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Page 1: PERCORSI FONDAZIONE BOTTARI LATTES Cambidi stagione

GAZZETTA D’ALBA - MARTEDÌ 12 SETTEMBRE 2017 27

IL METEOROLOGOLUCA MERCALLISPIEGA: «PRESTOLE TEMPERATURESARANNO DI 50° C»Servizio a pag. 29

UNA GIORNATA ASPASSO PER LE VIEDEL FORMAGGIO:TANTE PROPOSTEPER I VISITATORIServizio a pag. 35

VALENTINA, LAGIOVANE CHEÈ TORNATA APRODURRE TOMEA MURAZZANOServizio a pag. 32

GLI STATI UNITID’AMERICA SONOIL PAESE OSPITEPRINCIPALE DIQUESTA EDIZIONEServizio a pag. 31

ANCHE IL LATTECRUDO HA I SUOISTATI GENERALI.UN’INTERVISTAA PIERO SARDOServizio a pag. 30

MEMORIE

� Se nell’immaginario co-mune gli anni della pensio-ne corrispondono a un pe-riodo di riposo, da trascorre-re senza troppi impegni, c’èchi ha scelto una strada di-versa. Così è stato per l’albe-se Elio Rancoita, che dal1996 ha deciso non solo didedicarsi alle sue grandipassioni, ma anche a tantenuove attività che lo hannoportato in giro per il mon-do. Da queste esperienze ènato il libro Anni d’argento(Edizioni San Giuseppe) cu-rato dalla moglie Maria Ga-briella Giamello.

Sarà presentato venerdì

22 settembre, alle 18, nellasala Alec di via Vittorio Ema-nuele 30. A moderare la sera-ta, Piercarlo Rovera e An-drea Gabbio.

I proventi della vendita sa-ranno devoluti interamentealla Fondazione piemonteseper la ricerca sul cancro diCandiolo. Dice Maria Gabriel-la Giamello: «Gli anni d’ar-gento sono quelli dal 1996,anno in cui mio marito ha di-smesso i panni di dirigented’azienda ed è andato in pen-sione, al 2016. In questo pe-riodo, si è a tutti gli effettireinventato la vita, tanto cheun capitolo del libro è intito-lato “L’uomo che visse duevolte”. Così si è lasciato coin-volgere in nuove attività, al-

cune andate a buon fine e al-tre meno, e ha incontratoun’infinità di persone». Ne ènata una serie di raccontidalle tante sfumature, ac-

compagnati da una docu-mentazione fotografica:«Sia per queste nuove espe-rienze che per la sua grandepassione per la navigazione,ha viaggiato molto, da Mo-sca a Parigi, da Ginevra allaGrecia. Ed è da qui che sononati i personaggi del libro, al-cuni dei quali regalano sipa-rietti comici e comportamen-ti sopra le righe: ogni episo-dio corrisponde alla realtà, aparte i nomi propri per ragio-ni di privacy. Il messaggio ènon abbandonarsi all’iner-zia, ma porsi nuove sfide an-che quando sopraggiunge laterza età». f.p.

Gli Anni d’argento raccontati da Elio Rancoita

Vent’anni fa Cheese, larassegna internazionaledei formaggi, muoveva i

primi passi per iniziativa diSlow Food e del Comune diBra. In questa edizione si fe-steggia dunque un anniversa-rio importante per una mani-festazione che, come le altreorganizzate dal movimentofondato da Carlo Petrini, hacambiato l’approccio verso ilcibo e l’alimentazione di unenorme numero di persone,in Italia e nel mondo. Cheeseinfatti non è solo un mercatointernazionale dei formaggi,ma un’occasione per riflette-re sulla necessità di un cibobuono, giusto e pulito.

Anche per la città di Bra larassegna è stata un elemen-to di svolta, con ricadute vir-tuose sulla quotidianità deicittadini: «Cheese in questivent’anni ci ha permesso disperimentare buone prati-che che poi sono entrate afar parte del sistema Bra, inuna sorta di “slow life” condi-visa da molti», sottolinea ilsindaco Bruna Sibille.

Questa edizione della ras-segna (dal 15 al 18 settem-bre) sarà dedicata in modoparticolare alla tutela dei for-maggi a latte crudo, un temamolto caro a Slow Food, tan-to che per la prima volta l’ap-puntamento ospiterà esclusi-vamente formaggi prodotticon latte non soggetto a pa-storizzazione.

L’inaugurazione ufficialesi svolgerà venerdì 15, alle10.30, in piazza Caduti per lalibertà; sarà anche conferitoil premio Resistenza casea-ria ai protagonisti del mon-do dei formaggi distintisiper passione, dedizione e im-pegno nella ricerca della qua-lità. Sabato 16 è prevista la vi-sita del ministro dell’agricol-tura Maurizio Martina. d.l.

MONFORTE

Il festival di musica da ca-mera della fondazioneBottari Lattes per l’appun-

tamento dedicato all’autun-no con la musica della Spa-gna meridionale. Domenica17 settembre alle 17 nell’au-ditorium di via Marconi 16 ri-suoneranno i ritmi di “No-ches andaluzas”, presentatadal Duo Cuenca, formato daifratelli Francisco (chitarra) eJosé Manuel Cuenca Morales(pianoforte), originari di Cor-doba. Il programma riuniscemusica classica, etnica e del-la tradizione popolare anda-lusa: Enrique Granados,Joaquín Rodrigo, Erik Mar-chelie, Francis Tárrega e Ma-nuel de Falla. L’esecuzionestrumentale è contrappunta-ta dagli interventi della balle-rina Raquel Parrilla Sán-chez, tra le più apprezzateballerine spagnole.

Il festival Cambi di stagio-ne è diretto, per la sezionetradizionale, da Ubaldo Ros-so, in collaborazione con ilfestival Recondite armonie.

L’ingresso costerà dieci eu-ro (ridotto 8 euro per gli stu-denti fino a 26 anni e per itesserati dell’associazioneAmici della musica di Savi-gliano); gratuito per i ragaz-zi fino a 12 anni.

I Cuenca Morales, nati aPuente Genil (Cordoba), sisono esibiti in tutto il mon-do, dalla Carnagie Hall di

New York al Palazzo dellachitarra in Giappone e han-no inciso sette dischi.

Cambi di stagione prose-guirà con la nuova sezionedel festival, denominata Insi-de e nata per avvicinare ilgrande pubblico all’ascoltodella musica classica: giove-dì 14 dicembre proporrà laserata “Notte di prodigio”.

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CONFERENZA

� Chi abiterà l’Italia nel2100? Quali saranno le etniepiù numerose? Quando si sta-bilizzerà la popolazione mon-diale? Sono alcune domandealle quali cercherà di rispon-dere il demografo MassimoLivi Bacci, l’ospite della fon-dazione Ferrero per la confe-renza, condotta da Piero Bia-nucci, “Effetto baby”, vener-dì 15 settembre, alle 21,nell’auditorium in strada diMezzo 44 ad Alba. Nell’annodell’Unità d’Italia, 1861, il Pae-se aveva 28 milioni di abitan-ti, oggi ne conta poco menodi 61 milioni ed è il 23° delmondo per popolazione e ilquarto d’Europa, ma ha unindice di natalità tra i più bas-si, tale da far prevederel’estinzione degli italiani.

La nostra popolazione ètra le più longeve del mondo– nel 2100 i ragazzi che oggisono alle medie saranno an-cora quasi tutti in buona sa-lute: un dato positivo, che tut-tavia comporta problemi di ri-cambio generazionale e di so-stenibilità per il sistema sani-tario e pensionistico. Ma gra-zie all’immigrazione, dopovent’anni (1981-2001) di cre-scita zero la natalità dà segnidi risveglio. Resta da vedere

se basterà per riequilibrare ilrapporto tra giovani e anzia-ni. Massimo Livi Bacci è tra ipiù eminenti demografi ita-liani; ha insegnato all’Univer-sità di Firenze, è stato senato-re del Pd e membro dellecommissioni affari esteri,emigrazione, lavoro, previ-denza sociale dal 2006 al2013. Ha scritto centinaia dipubblicazioni scientifiche e isaggi La popolazione nella sto-ria d’Europa, Storia minimadella popolazione del mondo,Il pianeta stretto (Il mulino).

L’ingresso è libero finoall’esaurimento dei posti.

SOMMARIVA DEL BOSCO

� Era il 1416 quando i Roeroapprovarono gli statuti diSommariva del Bosco, un co-dice di leggi che prevedevamulte severe per i commer-cianti disonesti, pene cruen-te per ladri e stupratori e nor-me in tema di doti ed eredi-tà. Gli statuti sono oggettodella mostra “L’Alba delle au-

tonomie”, visitabile fino al24 settembre nell’ex chiesadel Battuti bianchi, in piazzaCaduti per l’Italia.

Nella stessa sede sono inprogramma due incontri:giovedì 14 settembre, alle21, Gelsomina Lorè e Giovan-ni Chiavazza parleranno delcodice e della vita quotidia-na del borgo; venerdì 22 set-tembre, alle 21, GiacomoStrumia parlerà dell’onoma-

stica sommarivese nel corsodei secoli.

A completare gli approfon-dimenti legati agli statutisommarivesi è previsto ilconvegno, sabato 23 settem-bre, dalle 9.30 alle 17, suSommariva nel tardo Me-dioevo, al quale prenderan-no parte, moderati da Ema-nuele Forzinetti, vari studio-si, tra i quali Rinaldo Combae Baldassarre Molino.

Appuntamentoa Bra dal 15al 18 settembre

S abato 16 e domenica17 settembre (in

concomitanza conCheese) a Bra tornanodue appuntamenti conle passeggiate letterarienei luoghi braidesiche sono entrati neiromanzi e negli scrittidi Giovanni Arpino.In base alle traccedisseminate nellepagine dell’autore,si seguirà un percorsonel centro della cittàcondotto da storicied esperti delleopere arpiniane.La partecipazioneè gratuita, ma occorreprenotare. Il ritrovosarà alle 16 presso labiblioteca civica in viaGuala 45. Per adesioni einformazioni è possibiletelefonare al numero0172-41.30.49.Il programma di“Un anno con GiovanniArpino” proseguiràil 5 ottobre con lapresentazione del librodi Fabio Bailo Brae dintorni. A spassocon Giovanni Arpinoe la proiezione del filmdocumentario di RemoSchellino intitolatoGiovanni Arpino,un realista romantico.

PERCORSI

Sabato 16 settembre Turismo in Langariproporrà le visite al castello di Monticellonella forma del gioco di scoperta ispiratoal celebre telefilm Charlie’s angels. Il castellomedievale più autentico del Roero è l’oggettodi una ricerca di indizi e di una risoluzionedi quesiti posti da “Charlie”, che comunica ai

partecipanti un segreto legato all’architettoRangone di Montelupo e al famoso tesorodei Francesi, che la leggenda vuole essereancora oggi nascosto tra le mura delcastello. I partecipanti saranno chiamatia scovare il tesoro in sessanta minuti.Per informazioni: telefono 0173-36.40.30.

In alto: Massimo Livi Bacci;sopra: Piero Bianucci.

Attraverso una serie di conversazioni conpadre Gabriele Amorth negli ultimi annidella sua vita, Elisabetta Fezzi restituisceil testamento spirituale dell’esorcistapiù famoso e più amato. Emergono cosìparticolari curiosi della sua vita, della suavocazione e della sua attività esorcistica:da quando, ragazzo, si sente chiamatoal sacerdozio, alle opportunità che la vitagli offre (Azione cattolica, lavoro politicocon Andreotti), fino alla scelta complessae faticosa degli ultimi trent’anni, dedicatia combattere il diavolo e a ricordare a tuttiche Satana non va preso sottogamba.Sono pagine che rivelano la personalitàdel sacerdote Paolino, tutt’altro cherinchiudibile in un’immagine di uomocupo: padre Gabriele era rigoroso, maanche ironico e semplice. Nella secondaparte del libro Fezzi raccoglie una serie ditestimonianze delle persone che gli furonopiù legate: da Rosa, che lo assistevanegli esorcismi, a due sacerdoti Paolinitra quelli che gli furono vicini anche neimomenti difficili, fino a padre Stanislao,il Passionista che ne raccolse l’eredità.

Francisco e José Manuel Cuenca Morales.

LIBRI

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Gli statuti, chiave per il Medioevo

STORIA

La copertina del libro.

Giovanni Arpino

A passeggiocon Arpinoper strade epiazze di Bra

DIVENTARE“CHARLIE’SANGELS” PERVISITAREIL CASTELLO

Cambi di stagionecon il DuoCuenca

FONDAZIONE BOTTARI LATTES

Massimo Livi Baccispiega come saràpopolato il mondo(e l’Italia) nel 2100

FONDAZIONE FERRERO

LIBRI

PADREAMORTH

ElisabettaFezzi, EdizioniSan Paolo,224 pagine,16 euro

Page 2: PERCORSI FONDAZIONE BOTTARI LATTES Cambidi stagione

28 GAZZETTA D’ALBA - MARTEDÌ 12 SETTEMBRE 2017

Luca Mercalli: «Prestoarriveremo a 50 gradi»C

heese e il clima. La rasse-gna internazionale deiformaggi dedica uno

spazio a una tematica di gran-de rilievo per il nostro piane-ta. E lo fa con la conferenza“Il clima è cambiato, cambia-mo i nostri modi di produr-re” (si veda il box a destra,ndr) e con lo spettacolo Nonci sono più le quattro stagioni(al teatro Politeama, domeni-ca 17, alle 21) che avranno co-me protagonista Luca Mercal-li, torinese, presidente dellaSocietà meteorologica italia-na (nel secondo evento insie-me alla Banda Osiris).

Abbiamo rivolto qualchedomanda a Luca Mercalli.

È arrivato Lucifero e letemperature dell’estate so-no salite come non ci ricor-davamo da decenni. Cosa cidobbiamo aspettare neiprossimi anni per quanto ri-guarda il nostro clima?

«Quella che sta per finireè la terza estate più calda do-po quella del 2003 e del2012. Tutte le simulazioniche sono state fatte ci diconoche è l’inizio di una tenden-za, ovvero che nei prossimianni la temperatura non fa-rà altro che aumentare».

Che cosa si intende percambiamento climatico? Èaccettabile quello che si sen-te dire spesso: non ci sonopiù le stagioni?

