pai 2016 2017

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Via Sacco e Vanzetti, 19 - 71017 TORREMAGGIORE (FG) Piano Annuale per l’Inclusione a. S. 2016-2017

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Scuola Primaria San Giovanni Bosco Torremaggiore

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Via Sacco e Vanzetti, 19 - 71017 TORREMAGGIORE (FG)

Piano Annuale per

l’Inclusione

a. S. 2016-2017

Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità

A. Rilevazione dei BES presenti: n°

1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) 22

minorati vista NO

minorati udito NO

Psicofisici 22

2. disturbi evolutivi specifici 8

DSA 7

ADHD/DOP NO

Borderline cognitivo 1

Altro NO

3. svantaggio (indicare il disagio prevalente)(l’elencazione è solo

esemplificativa) 56

Socio-economico 21

Linguistico-culturale 12

Disagio comportamentale/relazionale

Deficit del linguaggio 1

alunni con rilevanti difficoltà scolastiche (non legate allo studio poco

adeguato, ma a difficoltà di attenzione, iperattività, emotività, altro…) 20

Totali 86

% su popolazione scolastica 18%

N° PEI redatti dai GLHO 13

N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria 7

N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria 1

B. Risorse professionali specifiche Prevalentemente utilizzate in… Sì / No

Insegnanti di sostegno Attività individualizzate e di

piccolo gruppo

SI

Attività laboratoriali integrate

(classi aperte, laboratori protetti,

ecc.)

SI

AEC Attività individualizzate e di

piccolo gruppo

SI

Attività laboratoriali integrate

(classi aperte, laboratori protetti,

ecc.)

SI

Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate e di

piccolo gruppo

NO

Attività laboratoriali integrate

(classi aperte, laboratori protetti,

ecc.)

NO

Funzioni strumentali / coordinamento SI

Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES) SI

Psicopedagogisti e affini esterni/interni SI

Docenti tutor/mentor Per docenti neo-assunti SI

Altro: Attività di assistenza allo studio per alunni con bisogni formativi

SI

differenziati in orario extra scolastico in collaborazione con i

docenti dell’organico di potenziamento

Altro: /

A. Coinvolgimento docenti curricolari Attraverso… Sì / No

Coordinatori di classe e simili

Partecipazione a GLI SI

Rapporti con famiglie SI

Tutoraggio alunni NO

Progetti didattico-educativi a

prevalente tematica inclusiva SI

Altro: /

Docenti con specifica formazione

Partecipazione a GLI SI

Rapporti con famiglie SI

Tutoraggio alunni SI

Progetti didattico-educativi a

prevalente tematica inclusiva SI

Altro: /

Altri docenti

Partecipazione a GLI SI

Rapporti con famiglie SI

Tutoraggio alunni NO

Progetti didattico-educativi a

prevalente tematica inclusiva SI

Altro: /

B. Coinvolgimento personale ATA

Assistenza alunni disabili SI

Progetti di inclusione /

laboratori integrati SI

Altro: /

C. Coinvolgimento famiglie

Informazione /formazione su

genitorialità e psicopedagogia

dell’età evolutiva

SI

Coinvolgimento in progetti di

inclusione SI

Coinvolgimento in attività di

promozione della comunità

educante

SI

Altro: /

D. Rapporti con servizi sociosanitari

territoriali e istituzioni deputate

alla sicurezza. Rapporti con CTS /

CTI

Accordi di programma /

protocolli di intesa formalizzati

sulla disabilità

SI

Accordi di programma /

protocolli di intesa formalizzati

su disagio e simili

NO

Procedure condivise di

intervento sulla disabilità SI

Procedure condivise di

intervento su disagio e simili NO

Progetti territoriali integrati SI

Progetti integrati a livello di

singola scuola SI

Rapporti con CTS / CTI NO

Altro: /

E. Rapporti con privato sociale e

volontariato

Progetti territoriali integrati SI

Progetti integrati a livello di

singola scuola SI

Progetti a livello di reti di

scuole NO

F. Formazione docenti

Strategie e metodologie

educativo-didattiche / gestione

della classe

SI

Didattica speciale e progetti

educativo-didattici a

prevalente tematica inclusiva

SI

Didattica interculturale /

italiano L2 SI

Psicologia e psicopatologia

dell’età evolutiva (compresi

DSA, ADHD, ecc.)

