piano dell’offerta formativa · vetrina virtuale, ma deve trovarsi coinvolta in una reale...
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ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE LICEO SCIENTIFICO “F. BRUNO”-LICEO CLASSICO “ G. COLOSIMO”
CORIGLIANO CALABRO
PIANO
DELL’OFFERTA FORMATIVA
Monet – Impressioni al levar del sole
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ANNO SCOLASTICO 2014-2015
ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE
SEZIONI ASSOCIATE LICEO SCIENTIFICO “FORTUNATO BRUNO” LICEO CLASSICO “GIOVANNI COLOSIMO” Distretto Scolastico N. 20 - Cod. Fisc. 84000550784
Via Torre Lunga - 87064 - CORIGLIANO CALABRO - Cs - Tel. 0983 - 81110 Fax 0983 891900
e-mail: [email protected] sito web: www.liceicorigliano.it
PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA
A. S. 2014-2015
PREMESSA Il Piano dell’Offerta Formativa dell’Istituto di Studi Superiori – Liceo
Scientifico “F. Bruno” e Liceo Classico “G. Colosimo” di Corigliano Calabro
per l’anno scolastico 2014/15, elaborato e redatto dai Collegio dei docenti del
11.9.2014 e del 18.10.2014 nel Consiglio di Istituto del 18.10.2010, si basa sulla
concretizzazione di tutti gli aspetti pedagogico-didattici e organizzativo-
gestionale attinenti le attività scolastiche.
In particolare:
Sul complesso delle tematiche e delle problematiche della scuola italiana
ed europea, in rapporto a quelle internazionali;
Sull’analisi delle caratteristiche fondamentali degli alunni, sulle
specifiche esigenze formative dei singoli, in rapporto alle peculiarità del
territorio;
Su tutto quanto previsto dall’Autonomia scolastica e dall’intera
legislazione vigente in materia scolastica:
Sulle riforme scolastiche in atto, con particolare riferimento alla riforma
della Scuola secondaria di secondo grado;
Sui CCNL del personale della scuola attualmente in vigore.
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Alla luce di quanto evidenziato si tiene conto soprattutto dei riferimenti
legislativi di seguito elencati:
art. 3 del Dpr n. 275 dell’ 8/3/1999 che, tra l’altro, al comma 1
prevede che “Il Piano è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell’ambito della loro autonomia”, e al comma 2 che “riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale, tenendo conto della programmazione territoriale dell’offerta formativa. Esso comprende e riconosce le diverse opzioni metodologiche, anche di gruppi minoritari, e valorizza le corrispondenti professionalità”;
La Legge n. 53 del 28 Marzo 2003;
Le Leggi 133/2008 e 169/2008, attraverso le quali il Ministro
dell’Università, dell’Istruzione e della Ricerca Maria Stella Gelmini ha
modificato l’assetto delle vaie articolazioni della scuola italiana;
Il riordino delle scuole secondarie di secondo grado, con particolare
riferimento al riordino dei Licei (D.P.R. 15 marzo 2010,n. 89).
È opportuno precisare, quindi, sia pure sinteticamente, le caratteristiche
essenziali e le funzioni del Piano dell’Offerta Formativa.
Il Piano dell’Offerta Formativa, così come è stato concepito, vuole
rappresentare una vera e propria carta di identità della scuola all’interno
della quale sono descritte le sue caratteristiche e tutto ciò che la scuola
offre sul piano della sua organizzazione e sul piano didattico, culturale e
progettuale. Esso deve contenere tutte le notizie che riguardano la scuola
per, poi, delineare il complesso dei suoi interventi formativi, a partire dalle
linee generali delle programmazioni educative e didattiche, ed arrivare ai
Progetti che la scuola intende realizzare per l’ampliamento e l’arricchimento
dell’offerta formativa.
Il P.O.F. è, dunque, lo strumento fondamentale dell’autonomia scolastica.
Attraverso lo stesso ogni scuola può rappresentare all’utenza quelle che sono
le sue caratteristiche generali e quella che è la sua offerta complessiva,
quella che è la sua organizzazione e quelli che sono gli aspetti distintivi della
sua gestione complessiva.
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Sulla scorta di tutto quanto fin qui evidenziato, il POF di questa istituzione
scolastica vuole, in estrema sintesi, evidenziare:
Le proprie peculiarità in rapporto alle caratteristiche della scuola e del
territorio;
Le caratteristiche dei processi educativi e didattici, della politica pedagogica,
delle metodologie didattiche e delle modalità di verifica;
Le attività progettuali programmate;
Gli impegni che la scuola assume nei confronti dell’utenza.
Utrillo – Neve in Monmartre
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PARTE PRIMA
ANALISI DEL CONTESTO
Monet – La Spiaggia di Sant’Andress
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ANALISI DEL CONTESTO
Tanto nell’impostazione dell’attività educativa e didattica quanto nella
predisposizione delle dinamiche organizzative e gestionali di una istituzione
scolastica, non si può prescindere dalla conoscenza approfondita dell’ambiente
socio-economico e culturale in cui la scuola opera, e dei soggetti verso i quali
l’agenzia formativa, con intenzionalità e sistematicità, deve indirizzare la sua
opera.
In una realtà complessa ed articolata quale quella contemporanea, le attività
scolastiche non possono più avere caratteristiche di uniformità e
standardizzazione, ma devono necessariamente basarsi sulla flessibilità e sulla
personalizzazione e individualizzazione dei percorsi, tenendo conto delle
caratteristiche individuali e di gruppo dei singoli soggetti in formazione.
È estremamente necessario, perciò, al fine di avere un quadro d’insieme,
analizzare prioritariamente l’ambiente socio-economico e culturale in cui
l’istituto si trova ad operare nonché le stesse caratteristiche degli utenti.
1) IL TERRITORIO
La conoscenza del territorio nei suoi vari aspetti costitutivi, storici, fisici ed
antropologici, rappresenta il contesto, lo sfondo di riferimento sul quale
innestare l’azione della scuola.
La scuola che interagisce col territorio non può isolarsi e arroccarsi in una
vetrina virtuale, ma deve trovarsi coinvolta in una reale gestione delle
informazioni, affinché il territorio medesimo si traduca nel “luogo” deputato
alla capacità di pianificare, organizzare e valutare interventi didattici in
ambienti di apprendimento aperti e flessibili. Il territorio, dunque, implica
un’operazione di mediazione culturale, che vede al centro la scuola, la cui
finalità è la realizzazione di una crescita educativa, formativa, culturale e
sociale degli studenti.
a) Posizione geografica ed economica
La città di Corigliano Calabro si estende per 196 km2, dalle ultime pendici della
Sila greca verso il mar Ionio, occupando una buona parte della Piana di Sibari,
con una popolazione di circa 50.000 abitanti.
La città sorge su tre differenti altezze: il borgo a 219 mt. sul livello del mare;
lo Scalo a 34 mt. sul livello del mare; la frazione Schiavonea a livello del mare.
Si presume che la fondazione della città risalga al 977, quando il borgo di San
Mauro venne distrutto in seguito ad una terribile incursione araba e i Mauresi
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si ritirarono verso l’interno, occupando un villaggio dal nome “praedium
Corellium”, da cui il toponimo Corellianum.
Il primo nucleo urbano di Corigliano sorse sul colle detto “il Serratore”. Si
ritiene che intorno al 1073 Roberto il Guiscardo abbia costruito un primo
fortilizio, che, sotto i Sanseverino, sarebbe diventato un vero e proprio
castello.
Il centro storico è stato il perno della vita politica, culturale e sociale della
città fino agli inizi degli anni Ottanta. Successivamente, si è assistito ad un
declino lento ma continuo: lo sviluppo edilizio verso la pianura e, soprattutto,
verso lo Scalo, ha determinato lo spostamento della popolazione, nonché di
uffici, scuole, attività commerciali in queste nuove aree urbane. Oggi la sua
popolazione è notevolmente diminuita. Molte case, soprattutto nella parte più
antica della città, sono vuote e abbandonate, le tradizionali attività artigiane
sono sparite e poche sono le attività commerciali rimaste.
Lo Scalo, al contrario, è diventato il centro più densamente popolato e il
polmone commerciale dell’intero comune. A partire dagli anni Ottanta si è
sviluppato in modo disordinato e caotico sul piano urbanistico, in modo intenso
sul piano economico e con una grande vivacità e vitalità sul piano commerciale.
Si presenta come luogo di attrazione per i giovani del territorio sia per i
numerosi locali (pub, bar, ristoranti) sia per il Centro Salesiano di aggregazione
giovanile sia per le tante strutture sportive e ricreative, pubbliche e private.
Una parte importante del territorio è rappresentata da Schiavonea, frazione
marinara prevalentemente dedita alla pesca e al turismo. Negli ultimi decenni
rilevante è stato lo sviluppo sul piano turistico tanto che Schiavonea, ormai, si
propone come località estiva di richiamo e di attrazione per l’intera costa
jonica.
Un notevole impulso allo sviluppo dell’attività della pesca lo assicura il Porto di
Corigliano, adiacente a Schiavonea.
Numerose sono le altre frazioni, da Cantinella ad Apollinara, a Thurio, a
Fabrizio fino a quelle montane come Piana Caruso e Baraccone.
La città di Corigliano Cal. ha sempre esercitato una funzione attrattiva per i
paesi circostanti, specie quelli di lingua albanese (San Cosmo, San Giorgio,
Vaccarizzo): sia allo Scalo sia a Cantinella numerosa è la comunità di origine
albanese e numerosi sono gli studenti dei paesi vicini che frequentano le scuole
superiori della nostra città.
L’economia del territorio si regge su una prevalente attività agricola, meno
fiorente, però, che in passato, su una dinamica attività commerciale, su una
tradizionale attività della pesca, su un’attività turistica che sta migliorando e
ampliando l’offerta, puntando su innovazione e qualità. Da oltre un decennio, si
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sta anche estendendo la Zona industriale che annovera numerose piccole
industrie manifatturiere e meccaniche e di trasformazione.
Ovviamente tutte queste attività e l’intero impianto economico e produttivo
pesa, in questi ultimi anni, gli effetti della crisi economica che si sta
manifestando a livello globale. In effetti, sulla base dell’attuale stato di cose, la
situazione economica attuale del territorio non è più quella di una vola.
Per quanto riguarda la stratificazione sociale, si possono individuare punte
elevate di ricchezza, punte diffuse di benessere, per passare gradualmente a
situazioni di disagio economico ed ambientale.
b) Aspetti socio-culturali
Sparse lungo tutto il territorio vi sono numerose strutture architettoniche,
storiche, culturali importanti sia sul piano artistico che su quello sociale.
Primo fra tutte vi è il Castello Ducale che con nucleo originario risalente all’XI
secolo, è stato recentemente ristrutturato ed è sede della Biblioteca della
Magna Grecia e del Museo dell’avventura umana nella Sibaritide.
A San Francesco di Paola, patrono della città, è dedicato l’omonimo santuario
che risale nella sua originaria struttura, al periodo di permanenza del Santo a
Corigliano, tra il 1457 e il 1477.
Il santuario di Santa Maria ad Nives (Schiavonea) fu edificato nel 1469 per
volere di Agostino Saluzzo, feudatario di Corigliano.
La Chiesa Madre di Santa Maria Maggiore si trova nella parte più antica del
paese ed è di epoca medievale.
La Chiesa di San Pietro sorge accanto al castello e conserva la “Nuova
Odigitria”, tempera su tavola del XV secolo.
Ricche di storia e di opere d’arte sono anche le chiese di Sant’ Anna, di Santo
Antonio da Padova e la Chiesa del Carmelo.
Imponente e suggestivo si presenta il Quadrato Compagna o Palazzo delle Fiere,
a Schiavonea, costruito nel 1846 dai baroni Compagna.
La città vanta un patrimonio archivistico di rilevante importanza e molto ricco:
è composto dagli Archivi delle famiglie Solazzi, Saluzzo, Compagna, ordinati ed
consultabili, oltre che dall’imponente Archivio storico comunale.
La città conserva anche l’Archivio Vincenzo Tieri, donato al Comune dal figlio
Aroldo Tieri, nato a Corigliano e profondamente legato alla sua terra.
c) Aspetti socio-ambientali
A fronte di una situazione territoriale complessivamente positiva,
caratterizzata da un progressivo ampliamento delle popolazione, anche sulla
base dei flussi migratori interni ed internazionale, da una espansione delle
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attività economiche e produttive, di una società civile nella sua grande
maggioranza e tendenzialmente sana, è il caso, però, di evidenziare alcuni
aspetti negativi, di cui la scuola deve pur tener conto per contribuire ad
arginarli e ad emarginarli, nella formazione della coscienza civile e democratica
delle nuove generazioni.
Sul piano sociale non mancano fenomeni di disagio e di devianza giovanile, che si
manifestano nell’uso di stupefacenti e di alcool, in parte dovuti alla
disoccupazione ed alla mancanza di prospettive occupazionali, in parte dovuti ad
una disgregazione dell’istituto familiare. Preoccupanti sono alcuni fenomeni di
illegalità manifestatisi in città ed inquietante è anche il fenomeno della micro-
criminalità, che arruola molti giovani e giovanissimi, che evadono il dovere
dell’obbligo scolastico. A questo riguardo la scuola intende, in collaborazione
con altri Enti ed Istituzioni del territorio, attivare un gruppo di lavoro che
conduca un'analisi approfondita della condizione giovanile, nel tentativo di dare
risposte più appropriate sul piano educativo.
Sul piano sociale, ancora, notevole è il fenomeno dell’immigrazione di extra-
comunitari, attratti da possibilità di lavori in agricoltura, il più delle volte
sottopagati in nero e al di fuori di ogni regola. Accanto a questa, esiste anche
un’altra realtà, fatta di extra-comunitari regolarmente residenti ed in regola
con le norme sul soggiorno. Questa realtà comincia a far sentire la sua
presenza anche nel mondo scolastico, con la presenza di alcuni ragazzi nelle
scuole inferiori. È un fenomeno in espansione di cui la scuola e la società non
possono non tenere conto.
Sul territorio si registra una adeguata presenza di altre agenzie formative,
dalla parrocchie alle numerose associazioni culturali e teatrali, dalle
associazioni di volontariato a quelle sportive,che possono interagire con l’azione
della scuola.
2) L’ISTITUZIONE SCOLASTICA
La popolazione scolastica dell’Istituto di Istruzione Superiore di Corigliano C. è
costituita da n. 631 alunni così suddivisi:
Liceo Scientifico - n. 425 alunni per 19 classi
Liceo Classico - n. 205 alunni per 11 classi
L’Organico della scuola è il seguente:
Liceo Scientifico:
- Docenti n. 37 Liceo Classico:
- Docenti n. 25
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Personale Ata n. 16 unità: n.1 Direttore dei Servizi generali ed amministrativi,
n. 2 Area personale, n. 1 Affari generali e protocollo, n. 2 Area alunni, n. 1
laboratori scientifici, n. 8 sorveglianza aule, n. 1 (ex art.23) bibliotecari.
a) Le strutture scolastiche
Il Liceo Scientifico “Fortunato Bruno” è situato in c.da Torre Lunga, lungo la
statale che porta dallo Scalo a Corigliano Centro. L’edificio è stato costruito
agli inizi degli anni ottanta ed ampliato in periodi successivi fino all’attuale
stato, che comprende 25 classi, un laboratorio di scienze e fisica, un
laboratorio informatico, un laboratorio linguistico, una attrezzata biblioteca,
un’ala dedicata agli uffici, campi sportivi attrezzati. Si tratta di una struttura
pienamente adeguata alla normativa sulla sicurezza, efficiente, con spazi
esterni ampi ed anche attrezzati per le attività sportive. È previsto dalla
Provincia un ulteriore intervento di ampliamento con la sopraelevazione
dell’ultimo corpo costruito, con la conseguente disponibilità di ulteriori 5 aule.
La sede del Liceo Classico “Giovanni Colosimo” attualmente si trova ubicata in un
edificio in fitto, in Via A. Moro, a Corigliano Centro. Da circa un anno, definito
l’iter burocratico da parte di Provincia e Comune, è stata avviata la costruzione
di un nuovo edificio scolastico in località S. Antonio. L’attuale sede, tuttavia,
risulta adeguata sul piano strutturale, della sicurezza e degli spazi disponibili
per le attività didattiche ed educative.
b) La storia dell’Istituto
Il Liceo Scientifico “F. Bruno” di Corigliano Calabro è sorto nell’anno scolastico
1939-1940 ed ha compiuto 70 anni nell’anno scolastico 2009-2010. Lo stesso è
nato per la determinata ed ostinata volontà degli amministratori di quel tempo
e per l’incessante collaborazione del preside Fortunato Bruno, al quale l’istituto
venne successivamente intitolato. Inizialmente ebbe come sede il primo piano
dell’ex-Convento dei Liguorini e fu il primo della provincia di Cosenza ad essere
attivato, attraendo una popolazione scolastica proveniente da tutto il territorio
circostante, che trovava accoglienza nel Convitto annesso. Nei primi anni venne
gestito, per concessione del Comune, dall’E.N.I.M.S. A partire dall’anno
scolastico 1943-1944 la gestione del liceo fu diretta da parte del Comune fino a
quando non venne statalizzato, nel 1960.
