oncologia stare bene oltre le cure: le coccole antitumore · tini, dove i malati di tumore ricevono...

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Eventi Lunedì 23 settembre 2013 8 SANITà - Salute e politiche sociali S e la ricerca scientifica si accompagna alla cura, all’accudimento e - perché no - a un po’ di sano divertimen- to, si verificano le condizioni ideali per guarire, per chiun- que sia affetto da una pato- logia. È quanto accade ogni giorno all’unità operativa di Oncologia di Macerata, di- retta dal dottor Luciano La- tini, dove i malati di tumore ricevono terapie e assistenza d’avanguardia, sentendosi come a casa propria. Chi arriva per la prima che- mioterapia, si aspetta un re- parto ospedaliero come gli altri e invece trova un luogo pieno di colori, quadri alle pareti, piante, acquari e un pianoforte in sala d’attesa; l’angolo bar, la postazione Internet, la videoteca e una biblioteca assai fornita. Nel reparto si festeggiano i compleanni dei pazienti, si organizzano pizza-party e si trovano non solo medici e infermieri preparati, ma anche l’arteterapeuta, l’inse- gnante di yoga, lo psicologo che accoglie già all’arrivo o l’assistente sociale che aiuta a sbrigare una pratica. Grazie all’impegno delle volontarie Avulss e al con- tributo dell’onlus Aom, As- sociazione Oncologica Ma- ceratese, che dal 2001 con il presidente (professor Mauro Marconi) ha “adottato” il reparto e sostiene varie sue attività, l’Oncologia di Mace- rata è molto più di un centro di cure mediche: uno spazio vivo e sereno, di incontro e amicizia, perché - come re- cita il motto dell’Aom - “do- nare un sorriso è una bella azione, donare una speranza è un’azione civile”. Per orientare il malato negli intricati sentieri della buro- crazia sono nati lo sportello Oncologico e il servizio di Assistenza sociale, che infor- mano il paziente sui suoi di- ritti e sulle leggi che lo tute- lano, lo assistono nel disbrigo delle pratiche e nel rapporto con altri enti, valutano le spe- cifiche problematiche sociali e individuano i sussidi di cui può beneficiare. Pazienti e familiari possono usufruire gratuitamente delle pubbli- cazioni del reparto su tema- tiche mediche e psico-sociali. Durante tutte le fasi della malattia, il supporto psico- logico ai pazienti e ai loro familiari è assicurato da due psicoterapeuti specializzati in psico-oncologia, presenti quotidianamente in reparto, e da uno psicoterapeuta che svolge assistenza domicilia- re. Un’attenzione particolare viene riservata ai figli dei pa- zienti attraverso il progetto “Vengo anch’io”: uno spazio in sala d’attesa per i più pic- coli, con arredi a misura di bambino, giocattoli, libri per l’infanzia. Molteplici anche le iniziati- ve gratuite di riabilitazione: il progetto “Menomale”, con una squadra di fisioterapisti e laureati in Scienze motorie, per le pazienti operate al se- no che soffrono di gonfiore al braccio e dolori articolari; una psicologa per chi deside- ra apprendere tecniche di ri- lassamento o avere sostegno negli aspetti emotivi legati alle problematiche fisiche; un ambulatorio dedicato all’ali- mentazione, per un corretto regime alimentare durante la malattia oncologica. Per quanto concerne la pre- venzione, un contributo pre- zioso è quello dell’ambulato- rio Genetico, a cui possono rivolgersi i soggetti sani che abbiano familiari malati, al fine di ricevere consulenza ed effettuare test genetici per verificare la presenza di even- tuali fattori di predisposizio- ne alla malattia. L’unità operativa di Oncolo- gia di Macerata non trascura alcun dettaglio. Ad esempio, da nove anni in reparto è attivo il progetto “Ritorno alla Bellezza”, che, a tutte le pazienti alle prese con la per- dita dei capelli causata dalla chemioterapia, offre gratuita- mente parrucche di altissima qualità e la disponibilità di due parrucchiere volontarie ogni martedì e mercoledì. Una volta al mese poi, niente chemio nella sala delle “pol- trone rosse”, ma appunta- mento con “Le coccole”, una vera sessione intensiva di re- lax e benessere con un’esteti- sta e un’esperta di trucco che aiutano a ritrovare il piacere di curare la propria bellezza. Tornare a casa vedendosi bel- le allo specchio, regala una sferzata di buonumore in un periodo difficile e stressante. I malati che provengono da altre regioni possono allog- giare gratuitamente, insieme ai loro familiari, alla “Casa dell’Accoglienza”, un servizio garantito da numerosi volon- tari fin dal 2009 all’interno della Domus San Giuliano, a due passi dall’ospedale, con stanze ben