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Per Io Sciostakovic di Bernard Haitink abbiamo eseguito ben 150 mila misure
Per essere più concreti facciamo riferimento ad una delle analisi eseguite sui dischi presi in considerazione questo mese.
Si tratta di una registrazione digitale su CD della Decca della sinfonia n. 8 di Shostakovich eseguita dalla Concert-gebouw Orchestra diretta da Bernard Haitink. La registrazione è stata eseguita nel 1982 ad Amsterdam.
Il diagramma numero 1 descrive l'an-damento della dinamica totale per tutta la durata del disco (circa un'ora) e da questo si può avere un'idea sull'andamento « espressivo » musicale. Più l'andamento è tormentato, più è elevato il contenuto emotivo.
Il diagramma numero 2 condensa, in un certo senso, le informazioni contenute nel diagramma precedente presentando la percentuale di tempo relativa ad ogni livello di intensità sonora.
Facciamo esplicito riferimento ai due diagrammi per capire cosa vuol dire questa cosa apparentemente complicata.
Supponiamo che la durata della registrazione sia esattamente di un'ora.
In ogni momento .della registrazione il livello sonoro ha i n certo valore; nei pianissimo qualche dB, nei fortissimo 50-60 e più dB.
Il diagramma N. 1 esprime proprio come varia nel tempo l'intensità sonora.
Può essere interessante chiedersi, per tutta la durata della registrazione, (nel nostro caso un'ora), per quanto tempo si è avuto un certo livello di intensità sonora.
Questa informazione è contenuta nel diagramma N. 2; ad esempio un livello di 32 dB si è avuto per l'8% del tempo cioè per 4,8 minuti.
Questo diagramma è estremamente interessante perché sintetizza bene qual è il contenuto dinamico del disco e anche come sono distribuiti i valori di dinamica.
Nel particolare caso della fìg. 2 si vede subito come si abbiano raramente valori di intensità sonora inferiori agli 8 dB o superiori a 58 dB.
All'interno di questi valori la distribuzione è abbastanza regolare raggiungendo il suo valore massimo intorno a 32 dB.
Ci si potrebbe chiedere come dovrebbe essere l'andamento di una registrazione ideale; ciò non ha ovviamente senso in quanto non si può prescindere dal contenuto artistico della stessa, comunque per avere qualche indicazione si possono considerare due casi estremi in cui si ha la « migliore » registrazione possi-
Dimitri Sciostakovic - Sinfonia n. 8 Concertgebouw Orchestra diretta da Bernard Haitink - Compact Disc Decca 411 616-2
Ecco in compact disc la registrazione di Haitink d'una delle più popolari sinfonie di Sciostakovic. Si tratta di una incisione di grande evidenza, che permette di cogliere tutto lo spirito di una composizione che si ricollega a uno dei momenti storici più drammatici e gravi: 1943, la seconda guerra mondiale sul sanguinoso fronte della Leningrado martoriata dal lungo assedio nazista. Sciostakovic trae spunto dal conflitto per sciogliere un inno di speranza verso la pace. Come già détto, l'interpretazione di Haitink resta una delle più valide. G.C.
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bile e quello in cui si ha la « peggiore ». Una registrazione « ideale » dovrebbe
) sfruttare tutti i livelli sonori a disposizione e sfruttarli tutti nella stessa maniera. Cioè ogni livello sonoro dovrebbe presentarsi con la stessa percentuale. Così, siccome nel nostro caso abbiamo diviso l'intervallo dinamico in 32 parti, ciascuna di queste dovrebbe presentarsi circa nel 3% di tempo ottenendo quindi una linea orizzontale in corrispondenza, appunto, al 3%.
Ribadiamo che questo « ideale » non ha nessun senso dal punto di vista artistico.
Il « peggior » caso possibile si avrebbe quando, per tutta la durata della registrazione, fosse presente un solo livello sonoro. Si può facilmente immaginare la monotonia di tale esecuzione.
Il diagramma si presenterebbe come un unico picco, con valore 100%, corrispondente all'unico livello sonoro presente nella registrazione.
Qualcuno potrebbe chiedersi come abbiamo ottenuto questo diagramma; abbiamo « misurato » il valore dell'intensità sonora ad intervalli regolari nel tempo, circa 40 volte al secondo, per tutta la durata del brano.
Nel caso della sinfonia N. 8 di Sho-stakovich che dura circa un'ora, sono state effettuate circa 150.000 misure di intensità che sono poi state opportunamente raggruppate per dare origine al diagramma riportato.
Prendiamo ora in considerazione la dinamica spaziale: il diagramma N. 3 dà un'idea di come è distribuita l'energia nello spazio (tra i due altoparlanti) in ogni momento della registrazione.
Anche in questo caso valgono le stesse considerazioni già fatte per la dinamica totale: più ampio e tormentato è il tracciato, più l'informazione spaziale è buona.
Per maggiori particolari rimandiamo ancora ai precedenti articoli.
