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Page 1: PARACELSO - scuolanaturopatia.it · PARACELSO International Journal of Holistic Health periodico a cura del Centro Studi e Ricerche di Medicina Naturale e Tecniche Naturopatiche settembre

Ci sono dei personaggi cherestano comunque nellastoria della Naturopatia

italiana ed europea. Anche senon hanno avuto la “fortuna” diprodurre professionisti affermatiche continuino a sviluppare illoro pensiero, come è avvenu-to, ad esempio, per il dr. Sig-fried Rizzi, iridologo di chiarissi-ma fama, fondatore di ASS.I.R.I.,restano nel panorama per ungrande spessore di indirizzoculturale. Uno di questi è certa-mente Luigi Costacurta, antesi-gnano della naturopatia in Italia,oggi noto solo per la saggezzadei suoi testi. Mi viene in mentequesto personaggio per le rifles-sioni che fece, ai tempi, all’inau-gurazione di un anno accade-mico della sua scuola. Il con-cetto, vado a memoria, fu que-sto. La Naturopatia ha tutto perpoter essere una scienza ed unatecnica terapeutica che portaalla vera salute quando è inse-gnata ed appresa con coscien-za, serietà e metodo. Il naturo-pata si deve ricordare che ha unruolo non solo in riferimento al-la salute individuale, per il qua-le esercita una professione “eti-ca” (cioè garantita da regole de-ontologiche e scientifiche); madeve tenere conto di una suadimensione sociale cioè ha deidoveri anche nei confronti dellacomunità nella quale vive, dan-do il proprio contributo a miglio-rarne lo stato generale di salute.Mi pare che queste riflessionitornino oggi di grande attualità.Dai tempi di Costacurta, in Italiasono nate molte scuole diNaturopatia; ma in Sicilia, ne-ll’Italia Meridionale, in Sarde-gna il messaggio è stato raccoltoda un centro di eccellenzacome il Centro Studi e Ricerchedi Medicina Naturale e Tec-niche Naturopatiche – ProviderECM presso il Ministero dellaSalute, con sede legale a Cal-tanissetta. Il Dott. Silvio Scaran-tino, che lo dirige con passioneed abnegazione, ha apertoscuole di Naturopatia, con sedidecentrate, serie e qualificateche, accanto al rigore metodo-logico tradizionale, hanno vistola presenza del “nuovo”, conl’apporto di docenti rinomati alivello internazionale. Aggiun-gerò anche che mi posso per-mettere di affermare tranquilla-mente quanto scritto, almenoper due motivi: primo, anchechi appena mi conosce, sa chenon ho peli sulla lingua. Nellamia vita ho preferito spessomangiare pane e cipolla (ocome dicono a Roma, pane ecicoria) e dire sempre quelloche penso “secondo scienza e

coscienza”; secondo, per alme-no venti anni ho avuto modo diconoscere bene la naturopatiain Italia, in Svizzera, in Francia,in Spagna e in una parte dellaGermania. Credo di poterneparlare con cognizione dicausa. Ma non ho citato il mes-saggio di Costacurta per questo.Andando dritto al cuore del pro-blema, sono convinto che oggi(o meglio da oggi in poi) tutti inaturopati, compresi gli studen-ti della scuola, debbano alzarela soglia della loro attenzione eproiettare il loro sguardo verso ilfuturo. Stiamo bene attenti: unfuturo che non piove o non pio-verà dal cielo o dalla pianta dimele come fu per IsaacNewton; ma sortirà da quelloche tutti noi sapremo fare ecogliere sia come impegno indi-viduale sia come attività profes-sionale. Intanto, il 3 maggio2010 è stata presentata allaPresidenza del Senato dellaRepubblica un progetto di leggeavente come oggetto le «normein materia di regolamentazionedella figura di operatore sanita-rio naturopata» che vede il rico-noscimento di molti aspetti chenoi sosteniamo e che ha comepresentatori, tra gli altri, l’On.Bianco e l’On. Finocchiaro.Inoltre, con il riconoscimentodel federalismo, anche le regio-ni avranno un ruolo importantein questa materia, con prospetti-ve concrete di agganci anchealle istituzioni europee che pos-sono consentire alla nostrascuola di naturopatia, presentein ben 5 regioni, di compiereun ulteriore salto di qualità.Tutto questo, se siamo delle per-

sone con un minimo di avvedu-tezza e, perchè no? secondoLuigi Costacurta, un poco disensibilità sociale, ci deve por-tare a compiere una bella rifles-sione e decidere bene, diciamopure “da furbi”, secondo l’esor-tazione evangelica.La nostra forza deve stare nel-l’avere più consapevolezzadella nostra storia, di ciò cheabbiamo pioneristicamente rap-presentato e di ciò che siamo.La grande esperienza accumula-ta non può essere, in questoviaggio verso il riconoscimentolegislativo dispersa e vanificatain sentieri “selvaggi”… Nonpossiamo incappare negli spec-chietti per le allodole e negliinteressi di caste professionali oaffaristiche… La prima cosa dafare , come sempre, è volerbene la nostra Scuola, riuscen-do a comprendere che spettaproprio a noi rappresentarla intermini di unità, qualità scientifi-ca e valore professionale. Qualsiasi legge venga approva-ta, anche la più scalcinata, avràsempre un articolo, un commache prevede l’ingresso in elen-chi o albi professionali, contanto di certificazione di studie/o di attività pregressa. Questacertificazione verrà fornita dallanostra scuola. Il nostro direttore,dott. Silvio Scarantino, è certa-mente una garanzia, come lo èl’attività fin qui svolta e certifica-ta, assicurata anche da un colle-gio docenti di prima qualità; maoccorre qualcosa in più peravere voce in capitolo, qualcosadi concreto che solo il fattivosostegno dei nostri naturopatipuò dare. E qui va messo in evi-

denza l’altro aspetto della rifles-sione di Costacurta che ci toccada vicino. Pensiamoci bene. Sia che abbia-mo appreso la naturopatia pernostro uso e consumo, sia chelo abbiamo fatto per metterci sulmercato della professionalità,abbiamo sempre un ruolosociale. Costacurta, all’inizio,non era nessuno. Il potentissimoordine dei medici italiano glifece guerra fino a portarlo in car-cere a San Vittore e in tribunale.Non si è perso d’animo, anchesenza l’ausilio di illustri avvoca-ti, vinse lui e andò avanti, apren-do le porte alla naturopatia inItalia. Oggi i tempi sono cam-biati. Ma il messaggio è questo.Noi naturopati, tutti senzadistinzione, dobbiamo fare inmodo che la nostra visionedella salute e di stile di vitaabbia a incarnarsi nella societàin cui viviamo, ognuno nel suopiccolo e nel suo ambito. Ungranello di sabbia non contaniente; ma tanti granelli messiassieme, sì. Il nostro Centro Stu-di e Ricerche, le nostre Scuoledecentrate di Naturopatia han-no messo a disposizione deiNaturopati e degli studenti unAlbo per naturopati denomina-to: “SOIN”: Società ItalianaNaturopati, al quale è possibileiscriversi con una somma an-nuale quasi simbolica che noncostituisce una spesa, ma uninvestimento, in quanto saràquesto Albo che un domanigarantirà la nostra specificità, lanostra preparazione, il nostroruolo. Non solo, ma già oggifunziona come assistenza lega-le, professionale, gestionale,

aziendale, sociale ed anchecome aggiornamento necessa-rio, tanto che – a questo propo-sito – agli iscritti viene data lapossibilità di frequentare gratui-tamente un corso a scelta.L’altra nostra forza di Naturopati(oltre la scuola che ci prepara eci forma) sta proprio in questoAlbo, al quale dobbiamo iscri-verci e rinnovare l’iscrizioneogni anno. I tanti anni di vitaassociativa sono serviti a racco-gliere una immensità di storieprofessionali, di curriculum for-mativi che adesso sul pianopolitico devono trovare unaloro voce dignitosa ed autorevo-le. Il numero e la buona or-ganizzazione della SO.I.N., so-no la forza e la condizione peressere ben presenti al tavolodelle trattative. Chiedo scusa,ma lo ripeto: è un piccolo inve-stimento che dobbiamo sentircidi compiere per dare un contri-buto al riconoscimento di ciòche abbiamo conseguito neglianni sia come convinzione divita e, a maggior ragione, comeruolo professionale. Di fronte alfuturo, non possiamo restareisolati o, peggio, passivi. Dob-biamo essere uniti, fare squa-dra, dimostrare alle istituzioniche siamo una forza positiva,che abbiamo conquistato unpeso ed un ruolo nel contestodella salute sia come fatto indi-viduale che come categoria.Altrove, in Italia, ma pure danoi, ci sono enti che in questecose hanno visto un business esi danno da fare. Francamentenon vedo perché, proprio noiche abbiamo una nostra storia,una nostra tradizione, unanostra cultura e una nostra vali-da connotazione di formazionenaturopatica, dobbiamo sentirciesonerati da questo fondamen-tale impegno. Avere il sano or-goglio dei sacrifici compiuti edella preparazione conseguitanelle nostre scuole, non è unoptional consolatorio; è la veritàoggettiva. Ma occorre sapercompiere un ulteriore passo. Ineconomia aziendale si dice:“fare sistema”. Proprio così: solouniti, tutti assieme, riusciremoad avere la forza da mettere difronte alle istituzioni, per supe-rare con successo le difficoltà ele tappe del cammino verso ilriconoscimento della nostrafigura di naturopata. Il famoso bioeticista Hans Jonasha messo in risalto come unodei principi fondamentali quan-do si parla di salute, a qualsiasilivello, sia “il principio diresponsabilità”. E’ un principioche riguarda anche noi.

Paolo Bernabei

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PARACELSOInternational Journal of Holistic Health

periodico a cura del Centro Studi e Ricerche di Medicina Naturale e Tecniche Naturopatichesettembre 2010 - n. 10 Aut. Tribunale di Caltanissetta n. 160 del 17/4/98 NUMERO GRATUITO

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Più di 25 anni fa il medicomessicano EugenioMartinez Bravo cercò

delle alternative terapeutiche peri suoi pazienti, sia per ridurre idiversi effetti secondari dei far-maci utilizzati, sia per alleviarela loro situazione economicaprecaria. Iniziò una ricerca, conl’aiuto della sua equipe universi-taria e delle notizie raccoltedalla popolazione locale (sul-l’uso delle piante medicinali tra-mandato negli anni). Fu cosìche, dopo varie prove e ricer-che, scoprì e strutturò questometodo nuovo di diluizione deifarmaci, applicandolo poi alivello universitario e ospedalie-ro. I risultati sono stati così posi-tivi da favorire una larga diffusio-ne in molti paesi dell’AmericaLatina, in particolare Messico eCuba (anche per ovvi motivieconomici), coinvolgendo quasi100.000 medici e operatorisanitari in tutto il mondo.Nell’Università Messicana Auto-noma di Zacatecas si calcolanooramai 24 anni di ricerche e di-dattica, con l’organizzazione dicorsi e laboratori in microdose,coinvolgimento di farmacisti, er-boristi, biologi, medici. A Cuer-navaca, grazie al lungo lavorodel dr. Bruno Parodi e DoraMartinez, si stanno ottenendobuoni miglioramenti in vari casidi paralisi cerebrale infantile.Sempre a Cuernavaca, in una cli-nica specializzata, il dottorLuviano Segura Castillo utilizzamicrodosi da anni, con buonirisultati nella cura delle variedipendenze.

