piano triennale dell’offerta formativa 2016/2018 ex...
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ISTITUTO COMPRENSIVO
SCUOLA INFANZIA - PRIMARIA - SECONDARIA DI 1°GRADO
“B.CROCE” LAURO (AV)
e.mail: [email protected]. Cod. Fisc.80007650643.
Tel./Fax081/5102123 – 081/5104393
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA 2016/2018
EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015
Anno Scolastico 2016/2017
Dirigente Scolastico
Prof.ssa Immacolata Davide
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L’Istituto è intitolato a Benedetto Croce
Benedetto Croce nacque a Pescasseroli (L’Aquila) il 25-2-
1866, in una famiglia di proprietari terrieri, ricca ma molto
conservatrice, frequentò le scuole secondarie in un collegio di
religiosi, anch’esso culturalmente chiuso.
Nel 1883 villeggiò a Casamicciola (nell’isola d’Ischia), ed un
terremoto durato 90 secondi gli uccise i genitori Pasquale e
Luisa Sipari e la sorella Maria, rimanendo lui stesso sepolto
per parecchie ore sotto le macerie e fracassato in più parti del
corpo.
Fu allora accolto a Roma dallo zio, il senatore Silvio Spaventa. Nel salotto di Silvio,
Benedetto incontrò importanti uomini politici ed intellettuali, tra i quali ad esempio
Antonio Labriola, del quale frequentò le lezioni di filosofia morale all’università di
Roma; Benedetto non finì gli studi universitari, non volendo conseguire titoli
accademici, ma continuò comunque a studiare.
Egli intreccia la sua attività di studioso con l'impegno politico: figura di spicco del
liberalismo conservatore, dopo il delitto Matteotti diventa esponente autorevole
dell'antifascismo; dopo la caduta del fascismo è presidente del Partito Liberale.
Croce prende le mosse dalla storia e dalla letteratura per costruire le sue vedute
filosofiche, alle quali dà il nome di "filosofia dello spirito". Espone sistematicamente
il suo pensiero in quattro opere: Estetica come scienza dell'espressione e linguistica
generale; Logica come scienza del concetto puro; Filosofia della pratica. Economica
e etica .
Nel 1903 fonda la rivista la «Critica» ed è già il filosofo più importante d'Italia.
Nel 1920 Croce viene nominato Ministro dell'Istruzione nel quinto e ultimo governo
Giolitti. In molti credono sia giunto il momento di risolvere i problemi della scuola
italiana, ma così non è perché il progetto elaborato con Gentile e con il gruppo di
pedagogisti che lavorano alla riforma della scuola, viene bocciato in Parlamento dai
socialisti e dai radicali, contrari all'introduzione dell'esame di Stato e all'inserimento
della religione cattolica nelle scuole elementari.
Nel 1946 fonda a Napoli, nel palazzo Filomarino, l'Istituto Italiano per gli Studi
Storici. Nello Statuto di questo istituto si può leggere come sia nato con l'intento di
avviare i giovani all'approfondimento della storia nei suoi rapporti sostanziali con le
scienze filosofiche della logica, dell'etica, del diritto, dell'economia e della politica,
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dell'arte e della religione, le quali sole definiscono e dimostrano quegli umani ideali
e fini e valori, dei quali lo storico è chiamato a intendere e narrare la storia.
Nel 1949 è colpito da un ictus cerebrale che gli causa una semiparalisi. Benedetto
Croce muore sulla poltrona della propria biblioteca, il 20 novembre 1952, all'età di
ottantasei anni.
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PREMESSA
La “Mission” dell’Istituto Comprensivo Benedetto Croce di Lauro è il successo
formativo di ciascuno allievo mirando alla formazione di menti “ben fatte”, capaci di
gestire la complessità del reale attraverso l’acquisizione di conoscenze, abilità e
competenze spendibili lungo l’intero arco della vita nella prospettiva dell’occupabilità
e dell’esercizio consapevole della cittadinanza attiva in una dimensione locale,
nazionale, europea e planetaria.
A tal fine, l’Istituto pone al centro della sua mission l’educazione e la formazione di
uno studente consapevole dei propri talenti, di un cittadino attivo e responsabile, di
una persona capace di costruire relazioni positive.
Esso rende effettivo il diritto allo studio di ciascuno studente accogliendo e
valorizzando ogni differenza di nazionalità, sesso, religione, condizione personale,
sociale e culturale di partenza, contribuendo, secondo il dettame costituzionale, a
rimuovere le cause che ne limitano o impediscono la realizzazione e agendo in
modo che emergano e vengano espresse al meglio le capacità e le doti di ognuno.
Il presente documento intende promuovere un processo progettuale specifico al fine
di evidenziare le scelte e le finalità educative, le modalità organizzative, le risorse
umane, strumentali, strutturali e finanziarie che si intendono impegnare per
l’erogazione di un servizio che, nel rispetto dei principi di efficacia e di efficienza, sia
finalizzato al successo formativo di tutti i nostri alunni. Questo documento
progettuale costituisce la sintesi dei diversi percorsi personalizzati di
apprendimento, che la nostra scuola ha predisposto per i suoi alunni, e assume
come punto di riferimento il richiamato successo formativo, nel rispetto dei bisogni
emergenti dal territorio di riferimento
Il piano dell’Offerta Formativa per l’anno scolastico 2016/2017, dell’Istituto
Comprensivo “B.Croce” di Lauro, vuole essere indicatore delle potenzialità del
nostro sistema scuola e rivelatore delle iniziative, curriculari ed extracurriculari, che
questa istituzione intende realizzare a sostegno e garanzia di un valido impegno
formativo. La definizione di strategie ed interventi non può prescindere della
necessità di essere adeguata ai diversi contesti, alle richieste e alle attese delle
famiglie, alle caratteristiche dei soggetti coinvolti, individuando priorità e scelte,
analizzando bisogni concretamente rilevati, sollecitando confronto e collaborazione,
dentro e fuori la scuola, per “ aprirsi ” al territorio nell’intento di concorrere a
salvaguardarne l’identità, a valorizzarne i contesti stessi ed a migliorare le
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aspettative. Le esigenze della scuola dell’Infanzia, della Primaria e Secondaria di
Primo grado di questo Istituto
Comprensivo sono state individuate in funzione della centralità della persona,
considerando, al riguardo, che ogni soggetto deve essere accompagnato dalla
scuola in un continuo e ininterrotto processo di crescita personale che richiede di
valutare i progressi soggettivi di ogni singolo alunno rispetto a se stesso e non in
termini comparativi. Lo sforzo necessario tende ad armonizzare gli interventi
didattici avendo consapevolezza delle difficoltà che quotidianamente si incontrano
in termini di funzionamento dell’istituzione scolastica e di efficienza della rete dei
servizi essenziali che sono, a loro volta, il banco di prova della reale collaborazione,
responsabile e proficua, con gli Enti locali. Il Piano dell’Offerta Formativa contiene
ed assicura: gli insegnamenti previsti dal curricolo nazionale obbligatorio relativo
all’ordine e all’indirizzo scolastico; gli insegnamenti complementari curriculari di
istituto obbligatori, anche se con possibilità di opzioni; attività ed esperienze libere
extracurriculari di istituto.
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PRESENTAZIONE DELL'ISTITUTO
Per l’a.s. 2013/2014, la Regione Campania con Prot. AOODRCAUffDir. N.1669/U
viste le disposizioni legislative in materia di istruzione, attestata la necessità di
recepire la DGR n° 32 del 08.02.2013 riferita all’organizzazione della rete
scolastica, ed il piano della offerta formativa per l’a.s 2013/14; apporta modifiche
all’organizzazione della rete scolastica, e l’attivazione dei nuovi percorsi formativi,
secondo le previsioni ordinamentali, subordinati alle disponibilità delle dotazioni
organiche regionali e provinciali ed al raggiungimento di un numero adeguato
di iscritti, in conformità alle vigenti disposizioni. Pertanto l’Ufficio Scolastico
Territoriale di Avellino provvede all’adeguamento dell’anagrafe degli istituti di
competenza generando una fusione tra IC B. Croce AVIC84600G di Lauro con 432
iscritti e IC Foscolo AVIC84500Q di Quindici con 324 iscritti.
L’Istituto di nuova costituzione prende il nome I.C. Benedetto Croce di Lauro ,
mantenendo il nome dell’Istituzione con il numero maggiore di iscritti divenendo
una scuola unica con 756 alunni.
L’unione forzata di due unità scolastiche già divise a loro volta in quattro plessi, ha
costituito grande resistenza nel doversi sentire appartenenti ad una unica
Istituzione, con un unico Dirigente Scolastico ma soprattutto nella condivisione di
scelte didattiche ed operative, strategiche e metodologiche.
L’Istituto manifesta una certa sofferenza soprattutto nella condivisione di spazi e di
risorse professionali e nell’apertura delle strutture che costringe talvolta a spostarsi
ed operare sui vari plessi nei vari Comuni.
La popolazione scolastica dell’Istituto Comprensivo Benedetto Croce proviene dai
Quattro Comuni in cui sono ubicate le scuole: Lauro, Quindici, Moschiano e
Taurano.
Quasi tutti i bambini del Vallo iniziano a frequentare la scuola fin dall’età di tre anni,
usufruendo per la maggior parte del servizio erogato dalle scuole di Infanzia Statali,
o da qualche Scuola Privata della zona che offre anche il servizio asilo nido.
La scuola offre un’Offerta Formativa ricca e significativa, atta a sviluppare le
potenzialità di tutti gli alunni e a ridurre talvolta, gli svantaggi socio-culturali tipici di
ambienti familiari deprivati, poveri di sollecitazioni culturali.
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Inoltre la precocizzazione di opportunità di socializzazione favorisce la costruzione
di interazioni sociali positive tra pari di diversa età, sesso, religione e abilità.
L’Istituto Comprensivo nella sua interezza è impegnato in un importante lavoro di
condivisione e conoscenza delle esperienze che i singoli istituti hanno maturato
anche in relazione alle differenze storico-culturali e socio-economiche dei quattro
differenti Territori, con il fine di costruire un Piano dell’Offerta Formativa condiviso, e
rispondente alle diverse esigenze ma con un risultato univoco.
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I NOSTRI PLESSI
Scuola dell’Infanzia
Scuola Infanzia di Lauro
Scuola Infanzia di Quindici
Scuola Infanzia di Moschiano
Scuola Infanzia di Taurano
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I NOSTRI PLESSI
Scuola Primaria
Scuola Primaria di Lauro
Scuola Primaria di Quindici
Scuola Primaria di Moschiano
Scuola Primaria di Taurano
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I NOSTRI PLESSI
Scuola Secondaria di Primo Grado
Scuola Secondaria di Primo Grado di Lauro
Scuola Secondaria di Primo Grado di Quindici
Scuola Secondaria di Primo Grado di Moschiano
Scuola Secondaria di Primo Grado di Taurano
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LA REALTA’ TERRITORIALE
Il Territorio della Bassa Irpinia in cui si erge l’I.C: Benedetto Croce di Lauro,
sebbene esteso su quattro comuni: Lauro, Taurano, Quindici e Moschiano,
presenta caratteristiche di omogeneità sociali e culturale in un contesto economico
e produttivo prevalentemente agricolo e artigianale, non privo però, di un
qualificativo ceto impiegatizio e delle libere professioni. Fatta salva l’attività
industriale relativa al settore della conservazione e commercializzazione dei prodotti
agricoli locali ( nocciole, noci e castagne), in zona sono pressoché assenti industrie
vere e proprie, come anche iniziative di tipo imprenditoriale in genere, mentre vive
ed incoraggianti rimangono le potenzialità di un più diffuso e proficuo sviluppo
turistico, e tale è la vocazione di questo Territorio, legato alla qualità e quantità di
beni di un importante valore storico, artistico e paesaggistico.
Le condizioni socio-economiche delle famiglie sono determinate dalle attività
lavorative relative ai settori di impiego. L'attuale fase di recessione economica
penalizza notevolmente le famiglie, sia per l'esiguità dei redditi, sia per la carenza di
lavoro. Tale recessione ha prodotto, tra l'altro, una modesta presenza di lavoratori
stranieri e di conseguenza si registra nella scuola la presenza di studenti con la
cittadinanza non italiana.
I collegamenti, con le città vicine, sono scarsi e questo comporta la mancanza di
scambi e arricchimento culturale.
La scuola, dunque, rimane per i ragazzi un importante riferimento educativo.
Nella nostra scuola l'utenza è abbastanza eterogenea sia per aspetto socio -
economico sia culturale .
Il contesto socio economico e il livello culturale non alto rende difficile alle famiglie
seguire proficuamente a casa i figli. Ciò carica la scuola di responsabilità e di
compiti che vanno oltre il suo ruolo istituzionale a cui cerca di dare risposta
ampliando e diversificando l'offerta formativa con progetti integrativi: attività di
recupero e consolidamento, laboratori artistico-espressivi rispondendo ai bisogni di
aggregazione, di interazione e di inclusione.
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Occupazioni paterne Occupazioni materne
ARTIGIANO 25 BRACCIANTE AGRICOLA 136
AUTOTRASPORTAT
ORE
8 COLLABORATRICE
SCOLASTICA
2
BRACCIANTE
AGRICOLO
58 COLLABORATRICE
DOMESTICA
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COLLABORATORE
SCOLASTICO
4 DISOCCUPATA 62
COLLABORATORE
DOMESTICO
1 FORZE DELL’ORDINE 1
DISOCCUPATO 28 IMPIEGATA 29
FORZE
DELL’ORDINE
34 IMPRENDITRICE 5
IMPIEGATO 47 INSEGNANTE 30
IMPRENDITORE 13 LIBERA PROFESSIONISTA 8
INSEGNANTE 11 OPERAIA 8
LIBERO
PROFESSIONISTA
24 PARRUCCHIERA 5
OPERAIO 90 CASALINGA 13
OPERATORE
ECOLOGICO
4 ALTRO 70
PARRUCCHIERE 1
PENSIONATO
ALTRO 30
13
0
20
40
60
80
100
120
140
136
216
62
1
295
308 8 5 13
70
Occupazioni materne
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
25
8
58
4 1
28 34 43
13 1124
90
4 1 0
30
Occupazioni paterne
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IL PROGETTO EDUCATIVO E DIDATTICO
Il nostro Istituto riconosce il ruolo centrale della scuola nella società e le sue finalità,
così come espresse nel comma 1, Art. 1, Legge 107:
Innalzare i livelli di istruzione e le competenze delle studentesse e degli studenti,
rispettandone i tempi e gli stili di apprendimento
Contrastare le diseguaglianze socio-culturali e territoriali
Prevenire e recuperare l’abbandono e la dispersione scolastica
Realizzare una scuola aperta, quale laboratorio permanente di ricerca,
sperimentazione e
innovazione didattica, di partecipazione e di educazione alla cittadinanza attiva
Garantire il diritto allo studio, le pari opportunità di successo formativo e di
istruzione
permanente dei cittadini.
Nell’elaborare il curricolo, il nostro Istituto, pur nell’autonomia riconosciuta dal
comma 1, Art. 1, L.107, legge 15 marzo 1997 n. 59 e successive modificazioni,
tiene conto dei seguenti orizzonti di riferimento:
I princîpi sanciti dalla Costituzione Italiana (articoli 2, 3, 33, 34)
La Raccomandazione 2006/962/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18
dicembre 2006, relativa a competenze chiave per l'apprendimento permanente:
1. Comunicazione nella madrelingua
2. Comunicazione nelle lingue straniere
3. Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia
4. Competenza digitale
5. Imparare ad imparare
6. Competenze sociali e civiche
7. Spirito di iniziativa e imprenditorialità
8. Consapevolezza ed espressione culturale
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Le Indicazioni Nazionali per il curricolo per la scuola dell’Infanzia e per il Primo
Ciclo
d’istruzione, che tracciano linee e criteri per il conseguimento delle finalità formative
e degli obiettivi di apprendimento a conclusione del primo Ciclo d’Istruzione:
Nelle Indicazioni Nazionali per il curricolo si assegnano alla scuola le seguenti
finalità:
Offrire agli studenti occasioni di apprendimento dei saperi e dei linguaggi culturali di
base.
Far sì che gli studenti acquisiscano gli strumenti di pensiero necessari ad
apprendere per selezionare le informazioni;
Promuovere negli studenti la capacità di elaborare metodi e categorie che siano in
grado di fare da bussola negli itinerari personali;
Favorire l’autonomia di pensiero degli studenti, orientando la propria didattica
Costruzione dei saperi a partire da concreti bisogni formativi.
Partendo da questo quadro di riferimento, l’I.C.Benedetto Croce di Lauro si propone
di realizzare, attraverso il curricolo, i seguenti obiettivi formativi:
Riconoscere la centralità dello studente e realizzare il loro successo scolastico e
formativo in relazione alle risorse, alle capacità e agli interessi di ciascuno.
Promuovere lo sviluppo armonico integrale della personalità delle alunne e degli
alunni, consapevoli del proprio ruolo di studenti e di cittadini attivi.
Favorire l’inclusione di tutti gli studenti, valorizzando le differenze e rifiutando ogni
discriminazione.
Garantire l’educazione alla cittadinanza in ottica interculturale fondata
sull’accettazione e sul dialogo rispettoso delle differenze.
Promuovere l’educazione interculturale, il rispetto delle differenze e l’educazione
alla pace.
Orientare e sviluppare nelle alunne e negli alunni capacità critiche, autonomia
operativa e senso di responsabilità.
Supportare gli studenti con azioni di recupero, sostegno e potenziamento.
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Rendere gli alunni consapevoli delle proprie capacità e competenze acquisite al fine
di orientarli nelle scelte di studi futuri .
Contrastare dispersione, insuccesso e demotivazione, prevenire il disagio giovanile
e bullismo.
Conservare, valorizzare, migliorare e arricchire il patrimonio a disposizione
favorendone l’utilizzo anche al territorio attraverso organizzazioni eventi,
manifestazioni culturali tipiche del territorio.
Il curricolo di Istituto si articola in base alle direttive del DS che tiene conto delle
criticità emerse dal RAV e in funzione della realizzazione di un PDM ed è orientato
a :
1. Promuovere la consapevolezza che la salute sia un benessere non solo
personale ma sociale predisponendo percorsi educativi che inducano ad abitudini
alimentari sane e stili di vita corretti.
2. Realizzare il “Glocalismo” accrescendo il legame alle radici e al territorio, sia
attraverso la conoscenza della storia, dei paesaggi, degli usi, dei costumi, delle
tradizioni, sia del patrimonio artistico, culturale e scientifico locale , in un confronto
più ampio e globale.
3. Creare percorsi strutturati che vedano i giovani coinvolti come attori protagonisti
in momenti di cittadinanza attiva in cui siano delineati i diritti, i doveri, i poteri e le
responsabilità nei confronti di tutte le forme sociali, dal contesto classe, scuola,
territorio locale, nazionale internazionale fino ad una dimensione globale e
universale.
4. Costruire percorsi trasversali ed interdisciplinari che educhino alla legalità e allo
sviluppo della persona valorizzando la condivisione, l’inclusione, la solidarietà,
attraverso momenti di cooperazione e di confronto per un sano star bene con gli
altri.
Nel documento, le singole discipline, pur considerate nella loro specificità, sono
organizzate in tre aree cognitive
Linguistico -artistico-espressiva,
Storico -geografica,
Matematico -scientifico-tecnologica,
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rimarcando la necessità di un insegnamento disciplinare orientato a cogliere le
interconnessioni tra i diversi saperi.
Le discipline, prevedono obiettivi di apprendimento ritenuti strategici al fine di
raggiungere i traguardi per lo sviluppo delle competenze previsti dalle Indicazioni
Nazionali.
Gli obiettivi di apprendimento disciplinari sono esplicitati nelle Unità di
Apprendimento, progettate per singole discipline o in modalità trasversale ed
opportunamente calibrate sul gruppo -classe.
Le Unità di Apprendimento sono allegate al Piano di Studio Personalizzato,
elaborato da ciascun Consiglio di Classe, nel rispetto della situazione di partenza
complessiva della classe, degli interventi personalizzati per alunni con bisogni
speciali e dei profili di comportamento e di apprendimento rilevati.
Nel Piano di Studio Personalizzato sono altresì specificate le modalità di verifica ed
i criteri di valutazione, nonché l’ampliamento dell’offerta formativa (approfondimento
in materie letterarie, visite e viaggi di istruzione, attività integrative).
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IL CURRICOLO VERTICALE
Il curricolo verticale, strumento metodologico e disciplinare che affianca il progetto
educativo, delinea, dalla scuola dell'infanzia alla scuola secondaria di primo grado,
un iter formativo unitario, graduate e coerente, continuo e progressivo, verticale e
orizzontale, delle tappe e delle scansioni d'apprendimento dell'alunno, con
riferimento alle competenze da acquisire sia trasversali, rielaborate cioè da quelle
chiave di cittadinanza, sia disciplinari. Predisposto sulla base delle Indicazioni
Nazionali per il Curricolo 2012, costituisce il punto di riferimento di ogni docente per
la progettazione didattica e la valutazione degli alunni; si snoda in verticale dalla
Scuola dell'infanzia alla Scuola secondaria di primo grado, articolando in un
percorso a spirale di crescente complessità nei tre ordini di scuola:
Le competenze chiave di cittadinanza, delineate da quelle chiave europee, che
s'intende iniziare a costruire e che sono promosse nell'ambito di tutte le attività di
apprendimento, utilizzando e finalizzando opportunamente i contributi che ciascuna
disciplina può offrire
I traguardi per Io sviluppo delle competenze relativi ai campi di esperienza e alle
discipline da raggiungere in uscita per i tre ordini di scuola
Gli obiettivi d'apprendimento e i contenuti specifici per ogni annualità.
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CONTINUITÀ E UNITARIETÀ DEL CURRICOLO: DAI CAMPI DI ESPERIENZA
ALLE DISCIPLINE
Nei tre ordini di scuola che compongono l'istituto comprensivo è possibile
individuare una continuità nell'organizzazione dei saperi, che si strutturano
progressivamente, dai campi di esperienza nella scuola dell'infanzia, all'emergere
delle discipline nel secondo biennio della scuola primaria, alle discipline intese in
forma più strutturata come "modelli" per lo studio della realtà nella scuola
secondaria di I grado.
