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1 ISTITUTO COMPRENSIVO SCUOLA INFANZIA - PRIMARIA - SECONDARIA DI 1°GRADO “B.CROCE” LAURO (AV) e.mail: [email protected]. Cod. Fisc.80007650643. Tel./Fax081/5102123 081/5104393 PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA 2016/2018 EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015 Anno Scolastico 2016/2017 Dirigente Scolastico Prof.ssa Immacolata Davide

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ISTITUTO COMPRENSIVO

SCUOLA INFANZIA - PRIMARIA - SECONDARIA DI 1°GRADO

“B.CROCE” LAURO (AV)

e.mail: [email protected]. Cod. Fisc.80007650643.

Tel./Fax081/5102123 – 081/5104393

PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA 2016/2018

EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015

Anno Scolastico 2016/2017

Dirigente Scolastico

Prof.ssa Immacolata Davide

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L’Istituto è intitolato a Benedetto Croce

Benedetto Croce nacque a Pescasseroli (L’Aquila) il 25-2-

1866, in una famiglia di proprietari terrieri, ricca ma molto

conservatrice, frequentò le scuole secondarie in un collegio di

religiosi, anch’esso culturalmente chiuso.

Nel 1883 villeggiò a Casamicciola (nell’isola d’Ischia), ed un

terremoto durato 90 secondi gli uccise i genitori Pasquale e

Luisa Sipari e la sorella Maria, rimanendo lui stesso sepolto

per parecchie ore sotto le macerie e fracassato in più parti del

corpo.

Fu allora accolto a Roma dallo zio, il senatore Silvio Spaventa. Nel salotto di Silvio,

Benedetto incontrò importanti uomini politici ed intellettuali, tra i quali ad esempio

Antonio Labriola, del quale frequentò le lezioni di filosofia morale all’università di

Roma; Benedetto non finì gli studi universitari, non volendo conseguire titoli

accademici, ma continuò comunque a studiare.

Egli intreccia la sua attività di studioso con l'impegno politico: figura di spicco del

liberalismo conservatore, dopo il delitto Matteotti diventa esponente autorevole

dell'antifascismo; dopo la caduta del fascismo è presidente del Partito Liberale.

Croce prende le mosse dalla storia e dalla letteratura per costruire le sue vedute

filosofiche, alle quali dà il nome di "filosofia dello spirito". Espone sistematicamente

il suo pensiero in quattro opere: Estetica come scienza dell'espressione e linguistica

generale; Logica come scienza del concetto puro; Filosofia della pratica. Economica

e etica .

Nel 1903 fonda la rivista la «Critica» ed è già il filosofo più importante d'Italia.

Nel 1920 Croce viene nominato Ministro dell'Istruzione nel quinto e ultimo governo

Giolitti. In molti credono sia giunto il momento di risolvere i problemi della scuola

italiana, ma così non è perché il progetto elaborato con Gentile e con il gruppo di

pedagogisti che lavorano alla riforma della scuola, viene bocciato in Parlamento dai

socialisti e dai radicali, contrari all'introduzione dell'esame di Stato e all'inserimento

della religione cattolica nelle scuole elementari.

Nel 1946 fonda a Napoli, nel palazzo Filomarino, l'Istituto Italiano per gli Studi

Storici. Nello Statuto di questo istituto si può leggere come sia nato con l'intento di

avviare i giovani all'approfondimento della storia nei suoi rapporti sostanziali con le

scienze filosofiche della logica, dell'etica, del diritto, dell'economia e della politica,

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dell'arte e della religione, le quali sole definiscono e dimostrano quegli umani ideali

e fini e valori, dei quali lo storico è chiamato a intendere e narrare la storia.

Nel 1949 è colpito da un ictus cerebrale che gli causa una semiparalisi. Benedetto

Croce muore sulla poltrona della propria biblioteca, il 20 novembre 1952, all'età di

ottantasei anni.

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PREMESSA

La “Mission” dell’Istituto Comprensivo Benedetto Croce di Lauro è il successo

formativo di ciascuno allievo mirando alla formazione di menti “ben fatte”, capaci di

gestire la complessità del reale attraverso l’acquisizione di conoscenze, abilità e

competenze spendibili lungo l’intero arco della vita nella prospettiva dell’occupabilità

e dell’esercizio consapevole della cittadinanza attiva in una dimensione locale,

nazionale, europea e planetaria.

A tal fine, l’Istituto pone al centro della sua mission l’educazione e la formazione di

uno studente consapevole dei propri talenti, di un cittadino attivo e responsabile, di

una persona capace di costruire relazioni positive.

Esso rende effettivo il diritto allo studio di ciascuno studente accogliendo e

valorizzando ogni differenza di nazionalità, sesso, religione, condizione personale,

sociale e culturale di partenza, contribuendo, secondo il dettame costituzionale, a

rimuovere le cause che ne limitano o impediscono la realizzazione e agendo in

modo che emergano e vengano espresse al meglio le capacità e le doti di ognuno.

Il presente documento intende promuovere un processo progettuale specifico al fine

di evidenziare le scelte e le finalità educative, le modalità organizzative, le risorse

umane, strumentali, strutturali e finanziarie che si intendono impegnare per

l’erogazione di un servizio che, nel rispetto dei principi di efficacia e di efficienza, sia

finalizzato al successo formativo di tutti i nostri alunni. Questo documento

progettuale costituisce la sintesi dei diversi percorsi personalizzati di

apprendimento, che la nostra scuola ha predisposto per i suoi alunni, e assume

come punto di riferimento il richiamato successo formativo, nel rispetto dei bisogni

emergenti dal territorio di riferimento

Il piano dell’Offerta Formativa per l’anno scolastico 2016/2017, dell’Istituto

Comprensivo “B.Croce” di Lauro, vuole essere indicatore delle potenzialità del

nostro sistema scuola e rivelatore delle iniziative, curriculari ed extracurriculari, che

questa istituzione intende realizzare a sostegno e garanzia di un valido impegno

formativo. La definizione di strategie ed interventi non può prescindere della

necessità di essere adeguata ai diversi contesti, alle richieste e alle attese delle

famiglie, alle caratteristiche dei soggetti coinvolti, individuando priorità e scelte,

analizzando bisogni concretamente rilevati, sollecitando confronto e collaborazione,

dentro e fuori la scuola, per “ aprirsi ” al territorio nell’intento di concorrere a

salvaguardarne l’identità, a valorizzarne i contesti stessi ed a migliorare le

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aspettative. Le esigenze della scuola dell’Infanzia, della Primaria e Secondaria di

Primo grado di questo Istituto

Comprensivo sono state individuate in funzione della centralità della persona,

considerando, al riguardo, che ogni soggetto deve essere accompagnato dalla

scuola in un continuo e ininterrotto processo di crescita personale che richiede di

valutare i progressi soggettivi di ogni singolo alunno rispetto a se stesso e non in

termini comparativi. Lo sforzo necessario tende ad armonizzare gli interventi

didattici avendo consapevolezza delle difficoltà che quotidianamente si incontrano

in termini di funzionamento dell’istituzione scolastica e di efficienza della rete dei

servizi essenziali che sono, a loro volta, il banco di prova della reale collaborazione,

responsabile e proficua, con gli Enti locali. Il Piano dell’Offerta Formativa contiene

ed assicura: gli insegnamenti previsti dal curricolo nazionale obbligatorio relativo

all’ordine e all’indirizzo scolastico; gli insegnamenti complementari curriculari di

istituto obbligatori, anche se con possibilità di opzioni; attività ed esperienze libere

extracurriculari di istituto.

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PRESENTAZIONE DELL'ISTITUTO

Per l’a.s. 2013/2014, la Regione Campania con Prot. AOODRCAUffDir. N.1669/U

viste le disposizioni legislative in materia di istruzione, attestata la necessità di

recepire la DGR n° 32 del 08.02.2013 riferita all’organizzazione della rete

scolastica, ed il piano della offerta formativa per l’a.s 2013/14; apporta modifiche

all’organizzazione della rete scolastica, e l’attivazione dei nuovi percorsi formativi,

secondo le previsioni ordinamentali, subordinati alle disponibilità delle dotazioni

organiche regionali e provinciali ed al raggiungimento di un numero adeguato

di iscritti, in conformità alle vigenti disposizioni. Pertanto l’Ufficio Scolastico

Territoriale di Avellino provvede all’adeguamento dell’anagrafe degli istituti di

competenza generando una fusione tra IC B. Croce AVIC84600G di Lauro con 432

iscritti e IC Foscolo AVIC84500Q di Quindici con 324 iscritti.

L’Istituto di nuova costituzione prende il nome I.C. Benedetto Croce di Lauro ,

mantenendo il nome dell’Istituzione con il numero maggiore di iscritti divenendo

una scuola unica con 756 alunni.

L’unione forzata di due unità scolastiche già divise a loro volta in quattro plessi, ha

costituito grande resistenza nel doversi sentire appartenenti ad una unica

Istituzione, con un unico Dirigente Scolastico ma soprattutto nella condivisione di

scelte didattiche ed operative, strategiche e metodologiche.

L’Istituto manifesta una certa sofferenza soprattutto nella condivisione di spazi e di

risorse professionali e nell’apertura delle strutture che costringe talvolta a spostarsi

ed operare sui vari plessi nei vari Comuni.

La popolazione scolastica dell’Istituto Comprensivo Benedetto Croce proviene dai

Quattro Comuni in cui sono ubicate le scuole: Lauro, Quindici, Moschiano e

Taurano.

Quasi tutti i bambini del Vallo iniziano a frequentare la scuola fin dall’età di tre anni,

usufruendo per la maggior parte del servizio erogato dalle scuole di Infanzia Statali,

o da qualche Scuola Privata della zona che offre anche il servizio asilo nido.

La scuola offre un’Offerta Formativa ricca e significativa, atta a sviluppare le

potenzialità di tutti gli alunni e a ridurre talvolta, gli svantaggi socio-culturali tipici di

ambienti familiari deprivati, poveri di sollecitazioni culturali.

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Inoltre la precocizzazione di opportunità di socializzazione favorisce la costruzione

di interazioni sociali positive tra pari di diversa età, sesso, religione e abilità.

L’Istituto Comprensivo nella sua interezza è impegnato in un importante lavoro di

condivisione e conoscenza delle esperienze che i singoli istituti hanno maturato

anche in relazione alle differenze storico-culturali e socio-economiche dei quattro

differenti Territori, con il fine di costruire un Piano dell’Offerta Formativa condiviso, e

rispondente alle diverse esigenze ma con un risultato univoco.

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I NOSTRI PLESSI

Scuola dell’Infanzia

Scuola Infanzia di Lauro

Scuola Infanzia di Quindici

Scuola Infanzia di Moschiano

Scuola Infanzia di Taurano

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I NOSTRI PLESSI

Scuola Primaria

Scuola Primaria di Lauro

Scuola Primaria di Quindici

Scuola Primaria di Moschiano

Scuola Primaria di Taurano

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I NOSTRI PLESSI

Scuola Secondaria di Primo Grado

Scuola Secondaria di Primo Grado di Lauro

Scuola Secondaria di Primo Grado di Quindici

Scuola Secondaria di Primo Grado di Moschiano

Scuola Secondaria di Primo Grado di Taurano

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LA REALTA’ TERRITORIALE

Il Territorio della Bassa Irpinia in cui si erge l’I.C: Benedetto Croce di Lauro,

sebbene esteso su quattro comuni: Lauro, Taurano, Quindici e Moschiano,

presenta caratteristiche di omogeneità sociali e culturale in un contesto economico

e produttivo prevalentemente agricolo e artigianale, non privo però, di un

qualificativo ceto impiegatizio e delle libere professioni. Fatta salva l’attività

industriale relativa al settore della conservazione e commercializzazione dei prodotti

agricoli locali ( nocciole, noci e castagne), in zona sono pressoché assenti industrie

vere e proprie, come anche iniziative di tipo imprenditoriale in genere, mentre vive

ed incoraggianti rimangono le potenzialità di un più diffuso e proficuo sviluppo

turistico, e tale è la vocazione di questo Territorio, legato alla qualità e quantità di

beni di un importante valore storico, artistico e paesaggistico.

Le condizioni socio-economiche delle famiglie sono determinate dalle attività

lavorative relative ai settori di impiego. L'attuale fase di recessione economica

penalizza notevolmente le famiglie, sia per l'esiguità dei redditi, sia per la carenza di

lavoro. Tale recessione ha prodotto, tra l'altro, una modesta presenza di lavoratori

stranieri e di conseguenza si registra nella scuola la presenza di studenti con la

cittadinanza non italiana.

I collegamenti, con le città vicine, sono scarsi e questo comporta la mancanza di

scambi e arricchimento culturale.

La scuola, dunque, rimane per i ragazzi un importante riferimento educativo.

Nella nostra scuola l'utenza è abbastanza eterogenea sia per aspetto socio -

economico sia culturale .

Il contesto socio economico e il livello culturale non alto rende difficile alle famiglie

seguire proficuamente a casa i figli. Ciò carica la scuola di responsabilità e di

compiti che vanno oltre il suo ruolo istituzionale a cui cerca di dare risposta

ampliando e diversificando l'offerta formativa con progetti integrativi: attività di

recupero e consolidamento, laboratori artistico-espressivi rispondendo ai bisogni di

aggregazione, di interazione e di inclusione.

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Occupazioni paterne Occupazioni materne

ARTIGIANO 25 BRACCIANTE AGRICOLA 136

AUTOTRASPORTAT

ORE

8 COLLABORATRICE

SCOLASTICA

2

BRACCIANTE

AGRICOLO

58 COLLABORATRICE

DOMESTICA

16

COLLABORATORE

SCOLASTICO

4 DISOCCUPATA 62

COLLABORATORE

DOMESTICO

1 FORZE DELL’ORDINE 1

DISOCCUPATO 28 IMPIEGATA 29

FORZE

DELL’ORDINE

34 IMPRENDITRICE 5

IMPIEGATO 47 INSEGNANTE 30

IMPRENDITORE 13 LIBERA PROFESSIONISTA 8

INSEGNANTE 11 OPERAIA 8

LIBERO

PROFESSIONISTA

24 PARRUCCHIERA 5

OPERAIO 90 CASALINGA 13

OPERATORE

ECOLOGICO

4 ALTRO 70

PARRUCCHIERE 1

PENSIONATO

ALTRO 30

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13

0

20

40

60

80

100

120

140

136

216

62

1

295

308 8 5 13

70

Occupazioni materne

0

10

20

30

40

50

60

70

80

90

25

8

58

4 1

28 34 43

13 1124

90

4 1 0

30

Occupazioni paterne

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IL PROGETTO EDUCATIVO E DIDATTICO

Il nostro Istituto riconosce il ruolo centrale della scuola nella società e le sue finalità,

così come espresse nel comma 1, Art. 1, Legge 107:

Innalzare i livelli di istruzione e le competenze delle studentesse e degli studenti,

rispettandone i tempi e gli stili di apprendimento

Contrastare le diseguaglianze socio-culturali e territoriali

Prevenire e recuperare l’abbandono e la dispersione scolastica

Realizzare una scuola aperta, quale laboratorio permanente di ricerca,

sperimentazione e

innovazione didattica, di partecipazione e di educazione alla cittadinanza attiva

Garantire il diritto allo studio, le pari opportunità di successo formativo e di

istruzione

permanente dei cittadini.

Nell’elaborare il curricolo, il nostro Istituto, pur nell’autonomia riconosciuta dal

comma 1, Art. 1, L.107, legge 15 marzo 1997 n. 59 e successive modificazioni,

tiene conto dei seguenti orizzonti di riferimento:

I princîpi sanciti dalla Costituzione Italiana (articoli 2, 3, 33, 34)

La Raccomandazione 2006/962/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18

dicembre 2006, relativa a competenze chiave per l'apprendimento permanente:

1. Comunicazione nella madrelingua

2. Comunicazione nelle lingue straniere

3. Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia

4. Competenza digitale

5. Imparare ad imparare

6. Competenze sociali e civiche

7. Spirito di iniziativa e imprenditorialità

8. Consapevolezza ed espressione culturale

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Le Indicazioni Nazionali per il curricolo per la scuola dell’Infanzia e per il Primo

Ciclo

d’istruzione, che tracciano linee e criteri per il conseguimento delle finalità formative

e degli obiettivi di apprendimento a conclusione del primo Ciclo d’Istruzione:

Nelle Indicazioni Nazionali per il curricolo si assegnano alla scuola le seguenti

finalità:

Offrire agli studenti occasioni di apprendimento dei saperi e dei linguaggi culturali di

base.

Far sì che gli studenti acquisiscano gli strumenti di pensiero necessari ad

apprendere per selezionare le informazioni;

Promuovere negli studenti la capacità di elaborare metodi e categorie che siano in

grado di fare da bussola negli itinerari personali;

Favorire l’autonomia di pensiero degli studenti, orientando la propria didattica

Costruzione dei saperi a partire da concreti bisogni formativi.

Partendo da questo quadro di riferimento, l’I.C.Benedetto Croce di Lauro si propone

di realizzare, attraverso il curricolo, i seguenti obiettivi formativi:

Riconoscere la centralità dello studente e realizzare il loro successo scolastico e

formativo in relazione alle risorse, alle capacità e agli interessi di ciascuno.

Promuovere lo sviluppo armonico integrale della personalità delle alunne e degli

alunni, consapevoli del proprio ruolo di studenti e di cittadini attivi.

Favorire l’inclusione di tutti gli studenti, valorizzando le differenze e rifiutando ogni

discriminazione.

Garantire l’educazione alla cittadinanza in ottica interculturale fondata

sull’accettazione e sul dialogo rispettoso delle differenze.

Promuovere l’educazione interculturale, il rispetto delle differenze e l’educazione

alla pace.

Orientare e sviluppare nelle alunne e negli alunni capacità critiche, autonomia

operativa e senso di responsabilità.

Supportare gli studenti con azioni di recupero, sostegno e potenziamento.

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Rendere gli alunni consapevoli delle proprie capacità e competenze acquisite al fine

di orientarli nelle scelte di studi futuri .

Contrastare dispersione, insuccesso e demotivazione, prevenire il disagio giovanile

e bullismo.

Conservare, valorizzare, migliorare e arricchire il patrimonio a disposizione

favorendone l’utilizzo anche al territorio attraverso organizzazioni eventi,

manifestazioni culturali tipiche del territorio.

Il curricolo di Istituto si articola in base alle direttive del DS che tiene conto delle

criticità emerse dal RAV e in funzione della realizzazione di un PDM ed è orientato

a :

1. Promuovere la consapevolezza che la salute sia un benessere non solo

personale ma sociale predisponendo percorsi educativi che inducano ad abitudini

alimentari sane e stili di vita corretti.

2. Realizzare il “Glocalismo” accrescendo il legame alle radici e al territorio, sia

attraverso la conoscenza della storia, dei paesaggi, degli usi, dei costumi, delle

tradizioni, sia del patrimonio artistico, culturale e scientifico locale , in un confronto

più ampio e globale.

3. Creare percorsi strutturati che vedano i giovani coinvolti come attori protagonisti

in momenti di cittadinanza attiva in cui siano delineati i diritti, i doveri, i poteri e le

responsabilità nei confronti di tutte le forme sociali, dal contesto classe, scuola,

territorio locale, nazionale internazionale fino ad una dimensione globale e

universale.

4. Costruire percorsi trasversali ed interdisciplinari che educhino alla legalità e allo

sviluppo della persona valorizzando la condivisione, l’inclusione, la solidarietà,

attraverso momenti di cooperazione e di confronto per un sano star bene con gli

altri.

Nel documento, le singole discipline, pur considerate nella loro specificità, sono

organizzate in tre aree cognitive

Linguistico -artistico-espressiva,

Storico -geografica,

Matematico -scientifico-tecnologica,

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rimarcando la necessità di un insegnamento disciplinare orientato a cogliere le

interconnessioni tra i diversi saperi.

Le discipline, prevedono obiettivi di apprendimento ritenuti strategici al fine di

raggiungere i traguardi per lo sviluppo delle competenze previsti dalle Indicazioni

Nazionali.

Gli obiettivi di apprendimento disciplinari sono esplicitati nelle Unità di

Apprendimento, progettate per singole discipline o in modalità trasversale ed

opportunamente calibrate sul gruppo -classe.

Le Unità di Apprendimento sono allegate al Piano di Studio Personalizzato,

elaborato da ciascun Consiglio di Classe, nel rispetto della situazione di partenza

complessiva della classe, degli interventi personalizzati per alunni con bisogni

speciali e dei profili di comportamento e di apprendimento rilevati.

Nel Piano di Studio Personalizzato sono altresì specificate le modalità di verifica ed

i criteri di valutazione, nonché l’ampliamento dell’offerta formativa (approfondimento

in materie letterarie, visite e viaggi di istruzione, attività integrative).

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IL CURRICOLO VERTICALE

Il curricolo verticale, strumento metodologico e disciplinare che affianca il progetto

educativo, delinea, dalla scuola dell'infanzia alla scuola secondaria di primo grado,

un iter formativo unitario, graduate e coerente, continuo e progressivo, verticale e

orizzontale, delle tappe e delle scansioni d'apprendimento dell'alunno, con

riferimento alle competenze da acquisire sia trasversali, rielaborate cioè da quelle

chiave di cittadinanza, sia disciplinari. Predisposto sulla base delle Indicazioni

Nazionali per il Curricolo 2012, costituisce il punto di riferimento di ogni docente per

la progettazione didattica e la valutazione degli alunni; si snoda in verticale dalla

Scuola dell'infanzia alla Scuola secondaria di primo grado, articolando in un

percorso a spirale di crescente complessità nei tre ordini di scuola:

Le competenze chiave di cittadinanza, delineate da quelle chiave europee, che

s'intende iniziare a costruire e che sono promosse nell'ambito di tutte le attività di

apprendimento, utilizzando e finalizzando opportunamente i contributi che ciascuna

disciplina può offrire

I traguardi per Io sviluppo delle competenze relativi ai campi di esperienza e alle

discipline da raggiungere in uscita per i tre ordini di scuola

Gli obiettivi d'apprendimento e i contenuti specifici per ogni annualità.

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CONTINUITÀ E UNITARIETÀ DEL CURRICOLO: DAI CAMPI DI ESPERIENZA

ALLE DISCIPLINE

Nei tre ordini di scuola che compongono l'istituto comprensivo è possibile

individuare una continuità nell'organizzazione dei saperi, che si strutturano

progressivamente, dai campi di esperienza nella scuola dell'infanzia, all'emergere

delle discipline nel secondo biennio della scuola primaria, alle discipline intese in

forma più strutturata come "modelli" per lo studio della realtà nella scuola

secondaria di I grado.