«Vero. Abbiamo estati dila-tate (da metà maggio a tuttosettembre) e invernucoli ridi-coli. In Italia quest’anno ab-biamo registrato le stessetemperature del Pakistan enei prossimi anni queste po-trebbero arrivare a 50 gradi

reali e 60 percepiti. Questo èun vero cambiamento clima-tico ovvero un cambiamentodel clima antropogenico».

Secondo le stime del co-mitato dell’Onu a fine diquesto secolo avremo un au-mento di cinque gradi ditemperatura rispetto a quel-le rilevate nel secolo prece-dente. Quali le conseguenzedi questo fenomeno?

«Se non si attuerà l’accor-

do di Parigi e la politica nonfarà la sua parte, se continue-rà questo cambio di clima in-dotto dall’inquinamentocreato dall’uomo, assistere-mo alla sparizione degli atol-li che la gente oggi corre a ve-dere (inquinando) e Veneziasarà totalmente sommersadalle acque, perché i ghiac-ciai si scioglieranno».

Anche papa Francesco nel-la suaLaudato si’dice che oc-corre proteggere il creatoper difendere l’uomo. Checosa possiamo fare noi sin-goli cittadini per minimizza-re questi cambiamenti?

«Dobbiamo utilizzare leenergie rinnovabili, i pannel-li solari, le auto ibride o elet-triche e il fotovoltaico in mo-do da frenare i disastrosi ef-fetti dei nostri comporta-menti quotidiani sul clima.E creare un legame psicologi-co tra comportamenti virtuo-si e cambiamenti climatici». Valter Manzone

In occasione dei venti anni di Cheese,le cantine storiche della Banca del vinoa Pollenzo saranno aperte al pubblico conorario continuato, da venerdì 15 a domenica17 dalle 10.30 alle 19.30. Eccezionalmentesarà possibile visitare la Banca partecipandoalla degustazione di tre vini e tre tipologie di

formaggio. All’interno del percorso musealeci saranno tre postazioni di degustazione:una dedicata agli spumanti (in collaborazionecon il consorzio Alta Langa Docg e Ferrariformaggi), una ai vini bianchi d’Italia e unaterza ai vini rossi della penisola. Il costo è di15 euro a persona, 14 per i soci Slow Food.

� La conferenza chevedrà protagonista ilclimatologo Luca Mercallisarà intitolata “Il climaè cambiato, cambiamoi nostri modi di produrre”e si terrà all’auditoriumdella fondazione Crbdomenica 17 settembrealle 14.30. Nel corso dellaconferenza verrannopresentati i risultatidi una ricerca scientificafatta per analizzarel’impatto della filieradei formaggi sul climadel pianeta. Oltre allaconferenza con Mercalli,altri ancora sarannoi temi trattati a Cheese.Ad esempio, laconferenza “L’Appenninoche stiamo perdendo”sarà l’occasione di parlaredi tutti quei produttoriin difficoltà a causadei terremoti che hannocolpito le loro terre,in particolare nelle zoneappenniniche. L’incontrosi terrà al cinema Imperosabato 16 alle 10.30.Più tardi, alle 14.30,nell’auditorium dellafondazione Crb, si terràla conferenza “Il futurodelle Dop è nelle manidei giganti?”. Quali sonole possibilità per questepiccole isole di qualitànell’oceano del mercato

mondiale semprepiù favorevole allaconcentrazioneproduttiva? Ancorasabato 16 nell’auditoriumdella fondazione Crb (alle17) si terrà l’incontro“Allevare animali o viverecon gli animali?”. Se unanimale mangia bene,il suo latte sarà più ricco.Ma ci sono anche altriparametri da considerare:

gli spazi insufficienti,la privazione del pascolo,le mutilazioni. La qualitàdei formaggi si puòmisurare in terminioggettivi? Questaè la domanda a cuisi cercherà di trovarerisposta nella conferenzadi lunedì 18, alle 10.30,nel cinema Imperointitolata “Comemisurare la qualitàdel latte nei formaggi”.Durante la conferenzaverrà anche presentatoil libro di RobertoRubino Conoscereil latte e il formaggio.

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IL METEOROLOGOTORINESE TRACCIAUN QUADRO DELLEMUTAZIONI DEL CLIMA

Luca Mercalli è un esperto del clima e un volto noto della televisione.

ALLA BANCADEL VINOSI FA IL GIROD’ITALIA

CONFERENZE

Occasioni di riflessione sul futurodella produzione di latte e formaggi

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GAZZETTA D’ALBA - MARTEDÌ 12 SETTEMBRE 2017 29

Speciale

Luca Mercalli: «Prestoarriveremo a 50 gradi»C

heese e il clima. La rasse-gna internazionale deiformaggi dedica uno

spazio a una tematica di gran-de rilievo per il nostro piane-ta. E lo fa con la conferenza“Il clima è cambiato, cambia-mo i nostri modi di produr-re” (si veda il box a destra,ndr) e con lo spettacolo Nonci sono più le quattro stagioni(al teatro Politeama, domeni-ca 17, alle 21) che avranno co-me protagonista Luca Mercal-li, torinese, presidente dellaSocietà meteorologica italia-na (nel secondo evento insie-me alla Banda Osiris).

Abbiamo rivolto qualchedomanda a Luca Mercalli.

È arrivato Lucifero e letemperature dell’estate so-no salite come non ci ricor-davamo da decenni. Cosa cidobbiamo aspettare neiprossimi anni per quanto ri-guarda il nostro clima?

«Quella che sta per finireè la terza estate più calda do-po quella del 2003 e del2012. Tutte le simulazioniche sono state fatte ci diconoche è l’inizio di una tenden-za, ovvero che nei prossimianni la temperatura non fa-rà altro che aumentare».

Che cosa si intende percambiamento climatico? Èaccettabile quello che si sen-te dire spesso: non ci sonopiù le stagioni?

«Vero. Abbiamo estati dila-tate (da metà maggio a tuttosettembre) e invernucoli ridi-coli. In Italia quest’anno ab-biamo registrato le stessetemperature del Pakistan enei prossimi anni queste po-trebbero arrivare a 50 gradi

reali e 60 percepiti. Questo èun vero cambiamento clima-tico ovvero un cambiamentodel clima antropogenico».

Secondo le stime del co-mitato dell’Onu a fine diquesto secolo avremo un au-mento di cinque gradi ditemperatura rispetto a quel-le rilevate nel secolo prece-dente. Quali le conseguenzedi questo fenomeno?

«Se non si attuerà l’accor-

do di Parigi e la politica nonfarà la sua parte, se continue-rà questo cambio di clima in-dotto dall’inquinamentocreato dall’uomo, assistere-mo alla sparizione degli atol-li che la gente oggi corre a ve-dere (inquinando) e Veneziasarà totalmente sommersadalle acque, perché i ghiac-ciai si scioglieranno».

Anche papa Francesco nel-la suaLaudato si’dice che oc-corre proteggere il creatoper difendere l’uomo. Checosa possiamo fare noi sin-goli cittadini per minimizza-re questi cambiamenti?

«Dobbiamo utilizzare leenergie rinnovabili, i pannel-li solari, le auto ibride o elet-triche e il fotovoltaico in mo-do da frenare i disastrosi ef-fetti dei nostri comporta-menti quotidiani sul clima.E creare un legame psicologi-co tra comportamenti virtuo-si e cambiamenti climatici». Valter Manzone

In occasione dei venti anni di Cheese,le cantine storiche della Banca del vinoa Pollenzo saranno aperte al pubblico conorario continuato, da venerdì 15 a domenica17 dalle 10.30 alle 19.30. Eccezionalmentesarà possibile visitare la Banca partecipandoalla degustazione di tre vini e tre tipologie di

formaggio. All’interno del percorso musealeci saranno tre postazioni di degustazione:una dedicata agli spumanti (in collaborazionecon il consorzio Alta Langa Docg e Ferrariformaggi), una ai vini bianchi d’Italia e unaterza ai vini rossi della penisola. Il costo è di15 euro a persona, 14 per i soci Slow Food.

� La conferenza chevedrà protagonista ilclimatologo Luca Mercallisarà intitolata “Il climaè cambiato, cambiamoi nostri modi di produrre”e si terrà all’auditoriumdella fondazione Crbdomenica 17 settembrealle 14.30. Nel corso dellaconferenza verrannopresentati i risultatidi una ricerca scientificafatta per analizzarel’impatto della filieradei formaggi sul climadel pianeta. Oltre allaconferenza con Mercalli,altri ancora sarannoi temi trattati a Cheese.Ad esempio, laconferenza “L’Appenninoche stiamo perdendo”sarà l’occasione di parlaredi tutti quei produttoriin difficoltà a causadei terremoti che hannocolpito le loro terre,in particolare nelle zoneappenniniche. L’incontrosi terrà al cinema Imperosabato 16 alle 10.30.Più tardi, alle 14.30,nell’auditorium dellafondazione Crb, si terràla conferenza “Il futurodelle Dop è nelle manidei giganti?”. Quali sonole possibilità per questepiccole isole di qualitànell’oceano del mercato

mondiale semprepiù favorevole allaconcentrazioneproduttiva? Ancorasabato 16 nell’auditoriumdella fondazione Crb (alle17) si terrà l’incontro“Allevare animali o viverecon gli animali?”. Se unanimale mangia bene,il suo latte sarà più ricco.Ma ci sono anche altriparametri da considerare:

gli spazi insufficienti,la privazione del pascolo,le mutilazioni. La qualitàdei formaggi si puòmisurare in terminioggettivi? Questaè la domanda a cuisi cercherà di trovarerisposta nella conferenzadi lunedì 18, alle 10.30,nel cinema Imperointitolata “Comemisurare la qualitàdel latte nei formaggi”.Durante la conferenzaverrà anche presentatoil libro di RobertoRubino Conoscereil latte e il formaggio.

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IL METEOROLOGOTORINESE TRACCIAUN QUADRO DELLEMUTAZIONI DEL CLIMA

Luca Mercalli è un esperto del clima e un volto noto della televisione.

ALLA BANCADEL VINOSI FA IL GIROD’ITALIA

CONFERENZE

Occasioni di riflessione sul futurodella produzione di latte e formaggi

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30 GAZZETTA D’ALBA - MARTEDÌ 12 SETTEMBRE 2017

Speciale La Piazza della pizza nel cortile delle scuole Maschili (viaMarconi) propone le “pizzerie stabili”, i quattro forni apertitutto il giorno, tutti i giorni. Nelle “Storie di pizza” i pizzaiolisi presenteranno in coppia raccontando le loro esperienze esvelando i loro segreti. Ma non è tutto. La Piazza della pizzarenderà accessibile anche ai più piccoli la conoscenzadi come si realizza la pizza, svelando le tecniche e i segreti.

Gli Usa protagonisti

Quali sono i migliori formaggi italiani?Slow Food per la prima voltane seleziona 58 tra quelli per cuisi è coniato l’aggettivo “naturali”,ovvero prodotti a partire dal lattecrudo e senza aggiunta di fermentinon autoctoni. Il libro di Piero Sardo

Formaggi naturali d’Italia illustrale storie di chi li produce, arricchiteda foto d’autore e schede dei singoliformaggi. Il volume è in vendita nellaLibreria del gusto di Slow Food editore(in piazza XX settembre) e pressolo Spazio libero (in piazza Valfrè).

La prima volta degli StatiUniti d’America a Chee-se risale al 1999 in un la-

boratorio del gusto dedicatoai formaggi d’Oltreoceano.

Da allora è stato un cre-scendo. Quest’anno, la pre-senza statunitense a Bra èimportante. Il mercato ospitaproduttori da Oregon, Ver-mont, Virginia e Wisconsin emolti caci americani potran-no essere assaggiati nellaGran sala dei formaggi e co-nosciuti in modo approfondi-to in un laboratorio del gustoe nella conferenza di sabato16 settembre “Raw in theUsa” nell’auditorium dellafondazione Crb (ore 10.30).

Molte sono le sfide che iproduttori devono affronta-re. Negli Usa la vendita diformaggi a latte crudo stagio-nati meno di sessanta giorniè illegale. Ciononostante,nel tempo, i produttori sonoriusciti a costituire una retemolto attiva e agguerrita perportare avanti rivendicazio-ni e battaglie comuni.

Molti di loro sono presentia Cheese, in rappresentanzadi un mondo vitalissimo e

pieno di buone idee. A rac-contare l’universo caseariostatunitense è Carlos Yescas,direttore dell’Oldways chee-se coalition, un’organizza-zione internazionale che siimpegna a tutelare il dirittodi produrre e mangiare for-maggi a latte crudo. Di Chee-se dice: «A Bra per quattro

giorni si ha l’opportunità diessere al centro del mondodei formaggi di qualità».

Abbiamo chiesto a Yescascome vede il futuro per i pro-duttori di formaggi statuni-tensi: «Oggi il panorama Ol-treoceano presenta unagrande varietà di prodotti:dalle piccole fattorie ai casa-

ri di medie dimensioni, finoai colossi che fanno prodottia base di latticini per merca-ti diversi. Io vedo un futuropositivo per tutti. Il consu-mo di latticini industriali stadiminuendo a favore di pro-dotti più tradizionali, che ga-rantiscono maggiore traspa-renza e sapori più identitaririspetto a quelli dei formag-gi standardizzati».

Conclude Yescas i consu-matori stanno diventandosempre più consapevoli e pre-tenderanno di mangiare me-glio. Vogliamo intercettare lepersone che hanno rispettoper l’ambiente e che voglio-no conoscere i produttori.Siamo convinti che, fornen-do loro informazioni obietti-ve sulla qualità dei formaggie su quei produttori che con-dividono i loro valori, aiutere-mo questi ultimi a continua-re con i loro progetti».

� Formaggi a forma di spira-le, ricoperti di muffa natura-le o avvolti da foglie di viteimbevute di brandy alla pe-ra. A Cheese c’è solo l’imba-razzo della scelta tra oltre150 espositori italiani e inter-nazionali del mercato, affina-tori e selezionatori, presìdiSlow Food, ognuno con leproprie proposte, tutte rigo-rosamente a latte crudo, co-me vuole il regolamento del-la manifestazione.

Ecco alcuni tra i formaggipiù curiosi da assaggiare aBra dal 15 al 18 settembre.

