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Anno VII Numero 1276 Martedì 30 Gennaio 2018 S. Francesco Saverio Bianchi AVVISO Ordine 1. ORDINE: Progetto “Un Farmaco per tutti” e “Una Visita per tutti”; 2. Sussidio di solidarietà 3. Concorso Straordinario Notizie in Rilievo Scienza e Salute 4. “La pelle d’oca ci protegge dal freddo”, vero o falso? 5. Occhio alla prostata, anche prima dei 50 anni 6. Limone e aceto e il calcare sparisce Prevenzione e Salute 7. La stimolazione elettrica al posto della ginnastica è rischiosa? Meteo Napoli Martedì 30 Gennaio Variabile Minima: 6° C Massima: 15 °C Umidità: Mattina = 57% Pomeriggio = 52% “LA PELLE D’OCA CI PROTEGGE DAL FREDDO”, VERO O FALSO? Piacere, eccitazione, freddo: la pelle d’oca è una reazione che, per la somiglianza della nostra pelle con quella di un’oca spiumata, ha dato vita a questa espressione popolare. Alcuni pensano però che la pelle d’oca abbia una funzione protettiva contro le basse temperature e per questo ci protegga dal freddo. Vero o falso? Risponde il Professor Antonio Costanzo , responsabile di dermatologia di Humanitas e docente presso l’Humanitas University. La pelle è un abile sensore in grado di captare anche la minima variazione di temperatura spiega l’esperto -. Proprio come accade quando si suda, la pelle reagisce per proteggere l’organismo e mantenerne la stabilità termica anche grazie alla piloerezione, conosciuta anche come “pelle d’oca”, che è un meccanismo termoisolante inconscio di difesa contro il freddo. Infatti, i peli sollevati per contrazione dei muscoli situati nei follicoli piliferi, creerebbero uno strato di aria sopra la superficie della pelle, formando un ottimo isolante. Questo strato isolante, oltre a proteggere dal freddo, aiuta il corpo a ripristinare la temperatura normale, che dovrebbe rimanere costante intorno al 37°C per permettere agli organi di funzionare regolarmente. Il fenomeno della “pelle d’oca” ci spiega allora perché i nostri antenati erano quasi completamente coperti di peli: non disponendo di abiti pesanti e termosifoni come ai nostri giorni, a causa del gran freddo la pelle si attivava con la “pelle d’oca” per difendersi in maniera naturale dalle basse temperature.” (Salute, Humanitas) SITO WEB ISTITUZIONALE : www.ordinefarmacistinapoli.it E-MAIL: [email protected] ; [email protected] SOCIAL Seguici su Facebook Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli iBook Farmaday Proverbio di oggi……… 'E denare d' 'o 'nfinferinfì se ne vanno c' 'o 'nfinferinfà Il guadagno facile se ne va altrettanto facilmente VERO

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Page 1: Notizie in Rilievo “LA PELLE D’OCA CI PROTEGGE DAL FREDDO ... · “La pelle d’oca ci protegge dal freddo”, vero o falso? 5. Occhio alla prostata, ... l’ingrossamento della

Anno VII – Numero 1276 Martedì 30 Gennaio 2018 – S. Francesco Saverio Bianchi

AVVISO Ordine

1. ORDINE: Progetto “Un

Farmaco per tutti” e “Una

Visita per tutti”;

2. Sussidio di solidarietà

3. Concorso Straordinario

Notizie in Rilievo

Scienza e Salute 4. “La pelle d’oca ci protegge

dal freddo”, vero o falso?

5. Occhio alla prostata,

anche prima dei 50 anni

6. Limone e aceto e il calcare

sparisce

Prevenzione e Salute

7. La stimolazione elettrica al

posto della ginnastica è

rischiosa?

Meteo Napoli

Martedì 30 Gennaio

Variabile

Minima: 6° C Massima: 15 °C Umidità: Mattina = 57%

Pomeriggio = 52%

“LA PELLE D’OCA CI PROTEGGE DAL FREDDO”, VERO O FALSO?

Piacere, eccitazione, freddo: la pelle d’oca è una reazione che, per la somiglianza della nostra pelle con quella di un’oca spiumata, ha dato vita a questa espressione popolare.

Alcuni pensano però che la pelle d’oca abbia una funzione protettiva contro le basse temperature e per questo ci protegga dal freddo. Vero o falso? Risponde il Professor Antonio Costanzo, responsabile di dermatologia di Humanitas e docente presso l’Humanitas University.

“La pelle è un abile sensore in grado di captare anche la minima variazione di temperatura – spiega l’esperto -.

