Heinrich Himmler, coinvolto

principalmente nelle attività di contrasto,

raccolta di informazioni e controspionaggio,

inizialmente concepì un'Europa postbellica

con la Germania dominante. Nutriva un

atteggiamento coloniale verso l'Oriente.

Influenzato non solo dal deterioramento

della situazione militare, ma da molte lettere

che ricevette dai soldati delle SS Waffen,

abbandonò gradualmente questo punto di

vista imperialistico.

In un discorso del 1943 ai funzionari del

NSDAP a Posen, Himmler descrisse la

fratellanza in armi della divisione Wiking, in

cui tedeschi e non tedeschi servivano

insieme, come base per il futuro Reich

germanico.

Le SS pianificarono di istituire un'unione

europea con una stretta cooperazione

economica e un sistema monetario

universale, senza dominio tedesco. Lo

storico tedesco Franz Wilhelm Seidler

osservò: “Per dare forma al nuovo ordine in

Waffen SS:

Difensori d’Europa Parte II

Numero 159 Fondato nel 1992 6 / 2020 (131)

Bollettino Novità NS

Europa dopo la guerra, le SS avevano una

posizione di partenza ottimale in

concorrenza con gli organi del NSDAP. La

lealtà degli uomini delle SS straniere diede a

Himmler più peso nell'opporsi alla politica

ufficiale tedesca. "

Le SS Waffen presero il controllo di tutte

le legioni straniere che prestavano servizio

nell'esercito tedesco nel 1944, ad eccezione

dei cosacchi russi. Questo fu un passo

importante nel soppiantare il concetto di

eserciti nazionali con quello di una forza di

combattimento plurinazionale che difendeva

interessi comuni, una forza i cui veterani

potevano mantenere un cameratismo che

trascendeva le consuete rivalità europee

dopo la guerra.

La Waffen SS spingeva i suoi membri a

"cercare sinceramente di acquisire una

comprensione fondamentale della psiche

russa contemporanea". Ogni uomo delle SS

era "non solo un soldato, ma anche un po' un

politico". Lo scopo, dichiarato in una

direttiva per i soldati della

"Leibstandarte" (divisione SS), era "uno dei

compiti più importanti per il popolo tedesco,

vale a dire conquistare queste popolazioni

per la famiglia delle nazioni europee".

Sebbene meglio conosciute per la

reputazione di truppa di combattimento

d'élite, le Waffen SS non furono meno

risolute nel portare avanti le riforme sociali e

politiche necessarie affinché l'Europa

potesse recuperare la supremazia e la fama

negli affari mondiali. Nel combattere sia il

persistente nazionalismo del XIX secolo che

divideva il continente, sia il dogma

improduttivo dell'Ufficio Politiche Razziali

in Germania, le Waffen SS intrapresero un

percorso solitario; pochi nella gerarchia del

Reich rischiavano infatti di contraddire i

programmi legislativi del NSDAP.

L'introduzione nella Waffen SS di

volontari non tedeschi costrinse il governo

del Reich a riconoscere il contributo di

popoli stranieri allo sforzo bellico. Le reclute

germaniche chiesero una federazione

europea del dopoguerra al posto

dell'egemonia tedesca. Trovarono

espressione politica attraverso le SS,

portando costantemente il governo tedesco

verso una prospettiva più equilibrata. Ciò

aumentava l'influenza degli strati

sottorappresentati dei combattenti, molto nel

senso che le guerre di liberazione nel 1813

iniziarono a spostare il potere dalla dinastia

imperiale alla milizia contadina prussiana.

Hitler, per ragioni pragmatiche e

strategiche viste dalla sua posizione di

Führer, disapprovava le revisioni

tenacemente e persistentemente promosse

dalle Waffen SS, ma, paradossalmente,

aveva creato il sistema che consentiva loro

di progredire.

In un discorso del 1937 a Vogelsang,

Hitler affermò: "Dai nostri ranghi, i più

capaci possono raggiungere le posizioni più

elevate senza riguardo all'origine o alla

nascita... Ciò che sono stati, ciò che fanno i

loro genitori, chi era loro madre, non

significa nulla. Se sono in grado, la strada è

per loro spianata. Devono solo accettare la

responsabilità; vale a dire, devono sentirla in

loro per poter condurre." La politica di Hitler

assomigliava allo spirito del liberalismo del

18° secolo in Francia, in cui individui di

talento realizzavano il loro potenziale e

salirono a posizioni di comando.

Come l'esercito tedesco, le Waffen SS

incoraggiarono l'iniziativa sul campo di

battaglia a livello di comando subalterno.

Tuttavia, rimuovevano anche le barriere

sociali tra ufficiali e subordinati, basavano

l'autorità sulla conquista del rispetto degli

uomini piuttosto che sul rango, e instillavano

un atteggiamento liberale che permetteva a

tedeschi e altri europei di stare insieme come

fratelli. In pochi anni, le Waffen SS

contribuirono alle evoluzioni politiche e

militari che altrimenti avrebbero potuto

richiedere decenni e senza il patrocinio dei

rispettivi governi o popolazioni.