TECNICALe sostanze utilizzate per le

diluizioni possono essere di tipovegetale (tinture madri di piantefresche, oli essenziali), di tipoorganico (estratti animali dighiandole e tessuti) o di tipo sin-tetico (farmaci, sostanze chimi-che). I rimedi ottenuti diminui-scono di 1000-15000 volte ledosi normalmente utilizzate nel-la pratica quotidiana, ma con-tengono ancora piccole quantitàponderali di sostanza. Ci si trovapoco al di sopra dello zero diAvogadro (molto al di sopraabbiamo farmaci, fitoterapia eoli essenziali, molto al di sottoabbiamo l’omeopatia). Non pos-siamo quindi definirli rimediomeopatici, considerando an-che il fatto che la diagnosi non èbasata sul principio del similema sempre su quello dei contra-ri (come nelle microdosi di anti-biotici, antiinfiammatori). In pre-senza di allergia ad una sostan-za, è sconsigliato l’uso dellamicrodose, perché provoche-rebbe comunque una reazioneda parte del paziente. Nono-stante la diluizione, il rimedioattua gli stessi effetti terapeutici,in completa assenza di quellicollaterali. Questo è l’elementopiù interessante, perché ci dà lapossibilità di abbattere la mag-gior parte dei danni iatrogeniche si osservano in terapia (sicalcola quasi un terzo dellepatologie correnti), continuandoad aiutare il paziente nella curadei suoi disturbi. Ma consideran-do che da una dose quotidiana

del farmaco si preparano decinee decine di microdosi, anchel’abbattimento delle spese puòessere un grande vantaggio.Anche nella fitoterapia il rispar-mio di principio attivo è moltoutile, non solo per la riduzionedelle spese ma anche del consu-mo delle piante, che a volterischiano l’estinzione o una col-tivazione selvaggia poco biolo-gica o l’uso di piante secche nonabbastanza efficaci. Nell’aroma-terapia l’uso delle microdosiapre uno scenario sperimentaleclinico davvero interessante.Molti oli (potentissimi antinfiam-matori o antibiotici) vengonousati con cautela o solo per vialocale a causa della possibile tos-sicità in alte dosi. La loro dilui-zione può finalmente darci lapossibilità di osservarne gli effet-ti anche per via orale.

Infine, un altro enorme van-taggio di questa tecnica si profilaessere l’assoluta mancanza didipendenza fisica, che ci per-mette di usare a lungo le micro-dosi senza rischi di astinenza.

MECCANISMO D’AZIONELa scoperta straordinaria del

dottor Martinez si basa propriosu un possibile nuovo meccani-smo d’azione, mai studiato fino-ra in medicina, che salta comple-tamente il filtro di assorbimentoepatico e che risulta quindi velo-ce e privo di effetti tossici. Il ri-medio in microdose viene as-sunto oralmente con due goccesopralinguali 4 volte al giorno.La stimolazione delle papillegustative (o anche della pelle,come in alcune applicazionilocali) raggiunge l’ipotalamo, dalì la corteccia cerebrale e quindigli organi effettori bersaglio.Questa via, detta neuroormona-le o sensorio-ipotalamo-cortica-le-bersaglio, risulta molto effica-ce e rapida, come è stato giàampiamente dimostrato in diver-si esperimenti clinici in doppiocieco. I medici Parodi e D.Martinez, somministrando digi-tale in microdosi (equivalente auna quantità 12000 meno quel-la usata in allopatia) a pazientiaffetti da insufficienza cardiaca,tachicardia, aritmia, hanno osser-vato miglioramenti sintomaticisignificativi in pochi secondi.Contemporaneamente anchel’elettrocardiogramma rivelavadei cambiamenti positivi. Varielementi comproverebberosempre più l’ipotesi di un mec-canismo d’azione breve, dettoneurormonale.

Generalmente l’azione di unrimedio terapeutico si attuamediante l’interazione dei suoiprincipi attivi con i recettori spe-cifici del suo organo bersaglio.La sua efficacia dipende ovvia-mente dal numero dei recettoripresenti, dall’affinità esistentedroga-recettori e dallo stato reat-tivo dell’ospite al cambio voluto.Oltre una certa quantità, il far-maco smette di essere efficaceterapeuticamente ed esplica so-prattutto un’azione tossica. Pro-babilmente il rimedio in micro-dosi si avvicina molto a quel“Minimo dosaggio efficace”, aquella “Impregnazione intracel-lulare” sufficiente ad esplicare

l’azione voluta, senza provocareun’inutile intossicazione.

Anche diverse applicazioni inveterinaria hanno dimostratouna grande efficacia dei rimediin microdosi nella cura di varianimali domestici, sia con far-maci antibiotici che antinfiam-matori.

POSOLOGIALa posologia abituale delle

microdosi è di 2 gocce sopralin-guali 4 volte al giorno, possibil-mente lontano dai pasti. Specienei casi acuti (dolore intenso oquadro infettivo), il primo gior-no del trattamento si attua unasorta di impregnazione farma-cologica: il rimedio viene assun-to ogni 10 minuti durante laprima ora e poi ogni ora per tuttala giornata (sempre due goccesopralinguali), rispettando la fasedel sonno. In altri casi (sostanzead azione digestiva, ad es.) sipuò consigliare l’assunzione delrimedio prima o dopo i pasti.

Quando il paziente soffre dipiù disturbi e necessita di piùrimedi, è possibile assumerefino a 12 preparazioni insieme(ogni flaconcino microdose conun solo principio attivo!).L’importante è distanziare di unminuto ciascuna assunzione.

In realtà ci sono già diversesperimentazioni con microdosipreparate con più principi attivi.Ad esempio nel Centro BotanicoPatli, in Messico, utilizzano giàda anni con molto successo unaformula chiamata ESCOPETA-ZO (letteralmente schioppetta-ta), a grande azione antibiotica ecostituita da due antibiotici disintesi e due di natura vegetale(Ampicillina, Metronidazolo,Artemisia, Timo). Come giàdetto prima, le preparazionibase di ciascuna vengono fattesingolarmente, poi per la micro-dose da dare al paziente essevengono diluite nello stesso fla-cone di 20 ml (contenente vei-colo due). Questa formula vieneutilizzata da anni, senza provo-care effetti secondari e con gran-de efficacia nelle infezioni com-plesse e recidivanti.

La durata del trattamentoovviamente dipende dall’inten-sità del disturbo, essa si prolun-gherà fino a che spariscono i sin-tomi più un altro tempo uguale aquello trascorso per alleviarli(questo per evitare ricadute).

Se il paziente mostra qualun-que forma di rifiuto per qualcu-na delle microdosi, è megliosospendere. Per questo è racco-mandabile somministrarle conun intervallo di tempo di unminuto tra di loro.

EFFETTI TERAPEUTICILe proprietà delle microdosi

sono le stesse di quelle cono-sciute per i farmaci da cui deri-vano, ma prive dei loro effettisecondari. La tossicità pratica-mente è nulla, benchè in casi diallergia al principio attivo nonpossono essere somministrate,in quanto possono provocarereazioni anche intense.

Un dato interessante è che avolte il farmaco, utilizzato inmicrodose, dimostra un’azioneterapeutica “allargata”, come se

le sue attività venissero potenzia-te nella diluizione. È quello chesi è osservato ad esempio conl’Indometacina, un farmacoantinfiammatorio (attualmentepoco usato in Italia) prescrittonella cura delle osteoartriti. I casitrattati con questo rimediohanno avuto quasi tutti un note-vole miglioramento. Ma l’ele-mento interessante è che inmicrodose l’Indometacina mo-stra anche un ampliamento deisuoi effetti terapeutici: effettoanalgesico potente e rapido,aumento di apertura e movi-mento delle articolazioni tratta-te, azione utile nella cura di cefa-lee ed emicranie.

Per quanto possa far pensareall’omeopatia (la diluizione inmicrodose corrisponde approssi-mativamente alle prime duediluizioni centesimali Hahne-maniane), la tecnica usata se nedistanzia per tanti motivi: il tipodi veicolo, la mancanza delladinamizzazione ma soprattuttola diagnosi dei contrari, sia nel-l’uso dei farmaci come dellepiante. Qui esiste ancora unapiccola quantità ponderale disostanza attiva, siamo poco al disopra dello zero di Avogadro.

MICRODOSIDI SOSTANZE VEGETALIÈ possibile preparare micro-

dosi con piante e sostanze vege-tali di vario tipo, utilizzandonel’estratto alcoolico o tinturamadre. Sarebbe preferibile, fin-chè è possibile, utilizzare tinturedi piante fresche appena raccol-te, per non perdere i vantaggidati dal suo equilibrio enzimati-co e biochimico. In Messicol’equipe del dottor Martinez pre-para personalmente gli estrattialcolici.

Ovviamente in Italia potràessere più semplice utilizzarequasi sempre le tinture madri giàpronte (meglio se da piante fre-sche!), a parte alcuni estratti piùsemplici o alimentari (peperon-cino, aglio, ecc.).

Per la preparazione dellamicrodose bisognerà diluire nelVEICOLO 2 un diverso quanti-tativo di tintura madre, a secon-da del grado di potenza e di tos-sicità della pianta stessa. InMessico le distinguono in dolci,potenti, molto potenti.

Vista la grande esperienza cli-nica nella ricerca di questi anni,i vari operatori hanno stilato unalista delle piante principali conla diluizione minima efficace diciascuna in 20 ml di veicolo.

PIANTE E DILUIZIONE

Dopo la diluizione della tintu-ra in 20 ml di veicolo due,abbiamo ottenuto la microdose,la cui posologia sarà identica aquella già detta.

MICRODOSIDI OLI ESSENZIALIEsiste un aspetto interessantis-

simo in tutta questa ricerca chenon possiamo tralasciare e cheper fortuna qui in Italia sta tro-vando un’applicazione moltoestesa: l’uso delle microdosi congli oli essenziali.

Se con le piante la diluizioneapporta vantaggi relativi, conl’aromaterapia la microdosefavorisce finalmente un uso pervia orale che con gli oli è sem-pre stata vista con molta pruden-za. La distillazione di una piantaaromatica fa ottenere rimedi conuna intensa concentrazione diprincipi attivi, tossici ad alte dosie a volte anche un po’ irritantiper le mucose.

E così, avendo a disposizionead esempio un olio essenzialecome l’origano, che risulta unodegli antibiotici più potenti innatura e ad ampio spettro d’azio-ne, l’utilizzo in terapia viene adessere limitato proprio da aspettiirritativi locali o comunque gesti-to sempre con estrema pruden-za. La Microdose degli oli ci fasuperare completamente questiproblemi e utilizzare delle dilui-zioni che possono essere datetranquillamente per via orale,con effetti clinici peraltro moltointeressanti.

ESPERIENZE E APPLICAZIONI CLINICHEDa più di due anni utilizzo

abitualmente oli essenziali inmicrodose nella pratica clinicaquotidiana. In Messico le piantearomatiche vengono trattate dal-l’equipe di Martinez in modoparticolare, fino ad ottenenredegli “estratti” semialcolici utiliz-zati poi per la preparazione dellemicrodosi. Qui in Italia disponia-mo già di oli essenziali in com-mercio di grande qualità, biologi-ci ed affidabili. E così, con gran-de entisuasmo, ho iniziato a pre-scrivere MD con oli di frequenteutilizzo clinico, per osservarnel’efficacia per via orale.

