso un doppio intervento di Andrea Bucciarelli e Luigi Scocco ha esposto come il Project Manage-

ment sia diventato allrsquointerno della societagrave un metodo il metodo Em-medata Tale metodo crea un iter di gestione dei progetti che inizia dal Business Case fino al collaudo della soluzione ldquoNoi del Comitato Marche del PMI siamo certi che il nostro territorio sia terreno fertile per promuovere una cultura che rappresenta la nostra pro-fessione e che questa sia una mis-sion che porteragrave il nostro gruppo ad avere sempre piugrave adesioni e momenti di confrontordquo

Maria Boschetti e Anna Maria Felici

E questo in fondo egrave e saragrave sempre lo spirito di tutte le persone che com-pongono la grande famiglia dei soci del PMI

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Green Economy e Sociale 3deg TampPM ndash 17 Giugno 2016 allrsquoUniversitagrave Roma Tre A Roma nel luglio dellrsquoanno che pro-babilmente si confermeragrave il piugrave caldo del secolo presso la facoltagrave di Eco-nomia dellrsquoUniversitagrave di Roma Tre si egrave svolto il 3deg Meeting del PMI Central Italy Chapter dedicato al tema ldquoGreen Economy e Socialeldquo in cui si egrave discusso sui principi di sostenibilitagrave ambientale e sociale oltre che eco-nomica di ogni iniziativa come valori fondanti e strategie per realizzare un mondo migliore

Andrea Di Ciograve responsabile del nostro Comitato Sociale e Sostenibile

Dopo una breve introduzione sui temi della giornata di Andrea Di Ciograve in qualitagrave di Responsabile del Comitato Sociale e Sostenibile del PMI Central Chapter la parola egrave al Presidente del Chapter Sergio Gerosa che ha fatto il punto della situazione con lrsquo aggior-namento degli ultimi dati che eviden-ziano il trend positivo di crescita del Chapter Grande risalto egrave stato inoltre dato allrsquoevento per il ventesimo anni-versario del Chapter che si svolgeragrave presso il Centro Congressi Frentani il prossimo 6-7 Ottobre menzionando anche la sempre piugrave stretta collabo-razione fra i tre Chapter e il cambia-mento del nome del nostro Chapter di cui vi abbiamo parlato piugrave estesa-mente allrsquoinizio della newsletter La parola egrave tornata poi a Andrea Di Ciograve che egrave entrato nel vivo della gior-nata introducendo i principi fondanti della Sostenibilitagrave per cui le azioni di oggi devono preservare lrsquoequilibrio del ldquocapitale naturalerdquo anche per le generazioni future

Al contrario i disastri naturali e socia-li del climate change che ha origine antropiche rendono evidente che questrsquoequilibrio si sta modificando in modo irreversibile Dopo un accenno al Summit dellrsquoOnu ed i nuovi obiettivi di Sostenibilitagrave al 2030 (SDG) si so-no illustrati i principali contenuti della conferenza di Parigi COP21 in cui si egrave posto il target di contenimento della temperatura entro i 2degC e le neces-sarie modifiche ad incremento dei

target del pacchet-to climaenergia dellrsquoUE per elabo-rare una nuova Strategia Energeti-ca Nazionale fino al 2030 Delle pos-sibili strategie per il go-green come le energie rinnovabili lrsquoe-mobility le agro-energie la circular economy si egrave descritta la po-

tenzialitagrave dellrsquoEfficienza

Energetica con un focus nei settori del terziario della grande distribuzio-ne organizzata e del settore alber-ghiero fornendo unrsquo analisi del mer-cato in termini di volumi di investi-mento (Capex) tipologie di tecnolo-gia adottate (LED cogenerazione ecc) per conseguire i risparmi nei consumi energetici ed i connessi guadagni sul conto economico (Opex) Infine viene descritto un inte-ressante approfondimento su un tipo di contratto utilizzato per la realizza-zione e finanziamento di progetti di efficientamento energetico definito Energy Performance Contract (EPC) accordo tramite il quale si sono effi-cientati 50 punti vendita Bricocenter Lrsquointervento si conclude con una de-scrizione delle opportunitagrave e conve-nienze di azioni go-green e interventi di efficientamento energetico nel set-tore alberghiero sulla linea di quanto avviato da alcuni grandi gruppi (NH Hotel Starwood ed altri) A questo punto come da programma ha preso la parola Luigi Gitto diretto-re del Settore Power amp Energy di

DBA Progetti SpA che dopo aver descritto le attivitagrave della sua azienda che opera in 7 paesi in molti ambiti dellrsquoIngegneria ha fornito i dettagli di un intervento per la riduzione dei consumi energetici in un data center di unrsquoaffermata TelCo

Luigi Gitto

La presentazione ha illustrato una simulazione grafica della distribuzio-ne dei flussi drsquoaria in un data center ottenute con un singolare strumento il balometro che rileva portata tem-peratura ed umiditagrave dei flussi drsquoaria e che tramite analisi termografiche ca-ratterizzate da esaustivi quanto ac-cattivanti effetti visivi permette lo studio di dettaglio delle zone di aria fredda e calda evitando miscelazioni inefficienti ed ottimizzando il lay-out della sala ed il free cooling ciograve a dire lrsquoareazione naturale A seguire egrave sta-to presentato un case study di un audit energetica di un data center illustrando la metodologia per la ridu-zione del Power Usage Effectiveness (PUE) e lrsquoattivitagrave di Business Analy-sis illustrando come best practice la modalitagrave di individuazione del miglior investimento in uno o piugrave interventi di efficientamento energetico sui cui risultati incide fortemente la tempera-tura prescelta di set point della sala richiesta dagli apparati Molto inte-ressante egrave la descrizione di una ma-trice decisionale in cui su un portafo-glio di interventi possibili su Impianti di raffreddamento Building Manage-ment System (BMS) ed altre diffe-renti tecnologie stimati oltre una de-cina e di un mix di relative aggrega-zioni viene fornito un metodo di se-lezione del miglior investimento sulla base dei parametri finanziari tipici (IRR VAN payback) associati a cia-scuno scenario a supporto delle

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scelte di investimento concordate con il cliente

Maurizio Bufalini

Dopo il networking break egrave stata la volta di Maurizio Bufalini Direttore Generale Aggiunto TELT (Tunnel Euralpin Lyon Turin) che ha argo-mentato sulla sostenibilitagrave nelle gran-di opere descrivendo in modo molto preciso e dettagliato il progetto della UE per il completamento del 3deg Cor-ridoio Europeo ferroviario che uniragrave le principali aree metropolitane gli hub e i porti di Spagna Francia ed Italia verso est superando le barriere delle Alpi e dei Pirenei lungo un per-corso di 3000 km di strada ferrata Lo scambio import-export dellrsquoItalia verso i paesi del nord (Francia In-ghilterra) egrave pari al 40 del totale na-zionale da ciograve si evince che la do-manda esiste ma non viene intercet-tata dato che le infrastrutture attuali sono le stesse da 140 anni peraltro i traffici verso la Francia sono per la quasi totalitagrave su strada ad alto inqui-namento ambientale Il progetto della TELT con il collegamento della Tori-no-Lione aumenta lrsquoefficacia e lrsquoefficienza delle infrastrutture di tra-sporto della tratta e favorendo il pas-saggio modale dalla strada alla ferro-via riduce lrsquoimpatto ambientale evi-tando lrsquoemissione di CO2 pari ad una cittagrave di 300000 abitanti allrsquoanno oltre alla conseguente riduzione dellrsquo inqui-namento da polveri sottili Il respon-sabile che aveva inizialmente dichia-rato che avrebbe fatto una presenta-zione asettica dellrsquoargomento limitan-dosi agli aspetti tecnici onde evitare derive di tipo ideologico ha dovuto comunque illustrare al pubblico la storia dellrsquoapprovazione del progetto e le criticitagrave per un PM di gestire gli stakeholder a partire dalle iniziali pro-teste riportando una slide sui Black Blocks che ha sollevato alcune sin-gole reazioni da parte del pubblico Ersquo stata cosigrave lrsquooccasione per com-prendere che lrsquoapprovazione del pro-

getto in Francia egrave avvenuta tramite un deacutebat publique procedura ammi-nistrativa consolidata di coinvolgi-mento del territorio nella definizione delle caratteristiche dellrsquoopera e che non ha generato le stesse reazioni di opposizione avvenute in Italia dove per risolverle egrave stato successiva-mente costituito un tavolo politico e un Osservatorio Tecnico Tali organismi coinvolgendo le co-munitagrave locali hanno svolto 240 riu-nioni dal 2006 centinaia di audizioni di esperti tanto da portare ad un progetto definitivo come undicesima variante del layout del percorso nella Val di Susa La Torino-Lione egrave cosigrave un caso di studio di inserimento di una grande opera infrastrutturale nel contesto sociale ambientale di un territorio favorendone politiche ed azioni di sviluppo dello stesso TELT egrave stata accettata dal Global Compact dellrsquoONU associazione di 4000 im-prese con il comune obiettivo di crea-re unrsquoeconomia globale sostenibile attraverso la tutela dellrsquoambiente e la lotta alla criminalitagrave A riguardo pri-mo caso in Europa le procedure an-timafia ed anticorruzione sono appli-cate a prescindere dalla nazionalitagrave dei cantieri e le aziende assegnata-rie dei lavori dovranno rispettare i dieci punti del Global Compact

Emanuele Plata

Il successivo intervento ha visto Emanuele Plata Presidente della Planet Life Economy Foundation (on-lus) presentare con grande enfasi e catturando lrsquointeresse della platea i principi naturali che ispirano la vita e la sua organizzazione sociale e so-stenibile Ersquo necessario lrsquoavvio di un nuovo ri-nascimento dellrsquoeconomia e cambia-re il paradigma attuale pena la scomparsa del genere umano od una sua degradazione ad un livello inferiore cosigrave come previsto sin al 1972 dal Club di Roma Lrsquoeconomia sostenibile nella visione discussa partendo da unrsquoanalisi dei beni e dei

bisogni trova la soluzione in un equi-librio per lrsquouomo tra bisogni materiali ed immateriali e lrsquoazienda locale ra-dicata nel territorio egrave lrsquoattore principa-le del cambiamento in un approccio ldquodal piccolo al granderdquo Lrsquoimpresa ap-plica un nuovo schema di valori di sostenibilitagrave ambientale sociale ed economica la cui direzione egrave orienta-ta al benessere ed il modello sociale che ne consegue osserva processi bio-imitativi simili a quelli della natu-ra a ciclo chiuso Ersquo unrsquoarmonia in cui in ogni ambito il rifiuto non egrave mai uno spreco ma sempre utile ad un equili-brio complessivo del ldquosistema natura-lerdquo La creazione di valore aggiunto dellrsquoimpresa viene ripartita tra gli stakeholder collaboratori clienti for-nitori diretti e di filiera comunitagrave e azionisti Il posizionamento strategico dellrsquoimpresa avviene tramite lrsquoinvesti-mento nel ldquopatrimonio intangibilerdquo (etica cultura la forza del sapere formazione bio-imitazione raccordo con i soggetti interessati) che ne va-lorizzano il marchio e il radicamento nel territorio a proprio beneficio del benessere della comunitagrave e dei sin-goli realizzando cosigrave la vision di PLEF

Ulla Mauno

Dopo il pranzo e stata la volta di Ulla Mauno project planner finlandese di Carbonsink che ha illustrato un me-todo di finanziamento di progetti per lo sviluppo sostenibile in Africa e nel sud del mondo tramite il meccani-smo della carbon finance la cui finali-tagrave egrave la vendita sul mercato di titoli de-finiti ldquocrediti di Carboniordquo (EU-ETS) La riduzione delle emissioni di pro-getti di efficienza energetica come la sostituzione di caldaie in 4000 fami-glie in Mozambico viene certificata tramite modalitagrave consolidate da istituti internazionali Tali titoli vengono ac-quistati sul mercato finanziario da soggetti obbligati o volontari e con trattative bilaterali Lrsquoobiettivo egrave di ri-spettare i vincoli del pacchetto UE

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ldquoClima Energiardquo di riduzione di CO2 o per le aziende di realiz-zare in modo volontario i propri obiettivi di posizionamento strategico di impresa go-green dichiarando le proprie attivitagrave carbon neutral La valutazione delle effettive esigenze di unrsquoimpresa avviene tramite uno studio preliminare della carbon footprint del processo produttivo ciograve a dire dellrsquoimpronta ecologica misu-rata tramite il calcolo delle emissioni equivalenti di CO2

Anna Maria Felici

A seguire egrave stata Anna Maria Felici Past President e nuovo Liaison del PMI Educational Foundation a presentare al pubblico lrsquoopportunitagrave di finan-ziamento di progetti di forma-zione di Project Management a partire dalle scuole in Italia grazie ad i fondi resi disponibili dal PMIEFreg Dopo di lei ha preso la parola il dott Salvatore Carbone che ha presentato lrsquoAssociazione Italiana dei Progettisti Sociali (APIS) e ha evidenziato le dif-ferenze tra la gestione dei pro-getti in una azienda privata e quelli gestiti da entitagrave che ope-rano nel sociale dove il suc-cesso non egrave misurabile solo con i parametri di rispetto dei tempi e dei costi

Salvatore Carbone

Infine Andrea Stacchiero re-sponsabile di Policy e Advoca-

cy della Federazione di Organi-smi di Volontariato Internazionale (FOCSIV) ha illustrato con ulte-riore ottica i principali avvenimenti del 2015 anno storico per lrsquoambiente e per la cooperazione internazionale con la definizione dei 17 SDG dellrsquoONU e ha pre-sentato lrsquoenciclica ecologica ldquoLaudato Sigraverdquo e i programmi ed azioni ad esso ispirati Ha evi-denziato le difficoltagrave di attuazione dellrsquoenciclica nelle diocesi italia-ne e la situazione dei programmi di volontariato che riscuotono un forte successo nella societagrave civile con molti giovani disposti e can-didarsi ma che a causa di un de-ficit finanziario dovuto alla difficol-tagrave di erogazione di fondi lrsquoofferta di iniziative e volontari egrave maggiore della richiesta Interessante lrsquoaffermazione per cui la povertagrave che apparteneva solo al Terzo Mondo dove prima venivano convogliate la totalitagrave degli aiuti non egrave piugrave vera percheacute anche le societagrave opulente sono in una crisi oramai globale

Andrea Stocchiero

Tra le novitagrave delle modalitagrave di fi-nanziamento egrave il ruolo della Cas-sa Depositi e Prestiti in Italia che daragrave supporto ad iniziative di Cooperazione Internazionale svi-luppate in Partenariato Pubblico Privato (PPP) FOCSIV egrave inoltre impegnata nella difesa delle po-polazioni oppresse nei progetti ldquoi minerali dei conflittirdquo per una le-gislazione UE che ostacoli il commercio dei minerali estratti sotto il controllo di bande e signo-ri della guerra che sfruttano le popolazioni locali e le pongono in condizioni di schiavitugrave (come av-viene ad esempio in Congo) ed in altre operazione umanitarie per lrsquoaffermazione di principi etici fondanti un nuovo modello di svi-luppo economico sostenibile

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Managing Mega Project Challenges Evento Internazionale in collaborazione con LUISS B usiness School e Project Management Institute Roma 19-20 Maggio Il 19 maggio scorso presso la Luiss Business School si egrave tenuto un inte-ressante evento internazionale a late-re di una piugrave ampia due giorni di con-fronto di metodologie modelli ed esperienze nellrsquoambito della gestione di mega-project

Prof Andrea Prencipe (LBS)

Durante lrsquoevento che vedeva la par-tecipazione di un centinaio di perso-ne anche straniere sono stati affron-tati gli argomenti e gli aspetti piugrave for-temente legati a progetti di grandi dimensioni Il Lavori sono stati aperti dal Prof Andrea Prencipe docente di Inter-national Development and Quality Management alla LUISS Business School e coordinatore del seminario che ha presentato il keynote speaker della giornata Mark Thurston Re-gional Managing Director di CH2M

Mark Thurston

Nel suo intervento Thurston ha avuto modo di individuare alcuni fattori piugrave specificatamente attinenti i mega-project fattori di scala complessitagrave regulation politica e interfaccia Que-sto sulla base di una lunga esperien-za personale e con evidenza di quat-tro progetti di grandi dimensioni come i Giochi Olimpici di Londra del 2012 la realizzazione di un nuovo tratto fer-roviario nella zona sud est di Londra

(il progetto Crossrail) realizzazione di un tunnel di 25 km al di sotto del Tamigi (il progetto Tideway) realiz-zazione di unrsquo autostrada da Londra a Leeds e Manchester (Progetto High Speed 2)

La pianificazione di costruzione del progetto CrossRail

Mark Thurston ha inoltre esposto lrsquointeressante parallelo tra il concetto di ldquohomeostasisrdquo per un sistema vi-vente e la modellizzazione della ge-stione del setting di variabili tali da mantenere la stabilitagrave di un sistema complesso applicato allrsquoambito di gestione di grandi progetti Tale ar-gomento egrave stato fonte di un interes-sante dibattito con grande partecipa-zione dei presenti Ha poi esposto i fattori di maggiore influenza di pro-getti di grandi dimensioni suddivisi in 4 prospettive di maggiore impatto people and leadership governance and controls organization and cultu-re outside world

Prof Reymond Levitt

Lrsquoevento egrave stato chiuso dagli inter-venti di Reymond Levitt Professore di Ingegneria Civile e Ambientale alla Stanford University e Gernot Grab-her Professore di Economia alla HafenCity University di Amburgo e da una tavola rotonda coordinata da Andrea Prencipe della LUISS Busi-ness School

Lrsquoapprofondimento dei temi ha porta-to a focalizzare il dibattito successivo su argomenti legat al controllo del ri-schio allrsquoimportanza della definizione e comunicazione dello scope e alla disciplina necessaria a condurre con efficacia tali imprese

La tavola rotonda che ha concluso lrsquoevento

Come si diceva allrsquoinizio questo se-minario aperto a tutti i nostro soci grazie alla collaborazione con la LUISS Business School faceva parte di un piugrave ampio programma una se-rie di eventi annuali sponsorizzati dal Project Management Institute per fa-vorire lrsquoincontro tra le grandi Universi-tagrave Internazionali e le grandi aziende che utilizzano il Project Program Portfolio Management per la gestione dei mega-progetti Le due mezze giornate di lavori del ldquo4th International Mega-Projects Workshop Theory meets Practicerdquo si sono svolte questrsquoanno presso la LUISS Busi-ness School dopo che le precedenti tre edizioni erano state ospitate da rinomate universitagrave internazionali

Sergio Gerosa e il Prof Corrado Lo Storto (Univ Federico II di Napoli) durante i lavori

Per il PMI Central Italy Chapter erano stati invitati a partecipare a questo esclusivo consesso il Presidente Sergio Gerosa e la Past President Anna Maria Felici

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EMEA LIM amp Global Congress 2016 Si egrave svolta a Barcellona dal 6 allrsquo11 Maggio la ker messe EMEA il nostro Chapter era presente ad entrambi gli appu ntamentiLo scorso Maggio Barcellona (Spa-gna) egrave stata teatro della kermesse annuale del PMI EMEA (Europe Middle East and Africa) ospitando in successione i due piugrave importanti eventi a livello continentale

- Il Leadership Institute Meeting EMEA (6-8 Maggio)

- Il Global Congress EMEA (9-11 Maggio)

Una nutrita delegazione del nostro Chapter ha partecipato ad entrambi gli eventi con numerose presenta-zioni Nei giorni successive inoltre si sono tenute varie sessioni di Semi-narsWorld (che Roma aveva ospitato ad Aprile 2015)

EMEA Leadership Institute

Meeting

I numeri del LIM EMEA di Barcellona

Il Leadership Institute Meeting EMEA egrave la riunione annuale di tutti i leader (membri del board ma anche sem-plici volontari) dei Chapter EMEA Ci si incontra per ascoltare le ultime no-tizie e indicazioni da parte del board del Project Management Institute per seguire le presentazioni di grandi leader e keynote speaker di levatura mondiale ma soprattutto per confron-tarsi sulle best practice nella gestione delle nostre community locali

Il mega-annuncio dellrsquoEMEA 2017 a Roma

Questrsquoanno ad accogliere la rappre-sentativa del nostro Chapter compo-

sta da Sergio Gerosa Giancarlo Duranti Silvia Frigerio e Sergio Funtograve una gradita sorpresa (anche se la notizia era giagrave stata anticipata da qualche settimane al nostro Pre-sidente) il mega cartellone con lrsquoannuncio che il prossimo anno la kermesse PMI EMEA saragrave ospitata proprio dallrsquoItalia e in particolare da Roma

Foto di gruppo del team del nostro Chapter con Mark A Langley (Presidente PMI reg)

Unrsquooccasione irripetibile per il nostro Chapter e tutti i PM Italiani soprattut-to in considerazione dellrsquoaltro evento internazionale che il Chapter sta giagrave organizzando per il 6-7 Ottobre 2016 a Roma per festeggiare il nostro ven-tesimo anniversario Ma di questo vi abbiamo giagrave parlato nellrsquoarticolo a pag 3 di questa newsletter Proprio in vista di questi due eventi internazionali che vedranno Roma al centro dellrsquoattenzione la delegazione del Comitato Direttivo del Chapter ha lavorato alacremente durante il LIM EMEA di Barcellona per stabilire con-tatti con il Board del Project Mana-gement Institute (incontrando anche il Presidente del PMIreg Mark A Lan-gley e vari membri del Board PMIreg) cosigrave come per pubblicizzare lrsquoevento internazionale di Ottobre con i re-sponsabili dei Chapter EMEA che sono stati successivamente coinvolti (con grande successo) come Sup-porting Chapter dellrsquoevento Lrsquoiniziativa del nostro Chapter asso-lutamente innovativa in questo sen-so egrave stata accolta con grande inte-resse e simpatia dai colleghi degli al-tri Chapter cosigrave come la prospettiva

di poter venire a Roma per il prossi-mo Congresso EMEA del PMIreg

Il brindisi tra i tre Presidenti dei Chapter Italiani e il nostro Mentor Kris Troukens

Il LIM EMEA egrave stato inoltre lrsquo occasio-ne per consolidare il rapporto con la leadership degli altri Chapter Italiani tutti presenti allrsquoevento con un primo Memorandum of Understanding sot-toscritto dai tre Presidenti (Sergio Gerosa Stefano Setti e Giacomo Franco ) insieme ai rappresentanti del PMI EMEA (il nostro regional mentor Kris Troukens Lysan Drabon e Blanca Lalanda ) che egrave stato successivamente finalizzato nellrsquoaccordo strategico di cui vi ab-biamo parlato nellrsquoarticolo a pag 2 di questa newsletter) Il nostro Chapter ha portato al LIM anche in questa occasione un suo speaker il nostro Direttore dei Volon-tari Sergio Funtograve con un intervento dal titolo ldquoVolunteers a cast to con-quer How to involve and keep en-gaged chapter volunteersrdquo

Lrsquointervento di Sergio Funtograve

Lrsquointervento egrave stato molto apprezzato dalla folta platea presente nonostan-te fosse pianificato nellrsquoultimo slot prima della chiusura dellrsquoevento Tra gli interventi piugrave apprezzati degli altri oratori ricordiamo quelli introdut-tivi del Presidente PMIreg Mark A Langley che ha fornito una visione di dove stia andando il PMIreg e come intenda supportare sempre meglio i

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PM di tutto il mondo nella loro cresci-ta professionale e di Antonio Nieto Rodriguez molto coinvolgente e ba-sato sulla personale esperienza di PM tra tante difficoltagrave e grandi soddi-sfazioni professionali

Lo speech di Mark A Langley insieme a Antonio Nieto Rodriguez

Molto interessante e ldquomotivazionalerdquo anche lo speech del keynote speaker Reneacute Carayol dal titolo ldquoCollaboration is the new leadershiprdquo con degli spunti davvero interessanti in termini di applicazione della servant leader-ship

Lo speech di Mark A Langley insieme a Antonio Nieto Rodriguez

EMEA Global Congress AllrsquoEMEA Global Congress il nostro Chapter era presente con gli inter-venti di Marco Negri e Luca Romano oltre a quello del nostro Giancarlo Duranti Marco Negri (ANAS) ha presentato assieme a Mustafa Duumllgerler (Na-tional Bank of Abu Dhabi) un inter-vento sulle Lessons Learned dal tito-lo Lessons (really) Learned How to Retain Project Knowledge and Avoid Recurring Nightmares La presentazione egrave partita dallrsquo osser-vazione che sebbene la maggior parte delle aziende abbiano ormai istituzionalizzato il processo di identi-ficazione e documentazione delle lessons learned anche quando tali lezioni sono correttamente identifica-te e documentate spesso finiscono in un database o su una intranet che nessuno mai consulta (il cosiddetto buco nero delle lessons learned) impedendo alle aziende di imparare dallrsquoesperienza e rischiando di ripete-re gli errori giagrave commessi

Lrsquointervento di Marco Negri

Il processo tradizionale egrave quindi inef-ficace percheacute non riesce a incorpo-rare le lezioni nelle operations e so-prattutto percheacute non riesce a cambia-re migliorandolo il nostro modo di condurre i progetti Sono stati quindi analizzati i problemi piugrave comuni del processo di identifica-zione documentazione e comunica-zione delle lessons learned ed egrave sta-to proposto un approccio semplice ed efficace per incorporare le lezioni di-rettamente nei processi operativi del-le aziende In pratica al posto di documentare le lessons learned nella tradizionale forma testuale si suggerisce innanzi-tutto di classificarle sulla base dei de-liverable a cui si riferiscono (per esempio si dividono le lezioni che ri-guardano i Gantt dalle le lezioni rela-tive al budget oppure al ldquoPiano di ri-sposta ai rischirdquo ecc) e successi-vamente si propone di raccogliere le lezioni in delle checklist una per ogni tipologia di deliverable (quindi la checklist dei Gantt la checklist del budget la checklist del Piano di ri-sposta ai rischi ecc) In questo modo la conoscenza viene trasposta direttamente negli organi-zational process assets in una forma prontamente utilizzabile prima di ini-ziare a lavorare su uno specifico deli-verable per consultare tutte le lezioni apprese dallrsquoazienda sullrsquoargomento basteragrave aprire la relativa checklist Si potrebbe quindi dire che una les-son non egrave veramente ldquolearnedrdquo fine-chegrave non egrave stata incorporata in una checklist

Marco Negri e Giancarlo Duranti

Infine Luca Romano (Nexen) ha presentato ben due interventi il pri-mo insieme a Roberta Grimaldi e Francesco Saverio Colasuonno di INAIL dal titolo ldquoDemand manage-ment as a critical success factor in Portfolio Managementrdquo La trasfor-mazione digitale della Pubblica Am-ministrazione italiana caratterizzata da ritardi incertezze e resistenze al cambiamento puograve annoverare a pie-no titolo INAIL come caso di succes-so paradigmatico In questrsquoambito sulla base dellrsquoesperienza maturata presso la Direzione Centrale Orga-nizzazione Digitale egrave stata analizzata lrsquoimportanza della corretta gestione della fase di Demand durante il pro-cesso di Project Portfolio Manage-ment Il Demand Management infatti sostanziandosi nella raccolta e valu-tazione delle iniziative progettuali vecchie e nuove dellrsquoazienda egrave pro-pedeutico alla fase di definizione del-le prioritagrave e selezione delle iniziative influenzandone inevitabilmente la qualitagrave la durata e lrsquoefficacia Una corretta gestione della fase di de-mand durante la predisposizione del Portfolio progetti aziendale permette alle organizzazioni di indirizzare cor-rettamente le proprie azioni e di man-tenere uno stretto collegamento tra quello che viene attuato e la traietto-ria strategica complessiva

Luca Romano

Nel secondo intervento Luca Roma-no ha avuto il ruolo di moderatore di un panel dal titolo ldquoNext Generation Project Management Digitalization and Collaborationrdquo Questo ldquonuovordquo format del PMI aggrega speaker che hanno presentato idee simili in un unico evento durante il quale a valle della presentazione da parte dei panelist si apre una discussione con domande e risposte Lrsquooggetto come si desume dal titolo egrave stata la digita-lizzazione e la collaborazione in am-bito PM argomento peraltro abba-stanza in voga durante il Congresso a Barcellona

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Il nostro Chapter era presente anche hellip Grazie alle nostre convenzioni e ai volontari del C hapter abbiamo portato un porsquo di Project Management ad alt ri eventi La diffusione del Project Manage-ment passa attraverso la presenza a importanti seminari ed eventi Il no-stro Chapter ha partecipato negli ul-timi mesi ad alcuni eventi spesso or-ganizzati dalle associazioni con cui il PMI Central Italy Chapter ha siglato delle convenzioni di collaborazione proprio al fine di aumentare la cassa di risonanza del Project Management in Italia Una scelta che sta eviden-temente pagando visto il moltiplicarsi delle occasioni di interscambio cultu-rale che queste collaborazioni stanno generando

XVI Convegno Nazionale AIIC

Bari 7-9 Aprile

Il corso di Project Management

al Convegno Nazionale AIIC

Il Past President del Chapter Anna Maria Felici egrave intervenuta allrsquo As-semblea Generale conclusiva del XVI Convegno Nazionale dellrsquo Associazio-ne Italiana Ingegneri Clinici (AIIC) di cui fa parte anche il nostro Resp del Comitato Clinica Farmaceutica e Me-dicale Giulio Iachetti Ersquo stata lrsquo oc-casione per ribadire lrsquointeresse relati-vo al recente e rinnovato accordo tra il Chapter e AIIC e per rafforzare lrsquoimportanza delle conoscenze e dellrsquoapplicazione del Project Mana-gement in ambito Sanitario Anna Maria ha anche premiato i cinque componenti della squadra vincente La nostra Past President inoltre era giagrave intervenuta in qualitagrave di docente durante la prima giornata del Corso di Formazione sul Project Manage-ment che si prefiggeva lo scopo di fornire le basi di impostazione di un progetto con una metodologia struttu-rata di Project Management illu-strandone lrsquo intero ciclo di gestione e

gli strumenti di pianificazione e con-trollo Allrsquointerno del corso egrave stata da-ta una panoramica degli strumenti informatizzati piugrave utili in ambito di Project Management per lrsquoIngegnere Clinico dando evidenza di modalitagrave di impostazione dei tool informatizzati oggi disponibili In chiusura del Corso di Formazione egrave stato sviluppato infi-ne un partecipatissimo business ga-me con la partecipazione di ben set-te squadre che si sono confrontate su una simulazione in ambito healthca-re

Anna Maria Felici

Questo tipo di iniziative didattiche svolte in collaborazione con le nostre associazioni partner sono volte pro-prio a diffondere il Project Manage-ment allrsquointerno di contesti dove egrave necessario consolidarne la maturitagrave e saranno un campo dove il Chapter continueragrave ad impegnarsi nel prossi-mo futuro

Congresso Nazionale Astrofisica

Roma 2-6 Maggio Lo scorso 4 Maggio il Presidente del Chapter Sergio Gerosa ha tenuto un interessante intervento sulla ldquoComplessitagrave nel Project Manage-mentrdquo nellrsquoambito dei lavori del LX Congresso della Societagrave Astronomica Italiana che si egrave tenuto a Roma dal 2 al 6 Maggio nella prestigiosa sede del Centro Nazionale delle Ricerche (CNR) a Piazzale Aldo Moro a Roma La presentazione egrave stata incentrata sui risultati della ricerca svolta del Project Management Institute e pub-blicati sul numero de ldquoPulse of the Profession in depth reportrdquo dedicato al tema ldquoNavigating Complexityrdquo (di-sponibile per i soci sul sito del PMIreg

La locandina del LX Congresso della Societagrave Astronomica Italiana

Lo studio era volto ad individuare quali siano gli elementi che caratte-rizzano i best performer tra le varie organizzazioni che si confrontano con potafogli di progetti di grande complessitagrave come sono certamente quelli che riguardano la ricerca in campo astronomico ed astrofisico con budget di grandissime dimensio-ni in gioco

Sergio Gerosa al congresso della SAI

Lrsquooccasione di questo intervento egrave nata grazie alla collaborazione con Davide Fierro Resp Ufficio Centrale di Ingegneria dellrsquoIstituto Nazionale di Astro Fisica (INAF) organizzatore della giornata di lavori e nostro part-ner nellrsquoambito della collaborazione con AFCEA e INCOSE nellrsquoambito del Comitato Difesa Sicurezza e Spazio di cui vi parliamo anche

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nellrsquoarticolo sui nostri Comitati Setto-riali Con lui avevamo anche organiz-zato il Convegno dello scorso anno presso lrsquoOsservatorio di Monte Porzio Catone (vedi articolo a pag 13 del no 21 de ldquoIl Corriere del PMrdquo - Luglio 2015)

Davide Fierro organizzatore della giornata

Seminario SEDA 2016 Roma 10

Maggio Unrsquoatra associazione con cui abbia-mo stabilito rapporti di reciproco scambio culturale egrave il DSSEA (De-fense amp Security Software Engineers Association) il cui Segretario Gene-rale Brigadiere Angelo Messina era

stato nostro ospite al Pomeriggio allrsquoUniversitagrave tenutosi lo scorso Di-cembre (in cui si egrave parlato della matu-ritagrave del Project Management nel set-tore ICT) Il DSSEA ha organizza ogni anno un appuntamento internazionale su te-matiche ICT nel mondo delle Forze Armate e denominato SEDA (Soft-ware Engineering for Defense Appli-cations) giunto questrsquoanno alla quin-ta edizione tenutasi il 10 Maggio scorso presso la Scuola Trasporti e Materiali della Cecchignola a Roma in unrsquoaula gremita da moltissime per-sone A rappresentare il PMI Central Italy Chapter crsquoera Carmine Paragano Responsabile del Comitato ICT e or-ganizzatore di molti dei nostri Webi-nar che egrave intervenuto per condivide-re le metodologie di Project Mana-gement Agile e la loro applicazione in un settore cosigrave delicato come quello delle Forze Armate Lrsquointervento si egrave tenuto nel pomerig-gio in cui si sono affrontate con mag-gior approfondimento le tematiche

ldquoAgilirdquo Dopo unlsquointroduzione iniziale sulle diverse metodologie Agili ed i diversi campi di applicazione si egrave ap-profondito lrsquoapproccio proposto dal PMI con la sua certificazione PMI-ACP

Carmine Paragano al Congresso SEDA

Nellrsquoultima parte dellrsquointervento si so-no poi condivise anche con gli altri speaker le difficoltagrave nel gestire un progetto con metodologie innovative che richiedono un cambiamento nellrsquoapproccio al progetto da parte di tutti gli stakeholder coinvolti

20 Settembre 2016 dalle ore 930 alle ore 1330

Seminario in Azienda in collaborazione con INAIL

Dal Progetto alla Governance Quale futuro per la PA

Roma Sede Centrale INAIL ndash Piazzale Pastore 6 (EUR)

Lrsquoevento permette di maturare 3 PDUrsquos

Per informazioni wwwpmi-romeorg

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Goal-setting variabili e dimensioniLrsquoarma vincente per la definizione degli obiettivi di progettoIl nostro vivere quotidiano egrave carico di obiettivi che ci prefissiamo di rag-giungere dalla volontagrave di prenderci un caffegrave al bar preferito fino al rag-giungimento della tanto desiderata vacanza o al piugrave elevato scopo di ri-coprire un ruolo ambito allrsquointerno del gruppo di lavoro e di un Organizza-zione Tutti questi stimoli sociali nel momento in cui vengono traguardati diventano per noi fonte di beneficio percheacute ci infondono un forte senso di controllo degli eventi un alto grado di motivazione ed un buon livello di au-toefficacia percepita (quanto mi spe-rimento efficace in determinate situa-zioni Bandura 1986) Esistono una serie di variabili che in-cidono fortemente sulla nostra capa-citagrave di perseguire un obiettivo sia nel-la nostra vita privata sia nella nostra carriera professionale Ersquo necessario quindi tenere presenti questi fattori facendo una meta-analisi qualora sia possibile effettuarla dei potenziali ri-schi e delle risorse che abbiamo a disposizione per centrare a pieno lrsquoobiettivo Le teorie social-cognitive ci aiutano in tal senso (Caprara Cervone 2003) La teoria dellrsquoazione pianificata (Ajzen 1996) afferma che le nostre intenzioni riguardano lrsquoatteggiamento di una persona rispetto al mettere in atto un determinato comportamento la sua percezione della pressione so-ciale a mettere (o non mettere) in atto quel certo comportamento e il con-trollo percepito sul comportamento cioegrave la percezione di facilitagrave o difficol-tagrave ad eseguirlo Locke e Latham (1990) con la loro teoria degli obiettivi hanno identificato un insieme di dimensioni degli obiet-tivi (goal-setting) cioegrave dei modi in cui gli obiettivi di prestazione possono variare ed essere ben progettati in funzione dello scopo da perseguire e tenendo in grande considerazione le variabili individuali che permettono di raggiungerlo Il goal-setting egrave il livello dello scopo cioegrave il livello di sfida che le persone assumono nellrsquoesecuzione di un certo compito Gli obiettivi diffe-riscono per quantitagrave per difficoltagrave qualitativamente nel significato che rivestono per lrsquoindividuo per ampiez-

za (a breve o a lungo termine) e pos-sono essere ristretti o ampi se legati gerarchicamente

Dimensioni degli obiettivi Il goal-setting cioegrave la definizione degli obiettivi costituisce una determinante psicologica centrale nellrsquoautomotivazione al successo

Esiste in letteratura una forte relazio-ne positiva tra il livello di sfida dellrsquoobiettivo e il livello di successo nella prestazione Nella misura in cui le persone si ritengono impegnate nel raggiungimento dei loro scopi gli obiettivi maggiormente impegnativi stimolano piugrave elevati livelli di succes-so Ersquo evidente quindi che fornire al team obiettivi articolati rispetto ad obiettivi semplici o ad assenza di obiettivi permette la stimolazione di un maggior senso di motivazione Una seconda dimensione fondamen-tale oltre al coinvolgimento sugli obiettivi consiste nella specificitagrave di essi In alcune professioni o attivitagrave gli scopi da raggiungere possono es-sere impegnativi ma vaghi Gli obiet-tivi specifici rispetto ad obiettivi non specifici e generici (ldquofare del proprio megliordquo) contribuiscono maggiormen-te al miglioramento della prestazione (Locke et al 1981) Unrsquoultima di-mensione fondamentale per generare successo consiste nel programmare obiettivi prossimali piuttosto che di-stali percheacute vi egrave una tendenza natu-rale delle persone a suddividere i compiti distali in prossimali (Bandura e Schuck 1981) I benefici degli obiettivi prossimali richiedono ovvia-mente che lrsquoindividuo non perda natu-

ralmente di vista gli scopi a lungo termine Gli obiettivi prossimali hanno due effetti importanti sul sistema del seacute Il primo consiste nellrsquoaumentare lrsquoautoefficacia percepita iniziale Quando intraprendiamo un compito sostenere attivitagrave iniziali piugrave semplici faragrave sigrave che lrsquoobiettivo nellrsquoinsieme ri-sultati maggiormente gestibili nella sua totalitagrave I sotto-obiettivi se ben definiti migliorano le reazioni auto-valutative personali fornendo indica-tori sul progresso in atto Esistono inoltre moderatori degli ef-fetti del goal-setting il feedback e la complessitagrave del compito Un obiettivo impegnativo aumenta la motivazione solo quando il soggetto egrave in grado di monitorare le sue azioni traendo van-taggio dal feedback che riceve sul grado dei suoi progressi In assenza di feedback lrsquo assegna-zione di obiettivi impegnativi non au-menta in maniera affidabile la presta-zione Nel momento in cui il gruppo di lavoro riceve feedback espliciti su scopi ben definiti esso reagisce in maniera auto-valutativa rispetto i propri risultati analizza la sua effica-cia nella prestazione stabilisce obiet-tivi e standard specifici Ognuno di questi processi riferiti al singolo membro contribuiscono a generare la motivazione successiva Ecco che si innesca qui un meccani-smo benefico che si autoalimenta in cui i feedback il monitoraggio conti-nuo degli scopi prossimali raggiunti la definizione chiara dei compiti favo-risce un team consapevole della me-ta che sta perseguendo e del cammi-no che vede protagonisti tutti i parte-cipanti

Sperimentare efficacia Proviamo a questo punto ad attuare unrsquoulteriore precisazione per rendere la definizione dei nostri obiettivi vin-cente e fornire al gruppo di lavoro esperienze positive di successo che possano essere generalizzate e di-ventino punti di forza per il team nella sua totalitagrave Lrsquoindividuo possiede due strumenti per valutare seacute stesso da un lato ab-biamo lrsquoautostima che corrisponde al senso globale del proprio valore

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(Coopersmith 1967) mentre dallrsquo altro abbiamo lrsquoautoefficacia percepita che si riferisce ai giudizi che noi diamo rispetto alle nostre capacitagrave di ese-guire determinati corsi di azione in ambiti specifici Lrsquoautoefficacia per-cepita ha un forte valore predittivo del comportamento che il soggetto potragrave mettere in atto mentre lrsquoautostima predice le condotte piuttosto debol-mente (Leary 1995)

Lrsquoautoefficacia percepita egrave definita contestualmente legata cioegrave a parti-colari sfide o prove con cui lrsquoindividuo si sta confrontando Le valutazioni di autoefficacia percepita predicono non solo i livelli generali di successo ma anche gli esiti di successo e di falli-mento comportamentali degli atti sin-goli (Cervone 1985) Bandura (1997) definisce quattro processi tramite cui le convinzioni di efficacia incidono sugli esiti legati al compito Lrsquoautoefficacia influenza

- le decisioni su quali attivitagrave persegui-re Lrsquoindividuo si impegneragrave solo in attivitagrave in cui ritiene se stesso effica-ce ed eviteragrave compiti che ritiene di non riuscire a compiere

- lo sforzo e la persistenza nel compi-to chi dubita della propria efficacia tenderagrave a ridurre sforzi e a desiste-re

- le risposte al livello affettivo un ele-vato senso di efficacia favorisce mi-nori livelli di ansia nellrsquoaffrontare eventi potenzialmente minacciosi

- la qualitagrave delle prestazioni cognitive principalmente in attivitagrave in cui si ri-chiede unrsquoalta conoscenza del com-pito ed una formulazione di strate-gie un maggior livello di efficacia percepita facilita la produzione di so-luzioni in maniera piugrave analitica ed accresce la prestazione in compiti di memoria ad esempio stressanti (Berry et al 1989)

Tutte queste esperienze benefiche possono inoltre essere generalizza-te ad altre situazioni similari diven-tando un bagaglio positivo per lrsquointero gruppo di lavoro Lrsquoautoefficacia per-cepita permette di conseguenza lrsquoaccettazione delle sfide la persi-stenza nonostante le avversitagrave lrsquoesecuzione di complesse strategie cognitive lrsquoabbassamento del livello di ansia ed una maggiore tranquillitagrave che si associa alle difficoltagrave Aumentare le convinzioni di efficacia e di controllo egrave possibile Il modo piugrave affidabile per instillare fiducia nelle persone consiste nel fornire occasio-ni di esperienza diretta di successo (Bandura 1997 Williams 1995) Quando calibriamo gli obiettivi per il gruppo di lavoro avere una buona conoscenza delle risorse umane a nostra disposizione dei punti di forza e di debolezza di ogni membro per-metteragrave di formulare gli scopi secon-do i punti elencati in base alla teoria del goal-setting e cercheragrave di stimola-re un sempre crescente senso di sperimentazione efficace del proprio operare allrsquointerno del team

Conclusioni Tenere presente la strutturazione de-gli obiettivi tramite indicazioni del goal-setting e lrsquoesistenza del costrutto di autoefficacia percepita permette di fare una breve riflessione di autoana-lisi su come guidare al meglio il no-stro gruppo di progetto Le dimensio-ni dellrsquoobiettivo non si traducono di-rettamente in successo essi avranno effetti sulla prestazione che a sua volta favoriragrave un certo livello di cre-scente forza nel gruppo di maggiore sintonia e di ampia produttivitagrave

Annalisa Albergo Psicologa del Benessere nel Corso di Vita e Psico-terapeuta esperta in Valutazione Psicologica e Counselling Vanta esperienza decennale in ambito riabi-

litativo e di in-tervento psico-logico nel campo della disabilitagrave visiva presso il Cen-tro Regionale S Alessio Margherita di

Savoia per i Ciechi nel servizio do-miciliare e scolastico Si occupa di Formazione e Consulenza Aziendale Selezione ed Assessment Valuta-zione dei Profili nellrsquoarea Risorse Umane Ha svolto ricerca scientifica presso lrsquoIstituto di Ricerca e Cura a Carattere Scientifico Fondazione S Lucia su malattie genetiche rare in-fantili e survey presso lrsquoUniversitagrave degli Studi di Roma ldquoSapienzardquo Ersquo infine esperta in costruzione e som-ministrazione di test psicologici e proiettivi

La nostra Newsletter egrave

scritta quasi interamente dai membri del

PMI Rome-Italy Charter

Essa vuole essere infatti innanzitutto uno strumento di

collaborazione e scambio di informazioni allrsquo interno del Chapter

Se vuoi far parte anche tu della redazione del ldquoCorriere del PMrdquo

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Come far crescere una piccola impresa Di Stefano Luisotti (Amministratore Delegato di Wel come Italia e nostro ospite nel recente evento sulla Leadership a Pisa)Lrsquoautore di questo libro Stefano Lui-sotti egrave un amico del nostro Chapter come AD di Welcome Italia ha ospi-tato lo scorso 30 Marzo il primo Se-minario in Azienda in Toscana E non lo ha solo ospitato ma egrave stato uno dei protagonisti dellrsquoevento stesso con un intervento sulla leadership molto apprezzato da tutti i parteci-panti

Lrsquointervento sulla leadership

di Stefano Luisotti AD di Welcome Italia

E proprio in occasione di quellrsquo even-to Luisotti ha voluto donare al Chap-ter una copia del suo libro ldquoCome far crescere una piccola impresardquo pub-blicato nella collana Trend di Franco Angeli Un libro che vuole essere un piccolo manuale da leggere tutto drsquoun fiato o a piccole dosi per coloro che non hanno mai tanto tempo da dedicare alla lettura (come dice lrsquoautore stesso basta un capitolo di poche pagine al mattino dopo il caf-fegrave) basato sulla sua esperienza sia professionale che personale (molti sono gli aneddoti familiari o della sua gioventugrave) Un libro la cui lettura scorre con leg-gerezza ma che lascia il segno e fa riflettere Basato su uno schema semplice ogni capitolo egrave composto da una frase celebre un breve aned-doto di vita vissuta (con i suoi suc-cessi e insuccessi) una breve con-clusione in calce al capitolo che ri-sponde alla domanda ldquoe quindirdquo Un libro per chi vuole fare lrsquo imprendi-tore che tuttavia merita una lettura attenta anche da parte di un Project

Manager Spesso infatti il successo dei nostri progetti nasce proprio dal considerarli ldquonostrirdquo e come una pic-cola ldquoimpresardquo familiare mettendoci quella passione e amor proprio che normalmente un imprenditore deve mettere nella propria piccola azienda Ma anche una certa vision e chiarez-za degli obiettivi che ci si pone Alla domanda sul percheacute molti im-prenditori non ce la fanno o molte aziende non riescono a ldquosfondarerdquo acquisendo dimensioni piugrave grandi nel loro sviluppo lrsquoautore si da una ri-sposta tanto semplice quanto vera ldquole piccole imprese rimangono picco-le percheacute i loro imprenditori si prefig-gono piccoli scopirdquo E ci vuole pertanto anche una bella dose di coraggio e responsabilitagrave Luisotti raccomanda infatti a chi ha deciso di far crescere la propria im-presa ldquohellip egrave venuto il momento di prelevare i vostri sogni nel cassetto metterli bene a fuoco e dichiararli apertamente dichiarare i propri sogni egrave una cosa pericolosa che espone allrsquoinsuccesso e alle critiche Ma quando i nostri sogni coinvolgono anche altre persone come nel caso della vostra azienda egrave inevitabilerdquo E chiarisce bene anche cosa si in-tenda per responsabilitagrave ldquorispondere delle proprie azioni e delle proprie decisioni Ogni volta che cerchiamo alibi scuse o colpevoli non facciamo altro che dichiarare agli altri la nostra incapacitagrave di assumere le nostre re-sponsabilitagraverdquo Per chi ha avuto modo di conoscerlo Stefano Luisotti egrave riuscito perfetta-mente nellrsquointento di travasare nelle pagine del suo libro le sue naturali doti di leadership la chiarezza di idee su come un imprenditore dovrebbe essere e agire la sua brillante aper-tura mentale verso chi nellrsquoazienda lavora per lui la passione e lrsquoamore per le sue ldquocreaturerdquo che siano lrsquoazienda che si egrave messa in piedi o la figlia che si sta crescendo (la piccola Sara che fa capolino nella copertina del libro lo ha illustrato con i suoi di-

segni di bambina ed egrave protagonista inconsapevole di uno dei racconti piugrave toccanti del libro non a caso quello che illustra il concetto di responsabili-tagrave che abbiamo riportato piugrave sopra)

La copertina del libro (Ed Franco Angeli)

Ebbene si il libro di Stefano Luisotti ci egrave proprio piaciuto E come tutti i libri belli quando si arriva alle fine si vor-rebbe che ci fossero degli altri capitoli per continuare a leggerlo Ma la bel-lezza del libro forse sta proprio in questo saper concentrare in un cen-tinaio di pagine tanta esperienza e un porsquo di saggezza Chissagrave magari dopo questo incontro con il PMI Central Italy Chapter tra qualche anno potragrave scrivere un nuo-vo manuale hellip su come essere e fare il Project Manager Per la cronaca Lrsquoautore prevede an-che una ldquoassicurazionerdquo sul proprio libro Se lo comprate e non lo riuscite a finire lo potete rimandare allrsquoautore che ve lo rimborseragrave Ma non spera-teci troppo percheacute saragrave molto difficile che questo accada Un grande in bocca al lupo a Stefano Luisotti e ai suoi colleghi (come lui ama chiamare i propri dipendenti o collaboratori) per il successo della propria ldquoimpresardquo Editore Franco Angeli Pagine 136 Prezzo di Copertina euro 950

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Alessio Puccinelli hellip Unplugged Sono padre felice di tre figli maschi nati da una moglie paziente che incautamente incoraggia (e a volte sopporta) le mie tante iniziative Ho la fortuna di abitare in un piccolo angolo di paradiso sulle colline della Versilia con vista mare su tutto lrsquoarcipelago fino alla Corsica Saragrave percheacute ci sono nato ma egrave un posto magi-co le Alpi Apuane le spiagge della Ver-silia il lago di Massaciuccoli la Pineta di Levante ecchellip posti fantastici a pochi chilometri da casa mi rigenera e mi ripa-ga di tanti chilometri macinati ogni gior-no per andare al lavoro Ho iniziato a lavorare molto presto e mi sono occupato un porsquo di tutto edilizia manifattura restauri ecc poi ho iniziato a lavorare come Perito ed infine come Ingegnere delle Telecomunicazioni Ed egrave proprio come Ingegnere in IDS che ho iniziato a gestire progetti internazionali nel campo navale ed a scontrarmi con realtagrave del calibro della Raytheon verso le quali mi sentivo inadeguato rispetto al compito che mi era stato affidato dovevo preparare stati di avanzamento mensili basati sullrsquoEarned Value Master Plan Integrated Master Schedule ecc cose che quindici anni fa non erano proprio allrsquoordine del giorno nella campagna pi-sanahellip Allora mi sono rimboccato le ma-niche ed ho iniziato a studiare Project Management prendendoci sempre piugrave

gusto iniziando un percorso che non avrei piugrave abbandonato

Se lrsquoincontro con il Project Management egrave stato amore a prima vista quello con il Chapter egrave stata una vera e propria folgo-razione Tutto egrave nato dal Corso di Alta Formazione in Project Program e Portfo-lio Management che il Chapter ha orga-nizzato in collaborazione con la Sapienza e che IDS ha generosamente finanziato Al corso ho conosciuto persone fantasti-che sia umanamente che professional-mente ma soprattutto ho conosciuto An-na Maria Felici che mi ha proposto di ldquodare una manordquo in Toscana e cosigrave sono diventato responsabile per lrsquoarea Toscana Nord-Ovest titolo che mi spalanca le porte nelle aziende ed organizzazioni a cui mi presento per proporre varie colla-borazioni Sono orgoglioso di far parte del PMI ed amo profondamente entrare

in contatto con le realtagrave della mia zona Purtroppo la distanza da Roma mi impe-disce di frequentare i tanti eventi orga-nizzati nella capitale per questo farograve del mio meglio per organizzare eventi in To-scana Con tre figli piccoli un cane un lavoro lontano (ma tutto egrave relativo) un orto e una casa da mantenere il cosiddetto ldquotempo liberordquo egrave praticamente inesisten-te Allora ascolto audiolibri mentre guido e la mia palestra egrave un orto dove faccio crescere verdure saporite certo non ho i bicipiti di uno sportivo ma egrave unrsquoattivitagrave che riusciamo a fare tutti quanti insieme appassionatamente un modo piacevole per stare allrsquoaria aperta e che mi tiene in forma Anche percheacute ne ho davvero bi-sogno e non solo per la vita sedentaria ma soprattutto percheacute ho una grande pas-sione per il cibo e il buon vino Amo cu-cinare e il modo in cui lo faccio mi rap-presenta in pieno ho bisogno di speri-mentare e quando una ricetta ha raggiun-to alti livelli di gradimento (a giudizio di amici e familiari) devo trovarne subito una nuova da sperimentare La foto egrave di dieci anni fa (non ho Photo-shop per ritoccarne una piugrave recente)

Alessio

14 Ottobre 2016 SAVE THE DATE

Seminario in Azienda

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lrsquoesperienza Abbanoa

il PMO nelle aziende di servizi pubblici

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LUGLIO 2016 Numero 25

Andrew ChiesahellipUnplugged ldquoCulturalmente schizofrenicordquo hellip quel-la che egrave nata come battuta da usare su Twitter egrave diventato un mantra per provare a spiegare chi sono Nato a New York da madre americana e padre italiano fin da piccolo la diver-sitagrave culturale egrave parte del mio quoti-diano Dopo un primo periodo in cui ci dividiamo tra lrsquoItalia e gli Stati Uniti nel 1965 ci trasferiamo prima in Ar-gentina per poi approdare in Messi-co dove dovevamo rimanere per 4 anni oggi i miei genitori continuano a risiedere a Cittagrave del Messico In que-sti anni si aggiunge un altro mattone alla diversitagrave culturale con mio fratel-lo e sorella lo spagnolo e la cultura messicana diventano una parte del nostro quotidiano Finito il liceo con lrsquointenzione di se-guire biologia marina allrsquouniversitagrave ottengo un lavoro estivo presso un laboratorio di ricerca americano qui ho il mio primo vero contattato con lrsquoinformatica Colpo di fulmine Da ligrave passo tutte le estati in Olivetti Messi-co prima come programmatore poi come analista junior mentre allrsquo uni-versitagrave finisco una laurea in Econo-mia e Commercio Laureato inizio a lavorare a tempo pieno con Olivetti Messico ma solo poco anni dopo sono obbligato a cer-care una nuova alternativa quando il Paese precipita in un crollo che fa chiudere molte delle industrie Basti un ricordo una sera vado a letto con la benzina che costava poco piugrave di 1

pesos al litro ed al risveglio lrsquo indo-mani mattina era salita al 10 pesos al litro

Si dice ldquonon tutti i mali vengono per nuocererdquo la chiusura di Olivetti Mes-sico mi apre la porta per una trasferta presso Olivetti Francia Cinque anni intensi in cui ho imparato tanto mi sono divertito tanto e ho lasciato nel-la Ville Lumiegravere un pezzo del mio cuore Con Olivetti France comincia-no i miei primi passi come Project Manager nella migliore delle tradi-zioni come membro junior di un team per il rifacimento dellinfrastruttura in-formatica degli sportelli del Creacutedit Lyonnais Poi lrsquoItalia dapprima Ivrea poi Milano per approdare nel 1990 a Roma A ogni passaggio un altalena tra Pro-duct e Project Management con questrsquoultimo che diventa sempre di piugrave il mio mestiere A Roma conosco mia moglie una espatriata fiorentina (e continua la diversitagrave culturale) e

nascono prima Martina e poi Agosti-no In questi anni seguo progetti sia drsquoinformatica (Progetto Sigfried per lrsquoINAIL e OASIS-2 con fondi Esprit dellrsquoUnione Europea) che di comuni-cazione (gestione dei trade show per i settori specializzati dellrsquoOlivetti) af-finando le mie conoscenze della ge-stione progetti Finalmente nel 2011 faccio la certificazione PMP e con-fesso che sono moderatamente fiero di averlo passato al primo colpo piugrave di 30 anni dopo il mio ultimo esame universitario Oggi sono il Technical PMO per lrsquoecosistema dei progetti del sito corporate di Telecom Italia Tra le mie passioni non vi stupiragrave a questo punto ci siano i viaggi in ogni loro forma hobby facile da alimenta-re con la famiglia sparsa per il mon-do Di recente ho iniziato a giocare a pallacanestro come risultato di aver seguito i miei figli per anni nelle loro partite Da sempre la fantascienza il fantasy e il fai-da-te uno dei modi migliori per riprendere contatto con il ldquomondo verordquo Per citare Mark Twain ldquoIl viaggio egrave fatale per i pregiudizi il bigottismo e la ristrettezza mentalerdquo oppure SantrsquoAgostino ldquoIl mondo egrave un libro e chi non viaggia ne conosce solo una paginardquo Di una cosa sono certo viaggiare conoscere assaggiare queste sono le cose che arricchisco-no

Andrew

Segreteria Organizzativa

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Comitato di Redazione de ldquo Il Corriere del PM rdquo

E-mail newsletterpmi-romeorg

COMITATO DIRETTIVO del CHAPTER

Presidente Sergio Gerosa

Sviluppo Professionale Giancarlo Duranti

Organizzazione Interna Danilo Scalmani Marketing Silvia Frigerio Formazione Emanuela De Fazio Membership Antonietta Fiorentino Volontari Sergio Funtograve Tesoreria Antonio Leone

COMITATO DI REDAZIONE della NEWSLETTER

Responsabile Sergio GEROSA

Angela ALLEVI Roberto ASCIONE Raffaele AVELLA Lo renzo CAPANNA

Maria Natalia CARDULLO Domenico CASTALDO Emanuela DE FAZIO

Giancarlo DURANTI Pasquale DURSO Anna Maria FELI CI Alessandra FILIPPETTI

Orlando LIO Vito MADAIO Carmine PARAGANO Cristin a PATERNOSTER Luca ROMANO Roberto TARASCHI

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LUGLIO 2016 Numero 25

Dai nostri Branch (Comitati Territoriali) Per essere sempre vicini ai nostri soci Branch ABRUZZO PM in Actionhellip

il viaggio continua Il Branch Abruzzo in viaggio nella sua regione per visitare le aziende e le realtagrave industriali Abruzzesi Il viaggio egrave cominciato lo scorso anno con la visita in ABICert dove si egrave affrontato il tema della Qualitagrave nei progetti ed egrave proseguito questrsquoanno con la visita di ArgoConsul che ci ha parlato di cam-biamento delle persone e delle orga-nizzazioni Lrsquoultima tappa il 10 Giu-gno egrave stata Proger con la quale ab-biamo parlato del Project Manage-ment nei grandi progetti di costruzioni e del valore aggiunto del project ma-nagement nel raggiungimento degli obiettivi nei lavori pubblici in Italia come allrsquoestero

PM in Action del 7 Maggio 2016

PM in Actionhellip in Abruzzo egrave molto piugrave di un semplice seminario egrave una condivisione di esperienze un luogo di incontro dove le azione parlano delle proprie esperienze di Project hellip hellip Management del proprio modo di implementare la metodologia PMI un luogo dove si condividono best prac-tice e lesson learnt Dalle prime tre tappe egrave emerso un bisogno di project management nelle nostre realtagrave aziendali un bisogno di ricorrere a strumenti organizzativi che facciano crescere le imprese verso quellrsquorsquoottimo a cui tutti gli imprenditori piccoli e grandi aspirano PM in Action hellip in Abruzzo egrave lrsquooccasione per chi partecipa di cono-scere le importanti realtagrave industriali del territorio apprendere dalle buone esperienze e fare tanto networking

PM in Action del 10 Giugno 2016

Il Comitato diventa il tramite per vei-colare queste esperienze positive e per creare relazioni positive che fac-ciano crescere il nostro modo di ge-stire i progetti e fare impresa Se sei unrsquoimpresa Abruzzese e ci vuoi raccontare la tua esperienza nel-la gestione dei progetti una espe-rienza di cambiamento o il supporto che puoi dare allo sviluppo industriale della nostra regione alla sua interna-zionalizzazione alla crescita dei no-stri professionisti il nostro Comitato Abruzzo saragrave lieto di venirti a trovare e valutare insieme un nuovo PM in Actionhellipin Abruzzo

Branch Marche primi eventi e

inaugurazione ufficiale Giugno egrave stato il mese del lancio del-le attivitagrave del PMI Central Italy Chap-ter (anche se ancora la nuova deno-minazione non era ancora effettiva) nelle Marche in stretta collaborazio-ne con i volontari del PMI-NIC Tra il 23 e il 24 Giugno si sono infatti tenuti ben due eventi uno ad Urbino e uno ad Ancona Il primo in ordine temporale egrave stato il Pomeriggio allrsquoUniversitagrave tenutosi presso lrsquoUniversitagrave degli Studi di Ur-bino Carlo Bo il 23 Giugno sul tema ldquoLeadership amp Strategic Project Man-agement hellip to lead success lrsquo eserci-zio efficace della leadership nel teamrdquo I Project Manager devono infatti af-frontare sfide uniche per mantenere

le persone del team motivate e alli-neate alle strategie dellrsquo organizzazio-ne e del progetto Questa difficoltagrave egrave spesso dovuta alla differenza tra lea-dership ed autoritagrave potere ed in-fluenza Il PM deve essere flessibile saper delegare e associare ad ogni situazione il talento di chi meglio si addice alla situazione stessa Inoltre al mutare delle circostanze deve met-tere in atto un comportamento che abbia la maggiore efficacia prevedibi-le verso lo scopo prefissato soprat-tutto nei riguardi del team Questi i temi dibattuti in questo primo seminario organizzato dai volontari del PMI Northern Italy Chapter (NIC) con la collaborazione del PMI Central Italy Chapter Il giorno successivo il 24 Giugno 2016 si egrave tenuto invece lrsquoevento ldquoLa nuova azienda marchigiana tra tradi-zione ed innovazione con il Project Managementrdquo Questo secondo evento egrave stato organizzato dal PMI Central Italy Chapter in collaborazio-ne con Confindustria Marche e con il PMI NIC In tale occasione egrave stato presentato il gruppo di volontari del Branch Mar-che del PMI Central Italy Chapter (nato alla fine dello scorso anno e giunto con questo evento alla sua inaugurazione ufficiale) che ha lrsquoobiettivo di diffondere la cultura di Project Management e condividere esperienze in un territorio dove arti-gianato e impresa manifatturiera so-no esempi ed eccellenze Lrsquoevento si egrave svolto portando alla luce esperienze e case study di aziende del territorio marchigiano sullrsquo adozio-ne di processi e metodi di Project Management Molto pertinente lrsquointroduzione del Pres della Piccola Industria di Con-findustria Pesaro Urbino Dott Diego Boinega che ha parlato di come il Project Management sia un abilitato-re al business e non sia necessaria-mente orientato solo alle grandi aziende infatti lrsquointroduzione e lrsquoutilizzo di una gestione strutturata dei progetti aiuta tutte le aziende a crescere

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A seguire lrsquointervento della nostra Anna Maria Felici che ha focalizza-to lrsquoattenzione sul ruolo del PMI e sul-le attivitagrave del Chapter portando esempi di come la cultura del Project Management vada ben oltre la mera realizzazione di un diagramma di Gantt parlando di ProjectProgram e Portfolio Management e della vision PMI e ISO sul futuro della disciplina Essere Project Manager richiede grandi abilitagrave comunicative e di rela-zione con tutte le funzioni tipicamente presenti allrsquointerno delle aziende stesse Fondamentale anche lrsquo impor-tanza delle certificazioni non solo come elemento culturale ma anche come abilitatore ad un professione sempre piugrave richiesta da qui ai pros-simi anni A seguire differenti tipologie di azien-de marchigiane hanno raccontato la loro esperienza di introduzione del Project Management In apertura lrsquointervento del Dott Ro-berto Pierdicca dottorando della Universitagrave Politecnica delle Marche che ha condiviso un caso di gestione progettuale allrsquointerno di un progetto

di ricerca internazionale con stake-holder distribuiti geograficamente in tutta Europa a seguire lrsquointervento di Francesco Paladino responsabile del sistema qualitagrave della Filippetti SpA che ha raccontato con grande entusiasmo come la qualitagrave aziendale abbia contribuito alla crescita della azienda in maniera esponenziale nel corso degli anni e di come il Project Management sia strettamente colle-gato alla gestione della qualitagrave azien-dale aggiungendo valore ed innova-zione Giorgio Ferretti IT Manager di Schnell SpA ha esposto le moti-vazioni che hanno portato alla ado-zione degli standard del PMI per ge-stire progetti sempre piugrave complessi ed in ambito internazionale in un contesto dove metodologie di Project Management tradizionali e agile viaggiano in totale sinergia fra loro A conclusione dellrsquoevento la societagrave Emmedata Srl leader di soluzioni software ERP e gestione del ciclo di produzione nel campo del fashion attraverso un doppio intervento di Andrea Bucciarelli e Luigi Scocco ha esposto come il Project Manage-

ment sia diventato allrsquointerno della societagrave un metodo il metodo Em-medata Tale metodo crea un iter di gestione dei progetti che inizia dal Business Case fino al collaudo della soluzione ldquoNoi del Comitato Marche del PMI siamo certi che il nostro territorio sia terreno fertile per promuovere una cultura che rappresenta la nostra pro-fessione e che questa sia una mis-sion che porteragrave il nostro gruppo ad avere sempre piugrave adesioni e momenti di confrontordquo

Maria Boschetti e Anna Maria Felici

E questo in fondo egrave e saragrave sempre lo spirito di tutte le persone che com-pongono la grande famiglia dei soci del PMI

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Green Economy e Sociale 3deg TampPM ndash 17 Giugno 2016 allrsquoUniversitagrave Roma Tre A Roma nel luglio dellrsquoanno che pro-babilmente si confermeragrave il piugrave caldo del secolo presso la facoltagrave di Eco-nomia dellrsquoUniversitagrave di Roma Tre si egrave svolto il 3deg Meeting del PMI Central Italy Chapter dedicato al tema ldquoGreen Economy e Socialeldquo in cui si egrave discusso sui principi di sostenibilitagrave ambientale e sociale oltre che eco-nomica di ogni iniziativa come valori fondanti e strategie per realizzare un mondo migliore

Andrea Di Ciograve responsabile del nostro Comitato Sociale e Sostenibile

Dopo una breve introduzione sui temi della giornata di Andrea Di Ciograve in qualitagrave di Responsabile del Comitato Sociale e Sostenibile del PMI Central Chapter la parola egrave al Presidente del Chapter Sergio Gerosa che ha fatto il punto della situazione con lrsquo aggior-namento degli ultimi dati che eviden-ziano il trend positivo di crescita del Chapter Grande risalto egrave stato inoltre dato allrsquoevento per il ventesimo anni-versario del Chapter che si svolgeragrave presso il Centro Congressi Frentani il prossimo 6-7 Ottobre menzionando anche la sempre piugrave stretta collabo-razione fra i tre Chapter e il cambia-mento del nome del nostro Chapter di cui vi abbiamo parlato piugrave estesa-mente allrsquoinizio della newsletter La parola egrave tornata poi a Andrea Di Ciograve che egrave entrato nel vivo della gior-nata introducendo i principi fondanti della Sostenibilitagrave per cui le azioni di oggi devono preservare lrsquoequilibrio del ldquocapitale naturalerdquo anche per le generazioni future

Al contrario i disastri naturali e socia-li del climate change che ha origine antropiche rendono evidente che questrsquoequilibrio si sta modificando in modo irreversibile Dopo un accenno al Summit dellrsquoOnu ed i nuovi obiettivi di Sostenibilitagrave al 2030 (SDG) si so-no illustrati i principali contenuti della conferenza di Parigi COP21 in cui si egrave posto il target di contenimento della temperatura entro i 2degC e le neces-sarie modifiche ad incremento dei

target del pacchet-to climaenergia dellrsquoUE per elabo-rare una nuova Strategia Energeti-ca Nazionale fino al 2030 Delle pos-sibili strategie per il go-green come le energie rinnovabili lrsquoe-mobility le agro-energie la circular economy si egrave descritta la po-

tenzialitagrave dellrsquoEfficienza

Energetica con un focus nei settori del terziario della grande distribuzio-ne organizzata e del settore alber-ghiero fornendo unrsquo analisi del mer-cato in termini di volumi di investi-mento (Capex) tipologie di tecnolo-gia adottate (LED cogenerazione ecc) per conseguire i risparmi nei consumi energetici ed i connessi guadagni sul conto economico (Opex) Infine viene descritto un inte-ressante approfondimento su un tipo di contratto utilizzato per la realizza-zione e finanziamento di progetti di efficientamento energetico definito Energy Performance Contract (EPC) accordo tramite il quale si sono effi-cientati 50 punti vendita Bricocenter Lrsquointervento si conclude con una de-scrizione delle opportunitagrave e conve-nienze di azioni go-green e interventi di efficientamento energetico nel set-tore alberghiero sulla linea di quanto avviato da alcuni grandi gruppi (NH Hotel Starwood ed altri) A questo punto come da programma ha preso la parola Luigi Gitto diretto-re del Settore Power amp Energy di

DBA Progetti SpA che dopo aver descritto le attivitagrave della sua azienda che opera in 7 paesi in molti ambiti dellrsquoIngegneria ha fornito i dettagli di un intervento per la riduzione dei consumi energetici in un data center di unrsquoaffermata TelCo

Luigi Gitto

La presentazione ha illustrato una simulazione grafica della distribuzio-ne dei flussi drsquoaria in un data center ottenute con un singolare strumento il balometro che rileva portata tem-peratura ed umiditagrave dei flussi drsquoaria e che tramite analisi termografiche ca-ratterizzate da esaustivi quanto ac-cattivanti effetti visivi permette lo studio di dettaglio delle zone di aria fredda e calda evitando miscelazioni inefficienti ed ottimizzando il lay-out della sala ed il free cooling ciograve a dire lrsquoareazione naturale A seguire egrave sta-to presentato un case study di un audit energetica di un data center illustrando la metodologia per la ridu-zione del Power Usage Effectiveness (PUE) e lrsquoattivitagrave di Business Analy-sis illustrando come best practice la modalitagrave di individuazione del miglior investimento in uno o piugrave interventi di efficientamento energetico sui cui risultati incide fortemente la tempera-tura prescelta di set point della sala richiesta dagli apparati Molto inte-ressante egrave la descrizione di una ma-trice decisionale in cui su un portafo-glio di interventi possibili su Impianti di raffreddamento Building Manage-ment System (BMS) ed altre diffe-renti tecnologie stimati oltre una de-cina e di un mix di relative aggrega-zioni viene fornito un metodo di se-lezione del miglior investimento sulla base dei parametri finanziari tipici (IRR VAN payback) associati a cia-scuno scenario a supporto delle

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scelte di investimento concordate con il cliente

