parrocchia arcipretale s. andrea apostolo · 2019. 11. 12. · go dove gli uomini lo hanno deposto...

16
MARZO 2018 PARROCCHIA ARCIPRETALE S. ANDREA APOSTOLO CARUGATE (Milano) SACERDOTI Don Claudio Silva, Arciprete Piazza Manzoni 15 Fax + Tel. 029254898 e-mail: [email protected] : [email protected] sito www.parrocchiacarugate.it Don Simone Arosio, Vicario parrocchiale Via Pio XI, 36 Tel. 029 254 386 e-mail: [email protected] e-mail: Redazione Tam-Tam: [email protected] Don Egidio Boniardi, Residente con incarichi parrocchiali Via Pio XI, 11 Tel. 02 925 36 70 e-mail: [email protected] ORARI UFFICIO PARROCCHIALE Dal lunedì al venerdì: mattino ore 9.30 - 11.00 pomeriggio ore 17.00 - 18.30 ORARIO SANTE MESSE Chiesa parrocchiale Festive: ore 8.00 - 10.00 - 11.15 - 18.00 Feriali: dal lunedì al venerdì ore 7.00 - 9.00 - 18.30 sabato ore 9.00 e vigiliare festiva 18.00 Casa San Camillo Festive: ore 10.00 Feriali: Giovedì ore 10.30 CONFESSIONI Dal lunedì al venerdì prima e dopo le Ss. Messe d’orario Sabato: mattino dalle ore 10.00 alle 11.30 pomeriggio dalle ore 15.30 alle 17.30 Ogni cosa che muore, come ogni cosa che inco- mincia a vivere dopo la morte, è un aspetto del- la Pasqua. Le donne, sull’albeggiare, quando nessun disce- polo vi pensa, s’avviano con gli aromi verso il sepolcro per imbalsamare Gesù, omaggio pieto- L’AUDACIA DEL CREDENTE Cristo Risorto sei Tu la sorgente della nostra speranza

Upload: others

Post on 22-Sep-2020

1 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

Page 1: PARROCCHIA ARCIPRETALE S. ANDREA APOSTOLO · 2019. 11. 12. · go dove gli uomini lo hanno deposto come un ri-cordo dimenticato. Il comandamento è un altro: «Andate a dire ai suoi

MARZO 2018

PARROCCHIA ARCIPRETALE

S. ANDREA APOSTOLO

CARUGATE (Milano)SACERDOTI

Don Claudio Silva, ArcipretePiazza Manzoni 15Fax + Tel. 029254898e-mail:[email protected]

: [email protected] www.parrocchiacarugate.it

Don Simone Arosio,Vicario parrocchialeVia Pio XI, 36 Tel. 029 254 386e-mail: [email protected]: Redazione Tam-Tam:

[email protected]

Don Egidio Boniardi, Residente con incarichi parrocchialiVia Pio XI, 11 Tel. 02 925 36 70e-mail: [email protected]

ORARI UFFICIO PARROCCHIALEDal lunedì al venerdì: mattino ore 9.30 - 11.00pomeriggio ore 17.00 - 18.30

ORARIO SANTE MESSEChiesa parrocchiale Festive: ore 8.00 - 10.00 - 11.15 - 18.00

Feriali: dal lunedì al venerdì ore 7.00 -9.00 - 18.30sabato ore 9.00 e vigiliare festiva18.00

Casa San CamilloFestive: ore 10.00Feriali: Giovedì ore 10.30

CONFESSIONIDal lunedì al venerdì prima e dopo le Ss.Messe d’orarioSabato: mattino dalle ore 10.00 alle 11.30pomeriggio dalle ore 15.30 alle 17.30

Ogni cosa che muore, come ogni cosa che inco-mincia a vivere dopo la morte, è un aspetto del-la Pasqua.

Le donne, sull’albeggiare, quando nessun disce-polo vi pensa, s’avviano con gli aromi verso ilsepolcro per imbalsamare Gesù, omaggio pieto-

L’AUDACIA DEL CREDENTE

Cristo Risorto sei Tu la sorgente della nostra speranza

03_Carugate_18.qxd 27/02/2018 17:24 Pagina 1

Page 2: PARROCCHIA ARCIPRETALE S. ANDREA APOSTOLO · 2019. 11. 12. · go dove gli uomini lo hanno deposto come un ri-cordo dimenticato. Il comandamento è un altro: «Andate a dire ai suoi

so verso un amico perduto, ultima testimonianzadi affetto che la morte aveva cambiato in un ri-cordo del passato.A nessuna delle tre, mentre camminano verso ilsepolcro, canta in cuore la promessa della gran-de Speranza: nessuna osa guardare di là della tom-ba, si fermano alla tomba. La pietra non era per loro l’ostacolo per con-templare il Vivente, ma l’impedimento per l’ul-tima devozione all’amico morto. Nessuna voce lo chiama dal di qua: nessun gri-do lo invoca: neanche la Maddalena, che pur nonavrebbe dovuto dimenticare le certezze afferma-te dal Maestro sulla tomba di Lazzaro. Tutti avevano bisogno di vita, e nessuno s’ap-pellava al Vivente. La morte era più sigillata nei cuori che nel se-polcro.L’alleluia è nato spontaneamente dall’infinitabontà del Signore, che, invece di guardare allanostra mancata attesa, pose il suo sguardo pieto-so sul nostro bisogno di vita. Sulla croce, «per amare fino alla fine», avevaguardato «coloro per i quali moriva, non quelliche lo facevano morire».La Pasqua, purtroppo si ripete. Il ricordo del no-stro sacramento pasquale, è ancora una volta, unatto di pietà, come se il Signore avesse bisognodi piccole pietà.I morti vogliono la pietà: il Vivente l’audacia.«Non vi spaventate. Voi cercate Gesù. Non è qui,è risorto. Questo è il luogo dove l’hanno posto».Le nostre civiltà, le nostre culture, le nostre tra-

dizioni, le nostre grandezze, sono diventate il luo-go dove gli uomini lo hanno deposto come un ri-cordo dimenticato. Il comandamento è un altro: «Andate a dire ai suoi discepoli e a Pietro ch’e-gli vi precede». Dove? Dappertutto: in Galilea e in Samaria: a Ge-rusalemme e a Roma: nel Cenacolo e sulla stra-da di Emmaus ... ovunque l’uomo pianterà le suetende, farà la sua giornata di fatica e d’avventu-ra, spezzerà il suo pane, costruirà le sue città,piangendo o cantando, sorridendo o imprecando.«Egli vi precede».Questa è la consegna della Pasqua.E se, alzandoci dalla tavola eucaristica, avremol’animo disposto a tenergli dietro dove egli ci pre-cede, «Lo vedremo».

(PRIMO MAZZOLARI)

Pasqua è nascere nuovo ogni mattinaPasqua è vivere giovane.Pasqua è credere che Dio toglie per dare.Pasqua è tenersi pronti per l’inaugurazione deicieli nuovi e della terra nuova.… è Pasqua, anche se noi non siamo anime pa-squali: il sepolcro si spalanca ugualmente, e l’al-leluja della vita esulta persino nell’aria e nei cam-pi; ma chi sulle strade dell’uomo sa camminar-gli accanto e, lungo il cammino, risollevargli ilcuore?Auguri di una Buona Pasqua di Resurrezione

il vostro don Claudio

Convocazionedel Consiglio PastoraleParrocchiale

Ordine del giorno di mercoledì 10 Gennaio2018: - Quaresima 2018- La sfida della sinodalità: per una conduzione si-

nodale degli organismi ecclesiali.

