piano triennale dell’offerta formativa - sito web …...e - mail [email protected] –...
TRANSCRIPT
Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE CESSANITI Scuola dell’Infanzia - Primaria – Secondaria di 1° grado
Via Capialbi 8 Cessaniti Tel/Fax 0963/501035 - Cod. Mecc.VVIC81800T – C.F.96012450795 E - Mail [email protected] – VVIC81800T @pec.istruzione.it
Sito Web: comprensivocessaniti.gov.it
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015.
Approvato dal Collegio dei Docenti il 13.01.2016 Approvato dal Consiglio di Istituto il 20.01.2016
Unione Europea
Ministero della Pubblica Istruzione
Regione Calabria
2
INDICE
DELIBERA DI APPROVAZIONE .....................................................................................................3
DATI DELL’ISTITUTO .....................................................................................................................4
PREMESSA .........................................................................................................................................5
FINALITÀ ...........................................................................................................................................5
CONTESTO CULTURALE, SOCIALE ED ECONOMICO .............................................................6
BISOGNI FORMATIVI DEL CONTESTO AMBIENTALE ...............................................7
SCUOLE E ORARI .............................................................................................................................8
GLI UFFICI .........................................................................................................................................9
II PERSONALE A.T.A........................................................................................................................9
LE RISORSE INTERNE ...................................................................................................................10
ORGANIGRAMMA..........................................................................................................................10
LE RISORSE ESTERNE ...................................................................................................................11
ENTI LOCALI .......................................................................................................................11
ASSOCIAZIONI....................................................................................................................11
FUNZIONIGRAMMA ......................................................................................................................12
STRUMENTO MUSICALE ..............................................................................................................25
PRIORITÀ STRATEGICHE – Priorità, traguardi, obiettivi di processo (RAV) ..............................26
IL CURRICOLO ................................................................................................................................28
IL CURRICOLO IN VERTICALE .......................................................................................29
IL CURRICOLO VERTICALE PER COMPETENZE .........................................................30
CRITERI DI VERIFICA E DI VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE ....................................44
CONTINUITÀ E ACCOGLIENZA ..................................................................................................48
INCLUSIONE E INTEGRAZIONE..................................................................................................50
ORIENTAMENTO ............................................................................................................................51
RAPPORTI CONLE FAMIGLIE ......................................................................................................51
PIANO TRIENNALE DI FORMAZIONE .......................................................................................52
PIANO TRIENNALE DI FORMAZIONE SULLA SICUREZZA – Formazione obbligatoria .......54
FORMAZIONE ALUNNI SUL TEMA DELLA SICUREZZA .......................................................54
PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE (PNSD) .....................................................................55
AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA .......................................................................59
PROGETTO D’ISTITUTO ...................................................................................................59
USCITE DIDATTICHE, VISITE GUIDATE E VIAGGI D’ISTRUZIONE .......................60
IL FABBISOGNO DI ORGANICO ..................................................................................................60
FABBISOGNO ORGANICO DI POTENZIAMENTO ....................................................................62
IL FABBISOGNO DI STRUTTURE, INFRASTRUTTURE E STRUMENTI ...............................62
MONITORAGGIO E VALUTAZIONE PTOF ................................................................................63
ALLEGATI ........................................................................................................................................64
3
DELIBERA DI APPROVAZIONE
PTOF 2016 - 2019
ELABORATO dal Collegio dei Docenti con delibera n. 5 del 13/01/2016 sulla scorta dell’atto d’indirizzo del Dirigente scolastico, emanato il 3 settembre 2015, dopo le interlocuzioni preliminari nel corso delle quali sono state vagliate le proposte e i pareri formulati dagli studenti, dagli enti locali e dalle diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio, nonché degli organismi delle associazioni dei genitori; APPROVATO dal Consiglio d’Istituto con delibera n. 4 del 20/01/2016; TENUTO CONTO del RAV-Rapporto di Autovalutazione; TENUTO CONTO del PdM - Piano di Miglioramento, di cui alla delibera n.4 del Collegio dei Docenti del 13.01.2016, aggiornato dal Collegio dei Docenti con delibera n. 9 del 13.10.2016; AGGIORNATO dal Collegio dei Docenti con delibera n. 9 del 13.10.2016 e approvato dal Consiglio d’Istituto il 13.10.2016; INTEGRATO dal Collegio dei Docenti con delibera n. 7 del 05.04.2017 e approvato dal Consiglio di Istituto in data 05.04.2017; AI SENSI:
- dell’Art.1, commi 2,12,13,14,17 della legge n.107 del 13.07.2015 recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”;
- dell’Art.3 del DPR 8 marzo 1999, n.275 “Regolamento recante norme in materia di curricoli
nell'autonomia delle istituzioni scolastiche”, così come novellato dall’art.14 della legge 107 del 13.07.2015;
- del Piano della Performance 2014/2016 del MIUR adottato ai sensi dell’articolo 15, comma
2, lettera b), del D.Lgs. 27 ottobre 2009, n. 150;
- della Nota MIUR n.2157 del 05 ottobre 2015;
- della Nota MIUR n.2805 dell’11 dicembre 2015;
- della Nota MIUR n. 35 del 07.01.2016.
4
DATI DELL’ISTITUTO
Tel. 0963/501035 – 0963/501450
Fax 0963/501035
e-mail: [email protected]
PEC: [email protected]
Codice meccanografico: VVIC81800T
Codice Fiscale: 96012450795
Sito web: www.comprensivocessaniti.gov.it
5
PREMESSA
La legge 107 “La Buona scuola” (legge 13 luglio 2015, n. 107, recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”) ha dato una nuova formulazione al vecchio POF. Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa è “il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa che le singole scuole adottano nell’ambito della loro autonomia”. Viene aggiornato, rivisto e modificato annualmente, sulla base di esperienze e osservazioni da parte di tutte le componenti della comunità scolastica ed extrascolastica. Il PTOF, dunque, è il documento con il quale il nostro Istituto presenta alle famiglie e al territorio il proprio progetto educativo, organizzativo e operativo. Questo documento, elaborato dal Collegio dei Docenti e approvato dal Consiglio d’Istituto, sarà
pubblicato nel sito istituzionale della nostra scuola e nel portale unico “Scuola in chiaro”.
FINALITÀ
Vision La nostra scuola guarda a un sistema formativo aperto verso l’esterno, flessibile e dinamico al suo interno, fondato sul rispetto della persona e sulla valorizzazione della diversità, dei rapporti interpersonali e interistituzionali.
Mission L’obiettivo principale del nostro Istituto Comprensivo è la formazione di un cittadino consapevole, responsabile, autonomo, dotato di capacità di lettura critica della realtà, che abbia sviluppato capacità logico-cognitive ma anche relazionali; in possesso di un corretto metodo di studio e buone conoscenze di base nell’ambito delle diverse discipline per essere in grado di proseguire gli studi in modo proficuo ed inserirsi nei contesti di vita e di lavoro con competenza. Pertanto, la nostra scuola si impegna a offrire, in un ambiente sereno, una solida formazione culturale, attraverso un’attività scolastica regolare e una proposta culturale diversificata che valorizzi interessi e doti individuali.
Finalità generali
- Accogliere ogni ragazzo/a favorendo il suo inserimento nella nuova realtà scolastica.
- Offrire opportunità per la socializzazione, l’interazione e la collaborazione con gli altri.
- Promuovere una dimensione dinamica dell’apprendimento.
- Realizzare la continuità tra i diversi ordini di scuola.
- Motivare alla conoscenza fornendo occasioni di esperienze concrete di tipo espressivo,
motorio, linguistico, logico e scientifico.
- Favorire atteggiamenti positivi verso le differenze, con particolare attenzione ai
cambiamenti della società e della cultura.
- Educare ai valori che determinano la convivenza civile, quali la pace, la giustizia e la
democrazia.
- Sviluppare l’autonomia personale e la riflessione critica.
- Orientare verso scelte consapevoli e preparare alla responsabilità personale.
6
CONTESTO CULTURALE, SOCIALE ED ECONOMICO Il PTOF, come precisa la legge 107/2015, “riflette le esigenze del contesto culturale sociale ed
economico della realtà locale”, che quindi va analizzata con attenzione per la stesura del documento.
Il territorio in cui opera l’Istituto Comprensivo di Cessaniti è formato dai Comuni di Cessaniti,
Filandari, Zungri, Zaccanopoli e loro frazioni. Questi sono collocati nella fascia collinare.
L’area può essere considerata scarsamente produttiva anche se non mancano sporadiche ma lodevoli
iniziative di privati, con creazioni di piccole aziende/imprese sia agricole sia commerciali (a
conduzione anche familiare).
La principale attività rimane, comunque, l’agricoltura, con produzione di olive, uva, ortaggi. Sono
presenti varie attività artigianali (fabbri, falegnami, parrucchieri), mentre scarsa rilevanza ha il
turismo, che è fortemente concentrato lungo la fascia costiera, dove dai comuni interni viene
richiamata manodopera stagionale.
Alcuni genitori degli alunni sono anche occupati nel terziario (impiegati, professionisti), mentre
molti di essi non hanno un lavoro stabile, oppure sono del tutto disoccupati. Sul piano economico le
famiglie, anche se con le dovute differenziazioni, vivono una condizione precaria, resa più
preoccupante dall’assenza di prospettive immediate.
La realtà in cui gli alunni vivono presenta carenze sul piano culturale per la mancanza di biblioteche,
oratori, librerie, centri ricreativi, cinema ecc.
La mancanza di spazi culturalmente qualificanti e stimolanti fa sì che il periodo scolastico diventi un
momento tra i più qualificanti dell’esperienza del ragazzo.
Nella Scuola i bambini e i ragazzi manifestano tutta la loro curiosità, potenzialità, abilità, ma portano
e vivono anche forme tangibili di “disagio”, caratterizzato da inibizione di interessi e di motivazioni,
apatia, irrequietezza, frustrazione, scarso rendimento scolastico.
L’agenzia scolastica li accoglie con tutto il loro “patrimonio”; si fa carico di sviluppare il “positivo”
e di trovare soluzioni e strategie nuove per prevenire ed eliminare (nei limiti del possibile) ogni
fattore di disagio e di rischio, come la dispersione scolastica (che interessa prevalentemente i ragazzi
dopo la Secondaria di I grado) e anche la criminalità minorile, infatti non bisogna dimenticare che il
7
territorio è purtroppo interessato da fenomeni quali furti, atti vandalici, spaccio di sostanze
stupefacenti e da quelli di dipendenza da fumo, alcool, droga.
È comunque da sottolineare sul territorio una graduale crescita della scolarizzazione.
In questo contesto si inserisce l’azione dell’Istituto Comprensivo di Cessaniti, che vuole incidere nel
tessuto sociale, rispondendo ai bisogni formativi degli alunni e dei genitori, in quelle che sono
potenzialità, aspettative, istanze. Infatti, l’Istituto opera un rapporto attivo e funzionale con il
territorio e le sue Istituzioni, attento alle richieste culturali e aperto a cogliere le risorse e le
opportunità che da esso provengono.
Rilevazione dei bisogni formativi del contesto
L’analisi del contesto socio-economico e culturale del territorio ha messo in evidenza la presenza
delle seguenti problematiche:
Carenza di stimoli familiari;
Carenza di stimoli culturali e spazi di
aggregazione qualificati;
Uso di codici ristretti ;
Poca sollecitazione dei genitori nel seguire adeguatamente i figli nei
percorsi scolastici; Abitazioni lontane dai centri abitati;
Isolamento sociale.
Le esigenze formative sono:
· promozione dei saperi in una scuola in grado di sostenere le diverse individualità;
· esigenza di interpretare e usare correttamente i diversi linguaggi;
· necessità di superare forme di isolamento derivanti dal contesto geografico e socio-
ambientale;
· necessità di mantenere lo spirito di aggregazione come valore di coesione sociale;
· forte necessità dei ragazzi di auto riconoscimento ed autovalutazione;
· costruzione di un’immagine positiva di sé stessi;
· necessità di prevenire forme di microcriminalità e di bullismo.
La nostra scuola lavorerà al suo interno per: classi aperte, gruppi di interesse, laboratori.
Coinvolgerà il territorio (con adesione e partecipazione ad iniziative ed offerte culturali, a concorsi,
visite guidate, rassegne teatrali, attività sportive).
Promuoverà un dialogo costruttivo con le famiglie.
Utilizzerà strategie che rafforzino il concetto di autonomia e di autostima, di fiducia negli altri e di
impegno individuale.
8
SCUOLE E ORARI
SCUOLA DELL’INFANZIA
COMUNE TEMPO SCUOLA ORARIO
Cessaniti
40 ore settimanali da lunedì a venerdì
8:30-16:30
Pannaconi
40 ore settimanali
da lunedì a venerdì
08:30-16:30
Mantineo
25 ore settimanali
da lunedì a venerdì
8:30-13:30
Favelloni
40 ore settimanali
da lunedì a venerdì
08:30-16:30
San Marco
40 ore settimanali
da lunedì a venerdì
08:30-16:30
Arzona-Pizzinni
40 ore settimanali
da lunedì a venerdì
08:30-16:30
Zaccanopoli
40 ore settimanali
da lunedì a venerdì
08.30-16,30
Zungri
40 ore settimanali
da lunedì a venerdì 08:15-16:15
SCUOLA PRIMARIA
COMUNE TEMPO SCUOLA ORARIO 8:30-13:30
Cessaniti 30 ore settimanali Lun 8:30-15:30
Mer 8:30-16:30
8:30-13:30
Pannaconi 30 ore settimanali Lun e mer
8:30-16:00
8:30-13:30
Filandari 30 ore settimanali Lun 8:30-15:30
Mer 8:30-16:30
Zaccanopoli 40 ore settimanali 8:30-16:30 Zungri 40 ore settimanali 8:30-16:30
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
COMUNE TEMPO SCUOLA ORARIO 36 ore settimanali 8:00-14:00
Cessaniti lun-mer-ven
8:00-16:00 30 ore settimanali (1 B) 8:15-14:15
Pannaconi 8:15-14:15
36 ore settimanali (2/3 B)
lun-mer-ven
8:15-16:15 36 ore settimanali 8:00-14:00
Filandari lun-mer-ven
8:00-16:00 8:00-14:00
Zaccanopoli 36 ore settimanali lun-mer-ven
8:00-16:00 Zungri 30 ore settimanali 8:30-14:30
9
GLI UFFICI
Numeri di telefono:
0963-501035 / 0963-501450
Fax 0963-501035
Orario ricevimento utenza
da lunedì a venerdì dalle ore 12:00 alle ore 13:30;
martedì dalle ore 14:30 alle ore 16:30.
IL PERSONALE A. T. A.
· 1 Direttore dei Servizi Generali e
Amministrativi; · 5 Assistenti amministrativi;
ORARI:
da lunedì a venerdì dalle 7:30 alle ore 14:00;
rientri pomeridiani: martedì e giovedì dalle ore14:30 alle ore 17:30.
21 Collaboratori scolastici 36 ore settimanali
10
LE RISORSE INTERNE
ORGANIGRAMMA
DIRIGENTE SCOLASTICO
DOCENTI
STAFF DEL DIRIGENTE
COLLABORATORI DEL DIRIGENTE
R.L.S.
COLLABORATORI SCOLASTICI
ASSISTENTI AMINISTRATIVI
D.S.G.A.
FUNZIONI STRUMENTALI
RESPONSABILI DI PLESSO
ANIMATORE DIGITALE
REFERENTI TEMATICHE SPECIFICHE
REFERENTI PROGETTI
RESPONSABILI LABORATORI
REFERENTI DI DIPARTIMENTO
R.S.P.P.
FIGURE SENSIBILI
INVALSI Educazione alla salute Educazione ambientale Educazione alla legalità Sostegno Orientamento Attività ginnico-sportive Attività musicali Curricolo D.S.A. G.I.O. Sito web
11
LE RISORSE ESTERNE
ENTI LOCALI
Comuni di:
- Cessaniti - Filandari - Zaccanopoli - Zungri
LE ASSOCIAZIONI
COMUNI
ASSOCIAZIONI
Cessaniti
- Associazione “Francesco Pugliesi” - Favelloni di Cessaniti - Associazione Sportiva Dilettantistica“Skorpion” - Associazione Sportiva Dilettantistica“Real Vibo - Associazione Sportiva Dilettantistica“Motus Gym - Associazione Sportiva Dilettantistica“Cessaniti Calcio” - Pro loco
Filandari
- Associazione “I care” - Pizzinni di Filandari - Associazione “Filandari.net” - Associazione “Nuova vita”
Zaccanopoli
- Associazione “Antichi Mulini” - Circolo anziani - Complesso bandistico “San Francesco di Paola” - Associazione “Optimus” -
Zungri
- Associazione sportiva “Fulgor Zungri” - Associazione di Protezione civile “Augustus Zungri” - Associazione musicale bandistica “Giuseppe Verdi” - Gruppo Croce Rossa - Pro loco
12
FUNZIONIGRAMMA
DIRIGENTE SCOLASTICO
Assicura la gestione d’Istituto, ne ha la legale rappresentanza ed è
responsabile dell’utilizzo e della gestione delle risorse finanziarie e
strumentali, nonché dei risultati del servizio.
Nel rispetto delle competenze degli organi collegiali esercita autonomi poteri
di direzione, coordinamento e valorizzazione delle risorse umane.
È titolare delle relazioni sindacali.
Esercita le funzioni previste dalla legge e in particolare:
- predispone l’Atto di indirizzo ( legge 107/15) da sottoporre al Collegio dei
Docenti , per la elaborazione del PTOF;
- cura le proposte di deliberazione da sottoporre all’approvazione del Consiglio
d’Istituto e del Collegio dei docenti;
- predispone il Programma Annuale e il Conto Consuntivo;
- promuove gli interventi per assicurare la qualità dei processi formativi e la
collaborazione delle risorse culturali, professionali, sociali ed economiche
del territorio;
- adotta i provvedimenti di gestione delle risorse, sulla base di quanto
deliberato dal Consiglio d’Istituto e dal Collegio dei docenti, e di gestione
del personale, nel rispetto di quanto previsto dalla legge e dai contratti di
lavoro;
- adotta ogni altro atto relativo al funzionamento d’Istituto;
- presiede il Collegio dei docenti e i Consigli di classe, interclasse ed
intersezione; - presenta almeno due volte all’anno al Consiglio d’Istituto una motivata
relazione sulla direzione e sul coordinamento dell’attività formativa,
organizzativa e amministrativa, al fine di garantire la più ampia informazione
e un efficace raccordo per l’esercizio delle competenze degli organi
collegiali.
D.S.G.A.
DIRETTORE DEI SERVIZI
GENERALI
E AMMINISTRATIVI
Sovrintende ai servizi generali amministrativo ‐ contabili e al personale
amministrativo e ausiliario, curando l’organizzazione, il coordinamento e la
promozione delle attività nonché la verifica dei risultati conseguiti, rispetto
agli obiettivi assegnati ed agli indirizzi impartiti dal Dirigente scolastico.
Ha autonomia operativa e responsabilità diretta nella definizione e
nell’esecuzione degli atti a carattere amministrativo‐contabile;
Predispone le delibere del Consiglio d’Istituto e le determinazioni del
Dirigente;
Provvede, nel rispetto delle competenze degli organi di gestione
dell’Istituzione scolastica, all’esecuzione delle delibere degli organi collegiali
aventi carattere esclusivamente contabile; Organizza il servizio e l’orario del personale amministrativo ed ausiliario.
COLLEGIO
DEI
DOCENTI
Elabora il piano triennale dell'offerta formativa, con la partecipazione di tutte
le componenti dell’istituzione scolastica sulla base degli indirizzi per le
attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal
dirigente scolastico. Il piano è approvato dal Consiglio d'Istituto.
Individua il fabbisogno di posti dell'organico dell'autonomia, in relazione
all'offerta formativa che intende realizzare, nel rispetto del monte orario degli
insegnamenti e tenuto conto della quota di autonomia dei curricoli e degli
spazi di flessibilità, nonché in riferimento a iniziative di potenziamento
dell'offerta formativa e delle attività progettuali, per il raggiungimento degli
obiettivi.
Promuove, all’interno dei piani triennali dell’offerta formativa azioni coerenti
con le finalità e i principi e gli strumenti previsti nel Piano nazionale per la
scuola digitale.
13
Propone iniziative di formazione e di aggiornamento del personale.
Definisce i criteri per la formazione delle classi.
Fa scelte in materia di autonomia didattica, ricerca, sperimentazione e
sviluppo.
Elabora il curricolo verticale per competenze.
Approva il piano annuale delle attività.
Delibera per la suddivisione dell’anno scolastico in trimestri o quadrimestri ai
fini della valutazione degli alunni.
Propone l’Adozione dei libri di testo.
CONSIGLIO
D’ISTITUTO
Rappresenta l’organo di governo dell’Istituto e ha compiti di indirizzo,
programmazione e valutazione delle attività.
È composto da:
- il Dirigente scolastico
- 8 rappresentanti dei docenti
- 8 rappresentanti dei genitori
- 2 rappresentanti del personale amministrativo tecnico e ausiliario
È presieduto da un genitore.
I membri del Consiglio d’istituto sono eletti dalle varie componenti e durano
in carica tre anni scolastici.
Il Direttore amministrativo partecipa alle riunioni del Consiglio in qualità di
esperto delle questioni amministrative e con funzioni di segretario, senza
diritto di voto.
Approva:
- il Programma Annuale;
- il Conto consuntivo;
- il PTOF;
- il Regolamento di Istituto;
- lo Statuto delle studentesse e degli studenti;
- il Patto Educativo di Corresponsabilità;
- il Regolamento di Disciplina;
- il Regolamento sul Divieto di Fumo;
- la Carta dei servizi;
- gli Accordi di rete con altre Istituzione scolastiche e formative;
- il PTTI.
Definisce i criteri e le modalità per la stipula di contratti di prestazione d’opera
con esperti interni/esterni.
GIUNTA ESECUTIVA Propone il Programma Annuale al Consiglio di Istituto
STAFF
DEL DIRIGENTE
È costituito dai collaboratori del D.S., dalle FF.SS. dal RSPP.
Coadiuva il Dirigente Scolastico nell’organizzazione e nella gestione
dell’Istituto.
Si riunisce periodicamente on il Dirigente scolastico per monitorare il
funzionamento organizzativo dell’istituto e gli interventi più appropriati.
COLLABORATORI
DEL
DIRIGENTE SCOLASTICO
Sostituiscono il Dirigente scolastico in caso di assenza o impedimento.
Coordinano il rapporto tra docenti e dirigente scolastico.
Curano il raccordo con l’ufficio dirigenziale e di segreteria.
Contattano altre istituzioni per iniziative programmate.
Rilasciano permessi ai genitori per l’entrata posticipata e l’uscita anticipata,
secondo il regolamento d’Istituto.
Provvedono per le comunicazioni urgenti scuola-famiglia.
Curano il settore organizzativo.
Curano il raccordo con il territorio e l’ente locale.
14
FUNZIONI
STRUMENTALI
AREA 1 - REALIZZAZIONE E GESTIONE DEL PTOF
Coordina la progettazione e l’elaborazione della pianificazione educativo-
didattica.
Coordina la progettazione e l’elaborazione del PTOF.
Cura la stesura e la revisione del PTOF.
Coordina le attività del PTOF.
Cura le fasi di verifica e monitoraggio del PTOF.
Individua standard di qualità per la valutazione del servizio in collaborazione
con i docenti assegnatari di Funzione strumentale e con i Responsabili di plesso.
coordina il PTOF con il PdM.
Elabora il documento di sintesi del PTOF da consegnare alle famiglie.
Relaziona sul lavoro svolto.
AREA 2 - AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO
Individua standard di qualità per la valutazione del servizio in collaborazione
con i docenti assegnatari di Funzione strumentale al PTOF e con i Dipartimenti.
Produce strumenti di autovalutazione e di valutazione dei processi di
insegnamento/apprendimento.
Cura le fasi di monitoraggio e verifica del processo di autovalutazione d’Istituto
e della valutazione del processo di insegnamento/apprendimento. Relaziona sul lavoro svolto.
AREA 3 - GESTIONE ALUNNI AREA A RISCHIO
Coordina il Dipartimento di didattica differenziata e il GIO d’Istituto.
Collabora fattivamente con i Dipartimenti disciplinari e il Consiglio di classe per
mettere a punto strumenti validi di osservazione (schede, test, prove oggettive),
adatti alla situazione concreta.
Collabora con il Collegio dei Docenti, mettendo a disposizione la propria
competenza/risorsa professionale allo scopo di individuare le più adatte strategie
metodologico-didattiche finalizzate all’integrazione.
Coordina eventuale acquisti, funzionali alla realizzazione degli interventi
programmati nel PEI.
Raccorda la scuola con il territorio, ponendo attenzione alla collaborazione degli
EE.LL. e, in particolare, con l’Unità Multidisciplinare prevista dal
D.P.R.24.02.1994. Relaziona sul lavoro svolto.
AREA 4 - GESTIONE DEL SITO CON CURA DELLA COMUNICAZIONE INTERNA ED ESTERNA
Costruisce l’home page e le pagine web del sito internet, assumendo la funzione
di web-master.
Progetta e coordina gli interventi per mantenere operativo il sito web
dell’istituzione dedicato all’informazione e alla comunicazione.
Seleziona materiali di interesse diffuso (distinti per settore culturale,
organizzativo, didattico, ecc.) e ne cura l’immissione nel sito dell’istituzione.
Tiene costantemente aggiornato il sito, provvedendo a trasferire il materiale sullo
spazio web.
Coordina il lavoro dei docenti assegnatari di Funzioni strumentali al PTOF e
ordina il materiale da pubblicare sul sito. Relaziona sul lavoro svolto.
15
AREA 5 - COORDINAMENTO PROGETTI E PROTOCOLLI Coordina i rapporti scuola-famiglia, al fine di coinvolgere i genitori alla
partecipazione a iniziative progettuali organizzate dall’Istituto.
Coordina i rapporti con Enti e Istituzioni richiesti nel progetti d’Istituto inseriti
nel PTOF (convenzioni, protocolli d’intesa, ecc.).
Coordina gli incontri e le attività con i docenti e gli alunni delle scuole
secondarie di secondo grado per favorirne l’orientamento.
Coordina la funzione assegnata con le altre Funzioni strumentali e i Responsabili
di plesso. Relaziona sul lavoro svolto.
R.S.P.P.
Ottempera a quanto indicato nell’art. 33 del Dlgs 81/2008, Testo Unico
sulla Sicurezza.
RESPONSABILI
DI PLESSO
SCUOLA DELL’INFANZIA
Curano il registro delle presenze del personale in servizio nell’orario di
funzionamento della scuola.
Rilasciano permessi ai genitori per l’entrata posticipata e l’uscita anticipata dei
bambini, solo in casi eccezionali.
Appongono all’ingresso della scuola l’orario di entrata e di uscita dei bambini,
con una certa flessibilità.
Si attengono alle disposizioni impartite, portandole a conoscenza di tutto il
personale.
Controllano l’orario d’entrata e d’uscita delle colleghe e dei collaboratori
scolastici.
Controllano che il personale ausiliario vigili scrupolosamente all’ingresso
dell’edificio.
Vigilano sulla pulizia dei locali e il funzionamento dei servizi.
Comunicano i casi di assenze prolungate o frequenti dei bambini.
Curano la conservazione e l’utilizzo del materiale didattico in dotazione.
Curano la programmazione in sinergia con le colleghe.
Collaborano in sinergia con i collaboratori del Dirigente scolastico, l’Ufficio di
segreteria e l’Ufficio di dirigenza.
RESPONSABILI
DI PLESSO
SCUOLA
PRIMARIA
Controllano il registro delle presenze del personale in servizio
nell’orario di funzionamento della scuola.
Predispongono l’utilizzazione di docenti per la sostituzione dei colleghi assenti.
Rilasciano permessi ai genitori per l’entrata posticipata e l’uscita anticipata
degli alunni, solo in casi eccezionali.
Controllano l’orario d’entrata e d’uscita dei docenti.
Controllano che il personale ausiliario vigili scrupolosamente all’ingresso
dell’edificio.
Vigilano sulla pulizia dei locali e il funzionamento dei servizi.
Comunicano i casi di assenze prolungate o frequenti di alunni.
Curano la conservazione e l’utilizzo del materiale didattico in dotazione.
Collaborano in sinergia con i collaboratori del Dirigente scolastico, l’Ufficio di
segreteria e l’Ufficio di dirigenza.