Maurizio Bufalini

Dopo il networking break egrave stata la volta di Maurizio Bufalini Direttore Generale Aggiunto TELT (Tunnel Euralpin Lyon Turin) che ha argo-mentato sulla sostenibilitagrave nelle gran-di opere descrivendo in modo molto preciso e dettagliato il progetto della UE per il completamento del 3deg Cor-ridoio Europeo ferroviario che uniragrave le principali aree metropolitane gli hub e i porti di Spagna Francia ed Italia verso est superando le barriere delle Alpi e dei Pirenei lungo un per-corso di 3000 km di strada ferrata Lo scambio import-export dellrsquoItalia verso i paesi del nord (Francia In-ghilterra) egrave pari al 40 del totale na-zionale da ciograve si evince che la do-manda esiste ma non viene intercet-tata dato che le infrastrutture attuali sono le stesse da 140 anni peraltro i traffici verso la Francia sono per la quasi totalitagrave su strada ad alto inqui-namento ambientale Il progetto della TELT con il collegamento della Tori-no-Lione aumenta lrsquoefficacia e lrsquoefficienza delle infrastrutture di tra-sporto della tratta e favorendo il pas-saggio modale dalla strada alla ferro-via riduce lrsquoimpatto ambientale evi-tando lrsquoemissione di CO2 pari ad una cittagrave di 300000 abitanti allrsquoanno oltre alla conseguente riduzione dellrsquo inqui-namento da polveri sottili Il respon-sabile che aveva inizialmente dichia-rato che avrebbe fatto una presenta-zione asettica dellrsquoargomento limitan-dosi agli aspetti tecnici onde evitare derive di tipo ideologico ha dovuto comunque illustrare al pubblico la storia dellrsquoapprovazione del progetto e le criticitagrave per un PM di gestire gli stakeholder a partire dalle iniziali pro-teste riportando una slide sui Black Blocks che ha sollevato alcune sin-gole reazioni da parte del pubblico Ersquo stata cosigrave lrsquooccasione per com-prendere che lrsquoapprovazione del pro-

getto in Francia egrave avvenuta tramite un deacutebat publique procedura ammi-nistrativa consolidata di coinvolgi-mento del territorio nella definizione delle caratteristiche dellrsquoopera e che non ha generato le stesse reazioni di opposizione avvenute in Italia dove per risolverle egrave stato successiva-mente costituito un tavolo politico e un Osservatorio Tecnico Tali organismi coinvolgendo le co-munitagrave locali hanno svolto 240 riu-nioni dal 2006 centinaia di audizioni di esperti tanto da portare ad un progetto definitivo come undicesima variante del layout del percorso nella Val di Susa La Torino-Lione egrave cosigrave un caso di studio di inserimento di una grande opera infrastrutturale nel contesto sociale ambientale di un territorio favorendone politiche ed azioni di sviluppo dello stesso TELT egrave stata accettata dal Global Compact dellrsquoONU associazione di 4000 im-prese con il comune obiettivo di crea-re unrsquoeconomia globale sostenibile attraverso la tutela dellrsquoambiente e la lotta alla criminalitagrave A riguardo pri-mo caso in Europa le procedure an-timafia ed anticorruzione sono appli-cate a prescindere dalla nazionalitagrave dei cantieri e le aziende assegnata-rie dei lavori dovranno rispettare i dieci punti del Global Compact

Emanuele Plata

Il successivo intervento ha visto Emanuele Plata Presidente della Planet Life Economy Foundation (on-lus) presentare con grande enfasi e catturando lrsquointeresse della platea i principi naturali che ispirano la vita e la sua organizzazione sociale e so-stenibile Ersquo necessario lrsquoavvio di un nuovo ri-nascimento dellrsquoeconomia e cambia-re il paradigma attuale pena la scomparsa del genere umano od una sua degradazione ad un livello inferiore cosigrave come previsto sin al 1972 dal Club di Roma Lrsquoeconomia sostenibile nella visione discussa partendo da unrsquoanalisi dei beni e dei

bisogni trova la soluzione in un equi-librio per lrsquouomo tra bisogni materiali ed immateriali e lrsquoazienda locale ra-dicata nel territorio egrave lrsquoattore principa-le del cambiamento in un approccio ldquodal piccolo al granderdquo Lrsquoimpresa ap-plica un nuovo schema di valori di sostenibilitagrave ambientale sociale ed economica la cui direzione egrave orienta-ta al benessere ed il modello sociale che ne consegue osserva processi bio-imitativi simili a quelli della natu-ra a ciclo chiuso Ersquo unrsquoarmonia in cui in ogni ambito il rifiuto non egrave mai uno spreco ma sempre utile ad un equili-brio complessivo del ldquosistema natura-lerdquo La creazione di valore aggiunto dellrsquoimpresa viene ripartita tra gli stakeholder collaboratori clienti for-nitori diretti e di filiera comunitagrave e azionisti Il posizionamento strategico dellrsquoimpresa avviene tramite lrsquoinvesti-mento nel ldquopatrimonio intangibilerdquo (etica cultura la forza del sapere formazione bio-imitazione raccordo con i soggetti interessati) che ne va-lorizzano il marchio e il radicamento nel territorio a proprio beneficio del benessere della comunitagrave e dei sin-goli realizzando cosigrave la vision di PLEF

Ulla Mauno

Dopo il pranzo e stata la volta di Ulla Mauno project planner finlandese di Carbonsink che ha illustrato un me-todo di finanziamento di progetti per lo sviluppo sostenibile in Africa e nel sud del mondo tramite il meccani-smo della carbon finance la cui finali-tagrave egrave la vendita sul mercato di titoli de-finiti ldquocrediti di Carboniordquo (EU-ETS) La riduzione delle emissioni di pro-getti di efficienza energetica come la sostituzione di caldaie in 4000 fami-glie in Mozambico viene certificata tramite modalitagrave consolidate da istituti internazionali Tali titoli vengono ac-quistati sul mercato finanziario da soggetti obbligati o volontari e con trattative bilaterali Lrsquoobiettivo egrave di ri-spettare i vincoli del pacchetto UE

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ldquoClima Energiardquo di riduzione di CO2 o per le aziende di realiz-zare in modo volontario i propri obiettivi di posizionamento strategico di impresa go-green dichiarando le proprie attivitagrave carbon neutral La valutazione delle effettive esigenze di unrsquoimpresa avviene tramite uno studio preliminare della carbon footprint del processo produttivo ciograve a dire dellrsquoimpronta ecologica misu-rata tramite il calcolo delle emissioni equivalenti di CO2

Anna Maria Felici

A seguire egrave stata Anna Maria Felici Past President e nuovo Liaison del PMI Educational Foundation a presentare al pubblico lrsquoopportunitagrave di finan-ziamento di progetti di forma-zione di Project Management a partire dalle scuole in Italia grazie ad i fondi resi disponibili dal PMIEFreg Dopo di lei ha preso la parola il dott Salvatore Carbone che ha presentato lrsquoAssociazione Italiana dei Progettisti Sociali (APIS) e ha evidenziato le dif-ferenze tra la gestione dei pro-getti in una azienda privata e quelli gestiti da entitagrave che ope-rano nel sociale dove il suc-cesso non egrave misurabile solo con i parametri di rispetto dei tempi e dei costi

Salvatore Carbone

Infine Andrea Stacchiero re-sponsabile di Policy e Advoca-

cy della Federazione di Organi-smi di Volontariato Internazionale (FOCSIV) ha illustrato con ulte-riore ottica i principali avvenimenti del 2015 anno storico per lrsquoambiente e per la cooperazione internazionale con la definizione dei 17 SDG dellrsquoONU e ha pre-sentato lrsquoenciclica ecologica ldquoLaudato Sigraverdquo e i programmi ed azioni ad esso ispirati Ha evi-denziato le difficoltagrave di attuazione dellrsquoenciclica nelle diocesi italia-ne e la situazione dei programmi di volontariato che riscuotono un forte successo nella societagrave civile con molti giovani disposti e can-didarsi ma che a causa di un de-ficit finanziario dovuto alla difficol-tagrave di erogazione di fondi lrsquoofferta di iniziative e volontari egrave maggiore della richiesta Interessante lrsquoaffermazione per cui la povertagrave che apparteneva solo al Terzo Mondo dove prima venivano convogliate la totalitagrave degli aiuti non egrave piugrave vera percheacute anche le societagrave opulente sono in una crisi oramai globale

Andrea Stocchiero

Tra le novitagrave delle modalitagrave di fi-nanziamento egrave il ruolo della Cas-sa Depositi e Prestiti in Italia che daragrave supporto ad iniziative di Cooperazione Internazionale svi-luppate in Partenariato Pubblico Privato (PPP) FOCSIV egrave inoltre impegnata nella difesa delle po-polazioni oppresse nei progetti ldquoi minerali dei conflittirdquo per una le-gislazione UE che ostacoli il commercio dei minerali estratti sotto il controllo di bande e signo-ri della guerra che sfruttano le popolazioni locali e le pongono in condizioni di schiavitugrave (come av-viene ad esempio in Congo) ed in altre operazione umanitarie per lrsquoaffermazione di principi etici fondanti un nuovo modello di svi-luppo economico sostenibile

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Managing Mega Project Challenges Evento Internazionale in collaborazione con LUISS B usiness School e Project Management Institute Roma 19-20 Maggio Il 19 maggio scorso presso la Luiss Business School si egrave tenuto un inte-ressante evento internazionale a late-re di una piugrave ampia due giorni di con-fronto di metodologie modelli ed esperienze nellrsquoambito della gestione di mega-project

Prof Andrea Prencipe (LBS)

Durante lrsquoevento che vedeva la par-tecipazione di un centinaio di perso-ne anche straniere sono stati affron-tati gli argomenti e gli aspetti piugrave for-temente legati a progetti di grandi dimensioni Il Lavori sono stati aperti dal Prof Andrea Prencipe docente di Inter-national Development and Quality Management alla LUISS Business School e coordinatore del seminario che ha presentato il keynote speaker della giornata Mark Thurston Re-gional Managing Director di CH2M

Mark Thurston

Nel suo intervento Thurston ha avuto modo di individuare alcuni fattori piugrave specificatamente attinenti i mega-project fattori di scala complessitagrave regulation politica e interfaccia Que-sto sulla base di una lunga esperien-za personale e con evidenza di quat-tro progetti di grandi dimensioni come i Giochi Olimpici di Londra del 2012 la realizzazione di un nuovo tratto fer-roviario nella zona sud est di Londra

(il progetto Crossrail) realizzazione di un tunnel di 25 km al di sotto del Tamigi (il progetto Tideway) realiz-zazione di unrsquo autostrada da Londra a Leeds e Manchester (Progetto High Speed 2)

La pianificazione di costruzione del progetto CrossRail

Mark Thurston ha inoltre esposto lrsquointeressante parallelo tra il concetto di ldquohomeostasisrdquo per un sistema vi-vente e la modellizzazione della ge-stione del setting di variabili tali da mantenere la stabilitagrave di un sistema complesso applicato allrsquoambito di gestione di grandi progetti Tale ar-gomento egrave stato fonte di un interes-sante dibattito con grande partecipa-zione dei presenti Ha poi esposto i fattori di maggiore influenza di pro-getti di grandi dimensioni suddivisi in 4 prospettive di maggiore impatto people and leadership governance and controls organization and cultu-re outside world

Prof Reymond Levitt

Lrsquoevento egrave stato chiuso dagli inter-venti di Reymond Levitt Professore di Ingegneria Civile e Ambientale alla Stanford University e Gernot Grab-her Professore di Economia alla HafenCity University di Amburgo e da una tavola rotonda coordinata da Andrea Prencipe della LUISS Busi-ness School

Lrsquoapprofondimento dei temi ha porta-to a focalizzare il dibattito successivo su argomenti legat al controllo del ri-schio allrsquoimportanza della definizione e comunicazione dello scope e alla disciplina necessaria a condurre con efficacia tali imprese

La tavola rotonda che ha concluso lrsquoevento

Come si diceva allrsquoinizio questo se-minario aperto a tutti i nostro soci grazie alla collaborazione con la LUISS Business School faceva parte di un piugrave ampio programma una se-rie di eventi annuali sponsorizzati dal Project Management Institute per fa-vorire lrsquoincontro tra le grandi Universi-tagrave Internazionali e le grandi aziende che utilizzano il Project Program Portfolio Management per la gestione dei mega-progetti Le due mezze giornate di lavori del ldquo4th International Mega-Projects Workshop Theory meets Practicerdquo si sono svolte questrsquoanno presso la LUISS Busi-ness School dopo che le precedenti tre edizioni erano state ospitate da rinomate universitagrave internazionali

Sergio Gerosa e il Prof Corrado Lo Storto (Univ Federico II di Napoli) durante i lavori

Per il PMI Central Italy Chapter erano stati invitati a partecipare a questo esclusivo consesso il Presidente Sergio Gerosa e la Past President Anna Maria Felici

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EMEA LIM amp Global Congress 2016 Si egrave svolta a Barcellona dal 6 allrsquo11 Maggio la ker messe EMEA il nostro Chapter era presente ad entrambi gli appu ntamentiLo scorso Maggio Barcellona (Spa-gna) egrave stata teatro della kermesse annuale del PMI EMEA (Europe Middle East and Africa) ospitando in successione i due piugrave importanti eventi a livello continentale

- Il Leadership Institute Meeting EMEA (6-8 Maggio)

- Il Global Congress EMEA (9-11 Maggio)

Una nutrita delegazione del nostro Chapter ha partecipato ad entrambi gli eventi con numerose presenta-zioni Nei giorni successive inoltre si sono tenute varie sessioni di Semi-narsWorld (che Roma aveva ospitato ad Aprile 2015)

EMEA Leadership Institute

Meeting

I numeri del LIM EMEA di Barcellona

Il Leadership Institute Meeting EMEA egrave la riunione annuale di tutti i leader (membri del board ma anche sem-plici volontari) dei Chapter EMEA Ci si incontra per ascoltare le ultime no-tizie e indicazioni da parte del board del Project Management Institute per seguire le presentazioni di grandi leader e keynote speaker di levatura mondiale ma soprattutto per confron-tarsi sulle best practice nella gestione delle nostre community locali

Il mega-annuncio dellrsquoEMEA 2017 a Roma

Questrsquoanno ad accogliere la rappre-sentativa del nostro Chapter compo-

sta da Sergio Gerosa Giancarlo Duranti Silvia Frigerio e Sergio Funtograve una gradita sorpresa (anche se la notizia era giagrave stata anticipata da qualche settimane al nostro Pre-sidente) il mega cartellone con lrsquoannuncio che il prossimo anno la kermesse PMI EMEA saragrave ospitata proprio dallrsquoItalia e in particolare da Roma

Foto di gruppo del team del nostro Chapter con Mark A Langley (Presidente PMI reg)

Unrsquooccasione irripetibile per il nostro Chapter e tutti i PM Italiani soprattut-to in considerazione dellrsquoaltro evento internazionale che il Chapter sta giagrave organizzando per il 6-7 Ottobre 2016 a Roma per festeggiare il nostro ven-tesimo anniversario Ma di questo vi abbiamo giagrave parlato nellrsquoarticolo a pag 3 di questa newsletter Proprio in vista di questi due eventi internazionali che vedranno Roma al centro dellrsquoattenzione la delegazione del Comitato Direttivo del Chapter ha lavorato alacremente durante il LIM EMEA di Barcellona per stabilire con-tatti con il Board del Project Mana-gement Institute (incontrando anche il Presidente del PMIreg Mark A Lan-gley e vari membri del Board PMIreg) cosigrave come per pubblicizzare lrsquoevento internazionale di Ottobre con i re-sponsabili dei Chapter EMEA che sono stati successivamente coinvolti (con grande successo) come Sup-porting Chapter dellrsquoevento Lrsquoiniziativa del nostro Chapter asso-lutamente innovativa in questo sen-so egrave stata accolta con grande inte-resse e simpatia dai colleghi degli al-tri Chapter cosigrave come la prospettiva

di poter venire a Roma per il prossi-mo Congresso EMEA del PMIreg

Il brindisi tra i tre Presidenti dei Chapter Italiani e il nostro Mentor Kris Troukens

Il LIM EMEA egrave stato inoltre lrsquo occasio-ne per consolidare il rapporto con la leadership degli altri Chapter Italiani tutti presenti allrsquoevento con un primo Memorandum of Understanding sot-toscritto dai tre Presidenti (Sergio Gerosa Stefano Setti e Giacomo Franco ) insieme ai rappresentanti del PMI EMEA (il nostro regional mentor Kris Troukens Lysan Drabon e Blanca Lalanda ) che egrave stato successivamente finalizzato nellrsquoaccordo strategico di cui vi ab-biamo parlato nellrsquoarticolo a pag 2 di questa newsletter) Il nostro Chapter ha portato al LIM anche in questa occasione un suo speaker il nostro Direttore dei Volon-tari Sergio Funtograve con un intervento dal titolo ldquoVolunteers a cast to con-quer How to involve and keep en-gaged chapter volunteersrdquo

Lrsquointervento di Sergio Funtograve

Lrsquointervento egrave stato molto apprezzato dalla folta platea presente nonostan-te fosse pianificato nellrsquoultimo slot prima della chiusura dellrsquoevento Tra gli interventi piugrave apprezzati degli altri oratori ricordiamo quelli introdut-tivi del Presidente PMIreg Mark A Langley che ha fornito una visione di dove stia andando il PMIreg e come intenda supportare sempre meglio i

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PM di tutto il mondo nella loro cresci-ta professionale e di Antonio Nieto Rodriguez molto coinvolgente e ba-sato sulla personale esperienza di PM tra tante difficoltagrave e grandi soddi-sfazioni professionali

Lo speech di Mark A Langley insieme a Antonio Nieto Rodriguez

Molto interessante e ldquomotivazionalerdquo anche lo speech del keynote speaker Reneacute Carayol dal titolo ldquoCollaboration is the new leadershiprdquo con degli spunti davvero interessanti in termini di applicazione della servant leader-ship

Lo speech di Mark A Langley insieme a Antonio Nieto Rodriguez

EMEA Global Congress AllrsquoEMEA Global Congress il nostro Chapter era presente con gli inter-venti di Marco Negri e Luca Romano oltre a quello del nostro Giancarlo Duranti Marco Negri (ANAS) ha presentato assieme a Mustafa Duumllgerler (Na-tional Bank of Abu Dhabi) un inter-vento sulle Lessons Learned dal tito-lo Lessons (really) Learned How to Retain Project Knowledge and Avoid Recurring Nightmares La presentazione egrave partita dallrsquo osser-vazione che sebbene la maggior parte delle aziende abbiano ormai istituzionalizzato il processo di identi-ficazione e documentazione delle lessons learned anche quando tali lezioni sono correttamente identifica-te e documentate spesso finiscono in un database o su una intranet che nessuno mai consulta (il cosiddetto buco nero delle lessons learned) impedendo alle aziende di imparare dallrsquoesperienza e rischiando di ripete-re gli errori giagrave commessi

Lrsquointervento di Marco Negri

Il processo tradizionale egrave quindi inef-ficace percheacute non riesce a incorpo-rare le lezioni nelle operations e so-prattutto percheacute non riesce a cambia-re migliorandolo il nostro modo di condurre i progetti Sono stati quindi analizzati i problemi piugrave comuni del processo di identifica-zione documentazione e comunica-zione delle lessons learned ed egrave sta-to proposto un approccio semplice ed efficace per incorporare le lezioni di-rettamente nei processi operativi del-le aziende In pratica al posto di documentare le lessons learned nella tradizionale forma testuale si suggerisce innanzi-tutto di classificarle sulla base dei de-liverable a cui si riferiscono (per esempio si dividono le lezioni che ri-guardano i Gantt dalle le lezioni rela-tive al budget oppure al ldquoPiano di ri-sposta ai rischirdquo ecc) e successi-vamente si propone di raccogliere le lezioni in delle checklist una per ogni tipologia di deliverable (quindi la checklist dei Gantt la checklist del budget la checklist del Piano di ri-sposta ai rischi ecc) In questo modo la conoscenza viene trasposta direttamente negli organi-zational process assets in una forma prontamente utilizzabile prima di ini-ziare a lavorare su uno specifico deli-verable per consultare tutte le lezioni apprese dallrsquoazienda sullrsquoargomento basteragrave aprire la relativa checklist Si potrebbe quindi dire che una les-son non egrave veramente ldquolearnedrdquo fine-chegrave non egrave stata incorporata in una checklist

Marco Negri e Giancarlo Duranti

Infine Luca Romano (Nexen) ha presentato ben due interventi il pri-mo insieme a Roberta Grimaldi e Francesco Saverio Colasuonno di INAIL dal titolo ldquoDemand manage-ment as a critical success factor in Portfolio Managementrdquo La trasfor-mazione digitale della Pubblica Am-ministrazione italiana caratterizzata da ritardi incertezze e resistenze al cambiamento puograve annoverare a pie-no titolo INAIL come caso di succes-so paradigmatico In questrsquoambito sulla base dellrsquoesperienza maturata presso la Direzione Centrale Orga-nizzazione Digitale egrave stata analizzata lrsquoimportanza della corretta gestione della fase di Demand durante il pro-cesso di Project Portfolio Manage-ment Il Demand Management infatti sostanziandosi nella raccolta e valu-tazione delle iniziative progettuali vecchie e nuove dellrsquoazienda egrave pro-pedeutico alla fase di definizione del-le prioritagrave e selezione delle iniziative influenzandone inevitabilmente la qualitagrave la durata e lrsquoefficacia Una corretta gestione della fase di de-mand durante la predisposizione del Portfolio progetti aziendale permette alle organizzazioni di indirizzare cor-rettamente le proprie azioni e di man-tenere uno stretto collegamento tra quello che viene attuato e la traietto-ria strategica complessiva

Luca Romano

Nel secondo intervento Luca Roma-no ha avuto il ruolo di moderatore di un panel dal titolo ldquoNext Generation Project Management Digitalization and Collaborationrdquo Questo ldquonuovordquo format del PMI aggrega speaker che hanno presentato idee simili in un unico evento durante il quale a valle della presentazione da parte dei panelist si apre una discussione con domande e risposte Lrsquooggetto come si desume dal titolo egrave stata la digita-lizzazione e la collaborazione in am-bito PM argomento peraltro abba-stanza in voga durante il Congresso a Barcellona

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Il nostro Chapter era presente anche hellip Grazie alle nostre convenzioni e ai volontari del C hapter abbiamo portato un porsquo di Project Management ad alt ri eventi La diffusione del Project Manage-ment passa attraverso la presenza a importanti seminari ed eventi Il no-stro Chapter ha partecipato negli ul-timi mesi ad alcuni eventi spesso or-ganizzati dalle associazioni con cui il PMI Central Italy Chapter ha siglato delle convenzioni di collaborazione proprio al fine di aumentare la cassa di risonanza del Project Management in Italia Una scelta che sta eviden-temente pagando visto il moltiplicarsi delle occasioni di interscambio cultu-rale che queste collaborazioni stanno generando

XVI Convegno Nazionale AIIC

Bari 7-9 Aprile

Il corso di Project Management

al Convegno Nazionale AIIC

Il Past President del Chapter Anna Maria Felici egrave intervenuta allrsquo As-semblea Generale conclusiva del XVI Convegno Nazionale dellrsquo Associazio-ne Italiana Ingegneri Clinici (AIIC) di cui fa parte anche il nostro Resp del Comitato Clinica Farmaceutica e Me-dicale Giulio Iachetti Ersquo stata lrsquo oc-casione per ribadire lrsquointeresse relati-vo al recente e rinnovato accordo tra il Chapter e AIIC e per rafforzare lrsquoimportanza delle conoscenze e dellrsquoapplicazione del Project Mana-gement in ambito Sanitario Anna Maria ha anche premiato i cinque componenti della squadra vincente La nostra Past President inoltre era giagrave intervenuta in qualitagrave di docente durante la prima giornata del Corso di Formazione sul Project Manage-ment che si prefiggeva lo scopo di fornire le basi di impostazione di un progetto con una metodologia struttu-rata di Project Management illu-strandone lrsquo intero ciclo di gestione e

gli strumenti di pianificazione e con-trollo Allrsquointerno del corso egrave stata da-ta una panoramica degli strumenti informatizzati piugrave utili in ambito di Project Management per lrsquoIngegnere Clinico dando evidenza di modalitagrave di impostazione dei tool informatizzati oggi disponibili In chiusura del Corso di Formazione egrave stato sviluppato infi-ne un partecipatissimo business ga-me con la partecipazione di ben set-te squadre che si sono confrontate su una simulazione in ambito healthca-re

Anna Maria Felici

Questo tipo di iniziative didattiche svolte in collaborazione con le nostre associazioni partner sono volte pro-prio a diffondere il Project Manage-ment allrsquointerno di contesti dove egrave necessario consolidarne la maturitagrave e saranno un campo dove il Chapter continueragrave ad impegnarsi nel prossi-mo futuro

Congresso Nazionale Astrofisica

Roma 2-6 Maggio Lo scorso 4 Maggio il Presidente del Chapter Sergio Gerosa ha tenuto un interessante intervento sulla ldquoComplessitagrave nel Project Manage-mentrdquo nellrsquoambito dei lavori del LX Congresso della Societagrave Astronomica Italiana che si egrave tenuto a Roma dal 2 al 6 Maggio nella prestigiosa sede del Centro Nazionale delle Ricerche (CNR) a Piazzale Aldo Moro a Roma La presentazione egrave stata incentrata sui risultati della ricerca svolta del Project Management Institute e pub-blicati sul numero de ldquoPulse of the Profession in depth reportrdquo dedicato al tema ldquoNavigating Complexityrdquo (di-sponibile per i soci sul sito del PMIreg

La locandina del LX Congresso della Societagrave Astronomica Italiana

Lo studio era volto ad individuare quali siano gli elementi che caratte-rizzano i best performer tra le varie organizzazioni che si confrontano con potafogli di progetti di grande complessitagrave come sono certamente quelli che riguardano la ricerca in campo astronomico ed astrofisico con budget di grandissime dimensio-ni in gioco

Sergio Gerosa al congresso della SAI

Lrsquooccasione di questo intervento egrave nata grazie alla collaborazione con Davide Fierro Resp Ufficio Centrale di Ingegneria dellrsquoIstituto Nazionale di Astro Fisica (INAF) organizzatore della giornata di lavori e nostro part-ner nellrsquoambito della collaborazione con AFCEA e INCOSE nellrsquoambito del Comitato Difesa Sicurezza e Spazio di cui vi parliamo anche

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nellrsquoarticolo sui nostri Comitati Setto-riali Con lui avevamo anche organiz-zato il Convegno dello scorso anno presso lrsquoOsservatorio di Monte Porzio Catone (vedi articolo a pag 13 del no 21 de ldquoIl Corriere del PMrdquo - Luglio 2015)

Davide Fierro organizzatore della giornata

Seminario SEDA 2016 Roma 10

Maggio Unrsquoatra associazione con cui abbia-mo stabilito rapporti di reciproco scambio culturale egrave il DSSEA (De-fense amp Security Software Engineers Association) il cui Segretario Gene-rale Brigadiere Angelo Messina era

stato nostro ospite al Pomeriggio allrsquoUniversitagrave tenutosi lo scorso Di-cembre (in cui si egrave parlato della matu-ritagrave del Project Management nel set-tore ICT) Il DSSEA ha organizza ogni anno un appuntamento internazionale su te-matiche ICT nel mondo delle Forze Armate e denominato SEDA (Soft-ware Engineering for Defense Appli-cations) giunto questrsquoanno alla quin-ta edizione tenutasi il 10 Maggio scorso presso la Scuola Trasporti e Materiali della Cecchignola a Roma in unrsquoaula gremita da moltissime per-sone A rappresentare il PMI Central Italy Chapter crsquoera Carmine Paragano Responsabile del Comitato ICT e or-ganizzatore di molti dei nostri Webi-nar che egrave intervenuto per condivide-re le metodologie di Project Mana-gement Agile e la loro applicazione in un settore cosigrave delicato come quello delle Forze Armate Lrsquointervento si egrave tenuto nel pomerig-gio in cui si sono affrontate con mag-gior approfondimento le tematiche

ldquoAgilirdquo Dopo unlsquointroduzione iniziale sulle diverse metodologie Agili ed i diversi campi di applicazione si egrave ap-profondito lrsquoapproccio proposto dal PMI con la sua certificazione PMI-ACP

Carmine Paragano al Congresso SEDA

Nellrsquoultima parte dellrsquointervento si so-no poi condivise anche con gli altri speaker le difficoltagrave nel gestire un progetto con metodologie innovative che richiedono un cambiamento nellrsquoapproccio al progetto da parte di tutti gli stakeholder coinvolti

20 Settembre 2016 dalle ore 930 alle ore 1330

Seminario in Azienda in collaborazione con INAIL

Dal Progetto alla Governance Quale futuro per la PA

Roma Sede Centrale INAIL ndash Piazzale Pastore 6 (EUR)

Lrsquoevento permette di maturare 3 PDUrsquos

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Goal-setting variabili e dimensioniLrsquoarma vincente per la definizione degli obiettivi di progettoIl nostro vivere quotidiano egrave carico di obiettivi che ci prefissiamo di rag-giungere dalla volontagrave di prenderci un caffegrave al bar preferito fino al rag-giungimento della tanto desiderata vacanza o al piugrave elevato scopo di ri-coprire un ruolo ambito allrsquointerno del gruppo di lavoro e di un Organizza-zione Tutti questi stimoli sociali nel momento in cui vengono traguardati diventano per noi fonte di beneficio percheacute ci infondono un forte senso di controllo degli eventi un alto grado di motivazione ed un buon livello di au-toefficacia percepita (quanto mi spe-rimento efficace in determinate situa-zioni Bandura 1986) Esistono una serie di variabili che in-cidono fortemente sulla nostra capa-citagrave di perseguire un obiettivo sia nel-la nostra vita privata sia nella nostra carriera professionale Ersquo necessario quindi tenere presenti questi fattori facendo una meta-analisi qualora sia possibile effettuarla dei potenziali ri-schi e delle risorse che abbiamo a disposizione per centrare a pieno lrsquoobiettivo Le teorie social-cognitive ci aiutano in tal senso (Caprara Cervone 2003) La teoria dellrsquoazione pianificata (Ajzen 1996) afferma che le nostre intenzioni riguardano lrsquoatteggiamento di una persona rispetto al mettere in atto un determinato comportamento la sua percezione della pressione so-ciale a mettere (o non mettere) in atto quel certo comportamento e il con-trollo percepito sul comportamento cioegrave la percezione di facilitagrave o difficol-tagrave ad eseguirlo Locke e Latham (1990) con la loro teoria degli obiettivi hanno identificato un insieme di dimensioni degli obiet-tivi (goal-setting) cioegrave dei modi in cui gli obiettivi di prestazione possono variare ed essere ben progettati in funzione dello scopo da perseguire e tenendo in grande considerazione le variabili individuali che permettono di raggiungerlo Il goal-setting egrave il livello dello scopo cioegrave il livello di sfida che le persone assumono nellrsquoesecuzione di un certo compito Gli obiettivi diffe-riscono per quantitagrave per difficoltagrave qualitativamente nel significato che rivestono per lrsquoindividuo per ampiez-

za (a breve o a lungo termine) e pos-sono essere ristretti o ampi se legati gerarchicamente

Dimensioni degli obiettivi Il goal-setting cioegrave la definizione degli obiettivi costituisce una determinante psicologica centrale nellrsquoautomotivazione al successo

Esiste in letteratura una forte relazio-ne positiva tra il livello di sfida dellrsquoobiettivo e il livello di successo nella prestazione Nella misura in cui le persone si ritengono impegnate nel raggiungimento dei loro scopi gli obiettivi maggiormente impegnativi stimolano piugrave elevati livelli di succes-so Ersquo evidente quindi che fornire al team obiettivi articolati rispetto ad obiettivi semplici o ad assenza di obiettivi permette la stimolazione di un maggior senso di motivazione Una seconda dimensione fondamen-tale oltre al coinvolgimento sugli obiettivi consiste nella specificitagrave di essi In alcune professioni o attivitagrave gli scopi da raggiungere possono es-sere impegnativi ma vaghi Gli obiet-tivi specifici rispetto ad obiettivi non specifici e generici (ldquofare del proprio megliordquo) contribuiscono maggiormen-te al miglioramento della prestazione (Locke et al 1981) Unrsquoultima di-mensione fondamentale per generare successo consiste nel programmare obiettivi prossimali piuttosto che di-stali percheacute vi egrave una tendenza natu-rale delle persone a suddividere i compiti distali in prossimali (Bandura e Schuck 1981) I benefici degli obiettivi prossimali richiedono ovvia-mente che lrsquoindividuo non perda natu-

ralmente di vista gli scopi a lungo termine Gli obiettivi prossimali hanno due effetti importanti sul sistema del seacute Il primo consiste nellrsquoaumentare lrsquoautoefficacia percepita iniziale Quando intraprendiamo un compito sostenere attivitagrave iniziali piugrave semplici faragrave sigrave che lrsquoobiettivo nellrsquoinsieme ri-sultati maggiormente gestibili nella sua totalitagrave I sotto-obiettivi se ben definiti migliorano le reazioni auto-valutative personali fornendo indica-tori sul progresso in atto Esistono inoltre moderatori degli ef-fetti del goal-setting il feedback e la complessitagrave del compito Un obiettivo impegnativo aumenta la motivazione solo quando il soggetto egrave in grado di monitorare le sue azioni traendo van-taggio dal feedback che riceve sul grado dei suoi progressi In assenza di feedback lrsquo assegna-zione di obiettivi impegnativi non au-menta in maniera affidabile la presta-zione Nel momento in cui il gruppo di lavoro riceve feedback espliciti su scopi ben definiti esso reagisce in maniera auto-valutativa rispetto i propri risultati analizza la sua effica-cia nella prestazione stabilisce obiet-tivi e standard specifici Ognuno di questi processi riferiti al singolo membro contribuiscono a generare la motivazione successiva Ecco che si innesca qui un meccani-smo benefico che si autoalimenta in cui i feedback il monitoraggio conti-nuo degli scopi prossimali raggiunti la definizione chiara dei compiti favo-risce un team consapevole della me-ta che sta perseguendo e del cammi-no che vede protagonisti tutti i parte-cipanti

Sperimentare efficacia Proviamo a questo punto ad attuare unrsquoulteriore precisazione per rendere la definizione dei nostri obiettivi vin-cente e fornire al gruppo di lavoro esperienze positive di successo che possano essere generalizzate e di-ventino punti di forza per il team nella sua totalitagrave Lrsquoindividuo possiede due strumenti per valutare seacute stesso da un lato ab-biamo lrsquoautostima che corrisponde al senso globale del proprio valore

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(Coopersmith 1967) mentre dallrsquo altro abbiamo lrsquoautoefficacia percepita che si riferisce ai giudizi che noi diamo rispetto alle nostre capacitagrave di ese-guire determinati corsi di azione in ambiti specifici Lrsquoautoefficacia per-cepita ha un forte valore predittivo del comportamento che il soggetto potragrave mettere in atto mentre lrsquoautostima predice le condotte piuttosto debol-mente (Leary 1995)

Lrsquoautoefficacia percepita egrave definita contestualmente legata cioegrave a parti-colari sfide o prove con cui lrsquoindividuo si sta confrontando Le valutazioni di autoefficacia percepita predicono non solo i livelli generali di successo ma anche gli esiti di successo e di falli-mento comportamentali degli atti sin-goli (Cervone 1985) Bandura (1997) definisce quattro processi tramite cui le convinzioni di efficacia incidono sugli esiti legati al compito Lrsquoautoefficacia influenza

- le decisioni su quali attivitagrave persegui-re Lrsquoindividuo si impegneragrave solo in attivitagrave in cui ritiene se stesso effica-ce ed eviteragrave compiti che ritiene di non riuscire a compiere

- lo sforzo e la persistenza nel compi-to chi dubita della propria efficacia tenderagrave a ridurre sforzi e a desiste-re

- le risposte al livello affettivo un ele-vato senso di efficacia favorisce mi-nori livelli di ansia nellrsquoaffrontare eventi potenzialmente minacciosi

- la qualitagrave delle prestazioni cognitive principalmente in attivitagrave in cui si ri-chiede unrsquoalta conoscenza del com-pito ed una formulazione di strate-gie un maggior livello di efficacia percepita facilita la produzione di so-luzioni in maniera piugrave analitica ed accresce la prestazione in compiti di memoria ad esempio stressanti (Berry et al 1989)

Tutte queste esperienze benefiche possono inoltre essere generalizza-te ad altre situazioni similari diven-tando un bagaglio positivo per lrsquointero gruppo di lavoro Lrsquoautoefficacia per-cepita permette di conseguenza lrsquoaccettazione delle sfide la persi-stenza nonostante le avversitagrave lrsquoesecuzione di complesse strategie cognitive lrsquoabbassamento del livello di ansia ed una maggiore tranquillitagrave che si associa alle difficoltagrave Aumentare le convinzioni di efficacia e di controllo egrave possibile Il modo piugrave affidabile per instillare fiducia nelle persone consiste nel fornire occasio-ni di esperienza diretta di successo (Bandura 1997 Williams 1995) Quando calibriamo gli obiettivi per il gruppo di lavoro avere una buona conoscenza delle risorse umane a nostra disposizione dei punti di forza e di debolezza di ogni membro per-metteragrave di formulare gli scopi secon-do i punti elencati in base alla teoria del goal-setting e cercheragrave di stimola-re un sempre crescente senso di sperimentazione efficace del proprio operare allrsquointerno del team

Conclusioni Tenere presente la strutturazione de-gli obiettivi tramite indicazioni del goal-setting e lrsquoesistenza del costrutto di autoefficacia percepita permette di fare una breve riflessione di autoana-lisi su come guidare al meglio il no-stro gruppo di progetto Le dimensio-ni dellrsquoobiettivo non si traducono di-rettamente in successo essi avranno effetti sulla prestazione che a sua volta favoriragrave un certo livello di cre-scente forza nel gruppo di maggiore sintonia e di ampia produttivitagrave

Annalisa Albergo Psicologa del Benessere nel Corso di Vita e Psico-terapeuta esperta in Valutazione Psicologica e Counselling Vanta esperienza decennale in ambito riabi-

litativo e di in-tervento psico-logico nel campo della disabilitagrave visiva presso il Cen-tro Regionale S Alessio Margherita di

Savoia per i Ciechi nel servizio do-miciliare e scolastico Si occupa di Formazione e Consulenza Aziendale Selezione ed Assessment Valuta-zione dei Profili nellrsquoarea Risorse Umane Ha svolto ricerca scientifica presso lrsquoIstituto di Ricerca e Cura a Carattere Scientifico Fondazione S Lucia su malattie genetiche rare in-fantili e survey presso lrsquoUniversitagrave degli Studi di Roma ldquoSapienzardquo Ersquo infine esperta in costruzione e som-ministrazione di test psicologici e proiettivi

La nostra Newsletter egrave

scritta quasi interamente dai membri del

PMI Rome-Italy Charter

Essa vuole essere infatti innanzitutto uno strumento di

collaborazione e scambio di informazioni allrsquo interno del Chapter

Se vuoi far parte anche tu della redazione del ldquoCorriere del PMrdquo

scrivici a

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Come far crescere una piccola impresa Di Stefano Luisotti (Amministratore Delegato di Wel come Italia e nostro ospite nel recente evento sulla Leadership a Pisa)Lrsquoautore di questo libro Stefano Lui-sotti egrave un amico del nostro Chapter come AD di Welcome Italia ha ospi-tato lo scorso 30 Marzo il primo Se-minario in Azienda in Toscana E non lo ha solo ospitato ma egrave stato uno dei protagonisti dellrsquoevento stesso con un intervento sulla leadership molto apprezzato da tutti i parteci-panti

Lrsquointervento sulla leadership

di Stefano Luisotti AD di Welcome Italia

E proprio in occasione di quellrsquo even-to Luisotti ha voluto donare al Chap-ter una copia del suo libro ldquoCome far crescere una piccola impresardquo pub-blicato nella collana Trend di Franco Angeli Un libro che vuole essere un piccolo manuale da leggere tutto drsquoun fiato o a piccole dosi per coloro che non hanno mai tanto tempo da dedicare alla lettura (come dice lrsquoautore stesso basta un capitolo di poche pagine al mattino dopo il caf-fegrave) basato sulla sua esperienza sia professionale che personale (molti sono gli aneddoti familiari o della sua gioventugrave) Un libro la cui lettura scorre con leg-gerezza ma che lascia il segno e fa riflettere Basato su uno schema semplice ogni capitolo egrave composto da una frase celebre un breve aned-doto di vita vissuta (con i suoi suc-cessi e insuccessi) una breve con-clusione in calce al capitolo che ri-sponde alla domanda ldquoe quindirdquo Un libro per chi vuole fare lrsquo imprendi-tore che tuttavia merita una lettura attenta anche da parte di un Project

Manager Spesso infatti il successo dei nostri progetti nasce proprio dal considerarli ldquonostrirdquo e come una pic-cola ldquoimpresardquo familiare mettendoci quella passione e amor proprio che normalmente un imprenditore deve mettere nella propria piccola azienda Ma anche una certa vision e chiarez-za degli obiettivi che ci si pone Alla domanda sul percheacute molti im-prenditori non ce la fanno o molte aziende non riescono a ldquosfondarerdquo acquisendo dimensioni piugrave grandi nel loro sviluppo lrsquoautore si da una ri-sposta tanto semplice quanto vera ldquole piccole imprese rimangono picco-le percheacute i loro imprenditori si prefig-gono piccoli scopirdquo E ci vuole pertanto anche una bella dose di coraggio e responsabilitagrave Luisotti raccomanda infatti a chi ha deciso di far crescere la propria im-presa ldquohellip egrave venuto il momento di prelevare i vostri sogni nel cassetto metterli bene a fuoco e dichiararli apertamente dichiarare i propri sogni egrave una cosa pericolosa che espone allrsquoinsuccesso e alle critiche Ma quando i nostri sogni coinvolgono anche altre persone come nel caso della vostra azienda egrave inevitabilerdquo E chiarisce bene anche cosa si in-tenda per responsabilitagrave ldquorispondere delle proprie azioni e delle proprie decisioni Ogni volta che cerchiamo alibi scuse o colpevoli non facciamo altro che dichiarare agli altri la nostra incapacitagrave di assumere le nostre re-sponsabilitagraverdquo Per chi ha avuto modo di conoscerlo Stefano Luisotti egrave riuscito perfetta-mente nellrsquointento di travasare nelle pagine del suo libro le sue naturali doti di leadership la chiarezza di idee su come un imprenditore dovrebbe essere e agire la sua brillante aper-tura mentale verso chi nellrsquoazienda lavora per lui la passione e lrsquoamore per le sue ldquocreaturerdquo che siano lrsquoazienda che si egrave messa in piedi o la figlia che si sta crescendo (la piccola Sara che fa capolino nella copertina del libro lo ha illustrato con i suoi di-

segni di bambina ed egrave protagonista inconsapevole di uno dei racconti piugrave toccanti del libro non a caso quello che illustra il concetto di responsabili-tagrave che abbiamo riportato piugrave sopra)

La copertina del libro (Ed Franco Angeli)

Ebbene si il libro di Stefano Luisotti ci egrave proprio piaciuto E come tutti i libri belli quando si arriva alle fine si vor-rebbe che ci fossero degli altri capitoli per continuare a leggerlo Ma la bel-lezza del libro forse sta proprio in questo saper concentrare in un cen-tinaio di pagine tanta esperienza e un porsquo di saggezza Chissagrave magari dopo questo incontro con il PMI Central Italy Chapter tra qualche anno potragrave scrivere un nuo-vo manuale hellip su come essere e fare il Project Manager Per la cronaca Lrsquoautore prevede an-che una ldquoassicurazionerdquo sul proprio libro Se lo comprate e non lo riuscite a finire lo potete rimandare allrsquoautore che ve lo rimborseragrave Ma non spera-teci troppo percheacute saragrave molto difficile che questo accada Un grande in bocca al lupo a Stefano Luisotti e ai suoi colleghi (come lui ama chiamare i propri dipendenti o collaboratori) per il successo della propria ldquoimpresardquo Editore Franco Angeli Pagine 136 Prezzo di Copertina euro 950

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Alessio Puccinelli hellip Unplugged Sono padre felice di tre figli maschi nati da una moglie paziente che incautamente incoraggia (e a volte sopporta) le mie tante iniziative Ho la fortuna di abitare in un piccolo angolo di paradiso sulle colline della Versilia con vista mare su tutto lrsquoarcipelago fino alla Corsica Saragrave percheacute ci sono nato ma egrave un posto magi-co le Alpi Apuane le spiagge della Ver-silia il lago di Massaciuccoli la Pineta di Levante ecchellip posti fantastici a pochi chilometri da casa mi rigenera e mi ripa-ga di tanti chilometri macinati ogni gior-no per andare al lavoro Ho iniziato a lavorare molto presto e mi sono occupato un porsquo di tutto edilizia manifattura restauri ecc poi ho iniziato a lavorare come Perito ed infine come Ingegnere delle Telecomunicazioni Ed egrave proprio come Ingegnere in IDS che ho iniziato a gestire progetti internazionali nel campo navale ed a scontrarmi con realtagrave del calibro della Raytheon verso le quali mi sentivo inadeguato rispetto al compito che mi era stato affidato dovevo preparare stati di avanzamento mensili basati sullrsquoEarned Value Master Plan Integrated Master Schedule ecc cose che quindici anni fa non erano proprio allrsquoordine del giorno nella campagna pi-sanahellip Allora mi sono rimboccato le ma-niche ed ho iniziato a studiare Project Management prendendoci sempre piugrave

gusto iniziando un percorso che non avrei piugrave abbandonato

Se lrsquoincontro con il Project Management egrave stato amore a prima vista quello con il Chapter egrave stata una vera e propria folgo-razione Tutto egrave nato dal Corso di Alta Formazione in Project Program e Portfo-lio Management che il Chapter ha orga-nizzato in collaborazione con la Sapienza e che IDS ha generosamente finanziato Al corso ho conosciuto persone fantasti-che sia umanamente che professional-mente ma soprattutto ho conosciuto An-na Maria Felici che mi ha proposto di ldquodare una manordquo in Toscana e cosigrave sono diventato responsabile per lrsquoarea Toscana Nord-Ovest titolo che mi spalanca le porte nelle aziende ed organizzazioni a cui mi presento per proporre varie colla-borazioni Sono orgoglioso di far parte del PMI ed amo profondamente entrare

in contatto con le realtagrave della mia zona Purtroppo la distanza da Roma mi impe-disce di frequentare i tanti eventi orga-nizzati nella capitale per questo farograve del mio meglio per organizzare eventi in To-scana Con tre figli piccoli un cane un lavoro lontano (ma tutto egrave relativo) un orto e una casa da mantenere il cosiddetto ldquotempo liberordquo egrave praticamente inesisten-te Allora ascolto audiolibri mentre guido e la mia palestra egrave un orto dove faccio crescere verdure saporite certo non ho i bicipiti di uno sportivo ma egrave unrsquoattivitagrave che riusciamo a fare tutti quanti insieme appassionatamente un modo piacevole per stare allrsquoaria aperta e che mi tiene in forma Anche percheacute ne ho davvero bi-sogno e non solo per la vita sedentaria ma soprattutto percheacute ho una grande pas-sione per il cibo e il buon vino Amo cu-cinare e il modo in cui lo faccio mi rap-presenta in pieno ho bisogno di speri-mentare e quando una ricetta ha raggiun-to alti livelli di gradimento (a giudizio di amici e familiari) devo trovarne subito una nuova da sperimentare La foto egrave di dieci anni fa (non ho Photo-shop per ritoccarne una piugrave recente)

Alessio

14 Ottobre 2016 SAVE THE DATE

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il PMO nelle aziende di servizi pubblici

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LUGLIO 2016 Numero 25

Andrew ChiesahellipUnplugged ldquoCulturalmente schizofrenicordquo hellip quel-la che egrave nata come battuta da usare su Twitter egrave diventato un mantra per provare a spiegare chi sono Nato a New York da madre americana e padre italiano fin da piccolo la diver-sitagrave culturale egrave parte del mio quoti-diano Dopo un primo periodo in cui ci dividiamo tra lrsquoItalia e gli Stati Uniti nel 1965 ci trasferiamo prima in Ar-gentina per poi approdare in Messi-co dove dovevamo rimanere per 4 anni oggi i miei genitori continuano a risiedere a Cittagrave del Messico In que-sti anni si aggiunge un altro mattone alla diversitagrave culturale con mio fratel-lo e sorella lo spagnolo e la cultura messicana diventano una parte del nostro quotidiano Finito il liceo con lrsquointenzione di se-guire biologia marina allrsquouniversitagrave ottengo un lavoro estivo presso un laboratorio di ricerca americano qui ho il mio primo vero contattato con lrsquoinformatica Colpo di fulmine Da ligrave passo tutte le estati in Olivetti Messi-co prima come programmatore poi come analista junior mentre allrsquo uni-versitagrave finisco una laurea in Econo-mia e Commercio Laureato inizio a lavorare a tempo pieno con Olivetti Messico ma solo poco anni dopo sono obbligato a cer-care una nuova alternativa quando il Paese precipita in un crollo che fa chiudere molte delle industrie Basti un ricordo una sera vado a letto con la benzina che costava poco piugrave di 1

pesos al litro ed al risveglio lrsquo indo-mani mattina era salita al 10 pesos al litro

Si dice ldquonon tutti i mali vengono per nuocererdquo la chiusura di Olivetti Mes-sico mi apre la porta per una trasferta presso Olivetti Francia Cinque anni intensi in cui ho imparato tanto mi sono divertito tanto e ho lasciato nel-la Ville Lumiegravere un pezzo del mio cuore Con Olivetti France comincia-no i miei primi passi come Project Manager nella migliore delle tradi-zioni come membro junior di un team per il rifacimento dellinfrastruttura in-formatica degli sportelli del Creacutedit Lyonnais Poi lrsquoItalia dapprima Ivrea poi Milano per approdare nel 1990 a Roma A ogni passaggio un altalena tra Pro-duct e Project Management con questrsquoultimo che diventa sempre di piugrave il mio mestiere A Roma conosco mia moglie una espatriata fiorentina (e continua la diversitagrave culturale) e

nascono prima Martina e poi Agosti-no In questi anni seguo progetti sia drsquoinformatica (Progetto Sigfried per lrsquoINAIL e OASIS-2 con fondi Esprit dellrsquoUnione Europea) che di comuni-cazione (gestione dei trade show per i settori specializzati dellrsquoOlivetti) af-finando le mie conoscenze della ge-stione progetti Finalmente nel 2011 faccio la certificazione PMP e con-fesso che sono moderatamente fiero di averlo passato al primo colpo piugrave di 30 anni dopo il mio ultimo esame universitario Oggi sono il Technical PMO per lrsquoecosistema dei progetti del sito corporate di Telecom Italia Tra le mie passioni non vi stupiragrave a questo punto ci siano i viaggi in ogni loro forma hobby facile da alimenta-re con la famiglia sparsa per il mon-do Di recente ho iniziato a giocare a pallacanestro come risultato di aver seguito i miei figli per anni nelle loro partite Da sempre la fantascienza il fantasy e il fai-da-te uno dei modi migliori per riprendere contatto con il ldquomondo verordquo Per citare Mark Twain ldquoIl viaggio egrave fatale per i pregiudizi il bigottismo e la ristrettezza mentalerdquo oppure SantrsquoAgostino ldquoIl mondo egrave un libro e chi non viaggia ne conosce solo una paginardquo Di una cosa sono certo viaggiare conoscere assaggiare queste sono le cose che arricchisco-no

Andrew

Segreteria Organizzativa

Telefono 06 92946741 E-mail segreteriapmi-romeorg Sito Web wwwpmi-romeorg

Comitato di Redazione de ldquo Il Corriere del PM rdquo

E-mail newsletterpmi-romeorg

COMITATO DIRETTIVO del CHAPTER

Presidente Sergio Gerosa

Sviluppo Professionale Giancarlo Duranti

Organizzazione Interna Danilo Scalmani Marketing Silvia Frigerio Formazione Emanuela De Fazio Membership Antonietta Fiorentino Volontari Sergio Funtograve Tesoreria Antonio Leone

COMITATO DI REDAZIONE della NEWSLETTER

Responsabile Sergio GEROSA

Angela ALLEVI Roberto ASCIONE Raffaele AVELLA Lo renzo CAPANNA

Maria Natalia CARDULLO Domenico CASTALDO Emanuela DE FAZIO

Giancarlo DURANTI Pasquale DURSO Anna Maria FELI CI Alessandra FILIPPETTI

Orlando LIO Vito MADAIO Carmine PARAGANO Cristin a PATERNOSTER Luca ROMANO Roberto TARASCHI

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A seguire lrsquointervento della nostra Anna Maria Felici che ha focalizza-to lrsquoattenzione sul ruolo del PMI e sul-le attivitagrave del Chapter portando esempi di come la cultura del Project Management vada ben oltre la mera realizzazione di un diagramma di Gantt parlando di ProjectProgram e Portfolio Management e della vision PMI e ISO sul futuro della disciplina Essere Project Manager richiede grandi abilitagrave comunicative e di rela-zione con tutte le funzioni tipicamente presenti allrsquointerno delle aziende stesse Fondamentale anche lrsquo impor-tanza delle certificazioni non solo come elemento culturale ma anche come abilitatore ad un professione sempre piugrave richiesta da qui ai pros-simi anni A seguire differenti tipologie di azien-de marchigiane hanno raccontato la loro esperienza di introduzione del Project Management In apertura lrsquointervento del Dott Ro-berto Pierdicca dottorando della Universitagrave Politecnica delle Marche che ha condiviso un caso di gestione progettuale allrsquointerno di un progetto

di ricerca internazionale con stake-holder distribuiti geograficamente in tutta Europa a seguire lrsquointervento di Francesco Paladino responsabile del sistema qualitagrave della Filippetti SpA che ha raccontato con grande entusiasmo come la qualitagrave aziendale abbia contribuito alla crescita della azienda in maniera esponenziale nel corso degli anni e di come il Project Management sia strettamente colle-gato alla gestione della qualitagrave azien-dale aggiungendo valore ed innova-zione Giorgio Ferretti IT Manager di Schnell SpA ha esposto le moti-vazioni che hanno portato alla ado-zione degli standard del PMI per ge-stire progetti sempre piugrave complessi ed in ambito internazionale in un contesto dove metodologie di Project Management tradizionali e agile viaggiano in totale sinergia fra loro A conclusione dellrsquoevento la societagrave Emmedata Srl leader di soluzioni software ERP e gestione del ciclo di produzione nel campo del fashion attraverso un doppio intervento di Andrea Bucciarelli e Luigi Scocco ha esposto come il Project Manage-

ment sia diventato allrsquointerno della societagrave un metodo il metodo Em-medata Tale metodo crea un iter di gestione dei progetti che inizia dal Business Case fino al collaudo della soluzione ldquoNoi del Comitato Marche del PMI siamo certi che il nostro territorio sia terreno fertile per promuovere una cultura che rappresenta la nostra pro-fessione e che questa sia una mis-sion che porteragrave il nostro gruppo ad avere sempre piugrave adesioni e momenti di confrontordquo

Maria Boschetti e Anna Maria Felici

E questo in fondo egrave e saragrave sempre lo spirito di tutte le persone che com-pongono la grande famiglia dei soci del PMI

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Green Economy e Sociale 3deg TampPM ndash 17 Giugno 2016 allrsquoUniversitagrave Roma Tre A Roma nel luglio dellrsquoanno che pro-babilmente si confermeragrave il piugrave caldo del secolo presso la facoltagrave di Eco-nomia dellrsquoUniversitagrave di Roma Tre si egrave svolto il 3deg Meeting del PMI Central Italy Chapter dedicato al tema ldquoGreen Economy e Socialeldquo in cui si egrave discusso sui principi di sostenibilitagrave ambientale e sociale oltre che eco-nomica di ogni iniziativa come valori fondanti e strategie per realizzare un mondo migliore

Andrea Di Ciograve responsabile del nostro Comitato Sociale e Sostenibile

Dopo una breve introduzione sui temi della giornata di Andrea Di Ciograve in qualitagrave di Responsabile del Comitato Sociale e Sostenibile del PMI Central Chapter la parola egrave al Presidente del Chapter Sergio Gerosa che ha fatto il punto della situazione con lrsquo aggior-namento degli ultimi dati che eviden-ziano il trend positivo di crescita del Chapter Grande risalto egrave stato inoltre dato allrsquoevento per il ventesimo anni-versario del Chapter che si svolgeragrave presso il Centro Congressi Frentani il prossimo 6-7 Ottobre menzionando anche la sempre piugrave stretta collabo-razione fra i tre Chapter e il cambia-mento del nome del nostro Chapter di cui vi abbiamo parlato piugrave estesa-mente allrsquoinizio della newsletter La parola egrave tornata poi a Andrea Di Ciograve che egrave entrato nel vivo della gior-nata introducendo i principi fondanti della Sostenibilitagrave per cui le azioni di oggi devono preservare lrsquoequilibrio del ldquocapitale naturalerdquo anche per le generazioni future

Al contrario i disastri naturali e socia-li del climate change che ha origine antropiche rendono evidente che questrsquoequilibrio si sta modificando in modo irreversibile Dopo un accenno al Summit dellrsquoOnu ed i nuovi obiettivi di Sostenibilitagrave al 2030 (SDG) si so-no illustrati i principali contenuti della conferenza di Parigi COP21 in cui si egrave posto il target di contenimento della temperatura entro i 2degC e le neces-sarie modifiche ad incremento dei

target del pacchet-to climaenergia dellrsquoUE per elabo-rare una nuova Strategia Energeti-ca Nazionale fino al 2030 Delle pos-sibili strategie per il go-green come le energie rinnovabili lrsquoe-mobility le agro-energie la circular economy si egrave descritta la po-

tenzialitagrave dellrsquoEfficienza

Energetica con un focus nei settori del terziario della grande distribuzio-ne organizzata e del settore alber-ghiero fornendo unrsquo analisi del mer-cato in termini di volumi di investi-mento (Capex) tipologie di tecnolo-gia adottate (LED cogenerazione ecc) per conseguire i risparmi nei consumi energetici ed i connessi guadagni sul conto economico (Opex) Infine viene descritto un inte-ressante approfondimento su un tipo di contratto utilizzato per la realizza-zione e finanziamento di progetti di efficientamento energetico definito Energy Performance Contract (EPC) accordo tramite il quale si sono effi-cientati 50 punti vendita Bricocenter Lrsquointervento si conclude con una de-scrizione delle opportunitagrave e conve-nienze di azioni go-green e interventi di efficientamento energetico nel set-tore alberghiero sulla linea di quanto avviato da alcuni grandi gruppi (NH Hotel Starwood ed altri) A questo punto come da programma ha preso la parola Luigi Gitto diretto-re del Settore Power amp Energy di

DBA Progetti SpA che dopo aver descritto le attivitagrave della sua azienda che opera in 7 paesi in molti ambiti dellrsquoIngegneria ha fornito i dettagli di un intervento per la riduzione dei consumi energetici in un data center di unrsquoaffermata TelCo

Luigi Gitto

La presentazione ha illustrato una simulazione grafica della distribuzio-ne dei flussi drsquoaria in un data center ottenute con un singolare strumento il balometro che rileva portata tem-peratura ed umiditagrave dei flussi drsquoaria e che tramite analisi termografiche ca-ratterizzate da esaustivi quanto ac-cattivanti effetti visivi permette lo studio di dettaglio delle zone di aria fredda e calda evitando miscelazioni inefficienti ed ottimizzando il lay-out della sala ed il free cooling ciograve a dire lrsquoareazione naturale A seguire egrave sta-to presentato un case study di un audit energetica di un data center illustrando la metodologia per la ridu-zione del Power Usage Effectiveness (PUE) e lrsquoattivitagrave di Business Analy-sis illustrando come best practice la modalitagrave di individuazione del miglior investimento in uno o piugrave interventi di efficientamento energetico sui cui risultati incide fortemente la tempera-tura prescelta di set point della sala richiesta dagli apparati Molto inte-ressante egrave la descrizione di una ma-trice decisionale in cui su un portafo-glio di interventi possibili su Impianti di raffreddamento Building Manage-ment System (BMS) ed altre diffe-renti tecnologie stimati oltre una de-cina e di un mix di relative aggrega-zioni viene fornito un metodo di se-lezione del miglior investimento sulla base dei parametri finanziari tipici (IRR VAN payback) associati a cia-scuno scenario a supporto delle

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scelte di investimento concordate con il cliente

Maurizio Bufalini

Dopo il networking break egrave stata la volta di Maurizio Bufalini Direttore Generale Aggiunto TELT (Tunnel Euralpin Lyon Turin) che ha argo-mentato sulla sostenibilitagrave nelle gran-di opere descrivendo in modo molto preciso e dettagliato il progetto della UE per il completamento del 3deg Cor-ridoio Europeo ferroviario che uniragrave le principali aree metropolitane gli hub e i porti di Spagna Francia ed Italia verso est superando le barriere delle Alpi e dei Pirenei lungo un per-corso di 3000 km di strada ferrata Lo scambio import-export dellrsquoItalia verso i paesi del nord (Francia In-ghilterra) egrave pari al 40 del totale na-zionale da ciograve si evince che la do-manda esiste ma non viene intercet-tata dato che le infrastrutture attuali sono le stesse da 140 anni peraltro i traffici verso la Francia sono per la quasi totalitagrave su strada ad alto inqui-namento ambientale Il progetto della TELT con il collegamento della Tori-no-Lione aumenta lrsquoefficacia e lrsquoefficienza delle infrastrutture di tra-sporto della tratta e favorendo il pas-saggio modale dalla strada alla ferro-via riduce lrsquoimpatto ambientale evi-tando lrsquoemissione di CO2 pari ad una cittagrave di 300000 abitanti allrsquoanno oltre alla conseguente riduzione dellrsquo inqui-namento da polveri sottili Il respon-sabile che aveva inizialmente dichia-rato che avrebbe fatto una presenta-zione asettica dellrsquoargomento limitan-dosi agli aspetti tecnici onde evitare derive di tipo ideologico ha dovuto comunque illustrare al pubblico la storia dellrsquoapprovazione del progetto e le criticitagrave per un PM di gestire gli stakeholder a partire dalle iniziali pro-teste riportando una slide sui Black Blocks che ha sollevato alcune sin-gole reazioni da parte del pubblico Ersquo stata cosigrave lrsquooccasione per com-prendere che lrsquoapprovazione del pro-

getto in Francia egrave avvenuta tramite un deacutebat publique procedura ammi-nistrativa consolidata di coinvolgi-mento del territorio nella definizione delle caratteristiche dellrsquoopera e che non ha generato le stesse reazioni di opposizione avvenute in Italia dove per risolverle egrave stato successiva-mente costituito un tavolo politico e un Osservatorio Tecnico Tali organismi coinvolgendo le co-munitagrave locali hanno svolto 240 riu-nioni dal 2006 centinaia di audizioni di esperti tanto da portare ad un progetto definitivo come undicesima variante del layout del percorso nella Val di Susa La Torino-Lione egrave cosigrave un caso di studio di inserimento di una grande opera infrastrutturale nel contesto sociale ambientale di un territorio favorendone politiche ed azioni di sviluppo dello stesso TELT egrave stata accettata dal Global Compact dellrsquoONU associazione di 4000 im-prese con il comune obiettivo di crea-re unrsquoeconomia globale sostenibile attraverso la tutela dellrsquoambiente e la lotta alla criminalitagrave A riguardo pri-mo caso in Europa le procedure an-timafia ed anticorruzione sono appli-cate a prescindere dalla nazionalitagrave dei cantieri e le aziende assegnata-rie dei lavori dovranno rispettare i dieci punti del Global Compact

Emanuele Plata

Il successivo intervento ha visto Emanuele Plata Presidente della Planet Life Economy Foundation (on-lus) presentare con grande enfasi e catturando lrsquointeresse della platea i principi naturali che ispirano la vita e la sua organizzazione sociale e so-stenibile Ersquo necessario lrsquoavvio di un nuovo ri-nascimento dellrsquoeconomia e cambia-re il paradigma attuale pena la scomparsa del genere umano od una sua degradazione ad un livello inferiore cosigrave come previsto sin al 1972 dal Club di Roma Lrsquoeconomia sostenibile nella visione discussa partendo da unrsquoanalisi dei beni e dei

bisogni trova la soluzione in un equi-librio per lrsquouomo tra bisogni materiali ed immateriali e lrsquoazienda locale ra-dicata nel territorio egrave lrsquoattore principa-le del cambiamento in un approccio ldquodal piccolo al granderdquo Lrsquoimpresa ap-plica un nuovo schema di valori di sostenibilitagrave ambientale sociale ed economica la cui direzione egrave orienta-ta al benessere ed il modello sociale che ne consegue osserva processi bio-imitativi simili a quelli della natu-ra a ciclo chiuso Ersquo unrsquoarmonia in cui in ogni ambito il rifiuto non egrave mai uno spreco ma sempre utile ad un equili-brio complessivo del ldquosistema natura-lerdquo La creazione di valore aggiunto dellrsquoimpresa viene ripartita tra gli stakeholder collaboratori clienti for-nitori diretti e di filiera comunitagrave e azionisti Il posizionamento strategico dellrsquoimpresa avviene tramite lrsquoinvesti-mento nel ldquopatrimonio intangibilerdquo (etica cultura la forza del sapere formazione bio-imitazione raccordo con i soggetti interessati) che ne va-lorizzano il marchio e il radicamento nel territorio a proprio beneficio del benessere della comunitagrave e dei sin-goli realizzando cosigrave la vision di PLEF

Ulla Mauno

Dopo il pranzo e stata la volta di Ulla Mauno project planner finlandese di Carbonsink che ha illustrato un me-todo di finanziamento di progetti per lo sviluppo sostenibile in Africa e nel sud del mondo tramite il meccani-smo della carbon finance la cui finali-tagrave egrave la vendita sul mercato di titoli de-finiti ldquocrediti di Carboniordquo (EU-ETS) La riduzione delle emissioni di pro-getti di efficienza energetica come la sostituzione di caldaie in 4000 fami-glie in Mozambico viene certificata tramite modalitagrave consolidate da istituti internazionali Tali titoli vengono ac-quistati sul mercato finanziario da soggetti obbligati o volontari e con trattative bilaterali Lrsquoobiettivo egrave di ri-spettare i vincoli del pacchetto UE

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ldquoClima Energiardquo di riduzione di CO2 o per le aziende di realiz-zare in modo volontario i propri obiettivi di posizionamento strategico di impresa go-green dichiarando le proprie attivitagrave carbon neutral La valutazione delle effettive esigenze di unrsquoimpresa avviene tramite uno studio preliminare della carbon footprint del processo produttivo ciograve a dire dellrsquoimpronta ecologica misu-rata tramite il calcolo delle emissioni equivalenti di CO2

Anna Maria Felici

A seguire egrave stata Anna Maria Felici Past President e nuovo Liaison del PMI Educational Foundation a presentare al pubblico lrsquoopportunitagrave di finan-ziamento di progetti di forma-zione di Project Management a partire dalle scuole in Italia grazie ad i fondi resi disponibili dal PMIEFreg Dopo di lei ha preso la parola il dott Salvatore Carbone che ha presentato lrsquoAssociazione Italiana dei Progettisti Sociali (APIS) e ha evidenziato le dif-ferenze tra la gestione dei pro-getti in una azienda privata e quelli gestiti da entitagrave che ope-rano nel sociale dove il suc-cesso non egrave misurabile solo con i parametri di rispetto dei tempi e dei costi

Salvatore Carbone

Infine Andrea Stacchiero re-sponsabile di Policy e Advoca-

cy della Federazione di Organi-smi di Volontariato Internazionale (FOCSIV) ha illustrato con ulte-riore ottica i principali avvenimenti del 2015 anno storico per lrsquoambiente e per la cooperazione internazionale con la definizione dei 17 SDG dellrsquoONU e ha pre-sentato lrsquoenciclica ecologica ldquoLaudato Sigraverdquo e i programmi ed azioni ad esso ispirati Ha evi-denziato le difficoltagrave di attuazione dellrsquoenciclica nelle diocesi italia-ne e la situazione dei programmi di volontariato che riscuotono un forte successo nella societagrave civile con molti giovani disposti e can-didarsi ma che a causa di un de-ficit finanziario dovuto alla difficol-tagrave di erogazione di fondi lrsquoofferta di iniziative e volontari egrave maggiore della richiesta Interessante lrsquoaffermazione per cui la povertagrave che apparteneva solo al Terzo Mondo dove prima venivano convogliate la totalitagrave degli aiuti non egrave piugrave vera percheacute anche le societagrave opulente sono in una crisi oramai globale

Andrea Stocchiero

Tra le novitagrave delle modalitagrave di fi-nanziamento egrave il ruolo della Cas-sa Depositi e Prestiti in Italia che daragrave supporto ad iniziative di Cooperazione Internazionale svi-luppate in Partenariato Pubblico Privato (PPP) FOCSIV egrave inoltre impegnata nella difesa delle po-polazioni oppresse nei progetti ldquoi minerali dei conflittirdquo per una le-gislazione UE che ostacoli il commercio dei minerali estratti sotto il controllo di bande e signo-ri della guerra che sfruttano le popolazioni locali e le pongono in condizioni di schiavitugrave (come av-viene ad esempio in Congo) ed in altre operazione umanitarie per lrsquoaffermazione di principi etici fondanti un nuovo modello di svi-luppo economico sostenibile

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Managing Mega Project Challenges Evento Internazionale in collaborazione con LUISS B usiness School e Project Management Institute Roma 19-20 Maggio Il 19 maggio scorso presso la Luiss Business School si egrave tenuto un inte-ressante evento internazionale a late-re di una piugrave ampia due giorni di con-fronto di metodologie modelli ed esperienze nellrsquoambito della gestione di mega-project

Prof Andrea Prencipe (LBS)

Durante lrsquoevento che vedeva la par-tecipazione di un centinaio di perso-ne anche straniere sono stati affron-tati gli argomenti e gli aspetti piugrave for-temente legati a progetti di grandi dimensioni Il Lavori sono stati aperti dal Prof Andrea Prencipe docente di Inter-national Development and Quality Management alla LUISS Business School e coordinatore del seminario che ha presentato il keynote speaker della giornata Mark Thurston Re-gional Managing Director di CH2M

Mark Thurston

Nel suo intervento Thurston ha avuto modo di individuare alcuni fattori piugrave specificatamente attinenti i mega-project fattori di scala complessitagrave regulation politica e interfaccia Que-sto sulla base di una lunga esperien-za personale e con evidenza di quat-tro progetti di grandi dimensioni come i Giochi Olimpici di Londra del 2012 la realizzazione di un nuovo tratto fer-roviario nella zona sud est di Londra

(il progetto Crossrail) realizzazione di un tunnel di 25 km al di sotto del Tamigi (il progetto Tideway) realiz-zazione di unrsquo autostrada da Londra a Leeds e Manchester (Progetto High Speed 2)

La pianificazione di costruzione del progetto CrossRail

Mark Thurston ha inoltre esposto lrsquointeressante parallelo tra il concetto di ldquohomeostasisrdquo per un sistema vi-vente e la modellizzazione della ge-stione del setting di variabili tali da mantenere la stabilitagrave di un sistema complesso applicato allrsquoambito di gestione di grandi progetti Tale ar-gomento egrave stato fonte di un interes-sante dibattito con grande partecipa-zione dei presenti Ha poi esposto i fattori di maggiore influenza di pro-getti di grandi dimensioni suddivisi in 4 prospettive di maggiore impatto people and leadership governance and controls organization and cultu-re outside world

Prof Reymond Levitt

Lrsquoevento egrave stato chiuso dagli inter-venti di Reymond Levitt Professore di Ingegneria Civile e Ambientale alla Stanford University e Gernot Grab-her Professore di Economia alla HafenCity University di Amburgo e da una tavola rotonda coordinata da Andrea Prencipe della LUISS Busi-ness School

Lrsquoapprofondimento dei temi ha porta-to a focalizzare il dibattito successivo su argomenti legat al controllo del ri-schio allrsquoimportanza della definizione e comunicazione dello scope e alla disciplina necessaria a condurre con efficacia tali imprese

La tavola rotonda che ha concluso lrsquoevento

Come si diceva allrsquoinizio questo se-minario aperto a tutti i nostro soci grazie alla collaborazione con la LUISS Business School faceva parte di un piugrave ampio programma una se-rie di eventi annuali sponsorizzati dal Project Management Institute per fa-vorire lrsquoincontro tra le grandi Universi-tagrave Internazionali e le grandi aziende che utilizzano il Project Program Portfolio Management per la gestione dei mega-progetti Le due mezze giornate di lavori del ldquo4th International Mega-Projects Workshop Theory meets Practicerdquo si sono svolte questrsquoanno presso la LUISS Busi-ness School dopo che le precedenti tre edizioni erano state ospitate da rinomate universitagrave internazionali

Sergio Gerosa e il Prof Corrado Lo Storto (Univ Federico II di Napoli) durante i lavori

Per il PMI Central Italy Chapter erano stati invitati a partecipare a questo esclusivo consesso il Presidente Sergio Gerosa e la Past President Anna Maria Felici

