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capitolo I perdita del pallone Perché la mia squadra perde il pallone? Le cause di questo errore sono diverse, ma la perdita del pallone, nella maggior parte dei casi, è il risulta- to di scarsa maestria da parte del giocatore, cattiva percezione del gioco (difetto d’intelligenza e scarsa memorizzazione), o movimenti non corretti. Tuttavia, non basta sottolineare le carenze. Bisogna anche domandarsi il perché di questi errori. L’osservazione ci porta a notare che anche i grandi giocatori commettono errori tecnici, e occorre consi- derare che ci saranno sempre degli errori. Ma attraverso un certo tipo di allenamento, il numero di questi errori può essere ridotto. Quali sono le difficoltà che ci impediscono di appli- care durante il gioco ciò che si fa in allenamento?

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Calcio: 250 esercizi e giochi per il perfezionamento tattico Claude Doucet http://www.calzetti-mariucci.it/shop/prodotti/calcio-250-esercizi-e-giochi-per-il-perfezionamento-tattico

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capitolo I

perdita del pallone

Perché la mia squadra perde il pallone?

Le cause di questo errore sono diverse, ma la perdita del pallone, nella maggior parte dei casi, è il risulta-to di scarsa maestria da parte del giocatore, cattiva percezione del gioco (difetto d’intelligenza e scarsa memorizzazione), o movimenti non corretti.

Tuttavia, non basta sottolineare le carenze. Bisogna anche domandarsi il perché di questi errori.

L’osservazione ci porta a notare che anche i grandi giocatori commettono errori tecnici, e occorre consi-derare che ci saranno sempre degli errori. Ma attraverso un certo tipo di allenamento, il numero di questi errori può essere ridotto.

Quali sono le difficoltà che ci impediscono di appli-care durante il gioco ciò che si fa in allenamento?

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u le cause della perdita del pallone

La tavola seguente riassume i risultati della nostra osservazione e ricapitola le cause alla base della perdita del pallone.

tipo di errore percentuale/partita osservazioni

errori tecnici: di cui 20-30% sono passaggi sbagliati ~50% passaggi sbagliati cattivo controllo

infrazioni(punizioni) ~12%

errori provocatidall’avversario: ~10%fuorigioco – pressing

contrasti persi ~15%

indice di carenza tecnica e fisica

intercettazioni ~5%

tiri non a segno ~6%

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capitolo II

riposizionamentoLa difesa: logica di distribuzione difensiva dei giocatori sul terreno di gioco.La logica dell’assetto di difesa prevede una distribuzione razionale dei calciatori (in termini di po-sizionamento, distanza e tempo) ed una ricostruzione efficace di questa distribuzione per evitare di esporre, anche solo temporaneamente, un punto debole all’attacco avversario.

In pratica, i giocatori devono riposizionarsi velocemente sin dalla perdita del pallone, seguendo uno schema prestabilito. La squadra si riorganizza per proteggere la sua porta in modo tale da contrapporre all’avversario una sufficiente densità numerica di giocatori.

Il riposizionamento dei giocatori risponde a questa logica tattica difensiva e permette di rico-struire un blocco seguendo questo schema allo scopo di opporsi alla progressione dell’avver-sario. L’osservazione del gioco dimostra che i movimenti di riposizionamento o di copertura rappresentano il 1�% delle azioni totali di un giocatore.

Questa media varia in funzione della posizione occupata:

media difensore centrocampista attaccante

1�% 18 a 20% 14% 12%

La disposizione razionale sul terreno determina la posizione in gioco in funzione della situazione tattica.

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u principi di base

principio generale: neutralizzare gli spostamenti e gli spazi occupati dall’avversario

Per rispondere a queste ipotesi, il calcio moderno ha sviluppato la nozione di blocco - squadra associata ad uno schema o ad un sistema d’organizzazione.Sono le qualità dei giocatori che determinano poi la forma dell’organizzazione di gioco (sistema + movimento) permettendo loro di esprimersi al meglio.

