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Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale -70%- Roma /Aut. GIPA/C/RM//05/2011 Anno 5 - Numero 3/2014 Notiziario Trimestrale della Cassa di Previdenza dei Biologi

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Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale -70%- Roma /Aut. GIPA/C/RM//05/2011

Anno 5 - Numero 3/2014Notiziario Trimestrale

della Cassa di Previdenza dei Biologi

sommario

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recensioni

rassegna stampa

contatti ENPAB

Anno 5 - Numero 3 • Luglio/Settembre 2014

Notiziario Trimestrale della Cassa di Previdenza dei Biologi

Associato all’USPIUnione StampaPeriodica Italiana

Direttore Responsabile

Sergio Nunziante

Hanno collaborato

Stefano Dumontet, Rosa Maria Serrao, Michele Ettorre,

Marina Baldi, Tiziana Stallone, Daria Ceccarelli.

ENPAB

Via di Porta Lavernale, 12 - 00153 Roma

Tel. 06.4554.7011 - Fax 06.4554.7036

mail: [email protected] - [email protected]

web: www.enpab.it

Ufficio Stampa

Rosa Maria Serrao - [email protected]

Grafica e impaginazione

Claudia Petracchi - [email protected]

Stampa

Fotolito Moggio - Strada Galli, 5 - Villa Adriana (Tivoli)

[email protected]

Tel. 0774.381922 - 0774.382426 - Fax 0774.509504

finito di stampare settembre 2014

Autorizzazione del Tribunale di Roma n. 464/2010 del 6 Dicembre 2010

Come vincere le abbuffateTiziana Stallone

Casse (di nuovo) in aiuto dello StatoA cura di Daria Ceccarelli

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abbiamo ricevutoBiologia dei microrganismi

Pneumo city. La città polmonare

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l’opinione 2Voto online tra democrazia e modernizzazioneL’Enpab per una libera espressione degli elettori

Sergio Nunziante

Enpab – Strumenti di comunicazioneRosa Maria Serrao

Comunicare se stessiUfficio Stampa ENPAB

comunicazione 22

focusL’Italia che vorrei, idee per una nuova stagione politica Stefano Dumontet

13

Al via la campagna di comunicazione

“Costruisci il tuo futuro”Ufficio Stampa ENPAB

Garanzia Giovani: Lo Stato di Attuazione in Italia

speciale istituzioni 32

La gestione di uno studio nutrizionaleI biologi nutrizionisti con maggiore esperienza

guidano i colleghi nella fase di start upTiziana Stallone

ENPAB sostiene i suoi biologi anche con l’assistenza sanitaria integrativaMichele Ettorre

news 17

consuntivo di un mandatoENPAB, motore dell’innovazione previdenzialeSergio Nunziante

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speciale ricercaCome comunicare diritto e scienzaIl difficile rapporto con i media

Marina Baldi

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speciale europaFondi UE, Professionisti come PmiAction Plan 2014-2020

Ufficio Legale e Centro Studi ENPAB

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speciale elezioniRegolamento elettoraleVoto on line: istruzioni per l’uso

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l’opinione

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Cara Collega, caro col-lega, questa rivista tigiungerà in prossimi-tà delle elezioni che

rinnoveranno le cariche diri-genziali del nostro Ente. Avevopreso un impegno ben preciso:tenerti costantemente informa-to sugli esiti della procedura dielezione online adottata dal-l’Enpab e sui riflessi della so-spensione – con un atto di ur-genza richiesto dal nostro Or-dine professionale - imposta daun provvedimento giudizialeche da subito abbiamo giudi-cato anomalo.Il Tribunale di Roma ha decisodefinitivamente in merito al re-clamo proposto dall’Enpab,che chiedeva la totale revisio-ne e annullamento dell’effica-cia della precedente ordinanzaemessa dal Giudice monocrati-co con la quale era stata so-spesa la procedura elettoraleonline deliberata dall’Ente edapprovata dai Ministeri vigilan-ti. Le nostre eccezioni sonostate pienamente accolte e lalegittimità dell’operazione divoto online è stata pienamentevalidata.

Non esiste alcun contrasto trail Regolamento elettorale e loStatuto dell’Ente. La proceduraelettorale online garantisce as-soluta segretezza e personalitàdel voto. La stessa è assistitada tutte le tutele e cautele tec-nologiche necessarie per impe-dirne un uso scorretto e im-proprio. Sussistono tutti i con-trolli che salvaguardano la ri-servatezza, la segretezza e lalibertà di espressione del voto,nonché l’anonimato del votan-te che non potrà essere asso-ciato in alcun modo al votoespresso. Il sistema adottatodall’Ente assicura la massimapartecipazione democratica e,con un sistema più sicuro eprotetto, assicura un risparmioeconomico. Sono questi insintesi i motivi che hanno por-tato il Tribunale di Roma a ri-tenere il reclamo propostodall’Enpab fondato e conse-guentemente a revocare l’ordi-nanza impugnata.L’antefatto: la nostra procedu-ra elettorale era stata sospesa16 ore prima dall’inizio delleoperazioni di voto. Il Giudicedel Tribunale di Roma accolse

un ricorso proposto dal Teso-riere del nostro Ordine Nazio-nale, dott. Pietro Sapia, dal Vi-cepresidente dott. AntonioCostantini e dal collega LuigiTagliaferro. Il dott. Costantinied il dott. Tagliaferro avevanoun sicuro preminente interessepersonale nella proposizionedel ricorso essendo entrambicandidati alle elezioni dell’En-pab nella lista Calcatelli. An-che l’Ordine Nazionale deiBiologi presentò un autonomointervento a sostegno dei ri-correnti Sapia, Costantini e Ta-gliaferro, intervento che porta-va la firma del nostro Presi-dente dott. Ermanno Calcatel-li. Il provvedimento del Giudi-ce Bianchini non ci ha maiconvinto: non abbiamo mainascosto le nostre perplessitàin quanto ci saremmo aspetta-ti una sua maggiore cautelanell’assumersi il “carico” delladecisione e delle sue nefasteconseguenze.Sta di fatto che la decisionedel Tribunale di Roma, nellasua composizione collegiale,ha smentito punto per puntola deduzione che sorreggeva la

Sergio NunziantePresidente ENPAB

democrazia e modernizzazioneL’Enpab per una libera espressione degli elettori

Il voto online tra

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l’opinione

decisione del Giudice Bianchini.In tutto questo rincorrersi diprovvedimenti giudiziali l’Enpabha subito non solo un danno intermini di serena operatività egestione ma anche economico,che purtroppo - in un sistemagiudiziale in alcuni casi eccessi-vamente garantista quale quelloitaliano - i ricorrenti non rimbor-seranno mai.Questo significa che le ingentispese per l’organizzazione delleelezioni, che tutti noi abbiamosostenuto in quanto biologiiscritti all’Enpab, non sarannomai rimborsate dal custode delnostro Albo professionale chedovrebbe tutelarci, difenderci epromuovere la professione. E’ il caso di far notare che il votoonline assicura, insieme agli spa-zi di democrazia diretta, anchemaggiore trasparenza, sicurezzae facilità di accesso al diritto delvoto. Si eliminano, infatti, le far-raginose procedure legate al votoper corrispondenza che – comeconfermato dalle recenti vicende– si presta a facili strumentazio-ni e manipolazioni.A nostro avviso, il voto onlinenon è una semplice novità resadisponibile dall’avanzamentodelle realizzazioni tecniche del-l’informatica. Riteniamo sia indi-spensabile tendere ad un conti-nuo miglioramento della gestio-ne dell’Ente, soprattutto attraver-so la massima partecipazionedegli iscritti ai momenti impor-tanti della vita dell’ENPAB. Se latecnologia può aiutarci, è dove-roso utilizzarla.Democrazia significa controllo e

partecipazione: il voto onlinemassimizza sia il controllo che lapartecipazione. La comodità dipoter votare da qualsiasi posta-zione informatica connessa alweb, in qualsiasi momento ed inun qualsiasi luogo è senza dub-bio uno degli aspetti fondamen-tali di questa piccola rivoluzione.Il ritmo sempre più incalzante, acui la vita moderna ci costringe,obbliga a modificare le modalitàcon cui adempiamo ai nostri do-veri e godiamo dei nostri dirittidi cittadini, nel senso di sempli-ficare al massimo tutte le proce-dure. A questo si aggiunge il no-stro diritto al controllo delle atti-vità che ci riguardano e che han-no un impatto sulla nostra vitadi tutti i giorni. Il voto onlinepermette di conoscere in temporeale i risultati delle elezioni sen-za soluzione di continuità tra ilmomento in cui si chiuderanno iseggi e quello in cui si conosce-ranno i risultati.Ci sembra che una categoria diprofessionisti moderni, quali ibiologi sono, debba essere mes-sa in grado di utilizzare tutti ipiù progrediti strumenti per esse-re al passo con i tempi. Uno degli elementi in assolutopiù incidenti sulla trasparenza e lalegittimità delle elezioni è rappre-sentato senza dubbio dalla “cer-tezza” dei risultati. Ciò che abbia-mo votato si realizza nella futuradirigenza dell’Ente: donne ed uo-mini scelti per le loro competenzee comprovate attitudini al “benecomune”. Non nascondiamo gliattacchi, palesi e nascosti, che daalcune fasce della categoria ci so-

no stati mossi proprio per l’averdeprecato sempre scelte di gestio-ne dell’Ente che non andavanonella direzione della trasparenza.L’aver ottenuto dai Ministeri l’ap-provazione del voto online è unavittoria in tal senso.Per tornare all’elemento demo-crazia, ci preme sottolineare chel’innovativa modifica allo statu-to, voluta dal CdA e dal CIG del-l’ENPAB, circa l’incompatibilitàdelle cariche tra ENPAB ed Ordi-ne Nazionale dei Biologi è statavoluta proprio nel nome dellatrasparenza, per una maggiorechiarezza dei rapporti e dei di-versi ruoli esercitati da questidue Enti. La libera espressione del voto, anostro avviso, non deve esserecontaminata da cattiva informa-zione, ma deve essere esercitatasempre e comunque per la mi-gliore gestione del nostro futuroprevidenziale. Non è solo una questione dimodernità, dunque, il principioche ha mosso il nostro Ente allapromozione del voto online, mala ferma volontà di assicurare adogni iscritto il totale controllodel proprio voto. Il voto online rappresenta unpasso avanti verso la moderniz-zazione dei rapporti tra Ente ediscritti, modernizzazione neces-saria, anzi indispensabile, peraumentare gli spazi di democra-zia diretta. Siamo certi che il vo-to online favorirà la partecipazio-ne al rinnovo delle cariche del-l’Ente e permetterà un più direttocontatto tra i futuri eletti e noiiscritti.

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consuntivo di un mandato

Questo mio contributo vuole essere estremamente concreto e basarsi sui fatti, sugliobiettivi realizzati e sulla via aperta dai Consigli uscenti nella direzione di unagestione virtuosa e moderna dell’ENPAB.

ENPAB, motoredell’innovazioneprevidenziale

Sergio NunziantePresidente ENPAB

Adeguatezza delle prestazioniNon a caso è questo il primo te-ma che intendo affrontare. E’ in-fatti il tema più critico, vista ladebole sostenibilità sociale del si-stema previdenziale contributivo.Occorre ricordare che l’ENPAB,istituita grazie alla Legge 103 del1996, nasce come Ente previ-denziale con sistema contributi-vo. Ciò significa che ogni iscrittoriceverà, come rateo di pensione,il contributo soggettivo da luiversato, rivalutato annualmentesecondo le indicazioni ministe-riali, moltiplicato per un fattoredi conversione che tiene contodell’aspettativa di vita. In parolepovere, più si versa più la pen-sione sarà consistente, meno siversa meno la pensione sarà di-gnitosa. Se questo sistema “blin-da” la sostenibilità economicadell’Ente, che non potrà mai an-

dare in default, apre un profondodisagio sul fronte della sostenibi-lità sociale. La sostenibilità eco-nomica si conquista, dunque,sacrificando l’adeguatezza dellepensioni.Bisogna dunque arrendersi al-l’evidenza di un’impostazioneprevidenziale impietosa? Non c’è veramente nulla da fare?La risposta è sì, c’è da fare e cisono concrete possibilità di su-perare i vincoli economici che sioppongono al raggiungimentodella sostenibilità sociale dellepensioni. Alcune delle iniziative possibilisono in fase del tutto progettuale(le troverete alla fine di quest’ar-ticolo nel paragrafo “Cose da fa-re”) e riguardano l’impostazioneprevidenziale di altri paesi euro-pei come la Svezia e l’Olanda,dove si sperimenta un interes-

sante sistema misto tra contribu-tivo e retributivo. Altre possibilistrategie per far crescere il mon-tante di noi iscritti sono state in-vece già attuate, anche grazie allavoro svolto insieme alle altreCasse dei professionisti. Mi riferi-sco al graduale aumento delcontributo soggettivo dal 10 al15%, che permetterà di incre-mentare in modo significativo lapensione di noi iscritti. Per chi ri-tiene che il contributo soggettivoal 15% sia troppo oneroso, ricor-do che se non esistesse l’EN-PAB, i biologi dovrebbero versarei loro contributi previdenziali allagestione separata INPS. In que-sto caso il contributo soggettivosarebbe del 27,72%. Lo sforzo che tutti noi facciamonell’incrementare i versamenti re-lativi al nostro contributo sog-gettivo è ripagato da un’impor-

consuntivo di un mandato

tante conquista. Mi riferisco allacontrattazione sul contributo in-tegrativo, che come tutti voi sa-pete è passato dal 2 al 4%. I nostri Ministeri vigilanti sonostati sempre fermissimi nel di-chiarare che il contributo integra-tivo non può essere in alcun mo-do utilizzato a fini previdenziali,anche in presenza di significativiavanzi di bilancio, ma deve esse-re impiegato esclusivamente perinterventi di assistenza e per lespese di gestione dell’Ente.Bene, l’esserci dichiarati disponi-bili ad aumentare il contributosoggettivo dal 10 al 15%, ci hapermesso di ottenere che il 2% diaumento sul contributo integrati-vo possa essere interamente ver-sato sul montante dell’iscritto.Tutto ciò ha contribuito ad au-mentare il tasso di sostituzione ea rendere la pensione un po’ piùsostenibile sul piano sociale.Sempre sul fronte dell’adegua-tezza delle prestazioni pensioni-stiche desidero ricordare una no-stra recentissima e rivoluzionariadelibera. Mi riferisco alla decisione di in-crementare di 3.000 euro il mon-tante di ogni iscritto, utilizzandole riserve attive dell’Ente che, per

i Ministeri, dovrebbero servireesclusivamente per interventi disolidarietà e per la gestione cor-rente. Si tratta di una manovra da circa36 milioni di euro. Il bilanciotecnico a 50 anni, commissiona-to specificamente per valutarel’impatto di tale iniziativa, ha di-mostrato la perfetta stabilità fi-nanziaria dell’ENPAB sul lungoperiodo, anche in presenza di ta-le esborso. La nostra idea è che le riserve at-tive dell’Ente sono di tutti noi ea tutti noi dovrebbero ritornare.La delibera è ora al vaglio dei Mi-nisteri vigilanti per la definitivaapprovazione, prima di diventareoperativa. Una palese ingiustizia fiscale,che si traduce in una secca perdi-ta economica per noi iscritti, èdovuta alla “doppia tassazione”,una storia tutta italiana che pe-nalizza solo i professionisti pen-sionati del nostro paese. Si trat-ta, in breve, di un doppioprelievo fiscale che è opera-to, la prima vol-ta, come tassasulla rivalu-tazionedel

contributo soggettivo e una se-conda volta come tassa sul rateopensionistico. La battaglia pereliminare questa palese ingiusti-zia è uno degli obiettivi prioritariche i prossimi Consigli dell’Entedovranno porsi. Questa battaglia è già stata por-tata avanti dai Consigli uscenti,in collaborazione con le altreCasse dei professionisti, ma lastrada da percorrere è ancoralunga. Penso che sarà necessariosollevare la questione a livellocomunitario per avere più chan-ce di vittoria.Abbiamo dimostrato che gliavanzi di gestione possono sen-sibilmente contribuire al miglio-ramento delle pensioni. Perchési possa procedere in questosenso, è importante recuperarel’autonomia gestionale che purla legge ci riconosce. Intendo di-re che le Casse dei professionisti– ENPAB inclusa -, pur essendofondazioni private vengono in-

serite, per puro artificio delbilancio dello Stato, tra gliEnti pubblici. La nostra pre-senza nell’elenco ISTAT delleistituzioni pubbliche è un pa-radosso non scevro da con-seguenze negative.

