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10 il GIORNALE dell’INGEGNERE N. 4 - Aprile 2015 arch. Antonio Broccolino In Italia, secondo uno studio fatto da ASSIMP oltre il 50% delle Cause in Edilizia Civile sono dovute a problemi d’in- filtrazione d’acqua. di questo 50% la maggio- n ranza dei problemi (53%) so- no dovuti ad errori di proget- tazione del sistema o della stratigrafia impermeabile minori sono i problemi do- n vuti ad errori di applicazione assolutamente minimi so- n no i problemi dovuti a difetti di prodotto Normalmente gli errori di ap- plicazione creano anomalie puntuali e sono i primi ad apparire e pertanto nella mag- gior parte delle volte vengono risolti durante il corso del cantiere. Gli errori di progettazione possono invece apparire an- che a distanza di anni e spes- so causano patologie che qua- si sempre comportano one- rosi interventi correttivi o peggio il rifacimento totale del sistema impermeabile. I difetti di materiale anch’essi appaiono dopo alcuni anni e anche essi causano patologie che quasi sempre comporta- no onerosi interventi corret- tivi. In qualche modo i pro- blemi o le patologie che si mostrano dopo alcuni anni sono i più rischiosi e costosi, perché comportano interventi mentre il fabbricato è in uso. In modo non esaustivo le ti- pologie d’impermeabilizza- zione più utilizzate in edilizia sono le seguenti: A. Impermeabilizzazioni con membrane prefabbricate in bitume polimero B. Impermeabilizzazioni con membrane prefabbricate po- limeriche (sintetiche) (PVC, TPO, gomme, altre) C. Impermeabilizzazione con resine poliureiche, poliureta- niche, ecc. D. Impermeabilizzazioni con resine cementizie elastopla- stomeriche E. Impermeabilizzazione con teli o cartoni bentonitici (solo fondazioni in falda) F. Impermeabilizzazioni con membrane prefabbricate spe- ciali autoaderenti G. Impermeabilizzazione con Cls. particolarmente dosati e controllati (solo fondazioni in falda) H. Impermeabilizzazione con soluzione di silicati ad impre- gnazione Analizziamo nel particolare le varie tipologie d’impermea- bilizzazione A. IMPERMEABILIZZAZIONI CON MEMBRANE PREFABBRICATE IN BITUME POLIMERO Sicuramente è la tipologia più utilizzata in Italia (circa 15 produttori con oltre 180.000.000 di m 2 di mem- brane vendute). Applicazioni usuali (assicurabi- li): Coperture di opere civili n ed industriali impermeabili termoisolate e non Con autoprotezione o con n protezione pesante mobile o fissa Viadotti carrabili n Trattamenti antiumido per n pareti verticali Applicazioni possibili, ma non usuali (non assicurabili): Fondazioni in falda n Vasche di accumulo acqua n Bacini n Documenti di riferimento per la verifica della conformità Codice di pratica delle n opere d’Impermeabilizzazione (I.G.L.A.E.) Guida alla progettazione n dei Sistemi d’Impermeabiliz- zazione (A.S.S.I.M.P.) Articoli tecnici apparsi sulla n rivista “specializzata” edizione “BEMA” Documenti tecnici elabo- n rati dai maggiori Produttori di membrane Programmi di progettazio- n ne (tipo Dataquad 2000 e Da- taquad Sintofoil della Imper Italia) Osservazioni riguardanti l’assi- curabilità dei sistemi impermea- bili con membrane in bitume po- limero Un sistema impermeabile con membrane in bitume polime- ro, correttamente progettato ed applicato può durare, sen- za manutenzioni di carattere straordinario anche più di venti anni, ma è necessario porre delle regole molto pre- cise riguardanti la sequenza e la direzione degli elementi e/o strati, la loro “stabilizza- zione” all’interno del sistema impermeabile, la qualità dei prodotti utilizzati, la realizza- zione dei particolari esecutivi, nonché la manutenzione di carattere ordinario. B. IMPERMEABILIZZAZIONI CON MEMBRANE PREFABBRICATE POLIMERICHE (SINTETICHE) (PVC, TPO, GOMME, ALTRE). Prediamo in esame solo le membrane in PVC.P (PoliVi- nilCloruro Plastificato) e le membrane poliolefiniche in TPO (polipropilene elasto- merizzato), in quanto altre membrane polimeriche quali Hypalon (polietilene cloro solfonato), EPDM, ecc. sono di uso ormai rarissimo alme- no in Italia. Bisogna distinguere comun- que tra membrane in PVC.P e membrane poliolefiniche in TPO PVC.P Le membrane in PVC.P sono realizzate infatti con mescole cariche di plastificanti che, es- sendo in forma liquida, con il tempo tendono a migrare modificando notevolmente le caratteristiche del prodotto sia riguardo l’aspetto qualita- tivo e prestazionale che l’aspetto dimensionale (per- dita di volume corrisponde ad una modifica dimensionale che avviene in una o più delle tre dimensioni – larghezza, lunghezza e spessore – del te- lo in funzione della metodo- logia di produzione). Oggi dopo innumerevoli esperienze, spesso negative, si utilizzano sulle coperture solo membrane in PVC.P di alto spessore (meno soggette ad invecchiamento) ed ido- neamente armate secondo la destinazione d’uso. Le membrane omogenee (senza armatura) sono invece d’uso comune nelle imper- meabilizzazioni in falda o in galleria. Caratteristica assolutamente positiva del PVC.P. è quella della facilità di saldatura sia del prodotto nuovo che in- vecchiato (anche se totalmen- te rigido). TPO Le membrane poliolefiniche in TPO (in particolare quelle a base di polipropilene ela- stomerizzato), essendo com- poste da materia prima, aven- te già proprie caratteristiche elastoplastomeriche, non ne- cessita di aggiunta di plastifi- NOTE SINTETICHE RIGUARDANTI LE TIPOLOGIE D’IMPERMEABILIZZAZIONE PARTICOLARMENTE UTILIZZATE IN ITALIA Prove di collaudo con invaso d’acqua Prove di collaudo con invaso d’acqua colorata Prove di collaudo con cablaggio, basato sulla direzione del flusso di corrente Difettosità delle membrane in sistemi impermeabili non correttamente progettati e posati (patologia di reptazione)

