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P R O G E T T A R E - D I R I G E R E - C O S T R U I R E - C O L L A U D A R E 251/2014

a come si misura il valore della propria abita-zione? Il valore di un immobile residenziale,sia esso destinato alla propria abitazione o

rappresenti un investimento, si misura at-traverso i seguenti parametri: • localizzazione: distanza dal centro, presenza di servizi diquartiere, eccetera;• stato di conservazione dell’immobile: da ristruttu-rare/ristrutturato, qualità di materiali e finiture, eccetera;• caratteristiche dell’immobile e qualità degli spazi co-muni: possibilità di personalizzazione dell’appartamento,flessibilità degli spazi interni, eccetera;• consumo energetico: qualità delle dotazioni impianti-stiche, dei serramenti e degli isolamenti termo-acustici,eccetera;• confronto con altri immobili nella medesima zona oaventi caratteristiche analoghe (benchmark);• altri fattori legati alla presenza di una domanda speci-fica (per esempio: devo vendere il mio appartamento escopro che il vicino di casa vuole ampliare la propria abi-tazione).Il dato importante che emerge dall’analisi delle compra-vendite del 2012 e 2013 di appartamenti usati è che, aparità di localizzazione dell’immobile, i parametri chemaggiormente influiscono sulla definizione del valore del-l’immobile sono determinati dallo stato di conservazionedell’edificio e dalla qualità delle dotazioni impiantistiche(strettamente connesse al consumo energetico).

EDILIZIA

IL VALORE DEL PATRIMONIOIMMOBILIARE RESIDENZIALE:

OPPORTUNITÀ E METODI DI RIQUALIFICAZIONE

E VALORIZZAZIONE

DI GIAMPAOLO E MANUELA GUFFANTI*

In Italia l’ottantapercento delle famiglie è proprietario di unacasa: ciò significa chegran parte del valore e della ricchezza degli italiani èconservata all’interno di beni immobili.Da questo semplicedato emerge che oggipiù che mai,considerando la difficilecongiuntura economica,è importantesalvaguardare il valoredel patrimonioimmobiliare

Realizzazione di nuovagronda in acciaio

e lamiera a protezione della facciata

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ritrovano un reddito aggiuntivo spesso da reinve-stire in concomitanza con il ciclo di vita degli im-mobili che richiedono interventi di manutenzionepiù significativi proprio dopo circa 20-25 anni;• percezione della necessità di manutenzione dellapropria ricchezza che, considerando che il 76%delle famiglie italiane possiede la casa in cui abita,coincide con il proprio alloggio. Pertanto vi è unanaturale predisposizione a conservare se non ad-dirittura ad aumentare il valore della propria abi-tazione (della propria ricchezza) attraverso lariqualificazione;• efficienza energetica: in Italia gli edifici civili(residenziali e terziari) consumano circa un terzodell’intero consumo di energia. Criticità per: vetu-stà degli edifici, assenza di manutenzione costantee programmata, tipo di materiali impiegati, tipo-logia di impianti.

Come e perché pianificare un intervento di riqualificazione o ristrutturazione di uncondominio. Fare i passi giusti per ottenere i migliori risultatiNegli ultimi dieci anni il 58,6% delle abitazioniha subito almeno un intervento di manutenzionestraordinaria o di ammodernamento impiantisticoo edilizio2.

Ma, come noto ai progettisti e ai termotecnici, è bene pre-cisare che, se si vogliono raggiungere risultati significa-tivi, la scala dell’intervento deve coinvolgere l’interoedificio: la micro-riqualificazione a livello del singolo al-loggio non è sufficiente.Al fine di pianificare un intervento di ristrutturazione omanutenzione straordinariacomplessiva, in primo luogo, èbene affidarsi a un professionista o a un team di tecniciche abbia competenze sia in campo architettonico sia im-piantistico ed energetico, cui affidare l’incarico di redi-gere il progetto. Il progetto è di norma articolato in tre fasi.1. Progetto preliminare che contiene: • l’analisi degli ammaloramenti;• l’analisi dell’efficienza energetica dell’immobile;• l’individuazione delle cause o concause degli ammalo-ramenti;• l’analisi delle eventuali non conformità dell’immobilerispetto alla normativa su specifici ambiti quali VV.F., im-pianti elettrici, messa a terra e altri;• la proposta di soluzioni progettuali di massima per il ri-pristino estetico e funzionale dell’immobile attraverso larimozione delle cause scatenanti;• la stima preliminare dei costi e dei tempi dell’inter-vento.Il progetto preliminare deve saper coniugare le esigenzefunzionali di risoluzione delle problematiche riscontrateagli elementi di valorizzazione dell’edificio (prospetti,parti comuni, eccetera), ottimizzando il rapporto bene-fici/costi. Il rapporto deve pertanto considerare i costi ne-