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consuntivo di un mandato

Infatti, siamo obbligati a sotto-stare a una serie di regole chevincolano i bilanci e le spese del-la pubblica amministrazione. Gli obblighi dettati dalla spen-ding review, ad esempio, diven-gono vincolanti anche per noi,senza peraltro consentirci rispar-mi di scala, anzi è vero l’esattocontrario. Il tentativo di portar fuori dal-l’elenco ISTAT le Casse di previ-denza private non ha dato i frut-ti sperati. I prossimi Consigli do-vranno confrontarsi con questoulteriore problema. Anche inquesto caso sarà necessario ri-volgersi alla Commissione Euro-pea.Sempre in tema di adeguatezzadelle prestazioni, esiste un’altracriticità alla soluzione della qualei Consigli uscenti hanno moltolavorato. Si tratta della modificadell’articolo 9 della legge n.335/95. Come tutti voi sapete, i contri-buti soggettivi versati da noiiscritti vengono ogni anno riva-lutati di un’aliquota corrispon-dente alla media quinquennaledel PIL nominale. Questa norma,definita appunto dall’articolo 9della legge citata, si rivela positi-va in momenti in cui l’economiacresce, ma rischia di diventarepericolosa in momenti in cuil’economia ristagna o regredisce.Se il PIL diventasse negativo, siavrebbe una sfavorevole ripercus-sione sui nostri montanti. Perquesto motivo, bisognerebbemodificare il citato articolo 9, inmodo da evitare una tale even-tualità.

I risultati finanziariLe performance finanziarie del-l’ENPAB sono sicuramente de-gne di nota. In questi anniun’attenta amministrazione del-le risorse da parte dei Consigliuscenti ha permesso di realizza-re un risparmio di 44 milioni dieuro. A questi si aggiungono 17milioni di euro derivanti dalmaggior rendimento degli inve-stimenti. Questo significa cheuna rigorosissima gestione degliinvestimenti ha permesso di su-perare ogni anno gli obiettivi mi-nisteriali di rivalutazione deimontanti di tutti noi e di ritro-varsi, alla fine del mandato degliattuali Consigli, con una note-vole riserva finanziaria da desti-nare ad interventi a favore degliiscritti.

AssistenzaLa politica di assistenza dell’EN-PAB è concepita come interventidi sostegno al reddito dei colle-ghi ancora in attività ed a quellodei pensionati. Le nostre iniziati-ve assistenziali non sono state,dunque, concepite come azionisingole e disorganiche, ma comeun sistema coerente in grado disoddisfare bisogni che vanno dasituazioni di emergenza (spesefunerarie, assistenza sui prestiti

bancari, sostegno economicoper calamità naturali, polizza sa-nitaria, ecc.) ai necessari mo-menti di riposo (convenzionicon alberghi, terme, società dinavigazione, ecc.).Due recentissimi ed importantiprovvedimenti a sostegno dellefamiglie sono l’adeguamento alminimo sociale delle pensioni dicolleghi prematuramente scom-parsi e il contributo di paternitàa beneficio di quelle famiglie incui il papà è nostro iscritto e lamamma non percepisce indenni-tà di maternità. Le iniziative messe in essere so-no troppe per tentarne una disa-mina in questa sede. Rimandia-mo, per ulteriori approfondimen-ti sul tema, al nostro sito, dovesono reperibili tutte le informa-zioni sulle forme di assistenza esulle modalità di accesso.

ComunicazioneUn’efficace strategia di comuni-cazione migliora la visibilità el’autorevolezza dell’Ente all’ester-no e rende più efficaci i rapportitra Ente ed iscritti. E’ questa laragione che ci ha spinto a poten-ziare i servizi di comunicazionedell’ENPAB attraverso la realizza-zione di ENPABMagazine, di unrinnovato sito web, del servizio

di newsletter e di SMS, del Biolo-gy Forum, della nostra paginaFacebook e Twitter.La comunicazione è unostrumento essenzialeper gestire in manie-ra moderna ed efficaceil nostro Ente. L’aver creato unUfficio Stampa ci ha permesso diinterloquire con i quotidiani eco-nomici e di aprire un canale pri-vilegiato per illustrare sui mediala nostra filosofia gestionale. ENPABMagazine ha ospitatol’opinione di autorevoli rappre-sentanti del governo, di giornali-sti e ricercatori ed ha pubblicatoarticoli di approfondimento sulletematiche e le problematicheprevidenziali. Il nostro magazineè divenuto un importante stru-mento di collegamento tra noiiscritti e di diffusione delle piùimportanti iniziative intrapresedall’ENPAB a tutela degli iscritti.I Convegni “A Scuola di Previ-denza” rientrano a pieno titolonel nostro programma di comu-nicazione. Grazie a questi eventisiamo venuti in contatto concentinaia di colleghi in tutt’Italiada cui abbiamo appreso notiziedi prima mano sulla professionee a cui abbiamo illustrato la na-tura della moderna previdenzaprofessionale.

Azioni di modernizzazioneSono state realizzate due impor-tanti azioni di modernizzazionedell’Ente. Mi riferisco all’incom-patibilità delle cariche tra Consi-gli dell’ENPAB e Consigli dell’Or-dine, in osservanza ad un princi-pio di divisione dei poteri alla

base di tut-te le moderne democrazie, e alvoto online. Le moderne tecno-logie permettono di aumentare ilgrado di partecipazione demo-cratica al rinnovo delle rappre-sentanze grazie a sistemi infor-matici sicuri e trasparenti. Lechiavi di sicurezza, che assicura-no l’inviolabilità del voto, hannolo stesso livello di garanzia deisistemi in uso in ambito banca-rio per proteggere i nostri conti, inostri prelievi da sportelli Banco-mat e i nostri acquisti online otramite POS.

Cosa rimane da fareRimangono da fare ancora moltecose e molte altre se ne palese-ranno nel prossimo futuro. Per lemolte cose da fare abbiamo giàtracciato un percorso, che spe-riamo possa essere d’aiuto ainuovi Consigli. Mi riferisco alproblema della doppia tassazio-ne, a cui abbiamo già accennato,per il quale esiste una strategiacomune elaborata in seno all’As-sociazione delle Casse di previ-denza dei professionisti. Cosìcome esiste una strategia comu-ne per il ricorso da presentare al-la Commissione Europea per faruscire le nostre Casse dall’elencoISTAT degli Enti pubblici.

Nell’ambito della razionalizza-zione delle risorse è inprogetto la creazione di

un centro servizi comuneper tutte le Casse dei pro-

fessionisti, in modo da po-ter realizzare economie discala e liberare risorse da de-stinare ad azioni in favore

degli iscritti.Infine, ma non per ultimo, miauspico che i nuovi Consigli vo-gliano riflettere sulle forme previ-denziali miste sperimentate daSvezia ed Olanda per studiarnela possibile implementazione. Inquesti due Paesi si sono adottatemisure per garantire la stabilitàfinanziaria del sistema previden-ziale a lungo termine senza sa-crificare la loro sostenibilità so-ciale, come sta avvenendo in Ita-lia. Le Casse dei professionistipossono dare un importantecontributo al Paese se agisconoda motore dell’innovazione delsistema pensionistico.

ConclusioniDesidero concludere la disaminadel lavoro svolto dai Consiglieriuscenti con un auspicio. Le sfideche i nuovi Consiglieri debbonoraccogliere presuppongono unlavoro di squadra importante. Gliobiettivi non possono essere rag-giunti se non con un impegnocollettivo, organico e cooperati-vo di tutti. Auspico, dunque,che il responso del voto telema-tico permetta una gestione cora-le dell’Ente in piena armonia esintonia tra Consiglio di Ammi-nistrazione e Consiglio di Indi-rizzo Generale.

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consuntivo di un mandato

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speciale elezioni

ART. 1OGGETTO

1. Il presente Regolamento elettorale stabilisce lenorme per l’elezione degli Organi collegiali del-l’Ente Nazionale di Previdenza ed Assistenza peri Biologi.

2. Le elezioni si svolgeranno esclusivamente pervia telematica.

3. Il Consiglio di Indirizzo Generale, in conformitàa quanto disposto dall’art. 6, comma 1, delloStatuto dell’Ente è composto da un numero dimembri elettivi, corrispondente al rapporto diuno ogni mille iscritti all’Ente, con arrotonda-mento all’unità intera per ogni frazione inferioreai mille, eletti mediante votazione segreta.

4. Il Consiglio di Amministrazione, in conformitàcon quanto disposto dall’art. 9, comma 1, delloStatuto dell’Ente, è costituito da cinque membrieletti mediante votazione segreta.

ART. 2ELETTORATO ATTIVO E PASSIVO

1. Sono titolari del diritto di elettorato attivo gliiscritti all’Ente ed i pensionati diretti che risulti-no tali alla data di indizione delle elezioni.

2. Sono titolari del diritto di elettorato passivo gliiscritti all’Ente che risultino tali secondo quantodisposto dal precedente comma e che siano inpossesso dei requisiti di onorabilità e di professio-nalità indicati dall’art. 14 dello Statuto dell’Ente.

3. Non godono dell’elettorato passivo gli iscrittiall’Ente che sono componenti del Punto Assi-stenza Centrale (PAC) e dei Punti di AssistenzaPeriferico (PAP).

ART. 3DATA DELLE ELEZIONI

Il Presidente dell’Ente, almeno tre mesi prima delladata di scadenza del Consiglio di Indirizzo Genera-le e del Consiglio di Amministrazione in carica, fis-sa la data delle elezioni che, nel rispetto del princi-pio della contestualità potranno avere luogo in unoo più giorni consecutivi, nei quarantacinque giornidalla predetta scadenza; stabilisce altresì l’eventua-le data di svolgimento delle elezioni in secondaconvocazione, ai sensi dell’art. 6, comma 2, letterah) dello Statuto, a distanza di non meno di diecigiorni dalla prima, escludendo in ogni caso dalcomputo il periodo feriale 1° agosto/15 settembre.

ART. 4PREDISPOSIZIONE DEGLI ELENCHI DEGLI

ELETTORI E DEL MATERIALE ELETTORALE

1. Contestualmente alla deliberazione di indizionedelle elezioni, il Presidente dell’Ente sottoponealla convalida del Consiglio di Amministrazionel’elenco degli aventi diritto al voto, costituito dainominativi degli iscritti indicati al precedenteart. 2;

Regolamento delle Procedure Elettorali dei Componenti Il Consiglio di Indirizzo Generale ed

Il Consiglio di Amministrazione

Roma

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2. Al fine di provvedere alle operazioni di voto ilConsiglio di amministrazione, autoriz-zando le spese all’uopo necessarie,predispone ed approva quanto se-gue:a) circolare illustrativa delle nor-

me e delle procedure perl’elezione del Consiglio diindirizzo generale e delConsiglio di Ammini-strazione;

b) avviso di convocazioneche verrà spedito con mezzoche ne comprovi la ricezione aciascun elettore con l’indicazionedella data, del luogo e dell’orario incui si terranno le elezioni in prima ed in se-conda convocazione, insieme alle indicazioniutili per le svolgimento delle elezioni;

c) modulo di mancata ricezione o smarrimentocredenziali di accesso al voto;

d) il numero degli eleggibili per il Consiglio di in-dirizzo generale;

e) le modalità di presentazione delle candidature;f) lo schema del verbale per le operazioni di voto.

ART. 5CONVOCAZIONE E

COMUNICAZIONI ELETTORALI1. Trenta giorni prima dell’inizio delle operazioni

elettorali, il Presidente dell’Ente dà incarico diprovvedere ad inviare a ciascun avente diritto alvoto con mezzo che ne comprovi la ricezione:• L’avviso di convocazione di cui all’art. 4,

comma 2, lett. b);• La circolare illustrativa di cui all’art. 4, comma

2, lett. a);• PIN per esercitare il diritto al voto.

Nella convocazione elettorale dovranno essere in-dicati:a) luogo, giorno ed ora di apertura e chiusura

del Punto Assistenza Centrale (PAC) e deiPunti Assistenza Periferici (PAP) della prima edella seconda convocazione;

b) le norme per il voto on line;c) le modalità di presentazione delle candidature.

ART. 6CANDIDATURE

1.Gli iscritti all’Ente potranno far pervenire alConsiglio di Amministrazione la propria candi-datura, a pena di irricevibilità, entro le ore 12:00del 20° giorno antecedente la data della primaconvocazione elettorale, unicamente medianteraccomandata con ricevuta di ritorno, conte-nente domanda con allegata autocertificazione,redatta a termini di legge, attestante il possessodei requisiti di cui al precedente art. 2, comma2.

2. Le candidature devono contenere i dati anagra-fici, di iscrizione all’Ente, l’indicazione dellacandidatura al Consiglio di Indirizzo Generale oal Consiglio di Amministrazione, oltre ad indi-care la posizione dell’iscritto in relazione all’art.1 del Dlgs. 10 febbraio 1996, n. 103.

3. Il Consiglio di Amministrazione, verificata la re-golarità delle candidature, ne dà comunicazioneai candidati entro settantadue (72) ore tramitetelegramma.

4. Le candidature non presentate nel rispetto diquanto previsto nei precedenti commi non so-no ammesse.

ART. 7PUNTO ASSISTENZA CENTRALE (PAC)

E PUNTI DI ASSISTENZA PERIFERICI (PAP)1. Gli aventi diritto al voto di cui all’art. 4, comma

1, possono esercitare tale diritto presso il PuntoAssistenza Centrale (PAC), istituito nella sededell’Ente, ovvero presso uno dei Punti di Assi-stenza Periferici (PAP) di cui al successivo com-

speciale elezioni

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speciale elezioni

ma ovvero nelle modalità prevista dal successivoart. 9.

2. Quarantacinque giorni prima dell’inizio delleoperazioni elettorali, il Consiglio di Amministra-zione individua i locali idonei ad assicurare lasegretezza del voto e la visibilità delle operazio-ni elettorali, presso i quali verranno istituiti i PAPper l’espressione del voto on line.

