per distinguere un vivente da un non vivente non basta una sola caratteristica, ma un insieme di...
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Per distinguere un vivente da un non vivente non basta una sola caratteristica, ma un insieme di fattori
I viventi, organismi, hanno un ciclo di vitale, cioè nascono, crescono, si riproducono, si adattano, invecchiano e muoiono
I non viventi , anorganismi, invece non hanno un ciclo vitale
NUTRIZIONE
Autotrofi: che fabbricano da sé il nutrimentoAutotrofi: che fabbricano da sé il nutrimento
I vegetali assorbono dal terreno l’acqua i sali minerali, l’anidride carbonica e grazie alla luce solare e alla clorofilla ottengono le sostanze utili alla loro sopravvivenza (fotosintesi clorofilliana)
Eterotrofi: traggono nutrimento da altri esseri viventi Eterotrofi: traggono nutrimento da altri esseri viventi (catena alimentare)(catena alimentare)
Gli animali Gli animali con la digestione ricavano le sostanze che l’organismo assimilerà
RIPRODUZIONE
Ogni essere vivente da’ origine a organismi simili a sé
ACCRESCIMENTO
Nutrendosi gli esseri cambiano dimensioni e si sviluppano. Nella crescita cambiano anche alcune parti.
Gli esseri non viventi si accrescono solo in alcuni casi. Es. stalattiti e stalagmiti
SENSIBILITA’
Gli animali sono dotati di organi di senso più o meno sviluppati, che permettono di conoscere l’ambiente e quindi adattarsi
Anche i vegetali sono sensibili ad esempio alla luce e alla temperatura, ma non hanno veri e propri organi di senso.
MOVIMENTO
Gli animali si muovono autonomamente, mentre i vegetali solo in risposta a stimoli.
I movimenti delle piante sono detti TROPISMI: geotropismo è il movimento verso il centro della Terra da parte delle radici; il fototropismo è il movimento verso la sorgente luminosa
ADATTAMENTO
Ogni essere vivente è perfettamente inserito nel proprio ambiente e tutto il suo organismo è fatto in modo di abituarsi alle condizioni ambientali , anche quando queste cambiano
MORTE
Il ciclo vitale termina con l’invecchiamento e la morte anche se questa può avvenire a volte in modo accidentale.
CLASSIFICAZIONE
L’uomo ha sempre avuto l’esigenza di classificare gli esseri viventi.
Nell’antichità ci si basava sull’aspetto esteriore, ma con Aristotele (384-322 a.c.) si iniziò a classificare tenendo conto anche delle caratteristiche interne degli organi e apparati.
Un passo a vanti si ebbe nel XVIII con Carlo Linneo che ideò Il sistema di nomenclatura binomia.
Ogni essere è identificato da due nomi latini; il primo con iniziale maiuscola indica il GENERE (somiglianze all’interno del gruppo), il secondo con l’iniziale minuscola, la SPECIE (mette in risalto le differenze)
Panthera tigris (tigre), Panthera leo (leone)
Canis familiaris (cane comune), Canis lupus (lupo)
Equus caballus (cavallo), Equus zebra (zebra)
Quercus petrea (rovere) , Quercus suber (quercia da sughero)
Specie: raggruppamento di esseri in grado ci concepire figli fecondifigli fecondi
Genere: specie diverse ma con caratteristiche simili
Famiglia: generi diversi con caratteri comuni
Ordine: insieme di famiglie diverse con caratteri comuni
Classe ampio gruppo di ordini con caratteri comuni
Phylum vasto raggruppamento di classi a caratteri comuni
Regno animale , uno dei 5 grandi insiemi di esseri viventi
speciegenere
famiglia
ordineclasse
Phylum
regno
Quando si classifica si parla di insiemi insiemi e in particolare di sottoinsiemisottoinsiemi
I cinque regniI cinque regni
Eucarioti: più evoluti, composti da una o più cellule con nucleo delimitato
Procarioti: organismi semplici, composti da una sola cellula con nucleo non delimitato