Rispettano le circolari emanate, in relazione alle disposizioni contenute, da
notificare a tutto il personale del plesso.
RESPONSABILI
DI PLESSO
SCUOLA SECONDARIA DI
1° GRADO
Controllano il registro delle presenze del personale in servizio nell’orario di
funzionamento della scuola.
Predispongono l’utilizzazione di docenti per la sostituzione dei colleghi assenti.
Rilasciano permessi ai genitori per l’entrata posticipata e l’uscita anticipata
degli alunni, solo in casi eccezionali.
Controllano l’orario d’entrata e d’uscita dei docenti.
Controllano che il personale ausiliario vigili scrupolosamente all’ingresso
dell’edificio.
Vigilano sulla pulizia dei locali e il funzionamento dei servizi.
Comunicano i casi di assenze prolungate o frequenti di alunni.
Curano la conservazione e l’utilizzo del materiale didattico in dotazione.
Collaborano in sinergia con i collaboratori del Dirigente scolastico, l’Ufficio di
16
segreteria e l’Ufficio di dirigenza.
Rispettano le circolari emanate, in relazione alle disposizioni contenute, da
notificare a tutto il personale del plesso.
ANIMATORE
DIGITALE
È un docente che assume la funzione di promuovere, coordinare e
organizzare le iniziative formative e didattiche, ma anche quelle
connesse alla gestione amministrativa, in funzione della realizzazione
del PNSD.
CONSIGLI
DI
CLASSE
Sono composti da tutti i docenti di ciascuna classe e da quattro rappresentanti dei
genitori eletti annualmente dalla rispettiva componente.
Hanno la funzione di programmare, coordinare e verificare l’attività didattica
della classe nel rispetto del Progetto d’Istituto e della programmazione didattica
ed educativa.
Con la sola presenza della componente docenti, svolgono l’attività di
programmazione e coordinamento didattico e provvedono alla valutazione in
itinere degli studenti;
Provvedono allo svolgimento delle operazioni necessarie per gli scrutini
intermedi e finali.
Si riuniscono secondo un calendario stabilito in sede di programmazione delle
attività e comunque nel rispetto dei limiti fissati dal contratto collettivo nazionale
di lavoro dei docenti al Collegio dei docenti
COORDINATORE
CONSIGLIO DI CLASSE
Raccoglie necessità e problemi che gli insegnanti, i genitori, gli alunni
pongono e segnalano al Consiglio.
Raccoglie e verifica le programmazioni annue e fa riferimento al Dirigente
scolastico in caso di anomalie, segnalando, d’accordo con il Consiglio di
classe, eventuali situazioni di criticità, relative agli obiettivi disciplinari e
trasversali.
Espone al Dirigente scolastico eventuali problematiche relative alla classe e
al Consiglio.
Cura la stesura dei verbali delle sedute dei Consigli su appositi registri, a cui
sarà allegato anche il P.E.P. per gli alunni H.
Coordina l’azione e i lavori del Consiglio e, in assenza del Dirigente, ne
assume la presidenza.
Analizza il profitto generale della classe, con l’aiuto dei dati forniti dai
colleghi (verifica disciplinare), segnalando eventuali situazioni di criticità
relative agli obiettivi disciplinari e trasversali, per avviare eventuali corsi di
recupero e/o per adottare nuove strategie organizzative e metodologiche.
Controlla la puntualità e l’assenza degli alunni avvalendosi della
collaborazione dei colleghi, informando tempestivamente le famiglie.
Segnala al Dirigente scolastico casi di assenze prolungate per adottare i
relativi provvedimenti di competenza.
CONSIGLI
DI
INTERCLASSE
Sono composti da tutti i docenti di ciascuna classe e da due rappresentanti dei
genitori per ciascuna classe.
Sono presieduti dal Dirigente, o da un docente suo delegato, anche al fine di
garantire la coerenza della programmazione didattico ‐ educativa della classe
con quella definita dal Collegio dei docenti, nonché il rispetto di criteri
omogenei nella valutazione degli studenti.
Hanno la funzione di programmare, coordinare e verificare l’attività
didattica della classe nel rispetto del Progetto d’Istituto e della
programmazione didattica ed educativa deliberata dal Collegio dei docenti.
Con la sola presenza della componente docenti, svolgono l’attività di
programmazione e coordinamento didattico e provvedono alla valutazione in
itinere degli studenti.
provvedono allo svolgimento delle operazioni necessarie per gli scrutini
intermedi e finali.
17
COORDINATORE DEL CONSIGLIO DI INTERCLASSE
Raccoglie necessità e problemi segnalati nelle sedute del Consiglio
d’interclasse, in merito alla valutazione dell’azione didattica.
Raccoglie le problematiche esposte dai genitori nelle sedute del Consiglio al
completo, per adottare adeguate soluzioni, nel rispetto dei ruoli.
Riferisce ai rappresentanti dei genitori eventuali problematiche relative a
ciascuna classe.
Espone al Dirigente scolastico eventuali problematiche relative alle classi e al
Consiglio.
Cura la stesura dei verbali delle sedute dei Consigli su appositi registri, a cui
sarà allegato anche il P.E.P. per gli alunni H.
Coordina l’azione e i lavori del Consiglio e, in assenza del Dirigente, ne
assume la presidenza
Analizza il profitto generale della classe, con l’aiuto dei dati forniti dai
colleghi (verifica disciplinare), segnalando eventuali situazioni di criticità
relative agli obiettivi disciplinari e trasversali, per avviare eventuali corsi di
recupero e/o per adottare nuove strategie organizzative e metodologiche.
Controlla la puntualità e l’assenza degli alunni avvalendosi della
collaborazione dei colleghi, informando tempestivamente le famiglie e il
Dirigente per i provvedimenti di competenza.
CONSIGLI
DI INTERSEZIONE
Sono composti da tutti i docenti di ciascuna classe e da due rappresentanti dei
genitori per ciascuna sezione.
Hanno la funzione di programmare, coordinare e verificare l’attività didattica
della sezione nel rispetto del Progetto d’Istituto e della programmazione
didattica ed educativa deliberata dal Collegio dei docenti.
Svolgono l’attività di programmazione e coordinamento didattico e provvedono
alla valutazione in itinere dei bambini.
Verificano l’acquisizione delle competenze in uscita.
COORDINATORE DEL CONSIGLIO
DI INTERSEZIONE
Raccogliere le problematiche esposte dai genitori nelle sedute del Consiglio al
completo, per adottare adeguate soluzioni, nel rispetto dei ruoli.
Espone al Dirigente scolastico eventuali problematiche relative alle sezioni e al
Consiglio.
Cura la stesura dei verbali.
I
DIPARTIMENTI
Predispongono le linee didattiche di indirizzo generale che la scuola intende
adottare per ogni singola disciplina, in stretta relazione con le altre discipline
facenti parte del dipartimento.
Definiscono i contenuti fondamentali della materia, da scandire nel
percorso attuativo del piano di lavoro disciplinare.
Concordano strategie comuni inerenti scelte didattiche e metodologiche.
Sperimentano e diffondono rinnovate metodologie di intervento
didattico, finalizzato al miglioramento dell’efficacia delle scelte previste
dal PTOF.
Assecondano un continuo scambio di idee per ogni punto della
pianificazione didattica, confrontando quindi il processo di
insegnamento –apprendimento e facilitando la partecipazione collettiva
agli obiettivi standard richiesti a livello di conoscenze e competenze.
Definiscono azioni di integrazione e definizione di massima delle
programmazioni per obiettivi minimi e/o differenziati per gli alunni
disabili e DSA.
Definiscono prove comuni (ingresso, in itinere e al termine dell’anno
scolastico).
Progettano interventi di recupero e potenziamento delle strutture logico-
cognitive.
18
Scelgono l’adozione di eventuali materiali di supporto didattico-
formativo.
Individuano gli argomenti didattici da proporre in caso di supplenze;
Concordano scelte comuni inerenti al valore formativo e didattico-
metodologico.
Programmano le attività di formazione/aggiornamento in servizio.
Comunicano ai colleghi le iniziative che vengono proposte dagli enti
esterni e associazioni.
Programmano le attività extracurricolari e le varie uscite didattiche.
Tra le competenze dei Dipartimenti rientrano:
- la definizione degli obiettivi, l'articolazione didattica della disciplina e
i criteri di valutazione;
- la costruzione di un archivio di verifiche;
- la scelta dei libri di testo e dei materiali didattici;
- la scelta delle modalità di verifica e la costruzione di verifiche comuni;
- il confronto delle diverse proposte didattiche dei docenti in ordine alla
disciplina;
- l'innovazione, attraverso un lavoro di ricerca e autoaggiornamento;
- la promozione, la sperimentazione di metodologie didattiche plurime.
Durante le riunioni di dipartimento, i docenti:
discutono circa gli standard minimi di apprendimento, declinati in termini di
conoscenze, abilità e competenze;
definiscono i contenuti imprescindibili delle discipline, coerentemente con le
Indicazioni Nazionali;
individuano le linee comuni dei piani di lavoro individuali.
Organizzazione dei Dipartimenti:
I Dipartimenti della scuola primaria e dell’infanzia si organizzano in due ambiti
disciplinari/campi di esperienza, quello linguistico e quello logico- matematico. Ogni
gruppo disciplinare è formato da specialisti di ogni disciplina/campo di esperienza,
suddivisi al suo interno per classi/sezioni parallele.
Nella Scuola secondaria di 1° grado i Dipartimenti sono strutturati in: Dipartimento
Umanistico, Dipartimento Scientifico/Informatico; Dipartimento Linguistico e
Dipartimento delle Educazioni.
COORDINATORE
DI DIPARTIMENTO
Nominato dal Dirigente Scolastico, deve:
collaborare con la dirigenza, il personale e i colleghi;
rappresentare il Dipartimento disciplinare;
fissare l’ordine del giorno, raccolte e analizzate le necessità didattiche, sulla
scorta delle indicazioni del comitato didattico e delle richieste presentate da
singoli docenti;
essere il punto di riferimento per i docenti del proprio dipartimento come
mediatore delle istanze di ciascun docente e garante del funzionamento,
della correttezza e della trasparenza del Dipartimento;
raccogliere la documentazione e i verbali delle riunioni di Dipartimento;
curare la stesura della documentazione prodotta dal Dipartimento
predisponendola in formato elettronico, consegnandone copia al Dirigente
Scolastico e a tutti i docenti del Dipartimento;
presiedere, su delega del Dirigente scolastico, il Dipartimento, le cui sedute
vengono verbalizzate; il verbale, una volta approvato e firmato dal
coordinatore, viene riportato sul registro generale dei verbali del
Dipartimento;
verificare eventuali difficoltà presenti nel proprio Dipartimento e riferire al
19
Dirigente scolastico quando il dialogo, il confronto e la discussione interna
non risolvano i problemi rilevati.
Le riunioni del dipartimento sono convocate dalla dirigenza. Il coordinatore, su
propria iniziativa o su richiesta motivata espressa dalla maggioranza dei docenti del
dipartimento, può richiedere la convocazione del dipartimento.
UNITÀ DI AUTOVALUTAZIONE
Con riferimento al Piano di Miglioramento deve:
lavorare sui nessi tra obiettivi di processo e traguardi di miglioramento;
pianificare le azioni;
valutare periodicamente lo stato di avanzamento del PdM;
documentare l’attività del nucleo di valutazione.
COMITATO DI
VALUTAZIONE DOCENTI
Ai sensi dell’art 11 D.L.G.S n° 297/94, come modificato dalla L. n. 107/2015, comma
129, il Comitato di Valutazione ha durata di tre anni scolastici, è' presieduto dal
Dirigente scolastico ed è costituito dai seguenti componenti:
1) tre docenti dell'istituzione scolastica, di cui due scelti dal collegio dei docenti e uno
dal Consiglio d’Istituto;
2) due rappresentanti dei genitori, per la Scuola dell’Infanzia e per il primo ciclo di
istruzione;
3) un componente esterno individuato dall'Ufficio Scolastico Regionale tra docenti,
dirigenti scolastici e dirigenti tecnici.
Compiti :
Il Comitato individua i criteri per la valorizzazione dei docenti sulla base:
a) della qualità dell'insegnamento e del contributo al miglioramento dell'istituzione
scolastica, nonché del successo formativo e scolastico degli studenti;
b) dei risultati ottenuti dal docente o dal gruppo di docenti in relazione al
potenziamento delle competenze degli alunni e dell'innovazione didattica e
metodologica, nonché della collaborazione alla ricerca didattica, alla documentazione e
alla diffusione di buone pratiche
didattiche;
c) delle responsabilità assunte nel coordinamento organizzativo e didattico e nella
formazione del personale.
Il comitato esprime altresì il proprio parere sul superamento del periodo di
formazione e di prova per il personale docente ed educativo. A tal fine il comitato e'
composto dal Dirigente scolastico, che lo presiede, dai docenti di cui al punto 1), ed è
integrato dal docente a cui sono affidate le funzioni di tutor.
Il comitato valuta il servizio di cui all'articolo 448 del D.lgs n. 297/94 su richiesta
dell'interessato, previa relazione del dirigente scolastico; nel caso di valutazione del
servizio di un docente componente del comitato, ai lavori non partecipa l'interessato e il
Consiglio d’Istituto provvede all'individuazione di un sostituto. Il comitato esercita
altresì le competenze per la riabilitazione del personale docente, di cui all'articolo 501
del suddetto D.lgs.
20
DIRIGENTE SCOLASTICO DOTT.SSA GIOVANNA PILEGGI
Direttore dei Servizi
Generali e Amministrativi
Maria Rosa Contartese
(In sostituzione di
Angelo Nazionale)
FUNZIONI STRUMENTALI
Area 1: Prof. Roberto Mazzitelli
Realizzazione e gestione del POF e del PTOF
Area 2: Prof.ssa Maria Pia Storaci
Autovalutazione d’Istituto/RAV – PdM
Area 3: Prof.ssa Sarah Ranieli
Gestione alunni area a rischio
Area 4: Prof. Giovanni Battista Fabio
Gestione del sito con cura della comunicazione interna ed esterna
Area 5: Prof.ssa Concetta Melani
Coordinamento progetti e protocolli
Collaboratore Vicario del D.S.
Prof. Carlo Pantano
Collaboratore del D.S.
Insegnante Maria Antonia Fusca
21
CONSIGLIO DI ISTITUTO - 2016/2017 - 2017/2018 - 2018/2019
COMPONENTE MEMBRI
1 Presidente (Genitore) Giuseppe Cafaro
Vice Presidente (Genitore) Vincenzo Barbuto
2 Membro di diritto (Dirigente Scolastico) Giovanna Pileggi
3 Docente Caterina Marchetta
4 Docente Angela De Vito
5 Docente Maria Antonia Fusca
6 Docente Patrizia Primerano
7 Docente Domenica Brosio
8 Docente Francesca Suppa
9 Docente Carmen Massara
10 Docente Ornella De Luca
11 Genitore Vittoria Fiammingo
12 Genitore Rosalba Niglia
13 Genitore Nicoletta Purita
14 Genitore Barbara Longo
Genitore Basilina Valenti
15 Genitore Amelia Sposito
16 Genitore Vincenzo Barbuto
17 ATA Domenico De Rito
18 ATA Antonio Greco
GIUNTA ESECUTIVA
MEMBRI DI DIRITTO DOCENTI GENITORI ATA
Presidente Dirigente Scolastico Giovanna Pileggi
Angela De Vito Basilina Valenti
Amelia Sposito
Domenico De Rito
D.S.G.A
Sig.ra Maria Rosa Contartese
in sostituzione del DSGA
Angelo Nazionale
22
Scuola Secondaria di I grado
Cessaniti Storaci Maria Pia
Pannaconi De Vito Angela
Zungri Pulicari Caterina Zaccanopoli Mazzitelli Roberto
Filandari Mangialavori Antonia
Scuola Primaria
Cessaniti Iannello Domenica
Pannaconi Suppa Francesca Natalina
Zungri Mazzitelli Maria Cristina
Zaccanopoli Brosio Domenica
Filandari Brescia Francesca
Scuola dell’Infanzia
Cessaniti Carnovale Maria Angiolina
Pannaconi Dainese Giovanna
Zungri Satriani Concetta Girolama
Zaccanopoli Crudo Angela
San Marco Pugliese Domenica
Arzona Pontoriero Teresa
Favelloni Costanzo Lauretta Mantineo Gentile Maria
COORDINATORI DI CLASSE, INTERCLASSE, INTERSEZIONE A.S. 2016-2017
COORDINATORI DI CLASSE – SECONDARIA DI I GRADO
CESSANITI
1ª A Silvestri Tiziana
2ª A Storaci Maria Pia
3ª A D’ Agostino Maria Giulia
PANNACONI:
1ª B Seva Mariangiola
2ª B Bisogni Pasquale 3ª B Miniaci Patrizia
ZUNGRI:
1ª C Pulicari Caterina
2ª C De Vita Giuseppe
3ª C Vita Domenica
FILANDARI:
1ª E + 2ª E Bova Giuseppe 3ª E Mangialavori Antonia
ZACCANOPOLI:
1ª D + 2ª D + 3ª D (pluriclasse) Mazzitelli Roberto
23
COORDINATORI DI INTERCLASSE – PRIMARIA
CESSANITI Iannello Domenica
PANNACONI Suppa Francesca Natalina
ZUNGRI Mazzitelli Maria Cristina
FILANDARI Brescia Francesca
ZACCANOPOLI Brosio Domenica
COORDINATORI DI INTERSEZIONE – INFANZIA
PANNACONI Dainese Giovanna
ZUNGRI Satriani Concetta Girolama
DOCENTI REFERENTI A.S. 2016-2017
INVALSI Riga Maria Angela
Educazione alla salute De Vito Angela
Educazione ambientale Storaci Maria Pia
Educazione alla legalità Papasidero Angela Luciana
Sostegno Ranieli Sarah Orientamento Storaci Maria Pia Scuola dell’Infanzia: Carnovale Maria Angiolina Attività ginnico-sportive Scuola Primaria: Mazzitelli Maria Cristina
Scuola Secondaria di I grado: Marrella Rosalba
Attività musicali Primerano Patrizia – Arena Francesco
Curricolo Profiti Lucia D.S.A. Mazzeo Fausta G.I.O. Ranieli Sarah Sito web Fabio Giovanni Battista
COMMISSIONI A.S. 2016-2017
Scuola dell’Infanzia: Marasco Concetta – Carnovale Maria Angiolina – Dainese Giovanna
Curricolo
Scuola Primaria: Profiti Lucia – Marchetta Caterina – Mazzeo Fausta – Ranieli Sarah
Scuola Secondaria di I grado: Mazzitelli Roberto –
Silvestri Tiziana– Miniaci Patrizia Responsabili di Plesso Orario Scuola Secondaria di I grado: De Vito Angela e i
Responsabili di plesso Scuola dell’Infanzia: Carnovale Maria Angiolina Formazione classi e sezioni Scuola Primaria: Mazzitelli Maria Cristina
Scuola Secondaria di I grado: Storaci Maria Pia Scuola dell’Infanzia: Dainese Giovanna
Progetti
Scuola Primaria: Suppa Francesca Scuola Secondaria di I grado: Fabio Giovanni Battista –
Melani Concetta Scuola dell’Infanzia: Pugliese Domenica
24
Viaggi d’istruzione e visite guidate Scuola Primaria: Suppa Francesca Natalina
Scuola Secondaria di I grado: Melani Concetta
Scuola dell’Infanzia: Carnovale Maria Angiolina G.L.U.C. (Gruppo di Lavoro Unitario per la Continuità) Scuola Primaria: Profiti Lucia
Scuola Secondaria di I grado: Silvestri Tiziana
G.L.I. (Gruppo di Lavoro per l’Inclusività) Ranieli Sarah – Mazzeo Fausta – Vallone Teresa –
Maccarone Palma
Scuola Primaria Cessaniti: Mobrici Maria Settimia Alunni stranieri (intercultura) Scuola Primaria Filandari: Marasco Maria Antonia
Scuola Secondaria Zungri: Vita Maria Domenica
Unità di Autovalutazione Storaci Maria Pia – Silvestri Tiziana – Iannello Domenica Dirigente Scolastico
Scuola dell’Infanzia: Dainese Giovanna Scuola Primaria: Marchetta Caterina Scuola Secondaria di I grado: D’Agostino Maria Giulia
CVD (Comitato Valutazione Docenti Legge 107/2015 GENITORI:
(validità triennale 2015-2018). Purita Angela – (Alunna Costanzo Benedetta cl. 5ª A Primaria Cessaniti);
Costanzo Barbara – (Alunno Cimadoro Simone
Francesco cl. 4ª C Primaria Zungri).
ESPERTO ESTERNO: De Vita Giuseppe. Coordinatori dipartimenti
Coordinatore dipartimento umanistico linguistico Scuola Dainese Giovanna
Infanzia
Coordinatore dipartimento umanistico linguistico Scuola Suppa Francesca
Primaria
Coordinatore dipartimento matematico Satriani Concetta Girolama
Scuola Infanzia
Coordinatore dipartimento matematico Profiti Lucia
Scuola Primaria
Coordinatore dipartimento umanistico Scuola D’agostino Giulia
Secondaria
Coordinatore dipartimento scientifico/informatico Storaci Maria Pia
Scuola Secondaria
Coordinatore dipartimento linguistico Scuola Secondaria Iwona Gruber Coordinatore dipartimento delle educazioni Scuola
Fabio Giovanni Battista
Secondaria
Secondaria Cessaniti: Fabio Giovanni Battista Primaria Cessaniti: Iannello Domenica
Responsabili dei laboratori d’informatica Secondaria Zungri: Vita M. Domenica Primaria Zungri: Valenti Maria Giuseppina Secondaria Filandari: Mangialavori Antonia Secondaria Zaccanopoli: Mazzitelli Roberto
Primaria Pannaconi: Maruccia Elisa
Responsabile Laboratorio Musicale Morello Domenico Scuola Secondaria Cessaniti: D’Agostino Maria Giulia Scuola Primaria Cessaniti: Riga Maria Angela Scuola Primaria Pannaconi: Suppa Francesca Natalina
Responsabili delle biblioteche Scuola Secondaria Zungri: De Vita Giuseppe Scuola Primaria Zungri: Pellegrino Francesca Scuola Secondaria Filandari: Teramo Fiorella Scuola Primaria Filandari: Brescia Francesca
Scuola Secondaria Zaccanopoli: Mazzitelli Roberto
25
R.S.P.P. (Responsabile Servizio di Protezione e Prevenzione) Deodato Anna
Consigliera contro le molestie sessuali e il mobbing
De Vito Angela
Animatore digitale (validità triennale 2016-2019)
Fabio Giovanni Battista
STRUMENTO MUSICALE
Il nostro Istituto Comprensivo ad indirizzo musicale, arricchisce il bagaglio di crescita offerto ai nostri alunni, tenuto conto dell’alto valore formativo dello studio della musica, e per rispondere alle esigenze di un comprensorio in cui è diffusa la tradizione musicale, come attestato sia dal numero di allievi che, alla fine del primo ciclo, continuano gli studi in istituti di istruzione secondaria a indirizzo musicale o presso il Conservatorio “Fausto Torrefranca” di Vibo Valentia, sia dalla presenza di alcuni complessi bandistici che si esibiscono prevalentemente nelle feste patronali e che sono costituiti anche da alunni ed ex alunni delle nostre scuole.
Pertanto gli allievi hanno l’opportunità di frequentare i corsi, scegliendo di approfondire lo studio di uno tra gli strumenti proposti:
· Chitarra · Pianoforte · Flauto · Clarinetto · Percussioni · Violino
I corsi si svolgono in orario pomeridiano nei plessi di Cessaniti, Pannaconi e Zungri. Le lezioni di strumento musicale fanno parte integrante del curricolo degli alunni che hanno optato per questa scelta e i livelli di apprendimento sono sottoposti a regolare valutazione da parte dei docenti. Nel corso dell’anno e alla fine, gli allievi hanno la possibilità di esibirsi nell’esecuzione di brani, sia individualmente che in gruppo. Inoltre, supportati dai docenti di Musica e/o di Strumento, i ragazzi prenderanno parte alle manifestazioni scolastiche che riguardano i progetti di istituto, con musiche a tema. Pertanto, oltre al Saggio di fine anno e al concerto, gli alunni seguiranno il PTOF accompagnando recite e concerti.
26
PRIORITÀ STRATEGICHE
PRIORITÀ, TRAGUARDI, OBIETTIVI DI PROCESSO (RAV)
RAV per il miglioramento della scuola attraverso l’autovalutazione.
Con il RAV, Rapporto di Autovalutazione, la scuola si dota di uno strumento utile ad avviare un
processo di miglioramento continuo, che favorisce:
· una valutazione basata su criteri condivisibili a livello europeo;
· un’opportunità per identificare i progressi e i livelli raggiunti;
· un collegamento fra i risultati da raggiungere e le relative pratiche;
· un mezzo per favorire il coinvolgimento di tutti i docenti dell’istituto;
· un’opportunità per promuovere e condividere le buone pratiche.
DAL RAV AL PTOF
Nell’elaborazione del PTOF ha un ruolo rilevante l’analisi del RAV (Rapporto di Autovalutazione)
inerente all’anno scolastico 2014/2015, dal quale si evidenziano punti di forza e punti di debolezza
della nostra scuola.
Questi punti conducono all’elaborazione del PdM (Piano di Miglioramento), che è un percorso di
miglioramento per il raggiungimento dei traguardi connessi alle priorità indicate dal RAV e dalle
criticità emerse dal lavoro svolto dal gruppo di Unità di autovalutazione. Il miglioramento è un
processo dinamico , in quanto si basa sul coinvolgimento di tutta la comunità scolastica; è un
percorso di pianificazione e di sviluppo di azioni educative e didattiche.
Per tale motivo il Piano di Miglioramento è parte centrale del PTOF, anzi solo partendo da esso è
possibile programmare in prospettiva pluriannuale l’azione formativa della nostra scuola.
PRIORITA’
1.Migliorare la capacità dello studente in relazione alla padronanza linguistica e della
matematica.
2. Sviluppare le competenze in materia di Cittadinanza attiva - Competenze sociali e civiche
TRAGUARDI:
1) Migliorare i livelli di apprendimento in uscita;
2) Diminuire il divario tra i livelli di competenza in uscita nelle classi;
3) Aumentare la percentuale degli alunni che nelle prove standardizzate occupano i
livelli 4 e 5 in confronto alla media regionale e nazionale;
4) Sviluppare il senso di solidarietà e del rispetto verso gli altri,
5) Promuovere la partecipazione responsabile e attiva degli alunni alla vita civile e
sociale.
27
OBIETTIVI DI PROCESSO :
1) Elaborare il curricolo verticale per competenze;
2) Completare la connessione internet in tutti i plessi;
3) Realizzare ambienti innovativi per la didattica;
4) Proseguire nella formazione in servizio;
5) Individuare percorsi e metodologie innovative per l’inclusione;
6) Rafforzare i rapporti con le famiglie e il territorio.
Le Prove standardizzate nazionali hanno evidenziato, soprattutto a fine scuola primaria e nella
scuola secondaria di I grado, esiti di apprendimento in Italiano e Matematica non soddisfacenti. Si
evidenzia la necessità di innovazione metodologico-didattica in un percorso di formazione dei
docenti ed applicazione operativa in continuità dalla scuola dell'infanzia alla scuola secondaria di I
grado.
Il nostro Istituto si prefigge delle azioni di miglioramento che avranno un impatto positivo
sull’organizzazione della scuola.
Si ritiene infatti che l'ottimizzazione degli ambienti di apprendimento, attraverso un processo di
innovazione, dell'organizzazione didattica e metodologica da parte dei docenti, permetterà di dare
una risposta significativa ai bisogni dell'utenza con un servizio di Qualità per ottenere un
innalzamento del livello delle competenze nell'Area linguistica e logico-matematica e, in generale
per potenziare il curricolo scolastico con attività didattiche mirate a condurre gli alunni ad acquisire
le competenze in uscita secondo le Indicazioni Nazionali e le competenze di cittadinanza per essere
futuri cittadini presenti nel mondo
Il Piano di Miglioramento è allegato al presente documento (Allegato 5).