Proprio come accade quando si suda, la pelle reagisce per proteggere l’organismo e mantenerne la stabilità termica anche grazie alla piloerezione, conosciuta anche come “pelle d’oca”, che è un meccanismo termoisolante inconscio di difesa contro il freddo. Infatti, i peli sollevati per contrazione dei muscoli situati nei follicoli piliferi, creerebbero uno strato di aria sopra la superficie della pelle, formando un ottimo isolante. Questo strato isolante, oltre a proteggere dal freddo, aiuta il corpo a ripristinare la temperatura normale, che dovrebbe rimanere costante intorno al 37°C per permettere agli organi di funzionare regolarmente. Il fenomeno della “pelle d’oca” ci spiega allora perché i nostri antenati erano quasi completamente coperti di peli: non disponendo di abiti pesanti e termosifoni come ai nostri giorni, a causa del gran freddo la pelle si attivava con la “pelle d’oca” per difendersi in maniera naturale dalle basse temperature.” (Salute, Humanitas)

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Proverbio di oggi……… 'E denare d' 'o 'nfinferinfì se ne vanno c' 'o 'nfinferinfà

Il guadagno facile se ne va altrettanto facilmente

VERO

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PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno VII – Numero 1276

SCIENZA E SALUTE

OCCHIO ALLA PROSTATA, ANCHE PRIMA DEI 50 ANNI

Ipertensione, diabete e colesterolo possono mettere a rischio la salute urologica anche prima della terza età. Ma lo stile di vita può fare la differenza

Ci sono malattie che tutti pensiamo associate all'avanzare dell'età,

per esempio i disturbi della prostata.

Ma in realtà i dati raccolti dalla Società Urologica Italiana (Siu) durante

la campagna #Controllati 2017 smentiscono questa credenza:

il 10% dei quarantenni ha già i primi sintomi di ipertrofia

prostatica benigna (Ipb),

l'aumento di volume della ghiandola che provoca problemi di diversa natura, dalle difficoltà di minzione alle

disfunzioni sessuali.

Sotto accusa pressione e colesterolo alti, così come trigliceridi e glicemia: basta anche solo uno di questi

parametri fuori controllo per causare un aumento del 50% della probabilità di avere dei disturbi alla

prostata.

In particolare per gli under 50 l'ipertensione aumenta di due e volte e mezzo la probabilità di Ipb.

La buona notizia però è che, nei più giovani, l'esercizio fisico costante è più efficace e riduce il rischio di

ammalarsi fino al 40%.

“I dati raccolti confermano che l’aumento di volume della prostata è chiaramente associato agli stili di vita”.

“Nel campione, i fattori di rischio più frequenti sono

l’ipertensione, che riguarda circa il 30% degli uomini,

il colesterolo alto (24%):

elementi che concorrono a causare la sindrome metabolica, diretta conseguenza di stili di vita inadeguati e

responsabile di un incremento del pericolo di ipertrofia fin da giovani.

Colpisce la frequenza di sintomi urinari ben al di sotto dei 50-60 anni:

il 34% degli under 40 ne ha già, negli under 30 si tratta soprattutto di bruciore urinario ma fra i 30 e i 40

anni cresce la quota di chi soffre di nicturia, lamenta una sensazione di svuotamento incompleto o una

frequenza eccessiva. La conseguenza è che il 10% degli under 50 ha già una diagnosi di Ipb”.

LA MAPPA DEI FATTORI DI RISCHIO

Lo studio oltre a mettere in evidenza come i sintomi di Ipb siano già presenti anche nei più giovani, l’analisi

ha confermato un aumento della malattia al crescere dell'età:

ne soffre oltre il 30% degli uomini fra i 50 e i 60 anni,

fino al 60% degli over 70.

Per la prima volta, poi è stato possibile individuare i fattori di rischio e di protezione associati allo sviluppo

della malattia negli uomini italiani:

avere la pressione alta, per es., incrementa la probabilità di Ipb del 50%, il diabete la aumenta del

57%, colesterolo e trigliceridi alti fino al 37%.

La sindrome metabolica, quando si è sovrappeso e tutti questi valori sono oltre la soglia anche se

non troppo, raddoppia il rischio di Ipb, mentre fumare più di dieci sigarette al giorno alza la

probabilità del 57%.

