pianella san giovanni a cerreto ponte a bozzone · 2011-10-19 · - a ponte a bozzone integrazione...
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UNITÀ TERRITORIALE ORGANICA ELEMENTARE N° 4
PIANELLA - SAN GIOVANNI A CERRETO - PONTE A BOZZONE
ESTRATTO CARTOGRAFICO – SCHEDA DESCRITTIVA – PROFILI QUANTITATIVI
Quadro di riferimento dell'U.T.O.E. 4 - Pianella - San Giovanni a Cerreto - Ponte a Bozzone
Quadro di riferimento comunale
Superficie territoriale (kmq) 11,84 10,52 177,02 Popolazione (dati ISTAT 2001) (num. abitanti) 1552 7414 Densità media abitanti (ab/kmq) 131 147,53 41,88 Famiglie (dati ISTAT 2001) 595 2813 Numero medio componenti del nucleo familiare 2,61 2,64 Alloggi (dati ISTAT 2001) 691 3504 Vani totali (dati ISTAT 2001) 2903 14370 Vani totali per abitante (dati ISTAT 2001) 1,87 1,94
OBIETTIVI Le aree urbane e/o di interesse urbano ricadono negli ambiti nei quali è prevista la copianificazione in sede di Regolamento Urbanistico. Il Piano attua gli indirizzi e le prescrizioni contenute nei Regolamenti attuativi della L.R.1/2005, R2 e R3. All’interno dell’U.T.O.E. le aree urbane e/o di interesse urbano principali sono Pianella, S. Giovanni a Cerreto e Ponte a Bozzone, caratterizzate da piccoli nuclei storici e consistenti formazioni recenti. Per tali insediamenti il piano persegue fondamentali obiettivi di completamento e riqualificazione:
- a Pianella definizione del parco dell’Arbia e in prossimità della riva destra, aree per lo sport e il tempo libero;. - completamento dell’area produttiva in riva sinistra del fiume Arbia; - integrazione residenziale subordinata nella misura del 30% alla attivazione di trasporto pubblico su gomma in direzione Siena, con frequenze di tipo urbano; - a S. Giovanni limitatissima integrazione residenziale in aree già urbanizzate; - a Ponte a Bozzone integrazione residenziale subordinata nella misura del 30% alla attivazione di trasporto pubblico su gomma in direzione Siena, con frequenze di tipo urbano.
INDIRIZZI E PRESCRIZIONI PER LA TUTELA DEGLI ASPETTI IDROGEOLOGICI CARATTERI FISICI
Questa U.T.O.E. è caratterizzata da una morfologia prevalentemente collinare, posta nella parte centrale del comune a cui corrispondono agli affioramenti delle formazioni argilloso-sabbiose e conglomeratiche del Pliocene. Si tratta di rilievi collinari, intorno tra i 200 e i 300 m s.l.m., che acquistano caratteri del tutto peculiari soprattutto dove prevalgono le litologie argillose; tali litotipi conferiscono infatti al paesaggio un aspetto collinare con pendii generalmente dolci a causa dei fenomeni erosivi che con facilità ne modellano le forme. Questa zona a morfologia di medio-bassa collina si ricollega a quella di pianura alluvionale, caratterizzata da scarsa pendenza dei terreni, che presenta la maggiore estensione lungo i Torrenti Arbia e Bozzone. Le zone di collina e di fondovalle, data la loro morfologia pseudo pianeggiante, sono state sfruttate per usi agricoli intensivi e, di conseguenza, hanno subito un modellamento artificiale che ha influito sugli effetti dell’erosione naturale. Solo in alcune porzioni delle valli principali si evidenziano aree potenzialmente esondabili; in particolare fra queste aree, la Valle dell’Arbia a Pianella e Scheggiolla e Bozzone in Loc. Ponte a Bozzone. I pozzi (uso domestico), sono prevalentemente localizzati sui terreni sabbiosi e ghiaiosi dei fondovalle principali. Questi sono caratterizzati da produttività bassa con una piezometrica orientata tra i 10 e 30 metri di profondità. L’acquifero collinare di San Giovanni a Cerreto ha una particolare rilevanza ed è sfruttato anche per scopi idropotabili. Dal punto di vista geomorfologico non sono presenti aree che presentano particolari criticità.