Corrispondenza fra i campi di esperienza della scuola dell'Infanzia e le discipline
della scuola del primo ciclo
SCUOLA dell’INFANZIA
SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA
Campi di esperienza Discipline Aree Disciplinari
I discorsi e le parole Italiano
Lingue inglese e seconda
lingua comunitaria
LINGUISTICO - ARTISTICO -
ESPRESSIVA
Immagini, suoni, parole Arte e immagine
Musica
LINGUISTICO - ARTISTICO -
ESPRESSIVA
Il corpo e il movimento Scienze motoria LINGUISTICO - ARTISTICO -
ESPRESSIVA
La conoscenza del mondo
(Numero e spazio; oggetti,
fenomeni, viventi
Matematica
Scienze
Tecnologia
Storia e Geografia
MATEMATICO SCIENTIFICO
TECNOLOGICA
IL sé e l’altro Cittadinanza e costituzione
Religione
STORICO-GEOGRAFICO
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CURRICOLO
VERTICALE DELLE
COMPETENZE
TRASVERSALI DI
CITTADINANZA Competenze chiave europee
Competenze di cittadinanza
Obiettivi formativi in uscita INFANZIA
Obiettivi formativi in uscita PRIMARIA
Obiettivi formativi in uscita SECONDARIA PRIMO GRADO
Ambito COSTRUZIONE DEL SE' Imparare ad imparare
Imparare ad imparare -Conoscenza di sé (limiti, capacità..) -Uso di strumenti informativi - Acquisizione di un metodo di studio e di lavoro
Riconoscere i propri pensieri, i propri stati d'animo, le proprie emozioni. Utilizzare informazioni, provenienti dalle esperienze quotidiane (a scuola, a casa, con gli altri), in modo appropriato alla situazione. Avere fiducia in se stesso affrontando serenamente anche situazioni nuove,
Analizzare le proprie capacità nella vita scolastica riconoscendone i punti di debolezza e i punti di forza, e saperli gestire. Essere consapevoli dei propri comportamenti Iniziare ad organizzare il proprio apprendimento utilizzando le informazioni ricevute, anche in funzione dei tempi disponibili. Acquisire un personale metodo di studio
Valutare criticamente le proprie prestazioni. Essere consapevoli del proprio comportamento, delle proprie capacità e dei propri punti deboli e saperli gestire. Riconoscere le proprie situazioni di agio e disagio. Organizzare il proprio apprendimento scegliendo ed utilizzando varie fonti e varie modalità di informazione, anche in funzione dei tempi disponibili. Acquisire un efficace metodo di studio.
Spirito di iniziativa e imprenditorialità
Progettare -Uso delle conoscenze apprese per realizzare un prodotto. -Organizzazione del materiale per realizzare un prodotto
Scegliere, organizzare e predisporre materiali, strumenti, spazi, tempi e interlocutori per soddisfare un bisogno primario, realizzare un gioco, trasmettere un messaggio mediante il linguaggio verbale e non verbale.
Elaborare e realizzare semplici prodotti di genere diverso utilizzando le conoscenze apprese
Elaborare e realizzare prodotti di vario genere, riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di studio, utilizzando le conoscenze apprese, stabilendo autonomamente le fasi procedurali e verificare i risultati raggiunti.
Ambito RELAZIONE CON GLI ALTRI -Comunicazione nella madrelingua -Comunicazione nelle lingue straniere -Competenza digitale -Consapevolezza ed espressione culturale
COMUNICARE Comprendere e Rappresentare -Comprensione e uso dei linguaggi di vario genere -Uso dei linguaggi disciplinari
Comprendere il linguaggio orale di uso quotidiano, (narrazioni, regole, indicazioni operative) Comprendere e utilizzare gesti, immagini, suoni. Esprimere le proprie esperienze, sentimenti, opinioni, avvalendosi dei diversi linguaggi sperimentati.
Comprendere semplici messaggi di genere diverso anche mediante supporti cartacei e informatici.
Utilizzare i linguaggi
di base appresi per descrivere eventi, fenomeni, norme, procedure, le diverse conoscenze disciplinari, anche mediante vari supporti (cartacei, informatici e multimediali).
Comprendere messaggi di vario genere trasmessi utilizzando linguaggi e supporti diversi (cartacei, informatici e multimediali) .
Utilizzare i vari
linguaggi e conoscenze disciplinari, mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali)
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CURRICOLO VERTICALE DELLE COMPETENZE SPECIFICHE IN USCITA DEI
TRE ORDINI DI SCUOLA AREA LINGUISTICO -ARTISTICO -ESPRESSIVA COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA
ITALIANO
Competenze in uscita Infanzia Competenze in uscita Scuola
Primaria Competenze in uscita Scuola Secondaria I grado
Campo di esperienza discorsi e le parole 1. Usa la lingua italiana, arricchisce e precisa il proprio lessico, comprende parole e discorsi, fa ipotesi sui significati. 2. Sa esprimere e comunicare agli altri emozioni, sentimenti, argomentazioni attraverso il linguaggio verbale che utilizza in differenti situazioni comunicative. 3. Sperimenta rime, filastrocche,
drammatizzazioni; inventa nuove parole, cerca somiglianze e analogie tra i suoni e i significati. 4. Ascolta e comprende narrazioni, racconta e inventa storie, chiede e offre spiegazioni, usa il linguaggio per progettare attività e per definire regole. 5. Si avvicina alla lingua scritta, esplora e sperimenta prime forme di comunicazione attraverso la scrittura, incontrando anche le tecnologie digitali e i nuovi media.
1. Partecipare a scambi comunicativi (conversazione, discussione di classe odi gruppo) con compagni e insegnanti rispettando il turno e formulando messaggi chiari e pertinenti, in un registro il più possibile adeguato alla situazione. Ascoltare e comprendere testi orali " diretti" o "trasmessi" dai media cogliendone il senso, le informazioni principali e lo scopo. 2. Leggere e comprendere testi di vario tipo, continui e non continui, e di vario genere, sia a voce alta sia in lettura silenziosa e autonoma individuandone il senso globale e le informazioni principali, utilizzando strategie di lettura adeguata agli scopi, formulare su quanto letto giudizi personali. Individuare nei testi scritti informazioni utili per l'apprendimento di un argomento dato, metterle in relazione e sintetizzarle, in funzione dell'esposizione orale; acquisire un primo nucleo di terminologia specifica. 3. Scrivere testi chiari e coerenti, legati
all'esperienza e alle diverse occasioni di scrittura che la scuola offre; rielaborare testi parafrasandoli, completandoli,trasformandoli. 4. Riflettere sui testi propri e altrui per cogliere regolarità morfosintattiche e caratteristiche del lessico; riconoscere che le diverse scelte linguistiche sono correlate alla varietà di situazioni comunicative.
1. Interagire e comunicare verbalmente in contesti di diversa natura. 2. Leggere, analizzare e comprendere testi. 3. Produrre testi in relazione a diversi scopi comunicativi. 4. Riflettere sulla lingua e sulle sue regole di funzionamento.
COMUNICAZIONE NELLE LINGUE
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STRANIERE
INGLESE
Competenze in uscita
Infanzia
Competenze in uscita Scuola
Primaria
Competenze in uscita Scuola
Secondaria I grado Campo di esperienza I discorsi e le parole Ragiona sulla lingua, scopre la presenza di lingue diverse, riconosce e sperimenta la pluralità dei linguaggi, si misura con la creatività e la fantasia.
1. Comprendere brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari, svolgere i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall'insegnante, chiedendo eventualmente spiegazioni, 2. Interagire nel gioco; comunicare in modo comprensibile, anche con espressioni e frasi memorizzate, in scambi di informazioni semplici e di routine. 3. Descrivere oralmente e per iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati. 4. Individuare alcuni elementi culturali e cogliere rapporti tra forme linguistiche e usi della lingua straniera
Inglese 1. Comprendere e ricavare informazioni dall'ascolto e dalla visione di brevi testi mediali e dalla lettura di brevi testi scritti, ipertestuali e digitali nella loro natura linguistica, paralinguistica ed extra linguistica. 2. Interagire oralmente in situazioni di vita quotidiana anche attraverso l'uso degli strumenti digitali. 3. Interagire per iscritto, anche in formato digitale e in rete, per esprimere informazioni e stati d'animo. Francese 1. Comprendere semplici messaggi orali relativi ad ambiti familiari e abituali. 2. Descrivere oralmente e per iscritto aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente 3. Leggere e comprendere semplici testi 4. Stabilire relazioni tra semplici elementi linguistico -comunicativi propri delle lingue di studio e confrontare i risultati conseguiti in lingue diverse.
CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE: MUSICA
Competenze in uscita
Infanzia
Competenze in uscita Scuola
Primaria
Competenze in uscita Scuola Secondaria I grado
Campo di esperienza Immagini, suoni, parole Segue con curiosità e piacere spettacoli di vario tipo(teatrali, musicali, visivi, di animazione..); sviluppa interesse per l'ascolto della musica e perla fruizione di opere d'arte. Comunica, esprime emozioni, racconta utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente. Inventa storie e si esprime attraverso diverse forme di rappresentazione e drammatizzazione. Scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione musicale utilizzando voce, corpo e oggetti. Sperimenta e combina elementi musicali di base, producendo semplici sequenze sonoro- musicali . Esplora i primi alfabeti musicali, utilizzando eventualmente i simboli di una notazione informale per codificare i suoni percepiti e riprodurli.
1. Gestire diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e di strumenti musicali, eseguire semplici brani strumentali e vocali appartenenti a generi e culture differenti. 2. Fare uso di forme di notazione non convenzionali o codificate, articolare combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche ed eseguirle con la voce, il corpo e gli strumenti. 3. Riconoscere gli elementi costitutivi di un semplice brano musicale. Apprezzare la valenza estetica e riconoscere il valore funzionale in semplici brani, applicare varie strategie interattive e descrittive all'ascolto di brani musicali 4. Esplorare, discriminare ed elaborare eventi sonori,
1. Eseguire in modo espressivo, collettivamente e individualmente, brani vocali e/o strumentali di diversi generi e stili, avvalendosi anche di strumentazioni elettroniche. 2. Riconoscere ed analizzare elementi formali e strutturali costitutivi del linguaggio musicale facendo uso della notazione tradizionale e di altri sistemi di scrittura e di un lessico appropriato. 3. Conoscere ed analizzare opere musicali, eventi, materiali, anche in relazione al contesto storico-culturale ed alla loro funzione sociale. 4. Improvvisare, rielaborare, comporre brani vocali e/o strumentali, utilizzando sia strutture aperte, sia semplici schemi ritmico- melodici, integrando altre forme artistiche quali danza, teatro, arti plastiche e multimedialità.
CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSION CULTURALE : ARTE E IMMAGINE
Competenze in uscita
Infanzia
Competenze in uscita Scuola
Primaria
Competenze in uscita Scuola
Secondaria I grado
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Campo di esperienza Immagini, suoni, parole Si esprime attraverso il disegno, la pittura e altre attività manipolative: utilizza materiali e strumenti, tecniche espressive e creative; esplora le potenzialità offerte dalla tecnologia
1. Utilizzare le conoscenze sul linguaggio visuale per produrre e rielaborare in modo creativo le immagini attraverso molteplici tecniche, materiali e
strumenti diversi (grafico-espressivi,
pittorici e plastici, ma anche audiovisivi
e multimediali )
2. Utilizzare gli elementi grammaticali di base del linguaggio visuale per osservare, descrivere e leggere immagini statiche (quali fotografie, manifesti, opere d'arte) movimento ( quali spot, brevi filmati, videoclip,...) 3. Leggere gli aspetti formali di alcune opere; apprezzare opere d'arte ed oggetti di artigianato provenienti da paesi diversi. 4. Conoscere i principali beni artistici e culturali presenti nel proprio territorio e .mettere in atto pratiche
1. Sperimentare, rielaborare, creare immagini e/o oggetti utilizzando operativamente gli elementi, i codici, le funzioni, le tecniche proprie del linguaggio visuale ed audiovisivo 2. Riconoscere ed analizzare elementi formali e strutturali costitutivi dei linguaggio visuale facendo uso di un lessico appropriato; utilizzare criteri base funzionali alla lettura e all'analisi sia di creazioni artistiche che di immagini statiche e multimediali. 3. Utilizzare conoscenze ed abilità percettivo -visive per leggere in modo consapevole e critico i messaggi visivi presenti nell'ambiente. 4. Apprezzare il patrimonio artistico riferendolo ai diversi contesti storici, culturali e naturali. riferendolo ai diversi contesti storici,
CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE: EDUCAZIONE FISICA
Competenze in uscita Infanzia Competenze in uscita Scuola
Primaria
Competenze in uscita
Scuola Secondaria I
grado Campo di esperienza Il corpo e il movimento Il bambino vive pienamente la propria corporeità, ne percepisce il potenziale comunicativo ed espressivo, matura condotte che gli consentono una buona autonomia nella gestione della giornata a scuola. - Riconosce i segnali e i ritmi del proprio corpo, le differenze sessuali e di sviluppo e adotta pratiche corrette di cura di sé, di igiene e di sana alimentazione. - Prova piacere nel movimento e sperimenta schemi posturali e motori, li applica nei giochi individuali e di gruppo, anche con l'uso di piccoli attrezzi ed è in grado di adattarli alle situazioni ambientali all'interno della scuola e all'aperto. - Controlla l'esecuzione del gesto, valuta il rischio, si coordina con gli altri nei giochi di movimento, nella danza, nella comunicazione espressiva.
1. Acquisire consapevolezza di sé attraverso l'ascolto e l'osservazione dei proprio corpo, la padronanza degli schemi motori e posturali, sapendosi adattare alle variabili spaziali e temporali.
2. Utilizzare il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati d'animo, anche attraverso la drammatizzazione e le esperienze ritmo-musicali. Sperimentare in forma semplificata e progressivamente sempre più complessa, diverse gestualità tecniche. Sperimentare una pluralità di esperienze che permettono di conoscere e apprezzare molteplici discipline sportive.
3. Comprendere all'interno delle varie occasioni di gioco e di sport il valore delle regole e l'importanza di rispettarle, nella consapevolezza che la correttezza e il rispetto reciproco sono aspetti irrinunciabili nel vissuto di ogni esperienza ludico-sportiva.
4. Muoversi nell'ambiente di vita e di scuola rispettando alcuni criteri di sicurezza per sé e per gli altri.
5. Riconoscere alcuni essenziali principi relativi al proprio benessere psico-fisico legati alla cura dei proprio corpo e a un corretto regime alimentare.
1. Essere consapevole del proprio processo di crescita e di sviluppo corporeo; riconoscere inoltre le attività volte al miglioramento delle proprie capacità motorie.
2. Destreggiarsi nella motricità finalizzata dimostrando: - di coordinare azioni, schemi motori, gesti tecnici con buon autocontrollo; - di utilizzare gli attrezzi ginnici in maniera appropriata; - di utilizzare conoscenze e abilità per risolvere situazioni-problema di natura motoria.
3. Partecipare a giochi di movimento, a giochi tradizionali, a giochi sportivi di squadra, rispettando le regole, imparando a gestire con equilibrio sia la sconfitta che la vittoria.
4. Gestire i diversi ruoli assunti nel gruppo e i momenti di conflittualità nel rispetto di compagni ed avversari.
5. Controllare il movimento e utilizzarlo anche per rappresentare e comunicare stati d'animo.
6. Assumere comportamenti rispettosi della salute e della sicurezza, proprie ed altrui.
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AREA MATEMATICO — SCIENTIFICO – TECNOLOGICA
COMPETENZE IN MATEMATICA: MATEMATICA
Competenze in uscita
Infanzia
Competenze in uscita Scuola
Primaria
Competenze in uscita Scuola
Secondaria I grado Campo di esperienza La conoscenza del mondo (Numero e spazio) Ha familiarità sia con le strategie del contare e dell'operare con i numeri sia con quelle necessarie per eseguire le prime misurazioni di lunghezze, pesi e altre quantità. Individua la posizione di oggetti e persone nello spazio, usando termini come avanti/dietro, sopra/sotto, destra/sinistra ecc...;segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali.
1. Comprendere il significato dei numeri naturali, frazionari, decimali, il valore posizionale delle cifre, operare tra numeri mentalmente, per iscritto e con strumenti di calcolo.
2. Riconoscere e descrivere le principali figure geometriche piane e solide, utilizzare le trasformazioni geometriche per operare su figure, individuare relazioni tra elementi e rappresentarle, utilizzare forme diverse di rappresentazioni, classificare e ordinare in base a determinate proprietà.
3. Interpretare i dati di una ricerca usando metodi statistici, effettuare valutazioni di probabilità di eventi
4. Risolvere problemi matematici utilizzando opportuni concetti, rappresentazioni e tecniche e la modellizzazione geometrica. In situazioni problematiche scegliere, saper discutere e comunicare strategie risolutive, determinare lunghezze, capacità, masse, aree, volumi
1. Utilizzare con sicurezza le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, scritto e mentale, anche con riferimento a contesti reali.
2. Rappresentare, confrontare ed analizzare figure geometriche, individuandone varianti, invarianti, relazioni, soprattutto a partire da situazioni reali.
3. Rilevare dati significativi, analizzarli, interpretarli, sviluppare ragionamenti sugli stessi, utilizzando consapevolmente rappresentazioni grafiche e strumenti di calcolo.
4. Riconoscere e risolvere problemi di vario genere, individuando le strategie appropriate, giustificando il procedimento seguito e utilizzando in modo consapevole i linguaggi specifici.
COMPETENZE DI BASE IN SCIENZE E TECNOLOGIA : SCIENZE
Competenze in uscita
Infanzia
Competenze in uscita Scuola
Primaria
Competenze in uscita Scuola Secondaria I grado
Campo di esperienza La conoscenza dei mondo (Oggetti, fenomeni, viventi) Raggruppa e ordina oggetti e materiali secondo criteri diversi, ne identifica alcune proprietà, confronta e valuta quantità; utilizza simboli per registrarle; esegue misurazioni usando strumenti alla sua portata. Sa collocare le azioni quotidiane nel tempo della giornata e della settimana Riferisce correttamente eventi del passato recente , sa dire cosa potrà succedere in un futuro immediato e prossimo. Osserva con attenzione il suo corpo, gli organismi viventi e i loro ambienti, i fenomeni naturali, accorgendosi dei loro cambiamenti.
1. Utilizzare capacità operative, progettuali e manuali in contesti di esperienza-conoscenza per un approccio scientifico ai fenomeni, formulare considerazioni e richiedere chiarimenti in riferimento alla realtà e alle esperienze; porsi domande esplicite e individuare problemi significativi da indagare a partire dalla propria esperienza, dai discorsi degli altri, dai mezzi di comunicazione e dai testi letti; con guida e in collaborazione con i compagni o da solo, formulare ipotesi e previsioni, osservare, registrare, classificare, schematizzare, identificare relazioni spazio/temporali, misurare, utilizzare concetti basati su semplici relazioni con altri concetti, argomentare, dedurre, prospettare soluzioni e interpretazioni, prevedere alternative, produrne rappresentazioni grafiche e schemi di livello adeguato, analizzare e raccontare in forma chiara quanto fatto e imparato.
2. Riconoscere gli elementi, gli eventi e
le relazioni in gioco, senza banalizzare la complessità dei fatti e dei fenomeni.
3. Assumere atteggiamenti di cura, da
condividere con gli altri, verso l'ambiente scolastico e di rispetto verso l'ambiente sociale e naturale, conoscendone e apprezzandone il valore; avere cura del proprio corpo con scelte adeguate di comportamenti e di abitudini alimentari
1. Osservare, analizzare e descrivere fenomeni appartenenti alla realtà naturale e agli aspetti della vita quotidiana, formulare e verificare ipotesi, utilizzando semplici schematizzazioni e modellizzazioni.
2. Riconoscere le principali interazioni tra mondo naturale e comunità umana, individuando alcune problematicità dell'intervento antropico negli ecosistemi.
3. Utilizzare il proprio patrimonio di conoscenze per comprendere le problematiche scientifiche di attualità e per assumere comportamenti responsabili in relazione al proprio stile di vita, alla promozione della salute e all'uso delle risorse
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TECNOLOGIA
Competenze in uscita
Infanzia
Competenze in uscita
Scuola Primaria
Competenze in uscita Scuola
Secondaria I grado Campo di esperienza La conoscenza del mondo (Oggetti, fenomeni, viventi) Si interessa a macchine ed a strumenti tecnologici, sa esprimere le funzioni e i possibili usi.
1. Conoscere la struttura e comprendere i meccanismi di funzionamento di alcuni semplici strumenti e macchine di uso comune.
1. Progettare e realizzare semplici manufatti e strumenti spiegando le fasi del processo. 2. Utilizzare con dimestichezza le più comuni tecnologie, in particolare quelle dell'informazione e della comunicazione, individuando le soluzioni potenzialmente utili ad un dato contesto applicativo, a partire dall'attività di studio. 3. Essere consapevoli delle potenzialità, dei limiti e dei rischi dell'uso delle tecnologie, con particolare riferimento al contesto produttivo, culturale e sociale in cui vengono applicate.
AREA STORICO - GEOGRAFICO
CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE: STORIA
Competenze in uscita
Infanzia
Competenze in uscita Scuola
Primaria
Competenze in uscita Scuola
Secondaria I grado Campo di esperienza Il sé e l'altro - Sa di avere una storia personale e familiare, conosce le tradizioni della famiglia, della comunità e le mette a confronto con altre. -pone domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle diversità culturali, su ciò che è bene o male, sulla giustizia, e ha raggiunto una prima consapevolezza dei propri diritti e doveri, delle regole del vivere insieme. - Si orienta nelle prima generalizzazioni di passato, presente, futuro e si muove con crescente sicurezza e autonomia nei percorsi più familiari
1. Conoscere e confrontare i quadri storici
delle civiltà studiate.
2. Usare cronologie e carte
storico/geografiche per rappresentare le conoscenze studiate
3. Organizzare la conoscenza,
tematizzando e usando semplici categorie
4. Usare la linea del tempo collocandovi
fatti o periodi storici
5. Ricavare informazioni da documenti di
diversa natura utili alla comprensione di un fenomeno storico
6. Rappresentare in un quadro
storico/sociale il sistema di relazioni tra segni e testimonianze del passato
7. Riconoscere le tracce storiche presenti
sul territorio e comprende l'importanza del patrimonio culturale e artistico
8. Usare la cronologia storica secondo la
periodizzazione occidentale (prima e . dopo Cristo) 9.conoscere altri sistemi cronologici 10. Elaborare rappresentazioni sintetiche delle società studiate, mettendo in rilievo le relazioni tra gli elementi caratterizzanti e confrontarne gli aspetti caratterizzanti 11. Ricavare e produrre grafici, tabelle, carte storiche, reperti iconografici e consultare testi di diverso genere, manualistici e non Elaborare in forma di racconto, orale e scritto, gli argomenti studiati
1. Comprendere che la storia è un
processo di ricostruzione del passato che muove dalle domande del presente e, utilizzando strumenti e procedure, perviene a una conoscenza di fenomeni storici ed eventi, condizionata dalla tipologia e dalla disponibilità delle fonti e soggetta a continui sviluppi.
2. Utilizzare i procedimenti del metodo
storiografico e il lavoro su fonti per compiere semplici operazioni di ricerca storica, con particolare attenzione all'ambito locale.
3. Riconoscere le componenti costitutive
delle società organizzate —economia, organizzazione sociale, politica, istituzionale, cultura — e le loro interdipendenze.
