nuova periodico di informazione e servizi dei … · l’ospedale di abbiategrasso, sembra avere le...

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DAL LUNEDÌ AL SABATO 8,30 - 12,30 15,30 - 19,30 DIETA DUKAN Pasta sirataki, biscotti (cocco, nocciole, cioccolato) barrette pepite crema spalmabile nocciole e cacao magro senza zucchero DOTT .SSA MONICA BURATTI via Matteotti, 24 • Motta Visconti tel. 02 90 00 75 88 ARRIVA LA FILLARINA LABO INTEGRATORI SPORTIVI • sali minerali isotonici • aminoacidi • maltodestrine • barrette • creme sportive 25% CREME/FIALE ANTICELLULITE E ADIPOSITÀ 25% CREME/FIALE ANTICELLULITE E ADIPOSITÀ SCONTO SCONTI SPECIALI! SCONTI SPECIALI! ANTIPARASSITARI PER CANI E GATTI (PULCI, ZECCHE, FILARIA, LEISHMANIA) PERIODICO DI INFORMAZIONE E SERVIZI DEI COMUNI DEL SUD-OVEST MILANESE ANNO 11 NUMERO 6 - APRILE 2013 DISTRIBUZIONE GRATUITA Rosate (MI) via De Gasperi, 8 tel. 02 9084 8757 [email protected] Nuova Rosate All’interno Shopping bus, stop alle navette al sabato Scuola: parte il pedibus, si fermano le auto Il Concorso Masperi fa il pieno di studenti Gli esami del sangue ora si fanno a domicilio Per gli anziani un servizio di assistenza domiciliare Caserma vecchia, lunga vita: il Comune ristruttura la sede dei Carabinieri Traffico in centro, in arrivo nuovi sensi unici Distretto commerciale, occasione per i negozi Via Borgomaneri, ormai “ex” boulevard ABBIATEGRASSO pag. 6 CASSINETTA pag. 8 ALBAIRATE pag. 9 OZZERO pag. 10 MORIMONDO pag. 13 CASORATE pag. 18 CASORATE pag. 18 MOTTA VISCONTI pag. 19 MOTTA VISCONTI pag. 21 CASORATE PRIMO MOTTA VISCONTI Il Consiglio comunale ha approvato una modifica alla convenzione sti- pulata con la proprietà che trasfor- ma da “direzionale” a “paracom- merciale” la destinazione della gal- leria di negozi sorta accanto al su- per e rimasta finora vuota. Le op- posizioni insorgono. pag. 15-16 Il sindaco Cazzola risponde sven- tolando i dati ufficiali della Pre- fettura alla serie di articoli di giornale che hanno recentemente dipinto Motta come una «terra di nessuno razziata da bande di de- linquenti». E accusa: «la motiva- zione è politica». pag. 20 Cantù, il futuro è adesso ABBIATEGRASSO Il Conad si allarga Furti, parlano le cifre Un’assemblea pubblica ha permesso di fare il punto sul piano di sviluppo dell’ospedale abbiatense. Nei prossimi mesi è prevista un’altra fase del trasloco nelle nuove strutture, mentre sul piano organizzativo la strada è quella di una maggiore integrazione con Legnano e Magenta. Non senza qualche timore in città. pag. 2-5 CASORATE PRIMO (PV) via Circonvallazione, 5/a tel. 346 75 04 235 www.italianfitness.it

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DAL LUNEDÌ AL SABATO 8,30 - 12,30 15,30 - 19,30

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Shoppingbus, stop alle navette al sabato

Scuola: parte il pedibus, si fermano le auto

Il ConcorsoMasperi fa il pieno distudenti

Gli esami del sangue ora si fannoa domicilio

Per gli anzianiun servizio di assistenzadomiciliare

Caserma vecchia,lunga vita: il Comuneristruttura la sede deiCarabinieri

Traffico incentro, in arrivo nuovisensi unici

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ViaBorgomaneri, ormai “ex”boulevard

ABBIATEGRASSO

pag. 6

CASSINETTA

pag. 8

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MORIMONDO

pag. 13

CASORATE

pag. 18

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pag. 18

MOTTA VISCONTI

pag. 19

MOTTA VISCONTI

pag. 21

CASORATE PRIMO MOTTA VISCONTI

““ ““Il Consiglio comunale ha approvatouna modifica alla convenzione sti-pulata con la proprietà che trasfor-ma da “direzionale” a “paracom-

merciale” la destinazione della gal-leria di negozi sorta accanto al su-per e rimasta finora vuota. Le op-posizioni insorgono. pag. 15-16

Il sindaco Cazzola risponde sven-tolando i dati ufficiali della Pre-fettura alla serie di articoli digiornale che hanno recentemente

dipinto Motta come una «terra dinessuno razziata da bande di de-linquenti». E accusa: «la motiva-zione è politica». pag. 20

Cantù, il futuro è adesso

ABBIATEGRASSO

Il Conad si allarga Furti, parlano le cifre

““Un’assemblea pubblica ha permesso di fare il punto sul piano

di sviluppo dell’ospedale abbiatense. Nei prossimi mesi è prevista un’altra fase

del trasloco nelle nuove strutture, mentre sul piano organizzativo la strada è quella di una

maggiore integrazione con Legnano e Magenta. Non senza qualche timore in città. pag. 2-5

CASORATE PRIMO (PV)via Circonvallazione, 5/a

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2 aprile 2013PRIMO PIANO

“Il futuro del Cantù: ambulatori protagonisti e servizi “in rete” con Magenta e Legnano

ABBIATEGRASSO

C’era il pubblico dellegrandi occasioni a gre-mire la sala consiliare

del Castello Visconteo di Ab-biategrasso, lo scorso 26 mar-zo, per l’appuntamento conl’assemblea pubblica intitolataOspedale di Abbiategrasso og-gi e domani. Una conferma, sece ne fosse il bisogno, di quan-to la città si senta profonda-mente legata al “suo” ospeda-le, fondato nel 1882 grazie alledonazioni di un gruppo di cit-tadini, a partire da quel Co-stantino Cantù di cui oggi lastruttura porta il nome.

La partecipazione degli ab-biatensi alla serata, d’altronde,era favorita dalle aspettativesuscitate dall’iniziativa, orga-nizzata dall’Amministrazionecomunale insieme con l’Azien-da ospedaliera Ospedale civiledi Legnano. La presenza an-nunciata di numerosi dirigentidi quest’ultima, a partire daldirettore generale dottoressaCarla Dotti, infatti, promettevala possibilità di fare il puntosul piano di sviluppo del Can-tù. E di approfondire sia la si-tuazione attuale sia le prospet-tive per il futuro, sotto il profi-lo delle strutture così come deiservizi.

E così è stato. Da una parte,infatti, i rappresentanti dell’A-zienda ospedaliera hanno mes-so in evidenza lo sforzo avviatoda alcuni anni – e tuttora incorso – per rinnovare l’ospeda-le abbiatense e dotarlo di unamigliore organizzazione e dinuove specializzazioni. Dall’al-tra, amministratori locali, as-sociazioni e semplici cittadinihanno chiesto chiarimenti egaranzie rispetto agli effetti discelte organizzative – impostedalla scarsità di risorse econo-miche – che potrebbero com-promettere il vero “capitale”dell’ospedale: la presenza diuna consistente équipe di pro-fessionisti capaci e motivati.

«Il nuovo Piano di organiz-zazione recentemente appro-vato dall’Azienda ospedaliera– ha esordito il sindaco Arrara– prevede una serie di tagli, glistessi imposti per legge a tuttele strutture pubbliche. Moltipunti sono, perciò, da chiarire.In particolare, come si concre-tizzeranno tali tagli – pari al5% – e quali conseguenzeavranno sui servizi? Comeverranno rafforzati i diparti-

menti in seguito alla diminu-zione dei primariati? Altraquestione: la filosofia del Pia-no è di considerare i quattroospedali dell’azienda [oltre adAbbiategrasso, anche Legna-no, Magenta e Cuggiono, NDR]come un un’unica entità. Lanostra preoccupazione al ri-guardo è che la maggior partedelle risorse e delle attività sa-nitarie più qualificate possavenire accentrata su Legnano.Non vogliamo cittadini pa-zienti costretti a fare i pendo-lari tra i vari presidi ospedalie-ri; chiediamo piuttosto chesiano i medici a spostarsi tra ivari plessi. E ancora: è veroche sono finalmente disponi-bili i sei milioni di euro desti-nati agli arredi e alle attrezza-ture del nuovo ospedale?»

A molte domande, anche senon a tutte, è stata data rispo-sta nel corso del dibattito: inqueste pagine cerchiamo di fa-re il quadro sulla discussioneche ha riguardato i servizi,mentre nelle successive illu-striamo i punti salienti emersiriguardo al futuro delle strut-ture e alla situazione del Pron-to Soccorso.

NUOVI LABORATORI E “MEDICI VIAGGIATORI”

«Negli ultimi quattro anni ilCantù ha cambiato faccia – hasottolineato la dottoressa Dot-ti, – una trasformazione otte-nuta soprattutto grazie allariorganizzazione del ProntoSoccorso [di cui parliamo apagina 4, NDR] e all’introdu-zione di nuove specialità am-bulatoriali. In particolare, so-no stati attivati un laborato-rio senologico – dove si effet-tua anche la ricostruzionemammaria, – un ambulatoriobariatrico per i pazienti obesi,un ambulatorio per le endo-crinopatie e un ambulatorioortopedico del piede. Inoltreabbiamo aperto un punto al-lattamento e siamo pronti adattivare a breve anche un am-bulatorio di urologia. In pre-visione, quando avremo i fon-di necessari, contiamo anchedi acquistare un’apparecchia-tura per l’angioplastica.»

L’obiettivo, in pratica, èquello di un ospedale capacedi offrire una serie di servizi dialto livello, fra i quali sono de-stinati ad assumere un ruolo

di primo piano quelli ambula-toriali. È intorno a essi, infat-ti, che ruoterà la futura iden-tità delineata per il Cantù,quella di “presidio intermediodi eccellenza”. Una definizio-ne che implica, però, anchel’impossibilità per il nosoco-mio abbiatense di raccogliereal suo interno tutte le specia-lità, dal momento che il suobacino d’utenza non lo con-sente. Ciò che non sarà dispo-nibile in loco ad Abbiategrassosarà, comunque, garantito inaltro modo ai cittadini di Ab-biategrasso e dei paesi limitro-fi, hanno assicurato i dirigentidell’Azienda ospedaliera.

«Il Cantù – ha spiegato ladottoressa Dotti, – va conside-rato come una delle “quattroporte” da cui entrare in un si-stema che comprende tutti equattro gli ospedali dell’a-zienda. Una volta entrato, ilpaziente avrà a disposizione,in un modo o nell’altro, tutti iservizi: l’impegno è di assicu-rare quelli offerti finora e difare il possibile per garantirnedi ulteriori. Ad Abbiategrasso,a esempio, non potremo maiaprire una neurochirurgia ouna cardiochirurgia, ma l’o-biettivo è quello di creare ipresupposti affinché un pa-ziente che necessita un inter-vento in uno di questi campipossa essere accompagnatodal suo medico in un altroospedale dell’azienda, per poifare ritorno al Cantù dove sa-rà seguito nel decorso posto-peratorio.» Al riguardo, il di-rettore generale ha sottolinea-to che questo non significacreare “pazienti pendolari”,perché l’ammalato sarà guida-to nel percorso, e non “spedi-to” come un “pacco postale”.

Nella maggior parte dei casi,però, saranno gli specialisti aviaggiare tra i diversi presidi.Con l’intento di offrire ai pa-zienti i servizi in loco, ma nonsolo. «È un processo già avvia-to in questi anni – ha osserva-to il direttore sanitario dell’a-zienda ospedaliera MassimoLombardo – e che vede i pro-fessionisti spostarsi frequente-mente fra i quattro ospedali.In questo modo possono con-dividere le loro esperienze, chediventano, così, patrimonio adisposizione di tutti i pazientidell’intera azienda ospedalie-ra. Indipendentemente dall’o-spedale al quale i pazienti sisono rivolti.»

“A vviato ormaipiù di diecianni fa,

il piano di sviluppodell’ospedale diAbbiategrasso si staconcretizzando siacon la realizzazionedi nuove strutturesia attraverso lariorganizzazione dei servizi. Occasione per fareil punto sui risultatigià raggiunti e sulleprospettive future di tale percorso èstata l’assembleapubblica che si ètenuta lo scorso26 marzo alCastello Visconteo. Una serata da cuisono emersi sia ipunti di forza sia gli elementi di debolezza del CostantinoCantù, il cui futurosembra destinato agiocarsi nel quadrodi una sempre piùstretta integrazionecon gli altri trepresidi dell’Aziendaospedaliera

Il “Vecchio” ospedale accanto al “nuovo”: a sinistra una delle palazzine direcente realizzazione, a destra il “monoblocco” che risale agli anni Settanta

«Serve più collaborazione tra ospedale e ASL»

Dare maggiore visibilità ai diversi servizi offerti dal Can-tù, affinché i medici di famiglia possano indirizzarvi ipazienti a seconda delle necessità. Questo l’invito lan-

ciato nel corso dell’assemblea dello scorso 26 marzo dal dot-tor Giampiero Montecchio, presidente dell’associazione AMA,che riunisce i medici di base abbiatensi. «I recenti processi diriorganizzazione ci hanno lasciato disorientati – ha osserva-to Montecchio – e in mancanza di valide informazioni sulleopportunità offerte, che noi dovremmo a nostra volta illu-strare ai pazienti, la tendenza è di indirizzare questi ultimialtrove, a esempio a Milano e Pavia. È perciò auspicabile unamaggiore collaborazione tra Azienda ospedaliera e ASL: nel-l’interesse di tutti, ma soprattutto dei cittadini.»