INDIRIZZI PER LA TUTELA DEGLI ELEMENTI FISICI DEL TERRITORIO
Gli i interventi devono essere mirati al mantenimento dell’identità morfologica dell’area collinare. Nelle aree di fondovalle sono presenti Aree sensibili di Classe 2 art. A3 norme del P.T.C.P. per la tutela degli acquiferi; in questo caso siamo in presenza di acquiferi mediamente vulnerabili ma che hanno uno scarso interesse per il loro sfruttamento perché poco produttivi. L’acquifero collinare di San Giovanni a Cerreto ha invece una particolare rilevanza ed è sfruttato anche per scopi idropotabili.
DIRETTIVE, PRESCRIZIONI, VINCOLI ALLA TRASFORMABILITÀ SISTEMA ACQUE Prelievi, consumi e fabbisogni • Promuovere (anche mediante apposite norme da inserire nel Regolamento Urbanistico) l’adozione, in ambito civile, industriale e commerciale, di sistemi di approvvigionamento che consentano di perseguire il massimo risparmio della risorsa ai sensi dell’art. 98 del D.L. 152/06. • Ogni trasformazione che comporti incremento dei prelievi idrici dovrà essere sottoposta a preventiva verifica della disponibilità della risorsa; non saranno ammissibili le trasformazioni il cui bilancio complessivo dei consumi idrici comporti il superamento delle disponibilità reperibili o attivabili nell’ATO di riferimento, a meno della contemporanea programmazione, a livello comunale, di altri interventi di trasformazione atti a compensare il maggior consumo idrico preventivato. • Mettere a punto procedure che consentano l’acquisizione di una maggiore conoscenza dei consumi idrici (soprattutto dei consumi autonomi), con particolare riferimento al settore produttivo ed un maggiore controllo del livello di sfruttamento della risorsa idrica con particolare riferimento ai fabbisogni idrici per suoli irrigui. • Procedere con una azione di risanamento della rete acquedottistica al fine di ridurre perdite di risorsa. Acque reflue e depurazione • Mettere a punto procedure di verifica puntuale dello stato di efficienza della rete fognaria e di risanamento dei tratti con perdite. • Prevedere, nelle zone di nuova urbanizzazione e/o infrastrutturazione, sistemi di fognatura separata, fatto salvo giustificate motivazioni tecniche, economiche e/o ambientali. • Sono da ritenersi non ammissibili le trasformazioni che comportino un incremento del deficit fognario e/o depurativo, ovvero che prevedano la realizzazione di insediamenti i cui reflui non siano collettabili alla fognatura pubblica e/o non avviabili a depurazione. In deroga a quanto sopra, in caso di non fattibilità tecnico-economica dell’opera di collettamento alla rete fognaria, le trasformazioni saranno ritenute ammissibili solo se venga garantito un idoneo trattamento depurativo autonomo, e valutato preventivamente l’impatto dello scarico depurato sulla qualità del corpo idrico ricettore, escludendo altresì l’insorgenza di problemi igienico-sanitari connessi al sistema di smaltimento nonché una possibile interferenza con le risorse idriche sotterranee. L’idoneo trattamento depurativo autonomo dovrà essere individuato sulla base delle considerazioni di cui al punto seguente. • In caso di insediamenti non serviti da pubblica fognatura, promuovere (anche mediante apposite norme da inserire nel Regolamento Edilizio) il ricorso a sistemi di depurazione autonoma di tipo naturale (ad es. fitodepurazione), e comunque caratterizzati da bassi consumi energetici, ridotta necessità di manutenzione, flessibilità nei confronti di variazioni di carico, elevati rendimenti depurativi, incentivando il ricorso a sistemi che consentano il riutilizzo dei reflui depurati. Il sistema di smaltimento dovrà essere altresì scelto nel rispetto delle condizioni locali di vulnerabilità idrogeologica. • Le trasformazioni che prevedano l’allacciamento di nuovi insediamenti alla rete fognaria dovranno essere sottoposte alla preventiva verifica della compatibilità del maggior carico indotto alla residua potenzialità del sistema di depurazione esistente; l’immissione di un carico aggiuntivo eccedente la potenzialità del sistema di depurazione va condizionato all’adeguamento tecnico e dimensionale dello stesso o all’individuazione di una soluzione depurativa alternativa. • Attuare le più vigenti disposizioni normative