pensiamo alla salute

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Perché ? Perché ?

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Page 1: Pensiamo alla salute

Perché ?Perché ?

Page 2: Pensiamo alla salute

Perché………

Riteniamo importante il primato della politica sulla economia

Vogliamo difendere, migliorare e CAMBIARE il pilastro del Welfare

Si è parlato molto di sanità ma poco della salute dei Pugliesi e dello stato del SSR

Bilancio e Prospettiva

Page 3: Pensiamo alla salute

La svolta del 2005... 2011

Ospedalocentrismo della riflessione politica sostanzialmente immutatoOspedalocentrismo della riflessione politica sostanzialmente immutato……………….Ma a parti invertite.Ma a parti invertite

Page 4: Pensiamo alla salute

Azioni qualificanti l’azione politica Regionale in tema di Sanità dal 2005 ad

oggi in tre fasi Abolizione del ticket e difesa degli ospedali Lotta “alla logica ospedalocentrica” (più

prevenzione) Accorpamento delle ASL Progetto “sanità partecipata” Commissione sulle Liste di Attesa Internalizzazioni Stabilizzazioni Piani di Rientro e Riordino (chiusura ospedali) Sperimentazione con il San Raffaele

Elezioni:Elezioni:RimangonRimangon

ooMorlacco Morlacco (ARES)(ARES)

TedescoTedesco è è assessoreassessoreAlla SaluteAlla SaluteSaponaroSaponaro al Bilancioal Bilancio

Nuova Giunta, Nuova Giunta, FioreFiore nuovo assessore nuovo assessore

confermato nel 2010confermato nel 2010

Page 5: Pensiamo alla salute

eppure…I derminanti della saluteeppure…I derminanti della salute

Page 6: Pensiamo alla salute

Cause di morte Eliminazione completa dei fattori di

rischioContributo

dovuto all’assisten

-za sanitaria

Biologici genetici

Comporta-mentali

Ambientali

1-Tumori 30 40 20 102-Cardiopatia ischemica 20 50 20 10

3-Cerebrovasculopatie 25 50 20 5

4-Altre cardiopatie 35 37 20 85-Bronchite, enfisema, asma

25 35 30 10

6-Polmonite 15 30 35 207-Tutti gli incidenti 5 50 35 108-Incidenti d’auto 5 65 25 59-Diabete mellito 45 40 5 1010-Suicidi 15 55 25 5

Cause di morte e fattori di rischio (fonte OMS)Cause di morte e fattori di rischio (fonte OMS)

Page 7: Pensiamo alla salute

Benessere e salute….

Page 8: Pensiamo alla salute

Guadagnare saluteAttività fisica Solo un terzo degli intervistati (33%) ha

dichiarato di svolgere il livello di attività fisica raccomandato;

il 31% è considerabile parzialmente attivo in quanto pratica attività fisica in quantità inferiore alle raccomandazioni e un 36% ha uno stile di vita completamente sedentario.

Solo in poco meno di un terzo dei casi gli operatori sanitari si sono informati sull’attività fisica praticata (28%) o hanno consigliato di farla (30%).

Situazione nutrizionale e abitudini alimentari Un terzo degli intervistati è in sovrappeso

(33%), oltre una persona su dieci è obesa (12%).

Il 56% delle persone con eccesso ponderale ha riferito che un operatore sanitario gli ha consigliato di fare una dieta per perdere peso ed il 37% ha dichiarato di aver ricevuto il consiglio di fare regolarmente attività fisica.

Consigli sulla sedentarietà in Puglia da OSConsigli sulla sedentarietà in Puglia da OS

sovrappesosovrappeso

Page 9: Pensiamo alla salute

Bevitori bingeBevitori bingePool di Asl, PASSI 2009 (%)Pool di Asl, PASSI 2009 (%)

Grafico 2Grafico 2. Guida sotto l’effetto dell’alcol tra chi riferisce di. Guida sotto l’effetto dell’alcol tra chi riferisce diconsumare bevande alcoliche e di guidare auto o moto perconsumare bevande alcoliche e di guidare auto o moto per

Asl Regione Puglia, PASSI 2009Asl Regione Puglia, PASSI 2009

Grafico 1. Grafico 1. Consumatori di alcol a rischio per AslConsumatori di alcol a rischio per AslRegione Puglia, PASSI 2009 (%)Regione Puglia, PASSI 2009 (%)AlcolAlcol

Page 10: Pensiamo alla salute

Il Fumo di sigaretta in Puglia

Nella Regione Puglia, i fumatori rappresentano il 29% degliNella Regione Puglia, i fumatori rappresentano il 29% degliintervistati, gli ex fumatori il 17% e i non fumatori il 54%.intervistati, gli ex fumatori il 17% e i non fumatori il 54%.