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EMEA LIM amp Global Congress 2016 Si egrave svolta a Barcellona dal 6 allrsquo11 Maggio la ker messe EMEA il nostro Chapter era presente ad entrambi gli appu ntamentiLo scorso Maggio Barcellona (Spa-gna) egrave stata teatro della kermesse annuale del PMI EMEA (Europe Middle East and Africa) ospitando in successione i due piugrave importanti eventi a livello continentale

- Il Leadership Institute Meeting EMEA (6-8 Maggio)

- Il Global Congress EMEA (9-11 Maggio)

Una nutrita delegazione del nostro Chapter ha partecipato ad entrambi gli eventi con numerose presenta-zioni Nei giorni successive inoltre si sono tenute varie sessioni di Semi-narsWorld (che Roma aveva ospitato ad Aprile 2015)

EMEA Leadership Institute

Meeting

I numeri del LIM EMEA di Barcellona

Il Leadership Institute Meeting EMEA egrave la riunione annuale di tutti i leader (membri del board ma anche sem-plici volontari) dei Chapter EMEA Ci si incontra per ascoltare le ultime no-tizie e indicazioni da parte del board del Project Management Institute per seguire le presentazioni di grandi leader e keynote speaker di levatura mondiale ma soprattutto per confron-tarsi sulle best practice nella gestione delle nostre community locali

Il mega-annuncio dellrsquoEMEA 2017 a Roma

Questrsquoanno ad accogliere la rappre-sentativa del nostro Chapter compo-

sta da Sergio Gerosa Giancarlo Duranti Silvia Frigerio e Sergio Funtograve una gradita sorpresa (anche se la notizia era giagrave stata anticipata da qualche settimane al nostro Pre-sidente) il mega cartellone con lrsquoannuncio che il prossimo anno la kermesse PMI EMEA saragrave ospitata proprio dallrsquoItalia e in particolare da Roma

Foto di gruppo del team del nostro Chapter con Mark A Langley (Presidente PMI reg)

Unrsquooccasione irripetibile per il nostro Chapter e tutti i PM Italiani soprattut-to in considerazione dellrsquoaltro evento internazionale che il Chapter sta giagrave organizzando per il 6-7 Ottobre 2016 a Roma per festeggiare il nostro ven-tesimo anniversario Ma di questo vi abbiamo giagrave parlato nellrsquoarticolo a pag 3 di questa newsletter Proprio in vista di questi due eventi internazionali che vedranno Roma al centro dellrsquoattenzione la delegazione del Comitato Direttivo del Chapter ha lavorato alacremente durante il LIM EMEA di Barcellona per stabilire con-tatti con il Board del Project Mana-gement Institute (incontrando anche il Presidente del PMIreg Mark A Lan-gley e vari membri del Board PMIreg) cosigrave come per pubblicizzare lrsquoevento internazionale di Ottobre con i re-sponsabili dei Chapter EMEA che sono stati successivamente coinvolti (con grande successo) come Sup-porting Chapter dellrsquoevento Lrsquoiniziativa del nostro Chapter asso-lutamente innovativa in questo sen-so egrave stata accolta con grande inte-resse e simpatia dai colleghi degli al-tri Chapter cosigrave come la prospettiva

di poter venire a Roma per il prossi-mo Congresso EMEA del PMIreg

Il brindisi tra i tre Presidenti dei Chapter Italiani e il nostro Mentor Kris Troukens

Il LIM EMEA egrave stato inoltre lrsquo occasio-ne per consolidare il rapporto con la leadership degli altri Chapter Italiani tutti presenti allrsquoevento con un primo Memorandum of Understanding sot-toscritto dai tre Presidenti (Sergio Gerosa Stefano Setti e Giacomo Franco ) insieme ai rappresentanti del PMI EMEA (il nostro regional mentor Kris Troukens Lysan Drabon e Blanca Lalanda ) che egrave stato successivamente finalizzato nellrsquoaccordo strategico di cui vi ab-biamo parlato nellrsquoarticolo a pag 2 di questa newsletter) Il nostro Chapter ha portato al LIM anche in questa occasione un suo speaker il nostro Direttore dei Volon-tari Sergio Funtograve con un intervento dal titolo ldquoVolunteers a cast to con-quer How to involve and keep en-gaged chapter volunteersrdquo

Lrsquointervento di Sergio Funtograve

Lrsquointervento egrave stato molto apprezzato dalla folta platea presente nonostan-te fosse pianificato nellrsquoultimo slot prima della chiusura dellrsquoevento Tra gli interventi piugrave apprezzati degli altri oratori ricordiamo quelli introdut-tivi del Presidente PMIreg Mark A Langley che ha fornito una visione di dove stia andando il PMIreg e come intenda supportare sempre meglio i

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PM di tutto il mondo nella loro cresci-ta professionale e di Antonio Nieto Rodriguez molto coinvolgente e ba-sato sulla personale esperienza di PM tra tante difficoltagrave e grandi soddi-sfazioni professionali

Lo speech di Mark A Langley insieme a Antonio Nieto Rodriguez

Molto interessante e ldquomotivazionalerdquo anche lo speech del keynote speaker Reneacute Carayol dal titolo ldquoCollaboration is the new leadershiprdquo con degli spunti davvero interessanti in termini di applicazione della servant leader-ship

Lo speech di Mark A Langley insieme a Antonio Nieto Rodriguez

EMEA Global Congress AllrsquoEMEA Global Congress il nostro Chapter era presente con gli inter-venti di Marco Negri e Luca Romano oltre a quello del nostro Giancarlo Duranti Marco Negri (ANAS) ha presentato assieme a Mustafa Duumllgerler (Na-tional Bank of Abu Dhabi) un inter-vento sulle Lessons Learned dal tito-lo Lessons (really) Learned How to Retain Project Knowledge and Avoid Recurring Nightmares La presentazione egrave partita dallrsquo osser-vazione che sebbene la maggior parte delle aziende abbiano ormai istituzionalizzato il processo di identi-ficazione e documentazione delle lessons learned anche quando tali lezioni sono correttamente identifica-te e documentate spesso finiscono in un database o su una intranet che nessuno mai consulta (il cosiddetto buco nero delle lessons learned) impedendo alle aziende di imparare dallrsquoesperienza e rischiando di ripete-re gli errori giagrave commessi

Lrsquointervento di Marco Negri

Il processo tradizionale egrave quindi inef-ficace percheacute non riesce a incorpo-rare le lezioni nelle operations e so-prattutto percheacute non riesce a cambia-re migliorandolo il nostro modo di condurre i progetti Sono stati quindi analizzati i problemi piugrave comuni del processo di identifica-zione documentazione e comunica-zione delle lessons learned ed egrave sta-to proposto un approccio semplice ed efficace per incorporare le lezioni di-rettamente nei processi operativi del-le aziende In pratica al posto di documentare le lessons learned nella tradizionale forma testuale si suggerisce innanzi-tutto di classificarle sulla base dei de-liverable a cui si riferiscono (per esempio si dividono le lezioni che ri-guardano i Gantt dalle le lezioni rela-tive al budget oppure al ldquoPiano di ri-sposta ai rischirdquo ecc) e successi-vamente si propone di raccogliere le lezioni in delle checklist una per ogni tipologia di deliverable (quindi la checklist dei Gantt la checklist del budget la checklist del Piano di ri-sposta ai rischi ecc) In questo modo la conoscenza viene trasposta direttamente negli organi-zational process assets in una forma prontamente utilizzabile prima di ini-ziare a lavorare su uno specifico deli-verable per consultare tutte le lezioni apprese dallrsquoazienda sullrsquoargomento basteragrave aprire la relativa checklist Si potrebbe quindi dire che una les-son non egrave veramente ldquolearnedrdquo fine-chegrave non egrave stata incorporata in una checklist

Marco Negri e Giancarlo Duranti

Infine Luca Romano (Nexen) ha presentato ben due interventi il pri-mo insieme a Roberta Grimaldi e Francesco Saverio Colasuonno di INAIL dal titolo ldquoDemand manage-ment as a critical success factor in Portfolio Managementrdquo La trasfor-mazione digitale della Pubblica Am-ministrazione italiana caratterizzata da ritardi incertezze e resistenze al cambiamento puograve annoverare a pie-no titolo INAIL come caso di succes-so paradigmatico In questrsquoambito sulla base dellrsquoesperienza maturata presso la Direzione Centrale Orga-nizzazione Digitale egrave stata analizzata lrsquoimportanza della corretta gestione della fase di Demand durante il pro-cesso di Project Portfolio Manage-ment Il Demand Management infatti sostanziandosi nella raccolta e valu-tazione delle iniziative progettuali vecchie e nuove dellrsquoazienda egrave pro-pedeutico alla fase di definizione del-le prioritagrave e selezione delle iniziative influenzandone inevitabilmente la qualitagrave la durata e lrsquoefficacia Una corretta gestione della fase di de-mand durante la predisposizione del Portfolio progetti aziendale permette alle organizzazioni di indirizzare cor-rettamente le proprie azioni e di man-tenere uno stretto collegamento tra quello che viene attuato e la traietto-ria strategica complessiva

Luca Romano

Nel secondo intervento Luca Roma-no ha avuto il ruolo di moderatore di un panel dal titolo ldquoNext Generation Project Management Digitalization and Collaborationrdquo Questo ldquonuovordquo format del PMI aggrega speaker che hanno presentato idee simili in un unico evento durante il quale a valle della presentazione da parte dei panelist si apre una discussione con domande e risposte Lrsquooggetto come si desume dal titolo egrave stata la digita-lizzazione e la collaborazione in am-bito PM argomento peraltro abba-stanza in voga durante il Congresso a Barcellona

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Il nostro Chapter era presente anche hellip Grazie alle nostre convenzioni e ai volontari del C hapter abbiamo portato un porsquo di Project Management ad alt ri eventi La diffusione del Project Manage-ment passa attraverso la presenza a importanti seminari ed eventi Il no-stro Chapter ha partecipato negli ul-timi mesi ad alcuni eventi spesso or-ganizzati dalle associazioni con cui il PMI Central Italy Chapter ha siglato delle convenzioni di collaborazione proprio al fine di aumentare la cassa di risonanza del Project Management in Italia Una scelta che sta eviden-temente pagando visto il moltiplicarsi delle occasioni di interscambio cultu-rale che queste collaborazioni stanno generando

XVI Convegno Nazionale AIIC

Bari 7-9 Aprile

Il corso di Project Management

al Convegno Nazionale AIIC

Il Past President del Chapter Anna Maria Felici egrave intervenuta allrsquo As-semblea Generale conclusiva del XVI Convegno Nazionale dellrsquo Associazio-ne Italiana Ingegneri Clinici (AIIC) di cui fa parte anche il nostro Resp del Comitato Clinica Farmaceutica e Me-dicale Giulio Iachetti Ersquo stata lrsquo oc-casione per ribadire lrsquointeresse relati-vo al recente e rinnovato accordo tra il Chapter e AIIC e per rafforzare lrsquoimportanza delle conoscenze e dellrsquoapplicazione del Project Mana-gement in ambito Sanitario Anna Maria ha anche premiato i cinque componenti della squadra vincente La nostra Past President inoltre era giagrave intervenuta in qualitagrave di docente durante la prima giornata del Corso di Formazione sul Project Manage-ment che si prefiggeva lo scopo di fornire le basi di impostazione di un progetto con una metodologia struttu-rata di Project Management illu-strandone lrsquo intero ciclo di gestione e

gli strumenti di pianificazione e con-trollo Allrsquointerno del corso egrave stata da-ta una panoramica degli strumenti informatizzati piugrave utili in ambito di Project Management per lrsquoIngegnere Clinico dando evidenza di modalitagrave di impostazione dei tool informatizzati oggi disponibili In chiusura del Corso di Formazione egrave stato sviluppato infi-ne un partecipatissimo business ga-me con la partecipazione di ben set-te squadre che si sono confrontate su una simulazione in ambito healthca-re

Anna Maria Felici

Questo tipo di iniziative didattiche svolte in collaborazione con le nostre associazioni partner sono volte pro-prio a diffondere il Project Manage-ment allrsquointerno di contesti dove egrave necessario consolidarne la maturitagrave e saranno un campo dove il Chapter continueragrave ad impegnarsi nel prossi-mo futuro

Congresso Nazionale Astrofisica

Roma 2-6 Maggio Lo scorso 4 Maggio il Presidente del Chapter Sergio Gerosa ha tenuto un interessante intervento sulla ldquoComplessitagrave nel Project Manage-mentrdquo nellrsquoambito dei lavori del LX Congresso della Societagrave Astronomica Italiana che si egrave tenuto a Roma dal 2 al 6 Maggio nella prestigiosa sede del Centro Nazionale delle Ricerche (CNR) a Piazzale Aldo Moro a Roma La presentazione egrave stata incentrata sui risultati della ricerca svolta del Project Management Institute e pub-blicati sul numero de ldquoPulse of the Profession in depth reportrdquo dedicato al tema ldquoNavigating Complexityrdquo (di-sponibile per i soci sul sito del PMIreg

La locandina del LX Congresso della Societagrave Astronomica Italiana

Lo studio era volto ad individuare quali siano gli elementi che caratte-rizzano i best performer tra le varie organizzazioni che si confrontano con potafogli di progetti di grande complessitagrave come sono certamente quelli che riguardano la ricerca in campo astronomico ed astrofisico con budget di grandissime dimensio-ni in gioco

Sergio Gerosa al congresso della SAI

Lrsquooccasione di questo intervento egrave nata grazie alla collaborazione con Davide Fierro Resp Ufficio Centrale di Ingegneria dellrsquoIstituto Nazionale di Astro Fisica (INAF) organizzatore della giornata di lavori e nostro part-ner nellrsquoambito della collaborazione con AFCEA e INCOSE nellrsquoambito del Comitato Difesa Sicurezza e Spazio di cui vi parliamo anche

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nellrsquoarticolo sui nostri Comitati Setto-riali Con lui avevamo anche organiz-zato il Convegno dello scorso anno presso lrsquoOsservatorio di Monte Porzio Catone (vedi articolo a pag 13 del no 21 de ldquoIl Corriere del PMrdquo - Luglio 2015)

Davide Fierro organizzatore della giornata

Seminario SEDA 2016 Roma 10

Maggio Unrsquoatra associazione con cui abbia-mo stabilito rapporti di reciproco scambio culturale egrave il DSSEA (De-fense amp Security Software Engineers Association) il cui Segretario Gene-rale Brigadiere Angelo Messina era

stato nostro ospite al Pomeriggio allrsquoUniversitagrave tenutosi lo scorso Di-cembre (in cui si egrave parlato della matu-ritagrave del Project Management nel set-tore ICT) Il DSSEA ha organizza ogni anno un appuntamento internazionale su te-matiche ICT nel mondo delle Forze Armate e denominato SEDA (Soft-ware Engineering for Defense Appli-cations) giunto questrsquoanno alla quin-ta edizione tenutasi il 10 Maggio scorso presso la Scuola Trasporti e Materiali della Cecchignola a Roma in unrsquoaula gremita da moltissime per-sone A rappresentare il PMI Central Italy Chapter crsquoera Carmine Paragano Responsabile del Comitato ICT e or-ganizzatore di molti dei nostri Webi-nar che egrave intervenuto per condivide-re le metodologie di Project Mana-gement Agile e la loro applicazione in un settore cosigrave delicato come quello delle Forze Armate Lrsquointervento si egrave tenuto nel pomerig-gio in cui si sono affrontate con mag-gior approfondimento le tematiche

ldquoAgilirdquo Dopo unlsquointroduzione iniziale sulle diverse metodologie Agili ed i diversi campi di applicazione si egrave ap-profondito lrsquoapproccio proposto dal PMI con la sua certificazione PMI-ACP

Carmine Paragano al Congresso SEDA

Nellrsquoultima parte dellrsquointervento si so-no poi condivise anche con gli altri speaker le difficoltagrave nel gestire un progetto con metodologie innovative che richiedono un cambiamento nellrsquoapproccio al progetto da parte di tutti gli stakeholder coinvolti

20 Settembre 2016 dalle ore 930 alle ore 1330

Seminario in Azienda in collaborazione con INAIL

Dal Progetto alla Governance Quale futuro per la PA

Roma Sede Centrale INAIL ndash Piazzale Pastore 6 (EUR)

Lrsquoevento permette di maturare 3 PDUrsquos

Per informazioni wwwpmi-romeorg

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Goal-setting variabili e dimensioniLrsquoarma vincente per la definizione degli obiettivi di progettoIl nostro vivere quotidiano egrave carico di obiettivi che ci prefissiamo di rag-giungere dalla volontagrave di prenderci un caffegrave al bar preferito fino al rag-giungimento della tanto desiderata vacanza o al piugrave elevato scopo di ri-coprire un ruolo ambito allrsquointerno del gruppo di lavoro e di un Organizza-zione Tutti questi stimoli sociali nel momento in cui vengono traguardati diventano per noi fonte di beneficio percheacute ci infondono un forte senso di controllo degli eventi un alto grado di motivazione ed un buon livello di au-toefficacia percepita (quanto mi spe-rimento efficace in determinate situa-zioni Bandura 1986) Esistono una serie di variabili che in-cidono fortemente sulla nostra capa-citagrave di perseguire un obiettivo sia nel-la nostra vita privata sia nella nostra carriera professionale Ersquo necessario quindi tenere presenti questi fattori facendo una meta-analisi qualora sia possibile effettuarla dei potenziali ri-schi e delle risorse che abbiamo a disposizione per centrare a pieno lrsquoobiettivo Le teorie social-cognitive ci aiutano in tal senso (Caprara Cervone 2003) La teoria dellrsquoazione pianificata (Ajzen 1996) afferma che le nostre intenzioni riguardano lrsquoatteggiamento di una persona rispetto al mettere in atto un determinato comportamento la sua percezione della pressione so-ciale a mettere (o non mettere) in atto quel certo comportamento e il con-trollo percepito sul comportamento cioegrave la percezione di facilitagrave o difficol-tagrave ad eseguirlo Locke e Latham (1990) con la loro teoria degli obiettivi hanno identificato un insieme di dimensioni degli obiet-tivi (goal-setting) cioegrave dei modi in cui gli obiettivi di prestazione possono variare ed essere ben progettati in funzione dello scopo da perseguire e tenendo in grande considerazione le variabili individuali che permettono di raggiungerlo Il goal-setting egrave il livello dello scopo cioegrave il livello di sfida che le persone assumono nellrsquoesecuzione di un certo compito Gli obiettivi diffe-riscono per quantitagrave per difficoltagrave qualitativamente nel significato che rivestono per lrsquoindividuo per ampiez-

za (a breve o a lungo termine) e pos-sono essere ristretti o ampi se legati gerarchicamente

Dimensioni degli obiettivi Il goal-setting cioegrave la definizione degli obiettivi costituisce una determinante psicologica centrale nellrsquoautomotivazione al successo

Esiste in letteratura una forte relazio-ne positiva tra il livello di sfida dellrsquoobiettivo e il livello di successo nella prestazione Nella misura in cui le persone si ritengono impegnate nel raggiungimento dei loro scopi gli obiettivi maggiormente impegnativi stimolano piugrave elevati livelli di succes-so Ersquo evidente quindi che fornire al team obiettivi articolati rispetto ad obiettivi semplici o ad assenza di obiettivi permette la stimolazione di un maggior senso di motivazione Una seconda dimensione fondamen-tale oltre al coinvolgimento sugli obiettivi consiste nella specificitagrave di essi In alcune professioni o attivitagrave gli scopi da raggiungere possono es-sere impegnativi ma vaghi Gli obiet-tivi specifici rispetto ad obiettivi non specifici e generici (ldquofare del proprio megliordquo) contribuiscono maggiormen-te al miglioramento della prestazione (Locke et al 1981) Unrsquoultima di-mensione fondamentale per generare successo consiste nel programmare obiettivi prossimali piuttosto che di-stali percheacute vi egrave una tendenza natu-rale delle persone a suddividere i compiti distali in prossimali (Bandura e Schuck 1981) I benefici degli obiettivi prossimali richiedono ovvia-mente che lrsquoindividuo non perda natu-

ralmente di vista gli scopi a lungo termine Gli obiettivi prossimali hanno due effetti importanti sul sistema del seacute Il primo consiste nellrsquoaumentare lrsquoautoefficacia percepita iniziale Quando intraprendiamo un compito sostenere attivitagrave iniziali piugrave semplici faragrave sigrave che lrsquoobiettivo nellrsquoinsieme ri-sultati maggiormente gestibili nella sua totalitagrave I sotto-obiettivi se ben definiti migliorano le reazioni auto-valutative personali fornendo indica-tori sul progresso in atto Esistono inoltre moderatori degli ef-fetti del goal-setting il feedback e la complessitagrave del compito Un obiettivo impegnativo aumenta la motivazione solo quando il soggetto egrave in grado di monitorare le sue azioni traendo van-taggio dal feedback che riceve sul grado dei suoi progressi In assenza di feedback lrsquo assegna-zione di obiettivi impegnativi non au-menta in maniera affidabile la presta-zione Nel momento in cui il gruppo di lavoro riceve feedback espliciti su scopi ben definiti esso reagisce in maniera auto-valutativa rispetto i propri risultati analizza la sua effica-cia nella prestazione stabilisce obiet-tivi e standard specifici Ognuno di questi processi riferiti al singolo membro contribuiscono a generare la motivazione successiva Ecco che si innesca qui un meccani-smo benefico che si autoalimenta in cui i feedback il monitoraggio conti-nuo degli scopi prossimali raggiunti la definizione chiara dei compiti favo-risce un team consapevole della me-ta che sta perseguendo e del cammi-no che vede protagonisti tutti i parte-cipanti

Sperimentare efficacia Proviamo a questo punto ad attuare unrsquoulteriore precisazione per rendere la definizione dei nostri obiettivi vin-cente e fornire al gruppo di lavoro esperienze positive di successo che possano essere generalizzate e di-ventino punti di forza per il team nella sua totalitagrave Lrsquoindividuo possiede due strumenti per valutare seacute stesso da un lato ab-biamo lrsquoautostima che corrisponde al senso globale del proprio valore

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(Coopersmith 1967) mentre dallrsquo altro abbiamo lrsquoautoefficacia percepita che si riferisce ai giudizi che noi diamo rispetto alle nostre capacitagrave di ese-guire determinati corsi di azione in ambiti specifici Lrsquoautoefficacia per-cepita ha un forte valore predittivo del comportamento che il soggetto potragrave mettere in atto mentre lrsquoautostima predice le condotte piuttosto debol-mente (Leary 1995)

Lrsquoautoefficacia percepita egrave definita contestualmente legata cioegrave a parti-colari sfide o prove con cui lrsquoindividuo si sta confrontando Le valutazioni di autoefficacia percepita predicono non solo i livelli generali di successo ma anche gli esiti di successo e di falli-mento comportamentali degli atti sin-goli (Cervone 1985) Bandura (1997) definisce quattro processi tramite cui le convinzioni di efficacia incidono sugli esiti legati al compito Lrsquoautoefficacia influenza

- le decisioni su quali attivitagrave persegui-re Lrsquoindividuo si impegneragrave solo in attivitagrave in cui ritiene se stesso effica-ce ed eviteragrave compiti che ritiene di non riuscire a compiere

- lo sforzo e la persistenza nel compi-to chi dubita della propria efficacia tenderagrave a ridurre sforzi e a desiste-re

- le risposte al livello affettivo un ele-vato senso di efficacia favorisce mi-nori livelli di ansia nellrsquoaffrontare eventi potenzialmente minacciosi

- la qualitagrave delle prestazioni cognitive principalmente in attivitagrave in cui si ri-chiede unrsquoalta conoscenza del com-pito ed una formulazione di strate-gie un maggior livello di efficacia percepita facilita la produzione di so-luzioni in maniera piugrave analitica ed accresce la prestazione in compiti di memoria ad esempio stressanti (Berry et al 1989)

Tutte queste esperienze benefiche possono inoltre essere generalizza-te ad altre situazioni similari diven-tando un bagaglio positivo per lrsquointero gruppo di lavoro Lrsquoautoefficacia per-cepita permette di conseguenza lrsquoaccettazione delle sfide la persi-stenza nonostante le avversitagrave lrsquoesecuzione di complesse strategie cognitive lrsquoabbassamento del livello di ansia ed una maggiore tranquillitagrave che si associa alle difficoltagrave Aumentare le convinzioni di efficacia e di controllo egrave possibile Il modo piugrave affidabile per instillare fiducia nelle persone consiste nel fornire occasio-ni di esperienza diretta di successo (Bandura 1997 Williams 1995) Quando calibriamo gli obiettivi per il gruppo di lavoro avere una buona conoscenza delle risorse umane a nostra disposizione dei punti di forza e di debolezza di ogni membro per-metteragrave di formulare gli scopi secon-do i punti elencati in base alla teoria del goal-setting e cercheragrave di stimola-re un sempre crescente senso di sperimentazione efficace del proprio operare allrsquointerno del team

Conclusioni Tenere presente la strutturazione de-gli obiettivi tramite indicazioni del goal-setting e lrsquoesistenza del costrutto di autoefficacia percepita permette di fare una breve riflessione di autoana-lisi su come guidare al meglio il no-stro gruppo di progetto Le dimensio-ni dellrsquoobiettivo non si traducono di-rettamente in successo essi avranno effetti sulla prestazione che a sua volta favoriragrave un certo livello di cre-scente forza nel gruppo di maggiore sintonia e di ampia produttivitagrave

Annalisa Albergo Psicologa del Benessere nel Corso di Vita e Psico-terapeuta esperta in Valutazione Psicologica e Counselling Vanta esperienza decennale in ambito riabi-

litativo e di in-tervento psico-logico nel campo della disabilitagrave visiva presso il Cen-tro Regionale S Alessio Margherita di

Savoia per i Ciechi nel servizio do-miciliare e scolastico Si occupa di Formazione e Consulenza Aziendale Selezione ed Assessment Valuta-zione dei Profili nellrsquoarea Risorse Umane Ha svolto ricerca scientifica presso lrsquoIstituto di Ricerca e Cura a Carattere Scientifico Fondazione S Lucia su malattie genetiche rare in-fantili e survey presso lrsquoUniversitagrave degli Studi di Roma ldquoSapienzardquo Ersquo infine esperta in costruzione e som-ministrazione di test psicologici e proiettivi

La nostra Newsletter egrave

scritta quasi interamente dai membri del

PMI Rome-Italy Charter

Essa vuole essere infatti innanzitutto uno strumento di

collaborazione e scambio di informazioni allrsquo interno del Chapter

Se vuoi far parte anche tu della redazione del ldquoCorriere del PMrdquo

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Come far crescere una piccola impresa Di Stefano Luisotti (Amministratore Delegato di Wel come Italia e nostro ospite nel recente evento sulla Leadership a Pisa)Lrsquoautore di questo libro Stefano Lui-sotti egrave un amico del nostro Chapter come AD di Welcome Italia ha ospi-tato lo scorso 30 Marzo il primo Se-minario in Azienda in Toscana E non lo ha solo ospitato ma egrave stato uno dei protagonisti dellrsquoevento stesso con un intervento sulla leadership molto apprezzato da tutti i parteci-panti

Lrsquointervento sulla leadership

di Stefano Luisotti AD di Welcome Italia

E proprio in occasione di quellrsquo even-to Luisotti ha voluto donare al Chap-ter una copia del suo libro ldquoCome far crescere una piccola impresardquo pub-blicato nella collana Trend di Franco Angeli Un libro che vuole essere un piccolo manuale da leggere tutto drsquoun fiato o a piccole dosi per coloro che non hanno mai tanto tempo da dedicare alla lettura (come dice lrsquoautore stesso basta un capitolo di poche pagine al mattino dopo il caf-fegrave) basato sulla sua esperienza sia professionale che personale (molti sono gli aneddoti familiari o della sua gioventugrave) Un libro la cui lettura scorre con leg-gerezza ma che lascia il segno e fa riflettere Basato su uno schema semplice ogni capitolo egrave composto da una frase celebre un breve aned-doto di vita vissuta (con i suoi suc-cessi e insuccessi) una breve con-clusione in calce al capitolo che ri-sponde alla domanda ldquoe quindirdquo Un libro per chi vuole fare lrsquo imprendi-tore che tuttavia merita una lettura attenta anche da parte di un Project

Manager Spesso infatti il successo dei nostri progetti nasce proprio dal considerarli ldquonostrirdquo e come una pic-cola ldquoimpresardquo familiare mettendoci quella passione e amor proprio che normalmente un imprenditore deve mettere nella propria piccola azienda Ma anche una certa vision e chiarez-za degli obiettivi che ci si pone Alla domanda sul percheacute molti im-prenditori non ce la fanno o molte aziende non riescono a ldquosfondarerdquo acquisendo dimensioni piugrave grandi nel loro sviluppo lrsquoautore si da una ri-sposta tanto semplice quanto vera ldquole piccole imprese rimangono picco-le percheacute i loro imprenditori si prefig-gono piccoli scopirdquo E ci vuole pertanto anche una bella dose di coraggio e responsabilitagrave Luisotti raccomanda infatti a chi ha deciso di far crescere la propria im-presa ldquohellip egrave venuto il momento di prelevare i vostri sogni nel cassetto metterli bene a fuoco e dichiararli apertamente dichiarare i propri sogni egrave una cosa pericolosa che espone allrsquoinsuccesso e alle critiche Ma quando i nostri sogni coinvolgono anche altre persone come nel caso della vostra azienda egrave inevitabilerdquo E chiarisce bene anche cosa si in-tenda per responsabilitagrave ldquorispondere delle proprie azioni e delle proprie decisioni Ogni volta che cerchiamo alibi scuse o colpevoli non facciamo altro che dichiarare agli altri la nostra incapacitagrave di assumere le nostre re-sponsabilitagraverdquo Per chi ha avuto modo di conoscerlo Stefano Luisotti egrave riuscito perfetta-mente nellrsquointento di travasare nelle pagine del suo libro le sue naturali doti di leadership la chiarezza di idee su come un imprenditore dovrebbe essere e agire la sua brillante aper-tura mentale verso chi nellrsquoazienda lavora per lui la passione e lrsquoamore per le sue ldquocreaturerdquo che siano lrsquoazienda che si egrave messa in piedi o la figlia che si sta crescendo (la piccola Sara che fa capolino nella copertina del libro lo ha illustrato con i suoi di-

segni di bambina ed egrave protagonista inconsapevole di uno dei racconti piugrave toccanti del libro non a caso quello che illustra il concetto di responsabili-tagrave che abbiamo riportato piugrave sopra)

La copertina del libro (Ed Franco Angeli)

Ebbene si il libro di Stefano Luisotti ci egrave proprio piaciuto E come tutti i libri belli quando si arriva alle fine si vor-rebbe che ci fossero degli altri capitoli per continuare a leggerlo Ma la bel-lezza del libro forse sta proprio in questo saper concentrare in un cen-tinaio di pagine tanta esperienza e un porsquo di saggezza Chissagrave magari dopo questo incontro con il PMI Central Italy Chapter tra qualche anno potragrave scrivere un nuo-vo manuale hellip su come essere e fare il Project Manager Per la cronaca Lrsquoautore prevede an-che una ldquoassicurazionerdquo sul proprio libro Se lo comprate e non lo riuscite a finire lo potete rimandare allrsquoautore che ve lo rimborseragrave Ma non spera-teci troppo percheacute saragrave molto difficile che questo accada Un grande in bocca al lupo a Stefano Luisotti e ai suoi colleghi (come lui ama chiamare i propri dipendenti o collaboratori) per il successo della propria ldquoimpresardquo Editore Franco Angeli Pagine 136 Prezzo di Copertina euro 950

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Alessio Puccinelli hellip Unplugged Sono padre felice di tre figli maschi nati da una moglie paziente che incautamente incoraggia (e a volte sopporta) le mie tante iniziative Ho la fortuna di abitare in un piccolo angolo di paradiso sulle colline della Versilia con vista mare su tutto lrsquoarcipelago fino alla Corsica Saragrave percheacute ci sono nato ma egrave un posto magi-co le Alpi Apuane le spiagge della Ver-silia il lago di Massaciuccoli la Pineta di Levante ecchellip posti fantastici a pochi chilometri da casa mi rigenera e mi ripa-ga di tanti chilometri macinati ogni gior-no per andare al lavoro Ho iniziato a lavorare molto presto e mi sono occupato un porsquo di tutto edilizia manifattura restauri ecc poi ho iniziato a lavorare come Perito ed infine come Ingegnere delle Telecomunicazioni Ed egrave proprio come Ingegnere in IDS che ho iniziato a gestire progetti internazionali nel campo navale ed a scontrarmi con realtagrave del calibro della Raytheon verso le quali mi sentivo inadeguato rispetto al compito che mi era stato affidato dovevo preparare stati di avanzamento mensili basati sullrsquoEarned Value Master Plan Integrated Master Schedule ecc cose che quindici anni fa non erano proprio allrsquoordine del giorno nella campagna pi-sanahellip Allora mi sono rimboccato le ma-niche ed ho iniziato a studiare Project Management prendendoci sempre piugrave

gusto iniziando un percorso che non avrei piugrave abbandonato

Se lrsquoincontro con il Project Management egrave stato amore a prima vista quello con il Chapter egrave stata una vera e propria folgo-razione Tutto egrave nato dal Corso di Alta Formazione in Project Program e Portfo-lio Management che il Chapter ha orga-nizzato in collaborazione con la Sapienza e che IDS ha generosamente finanziato Al corso ho conosciuto persone fantasti-che sia umanamente che professional-mente ma soprattutto ho conosciuto An-na Maria Felici che mi ha proposto di ldquodare una manordquo in Toscana e cosigrave sono diventato responsabile per lrsquoarea Toscana Nord-Ovest titolo che mi spalanca le porte nelle aziende ed organizzazioni a cui mi presento per proporre varie colla-borazioni Sono orgoglioso di far parte del PMI ed amo profondamente entrare

in contatto con le realtagrave della mia zona Purtroppo la distanza da Roma mi impe-disce di frequentare i tanti eventi orga-nizzati nella capitale per questo farograve del mio meglio per organizzare eventi in To-scana Con tre figli piccoli un cane un lavoro lontano (ma tutto egrave relativo) un orto e una casa da mantenere il cosiddetto ldquotempo liberordquo egrave praticamente inesisten-te Allora ascolto audiolibri mentre guido e la mia palestra egrave un orto dove faccio crescere verdure saporite certo non ho i bicipiti di uno sportivo ma egrave unrsquoattivitagrave che riusciamo a fare tutti quanti insieme appassionatamente un modo piacevole per stare allrsquoaria aperta e che mi tiene in forma Anche percheacute ne ho davvero bi-sogno e non solo per la vita sedentaria ma soprattutto percheacute ho una grande pas-sione per il cibo e il buon vino Amo cu-cinare e il modo in cui lo faccio mi rap-presenta in pieno ho bisogno di speri-mentare e quando una ricetta ha raggiun-to alti livelli di gradimento (a giudizio di amici e familiari) devo trovarne subito una nuova da sperimentare La foto egrave di dieci anni fa (non ho Photo-shop per ritoccarne una piugrave recente)

Alessio

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Andrew ChiesahellipUnplugged ldquoCulturalmente schizofrenicordquo hellip quel-la che egrave nata come battuta da usare su Twitter egrave diventato un mantra per provare a spiegare chi sono Nato a New York da madre americana e padre italiano fin da piccolo la diver-sitagrave culturale egrave parte del mio quoti-diano Dopo un primo periodo in cui ci dividiamo tra lrsquoItalia e gli Stati Uniti nel 1965 ci trasferiamo prima in Ar-gentina per poi approdare in Messi-co dove dovevamo rimanere per 4 anni oggi i miei genitori continuano a risiedere a Cittagrave del Messico In que-sti anni si aggiunge un altro mattone alla diversitagrave culturale con mio fratel-lo e sorella lo spagnolo e la cultura messicana diventano una parte del nostro quotidiano Finito il liceo con lrsquointenzione di se-guire biologia marina allrsquouniversitagrave ottengo un lavoro estivo presso un laboratorio di ricerca americano qui ho il mio primo vero contattato con lrsquoinformatica Colpo di fulmine Da ligrave passo tutte le estati in Olivetti Messi-co prima come programmatore poi come analista junior mentre allrsquo uni-versitagrave finisco una laurea in Econo-mia e Commercio Laureato inizio a lavorare a tempo pieno con Olivetti Messico ma solo poco anni dopo sono obbligato a cer-care una nuova alternativa quando il Paese precipita in un crollo che fa chiudere molte delle industrie Basti un ricordo una sera vado a letto con la benzina che costava poco piugrave di 1

pesos al litro ed al risveglio lrsquo indo-mani mattina era salita al 10 pesos al litro

Si dice ldquonon tutti i mali vengono per nuocererdquo la chiusura di Olivetti Mes-sico mi apre la porta per una trasferta presso Olivetti Francia Cinque anni intensi in cui ho imparato tanto mi sono divertito tanto e ho lasciato nel-la Ville Lumiegravere un pezzo del mio cuore Con Olivetti France comincia-no i miei primi passi come Project Manager nella migliore delle tradi-zioni come membro junior di un team per il rifacimento dellinfrastruttura in-formatica degli sportelli del Creacutedit Lyonnais Poi lrsquoItalia dapprima Ivrea poi Milano per approdare nel 1990 a Roma A ogni passaggio un altalena tra Pro-duct e Project Management con questrsquoultimo che diventa sempre di piugrave il mio mestiere A Roma conosco mia moglie una espatriata fiorentina (e continua la diversitagrave culturale) e

nascono prima Martina e poi Agosti-no In questi anni seguo progetti sia drsquoinformatica (Progetto Sigfried per lrsquoINAIL e OASIS-2 con fondi Esprit dellrsquoUnione Europea) che di comuni-cazione (gestione dei trade show per i settori specializzati dellrsquoOlivetti) af-finando le mie conoscenze della ge-stione progetti Finalmente nel 2011 faccio la certificazione PMP e con-fesso che sono moderatamente fiero di averlo passato al primo colpo piugrave di 30 anni dopo il mio ultimo esame universitario Oggi sono il Technical PMO per lrsquoecosistema dei progetti del sito corporate di Telecom Italia Tra le mie passioni non vi stupiragrave a questo punto ci siano i viaggi in ogni loro forma hobby facile da alimenta-re con la famiglia sparsa per il mon-do Di recente ho iniziato a giocare a pallacanestro come risultato di aver seguito i miei figli per anni nelle loro partite Da sempre la fantascienza il fantasy e il fai-da-te uno dei modi migliori per riprendere contatto con il ldquomondo verordquo Per citare Mark Twain ldquoIl viaggio egrave fatale per i pregiudizi il bigottismo e la ristrettezza mentalerdquo oppure SantrsquoAgostino ldquoIl mondo egrave un libro e chi non viaggia ne conosce solo una paginardquo Di una cosa sono certo viaggiare conoscere assaggiare queste sono le cose che arricchisco-no

Andrew

Segreteria Organizzativa

Telefono 06 92946741 E-mail segreteriapmi-romeorg Sito Web wwwpmi-romeorg

Comitato di Redazione de ldquo Il Corriere del PM rdquo

E-mail newsletterpmi-romeorg

COMITATO DIRETTIVO del CHAPTER

Presidente Sergio Gerosa

Sviluppo Professionale Giancarlo Duranti

Organizzazione Interna Danilo Scalmani Marketing Silvia Frigerio Formazione Emanuela De Fazio Membership Antonietta Fiorentino Volontari Sergio Funtograve Tesoreria Antonio Leone

COMITATO DI REDAZIONE della NEWSLETTER

Responsabile Sergio GEROSA

Angela ALLEVI Roberto ASCIONE Raffaele AVELLA Lo renzo CAPANNA

Maria Natalia CARDULLO Domenico CASTALDO Emanuela DE FAZIO

Giancarlo DURANTI Pasquale DURSO Anna Maria FELI CI Alessandra FILIPPETTI

Orlando LIO Vito MADAIO Carmine PARAGANO Cristin a PATERNOSTER Luca ROMANO Roberto TARASCHI

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Green Economy e Sociale 3deg TampPM ndash 17 Giugno 2016 allrsquoUniversitagrave Roma Tre A Roma nel luglio dellrsquoanno che pro-babilmente si confermeragrave il piugrave caldo del secolo presso la facoltagrave di Eco-nomia dellrsquoUniversitagrave di Roma Tre si egrave svolto il 3deg Meeting del PMI Central Italy Chapter dedicato al tema ldquoGreen Economy e Socialeldquo in cui si egrave discusso sui principi di sostenibilitagrave ambientale e sociale oltre che eco-nomica di ogni iniziativa come valori fondanti e strategie per realizzare un mondo migliore

Andrea Di Ciograve responsabile del nostro Comitato Sociale e Sostenibile

Dopo una breve introduzione sui temi della giornata di Andrea Di Ciograve in qualitagrave di Responsabile del Comitato Sociale e Sostenibile del PMI Central Chapter la parola egrave al Presidente del Chapter Sergio Gerosa che ha fatto il punto della situazione con lrsquo aggior-namento degli ultimi dati che eviden-ziano il trend positivo di crescita del Chapter Grande risalto egrave stato inoltre dato allrsquoevento per il ventesimo anni-versario del Chapter che si svolgeragrave presso il Centro Congressi Frentani il prossimo 6-7 Ottobre menzionando anche la sempre piugrave stretta collabo-razione fra i tre Chapter e il cambia-mento del nome del nostro Chapter di cui vi abbiamo parlato piugrave estesa-mente allrsquoinizio della newsletter La parola egrave tornata poi a Andrea Di Ciograve che egrave entrato nel vivo della gior-nata introducendo i principi fondanti della Sostenibilitagrave per cui le azioni di oggi devono preservare lrsquoequilibrio del ldquocapitale naturalerdquo anche per le generazioni future

Al contrario i disastri naturali e socia-li del climate change che ha origine antropiche rendono evidente che questrsquoequilibrio si sta modificando in modo irreversibile Dopo un accenno al Summit dellrsquoOnu ed i nuovi obiettivi di Sostenibilitagrave al 2030 (SDG) si so-no illustrati i principali contenuti della conferenza di Parigi COP21 in cui si egrave posto il target di contenimento della temperatura entro i 2degC e le neces-sarie modifiche ad incremento dei

target del pacchet-to climaenergia dellrsquoUE per elabo-rare una nuova Strategia Energeti-ca Nazionale fino al 2030 Delle pos-sibili strategie per il go-green come le energie rinnovabili lrsquoe-mobility le agro-energie la circular economy si egrave descritta la po-

tenzialitagrave dellrsquoEfficienza

Energetica con un focus nei settori del terziario della grande distribuzio-ne organizzata e del settore alber-ghiero fornendo unrsquo analisi del mer-cato in termini di volumi di investi-mento (Capex) tipologie di tecnolo-gia adottate (LED cogenerazione ecc) per conseguire i risparmi nei consumi energetici ed i connessi guadagni sul conto economico (Opex) Infine viene descritto un inte-ressante approfondimento su un tipo di contratto utilizzato per la realizza-zione e finanziamento di progetti di efficientamento energetico definito Energy Performance Contract (EPC) accordo tramite il quale si sono effi-cientati 50 punti vendita Bricocenter Lrsquointervento si conclude con una de-scrizione delle opportunitagrave e conve-nienze di azioni go-green e interventi di efficientamento energetico nel set-tore alberghiero sulla linea di quanto avviato da alcuni grandi gruppi (NH Hotel Starwood ed altri) A questo punto come da programma ha preso la parola Luigi Gitto diretto-re del Settore Power amp Energy di

DBA Progetti SpA che dopo aver descritto le attivitagrave della sua azienda che opera in 7 paesi in molti ambiti dellrsquoIngegneria ha fornito i dettagli di un intervento per la riduzione dei consumi energetici in un data center di unrsquoaffermata TelCo

Luigi Gitto

La presentazione ha illustrato una simulazione grafica della distribuzio-ne dei flussi drsquoaria in un data center ottenute con un singolare strumento il balometro che rileva portata tem-peratura ed umiditagrave dei flussi drsquoaria e che tramite analisi termografiche ca-ratterizzate da esaustivi quanto ac-cattivanti effetti visivi permette lo studio di dettaglio delle zone di aria fredda e calda evitando miscelazioni inefficienti ed ottimizzando il lay-out della sala ed il free cooling ciograve a dire lrsquoareazione naturale A seguire egrave sta-to presentato un case study di un audit energetica di un data center illustrando la metodologia per la ridu-zione del Power Usage Effectiveness (PUE) e lrsquoattivitagrave di Business Analy-sis illustrando come best practice la modalitagrave di individuazione del miglior investimento in uno o piugrave interventi di efficientamento energetico sui cui risultati incide fortemente la tempera-tura prescelta di set point della sala richiesta dagli apparati Molto inte-ressante egrave la descrizione di una ma-trice decisionale in cui su un portafo-glio di interventi possibili su Impianti di raffreddamento Building Manage-ment System (BMS) ed altre diffe-renti tecnologie stimati oltre una de-cina e di un mix di relative aggrega-zioni viene fornito un metodo di se-lezione del miglior investimento sulla base dei parametri finanziari tipici (IRR VAN payback) associati a cia-scuno scenario a supporto delle

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scelte di investimento concordate con il cliente

Maurizio Bufalini

Dopo il networking break egrave stata la volta di Maurizio Bufalini Direttore Generale Aggiunto TELT (Tunnel Euralpin Lyon Turin) che ha argo-mentato sulla sostenibilitagrave nelle gran-di opere descrivendo in modo molto preciso e dettagliato il progetto della UE per il completamento del 3deg Cor-ridoio Europeo ferroviario che uniragrave le principali aree metropolitane gli hub e i porti di Spagna Francia ed Italia verso est superando le barriere delle Alpi e dei Pirenei lungo un per-corso di 3000 km di strada ferrata Lo scambio import-export dellrsquoItalia verso i paesi del nord (Francia In-ghilterra) egrave pari al 40 del totale na-zionale da ciograve si evince che la do-manda esiste ma non viene intercet-tata dato che le infrastrutture attuali sono le stesse da 140 anni peraltro i traffici verso la Francia sono per la quasi totalitagrave su strada ad alto inqui-namento ambientale Il progetto della TELT con il collegamento della Tori-no-Lione aumenta lrsquoefficacia e lrsquoefficienza delle infrastrutture di tra-sporto della tratta e favorendo il pas-saggio modale dalla strada alla ferro-via riduce lrsquoimpatto ambientale evi-tando lrsquoemissione di CO2 pari ad una cittagrave di 300000 abitanti allrsquoanno oltre alla conseguente riduzione dellrsquo inqui-namento da polveri sottili Il respon-sabile che aveva inizialmente dichia-rato che avrebbe fatto una presenta-zione asettica dellrsquoargomento limitan-dosi agli aspetti tecnici onde evitare derive di tipo ideologico ha dovuto comunque illustrare al pubblico la storia dellrsquoapprovazione del progetto e le criticitagrave per un PM di gestire gli stakeholder a partire dalle iniziali pro-teste riportando una slide sui Black Blocks che ha sollevato alcune sin-gole reazioni da parte del pubblico Ersquo stata cosigrave lrsquooccasione per com-prendere che lrsquoapprovazione del pro-

getto in Francia egrave avvenuta tramite un deacutebat publique procedura ammi-nistrativa consolidata di coinvolgi-mento del territorio nella definizione delle caratteristiche dellrsquoopera e che non ha generato le stesse reazioni di opposizione avvenute in Italia dove per risolverle egrave stato successiva-mente costituito un tavolo politico e un Osservatorio Tecnico Tali organismi coinvolgendo le co-munitagrave locali hanno svolto 240 riu-nioni dal 2006 centinaia di audizioni di esperti tanto da portare ad un progetto definitivo come undicesima variante del layout del percorso nella Val di Susa La Torino-Lione egrave cosigrave un caso di studio di inserimento di una grande opera infrastrutturale nel contesto sociale ambientale di un territorio favorendone politiche ed azioni di sviluppo dello stesso TELT egrave stata accettata dal Global Compact dellrsquoONU associazione di 4000 im-prese con il comune obiettivo di crea-re unrsquoeconomia globale sostenibile attraverso la tutela dellrsquoambiente e la lotta alla criminalitagrave A riguardo pri-mo caso in Europa le procedure an-timafia ed anticorruzione sono appli-cate a prescindere dalla nazionalitagrave dei cantieri e le aziende assegnata-rie dei lavori dovranno rispettare i dieci punti del Global Compact

Emanuele Plata

Il successivo intervento ha visto Emanuele Plata Presidente della Planet Life Economy Foundation (on-lus) presentare con grande enfasi e catturando lrsquointeresse della platea i principi naturali che ispirano la vita e la sua organizzazione sociale e so-stenibile Ersquo necessario lrsquoavvio di un nuovo ri-nascimento dellrsquoeconomia e cambia-re il paradigma attuale pena la scomparsa del genere umano od una sua degradazione ad un livello inferiore cosigrave come previsto sin al 1972 dal Club di Roma Lrsquoeconomia sostenibile nella visione discussa partendo da unrsquoanalisi dei beni e dei

bisogni trova la soluzione in un equi-librio per lrsquouomo tra bisogni materiali ed immateriali e lrsquoazienda locale ra-dicata nel territorio egrave lrsquoattore principa-le del cambiamento in un approccio ldquodal piccolo al granderdquo Lrsquoimpresa ap-plica un nuovo schema di valori di sostenibilitagrave ambientale sociale ed economica la cui direzione egrave orienta-ta al benessere ed il modello sociale che ne consegue osserva processi bio-imitativi simili a quelli della natu-ra a ciclo chiuso Ersquo unrsquoarmonia in cui in ogni ambito il rifiuto non egrave mai uno spreco ma sempre utile ad un equili-brio complessivo del ldquosistema natura-lerdquo La creazione di valore aggiunto dellrsquoimpresa viene ripartita tra gli stakeholder collaboratori clienti for-nitori diretti e di filiera comunitagrave e azionisti Il posizionamento strategico dellrsquoimpresa avviene tramite lrsquoinvesti-mento nel ldquopatrimonio intangibilerdquo (etica cultura la forza del sapere formazione bio-imitazione raccordo con i soggetti interessati) che ne va-lorizzano il marchio e il radicamento nel territorio a proprio beneficio del benessere della comunitagrave e dei sin-goli realizzando cosigrave la vision di PLEF

Ulla Mauno

Dopo il pranzo e stata la volta di Ulla Mauno project planner finlandese di Carbonsink che ha illustrato un me-todo di finanziamento di progetti per lo sviluppo sostenibile in Africa e nel sud del mondo tramite il meccani-smo della carbon finance la cui finali-tagrave egrave la vendita sul mercato di titoli de-finiti ldquocrediti di Carboniordquo (EU-ETS) La riduzione delle emissioni di pro-getti di efficienza energetica come la sostituzione di caldaie in 4000 fami-glie in Mozambico viene certificata tramite modalitagrave consolidate da istituti internazionali Tali titoli vengono ac-quistati sul mercato finanziario da soggetti obbligati o volontari e con trattative bilaterali Lrsquoobiettivo egrave di ri-spettare i vincoli del pacchetto UE

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ldquoClima Energiardquo di riduzione di CO2 o per le aziende di realiz-zare in modo volontario i propri obiettivi di posizionamento strategico di impresa go-green dichiarando le proprie attivitagrave carbon neutral La valutazione delle effettive esigenze di unrsquoimpresa avviene tramite uno studio preliminare della carbon footprint del processo produttivo ciograve a dire dellrsquoimpronta ecologica misu-rata tramite il calcolo delle emissioni equivalenti di CO2

Anna Maria Felici

A seguire egrave stata Anna Maria Felici Past President e nuovo Liaison del PMI Educational Foundation a presentare al pubblico lrsquoopportunitagrave di finan-ziamento di progetti di forma-zione di Project Management a partire dalle scuole in Italia grazie ad i fondi resi disponibili dal PMIEFreg Dopo di lei ha preso la parola il dott Salvatore Carbone che ha presentato lrsquoAssociazione Italiana dei Progettisti Sociali (APIS) e ha evidenziato le dif-ferenze tra la gestione dei pro-getti in una azienda privata e quelli gestiti da entitagrave che ope-rano nel sociale dove il suc-cesso non egrave misurabile solo con i parametri di rispetto dei tempi e dei costi

Salvatore Carbone

Infine Andrea Stacchiero re-sponsabile di Policy e Advoca-

cy della Federazione di Organi-smi di Volontariato Internazionale (FOCSIV) ha illustrato con ulte-riore ottica i principali avvenimenti del 2015 anno storico per lrsquoambiente e per la cooperazione internazionale con la definizione dei 17 SDG dellrsquoONU e ha pre-sentato lrsquoenciclica ecologica ldquoLaudato Sigraverdquo e i programmi ed azioni ad esso ispirati Ha evi-denziato le difficoltagrave di attuazione dellrsquoenciclica nelle diocesi italia-ne e la situazione dei programmi di volontariato che riscuotono un forte successo nella societagrave civile con molti giovani disposti e can-didarsi ma che a causa di un de-ficit finanziario dovuto alla difficol-tagrave di erogazione di fondi lrsquoofferta di iniziative e volontari egrave maggiore della richiesta Interessante lrsquoaffermazione per cui la povertagrave che apparteneva solo al Terzo Mondo dove prima venivano convogliate la totalitagrave degli aiuti non egrave piugrave vera percheacute anche le societagrave opulente sono in una crisi oramai globale

Andrea Stocchiero

Tra le novitagrave delle modalitagrave di fi-nanziamento egrave il ruolo della Cas-sa Depositi e Prestiti in Italia che daragrave supporto ad iniziative di Cooperazione Internazionale svi-luppate in Partenariato Pubblico Privato (PPP) FOCSIV egrave inoltre impegnata nella difesa delle po-polazioni oppresse nei progetti ldquoi minerali dei conflittirdquo per una le-gislazione UE che ostacoli il commercio dei minerali estratti sotto il controllo di bande e signo-ri della guerra che sfruttano le popolazioni locali e le pongono in condizioni di schiavitugrave (come av-viene ad esempio in Congo) ed in altre operazione umanitarie per lrsquoaffermazione di principi etici fondanti un nuovo modello di svi-luppo economico sostenibile

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LUGLIO 2016 Numero 25

Managing Mega Project Challenges Evento Internazionale in collaborazione con LUISS B usiness School e Project Management Institute Roma 19-20 Maggio Il 19 maggio scorso presso la Luiss Business School si egrave tenuto un inte-ressante evento internazionale a late-re di una piugrave ampia due giorni di con-fronto di metodologie modelli ed esperienze nellrsquoambito della gestione di mega-project

Prof Andrea Prencipe (LBS)

Durante lrsquoevento che vedeva la par-tecipazione di un centinaio di perso-ne anche straniere sono stati affron-tati gli argomenti e gli aspetti piugrave for-temente legati a progetti di grandi dimensioni Il Lavori sono stati aperti dal Prof Andrea Prencipe docente di Inter-national Development and Quality Management alla LUISS Business School e coordinatore del seminario che ha presentato il keynote speaker della giornata Mark Thurston Re-gional Managing Director di CH2M

Mark Thurston

Nel suo intervento Thurston ha avuto modo di individuare alcuni fattori piugrave specificatamente attinenti i mega-project fattori di scala complessitagrave regulation politica e interfaccia Que-sto sulla base di una lunga esperien-za personale e con evidenza di quat-tro progetti di grandi dimensioni come i Giochi Olimpici di Londra del 2012 la realizzazione di un nuovo tratto fer-roviario nella zona sud est di Londra

(il progetto Crossrail) realizzazione di un tunnel di 25 km al di sotto del Tamigi (il progetto Tideway) realiz-zazione di unrsquo autostrada da Londra a Leeds e Manchester (Progetto High Speed 2)

La pianificazione di costruzione del progetto CrossRail

Mark Thurston ha inoltre esposto lrsquointeressante parallelo tra il concetto di ldquohomeostasisrdquo per un sistema vi-vente e la modellizzazione della ge-stione del setting di variabili tali da mantenere la stabilitagrave di un sistema complesso applicato allrsquoambito di gestione di grandi progetti Tale ar-gomento egrave stato fonte di un interes-sante dibattito con grande partecipa-zione dei presenti Ha poi esposto i fattori di maggiore influenza di pro-getti di grandi dimensioni suddivisi in 4 prospettive di maggiore impatto people and leadership governance and controls organization and cultu-re outside world

Prof Reymond Levitt

Lrsquoevento egrave stato chiuso dagli inter-venti di Reymond Levitt Professore di Ingegneria Civile e Ambientale alla Stanford University e Gernot Grab-her Professore di Economia alla HafenCity University di Amburgo e da una tavola rotonda coordinata da Andrea Prencipe della LUISS Busi-ness School

Lrsquoapprofondimento dei temi ha porta-to a focalizzare il dibattito successivo su argomenti legat al controllo del ri-schio allrsquoimportanza della definizione e comunicazione dello scope e alla disciplina necessaria a condurre con efficacia tali imprese

La tavola rotonda che ha concluso lrsquoevento

Come si diceva allrsquoinizio questo se-minario aperto a tutti i nostro soci grazie alla collaborazione con la LUISS Business School faceva parte di un piugrave ampio programma una se-rie di eventi annuali sponsorizzati dal Project Management Institute per fa-vorire lrsquoincontro tra le grandi Universi-tagrave Internazionali e le grandi aziende che utilizzano il Project Program Portfolio Management per la gestione dei mega-progetti Le due mezze giornate di lavori del ldquo4th International Mega-Projects Workshop Theory meets Practicerdquo si sono svolte questrsquoanno presso la LUISS Busi-ness School dopo che le precedenti tre edizioni erano state ospitate da rinomate universitagrave internazionali

Sergio Gerosa e il Prof Corrado Lo Storto (Univ Federico II di Napoli) durante i lavori

Per il PMI Central Italy Chapter erano stati invitati a partecipare a questo esclusivo consesso il Presidente Sergio Gerosa e la Past President Anna Maria Felici

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LUGLIO 2016 Numero 25

EMEA LIM amp Global Congress 2016 Si egrave svolta a Barcellona dal 6 allrsquo11 Maggio la ker messe EMEA il nostro Chapter era presente ad entrambi gli appu ntamentiLo scorso Maggio Barcellona (Spa-gna) egrave stata teatro della kermesse annuale del PMI EMEA (Europe Middle East and Africa) ospitando in successione i due piugrave importanti eventi a livello continentale

- Il Leadership Institute Meeting EMEA (6-8 Maggio)

- Il Global Congress EMEA (9-11 Maggio)

Una nutrita delegazione del nostro Chapter ha partecipato ad entrambi gli eventi con numerose presenta-zioni Nei giorni successive inoltre si sono tenute varie sessioni di Semi-narsWorld (che Roma aveva ospitato ad Aprile 2015)

EMEA Leadership Institute

Meeting

I numeri del LIM EMEA di Barcellona

Il Leadership Institute Meeting EMEA egrave la riunione annuale di tutti i leader (membri del board ma anche sem-plici volontari) dei Chapter EMEA Ci si incontra per ascoltare le ultime no-tizie e indicazioni da parte del board del Project Management Institute per seguire le presentazioni di grandi leader e keynote speaker di levatura mondiale ma soprattutto per confron-tarsi sulle best practice nella gestione delle nostre community locali

Il mega-annuncio dellrsquoEMEA 2017 a Roma

Questrsquoanno ad accogliere la rappre-sentativa del nostro Chapter compo-

sta da Sergio Gerosa Giancarlo Duranti Silvia Frigerio e Sergio Funtograve una gradita sorpresa (anche se la notizia era giagrave stata anticipata da qualche settimane al nostro Pre-sidente) il mega cartellone con lrsquoannuncio che il prossimo anno la kermesse PMI EMEA saragrave ospitata proprio dallrsquoItalia e in particolare da Roma

Foto di gruppo del team del nostro Chapter con Mark A Langley (Presidente PMI reg)

Unrsquooccasione irripetibile per il nostro Chapter e tutti i PM Italiani soprattut-to in considerazione dellrsquoaltro evento internazionale che il Chapter sta giagrave organizzando per il 6-7 Ottobre 2016 a Roma per festeggiare il nostro ven-tesimo anniversario Ma di questo vi abbiamo giagrave parlato nellrsquoarticolo a pag 3 di questa newsletter Proprio in vista di questi due eventi internazionali che vedranno Roma al centro dellrsquoattenzione la delegazione del Comitato Direttivo del Chapter ha lavorato alacremente durante il LIM EMEA di Barcellona per stabilire con-tatti con il Board del Project Mana-gement Institute (incontrando anche il Presidente del PMIreg Mark A Lan-gley e vari membri del Board PMIreg) cosigrave come per pubblicizzare lrsquoevento internazionale di Ottobre con i re-sponsabili dei Chapter EMEA che sono stati successivamente coinvolti (con grande successo) come Sup-porting Chapter dellrsquoevento Lrsquoiniziativa del nostro Chapter asso-lutamente innovativa in questo sen-so egrave stata accolta con grande inte-resse e simpatia dai colleghi degli al-tri Chapter cosigrave come la prospettiva

di poter venire a Roma per il prossi-mo Congresso EMEA del PMIreg

Il brindisi tra i tre Presidenti dei Chapter Italiani e il nostro Mentor Kris Troukens

Il LIM EMEA egrave stato inoltre lrsquo occasio-ne per consolidare il rapporto con la leadership degli altri Chapter Italiani tutti presenti allrsquoevento con un primo Memorandum of Understanding sot-toscritto dai tre Presidenti (Sergio Gerosa Stefano Setti e Giacomo Franco ) insieme ai rappresentanti del PMI EMEA (il nostro regional mentor Kris Troukens Lysan Drabon e Blanca Lalanda ) che egrave stato successivamente finalizzato nellrsquoaccordo strategico di cui vi ab-biamo parlato nellrsquoarticolo a pag 2 di questa newsletter) Il nostro Chapter ha portato al LIM anche in questa occasione un suo speaker il nostro Direttore dei Volon-tari Sergio Funtograve con un intervento dal titolo ldquoVolunteers a cast to con-quer How to involve and keep en-gaged chapter volunteersrdquo

Lrsquointervento di Sergio Funtograve

Lrsquointervento egrave stato molto apprezzato dalla folta platea presente nonostan-te fosse pianificato nellrsquoultimo slot prima della chiusura dellrsquoevento Tra gli interventi piugrave apprezzati degli altri oratori ricordiamo quelli introdut-tivi del Presidente PMIreg Mark A Langley che ha fornito una visione di dove stia andando il PMIreg e come intenda supportare sempre meglio i

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LUGLIO 2016 Numero 25

PM di tutto il mondo nella loro cresci-ta professionale e di Antonio Nieto Rodriguez molto coinvolgente e ba-sato sulla personale esperienza di PM tra tante difficoltagrave e grandi soddi-sfazioni professionali

Lo speech di Mark A Langley insieme a Antonio Nieto Rodriguez

Molto interessante e ldquomotivazionalerdquo anche lo speech del keynote speaker Reneacute Carayol dal titolo ldquoCollaboration is the new leadershiprdquo con degli spunti davvero interessanti in termini di applicazione della servant leader-ship

Lo speech di Mark A Langley insieme a Antonio Nieto Rodriguez

EMEA Global Congress AllrsquoEMEA Global Congress il nostro Chapter era presente con gli inter-venti di Marco Negri e Luca Romano oltre a quello del nostro Giancarlo Duranti Marco Negri (ANAS) ha presentato assieme a Mustafa Duumllgerler (Na-tional Bank of Abu Dhabi) un inter-vento sulle Lessons Learned dal tito-lo Lessons (really) Learned How to Retain Project Knowledge and Avoid Recurring Nightmares La presentazione egrave partita dallrsquo osser-vazione che sebbene la maggior parte delle aziende abbiano ormai istituzionalizzato il processo di identi-ficazione e documentazione delle lessons learned anche quando tali lezioni sono correttamente identifica-te e documentate spesso finiscono in un database o su una intranet che nessuno mai consulta (il cosiddetto buco nero delle lessons learned) impedendo alle aziende di imparare dallrsquoesperienza e rischiando di ripete-re gli errori giagrave commessi

Lrsquointervento di Marco Negri

Il processo tradizionale egrave quindi inef-ficace percheacute non riesce a incorpo-rare le lezioni nelle operations e so-prattutto percheacute non riesce a cambia-re migliorandolo il nostro modo di condurre i progetti Sono stati quindi analizzati i problemi piugrave comuni del processo di identifica-zione documentazione e comunica-zione delle lessons learned ed egrave sta-to proposto un approccio semplice ed efficace per incorporare le lezioni di-rettamente nei processi operativi del-le aziende In pratica al posto di documentare le lessons learned nella tradizionale forma testuale si suggerisce innanzi-tutto di classificarle sulla base dei de-liverable a cui si riferiscono (per esempio si dividono le lezioni che ri-guardano i Gantt dalle le lezioni rela-tive al budget oppure al ldquoPiano di ri-sposta ai rischirdquo ecc) e successi-vamente si propone di raccogliere le lezioni in delle checklist una per ogni tipologia di deliverable (quindi la checklist dei Gantt la checklist del budget la checklist del Piano di ri-sposta ai rischi ecc) In questo modo la conoscenza viene trasposta direttamente negli organi-zational process assets in una forma prontamente utilizzabile prima di ini-ziare a lavorare su uno specifico deli-verable per consultare tutte le lezioni apprese dallrsquoazienda sullrsquoargomento basteragrave aprire la relativa checklist Si potrebbe quindi dire che una les-son non egrave veramente ldquolearnedrdquo fine-chegrave non egrave stata incorporata in una checklist

Marco Negri e Giancarlo Duranti

Infine Luca Romano (Nexen) ha presentato ben due interventi il pri-mo insieme a Roberta Grimaldi e Francesco Saverio Colasuonno di INAIL dal titolo ldquoDemand manage-ment as a critical success factor in Portfolio Managementrdquo La trasfor-mazione digitale della Pubblica Am-ministrazione italiana caratterizzata da ritardi incertezze e resistenze al cambiamento puograve annoverare a pie-no titolo INAIL come caso di succes-so paradigmatico In questrsquoambito sulla base dellrsquoesperienza maturata presso la Direzione Centrale Orga-nizzazione Digitale egrave stata analizzata lrsquoimportanza della corretta gestione della fase di Demand durante il pro-cesso di Project Portfolio Manage-ment Il Demand Management infatti sostanziandosi nella raccolta e valu-tazione delle iniziative progettuali vecchie e nuove dellrsquoazienda egrave pro-pedeutico alla fase di definizione del-le prioritagrave e selezione delle iniziative influenzandone inevitabilmente la qualitagrave la durata e lrsquoefficacia Una corretta gestione della fase di de-mand durante la predisposizione del Portfolio progetti aziendale permette alle organizzazioni di indirizzare cor-rettamente le proprie azioni e di man-tenere uno stretto collegamento tra quello che viene attuato e la traietto-ria strategica complessiva

Luca Romano

Nel secondo intervento Luca Roma-no ha avuto il ruolo di moderatore di un panel dal titolo ldquoNext Generation Project Management Digitalization and Collaborationrdquo Questo ldquonuovordquo format del PMI aggrega speaker che hanno presentato idee simili in un unico evento durante il quale a valle della presentazione da parte dei panelist si apre una discussione con domande e risposte Lrsquooggetto come si desume dal titolo egrave stata la digita-lizzazione e la collaborazione in am-bito PM argomento peraltro abba-stanza in voga durante il Congresso a Barcellona

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LUGLIO 2016 Numero 25

Il nostro Chapter era presente anche hellip Grazie alle nostre convenzioni e ai volontari del C hapter abbiamo portato un porsquo di Project Management ad alt ri eventi La diffusione del Project Manage-ment passa attraverso la presenza a importanti seminari ed eventi Il no-stro Chapter ha partecipato negli ul-timi mesi ad alcuni eventi spesso or-ganizzati dalle associazioni con cui il PMI Central Italy Chapter ha siglato delle convenzioni di collaborazione proprio al fine di aumentare la cassa di risonanza del Project Management in Italia Una scelta che sta eviden-temente pagando visto il moltiplicarsi delle occasioni di interscambio cultu-rale che queste collaborazioni stanno generando

XVI Convegno Nazionale AIIC

Bari 7-9 Aprile

Il corso di Project Management

al Convegno Nazionale AIIC

Il Past President del Chapter Anna Maria Felici egrave intervenuta allrsquo As-semblea Generale conclusiva del XVI Convegno Nazionale dellrsquo Associazio-ne Italiana Ingegneri Clinici (AIIC) di cui fa parte anche il nostro Resp del Comitato Clinica Farmaceutica e Me-dicale Giulio Iachetti Ersquo stata lrsquo oc-casione per ribadire lrsquointeresse relati-vo al recente e rinnovato accordo tra il Chapter e AIIC e per rafforzare lrsquoimportanza delle conoscenze e dellrsquoapplicazione del Project Mana-gement in ambito Sanitario Anna Maria ha anche premiato i cinque componenti della squadra vincente La nostra Past President inoltre era giagrave intervenuta in qualitagrave di docente durante la prima giornata del Corso di Formazione sul Project Manage-ment che si prefiggeva lo scopo di fornire le basi di impostazione di un progetto con una metodologia struttu-rata di Project Management illu-strandone lrsquo intero ciclo di gestione e

gli strumenti di pianificazione e con-trollo Allrsquointerno del corso egrave stata da-ta una panoramica degli strumenti informatizzati piugrave utili in ambito di Project Management per lrsquoIngegnere Clinico dando evidenza di modalitagrave di impostazione dei tool informatizzati oggi disponibili In chiusura del Corso di Formazione egrave stato sviluppato infi-ne un partecipatissimo business ga-me con la partecipazione di ben set-te squadre che si sono confrontate su una simulazione in ambito healthca-re

Anna Maria Felici

Questo tipo di iniziative didattiche svolte in collaborazione con le nostre associazioni partner sono volte pro-prio a diffondere il Project Manage-ment allrsquointerno di contesti dove egrave necessario consolidarne la maturitagrave e saranno un campo dove il Chapter continueragrave ad impegnarsi nel prossi-mo futuro

Congresso Nazionale Astrofisica

Roma 2-6 Maggio Lo scorso 4 Maggio il Presidente del Chapter Sergio Gerosa ha tenuto un interessante intervento sulla ldquoComplessitagrave nel Project Manage-mentrdquo nellrsquoambito dei lavori del LX Congresso della Societagrave Astronomica Italiana che si egrave tenuto a Roma dal 2 al 6 Maggio nella prestigiosa sede del Centro Nazionale delle Ricerche (CNR) a Piazzale Aldo Moro a Roma La presentazione egrave stata incentrata sui risultati della ricerca svolta del Project Management Institute e pub-blicati sul numero de ldquoPulse of the Profession in depth reportrdquo dedicato al tema ldquoNavigating Complexityrdquo (di-sponibile per i soci sul sito del PMIreg

La locandina del LX Congresso della Societagrave Astronomica Italiana

Lo studio era volto ad individuare quali siano gli elementi che caratte-rizzano i best performer tra le varie organizzazioni che si confrontano con potafogli di progetti di grande complessitagrave come sono certamente quelli che riguardano la ricerca in campo astronomico ed astrofisico con budget di grandissime dimensio-ni in gioco

Sergio Gerosa al congresso della SAI

Lrsquooccasione di questo intervento egrave nata grazie alla collaborazione con Davide Fierro Resp Ufficio Centrale di Ingegneria dellrsquoIstituto Nazionale di Astro Fisica (INAF) organizzatore della giornata di lavori e nostro part-ner nellrsquoambito della collaborazione con AFCEA e INCOSE nellrsquoambito del Comitato Difesa Sicurezza e Spazio di cui vi parliamo anche

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nellrsquoarticolo sui nostri Comitati Setto-riali Con lui avevamo anche organiz-zato il Convegno dello scorso anno presso lrsquoOsservatorio di Monte Porzio Catone (vedi articolo a pag 13 del no 21 de ldquoIl Corriere del PMrdquo - Luglio 2015)

