nuclei essenziali def 1
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Liceo Scienze umane opzione Economico –sociale
Nuclei essenziali delle discipline
Prof.ssa Agata Lentini Liceo “G. Lombardo Radice” Catania, 18/02/2010
Modello dell’apprendimento esperienziale
E’ possibile individuare diverse tipologie di stili di apprendimento degli individui, che possono essere utilizzate a loro volta per individuare diverse attitudini in funzione sia alle diverse professioni e settori aziendali che alle modalità organizzative di progetti formativi. Ogni persona, mediante la somministrazione di tests mirati e alla loro codifica in punteggi, ottiene una collocazione grafica (numerica) rispetto ad ogni fase. La fase dominante (o le fasi) che ne risulta corrisponde allo stile di apprendimento preminente di quel soggetto.
(Kolb D.A., 1977 Stati Uniti ).
Stili di apprendimento
Fase dell’apprendimento Stile di apprendimento
Esperienza concreta Concretezza
Osservazioni e riflessioni Riflessione
Concettualizzazione e generalizzazione
Astrazione
Applicazione Azione
I quattro stili di apprendimento, che corrispondono al ciclo dell’apprendimento, possono essere così sintetizzati:
Posizione del soggetto fra:
Stile di apprendimento conseguente
Concretezza-Riflessione Creativo
Riflessione-Astrazione Teorico
Astrazione-Azione Applicativo
Azione-Concretezza Realizzatore
Conoscere, possedere un sapere è quindi un processo che ci induce a fare i conti contemporaneamente con due posizioni. Una estremamente soggettiva, legata alla possibilità che il soggetto ha di riconoscere in ciò che gli viene proposto come contenuto di apprendimento qualche tratto (o molteplici tratti) da ricondurre a sé, alla propria storiaL’altra che rimanda alla dimensione dialogica, di scambio e apertura verso l’altro. In senso generale si può dire che siamo in possesso di una forma di conoscenza quando essa diventa parte della nostra esperienza, viene cioè rielaborata riconoscendone gli aspetti di vicinanza e di distanza. ( P. FREIRE)La competenza è conoscenza, ma conoscenza trasferibile, applicabile.Non è cumulabile con un procedimento di tipo sommativo, ha un carattere sistemico, reticolare, olistico.
Il dibattito intorno alla periodizzazione
• "periodizzare" vuol dire "interpretare": l'atto interpretativo si misura con il presente e lo legge con occhiali a varia focalità.
• Periodizzazioni complesse • Nessuna contrapposizione tra scienza e retorica si dà, se
l'intento periodizzante si colloca nell'equilibrato rigore della disposizione del materiale da narrare, nella ripresa costante dei nessi consequenziali, nella messa in evidenza dei punti delle "mappe" che si vogliono correlare in sequenze.
• E’ certo finita l'epoca delle periodizzazioni totalizzanti e perentorie, l'ultimo baluardo delle quali si addensa intorno al simulacro dei "secoli" (il Duecento, il Trecento, ecc.). Altro va messo in campo: l'abito del periodizzare si connette infatti strettamente con quello dell'interpretare. Molteplici sono le "sceneggiature" possibili della storia
Periodizzazione e manuali scolastici
La periodizzazione deve essere un'esposizione funzionale agli elementi oggettivi che si intende portare in primo piano e che difficilmente potrebbero iscriversi nelle tradizionali maglie cronologiche "a calendario". Tra un modello che tende a privilegiare brevitas e celeritas e un'ansia enciclopedica di totalità (oggi di nuovo in auge con il deflagrare informatico di banche dati, siti, portali ecc.) è necessario privilegiare periodizzazioni, singole fasi storiche, in funzione del rilievo che esse hanno alla luce del presente che le osserva
Quadri orario e Periodizzazione
1°biennio • Ha il compito di avviare la costruzione di abiti mentali adeguati
attraverso conoscenze proprie della disciplina. • Ha un approccio alle discipline attraverso percorsi che correlino la
dimensione personale a quella sociale, il micro al macro, la linea diacronica a quella sincronica e che intreccino le diverse prospettive di analisi.
2° biennio• in particolare per il primo anno, si tratta di costruire una
progettazione che da un lato mantenga la continuità con il biennio e, dall’altro, apra a forme più sistematiche e formali nell’approccio alle discipline.
