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No tizieL a vazza

N. 10 - Ottobre 1959

Pubblicazione mensileriservata al personale

della Società Lavazza

SOMMARIO

pag . 3 Donna

Carla

Gronchi

visita

i

nostri

stabilimenti

pag . 5 Notizie Lavazza cambia volto

pag . 5 Vendite e Venditori

pag . 6 II secondo referendum "Notizie Lavazza,,

pag . 8 Deposito centro di Parma

pag . 9 Vetrine

pag .

11 Notizie

. . .

Espresso

pag. 12 L'art . 2043 deI Codice Civile

pag . 13 Gruppo "Senza Vapore

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DONNA CARLA GRONGHI VISITA

I NOSTRI ST9BILIDiENTI

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Martedì 27 ottobre la consorte del Presiden-te della Repubblica, donna Carla Gronchi,ci ha fatto l'alto onore di una Sua visita alnostro Stabilimento.La gentile ospite, nel denso programma deiSuoi importanti impegni torinesi, ha graditodedicare una cortese visita alla nostra Sedein occasione dello scoprimento del busto diLuigi Lavazza, fondatore della ditta.Donna Carla Gronchi era accompagnata dal-le più importanti autorità cittadine, fra lequali il Sindaco di Torino avvocato AmedeoPeyron e consorte, il prefetto di Torino Mar-chese Saporiti e consorte, l ' ingegnere Zanet-ta in rappresentanza dell'Onorevole AchilleMarazza. Erano inoltre presenti il dottorBruno Lamberti Zanardi amministratore de-

legato della Farmitalia con la consorte donnaAnna Candida ed il dottor Doglia della Far-mitalia di Torino.Nell'atrio dello stabilimento che per l'occa-sione era decorato da magnifiche corbeillesdi fiori, hanno dato il benvenuto agli ospitiil signor Beppe Lavazza con la consorte don-na Giovanna, il dottor Pericle Lavazza conla consorte donna Marina, il signor EmilioLavazza e il conte Giuseppe Zanon con laconsorte contessa Wladimira Lavazza Zanon.Allo scoprimento del busto di Luigi Lavazza,pregevole opera dello scultore professor Et-tore Tinto, sono seguiti pochi attimi di com-mosso silenzio, sufficienti però a tutti noi del-la casa per rivedere il lungo cammino per-corso.

Nell ' atrio dello stabilimento i Signori Lavazza ricevono Donna Carla Gronchi e le maggiori autorità pubbliche di Torino . Nella foto,da destra, notiamo il Prefetto di Torino Marchese Saporiti, il dottor Pericle Lavazza, il Sindaco di Torino avvocato Peyron, Donna CarlaGronchi, il signor Beppe Lavazza, la Signora Anna Candida Lamberti Zanardi . Il gruppo è stato colto proprio dinnanzi al busto del fon-datore della nostra società cavalier Luigi Lavazza, a destra si scorge una vetrinetta nel nostro piccolo museo .

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Il dottor Pericle Lavazza consegna a Donna Carla Gronchi l'of-ferta della nostra società alla Croce Rossa Italiana . Alla destra

della Consorte del Presidente della Repubblica è il Sindaco di

Torino avvocato Amedeo Peyron, alla sinistra il Prefetto marcheseSaporiti e la Signora Giovanna Lavazza . In alto, sopra al gruppo

degli ospiti, un ritratto giovanile del Cavalier Luigi Lavazza.

Donna Carla Gronchi con i Signori Beppe e Pericle Lavazza din-

nanzi alla pianta del caffè, unica in Italia, che viene custoditanei locali del nostro laboratorio chimico.

L'omaggio floreale offerto a donna Carla dal-la signorina Maria Vittoria Rutto ha volutosignificare il deferente omaggio delle 272maestranze della Lavazza alla consorte delPresidente della Repubblica.I signori Lavazza hanno poi appagato la cu-riosità degli ospiti illustrando i vari « pezzi »del nostro piccolo museo, curiosità tramuta-tasi in vivo interesse osservando il « musti-co » che fu la prima « macchina » della no-stra produzione.Ha poi avuto inizio la visita e lo stabilimento,con tutto il personale ai propri posti di la-voro, è apparso ancor più bello e completonell'ordinata serie delle macchine in pienafase di produzione.Il lungo giro, che ha suscitato un vivo inte-resse negli ospiti, si è concluso nell'ufficiodel signor Beppe dove il primo libro mastrodella Ditta, che data dal lontano 1895, ha da-to una reale misura dell'ascesa della nostraindustria.Il personale frattanto si era raccolto nella

Sala riunioni salutando l'ingresso degli ospi-ti con uno spontaneo applauso.Il dottor Pericle ha quindi pronunciato bre-vi parole sottolineando l'orgoglio dei figli peril lavoro compiuto sulla strada iniziata dalpadre.« È giusto che chi lavora e produce — ha' oncluso il dottor Pericle — pensi anche achi non ha queste possibilità » . Ed ha avvalo-rato le sue parole con un'offerta della Lavaz-za a donna Carla, nella sua qualità di Presi-dentessa nazionale del Comitato Femminiledella Croce Rossa Italiana, a favore dellaC .R.I. ed un'offerta al Sindaco Peyron daconsegnarsi all'Ospedale Amedeo di Savoiadi Torino.Gli ospiti hanno infine lasciato lo stabili-mento.E doveroso che le parole di complimento checi sono state rivolte siano estese a tutti i no-stri collaboratori in Sede e fuori Sede checon noi condividono le nostre fatiche e le no-stre soddisfazioni.

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NOTIZIE LAVAllA

VENDITE E

CAMBIA VESTE

VENDITORI

Con questo numero, fedeli a quanto già ave-vamo promesso e seguendo i suggerimenti dimolti di voi, Notizie Lavazza, dopo poco piùdi un anno di vita, assume questa nuova epiù moderna veste .

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È per noi motivo di particolare orgoglio chequesto avvenga in occasione di una visitaparticolarmente gradita al nostro stabili-mento.

La presenza fra noi di Donna Carla Gronchiè stata per tutti motivo di gioia ed orgoglioed anche Notizie Lavazza vuole sottolinearloiniziando da questa data il suo nuovo e piùimpegnativo cammino.