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3PRIMO PIANOaprile 2013

ABBIATEGRASSO

Sulle conseguenze che ilnuovo Piano di organiz-zazione (POA) dell’Azien-

da ospedaliera comporterà perl’ospedale di Abbiategrasso,sembra avere le idee chiare ilMovimento per i diritti del cit-tadino malato, associazioneabbiatense nata con il dupliceobiettivo di essere di supportoagli utenti delle strutture sani-tarie e di confrontarsi con que-ste per il miglioramento deiservizi.

«Il Cantù viene toccato dalPOA in due punti – ha spiegatoUmberto Comin, fino alla finedell’anno scorso primario diMedicina a Magenta (ora inpensione), e dallo scorso 25marzo nuovo presidente delMovimento, come lo stessoComin ha annunciato “in di-retta” nel corso dell’assembleadel 26 marzo. – Uno riguardal’endoscopia, per la quale èprevista una gestione centra-lizzata da Legnano. Leggendoil Piano si deduce, in partico-lare, l’orientamento a sospen-dere l’attività endoscopica peri pazienti ambulatoriali, cherappresentano il 70% dell’at-

tività: se così fosse, l’invito delMovimento è quello di ripen-sarci, perché si creerebberogravi disagi alla popolazionedi Abbiategrasso e del circon-dario. L’altro è il cambiamen-to di qualifica delle Unità ope-rative di Ortopedia e Chirur-gia, che comporta, di fatto, illoro declassamento dal puntodi vista istituzionale e orga-nizzativo. Da strutture com-plesse [equivalenti ai prima-riati del recente passato, NDR],diventano, infatti, strutturesemplici, cioè con un dirigen-

te in loco che fa, però, capo aun primario altrove, nel casospecifico a Magenta. Chiedia-mo sia loro garantita unamaggiore autonomia attra-verso la qualifica di strutturesemplici a valenza dipartimen-tale, in analogia a quanto fat-to un anno fa nel caso diPneumologia.»

Il cambiamento di qualificadelle Unità operative previstodal POA, ha poi spiegato il di-rettore sanitario dell’aziendaospedaliera Massimo Lombar-do, rientra in un più generale

processo di revisione dellestrutture complesse che ha in-teressato anche gli altri ospe-dali dell’azienda. E va inqua-drato nel contesto di uno sche-ma organizzativo che negli ul-timi 10-15 anni si è andato tra-sformando, riconoscendo, pe-rò, ai medici «autonomia deci-sionale e professionale comenon avveniva in passato.»

Ma per Comin – che ha pe-raltro sottolineato come quel-la espressa fosse da considera-re «una proposta ragionevolea attuabile anche a POA vigen-te, che formuliamo pubblica-mente e per la quale ci aspet-tiamo una risposta» – il “de-classamento” potrebbe poten-zialmente nuocere al Cantùnel suo complesso. «Il futurodi una struttura sanitaria sigioca soprattutto sulla suabuona reputazione, e questa siottiene solo con risorse ade-guate, con una buona orga-nizzazione e, soprattutto, conuna dirigenza e un personalemotivati e incentivati. Ad Ab-biategrasso abbiamo tanti“numeri uno”: cerchiamo dinon disincentivarli, altrimentivi sarebbero defezioni checreerebbero problemi.»

«A fare la differenza sarà la capacità di incentivare e motivare il personale»

““Il Movimentoper i diritti delcittadino malato

manifesta timori sui possibili effettinegativi di alcunemisure previste dal piano diriorganizzazionedell’aziendaospedaliera. A preoccupare è soprattutto quello che vieneconsiderato undeclassamento di Ortopedia eChirurgia

L’ingresso dell’ospedale Costantino Cantù

4 aprile 2013PRIMO PIANO

“Pronto Soccorso: ecco

il biglietto da visita del “nuovo Cantù”ABBIATEGRASSO

Fra i tanti servizi di unospedale, è sicuramenteuno dei più importanti.

Ed è probabilmente quello cheagli occhi dei cittadini dà la“misura” dell’efficienza dell’in-tera struttura. Stiamo parlan-do del Pronto Soccorso: quellodel Costantino Cantù è radi-calmente cambiato negli ulti-mi anni, come è stato ribaditonel corso dell’assemblea pub-blica dello scorso 26 marzo.

«Fino a quattro anni fa – hasottolineato la dottoressa CarlaDotti, direttore generale dell’A-zienda ospedaliera – era inade-guato non solo in termini distruttura, ma anche di orga-nizzazione e funzionamento.Praticamente era fermo aglianni Settanta: i pazienti piùgravi, che non potevano esseredimessi, venivano semplice-mente consegnati ai reparti.Con il trasferimento nellanuova sede, nel luglio 2009,abbiamo anche riorganizzatoil servizio, per renderlo degnodi un “signor ospedale”.»

Punti di forza di tale riorga-nizzazione sono la presenza diun rianimatore 24 ore su 24(al riguardo il sindaco Arraraha, peraltro, chiesto garanzieper il futuro), la creazione diquattro letti cosiddetti di os-servazione breve intensiva(OBI) e l’aumento del numerodi consulenze mediche.

«Il Pronto Soccorso non èpiù un semplice luogo di tran -sito, ma una postazione in cuiil malato viene gestito – haspiegato il dottor Giancarlo Ra-zionale, responsabile del servi-zio: – si effettua la diagnosi e,quando possibile, si intervienecon cure adeguate seguite dal-le dimissioni, mentre negli al-tri casi si opta per il ricovero

nel reparto più appropriato. Lapresenza di ben quattro postiOBI, poi, significa la possibilitàdi prendersi in carico ammala-ti cosiddetti border line, cioècon un quadro clinico nonchiaro: questi possono esseretenuti in osservazione per 24ore e sottoposti, se è il caso, aesami d’urgenza.»

La ristrutturazione del Pron-to Soccorso, inoltre, è ruotataintorno alla necessità di favori-re l’assistenza ai pazienti acuti.«A tale scopo – ha osservato ladottoressa Dotti, – abbiamoaperto nel 2010, insieme conl’ASL, un apposito ambulatorioper i codici bianchi [cioè i pa-zienti per i quali è sufficientel’assistenza del medico di fami-glia, NDR]. Si è trattato di unasperimentazione che ha datoottimi risultati ed è diventataun modello esteso a tutte leprincipali strutture di prontosoccorso della regione. Abbia-mo, inoltre, istituito i fasttrack,» vale a dire, corsie prefe-renziali per i cosiddetti codiciverdi: i pazienti meno gravi,con problemi che non interes-sano funzioni vitali, ma chevanno comunque curati. «Vi èil fast track ortopedico, quellooculistico e quello per il piedediabetico: permettono di invia-re i malati direttamente in ca-rico allo specialista che sa trat-tarli. Ma, soprattutto, insiemecon il laboratorio per i codicibianchi, danno al personale delPronto Soccorso la possibilitàdi concentrarsi sui casi piùgravi e urgenti.»

Un tipo di organizzazioneche dà dà buoni risultati, so-stengono i dirigenti dell’azien-da ospedaliera: a dimostrazionehanno citato i dati sul funzio-namento del Pronto Soccorsodal 2009 a oggi, che riportiamoin sintesi nel riquadro.

“N el 2009il ProntoSoccorso

dell’ospedale di Abbiategrassoha cambiato sede, ma soprattuttoorganizzazione e funzionamento.«Prima di tale data,era sostanzialmente un luogo dove imalati si trovavano“in transito”, mentre ora, invece,è una postazione dove si intervienecon diagnosi e cureadeguate» spiega il dottorRazionale,responsabile del servizio. Che illustra i dati dell’attivitàdell’ultimoquadriennio

L’attività del Pronto Soccorso in cifre

Tempi di attesa che, dal 2009 a oggi, sono diminuiti di 4minuti (da 56,8 a 52,4) e che sono attualmente del 48%inferiori a quelli medi della Lombardia (pari a 100 mi-

nuti). È questo uno dei dati salienti del funzionamento delPronto Soccorso dell’ospedale Costantino Cantù di Abbiate-grasso, che a partire dal 2009, quando è stato trasferito nel-l’attuale sede, ha fatto registrare mediamente circa 18.000accessi all’anno. Tra questi, i pazienti più gravi (i cosiddetticodici rossi o gialli) costituiscono l’11,2% (da notare che intal caso non vi è alcun tempo di attesa: la presa in carico dalmedico di guardia è, infatti, immediata).

Interessante, poi, il numero totale di prestazioni effettua-te: dal 2009 al 2012 ha mostrato un andamento sempre inaumento. In particolare, gli esami di laboratorio sono passa-ti da quasi 62.000 a 66.400, la diagnostica per immagini da10.700 a 11.837 e le consulenze da 1.596 a 1.879. Interes-santi anche i dati degli interventi effettuati su pazienti indi-rizzati al Costantino Cantù dal sistema di Emergenza Ur-genza, vale a dire quelli che hanno più bisogno di attenzio-ne. Nel 2012 la centrale del 118 ha inviato ad Abbiategrasso3.059 pazienti: in linea con il numero degli anni precedenti,e circa la metà di quelli trattati dai Pronto Soccorso di Ma-genta e di Legnano (che sono intorno ai 7.500 ciascuno).

Infine, la mortalità: nel quadriennio 2009-2012 l’inciden-za media di mortalità è stata esigua, pari allo 0,00094. In va-lori assoluti, nel 2012 al Pronto Soccorso di Abbiategrassosono deceduti 19 pazienti: 18 di questi erano, però, arrivatial Cantù già in stato agonico o preagonico, tutti trasportatidal 118 e con manovre rianimatorie già in atto.

L’ingresso del Pronto Soccorso del Costantino Cantù

Contro gli imprevisti e i rischi di tutti i giorni scegli un fuoriclasse, anzi due, come Marco e Giuseppe Gandini due dei nostri migliori Agenti

5PRIMO PIANOaprile 2013

ABBIATEGRASSO

Quando diventeranno pie-namente operative ledue nuove palazzine rea-

lizzate per costituire il “cuore”del nuovo ospedale di Abbiate-grasso? È una delle domandeche più frequentemente si pon-gono gli abbiatensi. Una rispo-sta è venuta, nel corso dell’as-semblea pubblica dello scorso26 marzo, dalla dottoressa Car-la Dotti, direttore generale del-l’Azienda ospedaliera.

Delle due palazzine, ha spie-gato, quella edificata tra il2002 e il 2007 (attualmente in-dicata come palazzina Y, mal’intenzione è di intitolarla aqualche illustre abbiatense) èsede, dal 2009, del nuovoPronto Soccorso e di alcuni re-parti di degenza. All’ultimopiano dell’edificio sono, però,ancora da allestire le sale ope-ratorie. L’altra (palazzina M,anch’essa in attesa di un no-me), costruita più recente-mente, è ancora priva di arredie attrezzature: solo quando sa-ranno disponibili vi potrannoessere trasferiti i reparti e iservizi ancora ospitati nel vec-chio monoblocco realizzatonegli anni Settanta.

L’operazione è, però, ritarda-ta dalla mancanza dei fondi ne-cessari. Le due palazzine, infat-ti, sono state realizzate con unintervento di 27 milioni di eu-ro – 15 dal bilancio dell’Azien-da ospedaliera e 12 da quellodella Regione, – ma tale cifranon comprendeva l’acquisto diarredi e attrezzature. A talescopo, nel 2008 la Regione hastanziato altri sei milioni, chesono stati, però, “congelati” daivari giri di vite sulla spesa pub-blica decisi a livello nazionalenegli ultimi anni.

«I fondi sono stati sbloccatilo scorso gennaio dal ministro

della Salute Balduzzi – ha an-nunciato durante l’assembleala dottoressa Dotti. – Ma, perpoterne effettivamente dispor-re, dobbiamo presentare unprogetto, che poi il Ministerodovrà approvare: una proce-dura che, in tutto, durerà di-ciotto mesi, cui ne vanno ag-giunti, indicativamente, altritre per il bando di gara.» Pocomeno di due anni, quindi. In-tanto, però, qualche cosa si po-trà fare. «I lavori per la realiz-zazione della palazzina M so-no stati effettuati con un ri-sparmio di 2,6 milioni rispettoalla base d’asta – ha continua-

to il direttore generale: – unacifra che abbiamo ottenuto dipoter utilizzare, anziché resti-tuire alla Regione come daprassi. Ciò significa che abbia-mo potuto acquistare gli arre-di completi per le sale opera-torie, che abbiamo già in casa,e una parte [relativa all’ingres-so e ai reparti di degenza, NDR]di quelli per l’altra palazzina.

Contiamo, perciò, di poterallestire le sale operatorie – almomento mancano ancora lecertificazioni dei collaudi –dopo l’estate. In concomitan-za con la loro entrata in fun-zione abbiamo intenzione diaprire anche una day surgery,che permetterà interventi contecniche non invasive sotto ilprofilo sia chirurgico sia ane-stesiologico, e di conseguenzala dimissione del paziente ingiornata. Per quanto riguar-da, invece, la palazzina M,confidiamo di poterci entrarea inizio del prossimo anno,escludendo, però, il trasferi-mento di radiologia e dei labo-ratori.» Gli arredi per questiultimi, infatti, potranno essereacquistati solo grazie ai sei mi-lioni recentemente sbloccati:bisognerà, perciò, attendereancora.

