numero 9 //. giugno 2016 pubblichiamo in veglia · 2016. 8. 9. · perlascena numero 9 //. giugno...

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L'editoriale La polvere dello scirocco di Laura Bucciarelli La vecchiaia della scrittura di Fabio Massimo Franceschelli La potatura di Giacomo Quinti Per ottenere gratuitamente nella tua casella di posta elettronica tutti gli arretrati e i prossimi numeri in uscita iscriviti alla nostra mailing list abbonati. Link: www.perlascena.it Link: perlascena su facebook Link: perlascena su twitter numero 9 //. giugno 2016 Pubblichiamo In veglia di Margarita Erogova //. 2 Espulsione spontanea del feto (Deliri di un Grande Fratello - Atto I) di Damiana Guerra //. 12 Rimorsi Ganimede di Paolo Puppa //. 28 Cose da un altro mondo Suzy Storck di Magali Mougel traduzione di Maria Sole Galli //. 35 Fuori concorso Carne di Fabio Massimo Franceschelli //. 56 Abbonati gratuitamente on line Ricevi il PDF Stampa Rilega Leggi

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Page 1: numero 9 //. giugno 2016 Pubblichiamo In veglia · 2016. 8. 9. · perlascena numero 9 //. giugno 2016 Collaborazioni/On stage Diamo segnalazione delle attuali adesioni alla nostra

L'editoriale

La polvere dello sciroccodi Laura Bucciarelli

La vecchiaia della scritturadi Fabio MassimoFranceschelli

La potaturadi Giacomo Quinti

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numero 9 //. giugno 2016

Pubblichiamo

In vegliadi Margarita Erogova //. 2

Espulsione spontanea del feto(Deliri di un Grande Fratello ­ Atto I)

di Damiana Guerra //. 12

Rimorsi

Ganimededi Paolo Puppa //. 28

Cose da un altro mondo

Suzy Storckdi Magali Mougel

traduzione di Maria Sole Galli //. 35

Fuori concorso

Carnedi Fabio Massimo Franceschelli //. 56

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perlascena ­ numero 9 //. giugno 2016

L'editoriale

La polvere dello sciroccodi Laura Bucciarelli

Hai presente quando si dice è scirocco? eh... adesso èscirocco.   E   il   cielo   è   beige.   Il   vento   è   caldo.   Lemacchine sono piene di sabbia. Anche le foglie. E nonse ne va, si attacca. Deve piovere acqua pulita. A voltepiove. A volte ti porti la sabbia addosso per giorni. Dici... lava la macchina. E le foglie? Devo lavare anchequelle? Di tutte le piante,  tutti  gli  alberi,   tutti   i   filid'erba? Allora non lavo nemmeno la macchina. Dici...  sei  pigra. No, no. Deve piovere.  Deve. Devepulire anche l'aria. Tutto va pulito. Così la sabbia vagiù, giù, giù nelle fogne e torna pian piano da dove èvenuta. La sabbia mica sta in cielo. Quindi, diamo unposto a tutto. La sabbia sta con la sabbia, le foglie conle foglie, l'acqua con l'acqua. Poi tutto si mescola e poitutto si divide di nuovo e ogni elemento emerge perquello che è. E si vede. Qualcosa si vede di più, altrodi meno. E poi lo scirocco è elettrico. L'elettricità confonde lementi. Perciò non darmi retta. Ogni cosa è quello che è e si vede. E basta.

La vecchiaia della scritturadi Fabio Massimo Franceschelli

Sospeso tra il dovere di scrivere cose intelligenti e laconsapevolezza   di   non   esserne   in   grado   sbattoaddosso ai muri di una stanza troppo stretta per sognivivaci. Mi piacerebbe perdermi nei miei pensieri se neavessi qualcuno. Voglio innamorarmi di un'idea chemetta  a   tacere  questa  vecchia  e  bisbetica  sapienza,bizzosa, armata di un'ironia cinica, senza pietà per lamia condizione,  per   le  mie  prospettive,  per   il  miomondo, per i miei simili. Come un morto che dileggiala   resurrezione,   sento   il   suo   ghigno   arroganteappiccicarsi  sulle mie  labbra atrofizzate dalle  soliteparole,   le   stesse   parole   annoiate   da   permutazioniantiche di secoli. E non mi piace. Non mi piace goderedi questa muscolosa impotenza, indossarla seguendoi   dettami   dell'eleganza,   lustrarla   come   un   oggettofiglio   del   capitale   laido.   È   quindi   questa   la   miavecchiaia? Arrendermi al tutto è stato detto, tutto èstato fatto, tutto è stato sconfitto? Sollevare un pesosuperiore  alle  mie   forze  sapendo che   lo  voglio,   lovoglio e non posso, non posso e lo voglio? Il fogliocompletamente bianco è l'unico capolavoro letterario

possibile per uno scrittore. Tutto il resto è gradazionedi sporcizia.

La potaturadi Giacomo Quinti

A e B sono a pochi passi da una pianta, la osservano. A siavvicina   con   un   paio   di   forbici   da   potatura,   prendetimidamente un ramo come per tagliarlo.

B ­ Eh eh eh!A ­ Neanche questo?

B ride e fa cenno di no con la testa. A si riallontana dallapianta, torna a fissarla. Prova nuovamente poco dopo conun altro ramo.

A ­ Questo?B ­ Questo?!A ­ E allora quale?B ­ Te l'ho detto, la devi osservare prima! Torna qua.A ­ Ma l'ho vista e per me...B ­ (interrompendolo) Torna qua ti ho detto.

A torna alla posizione di partenza.

B ­ Dove vuole andare secondo te?

Nessuna risposta.

B ­ In alto, da questa parte da quest'altra parte, dove?A ­ Vuole...B ­ Vuole?A ­ Vuole crescere, che ne so io da che parte vuoleandare! È  una pianta,  vorrà  sopravvivere e magaricrescere, mi sembra normale no?B ­ Bravo! Sopravvivere, alle intemperie, ai funghi aiparassiti... E allora la devi fortificare un po', via tutti ifronzoli, va bene? Poi però? Verso dove vorrà andare?A ­ Verso la luce?B ­ Accidenti siamo diventati dei "maestri" adesso! Laluce sì, la luce. E allora? Cosa tagliamo?

A non ha il coraggio di avvicinarsi. B gli toglie le forbici dimano   e   si   avvicina   alla   pianta,   taglia   tutti   i   ramilasciandone soltanto uno in verticale. A osserva ironico. Btorna alla posizione di partenza.

A ­ Bello! No veramente, essenziale proprio. E come sichiama   questa   nuova   "tecnica"   di   potatura?   Anzi,come si chiama questa nuova tecnica, "maestro"?B ­ Core business.

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perlascena ­ numero 9 //. giugno 2016

Collaborazioni/On stage

Diamo segnalazione delle attuali adesioni alla nostrainiziativa "on stage".

AssociazioneCulturale "Frontiera"

L'adesione   è   finalizzata   alla   promozione   del   PremioLetterario Internazionale "Lago Gerundo" con premiazioneil 24 settembre 2016.

Premio Letterario Internazionale "Lago Gerundo"Quattordicesima edizione 2016

Il  Premio Letterario Internazionale "Lago Gerundo"(2016) è organizzato da Città di Paullo ­ Assessoratoalla   Cultura,   Associazione   Culturale   "Frontiera"Accademia di Teatro e Musica, Morellini Editore conil patrocinio della Regione Lombardia. Il concorso èaperto a tutti gli scrittori italiani e stranieri (con testi intraduzione italiana). 

Per informazioni relative alle prossime edizioni delconcorso e ai vincitori dell'edizione 2016:http://lagogerundo.org/

Tutti i soggetti sopra elencati si sonoimpegnati alla messa in scena, in formadi spettacolo e/o di mise en espace e/olettura interpretativa, di uno o più testipubblicati su perlascena.

Queste le altre iniziative attualmente in essere che civedono coinvolti.

Nogu Teatro

La   collaborazione   è   finalizzata   allapromozione delle  edizioni di NOpSFestival  (Nuove Opportunità per laScena).

Il Nops Festival (Nuove Opportunità Per la Scena) èun   luogo   di   scambio,   un   crocevia   teatrale   dove   igruppi   e   le   realtà   artistiche   emergenti   possonosostare, conoscersi e stringere contatti con operatoridel settore, nell'ambito di più appuntamenti annuali.

Riferimenti web: http://www.interneteatro.it/

Krapp's Last Post

La collaborazione è finalizzata alla pubblicazionedi un testo selezionato dalla redazione di KLP.

Krapp's   Last   Post   è   un   progetto   editorialedell'Associazione Culturale Winnie & Krapp.L'associazione Winnie & Krapp, fondata nel 2006 daDaniela   Arcudi   e   Bruno   Bianchini,   promuoveprogetti, iniziative e percorsi formativi nell'ambito delteatro   contemporaneo,   della   libera   diffusione   delleidee, dello sviluppo tecnologico applicato alla cultura.

Riferimenti web: www.klpteatro.it

1I diritti delle opere sono tutelati nelle modalità indicate dagli autori stessi

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perlascena ­ numero 9 //. giugno 2016

Cose da un altro mondo

Titolo: Suzy StorckAnno: 2014Autore: Magali Mougel, 1982Traduttore: Maria Sole Galli, 1986Riferimenti: [email protected]   di   tutela:   Traduzione   dal   francese   da   unvolume   di   Editions   Espaces   34   ­   informazioni   suwww.editions­espaces34.fr

Note:  Opera inedita (versione in italiano). Finalista alGrand Prix de Littérature Dramatique 2014.

