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REPUBBLICA ITALIANA
Anno XLIII BARI, 10 OTTOBRE 2012 N. 147
UFFICIALEBOLLETTINODELLA REGIONE PUGLIA
Sede Presidenza Giunta Regionale
Deliberazioni del Consiglio e della Giunta
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Il Bollettino Ufficiale della Regione Puglia si pubblica con frequenza infrasettimanale ed è diviso in due parti.
Nella parte I sono pubblicati:a) sentenze ed ordinanze della Corte Costituzionale riguardanti leggi della Regione Puglia;b) ricorsi e sentenze di Organi giurisdizionali che prevedono un coinvolgimento della Regione Puglia;c) leggi e regolamenti regionali;d) deliberazioni del Consiglio Regionale riguardanti la convalida degli eletti;e) atti e circolari aventi rilevanza esterna;f) comunicati ufficiali emanati dal Presidente della Regione e dal Presidente del Consiglio Regionale;g) atti relativi all’elezione dell’Ufficio di Presidenza dell’Assemblea, della Giunta regionale, delle Commissioni permanenti
e loro eventuali dimissioni;h) deliberazioni, atti e provvedimenti generali attuativi delle direttive ed applicativi dei regolamenti della Comunità Europea;i) disegni di legge ai sensi dell’art. 8 della L.R. n. 19/97;j) lo Statuto regionale e le sue modificazioni;k) richieste di referendum con relativi risultati;l) piano di sviluppo regionale con aggiornamenti o modifiche.
Nella parte II sono pubblicati:a) decreti ed ordinanze del Presidente della Giunta regionale;b) deliberazioni della Giunta regionale;c) determinazioni dirigenziali;d) decreti ed ordinanze del Presidente della Giunta regionale in veste di Commissario delegato;e) atti del Difensore Civico regionale come previsto da norme regionali o su disposizioni del Presidente o della Giunta;f) atti degli Enti Locali;g) deliberazioni del Consiglio Regionale;h) statuti di enti locali;i) concorsi;j) avvisi di gara;k) annunci legali;l) avvisi;m) rettifiche;n) atti di organi non regionali, di altri enti o amministrazioni, aventi particolare rilievo e la cui pubblicazione non è prescritta.
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“Avviso per i redattori e per gli Enti:
Il Bollettino Ufficiale della Regione Puglia si attiene alle regole della Legge 150/2000 per la semplifi-cazione del linguaggio e per la facilitazione dell'accesso dei cittadini alla comprensione degli atti dellaPubblica Amministrazione. Tutti i redattori e gli Enti inserzionisti sono tenuti ad evitare sigle, acronimi,abbreviazioni, almeno nei titoli di testa dei provvedimenti”.
S O M M A R I O
PARTE SECONDA
Deliberazioni del Consiglio e della Giunta
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 2ottobre 2012, n. 1936“Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 dellaRegione Puglia. Disposizioni in materia di ridu-zioni ed esclusioni per inadempienze dei benefi-ciari di alcune misure contemplate agli artt. 6 e 23del Reg. (UE) 65/2011, in attuazione del Decretodel Ministero delle Politiche Agricole Alimentari eForestali n. 30125 del 22/12/2009, come modifi-cato dal DM n. 10346 del 13/05/2011”
Pag. 34330
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 2ottobre 2012, n. 1939“Organismo Indipendente di Valutazione” (OIV)della performance organizzativa e individuale(Art. 4 L.R. n. 1/2011) - Attivazione procedure perl’individuazione dei componenti dell’OIV e pro-roga incarichi dei componenti del Nucleo di Valu-tazione.
Pag. 34439
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 2ottobre 2012, n. 1940P.O. Puglia FSE 2007/2013 - Asse VII - CapacitàIstituzionale: Approvazione dello schema di Pro-tocollo di Intesa tra Regione Puglia e Province perl’estenzione della sperimentazione relativa almodello locale di Centro per l’occupabilità femmi-nile e per i soggetti svantaggiati.
Pag. 34441
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 2ottobre 2012, n. 1941Comune di Bari(BA) - Completamento fognaturanera a servizio del Comune di Bari - II lotto. Pro-getto esecutivo. Attestazione di Compatibilità
Paesaggistica (art. 5.04 NTA del PUTT/P) coneffetto di Autorizzazione Paesaggistica ai sensidell’art. 146 del D.Lgs 42/2004.Proponente:Acquedotto Pugliese SpA.
Pag. 34449
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 2ottobre 2012, n. 1942Comune di Cisternino (BR) - Rettifica curva peri-colosa sulla SP 17 “Ostuni-Cisternino - Progettodefinitivo. Accertamento di Compatibilità Paesag-gistica in Deroga alle prescrizioni di base - artt.5.04 - 5.07 NTA del PUTT/P. Proponente: Provinciadi Brindisi - Servizio Pianificazione TerritorialeViabilità, Mobilità e Trasporti.
Pag. 34453
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 2ottobre 2012, n. 1943Turi (BA) - Piano Urbanistico Generale. Controllodi compatibilità ai sensi dell’art. 11, commi 7° e 8°,della L.r. n. 20/2001.
Pag. 34455
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 2ottobre 2012, n. 1944Approvazione del “Piano contenente le primemisure di intervento per il risanamento della Qua-lità dell’Aria nel quartiere Tamburi (TA)” per gliinquinanti Benzo(a)Pirene e PM10, redatto aisensi dell’art. 9 comma 1 e 2 del D.Lgs. 155/2010.
Pag. 34474
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 2ottobre 2012, n. 1947Art. 24, comma 12-bis L.R. 4/2010 s.m.i. - IntesaRegione/Università degli Studi di Bari e Foggiadel 2/12/2011. Nomina Direttore Generale AziendaOspedaliero-Universitaria “Policlinico” di Bari.
Pag. 34479
Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 147 del 10-10-2012
PARTE SECONDA
_________________________Deliberazioni del Consiglio e della Giunta_________________________
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO-NALE 2 ottobre 2012, n. 1936
“Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 dellaRegione Puglia. Disposizioni in materia di ridu-zioni ed esclusioni per inadempienze dei benefi-ciari di alcune misure contemplate agli artt. 6 e23 del Reg. (UE) 65/2011, in attuazione delDecreto del Ministero delle Politiche Agricole Ali-mentari e Forestali n. 30125 del 22/12/2009, comemodificato dal DM n. 10346 del 13/05/2011”
L’Assessore alle Risorse Agroalimentari, Dott.Dario Stefàno, sulla base dell’istruttoria espletatadal Responsabile dell’Asse II, confermata dall’Au-torità di Gestione del PSR Puglia 2007-2013, rife-risce quanto segue.
VISTO il Regolamento (CE) n. 1698/2005 delConsiglio del 20 settembre 2005 sul sostegno allosviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricoloper lo sviluppo rurale (FEASR) che prevede la defi-nizione di Programmi regionali di sviluppo ruraleper il periodo 2007/2013.
VISTO il Regolamento (CE) n. 1290/2005 rela-tivo al finanziamento della Politica AgricolaComune. VISTO il Regolamento (CE) n.1974/2006 della Commissione del 15 dicembre2006 recante disposizioni di applicazione del Reg.(CE) n. 1698/2005.
VISTO il Regolamento (UE) n. 65/2011 che sta-bilisce modalità di applicazione del Reg. CEn.1698/2005 del Consiglio per quanto riguarda l’at-tuazione delle procedure di controllo e della condi-zionalità per le misure di sostegno dello svilupporurale.
VISTO il Regolamento (UE) n. 679/2011 chemodifica il regolamento (CE) n. 1974/2006 recantedisposizioni di applicazione del regolamento (CE)
n. 1698/2005 del Consiglio sul sostegno allo svi-luppo rurale da parte del Fondo europeo agricoloper lo sviluppo rurale (FEASR).
VISTO il Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 della Regione Puglia approvato dalla Com-missione Europea con Decisione C(2008) 737 del18 febbraio 2008 e dalla Giunta Regionale conpropria Deliberazione n. 148 del 12/02/2008(B.U.R.P.n. 34 del 29 febbraio 2008).
VISTA la Decisione C(2010) 1311 del05/03/2010 con la quale la Commissione Europeaha approvato le modifiche al PSR 2007-2013 dellaRegione Puglia, successivamente approvate dallaGiunta Regionale con propria Deliberazione n.1105 del 26/04/2010 pubblicata sul B.U.R.P. n. 93del 25/05/2010.
VISTA la legge n. 898 del 23/12/2006, recante“Sanzioni amministrative e penali in materia diaiuti comunitari al settore agricolo”.
VISTA la Legge Regionale n. 28 del 26 ottobre2006 recante “Disciplina in materia di contrasto allavoro non regolare” ed il Regolamento di attua-zione n. 31 del 27/11/2009.
CONSIDERATO che sono applicate riduzionied esclusioni in caso di mancato rispetto degliimpegni a cui è subordinata la concessione del-l’aiuto, ai sensi degli artt.18 e 30 del Reg. (UE) n.65/2011;
CONSIDERATO che qualora a seguito dei con-trolli amministrativi e/o in loco e/o ex post sulledomande di pagamento a qualsiasi titolo, dovesseroessere rilevate infrazioni e/o irregolarità e/o ano-malie e/o difformità, rispetto alle prescrizioni edobblighi contenuti nelle procedure selettive,oltreché nei provvedimenti regionali di concessionedei contributi e nelle procedure tecniche e ammini-strative di attuazione del P.S.R. Puglia 2007 - 2013,sono applicate riduzioni degli aiuti, fino all’esclu-sione degli stessi, secondo quanto disciplinato dalReg. (UE) n. 65/2011.
VISTO il D.M. n. 30125 del 22/12/2009 recante“Disciplina del regime di condizionalità ai sensi
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del regolamento (CE) n. 73/2009 e delle riduzionied esclusioni per inadempienze dei beneficiari deipagamenti diretti e dei programmi di svilupporurale”, come modificato dal D.M. n. 10346 del13/05/2011.
CONSIDERATO che il predetto D.M.30125/2009 e s.m.i. al Capo III definisce le normeapplicabili nell’ambito dello sviluppo rurale e pre-vede che le Regioni, in conformità ai documenti diprogrammazione approvati dalla CommissioneEuropea ed alle relative disposizioni attuative, indi-viduino con propri provvedimenti le fattispecie diviolazioni di impegni riferiti alle colture, ai gruppidi colture, alle operazioni, alle misure ed agliimpegni pertinenti di condizionalità ed i livelli digravità, entità e durata di ciascuna violazione.
VISTO l’ articolo 19 del D.M. 22 dicembre 2009n. 30125 e s.m.i. il quale stabilisce, inoltre, che:- la percentuale della riduzione non può essere
inferiore al 3% ed è determinata, ove pertinente,in base alla gravità, entità e durata di ciascunaviolazione;
- in caso di violazioni di più impegni si applicail cumulo delle riduzioni entro il limite mas-simo dell’importo complessivo dei pagamentiammessi o delle domande ammesse;
- nei casi previsti dall’Autorità di gestione, il bene-ficiario è escluso dal sostegno dell’operazione omisura a cui si riferiscono gli impegni violati, conrevoca del provvedimento concessivo e conse-guente recupero degli importi erogati.
VISTO l’articolo 23 del D.M. 22 dicembre 2009n. 30125 e s.m.i., con il quale viene stabilito che leRegioni e le Province autonome ovvero le Autoritàdi Gestione dei Programmi di Sviluppo Rurale(PSR) per il periodo di programmazione 2007/2013,sentito l’Organismo Pagatore competente ed inconformità ai documenti di programmazione appro-vati dalla Commissione Europea ed alle relativedisposizioni attuative, individuano, tra l’altro, ilivelli della gravità, entità e durata per l’applicazionedelle riduzioni, ovvero i casi che comportano l’esclu-sione o la revoca del contributo concesso.
RAVVISATA la necessità di ottemperare aquanto previsto al suddetto art. 23 del DM
30125/2009, individuando con proprio provvedi-mento le fattispecie di violazioni di impegni riferitialle colture, ai gruppi di colture, alle operazioni,alle misure e agli impegni di condizionalità ed ilivelli della gravità, entità e durata di ciascuna vio-lazione.
VISTA la DGR n. 2646 del 30/11/2010 con laquale sono state approvate (Allegato A) le schede diriduzione/esclusione relative alle seguenti misure:112 - Insediamento giovani agricoltori;121 - Ammodernamento delle aziende agricole;122 - Accrescimento del valore economico delle
foreste;123 - Accrescimento del valore aggiunto dei pro-
dotti agricoli e forestali;216 - Sostegno agli investimenti non produttivi -
Azione 1 -Ripristino muretti a secco;221- Imboschimento di terreni agricoli (per quanto
attiene i costi di impianto);223 - Imboschimento di superfici non agricole (per
quanto attiene i costi di impianto);227 - Sostegno agli investimenti non produttivi -
foreste;311 - Diversificazione in attività non agricole -
Azioni 1,2,3 e 4;431 - Gestione, animazione e acquisizione delle
competenze dei Gruppi di Azione Locale.
VISTA la DGR n.2828 del 12/12/2011 con laquale sono state approvate (Allegato C) le schededi riduzione/esclusione relative alle seguentimisure:413 - sottomisura 311 “Diversificazione in attività
non agricole”- Azioni 1-2-3 e 4;413 - sottomisura 313 “Incentivazione di attività
turistiche”- Azioni 4-5;
CONSIDERATA la necessità di apportare modi-fiche/integrazioni alle suddette schede di ridu-zione/esclusione per:- adeguarle alle modifiche della normativa comu-
nitaria e nazionale intervenute con il Reg. (UE)n. 65/2011 e con il DM n. 10346,
- adeguarle alla effettiva gestione delle misure,condizionata dalle mutate condizioni economichedelle imprese e dei mercati finanziari;
- uniformare le riduzioni applicate alle diversemisure per impegni analoghi da parte del bene-ficiario.
Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 147 del 10-10-2012
SENTITO in merito l’Organismo pagatoreAGEA, il quale è tenuto all’applicazione delleriduzioni ed esclusioni definite dal DM 30125/2009e s.m.i. e dai provvedimenti applicativi regionali.
VISTO l’Allegato A contenente le schede modi-ficate/integrate per l’applicazione delle riduzioni edesclusioni, predisposte dalla Regione Puglia - AreaPolitiche per lo Sviluppo Rurale, in attuazione delD.M. 22/12/09 n. 30125 e s.m.i. e relative alleseguenti misure del PSR Puglia 2007-2013:112 - Insediamento giovani agricoltori;121 - Ammodernamento delle aziende agricole;122 - Accrescimento del valore economico delle
foreste;123 - Accrescimento del valore aggiunto dei pro-
dotti agricoli e forestali;216 - Sostegno agli investimenti non produttivi -
Azione 1 -Ripristino muretti a secco;221- Imboschimento di terreni agricoli (per quanto
attiene i costi di impianto);223 - Imboschimento di superfici non agricole (per
quanto attiene i costi di impianto);227 - Sostegno agli investimenti non produttivi -
foreste;311 - Diversificazione in attività non agricole -
Azioni 1,2,3 e 4;431 - Gestione, animazione e acquisizione delle
competenze dei Gruppi di Azione Locale.413 - sottomisura 311 “Diversificazione in attività
non agricole”- Azioni 1-2-3 e 4;413 - sottomisura 313 “Incentivazione di attività
turistiche”- Azioni 4-5;
RITENUTO necessario approvare le schede dicui al suddetto Allegato A.
CONSIDERATO che per quanto non dispostonell’Allegato A al presente provvedimento si rinviaalle disposizioni del citato D.M. 22/12/09 n. 30125e s.m.i., nonché alle disposizioni dei regolamenticomunitari relativi allo sviluppo rurale.
Tutto ciò premesso, si propone:
• di modificare parzialmente l’Allegato A allaDGR n. 2646/2010 e l’Allegato C alla DGR n.2828/2011, come riportato nell’Allegato A delpresente atto;
• di approvare l’Allegato A contenente le schedemodificate/integrate per l’applicazione delleriduzioni ed esclusioni, predisposte dallaRegione Puglia - Area Politiche per lo SviluppoRurale, in attuazione del D.M. 22/12/09 n. 30125e s.m.i.e relative alle seguenti misure del PSRPuglia 2007-2013:112 - Insediamento giovani agricoltori;121 - Ammodernamento delle aziende agricole;122 - Accrescimento del valore economico delle
foreste;123 - Accrescimento del valore aggiunto dei pro-
dotti agricoli e forestali;216 - Sostegno agli investimenti non produttivi -
Azione 1 -Ripristino muretti a secco;221- Imboschimento di terreni agricoli (per
quanto attiene i costi di impianto);223 - Imboschimento di superfici non agricole
(per quanto attiene i costi di impianto);227 - Sostegno agli investimenti non produttivi -
foreste;311 - Diversificazione in attività non agricole -
Azioni 1,2,3 e 4;431 - Gestione, animazione e acquisizione delle
competenze dei Gruppi di AzioneLocale.413 - sottomisura 311 “Diversificazione in atti-
vità non agricole”- Azioni 1-2-3 e 4;413 - sottomisura 313 “Incentivazione di attività
turistiche”- Azioni 4-5;
• di dare atto che le modifiche apportate agli Alle-gati A e C dei precitati provvedimenti e riportatenell’Allegato A al presente provvedimentohanno efficacia a decorrere dalla data di attiva-zione delle misure interessate;
• di dare atto che per quanto non disposto nell’Al-legato A al presente provvedimento si rinvia alledisposizioni del citato D.M. 22/12/09 n. 30125 es.m.i., nonché alle disposizioni dei regolamenticomunitari relativi allo sviluppo rurale;
• di autorizzare l’Autorità di Gestione del PSRPuglia 2007-2013 ad apportare, con determina-zione dirigenziale, modifiche non sostanziali alpresente provvedimento qualora necessarie econcordate con Agea e con il MiPAAF;
34332
34333Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 147 del 10-10-2012
• di pubblicare la presente deliberazione sul Bol-lettino Ufficiale della Regione Puglia.
Copertura Finanziaria ai sensi della LeggeRegionale n. 28/2001 e s.m.i.
La presente deliberazione non comporta implica-zioni di natura finanziaria sia di entrata che di spesae dalla stessa non deriva alcun onere a carico delbilancio regionale.
L’Assessore relatore, sulla base delle risul-tanze istruttorie come innanzi illustrate, proponealla Giunta l’adozione del conseguente atto finale,in attuazione dell’art. 4 - comma 4, lettera d), f), ek) della legge regionale n. 7/97 e successive modifi-cazioni.
LA GIUNTA
Udita la relazione e la conseguente proposta del-l’Assessore alle Risorse Agroalimentari;
viste le sottoscrizioni poste in calce al pre-sente provvedimento dal Responsabile dell’AsseII e dall’Autorità di Gestione del PSR Puglia 2007-2013;
a voti unanimi espressi nei modi di legge;
DELIBERA
• di condividere e fare propria la relazione, che siintende qui integralmente riportata;
• di modificare parzialmente l’Allegato A allaDGR n. 2646/2010 e l’Allegato C alla DGR n.2828/2011, come riportato nell’Allegato A delpresente atto;
• di approvare l’Allegato A al presente provvedi-mento contenente le schede modificate/integrateper l’applicazione delle riduzioni ed esclusioni,predisposte dalla Regione Puglia - Area Politicheper lo Sviluppo Rurale, in attuazione del D.M.22/12/09 n. 30125 e s.m.i.e relative alle seguentimisure del PSR Puglia 2007-2013:
112 - Insediamento giovani agricoltori;
121 - Ammodernamento delle aziende agricole;
122 - Accrescimento del valore economico delleforeste;
123 - Accrescimento del valore aggiunto dei pro-dotti agricoli e forestali;
216 - Sostegno agli investimenti non produttivi -Azione 1 -Ripristino muretti a secco;
221- Imboschimento di terreni agricoli (perquanto attiene i costi di impianto);
223 - Imboschimento di superfici non agricole(per quanto attiene i costi di impianto);
227 - Sostegno agli investimenti non produttivi -foreste;
311 - Diversificazione in attività non agricole -Azioni 1,2,3 e 4;
431 - Gestione, animazione e acquisizione dellecompetenze dei Gruppi di Azione
Locale.
413 - sottomisura 311 “Diversificazione in atti-vità non agricole”- Azioni 1-2-3 e 4;
413 - sottomisura 313 “Incentivazione di attivitàturistiche”- Azioni 4-5;
• di dare atto che le modifiche apportate agli Alle-gati A e C dei precitati provvedimenti e riportatenell’Allegato A al presente provvedimentohanno efficacia a decorrere dalla data di attiva-zione delle misure interessate;
• di dare atto che per quanto non disposto nel-l’Allegato A al presente provvedimento si rinviaalle disposizioni del citato D.M. 22/12/09 n.30125 e s.m.i., nonché alle disposizioni dei rego-lamenti comunitari relativi allo sviluppo rurale;
• di autorizzare l’Autorità di Gestione del PSRPuglia 2007-2013 ad apportare, con determina-zione dirigenziale, modifiche non sostanziali alpresente provvedimento qualora necessarie econcordate con Agea e con il MiPAAF;
• di pubblicare la presente deliberazione sul Bol-lettino Ufficiale della Regione Puglia.
Il Segretario della Giunta Il Presidente della GiuntaTeresa Scaringi Dott. Nichi Vendola
Allegato A
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R E G I O N E P U G L I A
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PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE
(P.S.R. PUGLIA 2007-2013)
Disposizioni in materia di riduzioni ed esclusioni per inadempienze dei beneficiari di alcune
misure contemplate all’art. 23 del Reg. UE n. 65/2011 in attuazione del Decreto del Ministero
delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali n. 30125 del 22/12/2009 e s.m.i.
Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 147 del 10-10-201234334
Premessa
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34433Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 147 del 10-10-2012
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Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 147 del 10-10-201234434
APPENDICE NORMATIVA
Regolamento (UE) n. 65/2011 della Commissione del 27 gennaio 2011
Omissis
SEZIONE II
Riduzioni ed esclusioni
Articolo 30
Riduzioni ed esclusioni
1. I pagamenti sono calcolati in funzione degli importi risultati ammissibili nel corso dei controlli amministrativi.
Gli Stati membri esaminano la domanda di pagamento ricevuta dal beneficiario e stabiliscono l’importo ammissibile al sostegno. Essi stabiliscono:
a) l’importo erogabile al beneficiario esclusivamente in base alla domanda di pagamento;
b) l’importo erogabile al beneficiario in esito all’esame dell’ammissibilità della domanda di pagamento.
Se l’importo stabilito in applicazione della lettera a) supera l’importo stabilito in applicazione della lettera b) di oltre il 3%, all’importo stabilito in applicazione della lettera b) si applica una riduzione. L’importo della riduzione è pari alla differenza tra questi due importi.
Tuttavia non si applicano riduzioni se il beneficiario è in grado di dimostrare che non è responsabile dell’inclusione dell’importo non ammissibile.
2. Qualora si accerti che un beneficiario ha reso deliberatamente una falsa dichiarazione, l’operazione di cui trattasi è esclusa dal sostegno del FEASR e si procede al recupero degli importi già versati per tale operazione. Inoltre, il beneficiario è escluso dal sostegno nell’ ambito della stessa misura per l’anno civile dell’accertamento e per l’anno civile successivo.
3. Le riduzioni e le esclusioni di cui ai paragrafi 1 e 2 si applicano, mutatis mutandis, alle spese non ammissibili individuate nel corso dei controlli a norma degli articoli 25 e 29.
Omissis
Decreto del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali n. 30125 del 22 dicembre
2009, artt.19 e 20 e s.m.i.
Omissis
Articolo 19
(Riduzioni ed esclusioni per mancato rispetto degli impegni)
1. Fatta salva l’applicazione dell’articolo 30 del regolamento (UE) n. 65/11, in caso di mancato rispetto degli impegni ai quali è subordinata la concessione dell’aiuto per le misure previste dall’articolo 25 del
34435Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 147 del 10-10-2012
medesimo regolamento e dagli articoli 63 lettera c), 66 e 68 del regolamento (CE) n. 1698/05, si applica per ogni infrazione una riduzione o l’esclusione dell’importo complessivo dei pagamenti ammessi o delle domande ammesse, per l’operazione o la misura a cui si riferiscono gli impegni violati.
2. La percentuale della riduzione non può essere inferiore al 3% ed è determinata, ove pertinente, in base alla gravità, entità e durata di ciascuna violazione secondo le modalità di cui all’allegato 7.
3. In caso di violazioni di più impegni, si applica il cumulo delle riduzioni entro il limite massimo dell’importo complessivo dei pagamenti ammessi o delle domande ammesse.
4. Ove si accertino violazioni di gravità, entità e durata di livello massimo, o nei casi previsti dai documenti di programmazione approvati dalla Commissione Europea e dalle relative disposizioni attuative, il beneficiario è escluso dal sostegno dell’operazione o misura a cui si riferiscono gli impegni violati con revoca del provvedimento concessivo e conseguente recupero degli importi erogati.
Articolo 20
(Cumulo delle riduzioni)
1. In caso di cumulo delle riduzioni, si applicano innanzitutto le riduzioni di cui all’articolo 30 del Regolamento (UE) n. 65/11, quindi le riduzioni previste dall’articolo 19 del presente decreto.
Omissis...
Allegato 7 del D.M. n.30125 del 22/12/2009 e s.m.i.