«Sale operatorie attive dopo l’estate, trasloco nella nuova palazzina a inizio 2014»

““La dottoressaCarla Dotti,direttore

generale dell’Aziendaospedaliera, ipotizzadue possibili date per il trasferimentodi reparti e servizidel Cantù nellenuove strutture da poco terminate. Il trasloco nonriguarderà, però,radiologia elaboratori, destinatia rimanere ospitatinel “monoblocco”per altri due anni

Veduta d’insieme dei nuovi edifici dell’ospedale Cantù realizzati a partire dal 2002. In primo

piano la palazzina M, la più recente; sullo sfondo la palazzina Y

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Èin programma sabato 13 aprile alle 15 alCastello Visconteo l’inaugurazione dellamostra Il museo della macchina da scrive-

re... la storia, la tecnica, il fascino dell’invenzio-ne che ha rivoluzionato il modo di comunicarenel mondo, organizzata dall’assessorato alla Cul-tura, Turismo, Cittaslow, Politiche ambientalidel Comune di Abbiategrasso in collaborazionecon il Museo della macchina da scrivere di Mila-no. L’evento abbiatense, unico nel suo genere,pone l’accento sul valore sociale oltre che prati-co ed economico che ha rivestito una delle indi-scusse protagoniste degli uffici e delle case nelcorso dell’intero Novecento: la macchina da scri-vere, per l’appunto, il geniale apparecchio che hadato origine a milioni di lettere, documenti e li-bri. Sarà possibile visitare l’esposizione, allestitanei sotterranei del Castello Visconteo, da sabato13 fino a domenica 21 aprile, dalle 15 alle 19 neigiorni feriali e dalle 10 alle 19 nei giorni festivi,con orario continuato e ingresso libero.

In occasione della mostra è stato, inoltre, in-detto il quarto concorso di dattilografia IndroMontanelli, rivolto ai ragazzi di età inferiore aiquindici anni che potranno effettuare una provadi dattilografia su vecchie macchine da scrivere.Sarà proclamato vincitore – e riceverà in paliouna macchina da scrivere Olivetti d’epoca – chibatterà con il minor numero di errori una frasedel celebre giornalista Indro Montanelli.

Il vincitore sarà premiato dopo la conferenzasulla storia della scrittura Dalla pietra rupestreal mouse, a cura di Umberto Di Donato, presi-dente del museo milanese, che si terrà domenica21 aprile alle 18, a conclusione della mostra, nel-la sala consiliare del Castello Visconteo.

Al Castello Visconteo una mostra rende omaggio alla macchina da scrivere

““Unica nel suo genere, sarà allestita nei sotterranei

del Castello Visconteo a partire da sabato 13 fino a domenica 21 aprile, con ingresso gratuito

ABBIATEGRASSO

Sono cambiati, a partire dalloscorso 2 aprile, gli orari del-lo shopping bus di Abbiate-

grasso, il servizio di trasportopubblico urbano gratuito natonel 2004 per permettere a tutticoloro che risiedono nelle perife-rie – soprattutto agli anziani – diraggiungere in modo semplice erapido il centro storico e i servizipiù importanti (quali ospedale,mercato, cimitero e stazione fer-roviaria).

A seguito di una rilevazionestatistica, effettuata nelle variefasce orarie per determinare lafrequenza dell’utilizzo dei busnavetta, l’Amministrazione co-munale ha, infatti, deciso di ra-zionalizzare e ottimizzare il ser-vizio concentrandolo nelle trattee negli orari più frequentati.

La novità più importante è co-stituita dalla soppressione dello

shopping bus al sabato mattina:una scelta motivata dallo scarsonumero di utenti registrato in ta-le giornata, non sufficiente a giu-stificare il costo di mantenimen-to del servizio. Dall’inizio del me-se, perciò, le navette circolanosolo nelle mattine di martedì e divenerdì, nella fascia oraria com-presa tra le 9 e le 12.35.

Altra novità di rilievo riguardal’accorpamento delle linee: la li-nea gialla (che raggiunge Castel-letto, il quartiere Ertos e la Gen-nara) è ora unita con quella rossa(che, dalla Fiera, percorre vialeSforza), mentre la linea blu (cheserve la zona “Primavera” e viaCassolnovo, oltre ad alcune casci-ne) con la linea verde (che dallaFiera raggiunge la zona nord del-la città, in particolare via Novarae via Legnano). L’accorpamentonon ha, però, influito sui percor-si, che restano pressoché inalte-rati.

Per quanto riguarda invece, lafrequenza delle navette, il percor-so della linea gialla offre ora trecorse da Castelletto verso la Fierae due nella direzione opposta,mentre quello della linea blu unasola corsa per direzione. Cinque,invece, le corse disponibili lungoil tragitto della linea rossa, e al-trettante quelle lungo il tragittodella linea verde.

I nuovi orari dettagliati sonodisponibili sul sito on line del Co-mune, ma si possono anche riti-rare in formato cartaceo pressol’Ufficio Relazioni con il Pubbliconella sede di Piazza Marconi, 3(aperto il lunedì, il martedì e ilgiovedì dalle 9 alle 17, il mercole-dì dalle 10 alle 19 e il venerdì dal-le 8 alle 13).

Nonostante gli accorpamenti diorari e di linee, l’Amministrazio-ne comunale ha ribadito la volon-tà di mantenere comunque gra-tuito il servizio per tutta l’utenza.

Shopping bus gratuito,ridimensionato il servizio

““Dallo scorso 2 aprile le navette per il mercatocircolano ad Abbiategrassosolo il martedì e il venerdìmattina: è stato, infatti, soppresso il servizio del sabato. Sono state, inoltre,accorpate le linee, ma restano, però, inalterati i percorsiUna navetta

dello shopping bus

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8 aprile 2013CASSINETTA DI LUGAGNANO

““L’Amministrazione ha stabilito un

nuovo schema di apertura al pubblico, in vigore dallo scorso 2 aprile

A Cassinetta è scattato un nuovo orario

per gli uffici comunali

CASSINETTA DI LUGAGNANO

Gli uffici del Comune di Cassinetta di Luga-gnano hanno adottato da pochi giorni unnuovo orario di apertura al pubblico, al fi-

ne di meglio rispondere alle esigenze della po-polazione. In particolare, dallo scorso 2 aprilel’ufficio Servizi demografici riceve i cittadinitutte le mattine dal lunedì al venerdì dalle 8.30alle 10.30 (anziché dalle 8.30 alle 12.30 come av-veniva in precedenza), oltre che nei pomeriggidi martedì dalle 13.30 alle 16 e di giovedì dalle16 alle 18.

Gli uffici Tecnico, Finanziario e dei Servizi so-ciali e scolastici sono, invece, aperti dal martedìal giovedì con orario variabile: martedì dalle13.30 alle 16, mercoledì dalle 10.30 alle 13.30(anziché dalle 8.30 alle 10.30 come avveniva inprecedenza) e giovedì dalle 16 alle 18.

Infine, l’ufficio di Polizia locale riceve il pub-blico il giovedì pomeriggio dalle 17 alle 18.

Per i cittadini che, comunque, trovassero dif-ficoltà a recarsi agli sportelli in tali orari, vi è lapossibilità di concordare un appuntamento tra-mite telefono, e-mail o fax per avere una diversamodalità di accesso ai servizi.

E.M.

““Dallo scorso 21 marzo i piccolicassinettesi possono raggiungere la scuola elementare a piedi, in gruppo e sorvegliati da accompagnatori.Contemporaneamente un’ordinanzadel sindaco ha imposto il divieto di transito per venti minuti al giorno in via Trieste, in occasionedell’entrata degli alunni a scuola

A Cassinetta parte il pedibus,si fermano le automobili

Un tratto di via Trieste

CASSINETTA DI LUGAGNANO

Ascuola, a Cassinetta, ora si vainsieme e in allegria. Dalloscorso 21 marzo, infatti, è

stato attivato il progetto Pedibus,che consente ai bambini residentiin paese di raggiungere la scuola apiedi in un gruppo sorvegliato daaccompagnatori. Ideato con unamolteplicità di obiettivi – favorirela socializzazione e l’attività fisicadei bambini; ridurre il traffico vei-colare e l’inquinamento; agevolarei genitori – il nuovo servizio fun-ziona così come farebbe un veroautobus di linea, seguendo, cioè,un percorso prestabilito (o megliodue, che partono rispettivamenteda via Ciocchina e da via Don Ra-

vazzi per convergere di fronte allascuola dell’infanzia e da lì rag-giungere la scuola primaria), lun-go il quale raccoglie i “passeggeri”a una serie di fermate.

Contemporaneamente all’avviodel progetto, l’Amministrazionecomunale di Cassinetta di Luga-gnano ha deciso di chiudere altraffico via Trieste, sui cui si aprel’ingresso delle scuole elementari,in concomitanza con l’orario diinizio delle lezioni. Il provvedi-mento è scattato lo scorso 21 mar-zo, così come previsto da un’ordi-nanza siglata alcuni giorni primadal sindaco Daniela Accinasio. Datale data, perciò, i veicoli a moto-re non possono percorrere viaTrieste dalle ore 8.15 alle ore 8.35

durante i giorni feriali: una misu-ra che resterà in vigore per tutto ilperiodo scolastico, permettendo,così, a pedoni e ciclisti di muover-si in completa sicurezza durante ilperiodo di ingresso degli alunninell’istituto. Sono escluse dal di-vieto le vetture munite di contras-segno per portatori di handicap;inoltre non sarà vietata l’uscita airesidenti nella zona.

Venti minuti di calma e tran-quillità che garantiranno unamaggiore tutela dei bambini cheogni giorno si accingono a fre-quentare la scuola di Cassinetta,rendendo migliore la fruibilitàdelle strade nei pressi dell’istituto.

Elia Moscardini

A CASAMUOVITI

CON UN DITO

9ALBAIRATEaprile 2013

ALBAIRATE

Ben 1.028 alunni, 20 scuole,55 classi, 4.900 euro distri-buiti in premi. Sono questi i

numeri della nona edizione delconcorso nazionale Angelo Ma-speri, promosso dal Comune diAlbairate in collaborazione conl’associazione Amici del Museoagricolo e con la Biblioteca civica.

Un evento, questo, che se da unlato è organizzato per ricordareAngelo Masperi, un sindaco (incarica dal 1993 al 2003) partico-larmente attento alla difesa e allavalorizzazione del mondo agrico-lo, dall’altro è finalizzato a sensi-bilizzare le nuove generazioni suitemi che riguardano l’ambiente,

l’ecologia, le risorse naturali e laconoscenza del territorio.

La nona edizione ha avuto co-me tema L’energia a colori. I ra-gazzi delle scuole italiane sonostati invitati, utilizzando le tecni-che indicate nel bando di concor-so (come pittura, grafica, collage,fotografia), a presentare lavori fi-nalizzati a promuovere la consa-pevolezza che l’energia è deter-minante per lo sviluppo di tutti iPaesi, in particolare di quelli piùpoveri del pianeta. Hanno parte-cipato complessivamente 1.028alunni di 20 scuole italiane.

La cerimonia di premiazione,preceduta dall’esposizione deglielaborati nella Biblioteca civicaLino Germani, si è tenuta lo

scorso 24 marzo al centro sporti-vo di Albairate, dove sono arriva-te centinaia di bambini accompa-gnati da insegnanti e genitori. Iprimi premi da 300 euro ciascu-no sono stati assegnati a tre scuo-le secondarie di primo grado:l’Aldo Moro di Corbetta, la E.Crespi di Busto Arsizio (classe IIC) e la Carducci-Correnti di Ab-biategrasso (classe II B), mentre isecondi premi da 250 euro cia-scuno sono andati alla scuola se-condaria di primo grado Erasmoda Rotterdam di Albairate (classiII A, II B, II C), alla scuola secon-daria di primo grado Josti-Travel-li di Mortara e alla scuola secon-daria di primo grado Luini-Fal-cone di Rozzano. I terzi premi da150 euro ciascuno, infine, sonostati assegnati all’istituto com-prensivo Gobetti di Trezzano(classe IV A), al pre e post scuoladella primaria di Albairate e all’i-stituto comprensivo Carlo Urba-ni di Jesi.

Tra i numerosi altri riconosci-menti assegnati, da segnalarequelli per la partecipazione piùnumerosa e per la varietà deglielaborati, che hanno visto pre-miate diverse classi della scuolaprimaria di Albairate: 100 euroalla classe I A, 100 euro alla clas-se II C, 100 euro alla classe III B,150 euro alla classe III A e 150 eu-ro alla classe IV B.

““La biblioteca di Albairate ha deciso

di organizzare una mostra per sensibilizzare i ragazzi nei confronti dell’arte

Alla Lino Germani va in scenaDalla pARTE dei Giovani

ALBAIRATE

La Biblioteca civica di Albairate organizzaper sabato 13 aprile una mostra intitolataDalla pARTE dei giovani: scopo dell’iniziati-

va è sensibilizzare i ragazzi nei confronti dell’ar-te. Esporrà le proprie opere Jlenia Selis, che perl’occasione dipingerà dal vivo un’opera pittoricarealizzata appositamente per l’evento.