Un’organizzazione di gioco ben costruita dovrebbe permettere:

> di coprire razionalmente tutto il campo> di occupare gli spazi tra i giocatori> di far correre l’avversario> di ridurre gli sforzi fisici> di arrivare con facilità nei pressi della porta avversaria

livello regole d’azione azioni motorie qualità mentale e tattiche

in possesso disturbare marcatura del portatore volontà di palla

difendere il conquistare il pallone contrasti difensivi aggressività pallone

non in possesso intercettare intercettazioni, concentrazionedi palla dissuadere controllo

difesa sulle decentrare gioco d’anticipo, chiusura solidarietàtraiettorie chiudere degli spazi, superiorità numerica

A u principi di base individualiI principi di base del comportamento individuale prevedono la ricerca permanente di una struttura di gioco che permetta di collocare un giocatore in una data posizione per poter riconquistare il pal-lone. La scelta tattica del giocatore deve essere tale da rallentare la progressione del suo avversario (fargli perdere velocità) assumendosene la marcatura.

Il valore dell’apporto tecnico del difensore è determinato dalla sua scelta in funzione dell’aiuto for-nitogli dai propri compagni di squadra con le loro coperture e dalla sua capacità di sdoppiamento (riposizionamento in copertura).

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capitolo III

recuperoRecuperare il pallone significa organizzarsi nel tempo e nello spazio per riprendere la palla al-l’avversario.

Il recupero del pallone è un’intenzione tattica che rientra in un’organizzazione collettiva. È il risultato di un lavoro collettivo concertato il cui obiettivo è:

- prendere la palla con azioni difensive quali il contrasto, la carica, il tackle, l’intercettazione e lo scontro

- far perdere la palla all’avversario con una pressione che può provocare errori tecnici, od indurlo a prendere decisioni sbagliate

Questa pressione si esercita:

- sotto forma di contrasto, pressing e zona press- con la chiusura degli spazi- con la riduzione dello spazio visivo al portatore di palla- con l’occupazione degli spazi tra gli avversari per impedire la realizzazione

dei passaggi in avanti (chiusura dell’interspazio)

Riconquistare immediatamente il pallone ha lo scopo di impedire qualsiasi forma di sopravvento dell’avversario. Al momento della riconquista rapida del pallone, nella metà campo dell’avver-sario, la difesa non è ancora organizzata e riposizionata, e questo crea l’opportunità di segnare rappresentando un vantaggio fondamentale.

Le azioni possono essere individuali o collettive.

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u recupero individuale

A u marcatura individualeOgni giocatore prende in carico un avver-sario e lo segue limitandosi alla propria metà campo.

Impedire all’avversario di ricevere il pallone con una pressione costante.

Questa difesa comporta dei rischi nel caso in cui il difensore venga superato.

Lo spirito collettivo viene meno, e il gioco dei difensori risulta limitato poiché sono im-pegnati a controllare il proprio avversario.

B u contrastiI contrasti rappresentano il �0-40% delle azioni che si sviluppano in una partita di calcio.Il contrasto viene subito o provocato. Viene subito quando il giocatore si trova in una posizione sfavorevole (vicino ad un avversario) per giocare la palla. Viene provocato quando il giocatore tenta di neutralizzare gli spazi utili degli avversari, o quando avanza per creare degli spazi liberi.

Il contrasto come duello consente di mantenere la palla. Si tratta di un’azione di mantenimento (dribbling) il cui scopo è quello di trovare un compagno in uno spazio libero (attraverso un passag-gio, un cross...).Il contrasto serve ad impossessarsi nuovamente del pallone; è un’azione di recupero che si inseri-sce in un’azione difensiva che mira a proteggere la porta.

Le tecniche utilizzate sono diverse e a volte opposte (dribbling o tackle…). Al momento del contrasto, il giocatore effettua una sintesi tra pensiero e azione: dovrà “pensare e giocare” allo stesso tempo.

