new redazione largo di torre argentina, 11 - 00186 roma poste … · 2017. 11. 22. · redazione...

1
Redazione Largo di Torre Argentina, 11 - 00186 Roma Poste Italiane S.p.a. Sped. in abb. post. - D.L.353/2003 (conv. in L.27/02/2004) art.1, comma 1 - DCB - Roma Arretrati: euro 6,0 - Abb. annuo 60,00 euro (per 22 numeri); allʼestero 120,00 euro . Tel. 06-68.41.221 [email protected] IL GIORNALE DELL’INFORMATION & COMMUNICATION TECHNOLOGY A pag.17 A pag.17 ANNO II N.24 5 / 18 GIUGNO 2006 3,50 euro SELEX L’AZIENDA ITALIANA che fa capo a Finmeccanica ha ottenuto una commessa per la realizzazione del sistema basato sul Tetra, per il Programma Interpolizie. A pagina 19 INTEL L’AZIENDA-COLOSSO di microchip vede nell’info-tainment uno dei trend a maggior potenziale del mercato. L’Ad Bucci: « Per amico avremo il laptop». A pagina 18 SAS Corriere Corriere Comunicazioni Comunicazioni delle delle ALL’INTERNO Sergio Rossi è il nuovo country manager di Oracle che, nell’affrontare l’anno fiscale 2007, si integra con Siebel. LE CARRIERE A PAG.20 Atteso per la fine del 2006 il traguardo record di un miliardo di cellulari. Nokia e Motorola tengono testa con il 53%. FINANZA A PAG. 23 IL LEADER MONDIALE della business intelligence festeggia 30 anni di attività. Il CEO James Goodnight: «Abbiamo la piattaforma migliore sul mercato». A pagina 17 GIUSEPPE SALA EDITORIALE �� ���� ��������� ��I l buon giorno si vede dal mattino. È un buon giorno per l’innovazione quello iniziato con la formazione del nuovo governo? In politica i conti si fanno in corso d’opera se non alla fine. Tuttavia, ci sembra giusto rimarcare un segnale di cambiamento impresso dal centrosinistra: non c’è più il ministero dell’Innovazione. Non è un male: spesso Stanca dava l’impressione di predi- care nel deserto. Le sue competenze erano trasversali, ma quando si trattava di mettere mano al portafoglio, doveva rivolgersi a ta- sche altrui. E la moral suasion non ha avuto i risultati sperati. Adesso l’Innovazione è stata incorporata nella Funzione Pubblica, cosa rimarchevo- le in un quadro generale di segno opposto, segnato dallo spacchettamento di molti ministeri. Una scelta da sottolineare con favore. Tuttavia, è l’Innovazione ad essere stata incorporata nella Funzione Pubblica o è la Funzione Pubblica ad essere inclusa nell’Innovazione? Non è questione di oscuro politichese. In un caso, l’innovazione esauri- rà i suoi compiti (comunque non indifferenti) nella riforma della macchina pubblica e dei suoi processi; nell’altro caso il nuovo mi- nistero avrà competenza sull’insieme delle politiche dell’innovazione, con il mandato a sovrintendere non soltanto alla informatizza- zione dei dipendenti pubblici ma anche alla integrazione digitale dell’insieme dei servizi resi dallo Stato ai cittadini. In altre parole, avrà voce in capitolo sulla spesa informatica degli altri ministeri e sull’insieme delle politiche digitali della le- gislatura. La questione non è ancora chiarita giacché molto dipenderà dalla distribuzione delle deleghe. È indispensabile una regia unitaria che può essere assicurata affidando la presidenza del Comitato interministeriale per l’innovazione al ministro della Funzio- ne Pubblica, il cui curriculum personale è certamente una garanzia. A noi pare che l’innovazione vada considerato come un settore unitario, non spezzettabile. In caso contrario, l’incorporazione Innovazione-PA rischia di diventare un’occasione persa. Ora il bicchiere è mezzo pieno. Sarebbe un pec- cato diventasse mezzo vuoto. I L BICCHIERE DELL INNOVAZIONE GILDO CAMPESATO «Tra le competenze di un buon CEO oggi ci deve essere anche l’informa- tica. A costo di dover studiare per imparare la materia»: l’opinione di Luca Majocchi, Ad di Seat pagine Gialle è netta. “Un CEO deve avere un’opinione sull’informatica esattamente come si assume che egli abbia un’opinione su come devono funzionare l’innovazione di prodotto o le vendite della sua azienda. L’informatica va usata come strumento per accelerare il cambiamento, per agire in modo diffuso sui processi di lavoro