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PIANO GENERALE DI FORMAZIONE DEI QUADRI TECNICI INTRODUZIONE IL TECNICO MODERNO Lo sport, negli ultimi anni, è notevolmente cambiato. E’ aumentato il numero dei praticanti, è cresciuto il livello tecnico delle prestazioni e si sono modificati profondamente i metodi di allemento, soprattutto grazie allo sviluppo delle scienze applicate allo sport. E’ cambiata dunque anche la figura del tecnico. E’ ancora necessario che provenga dalla pratica attiva, perché l’esperienza vissuta è importante per qualunque piano formativo; ma non sono più le sole conoscenze dell’ex atleta a formare un buon allenatore: occorre integrarle con una formazione più completa, con conoscenze derivanti dal lavoro dei tecnici e con quelle acquisite da studi e ricerche scientifiche. LA SCIENZA DELLO SPORT Il tecnico moderno deve essere in grado di: - affrontare e risolvere correttamente le situazioni che quotidianamente gli si pongono sul campo; - adeguare le tecniche di allenamento al singolo atleta; - collegarsi con i diversi specialisti delle scienze applicate, per utilizzare al meglio le loro acquisizioni, le loro scoperte, le tecniche di diagnosi e prevenzione; - considerare l’allenamento e l’esperienza sportiva, specialmente nei giovani, come parte del processo educativo e di socializzazione. La formazione degli operatori sportivi si pone l’obiettivo di far acquisire nozioni teorico-pratiche utili e soprattutto una visione ampia, multidisciplinare dei processi di allenamento. Questa sintesi è in parte realizzata dalla Teoria e Metodologia dell’allenamento che elabora le conoscenze e le esperienze dell’allenamento sintetizzando i risultati di ricerche specifiche ed approfondendo le loro applicazioni nella pratica. Perciò la teoria dell’allenamento assume un ruolo centrale nella formazione del tecnico sportivo, evidenziando il collegamento tra i problemi dell’allenamento e le scienze applicate. Viene oggi denominata Scienza dello Sport la nuova disciplina che opera la sintesi tra la metodologia dell’allenamento e le scienze applicate allo sport ed il suo campo d’intervento è centrato sulle capacità di prestazione umana che si realizzano nella competizione. AREE DI FORMAZIONE GENERALE L’attuale struttura della formazione si impernia su tre aree principali: metodologica, biologica e psicopedagogica. L’area metodologica è il punto sul quale converge la parte più professionale del curriculum formativo e comprende le conoscenze della teoria e metodologia dell’allenamento che sono in continua espansione. I punti più importanti sui quali si articola quest’area sono : - principi generali dell’allenamento sportivo; - programmazione sportiva; - direzione e controllo delle condizioni di forma dell’atleta; -struttura e descrizione delle capacità motorie, con relative metodiche di sviluppo in funzione delle fasi

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PIANO GENERALE DI FORMAZIONE DEI QUADRI TECNICI

INTRODUZIONE

IL TECNICO MODERNO Lo sport, negli ultimi anni, è notevolmente cambiato. E’ aumentato il numero dei praticanti, è cresciuto il livello tecnico delle prestazioni e si sono modificati profondamente i metodi di allemento, soprattutto grazie allo sviluppo delle scienze applicate allo sport. E’ cambiata dunque anche la figura del tecnico. E’ ancora necessario che provenga dalla pratica attiva, perché l’esperienza vissuta è importante per qualunque piano formativo; ma non sono più le sole conoscenze dell’ex atleta a formare un buon allenatore: occorre integrarle con una formazione più completa, con conoscenze derivanti dal lavoro dei tecnici e con quelle acquisite da studi e ricerche scientifiche.