CAMMINO DI QUARESIMA 2018. Si è scelto, come gli anni precedenti, di valoriz-zare il mercoledì mattina, con la predicazione al-la s. Messa delle ore 9.00, il venerdì sera, con gliincontri a tema e la domenica pomeriggio con ivespri e la riflessione.

03_Carugate_18.qxd 27/02/2018 17:24 Pagina 2

Page 3: PARROCCHIA ARCIPRETALE S. ANDREA APOSTOLO · 2019. 11. 12. · go dove gli uomini lo hanno deposto come un ri-cordo dimenticato. Il comandamento è un altro: «Andate a dire ai suoi

Il tema di quest’anno, anche in vista dei pellegri-naggi previsti, è la Terra Santa. Vengono sottolineati due aspetti importanti: quel-lo caritativo, con l’iniziativa a favore dell’orfa-natrofio di Betlemme, che verrà visitato dai gio-vani e le proposte del vescovo Mario, con l’in-troduzione della “decima”, non solo in termini e-conomici, ma anche e soprattutto di “porzione”di tempo da dedicare all’altro, nell’ottica del DO-NO e “l’arte del buon vicinato”, proposta praticada concretizzare durante la processione della do-menica delle Palme.

SINODALITÀ DELLE GENTI

PREMESSA:Il Sinodo non è una conferenza, ma un processoe lo scopo è camminare insieme: non si tratta dielaborare pensieri e idee “su”, ma di costruire ri-flessioni e percorsi “con”. Tutti i membri del Con-siglio Pastorale hanno ricevuto la scheda/tracciaper la condivisione “Chiesa dalle genti - respon-sabilità e prospettive”.In un periodo di grandi trasformazioni sociali eculturali, ci mettiamo in cammino sinodale perscorgere dentro questi cambiamenti i segni delloSpirito che ci guida dentro la storia. Il Sinodo che vogliamo celebrare non è un insie-me di riunioni per concludere con un documentoche accontenti un po’ tutti, ma deve essere un mo-do per vivere il nostro pellegrinaggio con la re-sponsabilità di prendere la direzione suggerita dal-lo Spirito di Dio. Da qui la prima domanda: co-me deve essere la nostra Chiesa per essere fede-le alla volontà del suo Signore? Ancora: il Sino-do non è una conferenza, ma un processo e lo sco-po è camminare insieme.Siamo invitati a rileggere e a concentrarci su diuna dimensione della nostra vita e della nostra a-zione, quella che esprime la nostra cattolicità. Tutti i discepoli del Signore hanno il compito diessere pietre vive dell’edificio spirituale, tutti!Non miriamo a un adeguamento dei servizi edelle strutture come prima istanza, ma a una ma-turazione della nostra esperienza di fede e diChiesa.La traccia guida è strutturata con quattro capito-letti:1. un momento contemplativo, con riferimento al-

la Pasqua e alla Pentecoste

2. il contesto del cambiamento, e la necessità di“scegliere di vedere” e di interrogarci

3. individuare i tratti del volto di Chiesa che si vacostruendo

4. i passi da fareIn sintesi, il Sinodo minore chiede a tutte le realtàcristiane di impegnarsi in un ascolto e in un con-fronto profondi e capaci di maturare cammini rea-li di conversione pastorale. Il futuro del cattolice-simo ambrosiano dipende da come sapremo abi-tare il cambiamento. Per questo il cammino sino-dale che stiamo intraprendendo è decisivo. Perquesto motivo sarà prezioso il contributo di ognisingola voce: a ognuno di noi lo Spirito dà cari-smi particolari perché insieme si possa riconosce-re in modo sempre più lucido il cammino che laChiesa, corpo di Cristo dentro la storia, sta per-correndo con l’umanità verso il Regno che il Pa-dre ci ha preparato.• Don Claudio ringrazia tutti i consiglieri che han-

no inviato il loro contributo riguardo al tema del-la Sinodalità.

Riportiamo il riassunto dei contributi pervenuti:L’obiettivo di questa condivisione è quello di evi-denziare quegli aspetti emersi dalle riflessioni chehanno avuto un riscontro in più interventi cercan-do quindi di focalizzare la nostra attenzione suquesti. Come ci chiedeva di fare la traccia, fin dal-l’inizio, il nostro obiettivo non è tanto quello di e-videnziare le cose che funzionano nel nostro Con-siglio Pastorale Parrocchiale, ma piuttosto quellodi indicare quegli aspetti che dobbiamo migliora-re per rispondere in modo efficiente alla “sfida del-la sinodalità”.In molte riflessioni è stato evidenziato come in li-nea generale il modo di lavorare del nostro CPP èapprezzato e proficuo. Passando agli aspettai damigliorare e per meglio indirizzare e facilitare lanostra riflessione, abbiamo raggruppato gli inter-venti pervenuti secondo delle aree che prendonospunto dalla traccia che ci è stata offerta per la no-stra riflessione. • Come si muove e comunica il nostro CPP con u-

no sguardo al metodo e agli strumenti• I soggetti in giocoSul primo punto, sono diverse le osservazioni e leindicazioni pratiche emerse per migliorare il no-stro modo di fare Consiglio Pastorale:

03_Carugate_18.qxd 27/02/2018 17:24 Pagina 3

Page 4: PARROCCHIA ARCIPRETALE S. ANDREA APOSTOLO · 2019. 11. 12. · go dove gli uomini lo hanno deposto come un ri-cordo dimenticato. Il comandamento è un altro: «Andate a dire ai suoi

1. La necessità di avere un documento in antici-po rispetto alla data del CPP. Questo permettealle persone di prepararsi con anticipo e di po-ter essere più efficaci durante l’incontro. Quan-do questo si è verificato (e negli ultimi incon-tri ne abbiamo una dimostrazione) l’incontro èstato più sentito e partecipato. Assieme a donClaudio cercheremo di mantenere questa mo-dalità anche per i prossimi CPP consegnandoassieme all’OdG anche la documentazione acorredo.

2. La necessità di avere una programmazione an-ticipata degli incontri per evitare la sovrappo-sizione degli incontri. Si cercherà di program-mare almeno i successivi 2/3 incontri.

3. È inoltre positivo e da ripetersi quando possi-bile, l’intervento di qualche esterno in qualitàdi esperto per meglio spiegare certe situazioni(o realtà presenti nella Parrocchia) e avere u-na sensibilizzazione maggiore da parte del CPP.

4. Valutare inoltre la modalità di comunicazionedi quanto fatto dal CPP: è sufficiente quantomesso ogni volta su “Il Segno” oppure biso-gnerebbe metterlo anche su Tam-Tam per rag-giungere più persone possibile? Prevedere unresoconto annuale alla comunità di quanto fat-to?

5. Emerge la necessità di dedicare uno spazio piùampio alla discussione degli aspetti pastoraliche riguardano la nostra comunità piuttosto cheagli aspetti organizzativi e programmatici.

6. Infine è stato evidenziato come, all’interno delnostro CCP, manchi la parte spirituale e di pre-ghiera a livello di gruppo. Sarebbe importanteinvece avere dei momenti (o magari anche u-no solo durante l’anno) in cui, come CPP ci sitrovi a pregare allargando poi il contesto anchea momenti formativi e di approfondimento, e-vitando così di dare eccessivo spazio all’effi-cienza organizzativa che tante volte rischia diprendere il sopravvento.

