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PERIODICO MENSILE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE FINANZIERI D’ITALIA A.N.F.I. ANNO XXII - N. 10 - 2007 - SPEDIZIONE ABBONAMENTO POSTALE - EX ART. 2 COMMA 20/C - LEGGE 662/96 ROMA

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PERIODICO MENSILE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE FINANZIERI D’ITALIA — A.N.F.I.

ANNO XXII - N. 10 - 2007 - SPEDIZIONE ABBONAMENTO POSTALE - EX ART. 2 COMMA 20/C - LEGGE 662/96 ROMA

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2 Fiamme Gialle 10 / 2007

IN COPERTINA

S O M M A R I O3-4-5 – CERIMONIA DI CONSEGNA DELLA BANDIERA AD ALCUNE UNITA’

NAVALI DEL CORPO Genova 12 ottobre 2007 di Antonio Marino

6 – IL COMANDANTE IN SECONDA GEN. C.A. ANGELO FERRAROPARTECIPA ALLE CELEBRAZIONI DEL QUINTO ANNIVERSARIODELLA SEZIONE ANFI DI TORONTO

di Francesco De Giacomo e Paolo Consiglio

7 – VISITA DEL COMANDANTE INTERREGIONALE PER L’ITALIA CEN-TRO SETTENTRIONALE AL COMANDO PROVINCIALE DI GROS-SETO

7 – VISITA DEL COMANDANTE INTERREGIONALE PER L’ITALIA CEN-TRALE AL COMANDO REGIONALE DELLA SARDEGNA

8-9 – SVOLTO A SAN GIOVANNI ROTONDO IL 1° RADUNO INTERRE-GIONALE A.N.F.I. DELLA PUGLIA E BASILICATA

a cura di Giuseppe Ruggieri

10 – INAUGURATA LA SEZIONE ANFI DI TURI (BA) INTITOLATA AL FIN.CESARE MARINELLI di Vito Marco Antonio Di Pinto

11-12 – L’ANAGRAFE TRIBUTARIA NELLA SUA RECENTE EVOLUZIONEPER UNA PIU’ IMMEDIATA ED EFFICACE LOTTA ALLA EVASIONEFISCALE di Tommaso Santamaria

12 – VISITA DELL’ORDINARIO MILITARE PER L’ITALIA AL COMANDOREGIONALE LIGURIA DELLA GUARDIA DI FINANZA

13 – CELEBRATA A LUGO LA FESTA DI SAN MATTEO di Salvatore Gallo

14 – I RAGAZZI DI GERMASINO E GARZENO QUELLI DEL GIOVO ANNI1950-1960 di Mauro Cappelli

15-16-17 – SENTIERO DEL CONTRABBANDO – SENTIERO DELLA MEMORIATirano (SO) – 24 giugno 2007 e 23 settembre 2007 di Piero Dottarelli

18 – ATTIVITÀ DELLA SEZIONE ANFI DI CONEGLIANO

19 – MOSTRA FOTOGRAFICA PER L’80° ANNIVERSARIO DI ISTITUZIO-NE DELLA COMPAGNIA DELLA GUARDIA DI FINANZA DI OLGIATECOMASCO (CO) - 21 settembre 2007 di Rinaldo Salvatelli

20-21 – “ANTONIO FARINATTI, L’EROE DI PARENZO” di Gerardo Severino21-22 – TACCUINO di Giuseppe Giuliani

23-24 – IL SENSO CRISTIANO DELLA SOFFERENZA UMANA di Armando Morelli

25 – ISTITUITO IL “FONDO DI SOLIDARIETÀ DELL’A.N.F.I.” A FAVOREDEI SOCI IN PARTICOLARE CONDIZIONI DI BISOGNO

a cura di Giuseppe Ruggieri

26-27-28 – CENTRO DI ASSISTENZA LEGALE E PENSIONISTICAPresso la Presidenza Nazionale dell’ANFI di Antonio Taviano

29-30-31 – VITA NELLE SEZIONI32-33-34

35-36-37 – NELLA NOSTRA FAMIGLIA38-39

Con una gioiosa copertina, che richiama lafelicità dei bambini, che allietano le nostrefamiglie nelle feste natalizie, il PresidenteNazionale e la Direzione e Redazione delPeriodico Fiamme Gialle, porgono a tutti isoci e alle loro famiglie gli auguri più cari diun Santo Natale e di un sereno e ProsperoAnno Nuovo.

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MENSILE ILLUSTRATO DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE FINANZIERI D’ITALIA

DIRETTORE RESPONSABILEPietro Di Marco

VICE DIRETTORE RESPONSABILEGiovanni Verdicchio

REDATTORE CAPOTommaso Santamaria

COORDINATORE DI REDAZIONE E STAMPAGiuseppe Ruggieri

RESPONSABILE AMMINISTRATIVOVittorio Porceddu

ADDETTO ALLA REDAZIONEGiovanni Valerio

SEGRETARIO DI REDAZIONEMarino Orfei

COLLABORATORIGaetano Guglielmi - Antonio Malizia

COMITATO DI REDAZIONEGen. C.A. Giovanni Verdicchio - Gen.B. Mauro Cappelli - Fin. Antonio Zampelli -Magg. Giuseppe Ruggieri - M.O. Antonio Casula - Gen. B. Giancarlo Cedola -

Fin. Alfio Giovanni Costanzo - S.Ten. Michele Gianfrancesco - S. Ten. Pierangelo Nissolino

DIREZIONE, REDAZIONE E AMMINISTRAZIONEA.N.F.I. Via Caroncini, 19 - 00197 Roma - Tel. 06.80.69.38.30

Fax 06.80.84.280 - Conto Corrente Postale n. 65421000Conto Corrente Bancario n. 3489.07 mensile «Fiamme Gialle»

Agenzia n. 19 Banca Monte dei Paschi di Siena,Viale Parioli, 142 - 00197 Roma

Sito internet: www.assofinanzieri.it e-mail: [email protected]

Gli articoli inviati per la pubblicazione, pubblicati o non,non si restituiscono agli Autori.

Le opinioni espresse dagli Autori negli articoli non impegnanoin alcun modo la Direzione e Redazione del Periodico

AUTORIZZAZIONERegistrazione del Tribunale di Roma n. 40/86

del 29 gennaio 1986

Associato all’USPIUnione Stampa Periodica Italiana

Fotocomposizione e Stampa«Arti Grafiche S. Marcello» Viale Regina Margherita, 176 Roma - Tel. 068553982

Finito di stampare il 11-12-2007

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CERIMONIA DI CONSEGNA DELLA BANDIERA AD ALCUNE UNITÀ NAVALI DEL CORPO

Genova 12 ottobre 2007

di Antonio Marino

di Bergamo.Erano presenti i Gonfaloni della

Regione Liguria, della Provincia diGenova e del Comune di Genova, que-st’ultimo decorato di Medaglia d’Oroal V.M., con i suoi rappresentanti, uni-tamente a quelli dell’Autorità Portuale edei responsabili della Dogana di Geno-

va, nonché di varie Autorità Militari eCivili alla sede, fra cui l’On. RobertaPinotti, Presidente della CommissioneDifesa della Camera dei Deputati edaltri Onorevoli e Senatori della Repub-blica Italiana.

Nutrita era la rappresentanza del-l’ANFI, con la presenza significativa

Genova 12 ottobre 2007.Il Comandante Generale, Gen. C.A. Cosimo D’Arrigo, con il Gen. C.A. Cicciò e il Gen.C.A. Petracca fa il suo ingresso nella zona della cerimonia.

Genova 12 ottobre 2007.Il Gen. C.A. Cicciò, il Gen. B. Romano, Comandante Regionale della Liguria assisto-no alle varie fasi della cerimonia.

Il 12 ottobre 2007, in Genova,presso il Ponte dei Mille della StazioneMarittima, si è svolta la cerimonia diconsegna al Corpo della Guardia diFinanza, da parte della Società Costrut-trice Intermarine S.p.A. di La Spezia(gruppo “Rodriguez Company”), deiPattugliatori Veloci G5 “Oltramonti”,G6 “Barbarisi”, entrambi della classeBigliani e del Guardacoste G123“Salone”, classe Bigliani VI Serie.

Le navi vanno a rinforzare ed arric-chire, anche in senso tecnologico, ilNaviglio della Guardia di Finanza,attualmente composta da 565 unità, divario tonnellaggio e stazza.

La cerimonia di consegna è avvenu-ta dopo solo pochi mesi dal varo, al ter-mine di un intenso periodo di prove ecollaudi che hanno decretato il succes-so delle navi.

Alla cerimonia sono intervenuti, perla Guardia di Finanza, il ComandanteGenerale, Gen. C.A. Cosimo D’Arrigo,il Comandante Aeronavale Centrale,Gen. C.A. Virgilio Elio Cicciò, ilComandante Interregionale per l’ItaliaNord Occidentale, Gen. C.A. France-sco Petracca, il Comandante Regionaledella Liguria, Gen. B. Raffaele Romanoed altri Ufficiali del Comando Genera-le e del Comando Regionale Liguria.Per la Intermarine S.p.A. il Presidente el’Amministratore Delegato, oltre adalcune maestranze.

Madrine sono state la Signora Giu-seppina Fronteddu, moglie del Coman-dante Generale del Corpo, la Sig.raAnna Maria Oltramonti, secondogenitadel M.O. mare Aldo Oltramonti, deco-rato con Croce di Guerra al Valor Mili-tare e la Signora Raffaella Salone,nipote del Fin. mare Giuseppe Salone,decorato con Croce di Guerra al ValorMilitare.

Rendeva gli onori militari una Com-pagnia di formazione composta da unplotone di Finanzieri del contingenteordinario e da un plotone di Finanzieridel contingente di mare, oltre che dalGruppo Bandiera, composto da 2 Uffi-ciali Allievi e da 2 Allievi Ufficiali del-l’Accademia della Guardia di Finanza

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del Vice Presidente Nazionale Vicario,Gen. C.A. Giovanni Verdicchio, delVice Presidente Nazionale per l’ItaliaSettentrionale, Gen. D. Mauro Cappel-li e del Consigliere Nazionale per laLiguria, Ten. Col. Antonio Marino e didiversi Presidenti delle Sezioni liguri,unitamente a molti soci con Bandiereed insegne sociali.

Erano anche presenti il Labaro delNastro Azzurro ed i Labari delle Asso-ciazioni Combattentistiche e d’Armadell’ASSOARMA Provinciale di Geno-va.

Quest’ultima folta partecipazione disoci ANFI, è dovuta – oltre all’impor-tanza dell’evento – al fatto che la stes-sa Associazione Nazionale ha donatoalle tre imbarcazioni “Oltramonti”, Bar-barisi” e “Salone” il Tricolore dellaRepubblica Italiana, da issare a bordo,consegnati, rispettivamente, dal Gen.C.A. Giovanni Verdicchio alla madri-na, Sig.ra Anna Maria Oltramonti, dalGen. D. Mauro Cappelli alla madrina,Sig.ra Fronteddu e dal Ten. Col. Anto-nio Marino alla madrina, Sig.ra Raf-faela Salone.

È stato questo un grande onore perl’Associazione, che vuole significare ilgemellaggio di valori e di intenti che dasempre unisce i Finanzieri in congedoed in servizio, nonché l’alta considera-zione e stima che l’ANFI ha presso leIstituzioni dello Stato. La proposta diquesto impegno era stata fatta dal Gen.B. Raffaele Romano, Socio OnorarioANFI, cui va la riconoscenza dell’ANFI,ed il Comando Generale del Corpol’ha prontamente avallata e fatta sua.

Le tre unità navali “G5 – G6 eNella foto il Pattugliatore Veloce “G6 Barbarisi” al quale il Vice Presidente Nazio-nale per l’Italia Settentrionale, Gen. D. Cappelli, ha consegnato la Bandiera Navale.

G123” rientrano in un progetto più arti-colato che enfatizza, fra l’altro, la col-laborazione tra l’azienda Intermarine ele Istituzioni: il contratto stipulato con laGuardia di Finanza porterà infatti ilCantiere a realizzare alcune altre bar-che gemelle da 35 metri e da 27 metri,entro il prossimo biennio.

Esse vanno a potenziare la già con-sistente dotazione organica di mezzinavali della Guardia di Finanza e ver-ranno utilizzate nel pattugliamento deilitoranei e per il controllo di attività ille-cite e clandestine.

In particolare un sempre maggioreimpegno è profuso dal Corpo nei traffi-ci illeciti gestiti dalla criminalità orga-nizzata, nel traffico di armi e stupefa-centi nonché – nel più recente periodo

Genova 12 ottobre 2007.Il Comandante Generale consegna un mazzo di fiori ad una delle madrine della ceri-monia.

Genova 12 ottobre 2007.Cerimonia di consegna della Bandiera Navale da parte del Vice Presidente Naziona-le Vicario, Gen. C.A. Giovanni Verdicchio, al Pattugliatore Veloce G.5 “Oltramonti”.

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– nel preoccupante fenomeno dell’im-migrazione clandestina.

Le navi della classe Bigliani V e VIserie si presentano quindi come un vali-do ausilio al Corpo della Guardia diFinanza nei complessi e pericolosi com-piti che essa deve affrontare quotidia-namente e appaiono destinate a diven-tare elemento di fondamentale impor-tanza nel contrasto ai traffici illeciti viamare, perpetrati contro le coste italianeed europee e nel mantenimento dellasicurezza di tutti noi normali cittadini.

Le imbarcazioni sono intitolate a trecomponenti l’equipaggio del Dragami-ne RD 36 della Regia Guardia di Finan-za, insigniti di decorazione al valormilitare.

Gli stessi, il 10 gennaio 1943, inosservanza degli ordini di evacuazionedella base navale di Tripoli, salparonoa bordo del menzionato RD36 e suc-cessivamente, durante la navigazione,attaccato da soverchianti forze avver-sarie, nel tentativo di salvare le altreunità del piccolo convoglio scortato,dirigeva verso il nemico, serrando ledistanze fino ad arrivare a tiro delleproprie piccole armi di bordo.

Nell’eroico intento pervia la nave el’intero equipaggio di Finanzieri.

Al Regio Dragamine 36 venne con-cessa la Medaglia d’Oro alla Bandieracon al seguente motivazione:

“Dragamine comandato ed armatodal personale della Guardia di Finanza,agli ordini del Comandante della Flotti-glia, attaccato nella notte del 20 gen-naio 1943 da preponderanti forzenavali nemiche, correva incontro all’av-versario nell’eroico intento di coprire esalvare le altre unità della formazione,fino a trovarsi a portata delle propriemodestissime armi di bordo.

Aperto il fuoco cercava di arrecareal nemico la maggiore possibile offesacontinuando a sparare, benchè colpitopiù volte, fino a quando soccombevanell’impari lotta, inabbissandosi con ilComandante e l’intero equipaggio.

Sublime esempio di indomabile spi-rito aggressivo, di sovrumana determi-nazione e di dedizione al dovere sino alsupremo sacrificio.

Mediterraneo Centrale, 20 gennaio1943.

Dopo l’allocuzione del ComandanteGenerale della Guardia di Finanza,Gen. C.A. Cosimo D’Arrigo, i Pattu-gliatori Veloci G5 e G6, nonché ilGuardacoste G123 ed i loro equipag-

Cerimonia di consegna della Bandiera Navale da parte del Consigliere NazionaleANFI per la Liguria, Ten. Col. Marino, al Guardacoste G123 “Salone”.

Le tre Madrina della cerimonia: Sig.ra Anna Maria Oltramonti, Sig.ra GiuseppinaFronteddu e Sig.ra Raffaela Salone, alle quali il Comandante Generale ha offerto unomaggio floreale.

gi, con le Bandiere issate a bordo, sonostati benedetti dal 1° Cappellano Mili-tare Capo del Comando RegionaleLiguria della Guardia di Finanza,Mons. Giovanni Denegri, che ha ancheletto la “Preghiera del Finanziere”.

È stato suonato l’Inno d’Italia, daparte della banda della Marina Milita-re del Compartimento Marittimo dellaLiguria di La Spezia, cantato da tutti ipartecipanti alla cerimonia.

Riportiamo alcuni dati tecnici deidue pattugliatori veloci G5 e G6:– lunghezza 34,50 mt.;– larghezza 7,55 mt.;– dislocamento 135 t.;– velocità 35 nodi;

– motoriz.ne 2 motori da 2560 kw;– armamento cannone da 30 mm.

L’equipaggio è previsto in numero di19 elementi, di cui 1 Ufficiale, 4 Sottuf-ficiali e 14 tra Appuntati e Finanzieri.

Alcuni dati tecnici del guardacosteG123:– lunghezza 27 mt.;– larghezza 6,95 mt.;– dislocamento 93 t.;– velocità massima 40 nodi;– motoriz.ne 2 motori da 2560 kw;– armamento torretta navale con armacal. 12,70 mm e 40 mm.

L’equipaggio è previsto in numerodi 14 elementi, di cui 5 Sottufficiali e 9tra Appuntati e Finanzieri.

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Lo scorso 23 settembre, presso ilRenaissance Parque Centre di Con-corde, nella regione dell’Ontario, allapresenza del Comandante in Secon-da, Gen. C.A. Angelo Ferraro, si sonosvolte le celebrazioni per il quintoanniversario della Sezione ANFI diToronto, per il 233° anniversario del-la Fondazione del Corpo e per SanMatteo, patrono della Guardia diFinanza.

Nella sua allocuzione, il Coman-dante in Seconda, dopo aver ringra-ziato il “Presidente Di Candia e gliamici soci per il graditissimo invito”,ha reso merito alla locale SezioneA.N.F.I. constatando “quanto entusia-smo e quanta fierezza” ne animinol’impegno e “quanto sia ancoraprofondo il senso di appartenenza aduna straordinaria Istituzione come laGuardia di Finanza”.

“Sapere che in un grande Paesecome il Canada, solo geograficamen-te molto lontano da noi – ha detto ilGenerale Ferraro – un drappello diFiamme Gialle mantiene vivo, coneccezionale spirito di corpo, il patri-monio di valori accumulato lungo 233anni di storia suscita profonda emo-zione e fa ben sperare per il futurodelle nuove generazioni di finanzie-ri”.

Il Comandante in Seconda ha poisottolineato lo spirito di sacrificio conil quale questi connazionali hannoaffrontato la dura prova dell’emigra-zione: “questa comunità rappresentail fiore all’occhiello dei nostri conna-zionali che, con sacrificio e determi-nazione, hanno saputo conseguiremeritati successi nella vita pubblica esociale di questa terra”.

Particolarmente sentito è stato ilriferimento al forte vincolo che lega alCorpo le fiamme gialle canadesi: “Lamia presenza qui, quale Fiamma Gial-la più anziana in servizio vuole testi-moniare ai colleghi residenti in Cana-da la vicinanza e l’affetto di tutti ifinanzieri italiani verso gli ex colleghiche, per ragioni diverse, si sono inse-diati in una terra lontana, guada-gnandosi stima e rispetto per la lorolaboriosità ed il loro impegno qualifi-cato”.

Toronto, Canada, 23 settembre 2007.Il Gen. C.A. Angelo Ferraro, Comandante in Seconda della Guardia di Finanza, hapartecipato alle celebrazioni del quinto anniversario della Sezione ANFI di Toronto,nel Canada, alla presenza di alte Autorità canadesi; l’Alto Ufficiale ha portato ainostri soci il saluto del Corpo e dell’ANFI. Nella foto il Generale Ferraro si intrattie-ne con il Presidente della Sezione di Toronto, M.O. Francesco Di Candia e con gli altrisoci della Sezione canadese.

IL COMANDANTE IN SECONDA GEN. C.A. ANGELOFERRARO PARTECIPA ALLE CELEBRAZIONI DEL QUINTO

ANNIVERSARIO DELLA SEZIONE ANFI DI TORONTO

di Francesco De Giacomo e Paolo Consiglio

Una cerimonia scevra da ogni reto-rica, che ha avuto come filo condutto-re il forte sentimento di appartenenzaal nostro Paese che questi connazio-nali emigrati mantengono a distanzadi tanti anni, a dimostrazione – haaggiunto il Comandante in Seconda –“della solidità delle nostre comuniradici”. Significativa, in proposito, lapresenza, tra gli altri, del ConsoleGenerale d’Italia a Toronto, EmanuelePunzo.