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PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno VII – Numero 1276

TESTOSTERONE, ORMONE CHIAVE

“Purtroppo vediamo molti quarantenni con

livelli di testosterone bassi per la loro età,

colpa dello stress, della cattiva

alimentazione e della scarsa attività

sessuale”, spiega Vincenzo Mirone, dir. del

dip. di Urologia all’Università Federico II di

Napoli. “La scarsità di questo ormone è uno

dei fattori che contribuiscono allo sviluppo di

sindrome metabolica, che sottende a molte

patologie urologiche, compreso

l’ingrossamento della prostata”.

Il vero problema, secondo gli esperti, è la

difficoltà degli uomini a occuparsi della propria salute, urologica in particolare.

“Ci sono uomini che pensano che alzarsi la notte per andare al bagno a 40 anni sia normale”, va avanti

Mirone.

“Dai 40 anni è bene controllare testosterone. Il primo passo sarà quello di agire sullo stile di vita, ma se le

cose non cambiano possiamo pensare di dare testosterone per fare una spinta all’organismo, per

aumentare il desiderio sessuale e innescare così una maggiore produzione dell’ormone”.

I dati raccolti evidenziano che proprio negli uomini più giovani la presenza di più di un fattore di rischio fra

quelli individuati è maggiormente associata a un incremento del pericolo: la pressione alta negli under 50

aumenta di due volte e mezzo la probabilità di IPB, indicando che è indispensabile iniziare a pensare alla

salute della prostata fin da prima dei 40 anni.

: I risultati mostrano anche che prevenire

l’ingrossamento della prostata significa tenere alla larga anche disturbi sessuali come la disfunzione erettile,

la cui prevalenza è doppia nei pazienti con ipertrofia della prostata.

“Di nuovo, l’effetto è molto evidente fin da prima dei 50 anni”, Mirone.

“I meccanismi biologici attraverso cui ipertensione, glicemia e colesterolo alto portano all’Ipb e da questa si

favorisca la disfunzione erettile non sono completamente noti, è possibile che per esempio l’eccesso di

lipidi in circolo porti a un incremento di fattori proinfiammatori.

Qualunque sia il processo biologico coinvolto, il risultato è molto evidente e indica chiaramente la necessità

di una corretta prevenzione fin da prima degli ‘anta’ attraverso un’attività fisica regolare e un controllo

adeguato dei parametri cardiometabolici di rischio”.

Lo sport peraltro risulta particolarmente protettivo proprio nei più giovani, dove riduce la probabilità di Ipb

quattro volte di più rispetto agli over 50.

“L’iniziativa è stata prima di tutto un’occasione di salute per gli uomini che si sono sottoposti alla visita,

quasi 10mila in tutta Italia”, ha concluso ancora Parazzini.

“E i dati ci confermano che la prevenzione è un fattore fondamentale, perché una buona salute urologica è

spia di un buono stato di salute in generale”.

(Salute, La Repubblica)

Un’Assicurazione contro la Disfunzione Erettile

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PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno VII – Numero 1276

SCIENZA E SALUTE

LIMONE E ACETO E IL CALCARE SPARISCE

Le incrostazioni lasciate dall’acqua mettono a dura prova cucina, bagno e lavatrici. I rimedi più efficaci? Te li offre la natura Eliminare il calcare è un problema che assilla le casalinghe. Oltre ai prodotti in commercio noi consigliamo miscele naturali, fatte di pochi, semplici ingredienti che ogni donna ha in casa. Una soluzione efficace, economica, naturale. ECCO COSA TI SERVE: succo di limone, aceto bianco, acido citrico.

In cucina possiamo trovare tracce di calcare sui fornelli, nel lavello o intorno ai rubinetti. Ecco come procedere. Rimuovi il calcare dai fornelli strofinandoli con un panno imbevuto di succo di limone. Sulle incrostazioni più ostinate spruzza direttamente il succo di limone e lascialo agire per qualche minuto prima di strofinare. Per il lavello e i rubinetti usa una miscela composta per metà da acqua e per metà da aceto bianco. Strofinali con una spugnetta morbida.

: Il bagno è sicuramente l’ambiente in cui si formano le maggiori incrostazioni di calcare. Lo possiamo trovare sulla rubinetteria, ma

anche sui sanitari e sulle piastrelle. Dai rubinetti e da tutte le parti metalliche lo elimini strofinandole con un panno imbevuto di acqua calda e aceto. Le incrostazioni più ostinate dai sanitari e dalla doccia spariscono spruzzando direttamente la miscela di acqua e aceto sulle parti e lasciando agire per almeno 1 ora. Poi rimuovi con una spugna abrasiva e risciacqua. Per le piastrelle passa uno strofinaccio imbevuto sempre con la stessa miscela composta per metà da acqua e per metà da aceto bianco.

