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Domenica 13 settembre 2020
SommarioN. Data Pag Testata Articolo Argomento1 13/09/2020 2 IL GAZZETTINO I PRESIDI FRIULANI CHIEDONO ALLE FAMIGLIE L'AUTOCERTIFICAZIONE: MOLTE NON
FIRMANO SANITÀ LOCALE
2 13/09/2020 25,... IL GAZZETTINO DI PORDENONE SCUOLA, SCOPPIA LA PROTESTA DEI GENITORI SANITÀ LOCALE
3 13/09/2020 26 IL GAZZETTINO DI PORDENONE UNSIC: "MILLE STUDENTI ITALIANI POTENZIALMENTE INFETTIVI, MOLTI ANCHE IN FRIULIVENEZIA GIULIA" SANITÀ LOCALE
4 13/09/2020 36 IL GAZZETTINO DI PORDENONE REPARTO COVID, TUTTO FERMO I NUMERI NON LO GIUSTIFICANO SANITÀ LOCALE5 13/09/2020 39 IL GAZZETTINO DI PORDENONE ZANZARE È ALLARME PER IL VIRUS WEST NILE SANITÀ LOCALE6 13/09/2020 25,... IL GAZZETTINO DI UDINE FOCOLAIO IN AZIENDA, TAMPONI A TAPPETO SANITÀ LOCALE
7 13/09/2020 27 IL GAZZETTINO DI UDINE ALL'ASILO DI BERTIOLO NEGATIVE LE MAESTRE E I DUE PICCOLI DELLA SEZIONEPRIMAVERA SANITÀ LOCALE
8 13/09/2020 3 IL PICCOLO DALLA CAMPAGNA DELLA CRI AGLI INSEGNANTI: QUANDO L'ADESIONE AL TESTSIEROLOGICO FA FLOP SANITÀ LOCALE
9 13/09/2020 1,2 IL PICCOLO ED. GORIZIA CASE DI RIPOSO, IL FOCOLAIO S'ALLARGA ALTRI SEI CONTAGI TRA OSPITI E ADDETTI SANITÀ LOCALE10 13/09/2020 2 IL PICCOLO ED. GORIZIA UNA DECINA DI ADDETTI COLPITI IN UN'AZIENDA CASEARIA IN FRIULI SANITÀ LOCALE11 13/09/2020 33 IL PICCOLO ED. GORIZIA PROGETTO CASA DEL PARTO MORETTI: "TUTTO STRAVOLTO E SPRECO DI 1,7 MILIONI" SANITÀ LOCALE12 13/09/2020 8 MESSAGGERO VENETO IN UN GIORNO 39 CONTAGI, NESSUNO GRAVE SANITÀ LOCALE13 13/09/2020 32 MESSAGGERO VENETO TUTTI NEGATIVI I TAMPONI NELLA CASA DI RIPOSO SANITÀ LOCALE14 13/09/2020 33 MESSAGGERO VENETO LAVORATORI POSITIVI AL COVID ALLA CEPPARO SANITÀ LOCALE15 13/09/2020 33 MESSAGGERO VENETO DUE INFERMERIE A SCUOLA PER I CASI DI CORONAVIRUS SANITÀ LOCALE16 13/09/2020 41 MESSAGGERO VENETO DONNA RIENTRATA DALL'ESTERO CONTAGIATA DAL COVID SANITÀ LOCALE17 13/09/2020 22 MESSAGGERO VENETO PORDENONE NUOVI CONTAGIATI: 16 IN PIÙ IN 24 ORE NEL PORDENONESE SANITÀ LOCALE18 13/09/2020 22 MESSAGGERO VENETO PORDENONE POSTI LETTO, LA CARTA PADIGLIONE "DI RISERVA" SANITÀ LOCALE19 13/09/2020 22 MESSAGGERO VENETO PORDENONE BONUS COVID AL PERSONALE ARRIVERÀ ENTRO NOVEMBRE SANITÀ LOCALE
20 13/09/2020 32 MESSAGGERO VENETO PORDENONE "RESPINTO" ALL'ESAME PRESCRIZIONE URGENTE "NULLA" SE È RILASCIATA DAL MEDICO DIBASE SANITÀ LOCALE
21 13/09/2020 42 MESSAGGERO VENETO PORDENONE TUTTO PRONTO PER LA RIAPERTURA DEL PUNTO DI PRIMO INTERVENTO SANITÀ LOCALE
I presidi friulani chiedono alle famigliel'autocertificazione: molte non firmanoIL CASO
PORDENONE E UDINE Il documentosi chiama "patto di corresponsabilità" e parte da un presupposto: il ritorno a scuola comporterà un grado di rischio. Ilcontagio zero non esiste fuoridalle aule e non esisterà all'interno. Per questo si chiede allefamiglie di partecipare attivamente al rispetto delle regole alla base della ripresa delle lezioni. Norme di base, come la misurazione quotidiana della temperatura, la comunicazionetempestiva al sistema sanitarioin caso di sintomi riconducibilial Covid, il rispetto della distanza e l'uso delle protezioni. Ma lacomparsa del documento all'albo pretorio di molti istituti scolastici del Friuli Venezia Giuliaha provocato un'ondata di proteste da parte di molte famiglie.I dirigenti scolastici, infatti, pretendono una firma in calce cheattesti la corresponsabilità delle famiglie, un dettaglio che hagenerato preoccupazione tramamme e papà. C'è anche chi siè rivolto al proprio legale di fiducia per sondare la possibilitàdi opporsi alla divisione dellaresponsabilità. Il concetto allabase della protesta è uno: la gestione degli alunni compete allascuola e le famiglie non devono
essere caricate di ulteriori oneri. Sono centinaia, in tutto ilFvg, i nuclei familiari che hanno scelto di non firmare il documento. Dall'altra parte dellabarricata ci sono i dirigenti scolastici, che proprio sul patto dicorresponsabilità basano il ritorno tra i banchi, che in regio
ADESIONE AL "PATTODI CORRESPONSABILITÀ"PER ENTRARE IN AULA.LA REGIONE: "CHIPROTESTA DIMOSTRAPOCO SENSO CIVICO"ne è programmato per il 16 settembre. Uno stallo su questo tema rischia di far aumentare latensione.LA POLITICAA prendere una posizione
chiara, ieri è stata Alessia Rosolen, assessore all'Istruzione delFriuli Venezia Giulia. "Chi protesta contro un'iniziativa giustacome quella del patto di corresponsabilità tra scuola e famiglia ha tuonato dimostra poco senso civico. Ognuno, in questo momento storico, deve farela sua parte. Tutti abbiamo unruolo nella lotta alla pandemiae soprattutto lungo la stradache porta a una ripartenza della
scuola in sicurezza. Non avrebbe senso scaricarea9dd7e7718292f379b6fe4fda006b883sul sistemadell'istruzione tutti gli oneri legati al contenimento dei rischi.Si tratta di un comparto già intensione per la ripartenza. Chidovrebbe controllare i propri figli, le famiglie o gli insegnanti?Non possiamo "spedire" un infermiere in ogni casa per monitorare lo stato di salute dei bambini e dei ragazzi, né possiamoaffidare questo compito unicamente ai medici di base o ai pediatri di libera scelta. Tutti, famiglie in testa, devono partecipare alla ripresa delle attività riducendo i risch"..LA DECISIONEIl presidente del Fvg, Massi
miliano Fedriga, non firmeràun'ordinanza simile a quellaemanata dal presidente del Piemonte, Alberto Cirio, che hascelto di "contraddire" il ministero dell'Istruzione e di rendere obbligatoria la misurazionedella temperatura a scuola, enon a casa. Il ministrodell'Istruzione, Lucia Azzolina,ha paventato la possibilità diimpugnare l'ordinanza piemontese. "Non possiamo sovraccaricare il sistema ha ribadito l'assessore Rosolen : la febbre inFriuli Venezia Giulia la si misurerà a casa".
Marco Agrusti© RIPRODUZIONE RISERVATA
Data: 13.09.2020 Pag.: 2Size: 345 cm2 AVE: € 44505.00Tiratura: 62734Diffusione: 54123Lettori: 535000
SANITÀ LOCALE 1
FEBBRE In Friuli la misurazione della temperatura va fatta a casa
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SANITÀ LOCALE 2
Scuola, scoppia la protesta dei genitori`I presidi chiedono di condividere la responsabilità sulle norme anticontagio, ma molti genitori non firmano: è scontro
Le scuole pubblicano un documento, chiamato "patto di corresponsabilità". Con quel documento, chiedono uno sforzo allefamiglie: dovranno dividersi icompiti per diminuire il rischiodi contagio a scuola. Dovrannofarlo misurando a casa la temperatura, tenendo comportamenti
corretti, rispettando le norme(mascherine, distanze), evitando di accompagnare i figli ascuola con altre persone in macchina. E altro ancora. In calce èrichiesta una firma, parametrodi base per iniziare il nuovo anno scolastico. Il protocollo ècomparso in molte scuole dellacittà, sia pubbliche che private
(anche al Vendramini, ad esempio), ma non è andato già a molte famiglie. E così, a pochi giornidall'inizio delle lezioni, è natoun nuovo caso che rischia di minare il già precario clima di fiducia in vista della ripartenza. Intanto ieri in regione sono calatele Terapie intensive.