Born in the Usa. Si iniziacon un bel formaggio dagliStati Uniti, da dove arriva ilRogue River blue, fatto sola-mente d’autunno, quando illatte di vacca dà il meglio disé. Questo formaggio pluri-

premiato si presenta avvoltoin una foglia di vite in prece-denza imbevuta nel brandyalla pera. Le venature blu alsuo interno conferiscono sa-pori di nocciole e frutta,mentre la sua pasta si cristal-lizza con l’invecchiamento.

Saudade de Cuco. Per as-saggiarlo è sufficiente attra-versare la via degli affinatorie selezionatori, il luogo mi-

gliore dove sperimentarenuovi gusti e conoscere sto-rie curiose. Il Cuco è un for-maggio fatto con il latte cru-do delle pecore di Serpa,nell’Alentejo portoghese.Questo cacio è la gioia dei ve-getariani: infatti il latte è coa-gulato tramite un caglio ve-getale estratto dal cardo. Laproduzione artigianale, poi,conta su un drenaggio mol-

to lento del latte e sulla spre-mitura a mano.

Dalla Sicilia un formag-gio più unico che raro. Dal-l’altro lato dell’Italia, i for-maggi siciliani rappresenta-no bene la varietà della lavo-razione casearia. Nella Viadei presìdi troviamo la Va-stedda della Valle del Belice,l’unico formaggio di pecoraa pasta filata italiano. Unavolta raggiunta la giustaconsistenza, la pasta vienetagliata e collocata in porzio-ni all’interno di piatti fondidi ceramica, che in brevetempo conferiscono la tipi-ca forma appiattita chiama-ta vastedda, simile a quelladi una pagnotta piatta.

Fin dalla prima edizionedi Cheese, le produzionia latte crudo sono state

un tema “di battaglia” per ilmovimento della chioccioli-na. E negli anni i risultatinon sono mancati, compre-so un recente aggiornamen-to della normativa negli Sta-ti Uniti che apre ai formaggia latte crudo.

La tenacia di altre batta-glie che proprio partendo opassando per Cheese hannocontribuito a migliorare lenorme in materia di Haccp(nel 1999) e a intervenire pe-santemente sull’uso del lat-te in polvere per la produzio-ne dei formaggi (nel 2015) èdi buon auspicio affinché lefrontiere della produzionecasearia a latte crudo siaprano verso un futuro digratificazioni.

A Piero Sardo, presidentedella fondazione Slow Foodper la biodiversità Onlus e re-sponsabile scientifico diCheese, chiediamo oggi qua-li sono le prossime sfide dellatte crudo.

«Le questioni in gioco so-no tre. C’è una questioneuniversale in tema di liber-tà: non è ammissibile che

non si possa mangiare quel-lo che si vuole. È chiaro chele condizioni di sicurezza de-vono essere rispettate daiproduttori e i controlli benfatti, come avviene in Italia,per esempio. In secondo luo-go c’è da considerare il mo-dello produttivo che voglia-mo sostenere con i nostri ac-quisti: l’utilizzo del latte cru-do è espressione della picco-la produzione artigianale,che è poi quella che fa l’eccel-lenza. In ultimo, ci sta a cuo-

re anche in questo caso labiodiversità che quando par-liamo di formaggi spazia dal-le razze animali, ai tipi di pa-scolo, a miliardi di batteriche contribuiscono a creareformaggi diversi e che, conla pastorizzazione e gli altritipi di trattamenti termici,vengono sterminati. Secon-do un numero sempre cre-scente di studi scientifici,queste caratteristiche deiformaggi a latte crudo han-no anche un impatto benefi-co sulla nostra salute».

Quali sono le nazioni chemaggiormente penalizzanoi formaggi a latte crudo?

«Dagli Stati Uniti all’Au-stralia, queste produzioni dieccellenza sono proibite,consentite solo con una sta-gionatura superiore ai 60giorni o soggette ad altre re-strizioni. Grazie alla batta-glia che abbiamo condottoattraverso Cheese e alla de-terminazione dei francesi,

in Europa i formaggi a lattecrudo non sono a rischio, an-che se molti Paesi hannouna legislazione nazionalemolto più restrittiva dei re-golamenti Ue».

Qual è il valore politicodegli Stati generali del lattecrudo?

«In molti casi, i produttoriche decidono, seppur nel ri-spetto delle normative, diprodurre formaggi a lattecrudo, scelgono un percorsoprofessionale e di vita da “ca-sari resistenti”. Vanno incon-tro a controlli infiniti cui con-segue la distruzione del pro-dotto: in troppi casi, ancoraoggi, il latte crudo è conside-rato pericoloso e fa paura.Con gli Stati generali del lat-te crudo, vogliamo propriolanciare qui da Bra un segna-le politico forte: creare unarete mondiale di appoggiopolitico, tecnico e magari an-che economico per questiprodotti e per i produttoriche coraggiosamente scelgo-no questa strada. L’obiettivoè quello di estendere le nor-mative che consentono laproduzione a latte crudo an-che fuori dai confini del-l’Unione europea». r.d.b.

LA PIAZZADELLA PIZZAOFFRE CIBOE SEGRETI

La Vastedda della Valle del Belice.

Alcuni formaggi un po’ speciali

Il mercato ospita produttori da Oregon, Vermont, Virginia e Wisconsin.

Anche il latte crudo hai suoi Stati generali

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IL TEMA È AL CENTRODELLA RASSEGNAFIN DALLA SUA PRIMAEDIZIONE NEL 1997

Piero Sardo è il presidentedella fondazione Slow Foodper la biodiversità Onlus.

MA NEGLI STATI UNITID’AMERICA I PRODOTTIA LATTE CRUDO VANNOSTAGIONATI 60 GIORNI

IL LIBRO:FORMAGGINATURALID’ITALIA

Page 5: PERCORSI FONDAZIONE BOTTARI LATTES Cambidi stagione

GAZZETTA D’ALBA - MARTEDÌ 12 SETTEMBRE 2017 31

SpecialeLa Piazza della pizza nel cortile delle scuole Maschili (viaMarconi) propone le “pizzerie stabili”, i quattro forni apertitutto il giorno, tutti i giorni. Nelle “Storie di pizza” i pizzaiolisi presenteranno in coppia raccontando le loro esperienze esvelando i loro segreti. Ma non è tutto. La Piazza della pizzarenderà accessibile anche ai più piccoli la conoscenzadi come si realizza la pizza, svelando le tecniche e i segreti.

Gli Usa protagonisti

Quali sono i migliori formaggi italiani?Slow Food per la prima voltane seleziona 58 tra quelli per cuisi è coniato l’aggettivo “naturali”,ovvero prodotti a partire dal lattecrudo e senza aggiunta di fermentinon autoctoni. Il libro di Piero Sardo

Formaggi naturali d’Italia illustrale storie di chi li produce, arricchiteda foto d’autore e schede dei singoliformaggi. Il volume è in vendita nellaLibreria del gusto di Slow Food editore(in piazza XX settembre) e pressolo Spazio libero (in piazza Valfrè).

La prima volta degli StatiUniti d’America a Chee-se risale al 1999 in un la-

boratorio del gusto dedicatoai formaggi d’Oltreoceano.

Da allora è stato un cre-scendo. Quest’anno, la pre-senza statunitense a Bra èimportante. Il mercato ospitaproduttori da Oregon, Ver-mont, Virginia e Wisconsin emolti caci americani potran-no essere assaggiati nellaGran sala dei formaggi e co-nosciuti in modo approfondi-to in un laboratorio del gustoe nella conferenza di sabato16 settembre “Raw in theUsa” nell’auditorium dellafondazione Crb (ore 10.30).

Molte sono le sfide che iproduttori devono affronta-re. Negli Usa la vendita diformaggi a latte crudo stagio-nati meno di sessanta giorniè illegale. Ciononostante,nel tempo, i produttori sonoriusciti a costituire una retemolto attiva e agguerrita perportare avanti rivendicazio-ni e battaglie comuni.

Molti di loro sono presentia Cheese, in rappresentanzadi un mondo vitalissimo e

pieno di buone idee. A rac-contare l’universo caseariostatunitense è Carlos Yescas,direttore dell’Oldways chee-se coalition, un’organizza-zione internazionale che siimpegna a tutelare il dirittodi produrre e mangiare for-maggi a latte crudo. Di Chee-se dice: «A Bra per quattro

giorni si ha l’opportunità diessere al centro del mondodei formaggi di qualità».

Abbiamo chiesto a Yescascome vede il futuro per i pro-duttori di formaggi statuni-tensi: «Oggi il panorama Ol-treoceano presenta unagrande varietà di prodotti:dalle piccole fattorie ai casa-

ri di medie dimensioni, finoai colossi che fanno prodottia base di latticini per merca-ti diversi. Io vedo un futuropositivo per tutti. Il consu-mo di latticini industriali stadiminuendo a favore di pro-dotti più tradizionali, che ga-rantiscono maggiore traspa-renza e sapori più identitaririspetto a quelli dei formag-gi standardizzati».

Conclude Yescas i consu-matori stanno diventandosempre più consapevoli e pre-tenderanno di mangiare me-glio. Vogliamo intercettare lepersone che hanno rispettoper l’ambiente e che voglio-no conoscere i produttori.Siamo convinti che, fornen-do loro informazioni obietti-ve sulla qualità dei formaggie su quei produttori che con-dividono i loro valori, aiutere-mo questi ultimi a continua-re con i loro progetti».

� Formaggi a forma di spira-le, ricoperti di muffa natura-le o avvolti da foglie di viteimbevute di brandy alla pe-ra. A Cheese c’è solo l’imba-razzo della scelta tra oltre150 espositori italiani e inter-nazionali del mercato, affina-tori e selezionatori, presìdiSlow Food, ognuno con leproprie proposte, tutte rigo-rosamente a latte crudo, co-me vuole il regolamento del-la manifestazione.

Ecco alcuni tra i formaggipiù curiosi da assaggiare aBra dal 15 al 18 settembre.

Born in the Usa. Si iniziacon un bel formaggio dagliStati Uniti, da dove arriva ilRogue River blue, fatto sola-mente d’autunno, quando illatte di vacca dà il meglio disé. Questo formaggio pluri-

premiato si presenta avvoltoin una foglia di vite in prece-denza imbevuta nel brandyalla pera. Le venature blu alsuo interno conferiscono sa-pori di nocciole e frutta,mentre la sua pasta si cristal-lizza con l’invecchiamento.

Saudade de Cuco. Per as-saggiarlo è sufficiente attra-versare la via degli affinatorie selezionatori, il luogo mi-

gliore dove sperimentarenuovi gusti e conoscere sto-rie curiose. Il Cuco è un for-maggio fatto con il latte cru-do delle pecore di Serpa,nell’Alentejo portoghese.Questo cacio è la gioia dei ve-getariani: infatti il latte è coa-gulato tramite un caglio ve-getale estratto dal cardo. Laproduzione artigianale, poi,conta su un drenaggio mol-

to lento del latte e sulla spre-mitura a mano.

Dalla Sicilia un formag-gio più unico che raro. Dal-l’altro lato dell’Italia, i for-maggi siciliani rappresenta-no bene la varietà della lavo-razione casearia. Nella Viadei presìdi troviamo la Va-stedda della Valle del Belice,l’unico formaggio di pecoraa pasta filata italiano. Unavolta raggiunta la giustaconsistenza, la pasta vienetagliata e collocata in porzio-ni all’interno di piatti fondidi ceramica, che in brevetempo conferiscono la tipi-ca forma appiattita chiama-ta vastedda, simile a quelladi una pagnotta piatta.

Fin dalla prima edizionedi Cheese, le produzionia latte crudo sono state

un tema “di battaglia” per ilmovimento della chioccioli-na. E negli anni i risultatinon sono mancati, compre-so un recente aggiornamen-to della normativa negli Sta-ti Uniti che apre ai formaggia latte crudo.

La tenacia di altre batta-glie che proprio partendo opassando per Cheese hannocontribuito a migliorare lenorme in materia di Haccp(nel 1999) e a intervenire pe-santemente sull’uso del lat-te in polvere per la produzio-ne dei formaggi (nel 2015) èdi buon auspicio affinché lefrontiere della produzionecasearia a latte crudo siaprano verso un futuro digratificazioni.

A Piero Sardo, presidentedella fondazione Slow Foodper la biodiversità Onlus e re-sponsabile scientifico diCheese, chiediamo oggi qua-li sono le prossime sfide dellatte crudo.

«Le questioni in gioco so-no tre. C’è una questioneuniversale in tema di liber-tà: non è ammissibile che

non si possa mangiare quel-lo che si vuole. È chiaro chele condizioni di sicurezza de-vono essere rispettate daiproduttori e i controlli benfatti, come avviene in Italia,per esempio. In secondo luo-go c’è da considerare il mo-dello produttivo che voglia-mo sostenere con i nostri ac-quisti: l’utilizzo del latte cru-do è espressione della picco-la produzione artigianale,che è poi quella che fa l’eccel-lenza. In ultimo, ci sta a cuo-

re anche in questo caso labiodiversità che quando par-liamo di formaggi spazia dal-le razze animali, ai tipi di pa-scolo, a miliardi di batteriche contribuiscono a creareformaggi diversi e che, conla pastorizzazione e gli altritipi di trattamenti termici,vengono sterminati. Secon-do un numero sempre cre-scente di studi scientifici,queste caratteristiche deiformaggi a latte crudo han-no anche un impatto benefi-co sulla nostra salute».

Quali sono le nazioni chemaggiormente penalizzanoi formaggi a latte crudo?

«Dagli Stati Uniti all’Au-stralia, queste produzioni dieccellenza sono proibite,consentite solo con una sta-gionatura superiore ai 60giorni o soggette ad altre re-strizioni. Grazie alla batta-glia che abbiamo condottoattraverso Cheese e alla de-terminazione dei francesi,

in Europa i formaggi a lattecrudo non sono a rischio, an-che se molti Paesi hannouna legislazione nazionalemolto più restrittiva dei re-golamenti Ue».

Qual è il valore politicodegli Stati generali del lattecrudo?