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Page 1: NOTE SINTETICHE RIGUARDANTI LE TIPOLOGIE D ... · In Italia, secondo uno studio fatto da ASSIMP oltre il 50% delle Cause in Edilizia Civile ... utilizzata in Italia (circa 15 produttori

10 il GIORNALE dell’INGEGNERE N. 4 - Aprile 2015

arch. Antonio Broccolino

In Italia, secondo uno studiofatto da ASSIMP oltre il 50%delle Cause in Edilizia Civilesono dovute a problemi d’in-filtrazione d’acqua.

di questo 50% la maggio-nranza dei problemi (53%) so-no dovuti ad errori di proget-tazione del sistema o dellastratigrafia impermeabile

minori sono i problemi do-nvuti ad errori di applicazione

assolutamente minimi so-nno i problemi dovuti a difettidi prodottoNormalmente gli errori di ap-plicazione creano anomaliepuntuali e sono i primi adapparire e pertanto nella mag-gior parte delle volte vengonorisolti durante il corso delcantiere.Gli errori di progettazionepossono invece apparire an-che a distanza di anni e spes-so causano patologie che qua-si sempre comportano one-rosi interventi correttivi opeggio il rifacimento totaledel sistema impermeabile.I difetti di materiale anch’essiappaiono dopo alcuni anni eanche essi causano patologieche quasi sempre comporta-no onerosi interventi corret-tivi. In qualche modo i pro-blemi o le patologie che simostrano dopo alcuni annisono i più rischiosi e costosi,perché comportano interventimentre il fabbricato è in uso.In modo non esaustivo le ti-pologie d’impermeabilizza-zione più utilizzate in ediliziasono le seguenti:A. Impermeabilizzazioni conmembrane prefabbricate inbitume polimeroB. Impermeabilizzazioni conmembrane prefabbricate po-limeriche (sintetiche) (PVC,TPO, gomme, altre)C. Impermeabilizzazione conresine poliureiche, poliureta-niche, ecc.D. Impermeabilizzazioni conresine cementizie elastopla-stomericheE. Impermeabilizzazione conteli o cartoni bentonitici (solofondazioni in falda)F. Impermeabilizzazioni conmembrane prefabbricate spe-ciali autoaderentiG. Impermeabilizzazione conCls. particolarmente dosati econtrollati (solo fondazioni infalda)H. Impermeabilizzazione consoluzione di silicati ad impre-gnazioneAnalizziamo nel particolarele varie tipologie d’impermea-bilizzazione

A.IMPERMEABILIZZAZIONICON MEMBRANEPREFABBRICATE INBITUME POLIMEROSicuramente è la tipologia più

utilizzata in Italia (circa 15produttori con oltre180.000.000 di m2 di mem-brane vendute).

Applicazioni usuali (assicurabi­li):

Coperture di opere civilined industriali impermeabilitermoisolate e non

Con autoprotezione o connprotezione pesante mobile ofissa

Viadotti carrabilinTrattamenti antiumido pern

pareti verticali

Applicazioni possibili, ma nonusuali (non assicurabili):

Fondazioni in faldanVasche di accumulo acquanBacinin

Documenti di riferimento per laverifica della conformità

Codice di pratica dellen

opere d’Impermeabilizzazione(I.G.L.A.E.)

Guida alla progettazionendei Sistemi d’Impermeabiliz-zazione (A.S.S.I.M.P.)

Articoli tecnici apparsi sullanrivista “specializzata” edizione“BEMA”

Documenti tecnici elabo-nrati dai maggiori Produttoridi membrane

Programmi di progettazio-nne (tipo Dataquad 2000 e Da-

taquad Sintofoil della ImperItalia)

Osservazioni riguardanti l’assi­curabilità dei sistemi impermea­bili con membrane in bitume po­limeroUn sistema impermeabile conmembrane in bitume polime-ro, correttamente progettatoed applicato può durare, sen-za manutenzioni di caratterestraordinario anche più di

venti anni, ma è necessarioporre delle regole molto pre-cise riguardanti la sequenzae la direzione degli elementie/o strati, la loro “stabilizza-zione” all’interno del sistemaimpermeabile, la qualità deiprodotti utilizzati, la realizza-zione dei particolari esecutivi,nonché la manutenzione dicarattere ordinario.

B.IMPERMEABILIZZAZIONICON MEMBRANEPREFABBRICATEPOLIMERICHE(SINTETICHE) (PVC,TPO, GOMME, ALTRE).Prediamo in esame solo lemembrane in PVC.P (PoliVi-nilCloruro Plastificato) e lemembrane poliolefiniche inTPO (polipropilene elasto-merizzato), in quanto altremembrane polimeriche qualiHypalon (polietilene clorosolfonato), EPDM, ecc. sonodi uso ormai rarissimo alme-no in Italia.