Alle pagine II e III
Virus, la situazione(C) Ced Digital e Servizi | ID: 00209372 | IP ADDRESS: 2.37.90.241
Norme anticontagioTensione nelle scuole`Molti istituti varano il documento di corresponsabilità, affidando alle famiglie
metà degli oneri relativi alla sicurezza. Decine di genitori scelgono di non firmareIL CASOPORDENONE Le scuole pubblicano un documento, chiamato"patto di corresponsabilità".Con quel documento, chiedonouno sforzo alle famiglie: dovranno dividersi i compiti perdiminuire il rischio di contagioa scuola. Dovranno farlo misurando a casa la temperatura, tenendo comportamenti corretti,rispettando le norme (mascherine, distanze), evitando di accompagnare i figli a scuola conaltre persone in macchina. E altro ancora. In calce è richiestauna firma, parametro di baseper iniziare il nuovo anno scolastico. Il protocollo è comparso in molte scuole della città,sia pubbliche che private (anche al Vendramini, ad esempio), ma non è andato già a molte famiglie. E così, a pochi gior
ni dall'inizio delle lezioni, è nato un nuovo caso che rischia diminare il già precario clima difiducia in vista della ripartenza.LA PROTESTAIn città c'è già chi si è rivolto
addirittura all'avvocato di fiducia, per passare ai raggi x un documento che ad alcune mamme e alcuni papà è parso eccessivo. "La scuola deve assumersile proprie responsabilità, nonpossono essere le famiglie a farsi carico della gestione deglialunni". Queste le motivazioniaddotte dai genitori e sono giàdecine solo nel capoluogo chehanno scelto di non apporre lafirma in calce al documento dicorresponsabilità". Dall'altraparte della staccionata ci sono idirigenti scolastici, che hannoscelto la strada del protocollo
per aumentare quanto più possibile il livello di sicurezza trale mura degli istituti della provincia. "Il genitore si legge inun passaggio chiave del documento dichiara di essere consapevole che, nel momento diuna ripresa di attività scolastica/educativa, seppur controllata, non è possibile azzerare il rischio di contagio che, invece,va ridotto al minimo attraversola scrupolosa e rigorosa osservanza delle misure di precauzione e sicurezza". È in sintesiun vecchio adagio: ognuno deve fare la propria parte, ma l'assunto non è stato digerito. Laconferma arriva anche da ambienti di vertice della Regione:"Ci sono famiglie che non firmano". E senza un assensoscritto, si rischia di creare unconflitto tra genitori e mondodella scuola di cui in questo mo
Data: 13.09.2020 Pag.: 25,26Size: 645 cm2 AVE: € 83205.00Tiratura:Diffusione:Lettori:
SANITÀ LOCALE 3
mento forse c'era poco bisogno. Ora si lavora per trovareuna mediazione, anche se dallaRegione è arrivata una totale vicinanza rispetto alle ragioni addotte dalle scuole che hannoscelto di presentare il documento alle famiglie.
LE REAZIONI"Chi protesta contro un'ini
ziativa giusta come quella delpatto di corresponsabilità trascuola e famiglia ha spiegatol'assessore Alessia Rosolen dimostra poco senso civico.Ognuno, in questo momentostorico, deve fare la sua parte.Tutti abbiamo un ruolo nellalotta alla pandemia e soprattut
to lungo la strada che porta auna ripartenza della scuola insicurezza. Non avrebbe senso
LA REGIONE STACON I DIRIGENTIMA C'È CHISI È RIVOLTOALL'AVVOCATODI FIDUCIAscaricare sul sistema dell'istruzione tutti gli oneri legati alcontenimento dei rischi. Si tratta di un comparto già in tensione per la ripartenza. Chi dovrebbe controllare i propri fi
gli, le famiglie o gli insegnanti?Non possiamo "spedire" un infermiere in ogni casa per monitorare lo stato di salute deibambini e dei ragazzi, né possiamo affidare questo compitounicamente ai medici di base oai pediatri di libera scelta.IN PROVINCIA DI UDINEIntanto a Cervignano è stato
registrato un nuovo contagio inambito scolastico, che è andatoad aggiungersi ai due già rintracciati nei giorni precedenti.All'interno dell'istituto sonoscattate già tutte le proceduredi sicurezza previste dai protocolli.
Marco Agrusti© RIPRODUZIONE RISERVATA
ESAMI La stima è calcolata sui
test sierologici dei docenti
Data: 13.09.2020 Pag.: 25,26Size: 645 cm2 AVE: € 83205.00Tiratura:Diffusione:Lettori:
SANITÀ LOCALE 4
L'allarme del sindacato
Unsic: "Mille studenti italiani potenzialmenteinfettivi, molti anche in Friuli Venezia Giulia"Covid, le scuole riaprirannocon almeno un migliaio dicontagiosi (che non lo sanno)Potrebbero essere almeno unmigliaio in tutta Italia, trastudenti, docenti e nondocenti, gli inconsapevolicontagiosi da Coronaviruspresenti al suono della primacampanella la prossimasettimana. Ovviamente non nemancheranno anche inFriuliVenezia Giulia. Èquanto ha calcolato l'Unsic,sindacato datoriale con 2.100Caf in tutta Italia, elaborando idati diffusi dal commissarioper l'emergenza DomenicoArcuri sui test sierologicieffettuati nelle scorse
settimane dal personalescolastico. "A fronte di500mila persone sottoposteallo screening, la metà deltotale impiegato nelle scuole,13mila sono risultate positiveal test – ricorda DomenicoMamone, presidentedell'Unsic . Ovviamente ciònon equivale alla positività alcoronavirus, il più delle voltesi tratta di vecchio contagio".Secondo l'Unsic è possibileipotizzare, proiettando i datisul campione 18 volte piùnumeroso, composto quasiesclusivamente da studenti,almeno un migliaio di soggettipotenzialmente contagiosi.
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Data: 13.09.2020 Pag.: 26Size: 109 cm2 AVE: € 14061.00Tiratura:Diffusione:Lettori:
SANITÀ LOCALE 5
RESIDENZA SANITARIA ASSISTITA La Rsa dell'Ospedale individuata dalla Regione per la riconversione in reparto Covid19 di media gravità
Reparto Covid, tutto fermoi numeri non lo giustificano`Il sindaco Spagnol: "Al momento `Sia i sindaci dell'Ambito che le famiglie
avevano già espresso la loro contrarietànon c'è alcuna comunicazione ufficiale"SACILE
"Ad oggi non ho ricevuto alcuna comunicazione ufficialedall'Asfo che il processo di riconversione della Rsa in reparto Covid continui il suo percorso. Evidentemente perché, al momento,i numeri non lo giustificano".PREOCCUPAZIONI INUTILILo ribadisce il sindaco, Carlo
Spagnol, in risposta alle notizie distampa che danno per certa questa decisione da parte dell'Azienda sanitaria pordenonese, aggiungendo che "ci auguriamo, naturalmente, che i numeri non rendano necessaria la realizzazionequesta proposta". Il primo cittadino ricorda anche che, "subito dopo le prime voci ho ribadito che lariconversione del Reparto Rsa inun reparto Covid rappresenterebbe una grave perdita per il nostro
territorio". Per Spagnol si tratterebbe di una perdita di un servizio che accoglie ospiti non solo sacilesi, ma dell'intero territorio delServizio sociale dei Comuni, Livenza, Cansiglio Cavallo, "ma anche una perdita delle professionalità presenti, difficilmente recuperabili in futuro". Proprio per evitare questo, afferma ancora il sindaco, "avevo prefigurato soluzioni alternative, per ospitare il nuovo reparto Covid a Sacile o in provincia, che potessero mantenereil reparto Rsa in funzione".
SINDACI CONTRARIUna decisione dalla quale si
era dissociato in quanto presaunilateralmente dall'Azienda sanitaria del Friuli Occidentale,quella di riconvertire temporaneamente la Rsa funzionante nella Struttura intermedia polivalente sacilese, che ospita una ventina
di ospiti, provenienti da diversicomuni dell'Ambito, in un reparto Covid a media intensità, comunicata dal vice presidente dellaRegione, con delega alla Salute,Riccardo Riccardi, presente il direttore generale dell'Asfo, JosephPolimeni, in un incontro con sindaci e assessori del Servizio sociale dei comuni del Livenza, Cansiglio, Cavallo, che aveva da subitoprovocato la forte contrarietà delsindaco Spagnol, presidentedell'Assemblea dei sindacidell'Ambito. Due i motivi alla base di tale contrarietà: la primaquella che maggiormente lo haportato esprimere contrarietà èquella riguardante il percorso decisionale, nel quale non sono staticoinvolti gli Enti locali interessati, in particolare il Comune di Sacile, sul cui territorio si trova ilpresidio ospedaliero. La secondariguarda "la preoccupazione che
Data: 13.09.2020 Pag.: 36Size: 468 cm2 AVE: € 60372.00Tiratura:Diffusione:Lettori:
SANITÀ LOCALE 6
non possiamo tacere rispetto adun'utenza fragile, che in futuroverrebbe dirottata su altre destinazioni, un processo ancora tuttoda chiarire". Un problema chepreoccupa i famigliari dei degenti, che hanno già fatto sentire la
loro voce. A questo punto il sindaco tiene a precisare che, nonostante le preoccupazioni, le alternative espresse, ma soprattutto lacontrarietà "che non ho nascostosia al direttore generale che all'assessore Riccardi", l'Asfo ha scelto
di proseguire in questo percorso,che prevede, solo nel caso di necessità, lo smantellamento delservizio".