1. XXI Rapporto Congiunturale CRESME Centro Ricerche EconomicheSociali di Mercato per l' Edilizia e il Territorio su dati ISAE e ISTAT, 2013.2. Definizione di cui al Testo Unico per l’edilizia L. n. 380/2001.

Ponteggio per la manutenzione straordinaria della facciata

Un altro dato utile per i professionisti che operano nel set-tore delle costruzioni è che si avvertono piccoli ma im-portanti segnali di ripresa economica nel settore.Ad affermarlo sono i dati CRESME1 che hanno registrato,già dal 2013 lievi segnali di crescita proprio per gli inve-stimenti privati in opere di rinnovo e riqualificazione, asvantaggio delle nuove costruzioni che continuano ad ar-rancare.Infatti, i fattori che contribuiscono e sollecitano gli inve-stimenti nella riqualificazione immobiliare sono:• la vetustà del patrimonio edilizio residenziale e l’obso-lescenza dei suoi componenti;• la volontà di personalizzazione di un’abitazione appenaacquistata;• l’adeguamento alle normative di settore (impianto elet-trico, di riscaldamento, eccetera);• il ciclo di vita del prodotto edilizio e degli impianti;• gli incentivi alla ristrutturazione (detrazioni del 50% e65%);• la difficoltà di accesso al credito per l’acquisto di casenuove e la difficoltà a vendere la propria abitazione al va-lore desiderato ha spinto le famiglie a intervenire sulleproprie abitazioni con episodi di ristrutturazione e/o ab-bellimento;• alcune famiglie (il 16%) che hanno estinto il mutuo perl’acquisto della propria abitazione negli anni ’80-’95 si

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cessari per arrestare il processo di usura che tutti i ma-nufatti subiscono con il passare del tempo, in relazione alloro ciclo di vita, riqualificare l’edificio attraverso la riso-luzione delle problematiche riscontrate, valorizzare lostesso attraverso la modernizzazione e attualizzazione deiprospetti, gronde, parapetti, e degli altri elementi di fini-tura; e i benefici dati dal maggior valore che acquisiscel’immobile rimesso a nuovo.Un importante ulteriore esito del progetto preliminare èla definizione di massima dei costi e dei tempi dell’inter-vento che saranno successivamente oggetto di gara d’ap-palto e che devono rispettare il budget in precedenzastabilito dal Condominio o dai proprietari dell’immobile.

2. Progetto definitivo redatto sulla base del progetto pre-liminare, che contiene gli elaborati grafici e documentaliutili al rilascio del titolo abilitativo da parte degli Enticompetenti (Comune, Soprintendenza nel caso di immo-bili tutelati, VV.F., eccetera).

3. Progetto esecutivo che contiene gli elaborati grafici didettaglio e i documenti necessari alla gara d’appalto perl’individuazione dell’impresa esecutrice dei lavori e la suc-cessiva cantierizzazione dell’opera. Tra i documenti costi-tuenti il progetto esecutivo vi sono la descrizione deilavori, il capitolato d’appalto, il computo metrico estima-tivo3, il piano di sicurezza e coordinamento e il cronopro-gramma dei lavori.