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Il Liceo Classico sorse come Ginnasio Garopoli (con annesso Convitto) nel 1865,
al piano terra dell’ex-Convento dei Liguorini; nel 1889 ottenne il pareggiamento;
nel 1962 divenne liceo classico, con il ciclo di studi completo, e venne aggregato
al già esistente liceo scientifico. Ottenne l’autonomia scolastica agli inizi degli
anni 70 e la perse nel 1996, in seguito alla razionalizzazione e al
dimensionamento degli istituti scolastici, venendo di nuovo annesso al Liceo
scientifico “ F. Bruno”. Nel 2009 l’Isituto è stato intitolato al coriglianese
Giovanni Colosimo.
Il Ginnasio Garopoli, dalla seconda metà dell’ ‘800, e il Liceo Scientifico “F.
Bruno”, dalla prima metà del ‘900, hanno svolto un ruolo centrale per lo sviluppo
di tutto il territorio, contribuendo alla formazione culturale, sociale e civile
delle classi dirigenti, rappresentando per tanti giovani un punto di riferimento
importante per la crescita culturale, offrendo una solida base formativa per il
proseguimento con successo degli studi universitari. I licei coriglianesi
continuano a svolgere questo compito con impegno e con la speranza di non
venire meno alle aspettative dei tanti giovani che vi guardano con interesse e
fiducia.
Carrà – Il pino sul mare
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PARTE SECONDA
FINALITÀ ED OBIETTIVI
EDUCATIVI E DIDATTICI
Faruffini – La lettrice
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FINALITÀ GENERALI
I principi guida che hanno ispirato la di definizione del presente PIANO
DELL’OFFERTA FORMATIVA, sono considerati aspetti fondamentali e, dunque,
fondanti per l’identità culturale dell’Istituto.
Lo spirito di fondo che anima l’intero impianto del piano è quello di adeguarsi
alle esigenze e alle caratteristiche della società contemporanea, estremamente
complessa e articolata in continua e frenetica evoluzione, sia sul piano
tecnologico e multimediale che su quelle che riguardano i costumi, gli aspetti
socio-culturali e sociali, gli stessi modi di essere dei gruppi e dei singoli.
In questa direzione è anche il caso di tenere presente che, sulla base dei grandi
flussi migratori che si manifestano nella società attuale e della consapevolezza
di vivere sempre più in un “villaggio globale”, viviamo sempre più una realtà
multietnica e multiculturale.
Non è un segreto per nessuno, dunque, che la scuola se vuole essere realmente
produttiva, se vuole adeguatamente stimolare gli alunni, se vuole svolgere
appieno le sue funzioni educative e didattiche, deve essere continuamente e
realmente al passo con i tempi.
E’ opportuno sottolineare, altresì, che nella società attuale, in cui in discussione
è il modello di sviluppo e poco rosee sono le prospettive di lavoro, la precarietà
è diventata una condizione di vita permanente per i giovani, i quali, scoraggiati e
privi di stimoli, pensano che sia inutile impegnarsi nello studio, per acquisire
quelle conoscenze e competenze necessarie ad inserirsi nella società.
Si ritiene compito specifico della scuola secondaria superiore fornire agli
studenti gli strumenti per comprendere la complessità del mondo in cui viviamo
e per valutarne aspetti ed esigenze con oggettività e spirito critico.
La partecipazione dei discenti alla vita della scuola deve essere piena ed attiva
e godere anche di spazi autonomi nei quali sia possibile esercitare ed affinare
le capacità di fantasia e di iniziativa personale.
E’ compito della società, nelle sue componenti principali, preparare gli allievi alla
vita adulta. La Scuola svolge tale compito, secondo modalità ad essa
connaturate, ossia mediante la trasmissione di cultura e di saperi disciplinari,
sistematicamente organizzati.
Tale metodologia risulta paradigmaticamente improntata all’uso delle discipline
al fine educativo, rivestendo grande validità, in ambito civile ed altresì in
ambito intellettuale.
La conoscenza delle discipline rappresenta uno strumento prezioso per la
crescita del discente, in senso umano e civile, ed è comune ad ogni tipo di scuola
secondaria.
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D’altra parte, la specificità scolastica del Liceo, consiste nel trattare discipline
di natura eminentemente teorica, le quali, quindi, non hanno di mira l’utilità, né
le applicazioni pratiche, di cui si privilegia decisamente ed asetticamente il
profilo conoscitivo. In un Liceo, le discipline insegnate secondo criteri formativi
e scientificamente trattate, risultano finalizzate ad uno sviluppo intellettuale
compiuto ed organico di ogni studente, ossia all’ acquisizione di rigore
metodologico, puntualità e precisione teorica, ricchezza linguistico-espressiva e
capacità critica.
Si pone in evidenza, a tal proposito, che il suddetto PIANO DELL’ OFFERTA
FORMATIVA mira ad un’attenta valorizzazione del passato, attraverso la
tutela per tutto ciò che di culturalmente alto sia stato prodotto, e che ci
costituisce nella nostra identità collettiva.
Sul medesimo piano, viene posta la ricerca dell’innovazione e la modernità, con
la produzione di una RAZIONALITÀ FLESSIBILE E NON SCHEMATICA, al
fine di cogliere la problematicità di una realtà complessa.
Considerato che larghissima parte degli studenti usciti dal Liceo Scientifico e
dal Liceo Classico ha come approdo una Facoltà universitaria e consegue in
tempi ragionevoli la laurea, il compito prioritario dell'Istituto, quale emerge
dalle esigenze degli studenti, è dunque quello di preparare gli studenti nel
miglior modo possibile alla formazione universitaria, tenendo conto anche dei
saperi minimi che le diverse facoltà hanno posto come condizione per l'accesso
ai loro corsi.
Per raggiungere questo obiettivo crediamo necessario salvaguardare la serietà
dello studio, inteso come impegno prioritario e costante, articolato in due
momenti egualmente centrali quali sono il lavoro scolastico con gli insegnanti e i
compagni all'interno della classe, e il lavoro individuale a casa, che, con la sua
regolarità, consente di dare profondità e solidità all'apprendimento.
Educare alla autonomia dello studio ed anche al piacere ed alla fatica dello
studio, è fondamentale, se rapportato al tipo di impegni che lo studio
universitario richiede. Altrettanto fondamentale è far acquisire agli studenti
consapevolezza dei propri mezzi e delle proprie prestazioni, incoraggiandoli e
motivandoli, ma anche evidenziando gli eventuali limiti e le possibilità di
miglioramento. È importante sottolineare il valore educativo anche degli esiti
incerti o negativi, che non hanno valore punitivo, ma indicano allo studente ed ai
suoi genitori il livello raggiunto e il cammino da percorrere per arrivare all'
obiettivo. Sempre considerando che un voto non è mai un giudizio sulla persona,
ma sulle abilità che la persona ha raggiunto in alcuni ambiti.
Interpretando la scuola come un tutto organico, che serve ad acquisire saperi,
ma anche metodi e consapevolezza nell' impegno, riteniamo diseducativo
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consentire agli studenti di impegnarsi in modo selettivo in alcune materie,
tralasciandone altre. Il diploma rilasciato al termine degli studi certifica
conoscenze che devono riguardare in modo tendenzialmente omogeneo tutte le
discipline, ed in particolare quelle specifiche dell'indirizzo scientifico, che non
possono essere trascurate, anche quando esistono effettive difficoltà. La
scuola con le diverse modalità di recupero che mette in atto offre una
occasione importante di miglioramento agli studenti e il debito formativo non va
inteso come una semplice segnalazione, ma come un effettivo riconoscimento di
una carenza che deve essere recuperata per poter affrontare con possibilità
reali di comprensione il programma dell'anno seguente.
L'esperienza, anche statistica, di questi anni conferma come una scuola
costruita sulla ricchezza dell'offerta culturale e sulla cura dell'impegno
individuale possa assicurare agli studenti esiti futuri positivi.
D'altra parte il Liceo vuole fornire quell'ampiezza culturale che sarà la base
dello sviluppo culturale della persona: un'opportunità che la specializzazione
universitaria non può permettersi trova invece il suo spazio ideale negli
insegnamenti disciplinari del Liceo.
Il progetto di insegnamento liceale al quale intende riferirsi l’Istituto di
Istruzione Superiore (Liceo Scientifico “F. Bruno” – Liceo Classico “G.
Colosimo”) potrebbe essere riassunto in tal modo: “Formazione ed educazione della persona in ambito collettivo, mediante l’acquisizione di una razionalità complessa ed una capacità relazionale, fondata su una sostanziale humanitas ”.
Delacroix – La libertà che guida il popolo
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GLI OBIETTIVI EDUCATIVI
Sulla base dei principi sopraesposti, il Collegio Docenti ha individuato ed
enucleato i sottoelencati obiettivi, verso cui orientare il progetto formativo:
Fornire istruzione, educazione, formazione;
Far maturare atteggiamenti coerenti, responsabili e solidali nella scuola e
nella società;
Promuovere l'educazione dei cittadini attraverso un corretto uso delle
interazioni con l'ambiente naturale e la società dal livello locale a quello
nazionale e internazionale;
Promuovere il confronto e l'integrazione tra le culture esaltando identità
e differenze, con particolare riferimento allo studio dei Diritti umani;
Far acquisire agli studenti consapevolezza delle proprie capacità e
svilupparne lo spirito critico;
Avviare gli alunni al sapere umanistico e scientifico e alla cultura del
lavoro nella sua dimensione storica;
Favorire l'educazione linguistica in tutti i campi e la corretta attitudine
alla comunicazione e alla lettura;
Approfondire la cultura scientifica e acquisire consapevolezza della sua
complessità;
Approfondire la cultura classica ed umanistica e favorire le conoscenze
artistiche sviluppando le attitudini, la sensibilità e la creatività
individuale;
Sviluppare l'uso delle nuove tecnologie come strumenti di comunicazione e
apprendimento nella pratica didattica individuale e di gruppo;
Sviluppare la collaborazione attiva tra la scuola e le famiglie per
migliorare l'efficacia educativa;
Favorire il passaggio consapevole tra i vari livelli scolastici a partire dalla
scuola di base fino all'Università;
Favorire la cultura della collaborazione a tutti i livelli, sia interni
all'Istituto, sia esterni (rapporti con altre scuole, Enti Locali, Università).
L'indirizzo classico
All'interno degli obiettivi e delle finalità generali, si propone in particolare di:
Far accedere, grazie allo studio del latino e del greco, ad un patrimonio di
civiltà e di tradizioni in cui si riconoscono le nostre radici in un rapporto
di continuità ed alterità;
Realizzare una sintesi tra visione critica del presente e memoria storica;
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Far riconoscere, nell'analisi di testi letterari ed espressioni artistiche, il
luogo d'incontro tra la dimensione filologico-scientifica e quella estetica
e di permettere il confronto tra i metodi d'analisi delle scienze storiche
e quelli delle scienze matematiche e naturali.
L'indirizzo scientifico
All'interno delle finalità generali, si propone in particolare di:
Problematizzare il legame profondo fra scienza e tradizione umanistica
del sapere;
Far capire che la matematica e le scienze sperimentali assumono un ruolo
fondante sul piano culturale ed educativo per la funzione mediatrice e
decisiva che tali discipline ed i loro linguaggi svolgono.
Far capire che l'area delle discipline umanistiche ha lo scopo di
assicurare l'acquisizione di basi e di strumenti essenziali per raggiungere
una visione complessiva delle realtà storiche e delle espressioni culturali
delle società umane.
GLI OBIETTIVI DIDATTICI
Area Classico-Umanistica
Lo studio delle discipline umanistiche deve promuovere nei ragazzi:
La capacità di saper leggere e saper esporre con ordine e chiarezza;
La capacità di comprendere ed analizzare un testo;
L’acquisizione della capacità di riassumere e sintetizzare;
La capacità di applicare metodi di indagine narratologici-poetici;
L’acquisizione di competenze linguistiche;
La capacità di saper interpretare un testo greco e latino;
L’abitudine alla decodificazione della parola e dell’immagine;
La consapevolezza che il passato è anche il presente;
Il piacere della lettura;
L’abitudine all’uso appropriato e corretto della lingua scritta e parlata e
allo sviluppo delle capacità logiche e critiche.
Area Scientifica
Lo studio delle discipline scientifiche deve promuovere nei ragazzi:
Lo sviluppo delle capacità logico-critiche;
L’abitudine allo studio e ad un esame critico di quanto viene appreso;
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L’esercizio ad interpretare, descrivere, rappresentare ogni fenomeno
osservato;
L’acquisizione di capacità di deduzione e pratica dei processi induttivi
nonché il gusto per la ricerca;
La capacità di ricondurre lo studio dei fenomeni complessi a quello dei
loro modelli semplici;
La capacità di saper elaborare informazioni ed utilizzare strumenti
informatici;
L’acquisizione di un rigore logico ed espositivo;
La matematizzazione di semplici problemi;
La comprensione del rapporto fra pensiero filosofico e pensiero
matematico.
Per quanto riguarda i PROGRAMMI delle DISCIPLINE, si fa riferimento a
quelli attualmente vigenti a livello nazionale.
L’ATTIVITÀ DIDATTICA
Ferma restando la libertà di insegnamento che si esprime attraverso la
programmazione individuale, l'attività didattica si uniforma agli obiettivi
fondamentali già esposti. I criteri comuni che la caratterizzano sono:
Accertamento delle preconoscenze degli alunni;
Esplicitazione alla classe delle linee di programmazione generale;
Esplicitazione degli obiettivi propri delle singole materie e delle unità
didattiche;
Esplicitazione degli obiettivi delle singole verifiche;
Esplicitazione dei criteri di valutazione;
Approccio interdisciplinare dove realizzabile;
Abitudine al contatto diretto con i testi;
Uso dei laboratori come momento di verifica, ricerca e sperimentazione,
individuale e collettiva;
Sviluppo della collaborazione all'interno della classe, del gruppo e
dell'Istituto;
Attenzione alle occasioni di recupero (individuale e collettivo) nelle varie
modalità attivabili.
I Docenti si impegnano nella realizzazione di questi obiettivi, con la fissazione
di una programmazione collegiale e individuale, attraverso interventi didattici
concordati nei Consigli di Classe all'interno della programmazione generale del
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Collegio dei Docenti, per mezzo di una utilizzazione corretta ed equilibrata
delle risorse umane ed economiche dell'Istituto.
La programmazione dell'insegnamento procede attraverso le indicazioni
generali del Collegio docenti, quelle specifiche dei Dipartimenti disciplinari,
quelle collegiali dei Consigli di classe e termina con la stesura del piano di lavoro
individuale.
I Docenti condividono, nel loro operare, le sottoelencate modalità operative:
1. È dovere dell’insegnante appellarsi ed ispirarsi sistematicamente e
coerentemente ai più diversi strumenti didattici, al fine di sollecitare la
partecipazione attiva degli studenti, affinché il momento relativo alle ore di
lezione, si trasformi in momenti didattici carichi di valori positivi, sintesi di
stimoli reciproci, atmosfera dialetticamente orientata al confronto dialogico,
per una globale ed organica crescita culturale ed intellettiva. Ogni strategia
verrà migliorata e subirà dei rinforzi ulteriori, nella casistica di alunni che
presentino particolari difficoltà, ma appare evidente che imprescindibile è da
parte degli alunni la partecipazione e la frequenza. Le troppe assenze
ingiustificate o le assenze giornaliere strategiche finiscono per compromettere
un regolare apprendimento.
2. È dovere dell’insegnante verificare costantemente il livello attentivo, la
effettiva comprensione degli argomenti, adeguando le verifiche in itinere alle
tematiche svolte, considerando la verifica medesima quale momento di sintetico
confronto, in cui far emergere un’ottimizzazione personalizzata di un’avvenuta
assimilazione e successiva rielaborazione critica dei contenuti.
3. L’assegnazione di prove scritte deve essere comunicata con ragionevole
anticipo, indicandone chiaramente obiettivi disciplinari e criteri adottati in
sede valutativa, con particolare riguardo e studio, per i parametri di definizione
della sufficienza. La restituzione degli elaborati deve avvenire prima che
venga svolta la successiva prova scritta. Non potrà esser programmata più di
una prova scritta, in un giorno, concernente aree disciplinari diverse.
La correzione è finalizzata all’apprendimento: pertanto, agli studenti, vanno
indicate dal Consiglio di Classe le modalità per superare le eventuali carenze.
Per le discipline che non prevedono prova scritta, le verifiche orali possono
essere integrate, ma non sostituite, da questionari e test scritti. Per le
scienze, relativamente ai primi tre anni del nuovo corso, secondo quanto
previsto dalla nuova normativa, vengono scelte prove di tipo strutturale a
tipologia mista.
20
Verifiche e valutazioni
Le verifiche saranno periodiche, orali, scritte, soggettive e oggettive
consequenziali alle unità di lavoro programmate. Per esse si useranno: commento
orale ad un testo dato, colloquio per accertare padronanza e capacità di
orientarsi all’interno della materia, interrogazione per testare dati puntuali di
conoscenza, forme di elaborazione sintetica, test scritti ed esercitazioni di
comprensione e di conoscenza, commento scritto ad un testo dato,
componimento personale su argomentazione di cultura e/o di attualità.
Ai fini della valutazione si deve tener presente la formazione generale, le
conoscenze acquisite e la situazione di partenza. Le valutazioni dell’orale devono
essere assegnate subito e rese manifeste al soggetto interessato, al temine
dell’avvenuta verifica.
Nella valutazione delle prove e nelle valutazioni finali si terrà conto di elementi
diversi a seconda delle materie, ma riconducibili a tre ambiti fondamentali:
conoscenze, competenze applicative, competenze espressive.
