occupazione femminile e giovanile. l’italia viaggia a ... · mia e per ridare slancio ai bi-lanci...

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ei paesi scandinavi l'occupazione femmi- nile sfiora l'80%, mentre lungo la penisola italiana si attesta al 46,4 per cento. Sostanzialmente, quindi, in Italia lavora me- no di una donna su due. Questi dati OCSE (Organizzazione per la Coope- razione e lo Sviluppo Economi- co), relativi allo scorso anno, evi- denziano la scarsa attenzione del Governo verso la “politiche occupazionali” e fanno riflettere sul ritardo culturale presente nel nostro Paese in tema di partecipazione a pieno regime delle donne al mondo del lavo- ro. In Italia, dunque, nonostante i sensibili passi avanti, le donne che lavorano rimangono una minoranza ed il tasso di occu- pazione è calato rispetto al 2008, quando era pari al 47,2%. Il nostro paese, insomma, conti- nua ad essere lontano non solo dalla vetta della classifica (74,4% della Norvegia), ma anche dalla media OCSE (56,5%). Il vertice della gradua- toria continua a essere occupa- to dai paesi scandinavi, dove almeno sette donne su dieci sono occupate: dietro alla Nor- vegia si allineano infatti la Danimarca con il 73,1% e la Svezia con il 70,2%. L'OCSE, comunque, sottolinea anche che non sono solo le don- ne, in Italia, a fare fatica nella ricerca di un posto di lavoro. La disoccupazione giovanile (fra 15 e 24 anni) dalle Alpi alla Sicilia viaggia infatti sopra il 25%, contro il 16,4% della me- dia europea. Anche in questo caso la situazione risulta peg- giorata rispetto al 2008 (21,3%). Peggio dei giovani italiani si trovano solo quelli spagnoli (37,9%) e quelli greci (25,8%), mentre molto positivo, ancora una volta, rimane il dato norvegese, dove i ragazzi senza lavoro sono meno di uno su dieci (9,2%). Rispetto a questo quadro, fa bene dunque la Cgil a prepara- re una serie di iniziative con al centro il tema del lavoro e dell’- occupazione. Punti questi es- senziali per il rilanciare l’econo- mia e per ridare slancio ai bi- lanci di tanti di lavoratori in difficoltà perché senza lavoro o nella migliore delle ipotesi in cassa integrazione, soprattutto nel Mezzogiorno e, quindi, nel Salernitano. 27 dicembre 2010 Ufficio Stampa Cgil Salerno “Il fiore de Diritti” e “Quando il lavoro non basta” Due iniziative, un unico obiettivo: dignità del lavoro unedì 6 dicembre, alle ore 11.00, presso la sede della Cgil Salerno, in Via Manzo 64, è in pro- gramma una conferenza stampa per presentare due iniziative che si svolgeranno nella prossima settimana. L’8 dicembre, infatti, i sin- dacalisti della Cgil saranno in strada per distribuire a tutte le commesse ed i com- messi il “Fiore dei Diritti”, una rosa con allegato un talloncino in cui sono sinte- tizzati tutti i diritti fonda- mentali dei lavoratori che troppo spesso vengono lesi. La scelta del giorno non è casuale: con l’Immacolata si apre, infatti, il periodo delle festività che richiede ai la- voratori del commercio mol- to impegno, ma spesso sen- za adeguati riconoscimenti in termini economici e con- trattuali. La dignità del lavoro è il collante alla base anche dello studio messo in atto dalla Cgil provinciale sulla crisi economica e sulle nuove povertà da lavoro e racchiuso in un report che sarà presentato nel corso della conferenza stampa. Occupazione femminile e giovanile. L’Italia viaggia a bassa quota A.1 N. 11 Dicembre 2010 Il Camper dei Diritti Flai e Fillea CGIL Salerno l 22 dicembre, alle ore 10.00, in P.zza Cavour a Salerno, sarà presentato alla stampa il progetto “Il camper dei diritti”. L’attività sindacale di tutela dei diritti individuali e collet- tivi dei lavoratori andrà su quattro ruote e percorrerà le strade di tutta la provincia: sarà una vera e propria Came- ra del Lavoro itinerante soste- nuta dalla FLAI (Federazione Lavoratori Agro Industria) e la Fillea (edili), insieme alla Cgil e ai servizi del patronato. Niente di straordinario, sol- tanto l’impegno a potenziare l’attività sindacale “di strada”. Saranno percorsi, con frequen- za, i territori della Piana del Sele e dell’Agro Nocerino Sar- nese, in prossimità delle a- ziende agricole e dei cantieri edili, per dare ai lavoratori informazioni sui diritti con- trattuali, previdenziali e assi- stenziali. Il Camper sarà at- trezzato per il disbrigo delle pratiche, mentre i dirigenti N http://www.cgilsalerno.it/2010%20News/Dicembre/dicembre_5.htm Continua a pag. 2 I L Continua a pag. 2