Bisogna distinguere comun-que tra membrane in PVC.Pe membrane poliolefiniche inTPO

PVC.PLe membrane in PVC.P sonorealizzate infatti con mescolecariche di plastificanti che, es-sendo in forma liquida, con iltempo tendono a migraremodificando notevolmente lecaratteristiche del prodottosia riguardo l’aspetto qualita-tivo e prestazionale chel’aspetto dimensionale (per-dita di volume corrispondead una modifica dimensionaleche avviene in una o più delletre dimensioni – larghezza,lunghezza e spessore – del te-lo in funzione della metodo-logia di produzione).Oggi dopo innumerevoliesperienze, spesso negative,si utilizzano sulle coperturesolo membrane in PVC.P dialto spessore (meno soggettead invecchiamento) ed ido-neamente armate secondo ladestinazione d’uso.Le membrane omogenee(senza armatura) sono inveced’uso comune nelle imper-meabilizzazioni in falda o ingalleria.Caratteristica assolutamentepositiva del PVC.P. è quelladella facilità di saldatura siadel prodotto nuovo che in-vecchiato (anche se totalmen-te rigido).

TPOLe membrane poliolefinichein TPO (in particolare quellea base di polipropilene ela-stomerizzato), essendo com-poste da materia prima, aven-te già proprie caratteristicheelastoplastomeriche, non ne-cessita di aggiunta di plastifi-

NOTE SINTETICHE RIGUARDANTI LE TIPOLOGIE D’IMPERMEABILIZZAZIONEPARTICOLARMENTE UTILIZZATE IN ITALIA

Prove di collaudo con invaso d’acqua

Prove di collaudo con invaso d’acqua

colorata

Prove di collaudo con cablaggio, basato

sulla direzione del flusso di corrente

Difettosità delle membrane in sistemi impermeabili non correttamente progettati

e posati (patologia di reptazione)

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N. 4 - Aprile 2015 il GIORNALE dell’INGEGNERE 11

canti e pertanto è estrema-mente stabile, nel tempo, sot-to l’aspetto qualitativo e pre-stazionale. Si utilizzano sulle coperturesolo membrane in TPO di al-to spessore ed armate.Le membrane omogenee(senza armatura) sono inveced’uso comune nelle imper-meabilizzazioni in falda o ingalleria.Rispetto alle membrane inPVC.P. quelle in TPO neces-sitano di maggiore attenzionenella fase di saldatura e nellarealizzazione di particolariesecutivi complessi (special-mente se il prodotto è rimastoper qualche tempo espostoall’esterno – necessità di at-tenta pulizia).

Applicazioni usuali (assicurabili):Coperture di opere civilin

ed industriali impermeabilitermoisolate e non senza pro-tezione o con protezione pe-sante mobile o fissa

Fondazioni in falda (solonse posate a doppio telo com-partimentato e se sono pre-visti/predisposti sistemi di ri-parazione (iniezioni di resine)in caso di infiltrazioni

Vasche di accumulo acquanBacini.n

Applicazioni possibili, ma nonusuali (non consigliabili):

Viadotti carrabili (le bru-nsche frenate da parte di auto-treni sulla pavimentazione delviadotto possono creare at-trito sul sottostante strato im-permeabile, con conseguentecreazione di ondulazioni dellamembrana e anche della pa-vimentazione)

Trattamenti antiumido pernpareti verticali (il telo posatoin indipendenza permettereb-be la diffusione di eventualiinfiltrazioni anche solo pun-tuali).

Documenti di riferimento per laverifica della conformità

Codice di pratica dellenopere d’Impermeabilizzazione(I.G.L.A.E.)

Guida alla progettazionendei Sistemi d’Impermeabiliz-zazione (A.S.S.I.M.P.)

Documenti tecnici elabo-nrati dai maggiori Produttoridi membrane

Programmi di progettazio-nne (tipo Dataquad Sintofoildella Imper Italia).

Osservazioni riguardanti l’assi­curabilità dei sistemi impermea­bili con membrane TPO Un sistema impermeabile dicopertura con membrane inTPO (difficilmente inPVC.P. che è particolarmen-te soggetto ad invecchia-

mento), correttamente pro-gettato ed applicato può du-rare, senza manutenzioni dicarattere straordinario anchepiù di venti anni, ma è ne-cessario porre delle regolemolto precise riguardanti lacomposizione della strati-

grafia, la realizzazione diparticolari esecutivi, la qua-lità dei prodotti utilizzati, lanecessità di Operatori edImprese Applicatrici assolu-tamente esperte, nonché lamanutenzione di carattereordinario.

C.IMPERMEABILIZZAZIONICON RESINEPOLIUREICHE,POLIURETANICHE, ECC.Questa tipologia viene utiliz-

segue a pag. 14

Coperura in membrane in TPO, posate in totale indipendenza + zavorramento in

ghiaia

Coperura in membrane in TPO, posate in totale aderenza mediante incollaggio con

adesivi poliuretanici

Copertura membrane in TPO, posate in totale indipendenza con fissaggio meccanico

sotto sormonta

Creazione di canalette drenanti sotto la platea, per il recupero delle infiltrazioni

(posizionamento di tubi microforati)

Creazione di canalette drenanti sotto la platea, per il recupero delle infiltrazioni

(successivo riempimento con ghiaietto lavato di fiume)

Impermeabilizzazione di fondazioni in falda con membrana in TPO, posata in parete

ISOLAMENTO IDRAULICO DELLE FONDAZIONI E DELLE COPERTURE

SERIE VORT HRI DHRecuperatori di calore residenziali da soffitto

con deumidificatore integrato

Unità per la ventilazione centralizzata comprensive di circuito frigorifero

ad espansione diretta e di recuperatore di calore ad alta efficienza,

specificamente studiate per garantire il rinnovo e la

deumidificazione dell’aria nelle abitazioni dotate di raffrescamento radiante.