Per ottenere la microdose diun olio essenziale si prepara unabase idroalcolica contenente66% di acqua e 33% di alcoolpuro a 95°, chiamata VEICOLO2. In 20 ml di questa base si dilui-scono solo 2 gocce di olio essen-ziale (rigorosamente biologico edistillato in corrente di vapore).Si ottiene così la microdose che

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MICRODOSIMetodo nuovo di diluizione dei fitoestratti e dei farmaci

AGLIO 6 GOCCEIPPOCASTANO 30 GOCCEALOE 60 GOCCEMAGGIORANA 30 GOCCEANICE 30 GOCCEMELISSA 60 GOCCEARTEMISIA 30 GOCCEPASSIFLORA 60 GOCCEASSENZIO 30 GOCCEPEPERONE 60 GOCCEBASILICO 60 GOCCEPEPERONCINO 30 GOCCEBELLADONNA 150 GOCCE

ROSMARINO 30 GOCCECALENDULA 60 GOCCERUTA 150 GOCCECAMOMILLA 120 GOCCETARASSACO 60 GOCCECARCIOFO 60 GOCCETIMO 30 GOCCECIPOLLA 60 GOCCEVALERIANA 150 GOCCEEUCALIPTO 30 GOCCEZENZERO 60 GOCCEFINOCCHIO 120 GOCCE

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sarà poi assunta come al solito, 2 goccesopralinguali 4 volte al giorno. Il primogiorno della terapia può essere fatta unaimpregnazione per aumentarne l’effetto: 2gocce ogni 10 minuti la prima ora e poi 2gocce ogni ora per tutto il giorno. Dal gior-no successivo si passa alla dose abituale.

ESEMPIDa accreditati studi di aromatogramma

e aromaterapia antibiotica (vedi studi diCamporese, ed. Tecniche Nuove ) sideduce che tra gli oli più usati, il TIMO(la varietà timolo) e l’ORIGANO (varietàhirtum) risultano essere tra quelli piùpotenti e a più ampio spettro d’azione(anti batterico, antimicotico, antivirale,antiparassitario). Il loro uso in microdosenon ha mai dato alcun tipo di effettosecondario né sgradevole (ovviamente seun soggetto è allergico ad una sostanza,lo sarà anche alla forma in MD). Timo edorigano danno ottimi risultati nella curadi vaginiti micotiche, affezioni respirato-rie alte, tosse, raffreddore, sinusiti, paras-sitosi, candida intestinale, meteorismo esindromi fermentative del colon. Unaterapia continua di 1 mese risulta efficacenella maggior parte dei casi (2 mesi neicasi più cronici). L’ANGELICA invecesarà maggiormente indicata nelle affezio-ni virali, come herpes labiale e genitale,herpes zoster, condilomatosi con infezio-ni da HPV, vulviti virali. Molto interes-sante è anche l’utilizzo clinico del BASI-LICO, potente digestivo ed antispasmodi-co ma anche potente antidepressivo (glieffetti psicologici sono visibili già nellaprima settimana). L’ACHILLEA ha unagrossa percentuale di azulene (vedi il suocolorito bluastro) e risulta per questo unodegli oli più antinfiammatori esistenti innatura. È una azione che si esplica soprat-tutto in campo ginecologico, nella cura divaginiti, endometriti, annessiti, dismenor-rea, mestruazioni abbondanti e dolorose,cisti ovariche e mammarie. I risultati inMD sono veramente buoni, con un’altapercentuale di successi e di miglioramen-ti clinici. Nella menopausa invece puòrisultare estremamente utile l’uso dellaMD di SALVIA, per l’effetto rinfrescantesulle caldane e quello diaforetico sullasudorazione, senza contare l’apporto deiprincipi estrogenaci. Infine anche la SAN-TOREGGIA mostra buoni effetti cometonico generale e renale, stimolante leghiandole surrenali e l’energia sessualemaschile. Consigliato quindi l’uso nel-l’impotenza sessuale maschile, specie seaccompagnata da stanchezza alle gambee ai lombi.

CONCLUSIONICiò che mi auguro è che questo filone

interessante di ricerca possa continuare(anche con l’apporto di altri aromatera-peuti) e portare ad un uso sempre piùapprofondito di queste sostanze meravi-gliose che la natura ci regala. Credo chequesto lavoro sia ancora tutto da svilup-pare, coinvolgendo un numero sempremaggiore di oli essenziali e sfuttandonein questo modo tutte le loro potenzialità.

La tecnica con microdosi rappresentaun grosso pilastro nella ricerca medicamoderna, può rappresentare un grossopasso avanti nello sforzo costante di ap-portare beneficio alle persone che hannoproblemi di salute. È una tecnica di sem-plice utilizzo, efficace, molto economica,priva di effetti collaterali e dipendenza fisi-ca. Può essere applicata su una grandevarietà di malattie, apportando beneficirelativamente rapidi. Per fare questo èimportante imparare la tecnica, usarla,provarne l’efficacia, scoprire le piante piùsensibili alla diluizione, sperimentandoovviamente quei rimedi più usati nellapropria specializzazione. Con la condivi-sione e lo scambio di esperienza la ricer-ca potrà andare sempre più avanti, incon-tro alle esigenze dei pazienti e a quel giu-ramento di Ippocrate così importante peri medici: “Primum non nocere”….

Marcella [email protected]

Autrice del testo “Microdosi” ed. Marrapese

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Verso un sano equilibrioNell’area asiatica la fiducia nel sapere

della medicina tradizionale non ha maismesso di esistere. La medicina tradizio-nale ha sempre incluso i funghi nellapropria dietetica e li ha utilizzati semprepiù spesso in modo mirato per contrasta-re diversi disturbi. Il reishi, molto apprez-zato da von Hildegard von Bingen, èoggi considerato nella MTC uno deidieci prodotti naturali terapeutici più effi-caci in assoluto, e la lista dei disturbi chepossono essere curati con questo fungoè molto lunga. È interessante notarequanto gli insegnamenti asiatici sianosimili alle idee di base della medicinamonastica. Infatti, anche la medicinamonastica associava i liquidi del corpo aiquattro elementi fondamentali dellanatura: aria, fuoco, terra e acqua. Inoltreanche la medicina monastica conoscevala classificazione degli alimenti e delleerbe curative in base al loro effetto riscal-dante, rinfrescante, umidificante e asciu-gante. L’obiettivo di una terapia era quel-lo di armonizzare gli squilibri – ancoraoggi questo è uno dei compiti principalidei terapeuti della MTC. Le proprietà deifunghi vitali risiedono soprattutto neicosiddetti adattogeni in essi contenuti –quelle sostanze in grado di contribuirenotevolmente a riportare il paziente inuno stato di equilibrio (omeostasi). Adesempio, in base allo stato effettivo, pos-sono aumentare o ridurre la pressionedel sangue. Inoltre aumentano le capaci-tà dell’organismo umano di superaremeglio situazioni difficili, come nel casodi malattie o di stress e di sviluppare stra-tegie per affrontare in modo più efficacequesti stati dannosi per l’organismo.

Quanto sia antico il sapere riguardol’efficacia dei funghi nella storia europeaè dimostrato da ciò che è stato trovatonella borsetta di pelle che aveva con séÖtzi, la famosa mummia del ghiacciaio:il piptoporus betulinus era stato trovatonella borsa dell’uomo morto intorno al3340 avanti Cristo nel Sud Tirolo, presu-mibilmente a causa delle conseguenzedi una ferita alle spalle provocata da unafreccia. Il cadavere dell’uomo fu trovatonel 1991 da persone che facevano delleescursioni in montagna, nei pressi di unghiacciaio. Si presume che i funghi cheaveva con sé dovevano fungere da medi-cinali.

Strategie di sopravvivenza utiliall’uomo

Ma cosa è esattamente, ciò che rendei funghi così preziosi per l’uomo? Perrispondere a questa domanda è utile con-siderare le strategie di sopravvivenza chei funghi, nel corso dell’evoluzione nelloro ambiente ecologico, hanno dovutoadottare per sopravvivere su questo pia-neta. I funghi, questi particolari esseriviventi a metà tra il mondo animale e ilmondo vegetale, sono i più grandi „recy-cler“ di materiale organico e i principalifornitori di sostanze necessari per la vitadelle piante. In questa loro funzione svi-luppano ad esempio la capacità di crearesostanze che hanno un’azioneefficacecontro batteri, virus e altri funghi danno-si. Ciò è stato sfruttato anche nello svilup-po di medicinali. La penicillina non èaltro che un prodotto del metabolismodei funghi, e anche le sostanze utilizzatecontro il cancro, lentinan e krestin, deri-vano da sostanze contenute nei funghivitali.

Mentre un tempo alle persone basta-vano le proprie esperienze per averefiducia nell’efficacia dei loro medicinali,oggigiorno l’analisi delle sostanze in essicontenute, studi e relazioni scientifichehanno una grande importanza. Nel1974 un congresso internazionale suifunghi vitali dell’Asia orientale attiròanche medici del mondo occidentale aTokyo. Colpiti dai risultati della ricercalocale, tornarono nei loro Paesi e comin-ciarono pian piano a intraprendere

anche lì un’intensa ricerca. Ormai l’effi-cacia di molte sostanze contenute neifunghi è stata studiata a livello farmaco-logico e provata scientificamente.Tuttavia non sono solo i principi attiviestratti dai funghi, bensì soprattutto lacomplessa combinazione di numerosesostanze molto pregiate, a far si che i fun-ghi vitali vengano considerati, giusta-mente, come “farmaci domestici“ dona-tici dalla natura, che possono essereimpiegati in diverse situazioni. Il grandeeffetto stimolante del shiitake sul sistemaimmunitario, ad esempio, è noto dasecoli, così come è risaputo che il reishi,sia in forma di estratto che in polvere,abbia un particolare effetto regolante suivalori di zucchero e grasso del sangue eche possa essere impiegato come terapiaantidolorifica. Del fungo hericium si saormai che determinate sostanze attiveantimicrobiali impediscono la formazio-ne di un batterio chiamato helicobacterpylori, ritenuto responsabile per la for-mazione di tumori e cancri dello stoma-co.

Poiché i funghi, in generale, hanno uneffetto regolante sull’organismo, spessosi rivelano essere più efficaci di alcunimedicinali tradizionali nel processo diguarigione o nell’azione preventivamirata. Come alimenti è semplice inclu-derli in pasti sani che aumentano la vita-lità e contribuiscono a prevenire malat-tie. In generale è stato provato l’effettodisintossicante che aiuta l’organismo,grazie a organi emuntori ben funzionan-ti (pelle, reni, fegato, intestino, polmoni)a eliminare le tossine. D’altro canto, ifunghi vitali sono ricchi di particolarisostanze come ad esempio i polisaccari-di, oggi spesso utilizzati in casi di malat-tie gravi.

Prevenzione completaLe proprietà dei funghi si riscontrano

quindi sia nel trattamento di malattie, sianell’ambito di una prevenzione comple-ta. Non ammalarsi è un obiettivo rag-giungibile grazie alla combinazioneunica di principi attivi e sostanze conte-nute nei funghi. Oltre agli aminoacidi,enzimi, alle vitamine e ai minerali,anche i polisaccaridi sono particolar-mente importanti. Questi stabilizzano eregolarizzano il sistema immunitario raf-forzando così la resistenza fisica in gene-rale. La ricerca scientifica ha da temporiconosciuto il fatto che una delle causeprincipali per determinati tipi di cancro èun’immunodeficienza cronica. Per que-sto, negli USA e in Giappone, gli zuc-cheri complessi estrapolati dai funghivengono utilizzati con successo nellaterapia contro il cancro. Inoltre rallenta-no i processi d’infezione, riducono lapressione del sangue e regolarizzano ivalori dello zucchero e del grasso nelsangue. Alcuni studi clinici hanno dimo-strato che la maggiore efficacia biologicasui polisaccaridi è stata registrata daicosiddetti beta glucani D. Questi hannouna struttura molto variabile e, graziealla loro ramificazione molecolare e allaloro idrosolubilità, sono in grado di pro-vocare diverse reazioni. La loro azioneantiinfiammatoria è particolarmenteimportante considerando l’enorme diffu-sione di cambiamenti arteriosclerotici

che si verificano già in età giovanile. Infuturo sarà sempre più necessario inter-venire già prima dell’apparire dei primisintomi in modo delicato ma efficace alfine di proteggere i vasi sanguigni. Solocosì sarà possibile evitare conseguenzeche troppo spesso sono improvvise,gravi e talvolta mortali, come infarto car-diaco e ictus.

