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ISTITUTO COMPRENSIVO N. 4 - VIA GUICCIARDINI, 8 - 40026 IMOLA 0542/22264- FAX 0542/30871 - C.F. : 82003970371- C. M. BOIC846004 e-mail: [email protected]; posta certificata: [email protected] PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2016 - 2017 Si ringrazia per il contributo Con approvazione dell'aggiornamento del PTOF del Collegio Unitario del 27 ottobre 2016. Con approvazione dell'aggiornamento del PTOF con la delibera n.42 del Consiglio di Istituto del 29 novembre 2016 . Piano dell’Offerta Formativa 2016-2017

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ISTITUTO COMPRENSIVO N. 4 - VIA GUICCIARDINI, 8 - 40026 IMOLA☎0542/22264- FAX 0542/30871 - C.F. : 82003970371- C. M. BOIC846004

e-mail: [email protected]; posta certificata: [email protected]

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVAa.s. 2016 - 2017

Si ringrazia

per il contributo

Con approvazione dell'aggiornamento del PTOF del Collegio Unitario del 27 ottobre 2016.

Con approvazione dell'aggiornamento del PTOF con la delibera n.42 del Consiglio di Istituto del 29 novembre 2016 .

Piano dell’Offerta Formativa 2016-2017

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SCUOLA E TERRITORIO

L’Istituto Comprensivo n° 4 comprende, dal 1° settembre 2000, le seguenti scuole:1. Scuola dell’Infanzia “G. Rodari”2. Scuola Primaria “G. Rodari”3. Scuola Primaria “Pelloni- Tabanelli”4. Scuola Secondaria di primo grado “Valsalva”.

SEDILa scuola dell’infanzia “G. Rodari” è collocata al piano terra del plesso della scuola elementare divia Tiro a Segno n°1. Dispone di tre spazi- sezione, di un’aula per il riposo dei bimbi più piccoli. Hauna cucina ed, inoltre, nell’ampio spazio della ex segreteria è stata approntata un’aula polivalente.Condivide con la scuola primaria la palestra e la sala TV. Il giardino antistante la scuola maternaviene utilizzato esclusivamente dai bambini che la frequentano.

La scuola primaria “G. Rodari” è sita nelle adiacenze di un ampio parcheggio pubblico e di un’areaverde pubblica, di facile accesso.Le aule strutturate su due piani, sono nell’insieme spaziose e luminose. La scuola è dotata di aulespecifiche per attività varie (multimedialità, lingua straniera, scienze, attività espressive emotorie), di una biblioteca, di una palestra, di un refettorio e di ampi spazi esterni. L’edificio èstato recentemente ristrutturato per adeguarlo alle normative vigenti in merito alla sicurezza.Ogni anno viene attivato, a richiesta dei genitori, un servizio di pre-scuola, gestito da unacooperativa del territorio. Nelle adiacenze della scuola esiste anche un servizio di post scuola, conoperatori che vengono a ritirare gli alunni che ne usufruiscono, fornendo sia il servizio mensa chel’assistenza per i compiti pomeridiani.

La scuola primaria “Pelloni- Tabanelli” è sita in via Nuvolari n°1. L’edificio è strutturato su unpiano; dispone di aule molto luminose, la maggior parte delle quali con accesso diretto all’esterno.Vi sono, inoltre, un laboratorio di informatica, un’aula polivalente. La scuola è dotata di palestra.Per il pranzo vi sono due refettori, uno riservato per le classi prime.L’edificio è stato recentemente ristrutturato, in base alle norme vigenti in materia di sicurezza. Lospazio esterno è costituito da un vasto parco che, attraverso un lavoro condotto insiemeall’Amministrazione Comunale, è stato trasformato in Parco Didattico, un luogo aperto a tutte leclassi del territorio, incluso nelle offerte del Diritto allo Studio del Comune di Imola. Per tutelarequesto ambiente e rendere sempre più evidente la sua vocazione didattica al servizio delterritorio, è nato il progetto Aule Verdi. Dal 2001 l’area si è ulteriormente arricchita di nuove edinteressanti proposte: il Giardino Odoroso, il Giardino Mediterraneo, il Giardino dei FruttiDimenticati, il Muretto a Secco, il Villaggio degli Gnomi, il Labirinto.

La scuola secondaria di primo grado “Valsalva” è sita in via Guicciardini n 8. La costruzione dellasede risale agli anni ’60: l’edificio è ampio, le aule ben aerate e luminose; per le attività sportive lascuola utilizza gli impianti dell’adiacente Palazzetto dello Sport e della Piscina Comunale, comeprevisto nel progetto di costruzione. La scuola è dotata di un laboratorio d’informatica, di scienze,di lingua straniera, di due laboratori di educazione artistica, di aule speciali per educazione tecnicae musicale, di una biblioteca ben fornita. All’esterno ci sono ampi spazi. Nell’estate 2011 il tettoPiano dell’Offerta Formativa 2016-2017

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dell’edificio è stato adeguato alle norme di sicurezza vigenti e si è proceduto alla recinzioneesterna.La vicinanza della scuola al centro storico rende inoltre facilmente accessibili numerose attivitàproposte dalle varie biblioteche ed istituti culturali locali, quali in particolare

- Archivio di stato- Teatro comunale- Biblioteca comunale- Casa Piani (biblioteca comunale, sez. ragazzi; ludoteca, laboratori)- La Palazzina ( fono-videoteca; sala polivalente, centro produzione video)- CIDRA (museo della Resistenza, laboratori di storia del Novecento)

UTENZA

− Il bacino “naturale” di utenza, quello dello stradario, è costituito da parte della zona Imola-centro e dalla zona Pontevecchio, area residenziale collocata a ridosso del centro, oltre che trezone del forese, situate nella campagna (San Prospero e Zello) e nella prima fascia collinare(Ghiandolino). Gli alunni usufruiscono del trasporto scolastico.

− Geograficamente nella zona si colloca un campo - sosta per giostrai e circensi. Le nostrescuole sono punto di riferimento, anche per questa particolare e temporanea utenza.

− Gli utenti risiedono soprattutto nel territorio cittadino e in parecchi nuclei familiari igenitori lavorano entrambi.

CORPO DOCENTE

L’Istituto è caratterizzato da un corpo docente ben inserito nella realtà sociale della città; habuone competenze culturali e professionali e partecipa attivamente alle iniziative diaggiornamento e formazione promosse dall’Istituto, da Enti culturali e Associazioni professionali edall'Università di Bologna.

RAPPORTO COL TERRITORIO

L' articolazione economica del territorio imolese e la progettualità educativa degli Enti locali, delleAgenzie formative, del distretto Scolastico, di enti, di istituzioni economiche hanno consentito dadiversi decenni una forte integrazione di risorse culturali, professionali ed economiche neiconfronti delle scuole del comprensorio imolese. Il nostro Istituto si propone di valorizzareulteriormente le proprie capacità progettuali, coniugando le proprie competenze con le risorseofferte dal territorio. Nell’ambito dell’Autonomia intende dare continuità e sviluppare le positiveesperienze di integrazione che si sono realizzate negli ultimi anni (Musei, Biblioteche, TeatroComunale, Circolo della Musica, C.I.D.R.A., Società Sportive, AUSER…)

Scelte educative

Definizione della identità culturale e pedagogica della scuola

Finalità e obiettivi istituzionali della scuolaPiano dell’Offerta Formativa 2016-2017

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Finalità comune della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primogrado è promuovere la formazione integrale della personalità degli alunni nel rispetto delle diverseculture attualmente presenti nella nostra società.In particolare gli orientamenti della scuola dell’infanzia individuano come traguardi daraggiungere:

- la maturazione dell’identità,- la conquista dell’autonomia,- lo sviluppo delle competenze.

I programmi della scuola primaria stabiliscono le seguenti finalità:- alfabetizzazione culturale- acquisizione dell’autonomia personale,- partecipazione alla convivenza democratica.

I programmi della scuola secondaria di primo grado perseguono le seguenti finalità:- raggiungimento di una preparazione di base intesa come premessa per l’ulteriore

educazione - permanente- capacità di analisi- autopercezione- consapevolezza nelle decisioni (basata sulla conoscenza di sé).

Bisogni educativi che rileviamo nel nostro territorioNel corso degli ultimi anni abbiamo rilevato nei bambini i seguenti bisogni:

- essere ascoltato e ricevere considerazione,- definire la propria identità,- acquisire una sempre maggiore sicurezza e stima di sé,- conoscere il mondo circostante attraverso il fare e l’agire,- trovare dei punti di riferimento ben precisi e coerenti nell’adulto, anche in riferimento al

rispetto delle regole,- vivere momenti di gioco libero come sviluppo di potenziale creativo e occasione di

socializzazione fra coetanei,- acquisire consapevolezza delle proprie risorse e dei propri limiti,- rapportarsi alla realtà sociale in modo progettuale e partecipativo,- conquistare spazi di maggiore autonomia,- riconoscere i fattori di rischio e conquistare strumenti atti a superarli,- dare significato alle proprie esperienze,- difendersi da messaggi a volte non immediatamente percepibili in termini di verità e di

valore.

Scelte educative dell’ Istituto Comprensivo N°4 in base ai due punti precedentiIn risposta ai bisogni rilevati i docenti dell’Istituto Comprensivo individuano le seguenti scelteeducative:- privilegiare il dialogo come occasione di autoriflessione ed espressione di sé,

- privilegiare il dialogo quale occasione per conoscere, accettare e valorizzare l’altro,Piano dell’Offerta Formativa 2016-2017

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- promuovere la riflessione nel gruppo per la adozione e il rispetto delle regole comuni,- creare le condizioni perché siano rispettate le esigenze riferite ai tempi, agli spazi, ai ritmi

di vita e di apprendimento dei bambini e delle bambine,- stimolare forme di disponibilità e curiosità alla conoscenza-confronto relativamente alle

differenze individuali, culturali, di sesso e di razza,- favorire modalità di apprendimento che vanno progressivamente dal gioco alla

manipolazione, all’ azione, alla simbolizzazione, alla riflessione, all’astrazione.