TABELLA DI APPLICAZIONE DELLE RIDUZIONI PER LA VIOLAZIONE DI IMPEGNI NELL’AMBITO
DELL’ASSE 1 E 3, DI DETERMINATE MISURE DELL’ASSE 2 E 4 E DELLE MISURE DI CUI AGLI
ARTICOLI 63 LETTERA C), 66 E 68 DEL REG. CE 1698/05 PER INVESTIMENTI E OPERAZIONI NON
CONNESSE ALLE SUPERFICI E GLI ANIMALI (articolo 19 del decreto)
A - Modalità di individuazione delle fattispecie di violazioni di impegni riferiti alle operazioni e alle misure e dei livelli della gravità, entità e durata di ciascuna violazione (articolo 19):
Le Regioni e Province autonome o l’Autorità di gestione riferiscono ciascun impegno all’operazione o misura, a seconda della pertinenza. Ciò al fine di identificare i montanti a carico dei quali operare le riduzioni ed esclusioni. Nel caso riportato nell’esempio della tabella seguente l’impegno AA è riferito alla misura mentre l’impegno BB è riferito solo all’operazione. Nel caso di violazione dell’impegno AA la riduzione/esclusione sarà operata a carico dell’importo complessivo della misura mentre nel caso di infrazione dell’impegno BB sarà ridotto o escluso l’importo corrispondente all’operazione.
Tipo di impegno riferito a Misura Operazione
Impegno AA: XImpegno BB X
Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 147 del 10-10-201234436
Quindi le Regioni e Province autonome o l’Autorità di gestione fissano, per ogni impegno, un triplice livello di infrazione riscontrabile (basso = 1; medio =3; alto =5) indicando i corrispondenti parametri di valutazione delle gravità, entità e durata (cfr. indici di verifica), secondo la seguente matrice:
Livello di infrazione dell’impegno AA
Gravità Entità Durata
Basso (1)Medio (3)Alto (5)
B – Ai sensi dell’articolo 19 comma 2 le Regioni e Province autonome o l’Autorità di gestione possono individuare altre percentuali di riduzione maggiori del 3% (livello minimo) per gli altri due intervalli di punteggio da definire (medio ed alto).
Punteggio Percentuale diriduzione
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Laddove non sia possibile identificare alcuna pertinenza tra l’infrazione di un impegno ed i parametri di valutazione delle gravità, entità e durata, le percentuali di riduzione sono direttamente abbinate agli impegni corrispondenti al fine di operare le riduzioni e le esclusioni in caso di violazione degli stessi.
C - Applicazione delle riduzioni/esclusioni da parte dell’Organismo pagatore (Capo III - Sezione 2
– Sottosezione 2):
Ove nel corso del controllo venga riscontrata la violazione di un impegno, occorre quantificarne illivello (basso = 1; medio =3; alto =5) in termini di gravità, entità e durata.
Ai fini dell’applicazione delle esclusioni dell’articolo 19 comma 4 sono considerate violazioni di “livello massimo” le infrazioni di gravità, entità e durata di livello alto (gravità=5; entità=5; durata=5) come indicate nei documenti di programmazione regionale, approvati dalla Commissione Europea e/o nelle relative disposizioni attuative.
Una volta quantificati i tre indici per ogni impegno violato, si procede alla somma dei tre valori corrispondenti e si calcola la media aritmetica per ottenere un unico punteggio medio (che sarà necessariamente compreso nell’intervallo 1-5), arrotondato al secondo decimale per difetto (0,01-0,05) o per eccesso (>0,05).
Ad esempio, supponendo che sia riscontrata la violazione di un impegno afferente ad una determinata misura e che l’impegno risulti violato come indicato nelle seguente tabella:
34437Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 147 del 10-10-2012
Livello di infrazione dell’impegno
Gravità Entità Durata
Basso (1) 1Medio (3) 3 3Alto (5)
si procede alla somma dei tre valori (3+1+3)=7 e si calcola la media aritmetica che risulta pari a 2,3 (2,33 arrotondato a 2,3).
La media ottenuta, viene confrontata con i punteggi della seguente tabella al fine di identificare lapercentuale di riduzione corrispondente:
Punteggio Percentuale di riduzione
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Nell’esempio sopra riportato, la riduzione ammonterebbe al 3% (2,3 rientra nell’intervallo 1-3). dell’importo totale della misura a cui si riferisce l’impegno violato.
Per ciascun impegno violato si calcolano gli importi delle riduzioni e delle esclusioni operate a carico dell’operazione o della misura eseguendo la sommatoria delle riduzioni e delle esclusioni, previa applicazione della regola del cumulo delle riduzioni prevista dall’articolo 20 del decreto.
Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 147 del 10-10-201234438
34439Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 147 del 10-10-2012
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO-NALE 2 ottobre 2012, n. 1939
“Organismo Indipendente di Valutazione”(OIV) della performance organizzativa e indivi-duale (Art. 4 L.R. n. 1/2011) - Attivazione proce-dure per l’individuazione dei componenti del-l’OIV e proroga incarichi dei componenti delNucleo di Valutazione.
Il Presidente della Giunta Regionale, sulla basedell’istruttoria espletata dal Capo di Gabinetto, rife-risce quanto segue:
La Regione Puglia, con l’adozione della LeggeRegionale n. 1 del 4 gennaio 2011, ha inteso “valo-rizzare e migliorare le esperienze e l’azione ammi-nistrativa svolte in materia di fissazione, misura-zione e valutazione degli obiettivi e dei risultaticonseguiti dalla propria organizzazione e dai dipen-denti regionali”, ponendo come obiettivi:• il raggiungimento di più alti livelli quali - quan-
titativi delle funzioni e dei servizi assicurati dal-l’Ente regionale;
• la valorizzazione del complesso delle risorseumane dell’Ente attraverso una adeguata remu-nerazione dei risultati ottenuti, in un quadro dipari opportunità;
• l’incentivazione della produttività attraverso unaadeguata valutazione del merito;
• la selettività nel riconoscimento degli incentivieconomici e di carriera;
• la trasparenza di ogni fase del processo digestione della performance organizzativa e indi-viduale.
La legge regionale, al fine di raggiungere gliobiettivi proposti, promuove il miglioramento dellaperformance organizzativa e individuale attraversoun sistema di proposizione degli obiettivi di perfor-mance e di conseguente misurazione e valutazionesul livello di raggiungimento degli stessi.
Con D.G.R. n. 3032 del 29 dicembre 2011, si èprovveduto all’adozione del Piano della perfor-mance organizzativa della Regione Puglia checostituisce uno strumento operativo di programma-zione degli obiettivi e valutazione delle azioni delsistema pubblico regionale.
Tra i soggetti deputati alla gestione del sistemadi misurazione e valutazione delle performance,l’art. 4 della L.R. n. 1/2011 ha istituito l’OrganismoIndipendente di Valutazione (OIV).
Tale organismo si caratterizza per la terzietà delgiudizio rispetto agli altri attori del sistema di valu-tazione e misurazione delle performance, garantitadall’indipendenza dei suoi componenti. A mentedell’art. 5 della L.R. n. 1/2011, infatti, “non pos-sono essere nominati componenti dell’OIV coloroche rivestono incarichi pubblici elettivi o carichenei partiti politici o in organizzazioni sindacali,ovvero che hanno rivestito simili incarichi o caricheo che hanno avuto simili rapporti nei tre anni prece-denti la designazione”.
Ai sensi dell’art. 6 della L.R. n. 1/2011, all’Orga-nismo spetta:- il monitoraggio del funzionamento complessivo
del sistema di valutazione e del sistema dei con-trolli interni e l’elaborazione allo scopo di unarelazione annuale, pubblicata sul sito istituzio-nale, al fine di garantire la trasparenza dell’interoprocesso valutativo;
- la verifica di aspetti di particolare criticità chepossono richiedere provvedimenti urgenti daparte dell’organo di governo;
- la misurazione e la valutazione della perfor-mance delle strutture amministrative regionalinel loro complesso;
- la valutazione annuale dei dirigenti, da effet-tuarsi con le modalità di raccordo previste dalD.P.G.R. n. 161/2008;
- l’attività di supporto alla Giunta regionalenella valutazione dei Direttori di Area e delSegretario della Giunta, nonché all’Ufficio diPresidenza del Consiglio regionale nella valuta-zione del Segretario;
- il raccordo con la Commissione di cui all’art. 13del D.Lgs. n. 150/2009 e gli OIV istituiti pressole altre Regioni.
La nomina dei componenti di tale soggettorisulta, pertanto, necessaria per dare ulterioreimpulso al percorso di implementazione del sistemadi misurazione e valutazione delle performancedefinito dalla normativa regionale. Risulta, inoltre,evidente la necessità della nomina per garantire ilfunzionamento del sistema incentivante per i dipen-denti regionali che valorizza il merito.
Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 147 del 10-10-2012
Data l’importanza strategica del sistema diperformance, si evidenzia, altresì, che la costitu-zione dell’OIV è stata anche oggetto della Cabina diRegia tra l’Amministrazione regionale e i sindacatisvolta in occasione dei lavori di preparazione allaLegge Regionale n. 1/2011.
All’uopo, si ritiene opportuno che venga confe-rito mandato al Dirigente del Servizio Personale eOrganizzazione per i provvedimenti connessi alleprocedure di individuazione dei componenti del-l’Organismo Indipendente di Valutazione, nelrispetto dei requisiti stabiliti dalla normativa regio-nale e tenuto conto delle indicazioni fornite dallaCivit nella Delibera n. 4/2010 “Definizione deirequisiti per la nomina dei componenti dell’Orga-nismo indipendente di valutazione (artt. 13, comma6, lett. g e 14 decreto legislativo n. 150/2009)”;
Ai sensi dell’art. 5, comma 5, della L.R. n.1/2011, nelle more della nomina di tali componenti,risulta necessario garantire la prosecuzione dei pro-cessi valutativi della dirigenza regionale per l’anno2011 posti in essere dal Nucleo di Valutazione dicui al Regolamento regionale 20 marzo 2001, n. 3.
In considerazione dell’imminente scadenza del-l’incarico conferito ai componenti del Nucleo diValutazione, ai sensi della D.G.R. n. 1756/2009,prevista per il giorno 1 ottobre 2012, si propone laproroga dei predetti incarichi fino all’avvenutacostituzione dell’Organismo Indipendente di Valu-tazione.
COPERTURA FINANZIARIA DI CUI ALLALEGGE REGIONALE n. 28 DEL 16/11/2001 ESUCCESSIVE MODIFICHE ED INTEGRA-ZIONI
“La spesa riveniente dalla presente deliberazionetrova copertura con l’impegno di spesa assunto conDeterminazione del Capo di Gabinetto n. 4 del20.2.2012. U.P.B. 000301 Cap. 1150 - “Spese per ilfunzionamento del Nucleo di Valutazione L.R. n.7/97”, del bilancio per l’esercizio finanziario2012”.
Il Presidente della Giunta Regionale, sulla basedelle risultanze istruttorie come innanzi rappresen-tate, propone alla Giunta l’adozione del seguenteatto finale.
Il presente provvedimento è di competenzadella Giunta Regionale ai sensi dell’art. 13,comma 3, L.R. n. 18/2007.
LA GIUNTA
Udita la relazione del Presidente della GiuntaRegionale;
Vista la sottoscrizione posta in calce al pre-sente provvedimento dal Capo di Gabinetto dellaGiunta del Presidente;
A voti unanimi espressi ai sensi di legge;
DELIBERA
Per le motivazioni espresse in narrativa, che quisi intendono integralmente riportate:
• di prendere atto della necessità di attivare le pro-cedure idonee all’individuazione dei componentidell’Organismo Indipendente di Valutazione(OIV) nel rispetto dei requisiti dettati dalla nor-mativa regionale nonché delle indicazioni for-nite dalla Civit nella Delibera n. 4/2010 “Defini-zione dei requisiti per la nomina dei componentidell’Organismo indipendente di valutazione(artt. 13, comma 6, lett. g e 14 decreto legislativon. 150/2009)”;
• di prorogare l’incarico conferito ai componentidel Nucleo di Valutazione con D.G.R. n.1756/2009, fino all’avvenuta costituzione del-l’Organismo Indipendente di Valutazione (OIV);
• di dare mandato alla Dirigente del Servizio Per-sonale e Organizzazione per gli adempimenti diconseguenza;
• di pubblicare il presente provvedimento sulBURP e sul sito istituzionale della RegionePuglia: www.regione.puglia.it
Il Segretario della Giunta Il Presidente della GiuntaTeresa Scaringi Dott. Nichi Vendola
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34441Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 147 del 10-10-2012
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO-NALE 2 ottobre 2012, n. 1940
P.O. Puglia FSE 2007/2013 - Asse VII - CapacitàIstituzionale: Approvazione dello schema di Pro-tocollo di Intesa tra Regione Puglia e Provinceper l’estenzione della sperimentazione relativa almodello locale di Centro per l’occupabilità fem-minile e per i soggetti svantaggiati.
L’Assessore al Welfare, dott.ssa Elena Gentiled’intesa con l’Assessore al Diritto allo Studio e For-mazione, prof.ssa Alba Sasso, sulla base dell’istrut-toria espletata dalla Dirigente del Servizio Forma-zione Professionale, dott.ssa Anna Lobosco, e con-fermata dal Dirigente del Servizio Politiche per ilLavoro dott.ssa Luisa Anna Fiore, di concerto conl’Autorità di Gestione del P.O. Puglia FSE2007/2013, dott.ssa Giulia Campaniello, riferi-scono quanto segue:
Visti• il Regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio
del 11 luglio 2006 recante disposizioni generalisul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sulFondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesionee che abroga il Regolamento (CE) n. 1260/1999;
• il Regolamento (CE) n. 1081/2006 del Parla-mento Europeo e del Consiglio del 5 luglio 2006relativo al Fondo Sociale Europeo e recanteabrogazione del Regolamento (CE) n.1784/1999;
• il Regolamento (CE) n. 1828/2006 della Com-missione del 8 dicembre 2006 che stabiliscemodalità di applicazione del Regolamento (CE)n. 1083/2006 del Consiglio recante disposizionigenerali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regio-nale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo diCoesione;
• il Programma Operativo Regionale FondoSociale Europeo 2007-2013, Obiettivo Conver-genza, Regione Puglia, adottato con Decisionedella Commissione Europea n. C(2011)9905 del21/12/2011;
• la Legge Regionale n. 19 del 10 luglio 2006, es.m.i., recante norme in materia di “Sistema Inte-grato dei servizi sociali per la dignità e il benes-sere delle donne e degli uomini in Puglia”, con
cui la Regione Puglia promuove un sistema diwelfare inclusivo e volto ad offrire pari opportu-nità di accesso alla rete dei servizi e ai percorsi diinserimento socio lavorativo e di contrasto deirischi di marginalità e di esclusione sociale;
• la Legge Regionale n.7 del 21 marzo 2007,recante “Norme per le Politiche di Genere e i ser-vizi di Conciliazione vita-lavoro in Puglia”, concui la Regione Puglia promuove, sostiene e favo-risce iniziative e programmi volti ad assicurare ilprincipio di pari opportunità e a potenziare il pro-tagonismo delle donne nella vita economica esociale;
• le D.G.R. n. 847 del 23 marzo 2010 che ha appro-vato le Linee Guida per i servizi per l’impiego, en. 1893 del 6 agosto 2010, che ha approvato leLinee Guida per la redazione del Piano di imple-mentazione Provinciale del Masterplan dei Ser-vizi per il Lavoro della Regione Puglia;Premesso che:
• la Regione Puglia si è dotata nel recente passatodi un quadro normativo mediante l’approvazionedella Legge Regionale 29 settembre 2011, n. 25“Norme di autorizzazione e accreditamento per iservizi al lavoro con l’obiettivo di favorire l’inte-grazione fra sistema pubblico e privato finaliz-zato alla promozione e allo sviluppo dell’occupa-zione”;
• in tale quadro i servizi per il lavoro si configu-rano come uno degli elementi portanti delle poli-tiche per una piena e buona occupazione a livelloregionale, fortemente connesse con il sistema diwelfare operante oggi in Puglia nei confrontidelle persone e delle imprese;
• in tale ambito il sistema regionale dei servizi peril lavoro è impegnato a migliorare la qualità edampliare la diffusione sul territorio delle funzionidei servizi, nonché fornire interventi specializ-zati per determinate categorie di utenti;
• dall’analisi di contesto svolta nel Masterplan deiServizi per il Lavoro della Regione Puglia (DGRn. 847/2010) emerge la necessità di potenziare iServizi di sostegno all’inserimento lavorativo,rivolti alle Donne inoccupate/disoccupate o inat-tive;
• all’interno di questo scenario la Regione Pugliaha avviato la sperimentazione di un interventovolto alla realizzazione di un servizio “dedicato”ad attività di accompagnamento al lavoro rivolto
Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 147 del 10-10-2012
a donne disoccupate e inoccupate all’interno deiCPI;
• a tale scopo ha sottoscritto due protocolli d’in-tesa rispettivamente con le Province di Barletta-Andria-Trani e di Brindisi.
Considerato:• l’esito positivo della sperimentazione, ormai
conclusa, nelle due Province citate che ha con-sentito di promuovere l’occupazione femminilenei bacini locali di riferimento, attraverso azionispecifiche mirate all’incontro tra domanda eofferta di lavoro;
• l’opportunità di rafforzare l’azione del PianoStraordinario per il lavoro attraverso l’azione delCentri per l’impiego rivolta all’accrescimentodella partecipazione delle donne nel mercato dellavoro, estendendo a tutto il territorio regionale ilservizio di supporto dedicato alle donne disoccu-pate e inoccupate;
• che l’attivazione di Centri per l’Occupazionefemminile rientra nel quadro delle azioni dipotenziamento dei sevizi erogati all’offerta diLavoro e di adeguamento delle prestazioni deiCPI agli standard del Masterplan dei SPL dellaRegione Puglia;
• l’estensione della sperimentazione a tutte le pro-vince appare coerente con l’Asse VII “CapacitàIstituzionale” del POR FSE 2007-13, in partico-lare con l’obiettivo specifico “rafforzare la capa-cità istituzionale e dei sistemi nell’implementa-zione delle politiche e dei programmi” e l’obiet-tivo operativo “aumentare i livelli di trasparenzaed efficacia delle azioni della Pubblica Ammini-strazione tramite riforme amministrative e l’ado-zione di strumenti e procedure finalizzate all’au-mento della competitività del territorio”;Alla luce di quanto sopra esposto con il presenteprovvedimento si propone di approvare:- l’estensione a tutte le province pugliesi della
sperimentazione di un modello locale di Centroper l’occupabilità femminile (COF) e per i sog-getti svantaggiati all’interno dei Centri perl’impiego, nell’ambito del masterplan regio-nale per i servizi al lavoro;
- lo schema di Protocollo d’Intesa di cui all’alle-gato 1, parte integrante e sostanziale della pre-sente deliberazione.
La realizzazione della suddetta sperimentazionecomporta un costo complessivo di euro 500.000,00.
COPERTURA FINANZIARIA ai sensi dellaL.R. n. 28/2001 e s.m.i.
La copertura finanziaria degli oneri derivanti dalpresente provvedimento pari a complessivi euro500.000,00 è garantita dalle risorse finanziarieiscritte nella U.P.B. 2.4.2 di pertinenza del ServizioFormazione Professionale, a valere sulle disponibi-lità finanziarie dell’Asse VII - “Capacità Istituzio-nale” del P.O. PUGLIA FSE 2007/2013, con impu-tazione sui capitoli così come segue:- Cap. 1157500 / Comp. 2012 per euro 450.000,00
(quota FSE Stato 90%)- Cap. 1157510 / Comp. 2012 per euro 50.000,00
(quota Regione 10%)
Al relativo impegno di spesa dovrà provvedere ilDirigente competente, con atto dirigenziale da assu-mersi entro il corrente esercizio finanziario sulbilancio regionale vincolato 2012.
La Dirigente del ServizioDott.ssa A. Lobosco
Il riparto delle risorse tra le Province beneficiarieè stabilito in base alla distribuzione della popola-zione residente (dati ISTAT 2011) così come diseguito riportato:Provincia di Bari - Euro 153.500,00 Provincia di BAT - Euro 48.000,00 Provincia di Brindisi - Euro 49.500,00 Provincia di Foggia - Euro 78.500,00 Provincia di Lecce - Euro 99.500,00 Provincia di Taranto - Euro 71.000,00
Le Province successivamente definiranno il pro-getto esecutivo contenente la descrizione delle atti-vità previste, il/i Centro/i per l’Impiego sede dellasperimentazione, i risultati attesi ed il piano finan-ziario, nei limiti degli importi sopra indicati e fattesalve eventuali economie da riassegnare.
Gli Assessori relatori, sulla base delle risultanzeistruttorie, propongono alla Giunta Regionale l’a-dozione del seguente atto finale, così come definitodall’art. 4, comma 4, lettere f) e k) della L.R. n.7/1997.
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LA GIUNTA REGIONALE
Udita la relazione e la conseguente propostadagli Assessori;
Vista la sottoscrizione posta in calce al presenteprovvedimento dal Funzionario Istruttore e daiDirigenti competenti che ne attestano la conformitàalla normativa vigente;
A voti unanimi e palesi espressi nei modi di legge
DELIBERA
Per le motivazioni espresse in narrativa, che quisi intendono integralmente riportate:
• di fare propria la relazione riportata;
• di approvare l’estensione a tutte le provincepugliesi della sperimentazione di un modellolocale di Centro per l’occupabilità femminile(COF) e per i soggetti svantaggiati all’interno deiCentri per l’impiego, nell’ambito del masterplanregionale per i servizi al lavoro, sviluppata incoerenza con gli obiettivi specifici ed operativi
previsti dall’Asse VII - Capacità Istituzionale delP.O. Puglia FSE 2007/2013, con un costo com-plessivo di euro 500.000,00;
• di approvare lo schema di Protocollo d’Intesa dicui all’allegato 1, parte integrante e sostanzialedella presente deliberazione;
• di autorizzare alla firma del citato Protocollo diIntesa l’Assessore al Welfare, dott.ssa ElenaGentile e l’Assessore al Diritto allo Studio e For-mazione, prof.ssa Alba Sasso;
• di demandare il Dirigente competente ad ognialtro adempimento derivante dal presente prov-vedimento;
• di dare atto che la copertura finanziaria deglioneri derivanti dal presente provvedimento ègarantita così come indicato nella sezione conta-bile che qui si intende integralmente riportata;
• di disporre la pubblicazione del presente provve-dimento sul Sito istituzionale e sul BollettinoUfficiale della Regione Puglia.
Il Segretario della Giunta Il Presidente della GiuntaTeresa Scaringi Dott. Nichi Vendola
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DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO-NALE 2 ottobre 2012, n. 1941
Comune di Bari (BA) - Completamento fogna-tura nera a servizio del Comune di Bari - II lotto.Progetto esecutivo. Attestazione di Compatibi-lità Paesaggistica (art. 5.04 NTA del PUTT/P)con effetto di Autorizzazione Paesaggistica aisensi dell’art. 146 del D.Lgs 42/2004.Propo-nente: Acquedotto Pugliese SpA.
L’Assessore Regionale alla Qualità del TerritorioProf.ssa Angela Barbanente sulla base dell’istrut-toria espletata dall’Ufficio Attuazione Pianifica-zione Paesaggistica e confermata dal Dirigente delServizio Assetto del Territorio riferisce quantosegue.
VISTI:- l’art. 5.04 delle NTA del PUTT/P;- l’art. 146 del D.Lgs. 42/2004
CONSIDERATO CHE:(Documentazione agli atti)Al Servizio Assetto del Territorio, con nota prot.
n° 62802 del 24/05/2012, acquisita al prot. n° 4974del 25/05/2012, è pervenuta, da parte dell’Acque-dotto Pugliese SpA, richiesta di Attestazione diCompatibilità Paesaggistica unitamente allaseguente documentazione relativa al progetto inoggetto:- Relazione generale;- Relazione geologica e geotecnica;- Studio di impatto paesaggistico e di fattibilità
ambientale;- Planimetria degli interventi di progetto con vin-
coli PUTT/P: Ambiti estesi;- Planimetria degli interventi di progetto con vin-
coli PUTT/P: Ambiti distinti- Planimetria degli interventi di progetto con vin-
coli PUTT/P: Ambiti distinti - vincoli e segnala-zioni archeologiche;
- Planimetria degli interventi di progetto con vin-coli PUTT/P: Ambiti distinti - vincoli e segnala-zioni architettoniche;
- Planimetria degli interventi di progetto con vin-coli PUTT/P: Zone escluse;
- Sezioni tipo di posa in opera delle condottefognanti;
- Pozzetti d’ispezione - Particolari costruttivi.
Con nota prot. n. 7382 del 10/08/2012 è statainviata la relazione tecnica illustrativa alla Soprin-tendenza per i Beni Architettonici e Paesaggisticila quale con nota prot. n. 12609 del 05/09/2012(acquisita al protocollo del Servizio Assetto delTerritorio con n. 8532 del 13/09/2012), alla pre-sente deliberazione allegata quale parte inte-grante, ha espresso parere favorevole con l’osser-vanza delle medesime prescrizioni riportate nella sucitata relazione tecnica.
La Società AMGAS SpA con nota prot. n°29994 del 24/09/2012 (acquisita al protocollodel Servizio Assetto del Territorio con n. 9076 del25/09/2012) presenta richiesta per l’autorizzazionealla posa di una tubazione in acciaio, per l’esten-sione della rete di metanizzazione a servizio dellaVia Scanzano in Bari - Mungivacca, all’internodello stesso scavo che sarà realizzato dalla SocietàAcquedotto Pugliese SpA nell’ambito del comple-tamento della fognatura nera a servizio del Comunedi Bari - II lotto.
(Descrizione intervento proposto)Come documentato nella documentazione in atti,
ed in particolare nella relazione generale e nellostudio di impatto paesaggistico e di fattibilitàambientale il progetto prevede la costruzione dellarete di fognatura nera a servizio della zona Parco diAdria e di via Scanzano, nel comune di Bari.
In particolare, la rete fognante di Parco Adria,costituita da due tronchi si sviluppa per una lun-ghezza di 2.049,5 m, lungo un percorso che inte-ressa dapprima la strada vicinale denominata viadelle Monache, per poi deviare lungo la compla-nare est alla SS 271, passando davanti all’ingressodi Parco Adria. Giunto in corrispondenza delle svin-colo lato est dello stadio San Nicola, il collettoreattraversa con un tratto a spingitubo la SP 236 perpassare sullo svincolo lato ovest, ed interessare,quindi, dapprima i parcheggi dello stadio e poi,percorso il sottopasso che collega questi con l’in-gresso dello stadio, un’aiuola dello stadio stesso.Nell’ultimo tratto, il nuovo collettore percorre via F.Ludwig da cui poi si immette nel collettore interco-munale di Sannicandro di Bari - Bitritto.