relative all’obbligo di autorizzazione allo scarico di reflui domestici o assimilabili non recapitanti in pubblica fognatura (Dlgs 152/06, L.R. 20/06, D.P.G.R.T. n. 28/R del 23/05/03). SISTEMA ARIA • Mettere a punto, tramite il supporto di Provincia ed Arpat, un sistema integrato di monitoraggio e verifica della qualità dell’aria sul territorio comunale, soprattutto nei pressi dei centri abitati principali, delle zone industriali e nelle immediate vicinanze della strada Siena Bettolle. SISTEMA ENERGIA Consumi energetici • Predisporre apposita normativa (anche all’interno del regolamento edilizio) che disciplini l’attività di edificazione in funzione delle esigenze di risparmio energetico al fine di ottimizzare le allocazioni e le soluzioni progettuali in un’ottica di sostenibilità ambientale (massimizzazione del risparmio energetico e di risorse naturali in generale, minimizzazione dell’esposizione ad emissioni inquinanti, ecc.). • Subordinare qualunque traformazione che comporti un incremento dei consumi all’adozione di idonee misure di contenimento dei consumi stessi, nonché alla possibilità di utilizzare fonti energetiche sostenibili. • Effettuare studi di fattibilità per l’utilizzo di fonti energetiche alternative nelle utenze pubbliche e nelle illuminazioni stradali. • Per ciò che concerne le zone produttive, esse dovranno tendere verso una propria autonomia energetica e, possibilmente, diventare anche produttrici di risorsa stessa. SISTEMA RIFIUTI • L’allocazione delle funzioni, con particolare riguardo a quelle a carattere commerciale ed industriale, dovrà essere effettuata tenendo conto delle esigenze di raccolta differenziata. La strutturazione del servizio di raccolta dei rifiuti urbani e speciali dovrà essere verificata ed eventualmente implementata per far fronte ai nuovi carichi. • La progettazione degli interventi di recupero o di realizzazione di nuovi insediamenti e/o di infrastrutture dovrà prevedere l’individuazione di idonei spazi per l’organizzazione del servizio di raccolta differenziata.. • Nell’ambito della progettazione e realizzazione degli interventi di trasformazione dovrà essere valutata la possibilità di separare e reimpiegare in situ i materiali di rifiuto derivanti dalla cantierizzazione edile previo idoneo trattamento così come previsto dalla normativa vigente (D.Lgs. 152/06). • Continuare le politiche intraprese, che negli ultimi anni hanno portato al miglioramento del servizio di raccolta differenziata, con interventi volti all’aumento delle diverse raccolte anche presso le attività produttive. • Indirizzare gli uffici pubblici (uffici all’interno dell’Amministrazione, scuole) all’utilizzo di materiali derivanti da raccolta differenziata (Es. Carta riciclata) così come previsto dal Piano Regionale Rifiuti. SISTEMA RUMORE • Programmare e realizzare interventi di razionalizzazione ed ottimizzazione della viabilità. Le principali trasformazioni riguardanti il sistema viario dovranno essere sottoposte alla preventiva valutazione dell’impatto relativo alle immissioni acustiche (con particolare riferimento ai ricettori più esposti), attraverso l’analisi complessiva dei flussi, prevedendo opportune misure di mitigazione. • L’attività di pianificazione riferita alla localizzazione delle funzioni dovrà essere sottoposta alla preventiva valutazione del grado di esposizione all’inquinamento acustico (in caso di funzioni residenziali) prevedendo, se del caso, opportune misure di mitigazione e garantendo l’adozione delle migliori tecnologie disponibili, nonché dell’impatto dovuto alle emissioni acustiche, sia dirette (macchinari, impianti, attività di movimentazione merci, e, per le funzioni di carattere ricreativo, schiamazzi e soste di persone all’aperto) che indirette (traffico indotto). SISTEMA SUOLO E SOTTOSUOLO Sfruttamento risorse idriche superficiali e sotterranee • Mettere a punto procedure che consentano di incentivare la razionalizzazione, nell’ambito produttivo ed agricolo, dell’uso di risorse idriche (anche mediante apposite norme da inserire nel Regolamento Edilizio in armonia con eventuali regolamenti emanati a livello provinciale). • Acquisire dati ed informazioni sui punti di captazione presenti sul proprio territorio.