Particolarmente preziosi per l’uomosono inoltre gli antiossidanti, che raffor-zano le forze di difesa, proteggono lecellule e aiutano l’organismo a superaremeglio i diversi tipi di stress quotidiani.Anche i triterpeni, contenuti nei funghi,sono stati classificati come altamente effi-caci. Essi hanno un effetto antinfiamma-torio, regolarizzano i valori dello zuc-chero e del grasso nel sangue, rendonopiù veloce il processo di guarigione delleferite e riducono considerevolmente idisturbi nel caso di allergie. Nel caso dialcuni funghi, come ad esempio il reishi,la riduzione del dolore è provabile alivello farmacologico.

La micoterapia come ambito medicoindipendente

La micoterapia (dal greco: mykos =fungo), che si è ormai affermata comeambito indipendente della medicinanaturale, sebbene un trattamento combi-nato con altri procedimenti terapeuticicompleti sia ovviamente possibile, espesso consigliabile, utilizza dieci fun-ghi, il cui campo di applicazione è moltoampio. Si tratta di: agaricus blazei murill;auricularia polytricha; coprinus comatus;cordyceps sinensis; coriolus versicolor;ganoderma lucidum; grifola frondosa;hericium erinaceus; lentinula edodes;polyporus umbellatus.

Tutti i funghi hanno in comune la par-ticolare composizione della loro strutturacellulare. Essa non è composta di cellulo-sa, come nel caso delle piante, bensì dichitina – esattamente come nel casodegli insetti e dei crostacei. Il nostro appa-rato digerente non è in grado di trasfor-mare la chitina. Alcune sostanze attivedei funghi che mangiamo o delle polveridi funghi, sono quindi in parte coperte dauna protezione di chitina. Non possonoquindi essere liberati dall’organismo inquantità sufficiente e risultano quindi dif-ficilmente disponibili a livello biologico.Oggigiorno i funghi vitali vengono offertiin parte sottoforma di estratti standardiz-zati, sebbene soprattutto la combinazio-ne di polveri ed estratti di funghi risultiessere particolarmente efficace. In questocaso, alla concentrazione particolarmen-te alta di principi attivi disponibili a livel-lo biologico si aggiunge la perfetta com-posizione completa di sostanze derivantidalla natura. In caso di emergenza acutae di malattie gravi, i moderni medicinalidella medicina tradizionale hanno giàsalvato la vita a moltissime persone.Tuttavia, nei casi in cui il corpo ha deiproblemi di salute meno improvvisi maduraturi, con la micoterapia si ha spessola possibilità d’intervenire in modo piùefficace e contemporaneamente menoinvasivo – inoltre è possibile intervenireanche in maniera complementare ai far-maci, le cui dosi, in molti casi, dopo averconsultato il medico, possono essereaddirittura ridotte non appena i funghivitali agiscono.

Finora non sono ancora state effettua-te ricerche complete su tutti i funghi vita-li, e si aspetta con ansia di sapere qualisaranno le nuove scoperte della futuraricerca riguardo l’efficacia dei funghi.Tuttavia, di certo c’è che i delicati e con-temporaneamente potenti funghi vitalidimostrano già da secoli la loro grandeutilità per la salute dell’uomo, sia nel-l’ambito della prevenzione, sia nellacura di malattie.

Heinz Knopfwww.funghi-vitalia.it

349 4906967

I funghi medicinali

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L’uso terapeutico deifiori rappresenta unmetodo di cura che

considera l’Uomo parte delcosmo, la sua presenza correla-ta alla Natura, non avulsa daessa. Microcosmo nel macro-cosmo: ‘’come in alto così inbasso’’ come enunciato daParacelso, medico alchimistasvizzero (1493-1541): egli so-steneva che la Natura causa ecura tutte le malattie, perciò ilmedico deve conoscere i pro-cessi della Natura l’uomo visibi-le e quello invisibile ed anchel’astrologia come prima di luistudiosi dell’antica Grecia, del-l’Egitto dei Faraoni.

Dalla Natura vengono i rime-di dei fiori: l’acqua, l’energia delsole, la terra che dà nutrimentoalla pianta, il fiore che rappre-senta la sublimazione dellosforzo della pianta per sopravvi-vere, cioè creare il seme.

L’essere umano non è soltan-to materia, ma anche spirito e ledue entità interagiscono: lemalattie dell’anima feriscono ilcorpo.

La scienza moderna studiail sempre più piccolo: cellule,mitocondri, Dna...

Importantissimi nella cura delcorpo, ma ha lasciato l’animaalla religione e lo spirito?

L’uomo è costituito dai treelementi: Corpo, Spirito e Ani-ma che coesistono e si in-fluenzano vicendevolmente.

Se ci avvicinassimo conmente aperta a quelle che sonodefinite Medicine non Con-venzionali o Medicine alternati-ve o ancora Medicine Comple-mentari, non si è ancora d’ac-cordo sulla definizione, perchènon ancora è chiaro ai detratto-ri che la Medicina è Una ed ilsuo scopo è la cura del pazien-te nella sua totalità, non del odei suoi organi, avremmo moltepiù frecce nel nostro arco.

L’essere umano non è soltan-to materia, ma anche spirito e ledue entità interagiscono: lemalattie dell’anima feriscono ilcorpo: la malattia è una disar-monia che squilibra gli elemen-ti che costituiscono la nostraintegrità.

Il corpo umano è costituitoda campi energetici che interes-sano anche la mente e lo spi-rito: l’aura e le dimostrazionidella fotografia con il metodoKirlian, ne sono la prova.

Siamo continuamente per-corsi da correnti energetiche oenergie vibrazionali esatta-mente come accade nel mondoche ci circonda: un’anomalia inquesto flusso che può proveni-re da noi stessi o dal mondoesterno ci procura malattia.

La Medicina tradizionalecinese parla di Qi (energia vita-le), dei 5 elementi (legno -fuoco- terra-metallo-acqua) coni suoi cicli di produzione, didistruzione, e inibizione, dipunti d’agopuntura di tonifica-zione e di dispersione....

“La malattia è, nella suaessenza, il risultato di un conflit-to tra l’Anima, lo Spirito e laMente (Psyche) e non sarà maiestirpata senza uno sforzo spi-rituale e mentale. Tali sforzi, sefatti correttamente e con giudi-zio, possono guarire e preveni-re la malattia sopprimendo i fat-tori di base che ne sono lacausa principale. Qualunquesforzo diretto soltanto sul corponon può che riparare superfi-cialmente il danno causato dallamalattia, ma questa non è laguarigione, poiché la causa èsempre operante e può inogni momento manifestarsisotto altra forma... la vicariazio-ne nella medicina omeopatica.

“Ciò che noi conosciamodella malattia è l’ultimo effettoprodotto nel corpo, la risultan-te delle forze che agiscono perlungo tempo in profondità...’’

Edward Bach da HEALTHYSELF, THE TWELVE HEA-LERS AND OTHER REMEDIES

Le cellule comunicano permezzo di fotoni.

La teoria dei BIOFOTONI,nata dagli studi del biofisicotedesco Prof. F.A. Popp, sulletracce di un intuizione del bio-logo russo AlexanderGurwitsch, offre la credibileinterpretazione, suffragata ora-mai da molteplici esperimenti,del fatto che l’evento biologi-co primario alla base della vitae anche delle alterazioni cheportano alla malattia, è un even-to fisico di natura elettroma-gnetica cioè una vibrazione.

Albert Popp e il suo gruppodi ricercatori furono in grado diconfermare con i loro esperi-menti questa supposizione.

Le cellule di esseri umani,di animali e di piante, emananoveramente luce, i cosiddetti“biofotoni” sotto forma di“Quanti Energetici”, che lemette in grado di scambiareinformazioni anche a lungadistanza.

Questi studi sono alla basedella ‘’cromoterapia’’, che puòessere associata con brillantirisultati terapeutici ai fiori.

‘’Stress’’ parola usata edabusata: la situazione di stressnon è sempre negativa: è unsistema di allarme che ci mettein condizioni di difenderci daeventi nocivi; se non avessimodolore non potremmo difender-ci da eventi che possono cau-sarlo, se non avessimo paurasaremmo indotti ad azioni irre-sponsabili.

Quando lo stress, determi-nato, ovviamente da uno stres-sor viene da noi non interpreta-to correttamente, ecco la malat-tia!

I fiori di Bach hanno comescopo di collegarsi alle notedisarmoniche della nostraenergia vitale la cui presenza hacreato la malattia, ripristinandola vibrazione armonica.

Essi non contengono principiattivi, ma vibrazionali.

Sono stati riconosciuti ‘’tera-pia’’ dall’OMS in un documen-to redatto nel 1983 a Ginevradai dott.ri Bannerman, Burton eC’hen wen-Chien: ‘’Traditio-nal medicine and health carecoverage’’ La definizione chel’OMS dà di salute: ‘’Stato dicompleto benessere fisico esociale e non soltanto assenzadi malattia o diinfermità’’

Oggi si parla di PNEI, psico-neuroimmunologia, disciplinache studia l’Uomo costituito dapsiche, sistema nervoso, sistemaimmunologico, considerandoche tutti gli organi preposti sonocorrelati fra di loro, interagisco-no per ottenere un’unità funzio-nalmente armonica e quindi unessere sano: - finalmente unamedicina olistica? -

Il dr. Bach, insigne medicoinglese, insoddisfatto dei risulta-ti della medicina allopatica, laabbandona e si dedica allo stu-dio dell’Omeopatia conside-randola più vicina all’anticoconcetto olistico (olos=uno)dell’essere umano e divieneuno dei membri più eminentidella Scuola HanemanianaInglese, ma non è ancora soddi-sfatto....cerca un sistema di curaa cui si possa accedere confacilità e semplicità.

Teniamo presente che altempo in cui Bach viveva edoperava, in Europa le curemediche erano alla portata dipochi, le regole igieniche pres-sochè sconosciute, per nonparlare delle vaccinazioni, lamortalità da malattie infettivealtissima.

La sua vita viene sconvoltadalla diagnosi di tumore al pan-creas, con pochissima aspetta-tiva di vita, abbandona, perciò,l’avviatissimo studio di Londrae ritorna nella sua terra d’origi-ne, il Galles.

A questo proposito vieneraccontato un aneddoto: quan-do riceve i suoi cassoni mancaquello contenente i libri, ma ègiunto quello contenente lescarpe: Bach ne deduce che ildestino gli affida il compito dicamminare, di esplorare laNatura: inizia da qui la grandeavventura.

Esplorando la Natura incon-taminata del suo Galles si rendeconto del potere curativo dellevibrazioni dei fiori ( Galeno rac-coglieva e beveva e la rugiadadei fiori): Bach aveva evidente-mente nozioni dell’antica medi-cina ippocratica, conosceva lanumerologia, aveva iniziato astudiare l’astrologia, ma nonaveva potuto portare a terminequeste ultime ricerche.

Bach utilizza i quattro ele-menti fondamentali dellaNatura: - Terra che fa crescerela pianta - Aria che la nutre -Fuoco per estrarre la sua ener-gia - Acqua per veicolare l1essenza terapeutica.

I primi fiori ad essere studiatisono 12, che chiama ‘’ i 12Guaritori’’

Il 12 è un numero magicoche si rifà alle Leggi Fondamen-tali: Legge del 3 e Legge del 4:

- 3+4=7 - 3x4=12Dal rapporto della Forma (3)

con la Materia (4) si ottengonoper addizione i 7 archetipi pla-netari.