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a flussi incrociati in controcorrente, in PS.

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motori EC (brushless); velocità impostabili mediante trimmers in base

alle perdite di carico dell'impianto.

3 modalità di funzionamento:

Estivo (compressore acceso) con rinnovo + deumidificazione ad

aria neutra (l’aria deumidificata viene immessa in ambiente a temperatura

invariata)

Estivo (compressore acceso) con rinnovo + deumidificazione con

raffreddamento (l’aria deumidificata viene immessa in ambiente a tempe-

ratura inferiore a quella originaria).

Invernale (compressore spento).

Possibilità di alimentare la batteria con acqua calda spillata dall’impianto

radiante (modalità di funzionamento invernale).

ASSICURATI DI RICEVERE CON CONTINUITÀ TUTTI I FASCICOLI

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arch. Antonio Broccolino

FPA è l’acronimo di Flexible Poly­propylene Alloy (lega di polipro­pilene flessibile).Le poliolefine sono, in generale,polimeri termoplastici caratte-rizzati da elevata stabilità chi-mica.Il polipropilene, ad esem-pio, è una poliolefina; la suamolecola contiene solo atomidi idrogeno e di carbonio; è in-trinsecamente dotato, oltre chedi elevata resistenza chimica,anche di elevata resistenza agliU.V., di notevoli caratteristichemeccaniche, di elevato puntodi fusione.Nel suo stato originario ancheil polipropilene è piuttosto ri-gido, ma i più recenti progressidella chimica macromolecolaredelle poliolefine hanno consen-tito di operare una importantemodifica della morfologia ge-netica del polipropilene, graziealla quale, già durante la fase dipolimerizzazione, è stato pos-sibile incorporare specifici co-monomeri di tipo elastico nellamatrice termoplastica di baseottenendo una nuova genera-zione di polimeri elastomericitermoplastici CHE possiedonoper natura propria, e non peracquisizione postuma mediante“assemblaggio” formulativo,tutta una serie di ottime qualitàdi interesse specifico nel settoredell’impermeabilizzazione:

PVC­P è l’acronimo di PoliVinile diCloruro ­ Plastificato. Il PVC è il polimero più impor-tante della serie ottenuta damonomeri vinilici ed è una del-le materie plastiche di maggiorconsumo al mondo.Puro, è un materiale rigido, mapuò essere miscelato anche inproporzioni elevate a compostiinorganici e a prodotti plastifi-canti che lo rendono flessibilee modellabile.

1 - PREMESSA ALLAPROGETTAZIONE DIIMPERMEABILIZZAZIONIDI FONDAZIONI IN FALDANon esistendo norme specifi-

che, per la progettazione di unsistema d'impermeabilizzazio-ne di una fondazione in falda,si può solo far riferimento al-l'esperienza ultra decennaledelle Imprese d'applicazione edelle Ditte di produzione, ita-liane ed estere, di membraneimpermeabili, quindi, almenoper il momento, alle sole regolecomunemente acquisite del"ben costruire" o come si suoldire del costruire a "regola d'ar-te".Bisogna comunque premettereche un sistema d'impermeabi-lizzazione in generale, ed inparticolare per quanto riguardale fondazioni, non è compostodal solo "elemento di tenuta"(strato impermeabile), ma datutta una serie di strati primarie/o secondari, di elementi ac-cessori e di sistemi comple-mentari, facenti appunto parteintegrante del sistema di tenutaall’acqua e quindi indispensabiliper la garanzia di funziona-

mento del sistema stesso.

2 - MEMBRANAIMPERMEABILEPROPOSTA PER LA REALIZZAZIONE DIIMPERMEABILIZZAZIONIDI FONDAZIONI IN FALDALa membrana impermeabiliz-zante, di seguito proposta, èsintetica omogenea (non ar-mata), ottenuta per coestru-sione di una lega di poliolefineelastomerizzate a base polipro-pilenica (FPA = Flexible Po-lypropylene Alloy), spessoremm 2.0 prodotta in regime disistema qualità certificato "ISO9001" oppure in alternativa inPVC-P (PoliVinilCloruro Pla-stificato) in spessore mm 2.0prodotta in regime di sistemaqualità certificato "ISO 9001".La membrana, se in FPA, do-vrà essere realizzata con coloricontrastanti tra faccia superioreed inferiore (Signal Layer) per

consentire il controllo visivodell’integrità della stessa, du-rante e dopo le fasi di posa inopera.La membrana se in PVC-P do-vrà essere di tipo trasparentesempre per consentire il con-trollo visivo dell’integrità dellastessa, durante e dopo le fasidi posa in opera.