La visita alla Sezione A.N.F.I.canadese, analogamente agli annipassati, ha offerto alla delegazionedel Corpo la possibilità di tenere unaserie di incontri con un partner privile-giato della Guardia di Finanza per ilcontrasto ai crimini economico –finanziari transnazionali: la RealePolizia a Cavallo Canadese (c.d.“giubbe rosse”).

Il Comandante in Seconda hainfatti incontrato, in un clima di ami-chevole ospitalità, il Responsabile del-le Operazioni Criminali per la Provin-cia del Québec, Sovr. Capo FrancoisDeschenes, con il quale sono state

discusse interessanti prospettive evolu-tive della già ottima collaborazioneesistente tra i due Corpi.

A Toronto, è stata resa visita allaCombined Forces Special Enforce-ment Unit (CFSEU), unità interforzespecializzata nel contrasto al crimineorganizzato transnazionale, e all’Inte-grated Market Enforcement Team, ser-vizio specializzato nella lotta alle vio-lazioni alla normativa che regola imercati finanziari.

A Montreal, infine, la delegazionedel Corpo ha fatto visita al ConsoleGenerale d’Italia, Francesco PaoloVenier, all’Unità Mista per le Indaginisul Crimine Organizzato (UMECO)nonché alle Squadre Integrate di Poli-zia delle Frontiere (IBET).

L’appuntamento è al prossimoanniversario delle Fiamme Giallecanadesi, con l’immutato auspicio chel’attivismo della Sezione ANFI diToronto possa costituire fonte di emu-lazione anche in altri Paesi a testimo-nianza della unitarietà dei valori dicui il Corpo è portatore….in Italia eall’estero!

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Il 24 ottobre 2007, il Comandante Interregionale dell’Italia Centro-Settentrionale, Gen. C.A. Nino Di Paolo, ha effet-tuato una visita ispettiva al Comando Provinciale di Grosseto. Nella circostanza, l’Ufficiale Generale ha ricevuto, per unsaluto, il Vice Presidente Nazionale ANFI per l’Italia Settentrionale, Gen. D. Mauro Cappelli ed i Presidenti delle Sezio-ni ANFI di Grosseto, Orbetello e Follonica.

Nella foto, oltre al Gen. Di Paolo e al Gen. Cappelli sono presenti: il Gen. Carmelo Cernigliaro, il M.A. Mariano Sgu-ra, Presidente ella Sezione di Orbetello; il Brig. Antonio Rasicci, in rappresentanza del Presidente della Sezione di Gros-seto, M.A. Osvaldo Serragoni e il Fin. Romano Neri, Presidente della Sezione di Follonica.

VISITA DEL COMANDANTE INTERREGIONALE PER L’ITALIA CENTRO SETTENTRIONALE AL COMANDO

PROVINCIALE DI GROSSETO

L’8 novembre 2007, il ComandanteInterregionale per l’Italia Centrale dellaGuardia di Finanza, Gen. C.A. PietroCiani, ha fatto visita al Comando Regio-nale della Sardegna.

Nella foto il Gen. Ciani e il Coman-dante Regionale, Gen. B. Stefano Badui-ni, che ha illustrato al Gen. Ciani, i risul-tati operativi conseguiti dai Reparti dellaSardegna nel corso del corrente anno.

Nell’occasione il Gen. C.A. Ciani havoluto incontrato il personale in servizioed in congedo.

VISITA DEL COMANDANTE INTERREGIONALE PER L’ITALIACENTRALE AL COMANDO REGIONALE DELLA SARDEGNA

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San Giovanni Rotondo, 12 ottobre 2007.Un gruppo di radunisti, soci ANFI e personale del Corpo, con la Fanfara della Legio-ne Allievi, posano per una foto ricordo d’avanti alla Chiesa di San Padre Pio.

Fortemente voluto e perfettamenteorganizzato dal Consigliere NazionaleA.N.F.I. per la Puglia e Basilicata e Pre-sidente la Sezione A.N.F.I. di Bari, Fin.Comm. Antonio Fiore, dal 12 al 14ottobre u.s., si è svolto a San GiovanniRotondo (FG) il 1° Raduno Interregio-nale A.N.F.I. della Puglia e Basilicata.

La manifestazione, patrocinata dal-la Regione Puglia, dalla Provincia diFoggia e dal Comune di San GiovanniRotondo e con il prezioso ausilio diuomini e mezzi del Comando Provin-ciale della Guardia di Finanza di Fog-gia, ha riscosso un successo, certamen-te auspicato, ma non così ampio com’èpoi risultato, considerata la notevolepartecipazione anche dei soci delleSezioni A.N.F.I. di altre regioni, oltre aquelli della Puglia e Basilicata, in raf-fronto al limitato tempo disponibile perpubblicizzarlo e raccogliere le relativeadesioni.

Un evento eccezionale, articolato intre giornate ricche di appuntamenti eseguito, con vivo interesse, oltre chedalla popolazione, che non ha fattomancare il suo tradizionale calore, ilsuo entusiasmo e la sua generosa ospi-talità, anche numerosi organi di stampae televisivi della regione, convocati dal-la gentile, solerte e ineguagliabile con-duttrice Signora Monia Palmieri, che haguidato con maestria anche la confe-renza stampa inaugurale tenuta, la mat-tina del 12 ottobre, nell’Hotel Nicotel diSan Giovanni Rotondo, alla quale sonointervenuti, tra gli altri, il Presidente del-la Provincia di Foggia, Dott. CarmeloStallone; il Consigliere della RegionePuglia, Dott. Sergio Povia; il V.Prefettoe Sub-Commissario Prefettizio delComune di San Giovanni Rotondo,Dott.ssa Daniela Aponte e il Coman-dante Provinciale della Guardia diFinanza di Foggia, Col. Carmine Petro-sino.

Nell’occasione, ai saluti auguralidelle predette Autorità, hanno fattoseguito, per l’A.N.F.I., gli interventi,rispettivamente, del Consigliere dellaSezione di Bari, Ten. Avv. Antonio LaScala, del Consigliere Nazionale per laPuglia e Basilicata, Fin. Comm. AntonioFiore, del Segretario Generale, Magg.Giuseppe Ruggieri, e del Vice Presi-

dente Nazionale per l’Italia Centro-Meridionale, Fin. Comm. Antonio Zam-pelli, in rappresentanza del PresidenteNazionale, Gen. C.A. Pietro Di Marco,impegnato in altra attività istituzionale,i quali, oltre a far conoscere il signifi-cato del Raduno nella terra di S. PadrePio, hanno rivolto la loro particolareattenzione sulla storia dell’A.N.F.I., ilsuo impegno a difesa delle gloriose tra-dizioni del Corpo e quello di onorarnei suoi Caduti in guerra o per causa diservizio, nonchè sui valori ideali delSodalizio, le sue finalità e la sua inten-sa e concreta attività umanitaria e di

solidarietà sia verso i propri associati,che verso la collettività.

In serata, poi, condotto da MoniaPalmieri, grande successo ha riscosso ilcoinvolgente concerto tenuto in Piazzadei Martiri a San Giovanni Rotondo dalcomplesso musicale Brass Band“Edmondo De Amicis” di Triggiano(BA), diretta dal valente Maestro RoccoCaponio, concluso con l’inno naziona-le, preceduto da medly degli storiciBeatles e Morione.

Il mattino successivo, 13 ottobre,dopo che un caldo sole era riuscito adavere la meglio sulla pioggia che,

SVOLTO A SAN GIOVANNI ROTONDO IL 1° RADUNOINTERREGIONALE A.N.F.I. DELLA PUGLIA E BASILICATA

a cura di Giuseppe Ruggieri

Le Autorità civili e militari intervenute salutano al momento dell’alza Bandiera.

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dispettosa, sembrava già essere riuscitaa stravolgere il programma (qualcunoha ipotizzato l’intervento di S. PadrePio), alla presenza di numerosissimisoci con Bandiere e striscioni, di varierappresentanze delle AssociazioniCombattentistiche e d’Arma, dei Gon-faloni della Provincia di Foggia e delComune di San Giovanni Rotondo, delMedagliere dell’Associazione Nazio-nale Nastro Tricolore e della BandaMusicale della Sezione A.N.F.I. diBari, quasi di getto, prendeva avvio, inPiazza Europa, la cerimonia dell’AlzaBandiera, subito seguita da quella, toc-cante, della deposizione della coronad’alloro al Monumento ai Caduti di SanGiovanni Rotondo, da parte del VicePresidente Nazionale A.N.F.I. per l’Ita-lia centro-meridionale, Fin. Comm.Antonio Zampelli, accompagnato dallepiù alte Autorità Regionali, Provinciali eComunali civili e militari, oltre che dalSegretario Generale, Magg. GiuseppeRuggieri, e dai Consiglieri Nazionali,S.Ten. Giuseppe Culò, Fin. Antonio Fio-re, Fin. Anselmo Giusti, Magg. LucaLeuci e S.Ten. Vittorio Porceddu.

Quindi, quasi d’incanto, formatosilo schieramento, due ali di folla entu-siasta hanno applaudito l’inizio dellatradizionale sfilata dei radunisti che,dimentichi degli anni ormai non più ver-di, preceduti dalla Banda Musicale del-la Sezione A.N.F.I. di Bari, hanno rag-giunto Piazza dei Martiri, dove, da unatribuna allestita a cura del locale Comu-ne, la Signora Monia Palmieri, questavolta in qualità di speaker, ha annun-ciato i vari passaggi, e le massimeAutorità presenti, con vera ammirazio-ne, hanno tributato il loro vivo plauso e,in conclusione, hanno tenuto le rispetti-ve allocuzioni, il Vice Prefetto Dott.Michele Di Bari, in rappresentanza delPrefetto, e il Vice Presidente Nazionaleper l’Italia centro-meridionale, Fin.Comm. Antonio Zampelli, in rappre-sentanza del Presidente Nazionale,Gen.C.A. Pietro Di Marco.

È stata una sfilata difficile da dimen-ticare, tanto sentita ed emozionante èstata la partecipazione dei tanti, tantis-simi, arzilli soci che con una insospet-tata baldanza hanno sfilato per le viedi San Giovanni Rotondo, accompa-

Nelle foto:in alto, la deposizione della Corona alMonumento ai Caduti della città da par-te del Vice Presidente Nazionale, Fin.Dott. Zampelli, accompagnato dal Con-sigliere Nazionale Fin. Fiore e dalle piùalte Autorità civili e militari.A destra, foto ricordo in occasione delRaduno, da destra, l’Avv. La Scala, Con-sigliere della Sezione ANFI di Bari e ilVice Presidente Nazionale, Dott. Zam-pelli con altri soci.

gnati dai non meno fieri familiari.Le parole non sono invece sufficien-

ti a tradurre la coinvolgente toccanteatmosfera e le meravigliose sensazioniprovate in serata dai radunisti, quando,insieme ad altre migliaia di persone,hanno partecipato alla “FiaccolataMariana”, magistralmente organizzatadai locali frati cappuccini, così comemolto emozionante è risultata la S. Mes-sa celebrata il successivo giorno 14 nel-la nuova Chiesa di S. Pio, con la par-tecipazione dei bravissimi componentila Fanfara della Legione Allievi Guar-dia di Finanza di Bari, che con la loromusica hanno reso ancora più intensa ecommovente la Preghiera del Finanzie-re interpretata dal Segretario Generale,Magg. Giuseppe Ruggieri, e concluso ilRaduno con un improvvisato applaudi-tissimo concerto tenuto sul sagrato dellaChiesa S. Maria delle Grazie.

Per l’entusiasmo e per i sentimenti diunitarietà e solidarietà dimostrati nellacircostanza dai radunisti, a prova del-l’affetto che li riunisce nell’A.N.F.I.,meriterebbero che i loro nomi fosseroriportati uno per uno nel presente arti-colo, ma lo spazio non lo consente, percui citerò solo quelli delle loro Sezioni,riservando ai rispettivi Presidenti la sti-ma e la massima considerazione di tut-ta l’Associazione per la preziosa e nonfacile attività sociale da sempre svoltadagli stessi: San Donà di Piave (per ilVeneto), Gioia Tauro, Locri, ReggioCalabria e Vibo Valentia (per la Cala-bria), Pescara e Vasto (per l’Abruzzo eil Molise), Matera (per la Basilicata)Andria, Bisceglie, Bitetto, Cerignola,Foggia, Lecce, Lesina, Manfredonia,Margherita di Savoia, Nardò, Poligna-no a Mare, S. Ferdinando di Puglia,Sannicandro di Bari, Sannicandro Gar-ganico, S. Severo, Toritto, Trani e Bari(per la Puglia).

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10 Fiamme Gialle 10 / 2007

di Vito Marco Antonio Di Pinto

Il 14 aprile 2007 è stata inaugu-rata la Sezione ANFI di Turi (BA) allapresenza del Presidente Nazionaledell’ANFI, Gen. C.A. Pietro Di Mar-co e gentile consorte, accompagnatodal Segretario Generale, Magg. Giu-seppe Ruggieri, dal ConsigliereNazionale ANFI per la Puglia e Basi-licata, Fin. Antonio Fiore.

Per la Guardia di Finanza eranopresenti il Comandante Regionaledella Puglia, Gen. B. Luciano Inguag-giato, il Comandante il Nucleo diPolizia Tributaria di Bari, Col. t. STGianluigi D’Alfonso, il Comandantedella Compagnia di Monopoli (BA),Magg. Gabriele Gargano, il Coman-dante la Tenenza di Putignano (BA),Lgt. Salvatore De Giorgi.

A fare gli onori di casa il Presi-dente della Sezione di Turi, Lgt. VitoMarco Antonio De Vito e, con lui, tut-ti i soci e familiari della Sezione euna nutrita rappresentanza di socidelle Sezioni della Puglia.

La manifestazione, partita dallasede della Sezione in via Sedile 51,ha visto la madrina della cerimonia,Sig.ra Grazia Colapietro, madre delFin. Cesare Marinelli, a cui è intito-lata la Sezione, effettuare il fatidicotaglio del nastro tricolore e la conse-guente benedizione della Sezioneda parte dell’arciprete di Turi, Mons.Giovanni Amodio.

Successivamente il corteo, al qua-le ha partecipato anche una rappre-sentativa delle Associazioni Combat-tentistiche e d’Arma locali (mutilatied invalidi di guerra – combattenti ereduci, bersaglieri ed appartnentiall’Arma Aeronautica), si è portatoalla Chiesa Madre per la Santa Mes-sa officiata da don Giovanni Amo-dio.

A seguire, il corteo, accompagna-to dalla banda musicale del paese, siè recato presso il monumento deiCaduti, ove il Presidente Nazionaledell’ANFI, Gen. C.A. Pietro Di Mar-co, ha deposto una corona di fiori.

INAUGURATA LA SEZIONE ANFI DI TURI (BA) INTITOLATA AL FIN. CESARE MARINELLI

Deposizione della corona d’alloro al Monumento ai Caduti della città da parte delPresidente Nazionale, Gen. Di Marco, accompagnato dal Sindaco di Turi, Dott. DeGrisantis, e dal Comandante Regionale della Puglia, Gen. Inguaggiato.

Turi (BA), 14 aprile 2007.Inaugurata dal Presidente Nazionale la Sezione ANFI di Turi. Nella foto, la Madrina della cerimonia, la Sig.ra Grazia Colapietro, taglia il nastrotricolore di inaugurazione della Sezione.

Successivamente il corteo si è por-tato presso il Centro Culturale Poliva-lente del Comune di Turi, dove sisono svolte le allocuzioni del Presi-dente della Sezione, Lgt. Vito MarcoAntonio Di Pinto, del Sindaco Dott.Vito Nicola De Grisantis ed infine ildiscorso conclusivo della cerimoniada parte del Presidente Nazionale,Gen. C.A. Pietro Di Marco.

La sorella del Fin. Marinelli,Sig.ra Antonia Marinelli ha volutoesprimere la gratitudine della fami-glia nei confronti del Sodalizio peraver voluto ricordare perennementela figura del fratello intitolandogli laSezione ANFI di Turi.

Infine la cerimonia si è conclusacon il pranzo sociale presso un notoristorante del luogo.

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Cenni generali sull’Anagrafe tributaria

L’Anagrafe tributaria va assumendosempre più le dimensioni di un “Gigan-te informatico”, a disposizione dellaPubblica Amministrazione e dei contri-buenti, per rispondere ad obiettiviimpensabili all’atto dei lavori prelimina-ri per la sua istituzione, quando tutte leprincipali Amministrazioni finanziarieinteressate (compresa la Guardia diFinanza, che ne aveva chiesta la gestio-ne ai fini di una più documentata lottaalla evasione fiscale), avevano intravi-sto la opportunità di attivare uno stru-mento informatico per la condotta e lagestione del sistema fiscale nazionale.

L’Anagrafe tributaria, quando ènata nel 1976, con la istituzione dellaSOGEI, poteva infatti già definirsi comeuna attività imprenditoriale dedicataallo sviluppo delle soluzioni informati-che per il sistema fiscale nazionale; maè nel 1981 che avviene la realizzazio-ne e la automazione dell’Anagrafe tri-butaria, ottenendo l’anno successivouna concessione novennale per lacostruzione del Sistema fiscale.

Dal 2002 la Sogei è stata acquista-ta dal Ministero dell’Economia e delleFinanze e più recentemente nel gen-naio 2006 è stato stipulato un Contrat-to di Servizio Quadro tra il Dipartimen-to delle Politiche Fiscali e la Sogei.

Recenti interventi normativi, quali lalegge finanziaria 2007 e la legge248/06, hanno, peraltro, definito edimposto obiettivi quali:– il contrasto alla evasione fiscale

mediante il potenziamento dei servi-zi telematici e la revisione degli stu-di di settore;

– il decentramento del Catasto, attra-verso la gestione congiunta dell’Ar-chivio catastale da parte dell’Agen-zia del Territorio e dei Comuni, perrendere disponibili da maggio2009 in rete i bollettini ICI pre-com-pilati;

– il monitoraggio della spesa farma-ceutica e specialistica per il contra-sto ai comportamenti fraudolenti,portando in rete i medici interessati;

Il Senatore Giorgio Pasetto si intrattiene con gli organizzatori e i partecipanti al Con-vegno.

L’ANAGRAFE TRIBUTARIA NELLA SUA RECENTEEVOLUZIONE PER UNA PIÙ IMMEDIATA ED EFFICACE

LOTTA ALLA EVASIONE FISCALE

di Tommaso Santamaria

– all’interno della Pubblica Ammini-strazione attivare l’indagine nelsistema della fiscalità finalizzataall’azione congiunta di monitorag-gio e analisi della pressione fiscalee dell’andamento dei flussi finanzia-ri e alla condivisione con le Regionie gli Enti Locali dei sistemi di analisistatistica e di simulazione;

– realizzare un sistema telematico perla gestione e il controllo della Acci-se.Attualmente, ai fini di agevolare con

lo strumento informatico l’attuazionedei Piani strategici delle Agenzie fiscalinella recente evoluzione dello strumen-to normativo, la Sogei ha impostato leseguenti Linee di Azione strategichemediante l’attuazione di: – servizi di intelligence per il supporto

alla lotta alla evasione fiscale;– servizi di semplificazione per il con-

tribuente;– apertura di banche dati e interope-

rabilità all’interno della PubblicaAmministrazione;

– misure di sicurezza e qualità deidati;

– una ulteriore innovazione tecnologi-ca richiesta dagli obiettivi prefissi.In particolare i Servizi di intelligence

sono dovuti alla necessità di disporre, prio-

ritariamente all’attività di contrasto, di nuo-vi dati riguardanti: la gestione dei conti cor-renti, degli elenchi clienti-fornitori, dei corri-spettivi giornalieri, della revisione degli stu-di di settore. Correlativamente, acquisitauna grande quantità di dati, occorre intro-durre nuovi criteri di valutazione, parame-tri e indici di “criticità fiscale”, che facilitinouna “navigazione intelligente” dei dati stes-si a supporto delle analisi investigative.