Scelte curricolari

PremessaLe scelte curricolari compiute dai docenti di questo Istituto Comprensivo tengono conto e

valorizzano:- le opportunità culturali ed ambientali del territorio, poiché il processo interattivo fra scuola ed

extrascuola offre agli alunni occasioni educative e didattiche significative, che coadiuvano ilprocesso di formazione del singolo nell’ampio quadro della collettività,

- la cultura personale e familiare dell’alunno, in modo da svolgere una funzione di filtro e diarricchimento delle esperienze individuali, creando un clima di dialogo, di confronto e di aiutoreciproco, potenziando la partecipazione responsabile dei genitori.

Piano pedagogico e didattico

Il curricolo scolastico si articolerà secondo le seguenti direttrici di intervento già ampiamentesperimentate nella definizione dei percorsi formativi di questo Istituto Comprensivo:

- il curricolo obbligatorio: percorsi disciplinari fanno riferimento alle indicazionipedagogiche dei vigenti Programmi Didattici.

- Le attività extracurricolari: attività di arricchimento dell’offerta formativa in rapporto alleesigenze dei bambini delle diverse scuole dell’Istituto e alle offerte educative, culturali e formativedelle agenzie educative del Territorio. Tali attività sono già ampiamente progettate e realizzate intutte le scuole dell’Istituto (progetti realizzati in collaborazione con gli Enti Locali coi fondi del“Diritto allo Studio” e dell’Istituzione Scolastica, laboratori tematici attivati sia nelle scuole siaall’esterno, uscite didattiche, viaggi di istruzione, ecc.).

- attività aggiuntive e/o facoltative: esperienze realizzate anche fuori dell’orario scolasticodegli alunni. Tali attività fanno riferimento alle tante esperienze positive già realizzate come lefeste tematiche – didattiche coi bambini e con i loro genitori, sia in itinere che a fine annoscolastico; alla partecipazione a iniziative culturali locali e laboratori nel territorio. Sono progettate inoltre varie attività di supporto per gli alunni in difficoltà.

Si delinea pertanto un curricolo articolato che fa riferimento a:

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∙ un’efficace progettazione dei punti guida al fine di ottenere un’omogeneità di intentiformativi tra i diversi plessi;

∙ momenti di formazione comune tesi al potenziamento della professionalità docente;∙ monitoraggio di spazi, sussidi, risorse, esiti delle attività progettate;∙ valorizzazione delle competenze professionali degli insegnanti;∙ connessione con le opportunità del territorio per evitare sovrapposizioni e dispersioni

tenendo conto degli specifici compiti formativi che il Legislatore assegna alla scuola e del continuoevolversi del contesto educativo;

Al fine di monitorare gli esiti formativi del curricolo scolastico si rende opportuno realizzare:∙ una documentazione su supporti informatici delle esperienze realizzate e dei materiali a

sostegno del lavoro d’aula;∙ materiali e strumenti condivisi per osservare e valutare i percorsi formativi e gli esiti attesi

presso gli alunni.

Si attiveranno nell’Istituto risorse che∙ realizzino il raccordo con le strutture provinciali, regionali e nazionali che si occuperanno

dei processi di valutazione;∙ creino gruppi di supporto che predispongano prove standard comuni per ambito

disciplinare, prospettino criteri, modalità e strumenti per l’osservazione degli alunni e lavalutazione dei percorsi ( in itinere, intermedia, finale);

∙ predispongano strumenti per la valutazione presso l’utenza del servizio erogatodall’Istituzione Educativa.

La proposta curricolareL’Istituto Comprensivo ha predisposto un percorso formativo unitario e articolato, mediante ladefinizione di curricoli che, dalla Scuola dell’infanzia alla Scuola secondaria di primo grado, sipongano in relazione di coerenza-coesione, in un quadro di continuità educativa.Le proposte curriculari elaborate dai docenti delle scuole dell’infanzia-primaria-secondaria diprimo grado hanno come presupposto comune

- l’idea di sviluppo del bambino-ragazzo, sul piano cognitivo-affettivo-relazionale;- la consapevolezza delle modalità differenziate di apprendimento- l’idea di adattabilità delle conoscenze e delle loro strutture alle strutture cognitive di chi

apprende;- la consapevolezza del graduale modificarsi della modalità di apprendimento: dall’approccio

“pre-disciplinare” della Scuola dell’infanzia a quello più “disciplinare” della Scuola secondaria diprimo grado;

- la significatività delle esperienze cognitive proposte e la loro effettiva utilità nei contestid’uso corrente e nel processo di crescita più in generale:

- l’idea di “competenza”, intesa come sviluppo e potenziamento delle capacità relative alsapere e al saper fare, all’interno di contesti di apprendimento differenziati (trasversalità etrasferibilità delle conoscenze-competenze acquisite).

Questa consapevolezza pedagogica comune a tutto il corpo docente è frutto anche di unaaltrettanto comune riflessione che si è condotta, all’interno dell’Istituto Comprensivo stesso, in

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merito ai contenuti delle proposte sui “saperi irrinunciabili” e sulla “revisione dei curricoli”avanzate negli ultimi anni da Commissioni Ministeriali diverse impegnate nel definire la relazionepercorsi formativi - autonomia scolastica-riordino dei cicli. Anche nel nostro Istituto Comprensivoè stata infatti istituita una Commissione di docenti di scuola dell’infanzia-primaria-secondaria diprimo grado che siè occupata dell’individuazione degli “assi portanti” di una comune propostacurriculare.Questa riflessione ha trovato infine una sua giustificazione, sul piano educativo-istituzionale, trale indicazioni che attualmente orientano i percorsi formativi dei tre livelli scolastici: gliOrientamenti della Scuola dell’infanzia, i Programmi della Scuola primaria e i Programmi dellaScuola secondaria di primo grado.

Segue schema riassuntivoSCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO

GRADOCampi di esperienza Ambiti disciplinari Discipline

Il sé e l’altro

Immagini, suoni, colori

Il corpo e il movimento

La conoscenza del mondo

Italiano

Inglese

Arte ed immagine

Musica

Scienze motorie e sportive

MatematicaScienzeTecnologia ed Informatica

Storia

Geografia

Educazione alla convivenza civile ( educazione alla cittadinanza, stradale, ambientale, alla salute, alimentare, all’affettività)

Italiano

Inglese

Seconda lingua comunitaria

Arte e immagine

Musica

Scienze motorie e sportive

Matematica

Scienze

Tecnologia

Storia ed Ed. cittadinanza

Geografia

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Organigramma e dati dell’IC4

Dirigente e collaboratori

∙ Dirigente scolastico: Carmela Santopaolo

∙ Primo Collaboratore del dirigente scolastico: Elisa Ester Riva

∙ Secondo Collaboratore del dirigente scolastico Mara Mingazzini

Funzioni dei collaboratori

∙ Condividere e coordinare con il Dirigente Scolastico scelte educative e didattiche, programmate nel P.O.F.

∙ Rappresentare il Dirigente in riunioni esterne (ASL, Enti Locali, etc)

∙ Sostituire il Dirigente in caso di assenza

∙ Sostituire il Dirigente in caso d’emergenza o di urgenza anche prendendo decisioni di una certa responsabilità.

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Referenti di plesso/Collaboratori del Dirigente

Plesso ResponsabileInfanzia G. Rodari M.A. Di BonaPrimaria G.Rodari PasottiPrimaria Pelloni Tabanelli M. MingazziniSecondaria di primo grado Valsalva Boghi Donatella

Funzioni dei referenti di plesso

- Azione di supporto alla gestione complessiva del plesso;

- Controllo del regolare funzionamento delle attività didattiche;

- Valutazione delle necessità strutturali e didattiche, di comune accordo con il dirigente scolastico;

- Presidenza di riunioni interne e preparazione delle stesse;

- Partecipazione a incontri con organismi esterni con delega del dirigente scolastico;

- Redazione della proposta del quadro orario di insegnamento annuale della scuola per il Dirigente;

- Relazioni con il personale della scuola, con le famiglie degli alunni e comunicazione al dirigente delle problematiche emerse;

- Assistenza nella predisposizione del piano annuale delle attività dei docenti, di circolari e di ordini di servizio e loro attuazione.

- Creare un clima positivo e di fattiva collaborazione.

Segreteria Amministrativa

DSGA: Dott.ssa Antimi Serena

CONTABILITA': Stefania De Lillo

PERSONALE: Antonietta Masulli - Mirella Garibaldi

DIDATTICA: Elvira Guglielmacci

FUNZIONI STRUMENTALI AL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

Area Funzione strumentale

POF e Valutazione C. Cicognani - R. Tarone – G. Sabbatani

Bisogni Educativi Speciali S. Boni

Tecnologie per la scuola E. Zilli

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Aggiornamento, formazione in servizio

Rapporti con l’Università e Curricoli , tirocinanti.C. Zanelli - S. Cirani

Area Referente

Integrazione degli alunni con segnalazione DSA, ADHD e altri disturbi evolutivi

M.T. Russo

Bisogni Educativi Speciali (area svantaggio) M. Marconcini, L. Calò, Palmonari A.

Integrazione degli alunni con disabilità M. Muscherà

Orientamento A. Minzoni

Continuità prim-sec F. Villa

Continuità inf-prim M.A. Di Bona

Integrazione degli alunni non italofoni P. Pasotti

COMITATO DI VALUTAZIONE

Dall'inizio dello scorso anno scolastico l'articolo 11 del testo unico di cui al decreto legislativo 16aprile 1994, n. 297, è sostituito dal seguente: «Art. 11. ‐‐ (Comitato per la valutazione dei docenti). Presso ogni istituzione scolastica ededucativa è istituito, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, il comitato per lavalutazione dei docenti.

