parole di vita - marzo 2010

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N. 1 - 2010 Giornale della Comunità Parrocchiale PARROCCHIA di CASTELLO sopra Lecco

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“Parole di Vita” è il giornale della Parrocchia di Castello, pubblicato per tutti i membri della comunità parrocchiale.

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N. 1 - 2010

Giornale della Comunità Parrocchiale

PARROCCHIA di CASTELLO sopra Lecco

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QUARESIMA 2010OGNI GIORNO

Recita delle LODI nella S. Messa delle ore 8.30 (da lunedì a giovedì)Preghiera personale quotidiana con il sussidio diocesano

OGNI SETTIMANA*LUNEDI’: ore 6.30 S. MESSA per i lavoratori

*MARTEDI’: ore 20.45 CATECHESI dell’ARCIVESCOVO(su Telenova e Novaradio A)

*MERCOLEDI’: ore 21.00 Cineforum al Palladium

*VENERDI’: ore 8.30 Via Crucisore 16.30 Via Crucisore 21.00 QUARESIMALE

*SABATO: ore 17.00 Adorazione eucaristica

*DOMENICA: ore 10.00 S.MESSA animata per famiglie e ragazziore 18.00 Canto dei VESPERI

CONFESSIONI COMUNITARIEVENERDI’ 26 MARZO ore 21.00 in chiesa parrocchiale

VIA CRUCIS SOLENNEVENERDI’ 12 MARZO ore 21.30 Via Crucis per tutta la parrocchia

al Santuario di San Martino a Valmadrera

GESTO CARITATIVODOMENICA 21 MARZO Raccolta contributi per terremotati Haiti

(Proposto dal Gruppo Missionario vedi pag. 18)

QUARESIMA 2010

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CARISSIMI PARROCCHIANI,è iniziata la quaresima che torna nuovamente con i suoi "inviti"a lasciare le nostre superficialità per inoltrarci sulla strada del-l'essenziale.Questo periodo, santo per la chiesa cattolica, vuole ricordarci ilnostro impegno, la nostra vocazione, il nostro cammino di per-fezione che è scandito dai "tradizionali": Preghiera, carità edigiuno.Ognuno di noi dovrebbe vedere cosa fare per capire che l'essen-ziale è nascosto preziosamente dentro di noi. Il tempo quaresi-

male, detto anche dello spirito, allora ci stimola a riprendere in mano la nostra esistenza e a intro-durla nel mondo dell'essenziale. Molti conoscono l'avventura del Il piccolo principe, raccontata dallo scrittore francese A. De Saint-Exupery. Il piccolo principe, un simpatico ragazzo con i capelli color oro, viene a colloquio con unavolpe. Durante il dialogo i due si conoscono e, come per incanto si "addomesticano" reciprocamen-te. In realtà essere addomesticati vuol dire creare legami con l'Altro. Prima di lasciare il suo amico"principe", la volpe dice: "Ecco il mio segreto. E' molto semplice: non si vede bene che col cuore.L'essenziale è invisibile agli occhi". "Gli uomini hanno dimenticato questa verità. Ma tu non ladevi dimenticare".In effetti l'essenziale è invisibile agli occhi, perché è dentro di noi.Il tempo della quaresima ci dona la forza di ritornare all'essenziale. La nostra vita, oggi, ècostruita di tante cose che ci avvicinano alla superficialità, futilità, leggerezza.L'itinerario quaresimale, allora, diventa come un avventurarsi nel deserto, luogo biblico per eccel-lenza, in cui ascoltare la voce di Dio.Nel fracasso, nella confusione, nelle mille e mille preoccupazioni di ogni giorno, non sentiamo chenoi stessi. Dio parla nel silenzio e comunica il suo volto. Preghiera assidua, carità e digiuno devo-no scandire questi giorni, fino alla Pasqua.L'itinerario quaresimale è uno spogliarsi dei mali morali e rivestirsi pian piano delle virtù cristiane.Molti sono aridi, secchi, come i pozzi abbandonati nel deserto. Non è rimasto nulla.In questa situazione diventa molto difficile annunciare la Parola di Dio, testimoniare l'AmoreMisericordioso.Usciamo allora da questa secca che ci vede prigionieri di noi stessi, di una società che è determina-ta dai nostri atteggiamenti e purtroppo, spesso, dalle nostre superficialità.Cristo è lo stesso ieri oggi e sempre! Non ha bisogno delle nostre cerimonie, Lui, il vivente, che saquello che c'è in ogni uomo (Gv 2,25), vuole che ciascuno cambi in meglio, guardi l'essenziale dellasua vita e metta da parte superficialità e vanità.L'essenziale è invisibile perché è dentro di noi.L'essenziale di una candela non è la cera che lascia delle tracce, ma la luce.Quante cose facciamo, diciamo, compriamo, che non servono a nulla!Abbiate cura di voi stessi, inoltratevi come Cristo nel deserto dell'essenziale e scoprirete con mera-viglia che in un deserto quello che ci appariva inutile diventa essenziale per vivere.Cristo, iniziando la Quaresima, ci invita ad andare con lui nel deserto e a combattere contro le forzedel male.E allora iniziamo anche noi questa Quaresima che ci aiuterà ad entrare con coraggio in questo tempoliturgico essenziale per il nostro cammino di santità.

don Egidio

ED I TOR I A LE

1Giornale della Comunita Parrocchiale di CASTELLO 2010 N. 1

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aiutarci a camminare inquesta direzione.Riconoscere il dono: at-traverso il rendimento digrazie e la lode quotidiana.Assecondare lo Spirito:per arrivare a ragionare con il pensiero di Cristoe ad avere in noi i suoi stessi sentimenti.Offrire la propria vita: unire la nostra vita alsacrificio di Gesù e viverla come una grandecelebrazione dell'amore di Dio in mezzo a noi.Santa Teresina aveva capito come la sua voca-zione, come quella di ogni cristiano, non fossegenericamente quella di amare, ma quella diarrivare ad identificarsi con il Signore, didiventare lei stessa Amore per gli altri. Scriveinfatti: "la mia vocazione l'ho trovata final-mente, la mia vocazione è l'Amore! Nel cuoredella Chiesa io sarò l'Amore".Non dunque una vita intessuta di gesti straor-dinari ma una vita vissuta nella quotidianitàcon la consapevolezza di essere segno vivo diuna presenza che sa donare gioia, pace, spe-ranza e fiducia nel futuro; una vita, insomma,che sa farsi Amore.Ma allora - conclude l'Arcivescovo - "se, inquanto battezzati, siamo Cristo, tutti, fedeli

laici e preti, possiamofinalmente inaugurarele nuove vie indicate dalConcilio Vaticano II. Siriapre davanti a noi lastrada per un rinnovatoprotagonismo dei laici euna maturazione deldono che è in tutti i bat-tezzati".

Dalla Normandia, e precisamente dai luoghidove sono vissuti Santa Teresa di Gesù Bam-bino e i suoi genitori, recentemente beatifica-ti, il nostro Arcivescovo ci scrive per richia-mare il valore della vocazione battesimale diogni cristiano.Nella stessa chiesa di Notre Dame della cittàdi Alençon si sono infatti sposati nel 1858 ibeati Louis e Zelie Martin e, nel 1873, è statabattezzata la piccola Teresa. Come a dire chenello stesso luogo si è compiuta la vocazionebattesimale dei genitori ed è incominciataquella della figlia.La vita di questi santi non ha avuto nulla distraordinario - ci dice l'Arcivescovo - ma hasaputo accogliere e lasciarsi completamentepermeare dall'amore di Dio. L'invito per noi èquello di riscoprire il dono gratuito che ci èstato fatto col Battesimo: la vocazione battesi-male che ci rende "sacerdoti" all'interno dellaChiesa."Ma in che senso tutti i cristiani sono sacer-doti?" - si chiede il Cardinale. "Significa la-sciare che l'amore di Dio penetri, pervada,trasfiguri ogni opera, ogni sentimento, ognirespiro della nostra vita ordinaria. Non èforse questa la Messa che il Signore chiede atutti di ce-l e b r a r econ gioiau s c e n d odalla chie-sa?".Tre atteg-g iament ii n t e r i o r ip o s s o n o

Gesù, Amore mio, la mia vocazione l'ho trovata finalmente, la mia vocazione è l'Amore! Sì, hotrovato il mio posto nella Chiesa, e questo posto, Dio mio, me l'avete dato voi! Nel cuore dellaChiesa mia Madre, io sarò l'Amore.

(Santa Teresa di Gesù Bambino, Manoscritto B, n. 254)

Lettera da Alençon e Lisieux

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2 Giornale della Comunita Parrocchiale di CASTELLO 2010 N. 1

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UNA SOLA CARNE UN SOLO SPIRITO

Una biografia che esce sulla seconda coppia di Beati giunti insie-me all'onore degli altari. I Martin sono il primo caso di una bea-tificazione di sposi cristiani, non martiri, che abbiano donato allaChiesa una santa canonizzata: Teresa di Gesù Bambino del VoltoSanto, Patrona secondaria di Francia, Patrona delle Missioni eDottore della Chiesa. L'angolatura attraverso la quale è analizza-ta la vita di questi "incomparabili genitori" è per così dire specu-lare, infatti l'autore quasi interroga, come sposo e padre, i Martin e le sfide del quotidia-no che essi hanno affrontato (dalla prefazione).Il libro è arricchito da una serie di tavole fuori testo nelle quali sono presentati alcuniaffreschi di Giotto nella cappella degli Scrovegni di Padova accostati alla vicenda deiconiugi Martin per dire la familiarità di Dio nella storia dell’uomo.