Contemporaneamente occorreattuare speciali servizi da rendere aicontribuenti per perseguire l’accelera-zione degli adempimenti e la semplifi-cazione dei rapporti con i contribuenti(ad esempio con la disponibilità in retedelle dichiarazioni dei redditi per il2007 già precompilate e comprensivedei CUD: nelle intenzioni di conseguirel’obiettivo strategico di incrementarel’adesione spontanea e la “Tax com-pliance”.

Con l’apertura di nuove Banche datisi intende ovviamente garantire unamaggiore interazione fra le strutture del-la Pubblica Amministrazione.

Mentre si tende ad assicurare unlivello accettabile di sicurezza dei datisoprattutto nell’interesse dei contribuenti.

A titolo orientativo sulla mole attualedel lavoro della Anagrafe tributaria, si

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Il 19 settembre 2007 l’OrdinarioMilitare per l’Italia, (di recente nomi-na), Monsignor Vincenzo Pelvi, haeffettuato una visita pastorale alla Par-rocchia della Guardia di Finanza delComando Regionale Liguria, oltre cheal suo predecessore, Monsignor Ange-lo Bagnasco, attuale ArcivescovoMetropolita di Genova e Presidentedella Commissione Episcopale Italiana(CEI), nominato Cardinale di recente.

Presso la Cattedrale di San Lorenzodi Genova, Mons. Pelvi ha celebratola Santa Messa pontificale, in suffra-gio di tutti i Caduti del Corpo, unita-mente al 1° Cappellano Militare Capodel Comando Regionale Liguria,Mons. Giovanni Denegri.

A detto rito hanno partecipato lemassime Autorità Civili e Militari allasede, il Gen. B. Raffaele Romano,Comandante Regionale Liguria dellaGuardia di Finanza, Ufficiali, Sottuffi-ciali, Appuntati e Finanzieri, rappre-sentanti di tutti i Comandi del Corpodella Liguria, nell’ottica che contestual-mente è stata celebrata anche la festi-vità di San Matteo, Celeste Patrono

della Guardia di Finan-za.

Per l’AssociazioneNazionale Finanzieri d’I-talia hanno partecipato ilConsigliere Nazionaleper la Liguria, Ten. Col.Antonio Marino, tutti iPresidenti delle Sezioniliguri con bandiera, socie familiari, per oltre 100unità, rigorosamente coni simboli sociali.

Successivamente, nelSalone delle riunioni del-la Caserma “Cavour”,sede del Comando Regio-nale Liguria della Guar-dia di Finanza, è statopreparato un rinfresco inonore dell’illustre ospite.

Per l’ANFI hanno par-tecipato, quali invitati, ilConsigliere Regionale e ilPresidente della Sezionedi Genova, Cap. Carmi-ne Miglino.

VISITA DELL’ORDINARIO MILITARE PER L’ITALIA ALCOMANDO REGIONALE LIGURIA DELLA GUARDIA DI FINANZA

rileva che essa riguarda un numero dicontribuenti di gran lunga superiore aquello iniziale, che doveva annualmen-te risultare nel “libro rosso” dei contri-buenti che avessero presentato ledichiarazioni dei redditi. Attualmente idati ufficiali attuali riguardano:– 40 milioni di persone fisiche, 1,9

milioni di società e 5,5 milioni dicontribuenti con partita IVA;

– 32 milioni di dichiarazioni dei red-diti, 3,5 di comunicazioni di datiIVA, e 7 milioni di atti di registro;

– 90 milioni di pagamenti telematici;– 51 milioni di unità immobiliari urba-

ne e 80 milioni di particelle di terre-ni; 37 milioni di possessori di fab-bricati e 26 milioni di possessori diterreni e 300.000 mappe.

Interessando anche l’attività di10.000 operatori doganali, 21 Regio-ni, 8.000 Comuni, 1.800 uffici del-l’Amministrazione, 600 CAF, 5.000Notai, 60.000 Geometri e Architetti,nonché altre Banche dati di INPS,

INAIL e INPDAP.E svolgendo essenzialmente servizi

telematici in favore delle varie branchedella Amministrazione finanziaria(Dipartimento delle politiche finanzia-rie, Agenzia delle Entrate, Agenzia del-le Dogane, Agenzia del Territorio e delDemanio e Agenzia dei Monopoli, siaper la gestione dei giuochi che del com-parto dei Tabacchi.

Un breve cenno anche sull’Archiviodei conti bancari operativo, dal 29ottobre scorso, che ha fatto affluire giàcirca 510 milioni di rapporti intrattenu-ti tra i contribuenti e gli intermediarifinanziari.

Secondo quanto ha affermato allaCommissione parlamentare di vigilan-za sulla Anagrafe tributaria dal Diretto-re dell’Agenzia delle Entrate, Dr. Mas-simo Romano, lo strumento operativoconsentirà di accelerare e incrementarei controlli finanziari con un forte rispar-mio di tempo e costi per l’Amministra-zione e maggiori garanzie per i contri-buenti sottoposti a verifica.

Senza dimenticare gli strumenti disupporto alle Regioni, ai Comuni e alleProvince intesi per realizzare sistemi dicondivisione delle informazioni e leconseguenti decisioni in materia fiscale(la Legge Finanziaria opportunamenteha previsto anche l’attuazione di unsistema integrato delle Banche dati inmateria tributaria e finanziaria, senzatralasciare l’attuazione del decentra-mento catastale e il monitoraggio dellaspesa sanitaria portando in rete anchei medici.

Tutto quanto sopra è emerso anchenel corso di un recente Convegno tenu-tosi a Palazzo Barberini lo scorso 11ottobre sul tema “Evoluzione dell’Ana-grafe tributaria: elemento di sviluppodei servizi alle imprese e ai cittadini” eorganizzato dalla Sezione ANFI di Vil-la Spada, con la partecipazione diesperti relatori e l’intervento del Senato-re Giorgio Pasetto, Presidente dellaCommissione parlamentare di vigilan-za sull’Anagrafe tributaria.

Nella foto, da sinistra, il Consigliere Nazionale per laLiguria, Ten. Col. Marino, il 1° Cappellano MiltiareCapo del Corpo, Mons. Denegri, l’Ordinario Militareper l’Italia, Mons. Pelvi, il Gen. B. Romano, Comandan-te Regione Liguria della Guardia di Finanza e il Presi-dente della Sezione ANFI di Genova, Cap. Miglino.

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Il 30 settembre 2007 la Sezio-ne ANFI di Lugo ha celebrato laricorrenza della festa di San Mat-teo, Patrono della Guardia diFinanza, con una Messa officiatanella locale Chiesa del Suffragiodal Cappellano militare di Bolo-gna, Mons. Edgardo Stellin. Allacelebrazione erano presenti con irappresentanti della Guardia diFinanza di Ravenna e di Lugo,autorità civili e militari, numerosicittadini lughesi, e con il Presi-dente della Sezione M.M.A.Luciano Ronchini, anche il Consi-gliere Nazionale M.M.A. Erman-no Gelsi ed il Generale SalvatoreGallo, membro del Collegio deiProbiviri, in rappresentanza delPresidente Nazionale Gen. DiMarco.

Successivamente nel corso diun graditissimo e ben riuscitoincontro conviviale è stato festeg-giato anche il 79° anniversariodella fondazione della Sezione diLugo intitolata al prestigiosoGenerale Tullo Masi che fuComandante Generale dellaGuardia di Finanza dal27.6.1907 al 30.12.1911.

Nell’occasione il ConsigliereGelsi con belle ed appassionateparole, dando prova della suainnata signorilità e saggezza, haesaltato i valori e lo spirito di Cor-po che unisce le Fiamme Gialle inservizio ed in congedo ed ha rin-graziato il Presidente Ronchiniper la magnifica organizzazionedella Festa. Dal canto suo il Gen.Gallo ha ricordato la figura diSan Matteo (termine che derivada “Mattanya”, cioè “Dono diDio”), nato in Galilea, esattore inCafarnao, i cui resti sono conser-vati nella città di Salerno (che lovenera come suo Patrono), men-

tre a Roma nella Chiesa di SanLuigi dei Francesi si può ammira-re lo stupendo dipinto del Cara-vaggio “San Matteo e l’Angelo”ben noto e caro ai finanzieri.

Il Presidente Ronchini ha quin-di letto alcuni brani estratti dauna pubblicazione del Gen. Gal-lo e dedicati agli amici di Lugo,riscuotendo l’applauso calorosodell’attento e folto pubblico, visi-bi lmente commosso per gl iemblematiche umili ricorsi perso-

nali espressi con semplicità dal-l’Autore ed intesi ad esaltare l’im-portanza delle capacità di altrui-smo e di dedizione al dovere,anche a costo di duri sacrifici ecostose rinunzie, nel segno del-l’insegnamento nobile del gran-de filosofo Emanuele Kant: “Duecose riempiono l’animo di ammi-razione e di venerazione semprenova e crescente: il cielo stellatosopra di me e la legge moraleche è in me”.

CELEBRATA A LUGO LA FESTA DI SAN MATTEO

di Salvatore Gallo

Nelle due foto:in alto, da sinistra, il Consigliere Gelsi, il Gen. Prof. Gallo ed il Presidente Ronchinial taglio della torta per il 79° anniversario di fondazione della Sezione di Lugo.In basso, un momento dell’intervento del Gen. Gallo.

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I RAGAZZI DI GERMASINO E GARZENOQUELLI DEL GIOVO ANNI 1950-1960

Il 7 ottobre 2007, a Milano,sisono di nuovo dati appuntamento, albinario 13 della Stazione Centrale iragazzi di Germasino e Garzeno,che negli anni 1950-1960 sono sta-ti in forza al Giovo, distaccamentopermanente dell’allora 6^ Legione diComo.

Più in particolare, all’epoca, ildistaccamento dipendeva dalle Bri-gate di Garzeno o di Germasino,che a loro volta dipendevano dallaTenenza di Dongo, Gruppo diMenaggio.

Molti sono stati i finanzieri che inquegli anni si sono dati il cambio inquella casermetta sita a 1714 mt.,d’altitudine, tra le Valli di Albano eS. Jorio, ed hanno affrontato, vedet-te insonni ai confini della Patria, ilfreddo, la fatica delle lunghe marcedi trasferimento e degli appostamen-ti, i rischi dell’anticontrabbando, lasolitudine.

Eppure quelle giovani FiammeGialle hanno saputo e voluto sempreoffrire la parte più bella delle loroesistenze, la giovinezza, con grandespirito di sacrificio, encomiabileattaccamento al servizio ed alla divi-sa del Corpo, senza recriminazionealcuna, realizzando in pieno il mottodella 6^ Legione “Più del Dovere”.

Oggi l’Associazione “I Ragazzidi Germasino e Garzeno – Quellidel Giovo Anni 1950-1960”, fonda-ta nel 2003, conta oltre 250 asso-ciati, quanti tra gli ex finanzieri inforza a quei reparti è stato possibilerintracciare, grazie alla determina-zione ed alla pazienza del Fin. EzioVolpin, che è la forza trainante epropulsiva, nonché l’animatore delSodalizio.

L’incontro del 7 ottobre u.s. havisto la partecipazione di un grannumero di Ragazzi, molti dei qualiaccompagnati dalle loro gentili con-sorti, che hanno ricordato i bei tem-pi trascorsi. Il tutto è stato completa-to da una ricca tavola imbandita,sulla quale non poteva mancare unasquisita torta.

Grazie ragazzi. Alla prossima!

Milano 7 ottobre 2007Appuntamennto dei “Ragazzi di Germasino e Garzeno”.Nella foto ricordo un gruppo dell’Associazione dei Ragazzi di Germasino e Garzeno, con ilVice Presidente Nazionale ANFI, Gen. D. Cappelli, facente parte della stessa Associazione.

di Mauro Cappelli

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Domenica 24 giugno 2007 Tiranoè stata protagonista di una significativarappresentazione della vita dei Finan-zieri e dei contrabbandieri, quando ilcontrabbando di caffè nella zona delTiranese era una fiorente attività illecita,ma spesso unica risorsa per la soprav-vivenza della gente di quelle poverecontrade.

Alla presenza dell’Assessore allaCultura della Provincia di Sondrio,Dott.ssa Laura Carabini, del Coman-dante della locale Tenenza della Guar-dia di Finanza, Ten. Lorenzo Villani,del Sindaco di Tirano Geom. Pietro DelSimone e di altre Autorità locali, circa600 persone sono intervenute lungouno dei tanti sentieri che da Roncaiolaporta a Baruffini e che furono teatro diaccanite battaglie tra i giovani finan-zieri dislocati nei reparti disagiati diconfine ed esperti spalloni (contrabban-dieri), per assistere alla rievocazione: – di un servizio di perlustrazione con

appostamento per la repressionedel contrabbando nella zona di con-fine italo-elevetica;

– di un attacco (con il mitico Molla), econseguente sequestro della mercedi contrabbando con l’ausilio anchedi una unità cinofila;

– del fermo e/o arresto del responsa-bile.Attori della magistrale interpretazio-

ne sono stati ex finanzieri della Sezionedi Tirano, ora cinquantenni e sessan-tenni che, negli anni 1960-70 per l’ap-punto, erano ventenni, mentre gli “spal-loni” erano interpretati dalla gente delluogo, con l’impiego, come vuole la sto-ria di quel periodo, di persone di ognietà e sesso.

Abbiamo vissuto, domenica 24 giu-gno 2007, tra Tirano e le Frazioni diRoncaiola e Baruffini (dette negli anni60-70 “le capitali del caffè”), una gior-nata unica, strana, insolita, rara, indi-menticabile di…”contrabbando”.

Quanti ricordi con ex commilitoniche hanno fatto servizio alla Compa-gnia di Tirano, ai distaccamenti di Sas-so del Gallo, Pracampo, Schiazzera eLughina. Molti, tanti leggendo questememorie, saranno orgogliosi di esserestati in forza in quei disagiati repartidella mitica e gloriosa 6^ Legione diComo.

Una giornata che ha visto trasfor-

marsi in realtà quella che era semplice-mente un’idea: dedicare un evento altema della perenne lotta tra contrab-bandieri e finanzieri che per anni hacaratterizzato la zona di confine traTirano e la Valposchiavo.

È stata una scommessa che abbia-mo vinto, come hanno dimostrato l’en-tusiasmo dei partecipanti e l’eco media-tico ricevuto; basti ricordare il servizio

SENTIERO DEL CONTRABBANDO – SENTIERO DELLA MEMORIATirano (SO) – 24 giugno 2007 e 23 settembre 2007

Tirano (SO) 24 giugno 2007.Nella giornata del ricordo del “Contrabbando” a Tirano, il Consigliere Nazionale perla Lombardia, S. Ten. Di Pascale con il Sig. Cinus, fratello del Fin. Dario Cinus, dece-duto durante un’operazione anticontrabbando, con il Brig. Dottarelli, Presidente del-la Sezione di Tirano e il M.M.A. Santelia, Presidente della Sezione di Sondrio.

di Piero Dottarelli

SENTIERO DEL CONTRABBANDO –SENTIERO DELLA MEMORIA

Questo il titolo suggestivo dell’inau-gurazione svoltasi lo scorso 23 settem-bre a Tirano, attivata dalla localeSezione ANFI. L’iniziativa, realizzatadal Presidente di quella Sezione in col-laborazione con Pino Bombardieri, già

sul TG regionale Rai Tre andato inonda la stessa sera e delle altre televi-sioni locali.

Domenica 23 settembre 2007, allapresenza di numerose Autorità civili emilitari, la Sezione ANFI di Tirano haorganizzato una giornata indimentica-bile per gli intervenuti, prima a Tirano epoi nella Frazione di Baruffini a quota890 mt.

Il Presidente della Sezione di Tirano,Brig. C. Piero Dottarelli, coadiuvato dalVice Presidente Francesco Cerone,avvalendosi dell’aiuto costante e profes-sionale dell’amico M.M.A. GiuseppeSantelia, Presidente della Sezione ANFIdi Sondrio, del Luogotenente Ercole Ric-ci, dell’App. Marco Milesi e di PinoBombardieri ha realizzato la manifesta-zione conclusasi con enorme soddisfa-zione di tutti per la ottima riuscita.

autore del libro “Diario di uno spallo-ne”, è stata preceduta da un convegno,svoltosi nella prima parte della mattina-ta nella Sala Riunioni della BancaPopolare di Tirano.

Un tripudio di colori verde/giallo haanimato l’incontro e ha rinviato allamemoria dei presenti emozionantimomenti di vita trascorsa in quei lonta-ni anni ‘60/’70, quando la zona diTirano era fortemente interessata dalfenomeno del contrabbando. Al conve-gno hanno preso parte molte autoritàcivili e militari: il Sindaco di Tirano, Pie-tro Del Simone, il Consigliere Naziona-le ANFI per la Lombardia, S.Ten.Comm. Stanislao Di Pascale, il Ten.Michele Baldiglio, Comandante laTenenza della Guardia di Finanza diTirano, il Cap. Riziero Asci, Coman-

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dante della Compagnia Carabinieri diTirano, il Dott. Ignazio Di Paola,Comandante del Reparto della Poliziadi Frontiera, il Presidente della SezioneANFI di Sondrio, Giuseppe Santelia, ilProf. Nemo Canetta, Direttore delMuseo Etnografico di Tirano, S.E.Mons. Battista Galli, Prevosto di Tirano,il Dott. Renzo Spadini, Capoposto Poli-zia Cantonale dei Grigioni (Svizzera),il Dott. Marco Crameri, Ispettore delleDogane Svizzere e, per il ConsorzioTuristico Valtellina, Andrea Gusmeroli,in qualità di moderatore dell’incontro.

Al Brig.C. Dottarelli e a Pino Bom-bardieri, ideatori dell’iniziativa, il com-pito di dare inizio al Convegno.

Gli interventi hanno avuto comedenominatore comune l’approfondi-mento dei rapporti intercorsi tra lepopolazioni locali e la Guardia diFinanza, con specifico riferimento allazona di Tirano, soprattutto negli anni’60-’70. In tale periodo i destini di mol-ti finanzieri e contrabbandieri si sonointrecciati e, se pur su posizioni con-trapposte, i rapporti umani sono sem-pre stati improntati all’etica della civileconvivenza e sul rispetto reciproco.

Questo, soprattutto, il senso dellaprolusione del Sindaco, e, in particola-re, di Baruffini, invitando tutti i presentia riappropriarsi del concetto di Tiranocome terra di storia. Dalle parole delConsigliere Nazionale ANFI per laLombardia, si percepisce chiara l’ecoche questa iniziativa ha suscitato pres-so le massime Autorità civili e militariche, impossibilitate a presenziare, han-no voluto, comunque, comunicare illoro plauso. Sono pervenuti, infatti,messaggi di auguri e di partecipazionedal Presidente Nazionale dell’ANFI,Gen. C.A. Pietro Di Marco, dal VicePresidente Nazionale Vicario, Gen.C.A. Giovanni Verdicchio, dal Presi-dente della Regione Lombardia, On.Sen. Roberto Formigoni, dall’On. Fio-rello Provera, Presidente della Provinciadi Sondrio.

Particolarmente toccante l’interventodi Giuseppe Santelia, Presidente dellaSezione ANFI di Sondrio che, visibil-mente commosso, raccontava di esserestato presente al verificarsi delle duedisgrazie accadute nella zona e cioè:quella del Finanziere Dario Cinus, mor-to nel tentativo di salvare un contrab-bandiere finito in un dirupo e quelladella giovane Irma Rinaldi accidental-mente uccisa con un colpo di pistola daun Finanziere in servizio anticontrab-bando. Alla sua testimonianza siaggiunge quella del Comandante Anto-

nio Del Santo, responsabile del distac-camento della caserma di Sasso delGallo in quegli anni, che arricchisce l’i-stantanea di quei momenti.

IL SENTIERO DELLA MEMORIA RICORDERÀ CON UNA LAPIDE

ENTRAMBE LE DISGRAZIE.

Hanno partecipato con grande entu-siasmo le Sezioni di: Milano, Bormio,Brescia, Busto Arsizio, Chiavenna,Como, Cremona, Dongo, Lecco, Luino,Monza, Pavia, Porlezza, Salò, SanFedele Intelvi, Saronno, Sondrio, edovviamente Tirano che hanno testimo-niato il grande senso di appartenenzaal Corpo della Guardia di Finanza e diattaccamento alla nostra AssociazioneANFI.