ATTENZIONE:   In   caso  di   rappresentazione   contattaredirettamente la traduttrice o l'editore.

PERSONAGGI

COROSUZY STORCKLA SIGNORA STORCKHANS VASSILI KREUZLA RECLUTATRICELOÏC   E   IL   SUO   FRATELLINO,   figli   di   SUZYSTORCK e HANS VASSILI KREUZ

PROLOGO

CORO ­ La storia comincia così.Comincia qui.Si svolge qui.Esattamente qui.È inutile spiegare geograficamentedove di preciso si svolge.Si  svolge nella casa di  Suzy Storck e  Hans Vassili

Kreuz.È il 17 giugno.Sono le 22.37.Il sole non è ancora tramontato.In cucinasulla tavola di Suzy Storck ci sono delle bottiglie.Tre.Più o meno vuote.Suzy Storck è alla finestra e aspetta.Che Hans Vassili Kreuz ritorni.E tutto le ritorna in mentecome si riesuma un corpocome si dissotterra una storia:

la sua incapacità di non essere riuscita ad affermare inmaniera 

sufficientemente vendicativache desiderava rifiutare certi obblighi personali e fisicicosì come economiciche   desiderava   rifiutare   di   adempiere   al   dovere

coniugale producendo bambini.

SEQUENZA 1

CORO ­ La storia comincia così.Si svolge qui.Esattamente qui.Un 17 giugno.Sono le 20.54.Si sente in lontananza il rumore di un'auto.Un'auto che parte.Si allontana.Suzy Storck è quiil volto incollato alla finestra.Non si muove.Aspetta.Il caldo è pesante.Sta per arrivare il temporale.Una sera in cui il sole che tramonta non smette mai ditramontare.Suzy sente il bisogno di bere ancora un bicchiere.Da lontanodi sopra.Si sente un vociare di bambini.Si sente il rumore delle loro manine che triturano la

serratura con oggetti metallici. Si sente qualcuno bussare al vetro della porta.

LA SIGNORA STORCK ­ Apri questa porta Suzy!Suzy mi senti?Apri questa maledetta porta!

CORO ­ E Suzy Storck si avvicina alla porta.E la mano di Suzy Storck si alza.E la mano di Suzy Storck si posa sulla maniglia della

porta.E la mano di Suzy Storck apre la porta.La Signora Storck entrasi siede.L'una di fronte all'altra.Siedono alla stessa tavola.Si guardano.Si guardano a lungo.L'una e l'altra potrebbero dirsi molte cose.

35I diritti delle opere sono tutelati nelle modalità indicate dagli autori stessi

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perlascena ­ numero 9 //. giugno 2016

Non lo fanno.La Signora Storck schiaffeggia Suzy.Una volta.Un'altra volta.

LA SIGNORA STORCK ­ Non mi spiego come siapossibile avere una 

figlia come te.Mi sono fatta in 3ho fatto di tutto.Voglio direnon ti ho mai detto niente.Son sempre stata zitta.Sono stata una brava madrenon sono stata la peggioreti ho risparmiato tuttoe tu /Che vergogna.Un'incoerenzal'incoerenza della mia vitasei tu.Ripercorro il cammino di ciò che mi /ci porta a oggi.Nient'altro che incoerenza!

SUZY STORCK ­ Non so cosa dirti.

SEQUENZA 2

SUZY STORCK ­ Ciò che valuto e non valuto.Non valuto niente.Sono di fronte a te mamma e non valuto più niente e

non so se ho mai valutato qualcosa.Non ho valutato niente.Non ho fatto altroche tentare di far stare in piedi qualcosa.Un pulcino morto in un uovo.Non voglio che le cose ritornino.Vorrei tacerema non voglio che le cose ritornino.Ho paura che Hans Vassili torni.Che mi chieda il conto.Non so cosa succederà quando rientrerà.

LA SIGNORA STORCK ­ Ti aspetti che ti baci?Non aspettarti che ti offra dei fiori.Alla meglio ti strozza alla peggio ti appicca il fuoco ai capelli.

SUZY STORCK ­ Non guardarmi così.

LA SIGNORA STORCK ­ Come vuoi che ti guardi.Vuoi che ti faccia i complimenti?Meriteresti giusto di essere trascinata per la zazzera

fino al catino e di affogartici dentro.

SUZY STORCK ­ Non guardarmi così per favore.

LA SIGNORA STORCK ­ Mi senti quando parlo?Se non ti guardassi ti prenderei a sberle.A morte.Sarebbe ancora farti un favore.

SUZY STORCK ­ Cosa fai?

LA SIGNORA STORCK ­ Vado a camminare un po'Che la mia voglia di ammazzarti se ne vada.Dovresti cominciare a pregare.A pregare.A pregare che Hans Vassili non ritorni.A pregare.A pregare forte.

SEQUENZA 3

CORO ­ Si svolge qui.Esattamente qui.È inutile spiegare geograficamentedovedi preciso si svolge.È il 17 giugno.Sono le 21.14.Il sole non è ancora tramontato.La Signora Storck schiaffeggia un'ultima volta Suzyprima di scomparire dietro la porta a vetri.Suzy è sola.E tutto le ritorna.Come si riesuma un corpo.Come si dissotterra una storia.

SUZY STORCK ­ Sento lassùi bambini che si agitano.

CORO ­ Sai bene che quest'agitazione non è solo per il caldodel sole che non smette di splenderedi   questo   sole   che   non   la   smette   di   non   voler

tramontare. 

SUZY STORCK ­ I bambini si agitano.Ho chiuso la porta della camera a chiave.Non ho più la forza di salire di sopra.

36I diritti delle opere sono tutelati nelle modalità indicate dagli autori stessi

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perlascena ­ numero 9 //. giugno 2016

Il canto delle rondini risuona ancora sopra le tegole dicasa.

Sarà forse l'ultima volta che l'ascolterò.Vorrei che il mio cuore fossecome una bestia da macellocome una gallina alla quale si tira il collo sull'angolo

di un lavandino di pietra.Cerco di provare qualche cosa.Cerco di provare il dolore che dovrei provare ma le

spalle si distendonomi prende il colloun rilassamentoun inarcamentoun allentamentoun sollievo che non so come esprimere.I piccoliquelli   che   sono   nella   loro   camera   finiranno   per

stancarsi a forza di voler aprire la porta che ho chiuso a chiave.La mia pazienza può ancora sopportare all'infinito il

loro rumore mentre   si   danno   da   fare   per   scassinare   con   una

graffetta la piccola serratura.La   mia   pazienza   può   ancora   sopportare   questo

rumore.Tintinnii insaziabilitintinnii febbrilitra i vapori di una notte che non vuole arrivare.Il caldomi opprime la fronteNon so più se le persiane della camera dei bambini

sono state chiuse.Non so più se le persiane adesso sono chiuse.Non soignoro la temperatura del forno.Come spiegare ai bambiniche forse Hans Vassili Kreuzforse non ritornerà più.Che forse non riuscirò più ad aprire quella porta e a

sostenere il loro sguardoda bambini.Che forse non ho valutato abbastanza.Che forse ho commessoun errore di distrazione.Cerco di dirmi che ciò che è appena successo non è

affatto 

qualcosa che cambierà il modo in cui vorrei vedererealizzarsi 

nella mia vita.Hans Vassili Kreuz è uscito dalla stanza.Il volto livido.È uscito dalla stanza e non mi ha rivolto uno sguardo.È uscito dalla stanza e il suo voltolividocome se una pietra di gesso che si sfaldasi sgretola dai lati delle guancefino all'interno delle sue orbite devastate.Ho sentito il grido provenire dal fondo della sua gola

spalancatae ho sentito il grido dei miei figliprima quello di Loïcpoi quello di suo fratellostrillano ancora nella mia testa.

LOÏC ­ Perché papà grida?

CORO ­ Ha gridato come una pecora sgozzata.Un rumore di scrofa sventrata.Ha attraversato le valli.

SUZY STORCK ­ Ma nessuno gli ha appeso i piedi aun albero.

E mi ricordodello sguardo nello specchio sopra il lavandino della

cucinadello sguardo negli angoli del cortile.E mi ricordodel mio braccio che si alza per stendere la biancheria

di casadel mio braccio che si alza per dare uno schiaffo a uno

dei miei tre figlidel mio braccio che si alza per rimettere il ciuccio che

era caduto in bocca al bambinodel  mio braccio che si  alza per prendere  il  cestino

vuoto della biancheria e appenderlo al muro di casadel mio braccio che si alza e si infila nella tasca dei

pantaloni per prendere una sigarettadel mio braccio che si alza per dare uno schiaffo a

quel somaro di un cane da caccia che è  venuto ancora a cagare

davanti alla porta del garage.Mi ricordo delle merde di cane ripenso alle mosche

che le razziano.

37I diritti delle opere sono tutelati nelle modalità indicate dagli autori stessi

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perlascena ­ numero 9 //. giugno 2016

Come fa a durare questo solleone?

CORO ­ Sono le 21.22.La   radio   risuona   nella   cucina   della   casa   di   Hans

Vassili Kreuz et Suzy Storck.Qualcuno trasmette il suono che fa una pecora morta

nei Pirenei Orientali.Brulica di vita un corpo in decomposizione.