La mostra sarà aperta a tutti dalle 15 alle 19;la manifestazione comprende anche un’appeti-tosa merenda al cioccolato, che sarà servita dal-le 16.30 alle 17.30 durante la presentazione del-l’artista e delle opere esposte.

Chi desiderasse ulteriori informazioni sull’e-vento può contattare la Biblioteca attraversol’indirizzo e-mail [email protected], oppure telefonando allo 02 9498 1343.

M.R.

““Lo scorso 24 marzo

si è tenuta ad Albairate la premiazione della nona

edizione del concorso: intitolata L’energia a colori,

ha visto la partecipazione di 1.028 studenti

di 20 scuole

Oltre mille studenti per Il Concorso Masperi

Un momento della premiazione

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10 aprile 2013OZZERO

OZZERO

Amministrazione comunale escuola: due realtà che, nelnostro territorio, da anni

collaborano per il bene dei ragaz-zi, allo scopo di garantire alla fet-ta più giovane della popolazione lagiusta formazione. I tagli allascuola pubblica hanno, infatti, vi-sto scendere in campo, al fine dinon privare i più piccoli di impor-tanti percorsi formativi ed educa-tivi, le Amministrazioni locali.Che, pur nelle oggettive difficoltàeconomiche del periodo, hannocercato di garantire i servizi scola-stici, accollandosi, a seconda dellenecessità, le spese del personaleper la pausa pranzo (mensa), ilservizio di pre e post scuola e, ad-dirittura, il costo di educatrici einsegnanti per la creazione di la-boratori pomeridiani.

È il caso di Ozzero, che negli ul-timi anni, e nonostante le pocherisorse, ha sempre lavorato per lacentralità del bambino e i suoipercorsi di crescita. «È importan-te ricordare – precisa il sindaco diOzzero Willie Chiodini – che glieffetti sui Comuni e sulla qualitàdell’offerta formativa derivantidai tagli alla scuola sono pesanti.Detto questo, l’Amministrazionedi Ozzero vive la scuola come unapriorità e si è sempre battuta peroffrire ai suoi ragazzi percorsi

educativi e formativi di ottimo li-vello, nonostante si tratti di scelteche, ovviamente, incidono sullecasse comunali.»

Il sindaco passa poi a illustrarealcune delle iniziative promosseper questo anno scolastico. «Per ilprimo quadrimestre – continuaChiodini – abbiamo deciso di ri-proporre l’esperienza del labora-torio di teatro, che l’anno scorso èstato molto apprezzato daglialunni, ma anche dai loro genito-ri. Nel secondo quadrimestre, in-vece, il Comune ha scelto di darevita, insieme alla CIEF (Cooperati-va Insegnanti di Educazione Fisi-ca), a un progetto di attività mo-torie per la scuola primaria. Que-sto allo scopo di favorire l’inte-grazione dell’educazione fisicanell’ambito del curriculum didat-tico, e al tempo stesso di organiz-

zare momenti di confronto con icoetanei e favorire, così, lo svilup-po di un corretto concetto di com-petizione. Le attività che i nostribambini sono chiamati a svolgereun pomeriggio alla settimana –con inizio alle 14 – permettono,inoltre, un arricchimento dellecapacità di comunicare attraver-so il linguaggio del corpo appli-cando la propria espressività.Chiaramente le educatrici hannostudiato attività differenti a se-conda dell’età dell’alunno.» Atti-vità che per i bambini di prima eseconda comprendono giochi diimitazione e percorsi di equilibrioe orientamento nello spazio, maanche staffette a più squadre epercorsi di agilità con attrezzi.Mentre per i più grandi prevedonoattività per migliorare la velocità elo sviluppo della forza, ma anchealcuni giochi sportivi come la pal-lamano, il minibasket, il mini vol-ley, il baseball e il calcio.

«In ultimo – conclude il primocittadino di Ozzero, – voglio ricor-dare che questo progetto permet-te ai giovanissimi studenti di di-vertirsi e mettersi in gioco in am-bienti diversi: alcune attività sisvolgono in palestra, altre nel sa-lone della scuole, altre ancora inclasse, mentre, con la bella sta-gione, certi percorsi saranno pro-posti al parco».

Marina Rosti

““Il nuovo servizio, promosso dal Comune, prenderà

il via il prossimo 15 aprile. I prelievi verrannoeffettuati il venerdì mattina, al costo di 8 euro

A Ozzero esamidel sangue a domicilio

OZZERO

Un progetto pensato per agevolare la “fettasaggia” della popolazione, ma anche tuttele persone sprovviste di auto privata. Con

questo obiettivo il Comune di Ozzero ha deciso didare vita a un servizio di prelievi del sangue a do-micilio, che prenderà il via il prossimo 15 aprile.

A spiegarci di che si tratta è il sindaco del pae-se Willie Chiodini: «Attraverso l’istituzione diquesto nuovo servizio intendiamo andare incon-tro alle esigenze delle persone più anziane, e, ingenerale, di tutte quelle persone che hanno diffi-coltà a spostarsi. L’Amministrazione ha presocontatti con il laboratorio che si occuperà delleanalisi, e il servizio prenderà il via il prossimo 15aprile. Chi vorrà usufruirne, potrà effettuare ilprelievo comodamente da casa, per poi ritiraregli esiti negli uffici comunali, ogni venerdì dalle10.30 alle 11.30. L’esito degli esami verrà, inol-tre, comunicato tramite posta elettronica al me-dico richiedente. Ovviamente il servizio è apertoa tutti i cittadini, senza alcun limite di età.»

Questo tipo di prestazione domiciliare deve es-sere però prenotata: è sufficiente, a tale scopo,chiamare lo 02 940 040 201 dal lunedì al vener-dì dalle 9 alle 10.30. I prelievi di sangue e la rac-colta di campioni biologici a domicilio saranno,invece, effettuati ogni venerdì dalle 7 alle 9 pres-so l’abitazione del richiedente. Non ci resta chericordare che ogni prestazioni ha un costo di 8euro, quota da versare direttamente all’atto delprelievo. M.R.

““L’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Chiodini

sostiene anche quest’anno una seriedi percorsi educativi e formativi.

Un aiuto prezioso, in un momentoin cui sulla scuola pubblica

si fanno sentire gli effetti dei tagli governativi

Ozzero, la scuola in cima ai pensieri dell’Amministrazione

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12 aprile 2013OZZERO - MORIMONDO

Una delle precedenti edizioni della Festa del latte a Morimondo

““In programma per domenica 14 aprile

Camminando mangiando, una passeggiata in campagna aperta a tutti e caratterizzata

da una serie di “gustose” tappe

Ozzero, l’appetito viene camminando

OZZERO

Per il quarto anno consecutivo, la Pro locodi Ozzero, con il patrocinio del Comune,organizza Camminando mangiando: una

passeggiata nelle campagne che circondano ilpaese per trascorrere qualche ora a contatto conla natura e gustare qualche prelibatezza.

Il connubio tra cibo e verde è in programmaper domenica 14 aprile. La partenza è previstaper le 9 dal parco Cagnola, dove i partecipantipotranno fare tutti insieme colazione, mentre laseconda tappa gustosa è in programma a palaz-zo Barzizza, dove gli organizzatori hanno pensa-to a un aperitivo. Degustazione di risotto, inve-ce, al ristorante Cacciatori e polenta con spezza-tino alla cascina agriturismo Selva.

Il programma, insomma, è decisamente appe-tibile. I partecipanti (l’iniziativa è aperta ed ac-cessibile anche ai più piccoli: il percorso è, in-fatti, breve e può essere affrontato da tutti) po-tranno lasciarsi distrarre dal bel paesaggio agri-colo, respirare aria fresca e chiacchierare con gliamici, ma anche deliziare il palato con piatti in-vitanti e della tradizione lombarda.

Il costo per partecipare alla manifestazione,che terminerà intorno alle 18 (chi lo desiderapotrà fare ritorno in paese con la navetta), è di16 euro per gli adulti e di 8 euro per i più pic-coli.

M.R.

““Mentre il bel tempo si fa attendere, continuano nel borgo le iniziative organizzatenell’ambito del ciclo di manifestazioni denominato Primavera a Morimondo

Morimondo, le bancarelle ci sono, la primavera no

MORIMONDO

Si chiama Primavera a Mori-mondo e raggruppa tutte leiniziative organizzate dal-

l’Amministrazione comunale incollaborazione con l’associazio-ne Pro loco tra marzo e giugno.Iniziative, fino a oggi, certo nonbaciate dal sole.

Anche lunedì 1° aprile, l’ormaitradizionale mercatino di Pa -squetta, allestito nelle vie delcentro da gruppi di hobbisti, èstato “graziato” dalla pioggia, macerto non dal freddo e dall’incer-tezza delle condizioni meteoro-logiche: le nuvole, infatti, hanno

accompagnato l’intera giornata,mentre le temperature sono sta-te tutt’altro che primaverili.

Non resta che sperare che lecose migliorino per le iniziativein calendario nelle prossime set-timane: domenica 14 aprile è inprogramma una sagra dei saporilocali, mentre domenica 21 latradizionale Festa del latte. L’ap-puntamento organizzato in ono-re a San Giorgio, patrono dei lat-tai e pensato per far conoscere eassaggiare i prodotti caseari delterritorio anche a coloro chevengono da Milano, Pavia e da al-tre città, è promosso grazie allacollaborazione della Pro loco e di

alcuni volontari del paese che,solitamente, proprio in occasio-ne della festa, intrattengono i vi-sitatori con dimostrazioni e pre-parazioni di formaggi freschi inpiazza.

Giovedì 25 aprile e domenica12 maggio ad animare il sugge-stivo borgo medievale torneran-no, invece, alcuni hobbisti, insie-me con i produttori del Pavese edell’Oltrepò. Ai sapori locali sarà,infine, offerta un’ultima vetrinadomenica 5 maggio, mentre perdomenica 12 maggio è attesa unasfilata di 500.

Marina Rosti

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E13MORIMONDOaprile 2013

““Il Comune intende attrezzare quattro alloggi

di sua proprietà per renderli accessibili a persone con difficoltà di deambulazione

Per anziani e disabiliMorimondo vuol fare di più

MORIMONDO

Parecchi anni fa il Comune di Morimondoha realizzato dieci alloggi per anziani: pic-coli appartamenti indipendenti e adatti a

pensionati ancora autosufficienti. Quattro di ta-li alloggi, attualmente liberi e confinanti con lacasa di riposo San Riccardo Pampuri, sarannosistemati e resi accessibili a persone con difficol-tà a deambulare. È questo il progetto che la RSAintende realizzare a breve. Come? La speranza èquella di accedere ai finanziamenti messi a di -sposizione dalla Fondazione CARIPLO, grazie aiquali effettuare tutti gli interventi necessari perrendere accessibili i mini alloggi anche a perso-ne in sedia a rotelle o con altre disabilità.

«I lavori previsti per l’abbattimento delle bar-riere architettoniche presenti negli apparta-menti richiedono un investimento di circa300.000 euro. Una spesa che sarà coperta per il50% del totale proprio dalla Fondazione CARI-PLO,» spiega Maurizio Spelta, vicesindaco delpaese e portavoce della Fondazione casa di ripo-so San Riccardo Pampuri.

Un progetto che la RSA si augura di riuscire arealizzare, allo scopo di offrire un’opportunità acoloro che non sono più in grado di vivere nelleloro case, ma che godono ancora di una certaautonomia residua e di un desiderio di indipen-denza, diversamente da quanto avviene per i pa-zienti ricoverati nella casa di riposo.

M.R.

““L’Amministrazione comunale

sta per avviare un servizio di assistenza a domicilio:

le prestazioni di assistenza medico-sanitaria, infermieristica,

psicologica e riabilitativa saranno garantite proprio

dallo staff della RSA

San Riccardo Pampuri

Morimondo, per gli anziani prestoun’alternativa alla casa di riposo

L’edificio che ospita la casa di riposo San Riccardo Pampuri di Morimondo

MORIMONDO

La Fondazione casa di riposoSan Riccardo Pampuri diMorimondo, intitolata al

medico condotto del paese beati-ficato nel 1981 e canonizzato nel1989 da papa Giovanni Paolo II ,è stata costituita nel 1999 dalleAmministrazioni comunali diMorimondo, Gaggiano, Gudo Vi-sconti, Ozzero, Rosate, Vermez-zo, Vernate e Zelo Surrigone, ol-tre che dalla Fondazione Rho-dense ONLUS. Da allora l’ente sioccupa della gestione della strut-tura che si trova in via Dante Ali-ghieri e che ospita 60 anziani.

La RSA, dunque, da quasi 15 an-ni, eroga agli ospiti ricoverati

nella struttura prestazioni di as-sistenza medico-sanitaria, infer-mieristica, psicologica e riabili-tativa. Servizi e prestazioni chepresto potranno essere garantitianche a domicilio.

A parlarci del futuro servizio èMaurizio Spelta, vice sindaco delpaese. «Abbiamo fatto richiesta– spiega Spelta – di poter svolge-re un servizio di assistenza do-miciliare alle persone anziane,malate e non più autosufficienti,attività che sul territorio vengo-no già garantite da alcune strut-ture analoghe a quella di Mori-mondo.