«In molti casi, i produttoriche decidono, seppur nel ri-spetto delle normative, diprodurre formaggi a lattecrudo, scelgono un percorsoprofessionale e di vita da “ca-sari resistenti”. Vanno incon-tro a controlli infiniti cui con-segue la distruzione del pro-dotto: in troppi casi, ancoraoggi, il latte crudo è conside-rato pericoloso e fa paura.Con gli Stati generali del lat-te crudo, vogliamo propriolanciare qui da Bra un segna-le politico forte: creare unarete mondiale di appoggiopolitico, tecnico e magari an-che economico per questiprodotti e per i produttoriche coraggiosamente scelgo-no questa strada. L’obiettivoè quello di estendere le nor-mative che consentono laproduzione a latte crudo an-che fuori dai confini del-l’Unione europea». r.d.b.

LA PIAZZADELLA PIZZAOFFRE CIBOE SEGRETI

La Vastedda della Valle del Belice.

Alcuni formaggi un po’ speciali

Il mercato ospita produttori da Oregon, Vermont, Virginia e Wisconsin.

Anche il latte crudo hai suoi Stati generali

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IL TEMA È AL CENTRODELLA RASSEGNAFIN DALLA SUA PRIMAEDIZIONE NEL 1997

Piero Sardo è il presidentedella fondazione Slow Foodper la biodiversità Onlus.

MA NEGLI STATI UNITID’AMERICA I PRODOTTIA LATTE CRUDO VANNOSTAGIONATI 60 GIORNI

IL LIBRO:FORMAGGINATURALID’ITALIA

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32 GAZZETTA D’ALBA - MARTEDÌ 12 SETTEMBRE 2017

Speciale

La giovane bergeratornata per nostalgiaV

alentina Allaria è la piùgiovane bergera di Mu-razzano. Ha frequenta-

to l’istituto alberghiero, do-ve si è diplomata come cuo-ca. Amava trasformare le ma-terie prime, comprendendo-ne i processi ed è questo il fi-lo conduttore che lega il per-corso di studi alla sua profes-sione portata avanti con unafierezza che non tradisce isuoi appena ventuno anni.

Valentina, quali erano ituoi sogni e come sei arriva-ta a lavorare nell’aziendaagricola di famiglia?

«Cercavo nel mercatoqualcosa adatto a me, spe-rando che esistesse già unasoluzione corrispondente aimiei valori. Mi sono trasferi-ta all’estero spinta dalla cu-riosità e dalla voglia di indi-pendenza ma ho poi rivaluta-to le mie convinzioni, le mieabitudini, i miei desideri,con un briciolo di nostalgiaper i sapori genuini e i ritmidi vita salutari della mia ter-ra. La mia gratitudine, neiconfronti della strada che lamia famiglia aveva intrapre-so aumentava».

Perché hai fatto la sceltadi ritornare?

«Non potevo immaginarei miei luoghi spopolati, l’ab-bandono dell’allevamentodella pecora delle Langhe,parte integrante del paesag-gio o accettare la standardiz-zazione dei prodotti alimen-tari con il conseguente ap-piattimento dei gusti. La bio-diversità è il nostro punto diforza e necessita di esseresalvaguardata».

Oggi di che cosa ti occupiesattamente nell’azienda IlForletto?

«Mi occupo della trasfor-mazione della materia pri-ma e della vendita delle to-me, ricavate esclusivamentedal latte di pecora lavorato acrudo. L’intero processo pro-duttivo può essere svolto amano: dare inizio alla magiaè una soddisfazione».

Quindi prepari i formag-gi personalmente?

«Esatto. È un mondo affa-scinante. Al giorno d’oggi

l’industria è in grado di pro-durre formaggi ad una quan-tità e una velocità primainimmaginabili. Allora per-ché mai dedicarsi a prepa-rarli impiegando tempo e fa-tica? Il motivo è presto det-to: i primi, poco costosi e fa-cili da reperire, sono desti-nati al consumo di massa;tuttavia ognuno di noi ha di-ritto di scegliere».

Che cosa ti piace di que-sta professione e di che co-sa invece senti il peso?

«Richiede pazienza, co-stanza e concentrazione. Èimportante prestare atten-zione ai dati tattili, visivi, ol-fattivi inviati dai sensi. Nonsi tratta di un processo mec-canico, ma percettivo. Persviluppare gli organi di sen-so, l’unica soluzione è l’alle-namento. Questo è un aspet-to stimolante, ma nello stes-so tempo necessita di nonpoca esperienza». Debora Schellino

� Jerome Pfister,28 anni, rappresentala seconda generazionedell’azienda agricolaStutz & Pfister, creata daigenitori a Mombaldone,paese in provincia di Astidalle caratteristichecostruzioni in pietra.«Il loro sogno era quellodi intraprendereun’attività agricola»,racconta Jerome, «dopoaver studiato agrariain Svizzera, si sonomessi alla ricerca di unacascina: non avendole possibilità economicheper acquistarne una lì,hanno pensato all’Italia.A pochi passi daRoccaverano hannocomprato un rusticoche a quell’epoca eraun mucchio di pietre conuna sola stanza abitabile.Ricordo quando l’acquaentrava in casa dal tetto».Mentre il fratello studiaveterinaria attratto fin dasubito da questo mondo,Jerome non è convintodi proseguire l’attivitàdi famiglia e si trasferiscea Londra: la città peròsi rivela ben presto unadelusione e stress e smognon sono cosa per lui.«Oggi tutta la famigliaè impegnata in azienda:senza i preziosi consiglie le conoscenze dei mieigenitori nulla di tutto ciò

potrebbe esistere.Anche la mia fidanzataha iniziato a lavorarecon noi», racconta ancoraJerome. «Produciamola robiola di Roccaveranocon il latte caprino.Portiamo le capre apascolare tutti i giorni neiperiodi primaverili, estivie autunnali. I nostri sonocertamente animali felici equesto incide sulla qualitàdel lavoro: mi fa piacerevedere che quando entronella stalla le mie capresono curiose, chiedonole coccole, si strusciano.Per il futuro stiamocercando di recuperarele tradizioni dei mieigenitori aggiungendoun po’ di modernità».La Stutz & Pfister saràa Cheese quest’anno. d.sc.

DOPO UN SOGGIORNOALL’ESTERO SCEGLIEL’AZIENDA DI FAMIGLIAE LA SUA ALTA LANGA

In piazza Spreitenbach Regione Piemontee Assopiemonte Dop e Igp animerannoil proprio stand con un ricco programma diincontri e degustazioni volti ad approfondirela conoscenza di molte Dop piemontesi,come il Castelmagno, la toma, il Murazzano,l’Ossolano. Tutti i giorni, inoltre, un aperitivo

con secoli di storia, ingrediente chiave per larealizzazione dei moderni cocktail, fine pastodi lunga tradizione ma, cosa poco notaperfetto in abbinamento con il formaggio:il Vermouth di Torino, eccellenza piemonteseche recentemente ha ottenuto l’indicazionegeografica. L’ingresso è libero e gratuito.

Jerome Pfister

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Stutz & Pfister: anche gli svizzeriproducono le tome di Roccaverano

Valentina Allaria nel laboratorioa Murazzano dove si occupadella trasformazione del lattecrudo di pecora in formaggio.

GRANDI DOPPIEMONTESIINSIEME AIVERMOUTH

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GAZZETTA D’ALBA - MARTEDÌ 12 SETTEMBRE 2017 33

La giovane bergeratornata per nostalgiaV

alentina Allaria è la piùgiovane bergera di Mu-razzano. Ha frequenta-

to l’istituto alberghiero, do-ve si è diplomata come cuo-ca. Amava trasformare le ma-terie prime, comprendendo-ne i processi ed è questo il fi-lo conduttore che lega il per-corso di studi alla sua profes-sione portata avanti con unafierezza che non tradisce isuoi appena ventuno anni.

Valentina, quali erano ituoi sogni e come sei arriva-ta a lavorare nell’aziendaagricola di famiglia?

«Cercavo nel mercatoqualcosa adatto a me, spe-rando che esistesse già unasoluzione corrispondente aimiei valori. Mi sono trasferi-ta all’estero spinta dalla cu-riosità e dalla voglia di indi-pendenza ma ho poi rivaluta-to le mie convinzioni, le mieabitudini, i miei desideri,con un briciolo di nostalgiaper i sapori genuini e i ritmidi vita salutari della mia ter-ra. La mia gratitudine, neiconfronti della strada che lamia famiglia aveva intrapre-so aumentava».

Perché hai fatto la sceltadi ritornare?

«Non potevo immaginarei miei luoghi spopolati, l’ab-bandono dell’allevamentodella pecora delle Langhe,parte integrante del paesag-gio o accettare la standardiz-zazione dei prodotti alimen-tari con il conseguente ap-piattimento dei gusti. La bio-diversità è il nostro punto diforza e necessita di esseresalvaguardata».

Oggi di che cosa ti occupiesattamente nell’azienda IlForletto?

«Mi occupo della trasfor-mazione della materia pri-ma e della vendita delle to-me, ricavate esclusivamentedal latte di pecora lavorato acrudo. L’intero processo pro-duttivo può essere svolto amano: dare inizio alla magiaè una soddisfazione».

Quindi prepari i formag-gi personalmente?

«Esatto. È un mondo affa-scinante. Al giorno d’oggi

l’industria è in grado di pro-durre formaggi ad una quan-tità e una velocità primainimmaginabili. Allora per-ché mai dedicarsi a prepa-rarli impiegando tempo e fa-tica? Il motivo è presto det-to: i primi, poco costosi e fa-cili da reperire, sono desti-nati al consumo di massa;tuttavia ognuno di noi ha di-ritto di scegliere».

Che cosa ti piace di que-sta professione e di che co-sa invece senti il peso?

«Richiede pazienza, co-stanza e concentrazione. Èimportante prestare atten-zione ai dati tattili, visivi, ol-fattivi inviati dai sensi. Nonsi tratta di un processo mec-canico, ma percettivo. Persviluppare gli organi di sen-so, l’unica soluzione è l’alle-namento. Questo è un aspet-to stimolante, ma nello stes-so tempo necessita di nonpoca esperienza». Debora Schellino

� Jerome Pfister,28 anni, rappresentala seconda generazionedell’azienda agricolaStutz & Pfister, creata daigenitori a Mombaldone,paese in provincia di Astidalle caratteristichecostruzioni in pietra.«Il loro sogno era quellodi intraprendereun’attività agricola»,racconta Jerome, «dopoaver studiato agrariain Svizzera, si sonomessi alla ricerca di unacascina: non avendole possibilità economicheper acquistarne una lì,hanno pensato all’Italia.A pochi passi daRoccaverano hannocomprato un rusticoche a quell’epoca eraun mucchio di pietre conuna sola stanza abitabile.Ricordo quando l’acquaentrava in casa dal tetto».Mentre il fratello studiaveterinaria attratto fin dasubito da questo mondo,Jerome non è convintodi proseguire l’attivitàdi famiglia e si trasferiscea Londra: la città peròsi rivela ben presto unadelusione e stress e smognon sono cosa per lui.«Oggi tutta la famigliaè impegnata in azienda:senza i preziosi consiglie le conoscenze dei mieigenitori nulla di tutto ciò

potrebbe esistere.Anche la mia fidanzataha iniziato a lavorarecon noi», racconta ancoraJerome. «Produciamola robiola di Roccaveranocon il latte caprino.Portiamo le capre apascolare tutti i giorni neiperiodi primaverili, estivie autunnali. I nostri sonocertamente animali felici equesto incide sulla qualitàdel lavoro: mi fa piacerevedere che quando entronella stalla le mie capresono curiose, chiedonole coccole, si strusciano.Per il futuro stiamocercando di recuperarele tradizioni dei mieigenitori aggiungendoun po’ di modernità».La Stutz & Pfister saràa Cheese quest’anno. d.sc.

DOPO UN SOGGIORNOALL’ESTERO SCEGLIEL’AZIENDA DI FAMIGLIAE LA SUA ALTA LANGA

In piazza Spreitenbach Regione Piemontee Assopiemonte Dop e Igp animerannoil proprio stand con un ricco programma diincontri e degustazioni volti ad approfondirela conoscenza di molte Dop piemontesi,come il Castelmagno, la toma, il Murazzano,l’Ossolano. Tutti i giorni, inoltre, un aperitivo

con secoli di storia, ingrediente chiave per larealizzazione dei moderni cocktail, fine pastodi lunga tradizione ma, cosa poco notaperfetto in abbinamento con il formaggio:il Vermouth di Torino, eccellenza piemonteseche recentemente ha ottenuto l’indicazionegeografica. L’ingresso è libero e gratuito.

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Stutz & Pfister: anche gli svizzeriproducono le tome di Roccaverano

Valentina Allaria nel laboratorioa Murazzano dove si occupadella trasformazione del lattecrudo di pecora in formaggio.

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34 GAZZETTA D’ALBA - MARTEDÌ 12 SETTEMBRE 2017

Speciale

ACheese 2017 c’è solol’imbarazzo della scelta.Tra una conferenza e

un laboratorio del gusto, laproiezione di un film e unadegustazione, passeggiareper Bra durante l’evento in-ternazionale dedicato alleforme del latte è un’esperien-za unica e ricca di suggestio-ni. Ecco alcune delle novitàin programma, il resto, oltreche sul sito www.cheese.slowfood.it è a portata ditouch grazie all’App Cheese2017 scaricabile gratuita-mente per Ios e Android.

Il Mercato dei formaggiper la prima volta presentasolo formaggi a latte crudo.Piazza Carlo Alberto ospitauna selezione dei miglioriprodotti caseari italiani men-tre via Audisio è il posto incui assaggiare e acquistare icaci internazionali: Gran Bre-tagna, Olanda, Francia, Sviz-zera e Slovenia solo per citar-ne alcuni. Nella vicina piaz-za Roma ci sono gli artigianidella ormai storica via degliaffineur e dei selezionatori.

Tra questi anche quattrostand dedicati agli Stati Uni-ti, ospite d’onore di questaedizione. Il sabato e la dome-nica c’è anche il Mercato del-la terra di Bra, dove trovareprodotti agricoli, freschi e distagione venduti da chi effet-tivamente li produce.

Per un bicchiere di bollici-ne tra una degustazione eun acquisto, aspetta i visita-tori nel mercato di piazzaCarlo Alberto il consorzio Al-

ta Langa, vino frizzante uffi-ciale della manifestazione. Ilmercato apre i battenti tutti igiorni alle 10, e fino a sera èpossibile assaggiare e acqui-stare non solo formaggi a lat-te crudo ma anche aceti, mie-li, mostarde, pani, confettu-re e tanto altro ancora.