Corrispondenza fra i campi di esperienza della scuola dell'Infanzia e le discipline

della scuola del primo ciclo

SCUOLA dell’INFANZIA

SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA

Campi di esperienza Discipline Aree Disciplinari

I discorsi e le parole Italiano

Lingue inglese e seconda

lingua comunitaria

LINGUISTICO - ARTISTICO -

ESPRESSIVA

Immagini, suoni, parole Arte e immagine

Musica

LINGUISTICO - ARTISTICO -

ESPRESSIVA

Il corpo e il movimento Scienze motoria LINGUISTICO - ARTISTICO -

ESPRESSIVA

La conoscenza del mondo

(Numero e spazio; oggetti,

fenomeni, viventi

Matematica

Scienze

Tecnologia

Storia e Geografia

MATEMATICO SCIENTIFICO

TECNOLOGICA

IL sé e l’altro Cittadinanza e costituzione

Religione

STORICO-GEOGRAFICO

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CURRICOLO

VERTICALE DELLE

COMPETENZE

TRASVERSALI DI

CITTADINANZA Competenze chiave europee

Competenze di cittadinanza

Obiettivi formativi in uscita INFANZIA

Obiettivi formativi in uscita PRIMARIA

Obiettivi formativi in uscita SECONDARIA PRIMO GRADO

Ambito COSTRUZIONE DEL SE' Imparare ad imparare

Imparare ad imparare -Conoscenza di sé (limiti, capacità..) -Uso di strumenti informativi - Acquisizione di un metodo di studio e di lavoro

Riconoscere i propri pensieri, i propri stati d'animo, le proprie emozioni. Utilizzare informazioni, provenienti dalle esperienze quotidiane (a scuola, a casa, con gli altri), in modo appropriato alla situazione. Avere fiducia in se stesso affrontando serenamente anche situazioni nuove,

Analizzare le proprie capacità nella vita scolastica riconoscendone i punti di debolezza e i punti di forza, e saperli gestire. Essere consapevoli dei propri comportamenti Iniziare ad organizzare il proprio apprendimento utilizzando le informazioni ricevute, anche in funzione dei tempi disponibili. Acquisire un personale metodo di studio

Valutare criticamente le proprie prestazioni. Essere consapevoli del proprio comportamento, delle proprie capacità e dei propri punti deboli e saperli gestire. Riconoscere le proprie situazioni di agio e disagio. Organizzare il proprio apprendimento scegliendo ed utilizzando varie fonti e varie modalità di informazione, anche in funzione dei tempi disponibili. Acquisire un efficace metodo di studio.

Spirito di iniziativa e imprenditorialità

Progettare -Uso delle conoscenze apprese per realizzare un prodotto. -Organizzazione del materiale per realizzare un prodotto

Scegliere, organizzare e predisporre materiali, strumenti, spazi, tempi e interlocutori per soddisfare un bisogno primario, realizzare un gioco, trasmettere un messaggio mediante il linguaggio verbale e non verbale.

Elaborare e realizzare semplici prodotti di genere diverso utilizzando le conoscenze apprese

Elaborare e realizzare prodotti di vario genere, riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di studio, utilizzando le conoscenze apprese, stabilendo autonomamente le fasi procedurali e verificare i risultati raggiunti.

Ambito RELAZIONE CON GLI ALTRI -Comunicazione nella madrelingua -Comunicazione nelle lingue straniere -Competenza digitale -Consapevolezza ed espressione culturale

COMUNICARE Comprendere e Rappresentare -Comprensione e uso dei linguaggi di vario genere -Uso dei linguaggi disciplinari

Comprendere il linguaggio orale di uso quotidiano, (narrazioni, regole, indicazioni operative) Comprendere e utilizzare gesti, immagini, suoni. Esprimere le proprie esperienze, sentimenti, opinioni, avvalendosi dei diversi linguaggi sperimentati.

Comprendere semplici messaggi di genere diverso anche mediante supporti cartacei e informatici.

Utilizzare i linguaggi

di base appresi per descrivere eventi, fenomeni, norme, procedure, le diverse conoscenze disciplinari, anche mediante vari supporti (cartacei, informatici e multimediali).

Comprendere messaggi di vario genere trasmessi utilizzando linguaggi e supporti diversi (cartacei, informatici e multimediali) .

Utilizzare i vari

linguaggi e conoscenze disciplinari, mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali)

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CURRICOLO VERTICALE DELLE COMPETENZE SPECIFICHE IN USCITA DEI

TRE ORDINI DI SCUOLA AREA LINGUISTICO -ARTISTICO -ESPRESSIVA COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA

ITALIANO

Competenze in uscita Infanzia Competenze in uscita Scuola

Primaria Competenze in uscita Scuola Secondaria I grado

Campo di esperienza discorsi e le parole 1. Usa la lingua italiana, arricchisce e precisa il proprio lessico, comprende parole e discorsi, fa ipotesi sui significati. 2. Sa esprimere e comunicare agli altri emozioni, sentimenti, argomentazioni attraverso il linguaggio verbale che utilizza in differenti situazioni comunicative. 3. Sperimenta rime, filastrocche,

drammatizzazioni; inventa nuove parole, cerca somiglianze e analogie tra i suoni e i significati. 4. Ascolta e comprende narrazioni, racconta e inventa storie, chiede e offre spiegazioni, usa il linguaggio per progettare attività e per definire regole. 5. Si avvicina alla lingua scritta, esplora e sperimenta prime forme di comunicazione attraverso la scrittura, incontrando anche le tecnologie digitali e i nuovi media.

1. Partecipare a scambi comunicativi (conversazione, discussione di classe odi gruppo) con compagni e insegnanti rispettando il turno e formulando messaggi chiari e pertinenti, in un registro il più possibile adeguato alla situazione. Ascoltare e comprendere testi orali " diretti" o "trasmessi" dai media cogliendone il senso, le informazioni principali e lo scopo. 2. Leggere e comprendere testi di vario tipo, continui e non continui, e di vario genere, sia a voce alta sia in lettura silenziosa e autonoma individuandone il senso globale e le informazioni principali, utilizzando strategie di lettura adeguata agli scopi, formulare su quanto letto giudizi personali. Individuare nei testi scritti informazioni utili per l'apprendimento di un argomento dato, metterle in relazione e sintetizzarle, in funzione dell'esposizione orale; acquisire un primo nucleo di terminologia specifica. 3. Scrivere testi chiari e coerenti, legati

all'esperienza e alle diverse occasioni di scrittura che la scuola offre; rielaborare testi parafrasandoli, completandoli,trasformandoli. 4. Riflettere sui testi propri e altrui per cogliere regolarità morfosintattiche e caratteristiche del lessico; riconoscere che le diverse scelte linguistiche sono correlate alla varietà di situazioni comunicative.

1. Interagire e comunicare verbalmente in contesti di diversa natura. 2. Leggere, analizzare e comprendere testi. 3. Produrre testi in relazione a diversi scopi comunicativi. 4. Riflettere sulla lingua e sulle sue regole di funzionamento.

COMUNICAZIONE NELLE LINGUE

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STRANIERE

INGLESE

Competenze in uscita

Infanzia

Competenze in uscita Scuola

Primaria

Competenze in uscita Scuola

Secondaria I grado Campo di esperienza I discorsi e le parole Ragiona sulla lingua, scopre la presenza di lingue diverse, riconosce e sperimenta la pluralità dei linguaggi, si misura con la creatività e la fantasia.

1. Comprendere brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari, svolgere i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall'insegnante, chiedendo eventualmente spiegazioni, 2. Interagire nel gioco; comunicare in modo comprensibile, anche con espressioni e frasi memorizzate, in scambi di informazioni semplici e di routine. 3. Descrivere oralmente e per iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati. 4. Individuare alcuni elementi culturali e cogliere rapporti tra forme linguistiche e usi della lingua straniera

Inglese 1. Comprendere e ricavare informazioni dall'ascolto e dalla visione di brevi testi mediali e dalla lettura di brevi testi scritti, ipertestuali e digitali nella loro natura linguistica, paralinguistica ed extra linguistica. 2. Interagire oralmente in situazioni di vita quotidiana anche attraverso l'uso degli strumenti digitali. 3. Interagire per iscritto, anche in formato digitale e in rete, per esprimere informazioni e stati d'animo. Francese 1. Comprendere semplici messaggi orali relativi ad ambiti familiari e abituali. 2. Descrivere oralmente e per iscritto aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente 3. Leggere e comprendere semplici testi 4. Stabilire relazioni tra semplici elementi linguistico -comunicativi propri delle lingue di studio e confrontare i risultati conseguiti in lingue diverse.

CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE: MUSICA

Competenze in uscita

Infanzia

Competenze in uscita Scuola

Primaria

Competenze in uscita Scuola Secondaria I grado

Campo di esperienza Immagini, suoni, parole Segue con curiosità e piacere spettacoli di vario tipo(teatrali, musicali, visivi, di animazione..); sviluppa interesse per l'ascolto della musica e perla fruizione di opere d'arte. Comunica, esprime emozioni, racconta utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente. Inventa storie e si esprime attraverso diverse forme di rappresentazione e drammatizzazione. Scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione musicale utilizzando voce, corpo e oggetti. Sperimenta e combina elementi musicali di base, producendo semplici sequenze sonoro- musicali . Esplora i primi alfabeti musicali, utilizzando eventualmente i simboli di una notazione informale per codificare i suoni percepiti e riprodurli.

1. Gestire diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e di strumenti musicali, eseguire semplici brani strumentali e vocali appartenenti a generi e culture differenti. 2. Fare uso di forme di notazione non convenzionali o codificate, articolare combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche ed eseguirle con la voce, il corpo e gli strumenti. 3. Riconoscere gli elementi costitutivi di un semplice brano musicale. Apprezzare la valenza estetica e riconoscere il valore funzionale in semplici brani, applicare varie strategie interattive e descrittive all'ascolto di brani musicali 4. Esplorare, discriminare ed elaborare eventi sonori,

1. Eseguire in modo espressivo, collettivamente e individualmente, brani vocali e/o strumentali di diversi generi e stili, avvalendosi anche di strumentazioni elettroniche. 2. Riconoscere ed analizzare elementi formali e strutturali costitutivi del linguaggio musicale facendo uso della notazione tradizionale e di altri sistemi di scrittura e di un lessico appropriato. 3. Conoscere ed analizzare opere musicali, eventi, materiali, anche in relazione al contesto storico-culturale ed alla loro funzione sociale. 4. Improvvisare, rielaborare, comporre brani vocali e/o strumentali, utilizzando sia strutture aperte, sia semplici schemi ritmico- melodici, integrando altre forme artistiche quali danza, teatro, arti plastiche e multimedialità.

CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSION CULTURALE : ARTE E IMMAGINE

Competenze in uscita

Infanzia

Competenze in uscita Scuola

Primaria

Competenze in uscita Scuola

Secondaria I grado

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Campo di esperienza Immagini, suoni, parole Si esprime attraverso il disegno, la pittura e altre attività manipolative: utilizza materiali e strumenti, tecniche espressive e creative; esplora le potenzialità offerte dalla tecnologia

1. Utilizzare le conoscenze sul linguaggio visuale per produrre e rielaborare in modo creativo le immagini attraverso molteplici tecniche, materiali e

strumenti diversi (grafico-espressivi,

pittorici e plastici, ma anche audiovisivi

e multimediali )

2. Utilizzare gli elementi grammaticali di base del linguaggio visuale per osservare, descrivere e leggere immagini statiche (quali fotografie, manifesti, opere d'arte) movimento ( quali spot, brevi filmati, videoclip,...) 3. Leggere gli aspetti formali di alcune opere; apprezzare opere d'arte ed oggetti di artigianato provenienti da paesi diversi. 4. Conoscere i principali beni artistici e culturali presenti nel proprio territorio e .mettere in atto pratiche

1. Sperimentare, rielaborare, creare immagini e/o oggetti utilizzando operativamente gli elementi, i codici, le funzioni, le tecniche proprie del linguaggio visuale ed audiovisivo 2. Riconoscere ed analizzare elementi formali e strutturali costitutivi dei linguaggio visuale facendo uso di un lessico appropriato; utilizzare criteri base funzionali alla lettura e all'analisi sia di creazioni artistiche che di immagini statiche e multimediali. 3. Utilizzare conoscenze ed abilità percettivo -visive per leggere in modo consapevole e critico i messaggi visivi presenti nell'ambiente. 4. Apprezzare il patrimonio artistico riferendolo ai diversi contesti storici, culturali e naturali. riferendolo ai diversi contesti storici,

CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE: EDUCAZIONE FISICA

Competenze in uscita Infanzia Competenze in uscita Scuola

Primaria

Competenze in uscita

Scuola Secondaria I

grado Campo di esperienza Il corpo e il movimento Il bambino vive pienamente la propria corporeità, ne percepisce il potenziale comunicativo ed espressivo, matura condotte che gli consentono una buona autonomia nella gestione della giornata a scuola. - Riconosce i segnali e i ritmi del proprio corpo, le differenze sessuali e di sviluppo e adotta pratiche corrette di cura di sé, di igiene e di sana alimentazione. - Prova piacere nel movimento e sperimenta schemi posturali e motori, li applica nei giochi individuali e di gruppo, anche con l'uso di piccoli attrezzi ed è in grado di adattarli alle situazioni ambientali all'interno della scuola e all'aperto. - Controlla l'esecuzione del gesto, valuta il rischio, si coordina con gli altri nei giochi di movimento, nella danza, nella comunicazione espressiva.

1. Acquisire consapevolezza di sé attraverso l'ascolto e l'osservazione dei proprio corpo, la padronanza degli schemi motori e posturali, sapendosi adattare alle variabili spaziali e temporali.

2. Utilizzare il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati d'animo, anche attraverso la drammatizzazione e le esperienze ritmo-musicali. Sperimentare in forma semplificata e progressivamente sempre più complessa, diverse gestualità tecniche. Sperimentare una pluralità di esperienze che permettono di conoscere e apprezzare molteplici discipline sportive.

3. Comprendere all'interno delle varie occasioni di gioco e di sport il valore delle regole e l'importanza di rispettarle, nella consapevolezza che la correttezza e il rispetto reciproco sono aspetti irrinunciabili nel vissuto di ogni esperienza ludico-sportiva.

4. Muoversi nell'ambiente di vita e di scuola rispettando alcuni criteri di sicurezza per sé e per gli altri.

5. Riconoscere alcuni essenziali principi relativi al proprio benessere psico-fisico legati alla cura dei proprio corpo e a un corretto regime alimentare.

1. Essere consapevole del proprio processo di crescita e di sviluppo corporeo; riconoscere inoltre le attività volte al miglioramento delle proprie capacità motorie.

2. Destreggiarsi nella motricità finalizzata dimostrando: - di coordinare azioni, schemi motori, gesti tecnici con buon autocontrollo; - di utilizzare gli attrezzi ginnici in maniera appropriata; - di utilizzare conoscenze e abilità per risolvere situazioni-problema di natura motoria.

3. Partecipare a giochi di movimento, a giochi tradizionali, a giochi sportivi di squadra, rispettando le regole, imparando a gestire con equilibrio sia la sconfitta che la vittoria.

4. Gestire i diversi ruoli assunti nel gruppo e i momenti di conflittualità nel rispetto di compagni ed avversari.

5. Controllare il movimento e utilizzarlo anche per rappresentare e comunicare stati d'animo.

6. Assumere comportamenti rispettosi della salute e della sicurezza, proprie ed altrui.

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AREA MATEMATICO — SCIENTIFICO – TECNOLOGICA

COMPETENZE IN MATEMATICA: MATEMATICA

Competenze in uscita

Infanzia

Competenze in uscita Scuola

Primaria

Competenze in uscita Scuola

Secondaria I grado Campo di esperienza La conoscenza del mondo (Numero e spazio) Ha familiarità sia con le strategie del contare e dell'operare con i numeri sia con quelle necessarie per eseguire le prime misurazioni di lunghezze, pesi e altre quantità. Individua la posizione di oggetti e persone nello spazio, usando termini come avanti/dietro, sopra/sotto, destra/sinistra ecc...;segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali.

1. Comprendere il significato dei numeri naturali, frazionari, decimali, il valore posizionale delle cifre, operare tra numeri mentalmente, per iscritto e con strumenti di calcolo.

2. Riconoscere e descrivere le principali figure geometriche piane e solide, utilizzare le trasformazioni geometriche per operare su figure, individuare relazioni tra elementi e rappresentarle, utilizzare forme diverse di rappresentazioni, classificare e ordinare in base a determinate proprietà.

3. Interpretare i dati di una ricerca usando metodi statistici, effettuare valutazioni di probabilità di eventi

4. Risolvere problemi matematici utilizzando opportuni concetti, rappresentazioni e tecniche e la modellizzazione geometrica. In situazioni problematiche scegliere, saper discutere e comunicare strategie risolutive, determinare lunghezze, capacità, masse, aree, volumi

1. Utilizzare con sicurezza le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, scritto e mentale, anche con riferimento a contesti reali.

2. Rappresentare, confrontare ed analizzare figure geometriche, individuandone varianti, invarianti, relazioni, soprattutto a partire da situazioni reali.

3. Rilevare dati significativi, analizzarli, interpretarli, sviluppare ragionamenti sugli stessi, utilizzando consapevolmente rappresentazioni grafiche e strumenti di calcolo.

4. Riconoscere e risolvere problemi di vario genere, individuando le strategie appropriate, giustificando il procedimento seguito e utilizzando in modo consapevole i linguaggi specifici.

COMPETENZE DI BASE IN SCIENZE E TECNOLOGIA : SCIENZE

Competenze in uscita

Infanzia

Competenze in uscita Scuola

Primaria

Competenze in uscita Scuola Secondaria I grado

Campo di esperienza La conoscenza dei mondo (Oggetti, fenomeni, viventi) Raggruppa e ordina oggetti e materiali secondo criteri diversi, ne identifica alcune proprietà, confronta e valuta quantità; utilizza simboli per registrarle; esegue misurazioni usando strumenti alla sua portata. Sa collocare le azioni quotidiane nel tempo della giornata e della settimana Riferisce correttamente eventi del passato recente , sa dire cosa potrà succedere in un futuro immediato e prossimo. Osserva con attenzione il suo corpo, gli organismi viventi e i loro ambienti, i fenomeni naturali, accorgendosi dei loro cambiamenti.

1. Utilizzare capacità operative, progettuali e manuali in contesti di esperienza-conoscenza per un approccio scientifico ai fenomeni, formulare considerazioni e richiedere chiarimenti in riferimento alla realtà e alle esperienze; porsi domande esplicite e individuare problemi significativi da indagare a partire dalla propria esperienza, dai discorsi degli altri, dai mezzi di comunicazione e dai testi letti; con guida e in collaborazione con i compagni o da solo, formulare ipotesi e previsioni, osservare, registrare, classificare, schematizzare, identificare relazioni spazio/temporali, misurare, utilizzare concetti basati su semplici relazioni con altri concetti, argomentare, dedurre, prospettare soluzioni e interpretazioni, prevedere alternative, produrne rappresentazioni grafiche e schemi di livello adeguato, analizzare e raccontare in forma chiara quanto fatto e imparato.

2. Riconoscere gli elementi, gli eventi e

le relazioni in gioco, senza banalizzare la complessità dei fatti e dei fenomeni.

3. Assumere atteggiamenti di cura, da

condividere con gli altri, verso l'ambiente scolastico e di rispetto verso l'ambiente sociale e naturale, conoscendone e apprezzandone il valore; avere cura del proprio corpo con scelte adeguate di comportamenti e di abitudini alimentari

1. Osservare, analizzare e descrivere fenomeni appartenenti alla realtà naturale e agli aspetti della vita quotidiana, formulare e verificare ipotesi, utilizzando semplici schematizzazioni e modellizzazioni.

2. Riconoscere le principali interazioni tra mondo naturale e comunità umana, individuando alcune problematicità dell'intervento antropico negli ecosistemi.

3. Utilizzare il proprio patrimonio di conoscenze per comprendere le problematiche scientifiche di attualità e per assumere comportamenti responsabili in relazione al proprio stile di vita, alla promozione della salute e all'uso delle risorse

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TECNOLOGIA

Competenze in uscita

Infanzia

Competenze in uscita

Scuola Primaria

Competenze in uscita Scuola

Secondaria I grado Campo di esperienza La conoscenza del mondo (Oggetti, fenomeni, viventi) Si interessa a macchine ed a strumenti tecnologici, sa esprimere le funzioni e i possibili usi.

1. Conoscere la struttura e comprendere i meccanismi di funzionamento di alcuni semplici strumenti e macchine di uso comune.

1. Progettare e realizzare semplici manufatti e strumenti spiegando le fasi del processo. 2. Utilizzare con dimestichezza le più comuni tecnologie, in particolare quelle dell'informazione e della comunicazione, individuando le soluzioni potenzialmente utili ad un dato contesto applicativo, a partire dall'attività di studio. 3. Essere consapevoli delle potenzialità, dei limiti e dei rischi dell'uso delle tecnologie, con particolare riferimento al contesto produttivo, culturale e sociale in cui vengono applicate.

AREA STORICO - GEOGRAFICO

CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE: STORIA

Competenze in uscita

Infanzia

Competenze in uscita Scuola

Primaria

Competenze in uscita Scuola

Secondaria I grado Campo di esperienza Il sé e l'altro - Sa di avere una storia personale e familiare, conosce le tradizioni della famiglia, della comunità e le mette a confronto con altre. -pone domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle diversità culturali, su ciò che è bene o male, sulla giustizia, e ha raggiunto una prima consapevolezza dei propri diritti e doveri, delle regole del vivere insieme. - Si orienta nelle prima generalizzazioni di passato, presente, futuro e si muove con crescente sicurezza e autonomia nei percorsi più familiari

1. Conoscere e confrontare i quadri storici

delle civiltà studiate.

2. Usare cronologie e carte

storico/geografiche per rappresentare le conoscenze studiate

3. Organizzare la conoscenza,

tematizzando e usando semplici categorie

4. Usare la linea del tempo collocandovi

fatti o periodi storici

5. Ricavare informazioni da documenti di

diversa natura utili alla comprensione di un fenomeno storico

6. Rappresentare in un quadro

storico/sociale il sistema di relazioni tra segni e testimonianze del passato

7. Riconoscere le tracce storiche presenti

sul territorio e comprende l'importanza del patrimonio culturale e artistico

8. Usare la cronologia storica secondo la

periodizzazione occidentale (prima e . dopo Cristo) 9.conoscere altri sistemi cronologici 10. Elaborare rappresentazioni sintetiche delle società studiate, mettendo in rilievo le relazioni tra gli elementi caratterizzanti e confrontarne gli aspetti caratterizzanti 11. Ricavare e produrre grafici, tabelle, carte storiche, reperti iconografici e consultare testi di diverso genere, manualistici e non Elaborare in forma di racconto, orale e scritto, gli argomenti studiati

1. Comprendere che la storia è un

processo di ricostruzione del passato che muove dalle domande del presente e, utilizzando strumenti e procedure, perviene a una conoscenza di fenomeni storici ed eventi, condizionata dalla tipologia e dalla disponibilità delle fonti e soggetta a continui sviluppi.