La famiglia Martin

I beati coniugi Martin

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3Giornale della Comunita Parrocchiale di CASTELLO 2010 N. 1

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4 Giornale della Comunita Parrocchiale di CASTELLO 2010 N. 1

Il momento di festa dello scorso anno

La diocesi invita tutti i fedeli ambrosiani a "celebrare l'a-more di Dio nella vita quotidiana" attraverso quattrogiornate che rimettono al centro il tema della famiglia,della vita, della malattia e del lavoro. Difficile distinguerequesti diversi aspetti dell'esistenza che toccano davverotutti, direttamente o indirettamente, e che la Chiesa mila-nese rilancia sotto l'unico slogan: "Pietre vive per unmondo nuovo". È chiaro il riferimento al sacerdozio laica-le, che attraversa quindi le quattro giornate. L'Arcivescovo, nella sua lettera all'inizio dell'anno pasto-rale si chiedeva infatti: "In che senso tutti i cristiani sonosacerdoti?". E rispondeva così: "Essere sacerdoti signifi-ca dare spazio al mistero di luce e di grazia che già abita

in noi". Ecco quindi lo spirito con quale sono stati vissuti in tutte le parrocchie e a livello diocesano i quat-tro appuntamenti:

31 gennaio, Festa della famiglia, su "Il sacerdozio coniugale, una vocazione al servizio dell'amore"

7 febbraio, Giornata per la vita, "Un popolo sacerdotale si prende cura della vita"

11 febbraio, Giornata mondiale del malato, "Una comunità sacerdotale serve con amore chi soffre"

14 febbraio, Giornata della solidarietà, "Il lavoro: vocazione di ogni persona nel mondo"

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5Giornale della Comunita Parrocchiale di CASTELLO 2010 N. 1

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I Vescovi italiani non potevano, nel messaggioper la XXXII Giornata per la vita, del 7 febbraio,non parlare delle implicazioni che la crisi finanzia-ria in corso porta in tutte le famiglie. La mancan-za del lavoro e la povertà incipiente "possonoavere effetti disumanizzanti. La povertà, infatti,può abbruttire e l'assenza di un lavoro sicuro puòfar perdere fiducia in se stessi e nella propriadignità... Molti genitori sono umiliati dall'impossi-bilità di provvedere, con il proprio lavoro, al be-nessere dei loro figli e molti giovani sono tentati diguardare al futuro con crescente rassegnazione esfiducia".Il valore della vita umana, però, non dipende dalladisponibilità di beni e Cristo, la Vita vera, ci inse-gna "quale minaccia sia insita in una crescentepovertà di mezzi e risorse".Altrettanto rischioso è il benessere quando diven-ta il fine della propria vita, che si trasforma "in unavita povera di senso e di ideali elevati, ignorandoi bisogni di milioni di uomini e di donne e danneg-giando irreparabilmente la terra, di cui siamo cu-stodi e non padroni".Gesù ci chiama "a uno stile di vita sobrio, che nonconfonde la ricchezza economica con la ricchez-za di vita". Proprio per questo motivo, i cristianidevono essere in grado di trasformare la crisi inoccasione di crescita, perché "non è la ricchezzaeconomica a costituire la dignità della vita", ma "lavita stessa è la prima radicale ricchezza, e perciòva strenuamente difesa in ogni suo stadio" e quin-di, ricordano ancora i Vescovi italiani, va ancoradenunciato "senza cedimenti sul piano del giudi-zio etico, il delitto dell'aborto".Il CAV di Lecco, nel corso del 2009, ha aumen-tato il proprio impegno per aiutare un numero cre-scente di mamme in difficoltà. Aiuto rivolto amamme e famiglie di ogni nazionalità e religione;aiuto non solo di tipo economico o alimentare,con distribuzione di latte in polvere, pannolini, ali-

menti, corredini, carrozzine, lettini ecc. (per untotale di oltre 30000 euro), ma anche assistenzamorale e psicologica. Il CAV di Lecco, inoltre, haattivato direttamente sette Progetti Gemma, chehanno salvato altrettanti bambini dall'aborto.Per aiutare il CAV, ogni anno, nel corso dellaGiornata per la Vita si possono acquistare le pri-mule, fiore che simboleggia il risveglio della vita,vendute davanti a tutte le chiese, associarsi ofare donazioni e ancora si può destinare al CAV diLecco il proprio 5 per mille (CF 92004740137).Quest'anno anche un gesto simbolico: domenica7 febbraio i fiori consegnati a tutte le mammedegenti all'ospedale di Lecco sono stati l'augurioper la vita appena sbocciata.Dal 2001 ad oggi lanostra parrocchia,grazie alla genero-sità di molti e costan-ti benefattori ha por-tato a termine ottoProget t i Gemma,l'ultimo l'anno scor-so. Il piccolo Ema-nuel ha già compiutoun anno!

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La forza della vita, una sfida nella povertà

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7Giornale della Comunita Parrocchiale di CASTELLO 2010 N. 1

Al 23 dicembre 2009 il totale dei contributi pervenuti è pari a 6.588.503,89 euro, di cui5.053.405,00 euro già distribuiti a 2333 famiglienel bisogno rilevate sul territorio della Diocesi. Leofferte provengono da 676 versamenti di parroc-chie, 232 da enti e società e 2765 da privati citta-dini.Il Consiglio ha analizzato 3247 domande di aiuto,riconoscendo l’idoneità e dando l'approvazione a2333, per un’erogazione complessiva di5.053.405,00 euro.

Quest’anno le famiglie hanno preparato evenduto le chiacchiere per contribuire alFondo di Solidarietà.

Il Fondo, partito con un milione di euro, ècresciuto forse più di quanto ci si aspettas-se all’inizio dell’avventura, ma anche lacrisi in proporzione continua. I contributiraccolti finora sono quasi 5 milioni: di quil’idea di dare continuità alla campagna pre-cedente, ma anche lanciare un nuovo mes-saggio, come se il Fondo rinascesse a

seguito di nuove motivazioni, di nuove necessità “Cinque volte tanto”, perché non si tratta solodi andare avanti, ma di dare maggiore valore alla solidarietà. Da una parte perché la crisi cre-sce cinque volte tanto, dall’altra perché il fondo stesso è cresciuto.I

Ad oggi la cifra raccolta è di 7.325.751,69 euro

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per l’unità dei cristianiLa settimana di preghiera per l'unità deicristiani è stata quest'anno, per la nostraparrocchia, un'occasione per procedere nelcammino di conoscenza della comunitàdella Chiesa Ortodossa che è ospitatanella chiesetta del Seminario. A partequalche visita reciproca di cortesia, inoccasione della Pasqua o del Natale, infat-ti, poco ancora si sapeva delle specificitàdella chiesa Ortodossa e, in particolare,della chiesa Ortodossa russa. Per questomotivo, è stata organizzata, al Palladium,una conferenza con il Pope Nikolaj Makared è stata celebrata la Divina Liturgia nellanostra chiesa parrocchiale.La caratteristica principale dell'Ortodossia,ha spiegato Padre Nikolaj, è la profondaspiritualità, basata sulla Parola di Gesù. Questa spiritualità conserva e tramanda gliinsegnamenti dei Padri del deserto, i mona-ci ed eremiti che tra Egitto, Palestina, Siriaed Arabia si erano ritirati in luoghi isolati,impervi ed inaccessibili per preservare l'au-sterità in una chiesa che andava aprendosia sempre più persone.Dio che viene nel mondo è luce che illumi-na ogni uomo e la luce, le lingue di fuoco,sono il segno con cui lo Spirito Santo di-scende dal Cielo. Gesù stesso mostra tuttala sua gloria nella trasfigurazione, una ma-nifestazione di luce. L'uomo che ama Gesù,pertanto, si deve comportare da figlio dellaluce e lo può di-ventare solo me-diante le rinunce, lalotta spirituale, laquiete e il silenzio:l'ascesi fa crescerel'uomo e lo illumina.Dopo i l GrandeScisma d'Oriente(1054) compitode l l 'O r todoss ia

diventa il richiamo costante all'impossibilitàdi mischiare la fede con l'umanesimo paga-no di origine ellenistica e promuove il rinno-vamento della vita spirituale in molti paesidell'Europa Orientale, con la diffusione inRomania e nei paesi slavi.Pur se la spiritualità ambrosiana ha alcuniaspetti in comune con quella ortodossa, inquanto Ambrogio conosceva ed era statoinfluenzato dagli usi orientali, la liturgia pre-senta molte differenze. I simboli sono moltoimportanti: le icone aiutano a pensare a Dioe le processioni che si svolgono durante laliturgia ci ricordano qualcosa della vita diGesù. Tutto è più solenne ed espressivo.Tutta la liturgia è cantata e l'assembleaassiste, in piedi, cantando e pregando.Il dialogo ecumenico, dice Padre Nikolaj, èimportante anche per gli Ortodossi e, tra lechiese cristiane, è più importante il dialogocon la chiesa Cattolica, perché essa hamantenuto la tradizione antica. Ci unisceGesù e ci interessa la 'praticità' della Chie-sa Cattolica nella vita di tutti i giorni. Quelloche ci differenzia completamente è l'inter-pretazione del ruolo del Papa. I Patriarcatisono simili alle Conferenze Epsicopali deicattolici, possono amministrare le cose del-la loro tradizione, ma le questioni dottrinalipossono essere discusse solo dal ConcilioEcumenico ed il Patriarca di Costantinopoliè solo il primus inter pares.

I più bei frutti deldialogo ecumeni-co, però, sono lagioia e la gratitudi-ne che si leggononegli occhi dei fe-deli che oggi han-no una chiesa perpregare e ringra-ziare Dio.