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ei paesi scandinavi l'occupazione femmi-nile sfiora l'80%,

mentre lungo la penisola italiana si attesta al 46,4 per cento. Sostanzialmente, quindi, in Italia lavora me-no di una donna su due.

Questi dati OCSE(Organizzazione per la Coope-razione e lo Sviluppo Economi-co), relativi allo scorso anno, evi-denziano la scarsa attenzione del Governo verso la “politiche occupazionali” e fanno riflettere sul ritardo culturale presente nel nostro Paese in tema di partecipazione a pieno regime delle donne al mondo del lavo-

ro. In Italia, dunque, nonostante i sensibili passi avanti, le donne che lavorano rimangono una minoranza ed il tasso di occu-pazione è calato rispetto al 2008, quando era pari al 47,2%. Il nostro paese, insomma, conti-nua ad essere lontano non solo dalla vetta della classifica (74,4% della Norvegia), ma anche dalla media OCSE (56,5%). Il vertice della gradua-toria continua a essere occupa-to dai paesi scandinavi, dove almeno sette donne su dieci sono occupate: dietro alla Nor-vegia si allineano infatti la Danimarca con il 73,1% e la Svezia con il 70,2%. L'OCSE, comunque, sottolinea anche che non sono solo le don-ne, in Italia, a fare fatica nella ricerca di un posto di lavoro. La disoccupazione giovanile (fra 15 e 24 anni) dalle Alpi alla Sicilia viaggia infatti sopra il 25%, contro il 16,4% della me-dia europea. Anche in questo caso la situazione risulta peg-

giorata rispetto al 2008 (21,3%). Peggio dei giovani italiani si trovano solo quelli spagnoli (37,9%) e quelli greci (25,8%), mentre molto positivo, ancora una volta, rimane il dato norvegese, dove i ragazzi senza lavoro sono meno di uno su dieci (9,2%). Rispetto a questo quadro, fa bene dunque la Cgil a prepara-re una serie di iniziative con al centro il tema del lavoro e dell’-occupazione. Punti questi es-senziali per il rilanciare l’econo-mia e per ridare slancio ai bi-lanci di tanti di lavoratori in difficoltà perché senza lavoro o nella migliore delle ipotesi in cassa integrazione, soprattutto nel Mezzogiorno e, quindi, nel Salernitano. 27 dicembre 2010 Ufficio Stampa Cgil Salerno

“Il fiore de Diritti” e “Quando il lavoro non basta” Due iniziative, un unico obiettivo: dignità del lavoro

unedì 6 dicembre,

alle ore 11.00, presso la sede della Cgil Salerno, in Via Manzo 64, è in pro-gramma una conferenza stampa per presentare due iniziative che si svolgeranno nella prossima settimana. L’8 dicembre, infatti, i sin-dacalisti della Cgil saranno in strada per distribuire a tutte le commesse ed i com-messi il “Fiore dei Diritti”, una rosa con allegato un talloncino in cui sono sinte-tizzati tutti i diritti fonda-mentali dei lavoratori che troppo spesso vengono lesi. La scelta del giorno non è

casuale: con l’Immacolata si apre, infatti, il periodo delle festività che richiede ai la-voratori del commercio mol-to impegno, ma spesso sen-za adeguati riconoscimenti in termini economici e con-trattuali. La dignità del lavoro è il collante alla base anche dello studio messo in atto dalla Cgil provinciale sulla crisi economica e sulle nuove povertà da lavoro e racchiuso in un report che sarà presentato nel corso della conferenza stampa.