Davide Fierro organizzatore della giornata

Seminario SEDA 2016 Roma 10

Maggio Unrsquoatra associazione con cui abbia-mo stabilito rapporti di reciproco scambio culturale egrave il DSSEA (De-fense amp Security Software Engineers Association) il cui Segretario Gene-rale Brigadiere Angelo Messina era

stato nostro ospite al Pomeriggio allrsquoUniversitagrave tenutosi lo scorso Di-cembre (in cui si egrave parlato della matu-ritagrave del Project Management nel set-tore ICT) Il DSSEA ha organizza ogni anno un appuntamento internazionale su te-matiche ICT nel mondo delle Forze Armate e denominato SEDA (Soft-ware Engineering for Defense Appli-cations) giunto questrsquoanno alla quin-ta edizione tenutasi il 10 Maggio scorso presso la Scuola Trasporti e Materiali della Cecchignola a Roma in unrsquoaula gremita da moltissime per-sone A rappresentare il PMI Central Italy Chapter crsquoera Carmine Paragano Responsabile del Comitato ICT e or-ganizzatore di molti dei nostri Webi-nar che egrave intervenuto per condivide-re le metodologie di Project Mana-gement Agile e la loro applicazione in un settore cosigrave delicato come quello delle Forze Armate Lrsquointervento si egrave tenuto nel pomerig-gio in cui si sono affrontate con mag-gior approfondimento le tematiche

ldquoAgilirdquo Dopo unlsquointroduzione iniziale sulle diverse metodologie Agili ed i diversi campi di applicazione si egrave ap-profondito lrsquoapproccio proposto dal PMI con la sua certificazione PMI-ACP

Carmine Paragano al Congresso SEDA

Nellrsquoultima parte dellrsquointervento si so-no poi condivise anche con gli altri speaker le difficoltagrave nel gestire un progetto con metodologie innovative che richiedono un cambiamento nellrsquoapproccio al progetto da parte di tutti gli stakeholder coinvolti

20 Settembre 2016 dalle ore 930 alle ore 1330

Seminario in Azienda in collaborazione con INAIL

Dal Progetto alla Governance Quale futuro per la PA

Roma Sede Centrale INAIL ndash Piazzale Pastore 6 (EUR)

Lrsquoevento permette di maturare 3 PDUrsquos

Per informazioni wwwpmi-romeorg

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Goal-setting variabili e dimensioniLrsquoarma vincente per la definizione degli obiettivi di progettoIl nostro vivere quotidiano egrave carico di obiettivi che ci prefissiamo di rag-giungere dalla volontagrave di prenderci un caffegrave al bar preferito fino al rag-giungimento della tanto desiderata vacanza o al piugrave elevato scopo di ri-coprire un ruolo ambito allrsquointerno del gruppo di lavoro e di un Organizza-zione Tutti questi stimoli sociali nel momento in cui vengono traguardati diventano per noi fonte di beneficio percheacute ci infondono un forte senso di controllo degli eventi un alto grado di motivazione ed un buon livello di au-toefficacia percepita (quanto mi spe-rimento efficace in determinate situa-zioni Bandura 1986) Esistono una serie di variabili che in-cidono fortemente sulla nostra capa-citagrave di perseguire un obiettivo sia nel-la nostra vita privata sia nella nostra carriera professionale Ersquo necessario quindi tenere presenti questi fattori facendo una meta-analisi qualora sia possibile effettuarla dei potenziali ri-schi e delle risorse che abbiamo a disposizione per centrare a pieno lrsquoobiettivo Le teorie social-cognitive ci aiutano in tal senso (Caprara Cervone 2003) La teoria dellrsquoazione pianificata (Ajzen 1996) afferma che le nostre intenzioni riguardano lrsquoatteggiamento di una persona rispetto al mettere in atto un determinato comportamento la sua percezione della pressione so-ciale a mettere (o non mettere) in atto quel certo comportamento e il con-trollo percepito sul comportamento cioegrave la percezione di facilitagrave o difficol-tagrave ad eseguirlo Locke e Latham (1990) con la loro teoria degli obiettivi hanno identificato un insieme di dimensioni degli obiet-tivi (goal-setting) cioegrave dei modi in cui gli obiettivi di prestazione possono variare ed essere ben progettati in funzione dello scopo da perseguire e tenendo in grande considerazione le variabili individuali che permettono di raggiungerlo Il goal-setting egrave il livello dello scopo cioegrave il livello di sfida che le persone assumono nellrsquoesecuzione di un certo compito Gli obiettivi diffe-riscono per quantitagrave per difficoltagrave qualitativamente nel significato che rivestono per lrsquoindividuo per ampiez-

za (a breve o a lungo termine) e pos-sono essere ristretti o ampi se legati gerarchicamente

Dimensioni degli obiettivi Il goal-setting cioegrave la definizione degli obiettivi costituisce una determinante psicologica centrale nellrsquoautomotivazione al successo

Esiste in letteratura una forte relazio-ne positiva tra il livello di sfida dellrsquoobiettivo e il livello di successo nella prestazione Nella misura in cui le persone si ritengono impegnate nel raggiungimento dei loro scopi gli obiettivi maggiormente impegnativi stimolano piugrave elevati livelli di succes-so Ersquo evidente quindi che fornire al team obiettivi articolati rispetto ad obiettivi semplici o ad assenza di obiettivi permette la stimolazione di un maggior senso di motivazione Una seconda dimensione fondamen-tale oltre al coinvolgimento sugli obiettivi consiste nella specificitagrave di essi In alcune professioni o attivitagrave gli scopi da raggiungere possono es-sere impegnativi ma vaghi Gli obiet-tivi specifici rispetto ad obiettivi non specifici e generici (ldquofare del proprio megliordquo) contribuiscono maggiormen-te al miglioramento della prestazione (Locke et al 1981) Unrsquoultima di-mensione fondamentale per generare successo consiste nel programmare obiettivi prossimali piuttosto che di-stali percheacute vi egrave una tendenza natu-rale delle persone a suddividere i compiti distali in prossimali (Bandura e Schuck 1981) I benefici degli obiettivi prossimali richiedono ovvia-mente che lrsquoindividuo non perda natu-

ralmente di vista gli scopi a lungo termine Gli obiettivi prossimali hanno due effetti importanti sul sistema del seacute Il primo consiste nellrsquoaumentare lrsquoautoefficacia percepita iniziale Quando intraprendiamo un compito sostenere attivitagrave iniziali piugrave semplici faragrave sigrave che lrsquoobiettivo nellrsquoinsieme ri-sultati maggiormente gestibili nella sua totalitagrave I sotto-obiettivi se ben definiti migliorano le reazioni auto-valutative personali fornendo indica-tori sul progresso in atto Esistono inoltre moderatori degli ef-fetti del goal-setting il feedback e la complessitagrave del compito Un obiettivo impegnativo aumenta la motivazione solo quando il soggetto egrave in grado di monitorare le sue azioni traendo van-taggio dal feedback che riceve sul grado dei suoi progressi In assenza di feedback lrsquo assegna-zione di obiettivi impegnativi non au-menta in maniera affidabile la presta-zione Nel momento in cui il gruppo di lavoro riceve feedback espliciti su scopi ben definiti esso reagisce in maniera auto-valutativa rispetto i propri risultati analizza la sua effica-cia nella prestazione stabilisce obiet-tivi e standard specifici Ognuno di questi processi riferiti al singolo membro contribuiscono a generare la motivazione successiva Ecco che si innesca qui un meccani-smo benefico che si autoalimenta in cui i feedback il monitoraggio conti-nuo degli scopi prossimali raggiunti la definizione chiara dei compiti favo-risce un team consapevole della me-ta che sta perseguendo e del cammi-no che vede protagonisti tutti i parte-cipanti

Sperimentare efficacia Proviamo a questo punto ad attuare unrsquoulteriore precisazione per rendere la definizione dei nostri obiettivi vin-cente e fornire al gruppo di lavoro esperienze positive di successo che possano essere generalizzate e di-ventino punti di forza per il team nella sua totalitagrave Lrsquoindividuo possiede due strumenti per valutare seacute stesso da un lato ab-biamo lrsquoautostima che corrisponde al senso globale del proprio valore

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(Coopersmith 1967) mentre dallrsquo altro abbiamo lrsquoautoefficacia percepita che si riferisce ai giudizi che noi diamo rispetto alle nostre capacitagrave di ese-guire determinati corsi di azione in ambiti specifici Lrsquoautoefficacia per-cepita ha un forte valore predittivo del comportamento che il soggetto potragrave mettere in atto mentre lrsquoautostima predice le condotte piuttosto debol-mente (Leary 1995)

Lrsquoautoefficacia percepita egrave definita contestualmente legata cioegrave a parti-colari sfide o prove con cui lrsquoindividuo si sta confrontando Le valutazioni di autoefficacia percepita predicono non solo i livelli generali di successo ma anche gli esiti di successo e di falli-mento comportamentali degli atti sin-goli (Cervone 1985) Bandura (1997) definisce quattro processi tramite cui le convinzioni di efficacia incidono sugli esiti legati al compito Lrsquoautoefficacia influenza

- le decisioni su quali attivitagrave persegui-re Lrsquoindividuo si impegneragrave solo in attivitagrave in cui ritiene se stesso effica-ce ed eviteragrave compiti che ritiene di non riuscire a compiere

- lo sforzo e la persistenza nel compi-to chi dubita della propria efficacia tenderagrave a ridurre sforzi e a desiste-re

- le risposte al livello affettivo un ele-vato senso di efficacia favorisce mi-nori livelli di ansia nellrsquoaffrontare eventi potenzialmente minacciosi

- la qualitagrave delle prestazioni cognitive principalmente in attivitagrave in cui si ri-chiede unrsquoalta conoscenza del com-pito ed una formulazione di strate-gie un maggior livello di efficacia percepita facilita la produzione di so-luzioni in maniera piugrave analitica ed accresce la prestazione in compiti di memoria ad esempio stressanti (Berry et al 1989)

Tutte queste esperienze benefiche possono inoltre essere generalizza-te ad altre situazioni similari diven-tando un bagaglio positivo per lrsquointero gruppo di lavoro Lrsquoautoefficacia per-cepita permette di conseguenza lrsquoaccettazione delle sfide la persi-stenza nonostante le avversitagrave lrsquoesecuzione di complesse strategie cognitive lrsquoabbassamento del livello di ansia ed una maggiore tranquillitagrave che si associa alle difficoltagrave Aumentare le convinzioni di efficacia e di controllo egrave possibile Il modo piugrave affidabile per instillare fiducia nelle persone consiste nel fornire occasio-ni di esperienza diretta di successo (Bandura 1997 Williams 1995) Quando calibriamo gli obiettivi per il gruppo di lavoro avere una buona conoscenza delle risorse umane a nostra disposizione dei punti di forza e di debolezza di ogni membro per-metteragrave di formulare gli scopi secon-do i punti elencati in base alla teoria del goal-setting e cercheragrave di stimola-re un sempre crescente senso di sperimentazione efficace del proprio operare allrsquointerno del team

Conclusioni Tenere presente la strutturazione de-gli obiettivi tramite indicazioni del goal-setting e lrsquoesistenza del costrutto di autoefficacia percepita permette di fare una breve riflessione di autoana-lisi su come guidare al meglio il no-stro gruppo di progetto Le dimensio-ni dellrsquoobiettivo non si traducono di-rettamente in successo essi avranno effetti sulla prestazione che a sua volta favoriragrave un certo livello di cre-scente forza nel gruppo di maggiore sintonia e di ampia produttivitagrave

Annalisa Albergo Psicologa del Benessere nel Corso di Vita e Psico-terapeuta esperta in Valutazione Psicologica e Counselling Vanta esperienza decennale in ambito riabi-

litativo e di in-tervento psico-logico nel campo della disabilitagrave visiva presso il Cen-tro Regionale S Alessio Margherita di

Savoia per i Ciechi nel servizio do-miciliare e scolastico Si occupa di Formazione e Consulenza Aziendale Selezione ed Assessment Valuta-zione dei Profili nellrsquoarea Risorse Umane Ha svolto ricerca scientifica presso lrsquoIstituto di Ricerca e Cura a Carattere Scientifico Fondazione S Lucia su malattie genetiche rare in-fantili e survey presso lrsquoUniversitagrave degli Studi di Roma ldquoSapienzardquo Ersquo infine esperta in costruzione e som-ministrazione di test psicologici e proiettivi

La nostra Newsletter egrave

scritta quasi interamente dai membri del

PMI Rome-Italy Charter

Essa vuole essere infatti innanzitutto uno strumento di

collaborazione e scambio di informazioni allrsquo interno del Chapter

Se vuoi far parte anche tu della redazione del ldquoCorriere del PMrdquo

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LUGLIO 2016 Numero 25

Come far crescere una piccola impresa Di Stefano Luisotti (Amministratore Delegato di Wel come Italia e nostro ospite nel recente evento sulla Leadership a Pisa)Lrsquoautore di questo libro Stefano Lui-sotti egrave un amico del nostro Chapter come AD di Welcome Italia ha ospi-tato lo scorso 30 Marzo il primo Se-minario in Azienda in Toscana E non lo ha solo ospitato ma egrave stato uno dei protagonisti dellrsquoevento stesso con un intervento sulla leadership molto apprezzato da tutti i parteci-panti

Lrsquointervento sulla leadership

di Stefano Luisotti AD di Welcome Italia

E proprio in occasione di quellrsquo even-to Luisotti ha voluto donare al Chap-ter una copia del suo libro ldquoCome far crescere una piccola impresardquo pub-blicato nella collana Trend di Franco Angeli Un libro che vuole essere un piccolo manuale da leggere tutto drsquoun fiato o a piccole dosi per coloro che non hanno mai tanto tempo da dedicare alla lettura (come dice lrsquoautore stesso basta un capitolo di poche pagine al mattino dopo il caf-fegrave) basato sulla sua esperienza sia professionale che personale (molti sono gli aneddoti familiari o della sua gioventugrave) Un libro la cui lettura scorre con leg-gerezza ma che lascia il segno e fa riflettere Basato su uno schema semplice ogni capitolo egrave composto da una frase celebre un breve aned-doto di vita vissuta (con i suoi suc-cessi e insuccessi) una breve con-clusione in calce al capitolo che ri-sponde alla domanda ldquoe quindirdquo Un libro per chi vuole fare lrsquo imprendi-tore che tuttavia merita una lettura attenta anche da parte di un Project

Manager Spesso infatti il successo dei nostri progetti nasce proprio dal considerarli ldquonostrirdquo e come una pic-cola ldquoimpresardquo familiare mettendoci quella passione e amor proprio che normalmente un imprenditore deve mettere nella propria piccola azienda Ma anche una certa vision e chiarez-za degli obiettivi che ci si pone Alla domanda sul percheacute molti im-prenditori non ce la fanno o molte aziende non riescono a ldquosfondarerdquo acquisendo dimensioni piugrave grandi nel loro sviluppo lrsquoautore si da una ri-sposta tanto semplice quanto vera ldquole piccole imprese rimangono picco-le percheacute i loro imprenditori si prefig-gono piccoli scopirdquo E ci vuole pertanto anche una bella dose di coraggio e responsabilitagrave Luisotti raccomanda infatti a chi ha deciso di far crescere la propria im-presa ldquohellip egrave venuto il momento di prelevare i vostri sogni nel cassetto metterli bene a fuoco e dichiararli apertamente dichiarare i propri sogni egrave una cosa pericolosa che espone allrsquoinsuccesso e alle critiche Ma quando i nostri sogni coinvolgono anche altre persone come nel caso della vostra azienda egrave inevitabilerdquo E chiarisce bene anche cosa si in-tenda per responsabilitagrave ldquorispondere delle proprie azioni e delle proprie decisioni Ogni volta che cerchiamo alibi scuse o colpevoli non facciamo altro che dichiarare agli altri la nostra incapacitagrave di assumere le nostre re-sponsabilitagraverdquo Per chi ha avuto modo di conoscerlo Stefano Luisotti egrave riuscito perfetta-mente nellrsquointento di travasare nelle pagine del suo libro le sue naturali doti di leadership la chiarezza di idee su come un imprenditore dovrebbe essere e agire la sua brillante aper-tura mentale verso chi nellrsquoazienda lavora per lui la passione e lrsquoamore per le sue ldquocreaturerdquo che siano lrsquoazienda che si egrave messa in piedi o la figlia che si sta crescendo (la piccola Sara che fa capolino nella copertina del libro lo ha illustrato con i suoi di-

segni di bambina ed egrave protagonista inconsapevole di uno dei racconti piugrave toccanti del libro non a caso quello che illustra il concetto di responsabili-tagrave che abbiamo riportato piugrave sopra)

La copertina del libro (Ed Franco Angeli)

Ebbene si il libro di Stefano Luisotti ci egrave proprio piaciuto E come tutti i libri belli quando si arriva alle fine si vor-rebbe che ci fossero degli altri capitoli per continuare a leggerlo Ma la bel-lezza del libro forse sta proprio in questo saper concentrare in un cen-tinaio di pagine tanta esperienza e un porsquo di saggezza Chissagrave magari dopo questo incontro con il PMI Central Italy Chapter tra qualche anno potragrave scrivere un nuo-vo manuale hellip su come essere e fare il Project Manager Per la cronaca Lrsquoautore prevede an-che una ldquoassicurazionerdquo sul proprio libro Se lo comprate e non lo riuscite a finire lo potete rimandare allrsquoautore che ve lo rimborseragrave Ma non spera-teci troppo percheacute saragrave molto difficile che questo accada Un grande in bocca al lupo a Stefano Luisotti e ai suoi colleghi (come lui ama chiamare i propri dipendenti o collaboratori) per il successo della propria ldquoimpresardquo Editore Franco Angeli Pagine 136 Prezzo di Copertina euro 950

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Alessio Puccinelli hellip Unplugged Sono padre felice di tre figli maschi nati da una moglie paziente che incautamente incoraggia (e a volte sopporta) le mie tante iniziative Ho la fortuna di abitare in un piccolo angolo di paradiso sulle colline della Versilia con vista mare su tutto lrsquoarcipelago fino alla Corsica Saragrave percheacute ci sono nato ma egrave un posto magi-co le Alpi Apuane le spiagge della Ver-silia il lago di Massaciuccoli la Pineta di Levante ecchellip posti fantastici a pochi chilometri da casa mi rigenera e mi ripa-ga di tanti chilometri macinati ogni gior-no per andare al lavoro Ho iniziato a lavorare molto presto e mi sono occupato un porsquo di tutto edilizia manifattura restauri ecc poi ho iniziato a lavorare come Perito ed infine come Ingegnere delle Telecomunicazioni Ed egrave proprio come Ingegnere in IDS che ho iniziato a gestire progetti internazionali nel campo navale ed a scontrarmi con realtagrave del calibro della Raytheon verso le quali mi sentivo inadeguato rispetto al compito che mi era stato affidato dovevo preparare stati di avanzamento mensili basati sullrsquoEarned Value Master Plan Integrated Master Schedule ecc cose che quindici anni fa non erano proprio allrsquoordine del giorno nella campagna pi-sanahellip Allora mi sono rimboccato le ma-niche ed ho iniziato a studiare Project Management prendendoci sempre piugrave

gusto iniziando un percorso che non avrei piugrave abbandonato

Se lrsquoincontro con il Project Management egrave stato amore a prima vista quello con il Chapter egrave stata una vera e propria folgo-razione Tutto egrave nato dal Corso di Alta Formazione in Project Program e Portfo-lio Management che il Chapter ha orga-nizzato in collaborazione con la Sapienza e che IDS ha generosamente finanziato Al corso ho conosciuto persone fantasti-che sia umanamente che professional-mente ma soprattutto ho conosciuto An-na Maria Felici che mi ha proposto di ldquodare una manordquo in Toscana e cosigrave sono diventato responsabile per lrsquoarea Toscana Nord-Ovest titolo che mi spalanca le porte nelle aziende ed organizzazioni a cui mi presento per proporre varie colla-borazioni Sono orgoglioso di far parte del PMI ed amo profondamente entrare

in contatto con le realtagrave della mia zona Purtroppo la distanza da Roma mi impe-disce di frequentare i tanti eventi orga-nizzati nella capitale per questo farograve del mio meglio per organizzare eventi in To-scana Con tre figli piccoli un cane un lavoro lontano (ma tutto egrave relativo) un orto e una casa da mantenere il cosiddetto ldquotempo liberordquo egrave praticamente inesisten-te Allora ascolto audiolibri mentre guido e la mia palestra egrave un orto dove faccio crescere verdure saporite certo non ho i bicipiti di uno sportivo ma egrave unrsquoattivitagrave che riusciamo a fare tutti quanti insieme appassionatamente un modo piacevole per stare allrsquoaria aperta e che mi tiene in forma Anche percheacute ne ho davvero bi-sogno e non solo per la vita sedentaria ma soprattutto percheacute ho una grande pas-sione per il cibo e il buon vino Amo cu-cinare e il modo in cui lo faccio mi rap-presenta in pieno ho bisogno di speri-mentare e quando una ricetta ha raggiun-to alti livelli di gradimento (a giudizio di amici e familiari) devo trovarne subito una nuova da sperimentare La foto egrave di dieci anni fa (non ho Photo-shop per ritoccarne una piugrave recente)

Alessio

14 Ottobre 2016 SAVE THE DATE

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LUGLIO 2016 Numero 25

Andrew ChiesahellipUnplugged ldquoCulturalmente schizofrenicordquo hellip quel-la che egrave nata come battuta da usare su Twitter egrave diventato un mantra per provare a spiegare chi sono Nato a New York da madre americana e padre italiano fin da piccolo la diver-sitagrave culturale egrave parte del mio quoti-diano Dopo un primo periodo in cui ci dividiamo tra lrsquoItalia e gli Stati Uniti nel 1965 ci trasferiamo prima in Ar-gentina per poi approdare in Messi-co dove dovevamo rimanere per 4 anni oggi i miei genitori continuano a risiedere a Cittagrave del Messico In que-sti anni si aggiunge un altro mattone alla diversitagrave culturale con mio fratel-lo e sorella lo spagnolo e la cultura messicana diventano una parte del nostro quotidiano Finito il liceo con lrsquointenzione di se-guire biologia marina allrsquouniversitagrave ottengo un lavoro estivo presso un laboratorio di ricerca americano qui ho il mio primo vero contattato con lrsquoinformatica Colpo di fulmine Da ligrave passo tutte le estati in Olivetti Messi-co prima come programmatore poi come analista junior mentre allrsquo uni-versitagrave finisco una laurea in Econo-mia e Commercio Laureato inizio a lavorare a tempo pieno con Olivetti Messico ma solo poco anni dopo sono obbligato a cer-care una nuova alternativa quando il Paese precipita in un crollo che fa chiudere molte delle industrie Basti un ricordo una sera vado a letto con la benzina che costava poco piugrave di 1

pesos al litro ed al risveglio lrsquo indo-mani mattina era salita al 10 pesos al litro

Si dice ldquonon tutti i mali vengono per nuocererdquo la chiusura di Olivetti Mes-sico mi apre la porta per una trasferta presso Olivetti Francia Cinque anni intensi in cui ho imparato tanto mi sono divertito tanto e ho lasciato nel-la Ville Lumiegravere un pezzo del mio cuore Con Olivetti France comincia-no i miei primi passi come Project Manager nella migliore delle tradi-zioni come membro junior di un team per il rifacimento dellinfrastruttura in-formatica degli sportelli del Creacutedit Lyonnais Poi lrsquoItalia dapprima Ivrea poi Milano per approdare nel 1990 a Roma A ogni passaggio un altalena tra Pro-duct e Project Management con questrsquoultimo che diventa sempre di piugrave il mio mestiere A Roma conosco mia moglie una espatriata fiorentina (e continua la diversitagrave culturale) e

nascono prima Martina e poi Agosti-no In questi anni seguo progetti sia drsquoinformatica (Progetto Sigfried per lrsquoINAIL e OASIS-2 con fondi Esprit dellrsquoUnione Europea) che di comuni-cazione (gestione dei trade show per i settori specializzati dellrsquoOlivetti) af-finando le mie conoscenze della ge-stione progetti Finalmente nel 2011 faccio la certificazione PMP e con-fesso che sono moderatamente fiero di averlo passato al primo colpo piugrave di 30 anni dopo il mio ultimo esame universitario Oggi sono il Technical PMO per lrsquoecosistema dei progetti del sito corporate di Telecom Italia Tra le mie passioni non vi stupiragrave a questo punto ci siano i viaggi in ogni loro forma hobby facile da alimenta-re con la famiglia sparsa per il mon-do Di recente ho iniziato a giocare a pallacanestro come risultato di aver seguito i miei figli per anni nelle loro partite Da sempre la fantascienza il fantasy e il fai-da-te uno dei modi migliori per riprendere contatto con il ldquomondo verordquo Per citare Mark Twain ldquoIl viaggio egrave fatale per i pregiudizi il bigottismo e la ristrettezza mentalerdquo oppure SantrsquoAgostino ldquoIl mondo egrave un libro e chi non viaggia ne conosce solo una paginardquo Di una cosa sono certo viaggiare conoscere assaggiare queste sono le cose che arricchisco-no

Andrew

Segreteria Organizzativa

Telefono 06 92946741 E-mail segreteriapmi-romeorg Sito Web wwwpmi-romeorg

Comitato di Redazione de ldquo Il Corriere del PM rdquo

E-mail newsletterpmi-romeorg

COMITATO DIRETTIVO del CHAPTER

Presidente Sergio Gerosa

Sviluppo Professionale Giancarlo Duranti

Organizzazione Interna Danilo Scalmani Marketing Silvia Frigerio Formazione Emanuela De Fazio Membership Antonietta Fiorentino Volontari Sergio Funtograve Tesoreria Antonio Leone

COMITATO DI REDAZIONE della NEWSLETTER

Responsabile Sergio GEROSA

Angela ALLEVI Roberto ASCIONE Raffaele AVELLA Lo renzo CAPANNA

Maria Natalia CARDULLO Domenico CASTALDO Emanuela DE FAZIO

Giancarlo DURANTI Pasquale DURSO Anna Maria FELI CI Alessandra FILIPPETTI

Orlando LIO Vito MADAIO Carmine PARAGANO Cristin a PATERNOSTER Luca ROMANO Roberto TARASCHI

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scelte di investimento concordate con il cliente

Maurizio Bufalini

Dopo il networking break egrave stata la volta di Maurizio Bufalini Direttore Generale Aggiunto TELT (Tunnel Euralpin Lyon Turin) che ha argo-mentato sulla sostenibilitagrave nelle gran-di opere descrivendo in modo molto preciso e dettagliato il progetto della UE per il completamento del 3deg Cor-ridoio Europeo ferroviario che uniragrave le principali aree metropolitane gli hub e i porti di Spagna Francia ed Italia verso est superando le barriere delle Alpi e dei Pirenei lungo un per-corso di 3000 km di strada ferrata Lo scambio import-export dellrsquoItalia verso i paesi del nord (Francia In-ghilterra) egrave pari al 40 del totale na-zionale da ciograve si evince che la do-manda esiste ma non viene intercet-tata dato che le infrastrutture attuali sono le stesse da 140 anni peraltro i traffici verso la Francia sono per la quasi totalitagrave su strada ad alto inqui-namento ambientale Il progetto della TELT con il collegamento della Tori-no-Lione aumenta lrsquoefficacia e lrsquoefficienza delle infrastrutture di tra-sporto della tratta e favorendo il pas-saggio modale dalla strada alla ferro-via riduce lrsquoimpatto ambientale evi-tando lrsquoemissione di CO2 pari ad una cittagrave di 300000 abitanti allrsquoanno oltre alla conseguente riduzione dellrsquo inqui-namento da polveri sottili Il respon-sabile che aveva inizialmente dichia-rato che avrebbe fatto una presenta-zione asettica dellrsquoargomento limitan-dosi agli aspetti tecnici onde evitare derive di tipo ideologico ha dovuto comunque illustrare al pubblico la storia dellrsquoapprovazione del progetto e le criticitagrave per un PM di gestire gli stakeholder a partire dalle iniziali pro-teste riportando una slide sui Black Blocks che ha sollevato alcune sin-gole reazioni da parte del pubblico Ersquo stata cosigrave lrsquooccasione per com-prendere che lrsquoapprovazione del pro-

getto in Francia egrave avvenuta tramite un deacutebat publique procedura ammi-nistrativa consolidata di coinvolgi-mento del territorio nella definizione delle caratteristiche dellrsquoopera e che non ha generato le stesse reazioni di opposizione avvenute in Italia dove per risolverle egrave stato successiva-mente costituito un tavolo politico e un Osservatorio Tecnico Tali organismi coinvolgendo le co-munitagrave locali hanno svolto 240 riu-nioni dal 2006 centinaia di audizioni di esperti tanto da portare ad un progetto definitivo come undicesima variante del layout del percorso nella Val di Susa La Torino-Lione egrave cosigrave un caso di studio di inserimento di una grande opera infrastrutturale nel contesto sociale ambientale di un territorio favorendone politiche ed azioni di sviluppo dello stesso TELT egrave stata accettata dal Global Compact dellrsquoONU associazione di 4000 im-prese con il comune obiettivo di crea-re unrsquoeconomia globale sostenibile attraverso la tutela dellrsquoambiente e la lotta alla criminalitagrave A riguardo pri-mo caso in Europa le procedure an-timafia ed anticorruzione sono appli-cate a prescindere dalla nazionalitagrave dei cantieri e le aziende assegnata-rie dei lavori dovranno rispettare i dieci punti del Global Compact

Emanuele Plata

Il successivo intervento ha visto Emanuele Plata Presidente della Planet Life Economy Foundation (on-lus) presentare con grande enfasi e catturando lrsquointeresse della platea i principi naturali che ispirano la vita e la sua organizzazione sociale e so-stenibile Ersquo necessario lrsquoavvio di un nuovo ri-nascimento dellrsquoeconomia e cambia-re il paradigma attuale pena la scomparsa del genere umano od una sua degradazione ad un livello inferiore cosigrave come previsto sin al 1972 dal Club di Roma Lrsquoeconomia sostenibile nella visione discussa partendo da unrsquoanalisi dei beni e dei

bisogni trova la soluzione in un equi-librio per lrsquouomo tra bisogni materiali ed immateriali e lrsquoazienda locale ra-dicata nel territorio egrave lrsquoattore principa-le del cambiamento in un approccio ldquodal piccolo al granderdquo Lrsquoimpresa ap-plica un nuovo schema di valori di sostenibilitagrave ambientale sociale ed economica la cui direzione egrave orienta-ta al benessere ed il modello sociale che ne consegue osserva processi bio-imitativi simili a quelli della natu-ra a ciclo chiuso Ersquo unrsquoarmonia in cui in ogni ambito il rifiuto non egrave mai uno spreco ma sempre utile ad un equili-brio complessivo del ldquosistema natura-lerdquo La creazione di valore aggiunto dellrsquoimpresa viene ripartita tra gli stakeholder collaboratori clienti for-nitori diretti e di filiera comunitagrave e azionisti Il posizionamento strategico dellrsquoimpresa avviene tramite lrsquoinvesti-mento nel ldquopatrimonio intangibilerdquo (etica cultura la forza del sapere formazione bio-imitazione raccordo con i soggetti interessati) che ne va-lorizzano il marchio e il radicamento nel territorio a proprio beneficio del benessere della comunitagrave e dei sin-goli realizzando cosigrave la vision di PLEF

Ulla Mauno

Dopo il pranzo e stata la volta di Ulla Mauno project planner finlandese di Carbonsink che ha illustrato un me-todo di finanziamento di progetti per lo sviluppo sostenibile in Africa e nel sud del mondo tramite il meccani-smo della carbon finance la cui finali-tagrave egrave la vendita sul mercato di titoli de-finiti ldquocrediti di Carboniordquo (EU-ETS) La riduzione delle emissioni di pro-getti di efficienza energetica come la sostituzione di caldaie in 4000 fami-glie in Mozambico viene certificata tramite modalitagrave consolidate da istituti internazionali Tali titoli vengono ac-quistati sul mercato finanziario da soggetti obbligati o volontari e con trattative bilaterali Lrsquoobiettivo egrave di ri-spettare i vincoli del pacchetto UE

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ldquoClima Energiardquo di riduzione di CO2 o per le aziende di realiz-zare in modo volontario i propri obiettivi di posizionamento strategico di impresa go-green dichiarando le proprie attivitagrave carbon neutral La valutazione delle effettive esigenze di unrsquoimpresa avviene tramite uno studio preliminare della carbon footprint del processo produttivo ciograve a dire dellrsquoimpronta ecologica misu-rata tramite il calcolo delle emissioni equivalenti di CO2

Anna Maria Felici

A seguire egrave stata Anna Maria Felici Past President e nuovo Liaison del PMI Educational Foundation a presentare al pubblico lrsquoopportunitagrave di finan-ziamento di progetti di forma-zione di Project Management a partire dalle scuole in Italia grazie ad i fondi resi disponibili dal PMIEFreg Dopo di lei ha preso la parola il dott Salvatore Carbone che ha presentato lrsquoAssociazione Italiana dei Progettisti Sociali (APIS) e ha evidenziato le dif-ferenze tra la gestione dei pro-getti in una azienda privata e quelli gestiti da entitagrave che ope-rano nel sociale dove il suc-cesso non egrave misurabile solo con i parametri di rispetto dei tempi e dei costi

Salvatore Carbone

Infine Andrea Stacchiero re-sponsabile di Policy e Advoca-

cy della Federazione di Organi-smi di Volontariato Internazionale (FOCSIV) ha illustrato con ulte-riore ottica i principali avvenimenti del 2015 anno storico per lrsquoambiente e per la cooperazione internazionale con la definizione dei 17 SDG dellrsquoONU e ha pre-sentato lrsquoenciclica ecologica ldquoLaudato Sigraverdquo e i programmi ed azioni ad esso ispirati Ha evi-denziato le difficoltagrave di attuazione dellrsquoenciclica nelle diocesi italia-ne e la situazione dei programmi di volontariato che riscuotono un forte successo nella societagrave civile con molti giovani disposti e can-didarsi ma che a causa di un de-ficit finanziario dovuto alla difficol-tagrave di erogazione di fondi lrsquoofferta di iniziative e volontari egrave maggiore della richiesta Interessante lrsquoaffermazione per cui la povertagrave che apparteneva solo al Terzo Mondo dove prima venivano convogliate la totalitagrave degli aiuti non egrave piugrave vera percheacute anche le societagrave opulente sono in una crisi oramai globale

Andrea Stocchiero

Tra le novitagrave delle modalitagrave di fi-nanziamento egrave il ruolo della Cas-sa Depositi e Prestiti in Italia che daragrave supporto ad iniziative di Cooperazione Internazionale svi-luppate in Partenariato Pubblico Privato (PPP) FOCSIV egrave inoltre impegnata nella difesa delle po-polazioni oppresse nei progetti ldquoi minerali dei conflittirdquo per una le-gislazione UE che ostacoli il commercio dei minerali estratti sotto il controllo di bande e signo-ri della guerra che sfruttano le popolazioni locali e le pongono in condizioni di schiavitugrave (come av-viene ad esempio in Congo) ed in altre operazione umanitarie per lrsquoaffermazione di principi etici fondanti un nuovo modello di svi-luppo economico sostenibile

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Managing Mega Project Challenges Evento Internazionale in collaborazione con LUISS B usiness School e Project Management Institute Roma 19-20 Maggio Il 19 maggio scorso presso la Luiss Business School si egrave tenuto un inte-ressante evento internazionale a late-re di una piugrave ampia due giorni di con-fronto di metodologie modelli ed esperienze nellrsquoambito della gestione di mega-project

Prof Andrea Prencipe (LBS)

Durante lrsquoevento che vedeva la par-tecipazione di un centinaio di perso-ne anche straniere sono stati affron-tati gli argomenti e gli aspetti piugrave for-temente legati a progetti di grandi dimensioni Il Lavori sono stati aperti dal Prof Andrea Prencipe docente di Inter-national Development and Quality Management alla LUISS Business School e coordinatore del seminario che ha presentato il keynote speaker della giornata Mark Thurston Re-gional Managing Director di CH2M

Mark Thurston

Nel suo intervento Thurston ha avuto modo di individuare alcuni fattori piugrave specificatamente attinenti i mega-project fattori di scala complessitagrave regulation politica e interfaccia Que-sto sulla base di una lunga esperien-za personale e con evidenza di quat-tro progetti di grandi dimensioni come i Giochi Olimpici di Londra del 2012 la realizzazione di un nuovo tratto fer-roviario nella zona sud est di Londra

(il progetto Crossrail) realizzazione di un tunnel di 25 km al di sotto del Tamigi (il progetto Tideway) realiz-zazione di unrsquo autostrada da Londra a Leeds e Manchester (Progetto High Speed 2)

La pianificazione di costruzione del progetto CrossRail

Mark Thurston ha inoltre esposto lrsquointeressante parallelo tra il concetto di ldquohomeostasisrdquo per un sistema vi-vente e la modellizzazione della ge-stione del setting di variabili tali da mantenere la stabilitagrave di un sistema complesso applicato allrsquoambito di gestione di grandi progetti Tale ar-gomento egrave stato fonte di un interes-sante dibattito con grande partecipa-zione dei presenti Ha poi esposto i fattori di maggiore influenza di pro-getti di grandi dimensioni suddivisi in 4 prospettive di maggiore impatto people and leadership governance and controls organization and cultu-re outside world

Prof Reymond Levitt

Lrsquoevento egrave stato chiuso dagli inter-venti di Reymond Levitt Professore di Ingegneria Civile e Ambientale alla Stanford University e Gernot Grab-her Professore di Economia alla HafenCity University di Amburgo e da una tavola rotonda coordinata da Andrea Prencipe della LUISS Busi-ness School

Lrsquoapprofondimento dei temi ha porta-to a focalizzare il dibattito successivo su argomenti legat al controllo del ri-schio allrsquoimportanza della definizione e comunicazione dello scope e alla disciplina necessaria a condurre con efficacia tali imprese

La tavola rotonda che ha concluso lrsquoevento

Come si diceva allrsquoinizio questo se-minario aperto a tutti i nostro soci grazie alla collaborazione con la LUISS Business School faceva parte di un piugrave ampio programma una se-rie di eventi annuali sponsorizzati dal Project Management Institute per fa-vorire lrsquoincontro tra le grandi Universi-tagrave Internazionali e le grandi aziende che utilizzano il Project Program Portfolio Management per la gestione dei mega-progetti Le due mezze giornate di lavori del ldquo4th International Mega-Projects Workshop Theory meets Practicerdquo si sono svolte questrsquoanno presso la LUISS Busi-ness School dopo che le precedenti tre edizioni erano state ospitate da rinomate universitagrave internazionali

Sergio Gerosa e il Prof Corrado Lo Storto (Univ Federico II di Napoli) durante i lavori

Per il PMI Central Italy Chapter erano stati invitati a partecipare a questo esclusivo consesso il Presidente Sergio Gerosa e la Past President Anna Maria Felici

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EMEA LIM amp Global Congress 2016 Si egrave svolta a Barcellona dal 6 allrsquo11 Maggio la ker messe EMEA il nostro Chapter era presente ad entrambi gli appu ntamentiLo scorso Maggio Barcellona (Spa-gna) egrave stata teatro della kermesse annuale del PMI EMEA (Europe Middle East and Africa) ospitando in successione i due piugrave importanti eventi a livello continentale

- Il Leadership Institute Meeting EMEA (6-8 Maggio)

- Il Global Congress EMEA (9-11 Maggio)

Una nutrita delegazione del nostro Chapter ha partecipato ad entrambi gli eventi con numerose presenta-zioni Nei giorni successive inoltre si sono tenute varie sessioni di Semi-narsWorld (che Roma aveva ospitato ad Aprile 2015)

EMEA Leadership Institute

Meeting

I numeri del LIM EMEA di Barcellona

Il Leadership Institute Meeting EMEA egrave la riunione annuale di tutti i leader (membri del board ma anche sem-plici volontari) dei Chapter EMEA Ci si incontra per ascoltare le ultime no-tizie e indicazioni da parte del board del Project Management Institute per seguire le presentazioni di grandi leader e keynote speaker di levatura mondiale ma soprattutto per confron-tarsi sulle best practice nella gestione delle nostre community locali

Il mega-annuncio dellrsquoEMEA 2017 a Roma

Questrsquoanno ad accogliere la rappre-sentativa del nostro Chapter compo-

sta da Sergio Gerosa Giancarlo Duranti Silvia Frigerio e Sergio Funtograve una gradita sorpresa (anche se la notizia era giagrave stata anticipata da qualche settimane al nostro Pre-sidente) il mega cartellone con lrsquoannuncio che il prossimo anno la kermesse PMI EMEA saragrave ospitata proprio dallrsquoItalia e in particolare da Roma

Foto di gruppo del team del nostro Chapter con Mark A Langley (Presidente PMI reg)

Unrsquooccasione irripetibile per il nostro Chapter e tutti i PM Italiani soprattut-to in considerazione dellrsquoaltro evento internazionale che il Chapter sta giagrave organizzando per il 6-7 Ottobre 2016 a Roma per festeggiare il nostro ven-tesimo anniversario Ma di questo vi abbiamo giagrave parlato nellrsquoarticolo a pag 3 di questa newsletter Proprio in vista di questi due eventi internazionali che vedranno Roma al centro dellrsquoattenzione la delegazione del Comitato Direttivo del Chapter ha lavorato alacremente durante il LIM EMEA di Barcellona per stabilire con-tatti con il Board del Project Mana-gement Institute (incontrando anche il Presidente del PMIreg Mark A Lan-gley e vari membri del Board PMIreg) cosigrave come per pubblicizzare lrsquoevento internazionale di Ottobre con i re-sponsabili dei Chapter EMEA che sono stati successivamente coinvolti (con grande successo) come Sup-porting Chapter dellrsquoevento Lrsquoiniziativa del nostro Chapter asso-lutamente innovativa in questo sen-so egrave stata accolta con grande inte-resse e simpatia dai colleghi degli al-tri Chapter cosigrave come la prospettiva

di poter venire a Roma per il prossi-mo Congresso EMEA del PMIreg

Il brindisi tra i tre Presidenti dei Chapter Italiani e il nostro Mentor Kris Troukens

Il LIM EMEA egrave stato inoltre lrsquo occasio-ne per consolidare il rapporto con la leadership degli altri Chapter Italiani tutti presenti allrsquoevento con un primo Memorandum of Understanding sot-toscritto dai tre Presidenti (Sergio Gerosa Stefano Setti e Giacomo Franco ) insieme ai rappresentanti del PMI EMEA (il nostro regional mentor Kris Troukens Lysan Drabon e Blanca Lalanda ) che egrave stato successivamente finalizzato nellrsquoaccordo strategico di cui vi ab-biamo parlato nellrsquoarticolo a pag 2 di questa newsletter) Il nostro Chapter ha portato al LIM anche in questa occasione un suo speaker il nostro Direttore dei Volon-tari Sergio Funtograve con un intervento dal titolo ldquoVolunteers a cast to con-quer How to involve and keep en-gaged chapter volunteersrdquo

Lrsquointervento di Sergio Funtograve

Lrsquointervento egrave stato molto apprezzato dalla folta platea presente nonostan-te fosse pianificato nellrsquoultimo slot prima della chiusura dellrsquoevento Tra gli interventi piugrave apprezzati degli altri oratori ricordiamo quelli introdut-tivi del Presidente PMIreg Mark A Langley che ha fornito una visione di dove stia andando il PMIreg e come intenda supportare sempre meglio i

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PM di tutto il mondo nella loro cresci-ta professionale e di Antonio Nieto Rodriguez molto coinvolgente e ba-sato sulla personale esperienza di PM tra tante difficoltagrave e grandi soddi-sfazioni professionali

Lo speech di Mark A Langley insieme a Antonio Nieto Rodriguez

Molto interessante e ldquomotivazionalerdquo anche lo speech del keynote speaker Reneacute Carayol dal titolo ldquoCollaboration is the new leadershiprdquo con degli spunti davvero interessanti in termini di applicazione della servant leader-ship

Lo speech di Mark A Langley insieme a Antonio Nieto Rodriguez

EMEA Global Congress AllrsquoEMEA Global Congress il nostro Chapter era presente con gli inter-venti di Marco Negri e Luca Romano oltre a quello del nostro Giancarlo Duranti Marco Negri (ANAS) ha presentato assieme a Mustafa Duumllgerler (Na-tional Bank of Abu Dhabi) un inter-vento sulle Lessons Learned dal tito-lo Lessons (really) Learned How to Retain Project Knowledge and Avoid Recurring Nightmares La presentazione egrave partita dallrsquo osser-vazione che sebbene la maggior parte delle aziende abbiano ormai istituzionalizzato il processo di identi-ficazione e documentazione delle lessons learned anche quando tali lezioni sono correttamente identifica-te e documentate spesso finiscono in un database o su una intranet che nessuno mai consulta (il cosiddetto buco nero delle lessons learned) impedendo alle aziende di imparare dallrsquoesperienza e rischiando di ripete-re gli errori giagrave commessi

Lrsquointervento di Marco Negri

Il processo tradizionale egrave quindi inef-ficace percheacute non riesce a incorpo-rare le lezioni nelle operations e so-prattutto percheacute non riesce a cambia-re migliorandolo il nostro modo di condurre i progetti Sono stati quindi analizzati i problemi piugrave comuni del processo di identifica-zione documentazione e comunica-zione delle lessons learned ed egrave sta-to proposto un approccio semplice ed efficace per incorporare le lezioni di-rettamente nei processi operativi del-le aziende In pratica al posto di documentare le lessons learned nella tradizionale forma testuale si suggerisce innanzi-tutto di classificarle sulla base dei de-liverable a cui si riferiscono (per esempio si dividono le lezioni che ri-guardano i Gantt dalle le lezioni rela-tive al budget oppure al ldquoPiano di ri-sposta ai rischirdquo ecc) e successi-vamente si propone di raccogliere le lezioni in delle checklist una per ogni tipologia di deliverable (quindi la checklist dei Gantt la checklist del budget la checklist del Piano di ri-sposta ai rischi ecc) In questo modo la conoscenza viene trasposta direttamente negli organi-zational process assets in una forma prontamente utilizzabile prima di ini-ziare a lavorare su uno specifico deli-verable per consultare tutte le lezioni apprese dallrsquoazienda sullrsquoargomento basteragrave aprire la relativa checklist Si potrebbe quindi dire che una les-son non egrave veramente ldquolearnedrdquo fine-chegrave non egrave stata incorporata in una checklist

Marco Negri e Giancarlo Duranti

Infine Luca Romano (Nexen) ha presentato ben due interventi il pri-mo insieme a Roberta Grimaldi e Francesco Saverio Colasuonno di INAIL dal titolo ldquoDemand manage-ment as a critical success factor in Portfolio Managementrdquo La trasfor-mazione digitale della Pubblica Am-ministrazione italiana caratterizzata da ritardi incertezze e resistenze al cambiamento puograve annoverare a pie-no titolo INAIL come caso di succes-so paradigmatico In questrsquoambito sulla base dellrsquoesperienza maturata presso la Direzione Centrale Orga-nizzazione Digitale egrave stata analizzata lrsquoimportanza della corretta gestione della fase di Demand durante il pro-cesso di Project Portfolio Manage-ment Il Demand Management infatti sostanziandosi nella raccolta e valu-tazione delle iniziative progettuali vecchie e nuove dellrsquoazienda egrave pro-pedeutico alla fase di definizione del-le prioritagrave e selezione delle iniziative influenzandone inevitabilmente la qualitagrave la durata e lrsquoefficacia Una corretta gestione della fase di de-mand durante la predisposizione del Portfolio progetti aziendale permette alle organizzazioni di indirizzare cor-rettamente le proprie azioni e di man-tenere uno stretto collegamento tra quello che viene attuato e la traietto-ria strategica complessiva

Luca Romano

Nel secondo intervento Luca Roma-no ha avuto il ruolo di moderatore di un panel dal titolo ldquoNext Generation Project Management Digitalization and Collaborationrdquo Questo ldquonuovordquo format del PMI aggrega speaker che hanno presentato idee simili in un unico evento durante il quale a valle della presentazione da parte dei panelist si apre una discussione con domande e risposte Lrsquooggetto come si desume dal titolo egrave stata la digita-lizzazione e la collaborazione in am-bito PM argomento peraltro abba-stanza in voga durante il Congresso a Barcellona

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Il nostro Chapter era presente anche hellip Grazie alle nostre convenzioni e ai volontari del C hapter abbiamo portato un porsquo di Project Management ad alt ri eventi La diffusione del Project Manage-ment passa attraverso la presenza a importanti seminari ed eventi Il no-stro Chapter ha partecipato negli ul-timi mesi ad alcuni eventi spesso or-ganizzati dalle associazioni con cui il PMI Central Italy Chapter ha siglato delle convenzioni di collaborazione proprio al fine di aumentare la cassa di risonanza del Project Management in Italia Una scelta che sta eviden-temente pagando visto il moltiplicarsi delle occasioni di interscambio cultu-rale che queste collaborazioni stanno generando

XVI Convegno Nazionale AIIC

Bari 7-9 Aprile

Il corso di Project Management

al Convegno Nazionale AIIC

Il Past President del Chapter Anna Maria Felici egrave intervenuta allrsquo As-semblea Generale conclusiva del XVI Convegno Nazionale dellrsquo Associazio-ne Italiana Ingegneri Clinici (AIIC) di cui fa parte anche il nostro Resp del Comitato Clinica Farmaceutica e Me-dicale Giulio Iachetti Ersquo stata lrsquo oc-casione per ribadire lrsquointeresse relati-vo al recente e rinnovato accordo tra il Chapter e AIIC e per rafforzare lrsquoimportanza delle conoscenze e dellrsquoapplicazione del Project Mana-gement in ambito Sanitario Anna Maria ha anche premiato i cinque componenti della squadra vincente La nostra Past President inoltre era giagrave intervenuta in qualitagrave di docente durante la prima giornata del Corso di Formazione sul Project Manage-ment che si prefiggeva lo scopo di fornire le basi di impostazione di un progetto con una metodologia struttu-rata di Project Management illu-strandone lrsquo intero ciclo di gestione e

gli strumenti di pianificazione e con-trollo Allrsquointerno del corso egrave stata da-ta una panoramica degli strumenti informatizzati piugrave utili in ambito di Project Management per lrsquoIngegnere Clinico dando evidenza di modalitagrave di impostazione dei tool informatizzati oggi disponibili In chiusura del Corso di Formazione egrave stato sviluppato infi-ne un partecipatissimo business ga-me con la partecipazione di ben set-te squadre che si sono confrontate su una simulazione in ambito healthca-re

Anna Maria Felici

Questo tipo di iniziative didattiche svolte in collaborazione con le nostre associazioni partner sono volte pro-prio a diffondere il Project Manage-ment allrsquointerno di contesti dove egrave necessario consolidarne la maturitagrave e saranno un campo dove il Chapter continueragrave ad impegnarsi nel prossi-mo futuro

Congresso Nazionale Astrofisica

Roma 2-6 Maggio Lo scorso 4 Maggio il Presidente del Chapter Sergio Gerosa ha tenuto un interessante intervento sulla ldquoComplessitagrave nel Project Manage-mentrdquo nellrsquoambito dei lavori del LX Congresso della Societagrave Astronomica Italiana che si egrave tenuto a Roma dal 2 al 6 Maggio nella prestigiosa sede del Centro Nazionale delle Ricerche (CNR) a Piazzale Aldo Moro a Roma La presentazione egrave stata incentrata sui risultati della ricerca svolta del Project Management Institute e pub-blicati sul numero de ldquoPulse of the Profession in depth reportrdquo dedicato al tema ldquoNavigating Complexityrdquo (di-sponibile per i soci sul sito del PMIreg

La locandina del LX Congresso della Societagrave Astronomica Italiana

Lo studio era volto ad individuare quali siano gli elementi che caratte-rizzano i best performer tra le varie organizzazioni che si confrontano con potafogli di progetti di grande complessitagrave come sono certamente quelli che riguardano la ricerca in campo astronomico ed astrofisico con budget di grandissime dimensio-ni in gioco

Sergio Gerosa al congresso della SAI

Lrsquooccasione di questo intervento egrave nata grazie alla collaborazione con Davide Fierro Resp Ufficio Centrale di Ingegneria dellrsquoIstituto Nazionale di Astro Fisica (INAF) organizzatore della giornata di lavori e nostro part-ner nellrsquoambito della collaborazione con AFCEA e INCOSE nellrsquoambito del Comitato Difesa Sicurezza e Spazio di cui vi parliamo anche

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nellrsquoarticolo sui nostri Comitati Setto-riali Con lui avevamo anche organiz-zato il Convegno dello scorso anno presso lrsquoOsservatorio di Monte Porzio Catone (vedi articolo a pag 13 del no 21 de ldquoIl Corriere del PMrdquo - Luglio 2015)

Davide Fierro organizzatore della giornata

Seminario SEDA 2016 Roma 10

Maggio Unrsquoatra associazione con cui abbia-mo stabilito rapporti di reciproco scambio culturale egrave il DSSEA (De-fense amp Security Software Engineers Association) il cui Segretario Gene-rale Brigadiere Angelo Messina era

stato nostro ospite al Pomeriggio allrsquoUniversitagrave tenutosi lo scorso Di-cembre (in cui si egrave parlato della matu-ritagrave del Project Management nel set-tore ICT) Il DSSEA ha organizza ogni anno un appuntamento internazionale su te-matiche ICT nel mondo delle Forze Armate e denominato SEDA (Soft-ware Engineering for Defense Appli-cations) giunto questrsquoanno alla quin-ta edizione tenutasi il 10 Maggio scorso presso la Scuola Trasporti e Materiali della Cecchignola a Roma in unrsquoaula gremita da moltissime per-sone A rappresentare il PMI Central Italy Chapter crsquoera Carmine Paragano Responsabile del Comitato ICT e or-ganizzatore di molti dei nostri Webi-nar che egrave intervenuto per condivide-re le metodologie di Project Mana-gement Agile e la loro applicazione in un settore cosigrave delicato come quello delle Forze Armate Lrsquointervento si egrave tenuto nel pomerig-gio in cui si sono affrontate con mag-gior approfondimento le tematiche

ldquoAgilirdquo Dopo unlsquointroduzione iniziale sulle diverse metodologie Agili ed i diversi campi di applicazione si egrave ap-profondito lrsquoapproccio proposto dal PMI con la sua certificazione PMI-ACP

Carmine Paragano al Congresso SEDA

Nellrsquoultima parte dellrsquointervento si so-no poi condivise anche con gli altri speaker le difficoltagrave nel gestire un progetto con metodologie innovative che richiedono un cambiamento nellrsquoapproccio al progetto da parte di tutti gli stakeholder coinvolti

20 Settembre 2016 dalle ore 930 alle ore 1330

Seminario in Azienda in collaborazione con INAIL

Dal Progetto alla Governance Quale futuro per la PA

Roma Sede Centrale INAIL ndash Piazzale Pastore 6 (EUR)

Lrsquoevento permette di maturare 3 PDUrsquos

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LUGLIO 2016 Numero 25

Goal-setting variabili e dimensioniLrsquoarma vincente per la definizione degli obiettivi di progettoIl nostro vivere quotidiano egrave carico di obiettivi che ci prefissiamo di rag-giungere dalla volontagrave di prenderci un caffegrave al bar preferito fino al rag-giungimento della tanto desiderata vacanza o al piugrave elevato scopo di ri-coprire un ruolo ambito allrsquointerno del gruppo di lavoro e di un Organizza-zione Tutti questi stimoli sociali nel momento in cui vengono traguardati diventano per noi fonte di beneficio percheacute ci infondono un forte senso di controllo degli eventi un alto grado di motivazione ed un buon livello di au-toefficacia percepita (quanto mi spe-rimento efficace in determinate situa-zioni Bandura 1986) Esistono una serie di variabili che in-cidono fortemente sulla nostra capa-citagrave di perseguire un obiettivo sia nel-la nostra vita privata sia nella nostra carriera professionale Ersquo necessario quindi tenere presenti questi fattori facendo una meta-analisi qualora sia possibile effettuarla dei potenziali ri-schi e delle risorse che abbiamo a disposizione per centrare a pieno lrsquoobiettivo Le teorie social-cognitive ci aiutano in tal senso (Caprara Cervone 2003) La teoria dellrsquoazione pianificata (Ajzen 1996) afferma che le nostre intenzioni riguardano lrsquoatteggiamento di una persona rispetto al mettere in atto un determinato comportamento la sua percezione della pressione so-ciale a mettere (o non mettere) in atto quel certo comportamento e il con-trollo percepito sul comportamento cioegrave la percezione di facilitagrave o difficol-tagrave ad eseguirlo Locke e Latham (1990) con la loro teoria degli obiettivi hanno identificato un insieme di dimensioni degli obiet-tivi (goal-setting) cioegrave dei modi in cui gli obiettivi di prestazione possono variare ed essere ben progettati in funzione dello scopo da perseguire e tenendo in grande considerazione le variabili individuali che permettono di raggiungerlo Il goal-setting egrave il livello dello scopo cioegrave il livello di sfida che le persone assumono nellrsquoesecuzione di un certo compito Gli obiettivi diffe-riscono per quantitagrave per difficoltagrave qualitativamente nel significato che rivestono per lrsquoindividuo per ampiez-

za (a breve o a lungo termine) e pos-sono essere ristretti o ampi se legati gerarchicamente

Dimensioni degli obiettivi Il goal-setting cioegrave la definizione degli obiettivi costituisce una determinante psicologica centrale nellrsquoautomotivazione al successo

Esiste in letteratura una forte relazio-ne positiva tra il livello di sfida dellrsquoobiettivo e il livello di successo nella prestazione Nella misura in cui le persone si ritengono impegnate nel raggiungimento dei loro scopi gli obiettivi maggiormente impegnativi stimolano piugrave elevati livelli di succes-so Ersquo evidente quindi che fornire al team obiettivi articolati rispetto ad obiettivi semplici o ad assenza di obiettivi permette la stimolazione di un maggior senso di motivazione Una seconda dimensione fondamen-tale oltre al coinvolgimento sugli obiettivi consiste nella specificitagrave di essi In alcune professioni o attivitagrave gli scopi da raggiungere possono es-sere impegnativi ma vaghi Gli obiet-tivi specifici rispetto ad obiettivi non specifici e generici (ldquofare del proprio megliordquo) contribuiscono maggiormen-te al miglioramento della prestazione (Locke et al 1981) Unrsquoultima di-mensione fondamentale per generare successo consiste nel programmare obiettivi prossimali piuttosto che di-stali percheacute vi egrave una tendenza natu-rale delle persone a suddividere i compiti distali in prossimali (Bandura e Schuck 1981) I benefici degli obiettivi prossimali richiedono ovvia-mente che lrsquoindividuo non perda natu-

ralmente di vista gli scopi a lungo termine Gli obiettivi prossimali hanno due effetti importanti sul sistema del seacute Il primo consiste nellrsquoaumentare lrsquoautoefficacia percepita iniziale Quando intraprendiamo un compito sostenere attivitagrave iniziali piugrave semplici faragrave sigrave che lrsquoobiettivo nellrsquoinsieme ri-sultati maggiormente gestibili nella sua totalitagrave I sotto-obiettivi se ben definiti migliorano le reazioni auto-valutative personali fornendo indica-tori sul progresso in atto Esistono inoltre moderatori degli ef-fetti del goal-setting il feedback e la complessitagrave del compito Un obiettivo impegnativo aumenta la motivazione solo quando il soggetto egrave in grado di monitorare le sue azioni traendo van-taggio dal feedback che riceve sul grado dei suoi progressi In assenza di feedback lrsquo assegna-zione di obiettivi impegnativi non au-menta in maniera affidabile la presta-zione Nel momento in cui il gruppo di lavoro riceve feedback espliciti su scopi ben definiti esso reagisce in maniera auto-valutativa rispetto i propri risultati analizza la sua effica-cia nella prestazione stabilisce obiet-tivi e standard specifici Ognuno di questi processi riferiti al singolo membro contribuiscono a generare la motivazione successiva Ecco che si innesca qui un meccani-smo benefico che si autoalimenta in cui i feedback il monitoraggio conti-nuo degli scopi prossimali raggiunti la definizione chiara dei compiti favo-risce un team consapevole della me-ta che sta perseguendo e del cammi-no che vede protagonisti tutti i parte-cipanti

Sperimentare efficacia Proviamo a questo punto ad attuare unrsquoulteriore precisazione per rendere la definizione dei nostri obiettivi vin-cente e fornire al gruppo di lavoro esperienze positive di successo che possano essere generalizzate e di-ventino punti di forza per il team nella sua totalitagrave Lrsquoindividuo possiede due strumenti per valutare seacute stesso da un lato ab-biamo lrsquoautostima che corrisponde al senso globale del proprio valore

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(Coopersmith 1967) mentre dallrsquo altro abbiamo lrsquoautoefficacia percepita che si riferisce ai giudizi che noi diamo rispetto alle nostre capacitagrave di ese-guire determinati corsi di azione in ambiti specifici Lrsquoautoefficacia per-cepita ha un forte valore predittivo del comportamento che il soggetto potragrave mettere in atto mentre lrsquoautostima predice le condotte piuttosto debol-mente (Leary 1995)

Lrsquoautoefficacia percepita egrave definita contestualmente legata cioegrave a parti-colari sfide o prove con cui lrsquoindividuo si sta confrontando Le valutazioni di autoefficacia percepita predicono non solo i livelli generali di successo ma anche gli esiti di successo e di falli-mento comportamentali degli atti sin-goli (Cervone 1985) Bandura (1997) definisce quattro processi tramite cui le convinzioni di efficacia incidono sugli esiti legati al compito Lrsquoautoefficacia influenza

- le decisioni su quali attivitagrave persegui-re Lrsquoindividuo si impegneragrave solo in attivitagrave in cui ritiene se stesso effica-ce ed eviteragrave compiti che ritiene di non riuscire a compiere

- lo sforzo e la persistenza nel compi-to chi dubita della propria efficacia tenderagrave a ridurre sforzi e a desiste-re

- le risposte al livello affettivo un ele-vato senso di efficacia favorisce mi-nori livelli di ansia nellrsquoaffrontare eventi potenzialmente minacciosi

- la qualitagrave delle prestazioni cognitive principalmente in attivitagrave in cui si ri-chiede unrsquoalta conoscenza del com-pito ed una formulazione di strate-gie un maggior livello di efficacia percepita facilita la produzione di so-luzioni in maniera piugrave analitica ed accresce la prestazione in compiti di memoria ad esempio stressanti (Berry et al 1989)

Tutte queste esperienze benefiche possono inoltre essere generalizza-te ad altre situazioni similari diven-tando un bagaglio positivo per lrsquointero gruppo di lavoro Lrsquoautoefficacia per-cepita permette di conseguenza lrsquoaccettazione delle sfide la persi-stenza nonostante le avversitagrave lrsquoesecuzione di complesse strategie cognitive lrsquoabbassamento del livello di ansia ed una maggiore tranquillitagrave che si associa alle difficoltagrave Aumentare le convinzioni di efficacia e di controllo egrave possibile Il modo piugrave affidabile per instillare fiducia nelle persone consiste nel fornire occasio-ni di esperienza diretta di successo (Bandura 1997 Williams 1995) Quando calibriamo gli obiettivi per il gruppo di lavoro avere una buona conoscenza delle risorse umane a nostra disposizione dei punti di forza e di debolezza di ogni membro per-metteragrave di formulare gli scopi secon-do i punti elencati in base alla teoria del goal-setting e cercheragrave di stimola-re un sempre crescente senso di sperimentazione efficace del proprio operare allrsquointerno del team

Conclusioni Tenere presente la strutturazione de-gli obiettivi tramite indicazioni del goal-setting e lrsquoesistenza del costrutto di autoefficacia percepita permette di fare una breve riflessione di autoana-lisi su come guidare al meglio il no-stro gruppo di progetto Le dimensio-ni dellrsquoobiettivo non si traducono di-rettamente in successo essi avranno effetti sulla prestazione che a sua volta favoriragrave un certo livello di cre-scente forza nel gruppo di maggiore sintonia e di ampia produttivitagrave

Annalisa Albergo Psicologa del Benessere nel Corso di Vita e Psico-terapeuta esperta in Valutazione Psicologica e Counselling Vanta esperienza decennale in ambito riabi-

litativo e di in-tervento psico-logico nel campo della disabilitagrave visiva presso il Cen-tro Regionale S Alessio Margherita di

Savoia per i Ciechi nel servizio do-miciliare e scolastico Si occupa di Formazione e Consulenza Aziendale Selezione ed Assessment Valuta-zione dei Profili nellrsquoarea Risorse Umane Ha svolto ricerca scientifica presso lrsquoIstituto di Ricerca e Cura a Carattere Scientifico Fondazione S Lucia su malattie genetiche rare in-fantili e survey presso lrsquoUniversitagrave degli Studi di Roma ldquoSapienzardquo Ersquo infine esperta in costruzione e som-ministrazione di test psicologici e proiettivi

La nostra Newsletter egrave

scritta quasi interamente dai membri del

PMI Rome-Italy Charter

Essa vuole essere infatti innanzitutto uno strumento di

collaborazione e scambio di informazioni allrsquo interno del Chapter

Se vuoi far parte anche tu della redazione del ldquoCorriere del PMrdquo

scrivici a

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Come far crescere una piccola impresa Di Stefano Luisotti (Amministratore Delegato di Wel come Italia e nostro ospite nel recente evento sulla Leadership a Pisa)Lrsquoautore di questo libro Stefano Lui-sotti egrave un amico del nostro Chapter come AD di Welcome Italia ha ospi-tato lo scorso 30 Marzo il primo Se-minario in Azienda in Toscana E non lo ha solo ospitato ma egrave stato uno dei protagonisti dellrsquoevento stesso con un intervento sulla leadership molto apprezzato da tutti i parteci-panti

Lrsquointervento sulla leadership

di Stefano Luisotti AD di Welcome Italia

E proprio in occasione di quellrsquo even-to Luisotti ha voluto donare al Chap-ter una copia del suo libro ldquoCome far crescere una piccola impresardquo pub-blicato nella collana Trend di Franco Angeli Un libro che vuole essere un piccolo manuale da leggere tutto drsquoun fiato o a piccole dosi per coloro che non hanno mai tanto tempo da dedicare alla lettura (come dice lrsquoautore stesso basta un capitolo di poche pagine al mattino dopo il caf-fegrave) basato sulla sua esperienza sia professionale che personale (molti sono gli aneddoti familiari o della sua gioventugrave) Un libro la cui lettura scorre con leg-gerezza ma che lascia il segno e fa riflettere Basato su uno schema semplice ogni capitolo egrave composto da una frase celebre un breve aned-doto di vita vissuta (con i suoi suc-cessi e insuccessi) una breve con-clusione in calce al capitolo che ri-sponde alla domanda ldquoe quindirdquo Un libro per chi vuole fare lrsquo imprendi-tore che tuttavia merita una lettura attenta anche da parte di un Project

Manager Spesso infatti il successo dei nostri progetti nasce proprio dal considerarli ldquonostrirdquo e come una pic-cola ldquoimpresardquo familiare mettendoci quella passione e amor proprio che normalmente un imprenditore deve mettere nella propria piccola azienda Ma anche una certa vision e chiarez-za degli obiettivi che ci si pone Alla domanda sul percheacute molti im-prenditori non ce la fanno o molte aziende non riescono a ldquosfondarerdquo acquisendo dimensioni piugrave grandi nel loro sviluppo lrsquoautore si da una ri-sposta tanto semplice quanto vera ldquole piccole imprese rimangono picco-le percheacute i loro imprenditori si prefig-gono piccoli scopirdquo E ci vuole pertanto anche una bella dose di coraggio e responsabilitagrave Luisotti raccomanda infatti a chi ha deciso di far crescere la propria im-presa ldquohellip egrave venuto il momento di prelevare i vostri sogni nel cassetto metterli bene a fuoco e dichiararli apertamente dichiarare i propri sogni egrave una cosa pericolosa che espone allrsquoinsuccesso e alle critiche Ma quando i nostri sogni coinvolgono anche altre persone come nel caso della vostra azienda egrave inevitabilerdquo E chiarisce bene anche cosa si in-tenda per responsabilitagrave ldquorispondere delle proprie azioni e delle proprie decisioni Ogni volta che cerchiamo alibi scuse o colpevoli non facciamo altro che dichiarare agli altri la nostra incapacitagrave di assumere le nostre re-sponsabilitagraverdquo Per chi ha avuto modo di conoscerlo Stefano Luisotti egrave riuscito perfetta-mente nellrsquointento di travasare nelle pagine del suo libro le sue naturali doti di leadership la chiarezza di idee su come un imprenditore dovrebbe essere e agire la sua brillante aper-tura mentale verso chi nellrsquoazienda lavora per lui la passione e lrsquoamore per le sue ldquocreaturerdquo che siano lrsquoazienda che si egrave messa in piedi o la figlia che si sta crescendo (la piccola Sara che fa capolino nella copertina del libro lo ha illustrato con i suoi di-

segni di bambina ed egrave protagonista inconsapevole di uno dei racconti piugrave toccanti del libro non a caso quello che illustra il concetto di responsabili-tagrave che abbiamo riportato piugrave sopra)

La copertina del libro (Ed Franco Angeli)

Ebbene si il libro di Stefano Luisotti ci egrave proprio piaciuto E come tutti i libri belli quando si arriva alle fine si vor-rebbe che ci fossero degli altri capitoli per continuare a leggerlo Ma la bel-lezza del libro forse sta proprio in questo saper concentrare in un cen-tinaio di pagine tanta esperienza e un porsquo di saggezza Chissagrave magari dopo questo incontro con il PMI Central Italy Chapter tra qualche anno potragrave scrivere un nuo-vo manuale hellip su come essere e fare il Project Manager Per la cronaca Lrsquoautore prevede an-che una ldquoassicurazionerdquo sul proprio libro Se lo comprate e non lo riuscite a finire lo potete rimandare allrsquoautore che ve lo rimborseragrave Ma non spera-teci troppo percheacute saragrave molto difficile che questo accada Un grande in bocca al lupo a Stefano Luisotti e ai suoi colleghi (come lui ama chiamare i propri dipendenti o collaboratori) per il successo della propria ldquoimpresardquo Editore Franco Angeli Pagine 136 Prezzo di Copertina euro 950

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Alessio Puccinelli hellip Unplugged Sono padre felice di tre figli maschi nati da una moglie paziente che incautamente incoraggia (e a volte sopporta) le mie tante iniziative Ho la fortuna di abitare in un piccolo angolo di paradiso sulle colline della Versilia con vista mare su tutto lrsquoarcipelago fino alla Corsica Saragrave percheacute ci sono nato ma egrave un posto magi-co le Alpi Apuane le spiagge della Ver-silia il lago di Massaciuccoli la Pineta di Levante ecchellip posti fantastici a pochi chilometri da casa mi rigenera e mi ripa-ga di tanti chilometri macinati ogni gior-no per andare al lavoro Ho iniziato a lavorare molto presto e mi sono occupato un porsquo di tutto edilizia manifattura restauri ecc poi ho iniziato a lavorare come Perito ed infine come Ingegnere delle Telecomunicazioni Ed egrave proprio come Ingegnere in IDS che ho iniziato a gestire progetti internazionali nel campo navale ed a scontrarmi con realtagrave del calibro della Raytheon verso le quali mi sentivo inadeguato rispetto al compito che mi era stato affidato dovevo preparare stati di avanzamento mensili basati sullrsquoEarned Value Master Plan Integrated Master Schedule ecc cose che quindici anni fa non erano proprio allrsquoordine del giorno nella campagna pi-sanahellip Allora mi sono rimboccato le ma-niche ed ho iniziato a studiare Project Management prendendoci sempre piugrave

gusto iniziando un percorso che non avrei piugrave abbandonato

Se lrsquoincontro con il Project Management egrave stato amore a prima vista quello con il Chapter egrave stata una vera e propria folgo-razione Tutto egrave nato dal Corso di Alta Formazione in Project Program e Portfo-lio Management che il Chapter ha orga-nizzato in collaborazione con la Sapienza e che IDS ha generosamente finanziato Al corso ho conosciuto persone fantasti-che sia umanamente che professional-mente ma soprattutto ho conosciuto An-na Maria Felici che mi ha proposto di ldquodare una manordquo in Toscana e cosigrave sono diventato responsabile per lrsquoarea Toscana Nord-Ovest titolo che mi spalanca le porte nelle aziende ed organizzazioni a cui mi presento per proporre varie colla-borazioni Sono orgoglioso di far parte del PMI ed amo profondamente entrare

in contatto con le realtagrave della mia zona Purtroppo la distanza da Roma mi impe-disce di frequentare i tanti eventi orga-nizzati nella capitale per questo farograve del mio meglio per organizzare eventi in To-scana Con tre figli piccoli un cane un lavoro lontano (ma tutto egrave relativo) un orto e una casa da mantenere il cosiddetto ldquotempo liberordquo egrave praticamente inesisten-te Allora ascolto audiolibri mentre guido e la mia palestra egrave un orto dove faccio crescere verdure saporite certo non ho i bicipiti di uno sportivo ma egrave unrsquoattivitagrave che riusciamo a fare tutti quanti insieme appassionatamente un modo piacevole per stare allrsquoaria aperta e che mi tiene in forma Anche percheacute ne ho davvero bi-sogno e non solo per la vita sedentaria ma soprattutto percheacute ho una grande pas-sione per il cibo e il buon vino Amo cu-cinare e il modo in cui lo faccio mi rap-presenta in pieno ho bisogno di speri-mentare e quando una ricetta ha raggiun-to alti livelli di gradimento (a giudizio di amici e familiari) devo trovarne subito una nuova da sperimentare La foto egrave di dieci anni fa (non ho Photo-shop per ritoccarne una piugrave recente)