Un mercato particolare èquello delle vie Marconi ePrincipi di Piemonte, doveincontriamo i presìdi (in tut-to 48 italiani e 10 internazio-nali), il progetto con cuiSlow Food tutela tecnichetradizionali, razze autocto-ne, prodotti artigianali e pae-saggi rurali. Si tratta di un’oc-casione unica per conoscerequesti prodotti, compresi gliultimi arrivati: il Trentingra-na di alpeggio, il Çuç dimont dal Friuli-Venezia Giu-lia, il pecorino a latte crudodella Maremma, l’abruzzesepecorino di Farindola, il pe-corino del Monte Poro dallaCalabria e il Boeren Leydentradizionale olandese.

Se si vuole saperne di piùsui progetti di salvaguardiadi Slow Food, basta partecipa-re agli appuntamenti dellaCasa della biodiversità inpiazzetta Valfrè di Bonzo, do-ve tra un aperitivo e l’altroCheese vi fa viaggiare alla sco-perta dei presìdi e dei prodot-ti dell’Arca del gusto di tuttoil mondo. Tra le novità c’è loSpazio libero, dove assaggia-re formaggi a latte crudo libe-ri da fermenti industriali, sa-lumi liberi da nitrati e nitritie ancora pane e pizza con lie-

vito madre e birra Lambic afermentazione spontanea.

Gran sala dei formaggi edenoteca. Anche l’undicesimaedizione di Cheese vuole ilsuo salotto buono: nellaGran sala dei formaggi, sottol’Ala di corso Garibaldi, si tro-vano centinaia di specialitàprovenienti da tutto il mon-do che possono essere abbi-nate a una delle seicento eti-chette italiane dell’enoteca,selezionate dalla Banca del vi-no di Pollenzo e dalla guidaSlow Wine e sapientemente il-lustrate dai sommelier Fisar.Per l’acquisto di cibo e vino

debutta la “moneta pulita”che sostituisce i ticket di car-ta nei punti cassa gestiti daSlow Food: realizzata in le-gno certificato Pefc (Program-me for the endorsement of fo-rest certification schemes), èrealizzata da Palm design, im-presa artigianale impegnatanella filiera del legno sosteni-bile, per conto di Pefc.

Risotto&pasta: area gour-met gluten free e non solo.Se si è intolleranti al glutineo semplicemente si vuole as-saggiare piatti speciali e al-ternativi, bisogna spostarsiin piazza XX settembre dove

Cheese ha allestito l’areaRisotto&pasta, in collabora-zione con Strada del riso ver-cellese di qualità, Aurora na-turale e l’associazione di vo-lontariato Braidesi uniti perla celiachia Onlus.

Merita una visita il riccoprogramma del cortile di pa-lazzo Garrone: al mattinocon gli appuntamenti in col-laborazione con il quotidia-no La Stampa, in una chiac-chierata con Carlo Petrini, el’attore e appassionato di ci-bo Marco D’Amore; e dalle16 con le Merende sonoredel progetto 180gr, per pro-

muovere la cultura del vinileattraverso le performance diDj italiani e internazionali.

Nelle scuole Maschili ci so-no inoltre i chioschi regiona-li, dove degustare realtà ga-stronomiche provenienti daLazio, Friuli-Venezia Giuliae Valle d’Aosta. Se tutto que-sto vi ha stuzzicato l’appeti-to, è ora di dedicarsi alle cuci-ne di strada che animano an-che piazza Spreitenbach, in-sieme ai food truck (i furgo-ni che vendono cibo) e allaPiazza della birra, che pre-senta decine di realtà brassi-cole artigianali italiane.

� «Cheese è possibile anchegrazie all’impegno di azien-de che credono nei valori enegli obiettivi della manife-stazione e che arricchisconoil programma della quattrogiorni con incontri e degu-stazioni aperti al pubblico»,spiegano da Slow Food.

Ecco in breve chi sono ecosa propongono, in piazzaXX settembre, i partner uffi-ciali. L’acqua Lurisia offre ilbuon cibo della tradizionepiemontese in abbinamentoai sapori di formaggi selezio-nati, il tutto esaltato dalle ac-que Bolle e Stille.

Il pastificio Di Martinopropone laboratori a tema,

suggerimenti sull’abbina-mento corretto tra formatidi pasta e formaggi e degu-stazioni espresse, che anime-ranno l’ampio stand, in colla-borazione con Slow Foodeducazione Campania e lafirma del cuciniere ecososte-nibile Salvatore Tassa.

Al centro dello spazio laQuality beer academy, le bir-re americane di FirestoneWalker con la presenza diAdrian Walker a raccontare isegreti del birrificio e le birrebelghe (incluse le fermenta-zioni miste e spontanee di Ro-denbach e Boon).

Velier, importatore e di-stributore genovese leader

nel mondo dei distillati su-per premium e dei vini natu-rali, organizza a Cheese unaserie di appuntamenti nelproprio stand ed è presentecon un cocktail bar apertotutti i giorni a partire dalle16. Inoltre, i vini triple A sele-zionati dall’azienda compon-gono la carta dei vini natura-li dello Spazio libero.

Un appuntamento imper-dibile di Cheese sono poi iCaseifici alla ribalta e le altredegustazioni e momenti diapprofondimenti organizza-ti dal consorzio del Parmigia-no reggiano anche per que-sta edizione nello stand dipiazza XX settembre.

PIAZZA DELGELATOE SPAZIOGOURMET

A Cheese non poteva mancare la Piazzadel gelato, nata da un progetto dell’espertogelatiere Alberto Marchetti e realizzata incollaborazione con Inalpi, azienda che lavoracon latte alpino prodotto al 100 per centoin Piemonte e che ha sviluppato un progettodi tracciabilità totale per i propri prodotti.

Si potranno assaggiare gelati buoni duevolte, perché tutto il ricavato delle venditeverrà devoluto alla fondazione Slow Foodper la biodiversità. Di fianco al laboratoriodi preparazione si troverà lo Spazio gourmet,in collaborazione con il ristorante Anticacorona reale di Cervere, due stelle Michelin.

� Durante gli orari di Cheese tutta lazona interessata sarà interdetta altraffico, anche per i residenti, con trediciblocchi di ingresso che permetteranno,in caso di necessità, il passaggio deimezzi di soccorso. Sarà vietato il consumoitinerante di alimenti e bevande neicontenitori in vetro al di fuori degli spaziappositamente allestiti, dei locali disomministrazione e dei relativi dehors.Zaini ingombranti, bastoni per selfie,caschi e oggetti atti a offendere nondovranno entrare nell’area dell’eventodove, a tutela della comune incolumità,potranno essere predisposti controllieffettuati dalle forze dell’ordine. Vieneraccomandato di fornire la dovutacollaborazione al personale in servizioe di evitare di introdurre materiale

non idoneo. Nel comando della Poliziamunicipale di via Moffa di Lisio saràanche allestita una sala di controllo ecoordinamento interforze, in costantecontatto con il personale a presidio dellamanifestazione, mentre un sistema difilodiffusione permetterà di veicolareprontamente eventuali comunicazionial pubblico. Attivo anche il piano disoccorso sanitario che prevede, tra lealtre cose, sette postazioni fisse dotatedi defibrillatore e sette squadre attrezzatea piedi. I dettagli relativi alla sicurezzae altre informazioni sulle normedi comportamento potranno essereconsultati su www.cheese.slowfood.ite sull’App dell’evento. In alternativasi può contattare il comando della Poliziamunicipale al numero 0172-41.37.44.

Dal Parmigiano alle birre americane

Tutte le informazioni di Cheese sono a portata di clickgrazie all’App scaricabile gratuitamente per Ios e Android.La mappa per non perdersi tra le molteplici propostedel programma, sapere quali laboratori del gustoe appuntamenti nella Piazza della pizza sono ancoradisponibili e conoscere tutti gli espositori del mercato,i presidi Slow Food, gli affinatori e i selezionatori.

SICUREZZA

Dal mercato alla Gran sala, dalla Casa dellabiodiversità ai presìdi, tante le proposte chesi possono trovare nei vari angoli della città

TUTTA LARASSEGNAA PORTATADI CLICK

� Per quanto riguarda la via-bilità al di fuori degli orari disvolgimento della manifesta-zione, i varchi saranno gesti-ti e regolamentati attraversobarriere di rallentamento esono previsti due sensi uniciin corso Garibaldi, da piazzaCaduti per la libertà versopiazza XX settembre, e in viaPrincipi di Piemonte-viaMarconi, da via Fratelli Ca-rando in direzione via Vitto-rio Emanuele.

Le scuole di ogni ordine egrado in città resterannochiuse venerdì 15 e sabato16 settembre. Per la giorna-ta di lunedì 17, Pedibus staorganizzando un grande “au-tobus a piedi” per raggiunge-re le scuole del centro stori-co. Per il mercato di mercole-

dì 13 i banchi di corso Gari-baldi e piazza XX settembresono trasferiti in piazza Gio-litti. Il mercato di venerdì 15si terrà completamente inpiazza Giolitti. I percorsi deibus cittadini subiranno lemodifiche indispensabiliper evitare le strade chiuseal transito: le variazioni sa-ranno comunicate tramiteavvisi a bordo dei mezzi.

È previsto, in particolare,il trasferimento delle ferma-te/capolinea del Movicentroin via Trento e Trieste, in di-rezione Torino, all’altezzadel numero civico 8 e (dire-zione Cuneo) davanti alla sta-zione ferroviaria. Le varia-zioni resteranno in vigore fi-no a giovedì 21 compreso.

In occasione di Cheese so-

no istituiti da Trenitalia tre-ni speciali di collegamentoda e per Torino e Alba. Sullapagina Web http://cheese.slowfood.it/come-arrivare/ sono indicati gli oraridei treni e anche i parcheggilungo le principali vie di ac-cesso alla città, serviti da busnavetta al costo di un euro.

Per quanto riguarda la rac-colta rifiuti porta a porta, sa-rà svolta regolarmente an-che in centro città durante lamanifestazione, ma cambial’orario per l’esposizione deicontenitori, dalle 22.30 alle 5(anziché alle 6).

Per informazioni sui tra-sporti pubblici si può chia-mare il numero telefonico0172-43.82.91 e per la raccol-ta rifiuti lo 0172-43.82.09.

Vietati zaini, bastoni per i selfie e contenitori di vetro Una giornataa spasso lungole vie del cacio

Come cambiano la viabilità, i trasporti e la raccolta rifiuti

Page 9: PERCORSI FONDAZIONE BOTTARI LATTES Cambidi stagione

GAZZETTA D’ALBA - MARTEDÌ 12 SETTEMBRE 2017 35

Speciale

ACheese 2017 c’è solol’imbarazzo della scelta.Tra una conferenza e

un laboratorio del gusto, laproiezione di un film e unadegustazione, passeggiareper Bra durante l’evento in-ternazionale dedicato alleforme del latte è un’esperien-za unica e ricca di suggestio-ni. Ecco alcune delle novitàin programma, il resto, oltreche sul sito www.cheese.slowfood.it è a portata ditouch grazie all’App Cheese2017 scaricabile gratuita-mente per Ios e Android.

Il Mercato dei formaggiper la prima volta presentasolo formaggi a latte crudo.Piazza Carlo Alberto ospitauna selezione dei miglioriprodotti caseari italiani men-tre via Audisio è il posto incui assaggiare e acquistare icaci internazionali: Gran Bre-tagna, Olanda, Francia, Sviz-zera e Slovenia solo per citar-ne alcuni. Nella vicina piaz-za Roma ci sono gli artigianidella ormai storica via degliaffineur e dei selezionatori.

Tra questi anche quattrostand dedicati agli Stati Uni-ti, ospite d’onore di questaedizione. Il sabato e la dome-nica c’è anche il Mercato del-la terra di Bra, dove trovareprodotti agricoli, freschi e distagione venduti da chi effet-tivamente li produce.

Per un bicchiere di bollici-ne tra una degustazione eun acquisto, aspetta i visita-tori nel mercato di piazzaCarlo Alberto il consorzio Al-

ta Langa, vino frizzante uffi-ciale della manifestazione. Ilmercato apre i battenti tutti igiorni alle 10, e fino a sera èpossibile assaggiare e acqui-stare non solo formaggi a lat-te crudo ma anche aceti, mie-li, mostarde, pani, confettu-re e tanto altro ancora.

Un mercato particolare èquello delle vie Marconi ePrincipi di Piemonte, doveincontriamo i presìdi (in tut-to 48 italiani e 10 internazio-nali), il progetto con cuiSlow Food tutela tecnichetradizionali, razze autocto-ne, prodotti artigianali e pae-saggi rurali. Si tratta di un’oc-casione unica per conoscerequesti prodotti, compresi gliultimi arrivati: il Trentingra-na di alpeggio, il Çuç dimont dal Friuli-Venezia Giu-lia, il pecorino a latte crudodella Maremma, l’abruzzesepecorino di Farindola, il pe-corino del Monte Poro dallaCalabria e il Boeren Leydentradizionale olandese.

Se si vuole saperne di piùsui progetti di salvaguardiadi Slow Food, basta partecipa-re agli appuntamenti dellaCasa della biodiversità inpiazzetta Valfrè di Bonzo, do-ve tra un aperitivo e l’altroCheese vi fa viaggiare alla sco-perta dei presìdi e dei prodot-ti dell’Arca del gusto di tuttoil mondo. Tra le novità c’è loSpazio libero, dove assaggia-re formaggi a latte crudo libe-ri da fermenti industriali, sa-lumi liberi da nitrati e nitritie ancora pane e pizza con lie-

vito madre e birra Lambic afermentazione spontanea.

Gran sala dei formaggi edenoteca. Anche l’undicesimaedizione di Cheese vuole ilsuo salotto buono: nellaGran sala dei formaggi, sottol’Ala di corso Garibaldi, si tro-vano centinaia di specialitàprovenienti da tutto il mon-do che possono essere abbi-nate a una delle seicento eti-chette italiane dell’enoteca,selezionate dalla Banca del vi-no di Pollenzo e dalla guidaSlow Wine e sapientemente il-lustrate dai sommelier Fisar.Per l’acquisto di cibo e vino

debutta la “moneta pulita”che sostituisce i ticket di car-ta nei punti cassa gestiti daSlow Food: realizzata in le-gno certificato Pefc (Program-me for the endorsement of fo-rest certification schemes), èrealizzata da Palm design, im-presa artigianale impegnatanella filiera del legno sosteni-bile, per conto di Pefc.