Doverosi ringraziamenti vanno ainumerosissimi finanzieri delle SezioniANFI di Carpi, Cassino, Rovereto, Udi-ne, Trento, Treviso, Ventimiglia, La Spe-zia, Novara che, in servizio a Tirano,negli anni sessanta/settanta, hannovoluto onorare con la loro presenzal’avvenimento.

Conclude il Convegno la prolusione

del Prof. Nemo Canetta, Direttore delMuseo Etnografico di Tirano, che ha ilgrande merito di coniugare il rigore del-lo storico ad un profondo attaccamentoalla Guardia di Finanza, coltivato sinda bambino. L’intervento del professorerecupera soprattutto il ruolo militare diquesto Corpo che, sin dalle sue originie in modo fondamentale, a partire dal-la prima guerra mondiale, ha svolto uncompito prioritario nel determinare gliequilibri delle frontiere italiane.

Terminato il Convegno, un serviziodi bus navetta ha accompagnato i pre-senti alla frazione di Baruffini per loscoprimento della targa commemorati-va a ricordo del Fin. Dario Cinus e diIrma Rinaldi. Infine don Ezio, presenteallora alle esequie di entrambe le vitti-me, benedice la targa del sentiero.Sono le 12.00, i rintocchi delle campa-ne sottolineano la solennità del momen-to. Traspare tra i presenti una viva,profonda commozione, mentre un solesplendente riscalda i cuori.

La manifestazione ha avuto ampiorisalto dalla stampa locale ed ha vistoconcentrati a Tirano oltre 1.000 perso-ne provenienti da tutta Italia.

Nella frazione di Baruffini del Comune di Tirano viene scoperta una targa comme-morativa a ricordo del Finanziere Dario Cinus e di Irma Rinaldi.

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La Sezione ANFI di Coneglianoha organizzato un tour in Sicilia,cui ha partecipato un gruppo di 75persone, tra soci e familiari, dal 25aprile al 1° maggio 2007.

La comitiva, guidata dal Presi-dente della Sezione, M.C. Comm.Antonio Mastrullo, è partita, inaereo, dall’Aeroporto “MarcoPolo” di Venezia/Tessera, diretto aCatania/Fontanarossa, il 25 aprileu.s.

All’arrivo il gruppo è stato rice-vuto da un accompagnatore che haseguito poi la comitiva per tutta ladurata del tour. Nel corso dellagiornata è stata effettuata una visi-ta guidata al centro storico di Cata-nia, alla Riviera dei Ciclopi e aTaormina.

Il giorno 26 aprile, la comitivaha visitato la Neapolis e Ortigia diSiracusa e, a seguire, la cittàbarocca di Noto; il giorno 27 apri-le è stata effettuata una interessan-te escursione sulla sommità dell’Et-na e presso la Villa Romana delCasale; il giorno 28 sono stateeffettuate visite guidate alla Valledei Templi di Agrigento, Mazaradel Vallo ed all’area archeologicadi Selinunte; il 29 aprile la comiti-va ha visitato la Cattedrale e il cen-tro storico di Erice, il Tempio diSegesta ed infine si è trasferita aPalermo dove, il successivo giorno30, ha visitato il centro storico e lapittoresca cittadina di Cefalù.

Il 1° maggio 2007, dopo avereffettuato la visita ai Chiostri edalla Cattedrale di Monreale, lacomitiva si è trasferita all’aeroporto“Falcone e Borsellino di Paler-mo/Punta Raisi, da dove ha fattorientro a Venezia e quindi, in pull-man, a Conegliano.

La settimana trascorsa in Siciliaè stata molto apprezzata dai soci efamiliari della Sezione che si sonocongratulati con il loro Presidente,Comm. Mastrullo, per l’ottimaorganizzazione del tour itinerante.

ATTIVITÀ DELLA SEZIONE ANFI DI CONEGLIANO

Agrigento, 28 aprile 2007. Valle dei Templi. Foto di gruppo, con il Presidente dellaSezione, M.C. Mastrullo, davanti al Tempio della Concordia.

Catania, 25 aprile 2007.Veduta panoramica del Teatro Greco di Taormina.

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MOSTRA FOTOGRAFICA PER L’80° ANNIVERSARIO DI ISTITUZIONE DELLACOMPAGNIA DELLA GUARDIA DI FINANZA DI OLGIATE COMASCO (CO)

21 settembre 2007

di Rinaldo Salvatelli

Per ricordare l’80° anniversario diistituzione della Compagnia dellaGuardia di Finanza di Olgiate Coma-sco (CO) (1927 – 2007) mitico repartodi confine, la Sezione ANFI di OlgiateComasco ha ritenuto opportuno ricor-dare l’avvenimento con una mostrafotografica che illustrasse l’attività svol-ta dal reparto in tale periodo.

Ottenuto il patrocinio dell’Ammini-strazione Comunale di Olgiate Coma-sco, che ha messo gratuitamente adisposizione la Sala Esposizioni delCentro Congressi “Medio Evo”, è statodeciso che la mostra fosse inaugurata il21 settembre 2007 in concomitanzacon la festa del Patrono del Corpo SanMatteo.

La manifestazione è iniziata alle ore16,30 con la Santa Messa celebratapresso la Chiesa di San Gerardo daMons. Lorenzo Calori, parroco diOlgiate.

Successivamente, in corteo, gli inter-venuti si sono portati preso il CentroCongressi “Medio Evo” ove il M.M.A.c.s. Rinaldo Salvatelli, Presidente dellaSezione di Olgiate, il Ten. Comm. Sta-nislao Di Pascale, Consigliere Nazio-nale per la Lombardia, il Cap. Dott. Sal-vatore Mirarchi, Comandante dellaCompagnia della Guardia di Finanzadi Olgiate Comasco e il Gen. Dott.Roberto Bovi, Sindaco di OlgiateComasco, hanno rivolto ai presenti unbreve indirizzo di saluto.

Si è quindi proceduto all’inaugura-zione della mostra con il tradizionaletaglio del nastro effettuato dalla Sig.raFranca Ghizzoni, consorte del Gen.Bovi.

I presenti hanno quindi proceduto avisitare la mostra che ha cercato confotografie, articoli di stampa ed altrioggetti (tra i quali spiccava una bricol-la) di raccontare non solo ottant’anni diattività di servizio della Compagnia del-la Guardia di Finanza, ma conseguen-temente anche la storia e l’evoluzionedel territorio Olgiatese.

Alla cerimonia sono intervenuti,oltre

alle Autorità sopraindicate: il Rag. Car-lo Benzoni, Sindaco di Bizzarone(CO); il Dott. Ermes Tettamanti, Sindacodi Uggiate Trevano (CO); il Sig. Ago-stino Grisoni, Sindaco di Ronago (CO);il Rag. Pier Gerardo Lurati, Sindaco diBinago (CO); il Sig. Giuseppe Prestina-ri, in rappresentanza del Sindaco diGaggino-Faloppio (CO); i Sigg. EnricoFaggetti, Vice Sindaco, il Prof. PietroSantelia, Assessore alla cultura e il Prof.Mario Mascetti, Assessore al bilanciodel Comune di Olgiate Comasco; varie

Associazioni Combattentistiche e d’Ar-ma della zona. Inoltre erano presentialcuni ufficiali in congedo del Corpoche hanno prestato servizio ad OlgiateComasco e precisamente: il Gen. B.Maurizio Luciani; il Col. Avv. MarioAniello; il Col. Dott. Vincenzo Marasco,il Ten. Col. Ezio Valentinotti e con loronumerosi militari in servizio nel Corpo.

La mostra è stata aperta dal 21 al30 settembre ed è stata visitata da mol-te persone che hanno apprezzato illavoro svolto dagli organizzatori.

La Sig.ra Franca Ghizzoni Bovi, madrina della cerimonia, consorte del Gen. Bovi, insiemeal gruppo degli intervenuti. Si riconoscono tra gli altri il M.M.A. cs Rinaldo Salvatelli, il Ten.Stanislao Di Pascale, il Gen. B. Dott. Roberto Bovi ed il Cap. Dott. Salvatore Mirarchi.

Gruppo dei partecipanti davanti alla Chiesa di San Gerardo. Si riconoscono, tra glialtri, il Gen. B. Dott. Bovi con il Gen. B. Maurizio Luciani, il Cap. Dott. Mirarchi, il Ten.Di Pascale, il M.M.A. cs Salvatelli.

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“ANTONIO FARINATTI, L’EROE DI PARENZO”

di Gerardo Severino

Il Presidente della Repubblica Ita-liana, On. Giorgio Napolitano harecentemente conferito, oltre al diplo-ma e la medaglia del “Sacrificio Offer-to”, la Medaglia d’Oro al Merito Civi-le “Alla Memoria” del MarescialloCapo della Guardia di Finanza Anto-nio Farinatti, già Comandante dellaBrigata di Parenzo (Pola), con laseguente toccante motivazione: “Conprofondo spirito patriottico ed eroicocoraggio, dopo l’armistizio dell’8 set-tembre ‘43, si adoperava nella difesadelle comunità italiane rimaste espostealla rivolta della popolazione croata.Catturato da elementi partigiani, sop-portò con fiero contegno e serena fer-mezza intimazioni, minacce ed inaudi-te sevizie. Legato ai polsi col filo di fer-ro spinato, venne barbaramente fattoprecipitare in una foiba. Luminosatestimonianza di amor patrio ed eleva-tissimo senso del dovere. Ottobre1943 - Parenzo (Pola)”. Con l’impor-tante decorazione, il Maresciallo Fari-natti assurge fra le figure più emble-matiche di quell’olocausto passato allastoria con il riduttivo termine di foibeistriane. Egli, infatti, fu barbaramentetrucidato, nei pressi di Parenzo nell’ot-tobre 1943, dopo essersi distinto infavore della comunità italiana, vessatadall’arrivo delle bande slave subitodopo l’armistizio dell’8 settembre. Il

suo sacrificio ed il suo eroismo eranorimasti pressoché sconosciuti per oltresessant’anni. A rendergli giustizia èstata una recente ricerca storica svoltadal Museo Storico del Corpo, dallaquale è poi scaturita la proposta dellacitata medaglia d’Oro.

Ricordiamone brevemente la bio-grafia. Il Maresciallo Capo AntonioFarinatti, nato a Migliarino (FE) il 7febbraio 1905, si era arruolato nellaRegia Guardia di Finanza l’11 ottobre1923, in qualità di guardia di terra.Dopo aver prestato servizio in varielocalità italiane, dal 22 ottobre 1941 -ormai Maresciallo - si trovava alcomando della Brigata litoranea diParenzo, allora dipendente dalla Com-pagnia di Pirano, una ridente e riccacittadina sita sulla costa occidentaledell’Istria. A seguito dell’armistiziodell’8 settembre 1943, il dissolvimentodelle Forze Armate italiane ebbe con-seguenze disastrose in tutta la VeneziaGiulia, principalmente in Istria, ove lecomunità italiane rimasero espostealla rivolta della popolazione croata edei partigiani di Tito. La stessa dram-matica situazione si verificò a Paren-zo, la cui popolazione era a maggio-ranza italiana. L’annuncio dell’armisti-zio fece presagire il peggio, nono-stante la presenza dei militari del Bat-taglione costiero, dei carabinieri e deifinanzieri, ai quali spettava la tuteladell’ordine pubblico. Ciò indusse alcu-ni cittadini parentini, dai chiari cogno-mi e sentimenti italiani, a dar vita adun “Comitato di Salute Pubblica”, il cuifine era senz’altro quello della difesadella città e, soprattutto, della popola-zione. Il “Comitato” esortò i militari aporsi in difesa della città, ma il grossodi questi, avendo ricevuto l’ordine diripiegare, si sbandarono subito dopo,così come peraltro stava avvenendoovunque nella in Italia. Il fenomenonon coinvolse però i finanzieri ed icarabinieri che rimasero compatti aloro posto. Con essi fu creato un“Comitato di Sicurezza Pubblica”, ilquale ebbe il compito di adoperarsi,innanzitutto, nel recupero delle armiabbandonate dai soldati, ma ancheper assicurare l’ordine pubblico, seria-

mente minacciato da facinorosi, i qua-li smaniavano di impossessarsi deipatrimoni della laboriosa comunità ita-liana. Ricostruito il Presidio Militarecon i pochi militi rimasti in città, il“Comitato” poté contare sui soli capidelle locali Forze dell’Ordine, i Mare-scialli Torquato Petracchi dei RealiCarabinieri ed Antonio Farinatti dellaGuardia di Finanza. I due eroici Sot-tufficiali si adoperarono in difesa dellapopolazione civile anche dopo l’arrivoa Parenzo dei miliziani slavi del cosid-detto Esercito Nazionale Liberatore,avvenuto il 14 settembre ‘43.

I giorni che seguirono portarono incittà lutti e tragedie di ogni genere adanno, prevalentemente, della classedirigente e della media e piccola bor-ghesia istriana, ma soprattutto dell’ap-parato statale italiano, come le truppemilitari, i carabinieri, finanzieri, poli-ziotti ed i tanti funzionari statali. Benpresto, alle ingiustificate perquisizionie confische di beni, si sostituirono gliinterrogatori e, a partire dal 19 set-tembre ’43, i primi fermi e gli arresti dicittadini colpevoli solo di essere italia-ni. A mitigare la tragica situazioneintervennero prontamente sia il Petrac-chi che il Farinatti, i quali, dopo averassistito al saccheggio delle propriecaserme (avvenuto il 15 settembre),cercarono di indurre alla ragione imiliziani, così come tentò invano difare anche lo stesso Vescovo di Paren-zo e Pola, Monsignor Raffaele Rados-si. Il loro comportamento fu sempreanimato dal coraggio e dalla consa-pevolezza del dovere e giammai con-dizionato dal rischio personale: rischioche si materializzerà di lì a poco.

Il Maresciallo Capo Antonio Fari-natti fu prelevato dalla sua abitazionenella notte fra il 20 ed il 21 settembre1943. Nei giorni seguenti, la stessasorte toccò al collega dell’Arma ed amolti altri parentini, per lo più adibitiai vari incarichi nell’ambito della pub-blica amministrazione, che fino algiorno 27 settembre raggiungeranno ilnumero di 82 unità. Caricato su di unacorriera requisita, il Farinatti fu con-dotto nel castello “Montecuccoli” diPisino, ove risiedeva il “tribunale di

M.C. Antonio Farinatti

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guerra” e nei cui sotterranei furono sot-toposti ad interrogatori e torture tutti gliarrestati provenienti dalla vasta zona.

Vi rimase fino agli inizi del mese diottobre, verosimilmente il 3 o 4, allor-quando, assieme ad altri poveri sven-turati, fu prelevato nottetempo e trasfe-rito, sempre in corriera, a Vines, oveera presente una delle tante cavitànaturali, le “foibe”, che caratterizzanoquel territorio. Il Maresciallo Farinatti,con i polsi legati da uno spesso filo di

ferro ed accoppiato ad altre due vitti-me, fu gettato nella sottostante foiba(profonda circa 146 metri) la quale,per uno strano scherzo del destino,era paradossalmente denominata “deicolombi”. Durante la dura prigionia,fino agli ultimi istanti prima della suabarbara esecuzione, il MarescialloFarinatti tenne contegno sprezzanteverso i suoi carcerieri, riaffermandocon forza la sua italianità e rifiutandoogni compromesso che avrebbe potuto

salvargli la vita. Il suo corpo fu ripor-tato in superficie e riconosciuto dallamoglie Luigia solo il 25 ottobre 1943,nel corso delle operazioni di recupero,condotte dai Vigili del Fuoco di Pola.Le esequie delle vittime di Vines furonocelebrate a Parenzo dal VescovoRadossi il 28 ottobre 1943 e le salme,compresa quella del Maresciallo Fari-natti, traslate nel locale cimitero.

La raccomandazione

L’anno di Applicazione volgeva altermine, eravamo alla vigilia degli esa-mi finali. Improvvisamente, tutto il miocorso (il fatidico 49°) venne convocatoin aula. Entrò il Generale comandantedegli Istituti di Istruzione, Vinaj, seguitodallo Stato Maggiore: comandanti del-l’Accademia, di corso, di plotone. Noizitti, anzi ammutoliti, perché credo cheal massima autorità che ci aveva rivoltola parola in tre anni era stato il colon-nello comandante dell’Accademia. IlGenerale era un mito che stava lassù.Che cosa mai l’aveva spinto a parlarci?

Il Generale esordì mettendo in evi-denza la nascita montanara dellaGuardia di Finanza e sottolineò poi labellezza della catena alpina sulla qua-le si aprivano i valichi di confine. Ungiovane ufficiale, aggiunse, dovrebbesentirsi desideroso ed orgoglioso diprestare servizio in quelle zone. Se talisentimenti non possiede, meglio sareb-be per lui e per il Corpo una bocciatu-ra agli esami finali.

E fu a questo punto che scoppiò labomba. “Il sottotenente Giuliani Giu-seppe – disse press’a poco il Generale– si è fatto raccomandare per andare acomandante la tenenza di Sorrento,per cui il Comandante Generale gli hainflitto un rimprovero con la seguentemotivazione …”. Nel sentire pronun-ziare il mio nome, ero scattato ovvia-mente in piedi e, quando il Generaleebbe finito, riuscii a trovare il fiato perdirgli: “Posso parlare?”. Forse per iltono della voce o per la meraviglia chetraspariva dal mio atteggiamento, il

comandante Vinaj cambiò radicalmen-te tono e mi invitò a raggiungerlo nelsuo ufficio “per non esporre le tue mise-rie dinanzi a tutti”.

Al Generale dissi la verità e cioèche io non avevo chiesto raccomanda-zioni a nessuno, anche se potevo imma-ginare che cosa fosse successo. Miamadre era, con i suoi cinque figli, comeuna chioccia. Io, primogenito, eroandato via di casa a diciannove anni elei non si dava pace. Cercò di non far-mi partire il giorno in cui mio padre miaccompagnò da Napoli a Roma perl’ingresso in Accademia, cercò di trat-tenermi dopo le prime vacanze natali-zie. Visti inutili questi tentativi, avevacercato di avermi vicino.

E qui si innesta una “fatal combina-zion”. Mia madre aveva un’unica sorel-la, sposata con un procuratore delleimposte che, a quel tempo, prestavaservizio a Feltre, paese d’origine delnuovo Comandante Generale dellaGuardia di Finanza, Antonio Luigi Nor-cen. Mia zia, donna devota e pia,conosceva ovviamente il parroco di Fel-tre, il quale, a sua volta, era amico d’in-fanzia di Norcen, che chiamava affet-tuosamente “Toni”. “Vuole che Toni nonmi faccia un favore?”, chiese a mia zia.Ma Toni non fu dello stesso parere, emi rifilò un rimprovero, che il buonVinaj aveva provveduto a trasforamrein rimprovero solenne, anche se poi,alla sopravvenuta luce dei fatti, declas-sato a semplice richiamo.

Dopo oltre mezzo secolo, ancoraoggi mi viene un brivido nella schienaa ripensare al discorso del GeneraleVinaj, soprattutto nellaparte in cui si

augurava, per dirla senza perifrasi, lamia bocciatura agli esami. Ricordo lefacce di tutti i miei compagni di corsonel corridoio della caserma di Viale XXIAprile, quando fummo messi in libertà.A me sembrava di cogliere nei lorosguardi una specie di muto rimproveroe fu soltanto Ciccio Iaculli, con la suaproverbiale bonomia, a farmi riprende-re fiato, quando mi disse che io avevosalato tutti gli altri da simil sorte, vistoche tutti, a suo dire, si stavano dandogià da fare per avere una sede gradi-ta.

Io fui letteralmente “sbattuto” aResia, forse la sede disponibile in quelmomento più lontana da Napoli. E fuResia, poco tempo dopo il mio arrivo,che mi venne a trovare, in un lungo girod’ispezione, il Generale Norcen. Natu-ralmente, nessuno dei due si riferì alprecedente ma io ebbi la sensazioneche mi guardasse con una certa ariaindagatrice. Un paio di anni dopo,avrebbe detto al Colonnello Peluso,dopo che era stato annunziato il miomatrimonio con la figlia, che io ero unbravo ragazzo ma che i miei genitorimi volevano rovinare.

