monologo sul male - circolospettacoli.it filenon odiava gli ebrei e non aveva tendenze omicide....

6
Organizzazione Eventi di Cultura e Spettacolo Coop.Sociale Circolo Fratellanza e Pace Sede Legale: via San Bernardino n.12 - 20025 Legnano [email protected] tel. 0331 548766 fax 0331 540239 cell.348.4020646 348.4020648 Per non dimenticare gli e(o)rrori del passato Spettacoli per il pubblico adulto e per le Scuole di ogni ordine e grado. Giornata della Memoria 2019 MONOLOGO SUL MALE Nulla di diabolico, nulla di geniale tratto da: “LA BANALITA' DEL MALE” di Hannah Arendt regia RAMONA FASULO scritto e interpretato da MARIANGELA MARTINO consulenza storico-filosofica Professor G. Cottini Quando l'uomo realizza nell'ideologia se stesso, un velo cala sulla realtà. La coscienza - così stravolta - spinge diligentemente l'individuo verso il male. Questa è la storia del tenente colonnello Eichmann che, durante il regime nazista, caricò milioni di persone sui treni della morte. Egli fu qualcosa di più di un semplice esecutore di ordini e qualcosa di meno di un feroce assassino. Nel 1961 Otto Adolf Eichmann, tenente colonnello nazista, responsabile della deportazione degli ebrei nei campi di sterminio, fu processato e condannato a morte dal tribunale di Gerusalemme per crimini contro l'umanità. Hannah Arendt, filosofa ebreo-tedesca emigrata negli Stati Uniti, fu inviata ad assistere al dibatto processuale. La filosofa elaborò, dopo aver seguito il processo, scrisse “La banalità del male”, affermando che l'olocausto è stato la manifestazione di un male banale e vuoto, e che uno degli artefici di questo male, Eichmann, non fu un mostro assetato di sangue né un assassino di professione, ma “un criminale non comune, un diligente burocrate sprovvisto di idee proprie e privato del senso della realtà”. Eichmann fu sempre consapevole di mandare a morte milioni di persone ma non alzò mai un dito per evitarlo, continuò a svolgere il suo lavoro con zelo e meticolosità fino alla fine della guerra, andando anche oltre ciò che il dovere gli imponeva. Non odiava gli ebrei e non aveva tendenze omicide.

Upload: dinhmien

Post on 22-Feb-2019

218 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

Page 1: MONOLOGO SUL MALE - circolospettacoli.it fileNon odiava gli ebrei e non aveva tendenze omicide. Organizzazione Eventi di Cultura e Spettacolo Coop.Sociale Circolo Fratellanza e Pace

Organizzazione Eventi di Cultura e Spettacolo

Coop.Sociale Circolo Fratellanza e Pace

Sede Legale: via San Bernardino n.12 - 20025 Legnano [email protected]

tel. 0331 548766 fax 0331 540239 cell.348.4020646 348.4020648

Per non dimenticare gli e(o)rrori del passato Spettacoli per il pubblico adulto e per le Scuole di ogni ordine e grado.

Giornata della Memoria 2019

MONOLOGO SUL MALE Nulla di diabolico, nulla di geniale tratto da: “LA BANALITA' DEL MALE” di Hannah Arendt regia RAMONA FASULO scritto e interpretato da MARIANGELA MARTINO consulenza storico-filosofica Professor G. Cottini