arredate, parcheg- gio e giardino. Così si sento- no davvero a casa. Lo spirito di tutta l’attività dell’unità operativa di Oncolo- gia di Macerata si sintetizza in una massima del Dalai Lama, motto dell’Associazione Casa Accoglienza Maceratese On- lus: “La migliore relazione è quella in cui l’amore per l’altro supera il bisogno dell’altro”. Arte e viaggi come terapia per malati e familiari Uscire dalla malattia significa anche comunicare e scambiare esperienze, attraverso le arti, i viaggi e i cagnolini della pet therapy D elicatezza, serenità, affetto e creativi- tà sono le sensazioni che si respirano nel laboratorio di arteterapia dell’Unità Operativa di Oncologia di Macerata: una summa di pittura, poesia, decorazione, scrittura e body art, per un reparto che è animato anche da yoga, pet therapy e... vacanze. Il benessere spirituale si rivela fondamentale, in tutte le sue forme. Guidato da una professoressa dell’Accade- mia di Belle Arti, il laboratorio coinvolge malati e familiari nell’uso di varie tecni- che artistiche e offre uno strumento nuo- vo, spesso più efficace della parola, per far esprimere a ciascuno il proprio mondo in- teriore. Nel tempo, il reparto si è arricchito di dipinti e composizioni. Il martedì e il mercoledì i terapeuti si chia- mano Ottone, Brenda, Zoe e Lilli: sono i cagnolini del progetto pet therapy, accom- pagnati da un’équipe di veterinari, peda- gogisti e psicologi, e aiutano i pazienti a decentrarsi dalla condizione di malattia per focalizzarsi su una dimensione di co- municazione e scambio. Il martedì tocca pure allo yoga, con due esperte della disciplina che tengono un cor- so gratuito per i pazienti del reparto e i loro familiari. Dopo un’ora di esercizi, il corpo risulta tonificato e fortificato, con effetti positivi su coordinazione motoria e respi- razione, digestione, mal di schiena, cefalea, insonnia, ipertensione e si sperimenta una maggior padronanza della sfera emotiva. Ma l’unità operativa di Oncologia si spinge addirittura oltre, organizzando vacanze, gite, uscite in barca e viaggi per tutti quei malati che non si allontanerebbero da ca- sa per timore di stare male e di non avere adeguata assistenza. Le escursioni sono aperte a familiari, operatori dell’équipe, volontari e dal 2005 a oggi hanno riguar- dato la montagna (Andalo, Borca di Ca- dore), il mare (anche su un’imbarcazione dell’America’s Cup) e le città, come l’immi- nente gita a Siena e San Gimignano. Stare bene oltre le cure: le coccole antitumore Dall’arredo piacevole alla sala bimbi attrezzata, passando per sessioni con l’estetista e la truccatrice O ltre che per l’uma- nizzazione delle cure, l’unità operativa di Oncologia di Macerata si distingue per la ricerca scientifica e per le terapie d’avanguardia nel trat- tamento delle patologie tumorali, tanto che nel 2008 ha ottenuto la cer- tificazione nazionale Iso 9001 e l’accreditamento all’eccellenza da parte del Collegio italiano dei primari oncologi medici ospedalieri. Il numero di assistiti è in continua crescita: dalle 120 prime visite annuali del 2001 si è passati alle 1.800 attuali, mentre tra day hospital e visite am- bulatoriali si è superata la quota di 30mila all’an- no, con una mobilità atti- va del 63% circa. Dopo la suddivisione in “aree vaste” della regio- ne Marche dal gennaio 2012, l’area vasta n.3 di Macerata comprende an- che gli ospedali di Tolen- tino, Civitanova Marche, Camerino, San Severi- no Marche, Recanati e Matelica: un bacino di 320mila abitanti, nel quale l’attività dell’Unità Operativa di Oncologia ammonta quotidiana- mente a circa 120 day hospital e 90 visite am- bulatoriali. Il reparto partecipa a 35 studi clinici sperimentali, vanta più di cento pub- blicazioni scientifiche e organizza numerosi con- gressi di interesse medi- co e psicosociale come, ad esempio, “Il pazien- te oncologico guarito”, “Progettare un figlio do- po il cancro” e “L’Uomo Oltre: viaggio attraverso le emozioni del paziente oncologico”. Sono in preparazione due progetti ambiziosi: l’am- bulatorio per la diagnosi in un giorno e l’ambula- torio dedicato ai tumori rari. All’avanguardia anche nella ricerca Il dottor Luciano Latini, direttore dell’Unità Operativa di Oncologia di Macerata L’équipe dell’Unità Operativa di Oncologia di Macerata Il dottor Luciano Latini, direttore dell’unità operativa di Oncologia di Macerata Una corsia del reparto di Oncologia nell’ospedale di Macerata ■■ ONCOLOGIA / L’unità operativa di oncologia di Macerata offre molti servizi gratuiti e di assistenza a corredo delle cure tradizionali