2. Utilizzare i procedimenti del metodo

storiografico e il lavoro su fonti per compiere semplici operazioni di ricerca storica, con particolare attenzione all'ambito locale.

3. Riconoscere le componenti costitutive

delle società organizzate —economia, organizzazione sociale, politica, istituzionale, cultura — e le loro interdipendenze.

4. Comprendere fenomeni relativi al

passato e alla contemporaneità saperli contestualizzare nello spazio e nel tempo, cogliere relazioni causali e interrelazioni. 5. Operare confronti tra le varie modalità con cui gli uomini nel tempo hanno dato risposta ai loro bisogni e problemi, e hanno costituito organizzazioni sociali e politiche diverse tra loro, rilevando nel processo storico permanenze e mutamenti; 6. Utilizzare conoscenze e abilità per orientarsi nel presente, per comprendere i problemi fondamentali del mondo contemporaneo, per sviluppare atteggiamenti critici e consapevoli.

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GEOGRAFIA

Competenze in uscita Infanzia Competenze in uscita

Scuola Primaria

Competenze in uscita Scuola

Secondaria I grado Riconosce i più importanti segni della sua cultura e del territorio, le istituzioni, i servizi pubblici, il funzionamento delle città e delle piccole comunità.

1. Orientarsi nello spazio e sulle carte geografiche, utilizzando riferimenti topologici, punti cardinali, coordinate geografiche e bussola, piante e carte stradali, organizzare un percorso e uno spostamento sulla base di cartine; conoscere e utilizzare la simbologia per interpretare una legenda, utilizzare il linguaggio della geo - graficità per interpretare carte geografiche e per realizzare semplici schizzi cartografici e carte tematiche 2. Rendersi conto che lo spazio geografico è un sistema territoriale, costituito da elementi fisici e antropici legati da rapporti di connessione e/o indipendenza 3. Conoscere e localizzare i principali "oggetti" geografici fisici 4. (monti, fiumi, laghi...) e antropici (città, porti e aeroporti, infrastrutture...) dell'Italia; Individuare, conoscere e descrivere gli elementi caratterizzanti dei paesaggi (di montagna collina, pianura, costieri, vulcanici ecc.) con particolare attenzione a quelli italiani 5. Ricavare informazioni geografiche da una pluralità di fonti (carte, immagini satellitari, fotografiche, artistico - letterarie) 6. Avviarsi alla lettura e alla comunicazione in relazione al sistema territoriale attraverso carte, immagini, schizzi e grafici 7. 7. Ricercare e proporre soluzioni di problemi relativi alla protezione, conservazione e valorizzazione del patrimonio ambientale e culturale presente sul territorio per continuare ad usarlo.

1. Leggere l'organizzazione di un territorio, utilizzando il linguaggio, gli strumenti e i principi della Geografia; interpretare tracce e fenomeni e compiere su di essi operazioni di classificazione, correlazione, inferenza e generalizzazione. 2. Partendo dall'analisi dell'ambiente regionale, comprendere che ogni territorio è una struttura complessa e dinamica, caratterizzata dall'interazione tra uomo e ambiente: riconoscere le modificazioni apportate nel tempo dall'uomo sul territorio. 3. Conoscere territori vicini e lontani e ambienti diversi, saperli confrontare, cogliendo i vari punti di vista con cui si può osservare la realtà geografica (geografia fisica, antropologica, economica, politica, ecc.). 4. Avere coscienza delle conseguenze positive e negative dell'azione dell'uomo sul territorio, rispettare l'ambiente e agire in modo responsabile nell'ottica di uno sviluppo sostenibile.

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CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE: RELIGIONE CATTOLICA

Competenze in uscita

Infanzia

Competenze in uscita Scuola

Primaria

Competenze in uscita Scuola

Secondaria I grado Il sé e l'altro Scopre nei racconti del Vangelo la persona e l'insegnamento di Gesù, da cui apprende che Dio è Padre di tutti e che la Chiesa è la comunità di uomini e donne unita nel suo nome, per sviluppare un positivo senso di sé e sperimentare relazioni serene con gli altri, anche appartenenti a differenti tradizioni culturali e religiose. Il corpo e il movimento Riconosce nei segni del corpo l'esperienza religiosa propria e altrui per cominciare a manifestare anche in questo modo la propria interiorità, l'immaginazione e le emozioni. Immagini, suoni e colori Riconosce alcuni linguaggi simbolici e figurativi caratteristici delle tradizioni e della vita dei cristiani (segni, feste, preghiere, canti, gestualità, spazi, arte), per poter esprimere con creatività il proprio vissuto religioso. I discorsi e le parole Impara alcuni termini dei linguaggio cristiano, ascoltando semplici racconti biblici, ne sa narrare i contenuti riutilizzando i linguaggi appresi, per sviluppare una comunicazione significativa anche in ambito religioso. La conoscenza del mondo Osserva con meraviglia ed esplora con curiosità il mondo, riconosciuto dai cristiani e da tanti uomini religiosi come dono di Dio Creatore, per sviluppare sentimenti di responsabilità nei confronti della realtà, abitandola con fiducia e speranza.

1. Riflettere su Dio Creatore e Padre, sui dati fondamentali della vita di Gesù 2. Saper collegare i contenuti principali dell'insegnamento di Gesù alle tradizioni del proprio ambiente; riconoscere il significato cristiano del Natale e della Pasqua per riflettere sul loro valore nell'esperienza personale, familiare, sociale 3. Riconoscere la Bibbia come libro sacro per cristiani ed ebrei, distinguendola da altri testi anche di altre religioni; identificare le caratteristiche essenziali di un brano biblico semplice e dietro opportuna guida analizzarlo e collegarlo alla propria esperienza. 4. Confrontarsi con l'esperienza religiosa e distinguere la specificità della proposta di salvezza del cristianesimo; identifica la Chiesa come la comunità di coloro che credono in Gesù Cristo e si impegnano per mettere in pratica il suo insegnamento; cogliere il significato dei Sacramenti e interrogarsi sul valore che hanno nella vita dei cristiani

1. Individuare l'esperienza religiosa come una risposta ai grandi interrogativi posti dalla condizione umana e identificare la specificità del cristianesimo in Gesù di Nazareth, nel suo messaggio su Dio, nel compito della Chiesa di renderlo presente e testimoniarlo. 2. Conoscere e interpretare alcuni elementi fondamentali dei linguaggi espressivi della realtà religiosa e i principali segni del cristianesimo cattolico presenti nell'ambiente. 3. Riconoscere in termini essenziali caratteristiche e funzione dei testi sacri delle grandi religioni; in particolare utilizzare strumenti e criteri per la comprensione della Bibbia e l'interpretazione di alcuni brani. 4. Saper confrontarsi con valori e norme delle tradizioni religiose e comprendere in particolare la proposta etica del cristianesimo in vista di scelte per la maturazione personale e dei rapporto con gli

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L’IC BENEDETTO CROCE GARANZIA DI CONTINUITÀ

La “continuità” viene da noi intesa e realizzata come impegno e strategia educativa

in relazione alla qualità degli interventi e finalizzata anche alla valorizzazione della

scuola vissuta come “organizzazione sociale” e “progetto educativo”. Anche per

questa ragione, nel nostro istituto, la continuità acquista il valore ed il significato di

metodo didattico ed evento formativo.

Alla base della scelta della continuità sta il principio della “coerenza educativa”,

punto di partenza e di arrivo di un percorso scolastico che coinvolge, in un disegno

unitario, le attività rivolte all’infanzia, alla fanciullezza ed alla preadolescenza. Se

l’aspetto più evidente ed essenziale è il collegamento, nell’ordine di successione,

dei vari gradi di istruzione, la continuità si sostanzia efficacemente della

collaborazione responsabile tra i docenti, del coinvolgimento delle famiglie,

dell’armonizzazione delle iniziative, della fiducia dell’intera comunità scolastica,

della validità dell’innovazione, dell’efficacia della verifica e della valutazione dei

risultati. Nè essa può essere riservata soltanto al momento dell’accoglienza,

certamente di fondamentale importanza per la sua “evidenza” emotiva a livello

psicologico e “costitutiva” dal punto di vista organizzativo, ma si caratterizza

appunto quale condizione di chiarezza e puntualità operativa di un percorso lineare

che, attraverso le informazioni , le comunicazioni, le analisi delle situazioni, i contatti

vivi dentro e fuori la scuola, definisce stili educativi potenziando l’offerta formativa

con il coordinamento dei curricoli. Nella più generale prospettiva di sviluppo

educativo, la necessità della continuità comporta una relazione di complementarietà

dei primi traguardi di scuola dell’infanzia, della scuola primaria e secondaria di

primo grado. Il nostro Istituto si pone come obiettivo primario di attenuare le

difficoltà che spesso si presentano nel passaggio tra i diversi ordini di scuola e

propone un itinerario scolastico che:

Crei “continuità” nello sviluppo delle competenze che l’alunno può acquisire

dall’ingresso nella scuola fino ad orientarlo nelle scelte future (continuità verticale),

Eviti che ci siano fratture tra la vita scolastica ed extra-scolastica, facendo si che la

scuola si ponga al centro di un sistema allargato ed integrato in stretto contatto con

l’ambiente familiare e sociale (continuità orizzontale)

Promuova l’avvio delle esperienze e monitorare quelle in atto;

Operi una verifica-valutazione dell’attività svolta;

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Curi tutta la documentazione indicativa di quanto fatto e degli impegni assunti

Continuità tra scuola dell’infanzia e primaria

Durante l’anno vengono programmate alcune attività allo scopo di:

Consentire ai bambini della scuola dell’infanzia di avere un primo contatto con la

scuola primaria, operando nei locali di questa ultima e conoscendo le maestre (

questo aiuta a sdrammatizzare l’entrata in prima, fonte spesso di ansia e tensione

per gli alunni);

Permettere ai bambini di prima elementare di socializzare con i bambini più piccoli,

ritrovando amici ed insegnanti e vivendo un’esperienza di apertura con modalità già

conosciute in precedenza;

Realizzare il confronto tra insegnanti delle due scuole.

Continuità tra scuola primaria e secondaria di primo grado

Gli interventi saranno finalizzati a :

Conoscere le potenzialità, le esperienze pregresse e le realtà di provenienza degli

alunni;

Sostenere le motivazioni all’apprendimento,

Rilevare i bisogni e i desideri di apprendimento,

Promuovere atteggiamenti positivi di reciprocità ed apertura al cambiamento

,dando così la possibilità agli alunni delle classi quinte di conoscere le finalità

educative ed organizzative della scuola secondaria di primo grado al fine di

promuovere un clima positivo di accoglienza;

Favorire e salvaguardare l’identità personale dell’alunno nel nuovo contesto

scolastico ( formazione delle prime classi della scuola secondaria di primo grado

sulla base di strumenti di rilevazione predisposti e compilati dagli insegnanti della

primaria allo scopo di avere una visione d’insieme sulle conoscenze e competenze

degli alunni);

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Conoscere e condividere gli aspetti formativi della scuola primaria e secondaria e

secondaria di primo grado (collaborazione con gli altri docenti Funzione

Strumentale al fine di costruire attività-ponte che consentono agli alunni delle classi

quinte della primaria di sperimentare la cooperazione di compagni e docenti della

scuola secondaria di primo grado);

Garantire la continuità del processo educativo tra primaria e secondaria per mettere

gli alunni nelle condizioni ideali di iniziare, con serenità,la futura esperienza

scolastica;

Promuovere e sviluppare negli insegnanti le capacità di lavorare insieme su obiettivi

comuni.

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Progetti Scuola dell’Infanzia A.S. 2016/2017

La Castagnata La vendemmia

La Raccolta delle Olive

Visita alla scoperta di…

Progetti Extracurricolari per aprire la scuola di sabato :

Educazione all’ascolto di storie

Drammatizzazione di Fiabe

Il Presepe Vivente

Il Sindaco Baby

Luci al Castello

Terry Tremolina: Un Natale all’insegna della solidarietà per i paesi colpiti dal sisma

Ritmo Maestro!

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Giochiamo con: ritmo, musica e movimento.

Ordine di scuola destinataria dell’iniziativa: Scuola Infanzia Moschiano

Numero complessivo di classi partecipanti: 2

Destinatari del progetto bambini 4/5 anni

CONTENUTI FORMATIVI E PROGETTUALI

a Finalità del progetto

Affinare la capacità di ascolto.

Sviluppare il senso estetico e la sensibilità musicale del bambino e trasmettergli le basi del

linguaggio musicale.

b Obiettivi del progetto

-Scoprire il ritmo attraverso i rumori della natura (acqua,pioggia,vento).

-Scoprire le potenzialità sonore di alcuni materiali.

-Discriminare percezioni e produzioni musicali utilizzando il corpo (voce,mani e piedi).

-Sviluppare le capacità psicomotorie e di ordine mentale.

-Discriminare le emozioni suscitate dall’ascolto di musiche di vario genere.

-Accompagnare il canto con gli strumenti.

-Eseguire ritmi con alcuni strumenti.

c Modalità di attuazione

Il percorso didattico-musicale inizierà sempre con il silenzio, condizione che permette di

aumentare la capacità di attenzione uditiva, la capacità di percepire, rilevare e distinguere

suoni dai rumori.

Alternanza di giochi molto vivaci ed altri calmi.

Saranno valorizzate le capacità di ogni bambino e potenziate le competenze già in

possesso, per poterne approfondire altre.

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PRINCIPALI METODOLOGIE

Ricerca - azione

Lezione frontale

Utilizzo di linguaggi non verbali

Lavori di gruppo

Utilizzo di strumentazione multimediale

tastiera o violino, lettore CD, strumenti musicali,(maracas,triangoli,tamburello)

RISULTATI ATTESI

a Il percorso didattico attraverso le esperienze sensoriali e ritmiche mira alla crescita del

bambino e a migliorare la prontezza dei riflessi e la capacità di attenzione. Inoltre a

suscitare l’interesse per la musica “linguaggio universale”.

Alla scoperta delle regole: il “bambino sindaco”

DATI IDENTIFICATIVI

Ordine di scuola destinataria dell’iniziativa: Scuola dell’Infanzia di Quindici

Numero complessivo di classi partecipanti: Sezione A- Sezione B

Destinatari del progetto: Bambini di 3-4-5 anni

CONTENUTI FORMATIVI E PROGETTUALI

a Finalità del progetto

Creare percorsi di cittadinanza attiva che educhino alla legalità

Conoscere la realtà amministrativa del proprio territorio

b Obiettivi del progetto

Osservare comportamenti rispettosi nei confronti degli altri e dell’ambiente

Sapersi orientare nello spazio della scuola, del comune, del territorio

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c Modalità di attuazione

Visita guidata al palazzo comunale

Campagna elettorale in forma ludica

Realizzazione di urne

Creazione di manufatti

Laboratori di pittura e di manipolazione

PRINCIPALI METODOLOGIE

Ricerca – azione x

Lezione frontale

Utilizzo di linguaggi non verbali x

Lavori di gruppo x

Utilizzo di strumentazione multimediale x

Altro (specificare):

Visita presso gli enti territoriali e collaborazione con i rappresentanti delle

istituzioni pubbliche_

RISULTATI ATTESI

a Elezione del sindaco bambino: responsabile di sezione

b Essere consapevoli di avere diritti e doveri

c Superare i conflitti

d Saper vivere nel rispetto delle regole

e Acquisire responsabilità civica nei confronti del gruppo

f Conoscere il metodo elettorale

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Progetti Scuola Primaria A.S. 2016/2017

DENOMINAZIONE DEL PROGETTO DIDATTICO

Vivere il territorio…mi racconto … mi racconti! Viaggio alla scoperta delle proprie

radici.

DATI IDENTIFICATIVI

Ordine di scuola destinataria dell’iniziativa: Scuola Primaria

Numero complessivo di classi partecipanti: due

Destinatari del progetto : alunni classi 3ª e 4ª della scuola Primaria di

Taurano.

CONTENUTI FORMATIVI E PROGETTUALI

a Finalità del progetto

Attraverso questo progetto i docenti intendono proporre agli alunni delle

uscite didattiche sul territorio al fine di permettere una costruzione della

conoscenza graduale e funzionale degli “spazi esterni” o “spazi storici,

artistici, rurali” del luogo di appartenenza dei bambini

Promuovere una conoscenza del patrimonio storico , artistico e

paesaggistico presente nel territorio ; acquisire un atteggiamento più

maturo di salvaguardia del proprio habitat territoriale, sviluppando negli

alunni la capacità di convivenza democratica.

b competenze chiave di Cittadinanza:

- Imparare a imparare

- Progettare

- Comunicare e comprendere

- Collaborare e partecipare

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- Agire in modo autonomo e responsabile

- Risolvere problemi

- Individuare collegamenti e relazioni

- Acquisire ed interpretare l’informazione

Obiettivi del progetto

- Conoscere il proprio territorio ( luoghi, monumenti, storie, tradizioni);

- Conoscere e sapersi orientare consapevolmente nello spazio vissuto e

rappresentato;

- Esplorare, conoscere ed operare in più ambienti;

- Contribuire alla formazione di un sentimento di rispetto per gli altri e le

cose ed a rafforzare il senso di appartenenza ;

- Saper acquisire ed elaborare immagini utilizzando supporti

multimediali(fotocamera, videocamera..)

c Modalità di attuazione

Progetto pomeridiano : da realizzarsi una volta a settimana, da gennaio.

PRINCIPALI METODOLOGIE e STRUMENTI

Ricerca - azione

Lezione frontale

Utilizzo di linguaggi non verbali

Lavori di gruppo

Uscite sul territorio

Utilizzo di strumentazione multimediale:

Computer;

Videoproiettore;

Registratore;

Videocamera e fotocamera;

RISULTATI ATTESI

a Conoscere la storia del proprio territorio

b Consolidare il senso di responsabilità degli alunni verso il loro territorio

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c Saper utilizzare i concetti acquisiti e tradurli in linguaggi diversi;

d Sviluppare lo spirito di collaborazione, di socializzazione e la capacità

del lavorare insieme.

e Identificare atteggiamenti e comportamenti individuali e collettivi

responsabili e corretti.

“ IO E IL COMPUTER ”

Ordine di scuola destinataria dell’iniziativa: Scuola Primaria Di Quindici

Numero complessivo di alunni partecipanti: circa 22 alunni

Destinatari del progetto: alunni delle classi 1°-2°

2. CONTENUTI FORMATIVI E PROGETTUALI

A

FINALITÀ DEL PROGETTO

-Aiutare gli alunni alla padronanza dei meccanismi costruttivi della conoscenza.

-Abituare i bambini alla consapevolezza dell’uso corretto del linguaggio naturale,

passando gradualmente a linguaggi più formalizzati, che prevedano l’uso di codici

astratti.

-Sperimentare l’uso diretto del computer, permettendo a ciascun bambino di

interagire con la macchina secondo le proprie risorse e i propri ritmi e tempi di

apprendimento

- Favorire l’apprendimento e la trasmissione culturale, favorendo l’approccio ludico

all’elaboratore e sfruttando, in questo modo, un forte elemento motivante.

- Sviluppare negli alunni un atteggiamento di problem-solving, che preveda

l’adozione di precise strategie creative, potenziate dall’uso del computer.

- Favorire la collaborazione tra i bambini che operano in coppia davanti al monitor e

alla tastiera.

- Potenziare gli apprendimenti degli alunni in difficoltà anche , attraverso l’utilizzo di

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pacchetti software didattici specifici.

-Favorire l’organizzazione e l’espansione delle conoscenze, attraverso l’uso di percorsi

di apprendimento ipertestuali.

B OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

Promuovere un’alfabetizzazione informatica di base.

Favorire lo sviluppo di capacità logiche, percettive e mnemoniche.

Conoscere la terminologia di base dell’informatica.

Conoscere in modo semplificato gli elementi che compongono il computer e il

sistema operativo.

Saper compiere operazioni di routine con il sistema operativo.

Conoscere gli strumenti fondamentali di Word.

Saper organizzare e redigere semplici testi utilizzando Word.

Elaborare testi attraverso la videoscrittura.

Saper ideare e realizzare semplici disegni utilizzando Paint.

Creare, elaborare e utilizzare semplici immagini.

C

PRINCIPALI METODOLOGIE

Ricerca – azione

Lezione frontale

Utilizzo di linguaggi non verbali

Lavori di gruppo

Utilizzo di strumentazione multimediale

Attività di riflessione relativa alle abilità da recuperare

STRUMENTI/MEZZI

- Esercizi, fotocopie con attività preparate

dall’insegnante in relazione ai bisogni degli alunni

- Utilizzo di mezzo multimediale.

- Sussidi didattici multimediali (utili ad un primo

approccio ludico con il PC).

- Software per la produzione di semplice materiale

multimediale (Paint, Word).

- Software didattici – stampante

SPAZI

3. Aule della scuola elementare.

4. Laboratorio multimediale del plesso.

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“I SPEAK ENGLISH”

CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE

IN LINGUA INGLESE

DATI IDENTIFICATIVI

Ordine di scuola destinataria dell’iniziativa: Scuola Primaria

Destinatari del progetto : alunni classi 3ª e 5ª della scuola Primaria di Taurano,

Lauro, Quindici e Moschiano.

CONTENUTI FORMATIVI E PROGETTUALI

a Finalità del progetto

L’attività di certificazione delle competenze in lingua inglese riguarda un

ambito in cui la nostra Scuola ha maturato fin dal 1999 significative

esperienze

Offrire agli alunni la possibilità di comunicare il lingua inglese

utilizzando le compente acquisite

Favorire la formazione di cittadinanza attiva, disponibile nei confronti di

altre culture.

Sviluppare l’autonomia personale e la percezione di sé e del proprio

successo scolastico

PRINCIPALI METODOLOGIE e STRUMENTI

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METODOLOGIA

Le attività (curricolari) saranno finalizzate allo sviluppo delle abilità audio-orali. Il

format sarà la conversazione. Lo scopo è quello di aiutare gli alunni ad interagire in

LS con l’insegnante,con pronuncia intelligibile, partecipando a brevi e semplici

discussioni su argomenti familiari e di loro interesse, utilizzando il lessico, la

grammatica e le funzioni relative al livello Beginners and Level 1 del Quadro

Comune di Riferimento Europeo.

Le attività relative a ,Listening and Spoken Interaction, saranno adattate alle varie

aree lessicali mediante:

Social language games (Group work/Pair work):

Memory game

Simon says …

Ordering per insegnare numeri e date

Miming per tutte le aree lessicali

Card Games per tutte le aree lessicali

Identities and form filling:per le personal information

Oral Questions:

Grammar:esercizi per insegnare il “funzionamento” della LS.

RISULTATI ATTESI

a Obiettivi

Comprendere una semplice conversazione su argomenti di carattere

generale adeguati all’età, agli interessi e ai bisogni comunicativi degli

alunni, in cui siano utilizzate funzioni comunicative e forme lessicali di

base, individuando le informazioni principali.

b Sapersi esprimere in contesti comunicativi adeguati all’età, agli interessi

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42

e alle esperienze fatte

c Produrre brevi testi semplici ma corretti, relativi ad argomenti a loro noti,

includendo anche brevi lettere personali, compilazioni di moduli,

appunti, brevi racconti

d Sviluppare la consapevolezza dell’espressione orale.

e Potenziare le abilità di ascolto e di produzione con suoni e intonazione

“autentici” della lingua inglese.

