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Istruzioni operative per la pulizia e la disinfezione esterna delle apparecchiature di Dialisi

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Page 1: per la pulizia e la disinfezione esterna delle ... · Sulla base della capacità di eliminazione dei mi- ... e dei miceti. Non si riescono però, a debellare i bat-teri che, al momento

Istruzioni operative

per la pulizia e la disinfezione esterna delle apparecchiature di Dialisi

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Prefazione

Questo Protocollo è dedicato al Personale dei Centri Dialisi e vuole concorrere a facilitare / integrare / stan-dardizzare le procedure di pulizia / disinfezione ester-na delle apparecchiature di Dialisi.L’A.N.T.E. (Associazione Nazionale Tecnici Emodia-lisi) fondata nel 1990 ha, con la collaborazione del per-sonale Infermieristico di alcuni centri Dialisi, redatto questo protocollo, esso non vuole assolutamente sosti-tuirsi a eventuali protocolli di Pulizia / Disinfezione presenti a vario titolo nei Centri Dialisi, ma può essere un utile strumento di confronto.

Francesco Campanella Presidente Ante

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PREMESSA

La presente procedura ha lo scopo di raccomandare criteri di pulizia / disinfezione esterna delle apparec-chiature di dialisi regolando e uniformando le proce-dure. Queste raccomandazioni sono rivolte a tutti quei Soggetti che utilizzano tali dispositivi nelle Unità di Nefrologia e Dialisi, Unità di Terapia Intensiva, a domicilio, nei CAL nei CAD e in tutti gli ambienti dove se ne richiede l’utilizzo in ambito dialitico, il tutto per un’adeguata misura di prevenzione delle infezioni, riducendo sotto a un livello detto di sicu-rezza la presenza di batteri, virus, funghi e protozoi. Tali raccomandazioni recepiscono, ove esistente, la normativa nazionale e/o internazionale di riferimento per le apparecchiature di emodialisi e per i disinfet-tanti. Settori interessati: Qualità, Ambiente, Emissions Trading Scheme, Safety (Salute e Sicurezza sui luoghi di lavoro), Security (Sicurezza aziendale), I.S.M.S. (Information Security Management System), Servizio di Prevenzione e Protezione, Sicurezza Alimentare, Sistemi di Gestione dell’Energia e tutte quelle di pertinenza; in assenza di tale normativa si adottino i criteri stabiliti dall’A.N.T.E. La seguente procedura è stata sviluppata e viene gestita dall’A.N.T.E.

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Oggetto Pulizia e disinfezione esterna delle apparecchia-ture di Dialisi.

ScopoCreare un protocollo di pulizia / disinfezione ester-na del monitor di dialisi, che riduca la possibilità di infezioni accidentali agli operatori e non danneggi la funzionalità dell’apparecchiatura.

I livelliSulla base della capacità di eliminazione dei mi-crorganismi il progetto di pulizia / disinfezione esterna dei monitor di dialisi si preoccupa di iden-tificare livelli diversi della metodica di disinfezio-ne:

• Livello 1 disinfezione di basso livello: consente di eliminare un consistente numero di bat-teri, alcuni tipi di virus e alcune tipologie di miceti. Non è però sufficiente a garantire l’eliminazione di batteri che, per loro natura e caratteristiche, sono particolarmente resistenti.

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• Livello 2 disinfezione di medio livello: con essa si riesce a eliminare un ancor più consi-stente numero di batteri, la maggior parte dei virus e dei miceti. Non si riescono però, a debellare i bat-teri che, al momento della disinfezione, si trovano in una condizione particolare del loro ciclo vitale (forma vegetativa); è una disinfezione a livello in-termedio intesa come intervento antimicrobico ad ampio spettro indicato in assenza di spore, virus HBV, HIV, HCV e bacillo tubercolare.

• Livello 3 disinfezione di alto livello: si distingue una disinfezione ad alto livello per i processi che determinano l’inattivazione di tutti i microrganismi presenti, compresi i virus HIV, HCV, HBV e bacillo tubercolare con la sola ecce-zione delle spore batteriche; permette di ridurre a una percentuale molto bassa la presenza dei batte-ri, molto bassa ma non pari a zero, perché quelli in forma vegetativa potrebbero resistere.

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Le caratteristiche

Siamo da tempo convinti che il risultato del processo di disinfezione esterna dei monitor di dialisi attraverso l’uso di sostanze disinfettanti, è influenzato da varie condizioni fondamentali che possono essere così illu-strate: Il tipo e le caratteristiche del materiale da sottopor-re a disinfezione:

se esso ha una superficie liscia, facile da pulire, non • porosa, l’efficacia dell’azione disinfettante si ottie-ne con maggiore agevolezza. Se, invece, il materiale presenta fessure, è poroso, è • difficile da pulire, la disinfezione esterna del moni-tor di dialisi può rivelarsi più difficoltosa.