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La rete fognante di via Scanzano è costituita da 2tronchi che raccolgono i reflui della zona omonimae li convogliano in un nuovo impianto di solleva-mento. La premente dell’impianto dopo un per-corso di circa 320 m termina con un pozzetto didisconnessione, dal quale si diparte il tratto a gra-vità DN 300 già realizzato.
Con riferimento alla opere della Società AmgasSpa, la condotta convogliante il gas sarà in acciaionero DN 50 con rivestimento esterno in polietilenee per l’intero tratto corrente al disotto dell’alveo delTorrente Valenzano (per una lunghezza complessivadi 150 m) sarà inguainata in altra condotta inacciaio DN 100. Tutte le tubazioni previstesaranno posate all’interno dello stesso scavo chesarà realizzato dall’Acquedotto Pugliese SpA nel-l’ambito delle opere relative al completamentodella rete di fognatura nera a servizio di Via Scan-zano.
Il progetto della Società AMGAS SpA non pre-senta opere fuori terra, in quanto tutte le condotte,nonché le valvole di sfiato, saranno posate ad unaprofondità minima di 1 m nel rispetto delle prescri-zioni di posa già imposte dall’Acquedotto Pugliese.
Le opere previste dal presente progetto non sonosoggette a VIA in quanto non comprese tra gliinterventi identificati nell’allegato A e nell’allegatoB della L.R. 11/2001 e smi.
(Istruttoria rapporti con il PUTT/P)Il Comune di Bari con nota prot. n° 28291 del
20/12/2002, acquisita al protocollo del ServizioUrbanistica al n° 1306 del 30/12/2002, ha tra-smesso la deliberazione consiliare n° 169 del19/11/2002 con l’indicazione delle perimetrazionirientranti nel novero dei Primi adempimenti comu-nali finalizzati all’attuazione del PUTT/P, di cuiall’art. 5.05 delle N.T.A. del PUTT/P.
Successivamente con nota n° 815 del11/02/2003, il Servizio Urbanistica, ha attestato lacoerenza al PUTT/P delle perimetrazioni effettuatedal Comune di Bari, rispetto alla documentazionetrasmessa.
Con Deliberazione n. 1812 del 02/08/2012 laGiunta Regionale ha approvato con prescrizioni emodifiche la variante di adeguamento del PRG diBari al PUTT/P di cui all’art. 5.06 delle NTA delPUTT/P, cosi come adottati dal Consiglio Comu-nale con delibera n. 56 del 09/07/2010 ed emendataco Deliberazione CC n. 13 del 09/03/2011.
Fermo restando che l’intervento propostoricade in un’area sottoposta a vincolo paesaggi-stico (D.Lgs. n. 42/2004 e ss.mm.ii.), per quanto dicompetenza dello scrivente ufficio, si specifica cheriguardo ai rapporti del progetto con il Piano Urba-nistico Territoriale Tematico per il Paesaggio(PUTT/P) approvato con Delibera di G.R. n. 1748del 15/12/2000 si ritiene, in questa sede, di eviden-ziare quanto segue:
Per quanto attiene agli AmbitiTerritorialiEstesile opere a servizio della zona Parco di Adriaricadono in ATE di tipo C ed E (art. 2.01 delle NTAdel PUTT/P), mentre le opere a servizio di viaScanzano ricadono in ATE di tipo C ed E (art. 2.01delle NTA del PUTT/P).
Gli indirizzi di tutela (art. 2.02 punto 1.2 delleNTA del PUTT/P) per gli ambiti di valore relativo“C” prevedono “la salvaguardia e valorizzazionedell’assetto attuale se qualificato; trasformazionedell’assetto attuale, se compromesso, per il ripri-stino e l’ulteriore qualificazione; trasformazionedell’assetto attuale che sia compatibile con la quali-ficazione paesaggistica”.
Gli indirizzi di tutela (art. 2.02 punto 1.3 delleNTA del PUTT/P) per gli ambiti di valore distin-guibile “E” prevedono la “valorizzazione dellepeculiarità del sito”.
Per quanto attiene agli elementi strutturanti il ter-ritorio, AmbitiTerritorialiDistinti si evince quantosegue:
zona Parco Adria- Sistema geologico, geomorfologico e idrogeolo-
gico: l’area d’intervento risulta direttamente inte-ressata dall’area annessa di una componente diriconosciuto valore scientifico e/o di rilevanteruolo sull’assetto paesaggistico-ambientale com-plessivo dell’ambito di riferimento, ed in partico-lare da un ATD emergenze - grotte sottoposto alleprescrizioni di base di cui all’art. 3.06 delle NTAdel PUTT.Da accertamenti di ufficio si rileva altresì chel’area d’intervento risulta direttamente interessatadall’area annessa di un reticolo - corso d’acquaobliterato, così come cartografato nella CartaIdrogeomorfologica redatta dall’Autorità diBacino della Regione Puglia.
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- Sistema della copertura botanico-vegetazionalee colturale: l’area d’intervento non risulta inte-ressata da particolari componenti di riconosciutovalore scientifico e/o importanza ecologica, didifesa del suolo, né si rileva la presenza di speciefloristiche rare o in via di estinzione né di inte-resse biologico-vegetazionale;
- Sistema della stratificazione storica dell’organiz-zazione insediativa: l’area d’intervento risultainteressata dall’area di pertinenze e annessa diuna componente culturale di riconosciuto valore eruolo nell’assetto paesaggistico ed in particolareda un ATD Zone archeologiche denominatoMass. Alberotanza, sottoposto alle prescrizioni dibase di cui all’art. 3.15 delle NTA del PUTT/P eda un ATD Beni architettonici denominato Mas-seria Alberotanza (ex Torre Pieschi con ipogeo)sottoposto alle prescrizioni di base di cui all’art.3.16 delle NTA del PUTT/P;
zona Via Scanzano- Sistema geologico, geomorfologico e idrogeolo-
gico: l’area d’intervento risulta direttamente inte-ressata dall’area di pertinenza e annessa di unacomponente di riconosciuto valore scientifico e/odi rilevante ruolo sull’assetto paesaggistico-ambientale complessivo dell’ambito di riferi-mento, ed in particolare da un ATD corso d’acquadenominato Torrente Valenzano, così come carto-grafato nella Carta Idrogeomorfologica redattadall’Autorità di Bacino della Regione Puglia eiscritto negli elenchi delle acque pubbliche (R.D.12/11/1936 in G.U. N.51) e pertanto sottopostoalle prescrizioni di base di cui all’art. 3.08 delleNTA del PUTT/P;
- Sistema della copertura botanico-vegetazionalee colturale: l’area d’intervento non risulta inte-ressata da particolari componenti di riconosciutovalore scientifico e/o importanza ecologica, didifesa del suolo, né si rileva la presenza di speciefloristiche rare o in via di estinzione né di inte-resse biologico-vegetazionale;
- Sistema della stratificazione storica dell’organiz-zazione insediativa: l’area d’intervento risultainteressata dall’area di pertinenza e annessa diuna componente culturale di riconosciuto valore e
ruolo nell’assetto paesaggistico ed in particolareda un ATD Zone archeologiche - denominato“cripta chiesa Mungivacca 1”, sottoposto alleprescrizioni di base di cui all’art. 3.15 delleNTA del PUTT/P;
La documentazione presentata evidenzia altresìche l’intervento progettuale interviene su aree ilcui regime giuridico non risulta interessato daiseguenti ordinamenti vincolistici: vincoli ex L.1497/39, decreti Galasso, vincolo idrogeologico.
(Valutazione della compatibilità paesaggistica)Entrando nel merito dell’intervento proposto,
sulla base della documentazione trasmessa, si rap-presenta che l’ambito territoriale di riferimentorisulta fortemente antropizzato essendo ubicatoall’interno del conteso urbano della città di Bari.Pur presentando alcune peculiarità paesaggistichediffuse degne di specifica tutela, quali la Mass.Alberotanza (zona Parco Adria), e il canale TorrenteValenzano (zona Via Scanzano) nel complesso leopere interessano aree già profondamente trasfor-mate senza determinare una significativa altera-zione della struttura paesaggistica attuale. Le con-dotte in progetto si sviluppano, nella quasi totalità,lungo un tracciati viari esistenti e risultano comple-tamente interrate. Inoltre, a fine lavori il progettoprevede il totale ripristino delle stato dei luoghi.Pertanto, la trasformazione dell’attuale assetto pae-saggistico, che comunque l’intervento in progettocomporta, non andrà a modificare, in maniera signi-ficativa, le caratteristiche ambientali né l’attualeassetto paesaggistico dei luoghi interessati.
Per quanto attiene alla compatibilità paesaggi-stica dell’intervento lo stesso è da reputarsi compa-tibile con gli obiettivi generali di tutela insiti negliindirizzi e nelle direttive proprie degli Ambiti Terri-toriale Estesi di riferimento che saranno diretta-mente interessati dalla prevista trasformazione.
Con riferimento specifico alle aree oggetto d’in-tervento, si specifica che il progetto, per quantoattiene alla sua localizzazione, interferisce conl’area annessa e di pertinenza di ATD corsi d’acquae con l’area annessa ATD zone archeologiche eATDbeni architettonici, nonché di ATD emergenze -grotte senza contrastare con relative prescrizioni dibase.
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Premesso quanto innanzi, in relazione allarichiesta di Attestazione di Compatibilità Paesaggi-stica di cui all’art. 5.04 delle NTA del PUTT/Pcon effetto di Autorizzazione Paesaggistica aisensi dell’art. 146 del D.Lgs 42/2004, le opere inprogetto non comportano una modificazione signi-ficativa dell’attuale assetto paesaggistico dei luoghiinteressati in quanto il progetto prevede il colloca-mento entro terra di tubazioni con ripristino dellostato dei luoghi e con opere fuori terra limitate alsolo impianto di sollevamento dell’AcquedottoPugliese SpA sito in via Scanzano.
Per quanto attiene la condotta convogliante gasmetano di cui all’istanza dell’AMGAS, si rappre-senta che non prevedendo il progetto opere fuoriterra, lo stesso non determina modificazione dellostato esterno dei luoghi sottoposti a tutela paesaggi-stica.
Si ritiene pertanto di poter esprimere parere favo-revole in quanto la soluzione progettuale previstanon risulta in contrasto con gli indirizzi di tuteladelle NTA del PUTT/P, che disciplina i processi ditrasformazione fisica e d’uso del territorio in fun-zione della salvaguardia e valorizzazione dellerisorse territoriali, e non costituisce pregiudizio allaconservazione dei valori paesistici del sito.
(Conclusioni e prescrizioni)Al fine, comunque, di mitigare l’impatto sul pae-
saggio dell’intervento in oggetto, si reputa neces-sario prescrivere, in accordo con il parere dellaSoprintendenza, l’adozione di misure di compensa-zione e/o mitigazione degli impatti finalizzate ad unmigliore inserimento delle opere in progetto nelcontesto paesaggistico di riferimento, prescrivendoche:- Gli eventuali materiali di risulta, (terre e rocce di
scavo) rivenienti dalle operazioni di scavo, qua-lora non riutilizzati in loco, siano allontanati edepositati a pubblica discarica;
- Al termine dei lavori le eventuali opere provvi-sorie (piste carrabili, accessi ecc...) siano elimi-nate con totale ripristino dello stato dei luoghi alfine di agevolare la ricomposizione dei valoripaesistici del sito
Tutto ciò premesso, si propone alla Giunta ilrilascio del provvedimento di Attestazione diCompatibilità Paesaggistica con prescrizioni, di
cui all’art. 5.04 delle NTA del PUTT/P coneffetto di Autorizzazione Paesaggistica ai sensidell’art. 146 del D. Lgs 42/2004.
Il presente provvedimento appartiene alla sferadelle competenze della Giunta Regionale cosìcome puntualmente definite dall’art. 4 - comma 4 -lettera d) della L.R. 7/97.
“Copertura Finanziaria di cui alla L.R. n°28/01”
La presente deliberazione non comporta implica-zioni di natura finanziaria sia di entrata che di spesae dalla stessa non deriva alcun onere a carico delbilancio regionale
L’Assessore, sulla base delle risultanze istrut-torie sopra riportate, propone alla Giunta l’ado-zione del conseguente atto finale
LA GIUNTA
Udita la Relazione e la conseguente proposta del-l’Assessore;
Vista la sottoscrizione posta in calce al presenteprovvedimento dal Dirigente Ufficio AttuazionePianificazione Paesaggistica e dal Dirigente delServizio;
A voti unanimi e palesi espressi nei modi dilegge;
DELIBERA
DI APPROVARE la relazione dell’AssessoreQualità del Territorio, nelle premesse riportata;
DI RILASCIARE al Comune di Bari (BA) eall’Acquedotto Pugliese SpA per il progetto di“Completamento fognatura nera a servizio delComune di Bari - II lotto”, Attestazione di Compa-tibilità Paesaggistica di cui all’art. 5.04 delle NTAdel PUTT/P con effetto di Autorizzazione Paesag-gistica ai sensi dell’art. 146 del D. Lgs 42/2004, conle prescrizioni riportate in narrativa al punto “Con-clusioni e Prescrizioni” del presente provvedimentoparte integrante;
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DI TRASMETTERE a cura del servizio Assettodel Territorio il presente provvedimento:- al Sig. Sindaco del Comune di Bari (BA);- alla competente Soprintendenza per i Beni Archi-
tettonici e Paesaggistici del Ministero per i Beni ele Attività Culturali;
- all’Acquedotto Pugliese SpA.- all’AMGAS Spa
DI PROVVEDERE alla pubblicazione del pre-sente provvedimento sul BURP.
Il Segretario della Giunta Il Presidente della GiuntaTeresa Scaringi Dott. Nichi Vendola
_________________________
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO-NALE 2 ottobre 2012, n. 1942
Comune di Cisternino (BR) - Rettifica curvapericolosa sulla SP 17 “Ostuni-Cisternino - Pro-getto definitivo. Accertamento di CompatibilitàPaesaggistica in Deroga alle prescrizioni di base- artt. 5.04 - 5.07 NTA del PUTT/P. Proponente:Provincia di Brindisi - Servizio PianificazioneTerritoriale Viabilità, Mobilità e Trasporti.
L’Assessore Regionale alla Qualità del TerritorioProf.ssa Angela Barbanente sulla base dell’istrut-toria espletata dall’Ufficio Attuazione Pianifica-zione Paesaggistica e confermata dal Dirigente delServizio Assetto del Territorio riferisce quantosegue.
VISTI:- Gli artt. 5.04 e 5.07 delle NTA del PUTT/P
A tal fine il competente Ufficio del ServizioAssetto del Territorio ha proceduto all’istruttoriatecnica della domanda pervenuta e degli atti rela-tivi che viene sottoposta alla Giunta Regionale perl’esame e le determinazioni di competenza, munitadel parere di merito.
CONSIDERATO CHE:(Documentazione agli atti)Al Servizio Assetto del Territorio, con nota prot.
n° 19017 del 13/12/2010, acquisita al prot. n° 134
del 10/01/2011, è pervenuta, da parte della Pro-vincia di Brindisi - Servizio Pianificazione Territo-riale Viabilità, Mobilità e Trasporti richiesta dideroga unitamente alla seguente documentazionescritto-grafica relativa al progetto in oggetto:- All. 1 - Relazione tecnica-illustrativa- All. 2 - Relazione paesaggistica- Tav. 1 - Corografia- Tav. 2 - Planimetria su ortofotogrammetrico- Tav. 3 - Planimetria catastale- Tav. 4 - Profilo longitudinale- Tav. 5 - Sezioni trasversali- Tav. 6 - Sezioni tipo
In merito alla sussistenza dei presupposti per laderoga di cui all’art 5.07 delle NTA del PUTT, ilComune di Cisternino (BR), con nota prot. 13003del 31/08/2012 e acquisita al protocollo del Ser-vizio Assetto del Territorio con prot. 8225 del7/9/2012, ha trasmesso il parere obbligatorio.
(Descrizione intervento proposto)Come documentato nella documentazione in atti,
ed in particolare in “All. 1 - Relazione tecnica- illu-strativa” il progetto prevede la rettifica di una curvapericolosa sulla SP 17 “Cisternino - Ostuni”, inprossimità della località “Casalini”. L’interventoconsiste nella rettifica planimetrica del tracciato peruna lunghezza complessiva di 80 m.
Le opere previste dal presente progetto non sonosoggette a VIA in quanto non comprese tra gli inter-venti identificati nell’allegato A e nell’allegato Bdella L.R. 11/2001 e smi.
(Istruttoria rapporti con il PUTT/P)Dalla documentazione scritto-grafica trasmessa,
dalle tavole tematiche del PUTT/P, nonché dalletavole dell’ adeguamento comunale al PUTT delPRG approvato con DGR 1926 del 20/12/2006, sievince quanto qui di seguito si riporta.
Per quanto attiene agli Ambiti Territoriali Estesil’intervento ricade in un Ambito Territoriale Estesodi tipo B (art. 2.01 delle NTA del PUTT/P)
Gli indirizzi di tutela (art. 2.02 punto 1.3 delleNTA del PUTT/P) per gli ambiti di valore rilevante“B” prevedono la “conservazione e valorizzazionedell’assetto attuale; recupero delle situazioni com-promesse attraverso la eliminazione dei detrattorie/o la mitigazione degli effetti negativi; massima
Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 147 del 10-10-2012
cautela negli interventi di trasformazione del terri-torio”.
Per quanto attiene agli elementi strutturanti ilterritorio, Ambiti Territoriali Distinti si evincequanto segue:
- Sistema geologico, geomorfologico e idrogeolo-gico: l’area d’intervento risulta direttamente inte-ressata dall’area annessa di componenti di rico-nosciuto valore scientifico e/o di rilevante ruolosull’assetto paesaggistico-ambientale comples-sivo dell’ambito di riferimento, ed in particolareda un ATD emergenze denominato doline, sot-toposto alle prescrizioni di base di cui all’art.3.06 delle NTA del PRG adeguato al PUTT/P;
- Sistema della copertura botanico-vegetazionalee colturale: l’area d’intervento non risulta inte-ressata da particolari componenti di ricono-sciuto valore scientifico e/o importanza ecolo-gica, di difesa del suolo, né l’intervento interfe-risce, sia pure indirettamente, con beni posizio-nati all’esterno dell’area d’intervento ovvero conil contesto di riferimento visuale di peculiaritàoggetto di specifica tutela;
- Sistema della stratificazione storica dell’organiz-zazione insediativa: l’area d’intervento, pur noninteressata da ambiti territoriali distinti, risultaall’interno della zona caratterizzata dalla pre-senza del particolare “habitat dei trulli” da sotto-porre a “Piano Urbanistico Territoriale Tematicodi secondo livello - art. 2.05 PUTT, denominatosotto-piano “Valle dei trulli”, mai redatto, cheavrebbe dovuto fissare “ direttive per consen-tire accettabili inserimenti nel contesto paesaggi-stico-ambientale delle previsioni edificatorieintervenendo sui carichi insediativi e relativetipologie”.
La documentazione presentata evidenzia altresìche l’intervento progettuale interviene su aree ilcui regime giuridico non risulta interessato daiseguenti ordinamenti vincolistici: vincoli ex L.1497/39, decreti Galasso, vincolo idrogeologico,vincoli ex art. 1 L. 431/1985 come modificatodall’Art. 142 del Dlgs 42/2004.
(Valutazione della compatibilità paesaggistica)Entrando nel merito dell’intervento proposto,
sulla base della documentazione trasmessa, si rap-presenta che l’ambito territoriale di riferimentorisulta alquanto antropizzato interessando una pic-cola area agricola compresa tra il centro urbanodi Cisternino e la frazione di Casalini, in adia-cenza al tracciato stradale già esistente della SP17. Sebbene antropizzato, tale territorio presentaalcune peculiarità paesaggistiche diffuse degne dispecifica tutela, quali alcune doline, tutelate tra leemergenze del Sistema geologico, geomorfologicoe idrogeologico del PUTT/P. L’intervento in pro-getto si colloca nell’area annessa alla dolina ad unadistanza dal margine di ca. 40 m.
Premesso quanto innanzi, in relazione allarichiesta di attestazione di compatibilità paesaggi-stica in deroga di cui agli artt. 5.04 e 5.07 delle NTAdel PUTT/P, le opere in progetto non comportanouna modificazione significativa dell’attuale assettopaesaggistico dei luoghi interessati, in quanto noninterferiscono in maniera significativa con le pecu-liarità paesaggistiche presenti nell’ambito territo-riale esteso di riferimento, ovvero modificanosostanzialmente l’esistente rapporto paesaggistico-ambientale tra le emergenze paesaggistiche indivi-duate (dolina) ed il loro intorno diretto.
(Conclusioni e prescrizioni)Si ritiene pertanto di poter esprimere parere
favorevole in quanto la soluzione progettuale pre-vista non costituisce pregiudizio alla conservazionedei valori paesistici del sito.
Al fine comunque di perseguire un migliora-mento dell’inserimento paesistico-ambientale delleopere in progetto nel contesto paesaggistico di rife-rimento, concordemente a quanto prescritto dalComune di Cisternino con nota prot. n. 13003 del31/08/2012, si ritiene necessario prescrivere:- Con riferimento all’assetto geo-morfo-idrogeolo-
gico: nelle banchine laterali sia conservato il piùpossibile la permeabilità del suolo prevedendorivestimenti diversi dal previsto calcestruzzo;
- Con riferimento all’assetto botanico vegetazio-nale: le scarpate a seguito della realizzazione deirilevati, siano rinverdite con vegetazione tipicadella macchia mediterranea;
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34455Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 147 del 10-10-2012
- Con riferimento al Sistema della stratificazionestorica dell’organizzazione insediativa: siano pre-visti e/o ripristinati i muretti in pietra a secco ailati delle banchine, di altezza tale da non impedirela visibilità in curva.
Tutto ciò premesso, si propone alla Giunta ilrilascio del provvedimento di Attestazione diCompatibilità Paesaggistica in deroga con pre-scrizioni, di cui all’art. 5.07 delle NTA delPUTT/P, atteso che le opere autorizzate rien-trano nella fattispecie delle opere ammissibili“in deroga” ex art. 5.07 delle NTA.
(Adempimenti normativi generali)Il presente provvedimento attiene esclusiva-
mente all’aspetto meramente paesaggistico dell’in-tervento previsto, come proposto ai sensi degli artt.5.04 e 5.07 delle NTA del PUTT/P, restando nellecompetenze dell’Amministrazione Comunale gliaspetti di natura urbanistica ed edilizia.
Vengono fatti salvi dal presente parere paesaggi-stico l’acquisizione di tutte le ulteriori autorizza-zioni e/o assensi, qualora necessari, rivenienti dallevigenti disposizioni in materia sanitaria e/o di tutelaambientale.
Il presente provvedimento appartiene alla sferadelle competenze della Giunta Regionale cosìcome puntualmente definite dall’art. 4 - comma 4 -lettera d) della L.R. 7/97.
“Copertura Finanziaria di cui alla L.R. n°28/01”
La presente deliberazione non comporta implica-zioni di natura finanziaria sia di entrata che di spesae dalla stessa non deriva alcun onere a carico delbilancio regionale
L’Assessore, sulla base delle risultanze istrut-torie sopra riportate, propone alla Giunta l’ado-zione del conseguente atto finale
LA GIUNTA
Udita la Relazione e la conseguente propostadell’Assessore;
Vista la sottoscrizione posta in calce al pre-sente provvedimento dal Dirigente Ufficio Attua-
zione Pianificazione Paesaggistica e dal Dirigentedel Servizio;
A voti unanimi e palesi espressi nei modi dilegge;
DELIBERA
DI APPROVARE la relazione dell’AssessoreQualità del Territorio, nelle premesse riportata;
DI RILASCIARE alla Provincia di Brindisi -Servizio Pianificazione Territoriale Viabilità,Mobilità e Trasporti l’Attestazione di CompatibilitàPaesaggistica in deroga di cui agli artt. 5.04 e 5.07delle NTA del PUTT/P, per il progetto di Rettificadella curva pericolosa sulla SP 17 “Ostuni- Cister-nino”, con le prescrizioni riportate in narrativa alpunto “Conclusioni e Prescrizioni” del presenteprovvedimento parte integrante, atteso che le opereautorizzate rientrano nella fattispecie delle opereammissibili “in deroga” ex art. 5.07 delle NTA;
DI TRASMETTERE a cura del servizio Assettodel Territorio il presente provvedimento completodi elaborati progettuali:- al Sig. Sindaco del Comune di Cisternino (BR);
DI TRASMETTERE a cura del servizio Assettodel Territorio il presente provvedimento- alla Provincia di Brindisi - Servizio Pianifica-
zione Territoriale Viabilità, Mobilità e Trasporti
DI PROVVEDERE alla pubblicazione del pre-sente provvedimento sul BURP.
Il Segretario della Giunta Il Presidente della GiuntaTeresa Scaringi Dott. Nichi Vendola
_________________________
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO-NALE 2 ottobre 2012, n. 1943
Turi (BA) - Piano Urbanistico Generale. Con-trollo di compatibilità ai sensi dell’art. 11,commi 7° e 8°, della L.r. n. 20/2001.