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“I LUOGHI DELLA DEMOCRAZIA”

Legali....Amoci un mondo migliore

DATI IDENTIFICATIVI

Scuola primaria “B. CROCE”

Alunni delle Classi V

5. CONTENUTI FORMATIVI E PROGETTUALI

a Finalità del progetto

Promuovere negli alunni la coscienza di sentirsi parte di un’unica

comunità: locale, regionale, italiana, europea e planetaria, per abitare

questo mondo con responsabilità, in pace, e nel rispetto dei diritti

fondamentali ed universali di tutti gli uomini

Considerare la nostra Costituzione come un punto di riferimento

indispensabile per costruire un futuro di cittadini consapevoli dei propri

diritti e doveri

Riconoscere che per vivere in società gli uomini hanno bisogno di

regole il cui rispetto consente di convivere in modo pacifico e civile e

che tutti devono impegnarsi per il bene comune

Capire che, in una società civile, tutte le persone sono uguali, hanno

pari dignità e diritto all’uguaglianza delle opportunità.

Prevenire comportamenti devianti e contrastare atti di bullismo

Conoscere e tutelare i beni culturali e rispettare l'ambiente

Organizzare forme di convivenza civile e democratica attraverso la

stesura di regolamenti, norme e regole all’interno di una classe

b Obiettivi del progetto

Riconoscere concretamente i diritti, luoghi e tempi dove possono

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esprimere la loro particolare identità e il loro modo di essere.

Riconoscere i ragazzi come “cittadini a pieno titolo” , promuovendone

senso critico e partecipazione

Promuovere la partecipazione in attività di volontariato, di tutela

dell'ambiente , della corretta competizione sportiva (fair play) e di

educazione alla legalità.

Insegnare ai giovani come esercitare la democrazia nei limiti e nel

rispetto delle regole comuni.

Comprendere l’importanza dei valori fondamentali dell’uomo e del

cittadino

Acquisire coscienza dei diritti e dei doveri attraverso lo studio della

Costituzione

Acquisire consapevolezza che la democrazia vive nella partecipazione

dei cittadini alla vita sociale e politica del Paese

Rendersi protagonisti della vita democratica del territorio, attraverso il

coinvolgimento nelle scelte che li riguardano e all’eventuale

partecipazione a sedute del Consiglio Comunale.

Elezione del consiglio comunale dei ragazzi

Visita ai luoghi della democrazia: Palazzo Madama, Montecitorio,

Quirinale.

c Modalità di attuazione

Studio della Costituzione.

Elezione del Baby Sindaco del Consiglio Comunale e partecipazione

dei ragazzi ai Consigli comunali.

Collaborazione con le Istituzioni locali.

Laboratori di lettura.

Incontro con figure esterne significative.

Elaborazione materiale pubblicitario (dépliants, slogan, cartelloni,

volantini).

Lettura e redazione di articoli di quotidiani.

Presentazioni di libri.

Partecipazione a vari concorsi.

Laboratori scolastici ed extrascolastici. (drammatizzazione, giornalismo)

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Ricerca delle tematiche da cui ricavare la traccia per la stesura del

copione.

PRINCIPALI METODOLOGIE

Sarà privilegiata l'attività laboratoriale e di gruppo che tende a mettere in situazione

gli alunni, stimolando la capacità di partecipazione, di comprensione e di attuazione

pratica; cosi gli alunni saranno abituati a riflettere e spronati a conoscere le

principali regole della convivenza civile e gli organismi preposti all'acquisizione della

conoscenza delle strutture legislative.

La metodologia prevede:

Problematizzazione di situazioni

Giochi di simulazione

Giochi di ruolo

Cooperative learning

discussioni e dibattiti

Lezione frontale

Utilizzo di strumentazione multimediale

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Progetto Scuola InCanto

Con il Progetto Scuola InCanto è possibile imparare a cantare e ad amare l’opera

lirica a scuola: docenti e studenti potranno scoprire e vivere da protagonisti il

fascino del melodramma.

Dopo il grandissimo successo della scorsa Stagione il progetto Scuola InCanto,

giunto alla sesta edizione, torna quest'anno al Teatro di San Carlo con ben due

titoli: La Cenerentola di Gioachino Rossini e il Flauto Magico di Mozart

Destinatari: Alunni della scuola Primaria

In cosa consiste il progetto: Seminari, incontri e laboratori per studenti e docenti,

studiati e progettati per scoprire e conoscere vita, opere, curiosità, personaggi,

trama e arie dell’opera scelta attraverso la creazione di un originale metodo

didattico fondato su momenti ludici e capace di introdurre i ragazzi al mondo della

lirica attraverso lo studio del canto e il gioco.

I ragazzi impareranno a cantare i brani e le arie selezionati dalla celebre opera

rossiniana, che verranno poi eseguiti coralmente nella messinscena

dello spettacolo, occasione di fruizione collettiva e di condivisione dell’esperienza

maturata, che si terrà nella splendida e prestigiosa cornice del TEATRO DI SAN

CARLO di Napoli.

Il Progetto si attua in tre livelli:

Primo livello: i laboratori per docenti

Secondo livello: i laboratori nella scuola

Terzo livello: lo spettacolo al teatro di San Carlo

Durante dello spettacolo finale gli alunni sono coinvolti in prima persona,

interpretando coralmente insieme ai cantanti professionisti e all’ensamble musicale i

brani studiati nel corso dell’anno, eseguendo alcuni movimenti in scena, salendo sul

palcoscenico con i costumi da loro stessi realizzati.

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“ Viaggio alla scoperta delle civiltà antiche ”

DATI IDENTIFICATIVI

DESTINATARI :Alunni delle classi quarte della Scuola Primaria di Lauro

CONTENUTI FORMATIVI E PROGETTUALI

A FINALITA’

Leggere e classificare le fonti storiche

Riconoscere i riti e i luoghi in cui si sono sviluppate le prime civiltà

Riconoscere le caratteristiche religiose

Comprendere il rapporto tra fonte e ricostruzione

B

OBIETTIVI

•Stimolare la sensibilità, aumentare la conoscenza, l'interesse e il rispetto

verso altre culture e religioni .

•Apportare, attraverso il confronto con le civiltà, la coscienza delle

problematiche che nascono dall'inevitabile incontro con le diversità culturali.

•Coltivare un approccio etico all'alterità e alla differenza. Ossia, un approccio in

cui si consideri l'umanità quale variegato ventaglio di differenti costumi e visioni

del mondo

•Integrare e fornire collegamenti in relazione al POF d'istituto in ambiti

curriculari quali storia e religione

C

METODOLOGIE

Lavori di gruppo

Metodo deduttivo

Ricerca-azione

Utilizzo di linguaggi non verbali

Utilizzo di strumentazione multimediale

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IN CLASSE CON LA PIGOTTA PER CONOSCERE I DIRITTI DEI BAMBINI".

Il Progetto realizzato con gli alunni e le alunne della scuola primaria ideato

dall'UNICEF-l'iniziativa "In classe con la Pigotta per conoscere i diritti dei bambini",

è ispirato al Progetto Pigotta dell'UNICEF Italia e alla Convenzione ONU sui diritti

dell'infanzia e dell'adolescenza.

L'obiettivo è di far conoscere e sperimentare ai bambini e alle bambine i propri

diritti, di confrontarsi con realtà differenti dalla propria e di condividere con gli altri la

propria creatività attraverso la realizzazione della celebre bambola di pezza

dell'UNICEF:

la Pigotta.

Il percorso didattico è suddiviso in più fasi, dalla realizzazione delle bambole ,

utilizzando il cartamodello , le sagome di stoffa e imbottitura , creando le carte di

identità della Pigotta, all’organizzazione di un evento “Pigotta Party” per dare in

adozione le Pigotte create, contribuendo così ai progetti UNICEF per la

sopravvivenza dell'infanzia nei Paesi in via di sviluppo.

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Progetti Scuola Secondaria Di Primo Grado

DENOMINAZIONE DEL PROGETTO DIDATTICO

STAGE LINGUISTICO – Inglese

DATI IDENTIFICATIVI

Ordine di scuola destinataria dell’iniziativa: Secondaria di I grado di tutti i plessi

Numero complessivo di classi partecipanti: 15/30

Destinatari del progetto : Alunni delle classi II A e III A

CONTENUTI FORMATIVI E PROGETTUALI

a Finalità del progetto:

potenziamento delle abilità linguistiche di base;

conoscenza della cultura e della civiltà britannica;

comparazione e apprezzamento dell’arte anglosassone;

comparazione degli stili di vita.

b Obiettivi del progetto

Acquisizione delle seguenti competenze chiave di cittadinanza attiva:

1. Imparare ad imparare.

2. Comunicazione nelle lingue straniere.

3. Competenze sociali e civiche.

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4. Consapevolezza ed espressione culturale.

c Modalità di attuazione

Soggiorno in college per 7 giorni e full immersion nella lingua inglese

Test di ingresso, lezioni impartite da docenti di madre lingua qualificato

per 15/20 ore e rilascio di attestato finale.

Attività ricreative e sportive in lingua : learning by doing.

Visite a monumenti e luoghi di interesse storico-artistico.

PRINCIPALI METODOLOGIE

Ricerca - azione

Utilizzo di linguaggi verbali e non verbali

Lavori di gruppo

Utilizzo di strumentazione musicale

Lezioni frontali

Cooperative learning

Learning by doing

RISULTATI ATTESI

a Potenziamento delle abilità linguistiche

b Consapevolezza dei propri mezzi espressivi

c Capacità di relazionarsi con coetanei di culture diverse e in contesti

diversi

d Disinvoltura nella performance linguistica

e Autostima e rispetto di sé e dell’altro

f Capacità di apprezzare l’arte e le sue manifestazione

g Operare confronti tra diverse abitudini alimentari e stili di vita diversi.

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La Quadriglia ed il Laccio d’amore

DATI IDENTIFICATIVI

Ordine di scuola destinataria dell’iniziativa: Secondaria di I grado Lauro

Numero complessivo di classi partecipanti: 45

Destinatari del progetto : alunni delle classi I A/B- II A e III A

CONTENUTI FORMATIVI E PROGETTUALI

a Finalità del progetto:

conoscenza della propria storia e recupero delle tradizioni

acquisizione di un ruolo e del suo valore

educazione alla legalità

b Obiettivi del progetto

acquisizione delle seguenti competenze chiave di cittadinanza attiva:

5. Imparare ad imparare

6. Competenze sociali e civiche

7. Spirito di iniziativa e imprenditorialità

8. Consapevolezza ed espressione culturale

c Modalità di attuazione

Laboratori di studio e ricerca del periodo storico e delle tradizioni

Esecuzione di brani strumentali caratteristici

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Esecuzione di danze a schema fisso.

PRINCIPALI METODOLOGIE

Ricerca - azione

Utilizzo di linguaggi non verbali

Lavori di gruppo

Utilizzo di strumentazione musicale

RISULTATI ATTESI

a Assunzione di un ruolo tra i pari

b Rispetto delle regole

c Coordinamento psico-motorio

d Disinvoltura nella performance

e Autostima e rispetto di sé e dell’altro

f Consapevolezza delle proprie origini

g Recupero delle tradizioni e valorizzazione delle stesse.

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La ricerca del Santo Graal

DATI IDENTIFICATIVI

Ordine di scuola destinataria dell’iniziativa: Scuola Secondaria di I grado

Numero complessivo di classi partecipanti: 60

Destinatari del progetto: tutti gli studenti delle classi I-II -III

CONTENUTI FORMATIVI E PROGETTUALI

a Finalità del progetto:

acquisire consapevolezza dei propri mezzi espressivi;

comprendere il valore del proprio ruolo nel gruppo dei pari;

comprendere il significato delle regole e rispettarle;

imparare a conoscere ed amare la storia;

ricercare sempre per migliorare le proprie conoscenze;

tendere alla perfezione.

b Obiettivi del progetto: acquisizione delle competenze di cittadinanza

attiva

1. Comunicazione nella madrelingua

2. Comunicazione nelle lingue straniere

3. Competenza digitale

4. Imparare ad imparare

5. Competenze sociali e civiche

6. Consapevolezza ed espressione culturale

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c Modalità di attuazione

Laboratori di ricerca storica, linguistica e musicale;

Laboratori di scrittura creativa;

Laboratori di dizione, lettura espressiva, recitazione, roleplay;

Esecuzione di brani musicali corali ed orchestrali;

Creazione di coreografie sul tema ed esecuzione delle stesse;

Laboratori artistici e tecnici di scenografia.

PRINCIPALI METODOLOGIE

Ricerca - azione

Utilizzo di linguaggi verbali e non verbali

Lavori di gruppo

Utilizzo di strumentazione multimediale e di strumenti musicali

Learning by doing

Cooperative learning

RISULTATI ATTESI

a Scioltezza nell’espressione orale nella madre lingua

b Fluency nelle linfue straniere: inglese e francese

c Disinvoltura nella performance

d Rispetto delle regole

e Tensione alla perfezione come stile di vita

f Sicurezza nell’affrontare problematiche complesse con il supporto della

ricerca

g Autostima e rispetto di sé e degli altri come persone e cittadini.

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PROGETTO AREA A RISCHIO “RECUPERO/POTENZIAMENTO”

DATI IDENTIFICATIVI

Ordine di scuola destinataria dell’iniziativa: Scuola Primaria Di Quindici

Numero complessivo di alunni partecipanti: circa 45 alunni

Destinatari del progetto: alunni delle classi 3°-4°-5° CONTENUTI FORMATIVI E PROGETTUALI

a FINALITÀ DEL PROGETTO

1. Stimolare gli alunni ad una maggiore motivazione allo studio

2. Offrire l’opportunità agli alunni di recuperare/potenziare alcune abilità di

tipo disciplinare

3. Innalzare il tasso di successo scolastico

4. Acquisire la strumentalità di base

5. Prolungare i tempi di attenzione e di concentrazione, arricchire il codice

verbale

6. Sviluppare le competenze logico – espressive

b OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO: ITALIANO

Rinforzo/consolidamento

Osservare e comunicare il nome dell’immagine distinguendone il suono

alfabetico.

Leggere con espressione rispettando la punteggiatura.

Sviluppare la capacità di ascoltare, comprendere e comunicare

Leggere, comprendere e produrre testi

Applicare in modo opportuno le convenzioni ortografiche.

Consolidare concetti morfosintattici.

Utilizzare tecniche di lettura con scopi mirati.

Usare registri linguistici diversi in relazione al contesto.

Ampliare il patrimonio lessicale.

Analizzare la lingua italiana

COMPETENZE

Apprendere per comprendere

Arricchire il proprio linguaggio per comunicare

Socializzare per collaborare

Consolidare processi e produrre per operare

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO: MATEMATICA

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Rinforzo/consolidamento

Favorire il processo di apprendimento

Acquisire il concetto di numero e conoscerne il valore posizionale

Confrontare e ordinare i numeri naturali , utilizzando i simboli >, <, =

Leggere e scrivere i numeri

Scomporre e comporre i numeri

Acquisire il concetto e la tecnica delle operazioni

Eseguire addizioni , sottrazioni. Moltiplicazioni e divisioni con con

materiale strutturato e non

Tradurre problemi espressi con parole in rappresentazioni matematiche

Individuare i dati essenziali per la risoluzione di un problema

rappresentare graficamente e risolvere problemi con un'operazione

COMPETENZE

Associare quantità e numeri

Leggere, scrivere ordinare e confrontare e simboli numerici

Usare i simboli appropriati <,>, =

Contare progressivamente e regressivamente

Eseguire le quattro operazioni

Risolvere situazioni problematiche

c PRINCIPALI METODOLOGIE Ricerca - azione

Lezione frontale

Utilizzo di linguaggi non verbali Lavori di gruppo

Utilizzo di strumentazione multimediale

Attività di riflessione relativa alle abilità da recuperare

TIPO DI PROGETTO

Extracurricolare.

STRUMENTI/MEZZI

Esercizi, fotocopie con attività preparate

dall’insegnante in relazione ai bisogni degli

alunni - Utilizzo di mezzo multimediale.

SPAZI

Aule della scuola elementare.

VERIFICA E VALUTAZIONE

1. Osservazione continua dell’atteggiamento

dell’alunno nei confronti delle attività di

recupero/potenziamento svolte.

2. Prove di tipo formativo

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Progetti Di Strumento Musicale

DENOMINAZIONE DEL PROGETTO

“Christmas Music”

DATI IDENTIFICATIVI

Ordine di scuola destinataria dell’ iniziativa: scuola secondaria di primo grado

Destinatari: tutti gli alunni delle classi seconde e terze di strumento musicale (CH,

TR, FL, PF) e tutti gli alunni delle scuole medie di Lauro e Taurano.

CONTENUTI FORMATIVI E PROGETTUALI

a) Finalità: realizzazione dello spettacolo musicale che ha il fine di celebrare lo

spirito del Natale.

b) Obiettivi: integrazione degli allievi nel lavoro di gruppo attraverso il linguaggio

musicale.

c) Modalità di attuazione: concertazione in attività di musica d’ insieme dei brani

natalizi.

PRINCIPALI METODOLOGIE

Utilizzo del linguaggio non verbale

Lezione frontale

Lavoro di gruppo

RISULTATI ATTESI

Consapevolezza del proprio ruolo all’ interno del gruppo musicale, nel rispetto dei

ruoli altrui e delle parti da eseguire.

DENOMINAZIONE DEL PROGETTO

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“Concorsi musicali per categorie”

DATI IDENTIFICATIVI

Ordine di scuola destinataria dell’ iniziativa: scuola secondaria di primo grado

Destinatari: tutti gli alunni delle classi prime, seconde e terze di strumento

musicale (CH, TR, FL, PF) che maggiormente si distinguono nell’ attività pratico

strumentale.

CONTENUTI FORMATIVI E PROGETTUALI

a) Finalità: realizzazione di brani solistici o d’ insieme al fine di partecipare a

concorsi che favoriscano il confronto tra alunni di realtà scolastiche differenti.

b) Obiettivi: gestione fisica e psicologica dell’ esecuzione musicale in una situazione

di confronto e sana competizione con alunni di altre istituzioni scolastiche.

c) Modalità di attuazione: elaborazione del materiale musicale scelto, sia solistico

che di gruppo.

PRINCIPALI METODOLOGIE:

Utilizzo del linguaggio non verbale

Lezione frontale

Lavoro di gruppo

RISULTATI ATTESI

Saper affrontare e controllare il fattore psicologico nell’ esecuzione musicale

(soprattutto solista o in piccoli gruppi) senza che esso si ripercuota sull’ aspetto

fisico e muscolare.

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DENOMINAZIONE DEL PROGETTO

“Gran concerto di fine anno”

DATI IDENTIFICATIVI

Ordine di scuola destinataria dell’ iniziativa: scuola secondaria di primo grado

Destinatari: tutti gli alunni delle classi prime, seconde e terze di strumento

musicale (CH, TR, FL, PF)

CONTENUTI FORMATIVI E PROGETTUALI

a) Finalità: realizzazione dello spettacolo musicale al fine di evidenziare il percorso

didattico svolto nel corso dell’ anno scolastico.

b) Obiettivi: integrazione degli allievi nel lavoro di gruppo attraverso il linguaggio

musicale.

c) Modalità di attuazione: concertazione in attività di musica d’ insieme dei brani

scelti.

PRINCIPALI METODOLOGIE

Utilizzo del linguaggio non verbale

Lezione frontale

Lavoro di gruppo

RISULTATI ATTESI

Consapevolezza del proprio ruolo all’ interno del gruppo musicale, nel rispetto dei

ruoli altrui e delle parti da eseguire.

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DENOMINAZIONE DEL PROGETTO

“Open day…in music”

DATI IDENTIFICATIVI

Ordine di scuola destinataria dell’ iniziativa: scuola secondaria di primo grado

Destinatari: tutti gli alunni delle classi seconde e terze di strumento musicale

(CH, TR, FL, PF).

CONTENUTI FORMATIVI E PROGETTUALI

a) Finalità: realizzazione di brevi esecuzioni d’ insieme divise per ogni classe di

strumento e anche per più classi (es. ch e fl, tr e pf).

b) Obiettivi: sensibilizzare gli intervenuti alla manifestazione (prevalentemente

alunni delle quinte classi della scuola primaria) allo studio dello strumento musicale

come attività aggiuntiva del curricolo scolastico.

c) Modalità di attuazione: concertazione in attività di musica d’ insieme del materiale

musicale scelto.

PRINCIPALI METODOLOGIE

Utilizzo del linguaggio non verbale

Lezione frontale

Lavoro di gruppo

RISULTATI ATTESI

Consapevolezza del proprio ruolo all’ interno del gruppo musicale, nel rispetto dei

ruoli altrui e delle parti da eseguire.

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Progetto Murales

La Mia Scuola A colori

Tale Progetto in coerenza con le indicazioni del PTOF, ed in particolare con gli

obiettivi legati alle UDA ‘LA SCUOLA IN…FORMA’ e ‘VIVERE INSIEME’ che si

pongono, tra gli altri, gli obiettivi di “…realizzare il “Glocalismo” accrescendo il

legame alle radici e al territorio, sia attraverso la conoscenza della storia, dei

paesaggi, degli usi, dei costumi, delle tradizioni, sia del patrimonio artistico,

culturale e scientifico locale , in un confronto più ampio e globale…” e di “…creare

percorsi strutturati che vedano i giovani coinvolti come attori protagonisti in momenti

di cittadinanza attiva in cui siano delineati i diritti, i doveri, i poteri e le responsabilità

nei confronti di tutte le forme sociali, dal contesto classe, scuola, territorio locale,

nazionale internazionale fino ad una dimensione globale e universale” e “…costruire

percorsi trasversali ed interdisciplinari che educhino alla legalità e allo sviluppo della

persona valorizzando la condivisione, l’inclusione, la solidarietà, attraverso momenti

di cooperazione e di confronto per un sano star bene con gli altri”, si propone il

progetto “La mia scuola a colori”.

Il “Progetto murales - La mia scuola a colori”, che si propone per l’anno in corso, è

destinato alle classi seconde e terze della scuola secondaria di primo grado di

Lauro e Taurano, avrà lo scopo di abbellire l’ambiente scolastico ed avviare un

percorso di conoscenza e sensibilizzazione sul tema murales e territorio, che

potrebbe ulteriormente svilupparsi in ulteriori progetti legati alla proposta di itinerari

ed attività per una conoscenza consapevole ed attiva delle bellezze e dei beni

presenti sul territorio.