Michelangelo Scarabellotto© RIPRODUZIONE RISERVATA
Data: 13.09.2020 Pag.: 36Size: 468 cm2 AVE: € 60372.00Tiratura:Diffusione:Lettori:
SANITÀ LOCALE 7
ZanzareÈ allarmeper il virusWest Nile`I tecnici dell'Asfo hanno individuato
sul territorio alcuni insetti positiviCORDENONS
Allarme pr il West Nile. Nelterritorio di Cordenons i tecnicidel Dipartimento di prevenzione dell'Azienda sanitaria hannoindividuato alcune zanzare risultate positive al virus. Ad intercettarle sono state le trappole che gli operatori dell'Asfo avevano sistemato in più punti, essendo Cordenons un comuneparticolarmente vasto e ricco diaree verdi.
LE RASSICURAZIONIL'assessore Lucia Buna ieri
mattina è stata rassicurata. "Ilresponsabile del Servizio veterinario – spiega – mi ha detto cheè vero che sono stati catturati alcuni esemplari infetti ma che,almeno per adesso, il virus dellaFebbre del Nilo (Occidentale)non è stato trasmesso ad alcuncittadino. Il livello di attenzionesi è alzato e, proprio per questo,consiglio vivamente ai residentidi utilizzare del repellente quando escono".
LA CAMPAGNA ANTIZANZARE
L'amministrazione Delle Vedove ha messo in campo tutti glistrumenti necessari per contrastare la proliferazione della zanzara. "Il 20 aprile – ricorda Buna è iniziata sul territorio comunale, partendo dalle caditoie, laprima disinfestazione. È stataavviata utilizzando un prodottocostoso ma qualitativamentepiù efficace, sia in termini di rispetto dell'ambiente che di resa.Mira, infatti, a colpire ben quattro specie di zanzara con un unico prodotto, che ha la particolarità di aderite alle pareti dallecaditoie e, quindi, durare più alungo senza essere eliminato dagli eventi atmosferici".LE OVITRAPPOLEInoltre quest'anno, in virtù
della prima positiva sperimentazione avvenuta in due parchi,sono state posizionate le ovitrappole in sei aree verdi dellacittadina. "Vengono monitoratedirettamente dal gestore del servizio assicura l'assessore . Prima di ogni somministrazionedel prodotto in caditoia, la stessa viene analizzata per verifica
re la presenza di uova o larve e aquel punto viene rilasciata unaprecisa relazione al nostro Ufficio ambiente. Questo serve permonitorare le zone più critichee poter intervenire in modo ancor più puntuale". Buna è convinta di un particolare: "Esserepartiti in anticipo rispetto all'anno scorso evidenzia ha fatto sìche il problema sia stato menosentito e confinato ad alcune zone di Cordenons. Ma non abbassiamo la guardia e l'attenzione".Infatti la presenza di alcune zanzare infette da West Nile ha fatto suonare il campanello d'allarme. "I tecnici del Dipartimentodi prevenzione – ha fatto notarel'assessore – hanno rilevato unapiccola colonia di zanzare infette, ma lo ripeto: nessun allarmismo dal momento che non c'èstato ancora alcun contagio. Però, che i cittadini dovrannomantenere alta l'attenzione cosìda ridurre al minimo i rischi".Altre zanzare infette sono stateindividuate a Fiume Veneto e aMontereale.
Alberto Comisso
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SANITÀ LOCALE 8
ZANZARE INFETTE Sono state individuate nel territorio comunale
dall'Asfo. In alto, nel tondo, l'assessore Lucia Buna
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SANITÀ LOCALE 9
Focolaio in azienda, tamponi a tappeto`Un dipendente di una coop esterna è risultato positivo al covid `Il presidente dell'organo di vigilanza: emergenza circoscritta
attivati immediatamente tutti i protocolli di sicurezza del casoI casi sospetti sarebbero una dozzina, fra cui solo pochi interniUn lavoratore di una cooperativa esterna risultato positivo alcovid e una dozzina di casi ritenuti "sospetti", ma ancora in attesa della certificazione ufficiale, fra cui pochissimi dipendentiinterni (si contano sulle dita diuna mano) e il resto esterni. Èquesto il quadro che per ora èemerso nella sede della Cepparo, azienda di prodotti caseariattiva dagli anni Sessanta, conquartier generale a Flaibano eun altro stabilimento a Coseano, dopo gli scrupolosi controlliavviati dalla ditta stessa.Intanto, a Bertiolo sono risul
tati negativi i test fatti sulle duemaestre dell'asilo parrocchialee su due bimbi della sezione Primavera.
TAMPONI In una foto d'archivioDe Mori a pagina III
Data: 13.09.2020 Pag.: 25,27Size: 827 cm2 AVE: € 106683.00Tiratura:Diffusione:Lettori:
SANITÀ LOCALE 10
L'emergenza sanitaria(C) Ced Digital e Servizi | ID: 00209372 | IP ADDRESS: 2.37.90.241
Focolaio in aziendascattano i tamponiDodici casi sotto esame`La Cepparo di Flaibano ha avviato i test `"Pochissimi lavoratori sono risultati
dopo l'accesso di esterni con sintomi positivi, sono tutti asintomatici"LA VICENDAUDINE Un lavoratore di una cooperativa esterna risultato positivo al covid e una dozzina di casiritenuti "sospetti", ma ancorain attesa della certificazione ufficiale, fra cui pochissimi dipendenti interni (si contano sulle dita di una mano) e il resto esterni. È questo il quadro che perora è emerso nella sede dellaCepparo, azienda di prodotti caseari attiva dagli anni Sessanta,con quartier generale a Flaibano e un altro stabilimento a Coseano, dopo gli scrupolosi controlli avviati dalla ditta stessa.L'AZIENDA"Posso dire che l'emergenza
rimarrà assolutamente circoscritta, in quanto l'azienda hapredisposto un sistema cautelare particolarmente articolato, aseguito di una valutazione del rischio approfondita già ai tempidel lockdown spiega il presidente dell'Organismo di vigilanzadi Cepparo Spa, l'avvocato Roberto Mete . L'accesso di personale esterno alla società con sintomi sospetti ha determinato
l'immediata attivazione dei protocolli interni con la contestuale esecuzione dei tamponi pertutti coloro che erano stati acontatto con chi ha palesato i
IL PRESIDENTEDELL'ORGANISMODI VIGILANZA:"L'EMERGENZARESTERÀCIRCOSCRITTA"sintomi. Alcuni lavoratori, fortunatamente pochissimi, sonorisultati positivi, tutti asintomatici, e sono stati immediatamente posti in quarantena insieme acoloro che in qualche modo avevano avuto anche un contattosuperficiale con i sospetti.L'area di contatto era comunque circoscritta e il sistema preventivo per i restanti reparti hafunzionato con successo". Aquanto confermato dallo stessoMete, della dozzina di "casi sospetti" emersi, "quattro sono in
terni all'azienda di Flaibano, tutti asintomatici, e gli altri di unaditta esterna con cui era statostipulato un appalto per un servizio". A questa azienda esternaapparterrebbe anche il lavoratore straniero residente a Flaibano risultato positivo. La Cepparo ha subito fatto eseguire i tamponi per tutti i suoi lavoratori,"una settantina". Ed è scattatala quarantena precauzionaleper chi aveva avuto contatti. Aconfermare la presenza di dodici casi sospetti, ma non ancoraufficialmente accertati (la certificazione è attesa oggi) anche ilvicepresidente della RegioneRiccardo Riccardi, che spiegacome, anche per alleggerire gliospedali e i centri di prevenzione, a Udine i test anticovid (mapure le vaccinazioni antinfluenzali) presto potrebbero esserefatti nella sede della Fiera diTorreano di Martignacco.I SINDACIIl primo cittadino di Flaibano
è tranquillo: "Ci sono una dozzina di casi sospetti e una ventinadi persone in quarantena precauzionale per sicurezza a
Data: 13.09.2020 Pag.: 25,27Size: 827 cm2 AVE: € 106683.00Tiratura:Diffusione:Lettori:
SANITÀ LOCALE 11
quanto mi risulta dice Alessandro Pandolfo . Mi è stato comunicato che un collaboratore diuna ditta esterna, che lavora alla Cepparo (che si occupa dicommercializzazione di prodotti caseari dal 1960 ndr), residente a Flaibano, è risultato positivo ed è stato subito messo inquarantena assieme ai suoi familiari. So ufficiosamente chealtre persone sono state messein quarantena in via precauzionale. Se sono preoccupato? Sedevo essere sincero, no. So chela Cepparo ha fatto la sanificazione a Flaibano e anche a Co
seano, certificandola. Hanno tenuto tutto sotto controllo e seguito tutti i protocolli prescritti". Nemmeno il sindaco di Coseano David Asquini si dice preoccupato, viste le misure di sicurezza adottate: "A Coseano a fine estate abbiamo dovuto fare iconti già con tre contagi di rientro da Lignano. In questo caso,non mi risultano persone positive residenti nel mio comune. ACoseano durante la prima emergenza covid abbiamo purtroppoavuto anche una vittima e untasso abbastanza elevato di contagi. Adesso, lunedì apriamo an
che il campo di calcio e il centrosportivo. Spero che vada tuttobene. Ho fiducia che questi microfocolai vengano contingentati: sarà la soluzione migliore".