Siamo giunti alla decisione di rinnovare ilNotiziario per offrire mensilmente ai nostricollaboratori un mezzo di più piacevole e in-teressante lettura ed imponendoci dei semprepiù precisi scopi.

Seguendo anche i consigli di molti di voi vo-gliamo che Notizie Lavazza serva sempre piùa colmare la distanza tra il personale dellaSede e quello della vendita ; offra ai rappre-sentanti il senso della partecipazione direttaalla vita dell'azienda e quindi ne accrescal'entusiasmo ; migliori la formazione tecnicadi ognuno di voi offrendovi una buona op-portunità di scambiare idee sulle tecniche divendita e di propaganda.

Molti di voi ci hanno offerto la loro collabo-razione sui più svariati temi : vorremmo an-che noi che Notizîe Lavazza fosse principal-mente scritto da tutti i nostri collaboratorie Vi invitiamo quindi ad inviarci i vostriscritti, ben lieti di poterli ospitare.

Da parte nostra daremo, racchiusi in rubrichefisse, un ' utile espansione a tutti gli argomentitecnici, che sono quelli che possono maggior-mente aiutarvi nel vostro non sempre facilecompito di vendita e di produzione metten-dovi a disposizione dati più opportuni sullequalità e caratteristiche dei nostri prodotti esui nuovi mercati.

E vogliamo parlare anche del nostro perso-nale della Sede e delle varie Filiali segnalan-do il suo lavoro che serve a preparare i nostriprodotti e coordinare gli sforzi di tutta laAzienda.

Vogliamo che da una maggior conoscenza co-mune si giunga a rinsaldare sempre di più ivincoli della nostra grande famiglia .

Descrivere che ogni mese si chiude con unbuon successo di vendite potrebbe dare l'ideadi un qualcosa molto facile, molto abitudi-nale. Potrebbe, in poche parole, falsare larealtà e svuotarla di ogni valore di lotta eriempirla di un troppo facile ottimismo.

Il fatto invece di conoscere le asperità dellalotta che ogni giorno si sostiene su ogni piaz-za per ben difendere e meglio affermare ilnome, il prodotto, e il sistema LAVAllA,danno a ciascuna cifra, a qualunque incre-mento per piccolo che sia, un valore di gran-de vittoria.

Il mese di settembre ha registrato la cifrarecord in fatto di « Bleu » . . . : siamo a 51punti di più rispetto al corrispondente mesedel 1958, su tutti i fronti si è dunque avutoun costante incremento di qualità fini e so-prattutto di « Miscela Lavazza » .

Putto ciò ci fa ben sperare che una qualsiasiiniziativa pubblicitaria su questo tipo di Mi-scela, unita ad una efficace confezione, possasenz'altro trovare ben predisposto tutto ilpossibile Mercato Italiano.

E il « DEC »?

Questa ultima nascita LAVAllA è bastata ascatenare una reazione violenta senza quar-tiere, vivacissima di chi dominava il merca-to . È quindi un giusto riconoscimento del-l'importanza delle nostre iniziative che perultima uscita avrà presto il suo giusto postosotto ogni aspetto.

Comunque nei pochi giorni del mese di set-tembre è stato venduto un quantitativo diDEC pari al 10% del consumo generale chein Italia si ha di questo articolo.

Volete le prime indiscrezioni?

Il più bravo chi è stato? Manco a dirlo, Du-cato aggiunge agli altri primati quello diessere il primo campione « DEC », superan-do di metà strada il secondo Feneri e i terziBergamini e Caretta, mentre tra i Conces-sionari Manini e Cervini si dividono il pri-mato.

Segnaliamo a puro titolo di cronaca coloroche, pur essendo in depositi che hanno potu-

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IL SECOIVD(1

to usufruire del DEC prima della fine del me-se, sono rimasti a quota zero : Moretto, Fai-labrino, Bottin.

Siamo comunque alle prime avvisaglie, Viterremo informati in seguito.

Sul « Concorso 61 » si nota un decisivo rien-tro dei componenti le squadre cittadine : icampioni estivi hanno terminato la loro bril-lante, positiva e valorosa fuga . Il gruppo liha riassorbiti.

Sempre per rimanere in termini ciclistici, iltraguardo volante di settembre è appannag-gio di Borra che sta attraversando un perio-do di forma splendida . Dovremo coniare nuo-vi attributi di valore perchè se continuiamocon questo ritmo quelli esistenti sono scarsi.

1l secondo posto è di Barbarini ; Parma stafacendo le cose in grande stile ma, si sa, sottola guida di Emanuelli chi non scalerebbe al-tre vette? E se mettiamo che anche i Betti-nardi a Piacenza sono arrivati alle quote fa-tidiche, il successo del « Granducato » è com-pleto.

Terzo sotto lo striscione è Frittoli Fausto,che pur bersagliato da particolari vicende,ha sbaragliato i temuti concorrenti . Poi è sa-lito Biscaldi ; Bergamini, Feneri, Ducato edil rientrante Maruzzi completano il gruppet-to di testa.

Tra i « dilettanti » Genga, Trotto, Vialardi,Bertolucci, Doria, Vitali, Ottazzi, Capello,Ruggeri, hanno concluso felicemente la lorofatica.

È un quadro ben consolante dunque di ben43 produttori che hanno nuovamente supe-rato la non facile quota a loro assegnata.

Abbiamo premesso quante difficoltà si incon-trino oggi nell'attività di vendita : un certoristagno generale, un moltiplicarsi di azien-de del nostro settore, una imperfetta cono-scenza del caffè dal lato mercantile da partedi larghi strati di esercenti e rivenditori . Ladelicatezza stessa dell'articolo, l'assenza diun mezzo adeguato a difesa del consumato-re, una particolare cruenza nella lotta ci fan-no fieri dei nostri e dei vostri successi .

Grazie della collaborazione, Amici ! La Vo-stra opinione ci permetterà di rendere piùvivo il colloquio del Notiziario con tutta lagrande famiglia Lavazza.