Il prodotto artistico del murales ha un carattere fortemente operativo, ciò permette

agli allievi un’interessante opportunità formativa ed educativa, nella quale si

sottolinea l’importante ruolo di mediazione fra teoria e pratica, progettualità e

improvvisazione, regole e creatività; si tenderà, inoltre, a favore l’inserimento nel

gruppo di lavoro di alunni diversamente abili e di gruppi di alunni con difficoltà di

inserimento nell’area socio-relazionale.

La realizzazione di un'opera sulla parete verrà struttura nelle seguenti fasi:

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- La prima fase, da svolgere nelle ore curricolari con l’intera classe, partendo dalla

storia dei “murales” e dalle tecniche pittoriche utilizzate per realizzarli

(eventualmente anche con l’utilizzazione di diapositive), aiuterà i ragazzi a riflettere

sul valore di un’opera fruibile sempre e gratuitamente dalla collettività e sulla

differenza esistente tra queste opere grafico-pittoriche ed imbrattare e danneggiare

beni collettivi pubblici e privati, che devono essere invece rispettati.

In questa prima fase si potrebbero anche organizzare incontri con artisti o writer

professionisti.

- Nella seconda fase sarà scelto assieme ai ragazzi il tema da sviluppare. Questo

potrà essere di spunto didattico: un brano letterario, un episodio della storia, un

luogo geografico, un personaggio reale o di fantasia o scelto tra tematiche

universali quali la musica (il nostro istituto è ad indirizzo musicale!), o tematiche

legate all’amicizia, la solidarietà, la fratellanza.

- Nella fase successiva verrà progettato il “Murales” partendo da una raccolta

d’immagini ed informazioni sul tema scelto, si progetterà un disegno in una

dimensione ridotta. Si potranno valutare diverse idee che verranno rappresentate

nei formati normalmente utilizzati dai ragazzi per i loro lavori artistici. Allo sviluppo

della tematica ed alla realizzazione dei bozzetti potrà partecipare tutta la classe

nelle ore curricolari disciplinari. (Lavoro in classe e a casa)

L’ultima fase prevederà la realizzazione delle opere ( il numero dipenderà dagli

spazi ritenuti idonei e concessi dalle Istituzioni preposte) sulle pareti esterne e/o

interne del complesso scolastico. In funzione degli spazi concessi e della grandezza

delle superfici da dipingere verranno stabiliti i tempi di realizzazione. I ragazzi scelti

per la realizzazione dei murales (Max 15) dovranno collaborare alla realizzazione

insieme ai docenti coinvolti e ad eventuali artisti (muralisti o writers) esterni nei

tempi calendarizzati in funzione delle esigenze di docenti e personale scolastico.

OBIETTIVI GENERALI DEL PROGETTO:

- Avvicinare gli studenti alla forma artistica del murales anche fornendo loro

indicazioni storiche e teoriche, su importanti artisti che nel recente passato si sono

distinti in questa forma artistica ed in particolare favorendo la conoscenza dei

murales, e della loro storia, presenti sul territorio;

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- Formare un gruppo di lavoro in cui ogni partecipante collaborando al progetto,

impari a rispettare le consegna date dall’operatore, oltre che a collaborare in modo

proficuo con i compagni.

- Avvicinare gli studenti a forma alternative di “fare scuola” senza l’implicazione

della frustrazione data dall’insuccesso scolastico.

- Scoprire e sviluppare le proprie potenzialità, aumentando la propria autostima.

- Creare un ambiente di apprendimento cooperativo, e di integrazione e

socializzazione degli alunni diversamente abili nel piccolo gruppo.

-Favorire la socializzazione e la condivisione Rispettare le regole condivise

-Rispettare l’ambiente

- Rispettare e gestire il materiale della scuola

-Creare un ambiente favorevole che predisponga ad un apprendimento più efficace

ed autonomo

-Avviare all’autonomia

METODOLOGIE

La metodologia prevede che gli alunni “facciano insieme” serenamente, in maniera

creativa e multisensoriale. Pertanto si prevede di ricorrere alla metodologia del

Cooperative Learning.

Il COOPERATIVE LEARNING si basa su attività che consentano l’integrazione e la

valorizzazione d’ogni alunno. Nell’apprendimento cooperativo i gruppi sono

organizzati in un lavoro collettivo per raggiungere un fine comune. Per raggiungere

lo scopo gli alunni nel gruppo fanno affidamento gli uni sugli altri. In un gruppo

ciascuno deve rendere conto per la propria parte del lavoro fatto e di quanto ha

appreso. E’ necessario che i componenti lavorino in modo interattivo. In questo

modo gli alunni “si insegnano” a vicenda e l'insegnante diventa facilitatrice,

organizzatrice e osservatrice dell’apprendimento.

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CORSI DI STRUMENTO MUSICALE

La scuola Secondaria di I Grado di Lauro, Taurano, Quindici e Moschiano offre

come arricchimento del curricolo alle famiglie che ne fanno richiesta, la possibilità di

frequentare i corsi di strumento musicale. STRUMENTI: Chitarra, Flauto, Pianoforte

e Tromba. Organizzazione: un’ora di lezione settimanale pomeridiana individuale o

per piccoli gruppi. Iscrizione e Ammissione: richiesta di uno strumento in ordine di

gradimento, sostenere esame attitudinale che si terrà entro il mese Marzo per

verificare le capacità attitudinale. Al test seguirà un colloquio individuale con prove

di intonazione e riproduzione di ritmi. La commissione d’esame stilerà una

graduatoria per l’assegnazione dello strumento richiesto. E’ obbligatoria la

frequenza e non sono ammesse rinunce in corso d’anno nè durante il triennio.

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RISORSE PROFESSIONALI

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STAFF DIRIGENZIALE

Dirigente Scolastico

Prof.ssa DAVIDE IMMACOLATA

Collaboratore del dirigente scolastico

Collaboratore Vicario: Prof.ssa SINISCALCHI BIANCA

Collaboratore Prof. : BOSSONE GIACINTO

Responsabile di plesso

Scuola Primaria Quindici: FRUNCILLO ANNA MARIA

Scuola Primaria Moschiano: MAIETTA MARIANNA

Scuola Primaria Lauro: BOSSONE REGINA

Scuola Primaria Taurano : SCALA ANNA MARIA

Scuola Infanzia Quindici: GRAZIANO ADRIANA

Scuola Infanzia Moschiano: MANFREDI ELEONORA

Scuola Infanzia Lauro: MOLLICA GRAZIANO RAFFAELLA

Scuola Infanzia Taurano: MAZZOCCA BEATRICE

Scuola Secondaria di I Grado Quindici: VECCHIONE MARGHERITA

Scuola Secondaria di I Grado Moschiano: SINISCALCHI ANTONIETTA

Scuola Secondaria di I Grado Lauro: ROMANO VIRGINIA

Scuola Secondaria di I Grado Taurano: CARACCIOLO BENVENUTA

Segretario del collegio

Prof.ssa SINISCALCHI BIANCA

Funzioni strumentali

AREA 1 – Ripartita tra tutti i docenti FF.SS.

AREA 2 – INSEGNANTE: AMOROSO Franca

AREA 3 – INSEGNANTE: SINISCALCHI Antonietta

AREA 4 – INSEGNANTE: D’AVINO Adele

AREA 5- INSEGNANTE: MUTO Luisa

AREA 6-INSEGNANTE: GRAZIANO Celeste

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MODELLI ORGANIZZATIVI

SCUOLA INFANZIA

NOME GIORNI ORARI

Lauro Dal lunedì al venerdì ore 8,00 - 16,00 con mensa

Quindici Dal lunedì al venerdì ore 8,00 - 16,00 con mensa

Moschiano Dal lunedì al venerdì ore 8,00 - 16,00 con mensa

Taurano Dal lunedì al venerdì ore 8,00 - 16,00 con mensa

SCUOLA PRIMARIA

NOME GIORNI ORARI

Lauro Dal lunedì al venerdì ore 8,30 – 13,30

Quindici Dal lunedì al venerdì ore 8,30 - 13,30

Moschiano Dal lunedì al venerdì ore 8,30 - 13,30

Taurano Dal lunedì al venerdì ore 8,30 - 13,30

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

NOME GIORNI ORARI

MOSCHIANO Dal lunedì al sabato Modello 30h

ore 8,30 – 13,30

LAURO-MIGLIANO Indirizzo Musicale

Dal lunedì al sabato +

3h settimanali strumento

ore 8,30 - 13,30

QUINDICI Tempo Prolungato

lunedì e giovedì martedì, mercoledì,

venerdì, sabato

ore 8,30- 17,30 ore 8,30 - 13,30

TAURANO Tempo Prolungato

lunedì e giovedì martedì, mercoledì,

venerdì, sabato

ore 8,30- 17,30 ore 8,30 - 13,30

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ORIENTAMENTO

L’ “Orientamento” nel nostro Istituto, è considerato e praticato come condizione e

prassi di sviluppo individuale, nonché occasione di sviluppo sociale, secondo un

progetto educativo responsabilmente condiviso dai tre “attori” in campo: scuola-

genitori -figli. L’ Orientamento come ausilio, guida, incoraggiamento alle scelte

future, sia scolastiche e sia lavorative, successive cioè alla conclusione della scuola

secondaria di primo grado, impegna principalmente tutte le risorse della scuola,

coinvolgendo le famiglie e le istituzioni territoriali, al fine di preparare gli alunni a

diventare capaci di scelte autonome e responsabili per sentirsi sempre protagonisti

delle proprie decisioni. Si tratterà, pertanto, di realizzare “ l’accompagnamento”

dell’alunno con un percorso personalizzato di apprendimento allo scopo di

promuovere la conoscenza di sé e la valorizzazione dell’io, anche al fine di

acquisire consapevolezza della realtà. Il ragazzo si “orienta” sfruttando gli strumenti

culturali che la scuola gli offre, è capace di pensare, dunque, al proprio futuro dal

punto di vista umano, sociale e professionale. Il processo o percorso di

Orientamento prevede:

Informazione generale (con questionari, schede e test);

Orientamento informativo (basato su incontri con gli studenti in orario scolastico,

con i genitori in orario extrascolastico, con genitori e gli studenti in orario

extrascolastico);

Orientamento formativo ( riconoscere le competenze di base acquisite e motivate a

ulteriori approfondimenti).

Allo scopo di affermare e valorizzare la scelta orientativa, intesa soprattutto come

occasione e possibilità di auto orientamento, finalizzata a concorrere alle attività

formazione della identità personale di ciascuno, saranno sviluppati e favoriti incontri

e momenti di riflessione proprio con l’intento di ampliare la conoscenza di sé

avviando il confronto sulle caratteristiche personali, interessi, attitudini e limiti. Le

attività di Orientamento formativo da noi promosse sono finalizzate allo sviluppo

delle competenze orientative di base, sempre associate ad attività di

accompagnamento e di consulenza orientativa, di sostegno alla progettualità

individuale. Tanto concorre, inoltre, a potenziare la strutturazione delle attività di

apprendimento in modi e forme che promuovono un senso di capacità percentuale

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che si evidenzia soprattutto nell’incremento delle conoscenze destinate a diventare

abilità cognitive.

Sulla base di queste convinzioni, il nostro istituto intende perseguire un:

Orientamento in entrata, rivolto agli alunni delle classi quinte della primaria (incontri

con i genitori, accoglienza, continuità);

Orientamento in uscita, destinato agli alunni di tutte le classi della scuola

secondaria di primo grado (visite guidate, giornate studio presso scuole superiori,

libera e autonoma frequentazione da parte degli alunni di “ scuole-aperte”).

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VISITE GUIDATE

Le visite guidate si identificano, prevalentemente, con le uscite che si effettuano

nell’arco di una giornata, per una durata uguale o superiore all’orario scolastico

giornaliero, nel territorio del proprio Comune o dei Comuni contigui, come anche al

di fuori di questi. Esse, per la loro valenza didattica e formativa, sono di

fondamentale importanza per lo sviluppo della personalità, la crescita culturale di

ciascuno, (il Regolamento definisce “opportunità culturali e formative”)il

potenziamento dell’autonomia individuale, il consolidarsi degli aspetti della

comunicazione e della socializzazione, il rafforzamento e lo sviluppo delle

conoscenze in genere. Considerato il patrimonio storico, artistico e archeologico del

nostro territorio, come anche la predominanza degli aspetti naturalistici e

paesaggistici di notevole interesse e richiamo turistico, la destinazione prima delle

nostre visite guidate sarà il territorio del Comune di Lauro e dell’intero Vallo di

Lauro, per la durata di mezza giornata o di un giorno.

Non si esclude la possibilità di “gite di istruzione”, interessanti gli alunni della scuola

secondaria di primo grado, nell’ambito territoriale della nostra regione e della durata

di uno o più giorni, secondo le indicazioni del piano

Le visite guidate comprendono:

Visite a musei e mostre;

Partecipazione a manifestazioni culturali, rappresentazioni teatrali e concerti;

Visite a enti istituzionali o amministrativi.

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INCLUSIONE

Una scuola che ‘include’ è una scuola che ‘pensa’ e che ‘progetta’ tenendo a mente

proprio tutti. Una scuola che, come dice Canevaro, non si deve muovere sempre

nella condizione di emergenza,

in risposta cioè al bisogno di un alunno con delle specificità che si differenziano da

quelle della maggioranza

degli alunni ‘normali’ della scuola. Una scuola inclusiva e una scuola che si deve muovere sul binario del

miglioramento organizzativo perché nessuno alunno sia sentito come non appartenente, non pensato e quindi

non accolto. P. Sandri

La Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012 “Strumenti d’intervento per alunni con bisogni

educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica” delinea e

precisa la strategia inclusiva della scuola italiana al fine di realizzare appieno il diritto

all’apprendimento per tutti gli alunni e gli studenti in situazione di difficoltà.

L’Inclusione scolastica vuole essere il processo attraverso il quale gli impedimenti vengono

rimossi in modo che ciascun individuo possa essere valorizzato, incontrando le condizioni per

esprimere al meglio le proprie potenzialità. Ciò non significa negare il fatto che ognuno di noi è

diverso o negare la presenza di disabilità che devono essere trattate in maniera adeguata, ma

vuol dire spostare l’analisi e l’intervento dalla persona al contesto, per individuarne gli ostacoli e

operare per la loro rimozione.

Il termine inclusione è spesso riduttivamente associato ad alunni che presentano problemi fisici o

mentali, o che abbiano bisogni educativi speciali: in realtà si riferisce all`educazione di tutti i

bambini anche con apprendimento normale (dall`Index Inclusione). Affinché ogni bambino o

ragazzo possa essere incluso, è indispensabile occuparsi dell`interezza della persona e questo

non è possibile se l`attenzione e la progettazione specifica vengono limitate a singoli aspetti.

Potremmo anche dire che è un processo che si riferisce alla globalità delle sfere educativa,

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sociale e politica, guarda a tutti gli alunni indistintamente e a tutte le loro potenzialità. L`area dello

svantaggio scolastico è molto più ampia di quella riferibile alla sola presenza di deficit. In ogni

classe ci sono alunni che presentano una richiesta di speciale attenzioneper una varietà di

ragioni. Il concetto di Bisogno Educativo Speciale è una macrocategoria che comprende dentro di

sé tutte le possibili difficoltà educative-apprenditive degli alunni, sia le situazioni considerate

tradizionalmente come disabilità mentale, fisica, sensoriale, sia quelle di deficit in specifici

apprendimenti clinicamente significative quali: la dislessia, il disturbo da deficit attentivo e altre

situazioni di problematicità` psicologica, comportamentale, relazionale, apprenditiva, di contesto

socio culturale. Tutte queste situazioni sono diversissime l`una dall`altra, ma malgrado la loro

diversità un dato le avvicina, e le rende sostanzialmente uguali nel loro diritto a ricevere

un’attenzione educativo-didattica individualizzata ed efficace: ognuna di queste persone ha un

funzionamento problematico, che rende loro più difficile trovare una risposta adeguata ai propri

bisogni.

Pertanto sulla base dell’analisi del tessuto sociale il nostro Istituto si propone un progetto mirato,

atto a ricevere in modo adeguato alunni con bisogni educativi speciali offrendo a ciascuno una

reale e fattiva integrazione. Da qui matura l’esigenza di sviluppare e approfondire percorsi

specifici che, inseriti in un progetto scolastico, possano anche diventare occasione di formazione

per i docenti.

La nostra realtà scolastica accoglie sia alunni provenienti da un ambiente socio-culturale medio,

con nuclei familiari attenti alla crescita affettiva e psico-sociale dei figli sia alunni in situazione di

disagio familiare e/o sociale. Questi provengono da un ambiente socio-culturale ed economico

modesto, e deprivato. Da un’attenta osservazione emerge una situazione in cui alcuni alunni, pur

essendo privi di certificazione, si caratterizzano come soggetti BES in quanto denotano cali

motivazionali nel percorso di apprendimento, difficoltà di integrazione, ristretto codice linguistico,

scarso interesse della famiglia alla vita scolastica dei figli e, in rari casi, atteggiamenti di

aggressività fisica e verbale.

I BES (alunni con Bisogni Educativi Speciali) nel nostro Istituto riguardano, dunque:

• Alunni con disabilità

• Alunni con DSA (Disturbo Specifico dell’Apprendimento)

• Alunni con deficit del linguaggio

• Alunni con disturbo oppositivo provocatorio

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• Alunni con disturbo della condotta in adolescenza

• Alunni con disagio socio-culturale

• Alunni stranieri non alfabetizzati.

Come previsto dalla CM n. 8 del 6/03/2013 del MIUR ogni scuola è chiamata ad elaborare una

proposta di Piano Annuale per l’Inclusività (PAI) riferito a tutti gli alunni con BES.

Il PAI del nostro Istituto indica le scelte metodologiche finalizzate all’attuazione di percorsi capaci

di favorire pari opportunità per tutti gli alunni e si propone di individuare strategie didattiche ed

organizzative che favorendo il percorso di apprendimento dei soggetti con BES, risulti capace di

offrire loro un contesto più efficace.

Finalità

Il nostro Istituto Comprensivo si pone come finalità prioritaria l’inclusione attraverso la

sperimentazione di percorsi formativi in grado di assicurare continuità nel passaggio tra i vari

ordini di Scuola e in quello indispensabile tra il mondo della Scuola e quello sociale inteso nel

senso più ampio.

E inoltre:

• finalizzare tutta l’attività educativa, formativa e riabilitativa ad un “progetto di vita” che tenga

conto del ruolo attivo che l’individuo dovrà svolgere all’interno della società;

• elaborare tre aspetti determinanti del processo di formazione: accoglienza, integrazione,

orientamento.

Obiettivi generali

• Favorire negli alunni processi di apprendimento e di acquisizione di competenze.

• Rendere l’alunno in difficoltà il più autonomo possibile.

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• Passare da un modello di crescita “protettivo” ad uno di “crescita autonoma” facendo sì che

l’alunno possa sperimentare, il più spesso possibile, attività svolte autonomamente.

Obiettivi specifici

• Attivazione del G.L.I. (Gruppo di Lavoro l’Inclusione) per redigere e monitorare il Piano di

Integrazione inserito nel PTOF e per coordinare la programmazione dei servizi scolastici con

quelli sanitari, socio assistenziali.

• Attivazione del G.L.I.O. per ciascun alunno disabile, al fine di favorire contatti e passaggi di

informazioni tra le scuole e tra Scuola e territorio. Formulazione del PEI e del PDP .

• Organizzazione di spazi capaci di garantire comunicazione, socializzazione, collaborazione e

quindi motivazione, attraverso l’organizzazione di attività ludico-laboratoriali che consentano il

recupero di opportunità di apprendimento anche attraverso l’uso di linguaggi non verbali.

• Promuovere iniziative di aggiornamento riguardo ai temi dell`inclusione quali:

o ICF nella scuola

o Percorso ABA

o Formazione docenti e sensibilizzazione delle famiglie.

Risorse/strumenti/metodologie didattiche

Apprendimento cooperativo: sviluppa forme di cooperazione e di rispetto reciproco fra gli

allievi e veicola le conoscenze/abilità/competenze

Tutoring (apprendimento fra pari: lavori a coppie)

Didattica laboratoriale (non serve il laboratorio come luogo fisico!) Favorisce la centralità del

bambino/ragazzo Realizza la sintesi fra sapere e fare, sperimentando in situazione

Procedere in modo strutturato e sequenziale: proporre attività con modello fisso e dal

semplice al complesso, si faciliteranno nell’alunno l’esecuzione delle consegne, la

memorizzazione e l’ordine nell’esposizione dei contenuti.

Sostenere la motivazione ad apprendere.

Semplificare gli esercizi (evitare esercizi concatenati).

Consentire tempi più lunghi o ridurre il numero degli esercizi nello stesso tempo (strategia da

scegliere secondo la personalità del bambino/ragazzo).

Per alunni che manifestano difficoltà di concentrazione: fornire schemi/mappe/diagrammi

prima della spiegazione (aiuteremo la mente a selezionare, categorizzare, ricordare, applicare

quanto recepito durante la spiegazione); evidenziare concetti fondamentali/parole chiave sul

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libro; spiegare utilizzando immagini; utilizzare materiali strutturati e non (figure geometriche,

listelli, regoli…); fornire la procedura scandita per punti nell’assegnare il lavoro.

Didattica multisensoriale: uso costante e simultaneo di più canali percettivi (visivo, uditivo,

tattile, cinestesico).

Tecnologie multimediali (computer, notebook per utilizzare software specifici).

LIM Utilizzi multiformi:

Permette di accedere a quantità infinita di informazioni

Visualizzazione di filmati o immagini

Interazione visiva di testi o esercizi (costruzione di testi collettivi)

Costruzione di unità di lavoro informatizzate con possibilità di personalizzarle per il gruppo classe

e utilizzandole in modo flessibile (eventuale consegna agli alunni copia della lezione o delle

attività proposte in formato cartaceo o digitale).

Favorisce e promuove l’interazione lasciando spazio alla creatività degli studenti affinché

realizzino ricerche o unità di lavoro multimediali in modo autonomo, singolarmente o in piccolo

gruppo favorisce apprendimento costruttivo ed esplorativo.

Per gli alunni con difficoltà risulta essere uno strumento compensativo (videoscrittura,

realizzazione di schemi e mappe, tabelle…).

Valutazione e verifiche

La valutazione riferita all’attività scolastica degli alunni con bisogni educativi speciali deve

accompagnare tutto il processo formativo e fornire informazioni relative a conoscenze e abilità,

alla disponibilità ad apprendere, alla maturazione del senso di sé di ogni alunno e allo sviluppo

delle potenzialità. La valutazione è sempre necessaria e procede secondo parametri adeguati

alle rispettive situazioni, seguirà il “criterio individuale” e non il “criterio normativo” che si riferisce

alla realtà accertata dei compagni di classe. Sarà una valutazione dinamica, e non un giudizio

definitivo sul grado di possesso di una certa qualità.

Dovrà essere relativa agli interventi educativi e didattici effettivamente svolti in base al P.E.I.