SI

Progetti di formazione su

specifiche disabilità (autismo,

ADHD, Dis. Intellettive,

sensoriali…)

SI

Altro: /

Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: 0 1 2 3 4

Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo

X

Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento

degli insegnanti

X

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; X

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola X

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola,

in rapporto ai diversi servizi esistenti; X

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare

alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative;

X

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi

formativi inclusivi; X

Valorizzazione delle risorse esistenti X

Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la

realizzazione dei progetti di inclusione X

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel

sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo

inserimento lavorativo.

X

Altro:

Altro:

* = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo

Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici

Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il

prossimo anno Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli di

responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.)

IL Dirigente Scolastico:

Classe/Interclasse/Intersezione.

Funzioni strumentali e coordinatori: collabora con il Dirigente Scolastico; raccorda le diverse realtà (Scuola, ASL. Famiglie, enti territoriali…); effettua rilevazioni BES presenti nella scuola; raccoglie la documentazione degli interventi didattico-educativi;

raccoglie Piani di Lavoro (PEI e PDP) relative ai BES;

focus/confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di gestione delle classi;

formula proposte di lavoro per GLI; rileva, monitora e valuta il livello di inclusività della scuola; elabora la proposta di PAI (Piano Annuale per l’Inclusività) riferito a tutti gli alunni con BES, con

supporto/apporto del GLI;

collabora alla stesura del Piano Annuale dell’Inclusione; attua il monitoraggio di progetti rivolti ad alunni BES; rendiconta al Collegio Docenti; raccoglie informazioni al fine della determinazione delle richieste dell'organico di sostegno;

aggiorna la parte specifica del POF (cartaceo ed elettronico) per la pianificazione delle attività di sostegno;

individua i casi necessitanti l'Assistente Educativo (AEC) o alla comunicazione (OPCA). coordina le attività degli insegnanti di sostegno predisponendo una proposta, per la ratifica del

Dirigente Scolastico, per l’assegnazione dei Docenti di Sostegno agli alunni e alle classi;

promuove gli aggiornamenti dei docenti specializzati nel sostegno (attraverso varie tematiche di approfondimento: condivisione di esperienze, formazione specifica, partecipazione a convegni, ecc.);

esamina, in collaborazione con gli uffici di segreteria, la documentazione degli alunni disabili (Fascicolo personale) e verifica la validità e completezza;

informatizza i dati (alunni, docenti, G.L.H., ecc.) in collaborazione con gli uffici di segreteria;

predispone la modulistica e ne cura la fruibilità sul sito d’Istituto; formula progetti per la continuità tra ordini di scuola diversi.

Docente Tutor Individuato in ogni Consiglio Di classe con il compito di seguire e monitorare il processo di apprendimento degli alunni BES

GLI:

per l’Inclusività) riferito a tutti gli alunni con BES, con supporto/apporto delle Figure Strumentali. GLO per alunni DSA formato da

Funzione Strumentale/ Referente d’Istituto per DSA docenti di classe Tecnico Competente genitori

con il compito di

analizzare la documentazione predisporre il PDP monitorare i processi di apprendimento degli alunni

Consigli di classe/Team docenti:

ttica ed eventualmente di misure compensative e dispensative;

-economica e/o linguistico-culturale;

didattiche che inducono ad individuare come BES alunni non in possesso di certificazione;

-educativi;

BES al contesto di apprendimento;

-famiglia-territorio;

Docenti di sostegno

-didattica; classe/team docenti nell’assunzione di strategie e tecniche pedagogiche,

metodologiche e didattiche inclusive;

asi BES; del Piano di Lavoro (PEI e PDP);

partecipano ai Gruppi di Lavoro Operativo e al GLI. Assistente educatore:

tà scolastiche in relazione alla realizzazione del progetto educativo;

Collegio Docenti:

i criteri e le procedure di utilizzo funzionale delle risorse professionali presenti; e anche a livello territoriale.