3. Il Consiglio di Amministrazione procederà al-l’istituzione del PAP in relazione al numero degliiscritti ed alla realtà territoriale.

ART. 8PREDISPOSIZIONE MATERIALE

ELETTORALE E ORGANIZZAZIONE PAC E PAP

1. Otto giorni prima dello svolgimento delle elezio-ni il Consiglio di Amministrazione nomina icomponenti del PAC costituito da un Responsa-bile, quattro assistenti e quattro supplenti, sceltitra gli elettori non candidati.

2. Entro la data di cui al precedente comma, ilConsiglio di Amministrazione dell’Ente, nominatra gli iscritti all’Ente stesso, non candidati, unResponsabile e due assitenti per ciascun PAP.

3. Per ciascun componente responsabile del PAC edei PAP viene nominato un supplente.

4. Nel PAC ed in ogni PAP devono essere garantiti:a) la disponibilità di strutture informatiche ade-

guate all’espressione del voto degli aventi di-ritto;

b) l’adeguata esposizione degli elenchi dei can-didati e della circolare illustrativa delle normee delle procedure elettorali di cui al presenteregolamento;

c) l’ordinato afflusso degli elettori in modo taleda dividere quanti stanno votan-do da coloro che sono in attesadi esprimere il voto al fine di ga-rantire l’assoluta segretezza dellostesso voto;

d) la possibilità di assistere gli aven-ti diritto AL VOTO che dichiari-no la mancata ricezione o losmarrimento, per il rilascio dinuovi PIN.

ART. 9OPERAZIONI DI VOTO

1. Le operazioni di voto dovranno svolgersi nell’ar-co di tempo determinato nel precedente art. 3per almeno otto ore al giorno.

2. Le elezioni si svolgono a voto segreto, e senzaammissioni di deleghe, nei giorni e nell’orarioindicati nell’avviso di convocazione presso ilPAC, i PAP e qualunque postazione informaticaaccedendo al sito www.enpab.it, poi successiva-mente entrando nella propria area riservata e,tramite PIN appositamente generato, all’AREAELEZIONI ENPAB in cui sono presenti le schedeelettorali del Consiglio di Indirizzo Generale equelle del Consiglio di Amministrazione con inomi dei candidati in ordine alfabetico.

3. La chiusura delle votazioni deve avvenire nellostesso giorno e nella stessa ora, così come fissa-ti dal Consiglio di Amministrazione.

ART. 10FORMALITÀ RELATIVE AL VOTO

1. Il responsabile del PAC ed i responsabili dei PAPammettono al voto l’elettore.

2. L’elettore che dichiari per iscritto, mediante com-pilazione di apposito modulo predisposto, dinon aver ricevuto le credenziali per l’eserciziodel voto o di averle smarrite, può chiederne nuo-vo rilascio ai responsabili del PAC e dei PAP, iquali attiveranno la procedura di rilascio dellenuove credenziali, redigendo apposito verbale eprovvedendo all’annullamento di quelle rilasciateprecedentemente.

3. L’elettore può esprimere il proprio voto anchemediante qualunque connessione internet colle-gandosi al sito ww.enpab.it, accedendo con le

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speciale elezioni

proprie credenziali all’area riservata e successiva-mente accedendo all’area ELEZIONI digitandol’apposito PIN per l’esercizio del diritto al voto.

ART. 11SCRUTINIO

1. Le operazioni di scrutinio sono pubbliche edavranno inizio senza soluzione di continuitàcon la chiusura delle operazioni di voto. Accer-tato il numero complessivo di coloro che hannovotato, il Responsabile del PAC, qualora i votan-ti siano almeno un terzo degli elettori, dà inizioalle operazioni di scrutinio, coadiuvato dagli as-sistenti.

2. Qualora invece, dalla consultazione di cui alcomma 2, risulti che il numero dei votanti è in-feriore ad un terzo degli elettori, il Responsabiledel PAC rinvia le operazioni elettorali alla datafissata per la seconda convocazione, per la cuivalidità, ai sensi dell’art. 2, comma 2, lettera g)dello Statuto, è necessaria la partecipazione alvoto di almeno un sesto degli aventi diritto.

3. Il Responsabile del PAC dà inizio allo scrutinioelettronico procedendo prima con quello relativoalla votazione per l’elezione del Consiglio di Am-ministrazione e successivamente a quello per leelezioni del Consiglio di Indirizzo Generale.

ART. 12VERBALE ED OPERAZIONI CONCLUSIVE

1. Ultimato lo scrutinio, il Responsabile del PACchiude il verbale delle operazioni e ne predispo-ne due copie sottoscrivendole in ogni foglio in-sieme agli assistenti del PAC.

2. Una copia del verbale viene trasmessa al Presi-dente dell’Ente a cura del Responsabile del PAC.

3. Il Presidente dell’Ente, preso atto dei nominativi

eletti, comunica loro, mediante telegramma, di in-viare entro il termine perentorio di trenta (30)giorni la documentazione in originale o copiaconforme autenticata da pubblico ufficiale.

ART. 13COMMISSIONE ELETTORALE E

DECISIONE DELLE CONTESTAZIONI1. Dal Consiglio di Amministrazione viene nomi-

nata la Commissione elettorale che sarà compo-sta da cinque (5) biologi, non candidati, iscrittiall’ENPAB.

2. Tutte le questioni inerenti le operazioni di votoe le relative contestazioni vengono decise dallasuddetta Commissione elettorale.

ART. 14PROCLAMAZIONE DEGLI ELETTI

1. La Commissione, esaminata la documentazionepervenuta a supporto delle autocertificazioni in-viate ai sensi dell’art. 6 del presente Regolamen-to, nel rispetto di quanto previsto dall’art. 6,comma 2, lettera l) e dall’art. 9, comma 2 delloStatuto, comunica l’esito dell’esame della docu-mentazione pervenuta al Presidente dell’Ente.

2. Il Presidente dell’Ente, acquisito l’esito della pro-cedure di cui al paragrafo precedente, proclame-rà eletti i candidati che avranno ricevuto il mag-gior numero di voti.

3. In caso di parità è proclamato eletto l’iscrittocon maggiore anzianità di iscrizione all’Ente o,in caso di ulteriore parità, il maggiore di età.

4. La proclamazione è raccolta in apposito verbalee viene resa pubblica mediante avviso affisso neilocali dell’Ente e pubblicato sul sito istituzionaledell’Ente stesso.

5. La proclamazione viene altresì comunicata a cia-scun eletto con un mezzo che ne comprovi la ri-cezione.

6. I risultati delle elezioni sono, quindi, comunicatial Ministero del Lavoro e della Previdenza Socia-le, per l’iscrizione degli eletti nell’Albo di cui al-l’art. 4, comma 1, del Decreto Legislativo 30 giu-gno 1994, n. 509 ed al Decreto del Ministero delLavoro 2 maggio 1996, n. 337.

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speciale elezioni

Le elezioni si svolgeranno in prima convocazione ve-nerdì 17 e sabato 18 ottobre 2014, dalle ore 10:00 alleore 18:00 e, nel caso non si raggiunga il quorum neces-sario, in seconda convocazione venerdì 14 e sabato15 novembre 2014, dalle ore 10:00 alle ore 18:00.

Si ricorda che la procedura di voto è esclusivamente TELEMATICA.

Si potrà votare, nei giorni e nelle ore indicati, da qualsiasi computer connesso ad internet accedendoal sito www.enpab.it. Una volta connessi al sito dell’Ente si dovrà:

1. accedere alla propria Area Riservata utilizzando necessariamente la PASSWORD personale già inpossesso di ogni iscritto (la richiesta della password smarrita o dimenticata dovrà essere effettuatacontattando direttamente l’Ente formulando una specifica richiesta tramite l’account pec per-sonale con una mail da inviare all’indirizzo [email protected]);

2. accedere all’AREA ELEZIONI ENPAB inserendo il codice PIN che sarà recapitato per posta rac-comandata presso la residenza dell’iscritto (o il domicilio speciale ove indicato);

3. infine esercitare il diritto di voto.In quest’area saranno presenti i nomi dei candidati per il Consiglio di Indirizzo Generale e per il Consiglio di Amministrazione riportati in due distinti elenchi e ordinati in ordine alfabetico.

Pertanto per esercitare il diritto di voto si dovrà essere in possesso sia della PASSWORDper accedere all’Area Riservata e sia del codice PIN per accedere all’Area Elezioni Enpab.

Per facilitare l’accesso al voto ai colleghi che hanno bisogno di assistenza tecnica, saranno istituiti deiPunti di Assistenza Periferica, delocalizzati su tutto il territorio nazionale, il cui elenco è disponibilesul sito www.enpab.it.

Sarà anche istituito un Punto di Assistenza Centrale presso la sede dell’Ente in via di Porta Lavernale12, 00153 Roma. I Punti di Assistenza Periferica ed il Punto di Assistenza Centrale saranno aperti neigiorni e nelle ore indicati per la prima e seconda convocazione.E’ importantissimo conservare il Codice PIN che dovrà essere utilizzato in ipotesi diesercizio del voto per la eventuale seconda convocazione delle elezioni che si terrannoil 14 e 15 novembre 2014.

ART. 15PRIMA CONVOCAZIONE ED

INSEDIAMENTO NELLE CARICHEIl Presidente uscente dell’Ente convoca, nel rispettodelle procedure previste dallo Statuto, il nuovoConsiglio di Indirizzo Generale ed il nuovo Consi-glio di Amministrazione.

ART. 16NORMA FINALE

1. Tutte le spese necessarie all’applicazione del pre-sente Regolamento sono a carico dell’Ente.

2. Entro venti giorni dalla data di proclamazione de-gli eletti a componenti del Consiglio di Indirizzo

Generale e del Consiglio di Amministrazione,ogni iscritto può proporre ricorso avverso la vali-dità delle operazioni elettorali alla Commissione,che decide in via definitiva nel termine di cento-venti giorni dalla presentazione del ricorso stes-so. La presentazione del ricorso non sospende lavalidità delle elezioni.

3. Per quanto non espressamente previsto dal pre-sente regolamento, si applicano le disposizionidel Codice Civile e dello Statuto dell’Ente appro-vato con decreto interministeriale del Ministerodel Lavoro e della Previdenza Sociale, di concer-to con il Ministero del Tesoro, in data 16 luglio1997.

VOTO ON LINE, ISTRUZIONI PER L’USO

La crisi eco-nomica cheattraversia-mo è un te-

ma tanto discussoquanto, paradossal-

mente, poco appro-fondito. Le notizie si

accavallano, si contrad-dicono, si smentiscono e

si confermano di volta in voltacontribuendo ad aumentare unaconfusione resa più grave da unadrammatica situazione sociale.La crisi sembra essere finitaquando i quotidiani titolano“Siamo fuori dal tunnel” e sem-bra, al contrario, senza finequando, qualche giorno dopo,gli stessi quotidiani mettono inevidenza che la crisi sarà ancoralunga.La crisi ci interessa soprattuttoper i suoi riscontri occupazionalinei confronti dei liberi professio-nisti. L’economia rallenta, si ridu-cono i redditi, si ridimensionanole spese e le priorità sociali e leattività libero-professionali ne ri-

sentono. Il risultato di tutto ciò siribalta negativamente sui redditie sui versamenti previdenziali. L’Employment Outlook, l’osserva-torio OCSE sull’impiego, rilevache in Italia la disoccupazionegiovanile è aumentata dal 20,3%al 40% nel periodo 2003-2007 equest’anno ha toccato il 43,4%.Tra i giovani senza lavoro au-mentano in cosiddetti Neet (sen-za occupazione e non inclusi innessun percorso formativo). Benil 52,5% di chi è al disotto dei 25anni ed ha un lavoro è stato as-sunto con contratti a tempo de-

finito e l’80% di loro, dopo treanni, sarà ancora bloccato nelprecariato. Il 36,3% dei posti di lavoro hauna durata inferiore ad un anno,percentuale che sale al 40,2%per i giovani.Qualcosa si muove solo nel set-tore dell’apprendistato (+16%),rivitalizzato dall’iniziativa Garan-zia Giovani di cui si parla diffu-samente in un altro articolo suquesto giornale. Perché dobbiamo occuparci, daliberi professionisti, dei dati cheriguardano l’impiego di lavoratori

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Stefano Dumontet

L’Italia che vorrei,

idee per una nuova

stagione politica

focus

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focus

dipendenti? Dobbiamo farlo per-ché i dati sull’occupazione sonodegli indicatori dello stato di sa-lute dell’economia e si riflettonoinevitabilmente sulle libere pro-fessioni. Si tratta di una parteimportante di quell’analisi dicontesto indispensabile per evi-tare di cadere nella trappola delleiniziative spontaneistiche, delle“buone idee”, che seppur in li-nea di principio possono sem-brare utili si rivelano fallaci permancata aderenza alla realtà, edelle inutili e dannose approssi-mazioni. Il sistema lavoro nelsuo complesso è troppo com-plesso e troppo mutevole per es-sere affrontato in maniera dilet-tantesca e senza adeguati stru-menti concettuali. Che fare? La politica dell’ENPABè orientata istituzionalmente al-l’incremento dei versamenti degliiscritti finalizzato all’erogazionedi pensioni più dignitose al ter-mine della vita lavorativa. Biso-gna considerare che esistono

evidenti limiti di carattere legisla-tivo e deliberativo che vincolanogli Enti previdenziali dei profes-sionisti e non permettono loro diavere spazi di manovra sufficien-temente ampi per agire in auto-nomia sull’ammontare delle pen-sioni. In altri termini, gli Enti di previ-denza professionali non hannoaltra scelta che promuovere laprofessione e promuovere, assie-me alla professione, il reddito deibiologi. L’equazione è semplicis-sima: più si guadagna più si ver-sa e se si versa di più la pensionesarà più elevata. L’equazione perquanto semplice nella sua enun-ciazione è molto complessa nellasua attuazione. Il raggiungimen-to dell’obiettivo è però possibile. La “nuova stagione” che s’invo-ca nel titolo di quest’articolo èrelativa alle nuove politiche perl’occupazione che desideriamoimplementare. Di nuove politi-che per l’occupazione si parla datempo e da tempo si propongo-

no da più parti, governo incluso,soluzioni fantasiose e interventistravaganti. Vorremmo invece avere i piediben saldi in terra e affrontare lapromozione della professione inmodo razionale, partendo da da-ti concreti e da una conoscenzaapprofondita della realtà lavorati-va dei biologi.Il metodo che ci siamo dati èsemplice: conoscere prima diprogettare. Come abbiamo piùvolte ripetuto, uno dei limiti og-gettivi che ha caratterizzato mol-ti degli interventi è la mancataconoscenza del contesto in cuisi opera e per contesto intendia-mo sia quello delle strategie na-zionali ed europee e sia quellodella realtà lavorativa dei biologi(numero di addetti per settorispecifici di attività, distribuzionesu base regionale, analisi delmercato del lavoro attuale e sti-ma dell’evoluzione del mercatodel lavoro nei prossimi 5 anni).Nell’analisi di contesto, unaspetto rilevante è assunto dagliorientamenti europei. Già nellontano marzo del 2000 il Con-siglio europeo definì, a Lisbona,la strategia europea per una mo-dernizzazione sociale ed econo-mica allo scopo di accelerare latransizione verso un’economiabasata sulla conoscenza inte-sa a creare un’economia piùcompetitiva e con una maggioree migliore occupazione, coesio-ne sociale e sviluppo sostenibile.La strategia di Lisbona accoglie ilcambiamento e lo vede come unfattore chiave del rinnovamentoeconomico e sociale.