SUZY STORCK ­ Penso alle mosche.Penso al prato dove pascolavano le pecore dei miei

genitori.Penso alle mele che gli lanciavamo.Alle mele marce che fermentavano nei loro ventri fino

a renderle ebbre.E poi penso a quelle che sono state sgozzate.Le zampe posteriori appese con una corda al ramo di

un melo.Il sangue che cola dalla gola che abbiamo tagliato.L'odore della lana che puzzache resta incastrata tra le dita.L'odore bestiale della carne che non è ancora del tutto

morta.E poi a quello del grasso quando si inizia a scuoiare lacarcassa.All'odore del grasso che entra e s'installa come una tenia olfattiva.Ripenso a tutto.Pensieri confusi e intermittentimentre lassù i bambini cercano di scassinare a fatica la

piccola serratura.IL MIO CUORE È UN OROLOGIONE SPALANCO LE PORTEAFFINCHÉ I VENTI POSSANO PENETRARVIED ESPORTARE IL GRIDO DEL MIO MONDO.

CORO ­ PENSARE.Un abisso purulento nel quale Suzy Storck cerca di

ritrovare chiarezza.Tutto si sovrapponetutto prende velocità.Gli ultimi giorni si scontrano.Gli ultimi mesi si mischiano.Gli ultimi anni si fondono e si confondono.IL SUO CUORE È UN OROLOGIODAL QUALE VORREBBE LEVARE IL BILANCIERE

SEQUENZA 4

CORO ­ Suzy Storck non vuole più che rientri.Hans Vassili Kreuz.Suzy Storck non vuole più che ritorni.Hans Vassili Kreuz.Non vuole più che rientri.Non ha più voglia che lui varchi la soglia della porta

di questa casa.Non ha più voglia.Ricorda l'effettodella voce di Hans Vassili Kreuz.Ricordacom'è.Ricorda  la sua voce e  l'effetto del  suono della sua

voce.Ricorda e il tempo torna indietro.A qualche giorno fanel bel mezzo dell'afale rondini volavano sopra casa.

HANS VASSILI KREUZ ­ Bisognerebbe chiudergli ilbecco a quei 

cazzo di uccelli.Mi alzo la mattina vado a letto la serae gridano sempre 'sti cazzo di uccelli!Hai visto la carabina a piombini?Porto Loïc a fargli vedere come si caccia un uccello.

SUZY STORCK ­ Te ne vai di già?

HANS VASSILI KREUZ ­ Non è che me ne vado.Me la godo.Permetti?Che vada a fare un giro tre quarti d'ora con mio figlio.Ho  lavorato   tutto   il  giorno cazzo  tu  li  hai   tutto   il

giorno per te.Hai diritto alla tua ora d'aria.Io ho giusto il diritto di continuare a fare lo scemo a

lavorare in un supermercato.Verificare la temperatura dei frigoriferiverificare che non si interrompa la catena del freddoverificare che gli espositori siano esposti beneverificare tutto da mattina a sera.Esco e rientro primaquindi non farmi un discorso del genere.Non è che me ne vado.Non è questioneme la godo

38I diritti delle opere sono tutelati nelle modalità indicate dagli autori stessi

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perlascena ­ numero 9 //. giugno 2016

respiro.Dov'è la carabina a piombini?

SUZY STORCK ­ Sono sola tutto il giorno.Avremmo potuto metterci /

HANS VASSILI KREUZ ­ Sei sola cosa?Loïc   vai   a   prendere   la   fionda   se   non   si   trova   la

carabina a piombini.

SUZY STORCK ­ Mi alzo il mattinonon perché il sonno è stato sufficientenon perché i miei occhi si sono aperti da solinon perché il mio corpo è impaziente di sgranchirsinon perché mi viene voglia di alzarmi.Mi alzo il mattinoe faccio tutto quello che c'è da fare affinché tutto possafunzionare.Che ciascuno abbia i propri punti di riferimento.Ti sveglio.Sveglio ciascuno dei bambini.Loïc per primoIl secondo per secondo.Il bambino piange e gli do il senomentre il mio braccio si alzae aziona la caffettieramentre il mio braccio si alza e aziona il tostapanementre il mio braccio si alza e sceglie il paio di calze pulite le mutande pulite e non

sporche di Loïce   sceglie   in   mezzo   al   mucchio   di   biancheria   la

maglietta che mi hai chiesto.E sorrido a tutti.E vi guardo uscire di casa.E rimango solacon questo bambinoche /

HANS VASSILI KREUZ ­ Il mondo si alza il mattinoè proprio dell'umanità alzarsi il mattino e adempiere

ai propri impegni.È la nostra natura.

SUZY STORCK ­ Non mi alzo per me stessa.

HANS VASSILI KREUZ ­ Chi si alza per se stesso?Chi?Quando mi alzo per portare i bambini a scuola

quando mi alzo per verificare che tutti abbiano tuttociò che 

serve per andare a scuolaquando mi alzo per arrivare in tempoper arrivare prima della prima consegna della birra di

primaverami alzo forse per me stesso?

SUZY STORCK ­ Ciò che penso di ciò che sono nonha importanza.

Ciò che vorrei pensare di me non ha importanza.Ciò che vorrei dal mondo non ha importanza.Ciò che volevo da te non ha più importanza.Ciò che volevo da noi non ha più importanza.

HANS VASSILI KRUEZ ­ Ma tu cosa vuoi? Loïc hai la fionda?Non puoi  venire   la   sera  ad asfissiarmi  con queste

storie.Non puoi farlo.Non puoi farlo nemmeno il mattino.Non puoi.

SUZY STORCK ­ Non posso.

HANS   VASSILI   KREUZ   ­   Ognuno   ha   la   propriacroce.

Io porto la mia e tu porta le tua.Questo è l'accordoCosa fai?

SUZY STORCK ­ Non so.

HANS VASSILI KREUZ ­ C'è il bambino che piange etu resti lì 

così?

CORO ­ IL SUO CUORE È UN OROLOGIOSENTE   IL   RITMO   DELLA   LANCETTA

ACCELERARE.SENTE CHE QUALCOSA CEDE /

SUZY STORCK ­ IO

SEQUENZA 5

CORO ­ Lavorava prima.Lavorava nel pollame.Est­Polli.

SUZY STORCK ­ È lì che lavoravo.

39I diritti delle opere sono tutelati nelle modalità indicate dagli autori stessi

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perlascena ­ numero 9 //. giugno 2016

CORO   ­   Ci   lavorava   perché   c'era   Est­Polli   cheassumeva.

Ma avrebbe potuto benissimo lavorare altrovealla fabbrica di abbigliamento sportivoalla fabbrica di pannolini per bambini.C'era la scelta tra il pollame i vestiti o i pannolini.Non è che preferisse il pollame.È che il potenziale dei bambini si determina presto.Si determina se si sarà più adatti al pollame ai vestiti o

ai pannolini.È  che molto presto si determina se sarai segretaria

responsabile del controllo produzioni direttore delle risorse umanenel pollame nei vestiti o nei pannolini.

SUZY STORCK ­ Mi procurava piacere lavorarci.

CORO ­ Le procurava piacere lavorarci nel pollame

SUZY STORCK ­ Avrei potuto fare altro.

CORO ­ Avrei potuto fare altro.

SUZY STORCK ­ Taglio e cucito.

CORO ­ Avrebbe potuto fare la sarta.Ma quando si stima che un diploma professionale in

sartorianon è abbastanza degnoallora si passa a un diploma professionale sanitario e

socialeo un diploma professionale infanziapoi la maturità in un istituto tecnico dopo un primo ricollocamento.

SUZY STOCK ­ Sarei potuta diventare infermiera.

CORO ­ Sarebbe potuta diventare sarta.Avrebbe potuto fare la ricamatrice.Si è data al pollame.

SUZY STORCK ­ Mi procurava piacere.

CORO ­ Anche luiHans Vassili Kreuzlavorava nel pollame.Lei pesava ed etichettava.Nei giorni di festa legava le zampe dei polli con un

elastico.Hans Vassili Kreuz imballava e preparava i cartoni

con le confezioni di pollo.

Gestiva le spedizioni.Lavoravano nello stesso posto.Est­Polli.

SUZY STORCK ­ Il mio posto di lavoro.Lo facevo perché bisognava pur far qualcosa.Hans   Vassili   lo   faceva   perché   bisognava   pur   far

qualcosa.Pesavo ed etichettavo.nei giorni di festa legavo le zampe dei polli con un

elastico.Hans Vassili imballava e preparava i cartoni con le

confezioni di pollo.E gestiva le spedizioni.Facevamo pausa insieme.Ci incrociavamo.Ogni tanto.

CORO ­ Un giorno si son parlati.

HANS   VASSILI   KREUZ   ­   Sembra   che   non   vadamolto bene per il 

pollame.L'influenza.

SUZY STORCK ­ Si passerà ai conigli.

HANS VASSILI KREUZ ­ Chiuderà.Ci sono voci di corridoio.Chiuderà presto.

SUZY STORCK ­ Non importa andremo altrove.

HANS VASSILI KREUZ ­ Comprerò una Coop.

SUZY STORCK ­ Che macchina è?

HANS VASSILI KREUZ. ­ Che scema che sei.Devo rientrare.

SUZY STORCK ­ Anch'io.

CORO ­ La sera l'ha aspettata.Non è rientrata a piedi quella sera.Le ha detto:

HANS VASSILI KREUZ ­ Vorrei solo baciarti SuzyStorck

sentire la tua lingua entrare nella mia boccasentire il calore della tua saliva entrarmi in boccasentire cosa si produrrà nella mio basso ventre

40I diritti delle opere sono tutelati nelle modalità indicate dagli autori stessi

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perlascena ­ numero 9 //. giugno 2016

quando la tua lingua entrerà nella mia boccaquando la mia lingua sfiorerà la tua lingua.Vorrei soltanto baciarti.Vorreicosì.

SUZY STORCK ­ Non possiamo far così Hans VassiliKreuz.