LA SCIENZA DELLO SPORT Il tecnico moderno deve essere in grado di: - affrontare e risolvere correttamente le situazioni che quotidianamente gli si pongono sul campo; - adeguare le tecniche di allenamento al singolo atleta; - collegarsi con i diversi specialisti delle scienze applicate, per utilizzare al meglio le loro acquisizioni, le loro scoperte, le tecniche di diagnosi e prevenzione; - considerare l’allenamento e l’esperienza sportiva, specialmente nei giovani, come parte del processo educativo e di socializzazione. La formazione degli operatori sportivi si pone l’obiettivo di far acquisire nozioni teorico-pratiche utili e soprattutto una visione ampia, multidisciplinare dei processi di allenamento. Questa sintesi è in parte realizzata dalla Teoria e Metodologia dell’allenamento che elabora le conoscenze e le esperienze dell’allenamento sintetizzando i risultati di ricerche specifiche ed approfondendo le loro applicazioni nella pratica. Perciò la teoria dell’allenamento assume un ruolo centrale nella formazione del tecnico sportivo, evidenziando il collegamento tra i problemi dell’allenamento e le scienze applicate. Viene oggi denominata Scienza dello Sport la nuova disciplina che opera la sintesi tra la metodologia dell’allenamento e le scienze applicate allo sport ed il suo campo d’intervento è centrato sulle capacità di prestazione umana che si realizzano nella competizione.

AREE DI FORMAZIONE GENERALE L’attuale struttura della formazione si impernia su tre aree principali: metodologica, biologica e psicopedagogica. L’area metodologica è il punto sul quale converge la parte più professionale del curriculum formativo e comprende le conoscenze della teoria e metodologia dell’allenamento che sono in continua espansione. I punti più importanti sui quali si articola quest’area sono : - principi generali dell’allenamento sportivo; - programmazione sportiva; - direzione e controllo delle condizioni di forma dell’atleta; -struttura e descrizione delle capacità motorie, con relative metodiche di sviluppo in funzione delle fasi

evolutive; - formazione tecnica dell’atleta. L’area biologica riunisce le conoscenze che riguardano le micro e macro funzioni organiche, il loro sviluppo nelle fasi evolutive, le caratteristiche dell’adattamento al carico sui piani fisiologico, biomeccanico e biochimico. Sinteticamente i campi d’intervento sono i seguenti: - conoscenza dei più importanti sistemi ed apparati che riguardano il movimento (nervoso, locomotore, cardiocircolatorio); - descrizione anatomo-funzionale dei sistemi e degli apparati; - approfondimento delle dinamiche che caratterizzano le diverse discipline sportive, con riferimento alle diverse fonti di erogazione di energia ed al sistema di valutazione funzionale delle diverse capacità motorie.

L’area psicopedagogica segue, con diversi approcci, molti aspetti, dei quali i più rilevanti sono: - dinamiche della motivazione allo sport; - basi psicologiche dell’apprendimento motorio; - aspetti della socializzazione sportiva; - preparazione psicologica alla gara. - metodologia dell’insegnamento

CONTENUTI SPECIFICI

Nei programmi dei corsi, oltre agli insegnamenti che costituiscono la parte generale sopra descritta, vengono trattati argomenti specifici vale a dire i fondamenti tecnici e tutte le particolarità che caratterizzano la disciplina del Tiro a Volo. Risulta evidente che la distinzione tra contenuti generali e specifici ha esclusivamente finalità didattiche. Le parti generali riguardano infatti gli aspetti e i principi che sono alla base delle forme specifiche di preparazione nella realizzazione dei modelli ideali di allenamento.

ORIENTAMENTO DEI PIANI DI STUDIO

L’intera organizzazione dei corsi tiene conto delle diverse peculiarità di ogni specialità sportiva; anche i temi di studio riguardanti le basi scientifiche e teoriche generali vengono selezionati sulla base dei problemi della prestazione sportiva e delle modalità di allenamento. Anche l’impostazione della preparazione generale è mirata alla comprensione della singola specialità.