4. Comprendere fenomeni relativi al
passato e alla contemporaneità saperli contestualizzare nello spazio e nel tempo, cogliere relazioni causali e interrelazioni. 5. Operare confronti tra le varie modalità con cui gli uomini nel tempo hanno dato risposta ai loro bisogni e problemi, e hanno costituito organizzazioni sociali e politiche diverse tra loro, rilevando nel processo storico permanenze e mutamenti; 6. Utilizzare conoscenze e abilità per orientarsi nel presente, per comprendere i problemi fondamentali del mondo contemporaneo, per sviluppare atteggiamenti critici e consapevoli.
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GEOGRAFIA
Competenze in uscita Infanzia Competenze in uscita
Scuola Primaria
Competenze in uscita Scuola
Secondaria I grado Riconosce i più importanti segni della sua cultura e del territorio, le istituzioni, i servizi pubblici, il funzionamento delle città e delle piccole comunità.
1. Orientarsi nello spazio e sulle carte geografiche, utilizzando riferimenti topologici, punti cardinali, coordinate geografiche e bussola, piante e carte stradali, organizzare un percorso e uno spostamento sulla base di cartine; conoscere e utilizzare la simbologia per interpretare una legenda, utilizzare il linguaggio della geo - graficità per interpretare carte geografiche e per realizzare semplici schizzi cartografici e carte tematiche 2. Rendersi conto che lo spazio geografico è un sistema territoriale, costituito da elementi fisici e antropici legati da rapporti di connessione e/o indipendenza 3. Conoscere e localizzare i principali "oggetti" geografici fisici 4. (monti, fiumi, laghi...) e antropici (città, porti e aeroporti, infrastrutture...) dell'Italia; Individuare, conoscere e descrivere gli elementi caratterizzanti dei paesaggi (di montagna collina, pianura, costieri, vulcanici ecc.) con particolare attenzione a quelli italiani 5. Ricavare informazioni geografiche da una pluralità di fonti (carte, immagini satellitari, fotografiche, artistico - letterarie) 6. Avviarsi alla lettura e alla comunicazione in relazione al sistema territoriale attraverso carte, immagini, schizzi e grafici 7. 7. Ricercare e proporre soluzioni di problemi relativi alla protezione, conservazione e valorizzazione del patrimonio ambientale e culturale presente sul territorio per continuare ad usarlo.
1. Leggere l'organizzazione di un territorio, utilizzando il linguaggio, gli strumenti e i principi della Geografia; interpretare tracce e fenomeni e compiere su di essi operazioni di classificazione, correlazione, inferenza e generalizzazione. 2. Partendo dall'analisi dell'ambiente regionale, comprendere che ogni territorio è una struttura complessa e dinamica, caratterizzata dall'interazione tra uomo e ambiente: riconoscere le modificazioni apportate nel tempo dall'uomo sul territorio. 3. Conoscere territori vicini e lontani e ambienti diversi, saperli confrontare, cogliendo i vari punti di vista con cui si può osservare la realtà geografica (geografia fisica, antropologica, economica, politica, ecc.). 4. Avere coscienza delle conseguenze positive e negative dell'azione dell'uomo sul territorio, rispettare l'ambiente e agire in modo responsabile nell'ottica di uno sviluppo sostenibile.
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CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE: RELIGIONE CATTOLICA
Competenze in uscita
Infanzia
Competenze in uscita Scuola
Primaria
Competenze in uscita Scuola
Secondaria I grado Il sé e l'altro Scopre nei racconti del Vangelo la persona e l'insegnamento di Gesù, da cui apprende che Dio è Padre di tutti e che la Chiesa è la comunità di uomini e donne unita nel suo nome, per sviluppare un positivo senso di sé e sperimentare relazioni serene con gli altri, anche appartenenti a differenti tradizioni culturali e religiose. Il corpo e il movimento Riconosce nei segni del corpo l'esperienza religiosa propria e altrui per cominciare a manifestare anche in questo modo la propria interiorità, l'immaginazione e le emozioni. Immagini, suoni e colori Riconosce alcuni linguaggi simbolici e figurativi caratteristici delle tradizioni e della vita dei cristiani (segni, feste, preghiere, canti, gestualità, spazi, arte), per poter esprimere con creatività il proprio vissuto religioso. I discorsi e le parole Impara alcuni termini dei linguaggio cristiano, ascoltando semplici racconti biblici, ne sa narrare i contenuti riutilizzando i linguaggi appresi, per sviluppare una comunicazione significativa anche in ambito religioso. La conoscenza del mondo Osserva con meraviglia ed esplora con curiosità il mondo, riconosciuto dai cristiani e da tanti uomini religiosi come dono di Dio Creatore, per sviluppare sentimenti di responsabilità nei confronti della realtà, abitandola con fiducia e speranza.
1. Riflettere su Dio Creatore e Padre, sui dati fondamentali della vita di Gesù 2. Saper collegare i contenuti principali dell'insegnamento di Gesù alle tradizioni del proprio ambiente; riconoscere il significato cristiano del Natale e della Pasqua per riflettere sul loro valore nell'esperienza personale, familiare, sociale 3. Riconoscere la Bibbia come libro sacro per cristiani ed ebrei, distinguendola da altri testi anche di altre religioni; identificare le caratteristiche essenziali di un brano biblico semplice e dietro opportuna guida analizzarlo e collegarlo alla propria esperienza. 4. Confrontarsi con l'esperienza religiosa e distinguere la specificità della proposta di salvezza del cristianesimo; identifica la Chiesa come la comunità di coloro che credono in Gesù Cristo e si impegnano per mettere in pratica il suo insegnamento; cogliere il significato dei Sacramenti e interrogarsi sul valore che hanno nella vita dei cristiani
1. Individuare l'esperienza religiosa come una risposta ai grandi interrogativi posti dalla condizione umana e identificare la specificità del cristianesimo in Gesù di Nazareth, nel suo messaggio su Dio, nel compito della Chiesa di renderlo presente e testimoniarlo. 2. Conoscere e interpretare alcuni elementi fondamentali dei linguaggi espressivi della realtà religiosa e i principali segni del cristianesimo cattolico presenti nell'ambiente. 3. Riconoscere in termini essenziali caratteristiche e funzione dei testi sacri delle grandi religioni; in particolare utilizzare strumenti e criteri per la comprensione della Bibbia e l'interpretazione di alcuni brani. 4. Saper confrontarsi con valori e norme delle tradizioni religiose e comprendere in particolare la proposta etica del cristianesimo in vista di scelte per la maturazione personale e dei rapporto con gli
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L’IC BENEDETTO CROCE GARANZIA DI CONTINUITÀ
La “continuità” viene da noi intesa e realizzata come impegno e strategia educativa
in relazione alla qualità degli interventi e finalizzata anche alla valorizzazione della
scuola vissuta come “organizzazione sociale” e “progetto educativo”. Anche per
questa ragione, nel nostro istituto, la continuità acquista il valore ed il significato di
metodo didattico ed evento formativo.
Alla base della scelta della continuità sta il principio della “coerenza educativa”,
punto di partenza e di arrivo di un percorso scolastico che coinvolge, in un disegno
unitario, le attività rivolte all’infanzia, alla fanciullezza ed alla preadolescenza. Se
l’aspetto più evidente ed essenziale è il collegamento, nell’ordine di successione,
dei vari gradi di istruzione, la continuità si sostanzia efficacemente della
collaborazione responsabile tra i docenti, del coinvolgimento delle famiglie,
dell’armonizzazione delle iniziative, della fiducia dell’intera comunità scolastica,
della validità dell’innovazione, dell’efficacia della verifica e della valutazione dei
risultati. Nè essa può essere riservata soltanto al momento dell’accoglienza,
certamente di fondamentale importanza per la sua “evidenza” emotiva a livello
psicologico e “costitutiva” dal punto di vista organizzativo, ma si caratterizza
appunto quale condizione di chiarezza e puntualità operativa di un percorso lineare
che, attraverso le informazioni , le comunicazioni, le analisi delle situazioni, i contatti
vivi dentro e fuori la scuola, definisce stili educativi potenziando l’offerta formativa
con il coordinamento dei curricoli. Nella più generale prospettiva di sviluppo
educativo, la necessità della continuità comporta una relazione di complementarietà
dei primi traguardi di scuola dell’infanzia, della scuola primaria e secondaria di
primo grado. Il nostro Istituto si pone come obiettivo primario di attenuare le
difficoltà che spesso si presentano nel passaggio tra i diversi ordini di scuola e
propone un itinerario scolastico che:
Crei “continuità” nello sviluppo delle competenze che l’alunno può acquisire
dall’ingresso nella scuola fino ad orientarlo nelle scelte future (continuità verticale),
Eviti che ci siano fratture tra la vita scolastica ed extra-scolastica, facendo si che la
scuola si ponga al centro di un sistema allargato ed integrato in stretto contatto con
l’ambiente familiare e sociale (continuità orizzontale)
Promuova l’avvio delle esperienze e monitorare quelle in atto;
Operi una verifica-valutazione dell’attività svolta;
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Curi tutta la documentazione indicativa di quanto fatto e degli impegni assunti
Continuità tra scuola dell’infanzia e primaria
Durante l’anno vengono programmate alcune attività allo scopo di:
Consentire ai bambini della scuola dell’infanzia di avere un primo contatto con la
scuola primaria, operando nei locali di questa ultima e conoscendo le maestre (
questo aiuta a sdrammatizzare l’entrata in prima, fonte spesso di ansia e tensione
per gli alunni);
Permettere ai bambini di prima elementare di socializzare con i bambini più piccoli,
ritrovando amici ed insegnanti e vivendo un’esperienza di apertura con modalità già
conosciute in precedenza;
Realizzare il confronto tra insegnanti delle due scuole.
Continuità tra scuola primaria e secondaria di primo grado
Gli interventi saranno finalizzati a :
Conoscere le potenzialità, le esperienze pregresse e le realtà di provenienza degli
alunni;
Sostenere le motivazioni all’apprendimento,
Rilevare i bisogni e i desideri di apprendimento,
Promuovere atteggiamenti positivi di reciprocità ed apertura al cambiamento
,dando così la possibilità agli alunni delle classi quinte di conoscere le finalità
educative ed organizzative della scuola secondaria di primo grado al fine di
promuovere un clima positivo di accoglienza;
Favorire e salvaguardare l’identità personale dell’alunno nel nuovo contesto
scolastico ( formazione delle prime classi della scuola secondaria di primo grado
sulla base di strumenti di rilevazione predisposti e compilati dagli insegnanti della
primaria allo scopo di avere una visione d’insieme sulle conoscenze e competenze
degli alunni);
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Conoscere e condividere gli aspetti formativi della scuola primaria e secondaria e
secondaria di primo grado (collaborazione con gli altri docenti Funzione
Strumentale al fine di costruire attività-ponte che consentono agli alunni delle classi
quinte della primaria di sperimentare la cooperazione di compagni e docenti della
scuola secondaria di primo grado);
Garantire la continuità del processo educativo tra primaria e secondaria per mettere
gli alunni nelle condizioni ideali di iniziare, con serenità,la futura esperienza
scolastica;
Promuovere e sviluppare negli insegnanti le capacità di lavorare insieme su obiettivi
comuni.
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Progetti Scuola dell’Infanzia A.S. 2016/2017
La Castagnata La vendemmia
La Raccolta delle Olive
Visita alla scoperta di…
Progetti Extracurricolari per aprire la scuola di sabato :
Educazione all’ascolto di storie
Drammatizzazione di Fiabe
Il Presepe Vivente
Il Sindaco Baby
Luci al Castello
Terry Tremolina: Un Natale all’insegna della solidarietà per i paesi colpiti dal sisma
Ritmo Maestro!
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Giochiamo con: ritmo, musica e movimento.
Ordine di scuola destinataria dell’iniziativa: Scuola Infanzia Moschiano
Numero complessivo di classi partecipanti: 2
Destinatari del progetto bambini 4/5 anni
CONTENUTI FORMATIVI E PROGETTUALI
a Finalità del progetto
Affinare la capacità di ascolto.
Sviluppare il senso estetico e la sensibilità musicale del bambino e trasmettergli le basi del
linguaggio musicale.
b Obiettivi del progetto
-Scoprire il ritmo attraverso i rumori della natura (acqua,pioggia,vento).
-Scoprire le potenzialità sonore di alcuni materiali.
-Discriminare percezioni e produzioni musicali utilizzando il corpo (voce,mani e piedi).
-Sviluppare le capacità psicomotorie e di ordine mentale.
-Discriminare le emozioni suscitate dall’ascolto di musiche di vario genere.
-Accompagnare il canto con gli strumenti.
-Eseguire ritmi con alcuni strumenti.
c Modalità di attuazione
Il percorso didattico-musicale inizierà sempre con il silenzio, condizione che permette di
aumentare la capacità di attenzione uditiva, la capacità di percepire, rilevare e distinguere
suoni dai rumori.
Alternanza di giochi molto vivaci ed altri calmi.
Saranno valorizzate le capacità di ogni bambino e potenziate le competenze già in
possesso, per poterne approfondire altre.
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PRINCIPALI METODOLOGIE
Ricerca - azione
Lezione frontale
Utilizzo di linguaggi non verbali
Lavori di gruppo
Utilizzo di strumentazione multimediale
tastiera o violino, lettore CD, strumenti musicali,(maracas,triangoli,tamburello)
RISULTATI ATTESI
a Il percorso didattico attraverso le esperienze sensoriali e ritmiche mira alla crescita del
bambino e a migliorare la prontezza dei riflessi e la capacità di attenzione. Inoltre a
suscitare l’interesse per la musica “linguaggio universale”.
Alla scoperta delle regole: il “bambino sindaco”
DATI IDENTIFICATIVI
Ordine di scuola destinataria dell’iniziativa: Scuola dell’Infanzia di Quindici
Numero complessivo di classi partecipanti: Sezione A- Sezione B
Destinatari del progetto: Bambini di 3-4-5 anni
CONTENUTI FORMATIVI E PROGETTUALI
a Finalità del progetto
Creare percorsi di cittadinanza attiva che educhino alla legalità
Conoscere la realtà amministrativa del proprio territorio
b Obiettivi del progetto
Osservare comportamenti rispettosi nei confronti degli altri e dell’ambiente
Sapersi orientare nello spazio della scuola, del comune, del territorio
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c Modalità di attuazione
Visita guidata al palazzo comunale
Campagna elettorale in forma ludica
Realizzazione di urne
Creazione di manufatti
Laboratori di pittura e di manipolazione
PRINCIPALI METODOLOGIE
Ricerca – azione x
Lezione frontale
Utilizzo di linguaggi non verbali x
Lavori di gruppo x
Utilizzo di strumentazione multimediale x
Altro (specificare):
Visita presso gli enti territoriali e collaborazione con i rappresentanti delle
istituzioni pubbliche_
RISULTATI ATTESI
a Elezione del sindaco bambino: responsabile di sezione
b Essere consapevoli di avere diritti e doveri
c Superare i conflitti
d Saper vivere nel rispetto delle regole
e Acquisire responsabilità civica nei confronti del gruppo
f Conoscere il metodo elettorale
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Progetti Scuola Primaria A.S. 2016/2017
DENOMINAZIONE DEL PROGETTO DIDATTICO
Vivere il territorio…mi racconto … mi racconti! Viaggio alla scoperta delle proprie
radici.
DATI IDENTIFICATIVI
Ordine di scuola destinataria dell’iniziativa: Scuola Primaria
Numero complessivo di classi partecipanti: due
Destinatari del progetto : alunni classi 3ª e 4ª della scuola Primaria di
Taurano.
CONTENUTI FORMATIVI E PROGETTUALI
a Finalità del progetto
Attraverso questo progetto i docenti intendono proporre agli alunni delle
uscite didattiche sul territorio al fine di permettere una costruzione della
conoscenza graduale e funzionale degli “spazi esterni” o “spazi storici,
artistici, rurali” del luogo di appartenenza dei bambini
Promuovere una conoscenza del patrimonio storico , artistico e
paesaggistico presente nel territorio ; acquisire un atteggiamento più
maturo di salvaguardia del proprio habitat territoriale, sviluppando negli
alunni la capacità di convivenza democratica.
b competenze chiave di Cittadinanza:
- Imparare a imparare
- Progettare
- Comunicare e comprendere
- Collaborare e partecipare
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- Agire in modo autonomo e responsabile
- Risolvere problemi
- Individuare collegamenti e relazioni
- Acquisire ed interpretare l’informazione
Obiettivi del progetto
- Conoscere il proprio territorio ( luoghi, monumenti, storie, tradizioni);
- Conoscere e sapersi orientare consapevolmente nello spazio vissuto e
rappresentato;
- Esplorare, conoscere ed operare in più ambienti;
- Contribuire alla formazione di un sentimento di rispetto per gli altri e le
cose ed a rafforzare il senso di appartenenza ;
- Saper acquisire ed elaborare immagini utilizzando supporti
multimediali(fotocamera, videocamera..)
c Modalità di attuazione
Progetto pomeridiano : da realizzarsi una volta a settimana, da gennaio.
PRINCIPALI METODOLOGIE e STRUMENTI
Ricerca - azione
Lezione frontale
Utilizzo di linguaggi non verbali
Lavori di gruppo
Uscite sul territorio
Utilizzo di strumentazione multimediale:
Computer;
Videoproiettore;
Registratore;
Videocamera e fotocamera;
RISULTATI ATTESI
a Conoscere la storia del proprio territorio
b Consolidare il senso di responsabilità degli alunni verso il loro territorio
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c Saper utilizzare i concetti acquisiti e tradurli in linguaggi diversi;
d Sviluppare lo spirito di collaborazione, di socializzazione e la capacità
del lavorare insieme.
e Identificare atteggiamenti e comportamenti individuali e collettivi
responsabili e corretti.
“ IO E IL COMPUTER ”
Ordine di scuola destinataria dell’iniziativa: Scuola Primaria Di Quindici
Numero complessivo di alunni partecipanti: circa 22 alunni
Destinatari del progetto: alunni delle classi 1°-2°
2. CONTENUTI FORMATIVI E PROGETTUALI
A
FINALITÀ DEL PROGETTO
-Aiutare gli alunni alla padronanza dei meccanismi costruttivi della conoscenza.
-Abituare i bambini alla consapevolezza dell’uso corretto del linguaggio naturale,
passando gradualmente a linguaggi più formalizzati, che prevedano l’uso di codici
astratti.
-Sperimentare l’uso diretto del computer, permettendo a ciascun bambino di
interagire con la macchina secondo le proprie risorse e i propri ritmi e tempi di
apprendimento
- Favorire l’apprendimento e la trasmissione culturale, favorendo l’approccio ludico
all’elaboratore e sfruttando, in questo modo, un forte elemento motivante.
- Sviluppare negli alunni un atteggiamento di problem-solving, che preveda
l’adozione di precise strategie creative, potenziate dall’uso del computer.
- Favorire la collaborazione tra i bambini che operano in coppia davanti al monitor e
alla tastiera.
- Potenziare gli apprendimenti degli alunni in difficoltà anche , attraverso l’utilizzo di
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pacchetti software didattici specifici.
-Favorire l’organizzazione e l’espansione delle conoscenze, attraverso l’uso di percorsi
di apprendimento ipertestuali.
B OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
Promuovere un’alfabetizzazione informatica di base.
Favorire lo sviluppo di capacità logiche, percettive e mnemoniche.
Conoscere la terminologia di base dell’informatica.
Conoscere in modo semplificato gli elementi che compongono il computer e il
sistema operativo.
Saper compiere operazioni di routine con il sistema operativo.
Conoscere gli strumenti fondamentali di Word.
Saper organizzare e redigere semplici testi utilizzando Word.
Elaborare testi attraverso la videoscrittura.
Saper ideare e realizzare semplici disegni utilizzando Paint.
Creare, elaborare e utilizzare semplici immagini.
C
PRINCIPALI METODOLOGIE
Ricerca – azione
Lezione frontale
Utilizzo di linguaggi non verbali
Lavori di gruppo
Utilizzo di strumentazione multimediale
Attività di riflessione relativa alle abilità da recuperare
STRUMENTI/MEZZI
- Esercizi, fotocopie con attività preparate
dall’insegnante in relazione ai bisogni degli alunni
- Utilizzo di mezzo multimediale.
- Sussidi didattici multimediali (utili ad un primo
approccio ludico con il PC).
- Software per la produzione di semplice materiale
multimediale (Paint, Word).
- Software didattici – stampante
SPAZI
3. Aule della scuola elementare.
4. Laboratorio multimediale del plesso.
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“I SPEAK ENGLISH”
CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
IN LINGUA INGLESE
DATI IDENTIFICATIVI
Ordine di scuola destinataria dell’iniziativa: Scuola Primaria
Destinatari del progetto : alunni classi 3ª e 5ª della scuola Primaria di Taurano,
Lauro, Quindici e Moschiano.
CONTENUTI FORMATIVI E PROGETTUALI
a Finalità del progetto
L’attività di certificazione delle competenze in lingua inglese riguarda un
ambito in cui la nostra Scuola ha maturato fin dal 1999 significative
esperienze
Offrire agli alunni la possibilità di comunicare il lingua inglese
utilizzando le compente acquisite
Favorire la formazione di cittadinanza attiva, disponibile nei confronti di
altre culture.
Sviluppare l’autonomia personale e la percezione di sé e del proprio
successo scolastico
PRINCIPALI METODOLOGIE e STRUMENTI
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METODOLOGIA
Le attività (curricolari) saranno finalizzate allo sviluppo delle abilità audio-orali. Il
format sarà la conversazione. Lo scopo è quello di aiutare gli alunni ad interagire in
LS con l’insegnante,con pronuncia intelligibile, partecipando a brevi e semplici
discussioni su argomenti familiari e di loro interesse, utilizzando il lessico, la
grammatica e le funzioni relative al livello Beginners and Level 1 del Quadro
Comune di Riferimento Europeo.
Le attività relative a ,Listening and Spoken Interaction, saranno adattate alle varie
aree lessicali mediante:
Social language games (Group work/Pair work):
Memory game
Simon says …
Ordering per insegnare numeri e date
Miming per tutte le aree lessicali
Card Games per tutte le aree lessicali
Identities and form filling:per le personal information
Oral Questions:
Grammar:esercizi per insegnare il “funzionamento” della LS.
RISULTATI ATTESI
a Obiettivi
Comprendere una semplice conversazione su argomenti di carattere
generale adeguati all’età, agli interessi e ai bisogni comunicativi degli
alunni, in cui siano utilizzate funzioni comunicative e forme lessicali di
base, individuando le informazioni principali.
b Sapersi esprimere in contesti comunicativi adeguati all’età, agli interessi
42
e alle esperienze fatte
c Produrre brevi testi semplici ma corretti, relativi ad argomenti a loro noti,
includendo anche brevi lettere personali, compilazioni di moduli,
appunti, brevi racconti
d Sviluppare la consapevolezza dell’espressione orale.
e Potenziare le abilità di ascolto e di produzione con suoni e intonazione
“autentici” della lingua inglese.