La tecnica del contrasto deve essere conforme a quanto stabilito dalla legge 12 del Regolamento Calcistico.

I contrasti possono avvenire in situazioni di gioco diverse: a terra o in aria (duelli aerei).È questo ciò che li rende difficili.

C u intercettazioneL’intercettazione è un’azione rapida e precisa per impadronirsi del pallone o deviarlo. Vuol dire anticipare per essere in vantaggio sull’avversario.

Il giocatore anticipa e si insinua nello spazio per recuperare il pallone.

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capitolo IV

mantenere il possesso di pallaIl possesso di palla, basato sull’utilizzo dello spazio e dei contrasti con il pallone (drib-bling), è un elemento strategico del gioco che richiede abilità tecnica, tattica e com-portamentale dei giocatori.

obiettivi: - preparare un varco nella difesa avversaria per segnare - nascondere il pallone all’avversario per non dargli l’opportunità di giocare e di segnare.

Ogni squadra si trova, in questo modo, costantemente di fronte al problema di gio-care la palla negli spazi lasciati liberi dall’avversario a vantaggio di un compagno di squadra.

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u utilizzazione dello spazio

L’intero campo di gioco è formato dallo spa-zio utile per i giocatori e dagli spazi tra gli stessi.

La buona conoscenza del rapporto spa-zio utile di gioco/spazio libero, permette di spiegare la dualità attacco-difesa, il cui principio fondamentale è: Utilizzare gli spazi – Neutralizzare gli spostamenti e gli spazi. L’utilizzazione degli spazi è il fondamento del gioco collettivo e si basa sui passaggi e sulla corsa.

A u passaggi

Fare un passaggio significa anche pensarlo, desideralo e poi realizzarlo.Il buon esito della sua esecuzione si basa sia sull’abilità personale che sulla buona organizzazione degli spostamenti dei giocatori, non in possesso di palla.L’abilità nell’utilizzare gli spazi risiede precisamente nella buona coordinazione tra la logica utilizza-zione della palla e il diligente spostamento dei compagni.

L’osservazione dello sviluppo dei passaggi fornisce informazioni sulle carenze tecniche e tattiche di ciascun giocatore, mentre il gioco collettivo della squadra mostra le relazioni tra i giocatori.

Il gioco moderno, inoltre, integra sempre di più la pressione ed il disturbo esercitati sul portatore di palla. Tutto ciò costringe i giocatori ad aumentare la rapidità d’esecuzione, ma soprattutto la rapidità e la determinazione di ogni decisione di gioco.

La velocità di gestione della palla è determinata dal numero dei controlli effettuati per do-minarla palla prima di qualunque gesto. Si puo’ notare che il numero dei passaggi senza controllo per i giocatori ad alto livello è del 25%. Ma è un criterio non più del tutto sufficien-te e bisogna quindi trovare dei mezzi che permettano di valutare meglio questo parametro.

B u corseGli spostamenti rappresentano mediamente il �6% delle azioni di gioco di un giocatore cosi suddi-visi: il 21% di tipo offensivo (corsa, dribbling) ed il 1� % di tipo difensivo.La ripartizione varia anche in funzione del ruolo.

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capitolo V

penetrazione, accesso alla portaIn generale, l’organizzazione collettiva di una squadra presuppone la messa in atto di un dispositivo di base, e la definizione dei principi dei movimenti di questo dispositivo.Pertanto il movimento di attacco, o offensivo, consiste nell’ordinare efficacemente le mano-vre d’attacco consentite sia dal blocco squadra che dal valore dei singoli giocatori.

La scelta del dispositivo e dei movimenti è dettata sia da considerazioni qualitative (poten-ziale dei giocatori), sia dalla specifica concezione di gioco dell’allenatore.