Il prodotto della Forma per laMateria produce i 12 campielettromagnetici, questo nume-ro ricorre nella religione cristia-na, ebraica, nella mitologiagreca:

- 12 erano gli Apostoli- 12.ma lettera dell’alfabeto

ebraico è lamed che significapungolo del bove che rap-presenta il cosmo

- 12 le fatiche di Ercole- 12 i segni zodiacali che

nell1 astromedicina rappresen-tano le 12 potenzialità dell’esse-re umano

- nell’antico Egitto il 12 rap-presentava il risultato dellamoltiplicazione 3x4, cioè laprogressione geometrica (le cel-lule si riproducono in progres-sione geometrica).

- i 12 Sali di Schussler ( stu-diando corpi inceneriti il dr.Schussler ha constatato chesono in questo numero (12) icomponenti del corpo umanoed ha elaborato la sua terapiache si basa appunto sulla sco-perta che uno o più di questisali trattati omeopaticamentepuò curare le varie malattie).

‘’La malattia è uno stato cellu-lare alterato causato da undisturbo nel rifornimento allacellula del sale tissutale neces-sario.’’ dr. Schussler

Alla fine della sua ricercaBach ci ha lasciato 38 fiori,diciamo fiori anche se unonon è un fiore, ma è acquapurissima (Rock Water) di unafonte che sgorgava e sgorgavicino alla casa di Bach, ancoresistente e visitabile, mantenu-ta nelle stesse condizioni in cuiera quando il dr. Bach ci vive-va, grazie alla sua fedele colla-boratrice Nora Weeks ed aisuoi continuatori.

-The Bach Centre Mnt.Vernon Oxfordshire -

Abbiamo pertanto 12 guari-tori, cui seguono gli aiuti ed ilmedicamento vibrazionaleprincipe il Rescue Remedy orimedio dell’emergenza com-posto, ed è l’unico, da 5 fiori(Cherry Plum-Roch Rose-Impatiens-Clematis- Star ofBethlehem).

Ancora oggi i fiori sono pre-parati presso il Bach Centersecondo il metodo che Bachseguì durante la sua vita.

La prescrizione dei fiori puòavvenire con l’ascolto delpaziente se abbiamo elemen-ti culturali specifici, con la kine-siologia, con l’EAV, sfruttandole nozioni di medicina tradi-zionale cinese, con lo studiodei chakra, con le carte deifiori, con la fisiognomica......

L’ascolto del paziente deveavvenire senza preconcetti,

solo dopo che il paziente haparlato del suo disagio si puòcominciare ad elaborare unadiagnosi e quindi fare una pre-scrizione, mai cercare di sugge-rire uno stato che noi pensia-mo si adatti al caso.

Se la prima seduta non haben chiarito il problema delpaziente conviene prescriveredei fiori che agiscano più super-ficialmente ed approfondire inuna seduta successiva, anchecon l’ausilio dei sogni.

In odontoiatria essi rappre-sentano un valido ausilio nellaprofessione per risolvere variesituazioni:

- paura: quante volte ilpaziente trascura la terapia perpaura della cura odontoiatrica.

La paura del dentista non èviltà essa ha un significatomolto più profondo: la boccache rappresenta l’organo chenon mostriamo, contiene i dentiportatori di significati che com-prendono la nostra storia perso-nale, i nodi ancestrali mai sciol-ti, le cicatrici della nostra evolu-zione passata e presente; siparla oggi di psicodonzia.

La forma, la posizione, lamancanza, l’usura degli ele-menti dentarii sono un libroaperto nell’inconscio del nostropaziente.

A questo proposito vogliofare una piccola digressione sul-l’ortodonzia che viene appli-cata senza tener conto del per-chè ci siano quelle malposizio-ni e non altre, delle estrazioniseriali che tolgono un pezzo dianima, fatta meccanicamenteescludendo o ignorando ilsignificato profondo e dellaviolenza che applichiamo perl’estetica del sorriso.

Le gengive, la loro architettu-ra, il colore, i tatuaggi, le lesionitipo afte, ulcere ecc. ci dico-no tante cose utili alla terapianon strettamente odontoiatricao medica, ma dell’anima. Lalingua con il suo colore, la pre-senza di induito, la correlazionetra gli organi e le varie zonedella lingua stessa, gli eventualisegni dei denti; anche nellamedicina allopatica si parla dilingua, ad esempio linguageografica...ma, quanti di noi,oggi, esaminano la lingua?

Molto importante le semeio-tica della lingua nella MTC.

Perciò quando esaminiamola bocca del nostro pazientediventiamo edotti di tantisegreti consci ed inconsci, sco-priamo la sua interiorità, le sueferite, le malattie di cui soffre...non limitiamoci alla cura deidenti, ma diventiamo dei veridentisti olisti che si occupanodella salute del paziente nellasua complessità.

La bocca è l’organo da cuiescono i suoni e le parole, inessa viene introdotto il ciboche è vita, qui avviene la prima

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LA FLORITERAPIA DI BACHIN ODONTOIATRIA

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PresentazioneLa Scuola Italiana di Scienze

Naturopatiche è l’espressionepiù completa delle attività for-mative intraprese, già dal1994, dal Centro studi eRicerche di Medicina Naturalee Tecniche Naturopatiche, nelsettore della prevenzione pri-maria e delle discipline natura-li e bioenergetiche. Il suo fineprincipale è quello di formareil “Naturopata”, Operatore cheattraverso l’utilizzo di metodi-che esclusivamente naturalimira al mantenimento del nor-male equilibrio biopsichicodell’essere umano e nel casotale equilibrio fosse già com-promesso, a rafforzare il poten-ziale di autoguarigione insitoin ognuno di noi. La ScuolaItaliana di Scienze Naturopa-tiche, nella sua impostazionestrutturale, raccoglie l’ereditàculturale e spirituale dei grandiMaestri della Naturopatia (daKneipp a Costacurta) e mira afornire i presupposti teorici epratici necessari per far acqui-sire all’allievo una “vera” visio-ne olistica della salute recupe-rando ed applicando l’essenzae le principali pratiche tradi-zionali delle millenarie medi-cine orientali. Nella società at-tuale, costantemente minac-ciata da cause diverse qualil’inquinamento ambientale, lecattive abitudini alimentari, lasedentarietà, la cronica esposi-zione agli agenti stressanti, siavverte sempre più la necessi-tà di figure professionali comeil Naturopata, in grado di pro-muovere e migliorare la quali-tà della vita, rispondendo alleesigenze salutistiche dell’uo-mo contemporaneo.

A chi è rivoltoIl corso è strutturato in mo-

do da fornire delle solide basipropedeutiche e permettere,nel pieno rispetto della visio-ne olistica della salute, l’utiliz-zo immediato di metodichenaturali di particolare effica-cia. Pertanto è rivolto a: • coloro che sono in possesso

di un diploma e intendono

prepararsi a nuovi sbocchiprofessionali;

• operatori nel campo dellasalute (medici, farmacisti,biologi, psicologi, fisiotera-pisti, infermieri);

• operatori nel settore del na-turale ed estetico (erboristi,estetiste, massaggiatori anti-stress, operatori shiatsu);

• coloro che vogliono attivarepalestre, centri del benesse-re, centri fitness, centri agri-turismo, empori del natura-le;

• coloro che cercano una for-mazione per la crescita per-sonale della salute.

Piano di studiIl nostro iter formativo pre-

vede:• Un corso base triennale• Un corso di specializzazio-

ne annuale• Seminari integrativi facolta-

tivi extra corsoIl corso base comprende le-

zioni teoriche e pratiche distri-buite in week end e stages.

Il corso di specializzazioneprevede l’approfondimento diuna o più discipline oggetto distudio e due tirocini intensivida effettuarsi presso Centri diTerapie Naturali e/o Aziendeconvenzionate.

Indirizzo tradizionaleI moduli formativi organiz-

zati propedeuticamente han-no la seguente strutturazione:

Modulo 1° - “Formazionecultura di base”• Elementi di Bio-chimica • Anatomia funzionale • Fisiopatologia generale e vi-

sione simbolico-analogicadella malattia

• Elementi di psicologia gene-rale e psicosomaticaModulo 2° - “Introduzione

alle medicine energetiche”• Medicina tradizionale cinese• Ayurveda • El. Omeopatia (f)

Modulo 3° - “Analisi valu-tativa reflessologica”• Iridologia • Kinesiologia • Bioelettronica

• Analisi posturale (f)Modulo 4° - “Naturopatia

applicata ai vari settori”NUTRIZIONE

• Alimentazione naturale • Nutrizione ortomolecolare • Nutrizione endocellulare (f)

IGIENISTICA• Idro-termo-fangoterapia

REFLESSOLOGIE• Reflessologia plantare • Auricolterapia • Moxibustione e coppettazione• Massaggio cinese • Aroma-massaggio (f) • Massaggio viscerale (f) • Massaggio ayurvedico (f)• Massaggio connettivale (f)

BIOTERAPIE• Fitoterapia • Gemmoterapia • Drenaggi • Oligoterapia • Sali di Schussler e analisi

visualeENERGETICO

• Floriterapia • Aromaterapia • Spagiria (f)• Tecniche psicocorporee

Modulo 5° - “Relazionalitàe Counseling”• Tecniche di comunicazione

Modulo 6° - “Tirocicino for-mativo e cultura d’impresa”• Pratica con supervisione • Tirocini • Legislazione, deontologia

professionale e cultura d’im-presa

Piano di studi personalizzato

È ammessa la possibilità diconcordare con la Direzioneun piano di studi personaliz-zato che preveda la sostituzio-ne di una o più materie delpiano di studi tradizionale conaltre materie facoltative offertedalla Scuola.

Regolamento S.I.S.NÈ possibile accedere esclusi-

vamente ai corsi singoli. Per-tanto l’allievo che non deside-ra seguire l’intero iter di studi,bensì frequentare soltanto icorsi di suo interesse, potràfarlo contattando in tempo uti-

le la Segreteria della Scuola eseguire le modalità d’iscrizio-ne. Su richiesta, viene rilascia-to attestato di partecipazioneal corso.È possibile concorda-re con la Direzione di recupe-rare le lezioni perse in unaqualsiasi delle nostre sedi ovela disciplina è attivata.

Agevolazioni ed abbreviazioni di corso

Sono previste, su richiestadegli interessati e previa ap-provazione del ComitatoScientifico, per le seguenti ca-tegorie professionali: medici,farmacisti, biologi, naturalisti,laureati in scienze motorie epersonale infermieristico. Po-tranno essere altresì vagliate ri-chieste presentate da allieviche hanno frequentato pressoaltri Istituti corsi pluriennali suspecifiche materie oggetto distudio del corso.Requisiti d’ammissione

Il corso è aperto a chi è inpossesso del diploma di Scuo-la Media superiore, agli erbo-risti, al personale infermieristi-co, alle estetiste. Situazioniparticolari verranno vagliatedal Comitato Scientifico dellaScuola, previo colloquio con iCandidati.

FrequenzaLa frequenza ai corsi è ob-

bligatoria e non è ammessauna percentuale di assenze su-periore al 20% delle ore totali.

Esami ed attestato finale

L’allievo dovrà sostenere unesame di profitto scritto o pra-tico per ogni materia previstadal piano di studi. Le votazionisono espresse in trentesimi esono registrate sul libretto per-sonale dell’allievo. Dopo il su-peramento di tutti gli esami ela discussione della tesi, verràrilasciato l’Attestato di Formaz-ione in Naturopatia con l’indi-cazione della specializzazioneprescelta.

La Scuola è impegnata atti-vamente per il riconoscimentoufficiale della Naturopatia in

Italia e per la tutela della cate-goria professionale.