Questo secondo referendum tra i lettori diNotizie Lavazza ha avuto un esito veramentepositivo . Da ogni parte d ' Italia ci sono giun-te risposte, opinioni, suggerimenti e consigli.Quotidianamente, sul tavolo di redazione ab-biamo visto giungere i questionari, in misuracertamente maggiore di ogni nostra aspetta-tiva.Ciò vuol dire che « Notizie Lavazza » svolgeeffettivamente il compito al quale l'aziendal'ha destinato : quello di un periodico cor-diale saluto a tutti i dipendenti Lavazza diogni parte d 'Italia . Abbiamo visto con pia-cere che voi stessi avete compreso questa suaimportante funzione, e che seguite il nostrolavoro apprezzando lo spirito della pubbli-cazione.Il referendum ci ha intanto posto in grado dipoter fare del notiziario qualcosa di più vici-no ancora ai vostri desideri . Questo stessonumero, nella nuova veste, è già un grandepasso avanti : occorre adesso che questo no-stro sforzo venga attivamente appoggiato daparte vostra, con quella collaborazione diidee e di scritti che alcuni di voi già ci hannopromesso.Siamo certi che a poco a poco tutti troveretein notizie Lavazza l'occasione di esprimere lavostra opinione ed il vostro pensiero sugliargomenti che più vi stanno a cuore ; e . . . nondimenticate che proprio di questo ha bisognoNotizie Lavazza per essere quella voce viva edi casa che voi desiderate.L'esito del referendum.Come abbiamo già detto, questa volta abbia-mo potuto contare su di un numero moltomaggiore di risposte . Ben il 30% degli inter-vistati ha voluto dire la sua opinione sul No-tiziario, esprimendo il suo giudizio sugli ar-ticoli proponendo nuovi temi di interessecomune.Riassumiamo ora le risposte alle singole do-mande :Alla prima domanda (Lei legge il nostro no-tiziario) oltre l'ottanta per cento ha rispo-sto : regolarmente .

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iniziative e studi

REFERENDUM °°NOTIZIE LAVAllA„

Meno del 20 per cento, invece, saltuariamente.

Nessun intervistato dice di non leggerlo.La seconda domanda, (Ne legge la maggiorparte degli articoli o solo alcuni) ha avutouna percentuale ancora maggiore di rispostepositive : ne leggo la maggior parte . Infattiil 90 per cento degli intervistati si è espressocosì. Questa è un'ulteriore dimostrazione del-l'interesse con il quale viene accolto ogni nu-mero di questa nostra piccola pubblicazione.

Riteniamo anche un successo di Notizie La-vazza il fatto che esso entri in casa, comele risposte alla terza domanda ci hanno di-mostrato . Infatti noi chiedevamo se vi fos-sero altre persone che leggono regolarmenteil notiziario : ebbene il 48 per cento di coloroche ci hanno risposto afferma che NotizieLavazza viene letto dal coniuge, il 49% daiparenti, il 22% dai figli ed il 15% da cono-scenti.E qui ci piace aprire una piccola parentesi ;uno degli intervistati a questo punto ha volu-to inserire una piccola nota di colore, par-landoci di un Sacerdote che è divenuto assi-duo lettore di Notizie Lavazza dopo aver gu-stato a Brescia la nostra Miscela.

Bando agli scherzi, queste risposte ci hannodato la sicurezza che il nostro lavoro sia ve-ramente capito da tutti voi, e che voi stessisentiate la necessità di queste pagine e diqueste parole che cercano di informarvi tec-nicamente e di offrirvi l'arma migliore perun felice argomento di vendita.

La stessa opinione ci siamo fatti leggendo lerisposte alla quarta domanda (nel notiziariovi sono argomenti che particolarmente La in-teressano?) Anche qui, il 90% ha dato unarisposta affermativa e soltanto il 10% non hacreduto opportuno adeguarsi a questa opi-nione.Le risposte alla quinta, alla sesta, settima edottava domanda sono quelle che ci permette-ranno di rendervi più gradito il notiziario,di vedere in esso trattati in misura ancoramaggiore, argomenti di specifico interesse.Vediamo insieme quale è stato il tenore del-le vostre risposte e quali percentuali di pre-ferenza le possano sintetizzare :

DOMANDA 5(di questi temi quale gradirebbe venisse trat-

tato):

Lavorazione del caffè 72 %Storia del caffè 65 °ioOrganizzazione esercizi pubblici

52 %Cultura professionale 53 %Mercato italiano del caffè

61 %Nuovi prodotti 43 %Interviste col personale 43 %I nostri clienti 40Problemi di previdenza ed assistenza 37 9%Filiali e depositi

. . .

38 %Lettere al direttore 35 %Reparti aziendali 30 %Nuove attrezzature 38 %Cronaca aziendale 25 %Il venditore del mese 20 %Nuovi mercati 28 %Consigli legali 21 %

DOMANDA 6(secondo Lei il notiziario dovrebbe avere del-le illustrazioni) :

Ha risposto affermativamente il 90% degliintervistati, e soltanto il 7,2% no . I rima-nenti non si sono pronunciati.La settima domanda chiedeva di esprimerele proprie preferenze sul tipo di fotografiada pubblicare sul notiziario.

Queste sono state le vostre risposte.Foto di vetrine dei clienti 79 %Foto di fasi della lavorazione 74 %Foto di parti dello stabilimento .

45 %Foto del personale 30 %Foto scattate dal personale

18 %Per l'ultima, l'ottava domanda ci informavasul vostro desiderio di collaborare a NotizieLavazza . Speravamo in un numero maggioredi risposte positive . I « Si » sono stati infattisoltanto il 25%, mentre il rimanente 75% ciha risposto negativamente.Invitiamo quindi gli amici che hanno inten-zione di collaborare ad inviarci al più prestodel materiale . Siamo certi che il loro esem-pio servirà da molla per gli altri e che pre-sto avremo, da ognuno di voi, un incorag-giamento ed una parola, un pensiero ed unaopinione sul lavoro e sul successo di ognigiorno della grande Famiglia Lavazza.Nel prossimo numero vedremo di esaminarei suggerimenti più interessanti che ci sonopervenuti in calce al questionario .

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Il terzetto di punta del deposito centro di Parma (da sinistra)Renato Emanuelli, Orazio Bozza e Giuseppe Artoni.