La Commissione ha pubblicatonel 2003 un rapporto dal titolo“Il futuro della strategia europeaper l’occupazione”, il cui sottoti-tolo era “Una strategia per il pie-no impiego e per posti di lavoromigliori per tutti”. Il rappor-to mirava a ridisegnarela strategia europeaper l’occupazione,facendone unostrumento chiaveper rafforzare e ren-dere più efficace lastrategia di Lisbona. Ildocumento riportava le li-nee guida per risolvere le defi-cienze strutturali che caratteriz-zano il mercato del lavoro nel-l’UE e definiva le nuove sfide checi attendono nel campo dell’oc-cupazione.Gran parte delle analisi contenu-te nel documento sono ancoravalide, ma quasi tutto quello cheil testo indicava come prioritarioe non più procrastinabile restaancora da fare. Il punto di partenza delle analisicontenute nel documento è sin-tetizzabile in quest’osservazio-ne: “La globalizzazione e la tran-sizione verso un’economia basa-ta sulla conoscenza acceleranoa loro volta il passo della ristrut-turazione economica, col rischiodi un’erosione delle qualifiche edell’emarginazione sociale. Unagestione positiva del cambia-mento economico e sociale di-venta una priorità assoluta perla politica dell’occupazione.”Come tutti sappiamo, la miopiadi governi nazionali ed europeiha fatto sì che il cambiamento

economico e sociale sia avvenu-to senza nessun controllo e sen-za nessuna guida. Ciò ha deter-minato un’anarchica evoluzione

del mercato del la-voro che, nei fatti, è di-ventato sempre più deregola-mentato senza avere ricadutepositive sull’occupazione.Siamo convinti che non bisognaarrendersi alla tirannia di un’eco-nomia senz’anima che riduce glispazi di vita e di lavoro in nomedi una crescita che, d’altra parte,rimane una chimera irraggiungi-bile. Le “cure da cavallo” per leeconomie in difficoltà, che dopoessere somministrate provocanola morte del paziente, sembranoessere l’unica ricetta economicadisponibile. Uccidere il malatosignifica però trasferirne le risor-se economiche a qualcun altro,determinando la sua definitivapauperizzazione.E’ possibile un’alternativa? La ri-sposta è senz’altro sì, anche senon bisogna farsi illusioni: è im-possibile realizzare tutto subito,come i tanti spot del governo in

carica vogliono far credere. An-zi, più ci si affretta, meno si ap-profondisce e più si sbaglia, piùsi sbaglia e più tempo si perde.

La fretta, come ognuno di noisa, è cattiva consiglie-

ra. Si tratta qui

di rifonda-re, su ba-si nuove,tuttauna vi-

sione poli-tica di inter-

vento. E’ certoche i giovani profes-

sionisti, e qui mi riferiscospecificatamente ai biologi, han-no eccellenti competenze tecni-che, ma sono completamentesprovvisti di strumenti operativiper promuovere l’imprenditoriali-tà individuale. Non sono in gra-do nemmeno di abbozzare unbusiness plan, non sanno ese-guire una ricerca di mercato,molto spesso non sanno presen-tarsi in modo professionale adun possibile committente, nonhanno strumenti per individuaretali possibili committenti nelmondo del lavoro di crescentecomplessità. A fronte di stru-menti operativi tecnici di qualità,i biologi partono svantaggiatinella ricerca di clienti che espri-mano bisogni in grado di esseresoddisfatti dal loro saper fare. La prima criticità è dunque quellarelativa alla capacità di promuo-vere se stessi. La seconda è lega-ta alla necessità di individuare bi-sogni emergenti, quindi di esserein grado di anticipare, preparan-

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dosi adeguatamente, il mercatodel lavoro. Anche in questo caso,i biologi non vengono formatiper far fronte a tali sfide. Per finire, altro skill che i biologinon posseggono è quello di es-sere in grado di far emergere bi-sogni latenti di competenze pro-fessionali di natura biologica. Gli Enti di Previdenza privati deiprofessionisti possono fare mol-to per implementare politichepro-attive di sostegno all’occu-pazione dei loro iscritti.L’ENPAB ha messo in campouna serie di strumenti per il ri-lancio della professione chehanno un triplice obiettivo: ilprimo è quello di far crescere lacultura dell’autoimprenditorialitànei biologi; il secondo è quellodi aumentare le competenzeoperative dei colleghi in settoriemergenti e consolidati del no-stro mercato del lavoro; ed il ter-zo è la promozione del biologonella compagine sociale.Tutti i nostri interventi prendo-no le mosse dalla conoscenzadei dati statistici elaborati dal-

l’Osservatorio sul mondo del la-voro implementato presso l’EN-PAB. Non ci muoviamo a casac-cio, ma operiamo secondo unprogetto coerente che ha comeobiettivo generale l’incrementodei montanti degli iscritti attra-verso l’incremento dei loro red-diti. Biology Forum, l’Osservatoriosul mondo del lavoro, lo sportel-lo operativo che implementere-mo a breve, le iniziative “Rac-conta l’esperienza” e “Progettogiovani” sono altrettante pietremiliari del nostro cammino ver-so la promozione della nostracategoria. Imparare a raccontar-

si, mettere a fuoco le proprieesperienze e capacità ci è sem-brata cosa indispensabile per re-lazionarsi con un mondo del la-voro sempre più complesso.Il monitoraggio dei risultati delnostro progetto, attraverso il la-voro dell’Osservatorio, sarà ga-ranzia della corretta implemen-tazione delle azioni previste e lacoerenza dei risultati con gliobiettivi generali del progetto.In conclusione, pensiamo chesia possibile attuare una politicaattiva per la professione che nonsubisca i contraccolpi degli an-damenti imprevedibili dell’eco-nomia.

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Nell’organizzazionedi un corso di for-mazione, in EN-PAB si procede

con la volontà di trasferire nonsolo informazioni ed aggiorna-menti, ma anche la personaleesperienza. Con questa visio-ne, il vicepresidente dell’EN-PAB, il dott. Michele Ettorre, ela dottoressa Tiziana Stallonehanno immaginato il corso diformazione “La gestione di unostudio nutrizionale”, al mo-mento itinerante in tutta Italia.Molte le città raggiunte dal-l’evento, tra queste Matera, To-rino, Cagliari, Napoli, Padova,Bologna e centinaia i biologipartecipanti.Questo corso di formazioneecm è stato pensato originaria-mente come un momento di

incontro tra i biologi nutrizio-nisti con attività libero profes-sionale consolidata, i relatori, ei loro giovani colleghi in pro-cinto di aprire uno studio nutri-zionale. In questo modo lecompetenze maturate negli an-ni potevano essere trasferite aicorsisti a vantaggio della fasedi start up.Il corso di formazione “La ge-stione di uno studio nutriziona-le” è andato oltre le suppostefinalità, divenendo un impor-tante punto di incontro e con-fronto tra professionisti. Tra gliiscritti, infatti, e a sorpresa, an-che molti colleghi con maturataesperienza, desiderosi di usciredalla solitudine dei propri studi.La libera professione di biologonutrizionista è spesso un lavorosolitario e sul professionista

grava la responsabilità di deci-sioni autonome, nell’ambitodella relazione di aiuto con ilpaziente.La formazione ENPAB, in que-sto modo, si sta facendo da tra-mite nel dialogo tra professioni-sti che si scambiano opinioni,trovano conferme e ampliano leloro competenze. Un altro im-portante aspetto della professio-ne di nutrizionista, infatti, è lasettorialità che porta alcuni col-leghi, a seconda delle collabora-zioni e degli ambienti di lavoro,a specializzarsi in un ambitodella nutrizione piuttosto che inun altro, come: la nutrizionesportiva, pediatrica, diabetologi-ca o oncologica. Lo scambio diesperienza diviene anche unimportante via per trasferire spe-cifiche competenze.

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Tiziana StalloneBiologa Nutrizionista

La gestione di uno Studio NutrizionaleI biologi nutrizionisti con maggiore esperienza

guidano i colleghi nella fase di start up

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La scelta dei relatori è stata perquesto volta non alla ricerca dicattedratici, ma al coinvolgimen-to di liberi professionisti, operan-ti all’interno di studi professiona-li, cliniche o ospedali.Le relazioni dell’evento formati-vo, toccano temi di ampio inte-resse e applicabilità.

L’accoglienza e la valutazionedello stato nutrizionaleIn questa fase si affrontano lecriticità dell’accoglienza del pa-ziente. Si discute su come pre-sentarsi, quali domande porre ecome porle, in che modo portarela persona a fidarsi di noi e adaprirsi.

Successivamente si analizzano letappe della valutazione dello sta-to nutrizionale, dall’anamnesialimentare, alle metodiche distudio della composizione cor-porea, alla presa visione degliesami ematochimici.

La gestione della compliancePer fidelizzare il paziente e gesti-re la relazione di aiuto, una dietaben costruita non basta. Il tassodi abbandono dei piani nutrizio-

nali o di ripresa dei chilogrammipersi è elevato, l’80% secondo laFENS (Federation of EuropeanNutrition Society). La stessa So-cietà americana di psichiatria hasottolineato che nella lotta al-l’obesità, data la bassa com-pliance, un ruolo chiave è la mo-tivazione del paziente. In questafase del corso si affrontano te-matiche legate alla comunicazio-ne e alla gestione dell’aderenzaai piani dietetici. Si parla anchedi come i comuni strumenti dianalisi della composizione cor-porea, quali impedenziometro oadipometro, possano diveniremezzi motivazionali.

Le esperienze pratiche in unostudio nutrizionale libero pro-fessionaleSpesso uno studio nutrizionaleprivato, per l’ambientazione e iltempo dedicato al paziente, è lasede dove le persone sono piùportate ad aprirsi. Emergono cosìimportanti criticità, come adesempio i segni preliminari di unatteggiamento alimentare distur-bato nei confronti del cibo. Siparla, dunque, in questa fase delcorso, di prevenzione dell’ano-ressia nervosa e di alimentazionecompulsiva.

Le esperienze del biologo inambito clinicoUn numero sempre più crescentedi biologi nutrizionisti lavora inambito clinico, anche con con-tratti libero professionali. Conl’occasione molti colleghi, dalla

certificata esperienza nella nutri-zione applicata alla clinica, af-frontano la nutrizione in condi-zioni patologiche diagnosticatequali: nefropatie, epatopatie, dia-bete, immunonutrizione, diabe-tologia, pediatria oncologica.Per ampliare il confronto con unmaggior numero di biologi, inquesto corso abbiamo deciso diinaugurare un nuovo sistema dicomunicazione: “la piattaformatelematica ENPAB tv”.Si tratta di un sistema in strea-ming per seguire eventi, fare riu-nioni tra più persone e in diversiluoghi, trasmettere in diretta in-contri ed esperienze formativecon un solo click. Per connettersialla piattaforma basta avere uncomputer, uno smartphone o ta-blet (in questo caso bisogna sca-ricare l’applet dedicata “livestre-am” sul proprio dispositivo).Una volta collegati alla piattafor-ma si può seguire l’evento in di-retta o scegliere di vederlo in se-guito on demand.Per le istruzioni tecniche sull’uti-lizzo della piattaforma, rimandia-mo al nostro sito . Le slides rela-tive alle presentazioni vengonocaricate in un area dedicata delBiology forum, sempre accessibi-le tramite il portale dell’ENPAB.Con l’occasione si ringraziano irelatori che hanno preso e cheprenderanno parte alle futureedizioni dell’evento: i dottoriStefania Agrigento, Mirella Elia,Valentina Galiazzo, Carla Guer-ra, Laura Imperadori, GiuseppeMarzulli, Tiziana Stallone.

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Pubblichiamo i dati relativiall’assistenza SanitariaIntegrativa assicurata dal-l’ENPAB ai propri iscritti

attraverso opportuna convenzio-ne con EMAPI (Ente Mutua Assi-stenza Professionisti Italiani), rin-novata ad aprile scorso per il pe-riodo 2014-2015.

Ricordiamo che l’assistenza in-tegrativa assicura gli iscritti gra-tuitamente, come definito nella“GARANZIA A” (a carico del-l’ENPAB) della convenzioneEMAPI, ed opera in caso diGrandi Interventi Chirurgici eGravi Eventi Morbosi, coprendotutte le spese relative a visite

specialistiche, esami ed accerta-menti diagnostici, terapie medi-che, riabilitative e farmacologi-che, sostenute a seguito del rico-vero sia in forma “diretta” che informa “indiretta”.Inoltre, nel caso in cui non siastata presentata alcuna richiestadi rimborso per le spese inerenti

ENPAB sostiene i suoi biologi anche con l’assistenzasanitaria integrativa

Michele EttorreVice Presidente ENPAB

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il ricovero, l’assistenza prevedeun’indennità sostitutiva di € 155,00, previa applicazione diuna franchigia di 2 giorni, perogni giorno di ricovero, per unmassimo di 180 giorni annui.E’ possibile altresì annettere allarichiesta di indennità sostituti-va anche le spese per accerta-menti sostenute prima e dopoil ricovero. L’EMAPI, dunque, attraverso lacompagnia convenzionata “As-sicurazioni Generali”, ha effet-tuato agli iscritti che ne hannofatto richiesta ed aventi diritto,

rimborsi di seguito ripartiti in:• Annualità 2011/2012:

€ 455.288• Annualità 2012/2013:

€ 245,969• Annualità 2013/2014:

€ 211,725I dati sono aggiornati al31.12.2013

La Garanzia B (condizionataed aggiuntiva all’attivazionedella Garanzia A, su base vo-lontaria dell’iscritto) prevede,invece, il rimborso per accerta-menti diagnostici, visite spe-

cialistiche, ricoveri meno gravinon compresi nella Garanzia A(fatte salve le esclusioni di po-lizza). Essa opera in caso di ri-covero con o senza interventochirurgico e di intervento am-bulatoriale. Durante il periodo di ricoverosaranno rimborsate le spese re-lative all’assistenza medica, imedicinali, le cure e le presta-zioni infermieristiche. Inoltre, le spese relative ad ac-certamenti diagnostici e le visi-te specialistiche pre-ricovero sa-ranno rimborsate se eseguite

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nei 90 giorni antecedenti il rico-vero e la stessa copertura operaanche per le spese sanitarie so-stenute entro i 120 giorni suc-cessivi al ricovero. È garantito il rimborso, fino allimite massimo di € 5.000,00per anno e per nucleo familia-re, per prestazioni di alta dia-gnostica radiologica. Nel caso in cui non sia statapresentata alcuna richiesta dirimborso per le spese inerenti ilricovero verrà corrispostaun’indennità sostitutiva di €105,00 per ogni giorno di rico-

vero per un massimo di 100giorni annui. In caso di day ho-spital € 105.00 giornalieri. Èpossibile altresì annettere allarichiesta di indennità sostituti-va anche le spese per accerta-menti sostenute prima e dopoil ricovero.