In linea generale, l’allenatore deve precisare i compiti di ciascuno, sapendo che le sue diret-tive saranno soltanto un riferimento che consentirà ai giocatori di intervenire o di collocarsi in maniera più efficace.

Il movimento offensivo poggia su due grandi principi tattici: l’approccio e la finalizzazione.

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u costruire un attacco

costruire un attacco significa:

> cercare le traiettorie possibili della palla per una progressione verso la porta avversaria.> creare ed elaborare la propria offensiva contro i tentativi avversari.> creare, malgrado la copertura della difesa avversaria, un’occasione da rete.> rispondere ai problemi posti dalla squadra avversaria tramite spostamenti di giocatori e

soprattutto della palla.

A u principi di baseQuesta ricerca dipende dal posizionamento e dallo spostamento dei compagni del portatore di palla che devono poter scegliere la soluzione più efficace.

principi di base:Per poter progredire, il portatore di palla deve evitare le zone bloccate e cercare il compa-gno adatto a far proseguire la palla.

I compagni devono essere posizionati sia da-vanti come riferimento in movimento, sia sul-la fascia in appoggio, sia dietro a sostegno.

I movimenti si effettuano verso la palla (ap-poggio) o dalla palla (inserimento).

Queste azioni tattiche si eseguono in movi-mento con un passaggio al momento oppor-tuno.

Appel

Appel

Appui

Soutien

chiamata

appoggio

sostegno

chiamata

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capitolo VI

finalizzazione

Per finalizzazione si intende l’esito positivo di un’azione offensiva. Molti interventi però non possono essere considerati come manovre d’avvicinamento. Il gioco di finalizzazione è costituito da tutte le azioni che tendono a creare davanti alla porta una buona posizione per il tiro o un’occasione da gol.

Dall’osservazione risulta che solo l’1,� per mille delle azioni di una partita si con-cludono a rete. Il gioco di finalizzazione non può prescindere dalle qualità psico-logiche della squadra: la capacità di insistere, perseverare, e non scoraggiarsi, soprattutto nei momenti difficili.Vicino alla porta il giocatore deve trovarsi sempre pronto a sfruttare l’errore. Giocare bene significa segnare.L’istruttore dovrà sempre essere paziente, soprattutto con i giovani principianti. Occorre incoraggiarli molto, poiché non sempre si può segnare.

La fase di finalizzazione richiede:

> senso della posizione> senso del tempo> velocità d’esecuzione> perseveranza

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u analisi della finalizzazione

La finalizzazione si concretizza con un tiro od un gol. Rappresenta l’espressione terminale del gioco e l’esito logico delle azioni. Il tiro o il gol sono successivi a tutti gli altri elementi tecnici del gioco.

L’intera squadra opera in gruppo e tenta di mettere il “marcatore” in condizioni di segnare.

Partite perse Pareggi Partite vinte

Media di gol a partita 0,48 0,�1 2,29

Media di tiri a partita 9,86+/-0,5 10,87+/-0,4 13,84+/-0,5

Efficacia 4,82% 6,58% 16,21%

A u tipi d’azione in fase di finalizzazione

AZIONI PERCENTUALE

Contrasto a terra 16%Dribbling 16% Duelli aerei 6%

Passaggi in avanti 14% Passaggi laterali 10% o Cross �%

Corsa in difesa �%

Corsa d’appoggio/in profondità 13%

Tiro �%

Calcio di punizione �%

Rimessa laterale �%

Calcio d’angolo 2%

}�8%

}�1%

Si nota che il �6% dei tipi d’azione nella zona di finalizzazione è costi-tuito da passaggi e contrasti. I tiri rappresentano solo il �%.Queste osservazioni dimostrano che il lavoro in zona di finalizza-zione non deve essere solamen-te incentrato sui tiri, e che non si tratta di un ambito riservato ai soli attaccanti.Occorrono 12/20 tiri per ottene-re 3/5 possibili reti; e occorrono 10/12 tentativi di avvicinamento per effettuare un tiro.