La formulazione dei piani di studio, utilizzati nei corsi, spetta al settore nazionale della FITAV che ne stabilisce indirizzi e contenuti.

SVILUPPO DEL CURRICULUM FORMATIVO A LIVELLO CENTRALE E TERRITORIALE

Il processo di formazione deve tener conto delle esigenze di professionalità dell’operatore volontario ed anche della necessità della Federazione e del CONI di qualificare tecnici attivi nelle società. A tale scopo si utilizzano due sistemi fondamentali: - divisione in livelli di formazione, territoriale e centrale; - impiego di materiale didattico (filmati, pubblicazioni, CD) a diffusione capillare e di alta efficacia didattica.

Lo sviluppo del curriculum segue in sintesi, tre linee fondamentali: - aumento della specificità dell’informazione; - sviluppo della capacità critica dell’allenatore; - passaggio da una visione dei problemi a breve termine a quella a medio-lungo termine.

FORMAZIONE TERRITORIALE

La formazione ripropone i modelli nazionali sia nei contenuti che nella gestione; i programmi infatti sono concordati dalla FITAV in collaborazione con le strutture nazionali del CONI. La formazione territoriale è organizzata dai Comitati Regionali che si avvalgono delle strutture territoriali del CONI.

DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA’

La FITAV si propone inoltre di: - curare la realizzazione dei corsi per la formazione e l’aggiornamento dei tecnici; - condurre analisi periodiche sulle esigenze di formazione e aggiornamento; - studiare e promuovere la standardizzazione ed il decentramento dei corsi, nonché l’affinamento delle tecniche didattiche; - condurre le iniziative che hanno come scopo l’aggiornamento scientifico-didattico del corpo docente; - fornire consulenza ai Comitati Regionali per la progettazione di iniziative didattiche; - provvedere alle funzionalità organizzative delle iniziative didattiche; - promuovere la continuità dell’azione formativa attraverso opportune iniziative di aggiornamento.

INFORMAZIONI GENERALI SUI CORSI Docenti Il corpo docente, per la parte generale, è costituito da maestri di sport, insegnanti di educazione fisica, docenti universitari, medici; per la parte specifica dai tecnici nazionali, da istruttori di provata esperienza e operatori dei settori interessati che rivestono ruoli di primaria importanza nelle loro organizzazioni. Sussidi didattici Nei corsi vengono utilizzati: - documenti su argomenti specifici; - pubblicazioni prodotte dalla Scuola dello Sport; - atti di seminari e convegni; - guida tecnica C.A.S.; - filmati e audiovisivi. Partecipanti I corsi sono destinati a coloro che intendono abilitarsi all’insegnamento delle discipline olimpiche del Tiro a Volo, ad istruttori e allenatori che già operano nell’ambito delle società affiliate alla FITAV con Centro di Avviamento allo Sport. Sedi I corsi vengono tenuti preferibilmente presso le strutture nazionali e territoriali del CONI e le società di tiro a volo.

Programmi e contenuti I programmi, che variano secondo gli obiettivi del corso, sono redatti dalla FITAV in collaborazione con il CONI.