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EventiLunedì 23 settembre 20138 Sanità - Salute e politiche sociali

Se la ricerca scientifica si accompagna alla cura,

all’accudimento e - perché no - a un po’ di sano divertimen-to, si verificano le condizioni ideali per guarire, per chiun-que sia affetto da una pato-logia. È quanto accade ogni giorno all’unità operativa di Oncologia di Macerata, di-retta dal dottor Luciano La-tini, dove i malati di tumore ricevono terapie e assistenza d’avanguardia, sentendosi come a casa propria.Chi arriva per la prima che-mioterapia, si aspetta un re-parto ospedaliero come gli altri e invece trova un luogo pieno di colori, quadri alle pareti, piante, acquari e un pianoforte in sala d’attesa; l’angolo bar, la postazione Internet, la videoteca e una biblioteca assai fornita.Nel reparto si festeggiano i compleanni dei pazienti, si organizzano pizza-party e si trovano non solo medici e infermieri preparati, ma anche l’arteterapeuta, l’inse-gnante di yoga, lo psicologo che accoglie già all’arrivo o l’assistente sociale che aiuta a sbrigare una pratica.Grazie all’impegno delle volontarie Avulss e al con-tributo dell’onlus Aom, As-sociazione Oncologica Ma-ceratese, che dal 2001 con il presidente (professor Mauro Marconi) ha “adottato” il reparto e sostiene varie sue attività, l’Oncologia di Mace-rata è molto più di un centro di cure mediche: uno spazio vivo e sereno, di incontro e amicizia, perché - come re-cita il motto dell’Aom - “do-nare un sorriso è una bella azione, donare una speranza è un’azione civile”.Per orientare il malato negli intricati sentieri della buro-crazia sono nati lo sportello Oncologico e il servizio di Assistenza sociale, che infor-mano il paziente sui suoi di-ritti e sulle leggi che lo tute-lano, lo assistono nel disbrigo delle pratiche e nel rapporto con altri enti, valutano le spe-cifiche problematiche sociali e individuano i sussidi di cui

può beneficiare. Pazienti e familiari possono usufruire gratuitamente delle pubbli-cazioni del reparto su tema-tiche mediche e psico-sociali.Durante tutte le fasi della malattia, il supporto psico-logico ai pazienti e ai loro familiari è assicurato da due psicoterapeuti specializzati in psico-oncologia, presenti quotidianamente in reparto, e da uno psicoterapeuta che svolge assistenza domicilia-re. Un’attenzione particolare viene riservata ai figli dei pa-zienti attraverso il progetto “Vengo anch’io”: uno spazio in sala d’attesa per i più pic-coli, con arredi a misura di bambino, giocattoli, libri per l’infanzia.Molteplici anche le iniziati-ve gratuite di riabilitazione: il progetto “Menomale”, con una squadra di fisioterapisti e laureati in Scienze motorie, per le pazienti operate al se-no che soffrono di gonfiore al braccio e dolori articolari; una psicologa per chi deside-ra apprendere tecniche di ri-lassamento o avere sostegno negli aspetti emotivi legati alle problematiche fisiche; un ambulatorio dedicato all’ali-mentazione, per un corretto regime alimentare durante la malattia oncologica.Per quanto concerne la pre-venzione, un contributo pre-zioso è quello dell’ambulato-rio Genetico, a cui possono rivolgersi i soggetti sani che abbiano familiari malati, al fine di ricevere consulenza ed effettuare test genetici per verificare la presenza di even-tuali fattori di predisposizio-ne alla malattia.L’unità operativa di Oncolo-gia di Macerata non trascura alcun dettaglio. Ad esempio, da nove anni in reparto è attivo il progetto “Ritorno alla Bellezza”, che, a tutte le pazienti alle prese con la per-dita dei capelli causata dalla chemioterapia, offre gratuita-mente parrucche di altissima qualità e la disponibilità di due parrucchiere volontarie ogni martedì e mercoledì. Una volta al mese poi, niente

chemio nella sala delle “pol-trone rosse”, ma appunta-mento con “Le coccole”, una vera sessione intensiva di re-lax e benessere con un’esteti-sta e un’esperta di trucco che aiutano a ritrovare il piacere di curare la propria bellezza. Tornare a casa vedendosi bel-le allo specchio, regala una sferzata di buonumore in un

periodo difficile e stressante.I malati che provengono da altre regioni possono allog-giare gratuitamente, insieme ai loro familiari, alla “Casa dell’Accoglienza”, un servizio garantito da numerosi volon-tari fin dal 2009 all’interno della Domus San Giuliano, a due passi dall’ospedale, con stanze ben arredate, parcheg-

gio e giardino. Così si sento-no davvero a casa.Lo spirito di tutta l’attività dell’unità operativa di Oncolo-gia di Macerata si sintetizza in una massima del Dalai Lama, motto dell’Associazione Casa Accoglienza Maceratese On-lus: “La migliore relazione è quella in cui l’amore per l’altro supera il bisogno dell’altro”.