Risotto&pasta: area gour-met gluten free e non solo.Se si è intolleranti al glutineo semplicemente si vuole as-saggiare piatti speciali e al-ternativi, bisogna spostarsiin piazza XX settembre dove

Cheese ha allestito l’areaRisotto&pasta, in collabora-zione con Strada del riso ver-cellese di qualità, Aurora na-turale e l’associazione di vo-lontariato Braidesi uniti perla celiachia Onlus.

Merita una visita il riccoprogramma del cortile di pa-lazzo Garrone: al mattinocon gli appuntamenti in col-laborazione con il quotidia-no La Stampa, in una chiac-chierata con Carlo Petrini, el’attore e appassionato di ci-bo Marco D’Amore; e dalle16 con le Merende sonoredel progetto 180gr, per pro-

muovere la cultura del vinileattraverso le performance diDj italiani e internazionali.

Nelle scuole Maschili ci so-no inoltre i chioschi regiona-li, dove degustare realtà ga-stronomiche provenienti daLazio, Friuli-Venezia Giuliae Valle d’Aosta. Se tutto que-sto vi ha stuzzicato l’appeti-to, è ora di dedicarsi alle cuci-ne di strada che animano an-che piazza Spreitenbach, in-sieme ai food truck (i furgo-ni che vendono cibo) e allaPiazza della birra, che pre-senta decine di realtà brassi-cole artigianali italiane.

� «Cheese è possibile anchegrazie all’impegno di azien-de che credono nei valori enegli obiettivi della manife-stazione e che arricchisconoil programma della quattrogiorni con incontri e degu-stazioni aperti al pubblico»,spiegano da Slow Food.

Ecco in breve chi sono ecosa propongono, in piazzaXX settembre, i partner uffi-ciali. L’acqua Lurisia offre ilbuon cibo della tradizionepiemontese in abbinamentoai sapori di formaggi selezio-nati, il tutto esaltato dalle ac-que Bolle e Stille.

Il pastificio Di Martinopropone laboratori a tema,

suggerimenti sull’abbina-mento corretto tra formatidi pasta e formaggi e degu-stazioni espresse, che anime-ranno l’ampio stand, in colla-borazione con Slow Foodeducazione Campania e lafirma del cuciniere ecososte-nibile Salvatore Tassa.

Al centro dello spazio laQuality beer academy, le bir-re americane di FirestoneWalker con la presenza diAdrian Walker a raccontare isegreti del birrificio e le birrebelghe (incluse le fermenta-zioni miste e spontanee di Ro-denbach e Boon).

Velier, importatore e di-stributore genovese leader

nel mondo dei distillati su-per premium e dei vini natu-rali, organizza a Cheese unaserie di appuntamenti nelproprio stand ed è presentecon un cocktail bar apertotutti i giorni a partire dalle16. Inoltre, i vini triple A sele-zionati dall’azienda compon-gono la carta dei vini natura-li dello Spazio libero.

Un appuntamento imper-dibile di Cheese sono poi iCaseifici alla ribalta e le altredegustazioni e momenti diapprofondimenti organizza-ti dal consorzio del Parmigia-no reggiano anche per que-sta edizione nello stand dipiazza XX settembre.

PIAZZA DELGELATOE SPAZIOGOURMET

A Cheese non poteva mancare la Piazzadel gelato, nata da un progetto dell’espertogelatiere Alberto Marchetti e realizzata incollaborazione con Inalpi, azienda che lavoracon latte alpino prodotto al 100 per centoin Piemonte e che ha sviluppato un progettodi tracciabilità totale per i propri prodotti.

Si potranno assaggiare gelati buoni duevolte, perché tutto il ricavato delle venditeverrà devoluto alla fondazione Slow Foodper la biodiversità. Di fianco al laboratoriodi preparazione si troverà lo Spazio gourmet,in collaborazione con il ristorante Anticacorona reale di Cervere, due stelle Michelin.

� Durante gli orari di Cheese tutta lazona interessata sarà interdetta altraffico, anche per i residenti, con trediciblocchi di ingresso che permetteranno,in caso di necessità, il passaggio deimezzi di soccorso. Sarà vietato il consumoitinerante di alimenti e bevande neicontenitori in vetro al di fuori degli spaziappositamente allestiti, dei locali disomministrazione e dei relativi dehors.Zaini ingombranti, bastoni per selfie,caschi e oggetti atti a offendere nondovranno entrare nell’area dell’eventodove, a tutela della comune incolumità,potranno essere predisposti controllieffettuati dalle forze dell’ordine. Vieneraccomandato di fornire la dovutacollaborazione al personale in servizioe di evitare di introdurre materiale

non idoneo. Nel comando della Poliziamunicipale di via Moffa di Lisio saràanche allestita una sala di controllo ecoordinamento interforze, in costantecontatto con il personale a presidio dellamanifestazione, mentre un sistema difilodiffusione permetterà di veicolareprontamente eventuali comunicazionial pubblico. Attivo anche il piano disoccorso sanitario che prevede, tra lealtre cose, sette postazioni fisse dotatedi defibrillatore e sette squadre attrezzatea piedi. I dettagli relativi alla sicurezzae altre informazioni sulle normedi comportamento potranno essereconsultati su www.cheese.slowfood.ite sull’App dell’evento. In alternativasi può contattare il comando della Poliziamunicipale al numero 0172-41.37.44.

Dal Parmigiano alle birre americane

Tutte le informazioni di Cheese sono a portata di clickgrazie all’App scaricabile gratuitamente per Ios e Android.La mappa per non perdersi tra le molteplici propostedel programma, sapere quali laboratori del gustoe appuntamenti nella Piazza della pizza sono ancoradisponibili e conoscere tutti gli espositori del mercato,i presidi Slow Food, gli affinatori e i selezionatori.

SICUREZZA

Dal mercato alla Gran sala, dalla Casa dellabiodiversità ai presìdi, tante le proposte chesi possono trovare nei vari angoli della città

TUTTA LARASSEGNAA PORTATADI CLICK

� Per quanto riguarda la via-bilità al di fuori degli orari disvolgimento della manifesta-zione, i varchi saranno gesti-ti e regolamentati attraversobarriere di rallentamento esono previsti due sensi uniciin corso Garibaldi, da piazzaCaduti per la libertà versopiazza XX settembre, e in viaPrincipi di Piemonte-viaMarconi, da via Fratelli Ca-rando in direzione via Vitto-rio Emanuele.

Le scuole di ogni ordine egrado in città resterannochiuse venerdì 15 e sabato16 settembre. Per la giorna-ta di lunedì 17, Pedibus staorganizzando un grande “au-tobus a piedi” per raggiunge-re le scuole del centro stori-co. Per il mercato di mercole-

dì 13 i banchi di corso Gari-baldi e piazza XX settembresono trasferiti in piazza Gio-litti. Il mercato di venerdì 15si terrà completamente inpiazza Giolitti. I percorsi deibus cittadini subiranno lemodifiche indispensabiliper evitare le strade chiuseal transito: le variazioni sa-ranno comunicate tramiteavvisi a bordo dei mezzi.

È previsto, in particolare,il trasferimento delle ferma-te/capolinea del Movicentroin via Trento e Trieste, in di-rezione Torino, all’altezzadel numero civico 8 e (dire-zione Cuneo) davanti alla sta-zione ferroviaria. Le varia-zioni resteranno in vigore fi-no a giovedì 21 compreso.

In occasione di Cheese so-

no istituiti da Trenitalia tre-ni speciali di collegamentoda e per Torino e Alba. Sullapagina Web http://cheese.slowfood.it/come-arrivare/ sono indicati gli oraridei treni e anche i parcheggilungo le principali vie di ac-cesso alla città, serviti da busnavetta al costo di un euro.

Per quanto riguarda la rac-colta rifiuti porta a porta, sa-rà svolta regolarmente an-che in centro città durante lamanifestazione, ma cambial’orario per l’esposizione deicontenitori, dalle 22.30 alle 5(anziché alle 6).

Per informazioni sui tra-sporti pubblici si può chia-mare il numero telefonico0172-43.82.91 e per la raccol-ta rifiuti lo 0172-43.82.09.

Vietati zaini, bastoni per i selfie e contenitori di vetro Una giornataa spasso lungole vie del cacio

Come cambiano la viabilità, i trasporti e la raccolta rifiuti

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36 GAZZETTA D’ALBA - MARTEDÌ 12 SETTEMBRE 2017

Speciale

Per celebrare i primivent’anni di Cheese ingrande stile, Slow Food

Italia e la Città di Bra hannomesso a punto un ricco pro-gramma di spettacoli, concer-ti e film. Tra gli spettacoli, do-menica 17 settembre, alle 21,approda al teatro PoliteamaNon ci sono più le quattro sta-gioni di Luca Mercalli (si ve-da l’intervista a pag. 29, ndr)e della Banda Osiris: un’esila-rante lezione sul clima percomprendere appieno e congrande divertimento il feno-meno dei cambiamenti cli-matici e del riscaldamentoglobale che minacciano il pia-neta. Lo spettacolo ha un co-sto di 5 euro ed è possibileprenotare i biglietti a Bra,presso lo Slow Food bazar divia Mendicità istruita 14 e l’uf-ficio turistico di piazza Cadu-ti per la libertà 20.

Gli eventi in programmain realtà iniziano giovedì 14con “Cheese on stage”, il car-tellone di concerti gratuitipromossi dalla Regione Pie-monte in collaborazione conAssopiemonte Dop e Igp eDmo Piemonte marketing.

Sui due palchi, in piazzaCaduti per la libertà e pres-so lo spazio della RegionePiemonte in piazza Sprei-tenbach, si alternerannol’electric swing del gruppoThe sweet life society; la fu-sione tra swing, manouche,

folk, tango, rock e musicacontemporanea dei Maga-sin du café, accompagnatiper l’occasione dalle musi-che della tradizione popola-re delle Madamé; lo scottishe irish punk rock dei The ru-mjacks, band australianache ha ottenuto milioni di vi-sualizzazioni su Youtube; einfine il folk occitano deiLou Pitakass, un giovanegruppo formato dagli allievidi Sergio Berardo.

Da non dimenticare Chee-se on the screen, il ciclo diproiezioni, pensate ancheper le scuole, per scoprire co-me certi cibi e certi formaggi

possano cambiare, in me-glio, il nostro pianeta.

Promosso e organizzatoda cinema Impero e cinemaVittoria di Bra, in collabora-zione con Cinemambiente,Life e Slow Food, oltre allestorie di formaggi e pastoricon documentari come Fuo-ri dal gregge e Pastori, una sto-ria del Piemonte, Cheese onthe screen tratta anche dimolti altri argomenti: in Justeat it e Theater of life a esseredenunciati sono gli sprechi

alimentari mentre al centrodi Domani: le risposte al no-stro futuro e Good thingsawait c’è la buona agricoltu-ra, ma soprattutto il nostrofuturo, inteso come un’otti-mistica spinta verso il cam-biamento. I biglietti per glispettacoli, al costo di 4,50 eu-ro, sono acquistabili diretta-mente al cinema. Per infor-mazioni si può visitare il sito:http://cheese.slowfood.it/cheese-film-spettacoli-tanto-altro/.

Musei aperti, con orariono-stop da venerdì a dome-nica, una nuova mostra ar-cheologica che racconta ilformaggio a palazzo Traver-sa (vernissage sabato 16 alle16.30), due passeggiate lette-rarie dedicate ad Arpino (sa-bato e domenica, alle 16, dal-la biblioteca) e uno stand de-dicato alla Città di Bra (enon solo) nel cortile delleMaschili. A Cheese il Comu-ne di Bra c’è con diversi ap-puntamenti tra cui (sabato,alle 16) il gemellaggio tra ilVespa club La Zizzola e quel-lo di Drammen (Norvegia).Tornano anche gli appunta-menti di Cheese bimbiall’asilo di Sant’Antonino, sa-bato e domenica, con preno-tazione obbligatoria allo0172-41.37.10. Durante lamanifestazione è visitabile apalazzo Mathis anche la mo-stra dedicata alla pop art.

Chi nel 2015 aveva apprezzato i formaggi della Spagna,Paese ospite due anni fa, sarà contento di degustare la piùampia esposizione mai registrata in undici edizioni dellamanifestazione: dodici bancarelle, poste in via Audisio,che ben descrivono la vivacità della realtà caseariaspagnola, tra cui anche l’associazione dei casari eformaggiai del cammino di Santiago de Compostela.

� Il fondatore del movimen-to della chiocciola raccontal’avventura di Slow Food inItalia e nel mondo al giornali-sta Gigi Padovani in SlowFood. Storia di un’utopia, ilvolume pubblicato per i tipidi Slow Food editore e Giun-ti che sarà presentato vener-dì 15 alle 17.30 nello stand diSlow Food editore in piazzaXX settembre.

Dalla conversazione traCarlo Petrini, che oggi colla-bora come editorialista a Re-

pubblica, e il giornalista, diorigini albesi, specializzatoin gastronomia e cultura delcibo, nasce una nuova “bio-grafia ufficiale” del movi-mento internazionale nato aBra trentuno anni fa.

Un’utopia che, oltre a di-fendere e valorizzare i sape-ri e i sapori delle produzionilocali, ha dato vita alla reteglobale di Terra madre co-struendo e diffondendo idea-li di sviluppo sostenibile performe di agricoltura e di ali-

mentazione che guardano alfuturo del nostro pianeta.

Un percorso passato an-che attraverso la nascita del-la prima Università di scien-ze gastronomiche al mondo.La “chiacchierata” ripercorrevita e opere di quel Carlinche dallo scorso anno è an-che ambasciatore specialedella Fao per il programmaFame zero. Così come nel vo-lume, anche durante la pre-sentazione non mancheran-no aneddoti e interviste.