e cognitivi delle persone. L’infor- matica non è solo abilitatore, ma motore dell’innovazione aziendale. L’esperienza e le competenze di come gestire bene i clienti della mia azienda non stanno sol- tanto nel marketing centrale ma emergono dall’insieme delle centinaia di migliaia di interazioni dei venditori con i clienti. Per cui sono necessari software che supportino la comunità, la condivisione delle cono- scenze, l’interazione tra i venditori. Ma alla fine funzionano solo se io mi prendo il rischio come CEO di sostenere i miei ma- nager nella realizzazione di queste innova- zioni e di dire ‘Domani mattina mettiamo in rete duemila venditori’. Quale CIO me lo proporrebbe da solo?”. Claudio Sordi a pagina 3 Non si può gestire un’azienda senza sapere di informatica «Il Ceo? Un think leader» MAJOCCHI «Le autostrade digitali sono oggi una grande occasione di rilancio e di sviluppo della società e dell’economia italiane come negli anni Sessanta l’Auto- strada del Sole è stata un volano del boom economico italiano»: Livio Zoffoli, presi- dente del Cnipa, il Centro nazionale per l’informatica nella pubblica amministra- zione, spiega i vantaggi per il Paese ed i cittadini che possono derivare dall’introdu- zione di processi innovativi nella Pubblica Amministrazione. Zoffoli giudica positi- vamente l’integrazione delle competenze del ministero dell’Innovazione con quelle della Funzione Pubblica: “Mi auguro che si possa finalmente fare sinergia, consenten- do di modificare i processi amministrativi centrali, regionali e locali. Il Cnipa potrà dare un contributo significativo”. Il sistema pubblico di connettività, punta a “realizza- re un sistema federato tra Stato centrale, Regioni e Comunità locali. L’obiettivo è utilizzare pienamente tutti gli strumenti che le norme e la tecnologica ci mettono a disposizione. Per la prima volta una gara è stata basata su una scelta “multifornitore”. Il risultato è che avremo un servizio di qualità e a costi drasticamente ridotti, ma anche un mercato più pluralistico”. Campesato a pagina 8 Cnipa in prima fila per la Pa digitale a vantaggio di tutti «Obiettivo innovazione» ZOFFOLI Fisso-mobile, si cambia. Il lancio sul mercato (in luglio) di Unico, telefono ibrido di Telecom, fa stringere i tempi sul- l’ingresso degli operatori fissi nel mercato mobile italiano, il solo in Europa insieme a Spagna e Portogallo dove ancora non esistano i virtuali. Albacom guida l’attacco degli operatori alternativi con una richie- sta di intervento regolatorio all’Agcom rimarcando l’anomalia italiana, “oligo- polio che rende i costi più alti che negli altri Paesi Ue”. Mentre Telecom, 3 e Wind prevedono accordi entro l’estate, nel resto dell’Europa gli operatori virtuali fanno faville provocando ribassi tariffari record (soprattutto degli sms) e spesso mettendo in fuga gli operatori tradizionali. Anastasio, Caviglia, Gardumi e Longo alle pagine 4, 5 e 6 È tempo di operatori virtuali L’offerta del telefono Unico (TI) evidenzia l’anomalia di un mercato non ancora aperto Stretta finale per lʼingresso dei gestori alternativi nel business fisso-mobile Rai Way, un dossier per il ministro Gentiloni Carlo Rognoni (Cda Rai) rimette sul tavolo la questione dellʼapertura al capitale privato di Rai Way. A pagina 7 In crociera il mobile viaggia sul satellite Grazie alle reti Wins si può telefonare e navigare in rete a bordo dei traghetti Grimaldi. A pagina 14 La WorldCup ha gà deter- minato un vincitore, l’Italia, dal momento che sarà il pri- mo Paese a dare la possibilità a tutti i tifosi di guardare le partite di calcio sul telefo- nino grazie alla tecnologia Dvbh tenuta a battesimo da 3 Italia. Anche gli altri operatori - da Tim a Vodafone fino a Wind - si attrezzano in vista della Coppa del Mondo di calcio Fifa Germania 2006, mentre dai tech-sponsor sono in arrivo reti e tecnologie. In particolare il segnale tv che garantirà la trasmissione del- le 64 partite in tutto il mondo sarà affidato a T-Systems. Mondiali 2006, vince il cellulare Dvbh per tutti i tifosi L’Italia è capofila