Fermo restando che non esiste reale possibilità di valutare del tutto
separatamente questi elementi, che contribuiscono in modo integrato al sapere,
si possono indicare in linea generale alcuni criteri di giudizio, che indicano in
ogni ambito il livello raggiunto nella verifica. Per i tre ambiti indicati questi sono
gli schemi di massima:
Klimt – Il bacio
21
Conoscenze e competenze
Gravemente insuff. 1-3 Lo studente possiede poche nozioni elementari in un quadro
confuso
Insufficiente 4
Lo studente possiede solo nozioni superficiali, non le
inserisce in quadro articolato e dimostra di non avere
competenze applicative ed espositive adeguate
Mediocre 5 Lo studente possiede nozioni semplici ma disarticolate e
livelli di competenze applicative ed espositive minime
Sufficiente 6 Lo studente possiede conoscenze e competenze
sostanzialmente corrette sia pur a livello superficiale
Discreto 7
Lo studente possiede conoscenze adeguate, le sa inserire in
un contesto corretto e sa utilizzare correttamente le
principali competenze applicative ed espositive
Buono 8 Lo studente possiede conoscenze corrette e approfondite e
livelli di competenza pienamente adeguati
Distinto 9 Lo studente possiede conoscenze corrette e approfondite
personalmente e ottimi livelli di competenza
Ottimo 10
Lo studente possiede conoscenze corrette, approfondite e
arricchite personalmente con ottime capacità critiche e di
rielaborazione autonoma
Il giudizio complessivo sulla verifica o sull'andamento dell'anno scolastico
dipenderà oltre che dal livello raggiunto dallo studente in ciascun ambito, dal
peso che in ogni singola materia, ed anche in ogni singola prova, verrà dato
dall'insegnante a ciascun ambito. Ci potranno essere dunque verifiche tese ad
accertare le sole conoscenze ed altre invece maggiormente centrate sulle
capacità. Ed ancora in alcune materie, o in alcune classi, potrà prevalere nel
giudizio il valore delle conoscenze, in altre delle competenze, in altre ancora
delle capacità. Sarà cura dei dipartimenti e dei singoli insegnanti nella loro
programmazione indicare il diverso valore degli elementi di giudizio.
La verifica orale e la valutazione costituiranno un momento fondamentale
dell’attività didattica e saranno concepite come dialogo e confronto continuo
22
per poter realizzare una reale valutazione formativa prima di giungere ad una
reale valutazione sommativa finale.
Saranno elemento di valutazione complessiva, oltre alle verifiche in classe,
anche la puntualità nello svolgimento dei lavori a casa, il contributo attivo alle
lezioni, gli approfondimenti personali e tutto quanto, nel comportamento in
classe, può indicare a diverso livello il conseguimento di conoscenze,
competenze e capacità.
La valutazione dà la possibilità al Consiglio di Classe di verificare l’efficacia del
lavoro svolto per, eventualmente, rivedere criteri e metodi di insegnamento e,
per attivare attività integrative, se l’alunno presentasse carenze o incertezze.
Dalla valutazione quadrimestrale e/o finale, per le classi del biennio, emergerà
il profitto, l’impegno, l’assiduità, l’interesse. Per le classi del triennio, tale
criterio supporterà le valutazioni quadrimestrali, mentre quella finale sarà
articolata per voci e, nella misura prevista dalle disposizioni vigenti, contribuirà
alla determinazione del credito scolastico, sussistendone le condizioni.
Credito scolastico
In sede di scrutinio finale le disposizioni ministeriali prevedono che a ciascun
allievo, a partire dal terzo anno, venga assegnato un credito scolastico, per
costituire un punteggio di cui si terrà conto nelle prove che riguardano l’Esame
di Stato. Oltre alla media dei voti, si dovrà tenere conto anche dell’assiduità
nella frequenza scolastica, dell’interesse e dell’impegno nella partecipazione al
dialogo educativo e alle attività complementari ed integrative e di eventuali
crediti formativi maturati, purché debitamente documentati. Il credito
formativo potrà contribuire ad elevare il punteggio del credito scolastico,
quando si tratta di valorizzare alcune esperienze formative che ogni alunno può
aver maturato al di fuori della scuola, purché “siano coerenti con il corso di studi e opportunamente documentate”.
Debito formativo
Le promozioni, deliberate dal Consiglio di Classe, nonostante carenze in una o
più discipline, determinano il debito formativo che sarà evidenziato negli atti
ufficiali collegati allo scrutinio finale. I singoli Consigli di Classe adotteranno
tempestivamente criteri e strumenti (griglie predisposte e comuni; per le classi
terminali la struttura del documento “15 maggio” degli Esami conclusivi di
Stato) di verifica e di valutazione in sintonia con quanto espresso, per garantire
obiettività e uniformità nella valutazione delle prove scritte ed orali, per
l’attribuzione dei crediti o debiti scolastici ed anche per assicurare conoscenza
adeguata agli alunni e alle famiglie.
23
Corsi di recupero
Istituiti ai sensi del d.l. 607/94, si configurano come lezioni tenute per gruppi
di studenti di una stessa classe o di classi diverse. Vengono organizzati alla fine
del primo quadrimestre e dopo gli scrutini finali, in modo tempestivo, per
consentire agli studenti che abbiano dimostrato lacune nella preparazione di
base o difficoltà nell’apprendimento ed assimilazione di nuovi contenuti, di
rafforzare le conoscenze di base ed acquisire quelle competenze che
consentono un positivo prosieguo degli studi. Alla fine del corso il docente
accerterà l’avvenuto o non saldo del debito.
Aggiornamento
Le linee di indirizzo per l’aggiornamento, la formazione in servizio e lo sviluppo
professionale degli operatori scolastici focalizzano il nuovo ruolo che questo
ambito dell’attività scolastica assume per la realizzazione dell’autonomia e
diventa momento integrante della proposta formativa dei singoli istituti.
Lo spirito che informa questo nuovo concetto di aggiornamento si collega, in
modo organico, all’impostazione dell’intera politica scolastica, già con
l’affermare il cambiamento di prospettiva e di cultura che sottende all’istituto
dell’autorizzazione, che viene sostituito da quello del riconoscimento. Le scuole,
pertanto, nel loro sempre più articolato ed interattivo rapporto con il
territorio, “dovranno diventare, per il personale tutto, laboratori di sviluppo
professionale”.
In questa prospettiva si organizzano corsi di aggiornamento che favoriranno la
formazione in servizio del personale in modo autonomo, in rete con altri istituti
o in collaborazione con Istituti o Enti culturali che offrono formazione per
valorizzare la potenzialità di ciascuno. Tali iniziative sono rivolte a riflessioni
sulle indicazioni metodologiche e didattiche più funzionali all’insegnamento, sulla
conoscenza del territorio con cui rapportare la propria attività,
sull’approfondimento di tematiche generali che caratterizzano la vita
scolastica, sulla organizzazione del servizio scolastico.
Rapporto con gli alunni
Il rapporto docenti - alunni verrà impostato sulla base del rispetto e della
correttezza reciproca, al fine di far acquisire agli studenti la consapevolezza
dei propri diritti e doveri e la conoscenza delle regole che dovranno orientare il
loro comportamento all’interno dell’Istituto e nella società. La cultura della
legalità, del resto, è sostanziata nel concreto dal rispetto delle piccole regole,
quali, ad esempio, il rispetto dell'orario di ingresso o il non uso del telefonino
24
durante le ore di lezione. Tanto più efficace sarà il radicarsi di questo modello
educativo quanto più le famiglie e la scuola sapranno collaborare e quanto più i
docenti sapranno essere modelli esemplari nel loro comportamento. Al riguardo,
l'istituzione di un Patto di corresponsabilità fra docenti, genitori e alunni,
fondato sull'etica della responsabilità e sull'etica della partecipazione, può
contribuire a creare quel clima scolastico ideale che facilita la realizzazione del
progetto educativo.
La formazione di un bravo cittadino cammina di pari passo con l'acquisizione
delle conoscenze e competenze disciplinari e per questo, nel processo di
insegnamento-apprendimento, si mirerà a favorire l’educazione al dialogo e alla
discussione sugli argomenti oggetto di studio, in un clima di serenità e fiducia
che consenta agli alunni di vedere nel docente non un giudice fiscale delle loro
conoscenze e competenze, ma un promotore della loro crescita umana e
culturale, capace di aiutarli nelle inevitabili difficoltà incontrate nel percorso
educativo.
Per attuare un insegnamento più efficace e al passo con i tempi si favorirà un
uso sistematico dei laboratori e si farà ricorso a tutti i sussidi audiovisivi a
disposizione della scuola, che possano utilmente affiancare la lezione
dell’insegnante. In modo particolare si punterà sulla funzionalità delle
biblioteche scolastiche. La biblioteca scolastica è da considerarsi come luogo
d’incontro e di comunicazione, capace di dare una risposta efficace al
progressivo allontanamento dalla lettura dei ragazzi e capace di rappresentare
un significativo strumento di mediazione culturale. L’obiettivo è quello di
riuscire a renderla il centro delle attività culturali della scuola, al fine di
favorire l’elaborazione critica dei contenuti, di stimolare la partecipazione
attiva alla società attraverso il confronto e la discussione.
La biblioteca deve diventare un centro di interesse e di aggregazione, in cui la
scuola si prefigura come istituzione qualificata a produrre e a rielaborare
cultura; deve puntare a diventare anche un centro di documentazione
multimediale; deve essere il luogo in cui la lettura da “dovere” possa diventare
“piacere”.
Al fine di porre l’alunno al centro dell’attività didattica, la lezione frontale
verrà di volta in volta alternata con tutte le strategie atte a favorire la diretta
partecipazione degli allievi alla soluzione dei problemi via via affrontati.
Per seguire da vicino il processo di apprendimento nelle sue varie fasi e per
intervenire tempestivamente in caso di difficoltà, si farà ricorso a frequenti
verifiche scritte ed orali, a cui seguirà una rapida correzione degli elaborati e
la comunicazione della relativa valutazione effettuata in base alle griglie
concordate dai docenti e poste all’attenzione degli alunni. In tal modo essi
25
potranno rendersi conto dei criteri che presiedono la correzione degli
elaborati, della diversa gravità degli errori commessi e dei requisiti necessari
per raggiungere risultati positivi.
Visite guidate e viaggi d’istruzione
Per favorire una migliore conoscenza del territorio e per un opportuno
approfondimento in loco di argomenti culturali programmati dalla Comunità
scolastica sono promosse iniziative di visite e viaggi di istruzione in località di
rilievo storico-artistico in Italia per le classi intermedie, eventualmente in
paesi stranieri per le classi terminali.
Scambi Culturali
Si auspicano contatti con esperti di lingua straniera (studenti o laureati di
madre lingua) per uno scambio culturale che interesserà sia gli alunni di lingua
inglese sia gli alunni di lingua francese. Lo scambio culturale integra l’attività
scolastica ed è molto apprezzato dagli alunni e dalle loro famiglie. Si ritiene
importante, altresì, favorire gemellaggio tra la nostra scuola ed altri istituti.
Magritte – Golconde
26
GRIGLIE DI VALUTAZIONE
ITALIANO PROVA SCRITTA PRIMO BIENNIO, SECONDO BIENNIO E ULTIMO ANNO Tipologia B (saggio
breve/articolo di giornale)
Indicatori Descrittori Valut. In /10
Voto Asseg.
valut in /15
Aderenza alla traccia
Pieno e personale utilizzo delle fonti; puntuale il rispetto delle consegne
9/10 4
Le fonti sono utilizzate in modo articolato e coerente; puntuale rispetto delle consegne
7/8 3
Le fonti sono utilizzate in modo semplice e coerente; sufficiente il rispetto delle consegne
6 2.50
Parziale utilizzo delle fonti e poco coerente la loro articolazione; inadeguato il rispetto delle consegne
4/5 2
Modesto utilizzo delle fonti; mancato rispetto delle consegne
1/3 1
Coerenza logica e argomentativa
Contenuti strutturati in modo organico, tesi centrale e argomentazioni chiare e significative
9/10 4
Contenuti strutturati in modo coerente, tesi centrale chiara, argomentazione ben articolata
7/8 3
Contenuti strutturati in modo semplice ma ordinato; argomentazione non sempre motivata
6 2.50
Contenuti sviluppati in modo poco coerente; tesi centrale poco chiara, frequenti luoghi comuni
4/5 2
Contenuti strutturati in modo incoerente, irrilevante l’argomentazione
1/3 1
Rielaborazione personale e
valutazione critica
Sicuro impianto critico e presenza di note personali 9/10 3.50
Giudizi e opinioni personali opportunamente motivati 7/8 3
Presenza di alcuni spunti critici non adeguatamente sviluppati
6 2.50
Insufficiente rielaborazione personale; inadeguato impegno critico
4/5 2
Assenza di note personali e di valutazioni critiche 1/3 1
Uso della Lingua
Corretto ed appropriato a tutti i livelli. Presenza di un registro adeguato (l’alunno padroneggia con sicurezza i mezzi espressivi, il discorso è coerente e fluido; presenta un adeguato registro linguistico unito a creatività ed originalità espressive)
9/10 3.50
Lessico appropriato e senza gravi errori (l’alunno padroneggia correttamente i mezzi espressivi, il registro linguistico è adeguato; il discorso è coerente e fluido)
7/8 3
Nel complesso corretto (l’alunno non commette gravi errori morfosintattici, ma si notano improprietà lessicali; il discorso non è sempre coerente e fluido)
6 2.50
Disorganico e spesso scorretto (l’alunno commette alcuni errori morfosintattici e lessicali; il discorso spesso manca di coerenza e fluidità)
4/5 2
Molto disorganico ed incoerente (l’alunno commette numerosi e gravi errori; il testo appare poco coeso e incoerente)
1/3 1
27
ITALIANO PROVA SCRITTA PRIMO BIENNIO, SECONDO BIENNIO E ULTIMO ANNO Tipologia C e D (tema di
storia e di argomento generale)
Indicatori Descrittori Valut. In /10
Voto Asseg.
valut in /15
Aderenza alla traccia
Puntuale l’aderenza alla traccia, ricca e approfondita l’informazione
9/10 4
Abbastanza corretta e puntuale; informazione pertinente e approfondita
7/8 3
Complessiva aderenza alla traccia; informazione essenziale 6 2.50 Approssimativa: trattazione superficiale, informazione imprecisa
4/5 2
Organizzazione delle idee poco chiara e significativa in relazione alla traccia
1/3 1
Coerenza logica e argomentativa
Contenuti strutturati in modo organico, tesi centrale e argomentazioni chiare e significative
9/10 4
Contenuti strutturati in modo coerente, tesi centrale chiara, argomentazione ben articolata
7/8 3
Contenuti strutturati in modo semplice ma ordinato; argomentazione non sempre motivata
6 2.50
Contenuti sviluppati in modo poco coerente; tesi centrale poco chiara, frequenti luoghi comuni
4/5 2
Contenuti strutturati in modo incoerente, irrilevante l’argomentazione
1/3 1
Rielaborazione personale e valutazione
critica
Sicuro impianto critico e presenza di note personali 9/10 3.50 Giudizi e opinioni personali opportunamente motivati 7/8 3 Presenza di alcuni spunti critici non adeguatamente sviluppati
6 2.50
Insufficiente rielaborazione personale; inadeguato impegno critico
4/5 2
Assenza di note personali e di valutazioni critiche 1/3 1
Uso della Lingua
Corretto ed appropriato a tutti i livelli. Presenza di un registro adeguato (l’alunno padroneggia con sicurezza i mezzi espressivi, il discorso è coerente e fluido; presenta un adeguato registro linguistico unito a creatività e originalità espressive)
9/10 3.50
Lessico appropriato e senza gravi errori (l’alunno padroneggia correttamente i mezzi espressivi, il registro linguistico è adeguato; il discorso è coerente e fluido)
7/8 3
Nel complesso corretto (l’alunno non commette gravi errori morfosintattici, ma si notano improprietà lessicali; il discorso non è sempre coerente e fluido)
6 2.50
Disorganico e spesso scorretto (l’alunno commette alcuni errori morfosintattici e lessicali; il discorso spesso manca di coerenza e fluidità)
4/5 2
Molto disorganico e incoerente (l’alunno commette numerosi e gravi errori; il testo appare poco coeso e incoerente)
1/3 1
28
ITALIANO PROVA SCRITTA PRIMO BIENNIO, SECONDO BIENNIO E ULTIMO ANNO Tipologia A (Analisi e
commento di un testo)
Indicatori Descrittori Valut. In /10
Voto Asseg.
valut in /15
Comprensione/ Sintesi
Corretta e puntuale (l’alunno parafrasa in modo efficace e ne individua con esattezza e puntualità il contenuto)
9/10 4
Abbastanza corretta e puntuale (l’alunno individua il tema di fondo e i motivi più importanti del testo; la parafrasi e/o sintesi sono corrette)
7/8 3
Essenziale (l’alunno comprende l’idea centrale del testo, ma trascura i motivi accessori e mostra incertezza nella parafrasi e/o nella sintesi)
6 2.50
Approssimativa (la parafrasi e/o sintesi denotano una frammentaria comprensione del contenuto del testo)
4/5 2
Lacunosa ed incerta (la parafrasi e/o sintesi sono molto incerte e denotano un sostanziale travisamento del senso generale)
1/3 1
Analisi
Esauriente ed approfondita (l’alunno riconosce la natura e la tipologia testuale e ne individua tutte le strutture con sicurezza)
9/10 4
Esauriente ma non sempre approfondita (l’alunno riconosce la natura e la tipologia testuale e ne individua tutte le strutture più importanti)
7/8 3
Essenziale (l’alunno individua con qualche incertezza la natura del testo e la tipologia testuale e qualche struttura più evidente)
6 2.50
Incompleta (l’alunno individua la natura del testo e la tipologia testuale solo in qualche aspetto più evidente)
4/5 2
Gravemente incompleta (l’alunno non individua la natura del testo e la tipologia testuale; l’analisi è sommaria ed imprecisa)
1/3 1
Commento e approfondimento
Ampio e originale (l’alunno è in grado di mettere in relazione i diversi livelli di testo, fa opportuni riferimenti al contesto, segue una chiara linea interpretativa con valide argomentazioni)
9/10 3.50
Abbastanza ampio con diversi spunti critici (l’elaborato contiene alcuni opportuni riferimenti al contesto oltre che valide osservazioni)
7/8 3
Essenziale con qualche nota personale (le osservazioni sono talvolta schematiche e superficiali; piuttosto sommari i riferimenti al contesto; non sempre ben articolate le valutazioni critiche)
6 2.50
Parziale e povero di osservazioni (scarsi riferimenti al contesto e incerte le valutazioni critiche; assenti le valutazioni personali; assai schematica l’argomentazione)
4/5 2
Molto povero (scarsi e inconsistenti riferimenti al contesto; modeste e scarsamente articolate le argomentazioni)
1/3 1
Uso della Lingua
Corretto ed appropriato a tutti i livelli (l’alunno padroneggia con sicurezza i mezzi espressivi, il discorso è coerente e fluido; adeguato registro linguistico unito a creatività ed originalità espressive)
9/10 3.50
Lessico appropriato e senza gravi errori (l’alunno padroneggia correttamente i mezzi espressivi, il registro linguistico è adeguato; il discorso è coerente e fluido)
7/8 3
Nel complesso corretto (l’alunno non commette gravi errori morfosintattici, ma si notano improprietà lessicali; il discorso non è sempre coerente e fluido)
6 2.50
Disorganico e spesso scorretto (l’alunno commette alcuni errori morfosintattici e lessicali; il discorso spesso manca di coerenza e fluidità)
4/5 2
29
LATINO E GRECO PROVA SCRITTA PRIMO BIENNIO, SECONDO BIENNIO E ULTIMO ANNO
Indicatori Descrittori Valut. In /10
Voto Asseg.