Nella ormai lontana primavera del 1949, ol-tre 10 anni fa, la ditta Volta ed Anesi iniziavala concessione di vendita dei prodotti Lavaz-za per la zona di Parma.Non fu indubbiamente un inizio facile per-chè anche in questa zona l'introduzione deinostri prodotti non trovava consenzienti iconcorrenti che già conoscevano le possibi-lità della Lavazza.Dopo qualche anno di alti e bassi, che po-tremmo oggi considerare come di rodaggio,il primo maggio 1951 ebbe inizio per il depo-sito di Parma la gestione diretta sotto la gui-da del signor Renato Emanuelli.Fu indubbiamente una svolta importante chesegnò un decisivo cambiamento per l'affer-mazione del nostro prodotto nella zona.Non è da credere però che per Emanuelli eper Giuseppe Artoni, già suo braccio destronelle vendite, che questo sia stato un pe-riodo facile.Si doveva programmare, organizzare e con-durre la nuova organizzazione di vendita.Malgrado le inevitabili difficoltà però benpresto le non comuni doti di questi due no-stri ottimi collaboratori riuscirono a fare delDeposito Centro di Parma una delle più effi-caci zone di entratura della Lavazza . Il tem-po passa, l 'organizzazione si sviluppa e nel1954 vengono ammesse al Deposito Centro diParma le concessioni di La Spezia, sotto laguida del signor Giovanni Torti, e di Forte deiMarmi con la Bertoletti & C.Nel 1957 poi la concessione Torti, per dimis-sioni, verrà a cessare per lasciare il posto aduna nuova agenzia diretta.Parlando del Deposito centro di Parma spic-ca immediatamente la figura del signor Re-nato Emanuelli, nostro fedele e laborioso col-laboratore da più di dieci anni ormai, uomodi prim'ordine non solo nei rapporti con lacasa, ma anche nei quotidiani rapporti coni suoi diretti collaboratori .

filiali

DEPOSITO CENTRO

DI

PARMA

Emanuelli ha conservato l'entusiasmo deisuoi primi anni di venditore e più che un se-vero controllore è per i suoi venditori un pre-zioso aiuto accompagnandoli spesso nei loroviaggi e ove occorra, sostituendoli, risfode-rando in questi diretti contatti con il clientela sua forza di « rottura » . Si può, e non atorto, pensare che l'inizio dell'attività direttadi Renato Emanuelli, che coincise con il pri-mo maggio festa dei lavoratori, abbia datoall 'organizzazione Lavazza un vero « stakano-vista » della vendita.Anche Giuseppe Artoni può ormai vantarepiù di due lustri di anzianità con la Lavazza.Iniziato il suo lavoro come venditore, Artonimette oggi la sua vecchia esperienza a dispo-sizione del funzionamento interno del depo-sito come segretario.È anche grazie all'opera di Artoni, che si at-tiene sempre strettamente alle disposizionidella Casa, che Parma migliora continua-mente i suoi risultati specie per la venditadei prodotti di qualità pregiata.Le truppe d'attacco del deposito di Parmasono costituite dai viaggiatori signor OrazioBorra e Bruno Barbarini . La figura di OrazioBorra, detto « Baffo » è caratterizzata dallasua esuberante dinamicità che ne fa un otti-mo venditore.Gli argomenti di vendita di Borra sono infi-niti, ogni occasione è buona per dargli la pos-sibilità di vendere un chilo di caffè in più.Ci si ricorda ancora il pieno di tutti i clientida lui fatto in occasione della chiusura delcanale di Suez . Aveva convinto i suoi clientiche il caffè non sarebbe più arrivato ! C'èforse un solo giorno della settimana in cuiBorra vende meno, ed è il lunedì seguente aduna partita persa dalla sua squadra, il Par-ma naturalmente.Bruno Barberini è con noi da poco più di unanno, dal luglio 1958 ma è già entrato nellospirito dei venditori Lavazza e si è già creatouna sua buona clientela che segue con cre-scente entusiasmo.Paolo Chiari è il « bocia » della compagnia;si occupa del magazzino e aiuta un pò tutti,sia il personale interno che quello viaggiante.Non ci si può che complimentare con il Depo-sito di Parma ed additare a tutti la loro fra-terna collaborazione che permette al Deposi-to di essere sempre sulle prime posizioni divendita.

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drogherie

VETRINA

N'

L'importanza della vetrina come mezzo pub-blicitario va assumendo ogni giorno di più unvalore ben definito : l'allestimento vetrini-stico è infatti l'espressione immediata e visi-va di una pubblicità che vende, adeguandosifacilmente alla diversità di ambiente econo-mico e di clima culturale e alle necessità delpassante e della clientela.È ormai dimostrato che lo stimolo a compe-rare può venire provocato dalla sola presen-tazione dell'oggetto e la vetrina quindi puòrisvegliare l 'interesse, presentare gli oggettisuggerendone l'uso, rendere l'articolo piùvendibile.Essa si adegua alle esigenze del negozio en-trando in diretto contatto con il cliente, haeffetto quotidiano ripetuto su un vasto pub-blico che si avvicina al negozio e alla suamerce e sollecita una maggior identificazionedel prodotto da parte dei consumatori . L ' im-portanza della vetrina, già altre volte da noisottolineata, ci spinge ancora una volta ad in-vitare tutti voi affinchè curiate al massimo lepossibilità di allestire delle vetrine con i no-stri prodotti.Con questo numero del nostro notiziario in-cendiamo dare inizio ad una nuova rubricache sarà appunto destinata a presentare confotografie e brevi testi esplicativi le vetrinedei clienti del nostro personale di vendita.Questa rubrica vorrebbe segnalare gli sforzidi voi tutti nel convincere il cliente ad alle-stire delle vetrine Lavazza ed illustrarne i ri-sultati.Tali vetrine potranno dare idee ad altri ven-ditori e dar così modo a tutti di utilizzare nelmodo migliore il materiale che vi sarà messoa disposizione . Che cosa vi si chiede?Scegliete, eventualmente con la collaborazio-ne del vostro capo-deposito, alcuni fra i vo-stri clienti presso i quali sia possibile allesti-re una vetrina Lavazza e cercate di realizzarlain collaborazione con il cliente stesso.Segnalateci poi queste vostre iniziative, in-viandoci le fotografie delle vetrine realizzatedai vostri clienti, il cui costo vi sarà natural-mente rimborsato. Fornite inoltre alla reda-zione di Notizie Lavazza gli elementi neces-sari per ricavarne un breve articolo illu-strativo.Ad avvenuta pubblicazione segnaleremo noistessi al cliente la notizia inviando delle co-