Quando l'uomo realizza nell'ideologia se stesso, un velo cala sulla realtà. La coscienza - così stravolta - spinge diligentemente l'individuo verso il male. Questa è la storia del tenente colonnello Eichmann che, durante il regime nazista, caricò milioni di persone sui treni della morte. Egli fu qualcosa di più di un semplice esecutore di ordini e qualcosa di meno di un feroce assassino. Nel 1961 Otto Adolf Eichmann, tenente colonnello nazista, responsabile della deportazione degli ebrei nei campi di sterminio, fu processato e condannato a morte dal tribunale di Gerusalemme per crimini contro l'umanità. Hannah Arendt, filosofa ebreo-tedesca emigrata negli Stati Uniti, fu inviata ad assistere al dibatto processuale. La filosofa elaborò, dopo aver seguito il processo, scrisse “La banalità del male”, affermando che l'olocausto è stato la manifestazione di un male banale e vuoto, e che uno degli artefici di questo male, Eichmann, non fu un mostro assetato di sangue né un assassino di professione, ma “un criminale non comune, un diligente burocrate sprovvisto di idee proprie e privato del senso della realtà”. Eichmann fu sempre consapevole di mandare a morte milioni di persone ma non alzò mai un dito per evitarlo, continuò a svolgere il suo lavoro con zelo e meticolosità fino alla fine della guerra, andando anche oltre ciò che il dovere gli imponeva. Non odiava gli ebrei e non aveva tendenze omicide.

Page 2: MONOLOGO SUL MALE - circolospettacoli.it fileNon odiava gli ebrei e non aveva tendenze omicide. Organizzazione Eventi di Cultura e Spettacolo Coop.Sociale Circolo Fratellanza e Pace

Organizzazione Eventi di Cultura e Spettacolo

Coop.Sociale Circolo Fratellanza e Pace

Sede Legale: via San Bernardino n.12 - 20025 Legnano [email protected]

tel. 0331 548766 fax 0331 540239 cell.348.4020646 348.4020648

ME LO RICORDO

Reading teatrale per Voce Recitante e Flauto di e con Sara Mignolli e Mario Lacchini Pubblico: scuole primarie e secondarie, per adulti Durata: 50 minuti

Un percorso narrato tra i Diari e le Testimonianze dei sopravvissuti ad Auschwitz. Un’occasione per riflettere sulla tragedia dello sterminio degli ebrei, il racconto di una generazione che ha vissuto anni terribili scanditi dall’orrore del nazismo Diari e lettere: da Primo Levi (testimone delle atrocità dei lager con i suoi libri “Se questo è un uomo” e “La tregua”) a Nedo Fiano, a Liliana Segre.....

IL MIO NOME E' 174.254 Raccontare per non dimenticare Lettura teatrale a 5 voci e musica

Compagnia LETTURE INCROCIATE Pubblico: adulti

Un omaggio a Primo Levi e alla sua lotta per rimanere un uomo, con la drammatica esperienza di vita: sottoposto alle leggi razziali, deportato, sopravvissuto alla tragedia dei campi di concentramento, rimpatriato in Italia attraverso un viaggio di ritorno lungo un anno.....incontriamo i suoi ricordi. La sua testimonianza e quella di altri protagonisti di questo terribile periodo della nostra Storia, messi in scena in un racconto corale dagli attori di Letture Incrociate.

KLEZBAND TRIO Musica della tradizione Ebraica

Erio Reverberi violino Gian Pietro Marazza fisarmonica Luca Garlaschelli contrabbasso Si tratta di un trio che propone musica Kletzmer della cultura ebraica dell’est Europa. Tutti e tre i musicisti vantano una lunga

collaborazione con colui il quale ha fatto conoscere questa musica in Italia: Moni Ovadia. All’interno del concerto i musicisti raccontano quelle che sono le tradizioni di questa musica, le varie storie legate ad ogni brano che viene eseguito. Un viaggio tra le melodie struggenti, i ritmi incalzanti della musica di un popolo in esilio.