Nella sua forma definitiva la Waffen SS

somigliava poco alla truppa di guardia del

partito, personificando il fiore della virilità

tedesca, che Hitler inizialmente intendeva

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destinare alle missioni domestiche a sua

discrezione. Himmler alla fine riconobbe che

"le Waffen SS stanno iniziando a condurre

una vita propria".

Non vincolati da convenzioni militari

consolidate, gli uomini delle SS Waffen si

svolgevano i propri compiti con spirito di

indipendenza e innovazione. Attraverso il

loro impegno volontario e i sacrifici in tempo

di guerra, fecero pressione per attuare la

riforma politica; acque abitualmente vietate

per le forze armate. Eppure, i suoi membri

provenivano in gran parte da uno strato

storicamente privo di influenza pubblica.

Nonostante queste dinamiche, l'audacia e la

fiducia in se stesse delle Waffen SS, non

avrebbe mai acquisito influenza senza un

sistema statale in atto che favorisse la

scoperta di abilità latenti. Il Fuhrer approvò

l'espansione delle Waffen SS nonostante

l’atteggiamento di sfida. Hitler era un uomo

che cercava di non controllare il suo popolo

ma di guidarlo, aiutarlo a esplorare, scoprire

e sfruttare il suo potenziale, anche quando i

cambiamenti introdotti contraddicevano le

sue credenze personali.

Nota: verso la fine della Seconda guerra

mondiale, Hitler aveva capito che il suo

ruolo storico si era espanso ben oltre quello

di essere semplicemente il cancelliere del

Reich tedesco. Nel suo Testamento politico,

scritto immediatamente prima della sua

morte, parlò di se stesso nel ruolo di

difensore dei "bambini europei delle nazioni

ariane (bianche)".

Nota: è ingenuo e fuorviante definire Hitler

come "antislavico" a causa delle dichiarazioni

che era solito fare all'inizio della sua

carriera politica, o basandosi sulle note

incomplete, e talvolta inaffidabili, fatte sulle

sue conversazioni informali (Table Talks). Le

politiche nei confronti dei popoli slavi che

mise in atto dopo il 1933, e specialmente

durante la seconda guerra mondiale,

mostrano che era disposto a lavorare con

quegli slavi che erano amichevoli con la

Germania, e di trattarli con lo stesso

rispetto che accordava agli altri ariani

(bianchi).

Nota: i volontari delle SS Waffen non erano

opportunisti; molti più uomini si offrirono

volontari nelle fasi finali della guerra della

Germania con l'Unione Sovietica, quando

l'esercito stava perdendo, che nelle fasi

precedenti, quando la Germania stava

ottenendo le prime vittorie contro l'Armata

Rossa.

Nota: c'è un fenomeno in guerra che i civili

non sembrano mai afferrare, per cui l’esatto

grado di spietatezza con cui un'unità

combatte è principalmente determinato non

dal carattere dei suoi ufficiali, ma dalla

spietatezza adottata dal loro nemico. I

partigiani ebreo-marxisti, che si

nascondevano e si camuffavano tra i civili

durante la Seconda Guerra Mondiale,

alcuni vestiti da SS arrivando ad attaccare

la propria gente per incolpare i tedeschi,

erano famosi per indulgere nelle peggiori

atrocità; quindi, la guerra anti-partigiana

purtroppo fu ugualmente spietata. La guerra

è un inferno!

Quando i partigiani si muovono e

attaccano, non è proprio il momento ideale

per condurre indagini su precedenti penali,

valutazioni psicologiche e lezioni sul codice

di condotta. Nei casi in cui civili vengono

uccisi da un'unità militare, abbiamo visto

come i media controllati dagli ebrei non

perdono mai l’occasione di

sensazionalizzare l'evento e l'unità è bollata

come composta da macellai disumani. Ciò

che non viene mai fatto in questi resoconti

tuttavia, è qualsiasi tentativo di scoprire

perché sia successo. In effetti, la verità su

molti dei massacri di civili è perfettamente

chiara ed è esattamente ciò che ci si

potrebbe aspettare: i civili hanno tentato di

combattere o contrastare l'unità in

questione. Questo è esattamente ciò che

fecero i partigiani ebreo-marxisti nella

Seconda guerra mondiale.

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Caso in questione; Francia 1944!

Abbiamo visto tutti i documentari storici

vantarsi delle azioni eroiche della resistenza

francese impegnata in sabotaggi,

cecchinaggio, omicidi, spionaggio e

ricognizioni. La Convenzione di Ginevra

riconosceva specificamente questi

combattenti come illegali, che non

meritavano nulla di simile al trattamento

dovuto ai soldati in uniforme. Quando questi

partigiani ebreo-marxisti fossero stati uccisi,

sarebbero "sembrati essere civili".