L’Assessore alla Qualità del Territorio, sulla basedell’istruttoria espletata dal Servizio Urbanistica,
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con l’integrazione dell’istruttoria per gli aspetti dicompatibilità con il PUTT/P da parte dell’UfficioAttuazione Pianificazione Paesaggistica del Ser-vizio Assetto del Territorio, riferisce quanto segue:
“”Con nota prot. 7028 dell’11/05/2012, deposi-tata presso il Gabinetto del Presidente dellaRegione Puglia in data 14/05/2012, acquisita alprot.n.4814 del 16/05/2012 del Servizio Urbani-stica, il Comune di Turi ha trasmesso, per il con-trollo di compatibilità ai sensi dell’art.11 della LR27/07/2001 n.20 “Norme generali di governo euso del territorio”, la documentazione tecnico-amministrativa afferente al Piano UrbanisticoGenerale (PUG) del proprio territorio comunalecome di seguito complessivamente costituita:
Documentazione amministrativa:1. Deliberazione del Consiglio Comunale n.35 del
21/07/2011 avente ad oggetto “art.11 - L.R. 27luglio 2001, n.20 - Adozione Piano UrbanisticoGenerale del Comune di Turi”
2. Deliberazione del Consiglio Comunale n.04 del03/02/2012 avente ad oggetto “Legge Regionale27 luglio 2001, n.20. Piano Urbanistico Gene-rale del Comune di Turi. Esame e risposta alleosservazioni”
3. Deliberazione del Consiglio Comunale n.11 del29/03/2012 avente ad oggetto “Lettura e appro-vazione verbali sedute precedenti (C.C. del 02-2-2012, n.1; C.C. del 03-2-2012, dal n.2 al n.6;C.C. dell’8-2-2012, n.7; C.C. del 09-02-2012,dal n.8 al n.9)
4. Copie delle osservazioni al PUG presentate5. Certificazione a firma del Progettista del PUG
e del Responsabile del 5° settore della corri-spondenza degli elaborati a quanto espresso dalConsiglio Comunale con Deliberazioni n.35 del21/07/2011 e n.4 del 03/02/2012
Documentazione tecnicaSISTEMA DELLE CONOSCENZE1. Relazione illustrativa (dicembre 2009)2. SC.01 - Inquadramento territoriale urbanistico
(dicembre 2009)3. SC.02a - Carta delle risorse rurali Zona A
(dicembre 2009)4. SC.02b - Carta delle risorse rurali Zona B
(dicembre 2009)5. SC.03 - Carta delle risorse urbane (dicembre
2009)
6. SC.04 - Carta delle criticità rurali (dicembre2009)
7. SC.05 - Carta delle criticità urbane (dicembre2009)
8. SC.06 - Carta dei servizi esistenti (dicembre2009)
9. SC.07 - Contesti insediativi (dicembre 2009)10. SC.08 - Densità urbane (dicembre 2009)11. SC.09 - Caratteri morfologici (dicembre 2009)12. SC.10 - Mobilità delle merci e delle persone
(dicembre 2009)13. SC.11a - Carta delle rilevanze ambientali Zona
A (dicembre 2009)14. SC.11b - Carta delle rilevanze ambientali Zona
B (dicembre 2009)15. SC. A - Stato di fatto con edifici esistenti nel
2008 (dicembre 2009)16. SC B - Stato di fatto con edifici oggetto di
istanza per costruire in fase di istruttoria(dicembre 2009)
IL PIANO URBANISTICO17. Relazione generale (marzo 2012)18. Norme tecniche di attuazione (marzo 2012)19. PAI: Norme Tecniche di Attuazione e Atto di
Indirizzo per la messa in sicurezza dei territori arischio cavità sotterranee (marzo 2012)
PUG STRUTTURALE20. PUG/S 01 - Il sistema di area vasta: SIC, ZPS,
ATE, PRAE (marzo 2012)21. PUG/S 02 - Inquadramento di area vasta: ciclo
dei trasporti, infrastrutture, rischio idraulico,pericolosità inondazione, IFFI (marzo 2012)
22. PUG/S 03A - Ambiti Territoriali Estesi delPUTT Zona A (marzo 2012)
23. PUG/S 03B - Ambiti Territoriali Estesi delPUTT Zona B (marzo 2012)
24. PUG/S 04A - Carta dell’Uso del suolo Zona A(marzo 2012)
25. PUG/S 04B - Carta dell’Uso del suolo Zona B(marzo 2012)
26. PUG/S 05A - Carta geologica Zona A (marzo2012)
27. PUG/S 05B - Carta geologica Zona B (marzo2012)
28. PUG/S 06A - Carta geomorfologica Zona A(marzo 2012)
29. PUG/S 06B - Carta geomorfologica Zona B(marzo 2012)
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34457Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 147 del 10-10-2012
30. PUG/S 07A - Carta delle pendenze Zona A(marzo 2012)
31. PUG/S 07B - Carta delle pendenze Zona B(marzo 2012)
32. PUG/S 08A - Carta delle esposizioni Zona A(marzo 2012)
33. PUG/S 08B - Carta delle esposizioni Zona B(marzo 2012)
34. PUG/S 09A - Carta delle emergenze idrogeo-morfologiche (PAI) Zona A (marzo 2012)
35. PUG/S 09B - Carta delle emergenze idrogeo-morfologiche (PAI) Zona B (marzo 2012)
36. PUG/S 10A - Carta delle permeabilità Zona A(marzo 2012)
37. PUG/S 10B - Carta delle permeabilità Zona B(marzo 2012)
38. PUG/S 11A - Carta pedologica Zona A (marzo2012)
39. PUG/S 11B - Carta pedologica Zona B (marzo2012)
40. PUG/S 12A - Carta della capacità dell’uso agri-colo Zona A (marzo 2012)
41. PUG/S 12B - Carta della capacità dell’uso agri-colo Zona B (marzo 2012)
42. PUG/S 13A - Carta del sistema botanico-vege-tazionale Zona A (marzo 2012)
43. PUG/S 13B - Carta del sistema botanico-vege-tazionale Zona B (marzo 2012)
44. PUG/S 14A - Carta della stratificazione storicaZona A (marzo 2012)
45. PUG/S 14B - Carta della stratificazione storicaZona B (marzo 2012)
46. PUG/S 15A - Carta della emergenze idrogeo-morfologiche di valenza paesaggistica Zona A(marzo 2012)
47. PUG/S 15B - Carta della emergenze idrogeo-morfologiche di valenza paesaggistica Zona B(marzo 2012)
48. PUG/S 16A - Ambiti Territoriali Estesi Zona A(marzo 2012)
49. PUG/S 16B - Ambiti Territoriali Estesi Zona B(marzo 2012)
50. PUG/S 17 - Invarianti Infrastrutturali (marzo2012)
51. PUG/S 18 - Contesti territoriali (marzo 2012)PUG PROGRAMMATICO52. PUG/P 01 - Tavola di settore: urbanizzazioni e
attrezzature centro urbano (marzo 2012)53. PUG/P 02 - Tavola di settore: comparti residen-
ziali e produttivi centro urbano (marzo 2012)
54. PUG/P 03A - Tavola di settore: urbanizzazioni eattrezzature zona rurale A (marzo 2012)
55. PUG/P 03B - Tavola di settore: urbanizzazioni eattrezzature zona rurale B (marzo 2012)
56. PUG/P 04 - Tavola integrata di pianificazionecentro urbano (marzo 2012)
57. PUG/P 05A - La viabilità di progetto (marzo2012)
58. PUG/P 05B - La viabilità: abaco di indirizziprogettuali e fasce di rispetto (marzo 2012)
59. PUG/P 06 - Soluzione dimostrativa di ristruttu-razione viaria (marzo 2012)
VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA60. Rapporto Ambientale61. Tavola T1 - Inquadramento territoriale62. Tavola T2 - Carte delle Sorgenti Emissive di
Inquinanti63. Tavola T3 - Qualità delle acque e scarichi auto-
rizzati64. Tavola T4 - Carta Geologica65. Tavola T5 - Carta Pedologica66. Tavola T6 - Carta Idrogeomorfologica67. Tavola T7 - Carta dell’Uso del Suolo68. Tavola T8 - Impianti produttivi dismessi,
impianti ecologici e cave69. Tavola T9a - Zonizzazione acustica - territorio70. Tavola T9b - Zonizzazione acustica - centro
urbano71. Tavola T10 - Mappa delle reti infrastrutturali72. Tavola T11 - Piano Urbanistico Territoriale
Tematico73. Tavola T12 - Edifici di pregio architettonico ed
archeologico74. Tavola T13 - Carta del Piano di Assetto Idro-
geologico75. Tavola T14 - Suddivisione del Territorio in
Microzone76. Tavola T15a - Carta delle rilevanze ambientali
del Territorio77. Tavola T15b - Carta delle rilevanze ambientali
del Territorio78. Tavola T16a - Quadro interpretativo ambientale
e paesaggistico79. Tavola T16b - Quadro interpretativo ambientale
e paesaggistico80. Tavola T17 - Quadro interpretativo ambientale
e paesaggistico del centro urbano81. Tavola T18 - Diagnosi del territorio82. Sintesi non tecnica del Rapporto Ambientale
Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 147 del 10-10-2012
In riferimento alla documentazione tecnico-amministrativa, a riscontro della nota di verifica dicompletezza degli atti inviata con prot. SUR n.5304 del 31/05/2012, il Comune di Turi, con pro-pria nota prot.9561 del 2/09//2012 ha trasmesso:- Parere di conformità del PUG di Turi al PAI,
prot. 1762 del 21/02/2011 dell’Autorità diBacino della Puglia;
- Parere ai sensi dell’art.89 del DPR n.380/01,prot. 18091 del 16/03/2011, del Servizio LavoriPubblici - Ufficio Coordinamento STP BA/FG.
Inoltre con nota prot.n.10513 del 18/07/2012, ilComune di Turi ha inviato la Delibera di GiuntaComunale n.48 del 03/05/2012 con cui è statoapprovato l’adeguamento al Piano di ProtezioneCivile nel quale non si individuano, nel territoriocomunale di Turi, attività soggette alla disciplinadella L.R. 6/2008.
Rilievi preliminari in sede istruttoria regionale inrelazione a tutele previste da leggi e/o pianifica-zioni sovraordinate.
In relazione alla normativa ambientale si rilevache il Comune di Turi, antecedentemente alla ado-zione, non ha attivato il procedimento di cui agliartt. 13 e 14 del D.Lgs. n. 152/2006 così comeperaltro rilevato dal Servizio Ecologia rispettiva-mente con note prot. n. 5206 del 29/06/2012 e prot.n.5881 del 17/07/2012.
Difatti si rileva che il Comune di Turi, con notaprot. n. 12028 del 27.08.2012, ha fatto pervenire,per conoscenza, copia dell’avviso di pubblicazionedi “avvio della procedura” di cui agli articoli sud-detti, avvenuto sul BURP n. 106 del 19.07.2012.
Inoltre non risulta espresso il parere di compati-bilità con il Piano di Tutela delle Acque approvatocon Delibera del Consiglio della Regione Puglian.230 del 20/10/2009.
In riferimento alle prescrizioni indicate dal Ser-vizio Lavori Pubblici - Ufficio Coordinamento STPBA/FG con nota prot. 18091 del 16/03/2011, si evi-denzia che con nota prot. 12508 del 18/09/2012, ilComune di Turi ha fatto pervenire l’attestazione diconformità degli elaborati alle osservazioni/pre-scrizioni regionali suddette così come rilevatocon nota SUR prot.n.8346 del 03/08/2012.
Infine, in relazione al parere dell’Autorità diBacino rilasciato con nota prot. 1762 del21/02/2011, rilevato che, così come espressamente
indicato, lo stesso si riferisce ad elaborati scritto-grafici vidimati dall’Autorità di Bacino non pre-senti tra quelli pervenuti, occorre apposita certifi-cazione comunale attestante la conformità del PUGal parere della stessa Autorità come definitiva-mente adottato.
Ciò premesso in termini di ricognizione delladocumentazione trasmessa dal Comune, in ordinealle disposizioni normative di riferimento per ilcontrollo di compatibilità di competenza regionale,l’art.11 (“Formazione del PUG”) della LRn.20/2001, ai commi 7° e 8°, recita quanto segue:
“Il PUG così adottato viene inviato alla GiuntaRegionale e alla Giunta Provinciale ai fini del con-trollo di compatibilità rispettivamente con il DRAGe con il PTCP, ove approvati. Qualora il DRAG e/oil PTCP non siano stati ancora approvati, laRegione effettua il controllo di compatibilitàrispetto ad altro strumento di pianificazione territo-riale ove esistente, ivi inclusi i piani già approvatiai sensi degli articoli da 4 a 8 della Legge Regio-nale 31 maggio 1980 n. 56, ovvero agli indirizziregionali della programmazione socio-economica eterritoriale di cui all’art.5 del D.Lgs. 267/2000.
La Giunta Regionale e la Giunta Provinciale sipronunciano entro il termine perentorio di cento-cinquanta giorni dalla ricezione del PUG, decorsoinutilmente il quale il PUG si intende controllatocon esito positivo.”
Con delibera di G.R. n.1328 del 03/08/07 è statoapprovato il “Documento Regionale di AssettoGenerale (DRAG) - Indirizzi, criteri e orientamentiper la formazione, il dimensionamento e il conte-nuto dei Piani Urbanistici Generali (PUG)”, dicui all’art.4 comma 3b ed all’art.5 comma 10bisdella L.r. n.20/2001.
Ai predetti “Indirizzi” si deve pertanto fare riferi-mento nel caso specifico del PUG del Comune diTuri, in quanto adottato giusta Delibera di ConsiglioComunale n. 35 del 21/07/2011 e quindi successiva-mente all’approvazione dei suddetti “Indirizzi”.
L’esame di compatibilità richiede anche veri-fiche della rispondenza dei contenuti del PUG pro-posto al quadro normativo di legge complessivo,nonché della coerenza delle analisi, proiezioni edipotesi di fabbisogno, prospettate per i vari settoriinsediativi, rispetto al dimensionamento di fattooperato.
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34459Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 147 del 10-10-2012
Nell’esame di compatibilità occorre peraltro rife-rirsi ai seguenti strumenti di pianificazione territo-riale a scala regionale:- Piano Urbanistico Territoriale Tematico per il
Paesaggio (PUTT/P), approvato con delibera diG.R. n.1748 del 15/12/2000;
- Piano-stralcio di Assetto Idrogeologico (PAI),approvato dall’Autorità di Bacino della Pugliacon delibera di C.I. n.39 del 30/11/05;
- Piano di Tutela delle Acque, approvato con Deli-bera del Consiglio della Regione Puglia n.230 del20/10/2009.
Per quanto riguarda il Piano Territoriale diCoordinamento Provinciale (PTCP), si precisa chela Provincia di Bari, allo stato, non è munita di talestrumento di Pianificazione Territoriale.
Premesso e precisato quanto sopra in ordine alquadro di riferimento del controllo regionale, perquanto attiene alla impostazione ed alle previsioniprogettuali del PUG, sulla scorta dei contenutidescrittivi e dei dati riportati nelle Relazioni e nelleelaborazioni contenute nelle Tavole, si rappresentaquanto di seguito esposto in termini sintetici, in unoai rilievi in sede di istruttoria regionale e ciò conriferimento agli aspetti urbanistici e paesaggisticirispettivamente.
A) ASPETTI URBANISTICIDall’analisi della documentazione trasmessa si
rilevano, in sintesi, i seguenti aspetti:
1. OBIETTIVI DEL PUG- articolare il piano in una parte strutturale e una
parte programmatica- favorire uno sviluppo sostenibile- costruire un piano equo- realizzare le attrezzature di interesse pubblico
previste, necessarie a ripianare il deficit di servizi,applicando il “partenariato” pubblico-privato
- programmare un’operazione di riqualificazionedel centro urbano attraverso la creazione di una“rete ecologica integrata” e di nuovi servizi
- programmare un’operazione di riqualificazionedei quartieri periferici
- programmare il sistema delle reti tecnologicheprimarie
- conseguire in tempi rapidi un programma di edi-lizia sociale
- pervenire a soluzioni attuative concordate e con-divise nell’arco della redazione del PUG
2. SISTEMA DELLE CONOSCENZE
2.1 Sistema territoriale e quadro programmatico diarea vasta
Il territorio di Turi è stato esaminato in relazioneall’area vasta, esaminando la programmazione ter-ritoriale in itinere, valutando gli aspetti ambientali epaesistici, demografici, insediativi, le infrastrutture,le attrezzature, la realtà socio-economica in riferi-mento ai Comuni di Conversano, Rutigliano, Casa-massima, Sammichele, Putignano.
Sono stati inoltre esaminati punti di forza e puntidi debolezza del sistema territoriale di area vastasuccitato.
2.2 Sistema territoriale localeIl PUG esamina il sistema territoriale locale dal
punto di vista storico, ambientale, paesaggistico,insediativo.
L’analisi del sistema territoriale locale com-prende l’esame della viabilità esistente, degli spazidi uso pubblico e dei servizi, le infrastrutture, l’in-dividuazione dei contesti urbani, le densità insedia-tive, i caratteri morfologici.
Sono stati evidenziati in particolare i seguentiaspetti:- il deficit di aree pubbliche e di servizi determi-
nata da uno sviluppo urbano, basato su previ-sioni del PdF che individuavano quale zona Btutte le aree di espansione, ovvero soggette esclu-sivamente ad intervento diretto e non già in attua-zione di strumentazione urbanistica esecutiva;
- la mancanza di razionalità nella rete stradaleurbana, dovuta anch’essa allo sviluppo spontaneoe casuale dell’edificato.
Inoltre per quel che riguarda il sistema insedia-tivo rurale ed urbano sono state considerate leseguenti criticità:- per l’ambito rurale: il sistema viario, le mas-
serie storiche in stato di degrado, le aree utiliz-zate impropriamente, gli immobili in contrastoambientale;
- per l’ambito urbano: gli edifici in stato diabbandono, le aree in stato di abbandono, gliedifici decontestualizzati, aree con particolariproblematiche.
Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 147 del 10-10-2012
2.3 Realtà socio-economicaL’analisi riguarda le attività economiche, la
dinamica demografica e la struttura della popola-zione e della residenza.
Per quel che riguarda le attività economiche, edin particolare per il settore primario si calcola che ildimensionamento di aree specialistiche del settoreagro-alimentare per quindici anni sia di Ha 9,80(393 addetti/40 add/ha).
Per il settore secondario si calcola un dimen-sionamento per quindici anni di 18,69 Ha [0,65x(1.150add /40 add/ha)].
Per il settore terziario 9,13 ha (365 add/40add/ha).
Per quel che riguarda la popolazione, il PUG par-tendo dall’analisi dell’andamento demograficoattraverso i dati ISTAT (popolazione 2001: 11.319)e i dati comunali (popolazione 2008: 11.826) cal-cola gli abitanti al 2024 considerando:saldo naturale al 2007: -17 saldo sociale al 2007: 277 incremento popolazione: 260abitanti al 2024: 11.826 (abitanti nel 2008) + (260x 16 anni) = 15.986
con conseguente necessità di 287.750 mq di stan-dards, pari a 18 mq/ab.
2.4 Bilancio della pianificazione vigenteL’analisi dello stato di attuazione del PdF è stata
condotta attraverso la rappresentazione dell’ambitourbano in riferimento a due distinti periodi, rispetti-vamente precedente e successivo ad una sentenzadel Consiglio di Stato con la quale è stata annullatauna variante al PdF adottata ai sensi e per gli effettidell’art.55 della L.R. 56/80.
Rilievi in sede istruttoria regionaleIn riferimento agli aspetti socio-economici
non si condivide la metodologia utilizzata per ladeterminazione della proiezione demografica chetiene conto dell’ultimo incremento demograficoconosciuto (260 ab/anno), rapportato agli anni diriferimento delle previsioni del PUG (16 anni). Inrelazione al sistema territoriale locale si evidenziache non risulta proposto in scala adeguata unospecifico elaborato sulla ricognizione fisica deiluoghi (esemplificativamente non risultano esami-nate alcune aree sulle quali risulta la presenza dinuclei edificati).
In riferimento al bilancio della pianificazionevigente si rilevano i seguenti aspetti:- non risulta proposto in scala adeguata uno spe-
cifico elaborato riferito al PdF e alle suevarianti nonché allo stato di attuazione, corre-dato dei riferimenti agli atti amministrativi;
- necessitano chiarimenti circa l’indicazione di“istanze per costruire in istruttoria”, atteso cheper le aree interessate occorre verificare la coe-renza con lo stesso PUG, nonché lo stato di attua-zione alla data di adozione del PUG.
3. PREVISIONI STRUTTURALILe previsioni strutturali del PUG di Turi riguar-
dano:- invarianti strutturali: emergenze paesistico-
ambientali e storiche del PUTT/P, edifici vinco-lati ai sensi del D.Lgs.42/2004, emergenze delPAI (tavv. da PUG/S 01 a PUG/S 16B);
- invarianti infrastrutturali: le reti tecnologiche, lalinea ferroviaria e la viabilità sia esistente che diprogetto. Per la viabilità, le previsioni del PUGincludono la tangenziale e la viabilità urbanafinalizzata ad una razionalizzazione della stessa(tav. PUG/S 17). E’ previsto inoltre un potenzia-mento della viabilità rurale;
- contesti territoriali: contesti esistenti e contestidi nuovo impianto (urbani e rurali) (tav. PUG/S18).
In particolare per i contesti urbani esistenti siindividuano:- contesto residenziale storico-area da salvaguar-
dare e valorizzare (zona A1);- contesto residenziale storico consolidato - area
storica da salvaguardare e valorizzare (zona A2)- contesto residenziale consolidato in tessuti for-
malizzati - area edificata da riqualificare (zonaB)
- contesto residenziale di completamento nell’areadella diffusione - area di completamento da urba-nizzare (zona B/C)
- contesto residenziale di completamento in zonadi espansione del PdF - area lottizzata da PdF dacompletare (zona C)
- contesto delle attrezzature di interesse collettivo
Contesti urbani di progetto:- contesto residenziale di espansione e di pere-
quazione urbanistica di n.i. - area di espansione a
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media densità per il ripianamento degli standard(C1) per una superficie di 47 ha circa
- contesto residenziale di espansione estensiva din.i. - area di espansione a bassa densità (C2) peruna superficie di 17 ha circa
- area di espansione mista di n.i. - residenziale,artigianale, commerciale (M) per una superficiedi circa 6,9 ha
- contesto produttivo parzialmente di n.i. - area pergli insediamenti produttivi (D) per una superficiedi circa 6,9 ha
- attrezzature di interesse collettivo di n.i. - aree perattrezzature pubbliche e private di livello territo-riale e urbano (F) per una superficie di 851.465mq
- residenziale di seconda attuazione
Contesti rurali di progetto:- contesto periurbano da riqualificare- contesto a prevalente valore ambientale e paesag-
gistico
Per l’individuazione dei contesti di nuovoimpianto, in Relazione si afferma di aver seguitoi seguenti criteri:- i contesti residenziali recepiscono le zone già
realizzate ampliandole nell’area all’interno dellanuova tangenziale di progetto, al fine di ramma-gliare gli attuali tessuti urbani e reperire gli stan-dard per tutto l’ambito urbano;
- il contesto produttivo conferma il PIP approvatoe non ancora realizzato, ampliando l’area ed indi-viduando un parco urbano che funga da cusci-netto con la zona abitata;
- i contesti per le attrezzature sovracomunalisono stati individuati in prossimità della SS172.
4. PREVISIONI PROGRAMMATICHELe previsioni programmatiche del PUG di Turi
operano una dettagliata definizione dei contesti diprogetto già individuati nel PUG/S, definendonemodalità di attuazione e servizi prioritari da realiz-zare.
Il PUG programmatico individua inoltre leattrezzature di interesse collettivo, le invariantiinfrastrutturali esistenti e di progetto, e le aree e gliedifici vincolati.
In particolare per le aree di progetto, il PUGdistingue:
- zone A1-A2- B a intervento diretto e B/C ad inter-vento diretto o PUE
- intervento di riqualificazione puntuale in zona Bcon il vincolo dello standard
- comparto perequativo C1a-1 per standards e resi-denze a media densità da attuarsi con PUE
- comparto perequativo C1a-2 per standards e resi-denze a media densità da attuarsi con PUE
- comparto perequativo C1a-3 per standards e resi-denze a media densità da attuarsi con PUE
- comparto perequativo C1a-4 per standards e resi-denze a media densità da attuarsi con PUE
- zona C1b a media densità di “seconda attuazione”- zona C2 a bassa densità da completarsi con inter-
vento diretto- zona Ca-Cb da attuarsi secondo PL di PdF- comparto C2-1 a bassa densità da attuarsi con
PUE- zona produttiva esistente e ambiti diffusi da com-
pletarsi con intervento diretto - PIP esistente- comparto produttivo di nuovo impianto da
attuarsi con PUE- comparto M1-M2-M3 misto residenziale-produt-
tivo da attuarsi con PUE
Il PUG, per i contesti residenziali esistenti delcentro antico e delle parti di città che presentanocaratterisitche storiche, prevede essenzialmente lariqualificazione; le zone B del Pdf vengono confer-mate come tali anche per quelle aree libere e noninteressate da istanze di Permesso di Costruire.
I nuovi contesti residenziali possono esseredistinti in zone di edilizia a bassa densità daattuarsi con PUE o con Permesso di Costruire ezone di edilizia a media densità da attuarsi con com-parti di perequazione urbanistica. Nei compartiperequativi a media densità sono stati indicati i ser-vizi prioritari, verificando raggi d’azione e valu-tando le quantità necessarie per ognuno di essi inrelazione alla collocazione.
Inoltre, sia il PUG/S che il PUG/P individuanouna zona residenziale c.d. di “seconda attuazione”finalizzata:- ad accogliere il doppio delle volumetrie di even-
tuali demolizioni di edifici privi di valore storicosituati nel contesto residenziale storico consoli-dato (A2), le cui aree di sedime vengano trasfor-mate in aree pubbliche;
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- ad accogliere i diritti edificatori di aree vincolate dalPAI o dal PUTT/P che, successivamente al recuperodel deficit di standard (nella misura di cui alD.M.1444/68), possano essere cedute al Comuneper la realizzazione di parchi urbani, in cambio diuguali superfici che il Comune abbia acquisito nellazona residenziale di seconda attuazione.
Per quel che riguarda le zone produttive, il PUGripropone un PIP approvato, stralciando le aree conemergenze ambientali, ampliandolo ed inserendo aridosso del centro abitato le funzioni artigianali ecommerciali che, insieme alla tangenziale e ad unabarriera verde, separerebbero i due tipi di insedia-mento.