ASL:

la famiglia per la restituzione relativa all’accertamento effettuato;

re il percorso da intraprendere.

Servizio sociale:

coinvolto rispetto al caso esaminato;

integra e condivide il PEI .

COMMISSIONI INERENTI L’INCLUSIVITÁ Nell’Istituto esistono e funzioneranno anche l’anno prossimo le seguenti commissioni correlate alle tematiche BES: · GRUPPO DI LAVORO INSEGNANTI DI SOSTEGNO Durante l’anno discuterà le problematiche emergenti, raccoglierà dati utili per il monitoraggio della situazione degli alunni DVA e a condividere le strategie più opportune per migliorare l’integrazione · COMMISSIONE ACCOGLIENZA ED INCLUSIONE ALUNNI STRANIERI Tale commissione, in accordo con quanto previsto nel Protocollo di Accoglienza Alunni Stranieri, si riunirà per :

l’accoglienza degli alunni stranieri attraverso contatti con la segreteria in caso di prima iscrizione di alunni stranieri realizzazione di colloqui con i genitori e gli alunni sulla base delle tracce indicate dal protocollo fornire indicazioni al Dirigente Scolastico per l’assegnazione degli alunni alle classi fornire le informazioni ottenute e la modulistica in lingua ai docenti delle classi in cui l’alunno straniero è inserito definire il livello linguistico dell’alunno straniero offrire ai docenti di classe un supporto iniziale per la predisposizione di un eventuale percorso linguistico Italiano L2:

primo livello - italiano per comunicare secondo livello - italiano per leggere e scrivere terzo livello – italiano per studiare

monitorare le presenze degli alunni stranieri. Per il prossimo anno scolastico si propone di implementare l’offerta formativa prevedendo un percorso di recupero disciplinare nell’area linguistica e logico – matematica.

Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti Si prevede l’attuazione di interventi di formazione su:

FORMAZIONE DOCENTI SUI DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

Scopo della proposta

Un intervento preventivo precoce sui disturbi dell'apprendimento risulta utile e importante sia per l’individuo in crescita che per un’efficacia formativa della scuola che risulta essere il contesto adatto per l’individuazione e il recupero delle difficoltà di apprendimento. Il progetto di formazione rivolto agli insegnanti permette l’individuazione dei bambini con DSA moltiplicando le possibilità di un intervento precoce e di una didattica più efficace. Obiettivi della proposta formativa

Intraprendere attività di formazione teorico – pratica con le insegnanti sui fondamentali concetti

riguardanti l’apprendimento della letto-scrittura e calcolo,

l’ identificazione delle difficoltà di apprendimento,

le strategie didattiche adeguate,

la comprensione accurata della diagnosi,

la stesura del Piano Didattico Personalizzato con applicazione delle linee guida previste dalla Legge

170 ottobre 2010

POMERIGGIO A SCUOLA DI DISLESSIA” GIORNATA INFORMATIVA E DI SENSIBILIZZAZIONE La proposta è rivolta ai genitori della scuola ed è aperta al territorio. E’ promossa dall’ A.I.F.A.D, associazione di promozione sociale costituita da genitori con lo scopo di dare supporto a famiglie, ragazzi ed insegnanti sul tema dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento e Deficit di Attenzione ed Iperattività. Obiettivi della proposta

Informare e sensibilizzare i genitori sui disturbi specifici dell’apprendimento, al fine di riconoscerli

e di garantire un intervento immediato utile a migliorare il rendimento scolastico dei propri figli.

CORSO DI FORMAZIONE PER DOCENTI REFERENTI PER L’INCLUSIONE Promosso dall’USR Puglia con il coordinamento scientifico del CIDI di Foggia e la Scuola Polo Provinciale IISS NOTARANGELO-ROSATI di Foggia Saranno avviate, qualora le risorse finanziarie lo consentano, attività di screening per

l’ individuazione di DSA e iniziative atte a informare e rassicurare le famiglie circa le finalità della rilevazione stessa.

Da definire altre modalità di organizzazione, sulla base delle contingenze determinate dalla disponibilità di personale.