3 - GARANZIE DI TENUTA DELLEIMPERMEABILIZZAZIONIDI FONDAZIONI IN FALDAQuesto tipo di sistema d'im-permeabilizzazione sarà col-laudabile, per quanto riguardala sua funzionalità di tenutaidraulica, solo ed esclusiva-mente dopo la sua realizzazio-ne completa, dopo la costru-zione delle platee e delle paretidi fondazione e/o controspin-ta e comunque dopo l'elimi-nazione della rete di wel-lpoints.

Ad edificio completato l'ele-mento di tenuta risulterà prati-camente inaccessibile, in casod'infiltrazioni, per qualsiasi tipodi manutenzione ordinaria ostraordinaria, salvo opere a costiassolutamente impensabili chefacilmente comporterebbero lacompleta (o quasi) demolizionedi tutto quanto costruito sul-l'elemento di tenuta (!!!). Conun elemento di tenuta posatoa totale indipendenza è quasiimpossibile individuare l'esattopunto di un’eventuale infiltra-zione e di conseguenza i mo-tivi e le responsabilità dell'in-filtrazione stessa.Pertanto il tipo di garanzia chepuò essere data dall'Impresaapplicatrice all'Impresa Gene-rale e quindi dall'Impresa Ge-nerale al Committente finaleè solo relativa alla "funzionalitàdel sistema impermeabile nelsuo complesso" quindi com-prensivo di tutti gli strati o ele-menti principali ed accessori

che lo costituiscono, compre-so i sistemi di drenaggio, con-vogliamento e smaltimentodelle acque mediante pompe,mettendo quindi, sin dall'inizioin (ipotetico) preventivol’eventualità che si possano ve-rificare in tutto il periodo del-l'anno o solo stagionalmentedelle infiltrazioni d'acqua (an-che se normalmente di mini-ma entità).In queste specifiche condizionibisognerà pertanto mettere inbilancio anche la casualità del-l'errore umano durante la posadell'elemento di tenuta o du-rante la posa delle platea e del-le pareti di fondazione e/ocontrospinta ed ipotizzare lamalaugurata possibilità di ac-cidentali infiltrazioni e quindipremunirsi, già in fase di pro-getto e realizzazione del fab-bricato di sistemi per l’elimi-nazione dell'acqua alternativied integrativi all'elemento ditenuta.

LEGENDA:1. Sottofondo in misto di cava compattato2. Scavo di alloggiamento vasca3. Cappa cementizia (magrone) ­ piano di posa.4. Struttura di fondo della vasca in Cls. armato.5. Struttura di parete della vasca in Cls. armato.6. Strato di compensazione in feltro non tessuto sintetico (minimo 500 g/m2).7. Elemento di tenuta di fondazione realizzato in membrana in FPA o PVC­Pomogenei, spessore mm 2.0, saldata per termofusione, a doppia pista.8. Elemento di tenuta per rivestimento vasca realizzato in doppia membranain FPA, spessore mm 2.0, saldata per termofusione, a riquadri separati perogni faccia interna della vasca.9. Saldatura terminale del 2° strato impermeabile della vasca.10. Strato di protezione in feltro non tessuto sintetico (minimo 500 g/m2).11. Elemento protettivo verticale realizzato in pannelli di polistirene espansoestruso, spessore 40 mm, densità kg 35/m3, fissato alle pareti mediante ido­neo nastro biadesivo.12. Sistema di drenaggio e smaltimento delle acque realizzato con canalettecomplete di tubi drenanti ed argilla espansa o ghiaia.

13. 2 tubi forati drenanti flessibili in materiale plastico Φ 100 mm.14. Innesto finale (in corrispondenza del getto di controspinta), dei tubi flessibili in tubi in materiale plastico rigido.15. Riempimento drenante della canaletta con ghiaia lavata di fiume (pezzatura 15­30 mm) o argilla espansa (pezzatura mas­sima). 16. Strato filtrante, posto sopra la canaletta, in feltro non tessuto sintetico (200 g/m2).17. Strato di separazione in film di LDPE (polietilene a bassa densità) spessore minimo 20/100 di mm.18. Protezione meccanica in cappetta cementizia, spessore minimo cm 8 (l’eventuale armatura dovrà essere realizzata con fibredi polipropilene mescolate nell’impasto o rete di polipropilene – non vanno usate armature metalliche onde evitare possibilidanneggiamenti all’elemento di tenuta).19. Platea di fondazione e controspinta.20. Struttura di fondazione e controspinta orizzontale realizzata nella vasca di raccolta acque.21. Struttura di fondazione e controspinta verticale realizzata nella vasca di raccolta acque.22. Vaschetta per l’alloggiamento delle bocche di aspirazione delle pompe, ricavata nella struttura di controspinta orizzontale.23. Soletta di chiusura superiore della vasca, con botola di accesso.

12 il GIORNALE dell’INGEGNERE N. 4 - Aprile 2015

IMPERMEABILIZZAZIONE DI FONDAZIONI IN FALDA CON UTILIZZO DI MEMBRANE POLIMERICHE PREFABBRICATE (FPA E PVC-P)

Vista assonometrica degli elementi principali costituenti la preparazione per la realizzazione del sistema di fondazione

Vista assonometrica della vasca di drenaggio

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N. 4 - Aprile 2015 il GIORNALE dell’INGEGNERE 13