Page 3: MONOLOGO SUL MALE - circolospettacoli.it fileNon odiava gli ebrei e non aveva tendenze omicide. Organizzazione Eventi di Cultura e Spettacolo Coop.Sociale Circolo Fratellanza e Pace

Organizzazione Eventi di Cultura e Spettacolo

Coop.Sociale Circolo Fratellanza e Pace

Sede Legale: via San Bernardino n.12 - 20025 Legnano [email protected]

tel. 0331 548766 fax 0331 540239 cell.348.4020646 348.4020648

PENSIONE MIRAFIORI Caffè clandestino Spettacolo teatrale di Elisa Salvaterra Con Claudia Gaffuri, Paui Galli, Elisa Salvaterra Regia e disegno luci Davide Marranchelli Scene Fiorenzo Galli Oggetti e costumi Chiara Perego

Lo spettacolo ‘Pensione Mirafiori. Caffè clandestino’ è una commedia in 3 atti. Racconta la realtà quotidiana di una pensione in un piccolo paesino di periferia ai tempi della seconda guerra mondiale attraverso lo sguardo delle tre giovani sorelle ebree che la gestiscono sotto mentite spoglie. Impegnate nella gestione della pensione, trovano il tempo per prepararsi al concorso canoro indetto dal duce, che potrebbe avverare il loro desiderio di diventare le nuove sorelle Lescano. Il presupposto è quello di far emergere a colpi di swing una fetta di mondo, che contro ogni speranza riesce a divenire luogo di incontro. Una lettura disincantata di fronte a una guerra ed un odio razziale che si consuma negli anni Quaranta a Trofarello, periferia di Torino. Uno spettacolo che diverte lasciando un poco di amaro in bocca.

FORSE E’ POSSIBILE Cabaret Yiddish Musiche e canti della tradizione ebraica StellErranti Duo

Cinzia BAUCI voce, Pier GALLESI fisarmonica e tastiera

Caffè chantant ispirato alle atmosfere del mitico Caffè Savoy di Praga. In repertorio canti legati alla Tradizione giudaica, canti di lavoro e di festa, incursioni nel Cabaret berlinese di Kurt Weill e Bertold Brecht. Dai tanghi in Yiddish agli inni della resistenza nei ghetti e nei campi, dal teatro al musical e al cinema americano di Mel Brooks e Tim Burton. StellErranti, Cinzia Bauci voce lirica e Pier Gallesi, polistrumentista, si esibiscono da anni sulle scene nazionali ed internazionali, proponendo, in chiave contemporanea, un teatro canzone molto cosmopolita che si rifà alla tradizione klezmorim dei cantastorie girovaghi dell'Europa dell'est.

LA FISARMONICISTA DI AUSCHWITZ Recital di e con Marina Coli Accompagnamento musicale Lorenzo Munari (fisarmonica) Mi reputo una donna fortunata. Ho visto cumuli di cadaveri accatastati l’uno sull’altro, ho visto spegnersi tante compagne di viaggio. Io sono sopravvissuta grazie alla musica (Esther Bejarano)

Lo spettacolo intreccia la suggestiva testimonianza di Esther Bèjarano, che ha vissuto una delle pagine piu inquietanti e scandalose della storia concentrazionaria e che viene raccontata nel suo libro “La ragazza con la fisarmonica” (Ed. Seb 27, anno 2013). Esther faceva parte dell'orchestra di Auschwitz-Birkenau, costretta a suonare, insieme ad altre quaranta prigioniere, l'accompagnamento all'olocausto. Le letture estratte dal libro citato vengono arricchite dalla musica klezmer, dal canto tradizionale yiddish con la fisarmonica del maestro Lorenzo Munari e il canto di Marina Coli.

Page 4: MONOLOGO SUL MALE - circolospettacoli.it fileNon odiava gli ebrei e non aveva tendenze omicide. Organizzazione Eventi di Cultura e Spettacolo Coop.Sociale Circolo Fratellanza e Pace

Organizzazione Eventi di Cultura e Spettacolo

Coop.Sociale Circolo Fratellanza e Pace

Sede Legale: via San Bernardino n.12 - 20025 Legnano [email protected]

tel. 0331 548766 fax 0331 540239 cell.348.4020646 348.4020648

650 PEZZI Ad Auschwitz il fumo saliva lento…. Reading Musicale

con DANIELA COELLI voce recitante FABIO TURCHETTI fisarmonica Testi di: PRIMO LEVI - JIRI ORTEN - BERTOLT BRECHT