Sono presenti, tra il personale dell’Istituto, docenti formati in Disturbi Specifici dell’Apprendimento con

Corsi di Perfezionamento Post Diploma e docenti specializzati per il sostegno.

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive

Si valuterà :

a) Piano Educativo Individualizzato ex art. 12, comma 5 della L. 104/1992, a favore degli alunni con

disabilità a cui si fa riferimento per la valutazione;

b) Piano Didattico Personalizzato per gli alunni con DSA secondo quanto previsto dalla legge 170 del

8/10/2010 e le relative Linee guida del 12/07/2012;

c) Piano Didattico Personalizzato per tutti gli alunni con BES secondo quanto previsto dalla Circolare

applicativa n.8 del 6/03/2013;

d)Piano Didattico Personalizzato per gli alunni stranieri con particolari condizioni di svantaggio.

Strategie di valutazione:

tenere conto degli obiettivi previsti nel Piano Didattico Personalizzato e nel Piano Educativo

Individualizzato

tenere conto del punto di partenza del ragazzo

valutazione formativa

valutazione autentica

Si promuoveranno :

strategie autovalutative e di valutazione tra pari

sperimentazione di rubriche valutative

accoglimento del suggerimento CM 5965/2007 di adottare strategie idonee a valutare, nel caso di

alunni stranieri di recente immigrazione, il livello di maturazione globale raggiunto

Per quanto riguarda la modalità di verifica e di valutazione degli apprendimenti, i docenti terranno conto

dei risultati raggiunti in relazione al punto di partenza e verificheranno quanto gli obiettivi siano

riconducibili ai livelli essenziali degli apprendimenti.

Relativamente ai Percorsi Personalizzati, i Consigli di Classe/team dei docenti

concordano le modalità di raccordo con le discipline in termini di contenuti e competenze

individuano modalità di verifica dei risultati raggiunti che prevedano anche prove assimilabili, se

possibile, a quelle del percorso comune

stabiliscono livelli essenziali di competenza che consentano di valutare la contiguità con il percorso

comune e la possibilità del passaggio alla classe successiva.

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola

Diverse figure professionali collaborano all’interno dell’Istituto:

1) Docenti di Sostegno:

di piccolo gruppo, attività di tutoring,

attività individuali per fondare abilità e conoscenze utili ad una migliore collaborazione con i compagni

2)Assistente educatore:

collabora alla programmazione e all’organizzazione delle attività scolastiche in relazione alla realizzazione del progetto educativo 3) Personale ATA:

collabora all’assistenza degli alunni

2) Gruppo dei pari

Tutti i soggetti coinvolti si propongono di organizzare le azioni attraverso metodologie funzionali alla

inclusione, al successo della persona anche attraverso:

attività laboratoriali (learning by doing): si tratta di un apprendimento attraverso il fare. Gli

obiettivi di apprendimento si configurano sotto forma di “sapere come fare a”, piuttosto che di

“conoscere che”; infatti in questo modo il soggetto prende coscienza del perché è necessario

conoscere qualcosa e come una certa conoscenza può essere utilizzata. Si tratta di raggiungere un

obiettivo concreto in grado di motivare l’alunno ed indurlo a mettere in gioco le sue conoscenze

pregresse, creando una situazione ideale per l’integrazione delle nuove conoscenze.

peer tutoring: è un metodo basato sull’approccio cooperativo di apprendimento. Gli allievi

vengono divisi in coppie o in piccoli gruppi incaricando di volta in volta uno con il ruolo di docente

e, pertanto, in grado di sviluppare il contenuto di apprendimento.

attività individualizzata (mastery learning): è una modalità di organizzazione didattica molto

attenta alle diversità individuali nei ritmi e nei tempi di apprendimento degli allievi. Prevede i

seguenti procedimenti:

definizione operativa degli obiettivi: l’insegnante definisce le abilità concettuali e operative che gli

studenti dovrebbero raggiungere al termine dell’intervento didattico;

frazionamento del contenuto in unità significative: si stabiliscono i livelli intermedi definendo gli

obiettivi particolari in una successione di unità didattiche in grado di promuovere progressivamente

le abilità finali;

elaborazione di prove in grado di verificare il raggiungimento o meno degli obiettivi;

strutturazione di attività integrative e di recupero da proporre a quegli allievi che non avessero

raggiunto ancora livelli intermedi di abilità nelle singole discipline.

