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UNIONE EUROPEA REPUBBLICA ITALIANA REGIONE LIGURIA OBIETTIVO “COMPETITIVITA’ REGIONALE E OCCUPAZIONE” PROGRAMMA OPERATIVO 2007-2013 Parte Competitività COFINANZIATO DAL F.E.S.R. - FONDO EUROPEO DI SVILUPPO REGIONALE ASSE 3 SVILUPPO URBANO Azioni: Sviluppo urbano sostenibile Potenziamento dell’accesso ai servizi di trasporto Difesa del suolo e prevenzione dei rischi naturali MODALITÀ PER L’ATTUAZIONE DEL PROGETTO INTEGRATO DI SVILUPPO URBANO Approvate con deliberazione della Giunta regionale n. 647 del 13.06.2008 Pubblicate sul Supplemento Ordinario al BURL n. ….. del ………….

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UNIONE EUROPEA REPUBBLICA ITALIANA REGIONE LIGURIA

OBIETTIVO “COMPETITIVITA’ REGIONALE E OCCUPAZIONE”

PROGRAMMA OPERATIVO

2007-2013

Parte Competitività

COFINANZIATO DAL F.E.S.R. - FONDO EUROPEO DI SVILUPPO REGIONALE

ASSE 3 SVILUPPO URBANO

Azioni:Sviluppo urbano sostenibilePotenziamento dell’accesso ai servizi di trasportoDifesa del suolo e prevenzione dei rischi naturali

MODALITÀ PER L’ATTUAZIONE DEL PROGETTO INTEGRATO DI SVILUPPO URBANO

Approvate con deliberazione della Giunta regionale n. 647 del 13.06.2008Pubblicate sul Supplemento Ordinario al BURL n. ….. del ………….

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REGIONE LIGURIA – DIPARTIMENTO SVILUPPO ECONOMICO – SETTORE POLITICHE DI SVILUPPO INDUSTRIA E ARTIGIANATO

P.O.R. LIGURIA FESR (2007-2013) ASSE 3 - SVILUPPO URBANO - Modalità attuative Pagina 1

La Regione Liguria per l’attuazione dell’ASSE 3 ha approvato le seguenti disposizioni:

1. Obiettivi

Il Terzo Asse di intervento del P.O.R. Liguria 2007-2013 (approvato dalla Commissione con Decisione

C(2007) 5905 del 27.11.2007) concorre al miglioramento dell’obiettivo generale del Programma –

rafforzare la competitività regionale - ponendosi quale obiettivo specifico il miglioramento dellavivibilità, della sicurezza, dell’attrattività, dell’accessibilità e della coesione sociale nelle città.

Per la realizzazione dell’obiettivo delineato, il P.O.R. al § 4.3, individua tre Azioni prioritarie, così

sintetizzabili:

− Sviluppo urbano sostenibile, il cui obiettivo operativo è contrastare fenomeni di marginalità e

degrado nelle aree urbane;

− Potenziamento dell’accesso ai servizi di trasporto, il cui obiettivo operativo è migliorare

l’accessibilità, nell’accezione di potenziamento dei sistemi di collegamento fisico sul territorio, in

chiave di sostenibilità ambientale;

− Difesa del suolo e prevenzione dei rischi naturali, il cui obiettivo operativo è la difesa del suolo

e la prevenzione dei rischi naturali nelle aree urbane e periurbane, e la difesa costiera delle aree

urbane e periurbane.

Nell’ambito del Terzo Asse trovano attuazione interventi infrastrutturali e immateriali, tesi a:

− elevare la qualità della vita e il livello di vivibilità nell’ambito urbano,

− contrastare il disagio e la marginalità sociale,

− migliorare l’accessibilità ai servizi pubblici,

− prevenire i rischi derivanti da potenziali esondazioni dei corsi d’acqua, frane e smottamenti dei

versanti collinari, erosione dei tratti costieri,

− potenziare i sistemi di collegamento fisico, sviluppando alternative ecocompatibili, all’utilizzazione

dei veicoli privati nella città, allo scopo di ridurre la congestione e l’inquinamento, e promuovendo

un uso più razionale dell’energia.

Gli interventi devono essere orientati, pertanto, a rimuovere le condizioni di degrado fisico e didisordine urbano e consentire l’insediamento di nuove funzioni che migliorino la vivibilità del

contesto, per chi vi risiede, per chi vi opera e per chi usufruisce dei servizi, e che siano finalizzate:

− a sviluppare le potenzialità favorendo inoltre lo sviluppo economico e occupazionale;

− a soddisfare esigenze ampiamente condivise dalla collettività;

− a superare criticità o sviluppare tematiche specifiche di valorizzazione e miglioramento del

territorio;

− ad attivare nuove iniziative promosse da soggetti privati.

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2. Individuazione e definizione del Progetto Integrato (P.I.)

Le Azioni dell’Asse 3 si attuano esclusivamente attraverso un Progetto Integrato territoriale, nel

rispetto di quanto definito al § 5.4.7 del POR (vedasi Allegato f).

Il Progetto Integrato Territoriale si configura come un progetto articolato e complesso, costituito

da una serie di interventi, afferenti a temi, tipologie, contenuti, funzioni, finalità, attività e oggetti

diversi, ciascuno dei quali va pensato, progettato, attuato e gestito insieme agli altri, in una

logica di sistema, che consenta il conseguimento, in termini di benefici e risultati, di un valore

aggiunto, rispetto alla somma dei benefici prodotti, se i singoli interventi venissero realizzati

autonomamente, disgiuntamente e in tempi differenti.

In tal senso, le singole operazioni, da attuarsi contestualmente, agendo sugli edifici, sulle aree, sugli

spazi pubblici, sul sistema delle connessioni e sull’ambiente, per soddisfare gli obiettivi generali e

specifici dell’Asse, devono essere caratterizzate tra loro da sinergia, relazione e integrazionefunzionale, complementarità, coerenza e mutua reciprocità, tali da assicurare la risoluzione

simultanea di livelli e forme differenti di criticità.

Al fine di garantire l’efficacia, l’intensità e la positività della ricaduta delle azioni di riqualificazione e

rigenerazione gli interventi, poi, devono essere concentrati all’interno di un specifico ambitourbano, particolarmente critico sotto il profilo della vivibilità e della qualità del contesto,chiaramente individuato e di estensione contenuta, delimitato da un perimetro virtuale.

Il Progetto Integrato deve attuarsi attraverso interventi che, prioritariamente e necessariamente,soddisfino i contenuti dell’Azione “Sviluppo urbano sostenibile”, in abbinamento ai quali devono

essere realizzati interventi finalizzati a soddisfare i contenuti dell’Azione “Potenziamentodell'accesso ai servizi di trasporto”, nonché eventualmente quelli dell’Azione “Difesa del suolo eprevenzione dei rischi naturali”.

Il Progetto Integrato, quindi, deve basarsi su un’idea forza, da intendersi come nucleo strategicofortemente caratterizzante, rappresentabile da almeno un intervento portante fondamentaleascrivibile ai contenuti dell’Azione “Sviluppo urbano sostenibile”, intorno al quale si attuano altri

interventi sinergici e complementari, finalizzati a perseguire le finalità della medesima Azione e quelli

finalizzati a perseguire le finalità delle altre due Azioni.

Il Progetto Integrato, in quanto operazione articolata, si concretizza anche attraverso la realizzazione

di interventi non direttamente finanziati con il solo Asse 3 del P.O.R. o con il P.O.R. in generale. In tal

senso, l’integrazione e la sinergia si attuano anche con interventi già in fase di attuazione o da attuarsi

a carico di altri fonti di finanziamento pubblico e con interventi promossi da operatori privati.

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In considerazione dell’articolazione degli interventi, a ciascuno di questi deve essere assegnato un

livello di priorità, che evidenzi il ruolo e l’importanza che svolge nell’economia complessiva del P.I.

stesso, e deve essere precisato se si tratta di:

− intervento pubblico per il quale è richiesto il contributo a valere sull’Asse 3 del POR,

− intervento pubblico da finanziarsi potenzialmente con Azioni di altri Assi del POR,

− intervento pubblico finanziato con altre fonti di finanziamento pubblico,

− intervento privato,

− intervento pubblico che non è ancora coperto da alcuna fonte di finanziamento e che, al momento,

è escluso dalla richiesta di finanziamento a valere sull’Asse 3 del POR.

Il Progetto Integrato deve tenere conto delle capacità di carico dell’ambiente e dell’impatto indotto

dall’incremento delle attività insediate e deve, quindi, valutare la sostenibilità di ogni singola iniziativa

e della complessità del progetto.

3. Localizzazione

I Progetti Integrati possono essere attuati esclusivamente in:

a) grandi centri urbani con popolazione residente superiore a 40.000 unità;

b) macroconurbazioni, che devono presentare le caratteristiche socio-economiche e fisiche proprie

della struttura urbana complessa ed essere contraddistinte da tutte le seguenti situazioni:

- compenetrazione tra centri urbani appartenenti ad entità amministrative confinanti che

presentano un’unica struttura urbana indifferenziata, con tessuto edilizio intensamente e

densamente costruito, privo di soluzioni di continuità;

- soglia minima di popolazione complessiva residente pari a 40.000 unità e presenza di servizi

pubblici/ amministrativi di rilevanza strategica per il territorio provinciale e/o regionale, nonché

presenza di rilevanti attività produttive;

- interferenze delle aree residenziali con ambiti retroportuali e portuali, e/o con impianti

industriali e tecnologici invasivi anche dismessi o da rilocalizzare, e/o con grandi infrastrutture

di collegamento anche in fase di dismissione.

Entro i contesti sopradefiniti (grandi centri urbani e macroconurbazioni), sono perimetrate, da parte

dei soggetti proponenti, ambiti (entro i quali attuare il Progetto Integrato), ove sussistano le seguenti

criticità e, conseguentemente, siano evidenti le disparità con altri ambiti cittadini:

- disagio e marginalità sociale ed economica;- degrado fisico degli immobili e delle strutture;- carenza di spazi pubblici e collettivi;- forte concentrazione insediativa con sottodimensionamento dei servizi pubblici e delle

attrezzature;

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nonché eventuali ulteriori criticità legate a:

- congestione del traffico veicolare;- carenze infrastrutturali per la mobilità;- abbandono derivante dalla dismissione di attività industriali e produttive;- rischio idrogeologico e idraulico di livello R3 e R4 dei Piani di Bacino;- rischio di erosione costiera dell'area urbana.