28
IL CURRICOLO
La nostra scuola si sforza di promuovere, secondo una concezione dinamica, non tanto la semplice
acquisizione delle competenze, quanto un processo continuo di sviluppo di esse in riferimento alle
Competenze chiave europee, alle Competenze chiave di cittadinanza (declinate nel D.M. 139/2007
“Regolamento recante norme in materia di adempimento dell’ obbligo di istruzione”), alle
Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’ istruzione”
(2012), al Modello nazionale allegato alla C.M. n.3/2015,agli Obiettivi Regionali decretati
dell’Ufficio Scolastico per la Calabria in data o9-08-2016. Nell’insegnamento per competenze
infatti, non si deve privilegiare la dimensione della conoscenza (i saperi) e la dimostrazione della
conoscenza acquisita (le abilità ad essi connessi), ma bisogna sostenere la parte più importante
dell’insegnamento/apprendimento: lo sviluppo dei processi cognitivi, cioè lo sviluppo delle capacità
logiche e metodologiche trasversali che vanno attivate all’interno delle discipline. Gli insegnanti
avendo in mente questa prospettiva e a partire dai documenti sopra indicati, hanno maturato una
ricerca flessibile che renda significativo l’apprendimento,l’esigenza del superamento dei confini
disciplinari e un percorso finalizzato alla promozione delle competenze disciplinari e trasversali (di
Cittadinanza) dei nostri allievi nel rispetto dei loro ritmi, capacità e modi di essere, dando la
precedenza a elementi essenziali per un’alfabetizzazione funzionale quali:
ascoltare,
parlare,
descrivere,
raccontare,
argomentare,
fare ipotesi,
esprimersi attraverso le discipline.
Il curricolo verticale è stato strutturato nel rispetto di finalità, traguardi per lo sviluppo delle
competenze, obiettivi di apprendimento, valutazione, certificazione delle competenze e si esplicita
nel profilo dello studente al termine del primo ciclo di istruzione, facilita la scuola nei processi
d’integrazione e inclusione,sostiene prevenzione e recupero della dispersione scolastica e attraverso i
campi di esperienza e le discipline, pone particolare attenzione alla continuità e all’unitarietà dello
stesso percorso educativo che si basa su una progettazione impostata su criteri fondamentali di
Essenzialità – Trasversalità – Flessibilità – Priorità - Progressività per una scuola che promuova:
il sapere,
il saper fare,
il saper essere,
il saper stare nel mondo.
29
IL CURRICOLO IN VERTICALE
SCHEMA COMPARATO PER SEGMENTI SCOLASTICI
SCUOLA DELL’INFANZIA
SCUOLA PRIMARIA
SCUOLA SECONDARIA
DI 1° GRADO
I discorsi e le parole
Italiano
Inglese
Italiano
Inglese
Seconda lingua
comunitaria
La conoscenza del mondo
Matematica
Scienze
Geografia
Tecnologia
Matematica
Scienze
Geografia
Tecnologia
Il sé e l’altro
Storia
Cittadinanza e
Costituzione
Religione Cattolica
Storia
Cittadinanza e
Costituzione
Religione Cattolica
Immagini suoni e colori
Musica
Arte
Musica - Strumento
Arte
Il corpo in movimento
Educazione fisica
Educazione fisica
30
IL CURRICOLO VERTICALE PER COMPETENZE
Il curricolo per competenze trova la sua ragione nel significato del termine “competenza” e nella
convinzione che la didattica contemporanea consiste nell’impostazione del lavoro quotidiano
organizzato nella prospettiva della competenza in tutte le discipline.
La competenza è comprovata capacità di mobilitare conoscenze e abilità, ma anche capacità
personali, sociali e metodologiche in tutte le situazioni di vita: lavoro, studio, sviluppo personale, per
gestire situazioni, risolvere problemi, affrontare compiti, relazionare.
Non esiste quindi apprendimento significativo che non si iscriva nella prospettiva delle competenze
dell’apprendimento permanente definite dal Parlamento Europeo:
1) Comunicazione nella madrelingua;
2) Comunicazione nelle lingue straniere;
3) Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia;
4) Competenza digitale;
5) Imparare a imparare;
6) Competenze sociali e civiche;
7) Spirito di iniziativa e imprenditorialità;
8) Consapevolezza e d espressione culturale.
Le otto competenze chiave sono interrelate, rappresentano esse stesse i diversi aspetti della
competenza, come dimensione della persona. Nelle prime quattro possiamo rintracciare i
riferimenti a saperi disciplinari, le ultime quattro sono competenze sociali e civiche,
metodologiche e meta cognitive, comunicative e socio-relazionali, necessarie per esercitare la
cittadinanza attiva e che, accanto alle varie materie, ne accentuano la validità formativa trasversale e
il carattere di interdisciplinarità, nient’altro che l’unica educazione integrale di ciascuno a cui tutta
l’attività scolastica è indirizzata.
L’esperienza educativa nella prospettiva “interdisciplinare”, come un approccio misto che alterna
lezioni, compiti, esperienze, intenzionalmente programmate, elaborate sotto forma di Unità di
apprendimento che prevedono un’intesa tra le diverse discipline al fine di delineare un percorso
comune attraverso cui perseguire effettivamente le mete educative, culturali dichiarate. Un sapere in
termini affettivi di curiosità, interesse, concreto di utilità, scoperta e cognitivo di padronanza.
L’Unità di apprendimento (Uda) costituisce la struttura di base dell’azione educativa. Ogni Uda deve
mirare a una o più competenze tra quelle del repertori o di riferimento costituito dalle otto
competenze chiave.
La progettazione curriculare (infanzia – primaria- secondaria) è sviluppata per ogni disciplina in
traguardi, obiettivi di apprendimento, abilità e competenze.
31
Curricolo verticale per competenze
Competenze disciplinari connesse con la competenza chiave europea: COMUNICARE NELLA MADRELINGUA
Competenze specifiche di cittadinanza:
Comprendere-Comunicare-Produrre Conoscenza di sé Utilizzare dispositivi informatici
TRASVERSALE A: Spirito di iniziativa e imprenditorialità Competenze sociali e civiche Competenza digitale
Disciplina di riferimento:ITALIANO Discipline coinvolte: tutte
Scuola dell’infanzia Al termine del Terzo Anno
Scuola primaria Al termine della Classe Quinta
Scuola secondaria di I grado Al termine della Classe Terza
Campo d’esperienza:
I DISCORSI E LE PAROLE
competenze
Il bambino sviluppa la padronanza d’uso della lingua italiana, arricchisce e precisa il proprio lessico. Ragiona sulla lingua scritta, scopre la presenza di lingue diverse. Racconta ,inventa ascolta e comprende la narrazione e la lettura di storie, discute chiede spiegazioni e spiega. Sviluppa fiducia e motivazione nell’esprimere e comunicare agli altri le proprie emozioni e domande, i propri ragionamenti e pensieri attraverso il linguaggio verbale. Si avvicina alla lingua scritta, incontra le tecnologie digitali e i nuovi media.
Competenze Riconosce ed applica i vari registri linguistici per valutarne l’adeguatezza in rapporto all’argomento, all’interlocutore, all’accuratezza del lessico e al modo in cui si parla. Partecipa a dialoghi collettivi e dibattiti organizzati sapendo sostenere le proprie opinioni e rendendosi conto dei diversi punti di vista degli altri interlocutori Legge ed analizzare linguaggi verbali e non verbali individuando le caratteristiche principali di struttura e di genere. Comunica in modo significativo ed efficace attraverso la pianificazione, l’organizzazione e la scelta degli strumenti linguistici e lessicali Produce testi coerenti sul piano del contenuto e adeguatamente corretti dal punto di vista morfologico e sintattico Riconosce ed utilizzare i “segni” del codice linguistico e saperli piegare alle necessità comunicative rispetto alle situazioni e ai contesti
Competenze Utilizza diverse strategie per distinguere le informazioni dai concetti e dalle opinioni personali, dell’autore o di chi parla Ascolta in modo critico per poter esprimere un giudizio Partecipa a una discussione per esprimere la propria opinione e confrontarla con quella degli altri Racconta conoscenze o esperienze personali, in modo ordinato, chiaro, coerente, lessico appropriato e adeguato alla situazione comunicativa Reperisce le informazioni per la comprensione di testi narrativi e non, anche complessi, e per formulare opinioni personali Reperisce tutte le caratteristiche formali, strutturali e linguistiche dei testi analizzati Produce testi di diverse tipologie testuali integrati da riflessioni, opinioni, punti di vista e critiche Sceglie il registro e il lessico in relazione alla tipologia testuale e allo scopo Applica, in situazioni diverse, le conoscenze fondamentali relative al lessico, alla morfologia, all’organizzazione logico-sintattica della frase semplice e complessa, ai connettivi testuali
Competenze disciplinari connesse con le competenze chiave europea:
32
CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE Competenze specifiche di cittadinanza Orientarsi Conoscere
Osservare Comunicare Individuare relazioni TRASVERSALE A:Imparare ad imparare Competenza digitale Competenze sociali e civiche
Disciplina di riferimento: STORIA-CITTADINANZA E COSTITUZIONE Discipline coinvolte:tutte
Scuola dell’infanzia Al termine del Terzo Anno
Scuola primaria Al termine della Classe Quinta
Scuola secondaria di I grado Al termine della Classe Terza
Campo d’esperienza: Il sé e l’altro
Competenze
Il bambino si orienta con crescente sicurezza e autonomia negli spazi che gli sono familiari, anche in rapporto con gli altri e con le regole condivise. Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini. Sa di avere una storia personale e familiare,conosce le tradizioni della famiglia,della comunità e le mette a confronto con altre Sviluppa il senso d’identità personale,percepisce le proprie esigenze e i propri sentimenti e li esprime in modo adeguato
competenze
Scopre le radici storiche della nostra civiltà e della realtà locale . Comprende come la nostra società sia l’incontro fra più culture Coglie relazioni fra attività economiche e morfologia del territorio Confronta opinioni Formula ipotesi Conosce e confronta i quadri storici delle civiltà studiate. Ricava informazioni da documenti di diversa natura utili alla comprensione di un fenomeno storico Riconosce le tracce storiche presenti sul territorio e comprende l’importanza del patrimonio culturale e artistico
competenze
Esporre le informazioni acquisite da fonti diverse argomentando le proprie riflessioni. Reperire ed utilizzare fonti di diverso tipo per produrre informazioni Conoscere le vicende storiche, anche in relazione al patrimonio culturale italiano e dell’umanità. Individuare i nessi causali dei fatti storici, collocandoli nella corretta dimensione spazio-temporale Conoscere aspetti e processi fondamentali della storia italiana, europea e della storia mondiale
Competenze disciplinari connesse con le competenze chiave europea:
33
CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE
Competenze specifiche di cittadinanza Orientarsi Conoscere Osservare Comunicare Individuare relazioni Metodo di studio
TRASVERSALE A: Spirito di iniziativa e imprenditoriali Competenza digitale Imparare ad imparare
Disciplina di riferimento: GEOGRAFIA Discipline coinvolte: tutte
Scuola dell’infanzia Al termine del Terzo Anno
Scuola primaria Al termine della Classe V
Scuola secondaria di I grado Al termine della Classe Terza
Campo d’esperienza: Il sè e l’altro
Manifesta curiosità esplorative e si muove con sicura autonomia negli spazi che gli sono familiari Colloca correttamente nello spazio se stesso, oggetti, persone Riconosce i più importanti segni della propria cultura e del territorio, le istituzioni, i servizi pubblici, il funzionamento delle città e delle piccole comunità
competenze
Sa individuare i cambiamenti del territorio, conseguenti ad azioni dell’uomo e a fenomeni naturali Sa individuare influenze e trasformazioni del territorio determinate dalle attività umane Sa usare gli strumenti della comunicazione geografica per costruire la realtà Sa riconoscere la funzione degli elementi ambientali Ricavare informazioni geografiche attraverso varie fonti Utilizzare il linguaggio della geo-graficità per interpretare carte geografiche e globo terrestre Riconoscere e denominare i principali i principali caratteri geografici fisici individua le analogie e le differenze e gli elementi di particolare valore ambientale e culturale da tutelare e valorizzare.
competenze Orientarsi nello spazio circostante e sulle carte geografiche Individuare gli elementi fisici e socioeconomici di un’area geografica, organizzandoli in un quadro di riferimento dato. Utilizzare gli strumenti propri della disciplina e la terminologia specifica Osservare e analizzare sistemi territoriali vicini e lontani e comprendere i processi evolutivi e di trasformazione di un territorio, rilevando cause e conseguenze Comprendere e rilevare problematiche ambientali, interculturali e di convivenza civile anche attraverso le conoscenze apprese in altre discipline
Competenze disciplinari connesse con le competenza chiave europea:
34
COMUNICARE NELLE LINGUE STRANIERE
Competenze specifiche di cittadinanza: Comprendere-Comunicare-Produrre
TRASVERSALE A: Spirito di iniziativa e imprenditorialità Competenze sociali e civiche Competenza digitale Disciplina di riferimento: INGLESE/FRANCESE
Discipline coinvolte:tutte
Scuola dell’infanzia Al termine del Terzo Anno
Scuola primaria Al termine della Classe V
Scuola secondaria di I grado Al termine della Classe Terza
Campo d’esperienza I DISCORSI E LE PAROLE
competenze Il bambino sviluppa la padronanza d’uso della lingua italiana, arricchisce e precisa il proprio lessico. Ragiona sulla lingua scritta, scopre la presenza di lingue diverse. Racconta ,inventa ascolta e comprende la narrazione e la lettura di storie, discute chiede spiegazioni e spiega. Sviluppa fiducia e motivazione nell’esprimere e comunicare agli altri le proprie emozioni e domande, i propri ragionamenti e pensieri attraverso il linguaggio verbale.
Competenze
Comprendere e descrivere oralmente e per iscritto, in modo semplice, brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari. Apprendere gli elementi basilari della lingua inglese Comunica con gli altri per ricevere e fornire informazioni Utilizza espressioni appropriate per approfondire le interazioni comunicative Dialoga in contesti extra-familiari
Competenze
Ascoltare, leggere e comprendere i punti essenziali di testi in lingua inglese su argomenti familiari o di studio Interagire in lingua inglese-francese su argomenti noti e scrivere semplici resoconti, messaggi, brevi lettere e descrivere oralmente avvenimenti ed esperienze personali. Individuare elementi della cultura inglese-francese confrontarli con quelli della propria.
35
Competenze disciplinari connesse con le competenze chiave europea: COMPETENZA MATEMATICA
Competenze specifiche di cittadinanza Risolvere problemi Comunicare Rappresentare Metodo di studio
TRASVERSALE A:Imparare ad imparare Spirito di iniziativa e imprenditorialità Competenza digitale
Disciplina di riferimento: MATEMATICA Discipline coinvolte: tutte
Scuola dell’infanzia Al termine del Terzo Anno
Scuola primaria Al termine della Classe Quinta
Scuola secondaria di I grado Al termine della Classe Terza
Campo d’esperienza: La conoscenza del mondo
competenze
Il bambino confronta e valuta quantità, riflette sulla misura, sull’ordine e sulle relazioni. Interagisce, legge indizi, pone domande e cerca spiegazioni. Si orienta nel tempo della vita quotidiana. Raggruppa e ordina oggetti e materiali secondo criteri diversi,utilizza simboli per registrarli.
Competenze
Individua il procedimento e la soluzione di problemi Utilizza varie strategie risolutive Utilizza il linguaggio della logica , della probabilità della statistica Utilizza forme diverse di rappresentazione della realtà Leggere e comprendere testi di situazioni-problema Risolvere facili problemi descrivendo il procedimento seguito Utilizza con sicurezza le tecniche e le procedure del calcolo scritto e mentale con i numeri naturali reali. Descrivere, rappresentare e classificare figure in base a caratteristiche geometriche Ricavare informazioni da dati rappresentati in tabelle e grafici e costruire rappresentazioni. Riconoscere e utilizzare rappresentazioni diverse di oggetti matematici (numeri decimali, frazioni, percentuali, scale di riduzione …).
competenze Affrontare situazioni problematiche formulando ipotesi di soluzione, individuando le fonti e le risorse adeguate, raccogliendo e valutando i dati, proponendo soluzioni, giustificando il procedimento seguito, utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti e metodi delle diverse discipline. Utilizzare con sicurezza le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico e algebrico, scritto e mentale, anche con riferimento a contesti reali. Rappresentare, confrontare e analizzare le forme del piano e dello spazio. Rilevare dati significativi, analizzarli, interpretarli, sviluppare ragionamenti sugli stessi, utilizzando consapevolmente rappresentazioni grafiche e strumenti di calcolo.
36
Competenze disciplinari connesse con le competenze chiave europea: COMPETENZE DI BASE IN SCIENZE E TECNOLOGIA
Competenze specifiche di cittadinanza Osservare Comunicare Rappresentare Risolvere Problemi Autonomia e responsabilità Metodo di studio
TRASVERSALE A:Imparare ad imparare Spirito di iniziativa e imprenditorialità Competenza digitale
Disciplina di riferimento: SCIENZE-TECNOLOGIA Discipline coinvolte: tutte
Scuola dell’infanzia Al termine del Terzo Anno
Campo d’esperienza: La conoscenza del mondo
competenze
Osserva con attenzione il suo corpo,gli organismi viventi,i loro ambienti,i fenomeni naturali accorgendosi del loro cambiamento. Sa scoprire le funzioni e i possibili usi di macchine strumenti tecnologici.
Scuola primaria Al termine della Classe Quinta
competenze Sa comprendere il rapporto tra l’ambiente e l’uomo Sa analizzare le varie forme di energia che l’uomo ha imparato ad usare per i suoi bisogni Sa individuare e rappresentare fenomeni ed eventi, cogliendone analogie e differenze, cause ed effetti sia nello spazio che nel tempo. Inizia ad usare le metodologie scientifiche nello studio del mondo naturale, dei suoi fenomeni e delle sue leggi. Conosce le proprietà e le caratteristiche dei diversi mezzi di comunicazione ed è in grado di farne un uso efficace e responsabile rispetto alle proprie necessità di studio e socializzazione. Utilizza adeguate risorse materiali e informative e organizzative per la progettazione e la realizzazione di semplici prodotti,anche di tipo digitale.
Scuola secondaria di I grado Al termine della Classe Terza
competenze Osservare, analizzare e interpretare dati, fatti, fenomeni, eventi della realtà. Individuare e rappresentare, collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi, anche appartenenti a diversi ambiti disciplinari e lontani nello spazio e nel tempo, individuando analogie e differenze, coerenze ed incoerenze, cause ed effetti. Progettare e realizzare semplici manufatti e strumenti spiegando le fasi del processo Riconoscere nell’ambiente circostante i principali sistemi tecnologici e le molteplici relazioni con gli esseri viventi.
37
Competenze disciplinari connesse con le competenze chiave europea: CONSAPEVOLEZZA ESPRESSIONE CULTURALE
Competenze specifiche di cittadinanza Comunicare Produrre Conoscere Osservare Collaborare Partecipare
TRASVERSALE A:Imparare ad imparare Spirito di iniziativa e imprenditorialità Competenze sociali e civiche Competenza digitale
Disciplina di riferimento :MUSICA Discipline coinvolte:tutte
Scuola dell’infanzia Al termine del Terzo Anno
Scuola primaria Al termine della Classe Quinta
Scuola secondaria di I grado Al termine della Classe Terza
Campo d’esperienza: Immagini, Suoni,Colori competenze
Il bambino interagisce con gli altri nei giochi di movimento, nella musica, nella danza, nella comunicazione espressiva. Esplora i primi alfabeti musicali. Scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione musicale utilizzando voce corpo e oggetti
competenze
Sa riconoscere il rapporto tra musica e contesto d’uso Sa cogliere la valenza comunicativa della musica Sa riconoscere il rapporto tra musica e contesto culturale Apprezza il valore espressivo del linguaggio musicale Sa comunicare mediante gli strumenti musicali Esegue collettivamente ed individualmente brani vocali/strumentali anche polifonici. Sa valutare aspetti funzionali ed estetici in brani musicali di vario genere e stile, in relazione al riconoscimento di culture, di tempi e luoghi diversi.
competenze
Riconoscere e classificare gli elementi costitutivi del brano musicale. Ascoltare e comprendere brani musicali di vario genere riconoscendone il contesto storico- artistico e sociale. Eseguire in modo espressivo, collettivamente e individualmente, brani musicali di generi e stili diversi.
38
Competenze disciplinari connesse con le competenze chiave europee: CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE
Competenze specifiche di cittadinanza Comunicare Produrre Conoscere Osservare Progettare Uso strumenti informatici
TRASVERSALE A:Imparare ad imparare Spirito di iniziativa e imprenditorialità Competenze sociali e civiche Competenza digitale
Disciplina di riferimento :ARTE Discipline coinvolte:tutte
Scuola dell’infanzia Al termine del Terzo Anno
Scuola primaria Al termine della Classe Quinta
Scuola secondaria di I grado Al termine della Classe Terza
Campo d’esperienza: Immagini, suoni , colori competenze
Il bambino è in grado di dimostrare interesse per l’arte. Inventa storie e sa esprimerle attraverso il disegno la pittura e altre attività manipolative. Utilizza materiali e strumenti,tecniche espressive e creative.
competenze
Sa utilizzare strumenti, materiali, procedimenti per comunicare esperienze Utilizza tecniche artistiche tridimensionali e bidimensionali su supporti di vario tipo Sa individuare autonomamente gli elementi di base della comunicazione iconica per coglierne la natura e il senso estetico Sa individuare autonomamente i generi artistici colti lungo un percorso culturale Sa utilizzare le conoscenze e le abilità relative al linguaggio visivo per produrre varie tipologie di testi visivi Riconoscere ed apprezza i principali monumenti storico-artistici.
competenze
Sa produrre elaborati artistici utilizzando regole, tecniche e materiali appropriati. Sa leggere e comprendere i significati di immagini statiche e in movimento. Sa leggere le opere più significative sapendole collocare nei rispettivi contesti storici, culturali e ambientali.
39
Competenze disciplinari connesse con le competenze chiave europea:
CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE Competenze specifiche di cittadinanza Comunicare Produrre Conoscere Collaborare Rispetto
delle regole Conoscenza di sé TRASVERSALE A:Imparare ad imparare Spirito di iniziativa e imprenditorialità Competenze sociali e
civiche
Disciplina di riferimento :EDUCAZIONE FISICA Discipline coinvolte:tutte
Scuola dell’infanzia Al termine del Terzo Anno
Scuola primaria Al termine della Classe Quinta
Scuola secondaria di I grado Al termine della Classe Terza
Campi d’esperienza: Il corpo e il movimento
Vivere pienamente la propria corporeità, percependone il potenziale comunicativo ed espressivo, maturare condotte che consentono una buona autonomia nella gestione della giornata a scuola. Provare piacere nel movimento e sperimentare schemi posturali e motori e applicarli nei giochi individuali e di gruppo Controllare l’esecuzione del gesto, valutare il rischio, coordinarsi con gli altri nei giochi di movimento, nella danza, nella comunicazione espressiva. Riconosce il proprio corpo,le sue diverse parti.
competenze
Sa utilizzare il proprio corpo come espressione della personalità Sa porsi in relazione con gli altri collaborando attivamente Sa rispettare le regole di gioco codificate e arbitrarie Sa applicare regole di igiene, di sicurezza, di comportamento Sa rispettare le regole di comportamento utili anche alla prevenzione degli infortuni Utilizzare modalità espressive e corporee anche attraverso forme di drammatizzazione e danza, sapendo trasmettere nel contempo contenuti emozionali Conosce e applicare correttamente modalità esecutive di diverse proposte di gioco sport anche come orientamento alla futura pratica sportiva.
competenze
Utilizzare il linguaggio motorio per entrare in relazione con gli altri. Acquisire una mentalità critica per classificare i vari messaggi motori e le loro finalità. Acquisire e utilizzare abilità motorie e sportive Essere consapevole delle proprie competenze motorie sia nei punti di forza che nei limiti
40
Competenze disciplinari connesse con le competenze chiave europee: CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE
Competenze specifiche di cittadinanza:Collaborare Partecipare Autonomia e responsabilità Conoscenza di sé
TRASVERSALE A:Imparare ad imparare Competenze sociali e civiche
Disciplina di riferimento: RELIGIONE Discipline coinvolte:tutte
Scuola dell’infanzia Al termine del Terzo Anno
Scuola primaria Al termine della Classe Quinta
Scuola secondaria di I grado Al termine della Classe Terza
Campi d’esperienza: Il sè e l’altro
competenze
Pone domande su temi esistenziali e religiosi,sulle diversità culturali,su ciò che è bene o male,sulla giustizia. Riflette e si confronta,discute con gli adulti e con gli altri bambini dimostrando attenzione.
competenze
Saper rivalutare i valori cristiani nella nostra società collegandone i suoi contenuti alle tradizioni dell’ambiente in cui vive. Saper accettare l’imperscrutabilità del progetto di salvezza di Dio che si realizza anche attraverso altre credenze religiose Saper confrontare le proprie convinzioni con i mutamenti della società
competenze
Sa interrogarsi sul trascendente,cogliendo l’intreccio tra dimensione religiosa e culturale. Sa interagire con persone di religione differente. Sviluppa un’identità capace di accoglienza,confronto e dialogo. Coglie le implicazioni etiche della fede cristiana e le rende oggetto di riflessione in vista di scelte di vita
Competenze connesse con le competenze chiave europee: Spirito di iniziativa e imprenditorialità
Competenze specifiche di cittadinanza: Progettare Produrre TRASVERSALE A: tutte le competenze
Discipline coinvolte tutte Tutti i campi d’esperienza
Scuola dell’infanzia Al termine del Terzo Anno
Scuola primaria Al termine della Classe Quinta
Scuola secondaria di I grado Al termine della Classe Terza
competenze
Scegliere, organizzare e predisporre materiali, strumenti, spazi, tempi e interlocutori per soddisfare un bisogno primario, realizzare un gioco, trasmettere un messaggio mediante il linguaggio verbale e non verbale.
competenze
E' in grado di mostrare iniziativa e creatività nelle attività scolastiche. , utilizzando le conoscenze apprese e realizza semplici prodotti E'in grado di percepire i propri errori
competenze Elaborare e realizzare prodotti di vario genere, riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di studio, utilizzando le conoscenze apprese, stabilendo autonomamente le fasi procedurali e verificando i risultati raggiunti. Organizzare il materiale in modo corretto e razionale
41
Competenze connesse con le competenze chiave europee: Imparare ad imparare
Competenze specifiche di cittadinanza: Conoscenza di sé Uso strumenti informativi Metodo di studio
TRASVERSALE A: tutte le competenze
Discipline coinvolte tutte Tutti i campi d’esperienza
Scuola dell’infanzia Al termine del Terzo Anno
Scuola primaria Al termine della Classe V
Scuola secondaria di I grado Al termine della Classe Terza
competenze Riconoscere i propri pensieri, i propri stati d’animo, le proprie emozioni. Utilizzare informazioni, provenienti dalle esperienze quotidiane (a scuola, a casa, con gli altri), in modo appropriato alla situazione. Avere fiducia in se stesso affrontando serenamente anche situazioni nuove.
Competenze Esplicitare punti di forza e/o difficoltà legate a situazioni di vita scolastica e/o quotidiana. Essere in grado di mettere in atto strategie per cercare di modificare comportamenti scorretti. Formulare giudizi inerenti il lavoro svolto e sa prendere decisioni di conseguenza Essere consapevoli dei propri comportamenti Iniziare ad organizzare il proprio apprendimento utilizzando le informazioni ricevute, anche in funzione dei tempi disponibili
competenze Valutare criticamente le proprie prestazioni. Essere consapevoli del proprio comportamento, delle proprie capacità e dei propri punti deboli e saperli gestire. Riconoscere le proprie situazioni di agio e disagio. Organizzare il proprio apprendimento scegliendo ed utilizzando varie fonti e varie modalità di informazione, anche in funzione dei tempi disponibili. Acquisire un efficace metodo di studio.