Buona riuscita scolastica si considera non soltanto una funzione intellettiva, ma anche un

prodotto del clima affettivo e relazionale che circonda l’alunno. I dati delle osservazioni

sistematiche, raccolte nel registro personale, contribuiscono ad attivare la valutazione formativa

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del processo di apprendimento e a supportare la valutazione sommativa. Le verifiche sono

generalmente individualizzate, costruite sulla base degli argomenti e delle abilità presenti nelle

varie unità didattiche; cercano di mettere in luce le acquisizioni effettuate, anche attraverso

materiali diversi e più o meno strutturati a seconda del livello di apprendimento raggiunto e dalle

caratteristiche della disabilità. La valutazione finale è in ogni caso riferita ai progressi dell’alunno in

relazione al progetto individualizzato assunto nel P.E.I.

NORMATIVA SULL’INCLUSIONE SCOLASTICA

LEGGE L. 517/77

L. 104/92

DPR del 24 febbraio 1994

IL DPR 275 marzo 1999

Linee Guida sull'Integrazione Scolastica degli alunni con disabilità

4 Agosto 2009

170 del 8 ott. 2010

•DM 12 lug. 2011

•Linee guida allegate al DM 12/07/2011

•DIRETTIVA – 27 dic. 2012

Strumenti d’intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali e organizzazione

territoriale per l’Inclusione Scolastica

•CIRCOLARE MINISTERIALE n. 8 - 6 marzo 2013

C.M. Misure di Accompagnamento IN 12 n. 22 26/08/2013

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Linee Guida sull’autismo

Linee di indirizzo per alunni adottati (nota del 18/12/2014)

PREMESSA

GARANTIRE IL SUCCESSO SCOLASTICO A TUTTI GLI ALUNNI

Con la Nota Ministeriale del 27 giugno 2013 il Miur fornisce indicazioni sul Piano

Annuale per l’Inclusività, richiamando nello specifico la Direttiva Ministeriale del 27

dicembre 2012 e la C.M. n. 8 del 2013 "Strumenti di interventi per alunni con

bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l'inclusione scolastica"-

“Indicazioni operative”.

Con la Nota si affinano le caratteristiche salienti del PAI, che le istituzioni

scolastiche, come affermato nella C.M. n.8, sono tenute a redigere al termine di

ogni anno scolastico, esattamente entro il mese di giugno In riferimento alla

suddetta normativa l’Istituto Comprensivo Benedetto Croce ha definito un Piano

Annuale per l’Inclusività (PAI), relazionando in merito agli interventi inclusivi attivati

in itinere e presentando una proiezione globale di miglioramento che essa intende

realizzare attraverso tutte le specifiche risorse che possiede.

Pertanto, per garantire a ogni alunno il diritto a una formazione adeguata, la nostra

scuola rivolge l’attenzione a quegli alunni che vivono delle situazioni tali da impedire

loro di raggiungere il successo formativo e da richiedere interventi individualizzati e

personalizzati.

COS'È IL PIANO ANNUALE PER L'INCLUSIVITÀ

Il PAI è prima di tutto un documento che informa sui processi di apprendimento

individualizzati e personalizzati, sulle metodologie e strategie adottate a garanzia

del successo formativo.

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Esso non è un documento dissociato dal POF, ma è parte integrante di esso e

definisce il percorso di inclusione da sviluppare in un processo responsabile e attivo

di crescita e partecipazione.

Il presente documento elaborato e predisposto dal Dirigente Scolastico, col

supporto del Gruppo di Lavoro per l’Inclusione (GLI) costituisce una proposta di

Piano riferita a tutti gli alunni con BES. È frutto di un'analisi delle criticità e dei punti

di forza degli interventi di inclusione scolastica operati nell'anno appena trascorso e

rappresenta un'ipotesi globale di utilizzo funzionale delle risorse specifiche,

istituzionali e non , e di incremento del livello di inclusività generale della scuola per

il prossimo a.s. 2016/2017

“Scopo del Piano annuale per l’Inclusività (P.A.I.) è fornire un elemento di

riflessione nella predisposizione del Piano dell’offerta Formativa della scuola.

Esso,infatti, non va inteso come un ulteriore adempimento burocratico, bensì come

uno strumento che possa contribuire ad accrescere la consapevolezza dell’intera

comunità educante sulla centralità e la trasversalità dei processi inclusivi in

relazione alla qualità dei “risultati” educativi, per creare un contesto educante dove

realizzare concretamente la scuola “per tutti e per ciascuno”. Esso è prima di tutto

un atto interno della scuola autonoma, finalizzato all’auto-conoscenza e alla

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pianificazione, da sviluppare in un processo responsabile e attivo di crescita e

partecipazione, in un ottica di sviluppo e monitoraggio delle capacità inclusive della

scuola e nel rispetto delle prerogative dell’autonomia scolastica.

Quindi non è un “documento” per chi ha bisogni educativi speciali, ma è lo

strumento per una progettazione della propria offerta formativa in senso inclusivo, è

lo sfondo ed il fondamento sui quali sviluppare una didattica attenta ai bisogni di

ciascuno nel realizzare gli obiettivi comuni, le linee guida per un concreto impegno

programmatico per l’inclusione, basato su una attenta lettura del grado di inclusività

della scuola e su obiettivi di miglioramento da perseguire nel senso della

trasversalità delle prassi di inclusione negli ambiti dell’insegnamento curricolare,

della gestione delle classi, dell’organizzazione dei tempi e degli spazi scolastici,

delle relazioni tra docenti, alunni e famiglie.

(Dalla Nota del 27 giugno 2013)

COSA SI PROPONE IL PIANO ANNUALE PER L'INCLUSIVITÀ

Il PAI estende a tutti gli allievi in difficoltà il diritto alla personalizzazione

dell’apprendimento richiamandosi espressamente ai principi enunciati dalla Legge

53/2003 e si propone di:

• definire pratiche inclusive condivise tra scuola e famiglia;

• sostenere gli alunni con BES nella fase di adattamento al nuovo ambiente e in

tutto il percorso di studi;

• favorire un clima di accoglienza e inclusione;

• favorire il successo scolastico e formativo e prevenire blocchi nell’apprendimento

di questi alunni, agevolandone la piena inclusione sociale e culturale;

• ridurre i disagi formativi ed emozionali, favorendone al contempo la piena

formazione;

• adottare piani di formazione che prevedono un ruolo attivo degli insegnanti;

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80

• promuovere qualsiasi iniziativa di comunicazione e di collaborazione tra scuola,

famiglia ed Enti territoriali coinvolti (Comune, ASL, Provincia, Regione, Enti di

formazione, …).

OBIETTIVI TRASVERSALI DI UNA SCUOLA INCLUSIVA

• Promuovere un positivo clima della classe: attenzione ai bisogni ed interessi di

ognuno, comprensione e accettazione dell’altro;

• Promuovere comportamenti non discriminatori, bensì il senso di appartenenza al

gruppo;

• Valorizzare le differenze

• Importante il contesto spaziale fisico: aule accoglienti, strutturate, in cui tutti i

bambini possono accedere alle risorse presenti, in uno sfondo condiviso nel quale

tutti si sentono ben accolti.

• La disposizione dei banchi sarà flessibile a seconda della gestione del lavoro ma

sempre in modo che possa favorire lo scambio e la comunicazione dei bambini.

• Monitorare i BES presenti nell'Istituto;

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• Stabilire dei criteri per l'utilizzo delle risorse finanziarie destinate all'Integrazione

degli alunni diversamente abili in modo tale che vi sia attenzione a tutte le realtà

dell'Istituto e che vengano predisposti progetti di qualità e non solo acquisto di

materiale didattico;

• Valutare l'efficacia degli strumenti di documentazione e programmazione utilizzati

per gli alunni che necessitano di percorsi didattici ed educativi personalizzati (PEI-

PDP-PDF) per promuovere una didattica e una cultura dell'inclusività;

• Incentivare e favorire la collaborazione con gli Enti Locali e le realtà educative del

territorio;

• Attuare quanto proposto dalle Indicazioni Nazionali 2012, legando l'attività

didattica al vissuto degli allievi; Documentare e condividere buone prassi;

• Promuovere e diffondere la cultura dell'integrazione tramite appositi incontri con i

genitori, nei quali presentare esperienze positive, buone prassi, progetti di

inclusione.

L’ INCLUSIONE SCOLASTICA

Le trasformazioni nella società e nella cultura contemporanea richiedono alla scuola

di far fronte ad una domanda educativa complessa e differenziata. Perciò

l’inclusione degli alunni con bisogni educativi speciali costituisce una prova, per la

scuola, di rispondere ai bisogni di formazione di ciascun bambino. Il processo di

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inclusione, infatti, stimola la scuola ad assumere un atteggiamento di disponibilità

all’innovazione e all’accoglienza. Nella consapevolezza che il grado di civiltà di un

popolo si desume anche dal modo di affrontare il problema degli svantaggiati, la

nostra scuola si pone l’obiettivo di aiutare al massimo questi soggetti a ridurre e/o

superare le difficoltà che sono all’origine del loro disadattamento. In relazione alla

loro presenza nelle sezioni della scuola dell’Infanzia, nelle classi della scuola

Primaria e in quelle della Secondaria, intendiamo favorire un’azione educativa che

tenga conto sia delle esigenze del singolo che di quelle del gruppo classe in cui

ciascuno è inserito. Questo implica l’utilizzo di stimoli, di suggerimenti, di programmi

che possono essere svolti in modo tale da assicurare un graduale processo di

apprendimento, commisurato alle reali potenzialità dei soggetti cui vengono rivolti. I

percorsi vengono sempre costruiti ed attuati in modo individualizzato, tenendo conto

del fatto che le storie personali sono diverse, mettendo in campo risorse umane e

metodologie appropriate, con programmi funzionali alle limitazioni e finalizzati al

potenziamento delle capacità residue.

STRATEGIE METODOLOGICHE E DIDATTICHE per l’inclusione

Valorizzare nella didattica linguaggi comunicativi altri dal codice scritto (linguaggio

iconografico, parlato), utilizzando mediatori didattici quali immagini, disegni e

riepiloghi a voce.

Utilizzare schemi e mappe concettuali.

Insegnare l’uso di dispositivi extratestuali per lo studio (titolo, paragrafi, immagini)

Promuovere integrazioni e collegamenti tra le conoscenze e le discipline.

Dividere gli obiettivi di un compito in “sotto obiettivi”.

Offrire anticipatamente schemi grafici relativi all’argomento di studio, per orientare

l’alunno nella discriminazione delle informazioni essenziali.

Privilegiare l’apprendimento dall’esperienza e la didattica laboratoriale.

Promuovere processi meta cognitivi per sollecitare nell’alunno l’autocontrollo e

l’autovalutazione dei propri processi di apprendimento.

Incentivare la didattica di piccolo gruppo e il tutoraggio tra pari. Promuovere

l’apprendimento collaborativo.

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MISURE DISPENSATIVE

All’alunno con DSA è garantito l’essere dispensato da alcune prestazioni non

essenziali ai fini dei concetti da apprendere. Esse possono essere, a seconda della

disciplina e del caso:

• la lettura ad alta voce

• la scrittura sotto dettatura

• prendere appunti

• copiare dalla lavagna

• il rispetto della tempistica per la consegna dei compiti scritti

• la quantità eccessiva dei compiti a casa

• l’effettuazione di più prove valutative in tempi ravvicinati

• lo studio mnemonico di formule, tabelle, definizioni

• sostituzione della scrittura con linguaggio verbale e/o iconografico

STRUMENTI COMPENSATIVI

Altresì l’alunno con DSA può usufruire di strumenti compensativi che gli consentono

di compensare le carenze funzionali determinate dal disturbo. Aiutandolo nella parte

automatica della consegna, permettono all’alunno di concentrarsi sui compiti

cognitivi oltre che avere importanti ripercussioni sulla velocità e sulla correttezza.

A seconda della disciplina e del caso, possono essere:

• formulari, sintesi, schemi, mappe concettuali delle unità di apprendimento 12 ;

• tabella delle misure e delle formule geometriche;

• computer con programma di videoscrittura, correttore ortografico; stampante e

scanner;

• calcolatrice o computer con foglio di calcolo e stampante,

• registratore e risorse audio (sintesi vocale, audiolibri, libri digitali);

• software didattici specifici.

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VALUTAZIONE

• Programmare e concordare con l’alunno le verifiche

• Prevedere verifiche orali a compensazione di quelle scritte (soprattutto per la

lingua straniera)

• Valutazioni più attente alle conoscenze e alle competenze di analisi, sintesi e

collegamento

• piuttosto che alla correttezza formale

• Far usare strumenti e mediatori didattici nelle prove sia scritte sia orali (mappe

concettuali, mappe cognitive)

• Introdurre prove informatizzate

• Programmare tempi più lunghi per l’esecuzione delle prove

• Pianificare prove di valutazione formativa

Per questo il Piano Annuale per l’inclusività si propone di:

�INDIVIDUARE tempestivamente i Bisogni Educativi Speciali (BES) dell’alunno

prescindendo da preclusive tipizzazioni.

�FAVORIRE un clima di accoglienza e di attenzione alle relazioni che prevenga e

rimuova eventuali ostacoli alla piena integrazione.

�DEFINIRE pratiche condivise all’interno dell’Istituto in tema di intervento degli

alunni con BES.

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Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità

A. Rilevazione dei BES presenti: n°

1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) 15

minorati vista 2

minorati udito

Psicofisici 13

2. disturbi evolutivi specifici

DSA 5

ADHD/DOP

Borderline cognitivo

Altro

3. svantaggio (indicare il disagio prevalente)

Socio-economico

Linguistico-culturale 2

Disagio comportamentale/relazionale 2

Altro

Totali

% su popolazione scolastica

N° PEI redatti dai GLHO 15

N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione

sanitaria 5

N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione

sanitaria 5

B. Risorse professionali specifiche Prevalentemente utilizzate

in…

Sì / No

Insegnanti di sostegno Attività individualizzate e di

piccolo gruppo

SI

Attività laboratoriali integrate

(classi aperte, laboratori

SI

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protetti, ecc.)

AEC Attività individualizzate e di

piccolo gruppo

NO

Attività laboratoriali integrate

(classi aperte, laboratori

protetti, ecc.)

NO

Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate e di

piccolo gruppo

NO

Attività laboratoriali integrate

(classi aperte, laboratori

protetti, ecc.)

NO

Funzioni strumentali / coordinamento SI

Referenti di Istituto (disabilità, DSA,

BES)

SI

Psicopedagogisti e affini

esterni/interni

NO

Docenti tutor/mentor NO

C. Coinvolgimento docenti curricolari Attraverso… Sì / No

Coordinatori di classe e simili

Partecipazione a GLI SI

Rapporti con famiglie SI

Tutoraggio alunni SI

Progetti didattico-

educativi a prevalente

tematica inclusiva

SI

Altro:

Docenti con specifica formazione

Partecipazione a GLI SI

Rapporti con famiglie SI

Tutoraggio alunni SI

Progetti didattico-

educativi a prevalente

tematica inclusiva

SI

Altro:

Altri docenti

Partecipazione a GLI SI

Rapporti con famiglie SI

Tutoraggio alunni SI

Progetti didattico-

educativi a prevalente SI

Page 87: PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA 2016/2018 EX …icbenedettocrocelauro.gov.it/wp-content/uploads/2016/11/PTOF-Croce-PDF.pdfL’Istituto è intitolato a Benedetto Croce Benedetto

87

tematica inclusiva

Altro:

D. Coinvolgimento personale ATA

Assistenza alunni disabili NO

Progetti di inclusione / laboratori

integrati NO

Altro:

E. Coinvolgimento famiglie

Informazione /formazione su

genitorialità e psicopedagogia

dell’età evolutiva

SI

Coinvolgimento in progetti di

inclusione NO

Coinvolgimento in attività di

promozione della comunità educante NO

Altro:

F. Rapporti con servizi sociosanitari territoriali e istituzioni deputate alla sicurezza. Rapporti con CTS / CTI

Accordi di programma / protocolli di

intesa formalizzati sulla disabilità SI

Accordi di programma / protocolli di

intesa formalizzati su disagio e simili SI

Procedure condivise di intervento

sulla disabilità NO

Procedure condivise di intervento su

disagio e simili NO

Progetti territoriali integrati NO

Progetti integrati a livello di singola

scuola NO

Rapporti con CTS / CTI NO

Altro:

G. Rapporti con privato sociale e volontariato

Progetti territoriali integrati NO

Progetti integrati a livello di singola

scuola NO

Progetti a livello di reti di scuole NO

H. Formazione docenti

Strategie e metodologie educativo-

didattiche / gestione della classe SI

Didattica speciale e progetti

educativo-didattici a prevalente

tematica inclusiva

SI

Didattica interculturale / italiano L2 SI

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88

Psicologia e psicopatologia dell’età

evolutiva (compresi DSA, ADHD, c.) SI

Progetti di formazione su specifiche

disabilità (autismo, ADHD, Dis.

Intellettive, sensoriali…)

SI

Altro: ICF SI

Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo anno

Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: 0 1 2 3 4

Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento

inclusivo X

Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e

aggiornamento degli insegnanti X

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi

inclusive; X

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti

all’interno della scuola X

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti

all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi

esistenti;

X

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel

partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione

delle attività educative;

X

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla

promozione di percorsi formativi inclusivi; X

Valorizzazione delle risorse esistenti X

Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili

per la realizzazione dei progetti di inclusione X

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono

l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi

ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo.

X

Altro:

Altro:

* = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo

Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi

scolastici

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Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli

di responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.)

La scuola elabora, inserendola nel POF, una politica di promozione dell`integrazione e

dell`inclusione condivisa tra il personale(Piano annuale per l`inclusione). Definisce al

proprio interno una struttura di organizzazione e coordinamento degli interventi rivolti

alla disabilita`e al disagio scolastico (GLI: gruppo di lavoro per l`inclusione), definendo

ruoli di referenza interna ed esterna. Sensibilizza la famiglia a farsi carico del problema

elaborando un progetto eucativo condiviso ed invitandola a farsi aiutare, attraverso gli

accessi ai servizi (ASL e/o servizi sociali).

Il Dirigente convoca il GLI (in sua assenza se ne occupera` la FS). Viene informato dal

Coordinatore di Classe e/o Coordinatore BES rispetto agli sviluppi del caso considerato.

Convoca e presiede il Consiglio di Classe/interclasse/intersezione.

La funzione strumentale collabora con il Dirigente Scolastico, raccorda le diverse

realta` (Scuola, ASL. Famiglie, enti territoriali...), attua il monitoraggio di progetti,

rendiconta al Collegio docenti, partecipa e coordina il GLI e la commissione intercultura

e riferisce ai singoli consigli.

I Consigli di Intersezione, Interclasse, Classe informano il Dirigente e la famiglia della

situazione/problema. Effettuano un primo incontro con i genitori. Collaborano

all`osservazione sistematica e alla raccolta dati. Analizzano i dati rilevati, prendono atto

della relazione clinica, definiscono, condividono ed attuano il Profilo Dinamico

Funzionale (PDF) e il Piano Educativo Individualizzato (PEI) per l`alunno DSA, il Progetto

Educativo Personalizzato (PEP) per l`alunno straniero e il Piano Didattico Personalizzato

(PDP) per l`alunno DSA o con disturbi riconducibili ex punto 1 della direttiva ministeriale

del 27/12/2012 e per gli alunni con svantaggio sociale e culturale.

Personale A.T.A. : Collabora con i docenti al buon andamento del PAI.

ASL: effettua l‟ accertamento di H e DSA, fa la diagnosi e redige una relazione;

incontra la famiglia per la restituzione relativa all‟accertamento effettuato;

fornisce supporto alla scuola per individuare il percorso da intraprendere.

Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli

insegnanti

Condivisione di buone prassi nel percorso di auto formazione

Formazione e aggiornamento su didattica speciale e progetti educativo - didattici a

prevalente tematica inclusiva

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive

La valutazione del P.A.I. avverrà in itinere monitorando punti di forza e criticità,

andando ad implementare le parti più deboli. Il filo conduttore che guiderà l‟azione della

scuola sarà quello del diritto all‟apprendimento di tutti gli alunni. L‟esercizio di tale

diritto comporta da parte dei docenti un particolare impegno in relazione agli stili

educativi, al ripensamento della trasmissioneelaborazione dei saperi, ai metodi di

lavoro, alle strategie di organizzazione delle attività in aula; il tutto si traduce nel

passaggio dalla scuola dell‟ insegnare alla scuola dell‟apprendere, che tiene insieme

l‟ importanza dell‟ oggetto culturale e le ragioni del soggetto. Per quanto riguarda la

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modalità di verifica e di valutazione degli apprendimenti i docenti tengono conto dei

risultati raggiunti in relazione al punto di partenza circostanziato nel PDP/PEI e

verificano quanto gli obiettivi siano riconducibili ai livelli essenziali degli apprendimenti,

facendone esplicito riferimento nella scheda di valutazione. Relativamente ai percorsi

personalizzati i Consigli di Classe/team dei docenti concordano le modalità di raccordo

con le discipline in termini di contenuti e competenze, individuano modalità di verifica

dei risultati raggiunti che prevedano anche prove assimilabili, se possibile, a quelle del

percorso comune. Stabiliscono livelli essenziali di competenza che consentano di

valutare la contiguità con il percorso comune e la possibilità del passaggio alla classe

successiva.

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola

Affinché il progetto vada a buon fine, l’organizzazione scolastica deve predisporre un

piano attuativo nel quale devono essere coinvolti tutti i soggetti responsabili del

progetto, ognuno con competenze e ruoli ben definiti:

Dirigente scolastico

Gruppo di coordinamento (GLI)

Docenti curriculari

Docenti di sostegno

Relativamente ai PDF, PEI, PDP e PEP il consiglio di classe/interclasse e intersezione,

ed ogni insegnante in merito alla disciplina di competenza, affiancati e supportati

dall’insegnante di sostegno metteranno in atto, già dalle prime settimane dell’anno

scolastico, le strategie metodologiche necessarie ad una osservazione iniziale attenta,

(test, lavori di gruppo, verifiche, colloqui, griglie,) che consenta di raccogliere il

maggior numero di elementi utili alla definizione e al conseguimento del percorso

didattico inclusivo.

Il GLI si occuperà della rilevazione dei BES presenti nell’ istituto raccogliendo le

documentazioni degli interventi educativo didattici definiti.

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto

ai diversi servizi esistenti

Assegnazione di un educatore che lavora a stretto contatto con il consiglio di classe /

interclasse/ intersezione secondo i tempi indicati nelle attività previste dal piano

annuale. Le attività consistono in un aiuto didattico, di socializzazione, di acquisizione di

maggiore autonomia nel muoversi anche all’interno del territorio, di attuazione di

progetti con associazioni ed enti.

Con gli esperti dell’ASL si organizzano incontri periodici, collaborando alle iniziative

educative e di integrazione predisposte nel Piano di Inclusione. Avranno modo di

verificare il livello e la qualità dell’integrazione nelle classi dell’Istituto, danno consigli

nella stesura degli obiettivi individualizzati del PEI, del PDP e del PEP oltre alla

collaborazione per l’aggiornamento e la stesura del PDF.