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“I LUOGHI DELLA DEMOCRAZIA”
Legali....Amoci un mondo migliore
DATI IDENTIFICATIVI
Scuola primaria “B. CROCE”
Alunni delle Classi V
5. CONTENUTI FORMATIVI E PROGETTUALI
a Finalità del progetto
Promuovere negli alunni la coscienza di sentirsi parte di un’unica
comunità: locale, regionale, italiana, europea e planetaria, per abitare
questo mondo con responsabilità, in pace, e nel rispetto dei diritti
fondamentali ed universali di tutti gli uomini
Considerare la nostra Costituzione come un punto di riferimento
indispensabile per costruire un futuro di cittadini consapevoli dei propri
diritti e doveri
Riconoscere che per vivere in società gli uomini hanno bisogno di
regole il cui rispetto consente di convivere in modo pacifico e civile e
che tutti devono impegnarsi per il bene comune
Capire che, in una società civile, tutte le persone sono uguali, hanno
pari dignità e diritto all’uguaglianza delle opportunità.
Prevenire comportamenti devianti e contrastare atti di bullismo
Conoscere e tutelare i beni culturali e rispettare l'ambiente
Organizzare forme di convivenza civile e democratica attraverso la
stesura di regolamenti, norme e regole all’interno di una classe
b Obiettivi del progetto
Riconoscere concretamente i diritti, luoghi e tempi dove possono
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esprimere la loro particolare identità e il loro modo di essere.
Riconoscere i ragazzi come “cittadini a pieno titolo” , promuovendone
senso critico e partecipazione
Promuovere la partecipazione in attività di volontariato, di tutela
dell'ambiente , della corretta competizione sportiva (fair play) e di
educazione alla legalità.
Insegnare ai giovani come esercitare la democrazia nei limiti e nel
rispetto delle regole comuni.
Comprendere l’importanza dei valori fondamentali dell’uomo e del
cittadino
Acquisire coscienza dei diritti e dei doveri attraverso lo studio della
Costituzione
Acquisire consapevolezza che la democrazia vive nella partecipazione
dei cittadini alla vita sociale e politica del Paese
Rendersi protagonisti della vita democratica del territorio, attraverso il
coinvolgimento nelle scelte che li riguardano e all’eventuale
partecipazione a sedute del Consiglio Comunale.
Elezione del consiglio comunale dei ragazzi
Visita ai luoghi della democrazia: Palazzo Madama, Montecitorio,
Quirinale.
c Modalità di attuazione
Studio della Costituzione.
Elezione del Baby Sindaco del Consiglio Comunale e partecipazione
dei ragazzi ai Consigli comunali.
Collaborazione con le Istituzioni locali.
Laboratori di lettura.
Incontro con figure esterne significative.
Elaborazione materiale pubblicitario (dépliants, slogan, cartelloni,
volantini).
Lettura e redazione di articoli di quotidiani.
Presentazioni di libri.
Partecipazione a vari concorsi.
Laboratori scolastici ed extrascolastici. (drammatizzazione, giornalismo)
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Ricerca delle tematiche da cui ricavare la traccia per la stesura del
copione.
PRINCIPALI METODOLOGIE
Sarà privilegiata l'attività laboratoriale e di gruppo che tende a mettere in situazione
gli alunni, stimolando la capacità di partecipazione, di comprensione e di attuazione
pratica; cosi gli alunni saranno abituati a riflettere e spronati a conoscere le
principali regole della convivenza civile e gli organismi preposti all'acquisizione della
conoscenza delle strutture legislative.
La metodologia prevede:
Problematizzazione di situazioni
Giochi di simulazione
Giochi di ruolo
Cooperative learning
discussioni e dibattiti
Lezione frontale
Utilizzo di strumentazione multimediale
46
Progetto Scuola InCanto
Con il Progetto Scuola InCanto è possibile imparare a cantare e ad amare l’opera
lirica a scuola: docenti e studenti potranno scoprire e vivere da protagonisti il
fascino del melodramma.
Dopo il grandissimo successo della scorsa Stagione il progetto Scuola InCanto,
giunto alla sesta edizione, torna quest'anno al Teatro di San Carlo con ben due
titoli: La Cenerentola di Gioachino Rossini e il Flauto Magico di Mozart
Destinatari: Alunni della scuola Primaria
In cosa consiste il progetto: Seminari, incontri e laboratori per studenti e docenti,
studiati e progettati per scoprire e conoscere vita, opere, curiosità, personaggi,
trama e arie dell’opera scelta attraverso la creazione di un originale metodo
didattico fondato su momenti ludici e capace di introdurre i ragazzi al mondo della
lirica attraverso lo studio del canto e il gioco.
I ragazzi impareranno a cantare i brani e le arie selezionati dalla celebre opera
rossiniana, che verranno poi eseguiti coralmente nella messinscena
dello spettacolo, occasione di fruizione collettiva e di condivisione dell’esperienza
maturata, che si terrà nella splendida e prestigiosa cornice del TEATRO DI SAN
CARLO di Napoli.
Il Progetto si attua in tre livelli:
Primo livello: i laboratori per docenti
Secondo livello: i laboratori nella scuola
Terzo livello: lo spettacolo al teatro di San Carlo
Durante dello spettacolo finale gli alunni sono coinvolti in prima persona,
interpretando coralmente insieme ai cantanti professionisti e all’ensamble musicale i
brani studiati nel corso dell’anno, eseguendo alcuni movimenti in scena, salendo sul
palcoscenico con i costumi da loro stessi realizzati.
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“ Viaggio alla scoperta delle civiltà antiche ”
DATI IDENTIFICATIVI
DESTINATARI :Alunni delle classi quarte della Scuola Primaria di Lauro
CONTENUTI FORMATIVI E PROGETTUALI
A FINALITA’
Leggere e classificare le fonti storiche
Riconoscere i riti e i luoghi in cui si sono sviluppate le prime civiltà
Riconoscere le caratteristiche religiose
Comprendere il rapporto tra fonte e ricostruzione
B
OBIETTIVI
•Stimolare la sensibilità, aumentare la conoscenza, l'interesse e il rispetto
verso altre culture e religioni .
•Apportare, attraverso il confronto con le civiltà, la coscienza delle
problematiche che nascono dall'inevitabile incontro con le diversità culturali.
•Coltivare un approccio etico all'alterità e alla differenza. Ossia, un approccio in
cui si consideri l'umanità quale variegato ventaglio di differenti costumi e visioni
del mondo
•Integrare e fornire collegamenti in relazione al POF d'istituto in ambiti
curriculari quali storia e religione
C
METODOLOGIE
Lavori di gruppo
Metodo deduttivo
Ricerca-azione
Utilizzo di linguaggi non verbali
Utilizzo di strumentazione multimediale
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IN CLASSE CON LA PIGOTTA PER CONOSCERE I DIRITTI DEI BAMBINI".
Il Progetto realizzato con gli alunni e le alunne della scuola primaria ideato
dall'UNICEF-l'iniziativa "In classe con la Pigotta per conoscere i diritti dei bambini",
è ispirato al Progetto Pigotta dell'UNICEF Italia e alla Convenzione ONU sui diritti
dell'infanzia e dell'adolescenza.
L'obiettivo è di far conoscere e sperimentare ai bambini e alle bambine i propri
diritti, di confrontarsi con realtà differenti dalla propria e di condividere con gli altri la
propria creatività attraverso la realizzazione della celebre bambola di pezza
dell'UNICEF:
la Pigotta.
Il percorso didattico è suddiviso in più fasi, dalla realizzazione delle bambole ,
utilizzando il cartamodello , le sagome di stoffa e imbottitura , creando le carte di
identità della Pigotta, all’organizzazione di un evento “Pigotta Party” per dare in
adozione le Pigotte create, contribuendo così ai progetti UNICEF per la
sopravvivenza dell'infanzia nei Paesi in via di sviluppo.
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Progetti Scuola Secondaria Di Primo Grado
DENOMINAZIONE DEL PROGETTO DIDATTICO
STAGE LINGUISTICO – Inglese
DATI IDENTIFICATIVI
Ordine di scuola destinataria dell’iniziativa: Secondaria di I grado di tutti i plessi
Numero complessivo di classi partecipanti: 15/30
Destinatari del progetto : Alunni delle classi II A e III A
CONTENUTI FORMATIVI E PROGETTUALI
a Finalità del progetto:
potenziamento delle abilità linguistiche di base;
conoscenza della cultura e della civiltà britannica;
comparazione e apprezzamento dell’arte anglosassone;
comparazione degli stili di vita.
b Obiettivi del progetto
Acquisizione delle seguenti competenze chiave di cittadinanza attiva:
1. Imparare ad imparare.
2. Comunicazione nelle lingue straniere.
3. Competenze sociali e civiche.
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4. Consapevolezza ed espressione culturale.
c Modalità di attuazione
Soggiorno in college per 7 giorni e full immersion nella lingua inglese
Test di ingresso, lezioni impartite da docenti di madre lingua qualificato
per 15/20 ore e rilascio di attestato finale.
Attività ricreative e sportive in lingua : learning by doing.
Visite a monumenti e luoghi di interesse storico-artistico.
PRINCIPALI METODOLOGIE
Ricerca - azione
Utilizzo di linguaggi verbali e non verbali
Lavori di gruppo
Utilizzo di strumentazione musicale
Lezioni frontali
Cooperative learning
Learning by doing
RISULTATI ATTESI
a Potenziamento delle abilità linguistiche
b Consapevolezza dei propri mezzi espressivi
c Capacità di relazionarsi con coetanei di culture diverse e in contesti
diversi
d Disinvoltura nella performance linguistica
e Autostima e rispetto di sé e dell’altro
f Capacità di apprezzare l’arte e le sue manifestazione
g Operare confronti tra diverse abitudini alimentari e stili di vita diversi.
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La Quadriglia ed il Laccio d’amore
DATI IDENTIFICATIVI
Ordine di scuola destinataria dell’iniziativa: Secondaria di I grado Lauro
Numero complessivo di classi partecipanti: 45
Destinatari del progetto : alunni delle classi I A/B- II A e III A
CONTENUTI FORMATIVI E PROGETTUALI
a Finalità del progetto:
conoscenza della propria storia e recupero delle tradizioni
acquisizione di un ruolo e del suo valore
educazione alla legalità
b Obiettivi del progetto
acquisizione delle seguenti competenze chiave di cittadinanza attiva:
5. Imparare ad imparare
6. Competenze sociali e civiche
7. Spirito di iniziativa e imprenditorialità
8. Consapevolezza ed espressione culturale
c Modalità di attuazione
Laboratori di studio e ricerca del periodo storico e delle tradizioni
Esecuzione di brani strumentali caratteristici
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Esecuzione di danze a schema fisso.
PRINCIPALI METODOLOGIE
Ricerca - azione
Utilizzo di linguaggi non verbali
Lavori di gruppo
Utilizzo di strumentazione musicale
RISULTATI ATTESI
a Assunzione di un ruolo tra i pari
b Rispetto delle regole
c Coordinamento psico-motorio
d Disinvoltura nella performance
e Autostima e rispetto di sé e dell’altro
f Consapevolezza delle proprie origini
g Recupero delle tradizioni e valorizzazione delle stesse.
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La ricerca del Santo Graal
DATI IDENTIFICATIVI
Ordine di scuola destinataria dell’iniziativa: Scuola Secondaria di I grado
Numero complessivo di classi partecipanti: 60
Destinatari del progetto: tutti gli studenti delle classi I-II -III
CONTENUTI FORMATIVI E PROGETTUALI
a Finalità del progetto:
acquisire consapevolezza dei propri mezzi espressivi;
comprendere il valore del proprio ruolo nel gruppo dei pari;
comprendere il significato delle regole e rispettarle;
imparare a conoscere ed amare la storia;
ricercare sempre per migliorare le proprie conoscenze;
tendere alla perfezione.
b Obiettivi del progetto: acquisizione delle competenze di cittadinanza
attiva
1. Comunicazione nella madrelingua
2. Comunicazione nelle lingue straniere
3. Competenza digitale
4. Imparare ad imparare
5. Competenze sociali e civiche
6. Consapevolezza ed espressione culturale
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c Modalità di attuazione
Laboratori di ricerca storica, linguistica e musicale;
Laboratori di scrittura creativa;
Laboratori di dizione, lettura espressiva, recitazione, roleplay;
Esecuzione di brani musicali corali ed orchestrali;
Creazione di coreografie sul tema ed esecuzione delle stesse;
Laboratori artistici e tecnici di scenografia.
PRINCIPALI METODOLOGIE
Ricerca - azione
Utilizzo di linguaggi verbali e non verbali
Lavori di gruppo
Utilizzo di strumentazione multimediale e di strumenti musicali
Learning by doing
Cooperative learning
RISULTATI ATTESI
a Scioltezza nell’espressione orale nella madre lingua
b Fluency nelle linfue straniere: inglese e francese
c Disinvoltura nella performance
d Rispetto delle regole
e Tensione alla perfezione come stile di vita
f Sicurezza nell’affrontare problematiche complesse con il supporto della
ricerca
g Autostima e rispetto di sé e degli altri come persone e cittadini.
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PROGETTO AREA A RISCHIO “RECUPERO/POTENZIAMENTO”
DATI IDENTIFICATIVI
Ordine di scuola destinataria dell’iniziativa: Scuola Primaria Di Quindici
Numero complessivo di alunni partecipanti: circa 45 alunni
Destinatari del progetto: alunni delle classi 3°-4°-5° CONTENUTI FORMATIVI E PROGETTUALI
a FINALITÀ DEL PROGETTO
1. Stimolare gli alunni ad una maggiore motivazione allo studio
2. Offrire l’opportunità agli alunni di recuperare/potenziare alcune abilità di
tipo disciplinare
3. Innalzare il tasso di successo scolastico
4. Acquisire la strumentalità di base
5. Prolungare i tempi di attenzione e di concentrazione, arricchire il codice
verbale
6. Sviluppare le competenze logico – espressive
b OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO: ITALIANO
Rinforzo/consolidamento
Osservare e comunicare il nome dell’immagine distinguendone il suono
alfabetico.
Leggere con espressione rispettando la punteggiatura.
Sviluppare la capacità di ascoltare, comprendere e comunicare
Leggere, comprendere e produrre testi
Applicare in modo opportuno le convenzioni ortografiche.
Consolidare concetti morfosintattici.
Utilizzare tecniche di lettura con scopi mirati.
Usare registri linguistici diversi in relazione al contesto.
Ampliare il patrimonio lessicale.
Analizzare la lingua italiana
COMPETENZE
Apprendere per comprendere
Arricchire il proprio linguaggio per comunicare
Socializzare per collaborare
Consolidare processi e produrre per operare
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO: MATEMATICA
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Rinforzo/consolidamento
Favorire il processo di apprendimento
Acquisire il concetto di numero e conoscerne il valore posizionale
Confrontare e ordinare i numeri naturali , utilizzando i simboli >, <, =
Leggere e scrivere i numeri
Scomporre e comporre i numeri
Acquisire il concetto e la tecnica delle operazioni
Eseguire addizioni , sottrazioni. Moltiplicazioni e divisioni con con
materiale strutturato e non
Tradurre problemi espressi con parole in rappresentazioni matematiche
Individuare i dati essenziali per la risoluzione di un problema
rappresentare graficamente e risolvere problemi con un'operazione
COMPETENZE
Associare quantità e numeri
Leggere, scrivere ordinare e confrontare e simboli numerici
Usare i simboli appropriati <,>, =
Contare progressivamente e regressivamente
Eseguire le quattro operazioni
Risolvere situazioni problematiche
c PRINCIPALI METODOLOGIE Ricerca - azione
Lezione frontale
Utilizzo di linguaggi non verbali Lavori di gruppo
Utilizzo di strumentazione multimediale
Attività di riflessione relativa alle abilità da recuperare
TIPO DI PROGETTO
Extracurricolare.
STRUMENTI/MEZZI
Esercizi, fotocopie con attività preparate
dall’insegnante in relazione ai bisogni degli
alunni - Utilizzo di mezzo multimediale.
SPAZI
Aule della scuola elementare.
VERIFICA E VALUTAZIONE
1. Osservazione continua dell’atteggiamento
dell’alunno nei confronti delle attività di
recupero/potenziamento svolte.
2. Prove di tipo formativo
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Progetti Di Strumento Musicale
DENOMINAZIONE DEL PROGETTO
“Christmas Music”
DATI IDENTIFICATIVI
Ordine di scuola destinataria dell’ iniziativa: scuola secondaria di primo grado
Destinatari: tutti gli alunni delle classi seconde e terze di strumento musicale (CH,
TR, FL, PF) e tutti gli alunni delle scuole medie di Lauro e Taurano.
CONTENUTI FORMATIVI E PROGETTUALI
a) Finalità: realizzazione dello spettacolo musicale che ha il fine di celebrare lo
spirito del Natale.
b) Obiettivi: integrazione degli allievi nel lavoro di gruppo attraverso il linguaggio
musicale.
c) Modalità di attuazione: concertazione in attività di musica d’ insieme dei brani
natalizi.
PRINCIPALI METODOLOGIE
Utilizzo del linguaggio non verbale
Lezione frontale
Lavoro di gruppo
RISULTATI ATTESI
Consapevolezza del proprio ruolo all’ interno del gruppo musicale, nel rispetto dei
ruoli altrui e delle parti da eseguire.
DENOMINAZIONE DEL PROGETTO
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“Concorsi musicali per categorie”
DATI IDENTIFICATIVI
Ordine di scuola destinataria dell’ iniziativa: scuola secondaria di primo grado
Destinatari: tutti gli alunni delle classi prime, seconde e terze di strumento
musicale (CH, TR, FL, PF) che maggiormente si distinguono nell’ attività pratico
strumentale.
CONTENUTI FORMATIVI E PROGETTUALI
a) Finalità: realizzazione di brani solistici o d’ insieme al fine di partecipare a
concorsi che favoriscano il confronto tra alunni di realtà scolastiche differenti.
b) Obiettivi: gestione fisica e psicologica dell’ esecuzione musicale in una situazione
di confronto e sana competizione con alunni di altre istituzioni scolastiche.
c) Modalità di attuazione: elaborazione del materiale musicale scelto, sia solistico
che di gruppo.
PRINCIPALI METODOLOGIE:
Utilizzo del linguaggio non verbale
Lezione frontale
Lavoro di gruppo
RISULTATI ATTESI
Saper affrontare e controllare il fattore psicologico nell’ esecuzione musicale
(soprattutto solista o in piccoli gruppi) senza che esso si ripercuota sull’ aspetto
fisico e muscolare.
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DENOMINAZIONE DEL PROGETTO
“Gran concerto di fine anno”
DATI IDENTIFICATIVI
Ordine di scuola destinataria dell’ iniziativa: scuola secondaria di primo grado
Destinatari: tutti gli alunni delle classi prime, seconde e terze di strumento
musicale (CH, TR, FL, PF)
CONTENUTI FORMATIVI E PROGETTUALI
a) Finalità: realizzazione dello spettacolo musicale al fine di evidenziare il percorso
didattico svolto nel corso dell’ anno scolastico.
b) Obiettivi: integrazione degli allievi nel lavoro di gruppo attraverso il linguaggio
musicale.
c) Modalità di attuazione: concertazione in attività di musica d’ insieme dei brani
scelti.
PRINCIPALI METODOLOGIE
Utilizzo del linguaggio non verbale
Lezione frontale
Lavoro di gruppo
RISULTATI ATTESI
Consapevolezza del proprio ruolo all’ interno del gruppo musicale, nel rispetto dei
ruoli altrui e delle parti da eseguire.
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DENOMINAZIONE DEL PROGETTO
“Open day…in music”
DATI IDENTIFICATIVI
Ordine di scuola destinataria dell’ iniziativa: scuola secondaria di primo grado
Destinatari: tutti gli alunni delle classi seconde e terze di strumento musicale
(CH, TR, FL, PF).
CONTENUTI FORMATIVI E PROGETTUALI
a) Finalità: realizzazione di brevi esecuzioni d’ insieme divise per ogni classe di
strumento e anche per più classi (es. ch e fl, tr e pf).
b) Obiettivi: sensibilizzare gli intervenuti alla manifestazione (prevalentemente
alunni delle quinte classi della scuola primaria) allo studio dello strumento musicale
come attività aggiuntiva del curricolo scolastico.
c) Modalità di attuazione: concertazione in attività di musica d’ insieme del materiale
musicale scelto.
PRINCIPALI METODOLOGIE
Utilizzo del linguaggio non verbale
Lezione frontale
Lavoro di gruppo
RISULTATI ATTESI
Consapevolezza del proprio ruolo all’ interno del gruppo musicale, nel rispetto dei
ruoli altrui e delle parti da eseguire.
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Progetto Murales
La Mia Scuola A colori
Tale Progetto in coerenza con le indicazioni del PTOF, ed in particolare con gli
obiettivi legati alle UDA ‘LA SCUOLA IN…FORMA’ e ‘VIVERE INSIEME’ che si
pongono, tra gli altri, gli obiettivi di “…realizzare il “Glocalismo” accrescendo il
legame alle radici e al territorio, sia attraverso la conoscenza della storia, dei
paesaggi, degli usi, dei costumi, delle tradizioni, sia del patrimonio artistico,
culturale e scientifico locale , in un confronto più ampio e globale…” e di “…creare
percorsi strutturati che vedano i giovani coinvolti come attori protagonisti in momenti
di cittadinanza attiva in cui siano delineati i diritti, i doveri, i poteri e le responsabilità
nei confronti di tutte le forme sociali, dal contesto classe, scuola, territorio locale,
nazionale internazionale fino ad una dimensione globale e universale” e “…costruire
percorsi trasversali ed interdisciplinari che educhino alla legalità e allo sviluppo della
persona valorizzando la condivisione, l’inclusione, la solidarietà, attraverso momenti
di cooperazione e di confronto per un sano star bene con gli altri”, si propone il
progetto “La mia scuola a colori”.
Il “Progetto murales - La mia scuola a colori”, che si propone per l’anno in corso, è
destinato alle classi seconde e terze della scuola secondaria di primo grado di
Lauro e Taurano, avrà lo scopo di abbellire l’ambiente scolastico ed avviare un
percorso di conoscenza e sensibilizzazione sul tema murales e territorio, che
potrebbe ulteriormente svilupparsi in ulteriori progetti legati alla proposta di itinerari
ed attività per una conoscenza consapevole ed attiva delle bellezze e dei beni
presenti sul territorio.
Il prodotto artistico del murales ha un carattere fortemente operativo, ciò permette
agli allievi un’interessante opportunità formativa ed educativa, nella quale si
sottolinea l’importante ruolo di mediazione fra teoria e pratica, progettualità e
improvvisazione, regole e creatività; si tenderà, inoltre, a favore l’inserimento nel
gruppo di lavoro di alunni diversamente abili e di gruppi di alunni con difficoltà di
inserimento nell’area socio-relazionale.
