nuova e n. 265 a verso la crisi oggi in umbria...

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Quotidiano - Spedizione in abbonimento postale A A A A Oggi diffusione straordinaria ^ |T„ A #7> O O A O Una copia L. 40 Arretrata 11 doppio le conclusioni dell'inchiesta di o Savioli Se la guerra atomica scoppiasse sull'Italia ANNO U - NUOVA E N. 265 A 24 c «961 Verso la crisi 11 contenuto della crisi che si avvicina anche se il governo potrà resistere qual- che tempo ancora — è ben più profondo di quanto non appaia dalle manovre dei partiti convergenti. a crisi matura sostanzialmente per- chè, nonostante l'accrescersi dell'espansione monopolisti- ca, l'azione delle masse e del movimento democratico per una alternativa democratica ha continuato a pesare, e l'equilibrio delle forze poli- tiche non si è spostato a sfa- vore delle forze democrati- che. Attorno al movimento operaio continua a organiz- zarsi il 40% del corpo elet- torale, e la spinta ideale po- sitiva che proviene dalle masse popolari e in partico- lare da quelle che seguono il nostro partito è rimasta più forte della influenza di qualsiasi forza politica bor- ghese. 11 governo attuale e la po- litica delle convergenze, se hanno favorito una ulteriore espansione monopolistica e consentito alla C di riasse- stare il proprio equilibrio, non sono riusciti a superare questa contraddizione di fon- do. i qui nasce lo stato di crisi. E di qui, anche, nasce l'operazione politica nella quale sono impegnati da qualche tempo i gruppi ca- pitalistici più importanti e il partito della : l'opera- zione che, sull'onda della fa- vorevole congiuntura econo- mica e del processo di razio- nalizzazione monopolistica, si propone di integrare nel sistema più vaste masse, al- largando in direzione dei socialisti le basi del potere politico democristiano. Quale senso si voglia dare a questa operazione (la qua- le si intreccia a una immu- tata speranza democristiana di riconquistare la maggio- ranza assoluta), appare abba- stanza chiaro se si guarda al modo come la impostano in questi giorni i partiti « con- vergenti » socialdemocratici e repubblicani. Placati i primitivi furori. ora Saragat ha addirittura rinviato a gennaio la data della presunta crisi, allo sco- po di rimettere ogni decisio- ne al futuro congresso nazio- nale democristiano. A parte che non è neppur certo che il congresso democristiano si tenga, tutti sono in grado di comprendere che non è di lì che potrà venire la de- cisione di rovesciare un go- verno democristiano e di mu- tarne gli indirizzi di fondo. Se Saragat fìnge di non com- prenderlo non 6 perchè sia il più ingenuo tra gli italia- ni, e neppure perchè inse- gne certi suoi calcoli rela- tivi alle elezioni presiden- ziali, ma perchè l'operazione di centro-sinistra che egli sostien-; non comporta nep- pure essa un rovesciamento e un mutamento degli indi- rizzi di fondo fin qui seguiti. Basta osservare in che senso Saragat « apprezza » le posi- zioni neutraliste del PS e rome si propone, svisandole. di « utilizzarle »: non ai lini di una politica di disimpegni» a e di smilitarizza- zione del centro-Europa, ma a sostegno di una impostazio- ne alla Willy Brandt della questione tedesca. Più consistente appare la posizione dei repubblicani almeno per quanto riguarda il proposito di arrivnrc alla crisi e di favorirne uno sboc- co cosiddetto di centro-si- nistra. a anche qui non si sa uscire dal terreno della manovra, e di una manovra particolarmente tortuosa. repuhblicani vogliono la cri- si a novembre perchè, non avendo più Gronchi in quel- la data la facoltà di scioglie- re le Camere, il centro-sini- S E UNA A E La campagna per il miliardo 840 milioni a settimana di settembre trova la sotto- scrizione a quota 810 mi- lioni con la prospettiva di un nuovo balzo in avanti che può portarci assai mi- cini al pieno successo della campagna per il miliardo. Oltre le 14 federazioni che hanno superato, più o me- no largamente, il 1001 numerose sono le organiz- ! zazionì provinciali dove la sottoscrizione procede spe- ditamente verso il rag- giungimento dell'obbietti- vo fissato, l'na segnalazio- ne particolare merita la federazione comunista di Cosenza che avanza ormai verso il 2 0 0 1 . (in .. pagina la gradua- toria delle Federazioni). stra diverrebbe una specie di soluzione obbligata, la conseguenza di un ennesimo « stato di necessità ». a non è attraverso un simile espe- diente parlamentare, non è in termini di necessità tec- nica che si può dare conte- nuto e significato politico de- centi a una collaborazione nazionale (e neppure locale) tra democristiani e socialisti! Questo significa ridurre in anticipo l'operazione in ter- mini di trasformismo, di su- bordinazione dei socialisti alla tecnica del potere, e del potere dei monopoli e della : tant'è che i repubbli- cani, perduti in queste ma- novre, hanno posto sempre più in sottordine quelle po- sizioni programmatiche in materia di regioni e di scuo- la, per esempio, che devono essere invece l'irrinunciabile fondamento di qualsiasi nuo- va politica. i tutta l'operazione in corso viene perciò lasciata arbitra la , che può con- durla con i piedi ben pian- tati sul terreno che più le conviene. Anche se la C non ha interesse a una crisi rav- vicinata dell'attuale governo — prezioso strumento che le ha consentito di riassestarsi e di gestire liberamente il processo di espansione mo- nopolistica e di costrizione della vita democratica — le impostazioni che i partiti del centro - sinistra danno alla crisi non possono certo preoccuparla soverchiamen- te. Si parla perfino di solu- zioni interlocutorie, che i par'iti minori avrebbero ac- cettato. per un governo - l con appoggio degli ex-laurini di « - to sociale », che dovrebbero preparare la sedia ai socia- listi! a a parte ciò. e in una prospettiva più seria e generale, gli on.li Fanfanl, o e Scaglia ed altri han- no ben fissato nel recente convegno di S. Pellegrino i tre capisaldi dell'azione de- mocristiana in ogni futura circostanza: ferma gestione del processo di espansione monopolistica in sostanziale continuità con gli indirizzi del governo attuale; conce- zione esclusiva del potere accoppiata a una « docilità » di manovra necessaria per « omogeneizzare » alla C nuove forze; unità della C « nella varietà delle sue for- ze » come premessa e ga- ranzia irrinunciabili di ogni operazione politica. Su queste basi, è evidente che il tentativo di integrare a sinistra la propria maggio- ranza può oggi diventare una componente essenziale della politica della . una com- ponente che si affida ai mar- gini di benessere esistenti senza comportare preve- dere alcun mutamento reale dei rapporti di classe. E su queste basi, infatti, l'opera- zione trova a destra sempre meno avversari, nenpur più i o o i Buffini. Beninteso, questi conti so- no fatti in gran parte senza l'oste, come senza l'oste fu- rono fatti in passato molti altri conti analoghi. Per il movimento operaio e demo- cratico non possono esservi dubbi: il compito non è di favorire in qualche modo il tentativi» dei monopoli e libila C di saldare il loro strapotere cronomico a un potere politico più ampio. ma è di impedire questa sal- datura. di approfondire anzi la contraddizione e la frat- tura che oggi esistono e de- terminano la crisi. Se il mo- vimento e masse attorno alle grandi questioni che in- vestono il paese e il Parla- mento — la questione