Il contesto misto è concepito al fine di evitareuna netta separazione tra residenza e zona produt-tiva e per consentire una compresenza di funzionied attività compatibili con l’abitazione (artigianatodi produzione e grandi spazi espositivi).
Per i contesti rurali di progetto:- comparto E1 periurbano da riqualificare- contesto a prevalente valore ambientale e paesag-
gistico- nucleo centrale cittadino da attuarsi con piano di
riqualificazione urbana- zona di interesse archeologico- progetto dimostrativo di modifica della viabilità
urbana: una proposta di riqualificazione stradale,su un’area campione, finalizzata a ricavare spazipedonali, con verde pubblico, eliminazione dibarriere architettoniche, materiali gradevoli e par-cheggi razionali.
Il PUG per la zona agricola si prefigge due obiet-tivi:- dissuadere il ricorso alla deroga attraverso una
norma relativa alla filiera agro-alimentare e/oturistica che, lì dove siano assentibili con laprocedura prevista dall’art.5 del DPR 447/98,possano essere approvati direttamente;
- una norma sulle masserie di maggior pregio checonsenta cambi di destinazione d’uso e amplia-menti, a condizione che vengano recuperate ecomprese in progetti di riuso.Il Piano inoltre prevede la riqualificazione di due
aree, due piccoli comprensori residenziali in ambitorurale; il primo ambito è stato incluso nel parcourbano attrezzato Fa con obbligo di riqualificazione
dell’abitato; per il secondo, E1, è prevista la realiz-zazione di opere di urbanizzazione ed arredourbano.
Per le attrezzature di interesse collettivo:- attrezzature esistenti- comparto F1 - attrezzature scolastiche superiori- comparto F2 - parco territoriale- comparto F3 - attrezzature sportive di ambito pre-
valentemente territoriale- comparto F4 - attrezzature comuni di ambito pre-
valentemente territoriale- zona F - attrezzature di ambito prevalentemente
urbano- comparto Fa - parco urbano attrezzato- comparto Fb - attrezzature comuni urbane- area accordo di programma per la realizzazione
del PIRP
Il PUG indica, per le attrezzature di interessegenerale, le aree tra la circonvallazione esistente el’abitato, un’area destinata a parco a nord-est del-l’abitato ed un’area per attrezzature scolastichesuperiori a nord-ovest dello stesso.
Rilievi in sede istruttoria regionalePreliminarmente si osserva che il PUG deve
distinguere meglio la parte programmatica daquella strutturale (esemplificativamente si evi-denzia che gli standard urbanistici ex D.M.1444/68 di cui alla TAV. SC 06 vanno inseriti nellaparte strutturale).
In riferimento alle previsioni strutturali e pro-grammatiche del PUG si rileva quanto segue:- non si condivide la pedissequa riproposizione
della intera zona B del Pdf, ovvero la con-ferma anche per le aree libere, non interessate daedificazione né da istanze di PdC o di PdC even-tualmente decaduti. Per dette aree va priorita-riamente operata la verifica della sussistenzadei requisiti di zona omogenea di tipo B ai sensidel D.M. 1444/68;
- non si condivide la individuazione nel PUG/Sdel “contesto periurbano da riqualificare” qualecontesto rurale, atteso che lo stesso risultadescritto quale insediamento residenziale in zonaagricola che peraltro nel PUG/P è individuatoquale “Comparto Fa - Parco Urbano attrezzato”con possibilità di completamento con Ift pari a0,4 mc/mq. E’ necessario definire la qualifica-zione dell’insediamento esistente, la relativa
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disciplina e, ove proposto in termini residenziali,i rapporti con il dimensionamento del PUG;
- non è condivisibile la individuazione della“ zona residenziale di seconda attuazione”,atteso che la stessa non risulta sottesa ad alcunadisciplina di base, né valutata nel dimensiona-mento complessivo del PUG e destinata ad acco-gliere trasferimenti di diritti edificatori peraltronon quantificati. Sono necessari, quindi, adeguatie chiarificatori approfondimenti;
- non si condivide la formazione di un comparto“misto residenziale-produttivo” atteso che il set-tore residenziale risulta già ampiamente artico-lato e sovradimensionato;
- in riferimento alle aree vincolate (PAI e PUTT/Pe soggette ad inedificabilità), in termini perequa-tivi va verificata la possibilità di trasferire even-tuali diritti edificatori in maniera generale,ovvero in rapporto a tutte le aree vincolate pre-senti, nei contesti della trasformazione;
- non si condivide la introduzione di funzioni com-merciali e ricettive all’interno delle Zone F, cheinvece necessitano di una autonoma individua-zione e disciplina;
- nei contesti rurali di progetto non risulta indivi-duata la zona produttiva agricola, seppureoggetto di specifica normativa; altresì si evi-denzia che tra i contesti rurali di progetto risul-tano erroneamente indicati il “nucleo centralecittadino”, la “zona di interesse archeologico”ed il “progetto dimostrativo di viabilità urbana”;
- in relazione alla zona agricola non si condi-vide, altresì, la disciplina urbanistica che con-templa possibilità di realizzare impianti diversida quelli d’uso agricolo o connessi all’agricol-tura. La disciplina urbanistica va adeguatamenteriformulata;
- non risulta rappresentata la fascia di rispettocimiteriale;
- necessita correggere la indicazione delle zoneF3/F4 in quanto risulta invertita la simbologia diriferimento;
- non risulta indicata nelle tavole del PUG/S,l’area individuata nella Tav. PUG/P - 04 come“Fb - Attrezzature comuni urbane”.
5. DIMENSIONAMENTO
Dimensionamento settore residenzialeIl PUG, partendo dall’analisi dell’andamento
demografico attraverso i dati:
- ISTAT (popolazione 2001: 11.319)- comunali (popolazione 2008: 11.826)
individua un fabbisogno abitativo attraverso:
- calcolodegli abitantial2024saldo naturale al 2007: -17 saldo sociale al 2007: 277 incremento popolazione: 260 abitanti al 2024: 11.826 (abitanti nel 2008) +(260 x 16 anni) = 15.986
- calcolodeinuclei familiarial2024considerando il decremento dei componenti deinuclei familiari (da 3,3 nel 1971 a 2,5 nel 2008),il PUG ipotizza un ulteriore decremento al 2024,pari a 2,4 componenti; per cui 15.986: 2,4 = 6.660 nuclei familiari al2024
- calcolodelfabbisognodivanicomplessivial2024indice affollamento al 2001: 0,54considerando un ulteriore decremento dell’indicedi affollamento al 2024: 0,50fabbisogno vani al 2024: 15.986/0,50 = 30.319
- calcolo del fabbisogno di nuovi vani al 2024vani non idonei: 3.730 (5590 vani non idonei -1860 da recuperare)vani esistenti: 29.760 (23.788 disponibilità al2005 + 5972 dal 2005 in poi)fabbisogno nuovi vani al 2024: 30.319 - 29.760+ 3.730 = 4.289
Il PUG, sulla base del numero dei vani realizza-bili nonché di un indice di utilizzazione pari a 0,8mc/mq, individua una superficie di espansione resi-denziale pari a circa Ha 70,00.
In particolare i vani realizzabili nei diversi con-testi sono pari a:- aree di completamento: 728 vani;- aree a bassa densità: 312 vani;- aree miste: 141 vani- altro: 100 vani;- aree della perequazione: 3.009 vani
Il PUG, sulla base sia dei fabbisogni pregressiche dei nuovi fabbisogni, individua il numero deglistandard ex art. 3 del D.M. n. 1444/68 all’internodei “comparti di espansione per il ripianamentodegli standard”, indicando le aree per l’istruzione eper le attrezzature di interesse comune.
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Le aree per parcheggi e le aree attrezzate per ilgioco verranno reperite nelle aree interessate dapratiche in corso di istruttoria nella misura di circa34.000 mq.
In particolare circa gli standard esistenti, allapag 20-21 della Relazione Generale, è riportata laseguente dotazione:- aree per l’istruzione: 23.546 mq- attrezzature di interesse comune: 15.697 mq- aree per spazi pubblici attrezzati: 24.622 mq- aree per parcheggi: 17.448 mq- aree relative ai P.d.C. in corso di
istruttoria: 34.199 mqtot. 115.512 mq
Pertanto, considerando una popolazione ipotiz-zata al 2024 di 15.986 abitanti, il PUG calcola (pag.43 della Rel.Gen.):- standard fabbisogno complessivo 287.748 mq- standard attuali 115.512 mq- standard da reperire 172.236 mq
Il PUG prevede una dotazione di “ standardprioritari”, come di seguito riportata (pag.72 dellaRel.Gen.):
fabbisogno esistenti previsioni- asili nido 3.197 mq 1.790 mq n. 3- scuole materne 9.592 mq 10.556 mq n. 2- scuole elem.
e medie 59.148 mq 11.200 mq n. 2- interesse comune 31.972 mq 19.275 mq n. 3
tot. 109.909 mq 42.821 mq n. 10
Dimensionamento del settore delle attrezzaturegenerali
Il Piano prevede le seguenti superfici perattrezzature generali, alcune delle quali integra-tive rispetto alle superfici minime indicate dalD.M.1444/68:- area per attrezzature ambito urbano: circa 15 ha- area per edilizia scolastica: circa 3 ha (di cui
9.580 mq esistenti)- area per parco territoriale: circa 26,1 ha- area per attrezzature sportive: circa 13,8 ha- area per attrezzature a livello territoriale: circa
32,7 ha
Dimensionamento del settore produttivoLe previsioni per gli insediamenti produttivi:
- PIP approvato: 171.074 mq ridotti rispetto al PIPapprovato (standard 10% St)
- area integrativa: 69.321 mq al lordo delle super-fici già edificate: (standard 15% St)
- area mista: 68.920 mq al lordo delle superfici giàedificate (standard 10% St)
- zona di completamento: 91.622 mq (standard10% St)
Rilievi in sede istruttoria regionale:In riferimento al dimensionamento del settore
residenziale si evidenzia quanto segue:- l’indice di affollamento è stato valutato erronea-
mente, comprendendo anche il valore delle stanzenon occupate; lo stesso indice di affollamentopari a 0,50 ab/vano, per il calcolo del fabbi-sogno di vani, enfatizza il fenomeno di una sot-toutilizzazione del patrimonio edilizio; essoinoltre risulta essere di gran lunga inferioreall’indice medio regionale e provinciale prossimoa 0,78 ab/vano;
- il calcolo degli abitanti al 2024 è stato effettuatoin funzione di un costante aumento della popola-zione (260 ab/anno), che non trova riscontro nelprospetto relativo all’andamento decennale dellapopolazione (Tab.c, pag.40 della Relazione), neiperiodi 1971-81, 81-91, 91-2001;Da quanto innanzi discende un erroneo calcolo
delle stanze necessarie (30.319) per soddisfare ilfabbisogno della proiezione al 2024 della popola-zione.
Per quel che riguarda il calcolo dei vani nonidonei si evidenzia:- l’inidoneità non suffragata da analisi più
approfondite sullo stato d’uso del patrimonioedilizio esistente;
- l’erronea ricomprensione delle stanze fisiologi-camente non occupate nella inidoneità. A talproposito va operata una netta distinzione traseconde case e stanze non occupate per altrimotivi (detta ultima tipologia costituisce patri-monio disponibile, ovvero in grado di soddisfarefabbisogni abitativi).Da quanto innanzi discende l’erroneo calcolo
del dimensionamento del fabbisogno di ediliziaresidenziale del PUG che allo stato deve ritenersisovradimensionato.
È necessario in proposito ricordare che il Pianonon risulta rispettoso degli indirizzi dettati dallaL.R. 20/2001 e in particolare richiamati nel DRAG,laddove si prescrivono nella pianificazione urbani-stica azioni di recupero e riqualificazione del patri-
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monio edilizio esistente, piuttosto che ulteriore con-sumo di suolo quale è la fattispecie perseguita nelPiano in questione.
In relazione agli standard si rileva quanto segue:- il calcolo delle aree ex artt. 3 e 4 del D.M.
1444/68 va correlato alla popolazione comerideterminata a seguito dei rilievi di cui al prece-dente punto;
- è necessario distinguere più chiaramente glistandard per la residenza ex art. 3 del D.M.1444/68, le zone omogenee di tipo F ex art.4 delD.M. 1444/68, le strutture e infrastrutture chenecessitano di uno spazio territoriale (esemplifi-cativamente depuratore, etc…); nel contempo,con riferimento alla Tavola SC06 talune strutture,quali il Kartodromo, il laboratorio ortopedico,necessitano di appropriata qualificazione, nonpotendosi ricomprendere tra le attrezzature diinteresse generale;
- occorre disciplinare l’intervento privato nellearee vincolate per servizi e preordinate all’e-sproprio, al fine di evitare la decadenza dei vin-coli;
- fermo restando la necessità di pervenire ad unapiena congruenza tra i diversi dati e ad unapiena aderenza allo stato di fatto, non si condi-vide il riporto delle superfici rivenienti dalle pra-tiche in istruttoria tra le dotazioni esistenti,atteso che le stesse, allo stato, in gran parte nonrisultano tra le superfici acquisite dalla p.a.. Nelmerito di detta problematica è da evidenziare cheriproponendo il PUG le scelte urbanistiche delPdF, oltre alla conferma di uno sviluppo urbani-stico condizionato da erronee indicazioni, lestesse comportano una dotazione dimezzata (9,00mq/ab anziché 18,00 ma/ab) per tutte quelle areecomprese nel contesto urbano indicato comeZone B/C.
In riferimento al dimensionamento delle attrez-zature generali si rileva che le previsioni del PUGcomportano una eccessiva sovradotazione di areead uso pubblico (circa 90,00 Ha corrispondenti acirca 56,00 mq/ab). Altresì non si condivide lainclusione all’interno delle Zone F di funzioni acarattere produttivo che necessitano di una auto-noma e specifica disciplina urbanistica.
In relazione al dimensionamento del settore pro-duttivo, fermo restando quanto già rappresentato
in relazione al cosiddetto comparto misto, si rap-presenta che le previsioni inerenti il “settore com-merciale”, ancorché individuate all’interno dellagenerale “destinazione produttiva”, necessitano, diun valido dimensionamento riportato alla specificanormativa regionale di settore vigente (L.R. n.11/03 e regolamenti attuativi).
6. NORME TECNICHE
Rilievi in sede istruttoria regionalePremesso che le NTA necessitano di una netta
distinzione tra parte strutturale e parte program-matica si evidenzia quanto segue:- le definizioni di indici e parametri urbanistico-
edilizi vanno incluse nella parte strutturale delleNTA;
- artt. 8 (Piani e progetti di recupero o riqualifi-cazione urbana) e 9 (art. Piani di ristruttura-zione urbanistica): le disposizioni relative aquesti articoli non corrispondono ad altrettanteindicazioni rilevabili sulla cartografia, sia nellaparte strutturale sia nella parte programmatica;
- art.24 (Comparti): necessitano chiarimenti inordine alla individuazione delle attrezzature diinteresse generale e comunale quali compartiautonomi;
- art.25 (Aree di uso pubblico - Generalità):necessitano chiarimenti in ordine alla normativaregionale richiamata che allo stato risulta abro-gata dalla L.R. n. 11/03;
- art. 29.2 (Comparto per il parco territoriale F2):non si condivide la introduzione della superficieminima per la realizzazione dei possibili inter-venti, nonché non si condivide la introduzione diuna norma provvisoria che consente la utilizza-zione dell’area come “Zona agricola” senza laesplicita esclusione di nuova cubatura;
- artt. 29.4 (Comparto per attrezzature civili alivello territoriale); 29.5 (Zone per attrezzaturecivili a livello urbano F); 29.6 (Comparto ParcoUrbanoAttrezzatoFA);29.7 (Compartoperattrez-zature civili a livello urbano FB): non si condividela introduzione di funzioni commerciali e ricet-tive, che invece necessitano di una autonomaindividuazione e disciplina urbanistica, rilevan-dosi comunque una ripetitività generalizzata didette destinazioni;
- art. 34 (Parcheggi di uso pubblico per gliinsediamenti produttivi, commerciali, alber-
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ghieri, direzionali): necessita adeguare le dispo-sizioni di detto articolo con la normativa regio-nale di settore; in particolare è opportunoacquisire chiarimenti circa le disposizioni rife-rite ai c.d. “locali destinati ad uffici”;
- art. 37 (Aree residenziali: disposizioni speci-fiche): non si condividono talune precisazioniriportate nell’articolo, riferite sia al computodei volumi in riferimento alle “superfici utili”nonché alle altezze dei piani seminterrati;altresì necessita acquisire puntuali chiarimenti eriferimenti normativi circa le possibilità e moda-lità di monetizzazione degli standard;
- art. 37.2 (Contesto residenziale storico consoli-dato - Zona A2): fermo restando la non condivi-sione della possibilità di nuove costruzioni trat-tandosi di zona A, si evidenzia la necessità diintrodurre, in riferimento alle possibili opera-zioni di demolizione con possibile ricostruzione,anche i parametri relativi alle densità, altezze edistanze di cui al D.M. n. 1444/68, fermorestando la prioritaria e pregiudiziale necessitàdi una più approfondita analisi del patrimonioedilizio esistente;
- artt. 37.3 (Contesto residenziale consolidato intessuti formalizzati - Zona B); 37.4 (Contestoresidenziale di completamento nell’area delladiffusione - Zona B/C): si evidenzia la necessitàdi introdurre, in riferimento alle demolizioni conpossibile ricostruzione, anche i parametri rela-tivi alle densità, altezze e distanze di cui al D.M.n. 1444/68;
- art. 37.6 (Contesto residenziale di espansione e diperequazione urbanistica (C1): fermo restandoquanto già espresso in riferimento alla zona diespansione di 2a attuazione, si conferma la noncondivisione dell’indice di utilizzazione pari a 0,8mc/mq atteso che lo stesso, in uno a notevoli costiinsediativi, comporta una scarsa utilizzazionedella risorsa suolo;
- art. 37.7 (Contesto residenziale di espansioneestensiva -ZonaC2): si conferma la non condivi-sione dell’indice di utilizzazione pari a 0,4mc/mq;
- art. 37.8 (Contesto misto residenziale produttivo):si conferma la non condivisione della introdu-zione della funzione residenziale nell’ambitodegli interventi ammissibili, nonché la necessitàdi adeguare le disposizioni di detto articolo conla normativa regionale del settore commerciale;
- art. 38.1 (Contesto agricolo -Zona E), in propositosi rileva:a) la non condivisione della ammissibilità di
interventi da parte di soggetti non in possessodei requisiti ex art. 9 L.R. n. 6/79;
b) la non condivisione di lotti minimi inferiori amq. 10.000;
c) in relazione a quanto indicato per la Zona E1,necessita acquisire chiarimenti circa lo statofisico-giuridico dei luoghi, atteso che trattasidi infrastrutturazione di un ambito giàcostruito che in ogni caso dovrà essere indi-cato con una differente classificazione, previaadeguata valutazione dell’esistente.
In via generale si ribadisce la non condivisionedella possibilità di realizzare, in zona agricola,impianti produttivi non strettamente connessiall’agricoltura.Non si condividono le previsioni di nuovi impiantidi tipo turistico-ricettivo, assistenziali e sportivi,fermo restando la possibilità di interventi per l’a-griturismo da disciplinare specificatamente nelrispetto della L.R.34/1985 e disposizioni relativestatali.In riferimento agli impianti esistenti (artt. 38.1;38.5), legittimamente realizzati, si evidenzia chela possibilità di interventi di ampliamento esopraelevazione deve essere limitata massimo al20% dell’esistente.
- art. 38.4 (Compartodinuovo impiantoD1): non sicondivide la possibilità di realizzare residenzeall’interno delle zone produttive su base percen-tuale e non su base unitaria.
7. REGOLAMENTO EDILIZIO
Rilievi in sede istruttoria regionale:Circa il Regolamento Edilizio, si rappresenta
che, ai sensi della L.R. n. 3/09, lo stesso rientranella esclusiva competenza comunale, con la preci-sazione che lo stesso Regolamento non dovrà con-tenere alcuna disposizione a valenza urbanistica.
B) ASPETTI PAESAGGISTICICon nota prot. n.9131 del 26.09.2012, l’Ufficio
Attuazione Paesaggistica del Servizio RegionaleAssetto del Territorio ha rappresentato quantosegue:
Premesso che il Servizio Urbanistica ha richiesto
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34467Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 147 del 10-10-2012
con nota n. A00 079_5304 del 31.05.2012, acquisitaal protocollo dello scrivente ufficio A00_145 7937del 29.08.12, il parere di compatibilità con ilPUTT/P ai sensi dell’art. 11 commi 7° e 8°, dellaL.r. n.20/2001, con riferimento alla documenta-zione acquisita dal SUR, e trasmessa allo scriventeufficio unitamente alla suddetta nota, si rappresentaquanto segue.
Gli elaborati trasmessi dal Comune di Turi costi-tuenti il PUG, sono i seguenti:
SISTEMA DELLE CONOSCENZERelazione illustrativaSc. 01 Inquadramento Territoriale UrbanisticoSc. 02a Carta Delle Risorse Rurali Zona ASc. 02b Carta Delle Risorse Rurali Zona B Sc. 03 Carta Delle Risorse UrbaneSc. 04 Carta Delle Criticità Rurali Sc. 05 Carta Delle Criticità Urbane Sc. 06 Carta Dei Servizi Esistenti Sc. 07 Contesti InsediativiSc. 08 Densità UrbaneSc. 09 Caratteri MorfologiciSc. 10 Mobilità Delle Merci E Delle PersoneSc. 11a Carta Delle Rilevanze Ambientali Zona ASc. 11b Carta Delle Rilevanze Ambientali Zona B Sc. A Stato Di Fatto Con Edifici Esistenti Nel 2008Sc. B Stato Di Fatto Con Edifici Oggetto Di Istanza
Per Costruire In Fase Di Istruttoria
PUG STRUTTURALE Relazione GeneraleNorme Tecniche Di AttuazionePug/S 01 Il Sistema di Area Vasta: SIC, ZPS, ATE,
PRAEPug/S 02 Inquadramento di Area Vasta: Ciclo dei
Trasporti, Infrastrutture, Rischio Idraulico, Peri-colosità Inondazione, Iffi.
Pug/S 03a Ambiti Territoriali Estesi del Putt Zona APug/S 03b Ambiti Territoriali Estesi del Putt Zona B Pug/S 04a Carta dell’uso del Suolo Zona APug/S 04b Carta dell’uso del Suolo Zona B Pug/S 05a Carta Geologica Zona APug/S 05b Carta Geologica Zona BPug/S 06a Carta Geomorfologica Zona APug/S 06b Carta Geomorfologica Zona B Pug/S 07a Carta delle Pendenze Zona APug/S 07b Carta delle Pendenze Zona B Pug/S 08a Carta delle Esposizioni Zona APug/S 08b Carta delle Esposizioni Zona B
Pug/S 09a Carta delle Emergenze Idrogeomorfolo-giche Zona A
Pug/S 09b Carta delle Emergenze Idrogeomorfolo-giche Zona
B Pug/S 10a Carta delle Permeabilità Zona APug/S 10b Carta delle Permeabilità Zona B Pug/S 11a Carta Pedologica Zona APug/S 11b Carta Pedologica Zona BPug/S 12a Carta della Capacità Dell’uso Agricolo
Zonaa Pug/S 12b Carta della Capacità Dell’uso Agricolo
Zona B Pug/S 13a Carta del Sistema Botanico-Vegetazio-
nale Zona APug/S 13b Carta del Sistema Botanico-Vegetazio-
nale Zona B Pug/S 14a Carta della Stratificazione Storica Zona
APug/S 14b Carta della Stratificazione Storica Zona
BPug/S 15a Carta delle Emergenze Idrogeomorfolo-
giche di Valenza Paesaggistica Zona APug/S 15b Carta delle Emergenze Idrogeomorfolo-
giche di Valenza Paesaggistica - Zona B Pug/S 16a Ambiti Territoriali Estesi Zona APug/S 16b Ambiti Territoriali Estesi Zona BPug/S 17 Invarianti InfrastrutturaliPug/S 18 Contesti Territoriali
PUG PROGRAMMATICOPug/P 01 Tavola di Settore: Urbanizzazioni E
Attrezzature Centro Urbano Pug/P 02 Tavola di Settore: Comparti Residenziali e
Produttivi Centro Urbano Pug/P 03a Tavola di Settore: Urbanizzazioni e
Attrezzature Zona Rurale APug/P 03b Tavola di Settore: Urbanizzazioni e
Attrezzature Zona Rurale B Pug/P 04 Tavola Integrata di Pianificazione Centro
UrbanoPug/P 05 La Viabilità di Progetto: Abaco di Indi-
rizzi Progettuali per le Nuove StradePug/P 06 Soluzione Dimostrativa di Ristruttura-
zione Viaria
VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICASintesi non tecnica del rapporto ambientale Rapporto Ambientaletav. 1 Inquadramento territorialetav 2 Carta delle sorgenti emissive ed inquinanti
Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 147 del 10-10-2012
tav. 3 Qualità delle acque e scarichi autorizzati tav. 4 Carta geologicatav. 5 Carta pedologicatav. 6 Carta Idrogeomorfologica tav. 7 Carta dell’uso del suolotav. 8 Impianti produttivi dismessi, impianti ecolo-
gici e cave tav. 9a Zonizzazione acustica Territoriotav. 9b Zonizzazione acustica Centro urbano tav. 10 Mappa delle Reti infrastrutturalitav. 11 Piano Urbanistico Territoriale Tematicotav 12 Edifici di pregio architettonico ed archeolo-
gico tav. 13 Carta del piano di assetto idrogeologicotav. 14 Suddivisione del territorio in microzonetav. 15 a-b Carta delle rilevanze ambientali del ter-
ritoriotav 16 a-b Quadro interpretativo ambientale e pae-
saggisticotav. 17 Quadro interpretativo ambientale e paesag-
gistico del centro urbano tav. 18 Diagnosi del territorio.