Matteo

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8 Giornale della Comunita Parrocchiale di CASTELLO 2010 N. 1

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P R O G R A M M A

Ore 6.30Ritrovo dei partecipanti in Piazza Carducci e partenza per Torino in pullman.

Ore 9.45Inizio del percorso che porterà al Duomo passando attraverso i Giardini Realiper poi uscire vicino al campanile dove sarà realizzato il padiglione della"prelettura", un percorso con immagini e spiegazioni che preparano alla visione del Telo. Da lì saràpossibile l'ingresso sul Sagrato della Cattedrale di San Giovanni Battista del XV secolo che ospitala Sacra Sindone.

Ore 10.45Ingresso previsto. Quest'anno per la prima volta sarà possibile vedere la Sindone dopo l'interven-to di restauro conservativo a cui è stata sottoposta nel 2002. Pranzo in ristorante.Nel primo pomeriggio: Visita a Venaria Reale una delle maggiori residenze Sabaude in Piemonte. Nella Reggia sarà pos-sibile vedere la Torre dell'Orologio, la Fontana del Cervo, la Reggia di Diana, la Cappella diSant'Uberto, le scuderie e i giardini.Dopo la visita partenza per il rientro a Lecco con arrivo inserata.

LA QUOTA di Euro 65,00Comprende: Accompagnatore; Viaggio in pullman G.T.;Ingresso alla Sindone; Pranzo in ristorante bevande inclu-se; Ingresso al palazzo di Venaria Reale ed ai giardini;Visita con guida del palazzo e dei giardini; AssicurazioneMondial Assistance medico, bagaglio e annullamento.Non comprende: gli extra di carattere personale e tuttoquanto non espressamente indicato sotto la voce "Laquota comprende".

ISCRIZIONI PRESSO SEGRETERIA PARROCCHIALEda lunedì a venerdì ore 16.00 - 18.00 Tel. 0341364138

LA SACRA SINDONE e VENARIA REALE

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"Giuseppe, preso il corpo di Gesù, lo avvolse in un len-zuolo pulito e lo depose nel suo sepolcro nuovo, che siera fatto scavare nella roccia; rotolata poi una granpietra all'entrata del sepolcro, se ne andò." (Mt, 27, 59- 60)."Egli allora, comprato un lenzuolo, lo depose dallacroce, lo avvolse con il lenzuolo e lo mise in un sepol-cro scavato nella roccia. Poi fece rotolare una pietraall'entrata del sepolcro." (Mc, 15, 46)."Lo depose dalla croce, lo avvolse con un lenzuolo elo mise in un sepolcro scavato nella roccia, nel qualenessuno era stato ancora sepolto." (Lc, 23, 53)."Essi presero allora il corpo di Gesù e lo avvolsero conteli, insieme ad aromi, come usano fare i Giudei perpreparare la sepoltura." (Gv, 19, 40).Così gli Evangelisti ci raccontano della Sindone usataper seppellire il corpo di Gesù. Dopo la Resurrezionesolo Luca e Giovanni rilevano la presenza dellaSindone nel sepolcro vuoto. Non abbiamo altre notiziecerte della Sindone fino alla metà del XIV secolo,quando Geoffroy de Charny, valoroso cavaliere euomo di profonda fede, depose il Lenzuolo nella chie-sa da lui fondata nel 1353 nel suo feudo di Lirey inFrancia. Da questo momento in poi la storia dellaSindone è documentata senza vuoti temporali.Oggi la Sindone è conservata nella Cattedrale diTorino in posizione distesa, piana e orizzontale all'in-terno di una teca a tenuta stagna, in assenza di aria ein presenza di un gas inerte. La teca è a sua volta pro-tetta da un "sarcofago" realizzato con una struttura apiù strati in grado di fornire una considerevole resi-stenza meccanica ed una valida protezione in situa-zioni di incendio. Un sistema computerizzato consentedi tenere sotto costante controllo i parametri di mag-giore interesse della teca e della Cappella dove essaè collocata: valori relativi a temperatura, pressione,umidità, composizione del gas interno, ecc..In occasione delle ostensioni la Sindone è custodita inun'altra teca a forma di un parallelepipedo con la fac-cia superiore costituita da un cristallo di sicurezza mul-tistrato. La teca è collocata su un robusto carrellometallico che ne consente la rotazione dalla posizioneorizzontale a quella verticale, operazione necessariaper rendere visibile il Telo durante l'esposizione. Laprossima ostensione della Sindone si terrà a Torino dal10 aprile al 23 maggio 2010.Numerosi studiosi e specialisti delle diverse discipline

scientifiche continuano ad esaminare la Sindone manon riescono ad arrivare ad una comune affermazionecirca la sua autenticità. Andando a Torino, durante ilpercorso che ci porterà dalla piazza all'interno dellaCattedrale per sostare davanti alla Sindone verrà rac-contata la sua storia e i risultati delle ricerche scientifi-che effettuati su di essa. Sarà l'occasione perché cia-scuno di noi maturi la propria opinione sulla Sindonema quando le saremo davanti non la guarderemo solocon gli occhi della Ragione, la ammireremo con gliocchi della Fede.Nella Sindone vedremo le sofferenze patite da Gesù eraccontate dagli evangelisti: i segni della flagellazionesul corpo; i segni della corona di spine sul capo; leescoriazioni sulle spalle dovute al palo orizzontaledella croce portato lungo la Via Dolorosa; le escoria-zioni sulle ginocchia dovute alle cadute durante la sali-ta al Calvario; il segno dei chiodi nei polsi (non nelpalmo delle mani che non avrebbero retto il peso delcorpo) e nei piedi; la ferita sul costato provocata dalsoldato romano per costatarne la morte.Ma la nostra Fede ci farà andare oltre, correremo conla mente verso la lastra vuota del Santo Sepolcro diGerusalemme e lì immagineremo disteso il telo dellaSindone piegato nelle sue due parti, una sull'altrasenza il corpo di Gesù, come la videro Pietro e Gio-vanni il mattino di quel "primo giorno della settimana"."Pietro tuttavia si alzò, corse al sepolcro e, chinatosi,vide soltanto i teli. E tornò indietro, pieno di stupore perl'accaduto" (Lc, 24, 12)."Si chinò, vide i teli posati là ma non entrò. Giunseintanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrònel sepolcro e osservò i teli posati là, e il sudario - cheera stato sul suo capo - non posato là con i teli, maavvolto in un luogo a parte. Allora entrò anche l'altrodiscepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e videe credette." (Gv, 20, 5 - 8).La Sindone è la testimone muta non solo della mortedi Gesù ma anche della nuova Vita data da Dio aGesù, che per risorgere non ha spostato i teli che loavvolgevano ed essi senza più il corpo da contenere sisono sovrapposti.Quest'anno avremo la possibilità, andando nellaCattedrale di Torino durante la prossima ostensione, dimetterci all'ascolto della "Sindone-testimone-muta" ecertamente crescerà la nostra Fede nel Signore Gesùmorto e risorto.

LA SINDONE - ostensione 2010

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11Giornale della Comunita Parrocchiale di CASTELLO 2010 N. 1

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RENDICONTO ECONOMICO 2009

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gni e tribune ecc.). Sappiamo quanto siano ur-genti e necessari questi interventi, ma per orasiamo fermi ai progetti ed a qualche santo checi aiuti.Anche per i locali della biblioteca si sta pen-sando ad un utilizzo diverso: segreteria parroc-chiale, attività caritative, buona stampa ecc.Anche per questo progetto sarà necessaria unaristrutturazione. Per la Chiesa di S. Carlo, dopo la pulizia el'imbiancatura completa, siamo in attesa deipermessi delle Belle Arti per poter procedere erestaurare l'altare della Madonna che nel mesedi agosto è stato distrutto da un incendio.

Come si può vedere dai prospetti della gestio-ne 2009, il disavanzo ammonta a € 41.582,75.La voce più significativa riguarda le uscitestraordinarie per le opere sopradescritte, chesono state compensate solo in parte dalle entra-te straordinarie, che comprendono anche i pre-stiti senza interessi ottenuti dai parrocchiani(€ 82.500) e che dovranno essere rimborsatientro il 2010. Residuano poi ulteriori € 128.000circa per opere eseguite e non ancora saldate.