DirezioneDirettore: dott. Silvio Scaran-tinoComitato Scientifico: dr.Antonino D’Ascari, dott. IrmaDzebisachvili, dr. Alberto DiLeo, dr. Maria Concetta LaRocca, dott. Riccardo Longo,dr. Angelo Eliseo Sberna.

DocentiLa Scuola si avvale di un

corpo docente altamente qua-lificato, composto in massimaparte da medici italiani edesteri di comprovate esperien-ze, anche accademiche. Lapresenza di tali autorevoliesperti, costituisce una sicu-rezza per il considerevole ap-porto di conoscenze e per larealizzazione di una didatticaorganica ed efficace, a tuttovantaggio di un apprendimen-to chiaro, serio ed ampiamen-te esaustivo. Dottori: AngeloApollonio, Paolo Bernabei,Lorella Coseano, Gennaro Cr-ispo, Michail Dailakis, Antoni-no D’Ascari, Antonio Dell’A-glio, Irma Dzebisachvili,Klaus Goebel, Giuseppe LaMendola, Maria Concetta LaRocca, Nicolas Noah, PatricePonso, Riccardo Longo, An-gelo Sberna, Silvio Spinelli,Vincenzo Tallarita, Alfio Tro-vato, Nicolay Vorontsov.

Pubblicazioni• Periodico “Paracelso”• Casa editrice “Olis”

SediBari, Cagliari, Catania,Lecce, Messina, Paler-mo, Reggio Calabria, Sa-lerno, Sassari.

Sono aperte le iscrizioni per l’a.a. 20102011

Scuola Italiana di Scienze Naturopatichewww.scuolanaturopatia.it - [email protected] - n. verde 800-473393 - 338 8057316

Domanda di Iscrizione alla Scuola Italiana di Scienze NaturopaticheCentro Studi e Ricerche di Medicina Naturale e Tecniche Naturopatiche - V.le S. Candura, 83 - 93100 Caltanissetta

Il Sottoscritto/a………………………………………………………….…… nato/a a…………………………………… il…………………

residente a…………………………………………… in via………………………………………………………………… Cap……………

Tel. ………………………… Cell. ………………………… Fax………………………… e-mail…………………………………………….

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CHIEDE

l’iscrizione al ………… anno del corso quadriennale di Naturopatia - Sede di ………………………………………………………………

ALLEGA- copia del titolo di studio in carta libera; - fotocopia del documento di identità;- eventuale curriculum formativo; - fotocopia ricevuta di versamento del 1° contributo;- due fotografie formato tessera; - dichiarazione di consenso ai sensi dell’art. 13 del D.Lgs. n. 196 del 2003 (trattamento dei dati personali).

Data…………………… Firma……………………………………………………

Centro Studi e Ricerche di Medicina Naturale

e Tecniche Naturopatiche

Viale Candura, 8393100 CaltanissettaTelefax 0934 26646

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Direttore ResponsabileSilvio Scarantino

Consulente ScientificoAlberto Di Leo

RedazionePaolo Bernabei, Emma Castagnaro,

Antonio Dell’Aglio, IrmaDzebisachvili, Heinz Knopf, Maria

Concetta La Rocca, Riccardo Longo,Marcella Saponaro, Angelo Eliseo

Sberna, Nikolay Vorontsov

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Come è noto agli stu-denti della Scuola Ita-liana di Scienze Na-

turopatiche, il Progetto Eras-mus nasce a seguito degliaccordi intercorsi tra la nostraScuola, diretta dal dott. SilvioScarantino e la Scuola Te-desca Heilpraktiker VerbandSaar diretta dal dott. KlausRudiger Goebel. Le dueScuole, da tempo avevanoconcordato una forma di col-laborazione didattica per loscambio di studenti per offrireloro, gratuitamente, l’opportu-nità di perfezionare la loro for-mazione in precisi settoridella Naturopatia.

La realizzazione fu pianifi-cata durante lo stage fonda-mentale di cinque giorni infull immersion sulla MedicinaTradizionale Cinese che ebbeluogo a Catania nel luglio2009. In quella occasione idottori Nicolay Vorontsov eIrma Dzebisachvili, gettaronole basi della MTC , della auri-colodiagnosi , dell’auricolote-rapia, della moxibustione edella coppettazione e delseminario del 24 e 25 ottobre2009. Il dottor Klaus Goebel,Direttore di una rinomataScuola di Naturopatia tede-sca, nonché autorevole mem-bro della Federazione Euro-pea dei Naturopati Heilprakti-ker, invece fu invitato a guida-re a Catania un seminario pra-tico sulle “Nuove metodichedi Micropressione”.

L’incontro con il carismati-co Dr Goebel e le novità pre-sentateci nel settore dellamicropressione ci hanno spin-to, senza indugio, a sfruttare lagrande opportunità che il“gemellaggio” tra le due Scuo-le ci offriva per approfondire

queste straordinarie metodi-che. L’accordo tra le dueScuole prevede peraltro, peruna migliore efficacia didatti-ca, lo scambio di piccoli grup-pi (max 5 allievi) e noi pronta-mente ci siamo prenotati.

L’emozione per la partenza,anche se per un viaggio di soliquattro giorni, è grande: nonpensiamo ad altro che a rea-lizzare finalmente la possibili-

tà di poter vedere da vicinocome opera un grande Natu-ropata nella “libera” Ger-mania….

Partiamo da Catania il 13giugno 2010 alle 16.15, l’ae-reo decolla e i nostri occhis’incrociano: nel silenzio diquell’incontro si percepisceuna grande complicità edemozione… Primo scalo Mo-naco, abbiamo il tempo diammirare qualche negoziochic e via al secondo imbarcodestinazione Saarbrùchen... cisiamo, arriviamo alle 20.30. Iltempo è clemente come lanostra collega Gisela che tra-duce per noi dal tedesco in

italiano. Ad attenderci all’usci-ta dell’aeroporto il giovialedott. Goebel con la moglie: lasua espansività ci fa sentirebenvenuti... rischiamo diandare a dormire con lo sto-maco vuoto e ceniamo in unlocalino gestito da Siciliani(forse, per farci sentire acasa!!!!). Qualche foto… risatedi cuore…nascono scambi diconoscenza personale.. un’at-

mosfera davvero familiare!!!Ma il tempo è tiranno…domani ci aspetta un compitodavvero impegnativo

14 giugno 2010-1° giornoSiamo pronti alle 7.30.

Durante la colazione arriva ilgrande Goebel accompagnatodal suo collaboratore cinese,sorridente come sempre.Saluti e ci si avvia con dueauto destinazione Saarlouis a20 Km in un altro studio aPearl. Il panorama è stupen-do, la vegetazione lussureg-giante, altrettanto l’ordine e lapulizia…… Il clima è magnifi-co; abbiamo notizie dall’Italiadi caldo torrido. Durante il tra-gitto Goebel risponde a tuttele nostre curiosità sul percorsodi studi in Naturopatia; il suoviso è sempre gioioso, difficileessere tristi accanto a lui!!!!!Arriviamo in questo paesinotipico tedesco al confine conil Lussemburgo e la Francia,L’atmosfera è quella dellefiabe, tutto ci appare surrea-le,perfettamente armonico.Nel suo studio professionale,veniamo accolti con caloredalle sue collaboratrici ... ciguardiamo intorno …ci sem-bra di essere capitati in untempio cinese; le stanze arre-date con cura nei minimi par-ticolari, rimaniamo incantati.L’atmosfera è calma, rilassan-te; tutto si svolge in perfettaarmonia e sincronia; non sinotano tensioni né stress; leterapie sono continue….ipazienti sono proprio tanti!!!!La nostra attenzione è massi-ma, occhi e orecchie attente.

Ci stupisce la disinvoltura conla quale Rùdiger si sposta dauna stanza all’altra e la bene-vola accoglienza che riserva atutti i pazienti… e ancor di piùla sua capacità di farsi uno colpaziente, di diventare bambi-no tra i bambini, con quellaattenzione che solo un grandeTerapeuta può offrire. Le sueterapie spaziano dalla micro-pressione, all’agopuntura, allapranoterapia metodo Corea-no, e all’utilizzo di macchina-ri per curare diverse patolo-gie: allergie, asma, intolleran-ze alimentari, anche forme didepressione. Ogni tanto qual-che break con caffè e qualchespecialità dolciaria locale:faranno da cornice per tutti iquattro giorni.!!!!!!! Alla finedella nostra giornata di studio,decidiamo di andare a curio-sare tra gli usi e i costumidella deliziosa cittadina diSaarlouis; non ci facciamomancare una romantica cenatra colleghi a base di speciali-tà del luogo. Ci ritroviamoinfine all’interno dell’hotel: èstata una bella giornata maadesso buonanotte e prontiper un altro giorno.

15-06-2010.2°giorno Ore 07.00 colazione, scam-

biamo opinioni sul lavorovisto ieri , attimi di riflessionesu terapie che hanno suscitatoparticolare curiosità e anchequalche dubbio! Questa mat-tina con una breve passeggia-ta raggiungiamo lo studio diSaarlous che dista pochiminuti dal nostro albergo. Cisono molti pazienti,ma anche

la cittadina è più grande.Ritmo di lavoro intenso: parte-cipiamo due per volta, perrispettare la riservatezza deipazienti, soprattutto nelle tera-pie dove sono coinvolti i bam-bini. Le patologie sono varie:contusioni, allergie, malattiedella pelle. Prevenzione sumalattie cancerogene e sucome gli stati mentali hannoeffetto sulle condizioni fisichedell’uomo. Una delle terapieche ci colpisce è quella appli-cata su un anziano con unaparticolare patologia agliocchi, al quale il Dr. Goebelapplica degli aghi secondo lateoria del Prof. Boel, Danese,“Agopuntura 2000” un siste-ma che sappiamo avereriscontrato effetti terapeuticifenomenali. Tutto è interes-sante, ma ci sorprende di piùapprendere che tutte le pato-logie che il Dr Goebel avevaaffrontato con le metodichediverse possono essere effica-cemente affrontate anche econ efficacia utilizzando sol-tanto il sistema della Micro-pressione: con la semplicepressione mirata della matitaterapeutica! Continuiamo pertutto il giorno; nella pausapranzo il solito giro nel cen-trocittà molto animato. Nelpomeriggio continuiamo adavvicendarci da una stanzaall’altra, ogni tanto Goebel ciriunisce tutti nel suo studioper approfondire qualchecaso particolare, e risponde atutte le nostre domande edubbi in merito alle terapieeseguite. Completiamo lagiornata immergendoci nellalettura delle nostri iridi chegenerosamente Goebel ana-lizza.