La presenza sulle superfici, di sostanze organiche: sangue, liquidi biologici, ecc. rendono vana l’azione della sostanza disinfettante perché la inattivano.

La quantità di micro organismi presenti sul mate-riale e la specie di appartenenza (batteri in forma vegetativa o meno, virus, miceti, ecc.):ogni specie di microrganismo in relazione alla sua struttura e alle sue caratteristiche può risultare più o meno sensibile alla sostanza usata per la disinfezione.

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Il tipo di disinfettante e la concentrazione dello stesso I disinfettanti sono diversi in relazione al tipo di disinfezione (basso, medio, alto livello) a cui deve essere sottoposto uno specifico oggetto. Per agire in modo efficace ogni sostanza disinfettante deve entrare in contatto con l’oggetto a una specifica concentrazio-ne: più bassa di quella indicata, significa compromet-terne l’efficacia, mentre usarlo a una concentrazione più alta non significa potenziarne il risultato.

Il tempo di contattoIl disinfettante per essere efficace, deve rimanere a contatto con i microrganismi per un tempo che, come la concentrazione, è diverso per ogni tipo di disin-fettante. Anche in questo caso abbreviare il tempo di contatto significa non permettere al disinfettante di agire, mentre allungarlo molto non equivale sempre a migliorarne l’azione quindi l’effetto.

La temperaturaIl processo di disinfezione è il risultato di una serie di reazioni chimiche che, come tali, si potenziano per-ché accelerate con l’aumento della temperatura. Gli esperti ritengono che i valori minimi e massimi entro i quali si verifica quanto sopra siano 20 e 37 °C.

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Tipologia di materiale da trattare costituente le apparecchiature e la strumentazione per la dialisi

Decidere di effettuare una disinfezione esterna dei mo-nitor di dialisi di basso, medio, alto livello, e conse-guentemente stabilire quali mezzi, quali metodi, quali sostanze adottare, dipende dalla criticità del materiale che deve essere sottoposto a trattamento.

Classificazione della tipologia di materiale da trattare costituente le apparecchiature e la strumentazione di dialisi

• Materiale non critico: è tutto quel materia-le che non viene mai a contatto con le mucose del malato sottoposto a dialisi, ma soltanto con la sua cute integra. Essendo la cute integra una buona barriera per i microrganismi, è molto improbabile che questo materiale ne favorisca la trasmissione. Esempio: bracciali di pressione, forbici, klemmer per linee ematiche, lenzuola, coperte, materassi, padelle, pappagalli, comode, superfici da lavoro, ecc.Per questo materiale è ritenuta sufficiente una buo-na detersione o una disinfezione di basso livello se necessaria.

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• Materiale semicritico: è tutto quel materiale o strumentario che viene a contatto con le mucose integre del malato. Questo materiale, prima di essere usato, deve essere pulito e successivamente sottopo-sto a una disinfezione di medio alto livello.Esempio: endoscopi, laringoscopi, termometri, ecc.

• Materiale critico: è tutto quel materiale che entra in contatto con parti del corpo che solitamente sono sterili (ad esempio il circolo sanguigno) ma che a causa di contatto diretto ed indiretto con le superfici delle apparecchiature di emodialisi o con superfici di strumentazione di dialisi, possono essere pericolosa-mente inficiati.

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L’efficacia

I disinfettanti per le superfici delle apparecchiature di dialisi per essere ritenuti efficaci devono rispondere a specifici requisiti:

Spettro d’azione: deve essere ampio in modo da • agire su batteri, virus, miceti, protozoiAttività anche in presenza di materiale organico• Azione rapida e prolungata• Bassa tossicità• Bassa irritabilità• Facilità di impiego• Innocuità per il materiale trattato• Economicità per il largo uso all’interno dei centri • dialisi

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Scheda Tecnica

La scelta del disinfettante per la disinfezione ester-na dei monitor di dialisi e di tutte le apparecchiature utilizzate in dialisi, deve conseguire da una attenta valutazione. Una buona parte delle informazioni utili a favorire l’individuazione della sostanza più idonea è data dalla scheda tecnica che accompagna il disinfettante che dovrà essere utilizzato, la quale riporta le seguenti indicazioni:

Nome commerciale del prodotto• Composizione chimica• Categoria • Modalità di impiego• Applicazioni - utilizzo dei DPI • Avvertenze e condizioni di conservazione•

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Campo di applicazione

La presente procedura è rivolta a:Persone, Enti ospedalieri pubblici e privati, e/o Sog-getti che utilizzano tali dispositivi.

