notizie in rilievo quanto si ingrassa tra natale e … · nella tabella sotto gli indici di saziet...

9
Anno VI Numero 1254 Giovedì 28 Dicembre 2017 S.S. Innocenti Martiri AVVISO Ordine 1. Adempimenti di fine anno Notizie in Rilievo Scienza e Salute 2. Quanto si ingrassa tra natale e capodanno? Prevenzione e Salute 3. Dermatite allergica da contatto, come difendere la pelle? 4. Otto piccoli cambiamenti (facili) che vi faranno perdere peso in modo duraturo Meteo Napoli Giovedì 28 Dicembre Nuvoloso Minima: 8° C Massima: 12 °C Umidità: Mattina = 52% Pomeriggio = 53% QUANTO SI INGRASSA TRA NATALE E CAPODANNO? Tra arrosti, dolcetti, panettoni e spumante si accumulano in media 3 kg di peso. E per tornare al peso di prima ci possono volere anche 5 mesi. Sgombriamo subito il campo da fraintendimenti: non esiste un dato globale certo. Però ci sono un certo numero di ricerche condotte nei Paesi ricchi che concordano sul fatto che gli stravizi di fine anno fanno lievitare l’ago della bilancia di 0,5-6 kg. Questo significa che in media l’aumento di peso dovuto ai pranzi, cenoni e dolci a cavallo tra Natale e Capodanno è di 3,3 kg. BUONE NOTIZIE: non tutto l’aumento segnalato dalla bilancia è grasso. Il 18% del sovrappeso accumulato è infatti acqua. BRUTTE NOTIZIE: gli individui in sovrappeso o obesi mettono su 5 volte più peso di chi ha un normale indice di massa corporea. PESSIME NOTIZIE: per tornare al peso che avevate prima delle feste ci vogliono in media cinque mesi. BUONI PROPOSITI. Tuttavia non in tutto il mondo si raggiunge il peso record a Natale e Capodanno. Brian Wansink, del Food and Brand Lab della Cornell University di Ithaca (New York), ha seguito nell’arco di un anno il peso di circa 3mila soggetti attraverso delle bilance collegate via wi-fi: 1.781 americani, 760 tedeschi e 383 giapponesi, e ha scoperto che ogni area del mondo ha il periodo critico . Per i Giapponesi per es. è tra il 29 aprile e il 5 maggio, quando cade la loro Settimana d’oro”. In Germania e Stati Uniti è intorno a Natale e Capodanno. In generale in tutti i tre e Paesi si assiste però a un picco intorno al primo dell'anno. E per tornare al peso pre-abbuffata ci vogliono in media 5 mesi, quando ormai è Pasqua (e siamo daccapo). (Focus) SITO WEB ISTITUZIONALE : www.ordinefarmacistinapoli.it E-MAIL: [email protected] ; [email protected] SOCIAL Seguici su Facebook Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli iBook Farmaday Proverbio di oggi……… nun vò correre e nun vò cammenà (non vuole far nulla)

Upload: vodien

Post on 19-Feb-2019

216 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

Anno VI – Numero 1254 Giovedì 28 Dicembre 2017 – S.S. Innocenti Martiri

AVVISO Ordine

1. Adempimenti di fine anno

Notizie in Rilievo

Scienza e Salute 2. Quanto si ingrassa tra natale

e capodanno?

Prevenzione e Salute 3. Dermatite allergica da

contatto, come difendere la

pelle?

4. Otto piccoli cambiamenti

(facili) che vi faranno

perdere peso in modo

duraturo

Meteo Napoli

Giovedì 28 Dicembre

Nuvoloso Minima: 8° C Massima: 12 °C Umidità: Mattina = 52% Pomeriggio = 53%

QUANTO SI INGRASSA TRA NATALE E CAPODANNO?

Tra arrosti, dolcetti, panettoni e spumante si accumulano in media 3 kg di peso. E per tornare al peso di prima ci possono volere anche 5 mesi.