Per gli alunni stranieri, a partire dal monte ore annuale, si privilegerà l’alfabetizzazione o la prima formazione linguistica dei N.A.I., attività che verranno svolte in piccolo gruppo. Per gli allievi stranieri più motivati si attueranno interventi di valorizzazione delle loro competenze di natura linguistica o culturale in genere. Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai

diversi servizi esistenti

Si segnalano:

coinvolgimento di associazioni per la realizzazione di progetti inclusivi, tra cui:

Centro Sociale Polivalente per Diversamente abili” di Torremaggiore e Cooperativa Sociale OASI

Confraternita di Misericordia di Torremaggiore

l’ANFFAS di Torremaggiore;

collaborazione con il personale della ASL: si organizzeranno incontri periodici, collaborando alle

iniziative educative e di integrazione predisposte nel Piano di Inclusione; avranno modo di

verificare il livello e la qualità dell’integrazione nelle classi dell’Istituto, dando consigli nella stesura

degli obiettivi individualizzati del PEI e del PDP, oltre alla collaborazione per l’aggiornamento e la

stesura del PDF;

utilizzo di personale assegnato dal Piano Sociale di Zona “Alto Tavoliere”, capofila Comune di San

Severo. Durante gli incontri periodici con il suddetto ente, si concorderanno interventi efficaci e

sinergici a livello territoriale per la messa in campo di strategie utili a favorire la totale

integrazione degli alunni della Scuola dell’Infanzia e Primaria. Si prevedrà lo svolgimento di

compiti di assistenza specialistica da svolgersi, prevalentemente all’interno della scuola,

attraverso l’integrazione di differenti professionalità, privilegiando i percorsi educativi tra scuola

ed esterno al fine di assicurare la continuità e la efficacia del Progetto Educativo Individualizzato.

utilizzo di personale proveniente dagli Enti Locali per l’attuazione di progetti all’interno della

scuola.

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che

riguardano l’organizzazione delle attività educative

La famiglia è corresponsabile al percorso da attuare all’interno dell’istituto, perciò viene coinvolta attivamente nelle pratiche inerenti l’inclusività. La modalità di contatto e di presentazione della situazione alla famiglia è determinante ai fini di una collaborazione condivisa. Le comunicazioni saranno puntuali, in modo particolare riguardo alla lettura condivisa delle difficoltà e alla progettazione educativo/didattica del Consiglio di Classe/Team dei docenti per favorire il successo formativo dello studente. In accordo con le famiglie vengono individuate modalità e strategie specifiche, adeguate alle effettive capacità dello studente, per favorire lo sviluppo pieno delle sue potenzialità, nel rispetto degli obiettivi formativi previsti nei piani di studio. Le famiglie saranno coinvolte sia in fase di progettazione che di realizzazione degli interventi inclusivi anche attraverso:

gimento nella redazione dei PDP e dei PEI. Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi

Nell’elaborazione/revisione continua del curricolo si terranno in considerazione:

a complessiva e generale autonomia

personale e culturale)

laboratorialità nei metodi didattici

In particolare, si prevede l’organizzazione del curricolo nel modo seguente:

ACCOGLIENZA

ioni relative a studenti con BES da un ordine di scuola all’altro.

CURRICOLO

OBIETTIVO/ COMPETENZA: educativo-relazionale e tecnico – didattico relativo al progetto di vita

ATTIVITÀ

teriale predisposto (in classe)

gio tra pari

lavori di gruppo tra pari in classe

iccolo gruppo

CONTENUTI

SPAZI

rganizzazione dello spazio aula

svolgere in ambienti diversi dall’aula

TEMPI: Tempi aggiuntivi per l’esecuzione delle attività

MATERIALI/STRUMENTI

, calcolatrice, formulari ….