42
Competenze connesse con le competenze chiave europee: Competenza digitale
Competenze specifiche di cittadinanza: Acquisire informazioni Interpretare e valutare informazioni Utilizzare dispositivi informatici
TRASVERSALE A: tutte le competenze
Discipline coinvolte tutte Tutti i campi d’esperienza
Scuola dell’infanzia Al termine del Terzo Anno
Scuola primaria Al termine della Classe Quinta
Scuola secondaria di I grado Al termine della Classe Terza
competenze
Si interessa a macchine e strumenti tecnologici, sa scoprirne le funzioni e i possibili usi. Ricavare informazioni attraverso l’ascolto e supporti iconografici forniti anche dalle più comuni tecnologie della comunicazione
competenze
Sa individuare le contemporanee forme di organizzazione e ricerca dei saperi Conosce i diversi sistemi di comunicazione del mondo contemporaneo Sa usare semplici applicazioni informatiche Sa ricercare informazioni utili al proprio apprendimento, anche in contesti diversi da quelli disciplinari e prettamente scolastici.
competenze
Possedere abilità e competenze linguistiche, espressive, logico -matematiche, scientifico- tecnologiche, anche con l’uso di tecnologie informatiche. Acquisire la capacità di analizzare l'informazione ricevuta nei diversi ambiti ed attraverso diversi strumenti comunicativi, anche dalle più comuni tecnologie della comunicazione, valutandone l’attendibilità e l’utilità, distinguendo fatti e opinioni con senso critico. Essere in grado di redigere un documento scritto su supporto digitale o una presentazione PowerPoint rispettando le regole della videoscrittura in modo autonomo
43
Competenze connesse con le competenze chiave europee: Competenze sociali e civiche
Competenze specifiche di cittadinanza: Collaborare Partecipare Autonomia e responsabilità Rispetto delle regole
TRASVERSALE A: tutte le competenze
Discipline coinvolte tutte Tutti i campi d’esperienza
Scuola dell’infanzia Al termine del Terzo Anno
Scuola primaria Al termine della Classe Quinta
Scuola secondaria di I grado Al termine della Classe Terza
competenze
Partecipare a giochi e attività collettivi, collaborando con il gruppo, riconoscendo e rispettando le diversità. Stabilire rapporti corretti con i compagni e gli adulti. Esprimere i propri bisogni. Portare a termine il lavoro assegnato. Capire la necessità di regole, condividerle e rispettarle
competenze Costruire e mantenere relazioni positive con gli altri riconoscendo e rispettando le diversità. mantenendo la propria identità Essere in grado di dare un contributo costruttivo nel lavoro di gruppo .rispettando le regole condivise Imparare ad avere cura di sé stessi, degli altri, degli oggetti, dell’ambiente Assolvere gli obblighi scolastici con responsabilità.
competenze
Interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista, gestendo la conflittualità, contribuendo all’apprendimento comune e alla realizzazione delle attività collettive nel rispetto dei diritti di tutti. Partecipare in modo attivo e produttivo alla vita scolastica Esprimere le proprie idee e opinioni e saper ascoltare quelle degli altri in condizione di reciproco rispetto. Acquisire comportamenti responsabili nei confronti di sé stessi, degli altri, dell’ambiente Assolvere gli obblighi scolastici con responsabilità rispettando le scadenze. Rispettare il proprio materiale, il materiale dei compagni e gli arredi scolastici Rispettare le regole della convivenza scolastica
44
CRITERI DI VERIFICA
E DI VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE
Gli Obiettivi formativi e criteri di verifica, chiamano in causa la valutazione del processo formativo
orientato alla crescita e alla valorizzazione della persona umana.
Gli obiettivi formativi sono elementi fondamentali del percorso didattico determinati dagli obiettivi
generali del processo formativo e dagli obiettivi specifici di apprendimento contestualizzati.
Obiettivi formativi: promuovere le capacità – sviluppare le abilità, trasformarle in competenze, quale
insieme di comportamenti che il soggetto adotta sulla base di un sapere acquisito (conoscenze) e di
un saper fare (abilità).
La verifica sistematica degli obiettivi formativi implica l’individuazione di criteri di verifica:
- chi fa
- che cosa
- con quali strumenti
I criteri di verifica indicano: ambiti di osservazione entro cui analizzare l’apprendimento degli
alunni e il loro processo di crescita e si riferiscono alle ragioni che rendono sensata la traduzione dei
punteggi attribuiti alle prove prodotte dagli alunni in giudizi espressi nella scheda di valutazione
(utilizzo della scala pentenaria). I criteri di verifica relativi agli apprendimenti, si configurano come
principi ai quali ogni docente deve attenersi.
La verifica delle conoscenze tiene conto di:
prove oggettive (strutturate e semistrutturate);
osservazione intenzionale e sistematica;
saggi brevi;
prove derivanti dalla tradizione didattica consolidata.
Oggi la verifica e la valutazione anche delle “competenze” avvengono sulla base di determinati
criteri che il collegio stabilisce per inserirli nel PTOF; essi indicano gli ambiti da prendere in
considerazione.
L’attenzione valutativa è rivolta all’asse:
degli apprendimenti culturali (conoscenze e abilità);
della maturazione personale (capacità e competenze).
In questo senso possiamo riferirci al concetto di “prestazioni”, da intendersi non come
performance, ma come comportamenti visibili ed osservabili, manifestati dall’alunno in qualsiasi
circostanza.
La verifica delle competenze deve tenere presente:
L’obiettivo formativo da verificare, in riferimento agli obiettivi generali e agli obiettivi
specifici di apprendimento disciplinare;
Quanto l’alunno dimostra di aver capitalizzato, in un contesto ben costruito attraverso un
compito unitario in termini di conoscenze e abilità (compiti di realtà).
Alla verifica segue la valutazione degli apprendimenti. La Valutazione è lo strumento di regolazione
della relazione educativa = attribuzione di valore non solo al prodotto ma anche al processo
45
formativo. È uno dei momenti più importanti del processo di insegnamento – apprendimento e si
articola nelle seguenti fasi:
Valutazione diagnostica o iniziale: presa d’atto del bagaglio esperienziale dell’alunno.
Valutazione formativa o in itinere: accompagna il processo formativo nel suo svolgersi (individua
punti di debolezza e punti di forza al fine di adottare strategie migliorative.
Valutazione proattiva: valutazione intermedia (quadrimestre).
Valutazione sommativa: assolve la funzione di bilancio consuntivo.
La valutazione diagnostica, individua livelli e abilità di base al fine di impostare le strategie
didattiche successive; viene effettuata all’inizio dell’anno mediante osservazioni sistematiche e prove
d’ingresso per rilevare conoscenze, abilità e competenze relative ai livelli di partenza;
la valutazione formativa, a verifica dell’efficacia dell’azione didattica con momenti valutativi di
osservazione, feedback continuo sui percorsi formativi, prove periodiche scritte;
la valutazione sommativa, relativa ai livelli di abilità e competenze degli allievi, a conclusione di
ogni anno scolastico.
La valutazione è un processo in continua evoluzione, “in progress”, che deve tenere conto del
percorso personale, del tempo richiesto dalle caratteristiche affettivo/emotive, sociali, relazionali,
cognitive dell’alunno. I docenti devono tener conto del processo evolutivo di ognuno e della diversità
di ciascuno, coinvolgendo ciascun alunno in un processo di autovalutazione dei punti di forza e
debolezza, onde acquisire capacità di valutazione critica.
Tutto ciò implica un processo di autovalutazione dell’insegnamento e delle attività programmate per
rivedere il percorso, utilizzando nuove strategie didattiche e metodologiche, mettendo in campo
l’individualizzazione dell’insegnamento e la personalizzazione degli apprendimenti.
I docenti presteranno molta attenzione alla valutazione iniziale dell’alunno, poiché un alunno che
proviene da un contesto sociale, economico e culturale svantaggiato, fa il suo ingresso a scuola con
una situazione di “svantaggio” che, se non viene considerata, determina necessariamente
l’insuccesso formativo.
La valutazione degli apprendimenti è effettuata dal consiglio di classe, presieduto dal Dirigente
scolastico o da suo delegato, con deliberazione assunta, ove necessario, a maggioranza.
La valutazione periodica e finale si attua con voti espressi in decimi (Artt. 2 e 3 Decreto Legge
n.169/2008), secondo la sottostante scala di misurazione.
La valutazione degli apprendimenti è espressa in voti, dal 5 al 10 per la scuola primaria e dal 4 al
10 per la scuola secondaria di 1° grado
TABELLA DI VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI E DELLE COMPETENZE
VOTO GIUDIZIO
4 LACUNOSO CON GRAVI INSUFFICIENZE
5 INSUFFICIENTE E PARZIALE
6 SUFFICIENTE
7 DISCRETO
8 BUONO
9 OTTIMO
10 ECCELLENTE
46
I docenti, nell’ambito di ciascuna disciplina, utilizzano i voti in decimi corrispondenti a descrittori
graduati secondo i livelli di competenza.
I descrittori sono sintetizzati in quadri sinottici di valutazione degli obiettivi, concordati in sede di
Dipartimenti disciplinari.
Nell’attribuzione del voto, i docenti prenderanno in considerazione i seguenti
elementi:
• livello di partenza;
• livello di conseguimento obiettivi educativi e cognitivi;
• evoluzione del processo di apprendimento;
• impegno profuso per superare eventuali carenze o difficoltà;
• metodo di lavoro;
• condizionamenti socio-ambientali;
• partecipazione alle attività didattiche;
• socializzazione e collaborazione;
• evoluzione della maturazione personale;
Per gli alunni con difficoltà di apprendimento si tiene conto dei livelli minimi prefissati ed esplicitati
in dettaglio in sede di dipartimenti disciplinari.
Ai sensi del DPR n. 122/2009 la valutazione degli alunni con disabilità certificata nelle forme e con
le modalità previste dalle disposizioni normative in vigore è riferita al comportamento, alle discipline
e alle attività svolte sulla base del piano educativo individualizzato.
Per gli alunni con difficoltà specifiche di apprendimento (DSA) adeguatamente certificate, la
valutazione e la verifica degli apprendimenti, comprese quelle effettuate in sede di esame conclusivo,
devono tenere conto delle specifiche situazioni soggettive di tali alunni; a tali fini, nello svolgimento
dell’attività didattica e delle prove di esame, sono adottati, gli strumenti metodologico-didattici
compensativi e dispensativi ritenuti dal Consiglio di classe più idonei.
I minori con cittadinanza non italiana presenti sul territorio nazionale, in quanto soggetti all’obbligo
d’istruzione ai sensi dell’articolo 45 del decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1999, n.
394, sono valutati nelle forme e nei modi previsti per i cittadini italiani.
Le conoscenze e le competenze relative al nuovo insegnamento ‘Cittadinanza e Costituzione’
introdotto dalla L. n.169/2008 nel monte ore complessivo previsto per le discipline dell’area storico
geografica e storico-sociale, verranno valutate dai docenti di Lettere, tra gli obiettivi di
apprendimento della disciplina “Storia”.
L’approfondimento di materie letterarie (previsto dal Decreto n. 37/2009) programmato ed effettuato
con specifiche attività dai docenti di Lettere, verrà valutato come uno dei sotto-obiettivi della
disciplina “Italiano”.
VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
La valutazione del comportamento richiama l’art. 2 DL 169 del 2008. E’ espressa dai docenti di
classe in forma collegiale. Nella scuola primaria i voti partono dal 6 fino al 10. Nella scuola
secondaria vanno dal 5 al 10. Il voto insufficiente, secondo la normativa, può essere attribuito solo
nel caso in cui l’alunno ha avuto almeno una sospensione. Il Regolamento di Disciplina interno
regola le sanzioni disciplinari in rapporto alle violazioni. L’Organo di Garanzia si costituisce ogni
anno a garanzia dei diritti degli alunni.La valutazione del comportamento tiene conto del grado di
interesse e di partecipazione dell’alunno, dell’impegno e della partecipazione alle attività didattiche
curricolari ed extracurricolari, della capacità di relazionarsi nei confronti dell’adulto, dei compagni,
del rispetto delle regole di convivenza civile, del rispetto dell’ambiente e delle persone.
47
VOTO MOTIVAZIONE
5
solo Secondaria
Viene assegnato agli studenti che non hanno portato rispetto a insegnanti, compagni e personale della scuola e sono stati spesso assenti dalle lezioni senza una giustificazione plausibile; sono stati ripresi spesso per il proprio atteggiamento ed hanno ricevuto note disciplinari per violazioni gravi; hanno utilizzato in maniera irresponsabile il materiale scolastico e non hanno mai svolto i compiti assegnati.
6
Viene assegnato agli studenti che hanno manifestato un comportamento non corretto nei confronti dei docenti, dei compagni e del personale della scuola; hanno totalizzato spesso assenze e/o ritardi non giustificati; sono stati ripresi ripetutamente per atteggiamenti e comportamenti non consoni alla situazione ed hanno ricevuto spesso note disciplinari per violazioni non gravi; hanno utilizzato in maniera negligente le strutture e il materiale scolastico.
7
Viene attribuito agli studenti che hanno dimostrato comportamenti poco corretti nei confronti dei professori, dei compagni e del personale della scuola; sono stati ripresi in più occasioni dagli insegnanti ed hanno ricevuto frequenti note disciplinari; sono stati spesso assenti e non hanno effettuato i compiti assegnati in maniera puntuale e costante.
8
Viene assegnato agli studenti che hanno manifestato un comportamento nei confronti dei docenti, dei compagnie del personale della scuola sostanzialmente corretto, anche se in alcune occasioni sono stati ripresi, hanno ricevuto sporadiche note disciplinati e ammonizioni anche verbali e si sono resi responsabili di qualche ritardo non giustificato.
9
Viene attribuito agli studenti che sono generalmente corretti nei confronti di insegnanti, compagni e personale della scuola; non hanno ricevuto note disciplinari; hanno partecipato attivamente alle lezioni e non hanno totalizzato un numero eccessivo di assenze o ritardi.
10
Viene attribuito a studenti che sono sempre stati corretti nei comportamenti con i professori, i compagni e il personale scolastico; hanno partecipato attivamente alla vita scolastica; non hanno ricevuto note disciplinari; hanno utilizzato in maniera responsabile il materiale e le strutture della scuola e non hanno totalizzato un numero eccessivo di assenze o ritardi.
48
CONTINUITÀ E ACCOGLIENZA Consapevoli che la continuità è un modo di intendere la scuola come un servizio appunto “continuo”
in cui ogni alunno possa trovare l’ambiente e le condizioni più favorevoli per realizzare un percorso
formativo completo, è necessario:
· rendere più agevole la conoscenza dell’alunno/a nella scuola d’accesso; · individuare i bisogni formativi; · verificare il processo di apprendimento e la valutazione di tale processo fatta dalla scuola di
origine; · creare una continuità nel progetto educativo in cui l’alunno sia il protagonista e non
l’occasionale utente, e consenta ad ognuno di vivere positivamente il proprio processo di
formazione personale, pur passando a livelli diversi di impegno e di complessità.
La continuità si svilupperà a vari livelli. I) Orizzontale come:
- Continuità educativa: considerazione del percorso formativo secondo una logica di sviluppo
coerente che valorizzi le competenze già acquisite dal bambino e riconosca la specificità e la
pari dignità educativa dell’azione di ciascuna scuola e delle diverse agenzie educative
(famiglia, extrascuola….), essenziale per la realizzazione operativa della continuità con
momenti d’incontro tra famiglia, scuola, ambiente, territorio e più specificatamente
nell’ambiente scolastico.
- Continuità pedagogica: come visione unitaria del bambino in continua evoluzione, che cresce emotivamente, socialmente, cognitivamente e fisicamente con unità di apprendimento sui bisogni diversificati degli alunni.
II) Verticale come:
- Continuità curricolare: accordo intenzionale ed organizzato tra scuole di diverso grado con
finalità ed obiettivi comuni, aree di conoscenza/esperienza, metodologie didattiche, strategie
di insegnamento/apprendimento, modalità simili di verifica e valutazione.
- Continuità organizzativa: come strumento essenziale per la realizzazione operativa della
continuità stessa con momenti d’incontro tra docenti delle classi iniziali e finali dei gradi di
scuola interessati, con l’elaborazione di progetti comuni, di griglie di osservazione e verifica
e di una terminologia comune. III) Trasversale: In riferimento alle competenze trasversali e metacognitive di Competenze chiave di cittadinanza (UE) con un curricolo trasversale per competenze.
Tali punti si concretizzeranno nell’arco dell’anno scolastico: a) Incontri docenti classi ponte:
b) Accoglienza degli alunni nel primo giorno di scuola con l’organizzazione di spazi che
prevedono l’affissione di elaborati realizzati nella scuola di provenienza;
c) Tempi più distesi nei i momenti di intervallo;
d) Consegna del fascicolo personale dell’alunno;
49
e) Elaborazione del curricolo verticale fra i tre ordini di scuola dell’istituto per tutte le discipline e per competenze trasversali;
f) Realizzazione di progetti d’istituto e progetti trasversali per i tre ordini di scuola; g) Compilazione della scheda di presentazione e di passaggio degli alunni delle classi ponte
della scuola d’infanzia e scuola primaria; h) Progettazione di griglie di verifica iniziale e finale delle discipline nei tre ordini di scuola; i) Attività comuni da svolgere in giornate importanti e in prossimità delle feste religiose;
j) Calendario degli incontri tra docenti classi-ponte dei tre ordini di scuola,
k) Visite dei bambini dell’ultimo anno della scuola dell’infanzia ai locali della scuola primaria,
visita delle classi quinte ai locali della scuola secondaria.
Accoglienza L’Istituto Comprensivo ogni nuovo anno scolastico attiva percorsi per accogliere ed inserire positivamente i bambini e i ragazzi nella vita comunitaria. Ciò comporta che siano definite, all'inizio di ogni nuovo anno scolastico e per ciascun ordine di scuola, finalità e attività che permettano la conoscenza e l'accoglienza degli alunni, con lo scopo di favorire lo star bene a scuola e prevenire il disagio.
Pertanto, nei primi giorni di scuola con gli alunni delle classi prime della Scuola dell’Infanzia, della Scuola Primaria e della Scuola Secondaria di I grado verranno attuate alcune attività di accoglienza per:
· Promuovere il successo formativo favorendo il passaggio da un ordine di scuola all’altro. · Favorire l’acquisizione di un atteggiamento solidale nei riguardi di ogni persona. · Stimolare i processi di socializzazione per creare un clima amichevole e collaborativo.
Un’apposita commissione prepara il progetto “Accoglienza ” al fine di accogliere e inserire i nuovi iscritti nell’ambiente scolastico, creando un contesto ambientale, emotivo e sociale coinvolgente. Tutti i docenti presenti nell’arco della prima giornata di scuola svolgeranno attività specifiche mirate al conseguimento dei seguenti obiettivi:
· Favorire l’inserimento nel contesto scuola, attivando un processo formativo motivante, che consenta agli alunni di acquisire stima e fiducia verso se stessi e verso gli altri.
· Star bene a scuola in un clima sereno, accogliente e stimolante. · Prevenire le difficoltà e i disagi del passaggio tra i diversi ordini di scuola.
Per il primo giorno di scuola si prepareranno gli spazi della scuola in modo da renderli allegri,
colorati e rassicuranti. Qui il Dirigente Scolastico, i Responsabili di plesso, i docenti e, dove
possibile, il Sindaco e il Parroco della comunità daranno il benvenuto agli alunni e ai loro genitori. Si
potrà procedere alla presentazione o all’autopresentazione di alunni e insegnanti e allo svolgimento
di attività ludiche in grado di stimolare la socializzazione e l’espressione delle proprie emozioni.
50
INCLUSIONE E INTEGRAZIONE
Il nostro Istituto orienta la propria azione formativa verso un percorso di inclusione scolastica, al fine di realizzare pienamente il diritto all’apprendimento di tutti gli studenti in situazioni di difficoltà, in linea con l’idea che il sistema educativo deve promuovere l’apprendimento, assicurando a tutti pari opportunità di raggiungere livelli culturali elevati, nel rispetto delle attitudini e delle scelte personali di ciascun individuo.
Sulla base della normativa vigente (Legge 170/2010; Decreto Ministeriale 5669/2011; Direttiva
Ministeriale del 27 Dicembre 2012; Circolare Ministeriale n°8 del 6 marzo 2013) i docenti
individuano gli alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES), definizione che abbraccia tutte le
difficoltà educative e dell’apprendimento degli alunni:
· Alunni con disabilità certificata ai sensi della Legge 104/92 (con diritto alle misure previste dalla stessa legge quadro e, tra queste, all’insegnante di sostegno).
· Alunni con disturbi specifici di apprendimento (DSA).
· Alunni con disturbi evolutivi specifici (ADHD – Attention Deficit HyperactivityDisorder = Deficit da disturbo dell’attenzione e dell’iperattività)).
· Alunni con svantaggio sociale, culturale ed economico;
- Alunni stranieri.
La nostra scuola parte dal principio di riconoscere la differenza come “valore” In modo particolare si sottolinea che negli ultimi anni l’Istituto Comprensivo di Cessaniti è stato interessato da un incremento di presenze di alunni stranieri di recente immigrazione. Ciò ha reso necessari interventi sistematici e condivisi per far fronte alle loro diverse problematiche. Per tale motivo è stato istituito un team di lavoro stabile con il compito di redigere un progetto per l’accoglienza e il sostegno agli alunni stranieri. Tali alunni neo arrivati o iscritti da poco tempo a scuola presentano difficoltà linguistiche che costituiscono una barriera per l’inserimento e l’integrazione nel contesto scolastico, oltre che nel più ampio nuovo contesto sociale e culturale. La nostra scuola ha il compito di accogliere gli alunni stranieri e le loro famiglie, favorendone l’inclusione nel servizio scolastico e nella nuova realtà sociale, culturale e linguistica, attraverso percorsi di alfabetizzazione per l’apprendimento della lingua italiana per comunicare e supportandoli lungo tutto il percorso formativo, anche per prevenirne la dispersione scolastica. A tal fine saranno realizzati laboratori disciplinari e progettati interventi con mediatori culturali e linguistici. Inoltre si manterranno rapporti costanti con le agenzie del territorio per il sostegno extrascolastico.
Tutti gli alunni in difficoltà hanno il diritto a costruirsi un progetto di vita e la nostra scuola lavorerà alla personalizzazione dell’apprendimento, per fare emergere attitudini e interessi. Misure dispensative e strumenti compensativi (DSA) consentiranno agli alunni di proseguire negli apprendimenti per favorire il loro successo formativo e la loro integrazione nella realtà scolastica e sociale. Nella nostra scuola i docenti elaboreranno i Piani Didattici Personalizzati (PDP) e i Piani Educativi Individualizzati (PEI). Il Gruppo di Lavoro per l’Inclusione (GLI), predispone un Piano Annuale per l’Inclusività (PAI) riferito a tutti gli alunni con BES. Nell’azione educativa degli alunni con BES sono coinvolti i docenti, le famiglie e l’équipe medica, in raccordo sinergico tra loro.
51
ORIENTAMENTO
Oggi è molto importante orientare le nuove generazioni verso scelte che diventano sempre più difficili a causa dei diversi e complessi scenari socio- economico-culturali. L'esigenza di nuovi modi di pensare, di comportarsi e di comunicare, mettono in luce l'importanza dell'orientamento. Orientare è una dimensione dell’educare che coinvolge tutti, i docenti e le famiglie, e che deve svolgersi con continuità; rappresenta una strategia che investe il processo globale della persona e si estende lungo tutto il corso della vita, attraversando il processo educativo sin dalla scuola dell’infanzia e primaria ed è trasversale a tutte le discipline. Il nostro Istituto promuove e sostiene attività di orientamento, delineando percorsi capaci di aiutare gli alunni a conoscersi, a scoprire i propri punti di forza e di debolezza, a riflettere sul proprio metodo di studio e sul proprio stile di apprendimento,a comprendere le proprie attitudini e inclinazioni, le proprie abilità, con lo scopo di ridurre il rischio di insuccesso scolastico e indirizzare più efficacemente le scelte future, in un processo di auto-orientamento. Nella scuola dell’infanzia si intende offrire strumenti conoscitivi attraverso cui i bambini possano imparare a riconoscere la realtà e ad operare in essa, cercando, per quanto possibile, di allentare i legami di dipendenza nei confronti degli adulti di riferimento, per incamminarsi sulla strada dell’autonomia. Nella scuola primaria si intende sostenere gli alunni nella fase di passaggio alla scuola secondaria di I grado e aiutarli a sviluppare alcune competenze trasversali che permettano loro di affrontare con maggiore serenità l’inserimento nel nuovo ambiente scolastico. Nella scuola secondaria di I grado si intende potenziare le valenze orientative delle discipline e le iniziative volte a consentire agli alunni la scelta della Scuola Secondaria II Grado più confacente alla propria personalità e al proprio progetto di vita . Si attueranno :
- iniziative di continuità atte a favorire il passaggio da un ordine di scuola all’altro;
iniziative di accoglienza e di orientamento;
- personalizzazione dell’apprendimento;
- esperienze volte al potenziamento delle capacità sociali; test e questionari di
autovalutazione e autoanalisi;
- test preliminari di auto-orientamento;
- uso dei libri di testo e materiale sussidiario alternativo;
- metodo induttivo e deduttivo;
- discussioni libere e guidate;
- affidamento di responsabilità;
- viaggi d’istruzione e visite guidate;
- visite alle scuole superiori;
- consegna alle famiglie del Consiglio Orientativo espresso dal Consiglio di Classe.
-
RAPPORTI CON LE FAMIGLIE
Il nostro Istituto si impegna a promuovere le relazioni costanti con le famiglie e il supporto
vicendevole, nel rispetto dei reciproci ruoli, per conseguire la finalità comune consistente nel
successo formativo degli alunni.
I collaboratori del Dirigente Scolastico e i Responsabili dei plessi dei tre ordini di scuola cureranno i
rapporti con le famiglie per quanto riguarda le problematiche di carattere generale.
Ogni docente sarà disponibile a incontrare i genitori nel corso della settimana su appuntamento.
Il Coordinatore di ciascuna classe si farà carico di convocare per iscritto i genitori, soprattutto nei
casi di dispersione scolastica. I genitori possono tenersi informati sulle attività scolastiche
consultando il nostro sito WEB.
52
PIANO TRIENNALE DI FORMAZIONE
PERSONALE DOCENTE
L’attività di formazione/aggiornamento in servizio occupa una parte rilevante tra i compiti dei
docenti
- è finalizzata all’arricchimento professionale;
- invita alla riflessione e porta alla ricerca di nuovi modelli didattico-metodologici;
- ispira linee di azione sperimentale e strumenti operativi conseguenti.
La formazione in servizio del personale docente è la leva strategica del cambiamento nella scuola ed
è un diritto-dovere, inteso come adeguamento delle conoscenze allo sviluppo delle scienze per
singole discipline e delle connessioni interdisciplinari, nonché come partecipazione alla ricerca e
all’innovazione didattica.
La legge 107/2015 definisce la formazione “obbligatoria, permanente e strutturale”. Essa è
sicuramente un punto strategico per lo sviluppo professionale dei docenti e per il successo formativo
degli alunni.
Le iniziative di formazione, da porre in essere, nel triennio 2016-2019, tenuto conto delle linee di
azione nazionali (nota MIUR del 07-01-2016 contenente Indicazioni e orientamenti per la
definizione del Piano triennale per la formazione del personale), scaturiscono dall’analisi dei
bisogni dei docenti, rilevati all’interno del Collegio e dalla lettura delle esigenze dell’Istituto
evidenziate dall’ autovalutazione e dal piano di miglioramento.
Le iniziative di formazione riguardano:
Competenze relazionali e prevenzione del disagio;
Inclusione e integrazione per alunni BES e alunni stranieri;
Curricolo e didattica per competenze;
La valutazione degli alunni;
Sicurezza DLgs 81/2008 “Cultura della sicurezza”;
“Registro Elettronico”;
Competenze digitali e didattica innovativa;
Coding e sviluppo del pensiero computazionale.
Il personale Docente dell’Istituto, parteciperà ai corsi di formazione che saranno attivati a
livelloprovinciale e regionale e al percorso di autoformazione con l’uso della “carta elettronica”.
53
PIANO TRIENNALE DI FORMAZIONE
PERSONALE A.T.A.
Nel rispetto delle priorità indicate dall’Amministrazione, che prevedono l’azione di semplificazione
e dematerializzazione della documentazione amministrativa e la conservazione sostitutiva dei
documenti delle scuole mediante la creazione e gestione del fascicolo elettronico dei dipendenti e
degli studente e dell’archivio e conservazione telematica degli Atti, ecc., il nostro istituto allo scopo
di:
- rendere ciascun operatore pienamente consapevole del proprio ruolo all’interno della
comunità scolastica;
-
- migliorare l’efficienza del servizio;
-
- migliorare e potenziare le competenze professionali del personale;
intende attivare per il triennio 2016- 2019 i seguenti corsi di formazione:
2016/2017 – Gestione del Protocollo Informatico e archiviazione – Dematerializzazione
della documentazione amministrativa;
2017/2018 – Registro Elettronico;
2018/2019 – Fascicolo elettronico dei dipendenti e degli alunni.