Ma torniamo all’ispezione a Resia.L’autista del Comandante Generalesbagliò strada e lo fece entrare dallaporta carraia, anziché da quella princi-pale, che stava al piano di sopra. Io gliandai incontro nella tromba delle sca-lee fu lì che detti un “attenti” certamen-te fuori ordinanza. Lui entrò nel mio uffi-cio, si sedette alla scrivania, avendo aisuoi lati me ed il Maresciallo Vaccari-no, che comandava la Brigata in sede.Ad un certo punto, senza alzare lo

di Giuseppe Giuliani

TACCUINO

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sguardo dalle carte, Norcen disse: “Poimi dici come si chiama quella cima”.Vaccarino fu pronto a rispondere: “È ilgruppo dell’Ortles-Cevedale”. “Si, maio lo avevo chiesto a lui”, e questa vol-ta indicò me. Confesso che non avreisaputo rispondergli ma fui lesto a pre-cisare che, in quella zona, stava facen-do il campo estivo la Scuola Alpina diPredazzo. Lo avevo letto sul giornalequalche giorno prima.

Non ebbi più occasione di rivedereil Generale Norcen ma ho sempre con-servato per lui una certa gratitudine. Aparte la punizione, in effetti annullata,ho la sensazione che, discendendo avalle dal cocuzzolo di Resia – a Mallesla compagnia, a Merano il circolo, aTrento la Legione – egli esprimessequalche apprezzamento nei miei con-fronti. Sta di fatto che, nelle prime notecaratteristiche, mi trovai un “Buono conpunti tre”, che costituiva certamenteun’eccezione.

Il padre, questo sconosciuto

Si parla tanto, nella letteratura, del-la madre, ed indubbiamente con ragio-ni da vendere. E se ne parla quasi sem-pre con accenti di grande affetto, divenerazione, talvolta di idolatria. Nullada eccepire. Ma piacerebbe che qual-che volta si parlasse negli stessi terminidel padre, il quale, invece, quandocompare in qualche romanzo o in qual-che testo teatrale, fa sempre la figuradel burbero, del fuori posto, del tirannoeccetera eccetera.

Eppure, i padri avrebbero la loroparola da esprimere e meriterebbero,almeno una volta tanto, un esplicitoriconsocimento.

Vero è che hanno poco tempo dadedicare ai figli e, probabilmente permancanza di esercizio, non sannobene come impiegarlo. La mamma,invece, almeno quella che non lavorafuori casa, è sempre acanto alle suecreature. Forse proprio per questo,quando i figli si fanno grandi e diven-tano romanzieri o drammaturghi, siricordano dell amamma e non delpapà.

Il discorso porterebbe lontano masarà sufficiente sintetizzarlo in questoepisodio, tratto dalla vita reale.

Un giovane viene accusato di unarapina, che ha effettivamente commes-so. Il padre, pur di salvarlo dalla gale-ra, si costituisce e si dichiara autore delreato. Ma la polizia ha già le prove

della colpevolezza del figlio e, di fron-te all’insistenza del genitore, non puòfare altro che spedire al carcere anchelui, sotto l’imputazione di autocalunnia.

Occorre augurarsi che i magistratigiudicanti, padri anch’essi, siano cle-menti con lo sfortunato genitore.

Pensierino notturno

Forse tra un secolo, forse tra duesecoli, gli storici e i sociologi che esa-mineranno il nostro tempo riusciranno adare risposte a tanti interrogativi cheora ci poniamo ma ai quali non sap-piamo dare risposta soddisfacente.

Si possono ipotizzare due modi diguardare alla vita: con gli occhi delproprio ambito ristretto, personale ofamiliare che sia,con quelli della comu-nità nazionale ed internazionale nellaquale si svolge la nostra esistenza. L’in-fluenza reciproca dei diversi, ma nonopposti, punti di vista, non ha bisognodi essere dimostrata: è un assioma. Masarebbe interessante riuscire a saperese, almeno in qualche caso, l’uno pre-valga sull’altro. Ad esempio, questi gio-vani di cui tanto si parla, si comportanoin una certa maniera perché sono fattidiversamente o perché subiscono l’in-fluenza del caos della comunità nellaquale vivono? Il ritmo frenetico che haassunto la nostra vita dipende da unamaggiore dinamismo di ciascuno di noio deriva dalla paura di non arrivare intempo, di giungere troppo tardi? E la“mania di grandezza” della quale sem-briamo pervasi e l’esaltazione dei desi-deri del fanciullo che, avuto il mono-pattino, vuole il triciclo e poi la biciclet-ta e poi l’automobile è l’evoluzione delnostro senso di civiltà? Oppure è la fret-ta di avere tutto e subito perché doma-ni potrebbe essere troppo tardi?

Chissà. Forse siamo ad una dellesolite “svolte” nel cammino dell’uma-nità: ma che cosa c’è dietro l’angolo? Ilbuio o una nuova luce? E, ammessoche ci sia la luce, ne resteremo abba-gliati, vedremo in un modo diverso lecose o tutto continuerà ad andare comeprima?

Forse sono solo i fatti criminosi deiquali siamo testimoni a renderci inquie-ti. Forse è la facilità con la quale si muo-re, si uccide o ci si uccide. Oppure ladisinvoltura con la quale si ruba e si vain galera. Sul giornale di oggi c’era lafotografia di un giovane arrestato peromicidio che ride al fotografo. Checos’è che ha cambiato ed incattivito l’a-

nimo umano?

Spazio libero

Nell’apparente caos della mia scri-vania, è spuntato fuori un dischetto cheviene a farmi compagnia nei momenticosì così, anche se non ricordo più lasua provenienza. Vorrei trascriverneuna parte:

“Se non avete mai provato il peri-colo di una battaglia o la solitudine del-l’imprigionamento, l’agonia della tortu-ra o i morsi della fame, siete più avan-ti di 500 milioni di abitanti di questomondo”.

“Se potete andare in chiesa senzala paura di essere minacciati, arrestati,torturati o uccisi, siete più fortunati di 3miliardi di persone di questo mondo”.

“Se avete cibo nel frigorifero, vestitiaddosso, un tetto sopra la testa e unposto per dormire, siete più ricchi del75% degli abitanti del mondo”.

“Se avete soldi in banca, nel vostroportafoglio e degli spiccioli da qualcheparte in una ciotola, siete tra l’8% dellepersone più benestanti del mondo”.

“Se potete leggere questo messag-gio, avete appena ricevuto una doppiabenedizione perché qualcuno ha pen-sato a voi e perché non siete tra i duemiliardi di persone che non sanno leg-gere”.

Due cose

Due cose mi riempiono l’animo diammirazione e venerazione nuova ecrescente: il cielo stellato sopra di me,la legge morale dentro di me (Imma-nuel Kant).

Conosco solo due cose infinite: l’U-niverso e la stupidità umana. Ma dellaprima non sono sicuro (Albert Einstein).

Latinorum

Fortuna caeca est (la fortuna è cieca– Cicerone).

Parola del Signore

Non giudicate secondo l’apparen-za (Vangelo di Giovanni).

Non giudicate, affinché non siategiudicati (Vangelo di Matteo).

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Il dramma della sofferenza da sem-pre caratterizza la storia dell’uomo. Èun male ambiguo che tormenta l’uma-nità. Perché l’uomo soffre? Non è faci-le rispondere a questo interrogativosoprattutto quando il dolore colpisce ilbambino innocente, i deboli, i poveri,gli emarginati. Malattie, odio, guerre,violenza e ingiustizie determinanogrande prostrazione per l’uomo cheangosciato si interroga sul perché ditante sventure. Non condivido il pessi-mismo esasperato dei “profeti di sven-tura”; amo la vita grande dono di Dioanche se spesso lacerata da forzemalvagie ma è innegabile che il“mistero” della sofferenza a volte èuno scandalo per l’umano intelletto ela stessa fede del credente a volte vie-ne messa a dura prova. L’uomo è con-tinuamente insidiato dal male fisico emorale e inevitabilmente sorge ladomanda: Perché il dolore? PerchéDio non interviene? Accade spesso diascoltare questa frase da qualcuno difronte alla disperazione e alla dram-maticità dell’esistenza; di fronte albambino di Vukovar martoriato dalleschegge di una granata; di fronte alleatrocità della guerra di Bosnia controdonne inermi, contro persone anzianeche piangono la morte dei loro cari; edi fronte alla storia di Antonio, ilGiobbe del nostro tempo, colpito dalmale del secolo e segregato nellapenombra della sua stanza, senzapossibilità di muoversi, ingabbiato dastretti bendaggi e costretto a stare aletto supino con lo sguardo rivolto ver-so il soffitto.

E Liliana, sua moglie, donnacoraggiosa, miracolo di fede, carità eamore gli è accanto per lunghi anni,giorno e notte, con le due figliole peraiutarlo a combattere il suo male.Vado con una certa frequenza a Don-go a trovare Antonio segretario delComune. Dopo ogni visita insorgononel mio animo tremende interrogazio-ni che assillano la mia mente. Perché?Il 2 novembre 1990, giorno deiDefunti, Antonio muore. La morte arri-va con prepotenza a porre fine allasua sofferenza. Resto muto in silenzio-sa preghiera. Poi tornano alla mia

memoria le parole di Michel Quoist:“Ilmio amico è morto questa notte,

Signore, senza fiato,senza più vita, lottando contro il cancro,fino all’ultimo istante, con la sua famiglia e gli amici medici.

Non ti dico Signore:poiché l’hai voluto, sia fatta la tuavolontà ancor meno, la tua santa volontà.

Ma ti dico sottovoce… sottovoce perché molti, ahimè, vicinoa me non capirebbero mai, Ti dico, Signore, il mio amico è mor-to… e non potevi farci nulla.Nulla di quanto pazzamente iosognassi, nulla di quanto pazzamente io spe-rassi.

E piango straziato, mutilato.

Ma il mio cuore è in pace,Perchè questa mattina ho capito un

po’ meglio che Tu piangevi con me”.

Il mondo in cui viviamo è un’im-mensa petraia di sofferenza. Neldolore la povera creatura prega,implora e, come Giobbe, cerca Dioche l’aiuti, che la salvi dalla dispera-zione. «Da sempre - scrive GianfrancoRavasi - l’umanità si pone questadomanda: il respiro di dolore chegiorno e notte sale da terra ha un Dioche lo raccolga? La risposta è affidataalla stessa parola di Dio che, pur nelmistero, fa balenare davanti agliocchi dell’uomo che la “biblioteca”divina non registra tanto le vittoriemilitari, i successi, i trionfi – a questopensano già gli uomini – raccoglie,invece, le lacrime e le sofferenze del-l’uomo. È il salmo 56 a esprimere conforza questa certezza: “I passi del miovagare tu li hai contati, le mie lacrimenell’otre tuo raccogli; non sono forseregistrate nel tuo libro?” Dio, il grandepastore dell’umanità, ha nel suo scri-gno le lacrime dell’uomo quasi fosse-ro perle, da non lasciar cadere nella

polvere della terra. Nel suo “libro del-la vita” egli registra il lamento e ildolore delle sue creature”.

Qualche anno fa Giovanni PaoloII, nella lettera apostolica SalvificiDoloris riconosce che il problema del-la sofferenza è un difficile interrogati-vo. “L’uomo, infatti, non pone questointerrogativo al mondo, benchè moltevolte la sofferenza gli provenga daesso, ma lo pone a Dio come al Crea-tore e al Signore del mondo. Ed è bennoto – scrive il Papa – come sul terre-no di questo interrogativo si arrivi nonsolo a molteplici frustrazioni e conflittinei rapporti dell’uomo con Dio, macapiti anche che si giunga alla nega-zione stessa di Dio. Se, infatti, l’esi-stenza del mondo apre lo sguardodell’anima umana all’esistenza di Dio,alla sua sapienza, potenza e magnifi-cenza, allora il male e la sofferenzasembrano offuscare quest’immagine,a volte in modo radicale, tanto più nel-la quotidiana drammaticità di tantesofferenze senza colpa e di tante col-pe senza adeguata pena. Perciò que-sta circostanza, forse ancor più diqualunque altra, indica quanto siaimportante l’interrogativo sul sensodella sofferenza e con quanta acutez-za occorre trattare sia l’interrogativostesso, sia ogni possibile risposta dadarvi (S.D.,9)”.

Il discorso sulla sofferenza èinquietante. Ognuno di noi cerca dispiegare il dolore a qualcuno chepone improvvisamente questo interro-gativo, ma le parole spesso si rivelanoinutili e il silenzio che segue tradiscela nostra incapacità a capire questomistero. Non esistono parole per spie-gare il pianto di un bambino cheincontra per la prima volta questarealtà dolorosa. È un fatto “assurdo”che ha un qualcosa di innaturale e discandaloso; urta e umilia, l’uomo siribella e urla di dolore.

Nell’Antico Testamento il Libro diGiobbe, che è tra i capolavori dellaletteratura mondiale, affronta il pro-blema della sofferenza che è per l’uo-mo l’interrogativo al quale non riescea dare una risposta. Dove c’è l’uomo,c’è sofferenza. Per questo Giobbe è il

IL SENSO CRISTIANO DELLA SOFFERENZA UMANA

di Armando Morelli

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24 Fiamme Gialle 10 / 2007

libro dell’uomo. Egli è un uomo timo-rato di Dio, alieno dal male. Improvvi-samente viene privato di tutti i suoiaveri e dei suoi figli. Ridotto in miseriaviene colpito dalla lebbra. Si rivolge aDio per chiedere aiuto ma Dio tace.“Io grido a te, ma tu non mi rispondi,insisto, ma tu non mi dai retta. Tu seiun duro avversario verso di me e conla forza della tue mani mi perseguiti;mi sollevi e mi porti a cavallo del ven-to e mi fai sballottare dalla bufera sobene che mi conduci alla morte, allacasa dove si riunisce ogni vivente. Maqui nessuno tende la mano alla pre-ghiera, né per la sua sventura invocaaiuto”. (30,20-24).

Giobbe non sopporta il silenzio diDio. “Oh se avessi uno che mi ascol-tasse! Ecco la mia ultima parola: l’On-nipotente mi risponda!” (31,35-36)

Alla sfida di Giobbe, Dio final-mente risponde con quello che San-tucci chiama il “Gran Monologo “ diDio:

“Chi è quell’uomo che con paroleinsensate oscura i disegni divini?Quando fondavo la terra, tu dove eri?Dillo, se hai tanta intelligenza. Sei maigiunto alle sorgenti del mare? Sul fon-do dell’abisso hai tu passeggiato?Tisono state indicate le porte dellamorte e hai visto le porte dell’ombrafunerea? Forse per il tuo senno si alzain volo lo sparviero e spiega le ali ver-so il sud? O al tuo comando l’aquilasi innalza e pone il suo nido sulle altu-re? L’accusatore di Dio risponda!”.

Le parole di Dio fanno arrendereGiobbe che esclama: “Ecco sono benmeschino, che ti posso rispondere? Mimetto la mano sulla bocca. Io ti cono-scevo per sentito dire, ma ora i mieiocchi ti vedono. Perciò mi ricredo e neprovo pentimento sopra povere ecenere”. (42,2-6).

CONCLUSIONE

Il Libro di Giobbe, “il più alto can-to del dolore umano”, dice Santucci,scuote gli uomini di cultura di ognitempo e testimonia il dramma di ogniuomo che soffre e lotta per trovare unsenso al dolore. La lezione di Giobbebiblico è sempre attuale: il senso uma-no della umana sofferenzaè nellemani di Dio e di fronte al dolore ènecessario chinare il capo in silenzio-so rispetto perché è un mistero che

rientra nella imperscrutabilità del dise-gno di Dio. Nelle parole del GranMonologo finale Dio fa percorrere aGiobbe il giardino dell’universo chemanifesta tutte le sue meraviglie e ilsuo infinito Amore. E Giobbe final-mente incontra Dio e tace. Ama ilmistero divino del dolore, prendecoscienza dei suoi limiti di creatura ericonosce che la giustizia e la bontà diDio sovrastano la mente e il cuore del-l’uomo.

«È forse per questo – scrive AnnaMaria Canopi – che Dio dà la sua

risposta più esauriente inviando il suoVerbo fatto carne, rendendosi talmen-te vulnerabile davanti alla infelicitàumana da farsi Egli stesso “uomo deidolori”. Nel Cristo finalmente il doloreassume il volto dell’Amore e la con-danna diventa di redenzione, passag-gio alla gioia».

“E tergerà ogni lacrima dai loroocchi; non ci sarà più la morte, né lut-to, né lamento, né affanno, perché lecose di prima sono passate” (Apoca-lisse 21,4).

Il Prefetto di Varese, Dott. Roberto Aragno consegna al Fin. Giuseppe Daversa l’at-testato di benemerenza concessogli dal Presidente Nazionale dell’A.N.F.I.

In una recente cerimonia, svoltasipresso la Sala Consiliare della provin-cia di Varese, messa gentilmente adisposizione dal Presidente della Pro-vincia, Ing. Marco Reguzzoni, il Pre-fetto di Varese Dott. Roberto Aragnoha consegnato al Consigliere Nazio-nale dell’Opera Caduti senza Croce esocio della Sezione ANFI di Varese,Fin. Cav. Giuseppe Daversa, l’attesta-to di benemerenza concesso dal Pre-sidente Nazionale dell’ANFI, Gen.C.A. Pietro Di Marco, per l’esempio diprofondo attaccamento manifestatoverso il Sodalizio e per aver mantenu-to vivo, nel culto delle gloriose tradi-zioni della Guardia di Finanza, il sen-so dell’onore, il sentimento patrio e lo

spirito di Corpo.Il Prefetto di Varese, Dott. Aragno

ha voluto elogiare l’opera svolta dalCav. Daversa rivolgendogli parole divivo apprezzamento.

Alla cerimonia erano presenti ilVice Presidente della Provincia diVarese, Dott. Giorgio De Wolf, l’As-sessore Provinciale Giuseppe De Ber-nardi Martignoni e il Console tedescoAlex Hartmann.

Per l’ANFI erano presenti il Presi-dente della Sezione di Varese, dellaquale fa parte il Cav. Daversa, Cav.Vincenzo Ingallina e dal Vice Presi-dente della Sezione di Gallarate,M.M.A. Mario Agnoli.

IL PREFETTO DI VARESE DOTT. ROBERTOARAGNO CONSEGNA AL CAV. GIUSEPPE

DAVERSA L’ATTESTATO DI BENEMERENZACONCESSO DAL PRESIDENTE NAZIONALE

DELL’ANFI

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Tra le varie finalità elencate nell’art. 2 dello Statuto dell’A.N.F.I. è, tra l’altro, prevista anche quella di curarel’assistenza morale, materiale ed economica dei soci e loro familiari con una costante azione di sostegno ispirataad un fraterno spirito di operante solidarietà tra le Fiamme Gialle in servizio e quelle in congedo.

Tale azione di sostegno, durante l’ultimo mandato degli Organi Centrali dell’A.N.F.I., si è tradotta, soprattuttosulla elargizione di 150 sussidi, per complessivi 112.050,00 Euro, concessi ai soci in particolari condizioni di biso-gno su proposta motivata delle rispettive Sezioni, ai sensi dell’art. 31, comma 3, lettera o) dello Statuto e sulla basedelle annuali disponibilità di bilancio del Sodalizio.

Com’è noto, però, le uniche entrate dell’Associazione sono costituite, quasi totalmente, dalle oblazioni mensilivolontarie del personale in servizio della Guardia di Finanza, le cui adesioni, purtroppo,evidenziano un costantecalo,con la conseguenza che diminuiscono anche i relativi importi e si rischia di dover ridurre anche l’attività delSodalizio per restare nei limiti di tali disponibilità.

Per quanto precede, al fine di assicurare comunque detta particolare assistenza, il Consiglio Nazionale del-l’A.N.F.I., su proposta della Presidenza Nazionale, con delibera del 26 settembre 2007, ha approvato, all’unani-mità, la costituzione di un FONDO DI SOLIDARIETÀ mediante l’apertura di un apposito conto corrente, nel qualefare affluire le somme in denaro da chiunque versate (Sezione, soci, familiarie altri eventuali sostenitori), e distri-buirle ESCLUSIVAMENTE ai soci bisognosi, a cura dei citati Organi Centrali, previo esame e accoglimento di pro-poste motivate avanzate dalle rispettive Sezioni di appartenenza.