Pur nella consapevolezza diaver attuato accanto al servi-zio previsto dal Sistema Sani-tario Nazionale una polizzasanitaria integrativa già note-volmente di aiuto e sostegnoai colleghi che ne fanno ri-

chiesta, contiamo comunquedi migliorarla con ulteriori in-tegrazioni soprattutto perquanto riguarda l’elenco dellepatologie che danno dirittoall’accesso previsto dalla giàcitata forma di “Garanzia A”(peraltro già incrementatecon l’ultima gara europea vin-ta dalla stessa compagnia diassicurazione), al fine di ga-rantire un più attento e co-stante percorso assistenzialeche miri al miglioramento del-la qualità della vita del biolo-go iscritto all’ENPAB.

news

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comunicazione

Filosofia L’Enpab ha da alcuni anni implementato il pro-prio asset di comunicazione attraverso una plu-ralità di mezzi per determinare i vari ambiti del-la propria azione.La filosofia dell’Ente è senza dubbio quelladell’integrazione delle tecnologie, con una co-municazione interna ed esterna pianificata suivari mezzi per meglio incidere sugli aspetti pro-fessionali, lobbistici, previdenziali e di soste-gno alla professione tout court. Nell’evidentesviluppo delle opportunità tecnologiche l’Enteha mirato consapevolmente a costruire dialoghicross-mediali con i propri iscritti. L’ha fatto at-traverso gli incontri sul territorio, intercettandobisogni e costruendo la professione del futuro.Continua a farlo attraverso approcci ancora più

sensibili al rapporto con i colleghi, le dinami-che della professione, i punti di crisi e le oppor-tunità di crescita. L’identificazione della categoria, tramite l’inda-gine proposta nel 2012 e il lavoro che sta svol-gendo l’Osservatorio sulla professione, è statafondamentale per programmare le linee d’inter-vento che la Cassa di previdenza porta avanti afavore dei propri iscritti. In questa direziones’inseriscono tutti i progetti di comunicazione,a loro volta azioni di un progetto più complessi-vo: la tutela e la crescita dell’attività professio-nale del biologo. L’intera attività comunicativa, dunque, è statasviluppata seguendo diverse modalità sia tecno-logiche che concettuali ciascuna con un suodifferente target.

Enpab, Strumenti di Comunicazione

Rosa Maria SerraoResponsabile Ufficio Stampa ENPAB

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comunicazione

1 Magazine Il primo degli strumenti adoperati dalla nostraCassa, rappresenta l’organo ufficiale d’informa-zione istituzionale. Negli anni ha sviluppato ol-tre ai temi previdenziali anche importanti focusscientifici e approfondimenti sull’Europa e leprofessioni. Rappresenta la comunicazione congli iscritti, istituzionale, conoscitiva dei mecca-nismi di gestione previdenziale. Il suo caratteredi periodicità trimestrale lo rende idoneo so-prattutto agli approfondimenti. Ma è anche ilbiglietto da visita dell’Ente nelle sedi istituzio-nali alle quali si trasmette la nostra visione dellaprevidenza. Target di riferimento: referenti istituzionali (ca-pi di gabinetto, segreterie particolari dei Mini-steri competenti in materie previdenziali), biolo-gi professionisti già saldamente ancorati allaprofessione, altri professionisti interessati ai te-mi previdenziali;Persone raggiunte: 15.000 tra referenti istitu-zionali e professionisti;Modalità comunicativa: unidirezionale.

2 Sito internetwww.enpab.it è da tempo il riferimento pun-tuale sulle politiche previdenziali della Cassa.Contenitore di delibere, regolamenti, notizie perla categoria, oltre all’area riservata da cui gestirele proprie pratiche previdenziali e assistenziali.

Strumento agile e immediato per comunicare leiniziative e le novità. Predisposto per interagirecon i social network è un vero e proprio portalesulla previdenza e sulla professione da cui sipuò accedere a tutti gli altri nostri strumenti dicomunicazione incluso il magazine. Preziosoarchivio della vita dell’Ente e delle sue attività.Target di riferimento: referenti istituzionali, bio-logi professionisti e gli aspiranti professionistineo-laureati e chiunque sia interessato ai temiprevidenziali;Persone raggiunte: circa 20.000 utenti nel me-se di luglio 2014 tra referenti istituzionali e pro-fessionisti;Modalità comunicativa: unidirezionale.

3 News Letter Modello di comunicazione monotematica, aevento, di solito utilizzata per richiamare l’at-tenzione degli iscritti su importanti delibere,eventi formativi, adempimenti previdenziali.Target di riferimento: tutti gli iscritti all’Ente;Persone raggiunte: 13.000 circa;Modalità comunicativa: unidirezionale.

4 FacebookRappresenta la comunica-zione social dell’Ente. Tra-smette soprattutto infor-mazioni che riguardano laprofessione, gli eventi for-mativi, le nuove disposizioni in materia previ-denziale ed assistenziale. Interagisce con il por-tale, con EnpabTv, Biology Forum e la piattafor-ma telematica. Crea gruppi di discussione su te-mi professionali identificando bisogni consoli-dati ed emergenti, si confronta sulle criticitàprofessionali.Target di riferimento: biologi;Persone raggiunte: 2.000 circa (1547 “mi piace”sulla pagina Enpab e 2062 amici sulla paginadella Presidenza);Modalità comunicativa: bidirezionale.

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comunicazione

5 EnpabTVCon circa 41 video attivi registra le attività for-mative, dialoga attraverso le interviste con iprofessionisti incontrati sul territorio. Ha unasua finestra sul portale e un riferimento sul me-nu ENPAB COMUNICA. È la web television deibiologi professionisti.Target di riferimento: biologi;Persone raggiunte: 1.000 circa;Modalità comunicativa: unidirezionale.

6 Biology Forum L’Osservatorio sulla Professione è lo strumentoper conoscere la nostra professione e le sue di-namiche occupazionali e reddituali. Ha sei se-zioni che dialogano con le rispettive specialitàdella biologia. È indispensabile per impostare lapolitica previdenziale a medio/lungo termine, inun contesto complesso e mutevole come quelloche ci si profila all’orizzonte, perché individua iforzanti economici, scientifici e sociali a cui lanostra professione è sottoposta.L’Osservatorio non è solo uno strumento anali-tico da cui ricavare statistiche, è soprattutto iltramite tra mondo del lavoro e i saperi tecnico-scientifici dei biologi in modo da facilitare ilmatching tra domanda ed offerta di competen-ze. L’Osservatorio sarà, dunque, al più prestodotato di uno sportello operativo in grado difornire risposte concrete ad esigenze concretedei biologi che intendono posizionarsi, o ri-po-sizionarsi, sul mercato del lavoro.Target di riferimento: biologi;Persone raggiunte: 4.000 circa;Modalità comunicativa: bidirezionale.

7 Piattaforma telematica Enpab mette al servizio dei biologi la piattafor-ma digitale, un sistema in streaming per seguireeventi, fare riunioni tra più persone in diversiluoghi, trasmettere in diretta incontri ed espe-rienze formative. Il tutto con un click.Per partecipare agli eventi di ENPAB basta con-nettersi alla piattaforma tramite computer,smartphone o tablet (in questo caso bisognascaricare l’applet «livestream» sul proprio dispo-sitivo). Una volta collegati alla piattaforma sipuò seguire l’evento in diretta o scegliere di ve-derlo in seguito on-demand.Per interagire in diretta con domande al relatoreè necessario loggarsi, registrarsi tramite il pro-prio profilo facebook.Target di riferimento: biologi;Persone da raggiungere: 5.000 circa;Modalità comunicativa: bidirezionale.

8 Comunicazione internaÈ la strategia di condivisione della politica gene-rale dell’Ente tra i vertici della Cassa e tutti gliuffici. È impostata su briefing settimanali chepartiranno da settembre ed analizzeranno gliaspetti nodali delle applicazioni della politicadell’Enpab per esprimere il concetto di lavorocondiviso su obiettivi comuni. Il lavoro ‘parteci-pato’ è condizione essenziale per il successodella visione dell’Ente sul lungo periodo. La co-municazione interna interessa 20 dipendenti, 5consulenti e gli organi collegiali. Target di riferimento: dipendenti e consulentidell’Ente;Persone raggiunte: 25;Modalità comunicativa: bidirezionale.

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comunicazione

Biologo, questo scono-sciuto. E’ la sensazionepercepita nel corso deinumerosi eventi forma-

tivi che l’ENPAB ha tenuto in gi-ro per il Paese. La nostra è unaprofessione certamente ecletticacon una metamorfosi in atto.Siamo ancora impegnati nei la-boratori, negli studi professionalima siamo sensibilmente in cre-scita all’aperto, nella libera pro-fessione che ci caratterizza per leconsulenze alle imprese, alla ri-cerca ambientale, alla sicurezzaalimentare.• Attraverso il biology forum –

la piattaforma di incontro traprofessionisti realizzata da En-pab - sono emerse alcune cri-ticità di fondo non facilmentepercepibili.

• Innanzitutto la poca cono-scenza di sé, degli spazi oc-cupati, delle competenze e dellivello professionale raggiunto- e ancora percorribile - per ri-spondere alle attese di unaprofessione dinamica e mo-derna.

• La poca propensione a relazio-narsi con il proprio ambienteprofessionale, sia per man-canza di occasioni di relazioniche per mancanza di contattipersonali con i colleghi.

· L’assoluta distorsione chel’ambiente esterno ha del bio-logo professionista.

· Attraverso il progetto “Narra-re l’esperienza” si avrà l’op-portunità di collocarsi esatta-mente sulla propria professio-nalità. L’atto di raccontare sestessi è già in sé un atto tera-peutico, che concede di averela visione di sé, delle propriecapacità, dei propri limiti, del-le azioni da intraprendere persaltare il fosso o aiutare gli al-tri colleghi più giovani - o for-se solo più isolati - a farlo.

• Attraverso incontri sul territo-rio e le nuove piattaformetecnologiche che sta met-tendo in atto, l’Enpab or-ganizzerà occasioni diconfronto, spazi aper-ti sulla professione,opportunità di cono-scersi e di conoscerealtri colleghi, altreesperienze, altriterritori che nonsiano necessaria-mente collegaticon la professionema che vanno sicura-mente nella direzione dise stessi, dei propri obietti-vi, delle proprie aspettative.

• Con queste due grandi

consapevolezze, acquisite tra-mite la giusta collocazionedella propria professionalità ela conoscenza della professio-ne tramite il confronto con icolleghi si può costruire unponte istituzionale tra Enpabe mercato del lavoro che espri-ma al meglio la figura delBIOLOGO PROFESSIONISTA.

Comunicare se StessiProgetto “Narrare l’esperienza”

A cura dell’Ufficio Stampa ENPAB

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comunicazione

Per rispondere a queste criticitàl’Enpab ha ritenuto di procederesui tre fronti, ben individuati, edare gli strumenti ai propri iscrittiper superarle, grazie all’interven-to dell’Osservatorio sullaprofessione. I tre gradi diazione saranno dunqueconcentrati per trovare solu-zioni alle problematicheemerse.

Le fasi per realizzare il progetto sono tre:FASE 1Lo start up del progetto avrà co-me naturale inizio il raccontarese stessi. In che modo? Come losappiamo fare…. con unosmarthphone, una teleca-mera, un registratore, unfoglio di carta e una penna.Quello che avete a disposi-zione. Mandate il materialerealizzato all’ufficio comu-nicazioni ENPAB. Senza di-mensioni standard, ciascu-no lo svilupperà a piacimento.Se utilizzate i cellulari per faredei video non girateli all’aperto oquanto meno non in ambientirumorosi.Cosa dire o scrivere? Raccontarese stessi, i problemi, le conqui-ste, i bisogni inevasi o inascolta-ti, i sogni professionali, i proble-mi legati al lavoro, le idee per su-perarli.Cosa fare con il materiale? I vi-deo, ma anche le foto, possonoessere caricati su Biology Forumcommentando questo post(http://osservatorio.enpab.it/in-dex.php/osservatorio.html).

Per qualsiasi info potete contat-tare il nostro ufficio comunica-zione all’[email protected]

FASE 2Nella seconda tappa il progettoprevede l’analisi, da parte delCentro Studi Enpab, di tutto ilmateriale pervenuto. Si procede-rà alla catalogazione delle princi-pali criticità, quelle conosciute equelle emergenti, si creerannodei video istituzionali e dei co-municati stampa che verrannodiffusi su tutti i canali di comu-nicazione. Tutto ciò servirà an-che a sensibilizzare la società (e

dunque i nostri possibilicommittenti) sulla figuradel Biologo professioni-sta, le sue competenze, ilsuo impiego duttile nellalibera professione, neglienti pubblici e privati masoprattutto nelle aziende.

Contemporaneamente si orga-nizzeranno momenti di incontroprofessionali, sia di crescita for-

mativa (attraverso la fre-quenza a corsi di forma-zione altamente profes-sionalizzanti) che diconfronto professionale(con l’obiettivo di mette-re in comune le varieesperienze su ciascunaspecialità).

FASE 3La parte conclusiva del progettoprevede il vero e proprio mat-ching con il mondo del lavoro. Idati acquisiti ed elaborati verran-no utilizzati dall’Osservatoriosulla professione del biologo per:1. monitorare i bisogni dei com-

mittenti più significativi sulterritorio nazionale e presen-tando biologi formati per sod-disfare le necessità rilevate;

2. partecipare a progetti profes-sionali previsti dall’Europa peril nostro Paese (attraverso iPON) ai quali l’Enpab sta giàlavorando.

Siamo certi che lavorare insiemeci darà l’opportunità di crescere,come professionisti, come cate-goria. Attendiamo i vostri contri-buti. Noi – di sicuro – faremo lanostra parte.

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Iliberi professionisti possono accedere ai bandi co-munitari grazie al nuovo ciclo di programmazio-ne 2014-2020 dei fondi strutturali europei - ap-provato il 9 aprile u.s. - al fine di promuovere la

ricerca, lo sviluppo tecnologico, l’innovazione e lacompetitività del sistema professionale.Per la prima volta la Commissione europea riconoscealle libere professioni la possibilità di accedere ai fondieuropei, che fino ad oggi hanno riguardato la piccolae media impresa.Il sostegno alle professioni si articola in cinque mosse:educazione all’imprenditorialità, miglioramento dellacapacità di affacciarsi sui mercati esteri, semplificazio-ne degli oneri amministrativi, accesso al credito conrafforzamento della rappresentanza e della partecipa-zione a livello europeo.La road map delineata da Bruxelles segue alcune di-rettrici principali: accesso al credito, con la possibilitàper i professionisti di ricevere finanziamenti tanto daifondi strutturali (per l’Italia 32 mld), governati a li-vello nazionale o regionale, quanto da quelli gestiti di-rettamente dall’Ue (tra cui Cosme e Horizon 2020 perl’innovazione e la ricerca); spazio alla formazione, conla possibilità di seguire corsi in e-learning, alla ‘sem-plificazione’ della normativa relativa alle professionied al riesame delle procedure che permettono di in-ternazionalizzare le attività.L’Italia può accedere ai finanziamenti del Fondo eu-ropeo per lo sviluppo regionale, per regioni con red-dito pro capite inferiore alla media europea, e del Fon-do sociale europeo a sostegno dell’occupazione pertutte le Regioni. Sono, quindi, queste ultime a gestirela maggioranza dei fondi ‘indiretti’ e sulla base di pro-grammi operativi (POR) ne dispongono l’utilizzo el’assegnazione ai beneficiari finali emanando i relativibandi.

vedi il sito:

Inoltre, sono adisposizione deiliberi professio-nisti fondi ‘di-retti’ governati e gestiti dalla Commissione europea:Horizon 2020, Cosme e Life.