Nel caso di macroconurbazioni, l’ambito perimetrato, ove attuare il Progetto Integrato, deve

obbligatoriamente riguardare un’area che interessi porzioni contigue di tessuto urbano di tutti i comuni

della conurbazione.

Si precisa che nel caso di:

- centri urbani oltre i 100.000 ab. è assentibile la presentazione di massimo 6 Progetti Integrati;

- centri urbani fino a 100.000 ab. è assentibile la presentazione di massimo 2 Progetti Integrati;

- macroconurbazioni è assentibile la presentazione di un solo Progetto Integrato, che deve essere di

livello intercomunale.

Tutte le operazioni devono essere attuate entro il perimetro come sopra definito, con la sola

eccezione di operazioni finalizzate all’attuazione dell’Azione "Difesa del suolo e prevenzione deirischi naturali", che possono essere attuate anche entro limitate aree dei bacini idrografici a monte

delle aree di intervento e quindi esternamente all’ambito perimetrato, a condizione che dette

operazioni siano strettamente necessarie e funzionali alla riduzione del rischio nell'area urbana a

valle, perimetrata.

I Progetti Integrati proposti al di fuori delle localizzazioni indicate non sono ammissibili.

4. Condizioni generali di ammissibilità

Le condizioni di ammissibilità delle proposte di Progetti Integrati sono:

- rispetto delle modalità e dei tempi per l'inoltro delle proposte;

- presentazione della documentazione elencata al punto 14 (particolare rilevanza assume la

puntuale compilazione del piano economico-finanziario, del cronogramma di realizzazione, del

piano finanziario con dettaglio annuale della spesa, nonché l’assunzione dell’impegno della

copertura della quota a carico dei diversi soggetti attuatori o beneficiari coinvolti);

- soglia minima di investimento complessivo per assicurare la rilevanza dell’azione di

riqualificazione pari ad almeno 10 M€uro (dieci milioni di euro), di cui quota minima a carico dei

soggetti attuatori pari al 20%;

- conformità delle proposte ai Piani di Bacino vigenti;

- conformità delle proposte agli strumenti urbanistici e paesistico-ambientali vigenti; in via del tutto

eccezionale e, per casi ampiamente documentati e giustificati, che siano strategici per l’attuazione

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del Progetto Integrato, possono essere accolte proposte riguardanti singoli interventi, che al

momento della presentazione non posseggano ancora la piena conformità, dovendo essere

assoggettate a varianti allo strumento urbanistico. La conformità deve, comunque, essere

dimostrata al momento della presentazione del progetto preliminare (vedasi punto 15);

- coerenza con la programmazione comunale, provinciale e regionale di settore;

Si richiama inoltre l’attenzione sull’obbligo di attuare tutti gli interventi nel pieno rispetto dei requisiti di

sostenibilità ambientale e nel pieno rispetto delle normative comunitarie, nazionali e regionali vigenti,

con particolare riferimento alla normativa in materia di appalti pubblici, in materia ambientale, in

materia di protezione dal rischio sismico e in materia di tutela della sicurezza e della salute nei luoghi

di lavoro.

I Progetti Integrati in argomento non sono soggetti alla Valutazione Ambientale Strategica di cui al D.

Lgs n. 4/2008 mentre, secondo quanto previsto dalla normativa regionale in materia, potrebbero

essere assoggettati alla Valutazione di Impatto Ambientale, determinate tipologie di progetti puntuali

compresi nel Progetto Integrato.

Per quanto non specificatamente richiamato, si rimanda ai contenuti del P.O.R. Liguria (2007-2013).

5. Soggetti proponenti e attuatori

Nel caso di grandi centri urbani con popolazione residente superiore a 40.000 unità, il soggettoproponente del Progetto Integrato è il Comune.

Nel caso di macroconurbazioni, il soggetto proponente del Progetto Integrato è il Comuneindividuato come capofila, previo accordo sottoscritto tra i diversi Comuni interessati.

I soggetti attuatori dei singoli interventi costituenti il Progetto Integrato possono essere, oltre al

Comune proponente:

- Enti strumentali del Comune,

- Società miste a maggioranza pubblica,

- Altri Enti pubblici

Nel caso di soggetti attuatori diversi dal Comune proponente, comunque, il contributo è concesso eliquidato al Comune proponente, che dovrà farsi carico del trasferimento delle quote a ciascun

soggetto attuatore, nonché delle attività di controllo amministrativo e quanto previsto ai punti 19 e 20

Il Comune proponente, pertanto, rimane l’unico soggetto responsabile, nei confronti della

Regione, per quanto attiene l’attuazione di tutti gli interventi, il monitoraggio dei lavori e la

rendicontazione della spesa nella sua interezza.

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6. Interventi ammissibili

Gli interventi, fermo restando quanto espresso al Punto 2. , devono consentire di:

- rimuovere situazioni di degrado e disordine urbano;

- risolvere e/o rimuovere le interferenze delle aree residenziali con ambiti retroportuali e portuali,

con impianti industriali e/o tecnologici invasivi anche dismessi o da rilocalizzare, con grandi

infrastrutture di collegamento anche in fase di dismissione;

- implementare la dotazione di verde pubblico;

- abbattere i livelli di inquinamento atmosferico (in particolare per quanto attiene la riduzione delle

emissioni di CO2), acustico, visivo, ecc.

- contenere i consumi energetici;

- promuovere l’impiego di fonti di energia rinnovabili;

- implementare i servizi pubblici, ove carenti, attraverso l’inserimento di funzioni non presenti;

- favorire l’aggregazione e l’integrazione sociale;

- ridurre le forme di disagio per le fasce di utenza debole;

- ridurre i tempi di spostamento tra i luoghi di residenza e i luoghi di lavoro e migliorare

l’accessibilità ai servizi essenziali della sanità, socio - sanitari (es. asili nido, servizi per l’infanzia e

gli anziani, ecc.) dell’istruzione ai fini dell’inclusione sociale;

- integrare le diverse forme di trasporto pubblico e incentivare l’utilizzo da parte degli utenti di mezzi

di trasporto pubblico;

- prevenire i rischi nelle aree densamente abitate derivanti da esondazioni, frane, erosione costiera.

A tal fine, pertanto, sono ammissibili esclusivamente gli interventi:

- su fabbricati singoli o sistemi di edifici esistenti, dismessi, abbandonati, sottoutilizzati e degradati,

appartenenti al patrimonio immobiliare di archeologia industriale o di pregio storico -

architettonico, per un loro recupero e riconversione a nuovi utilizzi;

- su manufatti edilizi privi di pregio che presentano condizioni di sottoutilizzo, abbandono o non

risultano più utilizzabili, per una loro demolizione e recupero delle aree liberatesi da destinarsi a

verde e nuovi spazi pubblici e/o operazioni di restyling edilizio con riconversione a nuovi utilizzi e/o

realizzazioni di nuovi manufatti architettonici;

- su impianti e aree produttive, dismessi e abbandonati o in fase di dismissione, per interventi di

rinaturalizzazione e sistemazioni a verde per la creazione di nuovi parchi di quartiere e parchi

urbani, con incidenza minima di nuovi edifici, consentiti solo se strettamente necessari agli

obiettivi dell’intervento, finalizzati a sole funzioni a servizio dell’area verde e quindi contenuti

volumetricamente;

- su infrastrutture di collegamento degradate, o abbandonate e dismesse o in fase di dismissione

per un loro riassetto e riqualificazione, o recupero e trasformazione in percorsi pedonali, ciclabili o

transitabili con mezzi eco compatibili,

- su piazze e spazi pubblici esistenti, per una loro pedonalizzazione, un incremento del verde

pubblico, un riordino complessivo e un ridisegno mediante opere di arredo e installazioni;

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- su sistemi viari, con particolare riguardo a quelli con prevalente presenza di esercizi commerciali,

per una loro pedonalizzazione o miglioramento della transitabilità pedonale;

- di realizzazione di nuovi parcheggi pubblici di interscambio tra forme di trasporto privato e

pubblico, con particolare attenzione alla reti esistenti dei trasporti ferroviari e marittimi, al fine di

agevolare l'utilizzo del mezzo pubblico;

- di realizzazione di nuovi parcheggi pubblici propedeutici agli interventi di pedonalizzazione;

- di realizzazione di impianti di trasporto meccanizzati (ascensori verticali o inclinati, sistemi di scale

mobili e tapis roulant, funicolari, cremagliere, ecc.);

- di realizzazione di sistemi di tramvie a trazione elettrica;

- di realizzazione di terminal, stazioni, aree di fermata di mezzi pubblici, ecc.

- di riorganizzazione del sistema del trasporto pubblico locale (gli interventi infrastrutturali devono

essere previsti nei “Piani della Mobilità Urbana” (laddove esistenti) e, in alternativa, devono

inquadrarsi negli strumenti di pianificazione urbana della mobilità;

- di implementazione di “Sistemi Intelligenti di Trasporto” (ITS) che utilizzano le tecnologie

dell’informazione e della comunicazione (ICT) per migliorare l’accessibilità al sistema di TPL

(Trasporto Pubblico Locale);

- di sistemazione idraulica finalizzati alla messa in sicurezza o alla significativa mitigazione del

rischio idraulico, da applicarsi alle situazioni con rischio idrogeologico molto elevato o elevato (R4

e R3) come individuato dalla pianificazione di bacino;

- di consolidamento dei versanti in frana o a pericolosità elevata finalizzati alla mitigazione del

rischio geomorfologico;

- di conservazione, recupero e riqualificazione del suolo e dell’ambito fluviale;

- di delocalizzazione/rilocalizzazione di manufatti in aree a rischio;

- nuove opere di difesa della costa e degli abitati costieri;

- manutenzione di opere esistenti di difesa della costa e degli abitati costieri.