Valut in /15
Comprensione del testo
Il testo è stato travisato completamente e/o tradotto in minima parte
1 2,5
Il testo è compreso a tratti e il senso generale è lacunoso
1,5 3
Il testo è compreso nella sua essenzialità
2 4
Il testo è compreso quasi adeguatamente
2,5 4,5
Il testo è compreso adeguatamente 3 5
Il testo è compreso nella sua interezza
3,5 6
Conoscenza e competenza
morfosintattica
Molto lacunosa 1 1,5
Disorganica e frammentaria 1,5 2
Incerta 2 3
Nell’insieme sufficiente 2,5 3,5
Soddisfacente e senza gravi errori 3 4
Completa e puntuale 3,5 5
Uso della Lingua
Del tutto inadeguata 0,50 1
Stentata ed approssimativa 1 1,5
Letterale ed elementare 1,5 2
Corretta nella sintassi, ma non appropriato il lessico
2 2,5
Corretta e appropriata nel lessico e nella sintassi
2,5 3
Rielaborata 3 4
30
Griglia di valutazione della prova scritta di Lingue straniere (Inglese)
Prova scritta – tipologia di ordine generale – biennio e triennio
Griglia di valutazione della prova scritta di Lingue straniere Prova scritta – analisi del testo – biennio e triennio
INDICATORI
DESCRITTORI
PUNTEGGIO in decimi
PUNTEGGIO in quindicesimi
Comprensione del testo
Corretta
Non sempre adeguata
Parziale
2 1 0.6
3 1.5 0.9
Puntualità e precisione delle risposte
Completa
Parziale
Scarsa
2 1 0.6
3 1.5 0.9
Proprietà lessicale
Sicura
Essenziale
Scarsa
2 1 0.6
3 1.5 0.9
Correttezza morfo-sintattica
Esatta
Parzialmente esatta
Inesatta
2 1 0.6
3 1.5 0.9
Capacità di rielaborare
Personale e originale
Essenziale
Limitata
2 1 0.6
3 1.5 0.9
Punteggio totale compreso tra un minimo di 3 e un massimo di 10 derivante dalla somma dei punteggi parziali oppure tra 4.5 e 15.
Griglia di valutazione della prova scritta di Lingue straniere Prova scritta – traduzione dall’italiano – biennio e triennio
INDICATORI
DESCRITTORI PUNTEGGIO in decimi
PUNTEGGIO in quindicesimi
Correttezza morfo-sintattica
Sicura
Incerta
Superficiale
6.5 3.3 2
10 5 3
Proprietà lessicale Completa
Parziale
Scarsa
3.5 1.7 1
5 2.5 1.5
INDICATORI
DESCRITTORI
PUNTEGGIO in decimi
PUNTEGGIO in quindicesimi
Conoscenza degli argomenti
Sicura
Chiara
Superficiale
2 1 0.6
3 1.5 0.9
Puntualità e precisione delle risposte
Completa
Parziale
Scarsa
2 1 0.6
3 1.5 0.9
Proprietà lessicale Sicura
Essenziale
Scarsa
2 1 0.6
3 1.5 0.9
Correttezza morfo-sintattica Esatta
Parzialmente esatta
Inesatta
2 1 0.6
3 1.5 0.9
Capacità di rielaborare Personale e originale
Essenziale
Limitata
2 1 0.6
3 1.5 0.9
Punteggio totale compreso tra un minimo di 3 e un massimo di 10 derivante dalla somma dei punteggi parziali oppure tra 4.5 e 15.
31
PROVA ORALE PRIMO BIENNIO, SECONDO BIENNIO E ULTIMO ANNO
Indicatori Descrittori Valut. In
/10
Voto Asseg.
Aderenza alle
domande e conoscenza dei
contenuti
Puntuale, approfondita ed esauriente
4
Puntuale anche se, talvolta, manualistica
3
Essenziale 2,5
Approssimativa e incompleta 2
Lacunosa o assente 1
Competenze disciplinari
Piena padronanza di metodi e di strumenti
3
Sufficiente padronanza di metodi e di strumenti
2
Incerta padronanza di metodi e di strumenti
1
Capacità logico-
espressive e apporti critici
personali
Sicuro e puntuale possesso delle abilità logico-espressive; apprezzabili gli apporti personali
3
Adeguato possesso di abilità logico-espressive
2,5
Sufficiente possesso di abilità logico-espressive
2
Insicuro e inappropriato uso dei mezzi espressivi
1
32
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA SCRITTA DI MATEMATICA E/O FISICA
33
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA ORALE DI MATEMATICA E/O FISICA
34
PROVE DI VALUTAZIONE
Premesso che:
Le indicazioni operative del MIUR in merito alla valutazione, trasmesse
tramite Circolari ministeriali a partire dall’anno scolastico 2009/10,
prevedono l’adozione del voto unico oltre che nella valutazione finale,
anche nelle valutazioni intermedie;
Il Collegio dei Docenti del 11 settembre 2014 ha deliberato di adottare il
voto unico anche nel primo quadrimestre;
Come recitano le stesse note ministeriali “il voto deve essere espressione
di sintesi valutativa e pertanto deve fondarsi su una pluralità di prove di
verifica riconducibili a diverse tipologie, coerenti con le strategie
metodologiche-didattiche adottate dai docenti”;
Sempre sulla base delle note ministeriali “Sarà cura del Collegio dei
docenti e dei dipartimenti fissare preventivamente le tipologie di verifica
nel rispetto dei principi definiti dai decreti istitutivi dei nuovi
ordinamenti”;
Sono state concordate le seguenti tipologie di valutazione:
Prove scritte
Da 2 a 4 prove nel corso del quadrimestre
Prove orali
Da 2 a 4 prove nel corso del quadrimestre
Prove strutturate e/o semistrutturate
Secondo le esigenze della disciplina e del docente (almeno 1)
Prove di Laboratorio
Secondo le esigenze della disciplina e del docente
35
PARTE TERZA
LE ATTIVITÀ PROGETTUALI
Kandinskij – Curva dominante
36
I PROGETTI
In un progetto educativo che unisca al valore scientifico l’attenzione per
l’aspetto esistenziale nella formazione della personalità degli alunni, si prevede
lo svolgimento di attività integrative, allo scopo di fornire agli studenti
l’opportunità di affrontare, sotto la guida degli insegnanti, durante le ore
pomeridiane, esperienze diverse dalla normale attività didattica, che possano
sviluppare la loro creatività e contribuire alla loro crescita umana e culturale,
attraverso l’approfondimento di tematiche congeniale alle loro attitudini e
preferenze.
I PROGETTI, e le relative linee progettuali, attivati per l’anno scolastico
2014/15 sono quelli di seguito definiti.
PROGETTI EXTRACURRICOLARI
Progetto
Cultura e Società
Referente: Prof.ssa Serafina BENVENUTO
Renoir – Ballo al Moulin de La Gallette
37
PREMESSA
Se, come afferma W. Barry "l'unico mezzo con cui possiamo preservare
la natura è la cultura", noi sosteniamo che è anche l'unico strumento che
può contribuire a migliorare la società. Come? Aiutandoci a superare
pregiudizi e ostacoli di ogni genere e aprendoci uno sguardo al di là. Perché?
Viviamo in un'età planetaria e globalizzata ma fatichiamo a rendere
interdipendenti i livelli culturali di cui disponiamo. E' nostra cura, dunque,
incentivare e ridistribuire nella scuola le nostre risorse umane,
attraverso l'acquisizione di un sapere sempre più progettuale.
FINALITÀ
Oggi i giovani sono bombardati su più fronti tecnologicamente avanzati ed è
nostro desiderio e dovere recuperare la bellezza che si esprime da sempre
nella letteratura, nell'arte, nel teatro, nel linguaggio delle parole e delle
immagini, nel dibattito culturale delle idee che si confrontano
dialetticamente. Offriamo loro nuovi mezzi di crescita e guidiamoli nel
viaggio che potrebbe far scoprire nuovi talenti e far nascere nuove
inclinazioni.
OBIETTIVI
-Fronteggiare nuove situazioni affinando il proprio senso critico.
-Fruire di codici culturali diversi, oggi più che mai necessari per un
armonico inserimento nella società contemporanea.
-Potenziare la creatività espressiva, accostandola alla varietà dei beni
culturali.
-Ridare valore al lavoro di gruppo, inteso come laboratorio di vita,
di crescita e di confronto, all'insegna di una sana comunicazione.
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CONTENUTI, TEMPI E VERIFICHE
I contenuti, i tempi e le verifiche saranno attentamente definiti in itinere,
adeguandoli agli interessi e alle esigenze degli alunni e rapportandoli alle
occasioni che il territorio e il panorama nazionale offriranno durante
l'anno scolastico 2014-15.
RISULTATI ATTESI
Partiti dal presupposto che il sapere progettuale scaturisce l'apprendimento
come capacità di gestire a sua volta, i contenuti e le abilità acquisite in
modo finalizzato, il fine che ci proponiamo è squisitamente di natura
sociale e culturale, affinché i giovani possano imparare ad amare la
cultura, a sentirla parte integrante sia della società che dell'essenza
umana.
Guttuso – Occupazione terre incolte in Sicilia
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Progetto
La Scuola in Scena In collaborazione con
Referenti: Prof.ssa Diamante BRUNO (Liceo Scientifico) Prof.ssa Rossella LIBRANDI (Liceo Classico)
Degas – Classe di danza
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1. PERIODO:
Anno Scolastico 2014/15
2. DESTINATARI DEL PROGETTO
Alunni della Scuola. Il progetto intende rivolgersi a tutto l’Istituto,
coinvolgendo allievi di tutte le classi dell’ultimo Triennio, che vi vogliano aderire
come collaboratori o protagonisti in vari ambiti e nelle varie fasi del progetto,
con incarichi e responsabilità diverse. In tal senso si attiva un gruppo di
studenti per pubblicizzare l’attività nelle varie classi e illustrare il progetto ai
compagni.
3. FINALITÀ GENERALI
1) Il Progetto mira a favorire il processo di maturazione ed il consolidamento
della capacità di relazionarsi in modo consapevole con gli altri, sviluppando la
socializzazione, lo spirito di collaborazione e di accettazione reciproca.
L’uso di linguaggi verbali e non verbali, il rispetto delle regole, di se stessi, degli
altri, e l’attività di drammatizzazione svilupperanno nei ragazzi le capacità
espressive e operativo-motorie e una maggiore conoscenza di sé, delle proprie
capacità, dei propri limiti, potenziando l’autocontrollo e l’autostima. La
realizzazione dello spettacolo finale che coinvolgerà i ragazzi favorirà la
conoscenza e la presa di coscienza sia dei giovani attori che per il pubblico a cui
è rivolto.
Il Progetto Teatro, offre a tutti gli allievi dell’Istituto, ma soprattutto a quelli
meno motivati nel normale lavoro scolastico, occasioni ed alternative per
raggiungere obiettivi educativi attraverso scelte didattiche diverse vivendo più
serenamente nell'ambiente scolastico;
2) Offrire agli studenti occasioni per socializzare;
3) Abituare gli studenti ad un progetto di gruppo nel rispetto di regole e tempi;
4) Rendere gli studenti responsabili nel sapersi assumere incarichi e compiti;
5) Rendere gli studenti protagonisti nella crescita della propria personalità e
consapevoli delle proprie potenzialità creative.
6) Riscoprire gli scrittori del territorio.
7) rivalutare le proprie origini attraverso il vernacolo, inteso come patrimonio
della propria terra
4. OBIETTIVI SPECIFICI DELL’EDUCAZIONE TEATRALE
1) Sviluppare abilità espressive di tipo gestuale e verbale;
2) Saper rapportare se stessi agli altri e all’interno di uno spazio;
3) Creare l’occasione per superare insicurezze e paure tipiche dell’età giovanile;
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4) Contribuire a creare una coscienza critica ed una capacità di individuare i
propri errori ed il modo per correggerli;
5) Approfondire argomenti e problematiche relative ai giovani e alla società
suscitando interessi e motivazioni di impegno;
6) Conoscere il teatro nei suoi aspetti e in relazione alla sua storia,
evidenziandone il valore e i caratteri rispetto ad altre forme di spettacolo
contemporanee;
7) Sviluppare abilità nell’ambito umanistico, imparando la costruzione di un
copione teatrale, anche attraverso l’utilizzo di un linguaggio specifico e in
relazione alle esigenze della scena;
8) Individuare problemi e difficoltà di realizzazione.
5. DESCRIZIONE DI TUTTI GLI ASPETTI DIDATTICO -
ORGANIZZATIVI DEL PROGETTO
Il progetto si propone:
- Realizzazione scenica del testo autoprodotto dagli allievi
- Ideazione e produzione di copioni
1) Realizzazione scenica del testo:
a) Sceneggiatura e regia
b) Recitazione e interpretazione del testo
c) Realizzazione delle scene
d) Scelta dei costumi
e) Luci e suoni
f) Foto, video e grafica
Si procede per gruppi di lavoro coordinati ciascuno dal presidente Francesco
Caligiuri, da un insegnante di riferimento e da un allievo designato responsabile
del settore.
6. AUTOVALUTAZIONE MONITORAGGIO VERIFICA
L’attività svolta da ciascun allievo partecipante al progetto in relazione
all’impegno e all’assiduità é valutata ai fini del credito scolastico. Viene
considerato in tal senso il grado di raggiungimento degli obiettivi proposti per
ogni specifica attività e, più in generale, dei seguenti obiettivi comuni:
1) Autonomia di lavoro;
2) Capacità di collaborare in un gruppo rispettando tempi e modi;
3) Capacità di instaurare un rapporto di collaborazione e dialogo con gli
insegnanti pur riconoscendone e rispettandone il ruolo;
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4) Ricaduta sul piano didattico: migliore inserimento nel contesto scolastico e
maggiore interesse per le attività di comunicazione.
L'attività teatrale, come tutte le altre attività aggreganti, é soggetta a
valutazione da parte degli allievi, che esprimono il loro parere mediante una
apposita scheda di valutazione o attraverso un questionario.
7) STRUMENTI
• Uso della videocamera, fotocamera, DVD, Cd audio e materiabile
fotocopiabile.
8) Conclusioni
Siamo convinti che l’informazione sia un passo importante verso la conoscenza e
pertanto sia necessario informare con tutti i mezzi a nostra disposizione.
Noi abbiamo scelto il teatro come mezzo di informazione e formazione così da
essere d’aiuto ai nostri ragazzi in modo bivalente.
Pisarro – Avenue de l’Opera
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Progetto Le voci del pensiero
Progetto d’approfondimento filosofico sui temi fondamentali dell’esistenza
Referente: Prof.ssa Rossella LIBRANDI
Dalì – La persistenza della memoria
MOTIVAZIONE DELLA SCELTA Il progetto nasce dall’esigenza di offrire ai giovani studenti del Liceo Classico e
Scientifico di Corigliano, gli stimoli necessari e i mezzi d’indagine principali, per
comprendere ed approfondire le più importanti figure e le testimonianze
principali del vasto quanto variegato mondo filosofico, con una speciale
attenzione alla filosofia moderna e contemporanea. In un contesto sociale
basato quasi esclusivamente sui freddi valori della prestazione materiale e
della mera utilità economica, il progetto intende sottolineare e far risaltare la
fondamentale importanza del sapere, della riflessione, del pensiero, ai fini di
una esistenza quanto più autentica possibile.