Camilla De Mori
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IL SINDACO:"ADOTTATITUTTI I PROTOCOLLIDEL CASONON SONOPREOCCUPATO"
CONTROLLI ANTICOVID Si riveleranno sempre più importanti (archivio)
Data: 13.09.2020 Pag.: 25,27Size: 827 cm2 AVE: € 106683.00Tiratura:Diffusione:Lettori:
SANITÀ LOCALE 12
La situazione A Cervignano esami per una ventina di ragazzi
All'asilo di Bertiolo negative le maestree i due piccoli della sezione PrimaveraIL QUADROUDINE "Il miracolo si è compiuto". Si è concesso una battuta,per stemperare la tensione, ilparroco di Bertiolo don DavideGani, che ieri sera ha potuto finalmente tirare un sospiro disollievo, dopo gli esiti dei tamponi sulle due insegnanti delbimbo della sezione "Grandi"dell'asilo parrocchiale risultatopositivo al test e su altri due piccoli della sezione Primavera cheavevano dei sintomi sospetti."Le maestre diceva ieri seradon Davide sono risultate negative e lo stesso anche i duebimbi della sezione primaverasottoposti al tampone. Mi pareche negativi siano anche i familiari del bimbo contagiato. È andata bene. Lunedì rientrerannoall'asilo i bambini che non erano stati in classe con il piccolo ilvenerdì in cui è venuto a scuola.Gli altri dovranno comunque restare a casa fino a giovedì prossimo, come la loro maestra. Abbiamo avuto un grande aiutodall'Azienda sanitaria e anchedalla Fism", ribadisce il sacerdote. Era ancora in attesa degliesiti ieri, invece, Oliviero Barbieri, il preside del liceo Einstein diCervignano dove è stato trovatoun alunno 14enne positivo (è ilterzo caso, dopo il ragazzo e laragazza contagiati in un altroistituto cervignanese diretto daBarbieri, l'Iti). "Oggi (ieri ndr)
RICCARDI:"SARÒ ESAGERATOMA IO AVREI IMPOSTOI TEST SIEROLOGICIAL PERSONALESCOLASTICO"sono stati fatti i test a questo secondo gruppo, di una ventina dipersone. Sapremo gli esiti i prossimi. I sanitari stanno cercandodi capire le relazioni e l'originedel contagio: i due plessi sono inedifici completamente diversi.Ma il secondo contagiato e il terzo sono amici e potrebbero averfrequentato gli stessi ambientifuori dalla scuola. L'Azienda sanitaria ha fatto fare il tampone atutti quelli del gruppo che frequentava il corso di potenziamento con il 14enne risultatopositivo all'Einstein. Erano unaquindicina in classe, ma il dipartimento ha voluto estendere gliesami ad altri ragazzi che aveva
I corsi sofrequentato l'alunno. a9dd7e7718292f379b6fe4fda006b883
no stati sospesi solo per questiallievi, gli altri si fanno, salvoquello in cui deve insegnare unodei docenti che rimane in quarantena fiduciaria.I DATIIn provincia di Udine, secon
do i dati attestati alle 12 di ieri,risultavano alla Regione 13 nuovi positivi dei 39 contagiati ditutto il Fvg. Come spiega il vice
presidente con delega alla Salute Riccardo Riccardi, "molti casi sono legati al rientro da fuoriregione. Fra i nuovi positivi anche diversi richiedenti asilo, fracui un minore straniero asintomatico che è in quarantena inprovincia di Udine. Anche i casirilevati con il contact tracing sono legati a positività di importazione". Il "flop" dei test sierologici sul personale della scuola(in Fvg lo ha fatto uno su due, inprovincia uno su tre) fa riflettere Riccardi, anche se il dato nonsi discosta da "quello nazionale": "Quando si fanno queste cose dice non si può lasciare lascelta al volontariato. Forse sarò esagerato, ma io personalmente avrei imposto i test sierologici al personale della scuola.Poi, certo, dai riscontri sul 50%del personale, si vede che i datidei contagiati sono molto bassi". Nei laboratori udinesi i ricercatori lavorano per cercaredi capire, dai tamponi, chi è piùpotenzialmente contagioso (grazie alla ricerca della proteina):"Guardiamo sempre con interesse a qualsiasi innovazione.Per ora procediamo con il lavoro fatto", si limita a dire Riccardi. Secondo i dati diffusi ieri, sono scesi a due (uno in meno) ipazienti in terapia intensiva,mentre sono 18 i malati in altrireparti.
Cdm
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Data: 13.09.2020 Pag.: 27Size: 322 cm2 AVE: € 41538.00Tiratura:Diffusione:Lettori:
SANITÀ LOCALE 13
VICEPRESIDENTE L'assessore alla
Salute Riccardo Riccardi
Data: 13.09.2020 Pag.: 27Size: 322 cm2 AVE: € 41538.00Tiratura:Diffusione:Lettori:
SANITÀ LOCALE 14
A fine maggio l'indagine di sieroprevalenza della Croce Rossa, fermatasi al 40%. Poi il 48% del mondo della scuola
Dalla campagna della Cri agli insegnanti:quando l'adesione al test sierologico fa flopIL FOCUS
Marco Ballico / TRIESTE
Si parte con l'entusiasmo degli annunci, si finisce con la presa d'atto del fallimento. Sin
qui è andata così per i test sierologici su base volontaria permonitorare la diffusione delcoronavirus. Campagne messe a punto dal governo, ma gestite operativamente dai territori. Con risultati, pure in Friuli Venezia Giulia, decisamente inferiori alle attese.Per prima ci ha provato la
Croce Rossa. Era fine maggioquando Massimiliano Fedriga, il governatore, e RiccardoRiccardi, il vice con delega alla Salute, annunciavano il viaall'indagine di sieroprevalenza per il Covid19, la campa
gna per la mappatura del contagio. I dati raccolti, era l'auspicio, "consentiranno di comprendere meglio le dinamiche di diffusione del virus e distimare quanti soggetti potrebbero avere contratto lamalattia pur asintomatici".Un inizio incoraggiante, a sentire la Cri regionale, incaricata di gestire le operazioni:"Nella prima giornata dei contatti telefonici con i cittadinidel Fvg selezionati dall'Istatper effettuare i test sierologiciutili a mappare la diffusionedel coronavirus, l'adesione hasfiorato il 100%". Insomma,sembrava a portata di mano iltraguardo del 78% all'internodel campione di 7.900 residenti, di cui 1.502 a Trieste e912 a Gorizia. E invece, un intoppo dopo l'altro, non c'è stato più spazio per l'ottimismo.E poco a poco sono scomparsepure le informazioni su una
campagna che si è deciso di allungare, ma senza che le cosecambiassero granché. Prima
LE CHIAMATE
IN ALTO UN OPERATORE DELLA CRIIMPEGNATO NELLE CHIAMATE PER IL TEST
Basso ancheil coinvolgimentodei medici di base:solo il 22% ha datol'ok a partecipare
gli intoppi sul portale ministeriale, poi le perplessità degliutenti contattati da un prefisso telefonico romano, confuso con le chiamate pubblicitarie dei call center. E ancora lapreoccupazione di più di unsorteggiato sul rischio di ritrovarsi positivo, in isolamento esenza la possibilità di lavorare.
Un riassunto finale dell'indagine in regione non è maistato comunicato. L'ultimo aggiornamento, quando ancorasi procedeva ai prelievi, parladi un'adesione attorno al40%, superiore alla media delPaese, ma molto lontanadall'obiettivo iniziale.Poi è arrivato il test sierolo
gico nel mondo della scuola.La Regione ha informato diuna risposta del 48% di insegnanti e personale Ata e solodel 22% da parte dei medici dimedicina generale. Un'altracampagna a ostacoli. Perchéalcuni lavoratori, rimarcano isindacati, si sono ritrovati conla reale difficoltà di prenotareil test causa intasamento dellelinee telefoniche, mentre piùdi un medico si è tirato fuori inassenza di indicazioni su come trattare le positività. Manon c'è dubbio che, anche inquesto caso, i rifiuti sono stati
Data: 13.09.2020 Pag.: 3Size: 609 cm2 AVE: € 18270.00Tiratura: 23562Diffusione: 20697Lettori: 138000
SANITÀ LOCALE 15
molto più numerosi di quantoci si potesse aspettare. Gli stessi sindacati si erano lasciatisfuggire previsioni attorno al7080% e invece, eccezion fatta per l'area gestita dall'azienda sanitaria Friuli Occidentale, dove si è toccato il 76%, si è
andati dal 33% dell'area udinese al 47% della Venezia Giulia.E c'è poi il caso dei medici di
base. Hanno dato la loro disponibilità in non più di unosu cinque su scala regionale:dal 16% del Friuli Centrale al
34% del Friuli Occidentale,con il 19% di Asugi. In Regione, nei confronti della categoria, non manca il malumore,anche se si evitano dichiarazioni polemiche. Tanto più alla vigilia di una campagna vaccinale antinfluenza, di cui i
mmg saranno necessariamente i protagonisti, che diventaquest'anno importantissimaper ridurre le complicanze neisoggetti a rischio e gli accessial pronto soccorso in settimane di presumibile circolazione pure del coronavirus.