Il sodalizio poetico- sonoro fra Fabio Turchetti e Daniela Coelli si rinnova per la Giornata della Memoria, con questa nuova performance del musicista-scrittore cremonese e dell’attrice addentrandosi nelle letture poetiche tratte da PRIMO LEVI, JIRI’ ORTEN E BERTOLT BRECHT. Il connubio tra musica e parole e l’intreccio di melodie recitate e suonate accompagneranno lo spettatore in un reading musicale che vivrà di riverberi emotivi per far riflettere, emozionare e per non dimenticare.

Ensemble BARABAN IL VIOLINO DI AUSCHWITZ Musiche, parole e immagini per non dimenticare Vincenzo Caglioti: organetti diatonici, bandoneon, cori Aurelio Citelli: voce

solista, tastiere, bouzouky, basso Giuliano Grasso: violino, cori Diego Ronzio: clarinetto, darabuka, tastiere, percussioni Paolo Ronzio: chitarra, musette, flauti, cori Maddalena Soler: voce solista, violino

Un'emozionante sequenza di canti composti da deportati nei campi di concentramento di Terezìn e Mauthausen, musiche rituali e danze yiddish, canzoni contro la guerra (da Auschwitz di Guccini a La guerra di Piero di De André), e contro l'indifferenza, accompagnata da immagini dei lager nazisti, testimonianze di

deportati e spezzoni di film che scorrono sullo schermo.Un nuovo spettacolo di musiche e canzoni dedicato

alla Shoah. Un concerto che emoziona e fa riflettere. Perchè non si spenga la memoria.

VOCI DALLA MEMORIA Notizie dall’olocausto - Letture, musiche e immagini di Corrado Deri con Corrado Deri e Mirko Rizzi musiche originali Mirko Rizzi “Voci dalla Memoria” nasce, dall’esigenza di restituire al pubblico, frammenti riguardanti la storia contemporanea. L’ Olocausto, è diventato ormai simbolo universale della follia umana, ed ha segnato

indelebilmente il secolo appena passato. Il nostro scopo è quindi quello di mantenerne vivo il ricordo ed attraverso le innumerevoli testimonianze di rinnovarne il monito, affinchè mai più eventi del genere possano compiersi. Lo spettacolo si presenta quindi in forma di narrazione a due voci con supporti musicali e letture di documenti storici, lettere, testimonianze dei deportati nei Lager nazisti intercalati da diapositive di immagini d’ epoca.

Page 5: MONOLOGO SUL MALE - circolospettacoli.it fileNon odiava gli ebrei e non aveva tendenze omicide. Organizzazione Eventi di Cultura e Spettacolo Coop.Sociale Circolo Fratellanza e Pace

Organizzazione Eventi di Cultura e Spettacolo

Coop.Sociale Circolo Fratellanza e Pace

Sede Legale: via San Bernardino n.12 - 20025 Legnano [email protected]

tel. 0331 548766 fax 0331 540239 cell.348.4020646 348.4020648

ARBEIT MACHT FREI Il lavoro rende liberi

con M. ANTONIETTA CENTODUCATI GIANNI BINELLI voci recitanti OVIDIO BIGI piano digitale

La testimonianza è quella di Giuliana Tedeschi, denunciata dai fascisti ai tedeschi in quanto ebrea, e deportata col marito Giorgio e con la suocera ad Auschwitz, da dove è tornata sola. Il racconto è uno dei documenti più alti della condizione femminile nei Lager tedeschi. Le donne vengono adibite a lavori assurdi e mentre lavorano nelle cave di sabbia, al limite delle forze, queste donne si aiutano l’un l’altra sforzandosi disperatamente di non perdere l’ultimo barlume di umanità. Ciò che colpisce, in questa testimonianza, è la meravigliosa volontà di resistere e Giuliana Tedeschi conclude il libro con parole che risuonano come un comando: “voglio vivere, perché ho bisogno di questo mondo ricostruito, ho bisogno di sentirmi rinascere”.