FINALITÀ La finalità principale del progetto, è quella di far comprendere ai giovani
partecipanti quanto la filosofia non sia una disciplina asettica o riservata
esclusivamente ai cosiddetti addetti ai lavori. Al contrario, lo stesso vuol far
comprendere quanto il discorso filosofico sia un fondamentale strumento,
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teorico ed esistenziale, grazie al quale affrontare gli aspetti più importanti,
delicati e pregnanti della vita umana. Tale idea progettuale intende quindi
offrire le sollecitazioni mentali e gli strumenti teorici idonei per affrontare gli
aspetti essenziali dell’esistenza. Indagando le coordinate filosofiche che hanno
interessato la storia del mondo e dell’uomo, al giovane partecipante si vuole
dare la possibilità di capire quanto la mente vada protetta e coltivata senza
sosta, per essere finalmente padroni delle proprie azioni e protagonisti del
proprio destino.
CONTENUTI Materialismo;
Idealismo;
Guerra;
Dio;
Amore.
OBIETTIVI Il progetto intende offrire ai giovani partecipanti, le conoscenze teoriche e le
abilità critiche per affrontare in modo maturo e consapevole i problemi della
realtà circostante. Attraverso un’approfondita e partecipata indagine,
incentrata sulle questioni più scottanti della filosofia moderna, esso si propone
di far acquisire ai ragazzi le conoscenze essenziali del complesso mondo dello
spirito, grazie alle quali poter affrontare, con capacità critiche e dialettiche, i
problemi, i contrasti, i paradossi e le difficoltà dell’esistenza umana.
METODOLOGIA Pensato come una serie di incontri seminariali, il progetto vedrà una prima
parte frontale, nella quale verranno esposti e discussi i vari temi specifici,
tenendo sempre in primo piano la voce e le opere dei filosofi; ed una seconda
parte nella quale si proverà, attraverso il confronto libero e diretto con i
giovani partecipanti, ad allargare ed approfondire i temi trattati con le loro
domande, dubbi e riflessioni, fondamentali per una completa ed attiva
partecipazione ai temi di volta in volta trattati.
DESTINATARI I ragazzi del secondo biennio ed ultimo anno.
TEMPI Anno scolastico in corso.
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Progetto
PITAGORA Diffusione e potenziamento della cultura scientifica
Referente: Prof. Francesco SOMMARIO
Balla – Automobile in corsa
MOTIVAZIONE E FINALITÀ: Diffondere con maggior forza la cultura scientifica (obiettivi di qualità);
Ridurre l’insuccesso delle conoscenze scientifiche;
Creare una prospettiva multipla di studio;
Offrire spazi di approfondimento metodologico che consentono uno
studio generale, una preparazione ad hoc.
Infondere una conoscenza maggiore negli alunni più motivati su temi
riguardanti la logica, gli automatismi, l’informatica e le tecniche di
programmazione, affinché possano avviarsi al mondo universitario di
indirizzo scientifico, ingegneristico in particolare, con maggiori
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conoscenze e maggiore sicurezza su quali siano le competenze e gli
interessi su cui fondere il proprio futuro.
OBIETTIVI: Avviare gli allievi alla:
Conoscenza dell’algebra di BOOL e applicazioni della logica in campo
informatico;
Uso degli algoritmi nella schematizzazioni dei sistemi
Conoscenza della programmazione strutturata
Uso del linguaggio C
Semplici applicazioni col linguaggio C
Conoscenza della programmazione a oggetti ed eventi
Uso del linguaggio Visual Basic
Applicazioni
Creare un applicativo per la gestione di una biblioteca
Creazione della giornata delle scienze: Contesto, sapere, linguaggi, con
incontri di professori delle maggiori università italiane su problematiche
e ricerca attuale.
SELEZIONE ALUNNI: La selezione avverrà per merito e per capacità attitudinali.
Si selezionano 40 alunni delle classi terze che avranno riportato la miglior
media scolastica nel II anno. I quaranta alunni saranno sottoposti ad un test
attitudinale e si selezioneranno i primi 20 che abbiano ottenuto il miglior
punteggio.
ORGANIZZAZIONE DEL CORSO: Il Corso viene articolato in due anni:
il primo anno si faranno 30 ore dove si svilupperanno i seguenti moduli:
Conoscenza dell’algebra di BOOL e applicazioni della logica in campo
informatico;
Uso degli algoritmi nella schematizzazioni dei sistemi;
Conoscenza della programmazione strutturata;
Uso del linguaggio C;
Semplici applicazioni col linguaggio C. Il secondo anno si faranno 30 ore dove si svilupperanno i seguenti moduli:
Conoscenza della programmazione a oggetti ed eventi
Uso del linguaggio Visual Basic
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Applicazioni
Creare un applicativo per la gestione di una biblioteca
PERIODO DI LAVORO Le lezioni si terranno una giorno alla settimana nel periodo
gennaio-maggio con orario pomeridiano.
RISORSE TECNICHE E MATERIALE D’USO Un laboratorio multimediale;
Si utilizzeranno dispense, riviste specializzate, tutorial on-line, la
piattaforma windows come sistema operativo, e la piattaforma Visual
Studio come tools di sviluppo;
Materiale di consumo: Floppy, Cd, Carta, Inchiostro.
RISORSE UMANE Docente con conoscenze informatiche specifiche
Tecnico di laboratorio
Operatore scolastico
DESTINATARI n. 20 Alunni delle classi terze e quarte.
TEMPI Anno Scolastico 2014/2015
Klee – Strade principali e strade secondarie
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Progetto
AIRONE L’educazione ambientale nel mondo di oggi
Referente: Prof.ssa Marina DE VINCENTI
Silvestro Lega – Il pergolato
’Ecologia: "la prima scienza nuova, che riesce ad affrontare il problema delle
relazioni, tra scienza e coscienza, tra umanità e natura” (Edgar Morin)
L’investimento di energie sull’educazione ambientale è una delle possibili vie che
si possono intraprendere per comprendere la complessità del reale e prendere
coscienza della necessità di modificare la relazione uomo-natura.
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Finalità
Intendere l’ambiente come habitat di vita, dato da una pluralità di
elementi in interazione e dall’intrecciarsi di elementi naturalistici,
culturali ed antropologici
Credere che si possano realizzare e facilitare esperienze che aiutino i
ragazzi a conoscere il territorio come spazio di vita naturale e sociale;
Pensare l’educazione Ambientale e lo Sviluppo Sostenibile come selettori
dei temi di studio e organizzatori del lavoro intorno a problemi che
suscitano la motivazione dei ragazzi, invitano al pensiero complesso
offrendo concetti, modelli di spiegazione, strumenti di lavoro;
Scegliere una didattica attiva, che vede nell’ambiente circostante una
fonte di informazione e uno stimolo a superare la passività;
Individuare lo spazio Area Progetto come momento laboratoriale e
interdisciplinare per la elaborazione di percorsi coerenti.
Obiettivi
Acquisire la capacità di pensare per relazioni per comprendere la natura
sistemica del mondo vivente
Riconoscere criticamente la diversità nelle forme in cui si manifesta come
un valore e una risorsa da proteggere (biodiversità, acque ,alimenti …)
Divenire consapevoli che le scelte e le azioni individuali e collettive
comportano .
conseguenze non solo sul presente ma anche sul futuro e assumere
comportamenti coerenti, cioè individuare e sperimentare strategie per un
vivere sostenibile
Favorire lo sviluppo di qualità personali quali l’autonomia, il senso di
responsabilità / spirito di iniziativa, la collaborazione/solidarietà.
Gli strumenti educativi utilizzabili nella sperimentazione del progetto sono vari
e diversificati, e cercano di attivare modalità di lavoro dinamiche, operative,
che non escludano lezioni frontali o momenti di studio e riflessioni individuale,
ma non li considerano gli unici modi possibili per attuare i percorsi. Si fa
riferimento a:
La rilevazione delle rappresentazioni: brainstorming, icebreaker,
questionario.
La ricerca sul campo: entrare nell’ambiente per percepirlo, esplorarlo,
raccogliere dati, modificarlo.
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Le problematizzazioni, formulazione di ipotesi, ricerca di soluzioni e tesi.
L’individuazione di aspetti positivi e negativi in relazione a un
contesto/tema/problema
Le attività multimediali
La realizzazione di interviste, questionari, tabulazione dati e loro
interpretazione.
La ricerca di strumenti per comunicare agli altri il prodotto finale
(cartelloni, opuscoli. CD, relazioni, multimedia e video) .
Seurat – Una domenica pomeriggio alla Grande Jatte
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Progetto UNO SGUARDO SUL MONDO
Referente: Prof.Salvatore MARTINO
De Vlaminck – Restaurant a Marly le Roi
PREMESSA
Compito della scuola, nella società contemporanea, è anche quello di
favorire continuamente un ampliamento delle prospettive e degli
orizzonti mentali e culturali degli studenti e, nello stesso tempo, di
promuovere negli stessi l’acquisizione di esperienze culturali ed di vita
sempre più articolate e motivate.
FINALITÀ
Il progetto è finalizzato alla preparazione culturale e didattica, prima, e
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all’organizzazione, dopo, di Viaggi per fruire dalle opportunità offerte, nel
corso dell’anno, nel mondo della cultura, quali Travel Game, Salone del libro
di Torino, Istituto Nazionale del Dramma Antico di Siracusa, Premio
Tropea e quant’altro possa emergere nel panorama culturale italiano e
internazionale.
OBIETTIVI
Favorire l’acquisizione di livelli di conoscenze sempre più ampi e
strutturati
Promuovere esperienze sempre nuove per consolidare i livelli di
conoscenza, di autonomia e di socializzazione
TEMPI E MODALITÀ
Nel corso dell’intero anno scolastico, ogni qualvolta se ne ravvisa l’opportunità e la possibilità organizzativa.
Van Gogh – Notte stellata
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PROGETTO
CENTRO SPORTIVO ITALIANO
Referente: prof. Giorgio ROMIO
Mirò – Il carnevale di Arlecchino
UFFICIO DI COORDINAMENTO
PER L’EDUCAZIONE MOTORIA, FISICA E SPORTIVA
1. In conformità alle Linee guida sulla riorganizzazione delle attività di
educazione fisica e sportiva nelle scuole secondarie di I e II grado
trasmesse con nota Ministeriale n°14503 del 03/09/2009;
2. In ottemperanza al richiamo che le linee guida fanno all’inserimento
delle attività motorie nel Piano dell’offerta formativa la cui
elaborazione è proceduralmente disciplinata dal D.P.R. 275/99 e dal
Regolamento di contabilità delle istituzioni scolastiche (D.M. 1°
febbraio 2001, n. 44)
3. Visto l’Atto Costitutivo del Centro Sportivo Scolastico deliberato dal
Collegio Docenti in data 05_ Settembre 2011 e deliberato dal Consiglio
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di Istituto in data _05_ Settembre 2011; Il Dirigente Scolastico ha
emanato apposito regolamento sulla cui base si svolge il progetto di
seguito riportato.
Tempi di realizzazione del progetto: Data inizio Ottobre 2013 Data di fine
31/05/2014
CARATTERISTICHE STRUTTURALI DEL PROGETTO
La situazione socio/economico/culturale di Corigliano Cal. è molto simile, nelle
linee essenziali, a quelle di molti altri paesi del meridione d’Italia. La sua
economia, prevalentemente agricola, ha trovato maggiore sviluppo nella
coltivazione di prodotti ottenuti con tecnologie più avanzate, puntando sulla
produzione di qualità come: agrumi, vini ed olii. Ciò ha permesso un
miglioramento generale del tenore di vita al quale, purtroppo, non corrisponde
un eguale progresso culturale.
DESCRIZIONE OBIETTIVI FORMATIVI
Il progetto si propone di rispondere alle esigenze di aggregazione e
socializzazione dei ragazzi, consentendo a tutti indipendentemente dal grado di
abilità raggiunto, la possibilità di fare un’esperienza sportiva divertendosi,
vivendo il confronto agonistico in maniera serena ed equilibrata, accettando il
risultato finale, qualunque esso sia, e conoscendo coetanei che vivono e
provengono da culture e modelli sportivi differenti.
INDICAZIONE DELLE RICADUTE DIDATTICHE
Come già fatto osservare l’ampia trasversalità del progetto le attività motorie e
lo sport scolastico educativo nel contesto dell’educazione globale, volgono alla
valorizzazione dei diritti umani,della legalità,della solidarietà , dell’ambiente e
delle relazioni interculturali. La pratica fisica sportiva,aperta alla totalità degli
allievi è vista come esperienza di libertà e creatività,occasione per l’acquisizione
di competenze sociali e utile mezzo per combattere la violenza,la dispersione
scolastica,le disuguaglianze sociali e culturali. La stretta relazione con
l’educazione alla salute permette l’allontanamento da droghe,doping,fumo ed
55
alcolismo. Grazie al forte coinvolgimento previsto, il progetto è momento
fondamentale e privilegiato di compartecipazione delle famiglie,delle istituzioni
locali e delle associazioni sportive e del tempo libero. Rafforza la cooperazione
tra il mondo della scuola,il mondo dello sport e le famiglie ed esalta il piacere del
movimento e dello star bene con se e con gli altri
ESPOSIZIONE CHIARA DEI CONTENUTI ORGANIZZATIVI E
METODOLOGICI
Aspetti organizzativi - Indicare le modalità organizzative del progetto
realizzazione di gruppi e attività, competenze del coordinatore del progetto e
delle altre figure chiave già individuate e/o da individuare.
Le attività che si propongono,sono state stabilite nel Collegio dei Docenti
del 11-09-2014
Atletica leggera
Corsa campestre
Pallavolo
Pallatamburello
Tornei interni di Calcio a 5, Pallavolo, Pallatamburello
Tutti gli alunni sono stati sottoposti a test d’ingresso,in base ai risultati
ottenuti hanno scelto liberamente di aderire all’attività sportiva
extracurricolare
Il Coordinatore oltre ad organizzare la vera e propria attività tiene
contatti con le altre scuole e eventualmente amministrazioni interessate da
coinvolgere nelle attività.
Aspetti metodologici indicare gli aspetti metodologici del progetto attraverso la
descrizione delle attività sotto il profilo metodologico
Periodo di base, in cui si cura la resistenza aerobica, si realizzano esercizi a
carico naturale, in particolare per i muscoli degli arti inferiori, tecnica
elementare di corsa, stretching e mobilità articolare.
Migliorare la resistenza aerobica ed il potenziamento dei muscoli degli arti
inferiori.
Subito dopo il periodo di base, arriva quello intermedio. Si lavora ancora
sulla resistenza aerobica, qualche richiamo sulla potenza aerobica, lavoro di
qualità sui muscoli arti inferiori e tecnica di corsa
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Migliorare la resistenza aerobica e la potenza aerobica. Periodo della messa
in forma, con lavori sulla resistenza aerobica, potenza aerobica, capacità
aerobica ed anaerobica
Monitoraggio e verifica risultati previsti:
1. Descrizione del monitoraggio progettuale, quantificando i parametri da
utilizzare per la valutazione dell’efficacia dell’intervento (es.,
miglioramento delle performance sportive degli studenti, riduzione del
tasso di dispersione, dei debiti formativi, delle assenze, degli alunni con
problematiche di apprendimento).
2. La valutazione ed il monitoraggio misurano il progredire degli alunni ed il
loro processo di apprendimento, esprimendosi con misurazione dei livelli
delle capacità e delle abilità attraverso l’utilizzazione di prove, test ed
osservazioni, che si effettuano all’inizio del processo formativo per
rilevare i livelli individuali e per rilevare i progressi o meno. Si terranno in
esame non solo i fattori morfo/funzionali, ma anche quei fattori che
interessano l’area cognitiva, affettiva e relazionale ,in funzione al rapporto
tra le effettive esigenze del soggetto ed il suo rendimento attualizzato.
Gauguin – Bagnanti
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Progetto PROGETTO FAI :
APPRENDISTI CICERONI
Referente: Prof.ssa Giovanna CONSERVA
Touloux Lautrec – Moulin Rouge
In occasione della “Giornata FAI di Primavera” grande evento nazionale, il FAI
coinvolge gli studenti di ogni ordine e grado in qualità di Apprendisti Ciceroni
per presentare al pubblico particolari aspetti dei luoghi di interesse storico-
artistico o paesaggistico normalmente non visitabili, eccezionalmente aperti.
La partecipazione attiva dei ragazzi è quindi una caratteristica fondamentale
della Giornata FAI di Primavera: una straordinaria occasione per coinvolgere in
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un grande progetto il mondo della scuola e quindi dei giovani con un’esperienza
di cittadinanza attiva; un’opportunità per sensibilizzare le nuove generazioni
nei confronti del patrimonio artistico italiano, di cui saranno i futuri fruitori e
responsabili. L'impegno degli Apprendisti Ciceroni® è certificato dal FAI con
un attestato di partecipazione per ciascun alunno. Gli studenti della scuola
secondaria di II grado possono far valere la propria partecipazione ai fini
dell’acquisizione di crediti scolastici
Collaborano al progetto i docenti Di Vico, Conserva, D’Auria per il Liceo
Classico, i docenti Petrone, Benvenuto e Godino per il Liceo Scientifico.