Il personale della casa di ripo-so, dunque, fra non molto, potràoffrire cure e stabilire terapie

anche per tutti quei soggetti chevivono ancora nelle loro abita-zioni, ma che hanno bisogno diassistenza quotidiana. Lo staffraggiungerà l’appartamento dichi farà richiesta di assistenzadomiciliare al fine di individuareper ogni singolo paziente i trat-tamenti riabilitativi e le cure piùidonee al mantenimento e mi-glioramento dello stato di salutee del grado di autonomia dellapersone. Si tratta, di un servizioche va ad aggiungersi a quelloerogato all’interno della struttu-ra e dedicato, appunto, a perso-ne anziane parzialmente o total-mente non autosufficienti».

Marina Rosti

““Il Comune ha concesso all’associazione

Amici del Ticino la realizzazione di un pozzo di irrigazione che permetterà di valorizzare l’area

Besate, diventerà più bella la casetta

comunale allo ZerboBESATE

L’Amministrazione comunale di Besate haautorizzato l’associazione Amici del Ticinoa realizzare, in località Zerbo, un pozzo

che servirà per l’irrigazione dell’area verde adia-cente alla casetta di legno di proprietà comuna-le. Una struttura che, dal 2008, è stata concessain uso proprio agli Amici del Ticino, allo scopo difavorire la fruibilità turistica dell’area nell’inte-resse di Besate e dei suoi cittadini.

E questo è anche l’obiettivo della nuova inizia-tiva, che permetterà di migliorare l’aspetto dellastruttura: l’intervento, infatti, rientra nelle atti-vità di valorizzazione del territorio che da annigli Amici del Ticino promuovono per incremen-tare il turismo locale nella valle del “fiume az-zurro”, vero e proprio patrimonio naturale ita-liano.

L’intera opera non comporterà alcun esborsoeconomico da parte del Comune di Besate, datoche i lavori saranno totalmente a carico degliAmici del Ticino.

Elia Moscardini

““In occasione della festa prevista per sabato 13 aprile, le educatrici del nidocomunale invitano a portare piantine e sementi per abbellire il giardino dell’asilo

Rosate, i piccoli dell’asilo nido crescono con il “pollice verde”

ROSATE

Il 37% degli italiani dedica par-te del proprio tempo libero al-la cura del giardino, alla colti-

vazione delle piante in vaso o del-l’orto. Il giardinaggio è praticatoin uguale misura da donne e uo-mini, a partire dai 25 anni in su, el’interesse aumenta con l’età finoa coinvolgere quasi la metà degliitaliani con più di 65 anni. Èquanto emerge dai dati pubblicatidall’ISTAT (l’Istituto nazionale diStatistica) che si riferiscono aun’indagine effettuata un paio dianni fa. Eppure il giardinaggio

non è una pratica solo per adulti.Spesso nelle scuole si organizza-no mini laboratori per la cura delgiardino e dell’orto: gli espertihanno notato che questa attivitàaiuta i più piccoli a responsabiliz-zarsi, a dare valore al tempo e al-l’attesa, ma anche all’impegno ealla costanza. Curare le piantepermette, inoltre, di sviluppareamore e rispetto per la natura.

Devono aver pensato a tuttequeste finalità, ma anche all’a-spetto più ludico e ricreativo, leeducatrici della cooperativa Eure-ka che gestisce il nido comunaleIsabella di Rosate, quando hanno

scelto di organizzare la festa diprimavera. L’iniziativa aperta aipiù piccoli, ma anche alle loro fa-miglie, è prevista per sabato 13aprile alle 10. Un appuntamento,promosso dalla cooperativa insie-me con il Comune di Rosate, pen-sato per festeggiare tutti insiemel’arrivo (tanto atteso) della prima-vera. Il personale di Eureka invitatutti i partecipanti a portare qual-che piantina da trapiantare o qual-che busta di semini da mettere nelterreno per rendere, così, più co-lorato il giardino del centro per laprima infanzia.

Marina Rosti

14 aprile 2013ROSATE - BESATE

Con questo numero, Punto di Vista ritor-na nelle vostre case in modo insolito,non più attraverso il giornale tradizio-

nale che tutti conoscevamo, bensì “ospite”all’interno di questo importante organo distampa, La voce dei Navigli, il nuovo punto diriferimento dei lettori di tutto l’Abbiatense.

«Se non puoi batterli, unisciti a loro,» re-cita un vecchio proverbio. A dire il vero, noidel Punto di Vista non abbiamo mai dichiara-to guerra a nessuno (tanto meno a La voce deiNavigli) e l’ultima edizione cartacea del vec-chio periodico fu distribuita nel febbraio del-l’anno scorso. In seguito, vennero esclusiva-mente sviluppate le edizioni online in PDF sulnostro sito internet www.pudivi.it, che rima-ne tutt’oggi il principale strumento di infor-mazione per i comuni di Casorate Primo eMotta Visconti. Per cui, è parso più che op-portuno – nell’ambito della reciproca valoriz-zazione, sia dei contenuti giornalistici chedel periodico cartaceo – inaugurare una col-laborazione che serva a rafforzare l’identitàde La voce dei Navigli, fruibile anche comeveicolo pubblicitario per le attività commer-ciali del polo abbiatense.

Da questo numero, infatti, il giornale chestate sfogliando (per inciso, il più conosciu-to per distribuzione effettiva nella vasta areacompresa da Abbiategrasso e circondario fingiù a Casorate Primo e Motta Visconti) si oc-cuperà, in prevalenza, dell’attualità abbiaten-se, casoratese e mottese, senza trascurare ilresto del territorio dove i “Navigli” rimanel’unica free-press realmente presente. Logi-camente (e scusate se è poco…) l’attualità diCasorate Primo e Motta Visconti verrà cura-ta dalla redazione del Nuovo Punto di Vista,attingendo da quella preziosa memoria stori-ca che da 14 anni racconta la realtà dei duepaesi.

Damiano Negri

Il Nuovo Punto di Vistatorna in una nuova veste

nelle case di Motta e Casorate

CASORATE PRIMO

Il fatturato del primo anno diapertura (2012) del supermer-cato Conad, inaugurato in oc-

casione del Festone di Casoratedell’ottobre 2011, secondo indi-screzioni avrebbe superato ognipiù rosea aspettativa: oltre il 30%rispetto alle stime previste. Nonstupisce, pertanto, che la “fasedue”, legata allo sviluppo di que-sto polo commerciale, sia sbarca-ta in Consiglio comunale nellaseduta del 19 febbraio scorso, inconcomitanza con i lavori di am-pliamento dei parcheggi, tuttorain corso. Cosa è stato deciso inConsiglio comunale?

In pratica, la convenzione fra ilprivato (il Piano integrato Mar-chesi) e il Comune, che aveva da-to il via libera all’apertura del Co-nad, prevedeva la realizzazione diuna struttura di media distribu-zione alimentare fino a un massi-mo di 1.500 mq e di ulteriori 500

mq di superficie che dovevano es-sere destinati a “parte direziona-le” (1.500 mq, infatti, è il limite dilegge per un market alimentare lacui competenza rimane in capo alComune; per superfici maggiori,la competenza passa alla Regio-ne). E questo è quanto già com-pletamente costruito: 1.499 mqoccupati da Conad e, accanto, 500mq di nuovi negozi, mai apertima già pronti per l’uso.

Però, nella comune accezionedel termine, per “direzionale” laconvenzione del privato sembra-va si riferisse, appunto, a uffici eterziario. Finché non è giunta alComune di Casorate la richiestadi modifica della suddetta con-venzione, associando al termine“direzionale” anche le “attivitàparacommerciali”. E così, neglispazi vuoti di circa 500 mq giàesistenti presso l’edificio cheospita il Conad (si tratta dellaporzione di fabbricato che affac-cia sulla circonvallazione) non

verranno affatto ad insediarsi uf-fici o terziario, ma 500 mq dinuovi negozi, con attività chevanno dalla pizza d’asporto allagelateria, dal centro di abbronza-tura alla lavanderia e via dicendo.

L’unica “clausola” da rispettareper non infrangere la legge, assi-milando cioè il polo del Conad aun qualsiasi centro commerciale(infatti devono restare ben sepa-rati i 1.500 mq di alimentare Co-nad dai 500 mq di attività para-commerciale) consiste nel resta-re “separati in casa”: accesso dadue parcheggi distinti e ingressiseparati, senza nessun collega-mento diretto fra i due. Durantela seduta del 19 febbraio scorso,la maggioranza ha approvato per-tanto la modifica della conven-zione che dà il via libera ai nuovinegozi, scatenando le protestedelle opposizioni, come riportia-mo alla pagina seguente.

Damiano Negri

Casorate Primo: al Conad 500 mq di negozi in più

““Il Consiglio comunale

ha modificatola convenzione

per favorire l’apertura di altri negozi

accanto al superstore

C A S O R A T EC A S O R A T EPrimoPrimoa cura di www.pudivi.it 15

Per le vostre segnalazioni: [email protected]

Il Conad di Casorate Primo. A sinistra è visibile la nuova galleria di 500 mqcostruita insieme con il supermercato ma mai aperta

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16 aprile 2013CASORATE PRIMO

CASORATE PRIMO

Ha scatenato le protestedelle opposizioni il votocon cui la maggioranza

che sostiene l’Amministrazio-ne del sindaco Rho ha appro-vato, durante il Consiglio co-munale del 19 febbraio scorso,la modifica (che illustriamo al-la pagina precedente) dellaconvenzione che dà il via libe-ra all’insediamento di nuovinegozi accanto al supermerca-to Conad.

Cambiare la denominazionenella convenzione, di fatto, sa-rebbe soltanto «una scusa,»secondo il consigliere di oppo-sizione, Luigi Cosentini, peraggirare in qualche modo i re-golamenti. «Quello che saltafuori ha tutta la caratteristicadi un centro commerciale,non giriamoci intorno. Non viè bastato il Sisa, non vi è ba-stata la Conad, non vi basteràl’ex Omino di Ferro perché lìarriverà un altro supermerca-to. Vi ricordo che al di sottodei 10.000 abitanti questestrutture non si possono fare,lo dice anche il Piano delleRegole, che avete fatto voi».

E sulle attività che apriran-no accanto al Conad, Cosenti-ni è netto: «Non commerciale,ma “prestazione di servizi”.Ma di quali servizi stiamo par-lando? Qui sta scritto: accon-ciatore, parrucchiere, esteti-sta, centro di abbronzatura,centro di fitness, laboratoriodi produzione di prodotti digastronomia, pizza d’asporto,gelateria, riparatori, fotografi,eliografi, corniciai, lavande-ria, stireria [anche laboratoriodi analisi e clinica, NDR ] ecc.Tutto questo ce l’abbiamo giàsull’asse commerciale. Perchéha tutte le caratteristiche diun centro commerciale? Siusufruisce dello stesso par-cheggio? Delle stesse infra-strutture? Della stessa entratae uscita? Dovete dirlo.

Quando è stato fatto questoPiano integrato, concedendonon solo la superficie al Conadma anche ai negozi esterni,sapevate dove andavate a pa-rare. Faremo un esposto allaProcura della Repubblica, allaRegione Lombardia e allaCorte dei Conti, perché questacosa non sta né in cielo né interra. Questo è un centro com-merciale a tutti gli effetti».

A seguire è intervenuto ilconsigliere Stefano Stramez-zi: «Uno dei presupposti chegiustificava l’adozione del

Piano integrato Marchesi erail fatto che c’era una parte disuperficie commerciale di cir-ca 1.500 metri quadrati e unaparte direzionale di 500 metriquadrati. Questa modificadella convenzione prevedel’insediamento di attività “pa-racommerciali”, ma c’era unatto di convenzione che anda-va annullata, che sarebbe do-vuta tornare al vaglio delConsiglio comunale».

Anche il consigliere EnzoBina si è mostrato perplesso:«Attività paracommerciali?Nella categoria rientrano an-che locali notturni, sale daballo, sale da gioco, biliardo,bowling, bocciodromi, cine-matografi, ma anche sportellibancari, cambiavalute, vendi-ta di prodotti finanziari,agenzie assicurative, localiper la raccolta di puntate escommesse, attività di noleg-gio di beni mobili, e, infine,

bar e farmacia. Siccome misembra un po’ generica laconcessione a queste “attivitàparacommerciali”, avete giàun’idea di che cosa potrà sor-gere nell’ambito di questoampliamento? E il Comune diCasorate ne avrà dei benefici,anche introitando denaro?».

Alla serie di domande, ha ri-sposto per primo l’assessoreall’Urbanistica Angelo Bosa-tra: «In tema urbanistico, conquesto atto noi andiamo a va-riare una convenzione, nonrilasciamo autorizzazioni.Quando da parte di eventualiclienti verranno fatte le debiterichieste per le autorizzazio-ni, saranno valutate tutte lecondizioni per il rilascio dellestesse e quindi verificato chenon ci sia diretta connessionefra lo spazio alimentare at-tuale e quello nuovo che verràoccupato con i negozi che siinsedieranno in quello spazio.

I parcheggi e le entrate sa-ranno separati, pertanto nondovranno sussistere tuttequelle condizioni di legge pre-viste per il centro commercia-le vero e proprio. In questomomento il rapporto con Co-nad è basato su una reciprocadisponibilità alle esigenze,perché pensiamo che stia fa-cendo un ottimo servizio perla cittadinanza di Casorate.Perché la gente che usufruiscedi questo supermercato stadando risultati importanti aConad e a Casorate: c’è un’al-ta affluenza di cittadini di al-tri paesi che arrivano a Caso-rate ed anche tanti casoratesiche si servono da Conad. Inquesto rapporto di collabora-zione pensiamo anche di for-nire occupazione ai cittadinidi Casorate che si troverannoa lavorare negli spazi che ver-ranno a insediarsi vicino allaparte alimentare».