Il personale ATA dell’Istituto, parteciperà ai corsi di formazione che saranno attivati a livello
provinciale e regionale.
54
PIANO TRIENNALE DI FORMAZIONE
SULLA SICUREZZA
PERSONALE DOCENTE E ATA
(FORMAZIONE OBBLIGATORIA)
Formazione di “Primo Soccorso” ,”Antincendio”
Si prevede un aggiornamento:
triennale (lavoratore già formato);
annuale (da formare);
Formazione di RLS, ASPP, RSPP
Si prevede la formazione di:
32 ore (RLS da formare);
6 ore (RLS già formato);
48 ore (ASPP da formare);
72 ore ( RSPP da formare) ;
40 ore (RSPP già formato).
Formazione periodica (annuale) di n. 12 ore per i lavoratori che non hanno fatto mai formazione.
(Esperto esterno e RSPP)
FORMAZIONE ALUNNI
SUL TEMA DELLA SICUREZZA La legge 107/2015, art. 1, comma 10, prevede l’obbligo per le scuole di formare gli alunni a un corretto impiego delle tecniche di primo soccorso, in modo da ridurre i tempi di intervento in caso di emergenza. A tal fine si farà riferimento a personale esterno qualificato, al servizio di emergenza territoriale «118», all’ASP di Vibo Valentia, a realtà di volontariato presenti sul territorio. Il nostro Istituto promuove iniziative di formazione per gli alunni in relazione al Primo Soccorso e sulla valutazione dei rischi e dei comportamenti corretti da assumere a scuola e fuori ( esperto esterno e RSPP).
55
PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE (PNSD)
Il Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) è il documento di indirizzo del Ministero dell’Istruzione,
lancio di una strategia complessiva di innovazione della scuola italiana e per un nuovo
posizionamento del suo sistema educativo nell’era digitale (legge 107/2015).
Nel nostro Istituto è stata individuata la figura dell’animatore digitale, un docente che avrà un ruolo
strategico nella diffusione dell’innovazione a scuola, il suo compito sarà quello di favorire il
processo di digitalizzazione, nonché quello di diffondere le politiche legate all'innovazione didattica
attraverso azioni di accompagnamento e di sostegno sul territorio del piano nazionale scuola
digitale. Tale figura sarà formata, attraverso un percorso dedicato su tutti i temi del Piano
Nazionale Scuola Digitale, per sostenerne la visione complessiva.
Per tenere alta l’attenzione sui temi dell’innovazione, nell’ambito della realizzazione delle azioni
previste nel POF triennale, l’animatore digitale svilupperà la progettualità su tre ambiti:
AMBITO
INTERVENTI A.S. 2015/2016 – FASE PRELIMINARE E PRIMA FASE
Formazione
interna
- Preparazione del progetto triennale da inserire nel PTOF sull’attuazione del PNSD.
- Preparazione e attuazione de “La settimana del PNSD” Marzo 2016.
- Attività formative specifiche per l’Animatore Digitale.
- Costituzione del TEAM per l’Innovazione.
- Attività formative specifiche per il TEAM per l’innovazione.
- Indagine conoscitiva, attraverso questionari realizzati con strumenti digitali, sulle
competenze e le esigenze dei Docenti e relative considerazioni sulle azioni
successive da attuare.
Coinvolgimento
della comunità
scolastica
- Elaborazione della pagina WEB sul sito della scuola PNSD - Buone Pratiche:
http://www.comprensivocessaniti.gov.it/pnsd-buone-pratiche.html
- Diffusione e partecipazione agli eventi digitali promossi dal territorio.
- Utilizzo in classe di strumenti e tecnologie digitali per la didattica (Kahoot –
Scratch) per verifiche e feedback sul processo di apprendimento degli alunni.
- Esperimenti di didattica capovolta in alcuni classi per verificarne il gradimento e gli
effetti positivi sull’intera classe nel rispetto dei ritmi di apprendimento di ogni
singolo alunno.
- Comunicazione alle famiglie, durante diverse occasioni d’incontro, dell’uso in
alcune classi di nuove metodologie didattiche attraverso strumenti e tecnologie
digitali.
- Comunicazione ai docenti, nell’ambito delle riunioni collegiali, delle attività svolte
dall’animatore digitale durante il corso di formazione e sui riscontri positivi ottenuti
nelle applicazioni in classe.
- - Coordinamento con lo staff di direzione e le altre figure di sistema.
56
FORMAZIONE INTERNA: fungere da stimolo alla formazione interna alla scuola sui temi del
PNSD, sia organizzando laboratori formativi (ma non dovrà necessariamente essere un formatore),
sia animando e coordinando la partecipazione di tutta la comunità scolastica alle altre attività
formative, come ad esempio quelle organizzate attraverso gli snodi formativi;
COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITA’ SCOLASTICA: favorire la partecipazione e
stimolare il protagonismo degli studenti nell’organizzazione di workshop e altre attività, anche
strutturate, sui temi del PNSD, anche aprendo i momenti formativi alle famiglie e altri attori del
territorio, per la realizzazione di una cultura digitale condivisa.
CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE: individuare soluzioni metodologiche e
tecnologiche sostenibili da diffondere all’interno degli ambienti della scuola (es. uso di particolari
strumenti per la didattica di cui la scuola si è dotata; la pratica di una metodologia comune;
informazione su innovazioni esistenti in altre scuole; un laboratorio di coding per tutti gli studenti),
coerenti con l’analisi dei fabbisogni della scuola stessa, anche in sinergia con attività di assistenza
tecnica condotta da altre figure.
Coerentemente con quanto previsto dal PNSD (Azione #28), in qualità di Animatore Digitale
dell’Istituto Comprensivo di Cessaniti, il Prof. Giovanni Battista Fabio presenta il proprio piano di
intervento:
AMBITO
INTERVENTI A.S. 2016/2017 - SECONDA FASE
Formazione
interna
- Attività formative specifiche per l’Animatore Digitale.
- Attività formative specifiche per il TEAM per l’Innovazione.
- Indagine conoscitiva, attraverso questionari realizzati con strumenti digitali, sulle
competenze e le esigenze dei Docenti e relative considerazioni sulle azioni successive da
attuare.
- Formazione interna docenti Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di Primo Grado su:
“Strumenti digitali e nuove tecnologie per la didattica”.
- Formazione interna docenti sul registro elettronico.
- Utilizzo di spazi Drive condivisi.
Creazione di
soluzioni
innovative
- PROGETTI PON PER UNA SCUOLA DIGITALE:
Nella prospettiva della Scuola Digitale, l’Istituto Comprensivo di Cessaniti
parteciperà a diversi progetti PON. Tali progetti permetteranno alla Scuola di
potenziare gli ambienti scolastici con dispositivi e tecnologie adatte a diffondere
modelli didattici innovativi legati all’uso delle TIC e dei nuovi linguaggi, centrati
soprattutto sulla didattica laboratoriale, per favorire l’apprendimento delle
competenze chiave e per una cittadinanza attiva. Pertanto, i progetti costituiranno
uno strumento efficace per il rafforzamento delle competenze digitali degli studenti e
dei docenti.
57
Coinvolgimento
della comunità
scolastica
- Eventi aperti al territorio, con particolare riferimento ai genitori e agli alunni sui temi del
PNSD (cittadinanza digitale, sicurezza, uso dei social network, educazione ai media,
cyberbullismo).
- Partecipazione e realizzazione di laboratori di coding o ad altre iniziative sui problemi della
rete.
- Utilizzo in classe di strumenti e tecnologie digitali per la didattica (Kahoot, Google moduli,
EDpuzzle) per verifiche e feedback sul processo di apprendimento degli alunni.
- Sperimentazione di nuove metodologie nella didattica: Classe capovolta.
- - Coordinamento con lo staff di direzione e le altre figure di sistema.
Creazione di
soluzioni
innovative
- Revisione, integrazione, estensione della rete wi-fi di Istituto.
- Diffusione dell’utilizzo del coding nella didattica.
- PROGETTI PON PER UNA SCUOLA DIGITALE:
- Progetto LAN/WLAN per la realizzazione, l’ampliamento o l’adeguamento delle
infrastrutture di rete LAN.
- Progetto per la realizzazione di ambienti digitali.
- Progetto di un atelier creativo con l’obiettivo di creare uno spazio per l'apprendimento che
coniughi la più alta innovazione tecnologica per la didattica con la metodologia
collaborativa e laboratoriale, attraverso un ambiente interattivo di robotica educativa
finalizzato alla risoluzione di problematiche di tipo costruttivo e di programmazione. La
creazione, quindi, di un atelier creativo per le competenze chiave che persegue l'obiettivo di
dotarsi di spazi innovativi e modulari dove sviluppare il punto d’incontro tra manualità,
artigianato, creatività e tecnologie.
- Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali sulla base delle azioni
del PNSD.
- Revisione, integrazione, estensione della rete wi-fi di Istituto.
- Accesso ad Internet wireless/LAN per tutto il personale della scuola.
AMBITO
INTERVENTI A.S. 2017/2018 - TERZA FASE
Formazione
interna
- Partecipazione alla rete territoriale e Nazionale Animatori Digitali.
- Formazione specifica dell’Animatore Digitale.
- Attività formative specifiche per il TEAM per l’innovazione.
- Monitoraggio attività e rilevazione del livello di competenze digitali acquisite dal
personale docente.
- Formazione sull’uso di ambienti di apprendimento per la didattica digitale.
- Uso del coding nella didattica. Sostegno ai docenti per lo sviluppo e la diffusione
del pensiero computazionale.
- Formazione interna sul Problem Solving.
58
Coinvolgimento
della comunità
scolastica
- Eventi aperti al territorio, con particolare riferimento ai genitori e agli alunni sui temi
del PNSD (educazione ai media, cyberbullismo).
- Utilizzo di spazi Cloud d’Istituto per la condivisione di attività e la diffusione di
buone pratiche.
- Partecipazione e realizzazione di laboratori di coding o ad altre iniziative sui
problemi della rete.
- Utilizzo in classe di strumenti e tecnologie digitali per la didattica per verifiche e
feedback sul processo di apprendimento degli alunni.
- Sperimentazione di nuove metodologie nella didattica (Flipped Classroom).
- Coordinamento con lo staff di direzione e le altre figure di sistema.
Creazione di
soluzioni
innovative
- Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali sulla base delle azioni del
PNSD.
- Revisione, integrazione, estensione della rete wi-fi di Istituto.
- Accesso ad Internet wireless/LAN per tutto il personale della scuola.
- Potenziamento dell’utilizzo del coding con software dedicati.
- Utilizzo di classi virtuali (comunity, classroom).
- Produzione percorsi didattici disciplinari e interdisciplinari con particolare
riferimento agli alunni BES.
- Realizzazione di nuovi ambienti di apprendimento per la didattica digitale integrata
con l’utilizzo di nuove metodologie: flipped classroom.
59
AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
PROGETTO D’ISTITUTO “Curiosando nel passato… scopro, conosco e valorizzo le tradizioni del mio paese”, “Una
ricerca sul campo”
Il progetto coinvolgerà i tre ordini di scuola, le famiglie, gli enti locali, le associazioni e le
parrocchie dell’area in cui esso opera.
Avrà durata triennale e si articolerà indicativamente in tre fasi, una per anno. Lo svolgimento delle
tre fasi non si intende in modo rigido, in quanto lo sviluppo dell’una non esclude l’integrazione
delle altre, se i docenti lo riterranno opportuno e se il contesto ne offrirà l’occasione.
FASE PRELIMINARE Anno Scolastico 2015/2016
Studio e ricerca, uscite didattiche, attività laboratoriali, produzione di documenti (cartacei e/o
su supporto digitale), allestimento di mostre e spettacoli.
1ª FASE 2ª FASE 3ª FASE Anno scolastico
2016-2017 Anno scolastico
2017-2018 Anno scolastico
2018-2019
- Studio e ricerca della fiaba
in lingua dialettale e di
altri documenti della
tradizione orale.
-
- Utilizzo delle biblioteche
e degli archivi pubblici e
privati.
- - Attività laboratoriali,
produzione di documenti (cartacei e/o su supporto digitale), allestimento di mostre e spettacoli.
- Raccolta di tutti i documenti prodotti in una banca dati, conservata dalla scuola.
- Confronto tra le diverse
realtà del territorio, sulla
base delle conoscenze
acquisite.
- Confronto con culture e
tradizioni di popoli
lontani, con particolare
coinvolgimento degli
alunni stranieri che
frequentano la nostra
scuola.
- Creazione di momenti, attività, manifestazioni di interscambio culturale e di socializzazione.
- Raccolta documentazione
attività svolte nel triennio.
- Pubblicazione su supporto
digitale e cartaceo
(redazione di un libro).
- Coinvolgimento degli
alunni, delle famiglie,
degli EE.LL. per la
pubblicizzazione.
- Rendere disponibile la documentazione (testo finale) al pubblico interessato e alle biblioteche comunali presenti sul territorio.
Il progetto d’Istituto (Allegato 2) si articolerà in una serie di microprogetti a tema specifico,
sviluppati nei diversi plessi dei tre ordini di scuola (Allegato 3).
60
USCITE DIDATTICHE, VISITE GUIDATE E VIAGGI D’ISTRUZIONE Il nostro istituto nei consigli di classe/interclasse/intersezione, nei dipartimenti, programma le
uscite didattiche, le visite guidate e i viaggi di istruzione che contribuiscono all’ampliamento
dell’offerta formativa e rispondono alle finalità culturali della Scuola. Uscite/viaggi/visite guidate:
arricchiscono la normale attività della nostra scuola sul piano della formazione generale
della personalità degli alunni;
stimolano la piena partecipazione, poiché la nostra scuola tiene conto dell’età e degli
interessi degli alunni;
favoriscono la conoscenza della natura ed educano al rispetto dell’ambiente;
promuovono la conoscenza di realtà territoriali diverse dalla propria, approfondendone gli
aspetti ambientali, culturali storici e antropici e cogliendone anche le trasformazioni
avvenute nel tempo.
IL FABBISOGNO DI ORGANICO
Consultando le proiezioni relative al numero degli alunni in obbligo scolastico per i prossimi tre
anni, si prevede una sostanziale conferma del numero attuale di classi e di docenti, come illustra il
prospetto di seguito riportato.
SCUOLA INFANZIA E PRIMARIA
Ordine di scuola
Annualità
Fabbisogno per il triennio Motivazione
Indicare il piano delle sezioni previste e le loro caratteristiche (tempo pieno e
normale, pluriclassi)
Posto comune
Posto di sostegno
Scuola dell’Infanzia a.s. 2016-17 in previsione
19 5 (di cui 2 disponibili fino al 30.06.2017)
N. 11 sezioni (40 ore settimanali)
n.1 ( 25 ore settimanali)
a.s. 2017-18 in previsione
19 3 N. 11 sezioni (40 ore settimanali)
n.1 ( 25 ore settimanali)
a.s. 2018-19 in previsione
19 1 N. 11 sezioni (40 ore settimanali)
n.1 ( 25 ore settimanali)
Scuola Primaria a.s. 2016-17 (in previsione)
27 (+2 L2) 6(+12) N. 6 classi ( tempo pieno) N.2 pluriclassi ( tempo pieno)
N.4 pluriclassi ( tempo normale) N.7 classi (tempo normale)
a.s. 2017-18 (in previsione)
27(+2 L2) 6(+12) N. 6 classi ( tempo pieno) N.2 pluriclassi ( tempo pieno)
N.4 pluriclassi ( tempo normale) N.7 classi (tempo normale)
a.s. 2018-19 in previsione
27(+2 L2) 6(+12) N. 6 classi ( tempo pieno) N.2 pluriclassi ( tempo pieno)
N.4 pluriclassi ( tempo normale) N.7 classi (tempo normale)
61
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Fabbisogno per il triennio
A043 A059 A345 A245 A028
A033
A032
A030
A077
Cla
sse
di
con
cors
o
Lett
ere
Mat
em
at.
Ingl
ese
Fran
cese
Ed.
Art
isti
ca
Tecn
olo
gia
Ed.
Mu
sica
le
Ed.
Fisi
ca
Stru
me
nto
Sost
egn
o
a.s. 2016 2017
9 catt. +16 ore
5 catt. 2 catt. +15 ore
1 catt. + 4 ore
1 catt. + 4 ore
1 catt. + 4 ore
1 catt. + 4 ore
1 catt + 4 ore
8 cattedre 2 chitarra 2 flauto 1 pianoforte 1 violino 1 clarinetto 1 percussioni
4 catt. + 9 ore
In p
revi
sio
ne
a.s. 2017 2018
10 cattedre
6 cattedre 2 catt. +15 ore
1 catt. + 6 ore
1 catt. + 6 ore
1 catt. + 6 ore
1 catt. + 6 ore
1 catt. + 6 ore
8 cattedre 2 chitarra 2 flauto 1 pianoforte 1 violino 1 clarinetto 1 percussioni
4 catt. + 9 ore
In p
revi
sio
ne
a.s. 2018 2019
10 cattedre
6 cattedre 2 catt. +15 ore
1 catt. + 6 ore
1 catt. + 6 ore
1 catt. + 6 ore
1 catt. + 6 ore
1 catt. + 6 ore
8 cattedre 2 chitarra 2 flauto 1 pianoforte 1 violino 1 clarinetto 1 percussioni
4 catt. + 9 ore
POSTI PER IL PERSONALE AMMINISTRATIVO E AUSILIARIO,
NEL RISPETTO DEI LIMITIE DEI PARAMETRI COME RIPORTATI NEL COMMA 14 ART. 1 LEGGE 107/2015
Tipologia n. Direttore SGA 1
Assistenti amministrativi 5
Collaboratori scolastici 22 + 1
62
FABBISOGNO ORGANICO DI POTENZIAMENTO
Area di potenziamento Attività Numero docenti
richiesto Potenziamento linguistico attività di accompagnamento nell’apprendimento della lingua
italiana per gli studenti stranieri di nuovo ingresso; 2
partecipazione al gruppo di lavoro d’Istituto sull’intercultura. Potenziamento scientifico attività didattica a classi aperte, gruppi di livello, recupero e
potenziamento; partecipazione alle attività laboratoriali e di 1
ricerca. Potenziamento umanistico, attività di recupero, in particolare nelle classi in cui sono inseriti
socio- economico e per la alunni con Bisogni Educativi Speciali; attività di cittadinanza e 2
legalità costituzione.
Potenziamento motorio Attività sportive e di sviluppo della psicomotricità;
partecipazione all’allestimento di spettacoli musicali e di 1
drammatizzazione; attività di cittadinanza e costituzione.
Potenziamento artistico e attività didattica a classi aperte, gruppi di livello, recupero e
musicale potenziamento; partecipazione alle attività laboratoriali e di 2
ricerca; partecipazione all’allestimento di mostre, spettacoli
musicali e di drammatizzazione .
Potenziamento laboratoriale attività di didattica laboratoriale. 1
FABBISOGNO DI STRUTTURE,
INFRASTRUTTURE E STRUMENTI
Infrastruttura/ attrezzatura
Motivazione
in riferimento alle priorità strategiche
del PTOF e del PdM
Fonti di finanziamento
Palestre e attrezzature sportive Promuovere l’educazione fisica quale disciplina trasversale e di crescita. Ente Locale
Biblioteche e videoteche Migliorare le competenze linguistiche, la riflessione ed il pensiero critico Ente locale
Incremento delle risorse tecnologiche Iniziative dell’Istituto per Legge 107/15
e digitali l’attuazione del Piano Nazionale per la
Scuola Digitale
Adeguamento delle infrastrutture di
Migliorare gli ambienti di apprendimento. Connessione rete internet in tutti i plessi
rete LAN/WLAN PON - FESR
63
MONITORAGGIO E VALUTAZIONE PTOF
Il presente Piano Triennale dell’Offerta Formativa, valido per gli anni 2016/2017, 2017/2018,
2018/2019, sarà soggetto ad attività di monitoraggio, da cui potrà scaturire la necessità di
rinnovamenti e integrazioni ad ogni inizio di anno scolastico, come prevede la normativa. Tale
costante verifica si rende necessaria in quanto il presente documento va a perseguire obiettivi di
lungo periodo. Saranno pertanto valutate e ri-calibrate nuove scelte sia di carattere organizzativo che
didattico, anche alla luce del grado di partecipazione dell’utenza e del livello di gradimento delle
attività proposte, nonché delle future indicazioni ministeriali.
In questa prospettiva di costruzione e ri-costruzione in itinere del presente documento, si prevedono
focus group, (Dirigente e Staff), riunioni periodiche dei Dipartimenti disciplinari e incontri con i
referenti dei vari progetti.
64
ALLEGATO 1
Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE CESSANITI
Scuola dell’infanzia - Primaria – Secondaria di 1° grado Via Capialbi 8 Cessaniti Tel/Fax 0963/501035 - Cod. Mecc.VVIC81800T – C.F.96012450795
E - Mail [email protected] – VVIC81800T @pec.istruzione.it Sito Web: www.comprensivcessaniti.gov.it
Cessaniti, 03/09/2015 - Al Collegio dei Docenti
E p.c. - Al Consiglio di Istituto - Al Personale A.T.A - Ai Genitori
Pubblicazione sito web Albo SEDE
ATTO D’INDIRIZZO AL COLLEGIO DEI DOCENTI PER LA PREDISPOSIZIONE DEL POF TRIENNALE
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
- VISTO il D.P.R. n.297/94 ; - VISTO il D.P.R. n. 275/99; - VISTO il D.P.R. 20 MARZO 2009, N.89; - VISTI gli artt. 26 27 28 – 29 del CCNL Comparto Scuola ; - VISTO l’art. 25 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n.165 commi 1.2.3; - VISTA la Legge n. 107/2015;
TENUTO CONTO
1. delle Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012
2. degli interventi educativo – didattici e delle linee d’indirizzo fornite dal Consiglio d’Istituto nei precedenti anni scolastici;
3. delle risultanze del processo di autovalutazione dell’istituto esplicitate nel Rapporto di Autovalutazione (RAV);
Unione Europea
Ministero della Pubblica Istruzione
Regione Calabria
65
PREMESSO CHE
la formulazione della presente direttiva è compito attribuito al Dirigente Scolastico dalla Legge n.107/2015;
l’obiettivo del documento è fornire indicazioni sulle modalità di elaborazione, sui contenuti indispensabili, sugli obiettivi strategici da perseguire, sulle priorità, sugli elementi caratterizzanti l’identità dell’istituzione scolastica, che devono trovare adeguata esplicitazione nel Piano Triennale dell’Offerta Formativa e sugli adempimenti che il corpo docente è chiamato a svolgere in base alla normativa vigente;
il Collegio Docenti elabora il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (P.T.O.F.), ai sensi della L.
107/2015, sulla base delle linee di indirizzo fornite dal Dirigente Scolastico;
EMANA
il seguente atto di indirizzo rivolto al Collegio dei Docenti.
Il PTOF, documento con cui l’istituzione scolastica dichiara all’esterno la propria identità, dovrà contenere il curricolo, le attività, l’organizzazione, l’impostazione metodologico-didattica, l’utilizzo, promozione e valorizzazione delle risorse umane, con cui si intendono realizzare gli obiettivi da perseguire.
Il coinvolgimento e la collaborazione delle risorse umane di cui dispone l’istituto, la motivazione, il sistema organizzativo e il clima relazionale, la partecipazione attiva e costante, la trasparenza, la messa in atto di un modello operativo improntato al miglioramento continuo, chiamano in causa tutti, quali espressione della vera professionalità che va oltre l’esecuzione di compiti ordinari. Essi sono elementi indispensabili alla costruzione e implementazione di un Piano che non sia solo adempimento burocratico, ma reale strumento di lavoro in grado di valorizzare le risorse umane e strutturali, di dare senso ed indicazioni chiare ai singoli e all’istituzione nel suo complesso. Il Collegio Docenti, pertanto, è chiamato ad elaborare il Piano per il triennio che decorre dall’anno scolastico 2016-2017.
Ai fini dell’elaborazione del documento, il Dirigente Scolastico ritiene indispensabile che si seguano le seguenti indicazioni:
l’elaborazione del PTOF dovrà tener conto delle priorità, dei traguardi e degli obiettivi individuati nel RAV per rispondere alle reali esigenze dell’utenza;
l’Offerta Formativa dovrà articolarsi tenendo conto non solo della normativa e delle
indicazioni nazionali, ma anche della visione e missione condivise e dichiarate nei piani precedenti, nonché del patrimonio di esperienza e professionalità che negli anni hanno contribuito a costruire l’immagine del nostro istituto.
Si ritiene necessario pertanto:
individuare i processi di costruzione del curricolo d’istituto verticale; strutturare i processi di insegnamento-apprendimento in modo che essi rispondano
esattamente alle Indicazioni Nazionali ed ai livelli che obbligatoriamente devono essere conseguiti da ciascuno studente nell’esercizio del diritto-dovere all’istruzione.
Da ciò la necessità di:
migliorare i processi di pianificazione, sviluppo, verifica e valutazione dei percorsi di studio;
66
superare la dimensione trasmissiva dell’insegnamento e modificare l’impianto metodologico in modo da contribuire fattivamente, mediante l’azione didattica, allo sviluppo delle competenze chiave di cittadinanza europea;
evitare una gestione individualistica dell’insegnamento sfociante in un’autoreferenzialità
che mal si concilia con le esigenze di trasparenza e di rendicontabilità cui le istituzioni scolastiche autonome sono chiamate;
monitorare ed intervenire tempestivamente sugli alunni con Bisogni Educativi Speciali
favorendone l’inclusione e il successo formativo; individuare i criteri e i parametri al fine di uniformare le modalità di valutazione;
individuare modalità di monitoraggio delle fasi di realizzazione e di valutazione dei risultati
dei progetti di ampliamento dell’offerta formativa; coordinare le attività, i compiti e le funzioni dei diversi organi collegiali; coordinare le attività delle Funzioni Strumentali al POF;
migliorare il sistema di comunicazione, socializzazione e condivisione tra il personale, gli
alunni e le famiglie rispetto agli obiettivi perseguiti, alle modalità di gestione, ai risultati conseguiti;
promuovere la condivisione delle regole di convivenza e di esercizio dei rispettivi ruoli
all’interno dell’istituzione; generalizzare l’uso delle tecnologie digitali tra il personale e migliorarne la competenza; migliorare quantità e qualità delle dotazioni tecnologiche; migliorare l’ambiente di apprendimento (dotazioni, logistica);
sostenere formazione ed autoaggiornamento per la diffusione dell’innovazione
metodologico-didattica; implementare i processi di dematerializzazione e trasparenza amministrativa; coordinare le diverse forme di collaborazione con il territorio: reti, accordi, progetti; operare per il miglioramento del sistema organizzativo e del clima relazionale.
L’offerta formativa sarà monitorata e rivista annualmente sulla base delle esigenze sopravvenute nel territorio.
Il Piano dovrà pertanto includere:
l'offerta formativa; il curricolo verticale;
i regolamenti e quanto previsto dalla Legge n.107/2015 al comma 7 relativamente alle
priorità e ai traguardi che l’Istituto delineerà come caratterizzanti la propria identità, nonché le iniziative di formazione per gli studenti (Legge n. 107/15 comma 16) e le attività formative obbligatorie per il personale docente ed ATA (Legge n.107/15 comma 12);
la definizione delle risorse occorrenti per l’attuazione del PTOF;
i percorsi formativi e le iniziative diretti all'orientamento ed alla valorizzazione del merito scolastico e dei talenti (Legge n. 107/15 comma 29);
le azioni per difficoltà e problematiche relative all’integrazione degli alunni stranieri e con
italiano come L2; le azioni per sviluppare e migliorare le competenze digitali di alunni e personale; le azioni e le attività poste in essere con gli enti territoriali.
67
Il Piano dovrà inoltre includere ed esplicitare:
gli indirizzi del Dirigente Scolastico e le priorità del RAV; il fabbisogno di posti comuni, di sostegno e per il potenziamento dell'offerta formativa; il fabbisogno di personale ATA; il fabbisogno di strutture, infrastrutture, attrezzature materiali; il piano di miglioramento (riferito al RAV); la pubblicazione e la diffusione dei risultati raggiunti.