Il diagramma N. 4 sintetizza nella stessa maniera del caso della dinamica totale le informazioni contenute nel diagramma N. 3 indicando la percentuale di tempo relativa ad ogni « posizione » nello spazio dell'immagine sonora.
Facendo riferimento al diagramma N. 4, un'immagine sonora al centro tra due altoparlanti è relativa allo 0 dB, mentre quelle relative esclusivamente ad un solo canale corrispondono a —64 o a +64 dB. Questo diagramma sintetizza bene la qualità della distribuzione dell'immagine sonora.
Un suono monofonico per tutta la durata del brano si presenta come un picco centrato su un solo valore mentre un suono ampio e ben distribuito dà origine ad una distribuzione uniforme.
Nel caso del disco esaminato, si può notare come l'immagine sonora sia molto ampia e distribuita abbastanza uniformemente, il che fa pensare ad una registrazione con ottime caratteristiche di spazialità.
Alla luce di queste considerazioni possiamo prendere brevemente in considerazione gli altri dischi misurati questo mese,
II supremo equilibrio di questo Vivaldi emerge attraverso i grafici di dinamica
La seconda incisione è una registrazione digitale su CD della Decca dei Gloria di Vivaldi eseguiti dal coro del St. Johns College di Cambridge e la Wren Orchestra. L'incisione è stata eseguita nel 1981 a Cambridge.
Il diagramma N. 5 mostra l'andamento della dinamica totale e il N. 6 la relativa distribuzione dinamica.
Si può notare come, in base anche al tipo di musica eseguita, l'escursione dinamica non sia molto ampia (si hanno raramente valori di dinamica inferiori ai 24 dB e superiori ai 56 dB) e come le intensità dinamiche si concentrino nell'intorno dei 40/50 dB.
Guardando i diagrammi 7 e 8 relativi alla dinamica spaziale si può notare un andamento molto frastagliato e ampio (nel N. 7) che fa pensare ad una immagine spaziale molto ben distribuita. Il diagramma N. 8 conferma tale impressione mettendo in luce anche delle localizzazioni preferenziali: i due massimi intorno ai —30 dB e +30 dB che corrispondono ad una particolare posizione delle voci e degli strumenti solisti.
Per i Dire Straits nel doppio CD «Alchemy» la tipica dinamica del rock «dal vivo»
Il terzo disco misurato è la prima parte di un « doppio CD » live della Pho-nogram: Alchemy dei Dire Straits, l'incisione è del 1984.
Come risulta dai diagrammi 9 e 10 l'escursione dinamica può essere considerata tipica per le registrazioni live di musica rock, tendenzialmente spostate verso l'alto (i massimi si hanno verso i 42/54 dB) e relativamente limitate (rari i valori sotto 18 dB e sopra i 60 dB).
I diagrammi della dinamica spaziale mettono in luce una posizione prevalente dell'immagine sonora e ciò si può notare sia dal diagramma N. 11 e in maniera più evidente da quello in fìg. 12.
Dalla particolare concentrazione che si ha intorno ai —-30 dB si deduce un netto spostamento dell'immagine sonora verso un canale laterale.
Questo, se da un lato può comportare una immagine sonora prevalente molto ben localizzata nello spazio, fa pensare anche ad una « staticità » della stessa. Ascoltando questo disco si potrebbe pensare anche che uno dei canali non funziona correttamente, mentre la causa è da ricercarsi nella particolare esecuzione e/o registrazione.
Antonio Vivaldi - Due Gloria CD Argo 410 018*2
Dopo avere ascoltato questi due Gloria (RV 588 e RV 589), ci si sorprende nel leggere come Vivaldi fosse tenuto a fornire musica vocale soltanto in via interinale, nell'assenza del titolare del ruolo presso Vorfanotrofio-conservatorio della Pietà di Venezia. Che cosa non abbiamo perso! E il rammarico è più che giustificato se l'ascolto si affida alla registrazione digitale in compact disc. I Gloria sì avvalgono del Coro del St. John's College di Cambridge e della Wren Orchestra sotto la direzione di George Guest. Le parti soliste sono affidate alle educatissime voci di Lynda Russell e Patrizia Kwella (primo e secondo soprano), Anne Wilkens (mezzosoprano) e Kenneth Bowen (tenore). G.C. ,
Dire Straits - Alchemy - Vertigo 818 243 Compact Disc
// coronamento di una onorata carriera per ogni artista che si rispetti è l'album dal vivo, sia esso singolo o doppio come in questo caso, in cui sono presenti tutti i classici enfatizzati dal caldo contatto con la platea. Questo « Alchemy » non sfugge alla regola regalandoci una valanga di sane e vigorose vibrazioni. Mark Knopfler e soci si fanno apprezzare soprattutto per l'arricchimento musicale col quale stravolgono, migliorandoli, successi come « Sultan Of Swing », « Tunnel Of Love » e « Love Over Gold » senza rovinare il risultato con odiose quanto inutili manipolazioni in studio. Un plauso dunque e molta voglia di riascoltarli sul palco considerando questo album un ottimo aperitivo. Paolo Battigelli
1§8 - ALTA FEDELTÀ
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