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i cobas
Precari e scuola
"L'anno scolastico si riaprirà con un numero mai vistodi docenti precari in cattedra . A ciò si aggiunge il pasticcio delle Gps, le Graduatorie provinciali per le supplenze, che sono state pubblicate in modo definitivocon molteplici errori. Oggipiù che mai dicono i Comitati di base della Scuola ènecessario stabilizzare ilpersonale precario e dare ilvia a immediate assunzioni".
nessuna multa
Controlli per 528
Sono state 528 le personecontrollate, fra venerdì e ieri, nell'ambito delle attivitàdi verifica della Polizia diStato per il monitoraggioquotidiano del territorio mirato a garantire il rispettodelle misure di contenimento messe in atto per la gestione dell'emergenza epidemiologica da Covid19.La Questura di Trieste comunica inoltre nel suo report di non aver elevato alcuna sanzione.
Data: 13.09.2020 Pag.: 3Size: 609 cm2 AVE: € 18270.00Tiratura: 23562Diffusione: 20697Lettori: 138000
SANITÀ LOCALE 16
virus: in friuli venezia giulia ancora 39 infetti nelle ultime 24 ore. vicino a udine raffica di malati di covid in un'azienda casearia
Case di riposo, il focolaio s'allargaAltri sei contagi tra ospiti e addettiAll'hotel Fernetti, in Carso, trovati ieri quattro nuovi positivi che si sommano ai precedenti noveE due casi in una struttura in centro a Trieste. Riccardi: ma non è come a primavera / DA PAG. 2 A PAG. 6
Coronavirus: la situazione in Friuli Venezia Giulia
A Trieste nuovi contagiin un'altra casa di riposoE a Fernetti 13 i positiviDue infetti, un ospite e un'operatrice, nella residenza Albertina di via CoroneoQuattro casi ancora nella struttura sull'altipiano. In Fvg 39 malati in più in 24 oreDiego D'Amelio / TRIESTE
Una seconda casa di riposotriestina infettata dal coronavirus, l'aumento dei contagiati nella residenza per anzianiHotel Fernetti e un focolaioscoppiato in un'azienda friulana, mentre i nuovi positivi salgono in Friuli Venezia Giuliadi altre 39 unità. Il bilancio registrato ieri porta il calendario indietro di qualche mese.Le persone in terapia intensiva si contano fortunatamentesulle dita di una mano e il numero di ricoverati è ampiamente sotto il livello di guardia, ma il Covid19 ha rialzatola testa e le decine di nuovi casi ripercorrono il trend alla primavera.Il quadro non rassicura, con
l'anno scolastico alle porte eun numero sempre più frequente di focolai attivi. Ma acolpire al momento è soprattutto il nodo degli ospizi, cherischiano di tornare nervo scoperto dell'emergenza. Come
annunciato dalla Regione, "aseguito della attività sistematica e periodica di controllidel Dipartimento di prevenzione presso le residenze, sono risultate positive due persone della residenza polifunzionale Albertina". Si tratta diun uomo di 95 anni e un'operatrice, che fanno della struttura di via Coroneo (nella fotoLasorte) la seconda a segnareil ritorno del Covid fra le proprie mura.A inaugurare il triste conteg
gio è stato nei giorni scorsil'Hotel Fernetti, che ieri ha visto l'identificazione di altriquattro casi di positività, dopo la ripetizione di alcuni tamponi incerti sui circa cento effettuati giovedì fra sessantaospiti e quaranta sanitari. Dopo i primi nove casi, risultanoora positivi un secondo operatore (in isolamento domiciliare) e altri tre ospiti: gli anziani
infettati sono in maggioranzaasintomatici ma risultano tutti trasferiti alla rsa San Giusto,che a Trieste è al momento l'unico reparto espressamentededicato al coronavirus. Nelcaso del dipendente è anchepartito il lavoro di tracciamento, per procedere all'isolamento di possibili contatti contagiati.L'Hotel Fernetti è stata una
delle strutture più colpite durante la prima fase della pandemia, quando si erano riscontrati una quarantina di casi: il nuovo focolaio riguardaora undici pazienti e due operatori, la prima dei quali è unadonna balcanica che ha manifestato sintomi, innescando icontrolli a tappeto. Una sanitaria sarebbe all'origine anche del contagio della Albertina: si alza allora l'attenzionesui dipendenti delle case di riposo, tanto più con l'anno sco
lastico agli esordi. Dopo le polemiche di questi giorni con isindacati, il vicepresidenteRiccardo Riccardi non vedefalle nel sistema, ma solo i rischi connessi purtroppo all'insidiosità del virus: "Oggi siamo in una situazione diversadai mesi scorsi e gli operatorifanno tutti il tampone a cicliregolari di una decina di giorni, ma può succedere che untest risulti negativo e un soggetto magari asintomatico sipositivizzi dal giorno dopo".Se succede, il contagio deglianziani è la conseguenza successiva.Lo stesso Riccardi fa sapere
che ieri il sistema ha conteggiato 39 nuovi contagiati, perun totale di 4.112 da inizio epidemia: 1.532 a Trieste (+5),1.321 a Udine (+13), 915 aPordenone (+16) e 331 a Gorizia (+5), cui si aggiungono13 persone da fuori regione. I
IL PICCOLO ED. GORIZIAData: 13.09.2020 Pag.: 1,2Size: 784 cm2 AVE: € .00Tiratura:Diffusione:Lettori:
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pazienti attualmente alle prese col coronavirus in Fvg sono593, ma solo due sono in terapia intensiva (1) mentre sono 18 i ricoverati in altri reparti (+1), destinati ad aumentare non appena saranno aggiornati i dati relativi ai focolai nelle case di riposo triestine. Se idecessi sono fermi a 349, i totalmente guariti ammontanoa 3.170, i guariti in attesa dinegativizzarsi a sette e le persone in isolamento a 566. Seb
bene molti siano gli asintomatici e i casi non gravi siano lastragrande maggioranza, èun fatto che i contagi abbianoripreso a correre: nei settegiorni precedenti i nuovi positivi sono stati 185, cui aggiungere i 39 di ieri. Livelli vicini aquelli della primavera e in aumento sulle due settimaneprecedenti, archiviate rispettivamente con 159 e 124 casi.Che non sia stato un sabato
fausto, lo dice l'affiorare di unfocolaio di una decina di per
sone scoppiato in un'aziendacasearia con sedi a Coseano eFlaibano, in provincia di Udine, dove sono emersi una decina di casi, dai quali è partito illavoro di tracciamento deicontatti per contenere la diffusione del virus. Si tratta diun'opera onerosa per i Dipartimenti di prevenzione, postoche per ogni positivo sono decine i tamponi necessari sullepersone venute a contatto colportatore sintomatico o asintomatico che sia. Il sistema si
dimostra all'altezza, con la capacità di effettuare anchequattromila test in un sologiorno, ma tutto sta per diventare potenzialmente più difficile per la necessità di attivareuna spia sulle scuole: l'annonon è ancora iniziato, ma giàrisultano positivi tre studentidi Cervignano (uno dell'Einstein e due del Malignani) eun bambino iscritto alla scuola materna di Bertiolo.
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CORONAVIRUS
IL CONTAGIO IN FVG
POSITIVI DA INIZIO EPIDEMIA
Totale 4.112 (+39)Trieste 1.532 (+5)Gorizia 331 (+5)Udine 1.321 (+13)Pordenone 915 (+16)Non residenti in Fvg 13 (=)
Attualmente positivi 593 (+21)Decessi 349 (=)
di cui 197 a Trieste, 77 a Udine,68 a Pordenone, 7 a Gorizia
Ricoverati 18 (+1)In terapia intensiva 2 (1)In isolamento 566 (+24)Clinicamente guariti 7 (3)Totalmente guariti 3.170 (+18)
TAMPONI ESEGUITI NELLE ULTIME 24 ORE CROMASIA2.919 (447 in meno rispetto al giorno prima)
IL PICCOLO ED. GORIZIAData: 13.09.2020 Pag.: 1,2Size: 784 cm2 AVE: € .00Tiratura:Diffusione:Lettori:
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l'appello dem
"Priorità lavoro"
"I 7 mila posti persi dovrebbero essere la nostra unicapriorità. L'impegno dellagiunta Fedriga dovrebbe partire da lì – sottolinea il segretario Pd Fvg Cristiano Shaurli : i dati Covid in regione tornano ad essere preoccupanti, troviamo il tempo di pensare alla sicurezza sui posti dilavoro e a qualche strategiadi lungo respiro che aiuti i settori più in crisi e l'intero ambito socioeconomico regionale".
forza italia in pressing
"Ora la fiscalità"
Il senatore di Fi Franco DalMas chiede l'istituzione della"fiscalità di vantaggio", percontrastare i danni da Covid."Per le aree urbane di confine e per il Fvg è una battagliache Forza Italia sta combattendo da oltre un decennio.Oggi più che mai sottolinea siamo convinti che un territorio particolare come il nostro necessiti di strumentiadeguati per confrontarsi connazioni dalla fiscalità concorrenziale rispetto alla nostra".