L’atto di indirizzo fa espresso riferimento ai commi della legge 107/2015 che si riferiscono al Piano Triennale dell'Offerta Formativa e che individuano anche il quadro e le priorità ineludibili. Il PTOF dovrà essere predisposto entro il mese di ottobre dell'anno scolastico precedente al triennio di riferimento e potrà essere oggetto di revisione, modifica o integrazione annuale entro il mese di ottobre. Il Dirigente Scolastico ringrazia per la fattiva collaborazione che il Collegio vorrà esprimere nell’auspicio di un progressivo miglioramento della nostra scuola.
F.to Il Dirigente Scolastico Dott.ssa Giovanna Pileggi
68
69
ALLEGATO 2
PROGETTO DI ISTITUTO
FASE PRELIMINARE 15/16 TRIENNIO 16/19
“CURIOSANDO NEL PASSATO….SCOPRO, CONOSCO E VALORIZZO IL MIO TERRITORIO” Conoscenza delle radici storico-culturali e il consolidamento dell’identità: “una ricerca sul campo”
PREMESSA
Il presente progetto nasce nel 2015, in prospettiva del Piano Triennale dell’Offerta
Formativa PTOF 16/19
Esso è da inquadrare fra le diverse iniziative progettuali incluse nel PTOF ritenute
funzionali al raggiungimento di traguardi educativi imprescindibili e prioritari. Un
progetto coordinato dal Dirigente Scolastico, il quale ha voluto sostenere la
progettualità della tematica che rappresentava un banco di prova per l'applicazione dei
diversi profili dell'autonomia, in considerazione che essa è uno strumento funzionale
all`innovazione e valido per rendere il servizio formativo sempre più rispondente alle
istanze, alle esigenze e alle aspettative espresse dalle famiglie, dagli alunni e del
territorio.
Era necessario individuare le strategie più efficaci da utilizzare, al fine di vincere la
sfida con lo sguardo rivolto agli aspetti didattici, organizzativi, gestionali, di ricerca
sperimentazione e sviluppo.
La prima consapevolezza strategica ha riguardato la necessità di raccordare la cultura
del contesto socio-economico-culturale con una realtà globalizzata e multietnica,
individuando quelle coordinate indispensabili a sostegno dell`idea che ogni specifico
“territorio possiede legami con le varie aree del mondo e perciò stesso costituisce un
micro-cosmo che su scala locale riproduce opportunità, tensioni, convivenze globali”.
Altro punto fermo è stato garantito dal considerare che ogni singola persona, durante i
processi comunicativi, relazionali, cognitivi, intellettivi non può prescindere dal ricevere
informazioni e conoscenze sempre più numerose ed eterogenee e dal confrontarsi con
la pluralità delle culture. Ne consegue la necessità di muovere dalla propria situazione
particolare per tendere verso orizzonti nuovi, con un'identità aperta e solida in virtù
del riconoscimento e dell'apprezzamento delle proprie radici culturali.
E’ stata effettuata una approfondita analisi di contesto con lo scopo di rilevare i
bisogni formativi a cui far corrispondere interventi calibrati rispetto alle esigenze e
alle peculiarità di ogni allievo, chiaramente prefigurando percorsi da includere
70
nell`ambito di una cornice dotata di senso per effetto della volontà di ampliare
l'offerta formativa.
Tra l'altro si è confidato nella possibilità di accedere a quelle forme di finanziamento
resi possibili dal nuovo quadro di sistema costellato da diversi soggetti interessati a
garantire supporti operativi e finanziari per il raggiungimento di determinati obiettivi:
alla Regione( per la redazione del libro a fine triennio), agli enti locali per il supporto
logistico e di collaborazione.
Per il progetto in questione, comunque, le risorse finanziarie sono derivate dal fondo
d`istituto, dai finanziamenti del MIUR, (risorse finanziarie impegnate nell’Aggregato 1
(Voce A01, Voce A02).
L'autonomia gestionale e finanziaria ha permesso di fare confluire in un unico piano
finanziario le risorse rese disponibili a prescindere dalla loro provenienza, con la
costituzione di un unico budget da utilizzare per la migliore riuscita dell'iniziativa.
Certamente da non sottovalutare è il ricorso al fondo d'istituto per la remunerazione
delle prestazioni degli operatori scolastici in orario aggiuntivo per l'espletamento delle
attività previste nel progetto, nonché per la remunerazione dei componenti del gruppo
di progettazione
I progetto diventava una opportunità funzionale a rendere praticabili i nuovi spazi
prefigurati dai diversi profili dell`autonomia , che permettono di trasformare davvero
la scuola in agenzia formativa allargata che guarda ai suoi allievi, ma anche al territorio
e a tutto ciò che vi ruota intorno.
I punti focali cui ci si è soffermati sono stati: - motivazione della scelta tematica del
progetto (derivante dall'analisi di
Analisi di contesto e rilevazione dei bisogni;
Struttura a cui affidare la progettazione;
Strumenti e modelli adoperati per la progettazione;
Articolazione del progetto come parte integrante del curricolo;
Instaurazione di rapporti di rete e di collaborazione;
Reperimento delle risorse finanziarie;
Valorizzazione delle risorse umane;
Flessibilità organizzativa;
Flessibilità nella gestione amministrativo-contabile;
Verifica e valutazione;
Validazione
MOTIVAZIONE
L`idea di un progetto riguardante la ricerca del passato per la conoscenza delle radici
culturali e il rafforzamento della propria identità è emersa nell`ambito della prima
riunione del Collegio dei docenti ad ottobre 2015 quando il collegio, a seguito dell’Atto
di indirizzo emanato dal Dirigente Scolastico, si attivava all’elaborazione del PTOF
71
16/19, approvato a gennaio 2016 impegnandosi ad individuare le linee portanti del
PTOF.
Ai docenti l’idea del progetto, proposta dal Dirigente, sembrava utile per il recupero
della memoria, anche come riscoperta delle proprie radici, in funzione
dell`impostazione di una parte del curricolo funzionale a favorire lo sviluppo
dell`identità e del senso di appartenenza negli alunni dei tre diversi ordini di scuola
(scuola dell`infanzia, primaria e secondaria di I grado).
Alla realizzazione del progetto il collegio destina il 20% del curricolo.
Sembrava giusto, però, verificare la positività della proposta promuovendo incontri con
i Sindaci dei quattro Comuni ( Cessaniti, Filandari, Zaccanopoli e Zungri), i Parroci e le
Associazioni presenti sul territorio.
Nel primo incontro con i genitori i docenti hanno presentato il progetto con l’intento di
coinvolgerli per individuare gli ambiti di operatività, di studio e di ricerca (civiltà
contadina, momenti di vita quotidiana, antichi mestieri, emigrazione) e gli obiettivi
formativi del progetto.
ANALISI DI CONTESTO
L’Istituto comprende quattro Comuni (Cessaniti – Filandari – Zaccanopoli – Zungri).
Le attività economiche prevalenti sono legate all'agricoltura, all`artigianato, a
piccole attività a conduzione familiare, ad attività terziarie.
l paesi ricadenti nei quattro comuni, sono privi di strutture di organizzazione e
socializzazione (sportive, centri ricreativi o di assistenza, cinema o teatri,oratorio) e
questa mancanza , tipica dimolti paesi del Sud, costringe gli adolescenti a vivere in un
contesto socio-culturale poco o affatto stimolante che spesso li porta ad assumere
atteggiamenti scorretti, forse proposti loro da una serie di messaggi frivoli o
aggressivi provenienti dalla TV, loro compagna esclusiva per buona parte della giornata,
data la scarsa possibilità di stare insieme ad altri coetanei .
Le uniche risorse che garantiscono un sufficiente livello di fruibilità sono:associazioni
culturali e associazioni giovanili parrocchiali; esse, comunque, risultano totalmente
assenti in alcune piccole frazioni e ciò determina una realtà a rischio di esclusione ed
emarginazione sociale dove i ragazzi vivono le loro relazioni nella stretta cerchia
familiare.
Molti alunni fin dal loro ingresso a scuola presentano notevoli svantaggi a causa di una
condizione socio-economico e culturale di sottosviluppo.
Ciò determina negli alunni particolari situazioni di insofferenza, distacco e scarsa
“appetibilità” nei riguardi del sistema formativo e anche un rapporto poco equilibrato e
sereno con la propria realtà territoriale; sussiste, quindi, il rischio di smarrire il senso
di appartenenza e acquisire un'immagine deformata e negativa della propria terra,
introiettando contenuti che possono rendere difficoltosa e conflittuale la costruzione
dell'immagine di sé.
72
L'attenta analisi, nonché le indagini approfondite, per la rilevazione delle
caratteristiche socio-economiche dell'ambiente in cui è inserita la scuola, hanno messo
in evidenza:
la carenza nel territorio di occasioni di aggregazione sociale, di crescita
culturale e di esperienza di comunicazione globale;
la dispersione del potenziale cognitivo per quegli alunni che escono dalla scuola
con un bagaglio di conoscenze, in termini di abilità e competenze,inferiori agli
standard previsti;
i grandi cambiamenti, ma anche i notevoli problemi che investono il mondo della
scuola in quanto agenzia culturale del territorio;
la relativa difficoltà, che molti alunni incontrano, nell'utilizzo corretto e
appropriato dei linguaggi verbali e non verbali;
la presenza sempre più numerosa di alunni con carenze negli apprendimenti
disciplinari;
la scarsa partecipazione dei genitori alla vita della scuola;
GRUPPO DI PROGETTO
Dirigente scolastico (responsabile di progetto);
Collaboratori del Dirigente;
Docenti commissione progetti;
Funzione Strumentale Area 1;
Funzione Strumentale Area 4;
Docenti esperti in educazione artistica e musicale
Essendo un progetto di ampio respiro necessita di essere costantemente monitorato
nel tempo per calibrare il percorso e ri-programmare laddove si ritiene necessario.
Le fasi della progettazione prevedono: analisi di contesto, rilevazione dei bisogni,
individuazione delle risorse, stesura, realizzazione delle attività, verifica, valutazione e
validazione .
STRUMENTI PRESI IN CONSIDERAZIONE PER LA PROGETTAZIONE
Scheda di progetto (contenente tutti gli elementi informativi utili al DSGA) e la
scheda finanziaria illustrativa, per la stesura del Programma annuale. Da sottolineare il
valore del collegamento tra piano di azione del dirigente scolastico, piano delle attività
del DSGA, Programma annuale e PTOF entro cui si cala ogni singolo progetto.
73
IL PROGETTO INTESO COME PARTE INTEGRANTE DEL CURRICOLO
Il Collegio dei docenti ha optato per la traduzione del progetto in percorso formativo,
incluso nel curricolo facoltativo integrativo. Le attività educativo-didattiche, quindi,
sono state collocate in orario curricolare(il 20% ) e in orario extracurricolare ,
presupponendo forti momenti di integrazione con le discipline.
Anche questo aspetto assume una particolare pregnanza, muovendo dalla
considerazione che esse non possono essere sottovalutate, per favorire il processo di
apprendimento.
Le relazioni fra il microcosmo personale e il microcosmo dell'umanità e del pianeta
rendono il sapere complesso ma unitario, fortemente coeso nei suoi aspetti riguardanti
le possibilità applicative sulla base di determinati presupposti teorici. Ed è per questo
che gli allievi trovano soddisfazione elaborando le molteplici connessioni che
caratterizzano i diversi saperi,scoprendoli come interessanti in quanto legati al loro
vissuto quotidiano.
L'ipotesi progettuale, quindi, va in direzione di contribuire, in maniera flessibile alla
ricomposizione degli elementi riconducibili ai grandi oggetti della conoscenza come
l'universo, il pianeta, la natura, la vita, l’umanità, la società, il corpo, la mente, la storia,
in una prospettiva integrata, volta cioè a superare le frammentazioni delle discipline e a
ricomporle in nuovi quadri d'insieme.
INDIVIDUAZIONE DEI SOGGETTI CON CUI INSTAURARE RAPPORTI DI RETE
E DI COLLABORAZIONE
Non si poteva prefigurare un progetto prescindendo da una logica reticolare. Il
richiamo è, certamente, all'art. 7 del D.P.R. n. 275/99 riguardante il Regolamento
dell'autonomia, che individua la costituzione delle reti come lo strumento funzionale
per dare vita a forme di effettiva autonomia soprattutto relativamente ai suoi profili
gestionale, organizzativo e di sviluppo.
E' appena il caso di precisare che con Enti e Associazioni sarà stipulata apposita
Convenzione per la costituzione della rete e riguarderà il contributo di che ciascun
Ente darà in relazione alla redazione del libro , prevista a conclusione del progetto.
La parola chiave che, comunque, ha pervaso la progettazione è “integrazione”:
integrazione interna, in riferimento ai flussi relazionali fra allievi (aggregati in gruppi
flessibili) e docenti impegnati nella loro dimensione individuale e collegiale; integrazione
con l'esterno, mediante l'attivazione di costanti forme di raccordo e di continuità, in
primo luogo il coinvolgimento delle famiglie alla vita della scuola, alla condivisione e
realizzazione del progetto.
74
REPERIMENTO DELLE RISORSE FINANZIARIE
Il budget da utilizzare per la realizzazione del progetto è stato definito attraverso il
confluire di finanziamenti statali ( FIS e P.A.) .
La quota di € 5.000,00 per ciascun anno per acquisto di materiale e piccoli sussidi
impegnata nel Programma Annuale di ciascun anno.
La quota di € 15.000,00 ricavata dal Fondo d’istituto riguardante l’espletamento delle
attività aggiuntive funzionali all'insegnamento e delle attività aggiuntive
d’insegnamento.
VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE UMANE
Per l’espletamento delle attività progettate sono mobilitati quasi tutti i docenti dei
tre ordini di scuola, 4 esponenti del personale ATA per le attività di supporto
(utilizzando il normale orario di lavoro settimanale e ulteriori ore da incentivare ).
Saranno mobilitati anche esperti esterni del luogo con il compito di supportare le
attività laboratoriali finalizzate a ricercare, studiare, valutare, commentare,
riprodurre e documentare fonti fotografiche e documenti storici per la ricostruzione
di fatti, avvenimenti, usi, costumi, attività produttive e quant'altro riguarda il
territorio.
FLESSIBILITÀ ORGAN1ZZAT1VA
L’espletamento delle attività, com`è facile desumere dal testo del progetto, avviene,
principalmente, in orario pomeridiano e si estende per 1`intero arco degli anni
scolastici, coinvolgendo tutti gli alunni dì scuola dell'infanzia , primaria e secondaria di
I grado .
VERIFICA E VALUTAZIONE
Gli organismi che intervengono per la verifica e la valutazione sono diversi ed assumono
particolari compiti a seconda dei settori, dei processi e degli esiti da controllare.
Il gruppo di progetto si interessa in modo particolare degli aspetti operativi e
strumentali e del loro andamento in rapporto alla migliore riuscita delle attività
pianificate. Terreno privilegiato, quindi, per il gruppo di progetto è dato dal
monitoraggio, nonché dalla costruzione e dall'applicazione di strumenti per la
rilevazione dei dati e l’acquisizione di elementi informativi relativi ai processi attivati e
agli esiti.
Esso cura anche la fase di rappresentazione e di commento dei dati per facilitare il
lavoro di esame degli organi collegiali finalizzato alla valutazione.
75
Agli organi collegiali (ma anche ai singoli docenti) è riconducibile la funzione valutativa
degli apprendimenti degli alunni e dell'efficacia dell`insegnamento, configurandosi, a
seconda delle finalità, come valutazione prognostica, proattiva, formativa, sommativa e
certificativa
LO SCOPO FORMATIVO DEL PROGETTO
Lo scopo formativo precipuo del progetto è quello di tendere alla costruzione di una
identità personale basata sui valori dell'amicizia e della solidarietà, resi forti dal senso
di appartenenza che può essere facilmente coltivato e valorizzato nelle piccole
comunità facenti parte dell’istituto, laddove sussistono ancora momenti e occasioni di
relazionalità sul piano personale e umano che si spendono in centri di aggregazione che
conservano, pur sempre, un grande significato sociale: la chiesa, la piazza, il bar, il
dopo-lavoro.
Le stimolazioni e le provocazioni di un mondo globalizzato che provocano incertezza,
disorientamento e criticità sono, comunque, in agguato. Da qui la necessità di costruire
il presente rendendosi conto di quanto assume valore la conoscenza del passato e,
quindi, delle radici culturali, sociali, economiche del tenitorio in cui sono vissuti i
progenitori delle nuove generazioni.
Lo strumento ritenuto particolarmente accattivante per favorire il recupero della
memoria, lo studio e la riflessione sulle proprie origini e su quanto di positivo ha
contrassegnato il passato, anche in termini di sacrifici, per la costruzione del presente,
è dato dalla lettura dell'ambiente, inteso come aula decentrata, e interpretato anche in
chiave storica, antropologica, scientifica e culturale.
Ciò permette di dare voce e testimonianza a quella gente “minuta” che, nel1°umiltà del
silenzio, ha rappresentato e rappresenta una larga fascia sociale e umana da cui deriva
il presente di tanti nostri contemporanei rimasti a vivere in questo lembo di terra. Il
veicolo per la riscoperta del passato e il recupero della memoria diventa anche il
materiale fotografico e librario.
FINALITA'
Sviluppare un'identità positiva fondata sul riconoscimento e l’apprezzamento
delle proprie radici culturali.
Riscoperta e rivalutazione del patrimonio artistico, culturale;ambientale del
territorio di appartenenza;
Consolidare il senso di appartenenza;
Sviluppare le competenze sociali e civiche.
76
OBIETTIVI
Essere in grado di compenetrare usi e costumi di società ed epoche diverse
rispetto alla contemporaneità;
Essere in grado di effettuare comparazioni fra modalità, usi e costumi del
passato con quelli del presente;
Essere in grado di produrre testi con l'uso del linguaggio iconico e del linguaggio
verbale nella forma scritta;
Essere in grado di commentare oralmente produzioni e oggetti che appartengono
al passato;
Essere in grado di collocare cronologicamente ed esprimere considerazioni
logiche in ordine a personaggi (fatti ed eventi), materiali di natura fotografica;
Saper cogliere il valore delle tradizioni e della cultura di appartenenza;
Conoscere l'ambiente naturale;
Saper tutelare il patrimonio ambientale;
Conoscere il dialetto attraverso detti, proverbi, credenze e superstizioni;
Conoscere musiche, canti, balli, folcloristici del territorio, musiche e musicisti
del mondo classico della terra calabra;
Conoscere opere teatrali, proverbi e detti in vernacolo;
Conoscere gli antichi mestieri;
Conoscere i piatti tipici locali;
Conoscere l’abbigliamento antico;
Conoscere le tecniche antiche artigianali e confrontarle con quelle di oggi;
Sviluppare abilità senso-percettive in chiave tridimensionale attraverso il
modellazione e la decorazione;
Trasmettere vissuti e sensazioni nelle varie forme comunicative ed espressive
(linguaggio verbale e non verbale);
Recupero delle fotografie antiche;
Conoscere la storia dei paesi facenti parte dei quattro Comuni;
Conoscere le usanze, i costumi e gli antichi mestieri;
Conoscere il repertorio teatrale in vernacolo e non;
Valorizzazione delle tradizioni e del patrimonio letterario ed artistico, tradizioni
musicali del passato, del mondo classico e popolare;
Sviluppo dell’identità e del senso di appartenenza negli alunni dei tre diversi
ordini di scuola;
Recupero della memoria, anche come riscoperta delle proprie radici.
77
RISULTATI ATTESI
Conoscere e valorizzare il proprio territorio, imparando a custodirlo e a proteggerlo;
Conoscere le proprie radici storico-culturali per consolidare la propria identità;
Sapersi esprimere utilizzando media diversi;
Saper interagire all'interno del gruppo utilizzando competenze, linguaggi ed esperienze
diverse;
Saper rispettare la collettività, il singolo, le diversità e realizzare una comunicazione
facilitata;
Prendere coscienza delle proprie potenzialità comunicative ed espressive;
Promuovere la formazione di una cittadinanza plurale;
STRATEGIE METODOLOGICO-DIDATTICHE
Assumere la ricerca come strumento ritenuto efficace per reperire fonti storiche ed
interpretarle criticamente;
Avvalersi di diverse forme di linguaggio (compreso anche quello iconico)per riflettere
sulle modalità, i canali, gli alfabeti espressivi e comunicativi adoperati dall`uomo e sulla
loro evoluzione;
Uso di laboratori (informatico, linguistico, scientifico, artistico) perl`analisi, la
produzione e la diffusione di testi realizzati mediante l'uso dilinguaggi diversi
Uso dell`informatica e della telematica per divulgare il lavoro scolastico e favorire
l’interscambio delle informazioni in tempo reale;
Recuperare il patrimonio fotografico appartenente alla comunità territoriale per
conservarlo, catalogarlo e renderlo fruibile;
Narrare la storia di una comunità attraverso le foto, che si configurano come valore
documentaristico del vissuto di un intero paese e, perciò, diventano filo conduttore tra
passato, presente e futuro.
CONTENUTI
Recupero delle filastrocche, dei canti, della leggende, di detti, delle superstizioni e dei
proverbi;
Riscoperta della attività artigianali;
Creazione dei piccoli laboratori artigianali;
Decorazioni di oggetti di terracotta per allestimento mostra-mercato;
Ricostruzione scenografica delle botteghe artigianali dentro la scuola e fuori;
Riscoperta e riproduzione di alcuni piatti e dolci tipici locali;
Ricerca dei documenti che illustrano il passato (Detti, proverbi, credenze popolari,e
superstizioni);
Sfilata dei costumi antichi; Rappresentazioni teatrali.
78
METODOLOGIA
Il progetto verrà realizzato attraverso la ricerca delle testimonianze presenti nel
territorio con le seguenti modalità:
l. osservazione diretta;
2. ricerca sul campo;
3. interviste agli anziani;
4. visite guidate ai luoghi oggetto di ricerca.
Il lavoro di studio e di ricerca sfocerà nella rielaborazione delle esperienze maturate.
Verranno riprodotte, negli angoli-laboratorio appositamente allestiti a scuola, alcune
attività di produzione artigianale di dolci e piatti tipici; saranno realizzati lavori su
ceramica e su vetro.
Si faranno esprimere agli allievi emozioni e sentimenti e saranno sollecitati a
manifestare le loro considerazioni in ordine aI sapori, suoni e costumi dei tempi
passati.
Si opereranno confronti non solo tra passato e presente, ma anche tra le tradizioni dei
quattro comuni.
Si prevedono attività che coinvolgeranno gli alunni stranieri, le tradizioni dei loro paesi
e conoscenza della loro cultura che rappresenterà un arricchimento per tutti.
Canti, balli,recitazione di poesie; rappresentazioni teatrali di commedie in vernacolo;
sfilata dei costumi antichi e mostra fotografica di foto d'epoca; mostra mercato di
oggetti in terracotta, pizzi e merletti prodotti artigianalmente dagli stessi allievi.
Per ciascuna manifestazione si prevede un rinfresco con piatti e dolci tipici
tradizionali e con il Concerto finale di musica.
ORGANIZZAZIONE E CLASSI/GRUPPI DI ALUNNI COINVOLTI
Durante il corso di ciascun anno scolastico (mesi ottobre/maggio) saranno
coinvolti gruppi misti di alunni cadauno per un totale di 600 alunni (espletamento
attività del curricolo facoltativo integrativo in orario
extrascolastico).
L`attività didattica è garantita da quasi tutti i docenti in servizio presso l`istituzione
scolastica .
VERIFICA E VALUTAZIONE
Per quanto concerne l`andamento complessivo delle attività il gruppo di progetto
procede all`effettuazione del monitoraggio; attraverso apposite ricognizioni saranno
acquisiti elementi e dati informativi che, attraverso brevi relazioni illustrative, saranno
presentati agli organi collegiali (consigli di intersezione, di interclasse, di classe,
collegio dei docenti).Per quanto concerne, invece, gli apprendimenti degli alunni i
79
docenti, singolarmente e/o a gruppi, effettueranno le verifiche assidue e sistematiche,
anche attraverso 1'uso di strumenti appositamente costruiti, ed esprimeranno la
valutazione di tipo prognostico, proattivo, sommativo e certificativo.
- La verifica riguarda diversi momenti sia concernenti la fase di elaborazione del
progetto che la fase di attuazione delle iniziative programmate.
- La valutazione, sulla base degli elementi acquisiti in sede di verifica, è funzionale alla
manifestazione di giudizi finalizzati al miglioramento; essa è prevista con cadenza
periodica, giacché si riferisce anche ai livelli di apprendimento degli allievi e non solo
alla rilevazione dell'efficacia e dell’efficienza di quanto complessivamente progettato.
- La validazione avviene a seguito di una valutazione positiva e prevede la possibilità di
considerare come buone pratiche alcune procedure progettuali da reiterare in ulteriori
occasioni analoghe.
PIANO Dl SPESA ENTRATE
F.I.S.: € 15.000,00
P.A. € 5.000,00 per ciascun anno
Totale € 20.000,00
SPESE
Attività aggiuntive di insegnamento:
€ 15.000,00
Gruppo di progetto € 500,00
Materiali didattici e di facile consumo:
€ 5.000,00
Totale complessivo di spesa: € 20.500,00
80
ALLEGATO 3
Scuole dell’Infanzia di:
Cessaniti, Mantineo, Favelloni, San Marco Denominazione Progetto “La Favola Mia” Finalità Ricercare e scoprire i luoghi, le tradizioni,
le leggende del proprio territorio,
valorizzando la memoria del passato per
allargare i propri orizzonti;
Arricchire la vita del bambino con il
racconto di fiabe;
Scoprire il territorio attraverso i diversi
linguaggi dell’apprendimento;
Cogliere il senso del folklore e vivere le
tradizioni come un valore.
Obiettivi Favorire lo sviluppo di competenze
linguistiche;
Favorire la capacità di comunicare mediante
il linguaggio verbale e non;
Partecipare attivamente alle conversazioni;
Favorire l’ascolto di racconti e letture.
Destinatari Alunni delle scuole dell’infanzia di: Cessaniti,
Favelloni, Mantineo, San Marco.
Insegnanti coinvolti Insegnanti curriculari, di Religione Cattolica e
insegnanti di sostegno dei vari plessi.
Insegnante Referente Carnovale Maria Angiolina
Metodologia Ricerca, raccolta di testimonianze orali,
reperti, documentazioni scritte e fotografiche
che serviranno ad arricchire la conoscenza
della storia del luogo.
Tempi di attuazione Anno scolastico 2016 - 2017
Attività Ascolto di storie e di fiabe del passato e del
presente. Giochi liberi e guidati.
Drammatizzazioni. Rappresentazioni grafiche
dei personaggi delle fiabe.
Denominazione Progetto “U Natali d’atri tempi” Finalità Sensibilizzare i bambini ai valori delle
tradizioni in un clima di pace e solidarietà,
favorito dalle festività natalizie.
Obiettivi Ricercare il dialetto come lingua del
passato;
81
Acquisire la padronanza del dialetto locale;
Memorizzare e ripetere poesie,
filastrocche e canti natalizi dialettali;
Valorizzare le attitudini di ciascun bambino;
Conoscere segni e simboli della tradizione
natalizia;
Condividere momenti di festa a scuola.
Destinatari Alunni delle scuole dell’infanzia di Cessaniti,
Favelloni, Mantineo e San Marco.
Insegnanti coinvolti Insegnanti curriculari, di Religione Cattolica e
insegnanti di sostegno dei vari plessi.
Insegnante Referente Carnovale Maria Angiolina
Metodologia Attività di gruppo, il circle-time dove ogni
bambino potrà comunicare sentimenti ed
emozioni personali attraverso la ripetizione di
poesie, filastrocche e canzoncine in dialetto.
Tempi di attuazione Anno scolastico 2016 – 2017 (Novembre-
Dicembre)
Attività Conversazioni sul messaggio e i valori del
Natale legate alle tradizioni. Preparazione di
addobbi. Memorizzazione di poesie e canti.
Scuola dell’Infanzia di Arzona-Filandari Denominazione Progetto “Facimu rota…raccontami una fiaba”
-Alla riscoperta di fiabe popolari e
novelle calabresi- Finalità Favorire la socializzazione dei bambini fra
loro;
Potenziare le capacità inventive e creative;
Facilitare i processi di identificazione dei
bambini e delle bambine;
Favorire lo sviluppo delle prime competenze
di gestione dell’emotività.