HANS   VASSILI   KREUZ   ­   Chiudi   gli   occhi   SuzyStorck.

Appoggio le mie labbra sulle tuetu chiudi gli occhie la mia lingua entrerà nella tua bocca.Non dobbiamo per forza amarci per baciarci.

SUZY STORCK ­ Ci siamo baciati.

SEQUENZA 6

SUZY STORCK ­ Siamo andati a vivere insieme io eHans Vassili 

Kreuz.Est­Polli ha chiuso.Non ci siamo dedicati ai conigli.

CORO ­ Suzy Storck ha preso le cose così come sonovenute.

Hans Vassili Kreuz ha preso in gestione una Coop.Hanno continuato a vivere insieme.Lei si è messa a cucire.Lui si è messo a gestire una Coop.

SUZY STORCK ­ Io a casa a cucire.Per me.Per gli altri.Mi sono messa a cucire.A imbastire a tagliare.A cucire.Dei vestiti.Delle tende.Delle tovaglie.Dei /

HANS VASSILI KREUZ ­ Diventa routine.

SUZY STORCK ­ La routine non è drammatica.Baciami.Torni dal negoziodal tuo supermercatonon mi baci.Fai come se niente fosse.

Baciami Hans Vassili.Fammi sentire.Sentire la tua linguasentire il calore della tua saliva entrarmi in boccavorrei soltanto baciartivorrei /così.

HANS VASSILI KREUZ ­ Ho la sensazione che siasolo io a 

sfinirmi.Torno dal lavoromi sfinisco al lavorotu non devi andare a lavoraretorno e non c'è niente.Non sotorno dal lavorotu sei lì a farti i fatti tuoitu sei lì a fare le tue cosetu sei lì a cuciresempre a cucirementre io mi sfinisco al lavoro.I   tuoi  pezzetti  di  stoffa   s'ammucchiano  in   tutti  gli

angoli della casa.C'è posto solo per i tuoi pezzetti di stoffa.Questi pezzi di stoffaSuzy.E nessuno spazio per me.Spazio per nient'altro.Non so a cosa servo.Non so bene a cosa ti servo.Non lo so.Potremmo avere delle coseio e teSuzyin comune.Voglio direnon siamo obbligatia fare sempre tutto insieme tutto il tempo.ma potremmo avere delle cose in comune.

SUZY STORCK ­ Allora baciami.

HANS VASSILI KREUZ ­ Non ne posso più del tuocucito mentre io 

mi spacco il culo.Io parlo e tu continui a cucire.

SUZY STORCK ­ Ti ascolto.

HANS VASSILI KREUZ ­ Non è un lavoro.Questo di cucire.

41I diritti delle opere sono tutelati nelle modalità indicate dagli autori stessi

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Non è possibile Suzy.Suzy Storck la bella vita /Devi trovarti un lavoro.

SEQUENZA 7

CORO ­ Ha preso le cose come sono venute.

SUZY STORCK ­ Ho letto gli annunci.Ho chiesto consiglio a mia madre.Ho chiamato mia madree ho detto:cerco lavoro sai.

CORO ­ Non ha seguito il modo di fare tradizionale.Per trovare lavoro ha chiamato sua madre.Da queste parti si fa così.La Signora Storck ha preso il telefono.La Signora Storck ha contattato una sua amicauna reclutatrice per negozi per   informarla   che   sua   figlia   Suzy   Storck   cercava

lavoro.La Signora Storck ha detto a Suzy:

LA   SIGNORA   STORCK   ­   Hai   appuntamento   alnegozio per bambini di una 

mia amica.Cerca una commessa.Non farmi fare figuracce Suzy.

LA RECLUTATRICE ­ Buongiorno signorina Storck.Prego.Bene.Prego.Passeremo un po' di tempo insieme perché io possa

imparare a conoscerla.Perché io possa da imparare a conoscerla un po'.Per metterla a suo agiole lascio prender parola.La lascio magari parlarmi un po' di se stessa.Potrebbe parlarmi un po' di sé signorina Storck?

CORO ­ Suzy Storck non sapeva che questa domandaè spesso la 

prima domanda che una reclutatrice fa durante uncolloquio di 

lavoroperché è il solo modo che si sia trovato per cercare di

conoscere il candidato

perché è il solo modo che è stato inventato per cercaredi 

analizzare il modo in cui si esprime il candidatoperché   è   il   solo   modo   che   si   sia   immaginato   per

mettere a proprio agio il candidatoperché è bene lasciare la parola al candidato.

SUZY STORCK ­ Non mi sento molto a mio agio.Non sono abituata a che venga chiesto il mio parere.

CORO ­ Suzy Storck non sapeva che questa domandaè spesso la 

prima domanda che una reclutatrice fa durante uncolloquio di 

lavoroperché è una delle cose che permette a un reclutatore

di giudicare  che  considerazione ha  di  sé   il   candidato

cercando al contempo di saperne di più sulla sua personalità.

LA   RECLUTATRICE   ­   Potrebbe   parlarmi   diun'esperienza 

professionale di cui è particolarmente fiera che l'ha particolarmente motivata?

SUZY STORCK ­ Lavoravo prima.Lavoravo nel pollame.Est­Polli.È lì che lavoravo.Ci lavoravo perché c'era Est­Polli che assumeva.Avrei potuto lavorare nell'abbigliamento sportivo o

nei pannolini.Ho sceltoil pollame.Il pollo.Mia madre ha detto a ogni modo tu sei una manuale.Non sei un'intellettuale.Allora ho scelto il pollame.Mi procurava piacere lavorarci.Avrei potuto fare altro.Taglio e cucito.Avrei potuto diventare sarta.Avrei potuto diventare infermiera.Ma mi sono data al pollame.Pesavo ed etichettavo.Posso   dirle   il   peso   di   una   bestia   soltanto

sollevandola e soppesandola con una mano.Così.

42I diritti delle opere sono tutelati nelle modalità indicate dagli autori stessi

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perlascena ­ numero 9 //. giugno 2016

Durante i giorni di festa ero io a legare le zampe delpollo con 

un elastico.

LA   RECLUTATRICE   ­   Durante   quest'esperienzaprofessionale ha 

dovuto superare problemi od ostacoli?

SUZY STORCK ­ Vuole sapere se gli ostacoli mi fannopaurae sesono abbastanza spigliataeindipendente per non affogarein un bicchier d'acqua?

LA RECLUTATRICE ­ Sì.

SUZY STORCK ­ Vuole sapere se amo le difficoltà?

LA RECLUTATRICE ­ Sì.

SUZY   STORCK   ­   Crede   veramente   che   se   avessipaura degli ostacoli

che sepotessiaffogare in un bicchier d'acquache se non amassi le difficoltàsarei rimasta a pesareed etichettare polli a Est­Polli?

LA RECLUTATRICE ­ Perché ha lasciato Est­Polli?

SUZY STORCK ­ Perché Est­Polli ha chiusoeperché è difficile adattarsi ai conigli quando siha lavorato nel pollame.

LA RECLUTATRICE ­ Le piace il lavoro di squadra?

SUZY STORCK ­ Cosa posso rispondere?

LA RECLUTATRICE ­ Risponda semplicemente.Sìono.

SUZY STORCK ­ Sì

LA RECLUTATRICE ­ Sa dire di no?

SUZY STORCK ­ Rispondo sì o no?

LA RECLUTATRICE ­ Sembra nervosa.

SUZY STORCK ­ No.

LA RECLUTATRICE ­ Vive sola?

SUZY STORCK ­ No.

LA RECLUTATRICE ­ Ha figli?

SUZY STORCK ­ No.

LA RECLUTATRICE ­ Non vuole figli?

SUZY STORCK ­ No.

LA RECLUTATRICE ­ Le interessano i bambini?

SUZY STORCK ­ No /Voglio dire tanto quanto il pollame.

LA RECLUTATRICE ­ E vuole lavorare nel nostronegozio per 

l'infanzia?

SUZY STORCK ­ Io /

LA   RECLUTATRICE   ­   Vendiamo   articoli   perl'infanzia.

SUZY STORCK ­ Lo so.Ascolti.Lei   mi   riceve   perché   mia   madre   le   ha   detto   di

ricevermi.Il caso vuole che ho bisogno di un lavoro.Non giriamoci intorno. Non mi interessa cosa dovrò farefarò tutto ciò che c'è da fare.Non ci sono 1000 modi per iniziare la conversazioneil dialogocon leiSignora.Potremmo  inventare  dei  modi  più  piacevoli  meno

bruschi per parlare delle mie capacità  di  valutazione delle mie

capacità di inserimento   nella   vostro   gruppo   di   vendita   di

prodotti per l'infanzia.Potremmo valutare le mie capacità.In questo caso non perdiamo tempo.

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perlascena ­ numero 9 //. giugno 2016

So che ciò che voi cercate innanzitutto ènon si abbia paura delle paroleil megliosenza dubbio per i vostri clienti.Perché i vostri clienti non sono dei clienti qualsiasi.Così   come  le  vostre  commesse  non devono essere

delle commesse qualsiasi.La vostra accortezzail vostro modo di rivolgervi ai clientiil vostro modo di attirare i clientiil modo in cui determinate il targetil modo in cui ve li assicuratesi  elabora  secondo metodi  particolarmente  consoni

alla vostra azienda.Sappiamo   benissimo   che   la   massa   dei   clienti   si

suddivide in singoli individuie il mio doverese considererà la mia candidaturasarà di fare in modo che pensinopercepiscanosentano cheognuno ognunadi loro è unica.Sono ciò che di più perfetto ci sia sul mercato.Il  prototipo   stesso  di  quello   che   la  vostra  azienda

ricerca.Il reparto infanzia ha bisogno di donne come me.Capisce.Non voglio figli.Ciò fa di me una persona fidata.