Il calcare può incrostare alcune parti della lavatrice danneggiandola irrimediabilmente. Per evitarlo è essenziale eliminare le tracce di calcare appena si formano. Puoi farlo in modo del tutto naturale utilizzando l’acido citrico. È la stessa sostanza attiva del limone, ma in commercio si trova con una concentrazione notevolmente più alta, che quindi garantisce una maggior efficacia. Puoi reperirlo in farmacia o nelle erboristerie. Prepara una miscela composta da 500 ml di acqua distillata e 100 g di acido citrico e mettila nella vaschetta dell’ammorbidente. Il pericolo calcare sarà scongiurato e il bucato risulterà incredibilmente morbido. (Salute, Gente casa)

Eliminare il calcare in CUCINA

Eliminare il calcare dalla LAVATRICE

Eliminare il calcare in bagno

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PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno VII – Numero 1276

SCIENZA E SALUTE

LA STIMOLAZIONE ELETTRICA AL POSTO DELLA GINNASTICA È RISCHIOSA?

Segnalati rari casi di rabdomiolisi (rottura delle fibre muscolari) dopo l'uso di stimolatori per la muscolatura: rischi e vantaggi della tonificazione senza sudore

A prima vista parrebbe l'uovo di Colombo per i pigroni: nessuno sforzo fisico, ma muscoli tonici grazie alla stimolazione elettrica in tutto il corpo. Un nuovo genere di ginnastica passiva che sta facendo proseliti ma su cui si addensano le prime nubi: stando a un gruppo di ricercatori, infatti, potrebbe aumentare il rischio di problemi come la rabdomiolisi, una patologia in cui le fibre muscolari si rompono rilasciando in circolo sostanze come calcio, acido urico e mioglobina.

Il primo caso in un ventenne Nicola Maffiuletti, dir. dello Human Performance Lab della Clinica ortopedica Schulthess di Zurigo, ha raccontato sulle pagine del British Medical Journal il caso di un ragazzo di vent'anni arrivato nel suo ospedale ad agosto dello scorso anno con grossi dolori muscolari dopo una sessione di “ginnastica” con uno stimolatore elettrico utilizzato su tutto il corpo.

: La rabdomiolisi infatti non è un evento così improbabile, né è così insolito che si verifichi dopo una stimolazione elettrica: si può infatti avere a seguito di malattie, con l'uso di alcuni farmaci, per colpa di un eccesso di attività fisica ma anche da danni muscolari diretti dovuti a traumi o,

appunto, a choc elettrici.

I SINTOMI: sono affaticamento, dolore muscolare, urine scure per via dell'aumento della mioglobina in

circolo;

CURA: si può curare abbastanza facilmente aumentando molto l'idratazione per consentire lo smaltimento

della mioglobina senza danni renali, ma è ovviamente importante prevenirla. «La stimolazione elettrica transcutanea sta prendendo piede come forma di esercizio fisico alternativo alla palestra, ma non abbiamo ancora prove scientifiche di sicurezza ed efficacia che ne giustifichino l'uso. Anche a seguito dei casi verificatosi, il Ministero della Salute israeliano ha emesso una raccomandazione per evitare che venga utilizzata senza supervisione di un medico, nelle palestre». Cautela, quindi, come sottolinea anche uno studio dell'Università di Granada condotto su un piccolissimo gruppo di volontari obesi (appena dodici, per cui si tratta di dati da prendere con le pinze) sottoposti a esercizio fisico ad alta intensità associato a stimolazione elettrica muscolare: si ottengono buoni risultati in termini di “risveglio” del metabolismo basale e si brucia il 30% di

calorie in più nella sessione di allenamento, ma vietato pensare che questa possa essere una scorciatoia per evitare lo sport.

«La stimolazione elettrica potrebbe servire in casi selezionati, ma va utilizzata come complemento all'attività fisica e solo sotto la supervisione di un medico. Per ora la strategia di marketing di questa tecnica ha prodotto più danni che benefici, tuttavia si tratta di un metodo che può avere una sua efficacia ottimizzando l'esercizio fisico, visto che può attivare simultaneamente più di 300 muscoli in tutto il corpo». Perciò, finché non saranno più chiari i reali vantaggi e i rischi, meglio essere cauti e soprattutto farsi seguire da un medico se si sceglie di provare questa strada. (Salute, Corriere)

QUALI RISCHI E BENEFICI?