Horizon 2020 è il nuovo programma di finanzia-mento a gestione diretta della Commissione europeaper la ricerca e l’innovazione, operativo dal 1° gennaio2014 al 31 dicembre 2020:- finanzierà i progetti di ricerca e/o azioni volte all’in-

novazione scientifica e tecnologica che apportinoun significativo impatto sulla vita dei cittadini eu-ropei;

- supporterà l’UE fornendo a ricercatori e innovatorigli strumenti necessari alla realizzazione dei propriprogetti ed idee.

Il budget complessivo stanziato per Horizon 2020(compreso il programma per la ricerca nucleare Eura-tom) è 78,6 miliardi di euro (per sette anni).All’interno di Horizon 2020 lo ‘Strumento Pmi’ (circa16 mld), più adatto alle esigenze dei professionisti,fornisce un supporto per una vasta gamma di attivitàvolte all’innovazione ed all’inserimento in nuovi mer-cati. Il requisito essenziale è che il risultato dell’inno-vazione sia facilmente trasferibile sul mercato.

Lo Strumento Pmi consta di tre fasi distinte:- la Fase 1 prevede lo studio di fattibilità che dovrà

verificare il potenziale commerciale, la portata tec-nologica e la possibile realizzazione, pratica ed eco-nomica, di un’idea che deve essere innovativa nelsettore specifico di riferimento. Il finanziamentoconcesso per l’elaborazione del piano aziendale è ri-conosciuto in una somma forfettaria di 50 mila euro.L’obiettivo è quello di elaborare un progetto innova-

tivo che aumenti la redditività arrivando adun prodotto competitivo sul mercato;

speciale europa

Fondi UE, Professionisti come PmiAction Plan 2014-2020

Ufficio Legale e Centro Studi ENPAB

http://ec.europa.eu/small-business/finance/index_it.htm

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speciale europa

- la Fase 2 prevede lo sviluppo dell’idea e la tra-sformazione di quest’ultima in un prodotto oservizio accompagnato da una dettagliata rela-zione di strategia commerciale; le attività do-vranno essere innovative e dimostrate tramiteprototipi. Il finanziamento riconosciuto copre il70% della spesa e potrà essereerogato per progetti compresitra 500 mila euro e 2 mln dieuro;

- la Fase 3 prevede la commercializzazione conmisure di sostegno per l’internazionalizzazioneoltre a servizi per ricevere un supporto finan-ziario.

E’ possibile candidarsi direttamente alla fase di rea-lizzazione del progetto (Fase 2) purché si dimostrila validità dello stesso. I progetti da finanziare sa-ranno erogati tramite inviti (calls) a presentare pro-poste aperte tutto l’anno con 4 cut-off annuali.

vedi il sito:

Cosme è il nuovo programma, partito a gennaio2014, che mira a facilitare l’accesso ai finanziamen-ti con l’obiettivo di fornire uno stimolo allo svilup-po, non solo delle imprese, ma ora anche delle at-tività dei liberi professionisti e delle partite Iva.Per il prossimo settennato la Commissione Europeaha messo a disposizione un budget di circa 2,3 mi-liardi di euro di cui il 60% sarà destinato a garantireprestiti ed effettuare azioni di venture capital.L’assegnazione di questi fondi sarà gestita da inter-mediari finanziari come banche, garanzie comunie fondi di capitali di rischio.Nello specifico il programma si rivolge a tre tipi didestinatari: 1. Soggetti già attivi sul mercato: accesso sempli-

ficato ai finanziamenti per sviluppo, consolida-mento o crescita del business;

2. Giovani all’inizio della loro attività: assistenzadurante l’impostazione dei progetti;

3. Autorità nazionali, regionali, locali: la pubblicaamministrazione riceverà strumenti per attuareriforme volte al miglioramento del contesto peril business.

vedi il sito:

Life scommette sul potenziale della ‘green econo-my’ (sviluppo sostenibile, miglior uso delle risorseenergetiche, rispetto della natura).E’ il programma che finanzia progetti che contri-buiscono allo sviluppo e all’attuazione della politi-ca e del diritto in materia ambientale. La Commis-sione Europea ha messo a disposizione un budgetdi circa 3 456,66 milioni di euro per i prossimi setteanni.

Il programma LIFE persegue i seguenti obiettivi ge-nerali:

1. contribuire al passaggio ad un’economia effi-ciente in termini di risorse, con minori emissionidi carbonio e resiliente ai cambiamenti climatici,contribuire alla protezione, al miglioramento del-la qualità dell’ambiente, all’interruzione e all’in-versione del processo di perdita di biodiversità;

2. migliorare lo sviluppo, l’attuazione e l’applica-zione della politica e della legislazione ambien-tale e climatica dell’Unione, e promuovere l’in-tegrazione degli obiettivi ambientali e climatici;

3. sostenere maggiormente la governance ambien-tale e climatica;

4. sostenere l’attuazione del Settimo programmad’azione per l’Ambiente.

Gli obiettivi saranno conseguiti attraverso 2 sotto-programmi: Ambiente e Azione per il clima.

vedi il sito:

http://ec.europa.eu/environment/life/

http://ec.europa.eu/enterprise/initiatives/cosme/index_en.htm

http://ec.europa.eu/programmes/horizon2020/

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speciale ricerca

Argomento di assolu-ta attualità, dibattu-to mai come ora, èil rapporto tra dirit-

to, scienza e media, a causadella spettacolarizzazione dialcuni casi giudiziari che sonogiunti alla ribalta televisiva,suscitando curiosità nella po-polazione dei teleutenti.In realtà ormai più che discienza si potrebbe parlare difantascienza, essendo statosuperato ogni limite che solopochi anni fa sembrava assolu-tamente frutto della fantasiapiù fervida degli scrittori delgenere.

Basandoci su ciò che vienemostrato nei telefilm più fa-mosi, peraltro davvero benfattidal punto di vista tecnico, si

evince però una immagine fal-sata dell’infallibilità della provascientifica. Sembra che nullapossa sfuggire alle metodiche

Come comunicare

diritto e scienzaIl difficile rapporto con i media

Marina BaldiResponsabile Sez. Genetica ForenseLaboratorio Genoma

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speciale ricerca

tecniche, quasi si fossegiunti al punto di incontrocon la verità assoluta enon controvertibile. Puressendo le prove scientifi-che il miglior ausilio e ri-sorsa per l’accertamentodella responsabilità di im-putati di reati di vario tipo,così non è, e quale sia larealtà di alcuni dei casi piùfamosi è sotto gli occhi ditutti: indagini malfatte, er-rori procedurali talvoltatalmente rilevanti da inficiare lariuscita delle ricerche, e soprat-tutto mancanza di deontologiadel personale tecnico, dei cosid-detti “esperti”. Non basta averletto atti processuali o andare intelevisione ad esprimere il pro-prio parere per diventare espertidi criminalistica, ma non bastanemmeno aver compiuto studied aver conseguito titoli. E’l’esperienza quella che ci vuole,e l’esperienza si consegue sololavorando sul campo, seguendopersone che ne sanno più di noi.

In Italia disponiamo delle miglio-ri strutture tecniche e delle mi-gliori metodiche analitiche esi-stenti al mondo grazie alla glo-balizzazione che ha eliminato ledistanze tra continenti, ma que-sti meravigliosi presidi devonoessere sfruttati al meglio, da per-sonale qualificato, che per nostrafortuna non manca, ma che siain grado di gestire in modo criti-co il dato analitico che da solo,così come esce dagli strumentiscientifici, non può essere di aiu-to. Insomma, non è sufficiente

che di fronte a queste meravi-gliose macchine ci sia un “qual-siasi” che spinge il bottone, meè necessario che chi è prepostoall’esecuzione di test genetici siaconsapevole dell’importanza delproprio lavoro e dell’impatto chequesto lavoro ha inevitabilmentesulla vita delle persone, siano es-se vittime o carnefici, e sui lorofamiliari.

Non è possibile risolvere ognicaso con l’analisi del DNA, equesta consapevolezza deve farsi che non ci si dimentichi delleindagini tradizionali, nelle qualilogica, intelligenza ed intuito so-no le caratteristiche fondamenta-li. Anche l’analisi del DNA puòessere sbagliata e ciò avviene so-prattutto, come può accadere, sesi effettua in condizioni estreme,quali scarsa concentrazione o al-ta contaminazione. Sono condi-zioni in cui tutti noi addetti ai la-vori ci troviamo quotidianamente

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speciale ricerca

e che non possono essere evita-te. L’importante, in casi cosìcomplessi, è mantenere la sere-nità cercando di lavorare seguen-do i protocolli internazionalisenza perdersi in voli pindarici diinterpretazione o applicazione didati e tecniche al di fuori del se-minato. Non si perde nulla neldichiarare in una perizia che undato non può essere interpretato

in modo verosimile, o se dobbia-mo dichiarare che una analisinon ha dato i risultati sperati. Ci guadagniamo però in profes-sionalità ed in appagamento del-la coscienza, sapendo che queldato, se prodotto in modo nonconsono potrebbe essere utiliz-zato per condannare un inno-cente o per liberare un colpevo-le. Non dobbiamo mai dimenti-

care che il DNA non ci dicequanto è stato deposto sulla sce-na del crimine né in che circo-stanza, e se il campione è misto,cioè composto dal DNA di più diuna persona, non possiamo sa-pere quale dei contributori ha ri-lasciato il suo DNA per primo.Questi sono limiti invalicabiliche spesso relegano la provascientifica alla stregua di un indi-zio che va inserito nella ricostru-zione criminodinamica del fattocriminoso all’interno del qualegiocano molti aspetti tecnici didiversa origine che il crimonolo-go deve coordinare come il bu-rattinaio di una rappresentazioneteatrale.Quindi diffidiamo dai processimediatici che dividono l’opinionepubblica in innocentisti e colpe-volisti: si tratta di persone e dellaloro vita. E ciascuno ha diritto almiglior processo possibile.

CONVEGNODieta Mediterranea oggi:

dall’antico al nuovo

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Il 15 maggio 2014 il Parla-mento ha convertito nellaLegge n.78 del 16 maggio2014, il Decreto Legge n.

34/2014, introducendo nuovemisure innovative sul mercatodel lavoro per favorire il rilanciodell’occupazione e semplificaregli adempimenti a carico delleimprese. Al fine di consentire alle impre-se, e a tutti coloro che sono allaricerca di un’occupazione, di co-gliere a pieno le opportunità chevengono offerte dalla legge e lamigliore informazione sui suoicontenuti, il Ministero del Lavoroe delle Politiche Sociali ha realiz-zato la Campagna di comunica-zione “Costruisci il tuo futu-ro”. La campagna sarà diffusanei prossimi mesi attraverso unvideo istituzionale, uno spot te-

levisivo e uno spot radiofonico.Fra gli obiettivi principali dellalegge, infatti, proprio la semplifi-cazione, attraverso un utilizzopiù semplice e meno appesantitoda obblighi burocratici del con-tratto a tempo determinato e delcontratto di apprendistato, perrenderli più coerenti con le esi-genze attuali del contesto occu-pazionale e produttivo. La leggeintroduce, inoltre, la verifica pervia telematica della regolaritàcontributiva (la cosiddetta sma-terializzazione del Durc). Infine,è prevista la possibilità di unadecontribuzione del 35% suicontratti di solidarietà, in mododa rendere più conveniente l’uti-lizzo di uno strumento che con-sente la salvaguardia dell’occu-pazione in presenza di situazionidi crisi.

Le principali novità introdot-te dal decreto-legge 34/2014

• Contratto di lavoro a tem-po determinato

− Si prevede che il contratto atempo determinato possa es-sere stipulato, nell’ambito dicomplessivi 36 mesi, com-prensivi di eventuali proroghe,senza l’indicazione di ragionidi carattere tecnico, produtti-vo, organizzativo o sostitutivo(c.d. causali);

− nell’ambito dei 36 mesi è pos-sibile utilizzare complessiva-mente 5 proroghe (potendo intal modo prolungare, oltre lascadenza inizialmente fissata,la durata di un contratto a ter-mine ancora in corso), indi-pendentemente dal numerodei rinnovi;

Al via la campagna di comunicazione

“Costruisci il tuo futuro”

A cura dell’Ufficio Stampa ENPAB

speciale istituzioni

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speciale istituzioni

− si consente al datore di la-voro di stipulare contratti atempo determinato nel limi-te del 20 per cento del nu-mero dei lavoratori a tempoindeterminato in forza al 1°gennaio dell’anno di assun-zione; per i datori di lavoroche occupano fino a 5 di-pendenti è in ogni casopossibile stipulare almenoun contratto di lavoro atempo determinato. Restacomunque ferma la possibi-lità per i contratti collettivinazionali di lavoro, stipulatidai sindacati comparativa-mente più rappresentativi,di individuare limiti quanti-tativi diversi per il ricorso aicontratti di lavoro a tempodeterminato;

− si prevede che il limite per-centuale del 20 per centonon sia applicabile ai con-tratti di lavoro a tempo de-terminato stipulati tra istitu-ti pubblici di ricerca ovveroenti privati di ricerca e lavo-ratori chiamati a svolgere invia esclusiva attività di ricer-ca scientifica o tecnologica,di assistenza tecnica allastessa o di coordinamento edirezione della stessa. E’

stato inoltre stabilito che icontratti a termine che ab-biano ad oggetto in viaesclusiva lo svolgimento diattività di ricerca scientificapossano avere durata pari aquella del progetto a cui siriferiscono;

− per le ipotesi di violazionedel limite percentuale, sistabilisce l’applicazione diuna sanzione amministrati-va a carico del datore di la-voro, pari al 20 per centodella retribuzione, per cia-scun mese o frazione dimese superiore a quindicigiorni di durata del rapportodi lavoro, qualora la viola-zione si riferisca ad un sololavoratore assunto in ecce-denza del predetto limite epari, invece, al 50 per centodella retribuzione qualora laviolazione si

riferisca a due opiù lavoratori assunti in ec-cedenza del predetto limite;

− in relazione al diritto di pre-cedenza previsto in favoredel lavoratore a termine cheabbia prestato attività lavo-rativa per un periodo supe-riore a 6 mesi, per le assun-zioni a tempo indetermina-to nella stessa azienda en-tro i successivi 12 mesi, vie-ne riconosciuto che per lelavoratrici il congedo obbli-gatorio di maternità, inter-venuto nell’esecuzione diun precedente contratto atermine, concorra a deter-minare il periodo comples-sivo di prestazione lavorati-va utile al diritto di prece-denza. Alle lavoratrici èinoltre riconosciuto il dirittodi precedenza anche nelleassunzioni a tempo deter-minato effettuate dal datoredi lavoro entro i successivi12 mesi;

− si prevede, infine, che il Mi-nistro del lavoro e delle po-litiche sociali, decorsi 12mesi dall’entrata in vigoredella legge di conversionedel decreto, presenti una re-lazione alle Camere sull’uti-lizzo dei contratti a tempodeterminato e dei contrattidi apprendistato.