Alessio

14 Ottobre 2016 SAVE THE DATE

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il PMO nelle aziende di servizi pubblici

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LUGLIO 2016 Numero 25

Andrew ChiesahellipUnplugged ldquoCulturalmente schizofrenicordquo hellip quel-la che egrave nata come battuta da usare su Twitter egrave diventato un mantra per provare a spiegare chi sono Nato a New York da madre americana e padre italiano fin da piccolo la diver-sitagrave culturale egrave parte del mio quoti-diano Dopo un primo periodo in cui ci dividiamo tra lrsquoItalia e gli Stati Uniti nel 1965 ci trasferiamo prima in Ar-gentina per poi approdare in Messi-co dove dovevamo rimanere per 4 anni oggi i miei genitori continuano a risiedere a Cittagrave del Messico In que-sti anni si aggiunge un altro mattone alla diversitagrave culturale con mio fratel-lo e sorella lo spagnolo e la cultura messicana diventano una parte del nostro quotidiano Finito il liceo con lrsquointenzione di se-guire biologia marina allrsquouniversitagrave ottengo un lavoro estivo presso un laboratorio di ricerca americano qui ho il mio primo vero contattato con lrsquoinformatica Colpo di fulmine Da ligrave passo tutte le estati in Olivetti Messi-co prima come programmatore poi come analista junior mentre allrsquo uni-versitagrave finisco una laurea in Econo-mia e Commercio Laureato inizio a lavorare a tempo pieno con Olivetti Messico ma solo poco anni dopo sono obbligato a cer-care una nuova alternativa quando il Paese precipita in un crollo che fa chiudere molte delle industrie Basti un ricordo una sera vado a letto con la benzina che costava poco piugrave di 1

pesos al litro ed al risveglio lrsquo indo-mani mattina era salita al 10 pesos al litro

Si dice ldquonon tutti i mali vengono per nuocererdquo la chiusura di Olivetti Mes-sico mi apre la porta per una trasferta presso Olivetti Francia Cinque anni intensi in cui ho imparato tanto mi sono divertito tanto e ho lasciato nel-la Ville Lumiegravere un pezzo del mio cuore Con Olivetti France comincia-no i miei primi passi come Project Manager nella migliore delle tradi-zioni come membro junior di un team per il rifacimento dellinfrastruttura in-formatica degli sportelli del Creacutedit Lyonnais Poi lrsquoItalia dapprima Ivrea poi Milano per approdare nel 1990 a Roma A ogni passaggio un altalena tra Pro-duct e Project Management con questrsquoultimo che diventa sempre di piugrave il mio mestiere A Roma conosco mia moglie una espatriata fiorentina (e continua la diversitagrave culturale) e

nascono prima Martina e poi Agosti-no In questi anni seguo progetti sia drsquoinformatica (Progetto Sigfried per lrsquoINAIL e OASIS-2 con fondi Esprit dellrsquoUnione Europea) che di comuni-cazione (gestione dei trade show per i settori specializzati dellrsquoOlivetti) af-finando le mie conoscenze della ge-stione progetti Finalmente nel 2011 faccio la certificazione PMP e con-fesso che sono moderatamente fiero di averlo passato al primo colpo piugrave di 30 anni dopo il mio ultimo esame universitario Oggi sono il Technical PMO per lrsquoecosistema dei progetti del sito corporate di Telecom Italia Tra le mie passioni non vi stupiragrave a questo punto ci siano i viaggi in ogni loro forma hobby facile da alimenta-re con la famiglia sparsa per il mon-do Di recente ho iniziato a giocare a pallacanestro come risultato di aver seguito i miei figli per anni nelle loro partite Da sempre la fantascienza il fantasy e il fai-da-te uno dei modi migliori per riprendere contatto con il ldquomondo verordquo Per citare Mark Twain ldquoIl viaggio egrave fatale per i pregiudizi il bigottismo e la ristrettezza mentalerdquo oppure SantrsquoAgostino ldquoIl mondo egrave un libro e chi non viaggia ne conosce solo una paginardquo Di una cosa sono certo viaggiare conoscere assaggiare queste sono le cose che arricchisco-no

Andrew

Segreteria Organizzativa

Telefono 06 92946741 E-mail segreteriapmi-romeorg Sito Web wwwpmi-romeorg

Comitato di Redazione de ldquo Il Corriere del PM rdquo

E-mail newsletterpmi-romeorg

COMITATO DIRETTIVO del CHAPTER

Presidente Sergio Gerosa

Sviluppo Professionale Giancarlo Duranti

Organizzazione Interna Danilo Scalmani Marketing Silvia Frigerio Formazione Emanuela De Fazio Membership Antonietta Fiorentino Volontari Sergio Funtograve Tesoreria Antonio Leone

COMITATO DI REDAZIONE della NEWSLETTER

Responsabile Sergio GEROSA

Angela ALLEVI Roberto ASCIONE Raffaele AVELLA Lo renzo CAPANNA

Maria Natalia CARDULLO Domenico CASTALDO Emanuela DE FAZIO

Giancarlo DURANTI Pasquale DURSO Anna Maria FELI CI Alessandra FILIPPETTI

Orlando LIO Vito MADAIO Carmine PARAGANO Cristin a PATERNOSTER Luca ROMANO Roberto TARASCHI

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ldquoClima Energiardquo di riduzione di CO2 o per le aziende di realiz-zare in modo volontario i propri obiettivi di posizionamento strategico di impresa go-green dichiarando le proprie attivitagrave carbon neutral La valutazione delle effettive esigenze di unrsquoimpresa avviene tramite uno studio preliminare della carbon footprint del processo produttivo ciograve a dire dellrsquoimpronta ecologica misu-rata tramite il calcolo delle emissioni equivalenti di CO2

Anna Maria Felici

A seguire egrave stata Anna Maria Felici Past President e nuovo Liaison del PMI Educational Foundation a presentare al pubblico lrsquoopportunitagrave di finan-ziamento di progetti di forma-zione di Project Management a partire dalle scuole in Italia grazie ad i fondi resi disponibili dal PMIEFreg Dopo di lei ha preso la parola il dott Salvatore Carbone che ha presentato lrsquoAssociazione Italiana dei Progettisti Sociali (APIS) e ha evidenziato le dif-ferenze tra la gestione dei pro-getti in una azienda privata e quelli gestiti da entitagrave che ope-rano nel sociale dove il suc-cesso non egrave misurabile solo con i parametri di rispetto dei tempi e dei costi

Salvatore Carbone

Infine Andrea Stacchiero re-sponsabile di Policy e Advoca-

cy della Federazione di Organi-smi di Volontariato Internazionale (FOCSIV) ha illustrato con ulte-riore ottica i principali avvenimenti del 2015 anno storico per lrsquoambiente e per la cooperazione internazionale con la definizione dei 17 SDG dellrsquoONU e ha pre-sentato lrsquoenciclica ecologica ldquoLaudato Sigraverdquo e i programmi ed azioni ad esso ispirati Ha evi-denziato le difficoltagrave di attuazione dellrsquoenciclica nelle diocesi italia-ne e la situazione dei programmi di volontariato che riscuotono un forte successo nella societagrave civile con molti giovani disposti e can-didarsi ma che a causa di un de-ficit finanziario dovuto alla difficol-tagrave di erogazione di fondi lrsquoofferta di iniziative e volontari egrave maggiore della richiesta Interessante lrsquoaffermazione per cui la povertagrave che apparteneva solo al Terzo Mondo dove prima venivano convogliate la totalitagrave degli aiuti non egrave piugrave vera percheacute anche le societagrave opulente sono in una crisi oramai globale

Andrea Stocchiero

Tra le novitagrave delle modalitagrave di fi-nanziamento egrave il ruolo della Cas-sa Depositi e Prestiti in Italia che daragrave supporto ad iniziative di Cooperazione Internazionale svi-luppate in Partenariato Pubblico Privato (PPP) FOCSIV egrave inoltre impegnata nella difesa delle po-polazioni oppresse nei progetti ldquoi minerali dei conflittirdquo per una le-gislazione UE che ostacoli il commercio dei minerali estratti sotto il controllo di bande e signo-ri della guerra che sfruttano le popolazioni locali e le pongono in condizioni di schiavitugrave (come av-viene ad esempio in Congo) ed in altre operazione umanitarie per lrsquoaffermazione di principi etici fondanti un nuovo modello di svi-luppo economico sostenibile

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Managing Mega Project Challenges Evento Internazionale in collaborazione con LUISS B usiness School e Project Management Institute Roma 19-20 Maggio Il 19 maggio scorso presso la Luiss Business School si egrave tenuto un inte-ressante evento internazionale a late-re di una piugrave ampia due giorni di con-fronto di metodologie modelli ed esperienze nellrsquoambito della gestione di mega-project

Prof Andrea Prencipe (LBS)

Durante lrsquoevento che vedeva la par-tecipazione di un centinaio di perso-ne anche straniere sono stati affron-tati gli argomenti e gli aspetti piugrave for-temente legati a progetti di grandi dimensioni Il Lavori sono stati aperti dal Prof Andrea Prencipe docente di Inter-national Development and Quality Management alla LUISS Business School e coordinatore del seminario che ha presentato il keynote speaker della giornata Mark Thurston Re-gional Managing Director di CH2M

Mark Thurston

Nel suo intervento Thurston ha avuto modo di individuare alcuni fattori piugrave specificatamente attinenti i mega-project fattori di scala complessitagrave regulation politica e interfaccia Que-sto sulla base di una lunga esperien-za personale e con evidenza di quat-tro progetti di grandi dimensioni come i Giochi Olimpici di Londra del 2012 la realizzazione di un nuovo tratto fer-roviario nella zona sud est di Londra

(il progetto Crossrail) realizzazione di un tunnel di 25 km al di sotto del Tamigi (il progetto Tideway) realiz-zazione di unrsquo autostrada da Londra a Leeds e Manchester (Progetto High Speed 2)

La pianificazione di costruzione del progetto CrossRail

Mark Thurston ha inoltre esposto lrsquointeressante parallelo tra il concetto di ldquohomeostasisrdquo per un sistema vi-vente e la modellizzazione della ge-stione del setting di variabili tali da mantenere la stabilitagrave di un sistema complesso applicato allrsquoambito di gestione di grandi progetti Tale ar-gomento egrave stato fonte di un interes-sante dibattito con grande partecipa-zione dei presenti Ha poi esposto i fattori di maggiore influenza di pro-getti di grandi dimensioni suddivisi in 4 prospettive di maggiore impatto people and leadership governance and controls organization and cultu-re outside world

Prof Reymond Levitt

Lrsquoevento egrave stato chiuso dagli inter-venti di Reymond Levitt Professore di Ingegneria Civile e Ambientale alla Stanford University e Gernot Grab-her Professore di Economia alla HafenCity University di Amburgo e da una tavola rotonda coordinata da Andrea Prencipe della LUISS Busi-ness School

Lrsquoapprofondimento dei temi ha porta-to a focalizzare il dibattito successivo su argomenti legat al controllo del ri-schio allrsquoimportanza della definizione e comunicazione dello scope e alla disciplina necessaria a condurre con efficacia tali imprese

La tavola rotonda che ha concluso lrsquoevento

Come si diceva allrsquoinizio questo se-minario aperto a tutti i nostro soci grazie alla collaborazione con la LUISS Business School faceva parte di un piugrave ampio programma una se-rie di eventi annuali sponsorizzati dal Project Management Institute per fa-vorire lrsquoincontro tra le grandi Universi-tagrave Internazionali e le grandi aziende che utilizzano il Project Program Portfolio Management per la gestione dei mega-progetti Le due mezze giornate di lavori del ldquo4th International Mega-Projects Workshop Theory meets Practicerdquo si sono svolte questrsquoanno presso la LUISS Busi-ness School dopo che le precedenti tre edizioni erano state ospitate da rinomate universitagrave internazionali

Sergio Gerosa e il Prof Corrado Lo Storto (Univ Federico II di Napoli) durante i lavori

Per il PMI Central Italy Chapter erano stati invitati a partecipare a questo esclusivo consesso il Presidente Sergio Gerosa e la Past President Anna Maria Felici

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EMEA LIM amp Global Congress 2016 Si egrave svolta a Barcellona dal 6 allrsquo11 Maggio la ker messe EMEA il nostro Chapter era presente ad entrambi gli appu ntamentiLo scorso Maggio Barcellona (Spa-gna) egrave stata teatro della kermesse annuale del PMI EMEA (Europe Middle East and Africa) ospitando in successione i due piugrave importanti eventi a livello continentale

- Il Leadership Institute Meeting EMEA (6-8 Maggio)

- Il Global Congress EMEA (9-11 Maggio)

Una nutrita delegazione del nostro Chapter ha partecipato ad entrambi gli eventi con numerose presenta-zioni Nei giorni successive inoltre si sono tenute varie sessioni di Semi-narsWorld (che Roma aveva ospitato ad Aprile 2015)

EMEA Leadership Institute

Meeting

I numeri del LIM EMEA di Barcellona

Il Leadership Institute Meeting EMEA egrave la riunione annuale di tutti i leader (membri del board ma anche sem-plici volontari) dei Chapter EMEA Ci si incontra per ascoltare le ultime no-tizie e indicazioni da parte del board del Project Management Institute per seguire le presentazioni di grandi leader e keynote speaker di levatura mondiale ma soprattutto per confron-tarsi sulle best practice nella gestione delle nostre community locali

Il mega-annuncio dellrsquoEMEA 2017 a Roma

Questrsquoanno ad accogliere la rappre-sentativa del nostro Chapter compo-

sta da Sergio Gerosa Giancarlo Duranti Silvia Frigerio e Sergio Funtograve una gradita sorpresa (anche se la notizia era giagrave stata anticipata da qualche settimane al nostro Pre-sidente) il mega cartellone con lrsquoannuncio che il prossimo anno la kermesse PMI EMEA saragrave ospitata proprio dallrsquoItalia e in particolare da Roma

Foto di gruppo del team del nostro Chapter con Mark A Langley (Presidente PMI reg)

Unrsquooccasione irripetibile per il nostro Chapter e tutti i PM Italiani soprattut-to in considerazione dellrsquoaltro evento internazionale che il Chapter sta giagrave organizzando per il 6-7 Ottobre 2016 a Roma per festeggiare il nostro ven-tesimo anniversario Ma di questo vi abbiamo giagrave parlato nellrsquoarticolo a pag 3 di questa newsletter Proprio in vista di questi due eventi internazionali che vedranno Roma al centro dellrsquoattenzione la delegazione del Comitato Direttivo del Chapter ha lavorato alacremente durante il LIM EMEA di Barcellona per stabilire con-tatti con il Board del Project Mana-gement Institute (incontrando anche il Presidente del PMIreg Mark A Lan-gley e vari membri del Board PMIreg) cosigrave come per pubblicizzare lrsquoevento internazionale di Ottobre con i re-sponsabili dei Chapter EMEA che sono stati successivamente coinvolti (con grande successo) come Sup-porting Chapter dellrsquoevento Lrsquoiniziativa del nostro Chapter asso-lutamente innovativa in questo sen-so egrave stata accolta con grande inte-resse e simpatia dai colleghi degli al-tri Chapter cosigrave come la prospettiva

di poter venire a Roma per il prossi-mo Congresso EMEA del PMIreg

Il brindisi tra i tre Presidenti dei Chapter Italiani e il nostro Mentor Kris Troukens

Il LIM EMEA egrave stato inoltre lrsquo occasio-ne per consolidare il rapporto con la leadership degli altri Chapter Italiani tutti presenti allrsquoevento con un primo Memorandum of Understanding sot-toscritto dai tre Presidenti (Sergio Gerosa Stefano Setti e Giacomo Franco ) insieme ai rappresentanti del PMI EMEA (il nostro regional mentor Kris Troukens Lysan Drabon e Blanca Lalanda ) che egrave stato successivamente finalizzato nellrsquoaccordo strategico di cui vi ab-biamo parlato nellrsquoarticolo a pag 2 di questa newsletter) Il nostro Chapter ha portato al LIM anche in questa occasione un suo speaker il nostro Direttore dei Volon-tari Sergio Funtograve con un intervento dal titolo ldquoVolunteers a cast to con-quer How to involve and keep en-gaged chapter volunteersrdquo

Lrsquointervento di Sergio Funtograve

Lrsquointervento egrave stato molto apprezzato dalla folta platea presente nonostan-te fosse pianificato nellrsquoultimo slot prima della chiusura dellrsquoevento Tra gli interventi piugrave apprezzati degli altri oratori ricordiamo quelli introdut-tivi del Presidente PMIreg Mark A Langley che ha fornito una visione di dove stia andando il PMIreg e come intenda supportare sempre meglio i

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PM di tutto il mondo nella loro cresci-ta professionale e di Antonio Nieto Rodriguez molto coinvolgente e ba-sato sulla personale esperienza di PM tra tante difficoltagrave e grandi soddi-sfazioni professionali

Lo speech di Mark A Langley insieme a Antonio Nieto Rodriguez

Molto interessante e ldquomotivazionalerdquo anche lo speech del keynote speaker Reneacute Carayol dal titolo ldquoCollaboration is the new leadershiprdquo con degli spunti davvero interessanti in termini di applicazione della servant leader-ship

Lo speech di Mark A Langley insieme a Antonio Nieto Rodriguez

EMEA Global Congress AllrsquoEMEA Global Congress il nostro Chapter era presente con gli inter-venti di Marco Negri e Luca Romano oltre a quello del nostro Giancarlo Duranti Marco Negri (ANAS) ha presentato assieme a Mustafa Duumllgerler (Na-tional Bank of Abu Dhabi) un inter-vento sulle Lessons Learned dal tito-lo Lessons (really) Learned How to Retain Project Knowledge and Avoid Recurring Nightmares La presentazione egrave partita dallrsquo osser-vazione che sebbene la maggior parte delle aziende abbiano ormai istituzionalizzato il processo di identi-ficazione e documentazione delle lessons learned anche quando tali lezioni sono correttamente identifica-te e documentate spesso finiscono in un database o su una intranet che nessuno mai consulta (il cosiddetto buco nero delle lessons learned) impedendo alle aziende di imparare dallrsquoesperienza e rischiando di ripete-re gli errori giagrave commessi

Lrsquointervento di Marco Negri

Il processo tradizionale egrave quindi inef-ficace percheacute non riesce a incorpo-rare le lezioni nelle operations e so-prattutto percheacute non riesce a cambia-re migliorandolo il nostro modo di condurre i progetti Sono stati quindi analizzati i problemi piugrave comuni del processo di identifica-zione documentazione e comunica-zione delle lessons learned ed egrave sta-to proposto un approccio semplice ed efficace per incorporare le lezioni di-rettamente nei processi operativi del-le aziende In pratica al posto di documentare le lessons learned nella tradizionale forma testuale si suggerisce innanzi-tutto di classificarle sulla base dei de-liverable a cui si riferiscono (per esempio si dividono le lezioni che ri-guardano i Gantt dalle le lezioni rela-tive al budget oppure al ldquoPiano di ri-sposta ai rischirdquo ecc) e successi-vamente si propone di raccogliere le lezioni in delle checklist una per ogni tipologia di deliverable (quindi la checklist dei Gantt la checklist del budget la checklist del Piano di ri-sposta ai rischi ecc) In questo modo la conoscenza viene trasposta direttamente negli organi-zational process assets in una forma prontamente utilizzabile prima di ini-ziare a lavorare su uno specifico deli-verable per consultare tutte le lezioni apprese dallrsquoazienda sullrsquoargomento basteragrave aprire la relativa checklist Si potrebbe quindi dire che una les-son non egrave veramente ldquolearnedrdquo fine-chegrave non egrave stata incorporata in una checklist

Marco Negri e Giancarlo Duranti

Infine Luca Romano (Nexen) ha presentato ben due interventi il pri-mo insieme a Roberta Grimaldi e Francesco Saverio Colasuonno di INAIL dal titolo ldquoDemand manage-ment as a critical success factor in Portfolio Managementrdquo La trasfor-mazione digitale della Pubblica Am-ministrazione italiana caratterizzata da ritardi incertezze e resistenze al cambiamento puograve annoverare a pie-no titolo INAIL come caso di succes-so paradigmatico In questrsquoambito sulla base dellrsquoesperienza maturata presso la Direzione Centrale Orga-nizzazione Digitale egrave stata analizzata lrsquoimportanza della corretta gestione della fase di Demand durante il pro-cesso di Project Portfolio Manage-ment Il Demand Management infatti sostanziandosi nella raccolta e valu-tazione delle iniziative progettuali vecchie e nuove dellrsquoazienda egrave pro-pedeutico alla fase di definizione del-le prioritagrave e selezione delle iniziative influenzandone inevitabilmente la qualitagrave la durata e lrsquoefficacia Una corretta gestione della fase di de-mand durante la predisposizione del Portfolio progetti aziendale permette alle organizzazioni di indirizzare cor-rettamente le proprie azioni e di man-tenere uno stretto collegamento tra quello che viene attuato e la traietto-ria strategica complessiva

Luca Romano

Nel secondo intervento Luca Roma-no ha avuto il ruolo di moderatore di un panel dal titolo ldquoNext Generation Project Management Digitalization and Collaborationrdquo Questo ldquonuovordquo format del PMI aggrega speaker che hanno presentato idee simili in un unico evento durante il quale a valle della presentazione da parte dei panelist si apre una discussione con domande e risposte Lrsquooggetto come si desume dal titolo egrave stata la digita-lizzazione e la collaborazione in am-bito PM argomento peraltro abba-stanza in voga durante il Congresso a Barcellona

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Il nostro Chapter era presente anche hellip Grazie alle nostre convenzioni e ai volontari del C hapter abbiamo portato un porsquo di Project Management ad alt ri eventi La diffusione del Project Manage-ment passa attraverso la presenza a importanti seminari ed eventi Il no-stro Chapter ha partecipato negli ul-timi mesi ad alcuni eventi spesso or-ganizzati dalle associazioni con cui il PMI Central Italy Chapter ha siglato delle convenzioni di collaborazione proprio al fine di aumentare la cassa di risonanza del Project Management in Italia Una scelta che sta eviden-temente pagando visto il moltiplicarsi delle occasioni di interscambio cultu-rale che queste collaborazioni stanno generando

XVI Convegno Nazionale AIIC

Bari 7-9 Aprile

Il corso di Project Management

al Convegno Nazionale AIIC

Il Past President del Chapter Anna Maria Felici egrave intervenuta allrsquo As-semblea Generale conclusiva del XVI Convegno Nazionale dellrsquo Associazio-ne Italiana Ingegneri Clinici (AIIC) di cui fa parte anche il nostro Resp del Comitato Clinica Farmaceutica e Me-dicale Giulio Iachetti Ersquo stata lrsquo oc-casione per ribadire lrsquointeresse relati-vo al recente e rinnovato accordo tra il Chapter e AIIC e per rafforzare lrsquoimportanza delle conoscenze e dellrsquoapplicazione del Project Mana-gement in ambito Sanitario Anna Maria ha anche premiato i cinque componenti della squadra vincente La nostra Past President inoltre era giagrave intervenuta in qualitagrave di docente durante la prima giornata del Corso di Formazione sul Project Manage-ment che si prefiggeva lo scopo di fornire le basi di impostazione di un progetto con una metodologia struttu-rata di Project Management illu-strandone lrsquo intero ciclo di gestione e

gli strumenti di pianificazione e con-trollo Allrsquointerno del corso egrave stata da-ta una panoramica degli strumenti informatizzati piugrave utili in ambito di Project Management per lrsquoIngegnere Clinico dando evidenza di modalitagrave di impostazione dei tool informatizzati oggi disponibili In chiusura del Corso di Formazione egrave stato sviluppato infi-ne un partecipatissimo business ga-me con la partecipazione di ben set-te squadre che si sono confrontate su una simulazione in ambito healthca-re

Anna Maria Felici

Questo tipo di iniziative didattiche svolte in collaborazione con le nostre associazioni partner sono volte pro-prio a diffondere il Project Manage-ment allrsquointerno di contesti dove egrave necessario consolidarne la maturitagrave e saranno un campo dove il Chapter continueragrave ad impegnarsi nel prossi-mo futuro

Congresso Nazionale Astrofisica

Roma 2-6 Maggio Lo scorso 4 Maggio il Presidente del Chapter Sergio Gerosa ha tenuto un interessante intervento sulla ldquoComplessitagrave nel Project Manage-mentrdquo nellrsquoambito dei lavori del LX Congresso della Societagrave Astronomica Italiana che si egrave tenuto a Roma dal 2 al 6 Maggio nella prestigiosa sede del Centro Nazionale delle Ricerche (CNR) a Piazzale Aldo Moro a Roma La presentazione egrave stata incentrata sui risultati della ricerca svolta del Project Management Institute e pub-blicati sul numero de ldquoPulse of the Profession in depth reportrdquo dedicato al tema ldquoNavigating Complexityrdquo (di-sponibile per i soci sul sito del PMIreg

La locandina del LX Congresso della Societagrave Astronomica Italiana

Lo studio era volto ad individuare quali siano gli elementi che caratte-rizzano i best performer tra le varie organizzazioni che si confrontano con potafogli di progetti di grande complessitagrave come sono certamente quelli che riguardano la ricerca in campo astronomico ed astrofisico con budget di grandissime dimensio-ni in gioco

Sergio Gerosa al congresso della SAI

Lrsquooccasione di questo intervento egrave nata grazie alla collaborazione con Davide Fierro Resp Ufficio Centrale di Ingegneria dellrsquoIstituto Nazionale di Astro Fisica (INAF) organizzatore della giornata di lavori e nostro part-ner nellrsquoambito della collaborazione con AFCEA e INCOSE nellrsquoambito del Comitato Difesa Sicurezza e Spazio di cui vi parliamo anche

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nellrsquoarticolo sui nostri Comitati Setto-riali Con lui avevamo anche organiz-zato il Convegno dello scorso anno presso lrsquoOsservatorio di Monte Porzio Catone (vedi articolo a pag 13 del no 21 de ldquoIl Corriere del PMrdquo - Luglio 2015)

Davide Fierro organizzatore della giornata

Seminario SEDA 2016 Roma 10

Maggio Unrsquoatra associazione con cui abbia-mo stabilito rapporti di reciproco scambio culturale egrave il DSSEA (De-fense amp Security Software Engineers Association) il cui Segretario Gene-rale Brigadiere Angelo Messina era

stato nostro ospite al Pomeriggio allrsquoUniversitagrave tenutosi lo scorso Di-cembre (in cui si egrave parlato della matu-ritagrave del Project Management nel set-tore ICT) Il DSSEA ha organizza ogni anno un appuntamento internazionale su te-matiche ICT nel mondo delle Forze Armate e denominato SEDA (Soft-ware Engineering for Defense Appli-cations) giunto questrsquoanno alla quin-ta edizione tenutasi il 10 Maggio scorso presso la Scuola Trasporti e Materiali della Cecchignola a Roma in unrsquoaula gremita da moltissime per-sone A rappresentare il PMI Central Italy Chapter crsquoera Carmine Paragano Responsabile del Comitato ICT e or-ganizzatore di molti dei nostri Webi-nar che egrave intervenuto per condivide-re le metodologie di Project Mana-gement Agile e la loro applicazione in un settore cosigrave delicato come quello delle Forze Armate Lrsquointervento si egrave tenuto nel pomerig-gio in cui si sono affrontate con mag-gior approfondimento le tematiche

ldquoAgilirdquo Dopo unlsquointroduzione iniziale sulle diverse metodologie Agili ed i diversi campi di applicazione si egrave ap-profondito lrsquoapproccio proposto dal PMI con la sua certificazione PMI-ACP

Carmine Paragano al Congresso SEDA

Nellrsquoultima parte dellrsquointervento si so-no poi condivise anche con gli altri speaker le difficoltagrave nel gestire un progetto con metodologie innovative che richiedono un cambiamento nellrsquoapproccio al progetto da parte di tutti gli stakeholder coinvolti

20 Settembre 2016 dalle ore 930 alle ore 1330

Seminario in Azienda in collaborazione con INAIL

Dal Progetto alla Governance Quale futuro per la PA

Roma Sede Centrale INAIL ndash Piazzale Pastore 6 (EUR)

Lrsquoevento permette di maturare 3 PDUrsquos

Per informazioni wwwpmi-romeorg

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Goal-setting variabili e dimensioniLrsquoarma vincente per la definizione degli obiettivi di progettoIl nostro vivere quotidiano egrave carico di obiettivi che ci prefissiamo di rag-giungere dalla volontagrave di prenderci un caffegrave al bar preferito fino al rag-giungimento della tanto desiderata vacanza o al piugrave elevato scopo di ri-coprire un ruolo ambito allrsquointerno del gruppo di lavoro e di un Organizza-zione Tutti questi stimoli sociali nel momento in cui vengono traguardati diventano per noi fonte di beneficio percheacute ci infondono un forte senso di controllo degli eventi un alto grado di motivazione ed un buon livello di au-toefficacia percepita (quanto mi spe-rimento efficace in determinate situa-zioni Bandura 1986) Esistono una serie di variabili che in-cidono fortemente sulla nostra capa-citagrave di perseguire un obiettivo sia nel-la nostra vita privata sia nella nostra carriera professionale Ersquo necessario quindi tenere presenti questi fattori facendo una meta-analisi qualora sia possibile effettuarla dei potenziali ri-schi e delle risorse che abbiamo a disposizione per centrare a pieno lrsquoobiettivo Le teorie social-cognitive ci aiutano in tal senso (Caprara Cervone 2003) La teoria dellrsquoazione pianificata (Ajzen 1996) afferma che le nostre intenzioni riguardano lrsquoatteggiamento di una persona rispetto al mettere in atto un determinato comportamento la sua percezione della pressione so-ciale a mettere (o non mettere) in atto quel certo comportamento e il con-trollo percepito sul comportamento cioegrave la percezione di facilitagrave o difficol-tagrave ad eseguirlo Locke e Latham (1990) con la loro teoria degli obiettivi hanno identificato un insieme di dimensioni degli obiet-tivi (goal-setting) cioegrave dei modi in cui gli obiettivi di prestazione possono variare ed essere ben progettati in funzione dello scopo da perseguire e tenendo in grande considerazione le variabili individuali che permettono di raggiungerlo Il goal-setting egrave il livello dello scopo cioegrave il livello di sfida che le persone assumono nellrsquoesecuzione di un certo compito Gli obiettivi diffe-riscono per quantitagrave per difficoltagrave qualitativamente nel significato che rivestono per lrsquoindividuo per ampiez-

za (a breve o a lungo termine) e pos-sono essere ristretti o ampi se legati gerarchicamente

Dimensioni degli obiettivi Il goal-setting cioegrave la definizione degli obiettivi costituisce una determinante psicologica centrale nellrsquoautomotivazione al successo

Esiste in letteratura una forte relazio-ne positiva tra il livello di sfida dellrsquoobiettivo e il livello di successo nella prestazione Nella misura in cui le persone si ritengono impegnate nel raggiungimento dei loro scopi gli obiettivi maggiormente impegnativi stimolano piugrave elevati livelli di succes-so Ersquo evidente quindi che fornire al team obiettivi articolati rispetto ad obiettivi semplici o ad assenza di obiettivi permette la stimolazione di un maggior senso di motivazione Una seconda dimensione fondamen-tale oltre al coinvolgimento sugli obiettivi consiste nella specificitagrave di essi In alcune professioni o attivitagrave gli scopi da raggiungere possono es-sere impegnativi ma vaghi Gli obiet-tivi specifici rispetto ad obiettivi non specifici e generici (ldquofare del proprio megliordquo) contribuiscono maggiormen-te al miglioramento della prestazione (Locke et al 1981) Unrsquoultima di-mensione fondamentale per generare successo consiste nel programmare obiettivi prossimali piuttosto che di-stali percheacute vi egrave una tendenza natu-rale delle persone a suddividere i compiti distali in prossimali (Bandura e Schuck 1981) I benefici degli obiettivi prossimali richiedono ovvia-mente che lrsquoindividuo non perda natu-

ralmente di vista gli scopi a lungo termine Gli obiettivi prossimali hanno due effetti importanti sul sistema del seacute Il primo consiste nellrsquoaumentare lrsquoautoefficacia percepita iniziale Quando intraprendiamo un compito sostenere attivitagrave iniziali piugrave semplici faragrave sigrave che lrsquoobiettivo nellrsquoinsieme ri-sultati maggiormente gestibili nella sua totalitagrave I sotto-obiettivi se ben definiti migliorano le reazioni auto-valutative personali fornendo indica-tori sul progresso in atto Esistono inoltre moderatori degli ef-fetti del goal-setting il feedback e la complessitagrave del compito Un obiettivo impegnativo aumenta la motivazione solo quando il soggetto egrave in grado di monitorare le sue azioni traendo van-taggio dal feedback che riceve sul grado dei suoi progressi In assenza di feedback lrsquo assegna-zione di obiettivi impegnativi non au-menta in maniera affidabile la presta-zione Nel momento in cui il gruppo di lavoro riceve feedback espliciti su scopi ben definiti esso reagisce in maniera auto-valutativa rispetto i propri risultati analizza la sua effica-cia nella prestazione stabilisce obiet-tivi e standard specifici Ognuno di questi processi riferiti al singolo membro contribuiscono a generare la motivazione successiva Ecco che si innesca qui un meccani-smo benefico che si autoalimenta in cui i feedback il monitoraggio conti-nuo degli scopi prossimali raggiunti la definizione chiara dei compiti favo-risce un team consapevole della me-ta che sta perseguendo e del cammi-no che vede protagonisti tutti i parte-cipanti

Sperimentare efficacia Proviamo a questo punto ad attuare unrsquoulteriore precisazione per rendere la definizione dei nostri obiettivi vin-cente e fornire al gruppo di lavoro esperienze positive di successo che possano essere generalizzate e di-ventino punti di forza per il team nella sua totalitagrave Lrsquoindividuo possiede due strumenti per valutare seacute stesso da un lato ab-biamo lrsquoautostima che corrisponde al senso globale del proprio valore

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(Coopersmith 1967) mentre dallrsquo altro abbiamo lrsquoautoefficacia percepita che si riferisce ai giudizi che noi diamo rispetto alle nostre capacitagrave di ese-guire determinati corsi di azione in ambiti specifici Lrsquoautoefficacia per-cepita ha un forte valore predittivo del comportamento che il soggetto potragrave mettere in atto mentre lrsquoautostima predice le condotte piuttosto debol-mente (Leary 1995)

Lrsquoautoefficacia percepita egrave definita contestualmente legata cioegrave a parti-colari sfide o prove con cui lrsquoindividuo si sta confrontando Le valutazioni di autoefficacia percepita predicono non solo i livelli generali di successo ma anche gli esiti di successo e di falli-mento comportamentali degli atti sin-goli (Cervone 1985) Bandura (1997) definisce quattro processi tramite cui le convinzioni di efficacia incidono sugli esiti legati al compito Lrsquoautoefficacia influenza

- le decisioni su quali attivitagrave persegui-re Lrsquoindividuo si impegneragrave solo in attivitagrave in cui ritiene se stesso effica-ce ed eviteragrave compiti che ritiene di non riuscire a compiere

- lo sforzo e la persistenza nel compi-to chi dubita della propria efficacia tenderagrave a ridurre sforzi e a desiste-re

- le risposte al livello affettivo un ele-vato senso di efficacia favorisce mi-nori livelli di ansia nellrsquoaffrontare eventi potenzialmente minacciosi

- la qualitagrave delle prestazioni cognitive principalmente in attivitagrave in cui si ri-chiede unrsquoalta conoscenza del com-pito ed una formulazione di strate-gie un maggior livello di efficacia percepita facilita la produzione di so-luzioni in maniera piugrave analitica ed accresce la prestazione in compiti di memoria ad esempio stressanti (Berry et al 1989)

Tutte queste esperienze benefiche possono inoltre essere generalizza-te ad altre situazioni similari diven-tando un bagaglio positivo per lrsquointero gruppo di lavoro Lrsquoautoefficacia per-cepita permette di conseguenza lrsquoaccettazione delle sfide la persi-stenza nonostante le avversitagrave lrsquoesecuzione di complesse strategie cognitive lrsquoabbassamento del livello di ansia ed una maggiore tranquillitagrave che si associa alle difficoltagrave Aumentare le convinzioni di efficacia e di controllo egrave possibile Il modo piugrave affidabile per instillare fiducia nelle persone consiste nel fornire occasio-ni di esperienza diretta di successo (Bandura 1997 Williams 1995) Quando calibriamo gli obiettivi per il gruppo di lavoro avere una buona conoscenza delle risorse umane a nostra disposizione dei punti di forza e di debolezza di ogni membro per-metteragrave di formulare gli scopi secon-do i punti elencati in base alla teoria del goal-setting e cercheragrave di stimola-re un sempre crescente senso di sperimentazione efficace del proprio operare allrsquointerno del team

Conclusioni Tenere presente la strutturazione de-gli obiettivi tramite indicazioni del goal-setting e lrsquoesistenza del costrutto di autoefficacia percepita permette di fare una breve riflessione di autoana-lisi su come guidare al meglio il no-stro gruppo di progetto Le dimensio-ni dellrsquoobiettivo non si traducono di-rettamente in successo essi avranno effetti sulla prestazione che a sua volta favoriragrave un certo livello di cre-scente forza nel gruppo di maggiore sintonia e di ampia produttivitagrave

Annalisa Albergo Psicologa del Benessere nel Corso di Vita e Psico-terapeuta esperta in Valutazione Psicologica e Counselling Vanta esperienza decennale in ambito riabi-

litativo e di in-tervento psico-logico nel campo della disabilitagrave visiva presso il Cen-tro Regionale S Alessio Margherita di

Savoia per i Ciechi nel servizio do-miciliare e scolastico Si occupa di Formazione e Consulenza Aziendale Selezione ed Assessment Valuta-zione dei Profili nellrsquoarea Risorse Umane Ha svolto ricerca scientifica presso lrsquoIstituto di Ricerca e Cura a Carattere Scientifico Fondazione S Lucia su malattie genetiche rare in-fantili e survey presso lrsquoUniversitagrave degli Studi di Roma ldquoSapienzardquo Ersquo infine esperta in costruzione e som-ministrazione di test psicologici e proiettivi

La nostra Newsletter egrave

scritta quasi interamente dai membri del

PMI Rome-Italy Charter

Essa vuole essere infatti innanzitutto uno strumento di

collaborazione e scambio di informazioni allrsquo interno del Chapter

Se vuoi far parte anche tu della redazione del ldquoCorriere del PMrdquo

scrivici a

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Come far crescere una piccola impresa Di Stefano Luisotti (Amministratore Delegato di Wel come Italia e nostro ospite nel recente evento sulla Leadership a Pisa)Lrsquoautore di questo libro Stefano Lui-sotti egrave un amico del nostro Chapter come AD di Welcome Italia ha ospi-tato lo scorso 30 Marzo il primo Se-minario in Azienda in Toscana E non lo ha solo ospitato ma egrave stato uno dei protagonisti dellrsquoevento stesso con un intervento sulla leadership molto apprezzato da tutti i parteci-panti

Lrsquointervento sulla leadership

di Stefano Luisotti AD di Welcome Italia

E proprio in occasione di quellrsquo even-to Luisotti ha voluto donare al Chap-ter una copia del suo libro ldquoCome far crescere una piccola impresardquo pub-blicato nella collana Trend di Franco Angeli Un libro che vuole essere un piccolo manuale da leggere tutto drsquoun fiato o a piccole dosi per coloro che non hanno mai tanto tempo da dedicare alla lettura (come dice lrsquoautore stesso basta un capitolo di poche pagine al mattino dopo il caf-fegrave) basato sulla sua esperienza sia professionale che personale (molti sono gli aneddoti familiari o della sua gioventugrave) Un libro la cui lettura scorre con leg-gerezza ma che lascia il segno e fa riflettere Basato su uno schema semplice ogni capitolo egrave composto da una frase celebre un breve aned-doto di vita vissuta (con i suoi suc-cessi e insuccessi) una breve con-clusione in calce al capitolo che ri-sponde alla domanda ldquoe quindirdquo Un libro per chi vuole fare lrsquo imprendi-tore che tuttavia merita una lettura attenta anche da parte di un Project

Manager Spesso infatti il successo dei nostri progetti nasce proprio dal considerarli ldquonostrirdquo e come una pic-cola ldquoimpresardquo familiare mettendoci quella passione e amor proprio che normalmente un imprenditore deve mettere nella propria piccola azienda Ma anche una certa vision e chiarez-za degli obiettivi che ci si pone Alla domanda sul percheacute molti im-prenditori non ce la fanno o molte aziende non riescono a ldquosfondarerdquo acquisendo dimensioni piugrave grandi nel loro sviluppo lrsquoautore si da una ri-sposta tanto semplice quanto vera ldquole piccole imprese rimangono picco-le percheacute i loro imprenditori si prefig-gono piccoli scopirdquo E ci vuole pertanto anche una bella dose di coraggio e responsabilitagrave Luisotti raccomanda infatti a chi ha deciso di far crescere la propria im-presa ldquohellip egrave venuto il momento di prelevare i vostri sogni nel cassetto metterli bene a fuoco e dichiararli apertamente dichiarare i propri sogni egrave una cosa pericolosa che espone allrsquoinsuccesso e alle critiche Ma quando i nostri sogni coinvolgono anche altre persone come nel caso della vostra azienda egrave inevitabilerdquo E chiarisce bene anche cosa si in-tenda per responsabilitagrave ldquorispondere delle proprie azioni e delle proprie decisioni Ogni volta che cerchiamo alibi scuse o colpevoli non facciamo altro che dichiarare agli altri la nostra incapacitagrave di assumere le nostre re-sponsabilitagraverdquo Per chi ha avuto modo di conoscerlo Stefano Luisotti egrave riuscito perfetta-mente nellrsquointento di travasare nelle pagine del suo libro le sue naturali doti di leadership la chiarezza di idee su come un imprenditore dovrebbe essere e agire la sua brillante aper-tura mentale verso chi nellrsquoazienda lavora per lui la passione e lrsquoamore per le sue ldquocreaturerdquo che siano lrsquoazienda che si egrave messa in piedi o la figlia che si sta crescendo (la piccola Sara che fa capolino nella copertina del libro lo ha illustrato con i suoi di-

segni di bambina ed egrave protagonista inconsapevole di uno dei racconti piugrave toccanti del libro non a caso quello che illustra il concetto di responsabili-tagrave che abbiamo riportato piugrave sopra)

La copertina del libro (Ed Franco Angeli)

Ebbene si il libro di Stefano Luisotti ci egrave proprio piaciuto E come tutti i libri belli quando si arriva alle fine si vor-rebbe che ci fossero degli altri capitoli per continuare a leggerlo Ma la bel-lezza del libro forse sta proprio in questo saper concentrare in un cen-tinaio di pagine tanta esperienza e un porsquo di saggezza Chissagrave magari dopo questo incontro con il PMI Central Italy Chapter tra qualche anno potragrave scrivere un nuo-vo manuale hellip su come essere e fare il Project Manager Per la cronaca Lrsquoautore prevede an-che una ldquoassicurazionerdquo sul proprio libro Se lo comprate e non lo riuscite a finire lo potete rimandare allrsquoautore che ve lo rimborseragrave Ma non spera-teci troppo percheacute saragrave molto difficile che questo accada Un grande in bocca al lupo a Stefano Luisotti e ai suoi colleghi (come lui ama chiamare i propri dipendenti o collaboratori) per il successo della propria ldquoimpresardquo Editore Franco Angeli Pagine 136 Prezzo di Copertina euro 950

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Alessio Puccinelli hellip Unplugged Sono padre felice di tre figli maschi nati da una moglie paziente che incautamente incoraggia (e a volte sopporta) le mie tante iniziative Ho la fortuna di abitare in un piccolo angolo di paradiso sulle colline della Versilia con vista mare su tutto lrsquoarcipelago fino alla Corsica Saragrave percheacute ci sono nato ma egrave un posto magi-co le Alpi Apuane le spiagge della Ver-silia il lago di Massaciuccoli la Pineta di Levante ecchellip posti fantastici a pochi chilometri da casa mi rigenera e mi ripa-ga di tanti chilometri macinati ogni gior-no per andare al lavoro Ho iniziato a lavorare molto presto e mi sono occupato un porsquo di tutto edilizia manifattura restauri ecc poi ho iniziato a lavorare come Perito ed infine come Ingegnere delle Telecomunicazioni Ed egrave proprio come Ingegnere in IDS che ho iniziato a gestire progetti internazionali nel campo navale ed a scontrarmi con realtagrave del calibro della Raytheon verso le quali mi sentivo inadeguato rispetto al compito che mi era stato affidato dovevo preparare stati di avanzamento mensili basati sullrsquoEarned Value Master Plan Integrated Master Schedule ecc cose che quindici anni fa non erano proprio allrsquoordine del giorno nella campagna pi-sanahellip Allora mi sono rimboccato le ma-niche ed ho iniziato a studiare Project Management prendendoci sempre piugrave

gusto iniziando un percorso che non avrei piugrave abbandonato

Se lrsquoincontro con il Project Management egrave stato amore a prima vista quello con il Chapter egrave stata una vera e propria folgo-razione Tutto egrave nato dal Corso di Alta Formazione in Project Program e Portfo-lio Management che il Chapter ha orga-nizzato in collaborazione con la Sapienza e che IDS ha generosamente finanziato Al corso ho conosciuto persone fantasti-che sia umanamente che professional-mente ma soprattutto ho conosciuto An-na Maria Felici che mi ha proposto di ldquodare una manordquo in Toscana e cosigrave sono diventato responsabile per lrsquoarea Toscana Nord-Ovest titolo che mi spalanca le porte nelle aziende ed organizzazioni a cui mi presento per proporre varie colla-borazioni Sono orgoglioso di far parte del PMI ed amo profondamente entrare

in contatto con le realtagrave della mia zona Purtroppo la distanza da Roma mi impe-disce di frequentare i tanti eventi orga-nizzati nella capitale per questo farograve del mio meglio per organizzare eventi in To-scana Con tre figli piccoli un cane un lavoro lontano (ma tutto egrave relativo) un orto e una casa da mantenere il cosiddetto ldquotempo liberordquo egrave praticamente inesisten-te Allora ascolto audiolibri mentre guido e la mia palestra egrave un orto dove faccio crescere verdure saporite certo non ho i bicipiti di uno sportivo ma egrave unrsquoattivitagrave che riusciamo a fare tutti quanti insieme appassionatamente un modo piacevole per stare allrsquoaria aperta e che mi tiene in forma Anche percheacute ne ho davvero bi-sogno e non solo per la vita sedentaria ma soprattutto percheacute ho una grande pas-sione per il cibo e il buon vino Amo cu-cinare e il modo in cui lo faccio mi rap-presenta in pieno ho bisogno di speri-mentare e quando una ricetta ha raggiun-to alti livelli di gradimento (a giudizio di amici e familiari) devo trovarne subito una nuova da sperimentare La foto egrave di dieci anni fa (non ho Photo-shop per ritoccarne una piugrave recente)

Alessio

14 Ottobre 2016 SAVE THE DATE

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il PMO nelle aziende di servizi pubblici

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LUGLIO 2016 Numero 25

Andrew ChiesahellipUnplugged ldquoCulturalmente schizofrenicordquo hellip quel-la che egrave nata come battuta da usare su Twitter egrave diventato un mantra per provare a spiegare chi sono Nato a New York da madre americana e padre italiano fin da piccolo la diver-sitagrave culturale egrave parte del mio quoti-diano Dopo un primo periodo in cui ci dividiamo tra lrsquoItalia e gli Stati Uniti nel 1965 ci trasferiamo prima in Ar-gentina per poi approdare in Messi-co dove dovevamo rimanere per 4 anni oggi i miei genitori continuano a risiedere a Cittagrave del Messico In que-sti anni si aggiunge un altro mattone alla diversitagrave culturale con mio fratel-lo e sorella lo spagnolo e la cultura messicana diventano una parte del nostro quotidiano Finito il liceo con lrsquointenzione di se-guire biologia marina allrsquouniversitagrave ottengo un lavoro estivo presso un laboratorio di ricerca americano qui ho il mio primo vero contattato con lrsquoinformatica Colpo di fulmine Da ligrave passo tutte le estati in Olivetti Messi-co prima come programmatore poi come analista junior mentre allrsquo uni-versitagrave finisco una laurea in Econo-mia e Commercio Laureato inizio a lavorare a tempo pieno con Olivetti Messico ma solo poco anni dopo sono obbligato a cer-care una nuova alternativa quando il Paese precipita in un crollo che fa chiudere molte delle industrie Basti un ricordo una sera vado a letto con la benzina che costava poco piugrave di 1

pesos al litro ed al risveglio lrsquo indo-mani mattina era salita al 10 pesos al litro

Si dice ldquonon tutti i mali vengono per nuocererdquo la chiusura di Olivetti Mes-sico mi apre la porta per una trasferta presso Olivetti Francia Cinque anni intensi in cui ho imparato tanto mi sono divertito tanto e ho lasciato nel-la Ville Lumiegravere un pezzo del mio cuore Con Olivetti France comincia-no i miei primi passi come Project Manager nella migliore delle tradi-zioni come membro junior di un team per il rifacimento dellinfrastruttura in-formatica degli sportelli del Creacutedit Lyonnais Poi lrsquoItalia dapprima Ivrea poi Milano per approdare nel 1990 a Roma A ogni passaggio un altalena tra Pro-duct e Project Management con questrsquoultimo che diventa sempre di piugrave il mio mestiere A Roma conosco mia moglie una espatriata fiorentina (e continua la diversitagrave culturale) e

nascono prima Martina e poi Agosti-no In questi anni seguo progetti sia drsquoinformatica (Progetto Sigfried per lrsquoINAIL e OASIS-2 con fondi Esprit dellrsquoUnione Europea) che di comuni-cazione (gestione dei trade show per i settori specializzati dellrsquoOlivetti) af-finando le mie conoscenze della ge-stione progetti Finalmente nel 2011 faccio la certificazione PMP e con-fesso che sono moderatamente fiero di averlo passato al primo colpo piugrave di 30 anni dopo il mio ultimo esame universitario Oggi sono il Technical PMO per lrsquoecosistema dei progetti del sito corporate di Telecom Italia Tra le mie passioni non vi stupiragrave a questo punto ci siano i viaggi in ogni loro forma hobby facile da alimenta-re con la famiglia sparsa per il mon-do Di recente ho iniziato a giocare a pallacanestro come risultato di aver seguito i miei figli per anni nelle loro partite Da sempre la fantascienza il fantasy e il fai-da-te uno dei modi migliori per riprendere contatto con il ldquomondo verordquo Per citare Mark Twain ldquoIl viaggio egrave fatale per i pregiudizi il bigottismo e la ristrettezza mentalerdquo oppure SantrsquoAgostino ldquoIl mondo egrave un libro e chi non viaggia ne conosce solo una paginardquo Di una cosa sono certo viaggiare conoscere assaggiare queste sono le cose che arricchisco-no

Andrew

Segreteria Organizzativa

Telefono 06 92946741 E-mail segreteriapmi-romeorg Sito Web wwwpmi-romeorg

Comitato di Redazione de ldquo Il Corriere del PM rdquo

E-mail newsletterpmi-romeorg

COMITATO DIRETTIVO del CHAPTER

Presidente Sergio Gerosa

Sviluppo Professionale Giancarlo Duranti

Organizzazione Interna Danilo Scalmani Marketing Silvia Frigerio Formazione Emanuela De Fazio Membership Antonietta Fiorentino Volontari Sergio Funtograve Tesoreria Antonio Leone

COMITATO DI REDAZIONE della NEWSLETTER

Responsabile Sergio GEROSA

Angela ALLEVI Roberto ASCIONE Raffaele AVELLA Lo renzo CAPANNA

Maria Natalia CARDULLO Domenico CASTALDO Emanuela DE FAZIO

Giancarlo DURANTI Pasquale DURSO Anna Maria FELI CI Alessandra FILIPPETTI

Orlando LIO Vito MADAIO Carmine PARAGANO Cristin a PATERNOSTER Luca ROMANO Roberto TARASCHI

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LUGLIO 2016 Numero 25

Managing Mega Project Challenges Evento Internazionale in collaborazione con LUISS B usiness School e Project Management Institute Roma 19-20 Maggio Il 19 maggio scorso presso la Luiss Business School si egrave tenuto un inte-ressante evento internazionale a late-re di una piugrave ampia due giorni di con-fronto di metodologie modelli ed esperienze nellrsquoambito della gestione di mega-project

Prof Andrea Prencipe (LBS)

Durante lrsquoevento che vedeva la par-tecipazione di un centinaio di perso-ne anche straniere sono stati affron-tati gli argomenti e gli aspetti piugrave for-temente legati a progetti di grandi dimensioni Il Lavori sono stati aperti dal Prof Andrea Prencipe docente di Inter-national Development and Quality Management alla LUISS Business School e coordinatore del seminario che ha presentato il keynote speaker della giornata Mark Thurston Re-gional Managing Director di CH2M

Mark Thurston

Nel suo intervento Thurston ha avuto modo di individuare alcuni fattori piugrave specificatamente attinenti i mega-project fattori di scala complessitagrave regulation politica e interfaccia Que-sto sulla base di una lunga esperien-za personale e con evidenza di quat-tro progetti di grandi dimensioni come i Giochi Olimpici di Londra del 2012 la realizzazione di un nuovo tratto fer-roviario nella zona sud est di Londra

(il progetto Crossrail) realizzazione di un tunnel di 25 km al di sotto del Tamigi (il progetto Tideway) realiz-zazione di unrsquo autostrada da Londra a Leeds e Manchester (Progetto High Speed 2)

La pianificazione di costruzione del progetto CrossRail

Mark Thurston ha inoltre esposto lrsquointeressante parallelo tra il concetto di ldquohomeostasisrdquo per un sistema vi-vente e la modellizzazione della ge-stione del setting di variabili tali da mantenere la stabilitagrave di un sistema complesso applicato allrsquoambito di gestione di grandi progetti Tale ar-gomento egrave stato fonte di un interes-sante dibattito con grande partecipa-zione dei presenti Ha poi esposto i fattori di maggiore influenza di pro-getti di grandi dimensioni suddivisi in 4 prospettive di maggiore impatto people and leadership governance and controls organization and cultu-re outside world

Prof Reymond Levitt

Lrsquoevento egrave stato chiuso dagli inter-venti di Reymond Levitt Professore di Ingegneria Civile e Ambientale alla Stanford University e Gernot Grab-her Professore di Economia alla HafenCity University di Amburgo e da una tavola rotonda coordinata da Andrea Prencipe della LUISS Busi-ness School

Lrsquoapprofondimento dei temi ha porta-to a focalizzare il dibattito successivo su argomenti legat al controllo del ri-schio allrsquoimportanza della definizione e comunicazione dello scope e alla disciplina necessaria a condurre con efficacia tali imprese

La tavola rotonda che ha concluso lrsquoevento

Come si diceva allrsquoinizio questo se-minario aperto a tutti i nostro soci grazie alla collaborazione con la LUISS Business School faceva parte di un piugrave ampio programma una se-rie di eventi annuali sponsorizzati dal Project Management Institute per fa-vorire lrsquoincontro tra le grandi Universi-tagrave Internazionali e le grandi aziende che utilizzano il Project Program Portfolio Management per la gestione dei mega-progetti Le due mezze giornate di lavori del ldquo4th International Mega-Projects Workshop Theory meets Practicerdquo si sono svolte questrsquoanno presso la LUISS Busi-ness School dopo che le precedenti tre edizioni erano state ospitate da rinomate universitagrave internazionali

Sergio Gerosa e il Prof Corrado Lo Storto (Univ Federico II di Napoli) durante i lavori

Per il PMI Central Italy Chapter erano stati invitati a partecipare a questo esclusivo consesso il Presidente Sergio Gerosa e la Past President Anna Maria Felici

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EMEA LIM amp Global Congress 2016 Si egrave svolta a Barcellona dal 6 allrsquo11 Maggio la ker messe EMEA il nostro Chapter era presente ad entrambi gli appu ntamentiLo scorso Maggio Barcellona (Spa-gna) egrave stata teatro della kermesse annuale del PMI EMEA (Europe Middle East and Africa) ospitando in successione i due piugrave importanti eventi a livello continentale

- Il Leadership Institute Meeting EMEA (6-8 Maggio)

- Il Global Congress EMEA (9-11 Maggio)

Una nutrita delegazione del nostro Chapter ha partecipato ad entrambi gli eventi con numerose presenta-zioni Nei giorni successive inoltre si sono tenute varie sessioni di Semi-narsWorld (che Roma aveva ospitato ad Aprile 2015)

EMEA Leadership Institute

Meeting

I numeri del LIM EMEA di Barcellona

Il Leadership Institute Meeting EMEA egrave la riunione annuale di tutti i leader (membri del board ma anche sem-plici volontari) dei Chapter EMEA Ci si incontra per ascoltare le ultime no-tizie e indicazioni da parte del board del Project Management Institute per seguire le presentazioni di grandi leader e keynote speaker di levatura mondiale ma soprattutto per confron-tarsi sulle best practice nella gestione delle nostre community locali

Il mega-annuncio dellrsquoEMEA 2017 a Roma

Questrsquoanno ad accogliere la rappre-sentativa del nostro Chapter compo-

sta da Sergio Gerosa Giancarlo Duranti Silvia Frigerio e Sergio Funtograve una gradita sorpresa (anche se la notizia era giagrave stata anticipata da qualche settimane al nostro Pre-sidente) il mega cartellone con lrsquoannuncio che il prossimo anno la kermesse PMI EMEA saragrave ospitata proprio dallrsquoItalia e in particolare da Roma

Foto di gruppo del team del nostro Chapter con Mark A Langley (Presidente PMI reg)

Unrsquooccasione irripetibile per il nostro Chapter e tutti i PM Italiani soprattut-to in considerazione dellrsquoaltro evento internazionale che il Chapter sta giagrave organizzando per il 6-7 Ottobre 2016 a Roma per festeggiare il nostro ven-tesimo anniversario Ma di questo vi abbiamo giagrave parlato nellrsquoarticolo a pag 3 di questa newsletter Proprio in vista di questi due eventi internazionali che vedranno Roma al centro dellrsquoattenzione la delegazione del Comitato Direttivo del Chapter ha lavorato alacremente durante il LIM EMEA di Barcellona per stabilire con-tatti con il Board del Project Mana-gement Institute (incontrando anche il Presidente del PMIreg Mark A Lan-gley e vari membri del Board PMIreg) cosigrave come per pubblicizzare lrsquoevento internazionale di Ottobre con i re-sponsabili dei Chapter EMEA che sono stati successivamente coinvolti (con grande successo) come Sup-porting Chapter dellrsquoevento Lrsquoiniziativa del nostro Chapter asso-lutamente innovativa in questo sen-so egrave stata accolta con grande inte-resse e simpatia dai colleghi degli al-tri Chapter cosigrave come la prospettiva

di poter venire a Roma per il prossi-mo Congresso EMEA del PMIreg

Il brindisi tra i tre Presidenti dei Chapter Italiani e il nostro Mentor Kris Troukens

Il LIM EMEA egrave stato inoltre lrsquo occasio-ne per consolidare il rapporto con la leadership degli altri Chapter Italiani tutti presenti allrsquoevento con un primo Memorandum of Understanding sot-toscritto dai tre Presidenti (Sergio Gerosa Stefano Setti e Giacomo Franco ) insieme ai rappresentanti del PMI EMEA (il nostro regional mentor Kris Troukens Lysan Drabon e Blanca Lalanda ) che egrave stato successivamente finalizzato nellrsquoaccordo strategico di cui vi ab-biamo parlato nellrsquoarticolo a pag 2 di questa newsletter) Il nostro Chapter ha portato al LIM anche in questa occasione un suo speaker il nostro Direttore dei Volon-tari Sergio Funtograve con un intervento dal titolo ldquoVolunteers a cast to con-quer How to involve and keep en-gaged chapter volunteersrdquo

Lrsquointervento di Sergio Funtograve

Lrsquointervento egrave stato molto apprezzato dalla folta platea presente nonostan-te fosse pianificato nellrsquoultimo slot prima della chiusura dellrsquoevento Tra gli interventi piugrave apprezzati degli altri oratori ricordiamo quelli introdut-tivi del Presidente PMIreg Mark A Langley che ha fornito una visione di dove stia andando il PMIreg e come intenda supportare sempre meglio i

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PM di tutto il mondo nella loro cresci-ta professionale e di Antonio Nieto Rodriguez molto coinvolgente e ba-sato sulla personale esperienza di PM tra tante difficoltagrave e grandi soddi-sfazioni professionali

Lo speech di Mark A Langley insieme a Antonio Nieto Rodriguez

Molto interessante e ldquomotivazionalerdquo anche lo speech del keynote speaker Reneacute Carayol dal titolo ldquoCollaboration is the new leadershiprdquo con degli spunti davvero interessanti in termini di applicazione della servant leader-ship

Lo speech di Mark A Langley insieme a Antonio Nieto Rodriguez

EMEA Global Congress AllrsquoEMEA Global Congress il nostro Chapter era presente con gli inter-venti di Marco Negri e Luca Romano oltre a quello del nostro Giancarlo Duranti Marco Negri (ANAS) ha presentato assieme a Mustafa Duumllgerler (Na-tional Bank of Abu Dhabi) un inter-vento sulle Lessons Learned dal tito-lo Lessons (really) Learned How to Retain Project Knowledge and Avoid Recurring Nightmares La presentazione egrave partita dallrsquo osser-vazione che sebbene la maggior parte delle aziende abbiano ormai istituzionalizzato il processo di identi-ficazione e documentazione delle lessons learned anche quando tali lezioni sono correttamente identifica-te e documentate spesso finiscono in un database o su una intranet che nessuno mai consulta (il cosiddetto buco nero delle lessons learned) impedendo alle aziende di imparare dallrsquoesperienza e rischiando di ripete-re gli errori giagrave commessi

Lrsquointervento di Marco Negri

Il processo tradizionale egrave quindi inef-ficace percheacute non riesce a incorpo-rare le lezioni nelle operations e so-prattutto percheacute non riesce a cambia-re migliorandolo il nostro modo di condurre i progetti Sono stati quindi analizzati i problemi piugrave comuni del processo di identifica-zione documentazione e comunica-zione delle lessons learned ed egrave sta-to proposto un approccio semplice ed efficace per incorporare le lezioni di-rettamente nei processi operativi del-le aziende In pratica al posto di documentare le lessons learned nella tradizionale forma testuale si suggerisce innanzi-tutto di classificarle sulla base dei de-liverable a cui si riferiscono (per esempio si dividono le lezioni che ri-guardano i Gantt dalle le lezioni rela-tive al budget oppure al ldquoPiano di ri-sposta ai rischirdquo ecc) e successi-vamente si propone di raccogliere le lezioni in delle checklist una per ogni tipologia di deliverable (quindi la checklist dei Gantt la checklist del budget la checklist del Piano di ri-sposta ai rischi ecc) In questo modo la conoscenza viene trasposta direttamente negli organi-zational process assets in una forma prontamente utilizzabile prima di ini-ziare a lavorare su uno specifico deli-verable per consultare tutte le lezioni apprese dallrsquoazienda sullrsquoargomento basteragrave aprire la relativa checklist Si potrebbe quindi dire che una les-son non egrave veramente ldquolearnedrdquo fine-chegrave non egrave stata incorporata in una checklist

Marco Negri e Giancarlo Duranti

Infine Luca Romano (Nexen) ha presentato ben due interventi il pri-mo insieme a Roberta Grimaldi e Francesco Saverio Colasuonno di INAIL dal titolo ldquoDemand manage-ment as a critical success factor in Portfolio Managementrdquo La trasfor-mazione digitale della Pubblica Am-ministrazione italiana caratterizzata da ritardi incertezze e resistenze al cambiamento puograve annoverare a pie-no titolo INAIL come caso di succes-so paradigmatico In questrsquoambito sulla base dellrsquoesperienza maturata presso la Direzione Centrale Orga-nizzazione Digitale egrave stata analizzata lrsquoimportanza della corretta gestione della fase di Demand durante il pro-cesso di Project Portfolio Manage-ment Il Demand Management infatti sostanziandosi nella raccolta e valu-tazione delle iniziative progettuali vecchie e nuove dellrsquoazienda egrave pro-pedeutico alla fase di definizione del-le prioritagrave e selezione delle iniziative influenzandone inevitabilmente la qualitagrave la durata e lrsquoefficacia Una corretta gestione della fase di de-mand durante la predisposizione del Portfolio progetti aziendale permette alle organizzazioni di indirizzare cor-rettamente le proprie azioni e di man-tenere uno stretto collegamento tra quello che viene attuato e la traietto-ria strategica complessiva

Luca Romano

Nel secondo intervento Luca Roma-no ha avuto il ruolo di moderatore di un panel dal titolo ldquoNext Generation Project Management Digitalization and Collaborationrdquo Questo ldquonuovordquo format del PMI aggrega speaker che hanno presentato idee simili in un unico evento durante il quale a valle della presentazione da parte dei panelist si apre una discussione con domande e risposte Lrsquooggetto come si desume dal titolo egrave stata la digita-lizzazione e la collaborazione in am-bito PM argomento peraltro abba-stanza in voga durante il Congresso a Barcellona

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Il nostro Chapter era presente anche hellip Grazie alle nostre convenzioni e ai volontari del C hapter abbiamo portato un porsquo di Project Management ad alt ri eventi La diffusione del Project Manage-ment passa attraverso la presenza a importanti seminari ed eventi Il no-stro Chapter ha partecipato negli ul-timi mesi ad alcuni eventi spesso or-ganizzati dalle associazioni con cui il PMI Central Italy Chapter ha siglato delle convenzioni di collaborazione proprio al fine di aumentare la cassa di risonanza del Project Management in Italia Una scelta che sta eviden-temente pagando visto il moltiplicarsi delle occasioni di interscambio cultu-rale che queste collaborazioni stanno generando

XVI Convegno Nazionale AIIC

Bari 7-9 Aprile

Il corso di Project Management

al Convegno Nazionale AIIC

Il Past President del Chapter Anna Maria Felici egrave intervenuta allrsquo As-semblea Generale conclusiva del XVI Convegno Nazionale dellrsquo Associazio-ne Italiana Ingegneri Clinici (AIIC) di cui fa parte anche il nostro Resp del Comitato Clinica Farmaceutica e Me-dicale Giulio Iachetti Ersquo stata lrsquo oc-casione per ribadire lrsquointeresse relati-vo al recente e rinnovato accordo tra il Chapter e AIIC e per rafforzare lrsquoimportanza delle conoscenze e dellrsquoapplicazione del Project Mana-gement in ambito Sanitario Anna Maria ha anche premiato i cinque componenti della squadra vincente La nostra Past President inoltre era giagrave intervenuta in qualitagrave di docente durante la prima giornata del Corso di Formazione sul Project Manage-ment che si prefiggeva lo scopo di fornire le basi di impostazione di un progetto con una metodologia struttu-rata di Project Management illu-strandone lrsquo intero ciclo di gestione e

gli strumenti di pianificazione e con-trollo Allrsquointerno del corso egrave stata da-ta una panoramica degli strumenti informatizzati piugrave utili in ambito di Project Management per lrsquoIngegnere Clinico dando evidenza di modalitagrave di impostazione dei tool informatizzati oggi disponibili In chiusura del Corso di Formazione egrave stato sviluppato infi-ne un partecipatissimo business ga-me con la partecipazione di ben set-te squadre che si sono confrontate su una simulazione in ambito healthca-re

Anna Maria Felici

Questo tipo di iniziative didattiche svolte in collaborazione con le nostre associazioni partner sono volte pro-prio a diffondere il Project Manage-ment allrsquointerno di contesti dove egrave necessario consolidarne la maturitagrave e saranno un campo dove il Chapter continueragrave ad impegnarsi nel prossi-mo futuro

Congresso Nazionale Astrofisica

Roma 2-6 Maggio Lo scorso 4 Maggio il Presidente del Chapter Sergio Gerosa ha tenuto un interessante intervento sulla ldquoComplessitagrave nel Project Manage-mentrdquo nellrsquoambito dei lavori del LX Congresso della Societagrave Astronomica Italiana che si egrave tenuto a Roma dal 2 al 6 Maggio nella prestigiosa sede del Centro Nazionale delle Ricerche (CNR) a Piazzale Aldo Moro a Roma La presentazione egrave stata incentrata sui risultati della ricerca svolta del Project Management Institute e pub-blicati sul numero de ldquoPulse of the Profession in depth reportrdquo dedicato al tema ldquoNavigating Complexityrdquo (di-sponibile per i soci sul sito del PMIreg

La locandina del LX Congresso della Societagrave Astronomica Italiana

Lo studio era volto ad individuare quali siano gli elementi che caratte-rizzano i best performer tra le varie organizzazioni che si confrontano con potafogli di progetti di grande complessitagrave come sono certamente quelli che riguardano la ricerca in campo astronomico ed astrofisico con budget di grandissime dimensio-ni in gioco

Sergio Gerosa al congresso della SAI

Lrsquooccasione di questo intervento egrave nata grazie alla collaborazione con Davide Fierro Resp Ufficio Centrale di Ingegneria dellrsquoIstituto Nazionale di Astro Fisica (INAF) organizzatore della giornata di lavori e nostro part-ner nellrsquoambito della collaborazione con AFCEA e INCOSE nellrsquoambito del Comitato Difesa Sicurezza e Spazio di cui vi parliamo anche

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nellrsquoarticolo sui nostri Comitati Setto-riali Con lui avevamo anche organiz-zato il Convegno dello scorso anno presso lrsquoOsservatorio di Monte Porzio Catone (vedi articolo a pag 13 del no 21 de ldquoIl Corriere del PMrdquo - Luglio 2015)

Davide Fierro organizzatore della giornata

Seminario SEDA 2016 Roma 10

Maggio Unrsquoatra associazione con cui abbia-mo stabilito rapporti di reciproco scambio culturale egrave il DSSEA (De-fense amp Security Software Engineers Association) il cui Segretario Gene-rale Brigadiere Angelo Messina era

stato nostro ospite al Pomeriggio allrsquoUniversitagrave tenutosi lo scorso Di-cembre (in cui si egrave parlato della matu-ritagrave del Project Management nel set-tore ICT) Il DSSEA ha organizza ogni anno un appuntamento internazionale su te-matiche ICT nel mondo delle Forze Armate e denominato SEDA (Soft-ware Engineering for Defense Appli-cations) giunto questrsquoanno alla quin-ta edizione tenutasi il 10 Maggio scorso presso la Scuola Trasporti e Materiali della Cecchignola a Roma in unrsquoaula gremita da moltissime per-sone A rappresentare il PMI Central Italy Chapter crsquoera Carmine Paragano Responsabile del Comitato ICT e or-ganizzatore di molti dei nostri Webi-nar che egrave intervenuto per condivide-re le metodologie di Project Mana-gement Agile e la loro applicazione in un settore cosigrave delicato come quello delle Forze Armate Lrsquointervento si egrave tenuto nel pomerig-gio in cui si sono affrontate con mag-gior approfondimento le tematiche

ldquoAgilirdquo Dopo unlsquointroduzione iniziale sulle diverse metodologie Agili ed i diversi campi di applicazione si egrave ap-profondito lrsquoapproccio proposto dal PMI con la sua certificazione PMI-ACP

Carmine Paragano al Congresso SEDA

Nellrsquoultima parte dellrsquointervento si so-no poi condivise anche con gli altri speaker le difficoltagrave nel gestire un progetto con metodologie innovative che richiedono un cambiamento nellrsquoapproccio al progetto da parte di tutti gli stakeholder coinvolti

20 Settembre 2016 dalle ore 930 alle ore 1330

Seminario in Azienda in collaborazione con INAIL

Dal Progetto alla Governance Quale futuro per la PA

Roma Sede Centrale INAIL ndash Piazzale Pastore 6 (EUR)