Rispetto del divieto di fumo sempre Rispetto del divieto di fumo sempre o quasi sempre nei locali pubblicio quasi sempre nei locali pubblici

Pool di ASL, PASSI 2009 (%)Pool di ASL, PASSI 2009 (%)

Conclusioni: In Puglia circa una persona su Conclusioni: In Puglia circa una persona su tre è un fumatore. Rispetto allo Studio PASSI tre è un fumatore. Rispetto allo Studio PASSI condotto nel 2005, si denota un incremento condotto nel 2005, si denota un incremento della abitudine al tabagismo, Applicando la della abitudine al tabagismo, Applicando la prevalenza di fumatori ottenuta attraverso lo prevalenza di fumatori ottenuta attraverso lo Studio Passi al software SAMMEC, sviluppato Studio Passi al software SAMMEC, sviluppato dal CDC americano, dal CDC americano, si è stimato che in si è stimato che in Puglia nel 2007 si siano verificati 3.752 Puglia nel 2007 si siano verificati 3.752 morti attribuibili al fumo, pari a circa morti attribuibili al fumo, pari a circa l’11% dei decessi totali l’11% dei decessi totali per quest’anno. per quest’anno. Dei decessi attribuibili al fumo, circa il 90% Dei decessi attribuibili al fumo, circa il 90% ha riguardato soggetti di sesso maschile, il ha riguardato soggetti di sesso maschile, il 10% soggetti di sesso femminile. Inoltre, 10% soggetti di sesso femminile. Inoltre, rispetto alla normale aspettativa di vita i rispetto alla normale aspettativa di vita i pugliesi hanno perso a causa del fumo oltre pugliesi hanno perso a causa del fumo oltre 53mila anni di vita nel solo 200753mila anni di vita nel solo 2007

Range FumatoriRange Fumatori Puglia: 26% BtPuglia: 26% Bt32% Ta. 32% Ta.

Page 11: Pensiamo alla salute

Il rischio cardiovascolare

BrindisiBrindisiFoggiaFoggiaBariBariTarantoTarantoBtBtLeLe

Range nelle ASL PugliesiRange nelle ASL Pugliesi73% Lecce, 86% Brindisi73% Lecce, 86% Brindisi

Page 12: Pensiamo alla salute

Sicurezza

Sicurezza stradale Circa nove motociclisti su 10 (87%) usano il casco e sei

intervistati su 10 (61%) la cintura di sicurezza anteriore, mentre solo uno su dieci intervistati allaccia la cintura posteriore (11%). Il 9% degli intervistati ha dichiarato di aver guidato sotto l’effetto dell’alcol nel mese precedente all’intervista e il 7% di essere stato trasportato da un conducente che guidava sotto l’effetto dell’alcol.

Infortuni domestici La percezione del rischio infortunistico in ambito

domestico non è elevata: il 94% degli intervistati ritiene infatti questo rischio basso o assente.

La percentuale degli intervistati che ha ricevuto - da varie fonti - informazioni sugli infortuni domestici è limitata al 30%: tra questi, il 30% ha messo in atto misure per rendere più sicura la propria abitazione.

Page 13: Pensiamo alla salute

Sicurezza stradale

La ASL Bt è ultima in tutte e tre le rilevazioni tra le provincie della Regione PugliaLa ASL Bt è ultima in tutte e tre le rilevazioni tra le provincie della Regione Puglia

Range casco 81%-93%, Range Cintura ant. 51%-68%, Range Cintura post 8%-22%Range casco 81%-93%, Range Cintura ant. 51%-68%, Range Cintura post 8%-22%

Page 14: Pensiamo alla salute

Programmi di PrevenzioneDiagnosi precoce del tumore del collo dell’utero Circa il58% delle donne 25-64enni ha riferito di aver effettuato un Pap-

test preventivo nel corso degli ultimi tre anni come raccomandato (il 22% all’interno dei programmi di screening organizzati e il 36% come prevenzione spontanea).

Diagnosi precoce del tumore della mammella Il 51% delle donne 50-69enni ha riferito di aver effettuato una

Mammografia preventiva nel corso degli ultimi due anni come raccomandato (il 24% all’interno dei programmi di screening organizzati e il 27% come prevenzione spontanea al di fuori dei programmi organizzati).

Diagnosi precoce dei tumori del colon retto Il 13% delle persone intervistate nella fascia 50-69 anni ha riferito di

aver effettuato un esame per la diagnosi precoce dei tumori colorettali, in accordo con le linee guida; il 6% circa ha eseguito un test per la ricerca del sangue occulto nelle feci negli ultimi due anni e l’8% circa una retto-sigmoidoscopia o una colonscopia negli ultimi cinque anni.

Page 15: Pensiamo alla salute

Diagnosi precoce dei tumori del collo dell’utero

Page 16: Pensiamo alla salute

Diagnosi precoce dei tumori del collo dell’uteroPuglia e ASL Bt (dati 2009)

In tutte le ASL della Puglia la percentuale di donne 25 – 64 enni che ha effettuato il Pap-test nell’ambito dello screening organizzato è inferiore a quello relativo alla prevenzione individuale

Dato Bt 17% vs 45%Dato Bt 17% vs 45%

Page 17: Pensiamo alla salute

Diagnosi precoce del tumore della mammella Nel 2008 in Puglia il 51% delle donne 50-69enni

ha riferito di avere effettuato una mammografia (il livello accettabile è il 60%, quello desiderabile il 75%)

Significa che circa 250.000 donne non sono coperte per la diagnosi precoce

Le variabili correlate con l’avere effettuato la mammografia sono: lo stato di coniuge o convivente, il grado più elevato di istruzione, l’assenza di difficoltà economiche

Le adesioni migliori allo screening nelle ASL: Br (64%), Bt (63%) e Bari (62%). Seguono: Foggia (56%), Lecce (41%) e Taranto (39%).