L’analisi dei degradi o ammaloramentiLa classificazione delle tipologie di ammaloramento èdata dalla norma UNI 11182:2006 (che ha sostituito laNormal 1/88). Tale norma contiene la descrizione delleforme di alterazione e degradazione su elementi di originelapidea visibili a occhio nudo.In primo luogo la norma definisce le caratteristiche di:• alterazione: una modificazione di un materiale che nonimplica necessariamente un peggioramento delle sue ca-ratteristiche sotto il profilo conservativo. Su tali fenomenila scelta di intervento è determinata da motivazioni di ca-rattere estetico prima che funzionale;• degrado: una modificazione di un materiale che com-porta un peggioramento delle sue caratteristiche sotto ilprofilo conservativo. Su tali fenomeni la scelta di inter-vento è determinata in via prioritaria da motivazioni fun-zionali in quanto il mancato intervento determina quasicertamente una perdita di funzionalità dell’elementostesso.Tra le principali tipologie di ammaloramento riscontrabilinegli edifici vi sono:• alterazione cromatica: variazione naturale, a carico deicomponenti del materiale, dei parametri che definisconoil colore. Quando l’alterazione cromatica è determinata

3. Va evidenziato che la L. n. 220/2012 entrata in vigore il 18/06/2013,nota come “Riforma del Condominio”, impone al Condominio l’obbligato-rietà di istituzione di un fondo speciale per le opere di manutenzione straor-dinaria o ristrutturazione con importo pari all’ammontare delle opere.

Prospetto dell’edificio prima e dopo l’intervento di riqualificazione. La fac-ciata è stata rivestita con isolamento termico a cappotto e clinker

da componenti materiche diverse è definita macchia o pa-tina;• colatura o percolamento: traccia ad andamento verti-cale. Frequentemente se ne riscontrano numerose ad an-damento parallelo;• patina biologica o muffa: presenza riscontrabile dimicro e macro organismi (quali alghe, funghi, licheni, mu-schi, piante superiori);• crosta: modificazione dello strato superficiale del ma-teriale di origine lapidea. Può essere di spessore variabile,generalmente dura, la crosta è distinguibile dalle partisottostanti per le caratteristiche morfologiche e spessoper il colore. Nel caso di formazioni di sali le croste assu-mono la forma di stalattiti o stalagmiti;• deposito superficiale: accumulo di materiali estranei divaria natura, quale polvere, terriccio, guano, eccetera. Haspessore variabile, generalmente scarsa coerenza e ade-renza al materiale sottostante;• disgregazione con possibile distacco: decoesione concaduta del materiale sotto forma di polvere o frammenti,spesso riscontrabili negli intonaci e nel calcestruzzo di pi-lastri o murature. Sugli intonaci prima del fenomeno di di-sgregazione possono manifestarsi rigonfiamenti edesfoliazioni;• esfoliazione: formazione di una o più porzioni laminari,di spessore molto ridotto e subparallele tra loro, dette sfo-glie;• fratturazione o fessurazione: soluzione di continuità nelmateriale che implica lo spostamento reciproco delleparti; • fronte di risalita: limite di migrazione dell’acqua che simanifesta con la formazione di efflorescenze e/o perditadi materiale. È generalmente accompagnato da variazionidella saturazione del colore nella zona sottostante.

Le principali cause degli ammaloramentiTra le principali cause degli ammaloramenti riscontrabili

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all’individuazione delle cause o concause responsabilidella manifestazione dei fenomeni di degrado, le princi-pali tipologie di intervento funzionale e di valorizzazionedell’edificio possono sinteticamente ricondursi a:• eliminazione delle cause di infiltrazione mediante il ri-facimento delle guaine di impermeabilizzazione, la puli-zia delle gronde e dei pozzetti di raccolta acque;• eliminazione dei ponti termici mediante applicazionedi cappotto esterno, parete isolata ventilata, sostituzionedei serramenti esistenti con serramenti a taglio termico.Con particolare riguardo alla durabilità e alla qualità del-l’intervento, nell’ambito della riqualificazione delle fac-ciate è possibile adottare una finitura superficiale conrivestimenti tipo pietra tecnica, clinker, laminati, gres, la-miere;• eliminazione o riduzione del fenomeno di dilavamentodella facciata mediante rifacimento o realizzazione digronde. Tale intervento consente anche ampie possibilitàdi valorizzazione estetica dell’immobile e ammoderna-mento dell’immagine dello stesso.