CORSI TERRITORIALI PER ISTRUTTORE Obiettivi

Fornire orientamenti interdisciplinari sulle problematiche dell’avviamento dei giovani allo sport; impegnare e sensibilizzare gli istruttori sulle esigenze di preparazione generale dei giovani nell’avviamento allo sport; migliorare le capacità di adeguare i mezzi della preparazione alle condizioni di sviluppo dei giovani atleti; rendere omogeneo il livello culturale dell’istruttore di base; stabilire ed applicare criteri di valutazione del processo di formazione. Organizzazione I corsi sono organizzati, a livello territoriale, dai Comitati Regionali della FITAV in collaborazione con le strutture periferiche del CONI secondo le indicazioni concordate a livello centrale tra la FITAV ed il CONI. Nell’organizzazione dei corsi si darà la priorità cronologica alla parte generale. Il numero minimo richiesto per l’organizzazione di un corso è di 25 partecipanti. In caso di difficoltà nel raggiungimento del numero minimo di partecipanti per l’organizzazione di un corso è possibile la realizzazione dell’iniziativa su base interregionale o, per lo svolgimento della parte generale, accorpando le richieste da parte di federazioni sportive con caratteristiche simili. Durata totale: n° 90 ore Parte generale n° 30 ore Parte specifica n° 60 ore Contenuti Generali: ore 30 Area metodologico-didattica ore 10 principi generali della programmazione 4 metodologia dell’allenamento e periodizzazione 2 la seduta di allenamento 2 struttura e sviluppo delle capacità motorie 2 Area biologica ore 10 apparato locomotore 2 sistema nervoso 2 apparato cardiocircolatorio e respiratorio 2 auxologia 2 apparato visivo 2 Area psicopedagogica ore 10 tecniche di comunicazione 2 aspetti psicologici dell’adolescente 2 processi di apprendimento 2 aspetti di metodologia dell’insegnamento 4 Specifici: ore 60

tecnica delle specialità olimpiche ore 18 fossa olimpica 6 skeet 6 double trap 6 didattica delle specialità olimpiche ore 30 fossa olimpica 10 skeet 10 double trap 10 meccanica e balistica ore 12 meccanica delle armi 4 aspetti di balistica 4 regolamento tecnico 4 Crediti L'insegnante di educazione fisica, può dietro richiesta, essere esonerato dalla frequenza alla sola parte generale di un corso. Il tiratore che ha vinto una medaglia Olimpica, o un Campionato Mondiale individuale nelle specialità olimpiche può, dietro richiesta scritta, ottenere la qualifica di Istruttore Federale partecipando alla sola parte generale di un corso. Requisiti per l’ammissione al corso Aver compiuto 21 anni; essere tesserato FITAV per l’anno in corso e negli ultimi 2 anni; non aver subito provvedimenti disciplinari superiori alla diffida; essere cittadino italiano o di un paese appartenente alla Comunità Europea; i cittadini extracomunitari potranno essere ammessi purchè in regola con le leggi vigenti, con buona conoscenza della lingua italiana e presentati da una società di tiro a volo o da una Federazione Sportiva Nazionale; essere stato tiratore almeno di 2^ categoria. La frequenza al corso è obbligatoria Valutazione finale Al termine della parte generale del corso i candidati sosterranno un esame, il mancato superamento del quale impedisce l’ammissione alla parte specifica. Abilitazione Il superamento del corso permetterà l’inserimento nell’albo degli istruttori regionali. Costi Il Comitato Regionale stabilirà la quota individuale di iscrizione al corso.

CORSI NAZIONALI PER ALLENATORE Obiettivi

Migliorare le conoscenze di base sull’allenamento sportivo, con particolare riferimento alla preparazione giovanile; migliorare la capacità di programmare l’allenamento a media e lunga scadenza.