LA RECLUTATRICE ­ Può succedere.Voglio dire può rimanere incinta.

SUZY STORCK ­ SignoraIL MIO CUORE È UN OROLOGIO.CONTROLLA   OGNI   RITMO   DEL   MIO

ORGANISMO.CONTROLLA OGNI MIO FLUSSO CORPOREO E

ORMONALE.VALUTA CIÒ  CHE NON POSSO VALUTARE A

PRIORI.Io non voglio figli.

CORO ­ Il cuore di Suzy Storck inizia a battereall'impazzatacolpi rapidiil flusso sanguigno si attacca alle pareti rocciose delle arterie.

SUZY  STORCK  PER  LA  PRIMA VOLTA  NELLASUA VITA

ESCE DAI GANGHERI.FA L'ESPERIENZA DEL NO.SI VENDE PER OTTENERE UN LAVORO.

SUZY STORCK ­ Ho promesso a mia madre di nonfarle fare 

figuracce.Voglio che mio marito Hans Vassili Kreuz sia fiero di

me.

LA RECLUTATRICE ­ Ha un modo di presentarsialquanto inusuale.

SUZY STORCK ­ Voglio questo lavoro.

HANS VASSILI KREUZ ­ Mi scusi.

LA RECLUTATRICE ­ Signore?

HANS VASSILI KREUZ ­ Hans Vassili Kreuz.Io e Suzy Storck viviamo insieme.Scusa hai appena detto che non vuoi figli per avere un

lavoro?Come puoi esserne certa?Voglio direSuzyfisiologicamenteil tuo organismo vuole dei figli.Tutti vogliamo dei figli.Presto /Non l'assumerà mica perché ha detto di non volere

figli?Non si può assumere in un negozio per l'infanzia una

donna che non vuole figli.Davvero non vuoi figli?Tu /Cazzo /Suzy /

SUZY STORCK ­ Penso alle mosche.Ronzio della radio.Sento la carne che si decompone esposta alla forza del

sole.Sento l'odore delle pietre e al rumore del vento che si

perde tra gli   arbusti   spinosi   sui   fianchi   delle   montagne   dei

Pirenei Orientali.

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perlascena ­ numero 9 //. giugno 2016

HANS VASSILI KREUZ ­ Non puoi dire delle cosesimili.

Dire questo per avere un lavoro a ogni costo/Non si accetta un lavoro a ogni costo.

SUZY STORCK ­ Quello che valuto e non valuto.Non valuto niente/

HANS VASSILI KRUEZ ­ Me ne frego di ciò che sivaluta o no.

Non si fa una cosa simile.La credibilità.Non puoi essere credibile in un negozio per l'infanzia

se non sai cosa implica la sterilizzazione di un biberonse non sai spiegare a una clientea un clientei benefici di un tira­latte.Non puoi.

LA RECLUTATRICE ­ Non ha torto.

SUZY STORCK ­ Scusi?

LA RECLUTATRICE ­ Non ha tortosuo maritocompagnonon ha torto.

SUZY   STORCK   ­   Bisogna   aver   sperimentato   lamaternità per essere 

ostetrica?Bisogna aver sperimentato la maternità per vendere

dei ciucci?E se fossi lesbica?

HANS VASSILI KREUZ ­ Sei lesbica?

SUZY STORCK. ­  Non vedo come il  mio mancatodesiderio di 

maternità possa impedirmi di vendere dei ciucci.

LA RECLUTATRICE ­  Non ci  sono solo ciucci  davendere.

Voglio dire abbiamo tutta una gammadi prodottiche bisognerà valorizzare per i nostri clienti.A priori le sue tecniche di venditaa priori la sua conoscenza dell'ambito di venditasembrano pertinenti.Ma come potrà dar prova di empatia?

SUZY   STORCK   ­   Il   commercio   funzionaprincipalmente per empatia?

HANS VASSILI KREUZ ­ Davvero non vuoi figli?

SUZY STORCK ­ Non capisco dove vuoi arrivare.

HANS VASSILI KRUEZ ­ Non capisco perché fai così.

SUZY STORCK ­ Hans Vassili Kreuz è rientrato a casaun giorno.

Hans Vassili Kreuz ha detto:non è un lavoro.Questo di cucire.Non è possibile.Suzy Storck la bella vita.Suzy Storck deve trovarsi un lavoro.Ho letto gli annunci.Ho chiamato.Ho chiesto consiglio a mia madre.Ho detto: voglio un lavoro.Mia madre mi ha scovato questo colloquio.Mi ha detto:non farmi fare figuracce Suzy,Non voglio farle fare figuracce.Evoglio che tu sia fiero di me Hans Vassili.Ce l'ho messa tutta.Mostrando che posso essere un'impiegata stabile.

HANS VASSILI KREUZ ­ Cazzo non capisco cosa tipassa per la 

testa.Non capisco.Suzysi mischia tutto.A che punto siamo?Dove ci condurrà tutto ciò?Ciò che accade /Pensavo che avremmo costruito delle cose insieme.

SUZY STORCK ­ Costruiamo.

HANS VASSILI KREUZ ­ Costruiamo /castelli di sabbiaCostruiamo astrazione.Costruiamo silenzio e vuoto.

SUZY STORCK ­ Ho detto che non voglio figli ed è /

HANS VASSILI KREUZ ­ È esattamente questo chemetto in 

discussione.

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perlascena ­ numero 9 //. giugno 2016

SUZY STORCK ­ È esattamente questo che metti indiscussione?

HANS VASSILI KREUZ ­ È contro natura.

SUZY STORCK ­ È contro natura?

LA RECLUTATRICE ­ Non ha torto.

HANS VASSILI KREUZ ­ Non si dice non voglio figliper avere un 

lavoro.Non si dicequesto.Non puoi dire una cosa simile.Venire di fronte a una reclutatricee direcon quell'ariadistaccataassumete me piuttosto che un'altrapoiché sono l'affidabilità stessanon vi tirerò un colpo basso facendo figli.Dovresti vergognarti di non essere assunta per le tue

competenze.Non va bene.Tusìmi deludi.Guardati.Direnon voglio figli /

LA SIGNORA STORCK ­ Non fa parte del piacereavere dei figli te 

lo concedo.Non sei stata parte del piacere.Ma non è perché non sei stata una parte del piacere

per meche non puoi darmi un nipotino.

HANS VASSILI KREUZ ­ Ho voglia di te.

SUZY   STORCK   ­   Può   darsi   che   abbia   veramentevoglia di questo 

lavoro.Può darsi che tu abbia veramente ragionerimanere a casa e cucire semplicementenon è  vita mentre Hans Vassili Kreuz si sfinisce al

lavoro.

HANS VASSILI KREUZ ­ Ho voglia di fare dei figlicon te.

Ho voglia di costruire qualcosa di concreto

di verodi bellodi costruire qualcosa che ci riuniscae che ci rassomigliio e te.Voglio dei figli da te.Vorrei solo baciarti Suzy Storck.Iniziare baciandoti.Far scivolare la mia lingua nella tua boccasentire la tua lingua venire nella mia boccasentire il calore della tua saliva venire nella mia boccasentire cosa accade nel mio basso ventrescivolare in teveniredolcementee venire dentro di te.Vorreicosì.

SUZY STORCK ­ Abbiamo fatto quello che hai volutoHans Vassili 

Kreuz.Ho rinunciato a questo lavoro.E /

SEQUENZA 8

CORO ­ Hans Vassili Kreuz e Suzy Storck sono stesil'uno accanto 

all'altro.Hans Vassili Kreuz si siede e si toglie i vestiti.Hans Vassili Kreuz appoggia le labbra sulla bocca di

Suzy.Bacia Suzy Storck.Posa il suo corpo nudo sul corpo ancora vestito di

Suzy Storck.Con una manola sinistrasolleva il vestito di Suzy Storck.Con una manola sinistra stringe forteil seno destro di Suzy Storck.E con una manola destra fa quello che deve fare.

SUZY   STORCK   ­   Quando   qualcosa   insiste   perpenetrare qui

cerco di dirmi che ciò  che accadrà  non cambierà   ilmodo in cui 

vorrei che si organizzasse la mia vita.Cerco di dirmi che Hans Vassili Kreuz

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perlascena ­ numero 9 //. giugno 2016

schiacciandomidato che qualsiasi cosa succeda succede sempre cosìsono sepolta sotto il peso del suo corpocerco di dirmi checiònon cambierà niente.E viene.Per Hans Vassili Kreuz.Viene.Non senza dolore.Quel dolorelo conosco.Conosco il modo in cui si svolge in me.Conosco il modo in cui spingecome spingein me.Ne conosco la durata.Conosco come fende.Ne conosco il ritmo e l'organizzazione.Ne conosco il rumore.Ne conosco l'odore.Conosco   il  gemito   che  Hans  Vassili  Kreuz   soffoca

nella mia nuca.So come tutto ciòil suo modo di scoparesi organizza.Organicamentela traiettoriacome sgorga e sgorgherà da Hans Vassili Kreuz.Non si tratta semplicemente di chiudere gli occhi.Chiudere un occhio non blocca nulla.Non ti ferma.Ciò che valuto è l'organizzazione.Il modo in cui si organizza la natura di ciò che mi

circonda.Il peso incomprensibile di ciò che si organizzamio malgradonel momento stesso in cui vi assistone prendo parte.

CORO ­ La gamba di Suzy Storck si alza.

SUZY STORCK ­ Non sono più io ad alzarla.