A seguire è stata la volta del-l’assessore al Commercio Egi-dio Alongi: «Per quanto ri-guarda la parte commercialedi competenza di questa modi-fica, se ci fosse una rappresen-tazione di centro commercia-le, le minoranze avrebbero ra-gione a fare i ricorsi. Invece èla modifica di una convenzio-ne. Chiaramente tutto quelloche succederà dopo, riguarde-rà le autorizzazioni da rila-sciare. Il punto due del Pianodelle Regole del PGT dice che inqueste zone si possono inse-diare attività non commercia-li, ovvero che non hanno biso-gno di autorizzazioni com-merciali. L’estensore del Pianol’ha voluto indicare chiara-mente. Alla fine, non potrà es-sere un centro commercialeperché Conad occupa già1.499 metri quadrati, se solosuperasse di un metro quadra-to sarebbe fuori. Questo non èun centro commerciale perchénon ci sono altre licenze divendita in quel posto. Da sem-pre, per il Piano Marchesi, aldi là degli atti scritti, abbiamoparlato di quella struttura di-visa in parte commerciale eterziaria. Poi sinceramentenon so per quale motivo que-sto “terziario” è diventato “di-rezionale”, perché noi per ter-ziario intendevamo le attivitànon commerciali, quindi gliuffici, le associazioni, l’arti-gianato di servizio. E invecepoi era venuta fuori questa vo-ce “direzionale” che nella giu-risprudenza ha una limitazio-ne più stretta (per “direziona-le” significa uffici e basta). Inconclusione, abbiamo ritenu-to di dover aderire a questa ri-chiesta perché già dall’inizioc’era la suddivisione dei par-cheggi, per segnare bene la se-parazione fra la zona com-merciale e quella non com-merciale. Quindi la strutturaera già nata con quest’idea eriteniamo opportuna l’appro-vazione della modifica allaconvenzione».

Durante il Consiglio è statorilevato che l’unica voce ag-giunta alla lista delle attività“paracommerciali” consentitenel Piano delle Regole è la far-macia, «ma questa, intesa co-me esclusiva rivendita di far-maci, non ha certo bisogno dilicenza commerciale – ha det-to Alongi, – e pertanto non sa-rebbe nemmeno stato il casodi aggiungerla».

Damiano Negri

La galleria di nuovi negozi, che attendono solo di essere occupati

““Si infiamma lo scontro

politico sui 500 mq di “spazio paracommerciale”: «Sono attività già presenti

nel centro di Casorate,»accusano le opposizioni

consiliari. L’assessore al Commercio

ha spiegato perché è stata modificata

la convenzione

Conad, la minoranza: «Di fatto, un centro commerciale»L’assessore Alongi: «Ma il piano lo prevede da sempre»

Che cos’è il “paracommerciale”che troverà spazio accanto al super

C’è veramente l’imbarazzo della scelta scorrendo l’e-lenco delle attività “paracommerciali” (ovvero, queinegozi che non necessitano di autorizzazione com-

merciale, a differenza della vendita alimentare) che potran-no aprire nella nuova galleria accanto al Conad. Le presta-zioni dei servizi, infatti, comprendono: acconciatore, parruc-chiere, estetista, centro di abbronzatura, centro di fitness, la-boratorio di produzione di prodotti di gastronomia, pizzad’asporto, gelateria, riparatori, fotografi, eliografi, corniciai,lavanderia, stireria.

Ma non è tutto: nella categoria rientrano anche locali not-turni, sale da ballo, sale da gioco, biliardo, bowling, boccio-dromi, cinematografi, sportelli bancari, cambiavalute, vendi-ta di prodotti finanziari, agenzie assicurative, locali per laraccolta di puntate e scommesse, attività di noleggio di benimobili e, infine, bar e farmacia (in merito a quest’ultima, laprobabilità che apra la terza farmacia di Casorate in questosito è già stata esclusa durante il Consiglio comunale di mar-tedì 19 febbraio proprio dal sindaco Gian Antonio Rho).

In moto la macchinadelle assunzioni?

Tenere d’occhio i porta-li di annunci con le of-ferte di lavoro, nelle

ultime settimane, ha riser-vato qualche sorpresa, a li-vello locale. Hostess di cas-sa, macellai, salumieri, per-sonale addetto al magazzi-no e della merce a scaffale:sono queste le figure ricer-cate a Casorate Primo che,da febbraio, compaiono fragli annunci di impiego pub-blicati su Internet, alcunidei quali rimandano a unasocietà di lavoro interinalesituata in provincia di Ber-gamo e altri a cooperativespecializzate nei servizi.

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18 aprile 2013CASORATE PRIMO

La vecchia caserma dei Carabinieri,accanto al Municipio

““Il Comune, con una spesa di 40.000 euro, mette manoall’edificio di via Dall’Orto.Dopo che è tramontata,almeno per ora, l’ipotesi di realizzare una nuovastruttura: «Il governo ci aveva chiesto di edificarla e in più pagarci da solil’affitto per venti anni»spiega il sindaco Rho

Casorate: si ristruttura la vecchia caserma dei Carabinieri““

Il Comune preannuncia alcuneimportanti novità per risolvere i punti

critici della viabilità cittadina

Traffico in centro,a Casorate Primo

«si cambia»CASORATE PRIMO

La viabilità in centro, come si sa, non è maistata ottimale: traffico sostenuto, strozza-ture in prossimità della chiesa e altri

“punti critici” da tempo affliggono il sistemaviabilistico casoratese. «Stiamo studiando unpiccolo percorso di sensi unici in centro paese,orientato verso via Garibaldi – annuncia il sin-daco Gian Antonio Rho. – È venuto il momen-to di porre mano anche a questo».

L’agenda dell’Amministrazione comunale diCasorate, quindi, dopo la decisione di rendere apagamento la maggior parte dei posti auto lun-go le dorsali del centro, va a includere ora an-che alcuni sensi unici per risolvere le maggioricriticità. Non è una novità, infatti, che lo sboc-co di piazza Contardi arrivando da Milano fosseun problema eternamente irrisolto, in partico-lare per il traffico dei pullman che sovente ri-schiano “di incastrarsi” fra loro, trovandosi apassare nello stesso momento.

Per quanto attiene ai parcheggi a pagamento,il sindaco si mostra ottimista: «I parcheggi almattino sono sempre pieni. Certo, è avvenutauna campagna aspra, in parte alimentata dalsolito e prevedibile scontro politico, ma questi“parcheggi blu” sono stati apprezzati dai citta-dini. Si vive meglio, ci sono meno macchine,più gente in bicicletta, chiunque abbia necessi-tà di muoversi in automobile sa che troverà daparcheggiare nelle vie centrali, davanti alla po-sta, alle banche, oppure nei vicini parcheggigratuiti. Oltretutto abbiamo installato un altroparcometro in piazza, dove mancava. I negozifunzionano normalmente come prima».

E se qualcuno, fra i commercianti, si dice“scottato” dal punto di vista degli incassi?

«Personalmente mi sento di escluderlo, ingiro c’è più gente di prima e le automobiliparcheggiate ci sono ancora,» conclude il sin-daco Rho.

D.N.

CASORATE PRIMO

«Visto che non c’è la possi-bilità di costruire unanuova caserma per i

Carabinieri, dato che l’allora go-verno Berlusconi disse “no” per icosti troppo elevati, faremo ri-strutturare quella che abbiamoadesso». Il progetto per la nuovacaserma viene, per il momento,accantonato e l’assessore ai Lavoripubblici Francesco Bottaro spiegala novità.

«Attraverso risorse che ci arri-vano da una vecchia convenzionecon un operatore, che ci doveva22.000 euro di oneri – continuaBottaro, – siamo riusciti a trasfor-mare questo contributo nella ri-strutturazione parziale della vec-chia caserma dei Carabinieri, in-tervento ovviamente concordatocon il Comando provinciale del-l’Arma, ma per un ammontaremaggiore di circa 37.000 euro. Ot-terremo questo risultato senzadover spendere più di quello chenon avremmo potuto.

È una struttura molto grande, el’operatore si fa carico di trasfor-mare in opere questi 22.000 europer la ristrutturazione. Quindi ilvantaggio è che, per noi, 22.000euro diventano 37.000, presu-mendo che l’operatore, nell’eco-nomia dell’intervento, riesca co-munque a starci dentro, aggiun-gendoci qualcosa».

In merito allo specifico dei lavo-ri, «bisogna sistemare la partedella logistica, perché sono statiriscontrati problemi agli alloggidei militari, ormai insufficienti:infatti, hanno difficoltà a sistema-re i nuovi arrivati. Anche le cuci-ne vanno dimensionate rispetto alnumero di utilizzatori. Va siste-mato l’archivio, perché ormai èpieno; ci sarà anche una sala d’at-tesa che adesso non c’è, suddivi-dendo la parte amministrativa daquella prettamente militare, perevitare il contatto fra il pubblico ei carabinieri che stanno facendo

lavori d’ufficio. Fra i lavori è in-cluso anche lo spazio per il ricove-ro degli automezzi.

Si tratta, comunque, di unabella ristrutturazione: sono circa40.000 euro di lavori, quindi nonè poca cosa. Per fare tutto questo,siamo andati in Consiglio comu-nale per modificare la convenzio-ne con l’operatore che originaria-mente avrebbe dovuto versare glioneri al Comune, dopodiché, en-tro l’estate, dovremmo avere unacaserma più funzionale, che vasistemata perché è un po’ vec-chia. Dopo questo intervento sidovrà intervenire con successiveristrutturazioni. Il fabbricato èdel Comune e non è detto che inun futuro nemmeno troppo lon-tano si riesca ad ampliarlo ulte-riormente e ad aggiungere qual-cosa, però parlarne adesso è pre-maturo».

Anche l’Arma ha espresso lapropria soddisfazione «perché èmolto tempo che premeva per po-ter sistemare un po’ la struttura:ci stiamo riuscendo e abbiamochiesto un po’ di pazienza, vistoche abbiamo rinunciato all’opzio-ne della nuova caserma».

Per il sindaco Gian AntonioRho, oltretutto, la questione sicu-rezza è prioritaria. «Noi crediamonella sicurezza, e la sicurezzaparte sicuramente nell’essere at-tenti alla gente, ma parte anchedall’avere una struttura funzio-nale – spiega il primo cittadino. –Adesso abbiamo cinque teleca-mere operative sul territorio, unain Santa Maria, una in piazzaContardi, una all’angolo del ci-mitero, un’altra al parco giochiOlivelli e l’ultima in piazza delmercato, che inquadra anche ilvicolo di collegamento alla viaSantini. Per cui, la minoranzapuò fare politica però noi faccia-mo i fatti perché ci crediamo. Lo-ro polemizzano, ma noi andiamoavanti coi lavori, cercando di da-re risposte, compatibilmente conle risorse che abbiamo.»

Ma che cosa implica la modificadella convenzione da parte del lot-tizzante? Lo spiega l’assessore al-l’Urbanistica Angelo Bosatra: «Illottizzante non realizza più lastrada d’accesso all’ecocentro ecompie la ristrutturazione dellavecchia caserma. Il collaudo hastabilito che la proprietà deve ver-sare 22.000 euro al Comune afronte delle opere di urbanizzazio-ne: la nostra proposta è di scom-putare tali oneri per la realizzazio-ne di modifiche all’immobile diproprietà del Comune che ospitala caserma per un importo di37.000 euro. In sostanza otterre-mo opere di manutenzione straor-dinaria come da computo metricodel nostro Ufficio tecnico».

Il tema ha scaldato anche ilConsiglio comunale dello scorso19 febbraio. Il consigliere di mino-ranza Stefano Stramezzi ha volutoessere chiaro: «Serve ben altro,per la ristrutturazione della vec-chia caserma, da come è conciata,per poterla rendere vivibile. Èl’ennesima riprova che la nuovacaserma, tanto sbandierata e pub-blicizzata sui programmi eletto-rali dalla vostra lista, sta prenden-do il volo, se non l’ha già preso».

«Se la nuova caserma non è sta-ta fatta, bisogna ringraziare il go-verno Berlusconi – gli ha rispostoil sindaco Rho – tutti gli atti era-no stati ultimati, poi siamo anda-ti dal governo e ci hanno messo incondizione di non poterla fare. IlMinistero della Difesa ci ha chie-sto non solo di costruire la caser-ma, ma anche di accollarci perventi anni il canone di locazione.È chiaro che è stato come chieder-ci di non farla. Comunque, il pro-getto è sempre lì e un domani sipuò riprendere. Per questo motivofacciamo un intervento di ristrut-turazione concordato con l’Armadei Carabinieri sulla strutturavecchia che, oltretutto, non è cosìpiccola come può sembrare».

Damiano Negri

Via Santagostino a Casorate Primo

““Afine luglio 2009 le Amministrazioni comu-

nali di Motta Visconti, Besate e Morimon-do, insieme con l’ASCOM di Abbiategrasso e

circondario e con il coordinamento di Eur&ca(agenzia regionale), hanno dato vita al Distrettocommerciale del fiume azzurro partecipando aun bando regionale che metteva a disposizionecontributi destinati ai progetti di riqualificazio-ne degli edifici ospitanti le attività commercialie, più in generale, dei centri storici. All’inizio del2013 è entrato a far parte del Distretto anche Oz-zero. Le Amministrazioni pubbliche dei tre pae-si, insieme con i privati e con l’ASCOM hanno pre-sentato alla Regione progetti per più di 600.000euro di spese di investimento, ottenendo ben285.000 euro a fondo perso. Un risultato impor-tante, che è stato salutato come l’inizio di unanuova esperienza per la visibilità e la promozio-ne delle singole attività. La vera novità ha ri-guardato il fatto che non si è più ragionato neitermini restrittivi del singolo paese, ma ci si èmossi entro un territorio più ampio, dotato sicu-ramente di una più grande potenzialità.