2. Il comitato ha durata di tre anni scolastici, è presieduto dal dirigente scolastico ed è costituitodai seguenti componenti: a) tre docenti dell'istituzione scolastica, di cui due scelti dal collegio deidocenti e uno dal consiglio di istituto; b) due rappresentanti dei genitori, per la scuola dell'infanziae per il primo ciclo di istruzione; un rappresentante degli studenti e un rappresentante deigenitori, per il secondo ciclo di istruzione, scelti dal consiglio di istituto; c) un componenteesterno individuato dall'Ufficio scolastico regionale tra docenti, dirigenti scolastici e dirigentitecnici.

3. Il comitato individua i criteri per la valorizzazione dei docenti sulla base: a) della qualitàdell'insegnamento e del contributo al miglioramento dell'istituzione scolastica, nonché delsuccesso formativo e scolastico degli studenti; b) dei risultati ottenuti dal docente o dal gruppo didocenti in relazione al potenziamento delle competenze degli alunni e dell'innovazione didattica emetodologica, nonché della collaborazione alla ricerca didattica, alla documentazione e alladiffusione di buone pratiche didattiche; c) delle responsabilità assunte nel coordinamentoorganizzativo e didattico e nella formazione del personale.

4. Il comitato esprime altresì il proprio parere sul superamento del periodo di formazione e diprova per il personale docente ed educativo. A tal fine il Comitato è composto dal dirigentescolastico, che lo presiede, dai docenti di cui al comma 2, lettera a) ed è integrato dal docente aPiano dell’Offerta Formativa 2016-2017

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cui sono affidate le funzioni di tutor. 5. Il comitato valuta il servizio di cui all'articolo 448 surichiesta dell'interessato, previa relazione del dirigente scolastico; nel caso di valutazione delservizio di un docente componente del comitato, ai lavori non partecipa l'interessato e il consigliodi istituto provvede all'individuazione di un sostituto. Il comitato esercita altresì le competenze perla riabilitazione del personale docente, di cui all'articolo 501»

Nel nostro istituto il “Comitato di valutazione” per l’anno scolastico 2016-2017 è così composto :

• Testa Alberto (Docente) • Prati Sabrina (Docente)• Ferrara Marcella (Docente)• Becca Mauro (Genitore)• Gardi Valeria (Genitore)• Lombardo Anna (Membro esterno)

Tutor

Secondo le linee tracciate dal D.M. n.850, nell’alveo della formazione iniziale, i docenti con funzioni di tutoracquisiscono un nuovo status professionale che potrà essere riconosciuto all’interno dell’istituzione scolastica.

Premesso che prima della Legge 107, la materia sulle funzioni tutoriali è stata regolata nel D.M. n.249 del 2010 sulla“definizione della disciplina dei requisiti e delle modalità della formazione iniziale degli insegnanti della scuoladell'infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo e secondo grado, ai sensi dell'articolo 2, comma416, della legge 24 dicembre 2007, n. 244», elementi di novità si aggiungono per il tramite del nuovo decreto.

Il D.M. n.850 fornisce appunto indicazioni precise sui compiti tutoriali all’interno dell’istituzione scolastica, per idocenti che espleteranno il periodo di formazione e di prova, giacché, secondo l’articolo 8 dello stesso decreto,l’azione dei suddetti tutor sarà complementare a quella svolta, in ambito territoriale, dai docenti coordinatori deicosiddetti laboratori formativi.

L’assegnazione dei tutor

A regolamentare l’assegnazione dei tutor è l’art.12 del decreto 850, precedentemente la C.M. 267 del 1991 ne avevadisciplinato le modalità. Allo stato attuale la scelta dei tutor avviene su parere del collegio dei docenti, al contrario,prima del decreto succitato, il dirigente scolastico nominava su designazione del collegio.

Per mancanza di risorse professionali ad un docente possono essere assegnati al massimo tre docenti neo-assunti.Prima non si potevano assegnare più di due docenti in formazione.

Il docente tutor, per la scuola secondaria di primo e secondo grado, dovrà appartenere alla stessa classe di concorsodei docenti neo-assunti ovvero dovrà essere in possesso della relativa abilitazione. Qualora ci fosse una motivataimpossibilità, la designazione avviene per classe di concorso affine ovvero per area disciplinare.

I requisiti dei tutor

Il comma 3 dell’art.12, pur lasciando un margine di azione alle istituzioni scolastiche, definisce i requisiti dei nuovitutor; diventano infatti criteri prioritari per l’incarico tutoriale il possesso di uno o più tra i titoli previsti nell’allegato Atabella 1 del decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca 8 novembre 2011, (non dell’11novembre come erroneamente indicato nel D.M. 850) nonché il possesso di adeguate competenze culturali,comprovate esperienze didattiche, attitudine a svolgere funzioni di tutoraggio, counseling, supervisione professionale.

Riguardo ai titoli indicati nella tabella A del D.M. 8/11/ 2011 sarà determinante possedere:

- una formazione specifica alla funzione di tutor dei tirocinanti con certificazione delle competenze in base ai risultatiraggiunti e al numero di ore di formazione sostenute, rilasciata dalle università, dalle istituzioni AFAM e da entiaccreditati per la formazione del personale della scuola (punti 2 ogni 25 ore di formazione fino a un massimo di punti10).

- una formazione alla funzione tutoriale con certificazione delle competenze in base ai risultati raggiunti e al numero diore di formazione sostenute, rilasciata dalle università, dalle istituzioni AFAM e da enti accreditati per la formazionedel personale della scuola (punti 1 ogni 25 ore di formazione fino a un massimo di punti 5).

- una formazione specifica all'uso delle lavagne interattive multimediali (punti 2).

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- un titolo di dottore di ricerca in didattica (punti 7).

- Altro titolo di dottore di ricerca (punti 3).

Aver svolto:

- l’esercizio della funzione di supervisore del tirocinio nei corsi di laurea in scienze della formazione primaria, nellescuole di specializzazione all'insegnamento superiore e nei percorsi di cui ai decreti del Ministro dell'istruzione,dell'università e della ricerca 7 ottobre 2004, n. 82, e 28 settembre 2007, n. 137 (punti 5).

- l’esercizio della funzione di docente accogliente nei corsi di laurea in scienze della formazione primaria, nelle scuoledi specializzazione all'insegnamento superiore e nei percorsi di cui ai decreti del Ministro dell'istruzione, dell'universitàe della ricerca 7 ottobre 2004, n. 82, e 28 settembre 2007, n. 137 (punti 1 per ogni anno fino a un massimo di punti 3).

- la funzione di tutor nei percorsi finalizzati alla formazione dei docenti all'uso delle Lavagne interattive multimediali(punti 5)

- la direzione di corsi finalizzati alla formazione di tutor ovvero alla formazione e all'aggiornamento didattico svoltipresso le università, le istituzioni AFAM o enti accreditati dal Ministero (punti 5).

- un’attività di ricerca ovvero di insegnamento nelle università o nelle istituzioni dell'alta formazione artistica, musicalee coreutica (punti 5).

Il punteggio previsto per i titoli e per le competenze sarà di punti 50 su 100.

Sui titoli diventa determinante l’ingerenza delle competenze possedute dall’aspirante tutor, che potranno esserevalutate, in ambito scolastico. Nella fattispecie, l’autonomia delle istituzioni scolastiche sarà libera di definire qualicomprovate competenze possano essere speculari all’assegnazione del ruolo di tutor. Sulla definizione dei criteri datenere in considerazione, è utile ricordare che il D.M. 8/11/2011 prospettava già nella selezione dei tutor anche lavalutazione da parte del Comitato, con l’assegnazione del relativo punteggio, sulla base di un colloquio sostenutodall’aspirante tutor.

Competenze valutate nella scelta dei tutor

Benché ogni istituzione scolastica sia libera di stabilire la tipologia di competenze da tenere in considerazione perl’assegnazione della funzione tutoriale per i docenti neo-assunti, utili indicazioni in proposito, direttamente collegate aquelle stabilite nell’art.12 del decreto 850 (esperienze didattiche, attitudine a svolgere funzioni di tutoraggio,counseling, supervisione professionale) possono essere desunti anche dalla C.M. n.267 che si sofferma sulle“competenze di carattere metodologico-didattico, organizzativo e soprattutto relazionale, nonché di specificamotivazione a condurre esperienze di formazione tra pari”.

Alla scuola l’onere di stabilire, per una corretta procedura e gestione della formazione iniziale, detti criteri cheserviranno alla valutazione dei tutor, in vista della loro designazione.

Funzioni tutoriali e compiti richiesti

Come previsto dal comma 4 dell’art.12 al tutor nominato spetterà:

- accogliere il neo-assunto nella comunità professionale;

- favorire la sua partecipazione ai diversi momenti della vita collegiale della scuola;

- esercitare ogni forma utile di ascolto, consulenza e collaborazione per migliorare la qualità el’efficacia dell’insegnamento;

- elaborare, sperimentare, validare risorse didattiche e unità di apprendimento in collaborazione con il docente neo-assunto;

- promuovere momenti di osservazione in classe, secondo le indicazioni dell’art.9 dello stesso decreto, finalizzate almiglioramento delle pratiche didattiche, alla riflessione condivisa sugli aspetti salienti dell’azione di insegnamento.L’art.9 (rubricato Peer to peer – formazione tra pari), specifica che “l’osservazione è focalizzata sulle modalità diconduzione delle attività e delle lezioni, sul sostegno alle motivazioni degli allievi, sulla costruzione di climi positivi emotivanti, sulle modalità di verifica formativa degli apprendimenti”.