Per l'aspetto caritativo un elogio vanno allaS. Vincenzo e all'Angolo della solidarietà per lacontinua attenzione ai poveri. In questi mesi inparrocchia abbiamo potuto notare un aumentodi persone che chiedono aiuti di vario genere,cibo compreso. A questo riguardo i contributiofferti per i poveri sono stati utilizzati non soloper distribuzione viveri, ma anche per sostenerealcune famiglie in gravi difficoltà economiche. A conclusione esprimo innanzitutto il mio piùvivo ringraziamento per tutti coloro - e sonotanti - che in modi diversi sostengono la nostraComunità di Castello e se qualcuno volesseaiutarci in modo più deciso ad abbreviare itempi per sanare questi debiti, gli saremmoveramente grati.

don Egidio

Il 25 gennaio 2010 si è riunito il Consiglio par-rocchiale per gli Affari Economici per esami-nare il rendiconto del 2009 relativo alla attivitàistituzionale.L'osservazione di carattere generale riguardala crisi economica che ormai da più di un annoha colpito anche il nostro territorio e che anco-ra in questo periodo sta mettendo in gravi dif-ficoltà numerose famiglie per la perdita dellavoro e per le preoccupazioni che ne derivano.Non pochi sono anche gli stranieri che stannopagando pesantemente le conseguenze di que-sta situazione.E' ovvio che tutto ciò condiziona anche lasituazione economica della parrocchia su tuttele voci che compongono il rendiconto.Tuttavia anche se si è registrato un calo gene-rale, non è diminuita la generosità delle moltepersone che sostengono e aiutano la Parrocchiain diversi modi: le offerte in occasione dellabenedizione natalizia, il cinema Palladium, lafiera di Castello, alcune oblazioni ed anche iprestiti per poter dilazionare nel tempo i debitiper le spese straordinarie sostenute nel 2009.L'uscita straordinaria più consistente riguardala Scuola dell’Infanzia, per l'adeguamento al-le norme di sicurezza e per alcuni necessari la-vori di ampliamento dovuti alla maggior ri-chiesta di iscrizioni sia al nido che alla materna.Anche il Convegno parrocchiale è stato com-pletamente ristrutturato, aprendolo alle esigenzeaggregative di tutta la comunità e dell'oratorio.Inoltre l'appartamento, che si trova in orato-rio, è stato ristrutturato ed è pronto per attivitàeducative. Questo impegno economico è statodeciso per rispondere ad un progetto decanaledi formazione di giovani educatori della nostracittà.I progetti: come si è già detto lo scorso anno,rimane aperto il discorso sull'oratorio e le strut-ture sportive (campo di calcio, spogliatoi, ba-

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U S C I T E

Compensi Sacerdoti e Collaboratori € 38.796,00Spese ordinarie di culto € 22.129,64Contributi Curia e decanato € 1.060,00Utenze diverse (Acel-Enel-Acqua) € 30.987,64Assicurazioni € 9.188,58Imposte e Tasse € 2.410,00Manutenzioni ordinarie € 5.473,16Spese generali diverse € 8.765,90 118.810,92

Uscite diverse per- attività dell’oratorio € 33.623,44- attività buona stampa e bollettino € 8.321,93- attività caritativa € 6.234,10 48.179,47

USCITE ORDINARIE 166.990,39USCITE STRAORDINARIE 216.595,00

TOTALE USCITE 383.585,39

E N T R AT E

Offerte festive e feriali € 63.281,47Offerte alle celebrazioni € 37.478,60Cera votiva € 4.247,81Offerte natalizie € 23.414,00Fiera di Castello € 17.528,73Rendite Fabbricati € 15.043,56Contributi pubblici € 1.270,00Offerte S. Crocifisso € 2.350,00 164.614,17

Entrate diverse per- attività dell’oratorio € 28.657,93-attività buona stampa e bollettino € 8.789,73

- attività caritativa € 8.001,19 45.448,85

ENTRATE ORDINARIE 210.063,02ENTRATE STRAORDINARIE 131.939,62

TOTALE ENTRATE 342.002,64Disavanzo 2009 41.582,75

VI TA PARROCCH I A LE

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Don Egidio riprende il messaggio dei Vescovi per la giornata nazionale della vita cele-brata il 7 febbraio. Analizzando il documento riprende i tre punti fondamentali:

1. non bisogna pensare che la crisi sia passata2. il benessere economico non è un fine, ma un mezzo per vivere dignitosamente3. nelle situazioni drammatiche si scopre la bellezza della solidarietà

Vengono esposte le iniziative previste per:

- la Festa della famiglia del 31 gennaio.

- la Giornata della vita, 7 febbraio, con una o più testimonianze di mamme in attesa,durante la S. Messa delle ore 10. Dopo ampia discussione viene deciso di continuare asupportare il progetto Gemma sostenuto da tempo da parecchi parrocchiani e dalla ven-dita delle primule.

- Per la Giornata della solidarietà, 14 febbraio, anche quest'anno si è aderito al FondoFamiglia Lavoro istituito dal nostro Arcivescovo per sostenere situazioni di difficoltà. Perquesto motivo sabato 13 febbraio alle ore 14 in oratorio vengono preparate chiacchereda vendere in piazza della chiesa.

- Giovedì 11 febbraio, Giornata mondiale del malato, alle ore 15.30 S. Messa con la cele-brazione del Sacramento dell’Unzione degli Infermi. A conclusione un rinfresco per tuttiofferto dalla S.Vincenzo.

Durante la Quaresima, per i bambini, il tema di fondo sarà: "la Condivisione" e verran-no particolarmente valorizzati i vangeli della domenica.

- Per gli adulti durante il quaresimale del venerdì verranno ripresi alcuni personaggi dellapassione: Maria, Simone di Cirene, Giovanni evangelista e il buon ladrone.

- Venerdì 12 marzo alle ore 21, Via Crucis al santuario di Valmadrera.

- Ogni mercoledì di Quaresima alle ore 21 verrà riproposto il Cineforum al Palladium.

Il Parroco illustra il bilancio economico dell'anno 2009 sottolineando che le spese per lasistemazione della Scuola materna, dei locali del convegno e dell'appartamento di pro-prietà hanno inciso notevolmente sulle disponibilità. Si auspica quindi una generosa rispo-sta dei parrocchiani.

Viene formata una commissione che si occuperà dei preparativi in vista dell'ordinazionesacerdotale di Don Roberto e Don Paolo, che avverrà sabato 12 giugno in Duomo.

di martedì 26 gennaioDAL CONSIGLIO PASTORALE

VI TA PARROCCH I A LE

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ennaio Concerto di Natale

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VI TA PARROCCH I A LE

di incontro della comunità attorno ai valoricerti della bellezza, tra i quali è certamente lamusica sacra ed è inevitabile, quanto illumi-nante, risentire le espressioni di BenedettoXVI, pronunciate nell'incontro con gli Artistinella Cappella Sistina il 21 novembre 2009:"l'esperienza del bello, del bello autentico, noneffimero né superficiale, non è qualcosa diaccessorio o di secondario nella ricerca delsenso e della felicità, perché tale esperienzanon allontana dalla realtà, ma, al contrario,porta ad un confronto serrato con il vissutoquotidiano, per liberarlo dall'oscurità e trasfi-gurarlo, per renderlo luminoso, bello".

Ambrogio

La nostra chiesa parrocchiale ha ospitato,sabato 19 dicembre 2009, l'Accademia cora-le di Lecco, diretta da Antonio Scaioli, che si èesibita in un programma di canti natalizi.Il pubblico presente ha potuto apprezzarebrani della più pura polifonia rinascimentale,presente con mottetti di Gallus, Marenzio eByrd, tre brani settecenteschi di J.M.Haydn,canti moderni di Kodaly, Miskhinis, e diversibrani popolari armonizzati da Bettinelli,Dionisi, Mazza e dallo stesso direttore Scaioli.Inutile dire che la preparazione del coro e ilrepertorio offerto sono stati di alto livello, con-tinuando una pluridecennale tradizione di pre-stigio che il sodalizio lecchese mantiene findalla fondazione del coro, già diretto da GuidoCamillucci, un nome famoso nel mondo dellapolifonia classica.Un'occasione speciale per la nostra parroc-chia, dove si è avviata un'attività culturale eartistica che tende alla ricreazione dell'animo,premessa necessaria per maturare quell'at-teggiamento spirituale che prelude la religio-sità stessa.L'auspicio è che simili eventi possano essereadeguatamente apprezzati e diano occasione

A& A

AA&A

A Concerto di Natale

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Avvento, tempo di attesa…Come è stata questa esperienza per noi edu-catrici e per i nostri piccoli del Nido dei pas-seri?Un pomeriggio alcune mamme e papà siritrovano con noi a preparare gli addobbi perla nostra aula: che sorpresa!!! Quando i pic-coli si svegliano dalla nanna del pomeriggiosi accorgono che dal soffitto, magicamente,penzolano stelle, palline decorate, alberelli...e poi in un angolo della classe ha trovatoposto un ramo spoglio, che verrà in seguitoabbellito con lavoretti fatti con le loro mani econ materiali diversi quali mais, farina giallae legumi secchi... e ancora, che belle lefoglie verdi di agrifoglio con le bacche rosseappese alle pareti!!Al mattino la consueta preghiera che recitia-mo dopo aver fatto una nutriente merendacon la frutta viene sostituita con una specia-le per il Natale; tra i canti che allietano lenostre giornate se ne impara uno nuovo cheparla di Gesù che nasce; sulla porta d'in-gresso sono appesi quattro coloratissimicartelloni fatti dai bimbi che illustrano la sto-ria di Giuseppe e di Maria; ed è arrivatoanche un grosso ramo di abete che i piccoliaddobbano con le palline di Natale portateda casa.Ma... mancaancora qualco-sa... Ogni bam-bino viene invi-tato a portareal nido una sta-tuina del prese-pe di casa, percostruirne unotutto nostro. Con le loro ma-nine trasforma-no un grandefoglio bianco inun bellissimocielo stellato ed

è così che un angolo della classe diventa unpresepio con tante pecore, i pastori, ledonne con il telaio, gli uomini che preparanola polenta e portano pesci e frutta, le case,gli alberi, l'asinello, il bue, l'angelo, Maria,Giuseppe e Gesù Bambino. Ben presto tuttiquesti personaggi diventano compagni digioco dei piccoli per tutto il mese di dicem-bre. C'è chi si diverte a mettere tutte le peco-re in fila, chi prende Gesù Bambino e lonasconde nei cassetti o nelle scatole, eancora chi mette i pastori alla guida dellemacchinine, chi fa il bagnetto alle statuine echi chiede addirittura che al piccolo GesùBambino venga messo un pannolino vero!!!Prima della chiusura della scuola ci ritrovia-mo insieme a tutte le mamme, i papà, i nonnie i fratellini per un semplice, ma intenso,momento di festa..Ecco... così è stata per noi l'attesa: abbiamodato una veste festosa ai nostri spazi, abbia-mo preparato i piccoli cuori ad accogliereGesù con la preghiera, i racconti e i canti e,giocando con le statuine, abbiamo imparatoche Lui è davvero "Dio con noi"! Grazie bam-bini, per il vostro stupore, la vostra purezza eil vostro sguardo chiaro che hanno aiutatoanche noi a vivere meglio il senso del Natale.