Sono altresì ammissibili esclusivamente i seguenti interventi accessori e complementari:- realizzazione di azioni volte ad assicurare l’accessibilità degli spazi e degli edifici pubblici esistenti

da parte di un’utenza ampliata;

- ammodernamento e razionalizzazione dei servizi a rete in sottosuolo nell’ottica di una loro facile

manutenibilità e potenziamento, attraverso soluzioni innovative (come ad es. i tunnel tecnologici);

- ammodernamento ed efficientamento degli impianti di illuminazione pubblica, nell’ottica di un

contenimento dei consumi energetici;

- installazione, nell’ambito degli interventi di recupero degli immobili o di costruzione di nuovi

fabbricati, di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili;

- contenimento, razionalizzazione e riordino della segnaletica, dei componenti di arredo, delle

installazioni pubbliche, nonché rimozione delle utenza a vista obsolete, ecc.;

- realizzazione di isole ecologiche, preferibilmente del tipo a scomparsa, o locali idonei per la

raccolta differenziata dei rifiuti;

- restauro di opere monumentali e di pregio artistico;

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- installazione di impianti e apparecchi per illuminazione scenografica di edifici monumentali e

opere di pregio artistico;

- installazione di sistemi di video-sorveglianza degli spazi e dei percorsi pubblici;

- installazione di chioschi informativi, postazioni multimediali di informazione e/o chiamata per

pronto intervento o soccorso;

- installazione di strutture fisse finalizzate a mitigare e ridurre l’inquinamento acustico e visivo;

Sono infine ammissibili operazioni finalizzate a:

- implementare e rafforzare le infrastrutture telematiche per l’erogazione di servizi online per i

cittadini (e-government, e-learning, ecc.);

- implementare la base informativa utilizzabile per la programmazione e l’erogazione del servizio di

trasporto pubblico, mediante l’impiego di tecnologie innovative;

- realizzare strumenti cartografici e informatici e ampliamento delle conoscenze geologiche ed

idrauliche a supporto degli interventi connesse alla mitigazione dei rischi naturali,

precedentemente descritti;

- realizzare strumenti cartografici e informatici per il monitoraggio dell’efficienza nell’uso, la gestione

e la manutenzione degli interventi realizzati.

Nell’ambito degli interventi sopra elencati, non sono comunque ammissibili quelli che:

- riguardino operazioni parziali o suddivise in lotti non aventi caratteristiche di autonoma

funzionalità;

- siano completamenti di interventi già ammessi a forme di finanziamento pubblico e non ultimati

per una inadeguata gestione dei finanziamenti stessi;

- prevedano la sola nuova costruzione, su aree mai edificate.

Si precisa, inoltre, che il P.O.R. – F.E.S.R. non consente il finanziamento di interventi di

infrastrutturazione viaria di nuova esecuzione.

Tutti gli interventi devono essere contraddistinti da:

- elevata qualità progettale sotto il profilo delle scelte compositive, organizzative e architettoniche;

- innovazione nelle soluzioni costruttive, nelle scelte impiantistiche e nell’impiego dei materiali al

fine di garantire il contenimento dei consumi energetici e ridurre i costi di manutenzione;

- compatibilità e sostenibilità ambientale, ecc.;

- sostenibilità economica, finanziaria e gestionale;

- sostenibilità sotto il profilo della responsabilità sociale.

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7. Destinazioni d’uso compatibili

Nell’ambito degli interventi indicati nel precedente punto, si riportano, a titolo esemplificativo, le

principali destinazioni d’uso compatibili:

a) culturali:biblioteche; auditori, sale teatrali o per pubblico spettacolo; centri culturali; centri e laboratori per la

diffusione e la promozione delle arti (musicali, visive, ecc.); centri per manifestazioni ed eventi;

strutture museali; ecc.

b) sociali:residenze o comunità alloggio per anziani o disabili dotate di servizi integrativi di sostegno alla

famiglia con presenza di tali categorie (es.: centri diurni, centri polivalenti di

socializzazione/ricreazione/tempo libero, centri socio-educativi e socio riabilitativi); servizi

integrativi per l’infanzia o comunque servizi di sostegno alla famiglia con presenza di minori (es.

piccole comunità di accoglienza per minori); strutture che provvedono alla socializzazione e

promuovono l’integrazione lavorativa di soggetti svantaggiati, nonché strutture che sostengono,

attraverso specifici Enti e associazioni, le persone in condizione di esclusione sociale nei bisogni

primari; centri polivalenti di aggregazione, ecc.

c) ludico-ricreative e sportive:giardini e parchi di quartiere, parchi urbani, spazi ed aree gioco attrezzate, insediamenti

polisportivi, ludoteche, ecc.

d) economiche:padiglioni e strutture per esposizioni e fiere a integrazione di strutture già operanti; strutture

pubbliche adibite ad aree mercatali; ecc.

Non sono invece ammissibili le seguenti destinazioni d’uso:

- residenziale

- sanitario e ospedaliero

- scolastico

- ricettivo e alberghiero

- commerciale

- industriale

Dette destinazioni, tuttavia, possono essere attivate in operazioni finanziate con altre risorse o attuate

da soggetti privati, che risultano integrate con gli interventi oggetto del contributo e concorrono a

definire il quadro organico del Progetto Integrato.

Si precisa che le destinazioni d’uso devono essere vincolate per almeno 10 anni decorrenti a partire

dalla conclusione dell’investimento, a pena di revoca dl contributo.

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8. Spese ammissibili

Ai fini di garantire il rispetto delle priorità individuate dalla strategia di Lisbona e trasferite nel piano

finanziario del P.O.R. nella misura minima indispensabile a conseguire le soglie richieste dalla

Commissione, l’Asse 3 prevede che il 28% circa delle risorse sia dedicato a due obiettivi specifici,

nominalmente:

− Società dell’Informazione (servizi ed applicazioni per i cittadini);

− Promozione di trasporti urbani puliti.

In tal senso è richiesto che ogni P.I. preveda almeno un 25% di costo dedicato a tali obiettivi.

La Regione, ai fini del conseguimento degli obiettivi cumulati, procederà eventualmente alla richiesta

di integrazioni e finalizzazione degli interventi in tale ottica ed indirizzo.

Ciò premesso, sono ammissibili esclusivamente spese per:

a) demolizione, costruzione, manutenzione straordinaria, restauro conservativo, ristrutturazione;

b) sistemazione di aree;

c) bonifica di aree, previo rispetto del principio comunitario “chi inquina paga”, nel senso che,

laddove noto, è il soggetto responsabile dell’inquinamento a doversi far carico dei relativi costi;

d) impianti e reti tecnologiche;

e) arredi, attrezzature e apparecchiature di nuova fabbricazione, purché inventariabili e strettamente

funzionali agli interventi;

f) acquisto di software, programmi innovativi per le attività riconducibili alle azioni immateriali di cui

agli interventi ammissibili (servizi telematici agli utenti, supporti cartografici, ecc.);

g) I.V.A., limitatamente ai soggetti per cui tale onere non è recuperabile;

h) acquisto di veicoli per il trasporto pubblico alimentati con combustibili ecologici (metano e

bioetanolo) ovvero ad alimentazione e trazione elettrica e strettamente funzionali al P.I.;

i) acquisto e/o esproprio di aree, purché direttamente collegate all’investimento; per tali spese è

riconosciuto ammissibile un importo pari al limite massimo del 10% della sommatoria degli importi

ammissibili per opere, impianti, arredi necessari al recupero delle aree stesse (importo stimato per

la base di appalto, comprensivo di oneri per la sicurezza e I.V.A.); detto importo è comunque

soggetto a rideterminazione consuntiva sulla base degli importi contrattuali;

j) acquisto e/o esproprio di edifici; per tali spese è riconosciuto come ammissibile un importo pari al

limite massimo del 50% della sommatoria degli importi ammissibili di opere, impianti, arredi

necessari al recupero degli edifici stesse (importo stimato per la base di appalto, comprensivo di

oneri per la sicurezza e I.V.A.); detto importo è comunque soggetto a rideterminazione consuntiva

sulla base degli importi contrattuali;

k) rilievi, prove di laboratorio, sondaggi archeologici propedeutici alla progettazione, indagini

propedeutiche e monitoraggio di tipo geologico, geognostico e topografico;

l) progettazione (studi di fattibilità, preliminare, definitivo, esecutivo, incentivi ex art.92, comma 5 del

D.Lgs. 163/2006), direzione lavori, sicurezza dei cantieri, collaudi e altri oneri tecnico –

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amministrativi; per tali spese è riconosciuto ammissibile un importo complessivo non superiore al

15% del totale della somma degli importi ammissibili di opere, impianti e arredi (importo stimato

per la base di appalto, comprensivo di oneri per la sicurezza e I.V.A.);

m) parcelle per consulenze legali, parcelle notarili, consulenze finanziarie, purché direttamente legate

all’operazione e necessarie per la sua preparazione o esecuzione;

n) progettazione di programmi informatici originali;

o) pubblicità relative alle gare di appalto;

p) predisposizione cartellonistica di cantiere e targa informativa permanente;

q) allacci alla pubbliche utenze;

r) imprevisti e accantonamenti per adeguamento prezzi, entro i limiti consentiti dalla normativa

vigente;

s) monitoraggio degli effetti ambientali significativi.

NON sono comunque ammissibili, in particolare, le spese per

• lavori eseguiti in amministrazione diretta (approvvigionamento di materiali, di mezzi d'opera e di

prestazioni di lavoro);

• opere di sola manutenzione ordinaria svincolate da qualunque altro tipo di intervento;

• solo acquisto di immobili sui quali non siano attuati interventi di recupero, riconversione, ecc.

• acquisto di immobili che abbiano già beneficiato di qualsiasi altra agevolazione pubblica, tranne

che di natura fiscale, salvo il caso in cui le amministrazioni concedenti abbiano revocato e

recuperato totalmente le agevolazioni concesse;

• acquisto di materiale rotabile;

• ammende, penali, controversie legali, contenziosi;

Sono rendicontabili le spese sostenute dopo il 1 gennaio 2007 (sempre che siano riferite a

interventi che soddisfino tutti i requisiti previsti).

Nel caso di acquisto di beni immobili il valore del fabbricato e/o dell’area deve essere attestato

mediante perizia di stima redatta da professionista qualificato e indipendente, che certifichi che il

prezzo non supera il valore di mercato;

9. Disponibilità degli immobili

Gli immobili oggetto di intervento devono essere di proprietà del soggetto attuatore, diversamente è

consentito l’acquisto degli stessi, con un riconoscimento di spesa, entro i limiti definiti al punto

precedente.

Nei casi in cui i beni immobili non siano di proprietà o non sia possibile l’acquisto, il soggetto attuatore

deve comunque averne la piena disponibilità, che consenta l’attuazione dell’opera pubblica,

secondo le forme stabilite della legge, per una durata almeno ventennale.

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Le condizioni attestanti la proprietà o la disponibilità devono essere comprovate, attraverso idonei atti,

al momento della presentazione della documentazione della seconda fase (vedasi punto 15).