1. Compatibilità rispetto agli obblighi di tra-smissione della documentazione in formatodigitale.
La documentazione del PUG è stata trasmessadal Comune in formato cartaceo e digitale.
Per ciò che riguarda la documentazione in for-mato digitale si rileva che la georeferenziazionedegli oggetti geometrici è corretta in quanto utilizzail sistema UTM 33 WGS84 piano. Si riscontra,invece, la non completa ottemperanza della docu-mentazione digitale consegnata al modello logico efisico di cui alle Istruzioni Tecniche per l’informa-tizzazione dei PUG (DGR n. 1178 del 13.07.2009),ciò con particolare riferimento alle informazionicontenute nei campi descrittivi.
Si richiede pertanto la trasmissione dei docu-menti del PUG in formato vettoriale secondoquanto indicato nelle suddette Istruzioni Tecniche.
2. Compatibilità rispetto al Piano UrbanisticoTerritoriale Tematico per il Paesaggio(PUTT/P)
Per quanto attiene la compatibilità al PUTT/P ilPUG di Turi ha aggiornato negli elaborati grafici siale perimetrazioni riguardanti gli Ambiti TerritorialiDistinti (ATD) che gli Ambiti Territoriali Estesi(ATE).
2.1 Territori costruitiNelle tavole del PUG/S nelle quali si rappresen-
tano gli ATD e gli ATE è riportato un perimetro rife-rito ai cosiddetti “ territori costruiti”. Si pre-mette, che il perimetro riportato nelle suddettetavole, non è supportato da alcuna istruttoria chemotivi l’appartenenza delle aree incluse alle diversetipologie di territori costruiti di cui all’art. 1.03comma 5 del PUTT/P.
Si ritiene che l’individuazione negli elaborati delPUG dei Territori Costruiti non sia da ritenersiappropriata in sede di redazione del PUG, in quantoi territori costruiti hanno un carattere transitorio inattesa degli adeguamenti di cui all’art.5.06 delleNTA del PUTT/P.
Si prescrive pertanto, onde non ingenerare con-fusione nella fase di gestione del piano, di non rap-presentare i Territori Costruiti nelle tavole dellePrevisioni strutturali né di richiamare detto peri-metro nelle NTA (Capo VIII Le aree della tutela).
2.2 Analisi degli ATD definiti dal PUGSi rappresenta che non è rilevabile una chiara
corrispondenza biunivoca tra le Definizioni e Indi-viduazioni degli ATD riportate nelle NTA del PUG,e le legende degli elaborati grafici.
Si ritiene pertanto necessario riportare nelleIndividuazioni delle NTA, le diciture con cui gli ele-menti da sottoporre a tutela sono denominati nelletavole e specificare in quali elaborati compaiono.
- Per quanto attiene al sistema dell’assetto geolo-gico, geomorfologico, idrogeologico come indivi-duato dalla cartografia tematica del PUTT/P(serie n. 3, 4bis, 6, e 10 degli atlanti della docu-mentazione cartografica) e come disciplinato dalTitolo III, Capo II delle NTA del PUTT/P (artt.3.06, 3.07, 3.08 e 3.09) si premette che a seguitodi specifico tavolo tecnico tra Comune e Autoritàdi Bacino nel 2010 è stata aggiornata la CartaIdrogeomorfologica della Regione Puglia (tra-smessa al Comune e al Servizio Assetto del Terri-torio con nota n.14799 del 26.11.2010) e si evi-denzia quanto segue.
Emergenze (3.06)Il PUTT/P distingue le emergenze in geologiche,
morfologiche e idrogeologiche e riconosce comeemergenze geologiche gli elementi (componenti)
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34469Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 147 del 10-10-2012
strutturali, litologici e fossiliferi visibili (o di accer-tata presenza) e di riconosciuto rilevante valorescientifico; come emergenze morfologiche i siti conpresenza di grotte, doline o puli, gravine e lame,coste marine e lacuali, e tutte le forme geomorfolo-giche di riconosciuto rilevante valore scientifico;come emergenze idrogeologiche le sorgenti, i corsid’acqua, le foci, gli invasi naturali/artificiali.
Tra le emergenze morfologiche il PUTT/P indi-vidua nel territorio di Turi la presenza di una grottadenominata di S. Oronzo localizzata a Nord delcentro urbano.
A tal riguardo la Carta Idrogeomorfologica dellaRegione Puglia (approvata dall’AdB Puglia condelibera del Comitato Istituzionale n. 48 del30.11.2009) come aggiornata nel 2010, individuanel comune di Turi due grotte, di cui una denomi-nata di San Oronzo e l’altra ad essa limitrofa loca-lizzata nei pressi del cimitero.
Il PUG conferma tali emergenze riportando neglielaborati grafici l’area di pertinenza in forma sim-bolica e la sola area annessa della grotta di SanOronzo in forma di buffer geometrico della profon-dità di 100 m escludendo dalla stessa le aree inte-ressate dal cimitero.
Si rammenta inoltre, che il Catasto Grotte redattodalla Federazione Speleologica Pugliese e consulta-bile sul portale Ambiente della Regione Pugliariporta oltre al punto di ingresso anche il perimetrodella grotta di San Oronzo, sebbene in posizioneleggermente traslata.
Si ritiene necessario individuare negli elaboratigrafici l’area di pertinenza di entrambe le grotte econfigurare l’area annessa dimensionata e perime-trata in base al rapporto esistente tra l’emergenzaed il suo intorno, non escludendo l’area cimiteriale,ma prevedendo per essa una specifica normativa.
Il PUTT/P inoltre individua nelle carte tematichediverse doline prevalentemente localizzate a sud delterritorio comunale. Queste sono confermate dalPUG che meglio ne precisa le localizzazioni e lamorfologia riportando le stesse individuazioni dellaCarta Idrogeomorfologica della Regione Pugliacome aggiornata nel 2010.
Delle suddette doline, negli elaborati grafici delPUG (TAV. PUG/S 15a-b, PUG/P 03 a-b) sono peri-metrate le aree di pertinenza e le aree annessedimensionate della profondità di 100m.
L’art. 40.1 delle NTA del PUG inoltre prevedeche a seguito di idonea relazione geomorfologica a
firma di un tecnico abilitato, l’area annessa delledoline possa essere ridotta a 25 m per doline conun’estensione inferiore a 2000 mq ed a 50 m perdoline di estensione inferiore ai 12.000 mq.
Si ritiene necessario riconfigurare le areeannesse in base al rapporto esistente tra l’emer-genza ed il suo intorno con riferimento anche allepreesistenze e previsioni urbanistiche già in sede diPUG.
Tutti i beni appartenenti alla categoria Emer-genze sono assoggettati a tutela dal PUG (all’art.40.1 delle NTA) senza che siano specificate le pre-scrizioni di base.
Si prescrive di adottare come prescrizione dibase per doline e grotte la tutela integrale.
E’ altresì necessario chiarire al fine di unacorretta applicazione dei regimi di tutela nellospecifico delle prescrizioni di base, l’appartenenzadelle lame individuate dal PUG alla categoria“corsi d’acqua”.
Costeedaree litoranee (3.07)Il territorio comunale di Turi non è interessato da
alcun tratto di costa.
Corsid’acqua(3.08)Il PUTT/P individua negli atlanti cartografici e
negli elenchi allegati alle NTA un corso d’acquadenominato Lama San Giorgio.
Il PUG non conferma tale individuazione datoche il suddetto corpo idrico ricade nel Comune diSammichele come anche rappresentato nella CartaIdrogeomorfologica della Regione Puglia (appro-vata dall’AdB Puglia con delibera del ComitatoIstituzionale n. 48 del 30.11.2009) come aggiornatanel 2010.
Il PUG Strutturale ha aggiornato rispetto alPUTT/P l’elenco dei corsi d’acqua riportandoquali “invarianti strutturali dell’assetto geomorfo-logico” negli elaborati grafici trasmessi (tavv.PUG/S 15 a-b, PUG/P 03a-b) due lame localizzateuna ad Est e l’altra ad Ovest del centro urbano e sot-toposte al regime di tutela di cui all’art. 40.1 delleNTA.
Di esse sono perimetrate le aree di pertinenza ele aree annesse dimensionate della profondità di150 m.
Confermando le individuazioni della Carta Idro-
Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 147 del 10-10-2012
geomorfologica, il PUG, inoltre riporta negli elabo-rati grafici il reticolo fluviale per il quale non si pre-vede una specifica tutela paesaggistica fermerestando le disposizioni di cui al PAI.
Si rileva che la lama San Giorgio interessa per unpiccolo tratto la parte meridionale del territoriocomunale di Turi.
Per esso, anche in virtù del suo valore di corri-doio ecologico e della sua valenza paesaggistica, siprescrive il riporto come invariante strutturale-corsi d’acqua nei corrispondenti elaborati diPUG.
Versanti ecrinali (3.09)Per quanto riguarda la categoria “Versanti e cri-
nali” il PUTT/P individua nelle carte tematichediversi cigli di scarpata prevalentemente localizzatinella parte Ovest del territorio comunale.
Il PUG ne riporta solo alcuni confermando quelliindividuati dalla Carta Idrogeomorfologica dellaPuglia come aggiornata nel 2010. Di essi è perime-trata anche l’area annessa dimensionata dellaprofondità di 50 m. L’art. 40.1 Versanti e Crinalidelle NTA del PUG inoltre prevede che a seguito diidonea relazione geomorfologica a firma di un tec-nico abilitato, l’area annessa degli orli di scarpataricadenti nei territori con pendenza inferiore al 30%possa essere ridotta a 25 m.
Si ritiene necessario riconfigurare le areeannesse in base al rapporto esistente tra l’emer-genza ed il suo intorno già in sede di PUG.
Inoltre dalla lettura combinata delle NTA e deglielaborati grafici non appare chiaro se il PUGintenda sottoporre a tutela come cigli/crinali esclu-sivamente gli “orli di scarpata”, o anche le “ripe dierosione” e gli “assi di displuvio”.
Si rappresenta che nella Tavola PUG/S 15 a-bsono perimetrate le aree annesse solo per gli orli discarpata.
Si ritiene comunque necessario prevedere unregime di tutela associato a “ripe di erosione” e“assi di displuvio”.
- Per quanto attiene al sistema botanico-vegeta-zionale-colturale come individuato dalla carto-grafia tematica del PUTT/P (serie n. 4 e n. 9 degliatlanti della documentazione cartografica) edisciplinato dal Titolo III, Capo III delle NTA delPUTT/P (artt. 3.10, 3.11, 3.12, 3.13, 3.14) si evi-denzia quanto segue:
Boschi emacchie (3.10)Riguardo alla categoria “Boschi e macchie” il
PUTT/P individua negli atlanti cartografici diversearee a bosco ed una a macchia, distribuite su tutto ilterritorio comunale.
Il PUG di Turi ha aggiornato tali perimetrazioniincrementando in termini di superficie di circa il15% la tutela delle componenti botanico vegetazio-nali. Con riferimento alle aree a bosco e/o macchiariportate negli strati conoscitivi prodotti dall’EnteRegione in sede di redazione del nuovo Piano Pae-saggistico Territoriale Regionale (PPTR), si rilevache il PUG non riporta due compagini boschivelocalizzate ad Ovest del centro urbano a confinecon il comune di Conversano in prossimità dellamasseria il Serrone.
Si ritiene necessario approfondire lo stato difatto al fine di verificare l’esistenza delle suddettecompagini boschive così come definite dal Dlgs 227del 18.05.2001.
Le aree di pertinenza appartenenti alla categoria“boschi e macchie” sono riportate nel PUG Struttu-rale nella tav. PUG/S13a-b Carta del Sistema Bota-nico-Vegetazionale.
Infine il PUG individua le aree di pertinenza ele aree annesse di boschi e macchie nella parteProgrammatica (PUG/P-03A e B Tavola di Settore:urbanizzazioni e attrezzature zona rurale).
E’necessario riportare negli elaborati grafici delPUG strutturale (sistema botanico vegetazionale)le aree di pertinenza e le aree annesse dei beniappartenenti alla categoria boschi e macchie.
Beninaturalistici (3.11)Il PUG non ha censito alcun bene naturalistico
nel territorio di Turi, sebbene preveda nelle NTAuna specifica normativa di tutela (art. 40.2).
Zoneumide (3.12)Il PUG non individua neI territorio comunale di
Turi alcuna zona umida, sebbene preveda nelleNTA una specifica normativa di tutela (art. 40.2).
Areeprotette (3.13)Per quanto riguarda i beni appartenenti alla cate-
goria “aree protette” il PUTT/P individua negliatlanti tematici:- l’oasi di Protezione “ Le Padule” che ricade in
parte nel Comune di Turi ed in parte nel
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34471Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 147 del 10-10-2012
Comune Sammichele di Bari (Provvedimentoistitutivo 400/86)
- la zona di ripopolamento e cattura “Nicassio” chericade in minima parte nel Comune di Turi e perla sua maggiore estensione nel Comune diConversano (Provvedimento istitutivo 256/82).Il PUG non conferma le suddette individuazioni
in quanto la zona di ripopolamento e cattura“Nicassio” è stata revocata dal Piano FaunisticoVenatorio Regionale 1999-2003 e l’oasi di Prote-zione “Le Padule” è stata revocata dal Piano Fau-nistico Venatorio Regionale 2009-2014 (approvatocon Delibera del Consiglio Regionale n.217 del21.07.2007, pubblicato sul BURP n. 117 del30.07.2009).
Benidiffusidelpaesaggioagrario (3.14)Per quanto attiene all’individuazione dei “beni
diffusi nel paesaggio agrario”, il PUTT/P, conside-rata la scala della sua elaborazione, non ha censitoalcun “bene” rinviando l’individuazione dei pre-detti beni paesaggistici agli strumenti urbanisticigenerali.
Il PUG prevede norme di tutela dei beni diffusinel paesaggio agrario all’art. 40.2 (Componentibotanico vegetazionali) e la salvaguardia dellemurature a secco e delle alberature ad alto fustoantiche agli artt. 49 e 50.
Nelle NTA si dichiara che il PUG ha censito ibeni diffusi in maniera indicativa e non prescrittivarimandando alla fase di rilascio dei permessi dicostruire il censimento e l’individuazione precisadi tali beni, tuttavia non è chiaro in quali elaboratidetto censimento indicativo è riportato.
Si ritiene necessario censire già in sede di PUG ibeni diffusi nel paesaggio agrario, al fine di appli-care il regime di tutela previsto dagli artt. 40.2, 49e 50.
Per quanto attiene al sistemadellastratificazionestorica come individuato dalla cartografia tematicadel PUTT/P (serie n. 5, n. 7, n. 8 degli atlanti delladocumentazione cartografica) e disciplinato dalTitolo III, Capo IV delle NTA (artt. 3.15, 3.16, 3.17,3.18, delle NTA del PUTT/P) si evidenzia quantosegue:
Zonearcheologiche (3.15)A riguardo dei beni appartenenti alla categoria
zone archeologiche il PUTT/P individua negli
atlanti cartografici una segnalazione archeologica,Contrada San Donato localizzata ad Est del centrourbano in prossimità del cimitero vecchio.
Negli strati conoscitivi prodotti dall’EnteRegione in sede di redazione del nuovo Piano Pae-saggistico Territoriale Regionale (PPTR) è indivi-duata nel territorio di Turi una necropoli oggetto divincolo archeologico istituito ai sensi della L.1089con Decreto 22.06.1991 e soggetto a tutela dall’ art.142 lettera “m” del Dlgs 22 gennaio 2004 n. 42.
Il PUG conferma tale individuazione riportandonegli elaborati grafici (Tav. PUG/S 14 a-b) del PUGstrutturale l’area di pertinenza del vincolo archeo-logico. Non è, invece, riportata l’area annessa dellanecropoli pur essendo la stessa normata dall’art.40.3 delle NTA.
Il PUG programmatico perimetra inoltre (Tav.PUG/P 02) intorno al suddetto vincolo archeologicouna zona di interesse archeologico soggetta a speci-fiche prescrizioni.
Beniarchitettonici extraurbani (3.16)Il PUTT/P individua nell’area extraurbana di
Turi due vincoli architettonici: la masseria Carac-ciolo e la masseria Gonnelli.
Il PUG Strutturale conferma l’individuazione didetti beni e li integra con la Neviera di Musacco econ l’identificazione di numerosi altri beni riportatiin forma simbolica negli elaborati grafici (Tav.PUG/S 14 a-b).
Nel PUG Programmatico (Tavola PUG/P-03A eB Tavola di Settore: urbanizzazioni e attrezzaturezona rurale) sono perimetrate le aree di pertinenzae l’area annessa di soli tre beni appartenenti allasuddetta categoria: la Masseria Caracciolo, la Mas-seria Gonnelli e la neviera di Musacco.
Le NTA del PUG (art. 40.3 delle NTA) inoltresuddividono in tre gruppi i beni individuati diffe-renziando in funzione del maggiore e/o minorepregio dei manufatti nonchè del relativo contestopaesaggistico di riferimento, sia il dimensiona-mento dell’area annessa al bene da tutelare sia la“disciplina di riuso” e le “prescrizioni di tutela”. Indetti gruppi di beni non compare la neviera diMusacco.
Si rileva la necessità di definire l’area di perti-nenza e l’area annessa per tutti i beni architettoniciextraurbani attestandola su catastale o su confinicerti e di riportarle nel PUG Strutturale al fine diapplicare i diversi regimi di tutela previsti all’art.40.3 delle NTA del PUG.
Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 147 del 10-10-2012
Si ritiene inoltre necessario definire un regime ditutela per la neviera di Musacco.
Paesaggioagrarioeusi civici (3.17)Per quanto attiene all’individuazione del “pae-
saggio agrario e usi Civici” il PUG di Turi in ana-logia con le carte tematiche del PUTT/P non haindividuato alcun bene.
Puntipanoramici (3.18)Per quanto attiene all’individuazione dei “punti
panoramici” Il PUG di Turi non ha individuatonegli elaborati grafici alcun bene appartenente atale categoria.
A tal riguardo si segnala che il PPTR riporta nel-l’Atlante del Patrimonio Ambientale, Territoriale ePaesaggistico (tav. 3.2.12.1 La struttura percettiva edella visibilità) la SS172 Turi-Putignano classifi-candola come strada panoramica.
Si ritiene opportuno approfondire lo stato di fattoal fine di individuare dei “punti panoramici” edelle strade panoramiche.
2.3 Analisi degli ATE definiti dal PUGRiguardo alle perimetrazioni degli Ambiti Ter-
ritoriali Estesi di cui al Titolo II delle NTA delPUTT/P, dall’esame degli elaborati grafici si rap-presenta quanto segue.
Il PUG ha aggiornato le perimetrazioni delPUTT/P in base alle nuove configurazioni degliATD individuando i seguenti ATE:- ATE “B”, che, ai sensi del PUTT/P, identifica un
“valore rilevante” e comprende le aree interessateprincipalmente da componenti del sistema bota-nico vegetazionale e della stratificazione storica;
- ATE “C”, che, ai sensi del PUTT/P, identifica un“valore distinguibile” e si estende prevalente-mente intorno agli ATE B;
- ATE “D”, che, ai sensi del PUTT/P, identifica un“valore relativo” e comprende la parte del terri-torio agricolo maggiormente interessata dalla pre-senza di doline a Sud del centro urbano e dal reti-colo idrografico comprese le lame nella zona norddel territorio comunale;
- ATE “E” che ai sensi del PUTT/P, identifica un“valore normale” e comprende la restante partedel territorio agricolo.
La ridefinizione degli ATE rispetto al PUTT/P hacomportato una maggiore articolazione dei peri-
metri, il ridimensionamento dell’ATE C in territorioagricolo e dell’ATE B relativamente all’Oasi di pro-tezione “Le Padule” revocata.
La perimetrazione degli ATE risulta l’esito di unaelaborazione elettronica che ha tentato di fornire unquadro oggettivo delle sovrapposizioni degli ATD acui sono stati attribuiti dei pesi. Si rileva che la sud-detta metodologia presenta alcune problematiche.
Premesso che si ritengono necessarie alcunemodifiche ai perimetri degli ATE ad esito degliapprofondimenti da operarsi sugli ATD, si rilevache non sempre il perimetro degli ATE ricalca pre-cisamente la componente di paesaggio che lo hagenerato.
Si ritiene dunque necessario definire in modo piùpreciso rispetto ai beni presenti sul territorio, iperimetri degli ATE, i quali dovranno essere ricon-figurati attestandosi su elementi fisici presenti sulterritorio, ciò anche in considerazione della nuovadefinizione dei contesti rurali così come indicato alsuccessivo punto 3.3.
Si ritiene inoltre, necessario che le due lameindividuate come Ambiti Territoriali Distinti, sianoclassificate come ATE B al fine di restituire la con-tinuità di detti segni nel paesaggio.
3. Compatibilità paesaggistica delle previsioniinsediativediPUG
Premesso che ad esito degli approfondimenti daoperarsi sulla base dei rilievi innanzi riportati,dovrà essere riconsiderata la compatibilità delleprevisioni di trasformazione e sviluppo previstedal PUG con gli aspetti paesaggistici in merito aquanto finora proposto dal piano si evidenziaquanto segue.
3.1 Invarianti infrastrutturaliIl PUG prevede nelle invarianti infrastrutturali
(Tav PUG/S 17) la realizzazione di una stradaurbana tangenziale che cinge ad anello il centrourbano.
Si rileva che il tracciato di detta strada interfe-risce con l’area di pertinenza e l’area annessa dellalama perimetrata ad est del nucleo abitato, e conl’area annessa di una dolina individuata in prossi-mità di via Cisterne.
Si ritiene che tale previsione non sia compatibilecon la presenza dei suddetti beni in quanto in con-trasto con i valori di paesaggio individuatinonchè con le norme di tutela per essi previstedallo stesso PUG.
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3.2 Aree di nuovo insediamentoDall’analisi comparata tra i contesti urbani e le
componenti di paesaggio individuate dal PUG/S sirilevano delle interferenze con le aree annesse dialcune doline localizzate a nord dell’abitato di Turi.
Nello specifico si sovrappongono all’areaannessa di una dolina:- Le zone Fb attrezzature comuni urbane e Cb (da
attuarsi secondo PL di PdF) a sud della circon-vallazione di progetto in prossimità di viaCisterne;
- La zona Fa parco urbano attrezzato coincidentecon un contesto periurbano da riqualificare inprossimità della via vecchia Rutigliano
- la zona Ca (da attuarsi secondo Pl di PdF) inprossimità di via Ginestre.
Si ritiene necessario chiarire il livello di compa-tibilità tra le previsioni insediative e la sussistenzadi tali componenti del sistema idrogeomorfologico.
3.3 Contesti territorialiPremesso che, come specificato nel DRAG, l’in-
tero territorio comunale va suddiviso in contestiurbani e rurali e che per questi ultimi si intendono leparti del territorio ove i caratteri dominanti sonoquelli paesistico-ambientali o produttivi anch’essiarticolati in base a considerazioni integrate di tipoambientale, paesaggistico, produttivo/colturale e/oinsediativo, si rileva che il PUG di Turi individuanegli elaborati grafici solo due contesti rurali diprogetto: contesto periurbano da riqualificare econtesto a prevalente valore ambientale e paesaggi-stico coincidente con le aree di pertinenza dellelame.
Si ritiene dunque necessario articolare maggior-mente i contesti rurali anche in relazione ai valoridi paesaggio riconosciuti come invarianti struttu-rali ed estendere la loro individuazione all’interoterritorio extraurbano.
Si ritiene necessario inoltre chiarire nelle NTA ilrapporto tra norme di tutela delle invarianti strut-turali (ATD) e norme urbanistiche dei contestirurali così come ridefiniti. Nello specifico è neces-sario precisare nelle norme relative ai contestirurali (zone E) che contestualmente sono da rispet-tare i regimi di tutela e le prescrizioni di base delleinvarianti strutturali ATD, ivi presenti.
4. ConclusioniAttese le innanzi evidenziate carenze del PUG di
Turi, relative alla individuazione e disciplina deibeni paesaggistici, si attesta la non compatibilitàrispetto al Piano Urbanistico Territoriale Tematicoper il Paesaggio (PUTT/P) ai sensi dell’art.11 dellaL.r. n.20/2001.””
CONCLUSIONI DELL’ISTRUTTORIA RE-GIONALE
Conclusivamente, attese le innanzi evidenziatecarenze ed incongruenze complessive del PUG delComune di Turi relative agli aspetti paesaggistici,urbanistici ed ambientali, per lo stesso strumentocomunale allo stato degli atti non è possibile atte-stare - in questa fase - la sua compatibilità ai sensidell’art. 11 della L.r. n. 20/2001.
Tutto ciò premesso, per le motivazioni e neilimiti e termini richiamati nella relazione innanziesposta, si propone alla Giunta di NON ATTE-STARE, ai sensi dell’art. 11 -commi 7° e 8°- dellaL.r. n.20/2001 la compatibilità del PUG delComune di TURI rispetto alla L.R. 20/2001.
Resta nelle facoltà dell’Amministrazione Comu-nale di indire conferenza di servizi, ai sensi del-l’art.11 -comma 9° e segg.- della L.r. n.20/2001, aifini del conseguimento del controllo positivo.””
Il presente provvedimento appartiene alla sferadelle competenze della Giunta Regionale cosìcome puntualmente definite dall’art. 4 - comma 4°- lettera “d)” della l.r. n.7/97.
“COPERTURA FINANZIARIA AI SENSIDELLA L.R. N.28/2001”
La presente deliberazione non comporta implica-zioni di natura finanziaria sia di entrata che di spesae dalla stessa non deriva alcun onere a carico delbilancio regionale.
L’Assessore alla Qualità del Territorio, sullascorta delle risultanze istruttorie sopra riportate,propone pertanto alla Giunta l’adozione del conse-guente atto finale.