Nota: SA e SS sono i reparti più demonizzati

della storia. Furono responsabili della

chiusura di molti degli ambiti affaristici

ebraici in Germania nei primi anni '30: dei

giri della prostituzione, della schiavitù

sessuale, dei riciclatori di denaro, degli

usurai, delle bande ecc. Ciò fece

guadagnare loro la demonizzazione e l'odio

totale dell’ebraismo internazionale. Ciò

aiutò a dar credibilità a tutte le menzogne,

come quelle esposte ai processi di

Norimberga, per cui Hitler era un pazzo e

ad Auschwitz vennero uccisi miliardi di

ebrei. Pertanto, non sorprende che troviate

il comandante delle SS, Oskar Dirlewanger,

ritratto come l'incarnazione del male.

Come si può credere che una tale"atrocità"

sia stata commessa dai tedeschi a meno che

non sia totalmente supportata da prove

incontrovertibili?

Le informazioni che ci sono state date

dopo la guerra sono state fornite attraverso

migliaia di filtri di menzogne da persone a

cui era stato insegnato a odiare i tedeschi. Il

fatto che Oskar Dirlewanger sia stato preso

di mira da un odio così specifico significa

che deve aver fatto qualcosa di "molto buono"

per il popolo tedesco e tutti gli europei che

stavano affrontando la minaccia del

bolscevismo ebraico.

L'unità di Dirlewanger ebbe un enorme

successo nelle sue operazioni sul fronte

orientale. Per la maggior parte del tempo

comprese tra i 300 e i 500 uomini. L'unità

Dirlewanger conquistò innumerevoli

medaglie, decorazioni, citazioni e ogni sorta

di premi per il coraggio. Fu vittoriosa in

quasi ogni operazione; si muoveva

rapidamente ed era molto motivata e

disciplinata. Tutti i leader delle SS di alto

rango e lo stesso Himmler li rispettavano e

li onoravano.

La Brigata Dirlewanger fu reclutata

localmente, quindi non era permeata di

molta tradizione o formazione tedesca alla

"Deutsches Heer". La tradizione e il

comportamento di qualsiasi unità militare

rispecchiano sempre quelli dei suoi membri.

In questo caso, erano slavi che

combattevano altri slavi in modo slavo.

Nota: il cosiddetto "ordine degli uomini-

torcia" è il comando n. 0428, emesso il 17

novembre 1941 da Stalin. Dichiara che i

partigiani russi in uniforme tedesca, in

particolare quelli delle Waffen-SS, dovevano

distruggere tutti gli insediamenti entro una

fascia di circa 40-60 km dalle principali

linee di battaglia e uccidere spietatamente

la popolazione civile. In queste tattiche era

importante lasciare alcuni sopravvissuti,

che avrebbero segnalato i presunti attacchi

terroristici tedeschi.

Questo metodo di guerra fu confermato

anche dai soldati tedeschi che catturarono

molti partigiani russi con indosso uniformi

tedesche.

Stalin, in un annuncio radiofonico del 3

giugno 1941, aveva invitato tutti i popoli

dell'Unione Sovietica a condurre una

spietata guerra partigiana contro la

Germania. Quasi quotidianamente, i media

diffondevano notizie secondo cui le forze

tedesche avanzavano con la politica e

l'obiettivo dichiarati di un approccio alla

"terra bruciata", che devastava le vaste terre

russe nel modo più "orribile".

Nota: il "modo occidentale di combattere",

risalente ai tempi dell'antica Grecia, era

quello di usare la massima forza, colpire

rapidamente, in modo deciso e con molta

intensità. L'obiettivo era quello di stabilire

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una rapida vittoria e consentire ai guerrieri,

per lo più composti da agricoltori, di tornare

alle loro fattorie. I guerrieri combatterono

eroicamente all'aperto, faccia a faccia;

spesso contro ogni probabilità di vittoria.

Nota: la Russia non ha mai firmato le

Convenzioni di Ginevra (trattati) e non ha

mai avuto cura di rispettarle. La Germania

lo ha fatto e ha tentato di seguirli alla

lettera.

Nota: "Il Mito del XX Secolo" di Alfred

Rosenberg e "Das Bauerntum als Lebensquell

der Nordischen Rasse" (non tradotto in

italiano - n.d.t.) e " La nuova nobiltà di

sangue e suolo" di Walther Darre sono

furono testi fondamentali per le SS di

Himmler.

Nota: inizialmente, sul fronte orientale, le

Waffen SS, con un rapporto di 7 a 1,

riuscirono a combattere con facilità contro

l’Armata Rossa, tuttavia alla fine, pur

superate in numero 12 a 1, combatterono

ancora valorosamente fino alla fine.

Fonte: renegadetribune.com

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