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91

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni

che riguardano l’organizzazione delle attività educative

La scuola ha il dovere di sviluppare un’identità comprensive delle problematiche

familiari, aumentando la qualità dell’ascolto e dell’osservazione per meglio qualificare

l’intervento educativo. Tale finalità si realizza nella stipula di un patto educativo scuola –

famiglia, nell’ambito del quale vengano valorizzate per le specifiche risorse della

comunità – famiglia e le competenze genitoriali perché conoscono come nessun’altro le

specifiche problematiche e le puntuali risorse dei figli. Si elencano i compiti che

comporta il ruolo della famiglia nell’inclusione scolastica e che la scuola intende

riconoscere e rispettare, mediante il Patto formativo.

Conoscere sin dal momento dell’iscrizione a scuola i diritti dei figli, in particolare le leggi che hanno fatto dell’inclusione scolastica un diritto esigibile ;

Cooperare con tutti i genitori della classe e della scuola ; Attivare il processo di inclusione scolastica del figlio con la presentazione , nei

termini fissati, dell’attestazione di alunno in situazione di disabilità e della diagnosi funzionale;

Partecipare alle riunioni del G.L.H.O. e del P.E.I. Cercare di essere il più possibile collaborativi cooperando con tutte le figure

preposte alla scuola Non esitare nel comunicare e condividere con gli insegnanti non solo i successi,

ma anche le frustrazioni che si affrontano lungo il percorso di crescita; Pensare al figlio come una persona a cui non sostituirsi nelle cose che sa e può

fare da solo, un individuo da rispettare nelle sue capacità e nei suoi limiti, nei suoi ritmi di sviluppo ma anche nei suoi desideri e nelle sue ambizioni, anche se sono diversi da quelli della media dei coetanei

Valorizzazione delle risorse esistenti

Implementare l’utilizzo della LIM che è uno strumento in grado di integrare vecchi e

nuovi linguaggi: quelli della scuola e quelli della società multimediale.

Sarà valorizzato l’uso dei software in relazione agli obiettivi didattici che si vogliono

raggiungere per favorire l’interazione e la partecipazione di tutti gli alunni.

L’utilizzo dei laboratori presenti nella scuola serviranno a creare un contesto di

apprendimento personalizzato che sa trasformare, valorizzandole anche le situazioni di

potenziale difficoltà.

Valorizzare le competenze specifiche di ogni docente.

Strutturazione di una banca dati per le buone pratiche

Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei

progetti di inclusione

Risorse materiali: laboratori (arte, musica, informatica), palestre, attrezzature

informatiche software didattici.

Risorse umane: psicologi, educatori, docenti specializzati in attività

ludico/formative/laboratoriali/relazionali

Finanziamenti per le nuove tecnologie

Fondi specifici per progetti di inclusione.

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92

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema

scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento

lavorativo.

Notevole importanza viene data all'accoglienza: così per i futuri alunni vengono

realizzati progetti di continuità in modo che, in accordo con le famiglie e gli insegnanti,

essi possano vivere con minore ansia il passaggio fra i diversi ordini di scuola.

Valutati, quindi, i bisogni educativi speciali presenti, la Commissione Formazione Classi

provvederà al loro inserimento nella classe più adatta.

Il P.A.I. che si intende proporre trova il suo sfondo integratore nel concetto di

"continuità". Tale concetto si traduce nel sostenere l'alunno nella crescita personale e

formativa.

Fondamentale risulta essere l'Orientamento inteso come processo funzionale a dotare

le persone di competenze che le rendano capaci di fare scelte consapevoli sulla base di

un senso di autoefficacia (empowerment) con conseguente percezione della propria

"capacità".

L'obiettivo prioritario che sostiene l'intera progettazione è permettere alle persone di

"sviluppare un proprio progetto di vita futura".

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LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI

La valutazione riveste una grande importanza nel processo formativo, anche perché

fornisce agli studenti strumenti per la presa di coscienza di sé, delle proprie

capacità e dei propri limiti.

La valutazione viene effettuata in modo sistematico prestando costante attenzione

ai progressi che l’alunno compie nel corso del processo formativo, garantendo

interventi nel percorso di lavoro per adeguarlo alle esigenze e personalizzarlo il più

possibile.

I docenti esplicitano i livelli di conoscenza, di abilità e di competenza raggiunte. Le

attività didattiche di verifica e valutazione si svolgono nel rispetto del criterio della

trasparenza e della condivisione: gli insegnanti chiariscono obiettivi, metodologie,

criteri dell’ Istituto Comprensivo.

valutazione; comunicano agli studenti e/o alle famiglie i risultati delle prove scritte e

orali, la misurazione delle quali è effettuata sulla base di griglie e di indicatori.

In genere, per stabilire il raggiungimento degli obiettivi minimi di ogni disciplina si fa

riferimento ai seguenti parametri di fondo:

conoscenza degli elementi (l’alunno ha/non ha acquisito dati, nozioni,…)

comprensione (l’alunno ha/non ha colto collegamenti e nessi logici)

abilità operative (l’alunno sa/non sa applicare quanto appreso nelle diverse

discipline)

La decisione finale in merito alla promozione o alla bocciatura e l’attribuzione dei

giudizi/voti fa riferimento ai tre elementi sopra indicati. In questa prospettiva i

giudizi/voti attribuiti dal Consiglio di Classe / dall’équipe pedagogica non derivano

da operazioni di pura media aritmetica, ma descrivono il progresso o meno del

processo di maturazione e di sviluppo dell’alunno.

Pertanto, ai fini della formulazione del giudizio finale, si tiene conto:

degli obiettivi fissati in sede di programmazione,

dei livelli di partenza,

dell’impegno, della partecipazione, dell’interesse dimostrati

dei progressi realizzati nel corso dell’anno, anche in relazione ai risultati conseguiti

negli anni precedenti.

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NUOVA MODALITA’ DI VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI

art.3, comma 1-2-3, L. 137

1. Nella scuola dell’infanzia la valutazione è basata sull’osservazione del livello di

autonomia, delle capacità di socializzazione e sulla gestione delle frustrazioni ( es:

separazione dalle figure genitoriali nel periodo dell’inserimento). Tali osservazioni

vengono poi riprese nei profili personali di ogni singolo alunno alla fine dell’anno.

2. Nella scuola primaria la valutazione periodica e annuale degli apprendimenti

della alunni è effettuata mediante l’attribuzione di voti numerici, mentre la

certificazione delle competenze da essi acquisite al termine della classe quinta è

espressa con giudizio analitico sul livello globale di maturazione raggiunto

dall’alunno.

3. Nella scuola secondaria di primo grado la valutazione periodica e annuale degli

apprendimenti degli alunni e la certificazione delle competenze da essi acquisite

sono effettuate mediante l’attribuzione di voti numerici espressi in decimi.

4. Sono ammessi alla classe successiva, ovvero all’esame di stato a conclusione

del ciclo, gli studenti che hanno ottenuto un voto non inferiore a sei decimi in

ciascuna disciplina o gruppo di discipline.

Tabella di Valutazione adottata dal Collegio docenti

VERIFICA e VALUTAZIONE

La verifica/valutazione del processo formativo messo in essere, sia per quanto

riguarda l’aspetto strettamente curriculare sia quello riferito alle attività di

arricchimento e ampliamento, servirà agli alunni e alle famiglie, che potranno

rendersi oggettivamente conto dei livelli formativi conseguiti, delle abilità e delle

competenze acquisite, e agli insegnanti, che potranno riprogettare i percorsi

formativi e ricalibrare le strategie di apprendimento in relazione ai risultati emersi in

itinere e finali di ogni singolo allievo.

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TIPOLOGIA DI VERIFICA

MODALITA’ di VERIFICA STRUMENTI di VALUTAZIONE

TEMPI della VALUTAZIONE

OSSERVAZIONI SISTEMATICHE FORMATIVA IN ITINERE SOMMATIVA AL TERMINE DEI DUE QUADRIMESTRI

Rilevazioni sul comportamento socio-affettivo-relazionale e sull’ atteggia-mento psicologico nei confronti dell’apprendimento. ____________________ •Colloqui, interrogazioni, discussioni, lavori di gruppo, prove orali •Prove scritte a carattere strutturato, semi-strutturato o soggettivo, prove grafiche e pratiche

Registro personale del

docente Registri delle

attività aggiuntive Registro dei verbali del

consiglio di classe Griglie interne di raccolta risultati formativi in ingresso, in

itinere e finali Documenti di valutazione al termine

dei due quadrimestri Note alle famiglie per comunicare le carenze disciplinari in itinere – mesi di dicembre e

aprile Note alle famiglie per comunicare i debiti scolastici al termine del I e II quadrimestre

IN INGRESSO: settembre/ottobre IN ITINERE: dicembre , fine I Quadrimestre, aprile FINALE: fine II Quadrimestre

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INDICATORI, DESCRITTORI E RISULTATI DELLA VALUTAZIONE

STANDARD METACOGNITIVI

STANDARD DI COMPORTAMENTO: Capacità relazionale e Rispetto delle regole

STANDARD COGNITIVI voto

- ATTENZIONE e PARTECIPAZIONE: costante,propositiva, fattiva - IMPEGNO: serio, puntuale e preciso -METODO DI STUDIO: autonomo, consapevole ed efficace

COMPETENZA RELAZIONALE: -Socializzazione: sicura – Comportamento: esemplare - Rispetto puntuale delle norme di Convivenza Civile previste dal Regolamento di Istituto -Frequenza: costante e assidua

COMPETENZA COMUNICATIVA e ABILITA’ COGNITIVE -Conoscenze: complete e approfondite -Comprensione dei linguaggi: pronta, corretta, analitica -Produzione dei linguaggi: pertinente, analitica e personale -Organizzazione e rielaborazione: razionale, proficua e critica COMPETENZA OPERATIVOPROGETTUALE -Uso strumenti operativi autonomo e accurato -Uso linguaggi specifici: autonomo, accurato e ricco -Applicazione e o reimpiego: accurata, funzionale alle procedure e conoscenze in ambiti complessi

9/10

- ATTENZIONE e PARTECIPAZIONE: attiva, propositiva, collaborativa - IMPEGNO serio e preciso -METODO DI STUDIO: autonomo, consapevole e proficuo

COMPETENZA RELAZIONALE: -Socializzazione: sicura -Comportamento: responsabile e corretto - Rispetto delle norme di Convivenza Civile previste dal Regolamento di Istituto -Frequenza: regolare

ABILITA’ COGNITIVE -Conoscenze: ordinate e precise -Comprensione dei linguaggi: attenta, corretta, esaustiva -Produzione dei linguaggi: coerente, esaustiva, personale -Organizzazione e rielaborazione: ordinata, precisa e personale COMPETENZA OPERATIVOPROGETTUALE -Uso strumenti operativi: autonomo e preciso -Uso linguaggi specifici: autonomo e ampio Applicazione e/o reimpiego: precisa , funzionale alle procedure e conoscenze anche in ambiti complessi

8

ATTENZIONE e -COMPETENZA COMPETENZA

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PARTECIPAZIONE: positiva, collaborativa -IMPEGNO: adeguato alle richieste -METODO DI STUDIO: autonomo e razionale

RELAZIONALE: -Socializzazione: buona Comportamento: non sempre corretto -Infrazioni non gravi al Regolamento con ammonizioni verbali -Frequenza: non sempre regolare, diversi ritardi.

COMUNICATIVA e ABILITA’ COGNITIVE -Conoscenze: alquanto complete -Comprensione dei linguaggi: globalmente corretta -Produzione dei linguaggi: sostanzialmente corretta -Organizzazione e rielaborazione: essenzialmente ordinata e razionale COMPETENZA OPERATIVOPROGETTUALE -Uso strumenti operativi: autonomo e sostanzialmente funzionale -Uso linguaggi specifici: chiaro e piuttosto appropriato Applicazione e/o reimpiego: sostanzialmente logica/o e funzionale alle procedure e conoscenze

7

ATTENZIONE E PARTECIPAZIONE: alquanto costante e costruttiva -IMPEGNO: alquanto puntuale, strategico -METODO DI STUDIO: alquanto sistematico

COMPETENZA RELAZIONALE: -Socializzazione: buona Comportamento: non sempre corretto -Infrazioni non gravi al Regolamento con ammonizioni verbali -Frequenza: non sempre regolare, diversi ritardi.

COMPETENZA COMUNICATIVA e ABILITA’ COGNITIVE -Conoscenze: alquanto complete -Comprensione dei linguaggi: globalmente corretta -Produzione dei linguaggi: sostanzialmente corretta -Organizzazione e rielaborazione: essenzialmente ordinata e razionale COMPETENZA OPERATIVOPROGETTUALE -Uso strumenti operativi: autonomo e sostanzialmente funzionale -Uso linguaggi specifici: chiaro e piuttosto appropriato Applicazione e/o reimpiego: sostanzialmente logica/o e funzionale alle procedure e conoscenze

6

-ATTENZIONE e PARTECIPAZIONE: alterna, per cui parzialmente favorevole all’azione formativa -

-COMPETENZA RELAZIONALE: -Socializzazione: poco sicura -Comportamento: poco corretto -

COMPETENZA COMUNICATIVA e ABILITA’ COGNITIVE -Conoscenze: essenziali -Comprensione dei

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AUTOVALUTAZIONE

L’autovalutazione d'Istituto tende a perseguire i seguenti obiettivi:

Misurazione interna dei risultati degli apprendimenti con un controllo costante

della realizzazione dei curricoli d'istituto;

Misurazione esterna con l'organizzazione della somministrazione delle prove

INVALSI (Istituto Nazionale Valutazione Sistema scolastico). Gli esiti raggiunti dagli

alunni delle classi interessate diventano elemento di studio in uno sviluppo verticale

nel corso degli anni e concorrono al controllo dell'aderenza del piano curricolare

d'istituto con gli standard nazionali;

Creazione, controllo periodico e gestione della documentazione didattica e

amministrativa utilizzata dall'istituto;

Gestione delle risorse umane e relativa organizzazione;

Gestione di forme di tutoraggio e formazione del personale neoimmesso;

Misurazione della Customer Satisfation interna ed esterna; con somministrazione

di testi: docenti – genitori-alunni - personale ATA.

IMPEGNO: superficiale e occasionale -METODO DI STUDIO:dispersivo/ meccanico / mnemonico

Numerose Infrazioni al Regolamento con ammonizioni verbali e/o scritte di disturbo al regolare svolgimento delle lezioni -Sospensione fino a 15 giorni, in seguito alla quale ci sia stato ravvedimento (l. 169/2008 e D.M.5 2009) -Frequenza: irregolare, sistematici ritardi.

linguaggi: globale e parzialmente corretta in condizioni semplici -Produzione dei linguaggi: essenzialmente corretta in condizioni semplici -Organizzazione e rielaborazione: generica COMPETENZA OPERATIVOPROGETTUALE -Uso strumenti operativi: approssimativo -Uso linguaggi specifici: incerto -Applicazione e/o reimpiego: parziale anche in contesti semplic

5

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Garanzia di sicurezza

Al fine di garantire la sicurezza degli alunni e del personale all'interno e all'esterno

della scuola, vengono effettuati i seguenti provvedimenti di interesse generale:

- assicurazione

La scuola stipula una polizza assicurativa, che riguarda sia gli infortuni che la

responsabilità civile, scegliendo, tra le proposte delle varie società assicuratrici,

quella più vantaggiosa.

Essa deve coprire gran parte dei rischi connessi ai diversi momenti dell'attività

didattica compresi i viaggi e le visite d'istruzione.

- Vigilanza

La vigilanza, sia sugli alunni, sia sulle strutture, viene effettuata da tutto il personale

della scuola in ogni momento dell'attività didattica.

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IL PIANO PER LA SICUREZZA

Il piano per la sicurezza è lo strumento operativo redatto dall’Istituto in base al D.

L.vo 626/1994, e D.L.vo 81/08 per programmare e pianificare le operazioni da

compiere in caso di emergenza, al fine di consentire un esodo ordinato e sicuro di

tutti gli occupanti dell’edificio scolastico.

L’Istituto, in rete con altre scuole, ha nominato quale responsabile del servizio di

protezione e prevenzione l’ing. Antonio Pupa, mentre il datore di lavoro, ai sensi

della normativa, è il Dirigente scolastico.

Gli eventi che potrebbero richiedere l’evacuazione totale o parziale dell’edificio

scolastico possono essere:

Un incendio che si sviluppa all’interno dell’edificio;

Il terremoto;

Un crollo dovuto a cedimento strutturale;

Avviso di presenza di ordigni esplosivi;

Ogni altra causa che venga ritenuta pericolosa dal Capo di istituto.

Per predisporre il piano di evacuazione si tiene conto della popolazione scolastica

presente nell’edificio, in modo da designare le figure sensibili responsabili

dell’attuazione del piano.

In ogni ambiente scolastico è esposta la piantina della scuola con indicata la via di

fuga. Tutti gli ambienti sono dotati di segnaletica appropriata che indica le vie di

fuga ed i presidi di pronto intervento.

Il piano prevede che si svolgano due prove di evacuazione durante l’anno

scolastico in modo da abituare gli alunni ad assumere comportamenti adeguati.

.

Il controllo degli estintori

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Controllo delle cassette di primo soccorso e la loro efficacia ed

efficienza.

Mancanza di piano di evacuazione e libero accesso alle vie di esodo (ingombri

lungo le scale e le uscite di sicurezza).

Revisione degli accessi alle vie di fuga (porte e maniglione antipanico).

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LA PARTECIPAZIONE DEI GENITORI

I genitori partecipano al progetto educativo della scuola attraverso gli organi

collegiali istituzionali e altri momenti specifici previsti dalla legge e dalle norme

vigenti visionabili sul sito dell’istituto.

Gli organi collegiali sono i seguenti:

Consiglio di Istituto

Consigli di Classe (Scuola Secondaria di I grado)

Consigli di interclasse (Scuola Primaria)

Consiglio di intersezione (Scuola dell’Infanzia)

Altre modalità di partecipazione alla vita della scuola:

Commissione mensa

Commissioni di lavoro

Comitato genitori

Patto educativo di corresponsabilità

Commissione revisione Regolamento d’Istituto

Rivestono un ruolo fondamentale gli incontri dei docenti con i genitori. Tali incontri

hanno lo scopo di creare una complicità educativa fondata sulla collaborazione e

sul rispetto reciproco dei ruoli.

RISORSE ESTERNE

La programmazione dell’attività scolastica nel suo insieme si arricchisce

selezionando nella realtà esterna una serie di soggetti attraverso cui potenziare ed

organizzare sia la normale attività didattica curriculare, sia progetti speciali

dell’autonomia, sia di laboratori extracurricolari. Il territorio su cui agisce il nostro

Istituto può contare sull’apporto professionale e /o economico dei seguenti soggetti

sociali ed istituzionali con i quali è già avviato un rapporto ottimale:

Comune di Lauro

Comune di Taurano

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Comune di Quindici

Comune di Moschiano

Amm.ne Provinciale

Regione

Parrocchie

A.S.L. n.2 (Distretto 16)

Polizia di Stato

Arma dei Carabinieri

Informagiovani

Pro Loco

Pro Lauro

Comunità montana “ Vallo Lauro – Baianese”

Comunità ed enti di beneficenza del Vallo.

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INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO

Interventi a.s. 2016/17

♦ Potenziamento della condivisione di attività e la diffusione delle buone pratiche

♦ Partecipazione nell’ambito del progetto “Programma il futuro” a Code Week e all’Ora

del Codice attraverso la realizzazione di laboratori di coding aperti al territorio

♦ Workshop aperti al territorio relativi alla sicurezza e al cyberbullismo

♦ Partecipazione comunità E-twinning

♦ Coordinamento con lo staff di direzione, con le figure di sistema e con tutti gli attori

della scuola

♦ Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali anche attraverso accordi di

rete con altre istituzioni scolastiche / Enti / Associazioni / Università

Interventi a.s. 2017/18

♦ Azione di segnalazione di eventi / opportunità formative in ambito digitale

♦ Workshop per tutti i docenti relativi all’utilizzo di testi digitali, adozione di metodologie

didattiche innovative, utilizzo di PC, tablet e LIM nella didattica quotidiana

♦ Formazione su strumenti e metodologie per l’inclusione di alunni con bisogni speciali e

di alunni stranieri

♦ Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali.

Interventi a.s. 2018/19

♦ Formazione avanzata per l’uso degli strumenti tecnologici in dotazione alla scuola

♦ Formazione avanzata sulle metodologie e sull'uso degli ambienti per la didattica

digitale integrata

♦ Creazione di reti locali e nazionali

♦ Sviluppo di ambienti di apprendimento on-line

♦ Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali.

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Piano di intervento dell’Animatore Digitale

La legge 107 prevede che dall’anno 2015/2016 tutte le scuole inseriscano nei Piani Triennali dell’Offerta

Formativa azioni coerenti con il Piano Nazionale Scuola Digitale, per perseguire obiettivi:

● di sviluppo delle competenze digitali degli studenti,

● di potenziamento degli strumenti didattici laboratoriali necessari a migliorare la formazione

e i processi di innovazione delle istituzioni scolastiche,

● di adozione di strumenti organizzativi e tecnologici per favorire la governance, la

trasparenza e la condivisione di dati,

● di formazione dei docenti per l’innovazione didattica e lo sviluppo della cultura digitale,

● di formazione del personale amministrativo e tecnico per l’innovazione digitale nella

amministrazione,

● di potenziamento delle infrastrutture di rete,

● di valorizzazione delle migliori esperienze nazionali,

● di definizione dei criteri per l’adozione dei testi didattici in formato digitale e per la

diffusione di materiali didattici anche prodotti autonomamente dalle scuole.

Si tratta di un’opportunità di innovare la scuola, adeguando non solo le strutture e le dotazioni

tecnologiche a disposizione degli insegnanti e dell’organizzazione, ma soprattutto le metodologie

didattiche e le strategie usate con gli alunni in classe.