La realizzazione di un'opera sulla parete verrà struttura nelle seguenti fasi:
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- La prima fase, da svolgere nelle ore curricolari con l’intera classe, partendo dalla
storia dei “murales” e dalle tecniche pittoriche utilizzate per realizzarli
(eventualmente anche con l’utilizzazione di diapositive), aiuterà i ragazzi a riflettere
sul valore di un’opera fruibile sempre e gratuitamente dalla collettività e sulla
differenza esistente tra queste opere grafico-pittoriche ed imbrattare e danneggiare
beni collettivi pubblici e privati, che devono essere invece rispettati.
In questa prima fase si potrebbero anche organizzare incontri con artisti o writer
professionisti.
- Nella seconda fase sarà scelto assieme ai ragazzi il tema da sviluppare. Questo
potrà essere di spunto didattico: un brano letterario, un episodio della storia, un
luogo geografico, un personaggio reale o di fantasia o scelto tra tematiche
universali quali la musica (il nostro istituto è ad indirizzo musicale!), o tematiche
legate all’amicizia, la solidarietà, la fratellanza.
- Nella fase successiva verrà progettato il “Murales” partendo da una raccolta
d’immagini ed informazioni sul tema scelto, si progetterà un disegno in una
dimensione ridotta. Si potranno valutare diverse idee che verranno rappresentate
nei formati normalmente utilizzati dai ragazzi per i loro lavori artistici. Allo sviluppo
della tematica ed alla realizzazione dei bozzetti potrà partecipare tutta la classe
nelle ore curricolari disciplinari. (Lavoro in classe e a casa)
L’ultima fase prevederà la realizzazione delle opere ( il numero dipenderà dagli
spazi ritenuti idonei e concessi dalle Istituzioni preposte) sulle pareti esterne e/o
interne del complesso scolastico. In funzione degli spazi concessi e della grandezza
delle superfici da dipingere verranno stabiliti i tempi di realizzazione. I ragazzi scelti
per la realizzazione dei murales (Max 15) dovranno collaborare alla realizzazione
insieme ai docenti coinvolti e ad eventuali artisti (muralisti o writers) esterni nei
tempi calendarizzati in funzione delle esigenze di docenti e personale scolastico.
OBIETTIVI GENERALI DEL PROGETTO:
- Avvicinare gli studenti alla forma artistica del murales anche fornendo loro
indicazioni storiche e teoriche, su importanti artisti che nel recente passato si sono
distinti in questa forma artistica ed in particolare favorendo la conoscenza dei
murales, e della loro storia, presenti sul territorio;
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- Formare un gruppo di lavoro in cui ogni partecipante collaborando al progetto,
impari a rispettare le consegna date dall’operatore, oltre che a collaborare in modo
proficuo con i compagni.
- Avvicinare gli studenti a forma alternative di “fare scuola” senza l’implicazione
della frustrazione data dall’insuccesso scolastico.
- Scoprire e sviluppare le proprie potenzialità, aumentando la propria autostima.
- Creare un ambiente di apprendimento cooperativo, e di integrazione e
socializzazione degli alunni diversamente abili nel piccolo gruppo.
-Favorire la socializzazione e la condivisione Rispettare le regole condivise
-Rispettare l’ambiente
- Rispettare e gestire il materiale della scuola
-Creare un ambiente favorevole che predisponga ad un apprendimento più efficace
ed autonomo
-Avviare all’autonomia
METODOLOGIE
La metodologia prevede che gli alunni “facciano insieme” serenamente, in maniera
creativa e multisensoriale. Pertanto si prevede di ricorrere alla metodologia del
Cooperative Learning.
Il COOPERATIVE LEARNING si basa su attività che consentano l’integrazione e la
valorizzazione d’ogni alunno. Nell’apprendimento cooperativo i gruppi sono
organizzati in un lavoro collettivo per raggiungere un fine comune. Per raggiungere
lo scopo gli alunni nel gruppo fanno affidamento gli uni sugli altri. In un gruppo
ciascuno deve rendere conto per la propria parte del lavoro fatto e di quanto ha
appreso. E’ necessario che i componenti lavorino in modo interattivo. In questo
modo gli alunni “si insegnano” a vicenda e l'insegnante diventa facilitatrice,
organizzatrice e osservatrice dell’apprendimento.
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CORSI DI STRUMENTO MUSICALE
La scuola Secondaria di I Grado di Lauro, Taurano, Quindici e Moschiano offre
come arricchimento del curricolo alle famiglie che ne fanno richiesta, la possibilità di
frequentare i corsi di strumento musicale. STRUMENTI: Chitarra, Flauto, Pianoforte
e Tromba. Organizzazione: un’ora di lezione settimanale pomeridiana individuale o
per piccoli gruppi. Iscrizione e Ammissione: richiesta di uno strumento in ordine di
gradimento, sostenere esame attitudinale che si terrà entro il mese Marzo per
verificare le capacità attitudinale. Al test seguirà un colloquio individuale con prove
di intonazione e riproduzione di ritmi. La commissione d’esame stilerà una
graduatoria per l’assegnazione dello strumento richiesto. E’ obbligatoria la
frequenza e non sono ammesse rinunce in corso d’anno nè durante il triennio.
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RISORSE PROFESSIONALI
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STAFF DIRIGENZIALE
Dirigente Scolastico
Prof.ssa DAVIDE IMMACOLATA
Collaboratore del dirigente scolastico
Collaboratore Vicario: Prof.ssa SINISCALCHI BIANCA
Collaboratore Prof. : BOSSONE GIACINTO
Responsabile di plesso
Scuola Primaria Quindici: FRUNCILLO ANNA MARIA
Scuola Primaria Moschiano: MAIETTA MARIANNA
Scuola Primaria Lauro: BOSSONE REGINA
Scuola Primaria Taurano : SCALA ANNA MARIA
Scuola Infanzia Quindici: GRAZIANO ADRIANA
Scuola Infanzia Moschiano: MANFREDI ELEONORA
Scuola Infanzia Lauro: MOLLICA GRAZIANO RAFFAELLA
Scuola Infanzia Taurano: MAZZOCCA BEATRICE
Scuola Secondaria di I Grado Quindici: VECCHIONE MARGHERITA
Scuola Secondaria di I Grado Moschiano: SINISCALCHI ANTONIETTA
Scuola Secondaria di I Grado Lauro: ROMANO VIRGINIA
Scuola Secondaria di I Grado Taurano: CARACCIOLO BENVENUTA
Segretario del collegio
Prof.ssa SINISCALCHI BIANCA
Funzioni strumentali
AREA 1 – Ripartita tra tutti i docenti FF.SS.
AREA 2 – INSEGNANTE: AMOROSO Franca
AREA 3 – INSEGNANTE: SINISCALCHI Antonietta
AREA 4 – INSEGNANTE: D’AVINO Adele
AREA 5- INSEGNANTE: MUTO Luisa
AREA 6-INSEGNANTE: GRAZIANO Celeste
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MODELLI ORGANIZZATIVI
SCUOLA INFANZIA
NOME GIORNI ORARI
Lauro Dal lunedì al venerdì ore 8,00 - 16,00 con mensa
Quindici Dal lunedì al venerdì ore 8,00 - 16,00 con mensa
Moschiano Dal lunedì al venerdì ore 8,00 - 16,00 con mensa
Taurano Dal lunedì al venerdì ore 8,00 - 16,00 con mensa
SCUOLA PRIMARIA
NOME GIORNI ORARI
Lauro Dal lunedì al venerdì ore 8,30 – 13,30
Quindici Dal lunedì al venerdì ore 8,30 - 13,30
Moschiano Dal lunedì al venerdì ore 8,30 - 13,30
Taurano Dal lunedì al venerdì ore 8,30 - 13,30
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
NOME GIORNI ORARI
MOSCHIANO Dal lunedì al sabato Modello 30h
ore 8,30 – 13,30
LAURO-MIGLIANO Indirizzo Musicale
Dal lunedì al sabato +
3h settimanali strumento
ore 8,30 - 13,30
QUINDICI Tempo Prolungato
lunedì e giovedì martedì, mercoledì,
venerdì, sabato
ore 8,30- 17,30 ore 8,30 - 13,30
TAURANO Tempo Prolungato
lunedì e giovedì martedì, mercoledì,
venerdì, sabato
ore 8,30- 17,30 ore 8,30 - 13,30
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ORIENTAMENTO
L’ “Orientamento” nel nostro Istituto, è considerato e praticato come condizione e
prassi di sviluppo individuale, nonché occasione di sviluppo sociale, secondo un
progetto educativo responsabilmente condiviso dai tre “attori” in campo: scuola-
genitori -figli. L’ Orientamento come ausilio, guida, incoraggiamento alle scelte
future, sia scolastiche e sia lavorative, successive cioè alla conclusione della scuola
secondaria di primo grado, impegna principalmente tutte le risorse della scuola,
coinvolgendo le famiglie e le istituzioni territoriali, al fine di preparare gli alunni a
diventare capaci di scelte autonome e responsabili per sentirsi sempre protagonisti
delle proprie decisioni. Si tratterà, pertanto, di realizzare “ l’accompagnamento”
dell’alunno con un percorso personalizzato di apprendimento allo scopo di
promuovere la conoscenza di sé e la valorizzazione dell’io, anche al fine di
acquisire consapevolezza della realtà. Il ragazzo si “orienta” sfruttando gli strumenti
culturali che la scuola gli offre, è capace di pensare, dunque, al proprio futuro dal
punto di vista umano, sociale e professionale. Il processo o percorso di
Orientamento prevede:
Informazione generale (con questionari, schede e test);
Orientamento informativo (basato su incontri con gli studenti in orario scolastico,
con i genitori in orario extrascolastico, con genitori e gli studenti in orario
extrascolastico);
Orientamento formativo ( riconoscere le competenze di base acquisite e motivate a
ulteriori approfondimenti).
Allo scopo di affermare e valorizzare la scelta orientativa, intesa soprattutto come
occasione e possibilità di auto orientamento, finalizzata a concorrere alle attività
formazione della identità personale di ciascuno, saranno sviluppati e favoriti incontri
e momenti di riflessione proprio con l’intento di ampliare la conoscenza di sé
avviando il confronto sulle caratteristiche personali, interessi, attitudini e limiti. Le
attività di Orientamento formativo da noi promosse sono finalizzate allo sviluppo
delle competenze orientative di base, sempre associate ad attività di
accompagnamento e di consulenza orientativa, di sostegno alla progettualità
individuale. Tanto concorre, inoltre, a potenziare la strutturazione delle attività di
apprendimento in modi e forme che promuovono un senso di capacità percentuale
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che si evidenzia soprattutto nell’incremento delle conoscenze destinate a diventare
abilità cognitive.
Sulla base di queste convinzioni, il nostro istituto intende perseguire un:
Orientamento in entrata, rivolto agli alunni delle classi quinte della primaria (incontri
con i genitori, accoglienza, continuità);
Orientamento in uscita, destinato agli alunni di tutte le classi della scuola
secondaria di primo grado (visite guidate, giornate studio presso scuole superiori,
libera e autonoma frequentazione da parte degli alunni di “ scuole-aperte”).
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VISITE GUIDATE
Le visite guidate si identificano, prevalentemente, con le uscite che si effettuano
nell’arco di una giornata, per una durata uguale o superiore all’orario scolastico
giornaliero, nel territorio del proprio Comune o dei Comuni contigui, come anche al
di fuori di questi. Esse, per la loro valenza didattica e formativa, sono di
fondamentale importanza per lo sviluppo della personalità, la crescita culturale di
ciascuno, (il Regolamento definisce “opportunità culturali e formative”)il
potenziamento dell’autonomia individuale, il consolidarsi degli aspetti della
comunicazione e della socializzazione, il rafforzamento e lo sviluppo delle
conoscenze in genere. Considerato il patrimonio storico, artistico e archeologico del
nostro territorio, come anche la predominanza degli aspetti naturalistici e
paesaggistici di notevole interesse e richiamo turistico, la destinazione prima delle
nostre visite guidate sarà il territorio del Comune di Lauro e dell’intero Vallo di
Lauro, per la durata di mezza giornata o di un giorno.
Non si esclude la possibilità di “gite di istruzione”, interessanti gli alunni della scuola
secondaria di primo grado, nell’ambito territoriale della nostra regione e della durata
di uno o più giorni, secondo le indicazioni del piano
Le visite guidate comprendono:
Visite a musei e mostre;
Partecipazione a manifestazioni culturali, rappresentazioni teatrali e concerti;
Visite a enti istituzionali o amministrativi.
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INCLUSIONE
Una scuola che ‘include’ è una scuola che ‘pensa’ e che ‘progetta’ tenendo a mente
proprio tutti. Una scuola che, come dice Canevaro, non si deve muovere sempre
nella condizione di emergenza,
in risposta cioè al bisogno di un alunno con delle specificità che si differenziano da
quelle della maggioranza
degli alunni ‘normali’ della scuola. Una scuola inclusiva e una scuola che si deve muovere sul binario del
miglioramento organizzativo perché nessuno alunno sia sentito come non appartenente, non pensato e quindi
non accolto. P. Sandri
La Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012 “Strumenti d’intervento per alunni con bisogni
educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica” delinea e
precisa la strategia inclusiva della scuola italiana al fine di realizzare appieno il diritto
all’apprendimento per tutti gli alunni e gli studenti in situazione di difficoltà.
L’Inclusione scolastica vuole essere il processo attraverso il quale gli impedimenti vengono
rimossi in modo che ciascun individuo possa essere valorizzato, incontrando le condizioni per
esprimere al meglio le proprie potenzialità. Ciò non significa negare il fatto che ognuno di noi è
diverso o negare la presenza di disabilità che devono essere trattate in maniera adeguata, ma
vuol dire spostare l’analisi e l’intervento dalla persona al contesto, per individuarne gli ostacoli e
operare per la loro rimozione.
Il termine inclusione è spesso riduttivamente associato ad alunni che presentano problemi fisici o
mentali, o che abbiano bisogni educativi speciali: in realtà si riferisce all`educazione di tutti i
bambini anche con apprendimento normale (dall`Index Inclusione). Affinché ogni bambino o
ragazzo possa essere incluso, è indispensabile occuparsi dell`interezza della persona e questo
non è possibile se l`attenzione e la progettazione specifica vengono limitate a singoli aspetti.
Potremmo anche dire che è un processo che si riferisce alla globalità delle sfere educativa,
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sociale e politica, guarda a tutti gli alunni indistintamente e a tutte le loro potenzialità. L`area dello
svantaggio scolastico è molto più ampia di quella riferibile alla sola presenza di deficit. In ogni
classe ci sono alunni che presentano una richiesta di speciale attenzioneper una varietà di
ragioni. Il concetto di Bisogno Educativo Speciale è una macrocategoria che comprende dentro di
sé tutte le possibili difficoltà educative-apprenditive degli alunni, sia le situazioni considerate
tradizionalmente come disabilità mentale, fisica, sensoriale, sia quelle di deficit in specifici
apprendimenti clinicamente significative quali: la dislessia, il disturbo da deficit attentivo e altre
situazioni di problematicità` psicologica, comportamentale, relazionale, apprenditiva, di contesto
socio culturale. Tutte queste situazioni sono diversissime l`una dall`altra, ma malgrado la loro
diversità un dato le avvicina, e le rende sostanzialmente uguali nel loro diritto a ricevere
un’attenzione educativo-didattica individualizzata ed efficace: ognuna di queste persone ha un
funzionamento problematico, che rende loro più difficile trovare una risposta adeguata ai propri
bisogni.
Pertanto sulla base dell’analisi del tessuto sociale il nostro Istituto si propone un progetto mirato,
atto a ricevere in modo adeguato alunni con bisogni educativi speciali offrendo a ciascuno una
reale e fattiva integrazione. Da qui matura l’esigenza di sviluppare e approfondire percorsi
specifici che, inseriti in un progetto scolastico, possano anche diventare occasione di formazione
per i docenti.
La nostra realtà scolastica accoglie sia alunni provenienti da un ambiente socio-culturale medio,
con nuclei familiari attenti alla crescita affettiva e psico-sociale dei figli sia alunni in situazione di
disagio familiare e/o sociale. Questi provengono da un ambiente socio-culturale ed economico
modesto, e deprivato. Da un’attenta osservazione emerge una situazione in cui alcuni alunni, pur
essendo privi di certificazione, si caratterizzano come soggetti BES in quanto denotano cali
motivazionali nel percorso di apprendimento, difficoltà di integrazione, ristretto codice linguistico,
scarso interesse della famiglia alla vita scolastica dei figli e, in rari casi, atteggiamenti di
aggressività fisica e verbale.
I BES (alunni con Bisogni Educativi Speciali) nel nostro Istituto riguardano, dunque:
• Alunni con disabilità
• Alunni con DSA (Disturbo Specifico dell’Apprendimento)
• Alunni con deficit del linguaggio
• Alunni con disturbo oppositivo provocatorio
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• Alunni con disturbo della condotta in adolescenza
• Alunni con disagio socio-culturale
• Alunni stranieri non alfabetizzati.
Come previsto dalla CM n. 8 del 6/03/2013 del MIUR ogni scuola è chiamata ad elaborare una
proposta di Piano Annuale per l’Inclusività (PAI) riferito a tutti gli alunni con BES.
Il PAI del nostro Istituto indica le scelte metodologiche finalizzate all’attuazione di percorsi capaci
di favorire pari opportunità per tutti gli alunni e si propone di individuare strategie didattiche ed
organizzative che favorendo il percorso di apprendimento dei soggetti con BES, risulti capace di
offrire loro un contesto più efficace.
Finalità
Il nostro Istituto Comprensivo si pone come finalità prioritaria l’inclusione attraverso la
sperimentazione di percorsi formativi in grado di assicurare continuità nel passaggio tra i vari
ordini di Scuola e in quello indispensabile tra il mondo della Scuola e quello sociale inteso nel
senso più ampio.
E inoltre:
• finalizzare tutta l’attività educativa, formativa e riabilitativa ad un “progetto di vita” che tenga
conto del ruolo attivo che l’individuo dovrà svolgere all’interno della società;
• elaborare tre aspetti determinanti del processo di formazione: accoglienza, integrazione,
orientamento.
Obiettivi generali
• Favorire negli alunni processi di apprendimento e di acquisizione di competenze.
• Rendere l’alunno in difficoltà il più autonomo possibile.
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• Passare da un modello di crescita “protettivo” ad uno di “crescita autonoma” facendo sì che
l’alunno possa sperimentare, il più spesso possibile, attività svolte autonomamente.
Obiettivi specifici
• Attivazione del G.L.I. (Gruppo di Lavoro l’Inclusione) per redigere e monitorare il Piano di
Integrazione inserito nel PTOF e per coordinare la programmazione dei servizi scolastici con
quelli sanitari, socio assistenziali.
• Attivazione del G.L.I.O. per ciascun alunno disabile, al fine di favorire contatti e passaggi di
informazioni tra le scuole e tra Scuola e territorio. Formulazione del PEI e del PDP .
• Organizzazione di spazi capaci di garantire comunicazione, socializzazione, collaborazione e
quindi motivazione, attraverso l’organizzazione di attività ludico-laboratoriali che consentano il
recupero di opportunità di apprendimento anche attraverso l’uso di linguaggi non verbali.
• Promuovere iniziative di aggiornamento riguardo ai temi dell`inclusione quali:
o ICF nella scuola
o Percorso ABA
o Formazione docenti e sensibilizzazione delle famiglie.
Risorse/strumenti/metodologie didattiche
Apprendimento cooperativo: sviluppa forme di cooperazione e di rispetto reciproco fra gli
allievi e veicola le conoscenze/abilità/competenze
Tutoring (apprendimento fra pari: lavori a coppie)
Didattica laboratoriale (non serve il laboratorio come luogo fisico!) Favorisce la centralità del
bambino/ragazzo Realizza la sintesi fra sapere e fare, sperimentando in situazione
Procedere in modo strutturato e sequenziale: proporre attività con modello fisso e dal
semplice al complesso, si faciliteranno nell’alunno l’esecuzione delle consegne, la
memorizzazione e l’ordine nell’esposizione dei contenuti.
Sostenere la motivazione ad apprendere.
Semplificare gli esercizi (evitare esercizi concatenati).
Consentire tempi più lunghi o ridurre il numero degli esercizi nello stesso tempo (strategia da
scegliere secondo la personalità del bambino/ragazzo).
Per alunni che manifestano difficoltà di concentrazione: fornire schemi/mappe/diagrammi
prima della spiegazione (aiuteremo la mente a selezionare, categorizzare, ricordare, applicare
quanto recepito durante la spiegazione); evidenziare concetti fondamentali/parole chiave sul
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libro; spiegare utilizzando immagini; utilizzare materiali strutturati e non (figure geometriche,
listelli, regoli…); fornire la procedura scandita per punti nell’assegnare il lavoro.
Didattica multisensoriale: uso costante e simultaneo di più canali percettivi (visivo, uditivo,
tattile, cinestesico).
Tecnologie multimediali (computer, notebook per utilizzare software specifici).
LIM Utilizzi multiformi:
Permette di accedere a quantità infinita di informazioni
Visualizzazione di filmati o immagini
Interazione visiva di testi o esercizi (costruzione di testi collettivi)
Costruzione di unità di lavoro informatizzate con possibilità di personalizzarle per il gruppo classe
e utilizzandole in modo flessibile (eventuale consegna agli alunni copia della lezione o delle
attività proposte in formato cartaceo o digitale).
Favorisce e promuove l’interazione lasciando spazio alla creatività degli studenti affinché
realizzino ricerche o unità di lavoro multimediali in modo autonomo, singolarmente o in piccolo
gruppo favorisce apprendimento costruttivo ed esplorativo.
Per gli alunni con difficoltà risulta essere uno strumento compensativo (videoscrittura,
realizzazione di schemi e mappe, tabelle…).
Valutazione e verifiche
La valutazione riferita all’attività scolastica degli alunni con bisogni educativi speciali deve
accompagnare tutto il processo formativo e fornire informazioni relative a conoscenze e abilità,
alla disponibilità ad apprendere, alla maturazione del senso di sé di ogni alunno e allo sviluppo
delle potenzialità. La valutazione è sempre necessaria e procede secondo parametri adeguati
alle rispettive situazioni, seguirà il “criterio individuale” e non il “criterio normativo” che si riferisce
alla realtà accertata dei compagni di classe. Sarà una valutazione dinamica, e non un giudizio
definitivo sul grado di possesso di una certa qualità.
Dovrà essere relativa agli interventi educativi e didattici effettivamente svolti in base al P.E.I.