Il tutor quindi oltre a perseguire gli obiettivi specifici di cui sopra dovrà curare, con particolare attenzione, la partecosiddetta “osservativa” del neo docente che confluirà successivamente nella sua relazione finale; per tali attività diosservazione sono previste almeno 12 ore (comma 3 art.9). Il neo-docente potrà svolgere la sua osservazione, sullabase di quanto sarà inserito nel patto per lo sviluppo professionale di cui all’art.5 del decreto n.850, anche in classecon altri docenti. Tutto ciò attribuisce alla formazione iniziale un carattere trasversale, non strettamente circoscrittoall’ambito disciplinare del docente, ma si incentiva la sua formazione in una dimensione collegiale.

Piano dell’Offerta Formativa 2016-2017

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Il patto per lo sviluppo professionale

L’attività dei tutor è comunque svolta sulla base del cosiddetto patto per lo sviluppo professionale che ha l’obiettivo dipersonalizzare il percorso di formazione iniziale ed è stabilito dal dirigente scolastico e il neo-assunto, sentito il pareredel tutor, secondo una specifica procedura che comprende inizialmente:

FASE DELLA DIAGNOSI attraverso la redazione di un primo bilancio di competenze, in forma di autovalutazionestrutturata, con la collaborazione del docente tutor; questo adempimento, secondo quanto prescritto nel decreton.850, dovrà realizzarsi entro il secondo mese dalla presa di servizio, servirà a “compiere una analisi critica dellecompetenze possedute, di delineare i punti da potenziare e di elaborare un progetto di formazione in servizio coerentecon la diagnosi compiuta” (comma 2 art.5).

FASE DELLA PROGETTUALITA’ attraverso la stesura vera e propria del patto di cui sopra, che dovrà indicare : “gliobiettivi di sviluppo delle competenze di natura culturale, disciplinare, didattico-metodologica e relazionale, daraggiungere attraverso le attività formative di cui all’articolo 6 e la partecipazione ad attività formative attivatedall’istituzione scolastica o da reti di scuole, nonché l’utilizzo eventuale delle risorse della Carta di cui all’articolo 1,comma 121, della Legge”(comma3 art.5). A questa fase corrisponde anche il momento in cui il docente neo-assunto,con il supporto del tutor, “redige la propria programmazione annuale, in cui specifica, condividendoli con il tutor, gliesiti di apprendimento attesi, le metodologie didattiche, le strategie inclusive per alunni con bisogni educativi speciali edi sviluppo delle eccellenze, gli strumenti e i criteri di valutazione, che costituiscono complessivamente gli obiettividell’azione didattica” (comma 2 art.4).

FASE FINALE o del BILANCIO con la redazione, assieme al tutor, di un resoconto delle competenze per “registrare iprogressi di professionalità, l’impatto delle azioni formative realizzate, gli sviluppi ulteriori da ipotizzare.” (comma 4art.5).

In sintesi il tutor dovrà supportare la formazione iniziale su due versanti complementari: uno prettamente operativo edi supporto al docente neo-assunto in tutti gli ambiti della vita scolastica: dalle pratiche di insegnamento allariflessione condivisa di quanto agito, dalle esperienze didattiche alla collegialità praticata; un secondo versantecentrato sulla valutazione del docente; alla fine il tutor presenterà al dirigente una relazione a carattere istruttorio “inmerito alle attività formative predisposte ed alle esperienze di insegnamento e partecipazione alla vita della scuola deldocente neo-assunto” (comma 3 art.13). Le risultanze dell’istruttoria saranno presentate dal docente tutor dinnanzi alcomitato e al dirigente, in sede di colloquio finale del docente neo-immesso. E’ appena il caso di ricordare che ilComitato esprime solo un parere obbligatorio ma, non vincolante per il dirigente scolastico, che può discostarsene conatto motivato.

Riconoscimenti professionali ed economici al tutor

A fissare le nuove regole è il comma 5 dell’art.12 del D.M. 850; al tutor è riconosciuto, per le attività svolte, “uncompenso economico nell’ambito delle risorse assegnate all’istituzione scolastica per il Miglioramento dell’Offertaformativa; (…) altresì, specifica attestazione dell’attività svolta, inserita nel curriculum professionale e che forma parteintegrante del fascicolo personale.” Lo svolgimento della funzione tutoriale si arricchisce di un elemento di novità ecioè “il positivo svolgimento dell’attività del tutor può essere valorizzato nell’ambito dei criteri di cui all’articolo 1,comma 127, della Legge; quindi se ne ricava che il Comitato, in modo propedeutico, in fase di definizione dei criteri,potrà tenere conto anche di questo aspetto legato alla formazione, senza dimenticare che uno dei criteri forniti dalcomma 129 della Legge 107, che ha novellato l’organo collegiale, stabilisce che sia presa in considerazione, proprionella fase di individuazione dei criteri (lett.c del comma 129) appunto la formazione del personale.

Piano dell’Offerta Formativa 2016-2017

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ORGANIGRAMMA DELLA SICUREZZA

1 Responsabili Prevenzione, Protezione, Sicurezza

Organigramma della sicurezza

Per l’Istituto

RSPP Ing, F. Minzoni

RLS E. Zilli

Medico competente Dott.ssa Alessandra Mussi

Per i plessi

Plesso Preposto per la sicurezza Referente per la sicurezza

Infanzia G. Rodari M.A. Di Bona F. Fini

Primaria G.Rodari A. Palmisani G. Sabbatani

Primaria Pelloni Tabanelli M. Mingazzini G. Piscopo

Secondaria di I grado Valsalva E. E. Riva C. Cicognani

CONSIGLIO DI ISTITUTO

Il Consiglio d’Istituto esercita le funzioni di indirizzo politico-amministrativo dell’istituto.

Compiti

Il Consiglio di Istituto elabora e adotta gli indirizzi generali e determina le forme diautofinanziamento della scuola; delibera il bilancio preventivo e il conto consuntivo e stabiliscecome impiegare i mezzi finanziari per il funzionamento amministrativo e didattico.

Spetta al consiglio l'adozione del regolamento interno dell'istituto, l'acquisto, il rinnovo e laconservazione di tutti i beni necessari alla vita della scuola, la decisione in merito allapartecipazione dell'istituto ad attività culturali, sportive e ricreative, nonché allo svolgimento diiniziative assistenziali.

Fatte salve le competenze del collegio dei docenti ha potere deliberante sull'organizzazione e laprogrammazione della vita e dell'attività della scuola, nei limiti delle disponibilità di bilancio, perquanto riguarda i compiti e le funzioni che l'autonomia scolastica attribuisce alle singole scuole.

In particolare adotta il Piano dell'offerta formativa elaborato dal Collegio dei docenti.

Inoltre il Consiglio di istituto indica i criteri generali relativi alla formazione delle classi,all'assegnazione dei singoli docenti, e al coordinamento organizzativo dei consigli di classe;esprime parere sull'andamento generale, didattico ed amministrativo dell'istituto, stabilisce i

Piano dell’Offerta Formativa 2016-2017

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criteri per l'espletamento dei servizi amministrativi ed esercita le competenze in materia di usodelle attrezzature e degli edifici scolastici.

Membri Consiglio di Istituto - Triennio 2015/2016 - 2016/2017 - 2017/2018

PRESIDENTEDIRIGENTE

SCOLASTICODOCENTI GENITORI PERSONALE ATA

GAITA MARIARITA CARMELA

SANTOPAOLO

PASOTTI PAOLASANGIORGI GABRIELLA

FINI FREDIANANEGRINI ALESSANDRA

ZILLI EMILIOFERRARA MARCELLACICOGNANI CLAUDIO

PRATI SABRINA

FOLLI FILIPPOMORSIANI CINZIAGARDI VALERIABECCA ROBERTAGAITA MARIARITABECCA MAUROMONTEFIORI ERICADARCHINI DANIELA

CASA’ GIUSEPPA

MURGO MADDALENA

I DATI DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO N. 4

ALUNNI 986INSEGNANTI 94DIRETTORE AMMINISTRATIVO 1ASSISTENTI AMMINISTRATIVI 6COLLABORATORI SCOLASTICI 15

Progetti e attivita’ per l’arricchimento dell’offerta formativa

ATTIVITA’ DI CONTINUITA’ ED ORIENTAMENTO

Progetto accoglienza Le modalità di accoglienza dei bambini in ingresso nelle sezioni della scuola dell’infanziadell’Istituto Comprensivo e nelle prime classi delle Scuole primarie e secondaria di primo gradosono concordate all’interno di progetti differenziati per ordini di scuola. Il progetto di accoglienzasi propone i seguenti obiettivi:- favorire l’incontro dei bambini con le situazioni scolastiche di arrivo (strutture, ritmi, metodi,clima…) ;- favorire l’incontro e la socializzazione con i nuovi compagni, all’interno dei nuovi gruppi;- favorire le iniziative di continuità verticale e orizzontale, tra la situazione scolastica d’arrivo e leprecedenti esperienze educative;- favorire la collaborazione della scuola con la famiglia.

Piano dell’Offerta Formativa 2016-2017

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L’accoglienza prevede sia momenti “rituali” di inizio anno che scelte metodologiche specifiche chesi integrano con le strategie educative previste dalle programmazioni annuali e con esseprocedono.

Progetto di continuità educativa (scuola dell’infanzia, scuole Primarie/ scuola Secondaria 1^Valsalva)Nel passaggio dalla scuola d’infanzia alla scuola primaria, il Progetto continuità vuole garantire albambino un percorso formativo organico e completo, facilitando il suo ingresso nel nuovoambienteLa scuola Valsalva istituisce una rete di relazioni educative con le scuole Primarie (classi quinte),per un percorso di continuità educativa, con l’obiettivo di una buona integrazione. E' prevista unascheda informativa su quegli studenti, che evidenziano difficoltà di apprendimento e problemicomportamentali, nello stretto rispetto della privacy di ciascun alunno interessato.Il fine ultimo è quello di facilitare una, il più possibile adeguata e conforme, formazione delle classiprime e favorire già all’apertura dell’a.s. una conoscenza della realtà della classe, nell’ottica delbenessere e degli specifici bisogni educativi, sociali, affettivo-relazionali degli alunni.In prospettiva del benessere dell’alunno sono attivi incontri e contatti con famiglie e Servizi per glialunni in ingresso con specifiche tipologie di intervento.Nello specifico la Scuola Valsalva organizza per le classi quinte della scuola primaria:

1. Visite alla scuola (spazi, aule, aule speciali, laboratori)5. Esperienze dirette in attività curricolari (con partecipazione a lezioni in classe)6. Esperienze dirette in attività di laboratorio (scienze, musica, arte, informatica)7. Incontri con alunni, docenti, Dirigente, ATA Valsalva per “intervista” con domande e

confronto diretto8. Corrispondenze epistolari tra gli alunni (classe 5^ primaria / classe Valvalva)9. Momenti di condivisione in attività presso scuola primaria e secondaria.