della pace e di un disimpegno ef- fettivo a dal rischio di guerra e dalla complicità coi monopoli franco-tede- schi, le questioni della ri- forma mezzadrile e dei con- sigli regionali, della riforma della scuola e delle aree fab- bricabili. la questione dello scioglimento del por- terà in evidenza ì contenuti di fondo della crisi, allora le operazioni trasformistiche cor* innutnano l'aria e oscu- rano |e prospettive salteran- no farilmenfc. E non solo salteranno que- ste operazioni. ma potranno ro\calarsi. Sulla base di una intangibile autonomia di classe e di una lotta per un programma di alternativa cui una parte della stessa maggioranza socialista si im- pegnò nel congresso di - lano. e sulla base di un mas- simo di unità politica tra le forze operaie e democrati- che quale è imposto dalla realtà stessa, sarà possibile operare in modo che il ma- lessere delle forze intermedie e un riacutizzarsi delle con- traddizioni della C concor- rano a soluzioni positive: il clic vuol dire soluzioni ca- paci di incidere sui rapporti di classe intaccando il potere dei monopoli, e di incìdere sui rapporti poliliri rompen- do il monopolio democri- stiano. Oggi in Umbria la Marcia della pace a conferenza stampa del professor Capitini - l comune ci.e. di Assisi ha innalzato sulla a il palco per gli oratori (Dal nostro Inviato speciale) . 23. — Non c'è dubbio, ormni: n o della pnec ha conquistato i perugini. Superato il muro della indifferenza e dello scetticismo e quello non me- no pericoloso della facile iro- nia, la iriicntit'a. ormai im- postosi su senio nazionale e internazionale ha suscitato in questi piortit della immedia- ta vigilia non solo interesse, L'adesione del PCI i a lettera di Togliatti al professor Capitini o qui di seguito il testo della lettera con la quale il compagno Togliatti, a nome della e del PC ha risposto all'invito rivoltogli dal prof. Aldo Ca. pitinj per la a della pace. Caro Capitini, La ringrazio vivamente dell'invito che, a nome del Comitato organizzatore del- la Marcia della Pace Pe- rugia-Assisi, Ella ha fatto alla Direzione del nostro partito, perché aderisca al- la iniziativa del Centro pe- rugino per la non-violenza, La nostra adesione non può mancare e noi la dia- mo con profonda convinzio- ne di compiere un atto non solo utile, ma necessario, specialmente in questo mo. mento d| cosi grave ten- sione della situazione in- ternazionale. Possiamo non condivide. re pienamente tutte le po- sizioni di principio tanto degli Iniziatori della Mar- cia, quanto di tutti coloro che ad essa aderiscono e prenderanno parte. Ma al di sopra di questa possi- bile diversità di opinioni e al di sopra di tutto noi sentiamo oggi la necessità che tutti gli uomini di buo- na volontà al uniscano, si ritrovino, manifestino II lo- ro fermo proposito d| ope- rare e lottare perché sia conservata la pace, sia di- spersa la paura di un nuo- vo conflitto armato mon- diale, sia salvo II nostro Paese e tutta l'umanità sia salva dagli orrori di una guerra che, ove scoppiasse, distruggerebbe probabil- mente l'intiera nostra odier. na civiltà. Sappiamo e sentiamo che (a pace potrà essere con- servata se le masse popo- lari profonde, donne ed uo- mini, adulti, giovani, bam- bini, benestanti e poveri. credenti e non credenti riu- sciranno a far sentire in forme sempre nuove e po- tenti che questa è la loro volontà. Perciò non soltanto dia- mo la nostra piena adesio- ne alla vostra iniziativa no. bile e coraggiosa, ma invi- tiamo I nostri aderenti, elettori, simpatizzanti ed amici ad aderire essi pure e a prender parte alla Mar- cia da voi organizzata. Sa- In essa presente, dal- l'inizio alla fine, un grup- po di dirigenti del nostro partito. Augurando un grande successo. Le Invio un sa- luto cordiale. PALMIRO TOGLIATTI mo entusiasmo in tutti gli (unbit»nri della città. prime delegazioni par- tecipanti sono pinnte stfimri- nt\ altre ne arriveranno nel pomeriggio e in serata. No<i ci sono più posti negli alber- ghi ed il Comitato è costret- to a far ricorso alle abitazio- ni private di amici disposti ad ospitare per una notte i l artecipanti alla manifesta- zione. Saranno mtaltuia le persone che partiranno do- mani mattina alle S dai q<ar- dini del accompn- onate da una carovana di de- ine e decine di marchine, *>i- ^iclette. motocicli ricorda- to Capitini nella conferenza <tmnpa tenuta stamane nel- 'a Sala della Vaccara di fron. te a molti incinti dei più importanti quotidiani nazio- nali — è aperta n rappre*e»;- i di tutre le forze laiche e religiose che intendono operare per la pace. qui il suo carattere largamente unitario, ma tutt'altro die vago, generico e inconclu- denre. ricerca di ciò che unisce le varie forze politi- ciie e sociali, anziché di ciò che le divide, è il solo meto- do capace di far trionfare l'aspirazione univers' le alla pace, la universale avversio- ne alla guerra. qui un an- nuncio che, a nostro auuiso, riveste una eccezionale im- portanza: si sta lavorando, in Questi giorni, per dare un se- guito alla manifestazione di domani, dalla quale, dovreb- be sorgere una « alleanza fra le forze pacifiste italiane », die raccolna in modo stabi- le tutti i rari movimenti che si richiamano al principio della necessita di una pacifi- (Contimi» n . pag. 7. col.) a della pace oggi nel cuore di o (Dalla nostra redazione) , ~2Z. i mattina alle 10. partendo da piana della Scala, si svol- gerà la « a della pace » oigamz/ata dai giovani mi- lanesi a manifesta/ione si snoiicrà lungo lo vie del cen- tro lino a piazza del o o mici ito olla manife- sta/ione l'Unione goliardica milanese, il o gio- vanile socialista. n Federa /ione giovanile comunista italiana. n Federazione gio- vanile repubblicana. l'Al- leanza goliardica italiana, il Gruppo di azione goliardica. il Circolo culturale di via a 11, la Federazione giovanile socialdemocratica. il Partito radicale. l Centro studi G. Salvemini, il Cir- colo giovanile ebraico e il Consiglio provinciale della gioventù lavoratrice. o rivolto dal Comi- tato operaio antifascista del- la Geloso ai sindacati, ai par- titi. al Comune, agli enti ed alle associazioni democrati- che per una manifestazione da tenersi il 30 settembre sta int loto raccogliendo le prime significative adesioni. a Segreteria della sezione milanese del Partito radicale ha infatti inviato al Comi- tato antifascista della Geloso la seguente lettera: «Siamo lieti di dare la nostra adesio- (rtintiniM m l i . p.«c. 8. coi.) a sui paesi socialisti L'altra Europa Un viaggio in Cecoslovacchia, Ungheria, e Bulgaria - Un pregiudizio diffuso ed erralo: l'uniformità di questi paesi- senso della discussione sulla possibilità di evitare la guerra Gli oltranzisti diffidati contro una « pericolosa follia » Ritenute inevitabili a Washington alcune concessioni sulla Germania E' morto senza aver parlato l'unico testimone della tragica fine di Dag Hammarsk\oeld . 