Lrsquoevento permette di maturare 3 PDUrsquos

Per informazioni wwwpmi-romeorg

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Goal-setting variabili e dimensioniLrsquoarma vincente per la definizione degli obiettivi di progettoIl nostro vivere quotidiano egrave carico di obiettivi che ci prefissiamo di rag-giungere dalla volontagrave di prenderci un caffegrave al bar preferito fino al rag-giungimento della tanto desiderata vacanza o al piugrave elevato scopo di ri-coprire un ruolo ambito allrsquointerno del gruppo di lavoro e di un Organizza-zione Tutti questi stimoli sociali nel momento in cui vengono traguardati diventano per noi fonte di beneficio percheacute ci infondono un forte senso di controllo degli eventi un alto grado di motivazione ed un buon livello di au-toefficacia percepita (quanto mi spe-rimento efficace in determinate situa-zioni Bandura 1986) Esistono una serie di variabili che in-cidono fortemente sulla nostra capa-citagrave di perseguire un obiettivo sia nel-la nostra vita privata sia nella nostra carriera professionale Ersquo necessario quindi tenere presenti questi fattori facendo una meta-analisi qualora sia possibile effettuarla dei potenziali ri-schi e delle risorse che abbiamo a disposizione per centrare a pieno lrsquoobiettivo Le teorie social-cognitive ci aiutano in tal senso (Caprara Cervone 2003) La teoria dellrsquoazione pianificata (Ajzen 1996) afferma che le nostre intenzioni riguardano lrsquoatteggiamento di una persona rispetto al mettere in atto un determinato comportamento la sua percezione della pressione so-ciale a mettere (o non mettere) in atto quel certo comportamento e il con-trollo percepito sul comportamento cioegrave la percezione di facilitagrave o difficol-tagrave ad eseguirlo Locke e Latham (1990) con la loro teoria degli obiettivi hanno identificato un insieme di dimensioni degli obiet-tivi (goal-setting) cioegrave dei modi in cui gli obiettivi di prestazione possono variare ed essere ben progettati in funzione dello scopo da perseguire e tenendo in grande considerazione le variabili individuali che permettono di raggiungerlo Il goal-setting egrave il livello dello scopo cioegrave il livello di sfida che le persone assumono nellrsquoesecuzione di un certo compito Gli obiettivi diffe-riscono per quantitagrave per difficoltagrave qualitativamente nel significato che rivestono per lrsquoindividuo per ampiez-

za (a breve o a lungo termine) e pos-sono essere ristretti o ampi se legati gerarchicamente

Dimensioni degli obiettivi Il goal-setting cioegrave la definizione degli obiettivi costituisce una determinante psicologica centrale nellrsquoautomotivazione al successo

Esiste in letteratura una forte relazio-ne positiva tra il livello di sfida dellrsquoobiettivo e il livello di successo nella prestazione Nella misura in cui le persone si ritengono impegnate nel raggiungimento dei loro scopi gli obiettivi maggiormente impegnativi stimolano piugrave elevati livelli di succes-so Ersquo evidente quindi che fornire al team obiettivi articolati rispetto ad obiettivi semplici o ad assenza di obiettivi permette la stimolazione di un maggior senso di motivazione Una seconda dimensione fondamen-tale oltre al coinvolgimento sugli obiettivi consiste nella specificitagrave di essi In alcune professioni o attivitagrave gli scopi da raggiungere possono es-sere impegnativi ma vaghi Gli obiet-tivi specifici rispetto ad obiettivi non specifici e generici (ldquofare del proprio megliordquo) contribuiscono maggiormen-te al miglioramento della prestazione (Locke et al 1981) Unrsquoultima di-mensione fondamentale per generare successo consiste nel programmare obiettivi prossimali piuttosto che di-stali percheacute vi egrave una tendenza natu-rale delle persone a suddividere i compiti distali in prossimali (Bandura e Schuck 1981) I benefici degli obiettivi prossimali richiedono ovvia-mente che lrsquoindividuo non perda natu-

ralmente di vista gli scopi a lungo termine Gli obiettivi prossimali hanno due effetti importanti sul sistema del seacute Il primo consiste nellrsquoaumentare lrsquoautoefficacia percepita iniziale Quando intraprendiamo un compito sostenere attivitagrave iniziali piugrave semplici faragrave sigrave che lrsquoobiettivo nellrsquoinsieme ri-sultati maggiormente gestibili nella sua totalitagrave I sotto-obiettivi se ben definiti migliorano le reazioni auto-valutative personali fornendo indica-tori sul progresso in atto Esistono inoltre moderatori degli ef-fetti del goal-setting il feedback e la complessitagrave del compito Un obiettivo impegnativo aumenta la motivazione solo quando il soggetto egrave in grado di monitorare le sue azioni traendo van-taggio dal feedback che riceve sul grado dei suoi progressi In assenza di feedback lrsquo assegna-zione di obiettivi impegnativi non au-menta in maniera affidabile la presta-zione Nel momento in cui il gruppo di lavoro riceve feedback espliciti su scopi ben definiti esso reagisce in maniera auto-valutativa rispetto i propri risultati analizza la sua effica-cia nella prestazione stabilisce obiet-tivi e standard specifici Ognuno di questi processi riferiti al singolo membro contribuiscono a generare la motivazione successiva Ecco che si innesca qui un meccani-smo benefico che si autoalimenta in cui i feedback il monitoraggio conti-nuo degli scopi prossimali raggiunti la definizione chiara dei compiti favo-risce un team consapevole della me-ta che sta perseguendo e del cammi-no che vede protagonisti tutti i parte-cipanti

Sperimentare efficacia Proviamo a questo punto ad attuare unrsquoulteriore precisazione per rendere la definizione dei nostri obiettivi vin-cente e fornire al gruppo di lavoro esperienze positive di successo che possano essere generalizzate e di-ventino punti di forza per il team nella sua totalitagrave Lrsquoindividuo possiede due strumenti per valutare seacute stesso da un lato ab-biamo lrsquoautostima che corrisponde al senso globale del proprio valore

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(Coopersmith 1967) mentre dallrsquo altro abbiamo lrsquoautoefficacia percepita che si riferisce ai giudizi che noi diamo rispetto alle nostre capacitagrave di ese-guire determinati corsi di azione in ambiti specifici Lrsquoautoefficacia per-cepita ha un forte valore predittivo del comportamento che il soggetto potragrave mettere in atto mentre lrsquoautostima predice le condotte piuttosto debol-mente (Leary 1995)

Lrsquoautoefficacia percepita egrave definita contestualmente legata cioegrave a parti-colari sfide o prove con cui lrsquoindividuo si sta confrontando Le valutazioni di autoefficacia percepita predicono non solo i livelli generali di successo ma anche gli esiti di successo e di falli-mento comportamentali degli atti sin-goli (Cervone 1985) Bandura (1997) definisce quattro processi tramite cui le convinzioni di efficacia incidono sugli esiti legati al compito Lrsquoautoefficacia influenza

- le decisioni su quali attivitagrave persegui-re Lrsquoindividuo si impegneragrave solo in attivitagrave in cui ritiene se stesso effica-ce ed eviteragrave compiti che ritiene di non riuscire a compiere

- lo sforzo e la persistenza nel compi-to chi dubita della propria efficacia tenderagrave a ridurre sforzi e a desiste-re

- le risposte al livello affettivo un ele-vato senso di efficacia favorisce mi-nori livelli di ansia nellrsquoaffrontare eventi potenzialmente minacciosi

- la qualitagrave delle prestazioni cognitive principalmente in attivitagrave in cui si ri-chiede unrsquoalta conoscenza del com-pito ed una formulazione di strate-gie un maggior livello di efficacia percepita facilita la produzione di so-luzioni in maniera piugrave analitica ed accresce la prestazione in compiti di memoria ad esempio stressanti (Berry et al 1989)

Tutte queste esperienze benefiche possono inoltre essere generalizza-te ad altre situazioni similari diven-tando un bagaglio positivo per lrsquointero gruppo di lavoro Lrsquoautoefficacia per-cepita permette di conseguenza lrsquoaccettazione delle sfide la persi-stenza nonostante le avversitagrave lrsquoesecuzione di complesse strategie cognitive lrsquoabbassamento del livello di ansia ed una maggiore tranquillitagrave che si associa alle difficoltagrave Aumentare le convinzioni di efficacia e di controllo egrave possibile Il modo piugrave affidabile per instillare fiducia nelle persone consiste nel fornire occasio-ni di esperienza diretta di successo (Bandura 1997 Williams 1995) Quando calibriamo gli obiettivi per il gruppo di lavoro avere una buona conoscenza delle risorse umane a nostra disposizione dei punti di forza e di debolezza di ogni membro per-metteragrave di formulare gli scopi secon-do i punti elencati in base alla teoria del goal-setting e cercheragrave di stimola-re un sempre crescente senso di sperimentazione efficace del proprio operare allrsquointerno del team

Conclusioni Tenere presente la strutturazione de-gli obiettivi tramite indicazioni del goal-setting e lrsquoesistenza del costrutto di autoefficacia percepita permette di fare una breve riflessione di autoana-lisi su come guidare al meglio il no-stro gruppo di progetto Le dimensio-ni dellrsquoobiettivo non si traducono di-rettamente in successo essi avranno effetti sulla prestazione che a sua volta favoriragrave un certo livello di cre-scente forza nel gruppo di maggiore sintonia e di ampia produttivitagrave

Annalisa Albergo Psicologa del Benessere nel Corso di Vita e Psico-terapeuta esperta in Valutazione Psicologica e Counselling Vanta esperienza decennale in ambito riabi-

litativo e di in-tervento psico-logico nel campo della disabilitagrave visiva presso il Cen-tro Regionale S Alessio Margherita di

Savoia per i Ciechi nel servizio do-miciliare e scolastico Si occupa di Formazione e Consulenza Aziendale Selezione ed Assessment Valuta-zione dei Profili nellrsquoarea Risorse Umane Ha svolto ricerca scientifica presso lrsquoIstituto di Ricerca e Cura a Carattere Scientifico Fondazione S Lucia su malattie genetiche rare in-fantili e survey presso lrsquoUniversitagrave degli Studi di Roma ldquoSapienzardquo Ersquo infine esperta in costruzione e som-ministrazione di test psicologici e proiettivi

La nostra Newsletter egrave

scritta quasi interamente dai membri del

PMI Rome-Italy Charter

Essa vuole essere infatti innanzitutto uno strumento di

collaborazione e scambio di informazioni allrsquo interno del Chapter

Se vuoi far parte anche tu della redazione del ldquoCorriere del PMrdquo

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Come far crescere una piccola impresa Di Stefano Luisotti (Amministratore Delegato di Wel come Italia e nostro ospite nel recente evento sulla Leadership a Pisa)Lrsquoautore di questo libro Stefano Lui-sotti egrave un amico del nostro Chapter come AD di Welcome Italia ha ospi-tato lo scorso 30 Marzo il primo Se-minario in Azienda in Toscana E non lo ha solo ospitato ma egrave stato uno dei protagonisti dellrsquoevento stesso con un intervento sulla leadership molto apprezzato da tutti i parteci-panti

Lrsquointervento sulla leadership

di Stefano Luisotti AD di Welcome Italia

E proprio in occasione di quellrsquo even-to Luisotti ha voluto donare al Chap-ter una copia del suo libro ldquoCome far crescere una piccola impresardquo pub-blicato nella collana Trend di Franco Angeli Un libro che vuole essere un piccolo manuale da leggere tutto drsquoun fiato o a piccole dosi per coloro che non hanno mai tanto tempo da dedicare alla lettura (come dice lrsquoautore stesso basta un capitolo di poche pagine al mattino dopo il caf-fegrave) basato sulla sua esperienza sia professionale che personale (molti sono gli aneddoti familiari o della sua gioventugrave) Un libro la cui lettura scorre con leg-gerezza ma che lascia il segno e fa riflettere Basato su uno schema semplice ogni capitolo egrave composto da una frase celebre un breve aned-doto di vita vissuta (con i suoi suc-cessi e insuccessi) una breve con-clusione in calce al capitolo che ri-sponde alla domanda ldquoe quindirdquo Un libro per chi vuole fare lrsquo imprendi-tore che tuttavia merita una lettura attenta anche da parte di un Project

Manager Spesso infatti il successo dei nostri progetti nasce proprio dal considerarli ldquonostrirdquo e come una pic-cola ldquoimpresardquo familiare mettendoci quella passione e amor proprio che normalmente un imprenditore deve mettere nella propria piccola azienda Ma anche una certa vision e chiarez-za degli obiettivi che ci si pone Alla domanda sul percheacute molti im-prenditori non ce la fanno o molte aziende non riescono a ldquosfondarerdquo acquisendo dimensioni piugrave grandi nel loro sviluppo lrsquoautore si da una ri-sposta tanto semplice quanto vera ldquole piccole imprese rimangono picco-le percheacute i loro imprenditori si prefig-gono piccoli scopirdquo E ci vuole pertanto anche una bella dose di coraggio e responsabilitagrave Luisotti raccomanda infatti a chi ha deciso di far crescere la propria im-presa ldquohellip egrave venuto il momento di prelevare i vostri sogni nel cassetto metterli bene a fuoco e dichiararli apertamente dichiarare i propri sogni egrave una cosa pericolosa che espone allrsquoinsuccesso e alle critiche Ma quando i nostri sogni coinvolgono anche altre persone come nel caso della vostra azienda egrave inevitabilerdquo E chiarisce bene anche cosa si in-tenda per responsabilitagrave ldquorispondere delle proprie azioni e delle proprie decisioni Ogni volta che cerchiamo alibi scuse o colpevoli non facciamo altro che dichiarare agli altri la nostra incapacitagrave di assumere le nostre re-sponsabilitagraverdquo Per chi ha avuto modo di conoscerlo Stefano Luisotti egrave riuscito perfetta-mente nellrsquointento di travasare nelle pagine del suo libro le sue naturali doti di leadership la chiarezza di idee su come un imprenditore dovrebbe essere e agire la sua brillante aper-tura mentale verso chi nellrsquoazienda lavora per lui la passione e lrsquoamore per le sue ldquocreaturerdquo che siano lrsquoazienda che si egrave messa in piedi o la figlia che si sta crescendo (la piccola Sara che fa capolino nella copertina del libro lo ha illustrato con i suoi di-

segni di bambina ed egrave protagonista inconsapevole di uno dei racconti piugrave toccanti del libro non a caso quello che illustra il concetto di responsabili-tagrave che abbiamo riportato piugrave sopra)

La copertina del libro (Ed Franco Angeli)

Ebbene si il libro di Stefano Luisotti ci egrave proprio piaciuto E come tutti i libri belli quando si arriva alle fine si vor-rebbe che ci fossero degli altri capitoli per continuare a leggerlo Ma la bel-lezza del libro forse sta proprio in questo saper concentrare in un cen-tinaio di pagine tanta esperienza e un porsquo di saggezza Chissagrave magari dopo questo incontro con il PMI Central Italy Chapter tra qualche anno potragrave scrivere un nuo-vo manuale hellip su come essere e fare il Project Manager Per la cronaca Lrsquoautore prevede an-che una ldquoassicurazionerdquo sul proprio libro Se lo comprate e non lo riuscite a finire lo potete rimandare allrsquoautore che ve lo rimborseragrave Ma non spera-teci troppo percheacute saragrave molto difficile che questo accada Un grande in bocca al lupo a Stefano Luisotti e ai suoi colleghi (come lui ama chiamare i propri dipendenti o collaboratori) per il successo della propria ldquoimpresardquo Editore Franco Angeli Pagine 136 Prezzo di Copertina euro 950

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Alessio Puccinelli hellip Unplugged Sono padre felice di tre figli maschi nati da una moglie paziente che incautamente incoraggia (e a volte sopporta) le mie tante iniziative Ho la fortuna di abitare in un piccolo angolo di paradiso sulle colline della Versilia con vista mare su tutto lrsquoarcipelago fino alla Corsica Saragrave percheacute ci sono nato ma egrave un posto magi-co le Alpi Apuane le spiagge della Ver-silia il lago di Massaciuccoli la Pineta di Levante ecchellip posti fantastici a pochi chilometri da casa mi rigenera e mi ripa-ga di tanti chilometri macinati ogni gior-no per andare al lavoro Ho iniziato a lavorare molto presto e mi sono occupato un porsquo di tutto edilizia manifattura restauri ecc poi ho iniziato a lavorare come Perito ed infine come Ingegnere delle Telecomunicazioni Ed egrave proprio come Ingegnere in IDS che ho iniziato a gestire progetti internazionali nel campo navale ed a scontrarmi con realtagrave del calibro della Raytheon verso le quali mi sentivo inadeguato rispetto al compito che mi era stato affidato dovevo preparare stati di avanzamento mensili basati sullrsquoEarned Value Master Plan Integrated Master Schedule ecc cose che quindici anni fa non erano proprio allrsquoordine del giorno nella campagna pi-sanahellip Allora mi sono rimboccato le ma-niche ed ho iniziato a studiare Project Management prendendoci sempre piugrave

gusto iniziando un percorso che non avrei piugrave abbandonato

Se lrsquoincontro con il Project Management egrave stato amore a prima vista quello con il Chapter egrave stata una vera e propria folgo-razione Tutto egrave nato dal Corso di Alta Formazione in Project Program e Portfo-lio Management che il Chapter ha orga-nizzato in collaborazione con la Sapienza e che IDS ha generosamente finanziato Al corso ho conosciuto persone fantasti-che sia umanamente che professional-mente ma soprattutto ho conosciuto An-na Maria Felici che mi ha proposto di ldquodare una manordquo in Toscana e cosigrave sono diventato responsabile per lrsquoarea Toscana Nord-Ovest titolo che mi spalanca le porte nelle aziende ed organizzazioni a cui mi presento per proporre varie colla-borazioni Sono orgoglioso di far parte del PMI ed amo profondamente entrare

in contatto con le realtagrave della mia zona Purtroppo la distanza da Roma mi impe-disce di frequentare i tanti eventi orga-nizzati nella capitale per questo farograve del mio meglio per organizzare eventi in To-scana Con tre figli piccoli un cane un lavoro lontano (ma tutto egrave relativo) un orto e una casa da mantenere il cosiddetto ldquotempo liberordquo egrave praticamente inesisten-te Allora ascolto audiolibri mentre guido e la mia palestra egrave un orto dove faccio crescere verdure saporite certo non ho i bicipiti di uno sportivo ma egrave unrsquoattivitagrave che riusciamo a fare tutti quanti insieme appassionatamente un modo piacevole per stare allrsquoaria aperta e che mi tiene in forma Anche percheacute ne ho davvero bi-sogno e non solo per la vita sedentaria ma soprattutto percheacute ho una grande pas-sione per il cibo e il buon vino Amo cu-cinare e il modo in cui lo faccio mi rap-presenta in pieno ho bisogno di speri-mentare e quando una ricetta ha raggiun-to alti livelli di gradimento (a giudizio di amici e familiari) devo trovarne subito una nuova da sperimentare La foto egrave di dieci anni fa (non ho Photo-shop per ritoccarne una piugrave recente)

Alessio

14 Ottobre 2016 SAVE THE DATE

Seminario in Azienda

in collaborazione con ABBANOA

La Vetreria Via Italia 63 Cagliari

Lrsquoevento permette di maturare 3 PDUrsquos

Per informazioni wwwpmi-romeorg

Business

Process

Reenginering

lrsquoesperienza Abbanoa

il PMO nelle aziende di servizi pubblici

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Andrew ChiesahellipUnplugged ldquoCulturalmente schizofrenicordquo hellip quel-la che egrave nata come battuta da usare su Twitter egrave diventato un mantra per provare a spiegare chi sono Nato a New York da madre americana e padre italiano fin da piccolo la diver-sitagrave culturale egrave parte del mio quoti-diano Dopo un primo periodo in cui ci dividiamo tra lrsquoItalia e gli Stati Uniti nel 1965 ci trasferiamo prima in Ar-gentina per poi approdare in Messi-co dove dovevamo rimanere per 4 anni oggi i miei genitori continuano a risiedere a Cittagrave del Messico In que-sti anni si aggiunge un altro mattone alla diversitagrave culturale con mio fratel-lo e sorella lo spagnolo e la cultura messicana diventano una parte del nostro quotidiano Finito il liceo con lrsquointenzione di se-guire biologia marina allrsquouniversitagrave ottengo un lavoro estivo presso un laboratorio di ricerca americano qui ho il mio primo vero contattato con lrsquoinformatica Colpo di fulmine Da ligrave passo tutte le estati in Olivetti Messi-co prima come programmatore poi come analista junior mentre allrsquo uni-versitagrave finisco una laurea in Econo-mia e Commercio Laureato inizio a lavorare a tempo pieno con Olivetti Messico ma solo poco anni dopo sono obbligato a cer-care una nuova alternativa quando il Paese precipita in un crollo che fa chiudere molte delle industrie Basti un ricordo una sera vado a letto con la benzina che costava poco piugrave di 1

pesos al litro ed al risveglio lrsquo indo-mani mattina era salita al 10 pesos al litro

Si dice ldquonon tutti i mali vengono per nuocererdquo la chiusura di Olivetti Mes-sico mi apre la porta per una trasferta presso Olivetti Francia Cinque anni intensi in cui ho imparato tanto mi sono divertito tanto e ho lasciato nel-la Ville Lumiegravere un pezzo del mio cuore Con Olivetti France comincia-no i miei primi passi come Project Manager nella migliore delle tradi-zioni come membro junior di un team per il rifacimento dellinfrastruttura in-formatica degli sportelli del Creacutedit Lyonnais Poi lrsquoItalia dapprima Ivrea poi Milano per approdare nel 1990 a Roma A ogni passaggio un altalena tra Pro-duct e Project Management con questrsquoultimo che diventa sempre di piugrave il mio mestiere A Roma conosco mia moglie una espatriata fiorentina (e continua la diversitagrave culturale) e

nascono prima Martina e poi Agosti-no In questi anni seguo progetti sia drsquoinformatica (Progetto Sigfried per lrsquoINAIL e OASIS-2 con fondi Esprit dellrsquoUnione Europea) che di comuni-cazione (gestione dei trade show per i settori specializzati dellrsquoOlivetti) af-finando le mie conoscenze della ge-stione progetti Finalmente nel 2011 faccio la certificazione PMP e con-fesso che sono moderatamente fiero di averlo passato al primo colpo piugrave di 30 anni dopo il mio ultimo esame universitario Oggi sono il Technical PMO per lrsquoecosistema dei progetti del sito corporate di Telecom Italia Tra le mie passioni non vi stupiragrave a questo punto ci siano i viaggi in ogni loro forma hobby facile da alimenta-re con la famiglia sparsa per il mon-do Di recente ho iniziato a giocare a pallacanestro come risultato di aver seguito i miei figli per anni nelle loro partite Da sempre la fantascienza il fantasy e il fai-da-te uno dei modi migliori per riprendere contatto con il ldquomondo verordquo Per citare Mark Twain ldquoIl viaggio egrave fatale per i pregiudizi il bigottismo e la ristrettezza mentalerdquo oppure SantrsquoAgostino ldquoIl mondo egrave un libro e chi non viaggia ne conosce solo una paginardquo Di una cosa sono certo viaggiare conoscere assaggiare queste sono le cose che arricchisco-no

Andrew

Segreteria Organizzativa

Telefono 06 92946741 E-mail segreteriapmi-romeorg Sito Web wwwpmi-romeorg

Comitato di Redazione de ldquo Il Corriere del PM rdquo

E-mail newsletterpmi-romeorg

COMITATO DIRETTIVO del CHAPTER

Presidente Sergio Gerosa

Sviluppo Professionale Giancarlo Duranti

Organizzazione Interna Danilo Scalmani Marketing Silvia Frigerio Formazione Emanuela De Fazio Membership Antonietta Fiorentino Volontari Sergio Funtograve Tesoreria Antonio Leone

COMITATO DI REDAZIONE della NEWSLETTER

Responsabile Sergio GEROSA

Angela ALLEVI Roberto ASCIONE Raffaele AVELLA Lo renzo CAPANNA

Maria Natalia CARDULLO Domenico CASTALDO Emanuela DE FAZIO

Giancarlo DURANTI Pasquale DURSO Anna Maria FELI CI Alessandra FILIPPETTI

Orlando LIO Vito MADAIO Carmine PARAGANO Cristin a PATERNOSTER Luca ROMANO Roberto TARASCHI

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EMEA LIM amp Global Congress 2016 Si egrave svolta a Barcellona dal 6 allrsquo11 Maggio la ker messe EMEA il nostro Chapter era presente ad entrambi gli appu ntamentiLo scorso Maggio Barcellona (Spa-gna) egrave stata teatro della kermesse annuale del PMI EMEA (Europe Middle East and Africa) ospitando in successione i due piugrave importanti eventi a livello continentale

- Il Leadership Institute Meeting EMEA (6-8 Maggio)

- Il Global Congress EMEA (9-11 Maggio)

Una nutrita delegazione del nostro Chapter ha partecipato ad entrambi gli eventi con numerose presenta-zioni Nei giorni successive inoltre si sono tenute varie sessioni di Semi-narsWorld (che Roma aveva ospitato ad Aprile 2015)

EMEA Leadership Institute

Meeting

I numeri del LIM EMEA di Barcellona

Il Leadership Institute Meeting EMEA egrave la riunione annuale di tutti i leader (membri del board ma anche sem-plici volontari) dei Chapter EMEA Ci si incontra per ascoltare le ultime no-tizie e indicazioni da parte del board del Project Management Institute per seguire le presentazioni di grandi leader e keynote speaker di levatura mondiale ma soprattutto per confron-tarsi sulle best practice nella gestione delle nostre community locali

Il mega-annuncio dellrsquoEMEA 2017 a Roma

Questrsquoanno ad accogliere la rappre-sentativa del nostro Chapter compo-

sta da Sergio Gerosa Giancarlo Duranti Silvia Frigerio e Sergio Funtograve una gradita sorpresa (anche se la notizia era giagrave stata anticipata da qualche settimane al nostro Pre-sidente) il mega cartellone con lrsquoannuncio che il prossimo anno la kermesse PMI EMEA saragrave ospitata proprio dallrsquoItalia e in particolare da Roma

Foto di gruppo del team del nostro Chapter con Mark A Langley (Presidente PMI reg)

Unrsquooccasione irripetibile per il nostro Chapter e tutti i PM Italiani soprattut-to in considerazione dellrsquoaltro evento internazionale che il Chapter sta giagrave organizzando per il 6-7 Ottobre 2016 a Roma per festeggiare il nostro ven-tesimo anniversario Ma di questo vi abbiamo giagrave parlato nellrsquoarticolo a pag 3 di questa newsletter Proprio in vista di questi due eventi internazionali che vedranno Roma al centro dellrsquoattenzione la delegazione del Comitato Direttivo del Chapter ha lavorato alacremente durante il LIM EMEA di Barcellona per stabilire con-tatti con il Board del Project Mana-gement Institute (incontrando anche il Presidente del PMIreg Mark A Lan-gley e vari membri del Board PMIreg) cosigrave come per pubblicizzare lrsquoevento internazionale di Ottobre con i re-sponsabili dei Chapter EMEA che sono stati successivamente coinvolti (con grande successo) come Sup-porting Chapter dellrsquoevento Lrsquoiniziativa del nostro Chapter asso-lutamente innovativa in questo sen-so egrave stata accolta con grande inte-resse e simpatia dai colleghi degli al-tri Chapter cosigrave come la prospettiva

di poter venire a Roma per il prossi-mo Congresso EMEA del PMIreg

Il brindisi tra i tre Presidenti dei Chapter Italiani e il nostro Mentor Kris Troukens

Il LIM EMEA egrave stato inoltre lrsquo occasio-ne per consolidare il rapporto con la leadership degli altri Chapter Italiani tutti presenti allrsquoevento con un primo Memorandum of Understanding sot-toscritto dai tre Presidenti (Sergio Gerosa Stefano Setti e Giacomo Franco ) insieme ai rappresentanti del PMI EMEA (il nostro regional mentor Kris Troukens Lysan Drabon e Blanca Lalanda ) che egrave stato successivamente finalizzato nellrsquoaccordo strategico di cui vi ab-biamo parlato nellrsquoarticolo a pag 2 di questa newsletter) Il nostro Chapter ha portato al LIM anche in questa occasione un suo speaker il nostro Direttore dei Volon-tari Sergio Funtograve con un intervento dal titolo ldquoVolunteers a cast to con-quer How to involve and keep en-gaged chapter volunteersrdquo

Lrsquointervento di Sergio Funtograve

Lrsquointervento egrave stato molto apprezzato dalla folta platea presente nonostan-te fosse pianificato nellrsquoultimo slot prima della chiusura dellrsquoevento Tra gli interventi piugrave apprezzati degli altri oratori ricordiamo quelli introdut-tivi del Presidente PMIreg Mark A Langley che ha fornito una visione di dove stia andando il PMIreg e come intenda supportare sempre meglio i

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PM di tutto il mondo nella loro cresci-ta professionale e di Antonio Nieto Rodriguez molto coinvolgente e ba-sato sulla personale esperienza di PM tra tante difficoltagrave e grandi soddi-sfazioni professionali

Lo speech di Mark A Langley insieme a Antonio Nieto Rodriguez

Molto interessante e ldquomotivazionalerdquo anche lo speech del keynote speaker Reneacute Carayol dal titolo ldquoCollaboration is the new leadershiprdquo con degli spunti davvero interessanti in termini di applicazione della servant leader-ship

Lo speech di Mark A Langley insieme a Antonio Nieto Rodriguez

EMEA Global Congress AllrsquoEMEA Global Congress il nostro Chapter era presente con gli inter-venti di Marco Negri e Luca Romano oltre a quello del nostro Giancarlo Duranti Marco Negri (ANAS) ha presentato assieme a Mustafa Duumllgerler (Na-tional Bank of Abu Dhabi) un inter-vento sulle Lessons Learned dal tito-lo Lessons (really) Learned How to Retain Project Knowledge and Avoid Recurring Nightmares La presentazione egrave partita dallrsquo osser-vazione che sebbene la maggior parte delle aziende abbiano ormai istituzionalizzato il processo di identi-ficazione e documentazione delle lessons learned anche quando tali lezioni sono correttamente identifica-te e documentate spesso finiscono in un database o su una intranet che nessuno mai consulta (il cosiddetto buco nero delle lessons learned) impedendo alle aziende di imparare dallrsquoesperienza e rischiando di ripete-re gli errori giagrave commessi

Lrsquointervento di Marco Negri

Il processo tradizionale egrave quindi inef-ficace percheacute non riesce a incorpo-rare le lezioni nelle operations e so-prattutto percheacute non riesce a cambia-re migliorandolo il nostro modo di condurre i progetti Sono stati quindi analizzati i problemi piugrave comuni del processo di identifica-zione documentazione e comunica-zione delle lessons learned ed egrave sta-to proposto un approccio semplice ed efficace per incorporare le lezioni di-rettamente nei processi operativi del-le aziende In pratica al posto di documentare le lessons learned nella tradizionale forma testuale si suggerisce innanzi-tutto di classificarle sulla base dei de-liverable a cui si riferiscono (per esempio si dividono le lezioni che ri-guardano i Gantt dalle le lezioni rela-tive al budget oppure al ldquoPiano di ri-sposta ai rischirdquo ecc) e successi-vamente si propone di raccogliere le lezioni in delle checklist una per ogni tipologia di deliverable (quindi la checklist dei Gantt la checklist del budget la checklist del Piano di ri-sposta ai rischi ecc) In questo modo la conoscenza viene trasposta direttamente negli organi-zational process assets in una forma prontamente utilizzabile prima di ini-ziare a lavorare su uno specifico deli-verable per consultare tutte le lezioni apprese dallrsquoazienda sullrsquoargomento basteragrave aprire la relativa checklist Si potrebbe quindi dire che una les-son non egrave veramente ldquolearnedrdquo fine-chegrave non egrave stata incorporata in una checklist

Marco Negri e Giancarlo Duranti

Infine Luca Romano (Nexen) ha presentato ben due interventi il pri-mo insieme a Roberta Grimaldi e Francesco Saverio Colasuonno di INAIL dal titolo ldquoDemand manage-ment as a critical success factor in Portfolio Managementrdquo La trasfor-mazione digitale della Pubblica Am-ministrazione italiana caratterizzata da ritardi incertezze e resistenze al cambiamento puograve annoverare a pie-no titolo INAIL come caso di succes-so paradigmatico In questrsquoambito sulla base dellrsquoesperienza maturata presso la Direzione Centrale Orga-nizzazione Digitale egrave stata analizzata lrsquoimportanza della corretta gestione della fase di Demand durante il pro-cesso di Project Portfolio Manage-ment Il Demand Management infatti sostanziandosi nella raccolta e valu-tazione delle iniziative progettuali vecchie e nuove dellrsquoazienda egrave pro-pedeutico alla fase di definizione del-le prioritagrave e selezione delle iniziative influenzandone inevitabilmente la qualitagrave la durata e lrsquoefficacia Una corretta gestione della fase di de-mand durante la predisposizione del Portfolio progetti aziendale permette alle organizzazioni di indirizzare cor-rettamente le proprie azioni e di man-tenere uno stretto collegamento tra quello che viene attuato e la traietto-ria strategica complessiva

Luca Romano

Nel secondo intervento Luca Roma-no ha avuto il ruolo di moderatore di un panel dal titolo ldquoNext Generation Project Management Digitalization and Collaborationrdquo Questo ldquonuovordquo format del PMI aggrega speaker che hanno presentato idee simili in un unico evento durante il quale a valle della presentazione da parte dei panelist si apre una discussione con domande e risposte Lrsquooggetto come si desume dal titolo egrave stata la digita-lizzazione e la collaborazione in am-bito PM argomento peraltro abba-stanza in voga durante il Congresso a Barcellona

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Il nostro Chapter era presente anche hellip Grazie alle nostre convenzioni e ai volontari del C hapter abbiamo portato un porsquo di Project Management ad alt ri eventi La diffusione del Project Manage-ment passa attraverso la presenza a importanti seminari ed eventi Il no-stro Chapter ha partecipato negli ul-timi mesi ad alcuni eventi spesso or-ganizzati dalle associazioni con cui il PMI Central Italy Chapter ha siglato delle convenzioni di collaborazione proprio al fine di aumentare la cassa di risonanza del Project Management in Italia Una scelta che sta eviden-temente pagando visto il moltiplicarsi delle occasioni di interscambio cultu-rale che queste collaborazioni stanno generando

XVI Convegno Nazionale AIIC

Bari 7-9 Aprile

Il corso di Project Management

al Convegno Nazionale AIIC

Il Past President del Chapter Anna Maria Felici egrave intervenuta allrsquo As-semblea Generale conclusiva del XVI Convegno Nazionale dellrsquo Associazio-ne Italiana Ingegneri Clinici (AIIC) di cui fa parte anche il nostro Resp del Comitato Clinica Farmaceutica e Me-dicale Giulio Iachetti Ersquo stata lrsquo oc-casione per ribadire lrsquointeresse relati-vo al recente e rinnovato accordo tra il Chapter e AIIC e per rafforzare lrsquoimportanza delle conoscenze e dellrsquoapplicazione del Project Mana-gement in ambito Sanitario Anna Maria ha anche premiato i cinque componenti della squadra vincente La nostra Past President inoltre era giagrave intervenuta in qualitagrave di docente durante la prima giornata del Corso di Formazione sul Project Manage-ment che si prefiggeva lo scopo di fornire le basi di impostazione di un progetto con una metodologia struttu-rata di Project Management illu-strandone lrsquo intero ciclo di gestione e

gli strumenti di pianificazione e con-trollo Allrsquointerno del corso egrave stata da-ta una panoramica degli strumenti informatizzati piugrave utili in ambito di Project Management per lrsquoIngegnere Clinico dando evidenza di modalitagrave di impostazione dei tool informatizzati oggi disponibili In chiusura del Corso di Formazione egrave stato sviluppato infi-ne un partecipatissimo business ga-me con la partecipazione di ben set-te squadre che si sono confrontate su una simulazione in ambito healthca-re

Anna Maria Felici

Questo tipo di iniziative didattiche svolte in collaborazione con le nostre associazioni partner sono volte pro-prio a diffondere il Project Manage-ment allrsquointerno di contesti dove egrave necessario consolidarne la maturitagrave e saranno un campo dove il Chapter continueragrave ad impegnarsi nel prossi-mo futuro

Congresso Nazionale Astrofisica

Roma 2-6 Maggio Lo scorso 4 Maggio il Presidente del Chapter Sergio Gerosa ha tenuto un interessante intervento sulla ldquoComplessitagrave nel Project Manage-mentrdquo nellrsquoambito dei lavori del LX Congresso della Societagrave Astronomica Italiana che si egrave tenuto a Roma dal 2 al 6 Maggio nella prestigiosa sede del Centro Nazionale delle Ricerche (CNR) a Piazzale Aldo Moro a Roma La presentazione egrave stata incentrata sui risultati della ricerca svolta del Project Management Institute e pub-blicati sul numero de ldquoPulse of the Profession in depth reportrdquo dedicato al tema ldquoNavigating Complexityrdquo (di-sponibile per i soci sul sito del PMIreg

La locandina del LX Congresso della Societagrave Astronomica Italiana

Lo studio era volto ad individuare quali siano gli elementi che caratte-rizzano i best performer tra le varie organizzazioni che si confrontano con potafogli di progetti di grande complessitagrave come sono certamente quelli che riguardano la ricerca in campo astronomico ed astrofisico con budget di grandissime dimensio-ni in gioco

Sergio Gerosa al congresso della SAI

Lrsquooccasione di questo intervento egrave nata grazie alla collaborazione con Davide Fierro Resp Ufficio Centrale di Ingegneria dellrsquoIstituto Nazionale di Astro Fisica (INAF) organizzatore della giornata di lavori e nostro part-ner nellrsquoambito della collaborazione con AFCEA e INCOSE nellrsquoambito del Comitato Difesa Sicurezza e Spazio di cui vi parliamo anche

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nellrsquoarticolo sui nostri Comitati Setto-riali Con lui avevamo anche organiz-zato il Convegno dello scorso anno presso lrsquoOsservatorio di Monte Porzio Catone (vedi articolo a pag 13 del no 21 de ldquoIl Corriere del PMrdquo - Luglio 2015)

Davide Fierro organizzatore della giornata

Seminario SEDA 2016 Roma 10

Maggio Unrsquoatra associazione con cui abbia-mo stabilito rapporti di reciproco scambio culturale egrave il DSSEA (De-fense amp Security Software Engineers Association) il cui Segretario Gene-rale Brigadiere Angelo Messina era

stato nostro ospite al Pomeriggio allrsquoUniversitagrave tenutosi lo scorso Di-cembre (in cui si egrave parlato della matu-ritagrave del Project Management nel set-tore ICT) Il DSSEA ha organizza ogni anno un appuntamento internazionale su te-matiche ICT nel mondo delle Forze Armate e denominato SEDA (Soft-ware Engineering for Defense Appli-cations) giunto questrsquoanno alla quin-ta edizione tenutasi il 10 Maggio scorso presso la Scuola Trasporti e Materiali della Cecchignola a Roma in unrsquoaula gremita da moltissime per-sone A rappresentare il PMI Central Italy Chapter crsquoera Carmine Paragano Responsabile del Comitato ICT e or-ganizzatore di molti dei nostri Webi-nar che egrave intervenuto per condivide-re le metodologie di Project Mana-gement Agile e la loro applicazione in un settore cosigrave delicato come quello delle Forze Armate Lrsquointervento si egrave tenuto nel pomerig-gio in cui si sono affrontate con mag-gior approfondimento le tematiche

ldquoAgilirdquo Dopo unlsquointroduzione iniziale sulle diverse metodologie Agili ed i diversi campi di applicazione si egrave ap-profondito lrsquoapproccio proposto dal PMI con la sua certificazione PMI-ACP

Carmine Paragano al Congresso SEDA

Nellrsquoultima parte dellrsquointervento si so-no poi condivise anche con gli altri speaker le difficoltagrave nel gestire un progetto con metodologie innovative che richiedono un cambiamento nellrsquoapproccio al progetto da parte di tutti gli stakeholder coinvolti

20 Settembre 2016 dalle ore 930 alle ore 1330

Seminario in Azienda in collaborazione con INAIL

Dal Progetto alla Governance Quale futuro per la PA

Roma Sede Centrale INAIL ndash Piazzale Pastore 6 (EUR)

Lrsquoevento permette di maturare 3 PDUrsquos

Per informazioni wwwpmi-romeorg

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Goal-setting variabili e dimensioniLrsquoarma vincente per la definizione degli obiettivi di progettoIl nostro vivere quotidiano egrave carico di obiettivi che ci prefissiamo di rag-giungere dalla volontagrave di prenderci un caffegrave al bar preferito fino al rag-giungimento della tanto desiderata vacanza o al piugrave elevato scopo di ri-coprire un ruolo ambito allrsquointerno del gruppo di lavoro e di un Organizza-zione Tutti questi stimoli sociali nel momento in cui vengono traguardati diventano per noi fonte di beneficio percheacute ci infondono un forte senso di controllo degli eventi un alto grado di motivazione ed un buon livello di au-toefficacia percepita (quanto mi spe-rimento efficace in determinate situa-zioni Bandura 1986) Esistono una serie di variabili che in-cidono fortemente sulla nostra capa-citagrave di perseguire un obiettivo sia nel-la nostra vita privata sia nella nostra carriera professionale Ersquo necessario quindi tenere presenti questi fattori facendo una meta-analisi qualora sia possibile effettuarla dei potenziali ri-schi e delle risorse che abbiamo a disposizione per centrare a pieno lrsquoobiettivo Le teorie social-cognitive ci aiutano in tal senso (Caprara Cervone 2003) La teoria dellrsquoazione pianificata (Ajzen 1996) afferma che le nostre intenzioni riguardano lrsquoatteggiamento di una persona rispetto al mettere in atto un determinato comportamento la sua percezione della pressione so-ciale a mettere (o non mettere) in atto quel certo comportamento e il con-trollo percepito sul comportamento cioegrave la percezione di facilitagrave o difficol-tagrave ad eseguirlo Locke e Latham (1990) con la loro teoria degli obiettivi hanno identificato un insieme di dimensioni degli obiet-tivi (goal-setting) cioegrave dei modi in cui gli obiettivi di prestazione possono variare ed essere ben progettati in funzione dello scopo da perseguire e tenendo in grande considerazione le variabili individuali che permettono di raggiungerlo Il goal-setting egrave il livello dello scopo cioegrave il livello di sfida che le persone assumono nellrsquoesecuzione di un certo compito Gli obiettivi diffe-riscono per quantitagrave per difficoltagrave qualitativamente nel significato che rivestono per lrsquoindividuo per ampiez-

za (a breve o a lungo termine) e pos-sono essere ristretti o ampi se legati gerarchicamente

Dimensioni degli obiettivi Il goal-setting cioegrave la definizione degli obiettivi costituisce una determinante psicologica centrale nellrsquoautomotivazione al successo

Esiste in letteratura una forte relazio-ne positiva tra il livello di sfida dellrsquoobiettivo e il livello di successo nella prestazione Nella misura in cui le persone si ritengono impegnate nel raggiungimento dei loro scopi gli obiettivi maggiormente impegnativi stimolano piugrave elevati livelli di succes-so Ersquo evidente quindi che fornire al team obiettivi articolati rispetto ad obiettivi semplici o ad assenza di obiettivi permette la stimolazione di un maggior senso di motivazione Una seconda dimensione fondamen-tale oltre al coinvolgimento sugli obiettivi consiste nella specificitagrave di essi In alcune professioni o attivitagrave gli scopi da raggiungere possono es-sere impegnativi ma vaghi Gli obiet-tivi specifici rispetto ad obiettivi non specifici e generici (ldquofare del proprio megliordquo) contribuiscono maggiormen-te al miglioramento della prestazione (Locke et al 1981) Unrsquoultima di-mensione fondamentale per generare successo consiste nel programmare obiettivi prossimali piuttosto che di-stali percheacute vi egrave una tendenza natu-rale delle persone a suddividere i compiti distali in prossimali (Bandura e Schuck 1981) I benefici degli obiettivi prossimali richiedono ovvia-mente che lrsquoindividuo non perda natu-

ralmente di vista gli scopi a lungo termine Gli obiettivi prossimali hanno due effetti importanti sul sistema del seacute Il primo consiste nellrsquoaumentare lrsquoautoefficacia percepita iniziale Quando intraprendiamo un compito sostenere attivitagrave iniziali piugrave semplici faragrave sigrave che lrsquoobiettivo nellrsquoinsieme ri-sultati maggiormente gestibili nella sua totalitagrave I sotto-obiettivi se ben definiti migliorano le reazioni auto-valutative personali fornendo indica-tori sul progresso in atto Esistono inoltre moderatori degli ef-fetti del goal-setting il feedback e la complessitagrave del compito Un obiettivo impegnativo aumenta la motivazione solo quando il soggetto egrave in grado di monitorare le sue azioni traendo van-taggio dal feedback che riceve sul grado dei suoi progressi In assenza di feedback lrsquo assegna-zione di obiettivi impegnativi non au-menta in maniera affidabile la presta-zione Nel momento in cui il gruppo di lavoro riceve feedback espliciti su scopi ben definiti esso reagisce in maniera auto-valutativa rispetto i propri risultati analizza la sua effica-cia nella prestazione stabilisce obiet-tivi e standard specifici Ognuno di questi processi riferiti al singolo membro contribuiscono a generare la motivazione successiva Ecco che si innesca qui un meccani-smo benefico che si autoalimenta in cui i feedback il monitoraggio conti-nuo degli scopi prossimali raggiunti la definizione chiara dei compiti favo-risce un team consapevole della me-ta che sta perseguendo e del cammi-no che vede protagonisti tutti i parte-cipanti

Sperimentare efficacia Proviamo a questo punto ad attuare unrsquoulteriore precisazione per rendere la definizione dei nostri obiettivi vin-cente e fornire al gruppo di lavoro esperienze positive di successo che possano essere generalizzate e di-ventino punti di forza per il team nella sua totalitagrave Lrsquoindividuo possiede due strumenti per valutare seacute stesso da un lato ab-biamo lrsquoautostima che corrisponde al senso globale del proprio valore

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(Coopersmith 1967) mentre dallrsquo altro abbiamo lrsquoautoefficacia percepita che si riferisce ai giudizi che noi diamo rispetto alle nostre capacitagrave di ese-guire determinati corsi di azione in ambiti specifici Lrsquoautoefficacia per-cepita ha un forte valore predittivo del comportamento che il soggetto potragrave mettere in atto mentre lrsquoautostima predice le condotte piuttosto debol-mente (Leary 1995)

Lrsquoautoefficacia percepita egrave definita contestualmente legata cioegrave a parti-colari sfide o prove con cui lrsquoindividuo si sta confrontando Le valutazioni di autoefficacia percepita predicono non solo i livelli generali di successo ma anche gli esiti di successo e di falli-mento comportamentali degli atti sin-goli (Cervone 1985) Bandura (1997) definisce quattro processi tramite cui le convinzioni di efficacia incidono sugli esiti legati al compito Lrsquoautoefficacia influenza

- le decisioni su quali attivitagrave persegui-re Lrsquoindividuo si impegneragrave solo in attivitagrave in cui ritiene se stesso effica-ce ed eviteragrave compiti che ritiene di non riuscire a compiere

- lo sforzo e la persistenza nel compi-to chi dubita della propria efficacia tenderagrave a ridurre sforzi e a desiste-re

- le risposte al livello affettivo un ele-vato senso di efficacia favorisce mi-nori livelli di ansia nellrsquoaffrontare eventi potenzialmente minacciosi

- la qualitagrave delle prestazioni cognitive principalmente in attivitagrave in cui si ri-chiede unrsquoalta conoscenza del com-pito ed una formulazione di strate-gie un maggior livello di efficacia percepita facilita la produzione di so-luzioni in maniera piugrave analitica ed accresce la prestazione in compiti di memoria ad esempio stressanti (Berry et al 1989)

Tutte queste esperienze benefiche possono inoltre essere generalizza-te ad altre situazioni similari diven-tando un bagaglio positivo per lrsquointero gruppo di lavoro Lrsquoautoefficacia per-cepita permette di conseguenza lrsquoaccettazione delle sfide la persi-stenza nonostante le avversitagrave lrsquoesecuzione di complesse strategie cognitive lrsquoabbassamento del livello di ansia ed una maggiore tranquillitagrave che si associa alle difficoltagrave Aumentare le convinzioni di efficacia e di controllo egrave possibile Il modo piugrave affidabile per instillare fiducia nelle persone consiste nel fornire occasio-ni di esperienza diretta di successo (Bandura 1997 Williams 1995) Quando calibriamo gli obiettivi per il gruppo di lavoro avere una buona conoscenza delle risorse umane a nostra disposizione dei punti di forza e di debolezza di ogni membro per-metteragrave di formulare gli scopi secon-do i punti elencati in base alla teoria del goal-setting e cercheragrave di stimola-re un sempre crescente senso di sperimentazione efficace del proprio operare allrsquointerno del team

Conclusioni Tenere presente la strutturazione de-gli obiettivi tramite indicazioni del goal-setting e lrsquoesistenza del costrutto di autoefficacia percepita permette di fare una breve riflessione di autoana-lisi su come guidare al meglio il no-stro gruppo di progetto Le dimensio-ni dellrsquoobiettivo non si traducono di-rettamente in successo essi avranno effetti sulla prestazione che a sua volta favoriragrave un certo livello di cre-scente forza nel gruppo di maggiore sintonia e di ampia produttivitagrave

Annalisa Albergo Psicologa del Benessere nel Corso di Vita e Psico-terapeuta esperta in Valutazione Psicologica e Counselling Vanta esperienza decennale in ambito riabi-

litativo e di in-tervento psico-logico nel campo della disabilitagrave visiva presso il Cen-tro Regionale S Alessio Margherita di

Savoia per i Ciechi nel servizio do-miciliare e scolastico Si occupa di Formazione e Consulenza Aziendale Selezione ed Assessment Valuta-zione dei Profili nellrsquoarea Risorse Umane Ha svolto ricerca scientifica presso lrsquoIstituto di Ricerca e Cura a Carattere Scientifico Fondazione S Lucia su malattie genetiche rare in-fantili e survey presso lrsquoUniversitagrave degli Studi di Roma ldquoSapienzardquo Ersquo infine esperta in costruzione e som-ministrazione di test psicologici e proiettivi

La nostra Newsletter egrave

scritta quasi interamente dai membri del

PMI Rome-Italy Charter

Essa vuole essere infatti innanzitutto uno strumento di

collaborazione e scambio di informazioni allrsquo interno del Chapter

Se vuoi far parte anche tu della redazione del ldquoCorriere del PMrdquo

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LUGLIO 2016 Numero 25

Come far crescere una piccola impresa Di Stefano Luisotti (Amministratore Delegato di Wel come Italia e nostro ospite nel recente evento sulla Leadership a Pisa)Lrsquoautore di questo libro Stefano Lui-sotti egrave un amico del nostro Chapter come AD di Welcome Italia ha ospi-tato lo scorso 30 Marzo il primo Se-minario in Azienda in Toscana E non lo ha solo ospitato ma egrave stato uno dei protagonisti dellrsquoevento stesso con un intervento sulla leadership molto apprezzato da tutti i parteci-panti

Lrsquointervento sulla leadership

di Stefano Luisotti AD di Welcome Italia

E proprio in occasione di quellrsquo even-to Luisotti ha voluto donare al Chap-ter una copia del suo libro ldquoCome far crescere una piccola impresardquo pub-blicato nella collana Trend di Franco Angeli Un libro che vuole essere un piccolo manuale da leggere tutto drsquoun fiato o a piccole dosi per coloro che non hanno mai tanto tempo da dedicare alla lettura (come dice lrsquoautore stesso basta un capitolo di poche pagine al mattino dopo il caf-fegrave) basato sulla sua esperienza sia professionale che personale (molti sono gli aneddoti familiari o della sua gioventugrave) Un libro la cui lettura scorre con leg-gerezza ma che lascia il segno e fa riflettere Basato su uno schema semplice ogni capitolo egrave composto da una frase celebre un breve aned-doto di vita vissuta (con i suoi suc-cessi e insuccessi) una breve con-clusione in calce al capitolo che ri-sponde alla domanda ldquoe quindirdquo Un libro per chi vuole fare lrsquo imprendi-tore che tuttavia merita una lettura attenta anche da parte di un Project

Manager Spesso infatti il successo dei nostri progetti nasce proprio dal considerarli ldquonostrirdquo e come una pic-cola ldquoimpresardquo familiare mettendoci quella passione e amor proprio che normalmente un imprenditore deve mettere nella propria piccola azienda Ma anche una certa vision e chiarez-za degli obiettivi che ci si pone Alla domanda sul percheacute molti im-prenditori non ce la fanno o molte aziende non riescono a ldquosfondarerdquo acquisendo dimensioni piugrave grandi nel loro sviluppo lrsquoautore si da una ri-sposta tanto semplice quanto vera ldquole piccole imprese rimangono picco-le percheacute i loro imprenditori si prefig-gono piccoli scopirdquo E ci vuole pertanto anche una bella dose di coraggio e responsabilitagrave Luisotti raccomanda infatti a chi ha deciso di far crescere la propria im-presa ldquohellip egrave venuto il momento di prelevare i vostri sogni nel cassetto metterli bene a fuoco e dichiararli apertamente dichiarare i propri sogni egrave una cosa pericolosa che espone allrsquoinsuccesso e alle critiche Ma quando i nostri sogni coinvolgono anche altre persone come nel caso della vostra azienda egrave inevitabilerdquo E chiarisce bene anche cosa si in-tenda per responsabilitagrave ldquorispondere delle proprie azioni e delle proprie decisioni Ogni volta che cerchiamo alibi scuse o colpevoli non facciamo altro che dichiarare agli altri la nostra incapacitagrave di assumere le nostre re-sponsabilitagraverdquo Per chi ha avuto modo di conoscerlo Stefano Luisotti egrave riuscito perfetta-mente nellrsquointento di travasare nelle pagine del suo libro le sue naturali doti di leadership la chiarezza di idee su come un imprenditore dovrebbe essere e agire la sua brillante aper-tura mentale verso chi nellrsquoazienda lavora per lui la passione e lrsquoamore per le sue ldquocreaturerdquo che siano lrsquoazienda che si egrave messa in piedi o la figlia che si sta crescendo (la piccola Sara che fa capolino nella copertina del libro lo ha illustrato con i suoi di-

segni di bambina ed egrave protagonista inconsapevole di uno dei racconti piugrave toccanti del libro non a caso quello che illustra il concetto di responsabili-tagrave che abbiamo riportato piugrave sopra)

La copertina del libro (Ed Franco Angeli)

Ebbene si il libro di Stefano Luisotti ci egrave proprio piaciuto E come tutti i libri belli quando si arriva alle fine si vor-rebbe che ci fossero degli altri capitoli per continuare a leggerlo Ma la bel-lezza del libro forse sta proprio in questo saper concentrare in un cen-tinaio di pagine tanta esperienza e un porsquo di saggezza Chissagrave magari dopo questo incontro con il PMI Central Italy Chapter tra qualche anno potragrave scrivere un nuo-vo manuale hellip su come essere e fare il Project Manager Per la cronaca Lrsquoautore prevede an-che una ldquoassicurazionerdquo sul proprio libro Se lo comprate e non lo riuscite a finire lo potete rimandare allrsquoautore che ve lo rimborseragrave Ma non spera-teci troppo percheacute saragrave molto difficile che questo accada Un grande in bocca al lupo a Stefano Luisotti e ai suoi colleghi (come lui ama chiamare i propri dipendenti o collaboratori) per il successo della propria ldquoimpresardquo Editore Franco Angeli Pagine 136 Prezzo di Copertina euro 950

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LUGLIO 2016 Numero 25

Alessio Puccinelli hellip Unplugged Sono padre felice di tre figli maschi nati da una moglie paziente che incautamente incoraggia (e a volte sopporta) le mie tante iniziative Ho la fortuna di abitare in un piccolo angolo di paradiso sulle colline della Versilia con vista mare su tutto lrsquoarcipelago fino alla Corsica Saragrave percheacute ci sono nato ma egrave un posto magi-co le Alpi Apuane le spiagge della Ver-silia il lago di Massaciuccoli la Pineta di Levante ecchellip posti fantastici a pochi chilometri da casa mi rigenera e mi ripa-ga di tanti chilometri macinati ogni gior-no per andare al lavoro Ho iniziato a lavorare molto presto e mi sono occupato un porsquo di tutto edilizia manifattura restauri ecc poi ho iniziato a lavorare come Perito ed infine come Ingegnere delle Telecomunicazioni Ed egrave proprio come Ingegnere in IDS che ho iniziato a gestire progetti internazionali nel campo navale ed a scontrarmi con realtagrave del calibro della Raytheon verso le quali mi sentivo inadeguato rispetto al compito che mi era stato affidato dovevo preparare stati di avanzamento mensili basati sullrsquoEarned Value Master Plan Integrated Master Schedule ecc cose che quindici anni fa non erano proprio allrsquoordine del giorno nella campagna pi-sanahellip Allora mi sono rimboccato le ma-niche ed ho iniziato a studiare Project Management prendendoci sempre piugrave

gusto iniziando un percorso che non avrei piugrave abbandonato

Se lrsquoincontro con il Project Management egrave stato amore a prima vista quello con il Chapter egrave stata una vera e propria folgo-razione Tutto egrave nato dal Corso di Alta Formazione in Project Program e Portfo-lio Management che il Chapter ha orga-nizzato in collaborazione con la Sapienza e che IDS ha generosamente finanziato Al corso ho conosciuto persone fantasti-che sia umanamente che professional-mente ma soprattutto ho conosciuto An-na Maria Felici che mi ha proposto di ldquodare una manordquo in Toscana e cosigrave sono diventato responsabile per lrsquoarea Toscana Nord-Ovest titolo che mi spalanca le porte nelle aziende ed organizzazioni a cui mi presento per proporre varie colla-borazioni Sono orgoglioso di far parte del PMI ed amo profondamente entrare

in contatto con le realtagrave della mia zona Purtroppo la distanza da Roma mi impe-disce di frequentare i tanti eventi orga-nizzati nella capitale per questo farograve del mio meglio per organizzare eventi in To-scana Con tre figli piccoli un cane un lavoro lontano (ma tutto egrave relativo) un orto e una casa da mantenere il cosiddetto ldquotempo liberordquo egrave praticamente inesisten-te Allora ascolto audiolibri mentre guido e la mia palestra egrave un orto dove faccio crescere verdure saporite certo non ho i bicipiti di uno sportivo ma egrave unrsquoattivitagrave che riusciamo a fare tutti quanti insieme appassionatamente un modo piacevole per stare allrsquoaria aperta e che mi tiene in forma Anche percheacute ne ho davvero bi-sogno e non solo per la vita sedentaria ma soprattutto percheacute ho una grande pas-sione per il cibo e il buon vino Amo cu-cinare e il modo in cui lo faccio mi rap-presenta in pieno ho bisogno di speri-mentare e quando una ricetta ha raggiun-to alti livelli di gradimento (a giudizio di amici e familiari) devo trovarne subito una nuova da sperimentare La foto egrave di dieci anni fa (non ho Photo-shop per ritoccarne una piugrave recente)

Alessio

14 Ottobre 2016 SAVE THE DATE

Seminario in Azienda

in collaborazione con ABBANOA

La Vetreria Via Italia 63 Cagliari

Lrsquoevento permette di maturare 3 PDUrsquos

Per informazioni wwwpmi-romeorg

Business

Process

Reenginering

lrsquoesperienza Abbanoa

il PMO nelle aziende di servizi pubblici

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LUGLIO 2016 Numero 25

Andrew ChiesahellipUnplugged ldquoCulturalmente schizofrenicordquo hellip quel-la che egrave nata come battuta da usare su Twitter egrave diventato un mantra per provare a spiegare chi sono Nato a New York da madre americana e padre italiano fin da piccolo la diver-sitagrave culturale egrave parte del mio quoti-diano Dopo un primo periodo in cui ci dividiamo tra lrsquoItalia e gli Stati Uniti nel 1965 ci trasferiamo prima in Ar-gentina per poi approdare in Messi-co dove dovevamo rimanere per 4 anni oggi i miei genitori continuano a risiedere a Cittagrave del Messico In que-sti anni si aggiunge un altro mattone alla diversitagrave culturale con mio fratel-lo e sorella lo spagnolo e la cultura messicana diventano una parte del nostro quotidiano Finito il liceo con lrsquointenzione di se-guire biologia marina allrsquouniversitagrave ottengo un lavoro estivo presso un laboratorio di ricerca americano qui ho il mio primo vero contattato con lrsquoinformatica Colpo di fulmine Da ligrave passo tutte le estati in Olivetti Messi-co prima come programmatore poi come analista junior mentre allrsquo uni-versitagrave finisco una laurea in Econo-mia e Commercio Laureato inizio a lavorare a tempo pieno con Olivetti Messico ma solo poco anni dopo sono obbligato a cer-care una nuova alternativa quando il Paese precipita in un crollo che fa chiudere molte delle industrie Basti un ricordo una sera vado a letto con la benzina che costava poco piugrave di 1

pesos al litro ed al risveglio lrsquo indo-mani mattina era salita al 10 pesos al litro

Si dice ldquonon tutti i mali vengono per nuocererdquo la chiusura di Olivetti Mes-sico mi apre la porta per una trasferta presso Olivetti Francia Cinque anni intensi in cui ho imparato tanto mi sono divertito tanto e ho lasciato nel-la Ville Lumiegravere un pezzo del mio cuore Con Olivetti France comincia-no i miei primi passi come Project Manager nella migliore delle tradi-zioni come membro junior di un team per il rifacimento dellinfrastruttura in-formatica degli sportelli del Creacutedit Lyonnais Poi lrsquoItalia dapprima Ivrea poi Milano per approdare nel 1990 a Roma A ogni passaggio un altalena tra Pro-duct e Project Management con questrsquoultimo che diventa sempre di piugrave il mio mestiere A Roma conosco mia moglie una espatriata fiorentina (e continua la diversitagrave culturale) e

nascono prima Martina e poi Agosti-no In questi anni seguo progetti sia drsquoinformatica (Progetto Sigfried per lrsquoINAIL e OASIS-2 con fondi Esprit dellrsquoUnione Europea) che di comuni-cazione (gestione dei trade show per i settori specializzati dellrsquoOlivetti) af-finando le mie conoscenze della ge-stione progetti Finalmente nel 2011 faccio la certificazione PMP e con-fesso che sono moderatamente fiero di averlo passato al primo colpo piugrave di 30 anni dopo il mio ultimo esame universitario Oggi sono il Technical PMO per lrsquoecosistema dei progetti del sito corporate di Telecom Italia Tra le mie passioni non vi stupiragrave a questo punto ci siano i viaggi in ogni loro forma hobby facile da alimenta-re con la famiglia sparsa per il mon-do Di recente ho iniziato a giocare a pallacanestro come risultato di aver seguito i miei figli per anni nelle loro partite Da sempre la fantascienza il fantasy e il fai-da-te uno dei modi migliori per riprendere contatto con il ldquomondo verordquo Per citare Mark Twain ldquoIl viaggio egrave fatale per i pregiudizi il bigottismo e la ristrettezza mentalerdquo oppure SantrsquoAgostino ldquoIl mondo egrave un libro e chi non viaggia ne conosce solo una paginardquo Di una cosa sono certo viaggiare conoscere assaggiare queste sono le cose che arricchisco-no

Andrew

Segreteria Organizzativa

Telefono 06 92946741 E-mail segreteriapmi-romeorg Sito Web wwwpmi-romeorg

Comitato di Redazione de ldquo Il Corriere del PM rdquo

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COMITATO DIRETTIVO del CHAPTER

Presidente Sergio Gerosa

Sviluppo Professionale Giancarlo Duranti

Organizzazione Interna Danilo Scalmani Marketing Silvia Frigerio Formazione Emanuela De Fazio Membership Antonietta Fiorentino Volontari Sergio Funtograve Tesoreria Antonio Leone

COMITATO DI REDAZIONE della NEWSLETTER

Responsabile Sergio GEROSA

Angela ALLEVI Roberto ASCIONE Raffaele AVELLA Lo renzo CAPANNA

Maria Natalia CARDULLO Domenico CASTALDO Emanuela DE FAZIO

Giancarlo DURANTI Pasquale DURSO Anna Maria FELI CI Alessandra FILIPPETTI

Orlando LIO Vito MADAIO Carmine PARAGANO Cristin a PATERNOSTER Luca ROMANO Roberto TARASCHI

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LUGLIO 2016 Numero 25

PM di tutto il mondo nella loro cresci-ta professionale e di Antonio Nieto Rodriguez molto coinvolgente e ba-sato sulla personale esperienza di PM tra tante difficoltagrave e grandi soddi-sfazioni professionali

Lo speech di Mark A Langley insieme a Antonio Nieto Rodriguez

Molto interessante e ldquomotivazionalerdquo anche lo speech del keynote speaker Reneacute Carayol dal titolo ldquoCollaboration is the new leadershiprdquo con degli spunti davvero interessanti in termini di applicazione della servant leader-ship

Lo speech di Mark A Langley insieme a Antonio Nieto Rodriguez

EMEA Global Congress AllrsquoEMEA Global Congress il nostro Chapter era presente con gli inter-venti di Marco Negri e Luca Romano oltre a quello del nostro Giancarlo Duranti Marco Negri (ANAS) ha presentato assieme a Mustafa Duumllgerler (Na-tional Bank of Abu Dhabi) un inter-vento sulle Lessons Learned dal tito-lo Lessons (really) Learned How to Retain Project Knowledge and Avoid Recurring Nightmares La presentazione egrave partita dallrsquo osser-vazione che sebbene la maggior parte delle aziende abbiano ormai istituzionalizzato il processo di identi-ficazione e documentazione delle lessons learned anche quando tali lezioni sono correttamente identifica-te e documentate spesso finiscono in un database o su una intranet che nessuno mai consulta (il cosiddetto buco nero delle lessons learned) impedendo alle aziende di imparare dallrsquoesperienza e rischiando di ripete-re gli errori giagrave commessi

Lrsquointervento di Marco Negri

Il processo tradizionale egrave quindi inef-ficace percheacute non riesce a incorpo-rare le lezioni nelle operations e so-prattutto percheacute non riesce a cambia-re migliorandolo il nostro modo di condurre i progetti Sono stati quindi analizzati i problemi piugrave comuni del processo di identifica-zione documentazione e comunica-zione delle lessons learned ed egrave sta-to proposto un approccio semplice ed efficace per incorporare le lezioni di-rettamente nei processi operativi del-le aziende In pratica al posto di documentare le lessons learned nella tradizionale forma testuale si suggerisce innanzi-tutto di classificarle sulla base dei de-liverable a cui si riferiscono (per esempio si dividono le lezioni che ri-guardano i Gantt dalle le lezioni rela-tive al budget oppure al ldquoPiano di ri-sposta ai rischirdquo ecc) e successi-vamente si propone di raccogliere le lezioni in delle checklist una per ogni tipologia di deliverable (quindi la checklist dei Gantt la checklist del budget la checklist del Piano di ri-sposta ai rischi ecc) In questo modo la conoscenza viene trasposta direttamente negli organi-zational process assets in una forma prontamente utilizzabile prima di ini-ziare a lavorare su uno specifico deli-verable per consultare tutte le lezioni apprese dallrsquoazienda sullrsquoargomento basteragrave aprire la relativa checklist Si potrebbe quindi dire che una les-son non egrave veramente ldquolearnedrdquo fine-chegrave non egrave stata incorporata in una checklist

Marco Negri e Giancarlo Duranti

Infine Luca Romano (Nexen) ha presentato ben due interventi il pri-mo insieme a Roberta Grimaldi e Francesco Saverio Colasuonno di INAIL dal titolo ldquoDemand manage-ment as a critical success factor in Portfolio Managementrdquo La trasfor-mazione digitale della Pubblica Am-ministrazione italiana caratterizzata da ritardi incertezze e resistenze al cambiamento puograve annoverare a pie-no titolo INAIL come caso di succes-so paradigmatico In questrsquoambito sulla base dellrsquoesperienza maturata presso la Direzione Centrale Orga-nizzazione Digitale egrave stata analizzata lrsquoimportanza della corretta gestione della fase di Demand durante il pro-cesso di Project Portfolio Manage-ment Il Demand Management infatti sostanziandosi nella raccolta e valu-tazione delle iniziative progettuali vecchie e nuove dellrsquoazienda egrave pro-pedeutico alla fase di definizione del-le prioritagrave e selezione delle iniziative influenzandone inevitabilmente la qualitagrave la durata e lrsquoefficacia Una corretta gestione della fase di de-mand durante la predisposizione del Portfolio progetti aziendale permette alle organizzazioni di indirizzare cor-rettamente le proprie azioni e di man-tenere uno stretto collegamento tra quello che viene attuato e la traietto-ria strategica complessiva

Luca Romano

Nel secondo intervento Luca Roma-no ha avuto il ruolo di moderatore di un panel dal titolo ldquoNext Generation Project Management Digitalization and Collaborationrdquo Questo ldquonuovordquo format del PMI aggrega speaker che hanno presentato idee simili in un unico evento durante il quale a valle della presentazione da parte dei panelist si apre una discussione con domande e risposte Lrsquooggetto come si desume dal titolo egrave stata la digita-lizzazione e la collaborazione in am-bito PM argomento peraltro abba-stanza in voga durante il Congresso a Barcellona

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Il nostro Chapter era presente anche hellip Grazie alle nostre convenzioni e ai volontari del C hapter abbiamo portato un porsquo di Project Management ad alt ri eventi La diffusione del Project Manage-ment passa attraverso la presenza a importanti seminari ed eventi Il no-stro Chapter ha partecipato negli ul-timi mesi ad alcuni eventi spesso or-ganizzati dalle associazioni con cui il PMI Central Italy Chapter ha siglato delle convenzioni di collaborazione proprio al fine di aumentare la cassa di risonanza del Project Management in Italia Una scelta che sta eviden-temente pagando visto il moltiplicarsi delle occasioni di interscambio cultu-rale che queste collaborazioni stanno generando

XVI Convegno Nazionale AIIC

Bari 7-9 Aprile

Il corso di Project Management

al Convegno Nazionale AIIC

Il Past President del Chapter Anna Maria Felici egrave intervenuta allrsquo As-semblea Generale conclusiva del XVI Convegno Nazionale dellrsquo Associazio-ne Italiana Ingegneri Clinici (AIIC) di cui fa parte anche il nostro Resp del Comitato Clinica Farmaceutica e Me-dicale Giulio Iachetti Ersquo stata lrsquo oc-casione per ribadire lrsquointeresse relati-vo al recente e rinnovato accordo tra il Chapter e AIIC e per rafforzare lrsquoimportanza delle conoscenze e dellrsquoapplicazione del Project Mana-gement in ambito Sanitario Anna Maria ha anche premiato i cinque componenti della squadra vincente La nostra Past President inoltre era giagrave intervenuta in qualitagrave di docente durante la prima giornata del Corso di Formazione sul Project Manage-ment che si prefiggeva lo scopo di fornire le basi di impostazione di un progetto con una metodologia struttu-rata di Project Management illu-strandone lrsquo intero ciclo di gestione e

gli strumenti di pianificazione e con-trollo Allrsquointerno del corso egrave stata da-ta una panoramica degli strumenti informatizzati piugrave utili in ambito di Project Management per lrsquoIngegnere Clinico dando evidenza di modalitagrave di impostazione dei tool informatizzati oggi disponibili In chiusura del Corso di Formazione egrave stato sviluppato infi-ne un partecipatissimo business ga-me con la partecipazione di ben set-te squadre che si sono confrontate su una simulazione in ambito healthca-re

Anna Maria Felici

Questo tipo di iniziative didattiche svolte in collaborazione con le nostre associazioni partner sono volte pro-prio a diffondere il Project Manage-ment allrsquointerno di contesti dove egrave necessario consolidarne la maturitagrave e saranno un campo dove il Chapter continueragrave ad impegnarsi nel prossi-mo futuro

Congresso Nazionale Astrofisica

Roma 2-6 Maggio Lo scorso 4 Maggio il Presidente del Chapter Sergio Gerosa ha tenuto un interessante intervento sulla ldquoComplessitagrave nel Project Manage-mentrdquo nellrsquoambito dei lavori del LX Congresso della Societagrave Astronomica Italiana che si egrave tenuto a Roma dal 2 al 6 Maggio nella prestigiosa sede del Centro Nazionale delle Ricerche (CNR) a Piazzale Aldo Moro a Roma La presentazione egrave stata incentrata sui risultati della ricerca svolta del Project Management Institute e pub-blicati sul numero de ldquoPulse of the Profession in depth reportrdquo dedicato al tema ldquoNavigating Complexityrdquo (di-sponibile per i soci sul sito del PMIreg