All’accoglienza concorrono attivamente alunni di Valsalva, scelti per le specifiche disponibilità e/oin situazione di disagio, al fine di promuovere il senso di appartenenza alla scuola, nell’ottica diuna autonomia personale partecipata.

Progetto orientamentoIl progetto Orientamento è rivolto agli studenti frequentati la scuola secondaria di primo grado, lerispettive famiglie e i docenti delle classi interessate. Esso si attua attraverso tutte quelle modalitàdidattiche che mirano a formare la capacità di conoscere se stessi, l’ambiente in cui si vive, leofferte formative e di lavoro presenti sul territorio di Bologna e provincia.La normativa di riferimento.Nelle Linee guida in materia di orientamento lungo tutto l’arco della vita (C.M. n. 43 del15/04/2009) si legge: “l’orientamento è un processo associato alla crescita della persona incontesti sociali, formativi elavorativi. È un diritto del cittadino e comprende una serie di attività finalizzate a mettere in gradoil cittadino di ogni età ed in ogni momento della sua vita di: - identificare i suoi interessi, le sue capacità, competenze e attitudini; - identificare opportunità erisorse e metterle in relazione con i vincoli e i condizionamenti;- prendere decisioni in modo responsabile in merito all’istruzione, alla formazione, all’occupazionee al proprio ruolo nella società;- progettare e realizzare i propri progetti.”Alla luce di ciò, le azioni orientative svolte nella scuola secondaria di primo grado, accompagnanol’alunno in un percorso che, rispettoso del progetto di vita, sarà di conseguenza attento aconsiderare in modo realistico il mondo del lavoro con le sue possibilità.Le azioni orientative.

Piano dell’Offerta Formativa 2016-2017

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Le azioni orientative pensate nella scuola secondaria di primo grado, vengono realizzate nel corsodel triennio, facendo fare esperienza diretta agli alunni attraverso varie tipologie didattiche: dallevisite guidate ad aziende che operano sul territorio imolese, per la conoscenza del mondo dellavoro, alla visita presso Istituti con la partecipazione a laboratori di Fisica e di Chimica e incontricol mondo dell’artigianato.Inoltre, le attività sopra esposte, sono supportate sia da attività in classe che accompagnano glialunni nella identificazione dei propri interessi, delle proprie capacità, competenze e attitudini, siada incontri con docenti e insegnanti delle Scuole secondarie di secondo grado del Circondario(anche in collaborazione con il CISST).Queste attività sono organizzate in modo da favorire una didattica orientativa. Tale didattica vienepensata e sviluppata attraverso una modalità di apprendimento e un utilizzo delle conoscenzedisciplinari ai fini di un potenziamento dei prerequisiti (competenze orientative di base) necessariallo studente per gestire consapevolmente il processo di orientamento.L’orientamento si pone come percorso educativo e formativo finalizzato a promuovere negli alunnile capacità di scelta, promuovendo quelle abilità che consentiranno agli alunni stessi di sviluppareadeguati processi decisionali.

ATTIVITA’ per l’ INCLUSIONE

Progetto InclusioneIn riferimento alla Direttiva ministeriale del 27 dicembre 2012 “Strumenti di intervento per alunnicon Bisogni Educativi Speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica“ e successivecircolari, è stato predisposto un progetto per l’inclusione. Per una visione dettagliata di taleprogetto si invita a consultare l’allegato Piano Annuale per l’Inclusività.

Attività di supporto al disagioIl progetto mira ad individuare le dimensioni del disagio scolastico per fornire indicazioni utili aridurne la consistenza per insegnanti e genitori. Obiettivi di questo progetto sono:

- la formazione degli insegnanti e il confronto tra gli stessi, finalizzati a riconoscere e gestirele situazioni di disagio dei bambini.Sono previste iniziative di supporto per i docenti, sia sugli aspetti specifici della relazioneinsegnamento-apprendimento, sia sugli aspetti organizzativi e relazionali tra gli stessi docenti.

Attività per l’integrazione scolastica degli alunni diversamente abili La traduzione dell’integrazione scolastica impegna il personale della scuola a collocare il temadell'inclusione e dell'integrazione scolastica degli alunni in difficoltà di apprendimento, disocializzazione e di relazione legate a situazioni di disagio o di svantaggio, all’interno del progettoeducativo. La legge 104/92 secondo Accordo Provinciale e territoriale di Programma è pienamenteapplicata nell’I.C. 4.A livello di Istituto sono attivi secondo quanto previsto dalla normativa vigente:Gruppo di Lavoro di Istituzione Scolastica, n. 2 incontri nell’a. sc. Il gruppo è costituito da:Dirigente scolastico, 1 docente specializzato e 1 docente curriculare , 1 genitore alunni disabili e 1del Consiglio d’istituto, 1 referente ASL Materno-Infantile Imola, 1 referente Ente Locale settorescuola Diritto allo Studio. Il gruppo, previsto dall’art.15, punto 2 della legge 104/92, ha il compitodi collaborare alle iniziative educative e di integrazione predisposte dal piano educativo per glialunni disabili.Gruppi Operativi per ciascun alunno disabile, n. 2 nell’a. sc., al bisogno possono essere previstiaggiornamenti condivisi tra le parti. Ciascun gruppo è costituito da Dirigente scolastico,, docente disostegno e docenti curricolari, famiglia, referente AUSL, educatori attività integrative l.517

Piano dell’Offerta Formativa 2016-2017

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(quando previsti). Il gruppo può accogliere altri referenti a seconda del bisogno e del tipo diintervento specifico del caso (es. consulenza di specialisti, Servizio Sociale…) che concorrano alpercorso di vita dell’alunno.

Per ogni alunno disabile viene redatto il PEI (Piano Educativo Individualizzato) ed il PDF (ProfiloDinamico Funzionale) predisposti e approvati in gruppo operativo, i cui membri sottoscrivono il PEIcome impegno alla sua realizzazione e il PDF (al termine di ogni ciclo educativo/scolastico) secondole capacità possedute, le difficoltà, gli interessi e possibilità di sviluppo. Tale momento (Nelsecondo G.O. di classe3^) è integrato dalla presenza di referenti degli istituti che accoglierannol’alunno nell’a.s.successivo al fine di elaborare indicazioni utili alla redazione del PEI nel nuovolivello di scolarità.Nell’ I.C. 4 sono in servizio: docenti specializzati, educatori di attività integrative (artt. 2 e 7. Legge517/77) e sono attivi percorsi I.D. (Integrazione Disabili) aderendo ad offerte del territorio(Comune, AUSL, Cooperative): laboratori di cucina, musica, ippica

Gli obiettivi comuni sono:∙ garantire i diritti della persona che nella scuola si traducono in diritto ad apprendere oltre

a socializzare nell’ottica del miglioramento della qualità della vita;∙ accrescere le competenze professionali dei docenti nella stesura della programmazione

didattica individualizzata;∙ comprendere le fasi del percorso dell’integrazione ed essere in grado di elaborare

correttamente i documenti della programmazione;∙ collaborare con la famiglia e con gli operatori socio-sanitari.

Per ciascun ragazzo si tiene in primaria considerazione la sua integrazione nel contesto:∙ vivere il tempo scuola in armonia con gli altri (aver confronto con i compagni, non rimanere isolato, poter raccontarsi, …);∙ apprendere contenuti e modalità cognitive;∙ apprendere modalità di comportamento;∙ apprendere il piacere di vivere con altri esperienze, codificate nel termine “crescita”;∙ fare esperienze consone ai bisogni, all’interno ed all’esterno della struttura scolastica;∙ cooperazione con i compagni;∙ acquisire abilità che promuovano la fiducia in sé.

Alla scuola Valsalva sono istituiti e funzionanti laboratori che sviluppano percorsi specifici di:∙ falegnameria;∙ elettrotecnica;∙ ceramica;∙ informatica;∙ teatro.

Per la loro realizzazione intervengono:- Ente Locale settore scuola Diritto allo Studio, che fornisce i fondi per l’acquisto dei

materiali e coordina le assegnazioni del personale educativo L. 517;- Cooperativa appaltatrice (SEACOOP- SOLCO) che fornisce il personale educativo L. 517 e ne

coordina gli interventi;- AUSL di appartenenza per redigere la Diagnosi Funzionale e la Certificazione e mantenere

monitorati i percorsi integrati;- Scuola, con il personale docente curricolare e specializzato, personale ATA

nell’elaborazione dei progetti e nella loro realizzazione.

Piano dell’Offerta Formativa 2016-2017

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I fondi per gli acquisti dei materiali e delle attrezzature sono forniti, previa richiesta dellascuola, per ogni anno scolastico da: Ente Locale settore scuola Diritto allo Studio .

I plessi dell’IC4 ( secondaria Valsalva, Primaria Rodari, Primaria Pelloni Tabanelli) sono forniti dipostazioni informatiche e programmi didattici specificamente previsti per gli alunni disabili.

Per ciascun alunno in ingresso al nuovo ordine di scuola è attivo un percorso di continuità con lascuola di provenienza, con l’AUSL di riferimento, con la famiglia, e, quando ritenuto necessario,un ulteriore percorso di prima accoglienza nella nuova scuola, dove l’alunno può vivereesperienze di conoscenza dei nuovi ambienti, nuove figure di riferimento (docenti, ATA,educatori, Dirigente) e nella concretezza di operatività diretta, affiancato da personalescolastico e/o familiare.