Occupazione femminile e giovanile. L’Italia viaggia a bassa quota

A.1 N. 11 Dicembre 2010

Il Camper dei Diritti Flai e Fillea CGIL Salerno

l 22 dicembre, alle ore 10.00, in P.zza Cavour a Salerno, sarà presentato

alla stampa il progetto “Il camper dei diritti”. L’attività sindacale di tutela dei diritti individuali e collet-tivi dei lavoratori andrà su quattro ruote e percorrerà le strade di tutta la provincia: sarà una vera e propria Came-ra del Lavoro itinerante soste-nuta dalla FLAI (Federazione Lavoratori Agro Industria) e la Fillea (edili), insieme alla Cgil e ai servizi del patronato. Niente di straordinario, sol-tanto l’impegno a potenziare l’attività sindacale “di strada”. Saranno percorsi, con frequen-za, i territori della Piana del Sele e dell’Agro Nocerino Sar-nese, in prossimità delle a-ziende agricole e dei cantieri edili, per dare ai lavoratori informazioni sui diritti con-trattuali, previdenziali e assi-stenziali. Il Camper sarà at-trezzato per il disbrigo delle pratiche, mentre i dirigenti

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Tale ricerca dipinge un quadro a tinte fosche per il nostro territorio: in pro-vincia di Salerno, infatti, il 14% delle famiglie vive con meno di 1000 euro al mese, mentre il tasso di disoccupazione è cresciuto, in un anno, di due punti percentuali. Ad oggi, infatti, in oltre 40mila famiglie salernitane non c’è alcun componente occupato. Tutti i dati, che saranno puntualmente illu-strati, costituiscono il punto di parten-za dell’iniziativa “Quando il lavoro non basta”, in programma il prossimo 10 dicembre presso l’Azienda del Gas di Salerno, alle ore 9.30. Numeri alla mano, studiosi, economisti e sindacalisti si confronteranno per formalizzare una proposta concreta per superare la crisi economica e aprire nuovi sentieri di impegno finalizzati al superamento delle attuali criticità. All’iniziativa, organizzata dalla Cgil di Salerno in collaborazione con Progetto

Sviluppo, l’istituto della Cgil per la cooperazione allo sviluppo, partecipe-ranno, tra gli altri, Vittorio Dini, Diret-tore del Dipartimento di Scienza della Politica dell’Università di Salerno, Ugo Marani, docente dell’Università Fede-rico II di Napoli e Presidente dell’Ires Cgil Nazionale, Italo Tripi e Renzo Concezione, rispettivamente Presiden-te e Direttore di Progetto Sviluppo, Teresa Granato, della segreteria Cgil Campania, Franco Tavella, segretario generale Cgil Salerno. Introdurrà i lavori Clara Lodomini, della segreteria della Cgil Provinciale; le conclusioni saranno affidate alla segretaria Cgil Nazionale, Vera Lamonica. Salerno, 03/12/10 Ufficio stampa Cgil Salerno

tando avanti in ogni angolo della Peni-sola per sensibilizzare Governo, Regio-ni e Amministrazioni locali verso gli scottanti problemi socio-economici che affliggono le famiglie meno abbienti”, ha spiegato Antonio Salzano, segreta-rio generale dello Spi-Cgil della provin-cia di Salerno che, per improrogabili impegni emersi all’ultimo momento, ha dovuto rinunciare al suo intervento in programma alla “Casa del Cittadino”. “Tra le richieste evidenziate dai rap-presentanti Spi, Muoio e Schettino, mi preme, in particolare, ricordarne alcu-ne più significative – aggiunge Salzano – partendo dai segnali lanciati per: valorizzare lo Stato sociale; abbattere gli sprechi della politica; tutelare i ser-vizi pubblici come sanità, scuola e tra-sporti dai continui tagli di strutture e risorse; ridurre le tasse a lavoratori, precari e pensionati; puntare ad un’e-conomia moderna e finalizzata a ridare slancio e certezze al futuro del mondo del lavoro e dei giovani”. Salerno, 20 dicembre 2010 Uffi-cio Stampa Spi-Cgil Salerno

o Spi-Cgil al centro dell’incontro sul tema “Famiglie lasciate sole ad affrontare la crisi” che si è