Gli strumenti e le figure professionali coinvolteRiguardo alla tipologia di intervento e all’ambito terri-toriale e urbanistico in cui è inserito l’edificio, l’iter am-ministrativo per il rilascio delle autorizzazioni allarealizzazione dell’intervento può avvenire mediante: CIA(comunicazione di inizio attività), SCIA (Segnalazionecertificata di inizio attività) DIA (Dichiarazione di inizioattività) e P.d.C. (Permesso di costruire).Un intervento di riqualificazione di un immobile richiedemolta attenzione e l’ausilio di professionisti qualificati ecompetenti:• architetto o ingegnere incaricato del progetto com-plessivo dell’opera e della Direzione dei lavori;• ingegnere o perito incaricato della valutazione energe-tica dell’immobile e della stima effettiva dei consumienergetici prima e dopo l’intervento;• amministratore del condominio, incaricato di supervi-sionare le attività di progettazione e realizzazione del-l’intervento nell’interesse del condominio, cura lafiscalità, i rapporti con i professionisti, con le imprese,eccetera.In conclusione poiché ogni manufatto edilizio subisce undeterminato grado di usura che si manifesta attraversoun processo progressivo ad andamento “parabolico” chepuò condurre a uno stato di fatiscenza e a una perditadelle consistenze e delle funzioni originarie dei manufatti,l’individuazione tempestiva del momento in cui interve-nire, la corretta definizione della sequenza degli inter-venti, la congrua scelta progettuale, divengono nel loroinsieme garanzia di soddisfacimento delle esigenze di ri-qualificazione e di ricapitalizzazione corretta per chiabita nel condominio o per chi in esso ha investito.

* Architetti, soci della Società di Ingegneria e Architettura Guffanti

Group&Partners che ha progettato numerosi interventi di riqualificazione,

ristrutturazione e restyling di edifici residenziali e terziari

Formazione di patina biologica “muffe” e ammaloramento dell'intonaco perpresenza di umidità diffusa su ampie superfici delle pareti perimetrali. Isolamento termico inadeguato

in un edificio vi sono:• le infiltrazioni d’acqua dovute alla mancanza o alla rot-tura delle guaine di impermeabilizzazione sulle copertureo sulle murature perimetrali. Tale fenomeno è responsabileper esempio della formazione di efflorescenze, macchie,patine biologiche riscontrabili sulle murature controterra,sui plafoni dei piani interrati, eccetera; • la risalita capillare di umidità dovuta alla mancanza oalla rottura di impermeabilizzazioni sulle fondazioni o allamancanza o taglio del risvolto delle guaine sulle muraturedei piani terra. Tale fenomeno è responsabile per esempiodella formazione di macchie, patine biologiche, esfolia-zione o distacchi di intonaco, riscontrabili sulle muraturea contatto con piani umidi (piano giardino, piano coper-tura, eccetera);• il dilavamento da acque meteoriche, dovuto prevalente-mente alla mancanza di gronde o aggetti a protezionedella facciata, o mancanza di gocciolatoi su balconi e da-vanzali. Tale fenomeno è responsabile per esempio dellaformazione di antiestetiche macchie e strisce (baffi) dapercolamento sulla facciata dell’edificio, o formazione diruggine sulle parti in ferro;• la carbonatazione del cls dovuta alla penetrazione del-l’anidride carbonica nel calcestruzzo con conseguente os-sidazione dei ferri d’armatura delle strutture in c.a. Talefenomeno è responsabile del distacco del copriferro incls.;• la presenza di ponti termici dovuti alla mancanza o di-scontinuità dell’isolamento termico. Tale fenomeno è re-sponsabile della formazione di muffe, macchie, fenomenidi condensa, che possono interessare sia il lato esterno siainterno dell’edificio; i ponti termici si manifestano princi-palmente in corrispondenza dei tamponamenti perime-trali (murature esterne, plafoni del piano pilotis, solaio dicopertura), dei serramenti, dei davanzali, dei balconi, dellestrutture in cemento armato.

Tipologie di intervento di tipo funzionaleIn relazione all’analisi degli ammaloramenti riscontrati e

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