4. SISTEMA DI DRENAGGIO E SMALTIMENTO DELLE ACQUE Il sistema che viene propostoqui di seguito è quello realiz-zato con canalette trapezoidali(30-40 cm di larghezza mini-ma, con 12-15 cm di profon-dità), create nel magrone ce-mentizio che costituirà il pianodi posa primario della strati-grafia impermeabile, in corri-spondenza al perimetro dellafondazione e trasversalmentealla sua superficie ogni 25 – 30m di lunghezza del fabbricato.La stratigrafia impermeabile ri-vestirà, in continuo, la canalet-ta. Prima della realizzazionedella cappa protettiva posatasulla stratigrafia impermeabile,saranno inseriti, nella canaletta,due tubi drenanti forati in PVCΦ 8-10 cm. Con materiali inertidrenanti, quali argilla espansaa pezzatura massima o ghiaiatonda lavata di fiume pezzatura15-30 mm, verranno riempitii vuoti e pareggiato il livello su-

periore della canaletta di dre-naggio. Tale sistema di drenag-gio avrà funzione di raccoglierel'acqua, eventualmente pene-trata attraverso fori causati ac-cidentalmente nell'elemento ditenuta, e convogliarla in appo-site vasche di raccolta, adegua-tamente dimensionate (realiz-zate in almeno due angoli delfabbricato), con fondo utile po-sizionato ad una quota di al-meno 80 cm inferiore alla quo-ta di posa dell'elemento di te-nuta e rivestite internamentecon gli strati impermeabili edil getto di controspinta sia sulfondo che sulle pareti.Le vasche, adeguatamente di-mensionate, potranno essereutilizzate anche per raccoglierele acque piovane dell’interca-pedine o altro e saranno mu-nite di pompe aspiranti, coninterruttore a galleggiante e si-stema d'espulsione delle acquein fognatura, dopo eventualitrattamenti per le acque nonbianche (es. acque provenientidalle autorimesse).

ISOLAMENTO IDRAULICO DELLE FONDAZIONI E DELLE COPERTURE

1. Sottofondo in ghiaione compattato.2. Cappa cementizia (magrone) ­ piano di posa.3. Terreno a quota scavo4. Sistema di drenaggio e smaltimento delle acque realizzato con canalettecomplete di tubi drenanti ed argilla espansa o ghiaia.5. Cassero perimetrale di contenimento getto ed armatura della platea di fon­dazione.6. Strato di compensazione orizzontale in feltro non tessuto sintetico (minimo500 g/m2).7. Elemento di tenuta orizzontale in membrana sintetica omogenea (non ar­mata) in FPA o PVC­P, spessore mm 2.0.8. Strato di compensazione verticale su cassero in feltro non tessuto sintetico(minimo 500 g/m2).9. Elemento di tenuta verticale su cassero in membrana sintetica omogenea(non armata) in FPA o PVC­P, spessore mm 2.0.10. Strato di protezione in feltro non tessuto sintetico (minimo 500 g/m2).11. Tubi drenanti forati in PVC Φ 8­10 cm con riempimento canaletta mate­riali inerti drenanti, quali argilla espansa a pezzatura massima o ghiaia tondalavata di fiume pezzatura 15­30 mm.12. Strato di separazione in film di LDPE (polietilene a bassa densità) spessoreminimo 20/100 di mm.13. Protezione meccanica in cappetta cementizia, spessore minimo cm 6.14. Elemento comprimibile inserito, durante l'esecuzione della cappa di pro­tezione, al piede dei risvolti verticali, nello spessore della cappa stessa, realiz­zato con una striscia di polistirene espanso sinterizzato o estruso.15. Fissaggio momentaneo nello spessore del cassero degli strati di prote­zione e separazione16. Fissaggio momentaneo della stratigrafia verticale su cassero realizzatamediante listello di legno a sezione trapezoidale, in modo che rimanga bloc­cato nel getto della platea.17. Platea di fondazione.18. Casseformi perimetrali delle pareti di fondazione

19. Pareti di fondazione20. Strato di compensazione verticale su parete di fondazione in feltro non tessuto sintetico (minimo 500 g/m2).21. Profilo a parete in lamiera rivestita di FPA o PVC­P, per fissaggio del risvolto verticale impermeabile, superiormente sigillato.22. Elemento di tenuta verticale su parete di fondazione in membrana sintetica omogenea (non armata) in FPA o PVC­P omoge­nei, spessore mm 2.0.23. Collegamento per saldatura tra la membrana dell’elemento di tenuta della parete e quella precedentemente fissata sul cas­sero della platea di fondazione.24. Strato di protezione in materassino geocomposito drenante, spessore 20 mm.25. Riempimento dello scavo con terreno26. Profilo in lamiera di alluminio o acciaio inox posizionato e fissato oltre il livello del piano di calpestio esterno a protezionedella sezione d’impermeabilizzazione fuoriuscente.

Vasca di drenaggio con collegamento alle canalette per recupero acque d’infiltrazione

Fossa ascensore con rilievi perimetrali

SISTEMA CON FONDAZIONE REALIZZATA

CON PLATEA POSATA SU MAGRONE,

PREVIA REALIZZAZIONE

DI CONTROCASSERO PERIMETRALE

A SOSTEGNO PROVVISORIO

DELL'ELEMENTO DI TENUTA

(vista laterale con ripresa

dell’elemento di tenuta in verticale)

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14 il GIORNALE dell’INGEGNERE N. 4 - Aprile 2015

zata da molti anni almeno co-me stratigrafia impermeabilein copertura ed il suo utilizzoprincipale, almeno fino adora, è stato sui rifacimenti.

Applicazioni usuali (assicurabili):Coperture di opere civilin

ed industriali Solai carrabili (con parti-n

colari finiture superficiali)Viadotti ed Impalcati car-n

rabili (sotto protezione pesan-te fissa)

Trattamenti antiumido pernpareti verticali.ì

Opere idrauliche su suppor-nto cementizio (canali, vasche)

Coperture e strutture conngeometrie complesse.

Documenti di riferimento per laverifica della conformità

solo indicazioni riportatinsui manuali e schede tecnichedei Produttori.

Osservazioni riguardanti l’assi­curabilità dei sistemi impermea­bili con resine poliureiche, po­liuretaniche, ecc.Il sistema impermeabile, ne-cessita di un attenta verificadel supporto e degli utilizzi,prima della sua posa in opera.

D.IMPERMEABILIZZAZIONICON RESINECEMENTIZIEELASTOPLASTOMERICHEQuesta tipologia viene utiliz-

zata da parecchi anni, special-mente su coperture non digrande dimensione e non ter-moisolate (balconi aggettanti),il problema principale è chenormalmente viene realizzatain opera direttamente dal pia-strellista e non da operatorispecializzati.

Applicazioni usuali (assicurabili):Coperture di terrazzi din

piccole dimensioni con pro-tezione pesante fissa o mobile

Trattamenti antiumido pernpareti verticali

Opere idrauliche su sup-nporto cementizio (vasche)

Coperture su supporto ce-nmentizio con geometrie com-plesse.

Applicazioni possibili, ma nonusuali (assicurabili solo dopoun’attenta verifica):

Coperture di grandi di-n

mensioni.

Documenti di riferimento per laverifica della conformità

solo indicazioni riportatinsui manuali e schede tecnichedei Produttori.

Osservazioni riguardanti l’assi­curabilità dei sistemi impermea­bili con resine cementizie elasto­plastomericheIl sistema impermeabile, ne-cessita di un attenta verificadel supporto e degli utilizzi,prima della sua posa in ope-ra. Necessità di verifiche emanutenzioni programmate.

E.IMPERMEABILIZZAZIONICON TELI O CARTONIBENTONITICI (SOLOFONDAZIONI IN FALDA)Questa tipologia viene utiliz-zata da moltissimi anni, spe-

cialmente per l’impermeabi-lizzazione di fondazioni infalda. Necessitano sempre di un ele-mento di protezione, contro-spinta e di contenimento. Ilprodotto si presenta sotto for-ma di teli bentonitici (bento-nite contenuta tra due NonTessuti sintetici o tra un NonTessuto sintetico ed un Filmdi polietilene), spesso auto ag-grappanti o di cartoni bento-nitici (bentonite contenuta tradue fogli di carta pesante de-gradabile) (soluzione quest’ul-tima ormai in disuso ed uti-lizzata solo per l’esecuzionedi particolari raccordi).

Il sistema funziona sulla ca-pacità della bentonite sodicadi aumentare di volume circa30 volte (per le impermeabi-lizzazioni l’espansione massi-ma considerata come attiva

e funzionale è circa 10 volte).Alcuni Produttori utilizzanoteli con bentonite pre-espan-sa, ma questo tipo di prodottonecessita di particolari e com-plesse attenzioni, specialmen-te quando è utilizzato nei me-si più caldi (tende a sbricio-lare). Il sistema spesso viene utiliz-zato per l’impermeabilizza-zione di strutture orizzontaliin falda (platea) in collega-mento con sistemi impermea-bili in resine cementizie, postein opera sulle strutture verti-cali (pareti di fondazione.

Applicazioni usuali (assicurabili):fondazioni in falda fissa on

ciclica Trattamenti antiumido pern

pareti verticaliOpere idrauliche su suppor-n

to cementizio (canali o vasche,con parete di controspinta).

NOTE SINTETICHE

RIGUARDANTI LE

TIPOLOGIE

D’IMPERMEABILIZZAZIONE

PARTICOLARMENTE

UTILIZZATE IN ITALIA

segue da pag. 11

Impermeabilizzazione di vasche di contenimento acqua antincendio in membrana in TPO

Impermeabilizzazione in resine poliuretaniche su impermeabilizzazione esistente in mem­

brane in bitume polimero (2° strato)

Impermeabilizzazione di fondazione in falda con teli bentonitici, aiutoaggrappanti (sul lato

del getto)

Impermeabilizzazione verticale a contatto con terreno compattato di fondazione in falda

con cartoni bentonitici

Impermeabilizzazione di gallerie in membrana di TPO (saldatura dei teli)

Spruzzo di resine poliureiche/poliuretaniche su superfici a geometria complessa

(gradinate stadio)

Impermeabilizzazione di fondazione in falda con teli bentonitici, aiutoaggrappanti (posi­

zionamento dell’armatura della platea) Chiusura e sigillatura dei passaggi dei distanziatori di casseratura (completati)

Predisposizione di punti d’ignezione in corrispondenza di elementi passanti o annegati in

platea

Predisposizione di punti d’ignezione in corrispondenza di elementi passanti o annegati

in platea

Predisposizione di punti d’ignezione in corrispondenza di elementi passanti o annegati

in platea Tubicini d’ignezione fuoriuscenti dalla platea

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Documenti di riferimento per laverifica della conformità

solo indicazioni riportatinsui manuali e schede tecnichedei Produttori.

Osservazioni riguardanti l’assi­curabilità dei sistemi impermea­bili con teli o cartoni bentoniticiIl sistema impermeabile, ne-cessita di un attenta proget-tazione di tutti i particolariesecutivi e di una particolareattenzione riguardo l’operatodell’Impresa generale, che nel-la stragrande maggioranza deicasi è la vera responsabile deiproblemi d’infiltrazione (fo-rature non previste, dimenti-canze nell’inserimento deicordoli bentonitici, ecc.).

Comunque se correttamenteeseguito è il solo sistema im-permeabile di fondazione chepermetta efficaci interventipostumi di riparazione.

F.IMPERMEABILIZZAZIONICON MEMBRANEPREFABBRICATESPECIALIAUTOADERENTIIl sistema si compone nor-malmente di due tipi differentidi membrane:

La membrana utilizzatansotto platea e contro casserodi platea aderisce al supportoper reazione chimica innesta-ta dal riscaldamento del Cls.in fase di maturazione.

La membrana utilizzata innverticale e sovrapposta allaprecedente, sul dado di fon-dazione, ha una autoadesivache va a contatto con le paretidi fondazione

Nelle riprese di getto devonoessere inseriti dall’ImpresaGenerale i cordoli bentoniticie nei giunti di dilatazionestrutturali devono essere in-seriti, sempre dall’ImpresaGenerale dei Water-Stop par-ticolari.

Applicazioni usuali:fondazioni in falda fissa on

ciclica Trattamenti antiumido pern

pareti verticali.

Documenti di riferimento per laverifica della conformità

solo indicazioni riportatinsui manuali e schede tecnichedei Produttori.

Osservazioni riguardanti l’assi­curabilità dei sistemi impermea­bili con teli o cartoni bentoniticiIl sistema impermeabile, ne-cessita di un attenta proget-tazione di tutti i particolariesecutivi e di una particolareattenzione riguardo l’operatodell’Impresa generale, che nel-la stragrande maggioranza deicasi è la vera responsabile deiproblemi d’infiltrazione (fo-rature non previste, dimenti-canze nell’inserimento deicordoli bentonitici, ecc.).

G.IMPERMEABILIZZAZIONECON CLS.PARTICOLARMENTEDOSATI ECONTROLLATI (SOLOFONDAZIONI IN FALDA)Descrizione sintetica del sistema I sistemi di impermeabilizza-zione delle strutture interratecon l'adozione di "calcestruz-zo impermeabile", corretta-mente progettato nelle sue ri-prese di costruzione, giunzio-ne, partizione strutturali ecampitura di fessurazioneprogrammata, in sostituzioneai tradizionali metodi esterni:membrane sintetiche e ben-tonitiche si definiscono "vascabianca" o "vasca in calcestruz-zo impermeabile" proprioperché privi di qualsiasi trat-tamento ulteriore sulla matri-ce in calcestruzzo strutturale.Il sistema necessita di un Cls.particolarmente e corretta-mente formulato e dosatounitamente alla progettazionedei particolari costruttivi diriferimento: giunti di costru-zione-ripresa di getto, giunti"break" di fessurazione pro-grammata, giunti strutturali edi adeguamento antisismico,elementi passanti il gettostrutturale, distanziali-tirantidei casseri, ecc.Tutto quindi è affidato ad uncontrollo attento in corsod’opera da parte dell’ImpresaGenerale, dei suoi Operatori,che devono seguire, “senzafantasie e/o arrangiamenti”tutte le prescrizioni proget-tuali.

La mancanza di attenzionepuò compromettere, secondoi casi e la gravità, parzialmen-te o definitivamente la fun-zionalità del sistema.

Applicazioni usuali:fondazioni in falda fissa on

ciclica.

H.IMPERMEABILIZZAZIONECON SOLUZIONE DISILICATI ADIMPREGNAZIONEDescrizione sintetica del sistema Il sistema, si basa sull’imper-meabilizzazione, medianteimpregnazione dello spessoresuperiore dei solai monoliticiin Cs. armato.

Il prodotto è costituito da unasoluzione di silicati modificatibiochimicamente, che penetranel calcestruzzo e reagiscecon la calce libera e l’acqua,formando un gel di idrati disilicati di calcio non solubile.Questo gel, bloccando i porie le microfessurazioni, impe-disce l’ingresso di acqua e dicontaminanti (quali per es. gliioni cloro) lasciando comun-que traspirare il calcestruzzo. La barriera gelatinosa è infattiall’interno del calcestruzzo ela sua profondità di penetra-zione può arrivare fino a 20

mm nei calcestruzzi più po-rosi. Il gel di silicato di calcioè sempre attivo ed pronto adauto-rigenerarsi per poter si-gillare anche future microfes-surazioni. Per queste caratte-

ristiche, viene utilizzato perapplicazioni su: parcheggi, tet-ti piani, ponti, viadotti, auto-strade, piscine, serbatoi d'ac-qua potabile, vasche e facciatein calcestruzzo. Sicuramente

il vantaggio più interessante èche il trattamento non è sog-getto a rischi di foratura o la-cerazione ed aumenta la resi-stenza agli agenti chimici dallasuperficie del Cls.

Applicazioni usuali:grandi superfici di solain

monolitici in Cls. armato(Viadotti, parcheggi, ecc.)

arch. Antonio Broccolino

N. 4 - Aprile 2015 il GIORNALE dell’INGEGNERE 15

ISOLAMENTO IDRAULICO DELLE FONDAZIONI E DELLE COPERTURE

Esempio d’intervento su viadottoIngnezione di resina in caso d’infiltrazione Esempio d’intervento su vasca piscina (dopo il completamento)