23 - serpente «meritano Harrti Julian, unico sujierstite del- l'aereo in cui ita trovato la morte il segretario dcll'OSU. Hammurskjocld. è morrò al- le sette e mezza di stamane all'ospedale di Xdnlu. in dorè era ricove- rato. Con lui. e scomparso il soff» testimone della ca- tastrofe, l'unico che avrebbe potuto spiegare come real- mente andarono le cose a bordo del primo clic esso precipitasse m fiamme nella giungla. di morire. Julian ha tuttavia ripreso conoscenza ed è stato in grado di par- lare con sua moglie, accorsa al suo capezzale dagli Statt Uniti. A quanto viene rife- rito. egli le ha confermato la testimonianza qin resa. seconilo la quale, poco prima che l'appart ccf.in precipi- tasse. egli e gii altri passeg- geri udirono » delle esplo- sami ». Sessuna altra infor- mazione si e avuta su ciò che il moribondo ini potuto comunicare alle consorte \Questa ha assistito alla fin-- («le/lo sventurato, ed e num- idi ripart'ta per Siilisburu 'alla volta dcg'i Stati Uniti Un portavoce rhodesiano ha dichiarato che accanto al Jet. to del ferito era stato colio- rato un magnetofono, ma si e rifiutato di dire se dalle sue ultime parole siano emersi t elementi nuovi ». canto suo. jl colonnello Barhcr, di- rettore dell'aviazione civile rhodesiana e presidente della commissione d'inchiesta, ha cercato di spiegare le esplo- sioni udite dal Julian con la presenza a bordo — in ferirà non mollo plausibile — dr « casse di munizioni ». Gli osserrarori, j quali non comprendono perchè il conte- nuto dell'ultima conversazio- ne fra Julia n la moglie sia tenuto segreto, si chiedono se la donna sarà in grado di for- nire al mondo informazioni suscettibili di diradare il mi- srerr) della catastrofe, e in particolare l'uupiietante ri- sultanza dell'inchiesta, se- condo (piale pnnetttli ifr firmo da fuoco sarebbero sta- ti ritrovati nei corpi di ìiam- marskjoeld e dei suoi com- pagni di intorno. Ci si chie- de ipn se questo dettaglio, di peso evidente, sia da mettersi in relazione con la presenza a bordo dei due passegaeri clandestini \c truppe del Un e o del e y al o e una dichia- e del e Clay a o A a rotti Joltan. dell'aereo di * Uno m ieri l'unico e (Telefoto) potere centrale n le e negli altri territori si stantio rapidamente concen- trando nelle caserme e e, e tempre più portati a ritenere elie ,i gorerno Adula «ferule- rn di intervenire direttamen- te per risolvere sul piano mi. la secessione del tango (i cut l'OSlJ sembra aver definitivamente rinun- ciato. Sul piano militare infatti. la sitiiuzione ilclla gendar- meria di Ciombe risulta tut- t'altro che brillante comandante militare del- le Xnzinnt tJnite nel Congo. generale di- chiarato oggi che le forze dWJ'OVf' non sono mai state] >n pericolo di essere scon- f'tte ve' 13 atomi della baf- taglìa contro l'escreto ka- tnnghe'e f'gl ha Sosti mito che le of erezioni dell' sono 5T':r.' coronate dal success,» e eoe cs<c hanno ora la situa- zione katanghese « completa- rferii'r» .»off> ror.f rollo > « 1) optili iii'io infortì di fji.*r« lt -forze con cui mi-, Z i;mmo. rpitir.ro i intatti Con relative autoblin. ilo » — ha detto if generale il ifiialf ha agipun- :<i che la gendarmeria di Crombe e stala al contrario < » logorata ». A la situa- corte permane stazionaria i rJu-oyamente citta orga- nizza i r-forn-menti e ripren- de f.i sfa normale attività il solo tragico problema è to'titui'o da circt. diecimila '"c.ibn delle rr>bù Baluba. co'ir«Ttrafi quasi senza ri- veri m un campo di rifugia- ti da cut non possono uscire senza essere piesi a fucilate dalla soldataglia di Ciombe apportata nei dintorni del campo. 1 rifornimenti di vi- reri e di acqua che l'ONU riesce a far giungere al cam- po sona scarxijsimi. . 23. — l v t . vice leader democratico al S«*:i;«to ed uno più auto- r«'v<d. coll.iborati'r: dt-1 pre- cidente . ha pn<- num iato <>i:gi al Congresso un discorso che x ritiene . i w w e rapprov.i/:<>n«' del go. '.l'ino e che ha attratti! Fat- teli/.«me legl: n P'*r il suo tono di cauta ajvrtura verx» una concreta tia:tat:va c«»n S sul problema tctlesco. Al centn» del discorso «li flun.phrey è stato, in effet- t\ un appello ai parlamenta- ri e all'opinione pubblica americana aff:nche coni- c che una scria trat- ta;, va a Germania ini - j)l.«"a e «concessioni» r: e e che attenerci al ima linea di assoluta ::i- ! sarebbe una : :colo-.i follia» mem- bri del . h.l «lette . devono pertanto < collaborare pr-r far rum- p:«*nd««re alla nazione ch«- -ohi/ ori; pac.f.che ed ono- r--\ol; po->->«>:io e-<ere rai!- finiite <"!o mediante neno- / a!' » e che « <cri7A volon- d: dar*' e avere dalle due p.';i;:. collmpn come «piell: eh- :1 secretano «li Stato. f{u<r.. s'.a avendo con il O col!et!a <«»v:e!ico, Grormko. -..irebbero inutili e privi d: uso ». e parlamentare (' rrocratico non è entrato nel mento delle « concecs.o- iii » d ; cui parlava, ma ha -ottol neat.» che es>e « non sarebbero in nessun ca^o - i «li incidere sulla iio.itra -:cure7/a nazionak e <ui n.xtri intere-J vitali ». « Se noi — ha continuato il .'datore — ci atteniamo al criterio per cui «>jjni area «li d:«;.ccord«\ quale che sia la sua importanza, lede i ma- stri interessi vitali e «ii con- seguenza un accor«ln ptu' - » es- sere realizzato soltanto sul- la base di UT totale ne- S F BASF Kennedy parlr per H>annU l'ori ilo» e durante il week- end preparerà il «no inter- vento «Ila \rdula di domani all'j^emhlra drll'OM' «piit>a:un sovietici. n>n vi -ar.i mai nessun accorti*». Parlare tli debolezza e di aojuitscenza per descrivere uà negoziato genuino e c«>m- pleto nel «piale vengono fat- te e«»ncessioni ree:privamen- te vantaggiose, sarebbe una per .colosa follia ». y ha concluso in- v.;..ndo : suoi ascoltatori a rendersi conto del fatto che « la posta in gioco e il fu- turo della civiltà » e che, al- lo stesso modo come gli Sta- ti l'nit» devono essere pron- ti a rischiare la guerra ato- mica per interessi vitali, es- si devono essere decisi a « non scatenare una guerra globale per questioni non (Continua In lt. p*f. «. col.) I. oggi un'inchie- sta sull'Europa sociali- sta? iVon solo perchè es- sa esiste, il die sarebbe già un motivo sufficiente; ma soprattutto perchè ha nctjuistato e sta acquistan- do nei mondo un peso cre- scente. Spesso si incon- tra ancora una tendenza ad ignorare o a sottova- lutare questa rcalrd. Cer- ro. ri è ovunque pieno ri- spetto della forza e del prestigio (po- chi anni fa. tutti lo ricor- diamo. non era così) e naturalmente, non solo fa parte, ma è il nu- cleo cssenctale. pa socialista. Son è pero rutra sociali «!«i. Si guardi la minncc.o.:a confrorersia inrerria^-nrinlr che è in corso attorno ai problemi tedeschi. / dfrr- penri delle porenre occi- dentali parlano come se aresvro tii fronte «olti-'i- to ma gli inte- ressi. le preoccupazioni e la sicurezza dei pae*t ebe con la Germania confina- no. come la e la Cecoslovacchia (per non parlare della a democratica tedesca), fiuti- no forse meno peso in questa disputa di queVi della stessa Unione So- vietica? Ogni volta che fa loro comodo i capi dt»rj:i Staft i fanno riferi- mento ai loro t alleati europei ». eli alleiti europei non e«i- stono? A fianco dcll'Un'-o- ne Sovietica vi sono cen- to milioni di europe- ehr vivono in un s'stema so- cialista. Goooraicamentv è metà del continente. rarlo e non firn.'o ?a diplomarla, quanto tutta la politica occidentale. cA suo apparato di propagan- da, ha la tendenza a far- lo è una pericolc.%3, folle finzione. Abituati a chiudere gli occhi di fron- te alle realtà nuore del mondo, i dirigenti arlan- tici possono anche conti- nuare a cicere in que&to «raro di incoscienza. ranno sempre più isolati. Si guardano bene dallo stesso errore plì altri, i capi del terzo mondo, ap- pena liberato, in Asia, in Africa, o in America tina: Xchru, Sukarno. Xkruma, Seku Ture o i cubani non vanno soltanto a quando vengono in ma anche a o a Budapest. vedere olobilmen-