Tutela e salvaguardia risorse idriche superficiali e sotterranee • Mettere a punto procedure di periodico monitoraggio della qualità delle acque superficiali (con particolare riferimento ai corsi d’acqua, anche minori, su cui insistono scarichi fognari non depurati e/o scarichi non collettati) e delle acque sotterranee (con particolare riferimento alla caratterizzazione degli acquiferi in ambito industriale e urbano). • Prevedere un sistema finalizzato al monitoraggio delle risorse idriche sotterranee e della loro qualità chimica, con punti di prelievo localizzati soprattutto presso le zone agricole intensive. • Gli interventi per ampliamento o nuova allocazione di attività potenzialmente impattanti, dovranno essere subordinate alla verifica di compatibilità idrogeologica in base alle caratteristiche di vulnerabilità locali. • Il recupero e/o la riqualificazione delle aree produttive dismesse dovrà essere subordinato a preliminari idonee verifiche ambientali, volte ad accertare il grado di eventuale contaminazione di terreni ed acquiferi e a valutare la necessità di interventi di messa in sicurezza o bonifica ambientale (ex DM 471/99). SISTEMA TERRITORIO • Individuare norme di tutela per salvaguardare le formazioni boschive, il territorio aperto e la fauna presente, dalle interazioni tra queste e le infrastrutture presenti, le aree coltivate ed abitate in modo da non incrementare ulteriormente le zone di discontinuità e frattura. • Identificare criteri per una conduzione dell’attività agricola sostenibile, che sia in grado di svolgere una funzione di interconnessione ecologica tra aree urbanizzate e non. • Individuare regole e procedure per l’approvazione di progetti di trasformazione del territorio aperto in funzione delle attività antropiche (agricoltura, allevamento, attività industriali) al fine di preservare la qualità ambientale delle acque e del suolo. • Individuare criteri di gestione delle aree a vocazione ambientale con particolare riferimento alla aree umide presenti e potenziali del territorio che non alterino l’assetto fisico e morfologico dei luoghi.