Sgombriamo subito il campo da fraintendimenti: non esiste un dato globale certo. Però ci sono un certo numero di ricerche condotte nei Paesi ricchi che concordano sul fatto che gli stravizi di fine anno fanno lievitare l’ago della bilancia di 0,5-6 kg. Questo significa che in media l’aumento di peso dovuto ai pranzi, cenoni e dolci a cavallo tra Natale e Capodanno è di 3,3 kg. BUONE NOTIZIE: non tutto l’aumento segnalato dalla bilancia è grasso. Il 18% del sovrappeso accumulato è infatti acqua. BRUTTE NOTIZIE: gli individui in sovrappeso o obesi mettono su 5 volte più peso di chi ha un normale indice di massa corporea. PESSIME NOTIZIE: per tornare al peso che avevate prima delle feste ci vogliono in media cinque mesi. BUONI PROPOSITI. Tuttavia non in tutto il mondo si raggiunge il peso record a Natale e Capodanno. Brian Wansink, del Food and Brand Lab della Cornell University di Ithaca (New York), ha seguito nell’arco di un anno il peso di circa 3mila soggetti attraverso delle bilance collegate via wi-fi: 1.781 americani, 760 tedeschi e 383 giapponesi, e ha scoperto che ogni area del mondo ha il periodo critico. Per i Giapponesi per es. è tra il 29 aprile e il 5 maggio, quando cade la loro “Settimana d’oro”. In Germania e Stati Uniti è intorno a Natale e Capodanno. In generale in tutti i tre e Paesi si assiste però a un picco intorno al primo dell'anno. E per tornare al peso pre-abbuffata ci vogliono in media 5 mesi, quando ormai è Pasqua (e siamo daccapo). (Focus)

SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it

E-MAIL: [email protected]; [email protected]

SOCIAL – Seguici su Facebook – Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli

iBook Farmaday

Proverbio di oggi……… nun vò correre e nun vò cammenà (non vuole far nulla)

PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno VI – Numero 1254

PREVENZIONE E SALUTE DERMATITE ALLERGICA da CONTATTO,

COME DIFENDERE la PELLE?

La pelle è uno degli organi attraverso i quali ci si può esporre all’azione degli allergeni, le sostanze che scatenano una reazione allergica.

Il contatto può avvenire con anelli e bracciali, ad esempio, ma anche con

i prodotti per l’igiene personale: molti possono contenere queste

sostanze incriminate e causare infiammazione cutanea.

È la dermatite allergica da contatto.

COME RICONOSCERLA E COSA FARE PER PREVENIRLA?

Ne parliamo con il dr Riccardo Borroni, dermatologo di Humanitas.

I SINTOMI

Quella allergica è una delle due forme di dermatite da contatto, l’altra è la forma irritativa.

La reazione infiammatoria coinvolge il sistema immunitario con la manifestazione di sintomi come prurito

e arrossamento, ma anche gonfiore e formazione di piccole vescicole.

Questi sintomi tendono a comparire da qualche ora ad pochi giorni dopo l’esposizione all’allergene.

Rischi dalle sostanze chimiche

Il nichel, un metallo contenuto nei gioielli o in altri oggetti come monete, bottoni in metallo e chiavi, ad

esempio, alcuni conservanti e profumi contenuti nei prodotti per la cosmesi, sono i principali agenti esterni

ai quali più spesso si associano le dermatiti allergiche:

«Molto frequentemente le essenze profumate contenute nei comuni bagno-schiuma sono causa della

dermatite allergica da contatto;

spesso invece responsabili sono sostanze chimiche contenute, con funzione di conservante, nei cosmetici»,

aggiunge il dottor Borroni.

La dermatite e il prurito che la accompagna compaiono nell’area della pelle esposta agli allergeni e già

questo potrà dare preziose indicazioni per la diagnosi e soprattutto per individuare il prodotto responsabile

della reazione allergica.

Per la diagnosi si potrà ricorrere al cosiddetto patch test per identificare le sostanze responsabili della

reazione.

Come proteggere la pelle

Una volta identificato l’agente esterno, evitarne il contatto è il gesto principale con cui prevenire

la dermatite allergica. In caso di insorgenza dei sintomi

«Per alleviare il rossore e il prurito si può applicare, per qualche giorno, una crema cortisonica».

«È consigliabile – continua lo specialista – che chi soffre di dermatite allergica da contatto legga l’elenco dei

componenti sulla confezione di un cosmetico (bagno schiuma, shampoo, crema idratante etc.) che non si è

mai usato in precedenza, per assicurarsi che non contenga nessuna delle sostanze a cui questa persona è

allergica.

Tenere la pelle sempre idratata con una crema emolliente (ovviamente tollerata) può aiutare a rendere

meno rischiosi eventuali contatti involontari», conclude il dottor Borroni.