LA GIUNTA
UDITA la relazione e la conseguente propostadell’Assessore alla Qualità del Territorio;
VISTE le dichiarazioni poste in calce al presenteprovvedimento;
Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 147 del 10-10-2012
A voti unanimi e palesi espressi nei modi dilegge,
DELIBERA
DI FARE PROPRIA la relazione dell’Asses-sore alla Qualità del Territorio, nelle premesseriportata;
DI NON ATTESTARE conseguentemente, aisensi dell’art. 11 - commi 7° e 8°- della L.r.n.20/2001, per le motivazioni e nei limiti e terminirichiamati nella relazione nelle premesse riportata(qui intesi in toto riportati e condivisi), la compati-bilità del PUG del Comune Turi rispetto alla L.R.20/2001;
DI DEMANDARE al Servizio Urbanistica lanotifica del presente atto al Sindaco del Comune diTuri, per gli ulteriori adempimenti di competenza;
DI PROVVEDERE alla pubblicazione del pre-sente atto sul Bollettino Ufficiale della RegionePuglia.
Il Segretario della Giunta Il Presidente della GiuntaTeresa Scaringi Dott. Nichi Vendola
_________________________
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO-NALE 2 ottobre 2012, n. 1944
Approvazione del “Piano contenente le primemisure di intervento per il risanamento della Qua-lità dell’Aria nel quartiere Tamburi (TA)” per gliinquinanti Benzo(a)Pirene e PM10, redatto aisensi dell’art. 9 comma 1 e 2 del D.Lgs. 155/2010.
L’Assessore alla Qualità dell’Ambiente, LorenzoNicastro, sulla base dell’istruttoria espletata dalfunzionario Ing. Claudia E. de Robertis e confer-mata dal Dirigente del Servizio Ecologia, Ing.Antonello Antonicelli, riferisce quanto segue.
PREMESSO CHE1) Con provvedimento n.1474 del 17/07/2012 la
Giunta Regionale ha adottato il documento di“Piano contenente le prime misure di risana-
mento della qualità dell’Aria nel quartiere Tam-buri (TA)”, dando avvio alla Verifica di assog-gettabilità a VAS del Piano stesso nelle moda-lità previste dall’art. 12 del D.lgs. 152/2006,individuando la Giunta Regionale come autoritàprocedente, l’Ufficio Programmazione, Poli-tiche Energetiche, VIA e VAS della RegionePuglia (come stabilito dalla Circolare n. 1/2008ex DGR n. 981 del 13.06.2008) come autoritàcompetente e demandando all’Assessorato allaQualità dell’Ambiente, Servizio Ecologia -Autorità Ambientale, la redazione del rapportopreliminare ex art. 12 del D.lgs. 152/06.
2) Il Piano adottato ha altresì previsto che:• le aziende ricadenti nell’area industriale di
Taranto - Statte ed inserite nel campo diapplicazione dell’AIA (parte seconda delD.Lgs. 152/06) e rientranti nelle fattispecie dicui ai paragrafi 5.1.3, 5.1.4, 5.1.6 del Pianostesso, predisponessero argomentate relazionitecniche per definire e programmare tutti gliinterventi/operazioni da mettere in campo perrendere operative le misure prescritte, da tra-smettere alla Regione Puglia ed Arpa Puglia;
• lo stabilimento ILVA, in merito a quantoprescritto al par. 5.1.2 del Piano, predispo-nesse e trasmettesse alla Regione Puglia edArpa Puglia una argomentata relazione tec-nica in cui programmare gli interventi/ope-razioni da mettere in campo durante i WindDays per ottemperare alla riduzione almenodel 10% del numero di operazioni di carica-mento, sfornamento e spegnimento del cokerispetto ad una giornata tipo o, in alterna-tiva, dimostrasse che altre tipologie di accor-gimenti in sostituzione di tali prescrizioni,avrebbero portato alla riduzione delle emis-sioni diffuse di B(a)P di almeno il 10%;
• di demandare ad ARPA Puglia il compito divalutare dette relazioni tecniche;
• di demandare al Tavolo Tecnico con gli Entiterritoriali interessati (Arpa Puglia, ASLTaranto, Comune di Taranto, Provincia diTaranto) già in essere, la valutazione dellostato di attuazione delle misure del Piano el’incidenza sullo stato di qualità dell’arianella zona di interesse;
CONSIDERATO CHE3) Con Determinazione Dirigenziale del Settore
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Ecologia n. 191 del 18/09/2012 il “Piano con-tenente le prime misure di intervento per il risa-namento della Qualità dell’Aria nel quartiereTamburi (TA) per gli inquinanti Benzo(a)Pirenee PM10” è stato escluso dalla procedura di valu-tazione ambientale strategica di cui agli articolida 13 a 18 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i., a condi-zione che si rispettino le seguenti prescrizioni:• Predisporre un piano di monitoraggio che pre-
veda, unitamente alla rilevazione dei datisulla qualità dell’aria, indicatori di tipo pre-stazionale, quindi legati alle azioni di Piano,che permettano di monitorare l’efficacia dellemisure previste. Tale piano dovrà individuarei ruoli e le responsabilità, nonché le modalitàdi attuazione e di pubblicazione degli esitidello stesso.
• Prevedere che nelle relazioni tecniche predi-sposte dalle aziende interessate dal Pianovenga verificato il regime vincolistico pre-sente in modo da acquisire, se necessari, ipareri di competenza sugli interventi/opera-zioni da mettere in campo per rendere opera-tive le misure prescritte.
4) Con nota prot. n. 6342 del 02/08/2012 è statanotificata ai soggetti privati la DGR n. 1474 del17/07/2012 di adozione del Piano per dare avvioagli adempimenti conseguenti;
5) I soggetti ILVA, EniPower, Amiu Taranto, Ital-cave, Taranto Energia, Eni raffineria, Cementir,Hydrochemical, rispettivamente con note prot.A00 003 n.1421 del 4/9/2012, A00 089 n. 7061del 06/09/2012, A00 089 n. 7488 del19/09/2012, A00 089 n. 6909 del 03/09/2012,A00 089 n. 7304 del 06/09/2012, A00 089 n.7060 del 06/07/2012, A00 089 n. 7184 del11/09/2012, A00 089 n.7292 del 14/09/2012hanno trasmesso le citate relazioni tecniche;
6) Con nota prot. n. 7344 del 14/09/2012 è statatrasmessa ai Custodi Giudiziari di ILVA S.p.A.la relazione tecnica prodotta dall’azienda afirma del Direttore dello stabilimento conte-nente le proposte modalità di attuazione delPiano di Risanamento, chiedendo di conoscerese la stessa fosse condivisa dal Gestore delloStabilimento come individuato dalle disposi-zioni di Magistratura;
7) Con nota prot. n. 7768 del 24/09/2012 è statoacquisito il report contenente i primi adempi-menti in capo ad Arpa Puglia per l’attuazione del
Piano contenente:• la codifica dei wind days e le modalità di
comunicazione degli stessi;• la valutazione delle relazioni tecniche di
cui ai paragrafi 5.1.2, 5.1.3, 5.1.4, 5.1.6 del“Piano contenente le prime misure di inter-vento per il risanamento della Qualità del-l’Aria nel quartiere Tamburi (TA) per gliinquinanti Benzo(a)Pirene e PM10”;
• l’individuazione delle modalità di monito-raggio e controllo delle attività messe incampo da parte delle aziende, durante i winddays;
• l’aggiornamento dei dati di concentrazioneB(a)P e PM10 rilevati dalle centraline delquartiere Tamburi.
8) In data 24 settembre, presso la sede dellaRegione Puglia - Servizio Ecologia, giustaconvocazione prot. n. AOO_089-7503 del19/09/2012, si è svolta la riunione del TavoloTecnico a valle dell’adozione del Piano (presentiRegione Puglia, Provincia di Taranto, ArpaPuglia, Comune Taranto, Dipartimento Preven-zione ASL Taranto), per condividere le valuta-zioni effettuate da Arpa di cui al citato prot. n.7768 del 24/09/2012, e per definire e program-mare tutti gli interventi/operazioni da mettere incampo per rendere operative le misure prescrittenel Piano;
9) In detta seduta il Tavolo Tecnico, come meglioesplicitato nel verbale di Tavolo in merito allavalutazione delle relazioni tecniche visionateprodotte dalle aziende, ha stabilito che:• Poiché per lo Stabilimento ILVA le misure
individuate dall’azienda nella relazione tec-nica prodotta sono risultate nel complessonon soddisfacenti, l’azienda dovrà:1. ridurre, in merito agli adempimenti di cui
al par. paragrafo 5.2.1 del Piano (ridu-zione del 10% dell’emissione di BaP dallecokerie durante i wind days), durante iWind Days, di almeno il 10% rispettoad una giornata tipo il numero di opera-zioni di caricamento, sfornamento e spe-gnimento del coke;
2. ridurre, in merito agli adempimenti di cuial par. paragrafo 5.4.1 del Piano (ridu-zione del 10% delle emissioni convogliatedurante i wind-days), durante i WindDays, il flusso di massa di emissioni in
Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 147 del 10-10-2012
aria di BaP e PM10, del 10% rispetto aivalori medi giornalieri, relativamente aipunti di emissione aventi portata maggioreo uguale a 100.000 Nm3/h. Il Tavoloaltresì specifica che la riduzione è da con-seguirsi in modo complessivo per l’in-tero stabilimento ILVA, sia pure limitata-mente al complesso delle emissioni con-vogliate superiori alla portata indicata(cioè quelle più salienti); pertanto unaminore riduzione di un camino “x”potrebbe essere compensata con una mag-giore riduzione su altri impianti, conse-guendo così, complessivamente, l’attesadiminuzione emissiva del 10%;
3. porre in essere, in merito agli adempi-menti di cui al par. paragrafo 5.1.3 delPiano (riduzione delle emissioni diffuse diPM10 durante i wind days), durante iWind Days, tutte le misure proposte nellarelazione tecnica prodotta; il Tavolo altresìspecifica che anche nel caso di giorni suc-cessivi caratterizzati da elevato trasportoeolico degli inquinanti sulla città, dovràessere profuso un maggiore impegnoaziendale per garantire la riduzione del10% di tutte le attività connesse alla movi-mentazione di materiali polverulenti;
4. provvedere. in merito agli adempimentidi cui al par. paragrafo 5.1.6 del Piano(Misure da applicare al comparto indu-striale durante l’intero l’anno solare), allacompleta copertura degli stoccaggi esi-stenti all’aperto, formalizzando un cronoprogramma delle operazioni di copertura.Nelle more della realizzazione dellacopertura, potrà delocalizzare gli accumulidi tali sostanze in zone poste ad unadistanza dal centro abitato tale da mini-mizzare le quantità di polveri trasportatedal vento nelle zone urbane (quartiereTamburi) e comunque poste a distanza noninferiore a 4 km dalla s.s. 7 nel tratto chesepara il rione Tamburi dallo stabilimentoILVA o dovrà, come indicato dall’azienda,ridurre del 19% la giacenza media annuaespressa in unità di peso dei cumuli all’a-perto rispetto alla giacenza media annuadell’anno 2011. Tale misura dovrà essereimmediatamente efficace. Il Tavolo altresì
specifica che la copertura degli stoccaggipresenti all’aperto, risulta necessaria e ledue ulteriori misure sono da realizzare“nelle more” della prima, cioè nell’inter-vallo di tempo necessario alla realizza-zione della copertura. ILVA avrebbe cioèdovuto presentare una programmazionetemporale di realizzazione della copertura,ed associare a ciò l’applicazione delle duemisure di delocalizzazione dello stoc-caggio e di ottimizzazione nella gestionedei cumuli, con diminuzione delle gia-cenze;
5. notificare alle autorità competenti, lemodalità di attuazione delle misure pre-viste;
• poiché il Custode dell’impianto ILVA diTaranto non ha riscontrato alla citata notaprot. n. 7344 del 14/09/2012, attesa l’urgenzadelle decisioni da intraprendere in ordine alprocedimento di che trattasi, venganocomunque confermate le indicazioni emersenella seduta del 24/09/2012 e richiamate alpunto precedente, ferme restando le integra-zioni/valutazioni che il custode giudiziariopotrà riferire in un successivo momento;
• per gli impianti Eni Raffineria ed ENIPower, le società dovranno:1. ottemperare alle prescrizioni già indivi-
duate nel Piano al par. 5.4.1 (riduzione del10% delle emissioni convogliate durante iwind-days);
2. porre in essere tutte le misure propostenelle relazioni tecniche. Per ENI raffi-nerie, la riduzione delle emissioni da otte-nere al camino dovrà essere conseguita aprescindere da quanto emergerà dallamodellazione di cui a pagina 7 del reportprodotto e dovrà essere comunque coe-rente con quanto richiesto al par. 5.4.1 delPiano;
3. redigere una relazione complessivaannuale che correli gli eventi transitoricon le giornate di WindDays (solo per ENIraffinerie);
• la valutazione della effettiva riduzione delleemissioni di cui al par. 5.4.1 del Piano per gliimpianti Eni Raffineria ed ENI Power avverràattraverso il sistema di rilevazione SME;
• per l’impianto Cementir la società dovrà:
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34477Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 147 del 10-10-2012
1. ottemperare alle prescrizioni già indivi-duate nel Piano;
2. porre in essere tutte le misure propostenella relazione tecnica e ridurre il terminedi completamento delle opere ivi indicate;
3. provvedere comunque, nell’impossibi-lità, come dichiarato nella relazione tec-nica, di effettuare una filmatura deicumuli, ad una adeguata bagnatura deglistessi;
• per l’impianto Amiu Taranto la societàdovrà:1. porre in essere tutte le misure proposte
nella relazione tecnica;2. nelle more dell’impermeabilizzazione
del piazzale e della copertura dellescorie, garantirne comunque adeguatacopertura;
• per l’impianto Taranto Energia la societàdovrà:1. ottemperare alle prescrizioni già indivi-
duate nel Piano;2. porre in essere tutte le misure proposte
nella relazione tecnica, ferma restando lanecessità di verificarne, in occasione deglieventi di wind-days, l’effettiva riduzioneemissiva ottenuta che dovrà esserecomunque coerente con quanto richiesto alpar. 5.4.1 del Piano;
• per l’impianto Italcave la società dovrà:1. porre in essere tutte le misure proposte
nella relazione tecnica;2. effettuare la filmatura dei cumuli (una
volta formati), anche se inferiori a 4 metridi altezza;
• quanto dichiarato nella relazione tecnicaprodotta da Hydrochemical, ovvero di nonrientrare tra le aziende potenzialmente sor-genti emissive di PM10 e benzo(a)pirene inquanto non presenta cumuli all’aperto dimateriali polverulenti e non effettua processia caldo, può ritenersi non in contrasto con ilciclo produttivo svolto;
• vengano esplicitate in maggior dettaglioalcune delle misure di intervento individuatenel Piano e pertanto:1. tutte le attività indicate nel Piano come
“operazioni di ripresa dei materiali”, ven-gono meglio definite come “tutte le attivitàconnesse alla movimentazione di materialipolverulenti”.
2. La riduzione della velocità massima con-sentita dei mezzi su pista di cui al par.5.1.3 dovrà essere intesa come velocitàcomunque non superiore ai 10 km orari; learee di validità di detta prescrizionedovranno essere intese quelle oggetto delpiano e quelle ad esse funzionalmente con-nesse.
3. Le operazioni indicate al paragrafo 5.1.3e 5.1.6 dovranno intendersi come riguar-danti anche l’area portuale, e pertantol’autorità portuale dovrà notificare alleaziende e alle Amministrazioni operanti intale ambito la necessità di adeguarsi allestesse anche nella propria zona di compe-tenza.
4. La “ giornata tipo” è da intendersi, perle emissioni convogliate come la mediadei valori SME (quando presenti) per i 30gg precedenti (esclusi i WindDays); inassenza di SME, la metodologia di valuta-zione della “giornata tipo” dovrà essereesplicitata all’interno del report da predi-sporre in concomitanza dei WindDays, edovrà comunque far riferimento ai 30 ggantecedenti.
5. Le indicazioni di cui al par. 5.4 dovrannointendersi estese anche alle attività dellaMarina Militare, non citata nel Piano permero errore materiale.
• di effettuare la comunicazione dei WindDaysai soggetti privati, attraverso una mail certifi-cata oltre ad un sms da recapitare (H24 egiorni festivi) ad un numero telefonicofacente capo ad un responsabile esplicita-mente individuato dalle aziende stesse.
• di rendere immediatamente efficaci tutte lemisure di Piano individuate.
ATTESA10) l’urgenza legata al potenziale quadro di peri-
colo per la salute umana per patologie di tiporespiratorio nel territorio in esame (quartiereTamburi);
TUTTO QUANTO SOPRAPREMESSO SI PROPONE
1) di approvare in via definitiva il documento di“Piano contenente le prime misure di risana-
Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 147 del 10-10-2012
mento della qualità dell’Aria nel quartiereTamburi (TA)” allegato alla DGR n.1474 del17/07/2012 esplicitando in miglior dettaglio,come proposto dal Tavolo Tecnico, alcune dellemisure di intervento individuate nel Piano e per-tanto:• di meglio definire tutte le attività indicate
nel Piano come “operazioni di ripresa deimateriali”, come “tutte le attività connessealla movimentazione di materiali polveru-lenti”;
• di intendere la riduzione della velocità mas-sima consentita dei mezzi su pista di cui alpar. 5.1.3 come velocità comunque non supe-riore ai 10 km orari e di intendere che le areedi validità di detta prescrizione dovrannoessere quelle oggetto del piano e quelle adesse funzionalmente connesse;
• di intendere le operazioni indicate al para-grafo 5.1.3 e 5.1.6 come riguardanti anchel’area portuale e pertanto di prescrivere chel’Autorità portuale notifichi alle aziende ealle Amministrazioni coinvolte, la necessitàdi adeguarsi alle indicazioni di Piano anchenelle zona portuali;
• di intendere la “giornata tipo”, per le emis-sioni convogliate, come la media dei valoriSME (quando presenti) per i 30 gg prece-denti (esclusi i WindDays); di intendere che,in assenza di SME, la metodologia di valuta-zione della “giornata tipo” dovrà essere espli-citata all’interno del report da predisporre inconcomitanza dei WindDays, e dovràcomunque far riferimento ai 30 gg antece-denti;
• di intendere che le indicazioni di cui al par.5.4 dovranno essere estese anche alle attivitàdella Marina Militare, non citata nel Piano permero errore materiale;
2) di recepire le prescrizioni contenute nellaDeterminazione Dirigenziale del Settore Eco-logia n. 191 del 18/09/2012 di esclusone dallaprocedura di valutazione ambientale strategicariportate in narrativa impegnando il ServizioEcologia ad eseguire le prescrizioni ivi conte-nute anche attraverso la definizione di un suc-cessivo piano organico di monitoraggio;
3) di considerare parte integrante del Piano le deci-sioni del Tavolo Tecnico riportate in narrativa,
prese a valle della valutazione delle relazionitecniche prodotte dalle aziende;
4) di rendere immediatamente esecutive le indica-zioni contenute nel Piano e le decisioni prese dalTavolo di cui al punto 3 precedente;
5) di notificare il presente Atto alle Autorità indi-viduate nel Piano per il seguito di competenza;
6) di dare immediato avvio alla comunicazione,da parte di Arpa Puglia, dei futuri wind daysalle aziende individuate.
COPERTURA FINANZIARIA AI SENSIDELLA LEGGE REGIONALE N.28/2001
La presente Deliberazione non comporta impli-cazioni di natura finanziaria sia di entrate che dispesa e dalla stessa non deriva alcun onere a caricodel bilancio regionale
Tutto quanto sopra esposto, l’Assessore alla Qua-lità dell’Ambiente, sulla base delle risultanze istrut-torie e delle motivazioni innanzi espresse, proponealla Giunta Regionale l’adozione della presentedeliberazione ai sensi della L.R. n. 7/1997, art. 4,comma 4, lettere d), f) e k).
LA GIUNTA
udita la relazione e la conseguente proposta del-l’Assessore alla Qualità dell’Ambiente;
viste le sottoscrizioni apposte in calce al pre-sente provvedimento da parte del Dirigente delServizio Ecologia;
a voti unanimi, espressi nei modi di legge;
DELIBERA
1) di fare propria la relazione dell’Assessore allaQualità dell’Ambiente che qui si intende inte-gralmente riportata;
2) di approvare in via definitiva il documento di“Piano contenente le prime misure di risana-mento della qualità dell’Aria nel quartiere Tam-buri (TA)” allegato alla DGR n.1474 del17/07/2012 esplicitando in miglior dettaglio,
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come proposto dal Tavolo Tecnico, alcune dellemisure di intervento individuate nel Piano e per-tanto:• di meglio definire tutte le attività indicate
nel Piano come “operazioni di ripresa deimateriali”, come “tutte le attività connessealla movimentazione di materiali polveru-lenti”;
• di intendere la riduzione della velocità mas-sima consentita dei mezzi su pista di cui alpar. 5.1.3 come velocità comunque non supe-riore ai 10 km orari e di intendere che le areedi validità di detta prescrizione dovrannoessere quelle oggetto del piano e quelle adesse funzionalmente connesse;
• di intendere le operazioni indicate al para-grafo 5.1.3 e 5.1.6 come riguardanti anchel’area portuale e pertanto di prescrivere chel’Autorità portuale notifichi alle aziende ealle Amministrazioni coinvolte, la necessitàdi adeguarsi alle indicazioni di Piano anchenelle zona portuali;
• di intendere la “giornata tipo”, per le emis-sioni convogliate, come la media dei valoriSME (quando presenti) per i 30 gg prece-denti (esclusi i WindDays); di intendere che,in assenza di SME, la metodologia di valuta-zione della “giornata tipo” dovrà essere espli-citata all’interno del report da predisporre inconcomitanza dei WindDays, e dovràcomunque far riferimento ai 30 gg antece-denti;
• di intendere che le indicazioni di cui al par.5.4 dovranno essere estese anche alle attivitàdella Marina Militare, non citata nel Piano permero errore materiale.
3) di recepire le prescrizioni contenute nellaDeterminazione Dirigenziale del Settore Eco-logia n. 191 del 18/09/2012 di esclusone dallaprocedura di valutazione ambientale strategicariportate in narrativa impegnando il ServizioEcologia ad eseguire le prescrizioni ivi conte-nute anche attraverso la definizione di un suc-cessivo piano organico di monitoraggio;
4) di considerare parte integrante del Piano le deci-sioni del Tavolo Tecnico riportate in narrativa,prese a valle della valutazione delle relazionitecniche prodotte dalle aziende;
5) di rendere immediatamente esecutive le indica-zioni contenute nel Piano e le decisioni prese dalTavolo di cui al punto 4 precedente;
6) di notificare il presente Atto, a cura del ServizioEcologia, alle Autorità individuate nel Piano peril seguito di competenza;
7) di dare immediato avvio alla comunicazione,da parte di Arpa Puglia, dei futuri wind daysalle aziende individuate;
8) di notificare, a cura del Servizio Ecologia, lapresente Deliberazione a tutti i soggetti interes-sati;
9) di pubblicare il presente provvedimento sul Bol-lettino Ufficiale della Regione Puglia.
Il Segretario della Giunta Il Presidente della GiuntaTeresa Scaringi Dott. Nichi Vendola
_________________________
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO-NALE 2 ottobre 2012, n. 1947
Art. 24, comma 12-bis L.R. 4/2010 s.m.i. - IntesaRegione/Università degli Studi di Bari e Foggiadel 2/12/2011. Nomina Direttore GeneraleAzienda Ospedaliero-Universitaria “Policlinico”di Bari.
L’Assessore alle Politiche della Salute, sulla basedell’istruttoria effettuata dal Responsabile P.O.“Costituzione, organizzazione e verifica organiAziende ed Enti SSR”, confermata dal Dirigentedell’Ufficio Rapporti Istituziionali e dal Dirigentedel Servizio Programmazione Assistenza Ospeda-liera Specialistica, riferisce quanto segue:
L’art. 4, comma 2 del D.Lgs. n. 517/1999, con-cernente la disciplina dei rapporti fra Servizio Sani-tario Nazionale ed Università, stabilisce che ilDirettore Generale delle Aziende Ospedaliero-Uni-versitarie “è nominato dalla Regione, acquisital’intesa con il Rettore dell’università (…) Irequisiti per la nomina a direttore generale delleaziende di cui all’articolo 2, sono quelli stabiliti nel-
Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 147 del 10-10-2012
l’articolo 3-bis del decreto legislativo 30 dicembre1992, n. 502, e successive modificazioni; ai diret-tori generali si applicano gli articoli 3 e seguenti delmedesimo decreto legislativo, ove non derogati dalpresente decreto”.
Con il Regolamento Regionale n. 13 del 18luglio 2008 sono state approvate le disposizioniregolamentari per la disciplina delle Aziende Ospe-daliero-Universitarie della Regione Puglia in attua-zione del citato D.Lgs. n. 517/99. In particolare,l’art. 4 del predetto R.R. n. 13/2008 dispone -riprendendo la normativa nazionale innanzi citata -che il Direttore Generale è nominato dalla Regioneacquisita l’intesa con il Rettore dell’Università inte-ressata.
Successivamente, l’art. 24 della Legge Regio-nale n. 4 del 25 febbraio 2010 ha introdotto nuovemodalità e procedure per la nomina dei Direttorigenerali delle Aziende ed Enti del Servizio Sani-tario Regionale, prevedendo che il competente Ser-vizio dell’Assessorato alle Politiche della Salutepredisponga ed aggiorni annualmente un elencoregionale dei candidati idonei per titoli alla nominadi Direttore generale (co. 1); che la Giunta regio-nale disciplini, con apposito provvedimento, lemodalità di emanazione degli avvisi pubblici fina-lizzati all’aggiornamento annuale dell’elenco di cuial comma 1, i criteri metodologici per la verifica delpossesso dei requisiti previsti dall’articolo 3-bis,comma 4, del D.Lgs. 502/1992 s.m.i., ai fini del-l’inserimento nel suddetto elenco dei candidatiidonei sulla base dei titoli posseduti (co. 3); chesulla base dell’elenco di cui al co. 1, una Com-missione appositamente nominata dalla GiuntaRegionale (co. 4) predisponga, a seguito di idoneavalutazione, un elenco regionale dei candidatiidonei per titoli e colloquio alla nomina di Direttoregenerale delle Aziende ed Istituti del Servizio Sani-tario Regionale (co. 6); che l’individuazione deiDirettori generali della ASL e delle AOU del SSRvenga effettuata dalla Giunta Regionale attingendoal predetto elenco dei candidati idonei per titoli ecolloquio di cui al co. 6.