Previsioni PS
Esistente Residuo di PRG Interventi in
salvaguardia In corso di attuazione Recupero
Nuova realizzazione
Aggiuntivo all'esistente = residuo di prg (escluse le salvaguardie) + interventi in corso di attuazione +
recupero + previsioni PS
quantità
unità di
misura quantità
unità di
misura quantità
unità di
misura quantità
unità di
misura quantità unità di misura quantità
unità di misura quantità unità di misura
267 alloggi 691 alloggi 7 alloggi 100 alloggi 10 alloggi 150 alloggi 20775 mq di SUL
601 abitanti teorici
RESIDENZIALE rurale e urbano, comprensivo degli esercizi di
vicinato, del terziario direzionale e dei garage ad
uso delle abitazioni 62190 mq di SUL 525
mq di SUL 0
mq di SUL 7500
mq di SUL 750
mq di SUL 12000
mq di SUL
2153 2453 abitanti totali
52 posti letto 52 posti letto
TURISTICO - RICETTIVO
0 posti letto
posti letto 0
mq di SUL 0
posti letto 0
posti letto 2080
mq di SUL 2080 mq di SUL
INDUSTRIALE ARTIGIANALE, comprensivo delle attività commerciali all'ingrosso e depositi 3320
mq di SUL 4130
mq di SUL 0
mq di SUL 0
mq di SUL 0
mq di SUL 3610
mq di SUL 7740 mq di SUL
TERZIARIO DIREZIONALE 0
mq di SUL 0
mq di SUL 0
mq di SUL 0
mq di SUL 0
mq di SUL 1200
mq di SUL 1200 mq di SUL
COMMERCIALE, relativo alle medie strutture di vendita 0
mq di SUL 0
mq di SUL 0
mq di SUL 0
mq di SUL 0
mq di SUL 800
mq di SUL 800 mq di SUL
AGRICOLO, agriturismo 0
posti letto 0
posti letto 0
posti letto 0
posti letto 0
posti letto 0
posti letto 0 posti letto
ATTIVITA' SPORTIVE 33 mq di SUL 0
mq di SUL 0
mq di SUL 0
mq di SUL 0
mq di SUL 0
mq di SUL 0 mq di SUL
Quantitativi di standard urbanistici esistenti (calcolati rispetto alla popolazione presente al 2008 - dati anagrafe comunale - e valutati rispetto alla norma di legge - DM 1444/68 - di 18 mq/ab)
Parcheggio (2,5 mq/ab) Verde (9 mq/ab)
Attrezzature per l'istruzione (4,5
mq/ab)
Attrezzature di interesse collettivo
(2 mq/ab) Totale standard
STANDARD MINIMI DA SODDISFARE
(art 80) - sulla base del
dimensionamento massimo degli insediamenti
residenziali, 24 mq/ab di standard
Saldo standard
Abitanti
Abitanti teorici
aggiuntivi
Abitanti totali
massimi ammissibi
li mq presenti
mq/ abitanti
mq presenti
mq/ abitanti
mq presenti
mq/ abitanti
mq presenti
mq/ abitanti
mq presenti
mq/ abitanti mq mq
UTOE 4 - Pianella - San Giovanni a Cerreto - Ponte a Bozzone 1552 1852 601
2153 2453 13550 7,32 153000 82,61 5000 2,70 17800 9,61 189350 102,24 51672 58872
137678 130478
TOTALE - 8847 2930 11777 46610 38,51 359010 305,49 73559 50,76 44875 32,47 524054 59,24 282648 241406
Mo
saic
o d
ei t
essu
ti -
UT
OE
4sc
ala
1:50
00
Pianella
confine comunale
aree prevalentemente non edificateintegrative degli insediamenti (art.84)
tessuti storici (art.83)
Mosaico tessuti
aree prevalentemente non edificatedi tutela degli insediamenti (art.85)
aree urbane e/o di influenza ubana (art.54)
Centri minori, aggregati e nuclei (Art. L8)
Beni storico-architettonici del territorio aperto (Artt. L9, L10, L11)
Art.L8 comma 5
Art.L8 comma 7
Art.L8 comma 6
Art.L9
Area di pertinenza di aggregati, ville e edifici specialistici (Artt. L8, L.9)