CompetenzeLa disinfezione esterna dei monitor di dialisi viene ese-guita:

Dall’OSS (Operatore Socio Sanitario) secondo • protocolli interni.Dall’Infermiere alla fine di ogni trattamento di • dialisi, durante la dialisi se le superfici risultano accidentalmente contaminate.Dal Tecnico di Emodialisi dopo ogni manovra tec-• nica.Dai Tecnici delle ditte di Settore, dopo ogni mano-• vra tecnica.

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Assodato che le apparecchiature medicali contami-nate sono tra i maggiori responsabili della diffusione delle infezioni virali, dalle evidenze pratiche, dalle raccomandazioni nazionali ed internazionali, e dalle esperienze sul campo, tra i disinfettanti esaminati dall’ANTE, idonei per la disinfezione esterna delle apparecchiature di Dialisi, l’ipoclorito di sodio alla concentrazione di 1000 ppm è il principio attivo elet-tivo per contrastare la trasmissione dei BBV (HBV, HCV, HIV).

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Protocollo raccomandato da A.N.T.E. per evitare il rischio di contaminazione della strumentazione in dialisi• Pulizia / disinfezione giornaliera / settimanale.

Sostituire gli accessori monouso esterni dei • monitor di dialisi e delle apparecchiature elettro-medicali dopo ogni paziente.Gli accessori riutilizzabili devono essere puliti / • disinfettati prima di essere applicati ad un nuovo paziente. Porre particolare cura nella pulizia / disinfezione • esterna dei monitor.Prima della pulizia / disinfezione prendere • visione delle note contenute nei manuali operativi / tecnici dell’apparecchiatura.

A.N.T.E.

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Attenzione

Usare cautela nella pulizia dei connettori, dei cavi e non permettere che liquidi si frappongano tra le parti metalliche o vengano versati all’interno del moni-tor. Liquidi intrappolati e residui superficiali creano percorsi elettrici indesiderati che possono generare segnali rumorosi e falsi allarmi.

Avvertenza

Agenti chimici aggressivi degradano le plastiche e compromettono la sicurezza del dispositivo.Prima della pulizia scollegare il dispositivo dal pa-ziente e dall’alimentazione elettrica.Non permettere che i liquidi filtrino all’interno del dispositivo di monitoraggio.Non immergere l’apparecchiatura e i cavi in acqua o soluzioni per la pulizia.

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Pulizia della parte esterna dei monitor

Effettuare settimanalmente una pulizia esterna del moni-tor così come segue:

Spegnere il monitor.• Scollegare l’alimentazione elettrica.• Impregnare con acqua deionizzata un panno / carta • monouso che non si sfaldi, strizzarlo bene, partire dall’alto verso il basso, pulendo con accuratezza le parti sensibili come : Alloggiamento Bicart.• Astine e connettori aspirazione concentrato •

acido / basico. Attacchi hansen.• Supporto gocciolatore venoso.• Parte esterna del monitor compresa quella poste • riore.

Questo tipo di pulizia elimina eventuali residui di pol-vere, bicarbonato ecc e non necessita di passaggio con panno asciutto.

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Disinfezione della parte esterna dei monitor

Effettuare disinfezione esterna del monitor dopo • ogni trattamento. Effettuare la disinfezione esterna del monitor a • paziente sconnesso con apparecchiatura spenta o in fase di disinfezione interna. Non utilizzare prodotti spray anche se conformi, • in quanto non garantiscono una quantità costante di disinfettante sia per eccesso che per difetto e sono controindicati per infiltrazioni in parti sen-sibili dell’apparecchiatura (sensori, air detector, rulli pompa, elettropinza, sensori rivelatori arteria / vena/ago singolo, parti elettriche, ecc.).

Sono disponibili sul mercato dei panni disinfettanti monouso specificatamente indicati per la disinfezio-ne esterna del monitor da dialisi, che consentono di abbassare il rischio di errore e di “standardizzare” la procedura di disinfezione.

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Il disinfettante che dovrà essere utilizzato, deve riportare le seguenti indicazioni:

Nome commerciale del prodotto• Composizione chimica• Categoria (dispositivo medico)• Modalità di impiego• Applicazioni• Avvertenze e condizioni di conservazione• Concentrazione del principio attivo•

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Procedere dall’alto verso il basso con attenzione nei seguenti punti:

Parte superiore del monitor utilizzato come ap-• poggio per eventuali terapie o altroTasti accensione / spegnimento• Tasti regolazione pompe, livello gocciolatori, ecc• Schermo • Porta gocciolatore venoso (parte esterna)• Parte esterna pompa arteriosa / venosa/ on-line• Parti laterali del monitor.•

Si raccomanda l’utilizzo di un panno monouso im-bevuto di disinfettante in busta singola alla concen-trazione suggerita dalle raccomandazioni interna-zionali (es. Ipoclorito di Sodio alla concentrazione di 1000 ppm).