A tale scopo, la Direzione di Poste Italiane S.p.A., tempestivamente interessata in merito dalla PresidenzaNazionale, ha comunicato che la richiesta di apertura del conto è stata accolta e che il numero attribuito allo stes-soè 85737468, per cui,con effetto immediato, chiunque, recandosi presso un qualsiasi Ufficio Postale, potrà effet-tuare il relativo versamento, sicuro di devolvere la propria offerta al solo fine di poter alleviare le difficili condizio-ni economiche di alcuni soci dell’A.N.F.I. più sfortunati, perché colpiti da gravi avversità.

Nel comunicareche la Presidenza Nazionale ha già provveduto a diramare a tutte le Sezioni A.N.F.I. un’appo-sita circolare in merito, per cui chiunque può rivolgersi alla Sezione di appartenenza per ricevere eventuali ulteriorichiarimenti in merito, si conferma che un’apposita rubrica sarà riservata sul periodico “Fiamme Gialle” per pub-blicare, di volta in volta, il rendiconto dei versamenti effettuati sul conto in parola.

Con la certezza che anche in questa circostanza tutti gli associati all’A.N.F.I., i loro familiari e/o eventuali altrisostenitori sapranno evidenziare il proprio innato amore verso il prossimo, alimentando i sentimenti di umana soli-darietà verso i più bisognosi, si precisa che gli eventuali versamenti a favore del Fondo in parola dovranno essereeffettuati indicando necessariamente le seguenti coordinate:

Coordinate bancarie InternazionaliCoordinate bancarie nazionali

Paese Check CIN ABI CAB N. CONTOIT 91 T 07601 03200 85737468

sul conto intestato a:

ASSOCIAZIONE NAZIONALE FINANZIERI D’ITALIA – FONDO DI SOLIDARIETÀVia Alberto Caroncini, 19 – 00197 – ROMA

Fiamme Gialle 10 / 2007 25

ISTITUITO IL “FONDO DI SOLIDARIETÀ DELL’A.N.F.I.” A FAVORE DEI SOCI IN PARTICOLARE CONDIZIONI DI BISOGNO

a cura di Giuseppe Ruggieri

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26 Fiamme Gialle 10 / 2007

CENTRO DI ASSISTENZA LEGALE E PENSIONISTICApresso la Presidenza Nazionale dell’ANFI

di Antonio Taviano

ANCORA UNA VOLTA SOLLEVATA LA LEGITTIMITÀ COSTITUZIONALE DEI COMMI 774, 775 E 776 DELL’ART. 1 LEGGE 296/2006

(Legge Finanziaria 2007)

La questione afferente il tratta-mento di reversibilità delle pensionispettanti ai superstiti di coloro cheerano stati collocati in quiescenzaanteriormente al 1°.1.1995 nonaccenna a definirsi.

La Corte dei Conti del Lazio conOrdinanza 541/2007 del 4 aprile –18 ottobre 2007 ha sollevato que-stioni di legittimità costituzionaledegli artt. 774,775 e 776 dell’art. 1legge 296/2006 (Legge Finanziaria2007).

Anche la Corte dei Conti dellaRegione Sicilia aveva sollevato que-stione di illegittimità costituzionaledelle stesse norme con ordinan-za13/2007 dell’11.1.2007.

La eccezione formulata dalla Cor-te dei Conti del Lazio differisce, perdiversi profili della ravvisata violazio-ne, da quella della Regione Sicilia.

Riportiamo, integralmente, le con-siderazioni in diritto della predettaordinanza.

«La controversia oggetto del pre-sente giudizio – analogamente adiverse fattispecie fino ad ora giàrisolte in senso favorevole agli inte-ressati da consolidata giurispruden-za, anche a seguito della soluzionedata dalle Sezioni Riunite di questaCorte dei Conti alla questione di mas-sima decisa con sentenza n.8/QM/2002 del 17 aprile 2002 –va ora risolta alla luce delle recentidisposizioni recate, in materia, daicommi 774, 775 e 776 dell’articolounico della legge 27 dicembre 2006,n. 296 (legge finanziaria 2007), cheimporrebbero una pronuncia oppostaal predetto pacifico orientamentofavorevole finora adottato da questaCorte e, conseguentemente, portereb-bero al rigetto del ricorso.

Senonché le innovative disposi-zioni di cui ai commi 774 e 775appaiono a questo Giudice viziateda illegittimità costituzionale, perviolazione degli artt. 3 e 38 dellaCostituzione, in relazione ai motiviche di seguito si espongono.

È opportuno, peraltro, subito evi-denziare che la presente eccezionedifferisce, per diversi profili dellaravvisata violazione, da analogaquestione sollevata da questa Corte,Sezione Giurisdizionale per laRegione Sicilia, con ordinanza n.13/2007 dell’11 gennaio 2007.

1. Il comma 774 della Legge n.296/2006 citata, della cui legitti-mità si dubita, reca l’interpretazioneautentica dell’art. 1, comma 41, del-la legge 8 agosto 1995, n. 335(testualmente riportata in narrativa,con cui la disciplina delle pensioni direversibilità INPS decorrenti dal 17agosto 1995 è stata estesa anche alsettore pubblico e che ha disciplina-to inoltre il cumulo delle pensioni direversibilità con altri eventuali redditiposseduti dal relativo titolare, il tuttocon salvezza dei trattamenti più favo-revoli in godimento alla data dientrata in vigore della legge), dispo-nendo che per le pensioni di reversi-bilità sorte a decorrere dall’entrata invigore di tale legge (vale a dire dal17 agosto 1995), “indipendente-mente dalla data di decorrenza del-la pensione diretta” cui esse si riferi-scono, l’indennità integrativa specia-le già in godimento del dante causa(…) è attribuita nella misura percen-tuale prevista per il trattamento direversibilità (vale a dire nella per-centuale del 60% previsto dall’art.22 della Legge n. 903/65 per l’as-sicurazione INPS, ed esteso anche

alle pensioni dei dipendenti pubblicidal comma 3 dell’art. 15 della legge31 dicembre 1994, n. 724).

L’interpretazione autentica dellanovella legislativa si riferisce, in par-ticolare, alla applicabilità delle nuo-ve norme in materia di indennitàintegrativa speciale sui trattamenti dipensione, (indennità che dal 1° gen-naio 1995 va conglobata nella voce“pensione” ed assoggettata allamedesima aliquota percentuale perla determinazione della base impo-nibile, ai sensi del comma 3 dell’art.15 della legge n. 724/94) anchealle pensioni di reversibilità che, sep-pur decorrenti successivamente alladata del 17 gennaio 1995, sianoriferite a pensioni dirette decorrentida periodo anteriore al 31 dicembre1994.

Con tale disposizione, aventeeffetto retroattivo, viene meno, l’in-tento di salvaguardia dei trattamentidi reversibilità liquidati secondo ilpiù favorevole calcolo ex art. 2 dellalegge n. 324/59, così come era sta-to invece previsto dall’art. 15, com-ma 5, della legge n. 724/94 che,come già esposto in narrativa, avevainteso tutelare i trattamenti di riversi-bilità collegati a pensioni direttedecorrenti prima del 01/01/1995,eche è stato ora abrogato dal succes-sivo comma 776 dell’articolo unicodella medesima legge n.296/2006, con salvezza dei solitrattamenti più favorevoli “già defini-ti in sede di contenzioso” di cui alcomma 775.

In altri termini, vengono assog-gettati al nuovo sistema di liquida-zione dell’indennità integrativa spe-ciale anche quelle pensioni di rever-sibilità che la norma transitoria di cuiall’art. 15, comma 5, della legge n.

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724/94 (ora abrogato) aveva intesoescludere, in considerazione delladiversità del regime di liquidazionedelle pensioni introdotto dal 1° gen-naio 1995 e degli effetti distorsividella riforma nei riguardi delle pen-sioni più datate e di importo mode-sto, la cui funzione previdenziale erastata assicurata in misura più accen-tuata dall’indennità di cui trattasi.

2. Ciò posto, la disposizione dicui al comma 774 sembra conflig-gere, in primo luogo, con l’art. 3Costituzione, sia per quanto attieneal profilo di uguaglianza che a quel-lo di ragionevolezza.

Con tale comma, infatti, si dispo-ne che “L’estensione della disciplinadel trattamento pensionistico a favo-re dei superstiti di assicurato e pen-sionato vigente nell’ambito del regi-me dell’assicurazione generaleobbligatoria a tutte le forme esclusi-ve e sostitutive di detto regime, pre-vista dall’articolo 1, comma 41, del-la legge 8 agosto 1995, n. 335, siinterpreta nel senso che per le pen-sioni di reversibilità sorte a decorre-re dall’entrata in vigore della legge8 agosto 1995, n. 335, (vale a direper le pensioni di reversibilità con-nesse a decessi del dante causaavvenuti a decorrere dal 17 agosto1995, data di entrata in vigore del-la l. n. 335/95), indipendentementedalla data di decorrenza della pen-sione diretta, l’indennità integrativaspeciale già in godimento da partedel dante causa, parte integrante delcomplessivo trattamento pensionisti-co, è attribuita nella misura percen-tuale prevista per il trattamento diriversibilità”.

Ciò comporta che dalla nuovadisciplina dovrebbero essere esclusii trattamenti di reversibilità connessia decessi avvenuti prima del 17 ago-sto 1995, e con ciò si intende evi-denziare subito la mancanza di unvalido motivo nel differenziare il trat-tamento di situazioni sostanzialmen-te uguali (come le pensioni di rever-sibilità decorrenti dal 1° gennaio1995 e quelle decorrenti dal 17agosto 1995), posto che il nuovosistema di liquidazione dell’inden-

nità integrativa speciale (conglobataalla voce pensione), disposto dalvigente comma 3 dell’art. 15 dellalegge n. 724/94 (sistema che hadato luogo alla definitiva disciplinadi cui all’art. 1, comma 41, dellacitata legge n. 335/95), ha effettoappunto dal 1° gennaio 1995.

L’interpretazione di cui al comma774 sembra poi espressamente con-trastare anche con il vigente comma4 del medesimo art. 15 della leggen. 724/94, con cui è stato dispostoche “la pensione di cui al comma 3(vale a dire quella decorrente dal 1°gennaio 1995, con l’i.i.s. inglobatanella voce pensione) è reversibile,(..) in base all’aliquota in vigore nelregime dell’assicurazione generaleobbligatoria per l’invalidità, la vec-chiaia e i superstiti”.

Trattasi della medesima aliquotadi reversibilità del 60% che il comma774 prevede invece a decorrere dal17 agosto 1995; tale contrasto inordine alla effettiva decorrenza dellenuove disposizioni per le pensioni direversibilità non può che riflettere undifetto di ragionevolezza.

3. Ulterioremotivo di contrastocon il principio di ragionevolezzaèravvisabile nella salvezza deimigliori trattamenti in atto, posto cheil comma 775 della legge n.296/2006 prevede che “Sono fattisalvi i trattamenti pensionistici piùfavorevoli in godimento alla data dientrata in vigore della presente leg-ge, già definiti in sede di contenzio-so, con riassorbimento sui futurimiglioramenti pensionistici”.

Dunque, il comma 775 prevedela salvezza dei soli trattamenti piùfavorevoli in atto alla data della suaentrata in vigore (1° gennaio 2007)“già definiti in sede di contenzioso”.

Sembra che il legislatore, in taleprevisione, concernente l’intangibi-lità dei giudizi definiti, anche di fron-te all’effetto retroattivo della normadi interpretazione autentica (comma774), abbia inteso sancire la man-cata tutela dei diritti quesiti di coloroche hannoavuto la corresponsionedel migliore trattamento di riversibi-lità in via amministrativa, recando

dunque un ulteriore migliore tratta-mento di riversibilità in via ammini-strativa, recando dunque un ulteriorevulnus ai suddetti principi di ugua-glianza e ragionevolezza.

4. Ma il profilo che continua adapparire più in contrasto con i prin-cipi di cui all’art. 3 Costituzione,così come evidenziato anche dalleSezioni Riunite di questa Corte conla citata pronuncia n. 8/QM/2002(che era stata resa in sede di que-stioni di massima a fronte di un uni-co minoritario orientamento giuri-sprudenziale sfavorevole in materia),è rappresentato dall’immotivata dif-ferenza di trattamento tra i benefi-ciari di trattamenti di reversibilità inogni caso riferibili a pensioni direttedecorrenti da periodo precedente il01/01/1995, con l’unico discrimi-ne rappresentato dal momento didecorrenza del trattamento ai super-stiti, a nulla rilevando la data di effet-tiva decorrenza della pensione diret-ta cui detti trattamenti sono afferenti.

È stato, infatti, al riguardo consi-derato che “la pensione di reversibi-lità, pur se acquisita “iure proprio”,resta naturalmente avvinta, prose-guendolo, al pregresso istituto dellapensione diretta fruita dal lavorato-re, nel quale trova la propria scaturi-gine ed il proprio fondamento,attuando, per il coniuge superstite,una specie di proiezione oltre lamorte, della funzione di sostenta-mento assolta in vita dal reddito del“de cuius”, di guisa che tali finalitànon verrebbero integralmente realiz-zate ove si ammettesse la possibilitàdi una diversità di criteri per la deter-minazione dei rispettivi trattamenti. Etali principi, enunciati in fondamen-tali pronunce della Corte Costituzio-nale (sent. n. 34/81, n. 169/86, n.926/88 e n. 495/93) non possononon assurgere a guida dell’interpretenella soluzione di questioni nellequali i principi stessi si pongano ingioco” (Sezioni Riunite, n.8/QM/2002).

Il venire meno di tale tutela sem-bra postulare, dunque, anche la vio-lazione della garanzia di cui all’art.38 della Costituzione, strettamente

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collegata con lo stato di bisognoricollegabile alle pensioni vedoviliche trovano la loro causa nell’esi-genza di tutelare economicamente laparte superstite nel momento in cuiviene meno l’apporto economico delconiuge deceduto, tramite la reversi-bilità di una pensione che, a sua vol-ta, trova titolo nella cessazione del-l’attività lavorativa o nel risarcimentodi un danno fisico ricollegabile alservizio svolto.

5. Non può, infine, tacersi l’usoimpropriodella qualificazione inter-pretativa data al comma 774, comegià rappresentato nell’ordinanza dirimessione n. 13/2007 di questaCorte, in relazione all’effetto retroat-tivo ad essa conseguente, unitamen-te con la sostanziale omissione disalvezza dei rapporti giuridici inatto, di cui al successivo comma775, ad eccezione di quelli già defi-niti in sede contenziosa.

È stato osservato, al riguardo,che – fermo il disposto dell’art. 25della Costituzione – una legge puòderogare al principio generale dellairretroattività, ma facendo salva l’os-servanza dell’affidamento del cittadi-no nella certezza dei rapporti giuri-dici già insorti che, quale essenzialeelemento dello Stato di diritto, nonpuò essere leso da disposizioni chefiniscano per tradurre in regolamen-tazione irrazionale situazioni sostan-ziali disciplinate da leggi precedenti(sent. Corte Costituzionale n.416/1999): affidamento che, nellamateria de qua, si è protratto per unperiodo variabile fino a dodici anni.

Come più volte affermato dal Giu-dice delle Leggi, una norma può inter-venire retroattivamente onde elimina-re istituti la cui sopravvivenza, siapure a limitati fini, si ritenga irrazio-nale, ovvero incidere sulla tutela giu-risdizionale diretta ad applicare ildiritto soggettivo: è tale il caso delleleggi di interpretazione autentica, perle quali l’efficacia retroattiva, coneffetto anche sul contenzioso in corso,trova giustificazione nell’esistenza diun obbiettivo dubbio ermeneutico insede giurisdizionale e dottrinale.

Senonchè, nella materia di cui

trattasi, non risulta alcun dubbioermeneutico dopo l’orientamentogiurisprudenziale che si era pacifi-camente affermato, specie dopo l’in-tervento delle Sezioni Riunite di que-sta Corte del 2002, e che non risul-ta mai disatteso.

L’irragionevolezza del carattereretroattivo del comma 774, in quan-to norma di interpretazione autenti-ca, si riverbera anche sul comma775 che, nel prevedere la salvezzadelle sole situazioni giuridiche giàdefinite favorevolmente in sede con-tenziosa, finisce per limitare (népotrebbe essere altrimenti) l’applica-bilità della nuova disciplina, coneffetto retroattivo, soltanto all’avve-nuto verificarsi di un evento proces-suale assolutamente casuale e circo-stanziale (come la avvenuta defini-zione dei ricorsi in materia).

Sembra, al riguardo, doverosorichiamare il principio affermato insede costituzionale, secondo cui loscrutinio di costituzionalità ex art. 3in ordine alla scelta legislativa diderogare alla irretroattività di unanorma sfavorevole, debba superareun vaglio positivo di ragionevolez-za, non essendo a tal fine sufficienteche la norma derogatoria sia nonmanifestamente irragionevole (CorteCostituzionale sent. n. 393/2006).

Risulta arduo, nella specie, indivi-duare il rispetto di tale parametro diragionevolezza, oltre che per lamancanza di attuali dubbi interpre-tativi in sede giurisdizionale e/o dot-trinaria, anche in relazione agli effet-ti dell’applicazione retroattiva delcomma 774 sul bilancio statale –dopo che l’INPDAP, in applicazionedei commicensurati, avrà disposto acarico dei coniugi superstiti il recu-pero delle maggiori somme erogate– se confrontati con altre disposizio-ni della medesima legge n. 296/06,come il comma 765, che autorizzaper l’anno 2007 la spesa di 17milioni di euro al fine della realizza-zione di campagne informative, acura della Presidenza del Consigliodei ministri, volte a promuovere ade-sioni consapevoli alle forme pensio-nistiche complementari; o come ilcomma 578 con cui, mediante altra

norma di interpretazione autentica(questa volta dell’art. 23 bis del D.Lgs. n. 165/2001) si dispone che atalune figure dirigenziali pubbliche,collocate in aspettativa senza asse-gni presso soggetti ed organismipubblici, venga retroattivamentericonosciuta l’anzianità di servizio,con indubbi riflessi sulla futura spesapensionistica.

Per le suesposte considerazioni,appare fondato il dubbio che la pre-visione interpretativa restrittiva di cuial comma 774 dell’articolo unicodella legge n. 296/06, così come ilconseguente comma775, costituisca-no violazione dei principi di razio-nalità e uguaglianza ex art. 3, non-ché della tutela previdenziale e assi-stenziale sancita dall’art. 38.

Ritenuta la rilevanza della que-stione ai fini del decidere – in quan-to solo dall’accoglimento della ecce-zione così come sollevata può con-seguire l’accoglimento della pretesapensionistica della ricorrente – unita-mente alla sua non manifesta infon-datezza, come prospettato in partemotiva, il giudizio va sospeso, aisensi dell’art. 23 della legge 11 mar-zo 1953, n. 87, e gli atti rimessi allaCorte Costituzionale perché si pro-nunci sulla legittimità costituzionaledei commi 774, 775 dell’art. 1 del-la legge 27 dicembre 2006, n. 296.

P.Q.M.La Corte dei conti, Sezione Giuri-

sdizionale regionale per il Lazio, rite-nuta la rilevanza e non manifestainfondatezza della questione di legit-timità costituzionale dell’art. 1, com-mi 774 e 775 della legge 27 dicem-bre 2006, n. 296, in relazione agliartt. 3 e 38 della Costituzione, neitermini di cui in parte motiva

ORDINALa sospensione del giudizio relati-

vo al ricorso n. 59788/C presentatodalla Sig.raxxxxxx e la trasmissionedegli atti alla Corte Costituzionale».

A questo punto, non rimanecheattendere la decisione della Cor-te Costituzionale, che, ci auguriamo,faccia giustizia a favore dei poveri,bistrattati pensionati.

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VITA NELLE SEZIONI

Sezione di Civitavecchia

Il 14 ottobre 2007 i finanzieri incongedo di Tarquinia e zone limitrofe,su iniziativa del Brig. Vincenzo DeBenedetto, ha organizzato un incontroconviviale presso un noto ristorante del-la zona.