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Quotidiano - Spedizione in abbonimento postale

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Oggi diffusione straordinari a

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Una copi a L. 40 Arretrat a 11 doppi o

le conclusioni dell'inchiesta di o Savioli

Se la guerr a atomic a scoppiass e sull'Itali a

ANNO U - NUOVA E N. 265 A 24 c «961

Verso la crisi 11 contenuto della cr isi che

si avv ic ina — anche se il governo potr à resistere qual-che tempo ancora — è ben pi ù profondo di quanto non appaia dalle manovre dei partit i convergent i. a cr isi matur a sostanzia lmente per-chè, nonostante l 'accrescersi del l 'espansione monopol is t i-ca, l 'azione del le masse e del movimento democrat ico per una alternativ a democrat ica ha cont inuato a pesare, e l 'equil ibri o del le forze poli -t ich e non si è spostato a sfa-vor e delle forze democrat i-che. Attorn o al mov imento operaio cont inua a organiz-zarsi i l 40% del corpo elet-torale, e la spinta ideale po-sit iv a che prov iene dalle masse popolari e in part ico-lar e da quelle che seguono i l nostro part i t o è rimasta pi ù fort e della inf luenza di qualsiasi forza pol i t ic a bor-ghese.

11 governo attuale e la po-l i t ic a del le convergenze, se hanno favori t o una ulter ior e espansione monopol is t ica e consent i to alla C di r iasse-stare i l p ropr i o equi l ibr io , non sono r iuscit i a superare questa contraddiz ione di fon-do. i qui nasce lo stato di cr is i . E di qui , anche, nasce l 'operazione pol i t ic a nella quale sono impegnati da qualche tempo i grupp i ca-pital ist ic i p iù important i e i l part i t o della : l 'opera-z ione che, sul l 'onda della fa-vorevole congiuntura econo-mica e del processo di razio-nal izzazione monopol is t ica, si propone di integrar e nel sistema più vaste masse, al-largando in d i rez ione dei social isti le basi del potere pol i t ic o democr is t iano.

Quale senso si voglia dare a questa operaz ione (la qua-le si intreccia a una immu-tata speranza democr is t iana di r iconquistar e la maggio-ranza assoluta), appare abba-stanza chiaro se si guarda al modo come la impostano in questi giorn i i partit i « con-vergenti » soc ia ldemocrat ici e repubbl icani .

Placati i pr imi t iv i furori . ora Saragat ha addir i t tur a r inviat o a gennaio la data della presunta cr is i , al lo sco-po di r imetter e ogni dec is io-ne al futur o congresso nazio-nale democr is t iano. A part e che non è neppur certo che i l congresso democr is t iano si tenga, tutt i sono in grado di comprendere che non è di l ì che potr à veni r e la de-c is ione di rovesc iare un go-verno democr is t iano e di mu-tarn e gli indir izz i di fondo. Se Saragat fìnge di non com-prender l o non 6 perchè sia i l p iù ingenuo tr a gli italia -ni , e neppure perchè inse-gne certi suoi calcoli rela-tiv i al le elezioni pres iden-zial i , ma perchè l 'operazione di centro-sinistra che egli sostien-; non comporta nep-pur e essa un rovesc iamento e un mutamento degli indi -rizz i di fondo fin qui seguit i. Basta osservare in che senso Saragat « apprezza » le posi-zioni neutral iste del PS e rom e si propone, sv isandole. di « uti l izzarl e »: non ai lin i di una pol i t ic a di disimpegni»

a e di smil i tar izza-z ione del centro-Europa, ma a sostegno di una impostazio-ne alla Wil l y Brandt della quest ione tedesca.

Più consis tente appare la posiz ione dei repubbl icani a lmeno per quanto r iguard a i l proposi to di arr ivnr c alla crisi e di favorirn e uno sboc-co cosiddet to di centro-si-nistra . a anche qui non si sa usci re dal terreno della manovra, e di una manovra part icolarment e tortuosa.repuhbl icani vogl iono la cri -si a novembre perchè, non avendo più Gronchi in quel-la data la facoltà di sciogl ie-r e le Camere, il centro-sini-

S E UNA A E

La campagna

per il miliardo

8 4 0 milion i

a set t imana di settembre trov a la sot to-scrizione a quota 810 mi -lion i con la prospett iva di un nuovo balzo in avanti che può portarc i assai mi-cini al pieno successo della campagna per i l mil iardo . Oltr e le 14 federazioni che hanno superato, più o me-no largamente, il 1 0 01 numerose sono le organiz- ! zazionì provincial i dove la sottoscrizione procede spe-di tamente verso il rag-giungimento del l 'obbiett i -vo fissato, l 'n a segnalazio-ne particolar e meri t a la federazione comunista di Cosenza che avanza ormai verso i l 2 0 0 1.

( i n .. pagina la gradua-tori a del le Federazioni).

stra diverrebbe una spec ie di so luz ione obbl igata, la conseguenza di un ennes imo « stato di necessi tà ». a non è attraverso un s imi l e espe-diente parlamentare, non è in termin i di necessi tà tec-nica che si può dare conte-nuto e signif icato pol i t ic o de-centi a una col laborazione nazionale (e neppure locale) tr a democr ist iani e socia l is t i! Questo significa r idurr e in ant ic ip o l 'operazione in ter-min i di t rasformismo, di su-bordinazione dei social isti alla tecnica del potere, e del potere dei monopoli e della

: tant' è che i repubbli -cani, perdut i in queste ma-novre, hanno posto sempre più in sottordine quel le po-sizioni programmat iche in materi a di regioni e di scuo-la, per esempio, che devono essere invece l ' i r r inunciabi l e fondamento di qualsiasi nuo-va pol i t ica .

i tutt a l 'operazione in corso v iene perc iò lasciata arbitr a la , che può con-durl a con i piedi ben pian-tat i sul terreno che più le conv iene. Anche se la C non ha interesse a una crisi rav-vicinat a dell 'attual e governo — prezioso strumento che le ha consent i to di r iassestarsi e di gest ire l iberamente il processo di espans ione mo-nopol ist ica e di costr iz ione della vit a democrat ica — le impostazioni che i partit i del centro - sinistra danno alla cr isi non possono certo preoccuparla soverch iamen-te. Si parl a perfin o di solu-zioni inter locutor ie , che i par'it i minor i avrebbero ac-cettato. per un governo -

l con appoggio degli ex-laurin i di « -to socia le », che dovrebbero preparar e la sedia ai socia-l ist i ! a a part e c iò. e in una prospett iva più seria e generale, gli on.li Fanfanl,

o e Scaglia ed altr i han-no ben fissato nel recente convegno di S. Pel legr ino i tr e capisaldi del l 'azione de-mocrist iana in ogni futur a c i rcostanza: ferma gest ione del processo di espans ione monopol is t ica in sostanziale cont inui t à con gli indir izz i del governo attuale; conce-zione esclusiva del potere accoppiata a una « doci l i t à » di manovra necessar ia per « omogeneizzare » alla C nuove forze; unit à della C « nella varietà del le sue for -ze » come premessa e ga-ranzia i r r inunciabi l i di ogni operazione pol i t ica .

Su queste basi, è ev idente che il tentat ivo di integrar e a sinistra la propri a maggio-ranza può oggi d iventare una componente essenziale della pol i t ic a della . una com-ponente che si affida ai mar-gini di benessere esistenti senza comportare né preve-dere alcun mutamento reale dei rapport i di c lasse. E su queste basi, infatti , l 'opera-zione trov a a destra sempre meno avversari, nenpur più i o o i Buffini .

Beninteso, questi conti so-no fatt i in gran part e senza l'oste, come senza l'oste fu-ron o fatt i in passato molt i altr i conti analoghi. Per il movimento operaio e demo-crat ic o non possono esservi dubbi : i l compi to non è di favorir e in qualche modo il tentativi » dei monopoli e libil a C di saldare il lor o strapotere c ronomico a un potere pol i t ic o più ampio. ma è di impedir e questa sal-datura . di approfondi r e anzi la contraddiz ione e la frat -tur a che oggi es is tono e de-terminan o la crisi . Se il mo-vimento e masse attorn o all e grandi quest ioni che in-vestono il paese e il Parla-mento — la quest ione della pace e di un d is impegno ef-fett iv o a dal r isch i o di guerra e dalla compl ic i t à coi monopoli f ranco-tede-schi, le quest ioni del la ri -form a mezzadr i le e dei con-sigli regional i, della r i form a della scuola e delle aree fab-br icabi l i . la quest ione del lo sc iogl imento del — por-terà in evidenza ì contenuti di fondo della cr is i , allor a l e operazioni t rasformist ich e cor* innutnano l'ari a e oscu-ran o |e prospett ive salteran-no fari lmenfc .