Attività di supporto agli alunni con diagnosi di DSA (Disturbi Specifici di Apprendimento)La legge 170/2010 (nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambitoscolastico) secondo Accordo Provinciale e Territoriale di Programma è applicata nell’IC4 che siimpegna a rendere operative le disposizioni previste dalla normativa vigente e a seguire le lineeguida per l’applicazione della L. 170/2010, pubblicate dal MIUR il 12 luglio 2011.A livello di Istituto sono attivi:− censimento alunni DSA (con segnalazione organo competente);− aggiornamento per USR: “rilevazione delle diagnosi di DSA rilasciate ad alunni delle scuole

statali e paritarie dell’Emilia Romagna;”− presa in carico dell’alunno;− redazione, nella scuola primaria e secondaria di primo grado, secondo quanto previsto

dall’art. 5 del decreto attuativo della legge 170/2010, di un piano didattico personalizzato(PDP) con l’indicazione delle misure dispensative e degli strumenti compensativi adottati;

− adeguamento tempi alle prove di verifica scritte (comprese quelle Invalsi e quelledell’esame di stato di terza);

− utilizzo del mezzo informatico ( pc/mini notebook) in classe ( quando concordata la suautilità);

− previsione libri di testo in formato digitale (BiblioAid Bologna), quando concordata la suautilità;

− coordinamento con CTS Bologna;− partecipazione a iniziative del territorio (es. “sportello psico-educativo”) offerto a scuole e

famiglie;− partecipazione a Gruppo di coordinamento per le attività rivolte a DSA Nuovo Circondario

Imolese CISS/T ( Formazione-organizzazione);− acquisto libri di narrativa in forma audiolibro per la biblioteca scolastica;− incontri programmati con scuole di provenienza e famiglia;− utilizzo in aula (dove presente) di lavagna interattiva multimediale LIM.

Attività di supporto per l’inserimento di alunni stranieriLe modalità di accoglienza, inserimento e integrazione degli alunni stranieri saranno realizzateall’interno di specifici progetti finalizzati a:− favorire l’ingresso di alunni stranieri nel nostro sistema scolastico ;− sviluppare la cultura dell’incontro tra le diversità.Andrà pertanto attivata una rete di collegamento tra scuole, Osservatorio distrettuale sullapresenza di alunni stranieri, AUSL e Ente Locale per rispondere ai problemi relativiall’alfabetizzazione strumentale e culturale di questi alunni, e per individuare potenziali sacche didisagio che potrebbero condurre a situazioni di emarginazione e disuguaglianza.

Piano dell’Offerta Formativa 2016-2017

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Gli alunni non italofoni usufruiscono di un monte ore variabile, stabilito secondo le esigenze daidocenti, dalla referente d’istituto e sovvenzionato dal Comune, in cui è previsto l’apporto di unamediatrice linguistica di madre- lingua.Gli alunni stranieri in difficoltà con l’uso dell’italiano possono partecipare ad un progetto dialfabetizzazione, sempre finanziato dal Comune che ne affida la realizzazione alla cooperativaSolco, che prevede interventi, possibilmente pomeridiani presso i vari plessi dell’IC4, a tre livelli:alta difficoltà, media difficoltà, italiano per lo studio.

Progetto AgioIn collaborazione con l’Asp e le altre agenzie del territorio, si realizzano attività di sostegno allesituazioni di svantaggio in cui si possono trovare alunni/e e le loro famiglie.In particolare le attività sono rivolte a:∙ fornire occasioni in cui i genitori possano riflettere in merito ai loro stili educativi,∙ promuovere opportunità di comunicazione tra insegnanti e genitori,∙ favorire la creazione di una rete di sostegno alle situazioni che manifestano forti criticità.

Progetto INS seconda annualitàIl progetto prevede il contrasto alla dispersione scolastica con recupero delle competenze, conincontri pomeridiani e/o mattutini di tutte le materie. Il progetto è finanziato dalla Fondazione DelMonte di Bologna.

LINGUAGGI E MULTIMEDIALITÁ

Progetto multimedialità

Ogni plesso della scuola primaria può contare su un laboratorio multimediale, grazie aifinanziamenti dello Stato, alle donazioni della Fondazione Cassa di Risparmio di Imola e agliacquisti fatti col finanziamento di genitori e di privati.Ogni laboratorio è fornito di computer tutti in rete e di un buon numero di stampanti.A partire da questo a.s. inoltre in ogni plesso sarà periodicamente presente un “animatoreinformatico”, una figura professionale che avrà un compito di supporto ed incentivazionedell’utilizzo delle varie strumentazioni digitali e dei vari programmi informatici dedicati al mondodella scuola.

La scuola secondaria di primo grado ospita il laboratorio informatico distrettuale attrezzato concomputer tutti in rete e un decina di stampanti. Grazie a vari finanziamenti, sono stati acquistatialtri computer utilizzati anche per attività di aggiornamento, per la gestione della biblioteca oltreche per attività di laboratorio. Anche questi computer sono in rete. Sono presenti diverse lavagneinterattive (progetto LIM del Ministero e donazioni di vari enti), tutte già in uso.Il progetto si pone il perseguimento delle seguenti finalità educative:− arricchimento dei saperi scolastici attraverso la conoscenza di nuove tecniche di

comunicazione e l’utilizzazione dei fondamentali tipi di linguaggio, fornendo codici e chiavi diinterpretazione del reale più raffinati;

− superamento della separazione tra cultura umanistica e cultura scientifica;− favorire l’acquisizione di un corretto rapporto uomo-macchina;− assicurare le prime forme di alfabetizzazione informatica, non come fine in sé, ma in un

rapporto di stretta interdipendenza con le alfabetizzazioni linguistica, matematica, iconico-visiva, musicale, storico-antropologica, scientifica, geografica.

− favorire la padronanza di sistemi simbolici e culturali nuovi, come quelli veicolati dai nuovimedia elettronici.

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− valorizzare tutte le forme di apprendimento come gioco, sfruttando le possibilità di interazionee di immersione ludiche offerte dal computer.Il Progetto prevede:

− l’utilizzazione dei laboratori per attività di supporto alla didattica (elaborazione di giornaliniscolastici, scrittura elettronica di libri realizzati dagli alunni, preparazione di cartelloni murali,programmi per la didattica delle diverse discipline…)

− utilizzazione del linguaggio LOGO per attività di orientamento spaziale, di riconoscimentogeometrico, di riflessione matematica;

− utilizzazione di software specifici per l’invenzione di storie e di favole, per l’illustrazione e ildisegno;

− l’accesso ad Internet in tutti i plessi, per favorire l’utilizzo in rete di esperienze didattiche con lescuole della Provincia, ma anche per attingere alle risorse planetarie che mette adisposizione ;

− l’acquisizione di ulteriori postazioni multimediali nelle classi in grado di consentirel’utilizzazione delle banche dati, degli ipertesti, delle esperienze didattiche e delleenciclopedie contenute nei Cd ROM già oggi largamente diffusi.

Progetto musica ed espressività corporeaIl laboratorio teatrale nasce per rispondere all’esigenza dei giovani di conseguire l’identitàpersonale attraverso il riconoscimento di uno spazio significativo. Il progetto è aperto alla scuoladell’Infanzia, alle Primarie e alla secondaria Valsalva. Il docente è chiamato ad un nuovo confrontodidattico e sperimentale attraverso la propria materia. L’interdisciplinarietà e la sperimentazionesi fondono in un unico obiettivo trasversale.Tutte le procedure del lavoro ( la progettazione, le fasi, la realizzazione finale) vengono assimilatedai ragazzi entrando a far parte del loro percorso formativo.Le rappresentazioni saranno effettuate in locali interni e/o esterni alla scuola, da individuaresuccessivamente.

Progetto letturaLe attività previste all’interno del progetto lettura intendono promuovere un atteggiamentopositivo nei confronti della lettura intesa come attività piacevole, a suscitare curiosità e interesseverso i contenuti culturali che i libri veicolano: letture animate, letture espressive ad alta voce,incontri con l’autore, invenzione di storie, costruzione di libri con varie tecniche, utilizzo dellebiblioteche scolastiche e gestione delle stesse, collaborazione con biblioteche e librerie delterritorio.

EDUCAZIONE ALLA SALUTE , AMBIENTALE E AL BENESSERE

Progetto educazione ambientaleL’ambiente rappresenta uno dei temi privilegiati nella tradizione culturale e professionaledell’Istituto. Esso è in primo luogo lo sfondo immediato e vicino in cui si colloca l’esperienza delbambino. L’esplorazione dell’ambiente naturale e lo studio via via più perfezionato dei fattori chelegano l’uomo al proprio ambiente,costituiscono un necessario punto di partenza, ricco di interessispontanei, di stimoli e di motivazioni. Il fine è di costruire una solida consapevolezza ecologica,alimentata dalla responsabilità nei confronti della natura intesa come valore primario dapreservare contro ogni minaccia per le generazioni future. Esperienze didattiche significative sono promosse, per quanto riguarda la scuola dell’infanzia edella scuola primaria, partendo dalle opportunità offerte dal Parco didattico della scuola “PelloniTabanelli” e dal cortile della scuola “G. Rodari”, allargandosi poi al fiume Santerno, all’attiguo

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parco delle Acque Minerali e alle realtà ecologiche del nostro territorio (Bosco della Frattona,Parco Tozzoni, Vena del gesso, depuratori…).I progetti specifici saranno finalizzati ad una corretta educazione ambientale, ( un esempio:PROGETTO RAEE ) intesa a promuovere una coerente consapevolezza ecologica.