CORO ­ Hans Vassili Kreuz tiene in una manola destrail braccio sinistro di Suzy Storck appiattito.

SUZY STORCK ­ E viene.E finisce.E mi raddrizzolo spingo sul lato del letto.

CORO ­ Sono le 22passate.Le lenzuola sono umide.

SUZY STORCK ­ La mia pelle umida.C'è quell'odore.Chiudo gli occhi per non sentire più niente.

CORO ­ Ronzio della radio.Suzy Storck pensa alle mosche.

SUZY STORCK ­ Di cosa si nutrono le rondini?Di carne o di mosche.Di silenzio o di cadaveri.Sento la mia carne interiore che si decompone.Sento l'odore di lana della pecora catturata in un pratoodore di paura e di urina che si spande sulle zampe

posterioriodore di merda che esce dal corpo sventrato come

una bisacciaodore che persiste e si impregna sotto le unghie e che

continua a esalare ancora nel momento in cui sgranocchio una

mela.

SEQUENZA 9

SUZY   STORCK   ­   Abbiamo   avuto   tre   figli   dalleeiaculazioni 

notturne di Hans Vassili Kreuz.

LA SIGNORA STORCK ­ Sono belli.Ti assomigliano Hans Vassili.

HANS VASSILI KREUZ ­ Soprattutto Loïc.

LA SIGNORA STORCK ­ Soprattutto Loïc.

SUZY STORCK ­ Sono rumorosi.

LA SIGNORA STORCK ­ Sono bambini.

HANS VASSILI KREUZ ­ È bello vedere che corronoovunque.

LA SIGNORA STORCK ­ Danno vita.

SUZY STORCK ­ Sono sfinita.

LA   SIGNORA   STORCK   ­   È   normalissimo   esserestanca.

È normale essere stanca.

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perlascena ­ numero 9 //. giugno 2016

Quando il piccolo dormirà la notte sarai meno stanca.

SUZY STORCK ­ Smetto di allattare.

LA SIGNORA STORCK ­ Sei stanca.Quando si susseguono le gravidanze ci si stanca.Hai fatto susseguire le gravidanze e sei stanca.Piccola depressione post­partum.

HANS VASSILI KREUZ ­ Il piccolo piange.

LA SIGNORA STORCK ­ Tu che non volevi figli!

HANS VASSILI KREUZ ­ Il piccolo piange.Non vai?

LA SIGNORA STORCK ­ Come sono divertenti i duepiù grandi.

È segno che tutto funziona.Corrono e si divertono.È gioioso.È pieno di vita.Mioddio come son belli.Loïc soprattutto.Com'è divertente.Con tutti i suoi giochi di guerra.Con la carabina a piombini di Hans Vassili Kreuz più

grande delle sue mani.

HANS VASSILI KREUZ ­ Il piccolo piange.

LA SIGNORA STORCK ­ Non vuoi andarci tu?

HANS VASSILI  KREUZ ­  Suzy  Storck non  è  miocompito.

Non sono io che posso dargli da mangiare.Non è mio compito.

SUZY STORCK ­ Smetto di allattarlo.

LA SIGNORA STORCK ­ Sei stanca per questo dicicosì.

Sei /Non puoi svezzare così un bambino.Com'è divertente Loïc!Guardalo   quando   gioca  alla   caccia   con   il   cane  da

caccia!

HANS VASSILI KREUZ ­ Cazzo lo lascerai piangereper molto?

Vuoi che muoia di fame?

LA SIGNORA STORCK ­ Adoro venire a casa vostraAdoro questa casa.È tutto così /I bambini che corrono.Il cagnolino che corre con i bambini.E voi.Una bella coppia con dei bei bambini.É un po' la casa della felicità questa.

HANS VASSILI KREUZ ­ Ha fame.

SUZY STORCK ­ Ho male ai seni.

HANS VASSILI KREUZ ­ Non c'è nulla da fare.

LA SIGNORA STORCK ­ Sei stanca tutto qui.Usa dei seni in silicone.Massaggiati i seni così.Fattene carico.È talmente /l'allattamento /Se pensi che sono solo una parte del piacere i figli.Non sei mai contenta.Non ti godi quello che hai.Hai tutto.Tutto.E ti lamenti.Pensa a quelle donne che non possono avere figli.Tu puoigoditela.

HANS VASSILI KREUZ ­ Cazzo il piccolo piange e turesti seduta in 

poltrona come una grossa vacca da latte!

SUZY STORCK ­ Sta' zitto!

LA SIGNORA STORCK ­ Dovresti andare.Non so come fai a lasciar piangere il bambino.Io non ti lasciavo piangere.Sempre accanto a te.Pronta a scattare.Bisogna dire che gridavi forte.Una vocina.Ma una dannata vocina.Non sono certa che tu faccia bene a lasciarlo piangere.Hans Vassili Kreuz ha ragione.Dovresti andare.Certamente non mi riguarda.Tu che volevi un lavoro.Meno male che non hai avuto un lavoro.Vedi bene che non puoi fare 1000 cose alla volta.Ma non è grave non poter fare 1000 cose alla volta.

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perlascena ­ numero 9 //. giugno 2016

Inizia a fare quello che hai da fare quibene.Fallo correttamente.

HANS   VASSILI   KREUZ   ­   Dai   da   mangiare   albambino porca puttana!

SEQUENZA 10

SUZY STORCK ­ Mi alzo al mattino.Non perché il sonno è stato sufficiente.Non perché i miei occhi si sono aperti da soli.Non perché il mio corpo è impaziente di sgranchirsi.Non perché mi viene voglia di alzarmi.Mi alzo al mattino.E faccio tutto ciò che c'è da fare affinché tutto possa funzionare.Affinché ognuno abbia i propri punti di riferimento.Ti sveglio.Sveglio ogni bambino.Loïc per primo.Il secondo per secondo.E il piccolo piange.E gli do il senoquello che mi fa meno malequello in cui i tagli sono meno profondiquello dove soffro menomentre il mio braccio si alzae aziona la caffettieramentre il mio braccio si alzae aziona il tostapanementre il mio braccio si alza e   sceglie   il  paio  di   calze   le  mutande pulite  e  non

sporche di Loïce   sceglie   in   mezzo   al   mucchio   di   biancheria   la

maglietta che mi hai chiesto.E sorrido a tuttimentre i tagli si scavanoperlando le screpolature sulla punta dei miei senicome se le mie tette venissero sezionate.Vi guardo uscire di casa.E resto sola con questo bambinovorrei amputarmi i seni.Il mondo si alza al mattino.È proprio dell'umanità alzarsi il mattino e adempiere

ai propri compiti.È la nostra natura.Non mi  alzo  per  me stessa  ma chi   si  alza  per   se

stesso?

Chi?Sono sfinita.Il mio cuore sente il bilanciere che rallenta.VORREI   SACCHEGGIARE   QUEL   CAMPO   DI

BATTAGLIA CHE È LA MIA CASA.SPALANCARNE LE PORTE.AFFINCHÉ I VENTI POSSANO PENETRARCIE APPICCARE IL FUOCO ALLA MIA PRIGIONE.

HANS VASSILI KREUZ .  Hai  lavato  i  piatti  e  haimesso i bicchieri 

ancora umidi nella credenza.Metti   i   bicchieri   ancora   pieni   di   umidità   nella

credenza.Non li asciughi?

SUZY STORCK ­ Non lo so.

HANS VASSILI KREUZ ­ Non lo sai.

SUZY STORCK ­ Ho lavato i piatti.Ho messo via i bicchieri.Li ho riordinati.In modo che non si rompessero.

HANS   VASSILI   KREUZ   ­   Hai   messo   i   bicchieriancora umidi nella 

credenza.Non si mettono via umidi.Bisogna che dicaripeta le cose.Che dica sempre tutto.Ma è sempre come se non te ne fregasse niente.Come se non mi ascoltassi.E lasci piangere il piccolo.Lo lasci.Dovrei andarci io?Perché devo fare tutto io in questa dannata casa!

SUZY STORCK ­ Vorrei riprendere a lavorare.Vorrei riprendere il lavoro.

HANS VASSILI KREUZ ­ Non ci sono più kiwi.Il cestino è vuoto.Avresti potuto comprarne altri.

CORO ­ Il silenzio che segue non è legato all'assenzadei kiwi.

SEQUENZA 11

CORO ­ Ciò che Suzy Storck valuta e non valuta

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perlascena ­ numero 9 //. giugno 2016

è l'organizzazioneil  modo il  cui  si  organizza la natura di  ciò   che  la

circondail peso incomprensibile di ciò che accadesuo malgradonel momento stesso in cui vi assiste.Ne partecipa.

SUZY STORCK ­ Ciò che valuto e non valuto.Lo sguardo che posi su di me Hans Vassili.Quello sguardo gravepesante che posi su di meche non possopiùsopportaretanto il peso del tuo sguardo mi richiamaa una posizione che non voglio.Contraddizione.Confronto.Spazio confuso tra ciò che sonocredoesseree non potrò mai accettare di voler essere.Mi dispiace per i kiwi.

HANS VASSILI KREUZ ­ Non puoi spegnere quellacazzo di luce 

porca puttana e metterti a dormire come una personanormale?

Parli parli.Spegni.Mi alzo tra poco.Ne ho piene le scatole.Grava tutto sulle mie spalle.

SUZY STORCK ­ Spengo.

HANS VASSILI KREUZ ­ Spegni.Non so a cosa pensi Suzy.Ci sono delle cose che passano nella tua testa Suzy e

che non capisco.Potrebbe essere semplice.Se  prendessi  davvero   le   cose  come vengono  Suzy

Storck potrebbe essere semplice.Adesso spegni quella luce.Premi l'interruttore e spegni quella luce.Cosa fai?Ma cosa cazzo fai?