Contratto di apprendistato− Si prevede che il contratto

di apprendistato debba con-tenere, in forma sintetica,anche il piano formativo in-

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speciale istituzioni

dividuale, definito anche sulla base di modulie formulari stabiliti dalla contrattazione col-lettiva o dagli enti bilaterali;

− le condizioni alle quali è subordinata l’as-sunzione di nuovi apprendisti (ovvero laprosecuzione del rapporto di lavoro al termi-ne dell’apprendistato, nei 36 mesi preceden-ti la nuova assunzione, di una determinatapercentuale degli apprendisti dipendenti dal-lo stesso datore di lavoro), si applicano soloai datori di lavoro che occupano almeno 50dipendenti. Viene inoltre fissata al 20 percento la percentuale di “stabilizzazione” diprecedenti apprendisti, fatta salva la possibi-lità per i contratti collettivi di individuare li-miti diversi;

− si prevede che per le regioni e le provinceautonome di Trento e Bolzano, che abbianodefinito un sistema di alternanza scuola-la-voro, i contratti collettivi nazionali di lavorostipulati da associazioni di datori e prestatoridi lavoro comparativamente più rappresenta-tive sul piano nazionale possano prevederespecifiche modalità di utilizzo del contrattodi apprendistato, anche a tempo determina-to, per lo svolgimento di attività stagionali;

− viene confermato che la formazione del la-voratore assunto con contratto di apprendi-stato professionalizzante o di mestiere è in-tegrata dall’offerta formativa pubblica. A talfine, si prevede che la regione debba comu-nicare al datore di lavoro, entro 45 giornidalla comunicazione dell’instaurazione delrapporto di lavoro, le modalità di svolgimen-

to dell’offerta formativa pubblica, anche conriferimento alle sedi e al calendario delle atti-vità previste, avvalendosi anche dei datori dilavoro e delle loro associazioni che si sianodichiarate disponibili.

Semplificazioni in materia di documentounico di regolarità contributiva − Si prevede di realizzare una modalità telema-

tica per verificare la regolarità contributivanei confronti di Inps, Inail e Casse edili, pergiungere alla definitiva “smaterializzazione”del DURC (documento unico di regolaritàcontributiva). Le modalità applicative delladisposizione sono demandate ad un decretoministeriale da adottare entro 60 giorni.

Contratti di solidarietà − Si prevede che, con decreto del Ministro del

lavoro e delle politiche sociali, siano stabiliticriteri per la concessione del beneficio dellariduzione provvisoria della quota di contri-buzione previdenziale a carico del datore dilavoro. Vengono inoltre destinate a tale fina-lità risorse per 15 milioni di euro annui a de-correre dal 2014;

− viene fissata al 35% la riduzione della con-tribuzione previdenziale per i datori di lavoroche stipulano contratti di solidarietà con ri-duzione dell’orario di lavoro superiore al20% (eliminando le precedenti differenzia-zioni su base territoriale e le maggiori ridu-zioni previste in relazione a percentuali di ri-duzione dell’orario di lavoro superiori al30%);

− si prevede, infine, che i contratti di solidarie-tà siano depositati presso l’archivio naziona-le dei contratti e degli accordi collettivi di la-voro.

Per maggiori informazioni e approfondimentileggi le notizia del 21 maggio 2014 e la notiziadel 31 luglio 2014 (Circolare n. 18/2014 conte-nente indirizzi interpretativi sulla disciplina deicontratti a tempo determinato e di apprendista-to).

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speciale istituzioni

Le attività delle Regioni per implementare ilprogetto nel territorio

Roma, 5 Settembre 2014 - Al 4 Settembre20141 si sono registrati a Garanzia Giovani179.439 giovani: 97.793 lo hanno fatto attraver-so il sito nazionale www.garanziagiovani.gov.it e81.646 attraverso i portali regionali2.

La provenienza geografica (residenza) dei giova-ni mostra che la maggior parte di loro risiede inSicilia con 31.879 unità, pari al 18% del totale, inCampania con il 14% (25.713 unità) e nel Laziocon il 7% (12.439 unità).

La Tabella 2 e il Grafico 2 mostrano la prove-nienza dei giovani che si sono registrati

Garanzia Giovani prosegue il suo percorso: sono 179.439 i giovani che si sono registrati, 41.989sono stati convocati dai servizi per il lavoro e 26.668 hanno già ricevuto il primo colloquio diorientamento; 10.369 le occasioni di lavoro, per un totale di posti disponibili pari a 15.165.

1 I dati si riferiscono alle ore 16.00 del 4 Settembre 2014.2 L’elenco completo dei portali attivi è pubblicato sul sito nazionale alla pagina http://www.garanziagiovani.gov.it/Pagine/IlRuoloDelleRe-

gioni.aspx. I portali non attivi appartengono alle Regioni che hanno scelto di utilizzare il portale nazionale in sussidiarietà.

Tabella 1. Registrazioni ai portali

Grafico 1. Registrazioni ai portali - Valori %

Tabella 2. Residenza dei giovani registrati

Garanzia Giovani: Lo Stato di Attuazione in Italia

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speciale istituzioni

Si precisa che la residenza del giovane non èpreclusiva per la scelta della regione dalla qualericevere il portafoglio di servizi.Indagando sul genere dei giovani che si sonoregistrati, si nota come il 53% delle registrazioni(94.405 unità) ha interessato uomini mentrequelle che hanno riguardato le donne sono state85.034, pari al 47%.In termini di età dei giovani, il 51% delle regi-strazioni, pari a 91.019 (50.748 uomini e 40.271donne) ha interessato i giovani di età compresa trai 19 e i 24 anni, mentre sono state 74.433, pari al41%, quelle che hanno interessato giovani dai 25ai 29 anni (35.021 uomini e 39.412 donne) e13.987, pari all’8%, i giovani dai 15 ai 18 anni(8.636 uomini e 5.351 donne).In termini di titolo di studio, i giovani registratisono così suddivisi: il 21% ha conseguito unalaurea, il 56% risulta essere diplomato, infine il ri-manente 23% risulta avere un titolo di studio diterza media o inferiore.Passando ad analizzare le adesioni, è importanteinnanzitutto sottolineare il fatto che ciascun giova-ne può scegliere di “aderire” indicando anche più diuna regione. Il dato delle adesioni illustra dunque iltotale delle scelte effettuate dai giovani per ricevereil portafoglio di servizi tra quelli previsti dal pro-gramma.

La Tabella 3 indica laripartizione dei gio-vani registrati, in ba-se al numero di ade-sioni che hanno ef-fettuato. Dalla tabel-la si può notare cheil 90% dei giovaniche si sono registrati(pari a 162.367 uni-tà) ha effettuato una sola adesione. Il restante 10%ha invece effettuato più di una adesione, secondola seguente ripartizione:Indagando ulteriormente sulle adesioni, si notacome la scelta sia ricaduta per la maggior partenelle seguenti tre Regioni: Sicilia con il 14% del to-tale, pari a 31.734 adesioni, seguita da Campaniacon il 12% del totale, pari 26.562 adesioni e La-zio con il 9% del totale, pari a 19.293 di adesio-ni: queste tre regioni insieme assorbono quindi cir-ca il 35% delle adesioni.

La Tabella 4 e il Grafico 3 mostrano le regioniscelte dai giovani per le proprie adesioniInfine, la Tabella 5 permette di distinguere, tra leadesioni ricevute da ciascuna regione, quelle ef-fettuate da giovani residenti nella stessa regione

Grafico 2. Residenza dei giovani registrati - Valori %

Tabella 4. Regioni scelte per l’offerta dei servizi

Tabella 3. Ripartizione dei giova-ni registrati in base al numero diadesioni effettuate

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speciale istituzioni

(adesioni “interne”) rispetto a quelle effettuate dagiovani che risiedono in regioni diverse (adesio-ni “esterne”). La regione che ha ricevuto ilmaggior numero di adesioni da giovani residenti inaltre regioni è la Lombardia con 7.597 adesioni“esterne”.

Continuano i colloqui con i giovaniSono iniziate le attività di “presa in carico” dei gio-vani registrati: 41.989 sono stati già chiamati daiservizi per il lavoro per il primo colloquio e la profi-lazione e tra questi 26.668 hanno già ricevuto ilprimo colloquio di orientamento. L’analisi di generemostra che il 53% dei giovani già profilati sonouomini e il 47% sono donne, mentre la distribu-zione per età rispecchia la distribuzione dei giovaniregistrati: il 7% appartiene ai giovani di età com-presa tra i 15 e i 18 anni, il 51% ai giovani di etàcompresa tra i 19 e i 24 anni e il 42% ai giovani dietà compresa tra i 25 e i 29 anni.

Continua l’inserimento di occasioni di lavoroda parte delle aziendeIn attesa della partecipazione alle singole misurea seguito degli avvisi regionali, continua l’inseri-mento “spontaneo” delle occasioni di lavoro. An-che a seguito dei protocolli di intesa che il Mini-stero ha sottoscritto con alcune Associazioniimprenditoriali, le aziende stanno inserendo oc-casioni di lavoro (vacancy) sul portale nazionale di-rettamente o per il tramite delle Agenzie per il la-voro. Ad oggi, le opportunità di lavoro complessi-ve pubblicate dall’inizio del progetto sono pari a10.369, per un totale di posti disponibili pari a15.165. Il 71,3% delle occasioni di lavoro èconcentrata al Nord, il 14,7% al Centro e il 13,9%al Sud; lo 0,1% rappresenta le occasioni di lavoroall’estero.

La tabella 6 e il grafico 4 mostrano la distri-buzione di vacancy e posti disponibili per tipologia contrattuale

Tabella 5. Adesioni interne e adesioni esterne per regio-ne di adesione

Tabella 6. Numero di vacancy e posti disponibili per ti-pologia contrattuale

Grafico 3. Regioni scelte per l’offerta dei servizi

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speciale istituzioni

Gli stranieri in Italia e Garanzia GiovaniGaranzia Giovani è un programma che si rivolge anche aglistranieri “residenti” in Italia, anche se di cittadinanza di-versa. I giovani stranieri rispondono così: 7.248 (4% deltotale dei giovani registrati) si è iscritto al Programma, diquesti il 22% proviene da Paesi dell’Unione Europea (Ro-mania, Polonia e Bulgaria i primi tre Stati Membri) e il 78%appartengono a Paesi ExtraUE (Albania, Marocco e Sene-gal i primi tre Stati). Le fasce d’età rispecchiano le percen-tuali generali, con una maggiore concentrazione di giovanidi età compresa tra i 19 e i 24 anni (52% del totale dei gio-vani stranieri che hanno aderito). Le regioni scelte per es-sere “trattate” rispecchiano l’andamento del mercato dellavoro straniero: Piemonte, Emilia Romagna e Veneto sonole prime tre regioni scelte dai giovani figli di cittadini co-munitari ed Emilia Romagna, Veneto e Lombardia le tre re-gioni scelte dai figli degli immigrati ExtraUE.

L’Inps pagherà i tirocinanti di Garanzia GiovaniSul sito Inps è possibile scaricare le convenzioni traRegioni e istituto di previdenzaI tirocinanti che partecipano a Garanzia Giovani sarannopagati dall’Inps. Con il messaggio 6789/2014 l’Inps riassu-me l’iter normativo attraverso il quale si è giunti a tale de-terminazione e allega lo schema di convenzione per la sot-toscrizione da parte delle Regioni. Successivamente al-l’adozione del Piano Nazionale alcune Regioni hanno ma-nifestato la volontà di affidare all’INPS il servizio di eroga-zione dell’indennità di tirocinio. Si tratta di Lazio, Puglia,Friuli-Venezia Giulia, Calabria, Campania, Valle D’Aosta,Piemonte, Marche, Basilicata, Liguria, Umbria, Veneto, To-scana, Emilia-Romagna, Abruzzo, Sicilia, Lombardia.Lo schema di convenzione tra il Ministero del Lavoro e del-le Politiche Sociali, l’INPS e le Regioni, che definisce lemodalità con le quali l’INPS eroga ai giovani tirocinanti perconto delle Regioni convenzionate l’indennità di tirociniosecondo criteri e parametri individuati dalle Regioni, è sta-to definito con Determinazione commissariale n. 185 del 7agosto 2014.

L’INPS mette a disposizione della Regione il servizio infor-matico per l’interscambio dati riguardanti la convenzionetramite il Sistema Informativo Percettori (SIP). D’altra parte,la Regione deve inviare, mensilmente o comunque periodi-camente, il flusso dei dati (anagrafici, domiciliari, relativi al-le modalità di erogazione, alla durata del tirocinio e all’im-porto dell’indennità) necessari per il pagamento tramite lostesso SIP.

Le attività in corso nelle regioniBasilicataIl rilancio dell’apprendistato professionalizzante edei tirocini extracurriculariGaranzia Giovani finanzia la banca dati on line per l’at-tivazione dei tirociniLa Giunta Regionale della Basilicata ha portato da 6 a oltre10 milioni di euro la dotazione finanziaria dell’avviso sul-l’apprendistato professionalizzante. Sarà quindi possibileattivare un maggior numero di contratti: la platea dei bene-ficiari si estende infatti a 169 aziende e a 257 apprendisti.È inoltre attiva la procedura per l’iscrizione on line alla ban-ca dati per l’attivazione dei tirocini extracurriculari. Le infor-mazioni che saranno rese disponibili dai soggetti interessatiattraverso tale procedura costituiranno un insieme di datiutili ai fini della programmazione delle risorse e della ricercadei candidati maggiormente coerenti con le caratteristicherichieste dei partecipanti e dei progetti formativi. Questamisura è uno degli strumenti individuati dalla Regione Basi-licata per attivare le risorse di Garanzia Giovani e favorirel’incontro tra la domanda e l’offerta. L’inserimento delle in-formazioni nella banca dati è possibile accedendo dall’in-dirizzo internet:http://servizi.basilicatanet.it/servizi/index.jsp.

Emilia RomagnaAd Argenta (Ferrara) servizio civile in bibliotecacon Garanzia GiovaniLa Regione assegnerà 360 euro mensili a due giovani per25 ore di lavoro settimanaliGrazie a un progetto legato al programma Youth Guaran-tee, due giovani di 18-29 anni che non studiano e non la-vorano (Neet) potranno svolgere il servizio civile presso laBiblioteca comunale Bertoldi di Argenta. La Regione Emilia-Romagna corrisponderà un assegno mensile di 360 europer 25 ore settimanali. La durata del progetto è di 11 mesi,articolati su 5 giorni settimanali. Oltre alle attività pretta-mente di bibliotecario i giovani saranno impegnati nell’ani-mazione e nella promozione della lettura nell’ambito del

Grafico 4. Distribuzione dei posti disponibili per tipologia con-trattuale

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speciale istituzioni

progetto “Nati per Leggere” (letture animate in biblio-teca per bambini da 2 a 6 anni, letture sotto gli alberiad Argenta e frazioni nella stagione estiva).