(Salute, Humanitas)

PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno VI – Numero 1254

PREVENZIONE E SALUTE OTTO PICCOLI CAMBIAMENTI (facili) che

VI FARANNO PERDERE PESO in MODO DURATURO

Per non dover ricorrere a diete drastiche e dannose si possono introdurre questi piccoli cambiamenti, facilmente realizzabili

Diluite con acqua

Per chi non beve solo acqua (la scelta migliore), ecco un cambiamento di

gusto graduale e possibile: iniziate a diluire le bevande zuccherate e i

succhi di frutta, proprio come si fa con i bambini piccoli.

Poco a poco il vostro palato si abituerà e allora potrete anche aumentare

il rapporto a favore dell’acqua.

Due litri al giorno di acqua di rubinetto o in bottiglia assicurano al corpo il ricambio idrico e facilitano il

mantenimento o la conquista della forma.

Zero calorie: l’acqua aiuta la regolarità intestinale e funge da potenziatore di un regime alimentare

dimagrante. Per chi ama le bollicine non c’è problema:

«Alternate la liscia alla frizzante - consiglia Daniela Lucini, responsabile della sezione di medicina

dell’esercizio e patologie funzionali dell’ospedale Humanitas di Milano -. Quest’ultima può essere

causa di un lievissimo gonfiore che sparisce in pochi minuti. Chi teme un effetto del genere può

optare per la leggermente e naturalmente frizzante, più gradita al palato».

Imparate a capire quando siete sazi

Allenatevi a smettere di mangiare quando avrete

raggiunto circa l’80 % di quanto fareste e attendete 20

minuti.

È il tempo necessario perché lo stomaco segnali al

cervello di aver mangiato abbastanza.

La sazietà dipende dalle emozioni, da mediatori

ormonali, da come ci mettiamo a tavola e da quanto

dobbiamo masticare il cibo, ma contano anche le

differenze in macronutrienti degli alimenti.

Optate per fibre e proteine al posto di zuccheri e

grassi che hanno un potere saziante immediato che, però, sparisce dopo pochissimo tempo.

Nella tabella sotto gli indici di sazietà con il confronto tra i vari alimenti, calcolati usando il pane come

valore di riferimento (pane=100).

Le patate riempiono quasi sette volte più dei croissant, dolciumi e biscotti sono tra gli alimenti meno

sazianti, il pesce lo è più della carne magra o del pollame.

Fate sempre una (ricca) colazione

«Contrariamente a quanto si ritiene - una buona prima colazione non aumenta il rischio di eccedere con le

calorie totali. Chi fa regolarmente colazione è meno predisposto al sovrappeso e all’obesità.

E la prima colazione deve prevedere, oltre ai carboidrati, anche proteine e grassi, per la loro capacità di

prolungare il senso di sazietà. Qualche mandorla, noce o nocciola, un bicchiere di latte o yogurt interi, un

uovo sono una buona scelta perché oltre a proteine e grassi contengono vitamine e minerali».

PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno VI – Numero 1254

Anche l’opzione “salata” va bene: regola l’appetito per tutto il giorno.

Se consumate uova, prosciutto, formaggio al mattino, dovete però

ricordarvi di non riportarli in tavola a pranzo e cena.

Ersilia Troiano, presidente dell’Associaz. Nazionale Dietisti suggerisce:

«Una scelta adeguata è, ad esempio, un toast di pane integrale con una

fettina di prosciutto cotto e una di scamorza o formaggio a media

stagionatura, meglio ancora se sostituita da un

velo di ricotta. Vanno bene anche la focaccia al

pomodoro o quella bianca, senza troppo sale

aggiunto in superficie».

Mangiate un po’ meno. Bastano 100 calorie

100 calorie in meno al giorno è quanto

corrisponde a una manciata di patatine o a una

birra. Eliminarle ogni giorno significherebbe

togliere l’equivalente di 700 calorie a settimana

e potrebbe portare a quasi 10 chili in meno in

un anno.

Scegliere una pasta con sugo di verdure anziché

a base di formaggio e insaccati basta e avanza.

Il giorno seguente potete sgranocchiare carote crude al posto di una manciata di patatine e ogni giorno fare

una scelta salutare di questo tipo, anche ogni volta differente.

Abituatevi anche alle “giuste” porzioni, perché spesso non si riesce a calcolarle correttamente.

Un’indagine ha confermato che la maggioranza si inganna, di solito sovrastimando le proprie porzioni di

frutta, latticini e carne rispetto a quelle reali e ritenendo, al contrario, di mangiare meno dolci e grassi di

quelli davvero consumati. Sotto, una Tabella che indica come si misurano le quantità giuste.