� Il consiglio per iniziarebene la visita di Cheeseè partire da via Mendicitàistruita, sede di SlowFood da oltre tren’anni eindirizzo noto in tutto ilmondo agli appassionatidella chiocciola. Proprioqui è allestita Casa SlowFood, con alcune attivitàriservate ai soci e agliaspiranti soci. Tra questegli “Incontri slow… con illatte crudo”, un assaggiodei master of food, ovveroi corsi educativi che SlowFood propone ai proprisoci in tutta Italia.Per prendere parte agliappuntamenti bastaverificare la disponibilitàin Casa Slow Food. Per lescolaresche e i visitatoridesiderosi di mettersi allaprova, niente di meglio

che incontrare i produttorie scoprire i segreti del loromestiere attraverso giochie laboratori. Lungo viaVittorio Emanuele II saràanche allestita la Via latteacon quiz e momentidi intrattenimento a curadi Circowow. Il gioco dellatransumanza e il jengagigante sono solo alcunidei divertenti momentiper cimentarsi con temicome latte crudo, fermentinaturali ed etichettanarrante, ingredientiimprescindibili del mondodel latte e dei formaggibuoni, puliti e giusti.Tra le aree dedicate ai sociSlow Food si trova ancheil Baby pit stop, riservatoalle neomamme e aibimbi che hanno bisognodi un momento di relax.

Alle scuole di Bra e dintorni Cheese haproposto di inscenare un vero e proprioprocesso pubblico, in cui due squadredifendono la propria tesi su un tema,argomentandola davanti a un giudice e a unagiuria. Il processo inizia dopo la visione di unfilm nei cinema Impero e Vittoria e ciascuna

squadra, composta da tre o cinque alunni,deve difendere la propria posizione suambiente, sostenibilità e agricoltura e allostesso tempo replicare alle affermazionidella squadra avversaria. L’appuntamentoè per lunedì 18 settembre alle 10. L’incontroè aperto a tutti al prezzo simbolico di 2 euro.

Anche nell’edizione 2017,Cheese sarà “green” e at-tento alla sostenibilità

ambientale: una politica per-seguita tanto da Slow Food,in diversi ambiti, quanto dalComune di Bra, che ha otte-nuto recentemente ragguar-devoli risultati in tema di rac-colta differenziata.

Si parte, infatti, dai rifiuti:nel 2015 la raccolta differen-ziata superò il 90% su 56 ton-nellate di immondizia pro-dotta in quattro giorni di ma-nifestazione. Un traguardoraggiunto anche grazie alPresidio del rifiuto: persona-le adeguatamente preparatoforniva indicazioni sul corret-to smistamento della spazza-tura nelle isole ecologiche al-lestite in giro per la città.

Anche quest’anno il pro-getto, che è nato dalla colla-borazione tra Comune diBra e Novamont (aziendaleader nella produzione dimateriali compostabili), tor-nerà a Cheese con una novi-tà: associazioni sportive e divolontariato, Pro loco, comi-tati di quartiere hanno adot-tato le eco-isole.

Ogni gruppo, tramite vo-lontari, opportunamente for-

mati, affiancherà i visitatoriper lo smaltimento correttodi carta, plastica, alluminio,acciaio, organico e rifiuti in-differenziati. Riciclati sonoanche i sacchetti della spazza-tura forniti da Cuki. Il servi-

zio di raccolta è a cura diEnergetikambiente. Le stovi-glie biodegradabili Nova-mont saranno, di nuovo, pro-tagoniste di degustazioni e la-boratori, ma saranno utilizza-te anche nei locali braidesi

che somministrano alimenti,secondo il regolamento in vi-gore nei giorni di Cheese: gra-zie al materiale compostabileMater-Bi si risparmierà mol-tissima plastica usa e getta.

I bicchieri, invece, sonorealizzati da Eco tecnologiecon un materiale innovativoottenuto dall’amido di mais:una grafica chiara lo rende ri-conoscibile in modo da di-stinguerlo dai comuni bic-chieri di plastica. Un occhio“eco” anche nella scelta deglialtri partner e fornitori: daitovaglioli di carta Lucartgroup della linea Fiberpack,nata dal riciclo del Tetra pak,all’arredamento della Cheesebox con i Greenpallet palm ei pannelli in legno Paguane-ta. Bassi consumi e minoreimpatto ambientale anche almomento del caffè, grazie al-le macchine firmate Astoria.

Nella Piazza della pizzac’è il consorzio nazionaleper il riciclo e recupero degliimballaggi in acciaio, il Ri-crea, che propone anche la-boratori informativi e dimo-strazioni culinarie, mentrenella Gran sala farà il suoesordio la moneta pulita rea-lizzata in legno.

Spettacoli, concerti e tanto altro

LE SCUOLEBRAIDESIINSCENANOUN PROCESSO

VIA AUDISIO:BEN DODICIESPOSITORISPAGNOLI

Anche in questa edizione i volontari assisteranno i visitatori per unacorretta raccolta differenziata, che nel 2015 raggiunse il 90 per cento.

EDUCAZIONE ALIMENTARE

SLO

WF

OO

D

Attenti all’ambientedai bicchieri ai rifiuti

Slow Food, la storia di un’utopia

Il gruppo Madamé proporràbrani della tradizione popolare.

A Casa Slow Food e nella Via latteasi scoprono i segreti dei produttori

Page 11: PERCORSI FONDAZIONE BOTTARI LATTES Cambidi stagione

GAZZETTA D’ALBA - MARTEDÌ 12 SETTEMBRE 2017 37

Speciale

Per celebrare i primivent’anni di Cheese ingrande stile, Slow Food

Italia e la Città di Bra hannomesso a punto un ricco pro-gramma di spettacoli, concer-ti e film. Tra gli spettacoli, do-menica 17 settembre, alle 21,approda al teatro PoliteamaNon ci sono più le quattro sta-gioni di Luca Mercalli (si ve-da l’intervista a pag. 29, ndr)e della Banda Osiris: un’esila-rante lezione sul clima percomprendere appieno e congrande divertimento il feno-meno dei cambiamenti cli-matici e del riscaldamentoglobale che minacciano il pia-neta. Lo spettacolo ha un co-sto di 5 euro ed è possibileprenotare i biglietti a Bra,presso lo Slow Food bazar divia Mendicità istruita 14 e l’uf-ficio turistico di piazza Cadu-ti per la libertà 20.

Gli eventi in programmain realtà iniziano giovedì 14con “Cheese on stage”, il car-tellone di concerti gratuitipromossi dalla Regione Pie-monte in collaborazione conAssopiemonte Dop e Igp eDmo Piemonte marketing.

Sui due palchi, in piazzaCaduti per la libertà e pres-so lo spazio della RegionePiemonte in piazza Sprei-tenbach, si alternerannol’electric swing del gruppoThe sweet life society; la fu-sione tra swing, manouche,

folk, tango, rock e musicacontemporanea dei Maga-sin du café, accompagnatiper l’occasione dalle musi-che della tradizione popola-re delle Madamé; lo scottishe irish punk rock dei The ru-mjacks, band australianache ha ottenuto milioni di vi-sualizzazioni su Youtube; einfine il folk occitano deiLou Pitakass, un giovanegruppo formato dagli allievidi Sergio Berardo.

Da non dimenticare Chee-se on the screen, il ciclo diproiezioni, pensate ancheper le scuole, per scoprire co-me certi cibi e certi formaggi

possano cambiare, in me-glio, il nostro pianeta.

Promosso e organizzatoda cinema Impero e cinemaVittoria di Bra, in collabora-zione con Cinemambiente,Life e Slow Food, oltre allestorie di formaggi e pastoricon documentari come Fuo-ri dal gregge e Pastori, una sto-ria del Piemonte, Cheese onthe screen tratta anche dimolti altri argomenti: in Justeat it e Theater of life a esseredenunciati sono gli sprechi

alimentari mentre al centrodi Domani: le risposte al no-stro futuro e Good thingsawait c’è la buona agricoltu-ra, ma soprattutto il nostrofuturo, inteso come un’otti-mistica spinta verso il cam-biamento. I biglietti per glispettacoli, al costo di 4,50 eu-ro, sono acquistabili diretta-mente al cinema. Per infor-mazioni si può visitare il sito:http://cheese.slowfood.it/cheese-film-spettacoli-tanto-altro/.

Musei aperti, con orariono-stop da venerdì a dome-nica, una nuova mostra ar-cheologica che racconta ilformaggio a palazzo Traver-sa (vernissage sabato 16 alle16.30), due passeggiate lette-rarie dedicate ad Arpino (sa-bato e domenica, alle 16, dal-la biblioteca) e uno stand de-dicato alla Città di Bra (enon solo) nel cortile delleMaschili. A Cheese il Comu-ne di Bra c’è con diversi ap-puntamenti tra cui (sabato,alle 16) il gemellaggio tra ilVespa club La Zizzola e quel-lo di Drammen (Norvegia).Tornano anche gli appunta-menti di Cheese bimbiall’asilo di Sant’Antonino, sa-bato e domenica, con preno-tazione obbligatoria allo0172-41.37.10. Durante lamanifestazione è visitabile apalazzo Mathis anche la mo-stra dedicata alla pop art.

Chi nel 2015 aveva apprezzato i formaggi della Spagna,Paese ospite due anni fa, sarà contento di degustare la piùampia esposizione mai registrata in undici edizioni dellamanifestazione: dodici bancarelle, poste in via Audisio,che ben descrivono la vivacità della realtà caseariaspagnola, tra cui anche l’associazione dei casari eformaggiai del cammino di Santiago de Compostela.

� Il fondatore del movimen-to della chiocciola raccontal’avventura di Slow Food inItalia e nel mondo al giornali-sta Gigi Padovani in SlowFood. Storia di un’utopia, ilvolume pubblicato per i tipidi Slow Food editore e Giun-ti che sarà presentato vener-dì 15 alle 17.30 nello stand diSlow Food editore in piazzaXX settembre.

Dalla conversazione traCarlo Petrini, che oggi colla-bora come editorialista a Re-

pubblica, e il giornalista, diorigini albesi, specializzatoin gastronomia e cultura delcibo, nasce una nuova “bio-grafia ufficiale” del movi-mento internazionale nato aBra trentuno anni fa.

Un’utopia che, oltre a di-fendere e valorizzare i sape-ri e i sapori delle produzionilocali, ha dato vita alla reteglobale di Terra madre co-struendo e diffondendo idea-li di sviluppo sostenibile performe di agricoltura e di ali-

mentazione che guardano alfuturo del nostro pianeta.

Un percorso passato an-che attraverso la nascita del-la prima Università di scien-ze gastronomiche al mondo.La “chiacchierata” ripercorrevita e opere di quel Carlinche dallo scorso anno è an-che ambasciatore specialedella Fao per il programmaFame zero. Così come nel vo-lume, anche durante la pre-sentazione non mancheran-no aneddoti e interviste.

� Il consiglio per iniziarebene la visita di Cheeseè partire da via Mendicitàistruita, sede di SlowFood da oltre tren’anni eindirizzo noto in tutto ilmondo agli appassionatidella chiocciola. Proprioqui è allestita Casa SlowFood, con alcune attivitàriservate ai soci e agliaspiranti soci. Tra questegli “Incontri slow… con illatte crudo”, un assaggiodei master of food, ovveroi corsi educativi che SlowFood propone ai proprisoci in tutta Italia.Per prendere parte agliappuntamenti bastaverificare la disponibilitàin Casa Slow Food. Per lescolaresche e i visitatoridesiderosi di mettersi allaprova, niente di meglio

che incontrare i produttorie scoprire i segreti del loromestiere attraverso giochie laboratori. Lungo viaVittorio Emanuele II saràanche allestita la Via latteacon quiz e momentidi intrattenimento a curadi Circowow. Il gioco dellatransumanza e il jengagigante sono solo alcunidei divertenti momentiper cimentarsi con temicome latte crudo, fermentinaturali ed etichettanarrante, ingredientiimprescindibili del mondodel latte e dei formaggibuoni, puliti e giusti.Tra le aree dedicate ai sociSlow Food si trova ancheil Baby pit stop, riservatoalle neomamme e aibimbi che hanno bisognodi un momento di relax.

Alle scuole di Bra e dintorni Cheese haproposto di inscenare un vero e proprioprocesso pubblico, in cui due squadredifendono la propria tesi su un tema,argomentandola davanti a un giudice e a unagiuria. Il processo inizia dopo la visione di unfilm nei cinema Impero e Vittoria e ciascuna

squadra, composta da tre o cinque alunni,deve difendere la propria posizione suambiente, sostenibilità e agricoltura e allostesso tempo replicare alle affermazionidella squadra avversaria. L’appuntamentoè per lunedì 18 settembre alle 10. L’incontroè aperto a tutti al prezzo simbolico di 2 euro.

Anche nell’edizione 2017,Cheese sarà “green” e at-tento alla sostenibilità

ambientale: una politica per-seguita tanto da Slow Food,in diversi ambiti, quanto dalComune di Bra, che ha otte-nuto recentemente ragguar-devoli risultati in tema di rac-colta differenziata.

Si parte, infatti, dai rifiuti:nel 2015 la raccolta differen-ziata superò il 90% su 56 ton-nellate di immondizia pro-dotta in quattro giorni di ma-nifestazione. Un traguardoraggiunto anche grazie alPresidio del rifiuto: persona-le adeguatamente preparatoforniva indicazioni sul corret-to smistamento della spazza-tura nelle isole ecologiche al-lestite in giro per la città.

Anche quest’anno il pro-getto, che è nato dalla colla-borazione tra Comune diBra e Novamont (aziendaleader nella produzione dimateriali compostabili), tor-nerà a Cheese con una novi-tà: associazioni sportive e divolontariato, Pro loco, comi-tati di quartiere hanno adot-tato le eco-isole.

Ogni gruppo, tramite vo-lontari, opportunamente for-

mati, affiancherà i visitatoriper lo smaltimento correttodi carta, plastica, alluminio,acciaio, organico e rifiuti in-differenziati. Riciclati sonoanche i sacchetti della spazza-tura forniti da Cuki. Il servi-

zio di raccolta è a cura diEnergetikambiente. Le stovi-glie biodegradabili Nova-mont saranno, di nuovo, pro-tagoniste di degustazioni e la-boratori, ma saranno utilizza-te anche nei locali braidesi

che somministrano alimenti,secondo il regolamento in vi-gore nei giorni di Cheese: gra-zie al materiale compostabileMater-Bi si risparmierà mol-tissima plastica usa e getta.

I bicchieri, invece, sonorealizzati da Eco tecnologiecon un materiale innovativoottenuto dall’amido di mais:una grafica chiara lo rende ri-conoscibile in modo da di-stinguerlo dai comuni bic-chieri di plastica. Un occhio“eco” anche nella scelta deglialtri partner e fornitori: daitovaglioli di carta Lucartgroup della linea Fiberpack,nata dal riciclo del Tetra pak,all’arredamento della Cheesebox con i Greenpallet palm ei pannelli in legno Paguane-ta. Bassi consumi e minoreimpatto ambientale anche almomento del caffè, grazie al-le macchine firmate Astoria.