LazioLa Regione promuove l’apprendistato dualeFirmato il protocollo d’intesa tra la Regione e ilMIUR, il Ministero del Lavoro e il gruppo ENELAllo scopo di realizzare un’offerta formativa coerentecon i fabbisogni del territorio, la Regione Lazio e altresei regioni hanno sottoscritto un protocollo d’intesacon il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e dellaRicerca, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali eil gruppo Enel. Nella Regione Lazio il progetto prevedel’assunzione in apprendistato di alta formazione e ricer-ca per il conseguimento di un diploma di istruzione se-condaria superiore di alcuni studenti del 4° anno del-l’Istituto Tecnico Guglielmo Marconi di Civitavecchia.L’assessore Lucia Valente ha sottolineato come il Laziosi allinei alle migliori pratiche attive in molti paesi euro-pei e, in primis, al sistema duale tedesco, e segua le in-dicazioni che provengono dalla Commissione europeain relazione agli obiettivi di Europa 2020 e della Garan-zia Giovani. Il presidente Nicola Zingaretti ha inveceposto l’accento sulla novità per l’Italia rappresentata dalsistema duale scuola-lavoro, strumento chiave per con-tribuire all’innovazione tecnologica e produttiva del La-zio. L’alternanza scuola-lavoro è importante perché for-nisce conoscenze, abilità e competenze maggiormentespendibili nel mercato del lavoro.

PiemonteNei centri per l’impiego della Provincia di Torinoarrivano i lunedì dei giovaniInvitati gli esperti delle risorse umane delle aziendedel territorio Coerentemente agli obiettivi del progetto nazionale Ga-ranzia Giovani la Provincia di Torino ha istituito i “lune-dì giovani”, incontri di orientamento e di supporto nel-la ricerca del lavoro presso i centri per l’impiego per igiovani con meno di 30 anni. In queste occasioni sa-ranno invitati gli esperti delle risorse umane delle azien-de del territorio, chiamate a dare un contributo alle po-litiche del lavoro per i giovani in nome della responsabi-lità sociale delle imprese.

Maggiori dettagli sono pubblicati sul sito garanzia giovani all’indirizzo: http://www.garanziagiovani.gov.it/Monitoraggio/Pagine/default.aspx

PugliaLa Puglia promuove il servizio civile e la formazio-ne informaleIn arrivo due nuovi bandi per i giovani NeetNelle prossime settimane usciranno due nuovi bandi perfinanziare la formazione di 30 giovani Neet nell’ambito di“Bollenti spiriti”, il programma della Regione Puglia per lepolitiche giovanili, e “Garanzia Giovani Puglia”: “SpiritoCivico”, ispirato al servizio civile nazionale, con 5 milionidi finanziamento a disposizione, e “A Bottega”, esperien-za di formazione non formale sul campo, con 3 milioni dirisorse a disposizione.

TrentinoIn Trentino il trilinguismo dall’infanzia, promosso e deci-so dall’amministrazione autonoma con il Patto educativo,è un’occasione – oltre che per l’assunzione nell’anno sco-lastico 2014/2015 di circa 700 precari – per legare scuolae lavoro mediante l’apprendistato, inserendo il program-ma Garanzia giovani sui banchi. L’intento è non attendereche i giovani possano diventare disoccupati, si cominciacon l’apprendistato a scuola, concretizzando in questomodo il sistema duale alla tedesca. Infatti proprio in areegeografiche con una lunga tradizione in questo tipo diformazione- dove il percorso formativo viene integrato da esperienzedi apprendistato per la qualifica professionale e apprendi-stato per il diploma professionale - il tasso di disoccupa-zione giovanile è significativamente più basso.

UmbriaPerugia: corsi gratuiti per i giovanissimi inseritiall’interno del programma Garanzia GiovaniI ragazzi di 15-18 anni potranno imparare i mestieri digrafico web, estetista e parrucchieraA Perugia i giovani di 15-18 anni inseriti all’interno delProgramma Garanzia Giovani avranno la possibilità di fre-quentare gratuitamente corsi di formazione per le figuredi grafico web, estetista e parrucchiera. L’opportunità èofferta da Ecipa umbra e la formazione è curata dallascuola professionale Consorzio Futuro. ECIPA è lo stru-mento di cui si è dotata la CNA (Confederazione Nazio-nale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa) perrealizzare la sua strategia di formazione nei confronti e afavore del sistema dell’imprenditoria minore.

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La prima edizione di Vin-cere le abbuffate è statapubblicata dallo psi-chiatra Christopher G.

Fairburn nel 1995, quando il di-sturbo da alimentazione incon-trollata o binge eating non ave-va ancora una sua identità al-l’interno del Manuale Diagno-stico e Statistico dei disturbipsichiatrici (DSM). Questa pa-tologia era inserita, infatti, al-l’interno del grande calderonedei “disturbi del comportamen-to alimentare non altrimentispecificati”. In concomitanzaalla pubblicazione della nuovaedizione, completamente aggiornata e rinnovata,il binge eating ha ottenuto anche il suo pieno ri-conoscimento diagnostico nella Vª edizione delDSM.Nella superficialità delle valutazioni che spessoe purtroppo ci caratterizzano, non c’è errore piùgrande che possiamo compiere verso un obeso,del considerarlo solo una persona che mangiatroppo. Non si ingrassa sempre per ingordigia,ma il rapporto psico-relazionale con il cibo è tal-volta più complesso e intimo. I cibi dolci, grassio salati o gli alimenti contenenti un mix di questisapori, possono scatenare nelle persone predi-sposte un impulso irrefrenabile ad iperalimentar-si, non necessariamente associato al piacere delcibo. La compulsione e la perdita di controllo che

caratterizzano il binge eatingsono piuttosto legate al deside-rio di riempirsi fino a scoppia-re, seguìto da un logorantesenso di colpa e di inadegua-tezza. Chi soffre di binge ea-ting è in genere refrattario adaprirsi sia con il proprio medi-co, sia con il nutrizionista alquale si rivolge. La nuova edi-zione del libro di Fairburn na-sce per far comprendere le pos-sibili cause di questo disturboe per descriverne i sintomi e lapsicopatologia.Nella seconda parte, il testo sitrasforma in un pratico manua-

le di auto-aiuto per i pazienti. Con semplicità echiarezza l’autore descrive nel suo libro le diversestrategie comportamentali che possono esseremesse in atto, per recuperare un fisiologico rap-porto con il cibo. Numerosi trial clinici hannopromosso la terapia cognitivo-comportamentaledi Fairburn, che viene ad oggi considerata unametodica di elezione con la quale si integra lariabilitazione nutrizionale nei disturbi del com-portamento alimentare. Gli stessi biologi nutri-zionisti, psicologi e medici e tutti coloro che sirelazionano con le persone che soffrono di bingeeating, possono trarre giovamento da questo li-bro, il quale diviene un vero e proprio strumentodi lavoro.

(Tiziana Stallone)

Vincere le abbuffate - Come superare il disturbo da binge eating

Christopher G. Fairburn, Raffaello Cortina Editore 2014; 235 pp., euro 19,00

Recensioni

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Abbiamo Ricevuto

Pneumo city. La città polmonareStefano Spagnulo, Aldenia Editore; euro 18,00

Negli ultimi anni il progresso scientifico e tecnolo-gico delle società occidentali ha determinato lo svi-luppo di modelli culturali e comportamentali com-plessi che hanno influenzato e cambiato il modoin cui la cultura medico-scientifica è recepita daogni individuo. L’approccio scientifico globale allostudio delle malattie ha evidenziato gli stretti rap-porti tra la dimensione scientifica individuale e di-mensione sociale/culturale nello sviluppo delle ma-lattie. Il volume affronta il problema della divulga-zione/comunicazione scientifica attraverso l’inven-zione letteraria che si pone come punto di forzanella capacità di diffusione delle informazioni me-diche e biologiche. Attraverso la letteratura l’auto-

re, ha saputo costruiredelle metafore lettera-rie che sono in gradodi guidare il lettore aleggere la complessitàdel corpo umano conl’intento didattico eculturale di diffonderel’amore per la medici-na e la scienza. La nar-razione letteraria costi-tuisce la descrizionescientifica in un intreccio linguistico e metaforicoricco di spunti spirituali normativi e scientifici. Ilcontributo letterario-scientifico attuale si pone in li-nea con un linguaggio scientifico creativo a finalitàdivulgativa.

Biologia dei microrganismiGianni Dehò e Enrica Galli,Edizioni CEA; euro 76,00

La seconda edizione di “Biologia deimicrorganismi” è stata aggiornata,ampliata e migliorata nella sua artico-lazione. Conserva intatta, invece,l’impostazione generale del testo cheha determinato il successo della pri-ma edizione nei vari Corsi di Studiodi area biologica. Biologia dei microrganismi trattaprincipalmente di microrganismi procarioti (batteri

e archea) ma in questa nuova edi-zione si è ampliato lo spazio dedi-cato ai virus (con un nuovo capito-lo), così come si sono rafforzati i ri-chiami alle cellule e ai microrgani-smi eucarioti per quanto riguarda ledifferenze nella struttura e nellefunzioni (livello cellulare e rapportifilogenetici). I capitoli dedicati allagenetica dei microrganismi sonostati riorganizzati e alcuni appro-fondimenti, su temi particolari, so-

no reperibili on line sul sito dedicato al libro sumy.zanichelli.it.

rassegna stampa

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Casse (di nuovo)

Operazione ‘uovo di Colombo’: così èstato denominato il progetto presen-tato al Parlamento, alla fine del mesedi luglio u.s., dalla Commissione par-

lamentare di controllo sulle attività degli enti ge-stori di forme obbligatorie di previdenza e assisten-za sociale.In sintesi, l’idea è quella di rilanciare l’economiadel paese attraverso le risorse del risparmio previ-denziale: tra Casse e fondi di previdenza comple-mentare ci sono circa 180-200 miliardi di euro incircolazione di cui il 70% va in investimenti esteri,se ogni anno 10-15 miliardi di questo capitale ve-nissero ‘iniettati’ nel circuito economico reale at-traverso Cassa Depositi e Prestiti, con un effettomoltiplicatore che raddoppierebbe l’impatto, si po-trebbe dare un importante contributo al rilancioeconomico del Paese (nuovi posti di lavoro, redditie relativi contributi previdenziali).L’investimento di capitali previdenziali nell’econo-mia del Paese per molti stati europei non è una no-vità. Tuttavia, all’estero, l’investimento previden-ziale viene trattato ‘con riguardo’ ossia con unatassazione agevolata se non addirittura assente,

mentre in Italia un’iniqua doppia tassazione gravasul risparmio previdenziale, tassato sia nella fasedi gestione da parte dell’ente previdenziale sia nel-la fase di erogazione della pensione.I rappresentanti delle Casse hanno dato la propriadisponibilità ad investire in settori dell’economiareale del Paese ponendo, naturalmente, dei paletti:in primis non bisogna dimenticare che gli enti ge-stiscono fondi destinati alle pensioni dei profes-sionisti e non risorse di proprietà dello Stato, per-tanto va ribadito il ruolo attivo che deve avere l’en-te investitore (scelta dell’investimento e/o parteci-pazione alla gestione dello stesso); in secondoluogo occorre far chiarezza sul regime di tassazio-ne, va garantita una fiscalità diversa e armonizzatacon le medie europee, oltre che investimenti solidie compatibili con gli obiettivi degli enti; in ultimo,non per ordine di importanza, va ribadita e stabi-lita una volta per tutte la natura privata delle Cassedi previdenza.L’on. Lello Di Gioia, presidente della Commissione,si è reso disponibile ad accogliere le istanze deglienti di previdenza, a discuterne e a coinvolgere ilgoverno attraverso un tavolo di confronto.

[...] Ad oggi, spiega Camporese - presidente del-l’Adepp, associazione degli enti di previdenza privati- “gli enti iscritti all’Adepp hanno oltre 60 miliardi dieuro di patrimonio investito”, e la possibilità di in-vestimenti nell’economia reale “è subordinata ad al-cuni elementi come la volontarietà e non l’imposi-

zione dall’alto, e a un punto di vista condiviso conil governo sui settori strategici in cui investire. Adesempio le infrastrutture, l’energia, il sociale”.[...] “Il ministro dell’Economia Padoan - sottolineaCamporese - ha mostrato grande rispetto per noi, peril nostro mondo e la nostra autonomia. E condivideil fatto che le casse possano rappresentare delle ‘car-te’ essenziali per il funzionamento dell’economia”.

08/09/2014

A cura di Daria Ceccarelli

in aiuto dello Stato

rassegna stampa

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[...] Creare le condizioni oer incentivare le Casse a in-vestire nell’economia del Paese è una richiesta chel’Adepp avanza da tempo. «La questione è stata sol-levata dall’Associazione già quattro anni fa - ricordaCamporese - e per tutelare gli interessi dei nostri iscrittie avere la certezza dei rendimenti chiediamo che l’in-vestimento sia: volontario, dedicato, che abbia obiet-tivi di fondo condivisi, che segua le regole del mercatoe dunque ci sia dietro un management competente perselezionare gli investimenti...»

Federica Micardi, 02/09/2014

[...] «... Solo con nuovi posti e stabilità lavorativa sipuò rafforzare il sistema pensionistico e pensare anchead incentivare la previdenza complementare, ora pocoattraente sia per il livello di tassazione molto più altodel resto d’Europa e sia perchè obiettivamente con iredditi in crisi si riducono gli investimenti. Ma propriodal mondo della previdenza possono arrivare risorseimportanti per innescare un processo virtuoso», affer-ma l’on. Lello di Gioia presidente della Commissioneparlamentare di controllo sugli enti di previdenza.

Gianfranco Summo, 02/09/2014

«Non c’è in cantiere nessuna idea relativa ad un pre-lievo forzoso sui patrimoni delle casse di previdenza,bensì il progetto di una maggiore sinergia affinché gli

enti possano sempre più investire in Italia, ferma la li-bertà di movimento dei capitali». Così Filippo Taddei,responsabile economico del Pd e consigliere del pre-mier Matteo Renzi, interviene nel dibattito avviato dal-la Commissione di controllo sugli enti gestori di formedi previdenza obbligatoria.

09/08/2014

Favorire l’utilizzo delle risorse di casse private e fondipensione per la crescita del Paese attraverso: detassa-zione degli utili investiti; aumento dei lavoratori cheversano in fondi pensione attraverso un meccanismodi adesione automatica; ... investimento dei risparmiprevidenziali degli investitori in strumenti come mini-bond e project bond; acquisizione da parte dei fondipensione e delle casse private di obbligazioni emesseda Cdp. Queste le principali proposte della Commis-sione parlamentare di controllo sulle attività degli entigestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenzasociale, contenute nella relazione... sul risparmio pre-videnziale complementare a sostegno dell’economiareale.

11/07/2014

“Il governo favorirà una cornice legislativa e fiscaleche consenta a casse private e fondi pensione di inve-stire una parte delle risorse a sostegno di crescita e svi-luppo”. Lo assicura il sottosegretario all’Economia PierPaolo Baretta... Attualmente casse e fondi gestisconooltre cento miliardi di euro, investiti in debito, preva-lentemente titoli di Stato e, spiega Baretta “da investi-menti ‘passivi’ si potrebbero trasformare in investimen-ti ‘in crescita’”.

Giusy Iorlano, 25/06/2014

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