Tuttavia, il successivo comma 12-bis dello stessoart. 24 L.R. 4/2010 - come novellato dall’art. 1, co.1, lettera b) della L.R. 16 novembre 2010, n. 17 - hadisciplinato in modo specifico la nomina del Diret-tore generale delle Aziende ospedaliero-universi-tarie, stabilendo che la stessa “è effettuata dalla
Giunta regionale ai sensi dell’articolo 4, comma 1,del decreto legislativo 21 dicembre 1999, n. 517(Disciplina dei rapporti fra Servizio sanitarionazionale e università, a norma dell’articolo 6della legge 30 novembre 1998, n. 419), del decretodel Presidente del Consiglio dei Ministri 24 maggio2001 (Linee guida concernenti i protocolli di intesada stipulare tra regioni e università per lo svolgi-mento delle attività assistenziali delle universitànel quadro della programmazione nazionale eregionale ai sensi dell’articolo 1, comma 2 delD.Lgs. 21 dicembre 1999, n. 517. Intesa, ai sensidell’articolo 8 della legge 15 marzo 1997, n. 59) edell’articolo 4 del Reg. reg. 18 luglio 2008, n. 13(Disposizioni regolamentari per la disciplina delleaziende ospedaliero-universitarie della regionePuglia ai sensi del D.Lgs. 517/1999), prevedendosil’acquisizione dell’intesa con il rettore dell’Univer-sità”.
La Corte Costituzionale, inoltre, nell’ambito delgiudizio di legittimità promosso dalla Presidenzadel Consiglio dei Ministri sul predetto art. 24 dellaL.R. 4/2010 s.m.i., con sentenza n. 68/2011 hadichiarato l’illegittimità costituzionale dei commi 1e 3 del citato art. 24 L.R. 4/2010 nella parte in cuinon prevedono un rinvio a Protocolli d’intesa traUniversità e Regione per la definizione dei criterimetodologici per l’individuazione della rosa deicandidati idonei, sulla base dei titoli posseduti,alla nomina di Direttore Generale delle AziendeOspedaliero-Universitarie.
La Giunta Regionale, pertanto, con Delibera-zione n. 432 del 10/3/2011, ha ottemperato allacitata sentenza della Corte Costituzionale, rettifi-cando tutti gli atti relativi al procedimento per laformazione del predetto elenco dei candidati idoneialla nomina di Direttore Generale delle Aziende edEnti SSR ed escludendone la validità con riferi-mento ai Direttori generali delle Aziende Ospeda-liero-Universitarie, per cui si rinviava ad un succes-sivo provvedimento da emanarsi ad avvenuta defi-nizione, nell’ambito di apposito protocollo d’intesaRegione/Università, dei criteri metodologici perl’individuazione dei candidati idonei alla nominasulla base dei requisiti posseduti.
Le Commissioni paritetiche Regione/Universitàdi Bari e di Foggia - istituite dalla Giunta regionaleai sensi dell’art. 6, co. 3 e 4, della L.R. n. 36/1994s.m.i. - nelle more dell’approvazione dei nuovi
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Protocolli d’intesa per la disciplina dell’integra-zione delle attività didattiche, scientifiche ed assi-stenziali delle Facoltà di Medicina, nella sedutacongiunta del 9 giugno 2011 hanno sottoscritto l’in-tesa concernente la definizione dei requisiti neces-sari ai fini dell’idoneità alla nomina di DirettoreGenerale delle Aziende Ospedaliero- Universitariedella Regione Puglia.
Con deliberazione n. 1395 del 24/6/2011 laGiunta Regionale ha approvato, a stralcio dei redi-gendi Protocolli d’Intesa tra la Regione Puglia e leUniversità degli Studi di Bari e di Foggia, il citatoschema di Accordo sottoscritto nella seduta del 9giugno 2011 dalle rispettive Commissioni parite-tiche Regione/Università, concernente la defini-zione dei requisiti necessari per la formazione del-l’elenco dei candidati idonei alla nomina di Diret-tore Generale delle Aziende Ospedaliero-Universi-tarie della Regione Puglia e della procedura relativaall’acquisizione dell’intesa con il Rettore dell’Uni-versità interessata.
In particolare, il predetto schema di Accordo hastabilito che: “Per ciò che riguarda la procedura dinomina del Direttore Generale, che ai sensi del-l’art.24, co.12 L.R. 4/2010 come successivamentemodificato dall’art.1, co.1, lett.b) L.R. 17/2010 edalla sentenza della Corte Costituzionalen.68/2011, prevede l’acquisizione dell’intesa con ilrettore dell’Università, si stabilisce quanto segue. Ilcompetente Servizio Programmazione AssistenzaOspedaliera e Specialistica dell’Assessorato allePolitiche della Salute predispone apposito avvisopubblico per la formazione dell’elenco degli idoneialla nomina di Direttore Generale delle AziendeOspedaliero-Universitarie del SSR della RegionePuglia, con il recepimento dei requisiti di accessoconcordati con i Rettori delle Università degliStudi di Bari e di Foggia ed innanzi riportati. Aconclusione della relativa istruttoria, la GiuntaRegionale procede all’approvazione dell’elencodegli idonei per titoli, corredato dei relativi curri-cula, ed alla pubblicazione dello stesso elenco sulBollettino Ufficiale della Regione Puglia.
Una volta approvato l’elenco dei candidati idoneiper titoli, la Giunta Regionale delega l’Assessorealle Politiche della Salute ad acquisire l’intesa conil Rettore dell’Università di riferimento sul nomina-tivo del candidato da nominare nell’ambito del pre-detto elenco.
Acquisita l’intesa, la Giunta Regionale nomina ilDirettore Generale dell’Azienda Ospedaliero-Uni-versitaria”.
Con la stessa D.G.R. n. 1395/2011 la GiuntaRegionale ha altresì disposto che il predettoAccordo fosse sottoposto alla sottoscrizione delPresidente della Giunta Regionale e dei Rettoridelle Università degli Studi di Bari e Foggia.
Conseguentemente, in data 2 dicembre 2011, ilPresidente della Regione Puglia ed i Rettori delleUniversità di Bari e Foggia hanno sottoscritto l’“Intesa tra la Regione Puglia e le Università degliStudi di Bari e di Foggia per la definizione deirequisiti e della procedura di nomina a Direttoregenerale delle Aziende Ospedaliero-Universitariedella Regione Puglia”, giusta nota della SegreteriaParticolare del Presidente della Giunta Regionaleprot. n. 5644/SP del 6/12/2011.
Con la D.G.R. n. 733 del 23/4/2012 la GiuntaRegionale ha approvato lo schema di avviso pub-blico per la formazione dell’elenco dei candidatiidonei alla nomina di Direttore Generale delleAziende Ospedaliero- Universitarie del ServizioSanitario Regionale, elaborato sulla base dei requi-siti e delle procedure di nomina stabilite nella pre-detta Intesa Regione/Università del 2/12/2011, fis-sando in trenta giorni dalla pubblicazione dell’av-viso sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Ita-liana il termine per la presentazione delle istanze daparte dei candidati.
Con la medesima D.G.R. 733/2012 la GiuntaRegionale ha dato mandato all’Ufficio RapportiIstituzionali del Servizio Programmazione Assi-stenza Ospedaliera e Specialistica per tutti gliadempimenti conseguenti, ivi compresa l’istruttoriadelle istanze presentate dai candidati, da espletarsisulla base dei requisiti contenuti nell’Intesa del2/12/2011 e la conseguente formulazione dell’e-lenco degli idonei per titoli.
L’Avviso pubblico innanzi indicato è stato pub-blicato in estratto nella Gazzetta Ufficiale dellaRepubblica Italiana n. 39 del 22/05/2012. Pertanto,in data 21 giugno 2012 sono scaduti i termini per lapresentazione delle istanze.
Con la Deliberazione n. 1790 dell’11/9/2012 èstato approvato l’elenco dei candidati idonei allanomina di Direttore Generale delle Aziende Ospe-daliero-Universitarie del Servizio Sanitario dellaRegione Puglia.
Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 147 del 10-10-2012
Con la stessa D.G.R. n. 1790/2012 la GiuntaRegionale ha delegato l’Assessore alle Politichedella Salute “in tutti i casi in cui si renda necessarioprocedere alla nuova nomina del Direttore Generaledi Azienda Ospedaliero-Universitaria del ServizioSanitario della Regione Puglia - ad acquisire l’in-tesa con il Rettore dell’Università di riferimento sulnominativo del candidato da nominare nell’ambitodel predetto elenco” ed ha stabilito, nel contempo,che “ad avvenuta acquisizione dell’intesa con l’U-niversità interessata, la Giunta regionale procederàalla designazione del candidato prescelto ed allasuccessiva nomina dello stesso, previa verificadell’insussistenza delle casuse di incompatibilitàe di ineleggibilità ai sensi della D.G.R. n.2770del 14/12/2010”.
Occorre far presente, al riguardo, che il Decretolegge n. 158 del 13/9/2012, all’art. 4, co. 1, lett. a)ha sostituito il comma 3 dell’art. 3-bis delD.Lgs. 502/1992 come segue: “ all’articolo 3-bis,il comma 3 è sostituito dal seguente: “3. Laregione provvede alla nomina dei direttori generalidelle aziende e degli enti del Servizio sanitarioregionale, attingendo obbligatoriamente all’elencoregionale di idonei, ovvero agli analoghi elenchidelle altre regioni, costituiti previo avviso pubblicoe selezione effettuata da parte di una commissionecostituita in prevalenza da esperti indicati da quali-ficate istituzioni scientifiche indipendenti dallaregione medesima, di cui uno designato dall’A-genzia nazionale per i servizi sanitari regionali,senza nuovi o maggiori oneri. Gli elenchi sonoperiodicamente aggiornati. Alla selezione si accedecon il possesso di laurea magistrale e di adeguataesperienza dirigenziale, almeno quinquennale, nelcampo delle strutture sanitarie o settennale neglialtri settori, con autonomia gestionale e con direttaresponsabilità delle risorse umane, tecniche o finan-ziarie, nonchè del requisito dell’età anagrafica nonsuperiore a 65 anni, alla data della nomina. Laregione assicura adeguate misure di pubblicitàdella procedura di conseguimento della medesima,delle nomine e dei curricula, nonchè di trasparenzanella valutazione degli aspiranti. Resta ferma l’in-tesa con il Rettore per la nomina del direttore gene-rale di aziende ospedaliero universitarie”.
Tuttavia, come espressamente previsto dal suc-
cessivo comma 2 dello stesso art. 4, “le modificheintrodotte dal comma 1 agli articoli 3-bis, comma 3,e 15 del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n.502, e successive modificazioni, non si applicanoai procedimenti di nomina dei direttori generalidelle aziende sanitarie locali e delle aziende ospe-daliere, nonchè dei direttori di struttura complessa,pendenti alla data di entrata in vigore del presentedecreto”.
Dunque, atteso che il procedimento di nomina inoggetto risulta attivato precedentemente rispettoalla data di entrata in vigore del predetto Decretolegge e, dunque, alla medesima data risulta pen-dente, rientrando nella fattispecie di cui al citato art.4, co.2, le procedure di cui all’art. 4, co. 1 non risul-tano applicabili.
Pertanto, considerato che:- Con Deliberazione n. 1511 del 5/08/2008 la
Giunta Regionale aveva nominato il dott.Vitangelo Dattoli quale Direttore Generale del-l’Azienda Ospedaliero-Universitaria “Policli-nico” di Bari per un periodo di anni quattro adecorrere dalla data di insediamento (avvenutoin data 5 agosto 2008) e che, quindi, il predettoincarico è scaduto in data 5/8/2012 e risultaattualmente in regime di prorogatio ex L.444/1994;
- La L. 444/1994, di conversione del D.L.293/1994, dispone che gli organi amministrativisvolgono le funzioni loro attribuite sino alla sca-denza del termine di durata per ciascuno di essiprevisto, termine entro il quale gli stessi devonoessere ricostituiti, e che gli organi amministra-tivi non ricostituiti nel predetto termine possonoessere prorogati per non più di quarantacinquegiorni dalla scadenza del termine medesimo;
- In data 20/9/2012, ai sensi della predetta IntesaRegione/Università del 2/12/2011 e della succes-siva D.G.R. n.1790/2012, l’Assessore alle Poli-tiche della Salute ha acquisito l’intesa del Magni-fico Rettore dell’Università degli Studi di Bari sulnominativo del candidato da nominare qualenuovo Direttore Generale dell’Azienda inparola, individuato nella persona del dott.Vitangelo Dattoli, come da verbale archiviatoagli atti del competente Ufficio Rapporti Istitu-zionali del Servizio Programmazione AssistenzaOspedaliera e Specialistica. In base al predetto
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verbale, infatti, sulla base del curriculum profes-sionale e tenuto conto del lavoro svolto dallostesso in qualità di Direttore Generale uscentedell’Azienda Ospedaliero-Universitaria in que-stione, il dott. Vitangelo Dattoli è stato ritenutocome “il candidato maggiormente idoneo agarantire un progressivo sviluppo e migliora-mento delle performances dell’Azienda tanto intermini di qualità dell’assistenza erogata quantodi didattica e di ricerca”;
- Con Deliberazione n. 1880 del 28/9/2012, per-tanto, la Giunta Regionale ha designato il dott.Vitangelo Dattoli quale Direttore Generale del-l’Azienda Ospedaliero-Universitaria “Policli-nico” di Bari, rinviando la nomina dello stesso adun successivo atto giuntale, ad avvenuta verificadell’insussistenza delle cause di incompatibilitàe/o ineleggibilità di cui all’art. 3, commi 9 e 11,D.Lgs. n. 502/1992 s.m.i., il cui accertamentosegue le designazioni e precede le nomine standoal disposto della D.G.R. n. 2770 del 14/12/2010 -“Provvedimenti di nomina in Enti e/o Organismi.Disposizioni normoprocedurali per la trasparenzae la semplificazione”;
- Il Servizio Programmazione Assistenza Ospe-daliero e Specialistica, con nota prot. n.A00_151-10300 dell’1/10/2012, ha trasmesso aldott. Vitangelo Dattoli la predetta D.G.R. n.1880/2012 ed ha richiesto, ai fini della successivanomina, apposita dichiarazione resa ai sensi delD.P.R. n.445/2000 ed attestante l’insussistenzadelle cause di incompatibilità di cui all’art.3,commi 9 e 11, del D.Lgs. n. 502/92 s.m.i.;
- Il dott. Vitangelo Dattoli, con nota acquisita agliatti del Servizio Programmazione AssistenzaOspedaliera e Specialistica con prot. n.A00_151-10341 del 2/10/2012, ha dichiarato, aisensi del DPR n.445/2000, l’insussistenza dellecause di incompatibilità di cui all’art. 3, comma 9del D.Lgs. n. 502/92 s.m.i. nonchè l’inesistenzadi procedimenti penali e carichi penali pendenti dicui al comma 11 dello stesso art. 3, del D.Lgs n.502/92 s.m.i.
Per quanto sopra, sussistono tutte le condizionistabilite dall’art. 24, co. 12-bis della L.R. 4/2010s.m.i. per procedere alla nomina del dott. VitangeloDattoli quale Direttore Generale dell’AziendaOspedaliero Universitaria “Policlinico” di Bari.
A tale proposito si rammenta che il rapporto dilavoro del Direttore generale, a norma dell’art. 3-bis, co. 8 del D.Lgs. 502/1992 s.m.i., è esclusivo eregolato da contratto di diritto privato, di duratanon inferiore a tre e non superiore a cinque anni, edè rinnovabile.
Il Direttore generale nominato con il presenteschema di provvedimento sarà tenuto a sottoscri-vere, ai sensi del combinato disposto dell’art. 3-bis,co. 8 del D.Lgs. 502/1992 s.m.i. e dell’art. 1 delDPCM 19 luglio 1995, n. 502 s.m.i., un contratto didiritto privato con la Regione Puglia secondo loschema approvato con apposito atto dalla GiuntaRegionale.
Al Direttore Generale, spetta il trattamento eco-nomico previsto dal D.P.C.M. n. 502/1995 s.m.i.,con le decurtazioni di cui alla L. 133/2008, alla L.122/2010 ed alla L.R. 1/2011, come espressamentestabilito dalla Giunta Regionale con D.G.R. n. 1874del 31/8/2011.
Il predetto trattamento economico è integrato, aisensi dell’art. 1, co. 5 del D.P.C.M. n. 502/1995s.m.i., di un’ulteriore quota, fino al 20 (venti) percento dello stesso, da corrispondersi previa posi-tiva valutazione, il cui procedimento è disciplinatodal Protocollo d’Intesa Regione/Università degliStudi di Bari, della realizzazione degli obiettivigestionali di carattere economico-finanziario stabi-liti annualmente dalla Giunta Regionale.
Si fa presente che agli oneri derivanti dal pre-sente schema di provvedimento l’Azienda deve farfronte, a carico del proprio bilancio, con la quotaFSR annualmente assegnata attraverso il Docu-mento di Indirizzo Economico-Funzionale.
Si propone inoltre di assegnare al Direttore gene-rale nominato con il presente schema di provvedi-mento i seguenti obiettivi di mandato, anche inrelazione al Piano di Rientro 2010-2012 appro-vato con L.R. n. 2/2011:1) Attuazione dei protocolli di intesa Regione-
Università;2) Utilizzo sistema di contabilità analitica per
centri di costo e di responsabilità, che consentaanalisi comparative di costi, rendimenti e risul-tati;
3) Adeguamento del sistema informativo-conta-bile alle disposizioni del D.Lgs. 118/2011 esuccessive modificazioni ed integrazioni,nonché alle direttive regionali in materia;
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4) Attuazione della programmazione regionale inmateria di rete ospedaliera;
5) Contenimento della spesa farmaceutica ospeda-liera, con particolare riferimento alla razionaliz-zazione dell’acquisto di farmaci e dispositivimedici ed alla definizione degli obiettivi asse-gnati ai direttori delle Unità Operative;
6) Rideterminazione dotazione organica ed ade-guamento dei fondi contrattuali aziendali pre-visti dai CCNL entro i limiti fissati dalla nor-mativa nazionale e regionale vigente;
7) Contenimento della spesa del personale entro ilimiti fissati dalla normativa nazionale e regio-nale vigente;
8) Riduzione ricorso a prestazioni sanitarieaggiuntive ex artt. 54-55 CCNL nei limiti pre-visti e con le modalità disposte da leggi o prov-vedimenti regionali;
9) Rispetto blocco totale del turn-over, fatte salveeventuali deroghe da parte della Giunta Regio-nale;
10) Adozione atti aziendali recanti adeguamentoalla programmazione regionale vigente, conspecifico riferimento alla revisione parametriminimi per l’identificazione delle struttureorganizzative (semplici, complesse, diparti-mentali);
11) Adozione piano aziendale per il miglioramentodell’appropriatezza delle prestazioni erogate,attraverso il potenziamento dei relativi con-trolli;
12) Rispetto della normativa vigente, degli standarde delle disposizioni regionali in materia diSanità elettronica ed alimentazione dei flussiinformativi regionali;
13) Rispetto accordi di programma sottoscritti perl’utilizzo dei Fondi Comunitari e per gli investi-menti ex art. 20 L. 67/1988;
14) Attuazione del Piano Regionale per il governodei tempi di attesa.
Copertura finanziaria l.r. 28/01La presente deliberazione non comporta implica-
zioni di natura finanziaria sia di entrata che di spesae dalla stessa non deriva alcun onere a carico delbilancio regionale.
Il presente provvedimento rientra nella compe-tenza della Giunta regionale a norma dell’art.4co.4 lettera k) della L.R. 7/97
L’Assessore relatore sulla base delle risultanzeistruttorie come innanzi illustrate propone allaGiunta l’adozione del conseguente atto finale.
LA GIUNTA
Udita la relazione e la conseguente proposta del-l’Assessore;
Viste le sottoscrizioni poste in calce al presenteprovvedimento dal Responsabile P.O., dal Diri-gente dell’Ufficio e dal Dirigente del Servizio;
A voti unanimi espressi nei modi di legge
DELIBERA
Per le motivazioni in premessa illustrate, chequivi si intendono integralmente riportate,
- di prendere atto dell’intesa acquisita dall’Asses-sore alle Politiche della Salute in data 20/9/2012con il Magnifico Rettore dell’Università degliStudi di Bari sul nominativo del candidato danominare quale nuovo Direttore Generale dell’A-zienda Ospedaliero-Universitaria “Policlinico” diBari nella persona del dott. Vitangelo Dattoli;
- di nominare, ai sensi dell’art. 24, comma 12-bisdella L.R. 4/2010 s.m.i. e dell’Intesa RegionePuglia/Università degli Studi di Bari e Foggia del2/12/2011, il dott. Vitangelo Dattoli quale Diret-tore Generale dell’Azienda Ospedaliero-Univer-sitaria “Policlinico” di Bari per un periodo di anni5 (cinque) decorrenti dalla data di insediamento;
- di disporre che il Direttore generale nominatocon il presente provvedimento sottoscriva, aisensi del combinato disposto dell’art. 3-bis, co. 8del D.Lgs. 502/1992 e dell’art. 1 del D.P.C.M. 19luglio 1995, n. 502, un contratto di diritto privatocon la Regione Puglia secondo lo schema appro-vato con apposito atto dalla Giunta Regionale.
- di stabilire che al Direttore Generale nominatocon il presente provvedimento spetti il tratta-mento economico previsto dal DPCM 502/1995
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s.m.i., con le decurtazioni introdotte dall’art. 61della L. 6 agosto 2008, n. 133 e dall’art. 9, co. 2della L. 30 luglio 2010, n. 122, cui la RegionePuglia si è adeguata con l’art.8, co.1 della L.R.1/2011 come espressamente stabilito dalla GiuntaRegionale con DGR n.1874 del 31/8/2011;
- di stabilire altresì che il predetto trattamentoeconomico sia integrato, ai sensi dell’art. 1, co.5 del D.P.C.M. n. 502/1995 s.m.i., di un’ulteriorequota, fino al 20 (venti) per cento dello stesso, dacorrispondersi previa positiva valutazione - il cuiprocedimento è disciplinato dal Protocollo d’In-tesa Regione/Università degli Studi di Bari - dellarealizzazione degli obiettivi gestionali di carattereeconomico-finanziario stabiliti annualmente dallaGiunta Regionale.
- di disporre che agli oneri derivanti dal presenteprovvedimento l’Azienda debba far fronte, acarico del proprio bilancio, con la quota FSRannualmente assegnata attraverso il Documentodi Indirizzo Economico-Funzionale;
- di assegnare al Direttore generale nominatocon il presente atto i seguenti obiettivi di man-dato, rinviando a successivo provvedimento l’in-dividuazione degli obiettivi gestionali annualiunitamente alla relativa metodologia di valuta-zione:1) Attuazione dei protocolli di intesa Regione-
Università;2) Utilizzo sistema di contabilità analitica per
centri di costo e di responsabilità, che con-senta analisi comparative di costi, rendimentie risultati;
3) Adeguamento del sistema informativo-conta-bile alle disposizioni del D.Lgs. 118/2011 esuccessive modificazioni ed integrazioni,nonché alle direttive regionali in materia;
4) Attuazione della programmazione regionalein materia di rete ospedaliera;
5) Contenimento della spesa farmaceutica ospe-daliera, con particolare riferimento alla razio-nalizzazione dell’acquisto di farmaci e dispo-sitivi medici ed alla definizione degli obiettiviassegnati ai direttori delle Unità Operative;
6) Rideterminazione dotazione organica edadeguamento dei fondi contrattuali azien-
dali previsti dai CCNL entro i limiti fissatidalla normativa nazionale e regionalevigente;
7) Contenimento della spesa del personale entroi limiti fissati dalla normativa nazionale eregionale vigente;
8) Riduzione ricorso a prestazioni sanitarieaggiuntive ex artt. 54-55 CCNL nei limiti pre-visti e con le modalità disposte da leggi oprovvedimenti regionali;
9) Rispetto blocco totale del turn-over, fattesalve eventuali deroghe da parte della GiuntaRegionale;
10) Adozione atti aziendali recanti adeguamentoalla programmazione regionale vigente, conspecifico riferimento alla revisione parametriminimi per l’identificazione delle struttureorganizzative (semplici, complesse, diparti-mentali);
11) Adozione piano aziendale per il migliora-mento dell’appropriatezza delle prestazionierogate, attraverso il potenziamento dei rela-tivi controlli;
12) Rispetto della normativa vigente, degli stan-dard e delle disposizioni regionali in materiadi Sanità elettronica ed alimentazione deiflussi informativi regionali;
13) Rispetto accordi di programma sottoscritti perl’utilizzo dei Fondi Comunitari e per gli inve-stimenti ex art. 20 L. 67/1988;
14) Attuazione del Piano Regionale per ilgoverno dei tempi di attesa.
- di dare mandato all’Ufficio Rapporti Istituzionalidel Servizio Programmazione Assistenza Ospeda-liera e Specialistica per tutti gli adempimenti con-seguenti all’adozione del presente provvedi-mento;
- di pubblicare il presente provvedimento sul Bol-lettino Ufficiale della Regione Puglia ai sensidella L.R. n. 13/1994;
- di notificare il presente provvedimento al Ser-vizio Personale.
Il Segretario della Giunta Il Presidente della GiuntaTeresa Scaringi Dott. Nichi Vendola
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