Non è un caso che i paesi abbiano deciso di co-stituire il Distretto commerciale, poiché territo-rialmente sono confinanti, hanno caratteristichenaturali simili e si trovano sull’asta del fiume Ti-cino che è indubbiamente il filo conduttore. Unapartnership strategica, non solo di intenti masottoscritta anche negli atti ufficiali: infatti leamministrazioni pubbliche hanno approvato ilPiano di Governo del Territorio, in sostituzionedei vecchi PRG, il documento fondamentale checontiene le regole per lo sviluppo futuro del pae-se. Proprio in quel contesto hanno dimostrato diattuare politiche assolutamente conservative delterritorio, evitando, così, di aprirlo a speculazio-ni di tipo urbanistico. Nello specifico Motta Vi-sconti ha addirittura inserito un chiaro «no» al-l’insediamento di medie e grandi strutture com-merciali, proprio a salvaguardia dell’esistentetessuto commerciale. D.N.

Una realtà nata per aiutarei commercianti del territorioMOTTA VISCONTI

Promosso dai Comuni diMotta Visconti (il capofila),Besate, Morimondo e, da

pochi mesi, anche Ozzero, il Di-stretto commerciale del fiumeazzurro è una realtà sempre piùimportante e affermata, al puntoche da quest’anno, la rete coordi-nata dall’ASCOM abbiatense si aprealla partecipazione di associazio-ni ed enti del territorio.

Scopo principale del Distrettocommerciale riguarda non piùsoltanto la promozione delle at-tività prettamente commercialipresenti nei comuni coinvolti,ma lo sviluppo e il coordina-mento dell’attività di promozio-ne culturale, sociale e ludica of-ferta da soggetti estranei alcommercio, quali associazionidi iniziativa privata, istituzioni“storiche” (si pensi al Parco delTicino) e organizzazioni ancheimpegnate nello sport come nelvolontariato.

«Dal 2009 – spiega il vicesinda-co di Motta Visconti CristianaFusi – noi abbiamo creduto inquesto progetto, abbiamo guar-dato un po’ avanti e, insieme aBesate, Morimondo e adesso an-che Ozzero, abbiamo creato que-sto “Distretto” perché riteniamoche le nostre attività commer-ciali sul territorio vadano asso-lutamente preservate. Questoperché siamo convinti che le“botteghe” siano ancora l’ultimospiraglio vitale di quella vita so-ciale e aggregativa del nostropaese minacciata dall’estinzio-ne; quindi noi abbiamo puntatomolto su questo progetto.

Inizialmente abbiamo avutoun appoggio concreto, parteci-pando ai bandi di gara della Re-gione Lombardia, e ci siamo vistiriconoscere dei contributi im-

portanti che abbiamo continua-to a investire sul territorio.Adesso stiamo guardano un po’in là, e abbiamo allargato lapartecipazione a questo “Di-stretto” anche a tutte le partiche vivono il territorio e checontribuiscono a mantenerlo vi-vo, ovvero le associazioni e queisoggetti che ormai conosciamomolto bene perché ne facciamoparte, ovvero il Parco del Ticino,il Consorzio dei Comuni dei Na-vigli, la Navigli Lombardi SCARLecc. Tutte organizzazioni chesono già operative da anni conla loro storia, la loro presenza eche sanno già tutto quello chec’è di culturale, di naturalistico,di storico, che può essere utiliz-zato già da domani, non solo peruso turistico».

Ma l’idea di turismo del vice-sindaco di Motta non è quella dicostruire grandi alberghi e gran-di strutture, ma di andare nelladirezione del turismo rispettosoper le nostre zone, «comincian-do a far conoscere quello chec’è, ovviamente organizzandoprima di tutto un primo tessutodi accoglienza, fatto anche dainostri ristoratori e pubbliciesercizi, comparto che poi si puòallargare anche ai bed andbreakfast e a nuove attività chepotrebbero comunque sorgere».

«Però abbiamo bisogno diun’attenzione particolare daparte della Regione – concludeCristiana Fusi – la quale dovreb-be sostenerci pubblicando bandiche ci permettano di continuarequesto percorso da realizzare».

Damiano Negri

Distretto commerciale, Fusi:«Difendiamo i nostri negozi»

““L’iniziativa, avviata nel 2009 per salvaguardare

e valorizzare le attivitàcommerciali locali, riguardaanche il territorio di Besate,

Morimondo e Ozzero. E da quest’anno si apre

alla partecipazione diassociazioni, enti e realtà

di promozione sociale.Strizzando l’occhio

alle opportunità offerte dal turismo

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Promosso da quattro Comuni e dall’ASCOM

abbiatense, Il Distretto commerciale del fiumeazzurro è un esempio di partnership strategica

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20 aprile 2013MOTTA VISCONTI

MOTTA VISCONTI

Ilettori dei principali orga-ni di informazione locali,nel mese che ha preceduto

le elezioni politiche di dome-nica 24 e lunedì 25 febbraioscorsi, sono stati sottoposti auna raffica di articoli incen-trati sui furti messi a segnonelle abitazioni di Motta Vi-sconti. Per settimane Il Gior-no prima, e La Provincia pa-vese poi, hanno descritto ilpaese come una «terra di nes-suno», parlando di «paura di-lagante» e pubblicando foto-grafie dei derubati, generali-tà, indirizzi, come se nullafosse, dando tutto in pasto aun’opinione pubblica semprepiù allarmata.

Archiviate le elezioni, lecronache mottesi hanno rico-minciato a occuparsi d’altro ela cosiddetta “emergenza si-curezza” non sembra più farenotizia. Cosa può essere suc-cesso in questo breve lasso ditempo? Che i ladri abbianoabbandonato in tutta fretta ilpaese? Oppure, come avevasostenuto il sindaco Cazzola,che l’autrice degli articoli deIl Giorno, la giornalista econsigliera comunale del PDLdi Motta Visconti, Silvia LodiPasini, stesse «veicolandopaure» a mezzo stampa soloper ragioni elettorali?

Fatto sta che il primo citta-dino si è trovata a diffonderepubblicamente una letteraaperta ai cittadini per «conte-stare in toto l’immagine che,in questi giorni [fra gennaio efebbraio 2013, NDR] alcunigiornali della zona stannocercando di dare del nostropaese, descrivendolo comeuna terra di nessuno razziatagiorno e notte da bande didelinquenti. In primo luogocredo sia importantissimo fararrivare la nostra solidarietàalle persone che hanno patitoi furti. Il danno è certamenteeconomico ma, molto spesso– anche forse più – morale»,aveva scritto Laura Cazzola afebbraio sulle pagine del Pun-to di Vista on line. «Personal-mente – aveva continuato ilsindaco – credo che bisogne-rebbe avere rispetto delle per-sone che il furto lo hannosopportato. Sbatterle con fo-to, nomi, cognomi e indirizzisulle pagine dei giornali noncredo sia qualcosa di positi-vo, né che a loro giovi. Anzi.Fatta questa doverosa pre-messa, credo sia importante

che la gente comprenda chetanto battage giornalistico èfinalizzato a due sole cose. Laprima, utile a editori e gior-nalisti, riuscire a venderequalche copia in più del pro-prio giornale. L’altra, politi-ca, quella di cercare di soste-nere la campagna elettoraledel partito al quale si aderi-

sce, il PDL. Gli articoli ai qua-li mi riferisco sono infattiscritti, o commentati, dallasignora Silvia Lodi Pasini,che recita molte parti in que-sta commedia. E cioè fa lapoliziotta a Filighera (dove,nonostante il suo ruolo di di-fensore della sicurezza delterritorio e nonostante le te-

lecamere, non sono riusciti aevitare un furto di ben 35maiali nel dicembre scorso:non gioielli che si infilano intasca e via... ma maiali!), fala consigliera comunale aMotta Visconti, dove ha pre-sentato un’interrogazionesui furti in paese – scrivendonel preambolo “Visto la in-

sufficiente sicurezza strada-le” e, onestamente, nessunocomprende come l’eventualepoca sicurezza stradale favo-rirebbe i furti – e, infine, fa lapubblicista su alcune testate(per nostra fortuna non tut-te!) della zona (a volte si fir-ma “SLP”; a volte “LPS”; a vol-te con nome esteso), dovedisserta sulla cronaca localelasciando decisamente per-plessi circa la sua deontolo-gia».

Ai giornali che avevano de-scritto una situazione dram-matica, il primo cittadino harisposto sventolando i fatti,«e sono i dati ufficiali dellaPrefettura di Milano, che perMotta Visconti [come mostrala tabella che pubblichiamoqui accanto, NDR] relazionauna media di poco più di 7furti all’anno ogni 1.000 abi-tanti contro i 42 che si regi-strano a Pavia, solo per re-stare in zona e citare una cit-tà amministrata dal PDL edalla Lega – aveva aggiuntoLaura Cazzola. – Per discute-re con la signora Lodi Pasinidi questi argomenti che, cer-tamente, sono importanti perla vita di una comunità, civorrebbe da parte sua e deisuoi colleghi di partito unaonestà intellettuale che nonappartiene loro. Tentare, co-me fanno, di sfruttare le ne-gatività che inevitabilmentenella società ci sono, è vera-mente patetico e triste.

É importantissimo cheogni cittadino si senta coin-volto nel controllo del terri-torio, segnalando alla Poliziae ai Carabinieri ogni situa-zione che possa sembrare so-spetta. Dichiarare, come fan-no il PDL e la Lega mottesi,che i cittadini non si rivolgo-no alle Forze dell’Ordine do-po aver subito un furto è unacosa inaudita che vuole vei-colare, ancora una volta inmodo subdolo, sfiducia versochi ci deve proteggere. Ricor-diamoci che il territorio, lacomunità non è qualcosa di“altro” rispetto a noi. Noisiamo il territorio, noi siamola comunità. A noi spetta diessere al fianco delle Forzedell’Ordine collaborando conloro e dando loro informazio-ni che si possono rivelarepreziose. Questo è l’unicomodo per essere parte di unacomunità. Non veicolare pa -ura e falsità».

Damiano Negri

Il sindaco di Motta Visconti Laura Cazzola““Il primo cittadino

sventola le cifre dellaPrefettura sui furti: in tutto

il 2012 sono stati 57. Cioè circa sette ogni 1.000

abitanti, contro, a esempio,i 42 che si registrano aPavia. E risponde, così,

alla giornalista e consigliere comunaleSilvia Lodi Pasini, che

nel mese precedente le elezioni aveva fatto

riscoprire al paese“l’emergenza sicurezza”con una serie di articoli

in cui si denunciava una raffica di furti

e si parlava di «pauradilagante» in paese.

«Contesto l’immagine di Motta come terra di nessuno razziata

dai delinquenti, che servesolo a vendere i giornali

e ai fini elettorali di una parte politica»

ribatte Laura Cazzola

Furti a Motta Visconti, il sindaco Cazzola al contrattacco:«Solo battage dei giornali, non siamo una terra di nessuno»

L’autrice degli articoli: «Inutile fare gli struzzi,il problema sicurezza a Motta è innegabile»

Interpellata da questo giornale per fornire la sua versio-ne dei fatti, Silvia Lodi Pasini non ha risposto all’invito,rilasciando come replica all’intervento del sindaco alcu-

ne dichiarazioni al settimanale abbiatense Ordine e Libertàdell’8 marzo 2013.

«Alla luce dei recenti fatti di cronaca [per inciso, le cro-nache da lei stessa redatte, NDR], nessuna persona di buonsenso può negare che a Motta ci sia un problema sicurez-za. Per il sindaco Cazzola e per la sua maggioranza, inve-ce, il problema non merita alcuna considerazione, quasifosse positivo ammettere il furto in 320 case in 5 anni, co-me emerge dai dati della Prefettura (…).

In questa logica, vorrebbe silenziare sia il cronista, chealtro non fa che riferire un fatto al solo scopo di informa-re di quanto accade sul territorio, sia il consigliere comu-nale, istituzionalmente deputato a sollecitare il confrontoe il dibattito nell’esclusivo interesse dei cittadini (…).

Non è facendo gli struzzi che si risolvono i problemi diun paese. Il rischio è la totale sfiducia nelle istituzioni, co-me purtroppo sta già accadendo».

Anni 2007 2008 2009 2010 2011 2012

Numero abitanti 7.376 7.483 7.525 7.665 7.672 7.723

FURTI IN ABITAZIONE 59 49 51 51 53 57

Furti ogni 1.000 abitanti 7,99 6,54 6,77 6,65 6,90 7,38

Furti nelle abitazioni a Motta, che cosa dicono i dati ufficiali della Prefettura

21MOTTA VISCONTIaprile 2013

MOTTA VISCONTI

Dallo scorso settembre è atti-vo, presso la piscina di Mot-ta Visconti, in gestione a NC

Milano, il corso di acquagol, sportconosciuto anche come la “mini-pallanuoto”, rivolto ai ragazzi da-gli 8 ai 14 anni.