Gli immobili oggetto di intervento, per i quali sia necessario procedere all’esproprio, potranno rientrare

tra quelli ammessi, soltanto se, alla presentazione della documentazione della seconda fase, viene

dimostrato l’avvio della procedura espropriativa.

10. Entità del contributo

Il contributo, a fondo perduto, inteso quale sommatoria dei contributi calcolati sui singoli interventi

costituenti il Progetto Integrato, viene concesso nella misura massima dell’80% del totale dellaspesa ammessa.

Restano, pertanto, a totale carico del soggetto attuatore:

− la restante quota parte della spesa (pari ad almeno il 20% del costo complessivo);

− tutte quelle voci di spesa indispensabili per l’attuazione del Progetto Integrato che superano i

massimali imposti o che non rientrano tra quelle ammissibili elencate al punto 9..

Nel caso in cui il soggetto attuatore ottenga un altro contributo pubblico o privato per la realizzazione

dello stesso intervento, il contributo a carico del POR Liguria è proporzionalmente ridotto, ferma

restando, quindi, la contribuzione del 20% a carico del soggetto attuatore.

Il contributo massimo concedibile per ogni “Progetto integrato” è pari a 9 M€uro (euro nove milioni).

L’attuazione del P.O.R. è assoggettata a un controllo annuale teso a verificare l’avanzamento della

spesa complessiva sostenuta dai soggetti beneficiari al termine di ogni anno solare, a partire dal 2009.

Qualora la spesa, conseguita al 31 dicembre di ciascun anno, non raggiunga la soglia fissata dalla

Commissione Europea, la stessa Commissione applica, nei confronti della Regione, in attuazione

dell’art.93 del Regolamento (CE) 1083/2006, il cosiddetto “disimpegno automatico”, che prevede la

decurtazione delle risorse del programma nella misura delle somme non utilizzate.

In ragione di tale evenienza, la Regione applica una proporzionale riduzione del contributo a

quelle operazioni la cui spesa, discostandosi in negativo dalle previsioni annuali che il soggettoattuatore ha indicato nel piano finanziario (che costituisce documento obbligatorio da allegare a

ogni singolo intervento), determina la penalizzazione sulle risorse del programma.

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11. Progetti generatori d’entrate

In osservanza di quanto prescritto dall’art. 55 del Regolamento (CE) 1083/2006, concernente i

“progetti generatori d’entrata” i soggetti proponenti sono tenuti a presentare un’analisi costi-benefici

dell’intervento (adottando i valori” di riferimento forniti dal Ministero dello Sviluppo Economico), al fine

di calcolare la “spesa ammissibile attualizzata” sulla quale sarà computato il contributo ammesso.

La spesa ammissibile attualizzata risulterà dalla differenza tra il costo dell’investimento attualizzato e

le entrate nette attualizzate (ad esempio le entrate nette derivanti dal pagamento, da parte degli utenti,

di tariffe, dalla vendita di terreni o immobili, da qualsiasi altra forma di servizio erogato contro

pagamento). In tal senso NON sarà possibile un “sovrafinanziamento” degli interventi.

Il calcolo della spesa ammissibile è soggetto a revisioni in corso d’opera, per cui il relativo contributo –

fermo restando comunque i massimali – potrà subire decurtazioni nel corso della sua realizzazione e

dei cinque primi anni di esercizio, in caso di entrate nette reali superiori a quelle prefigurate in fase di

progettazione.

Ai fini della puntuale determinazione della spesa attualizzata sarà fornita, successivamente, ai soli

soggetti ammessi alla seconda fase, idonea modulistica e materiale informativo.

12. Integrazione con altre azioni

Le singole operazioni inserite nel Progetto Integrato possono integrarsi con operazioni attuate su altri

Assi del POR. In particolare con i contenuti dell’Asse 2 – Energia e con l’Asse 4 – Valorizzazione delle

risorse culturali e naturali. In tal senso interventi inseriti nel Progetto Integrato, che soddisfano le

condizioni di ammissibilità generali e specifiche delle azioni degli altri due Assi possono ottenere il

contributo a valere sulle risorse allocate sugli stessi, a condizione che detti singoli interventi soddisfino

i criteri di ammissibilità e le priorità definite dalle specifiche procedure di selezione e vengano

presentati nei tempi e nelle forme prescritte dalle corrispondenti modalità attuative.

13. Presentazione delle proposte

I Comuni proponenti devono presentare entro e non oltre il 15 ottobre 2008, la proposta di Progetto

Integrato costituita dalla documentazione prevista dal punto 14, indirizzandola a:

Regione LiguriaDipartimento Sviluppo EconomicoSettore Politiche di Sviluppo Industria e Artigianatovia Fieschi, 1516121 Genova,

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La documentazione può pervenire:

- a mezzo raccomandata,

- essere consegnata a mezzo corriere o consegnata a mano al Protocollo Generale della Regione

Liguria – Via Fieschi, 15 – Genova

Sulla busta deve essere apposta la seguente dicitura:

P.O.R. LIGURIA (2007-2013) – ASSE 3 SVILUPPO URBANOProgetto integrato: “……………(titolo del progetto integrato)………….”

Proponente: Comune di ……………………………….

La nota di trasmissione per la presentazione del Progetto Integrato, firmata dal Legale rappresentante

dell’Ente o da un suo sostituto all’uopo delegato, deve essere redatta secondo il fac-simile di cui

all’Allegato (a).

Ai fini del rispetto del termine ultimo fissato per la presentazione:

− nel caso di trasmissione a mezzo raccomandata, si considera la data del timbro postale di

spedizione della raccomandata.

− nel caso di trasmissione a mezzo corriere o di consegna a mano, si considera la consegna

effettuata al Protocollo Generale, entro le ore 12.00 del 15 ottobre 2008.

Le proposte presentate oltre i termini come sopra specificati sono dichiarate irricevibili.

14. Documentazione essenziale del Progetto Integrato

La proposta di Progetto Integrato deve essere corredata dai seguenti documenti in un’unica copia:

documentazione amministrativa:

a) deliberazione esecutiva degli organi competenti del Comune proponente contenente:

- l’approvazione del “Progetto Integrato Territoriale” come proposta nella sua interezza,

corredata dalla documentazione tecnico-economica di cui alle lett. e, f, g;

- l’approvazione del perimetro dell’ambito urbano entro cui si attua il Progetto Integrato (detto

ambito deve essere individuato su estratto cartografico, in scala adeguata, da allegarsi

obbligatoriamente alla deliberazione medesima);

- l’individuazione del Comune capofila (nel caso di associazione tra più Comuni che

costituiscono una macroconurbazione);

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- la disponibilità a cofinanziare gli interventi da attuarsi da parte del soggetto proponente, con

risorse proprie, nella misura percentuale pari almeno al 20% e, comunque, nella misura

minima atta a garantire la copertura totale del costo complessivo dell’investimento;

- l’approvazione dell’atto d’intesa con altri soggetti attuatori di singole operazioni del progetto

Integrato (qualora sussista tale condizione);

- l’approvazione dell’atto di intesa tra il Comune proponente e gli eventuali soggetti pubblici o

privati interessati alla compartecipazione finanziaria all’investimento infrastrutturale (qualora

sussista tale condizione);

- la dichiarazione (limitatamente alla deliberazione degli Enti locali), attestante che l’onere I.V.A.

non è recuperabile;

- l’individuazione della struttura e/o del soggetto responsabile del Progetto Integrato per conto

del Comune proponente

b) deliberazione esecutiva degli organi competenti o altro atto equipollente degli eventualisoggetti attuatori diversi dal Comune proponente contenente:

- l’approvazione dell’atto d’intesa con il Comune proponente;

- la disponibilità a cofinanziare gli interventi da attuarsi a proprio carico con risorse proprie, nella

misura percentuale pari almeno al 20% e, comunque, nella misura minima atta a garantire la

copertura totale del costo complessivo dell’investimento;

c) atto di intesa tra il Comune proponente e i soggetti attuatori di singoli interventi delProgetto Integrato, che sancisca la condivisione di intenti nell’attuazione del Progetto integrato,

individui i ruoli e le responsabilità a livello del Progetto Integrato nel suo complesso e a livello

delle singole azioni e stabilisca i rispettivi diritti e obblighi tra i partners, con particolare riguardo

alla disponibilità a cofinanziare da parte di ciascun soggetto attuatore;

d) atto di intesa tra il Comune proponente e soggetti pubblici o privati (qualora sussista tale

condizione), interessati alla compartecipazione finanziaria all’investimento, contenente:

- la disponibilità a cofinanziare da parte altri soggetti pubblici e/o dai soggetti privati,

- l’indicazione del ruolo svolto da ciascun soggetto;

documentazione tecnico – economica:

e) dossier Progetto Integrato, debitamente compilato e sottoscritto secondo il fac simile di cui

all’Allegato (b), il dossier deve, inoltre, essere corredato da:1. stralcio planimetrico, in scala adeguata, dell’ambito urbano interessato dal “Progetto

Integrato” rappresentativo della lettura delle situazioni attuali con mappatura almeno:

- delle principali funzioni urbane (edifici pubblici, spazi pubblici, insediamenti produttivi,

parcheggi, viabilità veicolare e pedonale, grandi infrastrutture di collegamento, ecc.);

- dei principali interventi pubblici attuati negli ultimi dieci anni, funzionalmente relazionabili a

quelli proposti;

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- dei principali interventi sull’edilizia residenziale attivati negli ultimi dieci anni o attivabili e

relazionabili agli interventi pubblici proposti;

- delle aree e dei manufatti edilizi caratterizzati da dismissione, degrado o abbandono;

- delle aree a rischio sotto il profilo idrogeologico e/o di erosione costiera, ove pertinente;

- di quanto ulteriormente utile per una approfondita conoscenza delle criticità dell’ambito;

2. stralcio planimetrico, in scala adeguata, dell’ambito urbano, interessato dal “Progetto

Integrato” rappresentativo della lettura delle proposte progettuali con mappatura almeno:

- delle aree e dei manufatti edilizi sui quali si intende intervenire, con esplicitazione,

attraverso opportuna legenda, di tutti gli interventi pubblici, previsti dal P.I., con chiara

individuazione e distinzione tra quelli per i quali si richiede il contributo a valere sul P.O.R.