svolto nei giorni scorsi presso la “Casa del Cittadino” di Angri. L’iniziativa, promossa dal Comitato Centro Sinistra e coordinata da Gen-naro Schettino, responsabile del Sindacato Pensionati di Angri, ha registrato, oltre alla partecipazione di circa 200 cittadini del noto centro dell’-Agro, l’intervento di esponenti del mondo politico e sociale della provincia di Salerno e della Regione Campania. Il programma dei lavori ha previsto, infatti, relazioni di: Vito Antonio De Bonis (IDV) sul tema “Inasprimento della tassazione locale”; Emilia Muoio (Spi Salerno) su “Politiche Sociali e terza età”; Fausto Postiglione (Consigliere provinciale di “Sinistra per la Provincia”) che ha soffermato l’attenzione sulle problematiche sanita-rie”; Cosimo Ferraioli (Consigliere locale del Pd) che si è cimentato su “Iniziative economiche e ambientali”. Nell’ambito di queste tracce, di rilievo anche il contributo, a 360 gradi, porta-to da Donato Pica, Consigliere regiona-le del Pd. “La partecipazione del Sindacato Pen-sionati Italiani di Angri e di Salerno a questa interessante manifestazione rientra tra le attività che stiamo por-

Segue dalla prima. Due iniziative, unico obiettivo: dignità del lavoro

CgilSalerno.it

Segue dalla prima. Camper Diritti

sindacali si occuperanno delle caratteri-stiche delle vertenzialità aziendali. Verrà, inoltre, distribuito materiale informativo con le indicazioni relative alle più importanti normative riguar-danti il mondo del lavoro e le tabelle paga delle categorie di riferimento dei lavoratori. Particolare attenzione sarà volta poi alle tematiche del lavoro giovanile in relazione alle fragilità contrattuali dei precari, alla solitudine dei lavoratori atipici e ai drammatici dati sulla disoc-cupazione.

Il progetto prevede: - 23 Dicembre, un volantinaggio al Centro Commerciale di Pontecagnano; - 29 Dicembre, percorso itinerante nella Piana del Sele; - 7 Gennaio, percorso itinerante nell’A-gro Nocerino Sarnese. Nei mesi successivi l’attività “di strada” si strutturerà con soste e permanenze nei luoghi di maggiore aggregazione dei migranti. Il 22 dicembre a Piazza Cavour per pre-sentare il progetto saranno presenti Franco Tavella, segretario generale Cgil Salerno, Luigi Adinolfi e Giusep-pe Carotenuto, rispettivamente segre-tari generali della Fillea Cgil e della Flai Cgil Salerno. Salerno, 20.12.2010 Ufficio Stampa Cgil Salerno

http://www.cgilsalerno.it/2010%20News/Dicembre/dicembre_4.htm

http://www.cgilsalerno.it/2010%20News/Dicembre/dicembre_2.htm

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http://www.spicgilsalerno.it/index.php?option=com_content&task=view&id=317&Itemid=1

“Famiglie lasciate sole ad affrontare la crisi” Ad Angri, su questo tema, lo Spi anima il dibattito politico

ll’insegna dello slogan “un com-puter per amico”, la terza età della Piana del Sele taglia il tra-

guardo del primo corso di “alfabetizzazione informatica”.

Presso la sede Auser di Battipaglia si è svolta infatti la riunione conclusiva dell’in-teressante “iniziativa formativa”, che ha coinvolto trenta anziani vogliosi di imparare

a muovere i “primi tasti” per entrare nel “cuore della telematica” e, soprattutto, per apprendere le nozioni fondamentali per comunicare on-line con amici, parenti, enti locali e istituti di previdenza. Le lezioni - due ore a settimana per due mesi - sono state tenute dall’Ing. Informatico Antonio Corbo che, dall’alto del suo spiccato senso solidale e della sua pro-fessionalità nel campo, ha fatto di tut-to, con semplicità e chiarezza, per ren-dere accessibile il “linguaggio telemati-co” ai brizzolati corsisti. Oggi, come accennato all’inizio, si è svolto l’incon-tro conclusivo del corso. Sono interve-nuti, oltre al presidente dell’Auser, Giuseppe Balzano (promotore dell’ini-ziativa), e al responsabile della Le-ga Spi-Cgil di Battipaglia, Raffaele Balestrieri, il segretario generale del

Sindacato Pensionati Italiani di Saler-no, Antonio Salzano, e tanti anziani e curiosi. “E’ un momento significativo e di grande soddisfazione perché abbia-mo letto negli occhi dei partecipanti al corso la gioia di aver superato i primi ostacoli per entrare, a pieno titolo, in un mondo tradizionalmente ostico e non sempre in sintonia con le abitudini della terza età”, hanno sottolineato nei loro interventi, anche se con sfumature diverse, il presidente Balzano e il se-gretario Salzano. Applausi e brindisi augurali hanno salutato il successo del ciclo formativo “un computer per ami-co”. 9 dicembre 2010 Uff. Stampa SpiCgil Salerno

L’Auser di Battipaglia e la telematica.