16- 06-2010 3°giorno Ci accolgono con un simpa-

tico *Hello!* le collaboratricidel Dr Goebel, ci sentiamosempre più a nostro agio!!!!!Lui è già al lavoro, anche oggiparecchi pazienti nella salad’attesa. Veniamo colti di sor-presa quando notiamo all’in-gresso le foto di neonati le cuimadri lo stesso Goebel, attra-verso una terapia mirata, haaiutato nel concepimento. Lestanze sono già occupate dapazienti già sdraiati sul lettino, con una decina di aghi posi-zionati lungo i Meridiani. IlProfessore ci saluta comesempre con simpatia, invitan-doci a seguirlo di volta involta per presentarci ai suoipazienti: persone di tutte leetà e con problematiche sem-pre diverse. Fa domande sulleloro condizioni di malessere ,due, tre domande, l’osserva-zione della lingua, dell’orec-chio, l’ascolto del polso……e

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Il Diario di bordo dei primi cinque naturopati catanesi del progetto “Erasmus”

Gli stagisti all’ingresso dello studio del Dr. Klaus Rudiger Goebel

Il fascino di Saarbrucken

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la terapia ha inizio. Micro-pressione, agopuntura, Auri-coloterapia, Pranoterapia,Moxibustione, coppetazione… ma sempre Goebel simuove con grande sicurezza,e nonostante il ritmo incalzan-te, mantiene costante la suagrande disponibilità e umani-tà. Oggi notiamo che lo studioaccoglie più i piccolini, che ciguardano con stupore, alcuniesclamando “Italien!” sco-prendo un po’ divertiti, un po’imbarazzati, il loro pancino,mentre il Dr Goebel segnacon un pennello sui loro cor-picini ,distraendoli con l’imi-tazione di Paperino, i punti datrattare per risolvere ora aller-gia, ora il mal di pancia, otosse ecc mediante micropres-sione e cromopuntura.Guardiamo l’ora e ci rendia-mo conto che la nostra giorna-ta si è conclusa, ma non lavoglia di condividere tra noil’esperienza senza alcun dub-bio positiva di questi tre gior-ni che ci hanno permesso dirielaborare il nostro già riccobagaglio di conoscenze acqui-sito in questi anni alla Scuoladi Naturopatia. Ci rendiamosempre più conto delle pre-ziose occasioni di crescita chela nostra Scuola ci offre aggan-ciandoci alle figure interna-zionali significative nell’ambi-to Naturopatico del calibro diGoebel.

17.06-2010.4°giorno Siamo alla fine di questo

meraviglioso viaggio-studio.Ci svegliamo con un pizzicodi nostalgia consapevoli delfatto che questa bellissimaesperienza deve pur avere unepilogo…non si ferma iltempo. Ci affidiamo alla cer-tezza che tutte le informazioniacquisite in questi giorni sidistribuiscano nelle nostre cel-lule per consentirci di padro-neggiarle e metterle in lucenel nostro lavoro anche con…un pizzico di creatività. Un

forte legame è nato con ilProf. Goebel, fatto di stima,rispetto e di riconoscenza.Decidiamo di utilizzare leultime ore a disposizione tera-pie che Goebel continua amostrarci. La serata trascorrenella meravigliosa villa diGoebel, tra brindisi, risate dicuore, foto ricordo: così ciprepariamo a ritornare allarealtà del momento dell’arri-vederci. Ma la voce di unadelle collaboratrici ci invita aseguirla in un’altra camera perassistere ad una nuova tera-pia. Entriamo nella stanza e citroviamo davanti una bellissi-ma signora con un bel pancio-ne, Goebel stesso l’ ha aiutatanel concepimento. Sintomi:tanta ansia, paura del parto,agitazione. La invita a sdraiar-si sul lettino; la prima cosache fa crea con lei un contattoattraverso il tocco della manoe con estrema sicurezza, posi-ziona aghi nelle orecchie,rivolgendosi verso noi…”punto antiagressività”!!!! Sisposta sulle gambe dellagestante, “stomaco 36, milza6…”.Terapia conclusa.Goebel è grande: lascia lastanza senza perdere il contat-to visivo con la sua paziente.Noi la ringraziamo per averaccettato la nostra presenzaall’interno della stanzetta…..eseguiamo il maestro nel suostudio. Conversiamo un po’,ed ecco arrivare la segretariacon gli Attestati di partecipa-zione . Altra carica… subitofoto ricordo con Goebel, unoalla volta passiamo sotto il suoabbraccio caldo e sentito!!Ognuno di noi esprime chi agesti, chi a parole, chi conrammarico, la voglia di pro-lungare la permanenza inquesta meravigliosa cittadinadi “Saarlouis”. Ma è arrivato ilmomento di salutarci con tuttii collaboratori dello studio,,che tristezza!!! Abbracci cari-chi di gratitudine… il silenzioassoluto si impadronisce di

noi. Chiudiamo il portone,ancora silenzio!! Goebel dauna delle finestre del suo stu-dio si mostra a noi col visosorridente, e con la sua manoci saluta come un giro dacarion. Sentendoci forti diquel sorriso, ci dirigiamoverso l’hotel.

Giorno.18-06.2010-RITORNO - Aereoporto di

Saarbruchen, pronti per l’im-barco … Decollo, via verso ilcielo!!!! Tra le nuvole quanteriflessioni, pensieri, domande,attraversano il nostro essere.Ritorniamo in Sicilia con lapiena consapevolezza cheabbiamo vissuto un’esperien-za illuminante…..speciale.Eravamo cinque persone,legate solo da un’unica inde-scrivibile passione per laNaturopatia ma la sete diconoscenza ci ha unite percondividere questa meravi-gliosa esperienza-avventura.La compagnia di Goebel èstata illuminante, ha deliziatoil nostro desiderio di cono-scenza .E’ stato un riscoprirsicurioso, attento, presente, nel-l’osservare quante cose lemani accompagnate dallaconoscenza e dal sentire, pos-sono creare un “tutt’uno con iltutto”. Chiudiamo questo dia-rio di bordo con questa frase :

“Ci dichiaramo allievi incammino, sperimentatori; nondiamo nulla per scontato,amiamo la Scienza e lo Spiritodi conoscenza, possiamoavere buone intuizioni….rimaniamo in cammino fidu-ciosi e sicuri che il percorso diNaturopatia, innalzerà lecoscienze di tutti noi” .

Grazie Klaus Goebel, gra-zie Maestro, con immensoaffetto…….

Mirella SchembraAnnaMaria Galliano

Alfia MiceliCarlo Anfuso

Gisela Doppler

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demolizione degli alimenti,‘’prima digestio fit in ore’’che non ha solo il significatomateriale di demolizione, maquello saturnino di demolireper costruire, e mercurianodello scambio: il cibo divente-rà nutrimento, esattamentecome succede al seme chedopo la demolizione nellaterra darà la nuova pianta.

La paura può giungere allaperdita di coscienza cioè allafuga, con i fiori, dopo averindividuato il problema delpaziente, lo mettiamo in con-dizione di superare il suorifiuto.

Il fiore per la paura nota, equella del dentista in quantoapportatore di dolore è notaal paziente, è in primis Mimu-lus.

Possiamo aggiungere Star ofBetlehem che è il fiore cheantagonizza i traumi, di qual-siasi genere essi siano e a qual-siasi tempo essi appartenga-no, anche il trauma dellanascita pertanto ci aiuta acombattere precedenti catti-ve o, percepite tali, esperien-ze nei nostri studi, ma anchesituazioni di interventi chirur-gici pregressi, ferite, traumifisici e psicologici, compresoquello della nascita.

Da tenere sempre a portatadi mano nello studio RescueRemedy il rimedio di salvez-za.

- rimozione delle amalga-me: è una richiesta sempre piùfrequente, dal momento chei pazienti sono bombardati danotizie sul rilascio del mercu-rio che si deposita negli organie, pare sia una delle cause delmorbo di Alzeimer.

Teniamo presente le ondatecontinue di notizie lugubri sulclima, sulle prossime venturegrandi epidemie con milionidi morti, che creano neipazienti un desiderio di ‘’sani-tà’’ È una richiesta che, dauna parte ha la sua ragion dìessere e da una parte rivelaun bisogno inconscio di puli-zia, di salute: i giornali parla-no tutti i giorni di cibo sano,di lotta allo smog.. si giunge,in Inghilterra a richiedere daparte dei medici (poveroIppocrate col suo giuramen-to!) di non curare i fumatori, dinon rispettare l’ordine di arri-vo nei pronto soccorso degliobesi ed altre varie amenità.

Il paziente che chiede larimozione delle amalgame è,in genere di sesso femminile,con una posizione direttivanel mondo di lavoro, moltostressata, attenta al suobenessere che viene insidiatodallo stress delle responsabi-lità manageriali perciò fre-quenta istituti di bellezza,palestre, a volte ha addirittu-ra il personal trainer, comprabiologico, spesso seguediete macrobiotiche.

- Crab Apple innanzituttoper mitigare il feticcio dellapulizia e del bell’aspetto atutti i costi

- Elm per dare la forza dicombattere e mantenere.. laposizione

- Rock Rose per alleviarerela paura di non riuscire a dete-nere i primati raggiunti

- Rock Water l’acqua puris-sima della sorgente di Bachnei casi in cui sia presenteun’eccessiva rigidità mentale,ma anche fisica come il lavo-ro esasperato al computer.

L’anoressia spesso è scoper-ta del dentista che nota usuradi particolari denti ( incisivi ecanini superiori) graffi in corri-spondenza del palato molledovuti all’introduzione delledita per stimolare il vomito: èallora il dentista che cerca ilsegno di Crisp.. ecco un’altrasituazione in cui la terapiacon i fiori può iniziare a rom-pere il disagio la cui cura saràpoi appannaggio di altro spe-cialista.

I denti che non erompono,mostrano il disagio del bambi-no di fronte a situazioni chenon riesce a metabolizzare: ilcanino che denota il rifiuto acrescere ad accettare la matu-razione sessuale, altri elemen-ti dentari denotano altre pro-blematiche.. spesso si tratta dibimbi di genitori separati.

Molte altre sono le situazio-ni in cui il dentista può usarela terapia di Bach, ma lo spa-zio è tiranno ed allora perchiudere questo articolo scri-vendo dei fiori per il dentista.

- Burn-out, la sindrome dadistress che colpisce il medicoche si fa carico dei mali delsuo paziente: eravamo abitua-ti a pensare solo al transfert trapaziente e psicologo, ma noneravamo abituati a pensare aidanni creati dalla lotta quo-tidiana contro le malattie cheil medico ingaggia.. e nonsempre ne esce vincitore.

Fare il dentista è una profes-sione che impegna: è unalotta con il paziente che nonsi fida delle rassicurazioni: ‘’stia tranquillo, non sentiràniente’’, che ha paura del-l’ago, che rifiuta l’improntacon la nausea, che, magariafferra il braccio del dentistache sta usando una turbina da350000 giri al minuto.....

Allora ecco la salvezza neifiori:

- Pine quando ci si colpevo-lizza per un risultato negativo,spesso imprevedibile

- Sweet Chestnut è il rime-dio principe del burn-out,quando il medico vede inuti-li tutti gli sforzi, nonostantetutti i giusti presidi applicatinella terapia, e si colpevo-lizza, perde il desiderio diproseguire, può anche arriva-re ad accarezzare pensieri diautodistruzione.

- Star of Bethlehem persuperare lo shock

Un consiglio applicato per-sonalmente: - Rescue Remedynella tasca del camice. -

Emma CastagnariAutrice del testo “Odontoiatriae fiori di Bach” Gieffe edizioniFoto ricordo a conclusione dello stage a Saarlouis

dalla pag. 4

La Floriterapia di Bach in Odontoiatria

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Dalla fisiologia umanaconosciamo l’impor-tanza per la sopravvi-

venza umana, di avere una per-fetta stabilità del Ph del sangue(7,2-7,4) e, grazie ai ns.sistemitampone riusciamo costante-mente a mantenere tale equili-brio acido-basico, ma spessorischiamo di depauperare le ns.riserve di preziosi mineralicome il calcio, il magnesio, ilpotassio ed il sodio.

Un metodo di indaginemolto semplice e” fai da te” è lamisurazione del ph urinario chepuò dare delle informazioni sulPh generale organico: una con-tinua presenza di Ph urinariosotto il valore di 6,5 è chiarosegno di tendenza alla acidosigenerale organica.

Ho effettuato uno studio spe-rimentale utilizzando questometodo di misurazione del Phurinario per diversi mesi, condei risultati molto interessanti.

Scopo dello studio è stata lavalutazione della correzionedel ph delle urine in soggetticon urine acide (Ph inferiore a7), con la semplice assunzionedi acqua ionizzata alcalina ed ilcambiamento delle abitudinialimentari e stile di vita dei par-tecipanti a tale ricerca.