Liguria e quelli eventualmente realizzabili attraverso altre contribuzioni pubbliche;

- degli interventi privati attivati o attivabili e che possono intendersi correlati agli interventi

pubblici proposti, in quanto sinergici e complementari agli stessi;

- degli spazi pubblici oggetto di operazioni di pedonalizzazione;

- delle operazioni di miglioramento viario;

- delle azioni per assicurare l’interscambio tra le diverse forme di trasporto pubblico;

- degli interventi inerenti la mobilità sostenibile;

- delle destinazioni d’uso previste;

- delle aree oggetto di azioni di mitigazione del rischio idrogeologico e/o di erosione costiera

f) dossier Singolo Intervento (uno per ciascun intervento costituente il Progetto Integrato)debitamente compilato e sottoscritto secondo il fac simile di cui all’Allegato (c).Ciascun dossier deve, inoltre, essere corredato da:

- elaborati grafici schematici delle idee progettuali descrittive degli aspetti architettonici e

funzionali (presentati esclusivamente in formato A3, ripiegato in A4),- rappresentazioni fotografiche dello stato attuale e simulazioni dello stato previsto.

g) piano per il monitoraggio dei potenziali effetti ambientali significativi.

La documentazione di cui alle lett. e, f, g, deve essere fornito anche su supporto informatico.

I dossier devono recare le firme, apposte sulla prima pagina, dei Responsabili indicati e delLegale Rappresentante. Vanno siglate dagli stessi tutte le altre pagine.La predisposizione delle schede e la relativa sottoscrizione impegnano i firmatari sullaveridicità e correttezza delle informazioni riportate. Non sono pertanto richieste, nella primafase, certificazioni a supporto di quanto dichiarato.

La Regione si riserva, comunque, di richiedere qualsiasi ulteriore documentazione che si rendesse

necessaria a fini istruttori, per una maggiore comprensione della proposta.

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15. Istruttoria delle proposte, valutazione e concessione contributo

Il procedimento di istruttoria, valutazione, selezione delle proposte di P.I. e di assegnazione dei

contributi si attua attraverso due fasi distinte.

Prima Fase: Valutazione e selezione delle proposteLe proposte di P.I., presentate entro il termine assegnato del 15 ottobre 2008, sono sottoposte a

istruttoria, da parte di un gruppo di lavoro interdipartimentale, così articolata:

a) istruttoria formale volta a verificare:

− il rispetto delle condizioni prescritte ai punti 13;

− la completezza della documentazione presentata rispetto alle prescrizioni di cui al punto 14;

− la localizzazione del “Progetto Integrato” secondo quanto indicato al punto .3.;

− la compatibilità delle proposte stesse con i requisiti generali delle modalità e in particolare con

gli interventi, con le destinazioni d’uso e con le voci di spesa indicate ai punti .6. - .7. - .8.;

b) istruttoria tecnico-economica, volta:

− a valutare gli elementi tecnici;

− a valutare la cantierabilità, il cronogramma, il quadro economico complessivo e ripartito per

annualità, ai fini del conseguimento delle soglie di spesa annuali imposte dalla Commissione

Europea;

− a quantificare la spesa ammissibile complessiva e il conseguente contributo assegnabile,

fermo restando il limite minimo di 9 M€ di investimento quale soglia di ammissibilità.

Successivamente i Progetti Integrati, che soddisfano positivamente le condizioni di ammissibilità, sono

sottoposti alla valutazione da parte di un’idonea Commissione di Valutazione regionale,

eventualmente integrata da esperti esterni, di cui la Regione può avvalersi.

La Commissione di Valutazione:

− fissa i punteggi assegnabili a ogni criterio di valutazione di merito, come approvati dal Comitato di

Sorveglianza del P.O.R., e la relativa ponderazione, tenendo conto del peso complessivo

assegnato a ciascuna categoria di criteri, come esplicitati al punto 16.

− assegna a ciascun Progetto Integrato un punteggio complessivo, derivante dalla somma dei

singoli punteggi ponderati, e conseguentemente, redige la graduatoria dei Progetti Integrati.

La Regione, quindi:

- approva l’elenco dei Progetti Integrati agevolabili con l’indicazione del contributo assegnabile,

costituito da un numero massimo di 10 Progetti Integrati, secondo la limitazione fissata dalla

Commissione Europea nel P.O.R.;

- fissa i termini, definiti in funzione dei livelli di complessità di ciascun intervento, della relativa

cantierabilità e della temporizzazione della spesa, per la presentazione della documentazione

della seconda fase.

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Seconda Fase: Presentazione dei progetti preliminari, determinazione del contributo econcessione dello stessoI Comuni, i cui Progetti Integrati sono stati positivamente valutati e approvati, devono presentare alla

Regione, entro i termini fissati con l’atto di approvazione, i progetti preliminari dei singoli interventi

costituenti il P.I., redatti conformemente alla vigente normativa in materia di appalti pubblici.

La Regione conseguentemente:

- effettua una verifica della compatibilità e della coerenza dei contenuti dei progetti preliminari

approvati, con quelli delle proposte originariamente presentate e positivamente valutate;

- ridetermina il contributo rispetto all’importo stimato nella prima fase, sulla base degli effettivi

importi risultanti dai quadri economici allegati ai progetti preliminari, nonché dalle risultanze della

redditività delle attività previste, ecc.

- concede e impegna gli importi di contributo;

- liquida, limitatamente alle operazioni del Progetto Integrato ammesse, la sola quota di contributo

calcolata sugli oneri tecnici ammessi, al fine di consentire la prosecuzione della fasi progettuali;

- indica, in relazione alla cantierabilità delle singole iniziative, le scadenze temporali per la

presentazione degli atti amministrativi e della documentazione tecnica riferita ai progetti definitivi

ed esecutivi, corredata dai contratti di appalto.

Per i progetti ammessi alla seconda fase, la Regione si riserva di fornire strumenti di supporto al fine

di garantire i requisiti prestazionali e meglio orientare le soluzioni proposte.

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16. Criteri di valutazione di merito

Di seguito si elencano i criteri di valutazione di merito aggregati in categorie tematiche, come

approvati dal Comitato di Sorveglianza del P.O.R.:

Impatto socialeGrado di miglioramento delle condizioni di vita sociale, economica e dell'offerta di servizi alle persone nelle aree ad altodegrado sociale.Grado di miglioramento delle condizioni di accessibilità e fruibilità per l'utenza ampliata e per i soggetti diversamente abili eadeguamento dell'offerta di servizi –inclusi quelli sociali - con attenzione all'equità di genere.Incidenza dell'intervento sulla popolazione (N°) e grado di soddisfazione della domanda rispetto ai valori attuali.Idoneità dell’investimento a favorire la conciliazione fra tempi di vita e di lavoro.Numero di occupati in fase di gestione del progetto dopo la realizzazione.

Coerenza e qualità progettualeLivello di organicità e complementarità degli interventi, loro qualità architettonica, anche con riferimento all'applicazione dicriteri di bioedilizia, all'impiego di soluzioni tecnologiche e materiali innovativi ad elevata prestazione ed eco-compatibili,all'efficace livello di manutenibilità, eccLivello di integrazione tra forme diverse di trasporto pubblico, adeguatezza delle aree di interscambio nella rete dei trasporti,grado di innovazione delle soluzioni previste in rapporto alla loro compatibilità e sostenibilità ambientale, ecc.Priorità alle modalità di trasporto sostenibile (ferro-mare) e ai progetti attuativi delle linee strategiche già avviati e/oprogrammati, da completare.Adeguatezza delle soluzioni finalizzate a risolvere e/o rimuovere le interferenze delle aree residenziali con ambiti retroportualie portuali, con impianti industriali e/o tecnologici invasivi anche dismessi o da rilocalizzare, con grandi infrastrutture dicollegamento anche in fase di dismissione.Diversificazione e complementarità delle attività previste e delle destinazioni d'uso e grado di flessibilità delle strutturerealizzate con allargamento delle possibilità di utilizzo.Grado di integrazione (priorità per progetti che interessano tutt'e tre gli obiettivi), sinergia e complementarità con altri interventiin atto (nell'ambito degli altri asse del POR, del FSE o comunque di altri programmi avviati).Completamento e ottimizzazione di iniziative strategiche e progettuali che abbiano già dimostrato il raggiungimento di risultatirilevanti

CantierabilitàLivello di cantierabilità, coerenza del cronoprogramma e capacità di spesa annuale (per ogni singolo intervento ricompreso nelProgetto Integrato).

Miglioramento ambientaleGrado di miglioramento ambientale rispetto alla situazione attuale, anche con riferimento alle soluzioni adottate per lamitigazione del rischio idrogeologico.Priorità ai territori individuati nelle mappe dei rischi naturali previste dalla pianificazione di settore.Adozione di soluzioni volte al contenimento dei consumi energetici e all'impiego di fonti rinnovabili di energia.Grado di riduzione delle emissioni inquinanti e riduzione delle diverse forme di inquinamento.Incremento degli spazi collettivi e pubblici e accrescimento del verde urbano e di elementi vegetazionali con funzione diombreggiamento (attenuazione delle "isole di calore urbano"), filtro visivo, barriera al rumore, ecc..

Coerenza e sostenibilità economica e gestionaleCongruenza tra finanziamento richiesto, costi del progetto e risultati attesi.Validità del piano esecutivo di gestione, adeguatezza dello schema organizzativo gestionale e della relativa coperturafinanziaria, capacità di generare rientri e ridurre al minimo il sussidio pubblico in fase gestionale, ecc.Maggior quota di finanziamento a carico dei diversi soggetti attuatori o beneficiari coinvoltiGrado di coinvolgimento finanziario di eventuali partner privati (capacità di attivare co-finanziamento privato con riferimentonon solo alla fase realizzativa ma anche eventualmente per la successiva gestione delle attività di servizio).

Di seguito si indica il peso complessivo assegnato a ciascuna categoria:

Categoria di criteri di merito Peso(espresso in percentuale)

Impatto sociale 20%Coerenza e qualità progettuale 35%Cantierabilità 10%Miglioramento ambientale 20%Coerenza e sostenibilità economica e gestionale 15%

.