pie del notiziario.Vi chiediamo quindi solo una buona fotogra-fia e poche note illustrative sul cliente (nome,indirizzo, da quanto tempo esercisce il nego-zio, da quanto è vostro cliente, ecc .) . A pub-blicazione avvenuta il venditore che ha pro-curato la segnalazione riceverà dalla Lavazza100 buoni sconto quale « premio di reda-zione ».L'onore di aprire questa rubrica, che ci au-guriamo in futuro si arricchisca sempre dipiù, tocca a quattro venditori torinesi.

Vetrina dell ' esercente signor Bertola al n . 79 di Via Vai di Torrea Torino . La fotografia ci è stata inviata dal signor Piero Rolfo

a cui va il merito di aver acquisito recentemente questo cliente

rivelatosi subito molto buono : in breve tempo infatti il signorBertola ha acquistato circa 30 kg . di miscele fini .

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Giuseppe Castellano, anch'egli del deposito-centro di Torino, è l'autore della

vetrina della signora Laura Campia in corso Maroncelli 12 . La signora Campia è

una vecchia e fedele cliente e inoltre dopo il suo trasferimento nel nuovo eser-

cizio ha portato il totale dei suoi ordini da 30 ad oltre 60 chilogrammi mensili.

Ii merito di questa bella esposizione va al signor Giorgio Poggio di Torino che

nella vetrina del suo cliente signor Biscaldi (Successori Franchino) ha dato una

bella evidenza ai nostri prodotti migliori . Il signor Biscaldi è un nuovo cliente

che migliora di continuo la vendita dei nostri prodotti .

Un'altro buon cliente è l'esercizio Ebossi Belardi in corso Vigevano 52 . Ii signor

Giovanni Ruggeri lo comprende fra i suoi clienti migliori ed è indubbio che in

futuro, grazie anche a queste vetrine, potrà ottenere ottimi risultati.

Nell'invitare tutti i venditori Lavazza ad in-viarci per tempo delle immagini degli allesti-menti vetrinistici da loro operati ci permet-tiamo di riassumere in breve qualche consi-glio che, a cose fatte, non mancherà di rive-larsi utile e necessario :

Evitate di riunire, magari in uno spaziolimitato, troppi articoli e richiami pubbli-citari : bastano pochi elementi per attira-re lo sguardo, tanto meglio se sono facil-mente identificabili.Ricordatevi che il passante concentra dipreferenza la propria attenzione sull'an-golo destro della vetrina, cercate sempredi ottenere questa posizione (semprechèsia ben illuminata o non sia su un pianopiù basso rispetto all'altro lato).Non date alla disposizione degli articoli

un ordine troppo continuo e preciso : noncostruite quindi dei muretti di barattoli(ma d'altro canto non eccedete con le pi-ramidi).Date giuste proporzioni ai cartelli deiprezzi : spesso si vedono cartelli che im-pediscono la vista completa del prodottoo che sono talmente ridotti da non poteressere notati facilmente (per i prezzi dipropaganda il discorso è naturalmente di-verso, richiami ben evidenti quindi allaconvenienza dell'acquisto senza trascura-re però la buona posizione del prodotto).

Questi suggerimenti naturalmente non devo-no essere considerati tassativamente : i sin-goli casi pongono poi dei problemi che spes-so solo l'esperienza ed il buon senso per-mettono di risolvere agevolmente.

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116titie . . . fdrttedsa

FIRENZEIl sig . Beppe si è fermato per alcuni giorni inquel di Firenze trattenendosi in numerosicolloqui con Giuseppe Vaccarossa in previ-sione della futura, ed ormai imminente « azio-ne di rottura » in Toscana. Vacca rossa, va-lente guida dei destini della Lavazza nellacittà dei Medici, ha illustrato la situazionegenerale con particolare riferimento allo stu-dio del mercato sinora compiuto . Piena sod-disfazione del sig . Beppe il quale segue co-stantemente e con viva attenzione le zone diespansione del nostro prodotto.

A REZZOÈ entrato a far parte della nostra organizza-zione di vendita il sig . Magnanini, che in qua-lità di viaggiatore, collaborerà alla nuova fa-se di vendita in Toscana.

MANTOVAIl nostro recapito mantovano ha cambiatosede abbandonando il n . 14 di Via Cappellotrasferendosi con il mese di ottobre in ViaFernelli n. 25 telefono 7135 . A Giorgio Pas-sani, venditore, il compito di regolare le sor-ti della Lavazza in quel di Mantova.

TRENTOAbbiamo occupato Trento! La nostra peròè una occupazione pacifica . Nei locali di ViaCristoforo Madruzzo n" 32/2 si è insediato,alla metà del mese di ottobre, il nuovo Depo-sito . Paolo Manfrin, nato venditore Lavazzaa Milano e passato più tardi a Padova comecollaboratore di Bossi, è a capo di questo no-stro nuovo centro vendite.

BIELLA11 signor Pier Giorgio Siloni ha iniziato conil primo ottobre la sua attività presso il de-posito di Biella quale allievo-piazzista.I migliori auguri per una proficua attività.

CREMA

In via Rimembranze al n. 12/bis funziona daqualche tempo il nostro recapito affidato allecure del venditore signor Alfredo Baruffi . Ca-pozona di Crema, Mantova e Cremona è in-vece il signor Walter Granata che coordinal'attività delle zone di sua competenza .

LA SPEZIA

Come già preannunciato si è messa in motola nuova organizzazione in tutto il suo com-plesso dallo « Statistico » alla « Divisione zo-ne » . che intende usare i nuovi criteri nei pia-ni di entratura e conservazione clientela . I ri-sultati non si sono fatti attendere in 25 giornisono storti acquisiti ben 153 clienti nuovi.A sostenere gli sforzi di Biscaldi, Chiesa, eTavernelli si è aggiunto ora il sig. Cargioliche opererì- . ome viaggiatore.