E non solo sal teranno que-ste operazioni. ma potranno r o \ c a l a r s i . Sulla base di una intangibi l e autonomia di classe e di una lott a per un programm a di alternativ a cui una part e della stessa maggioranza social ista si im-pegnò nel congresso di -lano. e sulla base di un mas-simo di unit à pol i t ic a tr a le forze operaie e democrat i-che quale è imposto dalla realtà stessa, sarà possib i le operare in modo che il ma-lessere delle forze intermedie e un riacutizzarsi del le con-traddizion i della C concor-ran o a soluzioni pos i t i ve: il c l i c vuol dir e soluzioni ca-paci di inc idere sui rapport i di c lasse in taccando il potere dei monopol i, e di inc ìdere sui rapport i pol i l i r i rompen-do il monopo l io democr i-st iano.

Oggi in Umbri a la Marci a dell a pace

a conferenza stampa del professor Capitini - l comune ci.e. di Assisi ha innalzato sulla a il palco per gli orator i

(Dal nostr o Inviat o speciale )

. 23. — Non c'è dubbio, ormni : n o della pnec ha conquistato i perugini. Superato il muro della indifferenza e dello

scetticismo e quel lo non me-no pericoloso della facile iro-nia, la ir i icntit 'a . ormai im-postosi su senio nazionale e internazionale ha suscitato in questi piorti t della immedia-ta vigilia non solo interesse,

L'adesione del PCI i a lettera di Togliatt i

al professor Capitini o qui di seguito il

testo della lettera con la quale il compagno Togliatti , a nome della e del PC ha risposto all'invit o rivoltogl i dal prof. Aldo Ca. pitin j per la a della pace.

Caro Capitini , La ringrazi o vivament e

dell ' invit o che , a nom e del Comitat o organizzator e del -la Marci a dell a Pace Pe-rugia-Assisi , El l a ha fatt o all a Direzion e del nostr o parti to , perch é aderisc a al -la iniziativ a del Centr o pe-rugin o per la non-violenza ,

La nostr a adesion e non può mancar e e no i la dia -mo con profond a convinzio -ne di compier e un att o non sol o utile , m a necessario , specialment e in quest o mo . ment o d | cos i grav e ten -sion e dell a situazion e in -ternazionale .

Possiam o non condivide . r e pienament e tutt e le po-sizion i d i principi o tant o degl i Iniziator i dell a Mar -cia , quant o di tutt i color o ch e ad essa aderiscon o e prenderann o parte . Ma al di sopr a di quest a possi -bil e diversit à di opinion i e al d i sopr a di tutt o no i sentiam o ogg i la necessit à ch e tutt i gl i uomin i di buo -na volont à al uniscano , si

ritrovino , manifestin o II lo-ro ferm o proposit o d| ope-rar e e lottar e perch é si a conservat a la pace , si a di -spers a la paur a di un nuo -vo conflitt o armat o mon -diale , si a salv o II nostr o Paese e tutt a l 'umanit à sia salv a dagl i orror i di una guerr a che , ov e scoppiasse , distruggerebb e probabil -ment e l'intier a nostr a odier . na civi l tà .

Sappiam o e sentiam o che (a pac e potr à esser e con -servat a se le mass e popo -lar i profonde , donn e ed uo-mini , adult i , giovani , bam -bini , benestant i e poveri . credent i e non credent i riu -scirann o a fa r sentir e in form e sempr e nuov e e po-tent i ch e quest a è la lor o volontà .

Perci ò non soltant o dia -mo la nostr a pien a adesio -ne all a vostr a iniziativ a no . bil e e coraggiosa , ma invi -t iam o I nostr i aderenti , elettori , simpatizzant i ed amic i ad aderir e ess i pur e e a prende r part e all a Mar -ci a da vo i organizzata . Sa-rà In essa presente , dal -l'inizi o all a fine , un grup -po di dirigent i del nostr o part i to .

Augurand o un grand e successo . Le Invi o un sa-lut o cordiale .

P A L M I R O T O G L I A T T I

mo entusiasmo in tutti gli (unbit»nr i della città.

prime delegazioni par-tecipanti sono pinnt e stfimri -nt \ altre ne arriveranno nel pomeriggio e in serata. No<i ci sono più posti negli alber-ghi ed il Comitato è costret-to a far ricorso alle abitazio-ni private di amici disposti ad ospitare per una notte i l artecipanti alla manifesta-zione. Saranno mtaltui a le persone che partiranno do-mani mattina alle S dai q<ar-dini del accompn-onate da una carovana di de-ine e decine di marchine, *>i-

^iclette. motocicli — ricorda-

to Capitini nella conferenza <tmnpa tenuta stamane nel-'a Sala della Vaccara di fron. te a molti incinti dei più importanti quotidiani nazio-nali — è aperta n rappre*e»;-

i di tutr e le forze laiche e religiose che intendono operare per la pace. qui il suo carattere largamente unitario, ma tutt'altro die vago, generico e inconclu-denre. ricerca di ciò che unisce le varie forze politi-ciie e sociali, anziché di ciò che le divide, è il solo meto-do capace di far trionfare l'aspirazione univers' le alla pace, la universale avversio-ne alla guerra. qui un an-nuncio che, a nostro auuiso, riveste una eccezionale im-portanza: si sta lavorando, in Questi giorni, per dare un se-guito alla manifestazione di domani, dalla quale, dovreb-be sorgere una « alleanza fra le forze pacifiste italiane », die raccolna in modo stabi-le tutti i rari movimenti che si richiamano al principio della necessita di una pacifi-

(Contimi » n . pag. 7. col.)

a della pace

oggi nel cuore di o

(Dal l a nostr a redazione )

, ~2Z. — i mattin a alle 10. partendo da p i a n a della Scala, si svol-gerà la « a della pace » o igamz/a ta dai giovani mi -lanesi a mani festa/ ione si snoiicrà lungo lo vie del cen-tr o lin o a piazza del o

o mici it o olla manife-sta/ ione l 'Union e goliardica milanese, il o gio-vani l e social ista. n Federa / ione giovani le comunista italiana . n Federazione gio-vani l e repubblicana. l 'Al -leanza goliardica italiana, il Grupp o di azione goliardica. il Circol o cul tural e di via

a 11, la Federazione giovani le socialdemocrat ica. i l Part i t o radicale. l Centro studi G. Salvemin i, il Cir -colo giovani le ebraico e il Consigl io provincial e della gioventù lavoratrice.

o r ivolt o dal Comi-tato operaio antifascista del-la Geloso ai sindacati, ai par-titi . al Comune, agli enti ed all e associazioni democrati-che per una manifestazione da tenersi il 30 set tembre sta int lo t o raccogliendo le prim e signif icative adesioni.

a Segreter ia della sezione mi lanese del Partit o radicale ha infatt i inviat o al Comi-tato antifascista della Geloso la seguente lettera: «S iamo liet i di dare la nostra adesio-

(rtintini M m l i . p.«c. 8. coi. )

a sui paesi socialisti

L'altr a Europ a

Un viaggio in Cecoslovacchia, Ungheria, e Bulgaria - Un pregiudizio diffuso ed

erralo: l'uniformità di questi paesi- senso della discussione sulla possibilità di evitare la guerra

Gl i oltranzist i diffidat i contro una « pericolosa foll i a »

Ritenut e inevitabil i a Washingto n alcun e concession i sull a Germani a

E' morto senza aver parlato l'unico testimone della tragica fine di Dag Hammarsk\oeld

. 23 -serpente «mer i tano Harrti Julian, unico sujierstite del-l'aereo in cui ita trovato la morte il segretario dcll'OSU. Hammurskjocld. è morr ò al-le set te e mezza di stamane all'ospedale di Xdnlu. in

dorè era ricove-rato. Con lui. e scomparso il soff» testimone della ca-tastrofe, l'unico che avrebbe potuto spiegare come real-mente andarono le cose a bordo del primo clic esso precipitasse m fiamme nella giungla.

di morire. Julian ha tuttavia ripreso conoscenza ed è stato in grado di par-lare con sua moglie, accorsa al suo capezzale dagli Statt Uniti. A quanto viene rife-rito. egli le ha confermato la testimonianza qin resa. seconilo la quale, poco prima che l'appart ccf.in precipi-tasse. egli e gii altri passeg-geri udirono » delle esplo-sami ». Sessuna altra infor-mazione si e avuta su ciò che il moribondo ini potuto comunicare alle consorte

\Questa ha assistito alla fin--(«le/lo sventurato, ed e num-idi ripart'ta per Siilisburu 'all a volta dcg'i Stati Uniti

Un portavoce rhodesiano ha dichiarato che accanto al Jet. to del ferito era stato colio-rato un magnetofono, ma si e rifiutato di dir e se dal l e sue ultime parole siano emersi t elementi nuovi ». canto suo. j l colonnello Barhcr, di-rettore dell'aviazione c iv i l e rhodesiana e presidente della commissione d'inchiesta, ha cercato di spiegare le esplo-sioni udite dal Julian con la presenza a bordo — in ferir à non mol l o plausibile — dr « casse di munizioni ».