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PAGINA 6 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno VII – Numero 1276

ORDINE: LOCANDINA CAMPAGNA INFORMATIVA per IDENTIFICARE i SEGNI PREMONITORI dell’ ALZHEIMER

L’Ordine in collaborazione con Federfarma e Dementia Friendly ha predisposto una locandina informativa per identificare i segni premonitori della malattia di Alzheimer.

Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli

La Bacheca

Le Locandine e i Volantini

saranno distribuite nei prossimi giorni a tutte le farmacie

di Napoli e Provincia.

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PAGINA 7 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1276

ORDINE: Progetto “Un FARMACO per TUTTI” e “UNA VISITA PER TUTTI”

I progetti hanno come obiettivo quello di contrastare la povertà sanitaria sia

mediante l’utilizzo di farmaci e di prodotti diversi dai farmaci come presidi medico

chirurgici o integratori e dispositivi medici non ancora scaduti provenienti da

donazione spontanea da parte di cittadini e Aziende

Farmaceutiche, nonché di organizzare visite specialistiche

gratuite attraverso il camper della salute dell’Ordine.

Al fine di favorire la prevenzione sul territorio, nonché di contribuire ad assicurare ai cittadini in difficoltà non solo i farmaci provenienti dal progetto “Un Farmaco per Tutti” ma anche forme di attività assistenziali, il Consiglio dell’Ordine ha deliberato di acquistare un CAMPER della SALUTE, da utilizzare sul territorio per pianificare in modo capillare, ed in collaborazione con medici specialisti e volontari, laddove siano richiesti nuove forme assistenziali e di prevenzione (Visite mediche specialistiche, Autoanalisi etc.). Tale iniziativa, denominata, “Una Visita per Tutti”, insieme al progetto “Un Farmaco per Tutti” andrebbe a costituire una sorta di “Servizio Sanitario Solidale” che merita di essere considerato e supportato in modo sistemico dal Nostro Ordine e da altre Istituzioni pubbliche.

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PAGINA 8 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1276

REGIONE CAMPANIA: CONCORSO STRAORDINARIO IN CORSO LA

VALUTAZIONE DEI TITOLI

BURC n. 65 del 3 Ottobre 2016, Decreto Presidente Giunta n. 203 del 28/09/2016

Di seguito la composizione della commissione: Prof. Vincenzo SANTAGADA, Presidente – Docente Università Federico II Napoli

Dott. Luigi RICCIO, Componente - Dirigente DG per la Tutela della Salute

Dott. Vincenzo DEL PIZZO, Componente - Farmacista Dirigente ASL Salerno

Dott.ssa Aurora CANNAVALE, Componente - Farmacista Titolare

Dott. Armando CUSANO, Componente - Farmacista esercente in farmacia

Per visualizzare il decreto pubblicato sul BURC, premere il seguente link:

http://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/news/1547-concorso-straordinario-campania

ORDINE: Istituito un Sussidio per i Colleghi Iscritti all’ALBO in Stato di Disoccupazione

Il Consiglio dell’Ordine al fine di offrire un sostegno economico agli iscritti all’Albo che si trovino in stato di disoccupazione involontaria e in difficoltà economica, ha approvato uno specifico “Fondo di solidarietà” messo a bilancio nel 2018. Il Regolamento, consultabile sul sito istituzionale dell’Ordine, prevede per l’anno 2017 l’erogazione di un sussidio nella misura massima di euro 150,00 pro capite in favore degli iscritti all’Albo che si trovano da almeno 12 mesi inoccupati e che versano in difficoltà economiche. Nel regolamento pubblicato sul sito sono chiariti i requisiti per la partecipazione; l’importo del fondo di solidarietà; le modalità di partecipazione.

L’istanza potrà essere presentata nel periodo dal 01 giugno al 30 settembre di ogni anno, corredata da: 1.Domanda di accesso al Sussidio, in carta libera (v. allegato - sito istituzionale)

ORDINE: ASSISTENZA LEGALE GRATUITA

Da Febbraio assistenza legale gratuita per tutti gli iscritti

Cari Colleghi, l’Ordine è lieto di informarvi che a seguito del bando 1635/15

del 20/10/2015, un gruppo di Avvocati si è reso disponibile ad offrire agli iscritti un servizio di assistenza

legale di primo livello. Il servizio è disponibile presso la sede dell’Ordine a partire dal 2 Febbraio p.v. e

per ogni successivo Martedì dalle 14.30 alle 16.30.

A tal fine, i Colleghi interessati potranno prenotarsi presso la segreteria dell’Ordine attraverso le

seguenti modalità: Telefonando al numero 081 551 0648; 2. Inviare un fax al numero 081 552 0961