IL PICCOLO ED. GORIZIAData: 13.09.2020 Pag.: 1,2Size: 784 cm2 AVE: € .00Tiratura:Diffusione:Lettori:
SANITÀ LOCALE 19
a flaibano
Una decina di addetti colpitiin un'azienda casearia in FriuliMaristella Cescutti / FLAIBANO
Sono una decina, tra i dipendenti della ditta Cepparo Spadi Flaibano, in provincia di Udine, e i lavoratori di una cooperativa esterna, i positivi al testantivirus eseguito con il tampone in grado di rilevare la presenza del Covid19. Lo screening ai dipendenti della ditta èstato fatto dalla proprietà inmodo autonomo per assicurare la totale sicurezza a tutto ilpersonale che conta 53 dipendenti.Tra di loro è risultato positi
vo un uomo di giovane età, diorigine straniera che risiede aFlaibano, la cui sorella è risultata a sua volta contagiata dalcoronavirus. La proprietà della Cepparo Spa ha eseguito tutte le verifiche del caso: "Possodire che l'emergenza rimarràassolutamente circoscritta, inquanto l'azienda ha predisposto un sistema cautelare particolarmente articolato, a segui
to di una valutazione del rischio approfondita già ai tempi del lockdown – ha precisatol'avvocato Roberto Mete, presidente dell'organismo di vigilanza di Cepparo Spa –. L'accesso di personale esterno allasocietà con sintomi sospetti hadeterminato l'immediata attivazione dei protocolli internicon la contestuale esecuzionedei tamponi per tutti coloroche erano stati a contatto conchi ha palesato i sintomi. Alcuni lavoratori, fortunatamentepochissimi, sono risultati positivi, tutti asintomatici, e sonostati immediatamente posti inquarantena insieme a coloroche in qualche modo avevanoavuto anche un contatto superficiale con i sospetti. L'area dicontatto era comunque circoscritta e il sistema preventivoper i restanti reparti ha funzionato con successo".La Cepparo Spa è una ditta
di prodotti caseari con sedeamministrativa e magazzini a
Coseano esede legale a Flaibano."Sono fiducioso che tutti i
nuovi casi possano venire immediatamente isolati – ha affermato proprio il sindaco diFlaibano Alessandro Pandolfo– e che quindi anche i micro focolai siano subito circoscrittiin modo che la situazione possa rimanere sotto controllo".Va ricordato che questo è il
secondo piccolo focolaio cheviene segnalato nella zona nelgiro un paio di settimane, dopo la riscontrata positività nelcomune di Coseano di due giovani che erano stati a Lignano.Due episodi che non hanno alcuna correlazione.A Flaibano dove risiede uno
dei lavoratori risultati positivinon esiste alcun allarme anche se la piccola realtà di circa1200 abitanti ha già pagato ilsuo prezzo da Covid19, neimesi "caldi" della pandemiacon un decesso.
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L'IMPRESA
LA CEPPARO SPA SI OCCUPADI PRODOTTI CASEARI
Tra gli interessatianche un giovanestraniero la cui sorellaè risultata positiva
IL PICCOLO ED. GORIZIAData: 13.09.2020 Pag.: 2Size: 193 cm2 AVE: € .00Tiratura:Diffusione:Lettori:
SANITÀ LOCALE 20
il segretario provinciale dem
Progetto Casa del partoMoretti: "Tutto stravoltoe spreco di 1,7 milioni"
"Come buttare via soldi alvento". Non è piaciuto al consigliere regionale del Pd, nonché segretario provinciale,Diego Moretti l'investimentofatto dalla Regione sulla Casa del parto rivisto e corretto.Secondo l'esponente dem èun intervento "che poteva essere fatto con risorse notevolmente inferiori: 2,4 milioninon per la Casa del parto (chegià a suo tempo avevamo defi
nito sbagliata), ma per unaprogetto completamentestravolto rispetto al progettooriginario e che si poteva faredestinando risorse per altri investimenti ben più importanti". Moretti ricorda come"d'accordo con l'assessore Telesca (all'epoca della giuntaregionale guidata da Serracchiani, ndr), mi risulta che ilGect aveva proposto alla Regione un investimento di 700
mila euro (tutti fondi Gect)all'interno dell'attuale sededel Sert presso il Parco Basaglia, dove poteva trovare spazio anche il Consultorio familiare, in una logicità di intervento che non può non essereunico". E invece per il segretario provinciale del Pd "ora citroviamo questa nuova progettualità: ha senso tuttociò? Cosa dice oggi il Comitato "Voglio nascere a Gorizia"che nel 2015 si batté controla chiusura del punto nascitae oggi, dopo aver taciuto sulla mancata (ma promessadall'attuale sindaco Ziberna)riattivazione del punto nascita, e dopo questo investimento dove nessuno potrà nascere?". Gli interrogativi e le domande di Moretti non sono fi
nite: "Cosa dice l'assessoreRomano che, in diverse iniziative pubbliche, disse che senon ci fosse stata la "Casa delparto" avrebbe fatto sfaceli?Il sindaco Ziberna continuerà a dire che "è colpa di quellidi prima"? "Ecco che il Pd si rivolge an
che all'Asugi, quindi alla Regione, indicando di "spendere meglio 1,7 milioni per altriinvestimenti nella sanità isontina. Invece apprendiamo diun nuovo progetto, fatto consoldi pubblici, per fare un"non si sa cosa" in uno spazioil cui nome dice tutto: "corpodi collegamento tra palazzine". Tradotto: un corridoio.Uno spreco davvero. Spero ciripensino", conclude Moretti.
IL PICCOLO ED. GORIZIAData: 13.09.2020 Pag.: 33Size: 137 cm2 AVE: € .00Tiratura:Diffusione:Lettori:
SANITÀ LOCALE 21
Il trend dell'infezione
In un giorno 39 contagi, nessuno gravePositivi i lavoratori in un'azienda a Flaibano, uno studente a Cervignano e quattro anziani nella casa di riposo triestinaMattia Pertoldi / UDINE
Resta stabile il trend di contagi in Friuli Venezia Giulia nelle ultime 24 ore. All'internodei confini regionali, infatti,ieri si sono contati 39 nuovicasi, esattamente come dellagiornata di venerdì, ma conpiù tamponi effettuati dai Dipartimenti di prevenzionedelle Aziende sanitarie. Sedue giorni or sono, nel dettaglio, il dato dei test svolti inregione era stato pari a 2 mila 283, sabato è salito a 2 mila 919 con un aumento quotidiano, perciò, di 636 unità.Entrando nel dettaglio dei
nuovi casi, inoltre, cinque diquesti si sono registratinell'ex provincia di Trieste,altrettanti in quella di Gorizia, tredici in quella di Udine– ma con due residenti in Veneto – e sedici in quella di Pordenone. All'interno di questo parziale giornaliero, inoltre, trovano spazio i dieci lavoratori risultati positivi allaCepparo di Flaibano, azienda che opera nel settore caseario, emersi in seguito alladecisione della direzione di
effettuare una serie di test frail personale utilizzando direttamente i tamponi e non i test sierologici. Al liceo Einstein di Cervignano del Friuli, quindi, va segnalato il contagio di uno studente, mentre nel capoluogo giuliano sono stati identificati ulterioriquattro casi di infezioneall'interno della residenzapolifunzionale per anziani"Hotel Fernetti" di Trieste.Complessivamente, quin
TamponiCresce il numero deitest in regione:dai 2.283 di venerdìsiamo arrivati a 2.919
di, da inizio pandemia – cheper il Friuli Venezia Giulia sifa risalire allo scorso 29 febbraio – in regione si sono accumulati 4 mila 112 casi dipositività acclarata al coronavirus. Di questi, mille 532 fanno riferimento al territorio
giuliano, 331 a quello Isontino, mille 321 sono stati registrati nell'ex provincia di Udine e 915 nella Destra Tagliamento.Il dato veramente positivo
di giornata, in ogni caso, è legato al calo delle presenze inTerapia intensiva, che scendono a due persone, mentre iricoverati in altri reparti sono diciotto. Fortunatamente, inoltre, non si sono registrati nuovi decessi che restano, pertanto, pari a 349 di cuila maggior parte avvenutanel capoluogo regionale(197), cui fanno seguito Udine (77, Pordenone (68) e Gorizia (7). I totalmente guaritiin Friuli Venezia Giulia, poi,sono pari a 3 mila 170, i clinicamente guariti – cioè con assenza di doppio tampone negativo ma privi di sintomi –sette, mentre in isolamentodomiciliare fiduciario ci sono a oggi 566 persone. In totale, infine, in regione sonostati effettuati 358 mila 563tamponi che hanno permesso di testare 163 mila 837 sospetti di contagio da corona
virus. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Data: 13.09.2020 Pag.: 8Size: 422 cm2 AVE: € 12660.00Tiratura: 43843Diffusione: 36620Lettori: 231000
SANITÀ LOCALE 22
CORONAVIRUS IN FRIULI VENEZIA GIULIA DATI AL 12 SETTEMBRENuovi casi giornalieri
2 1816 5Ricoverati Ricoveratia Pordenone a Trieste in Terapia in altriintensiva reparti
2.919 4.11239 Tamponi Totale casieffettuati da inizioin totale pandemia
349 CROMASIATotale decessi13
da inizioa Udine pandemia5(di cui 2 residentiin Veneto) a Gorizia
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SANITÀ LOCALE 23
Pontebba
Tutti negativi i tamponi nella casa di riposoL'esito dei test effettuato agli anziani e al personale della residenza "Elsa Treu" in seguito alla positività di una ospiteGiancarlo Martina / PONTEBBA.