Obiettivo:Correggere il ph urinario por-

tandolo a 7,3 e mantenerlo sta-bile in modo che non scendamai al di sotto di 7.

Partecipanti alla ricerca:8 persone di età compresa fra

45 e 65 anni, con alimentazio-ne moderata e stile di vita nor-male, senza apparenti patologiein atto, no fumatori, no assun-zione di farmaci, non bevitoriassidui di bevande gassate(es.coca cola e simili), non pre-senza nel cavo orale di protesi ootturazioni con metalli pesantitossici .

Materiali e metodi:Misuratori del ph (cartine di

tornasole) 3 misurazioni del phdelle urine, effettuate in tremomenti della giornata: secon-de urine del mattino (la primatende spesso all’acidità); primadel pasto di mezzogiorno;prima di cena.

Dapprima sono state effettua-te le misurazioni senza alcunacorrezione di stile di vita néassunzione di acqua ionizzataalcalina per 10 giorni.

Media del ph delle urine rile-vato 3 volte al giorno per 10giorni. Queste misurazionidimostrano che tutti i soggettipresi in esame hanno un pHdelle urine acido, significativa-mente inferiore al valore desi-derato 7,3.

Media del pH delle urine rile-vato 3 volte al giorno per 7 mesidi assunzione giornaliera di 1litro di acqua ionizzata alcalinacon pH 9,00 da aprile 2009 aottobre 2009.

CONCLUSIONILe variazioni del pH delle

urine registrate: - per i primi 3mesi sono state molto fluttuan-ti; - dopo i primi 130-140 giornisi iniziano a stabilizzare; -diventano regolarmente stabiliintorno al valore desiderato pH

7,3 dal 4°-5° mese in poi.Dopo questa ricerca è stato

consigliato a tutti i pazienti di:- controllare le abitudini ali-

mentari, privilegiando l’assun-zione di cibi alcalinizzanti emigliorare lo stile di vita, ridu-cendo il più possibile lo stresspsico-fisico; - continuare a bereacqua ionizzata alcalina.

Robert Young, PhD, autore diClinical Evaluation of ClinicalAlkaline pH Miracle IonizedWater afferma è che esista solouna causa fondamentale pertutte le malattie: l’acidificazio-ne del corpo.

La causa fondamentale ditutte le malattie e dell’invec-

chiamento è il consumo dei«tesori» della nostra vita, i depo-siti di sostanze minerali, chevengono consumati per neutra-lizzare l’aggressività degli acidipresenti nel nostro organismo

Con questa continua sottra-zione di sostanze minerali daidepositi del cuoio capelluto,dai capelli, dalle ossa, dalle car-tilagini e dalle articolazioni,sfiorisce la nostra salute.

L’invecchiamento del corpoè il progressivo accumulo discorie e il concomitante esauri-mento delle sostanze mineraliper neutralizzare gli acidi.

Il meccanismo di autorego-lazione del corpo (sistema tam-pone)

cerca sempre di neutralizza-re un eccesso di acidi median-te la formazione di sali o sco-rie, depauperando i propridepositi di sostanze minerali, acominciare con la decalcifica-zione (demineralizzazione)delle ossa, delle unghie, deidenti, e del cuoio capelluto.

Ricordiamo che ci sono dellesostanze molto acidificanti peril corpo, e se vengono assuntein grandi quantità, compromet-tono seriamente qualsiasi curadeacidificante.

Tali sostanze sono : fumo,alcool, bibite gassate, caffè e tènero, dolciumi e zuccheri,carne; oltre a

molte altre non immediata-mente riconoscibili: pesticidi,conservanti,residui di insettici-di, coloranti, aromi artificiali,cloro nell’acqua potabile, vele-ni degli amalgami nei denti,medicinali ecc.

Èstato inoltre dimostratoampiamente che lo stress ecces-sivo svolge un ruolo fondamen-tale nell’equilibrio acido-basedell’organismo, oltre che unaparticolare predisposizione sog-gettiva individuale su base

psico -comportamentale, legataal ns.senso innato di gustarci lavita, al gusto di esistere, sempreed in ogni circostanza e nono-stante tutto ciò che il nostroquotidiano ci presenta o cipossa offrire.

Si legge in La Salute attraver-so l’eliminazione delle scorie diPeter Jentschura e JosefLohkamper:

“L’organismo cerca di neu-tralizzare gli acidi il più veloce-mente possibile.

Per far ciò ha bisogno disostanze minerali, che si uni-scono agli acidi, formando lecosiddette SCORIE, che sonoacidi neutralizzati.

Le sostanze minerali neutra-lizzano gli acidi

e sono i garanti della nostrasalute e della nostra bellezza.

Salute e bellezza fiorisconoe durano fintanto che i deposi-ti di minerali della pelle, deicapelli, delle unghie e delleossa, dei tendini, delle capsulee del sangue sono pieni.

Molti acidi e veleni inorgani-ci e organici costringono conti-nuamente il nostro metaboli-smo a sacrificare sostanzeminerali per neutralizzarli.

Uno dei compiti più impor-tanti della nostra vita, perquanto riguarda la chimica, èprocurarci una riserva di mine-rali, in modo che il nostrodeposito rimanga sempre intat-to, e insieme a lui la nostra bel-lezza e la nostra salute.”

Si legge in Intestino libero diBernard Jensen:

“La necessità di disintossicaree depurare l’organismo non èmai stata così impellente quan-to lo è ora.

Quasi tutti i pazienti che visi-to hanno problemi di tossicitàche deve essere curata perprima.

Riportare equilibrio, pace earmonia è il lavoro del medico.Ciò non può essere risolto inmodo efficace o durevole in unorganismo che sta cedendo acausa di un accumulo internodi materiale tossico, l’autointos-sicazione. […]

Tutte le guarigioni inizianocon la rimozione delle tossi-ne[…] La vera guarigione è unprocesso di pulizia e ricostru-zione.”

E ancora si legge in La Saluteattraverso l’eliminazione dellescorie di Peter Jentschura e JosefLohkamper:

“Nel suo periodo fertile ladonna “parcheggia” gli acidinel sangue, nella linfa e nell’en-

dometrio, e il livello di aciditàsale giorno per giorno fino allemestruazioni.

L’alto livello di acidi nei gior-ni immediatamente primadelle mestruazioni provocalieve stato di depressione, irri-tabilità, edemi (un mezzo perdiluire gli acidi) e altri disturbiche oggi conosciamo come sin-drome premestruale.

Una volta espulsi gli acidi,spariscono anche i sintomidella sindrome premestruale.

È stato osservato che sia ladurata delle mestruazioni sia idisturbi si riducono notevol-mente se il regime di vita delmese precedente ha permessouna riduzione degli acidi.

Le donne sane di popoli pri-mitivi perdono soltanto pochegocce di sangue e tuttavia sonoestremamente fertili.

L’uomo invece non ha lapossibilità di espellere regolar-mente acidi e scorie, e se eglinon si rifornisce adeguatamentedi sostanze minerali ricche dienergia, il suo organismo ricor-re ai propri depositi di sostanzeminerali e assicura la neutraliz-zazione necessaria alla soprav-vivenza. “

Da tutto ciò detto risulta chesia necessario ed alquantoimpellente avere un ottimaleequilibrio acido-basico dell’in-tero organismo, in terapia sonostati proposti numerosi rimedi ,farmaci e consigli alimentari,tutti estremamente validi edinteressanti.

Fra questi ho trovato che lacostante assunzione di acquaionizzata alcalina sia un sistemaefficace e di semplice attuazio-ne .

L’acqua ionizzata alcalina siottiene grazie ad uno ionizzato-re d’acqua.

che è un elettrodomesticoche si collega ad un rubinettodi acqua potabile.

Lo ionizzatore d’acqua hadue camere: una con elettrodopositivo, l’altra con elettrodonegativo.

“Processo di ionizzazioneper ottenere acqua ionizzataalcalina

L’elettrodo negativo attiranella sua camera i mineralipositivi che sono minerali alca-lini, mentre l’elettrodo positivoattira nella sua camera i minera-li negativi, che sono mineraliacidi.

Quando l’acqua del rubinet-to entra nello ionizzatore d’ac-qua, i minerali positivi alcalini equelli negativi acidi sono misce-lati insieme.

Il processo di ionizzazioneattira in una camera solo iminerali alcalini, e nell’altrasolo quelli acidi.

Le due camere sono separateda una membrana speciale confori molto piccoli, così piccoliche le molecole di acqua, disolito strutturate in cluster (rag-gruppamenti) non possonoattraversarli,a ma sono grandiabbastanza per far passare iminerali inorganici ionizzati.

Mentre l’acqua del rubinettoattraversa lo ionizzatore, avvie-ne il processo di ionizzazione esi ottiene acqua ionizzata alcali-

na (o acqua acida, a secondadella richiesta dell’utente).

Lo ionizzatore non aggiungealcuna sostanza chimica ominerale all’acqua.

Lo ionizzatore divide sola-mente i minerali presenti nel-l’acqua: da un lato quelli alcali-ni e dall’altro quelli acidi.

Se l’acqua non contieneminerali, lo ionizzatore nonpuò rendere l’acqua né ionizza-ta, né alcalina, né acida.

Caratteristiche e beneficidell’acqua ionizzata alcalina (oacqua alcalina)

Quando si beve acqua alcali-na si assume acqua con mag-gior ossigeno, non in formamolecolare O2 ma in formaOH-, il quale è molto stabileperché legato con mineraliionizzati alcalini positivi.

Due di questi ioni d’idrossidopossono formare una molecolad’acqua (H2O) e cedere unatomo di ossigeno.

Il minerale alcalino è utiliz-zato per neutralizzare i com-posti acidi nocivi e, quando ciòsuccede, lo ione idrossidoviene liberato per distribuireossigeno alle cellule, apportan-do un grande beneficio, unasensazione di grande energia.

Stiamo parlando di due tipi diossigeno diversi.

Uno è in forma dinamica O2e l’altro è nella forma stabilepolarizzata OH-

, legato conminerali ionizzati positivi alcali-ni. Il corpo ha bisogno di en-trambi i tipi di ossigeno.

Quando la respirazione siinterrompe, il corpo esaurisceprima l’O2 e dopo l’OH-, giun-gendo alla morte. Tutto ciòavviene in circa 3 minuti.

Quando l’ambiente diventatroppo acido, è bene introdur-re acqua ionizzata alcalina

Un bicchiere di acqua ioniz-zata alcalina a pH 10 di circa300cc contiene 1021 ioni idros-sido (OH-) ed ognuno di loro èaccoppiato con un mineralealcalino ionizzato positivo,come calcio, magnesio, sodio,potassio (Ca++ , Mg++,Na+, K+),ecc.

Bevendo acqua ionizzataalcalina giornalmente si ridurràgradualmente l’acidità delcorpo, aiutando l’organismo asbarazzarsi dei rifiuti acidi pro-dotti quotidianamente e diquelli accumulati precedente-mente. “

(Tratto da Invertire l’invec-chiamento di Sang Whang)

Molto interessante risultaessere anche il trattamento conla Nutripuntura per donareall’organismo la sua capacità direcuperare i propri sistemi diautoregolazione perché possapiù facilmente disintossicarsi edagevolare il naturale equilibrioacido-basico.

Vedremo successivamente,in un prossimo articolo, l’utiliz-zo di altri sistemi naturali peruna totale disintossicazione eprevenzione dell’accumulo ditossine esogene ed endogene.

Antonio Dell’AglioTel. 0805563637

[email protected]

www.amine.it

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Equilibrio acido-base per una perfetta salute