Da subito si è capito che sareb-be stato un successo: 35 giovaniatleti guidati dal carismatico co-ach, Matteo Lombella (a destranella foto), già giocatore nellemassime serie a Savona, due vol-te a settimana trasformano la pi-scina mottese in un simpaticostadio del nuoto, con gradito ri-scontro di tutta l’utenza presente.

Lo scorso 20 gennaio la simpati-ca compagine di pallanuotisti hadebuttato a Vigevano nel circuitopropaganda della Federazione Ita-liana Nuoto (FIN), dando vita aun’ottima prestazione sotto il pro-filo sportivo e del fair-play, che haassicurato tre vittorie in altrettantepartite grazie all'impegno di tutti.

Grazie proprio a questo feliceesordio la società ha deciso l’iscri-zione della squadra al Campiona-to under 11 indetto sempre dallaFIN, un campionato promozionalevolto all’avvicinamento dei ragaz-zi alla pallanuoto vera e propria.Il coach Matteo si dice «contentodella costanza, dell’impegno e deimiglioramenti dei ragazzi. Inquesto primo anno il nostroobiettivo è cercare di appassiona-re tutti, genitori compresi, chespesso sono costretti a grandi sa-crifici per far fare attività sporti-

va ai loro figli. Se dovessimo fareora un primo bilancio sarebbesenz’altro positivo».

Gran parte di questo successo,siamo sicuri, è dovuto alla feliceesperienza realizzata in occasionedel campus estivo offerto dal cen-tro natatorio di Motta, ove i bimbi,in anteprima, hanno avuto l’op-portunità di avvicinarsi alla palla-nuoto così come ad altre stimo-lanti attività sportive meno note,ma preziose sotto il profilo moto-rio ed educativo. Anche in quel ca-so, il successo di adesioni e il posi-tivo riscontro avuto dai piccoliutenti e dalle famiglie incoraggiala società di gestione a riproporrel’offerta arricchita di tante novità,con l’intendimento di impegnare ipiù giovani durante la pausa scola-stica alla scoperta di talenti sporti-vi ma non solo. Per informazionisulla neonata squadra di pallanuo-to e sull’organizzazione del Cam-pus Sport-Estate, la segreteria delcentro sportivo è disponibile tuttii giorni ai seguenti recapiti: tel. 029000 7045, e-mail piscinamot -taviscon [email protected].

a cura di NC Milano

Riceviamo e pubblichiamo

Acquagol, alla piscina di Mottaè già passione per la “mini-pallanuoto” ““

Il vento della crisi soffia sul commerciolocale e tante saracinesche si sono

abbassate definitivamente

Via Borgomaneri,ormai “ex” boulevard

MOTTA VISCONTI

Sono arrivato a Motta otto anni fa e devo di-re che appena giunto si vedeva un paese vi-vo, con negozi che godevano di una buona

salute, poi poco a poco hanno cominciato achiudere esercizi commerciali nelle vie “perife-riche”, anche negozi con una certa storia, ma sisa che la crisi penalizza soprattutto chi non go-de di una posizione centrale. Ma a sorpresa ulti-mamente camminando per la centralissima viaBorgomaneri si vede che gli effetti della crisi so-no sempre più evidenti; hanno chiuso negozinuovi, negozi ben radicati che han cambiato ge-stione e soprattutto negozi storici gestiti dasempre da abitanti del paese.

La situazione comincia a diventare preoccu-pante perché i negozi a gestione familiare sonol’anima di un paese, rappresentano la storia e leabitudini degli abitanti del posto e visto che gliunici esercizi a non chiudere sembrano esserebar e tabaccai il ritratto che ne deriva non è pro-priamente esaltante. Ma uno si chiede che cosasi può fare per evitare che la situazione degene-ri? La risposta più semplice e immediata sareb-be che i prezzi dovrebbero diminuire e in partesono d'accordo ma bisogna anche considerareche un negozio a gestione familiare ha costisempre più alti e quindi i prezzi non possono es-sere quelli di u supermercato.

Però anche gli abitanti in alcuni casi potreb-bero sforzarsi ad utilizzare i servizi sotto casa in-vece di acquistare tutto nell'unica spesa princi-pale settimanale, anche perché da esperienza soche non sempre il supermercato è conveniente epoi molte volte la cordialità è immensamentesuperiore. Ricorderò sempre un aneddoto damilanese trapiantato a Motta; nel primo periododella mia permanenza sono entrato in un nego-zio che non mi aveva mai visto e ho acquistatodel latte, al momento di pagare non avevo mo-neta, abituato alla città faccio per lasciare l'ac-quisto e il commerciante mi guarda e mi dice:«non si preoccupi, me li porta la prossima voltae non stia a tornare apposta». L’affermazione miha stupefatto e creato grande piacere perché misono sentito parte di una comunità. Questo puòregalarci lo sforzo di servirci nel negozio del no-stro paese: mantenere viva la comunità e cresce-re assieme. Daniele Perego

““Alla piscina comunale è attivo dallo scorsosettembre il corso diacquagol, sport conosciutocome la “mini-pallanuoto”,rivolto ai ragazzi dagli 8 ai 14 anni. L’iniziativa si è rivelata un vero successo

L’associazione culturale Fondo Cinemadi Motta Visconti, giunta al suo nono anno di attività, ricorda a tut-ti i cittadini che è sempre operativo il ritiro dei film usati per ac-crescere le disponibilità dell’organizzazione. Fondo Cinema, infat-ti, ritira gratuitamente a domicilio, esamina ed eventualmente ca-taloga (a seconda delle tipologie) i film donati dagli utenti, filmche altrimenti potrebbero andare dispersi. Si accettano supportiDVD, VHS e Blu-ray (sia originali sia masterizzati), con o senza bol-lino SIAE, con o senza custodia originale e fascetta illustrata, ancheregistrati dalla TV, che contengano registrazioni di pellicole cine-matografiche, in particolare del cinema americano del periodoclassico, ovvero dagli anni Dieci fino agli anni Sessanta inclusi;inoltre stiamo cercando con grande interesse le videocassette del-la Walt Disney Home Video, distribuite dal 1983-84 in poi. Per ce-dere le raccolte, contattare Damiano Negri: e-mail: [email protected]; cellulare: 335 1457 216; sito internet www.fondocinema.it.

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22 aprile 2013SERVIZI

ANNO 11 NUMERO 6 - APRILE 2013Iscrizione presso il Tribunale di Vigevano n° 109/04 del 2/04

QUESTO NUMERO È STAMPATO IN OLTRE 25.000 COPIE

DIREZIONE E AMMINISTRAZIONEClematis - viale dei Mille, 13/b - Vi gevano

REDAZIONE ED EDITINGClematis - viale dei Mille, 13/b - Vi gevano

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MUSICA: la classifica italiana

1) Marco Mengoni #Prontoacorrere2) Renato Zero Amo3) Fedez Sig. Brainwash - L’arte di accontentare4) Modà Gioia5) David Bowie The next day6) Justin Timberlake The 20/20 experience7) Jovanotti Backup 1987-20128) Raphael Gualazzi Happy mistake9) Eros Ramazzotti Noi

10) Vacca Pazienza

Ha vinto l’ultimo Sanremo, ma non gli è bastato. Marco Mengoni trionfa nel-le classifiche italiane: mentre il brano L’essenziale mantiene, per la sestasettimana consecutiva, la vetta dei singoli (ed è gia disco multiplatino), l’al-

bum #Prontoacorrere, uscito a un mese dal Festival, irrompe direttamente in vet-ta. Il cambio di produttore ed entourage artistico è, dunque, servito: fra gli autoriche firmano le quindici tracce, anche Ivano Fossati, Cesare Cremonini e MarkOwen dei Take that.

Deve dunque ripiegare Renato Zero con Amo, ventisettesimo disco in studio,che gli è valso, comunque, già un record: Renato è, infatti, il primo e unico can-tante ad aver raggiunto il primo posto nelle classifiche italiane in cinque decennidiversi.

Resiste sul podio, invece, il giovane rapper milanese Fedez, all’anagrafe Federi-co Leonardo Lucia, che con il suo terzo disco ha davvero sfondato (è già disco d’o-ro), grazie anche all’ottimo singolo Cigno nero in duetto con Francesca Michielin.

A conferma della fortuna dell’attuale panorama hip hop italico, entra in top tenanche Pazienza, il quinto album di Alessandro Vacca, rapper trentatreenne di ori-gine cagliaritana ma cresciuto a Quarto Oggiaro.

In sesta posizione ritorna, dopo sette anni di assenza dalla musica (ma non dalcinema) Justin Timberlake, trainato dal singolo Suit & tie in collaborazione conJay-Z. Negli Stati Uniti il disco ha piazzato ben 968.000 copie nella sola prima set-timana.

La più alta nuova entrata nei singoli è, invece, Amami, singolo apripista diSchiena, terzo album di Emma, ora anche direttore artistico di una delle duesquadre dell’imminente edizione serale di Amici di Maria De Filippi. Si spinge, in-vece, fino alla sesta posizione Just give me a reason, terzo estratto dall’ultimo CDdi P!nk, qui peraltro in duetto con Nate Ruess, leader della band Fun.

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STAB

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–1

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–3

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Album

a cura di Andrea Grandi

Download

1) Marco Mengoni L’essenziale2) Lykke Li I follow rivers3) Emma Amami4) Bastille Pompeii5) Macklemore & Ryan Lewis Thrift shop6) P!nk feat. Nate Ruess Just give me a reason7) Will.i.am feat. Britney Spears Scream & shout8) Jutty Ranx I see you9) Max Gazzè Sotto casa

10) Cesare Cremonini La nuova stella di Broadway

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STAB

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STAB

+1

–4

–3

STAB

NE

–2

MarcoMengoni

Renato Zero

SERVIZI - RUBRICHE

L’ARIA CHE RESPIRIAMOI DATI DI MARZO

SO2 – Biossido di zolfo – Valore limite: 125 µg/m3 (media giornaliera) – So-glia di allarme: 500 µg/m3 – Valore suggerito dall’OMS (Org. Mondiale dellaSa nità): per la concentrazione media annua, non oltrepassare i 50 µg/m3 aprevenzione di effetti su lungo periodo.

PM10 – Polveri con diametro inferiore ai 10 µm – Valore limite: 50 µg/m3

(media giornaliera)

NO2 – Biossido di azoto – Valore limite: 200 µg/m3 (massimo giornaliero)– Soglia di allarme: 400 µg/m3

CO8h – Monossido di carbonio (CO). CO8h in dica la concentrazione mediasu 8 ore. LIMITE GIORNALIERO SU OTTO ORE: 10 mg/m3

O3 – Ozono – Valore limite: 180 µg/m3 (massimo giornaliero) – Soglia diallarme: 240 µg/m3 –Valore suggerito dall’OMS: per la concentrazione me-dia su 8 ore, non oltrepassare i 120 µg/m3.

IL ROSSO INDICA IL SUPERAMENTO DEL VALORE LIMITE

Si ringrazia per i dati ARPA Lombardia

µg/m3 = microgrammo per metro cubo d’aria analizzatamg/m3 = milligrammo per metro cubo d’aria analizzata

GIO

RN

I

1 MAR. 2 MAR. 3 MAR. 4 MAR. 5 MAR. 6 MAR. 7 MAR. 8 MAR. 9 MAR.

10 MAR. 11 MAR. 12 MAR. 13 MAR. 14 MAR. 15 MAR. 16 MAR. 17 MAR. 18 MAR. 19 MAR. 20 MAR. 21 MAR. 22 MAR. 23 MAR. 24 MAR. 25 MAR. 26 MAR. 27 MAR. 28 MAR. 29 MAR. 30 MAR. 31 MAR.

SO2

µg/m3

PM10

µg/m3

NO2

µg/m3

CO8H

mg/m3

O3

µg/m3

MA

GE

NTA

MA

GE

NTA

MA

GE

NTA

AB

B.S

SO

MO

TTA

V.

MA

GE

NTA

AB

B.S

SO

MA

GE

NTA

AB

B.S

SO

MO

TTA

V.

< 5< 5< 5< 5

6< 5< 5< 5< 5< 5< 5< 511108999

101010111110116

< 5< 5121313

739195

11073341428273549576219

N.D.N.D.523549343257763424383353554224

6164587361493549433143575623173828433950446053

N.D.N.D.N.D.3757

N.D.N.D.N.D.

798984

106908060606155627577695966586571787297844557597184645954

42403748533827303325273743311522193128402338341117182629

N.D.N.D.N.D.

1,21,11,31,41,10,90,90,90,90,81,11,01,40,90,81,01,01,21,21,21,21,41,41,31,6

N.D.N.D.1,61,61,71,5

N.D.N.D.N.D.N.D.N.D.N.D.N.D.N.D.N.D.N.D.N.D.N.D.N.D.N.D.N.D.N.D.N.D.N.D.N.D.N.D.N.D.N.D.N.D.N.D.N.D.N.D.N.D.N.D.N.D.N.D.N.D.

N.D.N.D.N.D.N.D.N.D.36141815221197

5374424450291735211931302823

N.D.322448

N.D.N.D.N.D.N.D.N.D.N.D.N.D.N.D.N.D.N.D.N.D.N.D.N.D.N.D.N.D.N.D.N.D.N.D.N.D.N.D.N.D.N.D.N.D.N.D.N.D.N.D.N.D.N.D.N.D.N.D.N.D.

26303228323822131220241716508462665245345952418066625247362460