Ritorna la tranquillità nella comunità di Pontebba salita allaribalta della cronaca il 30 agosto scorso a per il caso di positività al Covid19 riscontratadal personale del Dipartimento di prevenzione dell'Azienda sanitaria a una cittadina residente nel capoluogo e ospitata al centro anziani "ElsaTreu". Sono, infatti, risultatitutti negativi i tamponi eseguiti giovedì agli altri anziani e alpersonale della casa di riposoche erano stati a contatto conla persona positiva."Si è trattato – spiega il sin
daco Ivan Buzzi – della seconda serie di tamponi effettuatia conclusione delle due settimane di quarantena previsteper una dozzina tra ospiti e lavoratori del centro venute acontatto con la persona cheera risultata positiva al controllo e che, ricordo, è statatrasferita in altra sede per essere seguita come il caso richiedeva"."Ora – precisa il sindaco –
questa signora ha superato ilproblema di salute e potràrientrare a casa, chiaramentein attesa dell'ultimo test previsto per i primi giorni dellaprossima settimana, e se il ri
sultato sarà negativo, cometutti auspichiamo, sarà dichiarata completamente guaritadal coronavirus".Notizie positive, dunque,
che ridanno fiducia alla comunità, che suo malgrado è stataanche interessata dall'abbandono, in periodi diversi, dellastruttura di accoglienzadell'ex sede del veterinario, ditutti i 16 ospiti migranti iracheni di origine curda. "Il mioringraziamento per l'evoluzione positiva al centro anziani"Elsa Treu" – afferma in conclusione il sindaco – va a tuttigli operatori del servizio sanitario distrettuale, al servizio
sociale e al dipartimento diprevenzione per la professionalità e sensibilità dimostratain questa situazione impegnativa per tutti e che anche l'assessore alla Sanità Anna Anzilutti ha saputo gestire puntualmente".Infine il sindaco Buzzi co
glie l'occasione per rivolgersiai cittadini chiedendo di sopportare gli eventuali disagi,che lunedì 14 saranno completati i lavori di asfaltatura interessanti le strade per Costa,Piani, delle caserme, di SanRocco e via Deposito posteriore.
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Il sindaco di Pontebba Ivan Buzzi
Data: 13.09.2020 Pag.: 32Size: 291 cm2 AVE: € 8730.00Tiratura: 43843Diffusione: 36620Lettori: 231000
SANITÀ LOCALE 24
Flaibano
Lavoratori positivi al Covid alla CepparoTampone per dieci dipendenti dell'azienda di Flaibano e di una cooperativa esterna. In quarantena chi ha avuto contatti
te dell'organismo di vigilan che opera nel settore caseaMaristella Cescutti / FLAIBANOza dell'azienda –. L'accesso rio con sede amministrati
Sono una decina, tra i dipen di personale esterno alla so va e magazzini a Coseano edenti della ditta Cepparo cietà con sintomi sospetti sede legale a Flaibano.Spa di Flaibano e i lavorato ha determinato l'immedia "Sono fiducioso che tuttiri di una cooperativa ester ta attivazione dei protocolli i nuovi casi possano venirena, i positivi al test eseguito interni con la contestuale immediatamente isolati –con il tampone in grado di ri esecuzione dei tamponi per ha affermato proprio il sinlevare ila presenza del Co tutti coloro che erano stati a daco di Flaibano Alessanvid19. Lo screening ai di contatto con chi ha palesa dro Pandolfo – e che quindipendenti della ditta è stato to i sintomi. Alcuni lavorato anche questi microfocolaidisposto dalla proprietà in ri, fortunatamente pochissi siano subito circoscritti inmodo autonomo per assicu modo che la situazione posrare la totale sicurezza ai 53 sa rimanere sotto control
Il sindaco Pandolfo:dipendenti. lo".Tra di loro è risultato posi Nelle scorse settimane"Sono fiducioso
tivo un giovane di origine due giovani residenti a Coche tutti i casistraniera che risiede a Flai seano, che avevano trascorresteranno isolati"bano, la cui sorella è risulta so alcune serate a Lignano,
ta a sua volta contagiata dal erano risultati positivi alcoronavirus. tampone. I due episodi, inLa proprietà della Ceppa mi, sono risultati positivi, ogni caso, non hanno alcu
ro spa ha eseguito tutte le tutti asintomatici, e sono na correlazione.verifiche del caso: "Posso di stati immediatamente po A Flaibano dove risiedere che l'emergenza rimarrà sti in quarantena insieme a uno dei lavoratori risultatiassolutamente circoscritta, coloro che in qualche modo positivi non esiste alcun alin quanto l'azienda ha pre avevano avuto anche un larme anche se la piccoladisposto un sistema cautela contatto superficiale con i realtà di circa 1.200 abitanre particolarmente articola sospetti. L'area di contatto ti è stato toccato dalla panto, a seguito di una valuta era comunque circoscritta demia nei mesi più caldizione del rischio approfon e il sistema preventivo per i dell'emergenza, con un dedita già ai tempi del lockdo restanti reparti ha funziona cesso registrato come Cown – ha precisato l'avvoca to con successo". vidcorrelato. to Roberto Mete, presiden La Cepparo è un'azienda © RIPRODUZIONE RISERVATA
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SANITÀ LOCALE 25
La sede della Cepparo Spa, azienda che opera nel settore caseario
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SANITÀ LOCALE 26
Due infermerie a scuolaper i casi di coronavirus
Due nuove infermerie in casodi contagio da Covid19 sonostate realizzate nella scuoladell'infanzia e primaria."L'intervento – spiega l'as
sessore Michela Nicli – si è reso
rive d'arcano
RIVE D'ARCANO necessario per ospitare i bimbiin caso di malessere in attesadei genitori per il rientro a casa, come stabilito dal Ministero. A questo seguirà la valutazione medica dei sintomi perun successivo ritorno a scuolain sicurezza. Le nuove inferme
rie sono state realizzate in modo da permettere un'adeguataigienizzazione e una continuasorveglianza da parte del personale scolastico".È di oltre 11 mila euro il tota
le degli investimenti del Comune per garantire la sicurezzanelle aule, di cui 6 mila ottenuti dallo Stato grazie al contributo dei fondi strutturali europeiPon per la scuola. Le aule delledue scuole sono risultate sufficientemente capienti e sonopronte ad accogliere gli alunni, come nella primaria
M.C.
Data: 13.09.2020 Pag.: 33Size: 97 cm2 AVE: € 2910.00Tiratura: 43843Diffusione: 36620Lettori: 231000
SANITÀ LOCALE 27
cervignano
Donna rientrata dall'estero contagiata dal CovidSi è sottoposta al tampone alla conclusione di un periodo di ferie. Si aggiunge ai tre studenti risultati positivi nei giorni scorsiLuca Visentin / CERVIGNANO
C'è un altro positivo al Covid19 nel capoluogo dellaBassa friulana. Ieri la comunicazione al sindaco Gianluigi Savino, da parte delleautorità sanitarie di un nuovo caso di contagio. Si tratta di una donna di mezzaetà, che dopo essere rientrata dalle ferie all'estero si èsottoposta al tampone e hascoperto di aver contratto ilvirus, molto probabilmentenel Paese estero, ma per ilmomento non si sa se si tratta di una delle nazioni inserite dall'Organizzazionemondiale della sanità nella"red list" (Croazia, Grecia,Spagna e Malta) oppure da
un'altra nazionale.La donna si trova al mo
mento in isolamento domiciliare e la sua situazione è,come è stato per tutti gli altri casi precedenti al suo, costantemente monitorata esono stati già attivati tutti iprotocolli necessari e per garantire un decorso sorvegliato e che si possa svolgere al meglio.La positività della signo
ra abitante nel comune diCervignano si va ad aggiungere ai casi che hanno riguardato nei giorni scorsitre studenti delle scuole delcapoluogo della Bassa: unaragazza e un ragazzo di terza superiore dell'istituto tecnico Malignani e un allievo
della prima classe del liceoEinstein.Ieri sono stati effettuati i
tamponi a tutti gli altri studenti e ai due professori,che facevano parte dellostesso gruppo del licealedell'Einste in durante i corsidi preparazione e potenziamento in vista dell'avviodell'anno scolastico.Avvio che avrà luogo re
golarmente e come precedentemente stabilito, mercoledì prossimo con orarileggermente ridotti, nonper la questione Covid19,ma rispettando il normaleprogramma predispostodalla scuola.Il gruppo sottoposto ai
tamponi e quindi in quaran
tena, invece, seguirà le lezioni secondo le modalitàdella didattica a distanzaonline.Il sindaco Gianlugi Savi
no intanto plaude alla modalità con cui il presidedell'istituto Malignani Barbieri ha affrontato la difficile situazione. "L'amministrazione comunale è a fianco delle istituzioni scolastiche in questo periodo preparatorio e lo sarà anche nelleprossime settimane – haspiegato il primo cittadino–, consapevole dell'ottimolavoro del preside Barbieriche ha dimostrato una corretta gestione dei casi che sisono finora presentati".
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L'istituto Einstein: il via delle lezioni resta fissato per mercoledì
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SANITÀ LOCALE 28
le cifre
Nuovi contagiati:16 in più in 24 orenel Pordenonese
Sono 156 i positivi al Covid19in provincia, 16 in più di ieri. A Casarsa il numero è salito a 9: si sono aggiunti 3 componenti di unafamiglia straniera e una ragazza. A Budoia il numero è passatoda 4 a 8: sono i familiari di duepersone che erano risultate positive dopo un viaggio in Italia. Il numero complessivo dei contagiati dall'inizio dell'epidemia ha superato i 900 casi. (d.s.)