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17. Liquidazione del contributo

Il contributo complessivo viene erogato in diverse fasi secondo le seguenti modalità.

a) per l’intero Progetto Integrato:

il contributo calcolato sulle spese ammesse di cui alle lett. k) ed l) del punto .8. (oneri

tecnici e spese per rilievi, prove, ecc.) è erogato in un'unica soluzione, da corrispondere

contestualmente all’avvenuta concessione dello stesso;

b) per ciascun singolo intervento inserito nel Progetto Integrato:

1. il contributo calcolato sulle spese ammesse per le opere edili è erogato nelle percentuali:

a) 45% del contributo, a titolo di anticipazione, mediante trasmissione di:

− domanda di liquidazione - come da fac-simile di cui all’Allegato (d);

− contratto di appalto;

− verbale di consegna lavori;

− documentazione fotografica attestante l’avvenuta installazione del cartello di cantiere

recante l’informazione circa il cofinanziamento comunitario;

b) 45% del contributo, a titolo di acconto, dietro dimostrazione dell'avvenuto pagamento di un

valore corrispondente almeno al 50% dell'importo del contratto di appalto comprensivodel corrispondente onere IVA, comprovato dalle quietanze dei mandati di pagamento,

mediante trasmissione di:

− domanda di liquidazione - come da fac-simile di cui all’Allegato (d);

− dichiarazione, come da fac-simile di cui all’Allegato (e), attestante l’avvenuto

pagamento degli importi relativi ai S.A.L.;

c) saldo del contributo, al termine della realizzazione dell'investimento, sulla base della spesa

finale accertata e interamente liquidata comprovata dalle quietanze dei mandati dipagamento, mediante trasmissione di:

− domanda di liquidazione - come da fac-simile di cui all’Allegato (d);

− dichiarazione, come da fac-simile di cui all’Allegato (e), attestante l’avvenuto

pagamento degli importi relativi ai S.A.L., a tutti gli oneri tecnici corrisposti per

l’ammontare degli importi ammessi, agli eventuali costi sostenuti per l’acquisto di

immobili e a tutte le eventuali ulteriori spese ammesse;

− certificato di collaudo tecnico - amministrativo o certificato di regolare esecuzione;

− documentazione fotografica attestante l’avvenuta installazione della targa permanente

recante l’informazione circa il cofinanziamento comunitario.

2. il contributo calcolato sulle spese ammesse per l’acquisto di forniture (arredi,attrezzature, apparecchiature, software, mezzi, ecc.) è erogato nelle percentuali:

a) 45% del contributo, a titolo di anticipazione, mediante trasmissione di:

− domanda di liquidazione, come da fac-simile di cui all’Allegato (d);

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− ordini di fornitura, dimostranti l’avvio delle procedure di acquisizione;

b) 45% del contributo, a titolo di acconto, dietro dimostrazione dell'avvenuto pagamento di un

valore pari almeno al 50% dell'importo del contratto di appalto comprensivo dell’onereIVA, comprovato dalle quietanze dei mandati di pagamento, mediante trasmissione di:

− domanda di liquidazione, come da fac-simile di cui all’Allegato (d);

− dichiarazione, come da fac-simile di cui all’Allegato (e), attestante l’avvenuto

pagamento degli importi relativi ai S.A.L.;

c) saldo del contributo, al termine della realizzazione, sulla base della spesa interamente

liquidata comprovata dai mandati di pagamento quietanzati, mediante trasmissione di:

− domanda di liquidazione, come da fac-simile di cui all’Allegato (d);

− dichiarazione, come da fac-simile di cui all’Allegato (e), attestante l’avvenuto

pagamento degli importi relativi ai S.A.L. e al S.A.L. finale;

− certificato di collaudo tecnico - amministrativo o certificato di regolare esecuzione;

3. il contributo calcolato sulle spese ammesse per l’acquisto di beni immobili o perl’esproprio, è erogato in un'unica soluzione mediante trasmissione di:

− domanda di liquidazione, come da fac-simile di cui all’Allegato (d);

− preliminare di acquisto;

− perizia di stima del valore del fabbricato e/o dell’area redatta da professionista qualificato e

indipendente, che certifichi che il prezzo non supera il valore di mercato;

− provvedimento di avvio della procedure di esproprio (laddove pertinente);

4. il contributo calcolato sulle spese accessorie ammesse in un’unica soluzione - a saldo - a

conclusione dell’intervento.

La domanda di liquidazione di cui all’Allegato (d), può essere sottoscritta dal legale rappresentante

dell'Ente o da suo delegato;La dichiarazione sostitutiva di atto notorio, di cui all’Allegato (e), ai sensi dell’art. 47 del DPR n.

445/2000, resa dal R.U.P. del Comune Proponente;

Si precisa che l’erogazione delle quote di contributo è, comunque, subordinata alla verificadell’avvenuto invio dei dati all’Osservatorio Regionale dei Contratti Pubblici ai sensi dell’art.7 commi 7,

8 e 9 del D.Lgs. 163/2006 e dell’art. 8 , coma 4 della L.R. 31/2007.

18. Indicatori

Il POR prevede il monitoraggio di indicatori di impatto, realizzazione e risultato che devono essere

forniti preliminarmente al livello progettuale e successivamente aggiornati in corso di realizzazione e a

conclusione dell’intervento. Per la puntuale indicazione degli indicatori si rinvia a quanto illustrato nei

dossier.

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19. Monitoraggio finanziario

Il Comune proponente è obbligato a trasmettere ogni trimestre solare le schede dimonitoraggio, attestanti l’andamento delle spese sostenute dal Comune stesso e da tutti gli altri

eventuali soggetti attuatori di singole operazioni finanziate.

Le schede, compilate in ogni loro campo, secondo il modello informatico che sarà successivamente

fornito, devono pervenire alla Regione entro il decimo giorno di ogni mese successivo altrimestre di riferimento, al fine di consentire alla pertinente struttura regionale di trasmettere il

corredo informativo relativo ad ogni singola operazione al Sistema Nazionale di Monitoraggio per la

dovuta informativa ai cittadini, alla Commissione europea e agli altri soggetti istituzionali, nei format e

standard di rappresentazione idonei a garantire una omogenea e trasparente informazione, entro 30

giorni dalla data di riferimento.

Le schede, pertanto, devono pervenire:

- entro il 10 aprile per il trimestre gennaio-marzo

- entro il 10 luglio per il trimestre aprile-giugno

- entro il 10 ottobre per il trimestre luglio-settembre

- entro il 10 gennaio per il trimestre ottobre-dicembre

Il monitoraggio riguarda l’avanzamento delle spese sostenute per oneri tecnici, acquisti di immobili,

esecuzione di opere edili, acquisto di forniture, oneri diversi e spese particolari:

• una scheda riporta gli oneri tecnici (spese per progettazione preliminare, definitiva, esecutiva,

indagini, coordinamento sicurezza, direzione lavori, collaudo, consulenze, ecc.);

• una scheda riporta l’avanzamento del pagamento degli acquisti di beni immobili;

• una scheda riporta l’avanzamento del pagamento dei S.A.L. dei lavori

• una scheda riporta l’avanzamento del pagamento degli acquisti di forniture (arredi, attrezzature,

apparecchiature, mezzi mobili, ecc.)

• una scheda riporta l’avanzamento del pagamento di oneri diversi e spese particolari (allacci alle

utenze, spese per gare di appalto, parcelle notarili, ecc,);

Le schede devono, di volta in volta, essere implementate con i nuovi dati, al fine di avere sempre sotto

controllo la progressione degli investimenti effettuati, riportando, pertanto, i nuovi importi di spesa

sostenuti nel trimestre di riferimento e indicando il totale progressivo.

E’ obbligo del beneficiario trasmettere le schede, anche se nel trimestre di riferimento non si è

verificato alcun avanzamento della spesa; in questo caso le schede devono riportare gli stessi dati di

quelle relative al trimestre precedente.

Si rammenta che, ai fini del raggiungimento di un nuovo livello di spesa, fa fede quella effettivamente

sostenuta entro la chiusura del trimestre di riferimento, ossia la spesa liquidata al soggetto interessato

(impresa, professionista, soggetto venditore, ecc.) e la stessa, pertanto, deve essere attestata

mediante gli estremi di quietanza del mandato di pagamento.

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La Regione si riserva, comunque, di richiedere dati di aggiornamento intermedi, qualora si verifichino

specifiche necessità in ordine agli obblighi di rendicontazione nei confronti dei Ministeri e della

Commissione Europea.

20. Monitoraggio ambientale

Secondo quanto previsto dalla normativa Comunitaria e Statale in materia di Valutazione Ambientale

Strategica (V.A.S.), il Comune deve predisporre un piano di monitoraggio sugli impatti significativi

sull’ambiente derivanti dall’attuazione del Progetto Integrato sia per individuare tempestivamente gli

impatti negativi imprevisti e adottare le opportune misure correttive, sia per valutare il conseguimento

del miglioramento ambientale atteso e deve inoltre individuare le risorse necessarie per la

realizzazione e gestione del monitoraggio stesso.

Il monitoraggio deve riguardare almeno gli indicatori pertinenti agli effetti ambientali significativi

conseguenti agli interventi tra quelli riportati nel Dossier, nonché integrare le prescrizioni

eventualmente rilasciate in sede di Valutazione di Impatto Ambientale (V.I.A.)

Delle modalità di svolgimento delle azioni di monitoraggio, dei risultati e delle eventuali misure

correttive adottate deve essere trasmessa una relazione semestrale all’Autorità Ambientale regionale.

21. Informativa al pubblico

I beneficiari del contributo sono obbligati, in adempimento a quanto stabilito dall’art.8 “Responsabilità

dei beneficiari relative agli interventi informativi e pubblicitari destinati al Pubblico” e dall’art. 9

“Caratteristiche tecniche dagli interventi informativi e pubblicitari relativi all’operazione” del

Regolamento (CE) n. 1828/2006 a:

a. erigere sul luogo delle opere e conservare in buono stato, durante tutta l’esecuzione dei lavori, un

pannello sovrastante il cartello di cantiere con l’emblema europeo e l’indicazione del

cofinanziamento del progetto da parte del FESR - Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, secondo

le indicazioni di dettaglio che verranno fornite all’atto della concessione del contributo;

b. apporre a lavori ultimati, su tutte le realizzazioni accessibili al pubblico, targhe commemorative

permanenti, aventi contenuti analoghi a quelli di cui al punto a) e predisposte secondo il modello

che sarà fornito;

c. riportare in tutto il materiale publi-redazionale divulgativo e informativo concernente gli interventi

cofinanziati l’emblema europeo e l’indicazione del cofinanziamento del progetto da parte del

FESR - Fondo Europeo di Sviluppo Regionale.