DESTINATARI: 50 alunni delle classi terze e 50 alunni delle classi quarte del
Liceo scientifico e classico
OBIETTIVI:
Conoscere le attività, gli scopi, le iniziative promosse dal FAI (FONDO
AMBIENTE ITALIANO)
Conoscere la storia, l’arte, le tradizioni e i personaggi del patrimonio
culturale ed ambientale di Corigliano Calabro (Castello Ducale e chiese del
territorio circostante)
Sperimentare un nuovo modo di “fare scuola” in cui l’esperienza e il
contatto diretto con il paesaggio diventano essenziali.
Favorire il consolidamento dell’identità dei gruppi di lavoro
Acquisire maggiore consapevolezza rispetto all’importanza della tutela del
paesaggio e del patrimonio culturale, nello spirito dell’art. 9 della nostra
Costituzione
Stimolare il senso estetico degli alunni, attraverso esperienze sensoriali
che promuovano l’armonia tra azione ed emozione.
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Stimolare l’acquisizione di competenze specifiche in ambito culturale e
comunicativo, offrendo un’opportunità dinamica e coinvolgente di verifica
concreta sul campo delle abilità acquisite
TEMPI DI SVOLGIMENTO: Fase preparatoria: I QUADRIMESTRE
Fase conclusiva: 21 – 22 marzo 2015
MODALITA’ DI SVOLGIMENTO da definire nei tempi:
Organizzazione di gruppi di lavoro che studieranno aspetti specifici dei
Beni individuati dagli operatori didattici.
Elaborazione di materiali (eventualmente da pubblicare su un sito e
pubblicizzare attraverso i massmedia) quali mappe, fotografie, interviste,
relazioni, etc., che documentino il lavoro di studio del Bene, effettuato da
ciascun gruppo.
Presentazione delle caratteristiche dei Beni individuati agli alunni
provenienti da scuole di altre località, in occasione delle giornate FAI
pensate come vere e proprie “visite di accoglienza”
Chagall – La passeggiata
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PROGETTI CURRICOLARI
PROGETTO SALUTE
Referente: Prof. Giovanni CASSIANO
De Chirico – Stanza mediterranea
Il presente progetto sarà attuato in relazione alla C.M. N°653 del 16/10/1996,
direttiva n° 600 del 23/9/1996 riguardante l’educazione alla salute e
prevenzione delle tossicodipendenze, alla luce della quale lo stesso è stato
elaborato, con rimandi alle attuali normative vigenti. Lo scopo fondamentale,
secondo la legge è quello di sviluppare, nella scuola, capacità di risposta alle
istanze dei giovani, nella prospettiva dello sviluppo e dell’integrazione dei
servizi alla persona presenti sul territorio. Ciò significa, tra l’altro, diffondere
fra i soggetti della vicenda scolastica, sulla base dei quali costruire la
convivenza. Si tratta di promuovere nella scuola l’assunzione di responsabilità
rispetto al compito della “prevenzione educativa” che la legge prevede. La
scuola, facendosi carico dell’accoglienza, dell’orientamento degli studenti e
della motivazione nell’insegnamento- apprendimento, riassume il suo ruolo
socialmente utile ed indispensabile e, collaborando con soggetti esterni
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all’ambito scolastico, quali ASL ed AVIS ed altro, promuove l’attivazione di un
vero e proprio “ecosistema formativo”. Tra i molti e complessi scopi del nuovo
organismo/servizio, rientrano quindi il miglioramento della comunicazione
educativa, la promozione di una nuova cultura dei diritti umani. Si tratta di
creare le condizioni perché tale progetto sia un laboratorio di comunicazione
improntata ad atteggiamenti di fiducia e di reciprocità, un luogo in cui la
diversità sia considerata non solo legittima ma anche necessaria e arricchente.
Su queste basi, diventa possibile elaborare una nuova cultura del coordinamento
e dell’integrazione dei servizi alla persona, nella comunità.
GLI SCOPI Lo scopo fondamentale, secondo la Legge, è quello di sviluppare, nella scuola,
capacità di risposta alle istanze dei giovani, nella prospettiva dello sviluppo e
dell’integrazione dei servizi alla persona presenti nel territorio. Ciò significa,
tra l’altro, diffondere una fra i soggetti della vicenda scolastica, una
consapevolezza forte dei diritti e dei doveri sulla base dei quali costruire la
convivenza. Si tratta di promuovere, nella scuola, l’assunzione di responsabilità
rispetto al compito della prevenzione educativa che la legge prevede. La scuola,
facendosi carico dell’accoglienza, dell’orientamento e dell’eventuale ri-
orientamento degli studenti e della motivazione nell’insegnamento-
apprendimento, riassume il suo ruolo socialmente utile ed indispensabile e,
collaborando con soggetti esterni all’ambito scolastico, promuove l’attivazione
di un vero e proprio “ecosistema formativo”. Tra i molti e complessi scopi del
nuovo organismo/servizio, rientrano quindi il miglioramento della comunicazione
educativa, la promozione di una nuova cultura dei diritti umani.
FUNZIONI ED ATTIVITÀ L’Informazione e l’ascolto vengono considerati come funzioni fondamentali e
prioritarie, ma anche la consulenza e il dialogo, l’orientamento e l’animazione,
costituiscono le funzioni caratteristiche del progetto. Le aree nelle quali
attivare le operazioni sono chiaramente espresse dalle circolari ministeriali.
Uno degli elementi del progetto consiste nel fatto che in esso si rendono
evidenti a tutti le istanze forti della scuola: l’educazione dei gruppi e la
formazione dell’individuo, il disagio giovanile e della singola persona. Attraverso
formule educative concrete, si possono aiutare i giovani ad acquisire un metodo
di studio, ad affrontare problemi di orientamento e ri-orientamento, a gestire
correttamente forme di comunicazione tra pari con gli adulti, tra i diversi ruoli
presenti nella scuola, tra scuola famiglia e mass media.
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PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA I progetti per le attività di prevenzione e di educazione alla salute
costituiscono una parte del più generale progetto educativo d’Istituto, che
rappresenta l’insieme dell’offerta formativa della scuola. Il P.E.I. inoltre è il
modo e lo strumento con cui la scuola si mette in grado di collaborare con altre
istituzioni a partire dai suoi utenti (studenti e famiglie). Esso è scritto in
funzione di una politica territoriale coordinata di prevenzione e di educazione
alla salute.
Si può concludere affermando che i soggetti che possono e debbono costruire il
progetto sono:
Gli studenti, nell’ambito di quel protagonismo che è la prima attività di
prevenzione e di promozione del benessere scolastico.
Gli operatori esterni, secondo precise convenzioni e negoziazioni di
compiti e ruoli, nel quadro di un progetto complessivo che evidenzi a tutti
gli attori sociali, una chiara politica di educazione preventiva e
promozionale alla salute.
Lo staff di gestione del progetto è così composto:
Preside Prof. Pietro Maradei
Docente referente Prof. Giovanni Cassiano
Medici dell’ASL n.3
Il presente progetto necessita per la sua realizzazione dei seguenti elementi:
Dotazione di attrezzature (schedario, scaffale, scrivania, sedie, armadio-
farmacia, materiale ambulatorio)
Dotazione di materiale didattico (strumenti e sussidi audiovisivi, lettore
dvd, libri, riviste ed altro)
Compensi per prestazioni professionali svolte da esperti esterni alla
scuola.
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PROGETTO
PERICLE DEMOCRAZIA E SOCIETÀ
Tematiche emergenti della realtà contemporanea
Referente: Prof.ssa Isabella PETRONE
Picasso – Guernica
PREMESSA
L’Educazione alla Legalità rappresenta, nell’attuale momento storico in cui la
nostra società diventa sempre più complessa e contraddittoria, uno degli
aspetti fondamentali della formazione integrale della persona.
Il Progetto alla legalità assume, di conseguenza, un’importanza rilevante nella
realtà in cui la nostra scuola, in quanto, come è stato rilevato in fase di analisi
del contesto socio-ambientale, nella società civile sono presenti fenomeni
deteriori come la diffusione della droga e della tossicodipendenza, forme di
violenza legate al potere illecito della delinquenza organizzata, aspetti che
tendono a minare le basi democratiche della nostra organizzazione sociale e a
mettere in crisi gli stessi principi della convivenza civile.
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Strettamente connesso con questo aspetto determinante dell’educazione
scolastica è, in questo particolare momento e per le vicende che si susseguono
continuamente su questo terreno quello della parità di genere.
La parità tra donne e uomini è uno dei diritti fondamentali e dei principi comuni
nell’Unione Europea. La normativa dell’UE definisce il principio di pari
opportunità come l’assenza di ostacoli alla partecipazione economica, politica e
sociale di un qualsiasi individuo per ragioni connesse al genere, religione e
convinzioni personali, razza e origine etnica, disabilità, età, orientamento
sessuale. Negli ultimi tempi, come è ampiamente noto, questa tematica della
parità di genere è balzata prepotentemente agli onori della cronaca quotidiana.
Episodi di femminicidio si verificano ormai con una frequenza tale da
preoccupare l’intera società e da scuotere le coscienze civile. Siamo di fronte
ad una netta involuzione in questo settore! Le grandi conquiste che i movimenti
femminili hanno fatto registrare nel corso del secolo scorso vengono
continuamente messe in discussione! E’ necessario, pertanto, che il tema della
diversità, delle differenze di genere venga affrontato proprio dalla scuola,
luogo di formazione, per rendere possibile quella trasformazione culturale che
necessita per un’educazione di genere che possa far superare gli stereotipi
culturali presente nella nostra società.
Le finalità che il Progetto persegue, nella consapevolezza del compito che la
scuola ha di intervenire, sono, dunque, quelle di far acquisire agli alunni
atteggiamenti sociali positivi, comportamenti legali e funzionali
all’organizzazione democratica e civile della società e favorire lo sviluppo di
un’autonomia di giudizio e di uno spirito critico, strumenti mentali indispensabili
per saper discriminare le varie forme di comportamento ed arginare i fenomeni
negativi, emarginandoli nella coscienza collettiva.
Per la piena realizzazione del progetto sarà opportuno stabilire contatti, non
solo con gli Enti Locali territoriali, ma anche con tutte le altre associazioni e
tutte le altre agenzie formative presenti sul territorio le quali possano
contribuire alla pianificazione di adeguati interventi didattici e operativi.
La delineazione del Progetto sarà, quindi, articolata in obiettivi e percorsi
formativi predeterminati, tenendo presente soprattutto l’esigenza di partire
dalla rilevazione dei problemi e dei bisogni emergenti nella realtà sociali per
pervenire all’acquisizione di adeguate conoscenze e alla loro conseguente
traduzione in azioni e comportamenti positivi.
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DESTINATARI
Alunni del nostro istituto, anche in rete con altre scuole
FINALITÀ
Le finalità che il Progetto persegue, nella consapevolezza del compito che la
scuola ha di intervenire, sono, dunque, quelle di far acquisire agli alunni
atteggiamenti sociali positivi, comportamenti legali e funzionali
all’organizzazione democratica e civile della società e favorire lo sviluppo di
un’autonomia di giudizio e di uno spirito critico, strumenti mentali indispensabili
per saper discriminare le varie forme di comportamento ed arginare i fenomeni
negativi, emarginandoli nella coscienza collettiva.
Per la piena realizzazione del progetto sarà opportuno stabilire contatti, non
solo con gli Enti Locali territoriali, ma anche con tutte le altre associazioni e
tutte le altre agenzie formative presenti sul territorio le quali possano
contribuire alla pianificazione di adeguati interventi didattici e operativi.
La delineazione del Progetto sarà, quindi, articolata in obiettivi e percorsi
formativi predeterminati, tenendo presente soprattutto l’esigenza di partire
dalla rilevazione dei problemi e dei bisogni emergenti nella realtà sociali per
pervenire all’acquisizione di adeguate conoscenze e alla loro conseguente
traduzione in azioni e comportamenti positivi. Il progetto deve, inoltre,
stimolare gli studenti a riflettere sugli ostacoli che ancora oggi minano il
principio della parità nella famiglia, nella società e nel mondo del lavoro. Il
progetto, facilmente inseribile nelle attività curriculari, propone una serie
articolata di iniziative e attività che favoriscono la comprensione del valore e
dell’importanza che hanno le differenze. Bisogna far capire che essere diversi
significa mettere in gioco risorse diverse ed essere alla pari non significa
essere uguali, ma avere a disposizione le medesime opportunità di crescita,
formazione e maturazione.
OBIETTIVI DIDATTICI Acquisire la coscienza dell’importanza del rispetto delle regole, delle
norme e dei canoni comportamentali nella comunità sociale e nella
comunità locale in particolare
Prendere coscienza dell’organizzazione della società, della funzione delle
Leggi e del relativo rispetto delle stesse, dell’affermazione dei principi di
democrazia e libertà nel rispetto delle regole sociali
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Analizzare e conoscere le varie forme di devianza presenti nella realtà e
individuare le forme opportune per contrastarle e rimuoverle
Saper esaminare criticamente la realtà per prendere coscienza del valore
della persona, del significato delle strutture sociali, del rapporto con gli
altri e con la società, dell’importanza della solidarietà e della
comprensione delle ragioni degli altri
CONTENUTI La funzione delle regole nei vari tipi di comunità dall’antichità ai giorni
nostri.
L’importanza dell’acquisizione di regole e comportamenti corretti
all’interno della scuola.
Vandalismo Bullismo: manifestazioni da analizzare e comprendere per
curarle e debellarle.
La libertà di pensiero, di espressione e di azione, nell’ambito del rispetto
delle leggi e dell’organizzazione sociale.
Libertà e democrazia nel mondo giovanile: i Diritti e i doveri degli
adolescenti.
Le Mafie: storia, organizzazione, struttura, attività, traffici illeciti..
Le Ecomafie: lo smaltimento dei rifiuti tossici.
Ruoli, funzioni e compiti dello Stato e delle Forze dell’Ordine nella lotta
alla criminalità.
Il Razzismo: un fenomeno sempre incombente, da arginare e combattere.
Il ruolo dell’associazionismo e del volontariato per la creazione di
condizioni ambientali e socio-economiche tese ad eliminare le cause che
determinano i fenomeni delinquenziali.
La parità di genere.
CONTENUTI Una cultura paritaria tra i giovani;
Promuovere il dibattito tra alunne e alunni sul tema della condivisione
delle responsabilità;
Favorire la conoscenza delle politiche delle pari opportunità tra uomini e
donne in diversi settori, siano essi di formazione scolastica, di
formazione professionale, di carriera, sia sociali che familiari;
Favorire la formazione di una cultura della legalità in tutti gli aspetti
della vita sociale e civile.
Sensibilizzare e realizzare con i giovani coinvolti un confronto con
studenti di altre scuole e altre realtà scolastiche.
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METODOLOGIA DEL PROGETTO
Per conseguire gli obiettivi formativi sopra elencati saranno privilegiate le
metodologie didattiche attive. Per raggiungere i risultati prefissi, verranno
messe in campo strategie semplici e quotidiane per maturare una maggiore
consapevolezza delle diversità tra donne e uomini e di far sviluppare le capacità
di distinzione fra le differenze indotte culturalmente e le differenze
spontanee e naturali. La metodologia didattica si basa sull'alternanza fra
momenti frontali di teoria con momenti di rielaborazione collettiva, analisi di
casi e condivisone delle proposte/criticità emerse.
Fra le tecniche saranno utilizzate la ricerca di gruppo, il role play, la
visualizzazione di film e quant’altro.
OBIETTIVI DIDATTICI Acquisire la coscienza dell’importanza del rispetto delle regole, delle
norme e dei canoni comportamentali nella comunità sociale e nella
comunità locale in particolare
Prendere coscienza dell’organizzazione della società, della funzione delle
Leggi e del relativo rispetto delle stesse, dell’affermazione dei principi di
democrazia e libertà nel rispetto delle regole sociali
Analizzare e conoscere le varie forme di devianza presenti nella realtà e
individuare le forme opportune per contrastarle e rimuoverle
Saper esaminare criticamente la realtà per prendere coscienza del valore
della persona, del significato delle strutture sociali, del rapporto con gli
altri e con la società, dell’importanza della solidarietà e della
comprensione delle ragioni degli altri
METODOLOGIA Per la realizzazione del Progetto si gestiranno itinerari formativi unitari e
raccordati, improntati sul lavoro interdisciplinare e multidisciplinare all’interno
dei curricoli educativo-didattici.
Individuazione degli Enti Locali, delle Forze dell’Ordine e all’interno della
società civile dei partners ideali per sviluppare proposte formative.
Realizzazione di un clima scolastico effettivamente positivo, accogliente e
stimolante per coinvolgere gli alunni a far maturare in essi l’impegno, la
responsabilità e l’attenzione.
Razionalizzazione dell’esperienza soggettiva ed oggettiva di alunni, genitori,
docenti ed operatori sociali per avere un quadro di conoscenze delle situazioni
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sociali positive e a rischio che rafforzano o destabilizzano il funzionamento
della macchina sociale.
VERIFICA E VALUTAZIONE La verifica del lavoro sarà oggetto di valutazione periodica sull’attività svolta.
L’itinerario valutativo si snoderà attraverso le seguenti tappe: definizione del
campo di osservazione; registrazione delle analisi effettuate; monitoraggi
periodici dello stato di attuazione del progetto; tabulazione dei dati per
giungere ad una valutazione globale.
Warhol – Jackie
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PROGETTI PON
Per questo anno scolastico 2014/15 non sono stati ancora emanati i Bandi
PON.
La scuola si riserva, come del resto è avvenuto in tutte le altre occasioni,
di predisporre i progetti, e sottoporli all’autorità di gestione per i
finanziamenti, appena saranno proposti.