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SANITÀ LOCALE 29
Posti letto, la carta padiglione "di riserva"Il presidente dell'Ordine degli infermieri: "Già l'influenza li aveva esauriti, ora col Covid meglio conservare che abbattere"Donatella SchettiniAumentano le voci che chiedono che almeno uno dei padiglioni dell'ospedale sia preservato per renderlo struttura intermedia e flessibile da utilizzare in caso di emergenza, specie fra qualche mesi quando aicasi di influenza, che già gli anni scorsi avevano da soli esaurito i posti letto, si aggiungeranno quelli di Covid.Qualche settimana fa era
stato l'ex primario di Pneumologia Francesco Mazza a evidenziare la necessità di avereposti letto flessibili da utilizzare in caso di emergenza e perle post acuzie. Sulla stessa linea, ora, il presidente dell'ordine delle professioni infermieristiche Luciano Clarizia:"Credo che sarebbe utile mantenere uno dei padiglioni del
vecchio ospedale – ha detto –.Non sarebbe un aumento diposti letto dell'ospedale, mauna struttura da destinare astruttura intermedia con lapossibilità di avere posti lettoin caso di emergenza". Secondo Clarizia "una riconversione in Rsa sarebbe utile perchésarebbe vicino all'ospedale: essendo nella zona ospedalieraridurrebbe i tempi di intervento e di trasporto per pazientianziani sempre più complessi". In questo modo, sostiene,si supererebbero i problemidei trasporti degli anziani dalle strutture territoriali all'ospedale, riducendone i tempi e lacomplessità. Il padiglione potrebbe essere utilizzato anchein caso di necessità, situazionicome quelle che stiamo viven
do oggi a causa del Covid19oppure anche per affrontareepidemie consuete come quelle di influenza che negli anniscorsi hanno mandato in crisialcuni reparti."Avere una struttura di que
sto tipo – ha proseguito Clarizia – consentirebbe di averedegli spazi a disposizione nelcaso di emergenza. Senza aumentare l'azienda e senza aumentare il numero dei postiletto in ospedale si avrebberoa disposizione spazi subito incaso di emergenze sanitariecome quella che stiamo vivendo. Non vai ad aumentare i numeri dell'azienda, che non sipuò fare, ma vai a creare unastruttura che potrebbe essereutile e subito disponibile noncaso di necessità". Clarizia li
ha definiti "posti letto cuscinetto" da attivare in caso di urgenza. "Una soluzione di questo tipo – ha aggiunto – consentirebbe anche di avere ununico polo sociosanitario".Per il presidente delle professioni infermieristiche la sceltadovrebbe cadere sul padiglione A, quello con meno problemi, mentre andrebbe demolito il B.Il dibattito prosegue in vista
della decisione che deve essere assunta da Regione, AsFo(azienda sanitaria Friuli Occidentale) e Comune nei prossimi mesi. Le ipotesi sono la demolizione per farne un'areaverde o la salvaguardia di almeno uno dei due padiglioniproprio per ricavarne unastruttura intermedia.
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SANITÀ LOCALE 30
azienda sanitaria
Bonus Covid al personaleArriverà entro novembre
Entro dicembre dovrannoessere erogati i bonus Covid19 per il personale sanitario impegnato nella emergenza sanitaria. Nel corsodi un incontro dei giorniscorsi AsFo (azienda sanitaria Friuli Occidentale) e sindacati hanno definito il percorso che porterà all'erogazione dei soldi che probabilmente arriveranno nelle buste paga di novembre.Un riconoscimento per il
lavoro svolto da circa 4 mila dipendenti tra medici,infermieri e operatori sanitari della regione, pari al 25per cento del personale delservizio sanitario regionale, nell'emergenza Covid19 dei mesi scorsi. L'accordo tra Regione e sindacati è stato sottoscritto il 6 agosto e si traduce in mille 500euro per il personale che haprestato la propria attivitàper 25 o più giorni nei mesidi marzo, aprile e maggioscorsi che scendono a mille250 euro fra i 20 e i 24 giorni, a mille euro tra 15 e 19giorni, a 750 euro tra 10 e
14 giorni fino a 500 euro tra5 e 9 giorni. Per i medici ilpremio viene stabilito sutre fasce (alta mille 500 euro, media mille 100 e bassa700 euro).Dall'incontro azienda sin
dacati è emerso che la AsFoattiverà un gruppo di lavoro tecnico interno per stabilire chi ha diritto al bonus:questo per non lasciare fuori nessuno che si è impegnato nell'emergenza oppureper fare rientrare chi nonne ha diritto. Successivamente il percorso individuato prevede un accordoaziendale tra AsFo e sindacati che, per rispettare i termini, dovrebbe essere sottoscritto entro la metà di ottobre.Si prevede che i bonus Co
vid al personale sanitariopossa essere erogato con lostipendio di novembre. I soldi di provenienza statale, infatti, devono essere spesientro la metà di dicembre apena di restituzione.
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SANITÀ LOCALE 31
porcia
"Respinto" all'esamePrescrizione urgente"nulla" se è rilasciatadal medico di baseLa denuncia di un cardiopatico: "Mi rivolgerò ai privati""Ma un anziano o un malato grave come può cavarsela?"Donatella Schettini / PORCIA
"Io cammino, faccio una vitanormale. Ma chi ha problemi? Gli anziani cosa possonofare?".Sono le domande che si po
ne un purliliese cardiopaticoche racconta quanto accaduto all'ospedale civile di Pordenone. Non è stato sottopostoad alcuni esami prescritti dalmedico di base perché, gli èstato detto, la richiesta doveva essere sottoscritta da unmedico dell'ospedale stesso.Una vicenda che è comin
ciata nei giorni scorsi quandol'uomo, 49 anni, cardiopaticoda alcuni anni, ha accusatoun malessere che l'ha spinto arivolgersi al proprio medicodi medicina generale.Il dottore ha previsto una
serie di esami specialistici urgenti, con la necessità di prenotare la prestazione entro
72 ore come riportano le ricette. Due prescrizioni con la richiesta di un elettrocardiogramma e un elettrocardiogramma dinamico Holter."Venerdì mattina – raccon
ta – ho chiamato subito il reparto di cardiologia dell'ospedale di Pordenone per sapereche cosa dovevo fare. Mi hanno detto di presentarmi dalle12 alle 14 per gli esami. Sonoandato alle 12 pensando disottopormi agli accertamentiche il mio medico di medicinagenerale mi ha indicato, mami hanno detto che le visite lefanno solo se la prescrizione èdi un medico dell'ospedale".Non sarebbe stata sufficien
te secondo quanto riporta ilpurliliese la richiesta del medico di medicina generale,ma c'era la necessità di una richiesta del medico dell'ospedale. L'uomo dice anche che
"mi hanno consigliato di rivolgermi a una struttura privata".L'uomo è ritornato venerdì
pomeriggio dal proprio medico di medicina generale che siè detto all'oscuro di cambiamenti nella erogazione delleprestazioni. Ha consigliato alsuo assistito di rivolgersi a altro ospedale con pronto soccorso, dove vengono erogatele prestazioni d'urgenza: inquesto caso San Vito al Tagliamento.Di fronte a questo l'uomo
Gli accertamentidevono essere firmatida un professionistadel nosocomio
ha deciso di desistere e di se
guire il consiglio di Pordenone: nei prossimi giorni procederà con la prenotazione degli esami in una struttura privata in cui spera di avere l'esito in tempi celeri."Oltre al costo – sottolinea
comprensibilmente – il problema è dovuto al fatto cheuno vorrebbe esame e esitosubito".Una vicenda che l'uomo rac
conta "perché tutti devono essere informati" e anche percercare di cambiare le cose."Io non ho particolari problemi a muovermi – sottolinea –per cui posso rivolgermi ad altre strutture. Ma se una persona è ammalata da non potersimuovere oppure è anziana,come può fare? Perché non èstato detto che le prescrizionidevono essere fatte da un medico dell'ospedale?". –
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Un'immagine del pronto soccorso dell'ospedale
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Tutto pronto per la riaperturadel punto di primo interventoIl consigliere Monea mercoledì controllerà che si proceda regolarmenteMa è soltanto il primo risultato ottenuto per un mandamento privato di servizi
Giulia Sacchi / MANIAGO
Rimpinguata la scorta di farmaci e turni del personalepronti: il punto di primo intervento dell'ospedale di Maniago si sta attrezzando in vistadella riapertura annunciataper mercoledì dall'assessoreregionale alla salute RiccardoRiccardi. A tenere monitoratele operazioni che si stannosvolgendo in questi giorni è ilconsigliere comunale di maggioranza del gruppo autonomo Pedemontana vive CesareMonea, che al momento dellariattivazione delle attività sipresenterà dinanzi alla struttura per verificare che tutto proceda come è stato comunicato.Il punto di primo intervento
era stato chiuso il 10 aprile perconcentrare il personale nell'emergenza coronavirus. Unadecisione che aveva fatto molto discutere in città in primisper le modalità con cui era stata operata. Quindi la levata discudi del consiglio comunale,
che aveva votato un documento per chiederne il ripristino, el'interessamento anche deiconsiglieri regionali Giampaolo Bidoli (Patto per l'autonomia) ed Emanuele Zanon (Progetto Fvg). Il consigliere d'opposizione Antonio Iracà avevachiesto che il Comune si facesse parte attiva con la Regioneaffinché "in ospedale sia ripriL'ingresso del punto di primo intervento, ex pronto soccorso
Cesare Monea
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