Area di pertinenza dei centri urbani (Art. L5)
PIANELLA
PENSIERI
DI SOTTO 222.0
226.9
259.8
241.7
268.0
217.6
232.7 226.7226.1
224.6
228.7
226.8
247.2
236.1
219.4
PIANELLA
MINIERADI FRASTA
(N.408)
TO
RR
EN
TE
AR
BIA
FRASTA
CAPANNO
PIANELLINA
217.6
214.0
228.2
236.6
213.4
210.7
211.8
210.1
214.6
233.2
234.0
226.1232.4
244.1
222.2
223.6
224.8
222.1
217.9
218.8
217.2
217.7
215.2
216.7
213.6
(N.408)230.19
252.1
232.9
238.9
P. SAN PAOLO
P. CASINO
207.2
209.2
210.7
211.5225.8
Mo
saic
o d
ei t
essu
ti -
UT
OE
4sc
ala
1:50
00
Pianella
confine comunale
aree prevalentemente non edificateintegrative degli insediamenti (art.84)
tessuti storici (art.83)
Mosaico tessuti
aree prevalentemente non edificatedi tutela degli insediamenti (art.85)
aree urbane e/o di influenza ubana (art.54)
Centri minori, aggregati e nuclei (Art. L8)
Beni storico-architettonici del territorio aperto (Artt. L9, L10, L11)
Art.L8 comma 5
Art.L8 comma 7
Art.L8 comma 6
Art.L9
Area di pertinenza di aggregati, ville e edifici specialistici (Artt. L8, L.9)
Area di pertinenza dei centri urbani (Art. L5)
Mo
saic
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essu
ti -
UT
OE
4sc
ala
1:80
00
Ponte a Bozzone
confine comunale
aree prevalentemente non edificateintegrative degli insediamenti (art.84)
tessuti storici (art.83)
Mosaico tessuti
aree prevalentemente non edificatedi tutela degli insediamenti (art.85)
aree urbane e/o di influenza ubana (art.54)
Centri minori, aggregati e nuclei (Art. L8)
Beni storico-architettonici del territorio aperto (Artt. L9, L10, L11)
Art.L8 comma 5
Art.L8 comma 7
Art.L8 comma 6
Art.L9
Area di pertinenza di aggregati, ville e edifici specialistici (Artt. L8, L.9)
Area di pertinenza dei centri urbani (Art. L5)
MONTELISCAI
BOLGIONE
PONTE A BOZZONE
V. SERRAGLIO
P. LUPINARI
P. COLLECCHIO
P. SANT'ELENA
IL PALAZZETTO
P. SAN CARLO
CIMITERO
S.S.
DIMONTEVARCHI
(N.408)
FO
SS
O
CIECO
FO
SS
O
SC
HE
GG
IOLA
FOS
SO
DE
LL'A
CQ
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BUONA
FOSSO
DEL
SODO
FOS
SO
DEL
CODIB
UGNOLO
FOSSO
DEL
TORRENTE
BO
ZZO
NE
3
227.7
278.4
287.0
277.7
272.6
267.6
259.0
276.7
286.8
281.0
270.5
268.4
256.2
247.8
235.4
272.9
292.4
280.4
226.4
231.9
229.2
269.3
283.4
297.4
241.0
230.8
256.2
226.5235.2
228.8
248.8
242.0
Depuratore
FORNACELLE
TAVERNACCE
224.4
273.3
272.3 261.1
246.9
285.5
228.0
4
218.8
221.5
217.8
220.4
5
268.5
259.0
254.9265.0
250.8
259.2
263.3
235.5
251.5257.1
237.9
281.1
252.4
276.8
268.2
261.6
264.5
267.6
225.1
214.6
216.4
GEGGIANO
PONTEA BOZZONE
CASADELL'OSTE
SC
HE
GG
IOLA VILLA
303.0
310.2319.3
305.2
308.6
317.2
323.5
318.3
250
250
GEGGIANELLO
BAGNOLONE
BAGNOLINO
BAGNOLO
MONACIANELLO
252.9
274.4
250.6
263.9
247.5
298.3
296.5
241.3
285.5
240.5
236.1251.1
235.1
282.6
285.8
272.5
278.5
264.6
244.6
234.5
248.1
233.1
230.9
230.4
232.4
252.9
271.4
231.9
238.6
233.2
282.6
296.9
297.2
290.2
270.2
250.9
237.8
250.1
255.5
250.8
286.0
278.2
250.8
248.4
252.2233.8
229.2
234.2
264.7
247.0
231.6
263.5
256.2
288.7
254.7
260.7
262.0
274.3
263.6
266.8
302.0
293.1
278.0
289.3
281.3299.4
292.0
314.8
281.1
293.9
297.2
Mo