Upload: others

Post on 16-Oct-2020

2 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

Page 1: New Redazione Largo di Torre Argentina, 11 - 00186 Roma Poste … · 2017. 11. 22. · Redazione Largo di Torre Argentina, 11 - 00186 Roma Poste Italiane S.p.a. Sped. in abb. post

Redazione Largo di Torre Argentina, 11 - 00186 Roma Poste Italiane S.p.a. Sped. in abb. post. - D.L.353/2003 (conv. in L.27/02/2004) art.1, comma 1 - DCB - RomaArretrati: euro 6,0 - Abb. annuo 60,00 euro (per 22 numeri); allʼestero 120,00 euro . Tel. 06-68.41.221 [email protected]

IL GIORNALE DELL’INFORMATION & COMMUNICATION TECHNOLOGY

A pag.17 A pag.17

ANNO II N.24 5 / 18 GIUGNO 2006 3,50 euro

SELEXL’AZIENDA ITALIANA chefa capo a Finmeccanica ha ottenuto una commessa per la realizzazione del sistema basato sul Tetra, per il Programma Interpolizie. A pagina 19

INTELL’AZIENDA-COLOSSO dimicrochip vede nell’info-tainment uno dei trend a maggior potenziale del mercato. L’Ad Bucci: «Per amico avremo il laptop».

A pagina 18

SAS

CorriereCorriere ComunicazioniComunicazionidelledelle

ALL’INTERNO

Sergio Rossi è il nuovo country manager di Oracle che, nell’affrontare l’anno fiscale 2007, si integra con Siebel.

LE CARRIERE A PAG.20

Atteso per la fine del 2006 il traguardo record di un miliardo di cellulari. Nokia e Motorola tengono testa con il 53%.

FINANZA A PAG. 23

IL LEADER MONDIALE della business intelligence festeggia 30 anni di attività. Il CEO James Goodnight: «Abbiamo la piattaforma migliore sul mercato». A pagina 17

GIUSEPPE SALA

EDITORIALE

������������������

���������

�����������������������������������

���������������������������

�����������������������������������

�����������������������������

�������������������

�����������������������������������������

Il buon giorno si vede dal mattino. È un buon giorno per l’innovazione quello iniziato con la formazione del nuovo

governo? In politica i conti si fanno in corso d’opera se non alla fine. Tuttavia, ci sembra giusto rimarcare un segnale di cambiamento impresso dal centrosinistra: non c’è più il ministero dell’Innovazione. Non è un male: spesso Stanca dava l’impressione di predi-care nel deserto. Le sue competenze erano trasversali, ma quando si trattava di mettere mano al portafoglio, doveva rivolgersi a ta-sche altrui. E la moral suasion non ha avuto i risultati sperati.

Adesso l’Innovazione è stata incorporata nella Funzione Pubblica, cosa rimarchevo-le in un quadro generale di segno opposto, segnato dallo spacchettamento di molti ministeri. Una scelta da sottolineare con favore. Tuttavia, è l’Innovazione ad essere stata incorporata nella Funzione Pubblica o è la Funzione Pubblica ad essere inclusa nell’Innovazione? Non è questione di oscuro politichese. In un caso, l’innovazione esauri-rà i suoi compiti (comunque non indifferenti) nella riforma della macchina pubblica e dei suoi processi; nell’altro caso il nuovo mi-nistero avrà competenza sull’insieme delle politiche dell’innovazione, con il mandato a sovrintendere non soltanto alla informatizza-zione dei dipendenti pubblici ma anche alla integrazione digitale dell’insieme dei servizi resi dallo Stato ai cittadini.

In altre parole, avrà voce in capitolo sulla spesa informatica degli altri ministeri e sull’insieme delle politiche digitali della le-gislatura. La questione non è ancora chiarita giacché molto dipenderà dalla distribuzione delle deleghe. È indispensabile una regia unitaria che può essere assicurata affidando la presidenza del Comitato interministeriale per l’innovazione al ministro della Funzio-ne Pubblica, il cui curriculum personale è certamente una garanzia. A noi pare che l’innovazione vada considerato come un settore unitario, non spezzettabile. In caso contrario, l’incorporazione Innovazione-PA rischia di diventare un’occasione persa. Ora il bicchiere è mezzo pieno. Sarebbe un pec-cato diventasse mezzo vuoto.