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22. Obblighi generali

E’ fatto obbligo ai soggetti i cui P.I. saono ammessi a contributo di:

a) affidare la progettazione, la realizzazione delle opere e i collaudi, nonché la fornitura di beni e

servizi in conformità alle normative comunitarie, nazionali e regionali vigenti;

b) condurre i lavori secondo le disposizioni previste per le opere pubbliche, assicurare la puntuale e

completa esecuzione dell’intervento conformemente al progetto presentato e alle eventuali

prescrizioni tecniche imposte dalle concessioni, autorizzazioni, nulla osta, ecc.;

c) comunicare preventivamente le eventuali variazioni o modifiche nei contenuti dell’intervento

finanziato che comportino modifiche ai titoli abilitativi urbanistico - ambientali;

d) conservare a disposizione della Regione per un periodo di 5 anni, a decorrere dalla data di

completamento dell’iniziativa finanziata, la documentazione originale di spesa;

e) fornire alla Regione, durante la realizzazione, i dati sull’avanzamento dell’intervento e i dati relativi

agli indicatori fisici e finanziari di realizzazione e, per i 5 anni successivi al completamento

dell’intervento (collaudo), i dati relativi agli indicatori socio - economici volti a valutare gli effetti

prodotti, nonché a valutare la redditività degli interventi per quei “progetti generatori d’entrata”;

f) mantenere il vincolo di destinazione d’uso degli immobili per 10 anni e dei beni mobili per 5anni, decorrenti dalla data di completamento dell’investimento (data del collaudo);

g) effettuare la eventuale concessione, locazione o cessione delle aree e dei manufatti realizzati, a

prezzi di mercato;

h) non effettuare l’eventuale trasferimento a soggetti terzi della proprietà o della disponibilità dei beni

immobili oggetto di intervento, prima che siano decorsi almeno 10 anni dalla data di

completamento dell’investimento (data del collaudo).

23. Revoca sanzionatoria

La Regione provvede alla revoca del contributo concesso corrispondente alla parte del singolo

intervento inserito nel Progetto Integrato, con il recupero delle somme già erogate, gravate degli

interessi legali calcolati dalla data di erogazione alla data di restituzione, nel caso in cui il beneficiario,

per l’attuazione della stessa:

− non abbia rispettato uno degli obblighi di cui al punto 22.

− abbia prodotto documenti risultati non veritieri, influenzando in tal modo la decisione

dell’Amministrazione Regionale nell’assegnazione e liquidazione del contributo;

− nelle altre ipotesi specificatamente previste.

Nel caso, invece, in cui un singolo intervento non venga ultimato entro il termine ultimo di attuazione

del programma P.O.R. Liguria (31.12.2015), ma la parte realizzata sia dotata di autonoma funzionalità

e corrisponda alle finalità del progetto ammesso, la Regione può erogare un contributo proporzionale

al lotto funzionale realizzato.

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24. Controlli

I competenti Organi comunitari, statali e regionali possono effettuare, in qualsiasi momento, controlli,

anche attraverso ispezioni e sopralluoghi, finalizzati ad accertare la regolarità della realizzazione delle

iniziative finanziate, nonché la loro conformità al progetto finanziato.

L’Amministrazione regionale provvede altresì, ai sensi dell’art.71 del D.P.R. 445/2000, a verificare la

veridicità delle dichiarazioni sostitutive prodotte.

Qualora dal controllo dovesse emergere la non veridicità del contenuto della dichiarazione, il

dichiarante decade, ai sensi dell’art. 75 del D.P.R. cit., dai benefici eventualmente conseguenti al

provvedimento emanato sulla base della dichiarazione non veritiera, ferma restando quanto previsto

dall’art. 76 dello stesso D.P.R. in materia di sanzioni penali da applicarsi al soggetto dichiarante.

I controlli e le verifiche possono avvenire anche nel corso dei dieci anni successivi alla conclusione

dell’intervento per verificare soprattutto l’eventuale redditività generata delle funzioni inserite negli

immobili oggetto di intervento, il mantenimento della destinazione d’uso prevista nel progetto

finanziato.

25. Misure di salvaguardia

Per gli interventi oggetto di concessione del contributo, la Regione non assume responsabilità in

merito alla mancata osservanza, da parte dei soggetti proponenti e attuatori, della rispondenza degli

stessi interventi alle prescrizioni previste dalla normativa vigente in materia di affidamenti degli

incarichi professionali, di approvazione dei progetti, di modalità di appalto, affidamento, esecuzione,

direzione e collaudo dei relativi lavori, ivi compresi gli eventuali servizi e forniture accessori e dei

relativi adeguamenti normativi.

Dette responsabilità rimangono esclusivamente in capo agli Enti beneficiari dei contributi e, in caso di

inadempienze, i contributi relativi agli interventi potranno essere revocati.

26. Informativa ai sensi della normativa in materia di privacy

Si informa, ai sensi della vigente normativa in materia di tutela delle persone e di altri soggetti rispetto

al trattamento dei dati personali, che i dati acquisiti sono utilizzati esclusivamente per le finalità relative

al procedimento amministrativo per i quali vengono raccolti, con le modalità previste dalle leggi ed ai

regolamenti vigenti.

L’interessato può accedere ai dati che lo riguardano e chiederne la correzione, l’integrazione e, se ne

ricorrono gli estremi, la cancellazione o il blocco, inviando richiesta scritta al titolare del trattamento.

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MODALITÀ PER L’ATTUAZIONE DEL PROGETTO INTEGRATO DI SVILUPPO URBANO

ALLEGATI

a) Domanda di presentazione della proposta di Progetto Integrato

b) Dossier Progetto Integrato

c) Dossier Singolo Intervento

d) Domanda di liquidazione

e) Dichiarazione del R.U.P. dimostrante il raggiungimento della soglia per l’ottenimento della tranche

di contributo

f) Definizione di Progetto Integrato (estratto P.O.R. Liguria 2007-2013)

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P.O.R. LIGURIA FESR (2007-2013) ASSE 3 - SVILUPPO URBANO - Modalità attuative

Allegato a

Alla REGIONE LIGURIADipartimento Sviluppo EconomicoSettore Politiche di SviluppoIndustria e ArtigianatoVia Fieschi 1516121 - GENOVA

OGGETTO: P.O.R. Liguria (2007-2013)ASSE 3 - SVILUPPO URBANOPRESENTAZIONE DEL PROGETTO INTEGRATO TERRITORIALE DI SVILUPPO URBANO

Il/La sottoscritto/a............................................................................................….C.F. ............................

nato/a il ......./......./........ a ........................................................(Prov.) .......................

in qualità di legale rappresentante del comune di

.....................................................................…………C.F. ………………………………..........................

avente sede legale in (Comune) ........................................................…………………… (Prov.)............

via ....................................................................................……………….n. ……..........CAP ..................

tel. .................................... fax .................................e-mail ……………………...................…….............

individuato come capofila (nel caso di associazioni tra comuni che interessano la conurbazione), in

virtù della deliberazione n°………………del……….……… di ………………………………………...(Ente)

del raggruppamento di Comuni che comprende i seguenti soggetti:

1………………………………………………

2………………………………………………

3………………………………………………

PRESENTA

il “Progetto Integrato territoriale di sviluppo urbano” dell’ambito denominato

……………………………………………………………………………………………………………………….

illustrato nella documentazione allegata e prevista dal Punto 14 delle Modalità attuative,

CHIEDE

la concessione di un contributo a fondo perduto dell’ammontare di € …..…………..........................

(in lettere) …………………………………………………….……………………....………………………….

corrispondente al ………..% dell’ammontare dell’investimento complessivo di € ...............…………….

(in lettere) ………………………………………………………...........................……………………………

inoltre

chiede, qualora il Progetto Integrato venga ammesso a contributo, l’anticipo della quota dicontributo relativa agli oneri tecnici complessivamente ammessi

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P.O.R. LIGURIA FESR (2007-2013) ASSE 3 - SVILUPPO URBANO - Modalità attuative

SI IMPEGNA

1) a consentire il libero accesso ai competenti organi, sia nel corso dell'istruttoria, sia durante sia

dopo la realizzazione dell'intervento, per l'effettuazione dei controlli di cui al Punto 24 delle

modalità attuative in questione;

2) a fornire alla Regione ogni documento e informazione richiesti dalla stessa;

3) a dare tempestiva comunicazione alla Regione di eventuali variazioni quali spostamenti della

sede, modifica dei riferimenti bancari per il versamento del contributo, nonché della perdita di

uno o più requisiti richiesti per l’ammissione al contributo.

Li ……………………………………………… (data e luogo)

IL DICHIARANTE….........................................................timbro e firma (per esteso e leggibile)

Si allega la documentazione prevista dal punto 14 delle Modalità Attuative, che viene qui di seguito elencata:

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P.O.R. LIGURIA FESR (2007-2013) ASSE 3 - SVILUPPO URBANO - Modalità attuative

Allegato d

Alla REGIONE LIGURIADipartimento Sviluppo EconomicoSettore Politiche di SviluppoIndustria e ArtigianatoVia Fieschi,1516122 - GENOVA

OGGETTO:P.O.R. Liguria (2007-2013)ASSE 3 - SVILUPPO URBANODOMANDA DI LIQUIDAZIONE DEL CONTRIBUTO

Il/La sottoscritto/a..........................................................................………C.F. .......................................

nato/a il ......./......./........ a ............................................................………………………(Prov.) .............

delegato a rappresentare il Comune di

…………………………….............................……………………………… C.F. ...….................................

avente sede legale in (Comune) ..........................................….……………………...…….(Prov.)...........

via .........................................................................…...……………………...... n. ............ CAP ..............

tel. ...............................fax ................................. e-mail ................……………………...........................

in riferimento al“Progetto Integrato territoriale di sviluppo urbano” dell’ambito denominato

……………………………………………………………………………………………………………………….“Intervento” denominato:

……………………………………………………………………………………………………………………….

CHIEDE

la liquidazione di un anticipo pari al …..% del contributo concesso con ………..…. del..……………………………...…….......……..… (organo emanante) n. .......... del ......../......../.............

la liquidazione di un acconto pari al ….% del contributo concesso con …………….. del..………………………….....…….......……...… (organo emanante) n. .......... del ......../......../.............

la liquidazione del saldo del contributo concesso con ………………….. del..…………………………......……..……........… (organo emanante) n. .......... del ......../......../.............

la liquidazione della quota di contributo calcolato sulle spese ammesse per l’acquisto di immobile concessocon …………… del ……………….........……… (organo emanante) n. .......... del ......../......../.............