Buona riuscita scolastica si considera non soltanto una funzione intellettiva, ma anche un
prodotto del clima affettivo e relazionale che circonda l’alunno. I dati delle osservazioni
sistematiche, raccolte nel registro personale, contribuiscono ad attivare la valutazione formativa
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del processo di apprendimento e a supportare la valutazione sommativa. Le verifiche sono
generalmente individualizzate, costruite sulla base degli argomenti e delle abilità presenti nelle
varie unità didattiche; cercano di mettere in luce le acquisizioni effettuate, anche attraverso
materiali diversi e più o meno strutturati a seconda del livello di apprendimento raggiunto e dalle
caratteristiche della disabilità. La valutazione finale è in ogni caso riferita ai progressi dell’alunno in
relazione al progetto individualizzato assunto nel P.E.I.
NORMATIVA SULL’INCLUSIONE SCOLASTICA
LEGGE L. 517/77
L. 104/92
DPR del 24 febbraio 1994
IL DPR 275 marzo 1999
Linee Guida sull'Integrazione Scolastica degli alunni con disabilità
4 Agosto 2009
170 del 8 ott. 2010
•DM 12 lug. 2011
•Linee guida allegate al DM 12/07/2011
•DIRETTIVA – 27 dic. 2012
Strumenti d’intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali e organizzazione
territoriale per l’Inclusione Scolastica
•CIRCOLARE MINISTERIALE n. 8 - 6 marzo 2013
C.M. Misure di Accompagnamento IN 12 n. 22 26/08/2013
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Linee Guida sull’autismo
Linee di indirizzo per alunni adottati (nota del 18/12/2014)
PREMESSA
GARANTIRE IL SUCCESSO SCOLASTICO A TUTTI GLI ALUNNI
Con la Nota Ministeriale del 27 giugno 2013 il Miur fornisce indicazioni sul Piano
Annuale per l’Inclusività, richiamando nello specifico la Direttiva Ministeriale del 27
dicembre 2012 e la C.M. n. 8 del 2013 "Strumenti di interventi per alunni con
bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l'inclusione scolastica"-
“Indicazioni operative”.
Con la Nota si affinano le caratteristiche salienti del PAI, che le istituzioni
scolastiche, come affermato nella C.M. n.8, sono tenute a redigere al termine di
ogni anno scolastico, esattamente entro il mese di giugno In riferimento alla
suddetta normativa l’Istituto Comprensivo Benedetto Croce ha definito un Piano
Annuale per l’Inclusività (PAI), relazionando in merito agli interventi inclusivi attivati
in itinere e presentando una proiezione globale di miglioramento che essa intende
realizzare attraverso tutte le specifiche risorse che possiede.
Pertanto, per garantire a ogni alunno il diritto a una formazione adeguata, la nostra
scuola rivolge l’attenzione a quegli alunni che vivono delle situazioni tali da impedire
loro di raggiungere il successo formativo e da richiedere interventi individualizzati e
personalizzati.
COS'È IL PIANO ANNUALE PER L'INCLUSIVITÀ
Il PAI è prima di tutto un documento che informa sui processi di apprendimento
individualizzati e personalizzati, sulle metodologie e strategie adottate a garanzia
del successo formativo.
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Esso non è un documento dissociato dal POF, ma è parte integrante di esso e
definisce il percorso di inclusione da sviluppare in un processo responsabile e attivo
di crescita e partecipazione.
Il presente documento elaborato e predisposto dal Dirigente Scolastico, col
supporto del Gruppo di Lavoro per l’Inclusione (GLI) costituisce una proposta di
Piano riferita a tutti gli alunni con BES. È frutto di un'analisi delle criticità e dei punti
di forza degli interventi di inclusione scolastica operati nell'anno appena trascorso e
rappresenta un'ipotesi globale di utilizzo funzionale delle risorse specifiche,
istituzionali e non , e di incremento del livello di inclusività generale della scuola per
il prossimo a.s. 2016/2017
“Scopo del Piano annuale per l’Inclusività (P.A.I.) è fornire un elemento di
riflessione nella predisposizione del Piano dell’offerta Formativa della scuola.
Esso,infatti, non va inteso come un ulteriore adempimento burocratico, bensì come
uno strumento che possa contribuire ad accrescere la consapevolezza dell’intera
comunità educante sulla centralità e la trasversalità dei processi inclusivi in
relazione alla qualità dei “risultati” educativi, per creare un contesto educante dove
realizzare concretamente la scuola “per tutti e per ciascuno”. Esso è prima di tutto
un atto interno della scuola autonoma, finalizzato all’auto-conoscenza e alla
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pianificazione, da sviluppare in un processo responsabile e attivo di crescita e
partecipazione, in un ottica di sviluppo e monitoraggio delle capacità inclusive della
scuola e nel rispetto delle prerogative dell’autonomia scolastica.
Quindi non è un “documento” per chi ha bisogni educativi speciali, ma è lo
strumento per una progettazione della propria offerta formativa in senso inclusivo, è
lo sfondo ed il fondamento sui quali sviluppare una didattica attenta ai bisogni di
ciascuno nel realizzare gli obiettivi comuni, le linee guida per un concreto impegno
programmatico per l’inclusione, basato su una attenta lettura del grado di inclusività
della scuola e su obiettivi di miglioramento da perseguire nel senso della
trasversalità delle prassi di inclusione negli ambiti dell’insegnamento curricolare,
della gestione delle classi, dell’organizzazione dei tempi e degli spazi scolastici,
delle relazioni tra docenti, alunni e famiglie.
(Dalla Nota del 27 giugno 2013)
COSA SI PROPONE IL PIANO ANNUALE PER L'INCLUSIVITÀ
Il PAI estende a tutti gli allievi in difficoltà il diritto alla personalizzazione
dell’apprendimento richiamandosi espressamente ai principi enunciati dalla Legge
53/2003 e si propone di:
• definire pratiche inclusive condivise tra scuola e famiglia;
• sostenere gli alunni con BES nella fase di adattamento al nuovo ambiente e in
tutto il percorso di studi;
• favorire un clima di accoglienza e inclusione;
• favorire il successo scolastico e formativo e prevenire blocchi nell’apprendimento
di questi alunni, agevolandone la piena inclusione sociale e culturale;
• ridurre i disagi formativi ed emozionali, favorendone al contempo la piena
formazione;
• adottare piani di formazione che prevedono un ruolo attivo degli insegnanti;
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• promuovere qualsiasi iniziativa di comunicazione e di collaborazione tra scuola,
famiglia ed Enti territoriali coinvolti (Comune, ASL, Provincia, Regione, Enti di
formazione, …).
OBIETTIVI TRASVERSALI DI UNA SCUOLA INCLUSIVA
• Promuovere un positivo clima della classe: attenzione ai bisogni ed interessi di
ognuno, comprensione e accettazione dell’altro;
• Promuovere comportamenti non discriminatori, bensì il senso di appartenenza al
gruppo;
• Valorizzare le differenze
• Importante il contesto spaziale fisico: aule accoglienti, strutturate, in cui tutti i
bambini possono accedere alle risorse presenti, in uno sfondo condiviso nel quale
tutti si sentono ben accolti.
• La disposizione dei banchi sarà flessibile a seconda della gestione del lavoro ma
sempre in modo che possa favorire lo scambio e la comunicazione dei bambini.
• Monitorare i BES presenti nell'Istituto;
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• Stabilire dei criteri per l'utilizzo delle risorse finanziarie destinate all'Integrazione
degli alunni diversamente abili in modo tale che vi sia attenzione a tutte le realtà
dell'Istituto e che vengano predisposti progetti di qualità e non solo acquisto di
materiale didattico;
• Valutare l'efficacia degli strumenti di documentazione e programmazione utilizzati
per gli alunni che necessitano di percorsi didattici ed educativi personalizzati (PEI-
PDP-PDF) per promuovere una didattica e una cultura dell'inclusività;
• Incentivare e favorire la collaborazione con gli Enti Locali e le realtà educative del
territorio;
• Attuare quanto proposto dalle Indicazioni Nazionali 2012, legando l'attività
didattica al vissuto degli allievi; Documentare e condividere buone prassi;
• Promuovere e diffondere la cultura dell'integrazione tramite appositi incontri con i
genitori, nei quali presentare esperienze positive, buone prassi, progetti di
inclusione.
L’ INCLUSIONE SCOLASTICA
Le trasformazioni nella società e nella cultura contemporanea richiedono alla scuola
di far fronte ad una domanda educativa complessa e differenziata. Perciò
l’inclusione degli alunni con bisogni educativi speciali costituisce una prova, per la
scuola, di rispondere ai bisogni di formazione di ciascun bambino. Il processo di
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inclusione, infatti, stimola la scuola ad assumere un atteggiamento di disponibilità
all’innovazione e all’accoglienza. Nella consapevolezza che il grado di civiltà di un
popolo si desume anche dal modo di affrontare il problema degli svantaggiati, la
nostra scuola si pone l’obiettivo di aiutare al massimo questi soggetti a ridurre e/o
superare le difficoltà che sono all’origine del loro disadattamento. In relazione alla
loro presenza nelle sezioni della scuola dell’Infanzia, nelle classi della scuola
Primaria e in quelle della Secondaria, intendiamo favorire un’azione educativa che
tenga conto sia delle esigenze del singolo che di quelle del gruppo classe in cui
ciascuno è inserito. Questo implica l’utilizzo di stimoli, di suggerimenti, di programmi
che possono essere svolti in modo tale da assicurare un graduale processo di
apprendimento, commisurato alle reali potenzialità dei soggetti cui vengono rivolti. I
percorsi vengono sempre costruiti ed attuati in modo individualizzato, tenendo conto
del fatto che le storie personali sono diverse, mettendo in campo risorse umane e
metodologie appropriate, con programmi funzionali alle limitazioni e finalizzati al
potenziamento delle capacità residue.
STRATEGIE METODOLOGICHE E DIDATTICHE per l’inclusione
Valorizzare nella didattica linguaggi comunicativi altri dal codice scritto (linguaggio
iconografico, parlato), utilizzando mediatori didattici quali immagini, disegni e
riepiloghi a voce.
Utilizzare schemi e mappe concettuali.
Insegnare l’uso di dispositivi extratestuali per lo studio (titolo, paragrafi, immagini)
Promuovere integrazioni e collegamenti tra le conoscenze e le discipline.
Dividere gli obiettivi di un compito in “sotto obiettivi”.
Offrire anticipatamente schemi grafici relativi all’argomento di studio, per orientare
l’alunno nella discriminazione delle informazioni essenziali.
Privilegiare l’apprendimento dall’esperienza e la didattica laboratoriale.
Promuovere processi meta cognitivi per sollecitare nell’alunno l’autocontrollo e
l’autovalutazione dei propri processi di apprendimento.
Incentivare la didattica di piccolo gruppo e il tutoraggio tra pari. Promuovere
l’apprendimento collaborativo.
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MISURE DISPENSATIVE
All’alunno con DSA è garantito l’essere dispensato da alcune prestazioni non
essenziali ai fini dei concetti da apprendere. Esse possono essere, a seconda della
disciplina e del caso:
• la lettura ad alta voce
• la scrittura sotto dettatura
• prendere appunti
• copiare dalla lavagna
• il rispetto della tempistica per la consegna dei compiti scritti
• la quantità eccessiva dei compiti a casa
• l’effettuazione di più prove valutative in tempi ravvicinati
• lo studio mnemonico di formule, tabelle, definizioni
• sostituzione della scrittura con linguaggio verbale e/o iconografico
STRUMENTI COMPENSATIVI
Altresì l’alunno con DSA può usufruire di strumenti compensativi che gli consentono
di compensare le carenze funzionali determinate dal disturbo. Aiutandolo nella parte
automatica della consegna, permettono all’alunno di concentrarsi sui compiti
cognitivi oltre che avere importanti ripercussioni sulla velocità e sulla correttezza.
A seconda della disciplina e del caso, possono essere:
• formulari, sintesi, schemi, mappe concettuali delle unità di apprendimento 12 ;
• tabella delle misure e delle formule geometriche;
• computer con programma di videoscrittura, correttore ortografico; stampante e
scanner;
• calcolatrice o computer con foglio di calcolo e stampante,
• registratore e risorse audio (sintesi vocale, audiolibri, libri digitali);
• software didattici specifici.
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VALUTAZIONE
• Programmare e concordare con l’alunno le verifiche
• Prevedere verifiche orali a compensazione di quelle scritte (soprattutto per la
lingua straniera)
• Valutazioni più attente alle conoscenze e alle competenze di analisi, sintesi e
collegamento
• piuttosto che alla correttezza formale
• Far usare strumenti e mediatori didattici nelle prove sia scritte sia orali (mappe
concettuali, mappe cognitive)
• Introdurre prove informatizzate
• Programmare tempi più lunghi per l’esecuzione delle prove
• Pianificare prove di valutazione formativa
Per questo il Piano Annuale per l’inclusività si propone di:
�INDIVIDUARE tempestivamente i Bisogni Educativi Speciali (BES) dell’alunno
prescindendo da preclusive tipizzazioni.
�FAVORIRE un clima di accoglienza e di attenzione alle relazioni che prevenga e
rimuova eventuali ostacoli alla piena integrazione.
�DEFINIRE pratiche condivise all’interno dell’Istituto in tema di intervento degli
alunni con BES.
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Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità
A. Rilevazione dei BES presenti: n°
1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) 15
minorati vista 2
minorati udito
Psicofisici 13
2. disturbi evolutivi specifici
DSA 5
ADHD/DOP
Borderline cognitivo
Altro
3. svantaggio (indicare il disagio prevalente)
Socio-economico
Linguistico-culturale 2
Disagio comportamentale/relazionale 2
Altro
Totali
% su popolazione scolastica
N° PEI redatti dai GLHO 15
N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione
sanitaria 5
N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione
sanitaria 5
B. Risorse professionali specifiche Prevalentemente utilizzate
in…
Sì / No
Insegnanti di sostegno Attività individualizzate e di
piccolo gruppo
SI
Attività laboratoriali integrate
(classi aperte, laboratori
SI
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protetti, ecc.)
AEC Attività individualizzate e di
piccolo gruppo
NO
Attività laboratoriali integrate
(classi aperte, laboratori
protetti, ecc.)
NO
Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate e di
piccolo gruppo
NO
Attività laboratoriali integrate
(classi aperte, laboratori
protetti, ecc.)
NO
Funzioni strumentali / coordinamento SI
Referenti di Istituto (disabilità, DSA,
BES)
SI
Psicopedagogisti e affini
esterni/interni
NO
Docenti tutor/mentor NO
C. Coinvolgimento docenti curricolari Attraverso… Sì / No
Coordinatori di classe e simili
Partecipazione a GLI SI
Rapporti con famiglie SI
Tutoraggio alunni SI
Progetti didattico-
educativi a prevalente
tematica inclusiva
SI
Altro:
Docenti con specifica formazione
Partecipazione a GLI SI
Rapporti con famiglie SI
Tutoraggio alunni SI
Progetti didattico-
educativi a prevalente
tematica inclusiva
SI
Altro:
Altri docenti
Partecipazione a GLI SI
Rapporti con famiglie SI
Tutoraggio alunni SI
Progetti didattico-
educativi a prevalente SI
87
tematica inclusiva
Altro:
D. Coinvolgimento personale ATA
Assistenza alunni disabili NO
Progetti di inclusione / laboratori
integrati NO
Altro:
E. Coinvolgimento famiglie
Informazione /formazione su
genitorialità e psicopedagogia
dell’età evolutiva
SI
Coinvolgimento in progetti di
inclusione NO
Coinvolgimento in attività di
promozione della comunità educante NO
Altro:
F. Rapporti con servizi sociosanitari territoriali e istituzioni deputate alla sicurezza. Rapporti con CTS / CTI
Accordi di programma / protocolli di
intesa formalizzati sulla disabilità SI
Accordi di programma / protocolli di
intesa formalizzati su disagio e simili SI
Procedure condivise di intervento
sulla disabilità NO
Procedure condivise di intervento su
disagio e simili NO
Progetti territoriali integrati NO
Progetti integrati a livello di singola
scuola NO
Rapporti con CTS / CTI NO
Altro:
G. Rapporti con privato sociale e volontariato
Progetti territoriali integrati NO
Progetti integrati a livello di singola
scuola NO
Progetti a livello di reti di scuole NO
H. Formazione docenti
Strategie e metodologie educativo-
didattiche / gestione della classe SI
Didattica speciale e progetti
educativo-didattici a prevalente
tematica inclusiva
SI
Didattica interculturale / italiano L2 SI
88
Psicologia e psicopatologia dell’età
evolutiva (compresi DSA, ADHD, c.) SI
Progetti di formazione su specifiche
disabilità (autismo, ADHD, Dis.
Intellettive, sensoriali…)
SI
Altro: ICF SI
Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo anno
Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: 0 1 2 3 4
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento
inclusivo X
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e
aggiornamento degli insegnanti X
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi
inclusive; X
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti
all’interno della scuola X
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti
all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi
esistenti;
X
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel
partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione
delle attività educative;
X
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla
promozione di percorsi formativi inclusivi; X
Valorizzazione delle risorse esistenti X
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili
per la realizzazione dei progetti di inclusione X
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono
l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi
ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo.
X
Altro:
Altro:
* = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo
Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi
scolastici
89
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli
di responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.)
La scuola elabora, inserendola nel POF, una politica di promozione dell`integrazione e
dell`inclusione condivisa tra il personale(Piano annuale per l`inclusione). Definisce al
proprio interno una struttura di organizzazione e coordinamento degli interventi rivolti
alla disabilita`e al disagio scolastico (GLI: gruppo di lavoro per l`inclusione), definendo
ruoli di referenza interna ed esterna. Sensibilizza la famiglia a farsi carico del problema
elaborando un progetto eucativo condiviso ed invitandola a farsi aiutare, attraverso gli
accessi ai servizi (ASL e/o servizi sociali).
Il Dirigente convoca il GLI (in sua assenza se ne occupera` la FS). Viene informato dal
Coordinatore di Classe e/o Coordinatore BES rispetto agli sviluppi del caso considerato.
Convoca e presiede il Consiglio di Classe/interclasse/intersezione.
La funzione strumentale collabora con il Dirigente Scolastico, raccorda le diverse
realta` (Scuola, ASL. Famiglie, enti territoriali...), attua il monitoraggio di progetti,
rendiconta al Collegio docenti, partecipa e coordina il GLI e la commissione intercultura
e riferisce ai singoli consigli.
I Consigli di Intersezione, Interclasse, Classe informano il Dirigente e la famiglia della
situazione/problema. Effettuano un primo incontro con i genitori. Collaborano
all`osservazione sistematica e alla raccolta dati. Analizzano i dati rilevati, prendono atto
della relazione clinica, definiscono, condividono ed attuano il Profilo Dinamico
Funzionale (PDF) e il Piano Educativo Individualizzato (PEI) per l`alunno DSA, il Progetto
Educativo Personalizzato (PEP) per l`alunno straniero e il Piano Didattico Personalizzato
(PDP) per l`alunno DSA o con disturbi riconducibili ex punto 1 della direttiva ministeriale
del 27/12/2012 e per gli alunni con svantaggio sociale e culturale.
Personale A.T.A. : Collabora con i docenti al buon andamento del PAI.
ASL: effettua l‟ accertamento di H e DSA, fa la diagnosi e redige una relazione;
incontra la famiglia per la restituzione relativa all‟accertamento effettuato;
fornisce supporto alla scuola per individuare il percorso da intraprendere.
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli
insegnanti
Condivisione di buone prassi nel percorso di auto formazione
Formazione e aggiornamento su didattica speciale e progetti educativo - didattici a
prevalente tematica inclusiva
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive
La valutazione del P.A.I. avverrà in itinere monitorando punti di forza e criticità,
andando ad implementare le parti più deboli. Il filo conduttore che guiderà l‟azione della
scuola sarà quello del diritto all‟apprendimento di tutti gli alunni. L‟esercizio di tale
diritto comporta da parte dei docenti un particolare impegno in relazione agli stili
educativi, al ripensamento della trasmissioneelaborazione dei saperi, ai metodi di
lavoro, alle strategie di organizzazione delle attività in aula; il tutto si traduce nel
passaggio dalla scuola dell‟ insegnare alla scuola dell‟apprendere, che tiene insieme
l‟ importanza dell‟ oggetto culturale e le ragioni del soggetto. Per quanto riguarda la
90
modalità di verifica e di valutazione degli apprendimenti i docenti tengono conto dei
risultati raggiunti in relazione al punto di partenza circostanziato nel PDP/PEI e
verificano quanto gli obiettivi siano riconducibili ai livelli essenziali degli apprendimenti,
facendone esplicito riferimento nella scheda di valutazione. Relativamente ai percorsi
personalizzati i Consigli di Classe/team dei docenti concordano le modalità di raccordo
con le discipline in termini di contenuti e competenze, individuano modalità di verifica
dei risultati raggiunti che prevedano anche prove assimilabili, se possibile, a quelle del
percorso comune. Stabiliscono livelli essenziali di competenza che consentano di
valutare la contiguità con il percorso comune e la possibilità del passaggio alla classe
successiva.
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola
Affinché il progetto vada a buon fine, l’organizzazione scolastica deve predisporre un
piano attuativo nel quale devono essere coinvolti tutti i soggetti responsabili del
progetto, ognuno con competenze e ruoli ben definiti:
Dirigente scolastico
Gruppo di coordinamento (GLI)
Docenti curriculari
Docenti di sostegno
Relativamente ai PDF, PEI, PDP e PEP il consiglio di classe/interclasse e intersezione,
ed ogni insegnante in merito alla disciplina di competenza, affiancati e supportati
dall’insegnante di sostegno metteranno in atto, già dalle prime settimane dell’anno
scolastico, le strategie metodologiche necessarie ad una osservazione iniziale attenta,
(test, lavori di gruppo, verifiche, colloqui, griglie,) che consenta di raccogliere il
maggior numero di elementi utili alla definizione e al conseguimento del percorso
didattico inclusivo.
Il GLI si occuperà della rilevazione dei BES presenti nell’ istituto raccogliendo le
documentazioni degli interventi educativo didattici definiti.
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto
ai diversi servizi esistenti
Assegnazione di un educatore che lavora a stretto contatto con il consiglio di classe /
interclasse/ intersezione secondo i tempi indicati nelle attività previste dal piano
annuale. Le attività consistono in un aiuto didattico, di socializzazione, di acquisizione di
maggiore autonomia nel muoversi anche all’interno del territorio, di attuazione di
progetti con associazioni ed enti.
Con gli esperti dell’ASL si organizzano incontri periodici, collaborando alle iniziative
educative e di integrazione predisposte nel Piano di Inclusione. Avranno modo di
verificare il livello e la qualità dell’integrazione nelle classi dell’Istituto, danno consigli
nella stesura degli obiettivi individualizzati del PEI, del PDP e del PEP oltre alla
collaborazione per l’aggiornamento e la stesura del PDF.