Trenta brizzolati al progetto “Un computer per amico”

per i giovani. La questione meridionale è in verità una questione nazionale, per questo abbiamo bisogno di una strategia che per-metta all’Italia di stare dentro ai processi della globalizzazione e che non sia soltanto una risposta subalterna alla crisi”. A fronte delle scarse risposte ottenute dal governo, nonostante la vasta mobilitazione attivata in più occasioni dallo SPI e dalla CGIL per scuoterlo sui problemi più scot-tanti, non ritiene che sia giunto il momento per un’azione più attenta anche sulla con-trattazione sociale? “Noi dobbiamo essere promotori di un pro-cesso d’innovazione dei contenuti e delle forme della contrattazione, sperimentando soluzioni nuove e non limitandoci alla difesa dell’esistente, cosa necessaria ma insuffi-ciente. Dobbiamo allargare l’orizzonte delle persone a cui ci rivolgiamo e che riusciamo a coinvolgere, proprio in ragione di questi tempi di crisi. Se la lasciamo andare, la crisi va a destra ma se la governiamo e la coglia-mo come opportunità può essere un elemen-to straordinario di cambiamento. Motivi per i quali l’intreccio tra la contrattazione nelle aziende e quella sociale e territoriale è uno degli obiettivi che dobbiamo porci: passa di là il tema fondamentale del rapporto tra lavoro e cittadinanza,e dell’allargamento della rappresentanza”. Poiché la crisi in corso e le strane scelte del governo stanno colpendo soprattutto le fasce sociali più a rischio, cosa si sente di dire per iniettare fiducia nella certezza dei diritti di giovani, lavoratori e anziani? “L’eguaglianza e la democrazia, la difesa e l’allargamento dei diritti e delle tutele, ri-mangono per noi il senso del nostro agire. Temi che trovano risposte nel quadrato rosso della CGIL e nella scritta che da qual-

che anno lo accompagna: “Sempre dalla tua parte”. Rispetto alla delicata e difficile fase che il paese vive, la CGIL non scenderà a compromessi, non cederà al degrado e all’-abbrutimento. Vogliamo essere un soggetto attivo e protagonista del cambiamento che passa attraverso l’affermazione della citta-dinanza di ognuno come diritto primario. Saremo, come la nostra storia dimostra, un’organizzazione che guarda anche alle emozioni e ai sentimenti, ma a quelli della ragione”. La CGIL è in prima linea contro la crimina-lità, penso alla recente mobilitazione nel salernitano per l’uccisione del sindaco di Pollica, Angelo Vassallo: che ricetta propone per uno scossone culturale contro questo fenomeno ormai dilagante lungo tutta la Penisola? “La scossa necessaria parte dallo stabilire che la legalità deve essere la condizione per cui siamo cittadini e non sudditi. Una lega-lità che è fatta di rispetto, di regole e di qualità della vita, e dalla consapevolezza che senza non esiste diritto di ognuno di sentirsi parte della società. Senza legge impera il codice della violenza e, come dice-va, il dilagare del fenomeno lo pone come una straordinaria questione nazionale. Il rispetto delle regole, quindi, si congiunge all’idea di paese; un paese che cresce solo nel rispetto del territorio e della legalità. La CGIL farà sempre la sua parte perché è un soggetto che non dimentica e perché, soprat-tutto, ogni giorno costruisce”. Salerno, 14/12/10 Ufficio stampa Cgil Salerno

l Mezzogiorno e la crisi socio-economia, le mancate risposte del governo, il ruolo della contrattazione sociale e l’esigenza

di uno scossone culturale per contrastare il dilagante fenomeno della criminalità sono i punti centrali del dibattito politico e sinda-cale in corso per ridare fiato al lavoro, allo sviluppo e alla tutela dei diritti.