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00
Ponte a Bozzone
confine comunale
aree prevalentemente non edificateintegrative degli insediamenti (art.84)
tessuti storici (art.83)
Mosaico tessuti
aree prevalentemente non edificatedi tutela degli insediamenti (art.85)
aree urbane e/o di influenza ubana (art.54)
Centri minori, aggregati e nuclei (Art. L8)
Beni storico-architettonici del territorio aperto (Artt. L9, L10, L11)
Art.L8 comma 5
Art.L8 comma 7
Art.L8 comma 6
Art.L9
Area di pertinenza di aggregati, ville e edifici specialistici (Artt. L8, L.9)
Area di pertinenza dei centri urbani (Art. L5)
Mo
saic
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4sc
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1:50
00
San Giovanni a Cerreto
confine comunale
aree prevalentemente non edificateintegrative degli insediamenti (art.84)
tessuti storici (art.83)
Mosaico tessuti
aree prevalentemente non edificatedi tutela degli insediamenti (art.85)
aree urbane e/o di influenza ubana (art.54)
Centri minori, aggregati e nuclei (Art. L8)
Beni storico-architettonici del territorio aperto (Artt. L9, L10, L11)
Art.L8 comma 5
Art.L8 comma 7
Art.L8 comma 6
Art.L9
Area di pertinenza di aggregati, ville e edifici specialistici (Artt. L8, L.9)
Area di pertinenza dei centri urbani (Art. L5)
SAN GIOVANNI
SAN GIOVANNIA CERRETO
P. SUGHERA
I SODI
CAPPELLASAN CRISPINO
S.S.
DI
MONTEVARCHI
S.C
.
DI MONTECHIARO
SODO
DEL
GIUNCAIO
SFREGIATA
FOSSO
DI
FOSSO
FOSSO
RIG
O
2970501
281.1
273.9
252.4
287.7
257.0
272.2
290.9
286.3
291.2
287.6
287.5
293.7
277.8
272.5
264.5
283.8
278.8
286.0
302.4
307.3
307.8
308.0
291.2
306.3
307.1
296.1
288.9 250.8
282.1
292.4
263.9
268.3
298.2
293.5
292.8
287.5
286.8
287.0
283.5
291.9
268.2
267.5
273.7
305.3
277.9
295.0
289.6
306.3
302.5
301.5
300.9309.7
306.5
296.0
296.1
288.9
263.4
252.0
277.3
284.8
300
250
Serbatoio
BELVEDERE
PALAZZETTO
CARBONAIA
ASCIARELLO
298.4
279.0
VILLAVITIGNANO
SAN GIOVANNIA CERRETO
LA GAVINA
LE QUERCE
PENSIERI
DI SOPRA
PENSIERI
DI SOTTOVIA DEL
BOSCO
CIMITERO
S.S. (N.408)
DE
LLA
QU
ER
CIO
LA
7
ANGININA
309.5
309.7
303.0305.0
312.4
301.0
322.5
322.5
311.0
307.8
318.4
314.5
320.8
321.5
324.2
320.2
309.7
332.4
318.8
324.4
335.0 337.8
334.4
340.1
334.3
333.5
328.9
317.8
321.7
315.8
328.4
321.9
308.4
324.0
327.1
332.9
300
250
300
300
300
6
8
VITTORIA
274.0
283.9
296.0
284.7
288.1
259.8
278.6
283.6
273.8
259.7
286.6303.6
309.6
299.0
268.0
255.7
267.9
289.3
291.3
298.0
266.3
249.8
243.8
255.2
293.3
295.6
299.4
290.5
Mo
saic
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ala
1:50
00
San Giovanni a Cerreto
confine comunale
aree prevalentemente non edificateintegrative degli insediamenti (art.84)
tessuti storici (art.83)
Mosaico tessuti
aree prevalentemente non edificatedi tutela degli insediamenti (art.85)
aree urbane e/o di influenza ubana (art.54)
Centri minori, aggregati e nuclei (Art. L8)
Beni storico-architettonici del territorio aperto (Artt. L9, L10, L11)
Art.L8 comma 5
Art.L8 comma 7
Art.L8 comma 6
Art.L9
Area di pertinenza di aggregati, ville e edifici specialistici (Artt. L8, L.9)
Area di pertinenza dei centri urbani (Art. L5)