Il versamento potrà essere effettuato secondo le seguenti modalità:

Istituto di Credito………………………………..…………..……………………c/c n…………………………………

Agenzia di…………………………….……………….……ABI…………………CAB………………CIN………….….

Codice IBAN………………………………………………………………………………………………………………..

Si allega la documentazione prevista dal Punto 17 delle Modalità attuative, di seguito elencata:………………………………………………………………………………………………………………………………..

(data e luogo)Li ____________________________

IL DICHIARANTE….........................................................timbro e firma (per esteso e leggibile)

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P.O.R. LIGURIA FESR (2007-2013) ASSE 3 - SVILUPPO URBANO - Modalità attuative

Allegato eP.O.R. Liguria (2007-2013)ASSE 3 - SVILUPPO URBANODICHIARAZIONE ATTESTANTE IL RAGGIUNGIMENTO DELLA SPESA

DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI ATTO DI NOTORIETA'(Art. 47 del D.P.R. 445/2000)

Il/La sottoscritto/a ..............................................................................................……………………………….........

in qualità di Responsabile Unico del Procedimento del Comune di………………...........…………………………

in riferimento al“Progetto Integrato territoriale di sviluppo urbano” dell’ambito denominato

……………………………………………………………………………………………………………………….

intervento denominato: ……………………………………………………………………………………………

in allegato alla domanda di liquidazione di:

acconto pari al …. % del contributo per opere edili o per forniture

saldo del contributo per opere edili o per forniture

concesso al suddetto Ente, ai sensi del P.O.R. Liguria (2007-2013) ASSE 3 - SVILUPPO URBANO,

con …………………….. del ............……............ (organo emanante) n. ................ del ........../.........../.............

consapevole che, in caso di dichiarazioni mendaci, falsità negli atti ed uso di atti falsi, andràincontro alla responsabilità penale ai sensi dell’art. 76 del D.P.R. 445/2000 e decadrà, ai sensidell’art.75 del Dpr. medesimo, dai benefici eventualmente ottenuti

DICHIARA

– che l’importo della spesa complessiva sostenuta al .…/…./…….è pari al ……% del contratto di appalto (IVAcompresa) n°………….del………..…sottoscritto con la ditta…………….……….(dichiarazione da omettersi nel caso di richiesta della quota del contributo per l’acquisto di immobili)

– che tutta la documentazione di spesa prodotta in allegato alla suddetta domanda di liquidazione è regolare esi riferisce unicamente agli interventi finanziati;

– che le fatture di seguito elencate:a) sono state tutte pagate a saldo e sulle stesse non sono stati praticati sconti e abbuoni al di fuori di quelli

evidenziati;b) sono fiscalmente regolari;c) sono depositate presso gli uffici di ……..………………….........……………………………………

N.fattura

Datafattura

Impresa/ditta/professionista

Oggetto Importo alnetto I.V.A.

Importo allordo I.V.A.

N. mandatodi pagam./data

Dataquietanza

..../…./.…n°……………..del …/…./….. …../…../..…

..../…./.…n°……………..del …/…./….. …../…../..…

..../…./.…n°……………..del …/…./….. …../…../..…

TOTALE

Li ……………………………….. (data e luogo)

IL DICHIARANTE….........................................................timbro e firma (per esteso e leggibile)

N.B. La firma viene apposta dal dichiarante allegando copia fotostatica del documento di identità, ai sensi dell’art. 38, comma3 del D.P.R. 28.12.200, n.445.

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Allegato f

Definizione Progetto Integrato (estratto POR)

5.4.7 Progettazione integrataNell’ambito delle azioni del POR Competitività dedicate alla rigenerazione urbana e alla valorizzazioneterritoriale, , anche a fini culturali e turistici, inserite rispettivamente negli assi 3 “Sviluppo urbano” e 4“Sviluppo, valorizzazione e fruizione territoriale” è richiesto che l’attuazione delle iniziative progettualisiano attuate attraverso una progettazione integrata. Ciò, in particolare, al fine di promuovere laconcentrazione delle iniziative in base ad un’idea guida di sviluppo condivisa a livello locale, senzaperaltro escludere che anche in altre misure – laddove ritenuto opportuno - possa essere utilizzato unapproccio “integrato” come di seguito definito.A tal fine la Regione si farà carico di sviluppare un’azione di animazione e concertazione allo scopo diindirizzare e coordinare l’attività dei soggetti eventualmente interessati.Nel caso di interventi multi-disciplinari ed intersettoriali, potrà essere attivato un finanziamentoplurifondo, con il coinvolgimento di altri fondi per le voci di spesa di pertinenza. In tal caso tutte lerelative attività, ivi compresa l’animazione, saranno debitamente coordinate.

Definizione di progetto integrato

Si può definire progetto integrato un complesso di azioni diverse, complementari e sinergiche in ambititerritoriali delimitati (progetto integrato territoriale) o di azioni diffuse territorialmente ma accomunateda un medesimo tema (progetti integrati tematici), strettamente coerenti e collegate tra loro, checonvergono verso un comune obiettivo di sviluppo e miglioramento del territorio e giustificano unapproccio attuativo unitario. Queste azioni devono raggiungere una massa critica adeguata, inrelazione al territorio o al tema interessati, e devono avere un risultato complessivo significativamentesuperiore alla somma delle singole azioni.

Elementi caratterizzanti un progetto integrato

Gli elementi che connotano i progetti integrati nell’ambito del presente POR Competitività sono iseguenti:

1) modalità di progettazione: partecipazione dei rappresentanti degli enti locali coinvoltidirettamente (in quanto attuatori delle azioni) o indirettamente (in quanto competenti per materiae per territorio) e/o delle categorie economiche interessate o, se il tema lo richiede, di altrisoggetti rilevanti a livello territoriale o tematico;

2) integrazione fra più ambiti a livello territoriale o tematico;3) obiettivo comune;4) strategia di sviluppo unitaria;5) coerenza tra azioni “di sistema” e azioni individuali;6) chiara individuazione dei ruoli e delle responsabilità a livello del progetto integrato nel suo

complesso e a livello delle singole azioni;7) definizione di un accordo (contratto) tra i partecipanti, che stabilisca i rispettivi diritti e obblighi;8) definizione di un piano finanziario unitario;9) presenza di una funzione di coordinamento che garantisca il rispetto dei tempi, il monitoraggio,

l’assistenza alla realizzazione dei progetti e l’animazione.

I progetti integrati si possono limitare, se il loro obiettivo lo consente, ad attivare misure del solo POR.Gli obiettivi dei progetti integrati potranno eventualmente essere attuati anche attraverso larealizzazione di operazioni non finanziabili dal POR, ma da altri strumenti finanziari (fondi strutturalicomunitari, altri fondi comunitari, fondi nazionali e regionali, credito, eccetera) e potranno prevedere laconcorrenza di forme di finanziamento private.Per raggiungere questo risultato si rende necessaria una stretta collaborazione tra le diverse Autoritàdi gestione.

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Articolazione di un progetto integrato

I progetti integrati sono generalmente composti da una parte comune e da operazioni individuali che,nel loro complesso, concorrono a raggiungere un obiettivo comune territoriale o tematico.

In linea di massima, un progetto integrato si compone come segue:1) Parte generale

a) Progettazione generale, con particolare riferimento all’individuazione dell’ambito di operatività(territorio o tema), degli obiettivi, del piano finanziario generale, dei tempi di realizzazione,dell’analisi di sostenibilità finanziaria, organizzativa e amministrativa;

b) Azioni di animazione;c) Assistenza tecnica alla realizzazione del progetto;d) Governance, con particolare riferimento all’individuazione delle responsabilità, alle procedure

decisionali, alle modalità di selezione dei progetti individuali, al piano di comunicazione;2) Infrastrutture

a) Individuazione degli interventi infrastrutturali necessari per la realizzazione del progetto integratoe loro eventuale carattere propedeutico rispetto ai progetti individuali.

3) Interventi individualia) Definizione degli interventi individuali necessari per realizzare il progetto integrato. La

definizione può avvenire: a livello di tipologia, rinviando a un momento successivo la selezione dei progetti; a livello di singolo intervento già individuato anche se non ancora progettato in modo

esecutivo; a livello di singolo intervento già progettato in modo esecutivo. Nei provvedimenti di attuazione si definirà, tenuto conto delle caratteristiche del tema e del

territorio, a quale livello dovranno essere individuati i progetti individuali.

Ruolo degli enti pubblici

In linea di massima, partecipano a un progetto integrato soggetti pubblici e privati.I primi oltre all’attuazione di specifici interventi si fanno carico di tutte le operazioni “di contesto”, cherendono fattibile o semplificano l’attuazione del progetto integrato. Si tratta in particolare delle azioni disupporto amministrativo, del coordinamento con gli strumenti urbanistici e territoriali,dell’individuazione e della semplificazione delle procedure necessarie per rendere attuabili gliinterventi previsti dal progetto integrato. Nei casi in cui al progetto integrato non partecipino tutti gli enti pubblici titolari di competenzeamministrative (rilascio di autorizzazioni, concessioni, licenze, ecc.) necessarie alla realizzazione delleoperazioni previste dal progetto, il capofila del progetto integrato dovrà concordare con questi entipubblici ogni possibile forma di semplificazione amministrativa, compresa la conferenza dei servizi, alfine di velocizzare e semplificare la realizzazione delle opere previste dal progetto integrato.La progettazione integrata, così come definita, costituisce l’unica modalità di attuazione degli interventidi sviluppo urbano e di valorizzazione territoriale, anche a fini culturali e turistici del POR Competitività.Le modalità attuative potranno stabilire opportuni criteri di selezione che:

- privilegino i progetti che dimostrano un impatto più consistente sul territorio o sul temainteressati;

- evitino di disperdere le risorse in un numero eccessivo di iniziative scarsamente significative peril programma;

- garantiscano, se necessario, la necessaria continuità territoriale.Nella definizione di una dimensione minima per i progetti integrati, occorre rilevare che i diversi territorie i diversi temi hanno dimensioni territoriali ed economiche sostanzialmente diverse, pertanto,potranno essere stabilite soglie minime più basse, in modo da favorire l’accesso anche a iniziative nonmolto ampie, ma comunque integrate, tuttavia), i progetti integrati dovranno risultare significativirispetto al territorio interessato in termini di risorse finanziarie, soggetti coinvolti, effetti sulla qualitàdella vita, eccetera.