L’animatore digitale insieme al Dirigente Scolastico e al Direttore Amministrativo, avrà un ruolo strategico nella diffusione dell’innovazione a scuola e dovrà “favorire il processo di digitalizzazione delle scuole nonché diffondere le politiche legate all'innovazione didattica attraverso azioni di accompagnamento e di sostegno sul territorio del piano nazionale scuola digitale. Il suo profilo (cfr. Azione #28 del PNSD) è rivolto a: Formazione interna: stimolare la formazione interna alla scuola negli ambiti del PNSD, attraverso l’organizzazione di laboratori formativi (senza essere necessariamente un formatore), favorendo l’animazione e la partecipazione di tutta la comunità scolastica alle attività formative, come ad esempio quelle organizzate attraverso gli snodi formativi. Coinvolgimento della comunità scolastica: favorire la partecipazione e stimolare il protagonismo degli studenti nell’organizzazione di workshop e altre attività, anche strutturate, sui temi del PNSD, anche attraverso momenti formativi aperti alle famiglie e ad altri attori del territorio, per la realizzazione di una cultura digitale condivisa. Creazione di soluzioni innovative: individuare soluzioni metodologiche e tecnologiche sostenibili da diffondere all’interno degli ambienti della scuola (es. Uso di particolari strumenti per la didattica di cui la scuola si è dotata); la pratica di una metodologia comune; informazione su innovazioni esistenti in altre scuole; laboratori coerenti con l’analisi dei fabbisogni della scuola stessa, anche in sinergia con attività di assistenza tecnica condotta da altre figure. Coerentemente con quanto previsto dal PNSD (azione #28) in qualità di Animatore Digitale dell’istituto, la

sottoscritta, presenta il proprio piano di intervento:

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Titolo del progetto “Formazione Animatori Digitali “e “Didattica laboratoriale”

Planning Obiettivi Formativi Obiettivi operativi Indicatori di valutazione

I FASE Giugno 2016

L’ Animatore Digitale ha frequentato i percorsi di studio indetti dagli USR. Ha somministrato questionari per la rilevazione delle competenze digitali dei docenti.

Percorsi di studio indetti dagli USR. Percorsi di formazione mirati alle esigenze del personale della scuola.

Attestazioni e Certificazioni rilasciate dal MIUR

II FASE Triennale

L’ Animatore Digitale, curerà:

L’implementazione delle

Google Apps for Education nell’istituzione scolastica, a beneficio di tutti gli Stakeholder della stessa:

Dirigente; Personale Ata Docenti; Studenti e Genitori

L’alfabetizzazione

digitale degli Stakeholder utilizzando le risorse erogate anche gratuitamente dall'istituzione scolastica seguendo le indicazioni contenute nella linee guida emanate dal Governo per i siti della PA.

Comunicare tramite Google Mail, il sito della scuola e il registro elettronico

Percorsi di alfabetizzazione digitale che consentiranno di acquisire idonee competenze digitali.

Percorso Virtual Classroom e Coding For Fun. (Aula digitale e pensiero computazionale).

Profilo Google+ e Canale Google.

YouTube personale che consentirà di comunicare con gli Stakeholder della Scuola.

Acquisizione di competenze digitali funzionale all’insegnamento

Destinatari Docenti, alunni.

Risorse umane Tutti i docenti

Responsabile Animatore digitale

La realizzazione

(Do)

a) Descrizione delle principali fasi di attuazione

1. - Organizzazione corsi di formazione 2. - Allestimento di angoli laboratoriali all’interno dei vari plessi con sussidi didattici 3. - Documentazione dei percorsi di apprendimento realizzati 4. - Documentazione sul sito web della Scuola dei vari corsi di formazione e dei progetti realizzati organizzati dall’Istituto anche in rete

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con le altre Scuole b) Descrizione delle attività

per la diffusione del progetto Diffusione degli eventi di formazione organizzati dall’Istituto attraverso locandine, circolari, posta elettronica, sito web della Scuola -Relazione del docente referente in Collegio.

Il monitoraggio e i risultati

(Check)

Descrizione delle azioni di monitoraggio

Somministrazione di questionari di gradimento rivolti ai docenti, in merito agli interventi, ai corsi di formazione realizzati e alla relativa ricaduta didattica

Rilevazione della partecipazione dei docenti ai corsi di formazione proposti

Analisi della ricaduta sugli apprendimenti degli alunni.

Target

Indice di gradimento da parte dei docenti in merito all’efficacia degli interventi e dei corsi di formazione realizzati.

partecipazione dei docenti ai corsi di formazione Proposti.

miglioramento degli esiti di apprendimento.

Note sul monitoraggio

Il riesame e il miglioramento

(Act)

Modalità di revisione delle azioni

Riflessione sui dati emersi dai questionari di

gradimento sui corsi di formazione

Criteri di miglioramento Coerenza metodologica della didattica nei tre ordini di scuola

Fruibilità del Curricolo verticale della Scuola

Innalzamento degli esiti degli apprendimenti

Descrizione delle attività di diffusione dei risultati

Costruzione di report per la restituzione al Collegio dei Docenti dei dati emersi.

Note sulle possibilità di implementazione del progetto

Ampliare attività di autoformazione

Dare continuità, nel tempo, al lavoro dei

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Dipartimenti disciplinari per la creazione di nuove unità di apprendimento in verticale

COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITA’ SCOLASTICA

Obiettivi: favorire la partecipazione e stimolare il protagonismo degli studenti

nell’organizzazione di workshop e altre attività, anche strutturate, sui temi del PNSD, anche

attraverso momenti formativi aperti alle famiglie e ad altri attori del territorio, per la realizzazione

di una cultura digitale condivisa.

Interventi a.s. 2017/18

♦ Promuovere la realizzazione di laboratori per stimolare la creatività aperti in orario extra-

scolastico (es. giornale digitale d’Istituto)

♦ Potenziamento del sito istituzionale e maggiori servizi per l’utenza

♦ Coordinamento con lo staff di direzione, con le figure di sistema

♦ Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali anche attraverso accordi di rete con

altre istituzioni scolastiche / Enti / Associazioni / Università

Interventi a.s. 2018/19

♦ Ricognizione dell’eventualità di nuovi acquisti

♦ Realizzazione di una comunità anche on line con famiglie e territorio, attraverso servizi digitali

che potenzino il ruolo del sito web della scuola e favoriscano il processo di dematerializzazione

del dialogo scuola-famiglia

♦ Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali anche attraverso accordi di rete con

altre istituzioni scolastiche / Enti / Associazioni / Università

CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE

Obiettivi: individuare soluzioni metodologiche e tecnologiche sostenibili da diffondere

all’interno degli ambienti della scuola (es. uso di particolari strumenti per la didattica di cui

la scuola si è dotata; la pratica di una metodologia comune; informazione su innovazioni

esistenti in altre scuole; un laboratorio di coding per tutti gli studenti), coerenti con

l’analisi dei fabbisogni della scuola stessa, anche in sinergia con attività di assistenza

tecnica condotta da altre figure.

Interventi a.s. 2016/17

♦ Revisione, integrazione, estensione della rete wi-fi di Istituto

♦ Ricognizione della dotazione tecnologica di Istituto e sua eventuale integrazione /revisione

♦ Coordinamento delle iniziative digitali per l’inclusione

Interventi a.s. 2017/18

♦ Educazione ai media e ai social network e loro utilizzo nella didattica

♦ Diffusione e utilizzo del coding nella didattica

♦ Sperimentazione di nuove metodologie nella didattica

♦ Costruire curricola verticali per l’acquisizione di competenze digitali, soprattutto trasversali

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Interventi a.s. 2018/19

♦ Potenziamento dell’utilizzo del coding con software dedicati

♦ Partecipazione ad eventi / workshop / concorsi sul territorio

♦ Sperimentazione di nuove metodologie nella didattica

Piano formazione personale

Ai sensi del comma 124, Legge 107, la formazione dei docenti è definita “obbligatoria,

permanente e strutturale”. Pertanto, alla luce dei risultati del RAV, la Scuola delinea un

Piano di formazione d’Istituto operativo a partire dall’anno scolastico 2016/2017.

In riferimento alla circolare n. 2805 dell’11.12.2015 e alla nota prot. n. 35 del 7 Gennaio

2016, “Indicazioni e orientamenti per la definizione del piano triennale per la formazione

del personale”, la Scuola prevede di attivare azioni formative per il dirigente scolastico,

per i docenti e per il personale tecnico-amministrativo e ausiliare, che si innestano sui

bisogni

formativi specifici rilevati dal RAV e dal Piano di Miglioramento, nonché sulla lettura dei

dati di contesto.

In attesa del Piano Nazionale di Formazione, la Scuola prevede di sviluppare azioni

formative a livello di Istituto, di reti di scuole e/o di poli formativi, in merito ai seguenti temi

ritenuti prioritari per il triennio 2016/19, in vista del raggiungimento degli obiettivi di

processo individuati:

_ Progettare e insegnare per competenze

_ Il curricolo verticale

_ La valutazione

_ Competenze digitali finalizzate all’innovazione didattica e metodologica

_ L’inclusione

_ Miglioramento dei risultati nelle prove standardizzate di Matematica

_ Potenziamento delle competenze linguistiche in L2 dei docenti

SCELTE ORGANIZZATIVE E GESTIONALI

_ Organi Collegiali

L’organo di auto-governo della scuola è il Consiglio d’Istituto.

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Il Collegio dei Docenti è l’organo tecnico-scientifico, responsabile della programmazione della

didattica.

Il Dirigente Scolastico si configura come il responsabile dei risultati e della legittimità degli atti.

_ Lo Staff di Direzione

Lo “Staff dirigenziale” è composto, oltre che dal DS, dai suoi collaboratori, dai responsabili di

sede, dalle “nuove figure di sistema” e dal DSGA.

In particolare, l’organizzazione della nostra istituzione scolastica a partire dall’anno scolastico

2016/17 prevede le seguenti figure con le seguenti funzioni:

_ Collaboratori del DS: 2

_Funzioni Strumentali

_Gruppo GLI

_ Docenti con compiti di coordinamento di classe

_ Responsabili di Plesso

Compiti e responsabilità dei Collaboratori DS:

_ coordinamento delle attività didattiche;

_ sorveglianza dei ritardi dei docenti;

_ rapporti con i docenti per tutto ciò che riguarda il buon funzionamento didattico;

_ rapporti con i genitori degli alunni ed avviso agli stessi del mancato rispetto del Regolamento

interno d’Istituto;

_ vigilanza sul regolamento interno per eventuali infrazioni da parte degli alunni con i rapporti

disciplinari e le sanzioni conseguenti;

_ sostituzione del Dirigente scolastico in sua assenza con annesso potere di

responsabilità decisionale;

_ sostituzioni docenti assenti;

_ elaborazione orario dei docenti;

_ coordinamento docenti dell’organico potenziato.

Comitato per la Valutazione dei docenti

La Legge 107/15 ha introdotto il Comitato per la Valutazione dei docenti, nelle sue diverse

articolazioni: con la sola componente dei docenti ha il compito di valutare e validare il servizio dei

docenti in anno di prova; con i rappresentanti dei genitori e con il rappresentante esterno ha la

responsabilità di individuare i criteri di assegnazione del bonus premiale. L’applicazione di questi

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criteri, con l’individuazione poi dei docenti per questa premialità, spetta al DS. Presiede il

Comitato lo stesso DS.

Sicurezza: funzioni e formazione

Il Decreto Legislativo n. 626 del 19 settembre 1994 ed il successivo D.Lgs. 9 aprile 2008,n.81,

recependo le direttive 89/391/CEE e seguenti sulla sicurezza dei lavoratori sui luoghi di lavoro,

hanno introdotto alcuni obblighi per i dirigenti degli istituti scolastici, per il personale e gli studenti.

La nostra istituzione è impegnata a garantire un ambiente pulito e confortevole, ma, prima

ancora, a garantire la sicurezza degli studenti e del personale della scuola. Il “Documento di

valutazione dei rischi” previsto dalla normativa vigente (D.Lgs. 626 e successive modifiche),

viene aggiornato ogni anno sulla base delle modifiche del contesto. Scopo di questo documento

è verificare e assicurare che i luoghi dove si

svolgono le attività didattiche siano salubri e sicuri sia per i soggetti che in essi operano sia per

gli occasionali utenti e/o frequentatori degli stessi. Il documento sulla valutazione dei rischi è

completato dal “Piano di evacuazione”, che definisce i comportamenti da adottare in caso di

situazioni catastrofiche; il Piano è stato reso noto a tutti gli utenti della scuola.

Per garantire la “cultura della sicurezza”, il personale e tutti gli studenti sono impegnati in un

percorso di formazione.

Amministrazione

Una organizzazione complessa, come una scuola, necessita di una amministrazione funzionale

alle attività previste nel POF triennale. A coordinare questa organizzazione vi è il Direttore dei

Servizi Generali e Amministrativi (DSGA), al quale spetta il compito di proporre al DS

l’articolazione dei tempi e delle modalità di lavoro di tutto il personale ATA.

Spetta poi al DSGA la costruzione del “Programma Annuale”, di concerto col DS, da sottoporre,

per l’approvazione, al Consiglio di Istituto, previa verifica da parte dei “Revisori dei Conti”.

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112

PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’

ISTITUTUTO COMPRENSIVO “ B.Croce” DI LAURO

Via San Sebastiano ,69- 83020-Quindici AV tel 081 /5104393- Fax 081/5102123

Cod.Mec. AVIC8460OG – C.F. 80007650643

E-Mail [email protected] – web site icbenedettocroce.it

Per rendere effettiva la piena partecipazione dei genitori e degli alunni, l’Istituto Comprensivo

“B.Croce”, nel rispetto del DPR

n°235/del 2007, del DPR n°249/98 modificata e ai sensi del DPR 245/2007,

CHIEDE

Alle famiglie di sottoscrivere, previa accettazione e condivisione, il presente :

PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ Il patto educativo di corresponsabilità è uno strumento finalizzato ad esplicitare i comportamenti

che l’istituzione scolastica autonoma, gli studenti e le famiglie si impegnano a realizzare nei loro

rapporti.

Le indicazioni in esso contenute sono generali per lasciare la possibilità che in ogni consiglio di

classe ci sia spazio per un’applicazione costruita sul gruppo classe: non si è voluto limitare la

libertà d’insegnamento o il diritto di partecipazione alla vita scolastica di genitori e alunni. Il patto

nasce proprio con l’intento di stimolare la formulazione, nelle classi, di possibilità e proposte che

possano

contribuire concretamente alla programmazione educativa e didattica.

Come nella sua formulazione d’istituto è stato frutto di una serena contrattazione, così nelle classi

dovrà essere il risultato di una reciproca condivisione d’intenti. Lo spirito con cui è stato redatto è

bene espresso dal comma 2 art. 1 dello Statuto delle studentesse e degli studenti: "La scuola è una

comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale informata ai valori democratici e volta alla

crescita della persona in tutte le sue dimensioni".Ciò che il patto contiene sicuramente non

rappresenta una novità per coloro che lavorano o usufruiscono della nostra scuola: sono ricordati

atteggiamenti e obblighi che molti alunni, docenti e genitori già attuano nella quotidiana vita

scolastica.

La scuola è luogo di formazione e di educazione. E’ una comunità di dialogo, di ricerca di

esperienza sociale, informata ai valori democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue

dimensioni. In essa ognuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la

formazione alla cittadinanza, la realizzazione del diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità

di ciascuno e il recupero delle situazioni di svantaggio.

I GENITORI SI IMPEGNANO A . . .

La scuola vive la partecipazione dei genitori alla gestione dell’attività scolastica come una risorsa;

per rendere reale tale partecipazione chiede ai genitori che, oltre alla consapevolezza dei propri

diritti, si rendano concretamente disponibili all’assunzione dei propri doveri ed alla condivisione

delle comuni responsabilità. Propone ai genitori la definizione di un contratto formativo che

consenta, nella diversità e nella specificità dei ruoli, di collaborare alla realizzazione di un comune

progetto educativo.

DIRITTI

• Partecipare alla vita della scuola, secondo le modalità indicate dal Dirigente e dal Consiglio di

Istituto

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• Riunirsi nella scuola in modo autonomo, previo accordo con il Dirigente.

• Ricevere informazione dei percorsi e dei processi educativi che riguardano i loro figli in

incontri opportunamente programmati.

• Conoscere le valutazioni espresse dagli insegnanti durante l’anno e visionare le verifiche scritte

• Usufruire di colloqui individuali con gli insegnanti e con il Dirigente.

· informarsi periodicamente sulla situazione scolastica del figlio;

· accettare anche eventuali insuccessi scolastici del figlio senza spirito polemico, ma con

atteggiamento critico che possa servire allo studente per migliorare il suo rendimento.

· Nel caso di danni provocati alla struttura scolastica, all’arredamento o per atti di teppismo

condotti all’interno della scuola, oltre

all’allontanamento dalla frequenza delle lezioni, sarà addebitato ai genitori il risarcimento dei

danni, o si richiederà, sotto il

controllo degli insegnanti o dei collaboratori scolastici, il ripristino da parte degli alunni

responsabili degli ambienti danneggiati

(esempio: lavori di tinteggiatura, pulizia dei bagni).Sanzioni più rigorose potranno condurre anche

alla non ammissione allo Scrutinio

finale.

DOVERI

• Collaborare con i docenti, consapevoli delle reciproche competenze, alla formazione di un

ambiente stimolante e sereno ispirato ai

valori costituzionali che sancisca il rispetto degli individui, educhi alla tolleranza culturale, alla

solidarietà, ad una civile convivenza

democratica.

• Collaborare con i docenti, fornendo nel corso dei colloqui indicazioni attendibili e utili alla

progettazione di percorsi educativi

rispondenti alle diverse individualità e concordando le opportune linee di condotta.

• Verificare l’esecuzione delle consegne assegnate e dei compiti assunti dagli studenti.

• Sollecitare e controllare la frequenza regolare e puntuale delle lezioni, evitando assenze e ritardi

se non determinate da effettive e

reali esigenze e necessità; giustificare puntualmente le assenze e i ritardi effettuati.

• Controllare, leggere e firmare tempestivamente le comunicazioni sul libretto personale e sul

diario.

• Favorire la partecipazione dei figli a tutte le attività programmate dalla scuola.

• Partecipare ai colloqui con gli insegnanti e alle riunioni degli organi collegiali.

• Responsabilizzare l’alunno nell’evitare, all’interno della scuola, comportamenti che possano

ostacolare il conseguimento dei valori

sociali ed educativi-formativi che la scuola propone.

• Educare al rispetto dei compagni, dei docenti e del personale non docente.

• Educare l’alunno al rispetto dell’edificio, delle attrezzature e arredi scolastici, dei vincoli e delle

norme che ne regolano un

funzionamento efficace e produttivo dell’istituzione.

. Consegnare all’insegnante i nominativi di chi ha la sola facoltà di poter richiedere l’uscita

anticipata dell’ alunno.( Nota Bene: altre

persone non potranno richiedere l’uscita anticipata dell’alunno).

GLI ALUNNI SI IMPEGNANO A . . .

DIRITTI

• Ricevere una formazione culturale qualificata, che valorizzi e potenzi l’identità e le capacità

d’apprendimento personali.

• Ricevere valutazioni trasparenti e tempestive, che la/lo rendano consapevole dei risultati

raggiunti.

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• Ricevere servizi scolastici senza discriminazione riguardanti il sesso, la razza, l’etnia, la

religione, la lingua, le opinioni politiche, le

condizioni psicofisiche, sociali ed economiche.

• Vivere in un ambiente salubre, sicuro e adeguato

-Avere a disposizione un servizio educativo e didattico che preveda attività di recupero di

situazioni di ritardo e di svantaggio e l’utilizzo di strumenti adeguati, anche tecnologici.

• Essere informato sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita scolastica.

• Esporre le sue ragioni prima di essere sottoposto a sanzione disciplinare.

DOVERI

• Prendere coscienza dei fini e degli obiettivi della scuola.

• Partecipare alla propria formazione ed alla vita della scuola, attivamente e con impegno.

• Frequentare regolarmente le attività scolastiche ed assolvere con puntualità agli impegni di

studio.

· Non uscire dall’Istituto senza la richiesta scritta di un genitore e senza che questa sia stata

preventivamente autorizzata dal Dirigente o dal docente della classe.

• Mantenere un comportamento corretto e adeguato al contratto formativo.

• Tenere in ordine e pulita la propria persona, presentandosi a scuola con un abbigliamento

rispettoso dell’ambiente scolastico.

• Rispettare gli altri, siano essi adulti (capo d'istituto, docenti, personale non docente, esperti) o

coetanei, senza alcuna discriminazione.

• Osservare le disposizioni organizzative del Regolamento d’Istituto e le norme di sicurezza della

Scuola.

• Avere cura del materiale scolastico, delle attrezzature e degli arredi che sono patrimonio comune

di cui tutti devono sentirsi responsabili.

• Tenere in ordine il proprio materiale e non danneggiare quello dei compagni, evitando di portare

a scuola oggetti che possano arrecare disturbo al normale svolgimento delle lezioni o che possano

costituire pericolo per se stessi e per i compagni.

• Rispettare le regole dell’istituto ed invitare anche i compagni a farlo.

• Collaborare per rendere accogliente l’ambiente scolastico.

. Puntualità d’orario : l’ingresso All’interno della scuola è consentito 5 minuti prima dell’orario di

inizio delle lezioni . Al suono della campanella gli alunni devono portarsi immediatamente in

classe.

· A rispettare quanto sottoscritto nel patto formativo.

L’INSEGNANTE SI IMPEGNA A. . .

· Rispettare il regolamento d’Istituto.

· spiegare alla classe in modo semplice e chiaro il lavoro che si svolgerà nel corso dell’anno e le

competenze che si acquisiranno a fine percorso

· chiarire il proprio metodo e le modalità con cui intende procedere nel lavoro didattico

· spiegare l’impegno e il lavoro che lo studente dovrà svolgere per casa e le modalità per

verificarne lo svolgimento e l’esito;

· ascoltare i bisogni dei singoli e a individuare con gli stessi strategie per rimuoverli;

· garantire la massima trasparenza nei voti orali (dire esplicitamente la valutazione numerica e la

relativa motivazione) e scritti:

· facilitare la visione dei compiti o dei test validi per l’orale che saranno corretti

tempestivamente e riportati per discuterne gli esiti con la classe, con il singolo;

· chiarire il perché delle scelte di verifica usate, attenendosi alle indicazioni del collegio docenti

· informare con adeguato anticipo i tempi delle prove di verifica

· riportare i compiti in classe corretti entro un tempo ragionevole (max. 15 giorni)

· concordare con i colleghi i tempi delle verifiche orali e/o scritte onde evitare che nello stesso

giorno l’alunno sia sottoposto a più di due verifiche nell’arco di una giornata;

· distribuire le verifiche in modo equilibrato nell’arco del quadrimestre;

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· informare i genitori delle difficoltà o del disagio che gli alunni eventualmente dimostrino nella

vita scolastica, sia negli aspetti comportamentali che di apprendimento, in presenza dell’alunno e

dopo aver informato l’alunno della necessità di coinvolgere il genitore;

· a rispettare quanto sottoscritto nel patto formativo, creare un positivo clima di classe,

stimolando gli alunni a mantenere comportamenti coerenti con gli obiettivi formativi fissati dal

Consiglio di classe.

USO DEI CELLULARI

E’ SEVERAMENTE VIETATO IL CELLULARE ACCESO DURANTE LE LEZIONI.

L’USO INDEBITO COMPORTERA’IL RITIRO IMMEDIATO E LA RICONSEGNA AL

GENITORE PERSONALMENTE.

SI ritiene opportuno inoltre, che i genitori lascino agli insegnanti della classe uno o piu’ recapiti

telefonici per essere sempre avvertiti in caso di indisposizione improvvisa o di infortunio dei figli.