91
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni
che riguardano l’organizzazione delle attività educative
La scuola ha il dovere di sviluppare un’identità comprensive delle problematiche
familiari, aumentando la qualità dell’ascolto e dell’osservazione per meglio qualificare
l’intervento educativo. Tale finalità si realizza nella stipula di un patto educativo scuola –
famiglia, nell’ambito del quale vengano valorizzate per le specifiche risorse della
comunità – famiglia e le competenze genitoriali perché conoscono come nessun’altro le
specifiche problematiche e le puntuali risorse dei figli. Si elencano i compiti che
comporta il ruolo della famiglia nell’inclusione scolastica e che la scuola intende
riconoscere e rispettare, mediante il Patto formativo.
Conoscere sin dal momento dell’iscrizione a scuola i diritti dei figli, in particolare le leggi che hanno fatto dell’inclusione scolastica un diritto esigibile ;
Cooperare con tutti i genitori della classe e della scuola ; Attivare il processo di inclusione scolastica del figlio con la presentazione , nei
termini fissati, dell’attestazione di alunno in situazione di disabilità e della diagnosi funzionale;
Partecipare alle riunioni del G.L.H.O. e del P.E.I. Cercare di essere il più possibile collaborativi cooperando con tutte le figure
preposte alla scuola Non esitare nel comunicare e condividere con gli insegnanti non solo i successi,
ma anche le frustrazioni che si affrontano lungo il percorso di crescita; Pensare al figlio come una persona a cui non sostituirsi nelle cose che sa e può
fare da solo, un individuo da rispettare nelle sue capacità e nei suoi limiti, nei suoi ritmi di sviluppo ma anche nei suoi desideri e nelle sue ambizioni, anche se sono diversi da quelli della media dei coetanei
Valorizzazione delle risorse esistenti
Implementare l’utilizzo della LIM che è uno strumento in grado di integrare vecchi e
nuovi linguaggi: quelli della scuola e quelli della società multimediale.
Sarà valorizzato l’uso dei software in relazione agli obiettivi didattici che si vogliono
raggiungere per favorire l’interazione e la partecipazione di tutti gli alunni.
L’utilizzo dei laboratori presenti nella scuola serviranno a creare un contesto di
apprendimento personalizzato che sa trasformare, valorizzandole anche le situazioni di
potenziale difficoltà.
Valorizzare le competenze specifiche di ogni docente.
Strutturazione di una banca dati per le buone pratiche
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei
progetti di inclusione
Risorse materiali: laboratori (arte, musica, informatica), palestre, attrezzature
informatiche software didattici.
Risorse umane: psicologi, educatori, docenti specializzati in attività
ludico/formative/laboratoriali/relazionali
Finanziamenti per le nuove tecnologie
Fondi specifici per progetti di inclusione.
92
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema
scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento
lavorativo.
Notevole importanza viene data all'accoglienza: così per i futuri alunni vengono
realizzati progetti di continuità in modo che, in accordo con le famiglie e gli insegnanti,
essi possano vivere con minore ansia il passaggio fra i diversi ordini di scuola.
Valutati, quindi, i bisogni educativi speciali presenti, la Commissione Formazione Classi
provvederà al loro inserimento nella classe più adatta.
Il P.A.I. che si intende proporre trova il suo sfondo integratore nel concetto di
"continuità". Tale concetto si traduce nel sostenere l'alunno nella crescita personale e
formativa.
Fondamentale risulta essere l'Orientamento inteso come processo funzionale a dotare
le persone di competenze che le rendano capaci di fare scelte consapevoli sulla base di
un senso di autoefficacia (empowerment) con conseguente percezione della propria
"capacità".
L'obiettivo prioritario che sostiene l'intera progettazione è permettere alle persone di
"sviluppare un proprio progetto di vita futura".
93
LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI
La valutazione riveste una grande importanza nel processo formativo, anche perché
fornisce agli studenti strumenti per la presa di coscienza di sé, delle proprie
capacità e dei propri limiti.
La valutazione viene effettuata in modo sistematico prestando costante attenzione
ai progressi che l’alunno compie nel corso del processo formativo, garantendo
interventi nel percorso di lavoro per adeguarlo alle esigenze e personalizzarlo il più
possibile.
I docenti esplicitano i livelli di conoscenza, di abilità e di competenza raggiunte. Le
attività didattiche di verifica e valutazione si svolgono nel rispetto del criterio della
trasparenza e della condivisione: gli insegnanti chiariscono obiettivi, metodologie,
criteri dell’ Istituto Comprensivo.
valutazione; comunicano agli studenti e/o alle famiglie i risultati delle prove scritte e
orali, la misurazione delle quali è effettuata sulla base di griglie e di indicatori.
In genere, per stabilire il raggiungimento degli obiettivi minimi di ogni disciplina si fa
riferimento ai seguenti parametri di fondo:
conoscenza degli elementi (l’alunno ha/non ha acquisito dati, nozioni,…)
comprensione (l’alunno ha/non ha colto collegamenti e nessi logici)
abilità operative (l’alunno sa/non sa applicare quanto appreso nelle diverse
discipline)
La decisione finale in merito alla promozione o alla bocciatura e l’attribuzione dei
giudizi/voti fa riferimento ai tre elementi sopra indicati. In questa prospettiva i
giudizi/voti attribuiti dal Consiglio di Classe / dall’équipe pedagogica non derivano
da operazioni di pura media aritmetica, ma descrivono il progresso o meno del
processo di maturazione e di sviluppo dell’alunno.
Pertanto, ai fini della formulazione del giudizio finale, si tiene conto:
degli obiettivi fissati in sede di programmazione,
dei livelli di partenza,
dell’impegno, della partecipazione, dell’interesse dimostrati
dei progressi realizzati nel corso dell’anno, anche in relazione ai risultati conseguiti
negli anni precedenti.
94
NUOVA MODALITA’ DI VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI
art.3, comma 1-2-3, L. 137
1. Nella scuola dell’infanzia la valutazione è basata sull’osservazione del livello di
autonomia, delle capacità di socializzazione e sulla gestione delle frustrazioni ( es:
separazione dalle figure genitoriali nel periodo dell’inserimento). Tali osservazioni
vengono poi riprese nei profili personali di ogni singolo alunno alla fine dell’anno.
2. Nella scuola primaria la valutazione periodica e annuale degli apprendimenti
della alunni è effettuata mediante l’attribuzione di voti numerici, mentre la
certificazione delle competenze da essi acquisite al termine della classe quinta è
espressa con giudizio analitico sul livello globale di maturazione raggiunto
dall’alunno.
3. Nella scuola secondaria di primo grado la valutazione periodica e annuale degli
apprendimenti degli alunni e la certificazione delle competenze da essi acquisite
sono effettuate mediante l’attribuzione di voti numerici espressi in decimi.
4. Sono ammessi alla classe successiva, ovvero all’esame di stato a conclusione
del ciclo, gli studenti che hanno ottenuto un voto non inferiore a sei decimi in
ciascuna disciplina o gruppo di discipline.
Tabella di Valutazione adottata dal Collegio docenti
VERIFICA e VALUTAZIONE
La verifica/valutazione del processo formativo messo in essere, sia per quanto
riguarda l’aspetto strettamente curriculare sia quello riferito alle attività di
arricchimento e ampliamento, servirà agli alunni e alle famiglie, che potranno
rendersi oggettivamente conto dei livelli formativi conseguiti, delle abilità e delle
competenze acquisite, e agli insegnanti, che potranno riprogettare i percorsi
formativi e ricalibrare le strategie di apprendimento in relazione ai risultati emersi in
itinere e finali di ogni singolo allievo.
95
TIPOLOGIA DI VERIFICA
MODALITA’ di VERIFICA STRUMENTI di VALUTAZIONE
TEMPI della VALUTAZIONE
OSSERVAZIONI SISTEMATICHE FORMATIVA IN ITINERE SOMMATIVA AL TERMINE DEI DUE QUADRIMESTRI
Rilevazioni sul comportamento socio-affettivo-relazionale e sull’ atteggia-mento psicologico nei confronti dell’apprendimento. ____________________ •Colloqui, interrogazioni, discussioni, lavori di gruppo, prove orali •Prove scritte a carattere strutturato, semi-strutturato o soggettivo, prove grafiche e pratiche
Registro personale del
docente Registri delle
attività aggiuntive Registro dei verbali del
consiglio di classe Griglie interne di raccolta risultati formativi in ingresso, in
itinere e finali Documenti di valutazione al termine
dei due quadrimestri Note alle famiglie per comunicare le carenze disciplinari in itinere – mesi di dicembre e
aprile Note alle famiglie per comunicare i debiti scolastici al termine del I e II quadrimestre
IN INGRESSO: settembre/ottobre IN ITINERE: dicembre , fine I Quadrimestre, aprile FINALE: fine II Quadrimestre
96
INDICATORI, DESCRITTORI E RISULTATI DELLA VALUTAZIONE
STANDARD METACOGNITIVI
STANDARD DI COMPORTAMENTO: Capacità relazionale e Rispetto delle regole
STANDARD COGNITIVI voto
- ATTENZIONE e PARTECIPAZIONE: costante,propositiva, fattiva - IMPEGNO: serio, puntuale e preciso -METODO DI STUDIO: autonomo, consapevole ed efficace
COMPETENZA RELAZIONALE: -Socializzazione: sicura – Comportamento: esemplare - Rispetto puntuale delle norme di Convivenza Civile previste dal Regolamento di Istituto -Frequenza: costante e assidua
COMPETENZA COMUNICATIVA e ABILITA’ COGNITIVE -Conoscenze: complete e approfondite -Comprensione dei linguaggi: pronta, corretta, analitica -Produzione dei linguaggi: pertinente, analitica e personale -Organizzazione e rielaborazione: razionale, proficua e critica COMPETENZA OPERATIVOPROGETTUALE -Uso strumenti operativi autonomo e accurato -Uso linguaggi specifici: autonomo, accurato e ricco -Applicazione e o reimpiego: accurata, funzionale alle procedure e conoscenze in ambiti complessi
9/10
- ATTENZIONE e PARTECIPAZIONE: attiva, propositiva, collaborativa - IMPEGNO serio e preciso -METODO DI STUDIO: autonomo, consapevole e proficuo
COMPETENZA RELAZIONALE: -Socializzazione: sicura -Comportamento: responsabile e corretto - Rispetto delle norme di Convivenza Civile previste dal Regolamento di Istituto -Frequenza: regolare
ABILITA’ COGNITIVE -Conoscenze: ordinate e precise -Comprensione dei linguaggi: attenta, corretta, esaustiva -Produzione dei linguaggi: coerente, esaustiva, personale -Organizzazione e rielaborazione: ordinata, precisa e personale COMPETENZA OPERATIVOPROGETTUALE -Uso strumenti operativi: autonomo e preciso -Uso linguaggi specifici: autonomo e ampio Applicazione e/o reimpiego: precisa , funzionale alle procedure e conoscenze anche in ambiti complessi
8
ATTENZIONE e -COMPETENZA COMPETENZA
97
PARTECIPAZIONE: positiva, collaborativa -IMPEGNO: adeguato alle richieste -METODO DI STUDIO: autonomo e razionale
RELAZIONALE: -Socializzazione: buona Comportamento: non sempre corretto -Infrazioni non gravi al Regolamento con ammonizioni verbali -Frequenza: non sempre regolare, diversi ritardi.
COMUNICATIVA e ABILITA’ COGNITIVE -Conoscenze: alquanto complete -Comprensione dei linguaggi: globalmente corretta -Produzione dei linguaggi: sostanzialmente corretta -Organizzazione e rielaborazione: essenzialmente ordinata e razionale COMPETENZA OPERATIVOPROGETTUALE -Uso strumenti operativi: autonomo e sostanzialmente funzionale -Uso linguaggi specifici: chiaro e piuttosto appropriato Applicazione e/o reimpiego: sostanzialmente logica/o e funzionale alle procedure e conoscenze
7
ATTENZIONE E PARTECIPAZIONE: alquanto costante e costruttiva -IMPEGNO: alquanto puntuale, strategico -METODO DI STUDIO: alquanto sistematico
COMPETENZA RELAZIONALE: -Socializzazione: buona Comportamento: non sempre corretto -Infrazioni non gravi al Regolamento con ammonizioni verbali -Frequenza: non sempre regolare, diversi ritardi.
COMPETENZA COMUNICATIVA e ABILITA’ COGNITIVE -Conoscenze: alquanto complete -Comprensione dei linguaggi: globalmente corretta -Produzione dei linguaggi: sostanzialmente corretta -Organizzazione e rielaborazione: essenzialmente ordinata e razionale COMPETENZA OPERATIVOPROGETTUALE -Uso strumenti operativi: autonomo e sostanzialmente funzionale -Uso linguaggi specifici: chiaro e piuttosto appropriato Applicazione e/o reimpiego: sostanzialmente logica/o e funzionale alle procedure e conoscenze
6
-ATTENZIONE e PARTECIPAZIONE: alterna, per cui parzialmente favorevole all’azione formativa -
-COMPETENZA RELAZIONALE: -Socializzazione: poco sicura -Comportamento: poco corretto -
COMPETENZA COMUNICATIVA e ABILITA’ COGNITIVE -Conoscenze: essenziali -Comprensione dei
98
AUTOVALUTAZIONE
L’autovalutazione d'Istituto tende a perseguire i seguenti obiettivi:
Misurazione interna dei risultati degli apprendimenti con un controllo costante
della realizzazione dei curricoli d'istituto;
Misurazione esterna con l'organizzazione della somministrazione delle prove
INVALSI (Istituto Nazionale Valutazione Sistema scolastico). Gli esiti raggiunti dagli
alunni delle classi interessate diventano elemento di studio in uno sviluppo verticale
nel corso degli anni e concorrono al controllo dell'aderenza del piano curricolare
d'istituto con gli standard nazionali;
Creazione, controllo periodico e gestione della documentazione didattica e
amministrativa utilizzata dall'istituto;
Gestione delle risorse umane e relativa organizzazione;
Gestione di forme di tutoraggio e formazione del personale neoimmesso;
Misurazione della Customer Satisfation interna ed esterna; con somministrazione
di testi: docenti – genitori-alunni - personale ATA.
IMPEGNO: superficiale e occasionale -METODO DI STUDIO:dispersivo/ meccanico / mnemonico
Numerose Infrazioni al Regolamento con ammonizioni verbali e/o scritte di disturbo al regolare svolgimento delle lezioni -Sospensione fino a 15 giorni, in seguito alla quale ci sia stato ravvedimento (l. 169/2008 e D.M.5 2009) -Frequenza: irregolare, sistematici ritardi.
linguaggi: globale e parzialmente corretta in condizioni semplici -Produzione dei linguaggi: essenzialmente corretta in condizioni semplici -Organizzazione e rielaborazione: generica COMPETENZA OPERATIVOPROGETTUALE -Uso strumenti operativi: approssimativo -Uso linguaggi specifici: incerto -Applicazione e/o reimpiego: parziale anche in contesti semplic
5
99
Garanzia di sicurezza
Al fine di garantire la sicurezza degli alunni e del personale all'interno e all'esterno
della scuola, vengono effettuati i seguenti provvedimenti di interesse generale:
- assicurazione
La scuola stipula una polizza assicurativa, che riguarda sia gli infortuni che la
responsabilità civile, scegliendo, tra le proposte delle varie società assicuratrici,
quella più vantaggiosa.
Essa deve coprire gran parte dei rischi connessi ai diversi momenti dell'attività
didattica compresi i viaggi e le visite d'istruzione.
- Vigilanza
La vigilanza, sia sugli alunni, sia sulle strutture, viene effettuata da tutto il personale
della scuola in ogni momento dell'attività didattica.
100
IL PIANO PER LA SICUREZZA
Il piano per la sicurezza è lo strumento operativo redatto dall’Istituto in base al D.
L.vo 626/1994, e D.L.vo 81/08 per programmare e pianificare le operazioni da
compiere in caso di emergenza, al fine di consentire un esodo ordinato e sicuro di
tutti gli occupanti dell’edificio scolastico.
L’Istituto, in rete con altre scuole, ha nominato quale responsabile del servizio di
protezione e prevenzione l’ing. Antonio Pupa, mentre il datore di lavoro, ai sensi
della normativa, è il Dirigente scolastico.
Gli eventi che potrebbero richiedere l’evacuazione totale o parziale dell’edificio
scolastico possono essere:
Un incendio che si sviluppa all’interno dell’edificio;
Il terremoto;
Un crollo dovuto a cedimento strutturale;
Avviso di presenza di ordigni esplosivi;
Ogni altra causa che venga ritenuta pericolosa dal Capo di istituto.
Per predisporre il piano di evacuazione si tiene conto della popolazione scolastica
presente nell’edificio, in modo da designare le figure sensibili responsabili
dell’attuazione del piano.
In ogni ambiente scolastico è esposta la piantina della scuola con indicata la via di
fuga. Tutti gli ambienti sono dotati di segnaletica appropriata che indica le vie di
fuga ed i presidi di pronto intervento.
Il piano prevede che si svolgano due prove di evacuazione durante l’anno
scolastico in modo da abituare gli alunni ad assumere comportamenti adeguati.
.
Il controllo degli estintori
101
Controllo delle cassette di primo soccorso e la loro efficacia ed
efficienza.
Mancanza di piano di evacuazione e libero accesso alle vie di esodo (ingombri
lungo le scale e le uscite di sicurezza).
Revisione degli accessi alle vie di fuga (porte e maniglione antipanico).
102
LA PARTECIPAZIONE DEI GENITORI
I genitori partecipano al progetto educativo della scuola attraverso gli organi
collegiali istituzionali e altri momenti specifici previsti dalla legge e dalle norme
vigenti visionabili sul sito dell’istituto.
Gli organi collegiali sono i seguenti:
Consiglio di Istituto
Consigli di Classe (Scuola Secondaria di I grado)
Consigli di interclasse (Scuola Primaria)
Consiglio di intersezione (Scuola dell’Infanzia)
Altre modalità di partecipazione alla vita della scuola:
Commissione mensa
Commissioni di lavoro
Comitato genitori
Patto educativo di corresponsabilità
Commissione revisione Regolamento d’Istituto
Rivestono un ruolo fondamentale gli incontri dei docenti con i genitori. Tali incontri
hanno lo scopo di creare una complicità educativa fondata sulla collaborazione e
sul rispetto reciproco dei ruoli.
RISORSE ESTERNE
La programmazione dell’attività scolastica nel suo insieme si arricchisce
selezionando nella realtà esterna una serie di soggetti attraverso cui potenziare ed
organizzare sia la normale attività didattica curriculare, sia progetti speciali
dell’autonomia, sia di laboratori extracurricolari. Il territorio su cui agisce il nostro
Istituto può contare sull’apporto professionale e /o economico dei seguenti soggetti
sociali ed istituzionali con i quali è già avviato un rapporto ottimale:
Comune di Lauro
Comune di Taurano
103
Comune di Quindici
Comune di Moschiano
Amm.ne Provinciale
Regione
Parrocchie
A.S.L. n.2 (Distretto 16)
Polizia di Stato
Arma dei Carabinieri
Informagiovani
Pro Loco
Pro Lauro
Comunità montana “ Vallo Lauro – Baianese”
Comunità ed enti di beneficenza del Vallo.
104
INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO
Interventi a.s. 2016/17
♦ Potenziamento della condivisione di attività e la diffusione delle buone pratiche
♦ Partecipazione nell’ambito del progetto “Programma il futuro” a Code Week e all’Ora
del Codice attraverso la realizzazione di laboratori di coding aperti al territorio
♦ Workshop aperti al territorio relativi alla sicurezza e al cyberbullismo
♦ Partecipazione comunità E-twinning
♦ Coordinamento con lo staff di direzione, con le figure di sistema e con tutti gli attori
della scuola
♦ Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali anche attraverso accordi di
rete con altre istituzioni scolastiche / Enti / Associazioni / Università
Interventi a.s. 2017/18
♦ Azione di segnalazione di eventi / opportunità formative in ambito digitale
♦ Workshop per tutti i docenti relativi all’utilizzo di testi digitali, adozione di metodologie
didattiche innovative, utilizzo di PC, tablet e LIM nella didattica quotidiana
♦ Formazione su strumenti e metodologie per l’inclusione di alunni con bisogni speciali e
di alunni stranieri
♦ Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali.
Interventi a.s. 2018/19
♦ Formazione avanzata per l’uso degli strumenti tecnologici in dotazione alla scuola
♦ Formazione avanzata sulle metodologie e sull'uso degli ambienti per la didattica
digitale integrata
♦ Creazione di reti locali e nazionali
♦ Sviluppo di ambienti di apprendimento on-line
♦ Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali.
105
Piano di intervento dell’Animatore Digitale
La legge 107 prevede che dall’anno 2015/2016 tutte le scuole inseriscano nei Piani Triennali dell’Offerta
Formativa azioni coerenti con il Piano Nazionale Scuola Digitale, per perseguire obiettivi:
● di sviluppo delle competenze digitali degli studenti,
● di potenziamento degli strumenti didattici laboratoriali necessari a migliorare la formazione
e i processi di innovazione delle istituzioni scolastiche,
● di adozione di strumenti organizzativi e tecnologici per favorire la governance, la
trasparenza e la condivisione di dati,
● di formazione dei docenti per l’innovazione didattica e lo sviluppo della cultura digitale,
● di formazione del personale amministrativo e tecnico per l’innovazione digitale nella
amministrazione,
● di potenziamento delle infrastrutture di rete,
● di valorizzazione delle migliori esperienze nazionali,
● di definizione dei criteri per l’adozione dei testi didattici in formato digitale e per la
diffusione di materiali didattici anche prodotti autonomamente dalle scuole.
Si tratta di un’opportunità di innovare la scuola, adeguando non solo le strutture e le dotazioni
tecnologiche a disposizione degli insegnanti e dell’organizzazione, ma soprattutto le metodologie
didattiche e le strategie usate con gli alunni in classe.