La locandina del LX Congresso della Societagrave Astronomica Italiana

Lo studio era volto ad individuare quali siano gli elementi che caratte-rizzano i best performer tra le varie organizzazioni che si confrontano con potafogli di progetti di grande complessitagrave come sono certamente quelli che riguardano la ricerca in campo astronomico ed astrofisico con budget di grandissime dimensio-ni in gioco

Sergio Gerosa al congresso della SAI

Lrsquooccasione di questo intervento egrave nata grazie alla collaborazione con Davide Fierro Resp Ufficio Centrale di Ingegneria dellrsquoIstituto Nazionale di Astro Fisica (INAF) organizzatore della giornata di lavori e nostro part-ner nellrsquoambito della collaborazione con AFCEA e INCOSE nellrsquoambito del Comitato Difesa Sicurezza e Spazio di cui vi parliamo anche

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nellrsquoarticolo sui nostri Comitati Setto-riali Con lui avevamo anche organiz-zato il Convegno dello scorso anno presso lrsquoOsservatorio di Monte Porzio Catone (vedi articolo a pag 13 del no 21 de ldquoIl Corriere del PMrdquo - Luglio 2015)

Davide Fierro organizzatore della giornata

Seminario SEDA 2016 Roma 10

Maggio Unrsquoatra associazione con cui abbia-mo stabilito rapporti di reciproco scambio culturale egrave il DSSEA (De-fense amp Security Software Engineers Association) il cui Segretario Gene-rale Brigadiere Angelo Messina era

stato nostro ospite al Pomeriggio allrsquoUniversitagrave tenutosi lo scorso Di-cembre (in cui si egrave parlato della matu-ritagrave del Project Management nel set-tore ICT) Il DSSEA ha organizza ogni anno un appuntamento internazionale su te-matiche ICT nel mondo delle Forze Armate e denominato SEDA (Soft-ware Engineering for Defense Appli-cations) giunto questrsquoanno alla quin-ta edizione tenutasi il 10 Maggio scorso presso la Scuola Trasporti e Materiali della Cecchignola a Roma in unrsquoaula gremita da moltissime per-sone A rappresentare il PMI Central Italy Chapter crsquoera Carmine Paragano Responsabile del Comitato ICT e or-ganizzatore di molti dei nostri Webi-nar che egrave intervenuto per condivide-re le metodologie di Project Mana-gement Agile e la loro applicazione in un settore cosigrave delicato come quello delle Forze Armate Lrsquointervento si egrave tenuto nel pomerig-gio in cui si sono affrontate con mag-gior approfondimento le tematiche

ldquoAgilirdquo Dopo unlsquointroduzione iniziale sulle diverse metodologie Agili ed i diversi campi di applicazione si egrave ap-profondito lrsquoapproccio proposto dal PMI con la sua certificazione PMI-ACP

Carmine Paragano al Congresso SEDA

Nellrsquoultima parte dellrsquointervento si so-no poi condivise anche con gli altri speaker le difficoltagrave nel gestire un progetto con metodologie innovative che richiedono un cambiamento nellrsquoapproccio al progetto da parte di tutti gli stakeholder coinvolti

20 Settembre 2016 dalle ore 930 alle ore 1330

Seminario in Azienda in collaborazione con INAIL

Dal Progetto alla Governance Quale futuro per la PA

Roma Sede Centrale INAIL ndash Piazzale Pastore 6 (EUR)

Lrsquoevento permette di maturare 3 PDUrsquos

Per informazioni wwwpmi-romeorg

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LUGLIO 2016 Numero 25

Goal-setting variabili e dimensioniLrsquoarma vincente per la definizione degli obiettivi di progettoIl nostro vivere quotidiano egrave carico di obiettivi che ci prefissiamo di rag-giungere dalla volontagrave di prenderci un caffegrave al bar preferito fino al rag-giungimento della tanto desiderata vacanza o al piugrave elevato scopo di ri-coprire un ruolo ambito allrsquointerno del gruppo di lavoro e di un Organizza-zione Tutti questi stimoli sociali nel momento in cui vengono traguardati diventano per noi fonte di beneficio percheacute ci infondono un forte senso di controllo degli eventi un alto grado di motivazione ed un buon livello di au-toefficacia percepita (quanto mi spe-rimento efficace in determinate situa-zioni Bandura 1986) Esistono una serie di variabili che in-cidono fortemente sulla nostra capa-citagrave di perseguire un obiettivo sia nel-la nostra vita privata sia nella nostra carriera professionale Ersquo necessario quindi tenere presenti questi fattori facendo una meta-analisi qualora sia possibile effettuarla dei potenziali ri-schi e delle risorse che abbiamo a disposizione per centrare a pieno lrsquoobiettivo Le teorie social-cognitive ci aiutano in tal senso (Caprara Cervone 2003) La teoria dellrsquoazione pianificata (Ajzen 1996) afferma che le nostre intenzioni riguardano lrsquoatteggiamento di una persona rispetto al mettere in atto un determinato comportamento la sua percezione della pressione so-ciale a mettere (o non mettere) in atto quel certo comportamento e il con-trollo percepito sul comportamento cioegrave la percezione di facilitagrave o difficol-tagrave ad eseguirlo Locke e Latham (1990) con la loro teoria degli obiettivi hanno identificato un insieme di dimensioni degli obiet-tivi (goal-setting) cioegrave dei modi in cui gli obiettivi di prestazione possono variare ed essere ben progettati in funzione dello scopo da perseguire e tenendo in grande considerazione le variabili individuali che permettono di raggiungerlo Il goal-setting egrave il livello dello scopo cioegrave il livello di sfida che le persone assumono nellrsquoesecuzione di un certo compito Gli obiettivi diffe-riscono per quantitagrave per difficoltagrave qualitativamente nel significato che rivestono per lrsquoindividuo per ampiez-

za (a breve o a lungo termine) e pos-sono essere ristretti o ampi se legati gerarchicamente

Dimensioni degli obiettivi Il goal-setting cioegrave la definizione degli obiettivi costituisce una determinante psicologica centrale nellrsquoautomotivazione al successo

Esiste in letteratura una forte relazio-ne positiva tra il livello di sfida dellrsquoobiettivo e il livello di successo nella prestazione Nella misura in cui le persone si ritengono impegnate nel raggiungimento dei loro scopi gli obiettivi maggiormente impegnativi stimolano piugrave elevati livelli di succes-so Ersquo evidente quindi che fornire al team obiettivi articolati rispetto ad obiettivi semplici o ad assenza di obiettivi permette la stimolazione di un maggior senso di motivazione Una seconda dimensione fondamen-tale oltre al coinvolgimento sugli obiettivi consiste nella specificitagrave di essi In alcune professioni o attivitagrave gli scopi da raggiungere possono es-sere impegnativi ma vaghi Gli obiet-tivi specifici rispetto ad obiettivi non specifici e generici (ldquofare del proprio megliordquo) contribuiscono maggiormen-te al miglioramento della prestazione (Locke et al 1981) Unrsquoultima di-mensione fondamentale per generare successo consiste nel programmare obiettivi prossimali piuttosto che di-stali percheacute vi egrave una tendenza natu-rale delle persone a suddividere i compiti distali in prossimali (Bandura e Schuck 1981) I benefici degli obiettivi prossimali richiedono ovvia-mente che lrsquoindividuo non perda natu-

ralmente di vista gli scopi a lungo termine Gli obiettivi prossimali hanno due effetti importanti sul sistema del seacute Il primo consiste nellrsquoaumentare lrsquoautoefficacia percepita iniziale Quando intraprendiamo un compito sostenere attivitagrave iniziali piugrave semplici faragrave sigrave che lrsquoobiettivo nellrsquoinsieme ri-sultati maggiormente gestibili nella sua totalitagrave I sotto-obiettivi se ben definiti migliorano le reazioni auto-valutative personali fornendo indica-tori sul progresso in atto Esistono inoltre moderatori degli ef-fetti del goal-setting il feedback e la complessitagrave del compito Un obiettivo impegnativo aumenta la motivazione solo quando il soggetto egrave in grado di monitorare le sue azioni traendo van-taggio dal feedback che riceve sul grado dei suoi progressi In assenza di feedback lrsquo assegna-zione di obiettivi impegnativi non au-menta in maniera affidabile la presta-zione Nel momento in cui il gruppo di lavoro riceve feedback espliciti su scopi ben definiti esso reagisce in maniera auto-valutativa rispetto i propri risultati analizza la sua effica-cia nella prestazione stabilisce obiet-tivi e standard specifici Ognuno di questi processi riferiti al singolo membro contribuiscono a generare la motivazione successiva Ecco che si innesca qui un meccani-smo benefico che si autoalimenta in cui i feedback il monitoraggio conti-nuo degli scopi prossimali raggiunti la definizione chiara dei compiti favo-risce un team consapevole della me-ta che sta perseguendo e del cammi-no che vede protagonisti tutti i parte-cipanti

Sperimentare efficacia Proviamo a questo punto ad attuare unrsquoulteriore precisazione per rendere la definizione dei nostri obiettivi vin-cente e fornire al gruppo di lavoro esperienze positive di successo che possano essere generalizzate e di-ventino punti di forza per il team nella sua totalitagrave Lrsquoindividuo possiede due strumenti per valutare seacute stesso da un lato ab-biamo lrsquoautostima che corrisponde al senso globale del proprio valore

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(Coopersmith 1967) mentre dallrsquo altro abbiamo lrsquoautoefficacia percepita che si riferisce ai giudizi che noi diamo rispetto alle nostre capacitagrave di ese-guire determinati corsi di azione in ambiti specifici Lrsquoautoefficacia per-cepita ha un forte valore predittivo del comportamento che il soggetto potragrave mettere in atto mentre lrsquoautostima predice le condotte piuttosto debol-mente (Leary 1995)

Lrsquoautoefficacia percepita egrave definita contestualmente legata cioegrave a parti-colari sfide o prove con cui lrsquoindividuo si sta confrontando Le valutazioni di autoefficacia percepita predicono non solo i livelli generali di successo ma anche gli esiti di successo e di falli-mento comportamentali degli atti sin-goli (Cervone 1985) Bandura (1997) definisce quattro processi tramite cui le convinzioni di efficacia incidono sugli esiti legati al compito Lrsquoautoefficacia influenza

- le decisioni su quali attivitagrave persegui-re Lrsquoindividuo si impegneragrave solo in attivitagrave in cui ritiene se stesso effica-ce ed eviteragrave compiti che ritiene di non riuscire a compiere

- lo sforzo e la persistenza nel compi-to chi dubita della propria efficacia tenderagrave a ridurre sforzi e a desiste-re

- le risposte al livello affettivo un ele-vato senso di efficacia favorisce mi-nori livelli di ansia nellrsquoaffrontare eventi potenzialmente minacciosi

- la qualitagrave delle prestazioni cognitive principalmente in attivitagrave in cui si ri-chiede unrsquoalta conoscenza del com-pito ed una formulazione di strate-gie un maggior livello di efficacia percepita facilita la produzione di so-luzioni in maniera piugrave analitica ed accresce la prestazione in compiti di memoria ad esempio stressanti (Berry et al 1989)

Tutte queste esperienze benefiche possono inoltre essere generalizza-te ad altre situazioni similari diven-tando un bagaglio positivo per lrsquointero gruppo di lavoro Lrsquoautoefficacia per-cepita permette di conseguenza lrsquoaccettazione delle sfide la persi-stenza nonostante le avversitagrave lrsquoesecuzione di complesse strategie cognitive lrsquoabbassamento del livello di ansia ed una maggiore tranquillitagrave che si associa alle difficoltagrave Aumentare le convinzioni di efficacia e di controllo egrave possibile Il modo piugrave affidabile per instillare fiducia nelle persone consiste nel fornire occasio-ni di esperienza diretta di successo (Bandura 1997 Williams 1995) Quando calibriamo gli obiettivi per il gruppo di lavoro avere una buona conoscenza delle risorse umane a nostra disposizione dei punti di forza e di debolezza di ogni membro per-metteragrave di formulare gli scopi secon-do i punti elencati in base alla teoria del goal-setting e cercheragrave di stimola-re un sempre crescente senso di sperimentazione efficace del proprio operare allrsquointerno del team

Conclusioni Tenere presente la strutturazione de-gli obiettivi tramite indicazioni del goal-setting e lrsquoesistenza del costrutto di autoefficacia percepita permette di fare una breve riflessione di autoana-lisi su come guidare al meglio il no-stro gruppo di progetto Le dimensio-ni dellrsquoobiettivo non si traducono di-rettamente in successo essi avranno effetti sulla prestazione che a sua volta favoriragrave un certo livello di cre-scente forza nel gruppo di maggiore sintonia e di ampia produttivitagrave

Annalisa Albergo Psicologa del Benessere nel Corso di Vita e Psico-terapeuta esperta in Valutazione Psicologica e Counselling Vanta esperienza decennale in ambito riabi-

litativo e di in-tervento psico-logico nel campo della disabilitagrave visiva presso il Cen-tro Regionale S Alessio Margherita di

Savoia per i Ciechi nel servizio do-miciliare e scolastico Si occupa di Formazione e Consulenza Aziendale Selezione ed Assessment Valuta-zione dei Profili nellrsquoarea Risorse Umane Ha svolto ricerca scientifica presso lrsquoIstituto di Ricerca e Cura a Carattere Scientifico Fondazione S Lucia su malattie genetiche rare in-fantili e survey presso lrsquoUniversitagrave degli Studi di Roma ldquoSapienzardquo Ersquo infine esperta in costruzione e som-ministrazione di test psicologici e proiettivi

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Come far crescere una piccola impresa Di Stefano Luisotti (Amministratore Delegato di Wel come Italia e nostro ospite nel recente evento sulla Leadership a Pisa)Lrsquoautore di questo libro Stefano Lui-sotti egrave un amico del nostro Chapter come AD di Welcome Italia ha ospi-tato lo scorso 30 Marzo il primo Se-minario in Azienda in Toscana E non lo ha solo ospitato ma egrave stato uno dei protagonisti dellrsquoevento stesso con un intervento sulla leadership molto apprezzato da tutti i parteci-panti

Lrsquointervento sulla leadership

di Stefano Luisotti AD di Welcome Italia

E proprio in occasione di quellrsquo even-to Luisotti ha voluto donare al Chap-ter una copia del suo libro ldquoCome far crescere una piccola impresardquo pub-blicato nella collana Trend di Franco Angeli Un libro che vuole essere un piccolo manuale da leggere tutto drsquoun fiato o a piccole dosi per coloro che non hanno mai tanto tempo da dedicare alla lettura (come dice lrsquoautore stesso basta un capitolo di poche pagine al mattino dopo il caf-fegrave) basato sulla sua esperienza sia professionale che personale (molti sono gli aneddoti familiari o della sua gioventugrave) Un libro la cui lettura scorre con leg-gerezza ma che lascia il segno e fa riflettere Basato su uno schema semplice ogni capitolo egrave composto da una frase celebre un breve aned-doto di vita vissuta (con i suoi suc-cessi e insuccessi) una breve con-clusione in calce al capitolo che ri-sponde alla domanda ldquoe quindirdquo Un libro per chi vuole fare lrsquo imprendi-tore che tuttavia merita una lettura attenta anche da parte di un Project

Manager Spesso infatti il successo dei nostri progetti nasce proprio dal considerarli ldquonostrirdquo e come una pic-cola ldquoimpresardquo familiare mettendoci quella passione e amor proprio che normalmente un imprenditore deve mettere nella propria piccola azienda Ma anche una certa vision e chiarez-za degli obiettivi che ci si pone Alla domanda sul percheacute molti im-prenditori non ce la fanno o molte aziende non riescono a ldquosfondarerdquo acquisendo dimensioni piugrave grandi nel loro sviluppo lrsquoautore si da una ri-sposta tanto semplice quanto vera ldquole piccole imprese rimangono picco-le percheacute i loro imprenditori si prefig-gono piccoli scopirdquo E ci vuole pertanto anche una bella dose di coraggio e responsabilitagrave Luisotti raccomanda infatti a chi ha deciso di far crescere la propria im-presa ldquohellip egrave venuto il momento di prelevare i vostri sogni nel cassetto metterli bene a fuoco e dichiararli apertamente dichiarare i propri sogni egrave una cosa pericolosa che espone allrsquoinsuccesso e alle critiche Ma quando i nostri sogni coinvolgono anche altre persone come nel caso della vostra azienda egrave inevitabilerdquo E chiarisce bene anche cosa si in-tenda per responsabilitagrave ldquorispondere delle proprie azioni e delle proprie decisioni Ogni volta che cerchiamo alibi scuse o colpevoli non facciamo altro che dichiarare agli altri la nostra incapacitagrave di assumere le nostre re-sponsabilitagraverdquo Per chi ha avuto modo di conoscerlo Stefano Luisotti egrave riuscito perfetta-mente nellrsquointento di travasare nelle pagine del suo libro le sue naturali doti di leadership la chiarezza di idee su come un imprenditore dovrebbe essere e agire la sua brillante aper-tura mentale verso chi nellrsquoazienda lavora per lui la passione e lrsquoamore per le sue ldquocreaturerdquo che siano lrsquoazienda che si egrave messa in piedi o la figlia che si sta crescendo (la piccola Sara che fa capolino nella copertina del libro lo ha illustrato con i suoi di-

segni di bambina ed egrave protagonista inconsapevole di uno dei racconti piugrave toccanti del libro non a caso quello che illustra il concetto di responsabili-tagrave che abbiamo riportato piugrave sopra)

La copertina del libro (Ed Franco Angeli)

Ebbene si il libro di Stefano Luisotti ci egrave proprio piaciuto E come tutti i libri belli quando si arriva alle fine si vor-rebbe che ci fossero degli altri capitoli per continuare a leggerlo Ma la bel-lezza del libro forse sta proprio in questo saper concentrare in un cen-tinaio di pagine tanta esperienza e un porsquo di saggezza Chissagrave magari dopo questo incontro con il PMI Central Italy Chapter tra qualche anno potragrave scrivere un nuo-vo manuale hellip su come essere e fare il Project Manager Per la cronaca Lrsquoautore prevede an-che una ldquoassicurazionerdquo sul proprio libro Se lo comprate e non lo riuscite a finire lo potete rimandare allrsquoautore che ve lo rimborseragrave Ma non spera-teci troppo percheacute saragrave molto difficile che questo accada Un grande in bocca al lupo a Stefano Luisotti e ai suoi colleghi (come lui ama chiamare i propri dipendenti o collaboratori) per il successo della propria ldquoimpresardquo Editore Franco Angeli Pagine 136 Prezzo di Copertina euro 950

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Alessio Puccinelli hellip Unplugged Sono padre felice di tre figli maschi nati da una moglie paziente che incautamente incoraggia (e a volte sopporta) le mie tante iniziative Ho la fortuna di abitare in un piccolo angolo di paradiso sulle colline della Versilia con vista mare su tutto lrsquoarcipelago fino alla Corsica Saragrave percheacute ci sono nato ma egrave un posto magi-co le Alpi Apuane le spiagge della Ver-silia il lago di Massaciuccoli la Pineta di Levante ecchellip posti fantastici a pochi chilometri da casa mi rigenera e mi ripa-ga di tanti chilometri macinati ogni gior-no per andare al lavoro Ho iniziato a lavorare molto presto e mi sono occupato un porsquo di tutto edilizia manifattura restauri ecc poi ho iniziato a lavorare come Perito ed infine come Ingegnere delle Telecomunicazioni Ed egrave proprio come Ingegnere in IDS che ho iniziato a gestire progetti internazionali nel campo navale ed a scontrarmi con realtagrave del calibro della Raytheon verso le quali mi sentivo inadeguato rispetto al compito che mi era stato affidato dovevo preparare stati di avanzamento mensili basati sullrsquoEarned Value Master Plan Integrated Master Schedule ecc cose che quindici anni fa non erano proprio allrsquoordine del giorno nella campagna pi-sanahellip Allora mi sono rimboccato le ma-niche ed ho iniziato a studiare Project Management prendendoci sempre piugrave

gusto iniziando un percorso che non avrei piugrave abbandonato

Se lrsquoincontro con il Project Management egrave stato amore a prima vista quello con il Chapter egrave stata una vera e propria folgo-razione Tutto egrave nato dal Corso di Alta Formazione in Project Program e Portfo-lio Management che il Chapter ha orga-nizzato in collaborazione con la Sapienza e che IDS ha generosamente finanziato Al corso ho conosciuto persone fantasti-che sia umanamente che professional-mente ma soprattutto ho conosciuto An-na Maria Felici che mi ha proposto di ldquodare una manordquo in Toscana e cosigrave sono diventato responsabile per lrsquoarea Toscana Nord-Ovest titolo che mi spalanca le porte nelle aziende ed organizzazioni a cui mi presento per proporre varie colla-borazioni Sono orgoglioso di far parte del PMI ed amo profondamente entrare

in contatto con le realtagrave della mia zona Purtroppo la distanza da Roma mi impe-disce di frequentare i tanti eventi orga-nizzati nella capitale per questo farograve del mio meglio per organizzare eventi in To-scana Con tre figli piccoli un cane un lavoro lontano (ma tutto egrave relativo) un orto e una casa da mantenere il cosiddetto ldquotempo liberordquo egrave praticamente inesisten-te Allora ascolto audiolibri mentre guido e la mia palestra egrave un orto dove faccio crescere verdure saporite certo non ho i bicipiti di uno sportivo ma egrave unrsquoattivitagrave che riusciamo a fare tutti quanti insieme appassionatamente un modo piacevole per stare allrsquoaria aperta e che mi tiene in forma Anche percheacute ne ho davvero bi-sogno e non solo per la vita sedentaria ma soprattutto percheacute ho una grande pas-sione per il cibo e il buon vino Amo cu-cinare e il modo in cui lo faccio mi rap-presenta in pieno ho bisogno di speri-mentare e quando una ricetta ha raggiun-to alti livelli di gradimento (a giudizio di amici e familiari) devo trovarne subito una nuova da sperimentare La foto egrave di dieci anni fa (non ho Photo-shop per ritoccarne una piugrave recente)

Alessio

14 Ottobre 2016 SAVE THE DATE

Seminario in Azienda

in collaborazione con ABBANOA

La Vetreria Via Italia 63 Cagliari

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Business

Process

Reenginering

lrsquoesperienza Abbanoa

il PMO nelle aziende di servizi pubblici

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Andrew ChiesahellipUnplugged ldquoCulturalmente schizofrenicordquo hellip quel-la che egrave nata come battuta da usare su Twitter egrave diventato un mantra per provare a spiegare chi sono Nato a New York da madre americana e padre italiano fin da piccolo la diver-sitagrave culturale egrave parte del mio quoti-diano Dopo un primo periodo in cui ci dividiamo tra lrsquoItalia e gli Stati Uniti nel 1965 ci trasferiamo prima in Ar-gentina per poi approdare in Messi-co dove dovevamo rimanere per 4 anni oggi i miei genitori continuano a risiedere a Cittagrave del Messico In que-sti anni si aggiunge un altro mattone alla diversitagrave culturale con mio fratel-lo e sorella lo spagnolo e la cultura messicana diventano una parte del nostro quotidiano Finito il liceo con lrsquointenzione di se-guire biologia marina allrsquouniversitagrave ottengo un lavoro estivo presso un laboratorio di ricerca americano qui ho il mio primo vero contattato con lrsquoinformatica Colpo di fulmine Da ligrave passo tutte le estati in Olivetti Messi-co prima come programmatore poi come analista junior mentre allrsquo uni-versitagrave finisco una laurea in Econo-mia e Commercio Laureato inizio a lavorare a tempo pieno con Olivetti Messico ma solo poco anni dopo sono obbligato a cer-care una nuova alternativa quando il Paese precipita in un crollo che fa chiudere molte delle industrie Basti un ricordo una sera vado a letto con la benzina che costava poco piugrave di 1

pesos al litro ed al risveglio lrsquo indo-mani mattina era salita al 10 pesos al litro

Si dice ldquonon tutti i mali vengono per nuocererdquo la chiusura di Olivetti Mes-sico mi apre la porta per una trasferta presso Olivetti Francia Cinque anni intensi in cui ho imparato tanto mi sono divertito tanto e ho lasciato nel-la Ville Lumiegravere un pezzo del mio cuore Con Olivetti France comincia-no i miei primi passi come Project Manager nella migliore delle tradi-zioni come membro junior di un team per il rifacimento dellinfrastruttura in-formatica degli sportelli del Creacutedit Lyonnais Poi lrsquoItalia dapprima Ivrea poi Milano per approdare nel 1990 a Roma A ogni passaggio un altalena tra Pro-duct e Project Management con questrsquoultimo che diventa sempre di piugrave il mio mestiere A Roma conosco mia moglie una espatriata fiorentina (e continua la diversitagrave culturale) e

nascono prima Martina e poi Agosti-no In questi anni seguo progetti sia drsquoinformatica (Progetto Sigfried per lrsquoINAIL e OASIS-2 con fondi Esprit dellrsquoUnione Europea) che di comuni-cazione (gestione dei trade show per i settori specializzati dellrsquoOlivetti) af-finando le mie conoscenze della ge-stione progetti Finalmente nel 2011 faccio la certificazione PMP e con-fesso che sono moderatamente fiero di averlo passato al primo colpo piugrave di 30 anni dopo il mio ultimo esame universitario Oggi sono il Technical PMO per lrsquoecosistema dei progetti del sito corporate di Telecom Italia Tra le mie passioni non vi stupiragrave a questo punto ci siano i viaggi in ogni loro forma hobby facile da alimenta-re con la famiglia sparsa per il mon-do Di recente ho iniziato a giocare a pallacanestro come risultato di aver seguito i miei figli per anni nelle loro partite Da sempre la fantascienza il fantasy e il fai-da-te uno dei modi migliori per riprendere contatto con il ldquomondo verordquo Per citare Mark Twain ldquoIl viaggio egrave fatale per i pregiudizi il bigottismo e la ristrettezza mentalerdquo oppure SantrsquoAgostino ldquoIl mondo egrave un libro e chi non viaggia ne conosce solo una paginardquo Di una cosa sono certo viaggiare conoscere assaggiare queste sono le cose che arricchisco-no

Andrew

Segreteria Organizzativa

Telefono 06 92946741 E-mail segreteriapmi-romeorg Sito Web wwwpmi-romeorg

Comitato di Redazione de ldquo Il Corriere del PM rdquo

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COMITATO DIRETTIVO del CHAPTER

Presidente Sergio Gerosa

Sviluppo Professionale Giancarlo Duranti

Organizzazione Interna Danilo Scalmani Marketing Silvia Frigerio Formazione Emanuela De Fazio Membership Antonietta Fiorentino Volontari Sergio Funtograve Tesoreria Antonio Leone

COMITATO DI REDAZIONE della NEWSLETTER

Responsabile Sergio GEROSA

Angela ALLEVI Roberto ASCIONE Raffaele AVELLA Lo renzo CAPANNA

Maria Natalia CARDULLO Domenico CASTALDO Emanuela DE FAZIO

Giancarlo DURANTI Pasquale DURSO Anna Maria FELI CI Alessandra FILIPPETTI

Orlando LIO Vito MADAIO Carmine PARAGANO Cristin a PATERNOSTER Luca ROMANO Roberto TARASCHI

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Il nostro Chapter era presente anche hellip Grazie alle nostre convenzioni e ai volontari del C hapter abbiamo portato un porsquo di Project Management ad alt ri eventi La diffusione del Project Manage-ment passa attraverso la presenza a importanti seminari ed eventi Il no-stro Chapter ha partecipato negli ul-timi mesi ad alcuni eventi spesso or-ganizzati dalle associazioni con cui il PMI Central Italy Chapter ha siglato delle convenzioni di collaborazione proprio al fine di aumentare la cassa di risonanza del Project Management in Italia Una scelta che sta eviden-temente pagando visto il moltiplicarsi delle occasioni di interscambio cultu-rale che queste collaborazioni stanno generando

XVI Convegno Nazionale AIIC

Bari 7-9 Aprile

Il corso di Project Management

al Convegno Nazionale AIIC

Il Past President del Chapter Anna Maria Felici egrave intervenuta allrsquo As-semblea Generale conclusiva del XVI Convegno Nazionale dellrsquo Associazio-ne Italiana Ingegneri Clinici (AIIC) di cui fa parte anche il nostro Resp del Comitato Clinica Farmaceutica e Me-dicale Giulio Iachetti Ersquo stata lrsquo oc-casione per ribadire lrsquointeresse relati-vo al recente e rinnovato accordo tra il Chapter e AIIC e per rafforzare lrsquoimportanza delle conoscenze e dellrsquoapplicazione del Project Mana-gement in ambito Sanitario Anna Maria ha anche premiato i cinque componenti della squadra vincente La nostra Past President inoltre era giagrave intervenuta in qualitagrave di docente durante la prima giornata del Corso di Formazione sul Project Manage-ment che si prefiggeva lo scopo di fornire le basi di impostazione di un progetto con una metodologia struttu-rata di Project Management illu-strandone lrsquo intero ciclo di gestione e

gli strumenti di pianificazione e con-trollo Allrsquointerno del corso egrave stata da-ta una panoramica degli strumenti informatizzati piugrave utili in ambito di Project Management per lrsquoIngegnere Clinico dando evidenza di modalitagrave di impostazione dei tool informatizzati oggi disponibili In chiusura del Corso di Formazione egrave stato sviluppato infi-ne un partecipatissimo business ga-me con la partecipazione di ben set-te squadre che si sono confrontate su una simulazione in ambito healthca-re

Anna Maria Felici

Questo tipo di iniziative didattiche svolte in collaborazione con le nostre associazioni partner sono volte pro-prio a diffondere il Project Manage-ment allrsquointerno di contesti dove egrave necessario consolidarne la maturitagrave e saranno un campo dove il Chapter continueragrave ad impegnarsi nel prossi-mo futuro

Congresso Nazionale Astrofisica

Roma 2-6 Maggio Lo scorso 4 Maggio il Presidente del Chapter Sergio Gerosa ha tenuto un interessante intervento sulla ldquoComplessitagrave nel Project Manage-mentrdquo nellrsquoambito dei lavori del LX Congresso della Societagrave Astronomica Italiana che si egrave tenuto a Roma dal 2 al 6 Maggio nella prestigiosa sede del Centro Nazionale delle Ricerche (CNR) a Piazzale Aldo Moro a Roma La presentazione egrave stata incentrata sui risultati della ricerca svolta del Project Management Institute e pub-blicati sul numero de ldquoPulse of the Profession in depth reportrdquo dedicato al tema ldquoNavigating Complexityrdquo (di-sponibile per i soci sul sito del PMIreg

La locandina del LX Congresso della Societagrave Astronomica Italiana

Lo studio era volto ad individuare quali siano gli elementi che caratte-rizzano i best performer tra le varie organizzazioni che si confrontano con potafogli di progetti di grande complessitagrave come sono certamente quelli che riguardano la ricerca in campo astronomico ed astrofisico con budget di grandissime dimensio-ni in gioco

Sergio Gerosa al congresso della SAI

Lrsquooccasione di questo intervento egrave nata grazie alla collaborazione con Davide Fierro Resp Ufficio Centrale di Ingegneria dellrsquoIstituto Nazionale di Astro Fisica (INAF) organizzatore della giornata di lavori e nostro part-ner nellrsquoambito della collaborazione con AFCEA e INCOSE nellrsquoambito del Comitato Difesa Sicurezza e Spazio di cui vi parliamo anche

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nellrsquoarticolo sui nostri Comitati Setto-riali Con lui avevamo anche organiz-zato il Convegno dello scorso anno presso lrsquoOsservatorio di Monte Porzio Catone (vedi articolo a pag 13 del no 21 de ldquoIl Corriere del PMrdquo - Luglio 2015)

Davide Fierro organizzatore della giornata

Seminario SEDA 2016 Roma 10

Maggio Unrsquoatra associazione con cui abbia-mo stabilito rapporti di reciproco scambio culturale egrave il DSSEA (De-fense amp Security Software Engineers Association) il cui Segretario Gene-rale Brigadiere Angelo Messina era

stato nostro ospite al Pomeriggio allrsquoUniversitagrave tenutosi lo scorso Di-cembre (in cui si egrave parlato della matu-ritagrave del Project Management nel set-tore ICT) Il DSSEA ha organizza ogni anno un appuntamento internazionale su te-matiche ICT nel mondo delle Forze Armate e denominato SEDA (Soft-ware Engineering for Defense Appli-cations) giunto questrsquoanno alla quin-ta edizione tenutasi il 10 Maggio scorso presso la Scuola Trasporti e Materiali della Cecchignola a Roma in unrsquoaula gremita da moltissime per-sone A rappresentare il PMI Central Italy Chapter crsquoera Carmine Paragano Responsabile del Comitato ICT e or-ganizzatore di molti dei nostri Webi-nar che egrave intervenuto per condivide-re le metodologie di Project Mana-gement Agile e la loro applicazione in un settore cosigrave delicato come quello delle Forze Armate Lrsquointervento si egrave tenuto nel pomerig-gio in cui si sono affrontate con mag-gior approfondimento le tematiche

ldquoAgilirdquo Dopo unlsquointroduzione iniziale sulle diverse metodologie Agili ed i diversi campi di applicazione si egrave ap-profondito lrsquoapproccio proposto dal PMI con la sua certificazione PMI-ACP

Carmine Paragano al Congresso SEDA

Nellrsquoultima parte dellrsquointervento si so-no poi condivise anche con gli altri speaker le difficoltagrave nel gestire un progetto con metodologie innovative che richiedono un cambiamento nellrsquoapproccio al progetto da parte di tutti gli stakeholder coinvolti

20 Settembre 2016 dalle ore 930 alle ore 1330

Seminario in Azienda in collaborazione con INAIL

Dal Progetto alla Governance Quale futuro per la PA

Roma Sede Centrale INAIL ndash Piazzale Pastore 6 (EUR)

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Goal-setting variabili e dimensioniLrsquoarma vincente per la definizione degli obiettivi di progettoIl nostro vivere quotidiano egrave carico di obiettivi che ci prefissiamo di rag-giungere dalla volontagrave di prenderci un caffegrave al bar preferito fino al rag-giungimento della tanto desiderata vacanza o al piugrave elevato scopo di ri-coprire un ruolo ambito allrsquointerno del gruppo di lavoro e di un Organizza-zione Tutti questi stimoli sociali nel momento in cui vengono traguardati diventano per noi fonte di beneficio percheacute ci infondono un forte senso di controllo degli eventi un alto grado di motivazione ed un buon livello di au-toefficacia percepita (quanto mi spe-rimento efficace in determinate situa-zioni Bandura 1986) Esistono una serie di variabili che in-cidono fortemente sulla nostra capa-citagrave di perseguire un obiettivo sia nel-la nostra vita privata sia nella nostra carriera professionale Ersquo necessario quindi tenere presenti questi fattori facendo una meta-analisi qualora sia possibile effettuarla dei potenziali ri-schi e delle risorse che abbiamo a disposizione per centrare a pieno lrsquoobiettivo Le teorie social-cognitive ci aiutano in tal senso (Caprara Cervone 2003) La teoria dellrsquoazione pianificata (Ajzen 1996) afferma che le nostre intenzioni riguardano lrsquoatteggiamento di una persona rispetto al mettere in atto un determinato comportamento la sua percezione della pressione so-ciale a mettere (o non mettere) in atto quel certo comportamento e il con-trollo percepito sul comportamento cioegrave la percezione di facilitagrave o difficol-tagrave ad eseguirlo Locke e Latham (1990) con la loro teoria degli obiettivi hanno identificato un insieme di dimensioni degli obiet-tivi (goal-setting) cioegrave dei modi in cui gli obiettivi di prestazione possono variare ed essere ben progettati in funzione dello scopo da perseguire e tenendo in grande considerazione le variabili individuali che permettono di raggiungerlo Il goal-setting egrave il livello dello scopo cioegrave il livello di sfida che le persone assumono nellrsquoesecuzione di un certo compito Gli obiettivi diffe-riscono per quantitagrave per difficoltagrave qualitativamente nel significato che rivestono per lrsquoindividuo per ampiez-

za (a breve o a lungo termine) e pos-sono essere ristretti o ampi se legati gerarchicamente

Dimensioni degli obiettivi Il goal-setting cioegrave la definizione degli obiettivi costituisce una determinante psicologica centrale nellrsquoautomotivazione al successo

Esiste in letteratura una forte relazio-ne positiva tra il livello di sfida dellrsquoobiettivo e il livello di successo nella prestazione Nella misura in cui le persone si ritengono impegnate nel raggiungimento dei loro scopi gli obiettivi maggiormente impegnativi stimolano piugrave elevati livelli di succes-so Ersquo evidente quindi che fornire al team obiettivi articolati rispetto ad obiettivi semplici o ad assenza di obiettivi permette la stimolazione di un maggior senso di motivazione Una seconda dimensione fondamen-tale oltre al coinvolgimento sugli obiettivi consiste nella specificitagrave di essi In alcune professioni o attivitagrave gli scopi da raggiungere possono es-sere impegnativi ma vaghi Gli obiet-tivi specifici rispetto ad obiettivi non specifici e generici (ldquofare del proprio megliordquo) contribuiscono maggiormen-te al miglioramento della prestazione (Locke et al 1981) Unrsquoultima di-mensione fondamentale per generare successo consiste nel programmare obiettivi prossimali piuttosto che di-stali percheacute vi egrave una tendenza natu-rale delle persone a suddividere i compiti distali in prossimali (Bandura e Schuck 1981) I benefici degli obiettivi prossimali richiedono ovvia-mente che lrsquoindividuo non perda natu-

ralmente di vista gli scopi a lungo termine Gli obiettivi prossimali hanno due effetti importanti sul sistema del seacute Il primo consiste nellrsquoaumentare lrsquoautoefficacia percepita iniziale Quando intraprendiamo un compito sostenere attivitagrave iniziali piugrave semplici faragrave sigrave che lrsquoobiettivo nellrsquoinsieme ri-sultati maggiormente gestibili nella sua totalitagrave I sotto-obiettivi se ben definiti migliorano le reazioni auto-valutative personali fornendo indica-tori sul progresso in atto Esistono inoltre moderatori degli ef-fetti del goal-setting il feedback e la complessitagrave del compito Un obiettivo impegnativo aumenta la motivazione solo quando il soggetto egrave in grado di monitorare le sue azioni traendo van-taggio dal feedback che riceve sul grado dei suoi progressi In assenza di feedback lrsquo assegna-zione di obiettivi impegnativi non au-menta in maniera affidabile la presta-zione Nel momento in cui il gruppo di lavoro riceve feedback espliciti su scopi ben definiti esso reagisce in maniera auto-valutativa rispetto i propri risultati analizza la sua effica-cia nella prestazione stabilisce obiet-tivi e standard specifici Ognuno di questi processi riferiti al singolo membro contribuiscono a generare la motivazione successiva Ecco che si innesca qui un meccani-smo benefico che si autoalimenta in cui i feedback il monitoraggio conti-nuo degli scopi prossimali raggiunti la definizione chiara dei compiti favo-risce un team consapevole della me-ta che sta perseguendo e del cammi-no che vede protagonisti tutti i parte-cipanti

Sperimentare efficacia Proviamo a questo punto ad attuare unrsquoulteriore precisazione per rendere la definizione dei nostri obiettivi vin-cente e fornire al gruppo di lavoro esperienze positive di successo che possano essere generalizzate e di-ventino punti di forza per il team nella sua totalitagrave Lrsquoindividuo possiede due strumenti per valutare seacute stesso da un lato ab-biamo lrsquoautostima che corrisponde al senso globale del proprio valore

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(Coopersmith 1967) mentre dallrsquo altro abbiamo lrsquoautoefficacia percepita che si riferisce ai giudizi che noi diamo rispetto alle nostre capacitagrave di ese-guire determinati corsi di azione in ambiti specifici Lrsquoautoefficacia per-cepita ha un forte valore predittivo del comportamento che il soggetto potragrave mettere in atto mentre lrsquoautostima predice le condotte piuttosto debol-mente (Leary 1995)

Lrsquoautoefficacia percepita egrave definita contestualmente legata cioegrave a parti-colari sfide o prove con cui lrsquoindividuo si sta confrontando Le valutazioni di autoefficacia percepita predicono non solo i livelli generali di successo ma anche gli esiti di successo e di falli-mento comportamentali degli atti sin-goli (Cervone 1985) Bandura (1997) definisce quattro processi tramite cui le convinzioni di efficacia incidono sugli esiti legati al compito Lrsquoautoefficacia influenza

- le decisioni su quali attivitagrave persegui-re Lrsquoindividuo si impegneragrave solo in attivitagrave in cui ritiene se stesso effica-ce ed eviteragrave compiti che ritiene di non riuscire a compiere

- lo sforzo e la persistenza nel compi-to chi dubita della propria efficacia tenderagrave a ridurre sforzi e a desiste-re

- le risposte al livello affettivo un ele-vato senso di efficacia favorisce mi-nori livelli di ansia nellrsquoaffrontare eventi potenzialmente minacciosi

- la qualitagrave delle prestazioni cognitive principalmente in attivitagrave in cui si ri-chiede unrsquoalta conoscenza del com-pito ed una formulazione di strate-gie un maggior livello di efficacia percepita facilita la produzione di so-luzioni in maniera piugrave analitica ed accresce la prestazione in compiti di memoria ad esempio stressanti (Berry et al 1989)

Tutte queste esperienze benefiche possono inoltre essere generalizza-te ad altre situazioni similari diven-tando un bagaglio positivo per lrsquointero gruppo di lavoro Lrsquoautoefficacia per-cepita permette di conseguenza lrsquoaccettazione delle sfide la persi-stenza nonostante le avversitagrave lrsquoesecuzione di complesse strategie cognitive lrsquoabbassamento del livello di ansia ed una maggiore tranquillitagrave che si associa alle difficoltagrave Aumentare le convinzioni di efficacia e di controllo egrave possibile Il modo piugrave affidabile per instillare fiducia nelle persone consiste nel fornire occasio-ni di esperienza diretta di successo (Bandura 1997 Williams 1995) Quando calibriamo gli obiettivi per il gruppo di lavoro avere una buona conoscenza delle risorse umane a nostra disposizione dei punti di forza e di debolezza di ogni membro per-metteragrave di formulare gli scopi secon-do i punti elencati in base alla teoria del goal-setting e cercheragrave di stimola-re un sempre crescente senso di sperimentazione efficace del proprio operare allrsquointerno del team

Conclusioni Tenere presente la strutturazione de-gli obiettivi tramite indicazioni del goal-setting e lrsquoesistenza del costrutto di autoefficacia percepita permette di fare una breve riflessione di autoana-lisi su come guidare al meglio il no-stro gruppo di progetto Le dimensio-ni dellrsquoobiettivo non si traducono di-rettamente in successo essi avranno effetti sulla prestazione che a sua volta favoriragrave un certo livello di cre-scente forza nel gruppo di maggiore sintonia e di ampia produttivitagrave

Annalisa Albergo Psicologa del Benessere nel Corso di Vita e Psico-terapeuta esperta in Valutazione Psicologica e Counselling Vanta esperienza decennale in ambito riabi-

litativo e di in-tervento psico-logico nel campo della disabilitagrave visiva presso il Cen-tro Regionale S Alessio Margherita di

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Come far crescere una piccola impresa Di Stefano Luisotti (Amministratore Delegato di Wel come Italia e nostro ospite nel recente evento sulla Leadership a Pisa)Lrsquoautore di questo libro Stefano Lui-sotti egrave un amico del nostro Chapter come AD di Welcome Italia ha ospi-tato lo scorso 30 Marzo il primo Se-minario in Azienda in Toscana E non lo ha solo ospitato ma egrave stato uno dei protagonisti dellrsquoevento stesso con un intervento sulla leadership molto apprezzato da tutti i parteci-panti

Lrsquointervento sulla leadership

di Stefano Luisotti AD di Welcome Italia

E proprio in occasione di quellrsquo even-to Luisotti ha voluto donare al Chap-ter una copia del suo libro ldquoCome far crescere una piccola impresardquo pub-blicato nella collana Trend di Franco Angeli Un libro che vuole essere un piccolo manuale da leggere tutto drsquoun fiato o a piccole dosi per coloro che non hanno mai tanto tempo da dedicare alla lettura (come dice lrsquoautore stesso basta un capitolo di poche pagine al mattino dopo il caf-fegrave) basato sulla sua esperienza sia professionale che personale (molti sono gli aneddoti familiari o della sua gioventugrave) Un libro la cui lettura scorre con leg-gerezza ma che lascia il segno e fa riflettere Basato su uno schema semplice ogni capitolo egrave composto da una frase celebre un breve aned-doto di vita vissuta (con i suoi suc-cessi e insuccessi) una breve con-clusione in calce al capitolo che ri-sponde alla domanda ldquoe quindirdquo Un libro per chi vuole fare lrsquo imprendi-tore che tuttavia merita una lettura attenta anche da parte di un Project

Manager Spesso infatti il successo dei nostri progetti nasce proprio dal considerarli ldquonostrirdquo e come una pic-cola ldquoimpresardquo familiare mettendoci quella passione e amor proprio che normalmente un imprenditore deve mettere nella propria piccola azienda Ma anche una certa vision e chiarez-za degli obiettivi che ci si pone Alla domanda sul percheacute molti im-prenditori non ce la fanno o molte aziende non riescono a ldquosfondarerdquo acquisendo dimensioni piugrave grandi nel loro sviluppo lrsquoautore si da una ri-sposta tanto semplice quanto vera ldquole piccole imprese rimangono picco-le percheacute i loro imprenditori si prefig-gono piccoli scopirdquo E ci vuole pertanto anche una bella dose di coraggio e responsabilitagrave Luisotti raccomanda infatti a chi ha deciso di far crescere la propria im-presa ldquohellip egrave venuto il momento di prelevare i vostri sogni nel cassetto metterli bene a fuoco e dichiararli apertamente dichiarare i propri sogni egrave una cosa pericolosa che espone allrsquoinsuccesso e alle critiche Ma quando i nostri sogni coinvolgono anche altre persone come nel caso della vostra azienda egrave inevitabilerdquo E chiarisce bene anche cosa si in-tenda per responsabilitagrave ldquorispondere delle proprie azioni e delle proprie decisioni Ogni volta che cerchiamo alibi scuse o colpevoli non facciamo altro che dichiarare agli altri la nostra incapacitagrave di assumere le nostre re-sponsabilitagraverdquo Per chi ha avuto modo di conoscerlo Stefano Luisotti egrave riuscito perfetta-mente nellrsquointento di travasare nelle pagine del suo libro le sue naturali doti di leadership la chiarezza di idee su come un imprenditore dovrebbe essere e agire la sua brillante aper-tura mentale verso chi nellrsquoazienda lavora per lui la passione e lrsquoamore per le sue ldquocreaturerdquo che siano lrsquoazienda che si egrave messa in piedi o la figlia che si sta crescendo (la piccola Sara che fa capolino nella copertina del libro lo ha illustrato con i suoi di-

segni di bambina ed egrave protagonista inconsapevole di uno dei racconti piugrave toccanti del libro non a caso quello che illustra il concetto di responsabili-tagrave che abbiamo riportato piugrave sopra)

La copertina del libro (Ed Franco Angeli)

Ebbene si il libro di Stefano Luisotti ci egrave proprio piaciuto E come tutti i libri belli quando si arriva alle fine si vor-rebbe che ci fossero degli altri capitoli per continuare a leggerlo Ma la bel-lezza del libro forse sta proprio in questo saper concentrare in un cen-tinaio di pagine tanta esperienza e un porsquo di saggezza Chissagrave magari dopo questo incontro con il PMI Central Italy Chapter tra qualche anno potragrave scrivere un nuo-vo manuale hellip su come essere e fare il Project Manager Per la cronaca Lrsquoautore prevede an-che una ldquoassicurazionerdquo sul proprio libro Se lo comprate e non lo riuscite a finire lo potete rimandare allrsquoautore che ve lo rimborseragrave Ma non spera-teci troppo percheacute saragrave molto difficile che questo accada Un grande in bocca al lupo a Stefano Luisotti e ai suoi colleghi (come lui ama chiamare i propri dipendenti o collaboratori) per il successo della propria ldquoimpresardquo Editore Franco Angeli Pagine 136 Prezzo di Copertina euro 950

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LUGLIO 2016 Numero 25

Alessio Puccinelli hellip Unplugged Sono padre felice di tre figli maschi nati da una moglie paziente che incautamente incoraggia (e a volte sopporta) le mie tante iniziative Ho la fortuna di abitare in un piccolo angolo di paradiso sulle colline della Versilia con vista mare su tutto lrsquoarcipelago fino alla Corsica Saragrave percheacute ci sono nato ma egrave un posto magi-co le Alpi Apuane le spiagge della Ver-silia il lago di Massaciuccoli la Pineta di Levante ecchellip posti fantastici a pochi chilometri da casa mi rigenera e mi ripa-ga di tanti chilometri macinati ogni gior-no per andare al lavoro Ho iniziato a lavorare molto presto e mi sono occupato un porsquo di tutto edilizia manifattura restauri ecc poi ho iniziato a lavorare come Perito ed infine come Ingegnere delle Telecomunicazioni Ed egrave proprio come Ingegnere in IDS che ho iniziato a gestire progetti internazionali nel campo navale ed a scontrarmi con realtagrave del calibro della Raytheon verso le quali mi sentivo inadeguato rispetto al compito che mi era stato affidato dovevo preparare stati di avanzamento mensili basati sullrsquoEarned Value Master Plan Integrated Master Schedule ecc cose che quindici anni fa non erano proprio allrsquoordine del giorno nella campagna pi-sanahellip Allora mi sono rimboccato le ma-niche ed ho iniziato a studiare Project Management prendendoci sempre piugrave

gusto iniziando un percorso che non avrei piugrave abbandonato

Se lrsquoincontro con il Project Management egrave stato amore a prima vista quello con il Chapter egrave stata una vera e propria folgo-razione Tutto egrave nato dal Corso di Alta Formazione in Project Program e Portfo-lio Management che il Chapter ha orga-nizzato in collaborazione con la Sapienza e che IDS ha generosamente finanziato Al corso ho conosciuto persone fantasti-che sia umanamente che professional-mente ma soprattutto ho conosciuto An-na Maria Felici che mi ha proposto di ldquodare una manordquo in Toscana e cosigrave sono diventato responsabile per lrsquoarea Toscana Nord-Ovest titolo che mi spalanca le porte nelle aziende ed organizzazioni a cui mi presento per proporre varie colla-borazioni Sono orgoglioso di far parte del PMI ed amo profondamente entrare

in contatto con le realtagrave della mia zona Purtroppo la distanza da Roma mi impe-disce di frequentare i tanti eventi orga-nizzati nella capitale per questo farograve del mio meglio per organizzare eventi in To-scana Con tre figli piccoli un cane un lavoro lontano (ma tutto egrave relativo) un orto e una casa da mantenere il cosiddetto ldquotempo liberordquo egrave praticamente inesisten-te Allora ascolto audiolibri mentre guido e la mia palestra egrave un orto dove faccio crescere verdure saporite certo non ho i bicipiti di uno sportivo ma egrave unrsquoattivitagrave che riusciamo a fare tutti quanti insieme appassionatamente un modo piacevole per stare allrsquoaria aperta e che mi tiene in forma Anche percheacute ne ho davvero bi-sogno e non solo per la vita sedentaria ma soprattutto percheacute ho una grande pas-sione per il cibo e il buon vino Amo cu-cinare e il modo in cui lo faccio mi rap-presenta in pieno ho bisogno di speri-mentare e quando una ricetta ha raggiun-to alti livelli di gradimento (a giudizio di amici e familiari) devo trovarne subito una nuova da sperimentare La foto egrave di dieci anni fa (non ho Photo-shop per ritoccarne una piugrave recente)

Alessio

14 Ottobre 2016 SAVE THE DATE

Seminario in Azienda

in collaborazione con ABBANOA

La Vetreria Via Italia 63 Cagliari

Lrsquoevento permette di maturare 3 PDUrsquos

Per informazioni wwwpmi-romeorg

Business

Process

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il PMO nelle aziende di servizi pubblici

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Andrew ChiesahellipUnplugged ldquoCulturalmente schizofrenicordquo hellip quel-la che egrave nata come battuta da usare su Twitter egrave diventato un mantra per provare a spiegare chi sono Nato a New York da madre americana e padre italiano fin da piccolo la diver-sitagrave culturale egrave parte del mio quoti-diano Dopo un primo periodo in cui ci dividiamo tra lrsquoItalia e gli Stati Uniti nel 1965 ci trasferiamo prima in Ar-gentina per poi approdare in Messi-co dove dovevamo rimanere per 4 anni oggi i miei genitori continuano a risiedere a Cittagrave del Messico In que-sti anni si aggiunge un altro mattone alla diversitagrave culturale con mio fratel-lo e sorella lo spagnolo e la cultura messicana diventano una parte del nostro quotidiano Finito il liceo con lrsquointenzione di se-guire biologia marina allrsquouniversitagrave ottengo un lavoro estivo presso un laboratorio di ricerca americano qui ho il mio primo vero contattato con lrsquoinformatica Colpo di fulmine Da ligrave passo tutte le estati in Olivetti Messi-co prima come programmatore poi come analista junior mentre allrsquo uni-versitagrave finisco una laurea in Econo-mia e Commercio Laureato inizio a lavorare a tempo pieno con Olivetti Messico ma solo poco anni dopo sono obbligato a cer-care una nuova alternativa quando il Paese precipita in un crollo che fa chiudere molte delle industrie Basti un ricordo una sera vado a letto con la benzina che costava poco piugrave di 1

pesos al litro ed al risveglio lrsquo indo-mani mattina era salita al 10 pesos al litro

Si dice ldquonon tutti i mali vengono per nuocererdquo la chiusura di Olivetti Mes-sico mi apre la porta per una trasferta presso Olivetti Francia Cinque anni intensi in cui ho imparato tanto mi sono divertito tanto e ho lasciato nel-la Ville Lumiegravere un pezzo del mio cuore Con Olivetti France comincia-no i miei primi passi come Project Manager nella migliore delle tradi-zioni come membro junior di un team per il rifacimento dellinfrastruttura in-formatica degli sportelli del Creacutedit Lyonnais Poi lrsquoItalia dapprima Ivrea poi Milano per approdare nel 1990 a Roma A ogni passaggio un altalena tra Pro-duct e Project Management con questrsquoultimo che diventa sempre di piugrave il mio mestiere A Roma conosco mia moglie una espatriata fiorentina (e continua la diversitagrave culturale) e

nascono prima Martina e poi Agosti-no In questi anni seguo progetti sia drsquoinformatica (Progetto Sigfried per lrsquoINAIL e OASIS-2 con fondi Esprit dellrsquoUnione Europea) che di comuni-cazione (gestione dei trade show per i settori specializzati dellrsquoOlivetti) af-finando le mie conoscenze della ge-stione progetti Finalmente nel 2011 faccio la certificazione PMP e con-fesso che sono moderatamente fiero di averlo passato al primo colpo piugrave di 30 anni dopo il mio ultimo esame universitario Oggi sono il Technical PMO per lrsquoecosistema dei progetti del sito corporate di Telecom Italia Tra le mie passioni non vi stupiragrave a questo punto ci siano i viaggi in ogni loro forma hobby facile da alimenta-re con la famiglia sparsa per il mon-do Di recente ho iniziato a giocare a pallacanestro come risultato di aver seguito i miei figli per anni nelle loro partite Da sempre la fantascienza il fantasy e il fai-da-te uno dei modi migliori per riprendere contatto con il ldquomondo verordquo Per citare Mark Twain ldquoIl viaggio egrave fatale per i pregiudizi il bigottismo e la ristrettezza mentalerdquo oppure SantrsquoAgostino ldquoIl mondo egrave un libro e chi non viaggia ne conosce solo una paginardquo Di una cosa sono certo viaggiare conoscere assaggiare queste sono le cose che arricchisco-no

Andrew

Segreteria Organizzativa

Telefono 06 92946741 E-mail segreteriapmi-romeorg Sito Web wwwpmi-romeorg

Comitato di Redazione de ldquo Il Corriere del PM rdquo

E-mail newsletterpmi-romeorg

COMITATO DIRETTIVO del CHAPTER

Presidente Sergio Gerosa

Sviluppo Professionale Giancarlo Duranti

Organizzazione Interna Danilo Scalmani Marketing Silvia Frigerio Formazione Emanuela De Fazio Membership Antonietta Fiorentino Volontari Sergio Funtograve Tesoreria Antonio Leone

COMITATO DI REDAZIONE della NEWSLETTER

Responsabile Sergio GEROSA

Angela ALLEVI Roberto ASCIONE Raffaele AVELLA Lo renzo CAPANNA

Maria Natalia CARDULLO Domenico CASTALDO Emanuela DE FAZIO

Giancarlo DURANTI Pasquale DURSO Anna Maria FELI CI Alessandra FILIPPETTI

Orlando LIO Vito MADAIO Carmine PARAGANO Cristin a PATERNOSTER Luca ROMANO Roberto TARASCHI

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nellrsquoarticolo sui nostri Comitati Setto-riali Con lui avevamo anche organiz-zato il Convegno dello scorso anno presso lrsquoOsservatorio di Monte Porzio Catone (vedi articolo a pag 13 del no 21 de ldquoIl Corriere del PMrdquo - Luglio 2015)

Davide Fierro organizzatore della giornata

Seminario SEDA 2016 Roma 10

Maggio Unrsquoatra associazione con cui abbia-mo stabilito rapporti di reciproco scambio culturale egrave il DSSEA (De-fense amp Security Software Engineers Association) il cui Segretario Gene-rale Brigadiere Angelo Messina era

stato nostro ospite al Pomeriggio allrsquoUniversitagrave tenutosi lo scorso Di-cembre (in cui si egrave parlato della matu-ritagrave del Project Management nel set-tore ICT) Il DSSEA ha organizza ogni anno un appuntamento internazionale su te-matiche ICT nel mondo delle Forze Armate e denominato SEDA (Soft-ware Engineering for Defense Appli-cations) giunto questrsquoanno alla quin-ta edizione tenutasi il 10 Maggio scorso presso la Scuola Trasporti e Materiali della Cecchignola a Roma in unrsquoaula gremita da moltissime per-sone A rappresentare il PMI Central Italy Chapter crsquoera Carmine Paragano Responsabile del Comitato ICT e or-ganizzatore di molti dei nostri Webi-nar che egrave intervenuto per condivide-re le metodologie di Project Mana-gement Agile e la loro applicazione in un settore cosigrave delicato come quello delle Forze Armate Lrsquointervento si egrave tenuto nel pomerig-gio in cui si sono affrontate con mag-gior approfondimento le tematiche

ldquoAgilirdquo Dopo unlsquointroduzione iniziale sulle diverse metodologie Agili ed i diversi campi di applicazione si egrave ap-profondito lrsquoapproccio proposto dal PMI con la sua certificazione PMI-ACP

Carmine Paragano al Congresso SEDA

Nellrsquoultima parte dellrsquointervento si so-no poi condivise anche con gli altri speaker le difficoltagrave nel gestire un progetto con metodologie innovative che richiedono un cambiamento nellrsquoapproccio al progetto da parte di tutti gli stakeholder coinvolti

20 Settembre 2016 dalle ore 930 alle ore 1330

Seminario in Azienda in collaborazione con INAIL

Dal Progetto alla Governance Quale futuro per la PA

Roma Sede Centrale INAIL ndash Piazzale Pastore 6 (EUR)

Lrsquoevento permette di maturare 3 PDUrsquos

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LUGLIO 2016 Numero 25

Goal-setting variabili e dimensioniLrsquoarma vincente per la definizione degli obiettivi di progettoIl nostro vivere quotidiano egrave carico di obiettivi che ci prefissiamo di rag-giungere dalla volontagrave di prenderci un caffegrave al bar preferito fino al rag-giungimento della tanto desiderata vacanza o al piugrave elevato scopo di ri-coprire un ruolo ambito allrsquointerno del gruppo di lavoro e di un Organizza-zione Tutti questi stimoli sociali nel momento in cui vengono traguardati diventano per noi fonte di beneficio percheacute ci infondono un forte senso di controllo degli eventi un alto grado di motivazione ed un buon livello di au-toefficacia percepita (quanto mi spe-rimento efficace in determinate situa-zioni Bandura 1986) Esistono una serie di variabili che in-cidono fortemente sulla nostra capa-citagrave di perseguire un obiettivo sia nel-la nostra vita privata sia nella nostra carriera professionale Ersquo necessario quindi tenere presenti questi fattori facendo una meta-analisi qualora sia possibile effettuarla dei potenziali ri-schi e delle risorse che abbiamo a disposizione per centrare a pieno lrsquoobiettivo Le teorie social-cognitive ci aiutano in tal senso (Caprara Cervone 2003) La teoria dellrsquoazione pianificata (Ajzen 1996) afferma che le nostre intenzioni riguardano lrsquoatteggiamento di una persona rispetto al mettere in atto un determinato comportamento la sua percezione della pressione so-ciale a mettere (o non mettere) in atto quel certo comportamento e il con-trollo percepito sul comportamento cioegrave la percezione di facilitagrave o difficol-tagrave ad eseguirlo Locke e Latham (1990) con la loro teoria degli obiettivi hanno identificato un insieme di dimensioni degli obiet-tivi (goal-setting) cioegrave dei modi in cui gli obiettivi di prestazione possono variare ed essere ben progettati in funzione dello scopo da perseguire e tenendo in grande considerazione le variabili individuali che permettono di raggiungerlo Il goal-setting egrave il livello dello scopo cioegrave il livello di sfida che le persone assumono nellrsquoesecuzione di un certo compito Gli obiettivi diffe-riscono per quantitagrave per difficoltagrave qualitativamente nel significato che rivestono per lrsquoindividuo per ampiez-

za (a breve o a lungo termine) e pos-sono essere ristretti o ampi se legati gerarchicamente

Dimensioni degli obiettivi Il goal-setting cioegrave la definizione degli obiettivi costituisce una determinante psicologica centrale nellrsquoautomotivazione al successo

Esiste in letteratura una forte relazio-ne positiva tra il livello di sfida dellrsquoobiettivo e il livello di successo nella prestazione Nella misura in cui le persone si ritengono impegnate nel raggiungimento dei loro scopi gli obiettivi maggiormente impegnativi stimolano piugrave elevati livelli di succes-so Ersquo evidente quindi che fornire al team obiettivi articolati rispetto ad obiettivi semplici o ad assenza di obiettivi permette la stimolazione di un maggior senso di motivazione Una seconda dimensione fondamen-tale oltre al coinvolgimento sugli obiettivi consiste nella specificitagrave di essi In alcune professioni o attivitagrave gli scopi da raggiungere possono es-sere impegnativi ma vaghi Gli obiet-tivi specifici rispetto ad obiettivi non specifici e generici (ldquofare del proprio megliordquo) contribuiscono maggiormen-te al miglioramento della prestazione (Locke et al 1981) Unrsquoultima di-mensione fondamentale per generare successo consiste nel programmare obiettivi prossimali piuttosto che di-stali percheacute vi egrave una tendenza natu-rale delle persone a suddividere i compiti distali in prossimali (Bandura e Schuck 1981) I benefici degli obiettivi prossimali richiedono ovvia-mente che lrsquoindividuo non perda natu-

ralmente di vista gli scopi a lungo termine Gli obiettivi prossimali hanno due effetti importanti sul sistema del seacute Il primo consiste nellrsquoaumentare lrsquoautoefficacia percepita iniziale Quando intraprendiamo un compito sostenere attivitagrave iniziali piugrave semplici faragrave sigrave che lrsquoobiettivo nellrsquoinsieme ri-sultati maggiormente gestibili nella sua totalitagrave I sotto-obiettivi se ben definiti migliorano le reazioni auto-valutative personali fornendo indica-tori sul progresso in atto Esistono inoltre moderatori degli ef-fetti del goal-setting il feedback e la complessitagrave del compito Un obiettivo impegnativo aumenta la motivazione solo quando il soggetto egrave in grado di monitorare le sue azioni traendo van-taggio dal feedback che riceve sul grado dei suoi progressi In assenza di feedback lrsquo assegna-zione di obiettivi impegnativi non au-menta in maniera affidabile la presta-zione Nel momento in cui il gruppo di lavoro riceve feedback espliciti su scopi ben definiti esso reagisce in maniera auto-valutativa rispetto i propri risultati analizza la sua effica-cia nella prestazione stabilisce obiet-tivi e standard specifici Ognuno di questi processi riferiti al singolo membro contribuiscono a generare la motivazione successiva Ecco che si innesca qui un meccani-smo benefico che si autoalimenta in cui i feedback il monitoraggio conti-nuo degli scopi prossimali raggiunti la definizione chiara dei compiti favo-risce un team consapevole della me-ta che sta perseguendo e del cammi-no che vede protagonisti tutti i parte-cipanti

Sperimentare efficacia Proviamo a questo punto ad attuare unrsquoulteriore precisazione per rendere la definizione dei nostri obiettivi vin-cente e fornire al gruppo di lavoro esperienze positive di successo che possano essere generalizzate e di-ventino punti di forza per il team nella sua totalitagrave Lrsquoindividuo possiede due strumenti per valutare seacute stesso da un lato ab-biamo lrsquoautostima che corrisponde al senso globale del proprio valore

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(Coopersmith 1967) mentre dallrsquo altro abbiamo lrsquoautoefficacia percepita che si riferisce ai giudizi che noi diamo rispetto alle nostre capacitagrave di ese-guire determinati corsi di azione in ambiti specifici Lrsquoautoefficacia per-cepita ha un forte valore predittivo del comportamento che il soggetto potragrave mettere in atto mentre lrsquoautostima predice le condotte piuttosto debol-mente (Leary 1995)

Lrsquoautoefficacia percepita egrave definita contestualmente legata cioegrave a parti-colari sfide o prove con cui lrsquoindividuo si sta confrontando Le valutazioni di autoefficacia percepita predicono non solo i livelli generali di successo ma anche gli esiti di successo e di falli-mento comportamentali degli atti sin-goli (Cervone 1985) Bandura (1997) definisce quattro processi tramite cui le convinzioni di efficacia incidono sugli esiti legati al compito Lrsquoautoefficacia influenza

- le decisioni su quali attivitagrave persegui-re Lrsquoindividuo si impegneragrave solo in attivitagrave in cui ritiene se stesso effica-ce ed eviteragrave compiti che ritiene di non riuscire a compiere

- lo sforzo e la persistenza nel compi-to chi dubita della propria efficacia tenderagrave a ridurre sforzi e a desiste-re

- le risposte al livello affettivo un ele-vato senso di efficacia favorisce mi-nori livelli di ansia nellrsquoaffrontare eventi potenzialmente minacciosi

- la qualitagrave delle prestazioni cognitive principalmente in attivitagrave in cui si ri-chiede unrsquoalta conoscenza del com-pito ed una formulazione di strate-gie un maggior livello di efficacia percepita facilita la produzione di so-luzioni in maniera piugrave analitica ed accresce la prestazione in compiti di memoria ad esempio stressanti (Berry et al 1989)

Tutte queste esperienze benefiche possono inoltre essere generalizza-te ad altre situazioni similari diven-tando un bagaglio positivo per lrsquointero gruppo di lavoro Lrsquoautoefficacia per-cepita permette di conseguenza lrsquoaccettazione delle sfide la persi-stenza nonostante le avversitagrave lrsquoesecuzione di complesse strategie cognitive lrsquoabbassamento del livello di ansia ed una maggiore tranquillitagrave che si associa alle difficoltagrave Aumentare le convinzioni di efficacia e di controllo egrave possibile Il modo piugrave affidabile per instillare fiducia nelle persone consiste nel fornire occasio-ni di esperienza diretta di successo (Bandura 1997 Williams 1995) Quando calibriamo gli obiettivi per il gruppo di lavoro avere una buona conoscenza delle risorse umane a nostra disposizione dei punti di forza e di debolezza di ogni membro per-metteragrave di formulare gli scopi secon-do i punti elencati in base alla teoria del goal-setting e cercheragrave di stimola-re un sempre crescente senso di sperimentazione efficace del proprio operare allrsquointerno del team

Conclusioni Tenere presente la strutturazione de-gli obiettivi tramite indicazioni del goal-setting e lrsquoesistenza del costrutto di autoefficacia percepita permette di fare una breve riflessione di autoana-lisi su come guidare al meglio il no-stro gruppo di progetto Le dimensio-ni dellrsquoobiettivo non si traducono di-rettamente in successo essi avranno effetti sulla prestazione che a sua volta favoriragrave un certo livello di cre-scente forza nel gruppo di maggiore sintonia e di ampia produttivitagrave

Annalisa Albergo Psicologa del Benessere nel Corso di Vita e Psico-terapeuta esperta in Valutazione Psicologica e Counselling Vanta esperienza decennale in ambito riabi-

litativo e di in-tervento psico-logico nel campo della disabilitagrave visiva presso il Cen-tro Regionale S Alessio Margherita di

Savoia per i Ciechi nel servizio do-miciliare e scolastico Si occupa di Formazione e Consulenza Aziendale Selezione ed Assessment Valuta-zione dei Profili nellrsquoarea Risorse Umane Ha svolto ricerca scientifica presso lrsquoIstituto di Ricerca e Cura a Carattere Scientifico Fondazione S Lucia su malattie genetiche rare in-fantili e survey presso lrsquoUniversitagrave degli Studi di Roma ldquoSapienzardquo Ersquo infine esperta in costruzione e som-ministrazione di test psicologici e proiettivi

La nostra Newsletter egrave

scritta quasi interamente dai membri del

PMI Rome-Italy Charter

Essa vuole essere infatti innanzitutto uno strumento di

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Come far crescere una piccola impresa Di Stefano Luisotti (Amministratore Delegato di Wel come Italia e nostro ospite nel recente evento sulla Leadership a Pisa)Lrsquoautore di questo libro Stefano Lui-sotti egrave un amico del nostro Chapter come AD di Welcome Italia ha ospi-tato lo scorso 30 Marzo il primo Se-minario in Azienda in Toscana E non lo ha solo ospitato ma egrave stato uno dei protagonisti dellrsquoevento stesso con un intervento sulla leadership molto apprezzato da tutti i parteci-panti

Lrsquointervento sulla leadership

di Stefano Luisotti AD di Welcome Italia

E proprio in occasione di quellrsquo even-to Luisotti ha voluto donare al Chap-ter una copia del suo libro ldquoCome far crescere una piccola impresardquo pub-blicato nella collana Trend di Franco Angeli Un libro che vuole essere un piccolo manuale da leggere tutto drsquoun fiato o a piccole dosi per coloro che non hanno mai tanto tempo da dedicare alla lettura (come dice lrsquoautore stesso basta un capitolo di poche pagine al mattino dopo il caf-fegrave) basato sulla sua esperienza sia professionale che personale (molti sono gli aneddoti familiari o della sua gioventugrave) Un libro la cui lettura scorre con leg-gerezza ma che lascia il segno e fa riflettere Basato su uno schema semplice ogni capitolo egrave composto da una frase celebre un breve aned-doto di vita vissuta (con i suoi suc-cessi e insuccessi) una breve con-clusione in calce al capitolo che ri-sponde alla domanda ldquoe quindirdquo Un libro per chi vuole fare lrsquo imprendi-tore che tuttavia merita una lettura attenta anche da parte di un Project