SCUOLA DELL ’INFANZ I A

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DOV'E' FINITO BABBO NATALE?!?Questa mattina mi sono svegliato prestissimo, nonso esattamente che giorno sia, so solo che sonofelice, forse perché fra qualche giorno è Natale, loso, e questo mi rende semplicemente felice.La mamma nel vestirmi mi sta mettendo il maglionecon il pupazzo di neve che tiene tanto caldo e quan-do mi infila berretto, sciarpa e guanti mi dice: "Miraccomando, quando uscite da scuola oggi, ricorda-ti di mettere tutto, se no prendi freddo!"; è vero,urrà!!! Oggi le maestre ci portano a fare una pas-seggiata! Sono state un po' misteriose sul da farsi,ma fare un giretto è sempre bello!Alla scuola dell'infanzia oggi c'è un gran fermento,tempo di fare un gioco e qualche canzone e, dinuovo, dobbiamo vestirci per uscire: giacca, sciar-pa, guanti… dov'è il berretto? Ah eccolo! Via che siparte!Usciamo in fila per due come vuole la maestra; fuoridal cancello della scuola qualche mamma ci guardasorridente…brrr… che freddo che fa, aveva ragionela mamma.La nostra passeggiata finisce all'oratorio, ci dirigia-mo verso il campo da calcio, ma cosa ci facciamoqui? Le maestre sghignazzano e tengono il segreto,ma forse io ho capito…ci sarà una partita di calcio!Che bello, ma che freddo che fa oggi!Ci sediamo sugli spalti ordinatamente, in mezzo alcampo c'è un grosso materasso…forse ci sono igonfiabili? O la partita? Ma come fanno a giocare sein mezzo c'è quel grosso materasso?Ad un tratto sento un rumore: un elicottero. E' sem-pre bello guardare un elicottero, specialmente così

vicino… caspita, è proprio vicino questo…vicinissi-mo…ma, che succede? Cosa sono quelle tre"cose"?Guardo la mia maestra, anche lei ha il naso per ariae ride.Intanto le tre figure strane si avvicinano: sono treuomini con il paracadute!!!Che emozione, ma dove cadono? Caspita sonosempre più vicini: vedo il loro viso, sono concentra-ti…sempre più vicini… il paracadute di mille colori,che bello che è…sempre più vicini… ma uno… unoè… BABBO NATALE!!!Senza rendermi conto sto saltando. Il primo sta peratterrare… ooooohhh… è atterrato sul grosso mate-rasso! Il secondo, caspita che atterraggio!Ora è il turno di Babbo Natale ma… un forte soffiodi vento gelido mi congela le guance, in faccia miarriva il cappellino di Matteo… tutto si muove insie-me al vento, ma sembra che tutto si fermi. Perchè?Ma dove è finito Babbo Natale?? Era lì… era lì… eora non c'è più! Dov'è? DOV'E'?!Ooooh!!!!Eccolo, ecco lì il nostro eroe, il vento lo aveva sof-fiato via ma lui è riuscito ad arrivare lo stesso da noi!Vestito di rosso con un cesto pieno zeppo di cara-melle: Babbo Natale sei grande, neanche il ventogelido ti può fermare!Ora non capisco più niente, corro incontro a lui, miriempio la bocca di caramelle e il cuore di gioia egratitudine per Babbo Natale e i suoi due magici aiu-tanti… che giornata meravigliosa!

Una maestra

SC U O L A D E L L ’IN FA N Z I A

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Carissimi amici,sono in partenza per Port au Prince: mi dà un passaggio la delegazione del comune di Milano ed alle13.20 lasceremo Malpensa per atterrare a La Romana da dove, raggiungeremo Port au Prince. Vado acercare la mia gente, a dare una mano a padre Giuseppe con cui ho condiviso la vita in questi anni: l'hosentito al telefono nella notte. La missione ha resistito, solo le mura di cinta sono crollate ed i tubi dell'acqua scoppiati, ma padre Giuseppe li ha già sostituiti per assicurare a tutti l'acqua potabile.Ha accolto circa 800 feriti che hanno occupato la superficie del bellissimo campo di calcio. I medici cilenida anni impegnanti nell'ambulatorio della missione se ne sono andati, richiamati dalle loro organizzazioni,ed anche le suore colombiane due giorni fa hanno gettato la spugna scioccate dal dolore e dalla disperazione hanno raggiunto le consorelle nella vicina Repubblica Dominicana. Padre Giuseppe mi diceva di andare presto e di portare medici ed infermieri: molti feriti hanno fratture esposte ed il rischio disetticemia è altissimo. Non riesco in questo volo a portare con me altre persone, ma stiamo cercando diorganizzarci con la Protezione Civile del Veneto per organizzare un intervento alla missione. In questomomento non c'è internet, ma appena l'avremo manderò notizie. Un caro abbraccio a tutti voi

Suor Marcella

Carissimi amici,le notizie che ci giungono da Haiti sono terribili: alla disperazione di un popolo chein questi anni abbiamo toccato con mano si aggiunge il dolore di vedere in pochiminuti "crollare" quel poco che si ha ed i propri cari sparire sotto un cumulo di

macerie. Haiti sembra aver imboccato la strada della disperazione: le poche immagini che ci stanno arrivandomostrano gente spaventata, sola, quasi incredula di fronte alla distruzione totale.Da ieri mattina alle 5, quando il telefono mi ha svegliato mettendomi di fronte all'impressionante realtà le mie oresono state un susseguirsi di telefonate, mail, immagini, racconti…. I volontari americani ed italiani che in questianni avevano dato vita con me all'Ambulatorio San Francesco nel cuore di Waf Jeremie, baraccopoli di Port auPrince mi chiamano, vogliono sapere e lungo il filo del telefono corrono nomi come… Alex… Puxon... James…Nicolas… Lucienne... che ne sarà di loro, i baldi ragazzoni haitiani che giorno dopo giorno mi hanno aiutato a darvita ad un luogo di accoglienza per i bimbi ammalati della baraccopoli? Non ho notizie se non quelle che ci testimoniano una catastrofe di morte, dolore, solitudine. Mi dicono che a migliaia sono i bambini rimasti orfani, i"nostri" bambini, quelli che molti di voi hanno imparato a conoscere dalle mie lettere… Gladymir, Sedlin, Nerland,Mykerline, Altidor, Paul Eduart… un abisso di solitudine e disperazione. Non possiamo fare i conti col nostro quotidiano senza pensare a loro perché quello che accade a loro in queste ore ci appartiene, è anche nostro enon può scivolarci addosso con la violenza delle immagini televisive che raccontano da sole l'enormità dellatragedia che i Caraibi stanno vivendo. Forse così il mondo si accorgerà di Haiti. Ma noi ce ne eravamo già accortida qualche anno e molti di voi già facevano i conti con la fatica di vivere che questa gente affronta ogni giorno dasempre. Gli aiuti che attraverso l'Associazione KAYLA mi avete sempre fatto arrivare hanno permesso il fiorire diuna speranza in questi anni ed allora… amici cari aiutateci a non lasciarla cadere questa speranza.Ero rientrata in Italia per accompagnare la mia mamma all'incontro con il suo Destino e dopo averla riconsegnataal buon Dio ed ai suoi angeli nella Santa notte di Natale mi preparo a ripartire per Haiti nei prossimi giorni. Vado acercare i nostri ragazzi, vado a dire ai nostri amici che quella speranza che hanno conosciuto non è stata sepoltada pochi minuti di terrore, vado ad annunciare che Cristo la morte l'ha già vinta. Ancora una volta grazie a tutti voiche ci permettete di dare speranza a chi non ha più nulla

Suor Marcella

Lettere da HaitiMONDO

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Suor Marcella, della Fraternità Missionaria Francescana, è in contatto con alcu-ne persone della nostra parrocchia che anni fa sono stati con lei in Amazzonia. LaFraternità Francescana Missionaria è nata ad Haiti nell'anno 2004 da un’idea disuor Marcella, da anni impegnata in progetti di sviluppo nei paesi del terzo mondo.

