pesca antica taranto x unita italia

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Fondazione Marittima Ammiraglio Michelagnoli onlus www.fondazionemichelagnoli.it I L M ARE E L ’U NITÀ D ’I TALIA Cultura del Mare e Ricerche Marine Fondazione Marittima Ammiraglio Michelagnoli onlus Il ritiro della sciabica sulla spiaggia La pesca delle cozze pelose nei pressi di Punta Pizzone "U'mazzunare" pescatore di merluzzi Intreccio dei vimini per la costruzione della "nassa" La tessitura del "tramaglio" Pescatori con nasse Rete n. 1 Denominata Spirone per depositi di 28 occhi, cioè in ogni 66 centimetri di larghezza vi debbono essere 28 occhietti. Questa rete nella sua grandezza naturale è lunga metri 28,60 e larga metri 4,40 e pesca triglie. Rete n. 2 Detta Spirone di cocuzzi di 30 occhietti come sopra ed è nella sua grandezza naturale di metri 27,6 di lunghezza e di metri 5,50 di larghezza e, pesca pure triglie. Rete n. 3 Denominata Sciabica di 40 occhietti come alla rete n. 1, la stessa nell'adoperarsi viene attaccata a due lunghe zoghe che si tira dal lido, dopo situata lungo il mare, e raccoglie ogni sorta di pesce anche minuto. Rete n. 4 Appellata comunemente Bocco per deposito di 50 occhietti in ogni 66 centimetri di larghezza vi debbono essere 50 occhietti; e la stessa nella sua grandezza naturale è di metri 22 di lunghezza e di metri 6,40 di larghezza e pesca sarde. Rete n. 5 Denominata Bocco per deposito di 55 occhietti come al n. 4 della lunghezza di metri 18,25 e della larghezza di metri 5,50 e pesca pure sarde. Rete n. 6 Detta ancora Bocco per deposito e tiene 60 occhietti per ogni 66 centimetri di larghezza, e nella sua grandezza naturale lunga metri 18,25 e larga 5,50 e pesca sarde. Rete n. 7 Appellata Scichichello, la quale è più piccola di quella detta Sciabica, che i pescatori la tirano in mare, stando in barca. Questa pesca è permessa nelle sole notti estive ed in un certo dato tempo. Nassa n. 1 È una gabbia di giunchi di forma conica, che nella sua grandezza naturale tiene I'altezza di metri 1,20 e la circonferenza per dove entra il pesce di cent. 65, con detta nassa si pescano, ponendo internamente le così dette cozzelle schiacciate, i gobbietti, le lappanelle e le piccole triglie. Essa si situa diaconalmente in fondo al mare con entro un peso tale da non farla andare a galla. Nassa n. 2 È un'altra gabbia dalla forma come la prima, dell'altezza naturale di metri 1,60 e della circonferenza per dove entra il pesce di 0,60 cent. che si situa in mare similmente come la prima, ponendovi dentro le dette cozzelle, e si prende ogni specie di pesce bianco: cioè Orate, Voscioli, Salpe e Sargi. Nassa n. 3 Gabbia simile alla prima dall'altezza di metri 0,95 e dalla circonferenza per dove entra il pesce di metri 0,30 e situandosi sul fondo del mare come innanzi si è detto, si prendono Cefali e Seppie, mercé un'esca che si pone dentro la detta nassa. Ferro n. 1 È un ordigno col quale, radendosi il fondo del mare, si pescano i crostacei detti muricii, ovvero coccioli ricci gavatoni, però con tal ferro è proibito perché nel detto fondo, suole disturbare tutte le ovaie di ogni specie di pesci. Ferro n. 2 Appellasi Fiocina che, messa alla punta di un'asta lunga di legno, si lanciano i pesci. Ferro n. 3 Che si appella Brancone col quale, situandosi come quella al n. 2, si estraggono dal fondo del mare taluni vermi marini che servono di esca nelle pescagioni. Ferro n. 4 Che dicesi Branca, che situata come innanzi, serve per estrarre le cozze dai loro depositi. Ferro n. 5 Che appellasi Brancuzzo, che situato ad un'asta come sopra si pescano i ricci, le ostriche, ed altri crostacei. Tratto dall'Archivio di Stato di Taranto, Fondo Mar Piccolo B 21, Fasc.232 (fine '800) Elenco descrittivo dei prodotti che si ottengono nei mari di Taranto e degli strumenti ed arnesi principali che si adoperano nella pesca e nella raccolta delle ostriche Foto Archivio IAMC/CNR e Fondazione Michelagnoli - Taranto Le Pesca a Taranto a fine ʻ800

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Page 1: pesca antica taranto x unita italia