Per quanto riguarda invece i soggetti in gioco:1. È necessario che nel CPP si inserisca qualche

persona nuova, in particolare nella fascia deipiù giovani.

2. Diventa però fondamentale, e anche questo èemerso in diverse riflessioni, che i soggetti fa-centi parte del CPP siano disposti a mettersi in

gioco e a portare al suo interno la propria e-sperienza. Senza aspettare che siano gli altri afare il primo passo. Tutto questo visto anche insenso critico, quando necessario, proprio nel-l’ottica della correzione fraterna che dovrebbecontraddistinguerci.

Il Consiglio concorda delle iniziative concrete pervenire incontro alle indicazioni ricevute: • un momento di verifica, magari a settembre, per

i membri di tutti i consigli parrocchiali• comunicare alla comunità, durante gli avvisi al-

la fine delle s. Messe, che si terrà l’incontro delCPP, con la richiesta di una preghiera

• i verbali degli incontri potrebbero essere pub-blicati sul sito della parrocchia, per poter esse-re consultati.

• adorazione eucaristica il primo venerdì del mese.Il consiglio termina alle 22.40 e il prossimo siterrà il 21/2/2018.

Ordine del giorno di mercoledì 21 Febbraio:1. Settimana Santa 2018Via Crucis del venerdì: idee e suggerimentiDomenica delle Palme: concretizzazione del

gesto proposto2. S. Cresime 20193. Presentazione del sinodo minore “Chiesa dalle

genti”. Si allega materiale per la singola prepa-razione.

4. Varie ed eventualiPremessa: dal verbale dell’incontro riportiamo sol-tanto quanto riguarda la Settimana Santa, gli altripunti di discussione saranno pubblicati sul pros-simo numero del mese di Aprile.

1a. Settimana Santa 2018: Via Crucis: idee esuggerimentiIl CPP si apre discutendo della organizzazione del-la Via Crucis di questa Quaresima che si terrà ilVenerdì Santo 30 marzo. Don Claudio spiega che il tema di quest’anno saràin linea con il Sinodo Minore: la Chiesa dalle Gen-ti, sinodo indetto dall’arcivescovo Mario Delpiniper ripensare il volto della comunità cristiana af-finché diventi “Chiesa dalle genti” in cui tutte lepersone, anche straniere, diano il proprio contri-buto originale e siano integrate in un cammino piùricco e fruttuoso. A questo proposito alcuni membri del consiglio

03_Carugate_18.qxd 27/02/2018 17:24 Pagina 4

Page 5: PARROCCHIA ARCIPRETALE S. ANDREA APOSTOLO · 2019. 11. 12. · go dove gli uomini lo hanno deposto come un ri-cordo dimenticato. Il comandamento è un altro: «Andate a dire ai suoi

pastorale propongono di uscire dalla abitudineconsueta di fare il percorso nel centro storico delpaese, ma di organizzare la Via Crucis in una zo-na del paese dove spesso non vi sono iniziativeanche se potrà esserci una minore partecipazio-ne in termini di persone: il messaggio che si vuo-le veicolare è più importante del numero. L’a-pertura e il fatto di rendersi presenti sarà co-munque un gesto visibile di accoglienza. Sarà fondamentale spiegare il perché di questascelta al termine delle Sante Messe, durante gliavvisi, su TamTam, sul Segno, in modo tale chele persone capiscano le motivazioni di questascelta meno consueta e qualora non riuscisseroa partecipare alla via Crucis perché lontane dalcentro del paese, possano essere in comunionedi intenti con chi riuscirà a farlo. Il CPP approva questo suggerimento: la via Cru-

cis è al momento da organizzare e molto proba-bilmente il punto di riferimento quest’anno saràla casa San Camillo. 1b. Settimana Santa 2018: Domenica delle Pal-me: concretizzazione del gesto proposto. Il tema di questo gesto vuole essere legato al ‘di-scorso alla città’ dell’arcivescovo Mario Delpi-ni “Per un’arte del buon vicinato”. Per la do-menica della Palme l’idea è quella di preparareun piccolo rametto di Ulivo benedetto da porta-re ai propri vicini di casa come segno di apertu-ra e cordialità.L’ulivo di questo gesto è distinto da quello cheusualmente prendiamo prima della S. Messa datenere in casa, ma verrà distribuito al temine esi spiegherà su Tam tam, sul Segno e negli av-visi parrocchiali quale vorrà essere il suo signi-ficato.

La celebrazione annuale di una Giornata di pre-ghiera e digiuno in memoria dei missionari mar-tiri, il 24 marzo, prende ispirazione dall’ucci-sione di mons. Oscar A. Romero, vescovo di SanSalvador, sia per fare memoria di quanti lungo isecoli hanno immolato la propria vita procla-mando il primato di Cristo e annunciando il Van-gelo fino alle estreme conseguenze, sia per ri-cordare il valore supremo della vita che è donoper tutti.

I MISSIONARI UCCISI NELL’ANNO 2017Nell’anno 2017 sono stati uccisi nel mondo 23missionari: 13 sacerdoti, 1 religioso, 1 religio-sa, 8 laici. Secondo la ripartizione continentale,per l’ottavo anno consecutivo, il numero più e-levato si registra in America, dove sono stati uc-

cisi 11 operatori pastorali (8 sacerdoti, 1 reli-gioso, 2 laici), cui segue l’Africa, dove sono sta-ti uccisi 10 operatori pastorali (4 sacerdoti, 1 re-ligiosa, 5 laici); in Asia sono stati uccisi 2 ope-ratori pastorali (1 sacerdote, 1 laico).A tutte le latitudini sacerdoti, religiose e laicicondividono con la gente comune la stessa vitaquotidiana, portando il valore specifico della lo-ro testimonianza evangelica come segno di spe-ranza. Gli uccisi sono solo la punta dell’iceberg,in quanto è sicuramente lungo l’elenco degli o-peratori pastorali, o dei semplici cattolici, ag-grediti, malmenati, derubati, minacciati, comequello delle strutture cattoliche a servizio del-l’intera popolazione, assalite, vandalizzate o sac-cheggiate. Agli elenchi provvisori stilati an-nualmente dall’Agenzia Fides, deve sempre es-

24 Marzo 201826a Giornatadi Preghiera e digiunoin memoriadei missionari martiri

03_Carugate_18.qxd 27/02/2018 17:24 Pagina 5

Page 6: PARROCCHIA ARCIPRETALE S. ANDREA APOSTOLO · 2019. 11. 12. · go dove gli uomini lo hanno deposto come un ri-cordo dimenticato. Il comandamento è un altro: «Andate a dire ai suoi

sere aggiunta la lunga lista dei tanti, di cui for-se non si avrà mai notizia o di cui non si cono-scerà neppure il nome, che in ogni angolo delpianeta soffrono e pagano con la vita la loro fe-de in Gesù Cristo. Raramente gli assassini di pre-ti o suore vengono individuati o condannati. E-sempio la condanna del mandante dell’assassi-nio del missionario gesuita spagnolo Vicente Ca-nas, ucciso in Brasile nel 1987. Nel primo pro-cesso, celebrato nel 2006, gli imputati venneroassolti per mancanza di prove; il nuovo proces-so del 29 e 30 novembre 2017, ha portato allacondanna del mandante, unico sopravvissuto de-gli imputati.

CHIAMATI ALLA VITA“La violenza contro il clero è aumentata negliultimi anni, senza vedere azioni concrete per fer-marla” ha affermato padre Omar Sotelo, Diret-tore del Centro Cattolico Multimediale del Mes-sico, che ogni anno presenta una relazione sullaviolenza e sugli omicidi di sacerdoti e religiosinella nazione latinoamericana. “La popolazioneè permanentemente esposta alla criminalità, losappiamo bene, ma adesso soprattutto il sacer-dozio è diventato un ministero pericoloso; nelcorso degli ultimi nove anni, il Messico è il pae-se con il maggior numero di preti uccisi”.“Abbiamo denunciato gli attacchi contro la Chie-sa e soprattutto il rapimento dei servitori di Dio”ha affermato mons. Marcel Utembi Tapa, Arci-vescovo di Kisangani e Presidente della Confe-renza Episcopale Nazionale del Congo (CEN-CO), durante una conferenza stampa a Bruxel-les. “I preti non sono impegnati in politica. Seci sono stati appelli da parte di alcuni operatoripastorali, è nel quadro dell’impegno civile, delrispetto di valori come la giustizia, la pace e lariconciliazione. La Chiesa non fa altro che pre-dicare la giustizia, la pace, il rispetto del buongoverno, nel quadro della sua dottrina sociale”.Durante la Liturgia della Parola in memoria dei“Nuovi Martiri” del XX e XXI secolo, che hapresieduto il 22 aprile 2017 nella Basilica di SanBartolomeo all’Isola Tiberina, a Roma, papaFrancesco ha affermato: “Il ricordo di questi e-roici testimoni antichi e recenti ci conferma nel-la consapevolezza che la Chiesa è Chiesa se èChiesa di martiri. E i martiri sono coloro che…hanno avuto la grazia di confessare Gesù fino al-

la fine, fino alla morte. Loro soffrono, loro dan-no la vita, e noi riceviamo la benedizione di Dioper la loro testimonianza”. Il Papa ha ribaditoche la causa di ogni persecuzione va ricercatanell’odio, “l’odio del principe di questo mondoverso quanti sono stati salvati e redenti da Gesùcon la sua morte e con la sua risurrezione”, e hasottolineato che “l’eredità viva dei martiri donaoggi a noi pace e unità. Essi ci insegnano che,con la forza dell’amore, con la mitezza, si puòlottare contro la prepotenza, la violenza, la guer-ra e si può realizzare con pazienza la pace”.

LA PIAGA DEI SEQUESTRIDesta preoccupazione il diffondersi, a diverse la-titudini, dei sequestri di sacerdoti e suore, alcu-ni conclusi in modo tragico, altri con la libera-zione degli ostaggi, altri ancora con il silenzio.Ultima, di queste settimane, la missionaria co-lombiana suor Gloria Cecilia Narvaez Argoty èstata rapita l’8 febbraio nel villaggio di Karan-gasso, in Mali. Nonostante l’interessamento e lamobilitazione della Chiesa e dei governi, non sihanno notizie.Anche in Nigeria sei Suore del Cuore Eucaristi-co di Cristo, sono state rapite il 13 novembre dalloro convento a Iguoriakhi da uomini armati en-trati di notte nella casa di formazione. Per la lo-ro liberazione ha lanciato un appello anche pa-pa Francesco.Negli ultimi anni in Nigeria, specie negli Statimeridionali, sono aumentati i rapimenti a scopoestorsivo di preti e religiosi. La maggior partedi loro vengono liberati dopo pochi giorni. Anche in Messico sono frequenti i rapimenti,molti dei quali non vengono denunciati, e quin-di non trovano spazio nei media, per il timore dimettere in pericolo la vita dei rapiti e per acce-lerarne il rilascio. Mons. Dibildox, Vescovo diTampico, ha denunciato che a Tamaulipas pur-troppo cresce molto la criminalità. Fino ad oggiavevano rispettato la Chiesa, ma come si vede,nemmeno i sacerdoti sono più rispettati, proprioloro che stanno dando la vita per il bene, per lepersone.

LA MEMORIA, FORZA PER IL FUTUROSecondo le notizie in possesso dell’Agenzia Fi-des nel corso dell’anno 2017 sono tanti altri i Sa-cerdoti, Suore e Laici uccisi in modo violento o

03_Carugate_18.qxd 27/02/2018 17:24 Pagina 6

Page 7: PARROCCHIA ARCIPRETALE S. ANDREA APOSTOLO · 2019. 11. 12. · go dove gli uomini lo hanno deposto come un ri-cordo dimenticato. Il comandamento è un altro: «Andate a dire ai suoi

LA SETTIMANA SANTANella settimana santa la chiesa celebra i miste-ri della salvezza portati a compimento da Cristonegli ultimi giorni della sua vita, a cominciaredal suo ingresso in Gerusalemme.Il tempo quaresimale continua fino al giovedìsanto. Dalla messa vespertina «nella cena delSignore» inizia il triduo pasquale, che continuail venerdì santo «nella passione del Signore» eil sabato santo che ha il suo centro nella vegliapasquale.

- Domenica delle palme della passione delSignoreLa settimana santa ha inizio con «la domenicadelle palme della passione del Signore». Fin dal-l’antichità si commemora l’ingresso del Signo-re in Gerusalemme con la solenne processione,

con cui i cristiani celebrano questo evento, imi-tando le acclamazioni e i gesti dei fanciulli e-brei, andati incontro al Signore al canto dell’«O-sanna». I fedeli partecipano alla processione portandorami di palma o di ulivo. Conservate nelle case,le palme o i rami di ulivo richiamano alla men-te la vittoria di Cristo celebrata con la stessa pro-cessione.

- IL TRIDUO PASQUALE La chiesa celebra ogni anno i grandi misteri del-l’umana redenzione dalla messa vespertina delgiovedì nella cena del Signore, fino alla dome-nica di risurrezione. Questo spazio di tempo èchiamato giustamente il «triduo del crocifisso,del sepolto e del risorto»; e anche «triduo pa-

che hanno sacrificato la vita consapevoli del ri-schio che correvano, pur di non abbandonare lepersone a loro affidate.I Vescovi messicani, in un messaggio rivolto aifedeli, commentano così le tristi notizie che liraggiungono: “Gesù Cristo ci dia la forza di lot-tare per la costruzione di un mondo riconciliatoe pacifico, giusto e fraterno. La morte non è la fi-ne del messaggio di amore che ci ha portato ilnostro Salvatore, ma la pienezza della vita”.

“Chi ci separerà dall’amore di Cristo? forse la prova, l’angoscia, la persecuzione”.La preghiera di intercessione per i fratelli e lesorelle perseguitati per la loro fede in Cristo emessi alla prova per la loro fedeltà al Vangelo èla forma più alta di comunione e di partecipa-zione alle loro sofferenze.

È invocazione dello Spirito santo che sia per lo-ro sostegno e conforto nella prova.Sapremo scoprire, Signore che tu sei presente franoi?Chi può trasformare in un canto i pesi portati nelcuore?Tu solo il Vivente, il Santo che accogli e salvi ildolore.È per te che soffriamo il martirio ogni giornotrattati come agnelli da macello.Siamo ridotti a mordere la polvereil nostro ventre aderisce alla terrasorgi! vieni in nostro aiutoriscattaci a causa del tuo amore!Guarda alla tua alleanza, Signore, non dimenticare la vita dei tuoi poveri.Amen.

03_Carugate_18.qxd 27/02/2018 17:24 Pagina 7

Page 8: PARROCCHIA ARCIPRETALE S. ANDREA APOSTOLO · 2019. 11. 12. · go dove gli uomini lo hanno deposto come un ri-cordo dimenticato. Il comandamento è un altro: «Andate a dire ai suoi

squale» perché con la sua celebrazione è resopresente e si compie il mistero della pasqua, cioèil passaggio del Signore da questo mondo al Pa-dre. Con la celebrazione di questo mistero lachiesa, attraverso i segni liturgici e sacramenta-li, si associa in intima comunione con Cristo suosposo.

- Messa del crismaLa messa del crisma in cui l’Arcivescovo, induomo, concelebrando con il suo presbiterio,consacra il sacro crisma e benedice gli altri oli,è una manifestazione della comunione dei pre-sbiteri con il proprio vescovo nell’unico e me-desimo sacerdozio e ministero di Cristo. Parte-cipano a questa messa i Sacerdoti delle tante par-rocchie della diocesi, per concelebrare con il ve-scovo, quali suoi testimoni e cooperatori nellaconsacrazione del crisma, come sono suoi coo-peratori e consiglieri nel ministero quotidiano.

- La lavanda dei piediLa lavanda dei piedi, che per tradizione vienefatta in questo giorno, sta a significare il servi-zio e la carità di Cristo, che venne «non per es-sere servito, ma per servire».

LA MESSA VESPERTINADEL GIOVEDÌ SANTO NELLA CENA DELSIGNORECon la messa celebrata nelle ore vespertine delgiovedì santo, la chiesa dà inizio al triduo pa-squale e ha cura di far memoria di quell’ultimacena in cui il Signore Gesù, nella notte in cui ve-niva tradito, amando sino alla fine i suoi che e-rano nel mondo, offrì a Dio Padre il suo corpo esangue sotto le specie del pane e del vino e lidiede agli apostoli in nutrimento e comandò lo-ro e ai loro successori nel sacerdozio di farnel’offerta. Tutta l’attenzione dell’anima deve rivolgersi aimisteri che in questa messa vengono ricordati:cioè l’istituzione dell’eucaristia, l’istituzione del-l’ordine sacerdotale e il comando del Signoresulla carità fraterna.Terminata l’orazione dopo la comunione, si for-ma la processione che, attraverso la chiesa, ac-compagna il santissimo sacramento al luogo del-la reposizione.

Il Sacramento viene custodito in un tabernaco-lo chiuso e adorato silenziosamente fino alla Ve-glia del Sabato Santo.

- IL VENERDÌ NELLA PASSIONE DELSIGNOREIn questo giorno in cui «Cristo nostra pasqua èstato immolato», la chiesa con la meditazionedella passione del suo Signore e sposo e con l’a-dorazione della croce commemora la sua origi-ne dal fianco di Cristo, che riposa sulla croce, eintercede per la salvezza di tutto il mondo. In questo giorno la chiesa, per antichissima tra-dizione, non celebra l’eucaristia.Alla fine della celebrazione della Passione delSignore si presenta la croce all’adorazione diciascun fedele.

- IL SABATO SANTOIl sabato santo la chiesa medita sulla passione emorte, la discesa agli inferi del Signore e aspet-ta nella preghiera e nel digiuno la sua risurre-zione. Anche in questo giorno la chiesa si astiene dalcelebrare il sacrificio della messa.LA VEGLIA PASQUALE NELLA NOTTESANTAPer antichissima tradizione questa notte è «in o-nore del Signore» e la veglia che in essa si ce-lebra commemorando la notte santa in cui Cri-sto è risorto è considerata come «madre di tuttele sante veglie». Significato della caratteristica notturnadella veglia pasqualeRicorda la veglia pasquale, in cui gli ebrei atte-sero di notte il passaggio del Signore che li li-berasse dalla schiavitù del faraone, fu da loroosservata come memoriale da celebrarsi ogni an-no; era la figura della futura vera pasqua di Cri-sto, cioè della notte della vera liberazione, in cui«Cristo, spezzando i vincoli della morte, risor-ge vincitore dal sepolcro».

- LA DOMENICA Dl PASQUA NELLARISURREZIONE DEL SIGNORELa risurrezione di Cristo è fondamento della no-stra fede e della nostra speranza e per mezzo delbattesimo e della cresima siamo stati inseriti nelmistero pasquale di Cristo: morti, sepolti e risu-scitati con lui, con lui anche regneremo.

03_Carugate_18.qxd 27/02/2018 17:24 Pagina 8

Page 9: PARROCCHIA ARCIPRETALE S. ANDREA APOSTOLO · 2019. 11. 12. · go dove gli uomini lo hanno deposto come un ri-cordo dimenticato. Il comandamento è un altro: «Andate a dire ai suoi

Finalmentela promessaè diventatarealtà: il 18d i c e m b r escorso si ècos t i tu i tau f f i c i a l -

mente la Fondazione OLTRE!Dopo oltre un anno che ha visto impegnato il Co-mitato Promotore della Fondazione Dopodinoi -inizialmente così denominata in attesa del nomedefinitivo- in un profondo lavoro di sensibiliz-zazione del territorio, di enti, associazioni e per-sone, parrocchiani compresi!, è giunta quindi inporto la prima fase del progetto: dare vita a unarealtà che si occupasse concretamente delle per-sone con disabilità, a partire dall’oggi e con unaprospettiva rivolta per l’appunto al “dopo”, quan-do i genitori verranno a mancare (il “dopodinoi”infatti comincia nel “durante noi”).Non si può non ringraziare in questo momentotutti coloro che hanno sostenuto questo sforzo:dall’Amministrazione comunale alla BCC Mila-no, dalla Cooperativa Il Sorriso a numerose a-ziende e imprenditori che hanno sostenuto condonazioni significative il progetto, ai semplicicittadini e parrocchiani partecipanti ai vari con-vegni tenutisi nel 2017, ai singoli donatori. LaParrocchia stessa ha avuto – e avrà – un ruolo disostegno importante, ispirando i valori di fondodella Fondazione, sostenendo il progetto e of-frendo l’ufficio parrocchiale come sede della Fon-dazione stessa.Tutto questo lavoro ha permesso di costituiread oggi, con i contributi raccolti, un fondo didotazione e un fondo di gestione abbastanzaconsistenti, indispensabili per iniziare i lavorie per dare una minima base di solidità alla Fon-dazione.

Ma ora inizia una fase non meno importante, an-zi decisiva: ottenere il riconoscimento dalla Re-gione e la qualifica di ONLUS, e soprattutto da-re vita concretamente al primo progetto abitati-vo.Il progetto abitativo interesserà la ristrutturazio-ne di una palazzina in via Pasubio, che potrà o-spitare fino a 5-6 piccoli appartamenti per un to-tale di 15 posti: saranno altrettante CASE in cuipotranno vivere in autonomia persone con disa-bilità. Non mancherà il supporto di educatori eoperatori, ma l’obiettivo sarà proprio quello disostenere lo sviluppo della capacità e di una vi-ta il più possibile autonoma delle persone che viabiteranno. L’iter autorizzativo verrà completa-to nella primavera, per poter quindi iniziare i la-vori veri e propri.Tutti comprendiamo quindi come non sia il mo-mento di “mollare la presa”, anzi al contrario: èil momento in cui le risorse economiche diven-tano ancora più importanti. Per questo la Fonda-zione conta ancora sul contributo e sulla gene-rosità di tutti.Infine, c’è un altro elemento fondamentale per-ché il tentativo della Fondazione riesca: è il so-stegno di tutta la comunità, e in primo luogo -an-che se non solo- della comunità parrocchiale. Ol-tre all’aiuto economico indispensabile, è anzi-tutto un abbraccio e un’accoglienza che la co-munità può dare alle persone disabili e alle fa-miglie che verranno coinvolte nel progetto. Conla consapevolezza che in questo abbraccio, inquesta solidarietà, tutti usciranno più ricchi, più“veri”.PER CHI VOLESSE FARE UNA DONAZIONE:

FONDAZIONE OLTRE,Iban IT89C0845332760000000200042

PER CONTATTI SCRIVERE A: [email protected]

È NATA LA FONDAZIONEOLTRE!Si occuperà di persone con disabilitànella prospettiva del "dopodinoi"

03_Carugate_18.qxd 27/02/2018 17:24 Pagina 9

Page 10: PARROCCHIA ARCIPRETALE S. ANDREA APOSTOLO · 2019. 11. 12. · go dove gli uomini lo hanno deposto come un ri-cordo dimenticato. Il comandamento è un altro: «Andate a dire ai suoi

03_Carugate_18.qxd 27/02/2018 17:24 Pagina 10

Page 11: PARROCCHIA ARCIPRETALE S. ANDREA APOSTOLO · 2019. 11. 12. · go dove gli uomini lo hanno deposto come un ri-cordo dimenticato. Il comandamento è un altro: «Andate a dire ai suoi

MMAARRZZOO 2018Sabato 3 ore 16.30 Incontro con i Genitori e Padrini/Madrine dei bambini che saranno bat-

tezzati nel mese di Marzo, in chiesa parrocchiale.DOMENICA 4 Terza di Quaresima: Domenica di Abramo

«...Abramo, vostro padre, esultò nella speranzadi vedere il mio giorno; lo vide e fu pieno digioia». Allora i Giudei gli dissero: «Non haiancora cinquant’anni e hai visto Abramo?».Rispose loro Gesù: «In verità, in verità io vidico: prima che Abramo fosse, Io Sono». Dal prefazio: Dio onnipotente ed eterno. Tunei secoli antichi, benedicendo la futura stir-pe di Abramo, rivelasti la venuta tra noi di Cri-sto, tuo Figlio. La moltitudine di popoli, prean-nunziàti al patriarca come sua discendenza, èveramente la tua unica Chiesa, che si racco-glie da ogni tribù, lingua e nazione. In essacontempliamo felici quanto ai nostri padri a-vevi promesso.ore 15.00 Vespri - Riflessione di don Claudio dal testo dell’Arcivescovo “Per un’ar-

te del buon vicinato”: Una rete di attenzione e solidarietà - BenedizioneEucaristica.

ore 16.30 BattesimiLunedì 5 ore 21.00 Itinerario in preparazione al Sacramento del MatrimonioMercoledì 7 ore 9.00 S. Messa con omelia di monsignor Vincenzo Di Mauro

ore 14.30 Catechesi Terza etàGiovedì 8 ore 21.00 Gruppi di Ascolto della Parola nelle famiglie

«Il Faraone e l’indurimento del cuore» Esodo 4,21-5,23

CC AA LL EE NN DD AA RR II OO PP AA RR RR OO CC CC HH II AA LL EE

CONFESSIONI IN PREPARAZIONE ALLA SANTA PASQUAVVENERDÌENERDÌ 23 M23 MARZOARZO dalle ore 21.00

IL SACRAMENTODELLA RICONCILIAZIONEin Chiesa parrocchiale:«Un Dio vicino alla nostra debolezza»

SSABAABATTOO 24 M24 MARZOARZO mattino ore 10.00 -11.30 (per Ragaz-zi/e quarta elementare)pomeriggio dalle 15.30 Adulti

LLUNEDÌUNEDÌ 26 M26 MARZOARZO ore 15.30 seconda media - ore 16.45quinta elementareMMARARTEDÌTEDÌ 27 M27 MARZOARZO dalle ore 15.30 alle 18.00

(15.30 prima media - 16.15 terza media - 17.00 ado)MMERCOLEDÌERCOLEDÌ 28 M28 MARZOARZO dalle ore 9.00 alle 10.30 e dalle ore 15.30 GGIOVEDÌIOVEDÌ SSANTANTOO mattino 9.00 - 10.30 pomeriggio ore 17.30 - 19.00 VVENERDÌENERDÌ SANTSANTOO mattino 9.30 - 11.30 pomeriggio 16.30 - 19.00 SSABAABATTOO SANTSANTOO mattino 9.00 – 11.30 pomeriggio ore 15.30 - 19.00

03_Carugate_18.qxd 27/02/2018 17:24 Pagina 11

Page 12: PARROCCHIA ARCIPRETALE S. ANDREA APOSTOLO · 2019. 11. 12. · go dove gli uomini lo hanno deposto come un ri-cordo dimenticato. Il comandamento è un altro: «Andate a dire ai suoi

«Indurire il cuore». Di questo tratta l’episodio, mostrando in che mo-do esso si manifesti e per quali ragioni si determini. La parola «cuo-re» merita una precisazione: nelle Scritture indica la decisione, il sen-tire interiore complessivo e profondo dell’uomo, che poi lo porta a sce-gliere di agire. Il cuore è l’interiorità del soggetto, dove convergonotutte le altre facoltà: la mente, la memoria, l’immaginazione, la sensi-bilità.

Venerdì 9 ore 9.00 Via Crucisore 18.30 Vespriore 21.00 «Luoghi e personaggi della Passione di Gesù»

LECTIO con mons. Vincenzo Di Mauropresso il salone “Bel Alpin”, in Oratorio

Sabato 10 ore 21.00 Itinerario in preparazione al Sacramento del MatrimonioDOMENICA 11 Quarta di Quaresima: Domenica

del cieco«Se sia un peccatore, non lo so. Unacosa io so: ero cieco e ora ci vedo»....Gesù seppe che l’avevano caccia-to fuori; quando lo trovò, gli disse:«Tu, credi nel Figlio dell’uomo?». E-gli rispose: «E chi è, Signore, perchéio creda in lui?». Gli disse Gesù: «Lohai visto: è colui che parla con te».Ed egli disse: «Credo, Signore!».La fede è riuscire a vedere le cose, ilmondo e la gente con gli occhi di Gesù. Imparare il suo modo di guardare e di amare. C’èuna espressione nella Lumen Fidei che dice: “La fede non solo guarda a Gesù, ma guar-da dal punto di vista di Gesù, con i suoi occhi: è una partecipazione al suo modo di ve-dere”. Donaci Signore, occhi per vedere le necessità del mondo e un cuore per amare l’univer-so che tu ami. Donami un cuore di carne, non un cuore di pietra, per amare Dio e gli uo-mini, donami il tuo stesso amore per amare veramente, dimentico di me stesso. Donamila tua luce per riconoscere i tuoi segni. Donami di conoscerti negli altri e di conoscere inloro, la tua voce e i tuoi desideri. Signore, ho bisogno dei tuoi occhi: dammi una fede vi-va. Ho bisogno del tuo cuore: dammi una carità a tutta forza. Ho bisogno del tuo soffio.dammi la tua sapienza, per me e per la tua Chiesa. Dammi la capacità di compiere pie-namente ciò che tu mi chiedi. (card. L. J. Suenens)ore 11.15 S. Messa, con la presenza delle Coppie che concludono l’itinerario in pre-

parazione al Sacramento del Matrimonio.ore 15.00 Vespri - Riflessione di don Claudio dal testo dell’Arcivescovo “Per un’ar-

te del buon vicinato”: Dedicare tempo per costruire un buon vicinato. -Benedizione Eucaristica.

Mercoledì 14 ore 9.00 S. Messa con omelia di monsignor Vincenzo Di Mauroore 14.30 Secondo incontro del ciclo

“INVECCHIAMENTO: ISTRUZIONI PER L’USO”Tema della giornata «L’importanza di allenare corpo e mente». Relatricela dottoressa Leonora Chiavari, terapista della riabilitazione. L’incontrosarà nel salone dell’Oratorio al primo piano. Al termine è previsto un mo-mento di dialogo e discussione.

Venerdì 16 ore 9.00 Via Crucisore 18.30 Vespri

03_Carugate_18.qxd 27/02/2018 17:24 Pagina 12

Page 13: PARROCCHIA ARCIPRETALE S. ANDREA APOSTOLO · 2019. 11. 12. · go dove gli uomini lo hanno deposto come un ri-cordo dimenticato. Il comandamento è un altro: «Andate a dire ai suoi

ore 21.00 «LAZZARO, VIENIDENTRO!» Spettacolo di teatro sacrocon Marta Martinelli e Car-lo PastoriRegia di Carlo Rossi - pres-so il CineTeatro don Bosco“In questa casa devo semprefare tutto io!... , la spesa, ilpranzo, la cena, il bucato eMarta di qua e Marta di là,Marta di su e Marta di giù! E Lazzaro? Sapete che fa mio fratello Lazza-ro? Da quando gli è successa quella roba li, da quando ha sentito la vocedel Maestro che gli ha detto: Lazzaro, vieni fuori!... Lui è uscito dal se-polcro e ha deciso che, da quel momento, avrebbe continuato a vivere al-l’aperto senza fare assolutamente nulla...”Lo spettacolo, interpretato da Carlo Pastori e Marta Martinelli nelle partidi Lazzaro e Marta, si presenta come un lavoro divertente che, attraversoil riso, fa riflettere sui temi della vita dopo la morte e della Risurrezione.Il lavoro si muove su un doppio registro, comico e drammatico. Ripren-dendo la vicenda della risurrezione di Lazzaro vengono suscitate una se-rie di domande sulla morte e sul ritorno alla vita, aprendo uno spiraglio suquello che per il credente è la vita piena promessa al termine dell’esistenzaterrena.

DOMENICA 18 Quinta di Quaresima: Domenica di LazzaroLiturgia del giorno: Le disseGesù: «Non ti ho detto che,se crederai, vedrai la gloriadi Dio?». .... Il morto uscì, ipiedi e le mani legati conbende, e il viso avvolto da unsudario. Gesù disse loro: «Li-beràtelo e lasciàtelo andare».Risurrezione. Non ancora diquella di Gesù, che irromperàcome una novità assoluta, ma della nostra risurrezione, quella a cui noi aspiriamo e cheproprio Cristo ci ha donato, risorgendo dai morti. In effetti, la morte rappresenta per noicome un muro che ci impedisce di vedere oltre; eppure il nostro cuore si protende al dilà di questo muro, e anche se non possiamo conoscere quello che esso nasconde, tutta-via lo pensiamo, lo immaginiamo, esprimendo con simboli il nostro desiderio di eternità.Tra i cristiani, la fede nella risurrezione e nella vita eterna si accompagna non raramen-te a tanti dubbi, a tanta confusione, perché si tratta pur sempre di una realtà che oltre-passa i limiti della nostra ragione, e richiede un atto di fede. Nel Vangelo della risurre-zione di Lazzaro noi ascoltiamo la voce della fede dalla bocca di Marta, la sorella di Laz-zaro. A Gesù che le dice: “Tuo fratello risorgerà”, ella risponde: “So che risorgerà nellarisurrezione dell’ultimo giorno”. Ma Gesù replica: “Io sono la risurrezione e la vita; chicrede in me, anche se muore, vivrà”. Ecco la vera novità, che irrompe e supera ogni bar-riera! Cristo abbatte il muro della morte, in Lui abita tutta la pienezza di Dio, che è vita,vita eterna. Per questo la morte non ha avuto potere su di Lui; e la risurrezione di Laz-zaro è segno del suo pieno dominio sulla morte fisica.ore 15.00 Vespri - Riflessione di don Claudio dal testo dell’Arcivescovo “Per un’ar-

te del buon vicinato”: presenza di Dio accompagna il desiderio di bene. -Benedizione Eucaristica.

03_Carugate_18.qxd 27/02/2018 17:24 Pagina 13

Page 14: PARROCCHIA ARCIPRETALE S. ANDREA APOSTOLO · 2019. 11. 12. · go dove gli uomini lo hanno deposto come un ri-cordo dimenticato. Il comandamento è un altro: «Andate a dire ai suoi

Lunedì 19 San Giuseppe, sposo della Beata Vergine Ma-ria, solennitàNei Vangeli si parla poco di lui e non si riporta-no sue parole. Quello del padre putativo e custo-de di Gesù, «patrono della Chiesa», la cui festasi celebra il 19 marzo, è un culto che si è conso-lidato lentamente. Non si trova traccia del suoculto nei calendari liturgici o nei martirologi pri-ma del IX secolo. In Occidente il culto appareufficialmente nell’XI secolo: un oratorio gli vie-ne dedicato nella cattedrale di Parma (anno 1074)e una chiesa viene costruita in suo onore a Bolo-gna (1129). Verso la fine del XIV secolo si diffon-de la festa del 19 marzo dedicata al santo, che di-venta di precetto nel 1621 per decisione di Gregorio XV. È nel 1870 che Pio IX pro-clama san Giuseppe patrono della Chiesa e l’anno successivo gli riconosce il diritto aun culto superiore a quello di tutti gli altri santi. È stato infine papa Francesco, con undecreto della Congregazione del culto divino datato 1° maggio 2013 a inserire la men-zione di san Giuseppe nel canone della messa, nella preghiera eucaristica, subito dopoil nome di Maria e prima di quello degli apostoli.

Martedì 20 ore 20.45 VIA CRUCIS CON L’ARCIVESCOVO«Per riunire insieme i figli di Dio che erano dispersi»presso la Parrocchia San Giuseppe in Sesto San Giovanni

Mercoledì 21 ore 9.00 S. Messa con omelia di monsignor Vincenzo Di Mauroore 14.30 Catechesi Terza età

Giovedì 22 ore 21.00 Incontro per i «Pellegrini in Terra Santa 11-18 Aprile», in sala catechesi,sopra la sacrestia.