Il gesto caritativo della Quaresimasarà una raccolta di fondi per sostenere i progetti di suor Marcella ad Haiti

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Il giorno 8 dicembre 2009 noi, Irene Bettega,Maristella Spada e Gabriella Marta Colombo,ormai impavide ed esperte chierichette, ci siamorecate alla Santa Messa per ben tre motivi: com-piere, come di consuetudine, il nostro servizioall'altare, festeggiare la festività dell'ImmacolataConcezione, ed anche per un'altra importanteragione: quella mattina eravamo noi le protagoni-ste del Confra Day! Per la prima volta, infatti, civeniva concesso di indossare quella lunga vesterossa, che i ragazzi e le ragazze chierichetti piùgrandi (quelli delle scuole superiori, tanto perintenderci) avevano già avuto la possibilità di"sfoggiare"… si trattava della cerimonia dellanostra vestizione comenuove Confra, o me-glio… Consorelle!Quella mattina, dopo l'o-melia di Don Paolo, sia-mo state chiamate una peruna all'altare e, dopo averrecitato la promessa da-vanti a tutta la comunitàdi Castello, siamo state

aiutate dai cerimonieri a vestirci con la tanto atte-sa veste e una piccola croce di legno da appende-re al collo, sulla quale è scritto il nome di ognunadi noi. Dopodiché abbiamo potuto subito iniziarea servire la Santa Messa in qualità di Consorelle!Ovviamente, entrare a far parte della Congre-gazione dei Ministranti (altro modo per definire ilgruppo dei Confratelli e delle Consorelle) nonsignifica semplicemente servire la Santa Messaindossando una veste diversa rispetto a quella dei"normali" chierichetti, ma richiede di fare unpasso in più: assumersi un maggiore impegnoanche al di fuori del servizio sull'altare e diventa-re capaci di dimostrarlo davanti al Signore e a tutta

la comunità parrocchiale,dare il buon esempio eaiutare a crescere nellafede i numerosi chieri-chetti e chierichette pre-senti nel nostro gruppo,imparando ad essere piùconsapevoli e responsabi-li.Irene, ArciConfra 2009

Concluso il pellegrinaggio a Caravaggio il camminod'Avvento del gruppo chierichetti non è certo finito!"Che bello! il Natale si avvicina…" Ecco che cosanoi chierichetti abbiamo pensato martedì 8 dicem-bre quando, con un bel sorriso stampato sul viso, cisiamo ritrovati per addobbare la nostra sede, inoccasione del Confra Day, secondo appuntamentodi questo Avvento 2009. Così, armati di luminarie edecorazioni e in compagnia del simpaticissimo dia-cono don Paolo abbiamo realizzato un grandissimopresepe e addobbato il nostro nuovo abete. Al ter-mine, avendo portato ciascuno qualcosa da potercondividere e gustare in compagnia, ecco che ab-biamo potuto anche sgranocchiare qualcosa. Abbiamo concluso con la benedizione, con unapreghiera e poi... tutti a casa, in attesa del terzo eultimo incontro del cammino "Ad-Ventum 2009",

che si è tenuto domenica 20 Dicembre con incontrotenuto da don Paolo alla presenza dei nostri geni-tori. Durante il breve ritiro, tenutosi nella chiesinadell'oratorio, il nostro diacono ci ha fatto rifletteresul vero spirito natalizio attraverso la leggenda del"pastore cattivo", che ha tenuto incantati i più pic-coli e ha sorpreso anche noi più grandi, proponen-doci una figura del presepe un po' inconsueta. Mail Messia, non dimentichiamolo, nasce nella NotteSanta proprio per dare a tutti la felicità, soprattuttoa coloro che prima non l'hanno mai sperimentata.Così, nel finale della storia, si legge che anche alpastore cattivo, ormai contagiato dalla buona noti-zia, gli occhi si riempiono di lacrime e di felicità.Anche noi, come chierichetti, desideriamo riaffer-mare che l'amore di Dio vince sempre sul male,nonostante le nostre infedeltà.

Filly il Confrattesimale

AD-VENTUM: secondo e terzo atto!

Da chierichette a… CONFRA!

CH I E R I C H E T T I

19Giornale della Comunita Parrocchiale di CASTELLO 2010 N. 1

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Laboratori, che passione!!Non ci sono stati grigi e noiosi pomeriggi autunnaliall'Oratorio! Al contrario, le nostre domeniche sonostate rallegrate da attività intense e colorate: abbiamorealizzato bellissimi lavoretti (palle di polistirolodecorate con la tecnica del decoupage, stelle dipanno, soggetti natalizi in pasta di sale, brillanti evariopinti). Era molto bello vedere con quanto entu-siasmo i bambini (e gli adulti) hanno partecipato aquesta iniziativa!Visto pertanto lo strepitoso successo ottenuto, ilLab-Oratorio propone ancora pomeriggi insie-me: le attività sono riprese domenica 17 gennaio 2010.Stiamo realizzando simpatici oggetti, utilizzando varimateriali poveri o di riciclo, che si ispirano, di voltain volta, ad un tema diverso (Carnevale, festa delpapà, festa della mamma, Pasqua, ecc.)Invitiamo quindi tutti i bambini e i loro genitori apartecipare ancora più numerosi: bastano solo unpizzico di fantasia e tanta voglia di 'lavorare',divertendoci insieme in allegria.

ORATOR IO

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Campo vacanza estiva 2010Campo vacanza estiva 2010Maranza 11-21 luglio

SEI UN RAGAZZO O RAGAZZA DALLA IV ELEMENTARE IN SU?TI PIACE STARE IN COMPAGNIA DEI TUOI AMICI?

ALLORA QUESTO E' CIO' CHE CERCHIPER UN 'ESTATE DI DIVERTIMENTO

EBBENE SI!!

Anche per quest'anno l'Oratorio ha organizzato la VACANZA ESTIVA COMUNITARIA

per Ragazzi e Adolescenti, e per soddisfare al meglio le esigenze di tutti, abbiamo pensato di creare

2 turni di campeggio:

- uno per i più piccoli: dalla IV Elementare alla III Media (11/07 - 16/07)- uno per i più grandi: dalla I alla V superiore (16/07 - 21/07)Sono solamente pochi giorni per turno, lo sappiamo, ma è una prova in vista dei prossimi anniin cui vorremmo ricreare dei momenti adeguati e fatti su misura per le diverse fasce di età.

ORATOR IO

21Giornale della Comunita Parrocchiale di CASTELLO 2010 N. 1

La vacanza estiva è il normale proseguimento delle attività oratoriane e rappre-senta il ponte di collegamento tra l'anno appena passato e terminato nell'espe-rienza dell'oratorio estivo, e il nuovo anno alle porte: è proprio per questo che cipiacerebbe realizzare i due turni separati per fasce di età, affinché ogni ragazzosi ritrovi nel cammino che sta vivendo in oratorio!

Nelle prossime domeniche sarà distribuito durante le Sante Messe il modulo per l'iscrizione contutti i dettagli economici: i posti sono ridotti, quindi se sei interessato/a affrettati a compilare iltagliando e a riconsegnarlo in Parrocchia!

Chi prima arriva meglio alloggia!!

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"La Madre Terra, qui presente, è accusata di: dif-fusione di pandemie, estinzione di varie specieanimali e vegetali, inaridimento di terre e diminu-zione di acqua potabile, cataclismi (frane, terre-moti, trombe d'aria, maremoti, tsunami…), in-cendi, istigazione a guerre per scarsità di mate-rie prime preziose... si propone la pena capita-le!". Con queste accuse, accuratamente illustra-te, un severo giudice ha investito la giovanedonna che si era presentata inerme alla platea,suonando dolcemente il flauto; afferrata, benda-ta e incatenata è stata sottoposta a giudizio. Mol-te testimonianze a suo favore si sono susseguite(gruppi di pinguini, abitanti dell'Amazzonia…)per attestare quali gravi colpe siano in realtà daattribuire agli uomini: la Natura è innocente. Questa breve pièce teatrale ha dato l'avvio allamarcia della pace, svoltasi il 9 gennaio tra PiazzaGaribaldi e la Basilica di San Nicolò. Ispirata alMessaggio del Papa, è stata tutta incentrata sulrispetto dell'ambientecome condizione essen-ziale per la pacifica con-vivenza dell'umanità.Diversi interventi e dadiversi punti di vistahanno commentato econtestualizzato le pa-role del Santo Padre:l'ambasciatore Bernar-dino Osio ha parlatodella salvaguardia del

creato nei rapporti internazionali, riferendosi alrecente vertice di Copenhagen, che si è purtrop-po concluso con un fallimento; Mario Marzorati,di Lega Ambiente, con molta forza e con moltaconvinzione ha richiamato le parole di Bene-detto XVI sulla responsabilità individuale, ricor-dando che l'esempio e la testimonianza di vitasono più incisivi di qualunque discorso; DonGabriele Scalmana, responsabile della Pasto-rale del creato della diocesi di Brescia, ha spie-gato l'attualità del Messaggio del Papa, che ciinvita a rispondere alle nuove sfide in un mondoprofondamente ferito dalla crisi ecologica, cheminaccia la vita stessa dell'intero pianeta.In tutti e tre gli interventi è continuamente risuo-nata la parola responsabilità.Il Papa ci richiama a diversi ordini di responsa-bilità: 1) verso Dio, a cui dobbiamo rispondere del suodono. Possiamo impegnarci nella preghiera,

nella catechesi, nell'ap-profondimento teologi-co ed etico (ci sonoanche peccati ecologi-ci!). 2) verso noi stessi:non dobbiamo crederea chi ci imbroglia sug-gerendoci che l'econo-mia migliorerà se au-menteremo i nostri con-sumi. Questo può fun-

CH I ESA

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zionare solo nel breve periodo: non possiamodimenticare che la nostra terra ha risorse limita-te. E' necessario prendere le distanze da unconsumismo che ci sta divorando tutti. 3) verso chi ci è vicino: al di là delle leggi di cuisi può ottenere la stesura, è necessario cambia-re mentalità e stili di vita, imparare a vivere conuna maggiore sobrietà e darne testimonianza,mettersi in gioco a livello personale: credercidavvero, perché altri siano coinvolti e possanocambiare.4) verso i nostri figli: si tratta di pensare a

quale mondo saremo ingrado di consegnarealle prossime genera-zioni.5) verso la società:- a livello locale: dob-biamo impegnarci neigruppi di base, nelleparrocchie, nelle ammi-

nistrazioni (anche nella scelta degli amministra-tori), dove si compiono le scelte fondamentaliper il bene comune. Noi lecchesi, ad esempio,non possiamo rimanere indifferenti di fronte altriste spettacolo di cementificazione che devastala nostra città: noi possiamo e dobbiamo sensi-bilizzare le autorità civili (i nostri sindaci) perchéci sia maggior rispetto per l'ambiente!- a livello globale: il dovere di adottare gradual-

CH I ESA

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mente misure e politiche ambientali efficaciappartiene ai paesi ricchi, ai paesi emergenti, aipaesi poveri, e l'obiettivo comune deve farenascere una vera solidarietà, di cui tutti si devo-no interessare. Infine, la manifestazione si è conclusa con ungesto significativo. Il Parco del Monte Barro ge-stisce un centro per la tutela e la conservazionedella biodiversità, proteggendo varie specie ve-getali a rischio di estinzione: coltiva oltre 1000specie di piante in meno di 700 ettari! Il presi-dente del Parco ha simbolicamente consegnatoad ogni rappresentante di associazioni o parroc-chie che hanno partecipato alla manifestazioneuna busta di semi, affidati perché vengano "col-tivati e custoditi". Anche la parrocchia di Castello ha ricevuto unabusta: ne siamo tutti responsabili!