ETTY Deportata ad Auschwitz Etty Hillesum ha con sé, nello zaino, la Bibbia e una grammatica russa. COMPAGNIA DEI GELOSI Lettura Teatralizzata con tre attori

L’ultima cartolina postale, indirizzata ad un’amica è datata 7 settembre 1943: la giovane donna la lascia cadere dal treno diretto al campo. Muore ad Auschwitz due mesi dopo, il 30 novembre 1943. Muore che non ha

ancora trent’anni. Etty Hillesum stessa aveva chiesto di andare al campo di Westerbork per occuparsi dei malati nelle baracche dell’ospedale. Da Westerbork, ogni martedì mattina, parte un treno carico di uomini, donne e bambini diretto ad Auschwitz. In molte delle sue missive Etty descrive Westerbork. Ne restituisce l’atmosfera, la miseria indescrivibile, le terribili condizioni. Racconta dei tentativi di comunicare con Amsterdam affinché facciano avere loro il pane e altri beni. Descrive la paura della partenza per la Polonia, il timore per il momento.

IL MAGNIFICO IMPOSTORE, GIORGIO PERLASCA di e con Alessandra Domeneghini regia Sergio Mascherpa immagini video Roberto Capo

Che cosa avrebbe fatto lei al mio posto?“ E’ questa domanda che Giorgio Perlasca rivolge al suo interlocutore a scatenare in noi molte

altre domande…Sarei capace di attivare tutte le mie facoltà per oppormi ai fatti orribili cui sto assistendo? Metterei a rischio la mia vita per salvare persone sconosciute? Saprei attingere a quella parte di me che cerca di combattere l’ingiustizia? E’ proprio per le molte riflessioni che si scatenano ascoltando la sua storia che vogliamo parlare ancora di lui, del magnifico impostore: e vorremmo farlo perché il tempo in cui viviamo è un tempo difficile, e richiede spesso anche a noi di fare appello alla forza morale che ci portiamo dentro.

Page 6: MONOLOGO SUL MALE - circolospettacoli.it fileNon odiava gli ebrei e non aveva tendenze omicide. Organizzazione Eventi di Cultura e Spettacolo Coop.Sociale Circolo Fratellanza e Pace

Organizzazione Eventi di Cultura e Spettacolo

Coop.Sociale Circolo Fratellanza e Pace

Sede Legale: via San Bernardino n.12 - 20025 Legnano [email protected]

tel. 0331 548766 fax 0331 540239 cell.348.4020646 348.4020648

UN UOMO Omaggio a Primo Levi a 100 Anni dalla nascita

Lettura teatrale con immagini/video e musica di e con Sergio Mascherpa immagini e video di Roberto Capo L’intervento può essere proposto anche alle scuole secondarie di primo e secondo grado

Primo Levi è stato un uomo che ha vissuto l’esperienza drammatica delle leggi razziali e delle loro conseguenze. Deportato, sopravvissuto alla tragedia dei campi di concentramento, in seguito rimpatriato in Italia attraverso un viaggio di ritorno lungo un anno, Primo Levi sente l’urgenza di scrivere i suoi ricordi di prigionia, di lasciare “Memoria” e si dedica alla stesura della sua esperienza. La sofferta “Testimonianza” dei lager si traduce in: ”Se questo è un uomo” e “La tregua”, attraverso una scrittura limpidissima e antiretorica che ha lasciato in mani nostre come strumento di conoscenza.

PER INFORMAZIONI / schede tecniche e preventivi: [email protected]

Tel.3484020646/8 Tel.0331548766

CON ABILITAZIONE :MEPA E SINTEL PER GLI ACQUISTI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE