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NEWSLETTER atale olont riAmo con il t. ude Carissimi amici, Tra qualche giorno è Natale e tutti noi festeggeremo con regali, pranzi e cene questo giorno speciale. Ci teniamo come ogni anno a ricordarvi dei bambini del St.Jude che anche nel giorno di Natale necessita- no di cure e assistenza come tutti gli altri giorni dellanno. In questi ultimi mesi con la nostra associazione siamo riusciti a contribuire alla ristrutturazione della Ro- dolfo House contribuendo alla spesa per larredamento interno di questa struttura (6500 euro) grazie a due donatori importanti (Cassa Rurale di Fiemme e Regola Feudale di Predazzo) e a piccole donazioni raccolte durante lanno. La funzione di questa struttura è principalmente quella di accogliere le famiglie dei bambini disa- bili o ammalati che necessitano di cure e assi- stenza presso il St.jude e come struttura per gli ospiti che partecipano a meeting, seminari e convegni di formazione organizzati dal St.Jude e da altre organizzazioni. Oggi ila Rodolfo Hou- se si compone di 14 stanze, due con bagno privato. I bagni in comune sono composti da 6 wc turche, 6 docce e 2 wc con seduta utilizzabili anche da persone con disabilità. Inoltre, grazie allaiuto di una volontaria, Laura, e di una sarta che si dedica interamente a questo proget- to - Atim - abbiamo avviato lArtStudio. Si tratta di una casetta costruita nel 2016 dove vengono creati piccoli manufatti anche con laiuto dei ragazzi nel loro tempo libero. I fondi raccolti durante i nostri mer- catini in Italia andranno a finanziare nuovi progetti per il St.Jude. In questi mesi molti volontari hanno scelto di vivere unesperienza al St.Jude e sono riusciti a regalare tante emozioni ai bambini che li accolgono sempre con i loro sorrisi e le loro grida di gioia. Vogliamo ringraziare Chiara, Lorenza, Riccardo, Marco, Laura, Elena, Veronica, Stefano, Chiara, Emilio, Jenna, Marta, Silvia, Francesco, Daniela e Cristina per il loro contributo così prezioso. Oltre a loro non vogliamo dimenticarci delle persone che ci supportano sul territorio dedicando il loro tempo nellassociazione. Per questo vogliamo dire grazie a tutti i volontari che ci sostengono nelle mani- festazioni a cui partecipiamo, ai mercatini e in generale promuovendo la nostra associazione e facendo conoscere il St.Jude. Ad oggi i bambini che vivono al St.Jude sono 91, di cui 48 femminucce e 43 maschietti. Tra essi ci sono 27 bambini disabili, da quelli più lievi a quelli più gravi, tutti curati ed amati all interno del St.Jude. Il nostro caro Olebe vive al St Jude da quando è piccolo ed è un grande esempio di come, nonostante la vita possa voltarti le spalle, se seguiti con amore e costanza, possono comunque trovare motivi per sorridere e vivere una vita dignitosa. Lallegria con la quale interagisce con il mondo e con i suoi compagni di viaggio è contagiosa e un grande esempio per tutti noi. Crediamo che il suo sorriso e quello di tutti i bambini siano il regalo più bello che ognuno di noi possa ricevere e noi vogliamo condividerli con voi tutti che ci siete vicini non solo nelle occasio- ni importanti ma tutti i giorni dellanno. Ancora GRAZIE di CUORE! Vi auguriamo di trascorrere un Sereno e Felice Natale e un Nuovo Anno ricco di Gioia e Amore. L’associazione VolontariAmo con il St.Jude “ Quello che noi facciamo è solo una goccia nell’oceano, ma se non lo facessimo l’oceano avrebbe una goccia in meno.” Madre Teresa Rodolfo House Acaa Gifty Olebe

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Page 1: NEWSLETTER atale olont riAmo con il t. ude · Mi chiamo Otto Ensio e sono un ragazzino di 15 anni e 8 mesi. Vengo da Karayii village, Owalo parish, Palaro Sub County nel distretto

NEWSLETTER atale olont riAmo con il t. ude

Carissimi amici,

Tra qualche giorno è Natale e tutti noi festeggeremo con regali, pranzi e cene questo giorno speciale.

Ci teniamo come ogni anno a ricordarvi dei bambini del St.Jude che anche nel giorno di Natale necessita-

no di cure e assistenza come tutti gli altri giorni dell’anno.

In questi ultimi mesi con la nostra associazione siamo riusciti a contribuire alla ristrutturazione della Ro-

dolfo House contribuendo alla spesa per l’arredamento interno di questa struttura (6500 euro) grazie a

due donatori importanti (Cassa Rurale di Fiemme e Regola Feudale di Predazzo) e a piccole donazioni

raccolte durante l’anno.

La funzione di questa struttura è principalmente quella di accogliere le famiglie dei bambini disa-bili o ammalati che necessitano di cure e assi-stenza presso il St.jude e come struttura per gli ospiti che partecipano a meeting, seminari e convegni di formazione organizzati dal St.Jude e da altre organizzazioni. Oggi ila Rodolfo Hou-se si compone di 14 stanze, due con bagno privato. I bagni in comune sono composti da 6 wc turche, 6 docce e 2 wc con seduta utilizzabili anche da persone con disabilità.

Inoltre, grazie all’aiuto di una volontaria, Laura, e di una sarta che si dedica interamente a questo proget-to - Atim - abbiamo avviato l’ArtStudio. Si tratta di una casetta costruita nel 2016 dove vengono creati piccoli manufatti anche con l’aiuto dei ragazzi nel loro tempo libero. I fondi raccolti durante i nostri mer-catini in Italia andranno a finanziare nuovi progetti per il St.Jude.

In questi mesi molti volontari hanno scelto di vivere un’esperienza al St.Jude e sono riusciti a regalare tante emozioni ai bambini che li accolgono sempre con i loro sorrisi e le loro grida di gioia. Vogliamo ringraziare Chiara, Lorenza, Riccardo, Marco, Laura, Elena, Veronica, Stefano, Chiara, Emilio, Jenna, Marta, Silvia, Francesco, Daniela e Cristina per il loro contributo così prezioso.

Oltre a loro non vogliamo dimenticarci delle persone che ci supportano sul territorio dedicando il loro tempo nell’associazione. Per questo vogliamo dire grazie a tutti i volontari che ci sostengono nelle mani-festazioni a cui partecipiamo, ai mercatini e in generale promuovendo la nostra associazione e facendo conoscere il St.Jude.

Ad oggi i bambini che vivono al St.Jude sono 91, di cui 48 femminucce e 43 maschietti.

Tra essi ci sono 27 bambini disabili, da quelli più lievi a quelli più gravi, tutti curati ed amati all’interno del St.Jude.

Il nostro caro Olebe vive al St Jude da quando è piccolo ed è un grande esempio di come, nonostante la vita possa voltarti le spalle, se seguiti con amore e costanza, possono comunque trovare motivi per sorridere e vivere una vita dignitosa. L’allegria con la quale interagisce con il mondo e con i suoi compagni di viaggio è contagiosa e un grande esempio per tutti noi.

Crediamo che il suo sorriso e quello di tutti i bambini siano il regalo più bello che ognuno di noi possa ricevere e noi vogliamo condividerli con voi tutti che ci siete vicini non solo nelle occasio-ni importanti ma tutti i giorni dell’anno.

Ancora GRAZIE di CUORE!

Vi auguriamo di trascorrere un Sereno e Felice Natale

e un Nuovo Anno ricco di Gioia e Amore.

L’associazione VolontariAmo con il St.Jude

“ Quello che noi facciamo è solo una goccia nell’oceano, ma se non lo facessimo l’oceano avrebbe una goccia in meno.”

Madre Teresa

Rodolfo House

Acaa Gifty

Olebe

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ber

sthe

r io

na

Mi chiamo Otto Ensio e sono un ragazzino di 15 anni e 8 mesi. Vengo da

Karayii village, Owalo parish, Palaro Sub County nel distretto di Gulu. Mi

portarono al St Jude il 05/02/2008, ormai 9 anni fa, perché mia mamma

morì a causa di complicanze durante un parto e lasciò soli me e tutti i miei

fratellini con nostro padre. Egli purtroppo non poteva prendersi cura di tutti

noi perciò a soli 7 anni fui lasciato al St Jude, per ricevere le cure, il supporto

e la protezione che meritavo. In seguito anche mio padre morì a causa di

una grave malattia, lasciandomi completamente orfano. Fortunatamente

grazie al St Jude ho potuto crescere sano e studiare. Quest’anno ho iniziato

la S.1 nella scuola secondaria presso la Restore Leadership High School otte-

nendo anche buoni risultati. Studio molte materie, quali l’inglese, la lettera-

tura, la matematica, la fisica, la la chimica, l’agricoltura, la biologia, la geo-

grafia e la storia; inoltre studiamo.. Quest’anno l’aiuto del St Jude è stato

ancora più forte, perché grazie all’aiuto degli assistenti sociali la dimora di

mio zio Nyeko Charles è stata sistemata così sono potuto tornare a vivere

con una parte della mia famiglia.

Mi chiamo Aber Esther Fiona, ma la maggior parte delle parsone mi chia-

mano Esther. Sono una bimba di 8 mesi e vengo da Patira village. Sono

stata accolta al St. Jude il 30 giugno scorso quando avevo soli 2 mesi per-

chè la mia mamma è affetta da una malattia mentale e la mia unica zia,

Akello Jenifer, è disabile ed ha già una bimba di un anno di cui prendersi

cura. Mio papà non so chi sia e mia mamma a causa della sua malattia

mentale non ha saputo prendersi cura di me e tenermi al sicuro quando

sono nata, facendo sì che mi ferissi alla testa, cosa che ora ha intaccato la

mia giovane mente. Purtroppo anche altri membri della mia famiglia han-

no lo stesso disturbo mentale, constato da alcuni medici inviati a casa no-

stra dal St Jude. Grazie al St.Jude sono stata portata al “CURE Uganda” un

ospedale dove aiutano i bambini affetti come me da idrocefalia ed un

giorno, quando sarò grande abbastanza ed il mio cervello si sarà svilup-

pato correttamente, proveranno ad operarmi ed a migliorare le mie

aspettative di vita

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Sono Muni Joseph e sono un bimbo di 7 anni. Sono stato portato all’orfanotro-

fio St Jude durante l’anno 2011 da mio padre, Yuga Alex. Mio papà disse che io

e la mia sorellina Taban Scovia dovevamo essere ricoverati al Lacor Hospital

per delle cure e che non aveva cibo da dare a nessuno di noi. Grazie al St Jude

hanno trovato anche a lui un posto dove vivere in centro così da poter restare

comunque vicino a noi, i suoi figli, in attesa delle operazioni che avremmo do-

vuto superare. Ma mio padre prese paura e scappò, lasciando me e mia sorella

di 10 anni soli. Mio padre era un pescatore del Kiriyangdongo, originario del

Sud Sudan, ma ora non so più dove sia. Grazie alle cure del St Jude ora io sto

bene, frequento la terza elementare alla St.Jude Primary school e cerco sempre

di dare il massimo. Quest’anno sono stato classificato 19° (per punteggio) su 58

bambini del mio anno. Oltre a studiare l’educazione religiosa, la letteratura, la

matematica e l’inglese, mi diverto molto con i compagni nelle attività sportive e

nei giochi di gruppo.

Muni Joseph

Di ritorno dal St.Jude

“Sul treno per Verona mi giunge subito una zaffata acre e acida ma al

tempo stesso famigliare. Non faccio in tempo a lasciarla passare e subi-

to mi ritornano in mente i momenti trascorsi al St.Jude. Eccoli lì...così

chiaccheroni, vivaci, desiderosi, appiccicosi di terra, cibo sparso sui loro

vestiti e nasi colanti per il raffreddore. Sono i bambini del St.Jude. Non

puoi essere indifferente ai loro sguardi sufficienti per attirare tutta la tua

attenzione. Sono tanti e ad ognuno cerchi almeno di dare un buffetto

sulla testa, un abbraccio o un bacio del buon giorno. Provi a dedicarti

ad ognuno di loro ma non sempre riesci a farlo come vorrebbero. Sono

tutti degli individui che vogliono essere scoperti e valorizzati per ciò che

sono; degli esseri umani con storie e personalità diverse. Ti senti come

un recipiente da riempire, senza limite, confine e distanza tra te e loro.

E’ un continuo bussare per avere almeno una risposta, un cenno di sa-

luto dall’altra parte della porta dove vivi. Li senti muoversi e conversare,

poi ad un certo punto prendono il coraggio di avvicinarsi all’uscio e

chiamano il tuo nome. Non fai in tempo a rispondere e ad avvicinarti

cercando un biscotto in casa che il passaparola ha già richiamato tutti

gli altri. Io sono qui per loro ti ripeti mentre sei già immerso tra le loro

grida d’amore.” (Silvia)

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La vita è fatta di emozioni e di amore e certa-

mente avere il privilegio di portare un po’ di af-

fetto e coccole ai bambini che non conoscono il

significato di queste parole è qualcosa per Il

quale ringraziare.

Mi chiamo Isadora e ringrazio per aver avuto

la fortuna di poter stare al St Jude, seppur per

sole due settimane, vivendone l’atmosfera, le

gioie e le difficoltà. Vedere quegli occhioni scuri

che ti guardano con timore misto a curiosità, ve-

dere quei sorrisi che inizialmente tardano ad ar-

rivare e che poi invece fanno fatica ad andar via,

vale più di quanto si possa descrivere.

Il St. Jude è un mondo parallelo, dove i bimbi,

che tanto adoriamo, possono sentirsi protetti da

un mondo che non può dargli sicurezze.

Mangiano, studiano, giocano, dormono protetti,

insieme a quei “fratellini” acquisiti con i quali im-

parano a crescere.

L’esperienza da volontario ha anche i suoi lati

difficili, crea pensieri contrastanti sulla vita, ma

l’amore che riesci a dare e ricevere vale più di

ogni paura.

Le condizioni di vita di questi bambini sono diffi-

cili, grazie al St. Jude possono migliorare note-

volmente la loro vita ed avere una speranza in

più. Sono piccoli che hanno bisogno di noi, oltre

che di donatori anche di volontari disposti a

donare un sorriso in più alle loro vite. Consiglio a

tutti voi di trovare un modo, ognuno il suo, di

aiutare queste piccole Vite.

Con affetto,

Isadora

“ ’amore che riesci a dare e

ricevere vale piu’ di ogni paura.”

“ ono piccoli che hanno bisogno

di noi, oltre che di donatori anche di volontari disposti a donare un sorriso in piu’ ”

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Stephen è un ragazzo disabile di ormai 28 anni che viene da Kal Village nel distretto di Nwoya. Il padre è morto molto giovane e la madre di 56 anni è l’unica persona che può prendersi cura di lui. Stephen è nato senza problemi ed è cresciuto normalmente fino al 2014, quando a soli 25 anni, è stato coinvolto in un incidente stradale a causa del traffico ed è rimasto emiplegico (ossia un lato del suo corpo è rimasto paralizzato). Subito dopo l’incidente è stato portato al Lacor Hospital per ricevere le cure necessarie ed è stato ricoverato in terapia intensiva (ICU) dove i medici e le infermiere hanno fatto del loro meglio per cercare di farlo camminare nuovamente ma purtroppo è stato impossibile aiutarlo. Una continua fisioterapia è l’unica possibilità che Stephen ha per migliorare. Per sua madre non è certo facile portarlo fino al Lacor Hospital per sottoporsi alle sedute di fisiote-rapia, inoltre essa non ha soldi e non può nemmeno lavorare troppe ore al giorno perché non re-sterebbe nessuno con Stephen per curarlo ed assicurarsi che non si faccia del male. Stephen am-mette che più volte ha pensato ad un gesto estremo, come il suicidio, ma per fortuna prima che fosse troppo tardi la madre è venuta a conoscenza del servizio al Koch Ongako Health Centre da parte del St.Jude tramite il programma di Outreach. Così, vista la sua storia difficile, è stato inserito nel programma riportandolo alla vita. Ora Stephen ha anche la possibilità di studiare e di vivere una vita dignitosa. Grazie alla fisioterapia oggi Stephen può anche camminare se sorretto a dei sostegni.

Stephen durante una seduta di fisioterapia al Koch Ongako Health Centre.

Momenti nelle

giornate di

Outreache nei 5

distretti di

Paicho, Ongako,

Awer, Amuru e

Kochli. Una volta

al mese l’equipe

sanitaria del

St.Jude incontra i

pazienti in ognu-

no di questi

distretti.

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L’evento più atteso ed importante di quest’anno è stato il 30° anniversario del St Jude, che ha raggruppato tantissime persone, come il reverendo

vescovo Sabino Ocan Odoki,insieme e FR Olum, il cancelliere dell’arcidiocesi Fr.Agwee Martin e il prete della parrocchia Fr.Michael Lawrence Komakech, gli

abitanti del St Jude e le famiglie adottive dei piccoli.

Brother Elio ha fatto un discorso di grande ringraziamento durante la giornata di festa, che è stata definita un “colorful day” pieno di gioia.

È stata messa all’asta una buonissima torta ed il ricavato è stato lasciato al St.Jude Children’s Home per aiutare i bambini; inoltre sono stati venduti tanti piccoli

manufatti, che hanno aiutato nella raccolta di fondi.

Durante la giornata hanno presentato la scuola primaria del St.Jude, la scuola materna e gli invitati sono stati intrattenuti con danze locali e trucca bimbi, il tut-

to seguito da un buonissimo pranzo in compagnia.

È stata una giornata spe-

ciale, anche grazie a tutti

voi che ci sostenete ogni

anno dimostrandoci fidu-

cia e amore in tutto

ciò che facciamo.

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Vi ricordiamo che potete donare attraverso:

ASSOCIAZIONE VOLONTARIAMO CON IL ST.JUDE ONLUS

IBAN IT65 N 08184 35280 000 000 090144

Cassa Rurale di Fiemme

VolontariAmo con il St.Jude Via Fiamme Gialle, 55 - 38037 Predazzo (Tn)

5X1000 C.F. 91016810227

Per qualsiasi informazione scrivete a

[email protected]

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