Giovanna

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CONVEGNO CARITAS DI ZONA

"NON DI SOLO PIL VIVE L'UOMO"A poco più di sei mesi dalla pub-blicazione dell'enciclica "CARI-

TAS IN VERITATE" di Benedetto XVI, la Ca-ritas ha scelto come tema del convegno annua-le di zona, tenutosi il 30 gennaio a Lecco:"NON DI SOLO PIL VIVE L'UOMO".Scopo del convegno era quello di favorire unconfronto con esperienze per aiutare non solo lacomprensione dell'enciclica stessa, ma la suadeclinazione con tutte le iniziative di carità giàpresenti nel territorio o che potranno nascere.Gerolamo Fazzini, direttore della rivista "Mon-do e Missione", ci ha aiutato a riflettere sulmessaggio che l'enciclica vuole comunicare atutti gli "uomini di buona volontà".Il documento, spiega Fazzini, ci invita a rivede-re il concetto di economia e di sviluppo dalpunto di vista evangelico:"... non c'è economia,non c'è etica, non c'è sviluppo se non si partedalla verità su chi è l' uomo; se non si mette alcentro il suo essere creato a immagine di Dio,da cui discende l'inviolabile dignità di ogni per-sona umana". L'enciclica sociale del Papa, sot-tolinea il relatore, è un invito ad allargare ilcuore e gli orizzonti, che deve procedere di paripasso con una dilatazione della ragione. Occorre trasformare la globalizzazione inopportunità anziché in minaccia, mettendo alcentro l'uomo e ciò significa mettere l'uomo alcentro del mercato. Non si può parlare di svi-luppo se non partendo dal concetto di giustizia,nell'ottica della fraternità. Non posso donareall'altro del mio, senza avergli dato in primoluogo ciò che gli compete secondo giustizia. Lafraternità universale non è solo una questionemorale, non è "buonismo" formato universale,ma è un qualcosa in funzione di un'economiapiù solida, più razionale e più vera, un'econo-mia che fa star meglio tutti. Non conviene anessuno una politica volta a creare divisioni econflitti. Milioni di persone fanno esperienzadel volto disumano e irresponsabile dell'econo-

mia: risparmi di una vita fatti andare in fumo dabanche rapaci, il profitto assunto come unicocriterio da parte di manager avidi, il cinismo dichi licenzia per veder salire le azioni in borsa,la vergogna di milioni

di persone costrette ademigrare, spesso a ri-schio della vita, soloper trovare un lavoro.Non ci sarà una solu-zione durevole dellacrisi se non si prendecoscienza che lo sviluppo di tutto l'uomo e ditutti gli uomini, implica un cambiamento deglistili di vita. Se davvero vogliamo uno svilupporesponsabile occorre quindi "dilatare la ragio-ne", riconoscendo che i valori che il Vangelopropone quali la giustizia, la fraternità e la gra-tuità, sono gli stessi che fondano "un'altra eco-nomia possibile".Le testimonianze di Monica Trezzi, dipendentedi Banca Etica e di Orazio Codega, ex impren-ditore di Premana, che hanno seguito l'inter-vento del dott. Fazzini, hanno dimostrato chel'insegnamento dell'enciclica non è utopia, inquanto è possibile coniugare etica e operativitàimprenditoriale in un caso e bancaria nell'altro.A conclusione del convegno, don Roberto Da-vanzo, direttore di Caritas Ambrosiana, ha sot-tolineato come la carità diventa sempre più im-pegnativa, perché ci spinge a cercare con latesta e con il cuore le cause dei mali che afflig-gono la nostra società.

Luisa

CAR I TAS

24 Giornale della Comunita Parrocchiale di CASTELLO 2010 N. 1

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Tra le più rilevanti famiglie che vissero a Castello,oltre a quelle degli Arrigoni e dei Gazzari, vi fusenz'altro quella dei Locatelli, estintasi alla fine delXVIII secolo. Originari della Val Taleggio, i Locatelligiunsero a Castello all'inizio del Seicento. A testimo-nianza della rapida ascesa economica e sociale deiLocatelli, che nel Settecento ottennero dallo StatoPontificio il titolo di "marchesi di Ripalta", resta ilgrandioso e incompiuto palazzo edificato dall'ambi-zioso marchese Giacomo Locatelli (oggi conosciutocome "Belgiojoso"). Pochi anni dopo la morte di que-st'ultimo, le figlie Lugia e Antonia cedettero in bloc-co non solo le avite proprietà lecchesi, ma anche granparte dell'archivio di famiglia. In seguito confluitonella parte dell'archivio Casati-Stampa attualmenteconservato a Mantova, esso si compone di due faldo-ni che racchiudono decine di atti e documenti riguar-danti i Locatelli di Castello sopra Lecco, molti deiquali riguardano vicende e (immancabili) "beghe"parrocchiali. Il fascicolo "Carte diverse toccanti lediferenze insorte sopra le panche nella Chiesa di SanGiacomo di Castello tra li Signori Locatelli, Arrigonied altri" tratta in particolare di un divertente fattoaccaduto nel 1708 che sconvolse gli "equilibri" socia-li della comunità, e tutto per causa di una… panca.Nella perduta chiesa del convento dei frati Zoccolantiche si trovava in Via Mentana vigeva il famoso "dirit-to di panca" (di cui già si è parlato sul bollettino): inparticolare l'intera navata era occupata da file forma-te da tre panche (riservate ai mag-giorenti locali), attaccate tra loro eche consentivano solo il passag-gio laterale. Gran parte della po-polazione era costretta a stare infondo e in piedi, cosicché a uncerto punto si permise ai fedeli ditenere sedie e banchette. Sennonché, coerentemente (!)all'insegnamento cristiano secon-do cui in teoria tutti sono uguali alcospetto di Dio, il padre guardia-no a un certo punto fece "levarequeste banche, havendo esso con-cesse molte banchette, e cadreghe

da mettersi di nuovo solo quest'anno in detta chiesa,a gente bassa, cioè chiodaroli, hosti, ferrari, zavati-ni, e simili senza alcun riguardo". Con l'occasione ilpadre guardiano ebbe l'idea di ridistribuire le panchedei maggiorenti al fine di lasciare un passaggio cen-trale "tanto necessario a tutti li altri adietro, sì perandare, e venire tanto dall'Altare Maggiore in occa-sione di communione, o del Crocefisso come delConfessionario". Di conseguenza, in ogni fila pote-vano stare due panche e non più tre: e qui nacquero iguai. Ai piedi dell'altare maggiore, in pole-position,si trovavano infatti le tre panche delle famiglieArrigoni, Gazzari e Locatelli. Tutti importanti casatida tenere buoni per offerte e elemosine, ma che oltrea essere uniti da stretti vincoli di parentela erano inperenne lizza tra loro. Quale famiglia doveva "retro-cedere" in seconda fila? Ingenuamente i frati pensarono a quella del marche-se Marc'Antonio Locatelli che perlopiù abitava aMilano, "ma li fu risposto che nemeno era preposi-tione da sugerirli perché il suo luogo era inalterabi-le". Fu come dissotterrare l'ascia di guerra, tanto cheseguirono un'infinità di dispetti e ripicche, comequando il notaio Salvatore Arrigoni chiese al mar-chese Locatelli di accorciare il suo banco: "a ciò ilsignor Lucatelli non fece altre parole, ma solo lirispose con maà longo di voce, e puoi li sogionse cheper esser al presente numerose le sue Signore si pote-vano servire del suo banco che l'haverebbe havuto agloria. Né fu accetata la cortese esibitione, e li furisposto, che le sue erano piccole, e fra tanto veniva-no grandi, le altre sarebero andate monache".

Insomma, un gran casino soprattut-to perché il notaio Salvatore Ar-rigoni, titolare della panca Arrigoni,era zio materno di Orsola LocatelliGazzara, padrona della pancaGazzari e moglie del marcheseMarc'Antonio che aveva diritto suquella dei Locatelli. Di fronte aquesta baraonda familiare, al padreguardiano non restò che constatareironicamente come "queste vera-mente sono gare d'onore, cori-spondenza di sangue, che sarà pertutta la posterità aplaudita".

Francesco

DUE PANCHE PER TRE...

AR C H I V I O PA R R O C C H I A L E

25Giornale della Comunita Parrocchiale di CASTELLO 2010 N. 1

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Cinque pellicole scelte accuratamentecon la collaborazione del

Centro Studi Cinematografici di Milano

L'introduzione, la guida alla visione ed il commento tecnicosono affidati alla competenza di Alessandra Montesanto

ABBONAMENTO euro 10,00In prevendita a partire dal 1 febbraio 2010 presso la cassa del Cineteatro Palladium negliorari di apertura

BIGLIETTO SINGOLO euro 4,00La vendita la sera della proiezionepresso la cassa del cinema

PALLAD IUM

26 Giornale della Comunita Parrocchiale di CASTELLO 2010 N. 1

Cinema che passione!