ANNO DI RACCORDO• Al 5° anno si affida il compito di ricostruire in forma più articolata e
approfondita la tradizione culturale e di orientare verso scelte più definite di studio e di lavoro.
Come articolare le discipline nel 2° biennio e nell’ultimo anno
• DISCIPLINE Interrelazioni con le scienze umane e con altri saperi Orientamento su temi o esperienze (es. lo stage) più collegate alla pratica o alla realtà esterna • LO STATUTO DISCIPLINAREOggetto e campo di indagine Origini e condizioni al contorno; momenti cronologici fondamentali (snodi e autori)Metodologia e strumenti di indagine; concetti-chiave Applicazioni della disciplina all’interpretazione di fenomeni socialie culturali Approfondimento su temi oggetto dell’indagine nell’anno in corso
Liceo Scienze Umane opzione Economico-socialeDisciplina caratterizzante: Scienze sociali Area 1 Integrazione interna: Sociologia – Psicologia – Antropologia
culturaleArea 2 Integrazione esterna: Diritto – Storia – Matematica ( statistica) – declinazione sociale della Geografia fisica – Italiano – lingue - etc…Curricolo integratoIl fondamento disciplinare solido è costituito dalle discipline dell’area 1L’area 2 garantisce il dialogo tra le disciplineLa metodologia: ricerca e osservazione partecipata – didatticalaboratoriale – radicamento nel territorioCostruzione delle conoscenze/competenze insieme: studenti einsegnantiMacroarea La società complessa: postindustriale, postmoderna, neomodernaall’interno: Le istituzioni al di la delle norme – linguaggi e identità –
ambiente e territorio- condizione giovanile: la scuola, il genere, la famiglia – visione umanistica dell’economia e del diritto
Stage : competenze sociali
Tema unificante e nuclei fondanti
• Il tema unificante dei diversi percorsi disciplinari è società-modelli culturali
• Si tratta di un tema multiprospettico entro il quale è possibile progettare percorsi e moduli diversi che, tuttavia richiamano la chiave interpretativa del curricolo, quella storico-antropologica
• Esso, inoltre, realizza la necessaria aggregazione tra diverse prospettive disciplinari, ma insieme consente di riconoscerne le specificità
Oggetto e campo di indagine
I percorsi pluridisciplinari • Per una lettura della società…(dimensione
economico-giuridica) • Cultura-individuo- interazione sociale
(dimensione psicosociologica e comunicativa) • Culture e visione del mondo (dimensione
culturale)• Cultura-individuo-interazione sociale
(dimensione psicosociologica e comunicativa) • Società e modelli culturali
(chiave storico-antropologica)
Società e modelli culturali
(chiave storico-antropologica)
Esempio del Percorso Per una lettura della societàLa società: analisi delle fragilità dell’uomomoderno, crisi delle competenze “Il caso Machiavelli” (G.M. Anselmi)
Visione antropologica e visione filosoficaGeografia della letteratura Collocazione storica per comprendere il suo immaginario…tra storia e retorica
Esempi di modello organizzativo
1° biennio Comunicazione e linguaggi • Linguaggi verbali e non verbali Italiano - Arte • Il linguaggio del gruppo Linguaggio del rito. Cultura e
linguaggio simbolico Sociologia - Antropologia • Linguaggio del corpo Psicomotricità Educazione
motoria • Il Linguaggio- Origini
Comunicazione nell’uomo e nell’animale Psicologia, Biologia - Etologia
• Lingua e logica Italiano,lingue e matematica2° biennio• Esempio del Percorso Per una lettura della società…5° anno La contemporaneità• Focalizzazione su un tema della società complessa
Stage
orientamento su temi o esperienze collegate alla pratica o alla realtà esterna.
La necessità di un insegnamento integrato è:
Epistemologica
Ed imposta dall’oggetto di studio:
la società contemporanea complessa.
la società contemporanea complessa
• È un oggetto dalle infinite sfaccettature e in continuo mutamento che richiede letture diverse e continuamente aggiornate, una pluralità di prospettive, non solo delle Scienze sociali, ma anche delle scienze naturali, delle scienze ‘dure’, delle arti e dei media.
• I confini sono evidenti, ma frequenti sono gli sconfinamenti.• Occorre tuttavia evidenziare le specificità di ogni sapere nel metodo,
nell’oggetto specifico, e nella prospettiva propria di leggere il mondo.