Per approfondire questi temi, e tentare di aprire uno spiraglio di luce nelle attese di giovani, precari, lavoratori e pensionati, abbiamo rivolto alcune domande al segreta-rio generale Cgil nazionale, Susanna Ca-musso (nella foto). Segretario, non le pare che in alcune realtà territoriali, in particolare del Mezzogiorno, siano necessarie scelte politiche più corag-giose e moderne per ridare fiato all’econo-mia e al mondo del lavoro? “La scelta improrogabile è di rendere opera-tive scelte, che lei chiama coraggiose ma che sono a tutti gli effetti ineluttabili e servono all’intero paese. Ciò di cui abbiamo bisogno, e che da tempo con forza rivendichiamo ed è il fine stesso della nostra azione sindacale, è di una strategia, di un’idea complessiva del paese e non dell’ennesima promessa di un’a-genda per il Sud che centralizzi le risorse e deprima le autonomie locali. Abbiamo biso-gno di una idea diversa che abbia al centro il Paese, con declinazioni specifiche per il Mezzogiorno in termini di crescita, lavoro e occupazione, in particolare per le donne e

Crisi economiche e prospettive: Intervista a Susanna Camusso Seg. Gen. CGIL Lavoro e Diritti ala centro della ripresa. Di Nicola Daniele

A.1 N. 11 Dicembre 2010

http://www.spicgilsalerno.it/index.php?option=com_content&task=view&id=314&Itemid=1

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Federalismo

CGIL, su Sanità apre fase delicata, tutelale diritti resentate oggi le proposte della Confederazione su federalismo e sanità. Per affrontare la crisi è decisivo secondo la CGIL "investire in spesa sanitaria e in spesa sociale”, significa

“difendere i redditi e la qualità dei servizi sociali” L’avvio del proces-so federalista portato avanti dal governo apre “una fase delicatissi-ma per il modello di coesione sociale del paese”. Il modo con cui si sta attuando il federalismo fiscale preoccupa la CGIL perché “si procede con superficialità su argomenti delicatissimi, come è il sistema sani-tario, e senza un adeguato confronto con le parti sociali”. E’ il giudi-zio del sindacato di Corso d’Italia sull’attuazione del federalismo fiscale e, in particolare, sul binomio ‘federalismo e sanità’. Un giudi-zio che la CGIL ha espresso oggi presentando le sue proposte di rifor-ma in un’iniziativa che ha visto la presenza del presidente della Con-ferenza delle regioni, Vasco Errani, e del segretario nazionale, Vera Lamonica. Secondo la CGIL, infatti, per affrontare la crisi, e supe-rarla, “è decisivo investire in spesa sanitaria e in spesa sociale - co-me si legge nel documento di proposta -. Significa difendere i redditi e la qualità dei servizi sociali, e agire in modo anticiclico in settori ad alta resa occupazionale e in valore aggiunto”. Per questi motivi il sindacato punta il dito contro “i tagli imposti dalle ultime manovre finanziarie”, che rendono il federalismo un progetto che nasce “debole” mentre “la spesa sociale e sanitaria non può agire in funzio-ne anticiclica”. La CGIL insiste con il governo “perché con la mano-vra di fine anno assegni le risorse previste dal patto per la salute” mentre occorre dedicare “una specifica linea di investimenti e di finanziamento corrente vincolati ai piani di riconversione della rete ospedaliera a favore dei servizi territoriali. In particolare per soste-nere, nelle regioni con gravi disavanzi, la riqualificazione dei servizi

sanitari”. Il sindacato rivendica inoltre “un adeguato finanziamento delle prestazioni sociali, il fondo non autosufficienza e quello nazio-nale sociale in primis, e la definizione immediata dei livelli essenzia-li delle prestazioni sociali (Leps). Considerate le forti disparità esi-stenti oggi tra le regioni si deve prevedere un graduale ma certo percorso di convergenza”. Va inoltre rimosso il blocco sulla contratta-zione “che penalizza i lavoratori e i servizi pubblici”. Solo così i prov-vedimenti di attuazione del federalismo fiscale, sostiene la CGIL, “saranno in grado di assicurare il finanziamento integrale dei fabbi-sogni per garantire i Lea sanitari e i Leps in tutto il paese”. Ancora, nei decreti attuativi della legge 42 del 2009 sul federalismo, la CGIL chiede che sia previsto che il fabbisogno sanitario “sia deciso a livello nazionale, come scelta politica, per garantire il diritto alla salute e alle cure. Quindi i fabbisogni regionali devono essere assegnati in base al quadro demografico e epidemiologico (pesatura per età) e sociale (indice deprivazione)”. Infine, conclude il documento CGIL, “è necessario costruire percorsi di convergenza per le regioni più debo-li”. 01/12/2010

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