BOLOGNA

I bolognesi dopo i lauti pranzi per cui sonoginizCaarnenre famosi cominciano a sorbire an-che del buon caffè . Perino stà infatti guidan-do una grande offensiva su Bologna, e sui suoibar in particolare, coadiuvato dai suoi ven-ditori e dal Barbetta . Si attendono anche no-vità positive per quanto riguarda la provin-cia e Forlì, mentre Ferrara e Modena man-tengono ottime classifiche.

CAERANO S . MARCO

Attilio Preda, il valoroso atleta dell'èquipedegli « s f ondatori », ha fatto un lavoro ma-gnifico di assistenza al signor Giovanni Mez-zalira nuovo rappresentante con deposito diquesta località. L'unico guaio nell'intensa at-tività di Preda è che il valoroso venditore ècostretto ci viaggiare trasvestito per sviare i« segugi » dei concorrenti che, ormai è noto,non hanno per lui sentimenti propriamented'affetto . . . Ma marcare questa Preda . . . non ècerto facile!

MILANO

Il signor Beppe ha avuto occasione recente-mente di intrattenersi con i viaggiatori in unariunione collettiva. Parola d'ordine : atten-dere il momento buono e prepararsi in si-lenzio!

TORINO

Auguri e congratulazioni ci Perga, e Moretto« figli » di Ducato, Fine/10 e Vangi passati aproduttori bar. A Poggio, Rol f o, Borrione,Gozzelino, Castellano e Ruggieri i nostri vi-vissimi auguri per un continuo migliora-mento .

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TORINO-SEDE

Un sentito ringraziamento da parte di tutti iproduttori al centro meccanografico ed agliuffici amministrativi il cui aiuto, nel quadrodelle nuove basi organizzative si dimostraogni giorno di più prezioso .

PER TUTTI I VENDITORI

al prossimo numero del Notiziariosi procederà alla scelta di argomenti e noti-zie dalle relazioni giornaliere del nostro per-sonale di vendita . Siate quindi assidui e pre-cisi nelle vostre relazioni ed ognuno di voipotrà trovare posto in questa rubrica.

in nome della legge

L'Art. 2043 del Codice Civile

È malcostume diffuso, più di quanto si cre-da, tra i commercianti di pochi scrupoli quel-lo di consegnare alla richiesta di uno speci-fico prodotto di marca, altri prodotti di di-versa provenienza. I nostri venditori sonoben al corrente di questo abuso ; vogliamoperò ancora sottolinearlo perchè, ove occor-ra, lo segnalino ai loro clienti.Il droghiere che alla richiesta specifica di unprodotto Lavazza ne consegna un'altra mar-ca incorre in un reato perseguibile ai fini del-la legge.La Giurisprudenza italiana infatti parlachiaro :a L'esercente che alla richiesta di un deter-minato prodotto ne consegna altro di diversaprovenienza compie, nei riguardi della dittafabbricante, atto illecita a norma dell'art.2043 C. C . ».Come confermano molte sentenze, chi conse-gna un prodotto per un altro può essere te-nuto civilmente responsabile sia di atto ille-cito in genere sia di concorrenza sleale, e con-dannato alle rilevanti spese e onorari di cau-sa, al risarcimeinto dei danni provocati e allapubblicazione delle sentenze sui giornali.In sede civile chi consegna un prodotto di-verso da quello richiesto è responsabile peril solo fatto obiettivo di averlo consegnato,

anche se in buona fede (la sussistenza di col-pa o dolo si presume).In sede civile l'ammontare di spese e danni ènormalmente assai rilevante, sicchè risultaassai efficace tal genere di azione repressiva.Vogliamo in questa sede richiamare l'atten-zione dei nostri venditori anche su un altroproblema molto delicato.Esiste infatti un articolo del codice penaleche dice testualmente :

Chiunque pone in vendita o mette altri-menti in circolazione opere dell'ingegno oprodotti industriali col nome, marchi o segnidistintivi nazionali o esteri atti a indurre ininganno il compratore sulla origine, prove-nienza e qualità dell'opera o del prodotto, èpunito, se il fatto non è previsto come reatoda altre disposizioni di legge, con la reclusio-ne fino a un anno con la multa sino a lirediecimila (la multa è stata ultimamente au-mentata).Tale articolo significa, fra l'altro, che nei si-los che noi consegnamo e che portano la di-citura Lavazza non è possibile mettere altrocaffè che il nostro, altrimenti il cliente vienead incorrere nei termini di legge . Sappiamoche purtroppo in qualche caso si verifica que-sto malcostume ed è necessario che i nostrivenditori si facciano parte diligente presso ipropri clienti per evitare questi abusi.

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[uaswaauagamali p

bar

LE MACCHINE PER CAFFÈ

GRUPPO "SENZA VAPORE,,

Come, quando e perchè è nato il gruppo« senza vapore? ».Bisogna risalire all'immediato dopoguerra al-lorchè Achille Gaggia, titolare di un bar a Mi-lano, cercava con insistenza qualcuno cheprendesse in considerazione un gruppo a pi-stone di sua invenzione e che già faceva fun-zionare nel suo locale . Nessuna Casa ebbeperò la lungimiranza di acquistargli il bre-vetto ed Achille Gaggia prese allora la grandedeterminazione di fondare la « S .r .l . Brevet-ti Gaggia », di creare una macchina propriadenominata « Gaggia » e di affidarne la co-struzione ad Ernesto Valente titolare pure inMilano di una officina detta « FAEMA ».Il successo fu immediato . Tutti gli esercentidi tutta Italia volevano la macchina « Gag-gia » perchè anche un bambino poteva fareil caffè espresso, ed i buongustai facevanola coda per bere la « crema caffè ».Ogni costruttore si diede da fare per realiz-zare i gruppi a pistone, Valente abbandonala costruzione per Gaggia ed immette sulMercato la macchina ad idrocompressione« FAEMA », e la risonanza di queste nuovemacchine è tale sia in Italia che all'estero chegià nel 1950 con la Fiera di Milano e nel 1953con la televisione vengono realizzate due ori-ginali campagne pubblicitarie e per le mac-chine e per le miscele per bar, che ancor oggia tanti anni di distanza, queste due trovatepubblicitarie rappresentano un mezzo effica-cissimo di diffusione commerciale e di pre-Aigio, non ancora eguagliate da nessuno.11 gruppo « senza vapore » per le sue peculia-rità tecniche, che in seguito spiegheremo, an-che se è di facile manovra ha delle esigenzeparticolari in fatto di caffé e quindi l'enormediffusione delle macchine espresso in formaestensiva ; cioè : in ogni borgata almeno unamacchina ha creato dei gravi problemi alletorrefazioni che vanno dagli acquisti alla to-statura, dalla conservazione alla macinatura,cd ancor più dalla distribuzione al giusto im-piego nella macchina espresso.Riassumendo : in questi dieci anni, mercé laintroduzione del principio del caffé espresso« senza vapore » le Case di importanza nazio-nale come LAVAllA, GAGGIA, FAEMA, CIM-BALI, ecc. hanno potuto convincere sia igrandi che i piccoli esercizi pubblici, anche ipiù periferici, a concentrare tutta la loro at-