All’iniziativa hanno partecipato mol-ti soci con il Presidente della Sezione diCivitavecchia, Lgt. Vincenzo Costa.

I soci e loro familiari partecipanti al

convivio posano per una foto ricordocon l’organizzatore dell’incontro Brig.De Benedetto.

Sezione di Como

Il 23 maggio u.s. il ComandanteInterregionale per l’Italia Nord Occi-dentale della Guardia di Finanza, Gen.C.A. Francesco Petracca, in visita ispet-tiva presso il Comando Provinciale diComo, ha voluto incontrare i rappre-sentanti delle locali Sezioni ANFI, com-plimentandosi con loro per il proficuolavoro svolto.

Nella foto: il Gen. C.A. Petracca, ilCol. Rodolfo Mecarelli, ComandanteProvinciale di Como, con i Presidentidelle Sezioni ANFI di Como M.M.A.Dott. Lange Tremaroli, Porlezza, S.Ten.Renzo De Bianchi, di San Fedele Intelvi,Fin. Stefano Agnese e di Olgiate Coma-sco, M.M.A. cs Rinaldo Salvatelli.

Sezione di Acireale

L’11 ottobre 2007, nel corso di unacena sociale organizzata dal Direttivodella Sezione di Acireale, è stato con-segnato al Presidente della Sezione,Gen. D. Salvatore D’Antona, l’Attestatodi benemerenza che il PresidenteNazionale dell’ANFI, Gen. C.A. PietroDi Marco, gli ha conferito in occasionedell’ottantesimo compleanno, avvenutoil 16 settembre 2007.

Nella foto il momento della conse-gna la Gen. D’Antona dell’Attestato dibenemerenza per il suo ottantesimocompleanno.

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VITA NELLE SEZIONI

Sezione di Mestre

Il Coro Polifonico della SezioneANFI di Mestre, diretto dal Presidentedella Sezione, Cav. Uff. GaetanoFasulo, ha partecipato il 9 settembre2007, alla “Festa dei Cori”, organiz-zata dal Comune di Scorzè (VE), conil patrocinio della Provincia di Vene-zia, per festeggiare il 25° Anniversa-rio di “Anni con Voi”.

Alla manifestazione hanno parteci-pato Autorità locali e un foltissimopubblico che ha tributato scrosciantiapplausi a tutti i Cori presenti e in par-ticolare al Coro “Fiamme Gialle.

Nella foto, un momento della esi-bizione del Coro Polifonico dellaSezione ANFI di Mestre.

Sezione di Teramo

Il 12 agosto 2007, in occasionedella ricorrenza dell’intitolazione diuna cima sul massiccio del Gran Sas-so a Papa Giovanni Paolo II, ilComandante del Nucleo PT di Pesca-ra, Ten. Col. Enrico Imbastaro ed ilPresidente della Sezione ANFI di Tera-mo, M.C. Mario Mirandi, hanno orga-nizzato un’escursione per ricordare ilGrande Ponteficeamante della monta-gna abruzzese.

Nella foto, intorno alla croce, ilTen. Col. Imbastaro, il M.C. Mirandicon alcuni militari in servizio e socidella Sezione ANFI di Teramo.

Sezione di Policoro

Il 14 ottobre 2007, la SezioneANFI di Policoro, unitamente al localeComando Tenenza della Guardia diFinanza, ha partecipato all’inaugura-zione del Campanile e delll’installa-zione delle Campane della ParrocchiaBuon Pastore.

Nella foto: da sinistra, S.E. France-sco Nolè, Mons. Salvatore De Pizzo,Ten. Danilo De Mitri, Comandantedelle Tenenza, M.O. Enrico Gnoni,Presidente della Sezione ANFI di Poli-coro, M.C. Alfredo Petrosino, Coman-dante squadra A.T.P.I., della Tenenzadi Policoro.

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VITA NELLE SEZIONI

Sezione di Sassari

Il 19 giugno 2007, in occasionedella Festa del Corpo della Guardiadi Finanza,è stato consegnato l’atte-stato di “Socio Onorario” dell’ANFI aMons. Paolo Atzei, Arcivescovo dellaDiocesi di Sassari, concesso dal Con-siglio Nazionale dell’ANFI.

A Mons. Atzei sono stati conse-gnati un cappello alpino, completo difregio e penna bianca. Hanno parte-cipato alla consegna del riconosci-mento il Col. Giovanni Casadidio,Comandante Provinciale della Guar-dia di Finanza di Sassari, il Consi-gliere Nazionale ANFI per la Sarde-gna, Magg. Salvatorico Cuccuru e ilPresidente della Sezione di Sassari,Cav. Otello Ferrini. (Ved. foto a lato).

Sezione di Cairo Montenotte

Il 21 settembre 2007, in occa-sione della festività di San Matteo,è stata celebrata presso la chieset-ta dedicata a San Matteo, sita inCairo Montenotte (SV), località Vil-le, una S. Messa officiata dal 1°Cappellano Militare Capo Mons.Giovanni Denegri del ComandoRegionale di Genova e dal Parrocoalla sede, Don Pasquale Ottonello,alla presenza del Sindaco dellacittà, Avv. FulvioBriano, del Consi-gliere Nazionale ANFI per la Ligu-ria, Ten. Col. Antonio Marino, deisoci della Sezione di Cairo Monte-notte, nonché del Comandante del-la locale Brigata, M.M.A. Vincen-zo Mariniello e finanzieri e di rap-presentanti delle Associazioni d’Ar-ma.

Nella foto, da sinistra, il Presi-detne della Sezione, M.M.A. LuigiTortoroglio, il Comandnate dellaBrigata, M.M.A. Vincenzo Mari-niello, il Sindaco Avv. Fulvio Bria-no, il 1° Cappellano militare capoMons. Giovanni Denegri, il Parro-co Don Pasquale Ottonello, il Con-sigliere Nazionale, T.Col. AntonioMarino, l’Alfiere della Sezione e ilVice Presidente della SezioneS.Ten. Simone Pario.

Sezione di Marsala

Su invito del Comandante Pro-vinciale della Guardia di Finanzadi Trapani, Ten. Col. GiuseppeD’Angelo, una rappresentanza del-la Sezione ANFI di Marsala, conbandiera, il 25 giugno 2007 hapartecipato alla celebrazione del233° Anniversario di fondazionedella Guardia di Finanza.

La cerimonia ha avuto luogopresso il “Residence Marino”, Cen-tro di Accoglienza per Anziani eBambini di Trapani, dove è statacelebrata la Santa Messa, con la

partecipazione del Comandanteprovinciale, di Ufficiali, di Ispettori,Sovrintendenti e Finanzieri, nonchéle rappresentative delle SezioniANFI di Trapani, Marsala e Maza-ra del Vallo.

Nella foto, alla pagina successi-va,si riconoscono il Ten. Col. Giu-seppe D’Angelo, il Ten. AlessandroPompili, Comandante la Tenenzadi Mazara del Vallo, il Lgt SaverioDibenedetto, Presidente dellaSezione di Marsala e l’App.Michele Martinico anch’egli dellaSezione di Marsala, e con loro imilitari del Corpo.

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VITA NELLE SEZIONI

Sezione di Udine

Il 20 ottobre 2007, la Sezione diUdine ha partecipato, su invito delConsole Generale d’Italia di Capo-distria, che d’intesa con l’Ambascia-ta d’Italia a Lubiana, hanno orga-nizzato presso il Monumento Ossa-rio Militare Italiano di Caporetto(Slovenia) la cerimonia di comme-morazione dei Caduti della PrimaGuerra Mondiale.

Poiché ricorreva il 90° anniver-sario della battaglia di Caporetto,alla cerimonia sono intervenuti perl’Italia il Ministro della Difesa, On.Prof. Arturo Parisi e, per la Slovenia,il Ministro della Difesa Dott. KarlViktor Erjavec.

Nella foto, il Ministro Parisi con ilMinistro Erjavec depongono unacorona d’alloro al MonumentoOssario, nello sfondo le rappresen-tanze delle Associazioni Combatten-tistichee d’Arma.

Sezione di Cervignano del Friuli

Il 15 e 16 settembre u.s. i socidella Sezione di Cervignano delFriuli hanno partecipato ad una gitaturistico-culturale a Trento e dintorni.

I gitanti, accompagnati dal Presi-dente, M.C. Pasquale Stellato, e datutti i componenti il Consiglio diSezione, per onorare i Caduti di tut-te le guerre, hanno visitato la Cam-pana della Pace di Rovereto chevenne fusa col bronzo dei cannoniofferto dalle nazioni partecipanti alprimo conflitto mondiale.

Hanno inoltre visitato, il ParcoGrotte Cascate del Varone, il Museo“Gianni Caproni” (Aeronauticascienze e innovazioni) ed il Castellodi Trento, ove era allestita la mostradegli “Ori dei Cavalieri delle Step-pe” molto interessante.

La foto ritrae la comitiva durantela visita al Museo “Gianni Capro-ni”.

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VITA NELLE SEZIONI

è stato portato dal giovane Vice Sin-daco, Dott. Rosario Schiavone.

Nell’occasione sono stati ricorda-ti i quattro giovani finanzieri cadutinell’adempimento del loro dovere(scortavano un Ministro della Repub-blica) il 31 maggio 1992.

Il Presidente ha inoltre portato isaluti dei soci onorari (assenti perprecedenti impegni professionali)Mons. Marra, già Ordinario Militared’Italia, del Dott. Giacomo Foti, Pre-sidente di Cassazione e del Gen. Tin-daro Scaffidi Lallaro.

Hanno quindi preso la parola iSigg. Ufficiali i quali, nel formularele più vive congratulazioni all’intera

Sezione per la dinamicità fin quidimostrata e per lo spirito organiz-zativo dei suoi dirigenti, hanno pre-gato i l Consigliere NazionaleComm. Giusti di porgere cordialisaluti al Presidente Nazionale del-l’ANFI, Gen. C.A. Pietro Di Marco.

Di seguito il Comandante dellaCompagnia di Gioia Tauro ha pro-ceduto alla consegna della tessera disocio simpatizzante al Dott. Catala-no, medico otorinolaringoiatra, giàUfficiale di complemento degli Alpi-ni, estimatore della Guardia diFinanza e valido professionista impe-gnato nel sociale. (foto sopra).

Sezione di Monfalcone

Il 7 settembre 2007 si è svolta inPiazza della Repubblica a Monfalco-ne la cerimonia di avvicendamentodel Comandante della locale Capita-neria di Porto C.F. Marco Giunfriddoche ha passato le consegne al Capi-tano di Fregata Giuseppe Romano.

Alla cerimonia hanno partecipa-toAutorità civili, militari e religiosedella provincia di Gorizia, con ilComandante Provinciale della Guar-dia di Finanza di Gorizia, Ten. Col.Michele Pallini.

Con le rappresentanze delle loca-li Associazioni d’Arma era presenteanche la Sezione ANFI di Monfalco-ne con il Presidente, S.Ten. Cav. Uff.Giorgio Miccoli.

Nella foto le rappresentanze del-le Associazioni Combattentistiche ed’Arma.

Sezione di Gioia Tauro

Presso la Sezione ANFI di GioiaTauro, recentemente, si è svoltaun’assemblea di soci, ordinari e sim-patizzanti, allo scopo di consegnarela tessera di socio simpatizzante alDott. Rocco Catalano. Hanno presoparte alla cerimonia i Comandantidella Compagnia di Palmi e di GioiaTauro, rispettivamente Cap. AngeloAncona e Cap. Angelo Andreozzi,nonché il Comandante la TenenzaTen. Giuseppe Silicato.

Alla presenza di quasi tutti i soci,Direttivo e Collegio Sindacale com-presi, il Presidente, Comm. AnselmoGiusti ha rivolto un caloroso saluto aiSigg. Ufficiali presenti ed a tutti iconvenuti affermando tra l’altro:”LaSezione è come sempre onorata perla numerosa presenza degli ospiticivili emilitari; ciò conferma inequi-vocabilmente il sentimento di reci-proca stima tra il personale in servi-zio ed in congedo della Guardia diFinanza e le autorità del territorio”.

Il saluto della città di Gioia Tauro

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VITA NELLE SEZIONI

visto presenti, tra gli altri, il Sottose-gretario alla Difesa, On. Emidio Casu-la e il Sindaco di Thiesi, Dott. Gianlui-gi Schintu.

Nella foto, il Sindaco di Thiesi,Dott. Schintu, con il Presidente dellaSezione ANFI di Thiesi, M.M. Salvato-re Pittalis (al centro della foto) e alcunisoci della Sezione di Thiesi.

Sezione di Vasto

La Sezione ANFI di Vasto ha par-tecipato alle manifestazioni relative al4 novembre con una rappresentanzadi soci guidati dal Presidente, M.O.Matteo Palombo, con lui i soci Brig. C.Angelo Alinovi, M.A. Antonio Raimon-

di, Brig. C. Primiano Panunzio, Brig.C. Donato Ricciuti e il M. cpl AntonioScarongella. (ved. foto sopra).

Sezione di Chiari

Il 10 novembre u.s Il Presidente del-la Sezione, Brig. Giuseppe Di Marzo,con la collaborazione del ConsiglioDirettivo, ha organizzato un incontroconviviale con la partecipazione dimolti soci e familiari della Sezione.Durante il convivio è stato consegnatol’attestato di Benemerenza all’App.Saverio Corso concessogli dal Presi-dente Nazionale, Gen. C.A. Pietro DiMarco. (Ved. foto a lato).

Sezioni di Thiesi

L’8 settembre 2007, una rappre-sentanza della Sezione ANFI di Thie-siha partecipato alla inaugurazionedella Piazza in onore del Gen. C.A.Giuseppe Musinu, eroe della grandeguerra della Brigata Sassari, thiesinodi nascita e deceduto a Thiesi, all’etàdi 101 anni, il 4 aprile 1992.

L’intitolazione della Piazza è statafortemente voluta dal Dott. BattistinoPinna, nipote del Gen. Musinu, che hafatto realizzare un busto bronzeo raffi-gurante il pluridecorato Gen. Musino.

L’iniziativa è stata fatta propria dal-l’Amministrazione Comunale e dallaBrigata Sassari che si è fatta carico diorganizzare tutta la cerimonia, che ha

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Soci che si fanno onore

NELLA NOSTRA FAMIGLIA

Paolo BIANCHINI

Il Ten. Avv. Paolo Bianchini, giàPresidente della Sezione ANFI diGenova, socio della stessa Sezione, èstato eletto “Consigliere” presso laProvincia di Genova.

Nicolò VALENZA

L’App. Nicolò Valenza, socio dellaSezione ANFI di Genova, è stato elet-to “Consigliere” del Municipio diGenova-Val Bisagno.

PromozioniI seguenti militari in congedo sono sta-ti promossi al grado superiore nel Ruo-lo d’onore:

A Maresciallo Ordinario

- M.llo Domenico Pasquale, socio del-la Sezione di Bisceglie.

A Brigadiere;

- V.Brig. Salvatore Spada, socio dellaSezione di Genova.

- V.Brig. Giacomo Urigu, socio dellaSezione di Genova.___________

Il seguente militare in congedo è statopromosso al grado superiore nel Ruo-lo della riserva di complemento:

A Sottotenente;

- Lgt. Mario Signoretti, socio dellaSezione di Gorizia.

Nozze d’argentoI seguenti soci hanno festeggiato illoro 25° anniversario di matrimonio:

- Il 17.7.2007, il Brig. C. SerafinoSpanu, socio della Sezione di Tori-no, e consorte Sig.ra Pina AnnaSelis.

- Il 26.6.2007, il S.Ten. VincenzoPapa, socio della Sezione di Caorle,e consorte Sig.ra Rosalia Bonaventu-ra.

LA FERREA VOLONTÀ DEL M.M.A. BRUNOPERISSINOTTO HA DATO I SUOI FRUTTI

Il M.M.A. cs. Bruno Perissinotto,il quale da diversi anni ricopre lacarica di Segretario Economo dellaSezione di Latina, in gioventù ha fat-to parte del “Gruppo Sportivo Fiam-me Gialle” svolgendo, a buon livel-lo, l’attività nel settore dell’atleticaleggera.

Il Perissinotto, dopo il congedo,si è distinto in altre discipline sporti-ve, tennis in particolare, a livellofederale, e, da ultima, il cicloturismoamatoriale ed è tra i soci fondatoridel Gruppo ciclistico “Fiamme Gial-le del Pedale – ANFI Latina”.

Malgrado qualche malanno fisi-co il Perissinotto non ha mai desisti-to dal praticare il suo sport preferito,seguendo le massime del pensatorePlutarco: “Al sole spesse volte fannoombra le nubi, al raziocinio le pas-sioni” e del Poeta Nasone: “Anchese le forze vengono meno, la buonavolontà merita lode”.

Il Perissinotto, pertanto, mosso dagrande passione e spirito agonisti-co, il 6 agosto 2007 ha scalato ilPasso Pordoi ricercando nell’impre-sa la conferma di una riacquistataforza fisica e morale che indubbia-mente l’hanno sostenuto nelle suefatiche, di notevole spessore, consi-derando i due pesanti interventi chi-rurgici cui è stato sottoposto, in pra-tica gli sono state inserite nell’artico-lazione femorale due protesi al tita-nio.

Il Perissinotto, infine ha chiesto di

citare in queste poche note sullevicende i versi che concludono unapoesia di Olindo Guerrini, intitolataIn bicicletta”: “sovra il ferro corsier,passo contento come a novella gio-ventù rinato e sano e buono e liberomi sento”.

Nella foto il M.M.A. Bruno Perissinotto alPasso Pordoi durante una sua recenteimpresa ciclistica.

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NELLA NOSTRA FAMIGLIA

Anniversari- Il 18.4.2007, il V.Brig. Pietro Del-

l’Aera, socio della Sezione di Firen-ze e consorte Sig.ra Lucia Davì, han-no festeggiato il loro 64° anniversa-rio di matrimonio.

- L’1.5.2007, il Brig. C. Michele Ama-to, socio della Sezione di Bologna econsorte Sig.ra Rosaria Pascarella,hanno festeggiato il loro 35° anni-versario di matrimonio.

- Il 4.5.2007, il Brig. Guido Mosele,socio della Sezione di Vicenza econsorte Sig.ra Aurora Mosele, han-no festeggiato il loro 55° anniversa-rio di Matrimonio.

- Il 10.5.2007, il Sig. Aldo Ligato,socio simpatizzante della Sezione diMonza e consorte Sig.ra BossiGabriella, hanno festeggiato il loro36° anniversario di Matrimonio.

- Il 30.7.2007, il M.M. Umberto Lom-bardo, socio della Sezione di Mon-za, e consorte Sig.ra Elda Geroldi,hanno festeggiato il loro 49° anni-versario di matrimonio.

- Il 30.7.2007, il Sig. Gennaro Arcio-la, socio simpatizzante della Sezio-ne di Catania, e consorte Sig.raGrazia Alia, hanno festeggiato illoro 30° anniversario di matrimonio.

- Il 21.8.2007, il M.llo BerardinoD’Ancona, socio della Sezione diPadova, e consorte Sig.ra AnnaZanardo, hanno festeggiato il loro40° anniversario di matrimonio.

- Il 23.8.2007, il Fin. Nicola Garisto,consigliere della Sezione di Verona, econsorte Sig.ra Amneris Vescovo,hanno festeggiato il loro 55° anniver-sario di matrimonio.

Nozze d’oroI seguenti soci hanno festeggiato illoro 50° anniversario di matrimonio:

- Il 28.7.2007, Il Fin. Giorgio Ghe-rardi, socio della Sezione di Bolo-gna, e consorte Sig.ra Mafalda Mar-

chi.

- Il 4.8.2007, il M.M.A. GabrielePecunioso, consigliere della Sezionedi San Miniato, e consorte Sig.raMaria Casale.

- I l 17.8.2007, L’App. AngeloMichieletto, segretario della Sezionedi Castelfranco Veneto, e consorteSig.ra Ida Nicoletti.

- Il 18.8.2007, il M.llo Amleto Mar-coni, socio fondatore della Sezionedi Jesi, e consorte Sig.ra Odilia Lom-bardi.

- Il 19.8.2007, il Fin. Dario Castel-lazzi, socio della Sezione di Son-drio, e consorte Sig.ra GiuseppinaPasserini.