Gl i osserrarori, j quali non comprendono perchè i l conte-nuto dell'ultima conversazio-ne fra Julian la moglie sia tenuto segreto, si chiedono se la donna sarà in grado di for-

nire al mondo informazioni suscettibili di diradar e i l mi-srerr ) della catastrofe, e in particolare l'uupiietante ri-sultanza dell'inchiesta, se-condo (piale pnnetttli ifr firm o da fuoco sarebbero sta-ti ritrovati nei corpi di ìiam-

marskjoeld e dei suoi com-pagni di intorno . Ci si chie-de ipn se questo dettaglio, di peso evidente, sia da mettersi in relazione con la presenza a bordo dei due passegaeri clandestini

\c truppe del

Un e o del e y al o e una dichia-

e del e Clay a o

A — a rott i Joltan. dell'aereo di *

Uno m ier i l 'unic o e (Telefoto )

potere centrale nle e negli altri territor i si stantio rapidamente concen-trando nelle caserme e e, e tempre più portati a ritenere elie ,i gorerno Adul a «ferule-rn di intervenire direttamen-te per risolvere sul piano mi.

la secessione deltango (i cut l'OSlJ sembra aver definitivamente rinun-ciato.

Sul piano militare infatti. la sitiiuzione ilclla gendar-meria di Ciombe risulta tut-t'altro che brillante

comandante militare del-le Xnzinnt tJnite nel Congo. generale di-chiarato oggi che le forze dWJ'OVf ' non sono mai state] >n pericolo di essere scon-f'tte ve' 13 a tomi della baf-taglìa contro l'escreto ka-tnnghe'e

f'gl ha Sosti mito che le of erezioni dell' sono 5T':r. ' coronate dal success,» e eoe cs<c hanno ora la situa-zione katanghese « completa-rferii'r » .»off> ror . f ro l l o >

« 1) optili iii'io infortì di fji.*r « lt -forze con cui mi-, Z i ;mmo . rpit ir.r o i intatti Con relative autoblin. ilo » — ha detto if generale

il ifiialf ha agipun-:<i che la gendarmeria di Crombe e stala al contrario < » logorata ».

A la situa-cort e permane stazionaria i rJu-oyamente citta orga-nizza i r-forn-menti e ripren-de f.i sfa normale attività il solo tragico problema è to'titui'o da circt. diecimila ' " c . i b n del le rr>b ù Baluba. co'ir«Ttraf i quasi senza ri-veri m un campo di rifugia-ti da cut non possono uscire senza essere piesi a fucilate dalla soldataglia di Ciombe apportata nei dintorni del campo. 1 rifornimenti di vi-reri e di acqua che l'ONU riesce a far giungere al cam-po sona scarxi jsimi .

. 23. — l v t .

vice leader democrat ico al S«*:i;«to ed uno più auto-r«'v<d. coll.iborati'r : dt-1 pre-cidente . ha pn<-num iato <>i:gi al Congresso un discorso che x rit ien e . i w w e rapprov.i/:<>n« ' del g o. '.l ' in o e che ha attratti ! Fat-teli/.«me legl: n P'*r il suo tono di cauta ajvrtur a verx» una concreta t ia: tat:v a c«»n S sul problema tctlesco.

A l centn» del discorso «li f lun.phre y è stato, in effet-t \ un appel lo ai par lamenta-ri e al l 'opinion e pubblica americana aff:nche coni-

c che una scria trat -ta; , va a Germania ini -j)l.«" a e «concess ion i» r: e e che attenerci a l ima linea di assoluta ::i -

! sarebbe una : :colo-.i fo l l ia » m e m-

br i del . h.l «lette . devono pertanto

< col laborare pr-r far rum -p:«*nd««re alla nazione ch«--oh i / ori ; pac.f .che ed ono-r--\ol ; po->->«>:io e-<ere rai! -f ini i t e <"! o mediante neno-/ a!' » e che « <cri7A volon-tà d: dar* ' e avere dal le due p.';i;: . col lmpn come «piell: e h- :1 sec re tano «li Stato. f{u<r. . s'.a avendo con il O col!et!a <«»v:e!ico, Grormko . -..irebbero inutil i e priv i d: >« uso ».

e parlamentare (' rrocratic o non è entrato nel m e n to del le « concecs.o-ii i » d; cui parlava, ma ha -ottol neat.» che es>e « non sarebbero in nessun ca^o -

i «li incidere sulla iio.itr a - :cure7/a nazionak e <ui n.xtr i intere-J vital i ». « Se noi — ha continuato il . ' da to r e — ci at teniamo al cri teri o per cui «>jjni area «li d:«;.ccord«\ quale che sia la sua importanza, lede i ma-str i interessi vital i e «ii con-seguenza un accor«ln ptu'-» es-sere realizzato soltanto su l-la base di UT totale ne-

S F B A SF — Kenned y parl r per H>ann U l'or i ilo » e durant e i l week -end preparer à i l «no inter -vent o «Ila \ rdu l a di doman i

a l l ' j ^emh l r a d r l l ' O M '

«pi i t>a:u n sov ie t ic i. n>n vi -ar.i mai nessun accorti*». Parlar e tl i debolezza e di ao ju i tscenza per descr ivere uà negoziato genuino e c«>m-pleto nel «piale vengono fat -te e«»ncessioni ree:pr ivamen-te vantaggiose, sarebbe una per .colosa foll i a ».

y ha concluso in-v.;..ndo : suoi ascoltatori a rendersi conto del fatt o che « la posta in gioco e il fu -tur o del la civi l t à » e che, al-lo stesso modo come gli Sta-ti l'nit » devono essere pron -ti a rischiar e la guerra ato-mica per interessi vital i , e s-si devono essere decisi a « non scatenare una guerra globale per quest ioni non

(Continu a In l t . p*f . «. col. )

I. oggi un'inchie-

sta sul l 'Europ a socia l i-sta? iVon solo perchè es-sa esiste, il die sarebbe già un motivo sufficiente; ma soprattutto perchè ha nctjuistat o e sta acquistan-do nei mondo un peso cre-scente. Spesso si incon-tra ancora una tendenza ad ignorare o a sottova-lutare questa rcalrd . Cer-ro. r i è ovunque pieno ri-spetto della forza e del prestigio (po-chi anni fa. tutti lo ricor-diamo. non era così) e

naturalmente, non solo fa parte, ma è il nu-cleo cssenctale.pa social ista. Son è pero rutr a sociali «!«i. Si guardi la minncc.o.:a confrorersi a inrerria^-nrinl r che è in corso attorno ai problemi tedeschi. / dfrr -penri delle porenre occi-dentali parlano come se a r e s v ro ti i fronte «olti-'i -to ma gli inte-ressi. le preoccupazioni e la sicurezza dei pae*t ebe con la Germania confina-no. come la e la Cecoslovacchia (per non parlare della a democratica tedesca), fiuti -no forse meno peso in questa disputa di queVi della stessa Unione So-vietica? Ogni volta che fa loro comodo i capi dt»rj: i Staft i fanno riferi-mento ai loro t alleati europei ». eli alleiti europei non e«i-stono? A fianco dcll'Un'-o-ne Sovietica vi sono cen-to mi l ion i di europe- ehr vivono in un s'stema so-cialista. Gooora icamentv è metà del continente.rarlo — e non firn.' o ?a diplomarla , quanto tutta la polit ic a occidentale. cA suo apparato di propagan-da, ha la tendenza a far-lo — è una pericolc.%3, folle finzione. Abituati a chiudere gli occhi di fron-te alle realtà nuor e del mondo, i dirigenti arlan-tic i possono anche conti-nuare a c i ce re in que&to «raro di incoscienza.ranno sempre più isolati. Si guardano bene dallo stesso error e plì altr i , i capi del terzo mondo, ap-pena l iberato , in Asia, in Africa, o in Americatina: Xchru, Sukarno. Xkruma, Seku Ture o i cubani non vanno soltanto a quando vengono in ma anche a

o a Budapest.