IL BICCHIEREDELL’INNOVAZIONE

GILDO CAMPESATO

«Tra le competenze di un buon CEO oggi ci deve essere anche l’informa-tica. A costo di dover studiare per imparare la materia»: l’opinione di Luca Majocchi, Ad di Seat pagine Gialle è netta. “Un CEO deve avere un’opinione sull’informatica esattamente come si assume che egli abbia un’opinione su come devono funzionare l’innovazione di prodotto o le vendite della sua azienda. L’informatica va usata come strumento per accelerare il cambiamento, per agire in modo diffuso sui processi di lavoro e cognitivi delle persone. L’infor-matica non è solo abilitatore, ma motore dell’innovazione aziendale. L’esperienza

e le competenze di come gestire bene i clienti della mia azienda non stanno sol-tanto nel marketing centrale ma emergono dall’insieme delle centinaia di migliaia di interazioni dei venditori con i clienti. Per cui sono necessari software che supportino la comunità, la condivisione delle cono-scenze, l’interazione tra i venditori. Ma alla fine funzionano solo se io mi prendo il rischio come CEO di sostenere i miei ma-nager nella realizzazione di queste innova-zioni e di dire ‘Domani mattina mettiamo in rete duemila venditori’. Quale CIO me lo proporrebbe da solo?”.

Claudio Sordi a pagina 3

Non si può gestire un’azienda senza sapere di informatica«Il Ceo? Un think leader»MAJOCCHI

«Le autostrade digitali sono oggi una grande occasione di rilancio e di sviluppo della società e dell’economia italiane come negli anni Sessanta l’Auto-strada del Sole è stata un volano del boom economico italiano»: Livio Zoffoli, presi-dente del Cnipa, il Centro nazionale per l’informatica nella pubblica amministra-zione, spiega i vantaggi per il Paese ed i cittadini che possono derivare dall’introdu-zione di processi innovativi nella Pubblica Amministrazione. Zoffoli giudica positi-vamente l’integrazione delle competenze del ministero dell’Innovazione con quelle della Funzione Pubblica: “Mi auguro che si

possa finalmente fare sinergia, consenten-do di modificare i processi amministrativi centrali, regionali e locali. Il Cnipa potrà dare un contributo significativo”. Il sistema pubblico di connettività, punta a “realizza-re un sistema federato tra Stato centrale, Regioni e Comunità locali. L’obiettivo è utilizzare pienamente tutti gli strumenti che le norme e la tecnologica ci mettono a disposizione. Per la prima volta una gara è stata basata su una scelta “multifornitore”. Il risultato è che avremo un servizio di qualità e a costi drasticamente ridotti, ma anche un mercato più pluralistico”.

Campesato a pagina 8

Cnipa in prima fila per la Pa digitale a vantaggio di tutti«Obiettivo innovazione»ZOFFOLI

Fisso-mobile, si cambia. Il lancio sul mercato (in luglio) di Unico, telefono ibrido di Telecom, fa stringere i tempi sul-l’ingresso degli operatori fissi nel mercato mobile italiano, il solo in Europa insieme a Spagna e Portogallo dove ancora non esistano i virtuali. Albacom guida l’attacco degli operatori alternativi con una richie-sta di intervento regolatorio all’Agcom rimarcando l’anomalia italiana, “oligo-polio che rende i costi più alti che negli altri Paesi Ue”. Mentre Telecom, 3 e Wind prevedono accordi entro l’estate, nel resto dell’Europa gli operatori virtuali fanno faville provocando ribassi tariffari record (soprattutto degli sms) e spesso mettendo in fuga gli operatori tradizionali.

Anastasio, Caviglia, Gardumi e Longo alle pagine 4, 5 e 6

È tempo di operatori virtualiL’offerta del telefono Unico (TI) evidenzia l’anomalia di un mercato non ancora aperto

Stretta finale per lʼingresso dei gestori alternativi nel business fisso-mobile

Rai Way, un dossierper il ministro GentiloniCarlo Rognoni (Cda Rai) rimette sul tavolo la questione dellʼapertura al capitale privato di Rai Way.

A pagina 7

In crociera il mobile viaggia sul satelliteGrazie alle reti Wins si può telefonare e navigare in rete a bordo dei traghetti Grimaldi.

A pagina 14

La WorldCup ha gà deter-minato un vincitore, l’Italia, dal momento che sarà il pri-mo Paese a dare la possibilità a tutti i tifosi di guardare le partite di calcio sul telefo-nino grazie alla tecnologia Dvbh tenuta a battesimo da 3 Italia.

Anche gli altri operatori - da Tim a Vodafone fino a Wind - si attrezzano in vista della Coppa del Mondo di calcio Fifa Germania 2006, mentre dai tech-sponsor sono in arrivo reti e tecnologie. In particolare il segnale tv che garantirà la trasmissione del-le 64 partite in tutto il mondo sarà affidato a T-Systems.

Mondiali 2006, vince il cellulare

Dvbh per tutti i tifosiL’Italia è capofila