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NOTE

Non nascondiamo tuttavia le difficoltà molteplici e di vario genere che possono così essere sintetizzate:• la dimensione dell’iniziativa, considerato che già all’interno del mondo degli specialisti la prati-ca della disinfezione esterna dei monitor di dialisi è ancora in una fase di crescita e deve essere sostenuta dall’investimento di tempo e di risorse che non posso-no che provenire dalle associazioni promotrici• la necessità di migliorare il processo della di-sinfezione esterna dei monitor di emodialisi allegge-rendo alcuni passaggi ma conservando al tempo stesso intatta la garanzia di qualità che si vuole assicurare.

Il rischio infettivo interessa l’operatore e il paziente.Per entrambe le figure, la prima regola di un centro di emodialisi è considerare ogni paziente potenzialmente infetto.L’operatore ha l’obbligo di utilizzare i dispositivi di protezione individuale e deve attenersi alle linee gui-da internazionali e interne inerenti la manipolazione di presidi medici.Qualsiasi manipolazione del circuito ematico in par-ticolare durante la rimozione delle linee e del filtro rappresentano il momento critico di contaminazione del monitor.

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Nelle Unità di Dialisi vi è un altissimo rischio dei tra-smissione dei virus HBV, HCV, HIV che deriva dalle superfici ambientali potenzialmente contaminate e dai pazienti infetti.

L’infezione da HCV sembra essere endemica nella maggior parte del mondo con una incidenza del 3%. Studi internazionali affermano che negli ospedali ita-liani le procedure non sicure e le apparecchiature me-dicali contaminate hanno un ruolo predominante nella diffusione del BBV (Blood Borne Virus).

Vi sono numerose evidenze sul fatto che la riduzione della trasmissione di tali virus può essere rafforzata usando precauzioni igieniche di base ed evitando le misure di isolamento. In particolar modo un importan-te studio internazionale ha evidenziato che si è verifi-cata una trasmissione di HCV tra pazienti e/o persona-le Sanitario poiché non è stata adottata un’adeguata procedura di disinfezione del monitor esterno dialitico tra le sessioni.

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Riferimenti normativi

Nella presente procedura, sono stati presi come riferi-mento:

UNI CEI EN ISO/IEC 17021:2006 per la certifi-• cazione dei sistemi di gestione.UNI CEI EN 45011:1999 per la certificazione di • prodotto.ISO 9001: gestione qualità del sistema di produ-• zione.ISO 14001: gestione ambientale.• D.lgs 09/04/2008 N.81 e OHSAS 18001: gestione • della sicurezza e salute dei lavoratori.Etica: SA 8000.• Linee Guida Centers for Disease Control and Pre-• vention Atlanta.Linee Guida Regionali per disinfezione apparec-• chiature di Dialisi.Normative per i disinfettanti delle apparecchiatu-• re.Normative di comportamento per la trasmissione • delle infezioni ospedaliere e delle infezioni tra-smissibili per via ematica.Linee Guida della Commissione Nazionale per • la lotta contro l’AIDS e le altre malattie infettive (HCV-HBV).

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La stesura del Documento è stata curata daFrancesco Campanella - Presidente Ante

Hanno collaborato alla stesura di alcuni capitoliFabio De Marca - MarsicovetereMauro Mongelli - TarantoFrancesco Ragusa - Milano

Ideazione del Progetto:Paolo Besati - NovaraFrancesco Campanella - Bari

Responsabile del ProgettoFrancesco Campanella - Presidente Ante

Coordinatori del gruppo di lavoroDirettivo Ante

Gruppo di consensoComitato Scientifico AnteGli operatori sanitari che hanno contribuito con le loro osservazioni a migliorare la descrizione delle buone pratiche tramite la loro partecipazione ai corsi formativi Ante.

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Finito di stampare 01 - 2013

La collana del documento è curata dall’A.N.T.E.( Associazione Nazionale Tecnici Emodialisi )Viale Dante Alighieri, 17 28100 Novara – www.ante.it

Responsabile Francesco Campanella - Presidente Ante

Redazione impaginazione e graficaPaolo Besati - Direttore responsabile @nteNews

StampaItalgrafica - Novara

Copia del volume può essere richiesta a:A.N.T.E. (Associazione Nazionale Tecnici Emodialisi) Viale Dante Alighieri, 17 28100 - Novara [email protected] Oppure può essere scaricato dal sito www.ante.it

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Codice: 531565