tenzione sulla diffusione del caffè espressoed ancor di più hanno abituato proprio i con-sumatori a preferire il caffè espresso al caffèfatto in casa.A queste Case spetta quindi l 'onere di se-guire da vicino tutta la clientela del bar edassecondarla, nel limite dei costi, con tuttequelle iniziative alte a valorizzare i propriprodotti ed a soddisfare le esigenze dei con-sumatori, quindi, prima necessità per chivende caffè LAVAllA nei bar, è quella diconoscere e saper fare la crema caffè con igruppi GAGGIA, FAEMA, CIMBALI, VIC-TORIA ARDUINO, SAN MARCO, CARIMALIPAVONI, AUGUSTA, CONDOR, UNIVER-SALI, ecc., onde poter intervenire in aiutodel cliente quando, per motivi d'ordine tec-nico, il caffè non è erogato in modo perfetto.Il gruppo « senza vapore » si compone di :

— un corpo gruppo in bronzo fuso con flan-gia per l'attacco della caldaia, e l'allog-giamento di dieci sottili guarnizioni diamianto.

— un mollone interno che sviluppa circa seiatmosfere,

— un pistone che scorre nel corpo gruppocon valvola incorporata per l'entrata del-l 'acqua,

— un'asta a cremagliera per il sollevamentodel pistone,

— una leva con manico ed ingranaggio permanovrare l'asta,

— un arresto a molla per assicurare la levasul punto morto,

- una doccia,— il filtro— la coppa portafiltro con beccuccio per

una o due tazze,— un rubinetto a saracinesca per il preriscal-

damento o per bloccare il gruppo.Il gruppo GAGGIA per poter dare un buonrendimento deve essere preriscaldato, tuttoil complesso non deve essere inferiore agli80' mentre l 'acqua deve superare i 100" . In-fatti, se la macchina non è completamentein pressione, e cioè ad una atmosfera e mez-za (atm. 1,5), la bevanda in tazza si presentadi colore chiaro e con poca crema alquantopallida. Inoltre la valvola corporata nel pi-stone si apre solo quando la pressione del-l'acqua è superiore ad 1 atrn . e quindi, lavo-rando a bassa atmosfera, il gruppo pesca

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poca acqua.Questo gruppo non ha la doccia fissa comela totalità dei gruppi ma ha una doccia avvi-tata al pistone e quindi non preme costan-temente sul caffé nel filtro, ma sale e scendecon il pistone . Il caffé deve quindi avere unamacinatura adeguata (piuttosto fine) ed inol-tre deve essere abbastanza pressato affinchél'acqua uscendo con violenza dal pistone nonsollevi eccessivamente la polvere nel filtro.Il gruppo richiede inoltre una macinaturapiuttosto fine, ma regolare, altrimenti asciu-ga poco oppure impiega parecchio tempo asgocciolare, con conseguente perdita di tem-po, oppure imbrattamento della coppa porta-filtro al momento dello sganciamento.Il gruppo GAGGIA richiede una chiave spe-ciale per lo smontaggio (chiave di dimensio-ni rilevanti) ed inoltre il cambio delle guar-nizioni interne (6 - 4 spessori) richiede unaparticolare pratica.Il cambio delle guarnizioni sottocoppa avvie-ne con facilità . Un inconveniente che può es-sere causato dal cambio della guarnizionesottocoppa può riscontrarsi nella doccia . Que-sta deve essere ad una particolare e precisadistanza dal pistone . Occorre controllare chele rondelle che fungono da distanziali nonvengano toccate, altrimenti ciò può nuocereal regolare funzionamento del gruppo.Da quando è nato il gruppo GAGGIA nonha avuto sostanziali modifiche salvo il siste-ma di fermo della leva a pistone alzato, e

La macchina FAEMA nel tipo a tre gruppi .

Ì

questa è la dimostrazione che si tratta diun gruppo che ha incontrato il favore degliutenti, tanto che non sono state necessariesuccessive modifiche per renderlo più ade-guato al lavoro del bar . È un gruppo assaipesante e massiccio e quindi costoso di perse stesso ; sia per il materiale sia per la la-vorazione.Attualmente in commercio sono immessi deigruppi GAGGIA automatici, ma questo argo-mento formerà oggetto di prossimi articoli.Come brevemente accennato parlando deigruppi « senza vapore » in generale, questogruppo lo si può considerare una emanazio-ne del gruppo GAGGIA sebbene internamen-te la costruzione meccanica sia più razionalecon un risparmio considerevole di materiale.La macchina ed il gruppo FAEMA hanno su-bito dal 1950 ad oggi radicali e sostanzialimodifiche, tanto che non si dovrebbe parlaredi gruppo e macchina, bensì di « gruppi » e