Fondazione Marittima Ammiraglio Michelagnoli onluswww.fondazionemichelagnoli.it

IL MARE E L’UNITÀ D’ITALIACultura del Mare e Ricerche Marine

Fondazione Marittima Ammiraglio Michelagnolionlus

Il ritiro della sciabica sulla spiaggia La pesca delle cozze pelose nei pressi di Punta Pizzone

"U'mazzunare"pescatore di

merluzzi

Intreccio dei viminiper la costruzionedella "nassa"

La tessituradel "tramaglio"

Pescatori con nasse

Rete n. 1 Denominata Spirone per depositi di 28 occhi, cioè in ogni 66 centimetri di larghezza vi debbono essere 28 occhietti. Questa rete nella sua grandezza naturale è lunga metri 28,60 e larga metri 4,40 e pesca triglie.

Rete n. 2 Detta Spirone di cocuzzi di 30 occhietti come sopra ed è nella sua grandezza naturale di metri 27,6 di lunghezza e di metri 5,50 di larghezza e, pesca pure triglie.

Rete n. 3 Denominata Sciabica di 40 occhietti come alla rete n. 1, la stessa nell'adoperarsi viene attaccata a due lunghe zoghe che si tira dal lido, dopo situata lungo il mare, e raccoglie ogni sorta di pesce anche minuto.

Rete n. 4 Appellata comunemente Bocco per deposito di 50 occhietti in ogni 66 centimetri di larghezza vi debbono essere 50 occhietti; e la stessa nella sua grandezza naturale è di metri 22 di

lunghezza e di metri 6,40 di larghezza e pesca sarde.

Rete n. 5 Denominata Bocco per deposito di 55 occhietti come al n. 4 della lunghezza di metri 18,25 e della larghezza di metri 5,50 e pesca pure sarde.

Rete n. 6 Detta ancora Bocco per deposito e tiene 60 occhietti per ogni 66 centimetri di larghezza, e nella sua grandezza naturale lunga metri 18,25 e larga 5,50 e pesca sarde.

Rete n. 7 Appellata Scichichello, la quale è più piccola di quella detta Sciabica, che i pescatori la tirano in mare, stando in barca. Questa pesca è permessa nelle sole notti estive ed in un certo dato tempo.

Nassa n. 1 È una gabbia di giunchi di forma conica, che nella sua grandezza naturale tiene I'altezza di metri 1,20 e la circonferenza per dove entra il pesce

di cent. 65, con detta nassa si pescano, ponendo internamente le così dette cozzelle schiacciate, i gobbietti, le lappanelle e le piccole triglie. Essa si situa diaconalmente in fondo al mare con entro un peso tale da non farla andare a galla.

Nassa n. 2 È un'altra gabbia dalla forma come la prima, dell'altezza naturale di metri 1,60 e della circonferenza per dove entra il pesce di 0,60 cent. che si situa in mare similmente come la prima, ponendovi dentro le dette cozzelle, e si prende ogni specie di pesce bianco: cioè Orate, Voscioli, Salpe e Sargi.

Nassa n. 3 Gabbia simile alla prima dall'altezza di metri 0,95 e dalla circonferenza per dove entra il pesce di metri 0,30 e situandosi sul fondo del mare come innanzi si è detto, si prendono Cefali e Seppie, mercé un'esca che si pone dentro la detta nassa.

Ferro n. 1 È un ordigno col quale, radendosi il fondo del mare, si pescano i crostacei detti muricii, ovvero coccioli ricci gavatoni, però con tal ferro è proibito perché nel detto fondo, suole disturbare tutte le ovaie di ogni specie di pesci.

Ferro n. 2 Appellasi Fiocina che, messa alla punta di un'asta lunga di legno, si lanciano i pesci.

Ferro n. 3 Che si appella Brancone col quale, situandosi come quella al n. 2, si estraggono dal fondo del mare taluni vermi marini che servono di esca nelle pescagioni.

Ferro n. 4 Che dicesi Branca, che situata come innanzi, serve per estrarre le cozze dai loro depositi.

Ferro n. 5 Che appellasi Brancuzzo, che situato ad un'asta come sopra si pescano i ricci, le ostriche, ed altri crostacei.

Tratto dall'Archivio di Stato di Taranto, Fondo Mar Piccolo B 21, Fasc.232 (fine '800)

Elenco descrittivo dei prodotti che si ottengono nei mari di Taranto e degli strumenti ed arnesi principali che si adoperano nella pesca e nella raccolta delle ostriche

Foto Archivio IAMC/CNR e Fondazione Michelagnoli - Taranto

Le Pesca a Taranto a fine ʻ800