vedere o l ob i lmen-

V»V r," - *?." Ir

1 Unita a 24 e 1961 - Ptf. l

L'assemblea di Vienna

e occidentali e "terz o mondo,,

Quanto è accaduto a Vien-na e le cinque -te dell 'assemblea del Fondo

o intemazionale e della a mondiale è mol-to . Al di la delle

i questioni di tec-nica , a in di-scussione in quell 'assemblea un a fondamentale: la capacità e la volontà delle potenze capitalistiche indu-

e più avanzate di e o alle esigen-

ze e -spettate dai paesi sottosvilup-pati. l Fondo o e la a mondiale sono ap-punto gli i pe la concessione di i e con-

. a i paesi del « -zo mondo » : , che n e delle o -chieste o inevase, o vengono soddisfatte con -

i tali da e le neces-sità di un sano sviluppo; se-condo, che gli i o imposti sono talmente esosi da e i i antieco-nomici, data la situazione di

e debolezza in cui i paesi del « o mondo » si

; , che i paesi capital ist icamente avanzati cont inuano a e i sot-tosviluppati a la-t ina, a e dell'Asia acquistando a i bassi e non i le o ma-

e .

Come si vede, è tut to il sistema dei i a l'im-

o e il mondo ex co-loniale a esse posto in sta-to d'accusa. Ebbene, quale

a hanno potnto e i paesi capitalistici ? Gli Stati Uniti , i dal , e latente, di uno scivolamento del dol-

, hanno detto o e tondo che non intendono ac-

i tutto e del Fon-do e che gli i paesi occi-dentali — in specie quelli del WEC, in fase espansiva e con abbondante liquidità — de-vono e un adeguato con-

. a la e degli i è stata sostanzial-

mente negativa: alcuni hanno o senz* o picche

, , i . a ovest, Giap-

pone) si sono detti disposti al l 'eventuale ed occasionale concessione di i al Fondo, ma non a -e stabi lmente al -

mento del Fondo stesso. Le cose sono e a questo punto, e l'assemblea di Vien-na sì è chiusa con le solite

i di buona volon-tà e con l ' insediamento delle solite commissioni di studio.

Ciò significa che il mondo a non ha la pos

a nei i dei « -zi paesi »? Una e di questo e e sen-

o , in quanto com-e una visione ine-

satta della capacità delle po-tenze occidentali di -

e — almeno nel momento attuale — i i della competizione economica mon-diale. a a Vienna sono . sì e si sono i due aspetti i del modo come l'occidente capitalistico

a la competizione stes-sa. n o luogo, come è nella logica del sistema, l'im-

o intende -e e e (sia e

in e nuove) lo -mento dei paesi ex coloniali e sottosviluppati, sia pequanto e la concessio-ne dei i ad alto -se sia pe quanto e i i delle e e acuistate; in secondo luogo, si stanno manifestando in pieno i i e le i

o dello o capitalistico. n e , i paesi che o una fase di a espansione

a occidentale, Giap-pone, a stessa) tendono ad una conquista a di nuovi , o o

i i (come il O o o una pe-

e capitalistica attua-ta in a con gli

.

i accenni alle con-dizioni politiche cui si conti-nua a vole e la concessione di i e di

i economici comple-tano il : un o

, , a la a come i monopoli

i si pongono di-nanzi ad uno dei i fondamentali del mondo

. L. .

n deficit di 2 i la bilancia USA

o S

un nuovo missile

«Nave cosmica » nel Pacific o

Ha cetitrato il bersaglio « Tosa » afferma che

è servila come esperienza per futuri lanci spaziali

. L'3. — L 'Unione! zo e e l 'esattezza del Soviet ica ha lanciato uggì con successo, in e del lo Oceano , un o mis-sile o -tale. il o del la , il qua le ha o il -gli o con e esattezza.

L 'annunc io de l l 'avvenuto o è s tato dato dal-

la TASS che a come in a il o sovie-

tico abbia fatto e che e compiuto una e

di e del . i i

sono avvent i ti il 13 e il 17 .

lancio del nuovo o o aveva pe scopo

la e del lancio di navi cosmiche.

L 'agenzia TASS . infatt i , che si a di ve-

e un nuovo t ipo di -

NEW , 23. — l de-fici t nel la bi lancia dei paga-menti degli Stati Uniti net-

o e si à e sui due m i -

i di , secondo lo u l t ime i dei i

. l deficit di ques t 'anno -

a tu t tav ia un notevo-le o su quel li degli anni , che -no di e i e mezzo nel 1058, di e i e

suo s istema di guida, nonché il funzionamento di tut ti gli

i i al futu-o lancio di navi cosmiche.

l o stadio del . pi ima di e in , ha a t t i ave i sa lo gli i densi

.

Elisabetta e a José sulla Piazza a

Al e del la a i

Sarà costituita l'alleanza di tutti i pacifisti italiani?

Elicotter o sovietic o batt e due primat i

, " ìw""^ " o gigante sovietico i » hu battuto og«i due i mon-diali o la quota di 2 L'OO i con un o di 15 10.'? chdogtammi

Un o a il pe-so elio è in assoluto il ji ù

e che sia nini stato sol-levato da un , e il secondo a la quota. che è la più alta a da un o con simile peso a .

(Continuazione dalla t. (ialina)

A — L'ex a d'itulln a Jose e la i e i dot o e dopo ìix vl-sllu ehe lianitn

compiuto i al o te cui i si vedono sullo sfondo < Telefono

l ' insegnamento o

Grave appetto in Polonia di Wysxynski ai parroc i

i vengono invitati a non e alle disposizioni i che disciplinano l'insegnamento della e

set tecento mil ioni nel 1959. sibil it à e i i pe sVol- l e di quasi o i

e una sua politica finan- «nel 1960.

, 23 — E' s tata a pubbl ica oggi a -

via una e e in-v iata a tut ti i i dal

e di , e Wyszynski e dai vescovi po-lacchi. Nel documento, che in à è stato spedi to 1*8

e ma che sol tanto oggi v iene pubbl icato, il -d ina le e posizione -ca le disposizioni -ve e a l l ' i nsegnamento del la e nel le -chie. La e del -nale non solo si a con-

o la disposizione -t iv a che e la -

e dei « punti catechi-stici >, ma e ai -

i dì e alla di-sposizione e del 19 agosto. Secondo VVy.szvn-5ki il o -nat ivo che in tende discipli-

e la a e una violazione a di

e ecclesiast ica in quan to e agli ispetto-i scolastici un o di su-

e su l l ' i nsegnamento della e anche o 1 confini del la à eccle-siastica.

A questo pun to il docu-mento ammonisce j i < di non e iniziati-ve > e di * non e ob-bl ighi che o e

i al la causa. comune a tu t to il , del

o del la fede nel-la men te e nel e del la g ioventù polacca >.

a in effetti che nu-i sono i i che han-

no già o al le di-sposizioni i che

e a q u a n to so-st iene il e non pon-gono l imit i a l l ' i nsegnamento

o ma o nel le e i di uno

stato o che ha l 'obbli-

go. anche solamente ammini-. di e l'in-

a a del l ' insegna-mento.