NozzeI seguenti soci o loro familiari si sonouniti in matrimonio:

- Il 5.5.2007, il Sig. Stefano Nuzzo,figlio del M.O. Mario, socio dellaSezione di Gallipoli, con la Sig.naNadia Moscatello.

- Il 6.6.2007, la Dott.ssa MariannaGiacco, figlia del Fin. Antonio, sociodella Sezione di Napoli, con il Sig.Giovanni Arnone, figlio dell’Avv.Salvatore, socio simpatizzante dellaSezione di Napoli.

- Il 17.6.2007, la Dott.ssa FrancescaSpigarelli, figlia del M.C. Giovanni,Presidente della Sezione di Fano,con il Prof. Attilio Mucelli.

- Il 23.6.2007, la Dott.ssa Maria Bea-trice Simione, figlia del M.A. Gio-vanni, socio della Sezione di Trento,con il Sig. Daniel Manfredi.

- Il 30.6.2007, la Sig.na Maria Basi-le, figlia dell’App. Riccardo, sociodella Sezione di Olgiate Comasco,con il Sig. Alessandro Lugli.

- Il 7.7.2007, la Sig.na AntoniaMastrapasqua, figlia del Fin. Sergio,socio della Sezione di Bisceglie, conil Sig. Michele Lavolpicella.

- L’8.7.2007, il Sig. Nicola Leo, sociodella Sezione di Policoro, con laSig.na Vita Maria Astrella.

- Il 19.7.2007, il Rag. Enzo Palma,figlio del M.M.A. Francesco, sociodella Sezione di Foggia, con laSig.na Loredana Bruno.

- Il 21.07.2007, l’Avv. BenedettoFabio Dilillo, figlio del M.A. Giusep-pe, Vice Presidente della Sezione diBarletta, con l’Avv. Chiara Salzo.

- Il 21.7.2007, il Sig. Simone Sava-telli, figlio del M.M.A.c.s. Rinaldo,Presidente della Sezione di OlgiateComasco, con la Sig.na MarthaMontalbetti.

- Il 23.7.2007, l’Avv. Simone Giusep-pe Crudele, figlio del Brig. C. Mat-teo, socio della Sezione di Bari, conl’Avv. Gabriella Gagliardi.

- Il 27.7.2007, la Sig.na EleniaNapolitano, figlia del M.A. Giovan-ni, socio della Sezione di Foggia,con il Dott. Pier Francesco Canna-rozzi.

- Il 30.7.2007, il Sig. Giovanni Todi-sco, figlio del Brig. C. Vincenzo,socio della Sezione di Bisceglie, conla Sig.na Amelia Padalino.

- Il 18.8.2007, il Geom. Michele Rus-so, figlio del Sig. Pasquale, sociodella Sezione di Isernia, con laSig.na Lucia Carmelina Cerrone.

- Il 26.8.2007, il Dott. Ivan HeinrichInnamorati, figlio del Lgt. Giovanni,socio della Sezione di Pescara, conla Dott.ssa Nicoletta Belardinelli.

- Il 26.8.2007, l’Ins. Valeria Mar-meggi, figlia del Sig. Ilio, sindacoeffettivo della Sezione di San Minia-to, con il Sig. Daniele Musella.

CulleSono nati:

- Alessandro, nipotino del M.A. San-tolo D’Angelo, socio della Sezionedi Napoli, il 26.5.2007.

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NELLA NOSTRA FAMIGLIA

- Alessandro, nipotino del Brig. C.Renato Spadoni, consigliere dellaSezione di Rovigo, il 28.7.2007.

- Alessandro, nipotino dell’App. Filip-po Manna, socio della Sezione diGenova, e della consorte Sig.raAnna, il 13.8.2007.

- Alice, nipotina dell’App. NicolaBandino, segretario della Sezione diUdine, e della consorte Sig.ra Eveli-na Cicogna, l’1.8.2007.

- Anna, nipotina dell’App. VittorioBeneduce, socio della Sezione diMerano, il 28.8.2007.

- Arianna, nipotina del M.M.A Leo-nardo Pilo, consigliere della Sezionedi Genova, e della consorte Sig.raAmelia, il 21.7.2007.

- Carla, nipotina del Brig. C. AntonioScorrano, e della consorte Sig.raMaria Antonietta Pellico, Vice Presi-dente e socia benemerita dellaSezione di Gallipoli, il 29.6.2007.

- Carlotta, nipotina del Brig. C. Cosi-mo Aprile, consigliere della Sezionedi Treviso, e della consorte Sig.raRita Rainer, il 31.7.2007.

- Chiara, nipotina del Brig. C. Danie-le Cristofaro, sindaco della Sezionedi Diamante, e della consorte Sig.raMaria Cantafio, il 4.8.2007.

- Diana, nipotina del M.O. GiuseppeRaciti, socio della Sezione di Aci-reale, e della consorte Sig.ra Agata,il 23.7.2007.

- Elisa, nipotina dell’App. NicolaMeccariello, socio della Sezione diCivitavecchia, il 21.7.2007.

- Elisa, nipotina dell’App. MauroMenestrina, socio della Sezione diMestre, il 10.8.2007.

- Elisabetta, nipotina del S.Ten. Vin-cenzo Termine, socio della Sezionedi Sciacca, e della consorte Sig.raMaria Rita Furgone, il 25.7.2007.

- Gabriele, primogenito del Sig. Anto-nello Capone, socio della Sezione

di Imperia, il 17.8.2007.

- Gabriele, nipotino del Brig. C. ElioBertoneri, segretario e consiglieredella Sezione di Roma 2 Ovest, edella consorte Sig.ra AnnunziataQuaraniello, il 21.8.2007.

- Giada, nipotina del Brig. C. MatteoLamonica, socio della Sezione diAncona, e della consorte Sig.ra Raf-faella Seccia, il 29.8.2007.

- Giorgio, figlio del Sig. Paolo Pan-caldi, socio simpatizzante dellaSezione di Reggio Emilia, il30.5.2007.

- Giulia, nipotina del M.M. GuidoLesdi, socio della Sezione di Cata-nia, il 26.7.2007

- Isabella, nipotina del M.O. MarioTommasini, socio della Sezione diCastiglione del Lago, e della consor-te Sig.ra Antonia Torrini, il14.8.2007.

- Leonardo, nipotino del S.Ten. EligioSalerni, segretario economo dellaSezione di Tolmezzo, e della con-sorte Sig.ra Francesca Rassati,l’11.8.2007.

- Manuel, nipotino del M.C. MarioMicozzi, consigliere della Sezionedi Lido di Ostia, il 2.8.2007.

- Marco, nipotino del Lgt. Elidio Galli,socio della Sezione di L’Aquila, il27.7.2007.

- Matteo, nipotino dell’App. Luigi Car-bone, socio della Sezione di Geno-va, e della consorte Sig.ra Emilia, il21.7.2007.

- Matteo, nipotino del M.A.m. MatteoStornanti, socio della Sezione diMessina, e della consorte Sig.raRosetta Cucè, il 29.7.2007.

- Pietro, nipotino del M.C. Pietro Mal-zone, socio della Sezione di Forlì, edella consorte Sig.ra Rosanna Cola-bucci, il 28.8.2007.

- Rachele, nipotina dell’App. ItaloCiucci, socio della Sezione di Chia-

vari, il 10.8.2007.

- Restituta, nipotina del Brig. C. MarioFedele, e della consorte Sig.ra Resti-tuta Calice, soci della Sezione diIschia, il 6.8.2007.

- Roberto, nipotino del Brig.C.Romualdo Stifani, socio della Sezio-ne di Chioggia, il 24.7.2007.

- Tommaso, nipotino del M.O. Giu-seppe Carrazza, socio della Sezio-ne di Genova, e della consorteSig.ra Santina, il 15.8.2007.

- Vittoria, nipotina del Col. Cav. Anto-nio Mulargia, socio della Sezione diLecco, il 21.7.2007.

LaureeSi sono recentemente laureati:

- Sig. Alessandro Corazzesi, sociodella Sezione di Rovereto, in“Mediazione Linguistica per leImprese e il Turismo” presso l’Uni-versità di Trento, con ottimo punteg-gio.

- Sig.na Laura De Filippis, figlia del-l’App. Vito, socio della Sezione diMarsala, in “Logopedia” presso l’U-niversità di Perugia, con il punteggiodi 110/110 e lode.

- M.A. Michele Laccisaglia, in servi-zio nel Corpo, socio della Sezionedi Lanciano, in “Economia e Mana-gement dell’Audiovisivo” presso l’U-niversità Telematica di Roma, conottimo punteggio.

- Sig. Nicola La Rocca, figlio del Brig.C. Francesco, consigliere dellaSezione di Policoro, in “IngegneriaElettronica” presso l’Università diRoma Tor Vergata, con il massimodei voti.

- M.A. Andrea Maragno, in servizionel Corpo, socio della Sezione diEboli, in “Economia” presso l’Uni-versità Marconi di Roma.

- Sig.na Grazia Marzella, figlia delS.Ten. Ruggiero, Presidente della

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38 Fiamme Gialle 10 / 2007

NELLA NOSTRA FAMIGLIA

Sezione di Barletta, in “Giurispru-denza” presso l’Università di Bari,con ottimo punteggio.

- Sig.na Barbara Minetti, figlia delBrig. C. Giuseppe, socio dellaSezione di Pescara, in “Economia eManagement” presso l’Università diPescara.

- Sig.na Patrizia Ollosu, figlia delBrig. C. Giovanni, socio della Sezio-ne di Iglesias, in “Giurisprudenza”presso l’Università di Cagliari, conottimo punteggio.

- Sig.na Daniela Petrongolo, figlia delS.Ten. Luciano, socio della Sezionedi Pescara, in “Trade Marketing eStrategie Commerciali” presso l’Uni-versità di Parma, con il punteggio di110/110 e lode.

- Sig. Fabio Piliego, figlio del Fin.Mario, socio della Sezione di Taran-to, in “Psicologia” presso l’Univer-sità di Parma, con il punteggio di100/110.

- Sig.na Federica Piovesana, nipotedel S.Ten. Gino Dai Prà, socio dellaSezione di Belluno, in “Scienze Poli-tiche” presso l’Università di Bolo-gna, con ottimo punteggio.

- Sig.na Sara Rossi, nipote dellaSig.ra Ligia Galanti, socia dellaSezione di Roma 1/Nord, in “Lin-gue e Civiltà Orientali” presso l’Uni-versità La Sapienza di Roma, con ilpunteggio di 110/110 e lode.

- Sig. Alessandro Stefanelli, figlio delBrig. Cav. Giorgio, socio dellaSezione di Bari, in “IngegneriaGestionale” presso il Politecnico diBari, con ottimo punteggio.

- M.C. Donato Terrone, in servizio nelCorpo e socio della Sezione di Bari,in “Economia” con ottimo punteg-gio, presso l’Università di Bari.

- Brig. Nicola Torraca, in servizio nelCorpo e socio della Sezione di Ebo-li, in “Economia” presso l’UniversitàMarconi di Roma.

- Sig. Fabio Rocco Vignola, figlio del

M.A. Domenico, socio della Sezionedi Napoli, in “Lettere Classiche” pres-so l’Università di Napoli, con ottimopunteggio.

TristiaSono deceduti i seguenti soci o lorofamiliari:

- Sig.ra Assunta BAGLIARELLI, madredel Fin. Brando Zega, consiglieredella Sezione di Sanremo, il16.7.2007.

- M.O. Raffaele BIANCHI, socio dellaSezione di Reggio Emilia, il19.7.2007.

- Sig.ra Lina BIDINI, madre del Fin.Carlo Fattori, socio della Sezione diSan Miniato, il 15.7.2007.

- M.C. Nicola BRUNO, socio dellaSezione di Monfalcone, il27.7.2007.

- M.M.A. Pietro CALVANO, socio del-la Sezione di Vasto, il 15.8.2007.

- Sig.ra Palma CAPONI, suocera delBrig. Cav. Ezio Campetella, consi-gliere della Sezione di Macerata, il29.7.2007.

- Fin. Giuseppe CAPPONI, socio del-la Sezione di Trieste, il 19.8.2007.

- M.M.A. Amedeo CARLONI, sociodella Sezione di Bergamo, il15.8.2007.

- Sig.ra Letizia CAROLINI, sorella delFin. Girolamo, socio della Sezionedi Gallarate, il 4.8.2007.

- M.C. Giorgio CASU, socio dellaSezione di Olbia, il 4.8.2007.

- Sig. Francesco CIPRIANI, fratello delM.A. Giuseppe, socio della Sezionedi Aprilia, il 17.8.2007.

- Brig. Ivano COACCI, socio dellaSezione di Ancona, il 2.8.2007.

- Sig.ra Elvira Benedetta COSTANTI-NI, consorte del S.Ten. Lucio Porfi-

rio, socio della Sezione di Lucca, il17.7.2007.

- Sig. Giovanni COSTANZI, padredel Brig.C. Vittorio, consigliere dellaSezione di Merano, l’1.8.2007.

- S.Ten. Antonio CRISPOLTONI, sociodella Sezione di Asti, l’1.8.2007.

- Sig.ra Nerina DARI, madre del Sig.Fabio Blason, socio simpatizzantedella Sezione di Trieste, l’8.8.2007.

- Ten. V.U. Giovanni DELIA, socio sim-patizzante della Sezione di Catania,il 4.8.2007.

- M.A. Luigi DE VINCENTI, socio del-la Sezione di Lecce, il 13.8.2007.

- Sig.ra Ofelia DOMENGHINI, suo-cera del Brig. Piero Locci, socio del-la Sezione di La Tisana,l’11.8.2007.

- M.O. Francesco FANTI, socio dellaSezione di Cagliari, il 20.7.2007.

- V.Brig. Federico FASSIO, socio del-la Sezione di Pinerolo, i l21.7.2007.

- Sig.ra Anita FLORIO, consorte delSig. Armando Viola, socio simpa-tizzante e Maestro di Arti Marzialidella squadra della Sezione AnfidiCatania, il 16.7.2007.

- M.O. Ugo FOGGI, di anni 93,socio della Sezione di San Miniato,nel mese di luglio 2007.

- Sig.ra Anna Maria FORAN, con-sorte del Brig. C. Gino Mattetti,socio della Sezione di Macerata, il13.7.2007.

- Sig. Paolo FORMICA, suocero delM.A. Fausto Di Nucci, Vice Presi-dente della Sezione di Augusta,l’8.2.2007.

- Brig. Giuseppe GAMBINO, di anni79, sindaco effettivo della Sezionedi Messina, il 12.8.2007.

- Sig.ra Maria Concetta GIGANTE,madre dell’App. Salvatore Franco,

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Fiamme Gialle 10 / 2007 39

NELLA NOSTRA FAMIGLIA

Sezione di Colleferro, i l25.7.2007.

- Sig. Calogero SCLAFANI, padredella Sig.ra Accursia e suocero del-l’App. Antonio Mura, soci dellaSezione di Mazara del Vallo, il4.7.2007.

- App. Angelo SIMONINI, socio del-la Sezione di Lucca, il 25.7.2007.

- Sig. Giuseppe STACCO, fratellodell’App. Antonio, segretario dellaSezione di Salò, il 22.7.2007.

- M.M.A.c.s. Francesco TAGLIAFER-RI, consigliere della Sezione di Igle-sias, il 26.7.2007.

- V.Brig. Guido TAGLIAFERRI, sociodella Sezione di Perugia, i l15.7.2007.

- Sig.ra Vera TANZINI, consorte delFin. Giuseppe Marani, socio dellaSezione di Bologna, il 7.3.2007.

- Magg. Salvatore TRIARICO, sociodella Sezione di Roma 1/Nord,l’11.7.2007.

- Comm. Giuseppe TRINCILLA, sociosimpatizzante della Sezione diMarsala, il3.8.2007.

- Sig.ra Gilberta Iolanda UGOLINI,consorte del M.A. Pierino Zicola,socio della Sezione di Rimini, il15.7.2007.

- Sig.ra Maria URBAN CARICATO,socia della Sezione di San Donà diPiave, il 22.6.2007.

- Sigg.ri Gioele PORCU e la consortePietrina FENU, suoceri delM.M.A.c.s. Desiderio Lisci, Presi-dente della Sezione di Cagliari,recentemente.

- Sig.ra LORETA, madre dell’App.Severo Santangelo, consigliere del-la Sezione di Thiene, il 25.7.2007.

Ai familiari degli Estinti il nostrosentito cordoglio.

socio della Sezione di Taranto, il5.8.2007.

- App. Vito GIOTTA, socio dellaSezione di Verona, il 17.8.2007.

- Sigg.ri Salvatore e Natale GRIMAL-DI, fratelli del M.A. Tommaso, sin-daco della Sezione di Augusta, il25.4.2006 e 3.10.2006.

- Fin. Giorgio GUARNELLI, consiglie-re della Sezione Alteti Fiamme Gial-le di Castelporziano, il 25.4.2007.

- Fin. Valter GUERZONI, socio dellaSezione di Carpi, il 30.7.2007.

- App. Gaetano GUZZO, socio della-Sezione di Sciacca, il 6.8.2007.

- Sig. Francesco ILII, fratello del Sig.Lidio, socio della Sezione di Avez-zano, il 29.7.2007.

- App. Giuseppe LANTERI, socio del-la Sezione di Como, il 17.8.2007.

- Sig.ra Maria Gaetana MAMMA-NA, madre del V.Brig. Pino Paci,socio della Sezione di San FedeleIntelvi, il 14.7.2007.

- Sig.ra Filomena MARATEA, suoce-ra del M.llo Antonio Travascia,socio simpatizzante della Sezionedi Policoro, il 14.8.2007.

- Sig.ra Gabriella MARCHESAN,consorte del V.Brig. Angelo Tafuri,socio della Sezione di Trieste, il9.8.2007.

- Sig.ra Felicita MARGANELLA, con-sorte del Fin. Luigi Cicchini, Presi-dente Onorario della Sezione diVasto, il 24.7.2007.

- Fin. Andrea MARIANI, socio dellaSezione di Roma 1/Nord, il17.7.2007.

- Sig.ra Francesca MARTINAZZI,madre del M.A. Francesco Soana,socio della Sezione di Brescia, il21.6.2007.

- Sig.ra Virginia MASELLA, consortedel S.Ten. Osiride Persichini, socio

della Sezione di Terracina, il20.7.2007.

- M.O. Cav, Alvaro MASSAI, di anni84, segretario della Sezione di LaSpezia, il 6.8.2007.

- Sig. Pietro MONGIELLO, padre delBrig. C. Generoso, socio dellaSezione di Como, il 12.7.2007.

- Sig. Massimiliano MONTI, padredel Brig. Mario, socio della Sezio-ne di Padova, il 9.6.2007.

- Brig. Pietro MORETTI, socio dellaSezione di San Donà di Piave, il23.7.2007.

- Brig. Cosimo NICOLOSI, di anni77, socio della Sezione di Grosse-to, il 16.8.2007.

- App. Lino PAIS BIANCO, socio del-la Sezione di Santo Stefano diCadore, il 30.7.2007.

- Fin. Giuseppe PALMIERI, socio del-la Sezione di Tarvisio, i l20.8.2007.

- Sig.ra Palmira PIGHIN, madre del-l’Arch. Giuseppe Zorzenoni, sociosostenitore della Sezione di SanDonà di Piave, il 2.8.2007.

- Sig.ra Etra POGGETTI, suocera delM.M.a. Bruno Di Natale, socio del-la Sezione di Livorno, i l16.8.2007.

- Sig.ra Domenica POSA, madre delSig. Saverio Alberto, socio simpa-tizzante della Sezione di Toritto, il10.8.2007.

- Fin, Paolo PROPERZI, socio dellaSezione di Mantova, il 12.7.2007.

- Sig.ra Bruna REDI, consorte delM.M.A. Saverio Dell’Agli, sociodella Sezione di Verona, i l23.7.2007.

- Sig. Tito RICCI, padre del Sig. Pie-tro, socio della Sezione di Avezza-no, il 17.7.2007.

- App. Giovanni ROSSI, socio della

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ASSOCIAZIONE NAZIONALE FINANZIERI D’ITALIAPRESIDENZA NAZIONALE