Mondrian – Broadway
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ALTRE ATTIVITÀ
Oltre ai progetti fin qui evidenziati e dei quali sono state esposte le rispettive
linee guida, finalità, obiettivi, contenuti e tutti gli altri elementi funzionali alla
loro evoluzione, altre attività educative e didattiche sono state previste
all’interno della pianificazione della progettualità dell’istituto.
VISITE GUIDATE E VIAGGI D’ISTRUZIONE
Le visite guidate e i viaggi d’istruzione rientrano a pieno titolo all’interno delle
attività educative e didattiche della scuola e si inseriscono organicamente nel
contesto dei curricoli scolastici e, quindi, del piano formativo dell’Istituto.
Esse, infatti rappresentano un completamento e un coronamento della
programmazione delle classi, in quanto sono finalizzate ad approfondire sui
luoghi individuati alcuni aspetti geografici, socio-economici, storici,
architettonici, artistici, culturali degli argomenti di studio. Per questi motivi le
visite e i viaggi saranno programmati all’interno dei singoli Consigli di Classe. Per
tutto il resto, si rimanda a quanto espressamente in merito previsto nel
Regolamento d’Istituto.
Carpignano – Spiagge
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I GIORNALI SCOLASTICI
Responsabile: prof. Giacomo GILIO
Rotella – Marilyn
I GIORNALI SCOLASTICI – Giornale L’aquilone e rivista Kratos
MOTIVAZIONI Il progetto nasce dalla rilevazione delle seguenti problematiche:
Complessità di articolazione nel processo di insegnamento-apprendimento
nell’ attivare le competenze di decodifica della parola (sequenzialità,
logicità), l’analisi e la produzione di testi di vario genere;
Complessità attuativa di motivazione alla lettura e alla scrittura;
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Bisogno di recuperare la valenza affettivo-relazionale e sociale della
lettura e della scrittura.
Ma concorrono anche altre considerazioni che vanno oltre la natura
specificamente didattica ed abbracciano temi ad ampio spettro:
Necessità di far conoscere la scuola all’esterno, di aprirla sinergicamente
al territorio;
Comprendere il mondo contemporaneo;
Stimolo alla crescita sociale con conseguente educazione alla legalità.
Per quanto riguarda la produzione di articoli di giornale, si pone la necessità di
una ridefinizione del sistema formativo a livello alfabetico, attraverso un
confronto diretto con le strutture e le pratiche dei diversi linguaggi, anche
multimediali, per insegnare a conoscerli e utilizzarli mediante un approccio
critico alla lettura. Educare a leggere il giornale e a produrre a propria volta
dei “pezzi” giornalistici significa anche riconoscere la natura, la struttura e le
funzioni di un messaggio, le forme linguistiche utilizzate, i possibili effetti sui
destinatari. Tutto ciò contribuisce a produrre riflessioni e strategie operative
che rappresentano una valida risorsa per l’intervento formativo e nello stesso
tempo sono utili a far conoscere sia le problematiche del territorio che quelle
più vaste dell’attualità e della società contemporanea.
Per ciò che concerne la produzione di saggi brevi che confluiranno
tematicamente nella Rivista Kratos, si sottolinea che “una rivista che nasce in
ambito scolastico può e deve rappresentare una palestra di idee, un momento
elevato di confronto dialettico su tematiche a largo spettro, un’apertura della
scuola verso il più ampio contesto territoriale e verso la società. A questa nuova
iniziativa vogliamo affidare il compito di analizzare ed approfondire alcune delle
problematiche di grande attualità della società odierna, ma anche di esaminare
gli aspetti più significativi dell’intera storia dell’umanità e di estendere la
propria visuale ai grandi temi intellettuali e culturali presenti e passati, con uno
sguardo sempre proiettato verso il futuro. Il titolo vuole, innanzitutto,
rappresentare un rapporto organico con questo nostro territorio e, nello stesso
tempo, per la valenza storico-ambientale che il nostro fiume ha avuto ed ha,
vuole avere un legame con la più ampia comunità nazionale e internazionale e
vuole anche coniugare la cultura classica con quella moderna e contemporanea.
Al suo interno articoli, saggi, contributi dei docenti e degli alunni della scuola,
ma anche un’apertura verso la società con gli interventi di personalità esterne”.
OBIETTIVI Obiettivo dell’educazione alla scrittura è l’acquisizione di un sufficiente grado
di consapevolezza teorica e di padronanza degli strumenti che consentono la
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messa a punto di capacità di gestire autonomamente il proprio rapporto con la
sfera di informazione e con le proprie aspirazioni culturali. Tale obiettivo
crediamo debba poggiare sui seguenti fondamenti:
Suscitare, alimentare, coltivare l’amore ed il gusto della lettura/scrittura
come costume di vita e come recupero della fantasia e della creatività;
Sviluppare una capacità critica, un gusto estetico che caratterizzeranno
durevolmente il comportamento;
Educare alla lettura per potenziare le capacità personali di decodifica
delle comunicazioni multimediali;
Passare da una concezione della lettura come dovere scolastico ad una
lettura come attività libera e capace di porre il soggetto in relazione con
se stesso e con gli altri;
Saper differenziare consapevolmente, nella struttura e nella forma, la
formulazione scritta da quella orale;
Sviluppare la capacità di recuperare la memoria storica del passato per
scoprire la dimensione storica del presente ed orientarsi nella sua
complessità;
Sviluppare l’attitudine a problematizzare e a formulare domande, a
riferirsi a tempi e spazi diversi, a dilatare il campo delle prospettive.
Il progetto si esplicherà in vari momenti:
lettura di testi, di saggi, di giornali;
produzione di articoli;
produzione di saggi;
discussione collettiva;
visite a luoghi pertinenti;
incontri, convegni e altro che si presenterà utile sviluppare nel divenire
attuativo del progetto.
MATERIALE CHE SI PREVEDE PRODURRE N. 2 copie del Giornale scolastico L’aquilone, Schede informative-critiche,
materiale fotografico + numero unico monografico della rivista Kratos.
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GRUPPO GIO
Docente Coordinatore: prof. Vincenzo GENOVESE
Il Gruppo Gio si occupa dell’intera problematica inerente la disabilità e
l’integrazione.
I principali riferimenti normativi in merito a tutto quanto attiene le disabilità
sono:
L’art. 3 della Costituzione della Repubblica Italiana;
La Legge 104 del 5 febbraio 1992.
Il Gruppo Gio è costituito :
Dagli insegnati di sostegno dei disabili;
Dai genitori del dei disabili;
Dai coordinatori delle classi in cui i disabili sono inseriti;
Dal personale dell’ASP addetto;
Dal Dirigente scolastico o da un suo delegato.
Per la predisposizione del P.E.I. (Piano Educativo Individualizzato) partecipa
alle riunioni del Gruppo Gio l’intero Consiglio delle classi degli alunni disabili.
Il Gruppo Gio si riunisce periodicamente, secondo un calendario
opportunamente predisposto e in tutte le occasioni in cui se ne ravvisi la
necessità.
Keth Haring – Murales
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Area ASCOLTO Sportello di supporto psicologico
Munch – L’urlo
Chi di noi dà ascolto all'inno del ruscello quando parla la tempesta? (Kahlil Gibran)
Dott.ssa SONIA LEONINO (Liceo Scientifico)
Dott. Michele FORCINITI (Liceo Classico)
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PREMESSA
L’adolescenza è considerata una fase della vita umana particolarmente delicata,
in quanto caratterizzata da profonde trasformazioni riguardanti l’aspetto
corporeo e quello relazionale; si fa coincidere comunemente questa fase con il
periodo che va dai 13-14 anni (alla fine della pubertà) ai 18 anni, con il passaggio
all’età adulta. A questi cambiamenti tipici di questa fase la famiglia risponde
modificando i suoi schemi e ristrutturando i suoi precedenti equilibri. In questo
contesto, secondo alcuni autori si viene a sviluppare un processo di separazione-
individuazione, necessario all’adolescente per la costruzione di una matura
identità. Agli occhi dell’adolescente l’adulto perde tutta l’autorevolezza di cui
aveva goduto in precedenza: l’adulto diventa una persona come le altre in
possesso di un potere improprio. Da qui la tendenza all’allontanamento dal
mondo degli adulti. Questo allontanamento può costituire un normale processo
di separazione, comunque lungo e complesso, che conduce all’individuazione vera
e propria, ma, nel caso in cui non c’è stata l’interiorizzazione di rapporti di
fiducia stabili tra i membri della famiglia, può anche diventare rifiuto eccessivo
dei modelli adulti (conflittualità continua con i genitori, non rispetto delle
regole) o accettazione passiva senza una rielaborazione individuale. In questo
contesto un posto di rilievo è occupato dalla scuola che, insieme alla famiglia, è
la principale agenzia di formazione e di socializzazione dell’individuo, uno dei
perni su cui far leva per promuovere il benessere integrale (fisico, psicologico,
relazionale) dei ragazzi.
La scuola, infatti, non è e non può essere solo il luogo dove avviene la pura e
semplice trasmissione delle nozioni, dove ci si limiti a fornire informazioni
rispetto a questa o quella materia. Al contrario, la scuola è un luogo di vita,
dove si sperimentano molteplici incontri tra coetanei, dove si impara la
convivenza civile e a relazionarsi con gli adulti. Alcune di queste esperienze si
tramutano in importanti occasioni di crescita che verranno ricordate negli anni,
altre si risolveranno con il ciclo di studi, altre, infine, potrebbero produrre
contrasti, disagi, sofferenza.
L’iniziativa si propone, dunque, attraverso questo progetto è di istituire uno
“Sportello scolastico” presso i Licei Corigliano. Lo Sportello, rivolto agli
studenti, ma anche ai genitori, si inserisce in un progetto più ampio teso a
valorizzare l’individuo nella sua interezza e a stimolarne una crescita
complessiva. .
La scuola rappresenta sicuramente l’ambito privilegiato di un intervento
psicologico e allo stesso tempo sociale che può contribuire ad affrontare le
problematiche sempre presenti in tutte le fasi della crescita individuale e
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soprattutto a prevenire il disagio giovanile. Spesso infatti il disagio e il
malessere presenti nella sfera più personale interferiscono con la vita
scolastica e si rispecchiano nelle relazioni interpersonali provocando blocchi e
difficoltà che, se tempestivamente affrontati, possono evitare di cristallizzarsi
e di compromettere in modo più duraturo il benessere personale. L’intervento
attuato attraverso lo sportello può diventare utile in questi ultimi casi, in
quanto si può aiutare l’adolescente a trovare modelli di riferimento positivi, lo
si può sostenere nelle sue problematiche instaurando con lui un rapporto di
empatia e fiducia, valorizzando sempre le sue risorse personali, familiari e
relative al gruppo dei pari, fondamentale in questa fase di sviluppo. Ma anche un
valido aiuto per tutti quei genitori che ne facciano richiesta per evidenziare
eventuali situazioni problematiche.
FINALITÀ E OBIETTIVI
L’intento del progetto è quello di voler essere un servizio di promozione della
salute intesa nel senso più ampio che ne dà l’Organizzazione Mondiale della
Sanità: benessere fisico, psichico, socio-relazionale, con l’obiettivo di svolgere
un’azione di prevenzione primaria delle tossicodipendenze, del disagio e delle
devianze, oltre che di educazione alla gestione del proprio equilibrio mentale nel
rispetto della propria individualità ed alla riduzione di situazioni emergenziali.
La salvaguardia del benessere psico-fisico fonda sull’ipotesi che quanto più i
giovani raggiungono elevati livelli di autonomia, autostima e capacità relazionali
intra e inter- individuali, tanto più essi sono in grado di affrontare, in modo
attivo e consapevole, situazioni ed emozioni, senza ricorrere a comportamenti
devianti e sintomatici.
METODOLOGIA E INTERVENTI
Lo sportello scolastico è uno spazio in cui le problematiche riportate vengono
accolte in modo competente e non giudicante attraverso un ascolto attento ed
empatico. I contenuti comunicati verranno preservati e custoditi con il massimo
riserbo e discrezionalità. Agli utenti è offerta la possibilità di comunicare le
proprie difficoltà ed esternare i propri vissuti, cercando di dar loro un senso;
insieme a loro si cerca di trovare un percorso idoneo ed efficace per la
risoluzione di problemi pratici, tutto ciò restituendogli il senso della propria
competenza e responsabilità.
Tale Sportello, a cui si accede in maniera gratuita sarà attivo, a partire da
novembre 2013 e fino a conclusione dell’anno scolastico, una volta a settimana.
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Lo sportello d’ascolto prevede colloqui individuali effettuati da parte di
psicologi e di assistenti sociali, con i soggetti interessati che ne faranno
richiesta attraverso prenotazione. La prenotazione potrà avvenire, garantendo
anonimato e riservatezza, secondo le modalità che verranno concordate con gli
insegnanti, presso uno spazio messo a disposizione all’interno della scuola, in
giorni ed orari concordati con la presidenza. Il colloquio richiesto avrà la durata
di 30 minuti circa. E’ bene ricordare che è esclusa dall’intervento di sportello
ogni azione che possa qualificarsi come “terapia”.
La strategia operativa dello sportello, che intende soprattutto raggiungere
l’obiettivo della prevenzione primaria delle tossicodipendenze e del disagio, si
basa su 2 elementi fondamentali: l’informazione e la consulenza :
1) Azione informativa L’azione informativa è solitamente diretta ad argomenti di rilevante interesse
giovanile e connessi alle problematiche evolutive; prima fra tutte informazioni
relative all’uso di sostanze stupefacenti o a problematiche collegate al loro
abuso.
2) Azione consulenza La modalità di consulenza, offre una consultazione psicologica breve, massimo 2
-3 incontri, finalizzata a ri-orientare l’adolescente in difficoltà, per
consentirgli di focalizzare le soluzioni attuabili, a riscoprire le proprie
potenzialità inespresse, a esprimere le proprie emozioni, i vissuti, le proprie
esperienze e le proprie inquietudini, assieme alle proprie aspirazioni. Se nel
corso degli incontri dovessero emergere problematiche che necessitano un
maggior approfondimento, lo psicologo si occuperà di indirizzare lo studente
presso un Servizio adeguato al proseguimento del lavoro.
In questo contesto le principali finalità sono quelle di:
migliorare la "stima di sé"
acquisire consapevolezza del proprio "io"
ricostruire" positive situazioni interpersonali.
In estrema sintesi, lo “sportello di ascolto psicologico” è un servizio che ha
l’obiettivo di:
Accogliere e sostenere gli alunni
Favorire la comunicazione
Favorire una buona qualità delle relazioni e degli apprendimenti
Ascoltare dubbi e richieste
Orientare rispetto alle modalità relazionali e comportamentali con i
coetanei, gli insegnanti e la famiglia
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Supportare nell’organizzazione ed impostazione dello studio
Discutere le tematiche giovanili ed i disagi associati
Approntare la crescita e formazione personale e sociale
Incrementare le capacità decisionali e di autocontrollo
Aiutare a riconoscere le proprie vocazioni ed interessi
Chiarire le indecisioni circa il percorso di studi da intraprendere
Guidare nella scelta delle facoltà universitarie
Creare sinergie positive tra insegnati, genitori ed alunni
Tener conto dell’allievo come persona nella sua globalità, dei suoi nuovi
bisogni educativi, di maturazione interiore, di modelli di riferimento e di
valori, di supporti e di difese adeguati contro la costante e martellante
aggressione di messaggi diseducativi.
Lo “Sportello d’Ascolto” è uno spazio organizzato per gli studenti che
desiderano parlare di:
problematiche scolastiche, come mancanza di motivazione, paura per
prove e verifiche, difficoltà di concentrazione, dubbi sulle scelte
scolastiche future
e/o personali, quali difficoltà di relazione, insicurezza, sfiducia, difficoltà
di integrazione, rapporti conflittuali, solitudine, scarsa autostima, stress,
ecc...
Deve essere inteso come una risorsa per gli studenti e le loro famiglie, una
concreta possibilità di potere e potersi ascoltare, comprendere, incontrare
ed esplorare i vissuti e le emozioni liberamente e nella completa
riservatezza, senza alcun giudizio, all’interno di un processo evolutivo, di
crescita e di consapevolezza delle proprie potenzialità.
L’obiettivo di tale servizio è quello di creare un’occasione per produrre
cambiamenti, aiutando lo studente a riequilibrare le proprie problematiche
giovanili e il percorso scolastico in atto, favorendo una migliore conoscenza
di sé e attivando risposte efficaci ai propri problemi ed alle proprie
difficoltà.
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PARTE QUARTA
L’ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA
Matisse – La gioia di vivere
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ORGANIZZAZIONE DIDATTICA
E TEMPO SCUOLA
Nell’esercizio dell’Autonomia Scolastica prevista dal D.P.R. 275/99, la nostra
istituzione scolastica ha organizzato, avvalendosi del principio della flessibilità,
le proprie attività educative e didattiche, sulla base di quanto previsto dalla
legge n. 53 del 28 marzo 2003, dal D. L. n. 59/04 e da tutte le recenti
disposizioni in materia.
Il monte ore annuale è stato, quindi, così ripartito:
Liceo Scientifico: ore 891 nel biennio; ore 990 nel secondo biennio; ore
990 per il quinto anno;
Liceo Classico: 891 nel biennio; ore 1023 nel secondo biennio; ore 1023
per il quinto anno;
La ricreazione (Intervallo) sarà effettuata dagli alunni nelle ore stabilite
all’inizio dell’anno scolastico e nel rispetto di quanto definito nel Regolamento
d’Istituto.