SUZY STORCK ­ Non riesco a dormire.

HANS VASSILI KREUZ ­ È quasi l'una.È tardi.Tra un'ora allatti e domani sarai stanca.Cosa c'è che non va nella tua testa Suzy Storck?

SUZY STORCK  ­  Non  avrei  dovuto   rifiutare  quellavoro.

HANS   VASSILI   KREUZ   ­   Tu   sei   completamentesvitata.

Sei fuori di testa.Sei completamente fuori di testa.Non stai bene qui?Cosa ti spinge a tirar fuori queste storie vecchie di 6

anni.

SUZY STORCK ­ Non capisco cosa faccio qui.

HANS VASSILI KREUZ ­ Vorrei dormire.

SUZY STORCK ­ Hans Vassilicredocheionon li amo.I bambini.Credo di non amarli.Non li amo.Le loro voci.I loro corpiche si muovono.I loro corpiche si agitano tutto il giorno intorno a me.Non ne posso più.Toccano tutto.Mi toccano conle loromanine schifose.Ti assomiglianoe questo mi disgusta.Li sento gridare e a voltemi vieneil pensiero di prenderela carabina a piombinidi allinearlicontro il muroedi

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perlascena ­ numero 9 //. giugno 2016

farli fuori.Farli fuori.Per non sentirli più urlare.Credochetu li abbia messiin meper farmi marcireè quello che mi dico a volte.Vorrei che se ne andassero.Che non ci fossero più.TUTTI QUESTI ABBRACCI MI RIPUGNANO.DOVREBBERO ESSERE CUCITE LE DONNE.

HANS VASSILI KREUZ ­ Suzy /tu sei unavera matta.Com'è possibileche delle parole similiescano dalla tua boccacome del pus.Com'è possibile?È /mi ripugni.Tu /Io /Come ho fatto a venirequidentro di tefare sessocon te?

SUZY STORCK ­ Sei venuto.Abbiamo avuto tre figli.

HANS   VASSILI   KREUZ   ­   È   semplicementecompletamente 

incomprensibile sentirti dire una cosa similetotalmenteassolutamente incomprensibile.Non toccarmi mi ripugni.Non sono le donne che andrebbero cucite è   la tua

bocca intera che si dovrebbe sotterrare.Interamente.Affinché tu sparisca.

SUZY STORCK ­ Dove vai?

HANS VASSILI KREUZ ­ Non sono il migliorelo so che non sono il migliore che ho forse commesso

degli errori 

manon so cerco di essere attento di fare in modo che io te

e i bambini sia una storia che funzionilo so che non sono  il  migliore che sono parecchio

maldestro che dico le cose in modo sgarbatoma pensavovolevo che io e tefossimosìuna storiache stesse in piediche   non   fosse   qualcosa   che   si   schiaccia   come   si

schiaccia una mosca su un vetroio /

SUZY   STORCK   ­   APPICCARE   IL   FUOCO   ALLAMIA PRIGIONE FORSE NON È 

UNA BUONA IDEA.

HANS VASSILI KREUZ ­ Non toccarmi Suzy.Io /Dov'è finita la nostra garanzia? 

SUZY STORCK ­ Non sono una lavatrice.

SEQUENZA 12

CORO ­ Si svolge qui.Esattamente qui.Da qualche parte in un postodove si pensa che ci siano soltanto cretini e bifolchi.Proporzionalmente alla popolazione circostantesi   pensa   che   sia   una   categoria   di   individui   in

minoranzae   che   di   conseguenza   ciò   che   concerne   questa

categoria di cretini e di bifolchi non ci riguardi.Che abbiano dei problemicertamente.Ma che siano vecchi problemi.Che ciò che accade nelle loro case non siano problemi

rilevanti.Che ciò  che accade nelle loro storie familiari  siano

storie desueteche sanno di  caffè   freddo di cemento di  cane e di

biancheria umida.È il 17 giugno.

51I diritti delle opere sono tutelati nelle modalità indicate dagli autori stessi

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perlascena ­ numero 9 //. giugno 2016

Sono le 20.27.Suzy Storck è seduta a tavola.Suzy Storck beve un po'.Perché è stata una giornata calda.Beve quello che ha trovato.StamattinaHans Vassili Kreuz le ha detto:

HANS   VASSILI   KREUZ   ­   Uscirò   prima   dalsupermercato ma non 

aspettarminon aspettarti che rientri subito.Ho bisogno di distrarmi.Di riflettere.Di capire a che punto sono.Di capire a che punto siamo.Se possiamo ancora avere fiducia l'uno nell'altro.

CORO ­ Una mosca sbatte contro il vetro.I  bambini   corrono   di   sopra   fino   a   far   esplodere   i

timpani a Suzy Storck.Rumore della macchina di Hans Vassili Kreuz che si

ferma.Rumore della portiera che si apre e poi si chiude.E   Hans   Vassili   Kreuz   rientra   in   realtà   prima   del

previsto.

SUZY STORCK ­ Sei rientrato prima del previsto.Pensavo che saresti rientrato più tardi.Non così presto.Non pensavo che rientrassi così presto.Avresti potuto approfittarne.Approfittare della serata.

HANS VASSILI KREUZ ­ Ne ho approfittato.Dormono?

SUZY STORCK ­ Non ancora.

HANS VASSILI KREUZ ­ È tardi.

SUZY STORCK ­ Non così tardi.

HANS VASSILI KREUZ ­ Saranno stanchi domani.

SUZY STORCK ­ Il sole non è ancora tramontato.È difficile dormireè difficile spiegare ai bambini che devono dormireche è notte e che è ora di dormirequando il sole non è ancora tramontato.

HANS VASSILI KREUZ ­ Perché sei mezza nuda.

Con quella maglietta senza niente sotto.

SUZY STORCK ­ Fa troppo caldo.

HANS VASSILI KREUZ ­ Hai aperto delle bottiglie.Ti apri delle bottiglie adesso quando sei sola?

SUZY   STORCK   ­   Ho   aperto   delle   bottiglie   che   cihanno regalato.

HANS VASSILI KREUZ ­ Non sono bottiglie che cihanno regalato le 

ho comprate io.Le ho comprate io.Io.

SUZY STORCK ­ Pensavo fossero delle bottiglie che cihanno 

regalato.Mi sono sbagliata.Può darsi che mi sia sbagliata.Non ci ho fatto caso.Mi sono dettauna bottiglia è fatta per essere bevuta.Una bottiglia è fatta per essere bevuta no?

HANS VASSILI KREUZ . Ti apri spesso delle bottigliequando sei 

sola?

SUZY STORCK ­ Mi sono aperta una bottiglia unavolta.

Una volta mi sono aperta una bottiglia.Come direnon è la fine del mondo!

HANS VASSILI KREUZ ­ Non so a cosa pensi oraSuzy Storck.

Hai cambiato il piccolo?

SUZY STORCK ­ Rompi le palle.

HANS VASSILI KREUZ ­ Cos'è 'sta merda che passala radio.

Ascolti la radio adesso?

SUZY STORCK ­ Non pensavo che saresti rientratocosì presto.

HANS VASSILI KREUZ ­ Ti disturbo?

SUZY STORCK ­ Hai riflettuto?

52I diritti delle opere sono tutelati nelle modalità indicate dagli autori stessi

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perlascena ­ numero 9 //. giugno 2016

HANS VASSILI KREUZ ­ Vado a vedere cosa fanno ibambini.

Vado a dirgli di mettere a posto.È tardi.Saranno stanchi.È ora di dormire.

SUZY STORCK ­ Non dormiranno.

HANS VASSILI KREUZ ­ Vado a vedere.

SUZY STORCK ­ Non volevi ber qualcosa?

HANS VASSILI KREUZ ­ Hai finito le bottiglie.

CORO ­ E Suzy Storck ricorda.Suzy Storck ricordadel suo braccio che si alza per stendere la biancheria

di casadel suo braccio che si alza per tirare uno schiaffo a

uno dei tredel  suo braccio che si  alza per  mettere  in bocca  il

ciuccio caduto al bambinodel suo braccio che sia alza per prendere il cesto vuoto

e attaccarlo al muro di casadel suo braccio che si alza e si infila nella tasca dei

suoi pantaloni per prendere una sigarettadel suo braccio che si alza per tirare una sberla a quel

somaro di un cane da caccia che è  venuto ancora a cagare

davanti alla porta del garage.Suzy Storck ricorda le merde di caneSuzy Storck ripensa alle mosche che le razziano.E Hans Vassili Kreuz fa irruzione in cucina.E Hans Vassili Kreuz schiaffeggia Suzyallo stesso modo in cui  si  schiaccia una mosca sul

vetro.

HANS VASSILI KREUZ ­ Dov'è il bambino?

SUZY STORCK ­ Nel suo letto.Io /

HANS   VASSILI   KREUZ   ­   Se   ti   chiedo   dov'è   ilbambino è perché non 

è nel suo letto.

SUZY STORCK ­ A quest'ora è nel suo letto.

HANS VASSILI KREUZ ­ Ti dico che non è nel suoletto!

SUZY STORCK ­ Non parlarmi così.

HANS VASSILI KREUZ ­ Mi dici che il bambino è nelsuo letto e io 

ti dico che non c'è!

SUZY STORCK ­ può darsi che i bambini l'abbiamotirato fuori per 

giocare.Io /

HANS VASSILI KREUZ ­ Non è di sopra.