L’animatore digitale insieme al Dirigente Scolastico e al Direttore Amministrativo, avrà un ruolo strategico nella diffusione dell’innovazione a scuola e dovrà “favorire il processo di digitalizzazione delle scuole nonché diffondere le politiche legate all'innovazione didattica attraverso azioni di accompagnamento e di sostegno sul territorio del piano nazionale scuola digitale. Il suo profilo (cfr. Azione #28 del PNSD) è rivolto a: Formazione interna: stimolare la formazione interna alla scuola negli ambiti del PNSD, attraverso l’organizzazione di laboratori formativi (senza essere necessariamente un formatore), favorendo l’animazione e la partecipazione di tutta la comunità scolastica alle attività formative, come ad esempio quelle organizzate attraverso gli snodi formativi. Coinvolgimento della comunità scolastica: favorire la partecipazione e stimolare il protagonismo degli studenti nell’organizzazione di workshop e altre attività, anche strutturate, sui temi del PNSD, anche attraverso momenti formativi aperti alle famiglie e ad altri attori del territorio, per la realizzazione di una cultura digitale condivisa. Creazione di soluzioni innovative: individuare soluzioni metodologiche e tecnologiche sostenibili da diffondere all’interno degli ambienti della scuola (es. Uso di particolari strumenti per la didattica di cui la scuola si è dotata); la pratica di una metodologia comune; informazione su innovazioni esistenti in altre scuole; laboratori coerenti con l’analisi dei fabbisogni della scuola stessa, anche in sinergia con attività di assistenza tecnica condotta da altre figure. Coerentemente con quanto previsto dal PNSD (azione #28) in qualità di Animatore Digitale dell’istituto, la
sottoscritta, presenta il proprio piano di intervento:
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Titolo del progetto “Formazione Animatori Digitali “e “Didattica laboratoriale”
Planning Obiettivi Formativi Obiettivi operativi Indicatori di valutazione
I FASE Giugno 2016
L’ Animatore Digitale ha frequentato i percorsi di studio indetti dagli USR. Ha somministrato questionari per la rilevazione delle competenze digitali dei docenti.
Percorsi di studio indetti dagli USR. Percorsi di formazione mirati alle esigenze del personale della scuola.
Attestazioni e Certificazioni rilasciate dal MIUR
II FASE Triennale
L’ Animatore Digitale, curerà:
L’implementazione delle
Google Apps for Education nell’istituzione scolastica, a beneficio di tutti gli Stakeholder della stessa:
Dirigente; Personale Ata Docenti; Studenti e Genitori
L’alfabetizzazione
digitale degli Stakeholder utilizzando le risorse erogate anche gratuitamente dall'istituzione scolastica seguendo le indicazioni contenute nella linee guida emanate dal Governo per i siti della PA.
Comunicare tramite Google Mail, il sito della scuola e il registro elettronico
Percorsi di alfabetizzazione digitale che consentiranno di acquisire idonee competenze digitali.
Percorso Virtual Classroom e Coding For Fun. (Aula digitale e pensiero computazionale).
Profilo Google+ e Canale Google.
YouTube personale che consentirà di comunicare con gli Stakeholder della Scuola.
Acquisizione di competenze digitali funzionale all’insegnamento
Destinatari Docenti, alunni.
Risorse umane Tutti i docenti
Responsabile Animatore digitale
La realizzazione
(Do)
a) Descrizione delle principali fasi di attuazione
1. - Organizzazione corsi di formazione 2. - Allestimento di angoli laboratoriali all’interno dei vari plessi con sussidi didattici 3. - Documentazione dei percorsi di apprendimento realizzati 4. - Documentazione sul sito web della Scuola dei vari corsi di formazione e dei progetti realizzati organizzati dall’Istituto anche in rete
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con le altre Scuole b) Descrizione delle attività
per la diffusione del progetto Diffusione degli eventi di formazione organizzati dall’Istituto attraverso locandine, circolari, posta elettronica, sito web della Scuola -Relazione del docente referente in Collegio.
Il monitoraggio e i risultati
(Check)
Descrizione delle azioni di monitoraggio
Somministrazione di questionari di gradimento rivolti ai docenti, in merito agli interventi, ai corsi di formazione realizzati e alla relativa ricaduta didattica
Rilevazione della partecipazione dei docenti ai corsi di formazione proposti
Analisi della ricaduta sugli apprendimenti degli alunni.
Target
Indice di gradimento da parte dei docenti in merito all’efficacia degli interventi e dei corsi di formazione realizzati.
partecipazione dei docenti ai corsi di formazione Proposti.
miglioramento degli esiti di apprendimento.
Note sul monitoraggio
Il riesame e il miglioramento
(Act)
Modalità di revisione delle azioni
Riflessione sui dati emersi dai questionari di
gradimento sui corsi di formazione
Criteri di miglioramento Coerenza metodologica della didattica nei tre ordini di scuola
Fruibilità del Curricolo verticale della Scuola
Innalzamento degli esiti degli apprendimenti
Descrizione delle attività di diffusione dei risultati
Costruzione di report per la restituzione al Collegio dei Docenti dei dati emersi.
Note sulle possibilità di implementazione del progetto
Ampliare attività di autoformazione
Dare continuità, nel tempo, al lavoro dei
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Dipartimenti disciplinari per la creazione di nuove unità di apprendimento in verticale
COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITA’ SCOLASTICA
Obiettivi: favorire la partecipazione e stimolare il protagonismo degli studenti
nell’organizzazione di workshop e altre attività, anche strutturate, sui temi del PNSD, anche
attraverso momenti formativi aperti alle famiglie e ad altri attori del territorio, per la realizzazione
di una cultura digitale condivisa.
Interventi a.s. 2017/18
♦ Promuovere la realizzazione di laboratori per stimolare la creatività aperti in orario extra-
scolastico (es. giornale digitale d’Istituto)
♦ Potenziamento del sito istituzionale e maggiori servizi per l’utenza
♦ Coordinamento con lo staff di direzione, con le figure di sistema
♦ Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali anche attraverso accordi di rete con
altre istituzioni scolastiche / Enti / Associazioni / Università
Interventi a.s. 2018/19
♦ Ricognizione dell’eventualità di nuovi acquisti
♦ Realizzazione di una comunità anche on line con famiglie e territorio, attraverso servizi digitali
che potenzino il ruolo del sito web della scuola e favoriscano il processo di dematerializzazione
del dialogo scuola-famiglia
♦ Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali anche attraverso accordi di rete con
altre istituzioni scolastiche / Enti / Associazioni / Università
CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE
Obiettivi: individuare soluzioni metodologiche e tecnologiche sostenibili da diffondere
all’interno degli ambienti della scuola (es. uso di particolari strumenti per la didattica di cui
la scuola si è dotata; la pratica di una metodologia comune; informazione su innovazioni
esistenti in altre scuole; un laboratorio di coding per tutti gli studenti), coerenti con
l’analisi dei fabbisogni della scuola stessa, anche in sinergia con attività di assistenza
tecnica condotta da altre figure.
Interventi a.s. 2016/17
♦ Revisione, integrazione, estensione della rete wi-fi di Istituto
♦ Ricognizione della dotazione tecnologica di Istituto e sua eventuale integrazione /revisione
♦ Coordinamento delle iniziative digitali per l’inclusione
Interventi a.s. 2017/18
♦ Educazione ai media e ai social network e loro utilizzo nella didattica
♦ Diffusione e utilizzo del coding nella didattica
♦ Sperimentazione di nuove metodologie nella didattica
♦ Costruire curricola verticali per l’acquisizione di competenze digitali, soprattutto trasversali
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Interventi a.s. 2018/19
♦ Potenziamento dell’utilizzo del coding con software dedicati
♦ Partecipazione ad eventi / workshop / concorsi sul territorio
♦ Sperimentazione di nuove metodologie nella didattica
Piano formazione personale
Ai sensi del comma 124, Legge 107, la formazione dei docenti è definita “obbligatoria,
permanente e strutturale”. Pertanto, alla luce dei risultati del RAV, la Scuola delinea un
Piano di formazione d’Istituto operativo a partire dall’anno scolastico 2016/2017.
In riferimento alla circolare n. 2805 dell’11.12.2015 e alla nota prot. n. 35 del 7 Gennaio
2016, “Indicazioni e orientamenti per la definizione del piano triennale per la formazione
del personale”, la Scuola prevede di attivare azioni formative per il dirigente scolastico,
per i docenti e per il personale tecnico-amministrativo e ausiliare, che si innestano sui
bisogni
formativi specifici rilevati dal RAV e dal Piano di Miglioramento, nonché sulla lettura dei
dati di contesto.
In attesa del Piano Nazionale di Formazione, la Scuola prevede di sviluppare azioni
formative a livello di Istituto, di reti di scuole e/o di poli formativi, in merito ai seguenti temi
ritenuti prioritari per il triennio 2016/19, in vista del raggiungimento degli obiettivi di
processo individuati:
_ Progettare e insegnare per competenze
_ Il curricolo verticale
_ La valutazione
_ Competenze digitali finalizzate all’innovazione didattica e metodologica
_ L’inclusione
_ Miglioramento dei risultati nelle prove standardizzate di Matematica
_ Potenziamento delle competenze linguistiche in L2 dei docenti
SCELTE ORGANIZZATIVE E GESTIONALI
_ Organi Collegiali
L’organo di auto-governo della scuola è il Consiglio d’Istituto.
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Il Collegio dei Docenti è l’organo tecnico-scientifico, responsabile della programmazione della
didattica.
Il Dirigente Scolastico si configura come il responsabile dei risultati e della legittimità degli atti.
_ Lo Staff di Direzione
Lo “Staff dirigenziale” è composto, oltre che dal DS, dai suoi collaboratori, dai responsabili di
sede, dalle “nuove figure di sistema” e dal DSGA.
In particolare, l’organizzazione della nostra istituzione scolastica a partire dall’anno scolastico
2016/17 prevede le seguenti figure con le seguenti funzioni:
_ Collaboratori del DS: 2
_Funzioni Strumentali
_Gruppo GLI
_ Docenti con compiti di coordinamento di classe
_ Responsabili di Plesso
Compiti e responsabilità dei Collaboratori DS:
_ coordinamento delle attività didattiche;
_ sorveglianza dei ritardi dei docenti;
_ rapporti con i docenti per tutto ciò che riguarda il buon funzionamento didattico;
_ rapporti con i genitori degli alunni ed avviso agli stessi del mancato rispetto del Regolamento
interno d’Istituto;
_ vigilanza sul regolamento interno per eventuali infrazioni da parte degli alunni con i rapporti
disciplinari e le sanzioni conseguenti;
_ sostituzione del Dirigente scolastico in sua assenza con annesso potere di
responsabilità decisionale;
_ sostituzioni docenti assenti;
_ elaborazione orario dei docenti;
_ coordinamento docenti dell’organico potenziato.
Comitato per la Valutazione dei docenti
La Legge 107/15 ha introdotto il Comitato per la Valutazione dei docenti, nelle sue diverse
articolazioni: con la sola componente dei docenti ha il compito di valutare e validare il servizio dei
docenti in anno di prova; con i rappresentanti dei genitori e con il rappresentante esterno ha la
responsabilità di individuare i criteri di assegnazione del bonus premiale. L’applicazione di questi
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criteri, con l’individuazione poi dei docenti per questa premialità, spetta al DS. Presiede il
Comitato lo stesso DS.
Sicurezza: funzioni e formazione
Il Decreto Legislativo n. 626 del 19 settembre 1994 ed il successivo D.Lgs. 9 aprile 2008,n.81,
recependo le direttive 89/391/CEE e seguenti sulla sicurezza dei lavoratori sui luoghi di lavoro,
hanno introdotto alcuni obblighi per i dirigenti degli istituti scolastici, per il personale e gli studenti.
La nostra istituzione è impegnata a garantire un ambiente pulito e confortevole, ma, prima
ancora, a garantire la sicurezza degli studenti e del personale della scuola. Il “Documento di
valutazione dei rischi” previsto dalla normativa vigente (D.Lgs. 626 e successive modifiche),
viene aggiornato ogni anno sulla base delle modifiche del contesto. Scopo di questo documento
è verificare e assicurare che i luoghi dove si
svolgono le attività didattiche siano salubri e sicuri sia per i soggetti che in essi operano sia per
gli occasionali utenti e/o frequentatori degli stessi. Il documento sulla valutazione dei rischi è
completato dal “Piano di evacuazione”, che definisce i comportamenti da adottare in caso di
situazioni catastrofiche; il Piano è stato reso noto a tutti gli utenti della scuola.
Per garantire la “cultura della sicurezza”, il personale e tutti gli studenti sono impegnati in un
percorso di formazione.
Amministrazione
Una organizzazione complessa, come una scuola, necessita di una amministrazione funzionale
alle attività previste nel POF triennale. A coordinare questa organizzazione vi è il Direttore dei
Servizi Generali e Amministrativi (DSGA), al quale spetta il compito di proporre al DS
l’articolazione dei tempi e delle modalità di lavoro di tutto il personale ATA.
Spetta poi al DSGA la costruzione del “Programma Annuale”, di concerto col DS, da sottoporre,
per l’approvazione, al Consiglio di Istituto, previa verifica da parte dei “Revisori dei Conti”.
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PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’
ISTITUTUTO COMPRENSIVO “ B.Croce” DI LAURO
Via San Sebastiano ,69- 83020-Quindici AV tel 081 /5104393- Fax 081/5102123
Cod.Mec. AVIC8460OG – C.F. 80007650643
E-Mail [email protected] – web site icbenedettocroce.it
Per rendere effettiva la piena partecipazione dei genitori e degli alunni, l’Istituto Comprensivo
“B.Croce”, nel rispetto del DPR
n°235/del 2007, del DPR n°249/98 modificata e ai sensi del DPR 245/2007,
CHIEDE
Alle famiglie di sottoscrivere, previa accettazione e condivisione, il presente :
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ Il patto educativo di corresponsabilità è uno strumento finalizzato ad esplicitare i comportamenti
che l’istituzione scolastica autonoma, gli studenti e le famiglie si impegnano a realizzare nei loro
rapporti.
Le indicazioni in esso contenute sono generali per lasciare la possibilità che in ogni consiglio di
classe ci sia spazio per un’applicazione costruita sul gruppo classe: non si è voluto limitare la
libertà d’insegnamento o il diritto di partecipazione alla vita scolastica di genitori e alunni. Il patto
nasce proprio con l’intento di stimolare la formulazione, nelle classi, di possibilità e proposte che
possano
contribuire concretamente alla programmazione educativa e didattica.
Come nella sua formulazione d’istituto è stato frutto di una serena contrattazione, così nelle classi
dovrà essere il risultato di una reciproca condivisione d’intenti. Lo spirito con cui è stato redatto è
bene espresso dal comma 2 art. 1 dello Statuto delle studentesse e degli studenti: "La scuola è una
comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale informata ai valori democratici e volta alla
crescita della persona in tutte le sue dimensioni".Ciò che il patto contiene sicuramente non
rappresenta una novità per coloro che lavorano o usufruiscono della nostra scuola: sono ricordati
atteggiamenti e obblighi che molti alunni, docenti e genitori già attuano nella quotidiana vita
scolastica.
La scuola è luogo di formazione e di educazione. E’ una comunità di dialogo, di ricerca di
esperienza sociale, informata ai valori democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue
dimensioni. In essa ognuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la
formazione alla cittadinanza, la realizzazione del diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità
di ciascuno e il recupero delle situazioni di svantaggio.
I GENITORI SI IMPEGNANO A . . .
La scuola vive la partecipazione dei genitori alla gestione dell’attività scolastica come una risorsa;
per rendere reale tale partecipazione chiede ai genitori che, oltre alla consapevolezza dei propri
diritti, si rendano concretamente disponibili all’assunzione dei propri doveri ed alla condivisione
delle comuni responsabilità. Propone ai genitori la definizione di un contratto formativo che
consenta, nella diversità e nella specificità dei ruoli, di collaborare alla realizzazione di un comune
progetto educativo.
DIRITTI
• Partecipare alla vita della scuola, secondo le modalità indicate dal Dirigente e dal Consiglio di
Istituto
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• Riunirsi nella scuola in modo autonomo, previo accordo con il Dirigente.
• Ricevere informazione dei percorsi e dei processi educativi che riguardano i loro figli in
incontri opportunamente programmati.
• Conoscere le valutazioni espresse dagli insegnanti durante l’anno e visionare le verifiche scritte
• Usufruire di colloqui individuali con gli insegnanti e con il Dirigente.
· informarsi periodicamente sulla situazione scolastica del figlio;
· accettare anche eventuali insuccessi scolastici del figlio senza spirito polemico, ma con
atteggiamento critico che possa servire allo studente per migliorare il suo rendimento.
· Nel caso di danni provocati alla struttura scolastica, all’arredamento o per atti di teppismo
condotti all’interno della scuola, oltre
all’allontanamento dalla frequenza delle lezioni, sarà addebitato ai genitori il risarcimento dei
danni, o si richiederà, sotto il
controllo degli insegnanti o dei collaboratori scolastici, il ripristino da parte degli alunni
responsabili degli ambienti danneggiati
(esempio: lavori di tinteggiatura, pulizia dei bagni).Sanzioni più rigorose potranno condurre anche
alla non ammissione allo Scrutinio
finale.
DOVERI
• Collaborare con i docenti, consapevoli delle reciproche competenze, alla formazione di un
ambiente stimolante e sereno ispirato ai
valori costituzionali che sancisca il rispetto degli individui, educhi alla tolleranza culturale, alla
solidarietà, ad una civile convivenza
democratica.
• Collaborare con i docenti, fornendo nel corso dei colloqui indicazioni attendibili e utili alla
progettazione di percorsi educativi
rispondenti alle diverse individualità e concordando le opportune linee di condotta.
• Verificare l’esecuzione delle consegne assegnate e dei compiti assunti dagli studenti.
• Sollecitare e controllare la frequenza regolare e puntuale delle lezioni, evitando assenze e ritardi
se non determinate da effettive e
reali esigenze e necessità; giustificare puntualmente le assenze e i ritardi effettuati.
• Controllare, leggere e firmare tempestivamente le comunicazioni sul libretto personale e sul
diario.
• Favorire la partecipazione dei figli a tutte le attività programmate dalla scuola.
• Partecipare ai colloqui con gli insegnanti e alle riunioni degli organi collegiali.
• Responsabilizzare l’alunno nell’evitare, all’interno della scuola, comportamenti che possano
ostacolare il conseguimento dei valori
sociali ed educativi-formativi che la scuola propone.
• Educare al rispetto dei compagni, dei docenti e del personale non docente.
• Educare l’alunno al rispetto dell’edificio, delle attrezzature e arredi scolastici, dei vincoli e delle
norme che ne regolano un
funzionamento efficace e produttivo dell’istituzione.
. Consegnare all’insegnante i nominativi di chi ha la sola facoltà di poter richiedere l’uscita
anticipata dell’ alunno.( Nota Bene: altre
persone non potranno richiedere l’uscita anticipata dell’alunno).
GLI ALUNNI SI IMPEGNANO A . . .
DIRITTI
• Ricevere una formazione culturale qualificata, che valorizzi e potenzi l’identità e le capacità
d’apprendimento personali.
• Ricevere valutazioni trasparenti e tempestive, che la/lo rendano consapevole dei risultati
raggiunti.
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• Ricevere servizi scolastici senza discriminazione riguardanti il sesso, la razza, l’etnia, la
religione, la lingua, le opinioni politiche, le
condizioni psicofisiche, sociali ed economiche.
• Vivere in un ambiente salubre, sicuro e adeguato
-Avere a disposizione un servizio educativo e didattico che preveda attività di recupero di
situazioni di ritardo e di svantaggio e l’utilizzo di strumenti adeguati, anche tecnologici.
• Essere informato sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita scolastica.
• Esporre le sue ragioni prima di essere sottoposto a sanzione disciplinare.
DOVERI
• Prendere coscienza dei fini e degli obiettivi della scuola.
• Partecipare alla propria formazione ed alla vita della scuola, attivamente e con impegno.
• Frequentare regolarmente le attività scolastiche ed assolvere con puntualità agli impegni di
studio.
· Non uscire dall’Istituto senza la richiesta scritta di un genitore e senza che questa sia stata
preventivamente autorizzata dal Dirigente o dal docente della classe.
• Mantenere un comportamento corretto e adeguato al contratto formativo.
• Tenere in ordine e pulita la propria persona, presentandosi a scuola con un abbigliamento
rispettoso dell’ambiente scolastico.
• Rispettare gli altri, siano essi adulti (capo d'istituto, docenti, personale non docente, esperti) o
coetanei, senza alcuna discriminazione.
• Osservare le disposizioni organizzative del Regolamento d’Istituto e le norme di sicurezza della
Scuola.
• Avere cura del materiale scolastico, delle attrezzature e degli arredi che sono patrimonio comune
di cui tutti devono sentirsi responsabili.
• Tenere in ordine il proprio materiale e non danneggiare quello dei compagni, evitando di portare
a scuola oggetti che possano arrecare disturbo al normale svolgimento delle lezioni o che possano
costituire pericolo per se stessi e per i compagni.
• Rispettare le regole dell’istituto ed invitare anche i compagni a farlo.
• Collaborare per rendere accogliente l’ambiente scolastico.
. Puntualità d’orario : l’ingresso All’interno della scuola è consentito 5 minuti prima dell’orario di
inizio delle lezioni . Al suono della campanella gli alunni devono portarsi immediatamente in
classe.
· A rispettare quanto sottoscritto nel patto formativo.
L’INSEGNANTE SI IMPEGNA A. . .
· Rispettare il regolamento d’Istituto.
· spiegare alla classe in modo semplice e chiaro il lavoro che si svolgerà nel corso dell’anno e le
competenze che si acquisiranno a fine percorso
· chiarire il proprio metodo e le modalità con cui intende procedere nel lavoro didattico
· spiegare l’impegno e il lavoro che lo studente dovrà svolgere per casa e le modalità per
verificarne lo svolgimento e l’esito;
· ascoltare i bisogni dei singoli e a individuare con gli stessi strategie per rimuoverli;
· garantire la massima trasparenza nei voti orali (dire esplicitamente la valutazione numerica e la
relativa motivazione) e scritti:
· facilitare la visione dei compiti o dei test validi per l’orale che saranno corretti
tempestivamente e riportati per discuterne gli esiti con la classe, con il singolo;
· chiarire il perché delle scelte di verifica usate, attenendosi alle indicazioni del collegio docenti
· informare con adeguato anticipo i tempi delle prove di verifica
· riportare i compiti in classe corretti entro un tempo ragionevole (max. 15 giorni)
· concordare con i colleghi i tempi delle verifiche orali e/o scritte onde evitare che nello stesso
giorno l’alunno sia sottoposto a più di due verifiche nell’arco di una giornata;
· distribuire le verifiche in modo equilibrato nell’arco del quadrimestre;
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· informare i genitori delle difficoltà o del disagio che gli alunni eventualmente dimostrino nella
vita scolastica, sia negli aspetti comportamentali che di apprendimento, in presenza dell’alunno e
dopo aver informato l’alunno della necessità di coinvolgere il genitore;
· a rispettare quanto sottoscritto nel patto formativo, creare un positivo clima di classe,
stimolando gli alunni a mantenere comportamenti coerenti con gli obiettivi formativi fissati dal
Consiglio di classe.
USO DEI CELLULARI
E’ SEVERAMENTE VIETATO IL CELLULARE ACCESO DURANTE LE LEZIONI.
L’USO INDEBITO COMPORTERA’IL RITIRO IMMEDIATO E LA RICONSEGNA AL
GENITORE PERSONALMENTE.
SI ritiene opportuno inoltre, che i genitori lascino agli insegnanti della classe uno o piu’ recapiti
telefonici per essere sempre avvertiti in caso di indisposizione improvvisa o di infortunio dei figli.