Organizzazione I corsi sono organizzati, a livello centrale, dalla FITAV in collaborazione con le strutture nazionali del CONI. Durata totale: n° 90 ore Parte generale n° 30 ore Parte specifica n° 60 ore Contenuti Generali: ore 30 Area metodologico-didattica ore 8 principi generali dell’allenamento giovanile e periodizzazione applicati al tiro 2 organizzazione di una seduta di allenamento di tiro a volo 2 sviluppo delle capacità motorie nel tiro a volo 4 Area biologica ore 16 richiami di anatomia e fisiologia dell’esercizio fisico in età evolutiva 2 elementi generali di postura 8 metabolismo e alimentazione 2 esame antidoping 2 sistema endocrino 2 Area psicopedagogica ore 6 motivazioni primarie e secondarie all’attività sportiva 2 regolazione della motivazione, scelta e pianificazione delle mete 2 l’individuazione degli obiettivi 2 Specifici: ore 60 tecnica di una singola disciplina olimpica 16 didattica di una singola disciplina olimpica 16 approfondimenti di meccanica delle armi 2 approfondimenti di balistica 4 regolamento tecnico 2 partecipazione ad uno stage nazionale del settore giovanile 10 elaborazione di un lavoro interdisciplinare 10 Requisiti per l’ammissione al corso I corsi sono rivolti agli istruttori che abbiano un’esperienza documentata di tre anni di insegnamento in un Centro di avviamento allo sport. I requisiti di partecipazione saranno certificati dai Comitati Regionali Tiratori con passato agonistico, come sopraindicato, inseriti nell’albo degli istruttori, possono inoltrare la richiesta di partecipazione al corso per allenatori frequentando esclusivamente le lezioni inerenti la parte generale. La frequenza al corso è obbligatoria Valutazione finale Al termine del corso i candidati sosterranno un esame finale inerente le materie del corso. Abilitazione Il superamento del corso garantirà la presenza nell’albo nazionale degli allenatori. Costi La FITAV stabilirà la quota individuale di iscrizione al corso.

CORSI NAZIONALI PER FORMATORE Obiettivi - approfondire le conoscenze sull’allenamento nelle fasi di specializzazione e di alta prestazione. - fornire indicazioni per la programmazione dell’allenamento con obiettivi a lunga scadenza. - stimolare la sintesi interdisciplinare per la spiegazione dei problemi propri della specialità. Organizzazione I corsi sono organizzati, a livello centrale, dalla FITAV in collaborazione con le strutture centrali del CONI. Durata totale: n° 130 ore Parte generale n° 50 ore Parte specifica n° 80 ore Contenuti Generali: ore 50 Area metodologico-didattica ore 18 La preparazione fisica con riferimento al lavoro con i pesi 8 principi generali della tecnica e della tattica 2 criteri di osservazione nell’insegnamento sportivo 4 elementi di statistica 4 Area biologica ore 24 fisiologia delle capacità motorie 4 principi generali dell’alimentazione 2 elementi teorico pratici di postura applicata al tiro a volo 12 elementi di traumatologia e pronto soccorso 4 legislazione antidoping 2 Area psicopedagogica ore 8 preparazione psicologica dell’atleta 2 gestione della competizione con esercitazioni pratiche 4 teoria dei gruppi: leadership 2 Specifici: ore 80 alta specializzazione in una disciplina olimpica 20 partecipazione ad uno stage della nazionale 12 programmi informatici applicati al tiro 4 regolamenti sulla sicurezza degli ambienti di tiro a volo e problematiche ambientali 4 visita ad aziende del settore 8 elaborazione di un lavoro interdisciplinare 12 elaborazione tesi finale 20 Requisiti per l’ammissione al corso Possono essere ammessi al corso gli allenatori che abbiano esercitato attività, presso società di tiro, per almeno due anni dal conseguimento della qualifica e che seguano atleti di livello nazionale giovanile o seniores.

La frequenza al corso è obbligatoria Valutazione finale Al termine del corso i candidati sosterranno un esame e discuteranno una tesi riguardante un argomento concordato con un relatore del corso. Abilitazione Il superamento del corso darà la possibilità di insegnare nei corsi territoriali per istruttore. Costi La FITAV stabilirà la quota individuale di iscrizione al corso. Dietro richiesta scritta inoltrata al Consiglio Federale è possibile ottenere la qualifica di formatore della Federazione Italiana Tiro a Volo per i meriti conseguiti in qualità di Commissario Tecnico delle squadre nazionali o di docente nei corsi di formazione attraverso la frequenza ad un seminario di perfezionamento. Per ogni livello è previsto, da parte della Federazione, il rilascio di una targa che certificherà il livello raggiunto e potrà essere esposta sul campo di tiro dove avranno luogo le lezioni.