Arte e viaggi come terapia per malati e familiariUscire dalla malattia significa anche comunicare e scambiare esperienze, attraverso le arti, i viaggi e i cagnolini della pet therapy

Delicatezza, serenità, affetto e creativi-tà sono le sensazioni che si respirano

nel laboratorio di arteterapia dell’Unità Operativa di Oncologia di Macerata: una summa di pittura, poesia, decorazione, scrittura e body art, per un reparto che è animato anche da yoga, pet therapy e... vacanze. Il benessere spirituale si rivela fondamentale, in tutte le sue forme.Guidato da una professoressa dell’Accade-mia di Belle Arti, il laboratorio coinvolge malati e familiari nell’uso di varie tecni-che artistiche e offre uno strumento nuo-

vo, spesso più efficace della parola, per far esprimere a ciascuno il proprio mondo in-teriore. Nel tempo, il reparto si è arricchito di dipinti e composizioni.Il martedì e il mercoledì i terapeuti si chia-mano Ottone, Brenda, Zoe e Lilli: sono i cagnolini del progetto pet therapy, accom-pagnati da un’équipe di veterinari, peda-gogisti e psicologi, e aiutano i pazienti a decentrarsi dalla condizione di malattia per focalizzarsi su una dimensione di co-municazione e scambio.Il martedì tocca pure allo yoga, con due

esperte della disciplina che tengono un cor-so gratuito per i pazienti del reparto e i loro familiari. Dopo un’ora di esercizi, il corpo risulta tonificato e fortificato, con effetti positivi su coordinazione motoria e respi-razione, digestione, mal di schiena, cefalea, insonnia, ipertensione e si sperimenta una maggior padronanza della sfera emotiva.Ma l’unità operativa di Oncologia si spinge addirittura oltre, organizzando vacanze, gite, uscite in barca e viaggi per tutti quei malati che non si allontanerebbero da ca-sa per timore di stare male e di non avere adeguata assistenza. Le escursioni sono aperte a familiari, operatori dell’équipe, volontari e dal 2005 a oggi hanno riguar-dato la montagna (Andalo, Borca di Ca-dore), il mare (anche su un’imbarcazione dell’America’s Cup) e le città, come l’immi-nente gita a Siena e San Gimignano.

Stare bene oltre le cure: le coccole antitumoreDall’arredo piacevole alla sala bimbi attrezzata, passando per sessioni con l’estetista e la truccatrice

Oltre che per l’uma-nizzazione delle

cure, l’unità operativa di Oncologia di Macerata si distingue per la ricerca scientifica e per le terapie d’avanguardia nel trat-tamento delle patologie tumorali, tanto che nel 2008 ha ottenuto la cer-tificazione nazionale Iso 9001 e l’accreditamento all’eccellenza da parte del Collegio italiano dei primari oncologi medici ospedalieri.Il numero di assistiti è in continua crescita: dalle 120 prime visite annuali del 2001 si è passati alle 1.800 attuali, mentre tra day hospital e visite am-bulatoriali si è superata la quota di 30mila all’an-no, con una mobilità atti-va del 63% circa.Dopo la suddivisione in “aree vaste” della regio-ne Marche dal gennaio 2012, l’area vasta n.3 di Macerata comprende an-che gli ospedali di Tolen-tino, Civitanova Marche, Camerino, San Severi-no Marche, Recanati e Matelica: un bacino di 320mila abitanti, nel quale l’attività dell’Unità Operativa di Oncologia ammonta quotidiana-mente a circa 120 day hospital e 90 visite am-bulatoriali.Il reparto partecipa a 35 studi clinici sperimentali, vanta più di cento pub-blicazioni scientifiche e organizza numerosi con-gressi di interesse medi-co e psicosociale come, ad esempio, “Il pazien-te oncologico guarito”, “Progettare un figlio do-po il cancro” e “L’Uomo Oltre: viaggio attraverso le emozioni del paziente oncologico”.Sono in preparazione due progetti ambiziosi: l’am-bulatorio per la diagnosi in un giorno e l’ambula-torio dedicato ai tumori rari.

All’avanguardiaanche nella

ricerca

Il dottor Luciano Latini, direttore dell’Unità Operativa di Oncologia di Macerata

L’équipe dell’Unità Operativa di Oncologia di Macerata

Il dottor Luciano Latini, direttore dell’unità operativa di Oncologia di Macerata

Una corsia del reparto

di Oncologia nell’ospedale di

Macerata

■■■ ONCOLOGIA / L’unità operativa di oncologia di Macerata offre molti servizi gratuiti e di assistenza a corredo delle cure tradizionali