Cinque spie fucilate a Cuba

L'AVANA . 23 - j -le e dì L i Cabaiia ha

ò le sentenze -\\ o di un o d "0 . acculate di att.vi'.i -eho e di spionaggio

c.nque degli imputati. che avevano o al -bunale appello o -denti sentenze, è t^..it.\ -mata la nona o i p ' i .c La sen-tenza è stata g a eseguiti.cinque fucilati .<on<v Angelo

. ' . -o . e s e

o , tutti i d: sabotaggio o d. spionaggio a

e della A tdatun.ten>e

a in a

un o con 29 e

. '.'.' — l'i i -lica delle aviolinee e che volava da o ad Aukif v vi.i Adami con a o 2:> passeg-

i e 4 i doll'eipiipag-ttio. e o questa a nei , di .Java*, sulle mon-tagne dell'Anatolia, non lon-tano dalia capitale a

, cinque minuti -ma , aveva co-municato che tutto a o a

: dopo ,-n a non b , dato più nessuna notizia

La zona nella (piale è acca-duta ia a e a e niun-'agnosa. n pe cui no» è -fato a o il luogo -ut (piale l'aeieo è t ito e non si hanno notizie e mila e dello ventmove -sone. <pi i-i tutte di n.'i/.nui alita

, che --i o a -io Si e a che non vi si.tiio i

La l'ausa della a sem-a o e il tempo-e che oggi o e t,ue.

-ta a ha . con piogge i e fulmini. nella e o ad An-

a

c<i con i i fra ratti', po-lio!» e sistemi sociali di sv-ilit i .Uot'wucuto pe (« -ctliazione ai * resistenti aliti guerra ». dai Comitati pe il

o nucleare ai « noti i ». dai * cittadini del

mondo > al maio-naie pe la pace.

Un patto di olivamo di questo e e in-dubbiamente grande -mi a ne! o paese e po-

e allargare ulterior-mente la capacità di » e di propaganda di quanti in-tendono i «de o della guerra e della dizione L" inscii e clic « tale alleanza aderiscano,

e «i i monimenti -fi . i e i «

c ufo o che (ita partecipano con entusia-smo alla : . protestanti, ebrei, luzzaretii-sti, . / rappresentanti di questi gruppi e dei rari movimenti pacifisti hanno portato (/ni il o -fe di propaganda: sono nu-

i unici, volantini, mode-ste pubbl icazioni, e di adesione ehe o mm « di n as-sai poco conosciuta, certa-mente, ma che non nimicano dì una loro suggestione spi-rituale.

certamente merito di Capit ini a i 'e o nei confronti di questi < disper-si » come un pun to di -colta e aver o at-

o alla iniz iat iva di que-sta la unità di grup-pi di i cosi -fondamente diversi. Se gli sforzi che, assieme a lui . n i-ellil i suoi i un'i-no facendo, di dar vita a que-sta « al leanza fra le e pa-cifisti ' > andranno in por ti. non c'è dubbio clic egli s' sa-rti contpiistnto un titolo di merito in più di fronte aali spiriti liberi del nostro paese.

Di fronte a tale ampiezza di propositi e di iniziative. p''ù gretta e meschina appare n posizione del la C dirugia.

Capitini avrebbe forse o uou , se un

an ima l i s ta presente alla con-ferenza non ve o a cesse spinto è stato quindi co-stretto a ricordare breve-mente i passi da lui effettua-ti per ottenere la collabora-zione di tutti ì movimenti politici e «uiidncalf -tiva, il rifiuto della e '« sua successi no a che

o ta stampa < indlpendcn

Dopo avere e o i del la DC

a una più scrupolosa lettura del Vanpclo, Capi t ini a fu-

o ò ricordare che la lo-ro posizione negativa non e condivisa da tutti gli aderen-ti « partito, come dimostra-no * e di posizione dei

i i di Foligno e di altri Comuni e di à e del capoluogo. costoro, del resto, come il e

e . o dichiarato giù che partecipe-ranno. sin pure a titolo per-sonale, al la a dagia ad , , sul pra-to della Hocco, il comune — sì badi bene, o da democristiani! — a -dufo a innalzare il palco p c gli oratori. non è qi ie-sfa. del , una terra di non . di , di

i e lo stesso S Fran-cesco non esprime in tino certa misura o questo spirito della gente umbra?)

Sulla di Assisi arriverà verso le 4

del pomeriggio, dopo aver attraversato S. Gio-vanni. Osvedalicchio, fì:ist'n e Snufo a depfi .-tnueii.

tutti i comuni, le frazio-ni e i i del percorso sono in e aeco-glienze calorose ai parteci-panti alla manifestazione.

daco di , on. , al qua le ha o l ' appe l lo del la Geloso, ch iedendo la ades ione del la G i u n ta e del Consig l io c o m u n a le a l l ' i n i -z iat iva. L 'on. a ha accol-to l ' invi t o con s impa t ia ed ha inv i ta to il Comi ta to -

e ad e l ' inv i t o ai i di o

. l Consig l io c o m u n a le di

Lodi ha infine o a l-l ' unan imi tà un o.d.g. pe to-me li i te e di pace a le i potenze.

a oggi a a tavola a

Est-Ovest

MILAN O (Contlnuazion . pagina*

ne al la a iniziat iva e vi o che qua lcuno dei

i esponenti à -te a l l 'Assemblea e da voi indet ta pe il o del 30 e ».

Nella a mat t ina ta ha avu to luogo davan ti aldi p iazzale Lodi — uno dei più i complessi

i mi lanesi — l 'annunc ia to comizio del -s idente del Comi ta to ant i fa-scista del la Geloso, Vincenzo

. il qua le ha -mente ed eff icacemente i l lu -

o agli i del la Tec-nomnsio 1 i -nenti di a e la neces-sita di e a c las-se a mi lanese pe il successo del la pol i t ica del la d istensione .

Una delegazione a composta da i del la Geloso, del la Az ien-da a e

, del ia Gal i leo, U e di i i compies-

te ><- governativa si è ben si i e s tato in se guardata dal ripetere. o a dal v ice-s in-

Aii i -T ivo l a a est ove-» -, che si à domini

o all'hotel dei con-n . .

a quanto si , alte -a »'a da o e

chf di e occidentale del-a 1 pi'*- : socialisti

in o l alcuni i del «oviet o .

a cu Adlubey. e del-le luwsiui. e gli i a

u e . e a i l i polacchi.

, e .i nccidentah su inno -

senti due i statunitensi (uno di essi è il i->n t

y dello Stato del -neso! i. una delle i -sonalità del o -co). i deputa'.1, --ti e n .

i cui il o Vobel p^ la pacc l e l'on. Zillia -

. i uomini politici -cesi. a i (piali il gen. -te. Jiile-s h e 11 e del o collista all'assemblo* nazionale. Sohnuttelein: il vice-

e del senato belga -land: il e della eom-mus.one i della a

e Finn : il e o svedese -

tinc e i due i del o o di opposizione.

la Jugoslavia à -te il e della a alta . a le -tà italiane o il sen.

. gli on li o Lom-. La . Nennl. la -

a e il . . --abile dell'ufficio -le del .

Le i della - tavola -tonda - — e le quaU s i-

o esanimati i i del-la , del o e della a a — si

o a e chiude - pe e una di?cus--lone più a e a di qua-lunque e -stico ». i o fino al o 27 e s; e che al e a emesso un documento conclusivo. Non si esclude che 1 i dei lavo-i siano i in una con-

a stampa.

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DALMONT E f-% — w "A.?/- fs?**

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1818

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Unaltra arma segreta di Napoli sia conquistando il

mondo dei buongustai, la alla

TANA ", piccatile, allegra, nutriente, da piat-

to nazionale, tipicamente napoletano è diventato in-

ternazionale.

alla va mangiala appena tolta dal forno, così essa non perde il gusto delicato e fra-grante che ha quando è calda. pasta raffreddandosi, di-viene dura, il condimento freddo perde la fragranza e anche se la viene rimessa nel forno, a casa, non è più la stessa cosa.

servire in famiglia la veraalla bisogna pre-pararla in casa, condirla con il

e cuocerla nel vostro forno, servendola subito, ben calda.

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