macchine ».La prima macchina FAEMA venne battezzataTIPO SATURNO ed aveva una grande prero-gativa che si fece notare grandemente nelbar : frontalmente era illuminata, mediantedei tubi al neon, verdi, blu, rossi, ecc . L'ef-fetto luminoso fece presa subito sia sullaclientela che sugli esercenti e tale fu l'effi-cacia di questa trovata che nel giro di dueanni tutte le Case dovettero darsi da fareper illuminare frontalmente le proprie mac-chine, onde soddisfare questa nuova esigen-za della clientela.La prima macchina uscita aveva anche unaprerogativa tutta sua : i gruppi erano instal-lati sopra la caldaia mediante un braccio chesporgeva sopra tutta la massa della macchi-na e quindi tutto il complesso offriva un cer-to qual effetto estetico.Però il tragitto che l'acqua doveva fare dallacaldaia al gruppo era tale che il gruppo do-veva essere sempre necessariamente lisca!dato prima di fare un caffè e ciò pro ocavaun dispendio di acqua e di energia ilei_ anziLa FAEMA ha esordito con la macchina SA-TURNO da due gruppi in su . Quelle da uiigruppo erano denominate VENERE.In seguito venne costruito il tipo NETTii N :")sempre a gruppi staccati.Successivamente anche la macchina FAEMAsi adeguò alle caratteristiche tradizionali delgruppo applicato direttamente alla caldaiacreando i tipi MERCURIO (ad un gruppo) eMARTE da due gruppi in su.Con gli sviluppi non indifferenti in campo na-

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zionale ed internazionale la FAEMA trasfor-mò la produzione da semi-industriale in in-dustriale creando il tipo URANIA tutt 'ora incommercio, seguito poi dalla PRESIDENT.Come la linea estetica, anche il gruppo subìradicali trasformazioni e fino ad oggi almenoquattro tipi di gruppi sono stati immessi incommercio, gruppi che presentano caratte-ristiche proprie sia per il peso che per imeccanismi interni.Il gruppo FAEMA richiede una pressione dicaldaia di atm . 1,5 ed in modo particolare ri-chiede un preriscaldamento dopo anche breviperiodi di pausa. La macinatura deve esseregranulosa normale ed il caffé deve sempreessere convenientemente pressato nel filtro.I filtri sono differenti a seconda se per unao due tazzine, ed inoltre sono più piccoli seper grammatura inferiore ai 5 gr . e più grandise per grammatura da 6 gr . in avanti.La doccia del gruppo è fissa ed è applicataal corpo mediante un incastro a molla . Quan-do si abbassa la leva ed il pistone incominciaa salire provoca un risucchio che trascinaseco un po' di polvere di caffè che a lungo an-dare forma delle incrostazioni nella parte in-terna della doccia. Queste incrostazioni ottu-rano i fori attraverso i quali passa l'acquae questa viene gettata fuori con violenza daipochi fori rimasti aperti.È questo un inconveniente che deve esseresubito individuato ed eliminato, in quantol'acqua invece di investire tutta la superficiedella polvere del caffè sistemata nel filtro,fora il caffè in due o tre punti della super-ficie e scende nella tazza senza aver sfruttatotutta la dose e quindi avremo un caffè sca-dente.La pulizia della doccia è operazione assai fa-cile che però deve sempre essere fatta daun meccanico specializzato anche perchè avolte occorre sostituire contemporaneamen-te la guarnizione sotto coppa.Poichè il pistone viene azionato mediante unaleva ed un sistema di camme striscianti sucuscinetti a sfera, è necessario ogni tanto lu-brificare la testa del gruppo, come pure è ne-cessario ogni tanto lubrificare l'interno delgruppo per ammorbidire le due guarnizionidi tenuta acqua sistemate direttamente sulpistone.La FAEMA attualmente ha posto in commer-cio dei gruppi speciali che funzionano sfrut-tando la pressione dell'acqua in caldaia . In-fatti il mollone del gruppo normale sviluppada 5 a 6 atmosfere, mentre nelle macchine

che montano questi gruppi speciali, questamedesima pressione è ottenuta in caldaia,mediante un compressore, per cui l 'acqua,agendo su di un rubinetto al quale è attac-cata la coppa porta filtro, passa violentemen-te attraverso la polvere di caffè ed abbiamoin tazza una analoga crema caffè come sepreparata con il pistone . Il sistema è parti-colarrnente idoneo per le grandi comunità,oppure per quegli esercizi che devono svol-gere un lavoro di massa, tanto che la FAE-MA ha costruito delle coppe maggiorate perla preparazione di 4 caffè contemporanea-mente . Questi gruppi anzichè a pistone, ven-gono chiamati « ad erogazione continua » epossono essere solo applicati quando l 'acquaha una pressione di 6 atmosfere.Per i piccoli bar, latterie, spacci, clubs, ecc.e quindi per tutti i locali di pochissimo con-sumo la FAEMA ha anche studiato un grup-po « istantaneo » chiamato « veloxtermo »,che pur basato sul principio del pistone, la-vora senza caldaia ma con un piccolo bol-litore.Anche in tutti i gruppi FAEMA, come nellaGAGGIA, sussiste il fenomeno del caffè fred-do e poco sfruttato quando il gruppo lavorapoco e non è stato preriscaldato, come pureil problema del caffè bruciato quando si la-vora molto . Inoltre la macinatura deve es-sere granulosa, regolare, di media finezza esenza polverino dentro, altrimenti il caffèpassa lentamente con conseguente di brucia-to e non più bollente.Come già accennatc in precedenza la FAEMAha dal suo nascere propagandato grande-mente i propri apparecchi mediante l'abbina-mento del proprio nome a molte organizza-zioni sportive di tutti i generi, per poi creareun proprio centro sportivo ed una squadraciclistica di fama internazionale, che direttamagistralmente dall'ex campione L . Guerra,ha riportato dei grandissimi successi nelleprincipali competizioni Italiane ed Europee,e quindi sviluppando una pubblicità non in-differente fra le masse di spettatori e tifosiche seguono questi avvenimenti.Da un anno a questa parte una nuova marcadi apparecchi è sorta per emanazione dellaFAEMA, ed esattamente la EMI . Fatta ecce-zione per la linea estetica, i gruppi si iden-tificano e quindi vale quanto detto sopra an-che per questa nuova macchina per caffèespresso .

FRANCO MARCHELLI

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INDUSTRIA DEI CAFFÈ TOSTATI - TORINO