La presente organizzazione tiene principalmente in considerazione:
1. Le strutture e le risorse materiali ed economiche della scuola (gli
spazi, le aule, i laboratori, le risorse materiali, quelle umane e
professionali, le risorse finanziarie, il tempo scuola preesistente nelle
classi della Sc. Sec. 1° gr.),
2. I bisogni formativi degli alunni, delle famiglie e del territorio.
3. La situazione dei trasporti
Da un’attenta analisi di questi due fattori emerge e tenendo conto che le ore
sono di 60 minuti,emerge la seguente distribuzione degli orari:
- Orario d'ingresso dei due Licei : ore 8,10
- Orari d'uscita: ore 12,10 (4^ ora); ore 13,10 (5^ ora); ore 14,10 (6^ ora
Liceo Scientifico); ore 14,00 (6^ ora Liceo Classico).
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L'Istituto dispone dei seguenti Laboratori:
Liceo Scientifico
Laboratorio di Informatica
Laboratorio Linguistico
Laboratorio di Fisica e Chimica
Liceo Classico
Laboratorio di Informatica
Laboratorio di Fisica e Chimica
Laboratorio Linguistico e multimediale
Hayez – Il Bacio
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PIANI DEGLI STUDI
Allegato C – Piano degli studi Liceo Classico
1° biennio 2° biennio 5° anno
1° anno 2° anno 3° anno 4° anno
Attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti - Orario annuale
Lingua e cultura italiana 132 132 132 132 132
Lingua e cultura latina 165 165 132 132 132
Lingua e cultura greca 132 132 99 99 99
Lingua e cultura straniera 99 99 99 99 99
Storia e geografia 99 99
Storia 99 99 99
Filosofia 99 99 99
Matematica * 99 99 66 66 66
Fisica 66 66 66
Scienze naturali ** 66 66 66 66 66
Disegno e storia dell'arte 66 66 66
Scienze motorie e sportive 66 66 66 66 66
Religione cattolica o Attività alternative 33 33 33 33 33
Totale ore 891 891 1023 1023 1023
* con Informatica, ** Biologia, Chimica, Scienza della Terra N.B. E' previsto l'insegnamento, in lingua straniera, di una disciplina non linguistica (CLIIL) compresa nell'area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell'area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse annualmente assegnato.
Allegato F – Piano degli studi Liceo Scientifico
1° biennio 2° biennio 5° anno
1° anno 2° anno 3° anno 4° anno
Attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti - Orario annuale
Lingua e cultura italiana 132 132 132 132 132
Lingua e cultura latina 99 99 99 99 99
Lingua e cultura straniera 99 99 99 99 99
Storia e geografia 99 99
Storia 66 66 66
Filosofia 99 99 99
Matematica * 165 165 132 132 132
Fisica 66 66 99 99 99
Scienze naturali ** 66 66 99 99 99
Disegno e storia dell'arte 66 66 66 66 66
Scienze motorie e sportive 66 66 66 66 66
Religione cattolica o Attività alternative 33 33 33 33 33
Totale ore 891 891 990 990 990
* con Informatica ** Biologia, Chimica, Scienze della Terra N.B. E' previsto l'insegnamento, in lingua straniera, di una disciplina non linguistica (CLIIL) compresa nell'area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell'area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse annualmente assegnato.
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Organigramma D'ISTITUTO
COLLABORATORI
DOCENTI INCARICATI
Collaboratore Vicario
Prof. Salvatore MARTINO
Collaboratore del D.S.
Prof.ssa Isabella PETRONE
Responsabili Plesso
Liceo Classico
Prof. Cosimo ESPOSITO
Prof.ssa Rossella LIBRANDI
Fontana – Fontana 3
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DOCENTI REFERENTI PROGETTI
PROGETTI
EXTRACURRICOLARI
DOCENTI INCARICATI
Progetto CULTURA E SOCIETA’
Prof.ssa Nuccia BENVENUTO
Progetto LA SCUOLA IN
SCENA
Prof.ssa Diamante BRUNO
Progetto
AIRONE
Prof.ssa Marina DE VINCENTI
Progetto LE VOCI DEL PENSIERO
Prof.ssa Rossella LIBRANDI
Progetto
PITAGORA
Prof. Francesco SOMMARIO
Progetto
UNO SGUARDO SUL
MONDO
Prof. Salvatore Martino
Progetto
CENTRO SPORTIVO
Prof. Giorgio ROMIO
Progetto FAI
APPRENDISTI CICERONI
Prof.ssa Giovanna CONSERVA
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PROGETTI CURRICOLARI
DOCENTI INCARICATI
Progetto SALUTE
Prof. Giovanni CASSIANO
Progetto PERICLE
Prof.ssa Isabella PETRONE
INCARICHI SPECIFICI
INCARICO
DOCENTE RESPONSABILE
GIORNALI d’ Istituto Prof. Giacomo GILIO
Coordinatore GRUPPO
GIO
Prof. Vincenzo GENOVESE
DIVIETO FUMO
INCARICATI
RESPONSABILE
Liceo Scientifico
Prof. Salvatore MARTINO
RESPONSABILE
Liceo Classico
Prof. Cosimo ESPOSITO
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FUNZIONI STRUMENTALI (Deliberate dal Collegio Docenti del 11 Settembre 2014)
AREA
RESPONSABILE
1)
- Elaborazione, coordinamento e
gestione POF
Prof.ssa Rossella LIBRANDI
2)
- Progettualità d’Istituto
- Elaborazioni informatiche e
multimediali
Prof. Cosimo Agostino SOSTO
3)
- Rapporti con l’utenza, gli enti locali
e il territorio
- Gestione concorsi e manifestazioni
Prof. Tommaso MINGRONE
4)
- Gestione attività di recupero
- Formazione Docenti
Prof.ssa Giovanna CONSERVA
5)
- Orientamento
Prof. Francesco SOMMARIO (in
entrata)
Prof.ssa Marina DE VINCENTI
(in uscita)
6)
- Valutazione e autovalutazione
d’Istituto
Prof.ssa Maria Teresa MICELI
(Liceo Scientifico)
Prof.ssa Anna DI VICO DE
SIMONE (Liceo Classico)
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DOCENTI DOCENTI LICEO SCIENTIFICO 2014-2015
N°
COGNOME NOME FIRMA
1. ALTOMARE ROMINA
2. BENVENUTO SERAFINA
3. BRUNO DIAMANTE
4. BRUNO FRANCESCA
5. CALAROTA PATRIZIA
6. CASSIANO GIOVANNI
7. CIMINO MARCELLO
8. CITINO ANTONIO GIORGIO
9. CURCIO MARIA TERESA
10. DE CICCO ANNA MARIA
11. FERRARI DOMENICO
12. GILIO GIACOMO
13. GIUNTA GIUSEPPE
14. GODINO GIUSEPPE
15. IPPOLITO CLEMENTINA
16. LONGOBUCCO FRANCA
17. MADEO GIUSEPPE
18. MANNA ANTONIO LUCIANO
19. MARCHIANO’ SALVATORE
20. MARTINO SALVATORE
21. MEZZOTERO ANTONELLA
22. MICELI MARIA TERESA
23. MINGRONE TOMMASO
24. NETTI MARIA LUISA
25. PETRONE ISABELLA
26. PITARO ELOISA
27. PLASTINA ANTONIO
28. ROMIO GIORGIO
29. RUSSO FRANCESCA
30. SAPIA ANTONIETTA
31. SCARPELLI FERNANDA
32. SOMMARIO FRANCESCO
33. SOSTO COSIMO A.
34. SPATARO LEONARDO
35. STAROPOLI ROSA MARIA
36. TOCCI MONACO ANGELO
37. TRISOLINI EUFEMIA
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DOCENTI LICEO CLASSICO 2014/2015
1. ARCURI PATRIZIA
2. BARBARELLI SILVIO
3. CAIRO EMANUELA
4. CALAROTA PATRIZIA
5. CIMINO MARCELLO
6. COVELLI ANTONELLA
7. D’AURIA GIUSTO
8. DE PAOLA MARIA LUCIA
9. DE VINCENTI MARINA
10. DI VICO DE SIMONE ANNA
11. ESPOSITO COSIMO
12. FERRO GABRIELLA
13. GENOVA CARMEN M. ELENA
14. GENOVESE VINCENZO
15. GIGLIOTTI GIOCONDA
16. GRECO NICOLINA
17. LAZZARANO STEFANIA
18. LIBRANDI ROSSELLA
19. MARINELLI SIMONA
20. MARTINO ROSARIA
21. MINISCI FILOMENA
22. PERRELLI LAURA
23. PERROTTA STEFANIA
24. SCARCELLO GIUSEPPE
25. SERVIDIO MARIA
26. SUMA RITA
27. VERARDI AMELIA
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COORDINATORI DI CLASSE
Liceo Scientifico
I A prof.ssa Diamante BRUNO
II A prof.ssa Maria Teresa MICELI
III A prof. Giuseppe GIUNTA
IV A prof. Giuseppe MADEO
V A prof. Antonio PLASTINA
I B prof. Antonio MANNA
II B prof.ssa Francesca RUSSO
III B prof. Giovanni CASSIANO
IV B prof. Cosimo SOSTO
V B prof.ssa Francesca BRUNO
I C prof. Francesco SOMMARIO
II C prof. Domenico FERRARI
III C prof. Giacomo GILIO
IV C prof. Giorgio ROMIO
V C prof.ssa Nuccia BENVENUTO
I D prof. Clementina IPPOLITO
III D prof. Giuseppe GODINO
IV D prof.ssa Eufemia TRISOLINI
V D prof.ssa Isabella PETRONE
Liceo classico
I A prof.ssa Emanuela CAIRO
II A prof.ssa Amelia VERARDI
III A prof.ssa Gisella GIGLIOTTI
IV A prof.ssa Marina DE VINCENTI
V A prof.ssa Giovanna CONSERVA
I B prof.ssa Rossella LIBRANDI
II B prof.ssa Anna DI VICO DE SIM.
III B prof. Giusto D’AURIA
IV B prof. Cosimo ESPOSITO
V B prof. Marco MONTUORI
V C prof.ssa Silvio BARBARELLI
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ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO DI SICUREZZA NELLA SCUOLA
RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
PROF. GODINO GIUSEPPE
RESPONSABILE LAVORATORI SICUREZZA
Rag. MADEO FELICIA
SERVIZIO DI PRIMO SOCCORSO
1. Coll. Scol. BARBIERI SALVATORE LICEO SCIENTIFICO
2. Coll. Scol. SAPIA GIORGIO LICEO CLASSICO
SERVIZIO DI PREVENZIONE INCENDIO E LOTTA ANTINCENDIO
Coll. Scol. TIRALONGO GIOACCHINO LICEO SCIENTIFICO
Prof. ESPOSITO COSIMO LICEO CLASSICO
ADDETTO AL SERVIZIO DI EVACUAZIONE
Coll. Scol. SAPIA GIORGIO LICEO CLASSICO
Coll. Scol. MALAGRINO’ FRANCESCO LICEO SCIENTIFICO
ADDETTI ALL’APERTURA QUOTIDIANA DELLE USCITE DI SICUREZZA ED AL
CONTROLLO DELLA PRATICABILITA’ DEI PERCORSI DI FUGA INTERNI ED
ESTERNI ALL’EDIFICIO
Coll. Scol. BARBIERI SALVATORE LICEO SCIENTIFICO
Coll. Scol. SILVESTRI PASQUALE LICEO SCIENTIFICO
Coll. Scol. MADRIGANO VINCENZO LICEO SCIENTIFICO
Coll. Scol. TIRALONGO GIOACCHINO LICEO SCIENTIFICO
Coll. Scol. SAPIA GIORGIO LICEO CLASSICO
Coll. Scol. BENEDETTO ELMORE LICEO CLASSICO
ADDETTI ALLA GESTIONE DELL’EMERGENZA
Coordinatore delle operazioni di evacuazione e di primo soccorso, decide l’emanazione
dell’ordine di evacuazione:
Il Dirigente Scolastico Prof. Pietro Antonio Maradei ed in subordine il vicario del Dirigente
Scol., il prof. Salvatore Martino, Liceo Scientifico, ed il Prof. Esposito Cosimo, Liceo Classico.
PERSONALE INCARICATO DELLA DIFFUSIONE DELL’ALLARME GENERALE E
DELL’ORDINE DI EVACUAZIONE
1. Prof.ssa SAPIA ANTONIETTA
PERSONALE INCARICATO DI EFFETTUARE LE CHIAMATE DI SOCCORSO
1. Ass. Amm.va MADEO FELICIA LICEO SCIENTIFICO
2. Coll. Scol. SAPIA GIORGIO LICEO CLASSICO
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DELL’INTERRUZIONE DELL’ENERGIA ELETTRICA, DELL’ALIMENTAZIONE DELLA
CENTRALE TERMICA E RETE IDRICA
2. Coll. Scol. MALAGRINO’ FRANCESCO LICEO SCIENTIFICO
3. Coll. Scol. SAPIA GIORGIO LICEO CLASSICO
PERSONALE ADDETTO AI PORTATORI DI HANDICAP
1. Coll. Scol. BENEDETTO ELMORE LICEO CLASSICO
2. Coll. Scol.
ORGANIGRAMMA PERSONALE ATA
DIRETTORE AMMINISTRATIVO
1 FAUSTO BRUNO
. ASSISTENTE TECNICO
1 BELSITO VINCENZO
ASSISTENTE AMMINISTRATIVO
1 ALGIERI BOMBINA
2 FRANCHINO ANGELINA
3 GINESE ANNA
4 MADEO FELICIA ASSUNTA
5 SCHIAVELLI LEONARDO
COLLABORATORE SCOLASTICO
1 BARBIERI SALVATORE COSIMO
2 BENEDETTO ELMORE
4 MALAGRINO FRANCESCO
5 MALAGRINO GIOVANNI
6 SAPIA GIORGIO
7 SILVESTRI PASQUALE
TERRANOVA SALVATORE
8 TIRALONGO GIOACCHINO
UTILIZZATI EX ART.23
1 SCARCELLA ANNA GIUSEPPINA
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ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI UFFICI
TUTTI I GIORNI DALLE ORE 11.00 ALLE ORE 12.30
ALUNNI
ELENCO ALUNNI DIVISI PER CLASSI-LICEO SCIENTIFICO E LICEO
CLASSICO
Classe Maschi Femmine Totale
1^ A 10 14 24
1^ B 10 15 25
1^ C 13 8 21
Totali 33 37 70
2^ A 8 12 20
2^ B 9 9 18
2^ C 15 6 21
2^ D 13 6 19
Totali 45 33 78
3^ A 14 7 21
3^ B 6 18 24
3^ C 11 13 24
3^ D 11 13 24
Totali 42 51 93
4^ A 6 8 14
4^ B 8 9 17
4^ C 15 10 25
4^ D 12 12 24
Totali 41 39 80
5^ A 13 10 23
5^ B 15 6 21
5^ C 11 6 17
5^ D 7 11 18
Totali 46 33 79
Totali Generali 207 193 400
LICEO CLASSICO
N.L. I^ A 4 15 19
N.L. I^ B 5 11 16
Totali 9 26 35
N.L. II^ A 4 20 24
N.L. II^ B 9 15 24
Totali 13 35 48
N.L. III^A 8 10 18
94
N.L. III^B 6 10 16
Totali 14 20 34
IV^ A 6 12 18
IV^ B 3 22 25
IV^ C 5 11 16
Totali 14 45 59
V^ A 7 18 25
V^ B 3 25 28
Totali 10 43 53
Totali Generali 60 169 229
Totali
Complessivi
267 362 629
Questo Piano dell’Offerta Formativa:
è stato approvato dal COLLEGIO DEI DOCENTI del 7-11-2014
è stato adottato dal CONSIGLIO D’ISTITUTO del 7-11-2014
La funzione strumentale dell’Area 1
Elaborazione, coordinamento e gestione POF
Prof.ssa Rossella LIBRANDI
Per le elaborazioni grafiche:
La funzione strumentale dell’Area 2
Elaborazioni Informatiche e Multimediali
Prof. Cosimo Agostino SOSTO
Il Dirigente Scolastico
Prof. Pietro Antonio MARADEI
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INDICE
PREMESSA Pag. 2
PARTE PRIMA
Analisi del Contesto Pag. 6
Il Territorio Pag. 6
L'Istituzione Scolastica Pag. 9
PARTE SECONDA
Finalità ed Obiettivi Educativi e Didattici Pag. 12
Finalità Generali Pag. 13
Obiettivi Educativi Pag. 16
Obiettivi Didattici Pag. 17
Attività Didattica Pag. 18
Griglie Di Valutazione Pag. 26
PARTE TERZA
Le Attività Progettuali Pag. 36
Progetto Cultura E Società Pag. 36
96
Progetto La Scuola In Scena Pag. 39
Progetto Le Voci Del Pensiero Pag. 43
Progetto Pitagora Pag. 45
Progetto Airone Pag. 48
Progetto Uno Sguardo Sul Mondo Pag. 51
Progetto Centro Sportivo Italiano Pag. 53
Progetto Fai: Apprendisti Ciceroni Pag. 57
Progetto Salute Pag. 60
Progetto Pericle Pag. 63
Progetti P.O.N. Pag. 69
Altre Attività Pag. 70
Area Ascolto-Sportello Di Supporto Psicologico Pag. 75
PARTE QUARTA
Organizzazione Scolastica Pag. 80