Venerdì 23 ore 9.00 Via Crucisore 18.30 Vespriore 21.00 IL SACRAMENTO DELLA RICONCILIAZIONE

«Un Dio vicino alla nostra debolezza» - in chiesa parrocchiale, con lapresenza di Sacerdoti straordinari

Sabato 24 Sabato “In Traditione Symboli”ore 21.00 Concerto

DOMENICA 25 DOMENICA DELLE PALMEInizia la settimana santa con questa domenica partico-lare che da una parte ci invita alla gioia: celebriamo in-fatti Gesù che entra trionfante in Gerusalemme, ricor-diamo l’amicizia e l’amore di Maria Marta e Lazzaroche ospitano Gesù in casa loro e quel bel gesto di Ma-ria che unge il capo di Gesù con un profumo prezioso.Però d’altra parte è anche l’inizio di quella settimanache ci porterà a celebrare la morte del Cristo e già finda ora non possiamo dimenticare che quella folla chegrida «Osanna Benedetto Colui che viene nel nome delSignore, il re d’Israele» è la stessa folla che qualchegiorno dopo urlerà sotto il palazzo di Pilato «crocifig-gilo!».ore 16.30 Battesimi

Lunedì 26 Le Sante Messe del giorno sono applicate a suffragio di tutti i fedeli defunti dellaParrocchia

03_Carugate_18.qxd 27/02/2018 17:24 Pagina 14

Page 15: PARROCCHIA ARCIPRETALE S. ANDREA APOSTOLO · 2019. 11. 12. · go dove gli uomini lo hanno deposto come un ri-cordo dimenticato. Il comandamento è un altro: «Andate a dire ai suoi

Giovedì Santo 29 ore 9.00 Preghiera “Ora media”ore 16.30 Celebrazione della Parola con accoglienza dei sacri oli e lavanda

dei piedi. Sono invitati in particolar modo i ragazzi di prima media edi quarta elementare.

ore 21.00 Celebrazione vespertina “nella Cena del Signore”Venerdì Santo 30 ore 9.00 Via Crucis

ore 15.00 Celebrazione della Passione del Signoreore 18.30 Celebrazione vespertina “nella deposizione del Signore”ore 21.00 Via Crucis per le vie della città.

Sabato Santo 31 ore 9.00 Liturgia della Parolaore 21.00 Veglia Pasquale e Messa di Risurrezione

AAPPRRIILLEE 2018DOMENICA 1 DOMENICA DI PASQUA

«Cristo è risorto dai morti, a tutti ha donato la vita»: è il gioioso annuncio della ri-surrezione che risuona festoso e carico di speranza in questo giorno. La Pasqua delSignore è il centro della nostra fede: nella risurrezione di Gesù, ci sono dischiuse «leporte della vita eterna» (orazione all’inizio della liturgia del giorno), ogni paura tro-va consolazione e ogni smarrimento è superato. Nel cuore stesso dell’anno liturgicotrova compimento tutta la storia della salvezza, perché «questo è il giorno che ha fat-to il Signore», «la festa che dà origine a tutte le feste». Illuminati da questo misterodi amore e di grazia, chiediamo il dono di una «fede salda» e una «speranza incrol-labile». Buona Pasqua a tutti!Orario Sante Messe: ore 8.00 – 10.00 - 11.15 - 18.00

Lunedì 2 II giorno dell’ottava di Pasqua - LUNEDÌ IN ALBISDalla liturgia del giorno: Padre santo, Dio onnipotente ed eterno. All’annuo ritornodi questi giorni sacri e solenni, tu doni ai credenti di celebrare con cuore più fervidoe attento il mistero della passione e della risurrezione di Cristo da cui venne il nostroriscatto. Così con gioia nuova e più intensa ci concedi di proclamare che l’universoè stato da te riconciliato nel Signore risorto.

Giovedì 5 ore 21.00 Incontro Animatori Gruppi di Ascolto della ParolaLe «Piaghe d’Egitto»: il dito di Dio e l’invocazione di Mosè - Esodo7,26-8,15

Sabato 7 ore 16.30 Incontro con i genitori e i padrini/madrine dei battezzandiDomenica 8 SECONDA DI PASQUA

La sera di quel giorno, il primo del-la settimana, mentre erano chiuse leporte del luogo dove si trovavano idiscepoli per timore dei Giudei, ven-ne Gesù, stette in mezzo e disse lo-ro: «Pace a voi!». Detto questo, mo-strò loro le mani e il fianco. E i di-scepoli gioirono al vedere il Signo-re. Gesù disse loro di nuovo: «Pacea voi! Come il Padre ha mandatome, anche io mando voi». Dettoquesto, soffiò e disse loro: «Rice-vete lo Spirito Santo. A coloro a cuiperdonerete i peccati, saranno per-donati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati».

03_Carugate_18.qxd 27/02/2018 17:24 Pagina 15

Page 16: PARROCCHIA ARCIPRETALE S. ANDREA APOSTOLO · 2019. 11. 12. · go dove gli uomini lo hanno deposto come un ri-cordo dimenticato. Il comandamento è un altro: «Andate a dire ai suoi

In occasione dei Funerali ............................................................................................. Euro 1.850,00Pro Parrocchia.............................................................................................................. Euro 80,00C.I.F. ............................................................................................................................ Euro 100,00Battesimi...................................................................................................................... Euro 180,00Restauro Chiesa ........................................................................................................... Euro 100,00

OO FF FF EE RR TT EE MM EE SS EE dd ii FFFF EEEE BBBB BBBB RRRR AAAA IIII OOOO 22 00 11 88

AA NN AA GG RR AA FF EE PP AA RR RR OO CC CC HH II AA LL EE«Nati dall’acqua e dallo Spirito,siate sempre e dovunquemembra vive del suo popolo» (dalla liturgia)

BATTESIMI del 4 Febbraio 20183. Bilotta Gabriele di Stefano e Diana Denise4. Guadagna Sofia di Giuseppe e Scotti Francesca5. Maggioni Giorgia di Claudio e Riva Elena6. Pennacchio Arianna di Stefano e Sardi Ma-

nuela7. Warnakulasuriya Ameliya Fernando di Anton e

Warnakulasuriya Shanika Nishani8. Commisso Diego di Fernando e Marseglia

Angelita

«Ai tuoi fedeli, o Padre di misericordia,la vita non è tolta ma trasformatae a chi muore in pace con te è dato il possessodi una gioia senza fine.» (prefazio)

DEFUNTI10. Decimo Federico anni 2 m. 28/01/2018

11. Colacino Eros anni 37 m. 29/01/2018

12. Pastori Mariaved. Casiraghi anni 92 m. 08/02/2018

13. Passadore Iolivaved. Filipazzi anni 92 m. 14/02/2018

14. Gervasoni Anna Mariactg. Basso anni 72 m. 16/02/2018

15. Galbiati Assuntaved. Preziati anni 92 m. 17/02/2018

16. Zappa Sandraved. Chirico anni 92 m. 17/02/2018

17. Spanò Michelaved. Colzani anni 61 m. 23/02/2018

18. Gaetano Maria anni 83 m. 23/02/2018

19. Giannelli Savastano Tristano anni 96 m. 24/02/2018

20. Perego Genoveffaved. Fraccalvieri anni 98 m. 26/02/2018

Questi (segni) sono stati scritti nel Vangelo, perché possiamo credere che Gesù èil Cristo, il Figlio di Dio e perché, credendo, abbiamo la vita nel suo nome. Il van-gelo di Giovanni, come gli altri, non ha lo scopo di scrivere la vita completa di Ge-sù, ma quello di dimostrare che Gesù era il Cristo, il Messia atteso, il Liberatore eche era Figlio di Dio. Credendo in Lui abbiamo la vita eterna. Se Gesù non è Diovana è la nostra fede!ore 16.30 Battesimi

03_Carugate_18.qxd 27/02/2018 17:24 Pagina 16