Obiettivi Stimolare la curiosità e il desiderio di
ricercare, scoprire e conoscere;
Favorire l’assunzione di atteggiamenti e
comportamenti attenti, rispettosi e di cura
verso l’ambiente e le persone;
Utilizzare fantasia ed immaginazione come
risorse importanti per la crescita;
Favorire lo sviluppo di competenze
82
linguistiche attraverso l’osservazione, la
riflessione e il confronto;
Favorire la maturazione dell’identità
personale rafforzando la percezione di sé in
relazione al contesto sociale;
Favorire nel bambino un atteggiamento
ottimistico nei confronti della vita;
Educare all’ascolto di narrazioni;
Potenziare la creatività espressiva
utilizzando tecniche diverse;
Sviluppare e sperimentare diversi linguaggi
per comunicare stati d’animo, emozioni e
sentimenti;
Riferire avvenimenti rispettando le
relazioni spaziali e temporali.
Destinatari Tutti gli alunni della Scuola dell’Infanzia.
Insegnanti coinvolti Tutte le insegnanti del plesso.
Insegnante Referente Pontoriero Teresa
Metodologia L’itinerario didattico si concretizzerà
attraverso attività molto coinvolgenti in cui i
bambini saranno i soli protagonisti, liberi di
esprimere la loro personalità. Sarà predisposto
un ambiente motivante, divertente e ricco di
stimoli, atto a sollecitare le relazioni, gli
apprendimenti, la fantasia, lì immaginazione e la
creatività.
Tempi di attuazione Il progetto sarà attuato in orario curriculare
ed extracurriculare nell’anno scolastico 2016-
2017.
Attività Ascolto e visone di storie, verbalizzazioni,
giochi d’imitazione, giochi liberi e guidati, giochi
ritmici, seriazioni,…
Scuola Primaria Cessaniti Denominazione Progetto “C’era una volta…” Finalità Sviluppare la capacità di manipolare e
drammatizzare il contenuto dei racconti in
modo creativo.
Obiettivi Stimolare la curiosità e il desiderio di
ricercare, scoprire e conoscere;
Favorire l’assunzione di atteggiamenti e
comportamenti attenti e rispettosi verso
83
l’ambiente e le persone;
Utilizzare fantasia e immaginazione come
risorse importanti per la crescita personale;
Favorire lo sviluppo di competenze
linguistiche attraverso l’osservazione, la
riflessione e il confronto;
Favorire la maturazione dell’identità
personale in relazione al contesto sociale;
Riconoscere le caratteristiche peculiari del
proprio sé in rapporto alle persone e alla
realtà;
Favorire un atteggiamento ottimistico nei
confronti della vita;
Educare all’ascolto di narrazioni;
Potenziare la creatività espressiva
utilizzando tecniche diverse;
Sviluppare e sperimentare diversi linguaggi
per comunicare stati d’animo, emozioni e
sentimenti.
Destinatari Tutti gli alunni della Scuola Primaria di
Cessaniti.
Insegnanti coinvolti Tutte le insegnanti del plesso
Insegnante Referente Riga Maria Angela
Metodologia Uso della ricerca come strumento per reperire
fonti storiche ed interpretarle criticamente.
Lavori di gruppo, incontri con enti e anziani del
luogo.
Tempi di attuazione Il progetto sarà attuato in orario curriculare
ed extracurriculare nell’anno scolastico 2016-
2017.
Attività Raccolta di racconti popolari. Il Natale e le sue
tradizioni. Intervista agli anziani del paese sui
“tempi di una volta”. Il Carnevale usi e costumi.
Le tradizioni pasquali. I murales di Favelloni. Si
effettueranno varie manifestazioni nelle
diverse ricorrenze dell’anno sia religiose che
non. A conclusione dello’anno scolastico si
effettuerà la manifestazione finale del
progetto con la drammatizzazione di una favola
antica..
Denominazione Progetto “C’era una volta…il Natale” Finalità Saper lavorare ad un impegno comune;
84
Riflettere su temi d’importanza universale
quali la pace, la solidarietà, la fratellanza;
Riflettere sul messaggio del Natale e sul
messaggio d’amore che diffonde al mondo.
Obiettivi formativi
Offrire momenti di lavoro di gruppo;
Potenziare la capacità di comunicazione e
collaborazione;
Valorizzare le attitudini di ciascuno;
Favorire i rapporti interpersonali;
Sviluppare comportamenti responsabili e
solidali;
Vivere il Natale da protagonisti.
Obiettivi specifici Comprendere il significato autentico e
profondo del Natale;
Sviluppare i linguaggi della comunicazione
attraverso la creatività, la fantasia e
l’immaginazione;
Usare risorse espressive nell’esecuzione di
canti di gruppo;
Accrescere il livello di autonomia.
Destinatari Alunni di tutte le classi.
Insegnanti coinvolti Tutte le insegnanti del plesso.
Insegnante Referente Fusca Maria Antonia
Metodologia Incoraggiare la creatività mediante l’uso di
linguaggi verbali e non. Rispettare le diversità
individuali. Metter gli alunni nelle condizioni di
progettare e produrre attraverso molteplici
stimoli. Lavori individuali e di gruppo. Ricerche
guidate.
Tempi di attuazione
Il progetto sarà attuato in orario curriculare
ed extracurriculare nell’anno scolastico 2016-
2017.
Attività Realizzazione di addobbi natalizi in tutte le
classi. Realizzazione di oggetti-dono e
bigliettini augurali. Raccolta di leggende
natalizie. Canti e poesie in vernacolo.
Denominazione Progetto “Progetto accoglienza “Pre-post
Scuola” – Emozioni tra le righe- Finalità Favorire un approccio affettivo ed
emozionale, non solo scolastico, con il libro;
85
Fornire al bambino le competenze
necessarie per utilizzare la comunicazione
verbale e non verbale per estrinsecare-
riconoscere-gestire la propria emotività.
Obiettivi Conoscere, riconoscere, denominare
emozioni e stati d’animo;
Ampliare il vocabolario emotivo;
Vivere il libro come prezioso strumento di
gioco, di ricerca, di divertimento, di
approfondimento e di conoscenza.
Destinatari Alunni pendolari delle frazioni di Mantineo
e Piana Pugliese ed eventuali alunni con
particolari esigenze orarie.
Insegnanti coinvolti Fusca Maria Antonia, Mobrici Maria
Settimia, Riga Maria Angela, Iannello
Domenica, Vallone Teresa.
Insegnante Referente Fusca Maria Antonia
Metodologia e attività Attività ludiche incentrate su argomenti
emersi dalle letture di storie o su
particolari tematiche individuate sulla base
dei bisogni formativi emersi nelle classi.
Tempi di attuazione Il progetto sarà attuato in orario
extracurriculare nell’anno scolastico 2016-
2017.
Scuola Primaria Filandari Denominazione Progetto “A spasso tra fantasia e realtà:
colori, folklore,suoni.” Finalità Conoscenza del proprio territorio
attraverso la ricerca, l’indagine e
l’esplorazione dell’ambiente in cui vivono, a
partire dal loro paese e dal loro vissuto.
Obiettivi Conoscere il territorio da vari punti di vista:
geografico, storico, scientifico,…;
Misurare capacità di ricerca sul territorio;
Saper interagire, comunicare e confrontarsi
con gli altri;
Comprendere l’argomento e le informazioni
principali di discorsi affrontati;
Intervenire in una conversazione
formulando domande e dando risposte
86
pertinenti su argomenti di esperienza
diretta;
Leggere e confrontare informazioni
provenienti da testi diversi (leggende,
miti,..);
Raccogliere le idee e pianificare la traccia
di un racconto o di un’esperienza;
Produrre racconti scritti delle esperienze
vissute;
Conoscere la storia e le caratteristiche del
territorio calabrese e di quello di Filandari;
Caratteristiche della collina: clima,
coltivazioni,…;
Riscoprire le tradizioni ei mestieri di
Filandari;
Realizzare disegni del territorio;
Esaminare immagini e analizzare personaggi
leggendari;
Ricercare e interpretare musiche e danze
calabresi.
Destinatari Tutti gli alunni della Scuola Primaria di
Filandari.
Personale coinvolto Marasco M. Antonia, Brescia Francesca,
Papasidero Angela Luciana, Valenti Rita
Saveria, Ranieli Sarah Cecilia, Maccarone
Palma,Cichello Anna,Fiammella Fortunata.
Collaboratori scolastici e genitori.
Insegnante Referente Marasco Maria Antonia
Metodologia Lezioni teoriche, conversazioni, ricerche, uso di
materiale multimediale, incontri, uscite sul
territorio, esperienze in classe, musiche,
balletti e costumi tradizionali,…
Tempi di attuazione Il progetto sarà attuato in orario curriculare
ed extracurriculare nell’anno scolastico 2016-
2017.
Attività Studio del proprio paese e del suo territorio
dal punto di vista geografico, storico,
leggendario, culturale, religioso ed economico.
Manifestazioni nelle diverse ricorrenze
dell’anno sia religiose che non. A conclusione
dell’’anno scolastico si effettuerà la
manifestazione finale del progetto con balli,
canti e drammatizzazione in vernacolo.
87
Denominazione Progetto “Poesie e canzoni sotto l’albero” Finalità Valorizzare e condividere la gioia dello stare
insieme.
Obiettivi Intuire il Natale come festa di una
comunità;
Conoscere e comprendere la propria realtà
territoriale e le proprie tradizioni;
Riflettere sul messaggio del Natale e sul
messaggio d’amore, di amicizia e di
solidarietà che diffonde;
Riconoscere i personaggi e i simboli della
tradizione natalizia;
Recitare poesie e filastrocche natalizie in
vernacolo;
Muoversi al ritmo di un canto;
Eseguire canti natalizi;
Valorizzare le attitudini di ciascuno;
Sviluppo della creatività nelle attività
grafico-pittoriche e plastiche per
realizzare oggetti natalizi;
Cooperare nelle attività di gruppo: fare il
presepe, addobbo dell’albero,..;
I sapori e gli odori del Natale.
Destinatari Tutti gli alunni della scuola Primaria.
Personale coinvolto Tutte le insegnanti del plesso, i collaboratori
scolastici e i genitori.
Insegnante Referente Brescia Francesca
Metodologia Conversazioni, lavori di gruppo, formazione di
piccoli gruppi per la preparazione dei canti.
Tempi di attuazione Anno scolastico 2016 - 2017
Attività Lettura, conversazioni e rappresentazione
grafica di racconti e leggende natalizie.
Ricerche sui personaggi e i simboli del Natale.
Riflessioni sui valori che il Natale ispira.
Proiezioni di filmati sui temi del Natale.
Preparazione di addobbi per decorare l’aula.
Realizzazione del presepe e dell’albero.
Realizzazione di biglietti natalizi con varie
tecniche. Memorizzazione e produzione di
poesie dialettali, filastrocche e canti natalizi.
Ideazione e realizzazione di inviti per la
manifestazione natalizia.
88
Scuola Primaria Pannaconi Denominazione Progetto “Facimu rota…ch’i faraguli i na vota” Finalità Promuovere lo studio delle tradizioni
popolari, con particolare riferimento al
patrimonio linguistico e identitario del
dialetto pannconese.
Obiettivi Potenziare la conoscenza del territorio di
Pannaconi con le sue peculiarità
geomorfologiche e climatiche;
Conoscere le attività agricole, artigiane e
zootecniche del territorio di oggi e di una
volta attraverso il racconto di anziani,
custodi di usi e costumi antichi del
territorio.
Conoscere la differenza sostanziale tra
l’insediamento urbano antico di Pannaconi e
raffrontarlo con quello di oggi;
Conoscere i metodi antichi di lavorazione
dei prodotti agricoli e tutte le
manifestazioni popolari ad essi legati;
Conoscere i giochi antichi con cui i bambini
di una volta si divertivano, cogliendo la loro
valenza sociale anche l’aspetto catartico,
considerato che, spesso, le attività
ricreative erano dei veri e propri giochi di
ruolo.
Destinatari Tutti gli alunni della Scuola Primaria di
Pannaconi.
Insegnanti coinvolti Barbieri Silvana, Maruccia Elisa, De Luca
Ornella, Suppa Francesca.
Insegnante Referente Suppa Francesca Natalina
Metodologia Uso della ricerca come strumento per reperire
fonti storiche ed interpretarle criticamente.
Tempi di attuazione Il progetto sarà attuato in orario curriculare
ed extracurriculare nell’anno scolastico 2016-
2017.
Attività Studio del proprio paese e del suo territorio
dal punto di vista geografico, storico,
leggendario, culturale, religioso ed economico.
Si effettueranno varie manifestazioni nelle
diverse ricorrenze dell’anno sia religiose che
non. A conclusione dell’anno scolastico si effettuerà la manifestazione finale del progetto
con balli canti e drammatizzazione in vernacolo.
89
Denominazione Progetto “Il piacere della lettura” Finalità Stimolare e far nascere l’amore per la
lettura.
Sviluppare il gusto della lettura come
esigenza di vita quotidiana e di crescita
personale.
Stimolare l’immaginazione e le potenzialità
creative per esprimere liberamente le
proprie doti inventive in modo piacevole,
divertente e formativo.
Formare la persona sotto l’aspetto
cognitivo, affettivo-relazionale e sociale in
sinergia con gli attuali sistemi multimediali.
Obiettivi Far nascere e coltivare negli allievi di tutte
le classi il piacere per la lettura in quanto
tale, superando la disaffezione crescente
per la comunicazione orale e scritta
(leggere può essere un bel passatempo);
Educare l’abitudine all’ascolto e alla
comunicazione con gli altri;
Potenziare l’esperienza del leggere e
dell’immaginario personale;
Favorire la conoscenza di sé attraverso
l’approccio e la scelta consapevole tra la
molteplicità dei generi letterari;
Potenziare le capacità di analisi delle
letture;
Motivare alla conversazione su letture
comuni;
Stimolare e d esprimere punti di vista
diversi;
Abituare a dedicare quotidianamente tempi
alla lettura;
Stimolare l’approfondimento consapevole di
tematiche di diverso tipo;
Scoprire il linguaggio visivo;
Favorire l’acquisizione di capacità
comunicative e di abilità tecniche (rapporto
contenuto-media);
Promuovere la conoscenza del processo di
ideazione di un libro;
Favorire la conoscenza dei luoghi e le
modalità con cui i libri vengono conservati,
consultati, acquistati, realizzati
concretamente;
90
Educare al rispetto e all’uso corretto del
materiale comune (dotazione libraria di
scuola e/o di classe…);
Esplorare le potenzialità di una storia
attraverso il gioco;
Scoprire le risorse del territorio.
Destinatari Alunni di tutte le classi
Insegnanti coinvolti Tutte le insegnanti del plesso.
Insegnante Referente Suppa Francesca Natalina
Metodologia Valorizzazione delle potenzialità di tutti gli
alunni sulla creazione di situazioni motivanti
all’ascolto, alla lettura e alla produzione, sulla
valorizzazione del gioco quale mezzo
privilegiato per l’attivazione e lo sviluppo dei
processi cognitivi e di apprendimento.
L’insegnante individuerà momenti e luoghi per
favorire e stimolare l’ascolto regolandone
gradatamente i tempi, creando un’atmosfera di
aspettativa, proponendo testi adeguati all’età e
agli interessi degli alunni, con l’utilizzazione di
mediatori ludici, analogici, iconici, simbolici e
multimediali.
Tempi di attuazione Il progetto sarà attuato in orario curriculare
nell’anno scolastico 2016-2017.
Attività Attuazioni di operazioni culturali sul libro
(approfondimenti, rielaborazioni, rapporto tra
libro-film, libro-teatro, libro-fumetto,..);
Costruzione di strumenti e attività guidate per
incrementare l’uso corretto e consapevole delle
biblioteche. Attuazione del laboratorio di
progettazione e di costruzione del libro
attraverso attività grafico-pittoriche e
plastico-manipolative. Strategie e iniziative di
“animazione alla lettura”. Partecipazione ad
eventuali concorsi inerenti la lettura o la
produzione di testi.
Scuola Secondaria Pannaconi
Denominazione Progetto “ ’Nc’era na vota ”
Finalità Promuovere e approfondire, attraverso
fiabe, favole, filastrocche e detti
91
proverbiali in vernacolo, la conoscenza di
alcuni elementi essenziali lessicali e
linguistici;
Elaborare e recuperare antichi racconti
della tradizione e dei luoghi del territorio.
Obiettivi Confrontarsi reciprocamente e fare
riflessioni personali;
Recupero del patrimonio fiabesco del
proprio territorio;
Valorizzare il dialetto come lingua facente
parte del nostro bagaglio culturale.
Destinatari Tutti gli alunni della Scuola.
Insegnanti coinvolti Tutte le insegnanti e un collaboratore del
plesso.
Insegnante Referente De Vito Angela
Metodologia Attivare percorsi di conoscenza tramite la
descrizione della propria storia, dei luoghi, dei
valori storici del territorio.
Tempi di attuazione Il progetto sarà attuato in orario curriculare
ed extracurriculare nell’anno scolastico 2016-
2017.
Attività Fiabe, favole e proverbi dialettali saranno
veicolo di trasmissione di contenuti e
opportunità di lettura del cammino dell’umanità,
della realtà locale, della bellezza del proprio
dialetto. Aiuteranno i ragazzi a crescere in
modo equilibrato e a soddisfare il loro bisogno
di immaginazione, di avventura e a valorizzare il
legame con il territorio, con le sue
caratteristiche e la sua storia.
Scuole: Infanzia, Primaria e Secondaria
Zungri Denominazione Progetto “Zungri del passato: Memorie, colori,
sapori,…” Finalità Conoscere in maniera approfondita i vari
aspetti della realtà in cui i nostri alunni
vivono;
Valorizzare le risorse umane, culturali,
economiche e ambientali del paese
attraverso la ricerca, lo studio, la raccolta
92
di testimonianze orali;
Valorizzare e salvaguardare le risorse come
investimento per il futuro;
Far maturare nei ragazzi il desiderio di
conoscenza del proprio territorio nei suoi
diversi aspetti;
Promuovere la riscoperta delle tradizioni
popolari, con particolare riferimento al
patrimonio linguistico e identitario del
dialetto locale.
Obiettivi Esplorare, conoscere ed operare in più
ambienti;
Affrontare con curiosità crescente
situazioni nuove;
Conoscere la toponomastica del paese;
Conoscere edifici ed elementi della
struttura del paese;
Cercare risposte usando diversi mezzi e
diverse strategie operative;
Vivere le tradizioni come un valore;
Formare il gusto del bello;
Conoscere la propria realtà territoriale
(luoghi, storie, tradizioni);
Saper utilizzare strumenti multimediali per
l’elaborazione/sintesi di quanto raccolto;
Conoscere le tecniche per l’impaginazione e
la stampa di una brochure;
Saper acquisire ed elaborare immagini
utilizzando supporti informatici;
Maturare capacità di ricerca sul territorio.
Destinatari Alunni di tutte le classi
Insegnanti coinvolti Tutte le insegnanti dei vari plessi.
Insegnanti Referenti Satriani Concetta – Mazzitelli Maria Cristina –
Valenti Maria Giuseppina – Pulicari Caterina
Metodologia Ricerca-azione, al fine di scoprire le
caratteristiche del paese sia geografiche che
storico-naturalistiche. Attività laboratoriali e
manipolative per la rielaborazione e
ricostruzione dei dati e dei contenuti acquisiti.
Tempi di attuazione Il progetto sarà attuato in orario curriculare
ed extracurriculare nell’anno scolastico 2016-
2017.
Attività Analisi della situazione di partenza; uscite sul
territorio, ricerca e documentazione del
patrimonio storico e paesaggistico. Ricerca e
93
raccolta di testimonianze. Ricerca di foto da
riportare nella brochure e da pubblicare sul
sito. Elaborazione dei dati. Sintesi di
elaborazione dei risultati della ricerca.
Scuola dell’Infanzia di Pannaconi Denominazione Progetto “Vivere il Natale” Finalità Promuovere sentimenti e gesti di fraternità
universale e di pace.
Incontrare il territorio e comunicare la
nostra esperienza con il coinvolgimento di
genitori, bambini, insegnanti, forze sociali.
Organizzare le attività secondo criteri di
adattabilità e di creatività produttiva e
didattica, tenendo conto dei molteplici ritmi
e dei tempi di apprendimento dei bambini,
considerando le loro motivazioni e i loro
interessi.
Obiettivi La conoscenza del mondo
Discriminare oggetti in base a un attributo;
Discriminare le forme.
Il corpo e il movimento
Cooperare nella realizzazione di attività di
gruppo;
Eseguire percorsi;
Esercitare la coordinazione oculo-manuale;
Coordinare i movimenti e coordinarsi con i
compagni in una comune azione scenica.
I discorsi e le parole Comprendere il contenuto globale di una
narrazione ascoltata;
Raccontare esperienze personali;
Comprendere e rielaborare storie;
Cogliere il contenuto di messaggi
pubblicitari;
Sviluppare i linguaggi della comunicazione
attraverso la creatività, la fantasia,
l’immaginazione;
Riconoscere i personaggi e i simboli della
tradizione natalizia.
94
Immagini, suoni, colori
Drammatizzare il Natale con un copione
natalizio;
Utilizzare varie tecniche espressive;
Utilizzare in modo creativo materiale di
recupero;
Riprodurre un ritmo cromatico;
Cantare coralmente per imitazione.
Il sé e l’altro
Esprimere vissuti della propria esperienza
affettiva ed emotiva;
Intuire il Natale come festa di una
comunità;
Conoscere e comprendere la propria realtà
territoriale e le proprie tradizioni;
Riflettere sul significato del Natale e sul
messaggio d’amore che diffonde;
Potenziare la capacità di comunicazione e
collaborazione;
Valorizzare le attitudini di ciascuno;
Riconoscere e distinguere atteggiamenti di
amicizia e solidarietà; conoscere tradizioni
natalizie.
Destinatari Tutti gli alunni dell’Infanzia di Pannaconi.
Insegnanti coinvolti Tutte le insegnanti operanti nella scuola
dell’infanzia.
Insegnante Referente Dainese Giovanna
Metodologia Riflessioni sui valori che il Natale ispira.
Lettura, conversazioni libere e guidate.
Ricerche sui personaggi e i simboli del Natale.
Tempi di attuazione Il progetto sarà attuato in orario curriculare
ed extracurriculare nell’anno scolastico 2016-
2017.
Attività Realizzazione di bigliettini natalizi eseguiti con
varie tecniche. Preparazione di addobbi per
decorare l’albero e l’ambiente scolastico, che
rechino messaggi di pace, di amicizia e di
tolleranza sociale. Disegni spontanei sui
personaggi del presepe. Esecuzione di canti
natalizi.
95
Scuole dell’Infanzia: Pannaconi, Favelloni, Mantineo, San
Marco, Cessaniti Denominazione Progetto “Curiosando nel passato…scopro,
conosco e valorizzo le tradizioni del
mio paese.” Obiettivi divisi per età e campi d’esperienza “IL sé e l’altro”
3 anni Ascoltare, per comprendere e comunicare
con gli altri;
Riconoscere e controllare comportamenti di
aggressività.
4 anni Esprimere emozioni attraverso linguaggi e
tecniche diverse;
Sperimentare la ricchezza dell’incontro tra
diversità individuali.
5 anni Comunicare e condividere i propri stati
d’animo;
Narrare le proprie esperienze e
confrontarle con quelle dei compagni,
rappresentandole graficamente;
Riflettere sul senso delle regole condivise;
Incrementare nel bambino il senso di
appartenenza, attraverso la conoscenza
delle tradizioni del proprio paese.
“Il corpo e il movimento”
3 anni Riconoscere e definire sensazioni corporee;
Simulare andature e movimenti;
Rafforzare l’autonomia personale.
4 anni Raccontare esperienze personali attraverso
il corpo;
Sviluppare capacità comunicative non
verbali che implichino l’utilizzo del corpo.
96
5 anni Rendersi consapevoli delle possibilità
d’azione del proprio corpo;
Sviluppare destrezza in movimenti che
richiedono equilibrio.
“La conoscenza del mondo”
3 anni Conoscere il proprio ambiente territoriale;
Raccontare un’esperienza vissuta.
4 anni Cogliere l’importanza del rispetto per
l’ambiente;
Individuare relazioni causa-effetto;
Associare strumenti e mestieri.
5 anni Rappresentare le fasi di una trasformazione
sperimentata;
Registrare la crescita delle piante;
Ricostruire le fasi di un’esperienza vissuta;
Guidare i bambini a conoscere in modo
diretto e giocoso il loro territorio
attraverso la ricerca, l’indagine e
l’esplorazione.
“Immagini, suoni e colori”
3 anni Passare dall’esplorazione sensoriale alla
rappresentazione del vissuto;
Scoprire i suoni musicali utilizzando la voce,
il corpo e gli oggetti.
4 anni Preparare semplici costruzioni e oggetti
realizzando e assemblando materiali diversi;
Esprimersi con linguaggi del corpo in ruoli
diversi;
Usare varie tecniche espressive per
produrre elaborati in modo libero e su
consegna.
97
5 anni Utilizzare spontaneamente ed in modo
appropriato diverse tecniche grafico-
pittoriche o plastiche;
Produrre colori con materiali inusuali;
Rappresentare graficamente situazioni
vissute o inventate;
Utilizzare colore e materiale di riciclo per
decorare oggetti e forme;
Interpretare con il linguaggio teatrale una
storia.
“I discorsi e le parole”
3 anni Ascoltare e comprendere brevi storie;
Raccontare esperienze personali.
4 anni Partecipare all’invenzione di racconti;
Progettare le attività e definire le regole;
Individuare parole di lingua diversa da
quella madre durante la lettura
dell’insegnante.
5 anni Lavorare in cooperazione e definire le
regole di un’azione condivisa;
Rielaborare esperienze vissute durante
l’anno scolastico;
Stimolare il senso di responsabilità,
rispetto e salvaguardia verso l’ambiente
naturale e storico-culturale;
Comprendere testi di vario tipo letti da
altri;
Ascolto e comprensione di favole popolari e
non.
Destinatari Tutti gli alunni della Scuola dell’Infanzia
dell’Istituto.
Insegnanti coinvolti Tutte le insegnanti dell’Istituto
Insegnante Referente Dainese Giovanna
Tempi di attuazione Il progetto sarà attuato in orario curriculare
ed extracurriculare nell’anno scolastico 2016-
2017.
Finalità Aiutare i bambini a conoscere in modo diretto e
giocoso il loro territorio, attraverso
l’osservazione diretta e l’esplorazione.
98
Scuole dell’Infanzia: Pannaconi, Favelloni, Mantineo,
San Marco, Cessaniti Denominazione Progetto “Facimu rota….Raccontami una fiaba…”
-Alla riscoperta di fiabe popolari e novelle
calabresi -
Finalità Favorire la socializzazione dei bambini fra
di loro;
Potenziare le capacità inventive e creative;
Facilitare i processi di identificazione dei
bambini e delle bambine;
Favorire lo sviluppo delle prime competenze
di gestione dell’emotività.
Obiettivi Stimolare la curiosità e il desiderio di
ricercare, scoprire e conoscere;
Favorire l’assunzione di atteggiamenti e
comportamenti attenti, rispettosi e di cura
verso l’ambiente e le persone;
Utilizzare fantasia ed immaginazione come
risorse importanti per la crescita;
Favorire lo sviluppo di competenze
linguistiche attraverso l’osservazione, la
riflessione ed il confronto;
Favorire la maturazione dell’identità
personale rafforzando la percezione di sé in
relazione al contesto sociale. Favorire nel
bambino un atteggiamento ottimistico nei
confronti della vita;
Educare all’ascolto di narrazioni;
Potenziare la creatività espressiva
utilizzando tecniche diverse;
Sviluppare e sperimentare diversi linguaggi
per comunicare stati d’animo, emozioni e
sentimenti;
Riferire avvenimenti rispettando le
relazioni spaziali e temporali.
Destinatari Alunni di tutte le scuole dell’infanzia
dell’Istituto.
Insegnanti coinvolti Tutte le insegnanti dei vari plessi.
Insegnante Referente Dainese Giovanna
Metodologia Le attività programmate renderanno i bambini
unici protagonisti, liberi di esprimere la loro
personalità: ascolto e rielaborazione di storie a
99
livello verbale, grafico-pittorico, espressione
corporea, musica, recitazione, danza, ecc.. Sarà
predisposto un ambiente motivante, divertente
e ricco di stimoli, atto a sollecitare le relazioni,
gli apprendimenti, la fantasia, l’immaginazione e
la creatività.