Nella Piazza della pizzac’è il consorzio nazionaleper il riciclo e recupero degliimballaggi in acciaio, il Ri-crea, che propone anche la-boratori informativi e dimo-strazioni culinarie, mentrenella Gran sala farà il suoesordio la moneta pulita rea-lizzata in legno.

Spettacoli, concerti e tanto altro

LE SCUOLEBRAIDESIINSCENANOUN PROCESSO

VIA AUDISIO:BEN DODICIESPOSITORISPAGNOLI

Anche in questa edizione i volontari assisteranno i visitatori per unacorretta raccolta differenziata, che nel 2015 raggiunse il 90 per cento.

EDUCAZIONE ALIMENTARE

SLO

WF

OO

D

Attenti all’ambientedai bicchieri ai rifiuti

Slow Food, la storia di un’utopia

Il gruppo Madamé proporràbrani della tradizione popolare.

A Casa Slow Food e nella Via latteasi scoprono i segreti dei produttori

SHOW ROOMBRA

Via Montello angolo via Cuneo

NARZOLE Frazione Lucchi 4

Page 12: PERCORSI FONDAZIONE BOTTARI LATTES Cambidi stagione

38 GAZZETTA D’ALBA - MARTEDÌ 12 SETTEMBRE 2017

VIAGGI DI PACE PER ILPAPA. Accogliendo l’invitodei capi di Stato e dei vescovidel Myanmar e del Bangla-desh, papa Francesco si reche-rà in viaggio nei due Paesi. Lavisita in Myanmar si svolgeràdal 27 al 30 novembre e avràcome mete le città di Yangone Naypyitaw. Poi il Ponteficesi trasferirà in Bangladesh,che lo ospiterà fino al 2 di-cembre e dove Francesco visi-terà la città di Dhaka. Interes-santi i due loghi con i rispetti-vi motti per le due visite:“Amore e pace” per il Myan-mar e “Armonia e pace” per ilBangladesh. È l’augurio a vi-vere in armonia tra religioni,culture, popoli e storia.

� LUCIANI PRESTO BEA-TO? È l’augurio espresso dalcardinale Pietro Parolin, invi-tando i giornalisti che lo inter-pellavano a pregare per que-

sta intenzione. A Canaled’Agordo, paese natale di Gio-vanni Paolo I, il vescovo diBelluno ha presieduto unaMessa nel 39° anniversariodell’elezione di Luciani al so-glio pontificio. Al termine èstato lo stesso vescovo Rena-to Marangoni, dopo aver sot-tolineato le virtù del “Papadel sorriso”, a cominciare dal-la sua figura di pastore, ad au-spicare una rapida approva-zione del decreto sull’eserci-zio eroico delle virtù cristianedi Albino Luciani. «Magari en-tro l’anno», ha detto il vesco-vo, «se ci sarà il miracolo, e siparla di guarigioni miracolo-se, credo che non mancheràmolto alla beatificazione».

ESERCIZI SPIRITUALI AVICOFORTE. Presso la casaRegina Montis Regalis diMondovì è programmato uncorso di esercizi spiritualiper sacerdoti, diaconi e reli-giosi, dal 25 al 29 settembre,predicati da monsignor Gio-vanni Scanavino sul tema:“Il pastore e l’Amoris laetitia:dal vangelo di papa France-sco, con riferimento asant’Agostino”. MonsignorScanavino, vescovo emeritodi Orvieto-Todi, è originariodi Santo Stefano Belbo ed èun agostiniano. Per informa-zioni e prenotazioni, telefo-nare al n. 0174-56.53.00.

� MADRE TERESA E LA-DY DIANA. A vent’anni dal-la loro morte, la santa di Cal-cutta e la principessa d’In-ghilterra sono state ampia-

mente ricordate. Anche leedizioni San Paolo hannopubblicato un volume delcardinale Angelo Comastri(Ho conosciuto una santa) euno di Luciano Regolo (L’ul-timo segreto di Lady Diana).Pur nella loro evidente di-versità, fin dai giorni dellaloro morte le due donne so-no state accostate in partico-lare per la comune attenzio-ne ai poveri e ai piccoli. Ba-sterebbero, a questo propo-sito, le parole consegnateda Madre Teresa a Lady Dia-na: «Se vuoi salvare i tuoi fi-gli fai conoscere loro la po-vertà, portali a dare affettoa chi è disperato, a chi sof-fre. Accompagnali sotto iponti del Tamigi, dove dor-mono tanti senzatetto alfreddo». È noto che la princi-pessa queste parole non leha lasciate cadere nel vuoto. Giovanni Ciravegna

� Domenica 17 settem-bre, alle ore 16, presso iltempio San Paolo in Alba,sarà celebrata a livello dio-cesano la domenica dellaParola voluta da papaFrancesco.

Durante l’Eucaristia pre-sieduta dal vescovo di Al-ba monsignor Marco Bru-netti, Bruno Cerchio saràistituito lettore e accolito,

mentre Mario Merotta edEdoardo Marengo saran-no istituiti lettori.

Nella stessa celebrazio-ne, monsignor Brunetti af-fiderà il “mandato” ai cate-chisti e gli animatori ededucatori dei gruppi gio-vanili di tutta la diocesi at-traverso la consegna delVangelo, in apertura delnuovo anno pastorale.

DOMENICA DELLA PAROLA

Nel tempio San Paolo,domenica 17, istituiti3 lettori e mandato aeducatori e catechisti

Quello del lettorato è il pri-mo dei ministeri istituiti.Tale servizio alla Parola di

Dio ha origini molto remoteed è ricordato già nei primi do-cumenti della vita della Chie-sa come la Prima apologia diGiustino (circa 150 d.C.) e laTraditio apostolica dello Pseu-do Ippolito (circa 215 d.C.).

Anticamente legato alle esi-genze di comunità nelle qua-li l’analfabetismo era moltodiffuso e in cui erano quindidi importanza fondamentalefigure come quelle degli scri-vani e dei lettori, dopo il X se-colo il lettorato subisce unadecadenza dovuta all’esten-sione generalizzata del ruolodi lettura nella celebrazione,alla diffusione della Messa co-siddetta “privata”, in cui ilpresbitero da solo assomma-va su di sé tutte le funzioni erecitava tutte le parti, e all’in-

serimento della figura del let-tore come tappa o “porta diingresso” nel clero, e quindivia di accesso a ulteriori gra-di, con la conseguente riser-va agli uomini in camminoverso il ministero ordinato(diaconato e presbiterato).

È grazie a Paolo VI con ilmotu proprio Ministeriaquaedam del 1972 che il letto-rato viene ripensato comeun ministero (cioè un servi-zio ecclesiale) permanente,che viene conferito a fedeli

laici attraverso un’appositacelebrazione rituale che liistituisce al servizio della Pa-rola di Dio da proclamare nel-la liturgia e da far risuonarenella catechesi e nelle varieforme di annuncio. In altri

termini, il lettore è a serviziodella Parola, chiamato a darevoce alla Scrittura nell’azio-ne liturgica. L’annuncio è es-senziale alla fede, è il mezzodi cui si serve Dio per dire alsuo popolo “Ascolta!”. La co-munità cristiana affida que-sto prezioso servizio a perso-ne scelte per dare corpo allaParola scritta trasformando-la in Parola viva: quando es-sa risuona nella liturgia «èCristo stesso che parla» (Sa-crosanctum Concilium 7).

Non si tratta allora di con-siderare il lettore solo a livel-lo tecnico e funzionale. Il mi-nistero del lettore si com-prende pienamente quandosi considera l’importanzamassima della Parola di Dionella celebrazione liturgica(Sacrosanctum Concilium 51)e nella vita della Chiesa. LaChiesa ha la primarietà delministero della Parola (cfr.At 6,2-4), anzi la sua predica-zione può essere considera-ta la prima carità (Lumen gen-tium 42). La Parola celebratae proclamata dà vita, suscitala fede e nutre la Chiesa. Per-tanto la sua proclamazionesi fa evento di salvezza, co-munica e realizza quanto vie-ne proclamato (cfr. Ef 3,5).

Tutto ciò ha conseguenzepastorali importanti, tra cuiquelle di recuperare una vi-va esperienza della presenzadel Signore nella sua Parolae poi l’attenzione che occor-re attribuire alla sua procla-mazione nell’assemblea li-turgica. Ciò che qualifica illettore è dunque l’essere me-diatore (non protagonista)

tra Dio, che rivolge la sua Pa-rola, e la comunità cristianache l’ascolta e la fa propria.Non si tratta soltanto di “leg-gere”, ma di proclamare, ov-vero rendere pubblico, esse-re strumenti della rivelazio-ne a servizio della comunità.

Di conseguenza, le funzio-ni di un lettore istituito van-no oltre la lettura nella litur-gia (compito per il quale èspecificamente designato,con una veste propria per ilsuo ufficio (cfr. Olm 54): «Illettore deve curare la prepa-razione dei fedeli alla com-prensione della Parola di Dioed educare nella fede i fan-ciulli e gli adulti. Ministeroperciò di annunciatore, di ca-

techista, di educatore alla vi-ta sacramentale, di evange-lizzazione a chi non conosceo misconosce il Vangelo. Suoimpegno, perché al ministe-ro corrisponda un’effettivaidoneità e consapevolezza,deve essere quello di acco-gliere, conoscere, meditare,testimoniare la Parola di Dioche egli deve trasmettere» (Iministeri nella Chiesa, 7).

Nel mistero cristiano di co-munione tra Dio e l’uomo, illettorato, come ministero isti-tuito, è dunque un’occasionee un’opportunità importanteper la Chiesa, per riscoprireil ruolo attivo e vivo dei laici,e non solo di chi è in cammi-no verso i ministeri ordinatidi diaconato e presbiteratoperché, secondo il monito dipapa Francesco, tutti noi cre-sciamo sempre nella coscien-za del permanente bisognodi essere evangelizzati (cfr.Evangelii gaudium, 163). Edoardo Marengo

La consegna del Vangelo

Martedì 12 settembre: il 12 e il 13, partecipa allariunione della Conferenza episcopale piemontese a Susa.

Giovedì 14: interviene all’incontro di aggiornamentoper i vescovi a Castelletto di Brenzone (Vr).

Venerdì 15: alle 18.30, partecipa all’incontro per presbiterie laici ad Altavilla, con Roberto Repole e Valentina Soncini.

Sabato 16: alle 11, inaugura la sede sociale dell’Associazionenazionale Carabinieri in corso Enotria; alle 16, a Gallo d’Albacelebra l’Eucaristia e amministra la Cresima.

Domenica 17: alle 9.30, celebra la Messa con gli scout nelparco del vescovado; alle 11.15, presiede la Messa a Vegliadi Cherasco; alle 16, nel tempio San Paolo di Alba celebral’Eucaristia con il mandato ai catechisti e animatori digruppi e con l’istituzione del lettorato e accolitato.

Martedì 19: alle 9.30, partecipa all’incontro dei presbiteriad Altavilla; alle 13.30, convoca il Consiglio episcopale.

Il perdono fa problema, in tutte le culture e religioni, per-ché è innato in noi il principio di azione-reazione. Leculture e le religioni hanno cercato di regolamentare e

contrastare questo istinto. Gesù segna una duplice svolta.La novità di Gesù emerge dal confronto tra il brano del

Siracide (27,30-28,7) e il “discorso comunitario” (Mt18,21-35). Il primo scrive: «Perdona l’offesa al tuo prossi-mo e per la tua preghiera ti saranno rimessi i peccati», os-sia: se tu perdoni al prossimo, Dio perdonerà a te. Gesù ri-balta le cose: prima Dio ha perdonato te; per questo an-che tu devi perdonare. Lo dice raccontando la paraboladei due creditori. Il primo, dopo aver ottenuto il condonodi un grande debito, si rifiuta di condonare un debito mi-nimo. Il debito che il padrone ha condonato è enorme.Non è facile quantificarlo: secondo la Bibbia interconfes-sionale 10mila talenti equivalgono a 50 milioni di euro;cento denari a 5 euro! Il perdono che noi dobbiamo accor-dare è nulla rispetto a quanto abbiamo ottenuto.

La seconda novità di Gesù è verso le scuole rabbiniche,che discutevano su quante volte perdonare. C’era il detto:«La prima si perdona; la seconda si bastona!». I rabbini in-segnavano che il giusto perdona fino a tre volte. Pietrovuol fare il generoso, e azzarda fino a sette (è più del dop-pio ed è il numero della pienezza!). Gesù con il gioco di pa-role, «non sette, ma settanta volte sette», dice che dobbia-mo perdonare sempre. L’espressione “settanta volte set-te” ricorre in Gen 4,24 per indicare la vendetta senza finedi Lamec. Gesù la applica al perdono e indica un ideale al-tissimo a cui tendere, la perfezione, propria di Dio.

Con il realismo delle parabole Gesù mette in guardiada un pericolo: essere servili quando dobbiamo ottenerequalcosa per noi, e feroci quando esigiamo quanto ci è do-vuto. Bisogna evitare la banalizzazione del perdono (pen-siamo al giornalista che, intervistando persone che han-no perso tragicamente un loro caro, chiede se hanno per-donato i colpevoli...). Il perdono non è banale, esige tem-po, coinvolge tutto l’essere, per questo non è facile. Il per-dono è il più bel regalo che possiamo fare a noi stessi; an-nulla il rancore e fa vivere meglio. Per questo, quandonon riusciamo a perdonare, dobbiamo chiederlo a Dio. Lidia e Battista Galvagno

Agenda del vescovo

BA

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NT

INI

Da sinistra: Mario Merotta, Bruno Cerchio ed Edoardo Marengo.

LA SACRA SCRITTURAVA PROCLAMATA EANNUNCIATA, OLTRECHE TESTIMONIATA

Oggi servili e domani feroci?

È UN’OCCASIONE PERRISCOPRIRE IL RUOLOATTIVO CONFERITODAL VATICANO II AILAICI NELLA CHIESA

MA

RC

AT

O

UN PENSIERO PER DOMENICA

Lettori al servizio dellaParola nella comunità