SUZY STORCK ­ Può darsi sia scappato /

HANS VASSILI KREUZ ­ Dì /come pensi che faccia un neonato a scappare?Come /Sei tu che te ne occupi dovresti ben sapere dov'è?Non sparisce mica così un bambino.Non scappa un neonato!Cazzo /Appoggia quel bicchiere.

SUZY STORCK ­ Non lo so.

HANS VASSILI KREUZ ­ Come non lo sai?

SUZY STORCK ­ Non so più cos'ho fatto /

HANS VASSILI KREUZ ­ Come faccio a fidarmi dite?

Sei sua madre.Dovrei potermi fidare.Mi fido di te mi prendo una serata per meper capirerifletterea che punto sono e /

SUZY STORCK ­ Ha passato tutto il giorno con me.Sono andata a prendere i bambini a scuola ed era con

me.Era nel passeggino.Hanno fatto merenda e gli ho dato da bere.Gli ho dato da bere.Il seno.Era con me.Eravamo fuori ed era con me.Piangeva ed era con me.E mi ricordo

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perlascena ­ numero 9 //. giugno 2016

del mio braccio che si alza per stendere la biancheriadi casa

del mio braccio che si alza /E rivedo le mosche che /Tu mi schiaffeggi /

HANS VASSILI KREUZ ­ Non è mica un cane che siattacca al 

guinzaglio e si dimentica in un angolo /Dov'è adesso!

SUZY STORCK ­ Ma smettila!Smettila di gridarmi sempre addosso!Smettila di fare così!Smettila non ne posso più di questo.Di tutti i rimproveri.Di tutte le accuse.Come se /Non ne posso più!Smettila di urlare!

HANS   VASSILI   KREUZ   ­   Come   faccio   a   fidarmiancora di te quando /

SUZY STORCK ­ Smettila.Non ne posso più.Non ne posso più di tutto questo.Di 'sti bambini.Tre.Non ne posso più /NE HO ABBASTANZA.Sono sola tutto il giorno e /Ho dimenticato la biancheria.

LA SIGNORA STORCK ­ Hans Vassili.

HANS VASSILI ­ Cosa!

LA SIGNORA STORCK ­ Hobussatotuvoinon mi avete sentita.Allora /Io sìsonoentrataperché io /Io /Stavoper

chiudere le persianedella cameradella camera di casa mia.Le persiane della camerache si affaccia sul retrodi casasulla vostra casadove stendete la biancheria /

HANS VASSILI KREUZ ­ Lo so Suzy ha dimenticatodi ritirarla

LA SIGNORA STORCK ­ Èsila biancheriama voglio direvolevo dirtiHans Vassiliche il passegginoil piccolo passegginoè rimastofuorial solee /Hans Vassiliil soleera forteancora oggie 'sta serae /

CORO ­ Hans Vassili Kreuz si alza.Esce dalla stanza senza rivolgere uno sguardo a Suzy

Storck.La signora Storck dà le spalle a Suzy.Escono dalla stanzai voltipallidicome una pietra gessosa che si sfaldasi sgretola dai lati delle guancefino alle orbite degli occhi.E un gridopoi dueescono dalle gole spalancatee i bambini scendono di corsae Loïccon un lancia pietre in una manoe la mano del fratellino nell'altraarriva correndo in cucina.

54I diritti delle opere sono tutelati nelle modalità indicate dagli autori stessi

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perlascena ­ numero 9 //. giugno 2016

LOÏC ­ Mamma perché il papà e la nonna urlano ingiardino?

SUZY STORCK ­ Perché fa bene gridare quando ci siaccorge che 

qualcuno ha avuto un attimo di distrazione.È sìcredocheho avutoun attimo di distrazione.Qualcosa è scappato.Succedea tutti un attimo di distrazioneecredoche /rompo   le   palle   al   mondo   con   i   miei   errori   di

sbadataggine.

LOÏC ­ E tu non gridi?

SUZY STORCK ­ É ora di andare a letto adesso Loïc.

CORO ­ Suzy Storck prende i due bambini per mano.Li accompagna in camerali chiudea chiave.Poi torna in cucina.Hans Vassili è lì.Tiene in braccio il bambino rimastofuorinel passeggino esposto al sole.

HANS   VASSILI   KREUZ   Dammi   le   chiavi   dellamacchina.

SUZY STORCK Non si dovrebbe svegliare sai.Sarebbe meglio.Il meglio.PerchéNON HO ABBASTANZA.Mi stanca così tanto sentire tutti gridarmi addosso.

CORO   ­   Suzy   Storck   guarda   Hans   Vassili   Kreuzportare via il 

bambino.Richiude a chiave la porta a vetri.Si  sente  in  lontananza  il  rumore dell'auto di  Hans

Vassili Kreuz.La macchina partesi allontana.

Suzy resta alla finestra.Il caldo è pesante.È poco prima della tempesta.Una sera in cui il sole che tramonta non finisce mai di tramontare.Suzy è lì con gli occhi inchiodati alla finestra.In lontananza di sopra si sente il vociare dei bambini.Si   sente   il   rumore  delle  manine   che   scassinano   la

serratura con degli oggetti metallici.Si sente qualcuno bussare al vetro della porta.

LA SIGNORA STORCK ­ Apri questa cazzo di portaSuzy!

Apri questa cazzo di porta!

CORO ­ E Suzy Storck si avvicina alla portaE la mano di Suzy Storck si alza.E la mano di Suzy Storck si posa sulla maniglia.E la mano di Suzy Storck apre la porta.E si ritrovano faccia a faccia.La signora Storck schiaffeggia Suzy.Una prima volta.Un'altra volta.E tutto si fa silenzio.Potrà finalmente tramontarequesto dannato sole.La signora Storck sparisce.Di soprai bambini smetteranno infine di agitarsi.Suzy Storck pregain fondoche si ammazzino tra di loro.Che si finiscache tutto si fermi come le grida delle rondiniquando la luna è salita in cielo.La radio è ancora accesae gracchia un ultimo suono di mosche incastrate nella

carcassa di una   pecora   persa   nel   fondo   dei   Pirenei   Orientali

prima che Suzy la spenga.Sono le 22.54.

EPILOGO

SUZY STORCK ­ IL MIO CUORE É UN OROLOGIO.Potrei estrarlo dal petto.Ma non ho più una precisa ragione per dover farequesta cosaper provare il bisogno di fare questa cosaperché giustamente mi guardo.

55I diritti delle opere sono tutelati nelle modalità indicate dagli autori stessi

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perlascena ­ numero 9 //. giugno 2016

E tutto ritornacome si riesuma un corpocome si dissotterra una storia:la mia incapacità per non essere riuscita ad affermare

in modo sufficientemente vendicativoche   avrei   voluto   riuscire   a   rifiutare   certi   obblighi

personali e fisici così come economiciche avrei voluto riuscire ad avere il coraggio di non

adempire al dovere coniugale.NON FARE FIGLI.Cerco di dirmi che ciò che è successo non è affatto

qualcosa che può cambiare il modo in cui vorrei vedereorarealizzarsi la mia vita.Ma non valuto niente.L'organizzazione.IL MODO IN CUI SI ORGANIZZA LA NATURA DI

CIÒ CHE MI CIRCONDA.IL   PESO   INCOMPRENSIBILE   DI   CIÒ   CHE

ACCADE MIO MALGRADOMENTRE VI ASSISTONE PRENDO PARTEMI SFUGGE.Spengo la radio.Stacco il cavo.Lo taglio con il primo coltello che trovo.Tutto ciò che potrei fare con un cavo.Tutte   le  varie   idee che potrebbero passarmi per  la

testa.E porto le mani che tengono il cavo al collo.E l'odore sulle mani mi ferma.Un odore che si attacca in maniera tenace ai palmi.Un odore.Uno strano odore.Un odore di lanaun odore di urinaun odore di /Sento il rumore di uno sparo.Mi dico che finalmente i bambini si sono uccisi tra di

loro.Si precipita giù dalle scalee si precipita nel corridoio.Lascio il cavo della radioLoïc mi guardain una mano tiene la mano del suo fratellinonell'altrala carabina a piombini.

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In redazione

Laura BucciarelliFabio Massimo FranceschelliGiacomo Quinti

[email protected]

Con la collaborazione di

KRAPP'S LAST POST  per  la pubblicazione di untesto, selezionato dalla redazione di KLP, tra quellipubblicati su perlascena. www.klpteatro.it

I diritti delle opere pubblicate sono tutelati nelle modalitàindicate  dagli   autori   stessi,   i   quali   restano   gli   unicidetentori della proprietà  intellettuale dei testi inclusi nelpresente numero. In accordo con le autorizzazioni ricevutedagli autori è  assolutamente vietata  la pubblicazione delpresente   documento   (nella   sua   totalità   o   in   parte)   conqualunque modalità (internet o a mezzo stampa) senza lanecessaria autorizzazione di "perlascena".

Presentiamo le rubriche per le quali invitiamo tutti inostri abbonati autori ad inviarci un loro testo.

Pubblichiamo

Rubrica   all'interno   della   quale   riportiamo   i   testi   atema libero inviati in redazione.

Corto minimo

Corti della durata massima di un minuto.

Cose da un altro mondo

Testi stranieri a tema libero tradotti in italiano.

Rimorsi

Testi di drammaturgia contemporanea ispirati, riferiti,rivolti ai classici.

Prossima uscita prevista: febbraio 2017.

Per far pervenire i propri testi iscriversi in veste diautore alla mailing list di www.perlascena.it, inviarepoi   i   testi  (massimo 2  per  ogni  numero  in  uscita)all'indirizzo [email protected].

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