Tempi di attuazione Il progetto sarà attuato in orario curriculare
ed extracurriculare nell’anno scolastico 2016-
2017.
Attività Ascolto e visone di storie, verbalizzazioni,
giochi d’imitazione, giochi liberi e guidati, giochi
ritmici, seriazioni, misurazioni,…
Scuola dell’Infanzia -Scuola Primaria
Scuola Secondaria di 1° grado di Zaccanopoli Denominazione Progetto “Mangia ca ti mangia, cunta ca ti
cunta” Finalità Completare la ricerca sulle tradizioni
gastronomiche,le produzioni agricole e le
attività artigianali del proprio territorio.
Completare lo studio del proprio territorio
dal punto di vista geografico e ambientale.
Ricercare e trascrivere fiabe e altri
documenti della tradizione orale popolare
della propria comunità.
Riscoprire il valore della cultura popolare
tradizionale e la ricchezza del proprio
dialetto.
Arricchire il bagaglio culturale degli alunni
con lo studio della storia locale.
Apprezzare e valorizzare le risorse locali.
Obiettivi Sviluppare e consolidare le competenze
linguistiche.
Sviluppare e consolidare le capacità di
ascolto ed elaborazione dei dati raccolti.
Stimolare la comunicazione e la
partecipazione attiva e ordinata nelle
conversazioni.
Destinatari Alunni delle Scuola dell’infanzia, Scuola
Primaria, Scuola Secondaria di 1° grado di
Zaccanopoli. Insegnanti coinvolti Tutti i docenti dei tre ordini di scuola
100
Insegnanti Referenti Angela Crudo – Scuola Infanzia
Domenica Brosio – Scuola Primaria
Roberto Mazzitelli – Scuola Secondaria 1°
grado
Metodologia Metodologia della ricerca.
Attività laboratori ali.
Raccolta di testimonianze orali, reperti,
documentazioni scritte e fotografiche.
Tempi di attuazione Anno scolastico 2016 - 2017
Attività Preparazione di schede, cartelloni, disegni,
fotografie, video, drammatizzazioni.
Scuola Secondaria di 1° grado di Cessaniti
Denominazione Progetto “Arte e Tradizioni: un ponte tra
generazioni”
Finalità Far conoscere in maniera approfondita i vari
aspetti della realtà in cui gli allievi vivono;
Valorizzare le risorse umane e culturali del
paese attraverso la ricerca, lo studio, le
inchieste, il contatto con gli anziani;
Sottolineare e salvaguardare i valori come
investimento per il futuro;
Far maturare nei ragazzi il desiderio di
creare momenti di convivenza comune tra le
nuove e le vecchie generazioni al fine di
creare un interscambio di conoscenze storico-
culturali, tradizional-popolari e informatiche.
Obiettivi Sviluppare memoria storica;
Sviluppare la salvaguardia del patrimonio
orale, linguistico e sociale della cultura del
proprio paese;
Favorire la trasmissione inter---generazionale
dagli anziani alla popolazione giovanile;
Riscoprire le tradizioni, gli usi e i costumi
delle varie festività;
Avvicinare i ragazzi ai linguaggi di ieri nel
confronto con quelli di oggi;
Stimolare il confronto tra presente e passato
per paragonare diverse culture che
permettano di affrontare con maggiore
consapevolezza le dinamiche del mondo
101
moderno, per costruire una società della
convivenza e del reciproco rispetto.
Destinatari Tutti gli alunni della Scuola Secondaria di
Cessanti.
Insegnanti coinvolti Silvestri Tiziana, Storaci Maria Pia, Delia Gisella,
Morello Domenico.
Insegnante Referente D’Agostino Maria Giulia
Metodologia Lezioni teoriche, lavoro di gruppo e individuale,
tecniche artistiche varie, drammatizzazione,
utilizzo di copioni, realizzazione di scenografie,
produzione di materiali, utilizzo degli strumenti
musicali, utilizzo di materiali informatici e
tecnologie.
Tempi di attuazione Il progetto sarà attuato in orario curriculare ed
extracurriculare nell’anno scolastico 2016-2017.
Attività Drammatizzazioni finali con rappresentazioni di
brevi scene di vita quotidiana presente e passata,
musiche e canti popolari e moderni, poesie e
proverbi, il tutto da attuare durante il corso e
alla fine dell’anno scolastico.
Scuola Primaria e Scuola Secondaria di 1° grado
Di Zaccanopoli Denominazione Progetto “Proseguire insieme – Progetto
continuità e arricchimento
formativo” Finalità Costruire insieme vari momenti di festa,
celebrazioni e attività in continuità
verticale nei due ordini di scuola
(4 novembre; Festa degli alberi; Natale; Giorno
della Memoria; Manifestazione di fine anno).
Obiettivi Celebrare commemorazioni storiche
con consapevolezza e competenza.
Sensibilizzare alla conoscenza, al
rispetto e alla salvaguardia del proprio
territorio naturale;
Acquisire comportamenti di rispetto
verso la natura;
Riconoscere i valori universali
dell’amore, dell’amicizia, della pace e
della fratellanza;
Saper lavorare intorno a un progetto
102
comune.
Conoscenza diretta del territorio e del
suo patrimonio artistico, culturale e
paesaggistico.
Destinatari Tutti gli alunni della Scuola Primaria e
Secondaria di 1° grado di Zaccanopoli.
Insegnanti coinvolti Tutti gli insegnanti dei due ordini di scuola
Insegnanti Referenti Domenica Brosio – Scuola Primaria
Roberto Mazzitelli – Scuola Secondaria 1°
grado
Metodologia Ricerca.Attività laboratoriale.
Tempi di attuazione Il progetto sarà attuato in orario curriculare
ed extracur riculare nell’anno scolastico 2016-
2017.
Attività Uscite didattiche sul territorio.
Lavori di gruppo.
Manifestazioni pubbliche.
Drammatizzazioni.
Scuola Secondaria di: Cessaniti, Pannaconi e Zungri
Denominazione Progetto “Nuoto a scuola”
Finalità Acquisire la capacità di saper nuotare;
Fare esperienza di nuoto con altri coetanei;
Sviluppare forza e resistenza;
Migliorare l’agilità e la coordinazione;
Promuovere, attraverso l’immersione, la
respirazione, facilitando e incrementando
l’ossigenazione;
Potenziare l’attività cardiaca grazie al
giovamento che ne trarrà la circolazione
sanguigna attraverso l’attività motoria.
Obiettivi Conoscere l’ambiente piscina: spogliatoio,
doccia, piano vasca, istruttori;
Ambientamento: ingresso in acqua,
adattamento nel nuovo ambiente;
Esercizi respiratori;
Apprendimento delle tecniche natatorie
fondamentali: il crawl (stile libero), il dorso,
la rana, il delfino e il tuffo in acqua;
103
Preparazione per la partecipazione a gare
d’Istituto e campionati sportivi
studenteschi.
Destinatari Tutti gli alunni della Scuola Secondaria di
Cessanti, Pannaconi e Zungri.
Insegnanti coinvolti Marrella Rosalba
Insegnante Referente Marrella Rosalba
Coinvolgimento con le materie di studio Italiano
Differenza tra i vari linguaggi.
Scienze
Anatomia, apparato cardiocircolatorio e
respiratorio.
Ed. Civica
Acquisire consapevolezza e modelli di
comportamento corretti e rispetto delle
regole.
Ed. Musicale
Il ritmo (della nuotata e della respirazione).
Ed. Artistica
Rappresentazione del nuovo ambiente.
Tempi di attuazione Il progetto sarà attuato in orario
extracurriculare nell’anno scolastico 2016-
2017.
Strutturazione del corso per gli alunni della
Scuola Secondaria di Zungri
Il corso avrà una durata di otto lezioni, presso
la struttura” Wellness Center – La Pace” di
Drapia (VV).
Si terrà di Lunedì dalle h. 14,30 alle 17,00,
iniziando dal 03/04/2017 fino al 30/05/2017.
La lezione in vasca avrà una durata di 60
minuti.
Il corso sarà tenuto da istruttori qualificati.
L’insegnante vigilerà sugli alunni negli ambienti
di pertinenza alla struttura e in piscina
controllandoli dal bordo vasca.
Costo Per ogni singolo alunno il costo mensile sarà:
€ 15,00 per le quattro lezioni
€ 12,00 per il trasporto
€ 5,00 per la quota associativa.
Strutturazione del corso per gli alunni della
Scuola Secondaria di Cessaniti e Pannaconi
Il corso avrà una durata di 20 lezioni, presso la
Piscina Comunale di Vibo Valentia.
Si terrà di Sabato dalle h. 10,00 alle 11,00
iniziando dal 3/12/2016 al 30/05/2017.
La lezione in vasca avrà durata di 60 minuti.
Il corso sarà tenuto da Istruttori Federali di
Nuoto.
104
L’insegnante vigilerà sugli alunni negli ambienti
di pertinenza alla struttura e in piscina
controllandoli dal bordo vasca.
Gli alunni saranno accompagnati in sede dai
rispettivi genitori.
Costo Per ogni singolo alunno il costo mensile sarà:
€ 16.00 per le quattro lezioni
Progetto Didattico LAV
Denominazione Progetto “Cani e gatti, cittadini come noi” Finalità Offrire ai ragazzi un’ occasione originale
e utile per comprendere quanto cane e
gatto siano importanti compagni di vita.
Obiettivi Sensibilizzare ad un corretto rapporto con
cani e gatti e alla prevenzione del
randagismo;
Informare sulla sterilizzazione quale mezzo
di prevenzione del randagismo;
Far conoscere la normativa in materia,
educando al rispetto delle leggi;
Educare a intervenire nelle discussioni in
modo opportuno e pertinente.
Destinatari Classi IV – V Scuola Primaria e tutte le classi
della Scuola Secondaria di primo grado.
Insegnanti coinvolti Insegnanti area scientifica
Insegnante Referente Mazzitelli Roberto
Metodologia Open mind, problem solving, laboratorio
interattivo.
Tempi di attuazione Anno scolastico 2016 – 2017
Attività Il percorso didattico si avvarrà della presenza
di volontari che presenteranno il progetto e
somministreranno un divertente sondaggio per
rompere il ghiaccio. Attività laboratoriali sul
tema dell’abbandono degli animali.
Denominazione Progetto “Alimentazione e Ambiente”
Finalità Offrire agli alunni un’occasione utile per
comprendere quanto le nostre abitudini
alimentari incidano sul Pianeta e quali siano
105
le scelte più efficaci per diminuire l’impatto
negativo della produzione alimentare
sull’ambiente.
Obiettivi Far riflettere gli alunni sul costo
ambientale dell’alimentazione umana;
Informare e sensibilizzare gli alunni sul
tema delle abitudini alimentari sostenibili;
Educare a intervenire nelle discussioni in
modo opportuno e pertinente.
Destinatari Classi IV – V Scuola Primaria e tutte le classi
della Secondaria di primo grado
Insegnanti coinvolti Insegnanti area scientifica
Insegnante Referente Mazzitelli Roberto
Metodologia Open mind, laboratorio interattivo.
Tempi di attuazione Anno scolastico 2016 – 2017
Attività Il percorso didattico si si avvarrà della
presenza di volontari che presenteranno il
progetto e somministreranno un divertente
sondaggio per rompere il ghiaccio. Gli alunni
saranno sensibilizzati a riflettere sul peso
ambientale degli alimenti, sul fatto che l’acqua
sia una risorsa preziosa e su quanto le nostre
scelte alimentari incidano sulle riserve idriche
del pianeta.
Scuole Primarie Denominazione Progetto “Sport in classe“ Finalità Il progetto è promosso e realizzato dal MIUR e
dal Coni e si propone di diffondere l’educazione
fisica e sportiva fin dalla scuola primaria per
favorire i processi educativi e formativi degli
alunni di quella fascia d’età.
Nello specifico, il modello di intervento delineato
si prefigge di:
Promuovere i valori educativi dello sport;
motivare le giovani generazioni all’attività
motoria e fisica;
favorire l’adozione delle due ore
settimanali di educazione fisica nella scuola
primaria.
Obiettivi coltivare il valore delle regole, garanzia
fondamentale dell’esistenza stessa dello sport e
106
dell’uguaglianza delle possibilità di ciascuno;
Fare comprendere il valore di tutti,
compagni ed avversari, al fine di accettare con
rispetto le diversità e le pari opportunità;
aiutare i ragazzi a prendersi cura di se
stessi e del loro benessere psico-fisico, emotivo
e comportamentale;
fare capire l’importanza del team : tutti,
ciascuno nel proprio ruolo, contribuiscono al
risultato;
insegnare che la correttezza e la lealtà
rendono più forti e garantiscono il rispetto di
compagni e avversari;
imparare dalla sconfitta a gestire le
emozioni che ne derivano, comprendendone
l’importanza per la propria crescita e come
stimolo a migliorarsi ;
stimolare gli alunni a ritrovare il piacere di
giocare fine a se stesso: giocare per divertirsi,
senza responsabilità e pesi che li condizionino;
insegnare che lo sport leale è divertente e
piacevole, garantisce una sensazione di benessere
e rende consapevoli che il risultato sportivo può
essere percepito come un bene meritato e
ottenuto onestamente;
disincentivare comportamenti scorretti e
violenti insegnando agli alunni che lealtà e fair
play devono essere sempre al primo posto , sul
campo da gioco e nella vita.
Destinatari Alunni e docenti delle scuole primarie.
Insegnanti coinvolti Tutti i docenti di educazione fisica
Insegnante Referente Maria Cristina Mazzitelli
Metodologia Un tutor sportivo, designato dal Coni, affianca i
docenti di attività motorie con cadenza
quindicinale (un’ora per classe), mettendo a
disposizione le proprie competenze affinchè la
ricaduta sugli alunni sia il più proficua possibile.
L’aspetto ludico veicola le attività proposte e ne
esalta i contenuti.
Tempi di attuazione Dicembre - giugno
Attività Le attività, mirate e graduate per classe, avranno
sempre caratteristiche ludiche . Il gioco è inteso
come occasione di festa e divertimento, ma anche
di inclusione/integrazione di tutte le diversità
che la scuola accoglie, opportunità privilegiata
107
per far “vivere” agli alunni i valori educativi e del
fair play come scelta di vita, nel rispetto della
salute ed dell’ambiente.
Manifestazione finale del progetto sarà la
partecipazione degli alunni alle attività di “UNA
REGIONE IN MOVIMENTO”, momento
conclusivo del percorso formativo dei docenti e
dell’intervento del tutor sportivo nelle scuole.
Gli alunni di ogni classe partecipano ad un
percorso specifico con le classi parallele di tutta
la provincia recandosi al palazzetto dello sport
ed al parco urbano di Vibo Valentia per realizzare
le seguenti attività :
classe prima : “Giochiamo a star bene”
classe seconda : “Gioco Gym “
classe terza : “Orienteering”
classe quarta : “Gioco atletica”
classe quinta : “Minivolley “ o “
Minibasket”.
Le singole scuole potranno decidere di realizzare
una manifestazione sportiva finale nel plesso
d’appartenenza.
Progetto visite guidate e viaggi d’istruzione Denominazione Progetto “Visite guidate e viaggi d’istruzione” Finalità Conoscere il territorio nei vari aspetti
culturali, sociali, ambientali, storici e
artistici e condividere, in una prospettiva
più ampia, le norme che regolano la vita
sociale e di relazione.
Obiettivi culturali
Acquisizione di nuove conoscenze;
Consolidamento delle conoscenze acquisite
attraverso l’esperienza diretta;
Sviluppo della capacità di “leggere”
l’ambiente circostante, nei suoi aspetti
naturali, culturali, storici;
Conoscenza di luoghi ed ambienti culturali e
professionali nuovi e diversi.
108
Obiettivi formativi Acquisizione di un comportamento
civilmente corretto ed adeguato;
Sviluppo della capacità di stare con gli altri
rispettandoli e socializzando le esperienze;
Acquisizione di maggiori spazi di autonomia
personale al di fuori dell’ambiente vissuto.
Destinatari Tutti gli alunni dei tre ordini di scuola
dell’Istituto.
Insegnante Referente Melani Concetta
Modalità di effettuazione I docenti dei tre ordini di scuola propongono
all’inizio dell’anno scolastico, nel rispetto delle
indicazioni del P.T.O.F. e del Curriculo di studio,
le uscite didattiche, le visite guidate e i viaggi
d’istruzione che intendono effettuare.
Tempi di attuazione Il progetto sarà attuato in orario curriculare
ed extracurriculare nell’anno scolastico 2016-
2017.
109
PROGETTO ORIENTAMENTO SCOLASTICO
A.S.2016/2017
Il nostro Istituto si propone di compiere un percorso orientativo insieme ad alunni e genitori, nell’ottica di permettere lo sviluppo delle potenzialità e delle capacità
degli adolescenti in crescita.
Questo cammino viene seguito con attenzione da tutte le componenti del gruppo-scuola al fine di creare i cittadini consapevoli di domani e per garantire un
percorso formativo organico e completo che prevenga le difficoltà che si riscontrano nel passaggio dalla scuola primaria alla scuola secondaria di I grado e da questa
alla secondaria di II grado.
Denominazione Progetto Orientamento
Finalità Formare e potenziare nei bambini e nelle bambine, nei
ragazzi e nelle ragazze le capacità:
conoscere se stessi e l’ambiente in cui vivono;
conoscere i mutamenti culturali, socio economici e le offerte formative affinché
possano essere protagonisti di un personale progetto di vita e partecipare allo studio e alla
vita familiare e sociale in modo attivo, paritario e responsabile.
Obiettivi Sviluppare la capacità di riflettere su se stessi e crescita del livello di autostima;
Stimolare la dimensione creativa e divergente del pensiero;
Migliorare la capacità di individuare e organizzare le informazioni, sviluppando abilità
meta cognitive;
Migliorare la capacità di fare uso di strategie
cognitive e meta cognitive;
Favorire l’affinamento/consolidamento di abilità
specifiche;
Sviluppare le abilità che si utilizzano
nell’apprendimento intenzionale;
Favorire l’integrazione tra linguaggi diversi;
Sviluppare le abilità interpersonali;
Accrescere la capacità di lavorare nel gruppo in
modo cooperativo (ruoli, compiti, contributi personali).
Destinatari Alunni delle classi V della Scuola Primaria e alunni delle III classi della Scuola Secondaria di Primo Grado
Insegnanti coinvolti Tutti gli insegnanti delle classi quinte Primaria e i docenti delle classi terze Secondaria di 1° Grado
110
Insegnante Referente Storaci Maria Pia
Attività Orientamento in entrata rivolto agli alunni delle classi quinte della Scuola Primaria,
Incontri con i genitori degli alunni delle classi V,
volto alla presentazione dell’organizzazione e della struttura della scuola secondaria di primo
grado.Consegna dell’estratto del PTOF d’Istituto.
Accoglienza: gli alunni delle classi V
assistono a delle lezioni con i compagni delle
classi prime della scuola secondaria; vengono
accompagnati dai compagni più grandi ad
una visita della scuola.
Continuità: incontro con i docenti delle
primarie. Condivisione di curricoli e obiettivi trasversali e di notizie utili alla formazione delle
classi. Orientamento in uscita:
Somministrazione di test e questionari agli
alunni delle classi terze della scuola secondaria, che spaziano sugli argomenti più disparati per
accertare interessi, attitudini e motivazioni non solo scolastiche.
Riflessione personale sui progetti futuri di
studio o di formazione professionale.
Progetto continuità e raccordo: incontri con
docenti degli Istituti Superiori nelle classi che illustrano i diversi percorsi dell’Istruzione
superiore.
Open Day presso le rispettive sedi degli Istituti
del territorio.
Modalità di valutazione
del Progetto.
Test di gradimento delle attività per gli/le alunni/e
per i genitori - Osservazione diretta - Griglie di valutazione dei risultati:
Area affettiva – relazionale (accettazione, autocontrollo, interazione, integrazione,
socializzazione);
Area cognitiva (comunicazione, espressione,
operatività);
Area metacognitiva (autonomia, impegno,
autostima, partecipazione, motivazione);
Rilevamento del numero degli allievi che hanno
seguito il Consiglio Orientativo dei docenti della scuola secondaria di primo grado.
111
Tempi di attuazione Per le classi quinte le attività si svolgeranno nell’arco
dell’anno scolastico. Per le classi terze della Secondaria, invece, le attività di orientamento si concentreranno soprattutto nel corso del primo
quadrimestre, di modo che gli alunni possano avere tutte le informazioni per decidere in tempo utile l’iscrizione all’ordine di scuola successivo.
Materiale di consumo N° 5 risme carta per fotocopie; N° 1 Toner;
CD/DVD (per salvare foto, filmati e realizzazione di eventuali prodotti multimediali); Stampa Brochure del PTOF da consegnare ai genitori
degli alunni della scuola primaria.
Docente Referente Prof.ssa Maria Pia Storaci
112
ALLEGATO 4
Istituzione scolastica
……………………………………………..……………………………….
SCHEDA DI CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA
Il Dirigente Scolastico
Visti gli atti d’ufficio relativi alle valutazioni espresse dagli insegnanti di classe al termine della quinta classe della scuola primaria;
tenuto conto del percorso scolastico quinquennale;
CERTIFICA
che l’alunn … ………………………………………………...………………………………….. .....,
nat … a ………………………………………………….…………….… il………………..……… ,
ha frequentato nell’anno scolastico ..…. / …. la cl asse .… sez. …, con orario settimanale di ….. ore;
ha raggiunto i livelli di competenza di seguito illustrati.
Livello Indicatori esplicativi A – Avanzato L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi complessi, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e
delle abilità; propone e sostiene le proprie opinio ni e assume in modo responsabile decisioni consapevoli.
B – Intermedio L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi in situazioni nuove, compie scelte consapevoli, mostrando di
sa-per utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite .
C – Base L’alunno/a svolge compiti semplici anche in situazioni nuove, mostrando di possedere conoscenze e abilità
fondamentali e di saper applicare basilari regole e procedure apprese.
D – Iniziale L’alunno/a, se opportunamente guidato/a, svolge compiti semplici in situazioni note.
113
Competenze chiave Competenze dal Profilo dello studente
Livello europee1 al termine del primo ciclo di istruzione
2
Comunicazione nella ma- Ha una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di 1 drelingua o lingua di istru- comprendere enunciati, di raccontare le proprie esperienze e di
zione adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situa-
zioni.
2 Comunicazione nelle lin- È in grado di affrontare in lingua inglese una comu nicazione gue straniere essenziale in semplici situazioni di vita quotidiana.
3 Competenza matematica e Utilizza le sue conoscenze matematiche e scientifico- competenze di base in tecnologiche per trovare e giustificare soluzioni a problemi
scienza e tecnologia reali.
4 Competenze digitali Usa le tecnologie in contesti comunicativi concreti per ricerca-
re dati e informazioni e per interagire con soggetti diversi.
5 Imparare ad imparare Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è in grado di ricercare nuove informazioni. Si impegna in nuovi
apprendimenti anche in modo autonomo.
Ha cura e rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente. Rispetta le 6 Competenze sociali e civi- regole condivise e collabora con gli altri. Si impegna per por-
tare a compimento il lavoro iniziato, da solo o insieme agli
che
altri.
Spirito di iniziativa e im- Dimostra originalità e spirito di iniziativa. È in grado di rea- 7 prenditorialità lizzare semplici progetti. Si assume le proprie responsabilità,
chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa for nire aiuto a
chi lo chiede.
Si orienta nello spazio e nel tempo, osservando e descrivendo ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche.
Consapevolezza ed espres-
8 Riconosce le diverse identità, le tradizioni cultur ali e religiose
sione culturale
in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco.
In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si esprime negli ambiti motori, artistici e musicali che gli sono
più congeniali.
L’alunno/a ha inoltre mostrato significative competenze nello svolgimento di attività scolastiche e/o extrascolasti-
9 che, relativamente a:
......................................................................................................................................................................................
Data …………………….. Il Dirigente Scolastico
- Dalla Raccomandazione 2006/962/CE del 18 dicembre 2006 del Parlamento europeo e del Consiglio.
- Dalle “Indicazioni Nazionali per il curricolo dell a scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione 2012". D.M. n.
4. del 16 novembre 2012.
114
Istituzione scolastica
_____________________________________________
SCHEDA PER LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
AL TERMINE DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE
Il Dirigente Scolastico
Visti gli atti d’ufficio relativi alle valutazioni espresse dagli insegnanti e ai giudizi definiti dal Con-
siglio di classe in sede di scrutinio finale;
tenuto conto del percorso scolastico ed in riferimento al Profilo dello studente al termine del
primo ciclo di istruzione;
CERTIFICA
che l’alunn … ………………………………………………………………………………………...,
nat … a……….…………………………………………………... il ………………………………..
,
ha frequentato nell’anno scolastico ..…. / ….. la c lasse .… sez. …, con orario settimanale di …. ore;
ha raggiunto i livelli di competenza di seguito illustrati.
Livello Indicatori esplicativi
A – Avanzato L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi complessi, mostrando padronanza nell’uso delle co- noscenze e delle abilità; propone e sostiene le pr oprie opinioni e assume in modo responsabile decisioni consapevoli.
B – Intermedio L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi in situazioni nuove, compie scelte consapevoli, mo- strando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite.
C – Base L’alunno/a svolge compiti semplici anche in situazioni nuove, mostrando di possedere conoscen- ze e abilità fondamentali e di saper applicare basi lari regole e procedure apprese.
D – Iniziale L’alunno/a, se opportunamente guidato/a, svolge compiti semplici in situazioni note.
Competenze chiave europee1
Competenze dal Profilo dello studente
Livello al termine del primo ciclo di istruzione2
Comunicazione nella madrelin- Ha una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di com-
1 gua o lingua di istruzione prendere e produrre enunciati e testi di una certa complessità,
di
esprimere le proprie idee, di adottare un registro linguistico appro-
priato alle diverse situazioni.
Comunicazione nelle lingue E’ in grado di esprimersi in lingua inglese a livello elementare (A2 straniere del Quadro Comune Europeo di Riferimento) e, in una seconda lin-
2 gua europea, di affrontare una comunicazione essenziale in semplici
situazioni di vita quotidiana. Utilizza la lingua inglese anche con le
tecnologie dell’informazione e della comunicazione.
3 Competenza matematica e com- Utilizza le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche
petenze di base in scienza e tec- per analizzare dati e fatti della realtà e per veri ficare l’attendibilità di
nologia analisi quantitative proposte da altri. Utilizza il pensiero logico- scientifico per affrontare problemi e situazioni sulla base di elementi
certi. Ha consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano
questioni complesse.
4 Competenze digitali Utilizza con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per ricercare le informazioni in modo critico. Usa con responsabilità le
tecnologie per interagire con altre persone.
5 Imparare ad imparare Possiede un patrimonio organico di conoscenze e nozioni di base ed è allo stesso tempo capace di ricercare e di organizzare nuove informa-
zioni. Si impegna in nuovi apprendimenti in modo autonomo.
6 Competenze sociali e civiche Ha cura e rispetto di sé e degli altri come presupposto di uno stile di vita sano e corretto. E’ consapevole della necessità del rispetto di una
convivenza civile, pacifica e solidale. Si impegna per portare a com-
pimento il lavoro iniziato, da solo o insieme ad altri.
7 Spirito di iniziativa e imprendi- Ha spirito di iniziativa ed è capace di produrre idee e progetti creati-
torialità vi. Si assume le proprie responsabilità, chiede aiu to quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede. E ’ disposto ad analizza-
re se stesso e a misurarsi con le novità e gli imprevisti.
8 Consapevolezza ed espressione Riconosce ed apprezza le diverse identità, le tradi zioni culturali e re-
culturale ligiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco.
Si orienta nello spazio e nel tempo e interpreta i sistemi simbolici e culturali della società.
In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si esprime e dimostra interesse per gli ambiti motori, artistici e musicali.
9
L’alunno/a ha inoltre mostrato significative competenze nello svolgimento di attività scolastiche e/o
extrascolastiche relativamente a:
....................................................................................................................................................................... ...............
Data. ………………. Il Dirigente Scolastico
………………………….
- Dalla Raccomandazione 2006/962/CE del 18 dicembre 2006 del Parlamento europeo e del Consiglio.
- Dalle “Indicazioni Nazionali per il curricolo dell a scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione 2012". D.M. n.
5. del 16 novembre 2012.
115
ALLEGATO 5
IL PIANO DI MIGLIORAMENTO