Progetto educazione alla salute e allo star bene a scuolaLa L.162/90, che recepisce alcune direttive comunitarie europee, affida al Ministro della P.I. ilcompito di promuovere attività di educazione alla Salute nelle scuole di ogni ordine e grado. Lesuccessive circolari applicative richiamano gli Istituti Comprensivi ad istituire a tal fine progettieducativi nel quadro dello svolgimento ordinario dell’attività educativa e didattica.Lo scopo fondamentale è di far vivere agli alunni un approccio globale al problema della salute edella qualità della vita, affinché possano sperimentare al meglio e precocemente, in ogni contestodi vita e in particolar modo a scuola, luogo educativo per eccellenza, uno stato di benessere fisico,mentale e sociale.Questo fine fondamentale impegna la scuola e la famiglia a:− promuovere stili di vita sani;− far conoscere meglio i fattori che influenzano la salute;− chiarire le relazioni esistenti tra salute ed ambiente fisico, psichico, sociale ;− suscitare una presa di coscienza individuale e collettiva verso la salute ed un conseguente

senso di responsabilità;− stimolare atteggiamenti positivi rivolti alla prevenzione del disagio, del rischio per la salute.

Nell’ambito dell'educazione alla Salute si colloca a pieno titolo l’Educazione alimentare chericopre un ruolo importante per il benessere dell’uomo e il Progetto “Agio-Disagio” con laconsulenza del prof. Martini.

Progetto attività sportiva e acquamotricitàIl progetto di attività sportiva viene proposto a tutti i ragazzi allo scopo di perseguire finalitàeducative comuni quali:− lo sviluppo psicomotorio;− la socializzazione;− il rispetto delle regole, del compagno di squadra e dell’avversario;− la consapevolezza delle proprie capacità;− l’importanza della partecipazione alla competizione sportiva e l’accettazione del risultato.

Il progetto, che avrà la durata dell’intero anno scolastico, prevede l’attività in palestra e all’aperto,l’utilizzo delle attrezzature di cui è dotata la palestra. Gli alunni, impegnati in giochi di squadra especialità individuali, parteciperanno ai campionati di istituto interclasse e ai giochi della gioventù.La scuola dell’Infanzia “Rodari” propone il progetto di acquamotricità per facilitare il movimento inacqua e le esperienze ad esso collegate, al fine di favorire la crescita e la maturazione complessivadel bambino, la socializzazione e l’interiorizzazione delle regole.

PROGETTO DI EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA E ALLA LEGALITÁ

Progetto educazione sicurezza stradaleIl D.M. 5 agosto 1994 ha introdotto, come è noto, programmi di educazione stradale nelle scuoledi ogni ordine e grado. L’educazione stradale viene perciò svolta dalle scuole dell’istitutocomprensivo con un progetto che vede il coinvolgimento degli alunni che frequentano l’istituto inmaniera verticale, partendo quindi dalla scuola dell’Infanzia e dalla scuola Primaria per arrivarealla scuola Secondaria e quindi a 360° dai cinque ai quattordici anni. Questo progetto è volto ad assolvere i bisogni di:

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- formare le nuove generazioni ad una mobilità su strada responsabile e sicura- raggiungere un integrazione completa e un certo livello di autonomia dei soggetti

nell’ambiente in cui vivono- attivare una corresponsabilità educativa tra Scuola, Polizia Municipale e Famiglia per

raggiungere una maggiore capacità di formazioneObiettivi generali sono:

- presa di coscienza della necessità e dell’importanza della vita associativa con particolare attenzione a quelle riferite alla strada

- sviluppo delle capacità di comprendere, condividere consapevolmente, rispettare i valori etico-civili insiti nelle norme

- sostenere gli alunni nel processo di crescita e di consapevolezza di sé- sviluppo dell’autonomia personale e del correlato senso di responsabilità- sviluppo del rispetto per la propria vita e per quella degli altri- conoscenza degli elementi di base delle norme di condotta per una convivenza civile- conoscere e rispettare le norme della circolazione stradale

Enti esterni coinvolti: Polizia Municipale

Progetto di educazione alla mobilità sostenibile Il progetto viene proposto ai ragazzi al fine di sensibilizzare loro e le loro famiglie ad un usoconsapevole e sostenibile dei mezzi di trasporto nell’ambito delle attività di educazione stradale,educazione alla cittadinanza ed educazione ambientale.“Pedibus” (scuola Primaria Rodari): percorso casa-scuola a piedi. I bambini sono accompagnati ingruppo da alcuni genitori o personale volontario effettuando percorsi in sicurezza.Obiettivi di questo progetto sono:

∙ rendere i ragazzi pedoni consapevoli;∙ migliorare la conoscenza del territorio;∙ favorire la socializzazione;∙ stimolare l’attività fisica;∙ rendere la città più vivibile, riducendo l’inquinamento.

Educazione alla cittadinanza “Consulta dei ragazzi e delle ragazze”Il progetto viene proposto ai ragazzi al fine di promuovere una partecipazione attiva e consapevolealla comunità in cui vivono, di favorire le loro capacità progettuali, di educarli al rispetto delle ideealtrui e al confronto reciproco per raggiungere obiettivi condivisi.Si tratta di un’attività che coinvolge le scuole imolesi, primarie e secondarie di primo grado e chenegli anni precedenti ha portato all’istituzione della Consulta delle ragazze e dei ragazzi della cittàdi Imola.

Progetti su cyber-bullismo- Progetto di contrasto e prevenzione al cyber-bullismo, in collaborazionecon le Scuole Superiori Paolini, Alberghetti e Liceo Valeriani.

Progetto su cyber-bullismo in collaborazione con la Polizia Postale.

Piano dell’Offerta Formativa 2016-2017

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PROGETTI COORDINATI SCUOLA - TERRITORIOIl progetto tende ad ottimizzare la relazione tra scuola e agenzie formative del territorio,consolidando e ampliando la rete di opportunità formative già esistente, che in questi anni hapermesso all’Istituto Comprensivo di esprimere una forte capacità progettuale.Sarà pertanto definito un quadro coordinato degli interventi concordati con l’Ente Locale: iprogetti finanziati con i fondi del Diritto allo Studio, l’utilizzo di laboratori e di aule didattichepredisposti dall’Ente Locale e i collegamenti con le locali Biblioteche e con gli Istituti Culturali. Sidefiniranno convenzioni con le locali società sportive e con le agenzie del tempo libero.

Piano formazione/aggiornamento docenti

Il Piano di formazione-aggiornamento docenti per l’anno scolastico 2015/2016 tiene conto delleseguenti finalità e criteri.

1. Finalità e obiettivi:È intenzione di questo Collegio promuovere la qualità della scuola in termini anche di innovazionee cooperazione tra le diverse componenti, pertanto le attività formative devono migliorare laprofessionalità docente attraverso:- l’aggiornamento del personale sulle trasformazioni della scuola e la normativa che interviene sulrapporto con la pubblica amministrazione- l’approfondimento di ogni materia utile all’acquisizione di nuovi strumenti della professionalitàdocente- l’approfondimento degli aspetti metodologici-didattici e cognitivi comuni alle diverse discipline,non disgiungendo gli aspetti relazionali da quelli di apprendimento- l’aggiornamento/miglioramento delle conoscenze teoriche e pratiche relative alla relazione conl’alunno, la classe, le famiglie, il territorio e i referenti istituzionali, con particolare riferimento aspecifiche criticità e all’handicap.Pertanto,vengono accolte nel Piano attività di formazione relative:

▪ al nuovo quadro normativo della scuola;▪ agli strumenti della professionalità;▪ alla valutazione formativa e sommativa;▪ ad aspetti culturali e metodologico-didattici disciplinari, interdisciplinari, multidisciplinari;▪ alle difficoltà di apprendimento e ai bisogni educatici speciali;▪ a nuove problematiche educative legate alle trasformazioni socio-culturali;▪ alla valutazione e alla rendicontazione sociale.

2. Iniziative comprese nel piano di formazione - aggiornamento a) promosse dall’amministrazione; b) progettate dalla scuola; c) progettate in rete con altre scuole; d) realizzate da soggetti esterni e a cui la scuola aderisce; e) autorizzate dall’amministrazione per le quali il collegio dei docenti riconosce la

partecipazione individuale; f) realizzate autonomamente dai docenti.

3. Ambiti per i quali si dà priorità per l’a.s. in corsoAMBITO FINALITÀ

METODOLOGICO DIDATTICO potenziare nei docenti le competenze metodologico-didattiche, con

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particolare attenzione alla didattica per competenze(programmazione e valutazione)sostenere i docenti nel lavoro di ricerca e sperimentazione dinuovi strumenti e approcci metodologici per l’insegnamentodisciplinare, con particolare riferimento alla personalizzazione deipercorsiapprofondire tematiche inerenti il percorso disciplinare di specificidipartimenti, anche attraverso il confronto con il mondo delleprofessioni

NUOVETECNOLOGIE

potenziare le competenze digitali e tecnologiche dei docenti(soprattutto nell’ottica di un utilizzo delle risorse presenti in Istituto quali leLIM)supportare i docenti nell’individuazione di strategie e metodologieche prevedano un miglioramento degli apprendimenti attraversol’utilizzo delle nuove tecnologie in ambito didattico

INCLUSIONE edINTEGRAZIONE

favorire la conoscenza della normativa relativa all’inserimentoe all’integrazione degli studenti con Bisogni Educativi Specialie degli studenti stranieri acquisire competenze indispensabili per gestire con professionalitàed efficacia l’integrazione ed inclusione di studenti con B.E.S., conparticolare attenzione alla personalizzazione dei percorsiacquisire competenze per gestire con professionalità edefficacia le classi con studenti di madrelingua non italianasostenere i docenti nel lavoro di ricerca e sperimentazione dipercorsi pluridisciplinari di educazione interculturale

RELAZIONE,COMUNICAZIONE,COACHING

migliorare la competenza comunicativa professionaleconsiderando i vari ruoli e le varie figure professionali e la complessitàdell’Istituto formare i docenti affinché siano in grado di gestire e valutareautonomamente un percorso di esplorazione ed espressione delmondo emozionale e relazionale dei ragazzi nell’ottica dellapromozione del benessere

SICUREZZAcompletare la formazione nel campo della sicurezza, secondola normativa vigente.