Tagli alla rete consultoriale consultoriale ? (Dgr 405 del 2009 e poi della 735 del 2010)

Dgr 405 del 2009 e poi della 735 del 2010,

Page 18: Pensiamo alla salute

Tumore della mammella: la prevenzioneDonne di 50-69 anni che hanno effettuato

la mammografia negli ultimi 2 anniPASSI Italia 2008

Donne di 50-69 anni che hanno ricevuto la lettera di invito per la mammografia (%)

Page 19: Pensiamo alla salute

Diagnosi precoce del tumore del colon retto

Rappresenta la seconda causa di morte per tumore in entrambi i sessi. In Puglia si stimano nel 2006 circa 2100 nuovi casi con 914 decessi

In Puglia il 13% delle persone intervistate nella fascia 50-69 anni ha riferito di avere effettuato prevenzione specifica.

Il livello ritenuto accettabile è pari al 45% e quello desiderabile al 65%

Colonscopia Range nazionale: 3% Basilicata - 18% Prov. Autonoma di BzSangue Occulto Range nazionale: 4% Sicilia – 56% Emilia Romagna

Sangue occulto ColonscopiaSangue occulto Colonscopia

Page 20: Pensiamo alla salute

Il funzionamento dei sistemi sanitari regionali

in Italia (anno 2009)* indicatori: risultato economico, misurato dall’incidenza di deficit sul totale

della spesa del SSR; capacità gestionali, valutate a partire da variabili quali la

degenza media ospedaliera pre-operatoria, l’indice di case mix, il tasso di utilizzo dei posti letto per acuti;

risultati di processo: (appropriatezza degli interventi es. percentuale di parti cesarei sul totale dei parti effettuati, percentuale di dimessi da reparti chirurgici con DRG medico qualità percepita dai cittadini , alla diffusione di servizi socio-sanitari territoriali (quali l’Assistenza domiciliare integrata e le Residenze socio-sanitarie, la capacità di assicurare continuità assistenziale nel passaggio dagli ospedali al territorio), alla diffusione di attività di prevenzione (quali la mammografia ed il pap-test);

risultati finali, analizzati a partire da indicatori di mortalità (quali il tasso di mortalità neo-natale e quello di mortalità evitabile) e di diseguaglianze nell’accesso ai servizi sanitari (quali il rapporto fra la percentuale di donne ad alta istruzione e a bassa istruzione che accedono alla prevenzione).

Page 21: Pensiamo alla salute

Il funzionamento dei sistemi sanitari regionali in Italia (anno 2009)*

Emilia Romagna

87,8 Abruzzo 47,9

Toscana 90,5 Basilicata 47,9Friuli V.G. 89,5 Lazio 37,4

Marche 84,6 Sicilia 33,9Umbria 79,9 Puglia 31,8

Lombardia 81,6 Molise 25,8Bolzano 76,6 Sardegna 25,6

Piemonte 81,1 Calabria 21,7Veneto 80,0 Campania 10,7Trento 70,9Valle

d’Aosta67,1

Liguria 67,0**Fondazione RES di Parlermo, diretta dal prof. Emmanuele Pavolini (Università di Macerata), Fondazione RES di Parlermo, diretta dal prof. Emmanuele Pavolini (Università di Macerata), coordinata dal sottoscritto per il caso pugliese. coordinata dal sottoscritto per il caso pugliese. Il rapporto finale è in corso di pubblicazione per l'editore Donzelli. Il rapporto finale è in corso di pubblicazione per l'editore Donzelli.

Page 22: Pensiamo alla salute

Il funzionamento dei sistemi sanitari regionali in Italia

funzionamento dei SSR nel corso del tempo (anni 1996 e 2009)

Page 23: Pensiamo alla salute

Conclusioni…

La de-ospedalizzazione non è avvenuta Manca una “narrazione” delle politiche del

welfare in materia sanitaria che sia la cornice degli interventi da fare: insomma non c’è una idea organica riformatrice del sistema

In assenza di un quadro politico di riferimento: esplosione di corporativismi e campanilismi

ASSENZA DI PARTECIPAZIONE DEMOCRATICA ALLE SCELTE

Page 24: Pensiamo alla salute

Proposte Definizione delle linee strategiche e politiche

sul profilo di salute dei pugliesi a partire dagli interessi generali che coinvolga la medicina di base ed il territorio ben oltre la questione tagli

Proposta politica del centrosinistra articolata di merito e metodo coinvolgendo parti sociali ed attori della salute evitando i campanilismi

Investimento sulla Prevenzione e seria lotta ai corporativismi medici e di comparto

Abbandono del Progetto San Raffaele poiché in contrasto con il rilancio del Sistema Pubblico