RISULTATI ATTESI

comportamenti osservabili che testimoniano il grado di raggiungimento dell’obiettivo:

personale / soddisfazione / benessere

VERIFICHE

sulla base del PEI e PDP proposte in classe per ogni singola disciplina

Valorizzazione delle risorse esistenti

laboratori presenti nella scuola (laboratorio musicale, scientifico, informatico, teatrale,

psicomotorio, biblioteca) serviranno a creare un contesto di apprendimento personalizzato che sa

trasformare, valorizzandole, anche le situazioni di potenziale difficoltà;

si prevede di implementare la Biblioteca con sezione specifica per disabili, alunni con DSA e BES, sulla

base della disponibilità di personale e di risorse finanziarie.

Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di

inclusione

L’eterogeneità dei soggetti con BES e la molteplicità di risposte possibili richiede l’articolazione di un

progetto globale che valorizzi prioritariamente le risorse della comunità scolastica e definisca la richiesta di

risorse aggiuntive per realizzare interventi precisi. Le proposte progettuali, per la metodologia che le

contraddistingue, per le competenze specifiche che richiedono, necessitano di risorse aggiuntive e non

completamente presenti nella scuola. L’istituto necessita:

finanziamento di corsi di formazione sulla didattica inclusiva, in modo da ottimizzare gli interventi di

ricaduta su tutti gli alunni;

adeguato alle reali necessità per gli alunni con disabilità;

ormativo per alunni stranieri e

per corsi di alfabetizzazione;

atori informatici, nonché l’incremento di risorse

tecnologiche in dotazione alla singole classi, specialmente dove sono indispensabili strumenti

compensativi.

Saranno attivati:

adesione alla rete LEWIN LA RETE DELLE SCUOLE DELLA PROVINCIA DI FOGGIA PER LA FORMAZIONE DEL PERSONALE CON LA METODOLOGIA DELLA RICERCA-AZIONE nell’ottica di attivare collaborazioni con le famiglie, le agenzie educative, gli enti e associazioni territoriali , tramite la rete;

progetto di Educazione Fisica per la Scuola dell’Infanzia e Scuola Primaria con l’intervento di esperti esterni ed associazioni sportive come il CONI e la FEDERAZIONE NAZIONALE SCHERMA;

progetto di Alfabetizzazione Musicale in collaborazione con il Liceo Civico Musicale “Luigi Rossi” di Torremaggiore;

PON 2014 – 2020: FESR 10.8.1.A1 – FESR PON-PU-2015 393 Reti Internet LAN/WLAN FESR 10.8.1.A3- FESR PON – PU- 2015 596 Ambienti Digitali comprendenti

Schermo interattivo e tavolo interattivo digitali per l’inclusione; Progetto “Frutta nelle Scuole” con la realizzazione di laboratori “Frutta snack in un click” e

“Frutta Day”

Si ricercheranno eventuali altre fonti di finanziamento che si renderanno disponibili da parte di soggetti

pubblici e privati.

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la

continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo

1) Ingresso nella Scuola dell’Infanzia attraverso:

le famiglie nella fase di inserimento iniziale e negli eventuali momenti di crisi;

la continuità del corpo docente e non docente e del gruppo classe.

2) Raccordo con la Scuola Primaria. La continuità va costruita su pratiche di lavoro sviluppate con il

coinvolgimento di tutti gli educatori e le famiglie, con informazioni e procedure formali, progetti specifici.

È dunque una dimensione che si coltiva si più versanti:

, valorizzando le esperienze già maturate;

llo sviluppo del bambino, sulle

metodologie inclusive da condividere tra ordini/segmenti di scuola.

3) Raccordo con la Scuola Secondaria di Primo Grado. Oltre alle canoniche attività di raccordo è

opportuno prevedere:

menti per un miglior scambio di informazioni

e per un bilancio delle competenze;

attenta analisi delle situazioni critiche nel momento della formazione delle classi prime;

specifici progetti.

Approvato dal Gruppo di Lavoro per l’Inclusione in data 24/06/2016 Deliberato dal Collegio dei Docenti in data 28/06/2016

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

prof. Michele Boccamazzo