Leggeri a cena

Imparate a mangiare leggero la sera perché più si

cena tardi, più non avrete modo di smaltire le calorie

introdotte. Per un adulto con un fabbisogno calorico

giornaliero di 2 mila kcal, la cena ne dovrebbe fornire

circa 600. Ma che cosa mangiare?

È consigliabile preferire i carboidrati a basso o a

medio indice glicemico (come cereali integrali), per

limitarne l’impatto sulla glicemia, da abbinare a una

buona fonte proteica come pesce o carne bianca o

legumi, accompagnati da verdura e frutta.

Da moderare l’uso di sale e cibi grassi o fritti, che

rendono più laboriosa la digestione e potrebbero

interferire con il sonno. Quanto agli alcolici, è consigliabile limitarsi a un bicchiere con preferenza per il

vino rosso. Non dimenticate, però, che la cena deve essere saziante, per non sentire più tardi il bisogno di

mangiucchiare, e proteine e fibra - come quella di cereali integrali, legumi, frutta e ortaggi - sono importanti

anche per questo.

PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno VI – Numero 1254

Camminate. Quanto volete, ma fatelo

Camminate. Scegliete da soli quanto. Ma fatelo. E ogni

giorno cercate di fare un po’ meglio. Un cambiamento

che fornirà notevoli benefici alla salute e non solo in

termini di peso perso.

Usate le moderne app contapassi oppure scendete

due fermate prima di arrivare al lavoro e muovetevi.

Gianfranco Beltrami, docente del corso di laurea in

scienze motorie dell’Università di Parma spiega:

«Camminare fa bene a tutti gli organi e apparati. Riduce la pressione arteriosa e il rischio di tutte

le malattie di cuore e vasi; diminuisce l’incidenza dei tumori; rinforza i muscoli della cassa toracica, perciò migliora la ventilazione polmonare ed è indicato per chi

soffre di asma e bronchite; regola il metabolismo tanto da essere un potente “farmaco” per la prevenzione e la cura del diabete.

In più, aiuta chi soffre di stitichezza; previene e contrasta l’osteoporosi; aiuta chi deve perdere chili; ha un’efficacia antiansia e antistress, contribuendo pure a diminuire la probabilità di depressione».

Aumentate la vostra massa muscolare

Come per la camminata, cercate di esercitare i muscoli e incrementarne la

massa. Dopo i 30 anni, la massa muscolare inizia a ridursi di circa l’uno per

cento all’anno. Ecco perché le persone anziane tendono a ingrassare. Il

muscolo è metabolicamente più attivo del tessuto grasso e consuma calorie

anche a riposo.

«La massa muscolare magra è il tessuto che brucia più calorie: potenziarla

tramite l’esercizio fisico significa perciò incrementare anche il metabolismo basale, oltre che consumare

energia durante l’allenamento.

Inoltre, a seconda di intensità e tipo di esercizio, il nostro organismo continua ad avere una maggiore

attività metabolica anche fino a 12 ore dopo lo sport.

Si chiama consumo post-esercizio ed è un meccanismo che spiega perché chi vuole dimagrire fa bene ad

allenarsi al mattino, meglio ancora se a digiuno: in questo modo infatti i grassi si bruciano prima e di più».

Scegliete contenitori più piccoli

Mai mangiare nel contenitore originale degli alimenti. Pensate al pacchetto di

patatine: quante volte ci avete infilato la mano dentro con un gesto quasi

automatico e dopo pochi minuti vi siete sorpresi fosse già vuoto? Tirate fuori i

cibi dai loro contenitori e scegliete di dividerli e servirli in porzioni più piccole.

Il colore dei piatti, l’altezza dei bicchieri, il tipo di luce nella stanza dove si

cena, l’identificazione del tavolo giusto al ristorante: gli studi confermano

come molte scelte possano aiutare a tagliare le calorie senza rendersene manco conto.

Piatti e scodelle piccoli sembreranno più pieni e sarete soddisfatti anche mangiando un po’ meno.

Attenzione anche alle posate: usando un dosatore di gelato piccolo, ad es., le porzioni si possono ridurre

fino al 14%. (Salute, Corriere)

PAGINA 6 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno VI – Numero 1254

Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli La Bacheca

PAGINA 7 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno VI – Numero 1254

PAGINA 8 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno VI – Numero 1254

PAGINA 9 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno VI – Numero 1254