24 febbraio 2010FortapàscRegia: Marco RisiCon Libero De Rienzo, Valentina Lodovini,Michele Riondino, Ernesto MahieuxGenere: Drammatico

3 marzo 2010Gran TorinoRegia: Clint EastwoodCon Clint Eastwood, Christopher Carley,Bee Vang, Ahney Her, Brian HaleyGenere: Drammatico

10 marzo 2010Giù al nordRegia: Dany BoonCon Kad Merad, Dany Boon,Michel Galabru, Line Renaud, Zoé Félix, Philippe DuquesneGenere: Commedia

17 marzo 2010Questione di cuoreRegia: Francesca ArchibugiCon Kim Rossi Stuart, Antonio Albanese, Micaela Ramazzotti, Paolo Villaggio, Francesca InaudiGenere: Drammatico

24 marzo 2010La felicità porta fortunaRegia: Mike LeighCon Sally Hawkins, Eddie Marsan, Nonso Anozie, Elliot Cowan, Samuel RoukinGenere: Commedia

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Ciao Ernesto!Servizio, gratuità, umiltà, gioia, grazie; queste parole mi sembrano azzeccate per direbrevemente chi sei Ernesto!Ti ho visto, fin da bambino, già al "servizio"dietro la mitica macchina del gelato "artigianale" all'Oratorio San Luigi a Lecco e,da adulto, come valido collaboratore allaFiera di Castello, instancabile e puntuale dietro il bancone del bar… con umiltà, pazienza, disponibilità; non tra i primi, non aiposti di comando, ma dove c'era necessità!Grazie, grazie, erano le parole che scandivano la tua vita, sempre grazie anchequando il grazie avrebbero dovuto dirtelo glialtri.Gioia, quella che sprizzava dai tuoi occhiluminosi quando guardavi le persone cheavevi di fronte, con il sorriso, sempre quel sorriso che era un piacere guardarti per lagioia di vivere che trasmetteva e anche per letue mitiche battute che ormai ho imparato amemoria. I ricordi poi sono tanti e si perdono neltempo…Sai Ernesto, penso che Gesù Bambino quest'anno si sia voluto fare il regalo piùbello, forse aveva bisogno di un bel basso peril suo coro degli angeli e ha scelto te… E sicuramente quando Lui ti ha accolto eabbracciato dicendoti: "vieni servo buono efedele, entraanche tu a farparte dellagioia del tuoSignore" tu gliavrai ripetuto sicuramente:grazie,grazie, saludamei töch.!

Ottavio

Ciao papà; sei stato un grande!Vogliamo dirti una sola cosa: Grazie!Grazie per quello che sei stato, come padre ecome sposo fedele e coraggioso nell'affrontaresempre a testa alta le difficoltà della vita; la tuaè stata una vita ricca di avvenimenti, per la maggior parte belli, ma sempre con un unicoobiettivo e fondamento: la radice cristiana allabase di ogni scelta: in famiglia, nell'educazione,nella scuola, in parrocchia, nel lavoro, nella caccia come nel volontariato. I frutti di questoimpegno li vediamo e li raccogliamo noi figli,oggi, e non andranno persi perché sono il patrimonio di una famiglia che ha saputo viverel'unità in momenti difficili. Non ci è mai mancatoniente per arrivare ad avere una vita dignitosa efelice.Sei figli, sedici nipoti sono il ricco bilancio diquesti anni, ma anche dedizione, sacrificio e passione per la vita hanno caratterizzato e continuano a segnare tuttora il messaggio che tucon la mamma hai saputo trasmetterci. Il Signoreda lassù, siamo certi, ti ha già accolto e finalmente hai potuto riabbracciare la tuamamma, il tuo papà e il tuo affezionato fratelloPino, compagno fedele di indimenticabili battutedi caccia. Ora tocca a noi riempire il vuoto chetu hai lasciato, tu ora godi con Colui a cuiappartieni. Possiamo sentirti vicino o lontano,possiamo far prevalere adesso il dolore e losconforto, ma la nostra fede non è un sentimento,

la nostra fede èuna conoscenza:noi abbiamo creduto e conosciuto che Luiè Risorto! Per questo la morte èuna separazionetemporanea.Grazie papà ditutto quello che cihai insegnato.

Ciao

Ciao

RI CORDO

27Giornale della Comunita Parrocchiale di CASTELLO 2010 N. 1

Ricordiamo con affetto due persone che hanno fatto parte della nostra comu-nità parrocchiale pubblicando le parole di saluto lette durante il funerale.

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Page 30: Parole di Vita - Marzo 2010

FUNERALIRiva Elisabetta di anni 90Amigoni Gianfranco di anni 67Binaghi Francesco di anni 86Ferreri Leone di anni 93Valsecchi Battista di anni 70Riva Ernesto di anni 90La Rosa Michele di anni 82Salvarani Giuseppina di anni 98Pozzi Maurizio di anni 61Dell’Oro Alfredo di anni 77Sala Franco di anni 89Salvarani Giuseppina di anni 98Corti Alessandro di anni 79

MATRIMONIRavasi Giovanni e Buttironi Laura

CONTRIBUTO per il notiziario parrocchialeÈ possibile contribuire alle spese di stampa con una libera offerta.Ringraziamo la vostra generosità che ci permette questa presenza in tutte le famiglie.

BATTESIMITodeschini Michelangelo Pierluigi di Patrizio e Gaetani ElviaMaitre Carlo di Alberto e Bellinzona MariaBianco Manuel di Francesco e Morsuillo ElisaGilardi Sofia di Michele e Boghi Anna

AN AG R A F E PA R R O C C H I A L E

OF F E R T E

28 Giornale della Comunita Parrocchiale di CASTELLO 2010 N. 1

CELEBRAZIONI Offerte per Battesimi, Matrimoni, Funerali € 17.965,00EMERGENZA HAITI Raccolta per terremotati trasmessa a Caritas Ambrosiana € 4.400,00GIORNATA della VITA € 600,00 al CAV di Lecco e € 240,00 a Progetto Gemma parrocchiale € 840,00GIORNATA della SOLIDARIETÀ Ricavato dalla vendita delle chiacchiere per il Fondo di Solidarietà € 880,00

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Page 31: Parole di Vita - Marzo 2010

La redazioneDon Egidio Casalone, Santo Caruso, Francesco D’Alessio, Paolo Longhi, Mariolina Mauri,Chiara Pizzi, Matteo Possenti.Si ringraziano tutti coloro che hanno collaborato alla stesura dei testi e alla distribuzione del Giornale della Comunità Parrocchiale.

da Lunedì a Venerdì: ore 8.30 (Parrocchia)

Sabato : ore 18.30 (vigiliare)

Domenica : ore 8.00 - 10.00 - 11.30 - 18.30

I Sacerdoti sono normalmente disponibili per le Confessioni prima delle S. Messe.

S. MESSE FERIALI

S. MESSE FESTIVE

Per eventuali occorrenze: Parroco

Don Mario

Don Contardo

Scuola Materna

Abitazione Suore Betlemite

Indirizzi E-mail: [email protected]@parrocchiadicastello.it

Sito Internet: www.parrocchiadicastello.it

- Tel. e Fax 0341.36.41.38

- Tel. 0341.36.89.21

- Tel. 0341.28.55.57

- Tel. 0341.36.93.37

- Tel. 0341.28.37.24

ore 18.30 (Parrocchia)

CENTRO DI ASCOLTO Martedì dalle ore 9.30 alle ore 10.30

da Lunedì a Venerdì ore 16.00 - 18.00

BUONA STAMPASabato dalle ore 19.00 alle ore 19.30Domenica dalle ore 8.30 alle ore 12.30

SEGRETERIA PARROCCHIALE

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Page 32: Parole di Vita - Marzo 2010

PARROCCHIA diCASTELLO sopra LeccoGiornale della Comunità Parrocchiale

2a cop. - Quaresima 2010

pag. 1 - Carissimi parrocchiani...

pag. 2 - Lettera da Alençon e Lisieuxpag. 3 - Una sola carne e un solo spiritopag. 4 - Celebrare l’amore di Dio nella vita quotidiana

- Giornata del malatopag. 5 - Festa della famigliapag. 6 - La forzadellavita, una sfida nella povertà

- Giornata per la vitapag. 7 - Cinque volte tanto - Giornata della solidarietàpag. 8 - Per l’unità dei cristiani pag. 9 - La Sacra Sindone e Venaria reale pag. 10 - La Sindone - ostensione 2010pag. 12 - Rendiconto economico 2009pag. 14 - Dal Consiglio pastorale pag. 15 - Concerto di Natale

pag. 16 - Avvento, tempo di attesa... pag. 17 - Dov’è finito Babbo Natale?

pag. 18 - Lettere da Haiti

pag. 20 - Laboratori, che passione!!

pag. 21 - Campo vacanza estiva 2010

pag. 22 - Se vuoi coltivare la pace, custodisci il creato

pag. 24 - Convegno Caritas di Zona - “Non di solo Pil vive l’uomo

pag. 25 - Due panche per tre

pag. 26 - Cinema che passione!

pag. 27 - Ciao

pag. 28

3a cop. - S. Messe

N. 1 - 2010

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EDITORIALE

VITA PARROCCHIALE

SCUOLA DELL’INFANZIA

MONDO

CHIERICHETTI

ORATORIO

CHIESA

CARITAS

ARCHIVIO PARROCCHIALE

PALLADIUM

RICORDO

ANAGRAFE PARROCCHIALE

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