Manager Spesso infatti il successo dei nostri progetti nasce proprio dal considerarli ldquonostrirdquo e come una pic-cola ldquoimpresardquo familiare mettendoci quella passione e amor proprio che normalmente un imprenditore deve mettere nella propria piccola azienda Ma anche una certa vision e chiarez-za degli obiettivi che ci si pone Alla domanda sul percheacute molti im-prenditori non ce la fanno o molte aziende non riescono a ldquosfondarerdquo acquisendo dimensioni piugrave grandi nel loro sviluppo lrsquoautore si da una ri-sposta tanto semplice quanto vera ldquole piccole imprese rimangono picco-le percheacute i loro imprenditori si prefig-gono piccoli scopirdquo E ci vuole pertanto anche una bella dose di coraggio e responsabilitagrave Luisotti raccomanda infatti a chi ha deciso di far crescere la propria im-presa ldquohellip egrave venuto il momento di prelevare i vostri sogni nel cassetto metterli bene a fuoco e dichiararli apertamente dichiarare i propri sogni egrave una cosa pericolosa che espone allrsquoinsuccesso e alle critiche Ma quando i nostri sogni coinvolgono anche altre persone come nel caso della vostra azienda egrave inevitabilerdquo E chiarisce bene anche cosa si in-tenda per responsabilitagrave ldquorispondere delle proprie azioni e delle proprie decisioni Ogni volta che cerchiamo alibi scuse o colpevoli non facciamo altro che dichiarare agli altri la nostra incapacitagrave di assumere le nostre re-sponsabilitagraverdquo Per chi ha avuto modo di conoscerlo Stefano Luisotti egrave riuscito perfetta-mente nellrsquointento di travasare nelle pagine del suo libro le sue naturali doti di leadership la chiarezza di idee su come un imprenditore dovrebbe essere e agire la sua brillante aper-tura mentale verso chi nellrsquoazienda lavora per lui la passione e lrsquoamore per le sue ldquocreaturerdquo che siano lrsquoazienda che si egrave messa in piedi o la figlia che si sta crescendo (la piccola Sara che fa capolino nella copertina del libro lo ha illustrato con i suoi di-

segni di bambina ed egrave protagonista inconsapevole di uno dei racconti piugrave toccanti del libro non a caso quello che illustra il concetto di responsabili-tagrave che abbiamo riportato piugrave sopra)

La copertina del libro (Ed Franco Angeli)

Ebbene si il libro di Stefano Luisotti ci egrave proprio piaciuto E come tutti i libri belli quando si arriva alle fine si vor-rebbe che ci fossero degli altri capitoli per continuare a leggerlo Ma la bel-lezza del libro forse sta proprio in questo saper concentrare in un cen-tinaio di pagine tanta esperienza e un porsquo di saggezza Chissagrave magari dopo questo incontro con il PMI Central Italy Chapter tra qualche anno potragrave scrivere un nuo-vo manuale hellip su come essere e fare il Project Manager Per la cronaca Lrsquoautore prevede an-che una ldquoassicurazionerdquo sul proprio libro Se lo comprate e non lo riuscite a finire lo potete rimandare allrsquoautore che ve lo rimborseragrave Ma non spera-teci troppo percheacute saragrave molto difficile che questo accada Un grande in bocca al lupo a Stefano Luisotti e ai suoi colleghi (come lui ama chiamare i propri dipendenti o collaboratori) per il successo della propria ldquoimpresardquo Editore Franco Angeli Pagine 136 Prezzo di Copertina euro 950

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Alessio Puccinelli hellip Unplugged Sono padre felice di tre figli maschi nati da una moglie paziente che incautamente incoraggia (e a volte sopporta) le mie tante iniziative Ho la fortuna di abitare in un piccolo angolo di paradiso sulle colline della Versilia con vista mare su tutto lrsquoarcipelago fino alla Corsica Saragrave percheacute ci sono nato ma egrave un posto magi-co le Alpi Apuane le spiagge della Ver-silia il lago di Massaciuccoli la Pineta di Levante ecchellip posti fantastici a pochi chilometri da casa mi rigenera e mi ripa-ga di tanti chilometri macinati ogni gior-no per andare al lavoro Ho iniziato a lavorare molto presto e mi sono occupato un porsquo di tutto edilizia manifattura restauri ecc poi ho iniziato a lavorare come Perito ed infine come Ingegnere delle Telecomunicazioni Ed egrave proprio come Ingegnere in IDS che ho iniziato a gestire progetti internazionali nel campo navale ed a scontrarmi con realtagrave del calibro della Raytheon verso le quali mi sentivo inadeguato rispetto al compito che mi era stato affidato dovevo preparare stati di avanzamento mensili basati sullrsquoEarned Value Master Plan Integrated Master Schedule ecc cose che quindici anni fa non erano proprio allrsquoordine del giorno nella campagna pi-sanahellip Allora mi sono rimboccato le ma-niche ed ho iniziato a studiare Project Management prendendoci sempre piugrave

gusto iniziando un percorso che non avrei piugrave abbandonato

Se lrsquoincontro con il Project Management egrave stato amore a prima vista quello con il Chapter egrave stata una vera e propria folgo-razione Tutto egrave nato dal Corso di Alta Formazione in Project Program e Portfo-lio Management che il Chapter ha orga-nizzato in collaborazione con la Sapienza e che IDS ha generosamente finanziato Al corso ho conosciuto persone fantasti-che sia umanamente che professional-mente ma soprattutto ho conosciuto An-na Maria Felici che mi ha proposto di ldquodare una manordquo in Toscana e cosigrave sono diventato responsabile per lrsquoarea Toscana Nord-Ovest titolo che mi spalanca le porte nelle aziende ed organizzazioni a cui mi presento per proporre varie colla-borazioni Sono orgoglioso di far parte del PMI ed amo profondamente entrare

in contatto con le realtagrave della mia zona Purtroppo la distanza da Roma mi impe-disce di frequentare i tanti eventi orga-nizzati nella capitale per questo farograve del mio meglio per organizzare eventi in To-scana Con tre figli piccoli un cane un lavoro lontano (ma tutto egrave relativo) un orto e una casa da mantenere il cosiddetto ldquotempo liberordquo egrave praticamente inesisten-te Allora ascolto audiolibri mentre guido e la mia palestra egrave un orto dove faccio crescere verdure saporite certo non ho i bicipiti di uno sportivo ma egrave unrsquoattivitagrave che riusciamo a fare tutti quanti insieme appassionatamente un modo piacevole per stare allrsquoaria aperta e che mi tiene in forma Anche percheacute ne ho davvero bi-sogno e non solo per la vita sedentaria ma soprattutto percheacute ho una grande pas-sione per il cibo e il buon vino Amo cu-cinare e il modo in cui lo faccio mi rap-presenta in pieno ho bisogno di speri-mentare e quando una ricetta ha raggiun-to alti livelli di gradimento (a giudizio di amici e familiari) devo trovarne subito una nuova da sperimentare La foto egrave di dieci anni fa (non ho Photo-shop per ritoccarne una piugrave recente)

Alessio

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Andrew ChiesahellipUnplugged ldquoCulturalmente schizofrenicordquo hellip quel-la che egrave nata come battuta da usare su Twitter egrave diventato un mantra per provare a spiegare chi sono Nato a New York da madre americana e padre italiano fin da piccolo la diver-sitagrave culturale egrave parte del mio quoti-diano Dopo un primo periodo in cui ci dividiamo tra lrsquoItalia e gli Stati Uniti nel 1965 ci trasferiamo prima in Ar-gentina per poi approdare in Messi-co dove dovevamo rimanere per 4 anni oggi i miei genitori continuano a risiedere a Cittagrave del Messico In que-sti anni si aggiunge un altro mattone alla diversitagrave culturale con mio fratel-lo e sorella lo spagnolo e la cultura messicana diventano una parte del nostro quotidiano Finito il liceo con lrsquointenzione di se-guire biologia marina allrsquouniversitagrave ottengo un lavoro estivo presso un laboratorio di ricerca americano qui ho il mio primo vero contattato con lrsquoinformatica Colpo di fulmine Da ligrave passo tutte le estati in Olivetti Messi-co prima come programmatore poi come analista junior mentre allrsquo uni-versitagrave finisco una laurea in Econo-mia e Commercio Laureato inizio a lavorare a tempo pieno con Olivetti Messico ma solo poco anni dopo sono obbligato a cer-care una nuova alternativa quando il Paese precipita in un crollo che fa chiudere molte delle industrie Basti un ricordo una sera vado a letto con la benzina che costava poco piugrave di 1

pesos al litro ed al risveglio lrsquo indo-mani mattina era salita al 10 pesos al litro

Si dice ldquonon tutti i mali vengono per nuocererdquo la chiusura di Olivetti Mes-sico mi apre la porta per una trasferta presso Olivetti Francia Cinque anni intensi in cui ho imparato tanto mi sono divertito tanto e ho lasciato nel-la Ville Lumiegravere un pezzo del mio cuore Con Olivetti France comincia-no i miei primi passi come Project Manager nella migliore delle tradi-zioni come membro junior di un team per il rifacimento dellinfrastruttura in-formatica degli sportelli del Creacutedit Lyonnais Poi lrsquoItalia dapprima Ivrea poi Milano per approdare nel 1990 a Roma A ogni passaggio un altalena tra Pro-duct e Project Management con questrsquoultimo che diventa sempre di piugrave il mio mestiere A Roma conosco mia moglie una espatriata fiorentina (e continua la diversitagrave culturale) e

nascono prima Martina e poi Agosti-no In questi anni seguo progetti sia drsquoinformatica (Progetto Sigfried per lrsquoINAIL e OASIS-2 con fondi Esprit dellrsquoUnione Europea) che di comuni-cazione (gestione dei trade show per i settori specializzati dellrsquoOlivetti) af-finando le mie conoscenze della ge-stione progetti Finalmente nel 2011 faccio la certificazione PMP e con-fesso che sono moderatamente fiero di averlo passato al primo colpo piugrave di 30 anni dopo il mio ultimo esame universitario Oggi sono il Technical PMO per lrsquoecosistema dei progetti del sito corporate di Telecom Italia Tra le mie passioni non vi stupiragrave a questo punto ci siano i viaggi in ogni loro forma hobby facile da alimenta-re con la famiglia sparsa per il mon-do Di recente ho iniziato a giocare a pallacanestro come risultato di aver seguito i miei figli per anni nelle loro partite Da sempre la fantascienza il fantasy e il fai-da-te uno dei modi migliori per riprendere contatto con il ldquomondo verordquo Per citare Mark Twain ldquoIl viaggio egrave fatale per i pregiudizi il bigottismo e la ristrettezza mentalerdquo oppure SantrsquoAgostino ldquoIl mondo egrave un libro e chi non viaggia ne conosce solo una paginardquo Di una cosa sono certo viaggiare conoscere assaggiare queste sono le cose che arricchisco-no

Andrew

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Giancarlo DURANTI Pasquale DURSO Anna Maria FELI CI Alessandra FILIPPETTI

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Goal-setting variabili e dimensioniLrsquoarma vincente per la definizione degli obiettivi di progettoIl nostro vivere quotidiano egrave carico di obiettivi che ci prefissiamo di rag-giungere dalla volontagrave di prenderci un caffegrave al bar preferito fino al rag-giungimento della tanto desiderata vacanza o al piugrave elevato scopo di ri-coprire un ruolo ambito allrsquointerno del gruppo di lavoro e di un Organizza-zione Tutti questi stimoli sociali nel momento in cui vengono traguardati diventano per noi fonte di beneficio percheacute ci infondono un forte senso di controllo degli eventi un alto grado di motivazione ed un buon livello di au-toefficacia percepita (quanto mi spe-rimento efficace in determinate situa-zioni Bandura 1986) Esistono una serie di variabili che in-cidono fortemente sulla nostra capa-citagrave di perseguire un obiettivo sia nel-la nostra vita privata sia nella nostra carriera professionale Ersquo necessario quindi tenere presenti questi fattori facendo una meta-analisi qualora sia possibile effettuarla dei potenziali ri-schi e delle risorse che abbiamo a disposizione per centrare a pieno lrsquoobiettivo Le teorie social-cognitive ci aiutano in tal senso (Caprara Cervone 2003) La teoria dellrsquoazione pianificata (Ajzen 1996) afferma che le nostre intenzioni riguardano lrsquoatteggiamento di una persona rispetto al mettere in atto un determinato comportamento la sua percezione della pressione so-ciale a mettere (o non mettere) in atto quel certo comportamento e il con-trollo percepito sul comportamento cioegrave la percezione di facilitagrave o difficol-tagrave ad eseguirlo Locke e Latham (1990) con la loro teoria degli obiettivi hanno identificato un insieme di dimensioni degli obiet-tivi (goal-setting) cioegrave dei modi in cui gli obiettivi di prestazione possono variare ed essere ben progettati in funzione dello scopo da perseguire e tenendo in grande considerazione le variabili individuali che permettono di raggiungerlo Il goal-setting egrave il livello dello scopo cioegrave il livello di sfida che le persone assumono nellrsquoesecuzione di un certo compito Gli obiettivi diffe-riscono per quantitagrave per difficoltagrave qualitativamente nel significato che rivestono per lrsquoindividuo per ampiez-

za (a breve o a lungo termine) e pos-sono essere ristretti o ampi se legati gerarchicamente

Dimensioni degli obiettivi Il goal-setting cioegrave la definizione degli obiettivi costituisce una determinante psicologica centrale nellrsquoautomotivazione al successo

Esiste in letteratura una forte relazio-ne positiva tra il livello di sfida dellrsquoobiettivo e il livello di successo nella prestazione Nella misura in cui le persone si ritengono impegnate nel raggiungimento dei loro scopi gli obiettivi maggiormente impegnativi stimolano piugrave elevati livelli di succes-so Ersquo evidente quindi che fornire al team obiettivi articolati rispetto ad obiettivi semplici o ad assenza di obiettivi permette la stimolazione di un maggior senso di motivazione Una seconda dimensione fondamen-tale oltre al coinvolgimento sugli obiettivi consiste nella specificitagrave di essi In alcune professioni o attivitagrave gli scopi da raggiungere possono es-sere impegnativi ma vaghi Gli obiet-tivi specifici rispetto ad obiettivi non specifici e generici (ldquofare del proprio megliordquo) contribuiscono maggiormen-te al miglioramento della prestazione (Locke et al 1981) Unrsquoultima di-mensione fondamentale per generare successo consiste nel programmare obiettivi prossimali piuttosto che di-stali percheacute vi egrave una tendenza natu-rale delle persone a suddividere i compiti distali in prossimali (Bandura e Schuck 1981) I benefici degli obiettivi prossimali richiedono ovvia-mente che lrsquoindividuo non perda natu-

ralmente di vista gli scopi a lungo termine Gli obiettivi prossimali hanno due effetti importanti sul sistema del seacute Il primo consiste nellrsquoaumentare lrsquoautoefficacia percepita iniziale Quando intraprendiamo un compito sostenere attivitagrave iniziali piugrave semplici faragrave sigrave che lrsquoobiettivo nellrsquoinsieme ri-sultati maggiormente gestibili nella sua totalitagrave I sotto-obiettivi se ben definiti migliorano le reazioni auto-valutative personali fornendo indica-tori sul progresso in atto Esistono inoltre moderatori degli ef-fetti del goal-setting il feedback e la complessitagrave del compito Un obiettivo impegnativo aumenta la motivazione solo quando il soggetto egrave in grado di monitorare le sue azioni traendo van-taggio dal feedback che riceve sul grado dei suoi progressi In assenza di feedback lrsquo assegna-zione di obiettivi impegnativi non au-menta in maniera affidabile la presta-zione Nel momento in cui il gruppo di lavoro riceve feedback espliciti su scopi ben definiti esso reagisce in maniera auto-valutativa rispetto i propri risultati analizza la sua effica-cia nella prestazione stabilisce obiet-tivi e standard specifici Ognuno di questi processi riferiti al singolo membro contribuiscono a generare la motivazione successiva Ecco che si innesca qui un meccani-smo benefico che si autoalimenta in cui i feedback il monitoraggio conti-nuo degli scopi prossimali raggiunti la definizione chiara dei compiti favo-risce un team consapevole della me-ta che sta perseguendo e del cammi-no che vede protagonisti tutti i parte-cipanti

Sperimentare efficacia Proviamo a questo punto ad attuare unrsquoulteriore precisazione per rendere la definizione dei nostri obiettivi vin-cente e fornire al gruppo di lavoro esperienze positive di successo che possano essere generalizzate e di-ventino punti di forza per il team nella sua totalitagrave Lrsquoindividuo possiede due strumenti per valutare seacute stesso da un lato ab-biamo lrsquoautostima che corrisponde al senso globale del proprio valore

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(Coopersmith 1967) mentre dallrsquo altro abbiamo lrsquoautoefficacia percepita che si riferisce ai giudizi che noi diamo rispetto alle nostre capacitagrave di ese-guire determinati corsi di azione in ambiti specifici Lrsquoautoefficacia per-cepita ha un forte valore predittivo del comportamento che il soggetto potragrave mettere in atto mentre lrsquoautostima predice le condotte piuttosto debol-mente (Leary 1995)

Lrsquoautoefficacia percepita egrave definita contestualmente legata cioegrave a parti-colari sfide o prove con cui lrsquoindividuo si sta confrontando Le valutazioni di autoefficacia percepita predicono non solo i livelli generali di successo ma anche gli esiti di successo e di falli-mento comportamentali degli atti sin-goli (Cervone 1985) Bandura (1997) definisce quattro processi tramite cui le convinzioni di efficacia incidono sugli esiti legati al compito Lrsquoautoefficacia influenza

- le decisioni su quali attivitagrave persegui-re Lrsquoindividuo si impegneragrave solo in attivitagrave in cui ritiene se stesso effica-ce ed eviteragrave compiti che ritiene di non riuscire a compiere

- lo sforzo e la persistenza nel compi-to chi dubita della propria efficacia tenderagrave a ridurre sforzi e a desiste-re

- le risposte al livello affettivo un ele-vato senso di efficacia favorisce mi-nori livelli di ansia nellrsquoaffrontare eventi potenzialmente minacciosi

- la qualitagrave delle prestazioni cognitive principalmente in attivitagrave in cui si ri-chiede unrsquoalta conoscenza del com-pito ed una formulazione di strate-gie un maggior livello di efficacia percepita facilita la produzione di so-luzioni in maniera piugrave analitica ed accresce la prestazione in compiti di memoria ad esempio stressanti (Berry et al 1989)

Tutte queste esperienze benefiche possono inoltre essere generalizza-te ad altre situazioni similari diven-tando un bagaglio positivo per lrsquointero gruppo di lavoro Lrsquoautoefficacia per-cepita permette di conseguenza lrsquoaccettazione delle sfide la persi-stenza nonostante le avversitagrave lrsquoesecuzione di complesse strategie cognitive lrsquoabbassamento del livello di ansia ed una maggiore tranquillitagrave che si associa alle difficoltagrave Aumentare le convinzioni di efficacia e di controllo egrave possibile Il modo piugrave affidabile per instillare fiducia nelle persone consiste nel fornire occasio-ni di esperienza diretta di successo (Bandura 1997 Williams 1995) Quando calibriamo gli obiettivi per il gruppo di lavoro avere una buona conoscenza delle risorse umane a nostra disposizione dei punti di forza e di debolezza di ogni membro per-metteragrave di formulare gli scopi secon-do i punti elencati in base alla teoria del goal-setting e cercheragrave di stimola-re un sempre crescente senso di sperimentazione efficace del proprio operare allrsquointerno del team

Conclusioni Tenere presente la strutturazione de-gli obiettivi tramite indicazioni del goal-setting e lrsquoesistenza del costrutto di autoefficacia percepita permette di fare una breve riflessione di autoana-lisi su come guidare al meglio il no-stro gruppo di progetto Le dimensio-ni dellrsquoobiettivo non si traducono di-rettamente in successo essi avranno effetti sulla prestazione che a sua volta favoriragrave un certo livello di cre-scente forza nel gruppo di maggiore sintonia e di ampia produttivitagrave

Annalisa Albergo Psicologa del Benessere nel Corso di Vita e Psico-terapeuta esperta in Valutazione Psicologica e Counselling Vanta esperienza decennale in ambito riabi-

litativo e di in-tervento psico-logico nel campo della disabilitagrave visiva presso il Cen-tro Regionale S Alessio Margherita di

Savoia per i Ciechi nel servizio do-miciliare e scolastico Si occupa di Formazione e Consulenza Aziendale Selezione ed Assessment Valuta-zione dei Profili nellrsquoarea Risorse Umane Ha svolto ricerca scientifica presso lrsquoIstituto di Ricerca e Cura a Carattere Scientifico Fondazione S Lucia su malattie genetiche rare in-fantili e survey presso lrsquoUniversitagrave degli Studi di Roma ldquoSapienzardquo Ersquo infine esperta in costruzione e som-ministrazione di test psicologici e proiettivi

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Come far crescere una piccola impresa Di Stefano Luisotti (Amministratore Delegato di Wel come Italia e nostro ospite nel recente evento sulla Leadership a Pisa)Lrsquoautore di questo libro Stefano Lui-sotti egrave un amico del nostro Chapter come AD di Welcome Italia ha ospi-tato lo scorso 30 Marzo il primo Se-minario in Azienda in Toscana E non lo ha solo ospitato ma egrave stato uno dei protagonisti dellrsquoevento stesso con un intervento sulla leadership molto apprezzato da tutti i parteci-panti

Lrsquointervento sulla leadership

di Stefano Luisotti AD di Welcome Italia

E proprio in occasione di quellrsquo even-to Luisotti ha voluto donare al Chap-ter una copia del suo libro ldquoCome far crescere una piccola impresardquo pub-blicato nella collana Trend di Franco Angeli Un libro che vuole essere un piccolo manuale da leggere tutto drsquoun fiato o a piccole dosi per coloro che non hanno mai tanto tempo da dedicare alla lettura (come dice lrsquoautore stesso basta un capitolo di poche pagine al mattino dopo il caf-fegrave) basato sulla sua esperienza sia professionale che personale (molti sono gli aneddoti familiari o della sua gioventugrave) Un libro la cui lettura scorre con leg-gerezza ma che lascia il segno e fa riflettere Basato su uno schema semplice ogni capitolo egrave composto da una frase celebre un breve aned-doto di vita vissuta (con i suoi suc-cessi e insuccessi) una breve con-clusione in calce al capitolo che ri-sponde alla domanda ldquoe quindirdquo Un libro per chi vuole fare lrsquo imprendi-tore che tuttavia merita una lettura attenta anche da parte di un Project

Manager Spesso infatti il successo dei nostri progetti nasce proprio dal considerarli ldquonostrirdquo e come una pic-cola ldquoimpresardquo familiare mettendoci quella passione e amor proprio che normalmente un imprenditore deve mettere nella propria piccola azienda Ma anche una certa vision e chiarez-za degli obiettivi che ci si pone Alla domanda sul percheacute molti im-prenditori non ce la fanno o molte aziende non riescono a ldquosfondarerdquo acquisendo dimensioni piugrave grandi nel loro sviluppo lrsquoautore si da una ri-sposta tanto semplice quanto vera ldquole piccole imprese rimangono picco-le percheacute i loro imprenditori si prefig-gono piccoli scopirdquo E ci vuole pertanto anche una bella dose di coraggio e responsabilitagrave Luisotti raccomanda infatti a chi ha deciso di far crescere la propria im-presa ldquohellip egrave venuto il momento di prelevare i vostri sogni nel cassetto metterli bene a fuoco e dichiararli apertamente dichiarare i propri sogni egrave una cosa pericolosa che espone allrsquoinsuccesso e alle critiche Ma quando i nostri sogni coinvolgono anche altre persone come nel caso della vostra azienda egrave inevitabilerdquo E chiarisce bene anche cosa si in-tenda per responsabilitagrave ldquorispondere delle proprie azioni e delle proprie decisioni Ogni volta che cerchiamo alibi scuse o colpevoli non facciamo altro che dichiarare agli altri la nostra incapacitagrave di assumere le nostre re-sponsabilitagraverdquo Per chi ha avuto modo di conoscerlo Stefano Luisotti egrave riuscito perfetta-mente nellrsquointento di travasare nelle pagine del suo libro le sue naturali doti di leadership la chiarezza di idee su come un imprenditore dovrebbe essere e agire la sua brillante aper-tura mentale verso chi nellrsquoazienda lavora per lui la passione e lrsquoamore per le sue ldquocreaturerdquo che siano lrsquoazienda che si egrave messa in piedi o la figlia che si sta crescendo (la piccola Sara che fa capolino nella copertina del libro lo ha illustrato con i suoi di-

segni di bambina ed egrave protagonista inconsapevole di uno dei racconti piugrave toccanti del libro non a caso quello che illustra il concetto di responsabili-tagrave che abbiamo riportato piugrave sopra)

La copertina del libro (Ed Franco Angeli)

Ebbene si il libro di Stefano Luisotti ci egrave proprio piaciuto E come tutti i libri belli quando si arriva alle fine si vor-rebbe che ci fossero degli altri capitoli per continuare a leggerlo Ma la bel-lezza del libro forse sta proprio in questo saper concentrare in un cen-tinaio di pagine tanta esperienza e un porsquo di saggezza Chissagrave magari dopo questo incontro con il PMI Central Italy Chapter tra qualche anno potragrave scrivere un nuo-vo manuale hellip su come essere e fare il Project Manager Per la cronaca Lrsquoautore prevede an-che una ldquoassicurazionerdquo sul proprio libro Se lo comprate e non lo riuscite a finire lo potete rimandare allrsquoautore che ve lo rimborseragrave Ma non spera-teci troppo percheacute saragrave molto difficile che questo accada Un grande in bocca al lupo a Stefano Luisotti e ai suoi colleghi (come lui ama chiamare i propri dipendenti o collaboratori) per il successo della propria ldquoimpresardquo Editore Franco Angeli Pagine 136 Prezzo di Copertina euro 950

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Alessio Puccinelli hellip Unplugged Sono padre felice di tre figli maschi nati da una moglie paziente che incautamente incoraggia (e a volte sopporta) le mie tante iniziative Ho la fortuna di abitare in un piccolo angolo di paradiso sulle colline della Versilia con vista mare su tutto lrsquoarcipelago fino alla Corsica Saragrave percheacute ci sono nato ma egrave un posto magi-co le Alpi Apuane le spiagge della Ver-silia il lago di Massaciuccoli la Pineta di Levante ecchellip posti fantastici a pochi chilometri da casa mi rigenera e mi ripa-ga di tanti chilometri macinati ogni gior-no per andare al lavoro Ho iniziato a lavorare molto presto e mi sono occupato un porsquo di tutto edilizia manifattura restauri ecc poi ho iniziato a lavorare come Perito ed infine come Ingegnere delle Telecomunicazioni Ed egrave proprio come Ingegnere in IDS che ho iniziato a gestire progetti internazionali nel campo navale ed a scontrarmi con realtagrave del calibro della Raytheon verso le quali mi sentivo inadeguato rispetto al compito che mi era stato affidato dovevo preparare stati di avanzamento mensili basati sullrsquoEarned Value Master Plan Integrated Master Schedule ecc cose che quindici anni fa non erano proprio allrsquoordine del giorno nella campagna pi-sanahellip Allora mi sono rimboccato le ma-niche ed ho iniziato a studiare Project Management prendendoci sempre piugrave

gusto iniziando un percorso che non avrei piugrave abbandonato

Se lrsquoincontro con il Project Management egrave stato amore a prima vista quello con il Chapter egrave stata una vera e propria folgo-razione Tutto egrave nato dal Corso di Alta Formazione in Project Program e Portfo-lio Management che il Chapter ha orga-nizzato in collaborazione con la Sapienza e che IDS ha generosamente finanziato Al corso ho conosciuto persone fantasti-che sia umanamente che professional-mente ma soprattutto ho conosciuto An-na Maria Felici che mi ha proposto di ldquodare una manordquo in Toscana e cosigrave sono diventato responsabile per lrsquoarea Toscana Nord-Ovest titolo che mi spalanca le porte nelle aziende ed organizzazioni a cui mi presento per proporre varie colla-borazioni Sono orgoglioso di far parte del PMI ed amo profondamente entrare

in contatto con le realtagrave della mia zona Purtroppo la distanza da Roma mi impe-disce di frequentare i tanti eventi orga-nizzati nella capitale per questo farograve del mio meglio per organizzare eventi in To-scana Con tre figli piccoli un cane un lavoro lontano (ma tutto egrave relativo) un orto e una casa da mantenere il cosiddetto ldquotempo liberordquo egrave praticamente inesisten-te Allora ascolto audiolibri mentre guido e la mia palestra egrave un orto dove faccio crescere verdure saporite certo non ho i bicipiti di uno sportivo ma egrave unrsquoattivitagrave che riusciamo a fare tutti quanti insieme appassionatamente un modo piacevole per stare allrsquoaria aperta e che mi tiene in forma Anche percheacute ne ho davvero bi-sogno e non solo per la vita sedentaria ma soprattutto percheacute ho una grande pas-sione per il cibo e il buon vino Amo cu-cinare e il modo in cui lo faccio mi rap-presenta in pieno ho bisogno di speri-mentare e quando una ricetta ha raggiun-to alti livelli di gradimento (a giudizio di amici e familiari) devo trovarne subito una nuova da sperimentare La foto egrave di dieci anni fa (non ho Photo-shop per ritoccarne una piugrave recente)

Alessio

14 Ottobre 2016 SAVE THE DATE

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Lrsquoevento permette di maturare 3 PDUrsquos

Per informazioni wwwpmi-romeorg

Business

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il PMO nelle aziende di servizi pubblici

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Andrew ChiesahellipUnplugged ldquoCulturalmente schizofrenicordquo hellip quel-la che egrave nata come battuta da usare su Twitter egrave diventato un mantra per provare a spiegare chi sono Nato a New York da madre americana e padre italiano fin da piccolo la diver-sitagrave culturale egrave parte del mio quoti-diano Dopo un primo periodo in cui ci dividiamo tra lrsquoItalia e gli Stati Uniti nel 1965 ci trasferiamo prima in Ar-gentina per poi approdare in Messi-co dove dovevamo rimanere per 4 anni oggi i miei genitori continuano a risiedere a Cittagrave del Messico In que-sti anni si aggiunge un altro mattone alla diversitagrave culturale con mio fratel-lo e sorella lo spagnolo e la cultura messicana diventano una parte del nostro quotidiano Finito il liceo con lrsquointenzione di se-guire biologia marina allrsquouniversitagrave ottengo un lavoro estivo presso un laboratorio di ricerca americano qui ho il mio primo vero contattato con lrsquoinformatica Colpo di fulmine Da ligrave passo tutte le estati in Olivetti Messi-co prima come programmatore poi come analista junior mentre allrsquo uni-versitagrave finisco una laurea in Econo-mia e Commercio Laureato inizio a lavorare a tempo pieno con Olivetti Messico ma solo poco anni dopo sono obbligato a cer-care una nuova alternativa quando il Paese precipita in un crollo che fa chiudere molte delle industrie Basti un ricordo una sera vado a letto con la benzina che costava poco piugrave di 1

pesos al litro ed al risveglio lrsquo indo-mani mattina era salita al 10 pesos al litro

Si dice ldquonon tutti i mali vengono per nuocererdquo la chiusura di Olivetti Mes-sico mi apre la porta per una trasferta presso Olivetti Francia Cinque anni intensi in cui ho imparato tanto mi sono divertito tanto e ho lasciato nel-la Ville Lumiegravere un pezzo del mio cuore Con Olivetti France comincia-no i miei primi passi come Project Manager nella migliore delle tradi-zioni come membro junior di un team per il rifacimento dellinfrastruttura in-formatica degli sportelli del Creacutedit Lyonnais Poi lrsquoItalia dapprima Ivrea poi Milano per approdare nel 1990 a Roma A ogni passaggio un altalena tra Pro-duct e Project Management con questrsquoultimo che diventa sempre di piugrave il mio mestiere A Roma conosco mia moglie una espatriata fiorentina (e continua la diversitagrave culturale) e

nascono prima Martina e poi Agosti-no In questi anni seguo progetti sia drsquoinformatica (Progetto Sigfried per lrsquoINAIL e OASIS-2 con fondi Esprit dellrsquoUnione Europea) che di comuni-cazione (gestione dei trade show per i settori specializzati dellrsquoOlivetti) af-finando le mie conoscenze della ge-stione progetti Finalmente nel 2011 faccio la certificazione PMP e con-fesso che sono moderatamente fiero di averlo passato al primo colpo piugrave di 30 anni dopo il mio ultimo esame universitario Oggi sono il Technical PMO per lrsquoecosistema dei progetti del sito corporate di Telecom Italia Tra le mie passioni non vi stupiragrave a questo punto ci siano i viaggi in ogni loro forma hobby facile da alimenta-re con la famiglia sparsa per il mon-do Di recente ho iniziato a giocare a pallacanestro come risultato di aver seguito i miei figli per anni nelle loro partite Da sempre la fantascienza il fantasy e il fai-da-te uno dei modi migliori per riprendere contatto con il ldquomondo verordquo Per citare Mark Twain ldquoIl viaggio egrave fatale per i pregiudizi il bigottismo e la ristrettezza mentalerdquo oppure SantrsquoAgostino ldquoIl mondo egrave un libro e chi non viaggia ne conosce solo una paginardquo Di una cosa sono certo viaggiare conoscere assaggiare queste sono le cose che arricchisco-no

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(Coopersmith 1967) mentre dallrsquo altro abbiamo lrsquoautoefficacia percepita che si riferisce ai giudizi che noi diamo rispetto alle nostre capacitagrave di ese-guire determinati corsi di azione in ambiti specifici Lrsquoautoefficacia per-cepita ha un forte valore predittivo del comportamento che il soggetto potragrave mettere in atto mentre lrsquoautostima predice le condotte piuttosto debol-mente (Leary 1995)

Lrsquoautoefficacia percepita egrave definita contestualmente legata cioegrave a parti-colari sfide o prove con cui lrsquoindividuo si sta confrontando Le valutazioni di autoefficacia percepita predicono non solo i livelli generali di successo ma anche gli esiti di successo e di falli-mento comportamentali degli atti sin-goli (Cervone 1985) Bandura (1997) definisce quattro processi tramite cui le convinzioni di efficacia incidono sugli esiti legati al compito Lrsquoautoefficacia influenza

- le decisioni su quali attivitagrave persegui-re Lrsquoindividuo si impegneragrave solo in attivitagrave in cui ritiene se stesso effica-ce ed eviteragrave compiti che ritiene di non riuscire a compiere

- lo sforzo e la persistenza nel compi-to chi dubita della propria efficacia tenderagrave a ridurre sforzi e a desiste-re

- le risposte al livello affettivo un ele-vato senso di efficacia favorisce mi-nori livelli di ansia nellrsquoaffrontare eventi potenzialmente minacciosi

- la qualitagrave delle prestazioni cognitive principalmente in attivitagrave in cui si ri-chiede unrsquoalta conoscenza del com-pito ed una formulazione di strate-gie un maggior livello di efficacia percepita facilita la produzione di so-luzioni in maniera piugrave analitica ed accresce la prestazione in compiti di memoria ad esempio stressanti (Berry et al 1989)

Tutte queste esperienze benefiche possono inoltre essere generalizza-te ad altre situazioni similari diven-tando un bagaglio positivo per lrsquointero gruppo di lavoro Lrsquoautoefficacia per-cepita permette di conseguenza lrsquoaccettazione delle sfide la persi-stenza nonostante le avversitagrave lrsquoesecuzione di complesse strategie cognitive lrsquoabbassamento del livello di ansia ed una maggiore tranquillitagrave che si associa alle difficoltagrave Aumentare le convinzioni di efficacia e di controllo egrave possibile Il modo piugrave affidabile per instillare fiducia nelle persone consiste nel fornire occasio-ni di esperienza diretta di successo (Bandura 1997 Williams 1995) Quando calibriamo gli obiettivi per il gruppo di lavoro avere una buona conoscenza delle risorse umane a nostra disposizione dei punti di forza e di debolezza di ogni membro per-metteragrave di formulare gli scopi secon-do i punti elencati in base alla teoria del goal-setting e cercheragrave di stimola-re un sempre crescente senso di sperimentazione efficace del proprio operare allrsquointerno del team

Conclusioni Tenere presente la strutturazione de-gli obiettivi tramite indicazioni del goal-setting e lrsquoesistenza del costrutto di autoefficacia percepita permette di fare una breve riflessione di autoana-lisi su come guidare al meglio il no-stro gruppo di progetto Le dimensio-ni dellrsquoobiettivo non si traducono di-rettamente in successo essi avranno effetti sulla prestazione che a sua volta favoriragrave un certo livello di cre-scente forza nel gruppo di maggiore sintonia e di ampia produttivitagrave

Annalisa Albergo Psicologa del Benessere nel Corso di Vita e Psico-terapeuta esperta in Valutazione Psicologica e Counselling Vanta esperienza decennale in ambito riabi-

litativo e di in-tervento psico-logico nel campo della disabilitagrave visiva presso il Cen-tro Regionale S Alessio Margherita di

Savoia per i Ciechi nel servizio do-miciliare e scolastico Si occupa di Formazione e Consulenza Aziendale Selezione ed Assessment Valuta-zione dei Profili nellrsquoarea Risorse Umane Ha svolto ricerca scientifica presso lrsquoIstituto di Ricerca e Cura a Carattere Scientifico Fondazione S Lucia su malattie genetiche rare in-fantili e survey presso lrsquoUniversitagrave degli Studi di Roma ldquoSapienzardquo Ersquo infine esperta in costruzione e som-ministrazione di test psicologici e proiettivi

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Come far crescere una piccola impresa Di Stefano Luisotti (Amministratore Delegato di Wel come Italia e nostro ospite nel recente evento sulla Leadership a Pisa)Lrsquoautore di questo libro Stefano Lui-sotti egrave un amico del nostro Chapter come AD di Welcome Italia ha ospi-tato lo scorso 30 Marzo il primo Se-minario in Azienda in Toscana E non lo ha solo ospitato ma egrave stato uno dei protagonisti dellrsquoevento stesso con un intervento sulla leadership molto apprezzato da tutti i parteci-panti

Lrsquointervento sulla leadership

di Stefano Luisotti AD di Welcome Italia

E proprio in occasione di quellrsquo even-to Luisotti ha voluto donare al Chap-ter una copia del suo libro ldquoCome far crescere una piccola impresardquo pub-blicato nella collana Trend di Franco Angeli Un libro che vuole essere un piccolo manuale da leggere tutto drsquoun fiato o a piccole dosi per coloro che non hanno mai tanto tempo da dedicare alla lettura (come dice lrsquoautore stesso basta un capitolo di poche pagine al mattino dopo il caf-fegrave) basato sulla sua esperienza sia professionale che personale (molti sono gli aneddoti familiari o della sua gioventugrave) Un libro la cui lettura scorre con leg-gerezza ma che lascia il segno e fa riflettere Basato su uno schema semplice ogni capitolo egrave composto da una frase celebre un breve aned-doto di vita vissuta (con i suoi suc-cessi e insuccessi) una breve con-clusione in calce al capitolo che ri-sponde alla domanda ldquoe quindirdquo Un libro per chi vuole fare lrsquo imprendi-tore che tuttavia merita una lettura attenta anche da parte di un Project

Manager Spesso infatti il successo dei nostri progetti nasce proprio dal considerarli ldquonostrirdquo e come una pic-cola ldquoimpresardquo familiare mettendoci quella passione e amor proprio che normalmente un imprenditore deve mettere nella propria piccola azienda Ma anche una certa vision e chiarez-za degli obiettivi che ci si pone Alla domanda sul percheacute molti im-prenditori non ce la fanno o molte aziende non riescono a ldquosfondarerdquo acquisendo dimensioni piugrave grandi nel loro sviluppo lrsquoautore si da una ri-sposta tanto semplice quanto vera ldquole piccole imprese rimangono picco-le percheacute i loro imprenditori si prefig-gono piccoli scopirdquo E ci vuole pertanto anche una bella dose di coraggio e responsabilitagrave Luisotti raccomanda infatti a chi ha deciso di far crescere la propria im-presa ldquohellip egrave venuto il momento di prelevare i vostri sogni nel cassetto metterli bene a fuoco e dichiararli apertamente dichiarare i propri sogni egrave una cosa pericolosa che espone allrsquoinsuccesso e alle critiche Ma quando i nostri sogni coinvolgono anche altre persone come nel caso della vostra azienda egrave inevitabilerdquo E chiarisce bene anche cosa si in-tenda per responsabilitagrave ldquorispondere delle proprie azioni e delle proprie decisioni Ogni volta che cerchiamo alibi scuse o colpevoli non facciamo altro che dichiarare agli altri la nostra incapacitagrave di assumere le nostre re-sponsabilitagraverdquo Per chi ha avuto modo di conoscerlo Stefano Luisotti egrave riuscito perfetta-mente nellrsquointento di travasare nelle pagine del suo libro le sue naturali doti di leadership la chiarezza di idee su come un imprenditore dovrebbe essere e agire la sua brillante aper-tura mentale verso chi nellrsquoazienda lavora per lui la passione e lrsquoamore per le sue ldquocreaturerdquo che siano lrsquoazienda che si egrave messa in piedi o la figlia che si sta crescendo (la piccola Sara che fa capolino nella copertina del libro lo ha illustrato con i suoi di-

segni di bambina ed egrave protagonista inconsapevole di uno dei racconti piugrave toccanti del libro non a caso quello che illustra il concetto di responsabili-tagrave che abbiamo riportato piugrave sopra)

La copertina del libro (Ed Franco Angeli)

Ebbene si il libro di Stefano Luisotti ci egrave proprio piaciuto E come tutti i libri belli quando si arriva alle fine si vor-rebbe che ci fossero degli altri capitoli per continuare a leggerlo Ma la bel-lezza del libro forse sta proprio in questo saper concentrare in un cen-tinaio di pagine tanta esperienza e un porsquo di saggezza Chissagrave magari dopo questo incontro con il PMI Central Italy Chapter tra qualche anno potragrave scrivere un nuo-vo manuale hellip su come essere e fare il Project Manager Per la cronaca Lrsquoautore prevede an-che una ldquoassicurazionerdquo sul proprio libro Se lo comprate e non lo riuscite a finire lo potete rimandare allrsquoautore che ve lo rimborseragrave Ma non spera-teci troppo percheacute saragrave molto difficile che questo accada Un grande in bocca al lupo a Stefano Luisotti e ai suoi colleghi (come lui ama chiamare i propri dipendenti o collaboratori) per il successo della propria ldquoimpresardquo Editore Franco Angeli Pagine 136 Prezzo di Copertina euro 950

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LUGLIO 2016 Numero 25

Alessio Puccinelli hellip Unplugged Sono padre felice di tre figli maschi nati da una moglie paziente che incautamente incoraggia (e a volte sopporta) le mie tante iniziative Ho la fortuna di abitare in un piccolo angolo di paradiso sulle colline della Versilia con vista mare su tutto lrsquoarcipelago fino alla Corsica Saragrave percheacute ci sono nato ma egrave un posto magi-co le Alpi Apuane le spiagge della Ver-silia il lago di Massaciuccoli la Pineta di Levante ecchellip posti fantastici a pochi chilometri da casa mi rigenera e mi ripa-ga di tanti chilometri macinati ogni gior-no per andare al lavoro Ho iniziato a lavorare molto presto e mi sono occupato un porsquo di tutto edilizia manifattura restauri ecc poi ho iniziato a lavorare come Perito ed infine come Ingegnere delle Telecomunicazioni Ed egrave proprio come Ingegnere in IDS che ho iniziato a gestire progetti internazionali nel campo navale ed a scontrarmi con realtagrave del calibro della Raytheon verso le quali mi sentivo inadeguato rispetto al compito che mi era stato affidato dovevo preparare stati di avanzamento mensili basati sullrsquoEarned Value Master Plan Integrated Master Schedule ecc cose che quindici anni fa non erano proprio allrsquoordine del giorno nella campagna pi-sanahellip Allora mi sono rimboccato le ma-niche ed ho iniziato a studiare Project Management prendendoci sempre piugrave

gusto iniziando un percorso che non avrei piugrave abbandonato

Se lrsquoincontro con il Project Management egrave stato amore a prima vista quello con il Chapter egrave stata una vera e propria folgo-razione Tutto egrave nato dal Corso di Alta Formazione in Project Program e Portfo-lio Management che il Chapter ha orga-nizzato in collaborazione con la Sapienza e che IDS ha generosamente finanziato Al corso ho conosciuto persone fantasti-che sia umanamente che professional-mente ma soprattutto ho conosciuto An-na Maria Felici che mi ha proposto di ldquodare una manordquo in Toscana e cosigrave sono diventato responsabile per lrsquoarea Toscana Nord-Ovest titolo che mi spalanca le porte nelle aziende ed organizzazioni a cui mi presento per proporre varie colla-borazioni Sono orgoglioso di far parte del PMI ed amo profondamente entrare

in contatto con le realtagrave della mia zona Purtroppo la distanza da Roma mi impe-disce di frequentare i tanti eventi orga-nizzati nella capitale per questo farograve del mio meglio per organizzare eventi in To-scana Con tre figli piccoli un cane un lavoro lontano (ma tutto egrave relativo) un orto e una casa da mantenere il cosiddetto ldquotempo liberordquo egrave praticamente inesisten-te Allora ascolto audiolibri mentre guido e la mia palestra egrave un orto dove faccio crescere verdure saporite certo non ho i bicipiti di uno sportivo ma egrave unrsquoattivitagrave che riusciamo a fare tutti quanti insieme appassionatamente un modo piacevole per stare allrsquoaria aperta e che mi tiene in forma Anche percheacute ne ho davvero bi-sogno e non solo per la vita sedentaria ma soprattutto percheacute ho una grande pas-sione per il cibo e il buon vino Amo cu-cinare e il modo in cui lo faccio mi rap-presenta in pieno ho bisogno di speri-mentare e quando una ricetta ha raggiun-to alti livelli di gradimento (a giudizio di amici e familiari) devo trovarne subito una nuova da sperimentare La foto egrave di dieci anni fa (non ho Photo-shop per ritoccarne una piugrave recente)

Alessio

14 Ottobre 2016 SAVE THE DATE

Seminario in Azienda

in collaborazione con ABBANOA

La Vetreria Via Italia 63 Cagliari

Lrsquoevento permette di maturare 3 PDUrsquos

Per informazioni wwwpmi-romeorg

Business

Process

Reenginering

lrsquoesperienza Abbanoa

il PMO nelle aziende di servizi pubblici

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LUGLIO 2016 Numero 25

Andrew ChiesahellipUnplugged ldquoCulturalmente schizofrenicordquo hellip quel-la che egrave nata come battuta da usare su Twitter egrave diventato un mantra per provare a spiegare chi sono Nato a New York da madre americana e padre italiano fin da piccolo la diver-sitagrave culturale egrave parte del mio quoti-diano Dopo un primo periodo in cui ci dividiamo tra lrsquoItalia e gli Stati Uniti nel 1965 ci trasferiamo prima in Ar-gentina per poi approdare in Messi-co dove dovevamo rimanere per 4 anni oggi i miei genitori continuano a risiedere a Cittagrave del Messico In que-sti anni si aggiunge un altro mattone alla diversitagrave culturale con mio fratel-lo e sorella lo spagnolo e la cultura messicana diventano una parte del nostro quotidiano Finito il liceo con lrsquointenzione di se-guire biologia marina allrsquouniversitagrave ottengo un lavoro estivo presso un laboratorio di ricerca americano qui ho il mio primo vero contattato con lrsquoinformatica Colpo di fulmine Da ligrave passo tutte le estati in Olivetti Messi-co prima come programmatore poi come analista junior mentre allrsquo uni-versitagrave finisco una laurea in Econo-mia e Commercio Laureato inizio a lavorare a tempo pieno con Olivetti Messico ma solo poco anni dopo sono obbligato a cer-care una nuova alternativa quando il Paese precipita in un crollo che fa chiudere molte delle industrie Basti un ricordo una sera vado a letto con la benzina che costava poco piugrave di 1

pesos al litro ed al risveglio lrsquo indo-mani mattina era salita al 10 pesos al litro

Si dice ldquonon tutti i mali vengono per nuocererdquo la chiusura di Olivetti Mes-sico mi apre la porta per una trasferta presso Olivetti Francia Cinque anni intensi in cui ho imparato tanto mi sono divertito tanto e ho lasciato nel-la Ville Lumiegravere un pezzo del mio cuore Con Olivetti France comincia-no i miei primi passi come Project Manager nella migliore delle tradi-zioni come membro junior di un team per il rifacimento dellinfrastruttura in-formatica degli sportelli del Creacutedit Lyonnais Poi lrsquoItalia dapprima Ivrea poi Milano per approdare nel 1990 a Roma A ogni passaggio un altalena tra Pro-duct e Project Management con questrsquoultimo che diventa sempre di piugrave il mio mestiere A Roma conosco mia moglie una espatriata fiorentina (e continua la diversitagrave culturale) e

nascono prima Martina e poi Agosti-no In questi anni seguo progetti sia drsquoinformatica (Progetto Sigfried per lrsquoINAIL e OASIS-2 con fondi Esprit dellrsquoUnione Europea) che di comuni-cazione (gestione dei trade show per i settori specializzati dellrsquoOlivetti) af-finando le mie conoscenze della ge-stione progetti Finalmente nel 2011 faccio la certificazione PMP e con-fesso che sono moderatamente fiero di averlo passato al primo colpo piugrave di 30 anni dopo il mio ultimo esame universitario Oggi sono il Technical PMO per lrsquoecosistema dei progetti del sito corporate di Telecom Italia Tra le mie passioni non vi stupiragrave a questo punto ci siano i viaggi in ogni loro forma hobby facile da alimenta-re con la famiglia sparsa per il mon-do Di recente ho iniziato a giocare a pallacanestro come risultato di aver seguito i miei figli per anni nelle loro partite Da sempre la fantascienza il fantasy e il fai-da-te uno dei modi migliori per riprendere contatto con il ldquomondo verordquo Per citare Mark Twain ldquoIl viaggio egrave fatale per i pregiudizi il bigottismo e la ristrettezza mentalerdquo oppure SantrsquoAgostino ldquoIl mondo egrave un libro e chi non viaggia ne conosce solo una paginardquo Di una cosa sono certo viaggiare conoscere assaggiare queste sono le cose che arricchisco-no

Andrew

Segreteria Organizzativa

Telefono 06 92946741 E-mail segreteriapmi-romeorg Sito Web wwwpmi-romeorg

Comitato di Redazione de ldquo Il Corriere del PM rdquo

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Presidente Sergio Gerosa

Sviluppo Professionale Giancarlo Duranti

Organizzazione Interna Danilo Scalmani Marketing Silvia Frigerio Formazione Emanuela De Fazio Membership Antonietta Fiorentino Volontari Sergio Funtograve Tesoreria Antonio Leone

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Giancarlo DURANTI Pasquale DURSO Anna Maria FELI CI Alessandra FILIPPETTI

Orlando LIO Vito MADAIO Carmine PARAGANO Cristin a PATERNOSTER Luca ROMANO Roberto TARASCHI

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Come far crescere una piccola impresa Di Stefano Luisotti (Amministratore Delegato di Wel come Italia e nostro ospite nel recente evento sulla Leadership a Pisa)Lrsquoautore di questo libro Stefano Lui-sotti egrave un amico del nostro Chapter come AD di Welcome Italia ha ospi-tato lo scorso 30 Marzo il primo Se-minario in Azienda in Toscana E non lo ha solo ospitato ma egrave stato uno dei protagonisti dellrsquoevento stesso con un intervento sulla leadership molto apprezzato da tutti i parteci-panti

Lrsquointervento sulla leadership

di Stefano Luisotti AD di Welcome Italia

E proprio in occasione di quellrsquo even-to Luisotti ha voluto donare al Chap-ter una copia del suo libro ldquoCome far crescere una piccola impresardquo pub-blicato nella collana Trend di Franco Angeli Un libro che vuole essere un piccolo manuale da leggere tutto drsquoun fiato o a piccole dosi per coloro che non hanno mai tanto tempo da dedicare alla lettura (come dice lrsquoautore stesso basta un capitolo di poche pagine al mattino dopo il caf-fegrave) basato sulla sua esperienza sia professionale che personale (molti sono gli aneddoti familiari o della sua gioventugrave) Un libro la cui lettura scorre con leg-gerezza ma che lascia il segno e fa riflettere Basato su uno schema semplice ogni capitolo egrave composto da una frase celebre un breve aned-doto di vita vissuta (con i suoi suc-cessi e insuccessi) una breve con-clusione in calce al capitolo che ri-sponde alla domanda ldquoe quindirdquo Un libro per chi vuole fare lrsquo imprendi-tore che tuttavia merita una lettura attenta anche da parte di un Project

Manager Spesso infatti il successo dei nostri progetti nasce proprio dal considerarli ldquonostrirdquo e come una pic-cola ldquoimpresardquo familiare mettendoci quella passione e amor proprio che normalmente un imprenditore deve mettere nella propria piccola azienda Ma anche una certa vision e chiarez-za degli obiettivi che ci si pone Alla domanda sul percheacute molti im-prenditori non ce la fanno o molte aziende non riescono a ldquosfondarerdquo acquisendo dimensioni piugrave grandi nel loro sviluppo lrsquoautore si da una ri-sposta tanto semplice quanto vera ldquole piccole imprese rimangono picco-le percheacute i loro imprenditori si prefig-gono piccoli scopirdquo E ci vuole pertanto anche una bella dose di coraggio e responsabilitagrave Luisotti raccomanda infatti a chi ha deciso di far crescere la propria im-presa ldquohellip egrave venuto il momento di prelevare i vostri sogni nel cassetto metterli bene a fuoco e dichiararli apertamente dichiarare i propri sogni egrave una cosa pericolosa che espone allrsquoinsuccesso e alle critiche Ma quando i nostri sogni coinvolgono anche altre persone come nel caso della vostra azienda egrave inevitabilerdquo E chiarisce bene anche cosa si in-tenda per responsabilitagrave ldquorispondere delle proprie azioni e delle proprie decisioni Ogni volta che cerchiamo alibi scuse o colpevoli non facciamo altro che dichiarare agli altri la nostra incapacitagrave di assumere le nostre re-sponsabilitagraverdquo Per chi ha avuto modo di conoscerlo Stefano Luisotti egrave riuscito perfetta-mente nellrsquointento di travasare nelle pagine del suo libro le sue naturali doti di leadership la chiarezza di idee su come un imprenditore dovrebbe essere e agire la sua brillante aper-tura mentale verso chi nellrsquoazienda lavora per lui la passione e lrsquoamore per le sue ldquocreaturerdquo che siano lrsquoazienda che si egrave messa in piedi o la figlia che si sta crescendo (la piccola Sara che fa capolino nella copertina del libro lo ha illustrato con i suoi di-

segni di bambina ed egrave protagonista inconsapevole di uno dei racconti piugrave toccanti del libro non a caso quello che illustra il concetto di responsabili-tagrave che abbiamo riportato piugrave sopra)

La copertina del libro (Ed Franco Angeli)

Ebbene si il libro di Stefano Luisotti ci egrave proprio piaciuto E come tutti i libri belli quando si arriva alle fine si vor-rebbe che ci fossero degli altri capitoli per continuare a leggerlo Ma la bel-lezza del libro forse sta proprio in questo saper concentrare in un cen-tinaio di pagine tanta esperienza e un porsquo di saggezza Chissagrave magari dopo questo incontro con il PMI Central Italy Chapter tra qualche anno potragrave scrivere un nuo-vo manuale hellip su come essere e fare il Project Manager Per la cronaca Lrsquoautore prevede an-che una ldquoassicurazionerdquo sul proprio libro Se lo comprate e non lo riuscite a finire lo potete rimandare allrsquoautore che ve lo rimborseragrave Ma non spera-teci troppo percheacute saragrave molto difficile che questo accada Un grande in bocca al lupo a Stefano Luisotti e ai suoi colleghi (come lui ama chiamare i propri dipendenti o collaboratori) per il successo della propria ldquoimpresardquo Editore Franco Angeli Pagine 136 Prezzo di Copertina euro 950

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Alessio Puccinelli hellip Unplugged Sono padre felice di tre figli maschi nati da una moglie paziente che incautamente incoraggia (e a volte sopporta) le mie tante iniziative Ho la fortuna di abitare in un piccolo angolo di paradiso sulle colline della Versilia con vista mare su tutto lrsquoarcipelago fino alla Corsica Saragrave percheacute ci sono nato ma egrave un posto magi-co le Alpi Apuane le spiagge della Ver-silia il lago di Massaciuccoli la Pineta di Levante ecchellip posti fantastici a pochi chilometri da casa mi rigenera e mi ripa-ga di tanti chilometri macinati ogni gior-no per andare al lavoro Ho iniziato a lavorare molto presto e mi sono occupato un porsquo di tutto edilizia manifattura restauri ecc poi ho iniziato a lavorare come Perito ed infine come Ingegnere delle Telecomunicazioni Ed egrave proprio come Ingegnere in IDS che ho iniziato a gestire progetti internazionali nel campo navale ed a scontrarmi con realtagrave del calibro della Raytheon verso le quali mi sentivo inadeguato rispetto al compito che mi era stato affidato dovevo preparare stati di avanzamento mensili basati sullrsquoEarned Value Master Plan Integrated Master Schedule ecc cose che quindici anni fa non erano proprio allrsquoordine del giorno nella campagna pi-sanahellip Allora mi sono rimboccato le ma-niche ed ho iniziato a studiare Project Management prendendoci sempre piugrave

gusto iniziando un percorso che non avrei piugrave abbandonato

Se lrsquoincontro con il Project Management egrave stato amore a prima vista quello con il Chapter egrave stata una vera e propria folgo-razione Tutto egrave nato dal Corso di Alta Formazione in Project Program e Portfo-lio Management che il Chapter ha orga-nizzato in collaborazione con la Sapienza e che IDS ha generosamente finanziato Al corso ho conosciuto persone fantasti-che sia umanamente che professional-mente ma soprattutto ho conosciuto An-na Maria Felici che mi ha proposto di ldquodare una manordquo in Toscana e cosigrave sono diventato responsabile per lrsquoarea Toscana Nord-Ovest titolo che mi spalanca le porte nelle aziende ed organizzazioni a cui mi presento per proporre varie colla-borazioni Sono orgoglioso di far parte del PMI ed amo profondamente entrare

in contatto con le realtagrave della mia zona Purtroppo la distanza da Roma mi impe-disce di frequentare i tanti eventi orga-nizzati nella capitale per questo farograve del mio meglio per organizzare eventi in To-scana Con tre figli piccoli un cane un lavoro lontano (ma tutto egrave relativo) un orto e una casa da mantenere il cosiddetto ldquotempo liberordquo egrave praticamente inesisten-te Allora ascolto audiolibri mentre guido e la mia palestra egrave un orto dove faccio crescere verdure saporite certo non ho i bicipiti di uno sportivo ma egrave unrsquoattivitagrave che riusciamo a fare tutti quanti insieme appassionatamente un modo piacevole per stare allrsquoaria aperta e che mi tiene in forma Anche percheacute ne ho davvero bi-sogno e non solo per la vita sedentaria ma soprattutto percheacute ho una grande pas-sione per il cibo e il buon vino Amo cu-cinare e il modo in cui lo faccio mi rap-presenta in pieno ho bisogno di speri-mentare e quando una ricetta ha raggiun-to alti livelli di gradimento (a giudizio di amici e familiari) devo trovarne subito una nuova da sperimentare La foto egrave di dieci anni fa (non ho Photo-shop per ritoccarne una piugrave recente)

Alessio

14 Ottobre 2016 SAVE THE DATE

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Andrew ChiesahellipUnplugged ldquoCulturalmente schizofrenicordquo hellip quel-la che egrave nata come battuta da usare su Twitter egrave diventato un mantra per provare a spiegare chi sono Nato a New York da madre americana e padre italiano fin da piccolo la diver-sitagrave culturale egrave parte del mio quoti-diano Dopo un primo periodo in cui ci dividiamo tra lrsquoItalia e gli Stati Uniti nel 1965 ci trasferiamo prima in Ar-gentina per poi approdare in Messi-co dove dovevamo rimanere per 4 anni oggi i miei genitori continuano a risiedere a Cittagrave del Messico In que-sti anni si aggiunge un altro mattone alla diversitagrave culturale con mio fratel-lo e sorella lo spagnolo e la cultura messicana diventano una parte del nostro quotidiano Finito il liceo con lrsquointenzione di se-guire biologia marina allrsquouniversitagrave ottengo un lavoro estivo presso un laboratorio di ricerca americano qui ho il mio primo vero contattato con lrsquoinformatica Colpo di fulmine Da ligrave passo tutte le estati in Olivetti Messi-co prima come programmatore poi come analista junior mentre allrsquo uni-versitagrave finisco una laurea in Econo-mia e Commercio Laureato inizio a lavorare a tempo pieno con Olivetti Messico ma solo poco anni dopo sono obbligato a cer-care una nuova alternativa quando il Paese precipita in un crollo che fa chiudere molte delle industrie Basti un ricordo una sera vado a letto con la benzina che costava poco piugrave di 1

pesos al litro ed al risveglio lrsquo indo-mani mattina era salita al 10 pesos al litro

Si dice ldquonon tutti i mali vengono per nuocererdquo la chiusura di Olivetti Mes-sico mi apre la porta per una trasferta presso Olivetti Francia Cinque anni intensi in cui ho imparato tanto mi sono divertito tanto e ho lasciato nel-la Ville Lumiegravere un pezzo del mio cuore Con Olivetti France comincia-no i miei primi passi come Project Manager nella migliore delle tradi-zioni come membro junior di un team per il rifacimento dellinfrastruttura in-formatica degli sportelli del Creacutedit Lyonnais Poi lrsquoItalia dapprima Ivrea poi Milano per approdare nel 1990 a Roma A ogni passaggio un altalena tra Pro-duct e Project Management con questrsquoultimo che diventa sempre di piugrave il mio mestiere A Roma conosco mia moglie una espatriata fiorentina (e continua la diversitagrave culturale) e

nascono prima Martina e poi Agosti-no In questi anni seguo progetti sia drsquoinformatica (Progetto Sigfried per lrsquoINAIL e OASIS-2 con fondi Esprit dellrsquoUnione Europea) che di comuni-cazione (gestione dei trade show per i settori specializzati dellrsquoOlivetti) af-finando le mie conoscenze della ge-stione progetti Finalmente nel 2011 faccio la certificazione PMP e con-fesso che sono moderatamente fiero di averlo passato al primo colpo piugrave di 30 anni dopo il mio ultimo esame universitario Oggi sono il Technical PMO per lrsquoecosistema dei progetti del sito corporate di Telecom Italia Tra le mie passioni non vi stupiragrave a questo punto ci siano i viaggi in ogni loro forma hobby facile da alimenta-re con la famiglia sparsa per il mon-do Di recente ho iniziato a giocare a pallacanestro come risultato di aver seguito i miei figli per anni nelle loro partite Da sempre la fantascienza il fantasy e il fai-da-te uno dei modi migliori per riprendere contatto con il ldquomondo verordquo Per citare Mark Twain ldquoIl viaggio egrave fatale per i pregiudizi il bigottismo e la ristrettezza mentalerdquo oppure SantrsquoAgostino ldquoIl mondo egrave un libro e chi non viaggia ne conosce solo una paginardquo Di una cosa sono certo viaggiare conoscere assaggiare queste sono le cose che arricchisco-no

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Alessio Puccinelli hellip Unplugged Sono padre felice di tre figli maschi nati da una moglie paziente che incautamente incoraggia (e a volte sopporta) le mie tante iniziative Ho la fortuna di abitare in un piccolo angolo di paradiso sulle colline della Versilia con vista mare su tutto lrsquoarcipelago fino alla Corsica Saragrave percheacute ci sono nato ma egrave un posto magi-co le Alpi Apuane le spiagge della Ver-silia il lago di Massaciuccoli la Pineta di Levante ecchellip posti fantastici a pochi chilometri da casa mi rigenera e mi ripa-ga di tanti chilometri macinati ogni gior-no per andare al lavoro Ho iniziato a lavorare molto presto e mi sono occupato un porsquo di tutto edilizia manifattura restauri ecc poi ho iniziato a lavorare come Perito ed infine come Ingegnere delle Telecomunicazioni Ed egrave proprio come Ingegnere in IDS che ho iniziato a gestire progetti internazionali nel campo navale ed a scontrarmi con realtagrave del calibro della Raytheon verso le quali mi sentivo inadeguato rispetto al compito che mi era stato affidato dovevo preparare stati di avanzamento mensili basati sullrsquoEarned Value Master Plan Integrated Master Schedule ecc cose che quindici anni fa non erano proprio allrsquoordine del giorno nella campagna pi-sanahellip Allora mi sono rimboccato le ma-niche ed ho iniziato a studiare Project Management prendendoci sempre piugrave

gusto iniziando un percorso che non avrei piugrave abbandonato

Se lrsquoincontro con il Project Management egrave stato amore a prima vista quello con il Chapter egrave stata una vera e propria folgo-razione Tutto egrave nato dal Corso di Alta Formazione in Project Program e Portfo-lio Management che il Chapter ha orga-nizzato in collaborazione con la Sapienza e che IDS ha generosamente finanziato Al corso ho conosciuto persone fantasti-che sia umanamente che professional-mente ma soprattutto ho conosciuto An-na Maria Felici che mi ha proposto di ldquodare una manordquo in Toscana e cosigrave sono diventato responsabile per lrsquoarea Toscana Nord-Ovest titolo che mi spalanca le porte nelle aziende ed organizzazioni a cui mi presento per proporre varie colla-borazioni Sono orgoglioso di far parte del PMI ed amo profondamente entrare

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Andrew ChiesahellipUnplugged ldquoCulturalmente schizofrenicordquo hellip quel-la che egrave nata come battuta da usare su Twitter egrave diventato un mantra per provare a spiegare chi sono Nato a New York da madre americana e padre italiano fin da piccolo la diver-sitagrave culturale egrave parte del mio quoti-diano Dopo un primo periodo in cui ci dividiamo tra lrsquoItalia e gli Stati Uniti nel 1965 ci trasferiamo prima in Ar-gentina per poi approdare in Messi-co dove dovevamo rimanere per 4 anni oggi i miei genitori continuano a risiedere a Cittagrave del Messico In que-sti anni si aggiunge un altro mattone alla diversitagrave culturale con mio fratel-lo e sorella lo spagnolo e la cultura messicana diventano una parte del nostro quotidiano Finito il liceo con lrsquointenzione di se-guire biologia marina allrsquouniversitagrave ottengo un lavoro estivo presso un laboratorio di ricerca americano qui ho il mio primo vero contattato con lrsquoinformatica Colpo di fulmine Da ligrave passo tutte le estati in Olivetti Messi-co prima come programmatore poi come analista junior mentre allrsquo uni-versitagrave finisco una laurea in Econo-mia e Commercio Laureato inizio a lavorare a tempo pieno con Olivetti Messico ma solo poco anni dopo sono obbligato a cer-care una nuova alternativa quando il Paese precipita in un crollo che fa chiudere molte delle industrie Basti un ricordo una sera vado a letto con la benzina che costava poco piugrave di 1

pesos al litro ed al risveglio lrsquo indo-mani mattina era salita al 10 pesos al litro

Si dice ldquonon tutti i mali vengono per nuocererdquo la chiusura di Olivetti Mes-sico mi apre la porta per una trasferta presso Olivetti Francia Cinque anni intensi in cui ho imparato tanto mi sono divertito tanto e ho lasciato nel-la Ville Lumiegravere un pezzo del mio cuore Con Olivetti France comincia-no i miei primi passi come Project Manager nella migliore delle tradi-zioni come membro junior di un team per il rifacimento dellinfrastruttura in-formatica degli sportelli del Creacutedit Lyonnais Poi lrsquoItalia dapprima Ivrea poi Milano per approdare nel 1990 a Roma A ogni passaggio un altalena tra Pro-duct e Project Management con questrsquoultimo che diventa sempre di piugrave il mio mestiere A Roma conosco mia moglie una espatriata fiorentina (e continua la diversitagrave culturale) e

nascono prima Martina e poi Agosti-no In questi anni seguo progetti sia drsquoinformatica (Progetto Sigfried per lrsquoINAIL e OASIS-2 con fondi Esprit dellrsquoUnione Europea) che di comuni-cazione (gestione dei trade show per i settori specializzati dellrsquoOlivetti) af-finando le mie conoscenze della ge-stione progetti Finalmente nel 2011 faccio la certificazione PMP e con-fesso che sono moderatamente fiero di averlo passato al primo colpo piugrave di 30 anni dopo il mio ultimo esame universitario Oggi sono il Technical PMO per lrsquoecosistema dei progetti del sito corporate di Telecom Italia Tra le mie passioni non vi stupiragrave a questo punto ci siano i viaggi in ogni loro forma hobby facile da alimenta-re con la famiglia sparsa per il mon-do Di recente ho iniziato a giocare a pallacanestro come risultato di aver seguito i miei figli per anni nelle loro partite Da sempre la fantascienza il fantasy e il fai-da-te uno dei modi migliori per riprendere contatto con il ldquomondo verordquo Per citare Mark Twain ldquoIl viaggio egrave fatale per i pregiudizi il bigottismo e la ristrettezza mentalerdquo oppure SantrsquoAgostino ldquoIl mondo egrave un libro e chi non viaggia ne conosce solo una paginardquo Di una cosa sono certo viaggiare conoscere assaggiare queste sono le cose che arricchisco-no

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LUGLIO 2016 Numero 25

Andrew ChiesahellipUnplugged ldquoCulturalmente schizofrenicordquo hellip quel-la che egrave nata come battuta da usare su Twitter egrave diventato un mantra per provare a spiegare chi sono Nato a New York da madre americana e padre italiano fin da piccolo la diver-sitagrave culturale egrave parte del mio quoti-diano Dopo un primo periodo in cui ci dividiamo tra lrsquoItalia e gli Stati Uniti nel 1965 ci trasferiamo prima in Ar-gentina per poi approdare in Messi-co dove dovevamo rimanere per 4 anni oggi i miei genitori continuano a risiedere a Cittagrave del Messico In que-sti anni si aggiunge un altro mattone alla diversitagrave culturale con mio fratel-lo e sorella lo spagnolo e la cultura messicana diventano una parte del nostro quotidiano Finito il liceo con lrsquointenzione di se-guire biologia marina allrsquouniversitagrave ottengo un lavoro estivo presso un laboratorio di ricerca americano qui ho il mio primo vero contattato con lrsquoinformatica Colpo di fulmine Da ligrave passo tutte le estati in Olivetti Messi-co prima come programmatore poi come analista junior mentre allrsquo uni-versitagrave finisco una laurea in Econo-mia e Commercio Laureato inizio a lavorare a tempo pieno con Olivetti Messico ma solo poco anni dopo sono obbligato a cer-care una nuova alternativa quando il Paese precipita in un crollo che fa chiudere molte delle industrie Basti un ricordo una sera vado a letto con la benzina che costava poco piugrave di 1

pesos al litro ed al risveglio lrsquo indo-mani mattina era salita al 10 pesos al litro

Si dice ldquonon tutti i mali vengono per nuocererdquo la chiusura di Olivetti Mes-sico mi apre la porta per una trasferta presso Olivetti Francia Cinque anni intensi in cui ho imparato tanto mi sono divertito tanto e ho lasciato nel-la Ville Lumiegravere un pezzo del mio cuore Con Olivetti France comincia-no i miei primi passi come Project Manager nella migliore delle tradi-zioni come membro junior di un team per il rifacimento dellinfrastruttura in-formatica degli sportelli del Creacutedit Lyonnais Poi lrsquoItalia dapprima Ivrea poi Milano per approdare nel 1990 a Roma A ogni passaggio un altalena tra Pro-duct e Project Management con questrsquoultimo che diventa sempre di piugrave il mio mestiere A Roma conosco mia moglie una espatriata fiorentina (e continua la diversitagrave culturale) e

nascono prima Martina e poi Agosti-no In questi anni seguo progetti sia drsquoinformatica (Progetto Sigfried per lrsquoINAIL e OASIS-2 con fondi Esprit dellrsquoUnione Europea) che di comuni-cazione (gestione dei trade show per i settori specializzati dellrsquoOlivetti) af-finando le mie conoscenze della ge-stione progetti Finalmente nel 2011 faccio la certificazione PMP e con-fesso che sono moderatamente fiero di averlo passato al primo colpo piugrave di 30 anni dopo il mio ultimo esame universitario Oggi sono il Technical PMO per lrsquoecosistema dei progetti del sito corporate di Telecom Italia Tra le mie passioni non vi stupiragrave a questo punto ci siano i viaggi in ogni loro forma hobby facile da alimenta-re con la famiglia sparsa per il mon-do Di recente ho iniziato a giocare a pallacanestro come risultato di aver seguito i miei figli per anni nelle loro partite Da sempre la fantascienza il fantasy e il fai-da-te uno dei modi migliori per riprendere contatto con il ldquomondo verordquo Per citare Mark Twain ldquoIl viaggio egrave fatale per i pregiudizi il bigottismo e la ristrettezza mentalerdquo oppure SantrsquoAgostino ldquoIl mondo egrave un libro e chi non viaggia ne conosce solo una paginardquo Di una cosa sono certo viaggiare conoscere assaggiare queste sono le cose che arricchisco-no

Andrew

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