La necessità di un insegnamento integrato • Cognitiva • Allo scopo di migliorare l’apprendimento è preferibile presentare la
rete organizzativa dei contenuti, la mappa degli intrecci, per offrire agli studenti appoggi, riferimenti. (Cfr. Progetto del Consiglio di classe)
La necessità di un insegnamento integrato
• Didattico • Questa scelta modifica il modo di lavorare degli insegnanti, degli
allievi e la conduzione delle attività in classe • Richiede che si progetti in anticipo, si cerchino materiali, si
individuino le diverse tappe, le verifiche e il tipo di prodotto finale. • E’ molto importante che la classe sia informata fin dall’inizio e
intraveda chiaramente tutto il percorso per potere interagire e incidere sulle scelte.
• Prevede correzioni comuni di compiti, insomma un tipo di lavoro non tradizionale, ma i risultati sono in genere migliori, e poi, se si progetta bene in anticipo, si copre un buon lasso di tempo scolastico e si ha chiarezza di cosa si deve fare di volta in volta, così da poter eventualmente introdurre correttivi.
La necessità di un insegnamento integrato
L’incontro fra interpretazioni diverse di uno stesso fenomeno rafforza l’apprendimento perché parte dalla complessità di cui sono costituiti i fatti, i problemi, la realtà.
Organizzare l’insegnamento per aree aggregative può risolvere tre questioni nodali:
1.
comprendere le nozioni-chiave delle discipline all’interno di un contesto di significato, di una mappa di riferimento, partendo dalla considerazioni di problemi concreti, di fenomeni autentici “e da questi risalire ai contesti disciplinari che forniscono una base adatta per il loro inquadramento disciplinare”. E non il contrario.
2.
Obbligare i docenti a ripensare i saperi e a individuare le questioni essenziali che li distinguono, ma soprattutto a pensare le modalità più adatte a facilitare l’apprendimento dei diversi punti di vista che le scienze sociali offrono alla comprensione dei fenomeni. 3.creare le condizioni per un apprendimento ‘negoziato’ in cui l’insegnante condivide con gli allievi fin dall’inizio il percorso da intraprendere, le tappe e i risultati da raggiungere e, con loro, si mette in relazione con altri saperi, fuori dal proprio specifico. Questo si può fare anche solo su una disciplina, ma è quasi obbligatorio per aree aggregate, in quanto devono essere a tutti chiari i collegamenti.
Considerazioni sullo statuto della letteratura italiana
Ovviamente esiste il problema se studiare o meno l'intera articolazione della storia letteraria nazionale, ma la questione del Novecento (vedi Gelmini) non è di quantità ma di punto di vista o di prospettiva, è cioè un problema culturale.
Si tratta in altri termini di individuare un'angolatura possibile da cui guardare il passato e cioè un modo nuovo di leggere il rapporto passato-presente sulla base dei cambiamenti e delle acquisizioni culturali che questo secolo che muore ci lascia in eredità.
Un esempio…per confrontarciLingua e letteratura italiana
1. BIENNIO • Padronanza della lingua italiana: principali
strutture grammaticali- funzioni logiche della lingua.
• Leggere, comprendere ed interpretare testi di vario tipo.
• Caratteri specifici di un testo letterario• La storia della letteratura: periodizzazione,
generi ed autori
TRIENNIO (2+1) “LA CONTEMPORANEITA’” LA LETTERATURA COME “ORGANISMO” COMLESSO
1 °anno (geografia della letteratura)La nascita della letteratura italiana. medioevo: Dante; umanesimo: Petrarca, Boccacio; rinascimento: Ariosto. Un nuovo mondo spirituale: Machiavelli, Guicciardini La letteratura italiana del ‘900: dall’unità d’Italia alla “grande” guerra. Manzoni – Verga - D’Annunzio – Svevo - Ungaretti2° anno (perdita di confini)Il 600 – Il Teatro . (Italia /Europa) - La nuova scienza: G Galilei.Illuminimo /Romanticismo - Goldoni – Parini – Foscolo…Dal fascismo al dopoguerra …Pasolini, Montale, Moravia…3° anno di raccordo (Globalizzazione e complessità)La letteratura del XX sec.: Autori italiani e stranieri