Alla luce di quanto detto, vengono programmate le seguenti iniziative:- progetto formativo sulla valutazione formativa e sommativa- progetto ricerca-azione sui curricoli di Istituto- i saperi e la didattica delle singole discipline- l’uso delle nuove tecnologie applicate alla didattica.- inclusione, abbandono scolastico e motivazione- dinamiche di relazione (progetto AGIO)

Il presente piano può essere successivamente integrato con altre iniziative in corso di a.s..

Piano dell’Offerta Formativa 2016-2017

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4. Criteri per l’autorizzazione alla partecipazione dei singoli docentiMomenti formativi, corsi e seminari in orario non coincidente con le ore di attività didattica sonoda privilegiare in quanto consentono la partecipazione di tutti i docenti.In presenza di iniziative di formazione a numero chiuso e di più richieste di partecipazione si terràconto dei seguenti criteri di priorità espressi nell’ordine:

1. Precedenza agli insegnanti della disciplina attinenti al corso quando questo sia specifico2. Precedenza a chi garantisce continuità di lavoro all’interno di questa scuola3. Precedenza a chi non ha fatto ore di aggiornamento nell’ultimo triennio4. Precedenza a chi comporta meno onere per l’Amministrazione5. Precedenza all’insegnante meno anziana nel servizio

Criteri di partecipazione ad iniziative al di fuori della pianificazione d’Istituto (fatta eccezione pertutte quelle iniziative formative promosse dal MIUR o da altri Enti accreditati) • Coerenza con finalità ed obiettivi del Piano; • Nessun onere, in termini di esonero dalle lezioni e dalle attività collegiali, per la scuola. In caso di più richieste e di numero chiuso o ridotto valgono i criteri già espressi al puntoprecedente.

5. Documentazione e valutazioneI docenti partecipanti ad iniziative a numero chiuso sono tenuti a presentare al collegio eventualidocumentazioni e materiali prodotti e a dare conto delle innovazioni metodologiche introdottenella didattica in conseguenza del processo formativo realizzato.

VERIFICA E VALUTAZIONERiferimenti normativiLegge n. 169/2008 (legge Gelmini)DPR 22 giugno 2009 n. 122 (regolamento valutazione)Decreto Ministeriale n. 5 del 2009 (criteri e modalità applicative della valutazione del comportamento)Il Collegio Docenti ha deliberato anche per l’anno scolastico in corso di effettuare una valutazione intermedia e finale suddivisa in due quadrimestri (Settembre/Gennaio – Febbraio/Giugno).Al termine di ogni quadrimestre, viene consegnata alle famiglie una scheda contente lavalutazione di ciascuna.

LA VALUTAZIONE NELLA SCUOLA PRIMARIA.La valutazione degli apprendimenti ha carattere prettamente educativo e formativo. Essa sisuddivide in una valutazione intermedia alla fine del primo quadrimestre e in una valutazionefinale alla conclusione dell’anno scolastico. Il giudizio relativo ad ogni materia è espresso nellascheda con voti numerici in decimi, coadiuvato da un giudizio complessivo al quale si fariferimento per la valutazione del comportamento. Il voto 5 ha valore insufficiente. L’attività direligione cattolica viene espressa a parte mediante giudizio sintetico

LA VALUTAZIONE NELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADOLa valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimentoscolastico complessivo degli alunni. Essa concorre, con la sua finalità anche formativa e attraversol’individuazione delle potenzialità e delle carenze di ciascun alunno, ai processi di autovalutazionedegli alunni medesimi, al miglioramento dei livelli di conoscenza e al successo formativo incoerenza con l’obiettivo dell’apprendimento permanente.Piano dell’Offerta Formativa 2016-2017

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Il Collegio Docenti definisce modalità e criteri per assicurare omogeneità, equità e trasparenzadella valutazione nel rispetto del principio della libertà di insegnamento.Costituiranno elementi di valutazione gli apprendimenti e le competenze degli alunni,l’acquisizione e l’uso dei metodi, dei linguaggi specifici delle discipline, ma anche lo sviluppo dellaformazione personale di ogni alunno: motivazione, impegno, autonomia, rapporti con i compagnie gli insegnanti.Nella scuola secondaria, le prove d’ingresso sono valutate con un giudizio, mentre le successive indecimi, come da disposizioni ministeriali.La valutazione periodica e finale degli apprendimenti è effettuata dal Consiglio di Classepresieduto dal Dirigente scolastico.Riguardo alla valutazione del comportamento, il Collegio ha approvato una rubrica valutativa che èallegata al POF.Si assicura alle famiglie una informazione tempestiva circa il processo di apprendimento e lavalutazione degli alunni effettuata nei diversi momenti del percorso scolastico.Le famiglie vengono informate tramite il quaderno delle valutazioni, colloqui individuali mattutinie due ricevimenti generali pomeridiani dell’andamento scolastico in relazione alle prove d’ingressoe alla partecipazione ed impegno fino ad allora dimostrati.Nel corso dell’anno vengono inviate dal consiglio di classe comunicazioni scritte alle famiglie deglialunni che hanno evidenziato particolari problemi o difficoltà.All’interno della scuola è il Consiglio di Classe che, tenendo conto delle indicazioni del CollegioDocenti:- individua i livelli di partenza della classe;- individua eventuali particolari strumenti di osservazione sui comportamenti degli alunni;- valuta i carichi di lavoro in rapporto al tempo studio mediamente disponibile per gli alunni;- ottimizza la distribuzione temporale delle verifiche;- definisce le attività di recupero, potenziamento, orientamento.In sede di scrutinio conclusivo dell’a.s., presieduto dal dirigente scolastico o da un suo delegato,viene deliberata l’ammissione o la non ammissione alla classe successiva, secondo le disposizionedel DPR 22 giugno 2009 n. 122. Nel caso in cui l’ammissione sia comunque deliberata, nonostantela presenza di carenze relative al raggiungimento degli obiettivi di apprendimento, la scuolaprovvede ad inserire nel documento individuale di valutazione una nota informativa datrasmettere alla famiglia.Al termine di ciascun anno scolastico, ferma restando la frequenza richiesta dal decreto legislativon.59 del 2004, sono deliberate dal Collegio dei docenti le motivate deroghe in casi eccezionaliprevisti dal comma, a condizione che le assenze complessive non pregiudichino la possibilità diprocedere alla valutazione stessa. L’impossibilità di accedere alla valutazione comporta la nonammissione alla classe successiva o all’esame finale.Per quanto riguarda l’esame di Stato conclusivo del primo ciclo, l’ammissione all’esame è dispostaper gli alunni che hanno conseguito una votazione non inferiore a 6/10 in ciascuna disciplina e unvoto di comportamento non inferiore a 6/10.Il giudizio di idoneità è espresso dal Consigli di Classe in decimi, considerando il percorso scolasticocompiuto dall’allievo nella scuola secondaria di primo grado. All’esito dell’esame di statoconcorrono gli esiti delle prove scritte e orali, le prove INVALSI e il giudizio di idoneità. Il voto finaleè costituito dalla media dei voti in decimi delle singole prove e del giudizio di idoneità, arrotondataall’unità superiore per frazione pari o superiore a 0,5. Ai candidati che conseguono il punteggio di10/10 può essere assegnata la lode da parte della commissione esaminatrice con decisioneassunta all’unanimità.

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1. LA VERIFICANel 1^ ciclo di istruzione:

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VERIFICA

INIZIALE

FINALE/SOMMATIVA

INVALSI

CONCLUSIVA

accertamento dei prerequisiti

accertamento degli apprendimenti in atto

accertamento degli esiti conclusivi dei processi di apprendimento

prove di rilevazione degli apprendimenti nell’ambito del Servizio Nazionale di Valutazione

(per le classi 2^ e 5^ della primaria, e 1^ e 3^ della secondaria di 1^ grado)

esame di stato

MODALITA’

STRUMENTI

NONSTRUTTURATE

STRUTTURATE

questionari (a scelta multipla, vero/falso,aperti…)

realizzazione di schemi e grafici prove scientifiche sui metodi disciplinari osservazioni sistematiche

colloqui conversazioni discussioni esposizioni orali e scritte

INTERMEDIA/FORMATIVA

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2. LA VALUTAZIONE

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valutazione in decimi, secondo criteri stabiliti dal Collegio dei Docenti

formulazione di un giudizio, redatto collegialmentedai docenti contitolari di classe

SCUOLAPRIMARIA

valutazione in decimi, secondo criteri stabiliti dal Collegio dei Docenti e applicati dal Consiglio di classe

RENDIMENT

O

SCUOLAPRIMARIA

COMPORTAMENT

O

valutazione in decimi, secondo criteri stabiliti dal Collegio, applicati individualmente dai docenti del Consiglio di classe

SCUOLASECONDARIADI 1^ GRADO

SCUOLASECONDARIADI 1^ GRADO

VERIFICA

SCUOLAPRIMARIA

SCUOLA SECONDARIADI 1^ GRADO

descritte e certificate al termine della 5^ dai docenti contitolari della classe

descritte e certificate al termine della classe 3^ dai docenti del Consiglio di classe

CERTIFIC

AZIONE

DELLE

COMPETENZE

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Allegati:1. Progettazione plessi- Scuola Infanzia Gianni Rodari- Scuola primaria Gianni Rodari- Scuola primaria Pelloni Tabanelli- Scuola secondaria di primo grado A. M. Vasalva1. Piano per l’Inclusività2. Criteri di valutazione del comportamento (Scuola secondaria di primo grado A. M. Vasalva)3. Linee guida per lo scrutinio all’Esame di Stato

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